Rimini IN Magazine - 3/2009

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® Anno IX - N. 3 - LUGLIO - AGOSTO 2009 Rimini Tariffa R.O.C.: Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in A. P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, DCB - FILIALE DI FORLÌ - Contiene i. p. - Reg. al Tribunale di Forlì il 20/12/2000 n. 34- E 3,00 Oreste Capocasa il poliziotto diventato Questore Davide Salvadei Scrivilo sui muri Virginio Cupioli Una città che non c’è più Vittorio Pullè Veglio sui voli

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Oreste Capocasa, da qualche tempo tornato nella “sua” Rimini, è l’uomo di copertina del nuovo numero di “IN Magazine”. Il Questore, dal curriculum ineccepibile e forte dei brillanti risultati negli anni che lo hanno visto operativo sul territorio, è oggi al vertice di questa istituzione: ci ha raccontato ricordi e obiettivi professionali, ma anche la sua quotidianità. A seguire, un approfondito articolo sulle aziende “in controtendenza”: siamo andati a conoscere come alcune imprese del territorio abbiano attuato politiche d’investimenti e iniziative a favore delle esigenze dei dipendenti. Operazioni che oggi permettono a queste di affrontare positivamente la difficile congiuntura. Ma il nuovo “Rimini IN” è quanto mai ricco di volti e storie da tutta la Provincia. L’artista di turno è Davide Salvadei alias Eron, celebre graffitista e tra gli street artists più quotati d’Italia. Con Vittorio Pullè e Virginio Cupioli incontriamo invece due curiosi personaggi.

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Virginio Cupioli Una città che non c’è più

Vittorio Pullè Veglio sui voli

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RIMINI Via Strepponi, 13-15 - tel. 0541.384049www.giovagnolicollezioni.it

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Se un insegnamento viene dalla crisi economica è che, per uscirne, occorrerà dare di nuovo alle qua-lità umane il valore che meritano: fare in modo che siano le persone valide a muovere un meccanismo che, in mano a quelle sbagliate e attraverso strumenti falsi, ha sbri-ciolato un sistema fondato spesso su illusionismi. Sull’ultimo nume-ro del nostro “IN Magazine PRE-MIUM”, in distribuzione in queste settimane, l’imprenditore della moda Brunello Cucinelli, nell’in-tervista che ci ha concesso, ha ri-badito il concetto (promosso sin dagli inizi nella sua azienda umbra) di un’impresa in cui etica, dignità dell’uomo e rispetto per il suo la-voro, devono tornare ad essere cen-trali. Una rivoluzione “umanistica”, ecco quello che ci vorrebbe.

Probabilmente perseguire in tutto questa via è un’impresa per pochi: la Storia e la vita quotidiana dimo-strano quasi ogni giorno l’esatto contrario, e solo in poche occasioni (guarda caso tutti esempi di succes-so) è davvero il merito a muovere le cose. Per questo, una volta tanto, siamo onorati di avere in copertina la persona giusta. Un film italiano di qualche anno fa si intitolava “Una persona perbene”: questo è il Questore Oreste Capocasa.La sua storia professionale è esem-plare; in città ha lasciato il segno: e l’entusiasmo suscitato dal suo rientro a Rimini, alla guida della Polizia, lo ha confermato.Le intenzioni ci sono, il curriculum è denso di risultati. Nuovi obiettivi sono possibili. Sarà dura ma la cit-tadinanza è con lui.

Perché Rimini e la sua provincia, soprattutto ora, dimostrano di esse-re ricchi di linfa, prospettive, voglia di sfide.Anche in economia. Noi abbiamo voluto ribadire il concetto: il terri-torio è vivace, sa stare sui mercati, anche ora che soffrono. Molte im-prese locali riescono a rispondere alle difficoltà in maniera brillante. Gli esempi ci sono, diversi nelle diverse categorie produttive. Chi investe, innova, è premiato. Noi ab-biamo raccontato alcuni di questi casi “in controtendenza”, che rac-contano un territorio eccellente.Ma come ben sapete, la nostra è soprattutto una rivista di volti, di storie. E anche in estate, quando è giusto darsi un po’ più alla “frivolez-za”, noi non facciamo comunque i “lucignoli”: lasciamo le feste a chi insegue le cicale, tronisti o veline, e andiamo a raccontare la Rimini che piace davvero.Quella che dai muri arriva alle gal-lerie d’arte (Eron e i suoi graffiti), quella in apparenza bizzarra ma che, in realtà, ha ruoli importanti (il conte Vittorio Pullè, guardiano sui generis dei voli all’aeroporto di Miramare), quella che conserva la memoria della città (Virginio Cu-pioli e le foto di una Rimini che non c’è più), quella che celebra una grande artista (la Fondazione e il Concorso dedicato al soprano Re-nata Tebaldi). Potremmo continua-re, ma lo spazio è quasi concluso. Non resta che darci appuntamento a settembre. Buona estate!

Persone giuste e grandi Obiettivi

di Andrea Masotti

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Anno IV - N. 2 - LUGLIO - A

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Anno XII - N. 3 - LUGLIO 2009

Due ragazzi

"Modello"Benedetta Zoli e Andrea Ghirelli

Ciclabile del Bidente Pedalando nella natura

Ristorante Luciano Carta canta

Forlivesi e... i giardini Siamo al verde

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Anno IX - N. 3 - LUGLIO - AGOSTO 2009

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OresteCapocasail poliziotto diventato QuestoreDavide Salvadei Scrivilo sui muri

Virginio Cupioli Una città che non c’è più

Vittorio Pullè Veglio sui voli

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Sommario5 Editoriale|

8 Annotare| Brevi IN

18 Essere| Oreste Capocasa

24 Crescere| Aziende in controtendenza

30 Creare| Davide Salvadei

35 Controllare| Vittorio Pullè

39 Incontrare| Virginio Cupioli

42 Cantare| Concorso “Renata Tebaldi”

47 Confidare| Fiorenzo Brighi

50 Gustare| Ristorante Luciano

54 Abitare| Loft a Riccione

58 Suonare| Fluido View

60 Applaudire| Sagra Malatestiana

62 Visitare| Contemplazioni

64 Ricordare| Luciano Palma

66 Leggere| La Società dei Marinai

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Sommario |

IN Magazine | 7

Edizioni IN MAGAZINE S.R.L.Redazione e amministrazione:Via Napoleone Bonaparte, 5047100 Forlìtel. 0543.798463fax 0543.774044

www.inmagazine.it

[email protected]

Stampa: Graph S.N.C. - San Leo (PU)

Direttore Responsabile:Andrea Masotti.

Redazione centrale: Giulia Bazzocchi,Andrea Biondi, Francesca Renzi.

Progetto grafico: Lisa Tagliaferri

Impaginazione: Emanuele Dall’Acqua

Controllo produzione e qualità: Isabella Fazioli, Alberto Mantellini, Sara Ravaioli.

Ufficio commerciale: Irena Coso.

Collaboratori: Riccardo Belotti, Pier Antonio Bonvicini, Lina Colasanto, Monica Gasperini, Giorgia Gianni, Marina Giannini, Lucia Lombardi, Milena Massani, Maria Cristina Muccioli, Patrizia Santini, Manuel Spadazzi, Cinzia Tedeschi.

Fotografi: FotoRiccione, Mario Flores, Riccardo Gallini, Filippo Pruccoli, Studio Paritani, Gianmaria Zanotti.

Chiuso per la stampa il 31/7/2008

Page 8: Rimini IN Magazine - 3/2009

L’enoteca regionale in Riviera

Cambio al vertice Rotary Club Riviera

Riccione - Le eccellenze vinicole dell’Emilia Romagna si promuovono in uno dei luoghi simbolo del turi-

smo in Riviera. È stata inaugurata sul Lungomare della Libertà 7, la nuova sede decentrata dell’Enoteca Regionale, Gustavino. Un progetto fortemente voluto dall’imprenditore Vincenzo Leardini ed Enrico Santini, presidente di Confagricoltura Rimi-ni. Gustavino è una vetrina elegante e informale affacciata sul mare, dove scoprire le migliori produzioni del territorio. (G.G.)

Rimini - Passaggio delle consegne al Rotary Club Riviera. Da Piero Mutolo, la presidenza dell’annata 2009-2010

passa ad Enrico Santini. Imprendito-re agricolo e VicePresidente dell’As-sociazione Nazionale Bonifiche e Ir-rigazioni. Alla serata a Villa Mattioli è intervenuto anche Pierluigi Daniele che dal 4 luglio guida il Rotary Club L’Aquila Gran Sasso d’Italia. La pros-sima annata rotariana, dopo i primi contributi a livello istituzionale, ve-drà il Club impegnato nei progetti di ricostruzione dell’Università de L’Aquila, in particolare della Facoltà d’Ingegneria.

Gat De Port: musica, relax e jazz

Cattolica - Prosegue la stagione musicale del Gat de Port, music &

wine club sulla banchina del nuovo porto turistico, che da tre anni è

diventato meta degli appassionati di musica di qualità, rigorosamente dal vivo. Agosto è ricco di eventi con tre concerti. A partire dagli “MP and the Black Wheater”, martedì 11. Nel week-end di Ferragosto “Funky Lab & Amana Melomè”, serata dedicata

al funky ed alla world jazz music. Da non perdere anche la serata del 16 con l’Hot Trio Organ Hammond” di

Gianni Giudici e Joyce Yuille. Il locale è dotato di un ristorantino per cene con vista sulla darsena e aperitivi.

www.gatdeport.com

“La Romagna, l’Artusi, e gli altri” al Clarion

Rimini - Cene a tema sulla Romagna, dall’800 ai giorni nostri, tra luglio e agosto, nel cuore di Marina centro.

La cornice è il raffinato Clarion Hotel Admiral Palace. Dopo i due appuntamenti a luglio, lunedì 10

agosto, alle 20, è la volta di “Armonie di confine”, gustoso viaggio da Faenza a Brisighella verso la Toscana. Infine, lunedì 24, ore 20, “La tavola cortese”,

Bagnacavallo, Russi e il Lamone. In sala, piatti e antiche usanze di questi

luoghi. Ai fornelli Cosimo Di Stasi, chef del Clarion Hotel Admiral Palace

dal 2002. Conduce le serate, da lui stesso ideate, Pier Antonio Bonvicini,

giornalista e critico gastronomico. www.clarionhoteladmiral.com.

Al Medio Oriente piace Gilmar

San Giovanni in Marignano - Con-tinua l’espansione commerciale del gruppo nei mercati del Medio orien-te. È stata inaugurata in giugno la prima boutique Iceberg a Riyadh, capitale dell’Arabia Saudita. Realiz-zata all’interno del lussuoso Centria Shopping Mall, accoglie le collezioni donna e si sviluppa su 100 mq. Inaugurate anche due boutique Ice Iceberg. La prima a Doha, in Qatar: 100 mq nel futuristico shopping Mall the Pearl. La seconda, anch’essa su

100 mq, al primo piano del grande Seef Mall, in Barhein. Le nuove bou-tique rispecchiano il concept store dei brand: combinare moda e arte trasfor-mando ogni location in una galleria, punto d’incontro tra pubblico, amici e artisti. (G.G.)

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Annotare | Brevi IN

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Moda da fiaba tra Venezia e Parigi

Rimini - Corsetti di seta e pizzo, girocolli vetro di Murano: la tradizione veneziana si lega con lo stile francese, dando vita ad una sinergia che esalta gusto ed eleganza delle creazioni di Dominique Brunet e Muriel Balensi. Le stiliste francesi sono state protagoniste nella notte del 15 luglio, presso l’hotel Le Meridien, trasformato in uno scenario fiabesco, dove le creazioni della designer di gioielli e della stilista sono state valorizzate nel modo migliore. La cupola di vetro è stata passerella per le tre uscite: casual, cocktail e sera. Una panoramica sui modi di indossare i corsetti, una lezione di eleganza divisa in tre momenti. “Lavoriamo insieme da mesi - hanno raccontato le stiliste - la nostra collaborazione ci offre continuamente stimoli: una fusione di energie che stimola a nuove idee.”

“Storie” d’imprese per la collettività

Riccione - Le eccellenze italiane nell’ambito dell’artigianato e delle arti applicate raccontano storie di uomini, vita e luoghi. Ci rappresentano in Italia e nel mondo. Dalla necessità di valorizzare tutto ciò è nata “Storie”, iniziativa dal lungimirante valore sociale d’impresa in connessione con territorio e clientela, cui hanno aderito per primi StudioLegno di Riccione, Pivi Omar e Lovess di Riccione e il compositore riminese Luciano Sampaoli. All’interno di questa iniziativa, volta alla valorizzazione del patrimonio locale d’impresa e artistico è stato donato, da StudioLegno alla biblioteca Gambalunga di Rimini il volume Il sogno di FMR con, in copertina, un sigillo dello scultore Arnaldo Pomodoro, in tiratura limitata. “Storie” di quando le imprese creano per la collettività… (L.L.)

Grande festa per il nuovo Palazzetto

Riccione - Una giornata dedicata alla presentazione ufficiale del Nuo-vo Palazzo dello Sport, quella del 27 giugno scorso, iniziata con l’azione simbolica della posa della prima pietra: una cerimonia ufficiale alla

presenza di autorità, stampa e atleti nazionali e personaggi noti in arrivo per l’occasione. A seguire, la serata di galà sull’elegante terrazza del Grand Hotel De Bains, alla quale hanno partecipato nomi illustri dell’impren-ditoria nazionale e guest star: Piero Chiambretti, Carlton Myers, i gemelli gelatai del Chiambretti Night Fabri-zio e Francesco Ceccarelli, Manuela Raffaetà.Durante la serata, allietata dalla Dan-ny Losito Band sono stati proiettati i rendering del progetto, una struttura polifunzionale, omologata per molte-plici attività, non solo sportive.

