Voci di Cortina - Aprile 2006

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Anno III numero 23 aprile 2006

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Direttore Responsabile: Gianni Milani

Proprietà: Associazione Comitato Civico Cortina

Autorizzazione Tribunale di Belluno nr. 3/2004

Stampa: Tipografia Printhouse snc

Euro 1,40POSTE ITALIANE s.p.a. SPEDIZIONE IN A.P. -70% - D.C.B. BL

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DAI NUMERI AI FATTIDAI NUMERI AI FATTIDAI NUMERI AI FATTIDAI NUMERI AI FATTIDAI NUMERI AI FATTITroviamo nei bilanci del ComuneTroviamo nei bilanci del ComuneTroviamo nei bilanci del ComuneTroviamo nei bilanci del ComuneTroviamo nei bilanci del Comunei propositi di lavoro degli amministratorii propositi di lavoro degli amministratorii propositi di lavoro degli amministratorii propositi di lavoro degli amministratorii propositi di lavoro degli amministratoriper i prossimi anniper i prossimi anniper i prossimi anniper i prossimi anniper i prossimi anni di Carla Pompanin

Periodico mensile di vita cittadina, cultura e attualitàPeriodico mensile di vita cittadina, cultura e attualitàPeriodico mensile di vita cittadina, cultura e attualitàPeriodico mensile di vita cittadina, cultura e attualitàPeriodico mensile di vita cittadina, cultura e attualità Anno III numero 23 aprile 2006Anno III numero 23 aprile 2006Anno III numero 23 aprile 2006Anno III numero 23 aprile 2006Anno III numero 23 aprile 2006○

Inchiostro spiritoso

L’intervista a . . .

Siro Bigontina “Titoto”

I beni immobili del

Comune - III parte

Sci Club Cortina 2006

2 campionesse italiane

L’aula di informatica

alle Elementari

4-5 6-7 12 16

Sulla viabilità

il Sindaco di S.Vito

CONTINUA A PAG. 4

UNA QUESTIONE DIUNA QUESTIONE DIUNA QUESTIONE DIUNA QUESTIONE DIUNA QUESTIONE DIREGOLE EREGOLE EREGOLE EREGOLE EREGOLE ESCELTESCELTESCELTESCELTESCELTETra gli argomenti discussi in

Consiglio Comunale, il bilancio, con i suoi

numeri e le sue regole, è sicuramente fra

quelli che minor interesse destano nel

pubblico. I numeri sciorinati rimangono

concetti astratti a cui il cittadino difficil-

mente sa abbinare una scelta politica con-

creta. Così possiamo rimanere ammirati

dall’abilità dei nostri amministratori

che, pur nelle strette maglie imposte dal

patto di stabilità, hanno trovato gli spazi

di manovra per abbassare l’ICI.

Nel Consiglio Comunale del 13 marzo è

parso chiaro che, non potendo spendere

più di quanto imposto dal patto di stabi-

lità (-8% rispetto al 2004) e dovendo rag-

giungere comunque il pareggio del bi-

lancio, l’Amministrazione ha dovuto gio-

co-forza diminuire le entrate (250.000

euro circa di ICI).

Abbiamo voluto approfondire l’argomen-

to, incuriositi dalla tesi che la ricca Cor-

tina, non potendo spendere, sia in realtà

povera come qualsiasi altro paese.

Scopriamo così che vi sono spese che il

legislatore ha espressamente escluso dai

“tagli” prescritti dal patto di stabilità. Si

tratta delle spese per il sociale: asili nido;

servizi per l’infanzia e per i minori; ser-

vizi di prevenzione e riabilitazione; le

strutture residenziali e di ricovero per

anziani; l’assistenza, la beneficenza pub-

blica e i servizi diversi alla persona; il

servizio necroscopico e cimiteriale.

Quindi l’amministrazione comunale ha

scelto di abbattere l’aliquota ICI per al-

berghi ed esercizi commerciali ma avreb-

be potuto conseguire lo stesso obiettivo

di pareggio di bilancio spendendo

250.000 euro in più per il sociale, inve-

stendo cioè sui servizi per le fasce socia-

li più deboli.

La scelta operata, perché di “vera scel-

ta” si tratta e non di “scelta forzata”, è

stata quella di favorire un settore econo-

micamente rilevante per Cortina, a di-

scapito del miglioramento della qualità

della vita di molte famiglie che soppor-

tano grosse spese per mandare i figli

all’asilo, per pagare il nido (ammesso si

trovi posto), per contribuire al dopo-

scuola, per pagare le rette della casa di

riposo, …

Ci aspettiamo che l’Amministrazione la

prossima volta operi legittimamente e con

coraggio le sue scelte politiche e le pre-

senti per quello che sono e non come ne-

cessità imposte dalla legge.

Sul fronte di una politica a favore delle

famiglie residenti, di cui siamo convinti

Cortina abbia fortemente bisogno, atten-

diamo, vigili, fatti concreti.

Questa seduta del con-siglio comunale è sta-ta quasi interamente

dedicata ai bilanci del Comu-ne, della Servizi Ampezzo edella GIS.L’approvazione dei bilanciconsiste in pratica nell’appro-vazione del programma di go-verno. Infatti, è nei bilanci chesi definiscono le attività e iprogetti che il Comune porte-rà avanti nel corso dell’annoe le priorità per le quali ver-ranno stanziati i soldi. Inten-zioni che non vengono inseri-te in bilancio rimangono di-chiarazioni di intenti per ilfuturo.Le due società Gis e Se.Ampresentano, all’amministra-zione comunale, un bilancio

nel quale espongono delle ci-fre che sintetizzano le moda-lità che intendono adottareper espletare al meglio la lorofunzione, cioè la gestione de-gli impianti sportivi di Corti-na e del servizio automobili-stico urbano e diverse attivitàsatellite.

Assistendo al dibattito in aula,la sensazione nuova è stataquella di intravedere una mi-noranza più determinata, chemotiva osservazioni e criticheattraverso dati e numeri.Per il resto poche le novità im-portanti.

SERVIZI AMPEZZO SRL:SERVIZI AMPEZZO SRL:SERVIZI AMPEZZO SRL:SERVIZI AMPEZZO SRL:SERVIZI AMPEZZO SRL:SI PRIVILEGIA ILSI PRIVILEGIA ILSI PRIVILEGIA ILSI PRIVILEGIA ILSI PRIVILEGIA ILRISULTATO ECONOMICORISULTATO ECONOMICORISULTATO ECONOMICORISULTATO ECONOMICORISULTATO ECONOMICO

A pareggio il bilan-cio della Se.Am.che è parso un bi-lancio di transizio-ne nel quale, a det-ta della stessa Pao-la Valle – Ammini-stratore Unico del-la società - si è vo-luto privilegiare ilrisultato economi-co. Fra le pochenotizie si prean-nuncia un serviziosperimentale conl’utilizzo di un soloautobus per l’inte-ro tragitto urbano,per i pomeriggi delfuori stagione, chepermetterebbe un

risparmio sul personale e con-temporaneamente la possibi-lità di raggiungere anche i vil-laggi che finora non hannousufruito del servizio autobusnel fuori stagione. Il lavaggio(per auto e autobus) di Socusha ottenuto un successo supe-riore alle aspettative, sebbenenon sia per il momento con-veniente estendere l’orario diapertura anche al mattino.La minoranza contesta:a)a)a)a)a) l’aumento esagerato delletariffe dell’autobus (+10% cir-ca);b)b)b)b)b) la mancata promozione deiservizi proposti;c)c)c)c)c) lo scarso interessamento perrichiedere la revisione del co-sto/km versato dalla Regione(1,21 •/km costo riconosciu-to dalla Regione contro uncosto reale di 2,84•/km);d)d)d)d)d) il limitato uso del carro gruche potrebbe invece portareun buon gettito alle casse co-munali.

SI ACCENDE IL DIBATTITOSI ACCENDE IL DIBATTITOSI ACCENDE IL DIBATTITOSI ACCENDE IL DIBATTITOSI ACCENDE IL DIBATTITOSUI PARCHEGGISUI PARCHEGGISUI PARCHEGGISUI PARCHEGGISUI PARCHEGGIUn discorso a parte merita laposizione della minoranzanei confronti della questioneparcheggi: si è trattato di unattacco all’amministrazionepiù che alla società di gestio-ne (alla quale però veniva ri-chiesta una posizione piùpropositiva).

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22222 Voci di CortinaVoci di CortinaVoci di CortinaVoci di CortinaVoci di Cortina Numero 23Numero 23Numero 23Numero 23Numero 23 aprile 2006

L’ing. Gianpietro De Vido,sindaco di San Vito diCadore e assessore alla

viabilità della Comunità Mon-tana della Valle del Boite, è sem-pre stato presente alle tavole ro-tonde organizzate tra novem-bre e dicembre sul tema dellatangenziale di Cortina, nonmancando di far sentire la pro-pria voce sull’argomento, anchese a tarda ora – dopo la mezza-notte - come accaduto nell’in-contro in sala Cultura il 28 di-cembre scorso.

“Sul tema della circonvallazio-ne di Cortina potrei sembrareun intruso, però sono ancheassessore alla viabilità dellaComunità Montana della Valledel Boite, nonché primo citta-dino del paese direttamenteconfinante con Cortina, quelloche più di tutti pagherebbe leconseguenze di un’eventualecirconvallazione come quellaemersa dal progetto Anas cheoramai tutti conosciamo. Misembra giusto porre l’attenzio-ne anche su cosa potrebbe suc-cedere nei paesi vicini se il pro-getto della tangenziale di Cor-tina andasse in porto.Se si migliora lo scorrimentoveicolare a Cortina, mi sembraovvio che il traffico aumente-rà.A San Vito la coda sarà inevi-tabile, ma non solo: aumentan-do il traffico, aumenterà anchela coda. Se ora in stagione lacoda parte da Zuel, in seguitoquesta si allungherà in galleria,costringendo i gestori della stra-da a porre dei semafori per evi-tare gli ingorghi nel tunnel,come avviene già ora a voltenella galleria di Ospitale di Ca-dore.”

Non crede che l’eliminazione deiNon crede che l’eliminazione deiNon crede che l’eliminazione deiNon crede che l’eliminazione deiNon crede che l’eliminazione deipassaggi pedonali nel centro dipassaggi pedonali nel centro dipassaggi pedonali nel centro dipassaggi pedonali nel centro dipassaggi pedonali nel centro diSan Vito renderebbe il trafficoSan Vito renderebbe il trafficoSan Vito renderebbe il trafficoSan Vito renderebbe il trafficoSan Vito renderebbe il trafficopiù scorrevole?più scorrevole?più scorrevole?più scorrevole?più scorrevole?Non darei la colpa del trafficosulla SS 51 ai passaggi pedona-li a San Vito. Per far passare ipedoni un’auto rimane fermaper circa 1 minuto, e poi ripren-de subito la coda. Inoltre, i so-vrapassaggi o i sottopassaggipedonali sulla statale a San Vitonon sono tecnicamente possibili,poiché non vi sono gli spazi ri-chiesti dalle normative a causadell’adiacenza degli edifici aimarciapiedi.

C’è un progetto di variante al-C’è un progetto di variante al-C’è un progetto di variante al-C’è un progetto di variante al-C’è un progetto di variante al-l’abitato di San Vito?l’abitato di San Vito?l’abitato di San Vito?l’abitato di San Vito?l’abitato di San Vito?Esiste una proposta di by-passdei centri abitati da San Vitoa Peaio elaborata dall’Anasnel 1993, la quale prevede aSan Vito tre soluzioni, di cui

una – la più accettabile secon-do me – interamente in galle-ria, che bypassa l’abitato di SanVito da Chiapuzza, parte all’al-tezza più o meno dell’hotelCima Bel Prà, passa alta versola zona “Belvedere” e si abbas-

sa successiva-mente rientran-do nella SS 51poco prima del-l’istituto Pio X.Circa due chi-lometri e mez-zo completa-mente interrati,in una zona sta-bile dal punto divista idro-geolo-gico, con mate-riali interamen-te recuperabili per usi industriali(ghiaia per calcestruzzo, ed al-tro), senza svincoli.Un’opera che costerebbe un de-cimo della tangenziale di Corti-na, 50 milioni di euro secondouna stima recente: 50 milioni dieuro che risolverebbero i proble-mi di traffico di un paese, SanVito e dell’uscita delle auto di unaltro paese, Cortina. Perché non

si può pensare di fare un’operacome quella progettata per Cor-tina senza intervenire anche aSan Vito.Come mai allora, secondo Lei,Come mai allora, secondo Lei,Come mai allora, secondo Lei,Come mai allora, secondo Lei,Come mai allora, secondo Lei,l’Anas investirebbe tutti queil’Anas investirebbe tutti queil’Anas investirebbe tutti queil’Anas investirebbe tutti queil’Anas investirebbe tutti queisoldi per la circonvallazione disoldi per la circonvallazione disoldi per la circonvallazione disoldi per la circonvallazione disoldi per la circonvallazione di

Cortina?Cortina?Cortina?Cortina?Cortina?S i n c e r a m e n t enon me lo spiego;in molti si chiedo-no come faccial’Anas a giustifi-care un interven-

to da quasi mezzo miliardo dieuro senza nemmeno disporredi dati sul traffico. Si parla tan-to dei Tir, ma quanti sono? Equanti sono di passaggio?Quanti sono invece nostri, checircolano solo nella Valle delBoite? L’ing. Ugo Dibernardo,capo dipartimento dell’Anasdel Veneto, in un incontro inProvincia tenutosi l’11 lugliou.s., ha dichiarato che non cisono dati sul traffico della SS51 di Alemagna e che intende-va commissionarne il monito-raggio all’Università di Pado-va. Siamo a marzo e non cisono ancora notizie di questostudio, nonostante una mia ri-chiesta datata 31 gennaio2006. Forse il traffico attualenon giustifica questo mega pro-getto e si spera in un forte au-mento; ma così sarebbe la finedella Valle del Boite e anche diCortina.

Lei sta parlando continuamen-Lei sta parlando continuamen-Lei sta parlando continuamen-Lei sta parlando continuamen-Lei sta parlando continuamen-te dell’Anas, ma non nominate dell’Anas, ma non nominate dell’Anas, ma non nominate dell’Anas, ma non nominate dell’Anas, ma non nominal’Amministrazione Comunalel’Amministrazione Comunalel’Amministrazione Comunalel’Amministrazione Comunalel’Amministrazione Comunaledi Cortina: avete avuto deglidi Cortina: avete avuto deglidi Cortina: avete avuto deglidi Cortina: avete avuto deglidi Cortina: avete avuto degliincontri su questo tema dellaincontri su questo tema dellaincontri su questo tema dellaincontri su questo tema dellaincontri su questo tema dellaviabilità, degli scambi di ideeviabilità, degli scambi di ideeviabilità, degli scambi di ideeviabilità, degli scambi di ideeviabilità, degli scambi di ideee di opinione, siete stati inter-e di opinione, siete stati inter-e di opinione, siete stati inter-e di opinione, siete stati inter-e di opinione, siete stati inter-pellati in fase di preparazionepellati in fase di preparazionepellati in fase di preparazionepellati in fase di preparazionepellati in fase di preparazionedel progetto?del progetto?del progetto?del progetto?del progetto?Guardi, Le rispondo mostran-doLe questa lettera che ho in-viato all’Amministrazione Co-munale di Cortina nel febbraio2005, nella quale richiedo, inqualità di assessore alla viabili-tà della Comunità Montana

VIABILITVIABILITVIABILITVIABILITVIABILITÀÀÀÀÀA TU PER TU CON IL SINDACO DI SAN VITOA TU PER TU CON IL SINDACO DI SAN VITOA TU PER TU CON IL SINDACO DI SAN VITOA TU PER TU CON IL SINDACO DI SAN VITOA TU PER TU CON IL SINDACO DI SAN VITOPerchè la tangenziale di Cortina non interessa solo CortinaPerchè la tangenziale di Cortina non interessa solo CortinaPerchè la tangenziale di Cortina non interessa solo CortinaPerchè la tangenziale di Cortina non interessa solo CortinaPerchè la tangenziale di Cortina non interessa solo Cortina di Marina Menardi

SAN VITO NORD SAN VITO SUD

L’IMBOCCO DELLA GALLERIA A NORD DELL’ABITATO DI

SAN VITO DI CADORE È PREVISTO NELLA ZONA DEL-L’HOTEL CIMA BELPRÀ.

L’IMBOCCO DELLA GALLERIA A SUD È PREVISTO NELLA

ZONA DELLA FAMOSA CASETTA DEI NANI,QUI VISTA DAL COMPLESSO PIO X

IL PERCORSO INDICATO DAL SINDACO DE VIDO È QUELLO SULLA SINISTRA OROGRAFICA DEL BOITE,ALLE PENDICI DELL’ANTELAO. ATTRAVERSA LONGITUDINALMENTE IL PAESE ALL’ALTEZZA DELLA

ZONA BELVEDERE ED È COMPLETAMENTE IN GALLERIA.

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33333Voci di CortinaVoci di CortinaVoci di CortinaVoci di CortinaVoci di CortinaNumero 23 aprile Numero 23 aprile Numero 23 aprile Numero 23 aprile Numero 23 aprile 2006

della Valle del Boite, di poter vi-sionare gli elaborati riguardan-te la oramai famigerata tangen-ziale, di cui all’epoca avevo so-lamente sentito parlare (il pro-getto della tangenziale di Cortinaè stato presentato ufficialmente alpubblico il 25 agosto 2005, n.d.r.).Sono ancora in attesa di una ri-sposta. Con gli amministratoridel Comune di Cortina non c’èdialogo, questi hanno agito dasoli senza preoccuparsi delleconseguenze sulla viabilità delCadore e della Valboite, per que-sto non mi resta che rivolgermiall’Anas.

In definitiva, cosa chiede al-In definitiva, cosa chiede al-In definitiva, cosa chiede al-In definitiva, cosa chiede al-In definitiva, cosa chiede al-l’Anas?l’Anas?l’Anas?l’Anas?l’Anas?Chiedo che questo megaproget-to venga valutato per la sua re-ale utilità in base a dati certi, chetenga conto delle conseguenzeche potrebbero esserci nei co-muni vicini, che ci sia un dialo-go con la Comunità Montana,con la Provincia, che sta predi-sponendo il Piano Strategico diSviluppo, nel quale rientra an-che la viabilità, con la Regione,che deve pur sempre esprimereun parere ambientale. ComeSindaco di San Vito, chiedo cheCortina e San Vito venganoconsiderati un tutt’uno comeviabilità, vista l’immediata vici-nanza, e propongo di inserirenel megaprogetto della tangen-ziale di Cortina anche la va-riante di San Vito già studiatadall’Anas nel 1993, di cui par-lavo prima, considerato ancheche, secondo quanto dichiara-to sui giornali dall’Amministra-zione Comunale di Cortina,dovrebbe essere stralciata lagalleria che da Alverà andrà aFiames, originalmente inseritanel progetto. Infine, mi auguroche si riesca a lavorare tutti piùin sinergia, collaborando e cer-cando soluzioni insieme, un in-vito rivolto a tutti, non solo al-l’Anas.

