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“FONDAZIONI PROFONDE” UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI FIRENZE Dipartimento di Ingegneria Civile e Ambientale Sezione geotecnica (www.dicea.unifi.it/geotecnica) Johann Facciorusso [email protected] http://www.dicea.unifi.it/~johannf/ Corso di Geotecnica Ingegneria Edile, A.A. 2010\2011

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“FONDAZIONI PROFONDE”

UNIVERSITA’

DEGLI STUDI DI FIRENZEDipartimento di Ingegneria Civile e AmbientaleSezione geotecnica (www.dicea.unifi.it/geotecnica)

Johann [email protected]

http://www.dicea.unifi.it/~johannf/

Corso di GeotecnicaIngegneria Edile, A.A. 2010\2011

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Le più

comuni fondazioni profonde sono i pali di fondazione

(D = L; B = d)

Fondazioni profonde

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Dr. Dr. IngIng.  Johann Facciorusso.  Johann FacciorussoCorso di Geotecnica per Ingegneria EdileCorso di Geotecnica per Ingegneria EdileA.A. 2010/2011A.A. 2010/2011

FONDAZIONI PROFONDE

Def. Una

fondazione

profonda

è una fondazione per la quale il rapporto tra la  profondità

della base d’appoggio, D, e la larghezza, B, è

maggiore di 10

(D/B 

> 10)

N.B.

Per 

le 

fondazioni 

profonde 

è

spesso 

prevalente,  il 

contributo 

alla 

capacità

portante

delle 

tensioni 

tangenziali 

d’attrito 

di 

aderenza 

tra 

il 

terreno 

la  superficie laterale della fondazione, che invece viene  trascurato per le fondazioni superficiali

B

D

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Fondazioni profonde

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Dr. Dr. IngIng.  Johann Facciorusso.  Johann FacciorussoCorso di Geotecnica per Ingegneria EdileCorso di Geotecnica per Ingegneria EdileA.A. 2010/2011A.A. 2010/2011

Le 

fondazioni 

profonde 

sono 

di 

norma 

più

costose

delle 

fondazioni  superficiali, 

per 

cui 

si 

ricorre 

ad 

esse 

quando 

la 

soluzione 

con

fondazioni 

superficiali 

non 

è in 

grado 

di 

soddisfare 

le 

esigenze 

del 

problema  geotecnico. In particolare  le fondazioni profonde sono impiegate per

FONDAZIONI PROFONDE vs

SUPERFICIALI

a)

trasferire il carico a strati di terreno profondi più

resistenti,b)

trasferire 

il 

carico 

anche 

attraverso 

tensioni 

tangenziali 

d’attrito 

d’aderenza lungo il fusto, c)

resistere ad azioni di trazione,

d)

resistere ad azioni orizzontali,e)

resistere 

in 

gruppo 

carichi 

inclinati,f)

assicurare 

la 

stabilità

anche 

in 

caso 

di 

scalzamento 

degli 

strati  superficiali,

g)

trasferire 

il 

carico 

al 

di 

sotto 

di  un futuro piano di scavo,

h)

attraversare 

strati 

di 

terreno  rigonfiante.

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Pali di fondazione

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I pali di fondazione

possono essere classificati in base a differenti criteri: 

PALI DI FONDAZIONE

DIAMETRO (d)  MATERIALE TECNICA COSTRUTTIVA

piccolo diametro o micropali(d ≤

25 cm),

medio diametro(30 ≤

d ≤

60 cm)

grande diametro(d ≥

80 cm).

calcestruzzo

acciaio

legno

infissi(senza asportazione di terreno, 

prefabbricati o gettati in opera), 

trivellati(con asportazione di terreno),

trivellati con elica continua (parziale asportazione di terreno).

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Pali di fondazione

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TECNICA COSTRUTTIVAIl 

comportamento 

meccanico, 

resistente 

deformativo, 

del 

sistema 

palo‐

terreno è fortemente dipendente, oltre che dal tipo di terreno, dalle modalità di 

messa 

in 

opera 

del 

palo

dalle 

conseguenti 

modifiche 

dello 

stato 

tensionale

preesistente nel terreno.

L’infissione di un palo senza asportazione di terreno−

in 

sabbia 

sciolta

produce 

un 

addensamento 

del 

terreno 

circostante 

con 

formazione 

di 

un 

cratere  nell’intorno 

della 

testa 

del 

palo 

aumento 

della 

resistenza al taglio. 

in argilla satura

avviene in condizioni non drenate a volume  costante, 

con 

la 

formazione 

di 

un 

rigonfiamento 

nell’intorno 

della testa del palo e aumento della pressione interstiziale con conseguente 

caduta 

di 

resistenza 

al 

taglio 

solo 

in 

parte 

recuperata nel tempo.

