Terni Magazine 10

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MAICO VINCE LA SORDITÀ Apparecchi acustici 05100 Terni - Via A. Floriano 1/a - 1/b - tel: 0744.59597 MAGAZINE PUBBLICAZIONE MENSILE - MAGGIO 2010 - Distribuzione: POSTE ITALIANE - Tariffa pagata - INVII SENZA INDIRIZZO SMAC/C1/4936/2010 www.ternimagazine.it maggio 2010 numero 10 anno II Perugia fi nanzia la facoltà di lettere con i fondi destinati a Terni La lotta tra “baroni” per la sopravvivenza dei corsi penalizza gli studenti UNIVERSITÀ IN UMBRIA TERRORISTI ISLAMICI A PERUGIA Volevano uccidere il Papa INNOVAZIONI TECNOLOGICHE Terni guarda al futuro SALUTE o paghi o ti metti in fila LE “MISS” UMBRE Incontro ravvicinato all’interno: COME DOVE QUANDO con gli eventi in Umbria e Roma

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MAICO VINCE LA SORDITÀ Apparecchi acustici05100 Terni - Via A. Floriano 1/a - 1/b - tel: 0744.59597

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www.ternimagazine.it maggio 2010 numero 10 anno II

Perugia fi nanzia la facoltà di lettere con i fondi destinati a TerniLa lotta tra “baroni” per la sopravvivenza dei corsi penalizza gli studenti

UNIVERSITÀ IN UMBRIA

TERRORISTIISLAMICI A PERUGIA

Volevano uccidereil Papa

INNOVAZIONITECNOLOGICHE

Terni guardaal futuro

SALUTEo paghi

o ti metti in fi la

LE “MISS” UMBREIncontro ravvicinato

all’interno:COME DOVE QUANDOcon gli eventi inUmbria e Roma

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Manda le tue opere, in formato word,all’indirizzo [email protected]

completo di scheda informativa sull’autore

“Bisogna prendere speciali precauzioni contro la malattia dello scrivere,perché è un male pericoloso e contagioso”.

Abelardo, Lettere a Eloisa

La Web&Books edizioni selezionaopere di scrittori emergenti e nonper eventuale pubblicazione.

via C. Guglielmi 27 - 05100 Terni tel 0744 404111

www.editweb.info - www.ternimagazine.itM

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I concorrenti possono inviare i loro lavori(max 3 vignette, formato .tif o .jpg all’indirizzo [email protected]

Concorso Terni Satira

indice ilI° Concorso per giovani

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Il vincitore verrà pubblicato sulla rivista Terni Magazine,ed una selezione dei migliori lavori sul sito www.ternimagazine.itI lavori andranno consegnati tassativamente entro il 30 agosto 2010

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Manda le tue opere, in formato word,all’indirizzo [email protected]

completo di scheda informativa sull’autore

“Bisogna prendere speciali precauzioni contro la malattia dello scrivere,perché è un male pericoloso e contagioso”.

Abelardo, Lettere a Eloisa

La Web&Books edizioni selezionaopere di scrittori emergenti e nonper eventuale pubblicazione.

via C. Guglielmi 27 - 05100 Terni tel 0744 404111

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EDITORIALE

Il potere così frantumato non genera personag-

gi con il peso di una forte rappresentanza .Un città poco unita e solidale, divi-sa in mille torri ed interessi che tra loro non dialogano o sono in confl itto, diffi cil-mente potrà avere la forza di guidare una svolta per l’economia ed il lavoro. La politica è lo specchio della città, ma rinunciare a venir fuori da questa im-passe, dicendo che cambiare è impossi-bile, è deprimente. Il recente non voto è stata la protesta dei cittadini che avreb-bero voluto vedere il confi gurarsi di un potere politico più forte e con idee in grado di uscire dalle sabbie mobili degli indebitamenti pub-blici, della burocra-zia, del mal governo e del clientelismo,e che invece non è emerso durante le elezioni. Ora il pre-pararsi a superare gli eff etti di un ridimen-sionamento della grande industria im-pone di essere uni-ti per un nuovo mo-dello di città che utilizzi le proprie risorse umane e ca-pitali verso altri modelli di sviluppo. Non basta un nuo-vo P.r.g. per rilanciare un territorio come negli anni ‘60. Continuare a mante-nere questo status quo, per paura di sconvolgere quegli equilibri di piccole alleanze

personali e personalistiche, che hanno dato la possibi-lità di tirare a campare per molti anni ad alcuni sog-getti che hanno occupato poltrone con un potere che non hanno saputo esercita-re, invece di essere dinamici animatori della vita econo-mica sociale e politica della città, signifi cherebbe mori-re lentamente. Non hanno lasciato nessun segno, ese-

guendo solo ordini da Roma o Perugia. Ci sono impegni e scelte importanti da pren-dere, con investimenti che richiedono ingenti risorse per rilanciare la città, a li-vello industriale, sanitario, universitario, nei servizi e promozione del territorio,

non si può rimanere spetta-tori di beghe di partito o liti personali senza interveni-re. Ma, sic, dove e con chi? Da mesi sentiamo le solite invettive della Regione per ridurre risorse al nostro ter-ritorio. Spese esagerate su PG che trovano risorse nei tagli a TR . Perugia perde studenti per un forte calo di immagine nazionale e mon-diale ed ecco che l’Universi-

tà di Terni diventa inutile; e pensare che i corsi voluti e decisi da PG a Terni veniva-no aff ollati da ben 450 inse-gnanti in trasferta. Chi avrà il coraggio, con l’aria che tira, di chiedere l’autorizza-zione per un Centro fi eristi-co polifunzionale? Potreb-

be signifi care una guerra per un primato che i grifo-ni non so quanto vorrebbe-ro vedere nostro, ora che si sono spianati la strada ver-so un totale accentramen-to di tutte le multiutility : l’azienda trasporti ATC è già confl uita nella regionale, e si stanno preparando le car-te fi nali per l’ASM, per ener-gia e rifi uti. Insomma, men-tre a Perugia con razionali-

tà e determinazione si sta concentrando tutto il potere deci-sionale politico, con-giuntamente a quello economico dei servizi pubblici obbligatori, a Terni che facciamo? Vogliamo continua-re a litigare su come e dove rinnovare il polo ospedaliero del distretto di Terni Nar-ni Amelia? Saremo in grado di metter-ci d’accordo una vol-ta per tutte riguardo questo investimento quantomai strategi-co, che dovrà durare per i prossimi 50 anni? Chi ci porterà ad inte-ragire con Roma, per i collegamenti metro-politani, le infrastrut-ture, i nuovi servizi, le

nuove strategie per attrarre imprese, le strade? Trove-remo la giusta ragione per rappresentarci come una città con le idee chiare, e non come un armata bran-caleone con tanti capiba-stone ?

A.M.

È NECESSARIA UNA CLASSE DIRIGENTE AUTOREVOLEIN GRADO DI PROPORRE INIZIATIVE CHE DOVREBBERO

ESSERE SOSTENUTE DAL GOVERNO CENTRALE E REGIONALE

“Big bang” 2008 A.M.

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Lettere al direttoreLA POSTA DI TERNIMAGAZINE: Inviateci le vostre lettere a [email protected]

DottAlessandro Massarotti,medico chirurgo

Ho letto casualmente il dram-matico articolo dell’On. En-rico Melasecche, esponente dell’opposizione della nostra città Terni.E’ una indagine impietosa, non solo della amministra-zione della nostra citta’, che sì, potrebbe essere Terni, ma anche un’altra città o regione politicamente opposta, am-ministratata anche dalla de-stra, penso.Ma è la politica e i politici, che fanno rabbrividire, è il sen-so della impotenza Comune, che travaglia non le classi più basse, senza offesa, le qua-li sì,si lamentano, protesta-no, ma sono incapaci intellet-tualmente di reagire, anche perchè probabilmente, nulla possono fare per modificare dei processi più grandi di loro.E perchè questo? Ma per-chè hanno anche i mass me-dia, che li avvolgono, li tran-quillizzano, li sviano dai problemi,hanno ad esempio molti il dio pallone, quasi tut-ti i giorni e quotidianamen-te su Rai, Mediaset, Sky ecc. ecc. si parla infatti solo e sol-tanto di calcio, altri, i più gio-vani, hanno lo sballo musica-le...quotidiano, naturalmente sempre e soltanto in lingua inglese ecc. ecc.Questo dio, che è in conclu-sione il dio denaro, o pallone, svuota le coscienze e le Chie-se, anch’esse con capi cristia-ni, che hanno paura,vedi pro-blema della pedofilia, vedi forse, anche vendite di im-mobili, da parte della curia vescovile di Terni.

Altri ancora hanno anche le telenovelas, gli sceneggia-ti, i Porta a Porta, i Ballarò, i Matrix, i Santoro, insomma edulcorano, dibattono sem-pre e tanto con i nostri poli-tici, ma essi profondamente sono casta, intoccabile ecc. ecc. che attualmente hanno incredibilmente, poca pos-sibilità di risolvere il nuo-vo che drammaticamente avanza. La situazione è an-gosciosa e angosciante, di chi intelletualmente lavora accanto al sistema, tangen-zialmente ad esso, che nota sprechi o imprese, anche qui in Emilia Romagna fa-raoniche, a lato di tagli sulla povera gente, nella sanità, controlli bolscevichi sulla spesa dei medicinali, sulle richieste o visite di labora-torio ecc. mentre gli scan-dali del Palazzo, vengono anch’essi edulcorati, annac-quati anche dai giornali lo-cali, e poi esempio il disa-vanzo della AUSL di Forlì, chi lo paga??E’ lo stesso cittadino intel-lettuale che si dibatte nella melma della sopravviven-za, con balzelli, tasse da pa-gare, multe nell’attività la-vorativa, perchè i Comuni amministrati, sempre bene dalle coalizioni non gover-native...hanno i fondi sfon-dati, è sempre il bene comu-ne che non è concepito, non è saldato con la realtà quo-tidiana, quindi ad esempio ricordare e saper risparmia-re, in una società che para-dossalmente ti propone, ti spinge per comprare e mo-dificare sempre e comun-que, l’auto più nuova, che ha il gpl, che quindi inquina e consuma meno... il tele-

fonino all’ultimo grido ecc. ecc. che paradossalmente saranno acquistati, ma da chi, se manca il lavoro, se il cambio lira euro è dramma-tico, perchè acquistare cose di cui non abbiamo più biso-gno, se non c’è il lavoro o se c’è, ma perchè l’onesto con la sua busta paga, paga per tutti. E’ questa incoerenza intellettuale, che dovrebbe essere modificata dalle no-stre organizzazioni delle ar-ti-professioni e dei mestieri, vedi Ordine dei medici-chi-rurghi ed odontoiatri, vedi Federazione Medici, o an-che dalle nostre organizza-zioni sindacali, vedi FIMMG e FIMMGCA, che difendono a spada tratta i pochi a di-scapito della base pirami-dale che manda avanti bene o male il sistema.Queste mie considerazio-ni, che sono anche dell’uo-mo della strada, nascono dall’Amore che ho della mia città.e della mia professione di medico-chirurgo. Si può an-che pensare ad una certa lentezza della nostra gen-te, forse sbaglierò,legata molto al passato, impaurita dal rinnovare, dal cambiare, qui da noi molti della sini-stra ad esempio stanno vi-rando verso la Lega Nord, che sembra unica ad avere grande contatto con il ter-ritorio. Quindi nel dramma comune, se la barca sta af-fondando, le maniche e gli accordi debbono essere fat-ti bipartisan, perchè ripeto il momento è drammatico, l’Italia sta facendo la fine della Grecia comunitaria!!Se la vecchia Europa è nel declino, sia spirituale, in-

fatti, mai si parla delle nostre radici cristiane, anche perchè nuovi popoli ormai emergo-no, con natalità notevole, vedi musulmani, vedi rumeni, vedi moltissimi bulgari!!Queste considerazioni, di un piccolo medico-chirugo, van-no nel senso di dire ai politici sia di sinistra, che ancor più ai cattolici,ma quali sono in Umbria o in Emilia, i politici di area cattolica, essi tutti, si comportano onestamente e secondo Vangelo? Chi può dire onestamente, ho operato per il bene comu-ne, con leggi, regolameni e decreti, ho aiutato chi vera-mente aveva bisogno, infatti io chiedo anche al mio sinda-cato maggiormente rappre-sentativo, dei medici della fa-miglia, la FIMMG, perchè se vado 10 volte a domicilio di un paziente bisognoso, e nul-la posso assolutamente pre-tendere e/o prendere, se non in natura, ci macherebbe al-tro, è tutto gratuito, ma per-chè un idraulico, un meccani-co, ha la parcella salatissima?Ripeto se vado a domicilio, nulla, in passato invece nelle vecchie mutue, si aveva la no-tula scritta, per la visita domi-ciliare, e perchè favorire ora, oggi, solo e soltanto, l’aggre-gazione dei medici supermas-simalisti, nelle case della salu-te comunitarie!!Ma Voi politici,Noi medici, Voi giornalisti, Voi religiosi, di cosa abbiamo paura, e voi a Terni, di che cosa avete pau-ra?

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La lettera viene pubblicata inte-gralmente come pervenuta in re-dazione

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L’opinione

STANGATA 2TIA (IMMONDIZIA) - Ora si paga anche dove non si abita: Cantine- garages- porticati-tetto-ie – capanne, ed è pure retroattiva dal 2006.Sembra incredibile che si sia arrivati a raschiare il fondo del barile, e le tasche dei cittadini. Dopo i giganteschi indebi-tamenti per gestioni sfuggite dal controllo dei consiglieri di amministrazione, ma non a quello delle sempre attente banche, che ora bussano a cassa per far rientrare l’ASM, è iniziata una campagna che ci costringerà a pagare (e non da oggi, ma dal 2006) anche dove di immondizia non se ne produce ne produrrà mai. E chi se ne frega poi se la comu-nità europea- di cui ricordo facciamo parte non solo per la moneta-si dovrebbe pagare per la reale quantità prodotta. Pagare e basta, con una pletora di funzionari che proba-bilmente per stare dietro alle pratiche costeranno più del riscosso. Maledetta primavera post bilanci che porti via i risparmi , pochi, ma tanti per tanti.

STANGATA 3ICI- “Sì, sì,sì, vengo dopo il PRG”Hai un pezzo di terra dove coltivi un orticello? Un picco-lo lotto lasciato dai nonni inserito in un comparto del PRG dove ci vorranno ancora due o tre generazioni per mettere d’accordo tutti ai fini edificatori? Hai una particella edifi-cabile sotto un traliccio di Alta Tensione o con servitù per linee di servizi, gas, ecc.? Non c’è niente da fare: o fai cau-sa, o paghi sulla potenzialità di incremento economico per una vendita che non avverrà mai, ed a partire dal 2004. Questo è alla fine il primo risultato che il PRG sta per rag-giungere con i suoi “2 milioni di Metri cubi”.Ma questo è niente di fronte alla reale impossibilità di far realmente di-venire edificabile un lotto di terra. Infatti circa il 75% delle cubature sono soggette ad un ulteriore passaggio burocra-tico lunghissimo ed estenuante, ovvero i Piani Attuativi. In sostanza, tranne rari casi di immediata edificabilità e rea-le possibilità di vendere a quei costruttori ancora ottimisti, i Ternani dovranno pagare l’ICI per un presunto maggior valore, che finirà nelle casse del comune. Leggi ambigue, sentenze che si sono alternate a favore del contribuente e dei Comuni. La rabbia monta, e soprattutto l’impotenza di fronte ad una Kafkiana norma che ti impedisce di disso-ciarti dalla pianificazione, aggravata dai regolamenti di at-tuazione del PRG che di fatto, a causa si lungaggini e incer-tezze, annullano il valore del bene posseduto. Una vera e propria tassa sulla proprietà, piccola o grande che sia, non sul reddito.E la burocrazia campa.

STANGATA 1SII - Servizio Idrico IntegratoA sorpresa,senza dare chiare spiegazioni, una “nuova stangata del Sii”La verità è che sono le aziende che utilizzano l’acqua dei pozzi le sole interessate.La Confedilizia della Provincia di Terni è stata l’unica associazione che ha stigmatizzato sugli organi di stampa locale la protesta nei confronti del SII, che ha inviato a migliaia di cittadini un modulo ambiguo, senza alcuna informazione sulla sua compilazione, in cui si dovrebbe dichiarare l’uso di acqua proveniente da pozzi priva-ti regolarmente denunciati in Provincia. Lo scopo sarebbe quello di applicare la tariffa per la depurazione secondo il con-sumo dell’acqua del pozzo, senza d’altronde specificare quali siano quegli utilizzi esclusi dall’obbligo di pagare la suddet-ta tariffa. L’informazione ve la diamo noi: chi irriga ,innaffia il giardino o non è allacciato alla fognatura comunale, è esclu-so. Tale “autodenuncia” dovrebbe far applicare retroattivamente una tariffa senza però sapere con quali criteri e modalità. Lo stampato inviato non esplica in modo esaustivo le varie casistiche e gli utenti sono disorientati e costretti a tempe- stare di telefonate le associazioni di categoria e lo stesso SII. Andrea Messi, presidente della Con- fedilizia, ha cercato di contattare telefonicamen-te il Direttore Generale del Sii, firmatario della missiva-stampato, ma gli uffici hanno comuni-cato che il Responsabile del Servizio non si inte- ressa direttamente di questa problematica e che il referente è solo l’Ufficio Commerciale. Dopo la pubblicazione della protesta , la Confedilizia, in-vitata, si è recata presso gli uffici del Sii e final- mente ha potuto apprendere che tale campagna ricognitiva servirebbe per recuperare 3.000.000 di euro dalle aziende che, non dichiarando il con-sumo di acqua dei pozzi per lavorazioni industria- li, scaricano nelle fogne, sovraccaricando il lavo-ro del depuratore cittadino e conseguentemente i suoi costi (che a detta del funzionario sono i più elevati nel ciclo di gestione delle acque). I dirigenti della Confedilizia si chiedono, sbigottiti, come sia possibile inviare uno stampato agli utenti in cui di tale situazione non si parla minimamente. Inoltre, non è forse vero che gli scarichi indu-striali debbono in gran parte essere smaltiti da impianti speciali e non scaricati in fogna? Mah! La gestione del SII – 75% in mano pubblica e 25% dei privati- si sta rivelando sempre più contorta e vede la politica molto più attenta alle poltrone piuttosto che al controllo, ed i risultati si vedono nelle bollette raddoppiate in pochi anni.

A.M.

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SOMMARIOPOLITICA

Editoriale Pag 03Bialancio Comunale1 Pag 06

ATTUALITÀ

Il fatto Pag 11La fi nestra sul cortile Pag 13Economia Pag 15Università Pag 17Sanità Pag 19Ambiente Pag 21Chiesa e società Pag 23Contromano Pag 27Tecnologia Pag 37L’intervista Pag 38Terni dimenticata Pag 40

REPORTAGE

Islam Pag 41

CULTURA & ARTE

Cultura Pag 45Terni com’era Pag 46

RUBRICHE

Grande fratello Pag 48Come crescere di statura Pag 50Psicologia Pag 52Benessere Pag 54Estetica Pag 55Alimentazione Pag 56Moda Pag 57Week end nel ternano Pag 58Ricette, vernacolo, proverbi Pag 59Sport Pag 61

pag. 27

pag. 41pag. 17

INSERTO: COME, DOVE, QUANDO

Eventi in Umbria e Roma pag. 31

REPORTAGE:Islam

UNIVERSITÀ:Altro che tagli

CONTROMANO

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POLITICA

E’ stato il bilancio dei veleni quel-

lo approvato dal consiglio comunale di Terni con 24 voti favorevoli e 14 con-trari. Il fatto più eclatan-te è stata la fuoriuscita di Paolo Garofoli e Paolo Maggiolini dalla lista Bal-dassare. I due consiglieri, infatti, si erano resi dispo-nibili a votare il bilancio della Giunta Di Girolamo, in quanto la maggioranza aveva fatto acqua, andan-do sotto, per due volte in Commissione. Motivo: evitare eventuale com-missariamento e succes-sive elezioni anticipate. Ma il professore non c’e’ stato, e loro si sono auto-esclusi dando vita al grup-po misto.Nel corso del dibattito Ciaurro(Lista Baldassar-re) ha notato che “stiamo perdendo molte oppor-tunità, siamo stati invita-ti dalla Protezione Civi-le a fornire informazioni sullo stato degli immo-bili pubblici dell’ente per accedere ad un fondo di finanziamento e non ab-biamo approfittato, così come dovremmo aiutare le aziende ternane ad ac-cedere ai Bandi Europei”. Giubilei(Pd) ha sottoline-ato che “non solo ci sono stati tagli diretti da parte del governo centrale ma si è usato anche mecca-nismi più subdoli, quali l’azzeramento dei fondi per il MIUR. Questo è un bilancio tirato. E’ neces-sario un cambiamento

di passo. Io ci sto”. Poi c’è stato uno scambio verba-le tra il consigliere Nardi-ni e Melasecche: La Nardi-ni (Pd) ha tenuto a dire che “le due giunte Raffaelli non hanno lasciato debiti, anzi la situazione odierna è frut-to dei vecchi mutui acces-

si dalla giunta precedente, quella Ciaurro. C’è stato 1 milione € di tagli e dal 2009 di 2 milioni € da parte del governo centrale. Sono stati necessari tagli gravosi, non sulla spesa sociale, dove solo 700 mila € di tagli su 9 milioni € . Il piano delle opere pubbli-che è concreto. Giudizio più che positivo.”

BILANCIO COMUNALE 2010APPROVATO IN UN CLIMA BURRASCOSO

DA “IDI DI MARZO”

Da sinistra,in alto:

Riccardo Giubilei, PD;Paola Ciaurro, PDL;

in basso:Alida Nardini, PD;

Enrico Melasecche, UDC

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TERNI MAGAZINE MAGGIO 20108

Secondo Gurdalben(Pdl) sono state azzerate tan-te convenzioni senza cri-terio. Il sindaco Di Girola-mo ha ringraziato tutti gli intervenuti, ha segnalato i 19 milioni di euro di in-vestimenti che si stanno concretizzando ai quali si

aggiungeranno nei prossi-mi mesi gli altri 10 milioni previsti in bilancio. “Inter-verremo in maniera con-sistente sul sistema via-rio cittadino, ad iniziare dalla Maratta-Gabelletta, su quello dei parcheggi, su quello dell’impiantisti-ca sportiva, sul completa-mento dei cimiteri”. Il sin-daco ha ricordato le diffi -

coltà delle partecipate evi-denziando che però la rica-pitalizzazione, prevista in bilancio, è il primo atto per rilanciare le aziende pub-bliche. Dopo la conclusio-ne degli interventi dei con-siglieri si è svolta la replica della Giunta. E l’esame de-gli emendamenti ammes-si che sono stati 14 e degli atti d’indirizzo che invece sono in tutto 30. Quattro sono stati presentati dai gruppi Città Aperta e Ita-lia dei Valori, 2 dall’Udc e

24 dal gruppo del Pdl. Alla fi ne, alle 1 di notte per mancanza del numero le-gale si è deciso di aggior-nare la seduta al 30 aprile. E domani si continua e si vedrà, fi nalmente, come va a fi nire la votazione per l’approvazione del bi-lancio di previsione per il 2010. L’ultima e decisiva sessio-ne del consiglio comunale di Terni, svoltasi il 30 apri-le ha visto l’approvazione del bilancio previsionale

POLITICA

Dario Guardalben,PDL, 56 anni

L’attuale gruppo consigliare del PDL composto da sette consiglieri. Nella foto, durante una conferenza stampa,da sinistra: Ferranti, Salvati, Orsini, Brizi , Fatale, Guardalben assente Biscetti

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TERNI MAGAZINE MAGGIO 2010 9

POLITICA

per il 2010 e del piano del-le Opere Pubbliche per il triennio 2010-2012. Dopo l’interruzione, nella notte, della precedente sessione si è proceduto all’esame e al voto dei 14 emendamen-ti ammessi. Solo cinque emendamenti sono stati approvati, quello tecnico della giunta, che riguar-dava alcuni aggiustamenti tecnici sul piano trienna-le delle opere pubbliche, e altri quattro presentati dai capigruppo di centro sini-stra. Tra questi approvato, con 16 voti a favore e ben 15 astenuti, l’emendamen-to che prevede trasferi-menti di fondi per contri-buti straordinari per l’Ente Cantamaggio. Approvato con 16 voti a favore, 6 con-trari e 9 astenuti, anche l’emendamento che pre-vede trasferimento di fon-di per associazioni calcisti-che giovanili e manifesta-zioni sportive. Approvato l’emendamento per fondi per l’area fi ere e mercati in voc. Staino. Approvato all’unanimità l’emenda-mento per la costituzio-ne di un mutuo per la rea-lizzazione del Palazzetto dello Sport polifunzionale che funga anche da cen-tro fi eristico, come richie-sto con emendamento a parte da Udc, Lista Baldas-sarre e Terni Oltre, emen-damento poi ritirato. Tra gli emendamenti boccia-ti, tutti presentati da Udc, Lista Baldassarre e Terni Oltre, quello per trasferi-mento fondi per la realiz-zazione del Museo delle Armi, con 11 voti a favore e 22 contrari, in questo caso il sindaco ha rilevato che

Con questi termini si indicano di-versi prodotti fi nanziari apparte-nenti al gruppo dei famigerati “de-rivati”, ovvero diversi dai classici titoli azionari e obbligazioni. Sono investimenti ad altissimo rischio per l’investitore, spesso acquisiti senza cognizione di causa per un immediato risultato positivo nel bilancio corrente, che assicurano buoni guadagni ma in eff etti solo nel primo periodo, nascondendo il rischio di ingenti perdite negli anni successivi come poi si è verifi cato. Molte amministrazioni comunali

italiane ne hanno acquistatei gros-si pacchetti, andando a incassa-re i primi guadagni e rimandando le perdite agli anni successivi (e a “benefi cio” delle amministrazioni che seguiranno). Ora sono arriva-ti gli “anni successivi”: le banche battono cassa ed i comuni devo-no dirottare diverse risorse per ri-pianare questi debiti. Il Comune di Milano ha di recente fatto causa alla Deutsche Bank e altre, accu-sandole di truff a per avergli vendu-to questi prodotti senza fare suf-fi ciente chiarezza sul loro elevato rischio.

