Territori.Coop n.4 Sicilia

12
Prodotti, storie e sapori della Sicilia n.4 Prodotti ortofrutticoli territori. COOP Dai campi della Sicilia Freschi, sostenibili e di stagione: i prodotti ortofrutticoli della tua terra Modello Ribera Arance in salute senza antinfestanti La terra liberata Nuova dignità nei terreni di Libera Terra Dal 21 luglio Sicilia Mangia bene ti fa che la

description

pubblicazione Coop prodotti ortofrutta della Sicilia

Transcript of Territori.Coop n.4 Sicilia

Page 1: Territori.Coop n.4 Sicilia

Prodotti, storie e sapori della Sicilia n.4 Prodotti ortofrutticoli

territori.COOPDai campidella SiciliaFreschi, sostenibili e di stagione: i prodotti ortofrutticoli della tua terra

Modello RiberaArance in salute senza antinfestanti

La terra liberataNuova dignità nei terreni di Libera Terra

Dal 21 luglio SiciliaMangiabeneti fache

la

Page 2: Territori.Coop n.4 Sicilia

Pag. 2 territori.COOP - n.4 / Sicilia / Prodotti ortofrutticoli

COOP E I TERRITORI / Tante ragioni in una regione

di filiera corta cooperativa o gli accordi a livello nazionale con i produttori che favoriscono l’uso completo del raccolto a un prezzo remunerativo per gli agricoltori e conveniente per i consumatori – è tutta a vantaggio dell’ambiente e dei consumi. L’impatto di Coop sul territorio va oltre il dato economico: i prodotti ortofrutticoli a marchio Coop - che da soli costituiscono il 40% del venduto nei reparti ortofrutta dei punti vendita della regione - sono sicuri, buoni, ecocompatibili, eti-camente garantiti e convenienti. Si pensi infatti alla promozione dell’agricoltura integrata o biolo-gica e alle politiche per sostenere le piccole aziende e le produzioni di qualità. O ancora all’abbatti-mento dei pesticidi nei prodotti a marchio, alla valorizzazione delle varietà locali, oppure all’impegno per frutta e verdura più buone, oltre che sicure. Coop può infatti vantare un controllo rigoroso di tutta la filiera dell’ortofrutta, ov-vero la conoscenza di ogni pas-saggio dal campo alla vendita nel supermercato. Un’attenzione particolare è rivolta ai diritti dei lavoratori: una questione spesso spinosa sul terreno dell’ortofrutta.Dal 1989 e per prima in Italia, Coop è certificata SA8000 e garantisce il rispetto dei diritti umani e dei la-voratori, la tutela contro lo sfrut-tamento dei minori e le garanzie di sicurezza e salubrità sul posto di lavoro.

I prodotti ortofrutticoli della Sici-lia sono freschi, rigorosamente controllati e rispettano la terra. Ma è solo grazie alla creazione di circuiti virtuosi tra produttori, trasformatori e distribuzione che frutta e verdura trovano ricono-scimento sul mercato e produ-cono valore per l’economia della regione. Da fornitori con ragione sociale in Sicilia si acquistano in un anno più di 20 milioni di euro di prodotti ortofrutticoli destinati ai punti vendita di Coop Adriatica, Coop Casarsa, Coop Consumatori Nordest, Coop Estense, Coop Eri-dana, Coop Reno, Coop Veneto, Ipercoop Sicilia e ai Superstore di Trento e Rovereto. In questo modo Coop aiuta a garantire lavoro e continuità produttiva a 22 aziende del territorio, tra piccole società agricole, organizzazioni di produt-tori e grandi consorzi cooperativi. Il livello di associazionismo dei singoli produttori è premiante per realizzare efficienze economiche, integrare cicli produttivi e stagio-nali ed ottenere equa remunera-zione: nei territori presidiati dalle Coop elencate, infatti, cooperati-ve e consorzi agricoli consentono a oltre 22.000 aziende associate di fare impresa. Nel settore agricolo Coop ha scel-to di agire come un partner attivo nella promozione e nella vendita dei prodotti italiani: lo dimostra il fatto che l’80% dell’ortofrutta venduta nei punti vendita Coop della regione è di produzione ita-

territori.COOPProdotti, storie e sapori della Sicilia

Concept, progetto grafico, interviste, redazione dei testi e impaginazione a cura di hicadv

Foto: Ivano Di Maria, Fabio Fantini, Jacopo Niccoli

Stampa: Coptip Industrie Grafiche

Stampa su carta premiata con etichetta ambientale Blue Angel - n. reg. RAL - UZ72, fornita da UPM

100%N.4 - Prodotti OrtofrutticoliDistribuito gratuitamente

Una pubblicazione a cura di: Ipercoop Sicilia.

Con la collaborazione di: Special Fruit, Oranfrizer, Ortfruit Sicilia,O.P. Rossa di Sicilia, Az. Agr. Verzì Liberto, Consorzio Euroagrumi, F.lli Taibi, Gi E Gi Di V. Giuffrida, Consorzio Libera Terra Mediterraneo, I Frutti Della Valle Dei Templi, Coop. Agr. La Montagnola, Consorzio Il Tardivo di Ciaculli.

