Stars 'N' Stripes N°10

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IL PERIODICO ON LINE PER GLI AMANTI DELLA PALLA A SPICCHI D’OLTRE OCEANO IL PERIODICO ON LINE PER GLI AMANTI DELLA PALLA A SPICCHI D’OLTRE OCEANO M M M i i i s s s s s s i i i o o o n n n I I I m m m p p p o o o s s s s s s i i i b b b l l l e e e ? ? ? I I I L L L P P P E E E R R R S S S O O O N N N A A A G G G G G G I I I O O O I I I l l l l l l e e e a a a d d d e e e r r r d d d e e e l l l l l l o o o s s s t t t o o o r r r m m m o o o d d d e e e i i i N N N u u u g g g g g g e e e t t t s s s : : : T T T h h h e e e B B B i i i r r r d d d m m m a a a n n n O O O N N N T T T H H H E E E R R R O O O A A A D D D I I I l l l v v v e e e r r r o o o m m m e e e l l l t t t i i i n n n g g g p p p o o o t t t d d d e e e l l l N N N o o o r r r d d d A A A m m m e e e r r r i i i c c c a a a : : : T T T o o o r r r o o o n n n t t t o o o Daniele Vecchi UN VIAGGIO SUI CAMPI DI STRADA DEGLI STATI UNITI USA Playground in D D Dan n i e le e Ve e c c h i U i A S SA U US A UN VIAGGIO U N VI I A G G I O DEGLI STATI D E G L I S TA A AT I U SUI CAMPI DI S U I C A M PI I D I I UNITI I U N I TI I A S SA U US STRADA S ST R A D A A F F F A A A C C C E E E T T T O O O F F F A A A C C C E E E L L L u u u o o o m m m o o o , , , i i i l l l b b b a a a s s s k k k e e e t t t e e e l l l A A A m m m e e e r r r i i i c c c a a a I I I n n n t t t e e e r r r v v v i i i s s s t t t a a a a a a D D D a a a n n n i i i e e e l l l e e e V V V e e e c c c c c c h h h i i i M M M A A A D D D E E E I I I N N N I I I T T T A A A L L L Y Y Y L L L a a a T T T o o o p p p T T T e e e n n n d d d e e e i i i g g g i i i o o o c c c a a a t t t o o o r r r i i i d d d e e e l l l l l l a a a s s s t t t a a a g g g i i i o o o n n n e e e 2 2 2 0 0 0 0 0 0 8 8 8 / / / 2 2 2 0 0 0 0 0 0 9 9 9

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Il periodico on line per gli amanti della palla a spicchi d'oltre oceano

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IL PERIODICO ON LINE PER GLI AMANTI DELLA PALLA A SPICCHI D’OLTRE OCEANOIL PERIODICO ON LINE PER GLI AMANTI DELLA PALLA A SPICCHI D’OLTRE OCEANO

MMMMiiiissssssssiiiioooonnnnIIIImmmmppppoooossssssssiiiibbbblllleeee????

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Daniele Vecchi

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Passo davanti ai Blood, dal furgone parcheggiato all’angolo di Van Buren Street esce

dell’hip-hop a tutto volume, sento i bassi che mi rimbombano nel petto,

insieme al battito del mio cuore. Le sentinelle mi guardano, io li sfioro con la

coda dell’occhio, vedo che mi analizzano minuziosamente.Sono passato. Cinque, sei, sette, dieci, venti passi oltre,

nessun corpo contundente mi colpisce alle spalle, nessun caldo sanguinante che mi pervade nella schiena, nulla.

La musica hip-hop si allontana gradualmente, il rumore delpallone palleggiato sull’ asfalto

si fa più forte.

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PlaygroundUSA

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Daniele Vecchi è un giornalista emiliano “pendolare” a New York, si occupa dimusica, pubbliche relazioni, antropologia urbana e baseball, anche se il basket e lo

streetball rimangono le sue vere passioni. Daniele Vecchi scrive per svariati magazinesitaliani e internazionali come American Superbasket, Bounce Magazine e Il Venerdì

di Repubblica. Dopo il grande successo ottenuto con “Heroes”, ecco arrivare“Playground in Usa”, naturale seguito del fortunato “Playground in New York” del 2006.

Euro 11,00

Libreria dello Sport

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La musica hip-hop si allontana gradualmente, il rumore delpallone palleggiato sull’ asfalto

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PlaygroundUSA

inDaniele Vecchi è un giornalista emiliano “pendolare” a New York, si occupa di

musica, pubbliche relazioni, antropologia urbana e baseball, anche se il basket e lostreetball rimangono le sue vere passioni. Daniele Vecchi scrive per svariati magazines

italiani e internazionali come American Superbasket, Bounce Magazine e Il Venerdìdi Repubblica. Dopo il grande successo ottenuto con “Heroes”, ecco arrivare

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di Repubblica. Dopo il grande successo ottenuto con “Heroes”, ecco arrivare“Playground in Usa”, naturale seguito del fortunato “Playground in New York” del 2006.

ISBN 978-88-6127-014-5

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V i n c e r eun ti tolo

NBA non sempre equivale amanna dal cielo per una fran-chigia, specie nel breve periodoe a maggior ragione se la fran-chigia in questione non è una diquelle abituate all’approdo alleFinals come lo possono essereper esempio Lakers, Celtics oSpurs, giusto per citare le ulti-me grandi squadre che hannoalzato il Larry O’Brien Trophy. Ne sanno qualcosa iMiami Heat, con due anni ad altissimi livelli dopo l’arri-vo di Wade seguito dall’approdo di Shaq. Prima l’elimi-nazione nelle finali di conference, poi il Titolo, per certiversi miracoloso visto come si era messa la serie, contro iDallas Mavericks. Da lì il calo verticale. Il declino fisicodi Shaq, l’appagamento di certi giocatori, l’eccessiva soli-tudine di Wade causano un’eliminazione a zero al primoturno contro i Bulls e cui fa seguito una delle stagionipiù brutte, se non la più brutta in assoluta, nella storiadella squadra. Ma come? Arriva il titolo e, tempo dueanni, la situazione è semi tragica? E’ quello che l’NBA tiimpone di pagare se vuoi vincere il campionato senzaguardare al futuro ma solo all’obiettivo primario. NellaFlorida del Sud, però, c’è un valore aggiunto che ha unnome e un cognome: Pat Riley. Fu lui a prendersi lasquadra ben avviata da Stan Van Gundy per fargli

compiere l’ultimo passo e luistesso, dopo la catastrofica sta-gione 2007/2008 lasciò, asse-stando sul pino il giovane e pro-mettente Erik Spoelstra. Daldraft arrivarono il genio e lasregolatezza di Michael Beasley,mentre il nuovo obiettivo erarecuperare credibilità e, possi-bilmente vittorie, per non fareinfuriare ulteriormente DwyaneWade, avvicinandosi insidiosa-

mente la soglia dell’estate 2010. Senza particolari pres-sioni da parte del pubblico, che a Miami viene masoprattutto và, della dirigenza e di buona parte dellaEastern Conference, che a parte Boston, Cleveland eOrlando, langue ancora a livelli cestistici molto bassi,arriva una bella stagione. Wade gioca a livelli da fanta-scienza, Mario Chalmers gioca nello spot di play senzasembrare un rookie, il resto della squadra segue il pro-prio leader così da celare un pò la stagione non esaltantedi B-Easy. Intorno alla trade deadline Shawn Marionsaluta la compagnia e va a Toronto per fare posto aJermaine O’Neal e al suo contratto in scadenza, guardaun pò, il prossimo anno. 43 vittorie e serie di playoff con-tro gli Hawks persa a gara 7. Un pò di rimpianto, vistoche dopo la prime due partite ad Atlanta si era 1-1, salvo

E ora il team della Florida è alle preseanche con la grana di convincere Dwayne Wade a restare in Florida

Dal 2006 è statoDal 2006 è statoun de profundisun de profundis

DIDI

NNICOLÒICOLÒ FFIUMIIUMI

perdere subito gara 3 tra le mura amiche. Nessun dram-ma, comunque, e occhi e menti pronte per l’anno prossi-mo venturo, ma non solo. L’idea dello staff dirigenziale,infatti, è quello che di cominciare a costruire una squa-dra con potenziale immediato, ma anche un futuroimportante davanti a sè. E, come ormai è noto, per farloè necessario arrivare “scarichi” alla prossima freeagency. Scarichi in senso salariale, ovvio. E, appunto,guardando il monte stipendi degli Heat ci si accorgecome in pratica l’unico giocatore con un contratto chenon scada nella prossima estate sia James Jones, legatoal club ancora per 4 stagioni. A lui si aggiunge JoelAnthony che ha da poco rinnovato. Per il resto sono tuttiin scadenza i giocatori che quest’anno vestiranno lamaglia rossonera. Certo qualcuno ha opzioni a propriofavore o a favore della società (i rookies per esempio),ma per il resto i contratti garantiti non vanno oltre i 12mesi. Come abbiamo già detto, la priorità principale ènon farsi sfuggire Dwyane Wade e questo può portare auna serie di conseguenze. Il primo pensiero è che per farcontento l’ex Marquette sarebbe il caso di portare dasubito a casa un free agent di peso che dia una manoimportante alla squadra e convinca il numero 3 a rifir-mare senza indugi. L’identikit porta a Carlos Boozer a

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Il ‘noviziato’ è finito, ora RickSpoelstra deve essere il faro in panca dei suoi Miami Heat

Infine, anche Erik Spoelstra avrà un anno di esperienza in più,dopo la più che positiva stagione d’esordio. Ha già dato l’idea diavere ben chiare la proprie priorità e i propri concetti basesulla squadra, riconoscendo la leadership di Dwyane Wade acui si è messo nelle mani e usando il pugno duro con Beasley.Riley si fida di lui e e continuerà a farlo, anche perchè lo ritieneuna propria creatura, dunque lo stesso Spoelstra sà di potersimuovere con una certa tranquillità. Dettaglio non da poco, spe-cie per la percezione che i giocatori hanno dell’uomo che liguida dalla panchina.Comunque, fino a quando non si saprà quali saranno i movi-menti della squadra sul mercato è difficile fare una previsionesu quella che potrà essere la prossima stagione. Di certo si cer-cherà di non fare peggio di quest’anno per mantenere Wadeben saldo sul suo trono all’American Airlines Arena e da lìripartire con almeno uno e se non due nuovi e fortissimi com-pagni di avventura. Per arrivare di nuovo al titolo e magarientrare nell’elite della Lega, non dovendo più ricominciaretutto da capo nel giro di due anni.

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cui gli Utah Jazz hanno dato il benservito comunicando-gli che non rientra nei piani futuri del la società.Ovviamente dietro al giocatore ci sono anche altre squa-dre, ma lo stesso atleta ha rilasciato dichiarazioni diapprezzamento che lo spingerebbero verso il sole diSouth Beach. A questo punto però andrebbe valutato il contrattone chel’ex Cavaliers pretenderebbe e che, chiaramente, andreb-be a pesare sull’estate prossima ventura. Certo, conside-rando che Jermaine O’Neal nello stesso momento sarà

libero a alleggerirà le casse di 23 milioni di presidentispirati, la firma di Booz creerebbe meno problemi delprevisto (ovviamente problemi a livello di contratto, per-chè sul campo di gioco si avrebbero solo benefici). ConBoozer in squadra gli Heat si presenterebbero ai nastri dipartenza con il seguente quintetto: Chalmers, Wade,Beasley, Boozer, O’Neal. Non un brutto andare.

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Altro punto su cui porre attenzioni: Michael Beasley. PatRiley e Erik Spoelstra, come è normale che sia, pongonograndi speranze in lui. E’ stata spesa una seconda scelta

La seconda scelta assoluta allo scorso Draft, deve ancora dimostrare di valere un posto da titolare e la fiducia incondizionata del suo capitano

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assoluta d’altronde. Nella sua prima tornata tra i Pro hamostrato quello che in linea di massima già si sapeva.Talento pressochè infinito. Capacità di segnare in millemodi diversi, buona, quando non ottima, propensione alrimbalzo. A cui si contrappongono: un’attegiamento tal-volta svogliato, scelta offensive rivedibili, difesa moltopiù che rivedibile, scarsa costanza di rendimento. Ora, se la costanza di rendimento, le scelte offensive e ladifesa si possono migliorare col lavoro, l’attitudine algioco è un qualcosa di innato. Gli istinti per la pallacane-stro non si discutono, ma quello che sembra mancare al

momento è quel fuoco sacro che anima, tanto per nonspostarsi da Miami, lo stesso Dwyane Wade e che e ilcomponente primario del successo inaspettato che haavuto da quando è nella Lega. Se lo stesso fuoco sacro riuscisse ad accendere l’ex alun-no di Kansas State, ecco allora che per gli Heat si apri-rebbero scenari impensabili. In caso contrario, rimarreb-be comunque un ottima pedina di scambio, per fare arri-vare magari un giocatore con meno futuro, ma più con-creto e che possa aiutare maggiormente la squadra.

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LE STATISTICHE DI MICHAEL BEASLEY

Abbiamo detto che con l’arrivo,non sicuro comunque, di CarlosBoozer, il quintetto sarebbe alcompleto. A quel punto bisogne-rebbe andare a puntellare la pan-china che appare un pò scarsa almomento. L’ottimo Jamario Moondovrebbe partire per andare a farecompagnia a Shaq e AnthonyParker a Cleveland. I Cavs, infatti,gli hanno fatto un offerta che gliHeat, pur essendo Moon restrictedfree agent, hanno deciso di nonpareggiare. Cook e James Jonessono buoni specialisti, Haslem, dovesse arrivare un 4 dipeso, sarebbe un buona aggiunta per la second unit, marimarrebbe comunque un buco nello spot di play di riserva,

dove Quinn da solo non può certobastare. A questo sono da aggiun-gere i punti di domanda su DorellWright, di ritorno dopo un infor-tunio che gli ha fatto perdere tuttala stagione. Blount e Anthonyandrebbero a completare la rota-zione dei lunghi. Sempre tornan-do al discorso salariale che si face-va prima si potrebbe anche deci-dere di andare avanti così, firman-do il lungo di peso di cui sopra, eottenendo il possibile da cio chegià si ha in casa. Ma un play che

possa sopperire le mancanze che fisiologicamente MarioChalmers, pur sempre al secondo anno, può ancora mostraresarebbe meglio metterselo in casa.

L’arrivo dell’ex Blue Devil di Dukepotrebbe cambiare lo scenario....

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Chauncey Billups? No way. CarmeloAnthony? Assolutamente no. Chris Andersen.Ecco il nome che scalda I cuori dei tifosi,ecco il nome che a Denver tutti adorano, eccoil nome di colui che nel giro di un anno èdivenuto un qualcosa che è molto simile adun capo tribù. Settantuno partite in stagioneregolare una decina in più contando i playoffe difficilmente ci si poteva guardare intornoall’interno e prima al di fuori della PepsiArena e non trovare appartenenti a quelloche ormai tutti in Colorado definiscono comeThe Flock, lo stormo. Quale stormo? Behovviamente quello di The Birdman. Difficilecercare di girarsi intorno all’interno dellemura che ospita le gare casalinghe deiDenever Nuggets (e di rado anche in qualchealtro palazzetto dove di gente pazza per

Birdman la si trova sempre ndr) e non accor-gersi o non scorgere canotte a sfondo biancoo sfondo celeste con numero 11 stampato sulfronte ed il nome consequenziale sul retro,manicotti con finiti tatuaggi sulle braccia, masoprattutto cresta gelatina sulla testa e fascet-ta, che restano il marchio di fabbrica dell’ul-tima versione di Andersen o se vogliamo delnuovo Andersen. Altrettanto difficile non riu-scire a non accorgersi, nonostante l’impossi-bilità effettiva di sentire il rumore dello sbat-tere delle ali che generalmente un volatileproduce, dei tanti (uomo, donna, bambino edanche qualcuno in età avanzata) pronti ascattare in piedi dal sediolino su cui eranobeatamente seduti in precedenza ed agitarele mani a seguito di una giocata degna dinota da parte del capostipite di cui sopra.

DIDI

DDOMENICOOMENICO PPEZZELLAEZZELLA

Focus sul personaggio rivelazione dell’ultima stagione dei Denver Nuggets che grazie anche alsuo aiuto sono arrivati ad un passo dalle Finals Nba. E’ l’idolo della folla, perdon, del ‘Flock’

Chris ‘Birdman’ Andersen

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Non importa che sia una schiacciata, una stoppata,una mancata stoppata, una deviazione o un sempli-ce recupero di un pallone vagante, l’importante èche sul terreno di gioco a farla sia lui, il nuovo idolodi casa, il nuovo idolo della folla del Colorado.Eppure forse in pochi se lo ricorderanno nella stessamaniera sia nel momento in cui gli stessi DenverNuggets lo scelsero nel 2001 quando si videro reca-pitare nel tempio delle ‘pepite’ uno spilungone conuna chioma fluente che l’unica cosa che non avevamai disdegnato di dimostrare era il suo atletismovolando al di sopra del ferro, cosa che gli valseanche una convocazione ad un All star Game omeglio nello Slam Dunk. Non tutti la pensavanocosi quando la dirigenza di Denver decise di nontrattenerlo e lui finì a vestire la maglia degliHornets. Non tutti la pensavano cosi dopo che lostesso Andersen aveva messo piede in campo persole 5 volte nella stagione scorsa quando scalpitavaper essere al fianco di Chris Paul o aizzare la folladel New Orleans, è tornato alla ‘base’ è tornato all’o-vile, per l’ennesimo tentativo, per una seconda pos-sibilità se cosi la vogliamo chiamare. L’America lo sisa è la patria delle seconde opportunità, è la patriadei riscatti, è la patria delle occasioni come quellache la Dea Bendata ha voluto servire su di un piattod’argento allo ‘spilungone’ di Long Beach California.

