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MENSILE DELLE PARROCCHIE DI CASTELNUOVO SCRIVIA, ALZANO, GUAZZORA, MOLINO, OVA Giornale dell’Unità Pastorale S. Luigi Orione BOLLETTINO PARROCCHIALE Con la conversione del pensiero e del cuore Iscritto al Tribunale al n° 4/69 il 22 giugno 1969. Tariffa Associazioni Senza Fini di Lucro: Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - D. L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 2, DCB/AL. Direttore editoriale: il parroco Don Costantino Marostegan Direttore Responsabile: Dott. Roberto Carlo Delconte Impaginazione e stampa: Dieffe s.n.c. - Castelnuovo Scrivia (AL) Anno 97, n. 3 - 4 MARZO - APRILE 2010 Segue a pagina 2 “O ra siete nella tristez- za; ma vi vedrò di nuovo e il vostro cuore si rallegrerà e nessuno vi potrà togliere la vostra gioia.” (Gv 16,22). Questa è una delle pro- messe che trovano il loro compi- mento nel giorno di Pasqua. Leggendo questo capitolo del vangelo di Giovanni ci sembra di rivivere la stessa gioiosa espe- rienza dei primi discepoli e di passare con loro in modo sensibi- le dalla tristezza alla gioia. Lʼinizio è cupo: si cerca un morto che non cʼè più. Per noi abituati allʼannuncio pasquale può sem- brare strano il pianto di Maria di Magdala e anche la paura dei discepoli. Eppure questi atteggia- menti ci fanno toccare con mano la concretezza del loro vivere e quale trauma è stata per tutti loro la passione del Maestro. Era Nessuno vi potrà togliere la gioia Ercole Banci (doc. 1518 - 1531), Cristo Risorto - Collezioni dʼarte della Cassa di Risparmio in Bologna

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Giornale dell’Unità Pastorale S. Luigi Orione Con la conversione del pensiero e del cuore Anno 97, n. 3 - 4 MARZO - APRILE 2010 MENSILE DELLE PARROCCHIE DI CASTELNUOVO SCRIVIA, ALZANO, GUAZZORA, MOLINO, OVA Direttore editoriale: il parroco Don Costantino Marostegan Direttore Responsabile: Dott. Roberto Carlo Delconte Impaginazione e stampa: Dieffe s.n.c. - Castelnuovo Scrivia (AL) Segue a pagina 2 Iscritto al Tribunale al n° 4/69 il 22 giugno 1969.

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MENSILE DELLE PARROCCHIE DI CASTELNUOVO SCRIVIA, ALZANO, GUAZZORA, MOLINO, OVA

Giornale dell’Unità Pastorale S. Luigi Orione

BOLLETTINOPARROCCHIALE

Con la conversione del pensiero e del cuore

Iscritto al Tribunale al n° 4/69 il 22 giugno 1969.

Tariffa Associazioni Senza Fini di Lucro:Poste Italiane s.p.a. - Spedizione inAbbonamento Postale - D. L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 2, DCB/AL.

Direttore editoriale: il parroco Don CostantinoMarostegan Direttore Responsabile: Dott. Roberto CarloDelconte Impaginazione e stampa: Dieffe s.n.c. -Castelnuovo Scrivia (AL)

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“Ora siete nella tristez-za; ma vi vedrò dinuovo e il vostro

cuore si rallegrerà e nessuno vipotrà togliere la vostra gioia.” (Gv16,22). Questa è una delle pro-messe che trovano il loro compi-mento nel giorno di Pasqua.Leggendo questo capitolo delvangelo di Giovanni ci sembra dirivivere la stessa gioiosa espe-rienza dei primi discepoli e dipassare con loro in modo sensibi-le dalla tristezza alla gioia.Lʼinizio è cupo: si cerca un mortoche non cʼè più. Per noi abituatiallʼannuncio pasquale può sem-brare strano il pianto di Maria diMagdala e anche la paura deidiscepoli. Eppure questi atteggia-menti ci fanno toccare con manola concretezza del loro vivere equale trauma è stata per tutti lorola passione del Maestro. Era

Nessuno vi potrà togl iere la gioia

Ercole Banci (doc. 1518 - 1531), Cristo Risorto - Collezioni dʼarte della Cassa di Risparmio in Bologna

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U n c o n t r i b u t o p e r i l “ t u o ” B o l l e t t i n o

Il nostro Bollettino, ormai giunto al suonovantasettesimo anno di vita, si èmolto rinnovato, sia nella veste graficache nei contenuti. In particolare, lascelta di stamparlo parzialmente acolori ha comportato una maggiorespesa. Pertanto, per proseguire emigliorare il cammino intrapreso, èanche necessaria la vostra partecipa-zione.

necessario per essi non solo vede-re, ma anche toccare con mano ilCristo Risorto.Il racconto della loro esperienza èun continuo progredire nella sco-perta e nella fede. Si intrecciano leesperienze della Maddalena, diPietro e del discepolo che Gesùamava che sfociano nel “vide e cre-dette”(Gv 20,8). Nellʼapparizione diGesù ai discepoli scoppia la gioiapasquale che si ripete nellʼincontrocon Tommaso e si conclude con lafrase:”Beati quelli che pur nonavendo visto crederanno!”(Gv20,29).Maria di Magdala è la prima annun-ciatrice della risurrezione pervolontà di Gesù, il Rabbunì, ed è laportatrice di una grande novità:Pietro e gli altri apostoli non sono

più solo amici, ma fratelli, “va daimiei fratelli e di ̓loro”(Gv 20,17).Ora che il Figlio dellʼUomo è salitodovʼera prima è data a chi crede lapossibilità di diventare figli, dinascere dallʼalto, di avere comeGesù la possibilità di chiamare Dio“PADRE NOSTRO” come Gesù,che perciò è veramente fratello.Mi auguro che il cammino quaresi-male, vissuto con impegno e serie-tà, ci abbia fatto cogliere questoaspetto fondamentale dellʼidentitàcristiana. Con la conversione delpensiero e del cuore nessuno cipotrà togliere la gioia di costruiregiorno dopo giorno la nostra UnitàPastorale. Buona Pasqua!

don Costantino M.

Negli anni ʻ60 giunse a Castelnuovo Scrivia un cura-to molto giovane: Don Carlo Molinelli. Trascorsi la

mia gioventù con lui. Oltre a svolgere il suo compito di sacerdote avevavoglia di giocare. Appassionato di calcio, trasformò noiragazzini in una squadra di calcio chiamata “Rapid”.Sembravamo lʼ “Armata Brancaleone”. La nostra divisaera costituita da calzoncini e maglie di recupero che luiraccattava dove poteva; naturalmente tutta roba usata.Le scarpe erano anche peggio degli indumenti.Nonostante questa povertà aveva trasformato il nostrogruppo in una vera squadra potente e vincente, graziesoprattutto al nostro fuoriclasse: Ezio Beltrame.Le squadre da affrontare erano tutte dei paesi vicini.Nonostante lʼagonismo e lʼimpegno degli avversari vin-cevamo sempre con molto vantaggio; Don Carlo eraentusiasta di noi.Gli allenamenti si facevano alla sera o dopo il lavoro;infatti noi, anche se giovani, lavoravamo già tutti.I primi mezzi di trasporto per le trasferte erano le bici-clette, vecchie e rotte, che ci prestavano i nostri genito-ri, con infinite raccomandazioni. Si viaggiava su quellebiciclette anche in tre.Don Carlo, tra una messa e lʼaltra, scappava veloce-mente a vederci. Sono certo che durante le messe pen-sava a noi e pregava per noi che gli davamo tanta sod-disfazione.

Con i suoi primi risparmi comprò una vespa e con que-sta ci portava in trasferta, viaggiando anche in quattroalla volta. Era un passo avanti con questo mezzo. Dopoqualche tempo comprò la mitica FIAT 500 bianca. Conquella la trasferta diventò più veloce e piacevole, riusci-va a caricare quasi tutta la squadra, comprese le borsee Mano (Ermanno Zerbinati), che era la nostra mascot-te. Col tempo, diventando più grandi, fu necessario tro-vare un altro mezzo più capiente. La Ditta Sottotetti gliprestò il furgone (che serviva per le consegne) e conquesto, che aveva solo il sedile per il guidatore, viag-giavamo sul pianale, senza sedili. Venne il tempo dellepartite in notturna, che si giocavano in 6 per squadra equindi era necessario illuminare il campo. Don Carloandò da alcune imprese edili e si fece prestare dei palidi legno lunghi 6 metri. Alla sera, dopo cena, ci trovam-mo nel campo e fissammo alla sommità dei pali dellelampade di recupero donate dallʼelettricista Verna. Poi,con vanga e badile, fissammo i pali al terreno, il tuttovenne svolto alla sera illuminati dai fari della FIAT 500.Furono anni difficili e di ristrettezze ma grazie a questosacerdote la nostra gioventù trascorse serenamente.Auguro a tutti i ragazzi di incontrare un Don Carlo nellaloro giovinezza.Grazie Don Carlo, ciao!

Vincenzo Solari

Se volete aiutare il Bollettino poteterecarvi nellʼUfficio Parrocchiale diCastelnuovo, oppure utilizzare ilconto corrente postale n° 11692159,intestato alla Parrocchia S.S. Pietroe Paolo - via M. DʼAzeglio n° 9, 15053Castelnuovo Scrivia, causale “PERBOLLETTINO”.Per Alzano e Guazzora rivolgersi agliuffici parrocchiali la mattina deigiorni festivi.Per Molino rivolgersi in Canonica.

Vi preghiamo, inoltre, di segnalarcieventuali disguidi postali.

