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Tour escursionistici Vallese www.vallese.ch Cervino, Zermatt

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Tour escursionistici Vallese

www.vallese.ch

Cerv

ino

, Ze

rmatt

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Tsan

fleu

ron

, Savi

èse

Nel Vallese ti portiamo in giro, nel vero senso della parola: con tour montani di una o più gior-

nate, che promettono tutto ciò che fa battere e dà slancio al tuo cuore di escursionista. Ad

esempio ascese impegnative, stretti percorsi in cresta e attraversamenti di passi fino in cima

alle vette: le tue fatiche saranno ricompensate da panorami ad altezze vertiginose, che las-

ciamo volentieri a te il compito di descrivere. Ma niente paura: naturalmente, è meglio essere

in buona forma fisica, ma in questa cartina abbiamo raccolto anche proposte, per le quali

non devi essere uno sportivo professionista per poter osservare da vicino gli stambecchi che

cercano le erbe più prelibate. In ogni caso, è bene che anche gli amanti dell’escursionismo più

allenati si preparino con buone cartine e guide, dotandosi dell’attrezzatura adatta e distribu-

endo al meglio le varie tappe. Soprattutto per non perdere i molti punti d’incontro, accoglienti

e ricchi di specialità regionali: ristoranti e locande che ti permetteranno di vivere davvero la

magia dei rifugi. Visita subito il nostro sito Internet, oppure fatti consigliare personalmente.

Saremo lieti di indicarti i tour più belli, dove il sole e temperature piacevoli ti accompagneranno

sempre, grazie al nostro clima mite.

Tour escursionistici Vallese

www.vallese.ch

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Panorami soleggiati Vallese

Naturalmente neanche noi abbiamo un filo diretto con il cielo. Ma di sicuro in nessun altro

luogo della Svizzera la probabilità di godere di bel tempo durante le vacanze è così grande. Se

vuoi accertarti del fatto che in Vallese il sole splende quasi sempre, basta che guardi le nostre

Live Cam su internet. Anche al seguente link trovi informazioni dettagliate sulle previsioni del

tempo.

C’è sempre qualcosa da fareLo si sente dire in Svizzera e perfino nel mondo: le montagne del Vallese sono ormai una meta

rinomata da scoprire per manifestazioni di tutti i generi. Piccole feste tradizionali emanano

il loro fascino inconfondibile accanto a grandi manifestazioni internazionali nel campo dell‘arte,

della musica e dello sport. Cogli queste occasioni che ti permettono di conoscere meglio il ter-

ritorio e i suoi abitanti. Entra subito in internet e scegli data, località e tipo di manifestazione,

a tuo piacimento.

Qualità certificata Lo ammettiamo, siamo molto orgogliosi di avere già ricevuto due certificazioni sotto il marchio

«Valais excellence»: ISO 9001 per la qualità e 14001 per l’ambiente. Che cosa significa per

te? La certezza di ricevere il meglio. Il marchio contraddistingue le aziende vallesane che, ad

esempio, si impegnano in ambito sociale ed ecologico, e cercano costantemente di migliorare

la propria offerta. Inoltre il «Valais excellence» ti garantisce esperienze vallesane autentiche.

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Informazioni: www.vallese.ch

Informazioni: www.vallese.ch

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I Tour Vallese

Grado di difficoltà ★★★

Giorni di percorrenza: 4–5

Carta escursionistica: 1:25 000 Chablais valaisan

www.dentsdumidi.ch

Il massiccio dei Dents du Midi presenta diver-

se facce, ben distinte l’una dall’altra. Se sul

versante nord tutto è verde scuro e spesso

ombreggiato a sud, fino al Monte Bianco,

domina un bianco splendente.

Il percorso è un susseguirsi di paesaggi mol-

to vari: bei boschi di latifoglie o di conifere,

alpeggi, pietraie e gole, cascate, torrenti e

laghetti montani. Il paesaggio lunare del Col

de Susanfe è una meraviglia. Il tour non

presenta grandi difficoltà, ma l’ascesa al Col

du Jorat (1400 metri di dislivello) e il Pas

d’Encel (passaggio stretto munito di corri-

mano) richiedono una buona preparazione

fisica. È meglio prevedere soste abbastanza

lunghe per potersi godere con calma i nu-

merosi panorami spettacolari: la Cime de

l’Est e la Vierge durante l’ascesa del Jorat, il

lago di Salanfe e la Tour Salière scendendo

dal colle, il ghiacciaio del Ruan dalla capanna

di Susanfe, la gola e la cascata della Souffla

all’uscita del Pas d’Encel, le pareti rocciose

dalla capanna di Anthème e il Chablais fino al

lago Lemano. Durante l’intero percorso si

possono osservare varie specie di animali

selvatici fra cui lo stambecco, l’aquila reale, il

gipeto, la marmotta, la vipera e il tritone

alpino. Ancora più impressionante è la ric-

chezza della flora: aster, genziana, aconito,

giglio, ranuncolo dei ghiacciai e acero mon-

tano condividono il territorio con fragole di

bosco, mirtilli, timo ed erba cipollina.

1 Tour des Dents du Midi

Page 5: Wandelen (nl)

Grado di difficoltà ★★★★

Giorni di percorrenza: 4–6

www.tourdentsblanches.com

Grado di difficoltà ★★★

Giorni di percorrenza: 4–5

Carta escursionistica: 1:25 000 Vallée du Trient

Il Tour della valle del Trient richiede solita-

mente da quattro a cinque giorni. L’intero

percorso è una successione di splendidi

paesaggi: massiccio del Trient, massiccio del

Monte Bianco, Dents du Midi, gole del Triège,

del Trient e del Dailley, laghi artificiali di

Salanfe, Emosson e del Vieux-Emosson, in-

cluse diverse riserve naturali. Nel 1976, in

seguito allo scioglimento di un antico nevaio,

al Vieux-Emosson vennero rilevate oltre 800

impronte di dinosauri, di nove specie diverse.

Oltre 200 milioni di anni fa, una quarantina

di individui passarono sulla spiaggia in riva al

mare, lasciando dietro di sé le loro impronte;

si calcola che pesassero da 300 a 400 chili e

che fossero lunghi da 3 a 7 metri. Dopo il

loro passaggio il mare ricoprì le loro impronte

con argilla verde e rossa, fissandole per

sempre. Quando le Alpi si sollevarono, ques-

te impronte si ritrovarono a 2400 metri di

altitudine. Un vero sogno a occhi aperti!

