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Anno XXV, num. 5. t;r 1I(..)%" E:LI 31 gennaio I ss9. ABBUONAMENTI: PUBBLICAZIONE: Nel giorno di GIOVEDÌ d' ogni settimana. Un numero, centesimi IO. Un anno, lire 5; un semestre. lire 2:4): ,,er fuori dello stato Si aggiungono le maggior, 'Teme postali. POLITICO-AMMIN1STR ATI VO ze di sto- Ti polmo- nervosa e i ostinate ar. )1343•• ZRESI en tosi del , le quali dannosa. inali, Via :mele del ezza Sca- lo, Petri, : 7 =2 WEL. mi e C. i di sali di tutti i H n<,_ bini e o ciae- di Olio via ed. gen- enti, -ano !lie; ia di 111E7. E FO 1881 lard. si veni ri. DIREZIONE: Nella Tipografia Vannucchi, via dei Monte. 12, Pisa. AVVERTENZE: L'Amministrazione, F.11i Vannucclii, risponde dei soli incassi di cui ha emesso ricevuta. I manoscritti non si restituiscono. Le lettere non affrancate si respingono. GIUSEPPE MENEGHINI L' Italia ha perduto un illustre scienziato, un vero patriota, il profes- sor commendatore GIUSEPPE MENEGHINI senatore del regno, che cessava di vivere in Pisa alle ore dieci del mat- tino di martedì scorso. La notizia della morte del Mene- ghini, sebbene non giungesse inaspet- tata perchè da parecchio tempo si era in pensiero per la salute dell' uomo egregio, ha addolorato profondamente I , intera cittadinanza che da quaranta anni onorava nel Meneghini il patriota e lo scienziato. Nè meno dolorosa la notizia della di lui morte giungeva alla università dove professori e studenti perdevano uno degli astri maggiori dell'illustre ateneo. Nel dare l'annunzio doloroso della perdita, che l' università e la città nostra hanno fatta, non vogliamo ac- cingerci a scrivere la biografia del prof. Meneghini, ma accenneremo per sommi capi a ciò che può chiamarsi il suo stato di servizio. Giuseppe Meneghini nacque a Pa- dova il 30 luglio 1811. Riportò la laurea in medicina nel 16 marzo 1834. Nel 28 ottobre dell'anno stesso fu nominato assistente e supplente gra- tuito alla cattedra di botanica nella università di Padova. Nell'anno 1835 fu nominato ef- fettivo. Nel 26 novembre 1839 fu nominato professore ordinario di scienze prepa- ratorie per i chirurghi nell' università medesima. Nel 13 agosto 1848 fu cancellato dai ruoli dell'università di Padova per ragioni politiche. 11 20 gennaio del 1849 fu nominato professore di geologia e mineralogia nell'università di Pisa in sostituzione del prof. Pilla morto a Curtatone e Montanara. Il 14 decembre 1884 venne splen- didamente celebrato il cinquantesimo anno d'insegnamento del prof. Mene- ghini. Nel 7 agosto 1886 fu nominato senatore del regno. 11 16 novembre 1885 fu nominato consigliere dell'ordine del merito civile di Savoja in sostituzione dell'op. Sella. Nel 1888 fu decorato dell'ordine Pour le mente che è la più grande onorificenza di Prussia che si accordi alli scienziati. Il Meneghini era membro del con- siglio superiore della pubblica istru- zione, del R. istituto veneto di scienze lettere ed arti, della società italiana GIORNALE di scienze, dei XL della R. accademia dei lincei, della società reale di Napoli, della società geologica di Londra. Appena avuta notizia della morte del Meneghini, il sindaco di Pisa così telegrafava a quello di Padova: Pisa 29, 1, 1889 ore 1 3 / 4 pom. Sindaco Padova. Compio doloroso ufficio annunziando V. S. morte illustre scienziato senatore Meneghini, avvenuta questa mattina ore dieci. PEVERADA, sindaco. A questo telegramma veniva così risposto: Sindaco — Pisa. Padova 29, I, 89 ore 16,20. Dolentissimo perdita illustre scienziato se- natore Meneghini partecipo condoglianze vi- vissime cittadinanza. Assessore anziano: GOLFI. La giunta municipale si riuniva per urgenza alle ore 2 pom. e delibe- rava di tumulare la salma del Mene- ghini nel cimitero monumentale. Al seguito di questa deliberazione, il sin- daco inviava il seguente telegramma: Pisa 29, 1, 1889 ore 4 3 / 4 pom. Sindaco Padova. Giunta municipale adunatasi per urgenza, decretava tumulazione senatore Meneghini mo- numentale cimitero urbano ove pure riposa Paolo Savi, richiedendo parenti e comune Padova consentire ossa due grandi geologi si trovino riunite in questo tempio dell'arte e della gloria. PEVERADA, sindaco. 11 sindaco di Padova replicava col telegramma che segue: Padova 30, I, 89 ore 10,40. Sindaco — Pisa. Città e famiglia si tengono onorati salma illustre Meneghini venga custodita cotesto cimitero monumentale, prego VS. indicarmi giorno ora funerali. MANZONI, assessore. Gli studenti della università, adu- natisi in una delle sale dell'università stessa alle ore 4 pomeridiane di mar- tedì deliberarono al seguito di mozione dello studente sig. Avanzati di deporre sulla tomba del Meneghini una corona di bronzo, da farsi con offerte raccolte fra gli studenti stessi, e di incaricare lo studente sig. Cassaretti, che accet- tava, di parlare a nome degli studenti sul feretro dell'illustre maestro. Deliberarono poi di chiedere al mu- nicipio che la salma venisse tumulata nel cimitero monumentale, e di doman- dare al rettore che la gloriosa ban- diera del battaglione universitario fosse concessa per le solenni onoranze fu- nebri. Stabilirono che la guardia d'onore alla salma fosse fatta da tutti gli stu- denti indistintamente, ed a tale scopo fu aperto un album per le iscrizioni. Decisero di intervenire ai funerali col tradizionale berretto. Finalmente trasmettevano un tele- gramma di condoglianza al sindaco d i Padova. La salma del Meneghini è stata imbalsamata dal prof. Romiti con un suo metodo speciale. È stato stabilito che le onoranze funebri abbiano luogo nel giorno di venerdì prossimo, ma fino a questo momento non è fissata l'ora. Da ogni parte d'Italia e dall'estero sono pervenuti al rettore dell' univer- sità numerosi telegrammi di condo- glianza per la perdita dell' illustre scienziato. 11 discorso della corona Ecco il testo del discorso pronunziato da S. M. Umberto I re d' Italia, all'apertura della terza sessione della sedicesima legisla- tura, il 28 gennaio 1889. Signori senatori! signori deputati! L'anno parlamentare ora trascorso diede all' Italia ricca e provvida messe legislativa. Vostro n' è il merito e la patria vi sarà grata. Dal nuovo codice penale che compi l'opera unificatrice della nostra legislazione, alle ri- forme che senza nulla diminuire alla unità politica risolleveranno quella vita municipale che fu potenza ed è gloria dei nostri padri ; dal provvedimenti militari ai provvedimenti per la pubblica sicurezza e per la pubblica igiene, il mio governo vi presentò e voi gli restituiste migliori, una serie di leggi, tutte volte alla tutela del paese, al suo risanamento, al progresso morale dei cittadini. Con tali principi il proseguire non è dif- ficile. Il mio governo, mentre attenderà l'ese- cuzione delle leggi da voi recentemente vo- tate, ve ne sottoporrà altre che sono di que Ile la conseguenza e ne saranno il complemento. Il nuovo codice impone la riforma peni- tenziaria, la quale si ispirera al principio che la pena deve essere non solo espiazione ed esempio, ma correzione. Al medesimo intento di sicurezza pubblica concorre, in non lieve misura, l' istituto delle opere pie. Vi si proporrà una legge su di esse. I germi della criminalità sono spesso alimen- tati dalla miseria. È là che si debbono estin- guere per la guerra contro i mali che afflig- gono le classi povere. I nostri padri accumu- larono e ci hanno lasciato tesori. Se non che i modi del soccorso non sono sempre rispon- denti agli scopi, e gli scopi ai te mpi. Sta a voi di riordinare le opere della carità; di pa- reggiarle alle esigenze moderne; d' indirizzarle tutte al santo loro fine . Colla legge sulla emigrazione voi proteg- geste contro gl' inganni altrui chi volontaria- mente si esilia. Colla legge per la colonizzazione interna la quale sarà affidata al vostro esame, tento- .remo di offrire in Italia mercedi forse più rimuneratrici di quelle che emigrante ora insegue. Così la dolorosa questione della miseria in quanto è dovuto alle malattie, alla man- INSERZIONI: Nel corpo del giornale, cent. 50 per linea o spa- zio di linea. Dopo la firma del gerente, cent. 25 ca. Per gli annunzi in 4.a pagina (esclusi quelli dal -. estero, o di articoli esteri) si fissa compenso volta per volta, e senza impegno di rinnovo. canza di lavoro, alle scarse mercedi potrà gradualmente mitigarsi. Ma non solamente alla materiale povertà; a quella pure forse più funesta dell'Intelletto, dobbiamo apportare rimedii. L' istruzione popolare dovrà, mercè vostra, diventare in tutti i comuni maggiormente et- ficace ed aprire agli insegnanti in un ambito più esteso larga e sicura carriera. Per la istruzione media gioverà conservare, innovando e ripartendo meglio i beneficii fra le varie provincie e renderne gli ordinamenti sempre più conformi al genio della nazione e più adatti al conseguimento di una forte e li- berale coltura. Perchè le leggi siano pienamente eseguite, perché l'amministrazione dello stato proceda incorruttibile è duopo che i cittadini, i quali sono preposti ai pubblici ufficii, abbiano tu- telato il loro avvenire. Si proseguirà quindi la salutare riforma degli ordinamenti giudiziari in modo che la dignità e la indipendenza della magistratura siano sempre più . assicurate. Parimente sarà necessario che vengano esattamente definiti i doveri e i diritti fra lo stato e i suoi funzionari, acciocché questi sappiano che la loro sorte dipende solo dalla legge. Dopo la nuova costituzione delle provincie e dei comuni, una delle riforme che il paese attende è l' ordinamento della giustizia nel- l'am m i nistrazione . Rinvigorita con la legge del 1865 la giu- risdizione dei tribunali ordinari, molte ma- terie vennero attribuite al potere esecutivo. Ma la lunga esperienza ha provato che an- eh' esse hanno bisogno di un giudice e l'a- vranno. L'opera legislativa alla quale voi siete chia- mati è eminentemente pacifica. Ma una pace non guardata dalle armi è pace infida. Se il mio governo non continuasse a• de- dicare le sue più sollecite cure all'esercito e all'armata, affermazione di unita e guarentigia d' indipendenza, tradirebbe la patria. Le condizioni della finanza impongono di ridurre le spese nei più stretti confini e, pur mantenendo gl' impegni già presi per le opere pubbliche e per gli ordinamenti militari, di far sosta nell'assumerne nuovi. L'obbligo però di assicurare il pareggio nel bilancio dello stato, dà al mio governo fiducia di trovare in voi quel concorso che ispirandosi a virtù patriottica, il popolo ita- liano non ha mai rifiutato. Ma se esigenze straordinarie costringono chiedere 'preleva- menti alla economia nazionale, il mio governo non trascurerà di restaurarne le forze con quei mezzi che valgano a svolgere la pubblica prosperità. A tale scopo invocherà le deliberazioni vostre anche sul riordinamento degli istituti di emissione, giovando ai commerci e allo industrie e rafforzando la circolazione me- tallica. Signori senatori! signori deputati! Per la fedele osservanza dello statuto o col pieno esercizio delle libertà si fa sempre più palese quanto siano salde o benefiche . lo nostre istituzioni. Colle forze nostre, accresciute dalle al- leanze, l' Italia ha continuato ad essere ele- mento di pace nel mondo. Dei sentimenti ;del popolo e dell'affetto che lo stringe al suo re no ebbi nuova testimonianza nella visita alle Romagne e ad altre provincie dello stato. GIÀ UFFICIALE PER GLI ATTI DEL CONSIGLIO PROVPICIALA E COMUNALE

