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Orientamenti Pastorali 2015 - 2016 La guarigione che apre il cuore C'è la fede dei nove, una fede che guarisce sì dalla lebbra, ma non salva! E c'è la fede di que- sto samaritano, di questo straniero, l'unico che ritorna, sembra di vederlo, "...lodando Dio a gran voce". A lui solo è detto: "...la tua fede ti ha salvato"! E il discorso ci raggiunge e ci provo- ca la domanda fondamentale: la mia è fede che salva, oppure è qualcosa che modifica qualco- sa fuori, ma in profondità non salva? Non potrebbe essere anche la mia una fede come quella dei nove che non ritornano, una fede dominata dalla legge che si muove entro l'arco delle cose prescritte... la religione del precetto, è prescritto presentarsi ai sacerdoti, e ci vanno! È la religione dell’"io ti do, tu mi dai: tu mi dai la guarigione, io ti do un'offerta, quella prescritta e siamo a posto...” Una norma fredda che spegne il cuore! Guardiamo invece il samaritano, l'uomo straniero ed estraneo ai calcoli umani...: lo conduce il cuore, fa le cose che non sono scritte, parla ad alta voce per strada... capisce che il problema non è dare qualcosa, ma dare se stesso! È l'uomo che esplode con la sua spontaneità, la sua dolcezza, la sua passione, è l'uomo salvo dentro. Come Naaman il Siro (1 a lettura), anche lui miracolato dalla lebbra, a cui canta il cuore dalla gratitudine! Lui l'uomo della guerra, il generale che ha a che fare con eser- citi, violenza e morte, abituato al sangue... lui sì salvo dentro, sfiorato da una dolcezza, pervaso da una tenerezza e gratitudine che non svanirà mai più. Vedete dov'è il miracolo? La vera malattia, la vera lebbra da cui essere guariti è questa aridità del mio cuore, i cuori dei nove lebbrosi che non ritor- nano; questo materialismo pratico che invade le fibre del nostro essere (tanto la salute, la guarigio- ne l'abbiamo avuta!), questo cuore che non sa an- dare più in là, questa noncuranza, questa indiffe- renza che è la vera malattia del nostro tempo, una malattia come ci avverte continuamente Papa Fran- cesco che è diventata planetaria definendola la "globalizzazione dell'indifferenza". Ebbene: se tu ritorni sui tuoi passi a ringraziare, è segno che sei stato toccato dentro, che sei salvo per davvero! E penso alle nostre Eucaristie domenicali: dovrebbe- ro essere questo nostro ritornare a ringraziare. Ma anche l’Eucaristia può diventare un'osser- vanza, un precetto senza gioia, un rito freddo e senz'anima, senza passione, un momento di ordinaria amministrazione, un monumento della nostra indifferenza... oppure, Dio lo voglia, può diventare la terra su cui ringraziare, la terra del miracolo perché è la terra della Croce! Anche gli Ebrei dopo lungo viaggio, si fermavano a costruire un altare e ringraziavano il Signo- re che era con loro; dopo una battaglia o una marcia si fermavano e celebravano con canti e danze il Signore che era stato la loro salvezza. Il popolo ricordava: FERMATI E RICORDA! Po- trebbe essere questo l'impegno che scaturisce dalla parola di Dio ascoltata questa domenica: il senso della gioia e della gratitudine risplenda nelle nostre celebrazioni, risplenda negli occhi e sui volti di tutti noi quando usciamo, quando rientriamo a casa, a scuola, sul lavoro, quando camminiamo o ci sediamo accanto ai fratelli e sorelle, a cui il Signore sempre ci rinvia dopo ogni Eucaristia. don Daniele CELEBRAZIONI LITURGICHE SS. Messe feriali: lun - ven ore 8:30, 18,00 SS. Messe vigiliari: ore 17:00 in Casa Breda ore 18:30 in Parrocchia SS. Messe festive: ore 8:00 - 9:30 - 11:00 - 18:30 S. Rosario: feriali ore 17:30 vigilia e festivo ore 18:00 Confessioni: tutti i giorni dalle 17:30 in poi; sabato dalle 17:00 in poi; domenica sempre disponibili, preferibilmente non durante le celebrazioni liturgiche. Don Guanella ci esorta: “Tristissimo male, che tormenta il corpo quando assale e che, ancor dopo che è fatto miracolosamente guarire, lascia l'impronta della ingratitudine. Tristissima, o fratelli, è la lebbra del peccato mortale. Una colpa mortale, quale orrore! Tremiamone tutti.” LITURGIA DELLA PAROLA Prima Lettura: 2Re 5,14 - 17 Salmo: Sal 97 Seconda Lettura: 2Tm 2,8 - 13 Vangelo: Lc 17,11 - 19 CONTATTI Casa Canonica Tel. e Fax 049620213 [email protected] Centro Parrocchiale Tel. 049620677 Caritas Parrocchiale Tel. 049620677 [email protected] Redazione Fo.Par. [email protected] Gemellata con la Parrocchia di Sant’Anna in Esztergom Diocesi di Padova 9 ottobre 2016, XXVIII Domenica T. O. (anno C) n° 1318 anno XXXI “Non si è trovato nessuno che tor- nasse indietro a rendere gloria a Dio, all’infuori di questo stranie- ro?” (Lc 17,18)

