Voci di Cortina - Novembre 2006

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Direttore Responsabile: Gianni Milani Proprietà: Associazione Comitato Civico Cortina Autorizzazione Tribunale di Belluno nr. 3/2004 Stampa: Tipografia Printhouse snc Euro 1,40 POSTE ITALIANE s.p.a. SPEDIZIONE IN A.P. -70% - D.C.B. BL 2-3 Periodico mensile di vita cittadina, cultura e attualità Periodico mensile di vita cittadina, cultura e attualità Periodico mensile di vita cittadina, cultura e attualità Periodico mensile di vita cittadina, cultura e attualità Periodico mensile di vita cittadina, cultura e attualità Anno III numero 30 novembre 2006 Anno III numero 30 novembre 2006 Anno III numero 30 novembre 2006 Anno III numero 30 novembre 2006 Anno III numero 30 novembre 2006 L’Ampezzano nei documenti del Comune L’intervista a ... Padre Leone La Filodrammatica: il nuovo spettacolo Gli incidenti con cervi e caprioli 4-5 6-7 10 14 A che punto è il diritto di superficie CONTINUA A PAG. 3 Elezioni lezioni lezioni lezioni lezioni 2007 2007 2007 2007 2007 : : : UN FILO UN FILO UN FILO UN FILO UN FILO CONDUTTORE CONDUTTORE CONDUTTORE CONDUTTORE CONDUTTORE IMPIANTI SPORTIVI, ARREDO IMPIANTI SPORTIVI, ARREDO IMPIANTI SPORTIVI, ARREDO IMPIANTI SPORTIVI, ARREDO IMPIANTI SPORTIVI, ARREDO URBANO E IMMAGINE DI CORTINA: URBANO E IMMAGINE DI CORTINA: URBANO E IMMAGINE DI CORTINA: URBANO E IMMAGINE DI CORTINA: URBANO E IMMAGINE DI CORTINA: L’OPINIONE DI UN OSPITE L’OPINIONE DI UN OSPITE L’OPINIONE DI UN OSPITE L’OPINIONE DI UN OSPITE L’OPINIONE DI UN OSPITE ILLUSTRE: ILLUSTRE: ILLUSTRE: ILLUSTRE: ILLUSTRE: Luca Cordero di Montezemolo Luca Cordero di Montezemolo Luca Cordero di Montezemolo Luca Cordero di Montezemolo Luca Cordero di Montezemolo di Gabriella De Meio Puppin Lei è affezionato a Cortina e Lei è affezionato a Cortina e Lei è affezionato a Cortina e Lei è affezionato a Cortina e Lei è affezionato a Cortina e lo dimostra. Un tempo alla Tv lo dimostra. Un tempo alla Tv lo dimostra. Un tempo alla Tv lo dimostra. Un tempo alla Tv lo dimostra. Un tempo alla Tv locale ci definì da “terzo mon- locale ci definì da “terzo mon- locale ci definì da “terzo mon- locale ci definì da “terzo mon- locale ci definì da “terzo mon- do”, riferendosi, penso, agli do”, riferendosi, penso, agli do”, riferendosi, penso, agli do”, riferendosi, penso, agli do”, riferendosi, penso, agli impianti sportivi. Ora il suo impianti sportivi. Ora il suo impianti sportivi. Ora il suo impianti sportivi. Ora il suo impianti sportivi. Ora il suo giudizio è mutato? giudizio è mutato? giudizio è mutato? giudizio è mutato? giudizio è mutato? Sicuramente sì, perché Corti- na, in questi ultimi anni, ha saputo coniugare impianti moderni a strutture antiqua- te ma romantiche che hanno il sapore di un luogo senza tempo. Direi che siamo passa- ti dal “terzo mondo” al mon- do tutto speciale di Cortina anche se mi manca il raccor- do tra Cinque Torri e Tofana che sarebbe, da quello che mi dicono, neppure troppo com- plesso da fare. Le piace la copertura dello Le piace la copertura dello Le piace la copertura dello Le piace la copertura dello Le piace la copertura dello Stadio olimpico, invisa a mol- Stadio olimpico, invisa a mol- Stadio olimpico, invisa a mol- Stadio olimpico, invisa a mol- Stadio olimpico, invisa a mol- ti, o avrebbe preferito veder- ti, o avrebbe preferito veder- ti, o avrebbe preferito veder- ti, o avrebbe preferito veder- ti, o avrebbe preferito veder- lo trasformato in un Museo lo trasformato in un Museo lo trasformato in un Museo lo trasformato in un Museo lo trasformato in un Museo dello sport? O conservato per dello sport? O conservato per dello sport? O conservato per dello sport? O conservato per dello sport? O conservato per il pattinaggio estivo all’aper- il pattinaggio estivo all’aper- il pattinaggio estivo all’aper- il pattinaggio estivo all’aper- il pattinaggio estivo all’aper- to, unico com’era in Italia? to, unico com’era in Italia? to, unico com’era in Italia? to, unico com’era in Italia? to, unico com’era in Italia? Ovviamente con un nuovo sta- Ovviamente con un nuovo sta- Ovviamente con un nuovo sta- Ovviamente con un nuovo sta- Ovviamente con un nuovo sta- minata o preferita alla nostra? minata o preferita alla nostra? minata o preferita alla nostra? minata o preferita alla nostra? minata o preferita alla nostra? In nessuno sport ci sono trop- pi impianti. Il medagliere ita- liano è ricco anche per i tanti successi nel bob e nello slitti- no. Io sono un uomo di sport e posso solo credere che lo sport comunque vincerà. Le piace il nuovo arredo del Le piace il nuovo arredo del Le piace il nuovo arredo del Le piace il nuovo arredo del Le piace il nuovo arredo del centro urbano? centro urbano? centro urbano? centro urbano? centro urbano? L’Italia è un sogno per il mon- do intero. Ci sono luoghi come Cortina, Portofino, Ca- pri, Sirmione, che fanno par- te delle mete che tutti vorreb- bero avere. Ci sono altri luo- ghi italiani famosi nel mon- do, che sanno suscitare lo stesso sogno ma che per in- curia, mancanza di investi- menti e rinuncia ad una poli- tica di valorizzazione del no- stro patrimonio artistico e cul- turale, quando visitati, lascia- no delusi e a volte amareggia- ti. Non è questo il caso di Cor- tina che bene fa a continuare a migliorare l’accoglienza dei turisti che arrivano da ogni parte. dio sotterraneo per l’hoc- dio sotterraneo per l’hoc- dio sotterraneo per l’hoc- dio sotterraneo per l’hoc- dio sotterraneo per l’hoc- key o addirittura con la key o addirittura con la key o addirittura con la key o addirittura con la key o addirittura con la sua demolizione e rico- sua demolizione e rico- sua demolizione e rico- sua demolizione e rico- sua demolizione e rico- struzione, previo un con- struzione, previo un con- struzione, previo un con- struzione, previo un con- struzione, previo un con- corso internazionale di corso internazionale di corso internazionale di corso internazionale di corso internazionale di idee? idee? idee? idee? idee? E’ sempre difficile dare un giudizio quando si inter- viene su impianti di gran- de valore storico come il Palazzo del Ghiaccio del- le Olimpiadi del 56 o lo Sta- dio Olimpico di Roma. Corti- na ha delle forti limitazioni che la proteggono dalla co- struzione di nuovi importanti volumi per cui la soluzione trovata ha il pregio di conci- liare la funzionalità con la po- litica ambientale. Se devo però essere sincero, rimpiango un po’ il familiare profilo del vec- chio stadio. Conosce la destinazione del- Conosce la destinazione del- Conosce la destinazione del- Conosce la destinazione del- Conosce la destinazione del- la nostra pista da bob? Verrà la nostra pista da bob? Verrà la nostra pista da bob? Verrà la nostra pista da bob? Verrà la nostra pista da bob? Verrà mantenuta in attività con il mantenuta in attività con il mantenuta in attività con il mantenuta in attività con il mantenuta in attività con il sostegno del C.O.N.I.? E che sostegno del C.O.N.I.? E che sostegno del C.O.N.I.? E che sostegno del C.O.N.I.? E che sostegno del C.O.N.I.? E che fine farà quella di Torino? Eli- fine farà quella di Torino? Eli- fine farà quella di Torino? Eli- fine farà quella di Torino? Eli- fine farà quella di Torino? Eli- Si stanno avvicinando le elezioni am- ministrative per il nostro Comune e fer- vono i preparativi: formazione delle liste ed elaborazione dei programmi. Pur non partecipando alla contesa elettorale, il Comitato Civico pren- de le parti del cittadino, per offrire spunti e punti di vista. In fin dei conti si sta scrivendo il fu- turo del nostro paese. Le idee sono tante, le richieste della popolazione pure. Tuttavia la somma di tutti questi spunti da sola non por- ta lontano. Ciò che serve è innanzitutto un filo conduttore, un’idea a cui convoglia- re tutti gli sforzi e le scelte. Il Comitato è partito da una consta- tazione ovvia: Cortina vive di turi- smo. Come far sì che l’attività turi- stica continui a far girare la nostra economia, garantendo un’alta qua- lità della vita dell’intera comunità? Per noi la scommessa sta nel dirot- tare l’attenzione dal turista al resi- dente, nella convinzione che “se il residente è contento sarà contento anche il turista”. Troppo spesso capita di sentire frasi del tipo: è un’opera per il turismo, farà accorrere più turisti, aumente- rà l’affluenza turistica, con riferi- mento a strutture sportive, attività culturali, mostre e manifestazioni. Chi vive Cortina tutto l’anno non si sentirà forse straniero in casa pro- pria, visto che tutte le attenzioni sono rivolte ad altri? Non sentirà in quel turista, che pur gli porta da vivere, un “rivale” che gli sottrae attenzio- ni e risorse? Il Comitato Civico propone questo filo conduttore” per le proposte, che nei diversi settori dell’attività comunale si andranno formulando nei prossimi mesi; proposte, tese a migliorare la qualità di vita del re- sidente. La convinzione è che una cittadina che vive bene tutto l’anno, saprà conquistare i turisti che ci metteranno piede, più di qualsiasi azione di marketing. Sarà la Cortina reale e non la sua immagine, il paese in cui vogliamo vivere. Inchiostro spiritoso

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Anno III numero 30 novembre 2006

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Direttore Responsabile: Gianni Milani

Proprietà: Associazione Comitato Civico Cortina

Autorizzazione Tribunale di Belluno nr. 3/2004

Stampa: Tipografia Printhouse snc

Euro 1,40POSTE ITALIANE s.p.a. SPEDIZIONE IN A.P. -70% - D.C.B. BL

2-3

Periodico mensile di vita cittadina, cultura e attualitàPeriodico mensile di vita cittadina, cultura e attualitàPeriodico mensile di vita cittadina, cultura e attualitàPeriodico mensile di vita cittadina, cultura e attualitàPeriodico mensile di vita cittadina, cultura e attualità Anno III numero 30 novembre 2006Anno III numero 30 novembre 2006Anno III numero 30 novembre 2006Anno III numero 30 novembre 2006Anno III numero 30 novembre 2006○

L’Ampezzano nei

documenti del Comune

L’intervista a ...

Padre LeoneLa Filodrammatica:

il nuovo spettacolo

Gli incidenti

con cervi e caprioli

4-5 6-7 10 14

A che punto è

il diritto di superficie

CONTINUA A PAG. 3

EEEEElezionilezionilezionilezionilezioni 2007 2007 2007 2007 2007:::::UN FILOUN FILOUN FILOUN FILOUN FILOCONDUTTORECONDUTTORECONDUTTORECONDUTTORECONDUTTORE

IMPIANTI SPORTIVI, ARREDOIMPIANTI SPORTIVI, ARREDOIMPIANTI SPORTIVI, ARREDOIMPIANTI SPORTIVI, ARREDOIMPIANTI SPORTIVI, ARREDOURBANO E IMMAGINE DI CORTINA:URBANO E IMMAGINE DI CORTINA:URBANO E IMMAGINE DI CORTINA:URBANO E IMMAGINE DI CORTINA:URBANO E IMMAGINE DI CORTINA:L’OPINIONE DI UN OSPITEL’OPINIONE DI UN OSPITEL’OPINIONE DI UN OSPITEL’OPINIONE DI UN OSPITEL’OPINIONE DI UN OSPITEILLUSTRE: ILLUSTRE: ILLUSTRE: ILLUSTRE: ILLUSTRE: Luca Cordero di MontezemoloLuca Cordero di MontezemoloLuca Cordero di MontezemoloLuca Cordero di MontezemoloLuca Cordero di Montezemolo di Gabriella De Meio Puppin

Lei è affezionato a Cortina eLei è affezionato a Cortina eLei è affezionato a Cortina eLei è affezionato a Cortina eLei è affezionato a Cortina elo dimostra. Un tempo alla Tvlo dimostra. Un tempo alla Tvlo dimostra. Un tempo alla Tvlo dimostra. Un tempo alla Tvlo dimostra. Un tempo alla Tvlocale ci definì da “terzo mon-locale ci definì da “terzo mon-locale ci definì da “terzo mon-locale ci definì da “terzo mon-locale ci definì da “terzo mon-do”, riferendosi, penso, aglido”, riferendosi, penso, aglido”, riferendosi, penso, aglido”, riferendosi, penso, aglido”, riferendosi, penso, agliimpianti sportivi. Ora il suoimpianti sportivi. Ora il suoimpianti sportivi. Ora il suoimpianti sportivi. Ora il suoimpianti sportivi. Ora il suogiudizio è mutato?giudizio è mutato?giudizio è mutato?giudizio è mutato?giudizio è mutato?Sicuramente sì, perché Corti-na, in questi ultimi anni, hasaputo coniugare impiantimoderni a strutture antiqua-te ma romantiche che hannoil sapore di un luogo senzatempo. Direi che siamo passa-ti dal “terzo mondo” al mon-do tutto speciale di Cortinaanche se mi manca il raccor-do tra Cinque Torri e Tofanache sarebbe, da quello che midicono, neppure troppo com-plesso da fare.

Le piace la copertura delloLe piace la copertura delloLe piace la copertura delloLe piace la copertura delloLe piace la copertura delloStadio olimpico, invisa a mol-Stadio olimpico, invisa a mol-Stadio olimpico, invisa a mol-Stadio olimpico, invisa a mol-Stadio olimpico, invisa a mol-ti, o avrebbe preferito veder-ti, o avrebbe preferito veder-ti, o avrebbe preferito veder-ti, o avrebbe preferito veder-ti, o avrebbe preferito veder-lo trasformato in un Museolo trasformato in un Museolo trasformato in un Museolo trasformato in un Museolo trasformato in un Museodello sport? O conservato perdello sport? O conservato perdello sport? O conservato perdello sport? O conservato perdello sport? O conservato peril pattinaggio estivo all’aper-il pattinaggio estivo all’aper-il pattinaggio estivo all’aper-il pattinaggio estivo all’aper-il pattinaggio estivo all’aper-to, unico com’era in Italia?to, unico com’era in Italia?to, unico com’era in Italia?to, unico com’era in Italia?to, unico com’era in Italia?Ovviamente con un nuovo sta-Ovviamente con un nuovo sta-Ovviamente con un nuovo sta-Ovviamente con un nuovo sta-Ovviamente con un nuovo sta-

minata o preferita alla nostra?minata o preferita alla nostra?minata o preferita alla nostra?minata o preferita alla nostra?minata o preferita alla nostra?In nessuno sport ci sono trop-pi impianti. Il medagliere ita-liano è ricco anche per i tantisuccessi nel bob e nello slitti-no. Io sono un uomo di sporte posso solo credere che losport comunque vincerà.

Le piace il nuovo arredo delLe piace il nuovo arredo delLe piace il nuovo arredo delLe piace il nuovo arredo delLe piace il nuovo arredo delcentro urbano?centro urbano?centro urbano?centro urbano?centro urbano?L’Italia è un sogno per il mon-do intero. Ci sono luoghicome Cortina, Portofino, Ca-pri, Sirmione, che fanno par-te delle mete che tutti vorreb-bero avere. Ci sono altri luo-ghi italiani famosi nel mon-do, che sanno suscitare lostesso sogno ma che per in-curia, mancanza di investi-menti e rinuncia ad una poli-tica di valorizzazione del no-stro patrimonio artistico e cul-turale, quando visitati, lascia-no delusi e a volte amareggia-ti. Non è questo il caso di Cor-tina che bene fa a continuarea migliorare l’accoglienza deituristi che arrivano da ogniparte.

dio sotterraneo per l’hoc-dio sotterraneo per l’hoc-dio sotterraneo per l’hoc-dio sotterraneo per l’hoc-dio sotterraneo per l’hoc-key o addirittura con lakey o addirittura con lakey o addirittura con lakey o addirittura con lakey o addirittura con lasua demolizione e rico-sua demolizione e rico-sua demolizione e rico-sua demolizione e rico-sua demolizione e rico-struzione, previo un con-struzione, previo un con-struzione, previo un con-struzione, previo un con-struzione, previo un con-corso internazionale dicorso internazionale dicorso internazionale dicorso internazionale dicorso internazionale diidee?idee?idee?idee?idee?E’ sempre difficile dare ungiudizio quando si inter-viene su impianti di gran-de valore storico come ilPalazzo del Ghiaccio del-le Olimpiadi del 56 o lo Sta-dio Olimpico di Roma. Corti-na ha delle forti limitazioniche la proteggono dalla co-struzione di nuovi importantivolumi per cui la soluzionetrovata ha il pregio di conci-liare la funzionalità con la po-litica ambientale. Se devo peròessere sincero, rimpiango unpo’ il familiare profilo del vec-chio stadio.

Conosce la destinazione del-Conosce la destinazione del-Conosce la destinazione del-Conosce la destinazione del-Conosce la destinazione del-la nostra pista da bob? Verràla nostra pista da bob? Verràla nostra pista da bob? Verràla nostra pista da bob? Verràla nostra pista da bob? Verràmantenuta in attività con ilmantenuta in attività con ilmantenuta in attività con ilmantenuta in attività con ilmantenuta in attività con ilsostegno del C.O.N.I.? E chesostegno del C.O.N.I.? E chesostegno del C.O.N.I.? E chesostegno del C.O.N.I.? E chesostegno del C.O.N.I.? E chefine farà quella di Torino? Eli-fine farà quella di Torino? Eli-fine farà quella di Torino? Eli-fine farà quella di Torino? Eli-fine farà quella di Torino? Eli-

Si stanno avvicinando le elezioni am-

ministrative per il nostro Comune e fer-

vono i preparativi: formazione delle

liste ed elaborazione dei programmi.

Pur non partecipando alla contesa

elettorale, il Comitato Civico pren-

de le parti del cittadino, per offrire

spunti e punti di vista.

In fin dei conti si sta scrivendo il fu-

turo del nostro paese.

Le idee sono tante, le richieste della

popolazione pure. Tuttavia la somma

di tutti questi spunti da sola non por-

ta lontano.

Ciò che serve è innanzitutto un filo

conduttore, un’idea a cui convoglia-

re tutti gli sforzi e le scelte.

Il Comitato è partito da una consta-

tazione ovvia: Cortina vive di turi-

smo. Come far sì che l’attività turi-

stica continui a far girare la nostra

economia, garantendo un’alta qua-

lità della vita dell’intera comunità?

Per noi la scommessa sta nel dirot-

tare l’attenzione dal turista al resi-

dente, nella convinzione che “se il

residente è contento sarà contento

anche il turista”.

Troppo spesso capita di sentire frasi

del tipo: è un’opera per il turismo,

farà accorrere più turisti, aumente-

rà l’affluenza turistica, con riferi-

mento a strutture sportive, attività

culturali, mostre e manifestazioni.

Chi vive Cortina tutto l’anno non si

sentirà forse straniero in casa pro-

pria, visto che tutte le attenzioni sono

rivolte ad altri? Non sentirà in quel

turista, che pur gli porta da vivere,

un “rivale” che gli sottrae attenzio-

ni e risorse?

Il Comitato Civico propone questo

“filo conduttore” per le proposte,

che nei diversi settori dell’attività

comunale si andranno formulando

nei prossimi mesi; proposte, tese a

migliorare la qualità di vita del re-

sidente. La convinzione è che una

cittadina che vive bene tutto l’anno,

saprà conquistare i turisti che ci

metteranno piede, più di qualsiasi

azione di marketing.