Lettere albollettino

RICORDI DI DON CARLO

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"La ferocia dei moralisti è superata soltanto dallaloro profonda stupidità”

Filippo Turati Oblòdi R. C. D.

M olto forte, madecisamentemolto vera

questa sanguignaaffermazione diFilippo Turati. Ilmoralista – fosseanche in buona fede– oltrechè vedere ilnero ovunque,dimentica di indagare(e rispettare) ilsignificato stesso diquel “nero” che vede:nel quale, spesso,precipitano elementidiversi, complessi econtrastanti, non tuttiugualmente negativi,che richiedono unacapacità divalutazionescrupolosa e,comunque, sempre

difficile.Ecco perché giudicarei comportamentialtrui è per nullasemplice, in quantoogni atteggiamentopuò nascondereopposte motivazionie, soprattutto, labuona fede potrebbeessere sempre messain discussione (“Eʼvenuto Giovanni ilBattista, che nonmangia pane e nonbeve vino, e voi diteʻHa un demonioʼ. Eʼvenuto il Figliodellʼuomo, chemangia e beve, e voidite ʻEcco unmangione e unbeoneʼ, amico deipubblicani e dei

peccatori”, Luca7,33). Molto bella, poi,anche la definizionedi moralista offerta daCharles Dickens,secondo cui il“bacchettone” è similead un cartello disegnalazionestradale, che indicasempre la direzione diun luogo, ma lui nonci va mai. Del resto ilVangelo è moltochiaro su questopunto: “Perché guardila pagliuzza che ènellʼocchio di tuofratello e non tiaccorgi della traveche è nel tuo? Comepuoi dire al tuofratello ʻLascia che

tolga la pagliuzza cheè nel tuo occhioʼ,mentre non vedi latrave che è nel tuo?”(Luca 6,41). Ed ilmiglior insegnamentoche possiamo tentaredi dare agli altri non ènel rimprovero – tralʼaltro, per lo più,degli assenti – manellʼesempio chepossiamo dare –senza ostentazione –del nostro impegno amigliorare noi stessi.Ben sapendo di nongiudicare per nonessere giudicati,perché con il giudiziocon cui giudichiamogli altri saremogiudicati noi (Matteo7,1).

Il corso di preparazione al matrimonio

I partecipanti al primo corso di preparazione al matrimonio del 2009.

Ricordiamo che si consiglia la partecipazione al suddetto corso almeno un anno prima della celebrazione delmatrimonio. Il prossimo corso inizierà nel mese di Ottore 2010.

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Molto spesso le immagini vanno oltre le parole, sanno evogliono raccontarci di più. Rubano i sorrisi dallefacce che raffigurano, si prendono gioco dei minuti

che passano, della mente che fa fatica a ricordare, raccolgo-no i pensieri che, sbadatamente, abbandoniamo al vento ece li fanno ritrovare su un rettangolo di foto, su qualche cen-timetro di carta, per poterne sentire il sapore, ancora per unpoʼ. Le immagini rubano le emozioni al tempo, le porgono agliocchi e, nello stesso istante, le regalano al cuore. Le immagi-ni non hanno voce ma sanno gridare più di ogni altra cosa. Lofanno in silenzio. Gridano e scandiscono tutti i ricordi chehanno deciso di renderci, gridano la fantasia che abbiamo nelriviverli, la bellezza della faccia di un bambino, gridano digioia ogni volta che le parole lasciano posto a un sorriso,sanno gridare in silenzio i sospiri di un mare che si abbando-na, ogni volta, in un bacio lento e delicato con la sabbia,sanno gridare lʼarmonia di quel bacio e lʼemozione del soleche li osserva. Le immagini sanno rapire. Rapiscono il nostroimbarazzo ogni volta che ci rivediamo in una foto e ce lofanno recuperare sui sorrisi di chi è lì, con noi, e capiscebenissimo la situazione; rapiscono i colori che a volte non riu-sciamo a vedere ma che vorremmo, prima o poi, smetteresoltanto di immaginare, daltonici come siamo, passatemi iltermine, di una vita che lascia poche sfumature anche allanostra fantasia, lascia poche sfumature alle nostre illusioni, equelle poche che si degna di concederci, spesso, non le sap-piamo gustare fino in fondo: ce le dimentichiamo sulla puntadelle dita perché non riusciamo a condividerle con gli altri, cele dimentichiamo sulla punta della lingua perché non le sap-piamo raccontare.Le immagini mi piacciono perché sanno volare e lo fanno conleggerezza. Hanno ali per ogni tipo di cielo. Volano oltre tuttoquello che non si dice e quello che, invece, si dice troppospesso. Non sono mai banali. Uno sguardo, un occhiolinostrizzato, un volto, non saranno mai uguali a nessunʼaltro, innessunʼaltra foto. Sono capaci, ogni volta, di dedicarci unapoesia nuova e lasciano che a recitarcela siano le espressio-ni che, in quella foto, ci piacciono di più, ci fanno divertire o,più semplicemente, ci fanno stare bene.Il carnevale appena trascorso, allora, voglio raccontarveloattraverso le immagini. Voglio che siano loro, per una volta, aprenderci la mano, a stringerla forte, a sentire, così, la nostravoglia di ricordare, la nostra voglia di ritornare, ogni volta chene sentiamo il bisogno, a quel 15 febbraio. Per sentire anco-ra nostri certi profumi, certi colori, certi rumori che abbiamolasciato per strada, tra un coriandolo e lʼaltro, sotto quei gran-di carri decorati, con le stelle filanti a disegnare in cielo lanostra allegria.Ecco una foto particolare. Un momento significativo di questocarnevale. Il mostro brucia, davanti agli occhi di bambiniincantati, davanti a quelli di mamme e papà che non si limita-no a guardare, non si limitano a sentire il calore del fuoco, nonsi limitano ad ascoltarne lo scoppiettio. Quelle fiamme non stanno bruciando un mostro qualsiasi, o

Carnevale 2010

Le immaginiraccontanogioia e colori

di Marcello Spinetta

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meglio non ne stanno bru-ciando solo uno. Dentro quel fuoco, in un calo-re abbagliante, sono rimastiintrappolati, almeno per qual-che ora, tutti i “mostri” che cicreiamo, volontariamente oinvolontariamente, e di cuinon riusciamo quasi mai aliberarci. Sono rimaste impri-gionate le nostre paure, inostri problemi, i nostri respi-ri affannosi, che continuiamoa portarci dietro, che ci distur-bano di giorno e danno fasti-dio anche ai sogni. Per unpomeriggio siamo stati bravia lasciarli là, a bruciare, alasciare che fosse il fuoco,per un poʼ, a prendersenecura. Siamo stati bravi a resti-tuirci un poʼ di vita vera,genuina, abbiamo capito cheè meglio preferire un sorrisoa tante espressioni tristi. Cisiamo impegnati: noi giovanicon i nostri amici, le mammee i papà con i loro bambini. Arespirare tutti la stessa aria, aprofumarci, almeno per unavolta, dello stesso odore,quello splendido dei giochi,del divertimento, della spon-taneità, che spesso non riu-sciamo nemmeno a sentire. Mi dicono che scrivo tanto,troppo. Ed è vero. Mi diconoche parlo troppo. È ancoravero. Allora, questa volta,vorrei che a parlare fosseroproprio queste immagini, chefossero loro a raccontarvitutto quello che si sentono didire. Vorrei lasciarvi a questisplendidi sorrisi, sperandoche ne regalino uno anche avoi. Mi limito solo a dire unacosa, giusto una semplice masignificativa osservazione.Era facile ridere in una gior-nata come quella, di fronte acerti buffi travestimenti o ascherzi divertenti. Ma cʼè unapiccola differenza. I bambini,al contrario di noi, sanno sor-ridere sempre. E non lo fannosolo per la stranezza di unabito o di una faccia. Lofanno perché provano since-ramente. Lo fanno perchésanno ancora sorprendersi difronte alla bellezza della vita.E così, forse, sorprendonoanche noi.

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Quaresima

Voglio considerarlatotalmente in positivo.

Mentre la Natura stasilenziosamentepreparandosi al risveglioprimaverile, così dovrebbeessere per ogni personaumana, che si ritrova,materialmente espiritualmente, ad unanuova stagione della vita.Gli storici amano rievocarele tradizioni, Se nonpossono documentare unapersonale partecipazionealla vita della Chiesa dʼuntempo, per rapportarla alpresente, intervistano glianziani, i quali, un poʼ perla perdita della memoria,un poʼ per avere vissutosuperficialmente lamanifestazioni di fede ingioventù, ricordano inmodo approssimativo.Il Concilio Vaticano II è unospartiacque tra il prima e ildopo per una questionefondamentale: prima sipensava alla salute dellʼanima disprezzando ilcorpo, poi si è iniziato aconsiderare lʼessereumano anima e corpoinsieme, sempre.Mi spiego con due esempi,tanto impalpabili, che moltineppure si sono accortidel cambiamento.Mercoledì delle Ceneri: ilsacerdote impone sul capodʼogni fedele un pizzico dicenere, ottenuta dallacombustione di rami dʼulivobenedetto nella Domenicadelle Palme dellʼ annoprecedente.Prima si diceva alpenitente: “Ricordati,uomo, che sei polvere edin polvere ritornerai”. Inlatino (ma quantestorpiature per chi non lo

