SCARABOCCHI DI SCRITTURA Viaggio nell’alfabetizzazione emergente: segnare disegnare scrivere...
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SCARABOCCHI DI SCRITTURA
Viaggio nell’alfabetizzazione emergente: segnare disegnare scrivere
Adriano GrossiSorbolo, 17.6.2014
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7.6
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INDICE
La scoperta della scrittura come oggetto culturale che richiama l’attenzione del bambino molto presto, senza aspettare l’ingresso nella scuola primaria.
Gli «scarabocchi di scrittura» nascono nel momento in cui il grafismo si differenzia dal disegno. Quindi, prima dello scrivere, occorre passare dal segnare (scarabocchiare) al di-segnare (Alfabetizzazione iconica: segni, forme e colori).
La simbolizzazione e il gioco simbolico e di finzione.
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• “I bambini hanno un brutto vizio: non chiedono mai il permesso agli adulti per imparare”
(Ferreiro, 2003)
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Incontri ravvicinati con la lingua scritta Dov’è oggi la lingua scritta? E i bambini, fin dalla prima infanzia,
come si comportano? La costruzione della lingua scritta, la
sua concettualizzazione inizia molto prima dell’insegnamento sistematico.
L’insegnante non comincia, ma può solo inserirsi nell’apprendimento spontaneo.
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Continuità 3-7 L’itinerario di alfabetizzazione non è scandito da
date burocratiche. Chi impara a leggere e a scrivere nei primi mesi
della prima è un bambino che ha già percorso gli stadi della sequenza psicogenetica , anche per l’influenza di ambienti familiari alfabetizzati: ha superato la fase preconvenzionale.
Occupiamoci della sequenza psicogenetica che inizia a tre anni con l’avvio della fase preconvezionale.
Continuità 3-7anni
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Scrittura spontanea Per conoscere il livello di
concettualizzazione occorre utilizzare la scrittura spontanea
Disegna e scrivi come sei capace Il necessario sostegno: «non sono
capace» Scoprire i livelli di concettualizzazione
(tratti costruttivi) e tipologia dei grafemi (tratti esecutivi).
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Fasi e livelli del sitema di scrittura L. Ferreiro ed A. Teberosky: «La
costruzione della lingua scritta» Giunti, 1979.
Per spiegare le scritte il bambino seguono una successione ordinata di modelli concettuali : sequenza psicogenetica
Assumere l’età come indicatore di massima (scrivere anche i mesi: 3,0; 3,7 ecc.)
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Fase preconvezionale Assenza di ogni riferimento fonico. Scrivere imitando il gesto dell’adulto. Staccarsi dal disegno: scrivere è un
«disegnare altro»: tracciare il logo. Le prime scritture sono logografiche
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Differenziazione dal disegno Le prime forme di scrittura spontanea si
rilevano nei bambini tra i tre e i quattro anni quando la rappresentazione grafica non riproduce più le caratteristiche formali dell’oggetto a cui si riferisce (il grafismo si differenzia dal disegno).
Nascono gli «scarabocchi di scrittura»: pallini, ghirigori, ovvero stampato e corsivo e una lettera o pseudo lettera.
Questi caratteri definiscono il logo: disegno stilizzato che rappresenta la realtà
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Livello presillabico Idea del nome: scrivo solo le parole che
si riferiscono a realtà Due regole:
Quantità minima: 3-7 segni. Variabilità figurale.
Rilettura in un solo fiato.
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Presillabico evoluto o di transizione Il bambino sembra scrivere le parole secondo la
lunghezza media delle parole che incontra: utilizza un numero standardizzato di grafemi che può variare di circa 4 segni in più o in meno.
Una parola per il bambino più significativa e familiare, sebbene non scritta in modo convenzionale, viene scritta sempre nello stesso modo.
Il bambino scrive le parole in modo notevolmente diversificato tra loro, avvalendosi di vari segni.
Il bambino fa l’analisi fonologica dell’iniziale e usa le iniziali convenzionali in alcune parole. Nella rilettura l’iniziale viene accentuata.
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Fase convenzionale
Scrittura dipendente dai costituenti fonici
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Livello sillabico Il bambino rappresenta ogni suono
sillabico tramite un segno grafico che non coincide necessariamente con le lettere della scrittura adulta. In caso di corrispondenza viene spesso preferita la vocale.
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Livello sillabico-alfabetico Le parole vengono scritte con un
numero di lettere superiore a quello delle sillabe, ma a ogni suono non corrisponde una lettera.
