Divita Magazine n.10

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TRIMESTRALE dI ATTuALITà E bEnESSERE • n°10 • AnnO 4 • GEnnAIO 2012 • € 1,00 • nuMERO OMAGGIO MAGAZINE DIVITA Dall’antipasto al dolce. 5 ricette per un menu di classe con... VUOI IMPARARE A Cucinare CON INGREDIENTI DI QUALITà?

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Divita Magazine n.10

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La qualità “Free from” è controllata da DESPAR in collaborazione con Lab Ricerche Analitiche Di.Pro.Ve.

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formulata per chi ha particolari esigenze alimentari.

Che traguardo... mangiare senza rinunce.

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CHI SIAMO?La IPASUD S.P.A., centro distribuzione Despar situato a Barletta, è stata la prima realtà sul territorio pugliese a dar vita ad una catena di supermercati associati sotto un’unica insegna.La società, nata nel 1931 ad opera del fondatore, Luigi Peschechera, nel 1973 è entrata a far parte della grande famiglia del Gruppo Despar. Punto di forza e perno di tutta l’organizzazione del gruppo è il moderno ed attrezzato Centro Distribuzione situato a Barletta e inaugurato nel 1999.Il Ce.Di. si articola su un’area complessiva di oltre 50.000 mq, occu-pando una superficie coperta di oltre 18.000 mq e con una capacità di stivaggio di oltre 14.000 posti pallet e una media di colli movimentati di oltre 7 milioni. Gli uffici, moderni e spaziosi occupano una superficie di 2.200 mq e sono situati in un’ala del nuovo fabbricato Il gruppo attualmente fornisce oltre 160 punti vendita, di cui 40 di proprie-tà, localizzati in Puglia, Basilicata e Campania.

L’inverno è ormai inoLtrato,le feste sono passate da poco e noi di Divita magazine vogliamo intrattenervi anche in que-sto numero con tante interessanti novità e suggerimenti, invitarvi a provare tante gustose ricette con i prodotti di stagione, a godere delle meraviglie che la montagna ci offre in questa stagione, della natura che ci circonda… sempre rispettandola.In questo numero intervistiamo una campionessa dello sport che ammiriamo anche per il suo stile semplice e mai sopra le righe: la pattinatrice Carolina Kostner, giovane sì, ma già vincitrice del maggior numero di premi nel suo sport. Vi portiamo in montagna alla sco-perta di baite e rifugi, vi invitiamo a scoprire le eccellenze del nostro territorio con i prodotti Despar Premium, i prodotti di alta gamma a marchio Despar. Continuiamo inoltre a par-lare dei nostri rifiuti: cosa ne facciamo dopo averli differenziati e smaltiti nel modo giusto. Ma non finisce qui: dopo la rubrica dedicata alle mamme e ai ragazzi, introduciamo una nuova rubrica per i vostri bambini. Iniziamo con un racconto, scritto per noi da una giova-ne e brillante autrice, ma seguiranno nei prossimi numeri molte altre sorprese.Vi invitiamo anche a coltivare i vostri sogni, a continuare a crederci anche quando sembra siano irrealizzabili, perché – come scrive Christian Dilorenzo, un giovanissimo autore di cui leggerete in queste pagine - “quello che facciamo per noi stessi, muore con noi, quello che facciamo per gli altri e per il mondo, rimane ed è immortale”.

La Redazione

Registrazione Tribunale di Padovanr. 2179 del 04.06.09Trimestrale di attualità e benessere

Direttore responsabile Federica [email protected]

CoorDinamento generale

Aspiag Service srl

reDazione

Alessandra Ferri de Lazara, Federica Favaro, Ad Comunicazione

Progetto graficoAd Comunicazione

FotografiaRoberto Sammartini

Hanno collaborato a questo numero:Andrea Benesso, Elisa Bortolami, Fabio Farinati, Alessandra Ferri de Lazara, Federica Favaro, Alessandro Fornaro, Alberto Marcomini, Luca Montersino, Isabella Pansera, Silvia Santin, Marcolina Sguotti, Francesco Tassi, Fabrizio Zago, Zed Entertainment’s World

Fotolito e stampa

MEDIAGRAF S.p.A.Viale Navigazione Interna, 35129 PadovaT. 049 8991511mediagrafspa.it

eDitore

Ad Comunicazione

Ad Comunicazionevia Croce Rossa 26 35129 PadovaT 049 8071966 F 0498071988email [email protected]

FSC® è una certificazione riconosciuta a livello interna-

zionale che garantisce che la carta proviene da boschi e

foreste certificate per la corretta gestione ambientale e

sociale (rispetto dell’ambiente, della biodiversità e dei

diritti delle popolazioni locali). Inoltre la certificazione

è sostenuta dai maggiori gruppi ambientalisti mondiali,

quali Green Peace e WWF e da numerose istituzioni

quali Feder Foreste.

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Medicina e nutrizioneBasta mangiare cioccolata!

Prodotto del meseProdotti di stagione: spinaci, pompelmo rosa, noce, finocchio

IntervistaCarolina Kostner

Tesori regionaliCalabria dei formaggi

Cucina DivitaLo zenzero o ginger

RicetteCrema di spinaci con chicche di polloNocetti

Inchiesta: Che fine fanno i nostri rifiuti

a letto con l’ecologico

Mamma di vita

DesparLinea Premium

Ragazzi di vita

Scelte di vitaRegalarsi un sogno

Benessere e bellezzaMaschere fai da te

BenessereColtivando s’impara a crescere

Ricette Orzotto con noci, zucca e vin santoCarpaccio di spada marinato agli agrumiInsalata tiepida di carciofi, pere e pecorinoFiletto di San Pietro con verdure e crema di finocchio

L’inverno eco ad alta quota

Scoprendo dove dormire in alta montagna

Cultura e tempo libero

Casa green

Automedicazione

Pillole

Bambini divita

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Il cacao, che deriva dai semi di una pianta molto delicata che non sop-porta gli sbalzi di temperatura e vie-ne coltivata in particolare in Centro

Africa e nel centro America, fu scoperto da Colombo nel 1502, ma il primo ciocco-lato apparve a Londra nel 1647. Definito “bevanda degli dei” ebbe grande diffusio-ne nel XIX secolo e la tradizione del cioc-colato “svizzero”

nacque nel 1819 con la prima stecca di cioccolato. La prima tavoletta di cioccola-to rettangolare come la conosciamo oggi vide la luce a opera di un tale Sig. Lindt nel 1875 a Berna. In Italia invece un tori-nese inventò il gianduiotto, che univa al cioccolato le nocciole, i famosi cioccolatini con la nocciole ed il bigliettino romantico nacquero nel 1922 e ad oggi il cioccolati-no probabilmente più venduto nel mondo (Ambrogio, avrei un certo languorino…) è italiano.

Ma fa bene o male il cioccolato? Anche se il cioccolato è diventato l’interprete princi-pale di una serie di film che ne esaltano il ruolo (La fabbrica del cioccolato, Chocola-te, Lezioni di cioccolato ed altri), nessuno può certo affermare che il suo consumo abituale sia sano perché il cioccolato è un alimento comunque ipercalorico e 100 grammi di cioccolato contengono in me-dia circa 550 calorie, che per una signora sedentaria rappresentano più di un terzo del fabbisogno energetico quotidiano. Per chi fa regolarmente una attività sportiva invece (ecco una buona ragione per co-minciare a fare dell’attività fisica), il cioc-colato potrebbe, in teoria, essere assunto anche una volta al giorno. Il problema maggiore del cioccolato tuttavia è che si tratta di un alimento che dà un certo tipo di dipendenza. Non a caso ogni italiano consuma 3,2 kg pro capite all’anno, di molti tipi: extra, finissimo o superiore, al latte e bianco, quest’ultimo senza cacao, ma solo con il burro di cacao.

BAsTA mangiare cioccolata!

Mi chiamo Fabio Farinati,OGGI VOGLIO APPROFONDIRE INSIEME A VOI UNO DEI PIù DIFFUSI MITI SULL’ALIMENTAZIONE.

Cattedra di Gastroenterologia, Dipartimento di Scienze Chirurgiche e Gastroenterologiche, Facoltà di Medicina, Università di Padova.Ha fatto parte del gruppo collaborativo della WHO sulla prevenzione del cancro dello stoma-co. Gli argomenti di cui si occupa: epatologia, meccanismi di carcinogenesi, prevenzione primaria e secondaria delle neoplasie del digerente, diagnosi e terapia delle stesse.

ConsigliDIVITA

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Quante volte vi siete sentiti dire questa frase da piccoli? Quante volte avete aperto furtivamente la dispensa o il frigo e vi siete lanciati sulle tavoletta X o sulla merendina al cioccolato Y, sottraendola ai vostri figli? Ma “basta cioccolata!” era, ed è, una frase giustificata?

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ConsigliDIVITAmedicina e nutrizione

Cosa contiene il cioccolato, ovviamente oltre al cacao che conferisce colore e sapore?

Varie componenti hanno effetti positivi: caffeina, teobromina (che

vuol dire bevanda degli dei) e serotonina (importante mediatore ce-

rebrale) migliorano umore ed attenzione ma possono dare una certa

dipendenza, il cosiddetto cioccolismo (incapacità di rinunciare a tale

alimento, vedi anche Chocoholic, termine usato negli States). Alcuni

attribuiscono al cacao anche un potere afrodisiaco (mah ???).

C’è poi il burro di cacao, un grasso per lo più saturo, e quindi non di-

verso dai grassi animali, un composto che quindi non fa certo bene,

anche se è comunque meglio dei grassi vegetali surrogati, meno

costosi ma anche meno sani, che si stanno diffondendo in Europa

come il burro d’illipè o altri, che vengono miscelati con il burro di ca-

cao. La cioccolata contiene poi spesso latte e zucchero, (gli estimatori

prediligono quella a minor percentuale di zucchero in cui il gusto

del cacao si apprezza appieno) ed alcune vitamine.

Vari studi hanno dimostrato proprietà cardioprotettive del cioccolato

fondente (solo di questo) dovute al suo elevato contenuto di antiossi-

danti (i flavonoidi, gli stessi contenuti nel vino rosso e nel tè verde)

che rallentano l’invecchiamento, abbassano i livelli di colesterolo e la

pressione arteriosa. Se poi mangiamo cioccolato alle noci, nocciole o

mandorle, sempre in quantità limitata e non quotidianamente, asso-

ciamo agli effetti positivi del cioccolato quelli della frutta secca, che è

ricca in acidi grassi insaturi, che abbassano il colesterolo LDL, quello

“cattivo”, e che proteggono dal rischio di infarto.

RiassuMenDo quinDi: non mangiate cioccolata se siete sedentari ed in sovrappeso, mangia-tela (non eccedendo!) quando siete in normopeso ed attivi dal punto di vista fisico, scegliete quella amara e se la trovate con le nocciole e le mandorle forse vi fa meglio ancora. Ma attenti alla dipendenza!

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Prodotti di stagione:spinaci, pompelmo rosanoce, finocchio

Braccio di Ferro ne faceva grandi scor-pacciate per diventare forte. Il sim-patico personaggio dei cartoon ha contribuito alla loro fama e li ha

resi più graditi a tanti bambini…gli spinaci!Sono un ortaggio gustoso e ver-satile. Che contengano grandi

quantità di ferro è solo una leg-genda metropolitana dovuta, pare, ad un errore di battitura su un’etichetta che omesse una vir-

gola, riportando 34 anziché 3,4 mg /100 gr. È comunque un buon conte-

nuto di ferro, che risulta però poco bio-disponibile. E’ utile unirvi del succo di limone che, grazie all’acido ascorbico, rende più assimilabile il ferro vegetale.

Le foglie più giovani e tenere sono ot-time da consumare crude in insalate, le altre vanno necessariamente cotte. Bisogna fare sempre attenzione sia al lavaggio, che deve essere particolarmen-te accurato per eliminare tutti i residui che si incastrano tra le venature, sia alla cottura che deve essere breve per non di-sperdere le proprietà. Oggi in commer-cio si trovano gli spinaci anche già lavati in buste confezionate oppure surgelati in cubetti monoporzione, rendendone la preparazione più comoda e veloce. sono molto ricchi di minerali, depura-tivi e leggermente lassativi. Contengono anche la luteina che fa bene alla vista. Non ultimo, con le loro 25 kcal/100 gr, sono un buon alleato della nostra linea.

