Voci di Cortina - Novembre 2004

16
Direttore Responsabile: Gianni Milani Proprietà: Associazione Comitato Civico Cortina Autorizzazione Tribunale di Belluno nr. 3/2004 Stampa: Tipografia Printhouse snc Euro 1,00 4 4 6 L’illuminazione del Centro Golf: la parte del Comune L’ALTERNATIVA AL TUNNEL ESISTE: LA FERROVIA Il tunnel che attraversa Cortina costa 300 milioni di euro, la ferrovia da Calalzo a Dobbiaco 400 milioni. Ecco i vantaggi della ferrovia, anche se non è più di moda. di Dino Fava Periodico di vita cittadina, cultura e attualità Anno I numero 6 novembre 2004 Rifiuti: raccolta differenziata La Filodrammatica all’Eden I pascoli ampezzani sviluppo o abbandono IL GIORNALE, UN CONTRATTO CON IL MONDO Inchiostro spiritoso ueste note hanno lo scopo di fare un po’ di luce sulla ferrovia Calalzo- Cortina. Evaldo Gaspari, memoria storica del trenino delle Dolomiti ed esperto di ferrovie, indica – in questo stesso numero – i punti cri- tici di una nuova linea. Essi possono essere riassun- ti così: un treno che non ha viaggiatori, almeno oltre Ci- mabanche verso/dalla Pu- steria e che non ha merci di lunga distanza da caricare non sta in piedi, prima di tutto economicamente. La sua perplessità è evidente. Ma lo scetticismo, molto dif- fuso sia in Ampezzo che in Val Boite ed anche in tutto il Bellunese, è fondato? Una breve storia: dopo 5 anni dal pronunciamento del 26 gennaio 1996 sulle prospettive del sistema fer- roviario bellunese ed un suo eventuale prolungamento verso nord da parte dei Con- sigli Provinciale e di quello dei Comuni Bellunesi, la Re- gione Veneto presentò il suo piano di fattibilità per la Ca- lalzo-Cortina-Dobbiaco co- stato 600 milioni di lire. Era il gennaio 2001; poi solo qualche annuncio. Invece esso meriterebbe un appro- fondimento almeno pari a quello che, per quanto ri- guarda Cortina, si è fatto per il S.I.M. dell’Assessore Franceschi. La linea ferroviaria in que- stione viene definita adatta a diverse esigenze di colle- gamento tra i Comuni in- teressati e anche come par- te del sistema ferroviario europeo. La nuova ferrovia dovrebbe avere una velocità commer- ciale tra un minimo di 50 e un massimo di 100 km al- l’ora. La frequenza dei treni CONTINUA A PAG. 2 V oci di Cortina: e se fos- sero però anche voci “da” Cortina? Un pic- colo gioco grammaticale ed ecco subito aprirsi spazi nuo- vi di riflessione, il mondo di fuori che ascolta parole im- provvisamente vicine, pensieri che scorrono sui temi della vita che si vive ovunque. Un giornale è sempre, in un certo senso, tautologico, ovvero cro- naca che riproduce se stessa: e tuttavia esso è contempora- neamente un mediatore di ve- rità, un interprete del reale - che lo sappia o no -, e in que- sta sua interferenza con le cose si raccolgono le misure etiche e professionali di un mestiere comunque difficile, spesso vituperato, sempre af- fascinante. Dunque, Cortina che osserva se stessa, alla ri- cerca delle sue piccole e gran- di evenienze, ma anche Cor- tina che entra con la forza delle idee nella trama della storia e in ciò che di essa oggi si dibatte. Ma attenzione: le fi- losofie “deboli” del nostro tempo ci avvertono che la ve- rità è solo un giudizio, e dun- que esclusivamente pertinen- te alla sfera del soggetto e del- le sue perimetrazioni morali, psicologiche, culturali. Ne con- segue che l’obiettività può es- sere soltanto un proposito, l’onesto programma dei galan- tuomini dell’informazione, e CONTINUA A PAG. 11 di Ennio Rossignoli 10 15 Q

description

Anno I numero 6 novembre 2004

Transcript of Voci di Cortina - Novembre 2004

Page 1: Voci di Cortina - Novembre 2004

Direttore Responsabile: Gianni MilaniProprietà: Associazione Comitato Civico Cortina

Autorizzazione Tribunale di Belluno nr. 3/2004Stampa: Tipografia Printhouse snc

Euro 1,00

4 4 6

L’illuminazionedel Centro

Golf:la parte del Comune

L’ALTERNATIVA AL TUNNEL ESISTE: LA FERROVIAIl tunnel che attraversa Cortina costa 300 milioni di euro,la ferrovia da Calalzo a Dobbiaco 400 milioni.Ecco i vantaggi della ferrovia, anche se non è più di moda. di Dino Fava

Periodico di vita cittadina, cultura e attualità Anno I numero 6 novembre 2004

Rifiuti:raccolta differenziata

La Filodrammaticaall’Eden

I pascoli ampezzanisviluppo o abbandono

IL GIORNALE, UN CONTRATTO CON IL MONDO

In

chio

stro

spi

ritos

o

ueste note hanno loscopo di fare unpo’ di luce sullaferrovia Calalzo-

Cortina. Evaldo Gaspari,memoria storica del treninodelle Dolomiti ed esperto diferrovie, indica – in questostesso numero – i punti cri-tici di una nuova linea.Essi possono essere riassun-ti così: un treno che non haviaggiatori, almeno oltre Ci-mabanche verso/dalla Pu-steria e che non ha merci dilunga distanza da caricarenon sta in piedi, prima ditutto economicamente.La sua perplessità è evidente.Ma lo scetticismo, molto dif-fuso sia in Ampezzo che inVal Boite ed anche in tuttoil Bellunese, è fondato?Una breve storia: dopo 5anni dal pronunciamento

del 26 gennaio 1996 sulleprospettive del sistema fer-roviario bellunese ed un suoeventuale prolungamentoverso nord da parte dei Con-sigli Provinciale e di quellodei Comuni Bellunesi, la Re-gione Veneto presentò il suopiano di fattibilità per la Ca-lalzo-Cortina-Dobbiaco co-stato 600 milioni di lire. Erail gennaio 2001; poi soloqualche annuncio. Inveceesso meriterebbe un appro-fondimento almeno pari aquello che, per quanto ri-guarda Cortina, si è fattoper il S.I.M. dell’AssessoreFranceschi.La linea ferroviaria in que-stione viene definita adattaa diverse esigenze di colle-gamento tra i Comuni in-teressati e anche come par-

te del sistema ferroviarioeuropeo.La nuova ferrovia dovrebbeavere una velocità commer-

ciale tra un minimo di 50 eun massimo di 100 km al-l’ora. La frequenza dei treni

CONTINUA A PAG. 2

Voci di Cortina: e se fos-sero però anche voci“da” Cortina? Un pic-

colo gioco grammaticale edecco subito aprirsi spazi nuo-vi di riflessione, il mondo difuori che ascolta parole im-provvisamente vicine, pensieriche scorrono sui temi della

vita che si vive ovunque. Ungiornale è sempre, in un certosenso, tautologico, ovvero cro-naca che riproduce se stessa:e tuttavia esso è contempora-neamente un mediatore di ve-rità, un interprete del reale -che lo sappia o no -, e in que-sta sua interferenza con lecose si raccolgono le misureetiche e professionali di un

mestiere comunque difficile,spesso vituperato, sempre af-fascinante. Dunque, Cortinache osserva se stessa, alla ri-cerca delle sue piccole e gran-di evenienze, ma anche Cor-tina che entra con la forzadelle idee nella trama dellastoria e in ciò che di essa oggisi dibatte. Ma attenzione: le fi-losofie “deboli” del nostro

tempo ci avvertono che la ve-rità è solo un giudizio, e dun-que esclusivamente pertinen-te alla sfera del soggetto e del-le sue perimetrazioni morali,psicologiche, culturali. Ne con-segue che l’obiettività può es-sere soltanto un proposito,l’onesto programma dei galan-tuomini dell’informazione, e

CONTINUA A PAG. 11

di Ennio Rossignoli

10 15

Q

Page 2: Voci di Cortina - Novembre 2004

2 Voci di Cortina Numero 6 novembre 2004

L’ALTERNATIVA AL TUNNEL ESISTE: LA FERROVIACONTINUA DA PAG. 1potrebbe essere di tre all’o-ra. La parte che interessaCortina si dovrebbe svilup-pare in galleria da dopo SanVito fino a prima della zonaartigianale; lì una zona discambio per poi proseguireverso il Centro con una fer-mata adatta a collegarsi congli impianti della Tofana. In-fine sempre in galleria finoa Fiames, con in zona la sta-zione Nord (vedi disegno).

LO SCENARIODI PROSPETTIVA

Nel 2015 è prevista l’apertu-ra del tunnel di base delBrennero e il quadruplica-mento del binario da Fortez-za a Verona. La Cala lzo-Dobbiaco può quindi assu-mere il ruolo di collegamen-to con il Corridoio n. 1 daBerlino-Monaco-Verona eda seguire fino a Messina. E’l’ipotenusa di quel triango-lo che abbiamo delineato loscorso numero di Voci; manon su strada, su rotaia. Nel1993 sono transitate sui 5valichi alpini 104 milioni ditonnellate di merci. Al Bren-nero solo 5 milioni su bina-rio. Con le nuove strutturel’attuale potenziale di circa20 milioni/anno si raddop-pierà.Un secondo aspetto non vadimenticato. Le previsionisul prezzo del petrolio neiprossimi due decenni lo in-dicano tra 40 e 60 dollari albarile. Questi due fattori – lamodernizzazione delle fer-rovie e l’alto costo dei car-

burant i – favor iranno lacompetitività del trasportosu ferro con massicci sposta-menti dalla strada.Nelle condizioni descritte ilcontributo della nuova lineaall ’ intermodalità sarà im-

portante, come per il neces-sario decongestionamentodel traffico in Ampezzo pri-ma e dopo.

IL CONFRONTO TRASTRADA E ROTAIA

E’ necessario precisare chesia le strade dell’ANAS che

i binari delle Ferroviesono TOTALMENTE acarico dello Stato. Conun vantaggio per i se-condi che possono con-tare su r icavi da b i -glietti passeggeri e traf-f ico merci . Le stradestatali non hanno rica-vi. Lo stesso progetto difinanza di cui si parlaprevede la copertura dipossibili deficit da par-te dello Stato sia in in-vestimenti che per co-

sti di gestione.I costi d’investimento per ilprogetto del tunnel di Cor-tina sono di 330 milioni dieuro (km. 4,9).La Calalzo-Cortina-Dobbia-co è lunga circa 60 chilome-

tri ed è realizzata per metàin galleria, ci sono 10 stazio-ni e il costo è di circa 400 mi-lioni di euro.I costi di esercizio delle due so-luzioni non sono disponibili.Il costo d’uso per l’utentepuò essere così stimato:

A) Cortina-Mestre: 152 kmcon una utilita-ria a gasolio co-stano in tutto cir-ca 52 euro (costoAci+ pedaggi);

B) Cortina –Me-stre: 152 km inbus + vagonecon biglietto di1° classe costanoin tut to 12 ,40euro.

Si può constatare

con chiarezza che un viaggioin auto è molto più costoso diun viaggio in treno. Anche se,per il momento, più scomodo.

CONCLUSIONI

L’ipotesi Calalzo-Cortina-Dobbiacoè un soluzione ra-zionale anche peraffrontare il pro-blema dell’eccessodi traffico su autoche affligge la val-le d’Ampezzo equella del Boite.Va nella direzionedi distribuire i varitipi di mobilità perregolare il traffico,invece di limitarsiad inseguirne l’au-mento.I treni diventeran-no sempre più at-traenti col nuovomater ia le comel’elegante e con-fortevole Duettodello stilista Giu-giaro in dotazionealla metropolitanadi superficie delVeneto.Molto meno rumo-rosi (-25 decibels

di rumore) coi nuovi carrimerce.

Non viaggeranno vuot i ,come teme l’amico Evaldo.

Dino FavaCipra Italia

Page 3: Voci di Cortina - Novembre 2004

3Voci di CortinaNumero 6 novembre 2004

40 ANNI DA UNA SOPPRESSIONEC’è un futuro per il trenino delle Dolomiti?Due tratte, due ipotesi. di Evaldo Gaspari

Era il 17 maggio 1964,ultimo giorno di servi-zio del trenino delle

Dolomiti sulla tratta Cortina-Calalzo.Due anni prima, il 13 marzo1962, era stata chiusa all’eser-cizio la Cortina-Dobbiaco.Sulle cause della soppressio-ne della Ferroviadelle Dolomiti siè detto e scrittoi n n u m e r e v o l ivolte; mi limiteròsolo a elencarlesenza nuova-mente entrarenei particolari:

1) notevole diminuzione deltraffico passeggeri causa il di-lagare della motorizzazioneprivata; il trasporto merci erapraticamente cessato già daqualche anno, con conseguen-te forte calo degli introiti;

2) decisa volontà della conso-ciata Società Veneta Ferrovie dichiudere una linea in conside-razione della elevata passivitàe attivazione di una politica diconsistente limitazione dellespese di manutenzione;

3) assurda presa di posizionedelle amministrazioni comu-nali di Cortina e San Vitocontro il proseguimento del-l’esercizio ferroviario.