FRUTTA Primavera Estate Autunno InvernoArance • • •Limoni • • • •Clementine, Mandarini • •Pesche Leonforte I.G.P. •

Pesche, Nettarine •

Uva I.G.P. • •Meloni •Cocomero •

Fragole • Pistacchio siciliano • • • •Fichidindia D.O.P. • •

VERDURA Primavera Estate Autunno Inverno

Pomodori I.G.P. • • •Carciofi • •Cetrioli • • • Zucchine • • • Melanzane • • • Peperoni • • • Patate • •Verdure in foglia • • •

LA TUA REGIONE STAGIONE PER STAGIONEC’è un tempo per seminare, uno per acquistare. Scopri quando la Sicilia esprime il meglio di sé.

La Siciliadà buoni frutti

Coop lavora per assicurare filiera corta, prezzi convenienti e sapore di un tempo: un impegno che premia i prodotti e i fornitori locali.

le sue tipicità, qualità e salubrità garantite fin dal campo, traccia-bilità, freschezza, trasparenza dei costi, razionalizzazione dei trasporti, degli imballi e della logi-stica... La realizzazione di queste buone pratiche – come i progetti

ESTATE IN SICILIAGiovani durante un “campo della legalità”. Ne parliamo a pag. 5

liana. Merito anche della ricer-ca di sinergie fra la produzione agroalimentare e la distribuzione cooperativa, che produce reci-proci benefici e porta alla con-divisione dei medesimi obiettivi: valorizzazione del territorio e del-

Page 3: Territori.Coop n.4 Sicilia

Questa e altre storie su www.territori.coop.it Pag. 3

POMODORI / Pachino IGP

Anche se il pomodoro è arrivato dalle Ame-riche solo nel 1500, quello di Pachino è tra gli ingredienti principe della dieta mediter-ranea. “Non sarebbe possibile ottenere gli stessi risultati con piante coltivate altrove”, confida Maurizio Brasino, Direzione Qualità Coop Italia. Salinità delle acque, esposizio-ne al sole, temperature miti, conformazione geomorfologica del terreno: grazie a questi fattori, il pomodoro di Pachino è un concen-trato di vitamina A, vitamina C e potassio, utili a conservare un buono stato di salute e a sviluppare l’energia adeguata per l’atti-vità fisica e intellettuale. Il sapore marcato e il profumo intenso nascondono un segreto importante: questo frutto è ricco di licopene, che oltre a determinare il colore rosso ridu-ce l’incidenza di tumori e di patologie legate all’apparato cardio-circolatorio (come dimo-stra una ricerca dell’Università di Palermo). “Le forme e i colori del pomodoro di Pa-chino non sono sempre uguali”, prosegue Brasina. “Si conoscono quattro tipi di Pa-chino, perciò bisogna lasciarsi guidare dal marchio”. Il logo IGP mostra il disegno della Sicilia con un cerchio nell’estrema punta, a indicare la zona di produzione. L’attività svol-

IL POMODORO CHE SUSSURRAVAALLE VALLINel profondo sud della Sicilia, tra Vendicari e Santa Maria del Focallo, si aprono terre benedette dal sole, dove nasce un ortaggio che il mondo ci invidia.

ta dal Consorzio di tutela è rivolta ai due estremi del-la filiera: il produttore (per sorvegliare gli usi non le-gittimi del nome) e il con-sumatore (per garantirgli la provenienza geografica e la qualità del prodotto).Mangiare i pomodori di Pachino a marchio Coop è una garanzia per la pro-pria salute, ma anche un contributo alla tutela dei produttori e dei loro di-pendenti. Coop impone ai fornitori uno standard di riferimento molto ferreo che include la SA8000

TIPOLOGIA CARATTERISTICHE PERIODO

POMODORO Piccolo, rotondo, Da ottobreLISCIO colore verde scuro, gusto marcato. a giugno. POMODORO A grappolo o snocciolato Da ottobreA GRAPPOLO può essere verde o rosso. a giugno.

POMODORO Grandi dimensioni, dalle coste marcate, Da dicembreCOSTOLUTO colore verde scuro e brillante. a maggio.

POMODORO Caratteristico per l’aspetto a ciliegia su un grappolo Tutto l’anno.CILIEGINO a spina di pesce con frutti tondi, piccoli.

I QUATTRO VOLTI DEL POMODORO DI PACHINO

Selezionati perché eccellenti, legati a un territorio caratteristico o a una tradizione gastronomica antica. I prodotti ortofrutticoli Fior Fiore vantano qualità organolettiche particolari che permettono al palato di provare sapori nuovi o particolarmente intensi. Coop li ha scelti per renderli disponibili al grande pubblico. Dieci prodotti, ciascuno con un gusto peculiare: la Cipolla Rossa IGP di Tropea, dal sapore dolce e molto digeribile; la Mela Renetta DOP della Val di Non, madre di tutte le mele; le Nocciole IGP di Giffoni, dalla qualità organolettiche superiori; le Noci di Sorrento, un prodotto in via di estinzione; le Pesche Percoche, tradizionalmente utilizzate per l’industria alimentare e ora riscoperte; i Pomodorini Costoluti, Datterini e Oblunghi Siciliani, che racchiudono il sapore del sole e del Mediterraneo; l’Arancia Washington Navel prodotta ad Agrigento e consumata per tradizione a Palermo, ora disponibile in tutta Italia; infine le Albicocche Pellecchiella e Portici, con frutti di dimensioni medie-piccole ma di sapore particolarmente gradevole.