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Questa volta altro che capellone e bianco da considerare buono piùper l’Europa o per qualche altra sfigata compagine della Nba, al ritor-no a casa i tifosi dei Nuggets si ritrovano la sagoma di un sempre piùpluritatuato con una cresta che allunga il conto dei suoi centimetri,pizzetto stile mosca sotto al labbro inferiore e una grinta che davveroin pochi si aspettavano, ma che tutti prima o poi avrebbero avutomodo di vedere all’opera. E’ iniziato tutto quasi come un gioco, tuttoquasi come una sorta di scherzo del destino. Le sue doti di saltatore edi stoppatore ad altezze praticamente proibitive avevano dato il la aiprimi commenti di un giocatore capace di volare, ma siccome ‘he canfly’ è una dicitura che negli States è sinonimo di Michael Jordan (enessuno voleva certo ‘offendere’ sua maestà MJ), ecco arrivare i primitimidi accenni di uomo uccello, di ‘Birdman’ (anche se a dire il vero ilnome gli era stato già affibbiato da un compagno di squadra, JuniorHarrington, che però non aveva avuto tanto clamore. Il motivo restasempre lo stesso i grandi salti che il biondi californiano metteva inmostra ed i tatuaggi, non tanti come ora, a mo di penne ndr). La vocedunque gira, corre e giunge all’orecchio dello stesso giocatore chedecide di trasformare un semplice nickname in un qualcosa dimastodontico aggiungendo al tutto quel tocco scenico e quel toccogestuale che poi ha reso tutto più eccezionale. Quello che è il suogesto solito nell’aizzare la folla al tifo, infatti, diventa un qualcosa di

diverso ed unico. Invertito il senso del movimento delle braccia, nonpiù dal basso verso l’alto, ma dall’alto verso il basso ed il tutto trasfor-mato nel classico gesto dello battito di ali di un uccello. Andersendiventa ‘The Birdman’ ed i tifosi in visibilio diventano ‘The Flock’. Unlegame unico, un legame a dir poco indissolubile che ha portato ilbianco, per modo di dire, giocatore della California nell’idolo delColorado che ora è. Ma se questo è potuto avvenire, il merito non ècerto solo ed esclusivamente della goliardia e della genialità dellamente del giocatore, ma anche perché quella che si è conclusa conl’eliminazione alla Finale di Conference, la prima di sempre per lafranchigia del Colorado, è stata una stagione che lo ho consacrato almondo del basket Nba come un pezzo pregiato di questo sport. Unpezzo pregiato da inserire al fianco delle stelle, la fianco di coloro chepoi nel momento del bisogno ti decidono le partite e che ti portanofino in Finale di Conference contro i poi Campioni Nba, ma con glistessi che al momento opportuno hanno avuto a loro volta bisogno diChris Andersen. Una stagione fortemente voluta da Andersen prontoe deciso a dimostrare alla Nba intera di essere maturato come perso-na e come giocatore. Oddio uno che si presenta con tatuaggi accesidal punto di vista dei colori praticamente ovunque, con una crestaalta almeno 15/20 centimetri sulla testa e che gira per il campo ‘svo-lazzando’ dopo una qualsiasi giocata al di sopra delle righe mandan-

LE STATISTICHE DI THE BIRDMAN

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do in visibilio le migliaia di tifosi accorsi al Pepsi Center, si fatica aconsiderarlo come maturato dal punto di vista della persona. Ma avolte ci sono tante sfaccettature di una frase, tanti significati anchenascosti di una stessa affermazione, tanti lati che vanno considerati ecollocati all’interno del discorso, ma soprattutto in relazione al sog-getto in questione. Ed è per questo che se scavato a fondo la matura-zione di Andersen come uomo è facilmente ritrovabile e cioè nell’es-sere free agent. Essere nella condizione di chi in questa Lega ed inquesto sport, specie se trentenni e dopo una stagione come la sua,sono pronti ad incarnarsi a pieno titolo in quello che è il classicodetto latino ‘carpe diem’. Cogliere l’attimo che con ogni probabilitànon ti si ripresenterà più per mettere la mano in tasca, prendere ilcellulare digitare il numero del tuo agenti finanziario o del tuo agentedi banca e comunicargli che da quel momento in poi il tuo conto per-sonale avrebbe avuto qualche piccola modifica e consistente in unozero in più o nella cifra davanti agli stessi zeri. Insomma cedere alletentazioni del ‘Dio denaro’ sfruttando quella piccolissima spinta chegli ‘Dei del Basket’ ti hanno dato insieme alle tue doti per poterti per-mettere di spiccare il volo letteralmente ed in tutti i sensi. Ecco pren-dete tutto questo, scavate a fondo e troverete la maturità di un uomoche in quanto a ‘carpe diem’ ha sicuramente sfruttato la situazione,mettendosi nella scia del vento e del soffio del dio Eolo ovvero quelloche ti permette di allargare le ali e planare fino alla destinazione fina-le. Destinazione che non poteva essere quella del nido originale, quel-lo costruito otto anni fa alla prima volta che Andersen ha messopiede nella Nba, quello costruito a più di mille metri di altezza sulle

montagne rocciose del Colorado e della città di Denver e dal qualepoi è nato lo stormo che durante il periodo delle trattative ha urlato agran voce il suo nome cosi come dei cuccioli di uccelli invocano lamamma per il cibo, fino a che dall’otto luglio scorso tutti sono statiaccontentati. Ecco la maturità di cui si parlava in precedenza, ecco lamaturità di chi ha fatto tesoro di ogni singola vicissitudine che gli ècapitata durante il suo percorso e cammino in questo Lega, ecco lamaturità di chi ha capito di aver trovato una casa vera e propria, masoprattutto ecco la maturità di chi ha capito che essere free agentnon vuol dire sempre scappare altrove o cercare qualcuno che riem-pia il tuo conto in banca più di quanto magari possa fare la squadradel tuo cuore che in più ci mette lo spettacolo ed il calore dei tifosiche ormai ti vedono come un idolo. Ecco la maturità di chi ha decisotutto di un colpo di eliminare il proprio nome dai rumors e di cancel-larlo definitivamente dalle frequenze di radiomercato accettando l’of-ferta di Denver e sbaragliando la concorrenza di Dallas, Houston,Portland e Memphis (!). «Look at me now! Championship bound!Thanks for all your Bird support. Love this town. Givin' ya all I got!Chris Andersen. P.S. “Block and Roll!». ‘Amo questa città’ lo sloganche più chiaro ed inequivocabile che ci potesse essere e quindi lostormo avrà ancora una volta il suo capostipite a guidarlo nella pros-sima stagione e presumibilmente nei prossimi playoff. Non tutto èstato facile però, visto che lo steso Direttore delle operazioni diMercato della franchigia del Colorado è dovuto correre immediata-mente in California dall’apertura della free agency e per sette gironidi fila ha dovuto fronteggiare le tentazioni proposte a ‘The Birdman’

e provenienti esplicitamente dalle squadre sopra indicate, ma inmaniera tacita anche da mezza Nba. «Credo che la rifirma sia possi-bile – esordì Mike Warkentien prima di partire per Long Beach -.Riportare a Denver Chris credo che sia la strada giusta per ripetereun’annata come quella che si è appena conclusa e noi non vogliamocerto prendere la strada sbagliata».Dichiarazione che di sicuro avrà fatto piacere a Chris Andersen che ciha impiegato un po’ per dare la risposta finale, ma alla fine ha decisoper il ritorno al fianco di Chauncey, Melo e del Flock della PepsiArena. Una decisione che lo ha reso visibilmente felice, cosi comefelice lo avranno reso le dichiarazioni dello stesso Mike Warkentiendopo la firma: «Siamo eccitati dall’idea di riavere con noi Chris. Loscoro anno lui è stato una grande parte del nostro successo generale,e credo che lo sarà anche per la prossima stagione e per il futuroimmediatamente dopo. Abbiamo bisogno della sua energia, della suaversatilità e tutto quello che ci ha dato durante questo anno appenaconcluso e poi sappiamo il piacere che i tifosi proveranno nel

momento in cui apprenderanno questa notizia vistoil legame che c’è con il giocatore». Ed allora tuttisaranno pronti con cartelloni ed ali finte, perché apartire dal prossimo ottobre lo stormo si accinge amettersi in volo con The Birdman a fare da guida.

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La squalifica ed il licenziamento perla violazione delle leggi anti droga e lariammissione nel marzo del 2008

Come ogni duro e come ogni icona che si rispetti, un momentodecisivo, un momento fondamentale nella propria vita dal qualepartire per cercare di creare un’immagine diversa e definitiva di se,anche per il lungo californiano, la rinascita per la persona che è hauna data ed un momento ben preciso: 25 gennaio del 2006. Datanella quale Andersen fu squalificato dalla Lega per aver violato leleggi e le norme di una politica intransigente nella Nba: quella sulladroga. Risultato positivo alle analisi, il verdetto per il biondo diLong Beach fu tremendo e pesantissimo: «Drugs of abuse». Abusodi droghe letteralmente tradotto e verdetto per il quale la pena pre-vista è addirittura l’espulsione dalla Nba, quella che tra l’altra fuchiesta per l’allora giocatore dei New Orleans Hornets in virtùanche con gli articoli della contrattazione collettiva tra giocatori eLega. Andersen provò anche la strada del ricorso mediante aribitra-to, ma non ci fu niente da fare: la Nba aveva perso un personaggionon ancora di spicco, ma che pian piano avrebbe potutto diventarloe non anche nel senso di stella assoluta. «A nome della squadra, gliallenatori e l'intera organizzazione, gli auguriamo e ci auguriamoche impara da questa esperienza» le dichiarazioni del proprietariodegli Hornets George Shinn.Due anni. Questo il tempo necessario ad Andersen per richiedere lariammissione ad essere un giocatore Nba, richiesta che gli vieneconcessa ufficialmente il 4 marzo del 2008 con diritti di nuovoappartenenti alla squadra che in precedenza gli aveva fatto firmareun contratto da 14 milioni di dollari e che nel 2008 stesso avrebbedovuto pagargliene 3,5, i New Orleans Hornets. Le parole di GeorgeShinn però servirono, soprattutto allo stesso Andersen. NewOrleans lo tagliò immediatamente nella stagione 2007/2008, quellanella quale trovò l’amore ed il calore dei Denver Nuggets e delle suepepite. In Colorado Andersen ha trovato il suo equilibrio, la suaredenzione, cosi come aveva promesso alla mamma, ed anche quel-la cornice che gli desse finalmente il risalto sperato dal punto divista dell’immagine. Certo a New Orleans il nome The Birdman eraspesso nominato, cosi come in giro per la Nba, ma mai con quellacostanza che poi rende il tutto immortale. Ed allora c’hanno pensa-to i tifosi di Denver a compiere l’ultimo miracolo ed apiccicare persempre, senza bisogno di una pistola con aghi, le ali che renderan-no epr sempre Chris Anderse The Birdman, ma anche The King ofthe Flock.

Il tentativo di Andersen di diffondere il suo essere ‘The Birdman’ durante lo Slam Dunk Contesta

all’All Star Game del 2006Come accennato che lo stesso Andersenfosse consapevole del fatto di essere TheBirdman, non era in discussione. Quelloche di nuovo ha fatto da quando JuniorHarrington gli ha affibbiato questo sopran-nome è trasformarlo in marchio di fabbri-ca. In una etichetta da attaccarsi addosso enon togliersi più, quel stile di etichetta cheti resterà legata al nome cosi come peresempio è successo a tanti altri grandi delpassato: The Worm per Denis Rodman, TheMail Man per Karl Malone, Magi per Er vinJohnson, insomma quel tipo di marchio cheti rende ‘diverso’ e inconfutabile con nessun

altra persona. Eppure lui ci aveva provato ametterlo in piazza nel 2006 quando durantela gara delle schiacciate dell’All Star Gamein una mini intervista di rito e di routine, sisentì affermare: «It's time for the Birdmanto fly». Una dichiarazione che non ebbecerto l’effetto sperato, visto che se ne parlòil giusto ed il tutto restò come una sorta dinotizia di secondo piano. Tutto risolto nellastagione appena conclusa dove Andersen haraggiunto tutti i suoi obiettivi: esplodere alivello di giocatore, buttarsi alle spalle ilpassato e crearsi l’icona indelebile come itatuaggi sulle braccia.

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Tutti lo cercano, ma alla fine nessunolo vuole. Potrebbe essere racchiusa inquesto modo la carriera e le ultime

esperienza di Zach Randolph alla sua terza squadra in carriera.Niente di strano a cambiare maglia o passare da una squadraall’altra, sia chiaro, ma la sensazione è che i vari passaggi sianopiù figli di un’insofferenza di un peso sulle spalle che per realiragioni tecnico tattiche. A questo punto è chiaro che quello cherealmente interessa a chi lo cerca è il contratto poi da girareverso altre direzioni e che prima o poi dovrà pure scadere libe-rando un bel po’ di ‘verdoni’ nel salary cap. Attualmente sono 16 imilioni di dollari che il natio di Marion Indiana, intasca per il

contratto pluriennale e suntuoso che Isiah Thomas gli ha per-messo di continuare ad usufruire al momento di prelevarlo daiPortland Trailblazers. Un stipendio che a conti fatti non sarebbenemmeno speso male in termini di rendimento o di quello che sivede in campo in termini di numeri e di produttività del lungocon il numero 50: 20,5 punti e 12,5 rimbalzi nelle 11 partite gio-cate con la maglia dei Knicks con al quale ha iniziata la stagioneche è terminata poi con il successo di Bryant e dei Lakers nelloscorso giugno. Vittoria che di sicuro avrà vissuto da vicino, dalmomento che nel corso della stagione stessa il suo domicilio èstato trasferito dalla Grande Mela alla città degli angeli dove èentrato a far parte della bella, ma perdente parte di Los Angeles,

DIDI

DDOMENICOOMENICO PPEZZELLAEZZELLA

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quella dei Clippers. Anche qui i ‘verdoni’ di cui sopra non sonopoi andati sprecati visto che il rendimento di ‘Z’ è stato pratica-mente lo stesso di quello degli ultimi tempi ovvero di una doppia-doppia costante sul parquet anche se poi a livello di medie i rim-balzi sono andati al di sotto della doppia cifra con 9,4 con 20,9 direalizzazione (di sicuro il gioco lento e soporifero di coachDunleavy non aiutava a sprizzare energia per andare a lottaresotto i cristalli ne da parte di Randolph ne da parte di altri). Edallora qual è il problema? Beh di sicuro il modo di stare incampo, il modo di approcciare tutto quello che gli sta intorno, ilmodo di immettersi all’interno di un nuovo sistema. Insomma,cambiare quella che è la sua mentalità (volendo escludere daldiscorso tutto quello che concerne il basket giocato in difesa dovedavvero sono moltoi più i difetti che i pregi che riempiono lascheda scouting dell’ex Michigan State con tante voci e tantesituazioni, come per esempio lentezza aumentata negli anni nel

recuperare sul tiratore dopo essersi attardato, come per esempiolentezza nel seguire il proprio uomo e nel marcarlo specialmentequando questo gli gioca in post basso, e che possono esserericondotte ad una sola parola: pigrizia). Una mentalità che negliultimi tempi lo porta ad accontentarsi di quello che ‘purtroppo’ ilsuo talento non gli impedisce di fare su di un campo da basket:giocare bene pur non impegnandosi. Questo è quello che ancoralo separa dall’essere una super star a tutti gli effetti, dall’essereuna pedina fondamentale per una squadra che punta alla vittoria,dall’essere considerato ed inserito definitivamente, e non soloperché chiude quasi ogni stagione con almeno 20 punti di media,nel rango di giocatori di spessore e di valore dell’intera Lega. Unpeso che con ogni probabilità si è caricato sulle spalle in quel diNew York e nel periodo di regno Thomas nella Grande Mela. Unarrivo che doveva essere devastante e supportato daun contrattoa di poco faraonico quello che per intenderci ti consacrano come