A quarant’anni di distanzada quegli avvenimenti, unaconsiderazione sorge sponta-nea: quale potrebbe essereoggi la funzione della ferro-via Calalzo-Dobbiaco se fos-se ancora in esercizio?L’analisi richiede di dividerela linea nelle sue due tratte;iniziamo a valutare la lineanord con la fondata convin-zione che economicamentenon potrebbe regger a menodi speciali sovvenzioni.

Si potrebbero attivare corseturistiche, gite in treno da Cor-tina a Dobbiaco e ritorno, masolo nel mese di agosto, con inpiù lo scarso apporto di viag-giatori, oggi espletato dallecorriere della S.A.D.Per il resto dell’anno sarebbeforse più conveniente servirsi

dei pull-man, ec-cetto i pe-riodi in-vernali dialta sta-gione.Una trattaquindi adu t i l i z z a -

zione parziale con alte spesedi manutenzione - cambiotraversine, verniciatura tra-licci della linea aerea, verifi-che e controlli programmati.Verrebbe a ripetersi la situa-zione di scarso traffico pro-pria degli ultimi anni di ser-vizio, quando vedevo partiree arrivare treni da Dobbiacoqualche voltacon un solopasseggero.Diversa inve-ce potrebbeessere la va-lutazione dafare sulla Cor-tina-Calalzo,dove pendo-lari e studen-ti potrebbero ancora servirsidel treno durante tutto l’an-no, oltre ai tanti turisti estivie invernali.In particolare la clientela sta-gionale di San Vito e Borca,invece che servirsi dell’autoper le quotidiane puntate aCortina in fila dichilometriche code,e ritornare contempi di percorren-za tali da fare per-dere le staffe ancheal santo più pa-

ziente, potrebbe con il trenoeffettuare il percorso in ventiminuti senza mettere a repen-taglio il sistema nervoso e bru-ciare tanta dannosa benzina.Certamente la tratta avrebbenecessità di essere ammoderna-ta, con l’eliminazione dei settepassaggi a livello della 51 diAlemagna, l’allargamento del-le curve più strette e il rinnovodel materiale rotabile.La Cortina-Calalzo, oltre aiservizi testé descritti, costitui-rebbe pure una indubbia at-trazione turistica; come pertante ferroviesvizzere e au-striache ascartamentoridotto nonstupidamentesmantellate come da noi.Sono anni che si discute delcollegamento a scartamentonormale Calalzo-Dobbiaco; ilprogetto è visto sotto il dupli-ce aspetto di terza via ferro-viaria nord-sud, collocata fra

la linea delBrennero aoccidente equella diTarvisio aoriente, oltrea importantec o m u n i c a -zione turisti-ca per i cen-tri della Val-

le del Boite e Dobbiaco.Se questa seconda prospetti-va potrebbe avere una validi-tà locale, è altrettanto giustorimarcare che non la si puòclassificare come terza via acarattere internazionale.A Dobbiaco, questa nuova fer-

rovia non può proseguire ver-so nord, direttamente versoAustria e Germania, ma deveinvece attestarsi alla trasver-sale linea est-ovest della Pu-steria.Quest’ultima, ammodernataed elettrificata nel 1989 persopportare l’intenso trafficomerci di auto dalla Polonia edi legname dall’Austria, ogginon è più utilizzata per tale

servizio, per-ché, a seguitodel rifacimen-to totale e adoppio bina-rio della Pon-

tebbana, i treni merci che untempo da Villach erano direttia Fortezza, ora vanno diret-tamente a Udine.Anche questo declassamentodella linea pusterese contri-buirà alla non realizzazionedella Calalzo-Dobbiaco; ora,poi, che le ferrovie bellunesisono messe all’asta e quindiandranno in gestione a socie-tà private, c’è il rischio che senon saranno remunerativeverranno chiuse.Naturalmente quella più vul-nerabile sarà la Ponte nelleAlpi-Calalzo, e pensare ai tan-ti miliardi spesi per la nuovagalleria di Monte Zuco.

Concludo questo capitolo con-sigliando a tutti coloro cheauspicano la realizzazionedella Calalzo-Dobbiaco, dibeatamente sognarsela, mecompreso.

Cortina-Dobbiacotratta

ad utilizzazioneparziale ed alti costi

di manutenzione

Cortina-Calalzopendolari e studenti

potrebberoancora servirsi del treno

durante tutto l’anno

Il trenopuò diventare

un’attrazione turistica?

LOC. PIAN DA LAGO 46/D - CORTINA D’AMPEZZO (BL) TEL. 0436 868176 – FAX 0436 868526�IMPIANTI ELETTRICI CIVILI E INDUSTRIALI�SICUREZZA: ANTINTRUSIONE, ANTINCENDIO, ANTIFURTO�IMPIANTI TV E SATELLITARI; TV CIRCUITO CHIUSO�IMPIANTI DI DOMOTICA

13 marzo 1962chiude all’esercizio

la trattaCortina-Dobbiaco

17 maggio 1964ultimo giorno di

servizioper la tratta

Cortina-Calalzo

Page 4: Voci di Cortina - Novembre 2004

4 Voci di Cortina Numero 6 novembre 2004

Illuminazione pubblica parte II

IL METANO CI DÀ UNA MANO!!di Michele Dimai

Il metano ci dà una mano!!Parrebbe lo slogan di unacampagna pubblicitaria, mapurtroppo è la battuta checircola a Cortina.Sembra che solamente grazieai lavori di scavo per portareil metano in località Chiave,si vedono riprendere i lavoridi rifacimento dell’illumina-zione pubblica.

Nello scorso numero abbiamotrattato l’illuminazione dellapasseggiata. Questa volta, co-me promesso, analizziamocome stanno procedendo i la-vori di rinnovamento dell’illu-minazione pubblica sia del cen-tro sia delle strade.

Illuminazione del centro – edi-fici storici:da anni l’Amministrazione èimpegnata nel rimodernare ilcorso principale del paese. Inalcune direzioni si sono visti deirisultati (vedi pavimentazione epiazza Venezia), in altre tuttopare essere immobile (vedi illu-minazione). Le intenzioni di-chiarate ormai da anni dal Co-mune sono di migliorare il pre-stigioso Corso Italia con un tipodi illuminazione degno dellaRegina delle Dolomiti, e perquesto motivo si è appoggiatoad un affermato studio friula-no e ad una nota “light-design”milanese. I tecnici hanno pen-sato di suddividere il lavoro in

due direzioni ben precise:primo: valorizzare gli edifici sto-rici del centro con un’illumina-zione particolare. Gli edifici pre-si in considerazione sono il Co-mune Vecchio, la “Ciasa de raRegoles” e la Chiesa Parrocchia-le con il suo famoso campanile;secondo: rifare ex-novo l’illumi-nazione vera e propria del cor-so.Stando alle affermazioni di Gia-cobbi, nel giugno 2002, i lavorisembravano imminenti, ancheperché i primi progetti prelimi-nari erano già stati consegnati.“Sono in pieno accordo con lei sul-la linea che deve essere seguita”risponde alla Direttrice di Cor-tina Oggi alla sua prima inter-vista da Sindaco neo-eletto “Ilcentro storico dovrà diventare unvero e proprio salotto, con unavasta zona pedonale, un arredoconfacente anche in termini di fio-ri e aiuole: non soloma il tutto dovrà es-sere predisposto il pri-ma possibile. Comepuò vedere, dopo de-cenni di parole rappre-senta un fatto il primostralcio della pavi-mentazione. Questo,come si è visto, i citta-dini lo hanno ricono-sciuto con il voto del26 e 27 maggio. Adesso seguiranno gli al-tri stralci nei prossimianni. Non solo ma siinterverrà sull’illu-minazione, sui parcheggi e comedetto, sull’arredo” (dall’intervi-sta al Sindaco Giacobbi su Cor-tina Oggi anno XXVII n°6).Situazione odierna?Tutto è insabbiato da molto

tempo tra commissione edilizia,sovrintendenza dei beni am-bientali e giunta. Pare che nel-l’ultimo anno non ci sia statonessun passo in avanti per lascelta da prendere. Risultaticoncreti? Da come si può leg-gere chiaramente sui bilanci laspesa per l’illuminazione pub-blica di Corso Italia è passatadai 300 mila euro del 2003 ai500 mila del 2004, più altri 310mila per l’illuminazione degliedifici storici.Prospettive future?Se non si riuscirà a prendere ladecisione finale, ognuno per lasua parte, ed iniziare i lavori alpiù presto, i soldi stanziati a bi-lancio saranno insufficienti.

Illuminazione delle strade:qui la situazione sarebbe moltomeno complicata se solo ci fos-se la volontà di fare. Infatti, colprogetto esecutivo fatto a suo

tempo perla realiz-z a z i o n edel primostralcio deil a v o r i(zona Cri-gnes, Mor-tisa, Col,Meleres),era statoanche pre-d i s p o s t oun proget-to prelimi-nare gene-

rale per tutto il paese. Dove lanuova illuminazione c’è già daanni, oltre finalmente a veder-ci qualcosa si è ottenuto ancheun non trascurabile risparmioenergetico e di conseguenzaeconomico (nel programmatriennale dei lavori 2003/2005si leggeva “Le finalità da rag-giungere con le spese di investi-mento sono quelle di fornire un ser-vizio adeguato e costante garan-tendo l’illuminazione sia nel cen-tro che nelle frazioni ed inoltre conl’ampliamento degli impianti dare

garanzia e sicurezza nelle zone nonancora servite o servite in modoinadeguato. Attraverso l’uso dinuove tecnologie è prevista ancheuna riduzione dell’inquinamentoluminoso e una riduzione dei con-sumi energetici”. Per dubbi sucosa tutto ciò voglia dire chie-detelo agli abitanti di Ronco,solo per fare un esempio). Daallora, ci dispiace dirlo, nienteè stato fatto, scritto o perlome-no promesso. Niente fino all’ul-timo consiglio comunale, doveimprovvisamente sono state“trovate” le risorse per unostralcio d’illuminazione da re-alizzarsi a Chiave. La motiva-zione tecnica di approfittare de-gli scavi del BIM metano è vali-da e condivisibile. Se non altro,perché per la prima volta si cer-ca di accorpare dei lavori pernon scavare due o più volte lastessa strada in poco tempo,come in passato è già successo.Ma, ci chiediamo, perché nonsi è avuta questa brillante ideaanche lo scorso anno a Ciande-ries-Grava quando anche lìsono passati quelli del metano?Non ci sembra che ci fossero deiproblemi di soldi visto il disa-vanzo di bilancio del 2003.Allora perché due pesi e duemisure?Perché non anticipare altri la-vori forse più urgenti dove cisono tratti di rete (leggi Alve-rà), con cavi completamentemarci?Perché non si programmano se-riamente tutti i futuri stralcicome promesso nel programma

LAMPIONE VECCHIA ILLUMINAZIONE

ILLUMINAZIONE IN VIA MARCONI

LAMPIONE NUOVA ILLUMINAZIONE

Page 5: Voci di Cortina - Novembre 2004

5Voci di CortinaNumero 6 novembre 2004

PROGETTO GOLF IN PARTENZAUn’iniziativa privata orientatada un interesse pubblico.Quale ruolo all’Amministrazione Comunale?di Edoardo Pompanin

Il valore di un campo da golfper lo sport estivo è assimilabile a quello delle piste da

sci per lo sport invernale. So-prattutto secondo i recenti stan-dard turistici.Per questa ragione, parlando diun “progetto golf” a Cortina,viene usato come argomento afavore il principio della pubbli-ca utilità o – detto meglio – del-l’«interesse pubblico prevalen-te».

L’impatto ambientale per la rea-lizzazione di un impianto da golfè senza dubbio notevole e richie-de un’attenta valutazione delleconseguenze di lungo periodo.Alla passione vanno abbinati sen-so di responsabilità e lungimiran-za. Gli interventi toccano il pae-saggio, che è il nostro bene piùdelicato e prezioso, soggetto atutela assoluta.

Riprendendo il paragone con lepiste da sci, consideriamo che losviluppo complessivo delle pisteè cinque volte quello del percor-so da 18 buche in progetto. Lepiste impegnano circa 1.500.000di mq. e il golf 266.000 mq.; lapista Stratofana è lunga 3.363metri e le 18 buche sommano5.000 metri.Tuttavia lo sviluppo dei tracciatisciistici non ha mai destato graviproblemi ambientali. Sono nati dauna scelta politica “forte” (la vo-lontà di ospitare le Olimpiadi del1956) e da tanti piccoli e prudentipassi successivi.L’impianto golfistico, per suanatura, parte anch’esso con unintervento iniziale “pesante”, siain termini economici, che di co-municazione, che di cautela nel-le scelte tecniche e ambientali.L’Amministrazione Comunaleha già preso posizione sul golfdisegnandolo nel Piano Regola-tore. Dopo questa scelta, è in-dispensabile che il Comune par-tecipi alla progettazione del-

l’impianto come parte attiva,coerente rispetto all’impegno“pesante” assunto con il Prg.Ciò significa essere parte attivanella Società che promuovel’iniziativa (a patto di condivi-derne i presupposti) oppured’impostare un’alternativa chefinalizzi comunque il famoso“interesse pubblico”.Non è plausibile un “appoggioesterno”; occorre essere presen-ti nei Consigli di amministrazio-ne, contare e fare pesare il ruo-lo pubblico nella stipula deicontratti e nelle relazioni con lecontroparti istituzionali. Inoltre– cosa più importante - farsigarante pubblico (!) del rispet-to e della tutela dell’interesselocale (ambientale e non). In unprogetto così complesso e tec-nico, il cittadino deve confida-re nel “guardiano pubblico”,non avendo le possibilità e lacompetenza di agire in primapersona.

