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Maggio 2013 Erano anni che non andavamo più in Cile: dall’aereo guardiamo la solida e maestosa Cordillera de los Andes, che ci viene incon- tro disegnando il territorio, così ricco e va- riegato della terra cilena. Ci avviciniamo per atterrare a Santiago che con i suoi cinque milioni di abitanti oggi è in grande crescita economica e sociale. Sbarcati nella capitale ci viene incontro la “grande città”. Un quarto d’ora di macchina e spuntano, orgogliosi, i grattacieli. Ma quanti ce ne sono! Non ce lo aspettavamo davvero. In pochi anni la grande Santiago è esplosa con le belle strade, pulite Rosaria Jimenez de la Jara (regista), Gaston Chedufau (marito produttore), Ing. Paolo Moretti e Margherita Gilli Jimenez de la Jara Il punto sul Cile Evviva il Sudamerica! Da destra il sig. Ignacio Falcone (Icafal Géstion S.A.) Con Guido e Leticia Pippa a Salinas (Ecuador) Evviva il Cile e tutto il Sudamerica! Dir. Resp. ORIETTA MALVISI MORETTI SAIMA OGGI - Tariffa Regime Libero: Poste Italiane S.p.A. Spedizione in abbonamento Postale - 70% - DCB/89/2004 - Firenze Stampa: C.G.E. - Centro Grafico Editoriale Srl - Firenze www.saimasicurezza.com www.saimameccanica.com

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Maggio 2013

Erano anni che non andavamo più in Cile: dall’aereo guardiamo la solida e maestosa Cordillera de los Andes, che ci viene incon-tro disegnando il territorio, così ricco e va-riegato della terra cilena. Ci avviciniamo per atterrare a Santiago che con i suoi cinque milioni di abitanti oggi è in grande crescita economica e sociale. Sbarcati nella capitale ci viene incontro la “grande città”. Un quarto d’ora di macchina e spuntano, orgogliosi, i grattacieli. Ma quanti ce ne sono! Non ce lo aspettavamo davvero. In pochi anni la grande Santiago è esplosa con le belle strade, pulite

Rosaria Jimenez de la Jara (regista), Gaston Chedufau (marito produttore), Ing. Paolo Moretti e Margherita Gilli Jimenez de la Jara

Il punto sul CileEvviva il Sudamerica!

Da destra il sig. Ignacio Falcone (Icafal Géstion S.A.)

Con Guido e Leticia Pippa a Salinas (Ecuador)

Evviva il Cile e tutto il Sudamerica!

Dir. Resp. ORIETTA MALVISI MORETTISAIMA OGGI - Tariff a Regime Libero: Poste Italiane S.p.A.Spedizione in abbonamento Postale - 70% - DCB/89/2004 - FirenzeStampa: C.G.E. - Centro Grafi co Editoriale Srl - Firenze

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ed organizzate, le zone coltivate a vigneti per

la produzione del famoso vino ci-leno, e i “Mall” all’americana. Il traffico è nervoso ma ordinato. Tanto bel verde nella metropoli che ci sorprende con le sue vil-le e di suoi quartieri “alti”, belli ed eleganti. Il campo da golf, in mezzo ad una zona altamente residenziale è per pochi eletti. I prezzi per diventare soci, sono davvero proibitivi ma grande e meraviglioso è lo spazio dedica-to a questo sport che è consi-derato ancora nobile. Abbiamo festeggiato Santiago con il no-stro amico Ambasciatore del Cile Jorge Jimenez de la Jara, la sua fantastica moglie Margherita e la sua famiglia. Il figlio Rodrigo ci ha fatto da Cicerone. La figlia Rosario che oggi è anche mam-ma di un bellissimo bambino, in realtà, è una regista emergente insieme al marito, (il produttore Gaston Chedufau), e sta orga-nizzando le scene di un film che spera di lanciare anche in Euro-pa. In anteprima abbiamo qual-che foto delle riprese che stanno facendo: il film, intitolato “La sveglia di Camilla” racconta la storia di una ragazza adolescen-te sofferente di una sindrome

Attimi di festa a casa Jimenez

Importante incontro con Esteban Rabié e signora allo Sheraton.

