Doll News #55 - Marzo-Aprile 2010

28
55 NEWSLETTER DEL DOLL COLLECTORS’ CLUB ITALIA MARZO 2010 www.dcci-italia.com ph. Pamifashiondolls aka Pamela De Lorenzi s Report: Calenzano e Rimini Doll Artist: Nunzio Carbone e Chan Park

description

Do dolls belong to fashion, beauty, design, enterntainment? I think they belong to the Zeitgeist.

Transcript of Doll News #55 - Marzo-Aprile 2010

Page 1: Doll News #55 - Marzo-Aprile 2010

5555

NEWSLETTER DEL DOLL COLLECTORS’ CLUB ITALIA

MARZO 2010www.dcci-italia.com

ph.P

amifa

shio

ndol

ls a

ka P

amel

a De

Lor

enzi

s’

Report:Calenzano

e Rimini

Doll Artist:Nunzio Carbone

e Chan Park

Page 2: Doll News #55 - Marzo-Aprile 2010

Doll Collectors’ news è una pubblicazione indipendente a cura del Doll Collectors’ ClubItalia. Non è in vendita ed è distribuita gratis esclusivamente ai soci del Club. Nessunarticolo può essere riprodotto anche in parte senza l’autorizzazione scritta del DollCollectors’ Club Italia.

E D I T O R I A L E

s’

Questo 50° anno di Barbie è stato l’occasione oltreche per Mattel anche per molti collezionisti di fare ilpunto della situazione. Mattel ha capito che le bam-bole nuove funzionano poco e non durano molto nel-l’affetto dei collezionisti, e quindi ha riproposto i clas-sici di sempre. Il 50° e 51° anno sono stati l’occa-sione per riproporre a valanga le riedizioni un po’ ag-giornate e corrette delle bambole d’epoca incasto-nandole in scatole/storia (quasi una time capsule)sotto il nome di “my favourite doll” e di “my favoritecareer”.Questa tendenza alla repro sembra caratterizzare lelinee attuali e quelle future, e poco c’è di veramentenuovo. Anche l’ultima bambola da collezione chepossedeva un poco del flair delle bambole d’epoca,la linea Silkstone, quest’anno appare imbastarditacon colori violenti e improbabili caftani per una se-rata a South Beach.

Per la community collezionistica, oramai oggetto distudio anche serio, è stato l’anno di mostrare i mu-scoli, anzi forse solo l’anno di mostrarsi. Tutti quelliche potevano, presidente in prima fila, hanno fattobella (o brutta) mostra di sé. Chiunque avesse qual-cosa da dire su Barbie, o da dire su se stesso usan-do Barbie come pretesto, lo ha fatto. Quindi è statotutto un fiorire di interviste su carta, interviste televi-sive, interviste su web, apparizioni medianiche me-diate e immediate. E poi le mostre.Chiunque avesse tre bambole da mostrare lo ha fat-to, su Facebook, su Flickr, in pubblico, in edicola, neicentri commerciali, in ville splendide e nei pub.Molte mostre sono state brutte ma istruttive, qual-

cuna utile ma scarsa, qualcuna troppo colta e rare-fatta, qualcuna scontata.Per fare degli esempi, la mia mostra a Rimini, mol-to rarefatta e studiata: tutte #3 in condizioni perfet-te, tutte con abiti della prima serie completi e tuttidella prima edizione (marchiati TM per intenderci)bella, didattica, aggiungeva molto alla cultura dellefashion dolls e di Barbie, ma era perfettamente inu-tile poiché troppo curata nella sua storicità e a mol-ti realmente incomprensibile nella sua complessità.Indubbiamente la mostra di Claudio Mari a Civita-vecchia, meno studiata, meno filologicamente e sto-ricamente curata con bambole qualitativamente me-no valide, aveva il potere di affascinare e incastrare,di spiegare e suggerire, benché le bambole stessefossero disposte in fila come soldatini e piuttostoaffollate tra loro.

Altra mostra bellissima ma perfettamente inutile senon come mega vetrine di lancio e conferma perso-nale quella che ha chiuso l’anno. Barbie: Una Nes-suna e Centomila è una bellissima mostra, incorni-ciata da una location ancora più bella, il palazzo Ro-spigliosi a Zagarolo. Mostra immensa molto articola-ta e molto spalmata, di una bellezza pura tra allesti-menti da vetrina di grande negozio di giocattoli, e ve-trina celebrativa in vita di Artist Creations. Come di-cevo bella tre volte bella, e le stesse tre volte perfet-tamente e puramente inutile se non per mostrarequello che veniva e viene venduto e quello che il no-stro celebre team è in grado di fare per sé e per glialtri collezionisti.Più divertente e incisiva la mostra di Silvia Scuffi

Mettiamoci in mostra

Page 3: Doll News #55 - Marzo-Aprile 2010

Bambole del mese

Notizie dal Club

Doll Artist

Barbie Link

Walk of Fame

ARTtenzione

In questonumero

B the… Calenzano report!

Ciao Barbie, dove sei?

Lasciamo creare

Fashion Marketing

Assaggio saggio

Chan Park

Chi studia, ci studia

Altre bambole a Roma

Chi fa la Doll News:Editor-in-chief:

Daniela Ferrando (DF)Art directorEmma Gilardi

Public relationsStaff Milano

+ tutti i collezionisti,preziosi autori

di rubriche, articoli, foto!

Rubriche

Abati, parata di bambole della sua collezione esposte buffamente inuna edicola con un nome ancora più ironico “edicola in Camporella “da cui il titolo di Barbie di Camporella.Insomma tanti ci hanno messo il loro e tanti ci hanno rimesso il sensodella collezione. Insisto da anni che le nostre collezioni oramai secon-de per diffusione soltanto ai francobolli dovrebbero essere considera-te per quello che sono e non come fenomeno di costume secondario ecurioso.

Almeno questo è quello che traspare dall’analisi esposta in tesi di Lau-rea da una studentessa della IULM.Dall’analisi accurata della tesi compare uno spaccato dell’ambientecollezionistico controverso e complicato, fatto di pulsioni schizoidi fil-trate attraverso le abili strategie di mercato della Mattel e pilotate dalfilo della solitudine e dell’aggregazione per interesse comune, dovespesso questo comune fil rouge più che aggregare realmente funge da“scollante” per creare diverse comunità asteroide che ruotano nellostesso sistema solare: Il fashion doll planet.Esempi di mostre come quelli citati alimentano sensazioni del genere,così come la visita (citata peraltro nella bibliografia della tesi) di diver-si siti collezionistici autocitanti e autoreferenziali nonostante il corpo-so inserimento di estratti da pubblicazioni nazionali, internazionali no-te e meno note.