IL MEGLIO DELL’ORTOFRUTTA ITALIANA

LA LINEA FIOR FIORE COOP

10 E LODELe Mele Renette DOP della Val di Non e la Cipolla Rossa IGP di Tropea. Sono due delle 10 referenze disponibili nella linea Fior Fiore

(sia per la coltivazione che per la commer-cializzazione) e richiede requisiti relativi al lavoro minorile, alla sicurezza e alla salu-brità dell’ambiente di lavoro. L’obiettivo è combattere le discriminazioni di qualsiasi tipo (razziali, sessuali, di religione), stigma-tizzare le pratiche coercitive e prevedere livelli certi in merito all’orario di lavoro e alle retribuzioni.

TUTELAIl sigillo del Consorzio di tutela del Pomodoro di Pachino

Page 4: Territori.Coop n.4 Sicilia

Pag. 4 territori.COOP - n.4 / Sicilia / Prodotti ortofrutticoli

COLTURA & CULTURA / Meloni di Libera Terra

“Un giorno, dopo un violento tempo-rale, il mezzo per dissodare il terreno si blocca nel fango”, racconta Gianlu-ca Faraone, Consigliere delegato del Consorzio. “Abbiamo chiesto aiuto ai contadini, ma per un’intera mattina non ci ha aiutato nessuno. Poi, nel primo pomeriggio, alcuni uomini si sono fatti coraggio e sono arrivati in nostro soccorso. Per le persone che subiscono la mafia, anche questo si-gnifica reagire”.

LA TERRALIBERATA

Un popolo può ritrovare la dignità, quando lavora i terreni confiscati alla mafia. Ecco la storia di Libera Terra e dei suoi prodotti: la Sicilia che vogliamo.

ni locali. Nel 2005 la Cooperativa Pla-cido Rizzotto Libera Terra inizia a colti-vare il melone a Paceco in un terreno confiscato alla mafia locale per effetto della legge n. 109/96. Il sito produtti-vo si trovava lontano da Corleone, sede principale della Cooperativa, e girava voce che non bisognava aiutare i la-voratori di Libera Terra. Da allora sono tanti i contadini che hanno reagito, ap-propriandosi dei terreni abbandonati o in mano ai mafiosi.

Nel 2001 viene costituita la prima coo-perativa del progetto Libera Terra, de-dicata a Placido Rizzotto. L’approccio etico consiglia di rispettare i principi del metodo di agricoltura biologica, ma l’agricoltura sostenibile ha dei co-sti che l’agricoltore da solo non può so-stenere. In quest’ottica, la cooperazio-ne fa la differenza perchè permette di ripartire gli investimenti. Perché i fat-ti dimostrano che la confisca produce valore e non è un costo per i contadi-

Fotografia tratta dal volume “Terre di Libertà”, realizzata dall’ Associazione TerzoTropico, scatti di A. Zanini, I. Adversi, R. Brandoli

Page 5: Territori.Coop n.4 Sicilia

Questa e altre storie su www.territori.coop.it Pag. 5

COLTURA & CULTURA / Meloni di Libera Terra

Un popolo può ritrovare la dignità, quando lavora i terreni confiscati alla mafia. Ecco la storia di Libera Terra e dei suoi prodotti: la Sicilia che vogliamo.

Libera Terra MediterraneoCostituito nel 2006, il Consorzo Libera Terra Mediterraneo è un nuovo soggetto imprenditoriale che include cooperative di Libera Terra e altri operatori, per realizzare processi di collaborazione nella direzione e nel coordinamento delle attività. Partecipano al Consorzio Alce Nero Mielizia, Slow Food, Banca Etica, Coopfond e Firma Tour, quale supporto alle attività del settore turismo responsabile. Il consorzio prende le mosse dall’attività congiunta di circa 150 cooperative di produzione: Placido Rizzotto, Pio La Torre, Terre di Puglia, ma anche altre cooperative siciliane (diffuse nell’Altobelice corleonese, a Partinico, Siracusa, Catania, Agrigento e Trapani), pugliesi (presenti a Brindisi), campane (a Caserta).

“E!State liberi” è un’opportunità di volontariato per dire no alla mafia attraverso una stagione in campagna. Undici campi della legalità sui terreni confiscati, destinati a minori, gruppi organizzati o singoli adulti dall’Italia e dall’estero. L’esperienza prevede la partecipazione al lavoro agricolo o alle attività di ri-sistemazione del bene confiscato, ma anche la formazione civile sui temi della legalità e della giustizia sociale e l’incontro con vari soggetti del territorio per uno scambio interculturale.

CAMPI ESTIVI CONTRO LA MAFIA

E!state Liberi 2011 - campagna proposta da Libera, associazioni, nomi e numeri contro le mafie - si realizza attraverso la sinergia e il protagonismo di AIFO, AGESCI, ARCI, Confederazione Italiana Agricoltori, CNGEI, Legambiente e Pax Christi, i coordinamenti territoriali di Libera, le cooperative sociali che aderiscono a Libera e con il patrocinio di Ministero per la Gioventù, Pon Sicurezza, Agenzia per i beni confiscati e sequestrati alle mafie.

Per “Territori.coop” è stagione di frutta e verdura. Nel viaggio attraverso le regioni italiane interessate dal progetto abbiamo incontrato i nostri fornitori locali e ascoltato le loro esperienze: la cooperazione fra agricoltori, le politiche per garantire freschezza e sicurezza, l’impegno per coltivazioni sostenibili… Ogni incontro ha dato i suoi frutti, reportage che ricostruiscono il legame fra Coop e il territorio dal punto di vista sociale, culturale ed economico.

