Pasqua di Risurrezione (anno B) n° 1123 anno XXVII “È...

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“È risorto” Tutto si è compiuto. Il Disegno del Padre si è realizzato. Gli ultimi giorni di vita di Gesù era- no stati segnati dal tradimento, dal disprezzo, dalla sofferenza. Il suo spirito era pronto per affrontare tutto questo, ma la carne era debo- le, perché accettare un dolore tanto grande è contro la natura umana. Ma Gesù sapeva che il Progetto del Padre ave- va uno scopo perché dava un senso nuovo alla vita degli uomini. E per questo ha accettato che venisse fatta la Volontà del Padre. Gesù ora è morto. Giuseppe d’Arimatea chiede a Pilato di poter dare a Gesù degna sepoltura. Accolta la richiesta, Giuseppe prende in carico il corpo senza vita di Gesù, lo avvolge in teli di lino e lo depone in un sepolcro scavato nella roccia in un luogo vicino al Golgota. Il “primo giorno della settimana” Maria di Ma- gdala, presente sia alla crocifissione che alla deposizione, arriva al sepol- cro, quando ancora non si è fatto giorno, e lo trova aperto. E’ la prima te- stimone della risurrezione ma non capisce subito la verità che le si presen- ta agli occhi. Corre dai discepoli a chiamare aiuto, pensa che qualcuno abbia trafugato il corpo di Gesù. Pietro e Giovanni partono di tutta fretta. Giovanni, il più giovane, corre più veloce, Pietro, più affaticato, arriva poco dopo. Giovanni vede subito il se- polcro vuoto, il sudario, i teli, ma non il corpo del suo Signore; per entrare nel sepolcro aspetta Pietro, il più anziano e autorevole discepolo. Arriva Pietro ed entra nel sepolcro e subito dietro a Lui Giovanni. Giovanni “vide e credette”: è il primo a leggere quel vuoto non come as- senza, ma come presenza nuova e definitiva; riconosce che si è realizzato ciò che Dio aveva promesso e di cui le Scritture parlavano. Gesù è risorto, è vivo e ci chiama a vivere da risorti, a non lasciarci vince- re dalle nostre croci quotidiane, ma a viverle cercando di comprendere il Disegno che Dio ha per ciascuno di noi. Così, con l’aiuto della sua Parola, potremo essere segno di speranza e di amore per gli uomini. Buona Pasqua. Alessandro e Paola Don Guanella ci esorta … Gesù aspettò tre giorni a risorgere per manifestare a tutti che era veramente morto. Scese al limbo a confortare le anime dei santi Padri. Quelle anime benedette attendevano il Salvatore. Poi risorse con virtù propria. Con la virtù sua, che è onnipotenza infinita, susci- terà te da un abisso di pene nel quale per caso sia precipitata. Casa Canonica: Tel. 049620213 Fax 0495223495 Centro Parrocchiale: Tel. 049620677 Parroco don Francesco: Cell. 3392841685 E-mail: [email protected] Redazione: [email protected] LITURGIA DELLA PAROLA Prima Lettura: At 10,43a.37-43 Salmo: Sal 117 Seconda Lettura: Col 3,1-4 (1Cor 5,6b-8) Vangelo: Gv 20,1-9 ORARIO CELEBRAZIONI LITURGICHE Ss. Messe feriali: ore 8.30, 18.00; S. Messa pre-festiva: ore 18.30; Ss. Messe festive: ore 8.00, 9.30, 11.00, 18.30. S. Rosario: feriali ore 17.30, pre-festivo e festivo ore 18.00. Confessioni: tutti i giorni dalle 17.30 in poi; sabato dalle 17.00 in poi; domenica sempre disponibili, preferibilmente non durante le celebrazioni liturgiche. Gemellata con la Parrocchia di Sant’Anna in Esztergom (Ungheria) n° 1123 anno XXVII Orientamenti Pastorali 2011 - 2012 8 aprile 2012, Pasqua di Risurrezione (anno B) Diocesi di Padova

Transcript of Pasqua di Risurrezione (anno B) n° 1123 anno XXVII “È...

