Territori.Coop n.4 Trentino

12
Prodotti, storie e sapori del Trentino n.4 Prodotti ortofrutticoli territori. COOP Dai campi del Trentino Freschi, sostenibili e di stagione: i prodotti ortofrutticoli della tua terra Tesori venuti dal bosco Piccoli frutti, grande risorsa Il respiro della mela L’aria buona della cooperazione in Val di Non Dal 21 luglio Trentino Mangia bene ti fa che il

description

pubblicazione Coop prodotti ortofrutta del Trentino

Transcript of Territori.Coop n.4 Trentino

Page 1: Territori.Coop n.4 Trentino

Prodotti, storie e sapori del Trentino n.4 Prodotti ortofrutticoli

territori.COOP

Dai campidel TrentinoFreschi, sostenibili e di stagione: i prodotti ortofrutticoli della tua terra

Tesori venuti dal boscoPiccoli frutti, grande risorsa

Il respiro della melaL’aria buona della cooperazione in Val di Non

Dal 21 luglio TrentinoMangiabeneti fache

il

Page 2: Territori.Coop n.4 Trentino

Pag. 2 territori.COOP - n.4 / Trentino / Prodotti ortofrutticoli

COOP E I TERRITORI / Tante ragioni in una regione

Il Trentinodà buoni frutti

Coop lavora per assicurare filiera corta, prezzi convenienti e sapore di un tempo: un impegno che premia i prodotti e i fornitori locali.

tiche – come i progetti di filiera corta cooperativa o gli accordi a livello nazionale con i produttori che favoriscono l’uso completo del raccolto a un prezzo remune-rativo per gli agricoltori e conve-niente per i consumatori – è tutta a vantaggio dell’ambiente e dei consumi. L’impatto di Coop sul ter-ritorio va oltre il dato economico: i prodotti ortofrutticoli a marchio Coop - che da soli costituisco-no il 40% del venduto nei reparti ortofrutta dei punti vendita della regione - sono sicuri, buoni, eco-compatibili, eticamente garantiti e convenienti. Si pensi infatti alla promozione dell’agricoltura inte-grata o biologica e alle politiche per sostenere le piccole aziende e le produzioni di qualità.O ancora all’abbattimento dei pesticidi nei prodotti a marchio, alla valorizzazione delle varietà locali, oppure all’impegno per frutta e verdura più buone, oltre che sicure. Coop può infatti van-tare un controllo rigoroso di tutta la filiera dell’ortofrutta, ovvero la conoscenza di ogni passaggio dal campo alla vendita nel supermer-cato. Un’attenzione particolare è rivolta ai diritti dei lavoratori: una questione spesso spinosa sul ter-reno dell’ortofrutta. Dal 1989 e per prima in Italia, Coop è certificata SA8000 e garantisce il rispetto dei diritti umani e dei lavoratori, la tutela contro lo sfruttamento dei minori e le garanzie di sicurezza e salubrità sul posto di lavoro.

I prodotti ortofrutticoli del Trentino sono freschi, rigorosamente con-trollati e rispettano la terra. Ma è solo grazie alla creazione di circu-iti virtuosi tra produttori, trasfor-matori e distribuzione che frutta e verdura trovano riconoscimento sul mercato e producono valore per l’economia della regione. Da fornitori con ragione sociale in Trentino Alto Adige si acquistano in un anno più di 19 milioni di euro di prodotti ortofrutticoli destinati ai punti vendita di Coop Adriatica, Coop Casarsa, Coop Consumatori Nordest, Coop Estense, Coop Eri-dana, Coop Reno, Coop Veneto, Ipercoop Sicilia e ai Superstore di Trento e Rovereto.In questo modo Coop aiuta a ga-rantire lavoro e continuità pro-duttiva a 6 aziende del territorio, tra piccole società agricole, or-ganizzazioni di produttori e grandi consorzi cooperativi. Il livello di associazionismo dei singoli pro-duttori è premiante per realizzare efficienze economiche, integra-re cicli produttivi e stagionali ed ottenere equa remunerazione: nei territori presidiati dalle Coop elencate, infatti, cooperative e consorzi agricoli consentono a oltre 22.000 aziende associate di fare impresa. Nel settore agricolo Coop ha scel-to di agire come un partner attivo nella promozione e nella vendita dei prodotti italiani: lo dimostra il fatto che l’80% dell’ortofrutta venduta nei punti vendita Coop

territori.COOPProdotti, storie e sapori del Trentino

Concept, progetto grafico, interviste, redazione dei testi e impaginazione a cura di hicadv

