RESOCONTO STENOGRAFICO SEDUTA DI MARTEDÌ 24...

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Atti Parlamentari — 25355 — Camera dei Deputat i VIII LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DEL 24 FEBBRAIO 198 1 RESOCONTO STENOGRAFICO 285 . SEDUTA DI _MARTEDÌ 24 FEBBRAIO 198 1 PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE MARTINI INDIC E PAG . PAG . Missioni 25357 AIARDI (DC), Relatore per la maggio - ranza 25361, 25371, 25427 ANDREATTA, Ministro del tesoro 25368 Assegnazione di progetti di legge a Com- 25429 25372, missioni in sede legislativa 2535 8 . . . BANDIERA, Sottosegretario di Stato per 25428 la difesa . . Disegni di legge: BIANCO GERARDO (DC) . . 25367 Bonn«) (PR) . . 25405 (Annunzio) 25357 . . . . . . . . . . . . CEROUETTI (PCI) . . 2541 1 (Assegnazione a Commissione in sede CICCIOMESSERE (PR) 25360, 25368, 25383 referente) 25381 . . . . . . . . . . . . . . 25429, 25432, 25435 (Autorizzazione di relazione orale) 25442 . . CRIVELLINI (PR) . . 25361, 25368, 25370, 25373 (Trasferimento dalla sede referente alla DE COSMO (DC) 25423 sede legislativa) 25358 , . . DuLaecco (PCI) 25426 (Trasmissione dal Senato) 25357 . . EsPosTO (PCI) . . 25369 GAMBOLATO (PCI) . . 2536 8 Disegno di legge (Seguito della discus - sione) : GIGLIA, Sottosegretario di Stato per i 2536 1 lavori pubblici . . Disposizioni per la formazione del bi- IANNI (PCI) . . 25420 lancio annuale e pluriennale dello LoBIANCO (DC) . . 2541 9 Stato (legge finanziaria 1981) (2037) 25359 MACCIOTTA (PCI) 25360, 25373 PRESIDENTE 25359, 25368, 25372, 25442 MELEGA (PR) . . 25415

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Atti Parlamentari

— 25355 —

Camera dei Deputat i

VIII LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DEL 24 FEBBRAIO 198 1

RESOCONTO STENOGRAFICO

285 .

SEDUTA DI _MARTEDÌ 24 FEBBRAIO 198 1

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE MARTINI

INDIC E

PAG . PAG .

Missioni 25357

AIARDI (DC), Relatore per la maggio-ranza 25361, 25371, 25427

ANDREATTA, Ministro del tesoro 25368Assegnazione di progetti di legge a Com- 2542925372,

missioni

in

sede

legislativa 2535 8.

.

. BANDIERA, Sottosegretario di Stato per25428la difesa .

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Disegni di legge: BIANCO GERARDO (DC) .

. 25367Bonn«)

(PR) . . 25405(Annunzio) 25357.

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.CEROUETTI (PCI) .

. 2541 1(Assegnazione a Commissione in sede

CICCIOMESSERE (PR)

25360, 25368, 25383referente) 25381

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. 25429, 25432, 25435(Autorizzazione di relazione orale) 25442.

. CRIVELLINI

(PR)

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. 25361, 25368, 25370, 25373(Trasferimento dalla sede referente alla

DE COSMO (DC) 25423sede legislativa) 25358

, .

.DuLaecco (PCI) 25426(Trasmissione

dal

Senato) 25357 .

.EsPosTO

(PCI) .

. 25369GAMBOLATO (PCI) .

. 25368Disegno di legge

(Seguito

della

discus -sione) :

GIGLIA, Sottosegretario di Stato per i2536 1lavori pubblici .

.

Disposizioni per la formazione del bi- IANNI (PCI) .

. 25420lancio annuale e pluriennale dello LoBIANCO

(DC) .

. 2541 9Stato (legge finanziaria 1981)

(2037) 25359

MACCIOTTA

(PCI) 25360, 25373PRESIDENTE 25359, 25368, 25372, 25442

MELEGA

(PR) .

. 25415

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Camera dei Deputati

VIII LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DEL 24 FEBBRAIO 198 1

PAG.

PALOPOLI (PCI) 25422 I Per l'attentato contro l'ufficio del depu-

RIPPA (PR) 2541 8

SACCONI (PSI) 25433

SicoLO (PCI) 25422SPAVENTA (Misto-Ind. Sin.) 25369

TESSARI ALESSANDRO (PR) 25396

VERNOLA (DC) 25360

tato Pazzaglia:

PRESIDENTE 2535 9

PAG .

Proposte di legge :

(Annunzio) 25357(Trasferimento dalla sede referente all a

sede legislativa) 2535 8

Interrogazioni, interpellanze e mozione(Annunzio) 25443

Risoluzioni (Annunzio) 25443

Documenti ministeriali (Trasmissione) 25357

Per lo svolgimento dl interpellanze :

PRESIDENTE 25442, 25443

BANDIERA, Sottosegretario di Stato pe rla difesa 25443

CICCIOMESSERE (PR) 25442, 25443

Sul tentativo di colpo di Stato in Spagna :

PRESIDENTE 25359

Votazioni segrete

. 25362, 25372, 2537325429, 25432, 25433, 2543 5

Ordine del giorno della seduta di do-mani 25443

SEDUTA PRECEDENTE : N . 284 - LUNEDÌ 23 FEBBRAIO 1981

Atti Parlamentari

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Camera dei Dsputati

VIII LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DEL 24 FEBBRAIO 198 1

La seduta comincia alle 15.

RAVAGLIA, Segretario, legge il proces-so verbale della seduta di ieri .

(È approvato) .

Missioni .

PRESIDENTE . Comunico che, a normadell'articolo 46, secondo comma, del rego-lamento, i deputati Colombo, Ebner, La-gorio, Pandolfi e Scàlfaro sono in mis-sione per incarico del loro ufficio .

Annunzio

di una proposta di legge.

PRESIDENTE . È stata presentata all aPresidenza la seguente proposta di leggedai deputati :

BIANCO GERARDO ed altri: « Istituzionedi una Commissione parlamentare di in-chiesta sul fenomeno della "camorra" inCampania » (2381) .

Sarà stampata e distribuita .

Trasmissione dal Senato .

PRESIDENTE. Il Presidente del Se-nato ha trasmesso alla Presidenza il se-guente disegno di legge, approvato daquel Consesso :

S. 1246. — « Conversione in legge, conmodificazioni, del decreto-legge 30 dicem-bre 1980, n . 901, recante provvedimentifinanziari per gli enti locali per l'anno1981 » (2382) .

Sarà stampato e distribuito.

Annunzio

di un disegno di legge.

PRESIDENTE. È stato presentato allaPresidenza il seguente disegno di legge :

dal Ministro del tesoro :

« Aumento della quota di partecipazionedell'Italia al capitale della Banca inter-nazionale per la ricostruzione e lo svi-luppo (BIRS) » (2380) .

Sarà stampato e distribuito .

Trasmissione

di documenti ministeriali .

PRESIDENTE. Il ministro del bilanci oe della programmazione economica, nellasua qualità di vicepresidente del Comi-tato interministeriale per la programma-zione economica (CIPE), con lettera indata 17 febbraio 1981, ha trasmesso, a i

sensi dell 'articolo 2, ultimo comma, dellalegge 12 agosto 1977, n . 675, copie delledeliberazioni adottate dal Comitato inter-ministeriale per il coordinamento dellapolitica industriale (CIPI), nella sedutadel 29 gennaio 1981, riguardanti rispetti-vamente l 'accertamento dello stato di cri-si aziendale e settoriale per un gruppo

di società e l'ammissione ai benefici di

cui all'articolo 4 della legge n . 675 del

1977 del progetto di ristrutturazione pre-sentato dalla società Tampieri .

Il ministro della pubblica istruzione,

con lettere in data 19 febbraio 1981, ha

trasmesso, ai sensi dell'articolo 30, quin-

to comma, della legge 20 marzo 1975 ,

n . 70, le relazioni, con relativi allegati,

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Camera dei Deputat i

VIII LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 24 FEBBRAIO 198 1

sull'attività svolta nel 1979 dai seguent ienti :

Istituto papirologico « G. Vitelli », Fi-renze ;

Istituto nazionale di geofisica, Roma ;

Istituto nazionale di ottica, Arcetri(Firenze) ;

Osservatorio geofisico sperimentale ;

Istituto nazionale di fisica nucleare ,Frascati (Roma) ;

Istituto nazionale di alta matemati-ca, Roma;

Istituto elettrotecnico « Galileo Fer-raris », Torino .

Questi documenti saranno trasmessi al -le Commissioni competenti .

Assegnazione di progetti di legge

a Commissioni in sede legislativa .

PRESIDENTE. Ricordo di aver propo-sto in una precedente seduta, a normadel primo comma dell 'articolo 92 del re-golamento, che i seguenti progetti di leg-ge siano deferiti alle sottoindicate Com-missioni permanenti in sede legislativa :

IV Commissione (Giustizia) :

« Modificazioni alle disposizioni sull edifese e sanzioni penali del diritto di au-tore, adeguamento dei valori indicati nellasezione VI del capo II, titolo III, dellalegge 22 aprile 1941, n. 633, ed integrazio-ni alla disciplina del registro pubblic ospeciale cinematografico » (2359) (con pa-rere della I, della II, della VI e dellaXII Commissione) .

Se non vi sono obiezioni, rimane cosìstabilito .

(Così rimane stabilito) .

VIII Commissione (Istruzione) :

S . 1144. — MAMMI ed altri ; PORTATADI-NO ed altri ; OCCHETTO ed altri : COVATTA

ed altri ; CARELLI ed altri: « Modifiche edintegrazioni delle norme relative agli or-gani collegiali della scuola e agli istitut iregionali di ricerca, sperimentazione e ag-giornamento educativo » (testo unificatogià approvato dall'VIII Commissione dellaCamera e modificato dal Senato) (981-

1164-1237-1424-1889-B) (con parere della Ie della V Commissione) .

Se non vi sono obiezioni, rimane cosìstabilito .

(Così rimane stabilito) .

Trasferimento di progetti di legge dall a

sede referente alla sede Iegislativa .

PRESIDENTE . Ricordo di aver comu-nicato in una precedente seduta, a nor-ma del sesto comma dell 'articolo 92 delregolamento, che le sottoindicate Commis-sioni permanenti hanno deliberato di chie-dere il trasferimento in sede legislativadei seguenti progetti di legge, ad esse at-tualmente assegnati in sede referente :

IV Commissione (Giustizia) :

GARAVAGLIA ed altri: « Misure urgenticontro la abusiva duplicazione, riprodu-zione, importazione, distribuzione e ven-dita di prodotti fonografici non autoriz-zati » (1910) .

Se non vi sono obiezioni, rimane co-sì stabilito .

(Così rimane stabilito) .

VI Commissione (Finanze e tesoro) :

S . 651 . — « Norme di adeguamento del-le procedure di aggiudicazione delle pub-bliche forniture alla direttiva della Comu-nità economica europea n . 77/62 del 21dicembre 1976 » (approvato dal Senato)(2201) .

Se non vi sono obiezioni, rimane cos ìstabilito .

(Così rimane stabilito) .

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VIII LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DEL 24 FEBBRAIO 198 1

Sul tentativo di colpo di Statoin Spagna.

PRESIDENTE. Onorevoli colleghi, alle10 di stamane i deputati spagnoli hannolasciato, in libertà, le Cortes . È così fallitoil colpo di Stato del tenente colonnell oTejero della guardia civile, che era inizia-to ieri pomeriggio con una irruzione ar-mata nell'aula del Parlamento, cogliendoi nostri colleghi nell'esercizio della lorofunzione istituzionale ed immobilizzandolial loro posto di lavoro e di responsabi-lità. Il Capo dello Stato, il Re Juan Car-los, le forze politiche, i militari, l'interopopolo spagnolo hanno difeso la loro gio-vane democrazia, di cui appunto il Parla-mento - così duramente offeso - costitui-sce il più alto presidio . Avremo tutti bi-sogno di pensare e riflettere su quantoaccaduto in queste ore in Spagna .

Gli attentati alla democrazia, ovunqueavvengano, non possono lasciarci indiffe-renti.

Ora, nell 'esprimere la nostra soddisfa-zione e solidarietà ai deputati spagnoli, i lnostro compiacimento perché il colpo diStato è stato sconfitto, e l 'augurio chein Spagna si ristabilisca completamente l anormalità democratica, credo che abbiam oanche il dovere di confermare il nostrocomune impegno per risolvere i problemidel nostro paese, per gravi che siano, co nle forze e gli strumenti della democrazia ,quali che siano i ruoli di maggioranza odi opposizione che ricopriamo . Credo chetutti insieme si debba far sì che alibi d inessun tipo siano offerti alle forze nondemocratiche, pure esistenti nel nostropaese (Vivi, generali applausi) .

ZOPPETTI . Viva la Spagna democra-tica !

TREMAGLIA. Viva le forze armat espagnole !

Per l'attentato contro l 'ufficiodel deputato Pazzaglia.

PRESIDENTE. Dopo aver ieri deplora-to l 'attentato contro la casa dell 'onorevo-

le Miceli, oggi è giunta la notizia di u nattentato che colpisce un nostro collega ,l 'onorevole Pazzaglia, presidente del grup-po del MSI-destra nazionale . Questa notteuna bomba è stata fatta esplodere nellostudio dell 'onorevole Pazzaglia, il qualefortunatamente a quell'ora era presente inquest'aula a fare il proprio dovere. Que-sto lo ha salvato dall'esplosione. Gli espri-miamo la nostra più viva solidarietà (Ge-nerali applausi) .

Seguito della discussione del disegno di

legge: Disposizioni per la formazione

del bilancio annuale e pluriennale dello

Stato (legge finanziaria 1981) (2037) .

PRESIDENTE. L'ordine del giorno re-ca il seguito della discussione del disegn odi legge: Disposizioni per la formazionedel bilancio annuale e pluriennale delloStato (legge finanziaria 1981) .

Come i colleghi ricordano, nella sedutadi venerdì scorso è stato approvato l'ar-ticolo 8. Passiamo all 'articolo 9. Ne dolettura :

« La Cassa per il Mezzogiorno è auto-rizzata ad assumere impegni fino all'im-porto di lire 500 miliardi a valere sullostanziamento di complessive lire 2 .500 mi-liardi, di cui all 'articolo 24, terzo commadel testo unico 6 marzo 1978, n . 218 esuccessive integrazioni e modificazioni, pe rla realizzazione dei progetti speciali e del-le infrastrutture industriali .

Il ministro per gli interventi straordi-nari nel Mezzogiorno, ove si verifichinoulteriori esigenze connesse alla realizzazio-ne dei progetti speciali e delle infrastrut-ture industriali, può autorizzare Ia Cassaper il Mezzogiorno ad assumere impegniper i fini anzidetti fino ad un importo d ilire 400 miliardi che farà carico per lire160 miliardi sul Fondo nazionale per i lcredito agevolato al settore industriale, dicui all'articolo 25, lettera a), del decretodel Presidente della Repubblica 9 novem-bre 1976, n. 902 e per lire 240 miliard isul predetto stanziamento di complessivelire 2.500 miliardi .

Atti Parlamentari

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VIII LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 24 FEBBRAIO 198 1

È autorizzato l 'apporto di lire 337 mi-liardi ad incremento di quello autorizza-to con l'articolo 30 della legge 24 aprile1980, n . 146, per il finanziamento, previadeliberazione adottata dal CIPE su pro-posta del ministro per gli interventi stra-ordinari nel Mezzogiorno, di opere riguar-danti le aree territoriali di Gioia Tauroe di Napoli, nonché la Sicilia e la Sarde-gna, alla cui esecuzione provvede la Cas-sa per il mezzogiorno mediante conces-sione agli enti locali ed agli enti pubblic iinteressati . L'apporto di lire 337 miliardisarà iscritto nello stato di previsione de lMinistero del tesoro, in ragione di lire100 miliardi nell 'anno 1981 e di lire 237miliardi nell'anno 1982 .

Per il finanziamento nelll'anno 1981 de-gli interventi 'previsti al primo commadell'articolo 149 del testo unico 6 marzo1978, n. 218, è incrementato di lire 226miliardi il Fondo per i programmi regio-nali di sviluppo istituito con l'articolo 9della legge 16 maggio 1970, n . 281 .

È autorizzato, per il triennio 1981-1983 ,l 'apporto di lire 220 miliardi a favoredell'ANAS, ad incremento di quello auto-rizzato con l'articolo 29, lettera a) dellalegge 24 aprile 1980, n. 146, per l 'esecu-zione di opere di viabilità in Calabria enell'area metropolitana di Napoli, previadelibera del CIPE, su proposta del Mini-stro per gli interventi straordinari nelMezzogiorno. Lo stanziamento per l 'anno1981, ,da iscrivere nello stato di previsio-ne del ministero 'del tesoro, resta deter-minato in lire 40 miliardi » .

Avverto che da parte del gruppo radi -cale è pervenuta richiesta di scrutinio se-greto, per le votazioni relative all'arti-colo 9 .

CICCIOMESSERE . A nome del grupporadicale, ritiro questa richiesta, signorPresidente .

VERNOLA. Chiedo, a nome del gruppodella DC, che le votazioni relative all'arti-colo 9 avvengano a scrutinio segreto (Com-menti all'estrema sinistra — Rumori) .

POCHETTI'. Vernola, l'ostruzionismo !Prenditela con i radicali, poi !

GAMBOLATO. Un po' di senso di re-sponsabilità !

PRESIDENTE. Sta bene, onorevole Ver-nola. Decorre pertanto da questo momen-to il regolare termine di preavviso per lavotazione mediante procedimento elettro-nico.

È stato presentato il seguente emenda-mento :

Sopprimere l'articolo 9 .

9. 6 .GAMBOLATO, ALICI, MACCIOTTA ,

BRANCIFORTI, VIGNOLA.

MACCIOTTA. Chiedo di svolgerlo io .

PRESIDENTE. Ne ha facoltà .

MACCIOTTA. 1l nostro emendamentomi sembra opportuno soprattutto dopoquanto ha affermato questa mattina inCommissione il rappresentante del Gover-no allorché si è dibattuto sulla proroga daconcedere alla Cassa per il mezzogiorno .Ci è stato infatti spiegato che esistono, acarico del fondo per il credito agevolatoal settore industriale, di cui all'articolo 9si propone la riduzione, oltre 12 mila do-mande per sette mila miliardi .di richiestedi contributo. Nello stesso tempo, ci è sta-to detto che la Cassa per il mezzogiorno, deisuoi 21 mila miliardi del fondo di dotazione,aveva impegnato circa 18 mila miliardi ,con un residuo ancora impegnabile, per leinfrastrutture, progetti speciali ed altri in-terventi, pari a 3.480 miliardi .

Ci sembra singolare che, in presenzadi un attivo impegnabile per gli intervent iinfrastrutturali ed i progetti speciali, ed inpresenza di una carenza di fondi per lapartita industriale, il Governo ci propongala decurtazione di questo fondo . Siamopertanto favorevoli ad eliminare drastica-mente questo tipo di interventi che, d'al-tra parte, continuano ad aprire alla Cassaper il mezzogiorno ulteriori strade ed ini-ziative . Noi crediamo che se vi è la vo-lontà, da parte del Governo, di cambiarei meccanismi ,di intervento a favore de lMezzogiorno, tutti insieme dovremmo la-

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VIII LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 24 FEBBRAIO 198 1

varare per non estendere ulteriormente lecompetenze della Cassa, per ridurrre i lsuo intervento al solo settore previsto dal-la legge n . 183 . Occorre quindi eliminarequesto istituto, che nel Mezzogiorno ha co-struito qualche strada o qualche operapubblica, ma non ha certamente esplicatotutti i suoi compiti, se teniamo conto del-la mole ingente degli stanziamenti a suofavore e dei reali miglioramenti che haprodotto nel Mezzogiorno .

PRESIDENTE . Sono stati presentati iseguenti emendamenti :

Sopprimere l'articolo 9 .

9. 7 .CRIVELLINI E GLI ALTRI DEPUTAT I

DEL GRUPPO RADICALE .

Sopprimere il primo ed il secondocomma.

9. 1 .CRIVELLINI E GLI ALTRI DEPUTAT I

DEL GRUPPO RADICALE .

Al primo comma, sostituire le parole :di lire 500 miliardi, con le seguenti : dilire 500 .

9. 2 .CRIVELLINI E GLI ALTRI DEPUTAT I

DEL GRUPPO RADICALE .

Al secondo comma, sostituire le parole :può autorizzare la Cassa per il Mezzogior-no, con le seguenti : può autorizzare qual-siasi ente, tranne la Cassa per il Mezzo-giorno .

9. 3 .CRIVELLINI E GLI ALTRI DEPUTATI

DEL GRUPPO RADICALE .

Al secondo comma, sostituire le parole :lire 400 miliardi, nonché le parole : lire160 miliardi, e le parole : lire 240 miliardi ,rispettivamente, con le seguenti : lire 400;lire 160; lire 240.

9. 4 .CRIVELLINI E GLI ALTRI DEPUTATI

DEL GRUPPO RADICALE .

Al terzo comma, sopprimere le parole

da: alla cui esecuzione provvede la Cassaper il Mezzogiorno, fino alla fine .

9 . 5 .CRIVELLINI E GLI ALTRI DEPUTATI

DEL GRUPPO RADICALE.

L'onorevole Crivellini ha facoltà di svol-

gerli .

CRIVELLINI . Condividendo le afferma-zioni del collega Macciotta, annuncio ilritiro dei miei emendamenti 9. 2, 9. 3 ,9. 4 e 9. 5, anche perché ieri abbiamopresentato l 'emendamento 9 . 7, che sop-prime l'intero articolo. Pertanto lo consi-deriamo sostitutivo di tutti gli altri emen-damenti, fatta eccezione per il 9. 1, chemanteniamo.

PRESIDENTE. Qual è il parere dellaCommissione sugli emendamenti presen-tati all 'articolo 9 ?

AIARDI, Relatore per la maggioranza .La Commissione a maggioranza esprimeparere contrario agli emendamenti Gam-bolato 9. 6 e Crivellini 9. 1 e 9. 7 .

PRESIDENTE . Il Governo ?

GIGLIA, Sottosegretario di Stato allaPresidenza del Consiglio dei ministri . I lGoverno è contrario agli emendamenti te-sté svolti . Desidero brevemente risponde-re al collega Macciotta per illustrare l avalidità dell'articolo 9. Si tratta di unprovvedimento che viene estrapolato daquello che a suo tempo venne chiamato« decretone », poi decaduto in Parlamento .

In effetti, con i primi due commi, conla proposta dello spostamento di 900 mi-liardi dagli incentivi ai progetti speciali ,si vuole far fronte ad una più rapidaspesa per esigenze immediate, mentre i lpagamento degli incentivi ed il loro im-pegno sono soggetti ad una lentezza dispesa diversa rispetto ai progetti spe-ciali.

I tre commi successivi che l'onorevoleMacciotta ha criticato si riferiscono : ilterzo comma ai punti « caldi » relativi agli

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VIII LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DEL 24 FEBBRAIO 198 1

impegni di Gioia Tauro e dell'area terri-toriale di Napoli, nonché agli interventigià programmati con il parere favorevoledel comitato delle regioni meridionali pe r337 miliardi; il penultimo comma agli in-terventi già approvati dalla Commissioneparlamentare per il Mezzogiorno per icompletamenti previsti dall'articolo 6 dellalegge n. 183, relativi al completamento diopere igieniche già iniziate e comprese inun elenco ben definito stilato dalla Com-missione stessa ; i 220 miliardi dell'ANASrappresentano il completamento di un pro-gramma di interventi a favore della viabi-lità in Calabria a fronte di quello cheera stato il programma originario dei 1 .500miliardi che il Parlamento, nelle sedutedell 'anno scorso, stralciò dando una quo-ta ad altri interventi che non riguardas-sero le strade .

È per questo motivo che mi permettodi raccomandare alla Camera l 'approvazio-ne dell'articolo 9 e di respingere gli emen-damenti testé presentati .

PRESIDENTE. Sospendo la seduta .

La seduta, sospesa alle 15,20, è ripres aalle 15,40.

Votazione segreta.

PRESIDENTE. Indìco la votazione se-greta, mediante procedimento elettronico ,sugli identici emendamenti Gambolato 9 . 6e Crivellini 9 . 7, non accettati dalla Com-missione né dal Governo.

(Segue la votazione) .

Dichiaro chiusa la votazione .

Comunico il risultato della votazione :

Presenti e votanti

. 470

Maggioranza . .

. 236

Voti favorevoli

210

Voti contrari .

260

(La Camera respinge) .