Questo itinerario potrebbe anche essere

definito il giro dei colli: partendo dal Col de

La Forclaz, si superano infatti uno dopo

l’altro il Col de Balme, il Col des Posettes, il

Col de la Terrasse, il Col de Barberine e infine

il Col d’Emaney. La traversata di numerose

creste offre panorami grandiosi e permette di

scoprire una flora ricca e varia e una fauna

veramente straordinaria.

Un percorso franco-svizzero ad anello di rara

bellezza che richiede da quattro a sei giorni.

L’itinerario attraversa ripetutamente il con-

fine amministrativo tra l’Alta Savoia e il Val-

lese, una linea di demarcazione quasi fittizia

se si pensa ai legami amichevoli che uni-

scono da secoli le due popolazioni alpine. Il

Tour des Dents Blanches si presenta come

una grandiosa camminata che permette agli

abitanti del piano di immergersi nel cuore di

una catena di cime scoscese, ulteriormente

abbellita da paesaggi maestosi, da luoghi di

sosta accoglienti e da leggende e tradizioni

capaci di sorprendere e suscitare l’entusiasmo

dell’alpinista più disincantato.

È nel bel mezzo di queste terre che un certo

signor Balmat (il primo conquistatore del

Monte Bianco) scomparve per sempre men-

tre era alla ricerca di un filone d’oro. Ed è fra

questi rilievi e questi alpeggi che generazioni

di contrabbandieri hanno giocato a guardie e

ladri con i doganieri per trasportare dall’altra

parte sigarette, cioccolato e capi di bestiame.

Il giro è ben segnalato, i rifugi comodi e

accoglienti. In primavera alcuni tratti inne-

vati richiedono l’uso di corda e piccozza.

3 Tour della valle del Trient

2 Tour des Dents Blanches

Page 6: Wandelen (nl)

Grado di difficoltà ★★★

Giorni di percorrenza: 4–6

Carta escursionistica: 1:50 000–5027T

Grand St-Bernard – Combins – Arolla

www.tourdescombins.ch

Grado di difficoltà ★★★

Giorni di percorrenza: 10–14

Carta escursionistica: Topo-guide TMB

Fin dal primo colpo d’occhio appare evi-

dente che i Combins sono le cime più pos-

senti della Alpi Pennine: si ergono con tanta

maestosità che sembra che attorno a loro ci

sia il vuoto.

Questo grande massiccio di ghiaccio, neve e

rocce, ricco di segrete meraviglie, può essere

ammirato durante un’avventura escursionis-

tica che può durare da 4 a 6 giorni. Si può

osservarlo da Verbier, da Chanrion, dalla

Valle d’Aosta, dalla valle di Entremont, da

Champex: in pratica, da ogni angolazione. Un

trekking alla scoperta della vita dura degli

abitanti e dei pastori di queste vallate, di un

territorio plasmato e modellato da genera-

zioni radicate nel loro passato, di un’accog-

lienza improntata alla modestia, tipica delle

popolazioni di montagna.

Grazie alle bandite federali di caccia del

Mont-Pleureur e della Combe de l’A, la fauna

è ricca, varia e ben protetta. Queste ampie

riserve naturali consentono di osservare da

vicino varie specie selvatiche delle Alpi, quali

stambecco, camoscio, cervo, capriolo, mar-

motta e aquila reale.

Chi ama la natura potrà inoltre scoprire una

flora molto diversificata e ben preservata.

La Congregazione del Gran San Bernardo,

presente lungo tutto il percorso, testimonia

la ricchezza della vita religiosa di queste

terre.

5 Tour des Combins

L’itinerario si snoda su territorio francese,

italiano e svizzero e consente di ammirare il

massiccio del Monte Bianco da tutti i lati. Il

sentiero percorre la catena di montagne situ-

ate più in basso, ma offre una vista impareg-

giabile sulle vette ricoperte di nevi perenni. Il

Tour del Monte Bianco continua ad attirare

nuove generazioni di ammiratori in uno dei

siti naturali più prestigiosi della Terra: tetto

d’Europa con i suoi 4807 metri, il Monte

Bianco affascina chiunque, dall’escursionista

dilettante all’alpinista esperto. Come un re

sul suo trono, sovrasta una corona di maes-

tosi 4000 collegati da una moltitudine di

ghiacciai, uno più bello dell’altro: la Mer de

Glace, il ghiacciaio d’Argentière, il ghiacciaio

del Trient, il ghiacciaio di Saleina, il ghiacciaio

dei Bossons e tanti altri. Il percorso attra-

versa sette vallate dominate da oltre 400

vette innevate. Un trek di alta montagna,

magico e celeberrimo, che affascina soprat-

tutto per la vicinanza dei grandi ghiacciai.

Lungo il cammino si dominano dall’alto

celebri località: Chamonix, centro mitico

dell’alpinismo, Les Houches e Les Contami-

nes, celebri stazioni sciistiche francesi, Cour-

mayeur in Valle d’Aosta, punto di accesso al

traforo del Monte Bianco, le due Val Ferret,

una in Italia e una in Svizzera, Champex e il

suo grazioso laghetto. Alla fine si è probabil-

mente stanchi, ma indubbiamente appagati

dall’esperienza vissuta.

4 Tour del Monte Bianco

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Grado di difficoltà ★★★

Giorni di percorrenza: 5–6

Carta escursionistica: 1:25 000 Val d’Hérens

Grado di difficoltà ★★★

Giorni di percorrenza: 4–6

Carta escursionistica:

1:25 000 Val de Bagnes/Verbier

Visitare la Val d’Hérens significa addentrarsi

nel cuore del Regno delle vacanze. Numerosi

poeti hanno celebrato questa valle privile-

giata dalla natura, con i suoi paesaggi ecce-

zionali, i costumi tradizionali tuttora indossa-

ti con piacere in diversi villaggi, i sentieri che

flirtano con le bisse (i celebri canali d’irriga-

zione), la bellezza del bosco, dell’alpe e del

ghiacciaio.

Una tale abbondanza di meraviglie va sco-

perta sul posto. Per conoscere veramente la

Val d’Hérens, questa zona bagnata dal sole e

dal clima tanto salutare, bisogna trascorrevi

qualche tempo. Bisogna immergersi in ques-

to vero paradiso alpestre, luogo ideale per

vacanze con tutta la famiglia, abitato da una

popolazione pronta a coniugare ospitalità e

generosità non appena stabilito il primo

contatto. La Val d’Hérens merita una visita

approfondita anche per i suoi innumerevoli

contrasti. Qui un prato rigoglioso, là un pen-

dio scosceso, boschi di larici, di latifoglie o di

abeti, ma anche pini cembri solitari arsi dal

sole o mutilati da un fulmine.