Foto: Ivano Di Maria, Fabio Fantini, Jacopo Niccoli

Stampa: Coptip Industrie Grafiche

Stampa su carta premiata con etichetta ambientale Blue Angel - n. reg. RAL - UZ72, fornita da UPM

100%N.4 - Prodotti OrtofrutticoliDistribuito gratuitamente

Una pubblicazione a cura di: Superstore Coop di Trento e Rovereto

Con la collaborazione di: Vifruit, Consorzio Melinda, Vi.P.,Sant’Orsola, Consorzio Ortofrutticolo Val di Gresta, A.D. Chini.

della regione è di produzione ita-liana. Merito anche della ricerca di sinergie fra la produzione agro-alimentare e la distribuzione co-operativa, che produce reciproci benefici e porta alla condivisione dei medesimi obiettivi: valoriz-

zazione del territorio e delle sue tipicità, qualità e salubrità garan-tite fin dal campo, tracciabilità, freschezza, trasparenza dei costi, razionalizzazione dei trasporti, degli imballi e della logistica... La realizzazione di queste buone pra-

FRUTTA Primavera Estate Autunno InvernoMele diverse varietà D.O.P. • • •Piccoli frutti •Fragole •

Ciliegie •Susine Dro •

VERDURA Primavera Estate Autunno Inverno

Patate locali • • •Cavoli, Cavolfiori • •

Ortaggi biologici Val di Gresta • •

LA TUA REGIONE STAGIONE PER STAGIONEC’è un tempo per seminare, uno per acquistare. Scopri quando il Trentino esprime il meglio di sé.

SUL POSTONella Valle dei Mocheni: uno scorcio ripreso durante il viaggio della troupe di “Territori.Coop”

PROTAGONISTIRitratti di produttori agricoli durante una pausa di lavoro. Territori.Coop li ha incontrati e ne racconta esperienze e competenze.

Page 3: Territori.Coop n.4 Trentino

Questa e altre storie su www.territori.coop.it Pag. 3

FRUTTICOLTURA / Piccoli frutti e fragole

I TESORI VENUTIDAL BOSCO

I piccoli frutti coltivati sono una grande risorsa per l’economia del Trentino: offrono stabilità economica ai produttori e contrastano lo spopolamento della montagna.

Colori intensi e vivaci, forma a grappolo o a ghirlanda, foglie verdi e fresche: i piccoli frutti

sono un prodigio della natura. Per la Cooperativa Agricola Sant’Orsola di Pergine Valsugana (TN) sono diven-tati la base di un’attività solida, che impegna più di 1200 soci produttori non solo trentini ma da poco anche veronesi e calabresi. Sant’Orsola è stata un pioniere nella coltivazio-ne e commercio non solo di piccoli frutti (mirtilli, more, lamponi, ribes rosso e bianco, fragoline, uva spina, baby kiwi), ma anche di fragole di montagna e ciliegie tardive. Fino al 1972, prima che cominciasse la sua attività, in Trentino i frutti di bosco erano conosciuti solo come prodot-ti spontanei da raccogliere e con-sumare sul momento, così rari che era impensabile distribuirli su larga scala. Ed è ancora più difficile oggi, laddove il rimboschimento è recen-te e il sottobosco ancora in via di formazione. Con l’iniziativa di coltivarli, la coopera-tiva ha trasformato una risorsa locale poco valorizzata in una fonte di reddito e stabilità economica: la sapiente pro-grammazione rende disponibili i picco-li frutti per la quasi totalità dell’anno.

Sfoglia la galleria fotografica di questo articolo e ascolta il videoconsiglio su www.territori.coop.it

Page 4: Territori.Coop n.4 Trentino

Pag. 4 territori.COOP - n.4 / Trentino / Prodotti ortofrutticoli

FRUTTICOLTURA / Piccoli frutti e fragole

“TERRITORI”: LA STORIA CONTINUA, ANCHE SUL WEB

I prodotti ortofrutticoli della nostra terra si raccontano

Per “Territori.coop” è stagione di frutta e verdura. Nel viaggio attraverso le regioni italiane interessate dal progetto abbia-mo incontrato i nostri fornitori locali e ascoltato le loro esperienze: la coope-razione fra agricoltori, le politiche per ga-rantire freschezza e sicurezza, l’impegno per coltivazioni sostenibili… Ogni in-

contro ha dato i suoi frutti, reportage che ricostruiscono il legame fra Coop e il territorio dal punto di vista sociale, cultu-rale ed economico.Tutti i contenuti extra sono disponibili sul sito www.territori.coop.it, un portale dedicato a chi vuole conoscere cosa fini-sce nel piatto. Potrete ascoltare le nostre