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Pali di fondazioneDr. Dr. IngIng.  Johann Facciorusso.  Johann FacciorussoCorso di Geotecnica per Ingegneria EdileCorso di Geotecnica per Ingegneria EdileA.A. 2010/2011A.A. 2010/2011

la realizzazione di pali previa asportazione di terreno (pali trivellati) crea disturbo  nel  terreno  circostante,  alterandone  lo  stato  di  tensione,  ma  in misura assai minore rispetto ai pali battuti.

i pali  trivellati  con  elica  continua,  con parziale  asportazione di  terreno, producono nel terreno effetti intermedi rispetto ai casi precedenti. 

PALI BATTUTI TRIVELLATI

Terreni attraversabili notevoli 

limitazioni 

in 

presenza 

di 

terreni 

compatti, 

strati lapidei, trovanti

qualsiasi terreno (con opportuno 

sistema di perforazione)

Modifiche 

nel 

terreno 

circostante

in terreni incoerenti producono un addensamento con 

conseguente miglioramento delle proprietà

meccaniche‐

in 

terreni 

coesivi 

producono 

rimaneggiamento 

diminuzione della resistenza al taglio

decompressione 

del 

terreno 

peggioramento 

delle 

sue 

caratteristiche 

meccaniche. 

In 

terreni 

coesivi 

tale 

effetto 

può 

essere ridotto

Dimensioni Dmax

60 cmLmax

20 m nessuna limitazione

Inclinazione massima 

possibile fino a 15°‐20° generalmente 

impossibile 

salvo 

che per pali di piccolo diametro

Qualità

del calcestruzzo ottima da 

controllare, 

può 

essere 

molto 

scadente

Attrezzature ingombranti e costose per 

pali 

di 

grande 

diametro 

ingombranti e costose

Impatto vibrazioni e scosse durante la messa in opera molto 

minore 

che 

per 

pali 

battuti

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PALI INFISSI

materiale tecnologia infissionelegno per battitura

acciaioprofilati di varie forme eventualmente saldati fra loro; elementi tubolari

per battitura o per vibrazione o a pressione

calcestruzzo

prefabbricati(sempre con armatura)

‐in cantiere, di c.a. normale o di c.a.p.‐in stabilimento, di c.a. centrifugato

per battitura, con eventuale parziale ausilio di getto d’acqua

costruiti in opera(con o senza armatura)

‐con tubo forma metallico recuperabile

per battitura, per vibrazione‐con tubo forma metallico a perdere

per battitura

‐con elementi tubolari in c.a. a perdereper battitura, a pressione

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PALI TRIVELLATII 

pali 

trivellati 

si 

differenziano 

per 

la 

tecnica 

di 

scavo, 

per 

le 

modalità

di 

sostegno 

delle 

pareti 

del 

fondo 

scavo, 

per 

il 

sistema 

di 

getto 

del  calcestruzzo. 

sistema di perforazione diametro del foro tipo di terreno

A percussione (in genere con rivestimento metallico del foro)

Con sonda a valvola (curetta) e foro rivestito con tubazione metallica. ≤

60 cmTutti, esclusa la roccia lapidea in banchi. Impiego di scalpello

per attraversare sottili stratificazioni lapidee o trovanti. Sconsigliabile

per sabbie in falda.

Con benna a ganasce e foro rivestito con tubazione metallica, o scoperto

ma pieno di fango.≥

40 cm Come sopra, ma con maggiori possibilità

di superare strati lapidei e trovanti senza ricorrere allo scalpello.

Con scalpello e circolazione diretta di fango. ≤

50 cm Tutti, anche in falda, purché

non eccessivamente permeabili. Esclusa solo la roccia lapidea in banchi.

A rotazione (in genere

senza rivestimento metallico del

foro)

Con trivella a spirale (auger) o secchione (bucket) e foro scoperto qualsiasi Sabbio-limoso, in assenza di falda, ovvero limoso e argilloso,

anche in falda, purché

esente da trovanti

Con carotiere aperto e foro scoperto. qualsiasi Come sopra, anche con trovanti; in più, roccia lapidea

Con secchione (bucket) e foro scoperto ma pieno di fango. qualsiasi Tutti, anche in falda, esclusa solo la roccia lapidea in banchi o

trovanti.

Con carotiere aperto e foro scoperto ma pieno di fango. qualsiasi Limosi e argillosi, anche con trovanti e in falda.

A distruzione di nucleo e circolazione diretta di fango. ≤

50 cm Tutti, anche in falda, purché

non eccessivamente permeabili.

A distruzione di nucleo e circolazione inversa di fango ≥

50 cm Come sopra.