Sarà la Cortina reale e non la sua

immagine, il paese in cui vogliamo

vivere. In

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22222 Voci di CortinaVoci di CortinaVoci di CortinaVoci di CortinaVoci di Cortina Numero 30 Numero 30 Numero 30 Numero 30 Numero 30 novembre 2006

ASSOCIAZIONE ARTIGIANIDI CORTINA D'AMPEZZO

Via Pezié n. 11532043 Cortina d'Ampezzo (BL)

Tel. 368 7674980 � Fax 0436 879126E-mail: [email protected]

DIRITTO DI SUPERFICIE:DIRITTO DI SUPERFICIE:DIRITTO DI SUPERFICIE:DIRITTO DI SUPERFICIE:DIRITTO DI SUPERFICIE:quanto saranno grandi gli appartamenti?quanto saranno grandi gli appartamenti?quanto saranno grandi gli appartamenti?quanto saranno grandi gli appartamenti?quanto saranno grandi gli appartamenti? di Alice Gaspari

Tra i rimedi che l’ammi-nistrazione ha deciso diadottare per dare la casa

ai cortinesi, come sappiamo, c’èl’ormai conosciutissimo “dirit-to di superficie”.Fatto il regolamento, costituitala cooperativa tra gli assegna-tari, è arrivato il momento difare i progetti veri e propri perla costruzione delle due case, èora cioè di fare i conti, dati allamano, con le volumetrie edifi-cabili, col numero degli appar-tamenti e con il numero dellepersone che li devono abitare.Sono sorti dei problemi impor-tanti che riguardano le dimen-sioni degli appartamenti.Il geometra De Biasi, consiglie-re della Società CooperativaEdilizia Cortina, costituitasi il22 settembre tra gli assegnataridel diritto, assegnatario eglistesso, nonché consigliere co-munale di minoranza, ha fattodei calcoli utilizzando misureche per i tecnici sono standard,dai quali emerge che gli appar-tamenti saranno piccoli.Vediamoli.

LOTTO IN LOCALITLOTTO IN LOCALITLOTTO IN LOCALITLOTTO IN LOCALITLOTTO IN LOCALITÀÀÀÀÀZUEL DI SOTTOZUEL DI SOTTOZUEL DI SOTTOZUEL DI SOTTOZUEL DI SOTTOIl volume massimo edificabileprevisto dal PRG è 2500 mc edi-ficabili fuori terra su 3 piani,che corrispondono circa a 890mq lordi. Da questi bisogna in-fatti togliere 25/30 mq per pia-

no, per disimpegni/vaniscale/ascensore, quindi90 mq, che sottratti ai890 danno 800 mq. Que-sti sono ancora lordi, inquanto bisogna sottrar-re un ulteriore 23/25%di murature interne edesterne .Rimangono così circa600 mq che, divisi peri dieci appartamenti previ-sti, fanno 60 mq netti per60 mq netti per60 mq netti per60 mq netti per60 mq netti perfamigliafamigliafamigliafamigliafamiglia.

LOTTO IN LOCALITA’LOTTO IN LOCALITA’LOTTO IN LOCALITA’LOTTO IN LOCALITA’LOTTO IN LOCALITA’GILARDONGILARDONGILARDONGILARDONGILARDONIl volume massimo edificabileprevisto dal PRG è di 2000 mcedificabili fuori terra su 2,5 pia-ni, che corrispondono circa a700 mq lordi. Anche da questibisogna togliere 25/30 mq perpiano, per disimpegni/vani sca-le/ascensore, quindi 75 mq, chesottratti ai 700 danno 625 mqlordi.Togliendo l’ulteriore 23/25%di murature interne ed ester-ne , rimangono 475 mq che,divisi per gli otto appartamen-ti previsti, fanno 59,37 mq59,37 mq59,37 mq59,37 mq59,37 mqnetti per famiglianetti per famiglianetti per famiglianetti per famiglianetti per famiglia.

Va rimarcato che questi sonocalcoli standard, che non si ri-feriscono ad un progetto effet-tivo; soltanto un progetto dimassima infatti è in fase di pre-parazione e verrà presentatoentro Natale.Va rimarcato anche che, pro-prio in quanto standard, si di-scostano poco dalla realtà.

Delle 18 famiglie che hanno ac-quisito il diritto , cinque sonocomposte di 5 unità, dodici di 4unità e una di 3 unità.Gli appartamenti in diritto disuperficie non sono in affitto: lefamiglie se li costruiscono ad uncosto indicativo di 2000 euro almq, una somma considerevoleda investire in una casa che nonsarà di loro proprietà: e’ giustoche possano decidere quantimetri quadri vogliono, seppurnel limite massimo dei 95 mq

che prevede il regolamento? Secondo l’assessore al patrimo-nio Lorenzo Lacedelli, finchénon sarà pronto almeno il pro-getto di massima, è inutile par-lare della dimensione degli ap-partamenti. Il problema derivadal fatto che inaspettatamentesono arrivate ai vertici della gra-duatoria cinque famiglie di cin-que unità, che non erano com-parse nell’indagine conoscitivafatta alcuni anni fa per tastareil terreno. In compenso ci sareb-bero alcune famiglie che, per ri-sparmiare, si accontenterebbe-ro di appartamenti più piccoli.Gli appartamenti, secondo icalcoli di Lacedelli, risulteran-no all’incirca di 65 mq netti65 mq netti65 mq netti65 mq netti65 mq netti,più le pertinenze sotto (cantina,lavanderia, garage), una di-mensione più che dignitosa peruna famiglia di quattro/cinquepersone. Concedere un aumen-to di volume comporterebbeinoltre una variante urbanisti-ca al PRG che, lo sappiamo,comporterebbe una ulteriore,lunghissima attesa.

Proviamo a immaginarci un ap-partamento bello, comodo, manon esoso:

1° tipologia:1° tipologia:1° tipologia:1° tipologia:1° tipologia:

- Due camere doppie di 14 mq- Una camera singola di 9 mq (fa-miglia di cinque persone)- Due bagni di 4 mq- Una cucina di 8 mq- Un salotto/pranzo di 26 mq- Disimpegni (corridoi-ingresso) 8 mqIl totale è di 78 mq 78 mq 78 mq 78 mq 78 mq per l’apparta-mento a due camere e di 87 mq87 mq87 mq87 mq87 mqper l’appartamento a tre camere.

Decisamente troppo, adottia-mo questa soluzione, che ri-spetta quasi del tutto il regola-mento…..

2° tipologia2° tipologia2° tipologia2° tipologia2° tipologia

- Una camera doppia da 14 mq- Una camera singola di 9 mq- Una camera singola di 9 mq (conletto a castello, famiglia di cinquepersone )- Due bagni di 4 mq- Una cucina di 8 mq- Un salotto/pranzo di 26 mq- Disimpegni (corridoi-ingresso)8mqIl totale è di 73 mq 73 mq 73 mq 73 mq 73 mq per l’apparta-mento a due camere e di 82 mq82 mq82 mq82 mq82 mqper quello a tre camere.

ESEMPIO DI APPARTAMENTO DI 65 MQ.

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33333Voci di CortinaVoci di CortinaVoci di CortinaVoci di CortinaVoci di CortinaNumero 30Numero 30Numero 30Numero 30Numero 30 novembre 2006

È ancora troppo grande…possiamo eliminare un bagno,la cucina e fare il soggiorno conangolo cottura…

3° tipologia3° tipologia3° tipologia3° tipologia3° tipologia

- Una camera doppia di 14 mq- Una camera singola di 9 mq- Una camera singola di 9 mq (conletto a castello, famiglia di cinque)- Un bagno di 4 mq- Salotto, pranzo, angolo cotturadi 26 mq- Disimpegni (corridoio, ingresso)7 mq

Il totale è di mq 60 mq 60 mq 60 mq 60 mq 60 per l’appar-tamento a due camere e di mq 69mq 69mq 69mq 69mq 69per quello a tre camere.

Finalmente i conti tornano, forsecosì si riesce a star dentro alla vo-lumetria concessa, più le pertinen-ze sotto (cantina, lavanderia).Verrebbe da dire…”è piccolo maalmeno è tutto nostro”…. ma,come sappiamo, non è così!

E verrebbe anche da pensareche forse in futuro una di que-ste famiglie potrebbe volereun altro figlio, o potrebbe tro-varsi nella necessità di acco-gliere un anziano genitore,

Crede davvero che questo go-Crede davvero che questo go-Crede davvero che questo go-Crede davvero che questo go-Crede davvero che questo go-verno possa durare?verno possa durare?verno possa durare?verno possa durare?verno possa durare?Quando penso a Cortina mi ri-lasso. Pertanto questa non èuna domanda compatibile colclima di questa chiacchierata.

La Sua immagine è diversa daLa Sua immagine è diversa daLa Sua immagine è diversa daLa Sua immagine è diversa daLa Sua immagine è diversa daquella che hanno all’estero del-quella che hanno all’estero del-quella che hanno all’estero del-quella che hanno all’estero del-quella che hanno all’estero del-l’Italiano medio e per questo Lal’Italiano medio e per questo Lal’Italiano medio e per questo Lal’Italiano medio e per questo Lal’Italiano medio e per questo Ladobbiamo ringraziare. Lei po-dobbiamo ringraziare. Lei po-dobbiamo ringraziare. Lei po-dobbiamo ringraziare. Lei po-dobbiamo ringraziare. Lei po-trebbe essere un ottimo mini-trebbe essere un ottimo mini-trebbe essere un ottimo mini-trebbe essere un ottimo mini-trebbe essere un ottimo mini-stro. Non solo dell’Industria,stro. Non solo dell’Industria,stro. Non solo dell’Industria,stro. Non solo dell’Industria,stro. Non solo dell’Industria,ma anche degli Esteri.ma anche degli Esteri.ma anche degli Esteri.ma anche degli Esteri.ma anche degli Esteri.Lei ha rimesso in piedi primaLei ha rimesso in piedi primaLei ha rimesso in piedi primaLei ha rimesso in piedi primaLei ha rimesso in piedi primala Ferrari e ora la Fiat. È im-la Ferrari e ora la Fiat. È im-la Ferrari e ora la Fiat. È im-la Ferrari e ora la Fiat. È im-la Ferrari e ora la Fiat. È im-portantissima la scelta dei col-portantissima la scelta dei col-portantissima la scelta dei col-portantissima la scelta dei col-portantissima la scelta dei col-laboratori e questa è una Sualaboratori e questa è una Sualaboratori e questa è una Sualaboratori e questa è una Sualaboratori e questa è una Suaspecialità, da Niki Lauda in poi.specialità, da Niki Lauda in poi.specialità, da Niki Lauda in poi.specialità, da Niki Lauda in poi.specialità, da Niki Lauda in poi.

Le piacerebbe diventarlo? E diLe piacerebbe diventarlo? E diLe piacerebbe diventarlo? E diLe piacerebbe diventarlo? E diLe piacerebbe diventarlo? E diquale governo?quale governo?quale governo?quale governo?quale governo?In tutta la mia vita ho messonel lavoro energia, entusia-smo e spirito di squadra. Sedevo essere sincero, oggi mivengono richiesti questi re-quisiti per tanti ruoli diversi,forse troppi, ma non per que-sto rinuncio alla coerenza ealla volontà di perseguire gliobiettivi che mi pongo o chemi vengono posti. Credo diavere abbastanza cose a cuipensare e ogni congettura re-lativa ai miei impegni diversiè del tutto infondata.

Grazie!Grazie!Grazie!Grazie!Grazie!

Gabriella De Meio Puppin

L’OPINIONEL’OPINIONEL’OPINIONEL’OPINIONEL’OPINIONEDI UN OSPITE ILLUSTREDI UN OSPITE ILLUSTREDI UN OSPITE ILLUSTREDI UN OSPITE ILLUSTREDI UN OSPITE ILLUSTRE

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ma dove metterli?Ancora non si sa quanto sa-ranno grandi esattamente gliappartamenti, staremo a vede-re, ma già sappiamo che alcu-ni tra gli assegnatari sarebbe-ro pronti a rinunciare, non sen-za rammarico, perché andreb-bero “a stare più stretti”.

Potrebbe verosimilmente succe-dere che le famiglie numeroserinuncino in favore di quelle ditre persone, più basse in gra-duatoria: ma allora perché, at-traverso il punteggio, si è scel-to di favorire le prime?Inevitabile per noi (e non solo)pensare al terzo lotto inseritonel PRG: un terreno già edifi-cabile con la stessa formula aCadelverzo di Sotto, chefin’ora è stato lasciato indietroa causa di un grosso e neces-sario intervento di bonificaidro-geologica, che ne aumen-ta il costo di costruzione, unadisparità di trattamento perquelle famiglie che andrebbe-ro a costruire lì. Forse l’ammi-nistrazione, visto come stannole cose, potrebbe assegnarle lostesso, assumendosi diretta-mente il costo della bonifica,accontentando così un maggiornumero di famiglie. Soldi spe-

Nelle foto: alcune vedute panoramiche del lotto di proprietà comunalein località Cadelverzo di Sotto, individuato nel P.R.G. per larealizzazione di un edificio ad uso residenziale in diritto disuperficie.L’area in questione corrisponde al gruppetto di larici al centrodella foto sotto e a parte dell’area prativa circostante.Il terreno, come si può intuire dalla vegetazione (v. il pratodella foto nell’altra pagina), è molto umido e leggermentepaludoso.Lungo il pendio scende anche un piccolo ruscello.

AVVISO

Ci scusiamo con gli abbonati per i ritardi verificatisi nelrecapito di “Voci di Cortina”.Ci stiamo attivando affinchè questi disagi non si ripetano.

si per il bene comune, ritenia-mo, sempre che la comunitàcortinese sia d’accordo con noi

nel considerare l’esodo delle fa-miglie il primo e il più grossodei nostri problemi.

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44444 Voci di CortinaVoci di CortinaVoci di CortinaVoci di CortinaVoci di Cortina Numero 30 Numero 30 Numero 30 Numero 30 Numero 30 novembre 2006

DOCUMENTI COMUNALIDOCUMENTI COMUNALIDOCUMENTI COMUNALIDOCUMENTI COMUNALIDOCUMENTI COMUNALIScritti anche in Ampezzano: Scritti anche in Ampezzano: Scritti anche in Ampezzano: Scritti anche in Ampezzano: Scritti anche in Ampezzano: cosacosacosacosacosa implica implica implica implica implicanonononono di Edoardo Pompanin

La notizia. Dalla fine diquesta estate, gli Ufficicomunali di Cortina

d’Ampezzo producono alcunidocumenti amministrativi scri-vendoli contemporaneamentein italiano e in ampezzano.È bilingue la Convocazione del-la Commissione edilizia; è tra-dotto in ampezzano il Manda-to di pagamento, che riprodu-ciamo per dare l’idea al lettoredi che cosa si tratta.

Non esiste una precisa regola-mentazione di questa nuova at-tività degli uffici comunali. Nonc’è una delibera di indirizzo.L’iniziativa è – diciamo così - unpo’ spontanea.Prende spunto dalle norme del-la legge n. 482 del 1999 in ma-teria di tutela della minoranzelinguistiche storiche.

BBBBBILINGUISMOILINGUISMOILINGUISMOILINGUISMOILINGUISMO INININININ A A A A AMPEZZOMPEZZOMPEZZOMPEZZOMPEZZO,,,,,ÈÈÈÈÈ VERAVERAVERAVERAVERA OPPORTUNITÀOPPORTUNITÀOPPORTUNITÀOPPORTUNITÀOPPORTUNITÀ?????Leggendo nel dettaglio la nor-mativa sulla tutela delle mino-ranze linguistiche, appare evi-dente come la legge sia estrema-mente rigorosa. Richiede moltoimpegno e cospicue risorse allastruttura amministrativa comu-

nale e alle istituzioni scolasti-che. Impone severi studi ai di-pendenti comunali. Per lo stes-so cittadino, gli impatti sonotutt’altro che leggeri.Dando atto dei molti risvoltipositivi del “biliguismo” – otti-mamente spiegati da StefanoLorenzi in queste pagine – van-no però tenuti presenti i “ri-schi”, soprattutto quando ven-gono toccati i meccanismi bu-rocratici di un Comune o di un

Ente scolastico.Il pericolo è quello di fare par-tire in cima alla montagna il pic-colo sassolino di una semplicetraduzione – giusto per vedereche effetto fa – per poi trovarsisotto una valanga di adempi-menti e di lacci e lacciuoli di cui,onestamente, non si sente il bi-sogno.

Il “bilinguismo” costa.Costa garantire un’immediata

traduzione a chi voglia rivolger-si all’ente comunale in ampez-zano, costa riconoscere nelle as-sunzioni il titolo di merito dellaconoscenza del ladino, costaaggiornare i programmi infor-matici, costa finanziare le tra-duzioni degli atti (questo adesempio è uno dei problemi piùseri in ambito della Comunitàeuropea, soprattutto dopo l’al-largamento).

Se il Comune decide di rispet-tare gli obblighi della legge ditutela, è opportuno che attivitutte le procedure previste perfarlo e che vengano dedicatestrutture e risorse, nella consa-pevolezza degli oneri economi-ci e sociali che la decisione com-porta.

Altrimenti esistono moltissimeoccasioni per curare, difenderee valorizzare la lingua ampez-zana fuori dagli scogli insidiosidelle burocrazie pubbliche!,dove l’obbligatorietà della leg-ge può IMPORRE adempimen-ti, magari ‘inattesi’.

Tralascio le considerazioni dicarattere storico sullo sforzocompiuto dai nostri predecesso-ri ampezzani dei secoli passatiper l’uso della lingua ‘italiana’nei documenti ufficiali – anchedurante l’impero asburgico -perché è uno spunto che non hola competenza per sviluppare,anche se mi sembra valido.

LA LEGGE DI TUTELA: “Norme in materia di tutela delle minoranze linguistiche storiche”

Riportiamo di seguito alcuni tralci, particolarmente significativi, della Legge 15 dicembre 1999, n. 482

Art. 2 comma 1) In attuazione dell’articolo 6 della Costituzione … la Repubblica tutela la lingua e la cultura delle popolazioni albanesi, catalane,germaniche, greche, slovene e croate e di quelle parlanti il francese, il franco-provenzale, il friulano, il LADINO, l’occitano e il sardo.

Art. 3 comma 1) La delimitazione dell’ambito territoriale e subcomunale in cui si applicano le disposizioni di tutela delle minoranze linguistichestoriche previste dalla presente legge, è adottata dal consiglio provinciale, sentiti i comuni interessati, su richiesta di almeno il quindici per cento deicittadini iscritti nelle liste elettorali e residenti nei Comuni stessi, ovvero di un terzo dei consiglieri comunali dei medesimi Comuni. (omissis)

Art. 4 comma 1) Nelle scuole materne dei Comuni di cui all’articolo 3, l’educazione linguistica prevede, accanto all’uso della lingua italiana, anchel’uso della lingua della minoranza per lo svolgimento dell’attività educativa. Nelle scuole elementari e nelle scuole secondarie di primo grado è previstol’uso anche della lingua della minoranza come strumento di insegnamento. (omissis)

Art. 7 comma 1) Nei Comuni di cui all’articolo 3, i membri dei consigli comunali e degli altri organi a struttura collegiale dell’amministrazione possonousare, nell’attività degli organismi medesimi, la lingua ammessa a tutela. …comma 3) … dichiarino di non conoscere la lingua .. deve essere garantita una immediata traduzione in lingua italiana.comma 4) Qualora gli atti destinati ad uso pubblico siano redatti nelle due lingue, producono effetti giuridici solo gli atti e le deliberazioni redatti inlingua italiana.