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Incontro con il sig. Walter Pavez, Product Manager della So-cietà EMASA all’Hotel Sheraton (Santiago del Cile).

celebro-vascolare che cerca di curarsi in campagna, in vacanza. Si formerà un triangolo, quello di Ca-milla, l’infermiera Berta e il suo ragazzo Luis, che non sarà solo ”amoroso”, ma fatto anche di segrete e nascoste illusioni, che fanno parte della vita di ognuno di noi. A Santiago abbiamo incontrato anche il nostro importatore per SAIMA MECCANICA, il sig. Walter Pavez, Product Manager della Società EMASA e non poteva essere un migliore compleanno, il mio, festeggiato viaggiando prima in Ecuador, a Salinas ospiti a casa di Guido e Leticia Pippa, (i nostri storici importatori in U.S.A.), ora in “buen retiro” sulle indimenticabili spiagge di Sa-linas. Poi, in Cile, ricevuti a casa di Margherita Gilly e suo marito l’Ambasciatore Jorge Jimenez de la Jara, con Monica Jimenez, (già Ministro della Cultura), Nanni Jimenez, oggi addetta stampa per l’ambasciata cilena a Washington e Mariano Fernandez Amu-nategui, (già Ministro degli Esteri e poi responsabile dell’ONU ad Haiti). Prima di ripartire per l’Italia Luz Maria Ferrada Valenzuela ci ha festeggiati a casa sua con musiche e canti, accompagnati da piano e chitarra conditi con succulenti cibi cileni di antiche ricette tipiche locali. Siamo arrivati in Cile in pieno Festival della Canzone, storico evento annuale, quando a Viña del Mar è esploso anche il successo di Marcello Marocchino, che ha canta-to una canzone italiana guadagnandosi gli onori delle cronache locali ed è nipote di Luciano Marocchino, businessman italiano conosciutissimo in Cile, benché torinese. Il magico Cile oggi si è davvero trasformato nella “Svizzera del Sudamerica” e la pro-messa di un vero e proprio boom economico sta incrementando il valore sociale e culturale di questa terra che ha il solo difetto di essere tanto, ma tanto, lontana dall’Italia… geograficamente parlando, ma non certo per lo spirito che unisce tutti i popoli latini. Tra gli amici cileni, un ringraziamento speciale anche ad Esteban Rabié per l’accoglienza e l’amicizia che ci ha risevato insieme alla sua meravigliosa famiglia... (dagli appunti di viaggio di Orietta Malvisi Moretti, con un anno di più!)

Incontro con la Soc. Protego: nella foto Raoul Gomez, Javier Echeverria F. , Mabel Figueira.

A destra il Businessman Luciano Marocchino con il nipote Marcello, vincitore del Festival.

Con Leticia Pippa e sua sorella Lupe a Salinas (Ecuador)

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Le cronache non fanno che parlare di questi nuovi tipi di assalto contro le banche che non vengono più colpite direttamente, ma laddove sono custoditi i denari e cioè nei BANCOMAT.Da tempo in Italia, le rapine al BANCOMAT ven-gono effettuate facendo esplodere il BANCOMAT, appunto, dall’esterno utilizzando gas infiamma-bili o esplosivo vero e proprio confezionato dai malviventi. La tecnica con cui vengono fatti que-sti “assalti” si svolge nella maniera seguente:Fase 1: i rapinatori forzano l’uscita di emergenza scardinandola senza far scattare l’allarme.Fase 2: inserimento dell’esplosivo attraverso la bocca di erogazione del BANCOMAT Fase 3: si effettua l’esplosione.Fase 4: l’ultima fase e cioè dopo l’ingresso, dalla porta di emergenza precedentemente forzata, per recupero dei denari dal BANCOMAT esploso.“Da anni studiamo le strategie per ostacolare questo tipo di attacchi e anche se arriviamo sem-pre dopo i ladri, siamo pur sempre i primi a trova-

re le migliori soluzioni…” dice con una certa sod-disfazione l’ing. Rinaldo Rinaldi Direttore Generale di SAIMA SICUREZZA.Da tempo la sindrome BANCOMAT sta dilagando e le tecniche dei rapina-tori sono di vario tipo. Per esempio in Sudame-rica il BANCOMAT viene strappato via o forzato in vari modi con tempi e