IIIII BENI IMMOBILI DEL COMUNE BENI IMMOBILI DEL COMUNE BENI IMMOBILI DEL COMUNE BENI IMMOBILI DEL COMUNE BENI IMMOBILI DEL COMUNEUn’esplorazione nelle pieghe dell’inventarioUn’esplorazione nelle pieghe dell’inventarioUn’esplorazione nelle pieghe dell’inventarioUn’esplorazione nelle pieghe dell’inventarioUn’esplorazione nelle pieghe dell’inventariocomunale: un percorso fra situazioni bloccatecomunale: un percorso fra situazioni bloccatecomunale: un percorso fra situazioni bloccatecomunale: un percorso fra situazioni bloccatecomunale: un percorso fra situazioni bloccateda anni, grandi occasioni che aspettanoda anni, grandi occasioni che aspettanoda anni, grandi occasioni che aspettanoda anni, grandi occasioni che aspettanoda anni, grandi occasioni che aspettanodi essere còlte e temporeggiamentidi essere còlte e temporeggiamentidi essere còlte e temporeggiamentidi essere còlte e temporeggiamentidi essere còlte e temporeggiamenti di Edoardo Pompanin con la collaborazione di Eleonora Du Pre

Il patrimonio del Comune èuna risorsa indispensabileper trasformare le scelte po-

litiche in azioni concrete.Bilanci risicati, tasse da calare,costi vincolati sono una manna-ia per quel minimo di “serviziosociale” che ancora esiste.Occorre recuperare soldi e perun Comune efficiente ciò vuoledire razionalizzare, valorizza-re, monetizzare, mettere a red-dito, contenere i costi di manu-tenzione, modificare le destina-zioni d’uso, spostare i vincoli.Un patrimonio che rende di-spensa ricchezza alla società ealle fasce di popolazione piùbisognosa!Altro che tagli …La terza parte della nostra in-chiesta sul Patrimonio entra nelvivo dell’analisi delle singolevoci delle proprietà comunali.Abbiamo analizzato la situazio-ne di ogni cespite; ne abbiamoricavato un profilo di “critici-tà”; ne abbiamo chiesto contoall’Assessore responsabile, Lo-renzo Lacedelli. Riportiamo lesue dichiarazioni nei paragrafi“osservazioni”, assieme ad al-tre eventuali informazioni difonte comunale.I molti “faremo” e “siamo infase avanzata di realizzazione”dichiarati dell’Assessore trova-no poco riscontro nel program-ma pluriennale per le operepubbliche presentato pochigiorni fa in Consiglio comuna-

le. E il program-ma dei lavoriarriva fino al2008.In pratica sumolte situazionisi temporeggia,si usa il condi-zionale e le de-cisioni concretespesso tardanoa venire.

11111))))) I BOX AFFACCIATI SUI BOX AFFACCIATI SUI BOX AFFACCIATI SUI BOX AFFACCIATI SUI BOX AFFACCIATI SUPIAZZA DEL MERCATOPIAZZA DEL MERCATOPIAZZA DEL MERCATOPIAZZA DEL MERCATOPIAZZA DEL MERCATO(8 (8 (8 (8 (8 BOXBOXBOXBOXBOX PERPERPERPERPER 160 160 160 160 160 MQMQMQMQMQ. . . . . COMPLESSIVICOMPLESSIVICOMPLESSIVICOMPLESSIVICOMPLESSIVI)))))

sssssituazione:ituazione:ituazione:ituazione:ituazione: Ogni box ha una di-versa destinazione. C’è la pe-scheria, ce n’è un altro a serviziodella Manutencoop per l’attivitàdegli operatori ecologici, altri an-cora sono adibiti a depositi disabbia e di altri materiali per lamanutenzione delle strade.osservazione:osservazione:osservazione:osservazione:osservazione: Gli spazi sono incondizione di quasi degrado e,visto il passaggio di persone peril parcheggio del Mercato, il bi-glietto da visita per Cortina nonè dei migliori.Considerata l’esperienza di unabottega quale la pescheria, chedà un servizio importante per ilcittadino, perché non viene va-lorizzata meglio tutta la faccia-ta? Osserviamo quanto è riusci-to a fare con una ristrutturazio-ne analoga un privato, di fron-te al panificio comunale.

risposta:risposta:risposta:risposta:risposta: Il Comune è consapevo-le della pesante fatiscenza dell’im-mobile. In amministrazione si stavalutando una ristrutturazionegenerale dell’edificio del panificiocomunale, della piazza del merca-to e dei box. Ci sono progetti cherisalgono al 2002 e, parole del-l’Assessore, “siamo in fase caldae dovremmo arrivare a definire intempi brevi”.Esiste poi una delibera che dilata itempi per le decisioni da assumeresui box: l’amministrazione inten-de adottare una, citiamo testuale,“… misura di temporeggiamento”

per “valutare soluzioni di ammo-dernamento del sito, che sianomaggiormente rispondenti alleodierne necessità di Cortinad’Ampezzo”.

2)2)2)2)2) UFFICIO URBANISTICAUFFICIO URBANISTICAUFFICIO URBANISTICAUFFICIO URBANISTICAUFFICIO URBANISTICAAFFACCIATO SU C. ITALIAAFFACCIATO SU C. ITALIAAFFACCIATO SU C. ITALIAAFFACCIATO SU C. ITALIAAFFACCIATO SU C. ITALIAFRA IL MUNICIPIO NUOVOFRA IL MUNICIPIO NUOVOFRA IL MUNICIPIO NUOVOFRA IL MUNICIPIO NUOVOFRA IL MUNICIPIO NUOVOE IL NEGOZIO “FRAJO”E IL NEGOZIO “FRAJO”E IL NEGOZIO “FRAJO”E IL NEGOZIO “FRAJO”E IL NEGOZIO “FRAJO”(((((NEGOZIONEGOZIONEGOZIONEGOZIONEGOZIO DIDIDIDIDI 122 122 122 122 122 MQMQMQMQMQ.....)))))

situazione:situazione:situazione:situazione:situazione: Il negozio con ve-trina su Corso Italia viene uti-lizzato come ufficio comunale.Di recente è stata abbellita lavetrina con una esposizionedell’Ulda di modellini di caseampezzane.osservazione:osservazione:osservazione:osservazione:osservazione: Il costo-opportu-nità per destinare un negozioad uso ufficio è pari a 65.880euro all’anno (utilizzando iparamenti riportati in deliberadi giunta). In pratica il Comu-ne è come pagasse un affitto di5.500 euro al mese per averel’ufficio urbanistica in quel-l’ubicazione! La situazionesembra irragionevole.

risposta:risposta:risposta:risposta:risposta: Il Comune è consape-vole che l’ufficio urbanistica, cosìcome gli uffici dello sci club e quel-lo della ex Cit (municipio vecchio)potrebbero essere sfruttati diver-samente a livello commerciale, inquanto ottime vetrine.Il loro utilizzo è condizionato allaristrutturazione dei due ‘comuni’e per il momento non c’è alterna-tiva all’ubicazione attuale.I tempi poi si sono dilatati …

Via Bepin 6 - Cortinatel 0436 862462CONTINUA NEL PROSSIMO NUMERO

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44444 Voci di CortinaVoci di CortinaVoci di CortinaVoci di CortinaVoci di Cortina Numero 23Numero 23Numero 23Numero 23Numero 23 aprile 2006

BILANCIO DEL COMUNEBILANCIO DEL COMUNEBILANCIO DEL COMUNEBILANCIO DEL COMUNEBILANCIO DEL COMUNEL’obiettivo primario del bilan-cio 2006 – secondo l’assessoreal bilancio Gianpietro Ghedina– è stato il contenimento dellespese sulla parte corrente, con-cretizzatosi in una minor spesaper 945.000 euro circa. I taglisono avvenuti principalmentesulle voci riguardanti:1)1)1)1)1) i costi della politica (v. riquadro);2)2)2)2)2) le spese di rappresentanza;3)3)3)3)3) manifestazioni;4)4)4)4)4) contributi ad enti ed asso-ciazioni.Per le principali opere previstegli stanziamenti sono di:1.375.0001.375.0001.375.0001.375.0001.375.000 euro euro euro euro euro per la manuten-zione del Municipio Nuovo;750.000750.000750.000750.000750.000 euro euro euro euro euro per l’arredo ur-bano III lotto dal MunicipioVecchio alla Farmacia Inter-

DAI NUMERI AI FATTIDAI NUMERI AI FATTIDAI NUMERI AI FATTIDAI NUMERI AI FATTIDAI NUMERI AI FATTI “ACCERTATORI DELLA SOSTAE DEL TRAFFICO”Tale servizio è coordinato dal Co-mando di Polizia Locale ed il get-tito delle contravvenzioni elevateè direttamente introitato dalle cas-se Comunali, solo il costo delpersonale è a carico della Se.Am.

(Erano in quattro,ne è rimasto

uno!).

PERCHÈ LA SE.AM.GESTISCE I PARCHEGGI“Il risultato della gestione dei par-cheggi, fortemente in attivo, per-mette l’equilibrio finanziario, eco-nomico e patrimoniale della so-cietà e pertanto si prevede chel’Amministrazione Comunalenon sarà chiamata ad assumer-si oneri per il ripiano di perdite”.

(estratto dalla relazione delcollegio sindacale)

LE MANIFESTAZIONIORGANIZZATE DALLA GIS:Coppa del Mondo di Sci

CarnevaleGran Fondo Dobbiaco-Cortina

Campionati Mondiali - tappa delcircuito Sled-dogCortina EstateCortina Inverno al PalavolkswagenFesta delle Bande

CONTINUA DA PAG. 1

Secondo il consigliere De Biasiil numero ridotto e la localizza-zione dei parcheggiparcheggiparcheggiparcheggiparcheggi nel Centroproducono grossi disagi alla via-bilità, senza garantire un con-gruo rientro economico. Il votocontrario della minoranza èmotivato innanzitutto dallamancata volontà da parte del-l’amministrazione di operarescelte strategiche nel settoredella viabilità per uno sviluppointegrato tra mobilità e par-cheggi.

SSSSSOOOOOCIETÀ CIETÀ CIETÀ CIETÀ CIETÀ GESTIONE IM-GESTIONE IM-GESTIONE IM-GESTIONE IM-GESTIONE IM-PIANTI SPORTIVI SRL:PIANTI SPORTIVI SRL:PIANTI SPORTIVI SRL:PIANTI SPORTIVI SRL:PIANTI SPORTIVI SRL:CONTENIMENTO DEI COSTICONTENIMENTO DEI COSTICONTENIMENTO DEI COSTICONTENIMENTO DEI COSTICONTENIMENTO DEI COSTIÈ È È È È LA PAROLA D’ORDINELA PAROLA D’ORDINELA PAROLA D’ORDINELA PAROLA D’ORDINELA PAROLA D’ORDINEIl bilancio prevede una perditache sfiora 1 milione e mezzo dieuro, che andrà ripianata dalComune di Cortina.Per la società che gestisce gliimpianti sportivi di Cortina, enon solo, il bilancio tende ad uncontenimento dei costi, ottenu-to attraverso:a)a)a)a)a) una contrazione dei periodidi apertura delle strutture (pi-scina -12gg; stadio -7gg; curlingcenter –50gg; pista da bob aper-tura ritardata il più possibile);b) b) b) b) b) una riduzione dei servizi chenon danno reddito (ad esempiovengono stralciati gli Incontri diMezza Stagione per gli adulti);

c) c) c) c) c) la diminuzione delle manife-stazioni sponsorizzate e un ri-tocco delle tariffe.Rimane incertezza rispetto aitempi per il rifacimento del tet-to della piscina mentre si pre-vede la realizzazione della nuo-va illuminazione del trampoli-no di Zuel, il rimodellamentodei due trampolini K32 e K60,la realizzazione di un punto diristoro presso il centro sportivoA. De Rigo di Fiames; la realiz-zazione di un garage per il bat-tipista di P.sso Tre Croci.

Per la minoranza i tagli per cir-ca 300.000 euro sono tutti a ca-rico del settore turistico che vie-ne penalizzato, mentre il Co-mune avrebbe fatto meglio acontinuare ad investire in que-sto settore strategico e a posti-cipare altri investimenti menopressanti (es. ristrutturazionedel Municipio Nuovo e Vec-chio). Il fatto poi di ridurre iperiodi di apertura del fuori sta-gione cozza con gli intenti di-chiarati di coinvolgere anche glialtri Comuni del comprensorioper sfruttare al meglio gli im-pianti.Secondo la minoranza è grave,inoltre, che non siano state resenote le strategie che accompa-gnano l’affidamento alla Gisdell’appalto per il secondostralcio dello stadio olimpico.

Il sindaco Giacobbi e il Presiden-te della Gis – Luigi Alverà, purammettendo che vi sono mar-gini di miglioramento, non ac-cettano le critiche sull’inade-guatezza dei servizi per le pisteda fondo.Rispetto a qualche anno fa si èfatto molto: l’omologazione del-la Pista di Tre Croci e l’ingressonel circuito Dolomiti Nordik Ski,solo per fare due esempi.

nazionale;1.100.000 euro 1.100.000 euro 1.100.000 euro 1.100.000 euro 1.100.000 euro per la sala con-gressi di Pontechiesa;350.000 euro350.000 euro350.000 euro350.000 euro350.000 euro per l’illuminazio-ne di Corso Italia.

Al 2007 slittanoAl 2007 slittanoAl 2007 slittanoAl 2007 slittanoAl 2007 slittano:- la manutenzione del Munici-pio Vecchio (che diventerà unaspecie di “casa della cultura”);- la strada di accesso a Pian daLago;- l’illuminazione di Alverà;- la strada di Staulin;- circa 800.000 euro per siste-mazioni viarie varie;- 400.000 euro per la manuten-zione del patrimonio comunale.

Ancora più in là (2008?)Ancora più in là (2008?)Ancora più in là (2008?)Ancora più in là (2008?)Ancora più in là (2008?) si pre-vedono stanziamenti per:

Centro di Costo Avanzo Disavanzo

Trasporto pubblico locale 232.931•

Servizio skibus 16.585•

Parcheggio Pontechiesa 25.761•

Parcheggi a pagamento 344.241•

Biglietteria - Uff. info - Deposito bagagli 53.927•

Rimozioni auto 3.470•

Bagni pubblici 27.511• Lavaggio autobus-auto Socus 45.991•

2006 BILANCIO SEAM IN BREVE

Centro di CostoIntroiti

affitti/canoni/biglietti/servizi

Disavanzo (costi - introiti)

Stadio Olimpico del ghiaccio 413.797• 311.114-•

Piscina 130.994• 165.929-•

Pista Olimpica di bob 35.766• 246.781-•

Cinema Eden - Sala Cultura 234.447• 13.881-•

Palestra Revis 19.550• 32.572-•

Trampolino Olimpico 733• 26.212-•

Centro Sportivo A. De Rigo 18.437• 53.957-•

Campi da Tennis Apollonio 13.960• 12.750-•

Centro fondo - battitura piste - sentieri 63.780• 106.977-•

Uff. Skipass-Curling Center - Alb. E Tur. 64.103• 14.419-•

Manifestazioni e conchiglia 319.235• 29.519-• Spese generali amm. Tecniche -• 424.754-•

2006 BILANCIO GIS IN BREVE

Page 5: Voci di Cortina - Aprile 2006

55555Voci di CortinaVoci di CortinaVoci di CortinaVoci di CortinaVoci di CortinaNumero 23 aprile Numero 23 aprile Numero 23 aprile Numero 23 aprile Numero 23 aprile 2006

ASSISTENZA DOMICILIARE

È un servizio di grande aiutoper le famiglie, forse poco co-nosciuto e per questo pocosfruttato, si rammarica l’asses-sore Lacedelli.Ha costi contenuti e in molticasi può ridurre il ricorso allebadanti.

DURA LA POSIZIONE DELLA MINORANZAA PROPOSITO DEL BILANCIO GIS

“Nota speciale merita la scelta degli obiettivi strategici che hannola pretesa di coinvolgere eventuali partner/sponsor promuovendol’utilizzo con nuove formule degli impianti in carico, quando questirestano per lunghi periodi chiusi. Questo coinvolgimento passainnanzitutto da una riqualificazione e rifunzionalizzazione degli im-pianti stessi e non, come si prospetta, nella sola manutenzionestraordinaria”.“Cortina dovrebbe essere il polo di attrazione per tutta la Valboite apatto che i suoi impianti vengano ristrutturati e integrati, altrimentivedremo emigrare i nostri concittadini nei paesi vicini per potersoddisfare le proprie esigenze sportive e non”.“Capitolo a parte merita il futuro incarico che la GIS si troverà adaffrontare ….riguardante il nuovo appalto dell’Olimpico. Ci doman-diamo come e con quali mezzi e competenza tecnica, visto l’orga-nico GIS, questo nuovo incarico potrà essere svolto”.

7.000.000 euro7.000.000 euro7.000.000 euro7.000.000 euro7.000.000 euro per la realizza-zione di parcheggi interrati (lar-go delle Poste);1.250.000 euro 1.250.000 euro 1.250.000 euro 1.250.000 euro 1.250.000 euro per ulteriori in-terventi viari.

L’amministrazione intende fi-nanziare queste opere con risor-se proprie senza ricorrere al-l’accensione di nuovi mutui.

Nel settore dei servizi socialiNel settore dei servizi socialiNel settore dei servizi socialiNel settore dei servizi socialiNel settore dei servizi socialil’assessore Lorenzo Lacedelli il-lustra il suo obiettivo per unamiglior gestione della casa di ri-poso al fine di contenere i costie poter ridurre le rette di rico-vero ed anche del centro diur-no. Obiettivo che si dichiarasoddisfatto d’aver conseguito.

La minoranza esprime votocontrario all’intero bilancio.Aveva proposto e non ottenuto:a)a)a)a)a) che si costituisse un fondoper l’acquisizione di nuovi ter-reni da cedere in diritto di su-perficie;

b)b)b)b)b) che si provvedesse al più pre-sto alla sistemazione della stra-da di Pian da Lago;c)c)c)c)c) che si prevedessero fondi so-stanziosi per la promozione tu-ristica.Le tre proposte arrivate dallaminoranza entro il termine uti-le – sottolinea l’assessore al bi-lancio Ghedina – non hannopotuto essere accolte essenzial-mente perché non era possibilestanziare nuovi fondi.

Il consigliere De Biasi disappro-va le scelte dell’amministrazio-ne che non vanno verso un ri-lancio del paese. Ciò che noncondivide è la priorità data agliinterventi di spesa.

Preoccupato soprattutto per ilcomparto turistico il consiglie-re Demenego espone i dati re-lativi ai posti letto dal 1974 al2004, riferiti anche a paesi limi-trofi. Evidente appare che,mentre nei paesi vicini i nume-ri aumentano, a Cortina vi èuna flessione costante.A queste osservazioni rispondeil Sindaco che si dichiara fidu-cioso in un pronto recupero diposti letto con la riapertura del-l’hotel Savoia e dell’hotel Tofa-na. È convinto, inoltre, che siail campo da golf che la sala con-gressi di Pontechiesa darannouna boccata d’ossigeno al com-parto turistico.

AUMENTO DI CAPITALEAUMENTO DI CAPITALEAUMENTO DI CAPITALEAUMENTO DI CAPITALEAUMENTO DI CAPITALEALLA GIS, INCARICATA DIALLA GIS, INCARICATA DIALLA GIS, INCARICATA DIALLA GIS, INCARICATA DIALLA GIS, INCARICATA DICOMPLETARE LA RISTRUT-COMPLETARE LA RISTRUT-COMPLETARE LA RISTRUT-COMPLETARE LA RISTRUT-COMPLETARE LA RISTRUT-TURAZIONE DELLO STADIOTURAZIONE DELLO STADIOTURAZIONE DELLO STADIOTURAZIONE DELLO STADIOTURAZIONE DELLO STADIOQuasi triplicato il capitale socia-le della società per la gestionedegli impianti sportivi di Corti-na. Si passa, infatti, da1.024.027 euro di capitale adun totale di 2.724.627 euro, at-traverso un aumento di capitaleda parte del Comune, suddivi-so in due tranche: 1 milione dieuro entro il 2007 ed il restantegià quest’anno, entro giugno.L’operazione trova la sua mo-tivazione nella scelta dell’am-ministrazione comunale di af-fidare alla Gis non soltanto lagestione delle strutture ma an-che la manutenzione straordi-naria delle stesse.In pratica si tratta di spostarein capo alla Gis la responsabili-tà di appaltare e seguire i lavo-

I COSTIDELLA POLITICA 2006

Compensi per l’anno 2006 agliamministratori comunali diCortina d’AmpezzoIndennità di funzione per:Sindaco: 33.132 euroVice Sindaco: 16.566 euroAssessori: 14.909 euro perognuno dei quattro assessoriConsiglieri: 16 euro per ognipartecipazione a seduta diConsiglio comunale o di Com-missione permanente.