Art. 9 comma 1). … è consentito, negli uffici delle amministrazioni pubbliche, l’uso orale e scritto della lingua ammessa a tutela. …2. Per rendere effettivo l’esercizio delle facoltà di cui al comma 1, le pubbliche amministrazioni provvedono … a garantire la presenza di personaleche sia in grado di rispondere alle richieste del pubblico usando la lingua ammessa a tutela. (omissis)

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BILINGUISMO IN AMPEZZO,BILINGUISMO IN AMPEZZO,BILINGUISMO IN AMPEZZO,BILINGUISMO IN AMPEZZO,BILINGUISMO IN AMPEZZO,Quali opportunità?Quali opportunità?Quali opportunità?Quali opportunità?Quali opportunità? di Stefano Lorenzi

Cortina d’Ampezzo è unComune che ha al suointerno una minoranza

linguistica riconosciuta dalloStato italia-no.Gli Ampez-zani, cioè gliabitanti ori-ginari dellavalle, sonoriconosciutiessere unapopolazione di lingua ladina.Dialetto o lingua che sia (lascia-molo decidere agli esperti), laparlata ampezzana è da alme-no mezzo secolo riconosciutafra le varianti ladine dolomiti-che, con una sua specificità cheva oltre il semplice aspetto fol-cloristico o storico, ma che coin-volge un po’ tutta la cultura e ilmodo di essere della gented’Ampezzo.Vale appena la pena di citarele decennali battaglie per la riu-nificazione delle vallate ladine,divise dopo la fine della secon-da guerra mondiale in tre diver-se province, e tutelate successi-vamente in modo abbastanzasquilibrato e discontinuo.Dal 1999 esistono però nuoveopportunità date dallo Stato,con la Legge 482/99, per valo-rizzare le lingue minoritarie inmodo molto più efficace rispet-to al passato. Fermo restandoche la lingua ufficiale della Re-pubblica è l’italiano – esordi-sce la legge –lo Stato inten-de valorizzareil patrimoniolinguistico dialcune impor-tanti minoran-ze storicamen-te insediatesul territorio nazionale: gentedi lingua albanese, catalana,germanica, greca, slovena,croata, francese, franco-pro-venzale, occitana, friulana, sar-da e ladina.I Comuni in cui queste mino-ranze sono presenti, possono ri-conoscere la specificità lingui-stica della loro comunità, tute-

landola con gli strumenti datida questa legge.Il Comune di Cortina ha quin-di riconosciuto l’esistenza della

comunità la-dina nel suoterritorio, eha iniziato au t i l i z z a r efondi dellaLegge 482/99 per costi-tuire un nuo-

vo istituto ladino, assieme aiComuni di Livinallongo e diColle S. Lucia, l’Istitut CulturalLadin “Cesa de Jan”, con sedenella più piccola delle tre realtàcomunali.Fin qui lo si può consi-derare un atto di buonavolontà, limitato alla tu-tela culturale della pro-pria gente.La portata della nuovalegge va però al di là del-la semplice attivitàscientifica o della pubbli-cazione di qualche libro: la so-stanza della norma ha un valo-re istituzionale molto grande,perché prevede l’uso della lin-gua minoritaria nelle scuole ma-terne, elementari e medie, ac-canto alla lingua italiana e inaggiunta, naturalmente, alla lin-gua straniera. I genitori e gli in-segnanti possono chiedere ap-profondimenti e integrazionialle normali materie di studioper insegnare ai ragazzi la cul-

tura e la lin-gua locale,con possibili-tà di formarei maestri atale tipo diinsegnamen-to.Lo stesso vale

per i comuni, le comunità mon-tane, le province e le regioni nelcui territorio ricadono minoran-ze linguistiche, dove la linguaminoritaria può essere usata neidocumenti ufficiali, nei consiglie negli altri organi di gestione.Laddove una persona vogliausare, all’interno di un ente lo-cale, la lingua minoritaria, que-

st’ultimo deve poter garantireun’immediata traduzione inlingua italiana. I Comuni, pe-raltro, possono destinare par-te delle loro risorse a questotipo di integrazione, oltre allafacoltà di integrare i toponimiufficiali con la traduzione inlingua minoritaria.Altre condizioni di tutela sonoassicurate nelle trasmissioniradiotelevisive, così come neidocumenti di stato civile dellecomunità un tempo italianizza-te in modo forzato (si pensi, adesempio, agli sloveni del Friuli oai tedeschi della provincia diBolzano).

Per dare consistenza a questenorme, lo Stato stanzia circa die-ci milioni di euro l’anno, partedei quali arrivano anche da noiattraverso specifici progetti co-ordinati dall’Istituto “Cesa deJan” e poi riversati sui tre Co-muni in esso associati. Da unpaio d’anni si sta lavorando conil personale dei Comuni per stu-diare le possibilità di avvio delbilinguismo, valutandone gli ef-fetti sulla comunità.Va detto, comunque, che la por-tata di questo tipo di innovazio-ne è ancora sottovalutata, siaper uno scarso interesse delleamministrazioni comunali, siaperché porta un carico di lavo-ro iniziale abbastanza consi-stente: si è assistito ad alcune ti-mide prove di corrispondenzabilingue uscire dal Comune diCortina, ma siamo davvero an-cora all’anno zero di questo tipodi sviluppo.Perché il bilinguismo? Innanzi-tutto per questioni di tutela cul-turale, per valorizzare il riccopatrimonio linguistico che lanostra valle possiede ancora; poiper dare una prospettiva di

Il comune di CortinaIl comune di CortinaIl comune di CortinaIl comune di CortinaIl comune di Cortinaha riconosciuto l’esistenzaha riconosciuto l’esistenzaha riconosciuto l’esistenzaha riconosciuto l’esistenzaha riconosciuto l’esistenza

della comunità ladinadella comunità ladinadella comunità ladinadella comunità ladinadella comunità ladinanel suo territorio,nel suo territorio,nel suo territorio,nel suo territorio,nel suo territorio,

e ha iniziato a utilizzaree ha iniziato a utilizzaree ha iniziato a utilizzaree ha iniziato a utilizzaree ha iniziato a utilizzarei fondi della Legge 482/99i fondi della Legge 482/99i fondi della Legge 482/99i fondi della Legge 482/99i fondi della Legge 482/99

La norma ha un valore istituzionaleLa norma ha un valore istituzionaleLa norma ha un valore istituzionaleLa norma ha un valore istituzionaleLa norma ha un valore istituzionalemolto grande,molto grande,molto grande,molto grande,molto grande,

perché prevede l’usoperché prevede l’usoperché prevede l’usoperché prevede l’usoperché prevede l’usodella lingua minoritariadella lingua minoritariadella lingua minoritariadella lingua minoritariadella lingua minoritaria

nelle scuolenelle scuolenelle scuolenelle scuolenelle scuoleaccanto alla lingua italianaaccanto alla lingua italianaaccanto alla lingua italianaaccanto alla lingua italianaaccanto alla lingua italiana

e in aggiunta alla lingua stranierae in aggiunta alla lingua stranierae in aggiunta alla lingua stranierae in aggiunta alla lingua stranierae in aggiunta alla lingua straniera

L’ente localeL’ente localeL’ente localeL’ente localeL’ente localedeve poter garantiredeve poter garantiredeve poter garantiredeve poter garantiredeve poter garantire

un’immediata traduzioneun’immediata traduzioneun’immediata traduzioneun’immediata traduzioneun’immediata traduzionein lingua italianain lingua italianain lingua italianain lingua italianain lingua italiana

dei documenti redattidei documenti redattidei documenti redattidei documenti redattidei documenti redattiin lingua minoritaria.in lingua minoritaria.in lingua minoritaria.in lingua minoritaria.in lingua minoritaria.

maggiore facilitazione e garan-zia della gente del posto nell’as-segnazione di pubblico impie-go, oltre che per un ipotetico,futuro riconoscimento econo-mico per coloro che svolgonoun servizio pubblico anche at-

traverso la lingua mino-ritaria, da noi appuntol’ampezzano. Infine, ilbilinguismo arricchiscesenz’altro l’immaginedell’offerta turistica diCortina, in quanto vei-cola un chiaro messag-gio di valorizzazionedella cultura locale,

aspetto molto considerato nelturismo contemporaneo, sem-pre più alla ricerca delle speci-ficità autentiche dei luoghi vi-sitati.Già al di là del Falzarego que-sta tutela è garantita da decen-ni: da noi oggi gli strumenti sonomigliori di un tempo, sta poi allacomunità e alla politica localesfruttare in modo più o menoconsistente questa risorsa.

FOTO: SEDE DELL’ISTITUT CULTURAL LADIN

“CESA DE JAN” A COLLE DI S. LUCIA

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L � I N T E R V I S T A . . .

... A PADRE LEONE... A PADRE LEONE... A PADRE LEONE... A PADRE LEONE... A PADRE LEONEA Cortina, con i frati minori, testimonianzaA Cortina, con i frati minori, testimonianzaA Cortina, con i frati minori, testimonianzaA Cortina, con i frati minori, testimonianzaA Cortina, con i frati minori, testimonianzadi vita fraterna e povertà.di vita fraterna e povertà.di vita fraterna e povertà.di vita fraterna e povertà.di vita fraterna e povertà. di Alessandra Menardi

Da due anni è guardia-no del santuario dellaMadonna della Difesa.

Giunto a Cortina per cercare lacontemplazione e la preghiera,Padre Leone ama anche l’in-contro e il colloquio con le per-sone. E fin da subito ha dimo-strato attenzione e sensibilitàper la comunità.

Quando è giunto a Cortina, leiQuando è giunto a Cortina, leiQuando è giunto a Cortina, leiQuando è giunto a Cortina, leiQuando è giunto a Cortina, leiarrivava da realtà molto diver-arrivava da realtà molto diver-arrivava da realtà molto diver-arrivava da realtà molto diver-arrivava da realtà molto diver-se come Marghera o Padova.se come Marghera o Padova.se come Marghera o Padova.se come Marghera o Padova.se come Marghera o Padova.Cosa si aspettava e quale real-Cosa si aspettava e quale real-Cosa si aspettava e quale real-Cosa si aspettava e quale real-Cosa si aspettava e quale real-tà ha trovato?tà ha trovato?tà ha trovato?tà ha trovato?tà ha trovato?I miei frati, quando hanno sa-puto che andavo a Cortina, mihanno detto che andavo tra ivip. Ma questo non mi ha crea-to problemi. Io cercavo un am-

biente di solitudine, volevo de-dicare questi anni alla ricercainteriore, alla vita spirituale.Appena giunto a Cortina, misono trovato molto bene: primaperché si tratta di un santuariomariano, poi perché a me pia-ce molto la montagna. Per pri-ma cosa mi sono dedicato allostudio della storia e ho cercatosubito di conoscere le persone.

Cosa significa per un francesca-Cosa significa per un francesca-Cosa significa per un francesca-Cosa significa per un francesca-Cosa significa per un francesca-no trovarsi ad operare a Corti-no trovarsi ad operare a Corti-no trovarsi ad operare a Corti-no trovarsi ad operare a Corti-no trovarsi ad operare a Corti-na d’Ampezzo, nelle forti con-na d’Ampezzo, nelle forti con-na d’Ampezzo, nelle forti con-na d’Ampezzo, nelle forti con-na d’Ampezzo, nelle forti con-traddizioni date da un turismotraddizioni date da un turismotraddizioni date da un turismotraddizioni date da un turismotraddizioni date da un turismo“ricco”?“ricco”?“ricco”?“ricco”?“ricco”?La collocazione di noi frati mi-nori a Cortina è testimonianzadi vita fraterna e di povertà. Farsentire e capire alle personecosa può significare il rischiodella ricerca della ricchezza di

contro al mes-saggio di SanFrancesco deldistacco, dellapovertà e dellaricerca di Dio.Sento che quioltre al servizioal santuario,abbiamo an-che una mis-sione di frater-nità. Una pre-senza dei frati

minori nascosta, ai marginicome questo luogo, e al contem-po di richiamo di quelle chesono le bellezze della vocazio-ne francescana, quindi la natu-ra, la custodia del Creato.

Quali sono a sua analisi i disa-Quali sono a sua analisi i disa-Quali sono a sua analisi i disa-Quali sono a sua analisi i disa-Quali sono a sua analisi i disa-gi sociali di cui soffre la comu-gi sociali di cui soffre la comu-gi sociali di cui soffre la comu-gi sociali di cui soffre la comu-gi sociali di cui soffre la comu-nità ampezzana?nità ampezzana?nità ampezzana?nità ampezzana?nità ampezzana?Colpisce molto, e forse è il pun-to più difficile, l’individualismo.Anche nella sfera di vita cristia-na. E poi mi sembra ci sianotroppe mormorazioni, critiche,invidie, non solo sul piano poli-tico amministrativo, ma anchenella vita di tutti i giorni. Inve-ce di imparare la gioia di unambiente così bello che il Signo-re ci ha dato, si è là a guardarsil’un l’altro. Però io sono moltopositivo, vedo anche molte cosebelle. Per esempio, sono statomolto colpito dai numerosibambini della scuola materna,fonte di gioia e speranza. Si può,dunque, lavorare per una mag-giore unione, alla costruzione dicomunità.

E non manca, forse, una pasto-E non manca, forse, una pasto-E non manca, forse, una pasto-E non manca, forse, una pasto-E non manca, forse, una pasto-rale per la famiglia?rale per la famiglia?rale per la famiglia?rale per la famiglia?rale per la famiglia?Anche le famiglie sono un po’chiuse. Sono entrato in contat-to con un gruppo di famigliecristiane, che ha il desiderio di

aprirsi. Sicuramente la pastoralefamiliare è all’attenzione delParroco e penso sarà uno deiprimi obbiettivi del nuovo con-siglio pastorale. La radice dellafatica di una pastorale della fa-miglia è sempre in quella formadell’individualismo, in cui si ècresciuti.A volte mi interrogo se la tradi-zione, che è così viva, aiuta asentire il gruppo non in formafaziosa di distinzione dal “fore-sto”, ma sentire che questa tra-dizione “fa gruppo”.Non basta essere orgogliosi diessere Ampezzani, di conserva-re e trasmettere le tradizioni, cheio peraltro ammiro, occorre chenon muoia nel segno della tra-dizione il senso della comunità,bisogna sempre costruire.

Si parla di “nuova povertà” ,Si parla di “nuova povertà” ,Si parla di “nuova povertà” ,Si parla di “nuova povertà” ,Si parla di “nuova povertà” ,data dalla precarietà nel lavo-data dalla precarietà nel lavo-data dalla precarietà nel lavo-data dalla precarietà nel lavo-data dalla precarietà nel lavo-ro, dall’aumento dei costi deiro, dall’aumento dei costi deiro, dall’aumento dei costi deiro, dall’aumento dei costi deiro, dall’aumento dei costi deibeni di prima necessità e da di-beni di prima necessità e da di-beni di prima necessità e da di-beni di prima necessità e da di-beni di prima necessità e da di-sagio abitativo. Cortina è an-sagio abitativo. Cortina è an-sagio abitativo. Cortina è an-sagio abitativo. Cortina è an-sagio abitativo. Cortina è an-cora un’isola felice per la qua-cora un’isola felice per la qua-cora un’isola felice per la qua-cora un’isola felice per la qua-cora un’isola felice per la qua-lità della vita?lità della vita?lità della vita?lità della vita?lità della vita?Penso che fra le attenzioni chesi devono avere all’interno delconsiglio pastorale, vi sia anchequesta e che, credo, verrà costi-tuita una commissione dellacaritas. Vi è il compito di sco-prire queste situazioni difficili,perché sicuramente ci sono.Non ci si può rassegnare, poi,al problema della casa. Devediventare una coscienza del-l’amministrazione, ma anche ditutti gli abitanti, non si può ar-rivare a dire che tutti i giovanidevono andare via per trovarecasa. Il problema della casa èmolto grosso e si riflette nellaresponsabilità civile, ma va af-frontato anche sul piano dellaconvivenza, ci va di mezzo lavita del paese. L’amministrazio-ne deve prendere in mano ilproblema della speculazionedella casa.Bisogna prendere coscienza diquesti problemi, vedere comeaffrontarli tutti insieme, anchel’aspetto della vita religiosa.Turismo, non è solo creare sta-gioni, che io ammiro e rispetto,perché questo attira il curiosoaltro, ma creare anche unastruttura e un ambiente diver-si, per un turismo diverso. Nonsi può, inoltre, ridurre tutta l’at-tività al turismo, vi è il rischio

nome:PADRE LEONE ROSATO

età:77 ANNI

(DI CUI 60 DI VITA RELIGIOSA)ordine:

FRATI FRANCESCANI MINORI

incarico:GUARDIANO SANTUARIO

DELLA MADONNA DELLA DIFESA

precedenti incarichi:INSEGNANTE DI TEOLOGIA

AL S. BERNARDINO DI VERONAPARROCO

A PADOVA-VERONA-MARGHERA

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77777Voci di CortinaVoci di CortinaVoci di CortinaVoci di CortinaVoci di CortinaNumero 30Numero 30Numero 30Numero 30Numero 30 novembre 2006

Via Bepin 6 - Cortinatel 0436 862462

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che vengano a mancare artigia-nato, agricoltura, pastorizia..Secondo me, va promosso an-che l’aspetto della storia e del-l’arte.

Lei sta cercando di rivitaliz-Lei sta cercando di rivitaliz-Lei sta cercando di rivitaliz-Lei sta cercando di rivitaliz-Lei sta cercando di rivitaliz-zare il Santuario della Difesa.zare il Santuario della Difesa.zare il Santuario della Difesa.zare il Santuario della Difesa.zare il Santuario della Difesa.Come può rinnovarsi il legameCome può rinnovarsi il legameCome può rinnovarsi il legameCome può rinnovarsi il legameCome può rinnovarsi il legametra la Chiesa della Madonnatra la Chiesa della Madonnatra la Chiesa della Madonnatra la Chiesa della Madonnatra la Chiesa della Madonnadella Difesa e la sua popola-della Difesa e la sua popola-della Difesa e la sua popola-della Difesa e la sua popola-della Difesa e la sua popola-zione?zione?zione?zione?zione?Innanzitutto vorrei vedere chela comunità locale ha a cuorela presenza di questo santuario,che non esclude, né si può met-tere in contrasto con la parroc-chia. Ma se questo è il santua-rio della parrocchia, si deve conil Parroco studiare insieme ecamminare insieme per trova-re una strada, affinché ci siauna maggiore continuità. Iovedo che l’immagine della Di-fesa è molto amata, soprattuttoall’interno delle case. Ma è an-cora poco. Secondo me la diffi-coltà è fare veramente promo-zione di devozione alla Madon-na e di partecipazione al San-tuario.

E il convento. Non potrebbe di-E il convento. Non potrebbe di-E il convento. Non potrebbe di-E il convento. Non potrebbe di-E il convento. Non potrebbe di-venire un luogo di accoglien-venire un luogo di accoglien-venire un luogo di accoglien-venire un luogo di accoglien-venire un luogo di accoglien-za sul modello di molti conven-za sul modello di molti conven-za sul modello di molti conven-za sul modello di molti conven-za sul modello di molti conven-ti francescani?ti francescani?ti francescani?ti francescani?ti francescani?La casa è del Comune. Io sonostato contento quando, giuntoa Cortina, mi è stato detto chela chiesa era della parrocchia eil convento del Comune. Noifrancescani, così, siamo senzaniente e questo mi piace molto.Io qui cercavo un luogo di con-templazione, di preghiera e so-litudine. Ma nel contempo pen-so che si debba farne un puntodi spiritualità e di accoglienzaper favorire la vita spirituale.Pensando di dare un nome allacasa, pensavo a Ostello di Spi-ritualità. L’edificio è nato comeluogo di Ospitalità con la Con-fraternità dei Battuti. Già du-rante l’estate facciamo acco-glienza per preti. L’idea è chediventi un luogo di ospitalitàpermanente, sia in inverno chein estate.Attraverso San Francesco, cer-co di favorire queste forme diincontro. Ogni primo sabato delmese facciamo una mattinatadi incontro, che io chiamo Ri-poso con il Signore. Anche perla comunità locale c’è bisognodi trovare dei momenti di rifles-

sione e di stare insieme.In chiesa ho fatto preparareuna struttura per i colloqui, di-stinta da quelle per la confes-sione. Non si tratta di un postodi ascolto psicologico, ma didialogo spirituale.

