ACLI Veronesi - agosto 2013

20
ACLI veronesi veronesi veronesi veronesi N.2 2013 BASTA BASTA BASTA BASTA Acli Veronesi n. 2 / 2013 - Poste Italiane s.p.a. - Sped. In abb. Postale - D.L. 353/2003 (conv.in L. 27/02/2004 n°46) art.1, comma 1, DCB Verona il giornale delle Acli di Verona - Associazioni Cristiane Lavoratori italiani DA Pag. 2 le nostre novita’ le nostre novita’ le nostre novita’ le nostre novita’ Pag. 1 editoriale: le donne in “ editoriale: le donne in “ editoriale: le donne in “ editoriale: le donne in “ AVE MARY AVE MARY AVE MARY AVE MARY VIOLENZA VIOLENZA VIOLENZA VIOLENZA Combattere la violenza contro le donne pag.13

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Il giornalino informativo delle Acli Provinciali di Verona

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ACLIveronesiveronesiveronesiveronesiN.2 2013

BASTA

BASTA

BASTA

BASTA

Acli Veronesi n. 2 / 2013 - Poste Italiane s.p.a. - Sped. In abb. Postale - D.L. 353/2003 (conv.in L. 27/02/2004 n°46) art.1, comma 1, DCB Verona

il giornale delle Acli di Verona - Associazioni Cristiane Lavoratori italiani

DA Pag. 2 le nostre novita’ le nostre novita’ le nostre novita’ le nostre novita’

Pag. 1 editoriale: le donne in “editoriale: le donne in “editoriale: le donne in “editoriale: le donne in “AVE MARY AVE MARY AVE MARY AVE MARY ””””

VIOLENZA

VIOLENZA

VIOLENZA

VIOLENZA

Combattere la

violenza

contro le don

ne

pag.13

Page 2: ACLI Veronesi - agosto 2013

Anno viAnno viAnno viAnno vi

Numero 2/2013Numero 2/2013Numero 2/2013Numero 2/2013

www.acliverona.it

Copertina:

Fonte:

www.freedigitalphot

os.net

Sede Acli veronesi:

Via Interrato

dell’acqua morta 22

37129 Verona

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n. 1188 del

12.12.1995

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Tali dati, elaborati elettronicamente, potranno essere utilizzati a scopo promozionale.

Come previsto dall’art. 7 del Dlsg. 196/2003 in qualsiasi momento l’interessato potrà richiedere la

rettifica e la cancellazione dei propri dati scrivendo a:

Acli Verona- via Interrato dell’Acqua Morta 22 - 37129 Verona

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editoriale“ (..) L'unico discorso socialmente consentito intorno alla

morte è quello che racconta pubblicamente la fine maschile,

che non è affatto negata, anzi: gli uomini intorno a lui muoiono

continuamente i nostri schermi televisivi, insieme alle pagine

dei giornali, sono occupati ogni giorno dalle loro salme.

Muoiono in guerra e li riportano in patria  in bare avvolte da

bandiere circondati da telecamere piangenti. Muoiono facendo

sport estremi, vittime della loro mancanza di senso del limite e

diventano icone di vita al massimo. Muoiono anche

semplicemente facendo il loro mestiere, con o senza regole di

sicurezza. Muoiono per colpa della criminalità, generandola o

cercando di combatterla, e la loro morte diventa subito

cronaca di primo piano e poi fiction televisiva. (..) Se è vero che

la morte è oggetto di continuo racconto pubblico a che cosa ci

si riferisce quando si dà per scontata la sua rimozione sociale?

Di che morte parliamo quando parliamo di tabù della morte?

Una risposta viene dall'osservazione del modo in cui viene

raccontata pubblicamente l'altra morte, quella delle donne, la

cui frequenza e modalità di rappresentazione sembra avere

caratteristiche ben diverse da quella maschile. (..) Affermare

che la morte femminile sia negata non è corretto. Siamo pieni

di cronache sul cadavere di donna, ma l'ostensione della morte

femminile sui media passa soprattutto per l'immagine della

donna ammazzata, spesso in circostanze riconducibili

all'ambiente affettivo familiare. In questa rappresentazione le

cause del decesso sono di solito i fidanzati gelosi, i padri

possessivi, i mariti violenti o gli ex mariti che non si rassegnano

ad essere stati lasciati. Più raramente gli assassini sono estranei,

ma la raffigurazione della morte femminile per mano d'uomo

in contesti extrafamiliari è minima o del tutto assente, a meno

che non coinvolga assassini seriali o uomini di altre nazionalità,

che però a quel punto diventano essi stessi il soggetto

principale della narrazione. Al di fuori di questa dinamica, la

donna non muore, ovvero la sua morte rimane invisibile, non

fa parte di nessun racconto pubblico. Inutilmente vi sforzerete

di ricordare il nome di una donna deceduta sul lavoro, né vi

sembrerà che qualche donna soldato sia morta in guerra nelle

cosiddette missioni di pace. Nessuna nella nostra percezione

resta mai vittima del suo sprezzo del pericolo in qualche sport

estremo, nessuna chiede di morire per smettere di soffrire. (..)