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Anno XXV, num. 5. t;r1I(..)%" E:LI 31 gennaio I ss9.

ABBUONAMENTI:PUBBLICAZIONE:

Nel giorno di GIOVEDÌ d' ogni settimana.

Un numero, centesimi IO.

Un anno, lire 5; un semestre. lire 2:4): ,,er fuori

dello stato Si aggiungono le maggior, 'Teme postali.

POLITICO-AMMIN1STR ATI VOze di sto-Ti polmo-nervosa ei ostinate

ar. )1343••ZRESIen tosi del, le quali

dannosa.inali, Via:mele del

ezza Sca-

lo, Petri,

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WEL.mi e C.i di salidi tuttii H n<,_

bini e

ociae-di Olio

via

ed.gen-enti,

-ano!lie;

ia di

111E7.

EFO 1881

lard. siveni ri.

DIREZIONE:

Nella Tipografia Vannucchi, via dei Monte. 12, Pisa.

AVVERTENZE:

L'Amministrazione, F.11i Vannucclii, risponde dei

soli incassi di cui ha emesso ricevuta.

I manoscritti non si restituiscono.Le lettere non affrancate si respingono.

GIUSEPPE MENEGHINIL' Italia ha perduto un illustre

scienziato, un vero patriota, il profes-sor commendatore

GIUSEPPE MENEGHINIsenatore del regno, che cessava divivere in Pisa alle ore dieci del mat-tino di martedì scorso.

La notizia della morte del Mene-ghini, sebbene non giungesse inaspet-tata perchè da parecchio tempo si erain pensiero per la salute dell' uomoegregio, ha addolorato profondamenteI , intera cittadinanza che da quarantaanni onorava nel Meneghini il patriotae lo scienziato.

Nè meno dolorosa la notizia delladi lui morte giungeva alla universitàdove professori e studenti perdevanouno degli astri maggiori dell'illustreateneo.

Nel dare l'annunzio doloroso dellaperdita, che l' università e la cittànostra hanno fatta, non vogliamo ac-cingerci a scrivere la biografia delprof. Meneghini, ma accenneremo persommi capi a ciò che può chiamarsiil suo stato di servizio.

Giuseppe Meneghini nacque a Pa-dova il 30 luglio 1811.

Riportò la laurea in medicina nel16 marzo 1834.

Nel 28 ottobre dell'anno stesso funominato assistente e supplente gra-tuito alla cattedra di botanica nellauniversità di Padova.