Hanno preso parte alla votazione :

Abete GiancarloAccame Falco

Aglietta Maria AdelaideAiardi Albert o

Alberini Guido

Alborghetti Guido

Alici Francesco Onorat o

Aliverti AbdonAliverti GianfrancoAllegra Paolo

Allocca Raffaele

Amadei Giuseppe

Amarante Giuseppe

Ambrogio Franco Pompeo

Amici Cesare

Amodeo Natale

Andò Salvatore

Andreoli Giuseppe

Andreoni Giovann i

Andreotti GiulioAngelini Vito

Anselmi Tina

Antoni VareseArmella Angelo

Armellin Lin o

Arnaud Gian Aldo

Artese Vital e

Astone Giuseppe

Azzaro Giuseppe

Babbini Paol oBaghino Francesco Giulio

Baldassi Vincenz o

Bales tracci Nello

Balzamo Vincenzo

Balzardi Piero Angel o

Baracetti Arnaldo

Barbarossa Voza Maria Immacolat a

Barca LucianoBarcellona Pietro

Bartolini Mario Andrea

Bassanini Franco

Bassi Aldo

Battaglia Adolfo

Belardi Merlo EriaseBellini Giulio

Atti Parlamentari

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VIII LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DEL 24 FEBBRAIO 198 1

Bellocchio Antonio

Belluscio Costantino

Belussi Ernesta

Benco Gruber Aurelia

Benedicter Enrico

Berlinguer EnricoBerlinguer Giovanni

Bernardi Antonio

Bernardi Guido

Bernardini Vinici o

Bernini BrunoBertani Fogli ElettaBettini Giovanni

Bianchi Fortunato

Bianchi Beretta Roman a

Bianco GerardoBiasini OddoBinelli Gian Carlo

Bisagno Tommas o

Boato Marco

Bocchi FaustoBodrato GuidoBoffardi Ines

Boggio Luig i

Bonalumi Gilbert o

Bonetti Mattinzoli PieraBonino EmmaBorgoglio Felice

Borruso Andrea

Bosi Maramotti GiovannaBotta Giuseppe

Bottarelli Pier Giorgio

Bottari Angela Mari a

Bova Francesco

Branciforti RosannaBressani PiergiorgioBriccola Ital o

Brini Federic o

Brocca Beniamino

Broccoli Paolo Pietr o

Brusca Antonino

Buttazzoni Tonellato Paola

Cacciari Massimo

Cafiero Luca

Calaminici Armando

Calonaci Vasco

Campagnoli Mario

Canullo Leo

Cappelloni Guid o

Capria Nicola

Carandini Guid o

Caravita Giovann i

Carelli Rodolf o

Carloni Andreucci Maria Teresa

Carmeno Pietro

Carpino Antoni o

Carrà Giuseppe

Carta Gianuario

Caruso Antonio

Casalino Giorgio

Casalinuovo Mario Bruzio

Casati Francesco

Casini Carlo

Castelli Migali Anna Maria

Castoldi Giusepp e

Catalano Mario

Cattanei Francesco

Cavigliasso Paola

Cecchi Alberto

Ceni Giusepp e

Cerioni Gianni

Cerquetti Enea

Cerrina Feroni Gian LucaChiovini Cecilia

Chirico Carlo

Ciai Trivelli Anna Mari aCiampaglia Alberto

Ciannamea Leonardo

Ciccardini BartolomeoCicchitto Fabrizi o

Cicciomessere Roberto

Citaristi Severino

Citterio Ezio

Ciuffini Fabio Mari a

Cocco Maria

Codrignani Giancarla

Colomba Giulio

Colonna Flavio

Colucci Francesco

Cominato LuciaCompagna Francesco

Conchiglia Calasso Cristin a

Conte Antonio

Conte Carmelo

Atti Parlamentari

— 25364 —

Camera dei Deputat i

VIII LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DEL 24 FEBBRAIO 198 1

Conti Pietro

Corà Renato

Corradi Nadia

Corti Bruno

Corvisieri Silveri o

Cossiga Francesco

Costamagna Giuseppe

Covatta Luigi

Cravedi Mari o

Cresco Angelo Gaetan o

Cristofori Adolfo Nino

Crivellini Marcell o

Cuffaro AntoninoCuojati Giovanni

Curcio Rocco

Dal Castello Mario

D'Alema Giuseppe

Dal Maso Giuseppe Antonio

Da Prato Francesco

Darida Clelio

De Caro Paol o

De Carolis MassimoDe Cinque Germano

Degan Costante

Degennaro Giuseppe

Del Donno Olindo

Dell'Andro Renato

Dell 'Unto Pari s

Del Pennino Antonio

Del Rio Giovann i

De Martino Francesco

De Michelis Gianni

De Poi AlfredoDe Simone Domenico

Di Corato Riccardo

Di Giesi Michele

Di Giovanni Arnaldo

Di Giulio Fernand o

Di Vagno Giuseppe

Dujany Cesare

Dulbecco Francesc o

Ermelli Cupelli Enrico

Erminero Enzo

Esposto Attilio

Fabbri Orlando

Fabbri Seroni Adriana

Facchini Adolfo

Faenzi Ivo

Falconio Antonio

Fanti GuidoFederico Camill o

Ferri Franco

Fioret Mari o

Fiori Giovannin o

Fiori Publio

Fontana Elio

Forlani ArnaldoFornasari Giuseppe

Forte Francesco

Forte Salvatore

Foschi FrancoFoti Luigi

Fracanzani Carlo

Fracchia Brun o

Francese AngelaFrasnelli Huber t

Furia Giovanni

Furnari Baldassarre

Fusaro Leonardo

Gaiti Giovanni

Galli Luigi Michele

Galli Maria Luisa

Galloni Giovanni

Gambolato Pietro

Gandolfi AIdoGangi Giorgio

Garavaglia Maria Pia

Gargano Mario

Garzia Raffaele

Gaspari Remo

Gava Antonio

Geremicca Andrea

Giadresco Giovanni

Gianni Alfonso

Giglia Luig i

Giovagnoli Sposetti Angela

Gitti Tarcisio

Giura Longo Raffael e

Goria Giovanni Giuseppe

Gottardo Natale

Atti Parlamentari

— 25365 —

Camera dei Deputat i

VIII LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DEL 24 FEBBRAIO 198 1

Gradi Giuliano

Granati Caruso Maria Teres aGraduata Michele

Grassucci Lelio

Gravina CarlaGrippo Ugo

Gualandi Enrico

Gui Luigi

Gullotti Antonino

Gunnella Aristide

Ianni Guido

Ianniello Mauro

Ichino Pietro

Ingrao PietroInnocenti Lino

Kessler Bruno

Lbriola Silvan o

La Loggia GiuseppeLa Malfa Giorgio

Lamorte Pasquale

Lanfranchi Cordioli Valentina

La Penna Girolamo

La Torre Pio

Leccisi Pino

Ligato Lodovico

Liotti Roberto

Lo Bello Concetto

Lobianco ArcangeloLoda Francesco

Lodolini Francesc a

Lombardi Riccardo

Longo Luigi

Lucchesi GiuseppeLussignoli Francesco

Macciotta Giorgio

Macis Francesco

Magnani Noja MariaMalfatti Franco Maria

Malvestio Piergiovanni

Mammì Oscar

Mancini Vincenzo

Manfredi Manfredo

Manfredi Giuseppe

Manfredini VillerMannino CalogeroMannuzzu Salvatore

Marabini Virginiangelo

Margheri Andrea

Maroli FiorenzoMarraffini AlfredoMartorelli FrancescoMarzotto Caotorta Antonio

Masiello Vitilio

Massari Renato

Mastella Mario Clemente

Matrone Luigi

Mazzarrino Antonio Mario

Mazzola Francesco

Mazzotta Roberto

Melega Gianluigi

Meneghetti Gioacchino Giovanni

Menziani Enrico

Merolli Carlo

Migliorini Giovanni

Minervini Gustavo

Misasi Riccardo

Molineri Rosalba

Monteleone Saveri o

Mora Giampaolo

Morazzoni Gaetano

Moro Paolo Enrico

Moschini Renzo

Motetta Giovanni

Napoli Vito

Napolitano Giorgi o

Natta Alessandro

Nespolo Carla Federica

Nicolazzi Franco

Occhetto Achille

Olcese Vittorio

Olivi Mauro

Onorato Pierluigi

Orione Franco Luigi

Orsini Bruno

Orsini Gianfranco

Ottaviano Francesco

Atti Parlamentari

— 25366 —

Camera dei Deputat i

VIII LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DEL 24 FEBBRAIO 198 1

Padula Pietro

Pagliai Morena Amabile

Pallanti NovelloPalleschi RobertoPalopoli Fulvio

Pani Mario

Pasquini AlessioPastore Aldo

Pavolini LucaPavone VincenzoPazzaglia AlfredoPecchia Tornati Maria Augusta

Peggio Eugenio

Pellicani GiovanniPellizzari Gianmario

Pennacchini Erminio

Perantuono TommasoPernice GiuseppePerrone AntoninoPetrucci Amerigo

Pezzati Sergio

Picano Angel o

Picchioni Roland oPiccinelli Enea

Piccoli Flaminio

Piccoli Maria Santa

Pierino Giuseppe

Pinto Domenico

Pisoni FerruccioPochetti Mari o

Politano Franco

Portatadino Costante

Postal Giorgio

Potì Damian o

Proietti Franco

Pucci Ernesto

Pugno Emilio

Pumilia Calogero

Quarenghi Vittori a

Quattrone FrancescoQuerci Nevo

Quercioli ElioQuieti Giusepp e

Radi Luciano

Raffaelli Edmondo

Ramella Carlo

Ravaglia Giann i

Reggiani Alessandro

Reichlin Alfredo

Reina Giusepp e

Ricci Raimondo

Rindone Salvatore

Rippa Giuseppe

Riz Roland

Rizzi Enrico

Roccella Francesc o

Rocelli Gian Franco

Rodotà Stefan o

Rognoni Virginio

Rosolen Angela Maria

Rossi Alberto

Rossi di Montelera Luigi

Rossino Giovanni

Rubbi Antonio

Rubbi Emilio

Rubinacci Giuseppe

Rubino Raffaello

Ruffini Attilio

Russo Ferdinando

Russo Giuseppe

Russo Raffaele

Russo Vincenzo

Sabbatini Gianfranco

Sacconi Maurizio

Salvato Ersilia

Salvatore Elvio Alfons o

Salvi Franco

Sandomenico Egizio

Sanese Nicola

Sangalli Carlo

Sanguineti Edoard o

Santuz Giorgio

Sanza Angelo Maria

Sarri Trabujo Milena

Sarti ArmandoSatanassi Angelo

Scaiola AlessandroScàlfaro Oscar Luigi

Scalia Vito

Scaramucci Guaitini Alb a

Scartato Vincenzo

Atti Parlamentari

— 25367 —

Camera dei Deputat i

VIII LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DEL 24 FEBBRAIO 198 1

Scotti VincenzoScovacricchi MartinoScozia MicheleSedati Giacom o

Segni Mario

Seppia Mauro

Serri Rino

Servadei Stefano

Servello Francesc o

Sicolo Tommaso

Silvestri Giuliano

Sinesio Giuseppe

Sobrero Francesco Secondo

Sospiri Nino

Spagnoli Ugo

Spataro Agostino

Spaventa Luigi

Speranza Edoardo

Spini Valdo

Sposetti Giuseppe

Staiti di Cuddia delle Chiuse Tomaso

Tagliabue Gianfranc oTamburini Rolando

Teodori Massimo

Tesi SergioTesini Aristide

Tesini Giancarlo

Tessari AlessandroTessari Giangiacomo

Tiraboschi Angel o

Tocco Giuseppe

Tombesi Giorgi o

Toni Francesco

Torri Giovann i

Trebbi Aloardi Ivann e

Tremaglia Pierantonio Mirk o

Triva Rubes

Trombadori Antonell o

Trotta NicolaSi riprende la discussione.

Vecchiarelli Bruno

Ventre Antonio

Vernola Nicola

Vietti Anna Maria

Vignola GiuseppeVincenzi BrunoViolante Luciano

Vizzini Carlo

Zambon Bruno

Zanforlin Antonio

Zaniboni Antonino

Zanini Paolo

Zarro Giovanni

Zavagnin Antoni o

Zolla Michel e

Zoppetti Francesc o

Zoppi Pietro

Zoso Giuliano

Zuech Giuseppe

Zurlo Giuseppe

Sono in missione :

Agnelli Susann a

Armato Baldassare

Bassetti Piero

Caccia Paolo Pietro

Cavaliere Stefano

Colombo Emilio

Ebner Michael

Lagorio Lelio

Pandolfi Filippo Mari a

Spinelli Altiero

Urso Giacinto

Urso Salvatore

Usellini Mario

Vagli Maura

Valensise Raffaele

PRESIDENTE . Passiamo ora alla vo-azione dell'emendamento Crivellini 9 . 1 .

BIANCO GERARDO . Signor Presidente ,non insistiamo a che le successive vota-zioni avvengano a scrutinio segreto .

Atti Parlamentari

— 25368 —

Camera dei Deputat i

VIII LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 24 FEBBRAIO 198 1

PRESIDENTE. Sta bene, onorevole ' GAMBOLATO . Lo do per svolto, signorBianco. Pongo pertanto in votazione lo I Presidente .emendamento Crivellini 9 . 1, non accetta-to dalla Commissione né dal Governo.

PRESIDENTE. È stato presentato ilseguente emendamento:(È respinto) .

Pongo in votazione l 'articolo 9 nel te-sto della Commissione.

(È approvato) .

Do lettura dell'articolo 10 :

« La disposizione di cui all'articolo 160 ,terzo comma, del testo unico delle leggisugli interventi nel Mezzogiorno, approva-to con decreto del Presidente della Re-pubblica 6 marzo 1978, n. 218, è applica -bile anche alla Società finanziaria agricoladel Mezzogiorno - FINAM - di cui all'ar-ticolo 141 .del citato testo unico, in rela-zione agli interventi, connessi all'attua-zione di progetti speciali in agricoltura,disposti in favore di imprese agricole oloro cooperative alle gli li la FINAM stes-sa partecipi .

Lo stanziamento di lire 2 .000 miliar-di, di cui all 'articolo 8, quarto comma,della presente legge, è comprensivo dellaquota destinata all 'erogazione, anche inderoga alle disposizioni vigenti, delle spe-se di cui al secondo comma dell 'articolo24 del citato testo unico approvato condecreto del Presidente della Repubblica6 marzo 1978, n . 218; tra tali spese s iintendono comprese anche indennità com-pensative ed integrative per il personalecomunque in servizio presso l 'ufficio delministro per gli interventi straordinar inel Mezzogiorno » .

È stato presentato il seguente emen-damento :

Sopprimere l 'articolo 10.

10. 1 .

GAMBOLATO, VIGNOLA, ALICI ,

BRANCIFORTI, MACCIOTTA .

Sopprimere l 'articolo 10.

10. 3 .

CRIVELLINI E GLI ALTRI DEPUTATI

DEL GRUPPO RADICALE.

L'onorevole Crivellini ha facoltà dìsvolgerlo .

CRIVELLINI. Lo do per svolto, signo rPresidente .

CICCIOMESSERE . Chiedo di parlare .

PRESIDENTE. A che titolo, onorevoleCicciomessere ?

CICCIOMESSERE . A nome del miogruppo, chiedo che le successive votazioniavvengano per scrutinio segreto .

PRESIDENTE. Sta bene, onorevoleCicciomessere .

Il Governo ha presentato il seguenteemendamento :

Aggiungere, in fine, il seguente comma :

La Cassa per il mezzogiorno, su deliberadel CIPE, è autorizzata, nell'ambito dellostanziamento, a finanziare, fino alla som-ma di 500 miliardi, programmi di inter-vento a favore del sostegno dei redditi edella produzione degli agricoltori del Mez-zogiorno, nonché azioni per la commer-cializzazione dei loro prodotti .

10. 2.

L'onorevole ministro del tesoro ha fa-coltà di svolgerlo .

ANDREATTA, Ministro del tesoro. ConL'onorevole Gambolato ha facoltà di questo emendamento si destinano 500 mi -

svolgerlo .

i liardi della Cassa per il mezzogiorno per

Atti Parlamentari

— 25369 —

Camera dei Deputati

VIII LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DEL 24 FEBBRAIO 198 1

il sostegno dei redditi ,e delle produzionimediterranee dell'Italia meridionale.

Nella situazione di estrema difficoltàper la politica agricola comune, ritengoche questo emendamento costituisca un amisura di sicurezza nell'eventualità cheagli accordi in sede europea possano con-seguire pesanti sacrifici per le produzio-ni tipiche del Mezzogiorno . Abbiamo man-tenuto una dizione volutamente apertanell 'emendamento, riservando al comitatoper la programmazione, nell'ambito dell eprocedure legislative esistenti, la possibi-lità di allocare il credito per il sostegnoprevisto dai regolamenti comunitari a fa-vore di talune produzioni, proprio perch ériteniamo che questo emendamento siaun'arma contrattuale per permettere diarrivare ad un'equa determinazione de iprezzi in sede comunitaria e per prospet-tare che, ove altri intenda procedere sullavia pericolosa dei sostegni nazionali allaagricoltura, il Governo italiano è pronto aseguirli senza sacrificio delle produzion imediterranee. Ci auguriamo che questaallocazione di fondi non debba essere uti-lizzata, ma riteniamo che si tratti di unaarma importante nelle trattative che siaprono, e nelle quali le produzioni conti-nentali rischiano di assorbire tutti i mezzidella Comunità, a danno delle produzion inazionali. Abbiamo fatto presente in sed ecomunitaria che la determinazione di prez-zi che non tengano conto dei diversi gra-di di inflazione nei diversi paesi europeipuò determinare un avvio di aiuti in se-de nazionale .

Con questo emendamento, che autoriz-za la Cassa per il mezzogiorno ad in-tervenire nel campo del sostegno dei red-diti e della produzione, intendiamo accom-pagnare questa nostra posizione conferen-do un'arma giuridica nelle mani del Go-verno italiano .

SPAVENTA. Chiedo di parlare su que-sto emendamento .

PRESIDENTE . Ne ha facoltà .

SPAVENTA. Vorrei soltanto osservare ,signor Presidente, che questa mattina la

Commissione ha ritenuto di accantonare

l'esame di questo emendamento, perchécon esso si lascia una discrezionalità, chenon credo sia ammissibile, all'azione degl iorganismi preposti alla spesa. Non vi sonocriteri direttivi : si tratta, praticamente ,di una delega in bianco. Si parla di pro-grammi senza specificare a quali leggi cisi debba riferire . Si parla di azioni perla commercializzazione dei prodotti senz a

specificare quali siano i criteri . Anche re-centi avvenimenti dovrebbero renderci piùcauti in materia . Vorrei, perciò, chiedereal Governo ed al relatore Aiardi se nonritengano di fornire chiarimenti in rela-zione a questo emendamento .

ESPOSTO. Chiedo di parlare sull'emen-damento del Governo 10 . 2 .

PRESIDENTE. Ne ha facoltà .

ESPOSTO. Già le dichiarazioni formu-late or ora ,dal ministro del tesoro costi-tuiscono una ragione di ulteriore riflessio-ne sull'emendamento del Governo . Franca-mente non si capisce il significato di unemendamento che stanzia 500 miliardi perl'agricoltura nel Mezzogiorno come armacontrattuale in occasione della trattativaper la determinazione dei prezzi agricol iche si svolge a Bruxelles, per far cioè sa-

pere agli altri paesi della Comunità che seprovvedono con misure di sostegno nazio-

nali l 'Italia è pronta a fare altrettanto. Aparte il fatto che gli altri paesi della Co-munità già provvedono largamente in que-sta direzione, così come facciamo noi an-che se non nello stesso grado, quel che èpiù grave, nelle dichiarazioni del ministro ,è che egli si augura ,di non utilizzare que-st'arma, e perciò questi fondi .

Vorrei allora fare un breve riepilogodella nostra discussione sugli stanziamentia favore dell 'agricoltura per il 1981 . Que-sto emendamento del Governo deriva dal-la discussione che si è svolta nel Comita-to dei nove per determinare un accresci -mento degli stanziamenti secondo le pro-poste dell gruppo comunista. Ci è statorichiesto di ridurre - si disse ragionevol-mente - le nostre proposte e, in Comitato

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— 25370 —

Camera dei Deputat i

VIII LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 24 FEBBRAIO 1981

dei nove, abbiamo portato le nostre richie-ste ,da cinquemila a tremila miliardi, mill edei quali destinati all'agricoltura . Il mini-tro, in Commissione ed in Assemblea, ci hacomunicato che non poteva raccogliere l eproposte comuniste, ma che tuttavia, ren-dendosi conto delle necessità, avrebb estanziato per l'agricoltura circa 950 miliar-di, avvicinandosi dunque alle nostre pro-poste. Siamo quindi arrivati, nell'esercizi odelle nostre responsabilità di opposizione,

all 'indicazione di una cifra a favore dellaagricoltura praticamente identica a quell arichiesta. Orbene, di questi 900 miliard iche il Governo propone di stanziare a fa-vore dell'agricoltura, 500 sono prelevatidagli stanziamenti a favore della Cassa pe ril mezzogiorno, dunque debbono esserespendibili, indipendentemente dalle condi-zioni che si determineranno nella trattati-va sui prezzi agricoli comunitari ed indi-pendentemente dalle manovre che posson oessere svolte nei paesi della Comunità perquanto riguarda i sostegni nazionali. Secosì non fosse, non ci sarebbe più il rico-noscimento che l 'agricoltura ha bisogn odi questi investimenti, non ci sarebbe piùil riconoscimento della erroneità della pre-cedente valutazione, secondo la quale unamodifica degli stanziamenti per l'agricoltu-ra sarebbe stata grave, esiziale, per quantoriguarda la manovra complessiva del bi-lancio, né si rispetterebbe, tra l'altro, a ldi là delle nostre proposte, la risoluzio-ne della direzione della democrazia cristia-na che, in sede di critica alle manovre delblocco del credito, ha affermato l'indispen-sabilità di investimenti produttivi, oltreche nell'energia, anche in agricoltura .

Sono dunque disponibili per l'agricol-tura 950 miliardi, secondo quanto indicatodal nostro gruppo e da colleghi di altreparti politiche . Proponiamo allora che que-sto emendamento del Governo venga ac-cantonato, per esaminarlo quando passe-remo all'esame dell 'articolo 12, in manieratale da valutare in quel testo il complessodella manovra finanziaria per il 1981 perquanto concerne l 'agricoltura, tenendo cosìconto di questi 500 miliardi ed anche de-gli ulteriori 450 miliardi di cui il mini-stro ha dichiarato di poter disporre per

gli investimenti nel settore, ed anche, per-tanto, delle proposte che da parte nostra

e ,di altri gruppi sono state formulate in

merito agli investimenti per il 1981 in

agricoltura.

Per tali ragioni, chiedo al signor mini-stro, ed al relatore per la maggioranza d iaccogliere la proposta di spostare la va-

lutazione sull'impiego di questi 500 miliar-di al momento dell'esame dell'articolo 12 ,

senza entrare quindi nel merito dei giudizi

circa la genericità della formulazione ch esono stati già richiamati dal collega Spa-

venta .

CRIVELLINI . Chiedo di parlare sullo

emendamento 10. 2 del Governo.

PRESIDENTE . Ne ha facoltà .

CRIVELLINI . Sarò molto breve, poi -

I ché ritengo che il collega Spaventa abbi a

esattamente individuato il problema che

abbiamo di fronte . Voglio soltanto aggiun-gere che questo è un esempio classic o

del metodo usato dal Governo per la sua

politica nel settore dell 'economia . Si trat-ta infatti di un emendamento che stanziala non irrilevante cifra di 500 miliardi

sulla base di un semplice riferimento anon meglio identificati programmi di in-tervento a favore del sostegno dei reddi-ti e della produzione degli agricoltori del

Mezzogiorno. Ricordo che per un ben piùmodesto problema di consulenze per i l

ministro di grazia e giustizia si è proce-duto ad una minuziosa elencazione - pe-

raltro risultata poi sbagliata - di articol i

di provvedimenti legislativi ; inoltre il mi-

nistro ha reso noto alla Commissione

l 'elenco delle consulenze stesse ed i set -

tori che avevano riguardato ed ha con-

segnato due documenti di una trentin a

di pagine in complesso . In questo casoinvece, con riferimento ad uno stanzia-

mento di 500 miliardi per il settore agri -colo, si procede in modo diverso, eviden-temente perché c'è stata una contrattazio-ne tra alcuni gruppi di maggioranza, inbase alla quale si è stabilito questo fi-nanziamento senza ritenere di dover pre-

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Camera dei Deputat i

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cisare la sua effettiva destinazione. Nonsi capisce neppure perché sia stata pre-vista la somma di 500 miliardi, e non adesempio di 600 o di 60 miliardi, non es-sendovi nessun riferimento appropriato .L 'unico criterio che vale è evidentemen-te il rapporto di forza tra i gruppi dideputati o i gruppi di potere nel cui am-bito si è svolta la contrattazione che h adato origine a questo emendamento . Nonc'è nessun rapporto con i problemi con-creti .

Anche noi abbiamo presentato, in rela-zione ad altri settori, emendamenti abba-stanza generici, e lo abbiamo fatto volu-tamente, indicando però riferimenti deltutto concreti . Così, nel settore del rias-setto idrogeologico abbiamo considerato l erelazioni del professor De Marchi, abbia-mo valutato gli stanziamenti necessari arisolvere i problemi ed abbiamo propostolo stanziamento delle cifre corrisponden-ti. Rintengo pertanto che non si poss aaccettare di stanziare cifre non indiffe-renti attraverso emendamenti così gene-rici, che anche dal punto di vista lessi -cale riflettono il tipo di valutazioni cheabbiamo riscontrato sul tema del ferm odi polizia : in quel caso, infatti, si stabi-liva che la polizia poteva, a suo insinda-cabile giudizio, applicare il fermo nei con-fronti di una persona colta in atteggia-mento considerato sospetto o con un com-portamento tale da far pensare che stessetentando non già di commettere un rea-to, ma forse soltanto di star provando atentarlo ! In questo caso si stanziano 500miliardi indicando un criterio di spesa as-solutamente generico, che fa riferiment oalle valutazioni della Cassa per il Mezzo-giorno e che non è ancorato ad alcunpresupposto obiettivo . Persino il criteriodi dividere la somma di 500 miliardi peril numero degli agricoltori meridional ipotrebbe essere utilizzato senza entrare incontrasto né con la lettera né con lo spi-rito dell 'emendamento .

Vogliamo denunciare un simile mododi far politica, a colpi di centinaia di mi-liardi, stanziati non previa constatazionedei problemi aperti e della volontà di ri-solverli ma sulla base di contrattazioni

che nulla hanno a che vedere con i pro-blemi del Mezzogiorno e dell'agricoltura .

PRESIDENTE. Qual è il parere dellaCommissione sugli emendamenti presenta-ti all'articolo 10 ?

AIARDI, Relatore per la maggioranza .Signor Presidente per quanto riguarda gliemendamenti Gambolato 10. 1 e Crivellini10. 3, esprimo il parere contrario a mag-gioranza della Commissione; mentre, perquanto riguarda l'emendamento del Go-

verno 10. 2, riconfermo il parere positivosullo spirito che ha animato il Governonel presentare tale emendamento e riten-go altresì che anche mediante una speci-

ficazione della destinazione della sommarecata si potrebbe passare alla sua vota-zione, senza giungere ad un accantona-mento .

Per quanto riguarda la precisazione ,vorrei far presente come sarebbe neces-sario anzitutto specificare il riferimentodel finanziamento dei 500 miliardi, cioènell'ambito dello stanziamento di cui a lprecedente articolo 8 .

Inoltre, per tener anche conto delle

osservazioni che sono state avanzate da icolleghi Spaventa ed Esposto, all'emenda-mento del Governo 10. 2 potrebbe essereaggiunto, in fine, un riferimento alle nor-mative applicabili per le finalità da quel-l'emendamento previste.

In effetti, onorevole Esposto, noi nondovremmo ulteriormente specificare le fi-nalità che riguardano il fondo di solida-rietà e il rifinanziamento della legge nu-mero 403, in quanto quelli sono problem imi che affronteremo successivamente e

perché c'è stata già una precisa indicazio-ne del Governo per l'ulteriore utilizzo d i200 miliardi di lire per il fondo di so-lidarietà, di cui 100 miliardi da destinarealle zone recentemente colpite dal terre -moto, mentre gli altri 250 miliardi do-vrebbero andare – già lo sappiamo – ad

incrementare il fondo previsto dalla leggen . 403 .