Hedge Found - Swap:

La sedecentrale dellaDetusche Bank,alla quale il co-mune di Milano ha fatto causa per non aver fat-to chiarezza sui rischi dei titoli Hedge found e swap.

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POLITICA

il Governo centrale si era impegnato con un finan-ziamento pluriennale mai arrivato, occorre prima di impegnare fondi comunali effettuare una ricognizio-ne sulla possibilità di fondi ministeriali. Bocciato con 6 voti a favore, 19 contrari

e 3 astenuti, l’emendamen-to che chiedeva la priorità d’interventi nella scuola, in particolare di annullare gli spostamenti effettuati il 20 aprile in cui si sono anticipa-ti i fondi per il centro sociale di Marmore e posticipati al 2011 gli interventi di messa

in sicurezza della scuola media Alterocca. Boccia-to anche il trasferimento fondi per le piste ciclabi-li e quello per il trasferi-mento di 300 mila euro dalla cultura alla scuola. Ritirato l’emendamen-to sul centro fieristico e quelli presentati dai con-siglieri Garofoli e Maggio-

lini sulla realizza-zione di un resi-dence in prossi-mità dell’Ospe-dale per accoglie-re i familiari dei pazienti ricove-rati; questo perché il sindaco ha parla-to della possibilità da parte dei dirigen-ti Asl 4 di includere questa realizzazione nell’eventuale pro-getto globale che, si sta riesaminando, del nuovo Ospedale o struttura polifun-zionale sanitaria, da realizzarsi con fondi regionali e nazionali. Da rilevare la richie-sta di sospensione dopo alcune dichia-razioni di voto dei gruppi e prima del-la votazione finale sul bilancio da parte

del capogruppo Pd Amici che ha sollevato obiezioni. Particolarmente pungente è stata la dichiarazione di voto del consigliere Garo-foli, il quale ha espresso un parere negativo sul bilancio sia da un punto di vista po-litico che economico, giudi-candolo inadeguato. Inoltre rivolto al sindaco ha detto “ A me da lei signor sindaco non mi serve niente” e ha aggiunto che non sa se con-tinuerà la sua funzione pub-blica dicendo “io con questo mondo non ho nulla a che vedere”. Ma nessuno di fat-to è entrato nel merito e ha chiarito e spiegato alla città che fine dovrebbero fare le tasse che tutti pagano. Nes-

suno ha avuto il coraggio di scrivere né dire quali sono le voci di bilancio che stri-dono e manifestano la gra-vità della situazione delle casse comunali : 10.000.000 di euro per un ulterire pre-stito. Interessi passivi che aumentano di 8.000. 000 di euro, e non si sente nessu-no che invita a ricontrattare i tassi e rivedere l’ esposi-zione debitoria per gli Swap e gli Edge Found, 6.000.000 di europer un fantomati-co acquisto immobiliare per lo smaltimento rifiu-ti, 4.000.000 di euro per un palazzetto dello sport senza un progetto organi-co da inserire in una strut-tura polifunzionale e fieri-stica, 2.500.000 di euro per lo spazio del luna park come se fino adesso non fosse già esistito. 6.000.000 di euro-per ricapitalizzare le socie-tà partecipate. Un Bilancio che aumenta la spesa per pagare enormi buchi pre-gressi ed investimenti mal programmati od inutili. Al-tro che tagli alle spese. To-tale 36.000.000 di euro. I ta-gli sono solo per chi non ha potere contrattuale e per ciò che la giunta non sa po-liticamente gestire.

Sabrina Viali

A sinistra: Leopoldo di Girolamo, 58 anni, sindaco.Sotto: Paolo Maggiolini, 72 anni, Consigliere Comunale

Antonio Baldassarre,69 anni.

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IL FATTO

Siamo stati sollecitati da Umbria Energy a

fare alcune precisazioni in merito alle cartelle pazze di cui, come tutti i media lo-cali, abbiamo parlato nel nostro numero di aprile, in quanto si sono sentiti no-minare soltanto loro come nuovi fornitori con proble-mi di maxibollette nell’at-tuale regime di liberalizza-zione delle tariffe. Precisia-mo che abbiamo riportato nell’articolo le dichiarazioni del presidente provincia-le della Federconsumatori Umberto Ricci, il quale ha citato solo Umbria Ener-gy perché è stata l’azien-da scelta dalla grandissima parte degli utenti che han-no cambiato fornitore. Siamo andati agli sportelli della Federconsumatori per comprendere meglio le ra-gioni dell’irritante disguido.Il responsabile per l’ener-gia, Fausto Mazzeschi, ri-percorre brevemente la storia della privatizzazione in questo settore, ricordan-do come il Decreto Bersani del 1999, recependo una di-rettiva dell’UE, stabilisse in primo luogo la separazio-

ne tra i distributori e i ven-ditori di gas. La liberalizza-zione riguarda soprattut-to quest’ultimi. I principali sono Vivigas, Sorgene, Eni-power, Enelgas e UmbriaE-nergy, mentre il compito di distributore è passato a Ter-ni da Enel Rete a Umbria Di-stribuzione gas, società ap-partenente al Comune, che è responsabile anche della gestione dei contatori. «E’ importante sapere - dice Mazzeschi - che in que-sti anni si sono creati due mercati, uno “tutelato”, in cui le tariffe sono stabili-te e monitorate dall’Auto-rità Energia Elettrica e Gas, e un’altro “libero”, sul qua-le l’Autorità ha uno scarso controllo. Se il cittadino ri-tiene vantaggiosi i pacchet-ti promozionali dei vari ven-ditori, effettua il cambia-mento e si inoltra nel mer-cato libero. C’è da rimarcare - continua Mazzocchi - che il mercato libero è davvero una giungla, in cui è diffici-le orientarsi soprattutto per le persone anziane, ma an-che perché le tabelle com-parative concorrenziali non sono sufficientemente chia-

re per l’utente che vorrebbe scegliere. In ogni caso, inoltre, la concorrenza si gio-ca su una manciata di centesimi al metro cubo: il prezzo del gas è rimasto lo stesso».Umberto Ricci chia-risce che «i problemi sorgono proprio nel momento del cam-bio di fornitore, quel-lo che i tecnici chia-mano switch off. Il nuovo fornitore co-munica il passaggio a Umbria Distribuzio-ne gas, con i dati del nuovo utente. Questa fase è gestita da un sistema informatico che funziona in tutto il Paese, mentre nel Veneto e soprattutto a Terni è una inesau-ribile fonte di errori. E pensare - esclama Ricci - che viviamo da decenni in un mondo in cui tutto ha attra-versato la rivoluzione informatica! Insom-ma, se i computer ri-escono a gestire tran-quillamente il traffi-

PERCHÈ ARRIVANOLE BOLLETTE PAZZE PER IL GAS

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IL FATTO

co aereo, ad esempio, è un mistero il perché in oltre un anno e mezzo non si sia riu-sciti ad ottenere un corretto funzionamento di tale siste-ma». «Per questo - ricorda Maz-zocchi con giusto orgoglio - lo scorso anno, qui a Ter-ni, ma come Federconsu-matori Italia, abbiamo fatto

una forte denuncia politica, dal momento che sono tan-ti i cittadini che vengono ai nostri sportelli lamentan-do l’emissione di doppie fat-ture (per lo stesso periodo da parte di entrambi i forni-tori, quello cessato e quello nuovo), e maxibollette con letture non corrispondenti alla realtà, che variano da

500 a 700 euro. Dobbiamo riconoscere che le aziende fornitrici ci hanno ascoltato, in modo che sia praticabile la via del dialogo».«Abbiamo allestito - precisa Umberto Ricci - dei mecca-nismi di conciliazione ormai ben rodati, che permettono di evitare le spese e le lun-gaggini di un ricorso alle vie

legali. Gli utenti, attraverso un’associazione di consu-matori, presentano recla-mo al fornitore, scatta la procedura di conciliazione e il relativo verbale viene in-fine trasmesso alla società di distribuzione, cui spetta il compito di fare la rettifi-ca. Il nostro attivismo, pa-radossalmente, giova alle aziende, che si risparmiano così le incombenze del cu-stomer service. Non solo, è grazie a noi che la libera-lizzazione può ora proce-dere, perché ovviamente la reazione degli utenti alle bollette pazze è stata di ri-nunciare ad avventurarsi nell’incerto mondo del mer-cato libero».Fa piacere constatare che una volta tanto ci sono seg-menti di società che affron-tano e risolvono serena-mente i propri conflitti.

A.M. / E.C.

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LA FINESTRA SUL CORTILE

PRIMO ATTOTerni Magazine ha registra-to un bizzarro episodio di cui è stato protagonista il professor Antonio Baldas-sarre, il quale ci ha inviato un comunicato in riferimen-to ad un nostro articolo che metteva in luce le contrad-dizioni di esponenti della sua lista disponibili a vota-re il bilancio della Giunta Di Giurolamo. Ecco il comuni-cato:“In Relazione a notizie fal-se e fantasiose fatte cir-colare sulla stampa, su in-ternet, ed in particolare su Terni Magazine dai “soliti noti”, riguardo alla posizio-ne della Lista Baldassarre sul Bilancio presentato dal-la Giunta Di Girolamo, riba-disco quanto affermato ieri: la posizione del Consigliere Paolo Garofoli è del tutto personale e non corrispon-de alla valutazione che gli altri consiglieri della Lista Baldassarre nutrono ver-so le proposte della Giun-ta; anche se la posizione ufficiale della Giunta verrà adottata martedì prossimo dopo una riunione di grup-po, posso dire che da collo-qui informali, avuti con gli altri consiglieri della Lista, emerge un giudizio fonda-

mentalmente critico sul bi-lancio che sfocerà con tut-ta probabilità in un giudizio negativo.Fermo restando che il Grup-po deciderà nei prossimi giorni sui provvedimenti da adottare nei confronti del Consigliere Garofoli, le cui iniziative solitarie e bizzarre stanno nuocendo alla cor-rente politica di opposizio-ne che la Lista Baldassarre

sta conducen-do, non posso esimermi dal rilevare che il polverone di oggi è chiara-mente ispirato ed agitato dai soliti ambien-ti notoriamen-te interessati

a pratiche consociative con l’attuale maggioranza. E al-lora mi sorge il dubbio che si tratti di una manovra diver-siva, mirante a mascherare l’innegabile fatto che, guar-dando ai voti espressi in Consiglio Comunale, la Li-sta Baldassarre risulta esse-re il Gruppo Consiliare che ha svolto la piu’ coerente e dura opposizione contro la Giunta Di Girolamo. Date le abitudini dei “soliti noti”, non mi sorprende che tale polverone sia stato solleva-to in un momento di grandi difficoltà dell’attuale mag-gioranza, la quale, appena lunedì scorso si è divisa e il Sindaco è stato messo in minoranza sul testamento biologico grazie alla com-patta e decisa opposizio-

ne della Lista Baldassarre e con la significativa assen-za di tutti i consiglieri che fanno riferimento ai” soliti noti”.

SECONDO ATTOEd ecco la nostra risposta, tenuto conto che il profes-sore chiama direttamen-te in causa Terni Magazine. Prima osservazione: l’arti-colo al quale si riferisce An-tonio Baldassarre è stato scritto dal direttore Gian-carlo Padula, che si firma. Titolo: “Elettori ternani tra-diti: definitivamente svela-to il ruolo della lista Baldas-sarte, Garofoli e Maggiolini pronti ad approvare il bi-lancio 2010 del Comune. E’ una deduzione logica, lim-pida, alla luce del sole, in ri-

“I SOLITI NOTI”COMMEDIA IN TRE ATTI CON LA PARTECIPAZIONE

DEL PROF. ANTONIO BALDASSARRE

“I Soliti Ignoti”, 1948, Diretto da Mario Monicelli

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LA FINESTRA SUL CORTILE

ferimento alle dichiarazio-ni pubbliche, dei consiglieri della lista Baldassarre Pa-olo Garofoli e Paolo Mag-giolini, riportate anche da altri organi di informazio-ne, quotidiani locali in pri-mis. Seconda osservazione: il professore non conosce me e io non conosco il pro-fessore, il quale dovrebbe spiegarmi: A) Quali sareb-bero le notizie false e fan-tasiose. B) Chi sarebbero “I soliti noti”. Tenuto conto che l’articolo in questione è firmato, chiedo espressa-mente per una questione di trasparenza, che il Prof dica alla luce del sole chi sono questi “soliti noti”. L’artico-lo è stato redatto in riferi-mento a notizie conferma-te sugli organi di stampa. C) Il linguaggio di Antonio Baldassarre non è traspa-

rente, egli sembra voler lan-ciare messaggi poco chiari usando terminologie ambi-gue e sicuramente del tutto estranee a Terni Magazine e al suo direttore responsa-bile. Personalmente non ho mai avuto relazioni in vita mia e nel corso della mia carriera personale con sog-getti definiti “soliti noti”. D) Incomprensibile la frase del prof: “…il polverone di oggi è chiaramente ispirato ed agitato dai soliti ambien-ti notoriamente interessa-ti a pratiche consociative con l’attuale maggioranza.” Posso dire con tutta fran-chezza che questa, sì è una notizia falsa e fantasiosa diramata dal Prof. Proba-bilmente a proposito del-le pratiche consociative ad Antonio Baldassarre sfugge il controllo dei propri consi-

glieri, i quali evidentemente per motivi che ignoriamo si dichiarano disponibili a vo-tare il bilancio varato dalla giunta Di Girolamo, al fine “eroico” niente meno, di scongiurare eventuali ele-zioni anticipate. Intanto c’e’ da registrare il fatto che il senatore eletto a sindaco da tre ternani su 10, o se si preferisce, non è stato vo-tato da sette ternani su 10, ha già provveduto a ricom-pattare la maggioranza, senza aver bisogno dei voti della lista Baldassarre. In-vece proprio perché i terna-ni volevano cambiare aria e per strani giochi di pratiche associative nel giugno del 2009 si è persa un’occasio-ne. Oggi con una maggio-ranza che già due volte in commissione è andata sot-to, con un’opposizione divi-sa e litigiosa, sarebbe pro-prio opportuno tornare alle urne, sicuramente ci sareb-be molta più chiarezza, an-che alla luce delle vicende politiche nazionali, rispetto alla passata competizione elettorale”.

TERZO ATTOPier Paolo Garofoli e Paolo Maggiolini escono dalla li-sta Baldassarre e formano il “Gruppo misto”. Il profes-sore convoca una conferen-za stampa, non ci invita, ma “i soliti ignoti” ci informa-no. Tuona il prof davanti ai colleghi operatori dell’in-formazione locale: “Non si può tradire così la fiducia degli elettori che ci hanno votato con il chiaro manda-to di contrapporci a questo centro sinistra, oggi il grup-po si riunirà per esamina-re le posizioni di Garofoli e Maggiolini che hanno pre-sentato degli emendamen-ti personali, senza dire nul-la al capogruppo. Non c’e’

bisogno di espulsioni per-ché si sono fatti fuori da soli. Certo chiederemo ai due consiglieri di lasciare il loro posto nelle commissio-ni, visto che non ci rappre-sentano più. Ci libereremo così di una zavorra. Voglio ricordare – ha detto ancora Baldassarre – che fu Adria-no Garofoli a fondare la li-sta che porta il mio nome e che lo stesso industriale, nei suoi ultimi giorni ribadì il suo scopo, quello di man-dare a casa la sinistra loca-le. Come può ora Paolo Ga-rofoli pensare di sostenere questa amministrazione? La lista civica Baldassare, invece sembra essere sem-pre più vicina alla linea della lista di Leo Venturi, soprat-tutto per quanto riguarda le scelte fatte sulla sanità, per la costruzione del nuovo ospedale di Narni e Amelia. Dal canto suo Paolo Garofo-li, va al contrattacco e spa-ra: “E’ la prima volta che gli inquilini cacciano i padroni di casa. Questa possibilità che ho ventilato di dare un voto favorevole sul bilan-cio è solo rispetto verso le istituzioni e verso una città che sta soffrendo per la cri-si economica. Consegnare la città ad un commissario e a nuove elezioni sarebbe da irresponsabili, vedo comun-que che la maggioranza si sta compattando quindi, il mio voto non sara’ neces-sario. La mia vuole essere una opposizione costrutti-va. Comunque saremo io e Maggiolini a lasciare la lista Baldassare per costituire il gruppo misto”. Dunque la maggioranza litigiosa e di-visa, può contare da oggi sull’appoggio di altre due consiglieri “esterni”.

Giancarlo Padula

Antonio Baldassarre, 69 anni,Presidente Emerito della Corte Costituzionale

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ECONOMIA

Abbiamo visto una si-tuazione molto dif-

fi cile, se non drammatica, in cui i settori tradiziona-li dell’economia tendono a subire la concorrenza inter-nazionale fondata sui costi, ragione per cui gli investito-ri decidono di delocalizzarli. D’altronde Terni, per storia e cultura, non è realistica-mente pronta a ricostruir-si sulla base dell’economia della conoscenza. Ma nel tessuto delle piccole e pic-colissime imprese, che nel-la crisi arrancano e non pos-sono permettersi di investi-re in ricerca e innovazione, circa due dozzine di azien-de, pur non collocandosi sul terreno del capitalismo co-gnitivo propriamente detto e restando accanto alla ma-nifattura, già dalla fi ne degli anni Novanta hanno scom-messo sull’emancipazione dall’egemonia della grande fabbrica, puntando su atti-vità con elevato contenuto tecnologico, in sintonia con la rivoluzione informatica e l’espansione della green economy.

Ne presentiamo alcune che, a nostro avviso, stanno gio-cando bene questa partita.Yara Italia, società leader nella produzione di fertiliz-zanti e prodotti chimici per l’industria, e T.E.R.N.I. Re-search, azionista di mag-gioranza di TerniEnergia, hanno siglato un accordo preliminare per il trasferi-mento della totalità del-le azioni di Nuova Terni In-dustrie Chimiche. L’ope-razione, che avvia dunque il passaggio di proprietà dell’azienda chimica da Yara Italia a T.E.R.N.I. Re-search, assicura la continu-ità dell’attività industriale, in un settore produttivo di-verso, presso lo storico sito di Nuova Terni Industrie Chimiche, situato in loca-lità Nera Montoro, Narni (provincia di Terni). L’accor-do siglato intende altresì salvaguardare l’attuale li-vello occupazionale e va-lorizzare le risorse attual-mente impiegate presso lo stabilimento di Nera Mon-toro.

Abbiamo la Aerialnet, che nel 1997 ha costruito la rete telematica cittadina di Terni, che si è poi este-sa ad altre zone della re-gione. Il suo sistema utiliz-za apparati Wireless e può essere considerata sicura-mente una delle prime in-frastrutture urbane a ban-da larga realizzate in Italia. L’adesione alla rete include la possibilità di essere par-te attiva nella creazione di servizi, e di accedere a quelli distribuiti attraver-so la rete cittadina/regio-nale (richiesta certifi cati, e-commerce, homeban-king, telelavoro ed altro) e di collegarsi direttamente con professionisti esterni e società di consulenza. E’ un’esperienza signifi cativa poiché l’elemento carat-terizzante di una comuni-tà in rete è la capacità di innescare un processo di “apprendimento colletti-

vo” e di dar voce ad un’im-mensa varietà di esperien-ze distribuite nel territorio, creando un’intelligenza col-lettiva in grado di risolvere problemi, con la quale non può competere nemmeno il più preparato degli esperti. La DIGISYS SRL fornisce servizi alle aziende e oggi è l’impresa di riferimento del gruppo Sistematica nel set-tore delle produzioni mul-timediali. Off re risposte e soluzioni in linea con l’evo-luzione della comunicazio-ne pubblica e privata, pro-getta e realizza prodotti di editoria multimediale on-line ed off -line, CD-ROM e DVD aziendali, produzio-ni ed applicazioni Internet nel campo dell’e-learning e dell’e-government, e servi-zi connessi alla produzione di grafi ca tridimensionale.

NUOVE FRONTIERE PER LO SVILUPPO DELL’INDUSTRIA

TERNANA

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ECONOMIA

Negli ultimi mesi si è mol-to parlato della T.E.R.N.I. Research in ragione della sua volontà di partecipare al processo di reindustria-lizzazione del polo chimi-co di Nera Montoro, che la multinazionale norvegese Yara sta abbandonando. T.E.R.N.I. Research proget-ta di realizzare un polo in-dustriale della green eco-nomy, concentrando in un unico luogo diverse attività industriali, tutte riconduci-bili alla produzione di ener-

gia elettrica da fonti rinno-vabili e alla valorizzazione della cosiddetta “materia prima seconda”, ovvero quella ottenuta da proces-si di riciclaggio. Si dichiara in grado di salvaguardare le posizioni lavorative dei di-pendenti della Yara, e non è una velleità dal momento che si colloca tra i soggetti che hanno aumentato mag-giormente le assunzioni nell’ultimo anno, il più nero della crisi globale. Una sua rilevante filiazione è Ter-

niEnergia, costituita nel settembre del 2005, che opera nel settore delle energie da fonti rinnova-bili ed è particolarmente attiva nel fotovoltaico. La società è quotata sul Mercato Telematico azio-nario di Borsa Italiana. TerniEnergia opera come system integrator, con un’offerta chiavi in mano di impianti fotovoltaici. Ma ci sono esperien-ze importanti anche nel settore manifatturiero, soprattutto metalmec-canico, nella sanità e as-sistenza sociale, nel com-mercio, ristorazione e tu-rismo. La parte del leone la fanno naturalmente i servizi alle aziende. Rimarchiamo che si trat-ta ancora di eccezio-ni, iniziative di frontiera che tuttavia dimostrano la possibilità di costruire un’alternativa alle produ-zioni mature, dove peral-tro la domanda è vicina alla saturazione. In qual-che modo possono con-tare sul sostegno delle istituzioni. Ad esempio ci sono i bandi annua-li per la presentazione di progetti innovativi, con

finanziamenti che proven-gono dal Fondo Unico Re-gionale per le Attività pro-duttive, secondo tipologie che possiamo riportare sol-tanto in modo schematico: investimenti innovativi, la-boratori di ricerca e svilup-po; investimenti e Servizi in Tecnologie della Comu-nicazione (cambiamenti/ introduzioni di hardware/software o servizi che mi-gliorino le prestazioni di processi/flussi aziendali); piani, progetti e prototipi finalizzati alla realizzazione di prodotti, processi o ser-vizi nuovi, e che producano dunque un rilevante cam-biamento. Insomma, non è vero che ci sia il deserto e che si parta da zero. An-che un “centro polifunzio-nale fiere”, come Terni Ma-gazine ha proposto per il rilancio della città, stimole-rebbe sicuramente la mol-tiplicazione virale di queste esperienze al momento as-solutamente minoritarie.

Enrico Cardinali

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UNIVERSITÀ

Il periodo di crisi che stiamo vivendo, non è, sicuramen-te, sintomo di lavoro sicuro per i giovani italiani e terna-ni, che sono tra i banchi di scuola e nelle aule dell’uni-versità: non basta più ave-re una laurea “in tasca” ed essere giovani per trovare un’occupazione.Nel mese di aprile Alma-laurea, il Consorzio Interu-niversitario, ha stilato un

ALTRO CHE TAGLILA FACOLTÀ DI LETTERE DI PERUGIA “SOFFIA” I FONDI

DESTINATI AL CORSO DI MEDIAZIONE LINGUISTICA DI TERNI

“Gli studenti che a Collescipo-

li frequentano il Corso di laurea in Economia hanno assegnato, con questiona-ri assolutamente anonimi, punteggi molto elevati per la qualità dell’insegnamen-

to ed il funzionamento ge-nerale del Corso. Sono quin-di molto soddisfatti ed i loro colleghi laureati in prece-denza sono, in percentuale molto elevata, tutti già in-seriti nel mondo del lavoro”. Aff erma Enrico Melasec-

che, capogruppo dell’UDC, “ben 178 nuove matricole si sono iscritte a Terni, 128 per la laurea triennale e 50 per la specialistica, proprio quella che si vorrebbe chiu-dere nonostante l’incre-mento di iscritti nell’ultimo triennio da 24 a 46 ed oggi, appunto, a 50. A Perugia il massimo di iscritti alla spe-cialistica più frequentata è di circa 70. Nell’Accordo di program-ma con il Governo, ai Corsi di Laurea storici, Ingegne-ria, Medicina ed Economia, furono assegnati 5 DEC (1 DEC = risorsa fi nanziaria per retribuire un professo-re ordinario, quindi con 0,52 DEC si retribuisce un ricer-catore), mentre 4 ne furono assegnati a Scienze Politi-che, Scienze della Forma-zione ed al Corso in Media-zione Linguistica. Ebbene ad oggi parte di quei fondi sembra che siano utilizzati dalla Facoltà di Lettere di Perugia, quando invece an-davano rispalmati su Terni perché assegnati appunto alla nostra città, in relazio-ne al gravissimo problema della deindustrializzazione, oggi ancor più pesante di allora”. Dunque, fondi de-stinati al corso di media-zione linguistica destinati a Terni sono stati assegna-ti alla Facoltà di lettere di Perugia. “Il Consiglio di Facoltà di Economia”, continua Mela-secche, “ha stabilito di non poter mantenere l’off erta formativa attuale e quindi si vede costretto a tagliare corsi nelle sedi decentrate: Assisi e/o Terni.