“È risorto” Tutto si è compiuto. Il Disegno del Padre si è realizzato. Gli ultimi giorni di vita di Gesù era-no stati segnati dal tradimento, dal disprezzo, dalla sofferenza. Il suo spirito era pronto per affrontare tutto questo, ma la carne era debo-le, perché accettare un dolore tanto grande è contro la natura umana. Ma Gesù sapeva che il Progetto del Padre ave-va uno scopo perché dava un senso nuovo alla vita degli uomini. E per questo ha accettato che venisse fatta la Volontà del Padre. Gesù ora è morto. Giuseppe d’Arimatea chiede a Pilato di poter dare a Gesù degna sepoltura. Accolta la richiesta, Giuseppe prende in carico il corpo senza vita di Gesù, lo avvolge in teli di lino e lo depone in un sepolcro scavato nella roccia in un luogo vicino al Golgota. Il “primo giorno della settimana” Maria di Ma-gdala, presente sia alla crocifissione che alla deposizione, arriva al sepol-cro, quando ancora non si è fatto giorno, e lo trova aperto. E’ la prima te-stimone della risurrezione ma non capisce subito la verità che le si presen-ta agli occhi. Corre dai discepoli a chiamare aiuto, pensa che qualcuno abbia trafugato il corpo di Gesù. Pietro e Giovanni partono di tutta fretta. Giovanni, il più giovane, corre più veloce, Pietro, più affaticato, arriva poco dopo. Giovanni vede subito il se-polcro vuoto, il sudario, i teli, ma non il corpo del suo Signore; per entrare nel sepolcro aspetta Pietro, il più anziano e autorevole discepolo. Arriva Pietro ed entra nel sepolcro e subito dietro a Lui Giovanni. Giovanni “vide e credette”: è il primo a leggere quel vuoto non come as-senza, ma come presenza nuova e definitiva; riconosce che si è realizzato ciò che Dio aveva promesso e di cui le Scritture parlavano. Gesù è risorto, è vivo e ci chiama a vivere da risorti, a non lasciarci vince-re dalle nostre croci quotidiane, ma a viverle cercando di comprendere il Disegno che Dio ha per ciascuno di noi. Così, con l’aiuto della sua Parola, potremo essere segno di speranza e di amore per gli uomini. Buona Pasqua.

Alessandro e Paola

Don Guanella ci esorta …

Gesù aspettò tre giorni a risorgere per manifestare a tutti che era veramente morto. Scese al limbo a confortare le anime dei santi Padri. Quelle anime benedette attendevano il Salvatore. Poi risorse con virtù propria. Con la virtù sua, che è onnipotenza infinita, susci-terà te da un abisso di pene nel quale per caso sia precipitata.

Casa Canonica:

Tel. 049620213 Fax 0495223495

Centro Parrocchiale:

Tel. 049620677

Parroco don Francesco:

Cell. 3392841685

E-mail:

[email protected]

Redazione:

[email protected]

LITURGIA DELLA PAROLA

Prima Lettura: At 10,43a.37-43

Salmo:

Sal 117

Seconda Lettura:

Col 3,1-4 (1Cor 5,6b-8)

Vangelo: Gv 20,1-9

ORARIO CELEBRAZIONI

LITURGICHE

Ss. Messe feriali: ore 8.30, 18.00;

S. Messa pre-festiva: ore 18.30;

Ss. Messe festive: ore 8.00, 9.30, 11.00, 18.30.

S. Rosario:

feriali ore 17.30, pre-festivo e festivo ore

18.00.

Confessioni:

tutti i giorni dalle 17.30 in

poi; sabato dalle 17.00 in poi; domenica sempre disponibili,

preferibilmente non durante le celebrazioni liturgiche.