Dovremmo fare TUTTI un esame di coscienza, capire come e perché ciconsiderino ancora un fenomeno di costume (e quasi da baraccone) ecollezionisticamente meno risonanti rispetto ai collezionisti di treni e difrancobolli. Mettiamoci in mostra allora e nella maniera corretta unavolta per tutte.

Antonio

Page 4: Doll News #55 - Marzo-Aprile 2010

4 DCCI NEWS 55

In questo numero della news all’inizio di un 2010 cheesca da tutte le fatiche, le brutture e le ansie dell'ul-timo anno, mi siedo virtualmente con voi cari amicicollezionisti per conversare e riflettere di fashion dollo bambole.Le bambole moderne sono più spesso ammic-canti al mondo del collezionismo adulto, non han-no più la magia di un oggetto dedicato all'infanzia,come lo era il variopinto panorama delle bambole dipoche decine di anni fa. Non sono un esperto, colle-ziono Barbie da 13 anni. Ho iniziato a giocare con lebambole quando ero un bambino e ho imparatoqualcosa di più concreto di questo mondo solo daadulto, solo da poco. Eppure ho visto più cambia-menti in questi pochi anni che nei precedenti, in que-gli anni nei quali il gioco era un gioco e non esclusi-va di un marketing elitario.

Non c'è un giudizio in questa riflessione. Nasce anzidall'osservazione.

Da bambino non ho mai saputo che lamia Barbie fosse una fa-shion doll. Era diversa dallealtre bambole per una que-stione estetica ma anche

di “fisicità”, se il termi-ne mi viene concesso.Era grande, cioè era

adulta, e la potevo imma-ginare ancora più specia-le di una classica bambo-

la bambina. Nella mia testadi bimbo poteva esseretante persone diverse. Non

c'era bisogno di avere tutto il

corredo di abiti, case e accessori per giocare. Dall'i-dea nasceva un personaggio che andava ben oltrel'oggetto o quello che un dirigente aziendale pensa-va che dovesse essere. Era una donna piccola e vi-veva la vita attraverso gli occhi di un bambino: pote-va passare ore solo a cambiarsi di abito, pettinarsi icapelli o dormire per un giorno intero ma poteva an-che avere un lavoro, una famiglia, un amore e con-frontarsi con i problemi e i turbamenti, o quelli che unbimbo pensa lo siano per un adulto. Era un gioco vi-vo perché prendeva “vita”; cambiando cioè di situa-zione in situazione. C'erano già tanti modelli di Bar-bie come adesso, molto elaborati, tutti diversi e noibambini ne volevamo sempre di nuovi ma il bello inrealtà era immaginare e creare la scena a prescin-dere dall'oggetto.

Questa è la mia esperienza. Ho iniziato a collezio-nare collectibles e playline. Nelle seconde cercavo ilfascino della mia infanzia ma non l'ho mai ritrovato inloro. Per inclinazione personale, gusto e formazione daalcuni anni colleziono principalmente vintage. Non so-no le “mie bambole” ma appagano il mio senso este-tico e il fatto che siano usate trasmette in me quellasensazione persa con l'infanzia di “oggetto vivo”.

Perdonate il fuori topic (il classico OT da forum :D).Questo lungo preambolo concede l'onore di farmiconoscere a voi che leggete questa rubrica e dellaquale mi occupo da circa 5 anni. A volte ho serie dif-ficoltà a promuovere qualcosa di nuovo.Quando Daniela mi chiede notizie dell'articolo, in ge-nere non è mai pronto. Fortuna che lei è tanto pa-ziente e concede sempre, a noi che contribuiamo al-la stesura della news, proroghe alla scadenza.

Ha ancora senso chiamare la rubrica “le bambole del mese”? Marco con le sue riflessioni va oltre, perché ci parla di una e di tutte le bambole.

Le bamboledel mese

Page 5: Doll News #55 - Marzo-Aprile 2010

DCCI NEWS 55 5

Le bambole indirizzate a noi adulti hanno uscite an-nuali ma il mercato ne è talmente pieno che è im-possibile stare dietro a tutto. Cerco le informazionisu internet e in genere mi documento non solo sul-la bambola ma sul suo concept e quello che ruotaattorno all'idea. L'ispirazione di certi modelli derivada canoni estetici e raffinati studi iconografici, nonsolo da progetti ingegneristici.

La bambola è cultura popolare ed è uno dei suoirappresentanti più longevi.Ma le fashion doll che noi amiamo derivano dalla no-stra esigenza di adulti e non sono semplicementeicone di una cultura più generica. Rappresentano inostri desideri estetici e parte della frustrazione edella alienazione moderna. In questa rubrica ho cer-cato di assecondare il gusto per la novità, l'unico ve-ro punto fermo è sempre stata Barbie, ho concessosolo sporadiche trasgressioni alle altre bambole. Lanews nasce come rivista per i collezionisti di Barbie,la mia missione è stata finora di mantenere integraalmeno questa caratteristica. Attraverso questa ru-brica ho presentato delle bambole e espresso par-zialmente il mio gusto ma non tutto ciò che ho re-censito fa parte della mia collezione, anzi. Ci sono al-tre bambole che non ho preso in considerazione,perdonatemi.

Nel 2010 vorrei che la rubrica fosse più libera e istin-tiva. Internet è una fonte inesauribile di peccati aforma di bambola! ;) Ci sono cose che non conoscoe che non mi interessano. Sono molto differenti dal-le bambole... bambole o fashion doll... Ecco tuttoparte da qui, dalle differenze.

Una bambola e una fashion doll sono la stessacosa? Una ball jointed doll è una fashion doll? Quanti punti di articolazione deve avere una fa-shion doll per essere davvero bella?I tempi cambiano velocemente e a volte ci si sentepersi nell'ignoto, nel nuovo... Nel 2010 ci sarannotante novità, vi lascio le fotografie di ciò che ho cat-turato dal web e che forse comprerete proprio nelnuovo anno, perdonatemi davvero se forse non leg-gerete mai di loro in questa rubrica... :)

Buon anno a tutti!Marco Banfi

www.flickr.com/photos/mood4mod

Page 6: Doll News #55 - Marzo-Aprile 2010

Ormai lo sapete cosa succede fi-nita una convention: a caldo,fioccano su flickr le foto, su fa-cebook e nei forum i commenti.A freddo sulla Doll News, cheesce dopo settimane, si fanno ri-flessioni un po’ più distaccate.Eccoci: l’evento di Calenzano,dopo anni, è un meccanismo ro-dato. C’è il mettersi il mostra, c’èil divertimento, ci sono il prete-sto culturale, la beneficenza, lacompetizione, la gratificazione,

ma anche il ricordo e i buoni propositi.