Il Comune di Terni in questi anni ha fatto molti errori, anche nel non prendere al volo proposte che abbiamo fatto e ripetuto, pur tutta-via ha anche dato moltis-simo in termini di investi-menti per le sedi, per fi nan-ziare borse di studio e per favorire il funzionamento generale. Ha dato molto di più di altri Comuni ed oggi non può rinunciare al mini-mo di sussistenza, perchè scendere al di sotto signifi -ca togliere ai ternani persi-no la speranza di un futuro migliore. Da qualche mese si sta ac-credidando una sorta di te-orema del pensiero debole: “..il Comune non può fare di più, il Governo è cattivo, il Sindaco non ha compe-tenze nel ramo, ecc. ecc.” e baggianate di questo ge-nere. Ognuno si assuma le pro-prie responsabilità e si atti-vi immediatamente, alzi la voce se necessario e batta i pugni sui tavoli in cui si de-cide, altrimenti la città non capirebbe e le conseguenze sarebbero veramente disa-strose”

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UNIVERSITÀ

prospetto in cui la disoccu-pazione è in aumento di cir-ca 6-7 punti, sia per la trien-nale, che per la magistrale e per la laurea a ciclo uni-co. Affiora subito un para-dosso: i laureati cercano un lavoro e non lo trovano, le aziende inseguono laureati, in pratica inesistenti, tra cui soprattutto infermieri, inge-gneri ed economisti. Come mai? Oggi gli Atenei sono troppo intenti a far aumen-tare il numero delle matrico-le, piuttosto che creare stu-di inerenti alle esigenze del territorio nazionale. Inoltre, sono state concepite lauree

Mariana Ribeca

brevi di nessuna utilità e i nostri giovani dottori sono poco valorizzati, troppi li-bri e scarsa esperienza sul campo. Esempio evidente nella nostra città è la vec-chia facoltà di Scienze e tecnologie della produzio-ne artistica, avente sede a Maratta, che ha “sforna-to” figure professionali nel campo del cinema ma inu-tili nel territorio della pro-vincia, poiché da circa due anni i nostri studi di Papi-gno sono sì stati visitati da diverse case di produzione, ma senza esito; ora abbia-mo soltanto un cumulo di

spazi vuoti e nessuna pelli-cola da girare per il futuro. Per ciò che riguarda, inve-ce, il mondo dei diploma-ti, i protagonisti della crisi economica, coloro che sono stati maggiormente colpiti, c’è carenza nel campo mec-canico ed elettronico. Ha, invece, grande successo il ramo alberghiero, che ha aperto i suoi battenti dieci anni fa nella sede dell’Isti-tuto Superiore ‘Casagran-de’. In questi anni di studi, infatti, il corso ha avuto ben 800 diplomati ed il 60% de-gli studenti ha trovato la-voro nel settore per cui ha studiato. Come è possibile trovare una risposta certa, per un giovane, su una scel-ta così importante: laurea o diploma? E allora per evita-re fallimenti e studi inutili, un gran numero di giovani migra verso il settentrio-ne dell’Italia, oppure diret-tamente all’estero. Infatti, soprattutto molti neo-lau-reati partono verso gli Sta-ti Uniti, dove, a differenza dell’Italia, un lavoro si tro-va facilmente, soprattutto per i ricercatori, i quali, oltre che godere di un buon con-tratto, guadagnano più del

doppio di quello che ricave-rebbero in Italia. È bene che sia compiuto, sin dalla scuo-la media, un orientamento lavorativo più efficace, con maggiori informazioni per gli studenti sugli sbocchi occupazionali, soprattutto nel territorio circostante. Non è assolutamente possi-bile che i nostri migliori stu-denti, laureati e non, se ne vadano a “cercare fortuna” all’estero ne esportiamo 30 mila l’anno e ne contiamo solo 3 mila. C’è la necessità da parte dei giovani di cre-are un maggior rapporto tra mondo del lavoro e forma-zione: «Mi sono laureata da più di un anno con il massi-mo dei voti» ci ha spiegato una giovane ragazza terna-na, laureata in Scienze della comunicazione alla Sapien-za di Roma. «Ora mi ritro-vo a fare la commessa in un piccolo negozio al centro di Terni; nessun rimpianto per il mio “bagaglio culturale”, ma le giornate trascorse sui libri sono state troppe, ri-spetto alla figura professio-nale che ricopro adesso».

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SANITÀ

La salute è un tema basilare per i citta-

dini ed è una delle prin-cipali competenze degli enti regionali. Uno degli indici più utili è la capa-cità delle diverse regioni di offrire le migliori pre-stazioni e servizi al mi-nor costo possibile. Se-condo l’ultimo rapporto CERM, l’Umbria risulta la migliore regione italia-na per qualità dei servizi e minore spesa pro-ca-pite, con i conti a posto senza aver formalmen-te intaccato i propri bi-lanci con 10, 4 milioni di euro. Fin qui i dati. Cer-to c’è anche la cronaca giudiziaria che a Perugia vede indagati per presunta truffa 5 medici per essersi presi in nero il corrispettivo delle prestazioni svoltesi in ospedale. Per tastare la si-tuazione Terni Magazine ha voluto mettersi dalla parte dei cittadini-pazienti e ve-rificare la situazione delle “lunghissime” liste d’attesa per le prestazioni sanitarie. A confrontarsi è la dr. Piro-la, direttore sanitario Asl 4, esperta in gestione delle li-ste d’attesa. Ci sono alcune prestazio-ni che superano il tempo massimo di attesa indica-to in 30 giorni: Colonsco-pia 47 gg, Eco Addome in-feriore 36 gg, Eco Addome superiore 47 gg, Eco Mam-melle 44 gg, Mammogra-fia non di screening 56gg, Eco Doppler Artero-veno-so 126 gg, Visita Cardiolo-gica + Ecg Aritmia 37 gg, Visita Chirurgo vascolare 105 gg, Visita oculistica 35

gg, Quali risultati si pro-spettano per il 2010?“Per migliorare l’accesso alle prestazioni e quindi ri-durre le liste d’attesa, la strategia della Asl 4 si fon-da sul perseguimento della equità di accesso alle pre-stazioni, che significa ga-rantire ad ogni paziente le prestazioni appropriate in tempi appropriati per la pa-tologia da cui è affetto. Nel-la provincia di Terni si rile-va un iperconsumo di pre-stazioni sanitarie speciali-stiche, così come del resto di ricoveri ospedalieri, con 364.965 prestazioni ogni 100.000 abitanti nel 2008 a fronte di un consumo me-dio in Umbria di 309.917. Tra gli inteventi previsiti: migliorare l’appropriatezza prescrittiva, indurre i medi-ci a prescrivere gli esami e le visite specialistiche davvero necessarie ed utili per il pa-ziente, nel corso del 2010

verranno inoltre effettuate delle giornate specifiche di formazione con i medici di medicina generale ed i pe-diatri per l’individuazione di modalità corrette di presa in carico di pazienti cronici, in questo caso verrà anche intensificato il rapporto fra medici di medicina gene-rale e specialisti ambulato-riali della ASL. Aumentare l’offerta presso le strutture dove c’è più richiesta e so-prattutto ridurla laddove la richiesta è inferiore. Suddi-videre le prenotazioni per prima visita, visita di con-trollo e visita per percorsi assistenziali, ciò ridurrebbe le liste d’attesa per le prime visite. Accesso senza preno-tazione per alcune presta-zioni ad esecuzione di infer-mieri professionali o tecnici sanitari, repertate poi dal medico: elettrocardiogram-mi, RX torace e delle medi-cazioni chirurgiche di ferite

L’asl 4 spende 2 milioni l’anno per convenzioni con strutture private. Ma il cittadino continua a dover attendere 2 mesi in lista d’attesa; se paga il servizio è immediato.

L’UMBRIA “SCOPPIA”DI SALUTE... e TERNI?

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anche in giornata, per la RMN lombo-sacrale 155 Euro, RMN encefalo sem-plice 225 Euro, Tac al tora-ce 100 Euro. Cifre gravose. Quali le iniziative dell’Asl 4, per far si che venga ri-stabilito il diritto all’assi-stenza sanitaria pubblica?“Sono tra le prestazioni con alto grado di inappropria-tezza ed un grande abuso di prescrizione. Sono stati fatti interventi per aumen-tare l’off erta presso i presidi della ASL 4 e si stanno co-struendo dei percorsi prefe-renziali. Quando sono ero-gati in regime ambulatoria-le sono spesso esami di con-trollo o di completamento diagnostico in condizioni di non urgenza; in emergen-za /urgenza, sono erogati in regime di pronto soccorso o ricovero ospedaliero.”

SANITÀ

non complicate. Aumento delle prestazioni per le vi-site cardiologiche, oculi-stiche, per le ecografi e e le elettromiografi e, attraver-so un aumento della pro-duttività dei medici dipen-denti ASL, degli specialisti ambulatoriali e attraverso il coinvolgimento di strut-ture esterne alla ASL, pub-bliche e private. Si attua la chiamata telefonica per la conferma delle prestazioni prenotate.”Per alcune prestazioni: Eco Addome, Eco Mam-melle, Mammografi a, Vi-sita cardiologica, Visita Oculistica, ecc è possibile ottenere entro 48-72 ore la medesima prestazione a pagamento in regime di Attività Libera Professio-nale del personale medico presso l’ospedale di Ter-ni. In questo caso, non es-sendo una insuffi cienza di strumenti medici diagno-stici, l’allungamento del-le liste di attesa risponde ad esigenze di ordine fi -nanziario e di contenimen-to della spesa pubblica sa-nitaria?“E’ verosimile. Esistono re-gole ben precise che rego-lamentano le prestazioni che possono essere eroga-te, le modalità ed i tempi. Per esempio, non posso-no essere erogate in libera professione prestazioni che non vengono erogate per il Sistema Sanitario Nazio-nale (SSN), la quantità non può essere superiore a quel-la erogata in SSN, l’attività dovrebbe essere interrot-ta quando i tempi d’attesa in SSN superano i 30 0 60 giorni a seconda della pre-stazione ed altro ancora. Se questi strumenti di control-lo sono correttamente ap-plicati, si ottiene anche una azione sul contenimento

delle liste d’attesa.”Per Risonanza Magneti-ca e TAC, è possibile rivol-gersi liberamente anche a strutture sanitarie priva-te convenzionate. In base alla convenzione stipulata tra ASL 4 e struttura priva-ta, quanto viene rimbor-sato per ciascuna tipolo-gia di esame alla struttura convenzionata, oltre al ti-cket pagato dai pazienti? Quant’è il costo reale per l’ASL 4 di ciascuna presta-zione, RMN e TAC, eff et-tuate presso le strutture ospedaliere?“Esistono convenzioni con il privato accreditato che vengono rinnovate annual-mente sulla base di un an-damento storico che tutta-via può essere modifi cato. Esse sono dimensionate sul fabbisogno individua-to. L’accordo viene fatto complessivamente con le strutture di anno in anno; la remunerazione prevista è quella del tariff ario SSN scontato di una percentua-le defi nita (4%, come da fi -nanziaria 2009 o 20% a se-conda della struttura), al netto del ticket versato dal paziente. Complessivamen-te i contratti con il privato accreditato ammontano a 2 milioni di euro l’anno. Ad essi deve essere aggiun-to quanto viene erogato dall’Azienda Ospedaliera di Terni perché anche con essa la ASL stipula ogni anno un contratto che per le presta-zioni ambulatoriali ammon-ta a poco più di 10 milioni euro. Il valore della produ-zione ambulatoriale della ASL stessa, con esclusio-ne di quanto erogato dagli ospedali a gestione diretta, è di 1,5 milioni di euro. Le prestazioni di RMN e di TC erogate dalla ASL hanno un costo medio diretto di 85

euro a cui vanno aggiunti gli ammortamenti ed i costi di struttura.”Per una RMN e TAC in una struttura privata conven-zionata a Terni occorre aspettare circa 60 giorni che si riducono a 1-2 gior-ni nel caso di eff ettuazio-ne della medesima presta-zione a pagamento totale del cittadino. Come è pos-sibile?“Le strutture private accre-ditate e convenzionate pos-sono sempre e comunque erogare prestazioni in re-gime privatistico in quanto sono autorizzate all’eroga-zioni di prestazioni sanita-rie. Con il privato accredi-tato, è stato fi ssato il fab-bisogno (tetto) al quale si devono attenere erogando prestazioni appropriate.”Contattando le struttu-re private convenzionate vengono chieste per supe-rare le lunghe liste d’atte-sa, ed eff ettuare l’esame

S.V.

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AMBIENTE

La verde Umbria sta letteralmente viran-

do i suoi colori in una to-nalità grigio-marrone. Il classico stereotipo al qua-le siamo abituati di regione ridente ed incontaminata appare purtroppo sempre più in contrasto con la situazio-ne reale. Dati alla mano, un elemen-to balza subito agli occhi anche ad un lettore superfi cia-le: l’Umbria si piaz-za al terzo posto in Italia per produ-zione di rifi uti, ap-pena dopo le civi-lissime Toscana ed Emilia Romagna. E’ uno scherzo – si potrebbe pensa-re – il cuore verde d’Italia immerso nei rifi uti? Eppure è proprio questo il dato desolante che emerge dal Rap-porto Rifi uti Urba-ni 2009, redatto dall’Ispra e pubbli-cato in questi gior-ni. Nel Bel Paese, a fronte di una sta-zionaria produzio-ne di immondizia, che si attesta sui 541 kg pro-capite, l’Umbria spicca con i suoi 613 kg an-nui, mentre la To-scana guadagna, per così dire, il pri-mo posto con 686 kg. Qual’è in tutta questa situazione il colmo del para-dosso? All’ultimo posto della classi-

L’UMBRIA SOFFOCA NELL’IMMONDIZIA

LA MAFIA FA AFFARIfi ca si colloca la Campania, con ‘appena’ 468 kg di pro-duzione annua pro-capite. Si tratta ormai di una situa-zione al limite del collasso. Nella regione ci sono sei di-scariche, quasi tutte ormai, eccetto Belladanza di Città

di Castello e Le Crete di Or-vieto che possono ancora godere di qualche anno di vita, sono giunte al limite della capacità ricettiva. Per non parlare poi della città di Terni che, chiusa in una val-lata e circondata da mon-

tagne e colline, ha avuto l’ardire di costruire sul suo territorio, ben tre inceneri-tori, i cui fumi vanno a con-fondersi con quelli delle nu-merose industrie presenti e dell’acciaieria. Un mix mici-diale che incide, in manie-

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AMBIENTE

ra pesante, sul livello della qualità dell’aria della Conca Ternana. Nonostante una situazione così drammati-ca, l’amministrazione re-gionale sembra quasi ‘son-necchiare’, non riuscendo a portare avanti un Piano Rifiuti organico e risoluti-vo, autorizzando l’inceneri-mento dei rifiuti provenien-ti anche da altre regioni e concedendo deroghe per ampliare le discariche esi-stenti. L’origine di questo farraginoso meccanismo è da ricercare nella longa manus di mafia e camorra che hanno trovato nell’im-mondizia la loro più recente fonte di reddito. L’Umbria è stata così inserita, come già accaduto per Emilia Roma-gna e Toscana, all’interno del ‘quadrato criminale’ del

centro Italia che riu-nisce l’imprenditoria illegale, la gestione illecita e la penetra-zione sul territorio, ed infine la ‘gal-lina dalle uova d’oro’ dello smal-timento illecito dei rifiuti, urbani e in-dustriali. Tanto per citare un esempio, basta solo ricordare le intricate vicende giudiziarie che han-no visto protagoni-sta la discarica “Le Crete” situata ad Or-vieto Scalo. Più volte, negli anni passati, il sito è stato al centro dell’attenzione della magistratura. Già nel 1997 una prima indagine eviden-ziò il verificarsi di una serie di irregolarità, strane e con-

comitanti: dalla violazione delle prassi di compostag-gio con la conseguente pro-duzione di compost di pes-sima qualità, al potenzia-le inquinamento del vicino fiume Paglia. Un insieme di circostanze che por-tarono alla temporanea chiusura del sito, sul fi-nire degli anni ’90. An-che Legambiente ha più volte denunciato, nei suoi rapporti, il perpetrarsi di crimini ambientali in Um-bria. A Terni, tredici ipo-tesi di reato sono state contestate nell’ambito di un’indagine sull’incenerito-re. Pesanti i capi d’accu-sa per l’azienda che gesti-sce l’impianto. Il più grave è l’ipotesi di “disastro am-bientale”, secondo la quale sono stati bruciati materiali non autorizzati, come rifiuti radioattivi, e la dissimula-zione di emissione di aci-do cloridrico e diossine con false attestazioni. Secon-do quanto r iportato dai magistrati : “ I responsa-bili dell’impianto avrebbe-ro cercato di “coprire” gli sversamenti illegali “diluen-doli nel tempo con acque di raffreddamento provenien-

ti dalle torri dell’impianto”. Lo stesso fiume, come già segnalato dalla Guardia Fo-restale, è stato contamina-to da composti altamente tossici tramite una condot-ta abusiva proveniente da uno stabilimento di fitofar-maci a Nera Montoro, nel comune di Narni. L’ultima vicenda, in ordine di tem-po, è quella di due titolari di un centro di rottamazione dell’eugubino che trattava-no illegalmente circa 1.500 tonnellate di rifiuti, gene-rando un giro d’affari di circa un milione e mezzo di euro. Il quadro delineato da Legambiente insomma, tra ipotetiche speculazioni edilizie, inchieste su sostan-ze inquinanti, smaltimen-to di rifiuti nocivi, arriva a compromettere in manie-ra veramente seria quello che sembra ormai essere diventato solo uno stere-otipo: Umbria cuore verde dell’Italia?

Simona Tenentini

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CHIESA E SOCIETÀ

Anche l’Umbria ha avuto un caso di un

sacerdote accusato di pe-dofilia: sarà infatti presen-tato appello per il processo nei confronti dell’ex parroco di Castel Ritaldi di 47 anni, difeso dall’avvocato Laura Modena di Perugia, accusa-to di aver molestato 4 bam-bine. Il sacerdote era stato condannato in primo gra-do, dal Tribunale di Spoleto, giudici Avenoso, Fornaci e Laurenzi a 5 mesi di reclu-sione e 20 mila euro di risar-cimento a 2 delle quattro famiglie che si erano costi-tuite parte civile. Il processo era stato avviato il 26 giu-gno del 2008 a seguito delle denunce presentate dai ge-nitori delle quattro ragazzi-ne. La vicenda risale al 2005, quando le vittime confida-rono ai rispettivi genitori delle particolari attenzioni ricevute dal sacerdote, P.B., appartenente alla diocesi di Verona ma inviato presso quella di Spoleto per reg-gere la parrocchia di Castel Ritaldi. Il parroco le avrebbe palpeggiate almeno in due occasioni, una delle quali il giorno di Natale, quando le 4 bimbette si erano recate in Chiesa. Un processo de-licato, svolto sempre a por-te chiuse, durante il quale sono state ascoltate anche le ragazzine (all’epoca dei fatti minori di 14 anni). Alla notizia delle denunce la dio-cesi di Spoleto intervenne immediatamente allonta-nando il parroco da Castel Ritaldi. In particolare, la sera della vigilia di Natale di quattro anni fa il parroco – nel frattempo allontana-

to dal piccolo comune Um-bro – dopo aver celebrato la messa avrebbe abbraccia-to una minorenne all’inter-no della sagrestia, palpeg-giandole il seno. L’uomo, originario di Verona, avreb-be ripetuto il gesto qualche giorno dopo, a Norcia, dove si stava svolgendo un cam-pus. P.B., che ha sempre re-spinto le accuse, ha preso

parte a tutte le udienze. Era in aula anche oggi, quando i giudici hanno letto la sen-tenza. La pubblica accusa (Albano) aveva chiesto 18 mesi di reclusione. Non ap-pena saranno rese note le motivazioni della senten-za l’avvocato difensore del sacerdote Laura Modena presenterà appello, come anche gli avvocati di parte lesa. Ma nel frattempo don P.B. sarebbe parroco nella chiesa di Forette, frazione del Comune di Vigasio, pro-

vincia di Verona, una frazio-ne di 773 anime. Qualche particolare: dal sito della parrocchia della Beata Ver-gine Maria (Borgo Nuovo-Verona) si viene a sapere che lì è nata la vocazione di don P. B. (nato il 24/5/1968) “ammesso tra i candidati al diaconato: Giovedì San-to 28.03.1991; istituito Let-tore: sabato 07.12.1991;

istituito accolito: martedì 08.12.1992; ordinato diaco-no: domenica 08.05.1994; Ordinato sacerdote: saba-to 03.06.1995. Dal sito del-la pro loco di Savelli, (una frazione di Norcia) risulta che don P. B. è stato parro-co della località per tre anni e mezzo fino al 6 ottobre 2002, quando è stato uffi-cialmente nominato par-roco di Castel Ritaldi (Pg), dove si sarebbero verificati i fatti di pedofilia per i quali è stato condannato. I motivi

del trasferimento da Savel-li a Castel Ritaldi non sono stati resi noti, come sem-pre in questi casi. Dice il sito della pro loco che “don P. è stato veramente particola-re: contestatore e contesta-to; innovatore e conserva-tore; contestato e non”. Il fronte si allarga. Oltre 40 storie, a cui si aggiungono le segnalazioni senza rispo-

sta, i casi insabbiati, le vitti-me che puntano il dito con-tro religiosi già in prigione, trasferiti in altre parrocchie, spediti all’estero o rinchiu-si negli istituti per l’assi-stenza spirituale. Eppure i casi del Trentino-Alto Adi-ge, Piemonte, Lombardia, Veneto, Campania, Puglia, Molise, Lazio, Sardegna, Sicilia, Umbria e Liguria sono solo la punta dell’ice-berg. Perché appena fuo-ri dal Sant’Uffizio l’anate-ma del pontefice si scontra

L’accusa da quattro minorenni di Castel Ritaldi (Spoleto).La Diocesi lo trasferisce, lui va in appello

Anche in Umbria tradita la vocazione sacerdotale

SACERDOTE CONDANNATO PER MOLESTIE

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con una realtà ben diversa: le pressioni delle curie sulle famiglie per mettere a ta-cere gli scandali sono pro-vate, così come la mobili-tazione dei fedeli. Omelie e rosari fanno da cornice a molti processi. Che finisco-no spesso in prescrizione. La riprova è tutta in un dato: in Italia non esiste uno studio ufficiale sugli abu-si negli ambienti religiosi. Non solo nelle sacrestie, ma anche negli oratori, nei circoli sportivi e nei campi scout. Nessuna istituzione se ne occupa e nessun par-tito lo reclama. Senza veri-ficare cosa succeda dietro l’altare. Bastava chiamare il Telefono Azzurro, che lo scorso anno ha raccolto 105 denunce di abuso sessua-le sui minori, di cui 59 con meno di 11 anni. Nelle ca-tegorie ufficiali i preti non ci sono. Ma scavando fra i re-port ecco che compaiono: circa il 3-4 per cento di quel-le violenze ha come autore un religioso, una percentua-le simile alla scuola (3,9 per

cento) e molto più alta del-lo sport (0,8 per cento). Un dato destinato a crescere, secondo gli esperti, perché la vittima è ancora restia a rivelare che il violentatore è un religioso. Si tratta di se-gnalazioni tutte simili e mai divulgate. Un ragazzo di 16 anni denuncia un prete: l’ha condotto a una festa, ubria-cato e tentato di baciarlo. È il primo di una serie di in-contri, fra sms e telefona-te sconce. In maggio arriva la chiamata di un bambina, toccata nelle parti intime durante il catechismo. Se-guiamo la Costituzione e quindi nessuno è colpevole fino alla condanna definiti-va, ma un po’ di prudenza è d’obbligo, anche perchè non mancano certo le case di riposo per anziani in cui impiegare un prete.”Se c’è chi sbaglia va individuato e gli dev’essere impedito in maniera decisa di conti-nuare a sbagliare. Ma nello stesso tempo dobbiamo so-stenere la stragrande mag-gioranza di coloro che dan-

no la loro vita per i poveri e i deboli, perché se non ci fossero loro saremmo an-cora più soli”. E’ quanto ha affermato mons. Vincen-zo Paglia, vescovo di Ter-ni, parlando dello scandalo pedofilia nelle file del clero. ”Tradire Gesù è un fatto che purtroppo accade – ha det-to mons. Paglia intervistato da Barbara Palombelli nella trasmissione di Radio 2 Rai ‘Ventotto minuti’ -. E que-sti terribili fatti sono dav-vero una tragedia. Ma tutto questo non deve intaccare lo sguardo verso Gesù, che è venuto per aiutare, per salvare, per rendere il mon-do meno disumano”. Paglia ha avvertito che ”il confron-to col Vangelo dev’essere quotidiano per tutti. Tutti dobbiamo essere attenti a non mettere il nostro gra-

nello di dolore nella mon-tagna del male che si co-struisce. Servire Gesù – ha proseguito – è un impegno per noi quotidiano”. E men-tre ”debbono esser condan-nati” i ”gesti assurdi” come gli abusi sessuali sui minori, ”dall’altra – ha aggiunto il vescovo di Terni – mi viene in mente una frase di don Mazzolari, da un libro il cui titolo è il seguente: ‘I pre-ti sanno morire”’. ”Ci sono tanti preti, tanti missionari, tanti parroci che dedicano la loro vita per i deboli, per i più poveri – ha sottoline-ato mons. Paglia -. E credo che sia importante guardar-li con affetto, aiutarli e so-stenerli, perché tutti abbia-mo bisogno di vicinanza e di amore”.