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una Super Star, e da alcuni considerato sopravva-lutato ed esagerato, che lo ha cosparso di ‘bigliet-toni’ ai quali non è mai giunto quel tipo di appor-to che tutti si aspettavano. D’altronde la sua ulti-ma stagione a Portland, quella dell’esplosione(23,6 punti e 10,1 rimbalzi) lasciava presagire unfuturo da All Star che lo stesso ‘Bad Boys’ da gio-catore non si voleva certo far scappare. Ecco poida li a dire che quello ammirato in campo alMadison Square Garden (tranne qualche piccolaeccezione) fosse un vero All Star ce ne passa ecome. Anche perché con il senno di poi ladomanda sorge spontanea: per qualche motivoallora i Blazers avrebbero dovuto liberarsenesenza nessun motivo? Dopo tutto quello che dibuono aveva fatto vedere durante i suoi anni inOregon con cifre sempre in aumento ed anche untrofeo nella stagione 2003/2004 di giocatore piùmigliorato?La risposta è arrivata altrettanto spontanea edirettamente da quelli che sono stati gli ultimicambi di direzione, gli ultimi cambi di domiciliodello stesso giocatore che è stato sballotto lato daEst ad Ovest come un pacco postale da consegna-re a chi magari era ancora ignaro del tutto. Unviaggiare che fino a questo momento ha solovisto squadre mediocri o quanto meno di bassafascia. Mai una reale possibilità di lottare per unqualcosa di importante, mai la possibilità di lotta-re anche per una singola gara di playoff, figurarsiper qualcosa in più. Non è successo a New York,dove francamente ha passato più tempo a litigareanche con lo stesso Thomas che lo ha voluto inmaglia blu arancio, che a giocare realmente ilbasket che il talento gli regala, assolutamente nonè successo a Los Angeles con i Clippers dove laparola vincere ed alto livello di prestazioni è unqualcosa che hanno assaggiato di rado e perpochissimo tempo, e sicuramente non accadrànella prossima stagione, dal momento che iMemphis Grizzlies («Zach è eccitato dell’arrivo edell’approdo a Memphis, lui vuole vincere e vuoleaoiuitare Memphis a vincere, insomma è unagrande opportunità ed occasione per Memphisma anche per Zach». Questo il messaggio ‘pro-mozionale’ dell’agente di Randolph, Brothers almomento della conferma della trattativa) nonsono certo la squadra di punta della prossima sta-gione Nba. Una destinazione, quella delTennessee che rappresenta solo un’altra tappa dipassaggio nel suo stipendio e nel suo enormecontratto, quello che scadrà nel 2010-2011 dopoaver percepito gli ultimi 17 milioni e spiccioli didollari che gli spettano. Da quel momento in poicon 29 anni sulle spalle sulla strada di ‘Z’ si aprirà

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un bel bivio, una bella decisione da prendere: continuare ad esse-re quello che è adesso ovvero un dei tanti talenti sprecati delbasket, o cambiare per un attimo assetto mentale, cambiare perun attimo quel ‘mode’ che lo può portare a passare da sopravva-lutato a star dimostrando di meritare almeno una parte dei soldiche nel frattempo ha intascato in questi quattro anni. Una sca-denza alla quale tanti gli sbatteranno sotto il muso il fatto di esse-re sostanzialmente un giocatore con grandi qualità, ma non unvincente, ma non un uomo squadra, ma non una pedina capacedi far fare al gruppo quel passo in più per andare a conquistarequalcosa di importante e giocare quasi per inerzia, quasi per il

fatto che una volta indossati canotta, pantaloncini ed allacciate lescarpe tutto quello che la divina provvidenza gli ha regalato gliimpedisse di fare altro. Ma poi a quello che ti viene dato e che emerge anche per inerzia,bisogna anche dare una piccola spinta, quel piccolo aiuto che tiporta alle luci della ribalta, ti porta a candidarti come attore pro-tagonista o anche come attore non protagonista, ma assoluta-mente non come semplice comparsa o come un nome da ricorda-re al quale poi accostare ed avvicinare la più classiche delle frasiche si dicono in questo caso: «Peccato, poteva essere una verastar».

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Tutti gli spostamenti di ‘Z’PPOORRTTLLAANNDD:: Se fosse toccato a Renato Zero racchiudere conuna frase o con una dedica le stagioni di Randolph in Oregon,il re dei ‘sorcini’ di sicuro avrebbe scelto ‘ I migliori anni dellanostra vita’. In questo caso della sua vita, sua di ‘Z’. E decisa-mente l’esperienza ai Blazers è quella che l’ha messa in eviden-za maggiormente prima della metamorfosi, prima dell’involu-zione da farfalla a larva. Scelto nel 2001 con il numero 19Randolph impiega due anni prima di brillare completa men-tente. Il 2003/2004 è la stagione più brillante in assoluto e cul-minata oltre con un’estensione contrattuale anche con il trofeodi Mot Improved Player passando dagli 8 punti della stagioneprecedente ai 18 di quella appena menzionata. Di li in poi unasorta di crescendo fino ad arrivare ai 23,6 e 10,1 rimbalzi del2006/2007. Il marzo 2007, però, è l’inizio della fine. Primal’infortunio, poi un leggero calando prima dell’exploit del mas-simo in carriera con 43 punti e 17 rimbalzi e poi la molla cheha scatenato il tutto. UN giocatore irriconoscibile e di conse-guenza messo sul mercato.NNEEWW YYOORRKK KKNNIICCKKSS.. La notizia ci mette davvero poco a fareil giro degli ambiente e dei corridoi Nba fino ad arrivare aquello del front office dei New York Knicks presieduto e diret-to dal re incontrastato Isiah Thomas . Il 28 giugno arriva latrade con Dan Dickau, Fred Jones e Demetris Nichols, e conFrancis e Channing Frye, verso l’Oregon ed il nuovo Big Mandel Madison a fare la conoscenza della piazza più calda e spie-tata della Lega. UN anno e mezzo di amore-odio sia con il pub-blico, sia con i compagni di squadra, ma soprattutto con chi loaveva voluto fortemente nella sua scacchiera per rilanciare lesorti dei Knicks. Un anno e mezzo che sono culminati con l’e-sonero, anzi l’eliminazione totale di tutto quello che avevacreato Thomas, da parte del nuovo duo Walsh-D’Antoni e ZachRandolph che nella stagione seguente, dopo 11 partite, è statospedito in Claifornia, precisamente LA, ma sponda Clippers,per Cuttino Mobley e Tim Thomas.LLOOSS AANNGGEELLEESS CCLLIIPPPPEERRSS.. «Il nostro intento era quello diinserire nel roster un altro pezzo pregiato, ma soprattutto unaltro ‘competiror’ un altro giocatore competitivo. Ed è per que-sto che sono eccitato dall’idea di aggiungere in squadra un rea-lizzatore ed un rimbalzista del valore di Zach Randolph».No questa volta a parlare non era l’agente del giocatore comenel caso del passaggio a Mempshis, ma lo stesso coach deiClippers che deve, però, aver cambiato idea nel corso di questastagione se dopo i 20 punti ed i 9,4 rimbalzi di media lo ha spe-dito senza troppi fronzoli in Tennessee preferendo affidarsi adun rookie, il promettente e di valore Blake Griffin da tutti con-siderato il nuovo Antonio McDyess, ma pur sempre un rookie.Molto probabile che a far maturare la situazione ci sia statoanche il caratterino niente male dello stesso ‘Z’ che in una par-tita della scorsa regular season contro i Phoenix Suns è statoespulso per aver colpito al volto con un destro degno delmiglior Mike Tyson Louis Amundson («E’ stato un episodio,non penso che Zach sia un cattivo ragazzo o un violento,chiunque conosca Zach sa che non è un ragazzo violento» larisposta di coach Gentry nella conferenza stampa di quella par-tita), aggiungendo alla lunga lista di difetti anche quello diessere un ‘Bad Boys’ un cattivo elemento e forse facendo unpasso indietro sarà per questo motivo che Isiah Thomas lo havoluto con se ai Knicks.MMEEMMPPHHIISS GGRRIIZZZZLLIIEESS.. Diciassette di luglio la data del nuovocapitolo della sua personale storia con destinazione Memphis,in cambio di Quentin Richardson in un giro che hanno coin-volto anche altre squadre.

Daniele Vecchi

UN VIAGGIO SUI CAMPI DI STRADA DEGLI STATI UNITI

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Daniele Vecchi

Passo davanti ai Blood, dal furgone parcheggiato all’angolo di Van Buren Street esce

dell’hip-hop a tutto volume, sento i bassi che mi rimbombano nel petto,

insieme al battito del mio cuore. Le sentinelle mi guardano, io li sfioro con la

coda dell’occhio, vedo che mi analizzano minuziosamente.Sono passato. Cinque, sei, sette, dieci, venti passi oltre,

nessun corpo contundente mi colpisce alle spalle, nessun caldo sanguinante che mi pervade nella schiena, nulla.

La musica hip-hop si allontana gradualmente, il rumore delpallone palleggiato sull’ asfalto

si fa più forte.

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PlaygroundUSA in

Daniele Vecchi è un giornalista emiliano “pendolare” a New York, si occupa dimusica, pubbliche relazioni, antropologia urbana e baseball, anche se il basket e lo

streetball rimangono le sue vere passioni. Daniele Vecchi scrive per svariati magazinesitaliani e internazionali come American Superbasket, Bounce Magazine e Il Venerdì

di Repubblica. Dopo il grande successo ottenuto con “Heroes”, ecco arrivare“Playground in Usa”, naturale seguito del fortunato “Playground in New York” del 2006.

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Libreria dello Sport

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ASSAUUS

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‘Face to Face’L’uomo, il basket, l’America

e i playground: Daniele VecchiLL''UUOOMMOO DDAANNIIEELLEE VVEECCCCHHII

PPeerrcchhéé hhaaii sscceellttoo ddii sseegguuiirree iill bbaasskkeett??«Perchè ho visto Julius "Doctor J" Erving da bambino e non l'hopiù dimenticato...»UUnn aaggggeettttiivvoo ppeerr ddeessccrriivveerrttii??«Uno sarebbe ovviamente riduttivo, se devo proprio sceglierneuno in negativo è "polemico", in positivo boh... potrei eufemistica-mente essere definito "simpatico"...»UUnn lliibbrroo ddaa ccoonnssiigglliiaarree?? «Nell'ambito cestistico assolutamente "Heaven is a Playground" diRick Telander, a più ampio respiro sicuramente "Ti Prendo e TiPorto Via" di Niccolò Ammaniti».LL’’eevveennttoo ssttoorriiccoo ppiiùù iimmppoorrttaannttee ddaall ttuuoo ppuunnttoo ddii vviissttaa...... «Avere assistito alla ultima partita allo storico Spectrum diPhiladelphia lo scorso marzo».UUnn ffiillmm cchhee hhaa sseeggnnaattoo llaa ttuuaa vviittaa??«Animal House».LLaa ccoolloonnnnaa ssoonnoorraa ddeellllaa ttuuaa vviittaa??«Metallica, Bad Religion, Impact, Dead Kennedys, GorillaBiscuits, Negazione, Agnostic Front, Mano Negra».QQuuaannttee lliinngguuee ppaarrllii??«Bene nessuna, forse il ferrarese, me la cavo in italiano, inglese espagnolo....».IIoo ssoonnoo ccaasseerrttaannoo,, ddiimmmmii llaa pprriimmaa ppaarroollaa cchhee ttii vviieennee iinn mmeennttee……«Vincenzooooooooooooooo».CCoommee ttee llaa ccaavvii ccoonn iill ccaasseerrttaannoo?? «Zero assoluto, so qualcosa di napoletano, ma non mi permettereimai di paragonare le due cose, so che sono assolutamente distinte

e non comparabili...»TTii ppiiaaccee iill bbaasskkeett ddeell 22000099??«Il basket NBA mi piace moltissimo, quello FIBA molto meno,vado in controtendenza.... anche perchè trovo che i giocatori FIBAdi rilievo riescano ad esprimersi meglio e al massimo del loropotenziale solo nella NBA».LLaa ssqquuaaddrraa ddeeii ssooggnnii?? «Chicago Bulls 96, il primo anno del ritorno di Jordan, conScottie Pippen, Luc Longley, Dennis Rodman, Ron Harper e condalla panchina Toni Kukoc, Steve Kerr e Bill Wennington. Fu lastagione del record di vittorie nella regular season».IIll cceessttiissttaa pprreeffeerriittoo......«Sono impazzito per Allen Iverson ai Sixers a metà degli anninovanta, ma credo che il migliore rimanga sempre e comunqueMichael Jordan».LL’’aattlleettaa pprreeffeerriittoo....«Praticamente impossibile dirlo, ultimamente mi piace moltoCarmelo Anthony, sennò posso andare su personaggi di cultocome White Trash Chris Andersen, oppure al di fuori del basketammiro moltissimo Albert Pujols, prima base dei St. LouisCardinals di baseball».LLaa ppaarrttiittaa iinnddiimmeennttiiccaabbiillee......«Vado fuori dal seminato, Milan-Steaua Bucarest 4-0 finale diCoppa Campioni 1989 a Barcelona, ero là, in fuga dal serviziomilitare rischiando la galera... cestisticamente parlando, direi loSpareggio-Salvezza per rimanere in Serie A2 tra MangiaebeviFerrara e Cover Jeans Roseto, sul campo di Livorno, stagione1982-83.... La Mangiaebevi vinse e rimanse in Serie A2, ero unbambino allora, e le emozion i provate quel giorno a Livorno furo-

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DDOMENICOOMENICO PPEZZELLAEZZELLA

Daniele Vecchi

UN VIAGGIO SUI CAMPI DI STRADA DEGLI STATI UNITI

USAPlayground

Daniele Vecchi

Passo davanti ai Blood, dal furgone parcheggiato all’angolo di Van Buren Street esce

dell’hip-hop a tutto volume, sento i bassi che mi rimbombano nel petto,

insieme al battito del mio cuore. Le sentinelle mi guardano, io li sfioro con la

coda dell’occhio, vedo che mi analizzano minuziosamente.Sono passato. Cinque, sei, sette, dieci, venti passi oltre,

nessun corpo contundente mi colpisce alle spalle, nessun caldo sanguinante che mi pervade nella schiena, nulla.

La musica hip-hop si allontana gradualmente, il rumore delpallone palleggiato sull’ asfalto

si fa più forte.

in

PlaygroundUSA in

Daniele Vecchi è un giornalista emiliano “pendolare” a New York, si occupa dimusica, pubbliche relazioni, antropologia urbana e baseball, anche se il basket e lo

streetball rimangono le sue vere passioni. Daniele Vecchi scrive per svariati magazinesitaliani e internazionali come American Superbasket, Bounce Magazine e Il Venerdì

di Repubblica. Dopo il grande successo ottenuto con “Heroes”, ecco arrivare“Playground in Usa”, naturale seguito del fortunato “Playground in New York” del 2006.

Euro 11,00

Libreria dello Sport

Ui

ASSAUUS

A

UN VIAGGIO SUI CAMPI DI STRADA UN VIAGGIO SUI CAMPI DI STRADA UN VIAGGIO SUI CAMPI DI STRADA UN VIAGGIO SUI CAMPI DI STRADA UN VIAGGIO SUI CAMPI DI STRADA UN VIAGGIO SUI CAMPI DI STRADA UN VIAGGIO SUI CAMPI DI STRADA UN VIAGGIO SUI CAMPI DI STRADA UN VIAGGIO SUI CAMPI DI STRADA UN VIAGGIO SUI CAMPI DI STRADA DEGLI STATI UNITIDEGLI STATI UNITIDEGLI STATI UNITIDEGLI STATI UNITIDEGLI STATI UNITIDEGLI STATI UNITIDEGLI STATI UNITIDEGLI STATI UNITIDEGLI STATI UNITIDEGLI STATI UNITIDEGLI STATI UNITI

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22225555SSSSTTTTAAAARRRRSSSS ‘‘‘‘NNNN’’’’ SSSSTTTTRRRRIIIIPPPPEEEESSSS

no indimenticabili».MMeegglliioo llaa NNbbaa oo ll’’IIttaalliiaa??«Due pianeti diversi, due bellezze diverse, due divertimenti diver-si, due modi di concepire il basket e lo sport in generale diversi.Credo comunque sia meglio la NBA».QQuuaannttoo èè iimmppoorrttaannttee lloo ssppeettttaaccoolloo nneellllaa ppaallllaaccaanneessttrroo??«Importante ma non fondamentale. Ci possono essere tutti gliintrattenimenti che vuoi, ma alla fine la cosa veramente di rilievosono le squadre che scendono in campo. In Italia e in Europa ingenerale si prova a ricalcare i modello della NBA e in genere dellosport americano, a livello di intrattenimento, pur mancando tan-tissime cose, prima tra tutte la mentalità da "evento sportivo atutto tondo", cosa che noi nel nostro dna non abbiamo».DDoommaannddaa nnuummeerroo 1177,, sseeii ssccaarraammaannttiiccoo??«Assolutamente no, un venerdì 17 ho fatto il compito in classe dimatematica che mi ha regalato la promozione in quinta superio-re».

DDAANNIIEELLEE VVEECCCCHHII EE LL’’IITTAALLIIAA

IIll ttuuoo pprriimmoo rriiccoorrddoo ddeellllaa ppaallllaa aa ssppiicccchhii??«Gigi Serafini della Xerox Milano con la maschera protettiva».LLaa pprriimmaa ccoossaa cchhee ttii ddiisssseerroo qquuaannddoo ddiicceessttii cchhee ttii ppiiaacceevvaa iillbbaasskkeett??«Attento alle pallonate in faccia».LLaa ggiiooiiaa ppiiùù ggrraannddee cchhee ttii hhaa ddaattoo iill bbaasskkeett??«Stringere la mano a Doctor J».