E’ molto opinabile quanto de-scritto e prospettato.

E’ facile affermare che l’iniziati-va privata deve essere lasciatalibera di svilupparsi senza met-tere in ballo risorse pubbliche.Anzi, con le ristrettezze dei bi-lanci comunali, per il Comune èmeglio incoraggiare il privato,senza intervenire direttamente.Il discorso però fila se dalle at-tività c’è un’aspettativa di utile(o almeno di pareggiare i costi).E a lungo termine, un impiantogolfistico a Cortina si sostieneda solo?

Esclusi gli impianti di risalita,tutti gli impianti sportivi di Cor-tina sono in deficit e le perditesono a carico del Comune.Gli impianti golfistici italianicoprono i costi con le quote e letessere annuali (27% dei ricavi),gli ingressi giornalieri (24%), ilnolo degli impianti (13%) e al-

tre attività di minimo impatto(ad esempio sponsorizzazioneper il 3%). Ogni progetto di per-corso da golf è quasi sempre ac-compagnato dalla realizzazio-ne di residence e villini con lamotivazione di garantire un ri-torno economico dei notevoliinvestimenti necessari alla rea-lizzazione della struttura.Negli Stati Uniti il 40% dei cir-coli sono passati dalla gestioneprivata a quella pubblica perproblemi economici.Gli impianti golfistici montanirischiano la perdita economicain misura maggiore rispetto aquelli di altre zone.Il golf a Cortina avrà inoltrel’impedimento di conseguirealcuna operazione di specula-zione immobiliare (attività checomunque darebbe ossigenoalla gestione).

Con il golf funzionante ma inprobabile deficit, non è ragione-vole sperare nel continuo inter-vento privato che appiani le per-dite solo con le quote dei Soci .Con i campi aperti, pubbliciz-zati e apprezzati, il Comunepuò essere chiamato in causa atutela del famoso “pubblico in-teresse” per non chiudere i can-celli e lasciare pascolo.

Tanto vale allora che il Comu-ne di Cortina partecipi da su-bito alla messa a punto del pro-getto lavorando nella gestione:almeno ha voce in capitolo sul-l’impostazione delle scelte chedovrà poi sostenere negli anni.

Una visione alternativa dice:Cortina godrà fra qualche annodi un impianto golfistico priva-to, con i conti a posto, senzaspeculazioni immobiliari, senzaimpegno pubblico.E’ uno scenario possibile, anchese poco plausibile.E, paradosso, di poco aiuto al“progetto golf”.

elettorale di questa Ammini-strazione?Nessuno pretende che si realiz-zi la nuova illuminazione, peraltro molto bella, oltre che fun-zionale, in pochi mesi, ma pia-cerebbe sapere che, salvo cam-biamenti dettati dalle emergen-ze, ci sia una parvenza di pro-grammazione, piacerebbe sape-re quanti soldi e quanti anniservano per completare i lavoriin tutta Cortina.Della “manutenzione dei pali ef-fettuata mediante pittura deglistessi, effettuata da una ditta ester-na di fiducia all’uopo incaricata”,come si legge nel triennale2004/2006, pensiamo che sia-no solamente denari buttati etempo perso.Ricordiamo, solamente per lacronaca, che l’attuale impiantoin funzione a Cortina risale an-cora al tempo delle Olimpiadi,forse ai nostri amministratoripiace il gusto “retrò”.La sola speranza che abbiamoperché venga realizzata l’illumi-nazione pubblica in tutto il pa-ese è che, vista la tendenza, siadata anch’essa alla BIM (comele fogne, l’acquedotto, il riscal-damento, il catasto, ecc.).

○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○

GOLF

Il progetto per un campo di golf“Miramonti-Fraina-Noulu” è sta-to presentato al pubblico l’8ottobre 2004.Nella riunione il dottor Carrieroha spiegato la strutturasocietaria dell’AssociazioneGolf Cortina.L’architetto Bernardi ha illustra-to una breve relazione tecnicasul progetto dei campi e dellaclub house.Il dottore forestale Reniero hacommentato lo studio di impat-to ambientale, ricco di dati e for-se incomprensibile ai profani.

Per chi è interessato al proget-to golf, ci sembra la cosa mi-gliore pubblicare TUTTA la do-cumentazione sul sito internetcomitatocivicocortina.com.

Almeno - favorevoli o contrari –si può discutere con qualcosain mano.

Page 6: Voci di Cortina - Novembre 2004

6 Voci di Cortina Numero 6 novembre 2004

SECCO, UMIDO, INGOMBRANTELa Valle del Boite primeggia nella raccolta differenziata

di Stefano Lorenzi

Le prime ore del mattinosono talvolta accompa-gnate da suoni e rumori

caratteristici che ci traggono dalsonno in modo più o meno gra-devole. Fra questi stimoli sono-ri c’è, per molti, quello degli ad-detti alla raccolta, casa per casa,del secco e dell’umido, di quellocioè che gettiamo via quotidia-namente nei bidoni delle im-mondizie. Queste azioni, con-suete e ripetute, dovrebbero sti-molarci a riflettere sulla quan-tità di rifiuti che produciamoogni giorno, e che da qualcheanno viene saggiamente sepa-rata in varie tipologie, alcunedestinate al riciclo, altre alla di-scarica.Quello che gettiamo nel bidonedel secco, secondo il vocaboloche è ormai entrato nel nostrouso comune, finisce a Pies de raMognes, la discarica comunaleposta a metà strada fra Ampez-zo e San Vito, un’ampia vora-gine aperta nel bosco capace diospitare 166 mila tonnellate dirifiuti in un arco di quindicianni.A Pies de ra Mognes non arri-va solo il secco di Cortina, madi tutta la Valle del Boite, delComelico, di Sappada e delCentro Cadore. Secondo i datiraccolti dalla Comunità Monta-na Valboite, nel 2003 è statascaricata a Pies de ra Mognes

una media di 31 tonnellate dirifiuti al giorno, quantità coe-rente con le previsioni di dura-ta dell’invaso: Pies de ra Mo-gnes dovrebbe essere infatti at-tiva almeno fino al 2013.Il sistema di raccolta differen-ziata scelto dalla ComunitàMontana gli scorsi anni, e cioèla divisione dei rifiuti in secco,umido, carta, plastica, ecc. haridotto di molto la quantità dirifiuti portati in discarica, vistoche una buona percentuale vie-ne riciclata e portata altrove.Per sostenere le spese di gestio-ne, però, una discarica deve la-vorare, e cioè accumulare ma-teriale in quantità sufficienteper coprire le spese dei mezzi edel personale che ci lavora. Inalternativa, se il conferimentofosse assai minore, la discaricaavrebbe sì una vita più lunga,ma questa longevità sarebbe as-sociata a un eccessivo aumentodelle tariffe a carico dei cittadi-ni, tariffe indispensabili per co-prire i costi della gestione. Daqui, dunque, la necessità tecni-ca di allargare il bacino di uten-za ad altri comuni della provin-cia, oltre a quelli della Valboiteai quali la discarica era inizial-mente destinata.Il rifiuto biodegradabile – l’umi-do – non viene lasciato a Piesde ra Mognes, ma è trasportatonell’impianto del Maserot diSanta Giustina, vicino a Bellu-no, dove viene ulteriormente se-parato dalla sua parte seccaancora residua e successiva-mente trasformato in compost,cioè in terriccio fertile. Abba-stanza elevata, però, la percen-tuale di rifiuti che vengono scar-tati con questo processo, e chequindi ritornano in discarica:questo aspetto, che passa inos-servato al cittadino, è dovutoal fatto che molti non dividonobene i loro rifiuti, ma gettanonel bidone dell’umido, senzacurarsene, anche scarti che nonsi possono decomporre. Onero-so, quindi, il lavoro da partedegli addetti al Maserot per se-

parare la parte “buona” chepuò essere riciclata da quella“cattiva” (oltre 1/4 del totale!)che deve poi riattraversare l’in-tera provincia su un autotrenoper tornare in discarica a Cor-tina, con evidenti costi e inqui-namento dell’aria.Walter Mair, responsabile loca-le della Manutencoop, ci spie-ga che l’incuria non è imputa-bile solo ai turisti, ma anche airesidenti e alle attività commer-ciali; è sufficiente dare un’oc-chiata al disordine attorno allearee destinate alle “campane”per vetro, carta e plastica: fuo-ri stagione non ci sono turisti,ma il disordine c’è lo stesso. Vaquindi invitato ancora, ogni cit-tadino, a rispettare i buoni cri-teri di raccolta dei rifiuti, se-guendo le indicazioni date dal-la Manutencoop.Complessivamente, però, i datiriguardanti la raccolta differen-ziata nell’ambito della Valboi-te sono positivi e incoraggianti:sarà perché è stata fatta unasolerte campagna di informa-zione, sarà per la sensibilità di-mostrata in larga parte dai cit-tadini sul tema.Le recenti statistiche informa-no che l’Italia del nord riciclacirca il 30% dei suoi rifiuti, ilcentro il 15% e il sud appena il6%. La Regione più diligente ri-mane il Veneto, con un 39% diraccolta differenziata, all’inter-

no della quale la Valboite spic-ca con il 59%, risultato che fasicuramente piacere leggere.La scelta della raccolta porta aporta del differenziato dà quin-di risultati buoni, e altrettantobuono è il servizio svolto all’in-terno della discarica, dove i pri-vati possono portare anche di-rettamente, e senza spese ag-giunte, i loro rifiuti ingombran-ti e le ramaglie del giardinag-gio, che altrimenti vengono rac-colti solo in determinati giornie su prenotazione. A Pies de raMognes i diversi container rac-colgono in bell’ordine le varietipologie di materiali (ferro,elettrodomestici, ramaglie, ve-tro, batterie, oli, ecc.), che ven-gono poi periodicamente indi-

BAMBINA IMPEGNATA NELLA RACCOLTA DIFFERENZIATA

DISORDINE NEI PRESSIDI UNA CAMPANA NEL FUORISTAGIONE

Foto

STE

FAN

O L

OR

EN

ZI

Page 7: Voci di Cortina - Novembre 2004

7Voci di CortinaNumero 6 novembre 2004

○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○

Comune Abitanti Raccolta differenziata

Rifiuto "umido"

(compost.)

Rifiuto "secco"

Totale RSU

raccolti

% raccolta diff. senza

compostaggio

% raccolta diff. compreso

compostaggio

totale rifiuti pro

capite/giorno

n° Kg. Kg. Kg. Kg. media media Kg.Cortina 5.954 3.276.604 33.945 2.794.750 6.105.299 54% 54% 2,8

San Vito 1.718 521.471 12.319 521.570 1.055.360 49% 51% 1,7

Borca 774 273.643 6.296 171.620 451.559 61% 62% 1,6

Vodo 934 257.850 25.185 94.930 377.965 68% 75% 1,1

Valle 2.033 371.993 87.053 271.040 730.086 51% 63% 1,0

Cibiana 483 98.958 13.688 124.390 237.036 42% 48% 1,3

Totale 11.896 4.800.519 178.486 3.978.300 8.957.305 54% 59% 1,6

Raccolta rifiuti solidi urbani anno 2003

rizzati ai vari centri di recupe-ro e riciclaggio.Un punto di miglioramento e dicomodità per i cittadini potreb-be essere la raccolta, porta a

porta, anche del vetro e dellelattine, attività che già vienefatta a pagamento ma che cipiacerebbe vedere estesa a tut-te le case. L’ostacolo, ricorda

sempre Mair, è però legato aicosti: aggiungere questo servi-zio comporterebbe un aumen-to dei costi complessivi di ge-stione, seguito da un possibilericarico della tassa rifiuti paga-ta dai cittadini.La sensibilità verso l’ambiente,che dovrebbe portare a una ri-duzione negli sprechi e al riuti-lizzo di una buonaparte di quello chegettiamo via, è cer-tamente aiutata dauna gestione effi-ciente e organizza-ta del problema daparte dell’entepubblico. È peròanche legata a unanuova forma dieducazione chefino a pochi annifa non c’era: i risul-tati raggiunti sonotanto più apprez-

zati se pensiamo che il nuovo si-stema di separazione dei rifiutiè attivo da solo pochi anni.Sta ora a noi trasmettere questosenso civico ai bambini, alle nuo-ve generazioni, facendo loro ca-pire come i semplici gesti quoti-diani possano essere un piccoloma costante contributo per unambiente più pulito.

IL SOLE 24 ORE BOCCIA CORTINA

Il Sole 24 Ore, con un’inchie-sta sul turismo in 12 localitàturistiche delle Alpi pubblica-ta l’11 ottobre, scatena la po-lemica:l’APT di Cortina non rispon-de alla e-mail con la quale lagiornalista, come una turista“qualsiasi”, chiede informa-zioni per il periodo di dicem-bre 2004.

E’ questo il servizio d’alta clas-se per un turismo d’èlite? IlComune di Cortina come puòtutelare il suo “nome”?