Nell'anno 1835 fu nominato ef-fettivo.

Nel 26 novembre 1839 fu nominatoprofessore ordinario di scienze prepa-ratorie per i chirurghi nell' universitàmedesima.

Nel 13 agosto 1848 fu cancellatodai ruoli dell'università di Padova perragioni politiche.

11 20 gennaio del 1849 fu nominatoprofessore di geologia e mineralogianell'università di Pisa in sostituzionedel prof. Pilla morto a Curtatone eMontanara.

Il 14 decembre 1884 venne splen-didamente celebrato il cinquantesimoanno d'insegnamento del prof. Mene-ghini.

Nel 7 agosto 1886 fu nominatosenatore del regno.

11 16 novembre 1885 fu nominatoconsigliere dell'ordine del merito civiledi Savoja in sostituzione dell'op. Sella.

Nel 1888 fu decorato dell'ordinePour le mente che è la più grandeonorificenza di Prussia che si accordialli scienziati.

Il Meneghini era membro del con-siglio superiore della pubblica istru-zione, del R. istituto veneto di scienzelettere ed arti, della società italiana

GIORNALE

di scienze, dei XL della R. accademiadei lincei, della società reale di Napoli,della società geologica di Londra.

Appena avuta notizia della mortedel Meneghini, il sindaco di Pisa cosìtelegrafava a quello di Padova:

Pisa 29, 1, 1889 ore 1 3/4 pom.

Sindaco — Padova.Compio doloroso ufficio annunziando V. S.

morte illustre scienziato senatore Meneghini,avvenuta questa mattina ore dieci.

PEVERADA, sindaco.

A questo telegramma veniva cosìrisposto:

Sindaco — Pisa.Padova 29, I, 89 ore 16,20.

Dolentissimo perdita illustre scienziato se-natore Meneghini partecipo condoglianze vi-vissime cittadinanza.

Assessore anziano: GOLFI.

La giunta municipale si riunivaper urgenza alle ore 2 pom. e delibe-rava di tumulare la salma del Mene-ghini nel cimitero monumentale. Alseguito di questa deliberazione, il sin-daco inviava il seguente telegramma:

Pisa 29, 1, 1889 ore 4 3/4 pom.Sindaco — Padova.

Giunta municipale adunatasi per urgenza,decretava tumulazione senatore Meneghini mo-numentale cimitero urbano ove pure riposaPaolo Savi, richiedendo parenti e comunePadova consentire ossa due grandi geologi sitrovino riunite in questo tempio dell'arte edella gloria.

PEVERADA, sindaco.

11 sindaco di Padova replicava coltelegramma che segue:

Padova 30, I, 89 ore 10,40.

Sindaco — Pisa.Città e famiglia si tengono onorati salma

illustre Meneghini venga custodita cotestocimitero monumentale, prego VS. indicarmigiorno ora funerali.

MANZONI, assessore.

Gli studenti della università, adu-natisi in una delle sale dell'universitàstessa alle ore 4 pomeridiane di mar-tedì deliberarono al seguito di mozionedello studente sig. Avanzati di deporresulla tomba del Meneghini una coronadi bronzo, da farsi con offerte raccoltefra gli studenti stessi, e di incaricarelo studente sig. Cassaretti, che accet-tava, di parlare a nome degli studentisul feretro dell'illustre maestro.

Deliberarono poi di chiedere al mu-nicipio che la salma venisse tumulatanel cimitero monumentale, e di doman-dare al rettore che la gloriosa ban-diera del battaglione universitario fosseconcessa per le solenni onoranze fu-nebri.

Stabilirono che la guardia d'onorealla salma fosse fatta da tutti gli stu-denti indistintamente, ed a tale scopofu aperto un album per le iscrizioni.

Decisero di intervenire ai funeralicol tradizionale berretto.

Finalmente trasmettevano un tele-gramma di condoglianza al sindaco d i

Padova.

La salma del Meneghini è stataimbalsamata dal prof. Romiti con unsuo metodo speciale.

È stato stabilito che le onoranzefunebri abbiano luogo nel giorno divenerdì prossimo, ma fino a questomomento non è fissata l'ora.

Da ogni parte d'Italia e dall'esterosono pervenuti al rettore dell' univer-sità numerosi telegrammi di condo-glianza per la perdita dell' illustrescienziato.

11 discorso della corona

Ecco il testo del discorso pronunziato daS. M. Umberto I re d' Italia, all'aperturadella terza sessione della sedicesima legisla-tura, il 28 gennaio 1889.

Signori senatori! signori deputati!L'anno parlamentare ora trascorso diede

all' Italia ricca e provvida messe legislativa.Vostro n' è il merito e la patria vi sarà grata.Dal nuovo codice penale che compi l'operaunificatrice della nostra legislazione, alle ri-forme che senza nulla diminuire alla unitàpolitica risolleveranno quella vita municipaleche fu potenza ed è gloria dei nostri padri ;dal provvedimenti militari ai provvedimentiper la pubblica sicurezza e per la pubblicaigiene, il mio governo vi presentò e voi glirestituiste migliori, una serie di leggi, tuttevolte alla tutela del paese, al suo risanamento,al progresso morale dei cittadini.

Con tali principi il proseguire non è dif-ficile.

Il mio governo, mentre attenderà l'ese-cuzione delle leggi da voi recentemente vo-tate, ve ne sottoporrà altre che sono di que Ilela conseguenza e ne saranno il complemento.

Il nuovo codice impone la riforma peni-tenziaria, la quale si ispirera al principio chela pena deve essere non solo espiazione edesempio, ma correzione.

Al medesimo intento di sicurezza pubblicaconcorre, in non lieve misura, l' istituto delleopere pie.

Vi si proporrà una legge su di esse. Igermi della criminalità sono spesso alimen-tati dalla miseria. È là che si debbono estin-guere per la guerra contro i mali che afflig-gono le classi povere. I nostri padri accumu-larono e ci hanno lasciato tesori. Se non chei modi del soccorso non sono sempre rispon-denti agli scopi, e gli scopi ai te mpi. Sta avoi di riordinare le opere della carità; di pa-reggiarle alle esigenze moderne; d' indirizzarletutte al santo loro fine .

Colla legge sulla emigrazione voi proteg-geste contro gl' inganni altrui chi volontaria-mente si esilia.

Colla legge per la colonizzazione internala quale sarà affidata al vostro esame, tento-.remo di offrire in Italia mercedi forse piùrimuneratrici di quelle che emigrante orainsegue.

Così la dolorosa questione della miseriain quanto è dovuto alle malattie, alla man-

INSERZIONI:

Nel corpo del giornale, cent. 50 per linea o spa-

zio di linea.

Dopo la firma del gerente, cent. 25 ca.

Per gli annunzi in 4.a pagina (esclusi quelli dal -.

estero, o di articoli esteri) si fissa compenso

volta per volta, e senza impegno di rinnovo.

canza di lavoro, alle scarse mercedi potràgradualmente mitigarsi.

Ma non solamente alla materiale povertà;a quella pure forse più funesta dell'Intelletto,dobbiamo apportare rimedii.

L' istruzione popolare dovrà, mercè vostra,diventare in tutti i comuni maggiormente et-ficace ed aprire agli insegnanti in un ambitopiù esteso larga e sicura carriera.