COOP PER IL TRENTINO >>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>

Sant’Orsola ce l’ha fatta anche grazie agli investimenti lungimiranti in avan-zate camere di pre-raffreddamento, che fanno partire la catena del freddo appena dopo la raccolta. Una distribu-zione capillare con consegne giorna-liere assicura che i frutti arrivino fre-schi nei punti vendita Coop.Dentro alla cooperativa il frutticolto-re non è mai solo: riceve le piantine e le scorte agrarie e può ricorrere ricorre all’assistenza agronomica sul campo offerta dai dieci tecnici che collabora-no con l’Istituto Agrario di San Miche-le all’Adige. La cooperativa seleziona le varietà botaniche più idonee grazie alla stazione sperimentale di Vigolo Vattaro, nella quale Marco Giacomelli, Breeder e Responsabile del progetto, è costantemente impegnato insieme alla sua famiglia nella ricerca delle va-rietà migliori per gusto, qualità, resi-stenza alle malattie e al freddo.I frutti di montagna sono preziosi.

Coltivazione tramite impianti sollevati dal terreno, che consiste nel far crescere le piante dentro appositi vasi, contenenti torba o cocco. Alternativa all’avvicendamento colturale ove questo non sia possibile.

Fuori suoloLO SAPEVATE?

Page 5: Territori.Coop n.4 Trentino

Questa e altre storie su www.territori.coop.it Pag. 5

FRUTTICOLTURA / Piccoli frutti e fragole

storie dalla viva voce dei fornitori, car-pire qualche videoconsiglio di chi è del mestiere, oppure fare zapping da un rac-conto fotografico all’altro. O contribuire al progetto con commenti e la segnalazione di eventi ed esperienze gastronomiche della vostra regione. Il viaggio continua nei 394 punti vendita

di Coop Adriatica, Coop Casarsa, Coop Consumatori Nordest, Coop Eridana, Coop Estense, Coop Reno, Coop Veneto, Ipercoop Sicilia e nei Superstore di Trento e Rovereto, in cui mese dopo mese potre-te ritrovare i prodotti di stagione raccon-tati in queste pagine e acquistarli appro-fittando delle offerte segnalate.

STORIEDAI TERRITORI

GALLERIEFOTOGRAFICHE

VIDEOINTERVISTE

IN POCHI CLICK TANTI CONTENUTI Le icone di immediata comprensione facilitano la navigazione nel sito

Come ricorda Sara Bellini, Respon-sabile marketing e comunicazione di Sant’Orsola: “L’avventura della coo-perativa è iniziata per frenare l’esodo delle genti alpine”, grazie all’intuizio-ne di dieci frutticoltori originari del pa-ese che dà il nome all’azienda. La Valle dei Mòcheni, caratterizzata da piccoli appezzamenti frammentari, si stava spopolando per la difficoltà a ospitare colture fiorenti in altre zone del Trenti-no, come la vite e il melo. Piccoli frutti, fragole e ciliegie invece non necessita-no di grandi superfici e si sono rivela-ti ideali per le caratteristiche morfolo-giche del territorio, di cui sfruttano le risorse senza comprometterne l’equi-librio ambientale. Anche oggi, in zone come la bassa Valsugana, questo tipo di frutticoltura permette a molte fami-glie di rimanere unite: le madri posso-no occuparsi dei bambini e mantenere un’indipendenza economica senza do-ver lavorare lontano da casa.

Sant’Orsola coltiva fragole, piccoli frutti e ciliegie con metodi di produzione integrata:

Nel campo sperimentale di Vigolo Vattaro, gli esperti di Sant’Orsola selezionano le varietà di piante da frutto più idonee grazie a incroci naturali, effettuati tramite impollinazione manuale. Il polline viene prelevato dalle antere di un fiore e riposto in provetta. Con un pennellino lo si spolvera sugli stigmi dei fiori di un’altra varietà, che poi vengono coperti con un cappuccio di garza per impedire il contatto con altro polline di origine indeterminata.

IL LAVORO DELL’APE

Sant’Orsola vanta una dotazione tecnologica “chirurgica” a servizio delle colture. Gli impianti di fuori suolo sono percorsi da una rete capillare di cannette per la fertirrigazione e sono dotati di un sistema computerizzato che avvia in modo automatico dei nebulizzatori per abbassare la temperatura all’interno dell’impianto. Centraline meteo avvisano via sms i produttori sulla necessità di coprire o scoprire gli impianti a seconda delle condizioni climatiche.