Il Rotary per Amintore Galli

Andy Warhol: mostra in Repubblica

Rimini - A poche settimane dal re-stauro della veste di Sigismondo Pandolfo Malatesta, il Rotary Club Rimini Riviera ha donato alla città un altro restauro, quello della tomba di Amintore Galli, il compositore ri-minese al quale fu intitolato il teatro nel 1947. Il monumento che ospita anche le spoglie della moglie e della sorella di Galli era pressoché abban-donato e bisognoso di urgente restau-ro per il suo consolidamento. L’opera intrapresa dal Rotary Club, sotto la direzione dell’arch. Massimo Mori, è stata rigorosamente scientifica e conservativa, per cui anche le parti

mancanti della statua centrale e le offese dell’artiglieria bellica sono state consolidate di concerto con la Sovrintendenza.

San Marino - Quasi cento opere sele-zionate dalla raccolta antologica della “Collezione Rosini - Gutman” sono in mostra a Palazzo S.U.M.S. fino al

13 settembre. Tra gli eventi culturali principali dell’estate sul Titano, la mo-stra dedicata a Andy Warhol segue i seguenti orari: 10 - 22. www.ecso.sm

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Aperitivo wellness a Le Meridièn

Rimini - Happy hour di relax, in un’at-mosfera chic e di tendenza. L’Hotel Le Méridien ogni giovedì di agosto invita al nuovo aperitivo wellness, sulla terrazza privata con piscina e

centro benessere. Un’occasione per conoscere i servizi proposti dalla Spa grazie a One on One, società specia-lizzata nella gestione di centri wel-lness, partner di Technogym. Tra le novità, il One on One chair massage, basato sull’antica tecnica giapponese Ammà. E da Technogym ecco FLEXa-bility, rivoluzionaria tecnologia per lo stretching. In ogni serata è possibile seguire rituali benessere nel corner beauty&skincare con l’esclusiva linea Comfort Zone, mentre nell’angolo ma-ke-up si può dare un ultimo tocco al look. www.lemeridien.com/rimini

La prima stella sul Titano

San Marino - Consegnata “ufficialmente” ai titolari del

Ristorante Righi la “stella” Michelin, ottenuta dal Ristorante di San Marino

per l’edizione 2009 della celebre guida gastronomica. Un traguardo di

prestigio per il locale, che continua con successo la sua duplice proposta

di cucina, una più veloce nell’osteria al pian terreno, una più ricercata al

piano superiore, in cui si affianca anche un’importante carta dei vini.

Gran Premio Cinzano 2009

Misano - Il 4, 5 e 6 settembre World Circuit ospita il Gran Premio

Cinzano della Repubblica di San Marino e della Riviera di Rimini.

L’appuntamento sportivo clou dell’estate si annuncia ad altissimo

livello. La MotoGP vede Rossi, Stoner e Lorenzo in piena lotta per il titolo, mentre nella 250 è atteso il riscatto del corianese Marco Simoncelli che

il prossimo anno passerà proprio alla MotoGP. Attesa anche per gli

altri beniamini di casa, il riccionese Mattia Pasini e il sammarinese Alex De Angelis, protagonisti nelle varie

competizioni. Già scattata la corsa al biglietto per un week end di passione:

www.ticketone.it.

La festa della Repubblica all’ambasciata d’ Italia

San Marino - Il made in Italy prota-gonista del ricevimento tenuto nel giardino dell’Ambasciata, lo scorso 2 giugno. Le ‘danze’ si sono aperte con una testimonial d’eccezione, la Ferra-ri 250 GTO del ’62. Alla guida il pilota e collezionista Fabrizio Violati, fon-datore di Maranello Rosso Musei e, navigatore d’eccezione, Marco Arzil-li, Segretario di Stato per l’Industria, l’Artigianato e il Commercio. Dopo l’arrivo della ‘mitica’ è avvenuta la ce-rimonia di conferimento di onorifi-cenze O.M.R.I. a Carlo Cosentino, Sa-bina Vetere, Alba Baredi Canini, Suor

Paola della Ciana, Stefano Gatta, Ele-onora Marchi, Samuela Pandolfini, Giuseppina Ridolfi Di Fine. Le onori-ficenze O.S.S.I sono andate a Giusep-pe Arzilli, Andrea Cendali Pignatelli, Don Eligio Gosti, Armando Ginesi, Michele Mangiafico, Rosolino Martel-li, Giorgio Petroni e Stefano Valentino Piva. Medaglia d’onore alla memoria, a Loredana Giovannini, familiare del defunto Pasquale Giovannini: un ri-conoscimento destinato ai cittadini italiani militari e civili deportati nei la-ger nazisti e destinati al lavoro coatto per l’economia di guerra. (P.S.)

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Mod’art, moda e spettacolo

Rimini - Grande successo per l’ottava edizione di “Mod’Art, i protagonisti del Bellessere”, l’appuntamento promosso dalla Confartigianato di Rimini e che porta in passerella le imprese del territorio che operano nel settore. Come da tradizione, la serata, anteprima della Notte Rosa, è stata presentata da Maria Elena Fabi di Rai International con la partecipazione di Jimmy Ghione di Striscia la Notizia. Protagoniste anche le creazioni degli studenti del Corso di Laurea in Cultura e Tecnica della Moda dell’Università di Bologna, sede di Rimini.

Inaugurata la Nuova sede SGR

Rimini - Tre piani di uffici e un suite restaurant che promette di diventare uno dei più frequentati della riviera. È il nuovo palazzo del Gruppo, inau-gurato il 16 luglio in via Chiabrera nell’ambito del cinquantenario di Sgr. Era, infatti, il 1959 quando Aldo Do-meniconi fondò la Società gas, prima azienda del territorio dedicata alla di-stribuzione di gas per uso domestico.

Il “Quarto piano - suite restaurant” sarà gestito dall’apprezzato chef Silver Succi e dal sommelier Giorgio Bigoni, già in passato insieme come proprie-tari del rinomato Tre Re di Poggio Berni. Dall’attico con terrazza la vista spazia dal mare all’entroterra, per gu-stare sfiziosi break di mezzogiorno o cene dall’atmosfera particolare affac-ciati sui tetti di Rimini. (G.G.)

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Tornei e corsi al Rimini Golf Club

Verucchio - Il Golf Club prosegue la sua stagione ricca di appuntamenti,

con finali internazionali come Valtur, Audi Quattro Cup, Mercedes Trophy, Italian Volvo Master che hanno visto la partecipazione di numerosissimi

appassionati. Il Calendario offre poi altre importanti gare come

il Trofeo ACI, Il Quattro Stagioni Ricoh by Valtur e il II Trofeo Rimini-

Verucchio Golf, che anche quest anno si svolgerà in due giornate e

accoglierà ospiti di rilievo (nel 2008 l’ex calciatore Beppe Dossena) e centinaia di giocatori provenienti

dai circoli d’Italia che potranno apprezzare le bellezze del percorso di gioco. Per chi volesse avvicinarsi a questa disciplina sono valide per

tutto l’anno due promozioni: il Corso Collettivo a 99 euro con 5 ore di

lezione e la promozione individuale con l’associazione al Circolo,

per quattro mesi, a 299 con 10 lezioni.

Torneo Mercedes Trophy

Verucchio - Brindisi e premiazioni al Rimini Golf Club per festeggiare i

campioni del Torneo MercedesTrophy 2009, circuito giunto alla ventesima edizione e firmato AutoPronti SpA, concessionaria rappresentante del

brand in Romagna. La formula gara era un 18 buche Stableford di 2°

categoria. Nella foto, Michela Pronti, titolare della concessionaria ed i

vincitori: primo netto di 1° categoria Cristian Forcellini, Giancarlo

Magnani per la 2° categoria, Giulio Caramaschi primo lordo.

Gli swing di Ail e Pascucci

July Party for Etiopia al Rivieragolf

MobyCult. Un mare di Libri

San Giovanni in Marignano - Un luglio di gare intense al Rivieragol-fresort, con due tornei che hanno caratterizzato le domeniche di metà mese. Sport e beneficenza protago-niste, il 12, con oltre 100 golfisti che si sono sfidati nel Memorial Corrado Casanti, fondatore dell’AIL di Cat-tolica e scomparso nel 2005. Un’oc-casione per rendere omaggio a una figura importante nell’ambito del sostegno alla ricerca e per la raccolta fondi da destinare alla lotta contro le

leucemie. 90 i partecipanti, il 19 lu-glio, desiderosi di aggiudicarsi l’am-bita Caffè Pascucci Golf Cup. Accolti e coccolati da Pascucci per tutta la gara, i giocatori si sono sfidati a colpi di swing sull’impegnativo percorso di San Giovanni in Marignano.

San Giovanni in Marignano - Atmo-sfera coinvolgente e giusto ritmo per la II edizione del July Party for Etio-pia organizzata al Rivieragolfresort dall’Associazione Marco Zaganelli, nata nel 2002 per volontà della mo-glie Susanna e dell’amico impren-

ditore Claudio Orciai e aiutare la missione Children’s Education for Development, fondata nel 1990 da padre Bernardo Coccia, cappuccino di Misano Monte in Etiopia dal ’78. Il ricavato è destinato alla costruzione di un secondo asilo a Manganasse. Il primo, che accoglie circa 500 bam-bini, è stato inaugurato nel febbraio 2008 anche grazie ai proventi raccolti dalla festa dello scorso anno. Momen-to magico della serata, quando il vio-linista Augusto Bagnini si è esibito a bordo di un moscone alla cui guida c’era Janine Fox, volto celebre di Stri-scia la notizia.

Rimini - Gli appuntamenti letterari nella tensostruttura sul porto sono un’istituzione, come ogni estate, da quasi 20 anni: riminesi e turisti si mescolano per ascoltare nuovi e vec-chi scrittori ospitati dalla rassegna MobyCult quest’anno in programma

tutto agosto, con ingresso gratuito, ore 21.30. Quest’anno animeranno le serate letterarie, tra gli altri, Crepet, Luxuria, Meluzzi, Mingardi, Missiro-li, Morosini, Pansa, Sottile, Travaglio, Vecchioni, Vitali, Zavoli, e altri anco-ra nella lunga estate “cult”. (L.L.)

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Successo per il 6° Challenger

Rimini - Thomaz Bellucci ha vinto il Riviera di Rimini Challenger 2009.

Nella finale giocata davanti a oltre 2000 spettatori, il giovane atleta di San Paolo ha avuto la meglio

sull’argentino Juan Pablo Brzezicki. Il trionfo di Bellucci è stato salutato

con grande affetto da pubblico e organizzatori del Circolo Tennis.

L’icona Valentina by Unimar

Riccione - Il mito di Valentina, affascinante eroina in bianco e nero

del fumetto italiano, ispirata alla diva del cinema muto Louise Brooks, che

negli anni ’20 e ’30 conquistò il mondo cinematografico, torna sui costumi

firmati Io Valentina by Unimar. Inventata nel 1965 dalla geniale matita di Guido Crepax, l’icona

Valentina, unica protagonista della nuova collezione 2010, conquista il

mondo della moda mare. Testimonial d’eccezione Antonio, uno dei figli del

celebre disegnatore che racconta e si racconta in occasione del lancio della nuova linea ispirata all’eroina. (M.G.)

All’Holiday Inn il “Torchbearer Award”

Menabó ritira il Mediastar per Cipsi

Rimini - Scelto tra oltre 900 hotel in Europa, Medio Oriente ed Afri-ca, l’Holiday Inn di Rimini ha vinto,

per la quarta volta in cinque anni, il “Torchbearer Award”, massimo rico-noscimento da parte della Compa-gnia che premia gli hotel modello di qualità ed eccellenza. Kirk Kinsell in persona, presidente IHG Europa, Medio Oriente ed Afri-ca, consegna il premio agli hotel più performanti del Gruppo. Quest’anno lo ha fatto affidandolo al direttore dell’Holiday Inn, Marco Semprini.

Milano - Serata di premiazione uffi-ciale, lo scorso 27 maggio, all’Audito-rium San Fedel, per la XIII edizione di Mediastars. E l’agenzia Menabò è tornata con l’importante riconosci-mento per il progetto a favore della onlus Cipsi e il microcredito. “Per le donne il microcredito può contare tanto”: questo il titolo dello spot vi-deo di comunicazione sociale, di 30”,

per fare conoscere questo strumento rivolto in particolare a investire sul lavoro delle donne.

La bella estate alla Gioconda

Gabicce Monte - Nel punto più alto dell’antico borgo all’inizio del Parco San Bartolo, l’estate 2009 regala uno dei suoi scorci più affascinanti, quello del Ristorante Dalla Gioconda, da cui si ammira il più bel panorama della Riviera romagnola. L’ambiente è, come sempre, caldo e accogliente e il locale offre la dispo-nibilità per vari tipi di pranzi o cene, con menù personalizzati. Per una cucina che rimane sempre attenta a rispettare i canoni della “tradizione marinara”. Con una Carta dei Vini

curata con passione e competenza, di etichette nazionali, con particolare attenzione ai vini della regione. www.dallagioconda.com.