Abbiamo chiesto all’AssessoreProvinciale Teddy Soppelsa,diretto responsabile degli IAT,fra i quali, appunto, quello im-putato di Cortina d’Ampezzodi rilasciare una dichiarazio-ne al nostro giornale. Conl’occasione lo ringraziamo perla tempestività con la quale ciha risposto:

“””Quel messaggio di postaelettronica non si trova, nésotto il nome del Sole 24Ore, né sotto qualsiasi altro

utente.Abbiamo chiesto al quotidia-no di indicarci con qualenome è stato inviato, ma an-cora non ci ha risposto.Può essere che la richiestanon sia mai arrivata all’ufficioIat di Cortina e magari è arri-vata a qualche consorzio.Questo però non ci esime daalcune responsabilità, per-ché se il turista non sa conprecisione a chi rivolgersiper ottenere informazioni e

servizi vuol dire che il si-stema è quanto meno equi-voco e questo episodiodeve essere lo spunto permigliorarlo.Il 5 novembre ho convocatotutti gli addetti degli sportelliIat per una migliore defini-zione operativa della attivi-tà di sportello e per avviareun progetto che porterà allaredazione della carta deiservizi degli Iat, strumentodove saranno definite lemodalità operative e resenote agli utenti.

Teddy SoppelsaAssessore Prov.le Turismo”””.

(valori in Kg.)

Cortina San Vito Borca Vodo Valle Cibiana Totale

Rifiuto secco

901.800 115.800 37.000 25.660 66.840 29.410 1.176.510

Rifiuto umido

263.382 49.120 2.406 31.796 27.272 8.554 382.530

Carta e cartone

111.750 28.345 13.105 10.860 19.130 4.550 187.740

Plastica 18.510 6.460 3.070 4.500 3.110 1.000 36.650 Vetro e lattine

113.003 33.365 9.930 13.902 24.825 3.575 198.600

Batterie 610 310 160 160 160 80 1.480 Medicinali 120 80 30 10 60 20 320

Pneumatici 5.450 1.175 125 290 658 133 7.831

Vernici 140 1 30 20 210 20 421 Metallo 13.575 5.960 1.987 6.688 3.642 1.258 33.110 Legno 150.326 18.324 6.404 2.846 - - 177.900 Apparecchi con CFC

4.026 900 278 915 688 512 7.319

Altri riciclabili

7.375 3.025 1.714 3.335 2.736 364 18.549

Totale 1.590.067 262.865 76.239 100.982 149.331 49.476 2.228.960

Dettaglio raccolta R.S.U. 2° trimestre 2004

Page 8: Voci di Cortina - Novembre 2004

8 Voci di Cortina Numero 6 novembre 2004

L ’ I N T E R V I S T A . . .

nome:ROSANNA RAFFAELLI GHEDINA

stato di famiglia:CONIUGATA

titolo di studio:INSEGNANTE DI EDUCAZIONE

TECNICA ALLA SCUOLA MEDIADIPLOMATA FIGURINISTA

GIORNALISTA PUBBLICISTA DAL 1968professione:

DIRETTORE DI GIORNALECOLLABORATORE FREE LANCE

hobby e passioni:LETTURE, SAGGISTICA,

APPROFONDIMENTO DEL MONACHESIMOSport:

CAMMINATE, SCI, BICICLETTAlibro sul comodino:ISACCO DI NINIVE

Denominazione:

DIRETTORE DI CORTINA VACANZE OGGI

EX DIRETTORE E FONDATRICE DI

CORTINA OGGI

Data di costituzione: Giugno 1975

Dati rilevanti:

OPERATRICE CULTURALE

E ORGANIZZATRICE DI PREMI,

CONFERENZE, DIBATTITI

EX COMMERCIANTE

EX PROFESSORESSA DI

APPLICAZIONI TECNICHE

. . . . . . . . . . . . . . . ALLA GIORNALISTA EFONDATRICE DI CORTINA OGGISempre difficile la via della trasparenza: soddisfazioni e amarezze

di Gabriella De Meio Puppin

Come ha iniziato la Sua profes-sione di giornalista ?Ancora nel lontano 1967 -68sono stata giornalista all’AltoAdige di Bolzano. Mi avevanodato l’incarico di curare l’inte-ra pagina della donna, cheusciva al venerdì.Ho incominciato con le temati-che che c’erano a quel tempo:l’autodeterminazione delladonna, quindi i problemi fem-minili, sia dal punto di vista so-ciale che “ casereccio”, la modae i sentimenti. Dato che sonofigurinista, la moda ha rappre-sentato il punto di partenza,affiancata agli altri problemi.Quando é venuta a Cortina hacontinuato a collaborare conl’Alto Adige o ha smesso perdedicarsi al altro ?Essendomi sposata nel 1969,non ho più potuto continuarecon la mia pagina del venerdì,perché bisognava rimanere in

sede per poterlo fare. Ho dovu-to quindi lasciare sia il mio la-voro di insegnante che di gior-nalista. Subito dopo AgostinoGirardi mi chiese di trattare iproblemi della donna sul gior-nale Due Soldi. Poi ho collabo-rato con la Rivista Cortina diGiovanna Mariotti. Dopo qual-che anno è arrivato l’incarico dicorrispondente dell’Alto Adige.A chi è venuto in mente difondare il mensileCORTINA OGGI ?E’ venuto a cercarmi Gigi De-menego (il Dott. Gianluigi De-menego, poi deceduto nel disa-stro aereo di Fiames, insiemecon altri amministratori di Cor-tina). Aveva in mente di rom-pere quel muro che esisteva trala generazione che allora am-ministrava il paese e quella gio-vane, dei trentenni, che volevacontare e operare . Sapeva cheero giornalista e con lui si è su-

bito aggrega-to il GruppoLinea Aper-ta.Linea Apertaè nata quindicontempora-neamente algiornale ?Sì, è nata inconcomitan-

za al giornale. Ha capito chedoveva esternare la sua opi-nione attraverso la stampa,per sfondare. Si propose, quin-di, fondando il giornale.Il vostro scopo primario era latrasparenza del palazzo ?Sì. La trasparenza di tutta l’Am-ministrazione comunale e, conla trasparenza, l’informazione.Questa “ trasparenza” Le è co-stata anche qualche querela ?Altroché. Innanzi tutto devodire che la maggioranza di Li-nea Aperta mi ha abbandona-ta (e con me il giornale), quan-do alcuni dei suoi componentisono confluiti nella DemocraziaCristiana. All’inizio avevamouna bella redazione, per quan-to un po’ improvvisata. Poi mihanno lasciata sola e in un se-condo tempo altri hanno fon-dato il gruppo Tofana. E’ rima-sta preziosa la collaborazione diAngelo Ghedina . Mi sono tro-vata spiantata. Ho tenuto fedeperò al bisogno di trasparenzae libertà da ogni condiziona-mento.Quante querele ha avuto, sevuole dirmelo ?Nel percorso di Cortina Oggi hoavuto una dozzina di processi,tutti vinti, tranne uno, verso lafine. Lì ho dovuto patteggiare.Era quello relativo all’evento

che imputava ad un Consiglie-re Comunale il malvezzo disputare durante il consiglio co-munale ? Magari alla Totti ?Per la precisione avevo dettoche un Consigliere Comunaleaveva sputato sul tavolo, nellaveemenza del discorso. Ho do-vuto chiarire al Pretore Lamo-nica che il Consigliere, nel par-lare con veemenza, aveva per-so le bave (quindi un atto invo-lontario ). E’ stato dunque unchiarimento d’ufficio. Non c’èstato processo.E come si è concluso l’ultimoSuo processo, in ordine di tem-po, avuto come Direttore diCortina Oggi ? Mi riferiscoalla denuncia dei Dott. ri Sil-vino e Marina Verocai ?Si è concluso a fine inverno2004 “ benissimo e con un’as-soluzione con formula piena”.Ma di questa succulente noti-zia, con tutti i suoi risvolti, lastampa locale non ha riportatouna riga. In verità ne avrebbemeritata più d’una, perché ladenuncia era stata provocatada una lettera scritta dai lettori(apparsa non firmata solo sulgiornale) e non da me. Visti irisultati, possiamo essere con-tenti che esista ancora “Un Giu-dice a Berlino” che riconosce ildiritto di cronaca e la libertà diopinione. Ogni procedimentoaperto, comunque, anche se siconclude con un successo, è im-pegnativo e costoso sotto tutti ipunti di vista. Nella nostra so-cietà ci sono personaggi pubbliciche preferiscono denunciarechi scrive nero su bianco allaluce del sole, piuttosto che sfa-tare una miriade di chiacchie-re, ammettendo la verità.Il grande maestro di giornali-

VVVVVia Bepin 6ia Bepin 6ia Bepin 6ia Bepin 6ia Bepin 6 - - - - - CortinaCortinaCortinaCortinaCortinatel 0436 862462tel 0436 862462tel 0436 862462tel 0436 862462tel 0436 862462

Page 9: Voci di Cortina - Novembre 2004

9Voci di CortinaNumero 6 novembre 2004

○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○

A proposito di mercatini natalizi: PRECLUSIONI MENTALI

Francamente non ho maicapito perché a Cortinail mercatino di Natale

non possa essere ospitato inpieno centro, ovvero in CorsoItalia. Il Natale è suggestivo so-prattutto per l’attesa, ed è ve-ramente una gioia, in cittàcome Brunico o Trieste, dedi-carsi in quei giorni a curiosare,a scegliere regali, a compera-re. Ricordo con tristezza i gior-ni prenatalizi di Cortina: il 23dicembre mi vedo girare perCorso Italia come un fantasma

e il ricordo di quella solitudinemi stringe ancora il cuore.E non mi si dica che i commer-cianti del centro farebbero op-posizione a una iniziativa delgenere. Sono convinto, invece,che si risolverebbe a vantaggiodegli stessi negozi. Un’altraobiezione potrebbe essere quel-la del freddo. Ma a Cortinanon siamo forse corazzati con-tro il gelo dell’inverno? Anzi, losentiamo meno che in altri pa-esi, perché è asciutto, privo qua-si del tutto di umidità.

Insomma, èpossibile che,per respirarela gaia festo-sità natalizia,io debba re-carmi in gita,che so, a Inn-sbruck o a Sa-lisburgo?

RobertoPappacena

smo Indro Montanelli aveva ri-cevuto un’ottantina di querele.E’ vero che Lei , ora, per quantoha scritto su CORTINA VA-CANZE OGGI è stata querela-ta per diffamazione dall’ As-sessore (esterno) al TurismoAdriano Lorenzi ?Si. Ho ricevuto infatti una cita-zione in giudizio dall’Assesso-re al Turismo, che si dovrà an-dare a dibattere, per aver scrit-to, nella sostanza, le stesse no-tizie pubblicate dal Gazzettino,a firma di Marco Dibona e, midicono, siano comparse anchesul Corriere delle Alpi.Non pensa che ci sia stata di-versità nella forma, se non nel-la sostanza ?Forse. In effetti avevo puntua-lizzato le responsabilità, per-ché le minoranze avevano ri-chiesto un apposito ConsiglioComunale.Rispetto a dieci o vent’anni fa,cosa Le sembra cambiato nel-l’Amministrazione Comunale ?Le sembra che gli Amministra-tori abbiano migliorato o peg-giorato il loro modo di agire ?Ascoltano anche il parere del-la gente comune o lo ignoranocompletamente?Da questo punto di vista misembra che il loro comporta-mento sia peggiorato. Col tem-po la maturità di pensiero do-vrebbe aumentare in tutti, cidovrebbe essere una maggiorapertura al dibattito dei proble-mi. Una volta si dibatteva mol-to di più. Oggi, con tutti i pro-blemi scottanti che ci sono, non

ultimo quello dello spostamen-to del mercato, l’Amministra-zione non ascolta nessuno. Nonc’è dialogo. Agiscono, decido-no e strappano le abitudini e lacultura di un paese, sorpassan-do il parere della gente comu-ne. Perché l’informazione èmolto vasta oggi: c’è Radio Cor-tina, Telecortina, ci sono varietestate di giornali, opinioni, ep-pure si va contro corrente sen-za scomporsi. Però qualcunodenuncia, quando crede che lasua immagine sia offuscata.Soddisfazioni ? Rimpianti ?Rifarebbe tutto quello cheha fatto ?Sì, anche se fare un tipo di gior-nalismo di trasparenza mi écostato molto, sia nelle amicizieche in altri ambiti. Si perdonoamici, se ne acquistano altri,perché la verità (o quella chetale appare) non accontentamai tutti . Facendo scelte di uncerto tipo, mi sono fatta anchedel male. Ho avuto molte sod-disfazioni e non ho chiuso ilgiornale perché sono delusa, operché la gente non mi abbiaseguito. E’ stata una mia sceltadi vita, perché ritengo che se nesia conclusa una parte, quellada dedicare alla vita pubblica.E anche perché c’è un momen-to in cui spiritualmente un im-pegno finisce e ne ricomincia unaltro.Non Le sembra, talvolta, nontanto di aver scritto, ma di averpubblicato degli articoli ecces-sivi nella veemenza o in parteoffensivi , pur intenzionata a far

conoscere certe verità ?Per quanto riguarda le mieopinioni personali ho scrittoanche troppo poco. Ho sem-pre cercato di scrivere e pub-blicare quello su cui una fet-ta della gente voleva si dibat-tesse. Si sentiva da noi rap-presentata. Invece ritengo tal-volta di aver dato spazio a chipoi ci ha danneggiato e che siè espresso con troppo livore.Questo è vero, però è l’animadel paese. E l’ho fatto perchéera un’espressione che anda-va detta. La gente premevaper le strade, premeva negliuffici, premeva nelle realtàdel paese. E poi ho visto cheuna persona non ti denunciaperché hai esagerato, ma per-ché ha paura di aver perso lasua immagine. Invece quellagente deve sapere che l’im-magine l’aveva già persa, spe-cie quando diventa vendica-tiva fino al punto di operaredi nascosto.Mi pare che diversi giornalistisiano diventati tali anche at-traverso Cortina Oggi. Le sonoriconoscenti ?Non mi aspetto assolutamentericonoscenza, perché anch’ ioho beneficiato del loro lavoro.La riconoscenza è un fatto cul-turale e di sensibilità. Quandoti tolgono il saluto è un fatto dimaleducazione.Lei é stata capace di concilia-re la vita familiare con quellaprofessionale. Non è facile far-lo, con buoni risultati. Lei ciè riuscita, dormendo tre ore

per notte ?(come Marcello Pera ?)Sì, penso di esserci riuscita, maaltre persone lo fanno. Quan-do ho avuto per dieci anni an-che un negozio, è stato miomarito ad aiutarmi nella con-duzione della logistica dellacasa e dei miei impegni. E’pure merito della sua pazien-za. C’è stata da parte mia unagrande resistenza fisica allafatica e allo sforzo della con-centrazione. Doti che pure al-tre persone possiedono. E’ veroche dormo poco di notte, manon tre ore. Nei casi gravi, leore di sonno sono almenoquattro. Abitualmente cinqueo cinque e mezzo.Quando è andata in pensionedalla scuola, ha avuto nostal-gia o le soddisfazioni delgiornalismo le sono bastate ?Mi è mancato il rapporto coni ragazzi , perché con loromi trovavo bene. Per quantoriguarda l’organizzazione ela gerarchia della scuola,sono felicissima di averla la-sciata.In questi ultimi anni Lei è di-ventata molto più religiosadi un tempo. E’ così?Sì. Ho riveduto la mia posizio-ne di fede nel 2000 e l’ho rin-saldata, dato che è una pre-rogativa del mio caratterequella di vivere ogni situazio-ne fino in fondo.E’ soddisfatta della riuscitadei Suoi figli nella vita ?Sì, ringrazio Dio. Sono piùbravi di me.