Con carotiere aperto e contemporaneo rivestimento metallico del foro ≤

25 cm Tutti, anche in falda.

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Fasi esecutive di un palo trivellato

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10/3610/36

MICROPALINei 

lavori 

di 

sottofondazione 

di 

edifici 

strutture 

esistenti, 

quando 

vi 

è la 

necessità

di operare con attrezzature di ingombro e peso molto ridotti, o

quando  si 

debbano 

realizzare 

pali 

con 

forte 

inclinazione 

sulla 

verticale, 

si 

ricorre 

pali 

trivellati di piccolo diametro (micropali) 

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Capacità

portanteDr. Dr. IngIng.  Johann Facciorusso.  Johann FacciorussoCorso di Geotecnica per Ingegneria EdileCorso di Geotecnica per Ingegneria EdileA.A. 2010/2011A.A. 2010/2011

CAPACITÀ

PORTANTE DI UN PALO ISOLATO

11/3611/36

QS

QP

Per 

stimare 

la 

capacità

portante 

per 

carico 

verticale

di 

un 

palo 

di 

fondazione  isolato 

si 

considera 

il 

palo 

è un 

corpo 

cilindrico 

che 

oppone 

resistenza 

alla 

penetrazione nel terreno mediante:tensioni tangenziali di attrito e/o di aderenza sulla 

superficie  laterale  che  si  sviluppano  per  uno scorrimento relativo tra la superficie laterale del palo e  il  terreno  circostante,  in  parte  dovuto  alla traslazione rigida e in parte alla compressione assiale del palo. tensioni  di  compressione alla  base  che  si 

sviluppano per un cedimento della base‐

QS

risultante 

delle 

tensioni 

di 

attrito 

e/o 

di 

aderenza  laterale (dipende dall’interazione tra la superficie laterale del  palo e un determinato spessore di terreno deformato)

Qp

risultante 

delle 

tensioni 

di 

compressione 

alla 

base  (dipende 

da 

un 

volume 

di 

terreno 

deformato, 

che 

si 

estende 

al 

di 

sopra 

al 

di 

sotto 

della 

base 

del 

palo 

le 

cui  dimensioni sono funzione del diametro del palo )

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Capacità

portanteDr. Dr. IngIng.  Johann Facciorusso.  Johann FacciorussoCorso di Geotecnica per Ingegneria EdileCorso di Geotecnica per Ingegneria EdileA.A. 2010/2011A.A. 2010/2011

Se 

si 

applica 

un 

carico 

verticale 

progressivamente 

crescente, 

Q(t) 

alla 

sommità del palo:

a)

inizialmente 

(Q 

piccolo),

l’equilibrio 

è

garantito 

solo 

da 

tensioni  tangenziali 

nella 

parte 

superiore 

del 

palo 

dove 

il 

palo 

si 

deforma 

(Q 

è

equilibrato solo da QS

e sono entrambi crescenti); b)

al crescere di Q

vengono interessati anche i livelli di terreno più

profondi, 

la 

deformazione 

del 

palo 

si 

propaga 

verso 

il 

basso 

(QS

cresce 

si 

sposta  verso 

il 

basso) 

iniziano 

cedimenti 

della 

base 

del 

palo 

quindi 

nascono 

tensioni 

di 

compressione 

alla 

base, 

ovvero 

QP

(Q 

è

equilibrato  prevalentemente 

da 

QS

in 

piccola 

parte 

da 

QP

la 

crescita 

di 

si  trasferisce quasi tutta su QS

).c)

oltre 

un 

certo 

valore 

di 

gli 

scorrimenti 

relativi 

tra 

la 

superficie 

laterale 

del 

palo 

il 

terreno 

hanno 

prodotto 

la 

completa 

mobilitazione 

delle  tensioni 

tangenziali, 

mentre 

vi 

è ancora 

un 

margine 

di 

crescita 

delle 

tensioni 

di 

compressione 

alla 

base 

(Q 

è

equilibrato 

da 

QS

da 

QP

, QS

non  cresce 

più,e 

semmai 

decresce, 

quindi 

la 

crescita 

di 

si 

trasferisce 

interamente su QP

, che aumenta fino alle condizioni di equilibrio ultime). 

Q

QS

a) Q

QS

b)QP

Q

QS,ult

c)QP

QLIM

QS,ult

c)QP,ult

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Capacità

portanteDr. Dr. IngIng.  Johann Facciorusso.  Johann FacciorussoCorso di Geotecnica per Ingegneria EdileCorso di Geotecnica per Ingegneria EdileA.A. 2010/2011A.A. 2010/2011

N.B.