(v. numero 22 di VdC per confron-

tare i compensi del 2005)NOVITA’ DEL 5 PER MILLE

Da quest’anno sarà possibile –attraverso la semplice apposizio-ne di una firma sull’appositascheda del modello Unico o delCUD – destinare il 5 per mille (inanalogia con l’8 per mille per lechiese) a favore delle attività so-ciali gestite dal Comune di resi-denza.L’assessore ai servizi sociali –Lorenzo Lacedelli – ha dichiara-to che il Comune di Cortina con-ta molto su queste maggiori en-trate per poter ridurre le tariffe edanche per mettere in atto nuoveiniziative concrete per i giovani.Una firma che non costa nulla alcontribuente e che può portarepreziose risorse ad un settoreimportante.

ri per la ristrutturazione delloStadio del Ghiaccio.

RISTRUTTURAZIONE DELRISTRUTTURAZIONE DELRISTRUTTURAZIONE DELRISTRUTTURAZIONE DELRISTRUTTURAZIONE DELCAMPANILE: IL CONTRIBU-CAMPANILE: IL CONTRIBU-CAMPANILE: IL CONTRIBU-CAMPANILE: IL CONTRIBU-CAMPANILE: IL CONTRIBU-TO DEL COMUNETO DEL COMUNETO DEL COMUNETO DEL COMUNETO DEL COMUNEIl Consiglio all’unanimità deci-de di destinare circa un 10%degli introiti derivanti da oneridi urbanizzazione, alla ristrut-turazione del campanile. Si trat-ta di un importo complessivopari a 30.000 euro, salvo con-guaglio.

Carla Pompanin

○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○

IL PATTO DI STABILITÀ: COS’È?IL PATTO DI STABILITÀ: COS’È?IL PATTO DI STABILITÀ: COS’È?IL PATTO DI STABILITÀ: COS’È?IL PATTO DI STABILITÀ: COS’È?La legge finanziaria ha imposto ai Comuni una drastica riduzione delle spe-se previste in bilancio. In pratica è stato posto un tetto di spesa massimo:per il Comune di Cortina le spese correnti devono essere pari a quelle del2004, detratto un 8%.La prescrizione si chiama “patto di stabilità”.Il “patto” è un vincolo molto stringente e obbliga l’Amministrazione comuna-le a rispettare dei paletti fissi nella spesa del denaro da destinare ai diversiprogrammi in bilancio.Il totale delle spese correnti sul quale tagliare l’8% NON comprende (traaltre voci):1. le spese per il personale;2. le spese di carattere sociale;3. le spese per interessi passivi.La normativa contabile qualifica come funzioni strettamente connesse alsettore sociale:- gli asili nido;- i servizi per l’infanzia e per i minori;- i servizi di prevenzione e riabilitazione;- le strutture residenziali e di ricovero per anziani;- l’assistenza, la beneficenza pubblica e i servizi diversi alla persona;- il servizio necroscopico e cimiteriale.L’obiettivo fissato per contenere le spese in conto capitale fissa invece unlimite agli investimenti pari all’importo dell’anno 2004 aumentato di un 8,1%.Le norme relative al patto di stabilità sono contenute nei commi che vannodal 138 al 150 dell’articolo 1 della legge 266/2005.

e.p.

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66666 Voci di CortinaVoci di CortinaVoci di CortinaVoci di CortinaVoci di Cortina Numero 23Numero 23Numero 23Numero 23Numero 23 aprile 2006

L � I N T E R V I S T A . . .

nome:SIRO BIGONTINA TITOTO 

età:76 ANNI

professione:PENSIONATO, EX ARTIGIANO

incarico:PRESIDENTE ULd�A 2003-2006

altri incarichi:AMMINISTRATORE COMUNALE 1985-1994

PRESIDENTE GIS 1990-1994PRESIDENTE ACQUEDOTTO VICINIA DI ZUEL

libro sul comodino:VOLUMI SUI LADINI E LE MINORANZE

PRATICHE PER CAMBIO REGIONEsogno nel cassetto:

QUANDO ENTRO A DOGANA VEDERE IL CARTELLO WILLKOMMEN

E QUANDO ESCO QUELLO AUFWIEDERSEHEN

... A SIRO BIGONTINA TITOTO... A SIRO BIGONTINA TITOTO... A SIRO BIGONTINA TITOTO... A SIRO BIGONTINA TITOTO... A SIRO BIGONTINA TITOTOil “pasionario” della questione ladina,il “pasionario” della questione ladina,il “pasionario” della questione ladina,il “pasionario” della questione ladina,il “pasionario” della questione ladina,da anni si batte per il passaggio all’Alto Adigeda anni si batte per il passaggio all’Alto Adigeda anni si batte per il passaggio all’Alto Adigeda anni si batte per il passaggio all’Alto Adigeda anni si batte per il passaggio all’Alto Adigedi Alessandra Menardi

L a piccola sede del-l’ULd’A, l’Unione deiLadini d’Ampezzo, è

ricca di richiami significativi: ivessilli bianco-azzurri della La-dinia, le foto di Otto d’Asbur-go, il campanile, gli alberi ge-nealogici.Incontro Siro Bigontina, Presi-dente dell’associazione dal2003, il quale mi mostra subitouna cartina con la ripartizionedei ladini dolomitici in tre am-ministrazioni provinciali. Dapiù di vent’anni Siro Bigontinavive la sua “missione” per i la-dini e per il passaggio alla Pro-vincia Altoatesina. Prima c’èstata l’esperienza nell’ammini-strazione comunale, in anni dif-ficili: le procure, i processi, leperquisizioni domiciliari e lamessa sotto protezione per laquestione del passaggio all’Al-to Adige. Periodo che, comedice, «mi ha fortificato e deter-minato ancor di più nella dire-zione del referendum per il pas-saggio di regione». Poi i ladini,le pubblicazioni, le manifesta-zioni folkloristiche, il vin brulèper i turisti.

Lei è stato definito il “pasio-Lei è stato definito il “pasio-Lei è stato definito il “pasio-Lei è stato definito il “pasio-Lei è stato definito il “pasio-nario” della questione ladina.nario” della questione ladina.nario” della questione ladina.nario” della questione ladina.nario” della questione ladina.Quando nasce, e da che cosa,Quando nasce, e da che cosa,Quando nasce, e da che cosa,Quando nasce, e da che cosa,Quando nasce, e da che cosa,questa passione?questa passione?questa passione?questa passione?questa passione?

Quando sono venuto a far par-te del direttivo della ULd’A, hoconosciuto la storia del paese;allora mi sono innamorato del-la storia e delle tradizioni. Horitenuto di dover fare qualcosa,di dedicare tempo, perché biso-gna dare qualcosa anche allacomunità, cercare di risveglia-re l’orgoglio ampezzano. Misembra che la ruota si sia mes-sa a girare. E su molti aspetti hoottenuto dei risultati.

Il concetto di ladino è un con-Il concetto di ladino è un con-Il concetto di ladino è un con-Il concetto di ladino è un con-Il concetto di ladino è un con-cetto linguistico: un’etnia si ri-cetto linguistico: un’etnia si ri-cetto linguistico: un’etnia si ri-cetto linguistico: un’etnia si ri-cetto linguistico: un’etnia si ri-conosce in lingua e cultura co-conosce in lingua e cultura co-conosce in lingua e cultura co-conosce in lingua e cultura co-conosce in lingua e cultura co-muni. Lei ha portato una lettu-muni. Lei ha portato una lettu-muni. Lei ha portato una lettu-muni. Lei ha portato una lettu-muni. Lei ha portato una lettu-ra della ladinità un po’ diver-ra della ladinità un po’ diver-ra della ladinità un po’ diver-ra della ladinità un po’ diver-ra della ladinità un po’ diver-sa, facendosi portavoce di unsa, facendosi portavoce di unsa, facendosi portavoce di unsa, facendosi portavoce di unsa, facendosi portavoce di un“movimento ladino”.“movimento ladino”.“movimento ladino”.“movimento ladino”.“movimento ladino”.Istituzionalmente bisogna iden-tificarsi come ladino, che iden-tifica un’area. Ai vertici nazio-nali, dove sono andato, bisognaparlare di Ladino. Se ci si riferi-sce al concetto politico, siamotroppo piccoli per fare un mo-vimento ladino. C’è stata l’in-tenzione di fare un movimen-to, ma abbiamo pensato che erameglio lavorare con l’associa-zione. Per raggiungere risulta-ti, però, bisogna dialogare conle istituzioni, anche per ottene-re finanziamenti per la cultura.Senza schei non fai niente.

E come si mantiene l’ULd’A?E come si mantiene l’ULd’A?E come si mantiene l’ULd’A?E come si mantiene l’ULd’A?E come si mantiene l’ULd’A?La ULd’A si mantiene con ilcontributo regionale, la gente,con le pubblicazioni che vengo-no distribuite con il contributoe ora anche con il vin brulè.

Nello Statuto l’ULd’A è defini-Nello Statuto l’ULd’A è defini-Nello Statuto l’ULd’A è defini-Nello Statuto l’ULd’A è defini-Nello Statuto l’ULd’A è defini-ta apartitica, ma in occasioneta apartitica, ma in occasioneta apartitica, ma in occasioneta apartitica, ma in occasioneta apartitica, ma in occasionedelle ultime elezioni comunalidelle ultime elezioni comunalidelle ultime elezioni comunalidelle ultime elezioni comunalidelle ultime elezioni comunalicome ULd’A vi siete aperta-come ULd’A vi siete aperta-come ULd’A vi siete aperta-come ULd’A vi siete aperta-come ULd’A vi siete aperta-mente schierati in appoggiomente schierati in appoggiomente schierati in appoggiomente schierati in appoggiomente schierati in appoggiodell’attuale maggioranza.dell’attuale maggioranza.dell’attuale maggioranza.dell’attuale maggioranza.dell’attuale maggioranza.Una cosa è essere partito, un’al-tra appoggiare una lista. Ci sia-mo schierati dopo lunga discus-sione per ottenere un Assesso-rato, che con l’altra lista non siotteneva. Con l’Assessorato aiLadini abbiamo realizzato in-nanzi tutto la creazione del-l’Istituto culturale Cesa de Jan.Contributi non ne abbiamo ot-tenuti. Ma l’Assessorato è unappoggio istituzionale per dia-logare con gli altri enti.Con delibera comunale, l’As-sessorato ha richiesto di far par-te dell’Euregio del Tirolo, unadelle macroregioni che l’Euro-pa vuole creare di territori omo-genei. Il Veneto, invece, vuoleformare una macroregione conil Friuli, la Corinzia e la Slove-nia e l’Istria.Abbiamo, poi, ottenuto altri ri-sultati, come la delibera comu-

nale per le televisioni estere:l’ULd’A si è fatta promotriceper poter vedere a Cortina laRAI Tre di Bolzano.

Le identità culturali si valoriz-Le identità culturali si valoriz-Le identità culturali si valoriz-Le identità culturali si valoriz-Le identità culturali si valoriz-zano anche nel rapporto e dia-zano anche nel rapporto e dia-zano anche nel rapporto e dia-zano anche nel rapporto e dia-zano anche nel rapporto e dia-logo con altre culture. La vo-logo con altre culture. La vo-logo con altre culture. La vo-logo con altre culture. La vo-logo con altre culture. La vo-lontà di separare i ladini dolo-lontà di separare i ladini dolo-lontà di separare i ladini dolo-lontà di separare i ladini dolo-lontà di separare i ladini dolo-mitici di Ampezzo, Colle e Li-mitici di Ampezzo, Colle e Li-mitici di Ampezzo, Colle e Li-mitici di Ampezzo, Colle e Li-mitici di Ampezzo, Colle e Li-vinallongo da quelli che defini-vinallongo da quelli che defini-vinallongo da quelli che defini-vinallongo da quelli che defini-vinallongo da quelli che defini-te “da bonora”, Cadore e Come-te “da bonora”, Cadore e Come-te “da bonora”, Cadore e Come-te “da bonora”, Cadore e Come-te “da bonora”, Cadore e Come-lico, con l’istituzione di duelico, con l’istituzione di duelico, con l’istituzione di duelico, con l’istituzione di duelico, con l’istituzione di dueistituti culturali, isola e nonistituti culturali, isola e nonistituti culturali, isola e nonistituti culturali, isola e nonistituti culturali, isola e nonvalorizza. Forse la questionevalorizza. Forse la questionevalorizza. Forse la questionevalorizza. Forse la questionevalorizza. Forse la questionenon è culturale, ma di fetta dinon è culturale, ma di fetta dinon è culturale, ma di fetta dinon è culturale, ma di fetta dinon è culturale, ma di fetta ditorta da spartire?torta da spartire?torta da spartire?torta da spartire?torta da spartire?Non si può mettere tutto insie-me, perché mettere insieme ildiverso? La questione è stori-ca. Per quanto riguarda l’aspet-

U.L.D’A.UNION LADIS D’APEZO

NASCE NEL 1975. È L’ASSOCIAZIO-NE DEL GRUPPO LINGUISTICO

AMPEZZANO. HA COME ESPRESSIONE

UNITARIA GLI OBIETTIVI DELLA MINO-RANZA ETNICA LADINA, IN PARTICO-LARE DI QUELLA LADINA-DOLOMITICA.

FINALITÀ

CONSERVARE E SVILUPPARE LA CO-SCIENZA LADINA, MEDIANTE OGNI MEZ-ZO DI COMUNICAZIONE

TUTELARE E SVILUPPARE IL PATRIMO-NIO CULTURALE AMPEZZANO

COOPERARE ALLA VALORIZZAZIONE

DELL’AMPEZZANITÀ

PROMUOVERE COLLABORAZIONE ED

INTESA CON TUTTE LE POPOLAZIONI

LADINO-DOLOMITICHE

TUTELARE GLI INTERESSI E GLI OBIET-TIVI ECONOMICO-SOCIALI E CULTURA-LI DEL GRUPPO DI LINGUA AMPEZZANA

COSTITUIRE E VALORIZZARE MUSEI LO-CALI E ISTITUTI CULTURALI SPECIFICI

ORGANIZZARE RASSEGNE, CONCER-TI, FESTE POPOLARI ANCHE CON

SOMMINISTRAZIONE DI CIBI E BEVAN-DE, E MANIFESTAZIONI DI PROMOZIO-NE E VALORIZZAZIONE DEL PATRIMO-NIO CULTURALE AMPEZZANO

SOCI

ATTUALMENTE 150 SOCI

POSSONO DIVENIRE SOCI TUTTE LE

PERSONE CHE CONDIVIDONO GLI SCO-PI DELL’ASSOCIAZIONE, E CIOÈ LA TU-TELA DEL PATRIMONIO STORICO, LIN-GUISTICO ED ETNICO D’AMPEZZO E

DELLE VALLATE DOLOMITICHE IN GE-NERE.

ORGANI SOCIALI

ASSEMBLEA DEI SOCI

CONSIGLIO DIRETTIVO

PRESIDENTE

REVISORI DEI CONTI

Page 7: Voci di Cortina - Aprile 2006

77777Voci di CortinaVoci di CortinaVoci di CortinaVoci di CortinaVoci di CortinaNumero 23 aprile Numero 23 aprile Numero 23 aprile Numero 23 aprile Numero 23 aprile 2006

to linguistico si poteva ancheaccettare un istituto unico, manon potevamo mescolare il sa-cro con il profano. Loro hannouna storia, noi un’altra. Inoltrenoi facciamo da cerniera tra iladini dell’Alto Adige e quellidel Veneto. A livello istituzio-nale i ladini storici sono quellidella provincia di Bolzano, glialtri sono nati l’altro giorno.Noi siamo quei tre comuni (Am-pezzo, Colle e Fodom) accettatidai ladini altoatesini, gli altrino. La Provincia poteva dialo-gare, invece ha imposto l’isti-tuto a Borca. Non abbiamo ac-cettato. Si tratta di trentaseicomuni nuovi, che volevanoessere la maggioranza nellaFederazione. Noi abbiamo im-piantato tutto. Certo gli altrisono venuti tutti perché ci sonoi soldi.Il movimento ladino è nato nel1902 e proprio dagli ampezza-ni a Innsbruck e per ragionipolitiche. Erano cittadini au-stro-ungarici di lingua italiana.Gli ampezzani hanno combat-tuto la prima guerra mondialecon l’Austria per vincere.

Veniamo così alla proposta diVeniamo così alla proposta diVeniamo così alla proposta diVeniamo così alla proposta diVeniamo così alla proposta dipassaggio all’Alto Adige. Nonpassaggio all’Alto Adige. Nonpassaggio all’Alto Adige. Nonpassaggio all’Alto Adige. Nonpassaggio all’Alto Adige. Nonha mai avuto la sensazione diha mai avuto la sensazione diha mai avuto la sensazione diha mai avuto la sensazione diha mai avuto la sensazione diaver interpretato la volontà,aver interpretato la volontà,aver interpretato la volontà,aver interpretato la volontà,aver interpretato la volontà,magari anche forte, ma di po-magari anche forte, ma di po-magari anche forte, ma di po-magari anche forte, ma di po-magari anche forte, ma di po-chi, come la volontà della mag-chi, come la volontà della mag-chi, come la volontà della mag-chi, come la volontà della mag-chi, come la volontà della mag-gioranza del paese?gioranza del paese?gioranza del paese?gioranza del paese?gioranza del paese?A un certo punto abbiamo fat-to il sondaggio, che è costato 9milioni di vecchie lire, fattoapposta per sapere se andareavanti. È emerso un consensodel 42 % per il passaggio all’Al-to Adige, che non è poco. Leragioni del passaggio sono dif-ferenti. Una è storica. È un attodovuto e di rispetto ai nostripadri che hanno sempre cerca-to “di ritornare di là”, non vo-levano stare con “questi”. C’èsempre stata la volontà di fareun referendum. Ci sono le de-libere di Comune dalla Secon-da Guerra mondiale in poi.La ragione principale è dunquequella storica, una serie di ri-chieste che non sono state ac-colte. La seconda è culturale,di legislazione. E la terza è eco-nomica.Nella Provincia Autonomahanno una legislazione che tu-tela gli abitanti a rimanere nelpaese, mentre qui sembra che

la legislazione sia fatta per farin modo che la popolazione sene vada.Gli ampezzani sono destinati asparire, mentre a Bolzano vie-ne fatta una politica per gli abi-tanti e le loro aziende; gli altrisono ospiti, trattati bene, ma poiche se ne vadano.

Perché non puntare all’autono-Perché non puntare all’autono-Perché non puntare all’autono-Perché non puntare all’autono-Perché non puntare all’autono-mia della Provincia di Belluno?mia della Provincia di Belluno?mia della Provincia di Belluno?mia della Provincia di Belluno?mia della Provincia di Belluno?Stanno cercando, ma non otten-gono niente. La provincia diBelluno non ha forza in Regio-ne, conta zero a Venezia, nonriesce nemmeno ad approvarelo statuto.La sola possibilità di salvarci èquella di passare sotto la legisla-zione dell’Alto Adige. Qui stia-mo subendo delle angherie spa-ventose. Il referendum va benis-simo, perché anche se poi ha ri-sultato negativo, si dà comun-que un segnale a Venezia.Durante la sua esperienza inDurante la sua esperienza inDurante la sua esperienza inDurante la sua esperienza inDurante la sua esperienza inamministrazione comunaleamministrazione comunaleamministrazione comunaleamministrazione comunaleamministrazione comunale(1985-94), fu anche assessore ai(1985-94), fu anche assessore ai(1985-94), fu anche assessore ai(1985-94), fu anche assessore ai(1985-94), fu anche assessore ailavori pubblici. Come vede l’at-lavori pubblici. Come vede l’at-lavori pubblici. Come vede l’at-lavori pubblici. Come vede l’at-lavori pubblici. Come vede l’at-tuale progetto presentato dal-tuale progetto presentato dal-tuale progetto presentato dal-tuale progetto presentato dal-tuale progetto presentato dal-l’ANAS e approvato dal Comu-l’ANAS e approvato dal Comu-l’ANAS e approvato dal Comu-l’ANAS e approvato dal Comu-l’ANAS e approvato dal Comu-ne per la tangenziale?ne per la tangenziale?ne per la tangenziale?ne per la tangenziale?ne per la tangenziale?Come assessore ai lavori pubbli-ci all’epoca ho portato avanti ilprogetto-Matteotti, poi modifi-cato in progetto-Matildi. Si trat-tava di una tangenziale moltopiù corta, ma che poi non è piùstata portata avanti. Certo qual-cosa bisogna fare, ma ora il Co-mune sbaglia a non fare un re-ferendum, perché che decidonole sorti del loro paese sono gliabitanti. Vediamo che vengonotutti da fuori a predicare, nonper fare i nostri interessi, ma perfarsi pubblicità attraverso ilnome di Cortina. Una massa digente che viene ad insegnarci lacultura, la storia e poi se ne vacon una valigia di soldi. Per latangenziale il Comune faccia unreferendum che è uno strumen-to di democrazia, previsto nellostatuto.