Piccoli villaggi pittoreschi, con case che si

sostengono a vicenda tra due vicoli, ma

anche stazioni di villeggiatura moderne e

ben attrezzate, dove si pratica un turismo

dolce di qualità. Soggiorno di riposo o vacan-

ze attive, ognuno troverà il posticino ideale

per soddisfare i suoi desideri.

7 Tour della Val d’Hérens

Un itinerario percorribile in quattro o sei

giorni, a seconda del tracciato scelto. Porta

alla scoperta di una straordinaria varietà di

paesaggi alpini, con i maestosi massicci dei

Combins, del Vélan e del Monte Bianco che

si ergono sullo sfondo. Il sentiero domina

dall’alto la celebre stazione di villeggiatura di

Verbier, incastonata nel suo scrigno verde,

porta a scoprire una flora molto varia, un bio-

topo particolare a Bonatchiesse, numerose

capanne ben gestite lungo tutto il percorso,

la diga artificiale di Mauvoisin, imponente

monumento alla gloria del genio umano. La

camminata sarà premiata da panorami maes-

tosi, sia dalla sommità di Les Attelas, sia dal

Mont Brûlé. Si superano vari colli alpini, fra

cui il Col des Otanes, punto più elevato del

percorso a quota 2846 metri. Eccezionale è

anche la ricchezza della fauna dell’alta valle

di Bagnes, con la bandita federale di caccia

del Mont-Pleureur e la zona di protezione

della marmotta di Mauvoisin, seconda più

grande riserva naturale della Svizzera. In

questi ampi spazi si possono osservare da

vicino molti animali selvatici delle Alpi, fra i

quali lo stambecco, il camoscio, la marmotta,

il cervo, il capriolo e l’aquila reale. Su tutti gli

splendidi alpeggi attraversati si incontrano

anche le mucche della razza d’Hérens, cele-

bri per il loro istinto bellicoso.

6 Tour della valle di Bagnes

Page 8: Wandelen (nl)

Grado di difficoltà ★★

Giorni di percorrenza: 4–5

Carta escursionistica: 1:25 000 Val d’Anniviers

8 Tour della Val d’AnniviersLa Val d’Anniviers, la prima delle valli laterali

del Vallese francofono, si apre sulla pianura

del Rodano di fronte a Sierre, la «Città del

Sole», e sale verso sud fino al massiccio della

Dent-Blanche. Il giro di questa valle, uno

degli itinerari più belli delle Alpi, porta alla

scoperta di tutte le ricchezze naturali della

regione. Uno spettacolo accentuato dalla

luminosità, frutto dell’altitudine, e dai con-

trasti fra pascoli, pareti rocciose e ghiacciai.

Percorrendo la celebre salita di Ponchet si

raggiunge Chandolin, a quasi 2000 metri di

altitudine, oppure St-Luc col suo magnifico

Sentier des Planètes (sentiero dei pianeti).

Per raggiungere Zinal, in fondo alla valle della

Navizence, si percorre la parte superiore

della celebre corsa podistica Sierre-Zinal,

si passa accanto all’Hôtel Weisshorn, am-

mirando lungo il cammino la maestosa

Corona Imperiale composta da cinque 4000:

Dent-Blanche, Ober Gabelhorn, Zinalrothorn,

Weisshorn e Bishorn. Il sentiero che porta

alla Corne de Sorebois, a quota 2869 metri,

regala incantevoli vedute panoramiche su

tutta la valle, con chalet e tradizionali mazot

raggruppati nei pittoreschi villaggi di Chan-

dolin, St-Luc, Vissoie, Zinal e Grimentz. Si

torna in pianura da Vercorin, un nido d’aquila

abbarbicato sul lato sinistro delle Alpi

vallesane, con una vista che spazia sopra la

valle del Rodano, risalendo dal fiume verso

i vigneti, i boschi, i pascoli e abbracciando

l’intero panorama alpino.

Grado di difficoltà ★★★

Giorni di percorrenza: 4–5

Carta escursionistica:

1:25 000 Du Rhône aux Muverans

www.tourdesmuverans.ch

Il Tour des Muverans ha tutte le carte in re-

gola per essere definito un gran circuito: una

geologia particolare, varietà di flora e fauna,

innumerevoli rifugi, alpeggi caricati, il pas-

saggio a Derborence e una ricca scelta di

possibili varianti. L’intero itinerario è una

bella scuola sul campo. Situato proprio a

livello del gomito del Rodano, il sentiero a

balcone offre scorci suggestivi su alcuni dei

più bei panorami alpini: il massiccio del

Monte Bianco, i Combins, le Alpi vallesane,

i Dents du Midi e, in alcuni punti, il lago

Lemano. Altrettanto appassionante è la geo-

logia. Ogni epoca, dal Cretaceo al Giurassico,

ha depositato qui dei tesori: rocce carboni-

fere, fossili di ammoniti, noduli di selce e

lapiax raccontano la storia del nostro piane-

ta. La flora non è da meno, con varie specie

rare lungo l’itinerario: nel vallone di Nant si

concentra oltre il quaranta per cento della

flora elvetica; a Derborence alcuni esemplari

di abete bianco raggiungono la veneranda

età di mezzo millennio. E non manca nem-

meno la fauna: le popolazioni di camosci e

stambecchi sono testimoni di un ambiente

intatto. Derborence, luogo celebre per le due

tremende frane che lo hanno modellato, è

stato reso immortale dallo scrittore Charles

Ferdinand Ramuz. Tra letteratura, scienza,

escursionismo e natura, il TDM è veramente

un gran circuito e non chiede altro che di

essere scoperto.

9 Tour des Muverans

Page 9: Wandelen (nl)

Il Vallese: il posto giusto per tutti Vallese

Ospitalità da noi non significa solo offrire alloggio, ma rientra nel quadro di una antica tra-

dizione di accoglienza e grande cordialità. Sia che pernotti in un hotel, in un appartamento,

in un Bed & Breakfast, in una campanna o che tu scelga il campeggio, puoi sentirti a casa e

scoprire quanto è importante per noi il tuo benessere. L’offerta è tanto vasta quanto i desideri

dei nostri ospiti. Tipici hotel vallesani per famiglie si alternano a edifici di lusso di gran classe.