Sotto il segno del logo creato da Emma Gilardi,il contest, bellissimo colpo d’occhio in bianco enero, ha stupito per le entries originali, ironi-che, tecnicamente impegnative… e soprattuttonumerose - dovremo impegnarci a tenere altoil livello.I tavoli espositivi ridondavano di tentazioni, co-me Fashion Doll Agency per la prima volta a Ca-

lenzano. Avranno tutti venduto? E i prezzi: alti, oadatti ai tempi di crisi? Abbiamo avuto più visi-tatori dall’estero che gli anni scorsi. Ma c’è an-che chi è venuto senza voler vendere: parlo del-la superlativa mise-en-scène di Otto Kinder, cheha portato le sue Blythe solo per il piacere di stu-pirci. C’è riuscito.Dolls4children, che leghiamo a Telefono Azzurro,ha fatto il suo egregio dovere con un banco aprezzi stracciati, condotto da Babs & Babs. Pernon dire delle 3 Sybarite dolls che la suddettaBabs è riuscita a farsi regalare da Superfrock eche, messe all’asta su eBay Italia, sono state ag-giudicate una in Norvegia e due in Sicilia!

La convention tutta, de-dicata a Mauro Agnolini,lo ha ricordato in parti-colare con una esposi-zione antologica di suoilavori OOAK dall’inesau-ribile collezione di Anto-nio Russo, con l’apporto

6 DCCI NEWS 55

B the… Calenzano report!

Page 7: Doll News #55 - Marzo-Aprile 2010
Page 8: Doll News #55 - Marzo-Aprile 2010

Outfit di Mauro Agnolini su occhiutissima bambola vintagee un momento della premiazione

La parte primaverile della mise-en-scènedi Otto Kinder

8 DCCI NEWS 55

Page 9: Doll News #55 - Marzo-Aprile 2010

di Caterina Aloisio, Lina Vinazzani e altri di noi cheil poco spazio (inteso, ahimé, anche come spazionella mia memoria) non consente di citare.La mamma di Mauro era tra noi. E ha commos-so tutti il discorso che ha improvvisato nell’ac-cettare una targa offerta con amicizia da Ago-stino Barlacchi, organizzatore della Borsa-Scambio di Calenzano. Questa mamma ci haparlato come se Mauro fosse presente, ci ha let-to una poesia bellissima e, dall’alto dei suoi 87anni, ci ha esortati a tutto ciò che è positivo delcollezionismo: scambiare, creare, rispettarsi -volersi bene. Dobbiamo provare, questa è l’ere-dità di Mauro.

La premiazione è stato il solito liberatorio show:predica del Presidente, applausi, sorprese, colpidi scena. Compreso il premio alla memoria diPietro Peroni (un altro amico che ci ha lasciatonel 2006) assegnato a chi scrive e a Maria Cri-stina Lemmi come blogger, per Dollculture e TheBarbie Days. OK, continueremo ad infestarvi!

Concludo con un grande grazie a tutti quelli chepresenti, assenti, collaborativi o critici hannofatto una volta ancora che valesse la pena dispendere tante energie per Calenzano.

Daniela Ferrando

Page 10: Doll News #55 - Marzo-Aprile 2010

La riunione di Rimini, a fine settembre, è stata un belsuccesso di pubblico, di affezionati e nuovi amici an-che se purtroppo troppo pochi, di collezionisti di bam-bole modelle, ma ha pure evidenziato un declino.Speriamo non sia inarrestabile ma Barbie annaspaper mantenersi a galla in un panorama di propostedavvero attraenti e direi intriganti.

Grazie a Marinella e agli espositori che ci hannopresentato cosi tante bellezze. Date per scontate levintage perfette di Antonio Russo, la parte del leonela facevano le BJD di varie misure, personalizzatenel corpo e nell’abbigliamento, che a differenza del-le altre pupe da tenere a casa, sono proprio fatte peressere portate in giro,come compagne di viaggio daiproprietari,che è difficile definire tali considerata ladevozione per le loro protette, caratteristica davve-ro unica e singolare. Bravissimi, al di là di ogni lo-de,gli artisti del restyling qui gli italiani si fanno ono-re e danno la polvere a tutti, sia con le bambole ri-fatte e rivestite,sia con gli abitini talmente belli e ri-finiti da fare invidia ad una sartoria di grido. Il buongusto e l’eccellenza della lavorazione produconopezzi splendidi tanto che si vorrebbe prendere tutto,ma già ammirare e un piacere per gli occhi e i com-plimenti sono sinceri e sentiti. C’è molto da acqui-stare e i prezzi sono buoni, l’occasione e ghiotta perbambole, abiti, accessori e scarpe.Il contest: “men at work” vede come insoliti pro-tagonisti le bambole al maschile, pertanto ancora

di più vannoapprezzate lerealizzazioni,tutte ben cura-te e spiritose.Alcune amichepropongono la loro abilità di sferruzzatrici usandoaddirittura i ferri del numero uno con risultati moltointeressanti e utili, colmando una lacuna nella mi-riade di capi di abbigliamento di Barbie e altre pic-cole modelle. A proposito di queste ultime c’è da se-gnalare la presentazione in carne ed ossa (si fa perdire) delle bellissime bambole della Fashion ModelAgency parigine. Sono esilissime con lunghi capellilisci, alte sedici pollici, indossano abiti curati e han-no volti dall’espressione assorta, come perdute in un

10 DCCI NEWS 55

Un report sulla passata convention di Rimini è l’occasioneper un punto di vista, condivisibile o no, profondo o no, ottimista o no,sul panorama delle bambole. Buona lettura!

Ciao Barbie,dove sei ?

Page 11: Doll News #55 - Marzo-Aprile 2010

11DCCI NEWS 55

loro sogno particolare. lncedere sulle passerelle dimoda richiede una notevole dose di concentrazione,ma al di sotto di questo sguardo rigoroso sfugge undolce sorriso. Sono molto più belle dal vero di quan-to non emerga dalle pagine di Haute Doll, che le ap-piattisce togliendo loro lo spessore delicato di verenuove bellezze, altere e sicure di sé.