Quindi potremmo confermare la no-stra accettazione dell'emendamento 10. 2

Atti Parlamentari

— 25372 —

Camera dei Deputat i

VIII LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DEL 24 FEBBRAIO 198 1

presentato dal Governo integrato da que-sti subemendamenti, anche per risponde-re e mantenere fermo lo spirito che haanimato il Governo nel presentarlo .

PRESIDENTE. I subemendamenti dellaCommissione testè illustrati dall 'onorevolerelatore per la maggioranza sono così for-mulati :

All'emendamento del Governo 10. 2,dopo la parola : stanziamento, aggiungerele seguenti: di cui al precedente artico-lo 8 (0. 10 . 2 . 1) ;

All 'emendamento del Governo 10. 2,aggiungere, in fine, le parole : con riferi-mento alle normative applicabili per lefinalità anzidette (0 . 10 . 2. 2) .

Qual è il parere del Governo sugliemendamenti e subemendamenti presen-tati all 'articolo 8 ?

ANDREATTA, Ministro del tesoro . So-no contrario alla soppressione dell 'arti-colo 10 (come proposta dagli emendamen-ti Gambolato 10. 1 e Crivellini 10. 3) ,mentre sono favorevole all'accantonamen-to •dell 'emendamento 10. 2 del Governo,da esaminarsi come articolo aggiuntivoall 'articolo 12 .

AIARDI, Relatore per la maggioranza.Accedo allora al parere del Governo.

PRESIDENTE. Ritengo pertanto chela proposta di accantonare l 'emendamento10. 2 del Governo (e i relativi subemen-damenti della Commissione), per esaminar-lo quale articolo aggiuntivo all'articolo12, possa essere accolta .

Se non vi sono obiezioni, rimane cosìstabilito .

(Così rimane stabilito).

Passiamo pertanto alla votazione sulmantenimento dell'articolo 10, di cui sirichiede la soppressione .

Votazione segreta .

PRESIDENTE. Indìco la votazione se-greta, mediante procedimento elettronico ,sull'articolo 10 del disegno di legge neltesto della Commissione, del quale gliemendamenti Gambolato 10 . 1 e Crivel-lini 10. 3 propongono la soppressione .

(Segue la votazione) .

Dichiaro chiusa la votazione .

Comunico il risultato della votazione :

Presenti 501

Votanti 500

Astenuti 1

Maggioranza 251

Voti favorevoli . . 269

Voti contrari . . . 23 1

(La Camera approva) .

Si riprende la discussione .

PRESIDENTE. Do lettura dell'articolo11 :

« Le autorizzazioni di spesa per l'anno1981, di cui ai precedenti articoli 8 e9, di complessive lire 2.366 miliardi, so-no imputate allo stanziamento di cui alcapitolo n. 9001 dello stato di previsionedel Ministero del tesoro per l 'anno finan-ziario predetto .

Il ministro del tesoro è autorizzato adapportare, con propri decreti, le occorrentivariazioni di bilancio » .

È stato presentato il seguente emenda-mento :

Sopprimere l 'articolo 11.

11 . 1 .

VIGNOLA, GAMBOLATO, ALICI, MAC-

CIOTTA, BRANCIFORTI .

L'onorevole Vignola, o altro firmatari oha facoltà dei svolgerlo .

Atti Parlamentari

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Camera dei Deputati

VIII LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 24 FEBBRAIO 198 1

MACCIOTTA. Lo ritiriamo, signoraPresidente perché l 'articolo 11 costituiscesemplicemente la copertura tecnica deifinanziamenti disposti con gli articoli 8

e 9, e va a riduzione del fondo globale .

PRESIDENTE. Sta bene, onorevoleMacciotta.

È stato presentato il seguente emen-damento :

Sopprimere l 'articolo 11 .

11 . 2 .

CRIVELLINI E GLI ALTRI DEPUTAT I

DEL GRUPPO RADICALE .

L'onorevole Crivellini ha facoltà di il-lustrarlo .

CRIVELLINI . Lo ritiro, signora Presi-dente .

PRESIDENTE. Sta bene, onorevoleCrivellini . Procediamo quindi alla vota-zione dell 'articolo 11 .

Votazioni segrete .

PRESIDENTE. Indìco la votazione se-greta, mediante procedimento elettronico ,sull 'articolo 11 nel testo della Commis-sione .

(Segue la votazione) .

Dichiaro chiusa la votazione .

Comunico il risultato della votazione :

Presenti

. 499

Votanti

. 31 9

Astenuti

.

. 180

Maggioranza

. 160

Voti favorevoli

274Voti contrari .

45

(La Camera approva) .

ziorno il 65 per cento delle disponibilit à

destinate agli incentivi agli investimentiindustriali sono prorogate al 31 dicembre1981 . Il Mediocredito centrale, dalla datadi entrata in vigore della presente legge, è

autorizzato ad utilizzare i fondi, riservat i

al Mezzogiorno nel 1981, ed i fondi già ri-servati negli anni precedenti e non impie-gati al 31 dicembre 1980, anche per gli

interventi di finanziamento, ai sensi dell ealtre leggi vigenti che disciplinano la suaattività, purché in favore di soggetti loca-lizzati nel Mezzogiorno stesso. In tal caso,

la durata massima dei finanziamenti puòestendersi fino a quella prevista dall'arti-colo 63, comma quinto, del decreto del

Presidente della Repubblica 6 marzo 1978 ,

n . 218 » .

A questo articolo non sono stati pre-sentati emendamenti .

Indìco pertanto la votazione segreta ,mediante procedimento elettronico, sull 'ar-

ticolo 12, nel testo della Commissione .

(Segue la votazione) .

Dichiaro chiusa la votazione .

Comunico il risultato della votazione :

Presenti e votanti .

. 497

Maggioranza . . .

. 249

Voti favorevoli .

265

Voti contrari . .

232

(La Camera approva) .

Hanno preso parte alle votazioni :

Abete Giancarlo

Accame Falco

Aglietta Maria Adelaid eAiardi Alberto

Alberini Guid o

Alborghetti Guido

Alici Francesco OnoratoAlinovi Abdon

Aliverti Gianfranco

Allegra Paolo

Passiamo all'articolo 12, che è del se-guente tenore:

« Le norme relative all'obbligo del Me-diocredito centrale di riservare al Mezzo -

Atti Parlamentari

-- 25374 —

Camera dei Deputati

VIII LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DEL 24 FEBBRAIO 198 1

Allocca RaffaeleAltissimo Renat oAmabile Giovanni

Amadei Giuseppe

Amalfitano DomenicoAmarante Giusepp e

Ambrogio Franco Pompeo

Amici Cesare

Arnodeo Natal e

Andò Salvatore

Andreoli GiuseppeAndreoni Giovanni

Andreotti GiulioAngelini Vito

Aniasi AldoAnselmi Tina

Antoni Varese

Armella Angelo

Armellin Lin o

Arnaud Gian Aldo

Artese VitaleAstone Giuseppe

Augello Giacomo SebastianoAzzaro Giuseppe

Babbini Paol o

Baghino Francesco Giulio

Baldassari Roberto

Baldassi Vincenzo

Balestracci NelloBalzamo Vincenzo

Balzardi Piero AngeloBandiera Pasquale

Baracetti Arnaldo

Barbarossa Voza Maria ImmacolataBarca Luciano

Barcellona Pietro

Bartolini Mario AndreaBassanini Franco

Bassi Aldo

Battaglia AdolfoBelardi Merlo Eriase

Bellini Giulio

Bellocchio AntonioBelluscio Costantin o

Belussi ErnestaBenco Gruber Aurelia

Benedikter Johann

Berlinguer Enrico

Berlinguer Giovanni

Bernardi AntonioBernardi Guido

Bernardini Vinicio

Bernini Bruno

Bertani Fogli Eletta

Bettini Giovann i

Bianchi Fortunato

Bianchi Beretta Romana

Bianco Gerardo

Biasini OddoBinelli Gian Carl o

Bisagno Tòmmas o

Boato Marco

Bocchi Fausto

Bodrato Guid o

Boffardi Ines

Boggio Luig i

Bogi Giorgio

Bonalumi Gilbert o

Bonetti Mattinzoli Piera

Bonino Emma

Borgoglio Felice

Borruso Andrea

Bosco ManfrediBosi Maramotti Giovann a

Botta Giusepp e

Bottarelli Pier Giorgio

Bottari Angela Maria

Bova Francesco

Branciforti Rosanna

Bressani Piergiorgio

Briccola Ital o

Brini Federico

Brocca Beniamino

Broccoli Paolo Pietro

Bruni Francesco

Brusca Antonino

Buttazzoni Tonellato Paola

Cabras Paolo

Cacciari Massim o

Cafiero Luca

Calaminici Armando

Caldoro Antonio

Atti Parlamentari

— 25375 —

Camera dei Deputat i

VIII LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DEL 24 FEBBRAIO 198 1

Calonaci Vasco

Campagnoli Mario

Cantelmi Giancarlo

Canullo Leo

Cappelloni Guido

Capria NicolaCarandini Guido

Caravita Giovann iCarelli Rodolfo

Carloni Andreucci Maria Teres aCarmeno Pietr o

Carpino Antonio

Carrà Giuseppe

Carta GianuarioCaruso Antoni o

Casalino Giorgi o

Casalinuovo Mario BruzioCasati Francesc oCasini Carlo

Castelli Migali Anna Mari aCastoldi Giuseppe

Cattanei FrancescoCavigliasso Paola

Cecchi Alberto

Ceni Giuseppe

Cerioni Gianni

Cerquetti Enea

Cerrina Feroni Gian LucaChiovini Cecilia

Chirico Carlo

Ciai Trivelli Anna Maria

Ciampaglia Albert o

Ciannamea Leonardo

Ciccardini Bartolomeo

Cicchitto Fabrizio

Cicciomessere RobertoCitaristi Severino

Citterio Ezio

Ciuffini Fabio Maria

Cocco Maria

Codrignani Giancarla

Colomba Giuli o

Colonna Flavio

Colucci FrancescoCominato Lucia

Conchiglia Caalasso CristinaConte Antonio

Conte CarmeloConti PietroCorà RenatoCorradi Nadia

Corti BrunoCorvisieri SilverioCossiga FrancescoCostamagna GiuseppeCovatta Luigi

Cravedi Mari o

Craxi Benedetto

Cresco Angelo Gaetan o

Cristofori Adolfo Nin o

Crivellini Marcello

Crucianelli Famian o

Cuffaro Antonino

Cuojati Giovanni

Curcio Rocc o

Dal Castello Mari oD'Alema Giusepp e

Dal Maso Giuseppe Antoni o

Da Prato Francesco

De Caro Paolo

De Carolis Massimo

De Cinque Germano

de Cosmo Vincenzo

Degan Costante

Degennaro Giuseppe

Del Donno Olindo

Dell'Andro Renato

Dell'Unto Paris

Del Pennino Antonio

Del Rio Giovann i

De Martino Francesc o

De Michelis Gianni

De Mita Luigi Ciriac o

De Poi Alfredo

De Simone Domenico

Di Corato Riccardo

Di Giesi Michele

Di Giovanni Arnaldo

Di Giulio Fernando

Di Vagno Giuseppe

Dujany Cesare

Dulbecco Francesco

Atti Parlamentari

— 25376 —

Camera dei Deputar

VIII LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 24 FEBBRAIO 198 1

Ermelli Cupelli Enrico

Erminero Enz o

Esposto Attilio

Fabbri OrlandoFabbri Seroni Adrian a

Facchini Adolfo

Faenzi Ivo

Falconio Antonio

Fanti Guido

Federico CamilloFerrari Marte

Ferri FrancoFioret Mari o

Fiori Giovannino

Fiori PublioFontana Eli o

Forlani Arnaldo

Fornasari Giuseppe

Forte Francesco

Forte Salvatore

Foschi Franco

Foti Luigi

Fracanzani Carl o

Fracchia Bruno

Francese Angela

Frasnelli Huber t

Furia Giovanni

Furnari Baldassarre

Fusaro Leandro

Gaiti Giovanni

Galli Luigi Michel e

Galli Maria Luis a

Galloni Giovanni

Gambolato ietro

Gandolf i AldoGangi Giorgio

Garavaglia Maria Pia

Gargani Giuseppe

Gargano Mario

Garzia Raffaele

Gaspari Remo

Gava Antonio

Geremicca Andrea

Giadresco Giovanni

Gianni Alfonso

Giglia Luig i

Giovagnoli Sposetti Angela

Gitti Tarcisio

Giura Longo Raffaele

Goria Giovanni Giusepp eGottardo Natal e

Gradi Giulian o

Graduata Michele

Granati Caruso Maria Teres aGrassucci Leli o

Gravina CarlaGrippo Ugo

Gualandi Enric o

Gui Luigi

Gullotti Antonino

Gunnella Aristide

Ianni Guido

lanniello Mauro

Ichino ietro

Ingrao Pietro

Innocenti Lino

Kessler Bruno

Labriola Silvan o

La Loggia Giuseppe

La Malfa Giorgi o

Lamorte Pasqual e

Lanfranchi Cordioli Valentina

La Penna Girolamo

La Torre Pio

Lauricella Salvatore

Leccisi Pino

Leone GiuseppeLigato Lodovico

Liotti Roberto

Lo Bello Concetto

Lobianco Arcangelo

Loda Francesco Vittorio

Lodi Faustini Fustini Adrian a

Lodolini FrancescaLombardi Riccardo

Longo PietroLo Porto Guido

Atti Parlamentari

— 25377 —

Camera dei Deputati

VIII LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DEL 24 FEBBRAIO 198 1

Lucchesi GiuseppeLussignoli Francesco

Macaluso AntoninoMacis FrancescoMagnani Noya Mari aMagri Lucio

Malfatti Franco Maria

Malvestio Piergiovann iManca Enrico

Mancini Giacom o

Mancini Vincenz o

Manfredi Giuseppe

Manfredi Manfredo

Manfredini Ville rMannino Calogero

Mannuzzu Salvatore

Marabini Virginiangel o

Margheri AndreaMaroli FiorenzoMarraffini Alfredo

Martorelli FrancescoMarzotto Caotorta Antonio

Masiello Vitili o

Massari RenatoMastella Mario Clement e

Matrone LuigiMatteotti Gianmatteo

Mazzarino Antonio Mario

Mazzola FrancescoMazzotta Roberto

Melega Gianluig i

Meneghetti Gioacchino Giovanni

Menziani Enrico

Merolli CarloMicheli Filippo

Migliorini Giovanni

Misasi Riccardo

Molineri Rosalba

Monteleone Saveri oMora Giampaolo

Morazzoni Gaetano

Moro Paolo EnricoMoschini Renzo

Motetta Giovanni

Napoli Vito

Napolitano Giorgio

Natta Alessandr o

Nespolo Carla Federica

Nicolazzi Franco

Occhetto Achille

Olcese Vittori o

Olivi Mauro

Onorato Pierluigi

Orione Franco Luigi

Orsini BrunoOrsini Gianfranco

Ottaviano Francesco

Padula Pietro

Pagliai Morena Amabile

Pallanti NovelloPalleschi Roberto

Palopoli FulvioPani MarioPasquini AlessioPastore Ald o

Pavolini LucaPavone Vincenzo

Pecchia Tornati Maria AugustaPeggio EugenioPellicani Giovanni

Pellizzari Gianmario

Pennacchini Erminio

Perantuono Tommas o

Pernice Giuseppe

Perrone Antonino

Petrucci Amerig o

Pezzati Sergio

Picano Angelo

Picchioni Rolando

Piccinelli EneaPiccoli Flaminio

Piccoli Maria Santa

Pierino Giusepp ePinto Domenico

Pisanu GiuseppePisoni Ferruccio

Pochetti Mario

Politano FrancoPortatadino Costante

Postal Giorgio

Poti Damiano

Atti Parlamentari

— 25378 —

Camera dei Deputati

VIII LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DEL 24 FEBBRAIO 1981

Preti Luig i

Proietti Franco

Pucci Ernesto

Pugno EmilioPumilia Calogero

Quarenghi Vittori aQuerci NevoQuercioli ElioQuieti Giuseppe

Radi Luciano

Raffaelli Edmond oRallo Girolamo

Ramella Carlo

Ravaglia Gianni

Reggiani AlessandroReichlin Alfredo

Reina Giuseppe

Ricci Raimond o

Rindone Salvatore

Rippa GiuseppeRiz RolandRizzi EnricoRoccella Francesco

Rocelli Gian Franco

Rodotà StefanoRognoni Virgini oRosolen Angela Maria

Rossi Alberto

Rossi di Montelera LuigiRossino Giovanni

Rubbi Antonio

Rubbi Emilio

Rubinacci Giuseppe

Rubino RaffaelloRuffini Attili oRusso Ferdinando

Russo Giuseppe

Russo Raffaele

Russo Vincenzo

Sabbatini Gianfranc o

Sacconi MaurizioSaladino Gaspare

Salvato Ersilia

Salvatore Elvio Alfonso

Salvi Franc oSandomenico Egizio

Sanese Nicola

Sangalli Carlo

Sanguineti Edoard o

Santuz GiorgioSanza Angelo MariaSarri Trabujo MilenaSarti Armand o

Satanassi Angelo

Scaiola Alessandro

Scalia VitoScaramucci Guaitini AlbaScarlato Vincenz o

Scotti Vincenzo

Scozia Michele

Sedati Giacom oSegni MarioSeppia Mauro

Serri Rino

Servadei Stefan o

Servello Francesco

Sicolo TommasoSilvestri Giuliano

Sinesio Giuseppe

Sobrero Francesco Secondo

Sospiri NinoSpagnoli Ugo

Spataro Agostino

Spaventa Luig iSperanza Edoard oSpini Valdo

Sposetti GiuseppeStaiti di Cuddia delle Chiuse Tomas o

Sullo Fiorentin o

Susi Domenico

Tagliabue Gianfranc oTamburini Roland o

Tancredi Antoni o

Teodori Massimo

Tesi Sergio

Tesini Aristide

Tesini Giancarlo

Tessari Alessandro

Tessari Giangiacomo

Tiraboschi Angelo

Tocco Giuseppe

Atti Parlamentari

— 25379 —

Camera dei Deputat i

VIII LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DEL 24 FEBBRAIO 198 1

Tombesi Giorgi o

Toni Francesco

Torri GiovanniTortorella Aldo

Tozzetti Ald o

Trebbi Aloardi IvanneTremaglia Pierantonio MirkoTriva Rubes

Trombadori Antonell oTrotta Nicola

Urso Giacinto

Urso Salvatore

Usellini Mario

Vagli MauraValensise RaffaeleVecchiarelli Bruno

Ventre Antonio

Vernola Nicola

Vetere UgoVietti Anna MariaVignola Giuseppe

Vincenzi Bruno

Violante Luciano

Vizzini Carlo

Zamberletti GiuseppeZambon Bruno

Zanforlin Antoni o

Zaniboni Antonino

Zanini PaoloZarro Giovanni

Zavagnin Antonio

Zolla Michele

Zoppetti Francesc o

Zoppi Pietro

Zoso GiulianoZuech Giuseppe

Zurlo Giuseppe

Si è astenuto sull'articolo 10 :

Pazzaglia Alfredo

Si sono astenuti sull 'articolo 11 :

Alborghetti GuidoAlici Francesco Onorato

Alinovi Abdo n

Allegra Paolo

Amarante GiuseppeAmbrogio Franco Pompe oAmici Cesar eAngelini VitoAntoni Vares e

Baldassari Roberto

Baldassi Vincenzo

Baracetti Arnaldo

Barbarossa Voza Maria ImmacolataBarca Luciano

Barcellona Pietro

Bartolini Mario Andrea

Belardi Merlo Eriase

Bellini GiulioBellocchio Antonio

Berlinguer Enrico

Berlinguer Giovann i

Bernardi Antonio

Bernardini Vinici oBernini Bruno

Bianchi Beretta Romana

Binelli Gian Carlo

Bocchi FaustoBoggio LuigiBonetti Mattinzoli Piera

Bosi Maramotti Giovanna

Bottari Angela Maria

Branciforti Rosanna

Brini Federic oBroccoli Paolo Pietro

Brusca Antonino

Buttazzoni Tonellato Paola

Cacciari Massimo

Calaminici Armando

Calonaci Vasco

Cantelmi Giancarl o

Canullo Leo

Cappelloni GuidoCarandini Guido

Carloni Andreucci Maria Teresa

Carmeno Pietro

Carrà Giuseppe

Caruso Antoni oCasalino Giorgio

Atti Parlamentari

— 25380 —

Camera dei Deputati

VIII LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 24 FEBBRAIO 198 1

Castelli Migali Anna Mari a

Castoldi Giuseppe

Cecchi Alberto

Cerquetti Enea

Cerrina Feroni Gian Luca

Chiovini Cecili aCiai Trivelli Anna Mari aCiuffini Fabio MariaCocco Maria

Codrignani Giancarla

Colomba Giuli o

Colonna Flavio

Cominato Luci a

Conchiglia Caalasso CristinaConte AntonioConti Pietro

Corradi Nadia

Cravedi Mari oCrivellini Marcello

Cuffaro AntoninoCurcio Rocco

D'Alema Giusepp e

Da Prato FrancescoDe Caro Paolo

De Simone Domenico

Di Corato RiccardoDi Giovanni ArnaldoDi Giulio Fernando

Dulbecco Francesco

Esposto Attilio

Fabbri Orlando

Fabbri Seroni Adrian aFacchini Adolf oFaenzi Ivo

Fanti Guido

Ferri Franco

Forte Salvatore

Francese AngelaFuria Giovann i

Gambolato Pietro

Geremicca Andrea

Giadresco Giovann iGiovagnoli Sposetti Angela

Giura Longo Raffaele

Gradi Giuliano

Graduata Michele

Granati Caruso Maria Teresa

Grassucci Lelio

Gravina CarlaGualandi Enrico

Ianni Guido

Ichino PietroIngrao Pietro

Lanfranchi Cordioli ValentinaLa Torre Pio

Loda Francesco VittorioLodi Faustini Fustini Adrian a

Lodolini Francesca

Macciotta Giorgio

Macis Francesco

Manfredi Giuseppe

Manfredini Ville r

Mannuzzu SalvatoreMargheri Andrea

Marraffini Alfred o

Martorelli Francesco

Masiello Vitili oMatrone LuigiMigliorini Giovann i

Minervini Gustavo

Molineri RosalbaMonteleone Saverio

Moschini Renzo

Motetta Giovann i

Napolitano Giorgi o

Natta AlessandroNespolo Carla Federica

Occhetto Achille

Olivi Mauro

Onorato Pierluigi

Ottaviano Francesco

Pagliai Morena Amabil ePallanti Novello

Atti Parlamentari

— 25381 —

Camera dei Deputat i

VIII LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 24 FEBBRAIO 198 1

Palopoli Fulvio

Pani Mario

Pasquini Alessio

Pastore Ald oPavolini LucaPecchia Tornati Maria AugustaPeggio EugenioPellicani GiovanniPerantuono TommasoPernice Giuseppe

Pierino Giusepp e

Pochetti MarioPolitano FrancoProietti Franco

Quercioli Elio

Raffaelli Edmond o

Ramella Carlo

Rodotà Stefan o

Rosolen Angela Mari a

Salvato ErsiliaSandomenico Egizi oSanguineti Edoardo

Sarri Trabujo Milena

Sarti Armand oSatanassi AngeloScaramucci Guaitini Alba

Serri Rino

Sicolo Tommaso

Spagnoli Ugo

Spataro Agostino

Spaventa Luigi

Tagliabue Gianfranc oTamburini RolandoTesi Sergio

Tessari GiangiacomoToni Francesco

Torri Giovann iTortorella AldoTozzetti Aldo

Trebbi Aloardi IvanneTriva Rubes

Trombadori Antonello

Vagli MauraVetere UgoVignola Giuseppe

Violante Lucian o

Zanini Paolo

Zavagnin Antonio

Zoppetti Francesc o

Sono in missione :

Agnelli SusannaArmato BaldassareBassetti PieroCaccia Paolo PietroCavaliere StefanoColombo Emili oEbner MichaelLagorio Leli oPandolfi Filippo MariaScailfaro Oscar LuigiSpinelli Altiero

Assegnazione di disegni di legge a

Commissioni in sede referente.

PRESIDENTE. A norma del primocomma dell 'articolo 72 del regolamento ,comunico che i seguenti disegni di leggesono deferiti alle sottoindicate Commissio-ni permanenti in sede referente :

I Commissione (Affari costituzionali) :

S. 1268. — « Provvidenze per i magi-strati del Consiglio di Stato, della Cortedei conti, della Giustizia militare, dei tri-bunali amministrativi regionali e per gliavvocati e procuratori dello Stato » (ap-provato dal Senato) (2348) (con pareredella IV, della V e della VII Commis-sione) ;

III Commissione (Esteri) :

S. 1082. — « Ratifica ed esecuzionedella convenzione tra la Repubblica ita-liana e la Repubblica araba d'Egitto perevitare le doppie imposizioni in materi adi imposte sul reddito e prevenire le

Atti Parlamentari

— 25382 —

Camera dei Deputat i

VIII LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DEL 24 FEBBRAIO 198 1

evasioni fiscali, con protocollo aggiuntivo ,firmata a Roma il 7 maggio 1979 » (ap-provato dal Senato) (2307) (con pareredella I, della V, della VI e della X Com-missione) .

Si riprende la discussione .

PRESIDENTE . Sono stati presentati iseguenti articoli aggiuntivi :

Dopo l 'articolo 12, aggiungere i se-guenti :

(Disposizioni in materia di moratoriadelle spese militari) .

ART. 12-bis .

In relazione alle esigenze determinatedai fenomeni sismici che hanno colpito laCampania e la Basilicata e allo sterminioper fame in atto nei Paesi in via di svi-luppo, lo stato di previsione della spesadel Ministero della difesa per l 'anno finan-ziario 1981 è congelato alle previsioni d ispesa del 1980 e cioè a milioni 5 .922.244,9 .

Le quote previste per il 1981 ed il 1982 ,in relazione alle leggi 22 marzo 1975 ,n. 57, sulla costruzione e ammodernamen-to di mezzi navali della marina militare ,16 febbraio 1977, n. 38, sull'ammoderna-mento dei mezzi dell'aeronautica militar ee 16 giugno 1977, n. 372, sull'ammoderna-mento degli armamenti, dei materiali, del -le apparecchiature e dei mezzi dell'eser-cito, sono trasferite interamente nella quo-ta del 1983 .

12 . 01.CTCC1OMESSERE E GLI ALTRI DEPUTAT I

DEL GRUPPO RADICALE .

(Disposizioni per la conversione delle spe-se militari in spese civili per la coopera-zione con paesi in via di sviluppo e peril soccorso delle popolazioni colpite da

calamità) .

ART . 12-bis.

della legge 22 marzo 1975, n . 57, è ridottadi lire 500 miliardi .