Vi piace il rosa? È uno dei colori dell’an-no? Portatelo anche in tavola! Esiste una varietà di pompelmo, il pompelmo rosa appunto, che sta diventando sempre più conosciuto ed utilizzato nelle nostre cu-cine.È un ibrido con l’arancio moro, più dol-ce rispetto al suo “cugino” giallo, gradi-to anche ai bambini o a chi non ama i sapori troppo amari. Ha molte delle proprietà degli agrumi, contiene fibra, vitamine a, B e C e flavonoidi, potenti antiossidanti. Contiene molto più frut-tosio del pompelmo tradizionale, è utile quindi soprattutto agli sportivi perché offre energia subito disponibile.È diuretico e disinfettante, nonché sti-

molante dell’apparato digerente, agisce direttamente sulla secrezione dei succhi gastrici e biliari: molti ne consigliano l’assunzione a fine pasto, magari al posto del classico liquore, abitudi-ne senz’altro più salutare anche se non tutti saranno d’accordo! Sot-to forma di spremuta è ottimo anche a colazione o a merenda, aggiunto alle macedonie o nella preparazione di dessert. Ma è da provare anche per in insoliti abbinamenti a piatti salati, con insalate, riso o carni.

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SPINACI

POMPELMO ROSA

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Deliziosericettea pag. 14-15

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Schiacciare due noci e gustarle con del buon pane è un piacere che può essere

anche molto salutare! E’ ormai assodato, infatti, che la noce

ha reali proprietà benefi-che per il cuore: contie-ne sia grassi polinsaturi, che riducono i livelli di colesterolo cattivo LDL,

sia arginina, un aminoaci-do essenziale che protegge

le pareti delle nostre arterie.Il profilo nutrizionale di questo

frutto è completato da un buon contenuto di fosforo, calcio, ferro e

potassio. Sono presenti anche rame e zinco e le vitamine A, B1, B6, F e P. Attenzione al loro potere calorico mol-to elevato (580 kcal/100 gr), che impo-

ne la moderazione a chi è in sovrappeso o a regime alimentare controllato. Un puro concentrato di energia utilissimo invece a chi fa attività sportiva.Una curiosità: la parte commestibile della noce, quella che portiamo in tavo-la, sta all’interno di un guscio legnoso il quale a sua volta, sull’albero, si trova in un altro guscio, il mallo, di colore ver-de, spesso e carnoso. Quando il frutto è maturo, il mallo annerisce e si stacca. A quel punto le noci vengono raccolte ma non possono essere consumate subito, vanno lasciate essiccare al sole a causa della grande umidità che si forma all’in-terno durante la crescita e la maturazio-ne.

Con il suo sapore unico e inconfondibi-le, di anice con un lieve retrogusto di li-quirizia, il finocchio è uno degli ortaggi più presenti nelle nostre dispense.L’espressione “lasciarsi infinocchiare” deriva dall’usanza degli osti disonesti che, anticamente, facevano assaggia-re ai compratori spicchi di finocchio, alterando così le loro papille gustative e facendo sentire buono anche il vino più scadente. Il finocchio è fortemente aromatico e rinfrescante, ottimo da con-sumare crudo, in insalate o pinzimonio, o cotto, lessato o gratinato, e anche ab-binato alle carni grasse, che rende più digeribili. Tra le sue proprietà, infatti, c’è

quella di essere amico di stoma-co e intestino, aiuta la digestio-ne, la stitichezza, e combatte me-teorismo e gonfiori addominali. È consigliato anche alle neo mamme che allattano, sia perché aumenta la produzione di latte, sia perché agi-sce sulle coliche gassose dei neonati.Ricchissimo di acqua, povero di ca-lorie (9 kcal/100 gr) ma con buoni contenuti di vitamina C e sali mi-nerali, è diuretico e disintossican-te, molto adatto nelle diete come spuntino spezza fame.

NOCE

FINOCCHIO

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E’ cittadina del Mondo, ma è l’orgoglio d’Italia, con il suo viso pulito,

la sua grazia, il talento, gli occhi dolci e le gambe lunghissime. Classe

1987, portacolori delle Fiamme Azzurre, diploma liceale nel cassetto e

universitaria al Dams di Torino. Stella del pattinaggio artistico azzurro ed

internazionale, inizia a pattinare all’età di quattro anni e a 13 partecipa

alla sua prima gara internazionale vincendola: un sogno che si realizza

e che le apre la strada per una carriera fulminante. Nessun italiano ha

vinto quanto lei nel suo sport: 12 medaglie in 7 anni tra Coppa del

Mondo, Mondiali ed Europei.

Ha iniziato la nuova stagione agonistica 2011/2012 nel migliore dei modi

conquistando il secondo posto nella prima gara di Coppa del mondo

a fine ottobre a Skate America, confermandosi prima nel Ranking

Mondiale!E’ stato il personaggio più cercato su Google nel 2010 ed è l’atleta più

amata dai bambini.

A ottobre 2011 è stata anche la madrina di “Opera On Ice” all’Arena di

Verona: lo spettacolo rivoluzionario che abbina pattinaggio artistico su

ghiaccio e musica lirica e che ha ottenuto un grandissimo successo di

pubblico, tanto che si ripeterà anche nel 2012.

QuAnDo è nATA LA TuA PAssIonE PER IL PATTInAggIo?Già da piccola spesso i miei genitori mi portavano a pattinare: a me piaceva anche danzare, così a 4 anni ho iniziato il primo corso. (Mamma Patrizia, negli anni Settanta, è stata tra le cinque migliori pattinatrici d’Italia, papà Erwin ha giocato 212 volte nella Nazionale di hockey ghiaccio, disputando un’Olimpiade e una decina di Mondiali. Ora è uno tra i migliori allenatori, Ndr).

CosA TI APPAssIonA In QuEsTo sPoRT E In ChE CosA TI mETTI ALLA PRoVA?La bellezza di questa disciplina è la combinazione tra gesto sportivo e arte. La cosa che mi appassiona è proprio la libertà di movimento unita alla creatività. Lascia spazio ai sentimenti all’espressione. Inoltre mi piacciono i salti. Ho piú difficoltà con le trottole perché mi gira la testa…

FIno AD oRA QuAL è sTATA LA TuA PIù gRAnDE soDDIsFAzIonE sPoRTIVA?La partecipazione a due Olimpiadi - a prescindere dal risultato - e le medaglie ai Mondiali. Inoltre questo sport mi ha dato la possibilità di viaggiare e di conoscere persone di tutto il mondo con le loro culture.

Com’è nATo IL PRogETTo oPERA on ICE E ChE CosA CI RIsERVERà In FuTuRo?È nato dall’immaginazione di Giulia Mancini, l’ideatrice, sembrava essere solamente un sogno ed incredibilmente è

diventato realtà! Potersi esibire davanti ad un pubblico di 12.000 persone in standing ovation nel tempio della lirica,

l’Arena di Verona, con un coro, un’orchestra e cantanti per un totale di quasi 200 elementi, una pista di 800 mt. quadrati… è stata davvero un’esperienza unica! Non vedo l’ora di partecipare alla prossima edizione a fine settembre.

Con QuALE sPIRITo AFFRonTI LE DIFFICoLTà?Do il massimo che ho al momento, di piú non posso fare. La garanzia che ti riesca sempre non esiste!

ComE TI ALLEnI? Com’è LA TuA gIoRnATA?Mi alleno 2-3 ore al giorno sul ghiaccio, una volta al mattino ed una al pomeriggio o alla sera. Inoltre faccio tanto lavoro di recupero: streching, yoga, fisioterapia, piscina. Mi alleno anche fuori dal ghiaccio, in sala da balletto o al campo sportivo o in palestra.

InTERVIsTA A...

CAROLINA KOSTNER, UN’ICONA MONDIALE

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RaccontiDIVITA

A ChI DEDIChI I RIConosCImEnTI oTTEnuTI FInoRA?Innanzitutto a me stessa e poi alle persone che mi sono state vicine, non solamente nei momenti di successo, ma anche in quelli più difficili, la mia famiglia e il mio management.

TI PIACE CuCInARE?Sí mi piace molto. Cucino quasi ogni giorno.

In gEnERALE CosA PREFERIsCI In CuCInA?In generale mi piace mangiare cose fresche, fatte in casa, peró mangio di tutto e sono molto golosa. Adoro il Grana Padano, trovo sia un alimento completo.

QuALI sono LE TuE LInEE guIDA AI FoRnELLI?Semplice, fresco e veloce! Quando sono in viaggio, o tra un allenamento e l’altro, scelgo le barrette come pasto sostitutivo.

CosA non mAnCA mAI suLLA TuA TAVoLA?Acqua e grissini.

CosA FAI nEL TEmPo LIBERo?Sto all’aperto, preferibilmente in montagna e, se posso, sulle mie montagne in Alto Adige! Altrimenti come ogni altra ragazza della mia età esco con gli amici, vado al cinema, leggo…

CosA ConsIgLI A ChI VuoLE AVVICInARsI AL PATTInAggIo? C’è un’ETà PER ComInCIARE? Per l’agonismo è consigliabile iniziare da piccoli, altrimenti il pattinaggio è un divertimento per tutti. Ci si muove, si attiva il sistema di equilibrio e fa bene alla salute!

D’InVERno moLTE CITTà oFFRono PIsTE DI PATTInAggIo PER ADuLTI E BAmBInI. hAI QuALChE ConsIgLIo DA DARE AI PRInCIPIAnTI? Consiglio di vestirsi caldi e di prendere in considerazione di mettere delle protezioni per le ginocchia, i gomiti e per la testa, perché quando la pista è molto affollata può essere pericoloso.

TRE ConsIgLI PER VIVERE mEgLIo…Seguire il proprio cuore, essere umili e rispettare la natura.

PALMARES

Campionati del Mondo:Bronzo Mosca 2005Argento Goteborg 2008Bronzo a Mosca 2011

Finali di Grand Prix (coppa del mondo):Bronzo Torino 2007Bronzo Seul 2008Argento Pechino 2010

Campionati Europei:Bronzo Lione 2006Oro Varsavia 2007Oro Zagabria 2008Argento Helsinki 2009Oro Tallin 2010Argento Berna 2011

Con impegno e sacrifici nel 2003 vince la prima medaglia di bronzo ai Mondiali junior di Ostrava. A marzo 2005 conquista la medaglia di bronzo ai Mondiali di Mosca entrando nella storia italiana del pattinaggio, un risultato che l’Italia inseguiva da 27 anni. A gennaio 2006 conquista la medaglia di bronzo agli Europei di Lione e a febbraio ha l’onore di essere la portabandiera dell’Italia alle Olimpiadi invernali di Torino. A gennaio 2007 riesce nell’impresa portando all’Italia un titolo mai vinto da nessun atleta azzurra, l’oro agli Europei di Varsavia. A dicembre 2007 compie un’altra impresa storica per il pattinaggio italiano, conquista la medaglia di bronzo alle Finali di Grand Prix di Torino, nessun atleta italiana si era mai neppure qualificata per disputarla e si è ripetuta con un altro bronzo alle Finali di Grand Prix di Seul, unica europea in gara. A gennaio 2008 è entrata nella storia del pattinaggio internazionale vincendo per la seconda volta consecutiva la medaglia d’oro agli Europei di Zagabria e a marzo 2008 la medaglia d’argento ai Mondiali di Goteborg. Anno il 2008 di grandi successi che la portano ad essere prima nel Ranking Mondiale. A gennaio 2009 sale sul podio europeo conquistando la medaglia d’argento a Helsinki e a gennaio 2010 ha vinto la sua terza medaglia d’oro europea a Tallin Nella stagione in corso si riconferma tra le migliori atlete di sempre con un argento alle Finali di Grand Prix di Pechino come unica atleta europea e un argento agli europei di Berna, podio dal quale non scende da ormai sei anni, e per finire un bronzo ai Mondiali di Mosca. Nella stagione agonistica 2010/2011 non è mai scesa dal podio: su sette gare disputate ha ottenuto 7 medaglie!