Centri benessere e hotel storici ti aspettano insieme a semplici ma accoglienti locande. Gli

hotel per bambini fanno brillare gli occhi ai più piccoli, e chi desidera dormire come si faceva

un tempo può scegliere anche di sognare rilassandosi sulla paglia. Tutti i tipi di alloggio hanno

però in comune una grande passione per i piaceri della tavola: dalla saporita cucina vallesa-

na, passando per i piatti rustici di un tempo, fino al menu da gourmet. Scegli liberamente, in

base ai tuoi gusti e al tuo budget. Sul sito www.vallese.ch trovi diverse possibilità di allog-

gio, puoi verificare i prezzi e le disponibilità e prenotare subito. Non perderti le interessanti

offerte speciali e forfettarie. Hai domande o ti serve consulenza? Non esitare a contattarci:

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Grado di difficoltà ★★★

Giorni di percorrenza: 4–5

Carta escursionistica:

1:25 000 Les Diablerets – Massif des Diablerets

I pionieri che crearono il tour dei Diablerets

volevano far conoscere questo splendido

massiccio ai buoni camminatori. Oggi la mar-

cia a mezza costa si è tanto democratizzata

che il percorso è diventato una meta ideale

anche per gli escursionisti alle prime armi. Da

qualche anno camminatori di ogni tipo e

livello si incrociano sui vari tracciati del giro:

studenti, sportivi, pensionati e anche nume-

rosi turisti stranieri. La ricca scelta di rifugi,

capanne e locande che costellano il percorso

consente a ognuno di scegliere il proprio

ritmo per compiere il giro come meglio gli

conviene. Tanti sono gli elementi di richiamo

lungo il percorso: la flora, una delle più ricche

d’Europa, la fauna (gipeto, lupo, lince e tanti

altri) e soprattutto la possibilità di scoprire

un ambiente straordinario come quello del

vallone di Derborence e i campi carreggiati

attorno alla capanna di Prarochet. Splendide

le vedute panoramiche lungo il cammino si-

tuato sopra Gryon, Les Chaux offre una vista

imprendibile sul lago Lemano, la Val d’Illiez,

i Dents du Midi e la pianura del Rodano;

dall’altopiano di Tsanfleuron la vista abbrac-

cia la grande catena delle Alpi vallesane, dal

Monte Bianco al Monte Rosa. Compiere ques-

to giro significa anche attraversare tre can-

toni svizzeri: Berna, Vaud e Vallese.

10 Tour del massiccio dei Diablerets

Grado di difficoltà ★★★

Giorni di percorrenza: 6–8

Il Tour Wildstrubel inizia da Crans-Montana,

stazione di villeggiatura e terrazzo soleggiato

a quota 1500 metri, e si snoda verso est.

L’itinerario raggiunge presto una sommità

panoramica, il Mont Bonvin: dal Goms al

Monte Bianco, sul versante sud della valle del

Rodano, è tutta una successione di cime ma-

estose, solo il massiccio del Monte Rosa è

invisibile, nascosto dietro la cresta che col-

lega il Weisshorn al Zinalrothorn. Seguendo

il sentiero utilizzato un tempo dai contadini

si raggiunge l’arena alpina di Leukerbad, il

più grande centro termale d’Europa, adagia-

to tra impressionanti pareti rocciose. Entrati

nella Lötschental, celebre per le sue masche-

re tradizionali, si sale sul Lötschenpass, il più

antico valico alpino tra il Vallese e il canton

Berna. Il colle è situato in una zona di grande

interesse geologico, con una fauna e flora

straordinaria. La discesa verso Kandersteg

offre splendidi scorci su una valle romantica

e selvaggia. Il ritorno in Vallese si compie

passando da Lenk e Iffigenalp, per raggiun-

gere il Col du Rawyl. Ai piedi del colle si passa

il lago artificiale di Zeusier, racchiuso da un

vallone dalla natura incontaminata. Da lì il

cerchio si chiude e si raggiunge di nuovo il

punto di partenza, Crans-Montana.

11 Tour Wildstrubel

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Grado di difficoltà ★★★★

Giorni di percorrenza: 9–11

Carta escursionistica: 1:50 000 Tour Monte Rosa

www.tmr-matterhorn.ch

Per definire con un appellativo il Tour del

Monte Rosa si dovrebbero usare espressioni

quali‚ grandioso’, maestoso’, ecc. L’escursione

in quota – di cui la tappa più famosa è

l’Europaweg – offre panoramiche di nume-

rosi Quattromila e si snoda attorno ai mas-

sicci del Monte Rosa e del Mischabel, le più

alte catene montuose della Svizzera.

Sul versante elvetico gli sguardi sono attrat-

ti dalle tre vette di Weisshorn, Weissmies e

Cervino; sul lato italiano è soprattutto il

Monte Rosa a mostrarsi in tutto il suo splen-

dore.

Suscitano curiosità gli insediamenti walser

che si incontrano nella valle di Saas e nelle

regioni di Macugnaga e Alagna. Si presume

che i Walser siano migrati nella regione a

sud del Monte Rosa nei secoli XIII e XIV, vali-

cando i passi del Monte Moro e del Teodulo.

In queste zone si parla ancora oggi una

lingua alemannica superiore detta «titsch»

o «titschu» (o «Walsertitsch» in tedesco),

molto simile al tedesco parlato in Vallese.

Il Tour del Monte Rosa richiede una buona

preparazione fisica. Chi preferisce concedersi

ogni tanto una pausa può ricorrere ai colle-

gamenti garantiti da autobus e impianti di

risalita.

La parte più difficile è la traversata del ghiac-

ciaio del Teodulo, l’unico tratto di sentiero

alpino dell’itinerario. Benché si tratti di una

zona di sci estivo, è meglio non sottovalutare

i pericoli e legarsi in cordata.

12 Tour del Monte Rosa

Grado di difficoltà ★★★★

Giorni di percorrenza: 7–10

Il Simplon-Fletschhorn Trekking è un «must»

per chi ama la natura e la libertà lontano dai

sentieri più trafficati.

In particolare, la tappa del passo di Saas, la

valle di Nanz e il tratto lungo il confine tra la

Svizzera e l’Italia sono di una bellezza tale

che è difficile descriverli a parole.

Sia il Sempione che il Fletschhorn sono fa-

mosi, ma per motivi completamente diversi:

il Fletschhorn è celebre perché per lungo

tempo è stato considerato un Quattromila.