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Livello alfabetico La competenza metalinguistica e
fonologica che il bambino ha raggiunto gli permette di isolare i singoli suoni delle parole e convertire ogni fonema in un grafema; tuttavia non scrive ancora in modo convenzionale perché le lettere usate non corrispondono necessariamente ai suoni. Questo potrà avvenire in un passaggio successivo per l’insegnamento.
scarabocchioMARCO 15 MESIè nel livello dello
scarabocchio. Il controllo motorio è
ancora limitato,mentre la carica di energia è grande.
Alle origini l’attività grafica è essenzialmente un fatto organico,puro piacere del movimento. il segno è la conseguenza del gesto che descrive la sua traiettoria su una superficie.
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scarabocchioLUCA 22 MESISiamo ancora nella
fase dello scarabocchio.
Il bambino dopo aver tracciato segni attribuisce un significato. scarabocchiare rappresenta una forma di gioco.
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scarabocchio PAOLA 28 mesi Aumenta il controllo motorio . Dopo circa sei mesi che il
bambino ha iniziato a scarabocchiare scopre che c’è un rapporto tra i sui movimenti e i segni ottenuti. La traccia diventa il motivo del gesto.
Il bambino è in grado di sperimentare visivamente ciò che prima aveva sperimentato cenesteticamente.Grossi Scarabocchi di scrittura 17.6.2014
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scarabocchioLeonardo (3,6)Vi è intenzionalità
rappresentativa ma non differenzia.
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Livello logografico: scarabocchi di scrittura
ALESSANDRA (3,1)Differenzia con
idea logografica, scrivere è come disegnare, ma non è solo disegno.
Compaiono alcune pseudo-lettere
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Livello logografico: scarabocchi di scrittura
CHIARA (3,5)Differenzia con
idea logografica. compaiono semplici croci, spazi chiusi,configurazioni a sbarre.Grossi Scarabocchi di scrittura 17.6.2014
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Livello logografico: scarabocchi di scrittura
ANDREA (3,9) I bambini iniziano a
disegnare figure somiglianti a quelle reali e sotto la spinta della maturazione intellettiva inizia il processo di differenziazione.
Il bambino sa che disegno e scrittura sono due attività grafiche ben distinte.
La scrittura non è ancora convenzionale, è formata da segni:rotondini ,ghirigori, pseudo-lettere.
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Livello logografico: scarabocchi di scrittura
MASSIMO (3,9)
Il bambino inizia a produrre disegni che contengono differenziazione rappresentativa.
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Livello presillabico globaleMartina (3,6) sa differenziare il
disegno dalla scrittura. Le scritte significano oggetti o idee,non ha più bisogno del disegno per rappresentare. Si può solo scrivere.
La sua scrittura è rappresentata da pseudo-lettere.Grossi Scarabocchi di scrittura 17.6.2014
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Livello presillabico normato Massimo (4,0) E’ entrato nel livello presillabico
normato in quanto utilizza 3 caratteri per la parola aereo, 12 caratteri per la parola coccinella e 5 per uccellino. Vi è varietà dell’ordine delle lettere e varietà dei caratteri.
Martina (3,9) Utilizza 3 gruppi di caratteri staccati tra loro, da 3 segni per scrivere coccinella.
7 segni per scrivere aereo ( parola corta che rappresenta un oggetto lungo )
5 segni per scrivere uccellino. Vi è una varietà di 5 segni che
vengono alternati tra loro.Grossi Scarabocchi di scrittura 17.6.2014
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Predisporre protocollo osservativo che evidenzi tratti costruttivi ed esecutivi di ogni scrivente
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Gli sviluppi del grafismo
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La scrittura è l’ultimo gradino di un lento e graduale sviluppo che dallo scarabocchio passa attraverso il disegno.
Cioè: la protoscrittura richiede il passaggio dal segnare per scarabocchiare (sono solo scarabocchi !) al disegnare fino a pervenire agli «scarabocchi di scrittura».
L’insieme delle abilità percettive e motorie conquistate in questi primi tentativi di produzione grafica viene a costituire il bagaglio di competenze di cui il bambino dispone per affrontare l’ulteriore tappa di sviluppo: la scrittura.
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Il segnare come piacere motorio: prima disordinato poi controllato A un anno e mezzo circa il bambino comincia ad esplorare
l’ambiente e le sue tracce si fanno più insistenti. Troviamo traccia delle sue manine sui muri, lo vediamo alla ricerca di oggetti scriventi. In questo periodo le esperienze che il bambino fa non hanno ancora intento rappresentativo, appaiono più che altro come manipolazioni.