GENTILI CON I FRUTTI

TECNOLOGIA VIGILE

COPERTURA CON TUNNEL ANTIPIOGGIA protegge la frutta dai danni che potrebbe subire per colpa dell’acqua

COLTURA FUORI SUOLO riduce l’utilizzo della chimica, evita pratiche di disinfezione del terreno, valorizza le ridotte superfici agricole utili

INERBIMENTO DELL’INTERFILApreserva dalle malerbe, grazie allo sviluppo controllato di copertura erbosa tra i filari delle piante

UTILIZZO DI INSETTI ANTAGONISTI NATURALI E INSETTI UTILIprotegge le piante da insetti dannosi, riducendo l’uso di insetticidi

INCROCIVedere germogliare un frutto è sempre uno stupore.Sara BelliniResponsabile Marketing e Comunicazione,Coop. Agricola Sant’Orsola

Page 6: Territori.Coop n.4 Trentino

Pag. 6 territori.COOP - n.4 / Trentino / Prodotti ortofrutticoli

ORTAGGI / Colture biologiche

Un anfiteatro a terrazze punteg-giato da piccoli appezzamenti coltivati cinti da muretti a sec-

co. Intorno, solo rocce e boschi. Con il suo microclima mite e la vegeta-zione quasi mediterranea, la Val di Gresta, adagiata alle pendici dei monti Baldo e Stivo in provincia di Trento, è un’oasi naturale inconta-minata e un luogo ideale per le col-ture biologiche. Attivo da 43 anni, il Consorzio Ortofrut-ticolo Val di Gresta oggi conta 120 so-ci. Con 130 ettari di terreni e 15-18.000 quintali di produzione annua, dai primi di giugno fino a febbraio coltiva e com-mercializza porro, zucca, crauti al natu-rale, patate, cavolo cappuccio bianco e viola, verza, cavolfiore, carota, radic-chio, coste, cipolle, a cui si aggiungono fagiolini, catalogna, biete, rape rosse, sedano rapa, radicchio di Treviso, in-salata trentina, insalata gentile, pan di zucchero e romanesco. Tutto lavorato manualmente e nel pieno rispetto del-le certificazioni biologiche ICEA.

MEDITERRANEO DI MONTAGNA

L’Ufficio Igiene di Trento controlla la produzione con campionature setti-manali, sul terreno incolto, sul pro-dotto in semina o in piantina, e quindi sul prodotto finito. “Il nostro biologico è certificato al 100%”, assicura Flavio Tretter, Direttore commerciale del Con-sorzio. “Non usiamo prodotti chimici di sintesi. La bontà dei nostri ortaggi dipende solo dalle interazioni natu-rali tra organismi viventi e dalla cura dei produttori. Il nostro è un prodotto molto coccolato”.

Clima mite, natura incontaminata e terreno fertile: la Val di Gresta è un microcosmo ideale per le coltivazioni biologiche.

Tipico prodotto di alta montagna, per le sue proprietà organolettiche e di conservazione la patata ha sempre avuto un ruolo fondamentale nell’economia della Val di Gresta e rappresenta tuttora l’ortaggio più coltivato. Le diverse varietà che il Consorzio Val di Gresta fornisce a Coop in confezioni biodegradabili da un chilo e mezzo – Kennebec e Majestic a pasta bianca, Lisetta, Cicero e Mondial a polpa paglierina, Desiree e Amorosa a buccia rossa – coprono un arco di produzione che va da metà luglio a metà ottobre.

IL VALORE DELLE PATATE

PRODOTTO TIPICO

Selezionati perché eccellenti, legati a un territorio caratteristico o a una tradizione gastronomica antica. I prodotti ortofrutticoli Fior Fiore vantano qualità organolettiche particolari che permettono al palato di provare sapori nuovi o particolarmente intensi. Coop li ha scelti per renderli disponibili al grande pubblico. Dieci prodotti, ciascuno con un gusto peculiare: la Cipolla Rossa IGP di Tropea, dal sapore dolce e molto digeribile; la Mela Renetta DOP della Val di Non, madre di tutte le mele; le Nocciole IGP di Giffoni, dalla qualità organolettiche superiori; le Noci di Sorrento, un prodotto in via di estinzione; le Pesche Percoche, tradizionalmente utilizzate per l’industria alimentare e ora riscoperte; i Pomodorini Costoluti, Datterini e Oblunghi Siciliani, che racchiudono il sapore del sole e del Mediterraneo; l’Arancia Washington Navel prodotta ad Agrigento e consumata per tradizione a Palermo, ora disponibile in tutta Italia; infine le Albicocche Pellecchiella e Portici, con frutti di dimensioni medie-piccole ma di sapore particolarmente gradevole.