Chi invece sembra avere perso un po’ smalto sonole nuove proposte della Tonner, rimandando ai mo-delli di un passato recente fatto di visi dolcissimi, da-gli ovali perfetti e dai tratti raffinati. Kitty Collier nel-la versione normale e piccola e sempre un piacereda incontrare ammirare anche per i raffinati completicurati e nei tessuti e nella realizzazione. Sparita, esembra esserlo per sempre, malgrado alcuni lode-

voli tentativi di alta qualità, è la bambola di porcella-na. Pensavo e mi auguravo che la Mattel per i 50 an-ni di Barbie proponesse almeno un esemplare su-perlativo, ma sono state solo riproduzioni di figuredel passato, niente di nuovo e questo sembra saràla tendenza dell’anno a venire. Le Pivotal non pos-sono essere la sola linea per il futuro: non vorrei pro-prio dover salutare la mia vecchia e cara amica Bar-bie per mancanza di inventiva, sarebbe un vero pec-cato, ormai mi sono affezionata a lei e le voglio be-ne. Così come mi sono abituata ad incontrare gliamici collezionisti almeno ai tre appuntamenti an-nuali e sarebbe un peccato perdere questa buonaabitudine. Molti ormai acquistano tramite internetma il rapporto umano, il contatto fisico rimangonoimportanti momenti del nostro hobby, privarsene e

un impoverirsi senza ragione che li-mita la possibilità di condividere, ol-tre gli oggetti, sentimenti, idee, pro-poste, emozioni che scaturiscono eprendono forma quando la comuni-cazione avviene al livello più alto,l’interazione diretta degli esseriumani. Spero che non si perda que-sta buona abitudine e che ci trovere-mo ancora per molto tempo a “gio-care con le bambole”.

Maria Luisa Gabrielli

Page 12: Doll News #55 - Marzo-Aprile 2010

DCCI NEWS 5512

Smettiamo di essere solo noi grandi i soliti inva-denti collezionisti artisti customizzatori stilisti.Le bambole sono bambole! Allora mettiamole inmano a chi ha l’età da bambole, diamo un inputcreativo e vediamo cosa succede. A Civitavec-chia, per iniziativa di Anna Catena e Claudio Ma-ri è stato fatto, a meraviglia. Tanto che gli toc-cherà replicare l’anno prossimo.

Si è conclusa preso il Centro Commerciale “La Sca-glia” la manifestazione dedicata al 50° anniversario

di Barbie. Una mostra con più di 100 bambole hapercorso la storia della bambola dal 1959 ad oggi.Di seguito le prime 6 bambole classificate votate daiclienti del centro commerciale per il concorso “Rea-lizza il tuo personaggio preferito” destinato ai bam-bini della scuola primaria.Alla presenza del presidente del Doll Collector’s ClubItalia Antonio Russo, uno dei più noti collezionisti dibambole d’Europa, e del delegato alla Pubblica Istru-zione Dr. Sebastiani, tutti i bambini hanno ricevutomagnifici premi: dagli abitini e accessori Barbie, aiDVD, al materiale di cancelleria per le scuole, a sim-patici regali per le signore aiutanti.Ai primi classificati sono state consegnate splendi-de bambole da collezione. Si ringraziano gli sponsore tutti coloro che hanno reso possibile la realizzazio-ne della manifestazione, auspicando a grande ri-chiesta di trasformare l’iniziativa in un appuntamen-to annuale fisso per la nostra città.

Le bambole premiate:Bambola Celeste realizzata da Angelini FloraCalef dalla Turandot realizzato dalla II Bdel IV Circolo DidatticoVioletta, la bambola perfetta realizzatadalla III A della Scuola “C. Laurenti”Barbie per la pace realizzata da Erica Di MarcoTrilly realizzata da Martina De FaziViola, principessa tra i fiori realizzatada Carlotta Palombi.

Lasciamo crearei bambini!

Page 13: Doll News #55 - Marzo-Aprile 2010

AppuntamentiNel mondo12-14 marzoParis doll festivalwww.dollexpo.fr

21-24 luglioBarbie and the Rockers™ Reunion Tour www.barbieconvention.com

In Italia11 aprileUn Milione di giocattoliMostra mercato del giocattolo d'epocae da collezioneCremona, frazione Cavatigozzi, palestra comunalewww.aigec.it

11 aprile Bambole a Romathe others: the dark side of the dollsRoma, Centro Congressi Cavour www.bambolearoma.it

20 giugno Doll Collectors’ Club [email protected]

7 marzo, 20 giugno, 5 settembre, 19 dicembreBorsa Scambio Giocattoli e ModellismoNovegro, [email protected] www.parcoesposizioninovegro.it

È nato il gruppo ufficiale DCCI delnostro club su facebook! Entrate,cercateci, aggregatevi.

Join us! Stay with us!Iscriversi o rinnovare l'iscrizione per un anno alDoll Collectors' Club Italia costa (ancora esoltanto) 20 euro. Pagabili a scelta:• 20 euro direttamente al tavolo DCCI

alle convention • 21 euro via paypal a [email protected]

(1 euro per commissioni paypal)• 20 euro sulla postepay

# 4023 6004 6481 1795intestata a Gai Cinzia Anna, avvisando Cinzia del pagamento avvenuto,all'email [email protected]

Grazie!

Noi, eBay e Telefono Azzurro: un'alleanzache continua.Quest'anno ben oltre i 1000 euro. Graziea tanti generosi.

Noi e

Notiziedal Club

Club meeting a MilanoDomenica 20 giugno 201020 euro buffet inclusoURGENTE CONFERMARE PRESENZAinfo: [email protected]

Page 14: Doll News #55 - Marzo-Aprile 2010
Page 15: Doll News #55 - Marzo-Aprile 2010

ddoollll aarrttiisstt

Nunzio Carbone, il creatore, leha pensate come top model equindi i l concetto-guida èesattamente l’agenzia di mo-delle, che si chiama FASHIONDOLL AGENCY.Le ragazze sono celebrities, leloro foto costituiscono unbook - e ciascuna ha il suopersonale - i loro vestiti pos-sono essere chiamati collezio-ni, e le novità escono stagio-nalmente sotto forma di co-municato stampa. Proprio co-me avviene nella moda reale,in scala 1:1.Ma…Due aspetti, vorrei notare inparticolar modo.

Uno: era dai tempi delle bam-bole Furga (Susanna-Simona-Sheila-Sylvie!)che non si vedeva una fashiondoll europea di livello. Questeragazze sono francesi nell’e-sprit, ma chi le ha ideate haorigini e calore italiani.

Due: le FDA competono, da unpunto di vista commerciale, sulmercato delle bambole.Ma a ben guardare, queste so-no addirittura sculture articola-te, essenziali oggetti di design.Quindi vanno oltre. Nessuno mitoglie dalla testa che ci sonobambole da mercatino e bam-bole da galleria d’arte.