La 

completa 

mobilitazione

della 

resistenza 

laterale 

(QS

si 

ha 

per  spostamenti 

del 

palo 

di 

6‐10 

mm 

indipendentemente 

dal 

diametro, 

mentre 

la 

completa mobilitazione della resistenza di punta (QP

) si ha per spostamenti pari  a circa l’8% del diametro per pali infissi e pari a circa il 25% del diametro per pali  trivellati.

Il valore del carico Q in condizioni di equilibrio limite ultime

(QLIM

) rappresenta  la capacità

portante del palo

e si può determinare con:

con formule statiche,con formule dinamiche,dai risultati di prove penetrometriche statiche e dinamiche,dai risultati di prove di carico.

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Formule staticheDr. Dr. IngIng.  Johann Facciorusso.  Johann FacciorussoCorso di Geotecnica per Ingegneria EdileCorso di Geotecnica per Ingegneria EdileA.A. 2010/2011A.A. 2010/2011

La 

stima 

della 

capacità

portante 

per 

carico 

verticale 

di 

un 

palo 

isolato

QLIM

mediante formule statiche

è

ottenuta valutando i valori massimi mobilizzabili, in 

condizioni 

di 

equilibrio 

limite, 

della 

resistenza 

laterale 

QS

di 

quella 

di 

punta  QP

applicando al palo l’equazione di equilibrio:

FORMULE STATICHE

QLIM

+ WP

= QS,LIM

+ QP,LIM

QLIM

QS

QP

WP

14/3614/36

dove 

WP

è il 

peso 

proprio 

del 

palo 

(di 

seguito, 

facendo  riferimento solo ai valori limite di QS

e QP

, si tralascerà

il  pedice “lim”).

IPOTESI:

il carico limite del sistema palo terreno è condizionato dalla resistenza del terreno e non da quella del palo;il palo è un corpo cilindrico rigido;i termini di capacità portante per attrito e/o aderenza laterale QS

e di capacità portante di punta QP non si influenzano reciprocamente e possono essere determinati separatamente;il terreno è omogeneo

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Formule staticheDr. Dr. IngIng.  Johann Facciorusso.  Johann FacciorussoCorso di Geotecnica per Ingegneria EdileCorso di Geotecnica per Ingegneria EdileA.A. 2010/2011A.A. 2010/2011

a) Terreno coesivo saturo

15/3615/36

τs

rappresenta 

le 

tensioni 

tangenziali 

limite 

di 

attrito 

e/o 

di 

aderenza 

laterale all’interfaccia tra la superficie del palo e il terreno coesivo saturo circostante.

dzτpQL

0sS ⋅⋅= ∫

d

L

N.B.

le 

τs

poiché

dipendono 

dal 

grado 

di 

disturbo 

dall’alterazione 

delle  pressioni 

efficaci 

interstiziali 

che 

le 

modalità

di 

costruzione 

del 

palo 

producono nel terreno, sono molto difficili da valutare analiticamente, per cui  si ricorre a drastiche semplificazioni e metodi empirici:

Metodo α

Metodo β

QS = min[QS(α)

, QS(β)

]

a.1) Determinazione di QS

p = perimetro del palo =

π∙d(sezione circolare)4

∙d

(sezione quadrata)

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Formule staticheDr. Dr. IngIng.  Johann Facciorusso.  Johann FacciorussoCorso di Geotecnica per Ingegneria EdileCorso di Geotecnica per Ingegneria EdileA.A. 2010/2011A.A. 2010/2011

16/3616/36

Si 

assume 

che 

le 

tensioni 

tangenziali 

limite, 

τs

siano 

una 

quota 

parte 

della  resistenza al taglio non drenata, cu

, originaria del terreno indisturbato:

in cui α

è un coefficiente empirico di aderenza che dipende:

Metodo α

us c⋅α=τ

− dal tipo di terreno,− dalla cu

del terrenoindisturbato,

− dal metodo di costruzionedel palo

−dal tempo,−dalla profondità,− dal cedimento del palo

Tipo di palo Materiale cu

(kPa) αα cu,max

(kPa)

Infisso (senza 

asportazione 

di terreno)

Calcestruzzo

25 1

12025 ‐

50 0,85

50 ‐

75 0,65

> 75 0,50

Acciaio

25 1

10025 ‐

50 0,80

50 ‐

75 0,65

> 75 0,50

Trivellato (con 

asportazione 

di terreno)

Calcestruzzo

25 0,90

10025 ‐

50 0,80

50 ‐

75 0,60

> 75 0,40

Ad es. (AGI)

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Formule staticheDr. Dr. IngIng.  Johann Facciorusso.  Johann FacciorussoCorso di Geotecnica per Ingegneria EdileCorso di Geotecnica per Ingegneria EdileA.A. 2010/2011A.A. 2010/2011

17/3617/36

Si assume che le sovrapressioni

interstiziali che si generano durante la messa  in opera del palo si siano dissipate al 

momento 

di 

applicazione 

del 

carico, 

che pertanto τs

possa essere valutata, con riferimento alle tensioni efficaci:

dove:

Metodo β

σ’h è la tensione efficace orizzontale nel terreno a contatto con il palo,σ’v0 è la tensione efficace verticale iniziale, prima della messa in opera del 

palo,K è un coefficiente di spinta, rapporto fra σ’h e σ’v0,tanδ è il coefficiente d’attrito palo‐terreno.β = K∙ tanδ.