CHIESA E SOCIETÀ

G. Pa

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RADIO VATICANA:PRETI COINVOLTI SOLO 0,03%Le affermazioni del promotore di giustizia della Con-gregazione della Dottrina della Fede, padre Charles Scicluna, sulla marginalita’ del fenomeno nella Chiesa Cattolica trovano conferma in un rapporto governati-vo statunitense sugli abusi: “per oltre il 64 per cento sono commessi da genitori, parenti o conviventi, dun-que all’interno delle relazioni familiari; nelle scuole del Paese quasi il 10 per cento dei ragazzi subisce mole-stie”. Per quanto riguarda i sacerdoti cattolici coinvolti il rapporto datato 2008 stima che “siano meno dello 0,03 per cento” sul totale dei criminali che hanno com-messo abusi su minori. Lo riferisce la Radio Vaticana che denuncia “una eclatante campagna diffamatoria che, secondo alcuni commentatori, non vuole colpire i preti pedofili ma Benedetto XVI nonostante la sua de-cisa azione contro ‘la sporcizia nella Chiesa’”. In pro-posito, l’emittente della Santa Sede cita l’intellettua-le statunitense George Weigel, per il quale “il Papa e’ sotto attacco perche’ afferma l’esistenza della veri-ta’”, mentre “forze potenti in Occidente” la negano. “La Chiesa - ricorda la nota trasmessa nel radiogior-nale internazionale - difende la giustizia, e la prima giustizia e’ il diritto alla vita, difende la famiglia fon-data sul matrimonio tra un uomo e una donna”. Cosi’ c’e’ chi vede “nelle mancanze di alcuni figli della Chie-sa l’opportunita’ di distruggere gli insegnamenti della Chiesa”, escludendola dal dibattito pubblico su temi cruciali; per non parlare poi di “avvocati senza scrupoli che tentano di mettere le risorse del Vaticano alla por-tata dei tribunali”. In questo attacco, rileva Radio Vati-cana, “Weigel vede anche il coinvolgimento di settori cattolici che perseguono una rivoluzione mai realizza-ta: fine del celibato, ordinazione delle donne e diminu-zione dell’autorita’ dei vescovi”.(Fonte Agenzia Agi)

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CHIESA E SOCIETÀ

Sul tema della pedo-filia ”il Papa sta fa-

cendo un lavoro ecceziona-le. Spero che anche i politi-ci facciano altrettanto”. A dirlo è Luciano Paolucci, il padre di Lorenzo che ven-ne ucciso dal mostro di Fo-ligno, annunciando di es-sere pronto ”allo sciopero della fame e della sete se non cesseranno gli attacchi al Pontefice”. Ad avviso di Paolucci, che guida due as-sociazioni impegnate per la tutela dell’infanzia, Bene-detto XVI ”è impegnato con-cretamente contro i sacer-doti che violentano i bam-bini”. ”Si continua a parlare solo di questo fenomeno – ha detto ancora – quan-do in Italia ci sono 100 mila pedofili che molestano, nel Paese e all’estero, almeno 150 mila bambini. In Europa sono migliaia quelli abusati e scomparsi ma nessuno ne parla. Perché si continua a parlare solo dei sacerdoti?”. ”La gente e le famiglie – ha concluso Paolucci – voglio-no che ci sia un aiuto con-creto per i nostri bambini che rappresentano il futuro della società”. Ecco si parte da qui per dire che se è vero che il dramma della pedofi-lia e delle vittime coinvolge anche settori della Chiesa Cattolica di Roma, e nessu-no si è tirato indietro nel ri-conoscerlo, e se in passato ci sono stati errori nel copri-re qualcuno, ammesso che questo sia vero e dimostra-bile, evidentemente non si aveva la dimensione del fe-nomeno e si pensava a casi isolati, e comunque la ne-cessità di mettere al primo posto “il bene della Chiesa universale”, c’e’ da dire che i cristiani nel mondo sono

tre miliardi, e che milioni di questi di tutte le denomina-zioni, laici, consacrati, preti e non, cattolici, protestan-ti ed altre denominazioni, sono impegnati ogni giorni su tutti i fronti per il bene dell’umanità, l’evangeliz-zazione. Chi è senza pec-cato scagli la prima pietra, fa notare Gesù Cristo a co-loro che vogliono lapidare la donna adultera. E’ il pec-cato che va condannato e combattuto, per il peccato-re bisogna essere aperti alla misericordia, al perdono, anche se, ovviamente chi si macchia di gravissimi atti come la pedofilia deve poi rispondere alla legge: date a Cesare quel che è di Cesa-re e a Dio quel che è di Dio. Non paia una bestemmia quanto sto per scrivere: Dio ama tutti. Nessuno escluso. IL Vangelo dice che Dio fa nascere il suo sole sui buo-ni e sui cattivi e ha trattato il Figlio Gesù Cristo come peccato (non come pecca-tore). Gesù Cristo si è fat-to peccato, vittima, agnello da immolare, per riscatta-re l’uomo. Quindi Dio ama anche i pedofili, non appro-vando chiaramente quello che fanno, permettendolo, perché ognuno è libero di scegliere il bene o il male. Siamo liberi. Altrimenti sa-remmo dei burattini nelle mani del Creatore. Anzi Dio non ha mandato Gesù Cristo per i giusti, ma per i pecca-tori, di qualsiasi tipo e natu-ra. E’ chiaro che questo è un discorso che si può fare ab-bracciando una fede, quella cristiana. “La Chiesa”, scri-ve Giulianio Ferrara su Il Fo-glio, “ si occupa del peccato che è una cosa più comples-sa del reato, che non si la-

scia classificare nello stesso modo, che ha un ambito giudizia-rio individuale, caso per caso, diverso dal-le procedure eguali, omologate, standard del diritto”. Nel mon-do di oggi esistono nuove forme di dit-tatura più sottile, c’è ‘’un conformismo, per cui diventa obbligatorio pensa-re come pensano tutti, agi-re come agiscono tutti, e la sottile aggressione contro la Chiesa, o anche meno sottile, dimostrano come questo conformismo può realmente essere una vera dittatura’’. E’ quanto ha det-to Benedetto XVI nell’ome-lia della messa celebrata, nella Cappella Paolina in Vaticano, con i membri del-la Pontificia Commissione Biblica. ‘’Devo dire che noi cristiani, anche negli ulti-mi tempi, abbiamo spesso evitato la parola penitenza, che ci appariva troppo dura. Adesso sotto gli attacchi del mondo che ci parlano dei nostri peccati, vediamo che poter far penitenza è gra-zia e vediamo come sia ne-cessario fare penitenza, ri-conoscere cioe’ cio’ che e’ sbagliato nella nostra vita’’. C’è bisogno, ha aggiunto, di ‘’aprirsi al perdono, pre-pararsi al perdono, lasciarsi trasformare. Il dolore della penitenza, cioè della purifi-cazione e della trasforma-zione, questo dolore è gra-zia, perché è rinnovamento, è opera della Misericordia divina’’. “L’obbedienza a Dio ha il primato’’, ha quindi ri-cordato Ratzinger, ‘’bisogna obbedire a Dio invece che agli uomini’’. “L’obbedienza a Dio’’, ha spiegato il Papa,

dà a Pietro la libertà di op-porsi alla suprema istituzio-ne religiosa. Parimenti, So-crate davanti al Tribunale di Atene, che gli offre la liber-tà a patto di non ricercare più Dio, non deve obbedire a questi giudici, comprare la sua vita perdendo se stes-so, ma deve obbedire a Dio. Obbedienza a Dio ‘’che dà li-bertà’’. Al contrario nei tem-pi moderni - ha osservato Benedetto XVI - si è teoriz-zata la liberazione dell’uo-mo, anche dall’obbedienza a Dio: l’uomo sarebbe libe-ro, autonomo, e nient’altro. ‘’Ma questa autonomia è una menzogna, una menzo-gna ontologica, perché l’uo-mo non esiste da se stesso e per se stesso; è una menzo-gna politica e pratica, perché la collaborazione e la condi-visione delle libertà è neces-saria e se Dio non esiste, se Dio non è un’istanza accessi-bile all’uomo, rimane come suprema istanza solo il con-senso della maggioranza. Poi il consenso della mag-gioranza diventa l’ultima parola alla quale dobbiamo obbedire e questo consenso - lo sappiamo dalla storia del secolo scorso - puo’ essere anche un consenso nel male. Cosi vediamo che la cosid-detta autonomia non libera l’uomo’’.

LA CORAGGIOSA TESTIMONIANZA DEL PADREDI LORENZO UCCISO DAL MOSTRO DI FOLIGNO

G. Pa

Luciano Paolucci

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CONTROMANO

Il Peruginismo, meglio conosciuto come un modus pensandi ed operandi, che presumendo di avere tutte le verità in tasca, snobba tutti coloro che sono fuori le mura e le “logge”, e che di conseguenza tende a penalizzare ogni altro territorio umbro, ha ormai invaso, non solo le sfere dell’infor-mazione, ma anche quelle del potere umbro. Dopo che il Tg3 Umbria per anni, ci ha assillato con i suoi servizi e con i suoi corrispondenti collaboratori da Perugia centro, Ponte Doddi, Ponte Felcino, Ponte Dsan Giovanni, Elce, Assisi, Bastia Umbra ect, parlando di Terni quasi sempre per cose negative, a sferrare il colpo decisivo è stata la nomina della nuova giunta regionale, meglio nota come la prima “Giunta del Nord” dell’Umbria. Infatti, nonostante i risultati ottenuti, l’intera pro-vincia di Terni avrà un solo assessore.

PERUGINISMO

“ASL 4 INADEMPIENTE”AMBULANZE FERMEA GUARDEA ED ALVIANOL’importante è la Salute. Di certo non la penseranno più così gli abitanti di Guar-dea ed Alviano, che dal 1° Maggio 2010 non hanno potuto più usufruire del Ser-vizio di ambulanza messo a disposi-zione dalla Croce Rossa Italiana, a cau-sa di un mancato pagamento, da parte della A.S.L. N.° 4 di un importo pari a 245,000,00 €.La Corce Rossa Italiana si trova, infatti, costretta a non poter più eff ettuare il ser-vizio di ambulanza a causa del mancato rinnovo dei complessivi 12 contratti del personale qualifi cato che, come si legge nella nota, “ogni giorno svolgono con de-dizione e amore il proprio compito a fa-vore delle persone malate”

CARTELLE PAZZE,BLOCCATI I PAGAMENTITUTTE LE NOVITÀ DA EQUITALIA

Equitalia, società incaricata della riscossio-ne dei tributi, va incontro ai cittadini e vara una novità per procedere alla sospensione e i procedimenti cautelari ed espropriativi nel caso i contribuenti ne abbiano diritto, anche nel caso manchi la necessaria comu-nicazione dell’ente creditore. I contribuenti debitori possono godere della sospensione di tutte le procedure di recupero nei propri confronti, presentando un’autocertifi cazio-ne, almeno fi no alla risposta dell’ente credi-tore sulla validità delle proprie motivazioni. I contribuenti che ritengono di aver ricevu-to una cartella di pagamento per tributi già pagati o interessati da un provvedimento di sgravio o sospensione potranno compila-re l’apposito modello di autodichiarazione ed Equitalia interromperà le procedure di riscossione.Questo è quanto stabilito dal-

la nuova direttiva. Per ottenere la sospensione, sarà necessario però dimostrare che, in relazione agli atti antecedenti formazio-ne del ruolo, successiva cartella di pagamento o avviso per i quali si procede, si sia verifi cato un provvedimento di sgravio in auto-tutela o una sospensione amministrativa dell’ente creditore, una sospensione giudiziale o una sentenza, emesse in un giudizio al quale l’Agente della riscossione non ha preso parte, o la prova di un pagamento eff ettuato in favore dell’ente creditore, prima del-la formazione del ruolo. Per inoltrare la domanda di richiesta, il contribuente dovrà compilare un modulo di auto-certifi cazione, disponibile online sui siti degli Agenti oltre che in cartaceo presso gli sportelli abilitati.

(Fonte: Marianna Quatraro Business on line)

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CONTROMANO

IL “BUCO” E L’EDIZIONE UMBRA DEL TG 3

In gergo giornalistico si chiama “buco” la mancata pubblicazione di una notizia importante, apparsa sulle te-state concorrenti. Si tratta di un pezzo mai scritto e mai pubblicato. Terni Ma-gazine è una testata non concorrente in quanto non si tratta di un quotidiano, ma di una rivista mensile, unica a Terni, e di una versione on line, con notizie da Terni, dall’Italia e dal mondo, aggiornata quo-tidianamente. Però è pur sempre un or-gano di informazione e comunicazione che pubblica notizie. Per quanto riguar-da la versione on line il nostro metodo di lavoro è il seguente: ci sono dei colla-boratori che cercano ed elaborano noti-zie a livello locale. Talvolta si rielaborano notizie pubblicate da quotidiani, e sem-pre doverosamente viene citata la fonte originaria e l’autore dell’articolo laddove c’e’ una firma, altre per quanto riguarda le notizie a livello nazionale o internazio-ne vengono pubblicate prevalentemente notizie d’agenzia (Ansa, Agi, Asca, Adn Kronos, Reuters); in altro\ occasioni ven-gono pubblicati articoli o parti di questi citando sempre doverosamente fonte e autore. Siamo rimasti allibiti quando in data 28 aprile 2010, abbiamo visto che l’edizione del Tg3 Umbria apriva con una notizia pubblicata in esclusiva (possiamo dimostrarlo), ben 20 ore prima da www.ternimagazine.it, senza minimamente citare la fonte originale. Non è che ci sia-no sentiti snobbati, non è nel nostro stile, però ci sono metodi che non condividia-mo. Padroni e padroncini, figli e figliocci, come il nonsense invito a cena da parte del sindaco Leopoldo Di Girolamo, a po-chi ristretti intimi giornalisti della cosid-detta carta stampata quotidiana, (Terni magazine è presente sul web e su carta stampata), a pochi giorni dalla discussio-ne del bilancio in consiglio comunale. E, incredibile, ma vero, qualcuno lo ha pure scritto.

PEDILUCO: NONNI A SCUOLAPER “SALVARE” I NIPOTINI

Pur di salvare la scuola dei loro nipotini, un gruppo di nonni di Piediluco, arma-ti di buona volontà, han-no presentato domanda di iscrizione alla prima media. L’idea è venuta al «Comi-tato genitori di Piediluco», che ha deciso di far iscrive-re 36 anziani del posto alla prima media, che altrimenti sarebbe stata soppressa a causa del basso numero di alunni iscritti. È però possibile che le 36 iscrizioni degli adulti non siano sufficienti a evitare la disattivazione della futura prima me-dia. I nonni potrebbero infatti essere «dirottati» su dei corsi pomeridia-ni nei centri territoriali permanenti, per i quali l’istituto professionale «Ipsia» di Terni ha già dato la disponibilità.

Dopo la netta decisione della Basell di voler chiudere lo stabilimento di Terni, questa volta a tentare l’impossibile è un gruppo di imprenditori associati alla Confapi. Intenzionati a rilevare l’azienda, non pochi sono gli ostacoli che dovranno affrontare, a cominciare dalla disponibilità della Basell, di cedere la fabbrica ad un ipotetico e fastidioso competi-tor. Per poi non dimenticare la volontà collettiva di tutti i soggetti coinvolti (come i fornitori e banche) e il

ruolo del Governo Centrale e lo sviluppo del settore chimico in Italia.

F.C.

CRISI BASELL: PERCHE’ VIENE SNOBBATALA PROPOSTA DELLA CONFAPI?

MOTO CLUB VINCE IL RICORSOE ORGANIZZA “MOTOGIRO D’ITALIA”

Il tribunale di Bologna ha accolto il ricorso d’urgenza presentato dal Moto Club Libero Li-berati e dalla Federazione Motociclistica Ita-liana quale interveniente, inibendo alla Socie-tà Dream Engine 2 l’organizzazione della ma-nifestazione denominata “Motogiro d’Italia”,

che si sarebbe dovuta tenere dall’1 al 5 giugno 2010, ed ogni pubblicità conseguente in quanto costituente attività di concorrenza sleale nei confronti dei ricorrenti. Da quanto si apprende, l’attività posta in es-sere dalla società Dream Engine 2, appropriandosi dei pregi altrui, è atta ad ingenerare confusione nel pubblico relativamente all’organiz-zazione della manifestazione in oggetto, in quanto si aggancia indebi-tamente alla concorrente manifestazione organizzata quest’anno dal Moto Club Terni e tradizionalmente dalla FMI. Pertanto l’unico titolare legittimato all’organizzazione dell’evento è il Moto Club Terni Libero Liberati, la cui edizione si svolgerà dal 23 al 29 maggio 2010, con par-tenza da Terni.”

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TERNI MAGAZINE MAGGIO 2010 31MAGGIO 2010 31TERNI TERNI MAGAZINE MAGGIO 2010

Si è svolta a Spoleto la terza edizione di “Strumen-ti e Musica Spring Festival”, una kermesse mu-sicale costituita da rappresentazioni teatrali, semina-ri, concerti ed esibizioni di artisti di levatura mondiale, organizzata dall’associazione culturale IAC (Italian Ac-cordion Culture) in collaborazione con le Edizioni Musi-cali e Discografi che ARS SPOLETIUM. L’evento è divenuto ormai punto di riferimento per la musica fi sarmonicistica sia classica che moderna e si protrarrà per nove giorni dal 15 al 23 maggio 2010, nella cittadina di Spoleto.I protagonisti del festival sono i migliori fi sarmonicisti italiani e internazionali, sia solisti che a gruppi, i quali si sono contesi il “Premio Strumenti & Musica”. Inoltre, all’interno della manifestazione, una giuria internazio-nale, ha selezionato i candidati italiani, che poi parte-ciperanno alla 63° Coupe Mondiale della fi sarmonica, che si terrà in Croazia dal 19 al 25 ottobre 2010.La rassegna è iniziata il 15 maggio alle 21.00 con una rappresentazione teatrale, intitolata ‘Carapintada’, un recital sulla storia dei Desaparecidos dell’Argentina, realizzato dall’associazione culturale Bisse in collabo-razione con il gruppo Beltango Quintet di Belgrado; lo spettacolo ripetuto anche domenica 16 maggio alle 18.00, presso Palazzo Carispo (via Minervio n.4).Come ogni anno, il festival ha ospitato anche le can-zoni popolari Canta’ a Disfi da, ormai alla 10° edizio-ne, che si sono tenute sempre domenica 16 alle 15.00, presso Piazza del Mercato.Grande novità di questa terza edizione 2010 è stata l’inserimento degli appuntamenti di Caff è Concerto, in cui si sono svolti incontri musicali che coinvolgeranno i bar e i caff è letterari del centro storico di Spoleto. È previsto, per esempio, un incontro con il fi sarmonici-sta di Spoleto Samuele Telari, vincitore delle selezioni 2009 e secondo classifi cato alla Coupe Mondiale 2009; un appuntamento con il duo Antonio Spaccarotella (fi -sarmonica) e Alberto La Neve (sax), e tanti altri.Giovedì 20 maggio, alle 21.00, al teatro Caio Melisso, sono stati ospitati i due ultimi campioni del mondo di fi sarmonica, mentre venerdì 21 maggio, ore 21.00, grande concerto al teatro Nuovo. È stata la serata prin-cipale, a cui ha partecipato una fi gura di spicco nel pa-norama della musica: Nicola Piovano, pianista, diret-tore d’orchestra e compositore di colonne sonore, il quale ha eseguito un medley al pianoforte dei suoi più grandi successi. La serata fi nale di sabato 22 maggio ha visto come protagonista, al Caio Melisso, la musica as-sociata alla Notte Bianca di Vini nel Mondo. Mariana Ribeca

COME, DOVE, QUANDOLe rubriche eventi diventano un’inserto che esplora gli appuntamenti sul territorio e non solo

INSERTONOVITÀ!

A SPOLETO:IL FESTIVAL INTERNAZIONALE DELLA FISARMONICA

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Arte e Cultura-Terni. Fino al 30 maggio 2010: Mostra fotografi ca Tina Modotti ampia mostra antologica della fotografa storica.

-Todi. Fino al 20 giugno 2010 in mostra “Piero Dorazio con l’arte, la vita”. Una biografi a per immagini che racconta oltre trent’anni di vita di Piero Dorazio ed il suo legame con Todi e la terra umbra. Oltre 60 scatti espo-sti: dall’altra parte dell’obiettivo c’è un grande della fotografi a come Aurelio Amendola, una vita dedicata a fi ssare sulla pellicola il suo rapporto con l’arte e con gli artisti. La cronaca di un’amicizia che dura oltre la vita. Luoghi: Sala dell’Arengo (Palazzo del Popolo – Piazza del Popolo) e Associazione Culturale Extra Moenia (Piazza Garibaldi n. 7). Ingresso gratuito.

-Viterbo. Per tutto maggio e fi no al 20 giugno: Giardini e dintorni, la sesta edizione. Performance artistiche, conferenze, visite guidate, aper-tura di giardini alla scoperta del patrimonio verde della Tuscia, scenario per le performance teatrali di Lorenza Zambon, della compagnia del Teatro Null, di Thyasos Teatro Natura e per le sculture del Maestro Joppolo nel suo parco-giardino nei pressi di Viterbo. Info: www.italiangardentour.com oppure www.newtuscia.it.

-Orvieto. Dal 24 Marzo al 12 Giugno 2010, Mirò - Le meraviglie Opere grafi che 1960 – 1981. Più di 80 opere, tra serigrafi e e acqueforti, dell’artista ca-talano. Palazzo Soliano, info 0763.344605

Eventi e Sagre-Allerona (Tr). Il 16 e 17 maggio si svolgerà la festa di Sant’Isido-ro agricoltore. Esibizione della Banda Musicale di Allerona, Corteo Storico in costume alleronese di fi ne ‘800, sfi lata e mostra dei carri. I caratteristici Pu-gnaloni sono piccoli carri allegorici in legno e argilla che riproducono scene di vita e di lavoro dei campi. A seguire la degustazione di prodotti tipici locali.-Montecchio (Tr). Dal 18 al 23 maggio 2010: Festa di S.Bernardino. Cultura, tradizione e folclore è il frutto del legame forte che lega questa festa, dedicata al patrono del paese, alla sua popolazione. Si festeggerà l’evento con riti sacri e feste popolari. Info: 0744.955711.

-Orvieto (Tr). Festa della Palombella storica rappresentazione per la fe-stività della Pentecoste. Info: tel. 0763.342477, 0763.342477.

-Orvieto (Tr). Dal 31 maggio al 5 giugno 2010, al Palazzo del Gusto - Enoteca Regionale, festeggiamenti del Corpus Domini. Ars bibendi et gustandi : vivi il Medioevo. Cene medievali, mostre ed animazione: rivivere a tavola alcune tessere di cultura medievale, ricordando sapori e suggestioni dei secoli passati. Tradizione locale e autentica motivazione religiosa si intrecciano all’ombra del Duomo nella città sulla rupe, in un connubio unico e irripetibile. Info e prenotazioni: Palazzo del Gusto Tel. 0763.341818 - 0763.393529

-Spoleto (Pg). dal 21 al 24 maggio 2010: Vini Nel Mondo 6° edizione l’eccezionale rassegna en plein air che fa di Spoleto la capitale del vino. Oltre 250 produttori e 1500 etichette, rappresentanti dell’eccellenza enologica Ita-liana, esposti nei suggestivi palazzi, nelle piazze e lungo le vie che portano alla maestosa Rocca della città Umbra . Fitto programma di concerti e spettacoli, talk show e un’elettrizzante Notte Bianca. Info: www.vininelmondo.org.

-Confi gni (Rieti). Dal 29 al 30 maggio verrà rinnovato l’appuntamen-to con la Sagra del prugnolo e dell’asparago selvatico. Per info: tel:+39 0746 672208.

COME, DOVE, QUANDO DAL 15 MAGGIO 2010.

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Musica

-Spoleto (Pg). Dal 15 al 23 maggio 2010 III edizione dello Strumenti & Musica Spring Festival. Un appuntamento con la grande musica, occasio-ne di incontro e conoscenza, dove far emergere le qualità artistiche delle nuove generazioni e celebrare il talento dei fi sarmonicisti più aff ermati. Una settima-na di concerti, con musicisti italiani e stranieri di riconosciuto spessore artistico, che culmineranno con le selezioni nazionali dei fi sarmonicisti chiamati a rap-presentare l’Italia al prossimo Trofeo Mondiale che si alterneranno per circa 4 giorni in una serie di audizioni che avranno luogo nei teatri durante tutto l’arco giornaliero. La giuria sarà presieduta dai più grandi nomi legati allo strumento e da critici musicali nazionali e internazionali. Info: www.strumentiemusica.com.-Spoleto (Pg). Sabato 29 maggio 2010, ore 21.00 al Teatro Caio Me-lisso, concerto di George Li, pianoforte (13 anni), Mindy Chen, violino (13 anni)e l’Orchestra I Solisti di Perugia . L’appuntamento fa parte del più ampio programma di Festival Assisi nel Mondo. Info: 0763 342477 - 0742 359193 .-Rieti. Dal 27 al 30 maggio 2010 Concorso Lirico Internazionale “Maria Battistini”. Teatro Flavio Vespasiano; saranno presenti personaggi importanti della canzone lirica. Per info: tel:+39 0746 2871.

-Terni. Venerdì 28 maggio TOGA PARTY!!! festa di chiusura stagio-nale-Laccati & sfonati + I RIFLESSI live-dj set by Alex J. Skylab, Via Maestri del Lavoro, 37

Musica

-Spoleto (Pg). Dal 15 al 23 maggio 2010 III edizione dello Strumenti & Musica Spring Festival. Un appuntamento con la grande musica, occasio-ne di incontro e conoscenza, dove far emergere le qualità artistiche delle nuove generazioni e celebrare il talento dei fi sarmonicisti più aff ermati. Una settima-na di concerti, con musicisti italiani e stranieri di riconosciuto spessore artistico, che culmineranno con le selezioni nazionali dei fi sarmonicisti chiamati a rap-presentare l’Italia al prossimo Trofeo Mondiale che si alterneranno per circa 4 giorni in una serie di audizioni che avranno luogo nei teatri durante tutto l’arco giornaliero. La giuria sarà presieduta dai più grandi nomi legati allo strumento e da critici musicali nazionali e internazionali. Info: www.strumentiemusica.com.-Spoleto (Pg). Sabato 29 maggio 2010, ore 21.00 al Teatro Caio Me-lisso, concerto di George Li, pianoforte (13 anni), Mindy Chen, violino (13 anni)e l’Orchestra I Solisti di Perugia . L’appuntamento fa parte del più ampio programma di Festival Assisi nel Mondo. Info: 0763 342477 - 0742 359193 .-Rieti. Dal 27 al 30 maggio 2010 Concorso Lirico Internazionale

QUESTO MESE AL CAOS:22 Maggio inaugurazione Teatro Seccih 18:00 nel piazzale Bread and Puppet Theater The dirty cheap money circus

h19.30 Joan of Arc-spettacolo in piazza ingresso libero secondo spettacolo con biglietto, spettacoli della storica compagnia americana cui sergio secci dedicò tesi di laurea

- 26 Maggio h 21:00 Teatro Secci Danio Manfredini Tre Studi per una crocefi ssione

-28 Maggio h17:30 Ivan Tanteri Piccoli Sogni spettacolo itinerante-dalla bct al caos

- 28 Maggio h 19:00 SEMI-artisti italiani a raccolta/Taglia Mani-vernissage-il progetto prevede un calendario di temporanee dedicate a giovani artisti italiani emergenti.