LLaa ppeerrssoonnaa ppiiùù iimmppoorrttaannttee cchhee ttii hhaa rreeggaallaattoo iill bbaasskkeett??«La persona più importante non me l'ha data il basket, attraversoil basket ho conosciuto comunque persone stupende».CC’’hhaaii mmaaii rriimmoorrcchhiiaattoo qquuaallcchhee rraaggaazzzzaa ccoonn iill bbaasskkeett??«Lasciamo stare....»IIll ttuuoo lleeggaammee ccoonn FFeerrrraarraa??«Ferrara è la mia città, ci ritorno e ci vivo sempre volentieri,anche se vedo New York come la mia vera dimensione... ognivolta che torno a New York mi sento a casa, ogni volta che torno aFerrara ci metto qualche settimana prima di riprendermi...».EE ccoonn llaa CCaarriiffee??«La squadra è amata dalla città, ma essendo una città Ferrara fon-damentalmente piccola e diffidente (e non molto sviluppata alivello economico e imprenditoriale), soprattutto quando si trattadi "osare" un pò, la società incontra quei classici problemi che tal-volta ti uccidono l'entusiasmo. Ammiro tantissimo SandroCrovetti, coach Valli e tutto lo staff, perchè in questi anni,Crovetti prima e Valli a ruota, hanno costruito un gruppo e unasquadra che ha dimostrato sul campo di essere una importanterealtà del basket emiliano e nazionale, cosa difficilissima da rea-lizzare».CChhee ppoossttoo ee cchhee rruuoolloo ooccccuuppaa iill bbaasskkeett iittaalliiaannoo nneellllaa ttuuaa vviittaa??«Sono sincero, prima della avventura della Carife, anche a causadei miei frequenti soggiorni all'estero, avevo un pò perso di vista ilbasket nostrano, in questa ultima stagione è stato parte integrantedella mia vita, nella prossima stagione si vedrà...».

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DDAANNIIEELLEE VVEECCCCHHII EEdd IILL GGIIOORRNNAALLIISSMMOO

TTii rriiccoorrddii iill pprriimmoo aarrttiiccoolloo cchhee hhaaii ssccrriittttoo??«Il mio primo articolo in assoluto fu di musica, tanto, troppotempo fa.... di basket fu su American Superbasket, a riguardo delplayground che frequentavo sempre a New York nel 2003, RiverTerrace, Lower Manhattan, quasi ai piedi delle Twin Towers».AASSBB,, IIll VVeenneerrddii,, llaa RReeppuubbbblliiccaa,, BBoouunnccee MMaaggaazziinnee……..sseeii rriiccccoo?? «Ricchissimo. Infatti sto per comprarmi una barca con cui por-terò in giro tutte le ragazze che ho rimorchiato con il basket (vedila domanda precedente...)!».HHeerrooeess.. LLee ttuuee sseennssaazziioonnii rriippeennssaannddoo aa qquueessttoo llaavvoorroo??«E'stato un mastodontico lavoro di ricerca, anche e soprattuttosul luogo (soprattutto a New York), dove ho incontrato alcunedelle leggende di cui parlo nel libro, primo tra tutti BobbitoGarcia, streetballer-dj portoricano che mi ha aiutato non poco acapire e a entrare bene dentro alla vera filosofia del ghetto, nonquella che si vede nei film o nel telegiornali, quella che si vivesulla propria pelle ogni giorno. Non smetterò mai di ringraziarloper avermi arricchito di queste nuove visioni di vita».PPllaayyggrroouunndd iinn NNeeww YYoorrkk……«Vita vissuta, sulla mia pelle, tutto comunque soggettivo.Chiunque potrebbe scrivere un libro così, chiunque avesse la pas-sione per l'analisi socio-antropologica mischiata alla passione peril basket potrebbe cimentarsi con eguali risultati in una produzio-

ne come questa. E'semplicemente un punto di vista, non un puntodi vista talentuoso a livello cestistico, un punto di vista sicura-mente osservatore e analitico».UUnn mmiinnuuttoo ddii tteemmppoo ppeerr ssppiieeggaarrccii ccoommee ee qquuaannddoo ttii èè vveennuuttaa ll’’ii--ddeeaa ddeell nnuuoovvoo llaavvoorroo??«Ho avuto occasione di girare per gli States parecchie volte, equasi come assuefatto da una droga, non facevo altro che cercarecon fobica insistenza un campo di strada dove giocare. Qui misono reso conto che la mia esperienza narrativa non doveva con-cludersi solo con i playground di New York, ma doveva estendersial resto degli Stati Uniti».PPeerrcchhéé ii ppllaayyggrroouunndd??«Spero che questo stralcio di "Heroes" sia esauriente:"Gli eroi sono figli della Strada, noi tutti siamo figli della Strada,siamo figli dell'asfalto, nella Strada siamo nati, nella Strada ciesprimiamo, nella Strada viviamo e nella Strada moriremo, ilnostro creatore supremo è il bulldozer compressore che ha edifi-cato la superficie delle nostre città. Noi, gente di Strada, orgoglio-si e fieri, vulnerabili e sensibili, duri e dalla lacrima facile, morti eresuscitati mille volte, noi, il silenzioso brusìo del mondo".I playground sono la quint'essenza della strada, io sono cresciutoper la strada, con le leggi della strada perennemente in vigore, eho visto nei playground americani la naturale continuazione dellamia indole».

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22227777SSSSTTTTAAAARRRRSSSS ‘‘‘‘NNNN’’’’ SSSSTTTTRRRRIIIIPPPPEEEESSSS

DDooppoo uunnaa vviittaa ttrraassccoorrssaa ssuull cceemmeennttoo ddeeii ccaammppeettttii ddeeggllii SSttaatteessqquuaannttoo ‘‘aaffrrooaammeerriiccaannoo’’ ddeennttrroo ttii sseennttii??«Guarda, un amico avvezzo ai playground dell'hinterland milane-se (Alegiust, che saluto) mi ha suggerito, essendo lui il coniatoredi questo termine, una espressione, nella quale io mi riconoscototalmente: "anarchico da playground". Odio tutti, rispetto tutti,non sono bianco, non sono afro americano, non sono ispanico,non sono asiatico, non sono europeo, non sono russo, non sonobasso, non sono alto, non sono italiano. Sono cinico, nichilista,disilluso, diffidente, tutti sono nemici, qualcuno è amico ma nonsi sa, diffido dei miei compagni occasionali di squadra, conto sume stesso, do il massimo, vinco, perdo, sputo sangue, non mi inte-ressa. Io sono io. Libero e duro e irritabile e generoso. Don't messwith me, can't cross me. E' una filosofia difficile da spiegare inpoche parole, ma sul campo sei solo, e allo stesso tempo tutti tisono contro e tutti ti sono alleati, è il tutto è il niente, è la filosofiadell'anarchico da playground, arrivi solo, giochi solo e te ne vaisolo, sei tu e il campo, il resto è accessorio».LL’’aanneeddddoottoo ddeell lliibbrroo cchhee uusseerreessttii ppeerr ssppiieeggaarrcceennee ll’’eesssseennzzaa??«E'scritto nella quarta di copertina di "Playground in Usa":"Passo davanti ai Blood, dal furgone parcheggiato all'angolo diVan Buren Street esce dell'hip-hop a tutto volume, sento i bassiche mi rimbombano nel petto, insieme al battito del mio cuore.Le sentinelle mi guardano, io li sfioro con la coda dell'occhio,

vedo che mi analizzano minuziosamente. Sono passato. Cinque,sei, sette, dieci, venti passi oltre, nessun corpo contundente micolpisce alle spalle, nessun caldo sanguinante che mi pervadenella schiena, nulla. La musica hip-hop si allontana gradualmen-te, il rumore del pallone palleggiato sull' asfalto si fa più forte".Fai un percorso, per arrivare al campo, e non è detto che unavolta dentro la rete metallica del playground tu sia al sicuro».CCoommee ssoonnoo vviissttii ii ggiioorrnnaalliissttii ‘‘ppeennddoollaarrii’’ ccoommee ttee nneeggllii SSttaatteess??«Al playground non sono un giornalista, sono un baller come tuttigli altri, sudo corro e sputo sangue come tutti, mentre i colleghigiornalisti mi vedono come una specie di "pioniere", soprattuttoessendo italiano, cadendo spesso nei luoghi comuni di "Italy! A lotof soccer teams!", ovvero schiavi del calcio, come in realtà quasitotalmente siamo».LLaa ttuuaa pprriimmaa eessppeerriieennzzaa ddaa ‘‘iinnvviiaattoo’’ iinn AAmmeerriiccaa....«Da (auto) inviato nel 2003, pur essendoci già stato a titolo perso-nale già altre volte prima».LLaa ttuuaa uullttiimmaa iinn tteerrmmiinnii tteemmppoorraallii??«Marzo scorso, ripartirò ad ottobre».DDoovvee ttii vveeddii ddaa qquuii aa……..ffaacccciiaammoo 55 aannnnii....«Mah, se mi vedessi a Coral Gables (zona residenziale di Miami)non mi farebbe proprio schifo... sennò su una barca in un qualcheporto del Mar Egeo (d'altronde, you know, sono ricchissimo...)».

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DDAANNIIEELLEE VVEECCCCHHII EE GGLLII SSTTAATTEESS

IIll pprriimmoo iimmppaattttoo ccoonn ll’’AAmmeerriiccaa??«La prima persona con cui ho parlato negli States è stato un poli-ziotto, l'unico poliziotto gentile e disponibile che ho avuto occa-sione di vedere, da quel momento fino ad ora...».CCiinnqquuee ppaarroollee mmaassssiimmoo ppeerr ssppiieeggaarrccii llaa ttuuaa vviissiioonnee ddeeggllii SSttaatteess..«Amicizia, orgoglio, diseguaglianza, libertà, apertura».CCiinnqquuee ppeerr ssppiieeggaarrccii cchhee ccooss’’èè rreeaallmmeennttee uunn ppllaayyggrroouunndd....«Un mondo dentro il mondo». CCiinnqquuee ppeerr ssppiieeggaarrccii llaa ffiilloossooffiiaa ddii vviittaa ddii cchhii lloo vviivvee....«"What's wrong with you, man?", tradotto ad ampio raggio "mache cXXXo vuoi???" oppure "ma tu chi cXXXo sei???"AA rruuoottaa lliibbeerraa ssuullllee ddoonnnnee aammeerriiccaannee oo qquueellllee cchhee hhaaii iinnccoonnttrraattoossuuii vvaarrii ppllaayyggrroouunndd....«Le donne con cui ho avuto occasione di giocare nei playgroundsono la più dura espressione della fisicità messa su un campo dabasket di strada, dure, violente, sempre continuamente impegnatenel trash talking, sporche e cattive, è stato un onore per me con-frontarmi con queste giocatrici».IIll ggiiooccaattoorree ppiiùù ddoommiinnaannttee iinn qquueessttoo mmoommeennttoo ddeellllaa NNbbaa??«Kobe Bryant, lo ha dimostrato nelle ultime Finals, un durissimoapproccio al gioco e una ferrea mentalità. Sono rimasto sbalordi-to».LLaa ssqquuaaddrraa ppiiùù ffoorrttee??«Quest'anno hanno vinto i migliori, i Lakers, l'anno prossimo saràdi transizione, in vista dei già ampiamente previsti e sbandieratimovimenti di mercato dell'estate 2010. Senza essere di parte, nonsottovaluterei i Raptors». GGllii UU22 ccaannttaannoo ‘‘ttaakkee uurr pprriiddee’’,, ppuuòò eesssseerree iill mmoottttoo ddeellllaa vviittaa ddiiDDaanniieellee VVeecccchhii??«Beh, senza scomodare gli U2, i motti di vita possono essere tanti,dai detti più biechi e cinici che si sentono nei peggiori bar di pro-vincia fino ad arrivare ai dieci comandamenti, anche se credo cheil "vivi e lascia vivere" sia uno dei migliori...».BBaarrggnnaannii,, BBeelliinneellllii ee GGaalllliinnaarrii cchhii ppuuòò ffaarree mmeegglliioo??«Bargnani ha firmato il contrattone, adesso lui deve davverodimostrare qualcosa. Belinelli in una grande squadra può essere

un "microwave" di lusso, mentre Gallinari pare quello con piùpotenziale, sempre che i guai fisici non diventino cronici. Poi searriva LeBron ai Knicks, lui può davvero essere fondamentale perla squadra di D'Antoni».CChhii sseennttii ddii ppiiùù??«Ho conosciuto Bargnani a Philadelphia lo scorso anno, un ragaz-zo gentilissimo e molto educato, Belinelli lo conosco dai tempidella Fortitudo, gran giocherellone, ma da quando è nella BayArea non l'ho sentito, mentre Gallinari per vari motivi logisticinon l'ho mai incontrato».PPeerr cchhii ffaaii iill ttiiffoo?? «Philadelphia 76ers».QQuuaallee llaa ssqquuaaddrraa cchhee nnoonn ssooppppoorrttii??«Tante, te ne accorgi nelle prossime risposte».KKoobbee oo LLeebbrroonn?? «LeBron».IIssiiaahh TThhoommaass oo JJoorrddaann??«Jordan».KKaarreeeemm oo SShhaaqq??«Moses Malone».BBiirrdd oo MMaaggiicc??«Doctor J».CCeellttiiccss oo LLaakkeerrss??«Philadelphia 76ers».DDeettrrooiitt oo CChhiiccaaggoo «Chicago».CChhii hhaaii vvoottaattoo ppeerr ll’’AAllll SSttaarr GGaammee??«Eastern Conference: LeBron James, Jameer Nelson, DannyGranger, Paul Pierce, Dwight Howard. Western Conference: Chauncey Billups, Kobe Bryant, Pau Gasol,Tim Duncan, Yao Ming».IIll ‘‘ssooggnnoo aammeerriiccaannoo’’ ddii DDaanniieellee VVeecccchhii......«Un amico giornalista ha il provocatorio sogno di avere un barac-chino di hot dog sulla 5th Avenue, e diventare l'hot-dogaro difiducia di David Stern... A parte gli scherzi, nessun sogno, solovivere una vita serena, che sia a Ferrara, Milano o New York nonha importanza».

Daniele Vecchi

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33330000 SSSSTTTTAAAARRRRSSSS ‘‘‘‘NNNN’’’’ SSSSTTTTRRRRIIIIPPPPEEEESSSS

E se la tendenza ‘migratoria’ prendesse la direzione oppostacon il Vecchio Continente come meta preferita oltre oceano?

Who will be the next J-Child?

Partiamo da una data: ventitré Luglio duemilaotto. Un gioca-tore NBA con una carriera cestistica in ascesa come JoshuaMalik Childress, venticinquenne swingman degli AtlantaHawks, firma un contratto triennale da venti (20) milioni diDollari con la formazione ellenica dell'Olympiacos Pireo deifratelli Giorgos e Panagiotis Angelopoulos, miliardari arma-

tori ed industriali dell'acciaio. Come dicevamo, un giorno daricordare per le nuove prospettive del basket del vecchio con-tinente. A partire da questo momento, infatti, operatori,media statunitensi, ed in generale tutto ciò che ruota attornoall'universo del basket "made in USA", hanno iniziato a fare iconti con la “prepotenza” economica ed il nuovo appeal delle

DIDI

MMARCOARCO PPAOLUCCIAOLUCCI

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“franchigie” europee, cariche di �uro da investire sul mercato,in barba alla crisi mondiale. Trascurando vari rumors “fanta-scientifici” riguardanti top-players del calibro di Bryant e"King" James, oltre a Childress, solo per citare alcuni esempi,nell'estate 2008 giocatori come Earl Boykins, Carlitos Arroyo,Jannero Pargo, Nenad Krsti�, Boki Nachbar, hanno trovatoingaggi milionari in Italia, Israele e Russia. E per questanuova sessione di mercato? Niente “fuochi d'artificio” prove-nienti dalla parte opposta dell'Atlantico? A dir la verità, per ilmomento è stato fatto veramente poco e per il ridimensiona-mento del budget e delle prospettive di alcuni dei club euro-pei più ambiziosi come CSKA, Tau o Maccabi Tel Aviv, dicolpi all'orizzonte non se ne vedono. A parte l'affare-Rubioancora in ballo, solo una squadra è rimasta sulla cresta del-l'onda e sembra godere di rinnovata credibilità in termini di“forza” sul mercato americano, tanto da ricevere attenzionidalla stampa statunitense e, giocoforza, essere “usata” dagliagenti per speculare sugli ingaggi dei propri assistiti.Ovviamente stiamo parlando dell'Olympiacos, per la cronacarimasto completamente a bocca asciutta nella passata stagio-ne a fronte degli ingenti investimenti senza eguali in Europa.