Per la istruzione media gioverà conservare,innovando e ripartendo meglio i beneficii frale varie provincie e renderne gli ordinamentisempre più conformi al genio della nazione epiù adatti al conseguimento di una forte e li-

berale coltura.Perchè le leggi siano pienamente eseguite,

perché l'amministrazione dello stato procedaincorruttibile è duopo che i cittadini, i qualisono preposti ai pubblici ufficii, abbiano tu-telato il loro avvenire.

Si proseguirà quindi la salutare riformadegli ordinamenti giudiziari in modo che ladignità e la indipendenza della magistraturasiano sempre più . assicurate.

Parimente sarà necessario che venganoesattamente definiti i doveri e i diritti fralo stato e i suoi funzionari, acciocché questisappiano che la loro sorte dipende solo dallalegge.

Dopo la nuova costituzione delle provinciee dei comuni, una delle riforme che il paeseattende è l' ordinamento della giustizia nel-l'am m i nistrazione .

Rinvigorita con la legge del 1865 la giu-risdizione dei tribunali ordinari, molte ma-terie vennero attribuite al potere esecutivo.Ma la lunga esperienza ha provato che an-

eh' esse hanno bisogno di un giudice e l'a-vranno.

L'opera legislativa alla quale voi siete chia-mati è eminentemente pacifica. Ma una pacenon guardata dalle armi è pace infida.

Se il mio governo non continuasse a• de-dicare le sue più sollecite cure all'esercito e

all'armata, affermazione di unita e guarentigiad' indipendenza, tradirebbe la patria.

Le condizioni della finanza impongono diridurre le spese nei più stretti confini e, purmantenendo gl' impegni già presi per le operepubbliche e per gli ordinamenti militari, difar sosta nell'assumerne nuovi.

L'obbligo però di assicurare il pareggionel bilancio dello stato, dà al mio governofiducia di trovare in voi quel concorso cheispirandosi a virtù patriottica, il popolo ita-liano non ha mai rifiutato. Ma se esigenzestraordinarie costringono chiedere 'preleva-menti alla economia nazionale, il mio governonon trascurerà di restaurarne le forze conquei mezzi che valgano a svolgere la pubblicaprosperità.

A tale scopo invocherà le deliberazionivostre anche sul riordinamento degli istitutidi emissione, giovando ai commerci e alloindustrie e rafforzando la circolazione me-tallica.

Signori senatori! signori deputati!Per la fedele osservanza dello statuto o

col pieno esercizio delle libertà si fa semprepiù palese quanto siano salde o benefiche . lonostre istituzioni.

Colle forze nostre, accresciute dalle al-leanze, l' Italia ha continuato ad essere ele-mento di pace nel mondo. Dei sentimenti ;delpopolo e dell'affetto che lo stringe al suo reno ebbi nuova testimonianza nella visita alleRomagne e ad altre provincie dello stato.

GIÀ UFFICIALE PER GLI ATTI DEL CONSIGLIO PROVPICIALA E COMUNALE

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Trovai dovunque concordia di cittadini inun solo pensiero: il pensiero mio, la patria!

Un'altra visita non meno gradita al miocuore fu fatta all' Italia in Roma. Essa ha.mostrato quanto siano intimi i legami cheuniscono agli italiani ed a me la Germaniaed il suo imperatore. Questi legami son pegnodi quella pace, della quale non solo l' Italia,ma tutti gli stati hanno vivo desiderio per-cha necessaria al benessere delle nazioni e al

;progresso della civiltà. E la pace, lo affermo,sarà da noi mantenuta!

I nuovi senatori

La Gazzetta ufficiale pubblica:Sua maesta il re, con decreto del 26 cor-

rente, sulla proposta del presidente del con-siglio dei ministri, ha nominato senatori delregno i signori:

Ascoli prof. Graziadio; Avogadro di Gua-regna conte Luigi; Borgnini Giuseppe, procu-curatore generale di corte d'appello; Brunetavv. Carlo; Busacca del Gallo d'Oro Raffaele;èaetani prof. Annido; Capone Filippo. pre-sidente di corte di appello; Carutti di Canto-gno barone Domenico; Castagnola Stefano,sindaco di Genova; Ceneri prof. Giuseppe;Colonna Avella principe Fabrizio; Cordova

,Savini barone Vincenzo; Della Somaglia conteGian Luca; De Saint-Bon (Pacoret) SimoneAntonio, vice -ammiraglio; Dezza Giuseppe,

ten. geneNt' ,, ; Di Roccaforte Cottù marcheseLorenzo; Doria marchese Ambrogio; Durante,prof. Francesco; Ellero prof. Pietro, consi-gliere di cessazione; Fabretti prof. Ariodante;Fabri Cosimo; Frescot avv. Filiberto; Gi-gliucci conte Giovanni Battista; Inghilleri Cal-cedonio; Minich Angelo; Monteverde professor

Morelli Donato; Muratori Matteo, pro-curatore generale di corte di cassazione; Paceavv. Vincenzo; Parenzo avv. Cesare; PasoliniOnte Pier Desiderio; Paternò prof. Emanuele;Polti avv. Achille; Rogadeo avv. Vincenzo;

Ruggeri della Torre Giovanni Battista; Sala-dini conte Saladino; Saluzzo di Monterossoconte Cesare; Secco Andrea; Secondi dottorGiovanni: Schiapparelli prof. Giovanni; Sga-,riglia marchese Marco; Tasca Lucio conted'Almerita; Todaro prof. Francesco; Tolomeiconte Bernardo; Tornielli marchese Luigi;Torrigiani marchese Piero, sindaco di Firenze;Valmarana conte Giuseppe; Valotti conte Dio-gene; Visconti di Modrone duca Guido: ZerbiCandido.

Pisa e la sua provincia

Notizie statistico-sanitarie del mese di novem-bre 1888.

(Continuazione vedi n. 4).

Il mese di novembre non è in generalecattivo fra noi, vi sono anzi degli anni neiquali il cielo si mantiene per molti giornisereno, come si ha una temperatura atmo-sferica piuttosto mite. Del resto è conosciutoovunque, che ',ella prima metà si hanno giorniassai caldi, ed è questo periodo chiamato re-state di S. Martino. La temperatura mediach,e si verifica è di 11°,4, con una media mi-nima di 8°,2, e una media massima di 14°,2.

Se volessimo offrire al lettore esempi diannate con disturbi meteorologici gravissimi,non avremmo durato molta fatica a farlo, ab-boadando le antiche croniche di tali narra-

zioni. Ma siccome tutti conoscono simili fattitrascureremo questa parte di erudizione. Laquantità media della pioggia che cade in questaregione ascende a millimetri 122,40, con lacifra -massima di millimetri 267 (1873), e laminima di mm. 10,70 (1884).

La distribuzione dei giorni piovosi è lageguente. L'anno delle maggiori pioggie for-nisce 17 giorni, con la media di 12, e la mi-nima di 4.

In generale la pressione atmosferica non6i distingue per una cifra molto elevata. e'hen ai comprende considerando la prevalenzadel caldo umido, e delle correnti meridionaliche per solito si hanno. La media pressione

barometrica è di mm. 759,89, la massima di768,46, la minima di 750,19.