Page 10: Voci di Cortina - Novembre 2004

10 Voci di Cortina Numero 6 novembre 2004

TORNA AL CINEMA EDENLA FILODRAMMATICA D’AMPEZZO“Pi fame che tésta” il titolo del nuovo spettacolo di Marina Menardi

Gli affari stanno andan-do a rotoli e siete sul-l’orlo di un tracollo fi-

nanziario? Fidanzata e suoceraspendono e spandono alle vostrespalle e voi non avete il corag-gio di dire loro che siete cadutoin rovina? Niente paura: non c’èbisogno di grandi avvocati o pre-giatissimi manager per farvi evi-tare un soggiorno nelle patriegalere e l’onta della vergogna difronte alla comunità, è sufficien-te avere uno scaltro procurato-re che vi trovi un sosia che, seb-bene non capisca molto del mon-do degli affari, abbia fantasia e,soprattutto, tanta fame!Dopo alcuni anni dedicati al-l’autore primierotto Giorgio Del-l’Antonia (“Joanin Pesetas” e“Agnò che cianta el grotòn”), laFilodrammatica d’Ampezzo ri-scopre Franco Roberto, l’autoreche con “Rua Babo da r’Ameri-ca” segnò la svolta verso le rap-presentazioni di carattere comi-co-brillanti che continuano adavere uno strepitoso successo dipubblico. “Cerco mio sosia an-che usato” è stato tradotto indialetto ampezzano da AnneMenardi Diornista, BarabaraAlberti Cuciarina e FrancescaPompanin De Radeschi e sceltodal regista Roberto Zambelli Ni-chelo come commedia da met-tere in scena quest’anno.

Al regista anche la scelta degliattori, che, oltre a personaggi giàconosciuti, (Claudio Burzacca,Roberta De Zanna, Luca Menar-di Ruggeri, Sara Santer, Lucia-no Pompanin Dimai e FrancoBuzzat) porta sulla ribalta anchedue debuttanti: Nadia Bernardie Davide Sottsass. Non ci restache affrettarci ad acquistare il bi-glietto in prevendita presso laCooperativa e prepararci ad as-saporare una serata gioiosa espensierata: il divertimento è as-sicurato!Gli spettacoli si svolgeranno al

IN PIEDI DA SINISTRA: FRANCO BUZZAT, SARA SANTER, LUCA MENARDI, LUCIANO POMPANIN DIMAI,NADIA BERNARDI, ROBERTA DE ZANNA, CLAUDIO BURZACCA, DAVIDE SOTTSASS;SEDUTI DA SINISTRA: ROBERTO ZAMBELLI, JOHANNES GASPARI, GIORGIO PANCIERA

cinema Eden e seguiranno il se-guente calendario:

mercoledì 10 novembre ore 21.00venerdì 12 novembre ore 21.00sabato 13 novembre ore 21.00domenica 14 novembre ore 16.00mercoledì 17 novembre ore 21.00venerdì 19 novembre ore 21.00sabato 20 novembre ore 21.00

Vi saranno anche due spettacoliad invito per le scuole elemen-tari e medie nei giorni di sabato13 e sabato 20 alle ore 9.00, ol-tre all’oramai consueto appun-tamento alla sala congressi di

TITOLO: “Pi fame che tésta”TITOLO ORIGINALE: “Cerco mio sosia anche usato”AUTORE: Franco RobertoTRADUZIONE: Anne Menardi Diornista, Barbara Alberti Cuciarina, Francesca Pompanin deRadeschiREGIA: Roberto Zambelli NicheloINTERPRETI: Claudio Burzacca, Roberta de Zanna de Nane, Luca Menardi Ruggeri Comin,Sara Santer, Nadia Bernardi Agnéla, Luciano Pompanin Dimai de Anjelico, Franco Buzzat, Da-vide SottsassSCENOGRAFIA: Francesca Pompanin de Radeschi, Marta Menardi AmanacaTRUCCO: Anne Menardi DiornistaLUCI E SELEZIONI MUSICALI: Giorgio Panciera JackCOSTUMI: Giorgia Alberti Minela, Caterina Zardini ZestaASSISTENTE DI SCENA: Johannes Gaspari Leon

L’AUTORE

Franco Roberto è nato aTorino nel 1922, sposatocon tre figli. Autore teatra-le, ha pubblicato in “Teatrodei giovani” (Elle Di Ci)presso l’Editrice Malocchie la Piccola Ribalta, nume-rose opere che ottengonovivo successo, tanto in Ita-lia quanto all’estero.Giornalista pubblicista, col-labora a quotidiani e dirigela rivista “Italgas”.Autore radiotelevisivo, redi-ge testi per le trasmissionidella RAI di Torino e perprogrammi di radiotele-visioni private.Dello stesso autore la Fi-lodrammatica d’Ampezzoha già rappresentato: “Ruababo da r’America”, “Untelegrama da chera Bo-nanima” e “Ra colpa r’é delCurato”.

Arabba previsto per sabato 27novembre. L’incasso di una del-le serate al cinema Eden saràdevoluto in beneficenza.

^̂̂̂̂

^̂̂̂̂

Page 11: Voci di Cortina - Novembre 2004

11Voci di CortinaNumero 6 novembre 2004

Non si può non rico-noscere a ErnestoMajoni almeno due

qualità essenziali: la passio-ne per l’alpinismo puro e laprecisione estrema della ri-cerca storica. Se si aggiungepoi la padronanza assolutadel linguaggio si capirà per-ché egli sappia trasformareuna materia che rischiereb-be di diventare tecnica e ri-servata agli esperti, in unracconto che avvince i letto-ri come un romanzo. Nesono una conferma le duerecenti ricerche sul “RifugioCinque Torri – 1904 –2004:un’avventura lunga cent’an-ni” e “Santo SiorpaesSalvadór (1832-1900) – Vitae opere di una Guida alpi-na d’Ampezzo”, con essen-ziali disegni di MarinaLecis, èditi entrambi inmodo impeccabile dallaTipolitografia Printh HouseCortina. Due libretti da te-nere sul tavolo a farci com-pagnia.

○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○

DUE RECENTI PUBBLICAZIONIDI ERNESTO MAJONIdi Roberto Pappacena

IL GIORNALE,UN CONTRATTO CON IL MONDO

CONTINUA DA PAG. 1

niente di più: perciò, dalmomento che il giornale èinevitabilmente un portato-re di opinioni, grande restail peso dei suoi enunciati, egrande la sua responsabili-tà sociale . Spesso l ’uomodella strada si lamenta del-la faziosità, delle scelte diparte della stampa, salvopoi, con bella contraddizio-ne, cercare spiegazioni sololà dove esse corrispondanoai propri convincimenti, conbuona pace di quella polifo-nia su cui si basano, o do-vrebbero basarsi le maggio-ri possibilità di ricostruireversioni affidabili di ciò che

accade. Ebbene, da tutto ciòemerge con ogni evidenzaquanto sia delicato il compi-to di un giornale senza alter-native, senza confronti - pro-prio come questo nostro: unaccresciuto impegno di equi-librio, di rispetto deontologi-co del lettore, la prova pro-vata che “si può”, quando lacoscienza sia netta e chiaraa se stessa. In più, oggi ungesto di coraggio, in tempioscuri per ogni intrapresa,non meno per quelle edito-riali della carta stampata;testate che muoiono, testateche lottano per sopravvive-re, un’economia asf i t t ica,malata. Eppure è difficile ri-nunciare a quella che Hegel

chiamava “lap r e g h i e r alaica del mat-tino”: una let-tura, una cor-sa sulle stra-de del mondo

che nemmeno l’egemonismodella TV è riuscito a fermare;perciò c’è sempre chi si buttain quella corsa, apre itinera-ri, suggerisce passaggi, ac-compagna, stimola, spiega: èla legge - e la bellezza - delgiornalismo. Dunque Corti-na, paradiso assoluto di na-tura e luogo di fervida mo-dernità; una comunità rac-colta nelle sue tradizioni, maattenta al mondo, regina delturismo seppure gelosa dellasua storia; frequentata da“quelli che contano”, scossaperiodicamente da rumoricosmopolitici, epperò abitatadalla gente forte e discretadella montagna, in tutto unarealtà di dissonanze felice-

mente composte. Ora ha unavoce che parla di lei e con lei,una voce che è nata per que-sto, ma che potrà, qualchevolta, farsi sentire da altri in-terlocutori e su altri argo-menti: è sempre la legge - ela bellezza - del giornalismo!

Ennio Rossignoli

L’AUTORE

Nato nel 1958 a Cortina d’Ampezzo,dove risiede, Ernesto Majoni è di-rettore dell’Istituto Culturale dellecomunità dei Ladini Storici delleDolomiti Bellunesi. Giornalistapubblicista da un decennio, di-rige “Ciasa de ra Regoles”, no-tiziario bimestrale delle Rego-le d’Ampezzo e “CortinaAstronomica”, annuario del-l’Associazione Astronomicadi Cortina.Collabora a varie testate,con scritti di cultura localee di montagna. Ha seguitol’edizione di molti libri sugli argomentipreferiti, contribuendo alla stesura di di-versi testi, fra cui il “Vocabolario Talian-Anpezan” (1997) e “Grammatica Am-pezzana” (2003).Ha scritto, inoltre, molti libri fra i quali ricordiamo “Cassa Rurale ed Arti-giana di Cortina d’Ampezzo 1894-1994" (1994), “Doi òme e ‘l diou – Unfato che no m’é capità” (1996), “Su par ra Pénes de Naeròu. Storia, alpi-nismo, odonomastica delle Cinque Torri d’Averau, con varie curiosità”(2000) e “1901 Barbaria Hütte - 2001 Rifugio Croda da Lago Gianni Palmieri”(2001).

Page 12: Voci di Cortina - Novembre 2004

12 Voci di Cortina Numero 6 novembre 2004

DAL MERCATINO CAMPESTREAL PALAMERCATINORiusciranno quest’anno, nell’allestire il tendone delmercatino, a tirare fuori le palline di Natale?L’anno scorso c’era solo l’albero.di Alice Gaspari

Ovvero, qualche validomotivo per dare un po’di dignità a quella cosa“d’altri e spoglia” cheè stata definita il “con-tenitore” del mercatinonatalizio.

Un mercatino di piccolo ”arti-gianato artistico a Cortina finoa due anni fa non c’era; oggi ilneonato mercatino pre-natali-zio offre a molti artigiani, inparticolar modo a quelli giova-ni o addirittura studenti,un’opportunità di “farsi stra-da”, di creare ed inventarenuova cultura ed anche, natu-ralmente, di riprendere inmano e far rivivere attraversoquesto tipo di commercializza-zione (pare brutto ma è neces-sario) la grande tradizione del-l’artigianato artistico ampez-zano e ladino.Una commercializzazione fa-cile perché, con un po’ di tem-po, potrebbe aver quasi garan-tita una fetta di consumatoriinvidiabile perfino ai famosimercatini pusteresi e austriaci;basti pensare a quelle famose“seconde case” che, per l’even-to, potrebbero richiamare a séi rispettivi proprietari, qualo-ra essi scegliessero di fare i pro-pri inevitabili e sempre abbon-

danti acquisti natalizi qui piut-tosto che altrove; e si pensi purealle presenze da record che siregistrano ormai da alcunianni durante il ponte di San-t’Ambrogio, da quando cioè,con notevoli sforzi ed investi-menti, l’innevamento delle pi-ste è garantito.Uno degli obiettivi primaridella collettività cortinese nonè l’allungamento della stagio-ne turistica?Il mercatino pre-natalizio,per sua natura, casca proprioin quello che sembra il perio-do più ostico dell’anno in que-sto senso: il mese di dicembre.Dicembre è un momento cri-tico perché gran parte delleattività al-berghiere, diristorazionee commer-ciali a San-t’Ambrogioapre, o vor-rebbe aprire,salvo poi tro-varsi a fare iconti con unfuori stagio-ne quasi to-tale per tut-to il resto del mese. Come sisuol dire “due piccioni conuna fava”. ‘Sta fava però vacoltivata bene, deve cresceregrossa e appetitosa per pren-

dere queidue gros-si piccio-ni. L’ideadel mer-c a t i n o ,va am-messo, èuna dellem i g l i o r iche l ’as-s e s s o r eA d r i a n o

Lorenzi abbia avuto o soste-nuto fin’ora, anche se la de-cisione di allestirlo in unospazio chiuso e caldo, unc ontenitoreappunto, nonha riscossogrande en-tusiasmo daparte del lagente; quasitutti infattilo vedrebbe-ro megliolungo CorsoItalia, a co-sto di battere i denti, comequei bellissimi mercatini pu-steresi e austriaci, nel cuoredel paese.