Tutti i contenuti extra sono disponibili sul sito www.territori.coop.it, un portale dedicato a chi vuole conoscere cosa finisce nel piatto. Potrete ascoltare le nostre storie dalla viva voce dei fornitori, carpire qualche videoconsiglio di chi è del mestiere, oppure fare zapping da un racconto fotografico all’altro. O contribuire al progetto con commenti e la segnalazione di eventi ed esperienze gastronomiche della vostra regione.

Il viaggio continua nei 394 punti vendita di Coop Adriatica, Coop Casarsa, Coop Consumatori Nordest, Coop Eridana, Coop Estense, Coop Reno, Coop Veneto, Ipercoop Sicilia e nei Superstore di Trento e Rovereto, in cui mese dopo mese potrete ritrovare i prodotti di stagione raccontati in queste pagine e acquistarli approfittando delle offerte segnalate.

“TERRITORI”: LA STORIA CONTINUA, ANCHE SUL WEBI prodotti ortofrutticoli della nostra regione si raccontano

COOP PER LA SICILIA>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>

Nell’Altobelice Corleonese il Consorzio produce e commercializza il melone, così buono che il mercato lo richiede in grandi quantità. Oltre ai 10 ettari in ge-stione, che impegnano per la raccolta agricoltori locali affiancati nella stagio-ne estiva da volontari italiani e stranie-ri, il Consorzio collabora con diver-si agricoltori del territorio che hanno scelto di conferire la loro produzione. Special Fruit, anch’essa confiscata al-la mafia, permette lo smistamento dei prodotti su tutto il territorio siciliano, grazie a un accordo con Coop 25 Aprile e il Comune di Trapani. Tutti i control-li per la qualità richiesti dai protocolli stipulati con Coop sono invece garan-titi da enti certificati esterni e da due agronomi impegnati nelle opportune verifiche sui campi e nella piattaforma distributiva.I beni confiscati e la produzione biolo-gica, poi venduta in tutta Italia grazie a Coop, favoriscono la costruzione di una cultura dei diritti. I terreni confisca-ti rappresentano una chance di lavoro legale, una possibilità di liberazione delle persone vessate dalla criminalità. Per Libera Terra, la qualità del prodotto e i valori di produzione sono tutt’uno.

IL CONSORZIO

INIZIATIVE

Per maggiori informazioni sui Campi di volontariato scrivete a [email protected] oppure chiamate allo 06.69770301.

9.857É il numero dei beni immobili confiscati alla criminalità. Il 70,1% già destinato per finalità sociali o istituzionali.

La cooperazione è una vera alternativa. Anche senza i soldi della mafia.

Gianluca FaraoneConsigliere Delegato del Consorzio Libera Terra

Page 6: Territori.Coop n.4 Sicilia

Pag. 6 territori.COOP - n.4 / Sicilia / Prodotti ortofrutticoli

AGRUMI / Basso impatto ambientale

AGRUMI DI SICILIAFINO A GIUGNOTecniche all’avanguardia e nuove varietà regalano alle arance Oranfrizer una lunga stagionalità. Con basso impiego di fitofarmaci e nel rispetto dell’ambiente.

In Sicilia, la famiglia Alba è da mezzo secolo sinonimo di arance. A partire dagli anni Sessanta, ha

assistito e contribuito al boom delle coltivazioni ed è stata tra le prime a sbarcare sui mercati del Nord Italia e a intuire il potenziale della gran-de distribuzione. Da allora è iniziato un rapido processo di crescita, che ha portato all’acquisto nel 1986 di Oranfrizer - la società con lo stabili-mento più grande della Sicilia - e poi dell’azienda agricola Carmito, che dispone oggi di ben 160 ettari.Oltre alle Arance Rosse di Sicilia IGP, la produzione comprende anche arance

bionde, clementine, limoni, mandarini e altra frutta come pesche e nettarine, meloni retati e gialletti, angurie, pere e fichidindia. Nel 1996 Oranfrizer è en-trata nel mercato delle spremute fre-sche confezionate, attivando così con la trasformazione l’ultimo anello della sua filiera agrumaria.I costanti investimenti in ricerca e in-novazione fanno di Oranfrizer un fio-re all’occhiello dell’ortofrutta sicilia-na, per la sperimentazione di nuove varietà, il controllo rigoroso su tutta la filiera, la tracciabilità delle produ-zioni e i numerosi standard qualitativi adottati, comprovati da certificazioni. E soprattutto per l’abbattimento quasi totale dell’uso di fitofarmaci nelle col-tivazioni, anche grazie al percorso al fianco di Coop iniziato nel 1988 con il marchio “Prodotto con amore”. “Sia-mo riusciti nella missione impossibile di portare le arance sulle tavole degli italiani fino a giugno, con normali trat-tamenti post-raccolta”, dichiara con orgoglio Sebastiano Alba, Amministra-tore Unico dell’azienda. “Il segreto è lavorare il nostro prodotto in quantità industriali, ma con cura artigianale”.

Che significato ha il marchio IGP nel settore dell’ortofrutta? Lo spieghiamo nel box a pag. 9

Introdotta dagli Arabi durante la loro dominazione, la coltivazione delle arance ha trovato in Sicilia, in particolare nella zona a Sud dell’Etna, un microclima ideale. Le escursioni termiche tra il giorno e la notte stimolano la produzione di antociani, pigmenti naturali che conferiscono ai frutti proprietà antiossidanti e la caratteristica colorazione rossa. La zona pedemontana dell’Etna e la Piana di Catania sono state riconosciute dall’Unione Europea zona di produzione di Arancia Rossa IGP, nelle tre varietà Tarocco, Moro e Sanguinello.