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CALABRIAdei FoRmAggI

Sono atterrato nell’aeroporto di Lamezia Terme, con forte ritardo.La troupe televisiva mi aspetta

pazientemente. Non importa, l’im-portante è essere nella bellissima Ca-labria! La prima tappa la facciamo a Belvedere Marittimo (Cosenza), nel caseificio Carbone di Biagio e del fi-glio Davide. Siamo proprio sotto le cime del Parco del Pollino, da dove

ogni mattina arriva un profumatissimo latte di capre, pecore e vacche, che pa-

scolano nei ricchi prati del Parco. L’ac-coglienza è sempre deliziosa.

Qui al Sud la disponibilità e la gentilezza sono sempre ai massimi livelli. Appe-na entrato, già il profu-mo di formaggio quasi mi stordisce. Nel nego-zio antistante il piccolo

caseificio, le forme di pecorini sono allineate su

scaffali di legno impregnati di profumi: ma non c’è tempo

da perdere, la cagliata è pronta per es-sere filata. Padre e figlio iniziano a filare la pasta, e con gesti antichi il formaggio inizia a prendere forma. Viene modella-to, lisciato, fatto ruotare, et voilà: il Cacio-cavallo silano è pronto. Il profumo è deli-zioso. Subito dopo, ancora caldo, il Silano viene messo a salare in salamoia per alcune ore, e poi legato e appeso a stagionare a coppie a cavallo di pertiche di legno per qualche mese. Ma non fini-sce qui. Biagio mi vuo-le stupire! Prende un altro pezzo di cagliata matura e inizia a filare

con acqua bollente. Dopo pochi minuti la provola è pronta ad essere farcita con la soppressata, tipico salume schiacciato ca-labro. Piano piano la pasta filata avvolge il salume fino a farlo scomparire. Non so perché, ma c’è uno strano silenzio, sia-mo tutti un po’ attoniti a vedere questa magica unione. La Farci-Provola ora deve maturare per una decina di giorni, ma la nostra curiosità è troppa. Biagio la taglia a metà e ai nostri occhi appare una vera meraviglia. La pasta bianchissima della provola si alterna al rosso intenso della soppressata e all’arancione dei peperon-cini mescolati ai lardelli di grasso color avorio. Al palato il dolce del formaggio si sposa perfettamente al piccante del salame: una vera lussuria! Vicino al ta-volo della filatura, in una piccola caldaia dove il siero viene portato ad una tem-peratura di ottanta gradi, dopo circa una mezz’oretta la ricotta sale in superficie. Poi viene sgocciolata per bene, avvolta da una finissima carta e riposta in un forno, dove è stato bruciato legno di ulivo du-rante la notte. Il fumo accarezza i cartocci di ricotta. Il risultato è una delicatissima ricotta profumata d’ulivo.

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di Alberto Marcomini - direttamente da Gusto canale 5

RegioniDIVITA

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CucinaDIVITA

Lo zenzero o ginger

Se alcuni di voi pensano di non averlo mai assaggiato, dovranno ricredersi: con gli estratti di zenze-ro si preparano non solo la “Gin-

ger Ale” - una delle bevande più amate dai sudditi di sua maestà la Regina Elisabet-ta - ma anche il nostro gingerino, il drink dall’inconfondibile colore rosso arancio.Lo zenzero viene utilizzato in oriente da millenni, sia per le sue note qualità aro-matizzanti, sia per quelle benefiche.Da tempo è arrivato anche nelle nostre cu-cine, dove viene apprezzato per il vivace tocco di sapore che dona alle pietanze sia dolci che salate.Lo si riconosce dal suo sapore piccantino, una sorta di mix tra il limone e il pepe-roncino... Sarà forse per questo che nella medicina araba è considerato un afrodi-siaco?!Gli sono riconosciute notevoli proprietà digestive ed è talmente efficace che fun-ziona da riequilibrante per stomaco e in-testino.Quest’inverno, se l’influenza vi farà vagare per la casa infreddoliti con tanto di coperta avvolta sulle spalle, provate a grattuggia-re un po’ di zenzero nella tisana o nel minestrone.

Il risultato sarà pressoché immediato! Freddo e senso di costrizione spariranno nel giro di qualche ora. L’alternativa è ta-gliarne 3-4 fettine e lasciarle in infusione per una decina di minuti in mezzo litro d’acqua: dolori, brividi, mal di testa e tos-se avranno il benservito! Da uno studio di alcuni ricercatori della Georgia State Uni-versity negli USA è emerso che il ginger ha effetti positivi anche su crampi, traumi e dolori muscolari: un vero toccasana!

La tradizione anglosassone ci ha traman-dato anche un dolce molto divertente, che è entrato nel nostro immaginario grazie alla fortunata serie del cartone shrek: Zenzi, l’omino di pan di zenzero, è il “bi-scottoso” amico del simpatico orco verde.

un consiglio veloce: aggiungilo al tuo sof-fritto, lo renderà piu’ leggero e

delicato!

PAN DI ZENZERO

450 gr di farina70 gr di zucchero25 gr di burro1 pizzico di sale1 cucchiaio di lievito1 cucchiaio di zenzero1 cucchiaio di cannella1/2 cucchiaio di chiodi di garo-fano in polvere1/2 cucchiaio di noce moscata1 uovo200 gr di miele1 cucchiaio di vaniglia

Fate sciogliere il burro e il miele, poi mescolateli allo zucchero, le spezie e il pizzico di sale. Amalgamatevi la farina ed il lievito per poi aggiungere anche l’uovo. Una volta lavorato bene, fate riposare l’impasto in firgo-rifero per almeno un paio d’ore.Stendete l’impasto con il matta-rello, dategli la forma che volete (potete usare delle formine) e decorate i biscotti dopo aver-li cotti in forno a 180° per dieci minuti circa. Buon divertimento!

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LO SAPEVATE CHE GINGER E ZENZERO SONO LA STESSA COSA?GINGER È INFATTI LA TRADUZIONE IN INGLESE DI QUELLO CHE NOI CHIAMIAMO ZENZERO, LA RADICE DI UNA PIANTA ORIGINARIA DELL’ESTREMO ORIENTE, MA RECENTEMENTE ENTRATA A DARE SAPORI NUOVI ALLE NOSTRE RICETTE.

Il “PAN PEPAtO” o “PAN DI ZENZERO” è un impasto per biscotti A BASE DI SPEZIE, che dopo essere cotto può essere decorato con glassa di zucchero, pezzetti di cioccolato e confetti colorati.

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Crema di spinaci Con ChICChe DI PoLLoper 4 persone

preparazione: 30 min.

Difficoltà:

Per la crema300 g di spinaci Despar Vital 150 g di patate Passo dopo Passo Despar gnocchi e purè 100 g di cipolla bianca Passo dopo Passo Despar 5 cucchiai di olio d’oliva extravergine Bio,logico Despar500 g di latte intero fresco alta qualità Despar 100 g di formaggio grana padano Despar 100 g di crema vegetale Despar Vital noce moscata sale e pepe

Per le chicche di pollo200 g di petto di pollo Passo dopo Passo Despar 150 g di crema vegetale Despar Vital sale e pepe 1 cucchiaio di vino porto rosso

Lavare accuratamente gli spinaci, quindi soffriggere la cipolla in una pentola alta con olio d’oliva extravergine, unire gli spinaci, farli insaporire. A questo punto unire anche i dadini di patate tagliati piccoli. Salare, pe-pare, quindi aggiungere il latte intero fresco e lasciar cuocere per 15 minuti circa. A fine cottura (le patate devono essere mor-bide) frullare il tutto e mantecare con la pan-na e il parmigiano. Infine profumare il tutto con la noce moscata.Macinare al tritacarne il petto di pollo, quin-di raccogliere la carne tritata nel bicchiere del frullatore ed aggiungere il porto, il sale e il pepe. Frullare bene il tutto aggiungendo la crema vegetale ben fredda di frigorifero. Mettere la farcia così ottenuta in una tasca da pasticceria con la bocchetta dentellata, quin-di formare dei cordoncini su carta da forno e cuocere in forno a 150° C per 5 minuti. A fine cottura, lasciar raffreddare, quindi tagliare i cordoncini di pollo in pezzettini regolari.

Servire la crema calda nelle fondine con le chicche di pollo di guarnizione. Completare il piatto con un filo d’olio extravergine crudo. Servire con pepe a parte.

FACILEDifficoltà: MEDIA DIFFICILE

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Le ricette di Luca Montersino

(A MEDIO IMpAttO AMbIEntAlE)Far mangiare le verdure ai bambini è sempre una sfida. Queste allegre “chicche” di pollo, carne delicata e povera in grassi, rendono più appetibili gli spinaci, che sotto forma di crema perdono le sembianze di una verdura. Inutile dire che un apporto in ferro e vitami-ne nell’alimentazione dei bambini è fondamentale.

I nostri PRODOTTI

RicetteDIVITA

patate Gnocchi e puré

“passo dopo passo” despar Spinaci in foglie

despar vital 500 g

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Nocetti dosi per 30 biscotti

preparazione: 1h e 30 minuti Difficoltà:

Per la pasta frolla alla vaniglia: Lavorare il burrolì (o margarina) ammorbidito con lo zucchero a velo, il sale e la vaniglia, unire i tuorli d’uovo ed infine la farina se-tacciata con la fecola di patate. Coprire la pasta con pel-licola e lasciarla riposare in frigorifero per almeno 1 ora. Per la pasta frolla al cacao e noci: Lavorare il burro am-morbidito con lo zucchero a velo, il sale e la vaniglia, unire i tuorli d’uovo ed infine la farina setacciata con la fecola di patate e il cacao. Terminare l’impasto con i gherigli di noce. Coprire la pasta con pellicola e lasciar-la riposare in frigorifero per almeno 1 ora. Per la composizione: stendere la pasta bianca allo spes-sore di 4 mm, e con questa pasta avvolgere i salamini di pasta frolla al cacao e noci, dopo averli leggermente spennellati di acqua. Lasciare indurire bene in freezer e quando saranno semi-congelati, tagliarli a fettine, di-sporli sulle teglie ed infornare a 180° C per 15 minuti.

(A MEDIO IMpAttO AMbIEntAlE)Una delle migliori proprietà delle noci è il loro alto contenuto di acidi grassi Omega-3 e nello specifico di acido linoleico. Sono ricche inoltre di grassi, non dannosi però per il nostro organismo perchè polinsaturi. Oltre agli Omega-3 le noci sono un afonte preziosa di acidi grassi Omega-6 e per questo sono un alleato fenomenale nella lotta contro il coleste-rolo cattivo (lDl). Una sola controindicazione: il frutto tende ad ossidare velocemente, quindi non fate invecchiare troppo questi biscottini e mangiateli più freschi possibili.

Per la pasta frolla bianca

440 g di burrolì* o margarina vegetale non indrogenata 280 g di zucchero a velo Despar3 tuorli d’uova Buon impasto Despar630 g di farina Despar 125 g di fecola di patate sale Despar vaniglia in bacche Per la pasta frolla al cacao e noci

440 g di burrolì o margarina vegetale non indrogenata

280 g di zucchero a velo De-spar 4 tuorli d’uova Buon impasto Despar 630 g di farina Despar 100 g di fecola di patate 40 g di cacao amaro in polvere Despar sale Despar 350 g di gherigli di noce Despar Premium

*Burrolì è un prodotto naturale (burro di cacao, olio evo, olio di riso)

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CHE FINE FANNO i nostri RIFIUTI

Comincia -mo dalla carta. Ogni anno in

Italia vengono usati circa 9 milioni di

tonnellate di pro-dotti cellulosici

(carta, cartone e tetra-pak), che costituiscono

circa il 30% del totale dei rifiuti e sono riciclabili nella quasi totalità: è sufficiente recuperarne una tonnel-lata per salvare 3 alberi alti 20 me-tri! Per fortuna la quantità di carta riciclata è molto superiore: si cal-cola che l’87,1% entri nel sistema del riciclo o venga utilizzata come fonte energetica.