Il rapporto simbolico tra donne, morte e sofferenza trova

riscontro in Italia negli altissimi livelli di violenza domestica sulle

donne. Nel settembre del 2009 il ministero italiano per le pari

opportunità ha lanciato un'interessante campagna di spot

contro la violenza sulle donne le immagini erano semplici: una

rosa bianca dentro bicchieri di vetro trasparente raffigurava la

femminilità, gocce d'inchiostro nero nell'acqua

simboleggiavano la violenza maschile. La rosa assorbva il nero

e diventava nera a sua volta, prima che una mano pietosa la

sottraesse al bicchiere inquinato e la mettesse in un altro con

l'acqua pura, riportando il fiore al suo aspetto iniziale. Una voce

maschile calda e rassicurante affermava: "La violenza sulle

donne è ignoranza e follia. Rispetta le donne, rispetta il

mondo". Il meccanismo di vittimizzazione in questo spot è

grossolanamente riconoscibile sin dall'equivalenza tra donna e

rosa, fiore del romanticismo, quello che gli spasimanti

regalano alle loro amate. (..) Il fatto che il fiore sia reciso

dentro un bicchiere è molto importante perché quella non è

la sua condizione naturale. La donna-fiore è in un mondo

artificiale che non le è proprio, recisa dalla sua natura per

essere usata come decorazione d'ambiente. Il bicchiere in

questo senso è un contenitore estensivo, una gabbia rivelante,

ma anche simbolicamente una nicchia, una cappella dedicata,

un altarino per la Rosa mistica, creatura pura avulsa dal

contesto. Il dinamismo nello spot è del tutto affidato

all'inchiostro, al carnefice violento che prima sporca l'acqua

con volute serpentine, poi procede lungo ramo e infine arriva

fino ai petali, mentre il fiore resta in uno stato di completa

passività confermata dal fatto che solo una mano esterna può

salvarlo, cioè estrarlo dal bicchiere per metterlo in un altro. Il

messaggio è evidente: tu donna sei pura, debole e bisognosa

di protezione. Sei minacciata e non puoi opporti. Ma in quanto

vittima sarai salvata, nello specifico grazie alle politiche

tutelanti del ministero. Essere identificati come vittime è una

condizione che dovrebbe essere transitoria per chiunque,

legata a precise circostanze. Non si è vittime per il solo fatto

di esistere come femmine invece che come maschi, ma lo si è

sempre di qualcosa o di qualcuno. Il tentativo di trasformare

le persone in vittime permanenti a prescindere dalle

circostanze costringe la vittima al ruolo di vittimizzata, che è

un'altra forma di violenza, più sottile e persuasiva, perché

impone una condizione di passività che preclude la facoltà di

riscattarsi. Il soggetto vittimizzato non può tentare di uscire

dalla condizione di vittima, perché intorno ha un intero

sistema che impedisce di essere qualcosa di diverso. La parte

più interessante però è nella frase finale:"la violenza sulle

donne è ignoranza e follia" che definisce chi fa del male ad una

donna un ignorante e un pazzo, non un uomo normale. Non

suo marito, non suo padre, non il suo fidanzato, nè suo fratello

o il suo ex. Il carnefice è un folle, un mostro, un soggetto

estraneo alla comunità civile, oppure una persona priva di titoli

di studio e di consapevolezza del mondo. Il ministero era

certo a conoscenza di dati, i quali dimostrano che chi picchia

le donne è un uomo più che comune, con lavori normali e

normalissimi abitudini, e che i laureati picchiano tanto quanto

i non scolarizzati. Perché affermare il contrario? Dire che chi

picchia le donne è un ignorante e un folle significa in definitiva

riconoscergli le attenuanti, le stesse che sui titoli dei giornali

giustificano l'omicidio di una donna come "dramma della

gelosia"... Realizzare che sia questo il livello della

comunicazione istituzionale sulle donne e sulla violenza alle

donne è sconfortante ma illumina. (..)”

Tratto dal libro "Ave Mary" di Michela Murgia

sommario

Un estratto da “Un estratto da “Un estratto da “Un estratto da “AVE MARY “ di AVE MARY “ di AVE MARY “ di AVE MARY “ di Michela Murgia sulle donne Michela Murgia sulle donne Michela Murgia sulle donne Michela Murgia sulle donne

NEWS ACLINEWS ACLINEWS ACLINEWS ACLI PatronatoPatronatoPatronatoPatronato, p. 2

CafCafCafCaf, p. 3

Ufficio ProgettiUfficio ProgettiUfficio ProgettiUfficio Progetti, p. 4

UUUUnnnnaaaasssspppp, p. 11

ATTUALITA’ATTUALITA’ATTUALITA’ATTUALITA’

RUBRICHERUBRICHERUBRICHERUBRICHE

La violenza sulle donneLa violenza sulle donneLa violenza sulle donneLa violenza sulle donne, p. 13

Parlano i Circoli..Parlano i Circoli..Parlano i Circoli..Parlano i Circoli.., p. 15

LLLLeeee AAAAcccclllliiii rrrriiiissssppppoooonnnnddddoooonnnnoooo........, p. 16

IIII pppprrrroooossssssssiiiimmmmiiii aaaappppppppuuuunnnnttttaaaammmmeeeennnnttttiiii, p.16

Page 4: ACLI Veronesi - agosto 2013

Patronato acli veronaPatronato acli veronaPatronato acli veronaPatronato acli verona

Di Elisa CorradiReferente Progetto Far Express

MEDICINE A DOMICILIO E PRESTAZIONI MEDICINE A DOMICILIO E PRESTAZIONI MEDICINE A DOMICILIO E PRESTAZIONI MEDICINE A DOMICILIO E PRESTAZIONI

A COSTI AGEVOLATIA COSTI AGEVOLATIA COSTI AGEVOLATIA COSTI AGEVOLATI

Arriva anche a Verona il servizio FarExpressArriva anche a Verona il servizio FarExpressArriva anche a Verona il servizio FarExpressArriva anche a Verona il servizio FarExpress®®®®a favore dei cittadini.a favore dei cittadini.a favore dei cittadini.a favore dei cittadini.

2222

“Individuare ed

applicare una nuova

metodologia di

assistenza sanitaria,

economicamente

sostenibile, tesa a fornire la consegna domiciliare dei

farmaci e di numerosi altri servizi in convenzione

con Enti e Strutture specializzate”.

E’ questo in sintesi il progetto FarExpress che da

quest’anno è attivo anche sul territorio di Verona e

Provincia.

Nello specifico il servizio prevede il ritiro della

ricetta dal proprio medico di base, l’acquisto dei

medicinali nella farmacia di fiducia e la relativa

consegna direttamente presso il proprio domicilio.

Basterà sottoscrivere un abbonamento annuale

valido per l’intero nucleo familiare e, attraverso una

semplice telefonata ad un Numero Verde gratuito,

si potranno ricevere i farmaci necessari

comodamente presso il proprio domicilio pagando

una piccola somma alla consegna. La sottoscrizione

dell’abbonamento permetterà inoltre, grazie a

numerose convenzioni stipulate con Enti e Strutture

Specializzate, l’accesso a prestazioni a costi agevolati

rispetto a quelli di mercato.

“FarExpress – Consegna Farmaci a Domicilio®”,

presente su tutto il territorio nazionale grazie

all’operatività dei diversi affiliati dislocati nelle varie

regioni italiane, mira a fornire un nuovo sistema di

Welfare per agevolare e soddisfare le esigenze di

diverse tipologie di cittadini. Nuclei familiari in

crescente difficoltà per la vita frenetica e gli

impegnativi orari di lavoro, persone che vivono da

sole, anziani o soggetti affetti da malattie croniche

che sono limitati negli spostamenti, da oggi

potranno contare su un valido aiuto nella propria

quotidianità. FarExpress, collaborando con medici e

farmacie che scelgono di aderire al progetto, applica

rigorosamente la normativa vigente operando in un

clima di correttezza, trasparenza e rispetto di quelle

che sono le regole poste a tutela del cittadino,

beneficiando anche dell’Autorizzazione Generale

rilasciata dal Ministero dello Sviluppo Economico.

Per ricevere ulteriori informazioni è possibile

telefonare al Numero ACLI dedicato 045-8065527

o al Numero Verde gratuito 800 652 001 o

collegarsi al sito internet www.farexpress.it.

Le ACLI di Verona a fianco di FAREXPRESS promuovono il servizio che porta un Le ACLI di Verona a fianco di FAREXPRESS promuovono il servizio che porta un Le ACLI di Verona a fianco di FAREXPRESS promuovono il servizio che porta un Le ACLI di Verona a fianco di FAREXPRESS promuovono il servizio che porta un

aiuto concreto ai cittadini per il reperimento delle ricette mediche e l’acquisto aiuto concreto ai cittadini per il reperimento delle ricette mediche e l’acquisto aiuto concreto ai cittadini per il reperimento delle ricette mediche e l’acquisto aiuto concreto ai cittadini per il reperimento delle ricette mediche e l’acquisto

dei medicinali. dei medicinali. dei medicinali. dei medicinali.

Patronato Acli VeronaPatronato Acli VeronaPatronato Acli VeronaPatronato Acli Verona

Via Interrato dell’acqua Morta 22

37129 Verona

045 8065512

[email protected]

Foto presa dal sito http://www.farexpress.it

Page 5: ACLI Veronesi - agosto 2013

Caf ACLICaf ACLICaf ACLICaf ACLI

ISEEU 2013: COS’E’ E COME SI OTTIENE. ISEEU 2013: COS’E’ E COME SI OTTIENE. ISEEU 2013: COS’E’ E COME SI OTTIENE. ISEEU 2013: COS’E’ E COME SI OTTIENE.

LA CONVENZIONE TRA CAF ACLI E UNIVERSTITA’ di VERONA LA CONVENZIONE TRA CAF ACLI E UNIVERSTITA’ di VERONA LA CONVENZIONE TRA CAF ACLI E UNIVERSTITA’ di VERONA LA CONVENZIONE TRA CAF ACLI E UNIVERSTITA’ di VERONA

Cos’è?Cos’è?Cos’è?Cos’è?