'0v

'0v

'hs tanKtan σ⋅β=δ⋅σ⋅=δ⋅σ=τ

Per terreni NC, 0.24 < β

< 0.29

N.B.

Se δ

= ϕ’ (= 20°÷30°) e K = K0

= K0(NC)

∙OCRα

(no disturbo)

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18/3618/36

Per pali infissi in terreni coesivi NC: 

dove:

0.25 < β

< 0.4

τs

zβd(esign)

= 0.3

Per pali infissi in terreni coesivi OC: 

β

> tan

ϕ’

K0(NC)

∙OCRα

= βd

τs

z

Più

cautelativi 

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19/3619/36

Per pali trivellati in terreni coesivi NC: 

βd

= 0.25

Per pali trivellati in terreni coesivi OC: 

β

< tan

ϕ’

K0(NC)

∙OCRα βd

= 0.8

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Il 

termine 

QP

per 

pali 

in 

terreno 

coesivo 

contribuisce 

in 

maniera  modesta (10%‐20%) alla capacità

portante totale, QLIM

. Per la stima di QP

si 

esegue 

un’analisi 

in 

condizioni 

non 

drenate, 

in 

termini 

di 

tensioni 

totali:

in cui:

a.2) Determinazione di QP

)Nc(AQ P,0vcuPP σ+⋅⋅=

qP

=

AP è l’area di base del palo,cu è la  resistenza  al  taglio  in  condizioni  non  drenate  del  terreno  alla 

profondità della base del palo,σv0,P è la tensione verticale totale alla punta,Nc = 9 è un fattore di capacità portante.

QLIM

+ WP

= QS

+ QP

N.B.

Essendo AP

σv0,p

(=AP

∙γt

∙L) ≅

(AP

∙γP

∙L =) W

QLIM

= QS

+ QP

=  pu

L

0s A9cdzτp ⋅+⋅⋅ ∫

qlim

per fondazione superficiale in condizioni non drenate

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b) Terreno incoerente

21/3621/36

Nel 

caso 

di 

pali 

in 

terreni 

incoerenti, 

quindi 

di 

elevata 

permeabilità,  l’analisi è

svolta sempre con riferimento alle condizioni drenate e quindi 

in termini di tensioni efficaci

b.1) Determinazione di QS

Per la stima di QS

si applica il metodo β. 

( ) dz'tanKpdzτpQ 0v

L

0

L

0sS σ⋅δ⋅⋅=⋅⋅= ∫∫

Tipo di paloValori di K

per stato di addensamentosciolto denso

Valori di tanδ

Battuto

profilato in acciaiotubo d’acciaio chiusocls. prefabbricatocls. gettato in opera

0.7 1.01.0 2.01.0 2.01.0 3.0

tan20°

= 0.36tan(0.75φ’)

tanφ’

trivellato 0.4 0.5 tanφ’

trivellato-pressato con elica continua 0.7 0.9 tanφ’

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22/3622/36

N.B.

L’applicazione del metodo β

per il calcolo delle tensioni tangenziali  τs

in terreno sabbioso porta ad assumere una 

crescita 

lineare 

di τs

con 

la  tensione verticale efficace, e quindi con la profondità.

In realtà, a causa di fenomeni d’arco (effetto silo), σ’h

, e quindi anche τs

,  crescono 

meno 

che 

linearmente 

con 

la 

profondità

tendono 

stabilizzarsi 

ad 

una 

profondità

critica

Zc

(dipendente 

dal 

diametro 

del  palo, d, e dallo stato di addensamento del terreno).

Stato di addensamento Zc

/ dSabbia molto sciolta 7Sabbia sciolta 10Sabbia media 14Sabbia densa 16Sabbia molto densa 20

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in cui:

b.2) Determinazione di QP

AP è l’area di base del palo,

q'

P,0vPPPP NAqAQ ⋅σ⋅=⋅=

23/3623/36

σ’v0,P è la tensione verticale efficace alla punta,

Nq è un  fattore  di  capacità portante(dipende dall’angolo di resistenza al taglio ϕ’del terreno alla profondità della base del palo e dal meccanismo di rottura ipotizzato.)