L’ULd’A potrebbe diventareL’ULd’A potrebbe diventareL’ULd’A potrebbe diventareL’ULd’A potrebbe diventareL’ULd’A potrebbe diventareuna forte realtà di promozio-una forte realtà di promozio-una forte realtà di promozio-una forte realtà di promozio-una forte realtà di promozio-ne di eventi culturali, di valo-ne di eventi culturali, di valo-ne di eventi culturali, di valo-ne di eventi culturali, di valo-ne di eventi culturali, di valo-rizzazione degli aspetti tradi-rizzazione degli aspetti tradi-rizzazione degli aspetti tradi-rizzazione degli aspetti tradi-rizzazione degli aspetti tradi-zionali.zionali.zionali.zionali.zionali.Abbiamo fatto dei passi avanti,anche coinvolgendo la popola-zione. Pubblichiamo una mediadi due libri all’anno per recupe-rare la storia, per valorizzare il

patrimonio che abbiamo. Turi-sticamente potrebbero essereutilizzate di più le specificità delpaese, il turismo è fatto del di-verso, i turisti vogliono vedereil diverso. Potrebbe esserci unacatena di ristoranti con il menùampezzano. Anche la doppialingua, per esempio nei menu:al turista piace. Per fare cosecosì, però, ci vogliono risorse enon abbiamo risorse, l’associa-zione si basa sul volontariato.

Qual è il risultato o l’iniziati-Qual è il risultato o l’iniziati-Qual è il risultato o l’iniziati-Qual è il risultato o l’iniziati-Qual è il risultato o l’iniziati-va di cui è più fiero, come Pre-va di cui è più fiero, come Pre-va di cui è più fiero, come Pre-va di cui è più fiero, come Pre-va di cui è più fiero, come Pre-sidente dell’ULd’A?sidente dell’ULd’A?sidente dell’ULd’A?sidente dell’ULd’A?sidente dell’ULd’A?Quello di aver costituito la Con-sulta, l’unione dei tre comunistorici della provincia di Bellu-no. Quello di essere fuori dalcoro provinciale, dove bisogna-

ALTRI INCARICHI COI LADINI:Consigliere nell’Istituto Culturale Ladino di Cesade JanVice-Presidente e consigliere Union Ladis Gene-ralaPresidente Federazione Ladini del VenetoCoordinatore Consulta Ladina dei tre comunistorici della Provincia di Belluno.

va essere tutti in coro. Sono sta-te fatte le delibere: questo terri-torio ha una storia differenteche va rispettata.Quest’anno scade il suo man-Quest’anno scade il suo man-Quest’anno scade il suo man-Quest’anno scade il suo man-Quest’anno scade il suo man-dato, una Presidenza dei ladinidato, una Presidenza dei ladinidato, una Presidenza dei ladinidato, una Presidenza dei ladinidato, una Presidenza dei ladiniampezzani fortemente caratte-ampezzani fortemente caratte-ampezzani fortemente caratte-ampezzani fortemente caratte-ampezzani fortemente caratte-rizzata dalla sua persona, marizzata dalla sua persona, marizzata dalla sua persona, marizzata dalla sua persona, marizzata dalla sua persona, malei stesso ha dato spazio a moltilei stesso ha dato spazio a moltilei stesso ha dato spazio a moltilei stesso ha dato spazio a moltilei stesso ha dato spazio a moltigiovani.giovani.giovani.giovani.giovani.Cerco di passare la mano. Iosono disponibile a rimanere ne-gli impegni esterni, per quali sirichiede tempo ed esperienza.

Saluto Siro Bigontina e le sue spe-ranze di un Anpezo del Tirolo.La sensazione è che lo scenariofuturo entro cui anche i Ladinidolomitici, come altre minoran-ze, dovranno misurarsi, saràquello dell’Europa.

3 OTTOBRE 2005 VISITA DI OTTO D’ASBURGO

DA SX ELSA ZAMBELLI, SIRO BIGONTINA, OTTO D’ASBURGO, LA MOGLIE E BRUNO DIMAI - VICENSINDACO

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88888 Voci di CortinaVoci di CortinaVoci di CortinaVoci di CortinaVoci di Cortina Numero 23Numero 23Numero 23Numero 23Numero 23 aprile 2006

DI CHI DI CHI DI CHI DI CHI DI CHI ÈÈÈÈÈ CORTINA? CORTINA? CORTINA? CORTINA? CORTINA?Alcune curiosità per chiarirci le ideeAlcune curiosità per chiarirci le ideeAlcune curiosità per chiarirci le ideeAlcune curiosità per chiarirci le ideeAlcune curiosità per chiarirci le ideesu quanto è stato venduto il paese.su quanto è stato venduto il paese.su quanto è stato venduto il paese.su quanto è stato venduto il paese.su quanto è stato venduto il paese. di Stefano Lorenzi

Da alcuni mesi sono statiresi noti i risultati del14° Censimento Gene-

rale della popolazione e delleabitazioni in Italia, redatto nel2001. Sono passati cinque annida allora, ma risulta lo stesso in-teressante raccogliere e com-mentare qualche informazione,lasciandoci portare più dalla cu-riosità che dal rigore scientifico.

Lo sapevate che... a Cortinasono censiti 6.4286.4286.4286.4286.428 appartamen-ti, di cui 2.4712.4712.4712.4712.471 occupati da per-sone residenti e 3.9573.9573.9573.9573.957 da nonresidenti? Ciò significa che al-meno il 62% circa delle unitàimmobiliari sono seconde case,oltre ad un certo numero di abi-tazioni i cui occupanti risulta-no residenti per motivi di como-do (suppergiù altri 500 appar-tamenti): pensiamo, ad esem-pio, a quelli che scelgono di por-tare a Cortina la loro residen-za, nella loro villa, per avere leagevolazioni sull’I.C.I. Essi non

sono certo parte della comuni-tà, pur mantenendo in Ampez-zo la loro residenza.Restano quindi in mano allacomunità di Cortina circa il 30%delle case di abitazione, mentreil 70% è in proprietà di personeo società esterne alla valle.Curiosiamo la situazione in al-tri comuni simili al nostro: ana-loga la situazione delle localitàturistiche in provincia di Bellu-no, mentre nelle province a noiconfinanti i residenti sembranocontinuare a resistere e a pre-valere rispetto alle seconde case.Certo, questi sono dati grezziche andrebbero meglio valuta-ti, ma ci danno già un esempiodi quella che è la situazione del-la speculazione edilizia nellelocalità turistiche alpine.

Maggiore è l’intervento pubbli-co a tutela della prima casa e deiresidenti, maggiore è il patrimo-nio immobiliare rimasto alla co-munità. La politica del Trentino

Alto Adige in questo campo,soprattutto in Provincia di Bol-zano, parla da sola attraverso inumeri di questa tabella.

Altra curiosità la possiamo rac-cogliere vedendo quali sono lesuperfici medie delle abitazionidi Cortina: 88 mq. per quelleoccupate da residenti e 92 mq.per quelle occupate da non re-sidenti. Le grandi ville e gli ap-partamenti di lusso alzano evi-dentemente le misure a favoredei non residenti. Nei dati nonè evidenziata, fra l’altro, l’effet-tiva destinazione abitativa de-gli immobili: molti seminterratio garage hanno ottenuto neglianni seguenti la destinazioneabitativa con il condono edili-zio, per cui è probabile che i datidel censimento vadano rivisti alrialzo.

Un’ultima osservazione puòessere fatta sugli alloggi occu-pati da famiglie residenti: quan-te sono in proprietà o in affit-to? In Ampezzo il 15% dei resi-

Appartamenti a Dobbiaco

di residenti

76%

di non residenti 24%

Appartamenti a Cortina

di residenti

38%

di non residenti 62%

Restano in mano alla comunità di Cortina circa il 30% delle case di abitazione, mentre il 70% è in proprietà di persone o società esterne alla valle.

denti vive in affitto, mentrel’85% ha la fortuna di vivere incasa di proprietà sua o dei ge-nitori: è infatti noto che un pro-

prietario di casa preferisce af-fittare un appartamento inmodo stagionale piuttosto chea una famiglia che vi abita tut-to l’anno. Questo sia perché gliincassi sono decisamente mag-giori, sia perché le normativesugli affitti sono molto più ela-stiche nei rapporti di breve du-rata che in quelli annuali.

Sarebbe interessante poter fareun aggiornamento di queste ci-fre a cinque anni dal censimen-to, e sarà facile scoprire che lafetta di proprietà in mano airesidenti si sta gradualmenteassottigliando. Perché? La va-lutazione è piuttosto semplice:1. pochissime persone all’inter-no della comunità sono in gra-do di acquistare nuovi immobi-li, ormai sul mercato a prezzida sogno; 2. non si possono co-struire nuove case; 3. il passag-gio ereditario della proprietà daigenitori ai figli risulta spessodifficile sia per i valori dei fab-bricati sia per l’impossibilità difrazionare ulteriormente le su-perfici abitative, con evidentecostrizione alla vendita di par-te della proprietà; 4. in caso diristrutturazione di grandi edi-fici risulta talvolta più conve-niente vendere un pezzo di casaai sciore per avere la disponibi-lità economica necessaria ai la-vori sul resto dell’immobile.

Comune Totale

abitazioni di cui residenti di cui non residenti

n° n° % n° % Cortina d’Ampezzo 6.428 2.471 38 3.957 62 San Vito di Cadore (Bl) 2.427 727 30 1.700 70 Sappada (Bl) 2.149 555 26 1.594 74 Corvara in Badia (Bz) 736 446 61 290 29 Marebbe (Bz) 1.341 844 63 497 37 Ortisei (Bz) 2.202 1.202 55 1.000 45 San Candido (Bz) 1.429 1.045 73 384 27 Dobbiaco (Bz) 1.388 1.060 76 328 24 Moena (Tn) 2.516 1.045 42 1.471 48 Courmayeur (Ao) 5.002 1.214 24 3.788 76

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99999Voci di CortinaVoci di CortinaVoci di CortinaVoci di CortinaVoci di CortinaNumero 23 aprile Numero 23 aprile Numero 23 aprile Numero 23 aprile Numero 23 aprile 2006

SALE & PEPEAL VIA UN NUOVO SPORT PER IL FUORI STAGIONE?Il fatto:Chiunque percorra le strade di Cortina avrà potuto notare l�impressionante numero dibuche che si susseguono fra porfidi ed asfalti.Qualcuno avrà criticato l�amministrazione di questo paese, perla fra le perle,che così poca cura mette nella manutenzione delle sue vie.Eppure tanta disattenzione pare inverosimile, dopotutto il nostro è un paese che vived�immagine e le sue strade non passano inosservate a nessuno.Queste buche devono avere un�altra spiegazione!L�ipotesi:Si tratta di una nuova specialità sportiva: lo slalom tra le buche, praticabile sia in autoche a piedi e completamente gratuito.Segnali stradali appositi indicheranno le �piste per esperti�, cioè quelle in cui alle buchenaturali si aggiungeranno anche i dissuasori per il traffico.Nato per colmare i vuoti del fuori stagione, ora si pensa ad esso anche come motoreper l�allungamento delle stagioni turistiche. Oltre a portare un indubbio vantaggio allecasse comunali (un importante risparmio sulla manutenzione delle strade)avrà una funzione di stimolo per l�intera economia del paese,con benefici a tutto l�indotto, soprattutto carrozzieri e meccanici.

TANGENZIALE DI CORTINA:TANGENZIALE DI CORTINA:TANGENZIALE DI CORTINA:TANGENZIALE DI CORTINA:TANGENZIALE DI CORTINA:Chi ha ragione? Franceschi e Giacobbi oppure l’ANAS?Chi ha ragione? Franceschi e Giacobbi oppure l’ANAS?Chi ha ragione? Franceschi e Giacobbi oppure l’ANAS?Chi ha ragione? Franceschi e Giacobbi oppure l’ANAS?Chi ha ragione? Franceschi e Giacobbi oppure l’ANAS?

E’ da quando il progetto di“Variante all’abitato diCortina d’Ampezzo” è

stato presentato al pubblico(agosto 2005) che sentiamo ri-petere da parte dell’Ammini-strazione Comunale che nelprogetto dell’Anas il tunnel de-nominato “Piè Rosà”, con im-bocco ad Alverà ed uscita in loc.Brite de Val, non si farà, per-ché considerato antieconomico.Una dichiarazione che non hamai convinto i membri del Co-mitato di Alverà, consci che seil progetto è stato presentato inun certo modo difficilmentepotrà essere variato nella suasostanza.La smentita alle dichiarazionidi Franceschi e Giacobbi vienedal direttore centrale dell’Anas- ing. Averardi - in un’intervi-sta apparsa sul quotidiano “IlGazzettino” del 18 febbraioscorso, a firma di Giuseppe Pie-trobelli. Ad una domanda sullecritiche al progetto relative al-

l’impatto ambientale sul Boite ein loc. Alverà, l’ing. Averardinon dice che ad Alverà non cisarà nessun impatto in quantoil tunnel non si farà, bensì ri-sponde che “…Ad Alverà, la lo-calizzazione degli imbocchi del-la galleria Piè Rosà consente in-terventi di contenimento perproteggere l’opera e consolida-re fenomeni di instabilità”.Più avanti nell’intervista il gior-nalista Pietrobelli ricorda al di-rettore centrale dell’Anas che ilconsiglio comunale di Cortinaha dato parere favorevole alprogetto “ad eccezione dellagalleria di Pierosà”, e chiede se,per il raggiungimento degliobiettivi, la tangenziale si giu-stifichi anche in assenza di que-sta galleria.

L’ing. Averardirisponde: “Il pro-getto è realizza-bile in stralci ga-rantendone co-munque la fun-zionalità. Resta inteso che gliResta inteso che gliResta inteso che gliResta inteso che gliResta inteso che gliobiettivi dell’intervento sonoobiettivi dell’intervento sonoobiettivi dell’intervento sonoobiettivi dell’intervento sonoobiettivi dell’intervento sonoottenibili nella loro totalitàottenibili nella loro totalitàottenibili nella loro totalitàottenibili nella loro totalitàottenibili nella loro totalitàsolo con la realizzazione com-pleta di quanto programmatonel progetto preliminare”.Se fra gli obiettivi dell’interven-to c’è la dislocazione dell’incro-cio fra SS51 e SR48 fuori dalcentro urbano, come dargli tor-to? Forse l’amministrazione diCortina ha trovato un’altra so-luzione? O non è questo unodegli obiettivi dichiarati?E allora, a chi dobbiamoE allora, a chi dobbiamoE allora, a chi dobbiamoE allora, a chi dobbiamoE allora, a chi dobbiamocredere?credere?credere?credere?credere?

IL SISTEMA INTEGRATOAd un’altra domanda precisa delgiornalista Petrobelli su quali operesiano comprese nel costo previstodi 440 milioni di euro, l’ing. Averardirisponde:“Si riferisce all’importo complessivo

dell’opera, compreso l’importo-lavori

pari a circa 300 milioni di euro, con

esclusione delle opere relative al si-

stema integrato di mobilità a carico

del Comune”.Il SIM prevede:- il parcheggio multipiano interrato amoduli;- il people mover da zona conventoal centro;- le due funivie;- le opere stradali di collegamento.

Solo per farci un’idea di uno di que-sti costi riportiamo i dati relativi adun’opera in progettazione a Venezia.Si tratta del people-mover di col-legamento Tronchetto-piazzaleRoma:857 metri la lunghezza1 le fermate intermedie3 e ½ i minuti di percorrenza15.817.916,75 euro

l’importo a base d’astaFunicolare sospesa da terra

a cura di

Marina Menardi e Carla Pompanin

L’IMBOCCO DELLA GALLERIA DI PIEROSÀ ALL’ALTEZZA

DELL’ABITATO DI ALVERÀ, COME RESO NEI RENDERING

DELLA TERRA SRL. IL PROGETTO RISULTA ESSERE, PER ILMOMENTO, L’UNICO PRESENTATO.

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1010101010 Voci di CortinaVoci di CortinaVoci di CortinaVoci di CortinaVoci di Cortina Numero 23Numero 23Numero 23Numero 23Numero 23 aprile 2006

EDITORI SOTTO LE TOFANEEDITORI SOTTO LE TOFANEEDITORI SOTTO LE TOFANEEDITORI SOTTO LE TOFANEEDITORI SOTTO LE TOFANE di Ennio Rossignoli

ASSOCIAZIONE ARTIGIANIDI CORTINA D'AMPEZZO

Via Pezié n. 11532043 Cortina d'Ampezzo (BL)

Tel. 368 7674980 � Fax 0436 879126E-mail: [email protected]

“Chiuso il circolo delle idee, restachiuso il circolo della ricchezza”:::::così Carlo Cattaneo, uno deiprimi ad avere intuito l’impor-tanza della conoscenza comefattore dello sviluppo economi-co. Ebbene, a quasi due secolida quelle parole, il “circolo del-le idee”, cioè la cultura, rappre-senta ancora e sempre il vola-no di una società sana, dinami-ca, proiettata verso uno svilup-po moderno e rettilineo: inve-stire nella mente non è dunqueun lusso da alta congiuntura,ma un requisito indispensabileper competere nel mondo. Unatale consapevolezza può costi-tuire perciò il punto di parten-za di un processo rivolto a re-stituire nei giusti modi il patri-monio che fa di ogni luogo lasede di una esperienza esclusi-va, di costumi, di pensieri, diaffetti e di memorie. E’ questa,

una riflessione suggeritaci dal-la decisione del nostro giorna-le, di riservare alla editoria lo-cale uno spazio nel quale rac-cogliere e presentare al lettore itratti essenziali di un’attivitàtanto importante quanto malconosciuta, se non del tutto sco-nosciuta al grande pubblico.Eppure qui si stampano libri, esi stampano bene; si stampanogiornali e riviste, e si scopre la“terza anima” di Cortina: dopolo sport e il diporto nella natu-ra, dopo le sciccherie mondane,l’amore della conoscenza e ilgusto dell’informazione, la cro-naca del presente e la ricostru-zione di una fisionomia, di unproprio modo di essere. Sonocosì soprattutto gli argomentidella illustrazione locale a oc-cupare gli scaffali della curiosi-tà e dell’interesse; e se è veroche “tradizione” significa - dal

latino - conservazione e tra-smissione nel tempo, chi deci-de di affidare al libro i frutti diun lavoro di perlustrazione delpassato (e del presente), com-pie una operazione che - al dilà di qualsiasi aspetto commer-ciale - investe la sfera identita-ria di una intera comunità. Iracconti di Dibona, gli organiecclesiali di Bolcato, le notti de-gli astronomi e il Richebuonodegli Scizar d’Ampezzo, sonosolo alcune delle più recentiapparizioni nell’oramai ampiocatalogo della Cooperativa diCortina, la prima a comparirenella nuova rubrica dedicataalle imprese editoriali locali.Tutto questo parlare di libri,l’infittirsi dei titoli, il raffinarsidelle grafiche, le tirature cheaumentano, sono altrettantimotivi di soddisfazione, incen-tivi a fare avendo sempre di

mira gli utili dell’intelletto nonmeno che quelli del bilancio.Cortina legge e legge volentieridi sé, perché questo vuol direconservare vivo il senso e l’or-goglio di una appartenenza, si-gnifica camminare nel tempocon gli occhi bene aperti sulmondo. E Cortina scrive: gior-nalisti, scrittori, poeti, uomini discienza popolano la sua storiae la sua attualità, perciò nonsorprende che il suo spirito im-prenditoriale si sia espresso nel-la volontà e nella capacità didare da qui volto e forma alleloro parole. Come ogni altra,anche l’industria culturale haleggi ferree, e non perdona leimprovvisazioni, i dilettantismi:una ragione di più per ricono-scere ai “piccoli” editori di Cor-tina i meriti del coraggio e dellaprofessionalità.Non sono meriti da poco: dice-va il grande Valentino Bompia-ni che l’editore deve talvoltadare credito più all’istinto cheal raziocinio. Se è successo an-che a Cortina, l’istinto comun-que ha vinto!