Solo negli anni Cinquanta, con l’avvento di

sistemi di misura più precisi, si è dovuto rico-

noscere che gli mancavano ben 6 metri per

far parte di questo club esclusivo.

Dal XVII secolo il Sempione è uno dei più

importanti valichi delle Alpi. La sua storia è

legata a quella di due uomini che seppero

servirsi delle sue buone condizioni topo-

grafiche per far costruire vie di transito sul

valico: Kaspar Jodok von Stockalper nel

Medioevo e, solo 150 anni più tardi, Napo-

leone.

Negli anni attorno al 1990 vennero ricostruiti

ampi tratti dell’antica Via Stockalper, dando

così vita all’Ecomuseo del Sempione. I pitto-

reschi muri a secco e le tecniche utilizzate

riflettono fedelmente i metodi costruttivi me-

dievali, contribuendo a garantire il successo

internazionale di questo itinerario escursio-

nistico. L’esposizione allestita nell’antica lo-

canda (Alter Gasthof) di Sempione Villaggio

illustra quanto osservato lungo il cammino e

soddisfa numerose curiosità. La Via Stockal-

per rappresenta l’asse orientale del Simplon-

Fletschhorn Trekking. L’intero itinerario è un

gioiello di natura e cultura.

13 Simplon-Fletschhorn Trekking

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Grado di difficoltà ★★★

Giorni di percorrenza: 17–20

La veduta sulle tre cime Eiger, Mönch e Jung-

frau è una tappa obbligata per tutti i turisti

provenienti dai Paesi asiatici. Altrettanto

spettacolare è l’infinita distesa del contiguo

ghiacciaio dell’Aletsch. Non per niente, nel

2001 questo spettacolare capolavoro della

natura è stato riconosciuto «Patrimonio na-

turale mondiale Unesco».

Il tracciato dello Jungfrau – Aletsch Tour per-

corre la regione Patrimonio Unesco e le perle

della natura che la caratterizzano e unisce

una volta ancora l’Alto Vallese con l’Oberland

bernese.

Se è vero che queste due regioni vengono

spesso menzionate come se fossero un

tutt’uno, è altrettanto vero che le differenze

tra un versante e l’altro delle Alpi bernesi

sono notevoli. Prima fra tutte la vegetazione:

per farsene un’idea basta confrontare i

pendii aridi e dalla vegetazione rada della

rampa meridionale del Lötschberg, con il

verde saturo e intenso dei prati della regione

di Innertkirchen. Le diverse condizioni di vita

hanno plasmato per secoli il carattere delle

popolazioni al di qua e al di là delle Alpi

bernesi, una diversità che si riflette nella

lingua, nella cucina, negli usi e costumi,

nell’architettura, nella cultura e addirittura

nella religione. L’intera gita si trasforma così

in una successione di impressioni diverse che

stimola la sete di conoscenza.

Invece di compiere il Tour in una volta sola, è

indubbiamente più piacevole e arricchente

suddividerlo in diverse tappe giornaliere.

14 Jungfrau – Aletsch Tour

Page 14: Wandelen (nl)

Grado di difficoltà ★★★

Giorni di percorrenza: 5–7

Carta escursionistica: 1:33 333 Portes du Soleil

È il colle delle Portes du Soleil, situato sopra

Les Crosets, che dà il nome a questo com-

prensorio sciistico ed escursionistico di oltre

400 km²: uno spazio naturale modellato

attorno a un raggruppamento di 14 villaggi

diventati stazioni di villeggiatura, ma senza

perdere la loro anima. Dalla cima delle Cor-

nettes de Bise o della Tour de Don, lo sguar-

do si tuffa nelle acque blu del lago Lemano.

Di fronte, Montreux e Losanna; più distanti,

sullo sfondo, si indovinano le sagome di

Jungfrau ed Eiger e la piramide del Cervino.

Ci si gira un po’, ed ecco che si ergono in

tutta la loro maestosa potenza i celebri

Dents du Midi, mentre sulla destra, vicinis-

simo, si stacca il Monte Bianco. Si percorre

un sentiero delle Portes du Soleil, fra alpeggi

che si affacciano sul confine, con tratti in

Francia (Alta Savoia) e altri in Svizzera (Val-

lese). Si cammina in due Paesi, ma in un’unica

regione, il Chablais. Una vegetazione molto

particolare, un paesaggio in cui sono ada-

giati migliaia di chalet, sapori locali tipici e

inconfondibili, panorami mozzafiato, mucche

di ogni tipo e colore, gli effetti benefici dei

bagni termali, l’importante rotta degli uccelli

migratori, i sentieri dei contrabbandieri, ter-

razzi panoramici, la storia delle abbazie del

Chablais e tanti laghetti montani meraviglio-

samente rinfrescanti.

15 Tour des Portes du Soleil

Grado di difficoltà ★★★★

Giorni di percorrenza: 5–6

www.tourduruan.com

Ruan è il nome della cima situata a nord del

lago artificiale di Emosson. Il Monte Ruan,

che culmina a quota 3044 metri, ha due cime

satelliti: a ovest il Petit Ruan (2847 m) e a

est il Grand Ruan (3057 m). Ai suoi piedi è

attorniato dai ghiacciai dei Fonds e del Ruan.

Il trek si snoda a cavallo tra due Paesi, la

Francia con la regione dell’Alta Savoia, o più

precisamente la valle du Haut-Giffre, e la

Svizzera, sul territorio del canton Vallese,

nel distretto di Saint-Maurice e sulle alture

della valle del Trient. Il punto culminante

dell’itinerario, il Cheval-Blanc a quota 2830

metri, regala un panorama meraviglioso che

racchiude in un unico sguardo le Alpi bernesi,

la pianura del Rodano, le Alpi vallesane, il

massiccio del Monte Bianco, il Chablais e

addirittura il Giura. Percorrere questo itine-

rario significa addentrarsi in un labirinto di

grandi massi calcarei complesso come una

roccaforte, scoprire un luogo detto Bout du

Monde, un magnifico anfiteatro degno di

chiamarsi «fine del mondo», attraversare

passaggi impervi attrezzati di corrimano,

affrontare tratti innevati nella regione degli

Ottans, arrampicarsi lungo gli 80 metri di

camino attrezzato con gradini, staffe e cate-

ne, per poi concludere il percorso infilandosi

tra cenge, «combe» e grosse rocce monto-

nate levigate dai ghiacciai.