Gemellata con la Parrocchia di Sant’Anna in Esztergom (Ungheria)

n° 1123 anno XXVII

Orientamenti Pastorali 2011 - 2012

8 aprile 2012, Pasqua di Risurrezione (anno B) Diocesi di Padova

2 Il Foglio Parrocchiale 8 aprile 2012

Auguri del parroco Carissimi parrocchiani, buona e santa Pasqua! Non crediate che sia un augurio fatto per dovere, ma mi scaturisce dal pro-fondo del cuore perché la gioia della Pasqua o è autentica oppure non è ve-ra. Qualche giorno fa mi ha colpito una frase di Enzo Bianchi, priore di Bose, che vi riporto qui di seguito: «Sì, il cristiano deve sapere che anche nel po-polo di Dio, anche nella Chiesa ci può essere chi lavora contro il Vangelo, chi si dice cristiano e giudica il Vangelo un’utopia, chi dice di credere in Dio e in Cristo, ma sorride delle parole di Gesù, del suo Vangelo». Ora questa frase mi ha fatto riflettere molto perché mi sono detto che a vol-te anche noi identifichiamo i “lontani” dalla Chiesa come quelli che non fre-quentano i sacramenti e/o un cammino di fede alla luce della Parola di Dio. Mentre invece dobbiamo riconoscere che talvolta i primi a non accogliere Cristo siamo proprio noi che ci consideriamo “vicini”. Quanta poca fede c’è in tante teorie delle quali ci riempiamo la bocca per poi risultare parole vuo-te! Gesù risorgendo ci fa capire che è davvero vivo, presente per sempre e che la vita donata per amore è più forte della morte. Come si fa allora a non gioire di fronte a tanta verità? Certo mi potete dire: «Ma di fronte ad una società sempre più in crisi eco-nomica, in crisi di valori, di relazioni come si fa gioire?» La vera gioia nasce dalla consapevolezza che è Cristo risorto la Parola fatta carne; l’unica Parola che ci apre le porte alla speranza; l’unica Parola che riempie di significato e di valore le nostre parole umane spesso vuote. È Cristo il Risorto, il Vivente che ci fa sperare che oltre la morte c’è una vita in pienezza che è quella di Dio! È questa la gioia che ci deriva dalla risurrezione di Cristo, una gioia così im-mensa che non si può trattenere per sé ma che bisogna comunicare a chi sta intorno a noi. Allora sì che il cammino di evangelizzazione e di rinnovamento della fede, di cui oggi abbiamo tanto bisogno, non sarà più e soltanto un affare di famiglia o di una cerchia ristretta, ma coinvolgerà la comunità intera se vuole che la gioia della Risurrezione non si perda mai. A tutti voi e in particolare alle persone anziane e ammalate giunga l’augurio di una Pasqua all’insegna della semplicità, della verità e della gioia. Buona Pasqua!

Il vostro parroco, don Francesco

Auguri del parroco di Brusegana Cari abitanti di Brusegana, per “rinascere nella luce del Signore risor-to” (colletta di Pasqua) credo sia necessario guar-dare e lasciarsi guardare con occhi femminili e ma-schili dall’evento centrale della nostra fede. Questa distinzione non rivendica differenze né manifesta giudizi di altro genere. Ap-pare piuttosto l’integra-zione della Pasqua con lo sguardo femminile del comprare oli, del cammi-nare incontro al sole che sorge, del vedere un se-polcro senza masso e lì, dentro, un giovane che calma la paura con il can-dore della sua Notizia. E lo sguardo maschile dei discepoli? Lo pensiamo smorto, un vedere che fissa chissà dove, magari le poche cose rimaste di Gesù prima che morisse, quand’era ancora tra lo-ro… Questi sguardi ci fis-sano e noi ci lasciamo in-contrare da essi perché sono i nostri, assomigliano al vedere senza fede… Ma Colui che ha aperto occhi apre anche paure e dubbi. La Pasqua sia apertura di sguardi, i nostri verso gli occhi di Cristo che brillano di Dio e ci salvano dalle paure. E il suo sguardo è familiare, perche, senza dire nulla, rialza da terra il nostro per fissare con Lui le cose di lassù, dove il Padre ci chiama per dire ogni giorno: “Sia la luce” di vita, di perdono, di co-raggio, di affetto vero, di ricominciamo insieme, di una mano offerta, di acco-glienza… quanta Pasqua passa davanti a noi.