Conseguentemente sono disdetti i con-tratti di costruzione dell ' incrociatore leg-gero portaelicotteri da 10.000 tonnellate ,delle 4 cacciamine da 500 tonnellate, de i15 elicotteri AB-212, delle 4 fregate missi-listiche A/S da 2.600 tonnellate, dei 2 ali-scafi missilistici classe Sparviero e delsommergibile classe Sauro .

Sono inoltre annullati i programmi d icostruzione delle seguenti unità :

a) 2 fregate missilistiche A/S ;

b) 6 cacciamine ;

c) 9 elicotteri AB-212 A/S ;

d) 2 cacciatorpediniere lanciamissilida 4.400 tonnellate ;

e) 1 unità da trasporto per operazio-ni anfibie da 8 tonnellate .

Il Ministero della difesa è autorizzatoad assumere impegni fino alla concorrenzadell'importo di lire 500 miliardi per lapredisposizione e la realizzazione di unprogramma di costruzione e di ammoder-namento di mezzi navali della marina mi-litare adatti per il trasporto di material iper il soccorso delle popolazioni colpitedalla fame o da calamità naturali . Taleprogramma è comunicato al Parlamentodal Ministro della difesa .

12 . 02.CICCIOMESSERE E GLI ALTRI DEPUTAT I

DEL GRUPPO RADICALE .

(Disposizioni per la conversione delle spe-se militari in spese civili per la coopera-zione con paesi in via di sviluppo e peril soccorso delle popolazioni colpite da

calamità) .

ART . 12-bis .

L'autorizzazione di spesa di cui alla leg-ge 16 febbraio 1977, n. 38, è ridotta alire 569.454 milioni .

La complessiva autorizzazione di spesa

Sono autorizzate solo le spese per i ldi lire 1 .000 miliardi di cui all 'articolo 1 completamento del primo lotto di velivoli

Atti Parlamentari

— 25383 —

Camera dei Deputat i

VIII LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 24 FEBBRAIO 198 1

MRCA, del primo lotto di velivoli MB 339e del primo lotto di batterie SPADA .

Conseguentemente sono disdetti i con-tratti stipulati per l'attuazione degli altriprogrammi di costruzione.

Il Ministero della difesa è autorizzatoad assumere impegni fino alla concorrenzadi lire 500 miliardi per la predisposizionee la realizzazione di un programma di co-struzione e di ammodernamento di veli-voli della aeronautica militare per il tra-sporto di materiali e generi alimentar iper il soccorso delle popolazioni colpit edalla fame o da calamità naturali . Taleprogramma è comunicato al Parlament odal ministro della difesa .

12 . 03 .CICCIOIESSERE E GLI ALTRI DEPUTAT I

DEL GRUPPO RADICALE .

L 'onorevole Cicciomessere ha facoltà d isvolgerli .

CICCIOMESSERE. Signora Presidente ,signor Presidente del Consiglio, ministri ,questa serie di emendamenti che noi ab-biamo presentato all'articolo 12 sono rela-tivi a una materia che noi riteniamo fon-damentale, cioè allo stato di previsionedella spesa del Ministero della difesa, all espese per la difesa. Fanno parte, cioè, diquel blocco di emendamenti che sostanzial-mente ne propongono la riduzione .

Il primo articolo aggiuntivo, il 12 . 01 ,propone una forma di moratoria dell espese per la guerra, cioè il congelament odel bilancio alle previsioni di spesa de l1980, cioè 5.900 miliardi circa. L'emenda-mento prevede la possibilità di utilizzarediversamente quei 1 .700 miliardi circa checorrispondono all 'aumento previsto per il1981 .

Sostanzialmente quest 'anno è stato pre-visto un aumento del cosiddetto bilanci odella difesa o meglio del bilancio della co-siddetta difesa del 30 per cento (esatta-mente del 29,9 per cento) rispetto al 1980 .Con questi emendamenti noi proponiamodi spendere questi circa 1.700 miliardi perla cosiddetta ricostruzione della Campaniae della Basilicata .

Riteniamo particolarmente grave l'in-differenza della nostra classe politica edei grandi mezzi di comunicazione nei con -fronti della decisione del Governo di au-mentare del 30 per cento le spese perla difesa. La riteniamo particolarmentegrave innanzitutto perché nei Parlamentie nelle sedi politiche degli altri paesi del-l'Alleanza atlantica è in corso un di-battito sulla ammissibilità o meno di sot-tostare a questo ordine che viene dallaNATO di aumentare del 3 per cento la spe-sa per la difesa in termini reali . Abbiamotutta una serie di esempi di paesi in cui ,in relazione alle diverse esigenze di svi-luppo e di investimento, questa indicazionedi aumento non è stata accettata . Ebbene ,signora Presidente, l'Italia è l'unico paeseaderente alla NATO che lo aumenti peril 1981 non del 3 per cento in termin ireali, ma del 29,9 per cento. In altri ter-mini l'Italia va oltre le indicazioni dellaNATO ed attua un processo di riarmo co ngravissime conseguenze .

Se raffrontiamo questo aumento del29,9 per cento, non rispetto al bilancio as-sestato del 1981, ma alla situazione di cri-si in cui versa il nostro paese e alle esi-genze determinate dai fenomeni sismic iche hanno colpito due regioni del nostropaese, possiamo verificare come esso nonsia giustificabile da alcun punto di vista .

Innanzitutto, signora Presidente, nella

attuale situazione di inflazione e di crisi ,non è ammissibile che si chieda al paeseuno sforzo aggitmtivo, che inciderà - s idice per un cinque per cento - sui bilan-ci familiari, per fronteggiare le esigenze di

solidarietà con le popolazioni colpite dalterremoto, mentre rimangono intatti glistanziamenti per la difesa ad un livelloaddirittura superiore alle richieste avan-zate in sede NATO .

In questa situazione, in cui il paesecon difficoltà fa fronte alle esigenze d isolidarietà con le popolazioni terremota-te, in una situazione in cui - lo ricordavol'altro giorno - alle domande dei pensio -

nati, sàprattutto di quelli che percepisco-no le pensioni minime, rispondiamo ac-cordando 1 .500 lire in più al mese, è evi -

dente che trovo vergognoso e non osceno,

Atti Parlamentari

— 25384 —

Camera dei Deputati

VIII LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DEL 24 FEBBRAIO 198 1

signora Presidente, che non vi sia in que-sta Camera, ,all 'interno delle forze politi-che, nell'opinione pubblica, un serio di -battito sulla politica del riarmo del no-stro paese; ed è una politica inaccettabilenon soltanto 'da questo, signora Presiden-te, ma anche da altri punti di vista . Cioè,mi chiedo se questa politica, che si con -figura con le previsioni di bilancio per i l1981, rappresenti effettivamente una poli-tica di difesa del nostro paese. Non locredo, signora Presidente, a partire da idati in nostro possesso, a partire, signoraPresidente, dal fallimento delle politich edi riarmo o comunque dalle politiche chefondavano sul bilanciamento delle forzetra i vari blocchi la possibilità di avvia-re un processo di pace e di disarmo . Co-me si può, signora Presidente, ancora og-gi affermare che la politica del bilancia-mento delle forze sia una politica di pa-ce, una politica capace di rimuovere l ecause della guerra ? A me è ignoto . Ab-biamo invece di fronte a noi gli esempi ,le prove del fallimento di questa politi-ca. Abbiamo di fronte a noi, ormai, il de-terioramento dei rapporti fra i paesi, ab-biamo di fronte a noi, signora Presiden-te, il fallimento di tutte le politiche d'i-sarmiste bilaterali, cioè che fondavano l apossibilità di realizzare il disarmo attra-verso accordi bilaterali o multilaterali . Ab-biamo una situazione, signora Presidente ,nella quale gli elementi di conflittualità

aumentano di giorno in giorno, e in par-ticolare si aggravano in un certo settore

del mondo, cioè nel sud del mondo ed

in particolare nel medio oriente, in rela-zione ai problemi del sottosviluppo da unaparte e dall 'altra in relazione ai proble-

mi dell'approvvigionamento di materie pri-me e di prodotti petroliferi. Ed è questoil problema, signora Presidente : che tipo

di difesa è possibile individuare oggi ri-spetto alle minacce ed ai pericoli presen-ti nella situazione odierna. Lo abbiamoripetuto più volte, signora Presidente . Esembra che dalle parole, da alcuni accen-ni che finalmente emergono anche all'in-terno delle forze armate, all'interno delleclassi dirigenti, vi sia la consapevolezzache la minaccia oggi proviene dal sud

del mondo è determinata e si concretiz-za nella situazione di instabilità e di cri-si, nella situazione di sottosviluppo diquesti paesi, è una minaccia al modelloproduttivo, al modello energetico, d'altraparte, dell'occidente . È evidente che ladomanda di energia, di materie prime edi prodotti petroliferi aumenta contestual-mente ad una situazione nella quale ipaesi produttori di materie prime, di que-sti prodotti essenziali per lo sviluppo del-l'occidente, sono sempre meno in gradodi fornire garanzie sia sui prezzi sia sul -la continuità di rifornimento di questematerie prime sia sulla quantità esporta-ta nei paesi dell'occidente . È chiaro edè evidente che, di fronte a processi chein qualche modo coinvdlgono e che in fu-turo dovessero coinvolgere ancor più dif-fusamente questi paesi, cioè processi diinstabilità, di guerre, di conflitti, si determi-nerebbero immediatamente nell 'occidente ,come già hanno determinato nell'occidentee nei paesi sviluppati, in genere ripercus-sioni gravi. Dicevo in un'altra occasione

che l 'effetto devastante che potrebbe ave-re nei paesi in via di sviluppo una chiu-sura dei pozzi petroliferi, un'interruzione

dei rifornimenti petroliferi è pari a quel -lo che eventualmente sarebbe prodotto dallancio di molte testate atomiche .

Ebbene, signora Presidente, di fronte a

questa problematica si dovrebbe prefigu-rare una duplice strategia, una interna ed

una esterna: una interna relativa 'al mo-dello 'di sviluppo e quindi al problemaurgente e necessario della diversificazione

delle fonti energetiche, del risparmio ener-getico, della modificazione del modelloproduttivo di sviluppo fondato sullo spre-co e, dall'altra parte, una politica diversanei confronti dei paesi del terzo e quar-to mondo, dei paesi in via di sviluppo ,cioè una politica non di rapina nei Ioroconfronti, ma di cooperazione e di svi-luppo, capace di impedire l 'esplosione diquei conflitti che necessariamente sorgonoe sorgeranno in futuro con i paesi 'svi-luppati che beneficiano sostanzialmente di

queste fonti produttive ; ebbene, di fron-te 'a queste due ipotesi 'di strategia difen-siva dei paesi sviluppati, dei paesi cocci-

Atti Parlamentari

— 25385 —

Camera dei Deputati

VIII LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DEL 24 FEBBRAIO 198 1

dentali, di fronte quindi a questa ipotesidi strategia capace 'di garantire non sol -tanto oggi ma nel futuro, signora Presi -dente, la pace, vi sono invece i govern ioccidentali, ed in particolare il nostro Go-verno, totalmente 'indifferenti a queste pro-blematiche e capaci soltanto di ripropor-re, anche in questo momento, vecchiestrategie che si sono rivelate fallimentarinella storia degli ultimi cento anni . Si-gnora Presidente, la politica della canno-niera genera immediatamente risultati piùo meno positivi, ma alla lunga non contri-buisce alla soluzione 'di quei problemi chesono alla base di questi interventi, ma liaggrava. Vi è la storia del Vietnam, lastoria di tutti gli atti aggressivi in que-sti anni, che è storia appunto di fallimen-ti per chi ha tentato e ritenta, evidente-mente, in questo momento di risolvere,attraverso l 'uso delle armi e la definizionedelle sfere di controllo, il problema delterzo e 'quarto mondo, dei paesi in viadi sviluppo. La politica attualmente per-seguita, da una parte, dagli Stati Unitie, dall 'altra, ,dall 'Unione Sovietica riguardala creazione delle zone di influenza, delmantenimento o comunque del rafforza-mento di quei regimi che garantiscono ne lterzo e quarto mondo la permanenza d iquesta situazione, che consente a questomodello di sviluppo occidentale di potersopravvivere . Quando, con sempre maggio-re 'insistenza da parte degli Stati Uniti, s iparla di forze di intervento, destinate uffi-cialmente ad interventi nel terzo mondoe, in particolare, nei paesi del golfo Per-sico, finalizzate al controllo dei pozzi pe-troliferi, quando anche, signora Presiden-te, di fronte alla reale minaccia provenien-te da questa situazione, non da questipaesi, anche il Governo italiano, anche icapi di stato maggiore italiani, anche i lministro socialista della difesa parlano ditask forces chiaramente finalizzate a que-sto tipo di interventi; quando vediamotruppe degli Stati Uniti esercitarsi in Egit-to e poi il ministro della difesa italianaLagorio recarsi a sua volta in Egitto;quando udiamo l 'ammiraglio Torrisi teo-rizzare un'area politica di competenza del-la NATO che valichi il bacino del Medi -

terraneo e comprenda anche il mediooriente, ci troviamo di fronte a quel tipodi politica aggressiva (del resto tradizio-nale) che è incapace di risolvere alla basequesti problemi .

Quando parliamo di fame nel mondo ,di sottosviluppo, di necessità di combat-tere una guerra contro la fame, non lofacciamo solo in ossequio ai princìpi disolidarietà umana, che dovrebbero coin-volgere tutte le forze presenti in questaCamera e ;in particolare quelle che si ri-chiamano al cristianesimo; lo facciamo perprecise ragioni attinenti ai problemi dell asicurezza del nostro paese e del mondo .

Consentire che questa 'polveriera venganon solo tollerata, ma addirittura prodot-ta e costituita nel terzo mondo (partendodalla 'politica che ho prima individuato) ;non trovare o ricercare soluzioni per eli-minarla significa voler affrontare non inmodo realistico, ma in modo velleitario epericoloso i problemi che minacciano lasicurezza del nostro paese.

Quello della fame del mondo è il pro-blema reale a partire 'dal quale può esserepredisposta una strategia 'difensiva del no-stro paese e, in generale, dei paesi occi-dentali : pensare di poter mantenere l 'at-tuale tipo di rapporto con i paesi del ter-zo mondo è illusorio . Gli esempi dell 'Af-

ghanistan e dell'Iran dimostrano con chia-rezza come non sia possibile mantenere atempo indeterminato situazioni di 'sfrutta-mento attraverso il sostegno dei regimiche tali situazioni garantiscono. È solopossibile, signora Presidente, interveniredi volta in volta, come si è fatto e comesi farà, militarmente in quella o in quel-l 'altra situazione, ma alla lunga questoscontro di classe che vede i paesi in viadi sviluppo, quelli del terzo mondo, con-frontarsi con il mondo accidentale, nonpotrà non esplodere . Ed è questo, oggi ,il pericolo reale, quello su cui poi si in-nescano tutti i problemi derivanti dairapporti tra occidente e oriente .

È questo, dunque, il pericolo di fondoa partire dal quale possono essere discus-si e valutati "i rischi connessi con il con-fronto fra i due blocchi .

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Di fronte all'insensibilità, all'indifferen-za delle forze politiche, noi intendiamoportare in questa sede di discussione del -la legge finanziaria (e riproporre poi insede di discussione del bilancio) non solola nostra testimonianza, ma il nostro im-pegno, con l'appoggio di tutti gli strumen-ti che il regolamento ci fornisce, per riu-scire a convincervi della follia di questapolitica di riarmo, per riuscire a convin-cere tutti i colleghi e in particolare quell isocialisti, che vedono il ministro della di-fesa Lagorio, promotore e presentatore de lpiù grave stato di previsione della spesadel Ministero della difesa di questi ultimianni. Con una serie di proposte di cui l aprima è la moratoria, signora Presidente ,cerchiamo di far fronte ai problemi delladifesa del nostro paese, nel momento i ncui verifichiamo che questa dipende nontanto dalla capacità di fuoco del nostroesercito o della NATO, quanto dalla capa-cità del nostro paese di fornire una solu-zione politica ai problemi esistenti nelmondo: ancora una volta facciamo l'erro-re ,di credere che quella militare sia la so-luzione per tutti i nostri problemi ! M aperché, quando un altro socialista come i lPresidente della Repubblica, chiede a tutt ii governanti ed in particolare ai nostri -direi anzi : implora - un diverso atteggia-mento sui problemi politici e sulla guerra ,la risposta che ancora emerge dal nostroParlamento è quella militare ? Quali l ecause, quali le ragioni ?

Cercherò di entrare nell 'ambito più pre-ciso delle ragioni economiche connesse a lnostro assetto industriale, a partire dall equali qualcuno giustifica una politica diriarmo; mi riferisco all ' industria bellicaed al ricatto occupazionale che in qualchemodo spinge al riarmo. Qualcuno dice cheabbiamo quasi 90 mila cittadini lavoratori ,impegnati nell'industria bellica: non pos-siamo quindi, signor Presidente, cancellared'un colpo le commesse belliche e metter esul lastrico (in cassa integrazione), qual-cosa come 90 mila cittadini italiani, to-gliendo loro il posto di lavoro !

Un discorso ricattatorio come questo,innanzitutto, non può essere proposto dal -le forze socialiste ! È grave ritenere che

le possibilità di sviluppo e ,di occupazionenel nostro paese dipendono dalla capacit àdel paese stesso di produrre ed esporta -re strumenti di morte : è grave che qual-cuno affermi che le possibilità di crescitaeconomica e civile del nostro paese pos-sano essere collegate all 'industria dellamorte, della guerra. . . ma ritengo che ciòsia grave e pericoloso anche per altri mo-tivi .

È pericoloso oggi assumersi la respon-sabilità di non approfondire il problem adella diversificazione della produzione mi-litare e della conversione delle strutture ,del complesso cosiddetto industriale mili-tare, da militare a civile . È pericoloso,proprio a partire da una serie di analis isia della struttura industriale italiana, siadel mercato che ,abbiamo di fronte. Questopurtroppo non è a tutti noto, né si puòdiscuterne perché la Commissione difesaè intralciata ,da una serie di leggine peravanzamenti di questo o quell 'ufficiale osottufficiale e non vi si discute di politica .Attenti a parlare del complesso militare industriale come di un elemento trainant edella nostra industria, perché nostrocomplesso militare industriale (la nostraindustria bellica, signora Presidente) puòottenere i risultati « positivi » che ha otte-nuto in questi anni in termini di produ-zione ed esportazione, solo per una dupli-ce condizione: cioè dall 'aumento della do-manda interna e dall'aumento delle espor-tazioni. Come è possibile un risultato d iquesto genere - cioè l 'aumento delle espor-tazioni - considerando che si aggrava sem-pre più, dal punto di vista militare, dell etensioni e dell'occupazione politica, da par -te delle grandi potenze la situazione nell earee del terzo mondo ?

Diceva un alto dirigente di una gran-de industria bellica: noi riusciamo adesportare finché siamo in una situazionedi conflittualità latente ; nel momento incui si passasse ad una situazione di con-flittualità reale, saremmo fatti fuori daigrossi colossi americani . Ecco, signoraPresidente, la miopia di questa politica .Finché vi sarà una situazione di conflit-tualità latente, come quella che abbiamodi fronte a noi, forse riusciremo a vende-

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re qualche aereo, qualche cannone o qual -che sistema d'arma ai paesi del terz omondo, ma nel momento in cui vi sarà unipotetico conflitto saremmo nell 'incapacitàdi operare in quanto è assai costoso ven-dere armi ai paesi belligeranti . Vi sonoanche ragioni connesse alle dimensionidella nostra struttura militare ; non po-tremmo infatti vendere alcun sistema d'ar-ma perché, nel momento in cui vi foss eun conflitto, questi paesi avrebbero biso-gno di centinaia di carri armati e d itonnellate di materiale bellico. In questocaso saremmo tagliati fuori dalle gross epotenze che hanno le industrie adatte a doperare in quelle situazioni . Esse infatt ipossono intervenire a sostegno dei paes ibelligeranti in termini non più di venditadi materiale bellico, ma di cessione d isistemi d'arma in relazione ai vantagg ipolitici che ritengono poter ottenere inuna certa situazione di conflittualità .

Noi, attraverso questa politica indu-striale, attraverso quindi la sottrazione dirisorse ad una politica di investimenti afavore del terzo mondo, contribuiamo adaggravare la situazione mondiale senzaneanche poter beneficiare di quegli util iderivanti dal commercio bellico . Non vor-rei essere troppo cinico nel fare questeaffermazioni, ma tento di entrare all'in-terno delle dinamiche e degli interessi chesembrano coprire la politica di riarmo delnostro paese. Tale politica è strettamenteconnessa ai problemi di approvvigionamen-to petrolifero, anche per quanto concernele cosiddette intermediazioni . Siamo infat-ti costantemente ricattati – dobbiamo ave -re il coraggio di dirlo – dai paesi produt-tori di petrolio che dicono : dovete darciin cambio sistemi d 'arma. Signora Presi -dente, questo ricatto non è accettabile permille motivi e sicuramente non è accet-tabile per le conseguenze immediate cheprodurremmo.

Con questo emendamento proponiam oquindi una moratoria delle spese militari ,nel senso che questi 1 .700 miliardi sianodestinati ad altre esigenze, prima dellequali vi è la ricostruzione dei paesi dellaCampania e della Basilicata colpiti dal si-sma. Abbiamo poi presentato una serie

di altri emendamenti relativi al problemadella protezione civile .

Signora Presidente, noi abbiamo avut oun intervento del Presidente della Repub-blica il quale denunciò a chiare letterel 'inadeguatezza dei nostri sistemi di pro-tezione civile, l ' inesistenza di capacità diintervento in termini reali nelle calamit ànazionali .

Ebbene, dopo le prime polemiche sulritardo dei soccorsi e sull'inefficienza deimezzi e del personale immediatamente mo-bilitabile per queste evenienze, ci sono sta -te le dimissioni – poi rientrate – di unministro: di fronte al fatto che il nostropaese è indifeso rispetto al nemico-cala-mità naturale, noi cosa facciamo ? Nulla ,signora Presidente, quando sappiamo cheuna delle strutture fondamentali per i lconcorso nella protezione civile non può

non essere la struttura delle forze armate .

Ebbene, signora Presidente, decisioni re-lative a questo problema dovranno puressere assunte da questo Parlamento. Leforze politiche allora assunsero precisi im-pegni di fronte a questo problema. Nonuna lira è stata prevista per la realizza-zione di quegli interventi necessari per l acreazione di strutture di protezione civilenel nostro paese, cioè strutture permanen-ti e capaci di addestrare migliaia di per-sone, mobilitabili nelle situazioni di emer-genza. È evidente che non è possibile man-

tenere in permanenza una struttura di pro-tezione civile e di intervento nei casi d igrandi calamità, ma è necessario provve-dere ad un addestramento e all 'equipag-

giamento di personale volontario da uti-lizzare via via in queste occasioni . Tutta-via è necessario prevenire queste situazio-ni con la creazione di reparti operativi at-traverso i quali passino migliaia e migliaia

di giovani immediatamente mobilitabili efinalizzati esclusivamente all 'intervento inqueste situazioni .

Non è ammissibile provvedere a que-ste necessità come è stato annunciato dalcapo di stato maggiore della difesa edanche dal ministro Lagorio in Commissio-ne : egli ha parlato delle task forces edella possibilità di rendere bivalenti re-parti operativi chiaramente finalizzati nel-

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la direzione della cosiddetta minacciadel fronte sud del nostro paese. Secondola proposta del ministro si dovrebberorendere ambivalenti questi reparti che do-vrebbero avere sia il bazooka che la palaed il trattore : si tratta di una follia datutti i punti di vista ! L'intervento in si-tuazioni derivanti da terremoto è di tip ospecialistico e specializzato per il qual esono necessari addestramento, preparazio-ne e mezzi finalizzati a quel tipo diobiettivo .

Cosa c'entra un addestramento di cor-pi quali i paracadutisti, gli arditi o gliincursori con la necessità di intervent oin termini reali nelle catastrofi nazionali ?Per questo, signora Presidente, è necessa-rio provvedere con adeguati stanziamenti !E noi siamo riusciti ad individuare questistanziamenti .

Fra le altre cose questo bilancio rea-lizza una serie di scorrettezze dal punt odi vista contabile, o comunque dal puntodi vista politico. Infatti il Parlamento haapprovato tre leggi promozionali che era-no finalizzate alla possibilità di controllida parte del Parlamento stesso all'acqui-sizione e alla produzione di sistemi d'ar-ma. Ricordiamo il periodo nel quale que-ste tre leggi furono varate : era una situa-zione di scandali, una situazione che ve-deva sotto accusa i governi, in partico-lare i ministri della difesa, per le loropolitiche « allegre » in materia di approv-vigionamento di sistemi d'arma . Questeleggi, quindi, prevedevano forme di con-trollo del Parlamento, comitati particolari ,che da un lato dovevano garantire la ce-lerità dei contratti e, dall'altro, realizzareun controllo efficace, attraverso accerta-menti, fase dopo fase, dei contratti stessi .Ebbene, signora Presidente, sempre pi ùgli stanziamenti coperti e garantiti dall etre leggi promozionali sono diventati mar-ginali rispetto agli altri stanziamenti rela-tivi all'acquisizione di sistemi d'arma, chesono esclusi dalla normativa sui controll ipropria delle tre leggi prima citate . Percui oggi, rispetto ai tre capitoli del bilan-cio 1981, nel quale sono state concentratele spese per l'aggiornamento e il rinnova-mento dei mezzi bellici, abbiamo da una

parte gli stanziamenti e le spese per iprogrammi associati alle leggi promozio-nali e, dall'altra, gli altri stanziamenti . Equi non intendo riparlare dello scandalorappresentato da quelle tre leggi promo-zionali, che nella loro redazione iniziale ,nel momento in cui furono approvat eprevedevano uno stanziamento decennale ,cioè un esborso della collettività, di circa3 mila miliardi, che oggi possono esser ecoperti, a stento, con 8 mila miliardi . Tra-lasciamo questa grave questione, sulla qua-le probabilmente bisognerà ritornare, co-me pure tralasciamo la questione dell'ae-reo MRCA. Nella Repubblica federale d iGermania attualmente la stampa denun-zia, pubblicando decine di pagine, lo scan-dalo dell'MRCA, di questo aeroplano natoin questo Parlamento con una prevision edi spesa di circa 1 .100 miliardi, che ogg iha raggiunto i 3 .500-4 mila miliardi; diquesto aereo che è nato come multiruolo ,che dovrebbe fare di tutto, che dovrebb eessere intercettore, caccia, bombardiere, esvolgere anche la funzione di appoggioalle truppe. Oggi, invece, scopriamo ch eè un aereo finalizzato unicamente a quel -l'operazione militare che si chiama strikee solo attraverso certe modifiche – realiz-zate in un'edizione prodotta esclusivamen-te per il Regno Unito – può essere utiliz-zato per altre finalità . Una delle caratte-ristiche di questo aerea, che viene appun-to denunziato dai maggiori organi di stam-pa tedeschi occidentali, doveva essere lasua capacità di penetrare profondament enel territorio avversario ad una quota d isessanta metri; ma quando hanno provatoa volare all 'altezza di sessanta metri sulmare, non si sa bene se abbiano colpit oun'onda anomala o cos'altro, ma comun-que, in pochi secondi, hanno distrutto, si-gnora Presidente, trentacinque miliardi .Compiendo questa manovra di avvicina-mento a sessanta metri dal livello de lmare, ad un certo punto un aereo è an-dato in fondo al mare, e così, come col-lettività, ci siamo giocati 35 miliardi. Siparlava, comunque, di sessanta metri, per-ché così sarebbe sfuggito ai radar nemici ,quando oggi – e questo è lo scandalo chesta esplodendo nella Repubblica federale

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di Germania - l 'Unione Sovietica dispo-ne di radar capaci di individuare oggett iin avvicinamento fino a venti metri dallivello del mare. Quindi, non serve più .Attualmente, non soltanto l'occidente, m aevidentemente anche l 'Unione Sovietica s iè dotata dei famosi radar (non so se si chia-mino AWACS, o qualcosa del genere) mon-tati su aeroplani, che sono in grado di in-dividuare qualsiasi velivolo in movimento .