16 Tour du Ruan

Page 15: Wandelen (nl)

Grado di difficoltà ★★★

Giorni di percorrenza: 4–5

Carta escursionistica: 1:25 000 4 Vallées

Le 4 Vallées sono note soprattutto quale

comprensorio sciistico, uno dei più grandi

dell’arco alpino, e molto meno come regione

ideale per escursioni a piedi. Eppure, attra-

versare questi grandi spazi in estate è dav-

vero una gran bella esperienza. L’itinerario

coniuga due tipi di escursioni diverse: da un

lato un percorso alpino ai piedi delle grandi

vette e, dall’altro, splendide camminate

lungo le bisse (i canali irrigui) del Vallese cen-

trale. La parte alpina si snoda sopra il limite

del bosco in un universo di alpeggi verdeg-

gianti; consente di scoprire numerosi rifugi

accoglienti, di superare vari colli che culmi-

nano intorno ai 3000 metri (Col de Prafleuri),

ammirare l’impressionante diga artificiale

della Grande Dixence e tanti laghetti mon-

tani, osservare da vicino l’onnipresente fau-

na selvatica, scoprire con piacere fiori pro-

tetti e contemplare i panorami grandiosi che

solo le Alpi sanno offrire. La seconda parte si

snoda nel cuore del comprensorio sciistico:

da Savoleyres si può ammirare Verbier nel

suo scrigno verde, immaginarsi gli immensi

campi di sci nella loro veste invernale, per poi

scendere verso la giovane stazione turistica

di La Tzoumaz. Seguendo la Bisse de Saxon

si prosegue sopra Isérables e Nendaz fino

alla diga di Cleuson: una camminata piace-

vole e rilassante. Attraversati gli alpeggi

abitati da mandrie di mucche della razza

d’Hérens, si concluderà l’escursione sul pen-

dio della celebre Piste de l’Ours.

17 Tour des 4 Vallées

Grado di difficoltà ★★

Giorni di percorrenza: 5–6

Carta escursionistica: 1:25 000 Visp

Il Tour dell’Augstbordhorn ha due facce ben

distinte: quella fatta di piccoli villaggi e

terreni agricoli fra Embd e Oberems, e quella

naturale e selvaggia della valle di Turtmann e

del passo di Augstbord.

Gli accoglienti villaggi che circondano l’Augst-

bordhorn a quote tra i 1000 e i 1350 metri

sembrano altrettante perle di una splendida

catena. Qui l’agricoltura è ancora un’impor-

tante fonte di sostentamento, creando un

ambiente bucolico, intatto. Case di legno

scurite dal sole, fienili e granai compongo-

no i nuclei dei villaggi. Lungo il cammino si

incontrano pecore, capre e mucche della

razza d’Hérens, con un po’ di fortuna magari

anche degli yak, in momenti che invitano a

una sosta.

Questo tratto è percorribile senza problemi

da maggio a inizio novembre e, grazie alla

brevità delle tappe, è una bella avventura

anche per tutta la famiglia. In vari punti si

può anche interrompere il cammino e prose-

guire con i mezzi pubblici.

La valle di Turtmann seduce per la sua straor-

dinaria bellezza e il suo aspetto completa-

mente naturale. Ma per superare il passo di

Augstbord bisogna aspettare fine giugno o

inizio luglio: situato a quota 2894 metri,

costituisce indubbiamente la tappa più im-

pegnativa e non va sottovalutato.

Le montagne della valle di Turtmann, la ca-

tena del Mischabel e la vista del maestoso

Bietschhorn sono altrettanti elementi di

richiamo per chi cerca panorami incantevoli

e variegati.

18 Tour Augstbordhorn

Page 16: Wandelen (nl)

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Page 18: Wandelen (nl)

Grado di difficoltà ★★★★

Giorni di percorrenza: 6

Il giacimento mineralogico di Lengenbach,

nella valle di Binn, è uno dei 10 più impor-

tanti al mondo. In questo sito sono stati

rinvenuti ben 19 minerali diversi, e sono oltre

100 quelli rinvenuti nell’intera valle di

Binn. Importanti sono anche i ritrovamenti

registrati sul Monte Cervandone e sull’Alpe

Devero.

Il Tour dei minerali si snoda attorno al Parco

paesaggistico della valle di Binn (160 km²) e

al contiguo Parco naturale Alpe Veglia – Alpe

Devero (85 km²): sul piano naturalistico è

uno dei più interessanti in assoluto.

Ma anche sul piano storico e archeologico ha

molto da offrire. Nella regione di Binn sono

stati trovati oggetti in ceramica, gioielli e

armi risalenti al IV secolo a.C., nella regione

di Veglia addirittura reperti dell’VIII secolo

a.C. Tra Sempione Villaggio e il passo del

Sempione l’itinerario segue la Via Stockalper,

il sentiero storico per eccellenza, aperto al

turismo escursionistico dal 1994 sotto forma

di Ecomuseo.

Chi vuole approfondire le proprie conoscenze

sui tesori del Tour dei minerali può saziare la

propria sete di sapere in uno dei numerosi

musei lungo il percorso.

Molti evitano il passo di Saflisch per via della

sua notevole lunghezza. Ma come recita

l’adagio, il cammino è la meta. Tanto più che

la fatica della salita è ampiamente ripagata

da uno dei panorami più spettacolari della

regione.

19 Tour dei minerali

Grado di difficoltà ★★★

Giorni di percorrenza: 5–7

Il Goms è considerato la culla delle migrazioni

walser. Questo popolo operoso raggiunse

nel XIII secolo la val d’Ossola (ted. Eschen-

tal) attraverso il passo dell’Arbola e la val

Formazza via passo del Gries. L’imponente

ponte del 1761 a Ladstafel, nella valle di

Egina (Ägenetal), testimonia dell’importanza

acquisita dal valico nel Medioevo per il com-

mercio tra l’Italia settentrionale e l’Oberland

bernese.

Salendo nella val Formazza si notano presto

i toponimi segnalati in due lingue. I contatti

transfrontalieri sono tuttora molto stretti,

ma nel corso dei secoli la lingua tedesca

è praticamente scomparsa, soppiantata dal-

l’italiano.

L’escursione segue le orme dei Walser, ma

non solo: tutto il percorso è una successione

di meravigliose scoperte. Ampi tratti si sno-

dano attraverso il Parco paesaggistico della

valle di Binn, riconosciuto dal 2008 quale

parco naturale regionale. È noto per la sua

eccezionale ricchezza mineralogica e per la

grande varietà di flora e fauna.

La val Formazza è ricca di laghetti montani e

di cascate; la più celebre, la cascata del Toce

nella frazione Sottofrua, ha un salto di ben

143 metri.