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Orientamenti Pastorali 2015 - 2016

La guarigione che apre il cuore

C'è la fede dei nove, una fede che guarisce sì dalla lebbra, ma non salva! E c'è la fede di que-sto samaritano, di questo straniero, l'unico che ritorna, sembra di vederlo, "...lodando Dio a gran voce". A lui solo è detto: "...la tua fede ti ha salvato"! E il discorso ci raggiunge e ci provo-ca la domanda fondamentale: la mia è fede che salva, oppure è qualcosa che modifica qualco-sa fuori, ma in profondità non salva? Non potrebbe essere anche la mia una fede come quella dei nove che non ritornano, una fede dominata dalla legge che si muove entro l'arco delle cose prescritte... la religione del precetto, è prescritto presentarsi ai sacerdoti, e ci vanno! È la religione dell’"io ti do, tu mi dai: tu mi dai la guarigione, io ti do un'offerta, quella prescritta e siamo a posto...” Una norma fredda che spegne il cuore! Guardiamo invece il samaritano, l'uomo straniero ed estraneo ai calcoli umani...: lo conduce il cuore, fa le cose che non sono scritte, parla ad alta voce per strada... capisce che il problema non è dare qualcosa, ma dare se stesso! È l'uomo che esplode con la sua spontaneità, la sua dolcezza, la sua passione, è l'uomo salvo dentro. Come Naaman il Siro (1a lettura), anche lui miracolato dalla lebbra, a cui canta il cuore dalla gratitudine! Lui l'uomo della guerra, il generale che ha a che fare con eser-citi, violenza e morte, abituato al sangue... lui sì salvo dentro, sfiorato da una dolcezza, pervaso da una tenerezza e gratitudine che non svanirà mai più. Vedete dov'è il miracolo? La vera malattia, la vera lebbra da cui essere guariti è questa aridità del mio cuore, i cuori dei nove lebbrosi che non ritor-nano; questo materialismo pratico che invade le fibre del nostro essere (tanto la salute, la guarigio-ne l'abbiamo avuta!), questo cuore che non sa an-dare più in là, questa noncuranza, questa indiffe-renza che è la vera malattia del nostro tempo, una malattia come ci avverte continuamente Papa Fran-cesco che è diventata planetaria definendola la "globalizzazione dell'indifferenza". Ebbene: se tu ritorni sui tuoi passi a ringraziare, è segno che sei stato toccato dentro, che sei salvo per davvero! E penso alle nostre Eucaristie domenicali: dovrebbe-ro essere questo nostro ritornare a ringraziare. Ma anche l’Eucaristia può diventare un'osser-vanza, un precetto senza gioia, un rito freddo e senz'anima, senza passione, un momento di ordinaria amministrazione, un monumento della nostra indifferenza... oppure, Dio lo voglia, può diventare la terra su cui ringraziare, la terra del miracolo perché è la terra della Croce! Anche gli Ebrei dopo lungo viaggio, si fermavano a costruire un altare e ringraziavano il Signo-re che era con loro; dopo una battaglia o una marcia si fermavano e celebravano con canti e danze il Signore che era stato la loro salvezza. Il popolo ricordava: FERMATI E RICORDA! Po-trebbe essere questo l'impegno che scaturisce dalla parola di Dio ascoltata questa domenica: il senso della gioia e della gratitudine risplenda nelle nostre celebrazioni, risplenda negli occhi e sui volti di tutti noi quando usciamo, quando rientriamo a casa, a scuola, sul lavoro, quando camminiamo o ci sediamo accanto ai fratelli e sorelle, a cui il Signore sempre ci rinvia dopo ogni Eucaristia. don Daniele