LE ROSSE DELL’ETNA

VARIETÀ

Page 7: Territori.Coop n.4 Sicilia

Questa e altre storie su www.territori.coop.it Pag. 7

AGRUMI / Arance e mandarini

I mandarini di Ciaculli e di Croce-verde Giardina conservano la me-moria della Conca d’Oro, l’immen-so giardino che era Palermo. Nati negli anni ’40 per una mutazione spontanea, sono dolcissimi, quasi tutti biologici, con pochissimi semi e la buccia fine. Li coltivano 65 pic-coli agricoltori, che oggi rischia-no di abbandonare gli agrumeti perché scoraggiati dai bassi ricavi. Per dar loro visibilità e salvaguar-dare quel che resta, è stato creato il Consorzio “Il Tardivo di Ciaculli” (Slowfood), un progetto della Città di Palermo finanziato dalla Comu-nità Europea. Con il marchio del Consorzio, i mandarini di Ciacul-li finiscono nelle cassette di legno o in scatole di cartoncino. Buona parte di loro arriverà in pasticceria per diventare granita, gelato, spre-muta, liquore o marmellata.

Apprezzata per la polpa bionda non pigmentata, il sapore gradevole e l’assenza di semi, l’Arancia di Ribera (tutelata dal 1993 con il marchio Riberella) prende il nome dalla zona dell’Agrigentino in cui ha avuto origine cent’anni fa. Ricca di vitamine A, B1, B2 e C, di sali minerali e di zuccheri, ha ottime proprietà nutrizionali che la rendono facilmente assimilabile e digeribile. La produzione inizia nella prima decade di novembre con la varietà Navelina e prosegue da dicembre a fine maggio con le varietà Brasiliano e Washington Navel.

MODELLO RIBERALa Sicilia guarda a Ribera, dove le arance crescono in perfetta salute anche senza antinfestanti. E le aziende hanno dimensioni ridotte ma pensano in grande.

Racchiusa da tre fiumi a una manciata di kilometri dal ma-re, la piana di Ribera gode di

condizioni climatiche e ambienta-li uniche. L’abbondanza e l’ottima qualità delle acque la rendono una zona ottimale per la coltivazione delle arance, all’avanguardia rispet-to all’intero territorio siciliano per le avanzate tecniche colturali e l’alta professionalità dei produttori. Fa-cendo leva su queste caratteristiche e su un rapporto consolidatosi ne-gli anni con aziende storiche del ter-ritorio, tutte certificate, Ortfruit da ottobre ad aprile porta sulle tavole italiane l’arancia di Ribera, in parti-colare la Washington Navel DOP, e da aprile a settembre commercializ-za anche meloni, gialli e retati. Dal 2006 l’azienda ha avviato una col-laborazione con Coop, che riforni-sce di prodotti a marchio Fior Fio-re. “Siamo partiti con meno di 3000 quintali e nel giro di cinque o sei an-ni siamo arrivati a 25.000, pari a un terzo della produzione”, racconta Vincenzo Pace, titolare dell’azienda e produttore a sua volta. Un successo in termini di organizzazio-ne ed efficienza che ha reso Ortfruit un punto di riferimento per l’intera regio-ne. “Rispetto ad altre aree della Sicilia, le nostre coltivazioni sono di dimen-sioni contenute”, prosegue Pace. “La superficie ridotta degli agrumeti ci per-mette di ridurre al minimo i trattamenti antinfestanti consentiti dal disciplina-re”. Con notevoli vantaggi per la qua-lità e la salute delle arance: “Da molti anni, tutte le nostre analisi danno una quantità di residui pari a zero”.

BIONDA NATURALE

MANDARINO TARDIVO DI CIACULLI

Utilizzo del logo a colori su sfondo chiaro Rotella: colore pantone 1405, 5825, 5815, 3975, 174,195, 188, 1665,1595per stampa in quadricromia: 36%m+100%y+63%k (p.1405), 2%m+87%y+59%k(p.5825), 91%y+79%k (p.5815), 100%y+29%k (p.3975), 70%m+100%y+36%k (p.174), 100%m+60%y+55%k (p.195), 97%m+100%y+50%k (p.188), 68%y+100%m (p.1665), 59%m+100%y+5%k (p.1595)

Scritta Presidio Slow Food: colore nero

Utilizzo del logo a colori su sfondo scuroRotella: colore pantone 1405, 5825, 5815, 3975, 174,195, 188, 1665,1595per stampa in quadricromia: 36%m+100%y+63%k (p.1405), 2%m+87%y+59%k(p.5825), 91%y+79%k (p.5815), 100%y+29%k (p.3975), 70%m+100%y+36%k (p.174), 100%m+60%y+55%k (p.195), 97%m+100%y+50%k (p.188), 68%y+100%m (p.1665), 59%m+100%y+5%k (p.1595)

Scritta Presidio Slow Food: colore bianco

Utilizzo del logo in scala di grigi o bianco/nero su sfondo chiaroRotella: 85% nero, 65% nero, 30% nero, 45% nero,50%nero

Scritta Presidio Slow Food: colore nero

Utilizzo del logo in scala di grigi o bianco/nerosu sfondo scuroRotella: 85% nero, 65% nero, 30% nero, 45% nero,50%nero

Scritta Presidio Slow Food: colore bianco

Contrassegno Presìdi Slow FoodTutto ciò che occorre sapere sul logo. La normativa grafica e l’uso del logo.