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Un libro d’oro per i 40 anni della Vernocchi spa

Rimini - Bruno Vernocchi ha appena festeggiato i quarant’anni della sua concessionaria, ma è già in marcia ver-so il mezzo secolo. Come ha scelto di festeggiare? “Ricordando virtualmente tutti i clienti, decine di migliaia tra per-sone e aziende in un archivio pieno di ricordi.” È un pezzo della sua vita, ma anche di quella della nostra provincia. Il filo dei ricordi sembra aver guidato la comunicazione del quarantennio della concessionaria. “È vero. Col no-

stro consulente Luigi Gambarini ab-biamo ricostruito quattro piccolissimi affreschi di altrettanti decenni, con fat-ti di storia, cronaca e mode.” E l’auto come entra in questi piccoli affreschi? “Ricorda la 2 Cavalli? Chiuda gli occhi e vedrà scorrere un film che riporta al 1968, l’anno in cui ho preso la guida della concessionaria. È anche l’anno della contestazione. Scorrono anche i fotogrammi dei film di Fellini, mentre sulla spiaggia di Rimini Claudio Baglio-ni canta il suo ‘piccolo grande amo-re’.” Ha detto che ha festeggiato vir-tualmente… “Con quei numeri, non poteva essere diversamente. Abbiamo creato un album virtuale in internet nel quale chiunque abbia acquistato un auto da noi può verificare se il suo nome compare, oppure aggiungerlo.” E per i decenni successivi al primo? “Ancora ricordi, che accompagnano le nostre scelte dell’auto e i nostri stili di vita, mentre la Vernocchi SpA raggiun-ge il nuovo millennio con le nuove sfi-de, che affrontiamo con l’entusiasmo di sempre.” www.vernocchi.com

Concluso Riccione Moda Italia 2009

Riccione - La sfilata a Villa Mussolini ha concluso la settimana della

moda giovane promossa da CNA Federmoda e dal Comune. Vincitore assoluto Daniele Gottastia, 23enne dell’Accademia di Costume e Moda di Roma, concorrente nella sezione

Maglieria. Anche quest’anno il Concorso Nazionale Professione

Moda Giovani Stilisti ha segnalato nuovi talenti selezionando per la

finale i migliori lavori tra i 2500 presentati nelle diverse sezioni.

www.riccionemodaitalia.it.

World fashion musical

Rimini - “Finalmente l’anima” è il titolo di questo musical dedicato al

mondo della moda, tutto made in Rimini. Christine Joan Johnson ne

è regista, ideatrice, compositrice e sceneggiatrice. La storia è

ambientata in uno showroom di alta moda, dove sono collocati i moderni

manichini dell’azienda Soldati (che festeggia i 50 anni del marchio di

famiglia e i 10 di presenza sul web, col rinnovato sito www.soldati.it); una

volta abbassate le luci dei riflettori, si animano, prendono vita per aiutare

Desirée, la protagonista. Non solo arte, fashion, ma anche tecnologia

per la moda come manichini e display ultra moderni per mostrarla, per

vederne l’effetto. Caterina Caselli, interessata al format riminese, ha

inviato alla prima del Novelli un collaboratore della Sugar, la sua

casa di produzione, per esportare il prodotto in Italia e all’estero.

“Finalmente l’anima”, delle cose, della vita riemerge quando i riflettori

dello showroom si spengono, riappropriandosi dei valori veri. Lo

spettacolo lancia un messaggio propositivo al fashion world. (L.L.)

La spiaggia dei Giochi

Rimini - Che la Riviera lanci mode è risaputo e più salutari di altre, come testimonia il campione del mondo Luca Toni, ospite d’eccezione della 2a edizione dei Riviera Beach Games, da cui sono emerse nuove tendenze sportive come speedminton, blackmin-ton, dodgeball, sorta di palla avvelena-ta; lo stand up paddle board, declinazio-ne del surf con ausilio di pagaia, e il nordic walking, disciplina preparatoria degli sciatori finlandesi di fondo, qui praticata sulla riva del mare. Ma per gli amanti della tradizione non man-

cano beach tennis, beach soccer, beach hockey, foot volley, fino al calcio balilla e al cheecoting: pronti a rispolverare le biglie? (L.L.)

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www.gorzalegnami.com via della Martora, 2 - 47900 - Rimini

tel. 0541.751114 - 0541.753138

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Un uomo d’altri tempi, dallo sguardo austero, il portamento composto e i valori solidi di chi crede nella giustizia e nella lealtà. Oreste Capocasa, da poco tornato a Rimini per guidare la Questura, racconta gli anni più significativi di una brillante carriera, iniziata nel 1980 e che continua sino ad oggi.

testo Manuel Spadazzi - foto Studio Paritani

Il poliziotto diventato Questore

Non avesse vinto il concorso di po-lizia, trent’anni fa, probabilmente avrebbe finito col fare l’avvocato. Ma ve lo immaginate voi OresteCapocasa che passa le giornate chiuso in tribunale, magari ‘co-stretto’ a difendere un rapinatore o un truffatore davanti ai giudici?“Non sarebbe stata vita. Invece in polizia, in tutti questi anni, ho avuto sempre grandi soddisfazio-ni, umane e professionali.” L’ulti-ma,lapiùimportante,accoltaconun’ovazionedairiminesi:ilritornoaRiminidaquestore. Una promo-zione che è stata salutata in manie-ra trionfale dalla città. Perché ora tutti si aspettano che Capocasa, il poliziotto diventato questore, l’uo-mo che da dirigente della mobile contribuì a fermare (insieme na-turalmente agli investigatori Lu-ciano Baglioni e Pietro Costanza) i fratelli Savi e gli altri killer della

Uno Bianca e a sconfiggere la pro-stituzione a Rimini, faccia il mira-colo. Tutti sperano che con lui la musica finalmente cambi, in una provincia che deve fare i conti con le piaghe dell’abusivismo, della mi-crocriminalità sempre più diffusa, delle infiltrazioni malavitose.Leresponsabilitànonl’hannomaispaventato. “Ci sono abituato. For-se perché io qui ho sempre ascol-tato tutti, ho fatto il mio lavoro in mezzo alla gente cercando di ca-pire con loro i problemi, e come risolverli.” E nemmeno a Capocasa spaventa l’idea di dover lavorare senza avere, ancora, una Questu-ra degna di questo nome. Quella che doveva essere la nuova sede, una cattedrale di cemento e vetro, è stata abbandonata da Comune e Ministero dopo le esosissime ri-chieste economiche del costrutto-re. “La nuova sede è una priorità,

Essere | Oreste Capocasa

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una questione di rispetto verso chi fa questo mestiere, ma soprattutto verso i riminesi. Gli uffici dove sia-mo ora sono gli stessi di quando arrivai a Rimini, nel 1983, e già al-lora venivano considerati obsoleti. Il Ministero ha già avviato il ban-do per la realizzazione della nuova sede, e noi non perderemo un mi-nuto una volta che sarà concluso.”Dicalaverità:checos’haprovatoquando le hanno comunicato chesarebbetornatoaRiminidaque-store?“Una grande gioia, perché Rimini è la mia città. Non solo ci ho lavo-rato per quasi 20 anni (dal 1983 al 1999, ndr), ma è diventata, appun-to, la mia città. Negli anni ’90 ho comprato casa a Viserba. I miei figli Maurizio ed Eleonora sono cresciuti a Rimini. E io e mia moglie qui viviamo benissimo. Questa promozione è stato uno dei momenti più belli della mia vita. Il migliore in assoluto della mia carriera.”Unacarrieracominciatanel1980,quandolei,dapochiannilaureatoinGiurisprudenza,stavaterminan-doilpraticantatoperdiventareav-

vocato.Nonsièmaipentitodiaverfattoquelconcorsodacommissariodipolizia?“Al contrario. Non cambierei nul-la. La vita del poliziotto ti chiede molti sacrifici, ma mi ha regalato soddisfazioni infinite.”Maanchegrandidolori…Leihavis-sutodaprotagonistagliannidellaUnoBianca.Quindiciannidopol’ar-restodellabanda,checosaricordapiùspessodiquell’epoca?“La nostra impotenza, mia e dei miei collaboratori. Quando anco-ra non avevamo capito che dietro la banda si celavano dei poliziotti, ricordo la nostra frustrazione. Non capivamo come riuscissero sempre a farla franca, a prevedere le nostre mosse. Quando capimmo che era-

no dei nostri colleghi, per me fu devastante.”LeiconoscevabeneunodeifratelliSavi,Roberto…“Per un certo periodo aveva lavora-to qui a Rimini. Sembrava una per-sona al di sopra di ogni sospetto. Cordiale, disponibile. Chi avrebbe mai immaginato che lui e gli altri fossero capaci di tali azioni. Hanno ammazzato 24 persone! Ricordo ancora come uccisero i senegalesi, nel 1991. E gli attentati agli uffici postali, alle banche.”DopolaUnobianca,un’altragrandebattaglia:quellacontrolaprostitu-zione.Eleivinseanchequella…“Nel 1998 solo a Rimini si conta-vano ancora più di 300 prostitu-te, quasi tutte africane. Erano le ‘schiave del sesso’, come le chiama-va don Oreste Benzi. Grazie anche a lui, siamo riusciti a sconfiggere il fenomeno. L’anno dopo, sulle stra-de di Rimini, non c’era una sola prostituta.”Qualisonoiproblemipiùgraviconcuifaicontioggi?Equaliprioritàsièdatoperiprossimimesi?“Le riassumo tutte in una priori-tà: la polizia deve tornare a riap-propriarsi del territorio riminese. Deve scacciare certi personaggi

A fianco, Oreste Capocasa nel corso di un arresto. Sotto, da sinistra, durante una

conferenza in Questura e insieme al suo predecessore a Rimini, Antonio Pezzano.

ph. Pasquale Bove

ph. Pasquale Boveph. Pasquale Bove

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che si sono ‘impadroniti’ di alcu-ne zone, sottraendole ai cittadini. Da qui lo sforzo che abbiamo fatto in estate per eliminare la presenza di delinquenti e balordi dai parchi pubblici, la lotta all’abusivismo, e alla droga. Ne gira ancora tantis-sima, specie nei locali. E presto ci concentreremo sulla presenza di personaggi legati alla malavita. Lo faremo con l’aiuto di tutte le forze dell’ordine, come ho sempre fatto. Dev’essere un gioco di squadra: noi, i Carabinieri, la Guardia di Fi-nanza, la Polizia Municipale.”QuestaèlaRiminichevuole‘resti-tuire’aisuoiabitanti.EqualèlaRi-minichepreferisceCapocasa?“Appena posso, vado a fare una passeggiata lungo il porto canale. Sono un uomo di mare, ho biso-gno di vederlo, di averlo vicino. Ma Rimini mi piace tantissimo anche per il suo centro storico. Anzi, mi piacerebbe un giorno trasferirmi ed andare ad abitare in centro.”Magariquandoandràinpensione…“Io in pensione? Faccio fatica a im-maginarmelo. Il mio obiettivo ora è fare bene a Rimini, nella mia città. Spero di terminare qui la mia car-riera, anche se so che non sarà faci-le. Poi vedremo. Amo molto girare l’entroterra, le colline romagnole. A due passi dal mare c’è l’Appen-nino, che è stupendo. Quando non lavorerò più, mi piacerebbe molto conoscerlo meglio, fare delle lun-ghe passeggiate. Ecco, una delle passioni a cui non posso rinuncia-re è camminare.”OracheèdinuovoaRimini,riesceapassarepiùtempoconlasuafa-miglia?

“Mica tanto. Ma in casa sono sem-pre stati abituati a vedermi poco, a causa del lavoro, sia mia moglie sia i miei figli. Ora poi che sono diven-tato Questore, ci hanno messo una pietra sopra…”Isuoifiglihannoseguitoleormedelpadre?“Beh, Maurizio ha studiato Giuri-sprudenza, come me. Sta facendo il praticantato per diventare avvo-cato, ed è anche ricercatore presso l’università. Mia figlia Eleonora

invece sta studiando Farmacia.”TornaancoraaCupraMarittima,ilsuopaesenatale?“Qualche volta, a trovare i miei familiari. Ma la mia vita è qui, a Rimini. Qui ci sono gli amici. Ogni tanto riesco ad andare a cena, con loro. E anche quello, in fondo, è lavoro. Perché è proprio quando sei a tavola, e parli liberamente di quel-lo che va e che non va, che capisci quali sono i problemi di una città. E ti dai da fare per risolverli.” IN

A Rimini, andata e ritorno

Nato a Cupra Marittima (AP) nel ’54, Oreste Capocasa entra in polizia a 26 anni, due anni dopo essersi laureato in Giurisprudenza a Macerata. Dopo un primo periodo alla Questura di Belluno, dove ricopre diversi incarichi tra cui quello di dirigente del commissariato di Cortina, viene trasferito a Rimini. È qui che l’attuale Questore inizia la sua brillante carriera, dirigendo prima la polizia giudiziaria, poi diventando vice dirigente del commissariato e, successivamente, della Squadra mobile. Nel 1999 viene promosso a dirigente e trasferito al commissariato di Cesena, dove porta a termine brillanti azioni contro l’abusivismo commerciale e i rapinatori di ville. Nel 2006 nuovo trasferimento in Veneto, come reggente della polizia ferroviaria, e finalmente il ritorno a Rimini, il 1° giugno scorso.

A fianco, Oreste Capocasa nel suo

ufficio in Questura.

