VpS marzo-aprile 2012

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BENI COMUNI Cosa sono, come difenderli V p S Egitto: guerra alle ong La Primavera dei cyberattivisti Focsiv, 40 anni per il mondo Sei straniero? L’Rc auto è più cara Poste Italiane S.p.A. - Sped. in abb. post. DL. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n.46) art.1, comma 1 CNS/CBPA/TORINO - marzo aprile 2012 - anno XXiX Volontari per lo sviluppo La rivista di chi abita il mondo

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in Europa si discute di quei “beni comuni” che si sottraggono alla logica della proprietà, pubblica e privata: dall’acqua alle risorse fore- stali, da internet all’università; una realtà composita che oggi impone di trovare i modi per tutelare questi beni, e per sottrarli al controllo dello Stato e del mercato restituendoli alla società civile (Dossier).

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BENI COMUNICosa sono, come difenderli VpS

Egitto: guerra alle ong La Primavera dei cyberattivisti Focsiv, 40 anni per il mondo Sei straniero? L’Rc auto è più cara Po

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Parola d’ordine: rilanciare“La cooperazione internazionale dell’Italia: una risorsa da valorizzare, modernizzare, rilanciare”: il

titolo della conferenza dello scorso 1° marzo, promossa dall’Associazione nazionale delle ong italia-

ne d’intesa con Link 2007 e Cini, è certamente una forte convinzione che potrà essere concretizza-

ta nella misura in cui sarà condivisa con il mondo politico, culturale, sociale ed economico. Più facile

da dirsi che da farsi. Eppure è chiaro che in una prospettiva di lungo periodo la cooperazione tra i

popoli e gli Stati deve essere alla base delle relazioni internazionali dell’Italia. L’impegno per la soli-

darietà, la collaborazione e la pace si deve configurare come l’aspetto qualificante delle relazioni

esterne del nostro paese. Siamo fortemente convinti che gli interessi nazionali e gli obiettivi

della cooperazione internazionale allo sviluppo non possono che coincidere.

Nel suo intervento alla conferenza, il ministro alla Cooperazione e all’Integrazione Andrea Riccardi

ha riconosciuto il ruolo culturale delle ong. «Il mondo della cooperazione internazionale ha prepara-

to donne e uomini che hanno la misura di un mondo globale, attrezzati a pensare e agire in modo

non provinciale. Le ong sono forse tra le protagoniste più significative del "sistema paese" per

la cooperazione allo sviluppo bilaterale».

Sul tema dell'incontro, ha sostenuto che «la cooperazione deve essere elevata a politica pubblica

autonoma e integrale, che ha un ruolo di raccordo nel quadro delle relazioni internazionali del

nostro paese». E ha aggiunto che «è mia intenzione ottenere l'approvazione di una dichiarazione

interministeriale sulla coerenza delle politiche che stabilisca la titolarità del ministro per la

Cooperazione internazionale sulla materia, e individui un meccanismo interministeriale per la coe-

renza di tutte le politiche».

Affrontando la questione delle risorse finanziarie limitate, il ministro ha sostenuto: «Si tratta di indivi-

duare un calendario pluriennale di incrementi graduali, un "piano di riallineamento". Agire sulla

quantità sarà la prova più evidente del rilancio della qualità politica. In ogni caso le risorse devono

essere certe e disponibili, per il 2013, con un meccanismo di messa in opera che sia semplice,

senza generare nuovo debito». In conclusione, per rilanciare la cooperazione con nuove idee, ha

annunciato «la prossima convocazione di un "Forum nazionale sulla cooperazione internazio-

nale" dove - con la partecipazione degli attori italiani e internazionali di cooperazione e della politi-

ca, rappresentata dalle più alte cariche istituzionali - si approvi un "patto nazionale per la coopera-

zione", capace di impegnare forze vive e politiche del nostro paese in questo settore».

Idee su cui non possiamo che essere d’accordo e abbiamo già assicurato a metterci in gioco.

Sperando che tutti, noi per primi, si sia disponibili a fare un passo indietro, ad abbandonare precon-

cetti, a rispettare il plurale che insieme rappresentiamo nel nostro paese. Disponibili a lavorare

con passione in una logica di sussidiarietà.

editoriale di Gianfranco Cattai – Presidente Focsiv

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20 LA FORESTA CHE CADEI tagli illegali delle imprese asiatiche nel Congo-Brazzaville

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VpSn.02/2012

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Tocca alla società civile

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A giugno governi e istituzioni si incontreranno a Rio de Janeiro per definire le linee di un nuovo svi-

luppo sostenibile. Ma il rischio è che, dietro gli sbandierati concetti della green economy, si celi l’in-

tenzione di mantenere l’attuale modello di crescita (Osservatorio cooperazione). Un ruolo decisivo

spetta alla società civile, che nel “people Summit” brasiliano dovrà porre indicazioni e richieste preci-

se alle delegazioni della Conferenza Rio+20.

Anche nel mondo arabo, la società civile del post-rivoluzione si trova alle prese con varie sfide:

monitorare il potere, rifondare la convivenza civile e tener testa ai (pre)giudizi occidentali nei riguardi

del dinamismo storico dei popoli islamici (Primo Piano). Mentre in Europa si discute di quei “beni

comuni” che si sottraggono alla logica della proprietà, pubblica e privata: dall’acqua alle risorse fore-

stali, da internet all’università; una realtà composita che oggi impone di trovare i modi per tutelare

questi beni, e per sottrarli al controllo dello Stato e del mercato restituendoli alla società civile

(Dossier).

Reportage

Dossier

22 Egitto: guerra alle ong

29 BENI COMUNI

Accuse e diffamazioni contro le associazioni che tutelano idiritti

Cosa sono e come si possono difendere