La carta, infatti, può essere riu-tilizzata in molti modi diversi:

ancor prima di essere gettata possiamo usare i fogli da en-

trambi i lati, adoperare più volte sacchetti e scatolo-

ni, donare libri vecchi a scuole e biblioteche. Ma anche terminata la

sua “prima vita”, il rifiuto di carta può prendere strade diver-se: messa al macero e opportu-namente trattata può tornare ad essere carta; se bruciata diviene una fonte di calore. Ciò che non viene recuperato, invece, fini-sce nei caminetti di casa o in discarica. Se non è inchiostra-

ta, la carta può essere anche

sottoposta alla degradazione aerobi-

ca: messa nel compostag-gio assieme al rifiuto umido

diventa un prezioso alleato dell’agricoltura.Nuovi metodi di riciclo puntano invece a far subire alla carta una degradazione chimica, da cui si possono ottenere sostanze utili all’industria, come il metanolo.attenzione: dal 2003 anche il tetrapak è rici-clabile, opportunamente sciacquato e mon-dato delle parti di plastica o metallo.A proposito di plastica…facciamo innanzi-tutto un po’ di chiarezza: i prodotti riciclabi-li sono soltanto quelli che riportano la sigla Pe, PeT o PVC; se i vostri rifiuti riportano una dicitura diversa, dovete gettarli nel sec-co non riciclabile.Nel 2011 c’è stato un incremento del riciclo degli imballaggi di plastica dell’8% rispetto al 2010, per un totale di quasi un milione e mezzo di tonnellate di plastica recuperata.Anche questo materiale, che può essere riutilizzato in casa molte volte e in modi diversi, si recupera secondo varie modalità: con il recupero energetico la plastica vie-ne bruciata per ricavarne calore o energia elettrica; derivando dal petrolio, infatti, ha un potere calorifico paragonabile a quello del carbone. Il riciclaggio chimico, invece, scompone i polimeri della plastica in mo-nomeri, che poi vengono “riassemblati” per diventare nuova plastica. Il riciclaggio meccanico, infine, è quello che permette al nostro rifiuto di vivere una nuova vita: con la plastica riciclata si produce di tutto, dai contenitori alle moquette, dalle panchine agli indumenti in pile!Lo sapete che con l’energia prodotta da una bottiglia di plastica si può tenere accesa una lampadina da 60 watt per un’ora? E che se le automobili non usassero parti in plastica peserebbero 200 kg in più?alluminio e acciaio vanno gettati nel cas-sonetto riservato al metallo. Sono riciclabili per un numero pressoché infinito di volte, consentendo un enorme risparmio di ma-

teria prima. Il 71,1% di prodotti in acciaio e il 72,4% di quelli in allu-minio (siglati AL o alu) vengono recuperati ogni anno e le cifre sono in costante aumento.Questi due materiali, una volta fusi – separatamente, ovviamente - possono essere trasformati in nuovi prodotti, in quanto tale processo non ne al-tera le caratteristiche. Come fanno a dividerli se noi li gettiamo nello stesso contenitore? Semplice, l’ac-ciaio è magnetico, l’alluminio no!il risparmio energetico del rici-clo è notevole: per produrre un kg di alluminio “nuovo” servono 14 kWh, a cui si aggiunge il costo dell’estrazione della bau-xite, da cui viene ricavato; per un kg di alluminio prodotto da quello riciclato bastano 0,7 kWh, il 95% di energia in meno!e infine una curiosità sull’acciaio: con 1000/1500 scatolette di tonno si può ottenere il telaio di una bicicletta, mentre con 2.600.000 scatolette si co-struisce un km di binario ferroviario.Il vetro è definito un materiale “puli-to”, perché viene prodotto totalmente senza sostanze inquinanti ed è in gra-do di resistere agli agenti atmosferici anche per millenni (basti pensare ai reperti archeologici). La sua combu-stione non sprigiona energia: l’uni-co sistema per riutilizzarlo è il rici-claggio tramite fusione. Per ogni tonnellata di rifiuti di vetro che viene rifusa si risparmiano 1,2 tonnellate di materie prime (sabbia, soda e calcare) e cir-ca 100 kg di combustibile.

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ConsigliDIVITA

Le parole “RICICLo”, “BIoDegRADABILe”, “RACCoLTA DIffeRenzIATA” fanno ormai parte della nostra quotidianità. Ma dove finiscono tutti i rifiuti che con molta pazienza siamo costretti a suddividere? Ve lo diciamo noi.

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ConsigliDIVITA

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Quanto ci mette a biodegradarsi……un fazzolettino di carta? 4 seTTiMane

…un giornale? 6 seTTiMane

…una rivista? 10 Mesi

…un mozzicone di sigaretta? 2 anni

…un chewing-gum? 5 anni

…un barattolo di latta? 50 anni

…un contenitore di polistirolo? 50 anni

…una lattina di alluminio? 100 anni

…un sacchetto di plastica? 500 anni

…una bottiglia di plastica? fino a 1.000 anni

…una bottiglia di vetro? TeMPo inDeTeRMinaTo

Si calcola che nel 2010 sia stato riciclato quasi il 70% del vetro immesso nel mercato.Esistono tipi di vetro non completamente riciclabili per fusione: si pensi, ad esempio, ai vetri colorati dei finestrini delle auto o agli schermi delle TV. Lungi però dall’essere sprecato, questo vetro viene riutilizzato, ad esempio, in materiali di base per piastrelle ceramiche, fibre di vetro isolanti, o come additivo per l’asfalto.La cosa forse più scomoda da riciclare è il rifiuto umido: i sacchetti biodegradabili sono fragili e se non vengono gettati in fretta possono sprigionare cattivi odori. Non cedete però alla tentazione di buttare tutto nel bidone del secco non riciclabile: l’umido diventa utilissimo una volta trasformato in compost. Una soluzione in-novativa e molto pratica può essere quella di sistemare un composter nel terrazzo o in giardino: occupa poco spazio e ne esistono di diversi materiali, per meglio adattarsi alle vostre esigenze, anche estetiche. Avere un proprio composter significa diminuire i cattivi odori nel bidoncino e la possibilità di avere un concime natu-rale per le vostre piante, sia in vaso che in terra, senza doverlo acquistare e soprattutto senza il minimo sforzo da parte vostra. Potete anche accordarvi con qualche vi-cino ed utilizzare il composter assieme.E per quanto riguarda l’olio? Sia che si tratti di residui di olio usato per friggere, di quello utilizzato per con-servare i cibi nelle scatolette o, peggio ancora, di olio industriale, gettarlo nell’umido creerebbe pasticci…e allora? Vietatissimo versarlo nel lavandino o in qual-siasi altro scarico domestico! Dato che galleggia, basta un litro d’olio per rendere non potabile un milione di litri d’acqua! La soluzione più green è allora quella di raccoglierlo in un contenitore – una bottiglia, il fustino del detersivo, una tanica - e conferirlo al centro ecolo-gico più vicino a casa, che si occuperà di trasformarlo in biodiesel.

Non siete ancora convinti dell’utilità del riciclo? Consultate il box.

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ConsigliDIVITA

Ci sono molte ragioni per creare una camera da letto ecologica. Se soffri di allergie, unA sTAnzA DA LETTo nATuRALE, LIBERA DA AgEnTI ChI-mICI, Può PoRTARE soLLIEVo ED un sonno PIù sAno. Magari ti capita spesso di svegliarti con il mal di testa, o con un malessere generale. Mentre dormi il tuo corpo assorbe tossine. Quindi vediamo che modifiche puoi fare alla tua stanza per un sonno più sano.

BianCHeRia Da LeTTo BioLoGiCauno dei cambiamenti migliori che puoi attuare per avere un sonno più sano è investire in reti e materassi organici e naturali. Realizza-ti con gomma naturale ottenuta dalla linfa dell’albero della gomma, con la lana che è naturalmente ignifuga ed assorbe l’umidità e con cotone biologico, lino, mussola ed altre fibre naturali.Non dimenticare lenzuola, cuscini e coperte. Scegli cotone biologico o mussola per le tue lenzuola e le tue federe. Usa cuscini che hanno imbottiture naturali come lana, pula di grano saraceno o lattice na-turale. abbandona la coperta elettrica –emettono campi elettromagnetici, che sono stati associati allo sviluppo del cancro. Al suo posto metti un piumone imbottito di lana isolante ricoperta di cotone o mussola biologici.

PiTTuRe “VeRDi”Dipingere la tua stanza con pitture verdi, ecologiche, è il modo per avere aria più sana in camera tua. Le pitture ecologiche hanno un basso contenuto di (o non ne contengono affatto) Composti organi-ci Volatili e sono realizzate con pigmenti naturali. si è scoperto che questi agenti chimici causano problemi respiratori e cefalee.

aBBiGLiaMenTo Da noTTe “VeRDe”Considera anche il tuo abbigliamento per la notte quando pensi ad un sonno più sano. Anche pigiami e camicie da notte possono con-tenere materiali ignifughi sintetici, tinte o residui di pesticidi. Cerca cotone biologico o altri materiali naturali.

E adesso sei pronta per goderti un salutare e sereno riposo.

A LETTo Con L’ECOLogICo

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• Riso e CeReaLi: ricchi di calcio, magnesio, ferro, zinco e rame

• LeGuMi: un toccasana per l’apporto di fibre ed energia, da provare in minestroni o in zuppe fumanti

• verdura e frutta di stagione e del territorio: una vera e propria scorta di vitamine e sali minerali

• aLiMenTi RiCCHi Di BeTa-CaRoTene: broccoli, ca-volfiori, spinaci e zucca in primis, che stimolano la produzione di difese immunitarie

• fRuTTa seCCa (noci, nocciole, mandorle): fonte pre-ziosa di grassi insaturi

• aGRuMi: un pieno di vitamina C

• MieLe: da usare come dolcificante delle bevande calde (per chi non soffre di diabete)

• oLio exTRaVeRGine D’oLiVa: da utilizzare come condimento esclusivo

• infusi e Tisane: per stimolare la produzione di calore interno, da bere nella quantità minima di 2 lt al giorno

• una BeLLa CioCCoLaTa CaLDa (per le mamme che non soffrono di diabete): senza eccedere, fa bene al cor-po e soprattutto alla mente!

MammaDIVITA

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Chi sta meglio di un bimbo nel pancione della sua mamma? Proprio così, il feto se ne sta nel suo nido al calduccio protetto

dal sacco amniotico ad una temperatura di circa 36,5 gradi. E la sua mamma come fa a proteggersi dai rigori dell’inverno? Anche se si dice che le donne in gravidanza hanno sempre caldo (merito degli ormoni), è importante adot-tare alcune precauzioni per scongiurare i malanni da raffreddamento. Ripararsi dal freddo non significa solo

indossare abiti più caldi, ma soprattutto prestare attenzione all’alimentazione. Per questo la scelta di cibi con azione tonica, di alimenti proteici ed energetici ma allo stesso tempo facilmente digeribili, ricchi di vitamine A, B, E, F e in particolare C unitamente all’assunzione di liquidi aiu-terà le future mamme ad avvertire meno il freddo. Un appello che arriva direttamen-te dalla Coldiretti e che viene esteso in realtà a tutti gli individui, con un oc-chio di riguardo in più per le donne incinta.

mAmmA che freddo!

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i 10 aLiMenTi “mangia che ti passa (il freddo!)”