IL MEGLIO DELL’ORTOFRUTTA ITALIANA

LA LINEA FIOR FIORE COOP

10 E LODELe Mele Renette DOP della Val di Non e la Cipolla Rossa IGP di Tropea. Sono due delle 10 referenze disponibili nella linea Fior Fiore

Page 7: Territori.Coop n.4 Trentino

Questa e altre storie su www.territori.coop.it Pag. 7

MELE / Dal Trentino all’Europa

IL RESPIRO DELLA MELA

del Consorzio Melinda. Non solo per l’intenso profumo di mele che pervade i locali dei sei centri di confezionamen-to o per l’aria cristallina della Val di Non e della Val di Sole. A respirare so-no anche i soci produttori, che vedono tutelati i propri sforzi da un’organizza-zione efficiente e attenta. Davanti a lo-ro si aprono le prospettive di stabilità offerte dal lavoro collettivo.Melinda vende 300.000 tonnellate di mele all’anno a circa 30 milioni di consumatori, in Italia (75%) e in altri 20 paesi europei. Una cifra da capogi-ro, pari a un miliardo e mezzo di frutti.

Messi in fila, farebbero quasi tre giri del pianeta. Il segreto è l’“aggrega-zione continua”: se si basassero sul-le loro sole forze, queste 4200 piccole aziende di un ettaro e mezzo (in me-dia) non potrebbero esistere sul mer-cato. “Una delle principali debolez-ze strutturali dell’agricoltura”, spiega Luca Granata, Direttore generale del

Le mele della Val di Non godono di ottima salute. Grazie all’aria buona, alla cura dei produttori e alle tutele della cooperazione.

“Respiro” è la parola d’ordine

Sfoglia la galleria fotografica di questo articolo e ascolta il videoconsiglio su www.territori.coop.it

percentuale delle mele italiane prodottein Trentino75%

Page 8: Territori.Coop n.4 Trentino

Pag. 8 territori.COOP - n.4 / Trentino / Prodotti ortofrutticoli

MELE / Dal Trentino all’Europa

Consorzio, “è la frammentazione pa-rossistica dell’offerta, di fronte a una concentrazione sempre più ampia del-la domanda”. Negli anni ’60 i melicol-tori hanno deciso di lavorare insieme creando 40 depositi per l’immagazzi-namento della frutta, che hanno dato vita a 16 cooperative.“Nel 1989 ci sia-mo detti: perché non provare con un marchio unico?”, ricorda Paola Zanel-la, Responsabile marketing e comu-nicazione. Così sono nati il Consorzio di Cles e il nome Melinda, che riflette l’impegno a coltivare frutta “pulita”. Ultimi due passaggi decisivi: le coope-rative nel 1998 hanno delegato al Con-sorzio il commercio di tutte le mele dei soci e nel 2002 anche tutte le altre at-tività successive alla raccolta (conser-vazione, selezione, confezionamento, tracciabilità, promozione, spedizione). La raccolta delle mele avviene una vol-ta all’anno tra settembre e ottobre, nel momento di maturazione ottimale per ogni varietà stabilito dall’Ufficio quali-tà di Melinda. Il rispetto di un rigoro-so disciplinare definito con Coop (a cui il Consorzio fornisce anche prodotti a marchio) consente alle produzioni di rimanere al di sotto del 30% dell’RMA (residuo massimo ammesso).

QUANTE MELE!Melinda vende 300.000 tonnellate di mele all’anno

La mela è uno dei primi frutti utilizzati nello svezzamento, non solo per la facilità di preparazione in funzione della deglutizione dei bambini, ma anche per il sapore dolce e aromatico, fonte di sensazioni piacevoli. Dal punto di vista nutrizionale è ottima per l’elevato contenuto di acqua con zuccheri, acidi organici, vitamine, sali minerali e fibra, e svolge un ruolo importante nella regolazione della funzione intestinale.

Le mele maturano una volta l’anno ma si vendono per 11 mesi. Biologicamente portate per la frigoconservazione naturale, le mele si mantengono bene a lungo e senza “stress”, perché il loro metabolismo viene ridotto al minimo e il frutto rimane integro, quasi come al momento della raccolta, con ottime proprietà organolettiche. Con gli ambienti frigoriferi a bassa temperatura e atmosfera modificata a basso tenore di ossigeno, non serve alcun additivo né congelamento.

FRESCHE TUTTO L’ANNO

ADATTA AI BAMBINI

UNA MELA AL GIORNO

CONSERVAZIONE

- - - - - - - - - - - - - - - 4000 agricoltori in consorzio ottengono di più di 4000 agricoltori da soli.- - - - - - - - - - - - - - - Le mele non si fanno, si coltivano. Ci vogliono quasi nove mesi, come per un bambino.- - - - - - - - - - - - - - - I nostri produttori in autunno sono tutti pronti, come allo start di partenza della Formula 1.- - - - - - - - - - - - - - - Raccogliamo le mele mature dall’albero: solo allora sono pronte.- - - - - - - - - - - - - - - Da noi ci sono cooperative che hanno cento anni.- - - - - - - - - - - - - - - In campagna la dimensione umana raggiunge la sua massima espressione.- - - - - - - - - - - - - - - Nei campi il tempo è scandito dal vortice frenetico di attività coinvolgenti.