Attacco L’ultima moda assaltare il

Nella foto il secondo da si-nistra è l’Ing. Renato Olive-ro di Banca Intesa durante una sua visita ad Arezzo in SAIMA.

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al bancomat! dei rapinatori in italia… bancomat con l’esplosivo

tecniche diversificati. La modali-tà di assalto con esplosivo, però, sembra essere la più diffusa ulti-mamente e anche la più temuta dalla banche. Per questo, ancora una volta, SAIMA SICUREZZA pre-senta la sua migliore soluzione, ovviamente, come sempre, brevet-tata e certificata anche da anni di esperienze e profesionalità

Nella foto da sinistra l’Ing. Rinaldo Ri-naldi, Direttore Generale SAIMA SICU-REZZA, durante la preparazione delle prove di attacco al bancomat effettuate dall’Istituto Giordano che ha certifi cato l’ottima tenuta del bancomat alla prova di esplosione.

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La recente installazione presso Alfardan Premier Motors Co., l’im-portatore esclusivo Land Rover e Jaguar in Qatar e leader del mercato tra i concessionari di veicoli in que-sto paese, ha confermato la crescita della SAIMA Meccanica nel mercato Medio Orientale come conseguenza della grande attenzione alla cura e alla soddisfazione del cliente. Basato sul concetto di “soluzione

chiavi in mano” questo progetto presenta un insieme di tecnologie all’avanguardia con risultati sor-prendenti in termini di efficienza e redditività della carrozzeria. Il rag-giungimento di questo obbiettivo si è ottenuto attraverso una combina-zione unica di pensiero applicato, tecnologia straordinaria e design innovativo”.

a cura di Salvatore Antonucci

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Il 2013 potrebbe rappresentare una svolta nel mercato automobi-listico mondiale. Infatti, la Cina dovrebbe superare l’Europa nella produzione di auto. Di conseguen-za, i clienti cinesi si concentrano sempre più sulla cura e manuten-zione dell’auto, creando un sempre maggiore sviluppo del cultura au-tomobilistica. In qualità di leader mondiale nella industria aftermar-ket automobilistica, la SAIMA Mec-canica SpA gode di una solida repu-tazione nel mercato cinese, grazie alla consolidata collaborazione con i principali marchi del settore (Mer-cedes Benz, Audi, Land Rover and Jaguar). Di conseguenza, si prevede di ampliare nei prossimi anni le op-portunità di mercato della SAIMA; i consumatori cinesi sono desiderosi di acquisire prodotti e servizi noti per la loro qualità superiore.

L’esperienza, la cura e

qualità degli impian-

ti, ci hanno garantito

una sempre maggiore

richiesta anche dal

mercato cinese.