Il passaggio del Crocifisso diIl passaggio del Crocifisso diIl passaggio del Crocifisso diIl passaggio del Crocifisso diIl passaggio del Crocifisso diSan Damiano in agosto, il pel-San Damiano in agosto, il pel-San Damiano in agosto, il pel-San Damiano in agosto, il pel-San Damiano in agosto, il pel-legrinaggio nelle terre di Sanlegrinaggio nelle terre di Sanlegrinaggio nelle terre di Sanlegrinaggio nelle terre di Sanlegrinaggio nelle terre di SanFrancesco in settembre, cosa haFrancesco in settembre, cosa haFrancesco in settembre, cosa haFrancesco in settembre, cosa haFrancesco in settembre, cosa haancora in programma padreancora in programma padreancora in programma padreancora in programma padreancora in programma padreLeone?Leone?Leone?Leone?Leone?L’apertura del Sentiero del Can-tico, in località Convento. Sitratta sempre di un richiamo acontemplare la natura. Verran-no collocate le strofe del Canti-co delle Creature di San France-sco. Un sentiero per fare espe-rienza di solitudine e di con-templazione.Non si può fare della contem-plazione della natura solo unfatto di sport.

PADRE LEONE ROSATO NASCE IL 4 AGOSTO 1929 A BIADE NEL MONTEBELLUNA.ENTRATO IN SEMINARIO FRANCESCANO GIOVANISSIMO, HA COMPIUTO RECENTE-MENTE 60 ANNI DI VITA RELIGIOSA. LA PRIMA PROFESSIONE VIENE COMPIUTA A

SAN FRANCESCO DEL DESERTO (BURANO) IL 17 AGOSTO 1946. L’ORDINAZIONE

PRESBITERALE È FATTA DALL’ALLORA PATRIARCA DI VENEZIA CARDINALE RON-CALLI (POI PAPA GIOVANNI XXIII) IL 21 GIUGNO 1953.DOPO L’ORDINAZIONE VIENE MANDATO A ROMA, DOVE CONSEGUE LA LAUREA INTEOLOGIA DOGMATICA E DOVE RIMANE PER 13 ANNI. L’AMBIENTE UNIVERSITARIO

DEL TEMPO VIENE DESCRITTO COME UN AMBIENTE APERTO, INTERNAZIONALE, CHE

ACCOGLIE FRATI DA TUTTO IL MONDO. PADRE LEONE RICORDA IL PERIODO COME

RICCO DI ESPERIENZE E DI CONTATTI, RICORDA AMICI DAL GIAPPONE, DAL MES-SICO E DALLA COLOMBIA. SONO GLI ANNI DEL CONCILIO VATICANO II, CUI PADRE

LEONE HA MODO DI ASSISTERE. DURANTE IL CONCILIO SI TROVA ALL’UFFICIO DI

STUDIO DELLA PONTIFICIA ACCADEMIA MARIANA INTERNAZIONALE, HA MODO DI

LAVORARE CON PADRE BANICH, RELATORE DEL CAPITOLO I SULLA MADONNA, E DI

PARTECIPARE COME AIUTO DI STUDIO ALL’ELABORAZIONE DEL CAP. VIII DEL LUMEN

GENTIUM, IL CAPITOLO SULLA VERGINE NELLA COSTITUZIONE DOGMATICA. PARTE-CIPA A CONGRESSI INTERNAZIONALI SULLA MADONNA.NEL 1967 VIENE TRASFERITO A VERONA PER INSEGNARE TEOLOGIA AL SEMINA-RIO DI SAN BERNARDINO.È STATO PARROCO PER BEN 32 ANNI: A PADOVA DAL 1972 AL 1986, POI AVERONA AL SAN BERNARDINO FINO AL 1992; INFINE DAL 1992 AL 2004 AMARGHERA.AL COMPIMENTO DEI 75 ANNI PER DIRITTO CANONICO TERMINA L’ATTIVITÀ PA-STORALE E VIENE TRASFERITO A CORTINA.

BIOMASSA: BIOMASSA: BIOMASSA: BIOMASSA: BIOMASSA: appunti di un osservatoreappunti di un osservatoreappunti di un osservatoreappunti di un osservatoreappunti di un osservatore

L’altra sera, quasi al buio, hoammirato questo macchina-rio che sminuzzava con una

velocità impressionante dei tronchid’albero. Ho cronometrato: 15 se-condi per “fare fuori” un tronco lun-go 4 metri con un diametro di circa40 cm.. La biomassa ricavata veni-va “sparata” direttamente sul cumu-lo nel piazzale della centrale del te-leriscaldamento.Poco dopo ho potuto visitare la cen-trale dall’interno. La sola caldaia èalta dieci metri (= 3 piani), impiega6 ore a riscaldarsi e, quando funzio-na in pieno, per effetto della dilata-zione dei materiali, “cresce “ in al-tezza di 10 centimetri, creando im-maginabili difficoltà a tutte le tuba-zioni di raccordo che devono essereperciò appositamente progettate ecostruite.Il grande calore interno sviluppato(= circa 1000 gradi) deve essere fat-to uscire dalla caldaia per esseresfruttato. Una volta si usava una cir-colazione d’acqua per questa fun-zione di “termovettore”, ma la diffe-renza di temperatura dai 1000 gra-di del focolare ai 100 gradi massimidell’acqua (= quindi un salto termi-co di 10 volte) metteva a dura provai materiali, limitava la durata dellacaldaia ed erano necessarie dellepareti di grosso spessore. Oggigior-no il liquido termovettore è uno spe-ciale olio al silicone che “lavora”tranquillamente a 250 gradi (=quin-di con un salto termico di sole 4 vol-

te), con maggiore resa per le paretipiù sottili e meno “stress” per i ma-teriali della caldaia.Una circolazione di olio così caldo èmolto adatta per trasmettere il suocalore all’acqua. Così ho visto il vi-cino boiler da 180 metri cubi (= sono180.000 litri) alto 13 metri, che fa da“deposito” di calore. È strano ma nel2000 l’acqua calda è ancora il mez-zo più conveniente ed efficace perimmagazzinare l’energia termica.Nel boiler ci sono delle sonde cherilevano la temperatura a varie al-tezze. I dati sono visibili in unaschermata del computer che ho pureprovato a fotografare. È interessantenotare che l’acqua calda si “deposi-ta” prima nella parte più alta del boi-ler e poi man mano si scalda l’acquapiù in basso (= stratificazione). Laopportuna regolazione della porta-ta della caldaia impedisce al grandeboiler di andare in ebollizione.Ed è proprio da questo gigantescoboiler che parte un grosso tubo sot-terraneo in ferro (adeguatamente iso-lato) che compieun circuito tra lecase degli utenti.L’isolamento è cosìefficace che l’acquache parte a 80 gra-di, dopo aver effet-tuato un giro di 3chilometri ritornacon una tempera-tura di 77 gradi,quindi perde solo 3

gradi. Questo naturalmente se nes-suna delle utenze allacciate fosseattiva, cioè richiedesse calore.Così siamo arrivati all’ultima partedell’impianto di teleriscaldamento.Nelle singole case degli utenti è in-stallato uno “scambiatore di calore”in cui viene fatta circolare l’acquacalda della centrale che a sua voltascalda quella sanitaria o del riscal-damento del cliente. Quindi nel cir-cuito del teleriscaldamento “girasempre la stessa acqua” opportuna-mente filtrata e trattata. In questomodo la centrale non vende acquacalda agli utilizzatori ma solo il ca-lore che essa trasporta.Con la spropositata attuale tassa-zione dei combustibili fossili (oltremetà del prezzo sono tasse) e la raf-finata nuova tecnologia in continuaevoluzione, credo proprio che la bio-massa, che cresce gratis nei nostriboschi, diventerà sempre più utiliz-zata.

Sisto Menardi

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88888 Voci di CortinaVoci di CortinaVoci di CortinaVoci di CortinaVoci di Cortina Numero 30 Numero 30 Numero 30 Numero 30 Numero 30 novembre 2006

ELETTO IL NUOVO CONSIGLIO PASTORALEELETTO IL NUOVO CONSIGLIO PASTORALEELETTO IL NUOVO CONSIGLIO PASTORALEELETTO IL NUOVO CONSIGLIO PASTORALEELETTO IL NUOVO CONSIGLIO PASTORALEDELLA PARROCCHIA DI CORTINADELLA PARROCCHIA DI CORTINADELLA PARROCCHIA DI CORTINADELLA PARROCCHIA DI CORTINADELLA PARROCCHIA DI CORTINAGli eletti avranno il compito di assistere e indirizzareGli eletti avranno il compito di assistere e indirizzareGli eletti avranno il compito di assistere e indirizzareGli eletti avranno il compito di assistere e indirizzareGli eletti avranno il compito di assistere e indirizzareil Decano nella cura della Parrocchiail Decano nella cura della Parrocchiail Decano nella cura della Parrocchiail Decano nella cura della Parrocchiail Decano nella cura della Parrocchia di Edoardo Pompanin

Sabato 14 ottobre e dome-nica 15 ottobre i parroc-chiani di Cortina hanno

votato il loro Consiglio pastora-le. Gli eletti rappresenteranno il‘popolo’ della Chiesa ampezza-na e avranno il compito di assi-stere e indirizzare il Decano nel-la cura della parrocchia.

I RISULTATII RISULTATII RISULTATII RISULTATII RISULTATIIl Consiglio sarà composto da:

a) tretretretretre membri di diritto: don Da-vide Fiocco (parroco-decano),don Matteo Colle (vicario par-rocchiale) e frate Leone Rosato(guardiano del convento dellaDifesa);

b) unaunaunaunauna eletta dai religiosi ope-ranti in parrocchia: suora RinaRulli;

c) dodicidodicidodicidodicidodici consiglieri laici eletti:Alice Pavanello e Mauro Moret(18-25 anni); Monica Dalus,Monica Gaspari, Stefania Pola-to e Giovanni Suani (26-45anni); Narciso Antoniacomi,Paolo Barozzi, Paolo Giacomele Luigi Matti (46-65 anni); Ele-na Caldara e Simonetta Co-stantini (oltre i 65 anni);

d) tre tre tre tre tre consiglieri scelti dal par-roco: Sabina Bagnara, StefanoDandrea, Donatella Grava.

Nella pagina pubblichiamo i ri-sultati completi delle votazioni

per informare dell’esito coloroche vi hanno partecipato.

Non siamo ovviamente in gra-do di commentare i risultati divoto; per sua natura, questo tipodi consultazione non mette incampo candidati che presenta-no un programma per “risolve-re problemi” o per “dare rispo-ste”. Non si forma una scala dimerito e di priorità.

Tutti i parrocchiani in lista – echi ha partecipato alle votazio-ni – hanno vinto.

Per usare una saggia espressio-ne del parroco: “Anche se il

meccanismo dell’elezio-ne esclude i più per sce-gliere pochi, la disponi-bilità espressa rimaneuna testimonianza sin-cera davanti al Signore,davanti alla Chiesa,davanti alla propriacoscienza”.

ANALISI DELLAANALISI DELLAANALISI DELLAANALISI DELLAANALISI DELLAPARTECIPAZIONEPARTECIPAZIONEPARTECIPAZIONEPARTECIPAZIONEPARTECIPAZIONEALLE VOTAZIONIALLE VOTAZIONIALLE VOTAZIONIALLE VOTAZIONIALLE VOTAZIONIUna constatazione in-teressante nasce invecedall’analisi della parte-cipazione popolare alvoto.Le persone che hannodeposto la scheda nel-l’urna sono state 914914914914914,all’incirca il 25%25%25%25%25% degli

aventi diritto.Confrontiamo il numero dellepersone che hanno votato conil numero di coloro che parteci-pano settimanalmente alla mes-sa (utilizzando il dato medio dio-cesano).

Risulta di tutta evidenza che havotato un numero di personepari alla stessa percentuale dicoloro che vanno abitualmentea messa: il 25% 25% 25% 25% 25% contro il 25,9%25,9%25,9%25,9%25,9%.Purtroppo la partecipazionepopolare rimane circoscritta nelperimetro dei parrocchiani“caldi” e partecipi.Per lo stesso ragionamento, siosserva uno scarso coinvolgi-

mento dei Giovani allevotazioni, almeno ri-spetto alla quota dicoloro che siedono amessa ogni settimana.

Indifferenza, apatia,disincanto? Forsesolo un ottimo spun-to di lavoro da lan-ciare al nuovo Con-siglio, con l’auguriodi svolgere un pa-ziente servizio pertutta la Comunità.

partecipazione al voto

partecipazione settimanale alla messa (*)

giovani 16 - 25 anni 6,70% 19,70% giovani 18 - 29 anni

adulti 26-45 anni 21,80% 11,60% adulti 30-49 anni

maturi 46-65 anni 34,00% 32,30% maturi 50-64 anni

anziani over 65 anni 37,30% 35,10% anziani 65-74 anni

generale 25,00% 25,80% generale

QUANTI FRA I PARTECIPANTI ALLA MESSA HANNO PARTECIPATO AL VOTO

(*) Quale Chiesa per la nostra terra. Rapporto di ricerca sulla realtà socio-pastorale della

diocesi di Belluno-Feltre (pagg. 43-44)

FASCIA 18 - 25

PAVANELLO ALICE 370

MORET MAURO 288

MENARDI CESARE 227

RESENTE MONICA 201

MENARDI RACHELE 168

DE ZANNA CATIA 116

LACEDELLI PAOLA 77

1447

FASCIA 26 - 45

SUANI GIOVANNI 577

GASPARI MONICA 334

POLATO STEFANIA 308

DALUS MONICA 263

COLLI NICOLA 231

CONTI BEATRICE 193

DE ZANNA ROBERTA 155

ZARDINI CRISTINA 138

DA CORTE MARA 115

MENARDI ALESSANDRA 112

MARTINOLLI GIOVANNA 95

BUSATTO ELISABETTA 95

ZARDINI ENRICO 82

GHEDINA STEFANO 80

COCCA ROSA 70

2848

FASCIA 46 - 65

ANTONIACOMI NARCISO 409

MATTI LUIGI 374

GIACOMEL PAOLO 345

BAROZZI PAOLO 262

PICCOLI MITA 202

VALLE LAURA 175

MAIONI ERNESTO 166

SCARPA SANDRA 145

MENARDI CLAUDIO 136

COSTANTINI RENZO 132

CALDARA FRANCA 122

COLLI ANNA 120

ZARDINI PAOLA 119

PIN ROMANO 114

FONTANA CATERINA 89

PERERA MARIA TERESA 51

DIBONA ALBERTO 43

DALLAGO MARIAGRAZIA 40

3044

FASCIA OVER 65

CALDARA ELENA 228

COSTANTINI SIMONETTA 209

MENARDI AMELIA 201

CALDARA LINO 174

POCCHIESA ALFONSO 168

SPIGGIA SERAFINO 129

MARSURA PIETRO 121

CALDARA RENATO 118

1348

RISULTATO ELEZIONI DEL 14-15 OTTOBRE

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99999Voci di CortinaVoci di CortinaVoci di CortinaVoci di CortinaVoci di CortinaNumero 30Numero 30Numero 30Numero 30Numero 30 novembre 2006

IL DISAGIOIL DISAGIOIL DISAGIOIL DISAGIOIL DISAGIODELLA CIVILTDELLA CIVILTDELLA CIVILTDELLA CIVILTDELLA CIVILTÀÀÀÀÀ di Ennio Rossignoli

L ’avrete certamente no-tato: tutte le volte cheuna giovane vita viene

spezzata, per un dramma delcaso o della volontà, tra le pa-role di chi resta e ricorda c’èquasi sempre l’aggettivo “so-lare”, sinonimo di gioioso, diilluminato da una spensieratanormalità.

Ma era davvero così?Ciò che accade nelle cronachedel nostro tempo, costrette aregistrare perdite dolorosa-mente precoci e inaspettate, ciinduce piuttosto a pensieri sul-la notte dell’anima, l’oscuritàillune in cui muoiono le spe-ranze.

Le diagnosi del fenomenosono state e sono molte; socio-logi, psicologi, filosofi dell’esi-stenza, ci hanno spiegato conabbondanza di argomenti iperché della rinuncia alla vitaquando essa è ancora tantoaperta al futuro: alienazionedella società industriale e po-stindustriale, paralisi del con-tatto, incomunicabilità, debo-lezza di idee, di progetti, divalori, in sintesi quello che giàFreud quasi un secolo fa chia-mò il “disagio della civiltà”, inun processo di disintegrazio-ne delle certezze a ogni livel-lo, morale, relazionale, profes-sionale.

E quanto più ci si stupisce peruna rinuncia incomprensibileda chi valuta le cose del mon-do e dell’uomo secondo para-metri quantitativi, in base aisoddisfacimenti materiali, tan-to più si dimostrano il caratte-re rudimentale e i limiti di unacomprensione che proprioperciò concorrono a suggeriretendenze nichiliste e autodi-struttive. Che nascono all’in-terno e a causa dell’insicurez-za, della precarietà a cui unaciviltà di soli mezzi come quel-la tecnologica, condanna chine è sprovvisto; e che nasco-no quindi come conseguenza

di una resa di fronte ai grandiimpegni collettivi a vantaggiodi scelte di piccolo cabotaggioindividuale.Così i fini che sempre guida-no, o dovrebbero guidare lacostruzione dell’esistenza, sisono persi di vista, e il cammi-no dell’uomo procede semprepiù attraverso i territori de-solati della contingenza, il“qui e ora” delle logiche solospeculative.

Tutto questo lo si dice per cer-care di capire un po’ di più iltriste ricorrere delle decisioniestreme nella primavera dellavita, e per di più nella ameni-tà di luoghi che non sembra-no contaminabili da vocazio-ni di morte: come questi no-stri, attraversati dai flutti del-lo svago turistico, baciati dal-la sorte di una natura commo-vente, e tuttavia anch’essi ca-paci di accogliere, annidatinegli anfratti delle coscienze,torbidi grumi di disperazione,la dolorosa constatazione diattese non esaudite. Certo lafragilità del carattere, la po-vertà delle risorse spirituali, indifetto di fede o di solidi car-dini culturali, possono concor-rere a tracciare il destino in-dividuale verso le insidie del-la depressione: c’è il lavoro, èvero, ma anch’esso è semprepiù fondato sulla instabilità etemporaneità oggi diventateuna costante dei processi so-ciali.Si dice: bisogna avere maggio-ri attenzioni nei riguardi deigiovani; ma loro, i giovani,sono davvero disponibili adaccettarle comunque?Forse sono diventati grandi enon adulti, forse hanno affida-to agli altri il compito di for-nire le rassicurazioni necessa-rie a vivere, di portare intor-no lo specchio in cui riflettersie riconoscersi.

Naturalmente - e fortunata-mente - ciò non li riguarda tut-ti, ma resta in ogni caso un

Suicidi Tentativi di suicidio Suicidi Tentativi di suicidio

Piemonte 336 341 7,8 7,9

Valle d'Aosta 11 4 9 3,3

Lombardia 534 586 5,7 6,2

Liguria 146 224 9,2 14,1

Bolzano (Bozen) 45 74 9,4 15,5

Trento 39 19 7,8 3,8

Trentino-Alto Adige 84 93 8,6 9,5

Verona 62 59 7,2 6,9

Vicenza 74 64 8,9 7,7

Belluno 23 23 10,8 10,8Treviso 43 26 5,1 3,1

Venezia 62 36 7,5 4,3

Padova 71 76 8 8,6

Rovigo 17 26 6,9 10,6

Veneto 352 310 7,5 6,6

Pordenone 19 24 6,4 8,1

Udine 56 53 10,6 10

Gorizia 14 17 10 12,1

Trieste 29 66 12,2 27,7

Friuli-Venezia Giulia 118 160 9,8 13,3

Emilia-Romagna 321 338 7,7 8,1

Totale 1902 2056 7,2 7,8

Fonte: elaborazione da dati Istat 2004

Tavola 1a - Suicidi e tentativi di suicidio (valori assoluti e quozienti per 100.000 abitanti), per Provincia. Anno 2004 -

Per il 2006, in Provincia di Belluno i suicidi sono stati 21 e i tentativi di suicidio 15 (da

nota ufficiosa della Prefettura di Belluno - dati aggiornati ad ottobre)

PROVINCE DEL NORD ITALIA

Valori assoluti Quozienti per 100.000 abitanti

connotato pressante della no-stra storia di oggi e che ci pre-occupa per quella di domani.

IL 4 NOVEMBRE OGGI:IL 4 NOVEMBRE OGGI:IL 4 NOVEMBRE OGGI:IL 4 NOVEMBRE OGGI:IL 4 NOVEMBRE OGGI:

QUALE COMMEMORAZIONE?QUALE COMMEMORAZIONE?QUALE COMMEMORAZIONE?QUALE COMMEMORAZIONE?QUALE COMMEMORAZIONE?