Don Fabio

3 Il Foglio Parrocchiale 8 aprile 2012

Auguri del vescovo

Carissimi, siamo entrati nella “Settimana Santa” e desidero condividere con voi qualche mio pensiero e sentimento, contemplando la Passione di Cristo, la sua com-passione per i nostri peccati e le nostre sofferenze, ed insieme la Luce e la Potenza che irradia la sua Risurrezione. In molti abbiamo accompagnato il Signore nella Via Crucis, meditando il mistero della sofferenza di Cristo, che continua oggi in tante persone ferite e piagate nel corpo, nel cuore e nello spirito: malati, poveri, detenuti, disoccupati, frustrati e depressi. Una situazione dolorosa che ci interpella è quella della perdita del lavoro, specialmen-te da parte di immigrati; o della difficoltà di trovare il lavoro per tanti giovani. Come Diocesi abbiamo istituito, dopo il primo, un secondo “Fondo straordinario di solidarietà per il lavoro”. Invito tutti a contribuirvi. Fa poi impressione il clima di smarrimento e di incertezza che sembra di avvertire. La crisi economico-finanziaria ha messo allo scoperto che non si può vivere di solo be-nessere materiale. Ci sono in noi esigenze e aspirazioni spirituali che richiedono una risposta, altrimenti sperimentiamo un grande vuoto interiore. Siamo chiamati ad una conversione di mentalità, di modelli e stili di vita. Dio c’è e viene al nostro incon-tro. La Pasqua ci offre la grazia di attingere la linfa divina, che scaturisce dal cuore di Cri-sto, per irrorare la nostra fede, forse illan-guidita, e la nostra speranza, forse vacil-lante. Un bel segno di vitalità e uno stimolo alla nostra fede sono i circa 50 adulti che nella Veglia pasquale, dopo l’itinerario del Cate-cumenato, riceveranno i sacramenti dell’Iniziazione cristiana, entrando a far parte a pieno titolo della Chiesa cattolica. Il Signore Risorto è vivente e il suo Spirito è fonte inesauribile di vita nuova e immor-tale. L’amore di Dio è più forte di tutti i segni di corruzione e di degrado. Un evento che si realizzerà nel Tempo Pa-squale, dal 13 al 15 aprile p.v., è il Conve-gno che riunirà ad Aquileia i rappresentanti delle 15 Diocesi del Triveneto. Vi invito a pregare perché il Convegno apra nuove vie all’annuncio del Vangelo e faccia fiorire ciò che germoglia. Auguro a tutti una Santa Pasqua di vita nuova e di speranza. Nelle celebrazioni liturgiche e nella pre-ghiera vi porto tutti nel mio cuore davanti al Signore.

Antonio Mattiazzo, vescovo

Aquileia 2 Secondo convegno

ecclesiale del triveneto

Dal 13 al 15 apri-le 2012 avrà luo-go ad Aquileia il secondo Conve-gno ecclesiale delle Chiese del Nordest, sul te-ma «In ascolto di ciò che lo Spirito dice alle Chiese del Nordest». Un evento che giun-ge a vent’anni dal primo grande convegno di A-quileia, tenutosi nel 1990. Il cammino di preparazione ad «Aquileia 2» si è aperto ufficial-mente domenica 7 novembre 2010, quando, in