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Nelle librerie della Valboite eLivinallongo.

Per maggiori informazioni:Tel.0436 867073E-mail: [email protected]

ESCE IL 1° NUMERO DIESCE IL 1° NUMERO DIESCE IL 1° NUMERO DIESCE IL 1° NUMERO DIESCE IL 1° NUMERO DI

“SCHOOLMAGAZINE”“SCHOOLMAGAZINE”“SCHOOLMAGAZINE”“SCHOOLMAGAZINE”“SCHOOLMAGAZINE”

Anche la scuola si avvicinaal mondo del giornalismo elo fa con la pubblicazione

di “SchoolMagazine”, risultato dellavoro di collaborazione fra ragazzied insegnanti dell’Istituto compren-sivo di Cortina. La redazione è com-posta da allievi di tutti gli anni di

corso. I docenti ammettono che almondo dell’informazione e dell’at-tualità non sempre si riesce a darelo spazio che merita e dichiaranodi aver intrapreso questa esperien-za perché: “Siamo convinti che l’espe-rienza di leggere il giornale e di farlo,serva ad acquisire maggiore conoscen-za con questo mezzo d’informazione,incentivandoli (i ragazzi - ndr), infuturo, ad incrementare l’attività dianalisi dei quotidiani e dei giornali ingenere”.La redazione di Voci di Cortina con-divide pienamente questa osserva-zione: fare un giornale mette nellecondizioni di appassionarsi mag-giormente alla realtà che ci circon-da ed acuisce il senso critico. Abi-tua a verificare le informazioni e anon prendere qualsiasi notizia peroro colato. È una bella fatica ma ca-rica di soddisfazioni.Complimenti a questa piccola mapreziosa esperienza editoriale, conl’augurio che diventi un’altra“Voce” costante e giovane della no-stra comunità.Pubblichiamo uno degli articoli ap-

parsi su SchoolMagazine, a firma diIlaria Salvadore e Alice Scapinello,che tratta di un problema molto scot-tante ed attuale.

LA VITA DI CORTINAVISTA DAGLI ADOLESCENTIPer noi adolescenti Cortina è ca-rente da un punto di vista socia-le. Infatti mancano luoghi di in-contro e aggregazione per ragaz-zi. Per potersi vedere ci sono solole sale degli �Amici club�, ma peraccedervi bisogna far parte deigruppi parrocchiali, con regole darispettare. Precisiamo, comun-que, che coloro che non le fre-quentano hanno semplicementedeciso di trascorrere il loro tem-po libero in modo diverso, contutto il rispetto per l�attività del-la parrocchia con annessi e con-nessi.Il luogo più frequentato da noi èil top, dove si può giocare a bi-liardo, Puzzle Bubbole e altro an-cora; è però molto costoso e inpoco tempo mangia la paghettadi una settimana.Nei bar l�entrata è a pagamento,come per esempio al Charlies; poici sono discoteche, anch�essecostose, senza considerare chealla nostra età non è consiglia-bile andarci.Dobbiamo fare, però, un apprez-

zamento all�assessore al turismoe alle politiche giovanili, Gianlu-ca Lorenzi, che quattro anni fa haavuto la brillante idea di stam-pare la �carta giovani� per per-metterci di avere lo sconto al ci-nema, in piscina ed altri luoghi.Nonostante l�aiuto del signor Lo-renzi, ci sentiamo di fare un ap-pello al comune perché ci �doni�una struttura dove potersi diver-tire, possibilmente contenente unbar con prezzi bassi, non vinco-lata ad alcuna associazione.

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1111111111Voci di CortinaVoci di CortinaVoci di CortinaVoci di CortinaVoci di CortinaNumero 23 aprile Numero 23 aprile Numero 23 aprile Numero 23 aprile Numero 23 aprile 2006

Autore: Rosa Romano Toscani; ricerca fotografica di Giorgio Toscani; foto Dino Colli e Diego Gaspari Bandion;disegni Emilio Bassanin - In collaborazione con Gaspari Editore

Titolo: Balconi di Cortina. Fascino e poesiaAnno: 2005Prezzo: 39,90 euro

Autore: Roberto BelliTitolo: Il mitico Valboite 1966/96. Il torneo di calcio che per trent’anni

ha unito i paesi della Valle del Boite.Anno: 2003Prezzo: 35,00 euro

Autore: Ambra Piccin. Testi di Gemma Piccin. Foto di Diego Gaspari BandionTitolo: Interni di Cortina. Ventidue esempi di recupero dalle strutture ai dettagli attraverso l’esperienza

delle maestranze locali.Anno: 2003 prima ed. - 2004 seconda edizione. In collaborazione con Gaspari EditorePrezzo: 60,00 euro

L’EDITORIA LOCALEL’EDITORIA LOCALEL’EDITORIA LOCALEL’EDITORIA LOCALEL’EDITORIA LOCALEEdizioni Print HouseEdizioni Print HouseEdizioni Print HouseEdizioni Print HouseEdizioni Print House a cura di Morena Arnoldo

Autore: Sergio MasareiTitolo: Tosat da nnier. 240 ricordi a ciaval dei agn 1940 - 60Anno: 2005Prezzo: 18,00 euro

PUBBLICAZIONIRECENTI

Prosegue l’appuntamento conl’editoria locale, che questa vol-ta si occupa della Print House,tipografia e casa editrice, consede a Pian da Lago. Ha pub-blicato volumi spesso pregevo-li, relativi alla storia e alle tra-dizioni di Cortina d’Ampezzoe dell’area ladina e dolomitica.Molto accurati nella veste gra-

fica e nella ricerca delle imma-gini, questi libri rappresentanoun valido strumenti di cono-scenza, oltre che piacevoli di-strazioni.

NUMERO PUBBLICAZIONINUMERO PUBBLICAZIONINUMERO PUBBLICAZIONINUMERO PUBBLICAZIONINUMERO PUBBLICAZIONIDal 2.000 la Print House hapubblicato in media 2 libri al-l’anno, per un totale di 9; ha

inoltre pubblicato volumi in col-laborazione con la Casa Editri-ce Gaspari di Udine, soprattut-to sulla Prima Guerra Mondia-le in area dolomitica. Provvede,inoltre, alla stampa di periodicie riviste come il Notiziario diCortina, quotidiano di informa-zione turistica, culturale e spor-tiva; la rivista Cortina, periodi-

co fondato nel 1933; Voci diCortina e il Notiziario delle Re-gole d’Ampezzo, mensili locali.

DISTRIBUZIONE E VENDITEDISTRIBUZIONE E VENDITEDISTRIBUZIONE E VENDITEDISTRIBUZIONE E VENDITEDISTRIBUZIONE E VENDITELa distribuzione avviene diret-tamente nell’area di Cortina,Valboite, Livinallongo, mentreper la rete nazionale si avvaledella collaborazione con laCasa Editrice Gaspari di Udine.

PROGETTI IN CORSOPROGETTI IN CORSOPROGETTI IN CORSOPROGETTI IN CORSOPROGETTI IN CORSOPer il 2006 sono in programmaalcune interessanti opere in col-laborazione con la Casa Editri-ce Gaspari di Udine, con cuilavora da diversi anni, riguar-danti la Grande Guerra com-battuta in area dolomitica.

Vere e proprie opere d’arte, i balconi di Cortina raccontano una storia antica, tra i profumi dei fiori e del legname intagliato.Questo volume vuole rendere omaggio a queste piccole opere d’arte, e ricercare una memoria perduta, ma mai dimenticata,della valle Ampezzana.

L’autore racconta in lingua ladina da Fodom, brevi storie legate alla sua infanzia e vita giovanile. Un diario per scoprire lacultura paesana, lo stile di vita, le usanze e i personaggi di Livinallongo, di qualche decennio fa.

Autore: Roberto BelliTitolo: Racconti di un tempo. Personaggi e immagini di San Vito, Borca e Vodo di Cadore.Anno: 2004 Vol. I - 2005 Vol. IIPrezzo: 25,00 euro (ciascun volume)

Vol. I: Originale ricerca che porta a conoscere da vicino le località della Valle del Boite. Attraverso testi efoto d’epoca emergono dal passato personaggi importanti, figure curiose, inventori che vissero e operaronoa San Vito, Borca e Vodo di Cadore.Vol II: Le località della Valle del Boite sono nuovamente protagoniste di questo secondo volume. Una ric-ca documentazione fotografica riporta la mente ad altri tempi. Ampio spazio è dedicato alle strutture alberghiere e alle attivitàche hanno reso importanti le tre località.

Prestigioso volume rivolto agli appassionati della casa di montagna. Ambra Piccin, giovane architetto cortinese, offre unostudio prezioso sull’ architettura, il recupero edilizio, i materiali d’impiego e gli arredi di 22 case di Cortina d’Ampezzo.

In trecento pagine Roberto Belli illustra la storia di un torneo di calcio che per trent’anni (1966-1996) ha unito i pae-si della valle del Boite. Una collaborazione divenuta in seguito un esempio per altre iniziative consorziali.

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1212121212 Voci di CortinaVoci di CortinaVoci di CortinaVoci di CortinaVoci di Cortina Numero 23Numero 23Numero 23Numero 23Numero 23 aprile 2006

INAUGURATA LA NUOVA AULAINAUGURATA LA NUOVA AULAINAUGURATA LA NUOVA AULAINAUGURATA LA NUOVA AULAINAUGURATA LA NUOVA AULADI INFORMATICA ALLE ELEMENTARIDI INFORMATICA ALLE ELEMENTARIDI INFORMATICA ALLE ELEMENTARIDI INFORMATICA ALLE ELEMENTARIDI INFORMATICA ALLE ELEMENTARIDI CORTINADI CORTINADI CORTINADI CORTINADI CORTINAdi Tiziana Pivotti“Mi complimento vivamentecon voi per il completamentodell’iniziativa del progetto diallestimento dell’aula d’infor-matica della scuola elementareDuca d’Aosta e Vi prego di rin-graziare tutti coloro che con illoro impegno hanno contribui-to al buon esito dell’iniziativa,che onora l’intera comunità bel-lunese”. Questo il messaggiodell’Onorevole Avv. MaurizioPaniz in occasione dell’inaugu-razione, mercoledì 22 marzo,della nuova aula d’informaticarecentemente allestita presso laScuola Primaria di Cortina.La partecipazione alla cerimo-nia è stata ampia e calorosa.Accolti dalla dott.ssa Caldero-ni, Dirigente scolastico dell’Isti-tuto Comprensivo, e dalla sig.raMara da Corte, Presidente del-l’Associazione Genitori sezionedi Cortina, gli ospiti hanno po-tuto vedere con sorpresa unasala computer dotata di un si-stema informatico innovativo eall’avanguardia capace di au-toaggiornarsi in rete: l’aula sicompone, infatti, di dodici po-stazioni di lavoro per gli alunnied una di controllo per l’inse-gnante. Tutti collegati in rete,sono dotati di Licenze e Pro-grammi adeguati alla didatticaelementare. A vivacizzare tan-ta tecnologia i meravigliosi car-

telloni, preparati dai bambini edalle maestre, dove colorati esimpatici computer invitano al-legramente alla didattica infor-matica. Un severo regolamen-to, già affisso alle pareti, richia-ma all’ordine ed al rispetto dellocale alunni e docenti, mentrelo schema di un orario ormaidefinito regolerà l’accesso al-l’aula da parte delle 15 sezionipresenti. La cerimonia è stataaperta dalla dott.ssa Calderoni,la quale, a nome anche del-l’A.Ge, ha espresso la propriagratitudine a tutti i presenti peraver contribuito alla realizza-zione di un progetto che si erareso necessario da quando, conla Riforma Moratti, l’informa-tica è stata introdotta nel curri-culum scolastico degli studen-ti. Grazie all’iniziativa dellaA.Ge, che nei mesi scorsi ha

promosso una raccolta fondiavente come obiettivo la som-ma di • 23.000,00 circa, graziealla sensibilità ed alle generoseofferte di Enti ed Associazionilocali e di cittadini privati, ilprogetto d’acquisto e di allesti-mento di un’aula conforme alleesigenze della giovane utenzaè stato finalmente ultimato.Molte le autorità che hanno pre-senziato all’inaugurazione: l’as-sessore all’istruzione Gian Pie-tro Ghedina, che ha ribadito lacompleta disponibilità del Co-mune nei confronti della scuo-la, come importante luogo dicrescita e di formazione dei gio-vani; l’assessore al Patrimonioed ai Servizi Sociali Lorenzo La-

cedelli; il re-sponsabile alPatrimonio, Dr.Ivan Roncen; ladott.ssa LiliaGiacconi, Presi-dente del Sorop-timist Club e laS e g r e t a r i aSig.ra RimoldiAnna; alcunirappresentanti della Cassa Ru-rale ed Artigiana di Cortina; ilSig. Mirco Del Favero, Presiden-te del Consiglio d’Istituto; il Sig.Albanello in rappresentanzadella Ditta Albanello e Alveràs.a.s. Concessionario Olivetti,vincitrice della gara d’appalto,prevista in questi casi dalla leg-ge, che ha fornito e allestito l’au-la. La Sig.ra Mara Da Corte havoluto, poi, ricordare e nuova-mente ringraziare coloro che

hanno generosamentecontribuito: il Comunedi Cortina d’Ampezzo,il Soroptimist Club, laComunità Montana del-la Valle del Boite, l’As-sociazione Artigiani diCortina, la BIM Metano,la Cassa Rurale ed Arti-giana di Cortina e delleDolomiti, l’Impresa edi-le Pizzolotto, lo Sci Club18, Ghedina Zuccaro,

l’AGe di Cortina, la ditta Alba-nello ed Alverà s.a.s. Concessio-nario Olivetti, la TermotecnicaZardini, la Banca Popolare del-l’Alto Adige, l’Elettricità Corti-na, lo Studio di ArchitetturaAmbra Piccin, l’impresa ZoldanCostruzioni, la ditta L.T.A. diRenzo Siorpaes, la Falegname-ria Faloppa Claudio, la ditta LDPavimenti di Luca Dimai, laFarmacia Internazionale del DrPirovano. Il nuovo Parroco donDavide Fiocco ha, infine, im-partito la benedizione a tutti ipresenti e a tutti coloro che fre-quenteranno l’aula. La cerimo-nia si è conclusa con un allegrobanchetto, organizzato dallemaestre e con l’augurio, espres-

LE INIZIATIVE DELL’ASSOCIAZIONEGENITORI - SEZIONE DI CORTINAPER LA PRIMAVERA 2006

CORSO DI COMPUTER DI II LIVELLO8 lezioni, una volta alla settimanaPeriodo:aprile-maggio nella giornata dimartedì dalle 20.30 alle 22.00 –Costo: 150.00•

CORSO DI BIGIOTTERIAAnello a nove fiori realizzati concristalli SwarowskiMercoledì 19 aprile – ore 20.00 –Costo: 20.00•

“EDUCAZIONE EMOZIONALE DELBAMBINO”Conferenza con i relatori:dott. Gianluigi Giacconi – psicologo edott. Cristina Cubesi – psicomotricistaCon il patrocinio del Comune diCortina d’AmpezzoLunedì 24 aprile 2006 - Ore 20.30Sala Cultura

LABORATORIO SULLE EMOZIONI(PAURA, DOLORE, RABBIA,PIACERE E AMORE)Tenuto da don Gigetto De BortoliI seguenti mercoledì 26 aprile e 10-17-24 maggio 2006 – ore 20.30

CORSO DI BIGIOTTERIARealizzazione di un bracciale daimille riflessi con cristalli Cristal.Mercoledì 17 maggio – ore 20.00Costo: 20.00•

PER INFORMAZIONI

- Silvia Pavanello Lacedelli0436 860805 oppure 348 2661139

- Mara Da Corte Da Col0436 867620 oppure 347 4410939

so dal Sig. Luciano Dalus Pre-sidente della Comunità Monta-na della Valle del Boite, “ aglistudenti che frequenteranno lanuova aula di raggiungere si-gnificativi risultati nella loroformazione”.

FOTO: UNA CLASSE ELEMENTARE NEL PIENO DELL’ATTIVITÀ NELLA NUOVA AULA

FOTO: L’AULA DURANTE UN MOMENTO DELL’INAUGURAZIONE

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1313131313Voci di CortinaVoci di CortinaVoci di CortinaVoci di CortinaVoci di CortinaNumero 23 aprile Numero 23 aprile Numero 23 aprile Numero 23 aprile Numero 23 aprile 2006

QUESTA QUESTA QUESTA QUESTA QUESTA È È È È È LA VERA PASQUALA VERA PASQUALA VERA PASQUALA VERA PASQUALA VERA PASQUA di don Davide Fiocco

Per la Chiesa dei primi se-coli la Pasqua era tutto.La celebrazione della Pa-

squa fu il big-bang di tutta la vitacristiana: dalla notte di Pasquascaturivano la liturgia, la cate-chesi, la celebrazione dei sacra-menti, tutti rigidamente ammi-nistrati in quella notte…Purtroppo nella devozione po-polare il corso dei secoli ha por-tato il “declino” della Pasqua:un po’ alla volta “far pasqua”era soltanto confessarsi e comu-nicarsi nella domenica di Pa-squa; un po’ alla volta lo stupo-re della liturgia antica cedeva ilpasso a drammatizzazioni del-la passione, alle devozioni. Illu-stre vittima di questo declino fuproprio la Veglia pasquale,quella che Agostino chiamavala «Madre di tutte le veglie»: ve-niva sempre più considerataatto liturgico del sabato santo elasciata al dovere del prete; sic-ché, quando Pio V vietò di cele-brare la Messa nel pomeriggio,la veglia venne spostata… al

mattino del sabato santo. Cosìla “vigilia” da veglia (com’è ilsignificato latino del termine)diventò vigilia di festa, ossia pre-parazione della festa.La riforma, promossa da Pio XIInel 1952-55, ha rimesso le cosein ordine: ora il triduo pasqua-le è divenuto lo scrigno prezio-so, che la Chiesa apre come te-soro di famiglia nel momentopiù importante della sua vita.