FASHION DOLL AGENCY ha pre-sentato nel 2009 la sua primacollezione di mannequins in vini-le con le sue cinque ragazze,PETRA, MANON, POLA, MARCEL-LA & KAORI.Per celebrare questo nuovo an-no, Marcella ha deciso di vestir-si in tutto candore ma senza di-menticare il lato sexy, Marcella“BLANCHE” fa una str izzatad’occhio al classico film france-se Emmanuelle posando sullapoltrona in vimini.

Il 2010 sarà un anno pieno di

sorprese, iniziando con la nuovacollezione HAUTE COUTURE chenon lesinerà in qualità dei tessu-ti scelti né nei dettagli alta mo-da, semplicemente sublime!

La Collezione RENAISSANCEsarà presentata a Parigi al Festi-val Parisien de la Poupée Man-nequin in marzo prossimo. Allostesso tempo FASHION DOLLAGENCY presenterà la sua nuovacollezione prêt-à-porter, sempreispirata dallo chic parigino, Col-lection NOIR.

Dagli anni 60, le ragazze di FA-SHION DOLL AGENCY sono lepr ime bambole mannequinsfrancesi con origini italiane, del-le vere europee.

FASHION DOLL AGENCY

13, rue Cavé

75018 Paris

www.fashiondollagency.com

Tel. 00 33 (0) 146064231

DCCI NEWS 55 15

Daniela Ferrando

Bambole,sculture,o celebrities?

Page 16: Doll News #55 - Marzo-Aprile 2010

16 DCCI NEWS 55

Fashion marketingin scala 1:6

1. raccontati in max 100 paroleMi chiamo Patrizio Cipriano, sin da quando ero bam-bino ho sempre avuto la passione per la moda e lasua immagine comunicativa, dopo essermi diploma-to come stilista ho intrapreso questa carriera. Dal2002 ho iniziato a collezionare Barbie arrivando poia frequentare le convention, sino ad iniziare da pocotempo a creare abiti per fashion dolls; il mio primodebutto Rimini 2008.

2. perché vestitini e cosa/quale bambolati ispira maggiormenteVestitini perché mi diverte poter presentare dellecollezioni moda “in miniatura” prosegue sempre ilmio campo su scala ridotta, ma in maniera più “li-ght”, più divertente, perché è rivolto per un sogno dibambola! Mi entusiasma vedere collezionisti che apprezzano imiei abitini, facendoli indossare alla propria Doll pre-ferita! Sono adattabili per diverse fashion dolls suun’altezza di 30 cm circa (Barbie, Fashion Royalty,Dynamite, ecc...):La bambola che mi ispira maggiormente è Barbie eil suo sorriso.

3. interessante: li produci in pochissimiesemplari. Vuoi dirci perché?

Mi piace poter dare una certa esclusività su certi abi-tini, un numero limite, per poter offrire ai collezioni-sti dei modellini un po’ più di “nicchia”. Per la fieradi Rimini 2009 ho presentato anche il mio primo“Pezzo Unico” dal nome “Dark Rose”, ogni abito haun nome. Tutti gli abitini dal prototipo per esposizio-ne alle ricopie per la vendita e le loro confezioni so-no tutti “interamente” fatti da me, diventa anche unaquestione di tempo limitato a disposizione.

4. interessante 2: curi molto l'allestimentodel banco.È un elemento distintivo, istintivo(o entrambi)?Lo considero come un “dovere” verso i collezionistiche vengono a visitare le fiere, perché il giorno del-la fiera delle Fashion Dolls è un giorno di sogno, edun banco ben allestito con fantasia aiuta di più a sor-ridere ed a fare dimenticare il tran tran quotidiano.Oltre questo, per me è anche un vero piacere crea-re un allestimento, rende più leggibile e chiaro ciòche si propone.

5. dove sta andando secondo te il collezionismo?Ad un fenomeno sempre di più “personalizzazione”delle proprie bambole, a volte secondo me cercan-do di riversare un po’ eccessivamente la vita realesu di loro. E questo è un po’ un errore perché le bam-

Un’interessante conversazione con Patrizio Cipriano sull’importanza del proporre bene belle creazioni.

Page 17: Doll News #55 - Marzo-Aprile 2010

DCCI NEWS 55 17

bole devono farci sorridere e sognare, facendoci al-lontanare da certi stress quotidiani per alcuni mo-menti. Bisogna viverle in maniera più divertente.

6. quale bambola suggerisci di tenere d'occhio!Non mi sento di dare suggerimenti in merito perchéogni collezionista ha dei propri gusti personali, rife-rendosi alle diverse tipologie di bambola, l’unica co-sa cui mi sento di suggerire è quanto detto prima,cioè di vivere la propria collezione di bambole in mo-do più light, divertendosi molto con loro!

A cura di Daniela Ferrando

Page 18: Doll News #55 - Marzo-Aprile 2010

La “famiglia” BarbieLa Mattel ha prodotto un certo numero di bamboleche la pubblicità e i giornali dei fans di Barbie pre-sentano come appartenenti alla sua “famiglia” o co-me suoi amici.Nell’ordine sono apparsi il fidanzato Ken (1961), lamigliore amica Midge (1963), la sorellina Skipper eAllan, l’amico di Ken (1964), Skooter e Ricky, le ami-che di Skipper (1965), Francie, la cugina “moderna”di Barbie, Tutti e Todd, la sorellina e il fratellino diBarbie e Skipper (1966). Poi ci sono i nuovi amici:Casey (1967), l’inglese Stacey e Christie, che èafroamericana (1968).La cerchia si allarga negli anni Settanta per restrin-gersi in seguito. Parallelamente ai membri della “fa-miglia” Barbie vengono proposte anche le fotomo-delle e le celebrità della televisione come Miss Ame-rica (1972). Secondo la voce dell’enciclopedia LeXXe siècle des femmes, “l’unica francese ‘barbifica-ta’ è Chantal Goya (1980)”.29

Negli anni Ottanta, insieme alle bambole etniche, laMattel lancia una collezione di Barbie internazionaliche un tempo avremmo considerato folkloristiche:l’italiana, la parigina, l’inglese, l’eschimese, l’india-na, e così via.