L'ISEEU è richiesto dalle Universitàdalle Universitàdalle Universitàdalle Università agli studenti per

ottenere determinate agevolazioniagevolazioniagevolazioniagevolazioni (riduzione tasse,

borse di studio, servizio mensa agevolato, etc..) ed

è un indicatore della situazione economica del

nucleo familiare basato sul ricalcolo dell'ISEEricalcolo dell'ISEEricalcolo dell'ISEEricalcolo dell'ISEE

prendendo in considerazione anche

redditi/patrimoni posseduti all'estero e considerando

redditi/patrimoni di fratelli e sorelle al 50%.

3333

Come si ottiene?Come si ottiene?Come si ottiene?Come si ottiene?

Il CAF Acli di Verona ha attivato una convenzioneconvenzioneconvenzioneconvenzione

con l’Università di Verona che permette allo

studente di non doversi recare con l'attestazione

cartacea presso la propria Università perché una

volta elaborata la pratica l'attestazione viene

trasmessa telematicamente dal CAF alla Banca Dati

dell'Ateneo.

Quali documenti servono?Quali documenti servono?Quali documenti servono?Quali documenti servono?

In base allo status (studente che rientra nel nucleo

familiare dei genitori, studente indipendente che

non rientra nel nucleo familiare, studente straniero

residente in Italia, studente straniero residente

all’estero) si deve presentare una documentazione

diversa.

L’elenco dei documenti necessari per ogni specifica

situazione è a disposizione nelle sedi ACLI e sul sito

www.acliverona.it

Quali sono le scadenze?Quali sono le scadenze?Quali sono le scadenze?Quali sono le scadenze?

Le scadenze variano dalla tipologia di studente e dal

tipo di corso a cui si è iscritti. I dettagli si trovano sul

portale dell’Università di Verona.

ACLI Service di verona s.r.l.ACLI Service di verona s.r.l.ACLI Service di verona s.r.l.ACLI Service di verona s.r.l.

Via Interrato dell’Acqua Morta 22

37129 Verona

045 8065550

www.caf.acli.it

Per maggiori informazioni le ACLI sono a Per maggiori informazioni le ACLI sono a Per maggiori informazioni le ACLI sono a Per maggiori informazioni le ACLI sono a

disposizione chiamando i numeri 0458065512 - disposizione chiamando i numeri 0458065512 - disposizione chiamando i numeri 0458065512 - disposizione chiamando i numeri 0458065512 -

0458065550045806555004580655500458065550

Chiostro dell’Ateneo Veronese

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Ufficio ProgettiUfficio ProgettiUfficio ProgettiUfficio Progetti

Realizzare progetti concreti per affrontare alcune delle problematiche

emergenti o già emerse collegate alle situazioni di disagio, realizzando

progetti educativi e sociali e promuovendo azioni di cittadinanza attiva

ispirata ad una cultura della solidarietà e dell’economia sociale, è

l’obiettivo che si pone quotidianamente l’Ufficio Progetti.

A tale scopo è stata creata “RE.T.E. SOLIDA – Relazioni Territoriali

di Economia Solidale”, un insieme di attività che, trattando problemi

quali la dispersione scolastica nei quartieri più “difficili”, la necessità

di supporto psicologico delle mamme che ne hanno bisogno, lo

spreco alimentare, la disoccupazione e la solitudine degli anziani,

vogliono offrire un servizio di aiuto e supporto per le diverse tipologie

di soggetti che entrano in contatto con il mondo ACLI.

II progetti realizzati nell’ambito di RE.T.E. SOLIDA sono: R.E.B.U.S.R.E.B.U.S.R.E.B.U.S.R.E.B.U.S.,

R.E.B.U.S. InFormaR.E.B.U.S. InFormaR.E.B.U.S. InFormaR.E.B.U.S. InForma, Nessuno EsclusoNessuno EsclusoNessuno EsclusoNessuno Escluso, Generazioni 1 e 2Generazioni 1 e 2Generazioni 1 e 2Generazioni 1 e 2,

5020502050205020,PRE.MI.APRE.MI.APRE.MI.APRE.MI.A, Sportello RosaSportello RosaSportello RosaSportello Rosa e varie Attività nei Circoli AcliAttività nei Circoli AcliAttività nei Circoli AcliAttività nei Circoli Acli.

RE.T.E. SOLIDA: RELAZIONI RE.T.E. SOLIDA: RELAZIONI RE.T.E. SOLIDA: RELAZIONI RE.T.E. SOLIDA: RELAZIONI

TERRITORIALITERRITORIALITERRITORIALITERRITORIALI DI ECONOMIA SOLIDALEDI ECONOMIA SOLIDALEDI ECONOMIA SOLIDALEDI ECONOMIA SOLIDALE

4444

Focus sui progetti:

NessunoNessunoNessunoNessuno EsclusoEsclusoEsclusoEscluso è uno dei progetti coordinati e

gestiti dall’Ufficio Progetti delle ACLI Provinciali di

Verona e attivati nell’ambito di “RE.T.E. SOLIDA”.

E’ nato con il triplice obiettivo di combattere

l’evasione scolastica, favorire l’integrazione di

bambini e ragazzi stranieri nella comunità e

coinvolgere giovani adolescenti in attività volte al

sociale.

Si tratta infatti di un servizio di doposcuola doposcuola doposcuola doposcuola

gratuitogratuitogratuitogratuito (per gli associati Acli) rivolto da un lato a bambini delle scuole elementari e a ragazzi delle

scuole medie inferiori con bisogno di supporto

scolastico linguistico ed emotivo e/o difficoltà nel

socializzare; dall’altro a giovani degli ultimi anni delle

scuole superiori e dei primi anni dell’Università che

vogliono svolgere un’attività di volontariato

arricchendo la propria esperienza personale ed

imparando a gestire tempo e necessità di una

generazione più giovane della loro ma pur sempre

molto vicina per problematiche e bisogni.

I beneficiari indiretti beneficiari indiretti beneficiari indiretti beneficiari indiretti del progetto sono i genitori degli studenti coinvolti, perché potranno

concentrarsi maggiormente sulle difficoltà extra

scolastiche del ragazzo e fronteggiare atteggiamenti

di rifiuto nei confronti della scuola anche grazie

Nessuno Esclusoall’aiuto

degli

operatori

del

doposcuola;

i docenti

delle scuole

che

aderiranno

al progetto, con i quali si verrà a creare un rapporto di

reciproco scambio di conoscenze, informazioni e

metodologie da seguire per ogni singolo alunno; ed

infine la collettività che potrà contare su un posto

sereno e tranquillo dove i ragazzi non solo studieranno

ma impareranno a comportarsi in modo corretto, a

relazionarsi con gli altri e ad evitare eventuali

atteggiamenti devianti o di emarginazione.

Dopo un primo anno di sperimentazione (as 2012/13)

nel quartiere di Borgo Nuovo a Verona, al quale si sono

visti iscritti 43 ragazzi iscritti 43 ragazzi iscritti 43 ragazzi iscritti 43 ragazzi di età compresa tra i 6 e i 14

anni e sette volontari di diverse fasce d’età (adolescenti,

giovani lavoratori e pensionati), in questo nuovo anno

scolastico (2013/14) il servizio si ripeterà a grande

richiesta a Borgo Nuovo e si cercherà di replicarlo

anche alle Golosine/S.Lucia.