Ebbene, signora Presidente, di frontea queste scelte folli, che non hanno nes-suna giustificazione, il Parlamento italia-no continua e persevera in questa politi-ca di approvvigionamento di sistemi d 'ar-ma, che non hanno nessuna connessionecon una politica, con una strategia effet-tivamente difensiva del nostro paese . Nonhanno nessuna connessione, innanzitutto, apartire dalle considerazioni che prima fa-cevo, perché il nemico, signora Presiden-te, è relativo alla situazione di instabi-lità dei paesi produttori di petrolio e d imaterie prime; il nemico è davanti a noi ,caratterizzato e costituito dal dissesto idro-geologico del nostro paese, dalla nostraincapacità di intervenire adeguatamentein caso di calamità nazionali . Di fronte aquesti nemici, siamo completamente indi-fesi e disarmati; anzi, attraverso questespese, creiamo un aggravamento del no-stro disarmo nei confronti di questi ne-mici. Ma questi sistemi d'arma non han-no nessuna connessione anche a partir eda un'analisi meno espansionistica, menovelleitaria prodotta dai nostri generali cir-ca le nostre capacità difensive. Qui, signo-ra Presidente, dobbiamo essere chiari eprecisi: il ministro della difesa Lagorio,nel suo primo intervento alla Commissionedifesa, prospettò con chiarezza le esigenzedi questo esercito piccolo ma efficiente,esigenze che andavano al di là del trentaper cento di aumento del bilancio delladifesa. Ricordo che in quell 'occasione i lgenerale Miceli applaudì l'intervento delministro Lagorio, che chiaramente indica -va una prospettiva di riarmo, che com-portava necessariamente aumenti superiorial 30 per cento rispetto all 'attuale. Comegiustamente ci spiega un altro militare diun'altra parte politica, Accame, è assolu-

tamente ridicolo perseguire una politic adi questo genere, cioè una politica che cifa acquisire magari una nave tutto ponteper dichiarare al mondo che anche noiabbiamo la nostra piccola portaerei, senz apoi avere la capacità, la possibilità finan-ziaria di costruire le navi di supporto, d icopertura, di garanzia di questi 500 miliardiche mandiamo in giro per il Mediterraneo .

Ma come è possibile spendere una ci -fra di questo genere - 500 miliardi cir-ca ! - per una portaerei senza avere in -torno ad essa decine e decine di. altrimezzi navali, aeronavali, eccetera ? Que-sta è una politica folle, quindi . anche daquesto punto di vista, cioè inutilmenteambiziosa, che ci fa sperperare soldi inun modello difensivo, signora Presidente ,che innanzitutto, in termini generali, ri-tengo sbagliato, ma che noi, dal .;punto divista delle nostre disponibilità di bilancio ,non siamo in grado di sopportare, signo-ra 'Presidente. Sono migliori, rispetto aqueste, altre ipotesi difensive, basate sull apresenza territoriale, sulla capacità di mo-bilitazione, su sistemi d'arma di tipo in-dividuale, modesto . Ecco, è preferibile unastrategia difensiva 'di !questo genere, chepure non condivido come pacifista e comeantimilitarista: si tratta almeno di unaprecisa strategia difensiva, che può essereconcretamente perseguita dal nostro pae-se e che probabilmente avrebbe la capa-cità di assicurare e garantire la cosiddetta

difesa dalla minaccia bellica .Tornando al discorso di prima, dicevo

che questi programmi folli di costruzionedi alcuni scampoli di sistema d'arma so-

no stranissimi ma perfettamente spiega -

bili . Sono stranissimi nel senso che leacquisizioni di sistemi d'arma da partedel nostro paese sono scisse da qualsiasi

strategia difensiva . Si compra come in unsupermercato, un po' qua e un po' là ;tali acquisizioni non hanno, cioè, alcuna

giustificazione per quanto riguarda unastrategia difensiva, hanno una giustifi-cazione solo a partire dall'esigenza disoddisfare le richieste dell'industria bel-lica. Abbiamo infatti un'industria bellicache deve espandersi, che deve vende-re, anzitutto nel nostro paese e poi nei

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paesi del terzo mondo . È quindi indispen-sabile che l'Italia acquisisca il maggiornumero e la maggiore varietà dei sistemid 'arma, in modo da garantire un'esporta-zione all'estero. Com'è noto, non è infatt ipossibile esportare e vendere un mezz obellico all'estero se questo stesso mezzonon è stato acquisito dall'esercito nazio-nale, perché, se ciò non accade, vuol direche l 'esercito italiano non lo ritiene affi-dabile. Tra l'altro, i cosiddetti rappresen-tanti dei mezzi bellici italiani, soprattutt odei grandi e sofisticati sistemi d'arma,quelli costosi, sono costituiti dallo stess oesercito italiano, perché nessuna industri abellica è in grado di mantenere sistemibellici da mostrare ai possibili acquirenti .Questa operazione di rappresentanza alloestero è fatta direttamente dal nostroesercito ; lo dimostrano i fatti che succe-dono normalmente, ad esempio ad AbuDhabi. Sappiamo anche che le crocieresono organizzate per illustrare la bont àdei nostri mezzi militari all 'estero, sem-pre a spese del contribuente .

Al di là di questi programmi associat ialle leggi promozionali, vi sono cifre rile-vanti e non giustificate dal Governo circ aaltri programmi di ammodernamento e d irinnovamento associati alle disponibilit àordinarie. Insomma, per quanto riguardail capitolo ammodernamento e rinnova-mento dell'esercito, su 472 miliardi, 319

sono relativi ai programmi associati all eleggi promozionali, mentre altre cifre -71, 50, 31 miliardi - non sono associatead alcunché. Inoltre, quando la Commis-sione difesa ha chiesto al Governo di il-lustrare in modo analitico, in base ai cri-teri delle leggi promozionali, come que-sti programmi associati alle disponibilit àordinarie e non alle leggi promozional ifossero costituiti, chi che cosa fosserocomposti, il Governo ci ha presentato unelenco di programmi di acquisizione - i nquesto momento nelle mie mani - ch e

non copre interamente gli stanziamen-ti di bilancio associati alle disponibi-lità ordinarie . Il Parlamento, cioè, dà so-stanzialmente una cambiale in bianco a lGoverno, rimettendosi a criteri di valuta-zione che quest 'ultimo non ha neppure

del tutto definito: appare evidente, infat-ti, che se il Governo non è in grado d ifornire oggi le cifre richieste è perché

non ha ancora definito questi programmi ,non è ancora riuscito a far fronte a tutt ele richieste delle varie aziende produttric idi sistemi d'arma.

Ma, in aggiunta a questi programmi ,non noti al Parlamento, non approvati dalParlamento, vi sono altri programmi diricerca e di costruzione dei primi proto -tipi di nuovi sistemi d'arma, contenut inella legge finanziaria e che il Parlamen-to si appresta ad approvare senza un di -battito approfondito e senza una appro-fondita valutazione della loro utilità . Fac-cio riferimento ai circa 430 miliardi (nonconosco la cifra esatta, ma l'entità è piùo meno quella) previsti per i prossimi treanni per la ricerca relativa a tre sistem id'arma, e precisamente l'elicottero EH101, l'aereo AMX ed il sistema di trasmis-sioni campale Cartering. Ebbene, signoraPresidente, nel momento in cui autoriz-ziamo questo stanziamento di 430 miliar-

di circa, per i tre programmi di ricerca

indicati, dobbiamo tenere presente che i lnostro paese non stanzia praticamentenulla per effettive attività di ricerca i n

settori fondamentali, che consentirebbero

alla nostra industria di decollare. Mi ri-ferisco in particolare al settore elettroni-

co. Stanziamo centiania di miliardi in set -tori elettronici finalizzati all'industria bel-lica e neppure una lira per la ricerca ne l

settore elettronico civile . Nella Commissio-ne industria dobbiamo poi discutere la si-tuazione della Voxson, dell'Autovox, del-

la Emerson, dell'intero settore elettronico

in crisi. Cosa possiamo dire, se non che

abbiamo deciso di investire qualcosa co-me 430 miliardi per costruire nuovi siste-mi d'arma finalizzati, con una ricaduta

tecnologica limitatissima (non sono così

volgare da dire che sia inesistente), spro-porzionata alle somme investite e che so-

lo raramente e parzialmente l'industria

è poi in grado di utilizzare per gli obiet-

tivi civili ? Certo, in alcuni settori, come

quello aeronautico, questa ricaduta tecno-logica è più considerevole, per la conte-stualità della produzione militare e civile .

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Ma in altri settori c 'è una vera e pro-pria impermeabilità tra il settore militaree quello civile . Ebbene, noi spendiam onon soltanto una somma pari a 430 mi-liardi: quando garantiamo questi stanzia-menti, quando approviamo questi stanzia-menti, noi riproponiamo una logica che èla stessa della vicenda dell'aereo MRCATornado. Ricordate che la Camera appro-vò o comunque consentì degli stanziamen-ti per la ricerca, per la partecipazione alconsorzio relativo alla progettazione del-l'MRCA: si disse in quell'occasione chesi trattava di fondi per la ricerca ; si sa-rebbe poi deciso se acquisire o menoquel sistema d'arma. Ma, dopo aver spe-so centinaia di miliardi nella ricerca, s idisse che non era ammissibile pensare d isprecare quelle risorse, rinunciando adaquisire l'MRCA. Allora si acquisì l'MRCAe si predispose una legge ad hoc e ogginel momento in cui autoriziamo la spesadi 430 miliardi di lire per la ricerca diquesti tre sistemi d'arma sostanzialmenteapproviamo una spesa di 1 .500 miliard iper 1 'AMX e una cifra probabilment eidentica per l 'elicottero EH 101, che do-vrebbe essere coprodotto dall'Agusta eda una società inglese e per il sistemaCartering; sistema che ancora in Commis-sione difesa non abbiamo avuto il piaceredi conoscere nei suoi elementi più precisianche perché quest 'intima è stata com-pletamente espropriata non soltanto dal-l'esecutivo ma anche da altre Commissio-ni difesa-ombra che si muovono al di fuo-ri del Parlamento. Intendo riferirmi adassociazioni che rispondono al nome d iISTRID, o qualcosa di questo genere, mol-to ben frequentate dai nostri parlamenta-

ri della Commissione difesa, molto benfinanziate dalI ' industria bellica, molto benfinanziate .dal Ministero della difesa e chesi muovono esattamente come Commis-

sioni-ombra, come organizzazioni al ser-vizio dell'industria bellica per reali'~requella pressione nei confronti del Parla -mento e delle Commissioni parlamentariper l 'approvazione di certi provvedimenti .

Signora Presidente, per lo meno negl iStati Uniti d 'America si pubblicano i bi-lanci dei finanziamenti delle grosse indu-

strie belliche agli uomini ,politici, si pub-blicano i nomi e i cognomi degli uominipolitici che ottengono finanziamenti dal -l ' industria bellica; noi, invece, signora Pre-sidente, abbiamo questa strana associa-zione ISTRID che ha praticamente espro-priato la Commissione difesa e dove nonè più divertente andare perché non si de-cide più nulla in quella sede .

Quindi in questa situazione credo cheil Parlamento debba fare una riflessione

successiva, cioè non può approvare que-sti stanziamenti di bilancio per tutte leconsiderazioni prima richiamate ma an-che per le considerazioni relative alle fun-zioni e alle prerogative del Parlamento ,cioè la necessità di controllo della spesae del controllo degli approvvigionamentimilitari .

Signora Presidente, vorrei sapere chidecide la politica difensiva in Italia . Ladecide forse la Oto-Melara, l'Agusta, l aISTRID o forse il Parlamento italiano ?Questa è la domanda che mi pongo difronte alle cifre che ci sono state sotto-

poste dai ministri competenti .Una politica di questo genere è perico-

losa perché obbliga alil'aumento degli stan-ziamenti per la difesa e all'aumento del-

le esportazioni belliche . Mi rendo perfet-tamente conto quanto sia difficile diread una azienda che produce cannoni, in-

vece di produrre beni di consumo di lar-go uso, di non esportare i propri prodot-ti se non a certe condizioni e di non pre-mere perché gli enti govetmativi non ac-quisiscano questi prodotti . Mi rendo con-

to che è difficile dirlo ma è evidente cheè molto più difficile intervenire a poste-riori dopo che questo complesso si ècostituito .

E necessario intervenire prima perché

altrimenti noi saremo costantemente im-pediti nel nostro lavoro e nel tentativodi conversione di queste strutture militari

in strutture civili dall 'esigenza di soprav-vivenza di queste stesse strutture; esigen-

za legata e collegata da una parte alla

domanda interna e dall'altra alla domanda

esterna. Tutto ciò comporta di fatto unindirizzo di politica interna, ma soprat-tutto un indirizzo di politica estera e le

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connessioni delle esportazioni dei sistemid'arma con gli approvvigionamenti petro-liferi individuano chiaramente che chi di-rige in Italia la politica estera non è ilministro degli esteri, ma appunto questocomplesso economico nel quale gli interes-si bellici si uniscono a quelli petroliferi(ne abbiamo discusso in passato, quandoparlavamo del partito arabo), che deter-mina quotidianamente le nostre scelte d ipolitica estera in relazione ai problemi d iapprovvigionamento e di esportazione deisistemi d'arma .

Ma è evidente, signora Presidente, chesempre più dovremo costruire, acquisiresistemi d'arma, esportare sistemi d'arma .È una spirale che sempre più ci costrin-gerà a scelte scorrette e sbagliate, sull abase di esigenze occupazionali certo le-gittime, ma che non possono trovare so-luzione esclusivamente in una politica d iriarmo, e devono invece trovare soluzion ein una politica di diversificazione dell aproduzione, di conversione della produ-zione .

Noi, signora Presidente, abbiamo fattodelle proposte negative, nel senso che ab-biamo chiesto l'eliminazione di una seriedi voci, in particolare di quelle non giu-stificate, cioè relative a stanziamenti fina-lizzati a questi 'non ben definiti program-mi associati alle disponibilità ordinarie .Accanto a queste proposte negative ne ab-biamo però fatte alcune positive, per ten-tare di risolvere i problemi ai quali fa-cevo riferimento prima. È evidente cheuno dei problemi fondamentali è quellodi garantire l'effettiva difesa del nostropaese rispetto alle minacce interne, chesono essenzialmente quelle che derivanodai disastri, dal dissesto idrogeologico ,`dalle crisi industriali, e così via . Il pro-blema delle aggressioni è un problema re-siduale, che non dovrebbe neanche esser epreso in considerazione, per quanto m iriguarda, o che comunque dovrebbe essererisolto, in quanto residuale, con altre tec-niche. Io, evidentemente, propongo quellerelative alla- difesa popolare - non violenta;altri = ma credibilmente, e in modo ade-guato - propongono forme di difesa ter-ritoriale, che sicuramente costerebbero

molto, molto meno rispetto alle scelte ch einvece facciamo in questo momento .

Anche rispetto al problema politico delterzo mondo è necessario intervenire i nmodo positivo, facendosi carico dei pro-blemi di quei paesi: parlo delle carestie ,della fame, del sottosviluppo del terzomondo. È possibile quindi destinare diret-tamente delle somme ai programmi di svi-luppo; ma probabilmente, a patto che cisia un rapporto onesto e leale con l'ese-cutivo, è possibile utilizzare le strutturebelliche, sia per la protezione civile inter-na, sia per gli interventi di soccorso al-l'estero .

È evidente che non si deve permetter eche attraverso queste necessità, attraver-so queste richieste, passino altre operazio-ni, come quella della task force, che cita-vo prima. Non si deve tentare di coprirein questo modo le politiche aggressive ,espansionistiche, interventiste, che in qual -che modo vengono prefigurate da certe di-chiarazioni dei massimi responsabili dell enostre forze armate.

Ma noi, signora Presidente, presentia-mo anche altri emendamenti, relativi allaristrutturazione, alla diversificazione, allaconversione ed allo sviluppo del settoredell'industria bellica, che tendono a dareuna risposta interna ai problemi dell'areaindustriale militare. È evidente che è im-possibile chiudere gli occhi di fronte a lproblema del complesso militare industria-le, cioè al problema di questi 80-90 milaoccupati, di questa industria che ha si-curamente al proprio interno capacità no nindifferenti di ricerca e di sviluppo incampo civile. Ma per fare questo è ne-cessario innanzitutto investire nella ricer-ca e nella realizzazione di ipotesi di di-versificazione della produzione, di svilup-po di quelle che sono le tecnologie acqui-site nel processo produttivo militare e diutilizzazione di queste tecnologie in settoricivili . Ciò è certamente difficile, signoraPresidente, ma già la difficoltà di questoprocesso - di conversione rivela la debolez-za "di questo settore industriale, che - ingran parte, al di là di quello che ci vieneraccontato dalle industrie specializzate, haun contenuto tecnologico originale piutto-

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sto scadente e debole. Molto spesso la no-stra industria bellica non inventa nulla ,acquisisce brevetti ed intere parti all'este-ro per poi montarle e costruire così siste-mi d'arma che solo apparentemente hann oun alto livello tecnologico, o meglio l ohanno sicuramente, ma non appartiene astrutture di ricerca italiane e alla capacit àdei nostri ricercatori .

Se analizziamo un elicottero Agusta oaltri sistemi d'arma del genere, ci accor-giamo che una percentuale elevatissima,anche se non esattamente individuabile, è

completamente acquisita dall'estero.Esistono comunque dei settori che è

necessario diversificare e questa è una esi-genza che non emerge soltanto dal mon-do pacifista ed antimilitarista radicale, ma

anche nel mondo del lavoro, sia pure conalcune contraddizioni, e nel mondo indu-striale, perché ci si rende conto della pos-sibile saturazione del mercato estero o delpossibile sopravvenire di difficoltà di

esportazione in relazione a cambiamentidel quadro politico internazionale o ad

eventi che determinino o aggravino situa-zioni di tensione all'interno dei paesi im-portatori .

Ci si rende conto, in altre parole, del -la situazione di precarietà di un settore lecui possibilità di sviluppo sono legate allapermanenza di condizioni politiche partico-lari nel terzo mondo. Pensi un po', signo-ra Presidente, abbiamo un settore indu-striale che per il 40-50 per cento (perchéquesta è la percentuale delle esportazion i

sulla produzione complessiva della nostra

industria bellica) non è legato alla venditadi normali beni di consumo, per i qual ivi può essere certamente una fluttuazioneconnessa a problemi del mercato, della do-manda, della offerta o della concorrenza ,ma comunque organizzabile, ma è legat oa fattori politici, per di più localizzati no nin un'area in qualche modo stabile, come

può essere considerata quella occidental edal punto di vista economico, ma nel-l'area politicametne instabile del terzo oquarto mondo. Pensiamo a quello che è

successo in Iran o in Iraq e andiamo avedere alla fabbrica Agusta gli elicottericon i colori dell'esercito imperiale dello

Scià bloccati da mesi : non so, infatti, seora siano stati ceduti ad altro padrone .

È necessario, quindi, signora Presiden-te, prevedere, signori rappresentanti delGoverno, delle forme di diversificazionedella produzione e poi mettere anche averifica questo bagagliio tecnologico chepossiederebbe appunto l 'industria bellicaitaliana. È possibile che in Italia non cisia nessuna ricaduta, .se non nel settoreaeronautico, nessuna ricaduta nel civil edella tecnologia bellica ? t possibile che laOto-Melara non sia in grado di utilizzareneanche una percentuale minima del suobagaglio tecnologico per produzioni diver-se collegate e connesse al settore civile ?Evidentemente non diciamo una banalità :la Oto-Melara deve costruire i trattori in-vece dei carri armati . Ma esistono sicu-ramente delle capacità all'interno dellaOto-Mellara e all 'interno di altre industriedi questo tipo. Quindi bisogna sviluppar-le, bisogna svilupparle con investimentifinalizzati alla diversificazione e alla con-

versione di un settore che, appunto, persaturazione della domanda, per lo stranomercato nel quale si muove rischia la pa-ralisi, la crisi da un momento all'altro .C 'è anche il fatto che il nostro paese ècostretto ad esborsare valuta per aquisi-re sistemi d'arma proprio per far frontealle necessità di sviluppo di un settoreche deve necessariamente, come tutti gl ialtri, svilupparsi .

Ma dicevo, signora Presidente, non èpossibile intervenire - dii qui l 'articolo ag-giuntivo 12. 017 - soltanto sulle capacitàdi conversione interna dell'industria bel-lioa; bisogna aiutare queste ipotesi di con-

versione creando una domanda diversa d imezzi che in qualche modo possono es-sere prodotti da queste industrie. Cioè ènecessario, è possibile conquistare, produr-re domanda di tipo ,diverso, di tipo civil eche in qualche modo possa soddisfare al-le necessità e alle richieste occupazionalidi questi settori . Quando noi, signora Pre-sidente, parliamo di concorso in opera-zioni di soccorso alle popolazioni colpitedalle calamità naturali, di concorso nellaprotezione civile, non facciamo, signora

Presidente, soltanto una dovuta e giusta

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riflessione sociale, umanitaria, ma faccia-mo anche una riflessione relativa alla ne-cessità di dare degli sbocchi diversi, d itipo civile alla industria bellica . Quandoparliamo di operazioni di soccorso in Ita-lia e all'estero, signora Presidente, noipensiamo anche all'utilizzo di mezzi per

realizzarle e quindi a diversi sbocchi pro-duttivi per l'industria bellica con capaci-tà di realizzare delle conseguenze di pa-ce ben diverse da quelle connesse all aesportazione di sistemi bellici . Quandopensiamo appunto alla necessità di realiz-zare mezzi navali per il trasporto dei be-ni, degli alimenti, delle derrate alimenta-ri necessarie per il soccorso nei paesi delterzo mondo, ci rendiamo conto che oggi- credo che poi Emma Bonino ne parle-rà - uno dei grossi problemi di quest ipaesi è proprio quello di non riuscire acoprire le spese necessarie per il traspor-to di queste derrate alimentari . Vi è lanecessità, quindi, di acquisire mezzi naval iper il trasporto di queste derrate; questosignifica non soltanto fare un'operazionedi pace, ma significa dare anche uno sboc-

co occupazionale ai cantieri navali che s itrovano in crisi, che già hanno il proble-ma del dopo la produzione di navi diclasse Garibaldi, o di fregate Lupo, e cherischiano di chiudere se non interverràancora una volta lo Stato con la richiest adi altre navi o se non interverranno ac-cordi politici con l 'Iraq. Naturalmente ilproblema più grande dei nostri cantieri èse saranno conclusi - come sembra - icontratti con l'Iraq per la costruzione diun certo numero di corvette e di altrimezzi militari . Quindi questa è contestual-mente, signora Presidente, una prospetti -va, sia di intervento di pace nei paesi de lterzo mondo a partire da quelle esigenzedi cui prima dicevo, sia .di tentativo didare anche uno sbocco occupazionale, in-dustriale, produttivo alla nostra industri ache velocemente può essere convertita, peresempio i cantieri navali, dalla costruzio.ne di una corvetta a quella di una naveda trasporto .

Altro problema è quello dei collega-menti via terra, via aria, e così via, ch esignificano necessità e possibilità di pro-

duzione di sistemi di aerei e di velivoli ,ad ala fissa o rotante, per finalità di pace .Quindi, signora Presidente, otterremo inquel caso una immediatata conversione d iquesta industria, da bellica a industria d ipace senza eccessive mediazioni .

Abbiamo una serie di esempi : l 'elicotte-ro può servire, se attrezzato in un certomodo, per la lotta antisottomarini, anti-carri, e così via, ma può servire utilmen-te anche per il soccorso alle popolazionicapite da calamità, per il trasporto i nzone impervie, e così via . Abbiamo visto iprimi giorni dopo il terremoto come l'as-senza di elicotteri abbia aggravato la si-tuazione, innanzitutto nella mancata perce-zione dell'entità del disastro e poi anch enell'immediato intervento di primo soccor-so delle regioni e delle città più colpite .

Ma non si tratta solo di questo : anche nelsettore aeronautico l'elicottero non solo èil veicolo di una politica di solidarietà neiconfronti .del terzo mando, ma rappresen-ta un intervento a favore di altre espor-tazioni .

Credo sia chiaro a tutti come una poli-tica di questo genere, di pace, di solida-rietà con le popolazioni del terzo mond opotrebbe aprire anche nuovi mercati, nuo-ve possibilità di sviluppo, soprattutto diquelle tecnologie che probabilmente l'Ita-lia potrebbe ricercare e, in qualche modo ,

rinvenire a partire dalle proprie strutturedi ricerca, 'di quelle tecnologie dolci, comesi chiamano, che sicuramente non sonopiù adeguate ai problemi di sviluppo delterzo mondo rispetto ad altre tecnologiedure che mal si adattano a questi paesiin via di sviluppo, creando molto spessopiù danni che benefici .

Per questo, signora Presidente, presen-tiamo anche questo articolo aggiuntivo ,che sottoponiamo all'attenzione dei colle-ghi, per inserire in qualche modo nell alegge n. 675 di riconversione industrialeanche il problema della conversione de lsettore bellico, evidentemente con l'ade-guata copertura finanziaria .