In quest' anno il novembre non è statocome per lo più suole essere, perchè dalprincipio si ebbero delle pioggie, mancaronole splendide giornate dell'estate di S. Mar-tino. L'atmosfera subì in questo tempo unasensibile depressione, che andò a poco per voltadiminuendo; tantochè dopo la metà del mesee sul terminare del medesimo, si osservò ilcontrario del principio. Mentre nella primadecade si ebbe una temperatura dolce caldoumida, cominciò a ratfrescare nella seconda.Per questo lamentavasi un freddo precoce intutta 1' Europa, non esclusa l' Italia, e duròfino al dì 25, giorno nel quale l' atmosferatornò ad intiepidire.

Nel mese di novembre dell'anno correntela temperatura media è stata di 11°,5, conla cifra massima di 16 9 ,6, e la minima di 7°,6.Troviamo anche per questo mese un aumentodel calore nella inedia massima di fronte aun dato opposto per le minime; infatti sihanno 2 0,4 più di calore che nelle medie ge-nerali. e invece sei decimi di grado in piùnella cifra media minima. Bensì nel giorno

la temperatura è stata sempre assai calda,e tale da permettere ad un ammalato di ri-manere per .molte ore all'aria libera. Così nelmezzo del giorno il termometro ha segnatoper lo più fra i 18° e i 20'; e soltanto il di12 segnò 9°, il dì 13 segnò 11°, mentre fu-rono 12°6 per il giorno 14.

La pioggia caduta nel mese è stata mil-limetri 104,6, distribuita come viene espostonel seguente prospetto :

Giorno2 28,5.3 . 2,5.5 . 6,8.

6 5,9.9,0.

10 18,0.13 2,2.

14 2,8.18 10,8.

19 0,2.29 3,4.30 14.5,

Millimetri 104,6.

Tale quantità supera di molto la ciframinima, mentre è inferiore diciotto millimetrialla media.

Il cielo è stato sedici giorni coperto. 5leggermente coperto, e 9 sereno.

I giorni di pioggia si contano nel nu-mero di dodici, ma su questi ve ne sono 7in cui la pioggia caduta si riduce a quantitàveramente meschine, per cui deve aver pio-vuto una mezza ora, un'ora e non più a diremolto.

L' umidità celati va ha presentato una me-dia di 79, e quella assoluta altra di 8,05.

La minima pressione barometrica avvenutanei primi giorni del mese è stata di milli-metri 750,1; la mass ima è ascesa a mm. 77 I ,8,e la media verificata è stata di 762, vale adire 3 millimetri sopra la media generale.

I venti dominanti nella prima metà delmese, furono quelli di mezzogiorno, e di sci-rocco ; poi spirarono i grecali e i maestrali ;ma stil termine del mese, ripresero a domi-nare i venti di mezzogiorno e libeccio, perònon mai impetuosi.

Se una persona convalescente fosse ve-nuta in Pisa per rinfrancare la propria salute,non avrebbe avuto da lagnarsene ; perchèeccezione del dì 2, 10, 18 e dell' ultimo giornodel mese, esso avrebbe potuto rimanere permolte ore all'aria libera, e darsi per non brevetempo al passeggio.

Senza osservare un sensibile cambiamentonella costituzione medica stagionale, si è peròosservato un aumento nel numero degli am-malati aventi un rapporto alla medesima.Come giustamente si dice, la vita è una lottanella quale rimangono vincitori i forti o iprudenti. Coloro che sono dotati di molta re-sistenza organica, risentono poco gli effettidei grandi agenti cosmici, e si mostrano an-che refrattari agli assalti subdoli dei nemiciche si rivelano soltanto al microscopio. An-che coloro che non hanno un organismo ro-busto, se adoperano convenienti difese non

provano danni. Non è così per quelli che nonsono dotati di molta resistenza, e che nelmedesimo tempo disprezzano quelle precau-zioni che varrebbero a tutelarli. Avviene per-ciò che imperversando la stagione, se si hannodei bruschi cambiamenti, si sviluppano reumi,catarri. flogosi dei visceri interni, che fannonon poche vittime. Così è avvenuto nel mesedi novembre, quantunque la mortalita non siastata eccessiva.

Perciò che riguarda le malattie zimoti-che, possiamo fornire i dati che seguono.

A. Vajuolo.Nessun caso di morte per vaiuolo si è

verificato nella città, dove si osservò un solovaiuolo e sette varioloidi. Il vaiuolo avvenne inuna bambina che proveniva dal comune diCascina, e che terminò felicemente. Si pre-sero tutte quelle precauzioni consigliate dallacircostanza, le quali servirono ad ottenere l'in-tento, perché non vi furono nuovi ammalati.

Per gli altri comuni sappiamo che vi fu-rono a Cascina 33 ammalati, Vicopisano 14,Rosignauo 11, S. Luce I l, Catnpiglia 6.

B. Morbillo.Il morbillo ha continuato a regnare in al-

cune località con una certa pertinacia, e que-sto fatto non porge grandi difficoltà ad in-tendersi, allorquando si con oscono le pocheprecauzioni che si prendono nelle campagne,e la facilita della trasmissione; la quale sem-bra possa farsi anche nel periodo prodromico,o in quello dell' invasione.

Nella citta non vi furono morti per mor-billo, e se ne videro quattro ammalati da duemedici. Però Laiatico ebbe 95 casi, Cascina73, Collesalvetti 23.

C. Scarlattina.Da un medico si videro nella città due

ammalati con eruzione scarl attiniforme, danessun altro se ne osservarono; per cui vi èanche da dubitare che sia stata una di quelleforme esantematiche irregolari, I e quali simu-lano quel processo morboso senza averne la indole.

Bensì tale malattia continua in diversicomuni, come può vedersi dall'enumerazioneche segue. Rosignano denunziò 40 ammalati,Casciaa 27, Vicopisano 24, Collesalvetti 5,Fauglia 7.

D. Difterite.La difterite non domina per nulla nella

provincia pisana, e soltanto il comune di Ca-scina ha denunziato 8 ala malati.

E. Group.Alcuni riuniscono in un solo gruppo la

malattia precedente col croup. È però indu-bitato che molte volte si hanno sintomi erou-pali senza traccia di pseudo membrana. La-sciando indecisa tale controversia, dobbiamoannunziare che la statistica del nostro comuneha registrato tre morti per croup due bam-bini di due anni circa, e una bambina di cinque.

F. Febbre tifoide.I casi denunziati per il nostro comune fu-

rono sei, ed è probabile che ve ne sia statoqualcheduu' altro, specialmente in forma mite.I morti denunziati furono sei, quattro maschie due femmine; però uno apparteneva allafrazione di S. Piero, un altro periva allo spe-dale ed era di Lucignano, ed una bambinadi dieci mesi, abitava il sobborgo S. Mariapresso la Madonna dell'Acqua, e che veniva aperire in conseguenza di perforazione avve-nuta nel tubo intestinale.

Nei comuni rurali troviamo come abbiacontinuato il dominio epidemico in Terriccioladove vi furono 26 ammalati, in Peccioli sene ebbero 9, in Collesalvetti 8, in Cascina 6,in Campiglia 5. Denunziarono pure dei casidi tifo esantematico Pon tedera 5, Volterra,e Cecina 3.

G. Febbre puerperale.Si ebbero di questa febbre 3 ammalati in

Ponsacco, 2 in Vecchiano.H . 'pertosse.

Sembra cose ato il dominio di tale malat-tia, non giungendo veruna deuunzia a riguardodella medesima.