Una passione nella PasquaUna passione nella PasquaUna passione nella PasquaUna passione nella PasquaUna passione nella PasquaDi solito noi diciamo che la Pa-squa è la festa della risurrezio-ne. La tradizione cristiana an-tica, invece, ci invita ad allar-gare la visione all’intero triduopasquale, dalla sera del giove-dì santo fino al mattino delladomenica di Risurrezione.La Pasqua cristiana si incana-la decisamente nell’alveo ebrai-co, che fissa la festa di Pesachnel plenilunio di primavera,antico retaggio che la carica diforti simbolismi: il plenilunioparlava di una luce che perdu-

rava nella notte; la primaveraparlava di una rinascita dellanatura; era la notte dell’Esodo,del pane non lievitato, del sa-crificio dell’agnello. Ancor oggi,nella tradizione giudaica, lanotte di pasqua è la notte deigrandi eventi: la notte della cre-azione, la notte del sacrificio diIsacco, la notte della liberazio-ne dall’Egitto, la notte dell’av-vento del Messia...Su questo sfondo, soprattuttoin Oriente, i primi cristiani ri-lessero nella Pasqua l’immola-zione di un nuovo Agnello, cheprendeva il posto di quello man-giato nella cena pasquale. Nonper nulla, nel quarto vangelo,Giovanni sottolinea come Cri-sto sia morto proprio nell’ora incui nel tempio venivano immo-lati gli agnelli per la cena pa-squale; a questi agnelli – racco-mandava la Legge – non dove-va essere «spezzato alcunosso», così come a Cristo.Questa convinzione si fece tal-mente forte, da violentare per-fino l’etimologia: pesach in ebrai-co è passaggio (quello del MarRosso); ma gli antichi padri lofacevano derivare dal verbogreco paschein (patire): Cristo èil nuovo agnello che ha patito.Ce ne dà un magnifico saggio ilpoeta Efrem Siro (IV sec.) nel

riquadro a fondo pagina.

Il canto della vittoriaIl canto della vittoriaIl canto della vittoriaIl canto della vittoriaIl canto della vittoriaInvece in occidente prevalse lacelebrazione domenicale dellaPasqua, sicché l’accento caddesempre più sulla risurrezione.Così si volle correggere l’errataetimologia di sopra. Pasqua si-gnifica effettivamente passare:ma a passare è l’uomo che –come anticamente il popolo –passa dalla schiavitù d’Egittoalla terra promessa attraversoil mar Rosso; di qui era facilearrivare ai temi battesimali,come passaggio dalla schiavitùdel peccato alla vita nuova inCristo. Ambrogio di Milanoscrisse: «La pasqua del Signoreè il passaggio dalle passioni allapratica delle virtù».Fu Agostino ad offrire la sintesidi tutto questo travaglio: «Tra-mite la passione il Signore èpassato dalla morte alla vita,aprendo la via a noi che credia-mo nella sua risurrezione, perpassare anche noi dalla mortealla vita». (Enarrationes in Psal-mum 120.6).Non toccateci la Pasqua!Non toccateci la Pasqua!Non toccateci la Pasqua!Non toccateci la Pasqua!Non toccateci la Pasqua!Ero un giovane studente di teo-logia; tornando a casa in pros-simità della Pasqua, notai chealcuni manifesti pubblicizzava-no il “grande veglione di Pa-squa”, profanamente consuma-to nella discoteca di Agordo.Sentii così dissacrante quel tito-lo: la Veglia pasquale è una sola,quella per Cristo!

E allora – vi prego – non tocca-temi la Pasqua!

«Notte perfettissima fu quella in cui Cristocompì la pasqua vera; notte ultima tra lenotti, in cui Cristo sigillò la sua dottrina;notte di cui furono illuminate le tenebre;notte che fece del giorno quattordicesimodella luna il giorno del nuovo Sole. Il Signo-re aveva ordinato che la sinagoga immo-lasse ogni anno un agnello e preparasse gliazzimi; la notte di questa pasqua egli co-mandò alla sua Chiesa di fare memoriadell�agnello Figlio del Dio nostro, il qualeprima di essere ucciso diede il suo corpo eil suo sangue per noi»(Efrem Siro, Sermone per la settimana santa 2,10).

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1414141414 Voci di CortinaVoci di CortinaVoci di CortinaVoci di CortinaVoci di Cortina Numero 23Numero 23Numero 23Numero 23Numero 23 aprile 2006

DON DAVIDEDON DAVIDEDON DAVIDEDON DAVIDEDON DAVIDEDIVENTA PARROCODIVENTA PARROCODIVENTA PARROCODIVENTA PARROCODIVENTA PARROCOdi Angela Alberti

DI CHI È IL PROBLEMA?DI CHI È IL PROBLEMA?DI CHI È IL PROBLEMA?DI CHI È IL PROBLEMA?DI CHI È IL PROBLEMA?«È Cristo che ha stabilito alcuni comeapostoli, altri come profeti, altri comeevangelisti, altri come pastori e maestri,per rendere idonei i fratelli a compiereil ministero, al fine di edificare il corpodi Cristo finché arriviamo tutti all’uni-tà della fede e della conoscenza del Fi-glio di Dio, allo stato di uomo perfetto,nella misura che conviene alla piena ma-turità di Cristo» (Ef 4,11-13).

Con quale spirito hai accolto il tuoCon quale spirito hai accolto il tuoCon quale spirito hai accolto il tuoCon quale spirito hai accolto il tuoCon quale spirito hai accolto il tuonuovo incarico?nuovo incarico?nuovo incarico?nuovo incarico?nuovo incarico?Le “sudate carte” degli anni di for-mazione e poi quelle di non pochidi predicazione mi hanno condottoad apprezzare molti autori, dai qualiho sempre attinto a piene mani,come da un favo stillante di miele,che i secoli consegnano anche a noi:una abbondante dispensa di cibospirituale. Tra tutti questi autori cen’è uno che mi impressiona sempreper gli slanci della sua penna, per ilsuggestivo cammino esistenzialeche ha percorso, per la passionesempre dimostrata: è san Paolo.Andando oltre gli aspetti di questapersonalità straripante, ho appresoa considerare Parola di Dio, parolaispirata ciò che l’Apostolo ha con-segnato allo scritto: e sinceramentenon potrei pensare diversamente,tanto è ricco quanto ci è stato regala-to nelle sue lettere.Talvolta mi rammarico che Paolo siapoco conosciuto e stimato: purtropponella predicazione della domenicapassa sempre in secondo piano; inol-tre è un autore tosto, difficile, talvoltasminuito in pregiudizi superficiali.Eppure la sensazione di un’inattesamagnificenza ci è stata confermata,per esempio, nel recente camminodella scuola di teologia: il gusto dileggere passo dopo passo le sue let-tere è stato assaporato da tutti comeuna lettura di inusitata ricchezza.

Per risponderti potrei proprio far ri-ferimento ai tre versetti della letteraagli Efesini, citati qui sopra. Innan-zitutto ci viene detto che «è Cristo cheha stabilito alcuni come apostoli, altricome profeti, altri come evangelisti, al-tri come pastori e maestri…» (Ef 4,11).C’è stato nella storia un monarcache si è posto sul capo la corona pro-clamando: Dio me l’ha data! Benlungi da simili presunzioni, credocomunque in un Dio che cura anchei particolari della vita. E allora vor-rei vivere questo passaggio della miaesistenza nella convinzione che lamano del Signore ha operato: è luiche mi ha voluto prete, mi ha mante-nuto decisamente in questo servizio,mi ha voluto qui. È un dono che ri-cevo, è un impegno che accolgo contrepidazione e umiltà.

Che cosa significa per te essere pa-Che cosa significa per te essere pa-Che cosa significa per te essere pa-Che cosa significa per te essere pa-Che cosa significa per te essere pa-store di una comunità?store di una comunità?store di una comunità?store di una comunità?store di una comunità?Affidiamoci ancora alla guida a Pa-olo, dove scrive che quanto detto so-pra ha un unico fine: «…rendere ido-nei i fratelli a compiere il ministero, alfine di edificare il corpo di Cristo…»(Ef 4,12). Sai: a volte io credo di esse-re un… anticlericale. Se infatti c’è unpericolo che avverto pungente perla vita della Chiesa contemporaneaè proprio quello del clericalismo:quell’impostazione cioè che rende ipastori completamente estraniati estaccati dagli altri, in un’aura di im-possibile isolamento. Quando par-liamo di “uomo di Chiesa”, noi su-bito pensiamo al prete; invece“uomo di Chiesa” è ogni battezza-to. La Chiesa è fatta da battezzati(preti + laici + religiosi), accomuna-ti soprattutto da questo comune de-nominatore.Allora il pastore non è primariamen-te un capo, ma un minister (cioè unservitore). Scopo primario del mini-stero di un prete – se prendiamo sul

serio quantoscritto da Paolo– è rendere idoneii fratelli a compie-re il ministero.Ci fu un vesco-vo che diceva,non senza sar-casmo: «Se vo-glio arrivare auno scopo chemi viene propo-sto, curo l’ini-ziativa da solo;se non la voglio,

allora istituisco una commissione».Effettivamente, quando si persegueun obiettivo, il più delle volte è piùcomodo agire da soli. Ma è invecesempre preferibile lasciare il postoagli altri, promuovere la collabora-zione, perché questo edifica la cor-responsabilità. Per rubare un’altraparola a san Paolo, il prete deve es-sere «un collaboratore della vostragioia», un sollecitatore di correspon-sabilità, un pungolo alla partecipa-zione.

Che cosa ti sta più a cuore, in questoChe cosa ti sta più a cuore, in questoChe cosa ti sta più a cuore, in questoChe cosa ti sta più a cuore, in questoChe cosa ti sta più a cuore, in questomomento, per la parrocchia che ti èmomento, per la parrocchia che ti èmomento, per la parrocchia che ti èmomento, per la parrocchia che ti èmomento, per la parrocchia che ti èstata affidata?stata affidata?stata affidata?stata affidata?stata affidata?Lasciamo ancora a Paolo il ruolo delsuggeritore: «…finché arriviamo tuttiall’unità della fede e della conoscenzadel Figlio di Dio, allo stato di uomo per-fetto, nella misura che conviene alla pie-na maturità di Cristo» (Ef 4,13). Unprete nella sua parrocchia deve far-si promotore di unità. “Parrocchia”è una bella parola che deriva dalgreco parà-oikìa: si indica cioè un filorosso che passa attraverso le case,legandole nella comunione di fede.Ma quante lacerazioni incontra que-sto filo nei nostri paesi, dove i tortifatti e subiti si trascinano fino allaterza e alla quarta generazione! Ilpiù delle volte, siamo uomini e don-ne che condividiamo la stessa fede,la stessa conoscenza del Figlio diDio: frequentiamo la stessa chiesa,riceviamo la medesima Eucaristia,nutriamo la stessa speranza nellastessa vita eterna… Ma c’è semprequalcosa che rende impossibile av-viare un cammino di riconciliazio-ne: la roba, un’incomprensione, untorto.Il perdono non è cosa automatica, lariconciliazione non è percorso faci-le… Però sarebbe già importante in-camminarsi verso di essa, metterlain preventivo, rendersi disponibilia lasciar perdere pur di non perdereil valore più grande dell’unità inCristo.Temo che su questo appello – me lopermetterete? – potrò diventare ripe-titivo e noioso. Ma è quanto convie-ne alla piena maturità di Cristo.

Stai scegliendo una strada assai tor-Stai scegliendo una strada assai tor-Stai scegliendo una strada assai tor-Stai scegliendo una strada assai tor-Stai scegliendo una strada assai tor-tuosa…tuosa…tuosa…tuosa…tuosa…Certo, non è facile vivere coerente-mente ogni giorno in questa strada.Il rischio di scoraggiarsi, di lasciar-si cadere le braccia sussiste per ogniuomo, e quindi anche per un prete.Ma ritorna imperiosa, in caratteridorati, la frase (anch’essa di Paolo)che è per me come un filo che lega lamia esistenza: «So a chi ho dato lamia fiducia e sono convinto che egliè capace di custodire fino all’ultimogiorno ciò che mi è stato affidato»(2Tm 1,12).In fin dei conti, il problema è Suo!

TUTTI I PARROCI D�AMPEZZO1) 1208 ? Menegardo2) 1290-1311: Ottone3) 1318-1324 Alessandro di Domegge4) 1324-1331: Giacomo5) 1347 - ?: Candido6) 1348- ? Francesco7) 1356- ?: Nicolò8) 1364- ?: Giacomo9) 1373-?: Candido10) 1381-?: Antonio11) 1381-?: Giovanni di Luincis, località di

Canale di Gorto in Carnia.12) 1396- ?: Pietro di Chiaravalle di Violante

di Tuderto, Ancona13) 1414- ?: Cristoforo fu Zanino14) 1419-?: Vittore15) 1424-1426: Nicolò di Tolmezzo16) 1433-1458: Vittore de Ulmis di Treviso17) 1460-1463: Giovanni Antonio di Sossai18) 1472-1473: Nicolò Vecellio Zamperlani di

Pieve19) 1473-1475: Candido di Carnia20) 1475-1486: Francesco nobile d’Aviano21) 1490-1511: Pietro nobile d’Aviano22) 1511-1520: Nasimbene23) 1524-1572: Giorgio nobile d’Aviano24) 1572-1626: Pietro nobile d’Aviano25) 1626-1670: Francesco Costantini26) 1671-1678: Odorico Zandonella dall’Aquila

di Dosoledo27) 1678-1732: Giovanni Paolo Zandonella

dall’Aquila28) 1733-1748: Don Francesco Caldara29) 1749-1754: Don Marco Apollonio30) 1755-1768: Don Antonio Verocai31) 1768-1776: Don Francesco Saverio conte

di Edling32) 1776-1787: Don Giuseppe Snidercic33) 1787-1800: Don Giovanni Antonio Tonio

li, di Pinè (Trento)34) 1801-1820: Don Pietro Berloffa di Sarda

gna (Trento)35) 1820-1860: Don Giovanni Battista Rudiferia

di San Cassino di Badia36) 1860-1864: Don Agostino Constantini Sàio37) 1864-1874: Giovanni Maria Barbaria38) 1875-1883: Don Luigi Maneschg39) 1883-1900: Don Giuseppe Pitscheider o

Pezzei di Campill40) 1900-1921. Don Antonio Pallua di Ornella-LivinallongoQuesti nominativi sono stati tratti da: “La Curad’Anime di Ampezzo nel Tirolo” - Studi di storiapatria dei fratelli Isidoro e Pietro Alverà Bressanone, 1907 - pubblicato in occasione dellaprima Messa di don Isidoro Alverà (7 luglio 1907)

41) 1921-1951: Don Pietro Frenademetz di Badia.42) 1951-1956: mons. Enrico Forer di Campo

Tures43) 1956-1973: mons. Angelo Dapunt di Badia44) 1973-1986: mons. Lorenzo Irsara di Badia45) 1986-2004: mons. Renato De Vido di San

Vito di CadoreDa “Storia d’Ampezzo”di Giuseppe Richebuono

46) 2005-2005: Don Francesco De Luca

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1515151515Voci di CortinaVoci di CortinaVoci di CortinaVoci di CortinaVoci di CortinaNumero 23 aprile Numero 23 aprile Numero 23 aprile Numero 23 aprile Numero 23 aprile 2006

A PROPOSITOA PROPOSITOA PROPOSITOA PROPOSITOA PROPOSITODI PIAN DA LAGODI PIAN DA LAGODI PIAN DA LAGODI PIAN DA LAGODI PIAN DA LAGO di Roberto Pappacena

AI FIGLI IL COGNOME DELLE MADRI?AI FIGLI IL COGNOME DELLE MADRI?AI FIGLI IL COGNOME DELLE MADRI?AI FIGLI IL COGNOME DELLE MADRI?AI FIGLI IL COGNOME DELLE MADRI?La questione rimane aperta: la Corte Costituzionale lascia laLa questione rimane aperta: la Corte Costituzionale lascia laLa questione rimane aperta: la Corte Costituzionale lascia laLa questione rimane aperta: la Corte Costituzionale lascia laLa questione rimane aperta: la Corte Costituzionale lascia laquestione al Parlamento.questione al Parlamento.questione al Parlamento.questione al Parlamento.questione al Parlamento. di Stefano Lorenzi

DIRITTO DI SUPERFICIEDIRITTO DI SUPERFICIEDIRITTO DI SUPERFICIEDIRITTO DI SUPERFICIEDIRITTO DI SUPERFICIEDopo il bando comunaleDopo il bando comunaleDopo il bando comunaleDopo il bando comunaleDopo il bando comunaleanche alle Regole le prime novitàanche alle Regole le prime novitàanche alle Regole le prime novitàanche alle Regole le prime novitàanche alle Regole le prime novità

Confesso che mi reco vo-lentieri a Pian da Lago,perché è vicino a casa e

vi trovo un po’ di tutto di ciòche mi abbisogna: un centrocommerciale-industriale con-cepito in modo intelligente efrequentatissimo non solo da-gli Ampezzani, ma anche daiforestieri.Non riesco, però, a capire per-ché vi abbiano lasciato le stra-de in uno stato miserevole diabbandono: piene di fossi efossetti e di avvallamenti che,quando nevica o piove, siriempiono d’acqua sporca emelmosa.Un giorno, mentre mi recavoal market, una macchina, pas-sando di corsa su una pozzan-ghera, mi ha sfiorato schiz-

zandomi brutalmente addos-so acqua e fango.

Non vi dico come ero ridotto!

Perché, mi chiedo, a Cortina,Regina delle Dolomiti, le cosesi fanno a metà?

Perché non si tiene conto del-le esigenze e dei disagi cui, incerte situazioni, vanno incon-tro i poveri cittadini?

U na recente sentenzadella Corte Costituzio-nale (la n° 61 del 16 feb-

braio 2006) ha richiamato l’at-tenzione dell’opinione pubblicasulla ricorrente questione delcognome che viene attribuitodai genitori ai figli.

Come è noto, la legge italianaprevede che ai figli nati all’in-terno di un matrimonio vengadato il cognome del padre, leg-ge sostenuta da consuetudinisecolari difficili da modificare,nel senso che interessano nonsolo l’ambito sociale dei rapporti

fra i cittadini, ma sono partedella cultura italiana.Il diritto al nome è una dellefacoltà irrinunciabili dell’indivi-duo, ed è chiaro che il modifi-care qualcosa in questo camporisulta molto difficile e di note-vole portata.È anche vero, però, che la so-cietà occidentale affina sempredi più le normative che riguar-dano la parità dei diritti fra isessi, e che la trasmissione delnome per sola via paterna è unodegli aspetti che – secondo al-cuni – segnano un primo e im-portante limite per la donna.

La Corte Costituzionale ricono-sce che la consuetudine è statanel tempo consolidata da un si-stema di leggi molto complessoche la Corte non ritiene sia suocompito di modificare.

Spetta al Parlamento, se lo ri-tiene, agire con una serie di leg-gi che riducano nel tempo que-ste discriminazioni. La CorteCostituzionale, dunque, si fada parte dicendo che non èmateria sua o che – si intuisce– essa è troppo complessa peressere modificata da un colpodi spugna.

In Parlamento i disegni di leg-ge ci sono stati, e le ipotesi sononaturalmente le più fantasiose:prima il cognome del padre poiquello della madre, un cogno-me scelto in accordo fra i geni-tori, doppio cognome in ordinealfabetico, ecc.

Anche a Cortina, dunque, i Re-golieri più conservatori posso-no smettere di trattenere il fia-to e rilassarsi sul concetto chela tradizione dei padri non èancora venuta meno.

Ma la questione rimane aperta...

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Lo slancio dato dal Comu-ne nel dare avvio ai pro-getti di case in diritto di

superficie per i cittadini resi-denti sembra aver stimolatoanche l’Amministrazione del-le Regole, che nelle scorse set-timane ha deciso la progetta-zione di una nuova casa a Zueldi Sotto.Come è noto, le Regole hannoottenuto dal Comune l’edifica-bilità di alcuni terreni a Zuel ea Pezié per costruirvi diversiappartamenti destinati alle fa-miglie regoliere che non hannocasa.

Sul prato a monte della ex-fer-rovia, vicino alla strada di Zueldi Sotto, sorgerà quindi un nuo-vo edificio con 5-6 appartamen-ti, riservati esclusivamente allefamiglie ampezzane che nonhanno altro alloggio. Il proget-to è stato affidato all’ing. Mau-ro Dandrea, che già sta lavo-rando al completamento dellavicina casa “Soriza” in cui leRegole hanno dato la possibili-tà di vivere a sei famiglie. Unavolta ottenuti i permessi previ-sti dalla legge le Regole emette-ranno un nuovo bando per l’as-segnazione dei nuovi alloggi.