aveva studiato, e loripeteva “ad orecchio”):“Memento, homo, quiapulvis es et in pulveremreverteris”.Ora si dice: “Convertiti, esarai salvo!”. Tutto, animae corpo.Allʼatto di ricevere la SantaComunione, la preghiera siconcludeva: “ma dì unasola parola, e lʼanima miasarà salva” (solo lʼanima).Oggi: “ma dì una solaparola ed io sarò salvato”(tutto, anima e corpo)Una volta, dopo il martedìdi carnevale, bisognavavoltar pagina. Ilsagrestano, dalle undici disera a mezzanotte, perunʼora, suonava lacampana piccola posta sulcampanile (quella che oggiè sospesa da ogni attività),perché tutti si affrettasseroa consumare i cibi grassi,perché cominciava lapenitenza.Era una norma salutare.Dopo il lungo periodo diconsumo di cibi conservati(con i metodi del tempo;ricordate le uova dellaLuna? ) il corpo avevabisogno di una dietaadeguata. La Chiesa,maternamente, viprovvedeva con le suedisposizioni, i suoi consigli.Tre giorni di magro allasettimana erano un mododi vivere perfino piacevole.“Sobrio” osserverebbe oggila Conferenza EpiscopaleItaliana.La domenica, nel ritoromano, era addiritturaconsiderata “nonquaresima”.Due attività comunitarieprevalevano sulle altrenella vita della Chiesa, la“Via Crucis” meditata ed il“Quaresimale” Tre volte alla settimana, unpredicatore aiutava ameditare sulla Scrittura,

con traguardo finale laPassione, la Morte e laResurrezione di Cristo(cioè la Santa Pasqua).In generale, tale incaricoera affidato ad un frate,scelto in un convento difrancescani, a Tortona o aVoghera.Nel 1943 la guerra volgevaal peggio, e furonosoppressi, nei giorni festivi,i mezzi pubblici ditrasporto: il Prevosto DonBianchi ideò una sorta di“Gruppo San Cristoforo”ante litteram. Io e il mioamico Ezio Bettiniandavamo la domenicamattina a Pontecurone.Con due biciclette. Eziocedeva la sua bicicletta (da“donna”) al frate chearrivava in treno daVoghera, ed io lo caricavosulla canna della mia.Insieme, in tre, tornavamoa Castelnuovo. La predicadelle domenica mattina eraassicurata. Non ci sicurava dei motteggi deinostri compagni di scuola(terza media) il lunedìsuccessivo. Nel 1944 e nel1945 fu difficile trovareoratori disponibili, e sisupplì con due sacerdoti“di casa”, Don TimoteoPreti e Mons. GiacomoRossi (Nébiòt). Duequaresimali epocali.Peccato che per i dueoratori valesse il principioevangelico nessuno èprofeta in patria…La “Via Crucis” era unʼaltrapratica programmata eseguita. A San Rocco,sostituiva la funzionedomenicale pomeridiana(adorazione del SantissimoSacramento). Nella Chiesaparrocchiale era consentitodi “lucrare” unʼindulgenza,concessa da tempoimmemorabile alla Chiesadella Pace, e dopo lasconsacrazione seguita ai

provvedimenti dellʼ esercitofrancese occupantetrasferita alla Chiesaparrocchiale. Una richiestain tal senso venne rivolta alVescovo di Casale dalPrevosto Grassi (Tortonanon era più diocesi) e dalui trasmessa al Papa. PioVII risposeaffermativamente. Era il1812: la sacrarappresentazione passò,con grande concorso dipopolo, dalla Pace allaParrocchiale.Si arrivava alla SettimanaSanta. Cʼerano funzionimattutine al giovedì, alvenerdì e al sabato santo.Al pomeriggio e alla seradel giovedì visite aicenacoli. Alla sera delvenerdì avveniva con unasolenne processione lacommemorazione dellamorte di Cristo. Lecampane, mute, lasciavanospazio alla meditazione.Non erano legate, solo erachiuso a chiave il localedelle corde alla base delcampanile…Al mattino del sabato siiniziava in un clima ditristezza. Maddalena e lealtre donne andavano alsepolcro per le ultimeonoranze a Cristo morto…Improvvisamente, nellaSanta Messa, al “Gloria” lecampane erano “liberate”.Andrea Torti, dallʼorgano,inondava la chiesa dimelodie; la gente nei campisi segnava e guardava incielo se riusciva a scorgereil Risorto.Poi venne la riformaliturgica, e tutto si spostòalla sera. Paolo VI miseordine sulla concessionedelle indulgenze, creandodisoccupazione tra gliangeli ragionieri che daitempi di Leone X eranodelegati a conteggiare imeriti, anima per anima.

c r o n a c h edi L. STELLA

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Noi comprendemmo cheQuaresima significava gioiae speranza, verso unasimbolica resurrezione conCristo. Non facile dacapire. “Sola fides sufficit”dice lʼinno pasquale“Pange lingua”, basta lafede. Invidio i semplici, gliumili per la loro sicurezza.Confesso che crederecosta. È lʼaiuto che chiedoal Risorto, al termine deiquaranta giorni dellaQuaresima. San Paolo loafferma in una sua lettera:

senza la resurrezione diCristo la nostra religionenon avrebbe senso.

Pensieri sulla Famiglia (lasciati alla meditazione personale)

Lʼagonia della Famigliaè lʼagonia del

Cristianesimo (Miguel deUnamuno, scrittorespagnolo del Novecento).

Quanto più la famiglia èsana e unita, tanto più lo èla società. Al contrario, lo sfacelodella società ha inizio conlo sfacelo della famiglia(Giovanni Paolo II).La famiglia è un modello disocietà dove impera la“gratuità” dei servizi.Questo costo minore è unaricchezza per la societàintesa come “Stato” (da “la Cittadella”settimanale della Diocesi diMantova).

Diamo a Pietro…

Il quaderno della BibliotecaSoldini Lʼimpegno dei fedelilaici nella Chiesa è statopresentato a pag. 16 delnostro Giornale n. 1-2 daPietro Zeme, giovaneOfficiale del Consiglio dellaConfraternita e coautoredel Saggio. Non rubiamogli il merito…

c a s t e l n o v e s i

PARROCCHIA OVA

Bilancio 2009ENTRATE

1. offerte per celebrazioni sacramenti € 580,00(Battesimi, Cresime, Matrimoni, Funerali, SS Messe)

2. offerte per benedizione famiglie € 414,503. questue in chiesa € 360,844. offerte per attività parrocchiali - reddito netto € 2.300,005. contributi Enti Pubblici (Comune) € 1.000,006. altri contributi (pro restauri) € 120,00

Totale entrate 2009 € 4.775,34

USCITE

1. assicurazione € 78,042. spese acqua, gas, luce elettrica, riscaldamento € 750,393. altre spese € 99,604. erogazioni caritative € 194,00

Totale uscite 2009 € 1.122,03

ENTRATE 2009 € 4.775,34USCITE 2009 € 1.122,03SALDO NETTO 2009 € 3.653,31

Avanzo di cassa al 31.12.2008 -€ 565,72Rimanenza di cassa al 31.12.2009 € 3.087,59

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G u a z z o r a

Domenica 14 febbraio,Guazzora ha vissuto unafesta singolare, con una

notevole partecipazione di fedelisia guazzoresi che provenientidalla vicine parrocchie, nonché dapersone non più residenti aGuazzora, ma rimaste legate allaChiesa. Lʼoccasione era lʼinaugurazionesolenne del restauro della Grottadella Madonna di Lourdes.La Grotta, voluta nel 1909 da donCarlo Balladore in ringraziamentoalla Madonna per aver ottenuto lagrazia di essere stato ordinatosacerdote, nonostante una gravemalattia, dimostrava ormai tutti isuoi cento anni: ultimamente sierano staccate parti di materialeroccioso ed il complesso si stavarimuovendo dal corpo dellaChiesa, a causa di un cedimentodel terreno sui cui poggiava. Ilavori di restauro affidati alla dittaI.R.E.A.L. di Portalbera sono statieseguiti in modo encomiabile e ilmanufatto è ritornato alla suabellezza originale.Alle ore 15,30, dopo aver tagliato ilnastro e benedetto il nuovopiazzale antistante la parrocchiale,fatto ripristinaredallʼAmministrazione comunale,Mons. Vescovo Martino Canessaha fatto ingressoprocessionalmente in Chiesa,mentre allʼinterno si effondevano lenote del canto “Eʼ lʼora che pia…”. La solenne liturgia è stata animatadal coro accompagnato allʼorganoda Carlo Guandalino e dai bambinidel catechismo che hanno letto lapreghiera dei fedeli e svolto laprocessione offertoriale. Eranopresenti il Sindaco con la Giuntacomunale, il Presidente diocesanoOFTAL Ugo Fiocchi, alcune damee barellieri con il labarodellʼAssociazione, il CapitanoGiorgio Sanna Comandante laCompagnia Carabinieri di Tortonaed i parenti di don Carlo Balladore. Una graditissima ospite è stata, tragli altri, Suor Piera Corti dellaCongregazione delle Piccole Figlie

del S. Cuore di Sale, guazzoresedi origine. Suor Piera, chemancava da Guazzora da parecchianni, è tornata con gioia nellachiesa della sua infanzia e dellasua adolescenza, alla quale èsempre rimasta legata, così comeè rimasta affezionata aicompaesani, che ha potutorivedere.Allʼomelia il Vescovo ha focalizzatoil significato dellʼapparizione dellaVergine a santa Bernadette dopoquattro anni dalla proclamazionedel dogma dellʼImmacolataConcezione di Maria, dogmavoluto dal papa Pio IX. Inoltre hamanifestato il suo compiacimentoper essere nuovamente aGuazzora, presenza che si rinnovada diversi anni e dove ogni annotrova qualcosa di rinnovato nonsolo dal punto di vista dei restauri,ma anche dal punto di vista dellapartecipazione e della catechesi.Di tutto ciò, ha ringraziato ilParroco don Costantino ed inmodo particolare il diaconoErnesto Stramesi che guida lacomunità guazzorese e che haseguito tutte le fasi del restauro.Don Costantino, a sua volta, haringraziato tutte le persone –guazzoresi e non - che in questimesi hanno contribuito, congrande generosità, ai lavori e inparticolare tutti i volontari chesupportano il parroco ed il diaconoper lʼandamento della chiesa,ovvero: il ministro dellʼEucaristiaFabrizio Damaschi, i Consiglieripastorali, i Consiglieri per gli affarieconomici, la catechista AdeleDamaschi, il Sacrista e quantisono a disposizione, in tutti i modi,per la cura ed il decoro dellaChiesa.Mons. Canessa ha quindibenedetto la nuova grotta dove èstata posta la lapide a ricordo diquesto solenne avvenimento.Al termine, un momento diconvivialità, offertodallʼAmministrazione Comunale,ha concluso la giornata lourdianadi Guazzora.