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Crescere | Aziende in controtendenza

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Rinnovarsi, investire in nuovi mercati e prodotti, mantenere e rafforzare il patrimonio umano. Sono numerose le imprese del territorio riminese che, attraverso queste diverse politiche aziendali, stanno ottenendo brillanti risultati, affrontando con successo la difficile congiuntura attuale.

testo Giorgia Gianni

Investire per sfidare la Crisi

Innovano. Investono. Crescono in Italia e all’estero. Sono attente alla responsabilità sociale. Sonoleimpresedelterritoriocheunendocreatività,spiritoimprenditorialeeprofessionalitàbrillanoanchenelladifficilecongiunturaeconomicaat-tuale. Lo conferma MaurizioFocchi, recentemente riconfermato pre-sidente di Confindustria Rimini: “Profonde trasformazioni, ristrut-turazioni ed efficientamenti, pro-pensione ad innovare e investire in nuovi mercati e prodotti, manteni-mento della coesione sociale. Sono queste le carte vincenti per superare il difficile momento economico.”La crisi internazionale, che ha avu-to ripercussioni anche sul territo-rio, deve essere letta come occasio-ne per cambiare, per migliorare e rilanciarsi, esorta Focchi. “Si tratta di una sfida, di un momento da sfruttare in maniera positiva e cre-ativa. Le nostre aziende, e molte lo hanno fatto, devono cogliere l’atti-mo e guardare avanti con un nuovo spirito innovativo per essere pronte ad operare in altre realtà. Occor-rono quindi nuove idee, prodotti e sistemi organizzativi. Senza ovvia-mente dimenticare che il patrimo-

nio più importante delle imprese è il capitale umano.”Un esempio di azienda che sta co-gliendo con successo la sfida è UmpiGroup, a fine giugno insignito del premio Ok Italia, istituito da Uni-credit, nella categoria “Interna-zionalizzazione ed eccellenza del territorio”. Nata nell’82, fondata e presieduta da Piero Cecchini, ha inventato un sistema per gestireadistanzagli impianti luceester-ni, dalla regolazione dell’intensità all’individuazione di guasti. Oggi impiega una quarantina di profes-sionisti, telegestisce 200mila punti luce e opera in 14 Paesi, fra cui Ara-bia Saudita (illuminazione pubblica de La Mecca e di Medina) e Brasile (un’installazione pilota sul Corco-vado). Grazie alla telegestione e ai sistemi di controllo a distanza di edifici, l’azienda cavalca la green economy promuovendo risparmio energetico ed economico, tutela ambientale e qualità dell’illumi-nazione. Recentemente ha stretto importanti rapporti con Telecom, Philips, Ibm e la francese Edf.Per Adriaplast, a Santarcangelo, il “Premio nazionale per le buone pratiche aziendali in tema di inte-

grazione”, ricevuto quest’anno dal-la Presidenza del Consiglio è solo l’ultimo di numerosi riconoscimen-ti. Guidatada40annidallafamigliaPiccari (la titolare Valeria è presi-dente di Confartigianato Donne Impresa Rimini), Adriaplast realiz-za imballaggi trasparenti per clienti italiani e stranieri come Granarolo, Bustaffa, Nonno Nanni e Tesco nel settore alimentare, e per numerose griffe nel settore moda e accessori. L’azienda non solo si contraddistin-gue per l’integrazione degli stranie-ri e per l’attenzione alle necessità delle dipendenti (ad esempio, op-tando per l’orario continuato fino alle 15), ma grazie alla ricerca, al rapporto diretto coi clienti e all’in-novazione, continua ad avere otti-mi risultati: dopo avere rinnovato alcuni macchinari lo scorso anno è pronta ad investire nuovamente in tecnologia.A Roma, a inizio giugno, al ministe-ro degli Affari Esteri è stato presen-tato il “Museo Virtuale dell’Iraq”, sito internet che propone un per-corso in 3D attraverso archeologia e arte. La riminese Netway, società Ict fondata nel 2000 da SimoneFaedi,MauroSolmieSimoneGenghini, ha

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partecipato al progetto affiancan-do il Cnr e istituti come l’Ibam di Catania e Lecce e l’Istc. Un lavoro che ha visto l’azienda e il suo staff impegnati per alcuni anni nella re-alizzazione di reperti in 3D, grafica e video, attraverso la contaminazio-ne dei linguaggi di comunicazione tradizionale, arti visive digitali e web che caratterizza l’azienda.Commesse prestigiose anche per Comeca, dai cui stabilimenti a Morciano escono 15milafinestree70milaporteall’anno,dicuiil20%perl’estero. Nata nel 1973, l’azien-da ha inaugurato quest’anno due nuovi showroom da 500 mq a Mal-ta e a Plymouth, in Gran Bretagna,

ed è in procinto di aprire ulteriori spazi a Zagabria e Rodi. Sono fir-mati Comeca gli infissi del Sanctum Soho Hotel, lussuoso albergo di proprietà della famosa band Iron Maiden nel cuore di Londra; di un grande palazzo storico di fron-te alla cattedrale di Birmingham; dell’Hyatt Regency Madeleine Ho-tel di Parigi.Lavora per Italferr, Ferrari, Auto-strade, grossi gruppi petroliferi e raffinerie, solo per citarne alcu-ni, il GruppoCsa, creato nel 1985 a Rimini da un gruppo di giovani ricercatori ambientali. Oggièunistitutodiricercacon120dipendenti e continua ad assumere tecnici e

professionisti altamente qualificati. Grazie a innovazione tecnologica, ricerca e sviluppo, valorizzazione delle risorse umane e collaborazio-ni con importanti enti regionali e nazionali, il Gruppo si è afferma-to come punto di riferimento nel panorama scientifico italiano degli istituti di ricerca in campo ambien-tale e agroalimentare.L’attenzione per la sostenibilità am-bientale è una delle caratteristiche di Silas, l’impresa riminese di co-struzioni che harecentementein-stallatonellapropriasedeungrandeimpiantofotovoltaicoda120moduli della potenza di 165 wp. In estate i moduli sono disposti in modo da

Sopra, la famiglia Piccari di Adriaplast e lo staff di Netway Italia. In apertura, addetto di Umpi Group al lavoro.

Barbara Reffi: la quota rosa che fa bene i bilanci

Nella Repubblica di San Marino, il 12 maggio scorso, Passepartout - soluzioni gestionali per aziende e professionisti ha festeggiato i primi 20 anni d’attività. Barbara Reffi è la front woman, imprenditrice che non getta la spugna di fronte a contesti difficili: le sue parole sono proiettate verso il futuro, avvalorate da un presente soddisfacente. Più di 200 dipendenti, circa 15 milioni di euro di fatturato, 22 mila installazioni e 65 mila utenti. Una rete di circa 270 partner: questo è Passepartout. Numeri importanti, determinati da precise scelte strategiche, di tecnologia e marketing. L’idea imprenditoriale vincente è stata offrire soluzioni affidabili e flessibili per le piccole e medie imprese. E anche oggi Passepartout continua a crescere in maniera esponenziale. Nel futuro, come afferma la stessa Reffi, la sfida a mantenere i ritmi finora registrati; pur con la consapevolezza di avere davanti obiettivi importanti, i periodi di crisi per lei rappresentano un’opportunità. Festeggiando i 20 anni d’attività, ha accolto un pubblico di esperti e giornalisti di settore, paragonando l’attività imprenditoriale all’andamento della vita. “Così per noi, che guardiamo sempre avanti, con progetti nuovi perché nel settore della tecnologia ogni meccanismo, domani è già vecchio. È un cammino lento ma inarrestabile perché oculato. Possiamo considerarci maratoneti.” Ma c’è un aspetto importante e fondamentale che Barbara Reffi tiene a specificare, soprattutto in una fase tanto criticata e appannata della Repubblica. “Certamente la situazione crea ancora incertezza, ma è il momento che l’imprenditoria sana si mostri. ” (P.S.)

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evitare l’irraggiamento, mentre in inverno sfruttano al massimo il calore e la luce, riducendo consi-derevolmente il costo del condizio-namento degli ambienti. Insieme a Idea Energia, Silas ha fra l’altro installato un impianto fotovoltaico da 46.92 kWp per la nota azienda di infissi in legno Acr, a San Clemente, che grazie ai 270 pannelli di silicio si è garantita la produzione di circa

56.00 kWp limitando l’inquinamen-to ambientale.Camera di Commercio di Rimini, Associazione Figli del Mondo e Uni-versità di Rimini hanno raccolto le buone pratiche di responsabilità sociale attuate dalle imprese del-la provincia di Rimini. Venti case history di aziende che dedicano importanti risorse al sostegno di progetti sociali ma, soprattutto, che adottano nella gestione delle loro realtà i principi dell’agire respon-sabile. C’è ad esempio TeddySpa, fondata nel 1981 da VittorioTadei, che per rispondere all’esigenza di maggiore flessibilità delle dipen-denti ha aperto negli scorsi anni un asiloaziendale all’interno del Center Gros. Aperto tutto l’anno, è un ambiente tranquillo e sicuro che consente alle famiglie orari flessibi-li d’entrata e uscita.A Coriano l’azienda agricola Fun-gar, sorta nel 1978, non solo si è at-tivata cercando caseinaffittoperilpropriopersonale (più del 50% ex-

tracomunitari) facendosi garante nei confronti dei proprietari, ma ha anche ristrutturato cinque appar-tamenti dati in comodato d’uso ad altrettante famiglie di dipendenti, destinando pure un terreno agri-colo in prossimità di un pozzo alla creazione di piccoli orti.FugarProduzione, nota azienda del settore alimentazione, all’interno dei propri stabilimenti ha creato invece una palestra fitness, sala tv e relax con poltrone massaggio, sala carte, area ricreativa con ping pong, bigliardino, campo da beach volley e basket. Nonmancaun’areaverdeconlettini,barbecue,bevandefrescheinestateecioccolatacaldaininverno.Le aziende investono anche in for-mazione e in cultura d’impresa. In maggio le riminesi ColorificioMP ed Eurotec impianti elettrici (associate a Cna) hanno vinto ex aequo il pre-mio speciale per il miglior progetto con la scuola alla settima edizione del Sodalitas Social Award. IN

In alto, da sinistra, vettura del Gruppo CSA per le analisi ambientali; la sala tv per i dipendenti di Fugar Produzione; qui sopra, porta anticata per alberghi realizzata da Comeca.

Mercati di nicchia: lo store per celiaci

Imprenditori di nicchia? Un bell’esempio è rappresentato da Lavinia Arpesella, titolare di Naturalmente Senza - Gluten Free Store, primo negozio in Romagna specializzato in alimenti senza glutine, al Centro Commerciale I Malatesta. Punto di riferimento sicuro per coloro che sono costretti ad un’alimentazione priva di glutine, l’attività di Lavinia non si limita alla vendita, visto che uno dei suoi principali obiettivi è diffondere il più possibile una corretta informazione sull’argomento. Col progetto Benvenuta Celiachia, partito in primavera con incontri e cene ad invito rivolte a gestori di attività abilitate a somministrare alimenti e bevande, Lavinia intende favorire la nascita di numerosi punti di riferimento per i pasti fuori casa dei celiaci.

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Colori compositi

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testo Milena Massanifoto Studio Paritani

Scrivilo sui Muri

Abbigliamento da rapper, lupo al guinzaglio, si muove come un gatto, in strade a scorrimento ve-loce, come se per qualche sprazzo il tempo potesse fermarsi. Davide“Eron”Salvadei, classe 1973, è con-siderato, insieme a pochi altri, tra i più accreditati street-artists italiani. Si è formato all’Istituto d’Arte di Urbino e Riccione, dedicandosi a writing e spray-art sui treni e i muri della città. Giovanissimo, nell’87, inizia a collaborare con la Galleria d’Arte “Fabjbasaglia”, negli anni ’90 è eletto miglior spray-artist ita-liano tramite un sondaggio di “Ael-le magazine” (ai tempi accreditata rivista hip hop). Nel 2007 espone al Padiglione d’Arte Contempo-ranea di Milano, selezionato da Alessandro Riva e Vittorio Sgarbi. Nel 2009 grandi esposizioni con-tinuano a farne un protagonista. Nell’estate ha esposto a Milano, all’Arte Due Gallery.

Lo incontriamo al rientro dalla collettiva di New York dove ha riti-rato un premio. Razionale, pigno-lo, riflessivo: “sempre alla ricerca di sensazioni”, si dedica all’“aero-sol art” con certosina dedizione, “come un impiegato”, imponendo-si regole ferree e costanza.Il nostro porta con sé un mondo che penetra la realtà attraverso mindscape, paesaggi della mente, che, tramite la ripresa video del work in progress coglie ogni sequen-za operativa interrogando il pre-sente per esprimere una sorta di incomunicabilità. “Se durante la mia adolescenzagliamicitruccavanoimotorini,iom’esprimevotramitel’immediatez-zadeldesignmetropolitano”, il wri-ting. Il writer crea di notte sui muri della città, è un atto sfregiante che vuole comunicare un messag-gio esplicito”: disagio, riflessione sull’esistenza per mezzo del gesto

Creare | Davide Salvadei

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espressivo, in cui si esplicita il pro-prio passaggio, la propria esistenza. Prosegue Eron: “Per un writer vede-re la parete bianca è stimolante di per sé”, per esprimere una forma di svecchiamento. “Partendo dalla radice americana, arrivo a fonder-la con la pittura tradizionale ita-liana, seguendo impulsi intrisi da un’ipersensibilità naturale”. L’aerosol-art cui ora si dedica è una pittura che attinge dal fumetto, per formare un racconto che scuo-te le coscienze. Soggetti elementari sono realizzati da una gestualità bambina, che si stupisce e stupisce. Ferma ad osservare in modo criti-co il mondo, si pone con occhio vi-gile a sondare il reale, lo fotografa come in un sogno, dietro una cor-tina fumogena, dal punto di vista privilegiato dell’artista. L’avventura di Eron comincia con un colpo di fulmine, con l’idea di sentirsi libero dedicandosi alla sua arte, en plein air, mentre zufola il vento e scorre il traffico metropoli-tano, affinando coscienziosamente la tecnica, per creare con bombo-lette spray volti e vedute. Fin dagli anni ’80 smaltoespraysutelacon-tengonounafilosofiacheincrociaundiscorsotral’artistaecoluiche

guarda, per dare concretezza al pensiero espressivo, ampliando la ricerca metodologica per giungere ad una nuova immediatezza. A volte pensa al futuro ed è con-tento di aver intrapreso questa stra-da: “Se avessi fatto il calciatore o il ballerino, forse non avrei potuto continuare a lungo, invece così…”. La maturità attraverso le opere ar-tistiche avviene con formule coin-volgenti la sfera del sentimento, inizia con “l’Artinstinct” in cui i bambini sono colti nell’atto di di-segnare soggetti che esprimono il loro pensiero gestuale. Immagina-zione, inconscio, stato d’animo cre-ano una realtà simbolica: “spray, vernici e spruzzo, danno corpo a quel talento impulsivo che colpi-sce il cuore della metropoli, per mostrare le facce di un diamante sfaccettato che brilla per sentire il brivido del mondo”, presuppo-nendo un’espressività simbolica e, allo stesso tempo, spontanea del segno, rappresentato come in uno story board, assecondando una ri-flessione, un connubio col proprio spirito guida. Per contrastare l’ha-bitat impersonale, mediante il ge-sto fulmineo, trasformandolo così, da sogno, in realtà artistica. IN

In alto, Untitled, vernice spray su muro, 2007. Qui a fianco, Untitled, spraypaint su tela.