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Nata dall’esperienza e dall’amore per il territorio che da sempre distingue l’azienda, la linea De-

spar Premium offre ai consumatori la possibilità di poter gustare il meglio della gastronomia della penisola acquistando-lo comodamente presso il proprio punto vendita di fiducia. Inoltre, materie prime selezionate, processi di lavorazione tradi-zionali accurati, certificazioni DOP, IGP, IGT, severi e assidui controlli, sono alcu-ni dei punti di forza che fanno di ogni prodotto Despar Premium un campione dell’eccellenza alimentare italiana con un rapporto qualità/prezzo unico.Tra questi si possono apprezzare le spe-cialità sott’olio, confezionate esclusiva-mente utilizzando verdura fresca appena raccolta; la linea di affettati selezionati, un classico della tradizione italiana; l’olio Extra Vergine di Oliva 100% Italiano e l’aceto balsamico di Modena IGP; le con-fetture extra, con un contenuto di frutta fino al 65%; senza scordare i prodotti da forno, il riso, la pasta fresca ripiena, il caf-fè e i dolci.A questi, già presentati nel 2011, se ne sono aggiunti molti altri, specialmente tra i freschi: come il burro tradizionale, in panetto o in comode mini porzioni; i formaggi, la pasta ripiena, il pesce (dalla ventresca e il tonno sott’olio al salmone selvaggio norvegese affumicato, i marro-ni IGP di Castel del Rio (Bo), le noci, le arachidi…Alcuni prodotti Despar Premium si di-stinguono poi per l’esclusiva tipicità di alcune zone: la spianata calabra, lo speck, il crudo di Parma e il San Daniele, ma anche prodotti più insoliti come la salsic-cia calabra di Suino Brado, la Salsiccia di Cinta senese, il guanciale e lo strolghino

(un salame morbido, delicato e leggero, tipico della Bassa Parmense, prodotto con la carne ottenuta dalla lavorazione del Culatello). Tra i formaggi freschi, trovia-mo il meglio delle regioni italiane come il pecorino sardo, il montasio, l’asiago, la mozzarella di bufala, la burrata e la moz-zarella di Puglia, il gorgonzola (dolce o piccante) fino ad un particolare formag-gio novello (cremoso, tipo latteria).Ottimi già così some sono presentati, tutti questi prodotti vi permetteranno di creare dei piatti gustosi con ingre-dienti selezionatissimi per la vostra famiglia o i vostri ospiti. Di seguito alcune idee per un intero menù!

gusto per l’eccellenza

NovitàProdottiDIVITA

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ProdottiDIVITANovità

Dall’antipasto al dolce con...

AnTIPAsTo

Mix di salumie VeRDuRe DeSPAR PReMIuM

tempo di preparazione: 10 min. Ingredienti per 4 persone

PRImo

Risotto al radicchio, SALMone e BufALA

tempo di preparazione: 10 min. Ingredienti per 4 persone

Disporre i sott’oli in ciotoline separate e sistemare i salumi su un tagliere di legno. Accompagnare con focaccia calda al rosmarino o con pane carasau Pre-mium, scaldato leggermente e condito con sale e olio extravergine di oliva Despar Premium.

In una pentola alta preparate un soffritto di cipolla ed olio extra vergine e fate stufare il radicchio a pezzetti. Nel frattempo a parte fate bollire l’acqua con un dado vegetale.Versate il riso nel radicchio stufato, fate tostare per qualche secondo, quando è ben tostato sfumate con un po’ di vino rosso, aggiungete poi un mestolo di brodo e mescolate. Lasciate cuocere il riso lasciandolo al dente e aggiungendo il brodo vegetale. Quando è quasi pronto, unite i pezzettini di salmone affumicato e per ultima la mozzarella di bufala.Mantecate in pentola con un po’ di olio extravergine e servite caldo.

• 100 gr di speck Despar Premium• 100 gr Crudo di Parma Despar Premium• 100 gr spianata Calabra Despar Premium • 100 gr strolghino Despar Premium• 100 gr pomodori secchi Despar Premium • 100 gr carciofi grigliati Despar Premium • 100 gr cipolle borrettane Despar Premium • 100 gr melanzane grigliate Despar Premium

• 400 gr riso carnaroli Despar Premium• 6 radicchi trevigiani piccoli• 8 fette di salmone affumicato Despar Premium• 2 mozzarelle di bufala Despar Premium a pezzetti • cipolla• 1 dado vegetale• olio extravergine di oliva Despar Premium 100% italiano• vino rosso • sale

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ProdottiDIVITA

PRImo

Spaghetti all’ischitana Con oLIVe TAggIASChe DenoCCIoLATe e CAPPeRI

tempo di preparazione: 20 min. Ingredienti per 4 persone

Soffriggete per un minuto l’aglio con l’olio e successi-vamente aggiungete le acciughe, i capperi sciacquati, le olive il prezzemolo e il basilico. Lasciate insapori-re per circa due minuti e aggiungete i pomodorini: togliete prima lo stelo, poi schiacciateli col pollice e strizzateli leggermente per togliere i semi. Cuocete per circa cinque minuti a tegame coperto.Dopo aver lessato gli spaghetti fateli saltare nella salsa ed infine aggiungete il prezzemolo.

• 350 g spaghetti• 10 olive taggiasche denocciolate in olio extra vergine d’oliva Despar Premium• 1 cucchiaio abbondante capperi al sale Despar Premium• 6 pomodorini pachino• aglio, sale, prezzemolo, peperoncino, basilico

sEConDo

Tagliata di tonno affumicato Con SeMI DI SeSAMo, eRBe ARoMATIChe e LACRIMe DI ACeTo BALSAMICo DI MoDenA

tempo di preparazione: 12 min. Ingredienti per 4 persone

Mettete i semi di sesamo in un tegame antiaderente e cuocete a fuoco vivo per circa 5 minuti, finchè sono dorati, ma non bruciati. Premete il tonno sui semi di sesamo, mettetelo sul piatto e versate a filo l’aceto balsamico.

• 4 fette di tonno affumicato Despar Premium• 30 gr. di semi di sesamo• aceto balsamico di Modena iGP Despar Premium invecchiato

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ProdottiDIVITA

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DEssERT

Cantuccini ALLe MAnDoRLe AL CIoCCoLATo exTRA-fonDenTe e VIn SAnTo

tempo di preparazione: 12 min. Ingredienti per 4 persone

Scaldate in un pentolino a bagnomaria il cioccolato in scaglie; quando si sarà completamente sciolto im-mergete per metà i cantucci, uno alla volta. A mano a mano che saranno pronti disponeteli su un foglio di carta oleata, distanziandoli l’uno dall’altro, affinchè il cioccolato solidifichi. Disponete i biscottini ormai freddi sul piatto da portata e servite in tavola, accom-pagnandoli con un bicchierino di Vin Santo

• 200 gr cantuccini alle mandorle Despar Premium• 200 gr cioccolato fondente in scaglie• Vin Santo

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VADo A VIVERE DA soLo BAsTA REgoLE o quasi

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RagazziDIVITA

Andare a vivere per conto proprio - per motivi di studio, lavoro o come scelta indipendente - rap-presenta una svolta fondamenta-

le nella vita di ogni ragazzo. È un momento che offre l’opportunità di seguire i propri gu-sti in fatto di arredamento, alimentazione, organizzazione domestica; è un’occasione perfetta per esplorare la propria personalità, tentare nuove strade e arrivare ad una matu-rità che in casa dei genitori non si può realiz-zare altrettanto velocemente.Avere il pieno controllo sulla propria vita comporta, tuttavia, avere anche maggiori responsabilità, obblighi e doveri. Svolgere i lavori domestici, fare la spesa, far quadrare il bilancio…non è facile affrontare tutte que-ste incombenze, che per di più si presenta-no tutte assieme! La parola d’ordine, anche in questo caso, è: niente paura! Sono i passi obbligati lungo la strada della vostra autore-alizzazione, affrontateli con la serenità di sa-pere che rappresentano il lasciapassare per raggiungere la completa autonomia!Vedrete che dopo il primo periodo di asse-stamento le cose cominceranno a sembrare più facili e naturali. Se condividerete la vo-stra prima casa con qualcuno – un amico, un compagno di studi – avrete già un valido

aiuto: potrete dividere le spese e le faccende domestiche e avrete sempre qualcuno con cui chiacchierare o sfogarvi.In ogni caso, basterà darsi qualche piccola e semplice regola, calibrata sulle vostre neces-sità, in modo che sia facile seguirla: se le pulizie di casa sono una fa-tica che si tenderebbe sempre a posticipare, sarà sufficiente fissa-re una tabella di marcia settima-nale per evitare che le incomben-ze si accumulino; se potete, dividete i compiti: sarà meno gravoso che fare tutto da soli. Vietato poi saltare i pasti per pigrizia, o peg-gio ancora, nutrirsi di cibo spazzatura: esi-stono molti alimenti sani e veloci da prepa-rare, che si trovano al supermercato - anche in confezioni monodose - e molte ricette semplici che vi aiuteranno a risparmiare tempo.Il bucato è più facile di quello che sembra: qualche errore di lavaggio può succedere a tutti, ma guardate sempre le etichette e divi-dete i capi da lavare per tipologia. Un consi-glio: non aspettate di avere l’armadio vuoto e la cesta della biancheria sporca piena, una certa regolarità vi farà risparmiare tempo ed energie. Infine, stendete con cura i panni,

sarà più facile stirarli dopo!Avere orari regolari, una vita equilibrata e rispettare le vostre stesse regole vi aiuterà a vivere questa nuova avventura senza stress, sia psicologico che fisico.

D o p o qualche s e t t i m a n a vi troverete se-duti nella vostra nuova casa e con uno sguardo sereno vi guarderete intorno pensando con orgo-glio “Ce l’ho fatta!”

10 regole per (soprav)vivere fuori casa:1. Darsi delle regole e rispettarle!2. Crearsi una tabella di marcia settimanale3. Farsi il letto e spreparare la tavola tutti i giorni: l’effetto sarà più ordinato anche se non

perfettamente pulito4. Mangiare sano e ad orari regolari5. Non rimandare pulizie e bucato: se si accumulano è peggio!6. Accantonare ogni mese un gruzzoletto per le spese di casa7. Annotare tutte i costi per evitare di sforare il budget8. Invitare a casa gli amici invitandoli a collaborare con la cena e a riordinare alla fine:

insieme sarà più facile, divertente ed economico9. Fare amicizia coi vicini e mantenere con loro buoni rapporti: potrebbe capitare di aver

bisogno di un po’ di zucchero10. Rilassarvi: senza stress sarà tutto più facile!

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ScelteDIVITA

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REgALARsI un sogno

La probabilità che il sogno prenda forma e diventi parte del no-stro vivere è la molla che ogni imprenditore sente nell’affron-tare le sfide, e non solo, che il realizzarlo gli pone di fronte.non è un caso che proprio quest’anno sia stata fondata una

casa editrice dal più giovane editore d’Italia.All’età di soli 26 anni, durante un intervista, alla domanda “perché proprio nel paese europeo con meno lettori?” la risposta non è stata proprio scontata.Oltre alla passione ed alla voglia di realizzazione, sempre meno in-centivata nel nostro paese, il giovane imprenditore ha considerato il valore intrinseco di un certo tipo di cultura moderna, di letteratura alternativa, della ricchezza non materiale che viene data dalla dif-fusione di un moderno scrivere che spesso non ha la possibilità di essere scoperto prima, diffuso poi e custodito infine.Questo grazie ad un sogno nel quale credere fortemente al punto di dedicare ogni energia disponibile e, forse, pensando prima e agendo poi come se la realizzazione del sogno stesso si fosse già concretiz-zata. Spesso la partenza di ogni avventura è densa di entusiasmo, di voglia di riuscire nel proprio intento ma le difficoltà che si prospet-tano durante il lungo cammino verso la realizzazione spesso creano ostacoli che diventano insormontabili.Ed è solamente il credere nel sogno originario che ti permette di ve-derlo crescere perché credendo nella sua realizzazione lo rendiamo per così dire già reale.

LIBRo ConsIgLIATo

Il romanzo “Regalami un sogno” del giovanis-simo scrittore Christian Dilorenzo, nel corso della recente Seconda Edizione del Concorso di Scrittura Creativa “Antonio Bruni” ha rice-vuto il Riconoscimento “Il quadrato” relativo ad un interessante progetto di promozione della scrittura che mira a dar credito anche a scrittori esordienti e molto giovani, per in-vogliarli a credere nelle proprie potenzialità realizzando il sogno di veder una loro opera pubblicata e quindi di provar la soddisfazione di aver vinto una scommessa con l’eternità e che perciò, al di là del tempo e dello spazio, i propri messaggi continueranno ad essere letti e meditati.