Inaugurata la grotta della Madonna di Lourdes

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B o l l e t t i n o P a r r o c c h i a l e 9Marzo - Aprile 2010

Dalla cronaca parrocchiale di don Umberto Franzosi

1909

Febbraio – Il giorno 11 febbraio si pose laprima pietra per la Grotta della Madonna diLourdes. Causa però una grande e abbondan-te nevicata i lavori si dovettero sospendere.In poi fatta la grotta dalla ditta RaffaghelliAntonio di Milano, con sede in Via Giusti. Ilcosto fu di £. 1.200, che furono pagate daDon Carlo Balladore il quale ebbe ad otteneredalla Madonna di Lourdes la guarigione dagrave malattia, e la grazia di essere ordinatosacerdote. Il terreno per la costruzione dellaGrotta fu donato da Stringa Giovanni fu Luigie da Stringa Luigi fu Francesco. Il Sig. TartaraRomualdo del Paradiso ha donato tutto illegname per la costruzione della Grotta.La inaugurazione della Grotta fu fatta il 23maggio solennissimamente con grandissimoconcorso di popolo e sacerdoti. Predicò il tri-duo di preparazione e il di’ della Festa DonGiuseppe Rolandino Parroco di Cornale, conmoltissimo frutto.Si fecero moltissime comunioni.Si cantò messa in musica dai cantori di Salesotto la direzione di Don Sacchero, vice par-roco di San Calocero.La gente del paese, e dei paese vicini assiepòtutto il giorno la Chiesa, fra il più grandeentusiasmo.Luglio – Ho fatto fotografare da Angelica Rizzodi Tortona la Grotta di Lourdes, e feci fare lecartoline dalla ditta Riccardi.

1910

Febbraio – Si celebrò la Festa della Madonnadi Lourdes con grande solennità ed entusia-stica frequenza. Fu preceduta da Novenasolenne e da Triduo predicato da Don Allasiadi Tortona. Si cantò scelta musica dai ragazzidi Guazzora e cantori locali al Triduo. Il gior-no della festa solennissima vi fu intervento dimoltissimi preti forestieri per aiutare i canto-ri locali a cantare la messa “Te Deum” delPerosi. Fu eseguita magnificamente con l’en-tusiasmo di tutti. I cantori erano una trenti-na: sedeva all’organo il Maestro CarloRiccardi di Tortona. Insegnò la musica airagazzi e cantori di Guazzora il curato DonGiovanni Franzosi.Quasi tutti i parrocchiani si accostarono allacomunione e da tutti si fece festa. Ho fattol’impianto di acetilene per illuminare laGrotta.

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Il Reverendo Don CarloBalladore e la grotta di Lourdes

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B o l l e t t i n o P a r r o c c h i a l e 10 Marzo - Aprile 2010

Ne risulta un movimento globale di € 704.629,21 pari acirca il 176% di quello dellʼesercizio 2004, ormai lontanoprimo anno del presente ciclo amministrativoLʼutile netto annuale della gestione ordinaria si mantienepressoché pari alla media degli ultimi cinque anni per cuientrate e uscite risultano ben bilanciate rispetto agli anniprecedenti.Nel settore delle entrate ordinarie si rileva che lʼentità delleofferte devozionali sono pari a quelle dello scorso esercizioanche se lʼanalisi delle stesse pone in evidenza un consi-stente calo delle voci “Benedizione delle famiglie” e “perlavori al Santuario delle Grazie”, per altro compensate dagliincrementi per le questue in chiesa durante le celebrazio-ni sacramentali. Le uscite di carattere ordinario presentano diverse varia-zioni, in più o in meno rispetto allʼanno precedente, in diver-si capitoli di spesa, ma sostanzialmente si compensano fraloro. Si possono però elencare, per eventuali opportuneconsiderazioni: ridottesi considerevolmente sono quelle perla ordinaria manutenzione e il rinnovo degli impianti e arre-di e quelle per la energia elettrica, sia relative a chiesa eoratorio che canonica, mentre le aumentate sono quelleper il culto e per lʼattività caritativa e missionaria. Nel riepilogo generale sono evidenziate le iscrizioni dei“Ratei attivi 2009” pari a € 554,41 e quella dei “Ratei pas-sivi 2009” pari a € 18.934,84. I primi si riferiscono a sommeda incassare a seguito di anticipazioni per conto terzi men-tre i secondi raggruppano impegni di spese varie di naturaordinaria già accertate a fine esercizio.Ai fini della determinazione del disavanzo globale finanzia-rio devono essere tenuti presenti i “Ratei passivi 2008” direstanti € 9.346,51 (spesa gas Enel di originari € 22.900 alnetto delle estinzioni di € 13.553,49 praticate nellʼanno2009). Il settore di parte straordinaria presenta una ovvia precisacompensazione nelle voci “Movimenti per conto terzi” e“Giro cassa/banca”. Più interessante e degna di ampiaesplicazione e attenta considerazione è quella che riguar-da la “Straordinaria manutenzione” che a poco a poco, inquesti ultimi anni, ha subito una notevole dilatazione.Eccone un dettaglio, il più sobrio e chiaro possibile.Lavori 2004-2006 – Restauro navata centrale, cappellalunga e impianto riscaldamento: preventivo di spesa di €254.078 – costo finale € 271.483 contro offerte e contribu-ti di € 253.571 (nel 2009 entrate di € 1.370). Lʼimpegnofinanziario è quasi totalmente ammortizzato ma quel che

resta, pari ad € 17.912, sembra ormai dimenticato daparte degli offerenti e dei promotori e difficilmente sarà col-mato.Lavori 2007-2008 – restauro bussole e portale esterno:preventivo di spesa di € 40.000 – costo finale € 37.518contro contributi e offerte di € 31.200 (nessuna entrata nel2009). Resta uno scarto di € 6.318 che sarà a carico dellacassa parrocchiale.

Il “Rendiconto di Cassa” reso dallʼufficio amministrativo parrocchiale, operante sotto la diretta ed unica direzione delParroco, relativo allʼanno 2009, si compendia nelle risultanze seguenti:

RELAZIONE AL RENDICONTO DI CASSA DELLʼESERCIZIO 2009

PARTE ORDINARIAEntrate ordinarie………….. € 173.347,09 Uscite ordinarie…………... € 160.513,50Utile netto annuale 2009….€ 12.833,59 +PARTE STRAORDINARIAEntrate straordinarie……....€ 128.852,94

Uscite straordinarie………..€ 241.915,68Differenza parte straord…..€ 113.062,74 -RIEPILOGORiporto disavanzo 2008…..€ 6.857,70 -Movimentazione Ratei…....€ 4.826,94 -Disavanzo globale 2009.....€ 111.913,79 -

Parrocchia S. S. Pietro e Paolo - Castelnuovo Scrivia

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Lavori 2008 – ricostruzione scala e manutenzione campa-nile (primo lotto) con un preventivo di spesa di € 50.000.Ad opere ormai ultimate il costo è risultato di € 67.350contro offerte e contributi di € 26.162 (entrate nel 2009pari a € 4.400). Il disavanzo finanziario è dunque di €41.188 per il quale si resta in fiduciosa attesa di contribu-zioni annunciate, per ora, solo ufficiosamente.Lavori 2009-2012 - restauro antico organo, con un pre-ventivo di spesa di € 204.000 entro il 2011.Lʼattività è in pieno fervore e la spesa, nel 2009, ha già rag-

giunto lʼammontare di € 52.284 contro una entrata perofferte e contributi di € 65.961.Lavori ristrutturazione oratorio – con un preventivo di €60.000, largamente sfondato, dato che la spesa sostenutafino al 31 dicembre 2009 è già di € 125.901,22 contro unaentrata di specifiche offerte e contributi, fino alla stessadata, di € 9.426,70. Anche qui si spera fiduciosamenteche, alla copertura del disavanzo, per altro previsto inaumento, di attuali € 116.474,52 abbiano a pensarci muni-fiche offerte.