Per dare una risposta più completa alle problematiche

di genitori e ragazzi, sarà istituito per questo nuovo

anno scolastico uno Sportello PsicologicoSportello PsicologicoSportello PsicologicoSportello Psicologico aperto un paio di volte al mese .

Foto tratta dall’attività “Nessuno Escluso”

Page 7: ACLI Veronesi - agosto 2013

Ufficio ProgettiUfficio ProgettiUfficio ProgettiUfficio Progetti

“ (…)Partecipare a questo progetto mi ha aiutato molto a maturare e a valutare meglio le mie scelte sul futuro. Ringrazio tutti i ragazzi per l’affetto che mi hanno dimostrato e per l’allegria che mi hanno trasmesso con il loro sorriso contagioso e sono contento dei progressi che hanno fatto da quando ci siamo conosciuti. Ringrazio Francesca, Martina, Sandro, Massimo e tutti gli altri volontari per il tempo trascorso insieme e per l’aiuto che mi hanno dato ad aprirmi e a superare la mia timidezza. “ Giovanni

“ (…)ho deciso di fare volontariato anche perché io stesso avevo bisogno di un aiuto. E non certo perché sentivo la necessità di rivedere i programmi didattici delle scuola elementari e medie… anche se effettivamente alla fine dell’anno posso dire con certezza di aver fatto un buon ripasso! Battute a parte, devo dire che passare un po’ di tempo con questi ragazzi è una vera ricchezza. (…)Essere d’aiuto ad abbattere qualche piccolo ostacolo che a volte la vita riserva per me è un fatto molto positivo. E’ come avere una marcia in più, una ricchezza che mi ha accompagnato per tutto l’anno!” Massimo

“ (…)Poi arrivano anche i primi risultati scolastici: i 7 e gli 8 nella verifica, le lettere di richiamo che sono arrivate nel primo quadrimestre che non arrivano nel secondo..Realizzi quindi che il tuo tempo non è andato sprecato e che il doposcuola è stato utile anche a te per ricordarti che le persone vanno ascoltate e capite, che l’apparenza inganna, che tutti hanno delle potenzialità e l’importante è capire come farle emergere, che avere qualcuno che crede in te e ti dà la spinta iniziale può darti la forza per superare difficoltà prima considerate insuperabili.” Martina

“Quindi diciamo che questo servizio mi ha cambiata in positivo, tanto che adesso ho preso un altro lavoro come allenatrice a bimbi delle elementari che prima forse avrei rifiutato a priori. (…)Diciamo la verità: quando vedo i progressi che fanno i bimbi, il loro sorriso alle 9 quando entro con delle occhiaie assurde, i palloni persi sul tetto, sono felice e soddisfatta di quello che sto dando loro, ma anche di tutto ciò che loro hanno insegnato a me.” Camilla

TESTIMONIANZE DI RAGAZZI ED OPERATORI TESTIMONIANZE DI RAGAZZI ED OPERATORI TESTIMONIANZE DI RAGAZZI ED OPERATORI TESTIMONIANZE DI RAGAZZI ED OPERATORI

SUL PROGETTO NESSUNO ESCLUSOSUL PROGETTO NESSUNO ESCLUSOSUL PROGETTO NESSUNO ESCLUSOSUL PROGETTO NESSUNO ESCLUSO

5555

Di seguito le testimonianze dei ragazzi che hanno preso parte a

“Nessuno Escluso” a Borgo Nuovo nell’anno 2012/13 in qualità di

volontari che testimoniano quanto il progetto sia prezioso anche

sotto questo punto di vista, a lato foto e disegni dei nostri iscritti:

Di Francesca Oppici

Referente Progetto Nessuno Escluso

Page 8: ACLI Veronesi - agosto 2013

9999

Ufficio ProgettiUfficio ProgettiUfficio ProgettiUfficio Progetti

R.E.B.U.S. VA A SCUOLA:R.E.B.U.S. VA A SCUOLA:R.E.B.U.S. VA A SCUOLA:R.E.B.U.S. VA A SCUOLA:

IL PROGETTO R.E.B.U.S. INFORMAIL PROGETTO R.E.B.U.S. INFORMAIL PROGETTO R.E.B.U.S. INFORMAIL PROGETTO R.E.B.U.S. INFORMA

“La sensibilizzazione dei cittadini europei alla lotta contro lo spreco alimentare

è un atto necessario e fondamentale". Questo il commento del presidente della

Commissione Agricoltura e sviluppo rurale del Parlamento europeo Paolo De

Castro¹ alla notizia dell'apertura delle consultazioni pubbliche sul tema del food

waste da parte della Commissione Ue.

Il 2014 sarà l’anno europeo contro lo spreco alimentare e, tra gli obiettivi della

commissione europea, oltre a quello di dimezzare gli sprechi di prodotti e

generi alimentari, c’è anche la “promozione di una cultura scientifica e civica

improntata ai principi della sostenibilità e della solidarietà” con un invito agli

Stati membri ad “incoraggiare l'introduzione di corsi di educazione alimentare,

in tutti i livelli dell' istruzione, incluso l'insegnamento superiore, spiegando ad

esempio in che modo conservare, cucinare e scartare gli alimenti,

incoraggiando nel contempo comportamenti migliori”².

In linea con quanto dichiarato dalla Commissione Europea e partendo dall’idea

che la formazione e la sensibilizzazione debbano essere realizzate anche e

soprattutto nelle scuole, già dai primi anni di età del bambino, futuro cittadino

del domani, l’Ufficio Progetti delle Acli Provinciali di Verona ha attivato un

progetto di formazione e informazione sulle tematiche di fondo di R.E.B.U.S,

quali l’importanza di una corretta nutrizione, la solidarietà, la riduzione degli

sprechi, il rispetto dell’ambiente e la cittadinanza attiva.

L’obiettivo è quello di sensibilizzare sul tema degli sprechi alimentari, sul loro

impatto ambientale, favorire il consumo di alimenti importanti ma spesso poco

graditi ai bambini (quali verdura, frutta, cereali e legumi, ovvero quegli alimenti

raccomandati anche dall’ OMS) e far comprendere il valore del cibo, bene non

illimitato.

Dopo l’avvio sperimentale, durante l’anno scolastico 2011-2012 con gli istituti

che ne avevano fatto richiesta a seguito della Giornata della Didattica 2011 in

cui era stata presentata la proposta formativa, il progetto è stato esteso,

nell’anno scolastico appena concluso, a nuovi istituti, inserendo anche nuovi

argomenti e laboratori più articolati e completi, con il coinvolgimento di sei

scuole del territorio veronese e due scuole del territorio vicentino per un totale

di ventisette classi coinvolte.

Il progetto è stato inserito inoltre nella settimana dell’Unesco e Settimana

europea per la riduzione dei rifiuti realizzata in Gran Guardia a novembre 2012

dal Comune di Verona Settore Ambiente, iniziativa che sarà replicata dal 16 al

22 ottobre 2013 presso l’Arsenale con un nuovo evento sull’alimentazione

sostenibile.

1.http://www.agrilineanews.com/site2/it/news/5147.html?task=view

2.Risoluzione del Parlamento europeo del 19 gennaio 2012 su come evitare lo spreco di alimenti: strategie per

migliorare l'efficienza della catena alimentare nell'UE (2011/2175(INI))

Sotto e a lato, alcuni degli elaborati svolti dalle varie classi coinvolte.Sotto e a lato, alcuni degli elaborati svolti dalle varie classi coinvolte.Sotto e a lato, alcuni degli elaborati svolti dalle varie classi coinvolte.Sotto e a lato, alcuni degli elaborati svolti dalle varie classi coinvolte.

Di Martina Tommasi

Referente Progetto R.e.b.u.s.