PAROLE VERE

Alcune frasi raccolte durante le interviste a Luca Granata, Paola Zanella e Giuseppe Endrizzi (rispettivamente Direttore generale, Responsabile Marketing e Comunicazione e Responsabile di Produzione dello stabilimento del Consorzio Melinda).

Page 9: Territori.Coop n.4 Trentino

Questa e altre storie su www.territori.coop.it Pag. 9

RENETTAVerde striato di “ruggine”, gusto aromatico, ottima in cucina, ricca di antiossidanti.

GOLDEN DELICIOUSGialla con la caratteristica faccetta rossa, gusto amabile ed equilibrato. È la più acquistata in Italia.

RED (STARK) DELICIOUS Colore rosso intenso e vellutato, gusto intenso e dolce. È di origini statunitensi.

GALA Colore rosso intenso e luminoso, gusto dolce e gradevole, particolarmente apprezzata dai bambini. È la mela estiva più precoce (si raccoglie a fine agosto).

FUJIRosso-arancio, gusto aromatico e dolce, buccia spessa che la rende facilmente trasportabile. Originaria del Giappone, è oggi la mela più coltivata al mondo.

LE FANTASTICHE CINQUE

VARIETÀ

La Denominazione di Origine Protetta (DOP) è un marchio rilasciato dall’Unione Europea per quei prodotti le cui caratteristiche dipendono da un determinato territorio. Per ambiente geografico, nel caso di questo marchio, si intendono sia il clima (l’ambiente naturale) sia le tecniche di lavorazione (la cultura e il saper fare legato al prodotto). I prodotti ortofrutticoli ottengono questa certificazione e sono tutelati da Consorzi specifici controllati da Enti terzi solo se la loro produzione, trasformazione ed elaborazione avvengono in una determinata area geografica. Il marchio DOP offre garanzie sulla tracciabilità del prodotto (le materie prime provengono da un’area limitata), sulla tipicità (rispetto del metodo di lavorazione tradizionale) e sul legame con il territorio (che conferisce al prodotto qualità uniche).

DOP: COSÌ PARLA IL TERRITORIO

Nel caso di un prodotto fresco come la mela, consumata così come è stata colta, il legame con il territorio è deci-sivo. “Il 75% delle mele italiane si pro-duce in Trentino Alto-Adige”, dichia-ra Giuseppe Endrizzi, Responsabile di produzione dello stabilimento Melinda di Segno di Taio. E aggiunge: “La Val di Non è la zona che ha dimostrato un differenziale qualitativo superiore co-stante nel tempo, grazie ai terreni sas-sosi e poco profondi che trattengono poca acqua e alle peculiari condizioni di altitudine e di esposizione solare. È per questo che abbiamo conquistato il marchio DOP”. Melinda è l’unica me-la italiana ad avere ottenuto la tutela per le tre varietà Golden Delicious, Red Delicious e Renetta.

Per tutelare il frutto fresco della cultivar autoctona Prugna di Dro, comunemente detta Susina di Dro, è stata presentata la domanda di registrazione all’Unione Europea. Da questo momento la procedura comunitaria prevede sei mesi di tempo per permettere agli altri Stati membri di presentare eventuali domande di opposizione. Trascorso questo periodo la Susina di Dro sarà iscritta nel registro ufficiale europeo delle DOP e IGP.Ecotipo locale di lunga tradizione, è stato selezionato nei secoli dalla sapienza agricola dei contadini delle valli del fiume Sarca. Il pregio della "Susina di Dro" risiede nella concentrazione in polifenoli e nel contenuto minimo in zuccheri che ne determinano i caratteri organolettici, il colore ed il sapore dolce-acidulo e aromatico. Per le sue qualità nutrizionali ha trovato riscontro in studi scientifici pubblicati fin dal 1975.La zona di produzione comprende i terreni di Arco, Calavino, Cavedine, Drena, Dro, Lasino, Nago-Torbole, Padergnone, Riva del Garda, Tenno, Terlago, Vezzano.

DOP SI DIVENTA

La susina di Dro verso il riconoscimento comunitario

Page 10: Territori.Coop n.4 Trentino

Pag. 10 territori.COOP - n.4 / Trentino / Prodotti ortofrutticoli

Le garanzie sono all’ordine del giorno nei prodotti a marchio Coop. Tracciabilità, scelta dei terreni vocati e produzione integrata: così vi assicuriamo frutta e verdura gustose e salutari.