“non siamo nati per essere felici. siamo nati per diventare eroi. Quello che facciamo per noi stessi, muore con noi, quello che faccia-mo per gli altri e per il mondo, rimane ed è immortale”.

Perché investire in un sogno che si aspira possa diventare realtà? La risposta potrebbe essere non univoca ma in realtà parte dal concetto di rischio.

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ConsigliDIVITAbenessere e bellezza

Mi chiamo Fabrizio Zago,IN QUESTO ARTICOLO VI DARò ALCUNE IDEE PER PREPARARE IN CASA LE MASCHERE NATURALI

Chimico industriale, dopo gli studi di orienta-mento tecnico scientifico conclusi in Francia e diverse esperienze di lavoro, approda al tema dell’eco compatibilità.

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Maschere FAI DA TE

Non c’è film degli anni ’60 in cui non si veda una signora coper-ta da una poltiglia verdastra e con due fettine di cetriolo so-

pra gli occhi. E’ una immagine molto nota ed associata ad una fase di completo rilas-samento e di cura del proprio corpo.La raffigurazione fa parte dunque, come si dice, dell’immaginario collettivo. Noi vorremmo capire se, oltre a spaventare gli spettatori, abbia anche un senso cosmeti-co.

Ve n g o subito al

dunque: sì! Ce l’ha! Il cetriolo (Cucumis Sativus) è ricco di molte sostanze benefiche come il Potas-

sio, il Calcio, zolfo, manganese e vitami-ne A – B e C. Queste sostanze sono in gra-do di agire sull’epidermide depurandola. Infatti questo tipo di maschera fai-da-te è particolarmente adatto per pelli grasse e acneiche. A proposito di fai-da-te la maschera ideale per questo tipo di pelle si realizza pren-dendo un cetriolo fresco, di medie dimen-sioni e lo si mette a frullare con un vasetto di yogurt bianco. In pochi minuti avrete a disposizione una maschera efficace, sem-plice e dal costo assolutamente contenuto. Con i tempi che corrono anche quest’ulti-ma cosa mi sembra degna di nota.

Le maschere non servono solo per il viso, anche se questo è il distretto ana-tomico più frequentemente oggetto di applicazione, anche i capelli possono

essere trattati con maschere vegetali dai risultati spesso sorprendenti. Prendiamo, ad esempio, il salice (salix alba) è ricco di acido salicilico. A sua volta l’acido salicili-co è un ottimo fungicida e quindi trova applicazione in maschere capillari per capelli con forfora.Si tratta di una masche-ra facilissima da fare (metà foglie di salice e

metà olio di lino) e molto efficace.

Dopo viso e capelli affrontiamo un ultimo capitolo: la cellulite. La mia opinione è che la cellulite si combatte con molto sport e movimento in generale ma se provate a farvi una maschera al cioccolato fondente rimarrete colpiti.Prendete del cioccolato fondente e scal-datelo leggermente fino a fluidità e spal-matelo sulle zone interessate. Lasciatelo almeno mezzora e poi toglietelo. Se copri-te la zona con della pellicola plastica per alimenti, ancora meglio.Se avete avuto l’accortezza di misurare il giro coscia prima e dopo l’applicazione vi accorgerete che alcuni centimetri sono …. Spariti.

Page 27: Divita Magazine n.10

Nel percorso necessario per migliorarsi esiste un fon-damento imprescindibile che è rappresentato dalla possibilità di iniziare e persistere nel cambiamen-to. Così come si coltiva una pianta, anche la nostra

persona deve essere coltivata, giorno dopo giorno, cercando un equilibrio. Tutti, a voler vedere bene, posseggono il cosiddetto ”pollice verde” ma crescere una pianta, esattamente come noi stessi, richiede qualcosa in più. Ed è la predisposizione ad im-parare, la volontà di migliorarsi per rendere il quotidiano più simile possibile a ciò che ci aspettiamo dalla vita di tutti i giorni esattamente come per la piante è necessaria l’acqua, la luce, il concime, l’ossigenazione del terreno, il cambio vaso e così via. Considerare le proprie aspirazioni, le passioni, le inclinazioni e la propria capacità per scoprire nuove realtà è il primo passo

verso un miglioramento generale della propria personalità. Con il tempo, comincerà a permanere nel nostro IO modificandolo definitivamente e, inaspettatamente, si comincerà a percepire la vita, anche del quotidiano, con momenti di felicità che, per-duranti nel tempo, daranno un colore ed un sapore più vicino alle nostre aspettative. Prendiamoci cura di noi come si fa con le piante che infatti richiedono attenzioni costanti e capacità af-fettive, insegnano ad assumersi responsabilità che permettono alle persone di sentirsi importanti aiutando così lo sviluppo ed il miglioramento della propria autostima.

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BenessereDIVITA

Coltivandos’ImPARA A CREsCERE

InIzIa a sceglIere la tua pIanta, an

che In Inverno e In appartamento!

Chi ha poco tempo da dedicare al giar

dinaggio da appartamento può scegliere

le pian-

te grasse, le quali hanno comunque bis

ogno di attenzioni e cure. Esse vanno

annaffiate

molto meno rispetto alle normali piant

e, in inverno è infatti consigliabile

spruzzare

un po’ d’acqua con un vaporizzatore un

a volta ogni tre settimane, facendo at

tenzione a

non tenerle mai a una temperatura infe

riore ai 5° C.

Consideriamo anche che le piante d’app

artamento, per quanto in maniera limit

ata, ridu-

cono le emissioni di co2.

Una delle piante perfette per questo s

copo, scelta per arredare per la sua

eleganza,

è il bambù che assorbe una grande quan

tità di anidride carbonica dall’atmosf

era e lo

conserva dentro di sé, finché non viene

bruciato. Per gli appartamenti se ne

coltiva un

ramo, dal quale si sviluppano dei rame

tti per non più di 15 cm. Non lasciate

mai che la

temperatura scenda sotto i 10°C o supe

ri i 20, facendo sempre attenzione a m

antenerla

al riparo dalla luce diretta del sole.

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Le ricette di Luca Montersino

(A MEDIO IMpAttO AMbIEntAlE)Gli italiani sono grandi consumatori di riso, meno di altri cererali che si presterebbero altrettanto bene per la realizza-zione di primi piatti e che nell’ottica di variare l’alimentazione sono una fonte preziosa di nutrienti. E allora perchè non provare ad utilizzare l’orzo per fare un risotto? lo chiameremo “orzotto”! In questa ricetta lo propongo con la zucca e le noci per favorire come sempre la stagionalità degli ingredienti.

RicetteDIVITA

con zucca, noci e vin santoOrzotto

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Ingredienti per 4 personePreparazione e cottura: 25 min. Difficoltà:

La Ricetta: Orzotto con noci, zucca e vin santo

Rosolare la cipolla tritata con l’olio, aggiun-gere le noci tritate, la polpa di zucca tagliata a cubetti, la salvia tritata, il sale e pepe e ba-gnare con il vino, quindi lasciare evaporare. Aggiungere l’orzo e, poco per volta, il brodo.A fine cottura mantecare con il burro e vo-lendo un poco di parmigiano grattugiato.Preparare la fonduta sciogliendo a bagno-maria il castelmagno con il latte e la farina setacciata che serve per legare.Una volta ottenuta una crema omogenea e lasciata raffreddare, incorporare il tuorlo d’uovo. Rosolare alcune fettine di zucca in una padel-la antiaderente con un filo d’olio. Rivestire a giro, nei bordi, un anello monoporzione.Mettervi al centro l’orzotto; guarnire con noci tostate e la fonduta al castelmagno.

Per il risotto:230 g di orzo perlato Despar260 g di zucca gialla 50 g di gherigli di noce Despar Pre-mium 35 g di cipolla bianca50 g di vino santo40 g di burro Despar Premium1 cucchiaio di olio d’oliva extravergine Despar Premium 100% italiano

800 g di brodo vegetale salvia sale Desparpepe bianco

Per la fonduta al castelmagno:130 g di formaggio castelmagno70 g di latte intero fresco fior di Malga Despar1tuorlo d’uovo Despar

I nostri PRODOTTI

olio d’oliva extravergine despar premium 100% italiano 1 l

Burro desparpremium250 g

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Le ricette di Luca MontersinoRicetteDIVITA

di spada, ìmarinato agli agrumi

Carpaccio

(AAA bASSISSIMO IMpAttO AMbIEntAlE)le carni del pesce spada sono ricche di proteine e povere di grassi apparte-nenti prevalentemente alla famiglia dei polinsaturi. Il pesce spada rappresen-ta anche un’ottima fonte di vitamina b12, b6, niacina, fosforo e selenio. trattandosi di un pesce poco grasso, si possono fare degli sfiziosi antipasti senza appesantire fin dalla prima portata del menu il nostro ospite.

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Ingredienti per 4 personePreparazione: 20 min. Difficoltà:

La Ricetta: Carpaccio di spada marinato agli agrumi

Marinare le fettine di pesce spada con il succo degli agrumi per circa un’ora, quindi adagiarlo in una pirofila e completare con olio d’oliva extra vergine. A parte unire l’aceto rosso, i capperi tritati, il finocchio tagliato a julienne, la cipolla tritata, gli spinaci, l’olio, il sale e il pepe.Su di un piatto porre una base di insalatina su cui adagiare le fette di pesce spada, quindi poggiarci sopra gli altri ingre-dienti. Nappare il piatto con una vinaigrette agli agrumi, aceto rosso, olio, sale e pepe rosa. Decorare il piatto con spicchi di agrumi.

Per la marinatura:200 g di succo di limone 100 g di succo di arance 100 g di succo di pompelmo 20 g di pepe rosa secco 40 g di sale

Per il pesce spada:400 g di pesce spada affumicato Despar Premium 4 cucchiai di aceto di vino rosso Despar20 g di capperi Despar Premium 50 g di finocchio 40 g di spinaci Despar Vital 30 g di cipolla rossa sale e pepe 80 g di olio d’oliva extra vergine Despar Premium 100% italiano80 g di insalatina mista

I nostri PRODOTTI

di spada, ìmarinato agli agrumi

capperi desparpremium140 g

Spinaci in foglie despar vital 500 g

pesce spada affumicatodespar premium100 g

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(AAA bASSISSIMO IMpAttO AMbIEntAlE)Il carciofo è un alimento tonico e digestivo, ricco di ferro e noto per le sue qualità curative.per trarne beneficio, bisognerebbe assumere una quantità di carciofo fresco pari a 100-300 g al dì per un periodo abbastanza prolungato. I benefici di quest’ortaggio non devono essere vanificati con una scorretta cottura. Sarebbe ideale quindi mangiarli crudi, ecco perché ho scelto di realizzare un’ insalata di carciofi.

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Insalata tiepida di carciof i, pere e pecorino

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Ingredienti per 4 personePreparazione: 30 min. Difficoltà:

La Ricetta:Insalata tiepida di carciofi, pere e pecorinoPer la vinaigrette alla senape, sciogliere il sale e la senape granulare nell’aceto di vino rosso, aggiungere il pepe nero ed emulsionare con olio extravergine. Sfogliare l’insalatina, eliminarele foglioline più brutte, lavarla ed asciugarla.Mondare e lavare il radicchio, asciugarlo e tagliarlo a striscioline.Mondare i carciofi ed immergerli in acqua, ghiaccio e succo di limone. Tagliarli a fettine sottilissime, asciugarli e condirli con la vinaigrette alla senape. Lavare le pere, con uno scavino eliminare il torsolo, tagliare a fettine e cospargerle con succo di limone in modo che non diventino nere. Lavare il sedano bianco, pelarlo e tagliarlo a julienne. Disporre a corona sui piatti l’insalatina, il radicchio e carciofi, sistemando nel centro le fettine di pere. Decorare con lamelle di pecorino, julienne di sedano, gherigli di noci e fili di erba cipollina. Condire con la vinaigrette alla senape e cospargere con erba cipollina affettata sottilmente.