Page 9: ACLI Veronesi - agosto 2013

7777

Ufficio ProgettiUfficio ProgettiUfficio ProgettiUfficio Progetti

R.E.B.U.S. … DA VERONA A DUBLINO R.E.B.U.S. … DA VERONA A DUBLINO R.E.B.U.S. … DA VERONA A DUBLINO R.E.B.U.S. … DA VERONA A DUBLINO

Da quasi un anno come rappresentante dell'Ufficio

Progetti faccio parte di un tavolo di lavoro sulla

riorganizzazione delle eccedenze alimentari

coordinata dal dott. Moretto, dirigente U.C.

Programmazione Terzo Settore e Non

Autosufficienza della regione Veneto.

Il programma triennale che si sta studiando per

rendere attuative dalla legge regionale numero 11

del 2011, prevede la sperimentazione di un progetto

innovativo in tre province diverse, il suo

ampliamento in un territorio limitrofo, la replica in

tutto il restante territorio della regione Veneto.

L'attività presentata dalle Acli provinciali di Verona

si divide in una duplice azione; la prima, atta ad

affrontare l'emergenza, è frutto del lavoro dell'ufficio

progetti nello sviluppo dell'ormai consolidato

R.e.b.u.s., il recupero delle eccedenze dei beni

utilizzabili solidalmente, grazie al quale si intendono

ampliare le raccolte di prodotti (quali ad esempio

frutta, verdura e pasti cotti) complementari a quanto

erogato da Banco alimentare¹ e Croce Rossa

Italiana² tramite Agea³.

La seconda, che nasce di logica conseguenza, è

maggiormente orientata al futuro, alla prevenzione

ed all'accompagnamento delle persone ed è il frutto

dell'attività di confronto sul tema della cosiddetta

"Rete talenti", costituita dai principali soggetti che,

nel territorio veronese, si occupano della

distribuzione dei prodotti alimentari ai soggetti in

condizione di marginalità (tra cui ricordiamo Caritas,

Ronda della carità, Gruppi di volontariato vinceziano

e le Acli stesse). Il progetto prevede l'apertura di un

"Emporio della solidarietà" in cui i soggetti possano

scegliere liberamente la composizione della borsa

spesa a loro assegnata, ma soprattutto siano seguite

nell'affrontare la causa del temporaneo disagio al fine

di rimuoverla e risolvere così la necessità. Nella

provincia di Treviso, contemporaneamente,

l'emergenza è affrontata dalla Cooperativa

solidarietà, mediante la raccolta e ridistribuzione di

frutta e verdura; per il futuro il progetto prevede

invece di effettuare degli inserimenti lavorativi in

questo contesto sul modello Now – No more

organic waste, modello di gestione dei rifiuti organici,

proposto dalla CAUTO di Brescia, che recupera i

beni invenduti che per caratteristiche qualitative e

igienico-sanitarie possono essere donati e riutilizzati

come risorse alimentari. Nella provincia di Padova

parallelamente si affronta la difficile situazione

odierna con la creazione di gruppi di acquisto solidale

coordinati da una cooperativa, da Caritas insieme

alle Acli stesse, e per il futuro ci sarà un'attività di

marketing sociale sul tema.

La regione Veneto è stata selezionata a condurre un

workshop sul tema della riorganizzazione degli aiuti

alimentari durante la conferenza sociale europea

ESN che si è tenuta Dublino alla metà di giugno 2013.

1. Il Banco Alimentare è una fondazione nata nel 1989 che ha la propria

sede nazionale a Milano. E’ un’ organizzazione che raccoglie derrate

alimentari ancora commestibili ma non più commercializzabili

essenzialmente attraverso quattro canali : le donazioni delle agenzie (Agea

e Ente Risi) che trattano le eccedenze comunitarie e quelle dell'industria

agroalimentare ed i "resi" provenienti dalla grande distribuzione e le

donazioni raccolte con la Colletta Alimentare.(fonte:

http://www3.varesenews.it/).

2. L'Associazione Italiana della Croce Rossa, ente di diritto pubblico non

economico con prerogative di carattere internazionale, ha per scopo

l'assistenza sanitaria e sociale sia in tempo di pace che in tempo di conflitto.

Fa parte del Movimento Internazionale della Croce Rossa e nelle sue azioni

a livello internazionale si coordina con il Comitato Internazionale della

Croce Rossa, nei Paesi in conflitto, e con la Federazione Internazionale di

Croce Rossa e Mezzaluna Rossa per gli altri interventi (fonte:

http://www.cri.it/).

3. L'Agea (Agenzia per le Erogazioni in Agricoltura) è stata istituita con il

decreto legislativo n. 165/99 CE per lo svolgimento delle funzioni di

Organismo di Coordinamento e di Organismo pagatore.E’ , tra l'altro,

incaricata: della vigilanza e del coordinamento degli Organismo Pagatori

ai sensi del regolamento (CE) n. 1290/2005, di verificare la coerenza della

loro attività rispetto alle linee-guida comunitarie, di promuovere

l'applicazione armonizzata della normativa comunitaria e delle relative

procedure di autorizzazione, erogazione e contabilizzazione degli aiuti

comunitari da parte degli Organismi pagatori, monitorando le relative

attività. Supporta inoltre le attività svolte dagli Organismi pagatori e

assicura la predisposizione - ai

fini dell'armonizzazione delle procedure - di appositi manuali di indirizzo.

L'AGEA è anche l'Organismo pagatore italiano ed ha competenza per

l'erogazione di aiuti, contributi, premi ed interventi comunitari, nonché

per la gestione degli ammassi pubblici, dei programmi di miglioramento

della qualità dei prodotti agricoli per gli aiuti alimentari e per la

cooperazione economica con altri paesi.

Veduta di Dublino tratta dal sito www.thepassenger.info

Page 10: ACLI Veronesi - agosto 2013

Ufficio Progetti Acli VeronaUfficio Progetti Acli VeronaUfficio Progetti Acli VeronaUfficio Progetti Acli Verona

Via Scrimiari 24/A

37122 Verona

045 9275000

[email protected]

NESSUNO ESCLUSO SI PRESENTA A PADOVANESSUNO ESCLUSO SI PRESENTA A PADOVANESSUNO ESCLUSO SI PRESENTA A PADOVANESSUNO ESCLUSO SI PRESENTA A PADOVA

Dal 4 al 6 luglio 2013 si è tenuto a Padova il IX Convegno Nazionale “La

prevenzione nella scuola e nella comunità: Smart Community” durante il quale

l’Ufficio Progetti della Acli Provinciali di Verona ha presentato il progetto

“Nessuno Escluso – Una ricerca-azione per la prevenzione della dispersione

scolastica, privilegiando la collaborazione e la condivisione della rete territoriale”.

Inseriti nella sessione “Modelli di Prevenzione a scuola”, il team di lavoro

composto da Maddalena Marcanti, Sabrina Bonomi e Francesca Oppici ha

riportato le varie fasi che hanno scandito la realizzazione del progetto,

focalizzandosi sulle due principali di ricerca e azione.

Nella fase di ricerca, che ha interessato la prima e l’ultima parte del progetto, ci

si è focalizzati sull’importanza dei dati raccolti grazie alla distribuzione di

questionari anonimi aventi lo scopo di comprendere disagi e necessità a scuola

delle famiglie e dei ragazzi e il valore complessivo del progetto (questionari di

gradimento, testimonianze di ragazzi, genitori e volontari..).