Incassato il volere di Childress di rispettare il contratto e pro-seguire l'esperienza in terra ellenica e con un solo ulteriorevisto “extra” da spendere per le regole HEBA, in queste ultimesettimane sono stati accostati al club pireota fior fior di cam-pioni, a cominciare da Hedo Türko�lu (finito poi ai Raptors),secondo voci che volevano i reds pronti ad offrire ben ottomilioni di Dollari alla trentenne ala nativa di Gaziosmanpa�a,sobborgo di Istanbul. Dopo il rifiuto (o presunto tale) diTürko�lu è stato il turno di Ron Artest, come ben noto succes-sivamente firmato dai Lakers e poi ancora si è parlato dellapossibilità da parte dell'Olympiacos di riportare in EuropaAnthony Parker, passato in realtà dai Raptors ai Cavs.Secondo il magazine greco “FOS”, per coach PanagiotisYannakis l'ultima tentazione in ordine cronologico si chiame-rebbe Nate Robinson, il quale avrebbe recentemente visitatoAtene per saggiare lo stile di vita della città ellenica in vista diun suo eventuale passaggio ai rossi del Pireo, da cui il mana-gement di "KryptoNate" avrebbe ricevuto un'offerta comples-siva di nove milioni di Dollari per due anni, compenso decisa-mente più alto rispetto ai 2.8 milioni di Dollari offerti daiKnicks per il rinnovo. Niente di concreto, semplicemente l'en-

33332222 SSSSTTTTAAAARRRRSSSS ‘‘‘‘NNNN’’’’ SSSSTTTTRRRRIIIIPPPPEEEESSSS

nesima mossa per alzare il prezzo del giocatore trovandonell'Olympiacos una valida scusante, ci possiamo scommette-re. Stando invece a quanto riportato dal “The New YorkPost”, chi invece sembra puntare con convinzione all'inizio diuna nuova avventura europea è Stephon Marbury, un autenti-co “tormentone” questo che si ripete da qualche anno a que-sta parte, con “Starbury”, non confermato ai Celtics ed attual-mente non rappresentato da alcun agente, stuzzicato dall'ideadi diventare una sorta di “profeta” della palla a spicchi inEuropa, con la solita presunzione che lo contraddistingue.Chiudiamo con il club mattatore del mercato calcistico, il

Real Madrid del presidente Florentino Pérez, ma soprattuttodi Ettore Messina e del DG Antonio Maceiras, riuscito a con-solarsi con l'ingaggio di Rimas Kaukenas dopo il rifiuto diWally Szczerbiak, figlio di quel Walter "caramelo" che hafatto la storia cestistica delle merengues, coltivando ancora ilsogno di accogliere Ricky Rubio in camiseta blanca, comedetto in precedenza. Per il momento, ribadiamo, nessun colpo ad effetto "made inNBA" nel "vecchio continente", ma il mercato è ancora lungoe le vie, ma soprattutto i soldi delle ricche “franchigie euro-pee” sono infiniti...o quasi.

ATLANTIC DIVISIONATLANTIC DIVISION

33333333SSSSTTTTAAAARRRRSSSS ‘‘‘‘NNNN’’’’ SSSSTTTTRRRRIIIIPPPPEEEESSSS

CCCCOOOOAAAACCCCHHHH AAAARRRRRRRRIIIIVVVVIIII PPPPAAAARRRRTTTTEEEENNNNZZZZEEEE SSSSOOOOTTTTTTTTOOOO CCCCOOOONNNNTTTTRRRRAAAATTTTTTTTOOOO

FRANKTerrence WilliamsRafer Alston, TonyBattie, Courtney Lee

Vince CarterJosh Boone, Keyon Dooling, Chris Douglas-Roberts,Devin Harris, Jarvis Hayes,Brook Lopez, EduardoNajera, Bobby Simmons, Sean Williams, Yi Jianlian

CCCCOOOOAAAACCCCHHHH AAAARRRRRRRRIIIIVVVVIIII PPPPAAAARRRRTTTTEEEENNNNZZZZEEEE SSSSOOOOTTTTTTTTOOOO CCCCOOOONNNNTTTTRRRRAAAATTTTTTTTOOOO

D’ANTONIJordan HillDarko Milicic, Toney Douglas

Q.Richardson,C.Wilcox

Wilson Chandler, Chris Duhon, DaniloGalinari, Larry Hughes, Jared Jeffries

CCCCOOOOAAAACCCCHHHH AAAARRRRRRRRIIIIVVVVIIII PPPPAAAARRRRTTTTEEEENNNNZZZZEEEE SSSSOOOOTTTTTTTTOOOO CCCCOOOONNNNTTTTRRRRAAAATTTTTTTTOOOO

JORDAN Jrue HolidayJason Kapono

Reggie Evans,A.Miller

Elton Brand, Samuel Dalembert, Willie Green,Andre Iguodala, Jason Smith, MarreeseSpeights, Louis Williams, Thaddeus Young

CCCCOOOOAAAACCCCHHHH AAAARRRRRRRRIIIIVVVVIIII PPPPAAAARRRRTTTTEEEENNNNZZZZEEEE SSSSOOOOTTTTTTTTOOOO CCCCOOOONNNNTTTTRRRRAAAATTTTTTTTOOOO

TRIANOD.DeRozan

Hedo Turkoglu,D.George, A. Wright, R.

Evans, J.Jack

J.Kapono, S.Marion, KrisHumphries, N.Jawai,

A.Parker

Marcus Banks, Andrea Bargnani (re-signed),Chris Bosh, Jose Calderon, Patrick O'Bryant,

Roko Ukic

CCCCOOOOAAAACCCCHHHH AAAARRRRRRRRIIIIVVVVIIII PPPPAAAARRRRTTTTEEEENNNNZZZZEEEE SSSSOOOOTTTTTTTTOOOO CCCCOOOONNNNTTTTRRRRAAAATTTTTTTTOOOO

RIVERS Lester Hudson (D),Rasheed Wallace -

Ray Allen, Tony Allen, Kevin Garnett, J.R. Giddens,Kendrick Perkins, Paul Pierce, Gabe Pruitt, Rajon

Rondo, Brian Scalabrine, Bill Walker

Gli allenatori, i nuovi arrivi, le partenze e l’organico dellatrenta franchigie del campionato più affascinante del mondo

I roster della nuova Nba

CENTRAL DIVISIONCENTRAL DIVISION

33334444 SSSSTTTTAAAARRRRSSSS ‘‘‘‘NNNN’’’’ SSSSTTTTRRRRIIIIPPPPEEEESSSS

CCCCOOOOAAAACCCCHHHH AAAARRRRRRRRIIIIVVVVIIII PPPPAAAARRRRTTTTEEEENNNNZZZZEEEE SSSSOOOOTTTTTTTTOOOO CCCCOOOONNNNTTTTRRRRAAAATTTTTTTTOOOO

BROWNChristian Eyenga,

D.Green,S.O'Neal, A.Parker

Ben Wallace, Sasha Pavlovic

Daniel Gibson, J.J. Hickson, Darnell Jackson, LeBronJames, Tarence Kinsey, Delonte West, Jawad

Williams, Anderson Varejao (re-signed), Mo Williams

CCCCOOOOAAAACCCCHHHH AAAARRRRRRRRIIIIVVVVIIII PPPPAAAARRRRTTTTEEEENNNNZZZZEEEE SSSSOOOOTTTTTTTTOOOO CCCCOOOONNNNTTTTRRRRAAAATTTTTTTTOOOO

KUESTERA.Daye, D. Summers,J.Jerebko, C.Villanueva, Ben Gordon, C.Wilcox.

F.Oberto

Rasheed Wallace,Antonio McDyessAmir Johnson

Arron Afflalo, Richard Hamilton, JasonMaxiell, Tayshaun Prince, Walter Sharpe,

Rodney Stuckey

CCCCOOOOAAAACCCCHHHH AAAARRRRRRRRIIIIVVVVIIII PPPPAAAARRRRTTTTEEEENNNNZZZZEEEE SSSSOOOOTTTTTTTTOOOO CCCCOOOONNNNTTTTRRRRAAAATTTTTTTTOOOO

O’BRIEN Tyler Hansbrough,A.J. Price, D.Jones J.Jack, J.Yinsley

Mike Dunleavy, T.J. Ford, Jeff Foster, DannyGranger, Roy Hibbert, Troy Murphy,

Brandon Rush, Jamaal Tinsley

CCCCOOOOAAAACCCCHHHH AAAARRRRRRRRIIIIVVVVIIII PPPPAAAARRRRTTTTEEEENNNNZZZZEEEE SSSSOOOOTTTTTTTTOOOO CCCCOOOONNNNTTTTRRRRAAAATTTTTTTTOOOO

SKILESB.Jennings, J.MeeksB.Bowen, K.Thomas,

Ilysova

Charlie VillanuevaFabricio Oberto, Richard Jefferson

Joe Alexander, Charlie Bell, Andrew Bogut,Dan Gadzuric, Luc Mbah a Moute, MichaelRedd, Luke Ridnour, Salim Stoudemire

CCCCOOOOAAAACCCCHHHH AAAARRRRRRRRIIIIVVVVIIII PPPPAAAARRRRTTTTEEEENNNNZZZZEEEE SSSSOOOOTTTTTTTTOOOO CCCCOOOONNNNTTTTRRRRAAAATTTTTTTTOOOO

DEL NEGRO James Johnson, Taj Gibson

Ben Gordon,T.Thomas,A.Roberson

Luol Deng, Kirk Hinrich, Brad Miller,Joakim Noah, Derrick Rose, John Salmons,

Tim Thomas, Tyrus Thomas

33335555SSSSTTTTAAAARRRRSSSS ‘‘‘‘NNNN’’’’ SSSSTTTTRRRRIIIIPPPPEEEESSSS

SOUTHEAST DIVISIONSOUTHEAST DIVISION

CCCCOOOOAAAACCCCHHHH AAAARRRRRRRRIIIIVVVVIIII PPPPAAAARRRRTTTTEEEENNNNZZZZEEEE SSSSOOOOTTTTTTTT0000 CCCCOOOONNNNTTTTRRRRAAAATTTTTTTTOOOO

BROWN Gerald Henderson,Derrick Brown Sean May

Alexis Ajinca, D.J. Augustin, Raja Bell, Boris Diaw,DeSagana Diop, Dontell Jefferson, Nazr Mohammed,Emeka Okafor, Vladimir Radmanovic, Gerald Wallace

CCCCOOOOAAAACCCCHHHH AAAARRRRRRRRIIIIVVVVIIII PPPPAAAARRRRTTTTEEEENNNNZZZZEEEE SSSSOOOOTTTTTTTTOOOO CCCCOOOONNNNTTTTRRRRAAAATTTTTTTTOOOO

SPOELSTRARobert Dozier

Patrick Beverley ,Marcus Thornton

-Michael Beasley, Mark Blount, Mario

Chalmers, Daequan Cook, Udonis Haslem,James Jones, Dwyane Wade, Dorrell Wright

CCCCOOOOAAAACCCCHHHH AAAARRRRRRRRIIIIVVVVIIII PPPPAAAARRRRTTTTEEEENNNNZZZZEEEE SSSSOOOOTTTTTTTTOOOO CCCCOOOONNNNTTTTRRRRAAAATTTTTTTTOOOO

VAN GUNDYB.Bass, V.Carter, R.Anderson,M.Barnes

Courtney Lee, RaferAlston, Tony Battie,Hedo Turkoglu

Dwight Howard, Rashard Lewis, JameerNelson, Mikael Pietrus, J.J. Redick

CCCCOOOOAAAACCCCHHHH AAAARRRRRRRRIIIIVVVVIIII PPPPAAAARRRRTTTTEEEENNNNZZZZEEEE SSSSOOOOTTTTTTTTOOOO CCCCOOOONNNNTTTTRRRRAAAATTTTTTTTOOOO

SAUNDERS Mike Miller, Randy Foye

Etan Thomas, Darius Songaila, Oleksiy Pecherov

Gilbert Arenas, Andray Blatche, Caron Butler, Javaris Crittenton,Brendan Haywood, Mike James, Antwan Jamison, JaVale McGee,

Dominic McGuire, DeShawn Stevenson, Nick Young

CCCCOOOOAAAACCCCHHHH AAAARRRRRRRRIIIIVVVVIIII PPPPAAAARRRRTTTTEEEENNNNZZZZEEEE SSSSOOOOTTTTTTTTOOOO CCCCOOOONNNNTTTTRRRRAAAATTTTTTTTOOOO

WOODSONJeff Teague, Sergiy Gladyr, Jamal Crawford

Acie Law, Speedy Claxton

Mike Bibby (re-signed), Al Horford, JoeJohnson, Josh Smith, Maurice Evans,

Randolph Morris, Zaza Pachulia (re-signed)

33336666 SSSSTTTTAAAARRRRSSSS ‘‘‘‘NNNN’’’’ SSSSTTTTRRRRIIIIPPPPEEEESSSS

SOUTHWEST DIVISIONSOUTHWEST DIVISION

CCCCOOOOAAAACCCCHHHH AAAARRRRRRRRIIIIVVVVIIII PPPPAAAARRRRTTTTEEEENNNNZZZZEEEE SSSSOOOOTTTTTTTTOOOO CCCCOOOONNNNTTTTRRRRAAAATTTTTTTTOOOO

ADELMANTrevor Ariza

Chase Budinger, SergioLlull, Jermaine Taylor

Ron ArtestTracy McGrady, Yao Ming, Aaron Brooks,

Shane Battier, Luis Scola, Brent Barry, ChuckHayes, Kyle Lowry, Joey Dorsey, Carl Landry

CCCCOOOOAAAACCCCHHHH AAAARRRRRRRRIIIIVVVVIIII PPPPAAAARRRRTTTTEEEENNNNZZZZEEEE SSSSOOOOTTTTTTTTOOOO CCCCOOOONNNNTTTTRRRRAAAATTTTTTTTOOOO

HOLLINSHasheem Thabeet,

DeMarre Carroll, Sam YoungZach Randolph

Quinton RossDarko Milicic, Greg Buckner

Jerry Stackhouse

Darrell Arthur, Greg Buckner, Mike Conley,Marc Gasol, Rudy Gay, Marko Jaric,

O.J. Mayo

CCCCOOOOAAAACCCCHHHH AAAARRRRRRRRIIIIVVVVIIII PPPPAAAARRRRTTTTEEEENNNNZZZZEEEE SSSSOOOOTTTTTTTTOOOO CCCCOOOONNNNTTTTRRRRAAAATTTTTTTTOOOO

SCOTT Darren CollisonMarcus Thornton -

Peja Stojakovic, Tyson Chandler, David West, Antonio Daniels,Morris Peterson, Devin Brown (re-signed), James Posey, Chris

Paul, Rasual Butler, Hilton Armstrong, Julian Wright

CCCCOOOOAAAACCCCHHHH AAAARRRRRRRRIIIIVVVVIIII PPPPAAAARRRRTTTTEEEENNNNZZZZEEEE SSSSOOOOTTTTTTTTOOOO CCCCOOOONNNNTTTTRRRRAAAATTTTTTTTOOOO

POPOVICDeJuan Blair, Jack McClinton, Nando De Colo, Marcus Haislip,

Antonio McDyess, Richard Jefferson

Fabricio Oberto,Kurt Thomas, Bruce Bowen

Tim Duncan, Michael Finley (re-signed),Manu Ginobili, Tony Parker, Roger Mason,Matt Bonner, George Hill, Ian Mahinimi

CCCCOOOOAAAACCCCHHHH AAAARRRRRRRRIIIIVVVVIIII PPPPAAAARRRRTTTTEEEENNNNZZZZEEEE SSSSOOOOTTTTTTTTOOOO CCCCOOOONNNNTTTTRRRRAAAATTTTTTTTOOOO

CARLISLEB.J. Mullens, Ahmad NivinsQuinton Ross, Shawn Marion, Kris Humphries, Nathan Jawai, Buckner, Nick Calathes, Beaubois

Brandon BassJerry Stackhouse, AntoineWright, Devean George

J.J. Barea, Matt Carroll, Erick Dampier, JoshHoward, Jason Kidd (re-signed), DirkNowitzki, Jason Terry, Shawne Williams

NORTHWEST DIVISIONNORTHWEST DIVISION

CCCCOOOOAAAACCCCHHHH AAAARRRRRRRRIIIIVVVVIIII PPPPAAAARRRRTTTTEEEENNNNZZZZEEEE SSSSOOOOTTTTTTTTOOOO CCCCOOOONNNNTTTTRRRRAAAATTTTTTTTOOOO

-R.Rubio, J.Flynn, W.Ellington,H.Norel, E.Thomas, D.Songalia,O.Pecherov, Q.Richardson

M.Miller, R.Foye,S.Telfair, Smith

Bobby Brown (re-signed) , Al Jefferson, Mike Miller , BrianCardinal, Ryan Gomes, Kevin Love, Randy Foye, CoreyBrewer, Mark Madsen, Sebastian Telfair, Craig Smith

CCCCOOOOAAAACCCCHHHH AAAARRRRRRRRIIIIVVVVIIII PPPPAAAARRRRTTTTEEEENNNNZZZZEEEE SSSSOOOOTTTTTTTTOOOO CCCCOOOONNNNTTTTRRRRAAAATTTTTTTTOOOO

BROOKS Robert Vaden, JamesHarden, B.J. Mullens -

Nick Collison, Earl Watson, Nenad Krstic, Kevin Durant,Russell Westbrook, Chucky Atkins, Thabo Sefolosha, D.J. White, Kyle Weaver, Jeff Green, Shaun Livingston

CCCCOOOOAAAACCCCHHHH AAAARRRRRRRRIIIIVVVVIIII PPPPAAAARRRRTTTTEEEENNNNZZZZEEEE SSSSOOOOTTTTTTTTOOOO CCCCOOOONNNNTTTTRRRRAAAATTTTTTTTOOOO

MCMILLANVictor Claver,

Dante CunninghamJeff Pendergraph

Sergio Rodriguez,C.Frye

Joel Przybilla, Greg Oden, LaMarcus Aldridge, Steve Blake,Travis Outlaw, Martell Webster, Brandon Roy, Jerryd