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Felici per l’elezione di Papa Francesco I e ancora commossi per tripudio di tutti i Paesi per questo nuovo Pastore delle Anime in Vaticano, le ultime notizie dall’Italia non sono delle migliori e qui parliamo soprattutto di politica. Nonostante il nostro Gruppo SAIMA non abbia, fortunatamente, troppo risentito della crisi economica e sociale legata agli stress di un mercato quanto mai volubile e castigato dagli eventi nazionali ed internazionali, l’Italia in questo momento non gode di una strategia così forte da poter tranquillizzare imprese, famiglie e osservatori esteri. Il nostro Paese ha perso davvero di credibilità. Quando si viaggia all’estero, sentirsi apostrofare anche da un tassista che in Italia abbiamo il sig. “Bunga-Bunga”… non ci gratifica affatto. Merito della stampa internazionale? O di una giustizia che ha due pesi e due misure? I nostri anziani hanno sempre detto, saggiamente, che “i panni sporchi vanno lavati sempre e solo in casa”, e invece! L’Italia vista dall’estero è in mano ad un grande comico – animale da scena – che con i suoi seguaci “grillini”, alla Camera e al Senato, ridicolizza tutto e tutti. Non ce lo meritiamo. L’Italia, con le sue imprese, il suo ingegno e i suoi valori è ben altra cosa e non merita né la bancarotta né di essere considerata un terzo mondo. Riportiamo qui un articolo che abbiamo condiviso con sincera stima e che offriamo ai nostri amici importatori di tutto il

Nella foto al centro con l’Ambasciatore della Croazia il con-sole on. della Ser-bia per la Toscana e la prof.ssa Milica Uvalic.

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Una visita di UniCredit in SAIMA, con al-

cuni Capo Area Security Management, per

un incontro commerciale e tecnico che ha

visto da parte ns. il coinvolgimento del

nostro Alessandro Catalani, (resp. Com-

merciale Italia), Massimo Franceschini,

(resp. Servizio Manut. - Postr Vendita), la

dott.ssa Alessandra Cascianini (Commer-

ciale Italia).

Da sinistra: il Sig. Francesco Paolo TERRA-

SINI (Security Management Palermo), il

Sig. ALBERTO FRABOTTA (Security Mana-

gement Roma), il sig. LORENZO SALADINI

(Security Management Torino).

Una visita in SAIMA

dall’Enac di Roma.

mondo, perché in Italia abbiamo anche delle grandi risorse e personaggi come il dott. Guido Alberto Guidi che dovreb-bero avere più voce nel capitolo della politica italiana ed internazionale. Lo ringraziamo per l’invito che ci ha esteso per la “Festa Nazionale FF. AA di Serbia” dove siamo stati ricevuti dall’Ambasciatore della Repubblica di Serbia, la bella e giovane Sig.ra S.E. Ana Hrustanovic, con il sig. Damir Hrustanovic e l’Addetto della per la Difesa della Repubblica di Serbia, Ten. Col. Bajan Stanojevic.Iniziative come quella del Serbian Italian Business Council, in previsione di un mercato italiano che speriamo potrà essere sempre più internazionale, sono davvero risorse interessanti per le imprese e siamo contenti di aver partecipato. Quando, come in questo caso, affari e cultura si incontrano nascono nuove conoscenze, come quella della prof. Milica Uvalic, che sta presentando in Europa e nel mondo il suo libro “Serbia’s transation towards a better future”.Il libro rintracciabile su internet, edito da Palgrave McMillan, è scritto da Milica Uvalic professoressa serba che oggi in-segna economia presso l’Università di Perugia ed è membro dell’UN Committee for Development Policy. Già Presidente di EACES, è stata anche Vice Ministro degli Affari Esteri, nel primo Governo di Jugoslavia del dopo Milosevic.

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Festeggiato dal Comune di Firenze, “Nano” Campeggi, famoso pittore fiorentino contemporaneo, compie 90 anni E in occasione del suo 90° anniversario, nello storico Salone de’ Dugento, sono intervenuti Eugenio Giani, Presidente del Consiglio Comunale, Cri-stina Acidini Soprintendente per il Patrimonio Storico, Artistico e Etnoantropologico e per il Polo Museale della città di Firenze, con Antonio Natali, Direttore della Galleria degli Uffizi.

Nella foto il pittore Silvano Campeggi durante i festeggia-menti a Palazzo Vecchio.