2009

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B o l l e t t i n o P a r r o c c h i a l e 12 Marzo - Aprile 2010

Da quanto sopra si evince che il “Disavanzo globale2009” ammonta a € 111.913,79 e che è determinatoessenzialmente dalla differenza passiva della parte

straordinaria, cioè dalle spese sostenute per le opere distraordinaria amministrazione. Se a questo disavanzo glo-bale al 31.12.09 si somma il previsto costo (da qui al31.12.2011 di € 151.776) maturando per il restauro dellʼor-gano secentesco (previsione di spesa di € 204.000 menospese già sostenute di € 52.284) si giunge alla conclusio-ne di un risultato finale, di necessità finanziaria, pari ad €263.689,79. Una incertissima previsione di contributi ester-ni di circa una sessantina di migliaia di euro (per lo più lega-ti ad ufficiose promesse) potrebbe far scendere tale scoper-to vicino ai duecentomila euro. La “Commissione Parrocchiale Affari Economici”, per rila-sciare esplicito consenso a dare il via libera ai progetti della“Commissione Lavori”, riunitasi in seduta del giorno 20maggio 2009, era venuta alla conclusione, sulla base diuno studio fatto sui dati economici del trascorso quinquen-nio, che si sarebbe potuto contare su una disponibilità mas-sima di circa € 50.000 annui per finanziare lavori di straor-dinaria manutenzione, e lo aveva anche verbalizzato consi-gliando pure, testualmente: “di usare la consueta massima prudenza ed accortezza nelvagliare ogni prestazione ed ogni singolo costo al fine dicontenere la spesa totale, per le opere previste, nel minimorelativamente ponderato; di condurre la gestione ordinariacon criteri di parsimonia; di fare in modo che il massimoimpegno finanziario conseguente possa essere estinto con

una rata annuale contenuta al di sotto dei 40.000 euroannui”. Allo stato attuale – da un attento esame dellʼandamentoultra decennale dei fatti economici della nostra parrocchia -pare che si sia giunti al limite estremo consentito dallaattuale realtà economica-finanziaria di questa amministra-zione. Pertanto è chiaramente lecito ritenere che, almenoper i prossimi cinque anni, non potranno essere intrapresenuove iniziative, di carattere straordinario, mancanti dellaprevia totale e concreta disponibilità finanziaria, o almenofino alla avvenuta sostanziale provata riduzione degli impe-gni già assunti.Riduzione certamente non impossibile dato che, comenoto, non bisogna mai mettere limiti alla divina provviden-za; esperienza già avuta nel recente passato. Eʼ inoltre assolutamente auspicabile che, nel prossimolustro, la riconosciuta munificenza dei fedeli perseveri e siincrementi e che lʼoculatezza degli amministratori si dimo-stri adeguata. Comunque un caldo ringraziamento deveessere rivolto alla comunità dei fedeli castelnovesi che, conimpegno fervoroso e continuo, si è finʼora adoperata, siaspiritualmente che concretamente, con soccorso finanziarioe con personali prestazioni, per il bene della suaParrocchia. Al termine di questa breve disamina si ritiene, il Rendicontodellʼesercizio 2009, così come presentato, congruo e sod-disfacente e quindi meritevole di approvazione.

I RELATORI: Bassi – Torti - Zeme

Domenica 7 febbraio,nellʼambito dellecelebrazioni della

trentaduesima Festa della Vitarealizzate nelle ParrocchiedellʼUnità Pastorale S. LuigiOrione di Castelnuovo Scrivia,a Guazzora, è stata rievocatala ricorrenza. Alla S. Messadelle ore 10,30 erano presentimolti bambini con i lorogenitori, protagonisti dellafesta. La liturgia è stataanimata dal coro parrocchialeguidato alla tastieradallʼorganista CarloGuandalino e dalle letture deibambini del catechismo. Altermine sono state vendute leprimule della vita.Il ricavato delle vendite delprimo fiore primaverile è statodestinato al Centro di Aiuto allaVita di Haiti, presso lʼOspedalePediatrico S. Camillo.

FESTA DELLA VITA

a Guazzora

La giornata della donna è statafesteggiata a Guazzora pressola Pizzeria del Pozzo dove,

come ormai da tempo, le donne e legiovani si danno un appuntamentoconviviale. Questʼanno è stato unincontro molto partecipato: 45guazzoresi, alle quali si sono uniteamiche e parenti dei paesi vicini,che hanno ricordato la festa,portando a casa il classico ramettodi mimosa e con un arriverci allaprossima occasione, per il piacevoleritrovo in amicizia e armonia.

Festa dellʼ8 marzo

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B o l l e t t i n o P a r r o c c h i a l e 13Marzo - Aprile 2010

La breve esistenza di don Carlo Balladore, decedu-to prima ancora di aver compiuto 33 anni, sareb-be oggi affidata a poche polverose carte dʼarchi-

vio se non fosse stato, nel 1909, il munifico finanziato-re della costruzione, per grazia ricevuta, della grotta di

Lourdes nella chiesa parrocchiale di Guazzora.Carlo Gerolamo Luigi Balladore, figlio di Celestino e diRosa Corti, nacque il 10 settembre 1881 “alle ore 11antimeridiane” in Guazzora e venne condotto al fontebattesimale il 12 successivo avendo come madrinaCarolina Balladore Buc cellati. Il 28 settembre 1890 nella chiesa parrocchiale di IsolaSantʼAntonio ricevette la cresima dal vescovo diAlessandria Pietro Giocondo Salvai essendo vacantela diocesi tortonese per la scomparsa, avvenuta il 25aprile, di mons. Vincenzo Capelli.Sentendosi chiamato alla vita ecclesiastica nel 1893fece il suo ingresso nel seminario minore di Stazzano,dove rimase per tre anni, per passare poi nel ConvittoPaterno dellʼOpera don Orione per cinque anni e quin-

di trasferirsi “per motivi di studio e di salute” in quello diSan Remo. Nellʼottobre 1906 fece ritorno nel seminario di Stazzanopresentato da una lettera di don Orione del seguentetenore:

“Tortona 31 agosto 1906Dichiaro che il chierico Balladore Carlo del fuCelestino di Guazzora ha compito il ginnasio inquesto Istituto lʼanno 1902 e durante gli anni disua permanenza presso di noi egli tenne sem-pre una condotta lodevolissima”.Nel santuario del Sacro Cuore di Stazzano il 25gennaio 1907 ricevette lʼabito ecclesiastico,benedetto dal rev. Arturo Perdu ca, e il 7 aprile,domenica in Albis, ricevette la sacra tonsura. Il 25 febbraio 1908 ricevette gli ordini minori damons. Bandi nella chiesa del seminario. Il 29giugno dello stesso anno fu ordinato suddiaco-no non prima di essersi costituito il necessariopatrimonio ecclesiastico costituito da una casain Guazzora, in via del Forno, con annesso ter-reno, coltivato in parte a frutteto ed in parte ara-torio per complessive pertiche 8 e tavole 15. Lʼordinazione sacerdotale, unitamente ad altridodici diaconi, avvenne nella cappella delpalazzo episcopale il 27 giugno 1909 per manodi mons. Igino Bandi.Non risulta che abbia avuto incarichi pastoraliespletando con ogni probabilità il sempliceincarico di cappellano in Guazzora dove dece-dette il 9 luglio 1914. A chiusura di queste brevi note biograficheriportiamo quanto apparso sul settimanale dio-cesano Il Popolo del 30 maggio 1909 in occa-sione dellʼinaugurazione della grotta di Lourdes:“GUAZZORA. - Anche in Guazzora la BiancaMadonna dei Pirenei è oggi ben conosciuta.Una artistica e graziosa grotta, vero capolavorodella ditta Antonio Raffaelli [Raffaghelli n.d.r.] diMilano, voto del diacono D. Carlo Balladore, Laricorda.Domenica 23 u.s. con slancio dʼamore, convero spirito di fede e di pietà cristiana se nefece lʼinaugurazione. La statua venne benedet-ta dallʼincaricato Teol. D. Cesare Bozzini,

Arciprete di S. Calocero in Sale, il quale cantò pure laMessa solenne.Il triduo predicato dallo zelante parroco di Cornale, D.Giuseppe Rolandino, fu coronato da una comunionegenerale alla quale parteciparono numerosi anche gliuomini.Le funzioni fatte con vero splendore; la musica stretta-mente liturgica eseguita al mattino ed alla sera dallaSchola cantorum di S. Calocero in Sale servì a procu-rare un gran concorso a tutte le funzioni ed a lasciarein tutti cara e gradita memoria.LʼImmacolata di Lourdes, benedica ai Guazzoresi tutti,e sempre consoli il solerte pastore di tal gregge”.

Giuseppe Decarlini

Il rev. Don Carlo Balladore e la Grotta di Lourdes

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Benedizione delle famiglie 2010ORARIOmattino: dalle ore 9.15 alle ore 11.45pomeriggio: dalle ore 14.30 alle ore 17.30

Lunedì 22 MarzoMattino: Via Umberto I, Via Galilei Galileo,Via Giglio PietroPomeriggio:Via Milano, Vicolo Grassi Pietro,Piazza Vittorio Veneto, Via Dei Bandello

Martedì 23 MarzoMattino: Via Lodovico Costa, Via Montebello, ViaGattinara LuigiPomeriggio: Via Matteotti Giacomo, VicoloValenti Giacomo, Via Magenta

Mercoledì 24 MarzoMattino: Via Roma (numeri pari)Pomeriggio: Via Roma (numeri dispari)

Giovedì 25 MarzoMattino: Via Caduti per la Patria, Comunità SanCarlo, Strada MolinoPomeriggio: Via Marconi Guglielmo, PiazzaLibertà

Mercoledì 7 AprileMattino: Via San Damiano, Strada Sgarbazzolo,Strada San Damiano, Via San DesiderioPomeriggio: Carabinieri, Municipio, Via Garibaldi

Giovedì 8 AprileMattino: Via Torino, Vicolo Torti GerolamoPomeriggio: Via Einaudi Luigi, StradaPontecurone

Una sedia...“par San Roc”

Nella chiesa di SanRocco si è resa

necessaria lasostituzione delle sedieche erano ormai invasedai tarli e rischiavanodi danneggiare ibellissimi oggetti ligneiche arredano la chiesa.

VUOI REGALARNEUNA?