Stefano Lorenzi

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1616161616 Voci di CortinaVoci di CortinaVoci di CortinaVoci di CortinaVoci di Cortina Numero 23Numero 23Numero 23Numero 23Numero 23 aprile 2006

SPORTSPORTSPORTSPORTSPORT: DUE TITOLI ITALIANI GIOVANILI: DUE TITOLI ITALIANI GIOVANILI: DUE TITOLI ITALIANI GIOVANILI: DUE TITOLI ITALIANI GIOVANILI: DUE TITOLI ITALIANI GIOVANILIPER LO SCI CLUB CORTINAPER LO SCI CLUB CORTINAPER LO SCI CLUB CORTINAPER LO SCI CLUB CORTINAPER LO SCI CLUB CORTINAStefania Zandonella e Rossella Olivotti campionesse italianeStefania Zandonella e Rossella Olivotti campionesse italianeStefania Zandonella e Rossella Olivotti campionesse italianeStefania Zandonella e Rossella Olivotti campionesse italianeStefania Zandonella e Rossella Olivotti campionesse italianenella categoria Aspirantinella categoria Aspirantinella categoria Aspirantinella categoria Aspirantinella categoria Aspiranti di Marina Menardi

Stefania Zandonella, cor-tinese di 16 anni, atletadello sci club Cortina al

primo anno della categoriaaspiranti, non sbaglia la garadel SuperG ai campionati italia-ni sul passo San Pellegrino eporta a casa il titolo della suacategoria imponendosi per 25centesimi su Martina Giunti,classificatasi seconda. Eranoquasi dieci anni, dopo GinevraDa Rin, che mancava un titolonazionale giovanile a Cortina.Ginevra Da Rin però all’epocaera iscritta allo Sci Club 2000 diTreviso.Stefania è allenata da Luca La-cedelli e quest’anno aveva giàraccolto tre terzi e un quintoposto; ai campionati italiani erauscita in speciale e si era classi-

ficata 19ma in gigante.Altra grande soddisfazione perlo sci club Cortina viene dal set-tore del fondo giovanile: Rossel-la Olivotti, residente a Cibianama portacolori dello sci club

Cortina per il fondo, si è fregia-ta del titolo italiano, categoriaAspiranti, nella gara ad inse-guimento (Gundersen) in Val-tellina, distanziando di diecisecondi la seconda classificata,

Melissa Gorra di Clusone.Da segnalare anche un secon-do e due terzi posti nella cate-goria Allievi per Marina Co-stantini, rispettivamente in Su-perG, Gigante e Combinata, eun terzo posto in Combinataper Alessandro De Rigo, sem-pre nella categoria Allievi.“Sono molto soddisfatto, la sta-gione è andata benissimo ederano anni che non raccoglie-vamo risultati così buoni – af-ferma Igor Ghedina, presiden-te dello Sci Club Cortina- .Adesso guardiamo al futurocon ottime prospettive, già inquesti giorni (fine marzo, n.d.r.)stiamo facendo i test per le nuo-ve leve, 21 bambini che la pros-sima stagione potranno allenar-si con noi”.

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TORINO 2006: GIOGHI PARAOLIMPICITORINO 2006: GIOGHI PARAOLIMPICITORINO 2006: GIOGHI PARAOLIMPICITORINO 2006: GIOGHI PARAOLIMPICITORINO 2006: GIOGHI PARAOLIMPICIFabrizio Zardini fuori dal podioFabrizio Zardini fuori dal podioFabrizio Zardini fuori dal podioFabrizio Zardini fuori dal podioFabrizio Zardini fuori dal podioper un solo secondo per un solo secondo per un solo secondo per un solo secondo per un solo secondo di Alice Gaspari

FOTO: L’ATLETA DI CORTINA STEFANIA ZANDONELLA IN AZIONE NEL SUPERG CHE L’HA VISTA VINCITRICE

FOTO: FABRIZIO ZARDINI IN AZIONE NEL SUPERG PARAOLIMPICO DI TORINO

M edaglia d’oro in su-perG e di bronzo indiscesa libera a Salt

Lake City nel 2002, Fabrizio aTorino 2006 non è riuscito aconquistare il podio.“È stata una stagione un po’particolare, passata fuori casaper lavori nel mio appartamen-to, poi a gennaio mi sono rottouna costola in allenamento:questo mi ha tolto la necessariatranquillità d’animo ed ha in-terrotto una preparazione chestava andando lungo giusti iti-nerari. Così sono arrivato a To-rino con la consapevolezza dinon essere perfettamente in for-ma psicofisica. Ci ho provatougualmente, soprattutto nelladiscesa e nel super gigante ero

ad un secondo dal podio, ma misono accorto che non riuscivo adare tutto me stesso; eh, l’olim-piade mi è arrivata in un mo-mento non dei migliori, ma bi-sogna accontentarsi lo stesso.”

Nella tua disciplina, ricordia-molo, lo sci alpino categoriasitting, conta di più l’esperien-za degli atleti maturi o la mag-gior prestanza fisica dei gio-vani? “Uno sport come il mioè caratterizzato più dalla tec-nica che dal fisico, ma conta-no tanto anche la grinta e lavoglia di fare che, ahimè, sen-tivo molto più forti anni orso-no; questo non so se possa di-pendere più dall’età o dal fat-to che certi stimoli ultimamen-

te mi erano unpo’ scemati.”

Cosa diresti adun ragazzo di-sabile per invo-gliarlo e inco-raggiarlo a scia-re? “Ad un ragazzo come me di-rei di cominciare qualche sport,qualunque esso sia, a livello didivertimento, per vivere certe si-tuazioni che sembravano preclu-se a priori e per socializzare conl’ambiente di conseguenza. Inun secondo momento, se unofocalizza quale attività possapiacergli, consiglierei di impe-gnarsi di più, per ottenere, conun approccio professionale, del-le soddisfazioni maggiori”.

Da voci di corridoio abbiamosaputo che la squadra ti vorreb-be come tecnico; a Vancoover2010 ti vedremo come atleta ocome allenatore? “Non so benecosa farò, perché quello che mipreme ora soprattutto è stabi-lizzarmi maggiormente con illavoro. Sciare, scierò ancora,ma penso più per divertimen-to; l’allenatore… si vedrà, masarà sempre un secondo impe-gno casomai.”.

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1717171717Voci di CortinaVoci di CortinaVoci di CortinaVoci di CortinaVoci di CortinaNumero 23 aprile Numero 23 aprile Numero 23 aprile Numero 23 aprile Numero 23 aprile 2006

NASCE A BELLUNO L’U.N.I.VO.C.NASCE A BELLUNO L’U.N.I.VO.C.NASCE A BELLUNO L’U.N.I.VO.C.NASCE A BELLUNO L’U.N.I.VO.C.NASCE A BELLUNO L’U.N.I.VO.C.Unione Nazionale Italiana Volontari pro Ciechi,Unione Nazionale Italiana Volontari pro Ciechi,Unione Nazionale Italiana Volontari pro Ciechi,Unione Nazionale Italiana Volontari pro Ciechi,Unione Nazionale Italiana Volontari pro Ciechi,da quest’anno nella nostra provinciada quest’anno nella nostra provinciada quest’anno nella nostra provinciada quest’anno nella nostra provinciada quest’anno nella nostra provincia di Diego Maioni

Da alcuni anni ormai la levamilitare obbligatoria è stata sop-pressa con gran sollievo di tuttii giovani che si avvicinavano algiorno dell’arrivo della famige-rata cartolina. Ogni Paese deveessere provvisto ancora di unesercito ma almeno da oggi l’Ita-lia ne possiede uno di professio-nisti che amano ed apprezza-no il loro lavoro. Chi non ama-va sparare o imparare a fare laguerra, poteva dichiararsi ob-biettore di coscienza e quindiessere inviato ad espletare atti-vità che potessero avere unaqualche utilità sociale.

Il rovescio della medaglia, dicui forse pochi si sono resi con-to, è che in concomitanza conl’abolizione della leva obbliga-toria si è eliminata anche la pre-senza degli obbiettori di co-scienza. Ne consegue che lenumerose associazioni chesfruttavano la possibilità di ave-re l’aiuto dei giovani obbiettorisi ritrovino in carenza di perso-ne che si occupino delle diversemansioni da svolgere. Vi era ungran numero di associazioni ocooperative che utilizzavano gliobbiettori di coscienza, all’incir-ca tutte quelle senza scopo dilucro, come ad esempio l’Asso-ciazione Nazionale Mutilati edInvalidi o comunque tutte quel-le cooperative sparse sul terri-torio nazionale con differentifini od intenti.

Fra queste associazioni trovia-mo l’Unione Italiana Ciechi cheraggruppa tutti i ciechi assolutio comunque quasi tutti coloroche presentano gravi disturbidella vista. Vi sono poi altre as-sociazioni come quella Nazio-nale Privi della Vista o altre cheriuniscono persone con malfor-mazioni o malattie specifiche,ma si può affermare che l’U.I.C.sia senz’altro la più autorevole,antica e riconosciuta. Quest’ul-tima gode di contributi da par-

te dello Stato, delle regioni eprovincie nonché delle quoteversate annualmente dai tesse-rati.

Questa associazione si impe-gna, tra l’altro, a garantire aigiovani studenti, assieme allascuola ed al Provveditorato agliStudi, l’affiancamento di inse-gnanti di sostegno a casa e ascuola nonché a fornire delmateriale speciale più adegua-to alle varie difficoltà ed esigen-ze. In collaborazione con i Ser-vizi di Integrazione Lavorativadei vari Centri per l’Impiegodislocati sul territorio, si occu-pa di trovare ai propri soci ungiusto impiego adeguato allecapacità individuali.Si occupa inoltre di fornire tut-ta la consulenza normativa ne-cessaria nell’ambito della legi-slazione specifica per i portato-ri di handicap nonché di dareinformazioni e di indirizzare imenomati della vista e gli ipo-vedenti verso centri di cura, cli-niche o istituti forniti delle ade-guate professionalità e compe-tenze specifiche per curare lediverse patologie o per fornireassistenza all’acquisto degli au-sili più indicati.

Anche l’U.I.C. dunque, soffreoggi per la mancanza degli ob-biettori di coscienza e si trovadi fronte ad un calo dell’offertache essa dà ai suoi soci.

Per questo in Italia, e dal 14 gen-naio 2006 in Provincia di Bellu-no, è nata l’U.N.I.Vo.C., acro-nimo di Unione Nazionale Ita-liana Volontari pro Ciechi, chesi prefigge il compito di gestiree coordinare tutti coloro chehanno intenzione di dedicareparte del proprio tempo pre-stando i propri occhi a coloroche ne hanno bisogno.

I volontari si dovranno occupa-re delle più svariate attività a

seconda del loro tempo, dei loroimpegni e delle loro attitudini:lavoro d’ufficio, accompagna-mento, lettura o pedalate in tan-dem per chi fosse appassiona-to. Il bilancio di queste associa-zioni si chiude in pareggio, ciòsignifica che l’U.N.I.Vo.C. è allaricerca di volontari e non si oc-cupa di raccogliere denaro.

A tal proposito è doveroso apri-re una parentesi per rimarcareche l’U.I.C. non attua alcunaraccolta fondi e non spediscenessuno per le piazze a racco-gliere denaro.

Questo va detto proprio perchégiunge notizia ogni anno di per-sone, anche nella nostra pro-vincia ed in particolare a Bellu-no, che circolano raccogliendodei soldi a nome di tale associa-zione.

I volontari dovranno esseresparsi per tutta la provincia pro-prio perché la necessità di aiu-to arriva da ogni angolo.

Per chi volesse saperne di piùsull’Unione Italiana Ciechi, sul-l’Unione Nazionale ItalianaVolontari pro Ciechi o perchiunque volesse dedicare unaparte del proprio tempo agli al-tri, può telefonare all’ufficio

(VITA CULTURA ATTUALITA� DEL PAESE PIU� BELLO DEL MONDO)

12 numeri 15 EURO (20 EURO � SOSTENITORE)è possibile abbonarsi presso :

LA COOPERATIVA DI CORTINA cassa dell�edicolaCASSA RURALE ED ARTIGIANA DI CORTINA D�AMPEZZO E DELLE DOLOMITIbonifico sul c/c n. 17135 con causale:Abbonamento + indirizzo spedizione

STUDIO COMMERCIALISTA ANNAMARIA MENARDIMajon, 100 - telefono/fax 0436 2519

ABBONATEVI A:

U.I.C. della sezione di Bellunoal numero 0437-943413 0437-943413 0437-943413 0437-943413 0437-943413 oppu-re inviare un e-mail all’indiriz-zo [email protected]@[email protected]@[email protected].

L’ufficio è aperto il martedì, gio-vedì e sabato dalle 9.00 alle12.00 ed il mercoledì dalle 15.00alle 18.00. Saranno lieti di rice-vere una telefonata anche solose vorrete avere informazioni oper saperne di più. Qualora chilegge conosca qualcuno interes-sato a dedicare del tempo a per-sone meno fortunate, farà sicu-ramente cosa gradita informan-do e diffondendo le informazio-ni fino ad ora esposte.

Per contattare la redazionedi Voci di Cortina potetescrivere a:

Voci di CortinaVoci di CortinaVoci di CortinaVoci di CortinaVoci di CortinaMaion, 146Maion, 146Maion, 146Maion, 146Maion, 14632043 Cortina d’Ampezzo32043 Cortina d’Ampezzo32043 Cortina d’Ampezzo32043 Cortina d’Ampezzo32043 Cortina d’Ampezzo

oppure inviare un e-mail a:

[email protected]@[email protected]@[email protected]

tel: 339 6176147339 6176147339 6176147339 6176147339 6176147

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1818181818 Voci di CortinaVoci di CortinaVoci di CortinaVoci di CortinaVoci di Cortina Numero 23Numero 23Numero 23Numero 23Numero 23 aprile 2006

N.B. nota benePRIMA CASAPRIMA CASAPRIMA CASAPRIMA CASAPRIMA CASA:::::SCADENZE IMPORTANTI PERSCADENZE IMPORTANTI PERSCADENZE IMPORTANTI PERSCADENZE IMPORTANTI PERSCADENZE IMPORTANTI PERALLOGGI E DIRITTO DI SUPERFIALLOGGI E DIRITTO DI SUPERFIALLOGGI E DIRITTO DI SUPERFIALLOGGI E DIRITTO DI SUPERFIALLOGGI E DIRITTO DI SUPERFICIECIECIECIECIE

LETTERE AL GIORNALE

OPINIONI E COMMENTIGRANDI OPEREGRANDI OPEREGRANDI OPEREGRANDI OPEREGRANDI OPEREPRIMA LA SCELTA E POI LEPRIMA LA SCELTA E POI LEPRIMA LA SCELTA E POI LEPRIMA LA SCELTA E POI LEPRIMA LA SCELTA E POI LEVERIFICHE: SARÀ QUESTAVERIFICHE: SARÀ QUESTAVERIFICHE: SARÀ QUESTAVERIFICHE: SARÀ QUESTAVERIFICHE: SARÀ QUESTALA STRADA GIUSTA?LA STRADA GIUSTA?LA STRADA GIUSTA?LA STRADA GIUSTA?LA STRADA GIUSTA?In Italia, quando si progettauna nuova opera, non si portanessuna (o poca) attenzionealle comunità locali. Anche se,in questo tempo, i cittadini sem-bra abbiano acquisito una nuo-va coscienza di fronte alle de-cisioni ed ai progetti che sonopresentati sull’onda delle“grandi opere”.Si può osservare come i propo-nenti dimostrino una certa in-sofferenza, se non un senso difastidio, di fronte alle osserva-zioni o proteste delle comuni-tà sui progetti che sono pre-sentati.La loro intollerante rigidità simimetizza in varie forme, manasconde un solo movente,hanno investito troppo su que-sti e non hanno alcuna conve-nienza a modificarli.Eppure una delle norme fonda-mentali, per la buona riuscitadi un progetto, sarebbe quelladi coinvolgere le comunità lo-cali sin dalla prima formulazio-ne dell’intento.A differenza di quanto è acca-duto in Francia con la Tav, odin Austria con l’ampliamentodell’aeroporto di Vienna, que-sto, da noi, non succede.In altri paesi l’informazionepreliminare, alle comunità lo-cali, dell’inserimento nel loroterritorio di piani o progetti, èfondamentale.

Da noi, un bel giorno appareuna delegazione, che sciorinatavole o CD, espone rendering,preventivi, costi, importi stan-ziati, acrobazie verbali, di unpiano “senza aver tenuto presentiinteressi, valutazioni o bisogni ditutte le parti in causa” e alle co-

munità altro non resta cheprendere atto.Non si cerca, sempre con le co-munità locali, un “accordo sulfatto che (l’intervento) sia neces-sario. Mettendo in rilievo glisvantaggi”.Se qualcuno obbietta, vi è sem-pre una risposta immediata,oppure l’intervento dell’esper-to del team, “quel” progetto èl’unico e il migliore, caso maivi saranno (udite, udite), “glistudi d’approfondimento cheattengono alla redazione delprogetto definitivo”!

Se non si ammettono i proprierrori e si fanno promesse ir-realizzabili, si rischia di esse-re sommersi dalle proteste,quindi è buona regola, primadi salire sullo scranno e fareenunciazioni, conoscere lo sta-to delle cose, perché se non siè in grado di misurare in modoserio non esiste alcuna possi-bilità, altrettanto seria, di agi-re.Non si può chiedere il consen-so su di un progetto che diven-terà definitivo solo se un ap-profondimento non riveleràl’emergere, ad esempio, dinuovi dati scientifici sui rischi:questi vanno valutati prima.

Esistono strumenti, tecnologie,metodi di calcolo e di verificacollaudati e noti, oramai sia-mo in grado di prevederequando un sistema potrà col-lassare, “la fretta non porta con-siglio, tutti i soggetti coinvoltidevono avere il tempo sufficien-te per esaminare tutte le possibi-lità”.

Pier Maria Gaffarini

In corsivo da Facility Siting Credo,Gruppo di ricerca internazionale. DaD. di La Repubblica

COME PROMUOVEREIL TURISMO ESTIVOA CORTINA D�AMPEZZO

Non vi è dubbio, anche il profa-no si è accorto della crisi turisti-ca che coinvolge tutte le attivitàdel nostro paese.Nonostante una stagione inver-nale ricca di competizioni spor-tive a livello mondiale, di avve-nimenti mondani unici in Italia,ma soprattutto di neve, elemen-to basilare, che il Padreterno ciha assicurato dalla fine di no-vembre ad oggi, le stagioni turi-stiche stentano sempre più a de-collare.Mai come oggi dobbiamo pensareal futuro, in particolare a quelloestivo, che risente maggiormen-te della situazione.Per evitare lo squallore che sem-pre più emerge nei mesi di giu-gno, parte di luglio e settembrecon vetrine ricoperte di giornali,negozi chiusi, scarsa attenzione

per i pubblici esercizi (talvolta èproblematico raggiungere un barper prendere un caffè), alberghiche aprono all�ultimo momentoe chiudono frettolosamente, per-ché non adottare le �misure� inatto presso i centri balneari del-l�alto Adriatico?I sindaci rilasciano, ogni anno, le�licenze� con la condizione chedal 10 giugno al 20 settembrel�esercizio deve tenere aperto tut-ti i giorni, escluso il riposo set-timanale obbligatorio.Con il predetto �sistema� che staottenendo ottimi risultati so-prattutto di �immagine� natural-mente calmierando i prezzi delsoggiorno, degli esercizi pubblicie privati, degli impianti sportivi,che sommati alle altre iniziativedelle varie associazioni, certa-mente qualche cosa si ottiene,con il primo anno, ma soprattuttonegli anni a venire.