- 8 Giugno h21 Teatro Secci Ambra Senatore “Passo”

-30 Maggio h 18:00 Teatro Secci Tam Teatro Musica Anima Blu spettacolo teatro ragazzi

-Terni. 4/5 Giugno h21/18 Teatro Secci Istituto Musicale Briccialdi esegue L’Opera da tre soldi di B.Brecht e K.Weil

-Terni 6 Giugno h 12:00 Teatro Secci G. Andaloro concerto per pianoforte musiche di Bach/Busoni/Schumann/Rachmaninov

CAOS, via campofregoso 98; per info 0744285946 www.caos.museum

COME, DOVE, QUANDO DAL 15 MAGGIO 2010.

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TERNI MAGAZINE MAGGIO 201034 TERNI MAGAZINE MAGGIO 2010MAGGIO 201034

Arte e Cultura-Domenica 23 maggio 2010: “Antiquariato in Piazza Verdi”. Mercatino dove si può trovare davvero di tutto, 160 stand, di antiquariato, oggettistica, modernariato. Piazza G. Verdi. Da Termini, autobus n 910 fi no alla fermata Paisiello/Monteverdi, e da li fare 250 metri a piedi.

-Fino al 23 maggio 2010: “Machina. Tecnologia dell’Antica Roma” dalle ore 09:00 alle ore 14:00 Ricostruzioni, reperti archeologici e ricca documentazione fotogra-fi ca sul livello tecnologico dell’Antica Roma. Museo della Civiltà Romana Piazza Giovanni Agnelli, 10.- Da martedi’ 30 marzo a domenica 6 giugno 2010: “I Mutanti”, dalle ore 11:00 alle ore 19:00 –A Villa Medici cinque mostre monografi che curate da Éric de Chas-sey, direttore dell’Accademia di Francia a Roma. Accademia di Francia - Villa Medici Viale della Trinità dei Monti, 1.

-Fino al 6 giugno 2010: “Il Mondo di Quentin Blake” dalle ore 15:00 – Ampia mostra dedicata a Quentin Blake, celebre illustratore britannico di libri per ragazzi come ‘Charlie e la fabbrica di cioccolato’, ‘Le streghe’ e ‘Gli Sporcelli’,. Sabato e domenica le vi-site seguiranno i seguenti orari: 10.00, 12.00, 15.00, 17.00 e 18.00. Ludoteca Casina di Raf-faello - Villa Borghese Viale della Casina di Raff aello.

-Fino al 13 giugno 2010: “Caravaggio” dalle ore 10:00 alle ore 20:00 - Caravaggio non dipinse molto in vita sua. Perché la vita prese spesso il sopravvento sull’arte. La mo-stra alle Scuderie del Quirinale vuole off rire al pubblico, la summa indiscutibile del Ma-estro. Una carrellata di quadri straordinari, perché straordinaria è la tecnica, la visione e l’innovazione di Caravaggio che ne hanno fatto un pittore unico, capace come nessun altro di ‘dare luce al buio’. Foto: Caravaggio, part. ‘Canestra di Frutta (la fi scella)’. Milano. Veneranda Biblioteca Ambrosiana. (c) 2009. Foto: Scala - Firenze. Scuderie del Quirinale Via Ventiquattro Maggio, 16-Fino al 13 giugno 2010: “Edward Hopper-Omaggio al grande artista statuni-tense”, dalle ore 10:00 alle ore 20:00 - Una grande mostra antologica, senza precedenti in Italia, che comprende più di 160 opere. Aperture straordinarie 28 marzo; 4 aprile; 5 apri-le; 25 aprile; 1 maggio; 2 giugno. Museo del Corso - Fondazione Roma Via del Corso, 320.

Musica

-Il 22 maggio 2010: Valerio Scanu Vincitore della 60° edizione del Festival di Sanre-mo, con il brano ‘Per tutte le volte che’, Valerio Scanu torna ad esibirsi dal vivo all’Atlantico Live (Ex Palacisalfa), via dell’Oceano Atlantico 271/d.-Il 25 maggio 2010: Gotan Project. Uno dei tour più attesi del 2010. davvero unico e impopolare il trio parigino fonde tango ed elettronica. Atlantico Live (Ex Palacisalfa), via dell’Oceano Atlantico 271/d.-Fino al 28 maggio 2010: “Madama Butterfl y”, dalle ore 20:30 - Musica di Giaco-mo Puccini. Tragedia di ambientazione giapponese in due atti. Libretto di Giuseppe Gia-cosa e Luigi Illica .

-Fino al 30 maggio 2010: “Fabrizio De André. La mostra” dalle ore 09:00 alle ore 19:00 - Un omaggio al ‘Faber’ nel 70mo compleanno quello presentato all’Ara Pacis con l’esposizione ‘Fabrizio De André. La mostra’. Un percorso multimediale di Studio Azzurro - uno dei più importanti gruppi internazionali di videoarte - racconta la vita, la musica, le passioni che hanno reso Faber interprete unico e universale, dei mutamenti e delle tra-sformazioni della contemporaneità. L’ingresso è consentito fi no alle 18. Chiuso il lunedì e sabato 1 maggio. Museo dell’Ara Pacis Lungotevere in Augusta.-Fino al 12 giugno 2010: “Tosca”, dalle ore 20:00 - Con “La Tosca” Giaco-mo Puccini segnò nel 1900 uno dei passaggi fondamentali di un’arte diffi cile, incompresa, riducendo da tre a cinque atti il dramma omonimo di Victorien Sardou, ambientato nel 1800, un dramma che risulta attualissimo ancora oggi per i suoi continui colpi di scena. Teatro Ennio Flaiano Via S. Stefano del Cacco, 15.

EVENTI A ROMA DAL 15 MAGGIO 2010. OCCHIOSULLA

CAPITALE

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TERNI MAGAZINE MAGGIO 2010 37

TECNOLOGIA

L’I-Pad, presentato il 27 Gennaio 2010 dal-

la Apple, è un tablet com-puter in grado di riprodurre materiale multimediale e di usare internet ovunque ci si trovi. Dotato di uno scher-mo da 9,7 pollici con retroil-luminazione a Led e sup-porto al multi-touch, viene proposto dalla casa di fab-bricazione come il disposi-tivo più tecnologico del ge-nere per ora in commercio. L’iPad, senza tastiera, utiliz-za una batteria interna non rimovibile ai polimeri di ioni di litio ed è progettato per essere caricato dall’adatta-tore di alimentazione usb, anche se può essere carica-to da una porta USB stan-dard di un computer. La memoria varia dai 16 alle 64 GB ( davvero incredibile! ).Dal punto di vista di Steve Jobs, la società Apple (visti i software limitati dei note-book) ha deciso di sviluppa-re una propria alternativa, un dispositivo a metà stra-da tra un telefono cellulare evoluto e un computer por-tatile. Messo in commercio nell’Aprile 2010 negli Usa, arriverà in Italia solo il 10 Maggio tramite un preor-dine. A Terni sarà in vendita nello Store situato a Corso Vecchio n.10. Essendo que-sto negozio all’avanguar-dia e tra i pochi che posso-no vantare il commercio prematuro dell’I-Pad, Terni Magazine lascia il recapi-to telefonico per informa-zioni e l’acquisto del dispo-sitivo (Tel: 0744/461778). Se, per curiosità e smania di possederlo il prima pos-sibile, non potete aspetta-

re fino al prossimo mese, il dispositivo è già in vendita su eBay alla modica cifra di 950 euro, con picchi di 1100 euro e con ribassi fino a 799 euro. Affascinando il mon-do con le sue innovazioni, la Apple non si offenderà se diciamo che ha fatto soldi a palate... con una seconda faccia nella sua lucente me-daglia. Infatti, se si poteva usufruire di tanto “futuro” dentro casa, ora sarà pos-sibile intrattenere sé stes-si anche all’aria aperta. Ed è proprio qui l’interrogati-vo: ma poi, le comuni atti-vità come rilassarsi sopra una sdraio nel proprio giar-dino assaporando la sen-sazione di libertà e perfe-zione del mondo, verranno interrotte dalla mente che fruga in uno schermo irre-ale fatto di Gb e Pixel, dove finirà il piacere del “relax” anche intellettuale, lonta-no dalla tecnologia, di cui parla Mika incoraggiandoci a star quieti poichè è “sem-plice farlo”? Ma a meno di un mese dall’uscita negli Stati Uniti, e mentre sbar-ca in Europa i pirati infor-matici hanno preso di mira

l’ultimo gioiello della Apple. Il virus, tuttavia, contagia solo coloro che collegano l’iPad ad un pc tradizionale con sistema operativo Win-dows, ad esempio per scari-care contenuti e sincroniz-zare la posta, - hanno fatto sapere dalla Apple - men-tre l’ultimo gioiello di Steve Jobs non viene infettato dal virus. I possessori di iPad, quando lo installano sul pc, ricevono dagli hacker un messaggio in cui si chiede di aggiornare il sistema all’ul-tima versione di iTunes, il celebre programma Apple per scaricare contenuti. A quel punto, i pirati informa-tici prendono il controllo del pc, con tutti i dati dell’uten-te. Il “cavallo di Troia”, han-no spiegato al Daily Tele-

graph alcuni esperti di sicu-rezza informatica, funziona così: l’utente, dopo aver ri-cevuto un messaggio in cui viene informato dell’uscita di un aggiornamento per l’iPad, viene re-indirizzato automaticamente su un sito identico ad iTunes. In quel momento, viene scarica-to un programma (Backdo-or.bifrose.aady) che ruba le password e gli account di posta. «Il trucco è mol-to semplice», ha spiegato Catalin Cosoi della BitDe-fender che ha scoperto il vi-rus, «sono stati molto abi-li a far agire il virus in que-sto modo». «Se riescono a prendere di mira gli utenti Mac, ciò potrebbe espan-dersi come un incendio», ha messo in guardia l’esperta. Il consiglio è quindi di sca-ricare gli aggiornamenti di iTunes solo dal sito ufficia-le, di installare sul proprio pc Windows un buon antivi-rus e, per gli utenti Mac, di prestare molta attenzione quando si usano “ambienti” quali VMware Fusion, Paral-lels Desktop o la partizione Windows con Bootcamp.

Francesca De Santis

i-Pad: LA NUOVA FRONTIERA TECNOLOGICA PER L’UTILIZZO DI INTERNET OVUNQUE

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Terni Magazine ama la bellez-za in ogni sua forma, soprat-

tutto quando delle giovani ragazze ternane ed umbre la ben rappre-sentano, in vari settori, nell’intera penisola.Intervistiamo le portabandiera di tale perfida beltà, che raccolgono invidia e consensi da ogni parte. Vanessa Tomatelli, 21 anni, città natale San Gemini, 1,88cm di al-tezza, mora occhi scuri, giocatrice in serie B1 di Pallavolo per la squa-dra del Monterotondo Volley.Vanessa, parlaci del perché hai scelto di partecipare a Miss Italia e quanto influisce la bel-lezza nella tua vita.“Ho partecipato al concorso per gioco...amo la competizio-ne e cerco sempre di mettermi in gioco,in contesto insomma.. ero curiosa di sapere fino a dove sarei riuscita ad arrivare...sarà forse dovuto dallo sport che faccio, chissà. Se dicessi che la bellezza non conta sarei un’ipo-crita. In fondo tutti teniamo ad apparire in un certo modo ma insieme a questa caratteristi-ca bisogna avere intelligenza, classe ed eleganza in ogni cosa che si fa. Tutte componenti che distinguono una donna da una grande donna.Sei una pallavolista, ti senti por-tabandiera della bellezza in que-sto sport?Se mi sento portabandiera? Since-ramente non saprei che dirti, non ci ho mai pensato. Per me lo sport è sport e poi ci sono così tante bel-

CONCORSO MISS ITALIANON SOLO VANITA’: LA PAROLA ALLE GIOVANI BELLEZZE UMBRE

Valentina Mascia, 21 anniIlaria Capponi, nata ad Umbertide,

terza classificata Miss Italia 2007, 20 anni.

L’INTERVISTA

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le ragazze che giocano, pensiamo alla Piccinini”. Ma dell’Umbria ce ne sono poche di ragazze arrivate in B1 passate per Salsomaggiore“Il concorso mi ha lasciato solo una bella esperienza con i suoi alti e bassi..mi ha fatto conoscere tante ragazze con le quali ancora ci sentiamo e ci ve-diamo appena possiamo...per quanto riguarda il lavoro, beh è stato un buon trampolino di lancio...le rimane più facile. Pensa che ci sono

persone che non conoscevo che mi hanno contattata perché mie fan...spesso mi ferma-no e mi dicono ma te sei quella che ha fatto Miss Italia? L’altezza qui mi ha aiutato tanto..sarà che sono stata la prima concorrente a Miss Italia alta 188cm!Stela Haxhiraj, 21 enne nata a Durres, ci dice: “Non ho mai fatto concorsi se non uno in in-ternet, mi sono classificata fra le 36 ragazze più belle in com-petizione per essere eletta Ma-xim Girl of the Year”!Valentina Mascia, 21 anni, al-tra miss umbra, modella im-mortalata in alcune foto con Lele Mora, ci racconta:“Ho partecipato a Miss Italia spinta dai miei parenti, lo considero un concorso un po’ patriottico. Per me non e’ tanto importante apparire bella ma sentirmi bene con me stessa, per poter stare bene anche con chi mi circonda…Tra-smettere quello che sono. Per quan-to riguarda le foto con Lele Mora, mi

hanno chiesto di farle ma non ho alcun rapporto con lui. Non sono solo queste le bellissime ragazze che rendono giu-stizia al calore quasi febbrile della no-stra terra.” Ricordiamo l’attuale mera-vigliosa Miss Umbria 2010, Martina Ti-nozzi, classe 1990, o ancora Ilaria Cap-poni, Miss Lazio 2007 (nata ad Umber-tide), anch’essa del ’90, terza classifi-cata a Miss Italia. Quest’ultima, con la sua statuaria beltà ed il suo passato da botolina “frizziniana” è la più giovane e più famosa tra le poche selezionate. Per il piacere dei lettori, ecco a voi le foto delle varie “miss, mia cara miss” (come cantava Totò).

Francesca De Santis(ex finalista Miss Umbria,

vincitrice di 5 concorsi letterari)

Vanessa Tomatelli,di San Gemini,

21 anni

Martina Tinozzi, Miss Umbria 2010, 20 anni

Ilaria Capponi, 20 anni

L’INTERVISTA

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TERNI DIMENTICATA

Sono quasi due setti-mane che l’arcoba-

leno è sceso a Largo Don Minzoni, conosciuto come ex Piazza dell’Orologio. Una delle piazze piu’ brutte della città, uno slargo dove abitualmente hanno sem-pre “bivaccato” gruppi di giovani con le bottiglie di birra in mano, come in via Lanzi. Ma finalmente una donna intraprendente e co-raggiosa, ha portato un po’ di colore e svago per i bam-bini della zona. L’idea è sta-ta di Manuela Cuccumabili, la giovane proprietaria del “Da MANU… CAFFE’ “ , lo-cale che affaccia proprio su questo desolato largo, che ha voluto riempirlo con un vero e proprio parco giochi per bambini. Manuela, ci tiene a dirlo, lo mette a di-sposizione di tutti, non solo dei suoi clienti: “Ho speso circa 30 mila Euro, ma il sor-riso dei bambini e delle loro mamme mi ripagano di tutti

gli sforzi, sia economici che burocratici, che ho dovuto sopportare”. Manuela rac-conta che ha chiesto le au-torizzazioni sin da febbraio, “da un ufficio mi mandava-no in un altro, ho pagato spese e bolli inutilmente, ho dovuto presentare ben 3 progetti per poter coprire con una struttura lo spazio esterno: una pergo-tenda di 7 m x 5,5m, che fra l’altro, è pronta per essere montata, ma mancano ancora alcu-ne firme sui documenti. Ora voglio avere tutti gli atti in mano prima di procedere. Certo non mi aspettavo che mi dicessero brava, ma ne-anche che mi minacciasse-ro la rimozione forzata dei giochi quando il 30 aprile nel pomeriggio ho colloca-to gli scivoli e le casette di plastica. Anche una multa, mi è arrivata, di 100 Euro.” Ammette Manuela che l’au-torizzazione non l’aveva in mano, ma era pronta in Co-

mune; la conferma a voce che poteva procedere ad occupare lo spazio, non è stata sufficiente. C’è mol-ta delusione per le difficol-tà burocratiche affrontate, nella voce di Manuela, che ritiene di aver fatto le cose per bene, ha chiesto ed ot-tenuto la licenza annuale per pianobar, ha stipulato un’assicurazione per l’uso dei giochi, ha pensato ad una struttura per riparare

dal sole bambi-ni e genitori che ne usufruiranno chiedendo ap-posita autorizza-zione, ha chiesto e ottenuto l’au-torizzazione per l’occupazione del suolo pubblico. La fantasia però non manca e an-che la solidarie-tà dei cittadini, i quali già hanno pensato di collo-care altri giochi, più adatti ai bim-bi sotto i 4 anni, così come pre-

sto arriverà il juke-box e il tavolo da ping-pong per i ragazzi, e non ha intenzio-ne di fermarsi. Come in po-chi giorni si sia trasforma-to questo luogo desolato e freddo con le sue panchine di marmo ingombre di ogni tipo di rifiuti, vetri, cartacce, persino siringhe, ed il risul-tato è sotto gli occhi di tutti: un’esplosione di sedie colo-rate, giochi allegri e sicuri e tanti tanti sorrisi raggianti. E’ da lodare l’iniziativa di Manuela, che ha restitui-to alla città una piazza che nessuno, principalmente i bambini, frequentava più, rendendola colorata e al-legra, pur non essendo suo compito. Questo potrebbe essere un esempio di quel decoro urbano che nasce dall’iniziativa privata, pre-occupata di riqualificare la nostra bella città.

LARGO DON MINZONIARRIVANO I COLORI, MA INIZIA IL CALVARIO. UNA GIOVANE

IMPRENDITRICE SI SCONTRA CON LA BUROCRAZIA DI PALAZZO SPADA

S.V

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come quella neutralizzata a Perugia. Sono state accu-rate indagini investigative, come ha riferito il Viminale, a far emergere i pericolosi contatti dei due giovani e in particolare la “propensione a compiere anche eclatan-ti atti estremi”. Sono stati rimandati in Marocco per sospetti di terrorismo. A di-sporre il provvedimento è stato il ministro dell’Inter-no Maroni, che ha espul-so due cittadini marocchi-ni per motivi di sicurezza dello Stato e di prevenzio-ne del terrorismo. Le inda-gini della Digos di Perugia hanno infatti portato alla luce pericolosi legami dei due con estremisti islami-ci della Jihad, contigui alle reti transnazionali di soste-gno al terrorismo. Si tratta di terroristi che accolgono l’appello alla “guerra santa” lanciato dalle organizzazio-ni estremistiche, in primis Al Qaeda, e che si organiz-zano autonomamente, in cellula, pronta a colpire, come quella neutralizzata a Perugia. Sono state accu-rate indagini investigative, come ha riferito il Vimina-le, a far emergere i perico-losi contatti dei due giova-ni e in particolare la “pro-pensione a compiere an-che eclatanti atti estremi”. Il rimpatrio è avvenuto con un volo diretto da Roma-Fiumicino a Casablanca. I due marocchini espul-si frequentavano entrambi l’Università di Perugia e vi-vevano nella Casa dello Stu-dente. Il provvedimento del Viminale era già stato con-validato dalla magistratura

VOLEVANO UCCIDERE IL PAPASGOMINATA CELLULA TERRORISTICA NELL’UNIVERSITÀ DI PERUGIA

“I due studenti ma-rocchini espulsi

da Perugia il 29 aprile vo-levano assassinare Papa Benedetto XVI per garan-tirsi il Paradiso”. Lo rivela il settimanale Panorama in un servizio esclusivo. Gli stranieri, Mohammed Hlal di 27 anni. ed Errahmouni Ahmed, 22 anni, si trova-no a Rabat e nei loro con-fronti non è stato adottato alcun tipo di provvedimen-to restrittivo. I due erano stati allontanati in quanto ritenuti una “minaccia per la sicurezza dello Stato”, ma solo ora, dalle inter-cettazioni disposte dalla Digos, sono emersi i loro intenti. Progetti di atten-tato e conversazioni in cui Mohammed H. esprimeva il desiderio di procurarsi dell’esplosivo. Nel decre-to di espulsione firmato dal ministro dell’Interno Roberto Maroni - riferi-sce Panorama - si legge, tra le motivazioni, che lo studente “ha auspicato la morte del capo dello Sta-to della Città del Vatica-no, affermando di essere pronto ad assassinarlo per garantirsi il Paradiso”. Se-condo il Ministro dell’In-terno Roberto Maroni “Mohammed Halal ade-risce al fondamentalismo islamico di impronta mar-catamente jihadista, e si sente pronto ad impegnar-si direttamente in scenari di conflitto internazionale. Ha manifestato sentimen-ti di ostilità nei confron-ti dell’Italia e dello stile di vita dei suoi abitanti da lui definiti nemici contro cui

reagire, dimostrando così di non essersi integrato nel tessuto sociale della co-munità in cui vive. Il giova-ne è entrato in un percorso di radicalizzazione religio-sa e può agevolare, in va-rio modo, organizzazioni o attività terroristiche che internazionali”. L’altro, il 22enne Errahmouni Ah-med, avrebbe “messo in evidenza una visione ra-dicale della religione isla-mica di tipo filo jihadista, dimostrando così di non essersi integrato nel tes-suto sociale della comuni-tà in cui vive”. Hlal stava procurandosi l’esplosivo per colpire al più presto Papa Benedetto XVI, pre-sumibilmente in una delle sue visite programmate. I terroristi avevano foto di importanti obiettivi del-la Cristianità: dalla stessa personalità del Papa, alla Sindone, al Duomo di Or-vieto.Ci si chiede con quali cri-teri certi soggetti possano essere ammessi a frequen-tare l’Università di Perugia e a vivere tranquillamente nella Casa dello Studente. Ah, dimenticavamo, sia-mo in Umbria, isola felice, per i reduci del comunismo che governano la Regione.