Signora Presidente, credo di avere ter-minato le considerazioni relative all'illu-strazione degli emendamenti, cercando diindividuare innanzi tutto la minaccia, e

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quindi la pericolosità delle diverse minac-ce esistenti alla nostra sicurezza, indivi-duando i mezzi più adeguati o più oppor-tuni per far fronte alla minaccia, e quin-di le conseguenze di ordine economic oche emergono sicuramente da una modifi-cazione della politica difensiva italiana .

Credo di aver dimostrato, signora Pre-sidente, nella limitatezza del mio interven-to che il problema non è risolvibile e chedi fronte a tutte le questioni e a tutti iproblemi possono essere date delle solu-zioni o comunque dei tentativi di soluzio-ne. Ritengo però che il problema di fond orisieda evidentemente nulla volontà di da-re questo tipo di soluzione, di dare solu-zione ,di pace o di morte a questi pro-blemi .

Signora Presidente, accenno brevemen-te (ed eventualmente potremo riparlarnepiù avanti) ad un altro aspetto . Ho avu-to notizia del fatto che il Governo ha pre-sentato un subemendamento ad uno degl iarticoli aggiuntivi proposto dal gruppo ra-dicale, precisamente a quello che prevedela creazione nelle forze armate di repartioperativi per la protezione civile. Noi ab-biamo proposto uno stanziamento di 400miliardi, che il Governo propone di ridur -re a 50 .

È comunque un fatto positivo che i lGoverno riconosca la necessità di istituirequesti reparti, purché sia ben chiara laloro finalizzazione. Apprezzo, insomma, latestimonianza che il Governo ci dà acco-gliendo il principio da noi proposto, pur-ché però si tratti di reparti operativi de-stinati esclusivamente alla protezione civi-le. Questo deve essere ben chiaro e sa-rebbe bene che il sottosegretario Bandierace lo confermasse: deve essere chiaro chenon è possibile fare il gioco delle tre car-te su problemi di questo genere. Se qual-cuno ritiene di poter utilizzare queste som-me per giungere alla costituzione di re-parti che niente abbiano a che vedere conla protezione civile, si renderebbe respon-sabile di un'operazione sleale e politica -mente scorretta : noi, comunque, non laavalleremo in nessun modo .

Spero quindi che il rappresentante de lGoverno, nel momento in cui illustrerà il

subemendamento di cui parlo, voglia chia-rire con precisione cosa intende quandoparla di reparti operativi finalizzati esclu-sivamente alla protezione civile. Se, comeè stato detto qualche settimana fa in Com-missione, si intende in realtà costituire re -parti armati, sia di bazooka, sia di trat-tori, sia chiaro che si tratta di una cosainaccettabile, contro la quale noi ci bat-teremmo duramente .

Se fosse eventualmente necessario pre-cisare meglio la finalizzazione di questi re-parti, si può utilizzare quanto il contenutonel subemendamento 0. 12. 016. 3 del col-lega Cerquetti, secondo il quale la finaliz-zazione alla difesa civile, alla protezionecivile di questi reparti è esclusiva. Noncondivido, invece, quella parte del sube-mendamento Cerquetti in cui si escludela possibilità che questi reparti possanooperare anche all'estero : in base a tuttoquanto è detto prima, questa mi sembrauna finalizzazione essenziale.

Ripeto che se il Governo non dovesse ,in sede di illustrazione del suo subemen-damento, fornire adeguate garanzie sullafinalizzazione di questi reparti, si dovreb-be intervenire con una formulazione piùchiara, anche se già nell'attuale formula-zione la finalizzazione è evidenziata anchedal fatto che si stabilisce che il program-ma di costituzione dei reparti operativied i progetti operativi d ' intervento in ^Ita-lia e all'estero devono essere approvatidal Comitato interministeriale della prote-zione civile: i reparti ambivalenti, dun-que, non c 'entrano nulla . Se poi il terzocomma del nostro articolo aggiuntivo nondovesse essere ancora sufficiente a definir ele competenze dwi reparti, c 'è sempre i lsubemendamento Cerquetti 0. 12. 016, 4 ,che è ancora più preciso .

Concludendo, invito formalmente ilGoverno a dirci con esattezza in che ma-niera intenda recepire questa norma, cio ècome e se intenda recepire le finalitàesplicitamente ed implicitamente indicatedal nostro articolo aggiuntivo.

PRESIDENTE . Onorevole Cicciomesse-re, può precisare quali sono gli articoliaggiuntivi da lei illustrati ?

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CICCIOMESSERE. Ho illustrato gli ar-ticoli aggiuntivi 12 . 01, 12. 02 e 12. 03.I colleghi Tessari, Bonino, Rippa e Me-lega illustreranno gli altri .

PRESIDENTE. Sta bene. È stato pre-sentato il seguente articolo aggiuntivo :

Dopo l'articolo 12, aggiungere il se-guente articolo 12-bis :

(Disposizioni per la conversione delle spe-se militari in spese civili per la coopera-zione con paesi in via di sviluppo e pe ril soccorso delle popolazioni colpite da

calamità) .

L'autorizzazione di spesa di cui allalegge 16 giugno 1977, n. 372, è ridotta alire 596.730 milioni.

Conseguentemente sono disdetti i con-tratti stipulati per l'attuazione dei pro-grammi di costruzione non coperti daglistanziamenti di cui al primo comma .

Il Ministero della difesa è autorizzatoad assumere impegni fino alla concorrenzadi lire 500 miliardi per la predisposizionee la realizzazione di un programma finaliz-zato alla organizzazione di una divisionedell'esercito dotata dei mezzi e delle strut-ture sanitarie, alimentari, di trasporto, ditelecomunicazioni, per il soccorso delle po-polazioni colpite dalla fame o da calami-tà naturali . Tale programma è comunicat oal Parlamento dal ministro della difesa.

12 . 04 .CICCIOMESSERE E GLI ALTRI DEPUTAT I

DEL GRUPPO RADICALE.

TESSARI ALESSANDRO . Chiedo disvolgerlo io .

PRESIDENTE . Ne ha facoltà .

TESSARI ALESSANDRO. In questigiorni, in un'elegante rivista edita da Ei-naudi, si parla di problema istituzionale,di governo, governanti, tecniche e strut-ture della decisionalità politica, e via di-cendo: vi collaborano uomini dal talentoindiscusso, alcuni anche membri di que-sta Camera .

Leggendo alcuni di questi elegantissi-mi contributi mi ponevo il problema senon fosse il caso di applicare questo ti-po di analisi, teso ad individuare i luo-ghi in cui si forma la decisionalità poli-tica, ad una discussione come quella incorso, che dovrebbe registrare nella con-troparte (rispetto alla nostra) un potere ,

un Governo che esibisce non soltanto l esue intenzioni, ma anche manifesta l'iti-nerario attraverso il quale queste inten-zioni giungono a trasformarsi in iniziati -ve operative .

Nella Commissione bilancio, questamattina, di questo potere centrale dell adecisione politica non sono riuscito a d

individuare le linee di contorno . Credo

che molti colleghi presenti in quest'aula ,in questa discussione che dura ormai daquasi tre mesi, siano riusciti a cogliere l a

persistenza di un potere decisionale e so-prattutto a capire come il Governo siagiunto alla redazione di quelle linee i ncui si articola il disegno di legge in esa-me. Gli articoli aggiuntivi proposti da noiradicali tendono (come, in maniera moltoesplicita, ha detto il collega Cicciomesse-re) non tanto a contestare al Governoil diritto a compiere una sua scelta teo-rica ed a procedere poi, in concreta sin-tesi, all'aumento del trenta per cento del-le spese militari, in quanto questo è un

diritto certo del Governo. Diritto dell'op-posizione è invece opporre controargo-mentazioni ed attendere la risposta gover-nativa .

Siccome in quest 'aula tutti siamo sta-ti messi di fronte a dati che venivanopresentati come scelte del Governo, neces-sarie per definire un quadro di riferimen-to, devo dire che in relazione ad esso ,il Governo è neutro : vale a dire, l'inter aquestione dell'intervento economico nell ezone terremotate non indica la volont àdel Governo di definire una certa politica .C'è stato il terremoto, quindi dobbiamodirottare una serie di fondi per arginarei danni causati da questa catastrofe. Cosìdicasi per altre questioni . Sono state po-ste sul tappeto in più occasioni, sia inaula, sia prèsso le Commissioni di meri-to, grosse questioni . Non più tardi di que-

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sta mattina, presso la Commissione bilan-cio, vi è stato un pronunziamento delGoverno sul problema, che ci vedrà im-pegnati duramente nel prosieguo della di-scussione, delle pensioni . Ogni volta citroviamo di fronte alla stessa argomen-tazione da parte del Governo e cioè chevi sono limiti di spesa, limiti al ricors oal- mercato finanziario che non consento -no dilatazioni eccessive della spesa pub-blica. Abbiamo sempre detto in molte oc-casioni di essere sensibili a questo di-scorso e non abbiamo mai preteso d ispingere, con il nostro argomentare, i lGoverno a dilatare ulteriormente la spesapubblica . Tanto è vero che nella gammadei nostri emendamenti ci siamo sempr emossi nell'ottica di spostare e di variarele cifre poste nel bilancio dal Governo .La ragione per cui siamo intervenuti i nmaniera così massiccia su questa voce deldisegno di legge finanziaria, che riguardal ' incremento ridicolo delle spese militari ,deriva dal fatto che non sappiamo, perchénon ci è stato detto da parte del ministro

socialista Lagorio, quale sia il percors oattraverso il quale il ministro della dife-sa è giunto alla conclusione che quest espese sono vincolanti . Difatti, tutte le ar-gomentazioni portate dal ministro Lago-rio, non solo in questa sede, ma anche

nel dibattito pubblico esterno, sui mass-media, e che ha visto sotto accusa, d adiverse parti politiche, il ministro stesso ,partono dal dato che nessuno ci ha fattocapire se la scelta compiuta dal Governosia stata compiuta collegialmente, se si auna scelta di valori, di collocazione inter -nazionale, o se sia l'ossequio, l 'obbedien-za passiva di una classe dirigente, rappre-sentata in questo Governo, a decisioni ,ad ordini perentori non provenienti dal-l ' interno della compagine nazionale .

Credo che non sia mistero per alcunoche da parte degli ambienti NATO si siarivolto un invito ad intensificare le spes emilitari. Anche su questo punto non èsemplice il discorso con il quale noi ra-dicali ci muoviamo. Abbiamo sempre det-to, con estrema chiarezza, di non volerela logica del disarmo bilanciato, perchériteniamo che si debba unilateralmente

denunziare un certo tipo di logica che ren-de pericolosa la vita del nostro pianeta.Siamo convinti che, quanto più gli Stat isapranno perseguire la strada del disar-mo unilaterale, tanto più diventerà vivi-bile la 'stessa condizione di vita, non solodella nostra Europa, ma dell'intero piane-ta, e si allontanerà così lo spettro di unaterza guerra mondiale. Non è comunquefacile sostenere questa tesi quando sono

molti i motivi di grossa preoccupazione ,presenti in tutti gli uomini politici avve-duti, per quanto avviene quotidianamente

attorno a noi.

Non so se coloro che citavo poc'anzi ,che si preoccupano di comprendere lestrategie che portano un potere ad espri-mersi con strumenti di legge, quale quello

che abbiamo sotto gli occhi, si .siano postiil problema di accertare perché certescelte vengano oggi proposte in Italia da

parte di un Governo che non fa misterodella grossa difficoltà economica in cuiversa il paese e che dichiara esplicitamen-

te (come ha fatto stamane il ministro An-dreatta) di non poter raccogliere alcunegrosse indicazioni (come quelle fornite da-gli stessi compagni comunisti per quantoriguarda gli interventi nella edilizia abita-tiva e nell'agricoltura), perché la disponi-bilità complessiva di questa legge finan-ziaria non lo consentirebbe. Come può tut-to questo conciliarsi con l'estrema dispo-

nibilità della compagine governativa a ri-spondere a sollecitazioni per il potenzia -mento del nostro armamento militare ?

Alcuni osservatori politici giocano fa-cilmente, ed in questo momento anche conuna certa credibilità, la carta elementare

dell'equilibrio internazionale ormai perdu-to tra le grandi potenze . Le recenti vicen-de (che, purtroppo, hanno visto come pro-

tagonista il primo paese socialista delmondo, in una politica che tradizionalmen-te apparteneva agli Stati Uniti d'America,

cioè quella espansionistica, imperialistic aed aggressiva) non possono non rappresen-tare un elemento che gli ambienti vicini

al Governo (e segnatamente al ministroLagorio) portano sul tappeto per giustifi-care la corsa al riarmo, nonché per un

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recupero di equilibrio sul piano europeoed internazionale .

certo che nessuno più dell'ambascia-ta dell 'Unione Sovietica fa il gioco del mi-nistro Lagorio : basta leggere il bollettinoche tutti i deputati ricevono gratuitamen-te ogni mese intitolato URSS oggi, data-to febbraio 1981, iper restare almeno sgo-menti di fronte alle argomentazioni uffi-ciali fornite dall 'Unione Sovietica . Ancoraoggi, della drammatica vicenda dell'aggres-sione all'Afghanistan, in questo bollettinoufficiale si dice che « la via per la nor-malizzazione è bloccata dal terrore deibanditi afghani », che impedirebbero l anormalizzazione sovietica; si dice ancheche « per parte nostra avremmo già po-sto fine alle sortite dei banditi se essi nonfossero appoggiati dagli imperialisti ame-ricani; su queste forze fanno leva i rin-negati afghani che, prevedendo la loro ine-vitabile bancarotta, compiono ferocissim idelitti contro il loro popolo » .- E si parladi resistenza afghana che dovrebbe lasciar-si « normalizzare » dai carri armati sovie-tici !

Oggi, dunque, si parla ufficialmente cos ìda parte dell 'Unione Sovietica in un bol-lettino di una sua ambasciata . In un'altraparte dello stesso bollettino si parla del-la Polonia in un articolo intitolato: « Lemacchinazioni della reazione vengono re -spinte ». Anche qui si tratta di « norma-lizzare » la situazione polacca e si denun-zia il tentativo da parte di infiltrati occi-dentali, antisocialisti ed antisovietici, nelsindacato Solidarnosc per rovesciare il so-cialismo in Polonia .

Si denunziano gli appelli - e qui cer-tamente c'è un'esplicita volontà polemicaverso le posizioni che ha espresso conmolto coraggio il partito comunista ita-liano - ad una rottura delle relazioni d ialleanza con l'Unione Sovietica nel casoche dovesse precipitare la situazione e s idovesse verificare l 'invasione della Poloniada parte dell'Unione Sovietica . Si parlaanche idi un tentativo di fabbricare infor-mazioni false sulla situazione polacca equesto viene da un paese che nega inprimo luogo ai propri cittadini il diritt oall ' informazione oggettiva, che tace su ciò

che avviene in tutto il mondo, socialistae non, che non consente il dibattito, lalibera stampa, il confronto delle idee !

Ebbene, di fronte a queste dichiaratevolontà manipolatorie, di fronte a questadifesa della politica espansionistica del-l'Unione Sovietica, che arriva alla spudo-ratezza di reinterpretare il pensiero di An-tonio Gramsci - sempre nel bollettino del-l 'ambasciata sovietica di questo mese - ,definito come colui che ha difeso il pae-se dei soviet additandolo come la speran-za degli oppressi nel famoso biennio ros-so, ma che non rivela ciò che Gramsci ,poi, disse di questa esperienza - certofondamentale -, sulla quale esercitò la suariflessione critica, di fronte ad afferma-zioni paradossali come quella che il par-tito comunista era serio ai tempi diGramsci, cioè prima ancora che venissefondato il partito comunista, quando l aparola d'ordine era « `fare come in Rus-sia, viva Lenin » . . . Credo che « fare comein Russia » non possa più essere uno slo-gan capace di suscitare molto consensonella classe operaia italiana o europea, elo dico con tutta l 'amarezza che derivadal fatto che non possiamo non registrareuna grande involuzione in un processostorico che settant'anni fa aveva rottoquello che sembrava un equilibrio peren-ne nell 'organizzazione e nel dominio capi-talistico del mondo, destinato a non su-bire rovesciamenti e mutamenti ! Quell arivoluzione ruppe quell 'equilibrio, suscitògrosse speranze, ma oggi ci troviamo d ifronte a queste drammatiche involuzioni .Dicevo che, di fronte a questa situazionedi un paese così strettamente connessoalla vita ed alla sopravvivenza del conti-nente europeo, che non solo opera nelsenso che abbiamo denunziato - e che èstato denunziato da tutte le forze politi -che di questo Parlamento - in modo ag-gressivo nei confronti di paesi piccoli checercano una loro strada, ma anche chegiustifica a posteriori e teorizza il dirittoalla repressione, all'aggressione espansio-nistica, di fronte a tutto questo, dicevo ,si corre il rischio di fornire un potentis-simo alibi a coloro che, come il ministroLagorio, chiedono al Parlamento di rati-

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ficare l'aumento delle spese militari, dellespese per il riarmo, delle spese per la rin-corsa alla logica distruttiva degli arma-menti .

Sappiamo quali siano i limiti del no-stro apparato bellico, le sue arretratezzestoriche, sappiamo – e lo diceva già Cic-ciomessere e non voglio riprendere le sueargomentazioni – quanto falsa sia stat aper l 'Italia la giustificazione di certe spe-se nel settore militare, nel settore missi-listico e nel settore spaziale, che hannovisto i paesi europei, i paesi della gran-de alleanza del Patto Atlantico sempre inposizioni subalterne rispetto agli Stat iUniti, al punto che a questi paesi si chie-deva soltanto un contributo in denaro ela subalternità tecnologica, il non con-trollo dei processi di acquisizione e d iknow how, che veniva invece riservato alpaese guida, al paese egemone . E, in que-sti casi, l'Italia ha seguito una strategiache imponeva al nostro paese il ruolodi fanalino di coda nella produzione an-che di queste tecnologie. Spesso abbiamosaputo della partecipazione italiana a pro-grammi NATO, dove addirittura tutto eraoccultato al nostro apparato produttivo ,ai nostri tecnici, perché tutto doveva es-sere riservato al paese che esercitava ilruolo egemonico in questa coalizione; percui non abbiamo avuto i vantaggi dellericadute tecnologiche che altri paesi han -no avuto per i grossi investimenti fattiin questi settori . Il nostro apparato com-plessivo dell 'esercito, la sua efficienza co-me macchina bellica ha finito per essereuna cosa ridicola oltre che costosa.

Abbiamo fondati motivi per ritenereche non possiamo accettare la logica delpotenziamento militare, del potenziamen-to delle strutture belliche come logica di-fensiva di un'ipotesi di conflitto europeointernazionale. Siamo convinti che siamolto più rischiosa questa logica che nonquella di un disarmo unilaterale e attivo .Abbiamo proposto, con i nostri articoliaggiuntivi, di limitare progressivamente l aspesa, in una strategia che vede una ri-conversione complesisva del nostro appa-rato militare in esercito di pace . Sappia-mo, dal punto di vista dell 'efficienza, del-

la capacità di intervenire di fronte a gra-vi calamità, che purtroppo il nostro pae-se ha registrato ripetutamente, quanto po-co efficiente sia anche la macchina dellastruttura militare. È una logica legata adun carrierismo facile, di facciata, non ef-ficiente, per cui riteniamo che la via me-diana tra l'ottica rappresentata oggi da lministro Lagorio e quella che per noi èun'ipotesi futura di riconversione com-plessiva delle forze militari in forze di pa-ce possa essere quella di contenere losforzo di spesa che viene prospettato dal-

la legge finanziaria, in modo che i corpidella marina, dell'aeronautica e dell'eserci-to possano sempre più diventare lo stru-mento attraverso il quale lo Stato possafornire risposte in termini di efficienza ,non solo nel soccorso alle popolazioni incaso di calamità naturali, idi catastrofi, ec-cetera, ma anche nel riorganizzare alcuniimportanti servizi non solo all'interno de lterritorio nazionale, ma anche in direzion edei paesi del terzo mondo, che potrebberotrarre enormi vantaggi dal poter disporr edi un esercito di pace che metta a disposi-zione le nostre attrezzature e, soprattutto ,una volontà poltica di non esportare guer-re, armi, distruzioni, ma soccorsi civili ,aiuti al potenziamento di questi paesi, persuperare le arretratezze tecnologiche, checaratterizzano, appunto, tanta parte delterzo mondo, del mondo in via di svilup-po che, perdurando queste strategie di cuianche il Governo italiano si è fatto com-plice, rischiano di aumentare squilibri edarretratezze. Si diceva che per questi paesicolpiti oggi dalla fame, dall'arretratezza ,dal sottosviluppo, si profila negli anni due-mila un ulteriore arretramento rispetto aipaesi industrializzati. Parlavo di questamancanza di coraggio nel respingere un aproposta che riteniamo seria, costruttiva ,atta a ricostituire in termini di efficienzala macchina dello Stato, la sua credibilità,perché non si ripeta la tragedia non delterremoto ma del dopo terremoto, cui tut-ti abbiamo assistito nei mesi scorsi, quan-do i generali dello stato maggiore scopri -vano, a idistanza di quattro o cinque . gior-ni dalla tragedia che si era abbattuta sul-le regioni del nostro Mezzogiorno, l'esi-

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stanza, la possibilità di utilizzare gli eli-cotteri per la ricognizione aerea, per i soc-corsi immediati alle popolazioni non rag-giungibili con un altro mezzo. Abbiamo in-

vece dovuto registrare l' incapacità di uti-lizz9re i mezzi che, peraltro il nostro eser-cito ha in dotazione .

Non nutriamo quindi alcuna preoccupa-zione, signor Presidente, signor ministro ,quando chiediamo che l'autorizzazione dispesa di cui alla legge 16 giugno 1977 ,n. 372, venga ridotta a 596 miliardi . Diconseguenza, con l'articolo aggiuntivo 12.04, chiediamo di disdire i contratti stipu-lati per l'attuazione dei programmi di co-struzione non coperti dagli stanziamenti d icui al primo comma. Chiediamo, inoltre,che il Ministero della difesa sia autorizza-to ad assumere impegni fino alla concor-renza di 500 miliardi per la predisposizio-ne e la realizzizione di un programma fi-nalizzato all'organizzazione di una divisionedell'esercito dotata dei mezzi e delle strut-ture sanitarie, alimentari, di trasporto, d itelecomunicazioni, per il soccorso delle po-polazioni colpite dalla fame o da calamitànaturali e che tale programma venga co-municato periodicamente al Parlamento .Questa è la proposta che noi facciamo :non lo smantellamento tout court del no-stro esercito, ma la riconversione, la riqua-lificazione della spesa .

E non riteniamo di aver bisogno di

nuove armi . Giustamente il collega Ciccio-messere, con una efficacissima illustrazio-ne di alcuni dei suoi articoli aggiuntivi ,

ha dimostrato la pochezza del risultato ,anche in termini difensivi e militari, d iquesto sforzo economico di fronte ai li-velli di alta sofisticazione delle armi oggipresenti sul libero mercato internazionalee, quindi, lo spreco di enormi risorse che ,in un paese come il nostro, potrebbero es-sere canalizzate per fini molto più nobili ,per una battaglia che certamente attornoal Governo creerebbe un maggiore consen-so, una maggiore compattezza, una mag-giore solidarietà. E tale solidarietà nonpuò certo venire a questo Governo, ai sin-goli ministri che portano avanti con tra-cotanza posizioni impopolari che non ser-

vono se non al prestigio di facciata delnostro paese .

Noi sappiamo, come sa il Governo, chenon saranno questi mille o duemila mi-liardi in più per l'armamento a rendereil nostro paese una potenza militare temi-bile, semmai faranno entrare il nostro pae-se in un circuito in cui il mercato inter-

nazionale delle armi sempre più potenti esofisticate finirà per elargire ancora mar-

gini di profitti, in cambio di ipotesi diterrore, di guerra, di distruzione .

Riteniamo che sia possibile convincere

il Governo a rivedere le ipotesi che haformulato in questo disegno di legge fi-

nanziaria e non diamo per scontato l'ar-roccamento. E, a conclusione di quest omio intervento, voglio registrare il fatto -molto positivo - che nei giorni scorsi, du-

rante alcune votazioni, si è avuta la pos-sibilità di mettere in minoranza il Gover-no; ed ho apprezzato il fatto che lo stes-so Governo non abbia voluto trovare, i n

quella che oggettivamente era una boccia-tura, un motivo per rifiutare il confronto

parlamentare . Credo che questa sia la stra-da giusta per rafforzare la democrazia ,perché quanto è avvenuto in Spagna possanon rappresentare neppure un'ipotesi trale strade percorribili nel nostro paese. Oc-corre dunque rafforzare le strutture dellademocrazia, chiarendo quali sono i per-corsi decisionali attraverso i quali il Go-verno si presenta in Parlamento per chie-dere il consenso su progetti di spesa 90 -

dissennati. Siamo convinti che ancheper quanto riguarda i prossimi articoli edemendamenti sarà possibile costruire ipo-tesi alternative .

Siamo convinti che anche su problemicome quello delle pensioni, sia per l 'au-mento degli importi minimi che per latrimestralizzazione della scala mobile, visia una grande disponibilità, che attraver-

sa un po' tutti i partiti . Anche su questotema vorremmo perciò che il Governo

avesse la capacità di recepire la positivitàdi simili innovazioni, rivedendo le propo-ste al riguardo contenute nel disegno d ilegge.

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PRESIDENTE . Sono stati presentati iseguenti articoli aggiuntivi :

Dopo l'articolo 12, aggiungere i se-guenti :

(Disposizioni in materia di costituzione,equipaggiamento e addestramento di re-parti operativi mobili delle forze armat eper il concorso alla protezione civile e i lsoccorso delle popolazioni colpite, in Italia

e all'estero, da calamità) .

ART . 12-bis.

Per l 'anno 1981 è autorizzata la spesadi lire 488 miliardi da iscrivere in appo-sito capitolo dello stato di previsionedella spesa del Ministero della difesa, di -minuendo della stessa cifra i capitol inn. 4011, 4031 e 4051 rispettivamente d i173, 113 e 202 miliardi, per la costituzionedi reparti operativi delle forze armate peril concorso alla protezione civile e il soc-corso delle popolazioni colpite, in Italiae all 'estero, da calamità, per l 'acquisizionedi beni mobili e immobili, attrezzature eservizi .

Per ognuno degli anni 1982 e 1983 èautorizzata la spesa di lire 300 miliardida iscrivere nello stato di previsione dellaspesa del Ministero della difesa .

Il programma di costituzione dei re-parti operativi e i progetti operativi d'in-tervento in Italia e all'estero sono appro-vati dal Comitato interministeriale dellaprotezione civile previsto dalla legge 8 di-cembre 1970, n . 996, del quale fa part eanche il ministro degli esteri .