Le morti v erificate per il comune pisanoavvennero per le cagioni indicate nell'elencoche esponiamo.Statistica delle cause di morte del mese di

novembre 1888: 1887 1888Classe M. F. K. F.

1. Malattie fatali e vizi con-geniti . . 2 2 7 2

2. Dette infettive ruiasmatichee contagiose

3. Dette costituzionali .4. Dette del sistema nervoso.5. Dette degli organi dei sensi6. Dette dell' apparato respi-

ratorio 7. Dette dell' apparato circo-

latorio. ..8. Dette dell'apparato digerente9. Dette dell' apparato uro-poietico

0. Dette dell'apparato sessualel I. Dette di gravidanza parto

e puerperio . . .12. Dette della pelle e del tes-

suto sott2cutaneo . .13. Dette dell' apparato loco-

motore — —14. Morti accidentali. 3 4 —15. Avvelenamenti.16. Suicidi 17. Omicidi

18. Per causa ignota.

Morti n. 51 48 72 54Morti nen' novembre 1887 totale n. 99

1888 » » 126

Differenza in più per l'anno 1888 n. 27.Al presente facciamo seguire il quadro

dell'età dei morti.Eta dei morti nel mese di novembre 1888.

M. F.

Dalla nascita a meno di un anno . N. 14 14Da I anno a 5 » 6 8Da 6 a 10 » I —Da 11 a 15

Da 16 a 20

9 4Da 21 a 30

5 2Da 31 a 40

2 4

Da 41 a 60

1 1Da 61 a 70

12 6

Da 71 a 80 . 10 Il

Da 81 a 90 . 2 3

Da 91 a 100

N. 72 54Maschi. . N. 72Femmine . » 54

Totale N. 126.L'aumento della mortalità è in parte do-

vuto al maggior numero delle perdite di bam-bini per insufficiente sviluppo, e all'altra permalattie costituzionali come cancri, ed altreforme eteroplastiche. Nella classe che riguardale malattie infettive, cresce l a c ifra per es-

sersi avute in questo mese tre vittime piùper febbre tifoide, e tre per croup. Così unpiccolo aumento che si è verificato nelle per-sone perite per malattie croniche del cervello,degli organi respiratori, circolatori e digestivi,rende ragione del numero maggiore dellemorti, confrontato con ciò che si ottenevanell'anno passato.

Quattro furono le morti avvenute per ca-gioni accidentali. Periva un uomo di 44 anniper frattura della colonna vertebrale ripor tatacadendo dall'alto. Un giovane di 19 anni preci-pitò da un terrazzo nella via dei Mercanti,volendo da quello penetrare nella propria a-bitazione. Rimaneva schiacciato fra le ruoted' una macchina a vapore un povero bambinodi 10 anni, essendosi avvicinato di troppo allamedesima. Il quarto fu un giovane pisano di20 anni, che trovavasi alla Spezia occupatocome fornaio, e dove subì delle gravi ustioni,cadendogli addosso un lume a petrolio ac-ceso. Dopo aver tribolato varie settimane inquella città, volle venire a finire i suoi giorninel :nostro spedale.

Avvenne pure nel mese il suicidio per an-negamento d' un buono e bravo giovanetto di17 anni, che si decise al disperato proposito,non potendo sopportare l' onta e il disonorech'egli credeva gli sarebbe venuto, per la penainflitta a un fratello che aveva commesso unatto di grave infedeltà presso uno stabilimentodi credito dove era impiegato.

I matrimoni celebrati nel novembre fu-rono 48.

Di contro a 126 morti, vi sono stati 127nati vivi, con la differenza perciò d' un solovivente in più.

I nati morti non superarono il numerodi tre. a.

549 48 6 16 5Il 4 8 10

10 18 14 17

3 5557 5 5 11

2— 3 —

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ATTI GIUDIZIARE

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9 ant.26 3 pom .

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9 ant.27 3 poni.

9 pom.

9 ant.28 3 pom.

9 pom.

9 ant.29 3 poca.

9 poni.

2°8 759,65°4 :59,33°4 -761,1

1°6 764,54"4 764,80°0 765,9

2°0 766,38°2 765,0l'O 766,8

992 766,9112 :65,61°0 766,6

9°0 762,112°4 763,94°0 7 68.9

5°6 774,811°8 765,80°6 775,9

2°8 773 , 88°6 771.58°0 770,5

maandos~

Sunto degli atti legali inseriti nel n. 6(22 gennaio) del supplemento al foglio pe-riodico della R. prefettura di Pisa.

- L'intendenza di finanza di Pisa pub-buca un avviso d'asta per vendita dell' inimo-bile di che appresso:

Fabbricato già ad uso di molino con ca-setta e resede posta nel villaggio di Ripa-fratta, comune dei Bagni S. Giuliano, pressoil canale navigabile: il .fabbricato è compostodi sotterraneo piano terreno ed un piano su-periore, la casetta ha un piano terreno e duesuperiori. L'asta sarà aperta sul prezzo distima in lire 27,000. L' aggiudicatario degliimmobili diverrà concessionario per anni trentadella forza idraulica ricavabile dal canale de-maniale di Ripafratta, con facoltà di rinunciarvidopo il primo quinquennio; tale concessione èsubordinata al pagamento del canone annuodi lire 2500, soggetto a miglioramento d'asta.

Il primo esperimento avrà. luogo il dì 5febbraio prossimo.

- La signora Robertina Sarperi nei Cer-boneschi ha chiesto, al presidente del tribunaledi Volterra. la nomina di un perito per la stimadi un immobile da espropriarsi a danno dei si-gnori Evangelista, vulgo Pietro. Lorenzo edAngiolo Fedeli e di Caterina Gazzarri vedovaFedeli.

- Avviso per unico incanto per l'appaltoe deliberamento definitivo delle opere e prov-viste occorrenti al rialzo ed ingrossamentodell'argine sinistro del Senili') fra Metato edAlbavola: per la presunta somma di lire 28mila 860.

L' incanto si terrà la mattina del 9 feb-braio p. v., in una delle sale della R prefet-tura.

- L'appalto delle opere e provviste oc-correnti per l'ordinario mantenimento dei fossied altro nella bonifica di Vada e Collemezzatio,venne deliberato per la presunta somma di lire6975,75; il termine utile a rassegnare offertedi diminuzione scade il dì 6 febbraio prossimo.

- Il cancelliere della pretura dei BagniS. Giuliano rende noto che la signora Felicel'ardi vedova Pini, ha dichiarato, tanto inproprio quanto nell'interesse della figlia mi-nore Adina, d'accettare con benefizio di leggee d'inventario l'eredità relitta dal fu G. Bat-tista Pini, morto in Pontasserchio il di 11gennaio andante.

- Il cancelliere della pretura di Vicopi-sano rende noto che il sig. Claudio Cantiniha accettato, anche Dell' interesse dei proprifigli minori Idilio, Vittoria, Giuseppa e Ubaldo,reredità testata del fu Francesco Ferri, mortoin Bientina il dì 21 dicembre 1888.

- Nota per aumento del sesto su di im-mobile ascii so a carico del signor Sabatino11azzei di i'onsacco, che rimase provvisoria-mente aggiudicato per la somma di lire 1410:il termine utile scade col 1° febbraio veniente.

Sunto degli atti legali inseriti nel n. 7(25 gennaio).