Nella foto, (la seconda da destra), la Senatrice Rosa Maria Di Giorgi, eletta a Firenze per il Partito Demo-cratico, durante i festeggiamenti a Villa Montalto in via del Salviatino. La famosa Assessore all’Educazione del Comune di Firenze, molto amata per le iniziative che coinvolgono le scuole del comprensorio fiorentino, inizia con l’entusiasmo di sempre, una nuova importante avventura a livello nazionale. E di cuore le fac-ciamo i nostri più sinceri auguri.

Nella foto a destra il Dott. Fabianelli Presidente dell’Associazione Industriali di Arezzo con Marta Ghezzi Presidente di AIDDA Toscana. Promosso da Confindustria Arezzo l’incontro con AIDDA Toscana, (Associazione Donne Imprenditrici e Dirigenti d’A-zienda) dal titolo: “La responsabilità degli Ammini-stratori e degli Enti: criticità e tutele”, organizzato nella sede di Confindustria Arezzo alla presenza di una numerosa rappresentanza di imprenditrici are-tine e toscane.

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Nella foto: il nuovo fran-

cobollo commemorativo in

onore di Anna Maria Luisa

de’ Medici.

A Palazzo Vecchio, nel Salone dei Cinquecento, come ricorda-to da Eugenio Giani, Presidente dl Consiglio Comunale di Firenze si festeggia il 270° anniversario della morte di Anna Maria Luisa de’ Medici, scomparsa nel 1743. Detta anche Elettrice Palatina riu-scì, con un trattato internazionale sottoscritto il 31 ottobre 1737, ad imporre il vincolo perpetuo alla città di Firenze, dell’immenso e straordinario patrimonio artistico e culturale raccolto dalla fami-glia dei Medici nell’arco della loro lunga storia, in modo che i nuovi regnanti, i Lorena, potessero di-sporre ma non avessero la facoltà di alienarli, come era consuetudi-ne negli avvicendamenti dinastici. Così con Anna Maria Luisa, per la prima volta nella storia, veniva sancito il principio del “superiore interesse pubblico sui beni arti-stici” e l’effetto e conseguenza pratica fu che tali beni non presero mai la via dell’Austria e della Francia, da cui i Lorena provenivano, ma restarono sempre legati a Firenze. “A 270 anni di distanza” – sottolinea Eugenio Giani – “fe-steggiamo questa donna eccezionale, di cui si apprezza la

saggia concretezza, con i monumenti ed i musei fiorentini, colmi di capolavori, visitati ogni anno da milioni di per-sone. Quest’anno, eccezionalmente in onore di Anna Maria Luisa de’ Medici, si presenta il francobollo commemorati-vo. Bellissima la cerimonia con l’intervento della Soprin-tendente Cristina Acidini, il Vicepresidente dell’Ente Cassa di Risparmio di Firenze, Giampiero Maracchi e il Presidente di Poste Italiane Giovanni Ialongo.

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A SALISBURGO la Fiera di “AUTOZUM” con SAIMA MECCANICA in pole position.Nella foto, da sinistra, Paolo Ferrari, Export Manager di SAIMA MECCANICA, Claudia Arrigucci, Collaboratrice commerciale e il sig. Martin Unterberger che da anni collabora con noi con com-petenza, professionalità e fedeltà. Sarà difficile il 2014 senza di lui, dal momento questo è il suo ultimo anno di attività prima della pensione. Ma sarà vero che andrà in pensione? Si-curamente per noi resterà sempre l’amico ed eccellente colla-boratore di tutti questi anni.

A Santiago del Cile si stanno ultimando le riprese del film “La Sveglia di Camilla, regia di Rosario Ji-menez de la Jara. Alla giovane regista cilena, i nostri complimenti e gli auguri di poter vedere anche in Eu-ropa il successo della sua bella favola in cui l’amore, i problemi sociali ed il sentimento si intrecciano con poesia.

Sono arrivati in SAIMA i collaboratori cinesi di Pechino ai quali auguriamo un anno pieno di successo Nella foto con l’ing. Moretti, l’ing. Rinaldi ed il dott. Gabriele Zeni

Anche in Nord Africa SAIMA SICU-REZZA in una banca locale, con un progetto che prevede l’utilizzo di una nostra porta antirapina.