tutte le Chiese del Nordest, è stato letto il documento di convocazione all’importante appuntamento. Aquileia 2: Perché? Le Chiese del Nordest, lasciandosi guidare dallo Spirito Santo, intendono, attraverso il Convegno «Aquileia 2» chiedersi come annunciare Gesù Cristo oggi, nell’attuale contesto socio-culturale del territorio. Nello specifico, «Aquileia 2» è un «convegno sinodale», attraverso il quale lo Spirito parla alle Chiese e le aiuta a crescere nella comunione e nella reciproca collaborazione. Si tratta di un momento che permette alle Chiese del Nordest di condividere le esperienze ecclesiali e pastorali in atto per un arricchimento reciproco; le aiuta a discerne-re con gli occhi della fede le profonde trasformazioni in atto e le nuove sfide emerse nel territorio negli ultimi vent’anni; le guida nell’individuazione di alcune scelte di fondo per un rinnovato impegno missionario e le sostiene nell’affrontare insieme alcune sfide che vanno oltre i confi-ni delle singole Diocesi. Aquileia 2: Quali obiettivi? Attraverso il Convegno le Chiese del Nordest vogliono: • testimoniare, con il metodo della «narrazione», il loro vissuto nel ventennio appena trascorso, riconoscendo in esso la presenza e l’azione dello Spirito; • discernere e riconoscere ciò che lo Spirito dice loro attraverso le sfide, le difficoltà, le domande, i cambiamenti socio-culturali, i nuovi atteggiamenti religiosi e le espres-sioni di appartenenza ecclesiale; • progettare modalità e iniziative pastorali da attivare; stabilire collaborazioni tra di esse per rinnovare l’annuncio di Cristo, la comunicazione del Vangelo e l’educazione del-la fede (profezia).

4 Il Foglio Parrocchiale 8 aprile 2012

Pasqua La solennità con cui la Chiesa catto-lica celebra la festa di Pasqua è in-dicata anche dalla sua Ottava: la settimana seguente la festa è come una lunga domenica che si prolunga per otto giorni, terminando la do-menica successiva, detta della divi-na Misericordia per volontà di Gio-vanni Paolo II, ma tradizionalmente chiamata “domenica in albis”, quan-do i neo battezzati deponevano la veste bianca ricevuta durante la Ve-glia della notte pasquale. Già nell’Antico Testamento il popolo ebraico protraeva la festa delle so-lennità principali nella settimana successiva; Costantino introdusse questo uso nella liturgia cattolica. La pellegrina Egeria nel IV secolo annotava nel suo diario che a Geru-salemme «durante l’Ottava tutti i luoghi santi sono ornati con grande pompa e con decorazioni; i monaci al completo trascorrono le notti in-tere vegliando fino al sorgere del giorno, al canto di inni e antifone; a causa della solennità di questi gior-ni, numerose folle anche di laici, uomini e donne, si radunano ovun-que». Altri tempi! Eppure anche oggi sono numerose le persone che, approfit-tando dei frequenti “ponti” festivi che spesso capitano in questo perio-do dell’anno, soprattutto quando la Pasqua è “alta”, trovano nei mona-steri o nei luoghi lontani dal turbinio della vita moderna il tempo per at-tingere i valori essenziali coperti dalla ripetitiva quotidianità, il nutri-mento che dà la forza interiore per vivere il domani.

Don Gabriele

Benedizione delle famiglie

Anche quest’anno noi sacerdoti visitiamo le fami-glie per la consueta benedizione. In particolare visiteremo le famiglie in via Li-ster, via Magini, via Monte Ceva, via Monte Grande, via Monte Ventolone, via Melloni, via Newton, via Riccati, via Sette Martiri, via Trevisan e via Volterra.

La settimana che va da lunedì 10 a venerdì 13 aprile 2012, dalle ore 16.00 alle ore 18.00, saremo così suddivisi: • Il parroco visiterà le famiglie in via Riccati. • Padre Francesco visiterà le famiglie in via Volterra.