Costa 25 euro

Sarebbe un bel donoper la confraternita eduna gratificazioneanche per te, perché,come dice la scrittura,"c'è più gioia nel dareche nel ricevere".

Bilancio Cappella Casa di Riposo “Balduzzi”Anno 2009

ENTRATE USCITE

Questue: 2434.32

Candele: 550.34

Disavanzo cassa 2008: - 947.18

TOTALE: 2037.48

Manutenzione straordinariaimpianto elettrico:1415.86

Carità (terremotati, Missioni, obolo di San Pietro):398.00

Spese addobbi floreali:175.00

TOTALE:1988.86

AVANZO CASSA 2009 € 48,62

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B o l l e t t i n o P a r r o c c h i a l e 15Marzo - Aprile 2010

Venerdì 9 AprileMattino: Via Colli Vincenzo, Via Bertetti Pietro,Asilo Nido, Via Moro Aldo, Strada PrivataTavernelle, Via Rigoni InnocenzoPomeriggio: Via Bellini (a partire dal n.1),Via Puccini Giacomo

Sabato 10 AprileMattino: Via Verdi Giuseppe, Via DonizzettiGaetano, Via Luraghi Vittore, Strada Cerro, ViaMadonna delle Grazie, Via Perosi, Strada Prati,Strada Casei GerolaPomeriggio: Via De Gasperi Alcide

Lunedì 12 AprileMattino: Via Scarabelli, Via XXV Aprile, ViaMontegrappa, Via Piave, Piazza delle Scuderie,Via DʼAzeglio Massimo, Via Soldini, Vicolo VoltaAlessandro, Vicolo del Basiglio, Via PalestroPomeriggio: Strada Viguzzolo, Strada SanBartolomeo, Strada Piccagallo, StradaPiccagallone

Martedì 13 AprileMattino: Strada Tortona (a partire dal n.1),Strada Buschi Tortona,Via Berri AlessandroPomeriggio: Via Castelfidardo, Via MarguatiCarlo, Via Curone Valentino, Via Fornasari

Mercoledì 14 AprileMattino: Via TortonaPomeriggio: Via Zibide, Via Don Orione, Viale IVNovembre, Piazzetta del Bosco

Giovedì 15 AprileMattino: Scuola dellʼInfanzia, Scuola Primaria,Scuola Secondaria di I Grado, Strada Panatera,Strada Marca Mora, Strada Brizia – Bovera, Viadelle RosePomeriggio: Strada Sale, Strada BassaCantona, Strada Vecchia Ova, Strada InfermeraOva, Via Solferino

Venerdì 16 AprileMattino: Strada Ova, Strada Ceroggia, Via Port Sainte Marie, Via ZanchettaPomeriggio: Via Zerba Cardinale Cesare, Via DeBerris Carlo, Via J. F. Kennedy

Lunedì 19 AprileMattino: Via Gioberti VincenzoPomeriggio: Via Giovanni XXIII, Via Bersani

Martedì 20 AprileMattino: Via Martin Luther King, Viale ScriviaPomeriggio: Via XX Settembre

Mercoledì 21 AprileMattino e Pomeriggio: Via Gramsci Antonio (a partire dal n.1)

Giovedì 22 AprileMattino: Via San Martino, Via Carlo Alberto, ViaLamarmoraPomeriggio: Via Nicolosio Masnaco, Via DeBonis Agostino, Via Canina

Lunedì 26 AprileMattino: Via Cavour CamilloPomeriggio: Vicolo Grassi Giovanni, VicoloButteri Guglielmo, Vicolo Milazzo, Via Torti Flavio

Martedì 27 AprileMattino e Pomeriggio: Via Dante Alighieri (a par-tire dal n° 1), Vicolo Monza Francesco

Mercoledì 28 AprileMattino: Piazza Vittorio Emanuele II, Via NinoBixio, Via De AgostiniPomeriggio: Via Borghi Enrico, Strada Guazzora

Giovedì 29 AprileMattino: Via Mazzini Giuseppe, VicoloFrambaglia, Vicolo del CastelloPomeriggio: Strada SeccoMattino e Pomeriggio: fabbriche: Ramaplast,Salvas, Canobbio, Torlasco, Pasini, PrincipessaTorti Cementi, Kettler, Acerbi, Area industriale

Giovedì 13 MaggioMattino e Pomeriggio: area artigianale

Nel mese di Luglio.

Benedizione delle famiglie di ALZANO SCRIVIA

Benedizione delle famiglie di GUAZZORA

Dal 6 al 10 Aprile.

Dal 12 al 17 Aprile.

Benedizione delle famiglie di MOLINO DEI TORTI

Benedizione delle famiglie di OVA (Frazione Ova, Strada Scrivia)

Martedì 6 Aprile

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B o l l e t t i n o P a r r o c c h i a l e 16 Marzo - Aprile 2010

Da anni, dopo aver eliminato tutte leinfiltrazioni dai tetti e dagli scarichilaterali, dopo aver scoperto un retico-lo di tombe sotto la chiesa e analizza-te in alcuni punti le fondamenta, si

pone il problema di eliminare lʼumidità dovuta allarisalita capillare. Questa provoca, sino a tre-quattro metri di altezza, una patina umida sugliintonaci, la caduta di colore e delle stesse malte,la formazione di florescenze dovute ai sali, odoredi muffa, freddo-umido dʼinverno e caldo-afosodʼestate. Il tutto va a vanificare gli interventi direstauro soprattutto nelle cappelle laterali e nelleparti basse della Cappella lunga e delPresbiterio.Escludendo metodologie poco efficaci e troppotraumatiche e costose, quali il taglio orizzontaledelle murature, la Commissione lavori ha decisodi affrontare sperimentalmente una via nuova. È stato affidato lʼincarico alla ditta Biodry di testi-moniare la possibilità di abbattere lʼumidità conun sistema nuovo basato su un brevetto austria-co. Il procedimento non è invasivo, non compor-ta alcuno scavo o lʼistallazione di alcuna lineaelettrica, non crea elettrosmog o campi elettro-magnetici artificiali. Semplicemente, tramite undispositivo di piccole dimensioni collocato a m2,50 di altezza, si utilizza il magnetismo terre-stre (quello creato dallʼimmensa forza di rotazio-ne della Terra e che determina il movimento del-lʼago di una bussola) per invertire le polarità.Lʼumidità va verso il punto negativo fin quandonon prevale la forza di gravità e lì segna la sua presenza massima con una chiazza scura e constrisciate di sali biancastri. Con il nuovo sistema il punto negativo viene portato in basso, allʼal-tezza del pavimento, e quindi lʼacqua smette di risalire lungo i muri.Il 12 gennaio i tecnici della ditta hanno esaminato le pareti e verificato con carotaggi, analisi chi-miche, igrometri di superficie e interni che la media di risalita è assai alta, da un minimo di m 2,50a un massimo di m 4,50. In alcuni punti la percentuale di acqua superava il valore 13,3, il chevuol dire che su un chilo di materiale murario vi è quasi un etto e mezzo di acqua.La sperimentazione viene effettuata nellʼangolo a sinistra e comprende la porticina e le cappelledel Battistero e del “Bambino di Praga”. Fra questʼultima e la successiva cappella è stato segna-lato a 30 cm di altezza il livello altissimo di 13,3.Il raggio di azione è di m. 6 e non viene bloccato da alcun ostacolo murario. Lʼapparecchietto ècollocato dietro il primo pilastro e non è visibile dalle navate centrali. Le previsioni occupano dai18 ai 36 mesi. Ogni sei mesi verranno fatti controlli misurando la percentuale di umidità internasino a 10 cm di profondità, le cariche elettriche allʼinterno del muro, il pH e si procederà allʼana-lisi della percentuale di sali. Lʼumidità dovrebbe non attaccare più i muri, ma quella residua deve smaltirsi da sola e scarica-re sali sugli intonaci che vanno periodicamente spazzolati. Se entro tre anni si raggiunge una per-centuale soddisfacente (intorno al tre per cento di umidità), comprovata da una serie di sensa-zioni oggettive e da esami tecnici accurati, si potrà procedere alla sostituzione definitiva degliintonaci. Qualora ciò non avvenisse perché le cause sono diverse dalla risalita per capillarità, laditta rimborserà al committente il 70% della spesa affrontata.Questa sperimentazione viene a costare 4.000 euro e la spesa è coperta dalla lodevolissimadisponibilità, ripetutamente dimostrata in passato, della famiglia Aschieri-Granotti.

La Commissione lavori della Parrocchiale

Lʼumidità della Parrocchiale

Un tecnicodellaBiodry con il dispositivodella deumidifi-cazione,accanto aRenatoStella e a Gino Castagnaroe ToninoBloise allʼinternodel Battistero

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B o l l e t t i n o P a r r o c c h i a l e 17Marzo - Aprile 2010

TERZA PAGINAa cura di P. L. Z.