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Agli onori della cronaca Americana locale, il taglio del nastro che inaugura

il nuovo progetto per il controllo accessi dell’Aeroporto Internazionale di Atlantic City

a cura di SAIMA SICUREZZA

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Nata come tavola rotonda promossa da CONFINDU-STRIA FIRENZE, l’incontro in via Valfonda ha raccolto testimonianze, personaggi, spunti ed esperienze di im-prenditori davvero interessanti per i Paesi di Bulgaria, Serbia e Romania. Tutti sappiamo che la Croazia, a luglio 2013, sarà membro europeo così anche per questo Pae-se, ci potranno essere interessanti sinergie per l’export. Si pensa a questi Paesi come a piccoli mercati ma, in realtà, per esempio, abbiamo esportato dall’Italia, per Croazia e Bulgaria, addirittura il doppio di quanto fatto in Cina. La Germania è il nostro maggiore “competitor”, ma i Balcani sono molti vicini e molto legati all’Italia, e lo saranno ancora di più nei prossimi anni. Molti Paesi di quest’area, in particolare tre di essi, sono già nella Comunità Europea, gli altri sono in ingresso e quindi davvero interessanti e notevoli, saranno i vantaggi che si potranno avere per il nostro export, per una crescita ed internazionalizzazione delle nostre im-prese italiane. La situazione economica di alcuni di questi Paesi ci è stata ampiamente descritta da importanti personaggi del settore bancario, operatori ed esperti specialisti già presenti in quei Paesi. Davvero encomiabile è stata l’introduzione ai lavori di Mario Curia, Vicepresidente di Confindustria Firenze. Fra i relatori, bravissima Antonella Giachetti, Presidente del Collegio Revisori Confindustria Balcani. Dulcis in fundo, ma non ultimo per importanza, Salvatore D’Erasmo, Presidente di Confindustria Bosnia Erzegovina che ha in-trodotto e coordinato alcuni casi aziendali, vere testimonianze del successo delle nostre società italiane in quei Paesi. Tra questi, Luigi Salvadori, Eric Cossutta e Carlo Longo, operativi con le loro aziende rispettiva-mente in Bulgaria, Serbia e Romania. Fino a qualche anno fa l’imprenditore era assolutamente solo e non c’era, come oggi c’è, un “Sistema-Paese” che ne so-stenesse le diverse attività in loco, così da affrontare “l’internazionalizzazione” in maniera davvero seria e ridurre al mi-nimo il rischio economico. Confindustria nei Balcani ha colmato questo gap e oggi il “Sistema Paese” può permettere alle imprese italiane di insediarsi in que-sti mercati con certe tutele e garanzie che prima erano davvero impensabili. A questo proposito importante il ruolo di SIMEST, “Partner di Impresa per la Com-petizione Globale”, che offre una serie di servizi per promuovere le imprese italia-

ne all’estero. A fine lavori Mario Curia ha sottolineato l’importanza di “non andare da soli” in un Paese straniero ad affrontare il deli-cato ed importante processo di internazionalizzazione: le “aziende internazionalizzate” con una logica moderna, hanno avuto veri be-nefici per la casa madre che resta in Italia. Non si porterà quindi via il lavoro dal nostro Paese, ma si offrirà un’opportunità di maggiore espansione ed assistenza nelle nuove ed eventuali filiali operative. Di particolare interesse l’esperienza di Luigi Salvadori in Bulgaria, che ha sottolineato come aprirsi al mondo con un’azienda significhi davvero avere maggiori opportunità di mercato. La sua azienda, che produce “garze” per disinfezioni sanitarie, non poteva certa-mente competere con i costi della Cina: delocalizzando la sua pro-duzione e lasciando in Italia il marketing e la direzione ha potuto così “personalizzare” i propri prodotti – cosa che la Cina non può