○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○

Qualche anno fa è arrivata al Sinda-co di Cortina d’Ampezzo la seguen-te lettera, firmata da un comune cit-tadino:All’illustrissimo Signor SINDACO

Ho letto con attenzione i manifesti a

Sua firma che invitano la cittadinan-

za a Pocol alle celebrazioni religio-se in occasione del 4 Novembre p.v..

Non riesco però a comprendere

come sia possibile intitolare quella

occasione di raccoglimento e pre-

ghiera come: “Giornata delle Forze

Armate e del Combattente”.

Proprio in quest’anno, con le scene

atroci che i mass-media ci propina-

no a tutte le ore, la discordanza è

ancora più evidente.Caro Sindaco, questo è un invito a

predisporre due momenti distinti:

una “Giornata di Suffragio per i Ca-

duti di tutte le Guerre e di tutti Fron-

ti”, davanti al Sacrario Militare di

Pocol con Corpo Musicale, Schola

Cantorum, Santa Messa e predica

da Requiem, (la data della prima

Domenica di Novembre potrebbeessere adatta);

una vera “Giornata delle Forze Ar-

mate e del Combattente”, magari

all’Aviosuperficie di Fiames con pa-

rata militare di tutte le formazioni

possibili, sfilata di carri armati, Frec-

ce Tricolori e dimostrazione di qual-

che elicottero ben armato, (però in

data lontana dall’inizio di Novembre);

Distinti saluti (data e firma)

Nel condividere in pieno il pensierodi quel cittadino, ho diffuso questaidea ai 3 parroci che nel frattempo sisono succeduti e al direttore dellaSchola Cantorum, che hanno con-fermato detta discordanza.Intanto il Sindaco ha fatto stampareed affiggere anche per il 2006 il soli-to manifesto di invito alla “Giorna-ta delle Forze Armate e del Combat-tente” aggiornando solo la data al 5novembre 2006.Per contro sul foglietto degli appun-tamenti parrocchiali è annunciata aPocol una Santa messa “per i cadutiin guerra” alle ore 10 delle medesi-ma domenica.Cosa farà chi volesse parteciparealla messa di suffragio in Pocol, manon alla “Giornata delle Forze Ar-mate e del Combattente”?

Sisto Menardi

Cortina?C’è anche lei.

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1010101010 Voci di CortinaVoci di CortinaVoci di CortinaVoci di CortinaVoci di Cortina Numero 30 Numero 30 Numero 30 Numero 30 Numero 30 novembre 2006

INCIDENTI CON ANIMALI SELVATICI:INCIDENTI CON ANIMALI SELVATICI:INCIDENTI CON ANIMALI SELVATICI:INCIDENTI CON ANIMALI SELVATICI:INCIDENTI CON ANIMALI SELVATICI:dove, perchè, come evitarli, cosa faredove, perchè, come evitarli, cosa faredove, perchè, come evitarli, cosa faredove, perchè, come evitarli, cosa faredove, perchè, come evitarli, cosa fare di Morena Arnoldo

È un problema che toccaun po’ tutti: nel corsodelle ore notturne ci si

può imbattere in animali selva-tici, che attraversano la strada.La dimensione non conta, quel-lo che è certo, è che una frena-ta brusca per evitare di colpireil malcapitato, magari a veloci-tà sostenuta, rappresenta unrischio per il conducente e i pas-seggeri.Chiediamo a Michele Da Poz-zo, attuale Direttore del Parcodelle Dolomiti d’Ampezzo, al-cune delucidazioni in merito.

Con quali animali si rischia diCon quali animali si rischia diCon quali animali si rischia diCon quali animali si rischia diCon quali animali si rischia diavere un incidente stradale?avere un incidente stradale?avere un incidente stradale?avere un incidente stradale?avere un incidente stradale?Si registrano incidenti con cer-vi, caprioli e con animali dellafauna minore come volpi, tassi,scoiattoli, lepri e anfibi. Non sidevono dimenticare gli investi-menti di uccelli, sono a rischioanche i galliformi. Non si sonomai registrati incidenti con ca-mosci, neanche nel corso deglianni in cui frequentavano il pra-to di Ospitale.

Quali sono i periodi e le ore piùQuali sono i periodi e le ore piùQuali sono i periodi e le ore piùQuali sono i periodi e le ore piùQuali sono i periodi e le ore piùa rischio?a rischio?a rischio?a rischio?a rischio?Gli investimenti sono concen-trati nel periodo che va da Ot-tobre a Maggio, e nel corso del-le ore notturne, dall’alba al tra-monto. Le cause sono varie:perché, a esempio, c’è parec-chia neve e gli animali si spo-stano nelle zone di fondovallein cerca di cibo. Inoltre nel pe-riodo degli amori sono partico-larmente vulnerabili. La situa-zione può variare in modo evi-dente anche in base alle condi-zioni di siccità. Uno dei fattoriche li spinge ad attraversare lastrada spesso sottovalutato, è laricerca d’acqua.

Quali sono i tratti di stradaQuali sono i tratti di stradaQuali sono i tratti di stradaQuali sono i tratti di stradaQuali sono i tratti di stradadove è più facile imbattersi indove è più facile imbattersi indove è più facile imbattersi indove è più facile imbattersi indove è più facile imbattersi incaprioli o cervi?caprioli o cervi?caprioli o cervi?caprioli o cervi?caprioli o cervi?I punti più pericolosi sono iltratto fra Acquabona e Doga-na Vecchia e il tratto da LaVerra a Fiames, mentre all’in-

terno del Parco, la zona più arischio è il tratto di Ospitale.Bisogna prestare attenzione airettilinei da Cianzopè a Bai deDones.

Cosa è stato fatto per ridurreCosa è stato fatto per ridurreCosa è stato fatto per ridurreCosa è stato fatto per ridurreCosa è stato fatto per ridurregli incidenti?gli incidenti?gli incidenti?gli incidenti?gli incidenti?Oltre alla normale segnaleticastradale di pericolo, nel 1998 inaccordo con l’Anas sono statimessi i catarifrangenti esterni (omarginatori); si tratta di dispo-sitivi di tipo ottico che durantele ore notturne riflettono la lucecon l’intento di mettere in guar-dia gli animali selvatici, cheperò non risultano essere mol-to efficaci. Nel Parco è stato fat-to un sottopassaggio a Botesta-gno. Questo tipo di interventorisulta essere valido, solo sevengono costruiti dove abitual-mente passano gli animali.Sono quindi necessari controllie una buona conoscenza dellazona e del comportamento fau-nistico locale. Vengono inoltremantenute una serie di mangia-toie, tutte a 100 metri a montedella strada statale. Il fine nonè esclusivamente quello di nu-trire, ma di fare in modo che glianimali non vadano in giro incerca di cibo.

Gli incidenti però continuano:Gli incidenti però continuano:Gli incidenti però continuano:Gli incidenti però continuano:Gli incidenti però continuano:secondo lei si può fare altro?secondo lei si può fare altro?secondo lei si può fare altro?secondo lei si può fare altro?secondo lei si può fare altro?Si potrebbe fare una campagnadi sensibilizzazione a Cortina eSan Vito, ma in questo modonon si raggiungerebbe il traffi-co internazionale, che in alcu-ni mesi dell’anno affolla le no-stre strade. Inoltre la segnaleti-ca stradale di pericolo “Attra-versamento animali” presentein tutti i tratti a rischio, è spes-so ignorata. Se veramente il sitoè pericoloso, anche per l’inco-lumità stessa delle persone,l’Anas, in accordo con la Pro-vincia, dovrebbe mettere qual-che cosa di grande, visibile di not-te, con scritto “ATTENZIONEPERICOLO DI MORTE”. A mioparere questo è l’unico sistemaper far andare piano la gente.

Anas e Provincia sonoAnas e Provincia sonoAnas e Provincia sonoAnas e Provincia sonoAnas e Provincia sonosensibili al problema?sensibili al problema?sensibili al problema?sensibili al problema?sensibili al problema?La Provincia ha fattoredigere una cartogra-fia dei rischi molto uti-le, dove sono stati indi-viduati i punti di mag-giore e minore densitàdegli investimenti conungulati. Una cosa chepeggiora la situazione eaumenta il rischio in-vece, sono i guardrailfatti mettere dall’Anas,lunghi e chiusi, con unfine esclusivamenteestetico. Sono stati mes-si senza tener conto del-l’attraversamento degli anima-li lungo la statale, che di fronteall’ostacolo non riescono più auscire o comunque a fatica. Peril tratto che va da Fiames a Ci-mabanche, mi sono battuto perfar aprire un varco di 2 metriogni 50 metri. E poi esiste unaltro grave problema: il sale persciogliere il ghiaccio che vienesgombrato, finisce sulle scarpa-te. Gli animali si radunano perleccarlo, ai bordi delle strade,mettendo in pericolo loro stessie gli automobilisti. La soluzio-ne potrebbe essere quella di tro-vare un sale che abbia la stessafunzione di sciogliere la neve,ma sia meno appetibile. L’Anasperò, non sembra minimamen-te interessata a fare qualchecosa in questo senso, acquista ilsale che costa meno e non sipreoccupa dei danni che puòprovocare.

Cosa fare in caso di incidente?Cosa fare in caso di incidente?Cosa fare in caso di incidente?Cosa fare in caso di incidente?Cosa fare in caso di incidente?Bisogna segnalare il fatto allaProvincia di Belluno tramite ilCorpo di Polizia Provinciale. Sesi è nel Parco, bisogna chiama-re il numero del guardaparcoaddetto. Il personale si occupe-rà dell’animale ferito o morto.Non bisogna caricare in macchi-na gli animali pensando ad un“autorisarcimento”. Le sanzio-ni sono piuttosto severe. Se peròlo si ritiene opportuno, si puòpromuovere una causa risarci-

toria nei confronti dei soggettiche si tengono responsabili. Gliagenti del Corpo di Polizia Pro-vinciale o il guardaparco inter-venuti sul posto, compilano unverbale di constatazione; la co-pia del verbale può essere ri-chiesta all’Ufficio Relazioni conil Pubblico della Provincia diBelluno.

Quando avviene un incidente,Quando avviene un incidente,Quando avviene un incidente,Quando avviene un incidente,Quando avviene un incidente,può essere chiesto un rimborso?può essere chiesto un rimborso?può essere chiesto un rimborso?può essere chiesto un rimborso?può essere chiesto un rimborso?La fauna è patrimonio indispo-nibile dello Stato, ma non puòessere custodita, per questo loStato non risponde dei danniprovocati dalla stessa. Attual-mente in Veneto non esiste al-cuna norma che preveda il ri-sarcimento di questo tipo didanni. L’attraversamento deglianimali è un fattore naturale,impossibile da prevenire. Se siè avvisati dal cartello di perico-lo che esiste questo rischio, bi-sogna andare piano. La respon-sabilità è nostra. Sarebbe consi-gliabile estendere la coperturaassicurativa ai danni provocatida questo tipo di incidenti. Pur-troppo però sono poche le assi-curazioni che offrono questapossibilità e comunque sonomolto costose.

Si ringraziano il Direttore del Parcodelle Dolomiti, Michele Da Pozzo, e laRiserva di Caccia della Provincia di Bel-luno, per la trasmissione dei dati e leinformazioni.

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1111111111Voci di CortinaVoci di CortinaVoci di CortinaVoci di CortinaVoci di CortinaNumero 30Numero 30Numero 30Numero 30Numero 30 novembre 2006

RACCOLTA E ANALISI DATII dati vengono raccolti da diverse autorità: quelli riguardanti la strada di Alemagna a nord diCortina vengono raccolti dal Parco (dal 1991, anno dell’istituzione del Parco), mentre a sudsono di competenza della Riserva di Caccia; la strada 48 delle Dolomiti fa confine tra Parcoe Riserva di Caccia sia verso Tre Croci, che verso Falzarego, quindi i dati vengono raccoltisia dal Parco, che dalla Riserva di Caccia. Anche il tratto che va dalla Verra a PonteFelizon, è di competenza della Riserva.Nell’elenco sono riportati gli incidenti raccolti dalla Riserva di Caccia. Gli incidenti cheavvengono nel territorio del Parco, sono circa un 10 % rispetto a quelli che avvengono nelresto del territorio ampezzano e si concentrano nei tratti che vanno dal Ponte Felizon aCimabanche e da Cianzopè a Bai de Dones. Il 2003 è stato un anno molto secco, mentreil 2004 molto nevoso. A causa delle condizioni climatiche sono avvenuti moltissimi inciden-ti con animali selvatici, che si spingevano ai margini della strada per cercare cibo e acqua.

L�ANGOLO

DELL

A POE

SIA

CAPRIOLO

Non mi hai sentito:ero sottovento.Hai continuato a brucarementre io ti adoravoluminoso, elegantecome un dio.Poi, ad un tratto,hai sollevato il capo:hai visto in me l�estraneo,il nemicoe sei scomparso rapidofra i tronchi.

Roberto Pappacena

1989

1991

1995

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1997

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La Verra - Cademai 1 1 2 2 1 7Fraina - Coiana 1 1 2Zuel 1 3 2 2 1 1 3 2 4 1 1 1 1 23Dogana Vecchia 1 3 1 1 1 1 1 2 1 1 1 14Ospitale - Cimabanche 2 2Fiames 1 1 1 2 1 1 1 3 2 1 14Cian Zoppè 1 1Acquabona 1 3 1 1 1 1 1 1 1 1 1 2 1 2 1 2 3 2 1 1 28Cortina Centro 1 1 2 1 2 7Pocol 1 1 1 1 1 1 1 1 1 9Vervei-Falzarego 3 1 1 1 6Ronco - Gilardon - Col 1 2 1 1 5Pies de ra Mognes 1 1 3 1 1 1 2 4 1 3 18Saeries 1 1Pian da Lago - Socol 1 1 1 3Miramonti - Peziè 1 3 4P. Tre Croci - Rio Gere 1 1 1 3Cinque Torri 1 1 2Alverà 1 3 1 5Nighelonte 1 1Laghi Ghedina 1 1Chiave 1 1Pousa Marza 1 1Rocurto 1 1Campo - Socus 3 1 4Crignes - Mortisa 1 1 2Via del Castello 1 1 2Pralongo - Pierosà 1 1 2

Totali annui 6 3 0 1 1

To

tale

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STATISTICA INCIDENTI CON ANIMALI SELVATICI 1989 - 2006

11 84 13 39

2004

219 1579 15 5 2

1990

1992

1993

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2000

2001

2002

2003

2005

2006

NUMERI UTILIPer i tratti della strada all’interno del Parco e per il tratto che interessa Zuel –Dogana Vecchia, in caso di incidente si può chiamare

il seguente cellulare: 339 2183990Corpo di Polizia Provinciale: 0437 959227Servizio reperibilità telefoni (Cadore Bellunese): 348 0157312Ufficio relazioni pubbliche: 0437 959333

200-300 GLI ANIMALI INVESTITI OGNI ANNOIN PROVINCIA DI BELLUNO

Nella provincia di Belluno vengono investiti circa 200-300 tra caprioli, cervi ed altrianimali selvatici ogni anno (questo è il dato minimo accertato) con un trend in costan-te aumento.Le dimensioni medie di questi animali variano dai circa 20 Kg di peso di un capriolo,fino ai 200 di un cervo. In Italia sono ormai segnalati diversi incidenti mortali ogni anno.

(Dati tratti dall’ opuscolo pubblicato dalla Provincia di Belluno in collaborazione il Corpo di

Polizia Provincia – Aprile 2006).

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1212121212 Voci di CortinaVoci di CortinaVoci di CortinaVoci di CortinaVoci di Cortina Numero 30 Numero 30 Numero 30 Numero 30 Numero 30 novembre 2006

LA CICLABILELA CICLABILELA CICLABILELA CICLABILELA CICLABILEDELLE DOLOMITI DOV’È?DELLE DOLOMITI DOV’È?DELLE DOLOMITI DOV’È?DELLE DOLOMITI DOV’È?DELLE DOLOMITI DOV’È? di Luca Sogne

Credo che molti di noisi siano trovati nellasituazione di dover ri-

spondere a questa domanda…Ebbene, dov’è la ciclabile diCortina?Proviamo a percorrere a ritro-so il percorso già precedente-mente descritto da questo gior-nale nel settembre del 2004.

PEDALANDO . . .PEDALANDO . . .PEDALANDO . . .PEDALANDO . . .PEDALANDO . . .immaginiamo di arrivare a Corti-na dalla vicina Val Pusteria, per-correndo la sede della vecchia fer-rovia: la ciclabile si presenta sicu-ramente d’effetto, carreggiata diottima larghezza con fondo inghiaia di solito compatto e benpercorribile, fino all’altezza dellafrazione di La Vera ove il fondo siperfeziona nell’asfalto.Poco dopo aver “familiarizzato”con l’abitato e con la nostra bellavalle, le cose si complicano. Se nonsi dispone di una certa attenzionesi perde la corretta direzione, o me-glio, poco prima di incontrare ilparco dell’hotel Menardi, si devescendere verso la sottostante stra-da statale percorrendo una stret-ta e ripida strada comunale.

Una volta raggiunta la trafficatis-sima provinciale, occorre presta-re molta attenzione.L’attraversamento può risultareun problema, infatti ci si trova aridosso di una curva con pochis-sima visibilità.Meno male che siamo al cospettodi ben due specchi stradali. Sap-piamo che a far bene dovremmoraggiungere la vicina frazione diMolin Maderla, che in fin dei con-ti è proprio in fondo al bel prato

che abbiamo di fronte, pocomale se non c’è una strisciaperlomeno stradale che ci gui-

di, in fondo la MTB è una bici checi permette questo e altro.

Percorso in discesa il prato, ma-gari guardati male dal proprieta-rio del fondo in quanto indeside-rati, raggiungiamo un certo decli-vio che contiene l’alveo del fiumeBoite, segnalato da un modestosentiero che scende rapido versoil letto del fiume. Qui ci attendeun piacevole ponte in legno il qua-le ci invita nella longilinea frazio-ne di Molin Maderla.

Da qui in poi il gioco è facile: leg-gera discesa, strada ad una car-reggiata ed il piacevole suono delBoite.Il piacere dura poco però.Ad un certo punto, nelle adiacen-ze dell’hotel Barisetti, è necessa-rio tornare sulla sponda orienta-le del fiume ove il dubbio si im-possesserà delle nostre scelte: èproprio questo il nostro seguito?Ebbene sì.Siamo invitati a percorrere un ar-gine inerbato che ci permette diammirare una parte del polo in-dustriale delle ex segherie Apol-

lonio, degne di ammirazione poi-ché all’epoca della costruzione era-no sicuramente all’avanguardia.Arriviamo ora in una zona un po’lasciata a se stessa, ove in un

angolo scorgiamo illato settentrionale delbell’Albergo Ponte-chiesa.Siamo salvi, la civiltà.Con poco impegno ri-troviamo la strada checon una certa facilità cispinge sino al nuovocentro congressi, ovesiamo sicuri ritrovere-mo la retta via.Forse.

Ci sembra di scorgere una palli-da impronta di strada di campa-gna sotto il ponte Corona, dimen-ticata dal tempo e mascherata dal-le foglie autunnali. Siamo propriosotto un ponte. In qualche manie-ra e non senza uno spiccato sen-so di orientamento mescolato aquello della avventura, ci trovia-mo nuovamente sotto un ponte(Crignes).

Ma il nostro ipoteticosenso di sconfortod’improvviso sparisce,alla vista di una pia-cevolissima strada direcente realizzazioneed in più in discesa.La gita finalmente sipuò ridefinire tale, lastrada corre nuovamen-te sinuosa a ridosso deltorrente, coccolata daaceri, abeti e larici.

Mai illudersi troppo. Salita bruscae sul nostro tragitto ci aspettanoun gatto, due papere ed una bellacatasta di legna da ardere, sicura-

mente a carattere temporaneo, main mezzo alla strada.