MARCHI DI GARANZIAI contrassegni del Consorzio e del Presidio

FIOR FIORE COOP

Page 8: Territori.Coop n.4 Sicilia

Pag. 8 territori.COOP - n.4 / Sicilia / Prodotti ortofrutticoli

COOPERATIVE E CONSORZI / Uva bianca e fichidindia

UNITI CONTROLA CRISI

Solo mettendo in comune idee e abilità, i frutticoltori possono superare la crisi che ha colpito l’Agrigentino. Nella Valle dei Templi fiorisce la cooperazione.

IMPATTO ZERO(a parte le spine)Le pendici dell’Etna sono zona vocata per la produzione di fichidindia. Frutti preziosi non solo per qualità e sapore, ma anche per l’impatto ambientale nullo delle coltivazioni.

I n Sicilia la parola frutta non è sempre e solo sinonimo di agru-mi. Esiste un’altra coltivazione

altrettanto tipica del territorio, che trova il suo habitat naturale sui ter-reni di origine lavica alle pendici dell’Etna. È il ficodindia, esemplare della famiglia delle cactacee capa-ce di sopportare climi aridi e caldi. Una pianta estremamente “ecologi-ca”, che si insedia in terreni inospi-tali proibitivi per altre coltivazioni,

La varietà di uva di maggior pregio prodotta nell’Agrigentino è l’uva Italia di Canicattì. Quella della Cooperativa “I frutti della Valle dei Templi” beneficia di terreni di ottima qualità, seguiti da esperti agronomi che impongono ricambi precisi. I produttori non fanno uva recisa e non praticano ormonature. Resistente, di bell’aspetto, con grossi acini dorati e croccanti dal profumo intenso, l’uva Italia è disponibile da agosto a dicembre.

L’UVA DELLA VALLE DEI TEMPLI

N el comprensorio di Agrigento la frutticoltura è in pericolo. I produttori sono ostaggio della

filiera lunga, di costi di produzione elevati e di una competitività inter-nazionale sempre più incalzante. È a rischio la sopravvivenza di molte imprese. La Cooperativa “I frutti del-la Valle dei Templi”, associazione di

Page 9: Territori.Coop n.4 Sicilia

Questa e altre storie su www.territori.coop.it Pag. 9

produttori di uva di qualità, è nata lo scorso anno proprio con l’inten-to di offrire agli agricoltori ascolto e supporto per far fronte alla crisi. Un impegno per tradurre le capacità dei singoli in riscatto sociale e ritor-no economico, attraverso una cor-rispondenza con la grande distribu-zione altrimenti impossibile.

non ha nemici importanti e non ne-cessita di trattamenti fitosanita-ri né di particolari concimazioni. Il frutto, dolce e dissetante, ha anche proprietà curative ed è un efficace gastroprotettivo naturale.È proprio il ficodindia dell’Etna DOP – nelle tre varietà bianca (detta mu-scaredda), gialla o sulfarina e rossa, chiamata anche sanguigna – il fiore all’occhiello del Consorzio Euroagru-mi, organizzazione di produttori or-tofrutticoli della zona di Biancavilla, in provincia di Catania. Formatosi nel 1986 e dal 2007 fornitore di Coop, il Consorzio è andato crescendo ne-gli anni: da 10 aziende consorziate le unità cooperative sono diventate 35. Gli agricoltori affidano le loro pro-duzioni a Euroagrumi, che ne cura la commercializzazione sui mercati na-zionali e su quelli esteri. Oltre ai fichi-dindia ci sono naturalmente gli agru-mi, in particolare le arance cultivar pigmentate (Tarocco, Moro e Sangui-nello), e le pesche.

Esistono due tipologie di ficodindia: il primo fiore, detto anche agostano, disponibile tra agosto e settembre, e il cosiddetto bastardone, da fine settembre a dicembre. Quest’ultimo si ottiene con un trattamento meccanico: a giugno i frutti, anziché essere sottoposti a sgrappolatura (diradamento) come avviene di norma, vengono eliminati del tutto manualmente con la scozzolatura. Dopo 20 giorni la pianta priva di frutti reagisce con una fioritura ritardata. I nuovi frutti, chiamati bastardoni, sono più grossi del primo fiore e con periodo di maturazione che ci permette di gustarli da ottobre a Natale.

FICHIDINDIA ESTATE E INVERNO

La Denominazione di Origine Protetta (DOP) è un marchio rilasciato dall’Unione Europea per quei prodotti le cui caratteristiche dipendono da un determinato territorio. Per ambiente geografico, nel caso di questo marchio, si intendono sia il clima (l’ambiente naturale) sia le tecniche di lavorazione (la cultura e il saper fare legato al prodotto). I prodotti ortofrutticoli ottengono questa certificazione e sono tutelati da Consorzi specifici controllati da Enti terzi solo se la loro produzione, trasformazione ed elaborazione avvengono in una determinata area geografica. Il marchio DOP offre garanzie sulla tracciabilità del prodotto (le materie prime provengono da un’area limitata), sulla tipicità (rispetto del metodo di lavorazione tradizionale) e sul legame con il territorio (che conferisce al prodotto qualità uniche).