Per l’insalata450 g di carciofi 130 g di pere williams Passo dopo Passo Despar 15 g di sedano bianco 50 g di insalatina fresca 40 g di insalata radicchio rosso succo di limone

Per la vinaigrette alla senape15 g di senape granulare 15 g di aceto di vino rosso Despar 4 cucchiai di olio d’oliva extravergine Despar sale e pepe

Per la finitura60 g di formaggio pecorino sardo Despar Premium gherigli di noce Despar Vital erba cipollina in fili

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(AA bASSO IMpAttO AMbIEntAlE) Il finocchio è consigliato nelle diete dimagranti in quanto poverissimo di calorie ed è indicato per azioni digestive, antispastiche, diuretiche, contro le nausee, anche durante l’al-lattamento per il particolare e dolce sapore che riesce a dare al latte. Ridotto in crema riesce a dare una bella cremosità alla salsa, accompa-gnando così in modo perfetto non solo pesci, come in questa ricetta, ma anche carni soprattutto bianche. preparazione e cottura: 20 min Difficoltà:

Ingredienti per 4 persone

Tagliare a spicchi la cipolla, il sedano a rondelle e i porri e le zuc-chine alla julienne.Bollire i finocchi nel latte con un poco di fumetto. Quando sono cotti scolarli e metterli nel frullatore. Frullare i finocchi aggiungen-do l’olio a filo e il rimanente fumetto. Regolare di sapore. Saltare le verdure precedentemente tagliate con olio in padella, bagnare con vino bianco e terminare la cottura mantenendole al dente. Cuocere i filetti di San Pietro in forno a 170°C su di una teglia con olio, vino bianco, sale e pepe per 7 minuti. Servire il San Pietro sul letto di verdure e la salsa tutta intorno.

600 g di san pietro filettiPer i contorni:50 g di porri50 g di cipolla rossa50 g di zucchine50 g di sedano verde3 cucchiai di olio d’oliva extra vergine Despar Pre-mium 100% italiano¼ di bicchiere di vino bianco

Per la crema:150 g di finocchio250 g di latte intero fresco alta qualità Despar150 g di fumetto di pesce (brodo di pesce concen-trato) semi di finocchio

Filetto di SanPietro Con VeRDuRe e CReMA DI fInoCChIo

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Filetto di SanPietro Con VeRDuRe e CReMA DI fInoCChIo

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monTAgnA gREEn:L’inverno ECo ad alta quota

ModaDIVITA

1) Gli sci da donna più eco-friendly del momento? Sono di Ros-signol, storica azienda francese con oltre un secolo di storia, che quest’anno presenta i modelli attraxion 6 echo e attraxion 8 echo. Le fibre sintetiche sono state rimpiazzate da quelle di lino e l’anima di pioppo è ricavata da legno di foreste gestite in modo sostenibile. Il ridotto utilizzo, poi, di colla e petrolio non penalizza certamente le prestazioni: entrambe le versioni sono pensate per sciatrici di buon livello.www.rossignol.com

2) Unisex sono invece i modelli Charter, Drifter e aspect, propo-sti da atomic e considerati tra gli sci più rispettosi dell’ambiente mai realizzati. Una particolare lavorazione permette infatti di abbattere le emissioni di carbonio durante la loro produzione.www.atomicsnow.com

3) L’utilizzo del casco sulle piste da sci è obbligatorio solo per i minori di 14 anni, ma è una buona abitudine anche per gli adulti. Meglio allora acquistare quelli di HMR Helmets, azienda tutta italiana che utilizza soltanto vernici ad acqua, non aggres-sive per l’ambiente.www.hmrhelmets.it

3) Per il vestiario, invece, sono consigliati i capi di Rip Curl, il brand australiano produttore di abbigliamento da surf, che per la stagione invernale convoglia la passione per la salvaguardia dell’ambiente nella realizzazione di giacche e pantaloni in po-liestere 100% riciclato. Tra i giubbotti, in particolare, segnalia-mo per l’uomo i modelli The Zeitgeist e The Youngblood; per la donna è disponibile la giacca Rubiks. I pantaloni per lui si chiamano The Tune in Rec; per lei invece esistono Rock steady e Dandy.www.ripcurl.eu

CaPi eD aTTReZZaTuRe Da sCi PeR ViVeRe La MonTaGna aD iMPaTTo ZeRo

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PercorsiDIVITA

sCoPREnDo DoVE DoRmIRE In ALTA monTAgnA: i masi, le baite e lo chalet

In TREnTIno ALLA sCoPERTA DEI mAsI

I masi sono le antiche abitazioni delle famiglie contadine

che, solitamente, sono composte da un fienile, una stalla

e una piccola stanza adibita alla cottura dei cibi e alla pre-

parazione del formaggio, la stube. Oggi, ristrutturati, sono

agriturismi, solitamente, a gestione familiare, dove potre-

te trascorrere vacanze all’insegna del relax, lasciandovi alle

spalle il ritmo frenetico delle città.

In provincia di Trento, nella Val di Fiemme, ad esempio,

il maso Franceschella, un maso del 600 completamente ri-

strutturato, offre alloggio in sei camere, ognuna con il nome

dell’elemento che le caratterizza, come Legno, Ferro, Fieno,

Vetro, Sasso, Carro. Il maso si trova a 5km dal capoluogo

della Val di Fiemme, Cavalese, e avrete la possibilità di prati-

care diversi sport adatti al posto, come trekking e mountain

bike.

Consultate Agriturismo.it e Vacanzeintrentino.info.

LE BAITE E I RIFugILe baite, dette anche rifugi alpini, sono edifici di piccole di-

mensioni, provvisti dei servizi più essenziali, nati per dare

un riparo ad alpinisti ed escursionisti colti dalle intemperie.

Oggi sono diventate il luogo ideale per chi ama la montagna

e vuole trascorrere giorni immersi nella natura.

✓ In Piemonte in Val Susa consigliamo La Tana degli orsi

B&B, baita del 1700, completamente ristrutturata, nella lo-

calità di Rhuilles, a 1675 m sul livello del mare a pochi chi-

lometri da sestriere ✓ Alla fine della Valle d’Aosta presso Courmayeur La mei-

jon Catelier è nel paese di Verrand, baita vicino alle piste da

sci, con splendida vista sul Monte Bianco ✓ In Lombardia a madesimo, lungo la salita dello Spluga,

ottima sistemazione al Residence alla gran Baita a meno di

100 mt dalle piste.

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PercorsiDIVITA

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Lo ChALET In ALTA QuoTA,

unA PRoPosTA Lusso a LAnA

Lontani dal traffico, per chi ama il silenzio e non teme la

solitudine, luoghi che si raggiungono solo in funivia o in

motoslitta, con gli sci oppure con il gatto delle nevi.

A 1.500 metri di altezza, nel comune di Lana (Bolzano)

sorge il Vigilius mountain Resort, un albergo della catena

Design hotels, che si raggiunge solo con la funivia. Il pae-

saggio incontaminato composto da larici secolari e la vista

impagabile sul monte Vigilio lo rendono un luogo mistico

dove tutto è pensato per garantire benessere e relax, inoltre

offre una Spa (da provare il massaggio plantare sulle pigne e

il bagno Kneipp) che comprende anche una vasca idromas-

saggio all’aperto incastonata nel bosco di larici.

Link:

Vigilius Montain Resort

Monte san Vigilio (Bz)

39011 Lana

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La festa di S. Biagio, patrono di Can-cellara, è l’occasione per unire la be-nedizione della gola, di cui il santo è protettore, celebrata ancora secondo suggestivi rituali tradizionali, alla sagra della salsiccia. La Lucanica, infatti, è prodotto tipico di queste zone, prepara-ta sempre con la ricetta storica e offerta a tutti i pellegrini.

La sagra prevede visite guidate ai sa-lumifici del paese, con la possibilità di acquistare il famoso prosciutto, la tra-dizionale salsiccia tagliata a punta di coltello, la soppressata, il capocollo e molti altri salumi derivati dal maiale. Da qualche anno il paese è diventato anche la patria dei maiali neri, allevati allo stato brado e secondo il metodo biologico: si nutrono di radici, bacche, ghiande e granturco; si dissetano con acqua di sorgente e la frescura dell’aria di montagna li tempra e li rinvigorisce. Da non perdere la degustazione del soffritto, un’antica pietanza faetana, ac-compagnata dal pane unto, dorato nel grasso del maiale.

FESTA DI S. BIAGIO E SAGRA DEL-LA SALSICCIA

SAGRA DEL MAIALE

Cancellara (PZ) Faeto (FG)

Il 17 gennaio, giorno di S. Antonio Abate, segna l’inizio del carnevale a Ru-tigliano, i cui prodotti più tipici sono i fischietti, realizzati in terracotta, che assumono forme spettacolari, spesso ispirate a personaggi famosi della tele-visione o della politica. È questa l’occa-sione durante la quale si svolge anche il concorso nazionale “Fischietto in Terracotta”, giunto ormai alla 24^ edi-zione; le opere in gara sono ammirabili gratuitamente dal 15 al 22 gennaio nel Museo del Fischietto in Terracotta “Di-vella”.Info e prenotazioni: www.comune.rutigliano.ba.it

Rutigliano (BA)

FIERA DEL FISCHIETTO

EventiDIVITAtradizione e gastronomia

17 GENNAIO 3 FEBBRAIO 5 FEBBRAIO

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2 MARZO

18 - 19 MARZO

La sagra della Madonna dell’Addolorata si celebra il primo venerdì di marzo per rievocare la grande festa che gli abitan-ti di Vernole organizzarono più di un secolo fa, dopo che molti di essi scam-parono ad una disgrazia in mare. Prota-gonisti assoluti sono i “pampasciuni”, cipollotti violacei che in queste zone crescono in abbondanza, cotti in tutti i modi possibili.Info: www.comunedivernole.it

Festa molto sentita, la sagra di S. Giu-seppe è l’occasione ideale per gustare tutti i piatti tradizionali della “Taula” di S. Giuseppe, alla luce di un immenso falò. Giochi di fuoco degli artisti di stra-da e musica dal vivo si accompagnano alla spettacolare visione della “Taula di San Giuseppe” allestita nella cripta ba-siliana, aperta a tutti i visitatori.Info: www.comune.sancassiano.le.it

SAGRA DELLA MADONNA DELL’ADDOLORATA O SAGRA DE PAMPASCIUNI

SAGRA DI S. GIUSEPPE

Vernole (LE)

S. Cassiano (LE)

PALIO DEL VICCIO

Una tradizione antichissima vuole che nell’ultimo giorno di carnevale, il mar-tedì grasso, si svolga il Palio del Viccio, gara equestre che i rappresentanti dei diversi rioni della città disputano per vincere il “viccio”, un tacchino sistema-to in una gabbietta attaccata ad una ve-scica piena d’acqua. Il primo cavaliere che riesce a far scoppiare la vescica si aggiudica il premio, che verrà consu-mato nella grande festa che segue la vittoria.