Meno male che, una volta vinto ilduello con la vorace oca ampezza-na, graziati dalla fatica del combat-timento, ci viene regalata una ripi-da discesa su asfalto con ponte sul-l’ormai famosissimo torrente Boiteprima, ed una seppur breve ma im-pegnativa salita verso i bellissimie immacolati prati di “Convento”.Qui sì che è un bel vivere: in mez-zo al verde e lontano dal traffico.Raggiungiamo la frazione di Cam-po dopo aver percorso una piace-vole discesa che ci regala ancorauna bella fotografia del bosco diVolpera.Ci siamo appena rallegrati dellalontananza del traffico e ci risia-mo, strada comunale che a secon-da dell’umore dei frontisti, può es-sere più o meno un rischio.In poco ma non senza guardare leautovetture che si impongono sudi noi con una certa sfida, rag-giungiamo i magazzini comunalia Socus.Che spettacolo la strada che glioperai del Comune hanno da poco

ultimato.E’ delimitata da unabalaustra in legno grez-zo molto gradevole e si-curamente cònsona, e ciaccompagna con unacerta piacevolezza, de-corata da una parte dalfantomatico Boite e dal-l’altra dai miglioriesempi della flora loca-le, sino alla vicina fra-zione di Socol.

Segnalo in questo tratto la Vizzadi San Rocco che corre precipito-sa sino al bordo della strada, sicu-ramente d’effetto.

Page 13: Voci di Cortina - Novembre 2006

1313131313Voci di CortinaVoci di CortinaVoci di CortinaVoci di CortinaVoci di CortinaNumero 30Numero 30Numero 30Numero 30Numero 30 novembre 2006

Poco dopo siamo dispiaciuti di se-pararci nuovamente dall’ormai af-fezionato corso d’acqua, siamo in-fatti invitati a salire verso la zonameridionale della zona industria-le di Pian da Lago.

Qui ci aspetta con trepidazione lavecchia strada regia che oltre aimpegnarci in alcuni passaggi ob-bligati, ci dimostra come i vecchimuri in sassi a secco durano mol-to di più delle mode.

Dalle ultime case di Acquabonain poi il gioco si fa nuovamentee definitivamente piacevole. Lastrada ciclabile è finalmente unacertezza duratura, con un bellis-simo sviluppo tra i boschi piùmeridionali del comprensorio co-munale, e per quasi tutto il Ca-dore.

Bene, questa, un po’ scherzan-do con il lettore, è la situazioneodierna della ciclabile delle Do-lomiti per quanto riguarda lapertinenza del nostro paese.

Un sicuro plauso va indirizza-to verso l’amministrazione inquanto ciò che è stato realizza-to, nello specifico nei tratti pontedella clinica- polveriera, Socus-Socol e Acquabona-DoganaVecchia, è stato fatto con uncerto gusto, prediligendo la sal-vaguardia dei luoghi, ottenen-do un’opera davvero di basso

impatto (opinione personale) edando finalmente un po’ di“corda” a noi amanti della bicida montagna.

Opera sicuramente adatta afruitori di tutte le età,cosa da non sottova-lutare, anche se at-tualmente scarna disegnaletica e di areedi sosta attrezzate(vedi la ciclabile SanCandido-Lienz tantoapprezzata...).Ma confidiamo…

Confido che l’impe-gno futuro dell’am-

ministrazione comunale saràindirizzato anche all’ultima-zione di questa opera turistica-mente sottovalutata, anche seciò potrebbe comportare qual-che screzio con alcuni nostri

concittadini, ostaco-li che realtà a noi vi-cine e non solo, ValPusteria e Val Badiain primis, hanno datempo e sapiente-mente voluto supe-rare, investendo inuna risorsa turisticain continuo svilup-po, presente anchenei periodi di “bassastagione”. Per quan-to riguarda noi resi-

denti è indubbio ribadire l’im-portanza che quest’opera rive-ste, sia come dote da gestire peri nostri figli sia come nuova for-ma di salvaguardia dell’am-biente, meno auto e più bici-cletta.

Per dovere di cronaca, la per-correnza della ciclabile delleDolomiti viene comunque ga-rantita nel nostro comprenso-rio, attraverso la ex sede dellaferrovia nel tratto Majon –Pian da Lago, alternativa cheavrà vita fintanto che il nuovotracciato non sarà ultimato.

LOC. PIAN DA LAGO 46/D - CORTINA D’AMPEZZO (BL)

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IL VIAGGIO CONTINUAIL VIAGGIO CONTINUAIL VIAGGIO CONTINUAIL VIAGGIO CONTINUAIL VIAGGIO CONTINUA. . . NEL CADORE. . . NEL CADORE. . . NEL CADORE. . . NEL CADORE. . . NEL CADORE

Per scrupolo, il mio curiosoviaggio alla ricerca della cicla-bile delle Dolomiti è continua-to sino a percorrere il Cadorequasi nella sua interezza.E’ certo che è stata ottenutacon un limitato dispendio dienergie poiché si sviluppa in-teramente sulla sede della exferrovia, regalando talvolta an-

goli suggestivi legati anche al-l’epoca della costruzione.Da segnalare che il percorso èasfaltato nella quasi totalità.Pregi e difetti corrono comun-que di pari passo, come l’attra-versamento della S.S. 51 tra Bor-ca e Peaio, in piena curva, e iltratto tra Peaio e la sorgente sul-furea alle porte di Venas, dapercorrere sul bordo della stra-da statale a proprio rischio epericolo.

IL COMMENTODEL PRESIDENTE

DELLA COMUNITÀ MONTANA

Da una piacevole chiacchierata con il sempre disponi-bile Luciano Dalus,presidente della Co-munità Montana dellaValle del Boite, èemersa la ferma vo-lontà dell’ente a volerperseguire i lavori del-la ciclabile fino allasua ultimazione, mal-grado la richiesta di fi-nanziamento per l’an-no 2006 sia stata re-spinta. Il contributosarà comunque oggetto di richiesta per il prossimo anno.

I tratti non ancora realizzati nel comprensorio ampezza-no sono attualmente oggetto di un progetto sommario,intervento che dovrà essere approfondito non appena inpossesso dei mezzi economici, che saranno ripartiti inragione del 60,70% come contributo e la parte restantein capo al Comune di Cortina.

Si stanno, infine, ultimando gli accordi con i proprietaridei terreni interessati dalla ciclabile nel tratto Acquabo-na – Dogana Vecchia, con i relativi frazionamenti deifondi.

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1414141414 Voci di CortinaVoci di CortinaVoci di CortinaVoci di CortinaVoci di Cortina Numero 30 Numero 30 Numero 30 Numero 30 Numero 30 novembre 2006

TUTTI A TEATRO CON LA FILODRAMMATICATUTTI A TEATRO CON LA FILODRAMMATICATUTTI A TEATRO CON LA FILODRAMMATICATUTTI A TEATRO CON LA FILODRAMMATICATUTTI A TEATRO CON LA FILODRAMMATICAIl 15 novembre debutta il nuovo spettacoloIl 15 novembre debutta il nuovo spettacoloIl 15 novembre debutta il nuovo spettacoloIl 15 novembre debutta il nuovo spettacoloIl 15 novembre debutta il nuovo spettacolo“I nipoti dolenti posero”“I nipoti dolenti posero”“I nipoti dolenti posero”“I nipoti dolenti posero”“I nipoti dolenti posero” di Marina Menardi

Dopo un anno di pausa,dovuto all’inagibilitàdella sede per le prove

a causa dei lavori di ristruttu-razione delle scuole elementa-ri, torna l’oramai consueto spet-tacolo autunnale della Filo-drammatica d’Ampezzo, cheda quasi vent’anni (il gruppo siricostituì nel 1987) alletta que-sto periodo di fuori stagione,quest’anno vuoto più che maia causa anche della chiusuradel cinema Eden per lavori dimanutenzione.La spettacolo che il gruppo cipropone è una commedia bril-lante di Giorgio dell’Antonia daltitolo “I nipoti dolenti posero”.Narra di una famiglia che rice-ve da uno zio in America unostrano pacco, sul cui contenutonasce una serie di malintesi at-torno ai quali si svolge la com-media. Sulla trama non possia-mo anticipare molto, altrimen-ti si toglie il bello della diretta!Diciamo che attorno a questopacco ne succedono di tutti icolori, e i bravi attori della Filo-drammatica d’Ampezzo sa-pranno sicuramente farci diver-tire con le caricature dei perso-naggi interpretati.La scelta dello spettacolo è incontinuità con il filone comico-brillante che da un decenniocaratterizza le rappresentazio-ni della Filodrammatica, riscuo-tendo un grandissimo successodi pubblico.

“I nipoti dolenti posero” è sta-to tradotto in ampezzano daFiorenzo Gaspari e scelto comenuovo spettacolo dal registaRoberto Zambelli. RobertoZambelli quest’anno è affianca-to nella regia da Claudio Bur-zacca, con l’intento di formareun successore nel caso che im-pegni futuri gli impediscano diseguire questo compito difficilee impegnativo. Undici gli attoriin scena, tra cui tre debuttanti:Chiara Bigontina, Elisa Pompa-nin, Giovanni Gaspari. I rima-nenti sono volti oramai noti achi segue la Filodrammatica:Rindo Ghiretti, al ritorno sulpalco dopo alcuni anni dedica-ti alla regia, Erica Majoni, LucaMenardi Ruggeri, Davide Sott-sass, Luciano Pompanin Dimai,Luca Rusticelli, Sara Santer, Fla-vio Lancedelli.Ancora per quest’anno gli spet-tacoli si svolgeranno al cinemaEden, nell’attesa dell’imminen-te apertura della nuova salaCongressi di Pontechiesa, e se-guiranno il seguente calendario:- 15 novembre ore 21.00- 17 novembre ore 21.00- 18 novembre ore 21.00- 19 novembre ore 16.00- 22 novembre ore 21.00- 24 novembre ore 21.00- 25 novembre ore 21.00Vi saranno inoltre due spetta-coli ad invito per le scuole ele-mentari e medie nei giorni di sa-bato 18 e sabato 25 alle ore 9.00.

L’incasso della seratadel 18 novembre saràdevoluto a sostegno delrestauro del campanile,mentre l’ultima seratasarà a favore del Soccor-so Alpino e della CroceBianca di Cortina. Nonci sarà quest’anno la tra-sferta ad Arabba, che disolito avveniva la setti-mana successiva all’ul-timo spettacolo, inquanto domenica 3 di-cembre è prevista l’inau-gurazione della sala

Congressi diPontechiesa.In questa oc-casione la Fi-lodrammaticad’Ampezzo sarà presentecon una scenetta da circatrenta minuti dal titolo“Sode fouze”, interpretatada Franco Buzzat, Elisabet-ta Pompanin Dimai, Clau-dio Burzacca, EleonoraGuerrini, Nadia Bernardi,Alessandra Menardi eMaurizio Costantini.

TITOLO: “I NIPOTI DOLENTI POSERO”COMMEDIA BRILLANTE IN TRE ATTI

AUTORE: GIORGIO DELL’ANTONIA

TRADUZIONE: FIORENZO GASPARI LEON

REGIA: ROBERTO ZAMBELLI NICHELO,CLAUDIO BURZACCA

INTERPETRI: CHIARA BIGONTINA DE BENEDETO,ELISA POMPANIN DE CHECO DE FLORO,RINDO GHIRETTI GAIO,ERICA MAJONI BOTA,LUCA MENARDI RUGGERI COMIN,DAVIDE SOTTSASS,LUCIANO POMPANIN DIMAI DE ANJELICO,LUCA RUSTICELLI,SARA SANTER,FLAVIO LANCEDELLI SLAO,GIOVANNI GASPARI COLETIN

TRUCCO: ELISABETTA POMPANIN DIMAI DE ANJELICO,SABINA BAGNARA

LUCI E SELEZIONI MUSICALI:GIORGIO PANCIERA JACK

COSTUMI: CATERINA ZARDINI ZESTA

ASSISTENTE DI SCENA:NADIA BERNARDI AGNEL

FILODRAMMATICA: ALCUNE IMMAGINI SCATTATE DURANTE LE

PROVE DELLO SPETTACOLO DI QUEST’ANNO.SOTTO: LA COMPAGNIA AL COMPLETO

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1515151515Voci di CortinaVoci di CortinaVoci di CortinaVoci di CortinaVoci di CortinaNumero 30Numero 30Numero 30Numero 30Numero 30 novembre 2006

I COLLOQUI DI DOBBIACO - Edizione 2006I COLLOQUI DI DOBBIACO - Edizione 2006I COLLOQUI DI DOBBIACO - Edizione 2006I COLLOQUI DI DOBBIACO - Edizione 2006I COLLOQUI DI DOBBIACO - Edizione 2006“Una nuova cultura della mobilità,“Una nuova cultura della mobilità,“Una nuova cultura della mobilità,“Una nuova cultura della mobilità,“Una nuova cultura della mobilità,dall’automobilità alla intermodalità”dall’automobilità alla intermodalità”dall’automobilità alla intermodalità”dall’automobilità alla intermodalità”dall’automobilità alla intermodalità” di Dino Fava

I colloqui sono iniziati nel1985 e il primo ciclo si eraconcluso nel 1997. Esso

aveva permesso di indagare eaumentare la conoscenza suitemi del riscaldamento del cli-ma e delle sue conseguenzesull’economia e la società. Leprevisioni di molti scienziatied esperti relatori in quegliappuntamenti, sono state con-fermate dai fatti.Sono ripresi nel 2005 conun’impostazione nuova.I Colloqui sono ora seminariaccademici cui partecipano stu-diosi ed esperti provenienti datutta Europa.Ogni Convegno ha un tema.L’anno scorso fu l’energia delfuturo, il secolo solare.Vi fu la presentazione diCasa+Clima, un modo di pro-gettare e costruire un’abitazio-ne secondo il principio del ri-sparmio energetico. Fu fattoconoscere anche alla Fiera diLongarone, con grande parte-cipazione di tecnici e progetti-sti del bellunese, e non solo.

L’EDIZIONE 2006:L’EDIZIONE 2006:L’EDIZIONE 2006:L’EDIZIONE 2006:L’EDIZIONE 2006:UNA NUOVA CULTURAUNA NUOVA CULTURAUNA NUOVA CULTURAUNA NUOVA CULTURAUNA NUOVA CULTURADELLA MOBILITÀ,DELLA MOBILITÀ,DELLA MOBILITÀ,DELLA MOBILITÀ,DELLA MOBILITÀ,D A L L ’ A U T O M O B I L I T ÀD A L L ’ A U T O M O B I L I T ÀD A L L ’ A U T O M O B I L I T ÀD A L L ’ A U T O M O B I L I T ÀD A L L ’ A U T O M O B I L I T ÀALLA INTERMODALITÀ.ALLA INTERMODALITÀ.ALLA INTERMODALITÀ.ALLA INTERMODALITÀ.ALLA INTERMODALITÀ.Dopo l’introduzione di HansGlauber, Presidente dell’EcoIstituto di Bolzano e ideatoredei Colloqui, sono seguite dal21 al 23 settembre ventidue re-lazioni.Le Voci di Cortina, presente allesessioni con il collaboratoreDino Fava di Cipra Italia, vo-gliono dare conto di due rela-zioni particolarmente pertinen-ti al nostro contesto.

DALLA AUTO-MOBILITA’DALLA AUTO-MOBILITA’DALLA AUTO-MOBILITA’DALLA AUTO-MOBILITA’DALLA AUTO-MOBILITA’ALLA INTER-MODALITA’ALLA INTER-MODALITA’ALLA INTER-MODALITA’ALLA INTER-MODALITA’ALLA INTER-MODALITA’La Ferrovia della Val Venosta èuna linea in Alto Adige traMerano e Malles Venosta di 60chilometri e ha un costo com-plessivo (binari, materiale rota-

bile, stazioni, eccetera) di75.000.000 di euro.

Le sue caratteristichesono: lo scartamento ordi-nario dei binari elettrosal-dati per evitare il rumoretam tam, traversine inmetallo antivibrazione,marciapiedi delle stazioniportati a livello del pavi-mento del vagone, 203posti a sedere, ampie finestrepanoramiche, un agevole cor-ridoio centrale che aumenta lacapacità di carico passeggeri.

La trazione è assicurata da unmotore diesel installato in testa.Eroga anche energia elettricaper l’illuminazione, internet, iservizi informatici e le telecame-re di controllo.Dopo un anno di esercizio hatrasportato 1.250.000 passeg-geri.

La società S.a.d., di proprietàdella Provincia Autonoma diBolzano che la fa funzionare,ha coperto i costi fino al 40%.Viene applicata una tariffa at-traente a scopo promozionale.Un eventuale aumento potreb-be permettere il pareggio di bi-lancio. Il costo della costruzio-ne è a carico del bilancio dellaProvincia Autonoma e rientranel suo patrimonio non sogget-to ad ammortamento.

Il successo ha indotto gli ammi-nistratori della Val Pusteria avalutare l’uso dello stesso ma-teriale rotabile anche sulla lineaPrato Drava – Fortezza. Sonoin corso trattative con Trenita-lia per il conferimento alla S.a.d.della linea, fermo restando ilcosto di manutenzione e gestio-ne alla Rete Ferrovie Italiane.Trattative sono già avviate conle Ferrovie retiche in SvizzeraCanton Grigioni per la costru-zione di un tunnel di collega-mento ed una stazione di scam-

bio tra quella e la rete svizzera,che è a scartamento ridotto. Glisvizzeri hanno accettato il con-fronto.

Il recente pronunciamentodel Presidente del Veneto edel Sindaco di Cortina a fa-vore di un collegamento subinario dell’ampezzano conl’aeroporto di Tessera-Vene-zia, fa sperare che la positi-va esperienza della ferroviain sud Tirolo possa agevo-lare il collegamento conDobbiaco e, quindi, con larete internazionale a nord

Brennero, ovvero del Corridoion. 5 per le merci. (fine 1° parte)

Dino Fava- Cipra Italia

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PER GLI AMANTIPER GLI AMANTIPER GLI AMANTIPER GLI AMANTIPER GLI AMANTIDEL TEATRODEL TEATRODEL TEATRODEL TEATRODEL TEATRO

Quest’autunno Cortinanon ha organizzato gli“Incontri di Mezza Sta-

gione”, forse anche a causa deilavori in corso presso il CinemaEden.L’appuntamento “nostrano”con il teatro nel nostro territo-rio è tuttavia garantito dal 15novembre con il debutto delnuovo spettacolo della Filo-drammatica.

Per gli amanti del teatro, dispo-sti a percorrere qualche chilome-tro in auto, riportiamo i prossi-mi titoli in cartellone presso ilteatro del capoluogo, organizza-ti, con la direzione artistica diDaniela Nicosia, dalla Fonda-zione Teatri delle Dolomiti nelsuo secondo anno di attività.Siamo certi che lo spettacolovale il viaggio!

16-17-18-19 novembreELETTRA

di Hugo von Hofmannsthalcon Frédérique Lolite,Maria Grazia Mandruzzato,Moria Grassi, Gabriele Benedettiregia Andrea De Rosa

2-3 dicembreLA DONNA SERPENTE

di Carlo Gozzicon Marcello Batoliregia Giuseppe Emiliani

16-17 dicembreSUL LAGO DORATO

di Ernest Thompsoncon Arnoldo Foà e Erica Blancregia Maurizio Panici

22-23 dicembreL’UOMO, LA BESTIA E LA VIRTÙdi Luigi Pirandellocon Leo Gullottaregia Fabio Grossi

Seguiranno nei primi mesi del 2007:“Il giardino dei ciliegi” di A.Checov;“La trilogia della villeggiatura” diL. Goldoni; “Processo a Dio” di S.Massini; “Enrico IV” di W. Shake-speare; “Milva canta Brecht”.

Biglietteria vendita singoli spetta-coli presso il Teatro Comunale dalgiorno precedente le rappresentazio-ni nell’orario 11.00-13.00 e 17.00-20.00 - tel. 0437 940349www.happyticket.it

Per maggiori informazioni:0437 943303 dal lunedì al venerdì10.30-12.30 e 15.30-17.30

Page 16: Voci di Cortina - Novembre 2006

1616161616 Voci di CortinaVoci di CortinaVoci di CortinaVoci di CortinaVoci di Cortina Numero 30 Numero 30 Numero 30 Numero 30 Numero 30 novembre 2006

Diario americanoDiario americanoDiario americanoDiario americanoDiario americanoGita a New York CityGita a New York CityGita a New York CityGita a New York CityGita a New York City di Francesco Chiamulera

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IL NOBEL AL BANCHIERE DEI POVERIIL NOBEL AL BANCHIERE DEI POVERIIL NOBEL AL BANCHIERE DEI POVERIIL NOBEL AL BANCHIERE DEI POVERIIL NOBEL AL BANCHIERE DEI POVERI di Vincenzo Giancaspro

La mattina era comincia-ta con un sussulto dram-matico.