La cultura BarbieLa nascita di Barbie comporta anche la creazione di

un universo popolato da altre bambole e soprattuttoda oggetti, accessori, equipaggiamenti di ogni tipo,dai pattini a rotelle al computer passando per lo hu-la hoop, il cofanetto da trucco, la piscina, gli yachts,le “case di sogno”, ecc. La presentazione di Barbie èuna “contestualizzazione” costantemente rinnovatache in un certo senso prefigura, involgarita, le “in-

18 DCCI NEWS 55

Assaggio di saggio 5 È una lettura su Barbie impegnativa, e più riferita alla realtà francese che a quella italiana. Ma a pic-coli bocconi si ingerisce anche un saggio così. Per chi volesse farne una “grande bouffe” c’è, lo ri-peto ogni volta, la possibilità di riceverlo tutto intero, scrivendomi. (DF)

Page 19: Doll News #55 - Marzo-Aprile 2010

DCCI NEWS 55 19

stallazioni” dell’arte contemporanea.Insieme a Barbie compare anche il Club delle ami-che di Barbie: sembra che siano sorti perfino dei“Barbie Block Clubs” di quartiere. Secondo “New-sweek”, nel 1963 la posta di Barbie negli Stati Uni-ti era di 10.000 lettere alla settimana.30 Quindici in-caricati della Mattel dovevano far funzionare il club,che aveva circa 500.000 associate in tutto il mondoe pubblicava una rivista (“Barbie”) con 100.000 pic-cole abbonate.Nel 1982 la Mattel France ha fondato un club chesembra abbia riscosso un grande successo. Pareche in Francia Barbie invii una media di dieci mes-saggi personalizzati all’anno ad ogni socia.Molto importanti sono anche le storie di Barbie e igiochi proposti dalla rivista. Secondo un articolo del“Nouvel Observateur”, che riprende apertamente idati della Mattel, 300.000 bambine francesi aderi-scono al Club e inviano dalle cinquanta alle centolettere al giorno. Alcuni responsabili sottolineanol’efficacia “implacabile” del Club: “Il nostro scopo èutilizzare quello strumento formidabile che è la po-sta personalizzata per assicurarci che la nostraclientela di bambine, 300.000 in partenza, continuiad esserci fedele. E attraverso di loro possiamo con-tattarne altre. Abbiamo qui un obiettivo privilegiatoper presentare i nostri prodotti”.31

Da anni ormai la bambola Barbie è inoltre diventata

una star televisiva. 32 Ci sono trasmissioni promozio-nali, alcune della durata di trenta minuti, che metto-no in scena diverse storie con Barbie protagonista epresentano gli innumerevoli costumi, oggetti e ani-mali del cuore che popolano il suo universo. Insie-me ai film, alle video cassette e ai compact disc,queste trasmissioni fanno di Barbie una celebrità ecreano una “cultura Barbie” che condiziona i giochidelle bambine.

NOTE AL TESTO:

30. “Newsweek”, 25 nov. 1963; in The Most Popular Doll in

Town, “Life”, 23 agosto 1963, la cifra riportata era di 500

lettere alla settimana.

31. Philippe Gavi et Isabelle Lefort, Barbie, guest star du

marketing, “Le Nouvel Obser vateur”, 19-25 gennaio 1989,

p. 59.

32. Per celebrare il trentesimo compleanno di Barbie, la

Mattel France ha messo in scena l’imitazione di una celebre

trasmissione televisiva, “Champs-Elysées”, con Léon Zitrone

come conduttore. Si mulacro nel simulacro... i giornalisti

hanno scritto: ”Barbie è una diva nata nel 1959 in un garage

di Hawthorne, California”, ibidem, p. 59.

Sugli effetti della pubblicità televisiva sul giocattolo si veda

Gilles Brougère, “Le jouet entre industrie et culture”,

in Le jouet, valeurs et paradoxes d’un petit objet secret,

cit., pp. 20-2.

Page 20: Doll News #55 - Marzo-Aprile 2010

Chan Park è un artista poliedrico dalle mille sfaccet-tature, la sua creatività indomabile si riversa in ogniaspetto: dalla modellazione 3D all'illustrazione, dal-la customizzazione di bambole alla scultura, pas-sando per il tatuaggio e la moda.Insomma Chan è un vulcano di idee.Di origini orientali, metà giapponesi e metà coreane,inizia la sua carriera come character designer per ivideogiochi, modellando e disegnando personaggiper Sony, poi scopre il mondo delle bambole e deigiocattoli d'epoca, e segue un corso di scultura perBJD. Le bambole lo affascinano per la forma, la sto-ria e i vestiti: tramite loro si avvicina al mondo del-la moda, così decide di trasferirsi in Italia per stu-diare fashion design a Firenze.Ora vive e lavora a Milano, e oltre a produrre qua-derni di tendenza e bellissimi abiti e accessori, si oc-

cupa anche di tatuaggi e illustrazione, senza mai di-menticarsi delle sue adorate bambole. Bambole ori-ginali, one of a kind, personalizzate nel look, e spes-so create da zero e modellate interamente a mano.Su richiesta restaura anche bambole e giocattoli d'e-poca. La sua manualità è pari al genio che lo con-traddistingue e la sua immaginazione non ha confi-ni. Nonostante non sia più vicino all'età dell'infanzia(se non ricordo male ha 35 o 36 anni) è una perso-na che guarda il mondo e ciò che lo circonda con gliocchi e la sensibilità di un bambino.Un vero talentocreativo, che spero possa essere scoperto o risco-perto da tanti!

Pamela De Lorenzi

NB: per chi non lo conoscesse,Chan è il premiato nella foto di Rimini a pag. 11

Chan Park:metà giapponese,

metà coreano,molto di tutto

20 DCCI NEWS 55

Page 21: Doll News #55 - Marzo-Aprile 2010

Pamela De Lorenziè anche l'autrice della fotodi copertina, bellissima.Le sue foto delle treSybarites che abbiamoavuto in regalo daSuperfrock per la nostrainiziativa con eBayhanno colpito nel segno!

Page 22: Doll News #55 - Marzo-Aprile 2010

22 DCCI NEWS 55

La tesi in IULML’anno scorso Valentina Lupi si è laureata

all’Università IULM di Milano con una tesisu Barbie e il collezionismo.Tanti di noi

le hanno dato una mano risponden-do ad un questionario e sono rima-

sti curiosi di saperne di più. Ora, a chivuole, posso spedire il file della tesi. Ma in-

tanto ecco un assaggio del capitolo che ci riguarda,dove si tirano le somme.La realtà è molto più ricca e varia, ma ecco il profi-lo del rispondente-tipo al questionario:

• Genere femminile (86%)• Età compresa tra i 33 e 37 anni (26%)• Non ha figli (72%)• Vive al nord (60%), nelle due grandi città italiane

di Milano e Roma• Livello di istruzione medio• Lavora nell’area dei servizi (37%)

Quante donne… Nonostante siano molti gli uominicollezionisti, dov’erano nascosti? Fatevi vedere, ragazzi. Il mondo delle bambole èanche vostro.