CELEBRAZIONI LITURGICHE

SS. Messe feriali:

lun - ven ore 8:30, 18,00

SS. Messe vigiliari:

ore 17:00 in Casa Breda

ore 18:30 in Parrocchia

SS. Messe festive:

ore 8:00 - 9:30 - 11:00 - 18:30

S. Rosario:

feriali ore 17:30 vigilia e festivo ore 18:00

Confessioni:

tutti i giorni dalle 17:30 in poi; sabato dalle 17:00 in poi;

domenica sempre disponibili, preferibilmente non durante le

celebrazioni liturgiche.

Don Guanella ci esorta:

“Tristissimo male, che tormenta il corpo quando assale e che, ancor dopo che è fatto miracolosamente guarire, lascia l'impronta della ingratitudine. Tristissima, o fratelli, è la lebbra del peccato mortale. Una colpa mortale, quale orrore! Tremiamone tutti.”

LITURGIA DELLA PAROLA

Prima Lettura:

2Re 5,14 - 17

Salmo:

Sal 97

Seconda Lettura:

2Tm 2,8 - 13

Vangelo:

Lc 17,11 - 19

CONTATTI

Casa Canonica

Tel. e Fax 049620213

[email protected]

Centro Parrocchiale Tel. 049620677

Caritas Parrocchiale

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Redazione Fo.Par. [email protected]

Gemellata con la

Parrocchia di

Sant’Anna

in Esztergom

Diocesi di Padova

9 ottobre 2016, XXVIII Domenica T. O. (anno C)

n° 1318 anno XXXI

“Non si è trovato nessuno che tor-nasse indietro a rendere gloria a Dio, all’infuori di questo stranie-ro?” (Lc 17,18)

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2 Il Foglio Parrocchiale 9 ottobre 2016 .

Papa Francesco ci dice...

“I dieci lebbrosi guariti da Gesù gli vanno incontro e Gesù risponde li-berandoli tutti dalla loro malattia. Fa impressione, però, vedere che

uno solo torna indietro per lodare Dio a gran voce e ringraziarlo. Saper bene-dire, saper lodare per quanto il Signore fa per noi! Se noi possiamo capire che tutto è dono di Dio, quanta felicità nel nostro cuore!”

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Il Foglio Parrocchiale 9 ottobre 2016 3 .

ELEMENTARI, MEDIE, SUPERIORI e UNIVERSITA’:

SI RIPARTE! Anche quest’anno la pastorale giovanile è pronta a ripartire, gli educatori sono carichi e motivati… e voi? Quest’anno ci sono alcune importanti novità: il gruppo degli educatori parrocchiali cercherà di raggiungere tutte

le fasce di età della Parrocchia, secondo modalità e tipologie che verranno via via comunicate. Infatti, la pastorale di quest’anno, d’accordo con il Parroco e informato il Consiglio Pastorale, vorrebbe prevedere l’istituzione di un gruppo elementari, di un gruppo medie, oltre che i tradizionali e già affermati gruppi giovanissimi (superiori) e giovani (18 - 30).