Impagabile la vista dal popolare Gommer

Höhenweg (sentiero in quota della valle del

Goms) sull’alta valle dai pendii ondulati, nota

anche per la sua ricchezza culturale e culi-

naria.

20 Tour Walser

Page 19: Wandelen (nl)

Grado di difficoltà ★★★★

Giorni di percorrenza: 4–5

www.tourduwildhorn.ch

Fra gli itinerari escursionistici di più giorni,

alcuni vengono definiti dei classici. Il giro del

Wildhorn rientra in questa categoria. Cinque

giorni tra i cantoni del Vallese e di Berna,

cinque giorni di panorami spettacolari sulle

cime ghiacciate del Wildhorn, cinque giorni

di pura natura. Il Tour del Wildhorn propone

giornate di marcia molto varie e piene di

sorprese: sentieri intagliati nella roccia, tratti

attrezzati con cavi, salite ripide su pendii

detritici, arrampicata su pietraie, passaggio

sotto una spettacolare cascata, discesa su

quattro o cinque scalette verticali connesse,

salita su terreno ciottoloso e instabile, sen-

tiero stretto ed esposto munito di cavi di

sicurezza, numerosi laghetti montani, pas-

seggiate tra aconiti e qualche stella alpina,

salite su bei pascoli che le mucche condivi-

dono con tante marmotte, vedute panora-

miche sui ghiacciai della Plaine Morte, dei

Diablerets, del Monte Bianco, sul Grand

Combin e le vette che circondano la Val

d’Hérens, attraversamenti di labirinti di rocce

bianche, vista sulle tantissime cascate che

precipitano sulle pareti scoscese, due giorni

senza alcuna traccia di verde ecc. ecc. In

poche parole, il Tour del Wildhorn è un itine-

rario ad anello estremamente interessante,

ma riservato agli escursionisti allenati ed

esperti che non soffrono di vertigini.

21 Tour del Wildhorn

Grado di difficoltà ★★★

Giorni di percorrenza: 7–9

Carta escursionistica: 1:50 000–5027T

Grand St-Bernard – Combins – Arolla

Fra il massiccio del Grand Combin e la Dent

d’Hérens, culminanti tutti e due a oltre 4000

metri di altitudine, l’uomo ha eretto delle

immense dighe artificiali per addomesticare

le acque di fusione dei grandi ghiacciai alpini,

fra queste la diga della Grande Dixence. A

cavallo tra il Vallese svizzero e l’Alta Val-

pelline italiana, in una regione in cui abbon-

dano laghi meravigliosi, il Tour des Grands

Barrages è un itinerario d’alta quota che

tocca i 3087 metri, poco impegnativo sul

piano fisico, con solo uno o due passaggi

scoscesi e la traversata di un ghiacciaio, sul

Col de Collon. Il percorso unisce tra di loro

quattro grandi dighe: quella del Mauvoisin

nella valle di Bagnes a 1962 m, la diga di

Place Moulin nella Valpelline a 1970 m, la

Grande Dixence nella Val d’Hérens a 2364 m

e quella di Cleuson nella valle di Nendaz a

2186 m. L’itinerario è ricco di sorprese: il

sentiero-balcone che costeggia il lago di

Mauvoisin, il colle di Crête Sèche, valico di

confine con l’Italia, la diga di Place Moulin

che chiude la parte alta della Valpelline, il

Col de Collon attraverso il quale si rientra in

Svizzera, lo spettacolo impressionante dei

seracchi del versante nord del Mont Collon,

l’alto ghiacciaio di Arolla dove è necessario

legarsi in cordata, il passaggio del Col de

Riedmatten, i tanti rifugi e i meravigliosi

valichi superati in mezzo a paesaggi altret-

tanto spettacolari.

22 Tour des Grands Barrages

Page 20: Wandelen (nl)

Grado di difficoltà ★★★★

Giorni di percorrenza: 8 –10

Carta escursionistica: 1:50 000 Tour Matterhorn

www.tourducervin.ch

La piramide calcarea emblema della Svizzera

offre lo spunto per un’escursione da fiaba.

Due belle ed eleganti stazioni turistiche,

l’italiana Breuil-Cervinia e la svizzera Zermatt,

si uniscono in uno dei più bei percorsi ad

anello delle Alpi. Il Tour del Cervino è un trek

d’alta quota che si snoda in otto tappe, fra

sei valli e tre culture (Alto Vallese di lingua

tedesca, Vallese centrale francofono e Valle

d’Aosta italiana). Lungo il percorso si incon-

trano oltre venticinque vette sopra i 4000

metri, si attraversa un’infinità di alpeggi

abitati in ambienti dalla flora e dalla fauna

intatti e si visitano numerosi villaggi tradi-

zionali, rinnovando con ogni tappa il piacere

di marciare nella natura. La ricchezza del

percorso si snoda da una valle all’altra,

ognuna con la propria storia, la propria cul-

tura e la propria caratteristica architettura

locale. Tuttavia, non si tratta di una passeg-

giata: il superamento di colli a oltre 3000

metri di quota e di due ghiacciai richiede

esperienza e resistenza. Molto più impe-

gnativo e tecnico del Tour del Monte Bianco,

il Tour del Cervino è pertanto riservato agli

escursionisti esperti, in grado di adeguare

il ritmo in funzione della situazione della

montagna, delle condizioni meteorologiche e

della propria forma fisica. Questo itinerario

di 120 chilometri saprà presto affermarsi tra

i più belli delle Alpi. Un ottimo motivo per

inserirlo nel proprio palmarès!

23 Tour del Cervino

Grado di difficoltà ★★★

Giorni di percorrenza: 5–6

Carta escursionistica: 1:50 000–5027T

Grand St-Bernard – Combins – Arolla

www.tourdusaintbernard.com

Tutti conoscono il cane Barry, con il suo

barilotto al collo, celebre soccorritore dei

viaggiatori dispersi in montagna sulle orme

di San Bernardo. Ovviamente il colle del San

Bernardo non è solo celebre per il suo cane,

ma anche per essere un valico mitico tra

la Svizzera e l’Italia, che ha visto passare

Napoleone, Annibale e tanti altri. Ma il Tour

del San Bernardo è anche fatto di luoghi

selvaggi, di paesaggi meravigliosi, di riserve

naturali e di incontri inattesi.