DOP: COSÌ PARLA IL TERRITORIO

Il marchio IGP (indicazione geografica protetta) per frutta e verdura è associato a quei prodotti agricoli le cui qualità sono strettamente legate a una determinata area geografica. La produzione, trasformazione o elaborazione devono quindi avvenire in uno spazio territoriale limitato e seguire un disciplinare riconosciuto a livello europeo che regola in modo tassativo le modalità di produzione. Le varietà che ottengono questa certificazione sono tutelate da Consorzi specifici controllati da Enti terzi.

“Sfatiamo la diceria che i produttori agricoli non possano stare bene in-sieme”, dichiara Salvatore Licari, Di-rettore della cooperativa. “Basta or-ganizzarsi, creare supporti tecnici, amministrativi e soprattutto di pensie-ro”. La scommessa è stata vinta: nel 2010 i 15.000 quintali di uva Italia pro-dotti dai soci sono sbarcati sui mercati nazionali, compresi i punti vendita Co-op, e i riscontri sono stati molto posi-tivi. I soci in un anno sono passati da 23 a 70 e per il 2011 è stata program-mata una produzione di 50.000 quin-tali. “Sul territorio rappresentiamo una causa pilota in cui tutti si ricono-scono. Dimostriamo ai produttori che grazie alla cooperazione, alla filiera corta e alla tracciabilità possono sta-re sul mercato e vivere delle proprie produzioni”.

IGP: GEOGRAFIA DELL’ORTOFRUTTA

Page 10: Territori.Coop n.4 Sicilia

SALUMI / Oggi come ieri

Pag. 10 territori.COOP - n.4 / Sicilia / Prodotti ortofrutticoli

Le garanzie sono all’ordine del giorno nei prodotti a marchio Coop. Tracciabilità, scelta dei terreni vocati e produzione integrata: così vi assicuriamo frutta e verdura gustose e salutari.

QUADRIFOGLIO QUOTIDIANOIL

simbolo del quadrifoglio sulle confezioni a mar-chio indica che i prodotti

sono stati sottoposti a controlli rigorosi e costanti da parte de-gli ispettori di Coop Italia. Nel 2010 sono state effettuate oltre 193 verifiche ispettive su tutta la filiera. “Sicurezza è una paro-la chiave per l’ortofrutta a mar-chio Coop”, afferma Maurizio Brasina, Responsabile Qualità della filiera Ortofrutta per Co-op. Significa anzitutto rintrac-ciabilità dei prodotti, ognuno dei quali porta un’etichetta con il codice dell’azienda agricola di provenienza. Ma anche mi-glioramento qualitativo, come nel caso delle albicocche: cia-scuna varietà deve superare un test (anche organolettico) pri-ma di poter essere confeziona-ta nella linea a marchio Coop. I prodotti ortofrutticoli a mar-chio Coop – frutta e verdura fre-sca, secca e di quarta gamma (confezionata e pronta all’uso) – rispettano chi li produce e chi li consuma. Attraverso l’appli-cazione della produzione inte-grata, metodo di coltivazione più naturale rispetto alle produ-zioni convenzionali, si è riusciti ad abbattere del 70% i residui di fitofarmaci: per raggiungere questo risultato, solo nel 2010 Coop e i fornitori hanno effet-tuato ben 71.974 determinazioni analitiche. Il rispetto dei territo-ri spinge a preferire le zone vo-cate, dove i prodotti crescono più gustosi e le tradizioni locali sono sostenute e valorizzate. Gli agricoltori che adottano la produzione integrata utilizzano tutte le conoscenze a dispo-sizione, da quelle biologiche a quelle agronomiche e varie-tali. Il ricorso ai fitofarmaci è effettuato come l’ultima del-le soluzioni: i trattamenti sono applicati solo se strettamente

Il marchio COOP sull’ortofrutta fresca garantisce:

metodo di coltivazione più1

La provenienza da produzione integrata,naturale rispetto alle produzioni convenzionali.

Residui chimici molto inferiori ai limiti stabiliti dalla legge (-70%).2L’assenza di qualsiasi trattamento successivo alla raccolta. La conservazione è garantita

3 dalle basse temperature senza alcun uso di sostanze chimiche.

La conoscenza ed il controllo di tutta la filiera produttiva - dal campo alla vendita - e delle caratteristiche igienico-sanitarie del prodotto.4

Servizio di Controllo Coop certificato da Bureau Veritas Italia(cert. n° 198/001) e CSQA (cert. n° 4507 DTS 007)

COOP garantiscela migliore qualità al miglior prezzo

1 2

3

4QU

ALI

TÀSICURA

COO

P

GARANZIE / Ortofrutta a marchio Coop

Page 11: Territori.Coop n.4 Sicilia

Questa e altre storie su www.territori.coop.it Pag. 11

QUADRIFOGLIO QUOTIDIANO

QUESTA CATENANON SI SPEZZALa catena del freddo costituisce un fattore determinante per il mantenimento della qualità dei prodotti ortofrutticoli di quarta gamma (alimenti confezionati e pronti all’uso), dal produttore al consumatore. Coop ha implementato da tempo i controlli della temperatura nell‘intera filiera - dallo stabilimento di confezionamento, ai trasporti, alle piattaforme di distribuzione ai punti vendita - adottando miglioramenti nelle fasi critiche.

VIVI VERDE, PIÙ BIOLOGICO PER TUTTI

L’ortofrutta Vivi Verde è prodotta seguendo le disposizioni del Regolamento CE 834/2007: assenza di utilizzo di prodotti chimici di sintesi (come fitofarmaci o fertilizzanti), divieto di OGM, impiego della naturale fertilità della terra e obblighi in termini di etichettatura. L’intera filiera e i singoli prodotti - oltre ad essere sottoposti ai controlli e alle verifiche effettuati dagli Enti ufficialmente riconosciuti dal Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali - sono sottoposti a un ulteriore sistema di controllo effettuato direttamente da Coop.