Lo studio in corso a Trieste È in corso uno studio scientifico su chi collezionaBarbie e bambole in genere.Ne sono curatori la nostra socia Noemi Israel diTrieste che lavora a fianco del Prof. Silvio Cusin, unautorevole maestro di molti psicologi… a sua voltacollezionista di marionette, pensate.Lo studio è destinato alla pubblicazione su riviste dipsicologia.

Chi studia,ci studia:

una tesidi laurea e

una ricercasu noi

collezionisti

Noi collezionisti siamo interessanti?Parrebbe di sì.

Page 23: Doll News #55 - Marzo-Aprile 2010

DCCI NEWS 55 23

Per partecipare, basta compilare brevemente un“autoritratto” anonimo, disponibile online sulla pa-gina DCCI di facebook. Si sottolinea che è davevroanonimo: nello studio non usciranno i nostri nomi,ma dati aggregati. Per esempio: “x% dei collezioni-sti che hanno risposto sono donne, y% uomini.”

Della prima ondata di autoritratti che hanno ricevuto,Noemi e il professore si sono detti entusiasti, perchésiamo molto generosi nel descriverci. Poi, chi vuole,potrà anche partecipare ad un test avanzato basatosulle figure di Rorschach (googlate, googlate!)

Segnalo che anche nel caso di questo studio sonoarrivate più risposte da collezioniste.Perché i ragazzi, almeno all’inizio, sono poco co-raggiosi?

Allora, mandiamo tanti altri autoritratti all’attenzionedi Noemi a questo indirizzo: [email protected] Ognuno mandi il suo. E diciamolo agli amici!Se davvero siamo così interessanti, dimostria-molo.

(DF)

Page 24: Doll News #55 - Marzo-Aprile 2010

24 DCCI NEWS 55

Altre bambolea Roma

Sono le bambole chenon sorridono. Sonoquelle che non imma-ginereste mai vestitedi rosa.

I loro occhi, quando ci sono, sem-brano osservare mondi o dimensioni che non

prevedono l’esistenza di passerelle d’alta moda, fa-tine o unicorni. Rappresentano il lato oscuro e in-quietante delle favole, sono a volte malinconiche, avolte autoironiche, sempre con una storia da raccon-tare, difficilmente banali.

Le altre bambole sono quelle diverse, per taglia,colore o materiale.

Come le Black Beauty di Antonio Russo, un’esposi-zione dedicata alle bambole di colore prodotte daMattel, vintage e collectibles, e le Hotdoll, sensua-li creature alte 16 pollici, la nuova affascinante di-mensione delle fashion dolls.Le troveremo domenica 11 aprile alla quinta edizio-ne di Bambole a Roma e insieme a loro ci sarannoamici vecchi e nuovi, espositori da tutta Europa, dol-lartist che si sfideranno nel contest The Others: thedark side of dolls, le foto che hanno partecipato alconcorso online Modella 2010, organizzato da Ro-berta Ceccarelli. E poi bambole, bambole e ancoraaltre bambole.

Cinzia+Cristina+Daniela+Emma+Michela www. bambolearoma.it

Page 25: Doll News #55 - Marzo-Aprile 2010

DCCI NEWS 55 25

Abbiamo mai parlato tecnicamente di contest crea-tivi? Facciamolo adesso! È interessante e riguarda mol-ti di noi: ho calcolato che un qualsiasi doll collector inItalia ogni anno incrocia 3 o 4 contest - in italiano con-corsi. Chiamateli come volete, ma ci sono contest di suc-cesso, altri sfigati; ci sono mille combinazioni di belle obrutte idee, con stupenda o insulsa esecuzione, e buonao cattiva comunicazione. In questi anni abbiamo visto ditutto, e possiamo perciò parlare di successi e di erro-ri. Prendendo il nostro passato ad esempio, commenteròi principali ingredienti di un contest. Senza pretesa diesaurire il tema.

Nome > È il “biglietto da visita”del contest. Se è un bel nome,aiuta. Aiuta ad immaginare, acomunicare, ad organizzare l’e-vento. Meglio trovare un nomebreve che suoni bene e va da séche un nome inglese può averepiù eco. Il DCCI ha avuto conte-

st dai nomi più o meno belli. Dovrei stare zitta perché disolito li inventavo io, ma ricordo I-dolls, Twiggymania,

B the #1… e poi ricordo anco-ra, non miei, Home sweet ho-me, Men at work mentre altri liho dimenticati.

Concetto > Cioè, l’idea portan-te, l’ispirazione. Nel 2009 il con-cetto era la celebrazione dellaBarbie #1; quando abbiamo fat-

to Bambole e Favole era il mondo delle favole, l’idea diout of the frame era la storia dell’arte. Funziona bene unconcetto ampio ma non sconfinato.

Sfida > Cioè cosa esattamente si chiede di creare. Le ri-chieste che funzionano non sono “crea una bambola stu-penda”. Le richieste che funzionano hanno semprequalche vincolo preciso, ad esempio “crea la tua po-pstar preferita” oppure “crea una bambola blu”. Contra-riamente alle apparenze, ci si sforza di più quando si sa

che bisogna creare entro certilimiti obbligati. Le righe bian-che e nere dell’ultimo contesterano una sfida e un vincolo, mavederle tutte insieme e tutte di-verse ha prodotto un effetto ot-tico bellissimo.

Regole > Cioè come va interpretata la sfida. Abbiamoimparato che è meglio dare poche regole, ma chiare. Esdiorama sì/no; repainting sì/no; tipo di bambola ammes-so… In questo modo, tutto ciò che non è vietato è per-messo. Una regola importante riguarda la proprietà del-la bambola: bisogna sempre dire se la bambola è di chila crea o diventa proprietà di chi organizza il contest.

Scadenza > È una delle regole più serie e va rispettatada parte di tutti gli artisti. Non si dovrebbero fare ecce-zioni per evitare polemiche. Anche se poi ha la meglio ilcuor d’oro e viene ammesso ugualmente il ritardatario…

Valutazione > Dev’essere spiegata in anticipo edespressa con equità, che si tratti di voto online, schedascritta a mano, responso di una giuria. Nella nostra espe-rienza, la formula voto cartaceo del pubblico + giuriadi esperti ha dato risultati interessanti. Il pubblico ha gu-sti divergenti dalla giuria, di solito: questo è un contrastoaffascinante, che rispecchia la realtà. Consente di darepeso e gratificazione a più lavori diversi.