Palo del Colle (BA)

Gli abitanti di Nemoli organizzano con offerte spontanee la Sagra della Polenta, preparando ogni anno circa 5 quintali di questo squisito piatto condi-to con il tradizionale sugo di salsiccia, pancetta e pepe rosso. Nel frattempo, musica e balli tipici accompagnano la preparazione dei Maestri Polentari e nelle vie della città sfilano i carri allego-rici allestiti dai gruppi di giovani.Info:www.nemoli.net/polenta.htm

Nemoli (PZ)

SAGRA DELLA POLENTA

EventiDIVITAgastronomia e tradizione

21 FEBBRAIO 21 FEBBRAIO

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40

ProgettiDIVITA

Quando oggi parliamo di energie rin-novabili, nessuno di noi pensa più soltanto a infinite distese di pannel-li solari, enormi turbine collocate

all’interno di cascate artificiali o altissime pale eoliche. I sistemi per sfruttare l’energia che la natura mette a nostra disposizione sono infatti entrati a far parte della nostra quotidianità e ci offrono valide alternative all’utilizzo dei com-bustibili fossili, che sono in via d’esaurimento e non rinnovabili.Uno dei sistemi più utilizzati a livello dome-stico per produrre energia pulita è quello dei pannelli fotovoltaici, che catturano l’energia del sole e la trasformano in elettricità. Possono essere collocati sul tetto di casa, in giardino, su pensiline per posti auto: è sufficiente orientar-li a sud, resistono alle intemperie, richiedono una manutenzione minima (solitamente for-nita dall’azienda installatrice) e funzionano anche in luoghi non particolarmente soleggia-ti. Esistono anche forme di incentivi economi-ci per l’installazione di tali dispositivi e la cor-rente prodotta in eccesso può essere rivenduta sul mercato.Un altro sistema di valorizzazione delle risor-se naturali è quello dei pannelli solari termici: del sole essi sfruttano il calore, che viene utiliz-zato per scaldare un apposito liquido, il quale a sua volta cede calore ad un serbatoio di acqua. Questa viene introdotta nell’impianto di casa, permettendo di evitare di accendere la caldaia in estate e ridurne l’utilizzo in inverno.L’impianto geotermico sfrutta invece il calo-re del terreno, che in profondità non subisce variazioni importanti nell’arco dell’anno. In inverno questo calore viene convogliato in una pompa di calore che può essere collega-ta all’impianto di riscaldamento o utilizzata

per produrre acqua calda sanitaria. In estate il ciclo si inverte: la pompa di calore si scalda nell’ambiente esterno e trasferisce il calore al terreno, permettendo di rinfrescare in manie-ra ecocompatibile la nostra casa.Negli ultimi anni si è sviluppata anche una cor-rente, denominata bio-architettura, o bio-edili-zia, che progetta e costruisce edifici a impatto zero sull’ambiente. Le abitazioni realizzate secondo i principi di tale “filosofia” rispettano innanzitutto il genius loci: la loro progettazio-ne viene preceduta da un’attenta analisi delle caratteristiche dell’ambiente, in modo tale da sfruttare a proprio vantaggio l’esposizione so-lare e le eventuali risorse naturali a disposizio-ne. I materiali utilizzati per l’edificazione pro-vengono in massima parte dal territorio, sono rinnovabili o riciclati e le fonti di energia sono, ovviamente, green. Certo, il loro costo iniziale è più elevato del 20-25% rispetto a quello delle case tradizionali, ma viene ampiamente am-mortizzato nel tempo e soprattutto non incide negativamente sul pianeta.

CAsA gREEn: tra energie rinnovabili e risparmio energetico

CASA PoCo gREEn? ATTuA IL RIsPARmIo EnERgETICo

Se non puoi installare un sistema di produzione energetica pulita, puoi sempre adottare degli accorgimenti per far sì che la tua casa riduca note-volmente le emissioni dannose per l’ambiente. Il principio fondamentale è cercare di limitare lo scambio d’aria con l’esterno. Per questo motivo:• fai coibentare le pareti della tua casa• isola le coperture• riscalda solo i locali in cui soggiorni• controlla regolarmente le guarnizioni dei serramenti• isola le finestre tramite doppi vetri o pellicola solare• esegui la manutenzione periodica della caldaia• abbassa leggermente la temperatura del riscaldamento d’inverno e alza quella del condizionatore d’estate. Ne guadagnerai anche in salute!

EnERgY BALL

Un modo alternativo di produrre energia pulita è sfruttare il vento con Energy Ball. Viene dall’Olan-da questo simpatico aggeggio, del diametro di circa un metro, rela-tivamente economico e silenzioso in grado di sfruttare anche le cor-renti più lente (fino a due metri al secondo) per produrre energia elettrica. Per le specifiche tecniche e tutte le info consulta il sito:www.home-energy.com

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ConsigliDIVITAautomedicazionedi Alessandro Fornaro

Farmacista e giornalista

EChInACEAL’echinacea viene comunemente utilizzata come stimolante delle difese immunitarie dell’organismo. La pianta agisce attivando il naturale lavoro delle nostre difese: gli anticorpi. Nello specifico, questa pianta stimola la fagocitosi da parte dei leucociti, potenzia il numero e l’attività dei macrofagi e incrementa la produzione di interferone e interleuchine. La forma preferibile è l’estratto secco titolato con concentrazione minima di echinasoide dello 0,6%. La posologia giornaliera varia da 9 a 12 mg per chilo di peso corporeo, suddivisi in due sommi-nistrazioni preferibilmente lontano dai pasti.A causa della sua tossicità sul fegato, del resto riscontrabile solo dopo lunghi periodi di trattamento, è consigliata una sommini-strazione intermittente, ovvero alternando 30 giorni di cura ini-ziali con 15 giorni di sospensione, per poi riprendere con ulteriori periodi di 15 giorni di cura alternati con altrettanti giorni di so-spensione. L’echinacea può inoltre provocare reazioni allergiche in pazienti con intolleranza alle composite e non va comunque impiegata in gravidanza e durante l’allattamento.PRoPoLILa propoli è invece impiegata per le sue proprietà antibatteriche, antivirali, immunostimolanti e antinfiammatorie. L’azione an-tibatterica della propoli avviene attraverso una serie di reazioni negative per la cellula batterica che culminano con la morte della cellula stessa. In laboratorio si è inoltre visto che i germi che risul-tano più sensibili alla propoli sono lo Streptococco Pneumoniae,

l’Haemofilus Influenzae e la Moraxella Catarallis, tutti, come si evince dai nomi, implicati in malattie dell’apparato respiratorio. Oltre all’azione diretta su virus e batteri, la propoli è risultata ca-pace di un’azione immunostimolante, favorendo la sintesi degli anticorpi e l’attività dei leucociti. Inoltre, ostacola significativa-mente la capacità dei batteri di aderire alle cellule da infettare.Non esiste una dose raccomandata di propoli, dato che essa può variare a seconda dell’età del soggetto e del disturbo in corso. In genere va assunta per 10-15 giorni.La sostanza non ha dimostrato effetti tossici, neppure quando è stata somministrata ad animali da laboratorio a dosi molto eleva-te e per periodi prolungati. Può tuttavia dare alcuni disturbi come secchezza della bocca e problemi gastrointestinali, talvolta asso-ciati a diarrea. Ha dimostrato di dare reazioni allergiche nel 3% dei soggetti: in questo caso è ovviamente opportuno sospendere subito il trattamento.Le sostanze che sono state brevemente trattate in questa sede non sono ovviamente le sole ad essere attive contro le malattie da raffreddamento. Ricordiamo ad esempio l’azione antipiretica e antinfiammatoria della boswelia (da non assumere assoluta-mente in gravidanza) e l’azione immunostimolante dell’uncaria tomentosa.

InTEgRAToRI naturaliPER MALATTIE da raffreddamento

Nei mesi invernali, si può entrare a contatto con più di 100 differenti virus che causano raffreddore e lievi forme influenzali. Inoltre, il virus dell’influenza stagionale è in agguato e i batteri che colpiscono le vie aeree sono sempre pronti ad attaccare. Occorre allora che le nostre difese siano allertate. Tra le sostanze di origine naturale contenute in diversi prodotti di libera vendita, alcune possiedono proprietà utili contro l’influenza e i raffreddori, in primo luogo l’echinacea e la propoli.

Alcuni rimedi fitoterapici contro i disturbi stagionali sono efficaci, ma non DEVono comunque sostituire la te-rapia farmacologica prescritta dal medico.

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Sciroppo di datteriper la gola

Stanchi e debilitati dall’inverno? Riprendetevi con i datteri! Questi frutti nordafricani sono infatti molto energizzanti e reintegrano i sali minerali. Sono inoltre molto ricchi di po-tassio, utile ad equilibrare il livello di liquidi nell’organismo, contribuiscono a mantenere in forma il nostro apparato cardiovascolare e apportano benefici nei confronti dell’acne giovanile. Ma soprattutto hanno proprietà antinfiammatorie per l’apparato respiratorio. Ecco la ricetta: fate bollire un etto di datteri in mezzo litro d’acqua per alcuni minuti, dolcificatelo con il miele e bevetelo, otterrete sollievo contro tosse e raffreddore!

Torta di bananacontro lo stress

Con un alto valore energetico e un basso contenuto calorico, la banana è perfetta per lo spuntino di metà mattina o la merenda, soprattutto per chi fa sport. Grazie al suo contenuto di potassio, inoltre, questo frutto tropicale è molto utile anche per aiutare a vincere l’ipertensione, tanto che negli Stati Uniti l’FDA ne promuove il consumo per prevenire i rischi di ictus. Preziose per chi soffre di ulcera e anemia, pare che le banane siano anche in grado di ridurre lo stress, in quanto alzano i livelli di zucchero nel sangue. Ecco allora un gustoso modo di consumare questo prezioso frutto:

TORTA DI BANANEIngredienti:4 banane3 hg di farina2 hg di zucchero2 hg di burro3 uova1 bustina di lievitoPreparazione:Mescolate farina e zucchero e gradualmente aggiungete il burro sciolto in precedenza. Amalgamate le uova una ad una ed impasta-te bene il tutto con il lievito.

Cedroper difendere il tuo organismo

Ottenuto un composto omogeneo, aggiunge-te le banane tagliate a rondelle e infornate in una tortiera imburrata a 170°C per mezz’ora circa.

Il cedro, agrume un po’ insolito, di cui viene usata principalmente la buccia, è noto fin dall’antichità per le sue proprietà medica-mentose. Come tutti gli agrumi stimola le di-fese immunitarie e svolge funzioni antiossi-danti e antibatteriche; a differenza degli altri agrumi, però, sembra addirittura possedere effetti benefici sui malati di Alzheimer. Il succo di cedro, bevuto alla mattina a digiuno disinfetta l’organismo , mentre l’olio essen-ziale è efficace contro gli inestetismi della cellulite e per stimolare la crescita dei capelli.

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PilloleDIVITA

muscolari. Il succo crudo, invece, neutralizza i succhi gastrici, alleviando mal di stomaco, gastrite e perfino i dolori provocati dall’ulce-ra; si può anche utilizzare come crema idra-tante, aggiungendovi un po’ d’olio d’oliva, o addirittura per lucidare l’argenteria! Contro la ritenzione idrica e per depurarsi dalle tossine provate così: fate bollire la buccia ben lavata di una patata grande in ¼ l d’acqua per 5 minuti, filtrate e bevete il decotto.

Patata: istruzioni per l’uso...alternativo

Grazie al suo alto valore nutritivo, la patata è un alimento diffusissimo in tutto il mondo e viene consumata in innumerevoli modi. È difficile però pensare a questo tubero come a un rimedio contro diversi fastidi, eppure nel-la medicina naturale la patata è un elemento fondamentale. La polpa lenisce gli arros-samenti della pelle, le scottature e i geloni, mentre applicata in impacchi caldi stimola la circolazione sanguigna e allevia i dolori

Resta giovanecon i pistacchi

Una recente ricerca ha dimostrato come i pistacchi siano ricchissimi di Luteina, uno dei maggiori antiossidanti naturali, molto importante anche per l’elasticità della pelle e per la vista. I pistacchi contengono inoltre il beta-carotene e il gamma-tocoferolo: il pri-mo, trasformandosi in vitamina A, è in grado di prevenire l’insorgenza del cancro; il secon-do, appartenente al gruppo della vitamina E, aiuta a previene le malattie cardiache. La ricerca ha messo in luce che, grazie a questo preziosissimo cocktail di elementi, il consu-mo giornaliero di pistacchi non permette al colesterolo di attaccarsi alle pareti dei vasi sanguigni, impedendone l’infiammazione.

Mangiare frutta e verdura d’inverno, soprattutto se si tratta di prodotti di stagione, porta enormi benefici alla salute: le sostanze che proteggono gli ortaggi dal freddo, infatti, sono in grado di proteggere anche noi!

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La qualità “Free from” è controllata da DESPAR in collaborazione con Lab Ricerche Analitiche Di.Pro.Ve.

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