DIES CHRISTI

Stessa è la gioia con cui Dio, nelprimo sabato dellʼumanità, con-templò la creazione tratta dal

nulla, e quella dei discepoli ai quali, nelgiorno dopo il sabato, riapparve il Cristorisorto, “si fermò in mezzo a loro “edisse: “Pace a voi!” (Gv 20,19). Dal“sabato” si passa al “primo giorno dopoil sabato”, dal settimo giorno al primogiorno: il Dies Domini diventa il DiesChristi!Noi celebriamo la domenica a causadella venerabile resurrezione del nostroSignore Gesù Cristo, non solo aPasqua, ma anche a ogni ciclo settima-nale, testimoniando una prassi ormaiconsolidata che era andata sviluppan-dosi a partire già dai primi anni succes-sivi alla risurrezione del Signore.Nei primi tempi della Chiesa, il ritmo set-timanale dei giorni non era generalmen-te conosciuto nelle regioni in cui ilVangelo si diffondeva e i giorni festivi deicalendari greco e romano non coincide-vano con la domenica cristiana. Ciòcomportava, per i cristiani, una notevoledifficoltà a osservare il “giorno delSignore” col suo carattere fisso settima-nale. Si spiega così perché i fedeli fos-sero costretti a riunirsi prima del sorge-re del sole. Alla luce di questa ininterrotta ed univer-sale tradizione, si vede chiaramenteche, per quanto il giorno del Signoreaffondi le radici, come sʼè detto, nel-lʼopera stessa della creazione, e piùdirettamente nel mistero del biblico“riposo” di Dio, è tuttavia alla risurrezio-ne di Cristo che bisogna far specificoriferimento per coglierne appieno ilsignificato. Eʼ quanto avviene nelladomenica cristiana, la quale riproponeogni settimana alla considerazione ealla vita dei fedeli lʼevento pasquale, dacui sgorga la salvezza del mondo. Eʼproprio su questa novità che insiste lacatechesi dei primi secoli, impegnata acaratterizzare la domenica rispetto alsabato ebraico. La domenica è, in effet-ti, il giorno in cui, più che in ogni altro, ilcristiano è chiamato a ricordare la sal-vezza che gli è stata offerta nel battesi-mo e che lo ha reso uomo nuovo inCristo.La liturgia sottolinea questa dimensione

battesimale della domenica esortando acelebrare i battesimi in questo giornosettimanale e suggerendo, quale oppor-tuno rito penitenziale, lʼaspersione conlʼacqua benedetta, che richiama appun-to lʼevento battesimale in cui nasce ogniesistenza cristiana.Fra tutte le proprietà che la caratterizza-no, la domenica eccelle per essere ilgiorno della fede. In esso lo SpiritoSanto fa, della prima manifestazionedel “Risorto”, un evento che si rinnovanellʼ “oggi” di ciascuno di noi. Postidavanti a Lui, nellʼassemblea domenica-le, i credenti si sentono interpellati comelʼapostolo Tommaso: “…non essere piùincredulo, ma credente!” (Gv 20,27).Sì, la domenica è il giorno della fede. Losottolinea il fatto che la liturgia eucaristi-ca domenicale prevede la professione difede. Il “Credo”, recitato o cantato, evi-denzia il carattere battesimale epasquale della domenica, facendone ilgiorno in cui, a titolo speciale, il battez-zato rinnova la propria adesione a Cristoed al suo Vangelo nella ravvivata consa-pevolezza delle promesse battesimali.Accogliendo la Parola e ricevendo ilCorpo del Signore, egli contempla Gesùrisorto presente nei “santi segni” e con-fessa, con lʼapostolo Tommaso: “MioSignore e mio Dio!” (Gv 20,28).Si comprende allora perché, anche nelcontesto delle difficoltà del nostrotempo, lʼidentità di questo giorno debbaessere salvaguardata. Da tempo ormai immemorabile la prassispontanea è divenuta poi norma giuridi-camente sancita: il giorno del Signoreha scandito la storia bimillenaria dellaChiesa. Come potrebbe pensarsi cheesso non continui a segnare il suo futu-ro? I problemi che, nel nostro tempo,possono rendere più difficile la praticadel dovere domenicale non mancano ditrovare la Chiesa sensibile e materna-mente attenta alle condizioni dei singolisuoi figli. Lo ha ben sottolineato PapaGiovanni Paolo II nella sua Letterapastorale “Dies Domini”; con essa egliha, tra lʼaltro, rammentato che, allesoglie del terzo millennio, “la celebrazio-ne della domenica cristiana, per i signifi-cati che evoca e le dimensioni che impli-ca, in rapporto ai fondamenti stessi dellafede, rimane un elemento qualificantedellʼidentità cristiana”.

“Avviene moltospesso che,quanto più

lʼuomo sʼaffatica perconseguir un suodesiderio, meno lʼaverà;e per lo contrario un altrosenza affaticarsi otterràlʼintento suo” (MatteoBANDELLO). Non è facilescegliere tra la tesifavorevole a considerareil successo in relazionesoltanto allʼimpegno delsingolo (“ognuno è fabbrodella propria fortuna”), equella che consideraprevalente lʼimportanzadegli elementiimponderabili (“èlʼannata, non il terreno aprodurre”).Salomonicamentepenserei piuttosto ad unavia intermedia tra le due.Resta il fatto che,spesso, non si raccogliedove si è a lungoseminato, e si mieteladdove non si ènemmeno pensato diseminare. Per questo èstato detto: “mentredorme, la sua retecattura”, per indicare nonsoltanto le fortunate eimprevedibili circostanzedella vita, ma anche uncerto atteggiamento difiducioso distacco dallecose (del resto anche ilSalmo 126 recita: “se ilSignore non costruisce lacasa, invano vi faticano icostruttori… Invano vialzate di buon mattino,tardi andate a riposare emangiate pane di sudore:il Signore ne darà ai suoiamici nel sonno”).Indovinata, poi, questaannotazione di PubblioSIRO: “lʼuomo e la sortenon la pensano mai allostesso modo”.

R.C.D.

Accordi

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B o l l e t t i n o P a r r o c c h i a l e 18 Marzo - Aprile 2010

Suffragio DefuntiGiuseppe Prandi (ricordando iDefunti delle famiglie Gorrani/Prandi40. – Maria Teresa Torti 150. - N.N.ricordando i defunti delle famiglieSacco/Bruni 150. – N.N. ricordandoi defunti della Famiglia di Luigi Stella300. - Luigi Cairo 50. - Rosangela,ricordando Anna e Pietro 20. - Icognati di Giovanni Trovamala 60. –Famiglia Stramesi 50. – GirolamoGalasso, ricordando la moglie 30. -Luisa 20. - Feliciano Fasanaro100. - I genitori di Anna MariaCelegato 60. – I genitori di CristianaTorti 50. - Teresa Valente, ricordan-do il marito 50. - N.N. ricordandoAurelio Rapetti 20. – PieraGazzaniga 40. – PierangeloBalduzzi, ricordando le famiglieBalduzzi e Barbieri 50. - Il figlio diAnnunziato Tripepi 20. - AugustoContardi 50. - Pietro Gatti 30. Ifamiliari ricordando Mario, Alice edAdolfo 60. - Elda Lombardi, ricor-dando Pietro 50. - Una moglie (12gennaio) 30. - Maria Nocchio 30. -Maria Silvani, ricordando CarmelinaMeloni, 15. - N.N. 50. - Virginio Torti30. - Torti/Valdata 50. - Maria DeSiato, ricordando Teresa 15. - N.N.100. - Mara Rapetti 50. - Maria LiaRossi 25. - Famiglia Setti, ricordan-do Mario 50. - Giuseppina Chiodi20. – Antonietta Tognoli 30. - ElenaAngeleri Giussanti 300. –N.N. 20. -

I nipoti di Rosa e Giuseppe 20. -Vito Torti 10. - Gabriella Gazzinato20. - Famiglia Lazzaro 50. - LinaZeme Cattaneo, ricordando Luigi 50.- Saviolli 50. - Cadamuro 20. -Angioletta 20. - Franco Bordone50. - Pinetta, Enrica e Carmen,ricordando Ada 30. - V.L. 200. -N.N. 300. – N.N. 15. - SerafinoBagnera 100. - Gerardo Alfarano,ricordando genitori, moglie e figlio50. – N.N. 10. - N.N. 100. - MimmoAlbanese 50. - Coppa 50. - Ilfiglio, ricordando i familiari Celotti50. - Bruno Bassi, ricordandoNatalina Ghibaudi e Giovanni Bassi50. - Alberto, ricordando Lino Gatti50. - Le figlie di Giovanni Granelli50. - Gianna Palazzolo 50. -Moglie e figli di Giuseppe Bessi 100.- Minerva/Cairo 20. - CarmelaChilelli 50. - Carmela Cotroneo,ricordando Giuseppe Sampietro esuoi familiari 20. - FrancaCremonte, ricordando AlbertoFerraris 20. - Emilia Chilelli 50. –N.N. 100. – Silvia Turconi Stella 25.N.N. ricordando L.F. 100. – N.N. 15.- N.N. 70. - Angelo Sacco 25. -Giovanni Stella 20. - Berri 35. -Lina Balduzzi Pranzo, ricordandoGino 100. - Taverna 70. - Corale“Bandello” ricordando i coristi scom-parsi 25. - Moglie e figli di Luigi200. - Giancarlo Bassi 100. - I figlidi Michele Tuccio 250. - La Peruta,

ricordando Immacolata e Luigi 35. -Francesco Bloise 70. - Maria Bassi50. - Scaffino 40. - N.N. nel ricordodi Maria, Carlo, Elisabetta ed Eraldo30. - Giuseppina Frattini, ricordandoPaolo e Giovanni Frattini e TeresaChiapedi 50. - Famiglia Siro, ricor-dando Isabella e Carlo 40. -Rosanna e Mariuccia 100. - N.N.per defunti famiglia Claudi 50. –Zanchetta/Dolci 30. - Maria Pavan30. - Moglie e figli, ricordandoAngelo 30. - Andrea Lanfranchi 20.- La moglie di Angelo Saccomanno20. - N.N. 50. - N.N. 20. – LinaRosotti 50. - Famiglia di ErcoleGavio 100. - Maria Rosa Bassi 50.- Famiglia Curone, ricordando LinaSetti 50. - Adele Scaffino 10. -Giovanna Rossanigo Canobbio,ricordando Francesco, Tina ePeppino 50. - Giuseppe Gavio 50.- Gilda Bernardini Stella 50. -Giancarla Archilli, ricordando CamillaCapittini 100. - N.N. 200 – FamigliaLova, ricordando Elio 300. - LidiaPelizza, ricordando Mario 50. - N.N.ricordando Pietro Lugano 15. – N.N.60. - Lina Torti e figlie 200. - Scelfo20. - Famiglia Ricci 100. - N.N.100. - N.N. 30. - Antonio Bloise 20.- Laura Basso 40. - N.N. 20. -Anna Maria Angeleri 150. - Palma20. - Cugini Frascaroli, ricordandoGiuseppe Bassi 50. – SilvanaCremonese 30. - N.N. 50. - N.N.