La sera prima, a Boston, mee-ting in birreria, tutti insieme noidel gruppo degli studenti inter-nazionali: “Allora, pronti alla fer-mata della metropolitana alle set-te precise, anzi no, facciamo settee cinque. Così abbiamo il tempo diraccattare una mezza colazione inmensa”. L’autobus per NYCpartiva alle otto, il tempo di at-traversare la città con la T line(la lentissima metropolitana bo-stoniana) e di essere in stazio-ne puntuali. Mi raccomando,mi raccomando, ci eravamo ri-petuti vicendevolmente.Risultato: alle sette e dieci delmattino arrivava Lorena, allesette e quindici Carlos ma si di-menticava il biglietto in came-ra, e tornava a prenderlo.

Alle sette e venticinque spunta-va Buket, di Solenn nessunatraccia, poi apprenderemo cheera partita alle sei cinquanta-cinque col terrore di perdere ilbus.Alle sette e quaranta la mia sve-glia esausta suonava un’ultimavolta: mi sveglio di soprassalto,vedo l’ora e impreco, salto sudal letto come una molla, miinfilo la maglia e esco dalla stan-za di corsa senza neanche farepipì, col trolley che mi rumoreg-gia dietro come un vecchio va-gone. Nella hall del palazzodecido di fare l’upper class mane chiedo al portiere di chiamar-mi un cab, please. Perso l’auto-bus: il taxista corre veloce manon abbastanza. Lorena Carlose Buket sono già in viaggio, ner-vosissimi. Hanno lasciato il miobiglietto allo sportello della com-

pagnia, per convincere le signo-rine hanno inventato una sto-ria drammatica di coincidenzeperse e di guasti alla metropoli-tana. Io arrivo e rovino tutto:“Ah ah, scusatemi, quando non sisente la sveglia…” Prendo il busdelle otto e mezza. Appena siaccendono i motori e il veicolofa cinque metri, mi arriva unsms da Miguel, il grande assen-te: “Wait for me, i’m coming”.Bye bye, Miguel.Siamo arrivati a New York allaspicciolata, come un’allegra ediscreta invasione, ovviamen-te del tutto inosservata inun’isola che ogni giorno di in-vasioni ne sopporta a centina-ia, migliaia.Io ho un’impressione netta, ecioè che New York e l’Americavivono due esistenze separate,sono come una sfera che ne con-tiene un’altra, o come gli anellidelle Olimpiadi che si interse-cano ma non si tangono. Lagrande nazione americana hafornito solo la pista di lancio peruna città che è un sedimento co-mune dell’Occidente, del mon-

do, di tutti noi. Svettano le ban-diere a stelle e strisce sopra l’en-trata dei grattacieli, ma chi sele fila, New York guarda a sestessa e al proprio mito merita-to, alla propria epopea scintil-lante e polifonica, alla vocazio-ne cosmopolita che la distinguedal severo e compassato NewEngland al quale, ci tiene a ri-badirlo, non appartiene. In au-tobus una vecchietta mi chiededa dove vengo: Italia, rispondo.E lei? “California”, fa. Sì, è sbar-cata qua ventitré anni fa e nonse n’è più andata. Quando par-la di Manhattan le brillano gliocchi: è “overwhelming”, chesignifica schiacciante, ma a leipiace. “The roughest city”, lacittà più rude, più sgarbata,aveva detto con un certo rim-provero Michael, americano delTennessee – del dolce, langui-do, profondo Sud.

Per questo tornare a Boston,pulita, ordinata, discreta Bo-ston, nel silenzio della sera, èstato un po’ come tornare acasa, a Cortina.

Il Nobel per la pace è statoassegnato a MuhammadYunus che con il microcre-

dito ha liberato dalla povertàmolti milioni di abitanti delBangladesh, uno dei paesi piùpoveri e sfortunati del mondoa causa delle calamità natura-li, inondazioni e terremoti.Nato da una famiglia bene-stante, Yunus si è laureato inscienze economiche nella pic-cola università di Chittapong.Terminati gli studi, iniziò a gi-rare per i villaggi e a chiedersiquale fosse la causa della infi-nita povertà.Perché milioni di persone era-no condannate a vivere nel-l’indigenza per l’intera dura-ta della vita? La miseria gene-ra miseria.Ma quale la causa?

Yunus intuì che questa infini-ta povertà era dovuta al fattoche i poveri non avevano ac-cesso alle banche perché era-no poveri.

Non avendo nulla da offrire ingaranzia, per i piccoli prestitisi rivolgevano agli usurai checon gli esosi interessi annul-lavano i miseri guadagni.Di fronte a una tale situazio-ne, il giovane economista ebbenel 1976, a poco più di ventianni, una straordinaria idea:dare un piccolo prestito a dueo più donne che avessero unprogetto di lavoro o di com-mercio.

Di tasca propria offrì i primi27 dollari all’interesse corren-te, a 41 donne e iniziò la spe-

rimentazione. La somma sa-rebbe servita per acquistaremateriali da trasformare evendere: stoffa per la confezio-ne di indumenti, farina e zuc-chero per la preparazione didolci, frutta e verdura da ven-dere al mercato, una macchi-na da cucire per creare unasartoria, un telefono per orga-nizzare un posto telefonico.Il piccolo prestito era dato alledonne perché considerate piùaffidabili nella gestione dellafamiglia e quindi del danaro.In tal modo, Yunus trasformòdonne poverissime in piccoleimprenditrici che una voltauscite dalla indigenza, restitu-ivano puntualmente il danaro.

E dopo l’invenzione del micro-credito, nel 1995, fondò la Gra-meen Bank che tradotto vuoldire “ la banca del villaggio”con regole a dir poco, rivo-luzionarie: se le altre banchechiedevano una garanzia, qui

non ne era richiesta alcunaperché il prestito era basatosulla fiducia; non si firmava-no cambiali o documenti vari;non occorreva andare in ban-ca ma era la banca che con ipropri funzionari andava acercare i possibili clienti.

Oggi il micro-prestito è di 130dollari. La stragrande maggio-ranza dei clienti della Grame-en Bank è rappresentata dadonne.La insolvenza, cioè il danaronon restituito, è dell’1% rispet-to alle altre banche per le qualiè intorno al 10%.

In trenta anni le persone sot-tratte alla povertà nel Bangla-desh sono circa trenta milio-ni, un quarto della intera po-polazione.

Dal libro IL BANCHIERE DEIPOVERI di Muhammad Yunus,Edito da Feltrinelli, pp 273.

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1717171717Voci di CortinaVoci di CortinaVoci di CortinaVoci di CortinaVoci di CortinaNumero 30Numero 30Numero 30Numero 30Numero 30 novembre 2006

N.B. nota beneSUPER PREMIO DI 50.000 EURO ALL’UFFICIO TRIBUTI PER LA LOTTASUPER PREMIO DI 50.000 EURO ALL’UFFICIO TRIBUTI PER LA LOTTASUPER PREMIO DI 50.000 EURO ALL’UFFICIO TRIBUTI PER LA LOTTASUPER PREMIO DI 50.000 EURO ALL’UFFICIO TRIBUTI PER LA LOTTASUPER PREMIO DI 50.000 EURO ALL’UFFICIO TRIBUTI PER LA LOTTAALL’EVASIONE ALL’IMPOSTA COMUNALE SUGLI IMMOBILIALL’EVASIONE ALL’IMPOSTA COMUNALE SUGLI IMMOBILIALL’EVASIONE ALL’IMPOSTA COMUNALE SUGLI IMMOBILIALL’EVASIONE ALL’IMPOSTA COMUNALE SUGLI IMMOBILIALL’EVASIONE ALL’IMPOSTA COMUNALE SUGLI IMMOBILI

SALE & PEPEPISCINASEMPRE APERTArecita con ottimismo il manifesto,esposto in piazzale Roma.

In realtà la piscina di Cortina rimarrà chiusadall�11 novembre al 24 dicembre, ma mi raccomando:�Acqua in bocca�.p.s. Fra le chiusure al pubblico segnaliamo anche:lo stadio del ghiaccio (eccetto domenica pomeriggio),il cinema (fino al 15 novembre),il mercatino di Natale (per quest�anno),gli incontri di Mezza Stagione (per sempre?). Sob!

Nella dura battaglia per incas-sare dai contribuenti quanto èdovuto, gli Uffici Ici del Comu-ne hanno continuato nel 2005l’attività di liquidazione e accer-tamento dell’Imposta per glianni che vanno dal 2000 al2004, prima che le pratiche ca-dano in prescrizione.

Per stimolare l’attività di recu-pero tributario, la legge e i re-golamenti comunali prevedonola possibilità da parte comuna-le di sborsare ai dipendenti del-le somme in denaro quale incen-tivo per l’attività di accertamen-to e di controllo.

Il costo del premio è di 51.702euro, ma sembrano soldi benspesi.I risultati dei controlli sono in-fatti sorprendenti.Solo nel 2005 sono stati trattati2.259 fascicoli.Le pratiche corrette sono risul-tate solo il 57,7% (1.304 prati-che); le liquidazioni (cioè le pra-tiche con un recupero di impo-sta!) sono pari al 26.9% (607); irimborsi ai contribuenti risulta-no il 13,8% (312); sono 15 le li-quidazioni ex presunte, 15 gliaccertamenti, 6 le controdedu-zioni ai ricorsi. Gli 8 ricorsi di-scussi sono stati tutti vinti, perun totale di 267.609 euro.

Dei 51.702 euro, 16.958 eurosono oneri a carico del Comu-ne; ai dipendenti andranno per-ciò 34.744 euro lordi. Dal tota-le di questi soldi, 5.962 eurocompensano le ore straordina-rie lavorate fuori orario d’uffi-cio esclusivamente per l’attivi-tà di recupero; il resto lo pos-siamo invece considerare unvero e proprio bonus, in aggiun-ta alla normale retribuzione.Metà dell’importo è assegnatoal dirigente del settore econo-mico-finanziario del Comune,mentre il resto sarà ripartito frai diversi dipendenti dell’Ufficiotributi secondo il criterio delleore di effettiva presenza.L’attività portata avanti dal

Comune non è stata solo unainiziativa contro l’evasione fi-scale; le verifiche delle dichia-razioni Ici e dei versamenti han-no permesso di bonificare i datipresenti negli archivi fiscali e diverificare la correttezza degliimporti delle rendite dichiara-te. Con una base dati affidabi-le, nei prossimi anni i vantaggiper il Comune e per gli stessicontribuenti sono innegabili: daparte comunale c’è una ragio-nevole certezza di incassare ilgiusto e mantenere le soglie dievasione di base imponibile en-tro limiti irrilevanti; per il citta-dino vi è la tranquillità di nonincappare in sgradite sorpresequali sono gli accertamenti fi-scali.A fronte di un esborso per ilpremio piuttosto consistente, ilComune ha d’altra parte rispar-miato 55.000 euro affidando aipropri Uffici la gestione direttadella riscossione, abbandonan-do il Concessionario e il relati-vo costo.Inoltre, il Responsabile dei tri-buti comunali si è fatto caricodi rappresentare il Comune nel-

le udienze in Commissione tri-butaria; in tal modo non sonostati affidati onerosi incarichiad avvocati esterni e la liquida-

Allo stesso modo di ogni nor-male società, anche nella gestio-ne del Comune occorre stabili-re a priori quali siano le risorsedi personale per realizzare gliobiettivi nel mirino.La Giunta ha analizzato i fab-bisogni di organico della orga-nizzazione comunale e ha de-finito le qualifiche necessarieper i diversi ruoli da ricoprirein “azienda”.È emersa la necessità di assu-mere 12 persone nel triennio2005-2007 e di procedere a 11promozioni, con un costo pre-visto di 446.274 euro.

La disponibilità finanziaria -secondo i parametri di legge –ci sarebbe. Il problema nasce

zione delle spese “a favore dicausa” è stata incassata diret-tamente dal Comune.

e.p.

IL COMUNE HA BISOGNOIL COMUNE HA BISOGNOIL COMUNE HA BISOGNOIL COMUNE HA BISOGNOIL COMUNE HA BISOGNODI 12 ASSUNZIONIDI 12 ASSUNZIONIDI 12 ASSUNZIONIDI 12 ASSUNZIONIDI 12 ASSUNZIONIMA NEMA NEMA NEMA NEMA NE PUÒ F PUÒ F PUÒ F PUÒ F PUÒ FARE SOLO UNAARE SOLO UNAARE SOLO UNAARE SOLO UNAARE SOLO UNA

però da un vincolo del Ministe-ro dell’Economia che consentedi spendere solo un importopari al 25% delle cessazioni ve-rificate nell’organico comunalenegli ultimi tre anni (2004-2006). Fatti tutti i conti, l’impor-to che risulta è di 27.519 euro.E con una cifra del genere insostanza si può assumere unasola persona dell’esterno per19.620 euro e procedere ad unapromozione che costa 1.103euro all’anno.

Al 30 giugno 2006 il profilo orga-nizzativo del Comune prevede:

Posti in dotazione organica 135135135135135Posti coperti 107107107107107Posti vacanti 2828282828

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APPUNTAMENTILETTERE AL GIORNALE

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SUI COSTI DEL SERVIZIOAUTOMOBILISTICO URBANO

Chiedo gentilmente ospitalità peresporre le mie considerazioni inmerito ai costi del trasporto ur-bano di Cortina, in seguito alla ri-sposta dell�amministratore unicodella SE.AM. Paola Valle apparsasul nr. 29 di Voci di Cortina.Liquidare ogni problema alzandole spalle e sospirando che nellaRegione vicina hanno maggiordisponibilità economica, mi sem-bra un po� semplicistico (vorreidire un alibi) perché comunque ladecisione di convogliare i finan-ziamenti, più o meno cospicui chesiano, in un settore piuttosto chein un altro, è una scelta politicache esula dall�entità del finanzia-mento stesso. Credo che per co-minciare ad attuare una politicaantitraffico e antinquinamentonon servano megaprogetti ma sipossa cominciare con piccoli se-gnali. Ma non è questo il puntoche volevo affrontare.Ci sono invece altre piccole cose,e assolutamente non onerose,che ci fanno sentire consideratie rispettati nell�ambito della so-cietà, e non solo polli da spen-nare. Un sorriso, dimostrarsi di-sponibili e pazienti sono piccoliaccorgimenti che, pur nell�im-possibilità di cambiare le cose,fanno spesso sentire la pillolameno amara.Mi risulta che la tariffa annuale ri-dotta per i possessori della CartaGiovani non sia stata presa inconsiderazione nella delibera diGiunta, né il costo appare nel ta-riffario che si trova nei libretti de-gli orari SE.AM. inoltre, se nonsbaglio, è il primo anno che que-sta tariffa è inferiore al classicoabbonamento annuale scolastico.Questo per ribadire che forse nes-suno o pochi erano a conoscenzadi questa agevolazione introdot-ta per la prima volta. Forse un attodi riguardo, per tornare a quantosopra, sarebbe stato chiedere almomento del rinnovo dell�abbo-namento �Avete la Carta Giovani?Con la Carta Giovani da quest�an-no l�abbonamento costa meno!�.Ma quanti sono i ragazzi che fru-iscono del trasporto scolasticosopra i 13 anni rispetto a quellifra i 6 e i 13?Un�altra proposta potrebbe esse-re quella di introdurre una pic-cola agevolazione sugli abbona-menti per i figli successivi al pri-

mo, rinunciando magari ai varigadgets. Basterebbe anche solouno sconto di 5 euro sul secon-do e 10 euro sul terzo figlio perdimostrare che si hanno a cuorele famiglie della nostra comu-nità.Una domanda rimane ancora peròsenza risposta. Perché l�abbona-mento over 65 costa meno dellametà di quello scolastico? Daquando in qua i nipotini devonomantenere i nonni?Adesso però mi assale un timo-re. Che non succeda che per ta-gliare la testa al toro, dopo que-ste mie osservazioni, si alzino letariffe agli over 65! Non è sicu-ramente questo lo scopo del miointervento.Ringrazio e saluto

Francesca Dipol

REGIONI A STATUTOSPECIALE: UN ALIBIPER I PAESI CONFINANTI?Cara Paola,per esperienza personale (gli ul-timi otto anni vissuti in Suedti-rol) posso confermare che le ri-sorse a disposizione della Pro-vincia Autonoma di Bolzano sonoveramente notevoli. Non vorrei,però, che l�Alto Adige fosse unalibi per ogni cosa.Non entro nel merito dell�argo-mento costo dell�autobus, senon per dire che la scelta dicome spendere le risorse a di-sposizione di un Comune credosia libera.Andare maggiormente incontroagli studenti di Cortina (anche sela cosa oggi non mi riguarda)credo sia una scelta �politica�.Non è necessario chiamare incausa la vicina provincia di Bol-zano.Saluti

Fabio Zardini○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○

FRA I NOSTRI LETTORICaro Gianni,Complimenti per il Tuo articolodi fondo su �Voci di Cortina� del-l�ottobre 2006. È giusto che �icittadini parlino ai politici�: aqualsiasi livello.Come sai, io sono felice che ciòaccada e mi sento sempre e vo-lentieri a disposizione.Molto cordialmente.

Maurizio (Paniz)

Festeggiati a Larieto dai parenti e dagli amici i 70 annidi Bruno Frison, memoria storica dello sport ampezzano.In primo piano: Gianfranco Bottazzo, direttore scientificoBambin Gesù di Roma.A destra di Bruno: Lamya Al Saqqaf, ambasciatrice presso laFao Presente: Marcello Lotti, professore ordinario di medicinaa Padova, con la moglie (a sinistra di Bruno).

CORSO DI LAVORAZIONE DELLA LANA COTTAL’Istitut Cultural Ladin “Cesa de Jan” patrocina l’organizzazione di un corsodi apprendimento alla lavorazione della lana cotta, organizzato da TizianaGhedina e in programma per i prossimi 10-11 novembre.Il corso avrà una durata di 12 ore, suddiviso in due giornate “full immersion”presso il Rifugio Mietres, dove i partecipanti potranno imparare l’anticaarte della lavorazione della lana follata. Il materiale sarà messo a disposi-zione da chi organizza l’evento, così come i partecipanti saranno ospitatiper il pranzo e la merenda in rifugio.Pantofole, cappelli, borse, decorazioni e tutto quanto uscirà dalla fantasia edalle mani degli apprendisti resterà poi a loro disposizione.Il costo è di 170,00 euro a testa, tutto compreso (materiali, pranzo e meren-da in rifugio).Per informazioni e iscrizioni chiamare il 0436/3245 oppure il 329/1395774.Il termine ultimo per le iscrizioni è fissato entro martedì 7 novembre 2006.

PREMIAZIONE DEL CONCORSO FOTOGRAFICO DEL PARCOIl 12 novembre, con inizio alle 20.30, appuntamento presso la sala cultura- presso il Palazzo delle Poste di Cortina, per la proiezione delle foto sele-zionate del tradizionale concorso fotografico indetto dal Parco.Nell’occasione verranno anche conferiti i premi ai vincitori.

VACCINO ANTINFLUENZALE: DATE E ORARILa campagna di promozione antinfluenzale inizia giovedì 2 novembre. Ilvaccino viene somministrato gratuitamente alle persone d’età superiore ai65 anni e a quelle considerate a rischio.Questi gli orari:Auronzo il martedì dalle 8,30 alle 10,30 ed il giovedì dalle 14 alle 16;Cortina il lunedì dalle 15 alle 17 ed il giovedì dalle 9 alle 12,30;Pieve il lunedì, mercoledì e venerdì dalle 8 alle 11,30;S. Stefano il martedì dalle 14 alle 16 e il giovedì dalle 9,30 alle 10,30.

CURLING FOR FUNLa tradizionale manifestazione si svolgerà dal 10 al 12 novembre. Il torneoè organizzato come sempre con il fine di promuovere la conoscenza delcurling dal Cortina Curling Center.Ogni squadra deve essere formata da due giocatori esperti e due personeche non hanno mai provato a giocare a curling.