E’ a 18 mesi che si pone in genere l’inizio dell’attività grafica. La penna, o qualsiasi strumento grafico, tenuto forte con impugnatura a pugno, viene guidata in modo casuale dalla mano. I primi scarabocchi sono creati da gesti ampi e rapidi, senza controllo. La motricità non è ancora sufficientemente controllata, dunque il bambino fatica nel rimanere dentro i margini. E’ un’attività che, spinta dal principio del piacere, per il bambino è fonte di piacere sia a livello motorio che visivo.
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Le prime testimonianze
segniche Verso i due anni, due anni e mezzo, l’impugnatura digitale diviene usuale, il bambino organizza meglio la coordinazione occhio-mano, ora è l’occhio che guida la mano verso la direzione voluta, il movimento appare più controllato, i gesti si fanno più piccoli e meno rapidi. Il gomito comincia ad appoggiarsi al tavolo, ma il polso, ancora rigido, lascia poca liberta’.
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Primo tentativo di di-segnare
" Il primo tentativo di disegnare del bambino , puo' essere molto importante non solo per il bambino stesso, quale suo primo simbolo di espressione, ma anche per l'adulto, sensibile e consapevole, il quale puo' vedere in questi segni il primo sforzo individuale di esprimere se stesso. Quei primi segni, e il modo in cui saranno accolti dagli adulti possono avere molta importanza per il successivo sviluppo del bambino. Gli adulti, spesso prestano scarsa attenzione ai primi tentativi artistici dei fanciulli. Anche la parola stessa scarabocchio, puo' suggerire l'idea di una perdita di tempo, o per lo meno di una mancanza di contenuto. In realta' e' proprio vero il contrario. " Lowenfeld
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Scarabocchio disordinato
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Scarabocchio ordinato
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Le prime forme grafiche verso i tre anni
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Segnare-di-segnare-scrivere
Predisponiamo setting che aiutino la manipolazione di materiali vari (sabbia con strumenti più disparati (pennarelli, matite colorate) per produrre grafismi (lasciar segni)
Utilizzare colori per consentire l’espressione del piccolo artista.
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La simbolizzazione Sviluppare simboli, ovvero produrre rappresentazioni che in qualche modo evochino l’oggetto, la realtà percepita
I segni sono simboli potenti in cui l’aggancio al significato è puramente convenzionale e stabilito dal codice
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Piaget «Al termine del periodo senso motorio,
verso i 12-18 mesi si manifesta una funzione fondamentale che consiste nel rappresentare qualcosa per mezzo di un significante differenziato che serve a questa rappresentazione : linguaggio, immagine gioco simbolico» .La psicologia del bambino
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Evidenze della simbolizzazione Parlare in modo familiare di fatti e persone
con i quali in quel momento si è distanti, manipolare materiale per raffigurare qualcosa o qualcuno e nel contempo usare le parole per accompagnare i movimento delle mani, tracciare segni e figure su fogli di carta e attribuire nomi, attuare il gioco di finzione (o simbolico) e insieme cercare di assimilare il reale al loro io e di usare il linguaggio da loro costruito.
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Far finta….. Interagire con oggetti anche su di un piano emozionale per arricchire le relazioni con igenitori, per rassicurarsi anche quando questi non ci sono
Oggetto sostituto o «transizionale» Winnicott
Coperta di LinusGrossi Scarabocchi di scrittura 17.6.2014
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Il gioco simbolico Dall’utilizzo creativo di oggetti con azioni, verbale inventato ma collegato all’oggetto alle vere e propie finzioni nell'angolo della casetta o dei travestimenti, del materiale ricco di opportunità diversificate di esercizio, per consentire al bambino giochi di finzione, di identificazione e di immaginazione.
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Riferimenti bibliografici Emilia Ferreiro, Ana Teberosky, La
costruzione della lingua scritta nel bambino, presentazione e cura dell'ed. italiana di Clotilde Pontecorvo e Grazia Noce; Firenze, Giunti Barbèra, 1985.Emilia Ferreiro - Alfabetizzazione: teoria e pratica: Milano, Cortina, 2003Il bambino inventa la scrittura: l'alfabetizzazione in una prospettiva piagetiana; a cura di Giacomo Stella e Francesco Nardocci; Milano, Angeli, 1987Grossi Scarabocchi di scrittura 17.6.2014
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Riferimenti bibliografici Lowenfeld Viktor L'arte del vostro bambino, 1979, La Nuova Italia.
Lowenfeld Viktor,La natura dell'attività creatrice , 1977, La Nuova Italia.
Piaget La psicologia del bambino, con Bärbel Inhelder, Torino, Einaudi, 1970.Grossi Scarabocchi di scrittura 17.6.2014
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