Eron: la biografia

Nel 1995 crea la copertina per il disco live Fragili fiori di Ivan

Graziani. Nell’autunno ’98 la Canon gli assegna il “Premio

alla creatività” in occasione del concorso d’arte allo SMAU. In

questo periodo inizia ad essere recensito da importanti riviste

artistiche, nel 2000 crea diversi disegni per la linea d’abbigliamento

“Outlinez” insieme a Phase2. Tra 2002 e 2003 Coca Cola Italia

acquista diverse sue opere, e Luciano Ligabue lo fa partecipare alla cura delle scenografie per Da

zero a dieci. È tra i vincitori del premio Arte 2004 indetto dalla

Mondadori.

Arte en plein air sul molo

Luigina Ricchi è promotrice della passeggiata tra i Murales della Barafonda sul Molo di ponente a Rimini, zona Darsena. “Sono lieta di portare i concittadini su

quest’argine che si racconta per mezzo di poesia e pittura”,

lasciando esprimere liberamente gli impulsi creativi di Amati, Berlini,

Carghini, Caselli, Eron, Filippi, Maneglia, Maroncelli, Mazzoccoli,

Minarini, Modula, Paolizzi, Pavolucci, Spazzini, Quadrelli,

Sanftl, Vaccari, Vannini, che accendono di colore un luogo che

diventa punto d’incontri musicali e animazione nelle notti riminesi.

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Decisamente simpatico ed originale. Di quelli che “se non ci fosse, bisognerebbe inventarlo”… è riccionese, e collabora con gli aeroporti militari di Rimini e di Cervia, uno dei massimi esperti italiani di “bird strike”. È il conte Vittorio Pullè.

testo Maria Cristina Mucciolifoto Riccardo Gallini

Veglio suiVoli

Per scoprire cosa si cela dietro a questa definizione, partiamo con un’immagine difficile da dimen-ticare: l’ammaraggio sul fiume Hudson dell’Airbus A320 della US Airways che si salvò solo gra-zie all’abilità del suo comandante. Era il 15 gennaio 2009 e tutto il mondo si rese conto che quella cir-costanza fortunata, risoltasi senza vittime, poteva essere una trage-dia. Cos’era succcesso? Un“birdstrike”,cioèunimpattoconvolatili,infasedidecollo: oche provenienti dal Labrador, specie migratoria e non stanziale per la zona di New York.Evento non previsto e non preve-

dibile? Non la pensa così il pro-tagonista della nostra intervista, che, a ragion veduta, ritiene di svolgere un’opera d’importanza fondamentale per la sicurezza di mezzi e persone. “Se all’aeroporto di New York avessero avuto un con-sulente come me, quell’incidente non sarebbe successo. Conoscen-do i comportamenti e le abitudini degli uccelli, le rotte migratorie, il territorio e la vegetazione, si è in grado di prevenire ed eliminare gli impatti per almeno il 90%.”“Dissuasoredivolatili”: se si cerca su internet, il titolo ritorna spesso, ma sempre riferito a marchingegni e sistemi meccanici o elettronici,

più o meno sofisticati, che manca-no però dell’ingrediente più pre-zioso: il fattore umano. VittorioPullè chiarisce subito che non si tratta di un mestiere. “Per me, ex cacciatore, questo è un vero hobby, una passione. Tecnicamente sono un consulente a titolo gratuito dello Stato Maggiore Aeronauti-co (Ufficio Ispettorato Sicurezza Volo, che fa parte del Bird Strike Co-mitate, ndr) e collaboro con gli ae-roporti militari di Rimini e Cervia. Praticamente ho realizzato un so-gno: vivo quotidianamente all’aria aperta ed immerso nella natura, come m’è sempre piaciuto. Mi alzo all’alba in ogni stagione, respiro

Controllare | Vittorio Pullè

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gli odori della terra, ascolto canti, osservo voli. Sonounpo’ornitolo-go,unpo’botanicoeancheagricol-tore: conoscenze che non valgono allo stesso modo per qualsiasi ae-roporto. Ogni zona è diversa, gli habitat vanno esplorati e studiati. Ed eventualmente modificati, ad esempio allontanando certi tipi d’insetti che possono attirare sul-le piste stormi interi di volatili che, in caso di impatto con un aereo che si sta alzando o sta atterrando, diventano pericolosissimi.” Fra i compiti di questa sorta di “spaventapasseri del terzo millen-nio”, c’è anche la catturadegliuc-cellichecreanopericolo. “Un’ope-razione che viene effettuata in maniera totalmente incruenta - assicura Pullè. Ho messo a punto diversi sistemi che mi permettono di prendere gli uccelli senza ferirli, per poi andarli a liberare lontano dagli aeroporti. Per quanto riguar-da i richiami canori, ho ormai una collezione intera dei vari canti del-le singole specie, registrati e ripro-dotti su supporto informatico. In ogni caso, la mia lunga esperienza

conferma che la cattura spaventa l’animale, che si ricorda di quel de-terminato luogo come inospitale e non ci tornerà più.” Con un passato come ricercatore per l’Istituto di Biologia dell’Uni-versità di Bologna, Pullèèautorediunmanualeadottatodalletorridicontrollomilitari (Problematiche di avifauna sugli aeroporti, Edizioni Sicurezza Volo Aeroporto Cervia, 1996) dove vengono descritte le specie di volatili presenti negli ae-roporti e dati consigli su vari fron-ti: dalla gestione ambientale del territorio all’identificazione degli uccelli e al loro allontanamento. “L’aeroporto di Rimini si trova sulle principali rotte migratorie - spiega Pullè. È frequentato da fal-chi, gheppi, gabbiani, pavoncelle, storni, civette, rondini…” Anche i più piccoli di questi vo-latili possono creare grandi pro-blemi. Basti tener presente che un impatto con un uccello di 5 kg a 240 km/h (la velocità di un jet in atterraggio) equivale a un peso di mezza tonnellata fatto cadere da un’altezza di 3 metri. L’elenco de-

gli incidenti anche gravi dovuti a “bird strike” purtroppo è piuttosto lungo. “Ma non a Rimini! - conclude Pul-lè. Sottoquestoaspettoilnostroèunodegliaeroportipiùsicurid’Ita-lia.” E non nasconde una certa sod-disfazione, nel fare quest’ultima affermazione: un po’ è anche me-rito suo, come negarlo? IN

In apertura e a fianco, Vittorio Pullè nell’area dell’aeroporto di Rimini

con alcuni esemplari di volatili. Qui sotto, il conte al lavoro nella sua postazione d’avvistamento.

N. H. Vittorio Pullè, Conte di San Florian

Il nostro “dissuasore di volatili” è l’erede di una notissima famiglia nobile. Originari delle Fiandre, i Pullè ricevettero dagli Sforza, come ricompensa per aver combattuto per loro, alcuni terreni in Valpolicella, nel Veneto, dove tuttora esiste “Villa Pullè”, una delle più belle dimore nobiliari italiane. Il nonno di Vittorio, Felice, che giunse in Romagna a fine Ottocento come medico condotto, si adoperò molto per lo sviluppo di Riccione e della vicina Miramare (che lui stesso “battezzò”, per ricordare l’omonimo castello di Trieste). La città di Riccione gli ha intitolato una casa di riposo.

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RICCIONE V.le Ceccarini, 27 - tel. 0541.693195 - fax 0541.690855RICCIONE Ottica ADRIATICA V.le Dante, 195 - tel. e fax 0541.644140RIMINI C.so d’Augusto, 98 - tel. e fax 0541.23430RIMINI Centro Commerciale “I Malatesta” Rimini Fiera - tel. 0541.743350

MIRAMARE V.le R. Margherita, 245 - tel. e fax 0541.373157CATTOLICA Ottica FOTO LUIGI V.le Bovio, 71 - tel. - fax 0541.953606

URBINO Ottica ARCECI Via Bramante, 1 - tel. - fax 0722.320413

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Rivive la Rimini dei decenni passati grazie al volume L’albero della scala di Virginio Cupioli, nato nel 1926: la passione per le

lettere, la fotografia, la cultura portata avanti da autodidatta e una memoria prodigiosa lo ha

reso testimone unico di una città scomparsa e della sua gente, che si ritrova integra, vera,

nelle pagine del libro.

testo Riccardo Belottifoto e riproduzioni Riccardo Gallini

Una città che Non c’è più

Via Fogazzaro, Rimini, anni ’30: la ‘via degli ortolani’, per i bambini nati su quella strada, rappresen-ta il mondo. Un mondo di giochi e imprese: un universo di volti e storie che si fissano per sempre nella memoria del piccolo VirginioCupioli che, sino al 1938, vivrà in quei campi un’infanzia spensiera-ta. Oggi, quel periodo, torna lu-cidamente nelle pagine del libro che, settant’anni dopo, hascrittoestampatoinproprio,comeregaloainipoti,allegenerazionifuture, in ricordo di un’epoca che non c’è più. La sua famiglia era composta dal babbo, garzone per contadini prima, muratore poi, dalla mam-ma casalinga e quattro fratelli: ha un’intelligenza vivace e acuta che gli consente di seguire gli studi sino alla terza avviamento indu-striale; quindi, grazie ad un cor-so di telegrafista, il 1° marzo ’43 entra nelle Ferrovie dello Stato. Da qui parte la sua carriera come Capo Stazione Superiore Dirigen-te di Circolazione. Un lavoro che

lo porterà in Sicilia, Calabria, Alto Adige, Toscana, e in quasi tutte le stazioni di Emilia e Romagna.Com’èarrivatoallascritturaallasogliadegliottant’anni?“Mi è sempre piaciuto esprimermi, specialmente attraverso la scrittu-ra. In casa però parlavano solo in dialetto: quando ho iniziato ad an-dare a scuola facevo fatica a capire le parole. A mio padre chiesi un vocabolario, ma non aveva i soldi per comprarmelo. In italiano però avevo sempre la sufficienza. Non appena entrato in ferrovia, ho fat-to corsi per corrispondenza in ita-liano e cultura.”Perchéhasentitol’esigenzadiscri-vereunlibro?“Ho deciso di trasformare i ricordi di quegli anni in un libro perché avevo in testa tutto un mondo oggi scomparso. Ho pensato di farlo per i miei nipoti, perché potessero ap-prendere cosa fosse la vita in quel periodo.”Dadovehainizioillibro?“Racconto le storie nate attorno

a via Fogazzaro. Fino al 1938 ab-biamo abitato in quella che era nota come la ‘via degli ortolani’: in 12 anni ho vissuto un tempo meraviglioso. Poi nel ’38 mi sono trasferito in città, mio padre aveva aperto la trattoria I topi grigi in via Bufalini.”Qual è il cuore de L’Albero dellaScala?“Nel libro c’è la lotta per la soprav-vivenza ma ho voluto raccontare la vita come un acquarello di allora: non solo la mia, ma di tutti. Perché tutte le vite erano uguali.”

Incontrare | Virginio Cupioli

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Lestoriecheraccontasifermanoal’40,quandoaveva14anni,inpienaguerramondiale.“Sì, ma ho ancora tanti episodi da raccontare del periodo dopo l’ini-zio del conflitto. A Rimini c’è stata la guerra civile: quando è caduto il fascismo abbiamo avuto paura delle ritorsioni. C’erano vendette, sevizie e purtroppo anche impicca-gioni. Una lotta dell’uomo contro l’uomo che è meglio che una socie-tà non viva mai.”Chericordiha,fraipiùvivi,diqueltempo?“L’inverno ’44: ho potuto vedere con questi occhi cosa può diventa-re un popolo se ha fame. Ho visto donne andare con soldati stranieri per un pezzo di pane. La fame an-nulla tutte le dignità.”Nellibro(einquestepagine,ndr)cisonotanteimmaginichehascatta-topersonalmente:dadovenascelapassioneperlafotografia?“Ho sempre amato fotografare le persone, e mi piace tuttora. Dal ’56 ho una Vitomatic II Voigtlander: costava più di un mese di paga e funziona ancora perfettamente. Un cliente della trattoria di mio padre, nel ’38, mi aveva invece donato una Agfa a soffietto, ma me la rubaro-no durante il passaggio del fronte.”Dadovenasceiltitolodellibro?“Quando eravamo bambini anda-vamo a giocare presso un fosso d’acqua con attorno degli alberi. Uno crescendo non era andato ver-so l’alto, ma obliquo. Era molto lar-go e tutti riuscivano a salirci, anche le bambine. Era il nostro luogo di gioco preferito.”Nellibroc’èanchemoltodialetto.