Trattandosi di un momento di fede vi raccomandiamo vivamente che tutti i presenti siano uniti per la preghiera e che il clima di raccoglimento sia favorito dal televisore spento. Nel rispetto della privacy chiediamo cortesemente a chi non gradisce la benedizione del sacerdote di farcelo sapere in qualche modo. Se la famiglia non sarà trovata in casa, lasceremo un biglietto con tutti i riferimenti per poterci ricontattare e chiedere un ritor-no in base ai vari impegni. Quest’anno saremo due sacerdoti (il parroco e padre Francesco) a passare.

Nell’attesa di potervi incontrare, vi salutiamo con cordialità.

don Francesco e padre Francesco

L’eventuale offerta per le necessità della parrocchia può essere consegnata direttamente al sacerdote.

5 Il Foglio Parrocchiale 8 aprile 2012

Auguri! Il Fondo di Solidarietà parrocchiale porge a tut-ti i suoi soci e simpatizzanti gli auguri di buona e felice Pasqua.

Dona il tuo 5 x 1000 al

nostro centro parrocchiale

Anche quest'anno è possibile destinare il 5 per mille dell'Ir-pef a favore del nostro centro parrocchiale. Scegliere il no-stro centro parrocchiale come destinazione del 5 per mille della propria IRPEF significa dare un contributo concreto alla crescita e alla realizzazio-ne di interventi straordinari del nostro centro, che è fre-quentato da molte persone della parrocchia (e non) e il suo esercizio si mantiene uni-camente sui contributi offerti dai parrocchiani. Per sostenere il nostro centro parrocchiale è sufficiente in-serire nello spazio della tua dichiarazione dei red-diti riservato al “sostegno alle organizzazioni non lu-crative di utilità sociale…”, come mostrato nell’immagine in basso, il seguente codice fiscale:

015 700 302 86 È un gesto che non costa nul-la, ma che sostiene concreta-mente il nostro centro parroc-chiale.

Don Francesco

6 Il Foglio Parrocchiale 8 aprile 2012

Intenzioni Ss. Messe

Incontri e attività

LUN

9

10.00.

18.00.

Lunedì dell’Angelo

La S. Messa del mattino è alle ore 10.00.

Il centro parrocchiale è chiuso per l’intera giornata.

MAR

10

8.30: def. Francesco Gallocchio.

18.00: def. Giuseppe e famigliari.

Ottava di Pasqua

16.00: benedizione delle famiglie.

16.30: “Compitando” in centro parrocchiale.

21.00: riunione del Consiglio Pastorale parrocchiale.

MER

11

8.30: def. Gino Sandonà.

18.00: def. Clori.

Ottava di Pasqua

16.00: benedizione delle famiglie.

16.30: catechismo per le medie e per la 3a elementare.

21.00: incontro dei coordinatori del Grest.

GIO 12

8.30.

18.00: def. Beretta Bruno; def.

Luciano Franceschini (trigesimo).

Ottava di Pasqua

16.00: benedizione delle famiglie.

16.30: “Compitando” in centro parrocchiale.

17.30: Adorazione Eucaristica Vocazionale.

18.00: redazione Fo.Par.

21.00: incontro dei giovanissimi di 5a superiore.

21.00: prove della Corale don Emilio Canosi.

21.00: Volley Santo Stefano.

VEN

13

8.30.

18.00.

Ottava di Pasqua

Il parroco e la vicepresidente del CPP sono ad Aquileia per il convegno

ecclesiale.

21.00: incontro degli animatori dei Centri di Ascolto della Parola di Dio.

SAB 14

8.30.

17.00: S. Messa in Casa Breda.

18.30: def. Eleonora e Arduino.

Ottava di Pasqua

Il parroco e la vicepresidente del CPP sono ad Aquileia per il convegno

ecclesiale.

DOM 15

8.00.

9.30: S. Messa per la comunità

parrocchiale.

11.00.

18.30.

Domenica della Divina Misericordia

Il parroco e la vicepresidente del CPP sono ad Aquileia per il convegno

ecclesiale.

9.30: S. Messa animata dai ragazzi di 3a media.

10.30: raccolta versamenti del Fondo di Solidarietà.

18.30: S. Messa animata dai giovanissimi.