L’azione è stata descritta non soltanto a parole ma anche tramite foto e disegni

mirati a far comprendere il valore sociale del progetto e la sua peculiarità, ovvero

di avere come fine ultimo non soltanto il successo scolastico ma anche

l’inclusione sociale e lo sviluppo dell’autostima del singolo.

Potersi confrontare con altri enti di tutt’Italia che trattano e studiano disagi pari

a quelli a cui cerchiamo di dare una risposta con “Nessuno Escluso” e

approfondire la conoscenza di altri progetti simili al nostro sono state esperienze

molto significative che hanno arricchito il nostro bagaglio culturale e ci hanno

fornito preziosi spunti per sviluppare al meglio il nostro progetto.

LA PARTECIPAZIONE AL IX CONVEGNO NAZIONALE “LA PREVENZIONE LA PARTECIPAZIONE AL IX CONVEGNO NAZIONALE “LA PREVENZIONE LA PARTECIPAZIONE AL IX CONVEGNO NAZIONALE “LA PREVENZIONE LA PARTECIPAZIONE AL IX CONVEGNO NAZIONALE “LA PREVENZIONE

NELLA SCUOLA E NELLA COMUNITA’: SMART COMMUNITY”NELLA SCUOLA E NELLA COMUNITA’: SMART COMMUNITY”NELLA SCUOLA E NELLA COMUNITA’: SMART COMMUNITY”NELLA SCUOLA E NELLA COMUNITA’: SMART COMMUNITY”

8888

Ufficio ProgettiUfficio ProgettiUfficio ProgettiUfficio Progetti

Il dirigente, dott. Moretto, ha tenuto la parte teorica

e presentato la logica seguita dalla Regione per

arrivare a legiferare sul tema delle eccedenze

alimentari; la parte empirica invece è stata affidata a

noi, selezionati tra i vari componenti del tavolo di

lavoro, ed iscritti alla conferenza per condurre il

workshop attinente. Sono pertanto partita per

Dublino e onestamente l'esperienza è stata

meravigliosa, ricca di soddisfazione ed arricchente.

Al mattino abbiamo seguito delle sessioni plenarie,

per me una fonte interessante di informazione e

soprattutto formazione, tenute da politici,

imprenditori e dirigenti dei servizi sociali dell'intera

Europa, del nord in particolare. Ci siamo dovuti

purtroppo rendere conto che l'Italia è un po' il

"fanalino di coda" per quanto riguarda l'investimento

nei progetti sociali, poiché in molti altri paesi europei

il denaro investito per questi temi è pari quasi a

quello dello sviluppo economico. Allo stesso tempo

tale scarsità di risorse a maggior ragione stimola la

creatività degli italiani. In questo contesto, la

gratificazione di essere stati ascoltati da altri soggetti

ben più autorevoli, di essere stati scelti a dare il

nostro contributo e soprattutto ricevere

complimenti perché è stato valutato come positivo

e replicabile un progetto da noi studiato con altri

partner regionali, ritengo possa essere di grande

stimolo a tutto il nostro lavoro, oltre ad essere

ovviamente il coronamento di tanto impegno.

L'anno prossimo sappiamo che questa conferenza si

terrà in Italia, e precisamente a Roma, e ci auguriamo

che le nostre attività possano continuare a svilupparsi

non solo in autonomia ma sempre di più in contesti

di pluralità e diversità sinergiche ed arricchenti come

è stato in questo caso il contesto di coordinamento

regionale, al punto da gestire magari una sessione

plenaria. Colgo l’occasione per ringraziare tutti i

partner del tavolo regionale, in particolare la coop. di

Treviso e le Acli di Padova, il dottor Moretto e la

presidenza della regione Veneto, che ci hanno dato

fiducia ed hanno investito su di noi, e tutti i colleghi

dell’ Ufficio Progetti che con me si prodigano in

questa attività con il massimo impegno e ben oltre

quello che sarebbe richiesto dall' attività lavorativa.

Di Sabrina Bonomi

Vicepresidente vicario - Responsabile Ufficio Progetti

Page 11: ACLI Veronesi - agosto 2013

CCCCaaaauuuussssaaaalllleeee:::: PPPPrrrrooooggggeeeettttttttoooo NNNNeeeessssssssuuuunnnnoooo EEEEsssscccclllluuuussssoooo

Page 12: ACLI Veronesi - agosto 2013
Page 13: ACLI Veronesi - agosto 2013

Unione Nazionale Arti e SpettacoloUnione Nazionale Arti e SpettacoloUnione Nazionale Arti e SpettacoloUnione Nazionale Arti e Spettacolo

UNASP VA A TEATRO!UNASP VA A TEATRO!UNASP VA A TEATRO!UNASP VA A TEATRO!

DA SETTEMBRE 2013 GESTIRA’ IL TEATRO FILIPPINIDA SETTEMBRE 2013 GESTIRA’ IL TEATRO FILIPPINIDA SETTEMBRE 2013 GESTIRA’ IL TEATRO FILIPPINIDA SETTEMBRE 2013 GESTIRA’ IL TEATRO FILIPPINI

UNASP ACLI è una nuova realtà nata all’interno

delle Acli Provinciali di Verona, con lo scopo di

supportare e valorizzare le associazioni che operano

nei diversi abiti delle arti e dello spettacolo.

Il 26 Maggio 2013 – presso il Teatro Filippini –,

nell’ambito della manifestazione denominata

“TAUMATROPIO. Concorsi, spettacoli e riflessioni

sulla detenzione”, si è tenuta una tavola rotonda, per

l’appunto, sul tema della detenzione alla quale sono

intervenuti il Presidente Provinciale di UNASP ACLI,

Roberto Covallero, la Vice-Presidente Vicaria delle

ACLI Provinciali Verona, Sabrina Bonomi, la Garante

dei Diritti delle persone private delle libertà

personale, Margherita Forestan, e lo studioso di

teatro sociale e regista, Renato Perina. Nel corso del

dibattito é stato presentato un progetto di laboratorio

teatrale che si intende realizzare all’interno del

carcere grazie alla collaborazione tra le ACLI

Provinciali di Verona e la Casa Circondariale di

Montorio, con il supporto delle competenze in

materia di teatro sociale di Renato Perina.

Alla discussione é seguita una cena offerta dai

detenuti che, grazie al laboratorio di panificazione e

pasticceria presente all’interno del carcere e agli

ingredienti donati da Iper- Le Corti Venete, hanno

preparato per l’occasione pizza, focacce, biscotti e

snack vari.

A conclusione della serata si è potuto assistere alla

proiezione del film “Cesare deve morire” dei Fratelli

Taviani, realizzato nel 2012 all’interno del carcere di

massima sicurezza di Rebibbia seguendo la messa in

scena da parte dei detenuti del Giulio Cesare di

Shakespeare.

11111111

Da settembre 2013 Unasp Acli gestirà il Teatro Filippini.Da settembre 2013 Unasp Acli gestirà il Teatro Filippini.Da settembre 2013 Unasp Acli gestirà il Teatro Filippini.Da settembre 2013 Unasp Acli gestirà il Teatro Filippini.

Il teatro, situato nel centro storico di Verona, sarà

concesso ad associati e nonconcesso ad associati e nonconcesso ad associati e nonconcesso ad associati e non per spettacoli di danza,

teatro, musical, concerti, ma anche per prove, mostre,

conferenze, assemblee d’istituto, incontri aziendali..

Le tariffe per l’uso del teatro sono modiche, con

possibilità di effettuare prezzi più convenienti per

pacchetti di prenotazione su più giorni e per gli associati per gli associati per gli associati per gli associati

Unasp AcliUnasp AcliUnasp AcliUnasp Acli vi saranno agevolazioni ancora maggioriagevolazioni ancora maggioriagevolazioni ancora maggioriagevolazioni ancora maggiori.