“Mi riporta alle origini: in casa si parlava dialetto e si mangiava piada dalla mattina alla sera. Mi piacciono le espressioni dialetta-li, sono più colorite ed espressive dell’italiano. Mia zia diceva: ‘Um toca mandè zo una pigra’, cioè ‘Mi tocca mangiare una pecora’. Era quando doveva fare buon viso a cattivo gioco. Nelle campagne tutte le famiglie avevano una pe-cora per il formaggio e il latte. La pecora, una volta vecchia, era am-mazzata e mangiata, ma la carne era durissima. A mandarla giù si faceva fatica, soprattutto per chi non aveva più denti!”Una bellissima canzone dialet-tale che ha composto emesso asuggellodellasuaopera,riguar-da l’amore fraUgod’Este e Lau-

ra Malatesti, detta la Parisina.“Quando nel ’48 ho fatto il militare a Ferrara passavo le ore libere den-tro il castello estense. Il custode ci ha portato a vedere le prigioni di Ugo e Parisina, raccontandoci la loro storia. Mi hanno commosso molto di più di Paolo e Francesca, che erano adulti, sposati. I due era-no giovani, avevano 20 anni; erano nel fiore della giovinezza.”Unastoriastruggente,conunbel-lissimofinale.Celorecita?“I se e va e mond, l’amor ad Parisina, / l’è l’amor d’ades, ad ir, at prima, / da quand e sorz e sol per l’eternità / tot us ferma, senza felicità. / Dop cu sa cnusu l’amor e la su potenza / se su calor, tla vita un spò fe senza, / quii chil zerca iè fortuned sil trova, / le sa un minut, per avè la vita nova.” IN

Alcuni momenti di vita riminese negli scatti realizzati nel corso

degli anni da Virginio Cupioli

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Ad un mese dall’inizio del concorso lirico a lei intitolato, l’amico medico Niska Simetovic, presidente della Fondazione Renata Tebaldi, e il Maestro Augusto Ciavatta, direttore artistico della “gara”, ricordano così la celebre soprano tanto legata alla Repubblica di San Marino.

testo Patrizia Santini - foto Filippo Pruccoli

In memoria di Renata

Il 19 dicembre 2004 muore, nella sua casa sammarinese, RenataTe-baldi, una tra le voci liriche più amate di tutti i tempi. Il 30 dicem-bre dello stesso anno è istituita la Fondazione intitolata al celebre soprano. “L’idea ci venne parlan-do con lei, nel suo ultimo periodo di vita - racconta NiskaSimetovic, medico sammarinese, caro amico della Tebaldi e oggi presidentedellaFondazioneedelConcorsoaleiintitolato. Volevamo in qualche modo ringraziarla, un segno di ri-spetto anche per il rapporto che ‘La Renata’ (come la chiama affettuo-samente, ndr) ha mantenuto con San Marino e soprattutto con noi, suoi amici. Le abbiamo sottoposto l’idea del concorso per ricordare il suo nome e, anche se persona mol-to schiva e riservata, ha aderito con entusiasmo, autorizzando la sua istituzione.”Oggi il Concorso compie tre anni

(èinprogrammadal16al27settem-bre), è ancora giovane, eppure ha dimostrato di possedere un poten-ziale enorme diventando punto di riferimento primario per i profes-sionisti del settore. Un fiore all’oc-chiello anche per la Repubblica di San Marino che vede il proprio nome ovunque nel mondo, tanta è la notorietà del Concorso. “Ciò che ci ha reso orgogliosi - afferma il MaestroAugustoCiavatta, direttore della Camerata del Titano e diret-tore artistico della ‘gara’- è stata la consapevolezza di essere riusciti, sin dalla prima edizione, a costruire un Concorso di fama internazionale che rende merito alla grande arti-sta cui è dedicato. Il nostro lavoro è stato riconosciuto e apprezzato da molte parti: stampa, commissa-ri, docenti e soprattutto dai nume-rosissimi concorrenti che hanno riscontrato nel concorso serietà e professionalità.” Caratteristiche

che hanno sempre contraddistinto la vita professionale e privata della Tebaldi ed è così che visse nella Re-pubblica, dopo che Valentino Berti-notti le aprì le porte sammarinesi. Fusempreattentaallariservatez-za,allaserietà,allaprofessionalità: “Come diceva sempre ‘La Renata’ - continua Simetovic - ci vuole del gran lavoro. Puoi avere una voce straordinaria, ma senza studio è niente. Mi hanno detto che avesse smesso di cantare per poter passeg-giare per Milano senza temere di raffreddarsi.”IlConcorsohacadenzabiennale, è aperto senza distinzioni di naziona-lità, ai cantanti nati tra il 1° gennaio 1974 e il 20 settembre 1991. L’edi-zione scorsa ha visto l’adesione di 120 partecipanti provenienti da 31 paesi. “A caratterizzare il Concorso Internazionale di Canto Renata Te-baldi è la ricerca di giovani talenti lirici in grado di affrontare una car-

Cantare | Concorso “Renata Tebaldi”

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riera internazionale sotto gli auspi-ci di un nome come appunto quello di Renata - dice il Maestro Ciavatta. Per questo motivo richiede varie competenze. Le abilità riguardano i tre aspetti della vocalità: opera liri-ca, musica da concerto e musica da

camera. Per noi un cantante deve essere bravo nell’ambito a lui più specifico che è l’opera, ma deve an-che essere in grado di sostenere un recital al pianoforte di lieder e songs e conoscere e affrontare il vastissimo repertorio di oratori, messe, mottet-ti, arie da concerto e brani vari con accompagnamento d’orchestra.” I giovani cantanti dovranno, da re-golamento, cantare in almeno tre lingue, saper eseguire a memoria le composizioni ad eccezione di arie tratte da Messe e Oratori, nel-la lingua e nella chiave originali, esclusi lieder e songs. Saranno dieci

giorni intensi, un calendario dove gli eventi collaterali impegneranno tutti, dai concorrenti alla stampa presente. Eliminatorie, semifinali, assegnazione di premi speciali, ol-tre a quelli assegnati ai primi tre (la giuria, inoltre, si riserva il diritto di

non attribuire il Primo Premio); e ancora masterclass, incontri e con-ferenze.“La cosa che più ci sta gratificando, oltre al prestigio internazionale del Concorso, è che i nostri vincitori, con cui intendiamo i 12 finalisti ma anche alcuni semifinalisti, hanno tutti un livello tale da essere in car-riera. Il maestro Muller, direttore del concerto dei vincitori nel 2007, in occasione della premiazione del miglior giovane, ha dichiarato che, oltre ai vincitori, tutti di grandis-simo livello, vi erano almeno altre 10/12 voci altrettanto meritevoli

di accedere alla finale, Questa di-chiarazione pronunciata da un ma-estro, che è stato uno degli amici più stretti, nonché collaboratore di Renata, è per noi motivo di grande orgoglio.” È recente, infatti, la vit-toria al Concorso Città di Bologna

2009, di Julija Samsonova, sopra-no lituano, finalista dell’edizione 2007. ImmaginabilecheSanMarinoattraverso ilConcorsopossa tra-sformarsiinunricettacolodigrandieventilegatiaquesto‘mondo’, dove personaggi, stampa specializzata, esperti, amanti del bel canto, po-trebbero ritrovarsi oltre lo spazio fisico del Concorso, per dialogare, confrontarsi, ascoltare, insegnare, imparare. Insomma, un segno di-stintivo del territorio che necessita, oggi più che mai, di far conoscere, tutta quella parte ‘buona’ che trop-po spesso viene dimenticata. IN

A sinistra, il presidente della Fondazione Renata Tebaldi Niska Simetovic. A destra, il maestro Augusto Ciavatta direttore della Camerata del Titano e direttore artistico del Concorso.

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Piazza della Libertà, 1047890 San Marino (RSM)Tel. 0549.991196/991970Fax 0549.990597

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Due ambienti e due cucine: al primo piano il ristorante con una particolare ricerca sui piatti e un’ottima carta dei vini, e al pian terreno l’osteria per una proposta più snella e vivace.

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FiorenzoBrighi, 59 anni, residen-te a Rimini, sposato, padre di una figlia 18enne, è un cardiologo in pensione da un anno (dopo 30 di servizio ospedaliero in unità di Terapia Intensiva Coronaria), nonché Mediatore Familiare con diploma conseguito presso l’Isti-tuto di Terapia della famiglia di Ancona. Iscritto all’AIMS (Asso-ciazione Italiana Mediatori Siste-mici), legata al Forum Europeo di mediazione familiare, Fiorenzo si è ritrovato, a un certo punto della sua vita, fortemente implicato nel difficilissimo momento della sepa-razione coniugale, avendo all’epo-ca la figlia di appena 2 anni. Tale evento lo ha di fatto “costretto”

ad una presa di coscienza diretta circa ladrammaticitàdelmomen-toseparativo in tutti i suoi risvolti psicologici, aggressivi, depressivi, regressivi, coi suoi contorni e i suoi riflessi sulla vita relazionale e sociale in senso lato delle persone coinvolte, sui congiunti delle fami-glie d’origine. Tali fatti hanno in-dotto Brighi a una profonda presa di coscienza, a una epicrisi precisa e senza ipocrisie, verso se stesso, della propria vita, e lo hanno con-dotto necessariamente al deside-rio “liberatorio” di approfondire il problema a livello sociale, cul-turale, psicologico, educazionale, giuridico, economico, rendendosi ben presto conto delle vastissime

Tonico, sportivo, ottimista, geniale,

oltre alla professione di cardiologo Fiorenzo

Brighi divide equamente il suo tempo tra

lavoro, famiglia e hobbies. Mediatore

Familiare, è impegnato nell’approfondimento dei

problemi riguardanti i conflitti della separazione

coniugale, nell’ottica della tutela dei figli

minori coinvolti.

testo Marina Giannini - foto FotoRiccione

Un medico una Missione

Confidare | Fiorenzo Brighi

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dimensioni realmente raggiunte dal problema. “Sarebbe stato gra-ve non prendere severamente co-scienza del fatto che l’anellodeboledella‘catena’divorzio-separazionesonoifigli, con conseguenze talora indelebili nella maturazione psico-logico-affettiva dei bambini, con gravi ripercussioni, evidenti sin dall’età scolare fino ad arrivare a quella adulta. A questo punto - di-chiara il dottor Brighi - inevitabile e automatico è stato approfondire

anche i propri saperi in merito e quindi iscriversi ad una scuola il cui scopo altro non è che formare operatori professionali di Media-zione Familiare, specificatamente dedicati alla presa in carico delle sofferenze dei genitori separan-di, separati o divorziati, per una gestione del conflitto in termini educazionali e maturativi, senza alcuna intenzione e preoccupazio-ne di cercare ‘responsabili’ e ‘col-pevoli’ del fallimento dell’unione.

È sicuramente utopistico pensare che la fine di un matrimonio o di una convivenza possa avvenire in maniera ‘soft’ senza conseguenze soprattutto laddove i sentimenti coinvolti sono stati forti, profondi, convinti. I figli minori coinvolti nel conflitto e utilizzati quasi sempre come scudo per difendersi o at-taccare l’ex partner ora ‘nemico’, nella falsa illusione di una vittoria sempre impossibile e inutile, co-munque certamente falsa, finisco-no inevitabilmente per pagare il più alto prezzo dell’evento.”Amante della natura, del mare, della montagna e della vita spor-tiva, Fiorenzo Brighi ama definirsi un eterno adolescente, diventato adulto con il tumulto d’animo del giovane, temperato talvolta a fatica dalla razionalità e dalla re-sponsabilità. La prossima sfida del dottore? “Proseguire la mia vita e il mio impegno per sensibilizzare l’opinione pubblica e arrivare ad una collaborazione tra volontaria-to e servizi istituzionali, abbando-nando personalismi e abbattendo steccati anacronistici.” IN

In apertura, Fiorenzo Brighi all’entrata del suo studio a Morciano. A fianco, il dottore alla sua scrivania.

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Insignito del premio Creativity Awards al festival Internazionale Piromusicale di Berlino 2009

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Gustare | Ristorante Luciano

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Cambia la sede ma non il menù che ha reso celebre il locale. Verrete allora a Cesenatico al Ristorante Luciano, nuova destinazione della gastronomia di mare, per aprire un’altra stagione della tavola, non soltanto estiva. Quindi, saporose paste fatte in casa e poi invitanti astici, aragoste, rombi e pesce azzurro. Senza dimenticare le crudità del pescato. E per chiudere in gloria, le golose torte della casa.

testo Pier Antonio Bonvicini foto Gianmaria Zanotti

Carta Canta

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Quand’ero più giovane, era una consuetudine pranzare a Cesena-tico nelle feste comandate. Allora c’erano i cuochi, quelli che oggi chiamiamo chef. Il paesaggio toc-cava l’anima, il pesce azzurro il palato. Ora raggiungo raramente la città, ma quando capito ritrovo l’atmosfera dei tempi andati. Arri-varequisignificarendereomaggioaVittorioBoldrinieGiorgioSapo-retti,duecolossidiquestarinoma-taristorazione,chepartedagliuo-minidelmare,sapendobenecheilorosaperisonostatiunaereditàpertutti. Quindi non è un caso se quest’anno un cesenaticense sia giunto secondo al concorso per il miglior cuoco di bordo dei pesche-recci italiani, alla Fiera Internazio-nale del pesce di Ancona. Perciò, se rimarrete in zona, il RistoranteLuciano alimenterà (se l’avete) il vostro entusiasmo per il mare. È in via Mazzini 33 (mai di lunedì e di martedì a pranzo), quasi di fronte al Teatro Comunale, dove un tem-po c’era l’Hotel Savini. Ad aprirlo

ci ha pensato il romagnolo Ernesto Rossi, noto ristoratore del luogo, uno di quelli che quando parla di cucina sa di cosa parla. In realtà, per Rossi, si tratta di un cambio di sede. Dall’Hotel e Risto-rante Pino, che ha diretto con altri soci per una ventina d’anni, a que-sta nuova destinazione, poco di-stante dalla precedente. Ma è negli anni Sessanta che Rossi, detto Lu-ciano, muove i primi passi nell’ho-

tellerie e cosi è in più alberghi della riviera, e poi anche in Abruzzo. Seguono altre iniziative a Madon-na di Campiglio, l’apertura di un ristorante nella zona e “Pino”, sul finire degli anni Ottanta. Quellaristorazioneclassica,tradizionale,legataalmare,laritroviamoanchenellanuovasede,elegante,curataerisalenteall’Ottocento,incuicisisenteaproprioagio.Purestavoltailportocanaleèvicinomaèvicina

In apertura, Ernesto Rossi con la moglie Maria Celina e le due figlie

Monica e Samuela. A fianco, la sala più grande del Ristorante.