N.B.

i. Nq

molto variabile, ad es.:

ϕ’ = 35° Nq

= 55 ÷

500

ii.

ϕ’ di difficile determinazione

Cautelativamente

si assume la curva di Berezantzev e ϕ’d

= ϕ’picco

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24/3624/36

differenza 

dei 

terreni 

coesivi, 

la 

capacità

portante 

di 

punta 

QP

nei  terreni 

incoerenti, 

viene 

mobilitata 

interamente 

per 

deformazioni, 

quindi cedimenti,  elevate (in genere pari a 25% del diametro del palo).

Siccome 

nella 

verifica 

agli 

SLE, 

si  assume 

in 

genere 

come 

cedimento 

ammissibile 

il 

6÷10% 

del 

diametro 

del  palo, 

sarà

sufficiente 

assumere 

come 

carico 

di 

punta, 

nella 

verifica 

agli 

SLU,  un 

carico 

inferiore 

quello 

calcolato 

con 

riferimento 

alla 

condizione 

di  rottura:

È

lecito assumere Nq

* < Nq

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Formule dinamicheDr. Dr. IngIng.  Johann Facciorusso.  Johann FacciorussoCorso di Geotecnica per Ingegneria EdileCorso di Geotecnica per Ingegneria EdileA.A. 2010/2011A.A. 2010/2011

Le formule dinamiche

si basano sul principio che durante la messa in opera di  pali 

battuti 

l’energia 

necessaria 

per 

affondare 

il 

palo 

è

correlata 

con 

la 

resistenza a rottura del sistema palo – terreno. 

FORMULE DINAMICHE

25/3625/36

LM

= ρ⋅EM

è il lavoro motore

è un coefficiente di efficienza),

La 

capacità

portante 

del 

palo 

si 

ottiene 

mediante 

un 

bilancio 

energetico,  assumendo 

che 

il 

lavoro 

totale 

del 

maglio 

(lavoro 

motore, 

LM

), 

diminuito 

del  lavoro 

perduto

per 

deformazioni 

dissipato 

nell’urto, 

Lp

sia 

pari 

al 

prodotto  della capacità

portante per l’abbassamento del palo, lavoro utile Lu

:

LM

Lp

= Lu

dove:

EM

= W⋅h è l’energia fornita da un colpo di maglio(W è il peso del maglio, h è

l’altezza di caduta libera del maglio)

Lp

è il lavoro dissipato

nell’urto(le numerose formule esistenti si differenziano per l’espressione di Lp

).‐

Lu

= Qlim

⋅δ

è il lavoro utile(Qlim

è la capacità

portante

del palo, δ

è il rifiuto, ovvero l’abbassamento  medio per un colpo di maglio)

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Formule dinamicheDr. Dr. IngIng.  Johann Facciorusso.  Johann FacciorussoCorso di Geotecnica per Ingegneria EdileCorso di Geotecnica per Ingegneria EdileA.A. 2010/2011A.A. 2010/2011

Le formule dinamiche:

26/3626/36

Esistono molte formule dinamiche, le più

note sono:

IMP.

sono poco attendibili

per molti motivi  (ad es. la resistenza all’infissione del  palo non è

affatto eguale alla capacità

portante del palo in condizioni statiche).

• sono applicabili ai soli pali battuti.

la formula di Jambu

(1953) 

WW

15.075.0C

EALE

C11Ck

kE

Q

P

2M

MLIM

⋅+=

δ⋅⋅⋅

⎟⎟⎠

⎞⎜⎜⎝

⎛ λ++⋅=

⋅δ⋅ρ

=

la formula danese

(1956) 

AE2LE

EQ

M

MLIM

⋅⋅⋅⋅ρ

⋅ρ=

dove:L = lunghezza del paloA = area della sezione del paloE = modulo di Young del paloWP

= peso del palo

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Capacità

portante da prove in sitoDr. Dr. IngIng.  Johann Facciorusso.  Johann FacciorussoCorso di Geotecnica per Ingegneria EdileCorso di Geotecnica per Ingegneria EdileA.A. 2010/2011A.A. 2010/2011

I risultati delle prove penetrometriche

possono essere utilizzate per la stima  della capacità

portante dei pali di 

fondazione 

sia 

in 

modo 

indiretto, 

ovvero 

per 

determinare 

parametri 

geotecnici 

da 

utilizzare 

nelle 

formule 

statiche,  sia in modo diretto:

27/3627/36

a partire dai risultati delle prove CPT

a) Prova CPT (qc

, fs

)