Bayless, Rudy Fernandez, Sergio Rodriguez, Nicholas Batum

CCCCOOOOAAAACCCCHHHH AAAARRRRRRRRIIIIVVVVIIII PPPPAAAARRRRTTTTEEEENNNNZZZZEEEE SSSSOOOOTTTTTTTTOOOO CCCCOOOONNNNTTTTRRRRAAAATTTTTTTTOOOO

SLOAN Eric Maynor, Goran Suton -

Andrei Kirilenko, Matt Harpring, Deron Williams, C.J. Miles, RonnieBrewer, Kosta Koufus, Carlos Boozer (re-signed), Kyle Korver (re-signed), Mehmet Okur (re-signed), Kyrylo Fesenko (re-signed)

CCCCOOOOAAAACCCCHHHH AAAARRRRRRRRIIIIVVVVIIII PPPPAAAARRRRTTTTEEEENNNNZZZZEEEE SSSSOOOOTTTTTTTTOOOO CCCCOOOONNNNTTTTRRRRAAAATTTTTTTT0000

KARL Ty Lawson, A.Afflalo,W.Sharpe D.Jones

Chris Andersen (re-signed), Carmelo Anthony,Kenyon Martin, Chauncey Billups, Nene, J.R.Smith, Renaldo Balkman, Sonny Weems

SSSSTTTTAAAARRRRSSSS ‘‘‘‘NNNN’’’’ SSSSTTTTRRRRIIIIPPPPEEEESSSS 33337777

PACIFIC DIVISIONPACIFIC DIVISION

CCCCOOOOAAAACCCCHHHH AAAARRRRRRRRIIIIVVVVIIII PPPPAAAARRRRTTTTEEEENNNNZZZZEEEE SSSSOOOOTTTTTTTTOOOO CCCCOOOONNNNTTTTRRRRAAAATTTTTTTTOOOO

DUNLEAVYBlake Griffin,

S.Telfair, C.Smith,M.Madsen

Zach Randolph,Q.Richardson

Marcus Camby , Mardy Collins, Baron Davis,Ricky Davis (re-signed), Eric Gordon, DeAndreJordan, Chris Kaman, Mike Taylor, Al Thornton

CCCCOOOOAAAACCCCHHHH AAAARRRRRRRRIIIIVVVVIIII PPPPAAAARRRRTTTTEEEENNNNZZZZEEEE SSSSOOOOTTTTTTTTOOOO CCCCOOOONNNNTTTTRRRRAAAATTTTTTTTOOOO

JACKSON Chinemelu Elonu,Ron Artest Trevor Ariza

Kobe Bryant (re-signed), Pau Gasol, Shannon Brown (re-signed), Derek Fisher, Sasha Vujacic, Luke Walton,Adam Morrison, Andrew Bynum, Jordan Farmar

CCCCOOOOAAAACCCCHHHH AAAARRRRRRRRIIIIVVVVIIII PPPPAAAARRRRTTTTEEEENNNNZZZZEEEE SSSSOOOOTTTTTTTTOOOO CCCCOOOONNNNTTTTRRRRAAAATTTTTTTTOOOO

GENTRYEarl Clark,

T.Griffin, Ben Wallace,Sasha Pavlovic, C.Frye

Shaquille O'Neal,MAtt Barnes

Louis Amundson (re-signed), Leandro Barbosa, GoranDragic, Jared Dudley, Grant Hill (re-signed), Robin Lopez,Jason Richardson, Amare Stoudemire, Alando Tucker

CCCCOOOOAAAACCCCHHHH AAAARRRRRRRRIIIIVVVVIIII PPPPAAAARRRRTTTTEEEENNNNZZZZEEEE SSSSOOOOTTTTTTTTOOOO CCCCOOOONNNNTTTTRRRRAAAATTTTTTTTOOOO

WESTPHALTyreke Evans, Jon

Brockman, S.Rodriguez,Omri Casspi, S.May

-Francisco Garcia, Donte Greene, Spencer

Hawes, Kevin Martin, Andres Nocioni, KennyThomas, Jason Thompson, Beno Udrih

CCCCOOOOAAAACCCCHHHH AAAARRRRRRRRIIIIVVVVIIII PPPPAAAARRRRTTTTEEEENNNNZZZZEEEE SSSSOOOOTTTTTTTTOOOO CCCCOOOONNNNTTTTRRRRAAAATTTTTTTTOOOO

NELSONStephen CurryAcie Law,

Speedy ClaxtonJamal Crawford

Kelenna Azubuike, Marco Belinelli, Andris Biedrins,Monta Ellis, Stephen Jackson, Corey Maggette,

Anthony Randolph, Ronny Turiaf, Brandan Wright

SSSSTTTTAAAARRRRSSSS ‘‘‘‘NNNN’’’’ SSSSTTTTRRRRIIIIPPPPEEEESSSS33338888

33339999SSSSTTTTAAAARRRRSSSS ‘‘‘‘NNNN’’’’ SSSSTTTTRRRRIIIIPPPPEEEESSSS

Il due volte Mvp della Lega, decidi di allungare fino al 2012 ilproprio contratto con i Phoenix Suns con altri 22 milioni in trasca

La ‘fedeltà’ di Steve NashSteve Nash ha prolungato il contrattocon i Phoenix Suns per altre due stagio-ni alla ‘modica’ cifra di 22 milioni dibigliettoni verdi. Ormai i giocatori NBAsi avviano ad abbandonare le vecchieforme di comunicazioni: a breve gliaddetti stampa spariranno e sarannosostituiti dai social network. Il due volteMVP della regular season ha, infatti,comunicato al mondo di aver raggiuntol’accordo con la franchigia dell’Arizona,nella serata di domenica, attraversoTwitter. L’accordo è stato siglato a LasVegas a seguito del meeting, questa voltatutt’altro che virtuale, tra l’owner RobertSarver, il presidente delle operazioniSuns Steve Kerr e l’agente del play cana-dese Bill Duffy. Probabile che Nash, 35anni, indosserà la canotta di Phoenixfino al termine della sua carriera e si gio-cherà, al sole dell’Arizona, le sue ultimechance di vincere il titolo NBA tantosognato e solo sfiorato nei suoi anni nelNew Jersey. In casa Suns ora si pensa adaltro e, precisamente, ad AmareStoudmire. Riconfermare il pick an rollche ha dato spettacolo negli ultimi annio spingere il pedale sulla trade che por-terebbe Amare a Golden State?

Stars ‘N’ StripesStars ‘N’ Stripes

ideato da: ideato da: Domenico PezzellaDomenico Pezzellascritto da:scritto da: Alessandro delli PaoliAlessandro delli Paoli

Leandra RicciardiLeandra RicciardiTommaso StaroTommaso Staro

Nicolò FiumiNicolò Fiumiinfo, contatti e collaborazioni: info, contatti e collaborazioni:

[email protected]@hotmail.it

didi

AALESSANDROLESSANDRO DELLIDELLI PPAOLIAOLI

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Chi ritorna a Los Angeles è MarkMadsen. Non giocherà nei Lakers,squadra in cui ha mosso i primipassi in Nba bensì nei cugini Clip-pers. Si è concretizzata, infatti, latrade che porta il mormone exStanford dai TWolves ai Los AngelesClippers, insieme con Sebastian Tel-fair e Craig Smith; percorso inversoper Quentin Richardson che appro-

da al freddo del Minnesota; 2.5milioni di dollari è l’importo delcontratto di Madsen che si è dettofelicissimo di ritornare nella cittàdegli angeli. «Ho un sacco di amici ad L.A., amoquel posto ed è una grandissimacittà in cui giocare. Sono grato aGlen Taylor per avermi dato l’oppor-tunità di giocarci».

Dura poco l’amore tra Richardson edi Clippers. L’ex Knicks si accasa a

Minnesota, Mark Madsen torna ad LA

YYaaoo ssoottttoo ii ffeerrrrii:: èè oouutt ppeerr iill 22001100Il nuovo corso verso la speran-za di non dover abbandonaretutto e tutti è appena iniziataper il cinese degli HoustonRockets. Il lungo mandarino infortuna-tosi durante l’ultima post sea-son in un match contro i LosAngeles Lakers è stato, infattioperato nei giorni scorsi per lafratture al piede sinistro chenel corso di questo mese avevafatto pensare anche ad un pos-sibile abbandono delle attivitàfisiche e quindi della carrieracestistica non solo con gli

houston Rockets, ma anchecon la nazionale del propriopaese. Intanto l’ex Sharks diShangai salterà tutta la prossi-ma stagione e quindi i texanidovranno cercare una soluzio-ne adatta ad una defaillanceimportante per il prossimotorneo.«Per adesso quello che possodire è che tutto è andatosecondo i piani» ha detto ildottore che ha eseguito l’inter-vento Clanton. «Dovrà usare lestampelle per le prossime 6/8settimane».

Il cinese ancora in sala operatoria per risolvere i guai al piede sinistro. Cantlon il dottore che lo ha operato: «E’ andato tutto bene»

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La nazionale a stelle e strisce riparte da dove aveva concluso ovverodalla scelta del coach dei Blue Devils di Duke: Mike Krzyzewski

Team Usa: The ‘K’ factorL’esperienza è stata positiva e allora perché non riconfermare tuttolo staff onorando il principio del ‘squadra che vince non si cambia’?Detto e fatto. Il gran capo della nazionale USA, Jerry Colangelo, haannunciato le riconferme sulla panchina del Team USA (no, DreamTeam non lo chiameremo mai) di tutti i membri presenti alla spedi-zione Olimpica a Pechino. L’head coach Mike Krzyzewski (DukeUniversity), gli assistenti Jim Boeheim (Syracuse University), MikeD’Antoni (New York Knicks) e Nate McMillan (Portland TrailBlazers), al lavoro dal triennio 2006 – 2008, coronato con l’oro deiGiochi Olimpici, proseguono dunque l’avventura anche per il trien-nio 2010- 2012. nei prossimi tre anni il Team USA sarà impegnatonel campionato del mondo in Turchia (2010), le eventuali pre qualifi-cazioni alle Olimpiadi e, infine, a qualificazione conquistata, aiGiochi Olimpici di Londra 2012. Buon lavoro coach K!

didi

AALESSANDROLESSANDRO DELLIDELLI PPAOLIAOLI

JJAARRRREETT JJAACCKK.. Le carte NBA simescolano, d’estate, come primadi una partita di black jack. I Rap-tors pescano dal mazzo dei freeagent Jarret Jack. ProvenienzaPacers. Contratto quadriennaledalla cifra di 20 milioni di dollari.Nello stato dei canestri, l’Indiana,fanno sapere che non hanno inten-zione di pareggiare l’offerta e quin-di Jack può già considerarsi unRaptors. Piatto ricco in Canada.JJAAMMAARRIIOO MMOOOONN.. Prosegue la campa-gna per il rafforzamento del rosterdei Cleveland Cavaliers che hannopresentato un foglio di offerta aJamario Moon proponendogli unbiennale a 6 milioni di ‘dead presi-dents’. L’ala ex Raptors ha firmatol’accordo e ora gli Heat hanno 7giorni da domenica per decidere ilda farsi. Moon è restricted freeagent quindi, se Miami decidessedi pareggiare l’offerta, Jamariosarebbe vincolato alla franchigiadella Florida e buonanotte alleambizioni dei Cavs di firmareun’ala atletica da affiancare adLBJ.RRAAMMOONN SSEESSSSIIOONN.. O forse, al por-tafoglio? Ramon Session è uno deifree agent più ricercati sul mercatoattualmente. Sulle tracce della gio-vane point guard di Milwaukee,restricted free agent, ci sono i Clip-pers e i Knicks. Tutti i team inballo offrono la mid level excep-

tion che prevede un ingaggio diquasi sei milioni di dollari alprimo anno. L’agente del giocato-re, invece, tenta di strappare unquinquennale a 34 milioni dibigliettoni. Tutte e tre le squadre(anche i Bucks sono interessati atenere il giovane emergenteRamon) nicchiano. Staremo avedere quale delle tre saprà punta-re al ‘cuore’ di Ramon.JJRRUUEE HHOOLLIIDDAAYY.. Le sirene provenien-ti dalla Grande Mela e dall’interes-samento di New York per AndreMiller, di sicuro non fanno piacerealla dirigenza dei Sixers che intan-to si coccolano la loro scelta alprimo giro dello scorso Draft, JrueHoliday prelevato da UCLAMMIIAAMMII HHEEAATT.. Gli Heat , invece,rimettono sotto contratto ancoraper la prossima stagione il centroJoel Anthony ‘mezza rivelazionenello scorso campionato dove alfianco di D-Wade ha racimolato:2.2 punti, 3 rimbalzi e 1.43 stoppa-te.DDEETTRROOIITT PPIISSTTOONNSS.. Il periodo di rin-novamento continua ed il teamdella città del Michigan continuaad essere una sorta di cantiereaperto con il solito Joe Dumars aguidare tutte le operazioni di mer-cato. L’ultima in termini di tempoquella che ha portato in casa deiPistons Chris Wilcox un lungoatletico e veloce.

Da Jack a Jamario Moon, da RamonSession a Jrue Holiday, fino ad arrivare

a Miami Heat e Detroit Pistons

Un’estate magica questa.L’esperienza della finale Nbaha galvanizzato tifosi e diri-genti dei Magic che hannodeciso di aggredire il mercatocome non mai per ritornare arespirare quell’aria fantasticache solo l’ultimo atto della sta-gione cestistica a stelle e stri-sce può dare. Ultimo tassello è Matt Barnes,ala versatile in uscita daPhoenix. Nel suo ultimo anno

ai Suns ha viaggiato allamedia di 10 punti e 5.5 rim-balzi. Il suo agente, AaronGoodwin, lo stesso di DwightHoward, ha strappato aiMagic un contratto di dueanni a 3.2 milioni di dollaricon un’opzione per il successi-vo di 1.6 milioni e ha dichiara-to che D-How è stato impor-tante nel reclutamento diBranes. Cosa non si fa per ilLarry O’ Brian Trophy.

Dopo Vince Carter ed aver rinunciato a HedoTurkoglu, Othis Smith regala un altro tassello

a coach Sten Van Gundy: Matt Barnes

Le strade di Carlos Boozer e degliutah Jazz sembra destinate asepararsi. Ma dove andrà a finireil buon Carlos? Lui, un’idea cel’ha eccome. «Amo le palme, l’at-teggiamento rilassato, il sole, laqualità della vita. E’ una specie diparadiso». No, siete fuori strada,non si sta riferendo al pur belpanorama che offre lo stato mor-mone dello Utah. “Voglio essereparte degli Heat, sono davvero un

ottimo team e voglio diventareparte di questa squadra. Ho gio-cato al fianco di Dwayne ai Gio-chi Olimpici del 2004 e mi piace-rebbe giocare al suo fianco. I piùvivo a Miami. Aspetto di vederecosa succede”. Beh se non sono le‘ultime volontà’ di un giocatore,poco ci manca. Ai Jazz il compitodi soddisfarle. Intanto Bulls,Knicks e Pistons attendono dalnotaio, ops, alla finestra.

Carlos Boozer-Utah Jazz, ancora uncapitolo di una telenovelas ancora priva di una soluzione definitiva

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MMiilllleerr nneell mmiirriinnoo ddii DD’’AAnnttoonniiParafrasando un celebre spot, trai rumor del mercato estivo Nbac’è anche quello relativo ad AndreMiller. Il play dei Sixers è nelmirino di D’Antoni e i suoiKincks. Donni Wlash, mente ope-rativa di New York ha ammessodi aver parlato con Miller e il suoagente (il quasi omonimo AndyMiller) in quel di Las Vegas, amargine della Summer League.Walsh ha ammesso di aver avutoun colloquio con i due e di ammi-rare il giocatore ma che, stante lasituazione salariale dei teamcoinvolti, è piuttosto difficile ope-rare una trade. Miller, unrestric-ted free agent, ha ricevuto l’offer-ta dei 76ers di 5,8 milioni di dol-lari per un solo anno di contrattoil che consentirebbe alla franchi-

gia di rientrare nella famigerataluxury tax. Nel frattempo iPortland Trail Blazers, chevogliono mettere assolutamentesotto contratto un free agent‘pesante’ (nell’Oregon negano uninteressamento a Lamar Odom lacui trattativa con i Lakers èferma), hanno contattato il gioca-tore e stanno vagliando la possi-bilità di un sign and trade checoinvolgerebbe Kirk Hinrich. Piùche un GM, per far quadrare iconti Sixers, servirebbe un buoncontabile. Sempre in casaPhiladelphia si parlato di un inte-ressamento per Juan Dixon, freeagent ed ex giocatore di EddieJordan ai Washingotn Wizards.Potrebbe essere lui il nuovo playcui affidare la cabina di regia.

Il playmaker dei Philadelphia 76’ers interessa all’ex timoniere deiSuns alla ricerca costante di una point guard per la sua New York

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Il proprietario dei Los Angeles Clippers vorrebbe mettere al fianco dellaprima scelta assoluta e del ‘Barone’ un veterano di eccezione: Allen Iverson

Sterling aspetta...The AnswersDove andrà a finire Allen Iverson? Inmolti se lo chiedono. E altrettanti lo cer-cano. Clippers, Memphis e Miami sonosulle tracce di A.I.. Los Angeles, spondaClippers, ha offerto un anno d contratto a

sei milioni di dollari e, soprattutto, unreparto piccoli che consentirebbe adIverson di giocare non troppi minuti e diconcentrare la qualità delle sue giocate inquelle frazioni di gara. La possibilità di

giocare al fiancodi ‘TheAnswer’ha resoe n t u s i a s t aBaron Davische, via Twitter,ha dichiarato:“Amo A.I., lovedevo giocare a

Georetown e poi, quando è arrivato nellalega, è stato un esempio da seguire pertutti noi giovani giocatori”. Inoltre Iverson potrebbe fare da chiocciaal giovane Eric Gordon, giocatore dalfuturo che si preannuncia brillante.A frenare l’operazione c’è il dubbio diAllen di andare ad occupare un ruolo disecondo piano all’interno del team e,forse, l’interessamento di Memphis masoprattutto quello degli Heat. Giocare alfianco di Wade potrebbe risultare decisa-mente più affascinante. Se però a volevroè Donal Sterling in persona.