La ricetta: tagliolini al ragù bianco di pesce

Ingredienti per 4 persone: 400 gr. di tagliolini fatti in casa, 1 carota, 1 zucchina, 4 canocchie sgusciate (crude), 8 mazzancolle sgusciate (crude), 4 frutti di capesante, 4 seppioline, 4 calamari, 1 spicchio d’aglio, 1 spicchio di scalogno, sale, pepe e olio extra vergine q.b.

Preparazione: pulire e lavare la carota e la zucchina, tagliarle a fiammifero, sbollentarle in acqua per 3 minuti e successivamente scolarle. Pulire il pesce, tagliarlo a pezzi non troppo grossi. Quindi, fare soffriggere aglio e scalogno tritato in olio extra vergine di oliva, mettere nel soffritto il pesce, in questo ordine: seppioline, calamari, capesante, canocchie e mazzancolle. Successivamente, aggiungere del fumetto di pesce e le verdure. Fare insaporire il tutto per 5 minuti circa a fuoco lento. Cuocere a parte in acqua salata i tagliolini, scolarli al dente e versarli nella padella col sugo di pesce e le verdure.Saltare finché il tutto sia bene amalgamato, aggiungere un filo d’olio extra vergine di oliva e un pizzico di prezzemolo.

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anchel’abitazionestoricadelpoe-taMarinoMoretti,dicuiricorreiltrentennaledellamorte.Ecco allora “Luciano”. Superato l’ingresso, il grande acquario con astici e aragoste e poi l’invitante banco del bar. Quindi, l’angolo in cui prepara pizze e fornarine il si-ciliano Pietro Crispino e l’ampia sala di tono classico, rallegrata da opere d’arte alle pareti, con lam-pade marinare e luci incastonate al soffitto rivestito in legno. Ai tavoli, rotondi e quadrati, giusta apparecchiatura, fiori freschi e su alcuni anche i candelabri. Inoltre, piacevoli mobili in arte povera e un armadio climatizzato per i vini bianchi. Dopo la sala, una salet-ta anticipata da tende di tono e alla fine un giardino interno, più contemporaneo, per l’estate. A go-vernare gli interni, oltre al patron (che indirizza anche la cucina), le due figlie Monica e Samuela e talvolta la moglie Maria Celina. Ai fornelli, apprezzati cuochi prove-nienti dalla Puglia e dall’Emilia.

Così Maurizio Andreula si occupa dei primi, Odino Bergamini della griglia e Nunzio Barile di antipasti, secondi e pasticceria.Tra i piatti in carta, accompagnati da pane fatto in casa e fornarina, zuppetta di frutti di mare, mazzan-colle al sale grosso di Cervia, razza al vapore, capesante brasate con insalata belga. Al primo, spaghetti agli scampi, tagliolini alle canoc-chie, monfettini in brodo di seppia e cannellini, tortelli al branzino. Al secondo, crudità del pescato, rombo al profumo di porcini, cala-maretti fritti, triglie ai ferri. E per chi non ama il mare, cappelletti in brodo, risotto al radicchio tre-vigiano, filetto alla griglia ed altro ancora. Quanto alla pizza, ben 46 proposte. Tra queste, quella alla calabrese, al salmone affumicato e alla veneziana. Per terminare, frut-ti di bosco, gelato alla crema, crepes suzette e torte della casa. Ma ci sono pure zuppa inglese e torta mimosa della Pasticceria Ro-magna di Cesena. Ricca carta dei vini, dominata dai bianchi, con oltre 130 etichette regionali. E se-lezionate bollicine italiane e fran-cesi. Consistente anche l’offerta dei distillati con una cinquantina d’etichette. Menù degustazione a 40 euro, bevande escluse, e al ve-nerdì sera anche una cena a base di pesce azzurro a 21,50 euro (tut-to compreso). Altrimenti la carta, con un ottimo rapporto fra qualità e prezzo. Ogni giorno l’atto del cibarsi muta la natura in cultura: si può dar torto a Michel Pollan dopo aver mangiato qui? www.ristoranteluciano.it IN

Culinaria News:

Soprattutto il mareIn via Faentina 273, vicino Ravenna, all’Osteria del Pescatore, specialità di pesce (anche al cartoccio) e piatti romagnoli in un rustico casolare. L’esperienza dello chef-patron e le sue origini pugliesi aggiungono valore al menù. Che comincia con squisiti pani fatti in casa. Vini di qualità, cortesia e conto corretto. Chiuso lunedì sera e martedì. www.osteriadelpescatore.com

Tradizione e panoramaIl Molo 22 ora è un’Osteria sul Mare. Accoglienza e panorama già valgono il viaggio. Ma anche la cucina, a prezzi contenuti, è una garanzia. Quindi, crudità, marinati della tradizione, preparazioni al tegame, al testo e alla griglia. Ma anche piatti di terra. Paste casalinghe e buona selezione di carni, salumi e formaggi. Zuppa inglese, ciambella alla ricotta con crema vaniglia al profumo di Strega e altre golosità per terminare. A Rimini, nuova Darsena, Via Ortigara, 78/80. www.molo22.it

Novità in libreriaRoberto Raisi, agente di commercio di origini ferraresi e scopritore di nuove tavole e buoni vini, ha scritto Scusi, mi porta il conto? Guida semiseria delle trattorie dell’Emilia Romagna. Ci si può fidare del suo palato e di questa appassionata ricerca, scoprendo destinazioni meno note completate dalla storia dei luoghi. Tinarelli, pagg. 195, euro 13,00.

Per chi non si accontentaSul porto canale di Cesenatico, in Corso Garibaldi, c’è l’Officina del Gusto, gran bel negozio di prodotti enogastronomici di qualità. Ricca selezione di paste artigianali, salumi, formaggi, confetture, oli, vini, aceti, distillati. Chiuso lunedì. www.officinadelgustocesenatico.com

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Una casa “rettangolare”, dalle ampie vetrate. Al suo interno linee, forme e geometrie di un’architettura particolare esprimono eleganza e modernità.

testo Monica Gasperini - foto Mario Flores

Una “scatola” sul Mare

Abitare | Loft a Riccione

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Uno spazio rettangolare di 100mq, completamente ristrutturato nel 2000, suddiviso in quattroambien-ti a loro volta rigorosamentege-ometrici,conpochi,studiatissimiarredi dalle linee essenziali e dalle proporzioni calcolate al millime-tro. Semplicità, eleganza, novità e una cura ossessiva dei particolari: questa la filosofia che l’architetto FabioMariani segue rigorosamente in tutto quello che fa.A riscaldare questa scatola costruita utilizzando prevalentemente mate-riali naturali come il pavimento in legno, pochi arredi scelti con cura, dove convivono pezzi di antiqua-riato, porcellane decorate, oggetti di ricerca e naturalmente mobili di design. Un’eleganzasemplice,cruda,nonostentata che, oltre a esprimere i canoni di un’estetica essenziale, risponde all’esigenza di proteggere la sfera del privato.Nasce l’interno impostato su un lungocorridoioacono, che si pone come cardine attorno al quale cu-cire gli elementi di uno spazio ar-

ticolato, che su di esso prospetta. Il corridoio viene tagliato da linee verticali, bucaturechepropongo-noallavistadell’osservatoreivariambientidellacasa, che si affaccia-no su di esso e con esso colloquia-no. Nella parte rivolta a sud-est si pongono le aree living, collegate alla cucina da un ampio portale in vetro acidato scorrevole. Il soggior-no è caratterizzato da una vetrata terra-tetto a picco sul mare e dalla piccola apertura posta sopra il di-vano da cui si scorge la spiaggia. La chiave di lettura di questo apparta-mento, posto all’ottavo piano di un edificio anni ’70, è l’interazionetraesternoeinterno e la costante com-penetrazione dell’ambiente dome-stico e dell’ambiente naturale. Un interno nel quale le pareti indi-viduano direttrici lineari, distinte fra loro da finiture e colori diversi, che identificano ambiti pubblici o privati dell’abitazione; lo spazio di-venta il prodotto dell’intersezionedimoltepliciargomentidiprogetto: la luce che inonda il soggiorno e sfuma nel corridoio è ritmata sul suo percorso dagli spot a soffitto; i materiali sublimano il livello di dettaglio delle superfici o, al con-trario, ne arricchiscono l’impatto

percettivo adottando legni vena-ti e tattili; la forma non pare mai scontata e giunge a ridefinire, ogni volta, il rapporto tra la funzione che esprime e il rapporto perso-nale che con essa costruirà chi la frequenterà. Ogni locale dell’ap-partamento acquista una propria peculiarità dovuta, oltre che ad una geometria improbabile, allo studio di relazioni intime e ne-cessarie a caratterizzare lo spazio privato. Così, selazonagiornoèca-ratterizzatadaampieapertureedatmosfereluminose,quellanottevienecostruitasulrapportotralecamereeiservizichesudiessesiprospettano. Il tempo del relax e la cura di sé è indicato da una cel-lula allargata e a un tempo raccol-ta, composta da camera e bagno. Funzionalità e pathos delle forme s’incrociano in uno spazio diviso da porte spogliate della loro veste comune. Semplici filtri e schermi visuali fanno pulizia di fronte a chi conosce quegli spazi. Diventando quinte che ritagliano un momen-to di pausa nello spazio abitato. Scorrono all’interno delle pareti riprendendone le qualità superfi-ciali, ispirandosi al più potente fra i motori di progetto: il dubbio. IN

In alto, scorcio del lungo corridoio a cono e della zona living. Qui sotto, la camera da letto padronale. In apertura, panoramica della zona giorno.

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Colori compositi

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I FluidoView sono una realtà mu-sicale locale con radici profonde. Fluido View, come la loro visione della musica, fluida, in movimen-to, come le contaminazioni tra i generi che creano. Professionistidi giorno,musicisti di notte. Un gruppo di amici con una passione comune, la musica. Il nucleo fon-dante suonava ai tempi d’oro del Paradiso, dell’Altro Mondo, e in altri locali di tendenza della Rivie-ra. Li incontro di notte, in un loft del-la zona industriale di Rimini: ar-rivano alla spicciolata, con grandi sorrisi, si collocano subito in po-stazione, non c’è tempo, la notte è piccola! Ora sono determinati più che mai, la lavorazione del cd Dan-zeImpreviste,inuscitaadottobre, li coinvolge totalmente, e anche l’arrangiamento dei brani per i live che seguiranno determina molto lavoro.

Ma per loro tutto questo è il frut-to di una passione sfrenata che li tiene uniti e lontani dalla routi-ne; ammettono in gruppo che se questo fosse un lavoro fatto per guadagnare il pane quotidiano ro-vinerebbe la poesia: “Ci sentiamo tutti uniti da altre pulsioni, vivia-mo questa realtà come uno sdop-piamento.”StefanoSantolini, gioielliere, suona un organo hammond che ha re-perito in America, un pezzo raro: ha studiato pianoforte per undici anni col Maestro Speranza. Sua moglie ClaudiaEsposito, dalla voce calda, dopo aver cresciuto le figlie è tornata all’antica passione, il can-to. CheriDeRosso, di Chicago, è l’altra donna del gruppo. Voce e basso, da sei anni vive in Italia e da due suona col gruppo. Nella vita è Assistant general manager, ha incon-trato i Fluido View casualmente e subito si è creato il giusto feeling.