CAPACITÀ

PORTANTE DA PROVE IN SITO

a partire dai risultati delle prove SPT

La 

prova 

CPT, 

che 

consiste 

nell’infissione 

pressione 

nel 

terreno 

di 

un  piccolo palo, può essere considerata come una prova di carico a rottura su  un prototipo in scala ridotta del palo da progettare. d

L ‐d

L + 4d

L

qc

zcP qq =

qc,(medio)IPOTESI:‐

pali infissi‐

terreno sabbioso omogeneo‐

L > Zc

il 

volume 

di 

terreno 

coinvolto 

nella 

rottura 

alla 

punta 

è

funzione di d (Meyerhof, 1976)

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Capacità

portante da prove in sitoDr. Dr. IngIng.  Johann Facciorusso.  Johann FacciorussoCorso di Geotecnica per Ingegneria EdileCorso di Geotecnica per Ingegneria EdileA.A. 2010/2011A.A. 2010/2011

28/3628/36

oppure:

d

L

fs

z

sS f=τ

τs

= qc

/ 200 se

qc

20 MPaτs

= qc

/ 150 se

qc

10 MPa

oppure:

τs

= α∙qc Stato di addensamento αSabbia molto sciolta 0,020

Sabbia sciolta 0,015

Sabbia media 0,012

Sabbia densa 0,009

Sabbia molto densa 0,007

(AGI, 1984)

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N.B.

Per pali trivellati si possono assumere valori di qp

e di τs

pari a 1/3 e a 1/2 di  quelli corrispondenti ai pali battuti 

Capacità

portante da prove in sitoDr. Dr. IngIng.  Johann Facciorusso.  Johann FacciorussoCorso di Geotecnica per Ingegneria EdileCorso di Geotecnica per Ingegneria EdileA.A. 2010/2011A.A. 2010/2011

29/3629/36

b) Prova SPT (NSPT

)

per sabbie omogenee

d

L ‐d

L + 4d

L

NSPT

z

NSPT(medio)

IPOTESI:

pali infissi‐

terreno incoerente

qp

(kPa) = 400 NSPT

(Meyerhof)

qp

(kPa) = 300 NSPT ‐

per limi non plastici

τs

= 2NSPT

< 100 kPa

d

L

NSPT

z

NSPT(medio)

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Capacità

portante da prove di caricoDr. Dr. IngIng.  Johann Facciorusso.  Johann FacciorussoCorso di Geotecnica per Ingegneria EdileCorso di Geotecnica per Ingegneria EdileA.A. 2010/2011A.A. 2010/2011

La migliore

delle stime possibili della capacità

portante di un palo isolato è

quella mediante prova di carico a rottura

dove la capacità

portante viene   

determinata sperimentale in maniera diretta

su pali prototipo strumentati,  identici a quelli di progetto. 

30/3630/36

CAPACITÀ

PORTANTE DA PROVE DI CARICO

Esistono comunque incertezze legate:alla variabilità del terreno di fondazioneall’impossibilità di realizzare pali fra loro identicialla dipendenza del comportamento dalle modalità di applicazione del 

carico Le prove di carico

sui pali di fondazione possono essere:

di 

progetto

il 

palo 

può 

essere 

portato 

rottura

comunque 

sottoposto  ad 

un 

carico 

pari 

tre 

volte 

il 

carico 

di 

esercizio 

(Qmax

Qes

), 

non  appartiene 

alla 

fondazione, 

è

appositamente 

realizzato 

ed 

è spesso 

strumentato. ‐

di collaudo

: il palo non può essere portato a rottura

(Qmax

= 1.5 Qes

) ma è comunque 

possibile 

estrapolare 

dalla 

curva 

carico‐cedimenti 

il 

valore 

della 

capacità

portante, 

è

già

realizzato,appartiene 

alla 

fondazione, 

ed 

è scelto a caso.

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Capacità

portante da prove di caricoDr. Dr. IngIng.  Johann Facciorusso.  Johann FacciorussoCorso di Geotecnica per Ingegneria EdileCorso di Geotecnica per Ingegneria EdileA.A. 2010/2011A.A. 2010/2011

31/3631/36

Schema di carico

Le più

usuale modalità

di esecuzione della  prova

è la seguente:

applicazione  del  carico  per  incrementiΔQ ≤ 0.25 Qe

durata  di  applicazione di  ciascun incremento  di  carico  che  dovrà risultare tale che la velocità di cedimento, v, sia:

v ≤

0.01 mm/20’per pali di piccolo diametro

v ≤

0.02 mm/20’per pali di medio diametro

v ≤

0.03 mm/20’per pali di grande diametro

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Capacità

portante da prove di caricoDr. Dr. IngIng.  Johann Facciorusso.  Johann FacciorussoCorso di Geotecnica per Ingegneria EdileCorso di Geotecnica per Ingegneria EdileA.A. 2010/2011A.A. 2010/2011