LE VERIFICHE SUI PRODOTTI

Cosa rende il bio Coop così sostenibile e genuino? Quali garanzie offre a chi lo sceglie? Ne parliamo con Maurizio Brasina, Direzione Generale Qualità Coop Italia.

necessari e utilizzano i prodotti meno tossici per l’uomo e l’am-biente.Per difendere i frutteti da at-tacchi di insetti dannosi, mol-ti agricoltori su diverse colture applicano un sistema biologi-co innovativo, detto “confusio-ne sessuale” (che impedisce al maschio di individuare la fem-mina, evitando così l’accop-piamento), oppure interventi agronomici che permettono il deflusso delle acque in modo da non creare ristagni favore-voli alla deposizione delle uova.L’ortofrutta a marchio Coop, ol-tre ad essere sicura, è anche prodotta nel rispetto della re-sponsabilità sociale. Coop Ita-lia, prima impresa in Europa a ottenere la certificazione etica secondo lo standard SA 8000, ha richiesto il rispetto dei re-quisiti previsti a tutta la filiera produttiva, relativi a lavoro mi-norile, lavoro coatto, discrimi-nazione, stipendi e orari di la-voro, norme per la salute e la sicurezza, condizioni dell’am-biente di lavoro e libertà di as-sociazione.Per Coop la qualità del lavoro è una prerogativa importante. Con la recente stesura della “Linea guida per la sicurezza dei lavoratori nelle aziende agricole” si sta procedendo all’implementazione dei requisi-ti richiesti da parte dei fornitori, in particolare per la sicurezza nelle aziende agricole.

Terra, aria, acqua e biodiversità so-no risorse fondamentali nell’agri-coltura biologica. “Il biologico”, ci spiega Maurizio Brasina, Responsa-bile Qualità Ortofrutta di Coop Italia, “è un sistema globale di gestione dell’azienda agricola e di produzio-ne agroalimentare basato su questi principi: l’interazione tra le migliori pratiche ambientali, un alto livello di biodiversità, la salvaguardia del-le risorse naturali, l’applicazione di criteri rigorosi in materia di benes-sere degli animali e una produzione confacente alle preferenze di alcuni consumatori per i cibi ottenuti con sostanze e procedimenti naturali e OGM free”.La linea Vivi Verde è stata crea-ta da Coop per condividere questo approccio con i consumatori. Il bio-logico in Coop è presente dal 1992 e vuole essere accessibile a tutti, non solo a quelli che hanno fatto del bio una scelta di vita. Nella sostan-za, produrre bio significa abbrac-ciare delle pratiche di coltivazione più sostenibili. Ad esempio abolire i pesticidi e i concimi chimici, sce-gliere varietà resistenti e adatte al territorio, utilizzare insetti utili per contrastare i parassiti o, nei casi più difficili, sostanze di origine natura-le o minerale. Per stimolare la fer-

tilità dei terreni vengono per lo più adottate tecniche agronomiche (ro-tazione delle colture, interramento di apposite piante) o fertilizzanti di origine naturale o minerale. Per fa-vorire la biodiversità e dare rifugio a insetti o altri piccoli animali utili, si provvede alla piantumazione di siepi e alberi e si inseriscono coltivazioni sgradite ai parassiti. Conforme a quanto previsto dalla legge comunitaria, Vivi Verde offre le stesse garanzie dell’ortofrutta da produzione integrata. “Per assicu-rare il rispetto delle regole imposte da Coop”, illustra Maurizio Brasina, “abbiamo eseguito oltre 14.000 de-terminazioni sui residui di fitofar-maci in collaborazione con i nostri fornitori. Inoltre vengono condotte analisi di tipo chimico, fisico e or-ganolettico per verificare la quali-tà sensoriale dei prodotti”. Il tema della sicurezza, fondamentale in un settore come quello ortofrutticolo, Coop lo persegue sull’intera filiera produttiva “dal campo alla tavola”, coinvolgendo aziende agricole, sta-bilimenti di stoccaggio, lavorazione, confezionamento, trasporti, piatta-forme di distribuzione e punti vendi-ta. Gli stessi fornitori, prima di es-sere accettati, sono sottoposti a una rigorosa procedura di ingresso.

I numeri della produzione ortofrutticola a marchio Coop (anno 2010)

In nero i dati del comparto ortofrutta, in verde quelli riferiti ai prodotti da agricoltura biologica

IN CIFRE

TIPOLOGIA

PRODOTTI

37 34VARIETÀ

113 68

IMPRESE COINVOLTE

AZIENDE AGRICOLE

12.0341.591

FORNITORI

1499

CHE FREDDO FA?

BIOLOGICO / Vivi Verde

Page 12: Territori.Coop n.4 Sicilia

È fresca, rigorosamente controllata e rispetta la terra.Dal 21 luglio va in scena la frutta e la verdura della Sicilia:

stagione per stagione, scopri quando la tua regione esprime il meglio di sé.

Storie di prodotti e produttori su www.territori.coop.it

Frutta e verdura di stagione della SiciliaVicina, buona, tipica, nostra.

hicadv.it

Negli Ipercoop di Catania, Milazzo, Palermo e Ragusa.

MangiaSicilia

beneche

ti fala