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AALESSANDROLESSANDRO DELLIDELLI PPAOLIAOLI

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Mentre il mercato entra nel vivo, Stars ‘n’ Stripes “dà i numeri” ed individua i giocatori“up” e “down” del campionato che ha laureato la Montepaschi campione d’Italia

Ecco la top-ten: i migliori e ipeggiori giocatori della LegaA

DIDI

TTOMMASOOMMASO SSTAROTARO

TTEERRRREELLLL MMCCIINNTTYYRREE:: Ogni parola spesa sul suo conto correil rischio di apparire ridondante. Un metronomo; un robot chesa esattamente cosa fare al momento giusto. E’ lui il segreto diPulcinella della corazzata Siena, tricolore per il terzo annoconsecutivo. TMac è la sublime sintesi di talento, tecnica edintelligenza cestistica. Un concentrato esplosivo che lo haincoronato m.v.p. della regular season e delle finali play-off.Quel che sarà del suo futuro (Olympiacos?) non è dato ancorasaperlo; ma questo poco importa. Lui, nel Bel Paese, è il n. 1incontrastato. Voto 10

GGIIUUSSEEPPPPEE PPOOEETTAA:: Parlare ancora di sorpresa significhereb-be mortificare l’importanza di colui che, a tutti gli effetti, èattualmente uno dei primi tre giocatori italiani capaci di spo-stare gli equilibri nel nostro torneo. Pescato dal basket som-merso della B2 dal suo mentore Capobianco, Poeta ha fattotantissima strada all’insegna di una sola parola d’ordine: lavo-ro. Il suo spirito di abnegazione e la sua caparbia volontà glihanno consentito di superare tantissime avversità ed innume-revoli ostacoli (non ultimo, lo scetticismo generale ed un fisi-co non propriamente statuario). E’ un punto fermo dellaNazionale ed un pezzo pregiato del mercato estivo. Il buy-outimposto da Teramo, però, è elevatissimo e, dunque, la suacasa sarà ancora il Palascapriano. Voto 9

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KKEEIITTHH LLAANNGGFFOORRDD:: Un caldo raggio di luce in una stagionevirtussina buia e tempestosa. Tutto questo è stato KeithLangford, l’àncora di salvezza a cui, a più riprese, le V nerehanno cercato di aggrapparsi prima di fare i conti con un ine-vitabile naufragio. Ingaggiato la scorsa estate dal patronSabatini nel contesto di una campagna acquisti faraonica,“Ke-Freeze”, dopo la breve gestione Pasquali, ha conosciuto lafama e la gloria sotto la guida di Boniciolli: il coach che para-dossalmente lo aveva apparentemente bocciato togliendolodallo starting-five. Partendo dal “pino”, l’ex Soresina si è rive-lata un’arma tattica imprescindibile con le sue mortifere pene-trazioni ed affinando anche il tiro dalla distanza. Miglior sestouomo della LegaA ed idolo della tifoseria, Langford fa la vali-gia e va via: destinazione Russia. Voto 8

IIBBRRAAHHIIMM JJAAAABBEERR:: Se c’è un uomo che, all ’ombra del“Cupolone”, ha dato prova con continuità del suo talento edella sua importanza tattica, beh, quell’uomo è, senza ombradi dubbio, Ibi Jaaber. Il play nato nella Grande Mela ma conpassaporto bulgaro è stato il miglior punto di riferimento diuna squadra infarcita di campioni ma restia ad esprimeretutto il suo enorme potenziale. Il n. 20 giallorosso, invero, harappresentato l’unica eccezione dell’equipaggio di un transa-tlantico incapace di spiegare le vele verso lidi lontani: ottimoin cabina di regia, eccellente in fase di penetrazione e grandemotivatore del gruppo. Insomma, un giocatore totale che,salvo clamorose sorprese, dovrebbe continuare a far parte delprogetto del presidente Toti. Voto 7

AALLLLAANN RRAAYY:: Per l’ex Celtic, la classica stagione dal doppiovolto. Il suo campionato inizia a Roma con la maglia dellaLottomatica e agli ordini di Repesa. Le sue cifre non sononeanche da buttare; il vero problema, però, è il feeling con lapiazza e con il suo allenatore, evidentemente poco disposto asopportare la sua esuberanza. Le cose non vanno meglio conGentile e così arriva la separazione. Il buon Allan decide, allo-ra, di abbracciare la causa di Ferrara. Nella città estenseavviene la vera svolta della sua annata: a suon di magie, dicanestri impossibili e di sprazzi del suo incredibile talento,Ray conquista i tifosi ferraresi e contribuisce fattivamente afar sfiorare alla sua nuova squadra addirittura la post-season.Per la serie, la classe non è acqua. Voto 6

SSTTEEFFAANNOO MMAANNCCIINNEELLLLII:: Potrebbe apparire, prima facie,assolutamente ingeneroso il voto del Mancio. Una sensazioneavvalorata da cifre importanti; cifre di un giocatore di indi-scusso valore, dall’indubbio talento, dall’immensa versatilità.Un giocatore, a dirla tutta, da top-team. Poi, però, ci si soffer-ma a valutare il campionato della sua Fortitudo e ci si accorgeche nel pentolone bollente finito per essere scoperchiato èpiombato dentro anche lui. Lui che da capitano della Effe,forse, avrebbe dovuto fare la voce grossa nello spogliatoio perevitare che il treno deragliasse. Invece, tutto ciò non è avvenu-to o, quanto meno, non nei tempi e nei modi giusti. Il risultatoè che il basket nostrano ha perso una sua piazza storica; e conessa rischia di privarsi di un ragazzo che, per ovvi motivi, saràcostretto a guardarsi intorno ed incamminarsi verso meteoltre confine. Voto 5

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DDRRAAKKEE DDIIEENNEERR:: Piuttosto sotto tono il rendimento dellaguardia di Fond du Lac. Dopo l’ottima esperienza a Capod’Orlando e la discreta parentesi a Siena, coach Markovski siera affidato a lui in vista di un’annata assai lunga, in cui oltreal campionato c’era da affrontare la suggestiva -e storica-avventura in Eurolega. Fatto sta che Diener, al pari dei com-pagni, si è fatto trascinare dagli eventi dando soltanto sporadi-camente prova delle sue potenzialità. Non è bastata, dunque,la sua irreprensibile volontà e professionalità per dare un fat-tivo apporto alla causa; in Irpinia, insomma, la sua peggiorestagione da quando ha messo piede nel Bel Paese. Adesso, perlui, c’è l’ambiziosa Teramo. Voto 4

PPRRIIMMOOZZ BBRREEZZEECC:: Il pilastro attorno a cui costruire le fortu-ne della Lottomatica. Così, in pre-season, era stato presentatoPrimoz Brezec, lungo sloveno con un passato di un certo spes-sore nella NBA (ad Indiana, Charlotte, Detroit e Toronto),approdato in Italia per far tornare grande una piazza affamatadi gloria e vittorie. Alla fine, in realtà, il potenziale colpo dimercato del presidente Toti si è trasformato in un autenticoflop. Demotivato, abulico ed incapace di far valere la sua forzafisica sotto le plance: questi i tratti salienti di una stagione dadimenticare per un atleta che lascerà la “città eterna” in puntadi piedi; in punta di piedi proprio come ha disputato l’interotorneo su cui da poco si spenti i riflettori. Voto 3

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EEAARRLL BBOOYYKKIINNSS:: Il piccolo grande uomo, il campione con lafaccia da bambino. Di perifrasi per descrivere Earl Boykins nesono state usate tante e diverse le une dalle altre. Su una cosatutti -a bocce ferme- erano d’accordo: ossia che l’ometto venu-to dal mondo dorato della NBA avrebbe fatto le fortune dellaVirtus. E invece no; anzi. Gli indicibili sacrifici economici diSabatini non hanno dato i frutti sperati: pochissimi i lampi diBoykins nel corso della stagione; per lo più, innumerevoli pas-saggi a vuoto, prestazioni anonime, comportamenti irritanti,fughe improvvise oltreoceano. Un rapporto mai sbocciato coni compagni e con la piazza che è stata la prima causa delmisero fallimento di una squadra costruita per vincere e are-natasi appena al primo turno play-off. Voto 2

BBRRAANNDDOONN JJEENNNNIINNGGSS:: Doveva essere il fenomeno giunto dalontano per farsi ancora un po’ le ossa prima di approdarenella lega di David Stern; a conti fatti, un fenomeno lo è statosolo dal punto di vista mediatico la scorsa estate quando ognisuo passo è stato misurato e filmato da giornalisti e paparazzi.Per il resto, del giocatore che avrebbe dovuto esaltare la follaromana si è intravista la sola ombra. Visibilmente acerbo ededito più ad un basket fatto di fronzoli che di numeri checontano, Jennings ha rappresentato probabilmente la piùgrossa delusione dello scorso campionato. Un esperimentotecnico fallito, insomma, quello del g.m. Bodiroga. Del ragaz-zino di Compton sicuramente se ne sentirà ancora parlareparecchio; a Roma, per il momento, preferiscono relegarlonell’oblio. Voto 1

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LLUUCCAA VVIITTAALLII:: Era stato, con cognizione di causa, consideratoil vero pezza da novanta del mercato delle “scarpette rosse”;l’enfant-prodige che, dopo le ottime stagioni vissute nella pic-cola Montegranaro, era stato chiamato a far compiere il saltodi qualità ad una metropoli della palla a spicchi come Milano.Le speranze dei tifosi biancorossi, però, si sono tramutate, colpassare delle giornate, in fatue illusioni. Mai perfettamenteintegrato nel gruppo, Vitali ha assunto le sembianze di unapesantissima palla incatenata al piede di coach Bucchi; unrendimento assolutamente rivedibile che ha dato il la ad un’a-perta contestazione del pubblico meneghino nei confronti diun ragazzo spaesato catapultato in una realtà, forse, più gran-de di lui. Questa volta, bocciato senza pensarci su due volte.Voto 0 0000

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L’AZIENDAL’AZIENDA

La GLsolarEnergy s.r.l. nasce nel 2000 come società specializzata nelLa GLsolarEnergy s.r.l. nasce nel 2000 come società specializzata nelsettore fotovoltaico progettando e producendo un’ampia gamma disettore fotovoltaico progettando e producendo un’ampia gamma dimoduli fotovoltaici sia per applicazioni “stand-alone” che “grid-conmoduli fotovoltaici sia per applicazioni “stand-alone” che “grid-con--nected”, dotati di certificazioni TUV in conformità alle norme IEC ENnected”, dotati di certificazioni TUV in conformità alle norme IEC EN61215 e IEC EN 61730. L’azienda si avvale del proprio ufficio tecnico,61215 e IEC EN 61730. L’azienda si avvale del proprio ufficio tecnico,costituito da un’equipe di qualificati progettisti e tecnici, e di una suacostituito da un’equipe di qualificati progettisti e tecnici, e di una suaunità di produzione, entrambi siti nella zona industriale ASI sud diunità di produzione, entrambi siti nella zona industriale ASI sud diMarcianise (Caserta). Il personale, altamente qualificato, usufruendoMarcianise (Caserta). Il personale, altamente qualificato, usufruendodi attrezzature e di conoscenze tecniche all’avanguardia applica undi attrezzature e di conoscenze tecniche all’avanguardia applica unsistema di gestione per la qualità conforme alla norma ISO 9001:2000.sistema di gestione per la qualità conforme alla norma ISO 9001:2000.Partendo dalla Produzione di moduli fotovoltaici, la GLsolarEnergyPartendo dalla Produzione di moduli fotovoltaici, la GLsolarEnergyprogetta e realizza impianti fotovoltaici per privati, aziende ed entiprogetta e realizza impianti fotovoltaici per privati, aziende ed entipubblici valutando tra la partecipazione a Bandi pubblici oppure l’adepubblici valutando tra la partecipazione a Bandi pubblici oppure l’ade--sione al Conto Energia, garantendo un’accurata e sicura assistenzasione al Conto Energia, garantendo un’accurata e sicura assistenzadurante tutte le fasi che determinano l’iter burocratico del progetto. Indurante tutte le fasi che determinano l’iter burocratico del progetto. Inparticolare, in riferimento agli appalti pubblici, la società si avvale diparticolare, in riferimento agli appalti pubblici, la società si avvale diattestazione di qualificazione rilasciata dalla ITALSOA s.p.a. relativaattestazione di qualificazione rilasciata dalla ITALSOA s.p.a. relativa--mente alle seguenti categorie: OG9 (impianti fotovoltaici); OS30mente alle seguenti categorie: OG9 (impianti fotovoltaici); OS30(impianti elettrici); OS28 (impianti termici e di condizionamento);(impianti elettrici); OS28 (impianti termici e di condizionamento);OS3 (impianti idrici e antincendio). Inoltre la GLsolarEnergy, enteOS3 (impianti idrici e antincendio). Inoltre la GLsolarEnergy, enteaccreditato dalla Regione Campania sia per la formazione finanziataaccreditato dalla Regione Campania sia per la formazione finanziatache per la formazione autofinanziata (codice organismo N°che per la formazione autofinanziata (codice organismo N°1657/05/08), organizza corsi di formazione professionale rivolti a pro1657/05/08), organizza corsi di formazione professionale rivolti a pro--fessionisti, operatori del settore nonché studenti che vogliano semplifessionisti, operatori del settore nonché studenti che vogliano sempli--cemente approfondire in modo concreto alcuni dei temi più discussicemente approfondire in modo concreto alcuni dei temi più discussisulle Energie rinnovabili. Il 70% dell’energia elettrica utilizzata all’insulle Energie rinnovabili. Il 70% dell’energia elettrica utilizzata all’in--terno della struttura aziendale proviene da fonti rinnovabili grazie allaterno della struttura aziendale proviene da fonti rinnovabili grazie allapresenza presso la propria sede, di un impianto fotovoltaico da 50presenza presso la propria sede, di un impianto fotovoltaico da 50kWp. La GLsolarEnergy ha realizzato impianti per una potenza comkWp. La GLsolarEnergy ha realizzato impianti per una potenza com--plessiva di 631 kWp, per una produzione media annua di 883.567plessiva di 631 kWp, per una produzione media annua di 883.567kWh/anno, consentendo un risparmio di combustibili fossili pari akWh/anno, consentendo un risparmio di combustibili fossili pari a220.859 kg/anno e evitando di immettere anidride carbonica pari a220.859 kg/anno e evitando di immettere anidride carbonica pari a469.144 kg/anno (aggiornato a maggio 2009). L’obiettivo è dunque469.144 kg/anno (aggiornato a maggio 2009). L’obiettivo è dunquequello di promuovere lo sviluppo delle energie pulite nel rispetto dellequello di promuovere lo sviluppo delle energie pulite nel rispetto dellecompatibilità ambientali e di affrontare con efficienza e serietà la sfidacompatibilità ambientali e di affrontare con efficienza e serietà la sfidarappresentata dalle evoluzioni tecnologiche.rappresentata dalle evoluzioni tecnologiche.

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Amanti dello shopping , cinefili e curiosi ditutto il mondo.. unitevi TUTTI!! eh si.. per-ché la tappa di questo numero è la cittàmulticulturale per eccellenza..la Hollywood

settentrionale con annessa Rodeo drive Canadese… ‘Toronto’ ..Parliamo di un vero e proprio “melting pot”, un patchwork di strade,etnie e culture che si sono incontrate sulle dolci colline a ridosso delLago Toronto,una città affascinante e che stupisce con le sue molteplicifacce: da un lato c’è la metropoli, il potente centro economico, la capita-le della provincia dell’Ontario nonché la più popolosa città canadese,d’altra parte l’aria che si respira è sempre un po’ provinciale, e la cittàconserva un fascino europeo: le strade sono vive, curate, piacevoli e amisura d’uomo. I lussuosi quartieri residenziali di Rosendale e di ForestHill, con i palazzi bianchi dall’aspetto anglosassone, creano un vivacecontrasto con i coloriti quartieri abitati da italiani, cinesi, greci, porto-ghesi, indiani, giamaicani, e chi più ne ha più ne metta. Ed è proprioquest’ultimo il punto di forza ‘la popolazione’ ma ciò non dovrebbe sor-prenderci visto che il nome “Toronto” derivi dalla parola Huron chesignifico “luogo d’incontro.” Ed è ciò che esattamente è,un luogo d’in-contro multiculturale per oltre 4 milioni e mezzo di persone, punto diapprodo di oltre 70 diverse nazionalità, che parlano qualcosa come 100lingue; Possiamo quindi definirla come una delle città più cosmopolitenel Nord America. I suoi mercati, la sua musica e le sue cucine interna-zionali offrono al visitatore un'esperienza unica.