MassimoManduchi, avvocato, suo-na la chitarra e si sbizzarrisce in groove elettronici: fa parte della formazione dagli albori, come Ro-manoCucci, antiquario del centro storico, alla batteria da quarant’an-ni. A fine anni ’70 pensò di molla-re tutto per andare a suonare allo storico Cantagiro, ma rinunciò per amore. MarioClementi, invece, è l’autore principale dei pezzi, il pa-roliere della band: fa il musicista e suona la chitarra, ma è anche il frontman dei “Fluido”. CarloFabbri, saxofonista e musicista di profes-sione (è diplomato al Conservato-rio) col suo quartetto di fiati ha ot-tenuto prestigiosi riconoscimenti nel campo del jazz. MauroCordi-sco, anch’egli musicista professio-nista, suona basso, chitarra ed è un’altra delle voci del gruppo. Gli piace l’idea di creare musica diver-tendosi, senza pressioni da parte del mercato. D’altra parte tutti gli elementi della band vivono questa avventura come la realizzazione di un sogno comune, di una passio-ne unanime che li accomuna e li sostiene.Durante le prove ognuno apporta il proprio contributo creando for-ti sinergie, per costruire, insieme, innesti, tagli, arrangiamenti. “La vita cerca di sviarti, ma la musica è musica - chiosano. Non si abban-dona mai!”. IN

testo Lucia Lombardi - foto Riccardo Gallini

Il “fluido” del Suono

Suonare | Fluido View

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Un anniversario imponente quello della SagraMusicaleMalatestiana che, in occasione della sua sessan-tesimaedizione, festeggia il nuovo evento presentando un cartellone ricco d’intrecci fra le proposte, offerte dagli appuntamenti sin-fonici (ospitati come di consueto nell’AuditoriumdelPalacongres-si), tutt’oggi nucleo centrale della programmazione. Ad inaugurare la Sagra, che si apre il 1°settem-bre, e chiuderà il 4ottobre, sarà la pianista Martha Argerich, ac-compagnata a Rimini dalla Royal Philarmonic Orchestra diretta da Charles Dutoit nel Concerto in sol maggiore di Maurice Ravel. La sera-ta d’apertura vede inoltre in scena gli autori Jan Sibelius ed Edward Elgar. L’apertura culturale verso l’Europa è confermata dalla pre-senza della Deustche Symphonie Orchester di Berlino, il 5 e 6 set-tembre, che terrà due concerti diretti da Ingo Metzmacher con l’omaggio a Mendelssohn offerto dal violinista Christian Tetzlaff, senza dimenticare ampi sguardi sul Novecento grazie alla presen-za di autori quali Franz Schreker, Anton Webern e Claude Debussy.

L’Orchestra Filarmonica di San Pietroburgo tornerà invece ad esi-birsi a Rimini il 9 settembre in un originale omaggio alla musica di Sergej Prokof’ev, col grande Yuri Temirkanov (nellafoto). Indagan-do tra le pieghe della modernità il 13 settembre Radio Symphony Orchestra, affidata al talento di-rettoriale di Daniel Harding, pre-senterà i Vier Letze Lieder di Richard Strauss, con la voce di Lisa Milne, e la Prima Sinfonia di Gustav Mahler. Il ciclo degli appuntamenti sinfoni-ci terminerà il 19 settembre con L’Orchestre National du Capitole de Toulouse, affidata alla bacchet-ta del giovane Tugan Sokhiev che, dopo aver affrontato il secondo Concerto per pianoforte e orchestra di Johannes Brahms con Nelson Freie come solista, chiuderà con la visio-naria Sinfonia Fantastique di Hector Berlioz.Ma le sfide della Sagra continuano con diversi appuntamenti tra cui il nuovo progetto drammaturgico del regista Denis Krief che darà vita al ciclo dei Kafka-Fragmente, composto da Gyorgy Kurtgag per voce di soprano e violino, presenta-to per la prima volta in forma sce-nica in uno spazio del Complesso degli Agostiniani, il 2 e 3 settem-bre, alle 21.30.Volgendo lo sguardo ai grandi ma-estri riminesi la Sagra presenterà il concerto della Cappella Musicale Theatina, diretta da Flavio Colos-so, il 18 settembre, alle 21, presso la

Chiesa del Suffragio di Rimini, in onore al compositore Antonio Dra-ghi (Rimini 1634 - Vienna 1700), con l’esecuzione dell’Oratorio di Sant’Agata. Infine, dopo la serie delle maratone pianistiche, la ma-nifestazione quest’anno propone il ritratto del compositore ameri-cano Louis Moreau Gottschalk, in-terpretato il 4 ottobre dal giovane pianista Francesco Libetta, ricono-sciuto per il suo talento e virtuosi-smo, che vedrà coinvolti anche gli allievi dell’Istituto Musicale “Letti-mi” nell’esecuzione di alcune spet-tacolari trascrizioni operistiche per sedici pianoforti di rarissimo ascolto. www.sagramusicalemala-testiana.it IN

testo Lina Colasanto

60 volte in Musica

Ad agosto, spazio al Barocco

Ad anticipare i concerti sinfonici della “Malatestiana” è per il terzo anno consecutivo una rassegna di musica barocca, sull’onda del successo del ciclo Bwv-Bach, che si tiene ad agosto, dal 10 al 22, al Teatro degli Atti, alle 21,30. Protagonisti di questo festival, prestigiosi interpreti di musica antica, tra cui il gruppo London Baroque, che inaugura l’evento, il solista Pieter Wispelwey, Stefano Bagliano, Andrea Coen e il gruppo Accademia Monte Regalis, il quale chiude il 22 agosto con una rappresentazione pensata per ricreare l’atmosfera del Cafè Zimmermann, il celebre ritrovo musicale di Lipsia frequentato da Bach.

Applaudire | Sagra Malatestiana

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Cento artisti italiani e stranieri per fare il punto sull’arte contem-poranea: a partire dalla pittura, a partire da Rimini. Contemplazioni è un’importante retrospettiva de-dicata all’arte figurativa italiana: attraverso le opere esposte, acco-munate dall’indagine e dall’utiliz-zo del mezzo pittorico, viene riper-corsa la fortuna di questo modo di fare arte nel nostro paese: dalla “pittura colta” all’iperrealismo, fino alle soglie dell’astrazione; daigrandimaestridel’900qualiCarloGuarienti,OmarGalliani,LeonardoCremoninioAlbertoSughi(in alto, una sua opera in mostra),finoaipiùgiovaniprotagonistidellascenacontemporanea, passando attra-verso pittori di origine straniera quali Ana Kapor, Vladimir Pajevic o Paul Beel. Tutti intrinsecamente legati alla grande tradizione del-la storia dell’arte italiana ma al contempo capaci di una continua rilettura della stessa in chiave con-temporanea.Con le opere esposte, Contempla-zioni testimonia la riaffermazione

della pittura del proprio statuto e si conferma, anzi, come una delle forme espressive più capaci di in-terpretare la modernità rinnovan-do i valori della grande “tradizione del nuovo”, quali bellezza e verità.La mostra riminese, che s’inserisce nel progetto Sismondi. Moti d’arte e poesia contemporanee, rassegna a ca-denza biennale che vuole mettere in dialogo arte e poesia, interro-gate sul tema della bellezza,èlaprimapartediunapiùampiainizia-tivapluriennaledaltitoloIlgran-deviaggio.L’artecontemporaneatraidentitàealterità. Un progetto internazionale tra Rimini e Medi-terraneo, che aspira ad arrivare al 2016 e oltre, per fare emergere realtà culturali e artistiche medi-terranee ed europee, con Rimi-ni luogo d’incontro. La seconda parte del progetto sarà articolata in una serie di eventi che tocche-ranno alcune importanti città del Mediterraneo, tra le quali Tirana, Atene, Istanbul, Gerusalemme.Per i coordinatori della rassegna, Beatrice Buscaroli e Davide Rondo-

ni, Sismondi rappresenta un luogo esemplare d’incontro tra artisti e poeti: vengono inaugurati, infatti, proprio in occasione della mostra anche una serie di appuntamentiseralieletturecoordinatidanovepoeti, chiamati a scegliere un ar-tista tra quelli presenti in mostra, per iniziare assieme un percorso creativo e di collaborazione della durata di un anno, i cui esiti saran-no esposti alla Mostra del Premio Ri-mini che si svolgerà nel 2010. I poeti coinvolti nel progetto sono: Davide Brullo, Rosita Copioli, Gianfranco Lauretano, Isabella Leardini, Ro-berto Mussapi, Giancarlo Pontig-gia, Antonio Riccardi, Iole Toini, Sergio Zavoli. Contemplazioni è ide-ata e realizzata dall’Associazione Culturale Città d’Arte, in collabo-razione con la Fondazione Cassa di Risparmio di Rimini; è patro-cinata dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali, dalla Regione Emilia Romagna, dall’Assemblea Legislativa della Regione Emilia Romagna, dalla Provincia e dal Comune di Rimini. IN

Contemplazioni. Bellezza e tradizione

del nuovo nella pittura italiana contemporanea

è il progetto espositivo curato da Alberto Agazzani a Castel

Sismondo e Palazzo del Podestà, aperto al pubblico fino al 6

settembre.

testo Cinzia Tedeschi

La prima biennale di Rimini

Visitare | Contemplazioni

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L’eclettico artista GiancarloLucianoPalmaci ha lasciato recentemente. Vogliamo ricordarne la figura d’ar-tista. Urbinate d’origine e riminese d’adozione, Palma si dedicò all’in-segnamento per quattro lunghi de-cenni, dapprima presso le scuole medie poi al Liceo Artistico.Uomo atletico, si è dedicato allo sport conservando nel tempo l’amore per la natura che entraprepotentementeneisuoiquadri, dalle vestali che suonano strumen-ti eterei come flauti, alle fanciulle in fiore di proustiana memoria; il panorama sposa la classicità e si esprime durante il mattino quan-

do l’atmosfera rarefatta e il silen-zio “si confanno allo spirito delle più intime percezioni”. L’immagi-nazione vibrante nasce per span-dere pennellate vitali.I soggetti di ascendenza dechi-richiana, sono quelli presentati nell’ultimamostrapressolaSaladegli Archi di Rimini, dal titolo “Prospettive sulla città”, mentre cogliamo gli scorci metropolitani su cui si stagliano corpi sinuosi, simbolo di imperitura giovinezza del mito e dell’arte.Una vitalità prorompente attira la nostra attenzione fino a giungere alla contemporaneità visionaria in un vincolo con la “sua” Rimini. Sono le belle prospettive stilizzate, gli skyline cittadini, in cui l’acqua che passa sotto il ponte di Tiberio diviene una gigantesca cascata che

pare scrosciare dal piedistallo del-la memoria come rinnovamento, come catarsi.L’eredità artistica di Palma rientra in quell’impulso, forse inconsa-pevole, dettato da una semplicità d’animo, da una serietà del vivere rinforzato dall’archetipo familia-re, dalla scuola e dalla pedagogia, teso a quelle emozionivitalichelohannoanimatoeispirato. Con “la passione profonda - come ne scris-se Carlo Bo - rimanendo fedele agli impulsi mitologici di Giove e Satur-no, immortalati nei fogli dramma-tici e impetuosi, avvinti alla folgore della creatività innata a ricordarci l’impeto progettuale e la sintonia con la natura che confluisce nei sentimenti con una variabile alta di momenti segnati dalla specula-zione artistica”. IN

testo Milena Massani

Rimembrando un grande Artista

Ricordare | Luciano Palma

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scita professionale allo sviluppo di talenti.

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Il libro di GualtieroGori, con in copertina l’araldica delle famiglie marinare di Bellaria Igea Marina, compie un tragitto all’interno dei repertori canori dei pescatori, mappando la ricerca compiuta da Uva Grisa. L’obiettivo del cd book LaSocietàdeiMarinai.LaSucitàdiMarinér. Canti popolari dei pescatori di Bellaria Igea Marina e balli di tradi-zione della Romagna eseguiti da L’Uva Grisa (Panozzo Editore- Rimini pagg. 94), è riscoprire una parte delle antiche tradizioni del canto popolare e del ballo. La Sucità di Mariner nacque nell’estate del ’45 per la ricreazione degli associati alla cooperativa marinara. Da qui,

scaturì un locale autogestito dove ci s’incontrava per condividere scopi sociali; negli anni ’60 e ’70 crebbe in maniera esponenziale, si mangiava in compagnia e soprat-tutto al rientro dalla “pesca grossa” si cantavano stornelli e si ballava. Illibroriportaitestideglistornelliedeisaltarellistrumentalieseguitinelcdallegatoesegueunaseriedipubblicazioniprecedenti: La Bàrca-za vol. 1 e la Società dei Marinai vol. 2. Costituisce un omaggio ai canti tradizionali raccolti dai pescatori negli anni ’80, e segna l’esordio del gruppo Uva Grisa, su cui si fonda l’identità e il senso d’appartenen-za al proprio territorio. Ripropone canti satirici e d’osteria, connessi alle mangiate e alle bevute con-viviali, nati con intervalli a brani strumentali e danze romagnole.Gualtiero Gori, tra i fondatori dell’Uva Grisa, coglie nel libro l’espressività e l’immediatezza con cui si manifesta l’approccio alla propria terra d’origine nel rappor-to attraverso danza e canto. A noi il libro lascia un segno indelebile, ca-ratterizzato dalla gioia che si evin-ce nella spontaneità parodistica e scanzonata, che costituisce il sale dei rapporti umani. L’Uva Grisa (Uva Agra) nasce a Bellaria Igea Marina nell’81 come esperienza artistica d’aggregazione e ricerca della cultura tradizionale roma-gnola, per riscoprire alcuni valori tra le forme espressive di carattere popolare derivanti dal ballo etni-co, dal repertorio rituale e narra-

tivo: espressioni che si collegano ai suonatori d’osteria, con canti contadini, canzonette popolari, balli etnici (saltarelli, manfrine, vanderine) e di sala (valzer, polke, mazurche) composti tra fine ’800 e inizio ’900 da autori romagnoli spesso sconosciuti. IN

testo Milena Massani - foto Riccardo Gallini

Tra i canti dei Pescatori

Davide Barbieri, La Butega ’D Jacmein Pazzini Editore, Verucchio

L’autore, amico di Fellini, in questa raccolta postuma di sagaci racconti in dialetto mercatinese crea bozzetti di vita. Jacmein con il proprio chitarrino e la lingua forcuta taglia i panni addosso, echeggiando spregiudicati personaggi che attraversano la memoria di generazioni che con la lingua romagnola erano capaci di fotografare la realtà. “Le lingue - scrive l’autore nel testo - le creano i poveri, così da rinnovarle infinite volte, i ricchi ne cristallizzano il significato, per poi ironizzare su chi non si esprime in modo conforme”. Questi racconti in dialetto dell’Alto Montefeltro esaltano politicamente l’identità romagnola di quelle genti.

Leggere | La Società dei Marinai

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