32/3632/36

Interpretazione dei risultati (Q,w)

Metodo convenzionale da prove di progetto:

QLIM

=

Q(wlim

)

wlim

= 0.1 D (pali battuti)

si cerca d tale che:

Q

w

wlim

= 0.25 D (pali trivellati)

Metodo convenzionale da prove di progetto:

QLIM

=

Q(2δ)

Q(δ) = 0.9∙QLIM

Q(δ) = 0.9∙Q(2δ)QLIM

=

Q(2δ)

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Capacità

portante da prove di caricoDr. Dr. IngIng.  Johann Facciorusso.  Johann FacciorussoCorso di Geotecnica per Ingegneria EdileCorso di Geotecnica per Ingegneria EdileA.A. 2010/2011A.A. 2010/2011

33/3633/36

Metodo convenzionale da prove di progetto e di collaudo:

wlim

= 0.1 D (pali battuti)‐

wlim

= 0.25 D (pali trivellati)

wnmwQ

⋅+=

Si adatta ai dati sperimentali la forma iperbolica:

n0.9Qlim =

e si calcola il valore limite:

oppure:lim

limlim wnm

wQ

⋅+=

mediante regressione sul piano (w, w/Q)

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Capacità

portante di pali in gruppoDr. Dr. IngIng.  Johann Facciorusso.  Johann FacciorussoCorso di Geotecnica per Ingegneria EdileCorso di Geotecnica per Ingegneria EdileA.A. 2010/2011A.A. 2010/2011

Molto spesso

i pali di fondazione

sono utilizzati in gruppo. 

34/3634/36

CAPACITÀ

PORTANTE DI PALI IN GRUPPO

La 

distanza 

minima

fra 

pali 

di 

un 

gruppo 

(interasse), 

i, 

non 

dovrebbe  essere inferiore a tre volte il diametro, d. 

A causa dell’interazione fra i pali

costituenti un gruppo, il comportamento  di 

un 

palo 

del 

gruppo, 

sia 

in 

termini 

di 

rigidezza 

sia 

in 

termini 

di 

resistenza, non è

eguale

al comportamento del palo isolato. 

i ≥

3 d

L’interazione fra i pali del gruppo dipende:la distanza fra i pali,le modalità di messa in opera dei pali,la natura del terreno di fondazione,l’entità dei carichi applicati, il tempo, ecc.

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Capacità

portante di pali in gruppoDr. Dr. IngIng.  Johann Facciorusso.  Johann FacciorussoCorso di Geotecnica per Ingegneria EdileCorso di Geotecnica per Ingegneria EdileA.A. 2010/2011A.A. 2010/2011

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Si definisce efficienza

del gruppo di pali il rapporto tra il carico limite del  gruppo 

QLIM,G

la 

somma 

dei 

carichi 

limite 

dei 

singoli 

pali 

che 

lo  compongono, QLIM,i

∑=

LIM

G,LIMG Q

QE

Deve risultare EG

≤1 Tipo di palo i/D EG

infisso < 6 > 1 (si assume = 1)

trivellato < 6 0,67 -

1

qualsiasi > 6 1

a) Se la struttura di fondazione non interagisce

con il terreno

:

EG

= 1

EG

= 0.6 ÷1

per i > 8d

altrimenti

∑= LIMG,LIM QQ

( )∑÷= LIMG,LIM Q16.0Q

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Capacità

portante di pali in gruppoDr. Dr. IngIng.  Johann Facciorusso.  Johann FacciorussoCorso di Geotecnica per Ingegneria EdileCorso di Geotecnica per Ingegneria EdileA.A. 2010/2011A.A. 2010/2011

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b) Se la struttura di fondazione

interagisce

con il terreno (nel caso di terreno  coesivo saturo)

:

∑= )Q;Qmin(Q BLIMG,LIM

dove 

QB

è la 

capacità

portante 

di 

un 

blocco

avente 

altezza 

pari 

alla  lunghezza dei pali e base delimitata dal perimetro del gruppo:

( )

⎟⎟⎠

⎞⎜⎜⎝

⎛⋅

+⋅⎟⎟⎠

⎞⎜⎜⎝

⎛⋅+⋅=

⋅⋅+⋅+⋅⋅⋅=

BB

Bc

umBBcubBBB

B12L1

LB

2.0114.5N

cLLB2NcLBQ

1.5essendo:− BB

e LB

le dimensioni in pianta del blocco rettangolare equivalente,− L l’altezza del blocco pari alla lunghezza dei pali,−

cub

cum

la 

resistenza 

al 

taglio 

non 

drenata 

rispettivamente 

alla  profondità

della base e media lungo il fusto dei pali.