QUADRIFOGLIO QUOTIDIANOIL

simbolo del quadrifoglio sulle confezioni a mar-chio indica che i prodotti

sono stati sottoposti a controlli rigorosi e costanti da parte de-gli ispettori di Coop Italia. Nel 2010 sono state effettuate oltre 193 verifiche ispettive su tutta la filiera. “Sicurezza è una paro-la chiave per l’ortofrutta a mar-chio Coop”, afferma Maurizio Brasina, Responsabile Qualità della filiera Ortofrutta per Co-op. Significa anzitutto rintrac-ciabilità dei prodotti, ognuno dei quali porta un’etichetta con il codice dell’azienda agricola di provenienza. Ma anche mi-glioramento qualitativo, come nel caso delle albicocche: cia-scuna varietà deve superare un test (anche organolettico) pri-ma di poter essere confeziona-ta nella linea a marchio Coop. I prodotti ortofrutticoli a mar-chio Coop – frutta e verdura fre-sca, secca e di quarta gamma (confezionata e pronta all’uso) – rispettano chi li produce e chi li consuma. Attraverso l’appli-cazione della produzione inte-grata, metodo di coltivazione più naturale rispetto alle produ-zioni convenzionali, si è riusciti ad abbattere del 70% i residui di fitofarmaci: per raggiungere questo risultato, solo nel 2010 Coop e i fornitori hanno effet-tuato ben 71.974 determinazioni analitiche. Il rispetto dei territo-ri spinge a preferire le zone vo-cate, dove i prodotti crescono più gustosi e le tradizioni locali sono sostenute e valorizzate. Gli agricoltori che adottano la produzione integrata utilizzano tutte le conoscenze a dispo-sizione, da quelle biologiche a quelle agronomiche e varie-tali. Il ricorso ai fitofarmaci è effettuato come l’ultima del-le soluzioni: i trattamenti sono applicati solo se strettamente

Il marchio COOP sull’ortofrutta fresca garantisce:

metodo di coltivazione più1

La provenienza da produzione integrata,naturale rispetto alle produzioni convenzionali.

Residui chimici molto inferiori ai limiti stabiliti dalla legge (-70%).2L’assenza di qualsiasi trattamento successivo alla raccolta. La conservazione è garantita

3 dalle basse temperature senza alcun uso di sostanze chimiche.

La conoscenza ed il controllo di tutta la filiera produttiva - dal campo alla vendita - e delle caratteristiche igienico-sanitarie del prodotto.4

Servizio di Controllo Coop certificato da Bureau Veritas Italia(cert. n° 198/001) e CSQA (cert. n° 4507 DTS 007)

COOP garantiscela migliore qualità al miglior prezzo

1 2

3

4QU

ALI

TÀSICURA

COO

P

GARANZIE / Ortofrutta a marchio Coop

Page 11: Territori.Coop n.4 Trentino

Questa e altre storie su www.territori.coop.it Pag. 11

QUADRIFOGLIO QUOTIDIANO

QUESTA CATENANON SI SPEZZALa catena del freddo costituisce un fattore determinante per il mantenimento della qualità dei prodotti ortofrutticoli di quarta gamma (alimenti confezionati e pronti all’uso), dal produttore al consumatore. Coop ha implementato da tempo i controlli della temperatura nell‘intera filiera - dallo stabilimento di confezionamento, ai trasporti, alle piattaforme di distribuzione ai punti vendita - adottando miglioramenti nelle fasi critiche.

VIVI VERDE, PIÙ BIOLOGICO PER TUTTI

L’ortofrutta Vivi Verde è prodotta seguendo le disposizioni del Regolamento CE 834/2007: assenza di utilizzo di prodotti chimici di sintesi (come fitofarmaci o fertilizzanti), divieto di OGM, impiego della naturale fertilità della terra e obblighi in termini di etichettatura. L’intera filiera e i singoli prodotti - oltre ad essere sottoposti ai controlli e alle verifiche effettuati dagli Enti ufficialmente riconosciuti dal Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali - sono sottoposti a un ulteriore sistema di controllo effettuato direttamente da Coop.