- Il tribunale di Pisa sede commercialeha, con sentenza del 21 gennaio corr.: dichia-rato il fallimento di Settimo Bigalli commer-ciante in S. Michele degli Scalzi; fissato perla cessazione dei pagamenti il 17 maggio1886; ordinata l'apposizione dei sigilli; dele-gato alla procedura il giudice avv. Giuseppe,Brunazzi ; nominato a curatore provvisorio ilsig. Isidoro Allegrini; scelto il 31 con._ perl' adunanza dei ereditari ; ingiunto al fallitodi presentare il bilancio ecc.

- Decreto ministeriale col quale si apreun concorso per cento posti di uditore giu-diziario.

- L' intendenza di finanza di Pisa rendenoto che nel giorno 11 febbraio p, v., devesiprocedere all'appalto della rivendita di generidi privativa n. 6, in Pisa, sottoborgo; il red-dito medio lordo nell'ultimo triennio, fu dilire 1263,50.

- È stato aperto il giudizio di gradua-toria sul prezzo di lire 1000 ricavato dallavendita coatta dei beni già appartenenti aisigg. Giovanni ed Anna Limozin ed Alessan-drina Akerrnan vedova Limozin.

- Seconda pubblicazione di un estrattodi bando per vendita di un immobile escussoa danno del sig. Giusto Viti agente di benia Casale di Val di Cecina.

Detto di Maremma il gaio-tale . . . 24,75 a 25.50

Detto provenienza lombardail quintale . 24,75 a

Segale rett .Orzo nostrale . .Avena di Mard1111111.t

il quintale . 18.25 a t9.25Detta mista o bianCa

piano di Piga reti .Granturco I . a qualiDetto di 2.tt ..Saggina

Prezzi delle grasce vendute in Pisanel mercato del 30 gennaio 1889.

NB. I prezzi segnati nella 1.a colonna sonorelativi ai generi venduti in partita fuori dazio.

I prezzi segnati nella 2.a colonna riguardanoi generi venduti in dettaglio dato conspreeo.

Cereali L. e C. L. e C.Grano gentile .1a q. l'ett. . 20,55 20,55Detto di 2.a. 20,-Detto mazzocchio La qual 19,10Detto di 2.a

-UTJ.E3111‘._

- Facendo seguito alle notizie danoi date nello scorso numero intornoal pubblico dibattimento . contro CecchiOreste e Aristide diciamo che ambeduefurono assolti dalla corte di assiseavendo ritenuto i giurati che OresteCecchi aveva ucciso il Borgioli per le-gittima e necessaria difesa e che Ari-stide Cecchi non aveva alcuna respon-sabilità in detto omicidio nè nel feri-mento a carico di Vittorio Borgioli.

Successivamente la corte si occupòdella causa contro Francesco Tolainiil quale venne condannato per omici-dio alla pena della casa di forza peranni 6, avendo i giurati ritenuto chelo avesse commesso al seguito di pro-vocazione.

La corte stessa condannava allapena della casa di forza per anni 7Vittorio Cipolli, accusato di omicidioimprovviso.

Martedì scorso ebbe principio lacausa contro Ranieri e Raffaello Cam-pani accusati di omicidio improvviso,la quale prosegue ancora.

Asili infantili di caritàPisa.

Note di sottoscrizione per l' esenzione dallevisite del capo d'anno 1889.Tartara prof. Alessandro, lire 5. - Cal-

darai dott. Dario, lire 2. - Minuti Leopoldo,lire 2. - Eugenio e Giulia Ruglioni, lire 1,50.- Teza Annunziata, lire 2. - Gaio prof. Do-nato, lire 2. Volterra prof. Vito, lire 2. -E. Pellas, lire 2. - Agostini della Seta, lire2. - Bardelli Antonio, lire I.

A.`110:1) CI VII, i‹.1Dal di 23 al (11 29 gennaio inclusive 1889.

NASCITE DENUNZIATE:

Maschi n. 16. - Femmine n. 23.Nati morti n. i.

MATRIMONI

Bassoni Primo con Manfredi Carolina,ambedue celibi, di Barbaricina. - Dell' HosteLuigi con Benvenuti Leopolda. ambedue ce-libi, di S. Michele degli Scalzi. - Dell' Orno-darme Ranieri, di S. Marco alle Cappelle,con Galli Marianna. di S. Giusto in Cannicci,ambedue celibi. - Romani Francesco conPuntoni ade, ambedue celibi, di S. Giustoin Cannicci. - Barsotti Giuseppe con Bar-.santi Albitia, ambedue celibi;di Putignano. -Da °aprile Carlo, vedovo, con Guidi Emilia,nubile, ambedue di Pisa.

MORTITognetti Giuseppe, vedovo, di. anni 44,

di Pisa. - Nesti Felice, vedovo, 64, di Bar,baricina. - Chetoni vedova Rigoli Angiola,81, di Pisa - Pellegrini Primo, 7, di SanMichele degli Scalzi. - Vannucci Antonio,coniugato, 44, di Pisa. - Tamburini Fortu-nata, nubile, 36, di Pisa. - Moda Fina, mi-bile, 40, di Pisa. Taccini Giuseppe, vedovo,80, di Pisa. - Bozzi. Giacinto, coniugato, 66,di S. Ermete. De Blasis Pasquale, coniu-gato, 68, di Pisa - Lazzeretti vedova PaoSletti Maria, 77, di Pisa. - Del Papa vedovaLucchesi Faustina, 75, di Pisa. - MagnaniIsabella, 22, nubile, di S. Errnete. - Ghiaranei Ciampa Antonia, 54, di Barbaricina. -Ciampa Gallia°, celibe, 28, di S. Giovanni alGatano. - Bolgati nei Fiaschi Maria, 40, diPisa. Meliani vedova Galli Carolina, 69,di Calcinaia. Bargagna Italo, celibe, 21,di Pisa - Duranti vedova Giani Francesca,70, di Pisa. - Barantini Dosolina, 13, diCascina. - Bruschi Giuseppa nei Bolognesi,26, di Collesalvetti.

Più n. 7 al disotto di 5 anni.CAMBIAMENTI DI RESIDENZA.

Franceschi Dario, da Pisa a Firenze. -Dalli Emma, da Pisa a Peccioli. - TassinariGiuseppe, da Pisa a Carrara. Bono Do-.manico, da Pisa a Roma. - Salmì Enrico,da Pisa a Firenze. - Parentini Ranieri, daPisa a Firenze. - Gadducci Augusto, daPisa a Piombino. - Cristofani Francesco,da Pisa a Fauglia. - Natalini Alessandro,da Pia a Livorno. - Pasquinelli Emilia, daPisa a Livorno. - Bindi Oreste, da Pisa aFirenze. - Poggianti Ferdinando, da Pisaai Bagni S. Giuliano. - Bastianini Ezio, daPisa a Livorno. - Manna Ersilia, da Pisa a