Quest’anno la pastorale giovanile seguirà gli ordinamenti proposti dall’ufficio diocesano, che sono a loro volta quelli dell’Azione Cattolica: la gioia del Vangelo. Questo è un tema che cercheremo di vivere, assieme ai nostri ragazzi in ogni livello, al fine di riscoprire davvero la dimensione comunitaria della Fede. L’invito infatti che ci viene proposto è quello di avere attenzione a tre aspetti delle nostre comunità:

Comunità che educa, in cui riscopriamo il nostro servizio educativo; Comunità missionaria, in cui riscopriamo il compito di annunciare il Vangelo nella quotidianità; Comunità che accoglie, capace di fare spazio ai piccoli, poveri, immigrati, quelli che non ci vanno a genio. Obiettivo del percorso è capire che la gioia del Vangelo è lo stile di chi, avendo scoperto nel Signore un buon compagno di strada, con gioia condivide la sua scoperta con chi gli cammina accanto. La gioia è uno stile di vita!

Il Vangelo che ci guiderà è il passo sulle beatitudini, ossia Matteo 4,23 – 5,12 Rallegratevi ed esultate! Ge-sù ci propone di cambiare questo mondo: la scelta preferenziale deve essere per gli ultimi, da cui è circonda-to sin dall’inizio del brano. Tuttavia la scelta degli ultimi non è una dimensione buonista, illusa o utopistica: è il programma che Dio ha scelto per gli uomini. È un percorso di lotta, che prevede anche sconsolazione ed avvilimento… è un percorso di croce. Cercheremo di capire che le beatitudini sono un esempio concreto di come mettere in atto il programma di Dio. Non sono una buona esortazione, e nemmeno un auspicio fumo-so, ma una scommessa che Gesù lancia e che per primo ha affrontato. Inoltre, il brano delle beatitudini ap-profondisce ulteriormente il tema della missionarietà: non si evocano cose straordinarie, ma vicende di tutti i giorni: desiderio di felicità, in una trama di situazioni comuni, fatiche, speranze, lacrime e sorrisi. Missiona-rietà non vuol dire quindi partire per l’Africa, ma significa vivere con la gioia di Cristo le vicende quotidiane.

In questo nuovo anno, i gruppi saranno seguiti da:

Elementari: i “giovanissimi” con i loro educatori, a rotazione; Medie: Alberto Peruzzo e Riccardo Trussardi, con l’aiuto di Andrea Paccagnella; I superiore: Elena Minozzi, Roberta Michelazzo e Mauro Soave; II superiore: Marco Grassetto e Enrico Varotto; III e IV superiore: Humberto Tiso, Anna Sirone e Andrea Paccagnella; V superiore: Francesco Sirone e Pietro Fiocco; Giovani: Suor Anna, con l’aiuto di Enrico Castro.

Riccardo Cusin, Giovanni Cingano e Giovanni Canale confermano la loro disponibilità come ‘aiuto aggiuntivo’ e

nella preparazione delle attività complementari ai gruppi di formazione, come l’organizzazione del weekend per i giovanissimi o della castagnata.

Speriamo di riuscire anche quest’anno a proporre ai nostri ragazzi e a quanti a noi si affideranno un percorso ric-co e stimolante. Tuttavia siamo consapevoli di non essere perfetti e di avere tantissimi difetti: anche noi siamo qui per crescere con i ragazzi. Grazie sin d’ora per la fiducia che la Parrocchia, primariamente nella figura del Parroco, ripone in noi e nel nostro operato. Siamo sicuri che la Comunità non mancherà mai di sostenerci con e nella pre-ghiera.

Inizio attività: giovanissimi: Lunedì 10 ottobre ore 21.00 in Patronato elementari e medie: da comunicare

gli educatori & don Daniele

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Il Foglio Parrocchiale 9 ottobre 2016 4 .