LE VERIFICHE SUI PRODOTTI

Cosa rende il bio Coop così sostenibile e genuino? Quali garanzie offre a chi lo sceglie? Ne parliamo con Maurizio Brasina, Direzione Generale Qualità Coop Italia.

necessari e utilizzano i prodotti meno tossici per l’uomo e l’am-biente.Per difendere i frutteti da at-tacchi di insetti dannosi, mol-ti agricoltori su diverse colture applicano un sistema biologi-co innovativo, detto “confusio-ne sessuale” (che impedisce al maschio di individuare la fem-mina, evitando così l’accop-piamento), oppure interventi agronomici che permettono il deflusso delle acque in modo da non creare ristagni favore-voli alla deposizione delle uova.L’ortofrutta a marchio Coop, ol-tre ad essere sicura, è anche prodotta nel rispetto della re-sponsabilità sociale. Coop Ita-lia, prima impresa in Europa a ottenere la certificazione etica secondo lo standard SA 8000, ha richiesto il rispetto dei re-quisiti previsti a tutta la filiera produttiva, relativi a lavoro mi-norile, lavoro coatto, discrimi-nazione, stipendi e orari di la-voro, norme per la salute e la sicurezza, condizioni dell’am-biente di lavoro e libertà di as-sociazione.Per Coop la qualità del lavoro è una prerogativa importante. Con la recente stesura della “Linea guida per la sicurezza dei lavoratori nelle aziende agricole” si sta procedendo all’implementazione dei requisi-ti richiesti da parte dei fornitori, in particolare per la sicurezza nelle aziende agricole.

Terra, aria, acqua e biodiversità so-no risorse fondamentali nell’agri-coltura biologica. “Il biologico”, ci spiega Maurizio Brasina, Responsa-bile Qualità Ortofrutta di Coop Italia, “è un sistema globale di gestione dell’azienda agricola e di produzio-ne agroalimentare basato su questi principi: l’interazione tra le migliori pratiche ambientali, un alto livello di biodiversità, la salvaguardia del-le risorse naturali, l’applicazione di criteri rigorosi in materia di benes-sere degli animali e una produzione confacente alle preferenze di alcuni consumatori per i cibi ottenuti con sostanze e procedimenti naturali e OGM free”.La linea Vivi Verde è stata crea-ta da Coop per condividere questo approccio con i consumatori. Il bio-logico in Coop è presente dal 1992 e vuole essere accessibile a tutti, non solo a quelli che hanno fatto del bio una scelta di vita. Nella sostan-za, produrre bio significa abbrac-ciare delle pratiche di coltivazione più sostenibili. Ad esempio abolire i pesticidi e i concimi chimici, sce-gliere varietà resistenti e adatte al territorio, utilizzare insetti utili per contrastare i parassiti o, nei casi più difficili, sostanze di origine natura-le o minerale. Per stimolare la fer-

tilità dei terreni vengono per lo più adottate tecniche agronomiche (ro-tazione delle colture, interramento di apposite piante) o fertilizzanti di origine naturale o minerale. Per fa-vorire la biodiversità e dare rifugio a insetti o altri piccoli animali utili, si provvede alla piantumazione di siepi e alberi e si inseriscono coltivazioni sgradite ai parassiti. Conforme a quanto previsto dalla legge comunitaria, Vivi Verde offre le stesse garanzie dell’ortofrutta da produzione integrata. “Per assicu-rare il rispetto delle regole imposte da Coop”, illustra Maurizio Brasina, “abbiamo eseguito oltre 14.000 de-terminazioni sui residui di fitofar-maci in collaborazione con i nostri fornitori. Inoltre vengono condotte analisi di tipo chimico, fisico e or-ganolettico per verificare la quali-tà sensoriale dei prodotti”. Il tema della sicurezza, fondamentale in un settore come quello ortofrutticolo, Coop lo persegue sull’intera filiera produttiva “dal campo alla tavola”, coinvolgendo aziende agricole, sta-bilimenti di stoccaggio, lavorazione, confezionamento, trasporti, piatta-forme di distribuzione e punti vendi-ta. Gli stessi fornitori, prima di es-sere accettati, sono sottoposti a una rigorosa procedura di ingresso.

I numeri della produzione ortofrutticola a marchio Coop (anno 2010)

In nero i dati del comparto ortofrutta, in verde quelli riferiti ai prodotti da agricoltura biologica

IN CIFRE

TIPOLOGIA

PRODOTTI

37 34VARIETÀ

113 68

IMPRESE COINVOLTE

AZIENDE AGRICOLE

12.0341.591

FORNITORI

1499

CHE FREDDO FA?

BIOLOGICO / Vivi Verde

Page 12: Territori.Coop n.4 Trentino

È fresca, rigorosamente controllata e rispetta la terra.Dal 21 luglio va in scena la frutta e la verdura del Trentino:

stagione per stagione, scopri quando la tua regione esprime il meglio di sé.

Storie di prodotti e produttori su www.territori.coop.it

Frutta e verdura di stagione del TrentinoVicina, buona, tipica, nostra.

hicadv.it

Nei Superstore Coop di Trento e Rovereto.

MangiaTrentino

beneche

ti fail