P e r s o n a l -mente sonoun po’ stufadi sentiresempre e perforza il pesodel parago-ne con laPuster ia ocon la pro-vincia diBolzano, an-drò contro-corrente ma

a me l’idea del contenitorenon dispiace; trovo che po-trebbe dare un tono origina-le al nostro mercatino, po-trebbe essere, come dice l’as-sessore, la particolarità chelo distingue dagli altri.Se il mercatino decollassedavvero non sarebbe indi-spensabile prender freddo inCorso Italia per avere il cen-tro comunque pieno di gentein vena di far acquisti primaal mercatino e poi pure neinegozi.Sì, se il mercatino decollas-se… quindi, per carità, ‘stocontenitore vestitelo a festa,

l’anno scorso, visto da fuori,faceva veramente pena! Eanche all’interno non è chefosse un gran ché; per fortu-

na facevacaldo e glioggetti invendita era-no deliziosi,grazie al-l’impegno ealla creati-vità di chiha allestitogli stand,ma quanto

al resto proprio non ci sonoparole! Quest’anno, grazie allavoro dei ragazzi dell’Istitu-to d’Arte, il mercatino eredi-ta alcuni coni luminosi, utiliz-zati come decorazioni l’annoscorso, sagome rosse di legno,simil-palline, utilizzate dueanni fa e quant’altro riusci-ranno a produrre quest’annonel poco tempo che le normaliattività didattiche lascianoloro a disposizione; facciamoun appello: se qualcuno halucine, palline, fili o qualsiasitipo di decorazione nataliziain esubero, potrebbe portarlaal mercatino per piacere, per-ché pare che il Comune nonabbia soldi per decorarlo.Si svolgerà dal 3 al 13 dicem-bre questa volta, anziché neifine settimana, una buonascelta che, oltre ad evitare pro-blemi di tipo logistico e orga-nizzativo che avevano creatomalcontento l’anno scorso,permette di sfruttare appienoil periodo di Sant’Ambrogio.

Scherzi a parte (l’appello nonera vero), sono sicura chequalche spicciolo salterà fuo-ri dalle casse del Comune eche quest’anno il Palamerca-tino sarà più carino.

Uno degliobiettivi primari dellacollettività cortinese

non è forsel’allungamento

della stagione turistica?

Il mercatinopre-natalizio

potrebbe averegarantita una fetta di

consumatori invidiabile:i proprietari

delle seconde case

Page 13: Voci di Cortina - Novembre 2004

13Voci di CortinaNumero 6 novembre 2004

12345678901234567890123456789012123456789012345678901234567890121234567890123456789012345678901212345678901234567890123456789012123456789012345123456789012345678901234567890121234567890123456789012345678901212345678901234567890123456789012123456789012345678901234567890121234567890123451234567890123456789012345678901212345678901234567890123456789012123456789012345678901234567890121234567890123456789012345678901212345678901234512345678901234567890123456789012123456789012345678901234567890121234567890123456789012345678901212345678901234567890123456789012123456789012345123456789012345678901234567890121234567890123456789012345678901212345678901234567890123456789012123456789012345678901234567890121234567890123451234567890123456789012345678901212345678901234567890123456789012123456789012345678901234567890121234567890123456789012345678901212345678901234512345678901234567890123456789012123456789012345678901234567890121234567890123456789012345678901212345678901234567890123456789012123456789012345123456789012345678901234567890121234567890123456789012345678901212345678901234567890123456789012123456789012345678901234567890121234567890123451234567890123456789012345678901212345678901234567890123456789012123456789012345678901234567890121234567890123456789012345678901212345678901234512345678901234567890123456789012123456789012345678901234567890121234567890123456789012345678901212345678901234567890123456789012123456789012345123456789012345678901234567890121234567890123456789012345678901212345678901234567890123456789012123456789012345678901234567890121234567890123451234567890123456789012345678901212345678901234567890123456789012123456789012345678901234567890121234567890123456789012345678901212345678901234512345678901234567890123456789012123456789012345678901234567890121234567890123456789012345678901212345678901234567890123456789012123456789012345123456789012345678901234567890121234567890123456789012345678901212345678901234567890123456789012123456789012345678901234567890121234567890123451234567890123456789012345678901212345678901234567890123456789012123456789012345678901234567890121234567890123456789012345678901212345678901234512345678901234567890123456789012123456789012345678901234567890121234567890123456789012345678901212345678901234567890123456789012123456789012345123456789012345678901234567890121234567890123456789012345678901212345678901234567890123456789012123456789012345678901234567890121234567890123451234567890123456789012345678901212345678901234567890123456789012123456789012345678901234567890121234567890123456789012345678901212345678901234512345678901234567890123456789012123456789012345678901234567890121234567890123456789012345678901212345678901234567890123456789012123456789012345123456789012345678901234567890121234567890123456789012345678901212345678901234567890123456789012123456789012345678901234567890121234567890123451234567890123456789012345678901212345678901234567890123456789012123456789012345678901234567890121234567890123456789012345678901212345678901234512345678901234567890123456789012123456789012345678901234567890121234567890123456789012345678901212345678901234567890123456789012123456789012345123456789012345678901234567890121234567890123456789012345678901212345678901234567890123456789012123456789012345678901234567890121234567890123451234567890123456789012345678901212345678901234567890123456789012123456789012345678901234567890121234567890123456789012345678901212345678901234512345678901234567890123456789012123456789012345678901234567890121234567890123456789012345678901212345678901234567890123456789012123456789012345123456789012345678901234567890121234567890123456789012345678901212345678901234567890123456789012123456789012345678901234567890121234567890123451234567890123456789012345678901212345678901234567890123456789012123456789012345678901234567890121234567890123456789012345678901212345678901234512345678901234567890123456789012123456789012345678901234567890121234567890123456789012345678901212345678901234567890123456789012123456789012345123456789012345678901234567890121234567890123456789012345678901212345678901234567890123456789012123456789012345678901234567890121234567890123451234567890123456789012345678901212345678901234567890123456789012123456789012345678901234567890121234567890123456789012345678901212345678901234512345678901234567890123456789012123456789012345678901234567890121234567890123456789012345678901212345678901234567890123456789012123456789012345

Per il primo dei suoi interventisu questa pubblicazione l’As-sociazione Artigiani ha decisodi riassumere, anche per i piùgiovani, la propria attività or-mai più che ventennale nellacomunità di Cortina..

Il 18 gennaio 1982 si costitu-sce l’Associazione Artigiani diCortina d’Ampezzo per “tutela-re gli interessi di settore” e in-staurare “un proficuo rapporto dicollaborazione con tutti gli entilocali”.

Nel 1989 l’Associazione entraa far parte del Consorzio per loSviluppo Turistico di Cortina.

Nel 1993 pubblica la prima edi-zione della Guida all’artigianatodi Cortina: un opuscolo illustra-tivo di tutti gli artigiani della con-ca Ampezzana con relative at-tività e ubicazioni.

Nel 1993 realizza il primo mar-chio dell’Associazione con loslogan:”Il vero artigianato”.

Tra il 1993 e il 1997 organizzacorsi di formazione e aggiorna-mento imprenditoriale, com-prendenti le aree: aziendale, in-formatica e normativa. Vengo-no proposti corsi per responsa-bili di aziende, suddivisi in fascerischio.In collaborazione conl’Unione Artigiani di Belluno pro-getta altri corsi che prevedononello specifico anche lezioni dipronto soccorso e norme antin-cendio.

Nel 1995 ripropone la secondaedizione della Guida all’artigia-nato di Cortina.

Nel 1995 in collaborazionecon il Centro Consorzi di Bel-luno, organizza il primo incon-tro sul tema “Nuovi obblighiper i datori di lavoro”, con il

preciso intento di approfondi-re la conoscenza del D.L. del19.09.1994 n.626, riguardantela sicurezza e la salute neiposti di lavoro.

Nel 1996 propone la terza edi-zione della Guida all’artigiana-to di Cortina. Questa pubblica-zione comprende solo edesclusivamente indirizzi e nu-meri di telefono delle 124 ditteassociate con lo scopo di in-formare l’ospite ed il cittadinosu produzioni e servizi dellestesse.

Nel 1996 modifica lo Statuto.Due le novità: l’apertura del-l’Associazione agli artigiani deiComuni limitrofi e l’amplia-mento del Consiglio da 7 a 15membri per “far fronte conmaggior forza ai problemisempre più gravosi delle variecategorie”.

Nel 1996 propone, per i ragaz-zi dell’Istituto d’Arte, stage voltia far conoscere la realtà lavo-rativa del mondo artigianale. Ilpraticantato si svolge durantel’estate con possibilità di prose-guire nel periodo scolastico; mal’iniziativa ha scarso riscontro.

Nel 1997 realizza la quarta edi-zione della Guida all’artigianatodi Cortina.

Nel 1997 viene definito il mar-chio di provenienza con la dici-tura: “Artigianato di Cortinad’Ampezzo”.

Nel 1999 si scioglie il Cosvitur(Consorzio per lo Sviluppo Tu-ristico di Cortina) e l’Associa-zione entra a far parte di Corti-na Turismo.

Nel 1999 il Gruppo Itas Assicu-razioni propone un pacchettoper le aziende artigiane, amplia-to al fondo pensione nel 2002.

Nell’agosto del 1999 l’Asso-ciazione partecipa alla “dimo-strazione sulla lavorazionedell’artigianato che si producea Cortina” organizzata dallaGis in collaborazione con il Co-mune.

Nel 2000 la Guida si amplia conveste a rubrica e l’inserimentodi materiale sulla storia dell’ar-tigianato.Realizza un catalogo ad anellidi 130 pagine con 84 schededi ogni singolo artigiano, 24 di-visori in relazione alle catego-rie, 8 pagine dedicate alla pre-sentazione generale e un indi-ce. Il catalogo viene presenta-to al Teatro Tenda in localitàPontechiesa, nell’ambito dellemanifestazioni “Cortina Esta-te”, in occasione della secon-da dimostrazione delle tecni-che artigianali.

Nel 2000, per il ponte di San-t’Ambrogio e dal 20 dicembreal 6 gennaio, in occasione del-le manifestazioni organizzatesugli eventi di Fine Millennio, gliartigiani allestiscono 4 dei 9“bacuchè” forniti gratuitamentedal Comune e posti in CorsoItalia; uno per l’esposizione ar-tigianale con depliant dell’Asso-ciazione e tre piccoli per lacommercializzazione di pro-dotti legati al periodo natali-zio.

Nel 2001 apre l’indirizzo di po-sta elettronica e il sito dell’As-

sociazione Artigiani:e-mail:[email protected]:ass.artigiani/cortina.dolomiti.org

Nel 2001 l’Associazione richie-de al Sindaco di Cortina la pos-sibilità di valutare la presenzadi aziende locali per le gare diappalto di ordinaria e straordi-naria manutenzione.

Nel 2002, allo scopo di far fron-te alle scarse precipitazioni ne-vose, l’Associazione, insiemea tutte le categorie del paese,prende parte all’iniziativa di dif-fondere nei negozi delle mag-giori città italiane 8 video perpromuovere Cortina d’Ampez-zo, una località dove è possibi-le sciare sempre, anche grazieall’innevamento artificiale.

Nel 2004, in collaborazione conl’APPIA, raggiunge l’accordocon il dott. Gualtiero De Bigon-tina per programmare, gestireed effettuare le visite medichea cui devono essere sottopostii lavoratori dipendenti per l’ido-neità di lavoro, come previstodalle normative vigenti in ma-teria di sicurezza ed igiene sullavoro.

Nel 2004 partecipa alla mani-festazione NO BARRIERS at-traverso la realizzazione eposa in opera di pedane distri-buite ai negozianti per rendereaccessibile l’ingresso anche acoloro che per muoversi ne-cessitano di una carrozzina.