REPORTAGE

Si è trattato di due terroristi marocchini rimpatriati dal Ministro Maroni che accol-gono l’appello alla “jihad” lanciato dalle organizzazio-ni estremistiche, in primis Al Qaeda, e che si organiz-zano autonomamente, in cellula, pronta a colpire,

del capoluogo umbro. I due espulsi si chiamano Moha-med Hlal, 27 anni, e Ahmed Errahmouni, 22 anni. L’ope-razione della Digos di Peru-gia, durata un anno, ha inte-ressato anche altri sei stu-denti universitari di Perugia (4 marocchini, un tunisino e un palestinese), tutti a vario titolo in contatto con i due espulsi. Secondo gli inqui-renti tutti quanti erano coin-volti nella creazione di una cellula di jihadisti nella stes-sa università, che avrebbe-ro potuto compiere atten-tati “solitari”.”L’importanza di questa operazione sca-turisce dal fatto che è sta-ta data esecuzione a due provvedimenti firmati dal Ministro Maroni, ai sen-si della legge 2005 istituita dopo l’attentato di Londra che prevede l’espulsione per motivi di terrorismo. Si tratta di un provvedime-no alla avanguardia rispet-to ad altri Stati e di assolu-to rilievo in quanto ne ven-gono disposti 5 o 6 all’anno in tutta Italia”. Lo ha detto Lorenzo Manso, dirigente

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REPORTAGE

Digos di Perugia che unita-mente ai colleghi della Po-lizia postale ha dato esecu-zione all’operazione in ma-teria di terrorismo che ha avuto come contesto i due atenei perugini, Universita’ degli Studi e per Stranieri. Gli otto ragazzi frequenta-vano la Moschea di Via dei Priori, in pieno centro sto-rico del capoluogo umbro e risiedevano nella case dello studente dell’Adisu, Agen-zia per il diritto allo studio universitario. ”Le istituzio-ni universitarie – ha spie-gato Manso – hanno for-nito la massima collabo-razione e la sinergia con le forze dell’ordine e autorità giudiziaria (il procuratore Centrone e il Pm. Giuliano Mignini) ha funzionato per-fettamente. Le indagini si sono protratte per un anno e per i soggetti espulsi, da ottobre, sono state esegui-te con tutte le metodologie a disposizione, comprese le intercettazioni ambien-tali, telematiche ed infor-matiche. Sequestrati anche computer e vario materia-le cartaceo ora al vaglio, ri-tenuto molto interessan-te per probabili sviluppi. Durante i controlli non sono stati trovati né esplosivo,

né armi; la rete che aveva-no costruito tra loro, molto autoreferziale, puntava ad una autoformazione, tanto che è stato accertato che i ragazzi frequentavano siti vicini ad Al Qaeda, per ac-quisire nozioni sulla realiz-zazione di ordigni o la mes-sa in atto di azioni con fine di terrorismo. ”Nei nostri tempi – ha concluso il capo della Digos della Questura di Perugia – sta diventando sempre piu’ frequente la fi-gura del ”lone terrorist”, os-sia il terrorista solitario che radicalizzandosi grazie ad internet, si autopromuo-ve alla Guerra Santa”. I due giovani espulsi potevano essere quindi potenziali ka-mikaze, votati al martirio. L’operazione si inserisce nel contesto di un più am-pio monitoraggio in ambi-to universitario promosso dalla Digos che, nell’otto-bre dello scorso anno, ave-va acquisito alcune infor-mazioni su un gruppo di studenti provenienti dal-la città di Fes in Maroc-co, accomunati da una vi-sione radicale dell’Islam. L’attenzione degli investi-gatori si è quindi focalizza-ta soprattutto su uno stu-dente del corso di Comuni-cazione internazionale alla Facoltà di Lingua e Cultu-ra italiana che, nell’ambi-to degli approfondimenti delegati dalla Procura del-la Repubblica di Perugia, aveva evidenziato un pro-filo di estrema pericolosità che derivava non solo dalle proprie convinzioni ideolo-gico-religiose, sempre più vicine a posizioni jihadiste, ma anche da comporta-menti antisociali che lo ave-vano portato a isolarsi dal suo consueto circuito rela-zionale. A questi elementi si erano poi aggiunte, ap-

punto, altre acquisizioni in-vestigative della Digos um-bra sulla propensione del marocchino a compiere, se ne avesse avuta la possibi-lità, eclatanti atti estremi. Per gli investigatori la stes-sa deriva radicale caratte-rizzava anche l’altro maroc-chino espulso, uno studen-te della facoltà di Matema-tica e fisica. I provvedimenti sono stati quindi adottati in virtù degli specifici indica-tori di rischio per la sicurez-za pubblica emersi dalle in-dagini, rese possibili anche grazie alla frequente con-sultazione di siti internet di ispirazione estremista isla-mica. Gli agenti della Digos hanno sequestrato nume-roso materiale informatico e cartaceo. L’università ha fornito la massima colla-borazione. Nel luglio 2007 la Digos perugina aveva ar-restato altri tre marocchini che frequentavano una mo-schea a Ponte Felcino, una frazione di Perugia, con l’ac-cusa di “addestramento al terrorismo, anche interna-zionale”. Reato per il quale sono già stati tutti condan-nati in primo grado nei mesi scorsi dalla Corte d’ Assise di Perugia a pene varianti tra i tre anni e mezzo ed i sei anni. Era la prima volta che in un’aula di giustizia ita-liana veniva attribuita una condanna per reati di que-sto tipo. C’era anche un’im-

magine del Duomo di Or-vieto tra quelle sequestrate dalla Digos durante le per-quisizioni che hanno porta-to all’espulsione (per mo-tivi di sicurezza nazionale) di Mohamed Hlal e Ahmed Ererahmouni, i due maroc-chini ritenuti dagli investi-gatori appartenenti a una cellula della Jihad tra gli studenti dell’università di Perugia. Altri loro quattro connazionali sono indaga-ti sempre in materia di ter-rorismo, insieme a un tuni-sino e a un palestinese con passaporto israeliano. La fotografia della cattedra-le orvietana, che contiene uno dei simboli del Cattoli-cesimo — il Corporale mac-chiato dal sangue di Cristo scaturito da un’ostia duran-te la Consacrazione — non è l’unica sequestrata, quindi possibile obiettivo non di-chiarato dei presunti terro-risti rimpatriati a Casablan-ca venerdì sera con un volo diretto da Roma Fiumicino. C’erano infatti anche pian-te di città italiane, insieme alla Basilica di San Marco a Venezia, alla Torre di Pisa, a un’altra immagine di Trinità dei Monti a Roma e alla Ba-silica di San Pietro, in Vati-cano. Una mappa di Torino: Obiettivo la Sacra Sindone, durante l’Ostensione. Una decina in tutto.

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REPORTAGE

In Italia come in altri pa-esi, ormai assistiamo

ad una vera e propria isla-mizzazione dei territori. Lo scopo fondamentale dell’Islam è quello di oc-cupare i territori e succes-sivamente far pagare il tri-buto all’Islam. I fautori del tanto forsennato laicismo in Italia forse non sanno che per l’Islam stato e reli-gione sono la stessa cosa. Non solo, esiste solo ap-parentemente un Islam moderato e un Islam inte-gralista fino alla jihad e al terrorismo. Quello mode-rato lo fa solo per conve-nienza, ma si sa benissimo che loro giudicano la tol-leranza e l’accoglienza del mondo occidentale e più precipuamente una parte del mondo cristiano (pre-valentemente quello cat-tolico, ma non tutto, non certo quello evangelico), aperta al dialogo, come una debolezza, rispetto

alla forza che può esprimere la religione di Allah. Non c’è un Islam moderato. Mentre infatti nella Bibbia compo-sta dall’Antico e Nuovo Te-stamento, si passa dal ve-

terotestamentario “Occhio per occhio, dente per den-te” (Libro del Deuterono-mio, capitolo 19, versetto 21), al Vangelo di Gesù Cri-sto che è tutto all’impron-

PACE TRA I POPOLILE DIFFERENZE TRA ISLAM E CRISTIANESIMO

ta del perdono, dell’amore fino a dare la vita per l’ami-co: (Vangelo di Giovanni, capitolo 15 versetto 13 e seguenti), e : “Avete inteso che fu detto: Amerai il tuo prossimo e odierai il tuo ne-mico”, “ma io vi dico (Cristo ndr), amate i vostri nemici, e pregate per i vostri per-secutori, perché siate figli del vostri Padre celeste che fa sorgere il suo sole sopra i giusti e sopra gli ingiusti” (Vangelo di Matteo, capi-tolo 5, versetti 43-45). Tut-ta la Sacra Scrittura è infat-ti in funzione della Buona

Novella e dell’Amore di Cri-sto che offre la propria vita per il riscatto dei peccati. Nel Corano non vi è alcuna evoluzione in questo sen-so. Il profeta è Maometto

(qui poi c’è una lunga storia da dover raccontare sull’ori-ginalità del Corano stesso, che da studi ormai acclara-ti sembra siano addirittura stato riscritto più volte, con “Sure” diverse dall’origina-le), e non è vero che l’Islam è una religione di pace. Non vi è rispetto per la donna, il Corano è pieno zeppo di versetti che indicano la donna come soggetto da sottomettere e contro i cri-stiani. Integrazione signifi-ca che un extracomunitario deve sottostare alle regole, alle leggi, ai dettami costi-

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REPORTAGE

tuzionali del nostro Paese e non tentare di imporre elementi culturali e religio-si che sono in antitesi con quelli da noi praticati, come la poligamia, ad esem-pio. Ma per quanto riguar-da Islam religione di pace, ecco alcune sure: “Combat-ti quelli che non credono in Dio..combattete fi nchè non paghino con umiliazione il tributo. (Corano capitolo 9 versetto 9); “Vi è prescrit-

ta la guerra anche se non vi piace”, (Corano Capitolo 2, versetto 216); “Uccidete gli idolatri ovunque li troviate, fateli prigionieri, assediate-li e combatteteli con ogni genere di tranelli” (Corano, capitolo 9 versetto 5); “Non siate deboli con il nemico, né invitatelo a far la pace, mentre avete il sopravven-to!” (Corano, capitolo 47, versetto 35). “La ricompen-sa di coloro che si oppongo-

no ad Allah e al suo Messag-gero (Maometto), dedican-dosi a corrompere la terra, sarà nel fatto che verranno massacrati o crocifi ssi o am-putati delle mani o dei piedi o banditi dalla terra, a loro infamia in questo mondo” (Corano, capitolo 5, verset-to 33). “Fate la guerra a co-loro delle Scritture (ebrei e cristiani, ndr), che non pro-fessano la credenza della verità. Combatteteli fi no a

quando non paghino il tri-buto, tutti senza eccezione e siamo umiliati”(Sura 11). “Quando incontrate infe-deli, uccideteli con grande spargimento si sangue e strngete forte le catene dei prigionieri”: (Sura XL VIII)

QUANTI SONO IN ITALIA258 tra moschee e luoghi di culto islamici, e 40 scuole coraniche sparse in tutte il Paese. Con una netta prevalenza al Nord, e una sistematica tendenza a diff ondersi nelle aree a maggiore immi-grazione musulmana, in particolare quelle prossime alle principali realtà urbane. E’ questa la mappa dei luoghi di culto islamici, delle moschee e delle scuole coraniche in Italia, secondo i dati del mini-stero dell’Interno aggiornati al 5 gennaio 2007. E’ la Sicilia a con-quistare il podio per numero di moschee (ne ha quasi 38), ma in al-

meno 3 Regioni setten-trionali il numero di luo-ghi di culto islamici si at-testa sopra i 20: si tratta della Lombardia, che con 31 moschee è la seconda Regione italiana, del Veneto, dove ce ne sono 23, e dell’Emilia-Romagna, che ne conta 22. Al Centro, Toscana e Lazio, rispettivamente con 18 e 20 moschee, sono le Regioni in alto nella classifi ca, mentre al Sud i 22 luoghi di culto islamici in Calabria e i 18 in Campania confermano una tendenza crescente. Nella fascia in-termedia ci sono Regioni come il Piemonte e le Marche (13 moschee), ma anche la Puglia, che ne conta 11. In fondo alla graduatoria Regio-ni di piccole di-mensioni come

la Valle D’Aosta e il Molise, dove se ne registra una a testa. Non c’è corrispondenza tra i numeri di moschee e luo-ghi di culto islamici e quelli relativi alle scuole coraniche in Italia (in questo secondo dato sono compresi anche i corsi di Corano), registrate dai dati uffi ciali del Vimina-le. Toscana e Lazio sono sul podio, con 7 scuole corani-che a testa, mentre Piemonte e Lombardia ne contano 5. La Sicilia, davanti a tutte le Regioni per numero di mo-schee, conta invece soltanto 2 scuole coraniche e l’Um-bria, che conta 3 moschee, ha invece 3 scuole coraniche.

la Valle D’Aosta e il Molise, dove se ne registra una a testa.

con 31 moschee è la seconda Regione italiana, del Veneto, dove ce ne

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CULTURA

La crisi c’è. I tagli pure. Alla cultura, natural-

mente. In primis… Purtrop-po in Italia non è, da trop-po tempo, più una priorità. Basterebbe farsi un giro tra le scuole superiori. Diver-so tempo fa nel corso del-la Trasmissione televisiva Matrix un giovane alla do-manda “Chi è Aldo Moro?” rispondeva, “È l’agente dei vip” dopo averci pensato, anche… Ma questo è un al-tro discorso. In Umbria, in particolare a Terni, come è la situazione? Eccovi un piccolo “quadretto”. Le as-sociazioni sono tantissime (forse anche troppe), le ini-ziative culturali (buone e fallite: CMM, Papigno Stu-dios, UmbriaJazz nato da noi e sfruttato all’ennesi-ma potenza da altri…), non sono mai mancate e da anni la città prova, senza succes-so, ad essere un polo cul-turale ricco di attrattive ed opportunità. Gestione poli-tica non al passo con i tem-pi? Scelte sbagliate? Fon-di importanti destinati solo ai “soliti amici”? Chissà! Le convenzioni con le Asso-ciazioni per gli eventi sono state azzerate ed anche la distribuzione delle poche

TAGLI ALLE POLITICHE CULTURALISono troppe le associazioni ritenute serbatoi di voti clientelari

risorse per le politiche gio-vanili (80.000euro) devono essere riviste. Questo ha detto l’Assessore alla Cultu-ra Simone Guerra, che ap-punto precisa: “Il contratto di servizio dovrà essere ri-visto”. I tagli comunque ci saran-no, inevitabili e consisten-ti. Conseguenza del bilancio

2010 e delle errate prece-denti politiche della giunta Raff aelli. Il nuovo sindaco Leopoldo Di Girolamo ha bocciato tutte le scelte del suo predecessore, il quale

ha lasciato dei bilan-ci disastrati e il Teatro Verdi da rifare total-mente, insomma una molto pesante “ere-dità” da gestire.Associazioni e ope-ratori culturali del-

la città si sono riuniti in as-semblea per discutere e polemizzare su quanto sta accedendo: i tagli nel bi-lancio 2010 del Comune di Terni, per quanto riguar-da politiche culturali e gio-vanili, ammontano al 60% rispetto al bilancio 2009; questo signifi ca distrugge-re ed estinguere associa-

zioni e singoli professioni-sti, con ricadute gravi anche sul piano dei posti di lavoro e dell’indotto. Ad aggravare tutto ciò la scelleratissima decisione dell’amministra-zione comunale di dedicare agli Eventi Valentiniani un budget che potrebbe esse-re l’intero capitolo di spesa della cultura per il 2010. La Giunta comunale avrebbe confermato per gli eventi di San Valentino quasi 300.000 euro, (lo stesso ammontare riservato al resto degli altri eventi), poi per una serie di spettacoli da non ripetere né ricordare, ed un ritorno

inesistente. Per tutti que-sti motivi Arci, Capolavo-ro (cinema e lavoro) della Demetra, Ephebia Festival, Extravaganza, Film Festival popoli e religioni, Fringe, Indisciplinarte, Libera Ilota associazione culturale, Kai-ros, San Michele Arcange-lo, Skenè, Utilità Manifesta e Visioninmusica esigono la

convocazione di un con-siglio comunale aperto sui temi della cultura, in-tesa come asse di svilup-po della città di Terni, in questo momento di crisi globale. Le politiche internazio-nali, su giornali e tg, di-chiarano che investire sulla cultura è d’obbligo, essendo la stessa un vo-lano per lo sviluppo di un territorio in termini di co-esione sociale, crescita economica ed occupa-zionale e di innovazione. Ma Terni non conta evi-dentemente su questo assunto, basti pensare al passato.

Se avessero detto di sì all’Aran Endemol, che vo-leva gestire il CMM anni fa, probabilmente la cri-si, adesso, sarebbe stata meno critica, solo per fare un esempio.Staremo a vedere se anco-ra vinceranno sistemi clien-telari, favoritismi e privile-gi vari oppure, fi nalmen-te, vincerà il buon senso e quell’etica politica che tut-ti professano, ma nessuno sembra praticare.

Ilaria Barbaccia

Simone Guerra,Assessore alla cultura,38 anni

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TERNI COM’ERA

Continuiamo, insie-me allo storico ter-

nano Enio Navoni la nostra “passeggiata” per l’anti-ca storia di Terni, al fine di mantenere viva la memo-ria della nostra identità e

di tramandarla alle generazioni fu-ture. Parliamo in questo numero dei Colonnelli e Capitani del popolo.

Bartolomeo Diamanti1294: “Fiori in questa stagione il ca-pitano Bartolomeo Diamanti; il quale non all’ ozio nato, ma all’ essere nelle armi bellicoso, da virtù però e da nobiltà d’animo acceso, tutto a militari imprese fu intento; e così in ciò con gloria di sé stesso e della patria prevalse, che leg-gesi pur oggi in testimonio del suo va-lore una onorevole patente fattagli da Giovanni Orsino generaI capitano del Popolo romano data nel suo campo ap-presso a Preneste il 14 settembre 1298 con la quale esprimendo segni di gran-de amore e stima verso lui, testifica che, avendo servito lo spazio hai 14 anni con altri di quella famiglia, sotto le sue inse-gne contro Vieterbesi, Sciarra Colonna ed altri Gbibellini, si era in tutte le fa-zioni portato egregiamente: e concede, per segno di cordiale affezione, ad esso capitano e suoi, il poter inqu’artare l’ar-me Orsina entro quella del suo casato, cbiamandolo con titolo di nobile Tema-no”,

BARTOLOMEO VANNUZZI1400: “Onorò il Pontefice in questo tempo Bartolomeo Vannuzzi del mon-ti di Terni, col valersi di lui in carichi di guerra, nei ,quali era il Vannuzzi assai animoso: raccogliendosi ciò da varie bolle papali”,

FULVIO GIOCOSI1475: “Serviva anche allora la Repub-blica di Venezia con onorato carico di comando militare il capitano Fulvio Gio-cosi, e ne riportò lode a sé stesso e ono-re alla patria”.

Havendo bisogno il sig, Giulio (Colonna, nda) nostro fratello di duecento huomini, che fos-sero buoni per fare le cose sue con li suoi avversari, non sape-mo dove meglio ricorrere, e con più affetione, che a vostre Magnificenze, pregandole quanto più possemo li piaccia subvenire de detti duecento huomini quanto più presto sia possibile, et con quella più ce-lirità si potrà mandarceli, et con qual-che buon capo, come V. magnificenze sapranno fare, che in vero ne faran-no commodo, a piacere sommamen-te grande et bene Volete 23 Iannuarii 1522 Amatissimus Pompeius cardina-lis Columna”, Al riguardo, “TI Decre-to del Generale Consiglio di Terni fu come segue: Duecento pedoni bene armati, giovani robusti e forti, scelti per l ‘m.mo Sig. Giulio Colonna, par-tirono dirigendosi a ritrovare il prefa-to Signore, e così con buon auspicio di ambedue si misero in viaggio: i loro capi furono Darione Camporeali, Gi-sberto Paradisi, Ottaviano D’A vanze, Giulio del fu Sante, Baldassarre Ranie-ri, Simonetto Simonetti, Marco Anto-nio Lionetti e Simone Giuliani uomini nobili ed esperti nella milizia” .

PAOLO EMILIO MONTI1550: “ Anche Paolo Emilio Mon-ti dell’istessa patria esercitò il cari-co di capitano sotto Ostilio Savello; e nei tempi di Pio quinto e Gregorio XIII fu capo di varie milizie, e colonnello in molti luoghi; è per la sua virtù e perizia nell’ Armi, assai da’ padroni adoperato, come da sue lettere patenti anch’ oggi si raccoglie”.

GILBERTO PARADISI1550:”E pure il Capitano Gilberto Para-disi adoperossi nel suo carico sotto l’in-segne imperiali, guerreggiandosi a Sie-na: come altresì avanzato si era per pri-ma in altre fazioni di guerra nella Ger-mania”.

ACCURSIO SIMONETTI1550: “ Parimenti il Capitano Accursio Simonetti applicossi al servigio di Car-lo V imperatore de’ Colonnesi, guer-reggiando si sotto Siena e Montalcino: e nelle contese di Navarrino in Levan-te ed altrove, come anche in armate di mare ebbe onorati impieghi: ed anche la santa memoria di Pio V’in riguardo del suo sperimentato valore, dovendo levar genti per soccorrere Malta, diedegli ca-rico; benché poi ne cessasse il bisogno“.

TRAIANO SIMONETTI1550: “ Mostrossi soldato di generosi spiriti, ne’ medesimi tempi, il Capitano Traiano Simonetti, che seguitato la par-te imperiale e la colonnese, militò nelle vecchie guerre di Piemonte e in quelle di Fiandra e nella Germania. “. “L’istesso incontrò del Capitano Laz-zaro di essa famiglia, che seguitato il genio de’ suoi antenati trovossi nelle passate contese di Portogallo, e con lode vi si portò. Eziandio il Capitano Sebastiano Angeloni, ebbe negli ac-cennati movimenti militari, la occasio-ne di porre in atto il suo talento, spe-cialmente poco appresso sotto Sie-na; dove mostrossi coraggioso glie-ne seguì l’acquisto della benevolenza di Alessandro Medici poi cardinale, e papa col nome di Leone XI, dal quale fu esso vivente in particolare stima te-nuto”.

PASSEGGIANDO PER LA STORIA:COLONNELLI E CAPITANI DEL POPOLO

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TERNI COM’ERA

OTTAVIO MAZZANCOLLI1593: “ ‘’L’uno dei capitani trattenuto per prima dal gran duca di Toscana nel-la Provenza per cagione di quelle guerre civili, quantunque fosse di 60 anni, ebbe nondimeno il vigore dell’animo in tal colmo, che nelle fazioni sotto Vaccia ne diede buon segno, finchè caricando con le armi alla mano un grosso squadrone di Turchi, e mostrato in ciò sommo valo-re, col perder la vita egli cedesse”.

CATILIO CITTADINI1550 circa: Avanzossi ancora nell’istessa occorrenza il Capitano CA-TILIO CITTADINI; avendo dimostrato non meno l’esperienza nel carico so-stenuto sopra la sua compagnia, che il valore proprio nelle scaramuccie e battaglie, che nei progressi dell’istes-sa guerra di Siena succedettero”.

SERTORIO PACIFICI 1523: “Visse intorno a quei tempi in Terni SERTORIO PACIFICI ( ne rimane il ricordo nella nostra toponomastica, ndr), il quale essendo giunto con pre-cedenti segni di virtù ad essere luo-gotenente di Fabrizio Colonna, capo d’uomini d’arme, e ad esercitare il ca-pitanato delle sue lance, fatto poscia a luogotenente da Virginio Orsino Con-te dell’ Anguillara, fu dal duca Alfonso di Ferrara eletto Mastro di campo del suo esercito, sottoponendo gli uomini d’armi, caval1eggieri a fanti con ampia facoltà sopra di quelli: come consta da lettere patenti di esso Duca date nel palazzo di Ferrara il 28 Settembre 1523”.

ALLESSANDRO TOMASSONIdalle fatiche di Francesco Angeloni ed Elia Rossi Passavanti. 1538: Infuria la guerra ..... “Si mos-se l’armata di mare con unione del Papa, dell’Imperatore (Carlo V di

Francia n.d.r.), e dei Veneziani con-tro i Turchi, e al promontorio Attico incontratili, che la Prevesa oggi vien detto, non avendo il Doria, genera-le dell’Imperatore,voluto combatte-re, seguì gravissimo disturbo nel re-sto dell’armata ..... , fu per un pezzo battuto il castello della Prevesa: tal-chè si vedeva che si sarebbe potuto pi-gliare, se non fossero stati chiamati i Turchi di Lepanto; i quali sovraggiun-ti con grossa banda di cavalli e di fan-ti, assaltando i nostri con un terribile grido, ammazzandone e ferendone al-quanti, fecero fuggire gli altri in mare fino alla centura ai battelli delle galee; quantunque ALESSANDRO da Terni, benchè gravemente ferito, sostenes-se animosamente per un pezzo la fu-ria dei Turchi”. Sullo stesso episodio ecco Elia Rossi Passavanti: ‘’Nella primavera del 1538 la flotta del Barbarossa (Kair-ed-din, che i nostri chiamavano Cairedino e Ariadeno) penetrata nell’Adriatico, so-stava a Prevesa. Per indecisione di An-drea d’Oria, dovuta alla politica ambi-gua di Carlo V che non voleva una vit-toria delle armi Veneziane e Pontificie, non fu data battaglia. Si ebbero pochi episodi bellici che contribuirono ad aumentare il pre-stigio della flotta turca e a deprimere quello delle flotte cristiane. In uno di questi episodi bellici rifulse il valore di Alessandro Tomassoni da Terni, co-mandante di fanteria ..... Questa re-sistenza del valoroso temano permi-se che le artiglierie (di cui alcuni pezzi erano stati fatti piazzare a terra, ndr) potessero essere rimesse in salvo sulle galee pontificie, che tornarono a Cor-fù”.In conseguenza di ciò, “iI Tomasso-ni da Paolo III fu nominato mastro di campo generale contro Ascanio Co-lonna ribellatosi alla Chiesa: ebbe in-carico di smantellare Paliano e Rocca

di Papa, feudi Colonnesi; fu poi mastro generale di campo del duca di Castro, Pier Luigi Farnese, figlio di Paolo m. Col Sangallo il giovane, collaborò all’ ampliamento di Nepi che fu recinto di più potenti mura e munito di baluardi e tricee”. Ancora il Passavanti su “Lisandro da Terne”, con: “Per completare le ope-re di fortificazioni (di Terni, ndr), poi, il Consiglio (comunale,ndr) nell’aprile del 1554 chiamò il concittadino Ales-sandro Tomassoni che col Sangallo aveva presieduto alla costruzione di varie fortezze della Chiesa (compre-sa la Rocca Paolina di Perugia ndr), e notissimo architetto militare: ma egli non potendo presenziare, diede consi-gli da lontano, da Siena impegnata in grave lotta di difesa. Il TOMASSONI vi comandava, col Conte della Mirando-la, 4000 fanti, 500 cavalli di Milizie Ita-liane: I cronisti senesi lo dicono giunto in Siena il 18 marzo 1553; pochi mesi dopo, in nome di Siena occupava Mon-tecatini e vi si fortificava. Il 19 maggio era nuovamente a Siena” .... “Il Tomas-soni restò ancora in Toscana a difesa di Siena. Poco appresso dovendosi forti-ficare porto d’Ercole, come luogo stra-tegico sul mare, fu inviato là a dirigere i lavori, restò poi col presidio a guardia di quei forti. Nel 1555 la nuova fortezza fu assalita dal marchese di Marignano (oggi Melegnano, ndr), a capo di nu-merosi Spagnoli. Al primo assalto, cinquecento di costo-ro furono messi fuori cambattimento, gli altri respinti; ma il TOMASSONI era rimasto gravemente ferito alla faccia. Fu subito raccolto e trasportato alla galea dello Strozzi che si trovava in quelle acque per sostenere dal mare i forti. Con quella il ferito fu trasporta-to a Civitavecchia, di dove raggiunse Terni. Ma, giunto alla Madonna della Quercia presso Narni, morì. Il cadave-re del grande uomo d’armi fu condot-to in patria e accolto con grandi ono-ri”. L’Angeloni al riguardo scrive: “Con-dotto fu non di meno il cadavere alla patria, dove ebbe nobile funerale con pompa militare”.