Ci scusiamo per eventuali errori e omissioni. Gli interessati sono pregati di segnalarle (motivandole) alla Casa parrocchiale.

dal 1° gennaio al 20 febbraio, in euroLe vostre offerte a Castelnuovo Scrivia

Ernesto Stramesinominato Commendatore

Mercoledì 17 febbraio in Comune a Tortona ilVicesindaco dott. Galuppo ha consegnato al nostrodiacono dott. Ernesto Stramesi il diploma diCommendatore conferitogli dal Presidente dellaRepubblica per i circa 40 anni di attività nella PubblicaAmministrazione e per gli incarichi istituzionali svolti.I più vivi complimenti da parte del parroco e dellecomunità dellʼUnità Pastorale

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B o l l e t t i n o P a r r o c c h i a l e 19Marzo - Aprile 2010

TORNATI AL PADREGiuseppe Bessi (20.3.47 – 19.1.10)Michele Tuccio (17.6.24 – 21.1.10)Luigi Frattini (8.11.15 – 22.1.10)Ercole Gavio (12.7.19 – 1.2.10)Elio Lova (10.1.33- 1.2.10)Camilla Capittini Balladore (1.6.20– 18.2.10)Ernesto Librè (27. 11. 26 – 13.2.10)Aldo Lavezzari (2.1.23 – 15.2.10).Rina Poggi Lazzaro (17.9.36 -21.2.10)Rita Zerba Torti (18.5.43 - 24.2.10)Giuseppina Brugnadelli Setti(6.7.32 - 28.2.10)Beatrice Pisa Curone (19.2.29 -1.3.10)Maria Carla Nardo Sottotetti(29.7.58 - 5.3.10).

Castelnuovo Scrivia

BATTESIMI17 gennaioGinevra Marras21 febbraio Morgana CanigiaGiovanni Basiglio

ricordando Maurizio 50. - Il figliodi Mariuccia e Mario 50. – N.N.ricordando Alessandro Leonardi25. – Carmela Cotroneo, ricordan-do Giuseppe 20. – Janine, Davidee Fabrizio Tognoli, ricordandoRinaldo 15. – Le figlie di Maria eGiuseppe 50. - Rosetta Gavio100. – La moglie e i figli di AldoLavezzari 300.

LavoriRestauro dellʼ organo.Anna Isetta (ricordando il papà)200. – Rino (ricordando Pietro) 50.– Mara Rapetti, ricordando i suoicari 50. - N.N. 200. - N.N. 30. -N.N. 200. - Sandra Ghibaudi,ricordando Cesarina Torti 100. -Famiglia Ricci, ricordando Ugo eMariangela 80. - Famiglia Pico,ricordando Giuseppe 50. – AgneseAlfarano ed Emilio Ardito (50° dimatrimonio) 100. - Gavio 50. -R.G.G. 1000. - Moglie e figli, ricor-dando Luigi 100. - N.N. 50. -N.N. 200. - Antonio Bloise 30. –N.N. 15. - Pietro Curone, ricordan-do i genitori Elvira e Giovanni ed ilfratello Benito 100. – Classe 1949per gradino firmato 100.

OratorioGruppo Famiglie (cucina) 250. –Rebecca Callegher (compleanno)50. - N.N. 70. - VincenzoBellantonio (compleanno) 50. -N.N. 100. - Isabella Bassi 70. -Volontari soccorso BVS 50. - N.N.50. - Clarissa e Luca, ricordandoValerio 50. - Angelo Scacheri 50.- Ferrari 50. - Ines Angeleri 20. -Anna Curone 5. – Maria Curone 5.- Barbero 10. - Famiglia Turco(compleanno) 50. - Bagnasco eFavari (compleanno) 50. -Comitato di San Damiano (percucina) 50. – Beatrice Agnoli 50. -Bindella/Benazzi 10. – SaraMacina 50.

Giornale dell ̓Unità Pastorale (bollettino)Maurizio Previderè 20. – N.N. 20.- N.N. 50. – Giuseppe Chiodi 10. –Maria De Siato 20. – Aldo Leva25. - Piera Leva 25. - GiovanniFalasco 100. - Elio Bocchio 20. -Emma Sottotetti 10. - Elvira

Masino 50. - Gilda BernardiniStella 50. - Pier Vittorio Rava 20. -Pietro Curone 50.- N.N. 10. - N.N.20.

Opere parrocchialiSelene 50. – Classe 1940 100. –Veneranda confraternita di SanDesiderio 37. Per i poveri: N.N. 250. - N.N. 65. In onore della B.V. di Lourdes: N.N.20. – N.N. 50.Al Santuario delle Grazie: i nonni diMaria 300. – Pietro Curone 50.Pisa/Bassi in onore di San GiovanniBosco 100.Sergio Valdata (riunione condomi-niale) 180.

Offerte per la chiesa di San RoccoTesta Giovanni in ricordo dei defuntidella fam. 25 - Dossena Cesare 15- Crivellari Antonietta per la statua diS. Antonio 30 - Crivellari Antoniettaper le adozioni a distanza 30 -Battaiola per S. Rocco 10 -Scacheri Bruno 15 - Claudi Nicola15 - N.N. per la Madonna dellaSperanza 35 - Torti Luigino in mem.defunti fam. Torti - Novelli 50 -Emanuelli Emanuele 20 - StramesiErnesto 15 - Simonelli Anna 10 -Famiglia Ricci, ricordando Ugo eMariangela 20. - Giovanni Bloise50.

Offerte destinate alla sostituzionedelle sedie della chiesa di SanRoccoSaieva Gianni 55 - N.N. 50 -Aschieri Fausta 25 - MassoneFrancesco 50 - Mainoli Nuccia 25 -Crivellari Antonietta 25 - BrolloEnrica 25 - Scacheri Bruno 25 -fam. Simonelli-Siro 25 - fam. BerriFrancesco v. Costa 25 - N.N. 25 -fam. Bassi 50 - Chicchino Franca50 - Chicchino Leva Maria 25 -Piccinelli Maria 25 - Danza Pompeo25 - Sottotetti Michele e Anna 100 -Alloisio Franca 25 - ScarabelliTeresa 25 - Farinetti Albina 50 -Stramesi Ernesto 25 - N.N. 25 -N.N. 25 - Torti Maria 25 - N.N. 25 -Cassinelli Carla 25 - Pellegri Maria25 - Bottamino Carla 25 - fam. TestaGiovanni 25 - Rampassi Giulia 25 -

Tassi M. Domenica 25 - IsettaPaola 25 - Torti Bruno e Laura 50 -fam. Chiapedi-Curone 25 -Sottotetti Carla e Ingrid 50 - N.N.25 - Torti M. Teresa 25 - LombardiAdriana 50 - Fazzari Francesca 25- fam. Dossena-Lucotti 200 - PisaRina 25 - Stefanet Anna 25 -Bagnera Paolo 25 - BagneraSerafino 25 - Rapetti Aurelio 50 -Torti Maria Curone 50 - N.N. 25 -Isetta Anna 50 - CarbonatoGiuseppe 50 - Trovamala v. Torino25.

TORNATI AL PADRECarnevale Maria, vedova Balduzzidi anni 87, il 19 febbraio.Bassi Germano di anni 89, il 6 marzo.

Alzano

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B o l l e t t i n o P a r r o c c h i a l e 20 Marzo - Aprile 2010

II settimanale diocesano "IIPopolo" ha proposto nel mesedi febbraio, nell'ambito della

celebrazione dell'annosacerdotale, la figura di Mons.Cesare Nicrosini (MezzanaRabattone 1913-Molino dei Torti1991) e la figura di Don AngeloNicrosini (Mezzana Rabattone1921-Molino dei Torti 2005),sacerdoti che hanno guidato lacomunità parrocchiale di Molinodal 1951, lasciando segni etestimonianze tangibili della loroattività pastorale.

M o l i n o d e i T o r t i

AMolino ilCarnevale èstato

festeggiato sabato13 febbraio contanti bambini eragazzi che,mascherati, hannotrascorso unpomeriggio riccodi giochi, canti,conclusosi conuna lauta, meritatamerenda.

Ricordo di Mons.Cesare Nicrosinie di Don AngeloNicrosini

Sabato 13 febbraio2010Carnevalea Molino

Ben riuscita la giornata eucaristica a Molino tenutasi martedì 5gennaio. Alle ore 9,00 è stato esposto il Santissimo e l'adorazioneè continuata fino alle ore 16,30 con un buon afflusso di fedeli. E'

seguita la recita del S. Rosario accompagnata dalle preghiere perammalati, vocazioni sacerdotali e religiose, nonché per intenzionispecifiche, come consuetudine ogni martedì. La giornata si è conclusacon la S. Messa prefestiva dell'Epifania di Gesù delle ore 17,00.

Martedì 5 gennaio 2010 - Giornata Eucaristica

a cura di E. N.