Premio > Ai nostri contest difficilmente si partecipa peril valore materiale del premio. È più una questione diprestigio: è bello avere conquistato le preferenze delpubblico o della giuria, non tanto l’oggetto in palio. Nellacommunity dei collezionisti e dei customizzatori, un pre-mio vinto si mette in curriculum!

Comunicazione > È necessaria per farsi vedere e sen-tire, per emergere dal rumore di fondo. Iniziare per tem-po, fare promemoria, comunicare post-evento è il mini-mo che si possa fare. Ed è sempre un’improba fati-caccia. Buon lavoro!

Barbie Link Daniela Ferrando

http://dollculture.blogspot.com/

Liberi collegamenti dollculturali

Page 26: Doll News #55 - Marzo-Aprile 2010

“Sapevo che se non fossi mai andataa Forks non mi sarei mai trovatadi fronte alla morte.Per quanto terrorizzata, però,non riuscivo a pentirmi di quella scelta.Se la vita ti offre un sogno che superaqualsiasi tua aspettativa, non è giustolamentarsi perché alla fine si conclude.”*

Elisabetta, Lorena, Serendipity, Dawn, Jason, Noel,Dame, Rebecca, Fairies, IsaBelle, Just Creations,Ramsammy, Sashableu, Bordello Dolls, Caren, Fran-ce Briere, Laurie Leigh, Kristen, LisaGates, Fantasydolls e la sottoscritta,cosa hanno in comune? Ok, è sempli-ce… la passione per la famiglia Cullene la saga vampiresca più famosa delmondo. Come non trattare questo ar-gomento nella Walk of Fame? La ri-chiesta di Daniela è stata manna perme! Ho letto due volte la saga comple-ta e ho visto il film fino a che non l’hopraticamente imparato a memoria…direi che sull’argomento sono abba-stanza ferrata… eppure… eppurescrivere questo articolo è più compli-cato del previsto.Digitate Twilight OOAK o Twilight dollso Edward OOAK su Google e vi siaprirà un mondo ricco di creazioni ar-tistiche, pieno di bambole più o menouniche, di action figures, statuine e chipiù ne ha più ne metta!C’è chi ha dato vita a tutti i personag-gi della saga, come Elisabetta e Se-

rendipity, chi si è specializzato inEdward, chi, volendosi sentire li-bero dagli occhi ambrati, cercadi riprodurre Robert Pattinsone chi scomoda addirittura le Bratz incerca di originalità estrema.C’è addirittura chi si è creato unEdward in fimo e chi ne ha fattouno, graziosissimo, in pezza!Allora cosa c’è che non va? C’è chec’è troppa roba, tutta troppo simile e poca che ren-da davvero l’idea di questi personaggi unici e affa-

scinanti che hanno conquistato milionidi fans in tutto il mondo.Certo, le difficoltà ci sono e sono parec-chie. Prima fra tutte decidere se atte-nersi, nella creazione, ai personaggi delfilm o basarsi solo e unicamente sul li-bro. La seconda ipotesi è resa ancorapiù impraticabile dalle bambole Tonnerimmesse da poco in commercio. En-trambe riproducono Edward e Bella conle sembianze dei due attori che li inter-pretano e poiché gran parte degli artistiparte proprio da queste dolls… è inevi-tabile creare tanti Edward-Robert e Bel-la-Kristen tra loro molto simili. Certo iltocco di esperti ooakers, come NoelCruz, rende meglio di altri, ma alla finesembra di guardare più o meno semprela stessa coppia…Chi invece si è avventurato nell’arduasfida di creare i personaggi partendo dabambole Mattel, sembra essersi, perlo-più, dimenticato che i capelli di Edward

Walk of Fame… girovagando nel mondo delle ooaks secondo il gusto e il parere personale di Sonya

Twilight addicted…

Page 27: Doll News #55 - Marzo-Aprile 2010

sono “rossicci e spetti-nati”* e non solo spet-tinati, sembra essersidimenticato che

“ognuno era pallido come il gesso. Tutti avevano oc-chi molto scuri, a dispetto del diverso colore di ca-pelli, e cerchiati da ombre pesanti, violacee, simili alividi”* e sembra essersi dimenticato che Rosalie è“statuaria. Il genere di bellezza che si vede nei cata-loghi di costumi da bagno, di quelli che infliggonoduri colpi all’autostima delle altre donne.”*

Nel turbinio di OOAKs, dicerto i personaggi in cuigli artisti hanno incon-trato meno difficoltà oche, comunque, hannodato migliori risultati so-no la piccola Alice e lacattiva Victoria.Per quel che mi riguar-da le Alice di Elisabetta,Bordello Dolls e Seren-dipity sono tutte moltoben riuscite e mi piace ilfatto che ognuna di loroha utilizzato una bam-bola di partenza diver-sa!I miei Edward preferitisono quelli di Just Crea-tions e IsaBelle che par-tono da un Tonner equello di Elisabetta, che,

immagino con fatica, è riuscita a trasformare Ken(Ken… ma ve lo immaginate???) in un vampiro af-fascinante!Per quanto riguarda Bella, trovo che i repaint da Bar-bie siano in generale non perfettamente riusciti,mentre quelli che partono dalla bambola Tonner non

riescano a “colpire”, ma forse perché la bambola dipartenza è già di per sé poco espressiva, poco “bel-la”, con il mento e l’ovale del viso così pronunciati.Di certo il miglior lavoro è quello di Noel Cruz, segui-to da quello di Kristen.Alcuni artisti si sono poi sbizzarriti a creare anche glialtri personaggi (addirittura Elisabetta ha dato vitaplasticosa alla scrittrice!): sicuramente degne di no-ta sono le Victoria, la vampira cattiva, di Serendipitye (sempre lei!) di Elisabetta.Come potete capire le creazioni legate alla saga so-no tante, troppe da analizzare in un solo articolo. Perquesto, temo-spero che non sia finita qui, anche inforza della prossima uscita di Eclipse…Se posso dare un consiglio, lasciate perdere la cu-stomizzazione delle bambole Tonner e concentrate-vi sul dialogo di Edward e Bella nella foresta...

“Quanti anni hai?”“Diciassette.”“E da quanto tempo hai diciassette anni?”“Da un po’”*…ehm… vi ricorda qualcuno???

*Twilight, Stephanie Meyer.

Page 28: Doll News #55 - Marzo-Aprile 2010

I mille modi delle bambole nell'arte e non solo.ARTtenzione

She kissed a girl, e con ciò Katy Perry ha avuto fortuna.

Ma l’ispirazione ha baciato Topocri,che le ha rifatto il verso con una doll* adeguata!

* Amelie Debutdella Fashion Royalty Nippon,

anno 2009