Inoltre, Unasp Acli metterà a disposizione, a chi ne

facesse richiesta, la propria equipe per il servizio cassa e

il personale di sala.

Non frenare la fantasia, contattaci!

Teatro Filippini

Unasp Acli VeronaUnasp Acli VeronaUnasp Acli VeronaUnasp Acli Verona

Via Scrimiari 24/A

37122 Verona

045 9275000

[email protected]

Il film è stato

premiato con

l’Orso d’Oro

al Film

Festival di

Berlino.

Page 14: ACLI Veronesi - agosto 2013

Per informazioni e contatti:Per informazioni e contatti:Per informazioni e contatti:Per informazioni e contatti:

Ufficio ProgettiVia Scrimiari 24 A0459275000

[email protected]

è una rete composta di persone ed associazioni che si occupano di diverse discipline artistiche, con il desiderio di collaborare in modo reciproco e sinergico

Quali costi?Quali costi?Quali costi?Quali costi?

è inserita nel Sistema ACLI con la possibilità di offrire ai propri associati supporto sulle tematiche Associative, Previdenziali e Fiscali

è una struttura che vive quotidianamente la vita associativa, con uffici e personale a vostra completa disposizione

è alla ricerca continua di efficaci forme di comunicazione al fine di raggiungere in modo capillare tutti i potenziali interessati

Unasp Acli:

è un luogo in cui dare cittadinanza a tutte quelle strutture che informalmente operano nel mondo delle Arti, della Musica e della Cultura

Affiliazione: € 50,00 comprensiva di:

Assicurazione RCT, Assicurazione sugli infortuni

e Dichiarazione di appartenenza SIAE

Tessera Base : € 12,00 (per gli Under 18 : € 8,00) comprensiva dell'Assicurazione sugli

infortuni

opera opera opera opera senza finalità lucrative;

promuove promuove promuove promuove l'impegno associativo, culturale ed artistico attraverso iniziative specifiche nei campi: dell'animazione culturale; del cinema; della musica; della danza; del teatro; degli audiovisivi; della multimedialità; dell'editoria; delle arti figurative; della moda; delle tradizioni popolari; del collezionismo; ....

organizza gestisceorganizza gestisceorganizza gestisceorganizza gestisce eeee promuove promuove promuove promuove manifestazioni, rassegne ed ogni altra iniziativa utile alla promozione ed alla diffusione dell'arte e della cultura;

collabora collabora collabora collabora con le istituzioni pubbliche affinchè promuovano la realizzazione di strutture e spazi d'intervento adeguati allo sviluppo dell'impegno sociale, culturale ed artistico per tutti i cittadini.

Garanzia Integrativa dell'Assicurazione:

€ 6,00 aumenta gli indennizzi previsti in

caso di danni agli occhi, alle mani, ai timpani,

alle labbra e alle corde vocali.

Perchè affiliarsi?

Page 15: ACLI Veronesi - agosto 2013

“La violenza distrugge ciò che vuole difendere: la dignità, la libertà, e la vita delle persone.” Giovanni Paolo II

La Violenza

Domestica

La violenza sulle donne in Italia è un fenomeno

sempre più diffuso e si sviluppa principalmente tra

le mura domestiche (marito 48%, convivente 12%,

ex 23%), spesso in presenza dei figli .

Nel 2012 infatti in nome di un amore “malato” sono

state uccise 124 donneuccise 124 donneuccise 124 donneuccise 124 donne.

E’ necessario sottolineare che anche se la violenza

fisica è quella di cui purtroppo si vedono gli esiti,

non è la sola; ad essa molto spesso, se non sempre,

si affianca la violenza psicologica e quella

economica.

La violenza psicologica violenza psicologica violenza psicologica violenza psicologica si esplica nel modo

più evidente nelle minacce e nei ricatti; ma in modo

più subdolo con critiche continue, insulti,

atteggiamenti svalutanti, non considerazione delle

idee, emozioni e pensieri.

La violenza economicaviolenza economicaviolenza economicaviolenza economica risulta essere uno degli aspetti che rendono ancora più difficile

l’allontanamento della donna, che molto spesso si

trova a vivere una totale dipendenza economica.

Quanto detto fino ad ora fa parte della Violenza

Domestica, termine che fino a circa trenta anni fa

non faceva parte del nostro vocabolario, poichè

nessuno riconosceva come un problema sociale la

violenza del partner, anzi molto spesso tali

comportamenti erano considerati normali e quasi

giusti; basandosi sulla convinzione che uomo e donna

non si trovassero sullo stesso livello d’importanza

nella società e nella famiglia , favorendo quindi

nell’uomo lo sviluppo di atteggiamenti si supremazia

e proprietà verso la propria compagna.

Solamente grazie al movimento delle donne e con

gli studi sociologici di Murray Straus l’opinione

pubblica iniziò a conoscere il problema nel 1975.

11113333

Foto Ap tratte da http://news.in-dies.info/2013/04/01/papa-

LA VIOLENZ

A SULLE DO

NNE

LA VIOLENZ

A SULLE DO

NNE

LA VIOLENZ

A SULLE DO

NNE

LA VIOLENZ

A SULLE DO

NNE

Foto tratta da http://companywearewomen.blogspot.it

Page 16: ACLI Veronesi - agosto 2013

Questo ritardo da parte della società di divenire

coscienti e definire negativi tali comportamenti ci

fa capire quanto sia difficile riconoscere,

comprendere e reagire di fronte a situazioni

violente familiari.

La famiglia infatti nella nostra cultura rappresenta

il nido sicuro in cui l’individuo nasce, cresce, vive

ed emotivamente è inaccettabile pensare che chi

ti ama ti possa fare del male, tanto che alcune

vittime arrivano a pensare che anche la violenza

possa essere una forma d’amore.

Per questa motivazione chiedere aiuto o parlare

con qualcuno è spesso molto difficile; inoltre si

aggiungono anche paura di una possibile vendetta,

di perdere i figli, ecc; vergogna per quello che è

accaduto, ecc.; timore di essere giudicata; non

sapere a chi rivolgersi e dove andare.

Cosa si sta

facendo oggi

Oggi l’attenzione verso questo problema è molto

alta, si stanno costituendo molti gruppi di studio,

associazioni dedicate al supporto ed alla gestione

del problema.

In particolare a Verona ci si può rivolgere allo

Sportello DonnaSportello DonnaSportello DonnaSportello Donna che si trova in Largo

Divisione Pasubio, 6- 37121 Verona- 0458078536,

oppure al Centro PetraCentro PetraCentro PetraCentro Petra chiamando al numero

verde 800392722.

E’importante sottolineare che a maggio di

quest’anno anche l’Italia ha recepito la

Convenzione del Consiglio d’Europa sulla

prevenzione e la lotta contro la violenza nei

confronti delle donne e la violenza domestica,

siglata a Istanbul l’11 maggio 2011. Tale documento

non si occupa solo della violenza indirizzata alle

donne, ma anche di quella verso i bambini e gli

anziani ed è lo strumento internazionale

giuridicamente vincolante per creare un quadro

normativo a tutela delle donne contro qualsiasi

forma di violenza.

Il Rapporto OMS

del 2000

Di seguito vorrei portare l’attenzione su alcuni

aspetti emersi dal Rapporto OMS (Organizzazione

Mondiale della Sanità) del 2000, che possono essere

utili spunti su cui riflettere e continuare a lavorare

come già si sta facendo per gestire e soprattutto

prevenire la violenza domestica:

1. la violenza è il principale problema di salute

pubblica a livello globale.

