Veronesi Tradiva La Moglie

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Letica laica migliore, ma poi Veronesi tradiva la moglie

Letica laica migliore, ma poi Veronesi tradiva la moglieTutti conoscono Umberto Veronesi, direttore scientifico dellIstituto Europeo di Oncologia nonch prestigioso medico che ha speso la sua carriera lavorativa alla prevenzione e alla cura del cancro, premiata dalla bellezza di tredici lauree honoris causa, nazionali e internazionali.Non tutti invece conoscono laltra faccia di Veronesi, quella decisamente meno meritoria. Parliamo del Veronesi militante ateo-anticlericale, antireligioso e a volte anche denigratore della fede cristiana. Troppe volte ha usato il Dawkins-game: sfruttare la sua autoritaria posizione in campo scientifico per invadere i confini della filosofia e della teologia e sparare a zero contro i credenti: la religione, al contrario della scienza, impedisce di ragionare, un esempio tra tanti. Un altro: i non credenti curano meglio dei credenti.Favorevole allaborto radicale, ritiene lamore omosessuale pi puro di quello etero, fautore delleutanasia considera gli stati vegetativi dei morti viventi e pensa che dopo aver generato i doverosi figli e averli allevati, il loro compito finito, occupano spazio destinato ad altri, per cui bisognerebbe che le persone a cinquanta o sessantanni sparissero[Se la pensa cos perch non si ancora tolto dai coglioni?] (La libert della vita, Edizioni Cortina Raffaello 2006, pag. 39). Nel libro Essere laico (Bompiani Milano 2007, pp- 55-56) ha affermato: Le indagini [quali?, ndr] ci dicono che il 90% dei russi rimasto solidamente non credente. Quindi chi conquista con la forza della ragione una posizione agnostica difficile che torni indietro. Le statistiche dicono il contrario. Da notare comunque lelogio dellateismo di stato dellUnione Sovietica come laicit realizzata e razionale!.Pi volte Veronesi ha voluto paragonare letica laica a quella religiosa, spiegando come la prima sia migliore e pi matura. Lallontanarsi dalla religione mi ha fatto maturare, ha scritto sempre in Essere laico. Non c bisogno della religione e dei comandamenti cristiani, spiega nel libro, perch per avere una coscienza etica basta credere alla forza dei laicissimi valori umani prodotti dallevoluzione biologica e culturale. In unintervista nel 2009 addirittura disse: letica laica mille volte superiore alletica religiosa perch ti dice che devi comportarti bene per il rispetto degli altri mentre letica religiosa ti impone di comportarti bene perch cosi vuole Dio. Il concetto ovviamente semplicistico: fin dallinizio i cristiani si sono preoccupati e occupati degli altri (mentre pagani e romani scappavano dai malati, ad esempio) in quanto hanno guardato allessere umano come fratello, anchegli figlio di Dio da amare e rispettare in quanto portatore di un valore unico. Lindividuo fu tenuto dal cristianesimo cos importante, posto in modo cos assoluto, che non lo si pot pi sacrificare, scrisse Nietzche in Lanticristo. Anche lessere pi misero e impotente ha acquisito una sacralit infinit quando Dio non ha avuto vergogna di farsi uomo.In ogni caso appare curioso sentire da Veronesi che per lui il rispetto degli altri si basa sulletica laica e poi scoprire il trattamento verso sua moglie, che tradiva con unaltra donna dalla quale ha anche avuto un figlio. E stato rivelato in un libro autobiografico scritto proprio dalla sua consorte, Sultana Ranzon Veronesi (Il cuore, se potesse pensare, Rizzoli 2013) che addirittura, secondo Dagospia, avrebbe sputtanato il celebre oncologo. I quotidiani hanno riportato solo una piccola frase, ma occorre andare a leggere cosa direttamente c scritto nel libro, capitolo 34.Umberto disse improvvisamente: Susanna, ti devo fare una confessione. Guardando fisso la strada con le mani sul volante mi confess: Ho un altro figlio di quattro anni. Mi sentii gelare, mi irrigidii e lo guardai sbalordita, scrive oggi la moglie di Veronesi. Avertii un dolore acuto allo stomaco, come se avessi ricevuto un pugno violento. Ero ferita mortalmente, sentivo salire dalle viscere un odio implacabile, una sorda umiliazione. Continua poi: per quanti tradimenti sospettassi non avevo mai considerato levenienza di un figlio. Per dieci, quindici anni mi era stato tenuto nascosto questo adulterio. Non tolleravo la sua vista, le sue parole, le sue scuse infantili. Mi sembrava di non poter pi sopportare le attese snervanti, i sotterfugi, le scuse, le bugie, le umiliazioni fuori e dentro le mura domestiche. Persino nelle mie discussioni con il personale lui parteggiava pubblicamente per loro, accusandomi anche se non aveva capito bene i termini del contendere.Il racconto prosegue agghiacciante: Malgrado tutti i tradimenti giurava che io ero lunica donna che avesse mai amato, lunica con cui si trovasse bene fisicamente e psichicamente. Come facevo a credergli? Forse preferiva restare a casa sua perch era un albergo funzionante e gradevole. Forse preferiva stare con me perch non ero una rompiscatole, non parlavo mai, lo lasciavo sempre libero di fare quello che voleva. Mi sentivo schiacciata dalla sua personalit. Era come avere sempre un coperchio sulla testa che mi impediva di sollevarla. Non gli chiesi pi informazioni sulle partenze, sui ritardi, sulle uscite serali per evitargli la fatica di inventare bugie. Trascorsero i mesi. Un pomeriggio prima di Natale chiesi ad Umberto di accompagnarmi a cercare i regali per i nostri figli. Mi rispose che era impossibilitato, aveva molto da lavorare in ospedale. Mi avviai da sola in giro per i negozi. A un tratto in piazza San Babila lo vidi ridente sotto braccio alla sua compagna, che andavano assieme a far compere per il loro bambinomi sentii raggelare e mi vennero le lacrime agli occhi. In tanti anni di matrimonio non aveva mai voluto accompagnarmi a fare acquisti. Era un atteggiamento piccolo borghese, come affermava spesso. Avevo sempre dovuto provvedere da sola al vestiario dei figli, del marito, agli oggetti per la casa, ai regali per gli ospiti, per i matrimoni, per ogni incombenza relativa alla famiglia. Girai langolo per non farmi vedere.Non siamo certo ipocriti: lumiliazione di questa donna, ci teniamo a dirlo, la stessa sperimentata purtroppo da tantissime mogli di mariti cattolicissimi. Ma questi, per lo meno, non vengono visti come riferimenti (bio)etico-morali ed evitano di andare sulle pagine dei principali quotidiani a far gareggiare letica laica contro quella religiosa, nonch -probabilmente per coerenza interiore- si risparmiano di predicare laicissimi sermoni sul rispetto degli altri.?L?etica laica migliore?, ma poi Veronesi tradiva la moglie | UCCR