Enio Navonni

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GRANDE FRATELLO

“Éil giorno della resa dei con-ti nella Casa. Il litigio tra

Silvio e Gianfranco è finalmente esplo-so, dopo settimane di tensioni, battu-te a mezza bocca e sgarbi quotidiani che hanno fatto salire la temperatura, fino al faccia a faccia finale. La miccia è stata accesa da Gianfranco, che da-vanti a tutti gli altri ha parlato fuori dai denti, dicendo quello che molti pensa-vano ma che, per paura (o convenien-za), esitavano ad esternare, accusan-do Silvio di una leadership troppo spic-cata, di tirare acqua al suo mulino e di non tollerare il dissenso. Silvio è inter-venuto al suo solito modo, tentando da un lato di calmare le acque e dall’al-tro di isolare il suo avversario, ed invi-tandolo a fare un passo indietro e ad uscire di sua spontanea volontà dalla scena. A questo punto Gianfranco si è alzato, puntandogli il dito contro ed urlandogli di cacciarlo. Tutti i presenti si sono in qualche modo schierati, chi per l’uno chi per l’altro. A quanto pare, Gianfranco ne esce sconfitto, ed è molto probabile che venga espulso. Il tutto è, ovviamente, accaduto davanti a decine di telecamere, ed è rimbalza-to sugli schermi di tutta Italia.”Signori e Signore, ecco a voi lo spet-tacolo della Politica Italiana. Volti tesi, applausi che paiono registrati, dita puntate ed urla di minaccia. Prota-gonisti, non gli illustri sconosciuti di un reality show, ma il Presidente del

Consiglio e il Presidente della Camera. Sullo sfondo di uno studio televisivo, la terza e quarta carica della Repubbli-ca Italiana litigano come se fossero ti-fosi al bar; sotto i nostri occhi. E non è certo una novità: abbiamo potuto ve-dere le fette di mortadella tagliate, i brindisi e gli sputi in faccia tra deputati allorchè il secondo governo Prodi cad-de. Abbiamo visto le magliette anti-islam sfoderate sotto la camicia di un ministro della Repubblica (anche i libi-ci la videro, e non risero affatto). Ab-biamo visto il presidente del Copasir, ex Presidente del Consiglio D’Alema, mandare a “farsi fottere” (sic) un gior-nalista che gli rinfacciava i suoi modi-ci possedimenti immobiliari in quel di Roma. George Orwell, nel suo libro 1984, scri-veva del Grande Fratello come di una anonima dittatura che teneva gli oc-chi puntati nelle case di ognuno di noi, manipolando le vite ed il pensiero del-le persone. La realtà italiana ha rima-sticato questi concetti, e li ha risputa-ti fuori completamente ribaltati: non Loro che guardano Noi, ma Noi che guardiamo Loro: sempre, ovunque. Li vediamo per quel che sono, gli uomi-ni dietro ai titoli. Li scopriamo piccoli e normali, come siamo noi. Sentiamo i loro accenti regionali, i loro strafal-cioni, e nella migliore delle ipotesi ne ridiamo. Come è potuto accadere? Quando è iniziato quel processo ca-

pace di trasformare la politica in uno spettacolo caciarone, ed i politici in at-tori di una recita? E’ stato un processo lento. Il Grande Fratello (quello televisivo) ha propo-

LO SHOW DELLA POLITICAI nostri governanti si esibiscono in tv

Urla e risse rimpiazzano il dialogo politico

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GRANDE FRATELLO

sto modelli di vita incentrati sul-la forma a scapito del contenuto; ed in un Paese dove il 90% del-le persone si informa, e costrui-sce la propria visione del mondo guardando la TV, è logico che una lezione del genere possa esse-re davvero devastante. Diventa-no oggetto di dibattiti e simposi quei fatti che una volta potevano occupare soltanto le pagine di ri-viste di gossip da sala d’aspetto: un bacio sotto le coperte, un liti-gio per chi ha mangiato l’ultima banana, il drammatico rapimen-to di un orsetto di peluche, una flatulenza clandestina in pieno pranzo. E come il Blob del film, questo modo di concepire la te-levisione ha fagocitato tutto ciò che incontra: i telegiornali, la po-litica stessa cercano di inseguire quei modelli, trasformandosi da veicolo di riflessione sulla realtà e per la realtà, in un gigantesco show dove le cose che contano sono l’aspetto e chi urla di più. Non deve sorprenderci, dunque, se il dibattito politico si sia “nor-malizzato”, divenendo discus-sione da bar; se le notizie siano diventate notizie di cronaca e di costume; se i banchi delle nostre camere, dei nostri consigli comu-nali, si siano riempiti di perso-naggi (più che persone), che fan-no a gara a chi la spara più grossa ed a chi è meno competente nella propria mansione. Ciò che conta non è cosa si dice, o con quanta competenza: quello che conta è essere sempre davanti agli occhi delle persone e soddisfare le loro

aspettative, affinchè il giorno in cui esse vengano chiamate ad esprimere il loro (tele)voto, pos-sano ricordarsi un nome, o, per quelli dalla memoria più debo-le, semplicemente il simbolo del partito.Tutta colpa del Grande Fratello, dunque? La risposta ovviamen-te non può essere così semplice. La popolare trasmissione, assie-me ai suoi figliocci, i vari reality show, ha cambiato una volta per tutte il linguaggio televisivo, e di riflesso la televisione stessa. In Italia, però,ciò che dovrebbe es-sere un fenomeno circoscritto, si espande a macchia d’olio, proprio perché la televisione è diventato il mezzo principale attraverso il quale i nostri politici si mostrano alla platea di elettori. Giocoforza quindi sono costretti ad adattarsi ai suoi stilemi di comunicazione: così tentano di vendere il proprio marchio, di impressionare più che convincere il pubblico. e per riuscirci usano i jingle e gli slogan più che la forza degli argomen-ti, e la fondamentale legge della “reiterazione del messaggio”, ov-vero, non importa cosa dici, ma quante volte e come lo dici. La Forma vince sulla Sostanza, e se la Forma è quella televisiva, voilà, signore e signori, ecco a voi la Po-litica Italiana. Se volete che Gian-franco esca, mandate un SMS al numero in sovrimpressione.

Francesco Pone

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COSTUME E SOCIETÀ

Si può raggiunge-re qualunque ob-

biettivo nella vita, prima o poi, attraverso la pro-pria forza di volontà, an-che quello più improba-bile. Importante è sce-gliere il metodo giusto per giungere alla mèta desiderata ed è assoluta-mente sbagliato andare alla ricerca delle vie più facili. Credere in qualco-sa fa miracoli e sviluppa la forza che ognuno ha dentro. La vita è fatta di desideri ma purtroppo non è sempre facile ot-tenere ciò che si deside-ra. Gli elementi rilevanti che aiutano a realizzare gli scopi prefissati sono la costanza, l’entusiasmo e lo stimolo. I metodi diffi-cili richiedono più tempo e maggior impegno ma sono più sicuri per rag-giungere il risultato. Tan-ta gente è insodisfatta del proprio aspetto fisico e fa di tutto per cambiar-lo riccorrendo alla chirur-gia plastica, realizzando così le loro ambizioni in poche ore sotto l’effet-to dell’anestesia. Invece coloro che vorrebbero aumentare la loro altez-za non hanno tante alter-native o comunque affi-darsi al chirurgo plastico risulta essere una deci-sione molto turbante. In questo caso la gente del Kazakistan è fortunata ad avere la possibilità di diventare più alta riccor-rendo ai metodi naturali che richiedono però una grande forza di volonta, costanza, disciplina e de-

terminazione. L’idea di que-sto progetto fenomenale e la creazione della “scuola di crescita” è da riconoscere a Elena Leonidovna, che ha dato tanta carica alla gen-te nell’avviare un percorso difficile, ma per arrivare alla fine a grandi risultati. Il pri-mo record è stato raggiunto con successo da un ragaz-zo di 18 anni e in seguito da tanti altri, comunque di età non superiore ai 30 anni. Il corso prevede una molte-plicità di regole da rispetta-re collegate tra loro, come anche tantissime rinunce da fare. Si richiede di astenersi dall’alcol, fumo, vita nottur-na sregolata, per cui alle ore 22 al massimo bisogna cori-carsi, perchè è da quell’ora-rio che durante il sonno si sviluppano gli ormoni della crescita. Lo stato di salute è importantissimo per pote-re frequentare questa scuo-la: gravi patologie come ad esempio l’ipertiroidismo non lasciano alcuna chan-ce per potere crescere. Co-loro che invece godono di

ottima salute e non hanno l’età superiore ai 30 anni possono provare a realizza-re il loro sogno. Per iniziare si ricevono i massaggi da un fisioterapista per riscalda-re il corpo e ad affrontare la ginnastica, e l’agopuntu-ra nella zona delle orecchie per risvegiare gli ormoni di crescita: con lo stesso in-tento la mattina si consiglia di portare apposite ciabat-te massaggianti il tallone dei piedi almeno per 10 mi-nuti. Gli allievi seguono le discipline come ginnastica, yoga, stretching, nuoto, 3 volte al giorno tutti giorni. Oltre a tutto questo è indi-spensabile la meditazione,

SCOPERTO UN METODO PER CRESCERE DI STATURA

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COSTUME E SOCIETÀ

sognare, immaginare se stessi sempre più vicini al risultato, autostimolare la propria mente fino all’auto-convinzione totale. Al com-plesso di esercizi mattutini si aggiunge in più il mas-saggio sui punti particola-ri del corpo, di pomeriggio invece oltre alla ginnastica un allenamento particolare sull’apposito macchinario simile ad una bilancia, dove da una parte si appende il peso che favorisce l’allun-gamento del corpo; men-

tre la sera si proce-de all’allungamen-to specifico delle gambe dentro la va-sca piena d’acqua. Nell’arco di sei mesi si dovrebbe avere il salto di crescita, che può variare da 5 mm fino ad arrivare a 2 cm: e a quel punto si può anche fermarsi ma, ancora meglio, continuare. L’ali-mentazione corret-ta è fondamentale nella vita di tutti noi e in questo caso lo è ancora di più. Tanto per cominciare gli orari per-fetti per i pasti: colazione dalle ore 7.30 alle ore 8.30. pranzo dalle ore 13 alle ore 14, merenda dalle ore 16 alle ore 16.30, cena dal-le ore 18.30 alle ore 19.15. Come abbiamo già accen-nato prima, alle ore 22.00 riposo assoluto.Possiamo citarvi alcune ricette di be-vande specifiche che favo-riscono la crescità, semplici da preparare e consigliabili da bere al mattino prima di colazione. Infuso di ortica - 2 cucchiai di ortica essicata, un bicchiere d’acqua, bollire per 10 minuti, per avere il sapore più gradevole si può aggiungere il miele. Bevan-da con l’aceto di mele: di-luire in un bicchiere d’ac-qua un cucchiaino di aceto di mele e un cucchiaino di miele. Latte con uovo - in un bicchiere di latte scal-dato fino a 40° aggiungere l’uovo crudo e fare frullare. La frutta e verdura sono la fonte principale per pote-re recuperare le forze e af-frontare con più facilità fati-cosi allenamenti quotidiani. Spesso non si riesce a man-giarne abbastanza quanto serve al nostro organismo. La soluzione è di acquista-

re l’apposita centrifuga che permette di fare i succhi di frutta e verdura di vari ge-neri. Si consiglia di non es-sere pigri e prepararli alme-no 2 volte al giorno. Per ciò che riguarda i pasti bisogna cercare di mangiare cose genuine ed evitare il cibo fritto e grasso. Le principa-li vitamine che accellerano la crescita sono A, B, C, D, E. Vitamina A - si trova nel-le verdure (pomodori, insa-lata, spinaci), burro, pan-na, uova, il grasso animale ( tranne il lardo del maiale) e sopratutto nell’olio del pesce. Mancanza di vitami-na A provoca la debolezza muscolare che rallenta svi-luppo fisico e fa venire pelle impura. Molto importante per i bambini, contribuisce ad accellerare la crescita. Vitamina B - carne, fegato, pomodori, uova, insalata, fagiolini verdi e più di tut-to lo troviamo nel lievito di birra e semi di girasole. Aiuta a difendere il sistema nervoso, combatte la stiti-chezza, malattie infettive e reumatiche. Vitamina C - si trova nella frutta (aran-ce, limoni, banane,) e nelle verdure (pomodori, carota,

verza, spinaci, insalata, pa-tate, cipolla e aglio). Con la cottura quasi tutte le ver-dure perdono la vitamina C, tranne le patate, se sono bollite con la buccia, e cipol-la. La carenza di vitamina C provoca gonfiore dei piedi e delle mani, dolori articolari, perdita di forze, emoragia nasale o gengivale e rallen-ta la guarigione delle ferite. Aiuta a prevenire le malat-tie come l’ulcera, fa bene agli occhi e rafforza il siste-ma immunitario. Vitami-na D - l’olio del pesce, uova fresche e verza. Previene la formazione dei calcoli nella vescica, malattie polmona-ri e fragilità delle ossa. Vi-tamina E - tuorlo del uovo, mais e tutti tipi di frutta e verdura. E’ indispensabile per il funzionamento degli organi riproduttivi di uomi-ni e donne. In assenza di vi-tamina E l’uomo non può procreare mentre la donna difficilmente può concepi-re. Svolge, poi, un ruolo im-portante nella prevenzione delle malattie degli occhi.

Maira Nurkhabayeva

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PSICOLOGIA

“ (…) Per 10 anni non sono andato a teatro, non ho par-tecipato a incontri politici e a nessun tipo di raduno so-ciale, tranne alcune volte in cui riuscivo a sedermi vi-cino all’uscita in modo da fuggirne con facilità, se ne avessi avuto bisogno. (…) Più di una volta mi sono tro-vato a scendere da un tre-no aff ollato, a metà strada rispetto alla stazione ver-so cui ero diretto, a causa della mia diffi coltà a stare in piedi in mezzo alla gen-te e alla confusione. Molte volte mi è capitato di an-dare al ristorante o nei bar, di ordinare qualcosa e poi di non riuscire a mangiare, spinto dal desiderio di fug-gire. Molte volte ho com-

prato biglietti per il teatro, concerti, fi ere, ecc., per poi venderli o regalarli quando arrivava il momento di an-darci. (…) Sono sempre alla ricerca di quelle situazioni che mi permettono di avere a portata di mano qualcosa che, nel caso in cui non mi sentissi bene, mi consen-ta di ritrovare il mio equili-brio. (…) Questa malattia ha soff ocato la mia ambizione, ha ucciso tutto il mio orgo-glio personale e ha rovinato ogni mio piacere…”. Nel brano, tratto da Fears and Phobias di I.M.Marks, sono descritte le sensazio-ni di un professore universi-tario, aff etto da Disturbo di Panico con Agorafobia, che non si rivolse mai ad uno

specialista per aff rontare le sue paure, nascondendo a tutti il proprio disagio. Pub-blicò la sua autobiografi a 48 anni dopo l’esordio del pro-blema, ma nel frattempo la sua vita era andata in pezzi per sempre. Vi suona familiare? Se avete sperimentato, al-meno una volta, un attac-co di panico saprete certa-mente ricordare ora, gior-no, mese e anno di quella terribile esperienza. Mol-to probabilmente vi sarete sentiti in balia di allarman-ti sintomi fi sici che non sie-te riusciti a controllare: il cuore batteva all’impazza-ta, respiravate a fatica, tre-mavate come foglie, tutto il vostro corpo era sudato

e teso, la testa girava. Qua-si sicuramente, in quei mo-menti senza fi ne, avrete pensato di essere sul punto di morire d’infarto o di sve-nire o d’impazzire. Forse, quella prima volta, non vi trovavate in una si-tuazione particolarmen-te stressante, forse stava-te semplicemente passeg-giando per strada, guidan-do verso l’uffi cio, seduti in un cinema o facendo acqui-sti al supermercato. Oppure può esservi capitato in con-dizioni drammatiche, come incidenti o morti improvvise di persone care o, ancora, in concomitanza con l’assun-zione di alcune sostanze (marijuana, cocaina, anfe-tamine, ecc.). Qualunque sia stata la si-tuazione in cui il primo at-tacco di panico si è mani-festato, certamente la cosa non vi ha lasciato indiff e-renti, anche se, in molti casi, un unico attacco non produce conseguenze clini-camente rilevanti.A volte, invece, gli attacchi si ripetono. Se così è capita-to anche a voi, avrete chie-sto l’intervento del medico o sarete andati al Pronto Soccorso, probabilmente preoccupati di avere una grave malattia. Dopo l’esi-to negativo di ripetute visi-te ed analisi, prescritte da cardiologi, gastroentero-logi ed otorinolaringoiatri, vi sarete sentiti ancora più confusi e scoraggiati. Forse

ATTACCHI DI PANICOSI PUO’ GUARIRE

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PSICOLOGIA

A cura dellaDott.ssa Michela RosatiPsicologa [email protected]

sarebbe stato più sempli-ce se tutto fosse dipeso dal soffio al cuore che sapevate di avere. E adesso? Come fare per es-sere sicuri di non provare ancora quelle angoscianti sensazioni? Vi sarete detti: “Meglio evi-tare tutti quei posti e quelle situazioni associate al pri-mo attacco. Meglio non re-stare soli, non allontanarsi da casa, non andare dove c’è troppa gente, meglio starsene al sicuro per un po’”. Ma ad un certo punto, tutto comincia a fare pau-ra: piazze, ponti, gallerie, ascensori, autostrade, tre-

ni, autobus e molte altre situazioni nel-le quali può risulta-re difficile fuggire o ricevere aiuto nel caso di un attac-co improvviso. Non si può più uscire da soli, senza avere vi-cino una persona di fiducia. Questo pro-voca notevoli limita-zioni, fa sentire stu-pidi, insicuri, non più autonomi, “in gab-bia”, poiché liberar-sene sembra impos-sibile. E la vita può andare avanti così anche per anni.Dal canto loro, i fa-miliari inizialmen-te cercano di com-prendere questo stato di sofferenza. Poi, con il passare del tempo, quan-do si accorgono che ogni nuovo esame al quale ci si sottopone è inutile ai fini della soluzione del pro-blema, cominciano a provare sconforto, sfiducia e, talvolta,

rabbia. Potrebbero anche aver pensato, più o meno coscientemente, che se il problema non si risolve è sostanzialmente per colpa vostra. Ma voi non potete farci niente. Inoltre, senza il sostegno e la presenza fi-sica del partner, di un geni-tore o di un fratello affron-tare la giornata sembra im-possibile: sono loro gli unici depositari di questo segreto che sconvolge la vita. Rara-mente tale problema si con-fessa ad amici, a compagni di università o a colleghi di lavoro. “C’è il rischio di passare per matti!”Insomma, potrebbe suc-cedere che, dopo qualche tempo, le catene del panico e dei disturbi ad esso asso-ciati avviluppino tutta la vo-stra esistenza, rendendola a volte insostenibile, a cau-sa di pregiudizi e disinfor-mazione. In realtà, il Disturbo di Pani-co non ha niente a che ve-dere con la “pazzia”, ma è una condizione clinica ben nota e molto diffusa, per la quale esistono terapie dav-

vero efficaci. Gli specialisti di riferimento sono lo psi-chiatra e lo psicoterapeuta.E’ importante che la perso-na possa ricevere sia la dia-gnosi, sia le informazioni corrette che riguardano la natura del disturbo, il suo decorso ed i trattamenti elettivi. Quasi sempre le origini del disturbo vanno ricercate in uno stato di malessere psi-cologico, di cui il soggetto non è consapevole, che si esprime attraverso dei sin-tomi. Per questo motivo il Distur-bo di Panico viene trattato prevalentemente con la Psi-coterapia Cognitivo-Com-portamentale, con la far-macoterapia o attraverso una terapia di tipo combi-nato: farmacologica per la cura dei sintomi e psicologi-ca (psicoterapia) per la cura delle cause, al fine di evitare che i sintomi ricompaiano quando i farmaci vengono interrotti. Le terapie sono, in linea di massima, brevi e con un’alta percentuale di successo.

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A cura diPatrizia Maria Cavallo

BENESSERE

Se riuscissimo a posa-re l’ombrello sareb-

be più probabile ma dato che l’ottimismo non man-ca, ci proviamo lo stesso. Dopo i noiosi pomeriggi della stagione fredda non c’è di meglio di una uscita in bici, magari in buona com-pagnia. Andare a due ruote fa rima con prevenzione e salute, potenzia la musco-latura, aiuta le funzioni di cuore e polmoni, allenta la tensione, allontana gli ac-ciacchi dell’ età. Non solo, si mantiene la forma fi sica e si dà una mano al buonu-more. Spesso si pensa che il movimento di pedalata alleni solo i muscoli delle gambe. Certo, quadricipiti e polpacci aumentano le pro-prie capacità funzionali, ma non solo. La muscolatura di tutto il corpo viene miglio-rata, grazie all’ impegno ne-cessario per mantenere la postura corretta dalle spal-le agli addominali. Quante volte dopo una bel pome-riggio in sella le braccia ri-sultano indolenzite? Utile

quindi per fortifi care schie-na e braccia e gli addomi-nali collaborano per man-tenere l’equilibrio richiesto dalla posizione. Pedalare aziona un meccanismo di prevenzione primaria per le articolazioni e il movimen-to rotatorio ha un eff etto protettivo delle loro carti-lagini. Non c’ è sovraccarico per colonna vertebrale e gi-nocchia, come nella corsa, perché parte del peso viene scaricata attraverso il mez-zo a due ruote. Quindi per coloro che soff rono di do-lori alle ginocchia si rivela il movimento ideale, insie-me al nuoto, per tenersi in forma pur non caricando le articolazioni soff erenti. Un’ attività aerobica regolare, a bassa intensità, permette la riduzione progressiva dell’ adipe ovunque sia posizio-nato, il controllo della glice-mia, dei livelli di colestero-lo e trigliceridi nel sangue. Praticamente aiuta a bru-ciare attivando il metabo-lismo basale. Per chi vuole dimagrire è importante sa-pere che l’ impe-gno metabolico richiesto è pari o superiore al nuo-to. L’ allenamento costante miglio-ra le capacità di consumare grassi e risparmiare zuc-cheri. Importante è bere e reidra-tarsi abbondante-mente anche solo con acqua o con bibite idro-saline. Sembra che i gio-vani che utilizza-no regolarmen-

te il mezzo sviluppano una maggiore capacità di adat-tarsi alle situazioni e di con-trollo emotivo, imparano a gestire situazioni e a pren-dere decisioni. Controllano ciò che accade loro intor-no e decidono cosa fare per mantenersi in sicurezza e ri-sparmiare energie. Natural-mente anche per gli adulti e nella terza età i benefi ci psicologici sono importan-ti: l’uscita in bicicletta au-menta la socializzazione e previene la depressione. Diverte e quindi permette la produzione di endorfi ne, ormoni che attenuano fati-ca e dolore e hanno un ef-fetto positivo sull’ umore. In caso di sovrappeso op-pure di obesità e’ assoluta-mente consigliabile prati-carne l’uso, contrariamente ad alcuni altri sport meno morbidi, perché ha un eff et-to riabilitativo nei casi dei danni provocati dall’ecces-sivo peso e dei suoi scom-pensi, va dosata come te-rapia riabilitativa (con un ritmo lento e mai in con-

dizioni di fatica o di dolo-re). Se poi si vuole sfuggire allo stress, bisogna cercare di non esagerare, altrimen-ti si corre il rischio di sosti-tuire lo stress da lavoro con quello da sportivi della do-menica. Il buon senso aiuta sempre. Chi non è allenato e tutto l’inverno ha scelto la macchina o soff re di pa-tologie particolari dovrebbe evitare di usare la biciclet-ta in montagna come prima uscita. La fatica della salita sarebbe più deleteria dei benefi ci dello sport all’aria aperta. Mai dimenticare un cappellino e una buona pro-tezione solare, gli occhia-li da sole non sono solo un vezzo ma una vera barriera protettiva per gli occhi. An-dare in bicicletta è una oc-casione per trascorrere un pomeriggio in compagnia di tutta la famiglia svolgen-do una attività sana e poco costosa. Perché non orga-nizzare un pic-nic tra cicli-sti! E poi la sera ristorati e ri-lassati dopo un bella cenet-ta dedicarsi alle attività di coppia altrettanto salutari e senza dubbio anche queste, ad alto dispendio calorico.

DOMENICA IN BICIFA BENE ALL’AMORE

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ESTETICA

A cura diPatrizia Maria Cavallo

Donna baff uta sempre piaciuta? Non credo.