2. I fattori che contribuiscono alla violenza, che

sono comportamentali, sociali, economici, politici,

culturali, possono essere cambiati.

3. La violenza può essere prevenuta e il suo

impatto ridotto.

11114444

Di Maddalena Marcanti

Psicologa e Psicoterapeuta

Mettiamoci nelle loro scarpeMettiamoci nelle loro scarpeMettiamoci nelle loro scarpeMettiamoci nelle loro scarpe

Questo il titolo della manifestazione contro la violenza

sulle donne, tenutasi venerdì 23 marzo 2013 a Lucca,

durante la quale sono state portate in Piazza San

Michele 124 paia di scarpe appartenute a donne uccise

a causa della violenza perpetrata nei loro confronti. La

manifestazione è stata organizzata dal Comune di

Lucca in collaborazione con il Centro Antiviolenza Luna

e numerose associazioni del territorio - Associazione

CIF, Associazione Città delle Donne, Associazione

Soroptomist, Comitato se non ora Quando,

Coordinamento donne della CISL, FLC CGILLucca -

con il patrocinio della Provincia ed è un esempio

significativo di come negli ultimi anni questo problema

sia sempre più di attualità e di interesse dei vari enti,

che tentano in tutti i modi di arrestarlo sensibilizzando

i cittadini con manifestazioni, campagne, ecc..Foto tratta dalla manifestazione

Page 17: ACLI Veronesi - agosto 2013

Rubrica: Parlano i circoli..Parlano i circoli..Parlano i circoli..Parlano i circoli..

Circolo Cittadino Acli E.FumagalliCircolo Cittadino Acli E.FumagalliCircolo Cittadino Acli E.FumagalliCircolo Cittadino Acli E.Fumagalli

11115555

Da settembre 2013, grazie al 5x1000 raccolto dalle ACLI, saranno organizzate delle attività interessanti per gli utenti nostri associati.

In particolare presso il Circolo Ca’ del Ri - Affi il 10 Settembre partirà il Progetto “FACCIAMO GRUPPO”, incontri di gruppo per adolescenti coordinati da una Psicologa, sarà un’occasione di confronto e condivisione sulle emozioni, vissuti, pensieri dei ragazzi. Gli Incontri saranno in totale tre più due incontri con i genitori e avranno la durata di due ore circa.

Il medesimo progetto sarà attivato anche presso il Circolo di Montecchia in autunno.

Per gli Anziani invece presso il Circolo di Nogarole Rocca e di quello di Affi sarà organizzato un corso di GINNASTICA DOLCE condotto da un’insegnante esperta.

Per informazioni contattate i Circoli suddetti oppure l’Ufficio Progetti ACLI, Tel. 0458038112.

Martedì 14 maggio

2013 il Circolo

Cittadino ACLI “E.

Fumagalli” ha

organizzato una tavola

rotonda sulla

dispersione scolastica

alla Casetta Ex Acli nel

quartiere Borgo

Nuovo di Verona.

L’idea è nata per

promuovere il

progetto di

doposcuola ideato dall’Ufficio Progetti e gestito dal

Circolo Cittadino “Nessuno Escluso” e per

sensibilizzare la comunità su questo tema,

strettamente legato al progetto, e sempre più di

attualità e rilevanza.

Ad aprire la serata il presidente del Circolo Cittadino

Giampaolo Nicolis che ha parlato dell’importanza del

progetto, dando la parola poi alla prima relatrice della

serata, la Dottoressa Mariangela Persona, Dirigente

Scolastico dell’Istituto Comprensivo 6 di Verona.

La Dottoressa, che ha collaborato nel progetto

Nessuno Escluso segnalando ragazzi idonei

all’iscrizione allo stesso e pubblicizzandolo nelle

scuole in cui è Dirigente, ha dato una panoramica

ampia e dettagliata del problema della dispersione

scolastica visto dal punto di vista della scuola,

soffermandosi sulle possibili risposte ottenibili sia nel

mondo della scuola che in quello extra-scolastico.

La seconda relatrice è stata Arianna Alloni, una delle

due educatrici del Centro Aperto di Borgo Nuovo

gestito dalla Cooperativa CSA, che svolge un’attività

costante e giornaliera con bambini del quartiere dai

6 ai 14 anni. Il suo intervento è stato molto utile per

avere una panoramica ampia e dettagliata della

situazione del quartiere rispetto alle famiglie che vi

abitano, dal punto di vista dei ragazzi e dei bambini,

illustrando le attività che svolgono giornalmente con

gli stessi che vanno oltre il mero studio, proponendo

laboratori e attività ludico-ricreative che mirano a

sopperire le difficoltà di vario genere che questi

ragazzi si trovano ad affrontare nella vita di tutti i

giorni.

Infine Francesca Oppici, referente del progetto

Nessuno Escluso, ha illustrato il progetto

soffermandosi sui positivi riscontri di ragazzi e

genitori ricevuti nel corso dell’anno di attività, e sui

futuri risvolti del progetto.

Page 18: ACLI Veronesi - agosto 2013

Rubrica: Le Acli rispondono..Le Acli rispondono..Le Acli rispondono..Le Acli rispondono..E’ attiva la rubrica : “Le Acli Rispondono..” “Le Acli Rispondono..” “Le Acli Rispondono..” “Le Acli Rispondono..” , nella quale ci piacerebbe dare la parola ai

nostri associati con domande, richieste di informazioni, commenti…

Se vuoi contribuire anche tu scrivi a:

[email protected]@[email protected]@acliverona.it

oppure mandaci una lettera al seguente indirizzo:

Acli Provinciali di VeronaAcli Provinciali di VeronaAcli Provinciali di VeronaAcli Provinciali di Verona

Via Scrimiari 24/AVia Scrimiari 24/AVia Scrimiari 24/AVia Scrimiari 24/A

37129 Verona37129 Verona37129 Verona37129 Verona

fax : 0455111330fax : 0455111330fax : 0455111330fax : 0455111330

11116666

Rubrica: I prossimi appuntamentiI prossimi appuntamentiI prossimi appuntamentiI prossimi appuntamenti:

Lunedì 16/09:

Mercoledì 16/10:

Giovedì 19/09:

Settembre 2013 Ven 18/10, lun 21/10, mart 22/10

Ottobre 2

013

Page 19: ACLI Veronesi - agosto 2013

Servizio Civile NazionaleServizio Civile NazionaleServizio Civile NazionaleServizio Civile Nazionaleper l’assegnazione di 4 posti 4 posti 4 posti 4 posti alle Acli Provinciali di Verona

nei seguenti

progetti:

Cittadini attraverso lo Cittadini attraverso lo Cittadini attraverso lo Cittadini attraverso lo sportsportsportsport

Attività sportiva di carattere ludico o per disabili o finalizzata a processi di

inclusione

Sestante. Piano Sestante. Piano Sestante. Piano Sestante. Piano nazionale di contrasto nazionale di contrasto nazionale di contrasto nazionale di contrasto alla dispersione alla dispersione alla dispersione alla dispersione scolasticascolasticascolasticascolastica

Attività di tutoraggio scolastico, prevenzione,

lotta all’evasione scolastica.

www.acliserviziocivile.org

Apertura Bandi

2013/14

PPPPeeeerrrr iiiinnnnffffoooorrrrmmmmaaaazzzziiiioooonnnniiii:::: Ufficio Progetti Acli Verona- via Scrimiari 24/A - 0459275000 - [email protected]

Page 20: ACLI Veronesi - agosto 2013

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