12 . 05 .CICCIOMESSERE E GLI ALTRI DEPUTAT I

DEL GRUPPO RADICALE .

(Disposizioni in materia di costituzione,equipaggiamento e addestramento di re-parti operativi mobili delle forze armateper il concorso alla protezione civile e i lsoccorso delle popolazioni colpite, in Italia

e all'estero, da calamità) .

ART . 12-bis .

Per l'anno 1981 è autorizzata la spes adi lire 480 miliardi da iscrivere in appo-

sito capitolo dello stato di previsionedella spesa del Ministero della difesa, di-minuendo della stessa cifra i capitolinn. 4011, 4031 e 4051 rispettivamente di160, 130 e 190 miliardi, per la costituzionedi reparti operativi delle forze armate pe ril concorso alla protezione civile e il soc-corso delle popolazioni colpite, in Italiae all'estero, da calamità, per l'acquisizionedi beni mobili e immobili, attrezzature e

servizi .

Per ognuno degli anni 1982 e 1983 è

autorizzata la spesa di lire 300 miliardida iscrivere nello stato di previsione dellaspesa del Ministero della difesa.

Il programma di costituzione dei re-

parti operativi e i progetti operativi d 'in-

tervento in Italia e all 'estero sono appro-vati dal Comitato interministeriale dell aprotezione civile previsto dalla legge 8 di-dicembre 1970, n . 996, del quale fa parteanche il ministro degli esteri.

12 . 06 .CICCIOMESSERE E GLI ALTRI DEPUTATI

DEL GRUPPO RADICALE.

(Disposizioni in materia di costituzione,equipaggiamento e addestramento di re-

parti operativi mobili delle forze armateper il concorso alla protezione civile e ilsoccorso delle popolazioni colpite, in Italia

e all'estero, da calamità) .

ART . 12-bis.

Per l 'anno 1981 è autorizzata la spesadi lire 450 miliardi da iscrivere in appo-sito capitolo dello stato di previsionedella spesa del Ministero della difesa, di-minuendo della stessa cifra i capitolinn . 4011, 4031 e 4051 rispettivamente di

160, 130 e 160 miliardi, per la costituzionedi reparti operativi delle forze armate peril concorso alla protezione civile e il soc-corso delle popolazioni colpite, in Itali ae all 'estero, da calamità, per l 'acquisizionedi beni mobili e immobili, attrezzature eservizi .

Per ognuno degli anni 1982 e 1983 èautorizzata la spesa di lire 300 miliardi

da iscrivere nello stato di previsione dellaspesa del Ministero della difesa .

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Il programma di costituzione dei re-parti operativi e i progetti operativi d'in-tervento in Italia e all'estero sono appro-vati dal Comitato interministeriale dellaprotezione civile previsto dalla legge 8 di -dicembre 1970, n . 996, del quale fa parteanche il ministro degli esteri .

12 . 07 .CICCIOMESSERE E GLI ALTRI DEPUTATI

DEL GRUPPO RADICALE.

(Disposizioni in materia di costituzione,equipaggiamento e addestramento di re-parti operativi mobili delle forze armateper il concorso alla protezione civile e i lsoccorso delle popolazioni colpite, in Itali a

e all'estero, da calamità) .

ART. 12-bis .

Per l'anno 1981 è autorizzata la spesadi lire 420 miliardi da iscrivere in appo-sito capitolo dello stato di previsionedella spesa del Ministero della difesa, di-minuendo della stessa cifra i capitolinn . 4011, 4031 e 4051 rispettivamente di150, 120 e 150 miliardi, per la costituzion edi reparti operativi delle forze armate peril concorso alla protezione civile e il soc-corso delle popolazioni colpite, in Italiae all 'estero, da calamità, per l'acquisizionedi beni mobili e immobili, attrezzature e

servizi.Per ognuno degli anni 1982 e 1983 è

autorizzata la spesa di lire 300 miliardida iscrivere nello stato di previsione dellaspesa del Ministero della difesa .

Il programma di costituzione dei re-parti operativi e i progetti operativi d'in-tervento in Italia e all 'estero sono appro-vati dal Comitato interministeriale dellaprotezione civile previsto dalla legge 8 di-dicembre 1970, n . 996, del quale fa parteanche il ministro degli esteri .

12 . 08 .CICCIOMESSERE E GLI ALTRI DEPUTATI

DEL GRUPPO RADICALE.

(Disposizioni in materia di costituzione,equipaggiamento e addestramento di re-parti operativi mobili delle forze armate

per il concorso alla protezione civile e ilsoccorso delle popolazioni colpite, in Itali a

e all'estero, da calamità) .

ART. 12-bis .

Per l'anno 1981 è autorizzata la spes adi lire 400 miliardi da iscrivere in appo-sito capitolo dello stato di previsionedella spesa del Ministero della difesa, di-minuendo della stessa cifra i capitolinn. 4011, 4031 e 4051 rispettivamente di150, 100 e 150 miliardi, per la costituzione

di reparti operativi delle forze armate peril concorso alla protezione civile e il soc-corso delle popolazioni colpite, in Italiae all 'estero, da calamità, per l 'acquisizionedi beni mobili e immobili, attrezzature eservizi .

Per ognuno degli anni 1982 e 1983 èautorizzata la spesa di lire 300 miliardida iscrivere nello stato di previsione dellaspesa del Ministero della difesa .

Il programma di costituzione dei re-parti operativi e i progetti operativi d 'in-tervento in Italia e all'estero sono appro-vati dal Comitato interministeriale dellaprotezione civile previsto dalla legge 8 di -dicembre 1970, n . 996, del quale . fa parteanche il ministro degli esteri .

12 . 09 .

CICCIOMESSERE E GLI ALTRI DEPUTAT I

DEL GRUPPO RADICALE.

(Disposizioni in materia di costituzione,equipaggiamento e addestramento di re-parti operativi mobili delle forze armate

per il concorso alla protezione civile e i lsoccorso delle popolazioni colpite, in Italia

e all'estero, da calamità) .

ART. 12-bis .

Per l'anno 1981 è autorizzata la spesadi lire 380 miliardi da iscrivere in appo-

sito capitolo dello stato di previsionedella spesa del Ministero della difesa, di-

minuendo della stessa cifra i capitoli

nn . 4011, 4031 e 4051 rispettivamente d i

135, 100 e 145 miliardi, per la costituzione

di reparti operativi delle forze armate per

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il concorso alla protezione civile e il soc-corso delle popolazioni colpite, in Italiae all'estero, da calamità, per l'acquisizionedi beni mobili e immobili, attrezzature eservizi .

Per ognuno degli anni 1982 e 1983 èautorizzata la spesa di lire 300 miliardida iscrivere nello stato di previsione dell aspesa del Ministero della difesa .

Il programma di costituzione dei re-parti operativi e i progetti operativi d ' in-tervento in Italia e all 'estero sono appro-vati dal Comitato interministeriale dellaprotezione civile previsto dalla legge 8 di -dicembre 1970, n . 996, del quale fa parteanche il ministro degli esteri .

12 . 010.CICCIOMESSERE E GLI ALTRI DEPUTATI

DEL GRUPPO RADICALE .

(Disposizioni in materia di costituzione,equipaggiamento e addestramento di re-parti operativi mobili delle forze armateper il concorso alla protezione civile e i lsoccorso delle popolazioni colpite, in Italia

e all 'estero, da calamità) .

ART . 12-bis.

Per l 'anno 1981 è autorizzata la spesadi lire 350 miliardi da iscrivere in appo-sito capitolo dello stato di prevision edella spesa del Ministero della difesa, di-minuendo della stessa cifra i capitolinn. 4011, 4031 e 4051 rispettivamente di135, 80 e 135 miliardi, per la costituzionedi reparti operativi delle forze armate pe ril concorso alla protezione civile e il soc-corso delle popolazioni colpite, in Itali ae all'estero, da calamità, per l'acquisizionedi beni mobili e immobili, attrezzature eservizi .

Per ognuno degli anni 1982 e 1983 èautorizzata la spesa di lire 300 miliard ida iscrivere nello stato di previsione dellaspesa del Ministero della difesa .

Il programma di costituzione dei re-parti operativi e i progetti operativi d'in-tervento in Italia e all 'estero sono appro-vati dal Comitato interministeriale dellaprotezione civile previsto dalla legge 8 di -

cembre 1970, n . 996, del quale fa parte

anche il ministro degli esteri .

12 . 011 .CICCIOMESSERE E GLI ALTRI DEPUTAT I

DEL GRUPPO RADICALE .

(Disposizioni in materia di costituzione ,equipaggiamento e addestramento di re-parti operativi mobili delle forze armateper il concorso alla protezione civile e ilsoccorso delle popolazioni colpite, in Italia

e all'estero, da calamità) .

ART . 12-bis .

Per l'anno 1981 è autorizzata la spesadi lire 330 miliardi da iscrivere in appo-sito capitolo dello stato di previsionedella spesa del Ministero della difesa, di-minuendo della stessa cifra i capitol i

nn. 4011, 4031 e 4051 rispettivamente d i135, 60 e 135 miliardi, per la costituzionedi reparti operativi delle forze armate peril concorso alla protezione civile e il soc-corso delle popolazioni colpite, in Italiae all 'estero, da calamità, per l'acquisizionedi beni mobili e immobili, attrezzature eservizi .

Per ognuno degli anni 1982 e 1983 èautorizzata la spesa di lire 300 miliard ida iscrivere nello stato_ di previsione dell aspesa del Ministero della difesa.

Il programma di costituzione dei re-parti operativi e i progetti operativi d 'in-tervento in Italia e all'estero sono appro-vati dal Comitato interministeriale dell aprotezione civile previsto dalla legge 8 di -dicembre 1970, n . 996, del quale fa parteanche il ministro degli esteri .

12 . 012 .CICCIOMESSERE E GLI ALTRI DEPUTATI

DEL GRUPPO RADICALE.

(Disposizioni in materia di costituzione ,equipaggiamento e addestramento di re-parti operativi mobili delle forze armateper il concorso alla protezione civile e ilsoccorso delle popolazioni colpite, in Italia

e all'estero, da calamità) .

ART. 12-bis.

Per l 'anno 1981 è autorizzata la spesadi lire 300 miliardi da iscrivere in appo-

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sito capitolo dello stato di prevision edella spesa del Ministero della difesa, di-minuendo della stessa cifra i capitol inn . 4011, 4031 e 4051 rispettivamente d i125, 50 e 125 miliardi, per la costituzionedi reparti operativi delle forze armate peril concorso alla protezione civile e il soc-corso delle popolazioni colpite, in Itali ae all 'estero, da calamità, per l'acquisizion edi beni mobili e immobili, attrezzature eservizi .

Per ognuno degli anni 1982 e 1983 èautorizzata la spesa di lire 300 miliardida iscrivere nello stato di previsione dell aspesa del Ministero della difesa .

Il programma di costituzione dei re-parti operativi e i progetti operativi d 'in-tervento in Italia e all 'estero sono appro-vati dal Comitato interministeriale dellaprotezione civile previsto dalla legge 8 di-dicembre 1970, n . 996, del quale fa part eanche il ministro degli esteri .

12 . 013 .CICCIOMESSERE E GLI ALTRI DEPUTATI

DEL GRUPPO RADICALE .

(Disposizioni in materia di costituzione ,equipaggiamento e addestramento di re-parti operativi mobili delle forze armat eper il concorso alla protezione civile e i lsoccorso delle popolazioni colpite, in Italia

e all'estero, da calamità) .

ART . 12-bis .

Per l 'anno 1981 è autorizzata la spesadi lire 280 miliardi da iscrivere in appo-sito capitolo dello stato di previsionedella spesa del Ministero della difesa, di-minuendo della stessa cifra i capitol inn. 4011, 4031 e 4051 rispettivamente di110, 60 e 110 miliardi, per la costituzion edi reparti operativi delle forze armate peril concorso alla protezione civile e il soc-corso delle popolazioni colpite, in Itali ae all'estero, da calamità, per l 'acquisizionedi beni mobili e immobili, attrezzature eservizi .

Per ognuno degli anni 1982 e 1983 èautorizzata la spesa di lire 300 miliardida iscrivere nello stato di previsione dellaspesa del Ministero della difesa .

Il programma di costituzione dei re-

parti operativi e i progetti operativi d 'in-tervento in Italia e all'estero sono appro-vati dal Comitato interministeriale dellaprotezione civile previsto dalla legge 8 di-dicembre 1970, n . 996, del quale fa parteanche il ministro degli esteri .

12 . 014 .CICCIOMESSERE E GLI ALTRI DEPUTATI

DEL GRUPPO RADICALE .

(Disposizioni in materia di costituzione ,equipaggiamento e addestramento di re-parti operativi mobili delle forze armateper il concorso alla protezione civile e ilsoccorso delle popolazioni colpite, in Italia

e all'estero, da calamità) .

ART. 12-bis.

Per l'anno 1981 è autorizzata la spes adi lire 250 miliardi da iscrivere in appo-sito capitolo dello stato di previsionedella spesa del Ministero della difesa, di -minuendo della 'stessa cifra i capitolinn . 4011, 4031 e 4051 rispettivamente di100, 50 e 100 miliardi, per la costituzione

di reparti operativi delle forze armate pe ril concorso alla protezione civile e il soc-corso delle popolazioni colpite, in Itali ae all'estero, da calamità, per l'acquisizionedi beni mobili e immobili, attrezzature eservizi .

Per ognuno degli anni 1982 e 1983 èautorizzata la spesa di lire 300 miliardida iscrivere nello stato di previsione dell aspesa del Ministero della difesa .

Il programma di costituzione dei re-parti operativi e i progetti operativi d 'in-tervento in Italia e all 'estero sono appro-vati dal Comitato interministeriale dellaprotezione civile previsto dalla legge 8 di-dicembre 1970, n . 996, del quale fa parteanche il ministro degli esteri .

12 . 015 .CICCIOMESSERE E GLI ALTRI DEPUTAT I

DEL GRUPPO RADICALE .

(Disposizioni in materia di costituzione,equipaggiamento e addestramento di re -parti operativi mobili delle forze armateper il concorso alla protezione civile e il

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Camera dei Deputat i

VIII LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 24 FEBBRAIO 198 1

soccorso delle popolazioni colpite, in Italiae all'estero, da calamità) .

ART. 12-bis .

Per l 'anno 1981 è autorizzata la spes adi lire 200 miliardi da iscrivere in appo-sito capitolo dello stato di previsionedella spesa del Ministero della difesa, di-minuendo della stessa cifra i capitolinn . 4011, 4031 e 4051 rispettivamente di80, 40 e 80 miliardi, per la costituzionedi reparti operativi delle forze armate pe ril concorso alla protezione civile e il soc-corso delle popolazioni colpite, in Itali ae all'estero, da calamità, per l'acquisizionedi beni mobili e immobili, attrezzature eservizi .

Per ognuno degli anni 1982 e 1983 èautorizzata la spesa di lire 300 miliardida iscrivere nello stato di previsione dellaspesa del Ministero della difesa .

Il programma di costituzione dei re-parti operativi e i progetti operativi d'in-tervento in Italia e all'estero sono appro-vati dal Comitato interministeriale dellaprotezione civile previsto dalla legge 8 di -dicembre 1970, n . 996, del quale fa parteanche il ministro degli esteri .

12 . 016 .

CICCIOMESSERE E GLI ALTRI DEPUTATI

DEL GRUPPO RADICALE.

BONINO. Chiedo di svolgerli io .

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

BONINO. Credo sia anzitutto evidenteun dato: mentre in questa Camera si so-no create convergenze tra forze di oppo-sizione e forze di maggioranza, che peral-tro non riescono a mettersi d'accordo sulproblema, dapprima accantonato e poi rin-viato (vi è stato, in sostanza, il rinviodell'accantonamento !), dell'adeguamentodelle pensioni e della trimestralizzazionedella scala mobile, quando invece si toccail dato delle spese militari l'isolament opolitico del gruppo radicale risulta tota-le. Sulla strada indicata dal ministro so-cialista Lagorio, che è quella di giocare a

fare il pacifista nelle piazze, nelle strad e

o nei viaggi all'estero, ma di condurre i n

realtà una politica di riarmo , vi è una

convergenza sostanziale tra maggioranza

ed opposizione. Nessuno, eccetto il grup-po radicale, ritiene di dover mettere i ndiscussione l'aumento del 30 per centodelle spese militari, per un importo di1 .500-2 mila miliardi, considerandolo u ndato estremamente grave sul piano dell e

scelte di politica economica . Credo ancheche, se non esaminiamo la questione conuna visione più attenta a quello che stasuccedendo nel mondo, in termini di po-litica di armamento, anziché limitarci a lnostro piccolo particolare italiano, nonpossiamo comprendere come il nostro con-tributo sia sostanzialmente quello volutodai due blocchi riguardo alla politica delriarmo, mentre non diamo nessun contri-buto ad una politica di pace, che si pu òperseguire ormai solo in termini e construmenti completamente diversi . Per que-sto, nell ' illustrare questa serie di articoliaggiuntivi e nel motivarli, per dimostrarecome si tratti di un'indicazione di politicaestera diversa, diretta a non perseguirele strade fallimentari perseguite sino a doggi, con la divisione del mondo in dueblocchi che si fanno la guerra, non piùsoltanto in Europa ma coinvolgendo anchei paesi del terzo mondo, credo che senon abbiamo questo sguardo d 'insieme ri-schiamo di sottovalutare quello che invece,nel nostro piccolo, come paese certamentepovero, abbiamo la possibilità di fare. Edè per questo che mi occuperò nella fred-dezza delle cifre - credo che svolgerò unintervento solo di cifre - di ciò che suc-cede nel mondo in termini di spese mili-tari, di commercio internazionale dellearmi, di proliferazione nucleare e di espe-rimenti nucleari .

Credo che tutti sappiano come i re-centi avvenimenti politici abbiano fornitomolti argomenti a chi reclama il potenzia-mento delle spese militari . Se noi guardia-mo, ad esempio, le incertezze negli ap-provvigionamenti di petrolio che hannocolpito l'intero Golfo Persico, dall 'Afghani-stan, alla guerra Iran-Iraq, all 'Arabia Sau-dita, se guardiamo ciò che ' sta succedendo

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VIII LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DEL 24 FEBBRAIO 198 1

negli Stati Uniti d 'America dove, dopo laguerra nel Vietnam, dopo il « caso Water-gate » e specialmente dopo l'elezione delnuovo presidente, si è decisa una politicadi risoluta difesa di quelli che vengonochiamati gli interessi nazionali e guardia-mo cosa fa l'Unione Sovietica, la qualesostiene di non poter rimanere indifferentedinnanzi a quella che considera una mi-naccia alla propria sicurezza, ci rendiamoconto che la corsa agli armamenti vienevista da tutti quanti semplicemente comel'unica strada possibile per evitare laguerra .

Se guardiamo, ad esempio, le nude ci-fre che ci dà il SIPRI, organismo del go-verno svedese, quindi certamente non diparte radicale, pubblicate nel suo bollet-tino, per quanto riguarda il 1980, in rela-zione alle spese militari nel mondo, pos-siamo vedere benissimo come queste spe-se militari stiano assumendo un andamen-to addirittura drammatico .

Infatti, negli ultimi anni uno degliobiettivi principali, condiviso in linea diprincipio, nelle dichiarazioni politiche, dal-la maggior parte dei leaders politici, èstato quello di ridurre l'immenso onereche l'economia mondiale sostiene per l espese militari . Come certamente voi sa-prete nel 1980 si è concluso nel falli -mento più totale il decennio del disarmo,lanciato dalle Nazioni Unite nel 1970 ; emeno male che era il decennio del di-sarmo perché se per caso fosse stato ildecennio del riarmo non oso immaginarea quali cifre nei bilanci militari saremm oarrivati .

Nella maggior parte delle dichiarazioniufficiali dei leaders politici si leggeva chia-ramente la speranza che una parte dellerisorse che si poteva o si voleva detrarredalle spese militari potesse essere utilizza-ta per l 'assistenza ai paesi del terzo mon-do. Viceversa credo sia noto a tutti comesono andate effettivamente le cose; infatti,nell'ultimo decennio si è passati da unamedia dello 0,45 per cento del prodottointerno lordo dei paesi sviluppati comeaiuto e assistenza allo sviluppo allo 0,34 -0,35 per cento, mentre le spese militarisono cresciute in modo esponenziale non

solo nei paesi sviluppati ma anche neipaesi del terzo mondo.

Secondo i dati forniti dal SIPRI, a desempio, nel 1979 le spese militari hann oraggiunto i 480 miliardi ,di dollari, mentrenel 1980 hanno superato i 500 miliardi didollari e la lettura dei bilanci attuali in -dica chiaramente che l'aumento di que-ste spese è andato a scapito delle spes edestinate o impegnate per l 'assistenza a lterzo mondo .

Non interverrò dettagliatamente sulproblema relativo al sottosviluppo e alterzo mondo che è trattato in una seri edi nostri articoli aggiuntivi all'articolo 17.Quello che mi preme qui sottolineare èche lo spreco delle risorse non è l'unicomotivo di preoccupazione : vi sono ancheimplicazioni estremamente sinistre . Se an-diamo a esaminare storicamente i bilanci ,subito prima della prima guerra mondiale ,subito prima della seconda guerra mon-diale, all'epoca della guerra di Corea eall'epoca della guerra del Vietnam, notia-mo impennate nelle spese militari .

Ma quel che ci sembra 'anche più gra-ve è che, essendo il mondo diviso in duegrandi blocchi militari, normalmente l'in-cremento delle spese di uno dei blocchiviene usato per giustificare un aumen-to dall'altra parte ; e a forza di incremen-to da una parte e 'tentativo di riequílibrioclaill 'altra, si è arrivati, dicevo, a 500 mi-liardi di dollari in spese militari. LaNATO, per esempio, ha deciso, nel 1978 ,un aumento delle spese militari del 3 percento; gli Stati Uniti hanno persino su-perato questa cifra, nel senso che han-no deciso, per i1 quinquennio 1980-1985 ,un aumento dello stanziamento del 4 percento, pari a 80 miliardi di dollari - dico80 miliardi di dollari ! - nel quinquennio .Questa tendenza si ritrova, in realtà, an-che nell'altro blocco: questo a prescinde-re dall 'Unione Sovietica, a proposito dellaquale è in corso un grande dibattito sul -l'entità e la natura delle spese militari ,dal momento che i dati ufficiali propostisono poco credibili e fonti statunitens ivalutano l 'aumento delle spese militaridell 'Unione Sovietica in circa il 3-5 percento .

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Escludendo gli Stati Uniti, la Cina e ipaesi del Patto ,di Varsavia, gli altri paesisviluppati, in generale, hanno avuto unaumento delle spese militari del 7-8 percento .

Ma la situazione, cdlleghi, appare an-cora più grave se andiamo a vedere cos asuccede nei paesi del terzo mondo . Si sen-te sempre dire che questi paesi non han -no i saldi per comprare i nostri manu -fatti. Questo non è vero (e ne discutere-mo in seguito più a lungo), perché se èvero che quei paesi hanno un deficit ver-so i paesi dell'OPEC, per il petrolio, d i21 milioni di dollari, hanno però un de-bito di 70 milioni di dollari verso paesisviluppati per puri manufatti . Ma in alcu-ne regioni di questi paesi, vediamo comel'induzione al consumo di armi ci coin-volga in prima persona . I paesi dell'OPEC ,per esempio, hanno avuto nell'ultimo de-cennio un aumento medio annuale di spesemilitari del 15 per cento. L'Africa meri-dionale (Sudafrica e Stati limitrofi) haavuto un aumento annuale, negli ultim idieci anni, del 16 per cento . L'America de Isud ha avuto un aumento annuale, negl iultimi dieci anni, del 10 per cento .

Insomma, in questo decennio del di-sarmo, dobbiamo dire che l 'unica area de lmondo in cui dal 1970 al 1979 le spesemilitari non sono aumentate di malto, intermini reali, è l 'Oceania. Per il resto, eper quanto riguarda la corsa agli arma -menti, siamo tutti coinvolti, non solo, macoinvdlgiamo altri .

Se andiamo a guardare il capitolo de lcommercio internazionale delle armi cirendiamo conto (e lo dimostrerò) comel'Italia, che è un paese piccolo, povero ,che non ha mai soldi, o che comunquenon li ha per iniziative di pace (mi rife-risco alla polemica sull 'aiuto al terzo mon-do), abbia però la possibilità di esportarearmi che, come sapete, non rientrano nor-malmente nel deficit, ma vengono pagate .

In realtà, il commercio internazional edelle armi ha fornito la maggior parte

del materiale bellico usato nelle numero-se guerre che sono state combattute nelterzo mondo dalla fine della seconda guer-ra mondiale; le vittime di queste guerre

sono calcolate dal SIPRI in 25 milioni dipersone .

Ma per riferire solo alcuni dati citatidal SIPRI per quanto riguarda il com-mercio internazionale delle armi, vorreifarvi notare che nel 1979 il valore com-plessivo delle esportazioni di . armi nelmondo è stato superiore di cinque volte

a quello del 1969 (la cifra si è quindiquintuplicata in un decennio), ed è stat ododici volte maggiore del valore comples-sivo del 1959. Mi riferisco solamente al-le esportazioni di armi pesanti, cioè aerei,missili, veicoli blindati e navi da guerra ,che rappresentano solo il 40 per cento del -le armi che esportiamo .

Sempre da questi dati che vorrei sot-toporre alla vostra attenzione perché daquesto punto di vista mi sembra che nonsiamo affatto estranei, risulta che nel

corso degli anni '70 il valore globale delleimportazioni di armi pesanti è stato di 61miliardi di dollari e che nei primi anni

'80 è previsto un aumento degli investi -menti nel settore delle armi convenziona-li; e sappiamo tutti, cari colleghi, che le

armi non vengono usate come soprammo-bili, anche perché esteticamente brutte ,per cui chi costruisce delle armi poi l e

esporta. D'altra parte abbiamo fornitoknow how tecnologico ai paesi del terzo

mondo per cui ormai 56 paesi, di cui

24 nel terzo mondo, producono armi pe-santi in proprio .

Se analizziamo le nostre forniture d iarmi ai paesi del terzo mondo, che sononormalmente colpiti da sottosviluppo, dal -

la fame e dalle malattie, ci accorgiamo

che i più grandi esportatori di armi ne l

mondo sono gli Stati Uniti per una per-centuale pari al 45 per cento del valore

complessivo ; al secondo posto troviamo

l 'Unione Sovietica con il 27 per cento e

molto più indietro la Francia con un a

fetta di torta pari al 10 per cento e l a

Gran Bretagna con il 5,3 per cento; se-guono poi i nuovi esportatori di armi ,

cioè l'Italia con il 3 per cento (e mi ri-ferisco sempre soltanto alle armi pesan-ti) e la Repubblica federale di Germania.