Alfredo Spampani

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Due gli appuntamenti vera-mente importanti di questomese per coloro che sperano dicogliere l’opportunità di torna-re a vivere a Cortina o di conti-nuare a viverci, senza però l’an-goscia della sistemazione pas-seggera.

DDDDDIRITTOIRITTOIRITTOIRITTOIRITTO DIDIDIDIDI S S S S SUPERFICIEUPERFICIEUPERFICIEUPERFICIEUPERFICIE

07 aprile 200607 aprile 200607 aprile 200607 aprile 200607 aprile 2006Scade il termine per la presen-tazione delle domande per il di-ritto di superficie. Si tratta dellapossibilità di realizzare 18 ap-partamenti in due edifici, uno aZuel di Sotto, l’altro a Gilardon.Le domande vengono accetta-te, su appuntamento, presso ilMunicipio Vecchio. Questaprassi è stata scelta dal dirigen-te del Settore Patrimonio – dott.Ivan Roncen – per evitarel’eventualità di un errore forma-le che potrebbe pregiudicare il

buon esito di domande altri-menti valide.

AAAAAPPARTAMENTIPPARTAMENTIPPARTAMENTIPPARTAMENTIPPARTAMENTI C C C C CADEMAIADEMAIADEMAIADEMAIADEMAI

21 aprile 200621 aprile 200621 aprile 200621 aprile 200621 aprile 2006Entro le ore 12.00 vanno pre-sentate le domande di coloroche invece ambiscono a riceve-re in locazione uno dei 12 ap-partamenti del secondo bandodel Cademai. Rispetto al ban-do precedente vi sono delle no-vità nei requisiti richiesti.Data la complessità e la delica-tezza che l’argomento riveste,suggeriamo a chiunque sia in-teressato od abbia anche il mi-nimo dubbio sulla sua condizio-ne di possibile assegnatario omeno, di rivolgersi all’ufficiopatrimonio, che ha espresso lamassima disponibilità ad offri-re informazioni e ad accompa-gnare il cittadino nella compi-lazione delle domande.

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1919191919Voci di CortinaVoci di CortinaVoci di CortinaVoci di CortinaVoci di CortinaNumero 23 aprile Numero 23 aprile Numero 23 aprile Numero 23 aprile Numero 23 aprile 2006 OJES DE ANPEZOOJES DE ANPEZOOJES DE ANPEZOOJES DE ANPEZOOJES DE ANPEZO

A scora de teolojia parconosce meo ra nostra relijon

Ra calaminainze orto

Pagina curata dall�Istitut CulturalLadin �Cesa de Jan�

e dalla U.L.d�A.www.istitutoladino.org

12345678901234567890123456123456789012345678901234561234567890123456789012345612345678901234567890123456123456789012345678901234561234567890123456789012345612345678901234567890123456123456789012345678901234561234567890123456789012345612345678901234567890123456123456789012345678901234561234567890123456789012345612345678901234567890123456123456789012345678901234561234567890123456789012345612345678901234567890123456123456789012345678901234561234567890123456789012345612345678901234567890123456123456789012345678901234561234567890123456789012345612345678901234567890123456

Familia:Asteraceae (Compositae)Gnon talian:CamomillaGnon latin:Matricaria chamomilla L.

Ra calamina �l é �na pianta checa in Anpezo r�é senpre stadadorada e r�é senpre stadasemenada inze orto. Canche �lscomenza �l istade, meo vesmesodì, s�aràe da curà su i fiorecanche i no n�é ancora bensbociade, e dapò s�aràe da ibete a secà in un luó ben suto eben ventilà.Pa ra dezerne:Ra calamina �l é �na erba chera cresce selvatega, ma no cada nosoutre: ca ón da ra semenàinze orto e chesto �l é anchemeo, parceche coscìta rapianta ra deènta pì forte e racontien pì bona sostanzes.Ra pianta ra pó ese outa da i 20ai 40 zentimetre, r�à �l manegodreto, slisc che porta rame confoia pitosc longhes e verdes. Ifiore, che i sbocia intrà masoe sugno, i somea a pizorabonazenes: el boton inze mesosal e i petale duto intornobianche.Ra calamina r�à un bonador cherecorda el pomo, e infatin elgnon par talian camomilla elrua da l greco kaimaimelon

che vó dì �pomo de tera� o�pomo nano�.Par se curà:Con ra fiora calamines se fesctè che el vien dorà par curàsortes diferentes de males. Rasostanzes che res parmetechesto �l é �l azulene, elpotassio, ra vitamina C e outrasostanzas amares.El tè de fiora calamines el dìaa parà so, el fesc pasà el malde panza, el mal de testa, elpó dià ci che se sente so decordes o ci che �l stenta adromì. Ra calamina ra soa anchepar tói via ra infezios e iriscalde da ra bocia.Parceche ra fèje ben saràe dara bée indalonse da canche s�àmagnà. In dute i caje, �l é nafréda i tende: se s�in tòl masa opar masa a ra longa, el tè elpodarae dà festide e fei vegnìanche da bicià su. Con ra fioracalamines se po fei anche �napomata o un oio che dia a tiràvia el mal da i senoe e da raciadies.

Par se féi biei:Con ra fiora calamines sechesse pó parecià lozios par s�ciarìi ciaei, inpache par chietà viara pel inardelada o scotada epar curà i oce strache o rose.Ra calamina, donca, �l é �napianta che r�aràe da èse senpretegnùda inze orto e r�aràe daèse senpre sote man.El Dotor Majoni, par duto el benche ra fesc, el dijea che�s�aràe da i féi �na cejura deoro�.

Antonella Manaigo�de Dea�

Ai ultime de maso el fenirà elsecondo an de ra scora deteolojia de Anpezo, un projetoche el vescovo de Belun,monsignor Vincenzo Savio, els�aéa pensà calche an ignantede morì. Proprio par chesto rascora r�é stada intitolada a el.El scopo �l é responde adomandes che a dute cuante,presto o tarde, i pasa par ratesta. Se parla de fede e de iproblemes che ogni dì ra vitara me bete daànte. Ra cuestios�es é propio tantes: pì se vàinaante e pì s�in sonta pede.�Sto an s�à tratà e se tràta deteolojia sistematica con donRinaldo Ottone: Da raEucaristia a ra Jeja; teolojiamorale con don Luigi DelFavero: Ra morale soziale era dotrina soziale de ra Jeja;esegesi con don DavideFiocco, don Vito De Vido, donSirio Da Corte: Ra letres deS. Paolo; bioetica col prof.Flavio Battiston: Fondamentee problemes de ra fin de ravita (ra morte e i trapiante);storia de ra Jeja con donGigetto De Bortoli: cuestios�cioudes� come ra Inquisizion,el cajo de Pio XII� Fora delordenario ra sesion col prof.Robert Dodaro, preside delIstituto Patristico Augusti-nianum de Roma (Pont. Univer.Lateranense), un dei pìnominade studiosc de S.Agostino inz�el mondo. Doa

gran bèla sesios con el dott.don Paul Renner de Parsenon:40 ane da canche �l é stà saràel Concilio Vaticano II; el postode Maria inz�el mistero de raJeja.El sié de maso, se sirà a vededoa bela jejes: San Procolo aNaturno (sec. VIII) e ra noa jejade Lagundo (sec. XX). Inze �ltornà, se fajarà tapa aNovacella.Ra sente r�à ciapà amor par�ste discorse e besen dì che,del soiba, ra �sala cultura� deComun r�é senpre piena(notàde i é de 95!). Intrà tantasortes de parsones, �l é �na granvoia de capì, de véde forameo robes che tocia el cuor era testa par dasen. Soralduto,canche se s�in torna a ciasa nose pó féi de manco de pensàsora a chel che s�à sentù. Inzeun mondo agno che ra paroles�es slezìa via come r�aga, nonn�é poco. Don Davide Fiocco,che da calche setemana l éel noo Pioan de Anpezo, che�l à senpre portà inaànte elprojeto, �l é propio contentoe �l spera che anche i anes chevien �sta scora ra vade inaàntepolito. Chel che se vede e chese sente el fesc pensà che saràcoscì.Se calchedun �l é intresà a saéalgo de pì el pó ciamà donDavide al numero 0436 5747 oi scrie una mail [email protected]

Angela Alberti�Nito�

Page 20: Voci di Cortina - Aprile 2006

2020202020 Voci di CortinaVoci di CortinaVoci di CortinaVoci di CortinaVoci di Cortina Numero 23Numero 23Numero 23Numero 23Numero 23 aprile 2006

Periodico di vita cittadina, cultura e attualitàDirettore Responsabile: Gianni MilaniGianni MilaniGianni MilaniGianni MilaniGianni MilaniProprietà: Associazione Comitato Civico CortinaAssociazione Comitato Civico CortinaAssociazione Comitato Civico CortinaAssociazione Comitato Civico CortinaAssociazione Comitato Civico Cortina - Maion 146 - Cortinad’Ampezzo (BL)Autorizzazione Tribunale di Belluno nr. 3/2004Stampa: Tipolitografia Printhouse sncTipolitografia Printhouse sncTipolitografia Printhouse sncTipolitografia Printhouse sncTipolitografia Printhouse snc -Pian da Lago, 74 - Cortinad’Ampezzo (BL)Comitato di Redazione: Marina Menardi, Alice Gaspari, EdoardoMarina Menardi, Alice Gaspari, EdoardoMarina Menardi, Alice Gaspari, EdoardoMarina Menardi, Alice Gaspari, EdoardoMarina Menardi, Alice Gaspari, EdoardoPompanin, Roberto Pappacena, Francesco Chiamulera, StefanoPompanin, Roberto Pappacena, Francesco Chiamulera, StefanoPompanin, Roberto Pappacena, Francesco Chiamulera, StefanoPompanin, Roberto Pappacena, Francesco Chiamulera, StefanoPompanin, Roberto Pappacena, Francesco Chiamulera, StefanoLorenzi - Via del Mercato, 14 - Cortina d’Ampezzo (BL)Lorenzi - Via del Mercato, 14 - Cortina d’Ampezzo (BL)Lorenzi - Via del Mercato, 14 - Cortina d’Ampezzo (BL)Lorenzi - Via del Mercato, 14 - Cortina d’Ampezzo (BL)Lorenzi - Via del Mercato, 14 - Cortina d’Ampezzo (BL)Impaginazione: Carla PompaninCarla PompaninCarla PompaninCarla PompaninCarla PompaninContatti: [email protected]@[email protected]@[email protected]

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a cura di Roberta Majoni

RAPINA IN BANCA A SAN VITO

24-mar Assalto alla Cassa Rurale di San Vito di Cadore. Duerapinatori col volto coperto da sciarpa e cappello hanno portato viaun bottino di 30.000 euro, minacciando, armati di coltello, i duecassieri della filiale. L’allarme è scattato immediatamente e si sonomobilitati il Commissariato di Cortina, la Squadra Mobile e la Poli-zia Stradale oltre che la Compagnia dei Carabinieri di Cortina eBelluno. Fortunatamente la vicenda si è conclusa senza danni allepersone.Due dei tre rapinatori sono stati catturati il giorno dopo in una bril-lante operazione di Polizia e si è sulle tracce del terzo.

iniziativa da parte dell’U.L.d.A. per contribuire alla raccolta fondi per il progetto di restauro del campaniledi Cortina.

12-mar Nuovo bando per l’assegnazione dell’ultima parte di alloggi realizzati dal Comune grazie alrecupero del ex Cademai Salus Hotel. Gli appartamenti a disposizione saranno dieci e, a differenza delprecedente bando, avranno facoltà di far richiesta d’alloggio anche quelle famiglie che in passato si eranotrasferite nei paesi a valle di Cortina perdendo, di conseguenza, la residenza. Unica condizione dasoddisfare quella di aver vissuto a Cortina in passato per almeno 20 anni.Ø Laboratori didattici presso la Galleria d’Arte Moderna “Mario Rimoldi” di Cortina che accoglieràall’interno della propria sede espositiva la Scuola Elementare del comprensivo di Cortina. Le classipotranno infatti partecipare ad un ciclo di laboratori tra marzo e aprile.

14-mar Sono ufficialmente 14 gli studenti cinesi che dal prossimo settembre frequenteranno la terzaclasse dell’Istituto Alberghiero di Cortina, per poi proseguire sino alla maturità. Per il Polo Valboite sirealizza la conclusione di un’altra importante fase nel progetto “Il Milione” avviato a novembre 2001nell’ambito di approfonditi scambi culturali tra Cina ed Italia.

15-mar Don Davide Fiocco è da ieri ufficialmente il nuovo Parroco di Cortina. Il Vescovo mons.Andrich, dopo aver ricevuto da don Francesco De Luca la rinuncia all’ufficio, ha chiesto all’Amministra-zione Comunale la rinuncia “Pro hac vice” all’esercizio dell’antico diritto di patronato. Nella sedutacomunale di lunedì sera, durante la quale si è affrontata la discussione, il nome di don Davide è stato, tral’altro, indicato quale il più accreditato da molti peraltro felici di vedere presto il giovane sacerdote alla guidadella comunità religiosa ampezzana.

17-mar La nuova società di servizi “Cortina Know How” muove ufficialmente i primi passi. Natadall’idea di fornire tutti i servizi necessari per l’organizzazione di eventi all’interno delle strutture private dellaRegina delle Dolomiti, la nuova società si presenterà ufficialmente al pubblico con l’attesa quarta edizionedel premio giornalistico “Cortina Top Press” e la festa organizzata per il trentennale di Radio Cortina.

28-mar Tavola rotonda dal titolo: “Tangenziale di Cortina: dalle grandi opere alle buone opere; propostedei Verdi per infrastrutture e mobilità” in programma martedì in sala cultura. Un’occasione per discutere deiproblemi del traffico e dell’inquinamento, valutando le alternative più vantaggiose in termini ecologici edeconomici.

28-feb Continuano i lavori per il completamento del nuovo Centro Polifunzionale diPontechiesa, ma il “grosso” del lavoro è fatto. È quanto annuncia la responsabile delprogetto per l’amministrazione comunale - dott.ssa Marsia Ferrari - che comunica ilcompletamento delle opere edili esterne. Pur tuttavia, uffici, sale espositive e congres-suali non saranno sicuramente fruibili almeno fino al prossimo novembre.Ø Anche il Comune di Calalzo si schiera con il sindaco di Pieve Granzotto, nelcomune rifiuto di sedere al tavolo della conferenza dei sindaci dell’Usl n.1 di Belluno.Motivo di discussione la grave situazione venutasi a creare per la mancata condivisionedi opinioni rispetto alla ferma posizione dell’Usl sul reparto di cardiologia presso l’ospeda-le di Pieve di Cadore.

1-mar Cortina ha festeggiato il martedì grasso coniugando la satira tradizionale dei carriallegorici con le sfilate delle piccole mascherine ispirate al mondo dei cartoni animati e deisuper eroi più recenti. A chiudere una giornata di spettacolo e folclore ci ha pensato infineil Corpo Musicale di Cortina cimentandosi in un’insolita sfilata lungo Corso Italia. Ed ilrisultato non ha lasciato delusi gli spettatori veramente numerosi.Ø Terzo appuntamento dell’anno con la storia, per gli studenti della sezione Ampez-zo e Oltrechiusa dell’Università degli Anziani in Sala Cultura a Cortina. Con lo storicoMario Ferruccio Belli vengono trattate “Le Riforme Illuminate”, ovvero i moti del 1848 inEuropa e relativi risvolti in Cadore ed Ampezzo.

2-mar Inaugurazione in Corso Italia al secondo piano del Municipio Vecchio dellamostra dedicata al fotografo-sportivo Giuseppe Ghedina che racconta la Cortina alpinisti-ca, dagli anni trenta agli anni sessanta.

3-mar Presentazione del piano, a valenza triennale, da parte dell’assessore GianpietroGhedina e della dirigente al Bilancio Alessandra Cappellaro, relativo alle opere pubbliche2006-2008. Di rilievo la scelta di cedere i lavori di completamento e ristrutturazione delloStadio del Ghiaccio alla Gestione Impianti Sportivi di Cortina, società che peraltro sitrova attualmente in deficit di bilancio. Per completare la costruzione dello Stadio èprevista una spesa di almeno quattro milioni di euro.Ø “Mercati Aperti, Idee Vincenti: Le Condizioni del Successo”. Questo in sintesiil focus dell’annuale incontro organizzato presso il Cinema Eden da parte dei giovaniimprenditori delle Confindustrie Regionali del Veneto. Obiettivo prefissato è aprire imercati affinché le idee imprenditoriali vincenti possano avere successo.Ø Torna il posto di lavoro per i cassaintegrati della Safilo: il boom delle commessespinge l’azienda a reintegrare i suoi dipendenti, garantendo il vecchio contratto a tempo

indeterminato. Ma gli operai sono perplessi. Non si riaprirà infatti la storica fabbrica diMolinà a Calalzo, ma i riassorbimenti del personale avverranno all’interno dello stabili-mento di Longarone.

4-mar Lettera di protesta da parte degli operatori dipendenti presso l’Ospedale Codivilladi Cortina indirizzata all’Assessore Regionale alla Sanità, all’Amministratore delegatodella Usl n.1 oltre che al Sindaco di Cortina e alle Amministrazioni Sindacali. Oggettodelle lamentele, la carenza di personale specializzato con conseguenti carichi di lavoroeccessivi e turni massacranti che possono pregiudicare seriamente la quantità e qualitàdelle prestazioni ai pazienti.

5-mar L’Ici sulle attività produttive del Comune di Cortina d’Ampezzo sarà abbassatadal 5,5 per mille al 4,9 per mille. È quanto affermato dall’Assessore al Bilancio delComune ampezzano Gianpietro Ghedina che calcola un conseguente ammanco dallecasse comunali di circa 250 mila euro. Cifra considerevole se rapportata ai progetti a cuil’amministrazione comunale dovrà fare fronte secondo le proprie previsioni. Da segnalarein particolare la costruzione prevista nel 2008 di due parcheggi interrati, uno nell’expiazzale del mercato e uno in Largo delle Poste, dove la spesa preventivata ammonta acirca 7 milioni di euro.

7-mar La minoranza consigliare di Cortina boccia senza mezzi termini il bilancio diprevisione 2006 e quello triennale delle opere pubbliche 2006-2008. Il portavoce MarcoDe Biasi - da alcuni mesi responsabile economico del gruppo “Cortina oltre il 2000” -sottolinea nei piani di bilancio la mancanza di interesse per lo sviluppo del paese, oltre alleperplessità sul recupero fondi per la copertura finanziaria delle opere in programma.

10-mar Sono una sessantina gli interventi effettuati, tra Cortina e Valle del Boite, per lascongelatura degli acquedotti da dicembre scorso sino a tutto febbraio 2006, che hannorichiesto l’intervento del Bim. Quest’ultimo, delegato alla gestione della rete idrica e quindiinterpellato anche per problemi di congelamento, svolge il lavoro solo nei tratti a monte delcontatore e a spese proprie.Ø Raggiungono quota 10.000 le sottoscrizioni raccolte dal “Comitato per la difesadel diritto alla salute del cittadino di montagna” in favore del mantenimento 24 ore su 24 diun medico nel reparto di cardiologia all’Ospedale di Pieve di Cadore. Giusta e doverosamobilitazione di massa in favore dell’Ospedale Cadorino.

11-mar Anche il mese di febbraio lascia alla conca ampezzana la tranquillità di un’ariamediamente pura. Lo confermano i dati elaborati dai tecnici Arpav sulle rilevazioni effettua-te allo Stadio Olimpico del Ghiaccio nei trascorsi 28 giorni. Niente a che vedere con itimori vissuti lo scorso anno che videro Cortina superare il numero massimo annuale disforamenti tra gennaio e febbraio 2005 (sebbene i rilevamenti fossero allora localizzati in

tutt’altra zona – ndr).Ø “El Cianpanin de Anpezo, un modellino di carta da costruire”, è la nuova