Intraprendere questo cammino significa las-

ciare dietro di sé la civilizzazione alla Combe

de Drône, salire al Col des Chevaux, seguire

un sentiero storico, superare il colle di

St-Rhemy per entrare in Italia, valicare il

Col de Malatrà per ammirare la splendida vis-

ta sul Monte Bianco, scoprire stelle alpine,

camminare nel parco naturale di la Combe

de l’A per scorgere camosci e stambecchi,

arrampicarsi sul Mont Rogneux, punto culmi-

nante dell’itinerario a quota 3032 metri, per

ammirare i massicci alpini: le Alpi vallesane e

bernesi, la cresta del Giura e il massiccio del

Monte Bianco. Si attraversa quindi Bourg-

St-Pierre e si costeggia il lago artificiale dei

Toules, prima di scendere attraverso campi

fioriti fino all’Ospizio del Gran San Bernardo.

Lì, a 2469 metri di altitudine, i canonici per-

petuano la tradizione di ospitalità e rispetto

per i viandanti. Un museo con diaporama

illustra la storia dell’ospizio. Termina qui il

Tour del San Bernardo, lasciando ai viandanti

moderni il ricordo di stambecchi maestosi in

uno scenario di paesaggi incantevoli.

24 Tour del San Bernardo

Page 21: Wandelen (nl)

Grado di difficoltà ★★

Giorni di percorrenza: 5–7

www.tourdesdeuxrives.ch

Il Tour des Deux Rives, accessibile alle fami-

glie, si snoda tra la catena dei Dents du

Midi e il massiccio dei Muverans, su un terri-

torio che cela un grande patrimonio geolo-

gico, zoologico e culturale. Da 418 a 2544

metri di altitudine, 80 km di percorsi seg-

nalati in conformità alle norme svizzere per

i sentieri escursionistici, 30 ore di cammino

effettivo, da 5 a 7 tappe giornaliere, questo

itinerario è destinato ai buoni camminatori

muniti di attrezzatura da montagna. Nume-

rose strutture di alloggio e ristorazione – al-

berghi, ostelli, camere in affitto e rifugi –

sono pronti ad accogliere gli escursionisti

a ogni tappa. A 90 minuti da Ginevra, con

uscite autostradali a Bex, St-Maurice e Mar-

tigny o grazie alle numerose stazioni FFS, alla

teleferica da Dorénaz a Champex d’Alesse,

al treno a cremagliera e agli autopostali, è

possibile raggiungere questo meraviglioso

percorso ad anello e abbreviare il cammino

in caso di stanchezza. L’itinerario è ricco

di luoghi d’interesse, curiosità e attrattive:

riserve naturali, sentieri didattici, saline,

paludi, marmitte glaciali, giardino botanico

alpino, fortificazioni, fortezze, castelli, grotte,

basilica, scavi archeologici, osservatorio,

aziende alpestri, dighe artificiali e laghetti

montani, parco zoologico alpino e piscina,

gole, cascate, impianti eolici, pareti di arram-

picata e bagni termali.

25 Tour des Deux Rives

Grado di difficoltà ★★★★

Giorni di percorrenza: 17–20

Questo percorso rappresenta il sogno di

numerosi escursionisti. Un solo sentiero

che congiunge le due località leggendarie

dell’alpinismo, al cospetto di Monte Bianco

e Monte Rosa e sotto lo sguardo vigile del

Cervino. Lungo il percorso si scopre uno dei

panorami più incantevoli delle Alpi, in mezzo

ai celeberrimi quattromila. Si attraversano

valli splendide, che accolgono i pittoreschi

villaggi tipici del Vallese.

Gli ampi boschi di montagna, il paesaggio

alpino ricco di vita e di colori, ghiacciai e

passi ad altezze di quasi 3000 metri, sono i

protagonisti di questo viaggio nel cuore delle

Alpi. Ascolta gli animali, goditi la bellezza dei

fiori e i profumi di questa terra straordinaria.

Non ci sono particolari difficoltà che possono

impedirti di inserire questo percorso tra i tuoi

preferiti. Lasciati trasportare nella tua avven-

tura lungo magnifiche discese, grandi salite

e meravigliosi sentieri in cresta, per poi ri-

posarti in rifugi accoglienti. Sul versante

francese il sentiero sale lungo la Valle

dell’Arve e oltrepassa il confine sul Col de

Balme a 2’200 m s.l.m. Sul versante svizzero

il percorso si estende a sud del Rodano, a

un’altezza che va dai 1’300 ai 2’900 m. Il

tracciato conduce a luoghi leggendari come il

Gran San Bernardo, le dighe di Mauvoisin,

Dixence e Moiry, il Col de Riedmatten, l’hotel

Weisshorn e il rifugio Topalihütte.

26 Chamonix – Zermatt

Page 22: Wandelen (nl)

Grado di difficoltà ★★★★

Giorni di percorrenza: 25–40

Carta escursionistica: 1:50 000–5027T

Grand St-Bernard – Combins – Arolla

5028T Monte Rosa – Matterhorn

Topo-guide Alptrekking

www.alptrekking.com

Un sogno si avvera. Con ALPtrekking, d’ora

in poi non sarà più necessario partire per

l’Himalaya per compiere un grande trek in

montagna. ALPtrekking ha come contesto

i più prestigiosi 4000 delle Alpi: Mischa-

bel, Monte Rosa e Punta Dufour, Cervino,

Weisshorn, Dent Blanche, Combins e Monte

Bianco. L’itinerario è particolarmente affas-

cinante: supera colli di 3000 metri di alti-

tudine, costeggia laghi naturali e artificiali,

visita rifugi accoglienti, scende nelle vallate

per incontrare gli abitanti, attraversando

paesaggi grandiosi e straordinariamente vari.

ALPtrekking collega il Tour del Monte Bianco

con il Tour del Monte Rosa e comprende, sia

a nord che a sud, i tronconi esterni dei Tour

del San Bernardo, dei Combins, dei Grands

Barrages e del Cervino. ALPtrekking è un trek

italo-franco-svizzero lungo oltre 500 km per

60’000 metri di dislivello, che richiede da 25

a 40 giorni di marcia e che offre a ognuno

il piacere di conoscere meglio se stesso

scoprendo una natura grandiosa. Un itine-

rario che porta a valicare ripetutamente i

confini di tre Paesi senza mai cambiare

regione, poiché il Vallese, la Savoia e la Valle

d’Aosta possiedono un patrimonio e un

passato comune e invitano l’escursionista a

scoprire una moltitudine di paesaggi alpini

che l’uomo ha imparato a condividere con la

natura.

27 ALPtrekking

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