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OPINIONIE COMMENTILE PROPOSTE DEGLIALBERGATORI SOLLEVANOQUALCHE PERPLESSITÀHo letto l�intervista di Voci diCortina (vedi numero 28 di set-tembre 2006) al signor Cardazzie desidero fare un breve com-mento ad uno solo degli argo-menti trattati, come semplice let-tore di Voci di Cortina, peròschierato tra quei cittadini chehanno in Cortina d�Ampezzo lapropria �ciasa�, il loro naturalehabitat, la propria ed insostitui-bile �Heimat� (termine tedescoufficialmente tradotto dalla UEcon �attinenza�).Quindi mi trovo contrapposto al-l�altra categoria di cittadini cheinvece riconoscono in Cortinad�Ampezzo la loro �botega� in-tesa come la capitale dei loro in-teressi economici, che trattanoquesto paese come una vera epropria zona industriale, comeuna terra di conquista, dove nonsi va tanto per il sottile in mate-ria di affari, di tornaconto e direddito.In questa ottica mi ha molto me-ravigliato la richiesta del signorCardazzi, nella sua posizione dipresidente degli albergatori, vol-ta ad ottenere dall�amministra-zione comunale di Cortinad�Ampezzo la possibilità di ven-dere porzioni degli alberghi perpotere, con il ricavato, costruireulteriori nuove porzioni di alber-ghi, oppure per rinnovare e ri-qualificare la parte superstitedegli alberghi stessi, perché ri-tenevo che la maggioranza deglialbergatori nostrani fosse, senon altro almeno per mestiere,più incline alla ricettività turisticafutura che agli affari immobilia-ri immediati.Trovo oltremodo singolare, cheproprio dall�Associazione Alber-gatori arrivi la richiesta di poter�vendere parti di albergo� per dar-le deliberatamente in �pasto� almercato delle seconde case, datoche, non solo a Cortina d�Ampez-zo, le seconde case si sono rive-late essere un pesante concor-rente alle presenze alberghiere eanche portatrici di effetti nega-tivi ad altre imprese turistiche.La suddetta richiesta da parte de-gli Albergatori associati è inoltrefortemente in contrasto con i pro-

grammi e gli intenti dell�Ammi-nistrazione Comunale, che inve-ste molte attenzioni e ingenti ri-sorse, anche finanziarie, nella di-fesa del vincolo alberghiero, dopoaverlo adottato come pilastroportante dell�intero PRG, pur di-mostrando sensibilità verso al-cune situazioni particolari.L�idea ribadita dal signor Cardaz-zi, se realizzata, andrebbe inol-tre nella direzione di un singola-re circolo vizioso, con un conti-nuo �taglia - incolla� alle azien-de alberghiere, privandole di undefinito progetto turistico a lun-go termine e consentendo inve-ce ingenti profitti derivanti dalleattività edificatorie piuttosto cheda quelle ricettive, oppure in unaulteriore progressiva diminuzio-ne dei posti letto alberghieri, cheil medesimo signor Cardazzi nellastessa intervista rileva come ne-gativa.Provate ad immaginare: cosa nediremmo di un artigiano che vo-lesse vendere parte del suo la-boratorio all�artigiano vicino, suoconcorrente, per costruire unanuova fettina al suo laboratoriosuperstite?Oppure: cosa si direbbe in paesedi un laboratorio di falegnameche, quest�anno, vende la pialla,il prossimo anno la sega a nastroe nell�anno successivo la squa-dratrice?È evidente che io non sono pre-parato per capire certi ragiona-menti. Ma, e Voi cari lettori?

Sisto Menardi

IL PROGETTO CORTINA COMESPUNTO DI RIFLESSIONE:OPERE IMPORTANTI SÌ,MA ANCHE CONVERGENZAD� INTENTICaro Andrea,ho scaricato �Progetto Cortina�e l�ho rapidamente letto una pri-ma volta.Apprezzo la tua voglia di farequalche cosa per Cortina, a par-tire da questo lavoro che, anchesenza �la pretesa di avere la bac-chetta magica�, vuole essere oc-casione di riflessione e di dibat-tito.Trovo che contenga una buonaanalisi dello stato passato e at-tuale di Cortina, magari da svi-luppare nella parte delle propo-ste.Sono anche d�accordo che sia oradi agire, senza attendere ulte-riormente e senza �accontentarsidell�ordinaria amministrazione�.A tal proposito proponi alcunemodalità di reperimento delle ri-sorse necessarie per affrontareprogetti importanti e, soprattut-to, concomitanti (come dici, �nonsiamo più nella situazione didire: nei prossimi 5 anni faccia-mo l�opera x, nei 5 seguentil�opera y).Domanda: quale amministrazio-ne si prenderà la responsabilitàdi vincolare così tante risorsedella comunità d�Ampezzo? Qua-le processo decisionale andreb-be seguito per garantire una con-vergenza di consensi su progettiche inevitabilmente vincolereb-bero il bilancio comunale perparecchi anni?Cerco di spiegarmi.Senza dimenticare gli altri pro-blemi di Cortina, ho sempre avu-to due pallini in testa: gli im-pianti sportivi e le strutture alservizio del turismo (sala con-

gressi, uffici dove centralizzarel�informazione al turista, par-cheggi).Per quanto riguarda gli impiantisportivi, allo stato attuale gene-ratori di ingenti perdite per ilComune (piscina, stadio, pista dibob), ho sempre immaginato unadrastica scelta relativamente alloStadio Olimpico (leggi demoli-zione) con conseguente possi-bilità di accentrare nella stessaarea nuovi impianti dimensionatiper le reali esigenze di Cortina(nuovo piccolo stadio del ghiac-cio, piscina, palestra, oltre a cen-tro benessere, ristorante/pizze-ria, �) nell�ottica, tra l�altro, disfruttare tutte le possibili siner-gie, comprese quelle relative alrisparmio energetico.Quello che ritengo un enormeerrore dell�amministrazioneFranceschi, cioè la copertura del-lo Stadio, è anche un grosso vin-colo per le future scelte di altreamministrazioni.Un discorso simile vale per unastruttura come la sala congres-si. Personalmente non capisco lascelta di fare la sala congressiin località Pontechiesa.Il mio secondo pallino, infatti, èl�area dell�ex stazione della fer-rovia. Cosa aspetta Cortina asventrare quell�enorme superfi-cie, costruire un parcheggio sot-terraneo e recuperare in super-ficie i volumi oggi fatiscenti, rin-novandoli e mettendoli al servi-zio del turismo? Oggi, non acaso, il Pala-non-so-che è nelpiazzale della stazione, a duepassi dal centro di Cortina�Avrei preferito che la Sala Con-gressi fosse sorta nel piazzaledella stazione, ma oggi Cortinane ha già una prossima all�ulti-mazione. Altro vincolo per scelteche potevano essere differenti.Sono dell�avviso, quindi, cheCortina necessiti di opere im-portanti, ma come garantire unconsenso largamente conver-gente? Chi e come disegnare lagiusta strategia da implementarecon rapidità e decisione?Saluti

Fabio Zardini(VITA CULTURA ATTUALITA� DEL PAESE PIU� BELLO DEL MONDO)

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2020202020 Voci di CortinaVoci di CortinaVoci di CortinaVoci di CortinaVoci di Cortina Numero 30 Numero 30 Numero 30 Numero 30 Numero 30 novembre 2006

Periodico di vita cittadina, cultura e attualitàDirettore Responsabile: Gianni MilaniGianni MilaniGianni MilaniGianni MilaniGianni MilaniProprietà: Associazione Comitato Civico CortinaAssociazione Comitato Civico CortinaAssociazione Comitato Civico CortinaAssociazione Comitato Civico CortinaAssociazione Comitato Civico Cortina - Maion 146 - Cortinad’Ampezzo (BL)Autorizzazione Tribunale di Belluno nr. 3/2004Stampa: Tipolitografia Printhouse sncTipolitografia Printhouse sncTipolitografia Printhouse sncTipolitografia Printhouse sncTipolitografia Printhouse snc -Pian da Lago, 74 - Cortinad’Ampezzo (BL)Comitato di Redazione: Marina Menardi, Alice Gaspari, EdoardoMarina Menardi, Alice Gaspari, EdoardoMarina Menardi, Alice Gaspari, EdoardoMarina Menardi, Alice Gaspari, EdoardoMarina Menardi, Alice Gaspari, EdoardoPompanin, Roberto Pappacena, Francesco Chiamulera, StefanoPompanin, Roberto Pappacena, Francesco Chiamulera, StefanoPompanin, Roberto Pappacena, Francesco Chiamulera, StefanoPompanin, Roberto Pappacena, Francesco Chiamulera, StefanoPompanin, Roberto Pappacena, Francesco Chiamulera, StefanoLorenzi, Morena ArnoldoLorenzi, Morena ArnoldoLorenzi, Morena ArnoldoLorenzi, Morena ArnoldoLorenzi, Morena ArnoldoVia del Mercato, 14 - Cortina d’Ampezzo (BL)Via del Mercato, 14 - Cortina d’Ampezzo (BL)Via del Mercato, 14 - Cortina d’Ampezzo (BL)Via del Mercato, 14 - Cortina d’Ampezzo (BL)Via del Mercato, 14 - Cortina d’Ampezzo (BL)Impaginazione: Carla PompaninCarla PompaninCarla PompaninCarla PompaninCarla PompaninContatti: [email protected]@[email protected]@[email protected]

cell. 339/6176147cell. 339/6176147cell. 339/6176147cell. 339/6176147cell. 339/6176147Internet: www.comitatocivicocortina.comwww.comitatocivicocortina.comwww.comitatocivicocortina.comwww.comitatocivicocortina.comwww.comitatocivicocortina.comTesti di esclusiva proprietà - stampato su carta riciclata

a cura di Alice Gaspari e Morena Arnoldo

SALTA IL MERCATINO DI NATALE

25-ott Scarno il comunicato stampa con il quale la G.I.S. rendenota la decisione dell’Amministrazione comunale di annullare ilmercatino di Natale. Sono troppo pochi i commercianti che finorahanno aderito all’iniziativa, soprattutto locali.Troppo lontano dalla piazza principale; il luogo che non è capace dievocare il caratteristico spirito dei mercatini natalizi; il periodo d’aper-tura troppo corto, tra le motivazioni principali del mancato succes-so dell’iniziativa tra visitatori ed espositori.Rimane la fiducia che il “flop” si converta in uno spunto di riflessio-ne, dal quale nasca un progetto ri-modulato sulle aspettative diospiti e partecipanti, per il prossimo Natale.

centro. È l’esito della battaglia che alcuni residenti avevano ingaggiato per avere il servizio di trasportopubblico anche fuori stagione. Ma… “ . È una proposta ridicola…” ribattono i residenti della frazione, “…sivuole forse renderci ridicoli di fronte alla comunità e in più farci insultare dal personale di servizio?”.Ø La sperimentazione gestionale fra pubblico e privato dell’ospedale Covidilla Putti sarà prorogata dialtri 3 anni: è arrivata la conferma dalla giunta regionale. Il nuovo termine di scadenza è il 30 giugno 2009.

19-ott La Regione Veneto sosterrà il Comune di Cortina con un finanziamento di mezzo milione di euro,per l’acquisto di una parte del sedime dell’ex Ferrovia delle Dolomiti e dei vecchi caselli ferroviari.

20-ott Molte stazioni sciistiche hanno adeguato i loro impianti di risalita e le altre infrastrutture all’uso daparte di sciatori su monosci. Questa “nuova” possibilità di praticare lo sci si sta diffondendo sempre di più.Cortina ospiterà dal 12 al 17 gennaio un corso di sci alpino avanzato per sciatori esperti e con propriomonosci, alla presenza di istruttori specializzati per tutta la durata del corso.

21-ott Dalla collaborazione fra il Comune e il Bim nascerà una nuova centrale idroelettrica. Sarà laprima costruita dall’amministrazione cortinese e sfrutterà la potenza dell’acquedotto comunale che ha lesorgenti al Forame. Il preventivo di spesa è di circa 350mila euro. Il Bim si sta occupando del progetto edel reperimento dei finanziamenti necessari. La nuova centrale sorgerà nell’alveo del torrente Ru daCianpo, che scende da Chiave verso Maion, accanto alla vecchia sede della polizia stradale, poco amonte dell’ex Ferrovia.Ø Inaugurato “Il Passo”, nuovo club per le famiglie degli alcolisti in trattamento. “Non è un fattonegativo e non significa che ci sono più persone che bevono, piuttosto che ci sono più persone e famiglieche si rendono conto che il problema esiste e intendono affrontarlo, per risolverlo” spiega il coordinatoreRenzo Stefani.

22-ott L’incontro fra la popolazione di Cortina ed il Bim, rappresentato da Franco Roccon, è stato moltoproficuo. Tra gli argomenti le bollette: si è spiegato che le tariffe qui erano ferme da anni e andavanoadeguate perché oggi la legge prevede che i costi di produzione e distribuzione debbano essere interamen-te coperti dalle bollette. Prima il comune gestiva soltanto la rete, mentre del tratto di tubatura che collega larete con il contatore era responsabile il singolo utente, oggi è il Bim che si assume l’onere delle derivazionisino al contatore. Si lamenta l’associazione albergatori: “Nessuno ci ha avvertito dell’ incontro. Loabbiamo appreso dai giornali”.

24-ott Nella nottata tra sabato e domenica 4 persone sono state denunciate - con ritiro della patente - perguida in stato di ebbrezza. È la prima battuta di un progetto dei Carabinieri, che mira a diminuire il numerodegli incidenti.

25-ott L’avvelenamento delle piante “scomode” rischia di divenire una specie di consuetudine aCortina: mosse denuncie contro anonimi per questa pratica in diverse località della conca ampezzana.

29-set A Kampala in Uganda, verrà aperto anche grazie al gruppo “Insieme si può” diCortina, un Centro profughi, essenziale per poter coordinare tutti gli aiuti umanitari.

3-ott Il sindaco Giacobbi, sulla proposta del governo di istituire una nuova tassa comu-nale per i turisti, precisa: «Dovremmo valutarla nell’ambito della fiscalità locale senzatralasciarne i risvolti dal punto di vista turistico. L’ospite che viene nei nostri alberghi crea giàuna ricchezza, pagando il pernottamento. Perché dovrebbe pagare una tassa aggiuntiva? ».Ø Portare avanti la candidatura di Cortina per i Mondiali di sci alpino del 2013costerà un milione e 200 mila euro, ma il gruppo di lavoro che segue questa iniziativa hagià individuato sostegni finanziari che coprono l’80% della somma.

4-ott La Sportivi Ghiaccio traccia il bilancio dell’anno passato.«Nei 3 anni di lavoro deltecnico svedese Rolf Nilsson - ha spiegato il presidente Moser - abbiamo ottenuto duequarti e un secondo posto, sfiorando la vittoria. Abbiamo assistito ad una crescita delsettore giovanile, trascinato dalla prima squadra, ed alla rinascita del pattinaggio artistico.Sta dando frutti preziosi la collaborazione con Pieve di Cadore: quest’inverno, nell’under 12,dovremo allestire 2 squadre, perché una non basta per far giocare tutti i bambini”.

8-ott A breve non si chiamerà più “strada del convento”, bensì “sentiero del Cantico”.Il cambio di denominazione di una delle più belle vie di Cortina, quella che conduce daRevis alla frazione di Campo, fa parte di un progetto voluto da Fra Leone del Santuariodella Difesa. L’idea ha trovato buone risposte, sia dal Comune che dalle Regole come puredalle scuole, tutti coinvolti nei vari aspetti del progetto.

10-ott Il Consiglio culturale dell’istitut Cultural Ladin “Cesa de Jan” non aderisce allaproposta dell’Istitut Ladin de la Dolimtes di Borca di Cadore di codificare insieme una grafiaunitaria per tutti i ladini. I Ladini di Anpezo-Col-Fodom spiegano: «Abbiamo da tempoposto in essere azioni di uniformazione della grafia ladina nella direzione già da anniintrapresa dai due Istituti ladini delle valli di Badia e Fassa. La scelta è stata dunque quelladi indirizzare le soluzioni verso la grafia unitaria dei ladini del Sella, facendo tesoro diun’esperienza pluridecennale sul tema”.Ø Il Sindaco di Cortina, commentando la Finanziaria, la definisce «Assolutamenteerrata perché va a colpire i servizi. Abbiamo evitato l’addizionale Irpef, ma adessosaremo costretti a rivedere le nostre posizioni. Il turismo è l’unico bene che non si esporta,una ricchezza immensa che a questo punto farà non uno ma due passi indietro». Giacobbicommenta: «I cittadini già pagano cifre pesanti attraverso l’ICI, ma se le cose non sisbloccano saremo costretti ad inventarci nuovi balzelli. Questa finanziaria va a penalizza-re soprattutto i servizi, e a questo punto pagano tutti».Ø Grande partecipazione di pubblico alla Festa del Desmonteà organizzata dalleRegole d’Ampezzo, voluta dal Comune, in collaborazione con gli allevatori di Cortina, iLadini, e con il contributo delle maggiori realtà economiche e sociali del paese. Presentianche i bambini delle scuole elementari; la mattinata è stata un momento di riflessionesull’agricoltura di montagna e sul suo futuro.

11-ott La realizzazione di un convitto scolastico collocato geograficamente tra i due Poli- Valboite e Centro Cadore -, per consentire alle famiglie d’Ampezzo, del Cadore, delComelico, della Val Pusteria e dei numerosi studenti-atleti, di iscrivere i figli nel segmentodi istruzione più confacente alle loro potenzialità ed aspettative, senza obbligarli a lunghetrasferte: Paolo Fratte, il nuovo dirigente del Polovalboite, ha inoltrato questa proposta allaProvincia e ai sindaci dei comuni interessati.

12-ott Ad Acquabona sta per sorgere un nuovo fabbricato commerciale di proprietà dellafamiglia di Siro Bigontina: il progetto è quello di un punto di ristoro non solo per bere un cafféma anche per mangiare un pasto caldo e veloce, ideale per chi è solo di passaggio.Ø La Provincia stanzia 700mila euro per l’ampliamento del Liceo Classico di San Vito,che potrà così soddisfare le molte richieste di iscrizione che continuano ad arrivare, grazie albuon nome che l’istituto si è creato. Si conta di eseguire i lavori entro un anno. Sono invecegià iniziati quelli all’Istituto Statale d’Arte, per il rifacimento del tetto e la messa in sicurezza.Ø Arrigo Antonelli, fondatore della Croce Bianca di Cortina, va in pensione. Dopotrent’anni di volontariato ha ricevuto svariati premi e riconoscimenti.

13-ott Il 2 dicembre si apre ufficialmente la stagione sciistica. Il debutto avviene conl’offerta speciale “Prima neve”: dal 2 al 23 dicembre un giorno di soggiorno e skipass sonoin omaggio per chi prenota almeno 4 giorni di vacanza; l’omaggio raddoppia se si prenotaper 8 giorni. Inoltre molti hotel, scuole sci e noleggi offriranno prezzi da bassa stagione.Ø L’ufficio Reti di monitoraggio dell’Arpav ha reso noti i dati che si riferiscono allapresenza delle polveri sottili a settembre: non si è verificato alcun superamento del limite di50 microg/mc. Un solo sforamento si è verificato ques’anno il 21 giugno con 51 microg/mc.Ø Per il secondo anno consecutivo l’Hotel Cristallo ha conquistato il prestigiosoriconoscimento internazionale soprannominato l’ “Oscar del turismo”. I World TravelAwards 2006, giunti alla loro 13ª edizione, lo hanno infatti proclamato il miglior Ski Resortd’Italia.

14-ott Il Capitano della Compagnia Carabinieri di Cortina Federico Quatrini, lascial’incarico per trasferirsi a Roma. Gli subentra il tenente Filippo Vanni, 27 anni, provenienteda Fasano in provincia di Brindisi.

18-ott Il sindaco Giacobbi riceve i cittadini nel suo nuovo ufficio all’ultimo piano delpalazzo delle Poste dove sono operativi anche l’ufficio segreteria ed il settore cultura esport. La sistemazione è provvisoria e durerà almeno 6 mesi.Ø Per gli abitanti di Cojana arriva il servizio bus a chiamata: telefonando a unnumero attivo 24 ore su 24 si potrà chiedere l’arrivo di un mezzo della Seam diretto in