Spazio autogestitoSpazio autogestitoSpazio autogestitoSpazio autogestitoSpazio autogestito

LLLLL’ASSOCIAZIONE AR’ASSOCIAZIONE AR’ASSOCIAZIONE AR’ASSOCIAZIONE AR’ASSOCIAZIONE ARTIGIANITIGIANITIGIANITIGIANITIGIANIRacconta la sua storiaRacconta la sua storiaRacconta la sua storiaRacconta la sua storiaRacconta la sua storia

Page 14: Voci di Cortina - Novembre 2004

14 Voci di Cortina Numero 6 novembre 2004

LETTERE AL GIORNALELETTERE AL GIORNALELETTERE AL GIORNALELETTERE AL GIORNALELETTERE AL GIORNALEC O N T R I B U T IC O N T R I B U T IC O N T R I B U T IC O N T R I B U T IC O N T R I B U T IPR IMA CASAPR IMA CASAPR IMA CASAPR IMA CASAPR IMA CASA :::::UNA NOTA POS IT IVAUNA NOTA POS IT IVAUNA NOTA POS IT IVAUNA NOTA POS IT IVAUNA NOTA POS IT IVAA CUI FAR SEGUIREA CUI FAR SEGUIREA CUI FAR SEGUIREA CUI FAR SEGUIREA CUI FAR SEGUIREALTRE APERTURE?ALTRE APERTURE?ALTRE APERTURE?ALTRE APERTURE?ALTRE APERTURE?

Sul numero 3 e sul numero 4 delVs. periodico si leggono duecommenti non proprio carichi dientusiasmo sulla iniziativa Co-munale dei contributi alla primacasa, che io sottoscrivo quasi inpieno.

Quasi, perché contengono ancheuna nota positiva: per la primavolta viene erogato un sostegnoeconomico alle famiglie aventi unISEE superiore ai 18.000 Euro.L’ISEE (=Indice Situazione Econo-mica Equivalente) è per legge na-zionale il “termometro” delle con-dizioni economiche di una fami-glia, ma misura anche i presuntiredditi derivanti dal possessodella prima casa. Purtroppo nelComune di Cortina d’Ampezzogli estimi catastali sono, per una“molto sfortunata circostanza”,sproporzionatamente alti rispettoad altre zone, quindi il solo pos-sesso di una piccola porzione diimmobile nel nostro Comune,anche se usato come prima casa,ha l’effetto di gonfiare l’ISEE etagliare fuori la stragrande mag-gioranza dei nuclei famigliari diCortina d’Ampezzo dalle provvi-denze regionali e statali.

Per esempio: entro il 15 ottobre2004 si possono inoltrare al Co-mune domande per ottenere bor-se di studio concesse dalla Re-gione, a chi ha frequentato unaqualsiasi scuola nell’anno scola-stico 2003/2004, purché appar-tenente ad una famiglia con unISEE non superiore a 17.721,56Euro. Quindi come negli anniscorsi solo un paio di decine difamiglie ne hanno diritto, tutte lealtre, secondo l’ISEE, sono trop-po ricche.

In nostro Comune ha quindiopportunamente fissato per ilcontributo prima casa un ISEEdi 30.500 Euro, dimostrando

effettiva buona volontà.

Non ci resta che sollecitare i no-stri rappresentanti ad istituire,N.B. con i soldi dei cittadini cheloro debbono gestire, appropriatisostegni comunali alle famiglieche hanno figli che frequentanoscuole oppure alle persone an-ziane, riservati alle fasce di ISEEfinora escluse per i limiti fissatidalla Regione o dallo Stato, even-tualmente usando quel milione erotti di Euro avanzati dalla gestio-ne Comunale del 2002, (cfr. opu-scolo inviato a tutte le famiglienell’autunno scorso).

Intanto aspettiamo insieme confiducia.

Sisto Menardi

PRECISAZIONIPRECISAZIONIPRECISAZIONIPRECISAZIONIPRECISAZIONIDAL GESTORE DELDAL GESTORE DELDAL GESTORE DELDAL GESTORE DELDAL GESTORE DELPARCHEGGIO DOLOMITIPARCHEGGIO DOLOMITIPARCHEGGIO DOLOMITIPARCHEGGIO DOLOMITIPARCHEGGIO DOLOMITIALLE SPIEGAZIONIALLE SPIEGAZIONIALLE SPIEGAZIONIALLE SPIEGAZIONIALLE SPIEGAZIONIDELL’ING. PISERCHIODELL’ING. PISERCHIODELL’ING. PISERCHIODELL’ING. PISERCHIODELL’ING. PISERCHIO

Spett.redazioneSono il gestore del posteggio de-nominato “ dei giardini “, vorreiprecisare, (ho cercato anche difarlo notare a chi stava installan-do il pannello luminoso), che ilnome del posteggio dall’iniziodella mia attività è “ParcheggioDolomiti”. Per quanto riguarda la nota di re-plica dell’ing. Piserchio (che holetto sul Vs. periodico n. 5 di ot-tobre) faccio notare che non homai rifiutato di fargli interfacciareil suo segnale luminoso con lamia sbarra, lo dimostrano le trac-ce rimaste per l’interramento del-le spire o sensori, io ho solochiesto che il pannello luminosovenisse montato al di fuori delmio posteggio, dove peraltro è piùvisibile dall’automobilista.Distinti saluti.

Sergio Sovilla

○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○

○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○

N.B. nota beneIL 28 OTTOBRESI RIUNISCELA II° COMMISSIONEPER DISCUTEREIMPORTANTI ARGOMENTIPER IL PROSSIMOCONSIGLIO COMUNALEIndubbiamente di rilievo gli argo-menti alla discussione della secon-da commissione consiliare che si ètenuta il 28 ottobre. Durante questotipo di commissioni, che ricordiamosono aperte al pubblico - sempre chene venga a conoscenza - i rappre-sentanti di giunta e/o i tecnici co-munali illustrano ai consiglieri lepratiche che vengono proposte alladiscussione del Consiglio Comuna-le. Queste sedute oltre a dimostrarsiassai interessanti in quanto esplica-tive di argomenti che durante il Con-siglio Comunale vengono dati perscontati, permettono a chi vi assistedi conoscere più a fondo gli argo-menti, di capire la preparazione el’interesse dei partecipanti, di com-prendere un po’ di più il cuore deci-sionale di Cortina. Spesso i parteci-panti lasciano da parte le prese diposizione politiche in favore di undibattito al quale, in virtù o per col-pa della nuova normativa a secon-da delle opinioni, non viene più datospazio nel corso delle sedute deiConsigli Comunali. Il risultato chene consegue è che queste riunionirisultano, soprattutto agli orecchimeno esperti, più trasparenti inquanto lo stretto linguaggio “buro-cratese” si scioglie un po’, lascian-do spazio anche alle spiegazioni peri comuni mortali.Elenchiamo i punti principali trat-tati, precisando che saremo più det-tagliati nel prossimo numero di“Voci di Cortina” nel quale relazio-neremo sui lavori del Consiglio Co-munale che si terrà a breve.Viabilità:Si discuterà della modifica del trac-ciato della pista ciclabile e di partedella viabilità di collegamento fra lazona del Codivilla e l’abitato di Chia-ve.PRG:Verranno proposte modifiche ad ar-ticoli del Regolamento Edilizio edelle Norme Tecniche di Attuazio-ne.Ed inoltre verranno trattate modifi-che di alcune scheda normative,sempre inerenti il PRG, ricadentinegli abitati di Cianderies, Bigonti-na, La Vera, Mortisa e Zuel di Sotto.Si presenteranno i PIRUEA di dueedifici del Centro Civico (n. 129/1 en. 51), modifiche alla zonizzazione

ad Acquabona di Sotto, modifica didue schede normative riguardantiPian da Lago e Pontechiesa.

c.p.

UN FILMSULLA GRANDE GUERRADEL REGISTA VECCHIATOIl regista Franco Vecchiato siripropone con il film I COLORI DEL-LA GUERRA, un importante proget-to che sta prendendo corpo qui aCortina.Si tratta di un film per il cinema sul-la Grande Guerra combattuta sulleDolomiti venete ed austriache dellaCarinzia. Trae spunto da una storiarealmente accaduta sulle Dolomiti,parla di forti sentimenti d’amore edi fratellanza.La vicenda narrata è accaduta tra il1913 e il 1916 e nel 2001.Un uomo padovano appassionatodi alpinismo conosce una ragazzaladina, allora austriaca, si scopro-no coinvolti in una intensa e rarapassione d’amore, decidono di spo-sarsi, ma la guerra interrompe il lorosogno. Lui viene inviato al frontecortinese e le montagne tanto ama-te, ora occupate dai soldati austria-ci, gli si rivelano ostili e piene di in-sidie. I suoi occhi sono costretti a ve-dere i cannoni della sua compagniacolpire la casa della sua futura fa-miglia.Novanta anni dopo, nel 2001, il dia-rio tenuto dal soldato durante la suapermanenza sul fronte cortinese vie-ne ritrovato a Treviso da una inse-gnante e con esso l’ultima lettera cheil soldato padovano ha cercato in-vano di inviare alla sua amata.Questa opera – commenta la pro-duzione - richiede una preparazio-ne molto accurata prima delle ripre-se, le fasi di avviamento alla produ-zione vengono sviluppate tra Corti-na d’Ampezzo e la Val Badia. Finodove possibile vengono coinvolte ri-sorse umane e professionali locali,creando un innovativo polo produt-tivo e culturale coinvolgendo strut-ture creative, professionisti, consu-lenti. Il materiale di studio verrà di-stribuito attraverso un documenta-rio che raccoglie testimonianze e ri-cordi della gente e di storici sullaGrande Guerra nelle Dolomiti diCortina d’Ampezzo e Val Badia. Ver-ranno allestite mostre del materialegrafico e delle elaborazioni fotogra-fiche utilizzati per la produzione epubblicati in un libro.

c.p.

Page 15: Voci di Cortina - Novembre 2004

15Voci di CortinaNumero 6 novembre 2004

I PASCOLI AMPEZZANI IN EQUILIBRIOFRA SVILUPPO E ABBANDONOdi Stefano Lorenzi

L’origine più autentica dell’istituto regoliero di altamontagna è stata quella

prettamente pastorale, legatacioè all’amministrazione co-mune dei pascoli alpini di me-dia e di alta quota. La primanecessità dei nostri antenati fu,infatti, quella di riuscire a sfa-mare in modo adeguato il be-stiame durante tutto il corsodell’anno, lasciandolo il piùpossibile libero e all’aperto neipochi mesi caldi.I pascoli alti venivano suddi-visi fra il bestiame bovino equello ovino, a seconda dellaparticolare natura del terrenoe del tipo diverso di alimenta-zione delle specie allevate.Le due Regole alte sono anco-ra, come un tempo, le più im-pegnate nell’organizzare il pa-scolo estivo. La Regola di Am-brizola, stando ai documenti,è la più antica d’Ampezzo eospita oggi sui suoi pascoli qua-si duecento manze, che fannocapo alla Malga di Federa. Unpastore custodisce per tuttal’estate la mandria, sparsa suuna zona molto estesa e dal-l’orografia difficile. Da qualcheanno è ripresa anche l’attivitàdi alpeggio delle pecore, concirca ottocento capi al pascolonella zona di Falzarego e Cin-que Torri.Anche la Regola alta di Lare-to mantiene i suoi pascoli, sem-pre con bestiame “asciutto”,cioè con manze e vitelle chenon hanno bisogno di tornarein stalla alla sera: centocin-quanta, circa, i capi bovini, af-fiancati da qualche cavallo eda una decina di capre. I pa-scoli di ra Stua, Lerosa eCianpo de Croš sono custodi-ti da un pastore al soldo dellaRegola, che pernotta nellaMalga di ra Stua. Le pecore,invece, soggiornano più inalto, sull’alpe di Foses: anchequi ottocento capi, governatida un pastore che alloggia nelCason de Foses.

Due le Regole basse ancora at-tive: a Larieto c’è una malga, eun pastore custodisce una set-tantina fra manze e vacche dalatte, che alla sera ritornano installa per essere munte; a Pe-zié de Parù, invece, la Regoladi Pocol governa il pascolo diuna cinquantina fra vitelle evacche da latte, sempre conregolare mungitura.Può sorprendere il numero nonproprio esiguo dei capi di be-stiame al pascolo – oltre due-mila capi – e l’attività che que-ste singole Regole ancora rie-scono a sostenere. Per spiega-

re il fenomeno va detto che, afronte di una quasi scomparsadell’allevamento in valle, inquesti anni recenti c’è stato unosforzo economico non indiffe-rente da parte dell’Unione Eu-ropea, che finanzia a fondoperduto i soggetti che manten-gono i pascoli alpini e gli alle-vatori che portano il loro be-stiame in alta montagna. Que-sti due aspetti, dal rilevantepeso economico, hanno per-messo alle Regole di incassareimporti cospicui da reinvestiresul territorio, e destinati in par-ticolare alla sistemazione e al-l’adeguamento delle malgheregoliere.L’attività economica principa-le di Cortina, si sa, è quella tu-ristica, mentre gli allevatori re-golieri si contano ormai sulledita di una mano; il bestiame

deve quindi essere importatostagionalmente dalle valli limi-trofe, soprattutto dalla Pusteria,sostenendo un equilibrio fra ter-ritorio e carico animale che nontiene più conto delle necessitàsocio-economiche della comu-nità regoliera, ma di una formu-la studiata per ottimizzare icontributi europei in proporzio-ne al territorio disponibile. Unequilibrio fittizio, dunque, cheperò dà i suoi frutti. Lontani itempi in cui il territorio silvo-pa-storale produceva beni di con-sumo diretto per la vita agreste,oggi si punta alla monetizzazio-

ne del suo va-lore in termi-ni ambientalie di tutela diun paesaggiospecifico.In realtà, que-sto “valoreaggiunto” èsostenuto dal-l’Unione Eu-ropea, che hail pregio diaver rivitaliz-zato i pascolialpini e le at-

tività ad essi connesse, primafra tutte quella agrituristica.Scopo primario delle Regole ècome sempre il mantenimentodel territorio, oggi inteso in que-sto senso come tutela dell’asset-to paesaggistico della mediamontagna; da ciò il bisogno ditenere in attività le móntes re-goliere. Dall’altra parte, la solaattività pastorale non è più eco-nomicamente sostenibile, equindi ben venga la possibilitàper i pastori/gestori di produr-re reddito attraverso la ristora-zione e l’agriturismo, che costi-tuisce la retribuzione altrimen-ti pagata loro dalle Regole perla sorveglianza del bestiame.Il risultato dei primi anni diquesta operazione è stato assaipositivo per tutte le parti inte-ressate. La sfida è ora quella divalutare la sostenibilità econo-

mica degli accordi nel momen-to in cui l’Unione Europea ri-durrà o cesserà di erogare con-tributi per gli alpeggi.Questa riflessione si pone,però, anche per la sostenibilitàeconomica delle attività agro-silvo-pastorali regoliere in ge-nerale, comprese quelle boschi-ve, che negli ultimi anni scon-tano la progressiva asfissia diun mercato del legname incalo, a fronte di sempre mag-giori costi di produzione.Sul fronte dell’originaria real-tà pastorale, comunque, si è tro-vato fino ad oggi un validocompromesso, capace di iniet-tare sufficiente combustibileper mantenere in essere un’at-tività che altrimenti sarebbe in-capace di sopravvivere, siaperché non più vissuta dai sin-goli regolieri, sia perché dai ri-sultati economici irrisori.E perciò ci è dato ancora di ve-dere i marìghe, cioè i “capi Re-gola”, che ogni anno riporta-no in vita le antiche consue-tudini, che supervisionano iloro pascoli, che trattano congli allevatori il prezzo dellepasture, che danno ancora si-gnificato alla realtà regolieradelle origini.