I peli superfl ui sono diventati una vera ossessione per don-ne e uomini attenti al trend attuale. La pelle si deve ve-dere, assaporare, accarezza-re senza che le dita si infi lino in cespugli di rovi ispidi. Una battaglia persa? Facciamo per cominciare il punto del-la situazione. Ci sono modi e modi per eliminare i peli, alcu-ni detti depilazione, altri detti epilazione. Qual è la diff eren-za? La depilazione elimina la parte visibile del pelo, quindi quella che esce dall’epidermi-de, il fusto visibile. Parliamo di rasoio, creme depilatorie, cerette usuali. L’epilazione tende ad inibire la crescita del pelo arrivando ad estrar-ne la radice. Quindi un inter-vento che arriva più a fondo e che dovrebbe dare dei risul-tati continuamente miglio-rativi rallentando la ricresci-ta, la consistenza e la quan-tità di peli. Quale scegliere? Quella che piace di più. Fac-ciamo un test. Ti piacciono gli spunzoni in ricrescita dei peli delle gambe che ti spun-tano attraverso le calze? Sei soddisfatta dei peli ispidi del

baff etto con i quali gioche-relli ai semafori osservando-ti nello specchietto retrovi-sore? Ritieni che il cespuglio sotto le ascelle ben si intoni con la tua camicia da notte? Trovi che la selva che spunta dai lati del tuo costoso tan-ga apporti un che di appeti-toso all’insieme? O se sei un

uomo, i peli del petto e della schiena fanno si che da tem-po non provi l’eff etto della stoff a della camicia diretta-mente sulla pelle, o dell’ac-qua della doccia che ti scivo-la sul petto? In base alle ri-sposte si faranno delle scel-te. Se da anni fai la ceretta o utilizzi sistemi alternativi e continui ad avere dei disa-gi come sopra descritti, po-trebbe essere il caso di pren-dere in considerazione me-todi alternativi? Ma quali? Quello meno invasivo direi. Meno doloroso. Meno co-stoso: la resina. La resina in commercio oggi nell’ambito di istituti professionali rende il giusto servizio. Come fun-ziona? Si tratta di una resina tiepida che viene stesa con un cucchiaio di legno e tolta

con un gesto dolce che sfi la il pelo senza traumi per la pelle. L’importante è la cura adeguata della pelle tutti i giorni perché permanga la giusta idratazione. Contra-riamente a molte cerette usuali che aderiscono solo parzialmente alla pelle e che non riescono ad estrarre il

bulbo del pelo, la resina po-sata su pelle adeguatamen-te trattata, oltre che a sfi -lare perfettamente il pelo, abbellisce la cute. Niente più pelle di pollo. Bensì una omogenea morbidezza sen-za infi ammazioni follicolari. I prodotti migliori sono com-posti per fi no al 96,5% di re-sine naturali, oli essenziali purissimi e burro di Karitè dalle proprietà calmanti, le-nitive, idratanti. Il program-ma di epilazione progressi-vamente defi nitivo si svolge a cicli e porta sin dalle prime sedute ad una notevole mi-glioria dell’insieme. Ad una diminuzione costante del-le rapidità di ricrescita e ad una evidente diminuzione della circonferenza e robu-stezza del pelo. Ottimi sono i risultati sul pelo maschi-le. L’uomo peraltro si rivela paziente accorto e diligen-

te nell’eseguire quotidiana-mente i consigli dati. Ora senza che l’ossessione del pelino ci condizioni la vita, è certo che una pelle libera da ruvidi intermezzi è più pia-cevole da indossare. A par-te le preferenze sul tipo di epilazione delle parti intime, almeno lo sfoltimento della zona bikini è da farsi. E che non senta la bestemmia del “d’inverno non faccio l’epila-zione tanto non mi devo spo-gliare” perché o siamo tutte in procinto di tornare ver-gini per la prossima prima-vera, o qualche volta, gra-zie a dio, capiterà di sfi larsi un abito da dosso! E allora perché non farlo alla gran-de, con la consapevolezza di essere a posto in ogni senso. La cura della persona come il peeling, il pedicure, il ma-nicure, la pulizia della pelle del viso e l’epilazione fanno parte dell’igiene di una don-na. Parlo di igiene e non di bellezza. Mantenere la pel-le idratata ,trasparente e profumata non è un lusso, è un dovere nel confronto di se stessi e un grande favore per che ci stà accanto. Par-lo di uomini e donne. Quindi niente scuse assurde. Il me-todo per garantire una ridu-zione del pelo c’è. Basta vo-lerlo fare. E che non senta la favoletta del “non ho tem-po” perché ci vuole meno tempo a fare bene i lavori che non a farli male. Quindi liberiamo le aiuole dai rovi e dalle erbacce e ricordia-mo che la potatura non si fa d’estate!

trebbe essere il caso di pren-

todi alternativi? Ma quali?

tiepida che viene stesa con

Ti raderòl’aiuola

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ALIMENTAZIONE

A cura della Dott.ssaMonia ZambernardiNutrizionista

Il 45% della popolazio-ne ternana tra i 18 e i 69

anni è sovrappeso, questo è quanto emerso da un’in-dagine condotta dall’azien-da sanitaria ASL 4 e esposto nell’incontro tenutosi all’ini-zio dell’anno nella sala con-ferenza dell’ospedale di Ter-ni. Per capire come risolvere il problema bisogna prima di tutto comprendere il rap-porto esistente tra metabo-lismo e peso corporeo.Il metabolismo influisce nel determinare il peso corpo-reo, ma non è sempre vero che un metabolismo lento sia il colpevole di un ecces-sivo accumulo di grasso nel tessuto adiposo. Esistono numerosi fattori da prende-re in considerazione, primi fra tutti alimentazione e at-tività fisica. Attraverso il me-tabolismo il corpo converte i nutrienti assunti con la die-ta in energia necessaria per supportare le sue attività. L’organismo ha una richiesta base di energia che è fonda-mentale per il corretto svol-gimento di ogni funzione vi-tale come respirare e man-tenere la circolazione san-guigna, pertanto il dispen-dio energetico è continuo perfino durante i momenti di riposo. Anche i processi di-gestivi, di assorbimento dei nutrienti, trasporto e stoc-

caggio richiedono il consu-mo di energia che rappre-senta circa il 10% di quella usata al giorno. L’energia consumata per compiere le funzioni di base è il tasso di metabolismo basale (Basal Metabolic Rate), esso risul-ta correlato a diversi fattori tra cui:

- il rapporto tra muscoli e massa grassa (il tessuto muscolare richiede e con-suma molta più energia ri-spetto al tessuto adiposo)- il sesso (a parità di taglia e di peso corporeo gli uomini tendono ad avere più mas-sa muscolare rispetto alle donne, pertanto consuma-no più energia)- l’età (gli anziani tendono a perdere massa muscolare e ad accumulare più grasso, questo determina una dimi-nuzione del consumo ener-getico.)Il metabolismo basale rap-presenta circa il 60-75%

dell’energia usata al giorno dall’organismo.Ecco perché le diete dra-stiche che sottopongono il corpo a eccessive privazioni determinano un meccani-smo di compensazione tale da rallentare il consumo energetico per conserva-re le calorie con lo scopo

di garantire la sopravviven-za. E’ raro che l’aumento di peso sia dovuto al metabo-lismo lento, sono piuttosto le calorie in eccesso, spesso perchè mal distribuite nel corso della giornata, e una scarsa attività fisica a de-terminare l’incremento del peso corporeo. L’aumento di peso è, più comunemen-te, il risultato di un eccesso di calorie introdotte con la dieta: controllare l’apporto calorico mediante la scelta di alimenti più appropria-ti e “bruciare” le calorie in eccesso praticando una re-golare attività fisica sono

gli strumenti più efficaci per mantenere il proprio peso corporeo entro i valori otti-mali individuali. Se da un lato risulta molto difficile ottenere un control-lo sul proprio metabolismo, dall’altro è decisamente più facile agire sul proprio stile di vita: bastano piccoli ac-corgimenti che, col passa-re del tempo, diventeran-no parte della quotidianità. Per seguire una dieta sana ed equilibrata non è ne-cessario stravolgere le pro-prie abitudini alimentari, bisogna nutrirsi in modo vario senza eccedere nel-le quantità, ridurre i gras-si saturi e consumare frut-ta e verdura tutti i giorni. Lo stesso approccio paca-to vale anche per l’attività fisica: non sono necessari grandi sforzi, basta pratica-re in modo regolare un’at-tività moderata come cam-minare, andare in biciclet-ta, fare le scale. Si tratta di semplici attività quotidiane e, sommando alcuni minu-ti di camminata, alcuni di bicicletta e così via fino ad arrivare a 30 minuti di mo-vimento al giorno, sarà pos-sibile mantenersi in salute senza eccessivi sforzi.

SovrappesoProblema che interessa il 45% dei ternani

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MODA

Malgrado il vestire casual che detta

legge da anni, con i jeans, le felpe, i giubbotti sporti-vi, l’abito da uomo non tra-monta mai. Questo capo di abbigliamento non è più relegato solo alle occasioni eleganti come matrimoni o feste di laurea, ma viene in-dossato dai giovani anche in occasioni informali come cene o serate in discoteca. La moda attuale propone delle giacche più destruttu-rate, magari con rifiniture in tinta, bottoni colorati, ma con tessuti di colore scuri come il blu, il gessato a ri-ghe strette oppure più lar-ghe. Le giacche hanno so-litamente gli spacchi late-rali e tasche con pattine, e spesso i bottoni sulle mani-

che delle giacche che si pos-sono slacciare, per rendere più sportivo l’abito che si in-dossa. I tessuti che vengono proposti per la prossima pri-mavera sono: la tela di fre-sco di lana, i cotoni in tinta unita o con disegni che for-mano una trama spinata,gli immancabili lini,che con il loro stropicciarsi natura-le danno tanto l’impressio-ne di uomo vissuto e tutto da scoprire. I campionari proposti nei negozi più alla moda della nostra città per il periodo invernale, han-no ancora una volta rispol-verato giacche di gusto in-

glese, con tessuti che formano quadri o prin-cipi di Galles\, con una mano ruvida e calda. Restano un po’ dimen-ticati i tessuti di lana a cachemire più morbidi , anche per questione di

prezzo, a favore dei TWEED, in tessuto pesante da sempre usato per le giacche sportive, spesso con toppe in pelle sulle maniche, bot-toni di legno e pelle e colori che imitano quelli della natura: il marrone brucia-to, i verdi più caldi, gli spi-nati sui toni dell’avana, con tonalità tenui e rilassanti. Le giacche di vero tessuto inglese hanno corpo, cioè pesantezza e sfumature naturali, e sono fatte per durare nel tempo, in barba alla moda che ci vorrebbe far cambiare il guardaroba ogni anno. Sia per la donna che per l’uomo è tornato di gran moda l’impermeabile classico, cioè piuttosto lun-go tipo Burberrys, qualche volta a doppio petto, oppu-re con un modello più cor-to, con tasche sportive e zip centrale. I negozi offrono in vendita una gran quantità di cravatte, sbizzarrendo-si in tutti i colori, compre-si i toni del giallo, del rosa , del viola, del celeste. Le camicie da ragazzo predili-gono i toni del celeste qual-che volta con piccole righe a bastoncino anche se si ri-

affacciano dopo tanto tem-po le tonalità del beige e del bordeaux, sempre con ri-ghe molto sottili. Per l’abito da matrimonio, cioè quello dello sposo, intramontabili gli abiti scuri, con gilet che favorisce di poter indossare la giacca sbottonata, sono richiesti i tight, cioè la giac-ca nera con gilet grigio e pantalone gessato, lo smo-king con la giacca che ha i petti di raso lucido e la cra-vatta che diviene un classi-co papillon o una farfalla. Di gran moda gli abiti gessati con giacche a due o un bot-tone, con cravatta sobria con piccoli disegni, molto chic è un piccolo fazzoletto bianco, da uomo, ripiegato in quattro parti, che spun-ta deciso dal taschino della giacca .

TESSUTI PER L’UOMO MODERNOTWEED INVERNALI, ABITI DA CERIMONIA, GIACCHE SPORTIVE

Stefano Spanò

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WEEK-ENDNEL TERNANO

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Oggi giorno il turismo e la natura vanno di pari passo, un binomio in crescita che in Italia, ma soprattutto nelle zone del centro, sta apportando sviluppo e guadagno.

“Agriturismo” e “Country-house” sono due termini entrati nel linguaggio comune da qualche tempo, anche se, spesso, non si conoscono le diff erenze tra queste due tipologie di accoglienza. Quella fondamentale sta proprio nel tipo di ge-stione: l’agriturismo può essere esercitato soltanto nell’ambito di un’azienda agricola, può ospitare nelle proprie stanze non più di 35 persone (al massimo 50) e nella ristorazione non più di 70, elevabile a 90, se il 50% delle materie utilizzate per la ristorazione è prodotto direttamente dall’azienda agricola. La Country house, invece, ha meno vincoli, ed è una semplice azienda turistica, commerciale; l’unico limite è quello previsto dalla Legge Regionale n.3/2002: i materiali uti-lizzati per la ristorazione devono essere almeno per il 70% prodotti tipici locali o acquistati direttamente dall’azienda agricola, con preferenza per quelli biologici.

Hotel e Country HousePorta del Tempo

Via G.Contessa 12- Stroncone (Terni).Tel.0744/[email protected]

L’hotel e country house dispone di otto camere doppie, tutte diverse fra loro, arredate in modo origina-le e aff rescate con colori pastello.In particolar modo, la camera n.6, l’unica suite, dotata di letto a bal-dacchino e la n.8, in mansarda, con caminetto e letto futon, per chi vuole passare momenti romantici, con vista sui comignoli del paese di Stroncone.

Country HouseCasco dell’Acqua

Via dei Trinci, 4 – Foligno (Pg)Tel. 0742391208 - Fax. 074222725

La Country house Casco dell’Acqua si trova all’interno di un corpo po-derale di quindici ettari tra i comu-ni di Trevi, Montefalco e Foligno, di proprietà dell’Azienda Agraria TULLI da più di trenta anni. E’ la tipica casa colonica della campa-gna umbra il cui edifi cio principale si trova a soli quattro metri dall’ar-gine del fi ume Clitunno, ed è co-stituito da una struttura risalente ai primi del settecento. Il casolare off re otto alloggi tra cui una came-ra, due monolocali, tre bilocali di cui uno accessibile ai diversamen-te abili, un trilocale ed un appar-tamento. Arredati con semplicità e raffi natezza, nulla è lasciato al caso ma si è cercato di creare un ambiente confortevole e rilassante in sintonia con la natura circostan-te. Una fi tta vegetazione di salici piangenti e pioppi rendono om-brose le rive silenti del fi ume Cli-tunno creando un paesaggio parti-colarmente suggestivo. Ne canta-rono la bellezza Virgilio, Properzio, Plinio il Giovane, Carducci, Byron e molti altri.

AgriturismoCastello di Sismano

Borgo Corsini, 2 Sismano (Terni).Tel. 0744 933416 - Fax. 0744 933416

Il castello di Sismano è un’azienda agrituristica situata in uno splendi-do borgo medievale umbro, in pro-vincia di Terni e a pochi chilometri da Todi. Ai piedi dell’imponente maniero ci sono due edifi ci di cui uno tardo medievale, e l’altro set-tecentesco chiamato, dove sono state realizzate undici suite ognu-na dotata di comfort di altissima qualità. A poche decine di metri dalle stanze si estende una vasta azienda naturalistica di seicento ettari a disposizione degli ospiti per escursioni e percorsi in bicilet-ta. All’interno dell’azienda è situa-ta una riserva di caccia dove si or-ganizzano battute speciali a richie-sta. A Sismano si potrà trascorrere una vacanza in pieno relax lontani dallo stress e dai rumori cittadini, godendosi tutta la tranquillità del-le colline umbre, vero cuore verde d’Italia e potranno rivivere il fasci-no storico dei luoghi teatro delle battaglie medievali tra guelfi e ghi-bellini.

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le Ricette1/ SPAGHETTI ALLEVERDURE DI PRIMAVERAIngredienti: 400g spaghetti, 200g punte di asparagi, 200g piselli, 200g fave, 150g prosciutto cot-to, 60g burro, 100g mascarpone, 1 cipolla, 100g parmigiano, sale e pepe.Preparazione: Pulire gli aspara-gi, lessarli e tenere solo le punte. Lessare separatamente i piselli e le fave. In un tegame far fondere il bur-ro, unire la cipolla, poi versare le verdu-re, salate e pepate. Aggiungere alle verdure il prosciut-to cotto tagliato a dadini e il mascarpone e amalgama-re il tutto. Lessare la pasta in abbondante acqua salata, scolarla e condirla con la salsa preparata in precedenza. Spolverizzare con scaglie di parmigiano.

2/ LUMACHE AL SUGOIngredienti: lumache, olio d’oliva, aglio, pomodori secchi, pomodori freschi, 1 bicchiere di vino bianco, sale e peperoncino.Preparazione: Rosolare le luma-che pulite (prima cottura) in olio d’oliva con l’aglio e i pomodori secchi. Aggiungere un bicchiere di vino bianco o vernaccia, far eva-porare ed unire i pomodori freschi a pezzi, peperoncino e basilico.

3/ DOLCE DI CILIEGIEIngredienti: 200g farina, 150g zucchero in polvere, 1 pizzico di sale, 4 uova, ½ l latte, 1 bicchieri-no di kirsch, 500g di ciliegie.Preparazione: Mettere in una terrina, la farina, il pizzico di sale e lo zucchero e poi mescolare. Sbattere le uova intere con il lat-te e aggiungere il kirsch. Unire, poca per volta, la farina, mescolare e formare una pasta chiara e liscia. Imburrare una piro-fi la e porre le ciliegie sul fondo, versare sopra la pasta e far cuocere a temperatura moderata per circa ½ ora; la pasta deve diventare dorata e gonfi a. Spolverare con lo zucchero a velo.

Vernacolo

Proverbi

Lu spezzonamentu dell’urdima dimenica di Maggio 1944.

Un fi schiu lungucom’ un urlu a cresceun bottu fortede porvere e de morte.Cinque minutide silenziu eternu,Le piante fermorno lu ri-spirue li cillittico l’alucce strette a piagne principiorno.Cucì ’ncuminciòquella matina.Era dimenicaerano le sette.Io co le recchie dritte’ntisi lu lamentue cursi, curzi,scarzu in mutannee lì lu vidi,stesu per terra,c’ea un bucu slabbratutra le costee piagneain una strana lengua,

Mamma peròLo dicea beneMa sempre più piano,allora a chiamallal’aiutai angh’ioMamma, Mammasempre più fortestrillanno.Le mamme so mammedappertutto.Non cea ventennie manco la barbaCò ’n surrisu stortuTra le bracce me spirò,e m’abbraccicò moren-do.Non ho capitu maes’era la fi ne o lu principiude la parolaperò Ma…luila sospiròe io per luiMamma fi rnì.

Tratto da “Lu lepre snob-be” di Elchide Trippa.

>> Amicizzia co’ ttutti e ppratica co’ gniciunu.

>> Lu matrimoniu senza fi ji é ccome un arbiru senza frutti.

>> Trista ’lla casa ’n do’ non entra mai gniciuno.

>> A ttribbola’ vene sempre a ttempu. Godi mò, che a ttribbola’ c’è tempu.

>> A ’gni campana ce sta bbene lu bbattocchiu sia.

>> L’occhiu vole la parte sia, meno che li cazzotti.

>> Chi vva forte, va a la morte; chi vva pianu va lontanu.

>> Chi non magna in compagnia, ’r diaulu se lu porta via.

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v

ORDINE D’ARRIVO

Km. 5

MASCHILI FEMMINILI1. D’AGOSTINI Enrico MAMMOLI Daniela

Gruppo Satrini Carsulae Terni2. VENTURI Voltero SERAFINO Teresa

Runners Sangemini Runners Sangemini3. PILERI Ivano BISCARINI Lorella

Miricae Terni Runners Sangemini4. CHERUBINI Alberto ALMADORI Valentina

Miricae Terni Miricae Terni5. BIANCHINI Bruno MALIZIA Gioia

Carsulae Terni Miricae Terni

KM 21 MASCHILI FEMMINILI1. ANGELI Fabrizio CRISANTEMI Elisa

Amatori Podistica Terni Runners Sangemini2. PILERI Emiliano CARDARELLI Fabiola

Atlethic Terni Amatori Podistica Terni3. BALDI Andrea BERNARDINI Letizia

S. Giovanni Valdarno Monti Tderni4. VINCENZONI Simone DRAOLI M.Cristina

Gruppo Thissen Ponte Felcino5. MAGGI Stefano ZEINI Elisabetta

Amatori Podistica Terni Runners Sangemini6. TOMASSINI Andrea SERGOLA M.Rita

Amatori podistica Terni Sabina Marathon7. SCAGLIA G. Marco ALLEGRINI Giulia

S. Giovanni Valdarno Amatori Podistica Terni8. FRANCESCONI Fabio

Amatori podistica Terni9. MANFREDINI Daniele10. Caricentro Ferrara11. MAZZIERI Flavio

Libero12. COCCIOLI Ismaele

Carsulae Terni

SPORT

Un ennesimo successo dav-vero incredibile, quello del-la 33a edizione della “Mara-tona delle acque” che meri-ta per prima cosa il grande plauso al gruppo Amatori Podistica Terni per il gran-de sforzo organizzativo e l’impegno disinteressato e totale messo in campo da tutti i soci e simpatizzanti del gruppo, che non hanno lasciato nulla al caso al fine di presentare una manife-stazione di grande qualità all’altezza della tradizione. Un impegno che va sotto-lineato e meritevole di un grande grazie da parte di tutta la città di Terni che ha potuto beneficiare a vari li-velli di questa grande or-ganizzazione. Anche dal punto di vista tecnico con i pregevoli successi del grup-po Amatori Terni con il pri-mo posto di Angeli Fabrizio

nella maschile e il secondo della Cardarelli Fabiola nel-la 21 km.Un’azione promoziona-le intensa che ha portato a Terni gruppi provenien-ti da ogni parte d’Italia: Bologna, Padova, Lucca, Ravenna, Napoli, Anco-na, Milano, Mantova, Pisa, Bergamo, Udine, Livorno, Como, Macerata e tante altre città, e l’importante presenza del folto gruppo San Peter proveniente dal-la Slovenia, che ha dato un concreto tocco di interna-zionalità a tutta la manife-stazione. Un risultato che merita una bella riflessione su come si possa fare siste-ma con una manifestazio-ne sportiva con, tutto som-mato, poche risorse. Una babilonia di dialetti che ha fatto di Terni, per due gior-ni, straordinariamente, una città di grande interes-

se turistico. Alla fine si sono contati ben 712 podisti che, fin da ve-nerdì, hanno fatto al-zare il cartello “tutto esaurito” agli alberghi di Terni e del compren-sorio. Un movimento gestito con professio-nalità e con cortesia dal D.I.T.T (Distretto integrato Turistico di Terni). La corsa vera e propria è stata pre-ceduta il sabato pre-cedente dalla “Festa del Podista”, un hap-pening e una formula

UN GRANDE SUCCESSO DELLA33esima MARATONA DELLE ACQUE

1678 partecipanti da tutta italia hanno colorato le strade ternane

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SPORT

collaudata che ha riscosso un successo incredibile. La scelta, anche quest’anno, di effettuare l’incontro pres-so gli spazi multifunzionali di Via Irma Bandiera messi a disposizione dalla 8a Cir-coscrizione “Cervino”, ha contribuito non poco al suc-cesso dell’iniziativa dando una grande soddisfazione espressa per tutti dal Pre-sidente della Circoscrizione Moreno Rosati.E così alla partenza dei 1.678 podisti, presenziata dal Sindaco di Terni Leopol-do Di Girolamo e dall’Asses-sore allo Sport del Comune di Terni Renato Bartolini alle ore 9,30 in punto, un ser-pentone variopinto ha colo-rato tutta la Valnerina fino

alle Cascate delle Marmore, nel tratto chiuso intelligen-temente al traffico al fine di evitare incidenti dalla Pre-fettura di Terni. L’escursione all’interno del Parco delle Cascate ha su-scitato l’ammirato stupore di tutti i podisti per la bel-lezza selvaggia del luogo mentre l’allegra musica del gruppo folcloristico “La Ra-kkia” (e, in seguito, di Mi-chele al parco le Graziee Crobu al Campo Scuola) ha dato l’energia necessaria per affrontare con più ot-timismo lo stimolante im-pegno fisico proposto dalla manifestazione. Al Campo scuola “Casa-grande” si celebrava intan-to la giornata di sport de-

dicata ai più piccoli. Un nugolo di bambini (ben 142, di tutte le età) che, fin dalle ore 9,00, sotto un cielo particolarmente sere-no ed azzurro, si sono cimentati un una ap-passionate corsa e poi invitati a giocare de-liziati dai giovani del gruppo “Metamorfo-si animazione” che li hanno tenuti impe-gnati fin verso le ore 12,00. Ristoro offer-to dalle ragazze del Mc Donald’s. Presen-ti molte scuole di Ter-ni ma anche l’Istituto Comprensivo di Arro-ne, giunto in forze con insegnanti e genitori che hanno partecipa-to con grande entu-siasmo al programma proposto.Un successo davvero incre-dibile, sorprendente merito di questo gruppo che riven-dica un’attenzione adegua-ta allo spessore delle inizia-tive organizzate. Un gruppo che ha ancora interessanti prospettive come il prossi-mo “Circuito dell’Acciaio” e soprattutto il progetto mes-so in piedi e già presentato nelle scorse settimane,che vede il 20 febbraio prossi-mo a Terni la prima edizione della “Maratona di S. Valen-tino”. La manifestazione, come da tradizione, si lega a di-verse associazioni che ope-rano volontariamente sul territorio per ovviare alle tante necessità della no-stra società. Da segnalare la presenza anche quest’an-no dell’Associazione AMA che ha promosso la giorna-ta mondiale dell’asma, una presenza che si è fatta no-tare attraverso la distribu-

zione di colorati cappellini e della bellissima t-shirt a tutti i bambini presenti. Tut-ti hanno contribuito alla riu-scita della manifestazione: i Vigili Urbani, i volontari del-la Protezione Civile i medici, le ambulanze, il 118 che ha prestato la preziosa coper-tura su tutto il percorso. Un grande sforzo organizza-tivo affrontato con grande professionalità supportato dalle Istituzioni: il Comu-ne e la Provincia di Terni, la Regione Umbria, la Came-ra di Commercio ma anche le Circoscrizioni: II e III che hanno partecipato in vario modo all’organizzazione.

Per finire l’Amatori Podisti-ca Terni intende ringraziare quanti hanno contribuito a realizzare questo straordi-nario progetto che rappre-senta una bella realtà della nostra città.

Web & Books

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LA REDAZIONEDIRETTORE EDITORIALEAndrea Messi

DIRETTORE RESPONSABILEGiancarlo Padula

VICEDIRETTORE PROTEMPORESimona Tenentini

RUBRICHEMariana Ribeca / Enrico Cardinali / Ilaria Barbaccia /Sabrina Viali / Stefano Spanò / Michela Rosati /Francesco Pone / Maira Nurkhabayeva / F. C. (coordina-trice Facebook) / Francesca De Santis /Patrizia Maria Cavallo/Chiara Mansueti

PROGETTO GRAFICO E IMPAGINAZIONEFrancesco Antonelli

PUBBLICITÀWeb & Books [email protected]

EDITRICEWeb & Books S.r.l.sede legale: via C. Guglielmi, 27 - 05100 Ternitel. + 39 0744.404111 - Fax +39 0744.403206email: [email protected]

STAMPARotopress International S.r.l.Loreto, Ancona

Registrazione Tribunale di Ternin. 5/09 del 18 maggio 2009Tiratura 13.000 copieDistribuzione: Poste Italiane

Chiuso in redazione il 14 maggio 2010

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