RACCONTI DI UN’ESTATE INTERPARROCCHIALE Anche quest’estate abbiamo collaborato con gli amici della vicina Parrocchia Cave: ormai un’amicizia colla borativa che giunge al secondo suo anno e che vede unite per le attività estive non solo le forze, ma anche e

soprattutto i cuori. E credeteci, è questa la prima grande vittoria della collaborazione: si sono rafforzati ed intessu-ti saldamente i legami interpersonali sia di noi educatori, sia dei nostri ragazzi giovanissimi, sia ancora dei bambini. Come ci ripete sempre Papa Francesco, dobbiamo essere grandi architetti di ponti, su cui anche altri, poi, potran-no continuare a passare.

MasterGREST Dal 19 giugno al 2 luglio si è tenuto il Grest, dal titolo “MasterGrest”, che narrava la sto-ria di 4 cuochi (Margherita, Giuseppe, Fede-rica e Salvatore) alla riscoperta, giorno per giorno, dei valori della Misericordia, attra-verso le sue opere: dal perdonare le offese a visitare i carcerati. Un grazie a coordinatori e animatori di San-to Stefano, di Brusegana e di Cave, nonché alle instancabili e numerose cuoche-mamme! Grazie anche a don Daniele per il suo tempo, messo totalmente a disposizio-ne del Grest.

CampoPICCOLI Nella settimana dal 24

al 31 luglio i ragazzi dagli 8 ai 12 anni hanno parte-cipato al camposcuola, tenutosi a Foza. Ogni gior-no hanno scoperto e vis-suto un aspetto della Feli-cità, come la famiglia, gli amici, lo sport, la musica. In particolare hanno toc-cato con mano il tema del viaggio il giorno dell’e-scursione. L’ultimo giorno è stato dedicato a Gesù,

quale fonte maggiore, primaria e suprema di gioia e felicità. Un grazie particolare alle cuoche Dona-tella e Norma, nonché a don Alberico di Cave per la sua preziosa presenza.

CampoGRANDI Anche quest’anno, dopo la positiva esperienza dell’anno sorso, si è tenuto il camposcuola dedica-to ai ragazzi di terza media e delle superiori, nella settimana dal 31 luglio al 7 agosto, sempre a Foza. Ogni giorno era incentrato sulla musica e caratte-rizzato da una nota musicale diversa. I ragazzi si sono cimentati con diversi laboratori e attività, come l’avventurosa escursione e il corso di chitar-ra. Un grazie speciale ai cuochi Daniela, Loretta, Monica e Antonio/Bagigio, nonché al nostro don Angelo per la sua preziosa presenza.

continua

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Il Foglio Parrocchiale 9 ottobre 2016 5.

Ottobre Missionario 2016 Domenica 16 ottobre alle ore 10,00 presso la Parrocchia della Natività le Comunità Cattoliche di Padova si incontra-no con la celebrazione di una Santa Messa in occasione dell’Ottobre Missionario 2016

Al bon ladron

Caro Ladron, co vegnarà ch’el dì daghe on’ocià a la porta e fame segno parchè vojo sentarme rente a ti. Vojo sentir da ti, par via del Regno, da indòe te ghe capìo ch’el gera Lu, cossì malmesso e distirà sol legno. Dopo me piase che te conti su co i t’hà pescà a robare: l’occasion de nare in crose, a fianco de Gesù. Ma fin che scampo e digo le orassion prèstame el to corajo e le parole che te ghè dito el dì de la passion. Fin che sò in viajo e ch’el Signore vole, ghe tegno a dopararle tutti i dì, quando che nasse e quando more el sole. Però anca ti…”ricordate de mi”.

Nani del Borgo

Poesie sotto forma di preghiera. L’au-tore, che si firmava con lo pseudonimo di Nani del Borgo, è Mons. Giovanni Rossin, professore di greco e latino presso i seminari diocesani di Padova, Tencarola e Thiene (Vi). Ha scritto poesie in italiano, latino e greco, ma soprattutto in dialetto veneto. Nato a Montagnana nel 1922, nel quartiere denominato Borgo (da cui lo pseudoni-mo) e morto nel 2004. Ma noi, siamo “educati” se ci rivolgiamo al Signore in dialetto? Nani pensa di si!.