ASSOCIAZIONE ARTIGIANIDI CORTINA D'AMPEZZO

Via Pezié n. 11532043 Cortina d'Ampezzo (BL)

Tel. 368 7674980 • Fax 0436 879126E-mail: [email protected]

MALGA RA STUA

Foto

STE

FAN

O L

OR

EN

ZI

Page 16: Voci di Cortina - Novembre 2004

16 Voci di Cortina Numero 6 novembre 2004

Periodico di vita cittadina, cultura e attualitàDirettore Responsabile: Gianni MilaniProprietà: Associazione Comitato Civico Cortina - Maion 146 - Corti-na d’Ampezzo (BL)Autorizzazione Tribunale di Belluno nr. 3/2004Stampa: Tipolitografia Printhouse snc -Pian da Lago, 74 - Cortinad’Ampezzo (BL)Comitato di Redazione: Marina Menardi, Alice Gaspari, EdoardoPompanin, Roberto Pappacena, Francesco Chiamulera, StefanoLorenziImpaginazione: Carla PompaninDistribuzione: Giulio MiccolisContatti: [email protected]

cell. 339/6176147Internet: www.comitatocivicocortina.comTesti di esclusiva proprietà - stampato su carta riciclata

a cura di Carla Pompanin

9-ott Il Direttore Generale dell’ULS n. 1 – ing. Vielmo – affida l’incarico di economo,cioè di responsabile degli acquisti dell’Azienda Sanitaria, al dott. Fondriest, pensio-nato, “il meglio che c’era sul mercato” secondo quanto dichiarato dallo stessoVielmo, il quale percepirà un compenso lordo di 96.000 euro circa all’anno. L’inca-rico scadrà a fine 2005. Il dott. Fondriest, quando era responsabile dell’ufficioeconomato dell’Ospedale Santa Chiara di Trento, fu processato con l’accusa diconcorso in corruzione per aver intascato due mazzette di venti milioni di lire,patteggiò undici mesi di reclusione, sostenendo di aver sì ricevuto il denaro,ma chesi trattava di regali di Natale.

ne del turismo fra le esigenze degli imprenditori e degli enti preposti alla gestione.���Nasce a Cortina la Scuola di Formazione Teologica: circa 60 le persone che hanno ascoltato coninteresse i relatori , durante l’incontro inaugurale. Il progetto prevede due incontri settimanali e si svilupperà in treanni, con l’obiettivo di conoscere più da vicino la fede. Le porte rimangono aperte anche per nuovi interessati.

14-ott L’Assessore esterno Paolo Franceschi comunica il buon andamento dei lavori a Pontechiesa:si dovrebbe arrivare a tetto entro fine anno (termine importante per ottenere l’erogazione dei finanziamenticomunitari), terminare i lavori entro il 2005. Per l’inizio del 2006 l’Amministrazione conta di aprire alpubblico. Questi i tempi nell’analisi di Franceschi.

15-ott Arrivano in visita all’Istituto Orsoline gli studenti di Werl (Germania). L’iniziativa è volta alla valorizzazionedello scambio culturale per rendere lo studio delle lingue una vera esperienza di vita. In un’ottica di aperturaculturale e tolleranza l’Istituto offre anche un corso sulla cultura e la lingua cinese, che si svolgerà in dieci lezioni.

16-ott Tra il Ponte di Crignes e la Polveriera ha avuto luogo uno dei tanti scenari dell’esercitazione dellaprotezione civile denominata “Alto Piave” che ha coinvolto 27 Comuni della Provincia di Belluno. La pioggiaincessante ha reso “vere” le condizioni estreme in cui hanno operato una quarantina di volontari.���Folto pubblico al PalaVolkswagen per la “Festa d’Ottobre” organizzata dal Corpo Musicale di Cortina.���L’instabilità delle Cinque Torri è dovuta in parte anche agli interventi dell’uomo alla fine degli anni ’70.Questo il parere di Pietro Villaggio, docente di scienze delle costruzioni al Dipartimento di Ingegneria dell’Univer-sità di Pisa, ma si può intervenire con “un sistema di palificazioni che costipino il terreno”.

17-ott Alla Galleria Civica al Palazzo delle Poste, inaugurata la mostra “L’emozione della luce nelle Dolomiti”di Edgardo Rossaro (Vercelli 1882 – Rapallo 1927). Il Comune invita i giornalisti ma nessun rappresentantedell’Amministrazione Comunale interviene.

19-ott Giornata incerta, dal punto di vista meteorologico, per il primo giorno di mercato nei pressi dello Stadio.Il Sindaco sottolinea che lo spostamento è si è reso necessario per l’incolumità dei cittadini. Ma si potràriconsiderare la questione quando la famosa circonvallazione allontanerà il traffico dal centro. Intanto la SeAm haprevisto navette in transito ogni 10-15 minuti. Per chi si recherà al mercato in auto è stato disposto un parcheggioa disco orario di 30 minuti ai piedi dei giardinetti dello Stadio, mentre la sosta nel piazzale retrostante è libera.

21-ott Quasi terminati i lavori per la sistemazione definitiva e conseguente omologazione, della pista di scinordico al Passo Tre Croci. La stessa segue percorsi forestali e si integra al meglio con l’ambiente, per unalunghezza di circa 10 chilometri e dà la possibilità di creare diversi percorsi.

24-ott Oltre 100 gli interventi del Soccorso Alpino della Guardia di Finanza di Cortina e Auronzo, che hannomesso in salvo 147 persone. In 22 casi si è fatto ricorso all’elicottero. Cortina sarà la sede del 57° Congressodella Commissione Internazionale dei Soccorsi Alpini, che si svolgerà dal 12 al 16 ottobre 2005. Ciò grazieall’ottimo livello dal soccorso alpino nella Provincia di Belluno.

29-ott Premiazione del concorso per bambini “Disegna il tuo scoiattolo”, organizzato dalla GIS, che ha vistoben 241 disegni partecipanti. Tutti i disegni saranno esposti nelle sale al secondo piano del Municipio vecchio

25-sett Inaugurata a Tai di Cadore una nuova filiale della Cassa Rurale di Cortina d’Ampezzoe delle Dolomiti. Il Sindaco di Pieve commenta: “Il Cadore ha sempre guardato a nord e l’arrivodi Cortina a Pieve è un momento importante perché il Cadore lo ha atteso da tempo”.

29-sett Il BIM ha modificato il proprio statuto per poter procedere al servizio di gestione delcatasto. Solo Feltre e Belluno, fra i Comuni della Provincia non hanno ancora aderito.Verranno individuati 8 poli ai quali i cittadini potranno fare riferimento per tutte le pratiche perle quali finora era necessario recarsi a Belluno.

30-sett Da più parti vengono nuovamente sollecitati il censimento e la catalogazione dellenumerose opere d’arte che artisti e maestri ospiti di Cortina donano all’AmministrazioneComunale. Sarebbe stato così meno probabile che la disattenzione portasse all’avvio indiscarica (o chissà dove?) del bassorilievo del maestro del ferro Toni Benetton, che per anniha ornato la hall del Cademai Salus Hotel. È proprio vero, allora, che Cortina sa guardaresolo in grande, a ciò che ancora non ha e rischia così di perdere le piccole e grandi cose divalore che le sono state donate dagli uomini e dalla natura?

1-ott Bortolo Mainardi, Commissario Straordinario per le grandi opere del nord-est, smentisceche un progetto sulla tangenziale di Cortina sia stato portato al vaglio del CIPE (ComitatoInterministeriale per la Programmazione Economica). Al CIPE vengono portati solo progettipreliminari e, secondo Mainardi, la tangenziale di Cortina, per il momento, è solo un’idea.

2-ott La “Carovana delle Alpi” arriva a Cortina e consegna la bandiera nera diLegambiente per il progetto del golf e rende noti i dati sull’inquinamento nel periodoestivo: l’aria pura di Cortina ha livelli di benzene superiori a quelli di Milano.���L’Assessore Franceschi replica a Mainardi elencando i passi già fatti dal progetto“Cortina 2006 – SIM”. L’ANAS sta lavorando su indicazioni del Ministro Lunardi, il quale,fra l’altro, ha presentato al Ministro degli Affari Regionali l’inserimento di otto opere fra lequali appunto la tangenziale di Cortina, aggiuntive a quelle già approvate dal CIPE.

4-ott Il Presidente della Provincia Sergio Reolon, nel corso del Convegno sul TurismoCompatibile organizzato dalla Fisascat Cisal, sostiene che per il turismo in Provincia, maanche per migliorare il vivere nel bellunese, sono necessarie le infrastrutture. Bisognapensare ad un treno Venezia-Cortina, ad esempio, che possa veicolare i turisti dall’aeropor-to Marco Polo, ovviamente senz’auto. (v. articoli interni a firma Gaspari e Fava).

5-ott Domenico Belfi, Presidente uscente della Comunità Montana Valboite si dichiarasoddisfatto degli obiettivi raggiunti durante il suo mandato, fra i quali fa spicco il raggiungimentodella soglia del 50% dei rifiuti differenziati, la realizzazione di un buon tratto di pistaciclabile, gli interventi economici che hanno permesso la riattivazione di malghe (tra cuiMalga Ra Stua e Malga Federa). L’avvicendamento degli amministratori è positivo,secondo Belfi, e agevola l’arrivo di nuove idee.

7-ott Muore Toni Liviero, figura carismatica del pattinaggio artistico. Tutti la ricordano,sorridente e signorile, scivolare leggera sul ghiaccio dell’Olimpico.���L’Istitut Cultural Ladin Cèsa de Jan organizza un corso di ladino. Le sei lezionidedicate a Cortina si svolgeranno al Municipio nei giorni 7 – 14 – 21 – 28 ottobre e 4 – 11novembre con orario dalle 16.00 alle 19.00.

8-ott L’Associazione Golf Cortina presenta il progetto in una Sala Consiliare affollata .Dettagliate le relazioni dell’Associazione, supportate dagli Assessori Franceschi e G.LucaLorenzi: impatto ambientale nella norma, incremento dell’appetibilità di Cortina anche nei periodidi fuori stagione; per evitare abusi edilizi la club house sorgerà su terreno delle Regole. Ma gliambientalisti sostengono che l’Associazione non ha ancora presentato la Valutazione d’ImpattoAmbientale e che la stessa sarebbe in contrasto con i dati presentati nello Studio sull’ImpattoAmbientale. Ed intanto i cittadini avranno tempo fino all’ 11 novembre per presentare le loroosservazioni al VIA (da inviare all’Amministrazione Provinciale) mentre la CommissioneProvinciale dovrà pronunciarsi entro febbraio 2005.��� Nuovamente al via l’anno scolastico dell’Università per gli Anziani – sezioned’Ampezzo Oltrechiusa. Le lezioni si tengono presso la sala cultura del Comune di Cortina ilmercoledì pomeriggio. ���Il Presidente della Comunità Montana è Luciano Dalus: «Voglio poter contare su unasquadra affiatata, ma innanzitutto parlerò con tutti i Sindaci per conoscere le loro esigenze».

10-ott L’Assessore Paolo Franceschi prende la parola sull’argomento golf: “E’ da trent’anniche se ne parla e non si è fatto nulla” ed aggiunge che golf significa progresso e per il progresso“se qualche palude deve essere sacrificata, per me non è uno scandalo, anzi ben venga:questa operazione io la chiamo bonifica di un’area”.���Ricomincia l’attività della Pastorale Giovanile, presso i locali dell’ex orfanotrofio, sottola guida di don Stefano.

12-ott Si dimette, dalla Giunta della Camera di Commercio, il rappresentante Ascom per ilturismo Gottardo Manaigo. Sembra farsi sempre più difficile il clima del settore per la promozio-