Livorno. - Feroci vedova Raimondi, da Pisa •a Cascina. - Favati Vittorio, da Pisa a Ge-nova. Ballerini Aurelio, da Pisa a Sassari.- Barai Giuseppe, da Pisa a °Livorno. -De Giorgi Enrico, da Pisa a Bologna. - Pa-pasogli Giulio. da Pisa a Ferrara. - PucciniMarianna, da Pisa a Livorno. - Calò Raf-faello, da Pisa ai Bagni S. Giuliano. - Ve-neziani Luigi, da Pisa a Lucca. - CambiAttilio, da Roma a Pisa. - Cazzuola Gio-vanni, da Torino a Pisa. - Gerard vedovaCaiolì Rosa, da Castelfiorentino a Pisa. -Nizzoli Germanico, da Novara a Pisa. - Sal-vini Giuseppe, da Livorno a Pisa. - AvondoGiovanni, da Gattinara a Pisa. - PontecorvoPellegrino, da Roma a Pisa. - Pacinottivedova Giannoni Isola, da Livorno a Pisa -Gista Remigio, da Cortona a Pisa. - Nellivedova Marradi Maria Emilia, da Firenze aPisa. Movizzo cotoni. Quintino, da Luccaa Pisa. - Lazzaretti Umberto, da Vicenzaa Pisa. - Benvenuti vedova Vincentelli Gra-ziosa, da Roma a Pisa. - Silvestri Giosaf-fatte, da S. Giuliano a Pisa. - Salvadorivedova Tenducci Giuseppa, da Livorno a Pisa.- Tasselli Angiolo, da Pistoia a Pisa. -Sigward Francesco. da S. Giorgio a Cremanoa Pisa. - Romagnani Carlo, da Genova aPisa. Puccioni Giovanni, da Calcilittia aPisa. - Pasquinangeli Tito, da Orte a Pisa.- Pardi Ranieri, da Roma a Pisa. - Pal-lavicini Gustavo, da Firenze a Pisa. - Pallavedova Di Paco Amalia, da S. Giuliano aPisa. - Ottina Cesare, da Quarona a Pisa.- Oldano Bartolommeo, da Castello Dannonea Pisa. - Neri Riccardo. da Cecina a Pisa.- Mariani Francesco, da Chianni a Pisa. -Melai Clemente, da S. Giuliano a Pisa. -Marinai Amerigo, da Sesti Ponente a Pisa- Lombroso Prospero, da Alessandria a Pisa.- Salano vedova Lamvardi Rosa, da MonteArgentaria a Pisa. - Grocco prof. Pietro, daPerugia a Pisa. Ascanio Giulio, da Salernoa Pisa. - Giachetti Elia, da Roma a Pisa.- Giacomello Luigi. da Ozano Monferrato aPisa. - Gambassi Teresa, da Cascina a Pisa.- Fubini prof. Simone, da Palermo a Pisa.- Frusi Cesare. da Piombino a Pisa. - Fo-rasassi Marco, da Suvereto a Pisa. - Fon-tani Giovanni, da Foligno a Pisa. - Delo-renzi Francesco. da Alessandria a Pisa. -Pellegrini Raffaello, da Volterra a Pisa. -Consani Francesco. da Spezia a Pisa - DellaBartola Luca. da S. Giuliano a Pisa. - BelliGiovanni, da Siena a Pisa. - Dazzini Dome-nico, da Pisciotta a Pisa. - SanminiatelliFabio, da Pisa a Lari. - Vannozzi Michele,da Collesalvetti a Pisa.

Al R. teatro nuovo proseguono con moltoi mpegno le prove dell' opera I Lombardi laquale andrà in scena nella sera di sabatoprossimo 2 febbraio.

Si amo lieti di ciò, poichè almeno Pisaavrà aperto uno dei suoi teatri con uno spet-tacolo eh e promette di esser tale da soddi-sfare alle esigenze del pubblico.

OSSEUVATORIO METEORICO della scuolasuperiore di agraria della R. universitàdi Pisa.

11 barometro è ridotto O.Altezza della stazione sul livelle del mare : metri 10.

i 294I 5,06

3,05

2,233,872,91

3,41:3,503,36

3,645,424,01

527551

436263

644475

795581

ED,1ENEENE

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3129

1410

2

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ONO oO o

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2.95 40

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34,48 48

E

4,43 92

E

3,87 60

E4,59 55

E

7,12 89

E

Tempsratura:CON 10 23 24 25 26 27 28 29

mass. 8°0 6°0 10°5 12°3 13°0 148 12.6min.-1'9 -0°2 -4'0 -3*0 -3°0 -2 1'0 -2°0

STATO DEL CIELO.Gennaio 23, 24, 25, 26, 27, 28. Sereno. - 29

detto, coperto.

8,55 9,6010.95 0,7510.60 10,60.» 8,20

LegumiVece() schiette rett. . » 15,75Fave nostrali l'ett. . . 12,65 »Fagiuoli bianchi grossi La

titralità Vett »23.95Detti mezzani . » 22 ADetti torni i ni s »Detti coli' occhio » 23,30Lupini » »

FarinaFarina marca A netta da tela

il quintale

» FI idem.

(:1 W hlem.ein,

. ideai.SSeemniC:linno. 'di l a q. da paste

da minestra netta da telaDettò I a q da higrasaoDetto 2.a q.

Rt s oRiRo 1.a qualità, il 'unitale

» 2.8 » . .Olio d'oliva

123,- 134,-Olio d'oliva La qualita, reti.114, - 125,-1vtniuniDpeettttoo (diai 2.a

'Vino di 1.a qualità del piano15,30 21,85di Pisa .. . .13,15 19,70Detto di 2.a. qUaliti/ . .27.30 33,85Detto di collina l .a qualitaL9,70 26,20Detto di 9 .a

ForaggiFieno I.a (Mali la il quintaleDetto di .a Paglia

PanePane 1.a qualita sopraffine il

chilogrammo . .Detto I.a q. il chilogrammoDetto di 2.a Detto di 3.a

PASQUALE li' i NA 1.1, •prente rps o .

COMUNE DI CASALE DI VAL DI CECINA

ISTRUZIONE PUBBLICA

4,60 1006,06 575,09 83

o

o3

25.5012,-

34.2532,7531,25

14.-

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»

,„ 50,-51,-

9,-

4,20

•■••111

0,400,390,360,30

Avviso di concorso.Il sindaco sottoscritto:

Vista la deliberazione della giunta muni-cipale in data IO del corrente .rnese, .ed alseguito della riportata autorizzazione, rendenoto:

Essere aperto il concorso al posto di mae-stra elementare di grado inferiore in questocomune con l'annuo stipendio di L. 560 pa-gabili in dodicesimi posticipati.

Le aspiranti dovranno far pervenire aquest'uffizio entro il 20 febbraio prossimole loro istanze in carta bollata da centesimi60 corredate dei seguenti documenti:

1° Certificato di nascita,2° Certificato di moralità rilasciato dal

sindaco del comune ove le concorrenti 8O .00domiciliate,

3° Certificato di sana costituzione fisica,4° Certificato penale.50 Patente d' idKetà,6° Certificato dilVrinastica se la patente

è di data anteriore al ._ 1879,70 Dichiarazione ,del sindaco circa la re-

nunzia data spontatteatnente dalla maestra,quando già si trovi ar:Servizio in qualche al-tro comune, o l'assenso del sindaco, stesso a,poter co ncorrere altrove,

8' Attestati comprovanti il servizio pre-stato antecedentemente, e tutti quegli altridocumenti che la concorrente crederà di poterpresentare nel su() interesse.

Casale di VIII di CecinaLi 19 gennaio 1889.

Visto nulla osta

Volterra, li 20 gennaio 1889.Il R. ispettore scolastico

R. SPICCIANI.

Pisa, Tipografia Vannucchi, 1889.

Il sindacoA. GRESSIQNI.

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