La Corale don Emilio

Canosi ricorda…

Ricordiamo che ogni mercoledì alle ore 21,00 in chiesa (entrata dalla cappellina – via Cavalieri) ci sono le prove di canto della Corale Don Emilio Canosi. Cogliamo l’occasione per ricordare a tutti, ed in particolare anche ai nostri amici stranieri che abitano nella nostra Par-rocchia, che la CORALE ricerca voci per incrementare il nu-mero dei propri coristi: l’esperienza di “gruppo”, talvolta im-pegnativa, è sicuramente una bellissima occasione per fare un importante servizio alle liturgie oltre ad essere un mo-mento anche di crescita culturale. Chi desidera partecipare per la prima volta, potrà presentarsi durante le prove di ogni mercoledì di ottobre. Per avere maggiori informazioni ci si può rivolgere al Parroco don Daniele, oppure a Oscar (3384641336) o ancora visitare il nostro sito http://coralecanosi.altervista.org/. Vi aspettiamo quindi numerosi.

Tuttavia ora non vi diciamo ARRIVEDERCI ALL’ESTATE 2017, ma un caloroso KEEP IN TOUCH!, TENIAMOCI IN CONTATTO!, attraverso le iniziative di crescita che via via vi proporremo durante l’anno: questo, siamo sicuri, è un augurio migliore.

segue

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Il Foglio Parrocchiale 9 ottobre 2016 .

Intenzioni

SS. Messe

Ricorrenze

e attività

Lun 10

Lc 11,29-32

8,30: -

18,00: -

21,00: incontro dei Gruppi Giovanissimi dalla 1a alla 5a superiore

MAR 11

Mt 11,37-41

8,30: def.ti Maddalena, Oreste e Elda

18,00: def.ti Gino Sandonà e Anime del

Purgatorio – def.to Silvano Nicolè

16,00: Centro di Ascolto della Caritas 17,30: Rosario Missionario in concomitanza di tutto il nostro Vicariato 18,00: Santa Messa votiva in onore di San Luigi Guanella 21,00: Gruppo Teatro (prove)

MER 12

Lc 11,42-46

8,30: -

18,00: def.ti Francesco e Carmine Papa-

rella

8,30: pulizia del Centro Parrocchiale a cura dei volontari 16,00: riunione Gruppo Caritas Parrocchiale

GIO

13 Lc 11,47-54

8,30: -

18,00: def.ti fam. Rismai e Mattietto

17,30: redazione Fo.Par.

VEN

14 Lc 12,1-7

8,30: def.ti Elena e Ferruccio

18,00: def.ti Riccardo, Lina e Paola

Boesso – def.ti Agnese, Giovanni e Anto-nio Tomasin

9,00: pulizie della chiesa a cura dei volontari

17,00: coroncina della Divina Misericordia

SAB 15

Lc 12,8-12

8,30: -

17,00: Santa Messa in Casa Breda

18,30: def.ti Giacomo e Carolina Amigo-

ni

Santa Teresa d’ Avila

DOM

16

8,00: -

9,30: Santa Messa della Comunità

Parrocchiale.

11,00: -

18,30: -

XXIX Domenica del Tempo Ordinario 9,30: Santa Messa durante la quale sarà consegnato il man-

dato ai Catechisti

“SOSteniamoci”

Aiutiamo la nostra Parrocchia, per i lavori straordinari realizzati, con il Progetto “SOSteniamoci”. Come fare? È possibile partecipare al progetto: destinando il “5 per mille”, mediante indicazione del codice fiscale del nostro Cen-tro Parrocchiale 01570030286 sulla dichiarazione dei redditi; tramite bonifico – anche continuativo – a favore della Parrocchia Santo Stefano d’Ungheria, Padova Via Cavalieri sul conto presso Unicredit Padova destinato al FO-SPA, IBAN IT32A0200812117000060012246, indicando quale causale “offerta per il FOSPA”.