fare – e dall’Italia conquistarsi il mon-do attraverso la Bulgaria. Tutto questo grazie al suo grado di professionalità, di esperienza e di capacità imprendi-toriale tipicamente italiani. La tavola rotonda si è chiusa sintetizzando che le difficoltà, la vita, le abitudini e le realtà di altri Paesi, non sono grandi ostacoli nel momento in cui riusciamo ad entrare nella mentalità di un altro Paese, senza rinunciare, naturalmente, alla nostra esperienza e cultura d’im-presa. Questo è il vero imprenditore del 2013 e degli anni a venire, pronto ad affrontare la sfida di nuovi mercati dove proporre con successo il nostro famoso ed inimitabile “made in Italy”, che vuol dire anche e soprattutto una vera “cul-tura d’impresa”.

Obiettivo Balcani: l’Italia al centro della nuova Europa

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Una carrellata di recenti installazioni in Tailandia realizzate grazie al nostro storico importatore CHAN-KASEM, presso diverse filiali di Toyota.Cabine di verniciatura di ultima generazione che ga-rantiscono la salvaguardia dell’ambiente e degli ope-ratori, con un ottimo risultato a lavoro eseguito.

Anche in questo Paese la professionalità e la garanzia dei prodotti di SAIMA MECCANICA, sono particolar-mente apprezzati e presenti sul mercato.

Nelle foto alcuni esempi fra i modelli più ricercati.

In Tailandia… SAIMA MECCANICA per Toyota!!!

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In questo secolare dialogo fra la natura, da una parte, e il lavoro e la meditazione, dall’altra, si può cogliere lo spirito più profondo di questo luogo e della regola benedettina a cui s’ispira.Un vescovo proveniente dall’Oriente scriveva nel 1521: «Prima che tu arrivi in questa località, salendo la montagna, ti si svela davanti la moltitudine di abeti che la cinge da ogni lato e la tiene nascosta. Non posso esprimere con le pa-role quanto fui colpito al primo vederla cinta e ornata di quei meravigliosi abeti, tanto che la si giudica dono di Dio e dell’ingegno umano». L’attrazione che Camaldoli ha esercitato su personaggi di grande livello culturale trova una prima risposta nell’aura mistica del luogo interrelata al senso del lavoro della regola benedettina e al rigore della vita cenobi-tica. L’immensa chiostra dei monti ingenera in chi guarda il senso della pochezza dell’uomo al cospetto del volto della natura e al suo maestoso, sublime messaggio. Un modo che coinvolge il visitatore in una sorta di estatica sospensione

temporale. Risalendo i monti camaldolesi nel primo Novecento, una fine scrittrice inglese, Ella Noyes, annotava che da que-ste parti il contadino regola i propri atti non sul tempo degli orologi, ma su quello della chiesa. Carlo Beni, autore nel 1818 della prima guida del Casentino, concludeva che per intendere il misterioso linguaggio della natura bisogna ammirarla in uno dei suoi maestosi recessi, tanto che vien da sorridere pensando a coloro che cercano un surrogato al regno vegetale in quelle meschine accozzaglie di piante che sono i parchi e i giardini delle città.Ricordando questi e altri viandanti illustri che in epoche diverse hanno parlato del monastero, del romitorio e dell’im-ponente scenario in cui si trovano avvolti, e nel contempo verificando l’immutato volto dell’intero contesto ambientale, si può dire che Camaldoli è uno dei rari luoghi al mondo che può sconfessare il detto di Levi Strauss secondo cui «i libri di viaggio creano l’illusione di qualcosa che non esiste, ma che vorremmo esistesse ancora».

TESTO tratto dall’articolo “Camaldoli, un’oasi di spiritualità nel verde dei monti” di Attilio BrilliDocente di letteratura Anglo-Americana presso l’Università di siena, esperto di letteratura di viaggio

Camaldoli Camaldoli un’oasi di spiritualità un’oasi di spiritualità

nel verde dei monti nel verde dei monti

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