CCOOMMEE AARRRRIIVVAARREE EE CCOOMMEE MMUUOOVVEERRSSII

Una delle città americane più accessibili,grazie alla presenza di dueaereoporti ben attrezzati, di di cui uno internazionale:

Il Lester B.Pearson International Airport: si trova 27 km a ovest diToronto, a Mississauga, è collegato con la città con un servizio di auto-bus, l'Express Bus, che arriva nel centro di Toronto.Il Toronto City Centre Airport, si trova in una delle isole di Toronto.Questo aeroporto opera solo voli privati e business. Trovandosi vicino alcentro città, è facilmente raggiungibile con i trasporti pubblici.Per chi giunge da altre città del Canada o dagli Stati Uniti, la rete ferro-viaria di Toronto offre un servizio di alta qualità. Le ferrovie canadesi,gestite da Via Rail, raggiungono tutte le città del paese e i maggiori sitituristici, La principale stazione ferroviaria della città si chiama UnionStation, e si trova in Frank Street.Il modo più semplice di muoversi nelcentro città è a piedi. Toronto è una città pulita e segue una politicaambientale basata sull'offerta di un efficiente trasporto pubblico e facili-tazioni per l'uso della bicicletta. Se vuoi, puoi quindi affittare una biciper girare in città agevolmente;Se invece decidi di usare il trasporto pub-blico, l'azienda di trasporti di Toronto, la TTC (Toronto TransitCommission) offre servizi di metropolitana, autobus e tram. La metro-politana di Toronto è il mezzo di trasporto più usato, con quattro lineeche collegano un totale di 69 stazioni. Di notte è sostituita da un serviziodi autobus. Ma non finisce qui…ci sono autobus turistici che coprono iltragitto verso le maggiori attrazioni della città, e che permettono di sali-re e scendere tutte le volte che si desidera. Un'alternativa suggestiva pervisitare Toronto e i suoi dintorni è rappresentata anche dai traghetti chenavigano sul Lago Ontario.

DDOOVVEE DDOORRMMIIRREE

Dormire a Toronto non è un problema! ci sono numerosi hotel accessi-bili alle ‘tasche’ di tutti.

TThhee SSttrraatthhccoonnaa HHootteell::6600 YYoorrkk SSttrreeeett-- TToorroonnttoo.. L’hotel sitrova nel cuore della città, nelle zonedel divertimento e a pochi passidalle attrazioni principaliPrezzi a partire da 28 euro a notte.MMiicchhaaeell’’ss IInnnn 55559999 RRiivveerr RRdd .. CCaassccaattee ddeell NNiiaaggaarraa..Questo hotel sorge sul fiumeNiagara, nelle vicinanze delle famo-se Cascate,gode di un panoramastraordinario.Prezzi a partire da 43 euro percamera doppia a notte.SSkkyylliinnee IInnnn 44880000 BBeennddeerr HHiillll--CCaassccaattee ddeellNNiiaaggaarraa..Anche questo hotel è situato neipressi delle Cascate a 30 minuti dal-l’aeroporto internazionale diBuffalo.Prezzi a partire da 45 euro per

Hollywood e Rodeo Drive ?No, semplicemente ‘Toronto’

DIDI

LLEANDRAEANDRA RRICCIARDIICCIARDI

55550000 SSSSTTTTAAAARRRRSSSS ‘‘‘‘NNNN’’’’ SSSSTTTTRRRRIIIIPPPPEEEESSSSOOOONNNN TTTTHHHHEEEE RRRROOOOAAAADDDD

camera doppia a notte.BBoonndd PPllaaccee 6655 DDuunnddaass SSttrreeeett––TToorroonnttoo.. Si trova al centrodella città vicino a tutti i siti di maggior interes-se.Prezzi a partire da 60 euro per camera doppia anotte.AAlleexxaannddrraa HHootteell7777 RRyyeerrssoonn AAvveennuuee--TToorroonnttoo..Situato nel cuore della città a soli 2 isolati dallaQueen Street.Prezzi a partire da 60 euro per camera doppiaa notte.WWyynnddhhaamm GGaarrddeenn118855 YYoorrkkllaanndd BBllvvrrdd-- TToorroonnttoo..A soli 25 minuti dal centro cittadino e a 30minuti dall’aereoporto, inoltre dispone di pisci-na coperta e centro fitness.Prezzi a partire da 90 euro per camera doppia anotte.WWeessttiinn HHaarrbboouurr CCaassttlleeOOnnee HHaarrbboouurr SSqquuaarree--TToorroonnttoo..Situato di fronte al lago offre un facile accessoal centro della città, vicino all’Air CanadaCenter ,Cn Tower e all’ Eaton Center.Prezzi a partire da 100 euro per camera doppiaa notte.DDeellttaa CChheellsseeaa3333 GGeerrrraarrdd SStt.. WW.. ––TToorroonnttoo..Situato nel cuore di Toronto, a pochi minutidai migliori teatri,attrazioni,negozi e ristoranti.Questo è un alto e moderatamente lussuosoedificio,uno degli hotel più grandi del Canadacon un servizio eccellente.Prezzi a partire da 130 euro per camera doppiaa notte.Per chi invece ha le ‘tasche’ belle piene…SSoohhoo MMeettrrooppoolliittaann331188 WWeelllliinnggttoonn SSttrreeeett-- TToorroonnttoo..Un edificio moderno di vetro e metallo confinestre dal pavimento al soffitto,a pochi passidal centro della città e ai maggiori punti d’inte-resse,dispone anche di una spa in sito, centrosalute e fitness con piscina , sale vapore e alle-natore personale disponibile ( a pagamento),un centro affari completamente fornito di per-sonale, sale da pranzo private e Tavolo delloChef.Prezzi a partire da 233 euro per camera doppiaa notte.FFoouurr SSeeaassoonn 2211 AAvveennuuee RRooaadd--TToorroonnttoo..Nel cuore di Yorkville,a pochi passi dal quartie-re degli affari e dai più svariati divertimenti.Prezzi a partire Da 300 euro per camera doppiaper un minimo di almeno 3 notti.Per altre info potete consultare i siti:www.booking.com, www.tripadvisor.com ewww.paesionline.it .

IILL TTEEMMPPOOGode di un clima particolarmente rigidodurante l'inverno, e come le altre città canade-si, è più mite durante l'estate quando le giorna-

te si allungano e l'aria è più calda. Le tempera-ture in primavera e in estate vanno ai 15° ai25°, mentre in inverno possono scendere fino a- 6 °.

CCOOSSAA VVEEDDEERREEToronto è ricca di cose interessanti e belle davedere…Una cosa simpatica che mi ha colpitoè l’esistenza di una città sotterranea da sfrutta-re tutto l’anno e in maniera particolare durantel’inverno Dall’interno di qualsiasi negozio delcentro c’è la possibilità di scendere sotto terraper incontrare negozi di qualsiasi genere sivoglia, supermercati immensi e ovviamente lametropolitana.. ma non dimenticatevi..:GGiiaarrddiinnoo zzoooollooggiiccoo ddii TToorroonnttoo:: è uno dei piùgrandi giardini zoologici nel mondo con oltre5.000 animali di 460 specie al suo interno . E'spettacolare ed assolutamente da visitare.IIll ddiissttrreettttoo ssttoorriiccoo ddeellllaa ddiissttiilllleerriiaa:: E' la piùnuova comunità di cultura di Toronto e sede diristoranti, caffè e gallerie di arte. Le costruzioni Vittoriane sono ben conservateed è una gioia vederle!OOnnttaarriioo SScciieennccee CCeenntteerr:: una via di mezzo traun museo ed un centro ricreativo, gran partedelle 700 esposizioni che illustrano i progressidella tecnologia nel corso degli anno richiedo-no la partecipazione del pubblico. Si possonovedere generatori elettrostatici che drizzano icapelli, cineprese che possono essere attivatepedalando in bicicletta, simulazioni di allunag-gio e molto altro. Il centro scientifico non èsolo un gioiello architettonico ma un luogodove si può imparare divertendosi.CCaassaa LLoommaa:: È il più famoso monumento stori-co della città, è situato su un colle che dominail centro città. Il castello apparteneva a SirHenry Pellat, finanziere di primo piano, indu-striale e uomo d'armi. Sir Henry, da inguaribileromantico quale era assunse il noto architetto

E.J.Lennox perché lo assistesse nella realizza-zione del sogno della sua vita: la creazione diun castello "medioevale" che dominasse la cittàdi Toronto.EEaattoonn CCeenntteerr:: Toronto è una delle città chevantano la più vasta selezione di prodotti nelNord America. Nel 1977 aprì i battenti quelloche da tutti viene osannato come un gioiellodell'architettura, il centro comprende 330 nego-zi ed è situato nel cuore della città. HHoocckkeeyy HHaallll ooff FFaammee:: Un vero e proprio museodedicato allo sport nazionale ed ai suoi giocato-ri nel quale si trova una riproduzione in gran-dezza naturale dello spogliatoio dei MontrealCanadiens. CCNN TToowweerr:: Senza ombra di dubbio è una delleattrazioni più spettacolari del mondo. La cimadella torre oltre ad offrire uno spettacolo moz-zafiato offre una visuale di 360° su tutta lametropoli. E' stata costruita nel 1976 ed è qual-cosa di più di un semplice fabbricato: è un cen-tro di comunicazione, un ritrovo notturno unristorante girevole ed è la struttura più alta delmondo (1815 piedi) con un'altezza che è quasiil doppio di quella della torre Eiffel. E' talmentealta che la sua cima fu calata da un elicottero.Nei giorni sereni, si possono vedere le cascatedel Niagara. RRooyyaall OOnnttaarriioo MMuusseeuumm:: Tra i più affascinantimusei di belle arti è L'Art Gallery of Ontariosuddiviso in 20 settori espone opere d'arte occi-dentale, rinascimentale, impressionistica, post-impressionistica e moderna. L'Henry MooreSculture Centre che contiene più di 893 scultu-re dell'omonimo artista è considerata la colle-zione pubblica più grande del mondo. Il RoyalOntario Museum che offre spettacolari ripro-duzioni di dinosauri, pipistrelli, una famosacollezione dall'estremo oriente del tredicesimosecolo ed un monumento tombale della dina-stia dei Ming.

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YYoorrkkssvviillllee:: E' stato un tempo un piccolo villaggio di casette in stile vitto-riano, divenne luogo di ritrovo degli hippy negli anni '60, è ricca didiscoteche, negozi d'arte studi di disegnatori di moda ed arredatori.WWoonnddeerrllaanndd:: E' un parco giochi che misura più di 121 acri ed offre, gio-stre, mostre, concerti, spettacoli e tantissimi altri vaghi. SSkkyy DDoommee:: Un altro edificio maestoso, oltre ad essere un'opera architet-tonica di grande rilievo è l'unico stadio al mondo con un tetto completa-mente retrattile (annessi allo stadio ci sono: un albergo di 348 stanze, unristorante di 650 posti, il più grande Mc Donald del Nord America, 3bar, luoghi riunione, un circolo sportivo, negozi, uffici e un centro infor-mazioni). Lo Sky Dome è spesso utilizzato per lo svolgimento di concer-ti, ma la sua funzione principale è ospitare gli incontri dei Toronto BlueJays la squadra locale di Baseball, e dei Toronto Argonauts la squadralocale di Football. NNuuoovvoo MMuunniicciippiioo:: fu costruito nel 1957 ad opera dell'architetto finlan-dese Viljo Revell, con questo progetto la città iniziò a cambiare il suocarattere chiuso e conservatore divenendo un centro urbano all'avan-guardia le cui costruzioni sono fra le più belle al mondo. La piazzadavanti al municipio, Nathan Phillips Square, che prende il nome dalsindaco che la fece costruire è tutt'oggi un luogo di incontro per lecomunità, trasformato durante l'inverno in un'immensa pista di patti-naggio sul ghiaccio, ed utilizzato per concerti, mostre e manifestazionipolitiche.HHiigghh PPaarrkk:: raccoglie ciò che vi è di meglio dei due principali parchi diLondra e New York ossia Central Park e Hyde Park, il terreno fu donatonel 1873 da un ricco abitante di Toronto John Howard a patto che maivi venissero vendute bevande alcoliche. Adesso il parco che fa da contor-no alla sua vecchia dimora possiede un fascino molto particolare.QQuueeeenn WWeesstt:: Nota come la parte artistica di Toronto è uno dei distrettidi Shopping più noti. Potrete trovare tutte le novità per quanto riguarda:Arredamento,urban ware,abbigliamento funky e vintage.BBlloooorr SSttrreeeett//YYoorrkkvviillllee:: Spesso detta la Rodeo Drive di Toronto,questazona è sede di alcuni dei più noti marchi internazionali, quali LouisVuitton,Chanel, Escada, Gucci, Tiffany e molti altri.Altri negozi di altolivello, quali Over the Rainbow, offrono la più ampia gamma di denimalla moda, mentre TNT propone le ultime linee di abbigliamento di NewYork.LLee ccaassccaattee ddeell NNiiaaggaarraa:: i più famosi salti d'acqua del mondo. la lorofama è certamente legata alla spettacolarità dello scenario oltre che perla produzione di energia elettrica.

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A Toronto hanno sede numerose squadre militanti nei maggiori campio-nati nordamericani. L'hockey su ghiaccio è sicuramente lo sport piùseguito con i Toronto Maple Leafs che giocano all'Air Canada Centre,vanta uno stadio tutto esaurito ad ogni incontro.La seconda squadraper importanza in città, militante in MLB (major league baseball),èquella dei Toronto Blue Jays ,vincitrice di due titoli mondiali (WorldSeries) nel 1992 e 1993. Toronto è stata l'unica città non statunitense a

vincere questo titolo.A partecipare al campionato NBA, è invece la squadra dei TorontoRaptors di Andrea Bargnani. Questa franchigia fu fondata nel 1995quando il campionato NBA decise di allargare i propri confini per inglo-bare anche delle squadre canadesi. Insieme ai Raptors vennero istituitianche i Vancouver Grizzlies ma lo scarso interesse del pubblico e i fondiristretti convinsero la società a trasferirsi a Memphis nel Tennessee.Toronto è così rimasta l'unica squadra non statunitense nel massimocampionato di basket mondiale.Partecipano ad un campionato interna-zionale anche i Toronto Rock che militano nella NLL (NationalLacrosse League).Anche questo team gioca all'Air Canada Centre.Aicampionati nazionali partecipano invece le squadre dei TorontoBlizzard e Toronto Argonauts. I Blizzard sono la squadra di calcio vinci-trice di molti titoli canadesi .Gli Argonauts invece sono il team di foot-ball canadese e giocano al Roger Centre.Infine, dal 2007 la franchigialocale del Toronto FC, squadra fondata per l'occasione, partecipa allaMajor League Soccer, diventando in questo modo la prima squadracanadese a partecipare al torneo finora riservato ai soli team statuniten-si di calcio.

CCUURRIIOOSSIITTAA’’• La polizia di Toronto ha chiesto aiuto ai giovani su YouTube. E ilrisultato è stato sorprendente. Il commissario Scott Mills alle prese conil caso di tre giovani scomparsi dopo il ritrovamento del corpo senza vitadi un loro amico lo scorso agosto, ha deciso di mettere dei video suYouTube per chiedere aiuto. E in tre settimane si e' visto sommerso dirisposte. Il telefono ha ricominciato a suonare con nuove informazionidopo mesi di buio. A Toronto esiste il dipartimento Crime Stoppers,nato nel 1984, dove chiunque può chiamare e offrire informazioni utili.• il 911 di Toronto, numero telefonico di emergenza, è preparato perrispondere in bel 150 lingue diverse.• Toronto è il maggior polo economico del Canada, ospitando le mag-giori industrie e attività del paese, ed è anche la più grande sede univer-sitaria, con la sua Università di Toronto, la Ryerson University e la YorkUniversity.• Una delle più importanti manifestazioni di Toronto è l’InternationalFilm Festival, un annuale festival cinematografico che inizia il martedìsuccessivo al Labor Day, in settembre, per poi durare dieci giorni,durante i quali vengono presentate da 300 a 400 pellicole. La prima edi-zione si è tenuta nel 1976, con l’intento di creare un compendio deimigliori festival del mondo, e solo successivamente si è evoluto in modoindipendente sino a guadagnare grande rilievo per le produzioni hol-liwoodiane: lo scopo infatti non è stilare classifiche o decretare vincitori,ma lanciare nuovi artisti sul mercato cinematografico. Oggi il festival ètra i più famosi e i più attivi del mondo, con una forte presenza di gran-di stelle del cinema e un importante ritorno economico.Allora ricapitoliamo.. portatevi un bell’impermiabile per quando andretea visitare le cascate.. andate sulla CN Tower e fate tantissime foto.. nondimenticatevi lo shopping e assaggiate tutti i cibi di tutte le culture pos-sibili.. Insomma……Buon Divertimento!...

55552222 SSSSTTTTAAAARRRRSSSS ‘‘‘‘NNNN’’’’ SSSSTTTTRRRRIIIIPPPPEEEESSSSOOOONNNN TTTTHHHHEEEE RRRROOOOAAAADDDD

IIIInnnn CCCCiiiinnnnaaaa ccccoooonnnn ffffuuuurrrroooorrrreeee::::BBBBoooonnnnzzzziiii WWWWeeeellllllllssss

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