Dove sono state esportate queste armi ?

Evidentemente sono state esportate – e i

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dati SIPRI lo dimostrano - nelle aree aguerra latente; nessuno ha esportato ar-mi in Oceania o in Australia. Il maggiorflusso si è diretto verso il medio oriente ,la cui situazione è ben nota.

La maggior parte del commercio d iarmi è responsabilità della NATO, esatta-mente per il 66 per cento, mentre il Pat-to di Varsavia è esportatore per il 28 percento .

C'è chi ci dice che con la nostra poli-tica non diamo impulso e non siamo re-sponsabili delle guerre che avvengono nelterzo mondo, ma basta guardare le desti-nazioni delle navi dei paesi esportatori, ingenerale e dell'ltalia, in particolare, perrenderci conto che si tratta di paesi situa -ti nelle cosiddette zone calde : da Israelealla Libia, dall'Iran all'Iraq (e sappiamotutti quale sia stato l 'ultimo accordo co nl 'Iraq), eccetera.

Da altre parti si dice sempre che laNATO e la divisione del mondo in dueblocchi hanno garantito la pace, ma com eho cercato di dimostrare prima, hanno s ìgarantito la pace in Europa, ma ciò è ac-caduto perché questi due blocchi si sonocombattuti in altre zone del mondo perla semplice ragione che hanno scelto u naltro terreno ,di scontro . Guardiamo a ci òche sta succedendo in Europa con le arm icosiddette eurostrategiche, con i missil isovietici SS 20 da una parte (e tutti c iricordiamo la polemica ed il dibattito inParlamento) e dall'altra la richiesta da noisubito accettata - per carita, siamo fedelis-simi da questo punto di vista - della in-stallazione dei Pershing 2 : queste arminon sono contemplate da nessun negozia-to internazionale per il controllo degli ar-mamenti . Arriveremo anche, tra poco, avedere quale misera fine fanno sempre ,di solito, i trattati internazionali ; ma de-vo dire che per quanto riguarda le armistrategiche, per quanto riguarda i 108 mis-sili Pershing 2 che si vogliono installarein Europa, e i già installati SS 20 dellaUnione Sovietica, non è in programma enon esiste nessun negoziato internaziona-le - non è neanche avviato - per il con-trollo di questi armamenti . E per dirvibrevemente come non è più possibile cre -

dere, d'altra parte, ai trattati internaziona-li o ai negoziati internazionali, voglio so -lo fare due esempi . Il primo è quello cheha sicuramente un grande significato poli-tico e che è la ratifica - la mancata ra-tifica per il momento - del trattato inter-nazionale, del negoziato internazionale re-lativo al Salt 2 che, pur ammettendo, co-me ammetto, che ha sicuramente un grandesignificato politico, in realtà se pure lo s iraggiunge è una modesta conquista comemisura di controllo delle armi . Infatti i ltrattato, come ognuno di noi sa, non ser-ve a fermare la corsa alle armi nucleari ,tanto meno a ridurre le spese militari, co-me dimostra il fatto che proprio facendoleva sul trattato il Senato americano haottenuto un aumento del budget militare ;quindi può essere una conquista politica ,ma certamente non servirà a ridurre l espese militari né servirà a fermare la cor-sa alle armi nucleari .

Ma c'è un altro trattato, credo, che èanche più significativo e di cui voglio ci-tare i dati per dirvi, cari colleghi, che ocambiamo indirizzo e troviamo degli altr istrumenti di intervento, ma se continuiamoa seguire le vecchie strade noi siamo re-sponsabili così come i due grandi bloc-chi, pur nel nostro piccolo, di una poli-tica riarmista, di una politica in realtàcarrista che ci viene peraltro proposta dalministro Lagorio. Devo dire che nessunministro democristiano si era mai permes-so negli anni precedenti di proporre le co-se che invece ci vengono oggi proposte, co-me già è stato detto e dimostrato dal miocollega Cicciomessere, perché questa poli-tica non ha neanche il fine difensivo -non è questo, non si fa in questo modo,ma ci viene proposta oggi - e mi riferi-sco come fallimento totale e quindi com edimostrazione del fatto che non si possonopiù perseguire le vecchie strade, mi riferi-sco, dicevo, al trattato di interdizione par-ziale degli esperimenti nucleari firmato

nel 1963. Già il titolo stesso dice « Inter-dizione parziale degli esperimenti nuclea-ri ». Ebbene, ci sono stati più esperiment inucleari dopo il trattato, in particolare ilbollettino del SIPRI dà 45 esplosioni l'an-no dopo questo trattato, che non negli an-

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ni prima della conclusione del trattato, incui le esplosioni nucleari sono state 27 . Iresponsabili di queste esplosioni in ter-mini percentuali sono soprattutto tre pae-si, la Gran Bretagna, gli Stati Uniti el 'Unione Sovietica, che sono responsabilidelle esplosioni pari circa al 90 per cen-to. Ma nel solo 1979 sono avvenute 53esplosioni nucleari, tutte sotterranee ov-viamente. Abbiamo avuto la Francia e laUnione Sovietica che hanno fatto più espe-rimenti nucleari nel 1979 e, guarda caso,questa intensa attività di sperimentazion eha coinciso con i colloqui tripartiti, GranBretagna-USA-URSS per un trattato cheproibisca gli esperimenti militari-nuclear idi qualunque tipo .

Quindi, mentre sono in corso i collo -qui per un trattato che proibisca gliesperimenti nucleari di qualunque tipo, ne l1979 abbiamo avuto 53 esplosioni nuclea-ri . Questi accordi, trattati, pour-parler, chedir si voglia, che sono iniziati nel 1977 ,

hanno avuto questi risultati e io credo ch e

se vogliamo, come pare, qui, uniti in una

unica indicazione, ottenere e perseguir equesta politica di riarmo per poi rimet-terci a un qualche trattato che invece im-pegni le forze che dispongono delle arm i

a non usarle, credo che la speranza vers oun tale tipo di trattato è per lo meno re-mota perché storicamente essi si sono dimo-strati assolutamente inadatti a garantire al-cunché da questo punto di vista. Quindi l astrada che abbiamo. scelto da anni, lastrada della pariteticità delle armi conven-zionali o nucleari che siano, per cui la

tesi che, se la bomba atomica ce l'abbia-mo tutti, siamo tutti spaventati dal fatto

di averla e quindi nessuno la usa, è una

tesi fallimentare, come si è dimostratoper armi convenzionali . Credo sia doveros ooggi porre invece il problema se non esi-sta la possibilità di una politica aggres-siva di pace fatta in termini non con-venzionali perché, se è vero, cari colleghi ,che i paesi del terzo mondo riescono apagare gli armamenti che noi gli man-diamo, siamo anche una classe politica ,oggi, che non è riuscita a spendere i 50 0miliardi stanziati l'anno scorso per l'aiu-to ai paesi del terzo mondo, che quest'an-

no ne ha stanziati mille, che troveremonei residui passivi sicuramente l'annoprossimo .

Certo, sappiamo dove collocare le ar-mi – questo è indubbio –, e stiamo an-che diventando un paese esportatore, masiamo anche un paese che, al di là diquesti modi convenzionali non ha saputoe voluto trovare una strada diversa nellasua politica estera, nel suo rapporto co ni due grandi blocchi e con i paesi de lterzo mondo. È per lo meno meschino ,per esempio, vedere oggi la richiesta dirinvio avanzata dalla maggioranza che de-ve appurare dalla Banca d'Italia se vi so-no i soldi o no per la trimestralizzazionedella scala mobile ai pensionati, e quindila maggioranza chiede un rinvio per assi-curarsi bene se vi siano o no e poi, sen-za colpo ferire, dichiara l 'aumento di 2mila miliardi delle spese militari, eviden-temente d 'accordo tutti quanti, opposizio-ne o maggioranza che sia .

Siamo isolati sicuramente in questabattaglia, ma riteniamo doveroso e im-portante farla: la rifaremo sui bilanciodello Stato e sulle tabelle del Ministerodella difesa, perché riteniamo che si deb-ba intervenire prima che sia troppo tardi .I soli dati, nudi, puri e semplici, che viho esposto a livello internazionale dimo-strano come siamo assolutamente incapa-ci di una iniziativa politica diversa : cistiamo solamente e tranquillamente ac-codando alla politica militarista dei dueblocchi, per cui uno va in Afghanistan el 'altro finanzia il Salvador oppure ci s iintende tutti e due e esportano tutti edue, Stati Uniti e URSS, armi in San Sal-vador, per esempio, e noi semplicement esiamo il fanalino ,di coda .di questa poli-tica, senza avere una iniziativa nostra chedia dignità diversa e valori di vita, chetutti diciamo di voler perseguire . Non viè dato più significativo di questo, signorministro: non siamo stati capaci di spen-dere 500 miliardi 'l'anno scarso per unapolitica di pace nel terzo mondo, ma nonabbiamo problemi ad essere esportatoriper il 3 per cento nel commercio interna-zionale delle armi . Se questa non è unascelta politica, ditemi voi che cos ' è . Cer-

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to, non è una scelta gastronomica. È unascelta precisa, e cioè quella di essere iseguaci, il fanalino di coda di una poli-tica, a mio avviso, estremamente perico-losa e 'di cui vedremo 'le conseguenze co-me spettatori inermi e inerti, magari ve-

nendoci anche a raccontare che non 'ab-biamo responsabilità di sorta perché, es-sendo un paesino piccolino e anche unpo' povero, non potevamo fare diversa-mente .

I nostri emendamenti vi dimostranoche si può fare diversamente solo che lo

si voglia, che quello che manca è la vo-lontà politica, perché credo che, 'se non

ci attrezziamo per una politica di pacee di vita contro le calamità « naturali »

del nostro territorio e dei paesi del terzomondo, in politica estera, non siamo sul-la buona strada, anzi abbiamo imboccatodecisamente la strada della guerra, di cuipoi andremo certamente a raccontare chenon è stata colpa nostra (Applausi deideputati del gruppo radicale) .

PRESIDENTE . È stato presentato il se-

guente articolo aggiuntivo :

Dopo l'articolo 12, aggiungere il se-guente articolo 12-bis :

Sono stanziati 400 miliardi di lire nel

triennio 1981-1983, di cui 100 miliardi peril 1981, per avviare la costituzione e loequipaggiamento di reparti militari appo-sitamente destinati alla difesa civile, nelloambitodella difesa interna dal territorio ,e destinati altresì a concorrere alla pro-tezione civile.

L'ordinamento, le dotazioni organiche e

la 'distribuzione territoriale dei reparti di

cui al primo comma sono determinati condecreto 'del Presidente della Repubblica ,previa deliberazione del Consiglio dei mi-nistri, su proposta del ministro della di-fesa. La proposta ministeriale è preventi-vamente sottoposta all'esame delle com-petenti Commissioni parlamentari, che so-no tenute ad esprimere un parere entrodue mesi .

Alle spese di cui al primo comma siapplicano le disposizioni contenute nello

articolo 3 'della legge 16 - giugno 1977,n. 372, e successive modificazioni .

12. 025 .

CERQUETTI, BARACETTI, GAMBO-

LATO, MACCIOTTA, ALINOVI .

Sono stati inoltre presentati i seguentisubemendamenti all'emendamento Ciccio-messere 12. 016 :

All 'articolo aggiuntivo Cicciomessere12. 016, sostituire il primo comma con ilseguente :

Per l 'anno 1981 è autorizzata la spesadi lire 50 miliardi, da iscrivere in appo-sito capitolo dello stato 'di previsione del-la spesa del Ministero della difesa, cui siapplicano le disposizioni contenute nel se-condo comma dell'articolo 36 del regio de-creto 18 novembre 1923, n . 2440, sullacontabilità generale dello Stato, diminuen-do della stessa cifra i capitoli nn . 4011 ,4031 e 4051, rispettivamente, di 20, 10 e20 miliardi idi lire, per 'avviare la costitu-zione e l'equipaggiamento di reparti ,mi-litari appositamente destinati alla difesacivile, nell'ambito della difesa interna delterritorio, e destinati altresì a concorrerealla protezione civile .

0. 12 . 016 . 2 .CERQUETTI, BARACETTI, GAMBOLATO,

MACCIOTTA, ALINOVI .

Al primo comma dell'articolo aggiunti-vo Cicciomessere 12. 016, sostituire le pa-role da: per la costituzione, sino alla fine ,con le seguenti : per avviare la costituzio-ne e l'equipaggiamento di reparti militariappositamente destinati alla difesa civile ,nell 'ambito della difesa interna del terri-torio, e destinati altresì a concorrere allaprotezione civile .

0 . 12. 016 . 3 .CERQUETTI, BARACETTI, GAMBOLATO,

MACCIOTTA, ALINOVI .

All'articolo aggiuntivo Cicciomessere12. 016, sostituire l 'ultimo comma con iseguenti :

L'ordinamento, le dotazioni organiche ela distribuzione territoriale dei reparti di

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cui al primo comma sono determinati condecreto del Presidente della Repubblica ,previa deliberazione del Consiglio dei mi-

nistri, su proposta del ministro della di-fesa. La proposta ministeriale è preventi-vamente sottoposta all'esame delle com-petenti Commissioni parlamentari, che so-no tenute ad esprimere un parere entrodue mesi .

Alle spese di cui al primo comma s iapplicano le disposizioni contenute nel-l 'articolo 3 della legge 16 giugno 1977 ,n. 372, e successive modificazioni .

0. 12 . 016. 4 .CERQUETTI, BARACETTI, GAMBO -

LATO, MACCIOTTA, ALINOVI .

L'onorevole Cerquetti ha facoltà disvolgerli .

CERQUETTI. I temi proposti dagliemendamenti del gruppo comunista sonogià stati discussi e, debbo dire con ram-marico, anche respinti nella Commissio-ne difesa .

In quella sede, notammo l'anomalia deicapitoli di bilancio numeri 4011, 4031 e4041, nei quali sono raggruppati tutti glistanziamenti per l 'acquisto di materialebellico del nostro paese, sottolineando l anecessità di correggere tale anomalia, in-nanzitutto perché, da un'analisi attentadi quei capitoli, risultava un'indebita in-dicizzazione degli stanziamenti delle leggipromozionali .

Nel disegno di legge finanziaria in esa-me sono infatti compresi stanziamenti pe rl'acquisto di armi legati alle leggi promo-zionali, per un totale di 398 miliardi ;mentre in quei capitoli si è proceduto al -l'indicizzazione di tale somma, portando-la ad un totale di ben 1087 miliardi. Inpiù, si stanziano altri 498 miliardi pe rprogrammi di acquisto di armamenti cheil Parlamento non conosce, sui quali nonabbiamo mai deliberato e che quindi so-

no lasciati all'esclusiva iniziativa deglistati maggiori e del Governo .

Noi avevamo allora proposto di con-siderare, da un certo punto di vista, am-missibile - anche se distorto per il rag-

giungimento del fine - l'indicizzazione de-gli stanziamenti delle leggi promozionali ,legati a programmi determinati dal Par-lamento, chiedendo però di utilizzare laquota di quei capitoli che non trovavariscontro in programmi decisi dal Parla-mento per rendere possibile l'attività le-gislativa delle Commissioni difesa dellaCamera e del Senato . E tra gli storni cheavevamo proposto ne era compreso unodi 250 miliardi per la costituzione e l 'e-quipaggiamento di reparti operativi mobiliper la difesa civile e per il concorso allaprotezione civile, che è poi il tema di cuistiamo ora parlando, anche in riferimen-to agli emendamenti del gruppo radicale.

Ebbene, dopo quella giornata in cui i lGoverno indusse la maggioranza a votarecontro tutti i nostri emendamenti, ci tro-viamo oggi di fronte ad un subemenda-mento del Governo che accetta qualcosadel contenuto della nostra proposta d iallora, oggi riprodotta negli emendamentidel gruppo radicale . Nel frattempo, il te-ma (che forse allora non era stato suffi-cientemente approfondito, anche se pro-posto con tempestività a seguito degli av-venimenti nel meridione) è stato appro-fondito, il ministro ha avuto il temp odi spiegarci meglio la linea del Govern oe ci ha parlato della necessità di ritoccarei regolamenti della protezione civile, diportare al cento per cento la presenza dipersonale nelle unità militari disposte lun-go la penisola e nel meridione, di trasfe-rire al sud alcune unità del genio e, so-prattutto, di dare bivalenza ad una partedelle unità operative dell'esercito e, inparticolare, del genio; bivalenza che con-sisterebbe nell'avere a disposizione mate-riali che permettano a battaglioni del ge-nio di passare dal loro compito normale(cioè aprire la strada ai carri armati oall 'artiglieria) a quello di protezione civi-le, per tirare fuori, ad esempio, le vitti -me di un terremoto dalle macerie . È sta-ta insomma accantonata dal ministro laproposta della costituzione di una task-force per la protezione civile.

Sempre in sede ministeriale ed ancheal convegno svoltosi la settimana scorsaa palazzo Barberini (e, più in generale,

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negli ambienti degli studi militari), emer-ge con forza crescente una richiesta con -tenuta nei nostri emendamenti di allor ae che è al centro anche dei nostri emen-damenti di oggi, cioè dobbiamo occuparcinon soltanto del concorso che le forze ar-mate possono dare alla protezione civile ,rendendo bivalenti alcune loro unità, madobbiamo proporci la creazione, all'internodelle forze armate, di unità in grado diprovvedere alla difesa civile, come ad un adelle funzioni della difesa interna del territo-rio, militarmente intesa. Tra l'altro, ciò èraccomandato dall'organismo parlamentaredell'UEO quando, con precisi ordini de lgiorno, chiede che i paesi membri sianoin grado di dotarsi di un'organizzazioneper Ia difesa civile; lo imporrebbe ogg ila scienza militare moderna, quando de-finisce la capacità di resistere ai colp ialtrui un elemento fondamentale dell'equi-librio delle forze . Invece, nel nostro pae-se la struttura militare è in grado esclu-sivamente (in certi limiti) di combattere ,di portare colpi verso strutture avversa-rie di combattimento, e non già di bada-re alla protezione del proprio territorio .La nostra organizzazione territoriale didifesa è incentrata sul tema fondamenta-le della controinsurrezione e dell 'antiguer-riglia: occorre, quindi, che da questa pro-fonda distorsione interna ed in parteorganizzativa delle nostre forze armate s ipassi ad una diversa concezione della di -fesa territoriale, incentrata soprattuttosulla difesa civile, sulla protezione antiae-rea del territorio oltre che sulle normal iattribuzioni della difesa territoriale. Que-sta era la nostra proposta ; queste sonole richieste che ci vengono dal più ag-giornato dibattito in tema di ristruttura-zione anche delle forze armate, che ap-

punto chiede di prendere in considerazio-ne non solo la capacità di infliggere col -pi, ma anche e soprattutto quella di pre-servare le popolazioni proprie dagli ef-fetti dei colpi altrui .

Siamo di fronte a nuove proposte, ac-colte in parte dal Governo con il suo su-bemendamento all'articolo aggiuntivo Cic-ciomessere 12 . 016, le quali non ci convin-cono in quanto non procedono in questa

direzione, ma ripropongono (come ha fat-to il ministro) la bivalenza di alcune uni-tà delle forze armate, specialmente del -l'esercito, che però ,mantengono come com-pito fondamentale quello di combattere .Di fatto, si affronta parzialmente il tem adella protezione civile, ma si continua adignorare quello della difesa civile, nell'am-bito della difesa interna del territorio . Èovvio che il Governo scelga questa mezzamisura (o questo quarto di misura) pernon mettere in discussione il tema di fon -

do dell'attuale struttura delle forze anna-te: non si crea, infatti, una diversa strut-tura di difesa interna del territorio, conle nostre attuali disponibilità finanziarie ,se non ridiscutendo, evidentemente, l'at-tuale struttura delle forze di linea (del -l'esercito, della marina e dell'aeronautica) .Non si può fare tutto: ciò che si aggiun-ge da una parte si deve togliere dall'altra .

Purtroppo, dobbiamo dire che questamezza misura - o quarto di misura -, ch eil Governo accetta presentando un sube-rnendamento all'articolo aggiuntivo 12 . 016 ,in realtà è facilitata dalla confusione pre-sente nell'insieme degli emendamenti ra-dicali . Noi comunisti non possiamo accet-tare l'articolo aggiuntivo Cicciomessere 12 .01, che propone il congelamento della spe-sa militare al livello dell'anno scorso, sem-plicemente perché ciò fa completamentesaltare, ad esempio, gli stipendi del per-sonale e sconvolge completamente i rap-porti con i fornitori delle forze armate .In questo momento è necessario non tan-to giocare al ribasso od al rialzo sull eproposte governative di spesa militare ,quanto ristrutturare profondamente la quo-ta di spesa militare (che è notevole nelbilancio statale italiano) che il Governoha ritenuto di destinare a questo scopo :ristrutturare profondamente, nella direzio-ne che indicavo poc'anzi .

Vi sono poi gli articoli aggiuntivi Cic-ciomessere 12 . 02, 12. 03 e 12. 04 che inmodo retroattivo pretenderebbero di di-mezzare lo stanziamento originario delleleggi promozionali, riducendolo a 500 mi-liardi, quando già oggi siamo ad un am-montare di contratti, stipulati sulla basedi stanziamenti di tre mila miliardi, che

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raggiunge la cifra di 11 mila miliardi .Evidentemente in questo caso si interver-rebbe in maniera confusa, non tanto perdisdire dei contratti, quanto per trovareil modo di onorare le forniture e le la-vorazioni che sono in corso. Si trattereb-be quindi di qualcosa di improponibilenon solo dal punto di vista politico, m asoprattutto dal punto di vista giuridico .

Vi è poi l 'articolo aggiuntivo Meleg a12 . 017, che sarà illustrato da qualche ora-tore radicale e che prevede uno stanzia-mento di 300 miliardi per la riconversion edell'industria bellica, evidentemente tocca-ta dall 'eventuale accettazione degli emen-damenti precedenti, ed un altro articoloaggiuntivo, il Cicciomessere 12 . 018, che pre-tende di spostare a favore della produzio-ne civile le quote, che la legge finanziariastanzia per l'aereo AMX, per l'elicotterodi marina e per un sistema di rilevazioneper l 'artiglieria campale. Anche su questoarticolo aggiuntivo abbiamo dei forti dub-bi perché è la prima volta, al di là del -l 'opinabilità della necessità dell'aereoAMX, che, da qualche anno a questa par-te, si porta a deliberazione del Parlamentoun programma di spese militari senza por-lo di nascosto nelle pieghe del bilancio .$ giusto quindi che si discuta in Parla -mento di programmi che per altro hannovisto impegnate una serie di aziende chehanno sostenuto degli oneri . Si tratta solodi correggere una stortura procedurale de lGoverno in un modo corretto e secondole previsioni della legge finanziaria .

Ci sono poi gli articoli aggiuntivi, dal12 . 05 al 12 . 016, presentati dal collegaCicciomessere, che sono simili e che, par -tendo da una cifra di 400 miliardi sottrat-ti dai capitoli 4011, 4031, 4051 della di -fesa, mirano ad istituire dei reparti concompiti di protezione civile .

All 'ultimo articolo aggiuntivo, esatta-mente il 12 . 016, il Governo ha presentatoun subemendamento . Noi comunisti criti-chiamo a fondo l 'articolo aggiuntivo radi-cale per il motivo che si vogliono stornarefinanziamenti destinati a determinati capi-toli di spesa a favore della protezione ci -vile, mentre lo scopo che viene indicat o- come risulta dal testo degli articoli ag -

giuntivi - è quello di dare la possibilit àal Governo di operare su questi fondiesclusivamente per dare l'ambivalenza adalcuni reparti ai fini del combattimento .Non si risolve così affatto il problemapiù generale - a cui mi riferivo prima -della difesa civile nell'ambito della difesainterna del territorio .

Il secondo comma di questo articol oaggiuntivo può essere strumentalizzato da lGoverno - che di fatto lo strumentalizza -per trovare stanziamenti aggiuntivi - nonvariando i capitoli di spesa delle leggipromozionali - negli esercizi 1982 e 1983 .Il Governo accetta cioè di diminuire diuna cinquantina di miliardi, secondo lasua proposta, i capitoli delle leggi promo-zionali - solo per quest 'anno - ma, me-diante il secondo comma dell'articolo ag-giuntivo radicale, si rifarà negli anni suc-cessivi ripristinando la situazione .

L'ultimo comma dell 'articolo aggiuntivoradicale, cioè il terzo, attribuisce al Co-mitato interministeriale per la protezionecivile integrato dalla presenza del mini-stro degli esteri, il compito di stabilire sial'ordinamento di queste forze sia l'impieg odei relativi mezzi finanziari . Si tratta diqualcosa di illegittimo poiché l'ordinamen-to di queste forze spetta esclusivamenteal Parlamento; il Governo dovrà eventual-mente essere delegato dal Parlamento perquesti compiti . In più manca ogni control-lo sulla spesa, simile a quello che abbia-mo già ottenuto per l 'acquisto di armicon le leggi promozionali e con la nor-male legge di bilancio. Tanto è vero cheil subemendamento proposto dal Governostrumentalizza il primo comma dell'arti-colo aggiuntivo radicale, lasciando nel va-go l 'utilizzazione di questi mezzi ; introdu-ce altresì una estrema elasticità nell'im-piego dei mezzi medesimi, per costituire,equipaggiare ed addestrare questi reparti .

Il Governo, con il suo subemendamen-to, si attribuisce la possibilità di tenerein piedi residui passivi -per cinque annianziché per uno, come se essi fosserorelativi a spese di investimenti . Al conto=rio, non si tratta di spese di investimento ,poiché si introduce l 'addestramento delleforze in questione; in più il Governo 'sor-

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vola sul fatto che l'ordinamento di tuttoquesto venga definito dal comitato inter -

ministeriale per la protezione civile, accet-tando la mancanza di controllo che, inve-ce, le leggi promozionali hanno cominciatoad introdurre nelle spese per acquisti d i

materiali bellici .In sostanza noi denunciamo un atteg-

giamento furbesco del Governo per il

modo in cui esso si è inserito in questa

vicenda. Né credo potrà bastare la richie-sta di chiarimento avanzata dall'onorevo-le Cicciomessere .

Con l 'articolo aggiuntivo 12 . 025 noi

cerchiamo di riformulare totalmente lo

emendamento radicale 12 . 016. Nel primocomma tentiamo di definire nel modo piùpreciso possibile - come giustamente hariconosciuto il collega Cicciomessere - chei quattrini da stanziare debbono servire« per avviare la costituzione e l'equipaggia -mento di reparti militari appositamentedestinati alla difesa civile nell 'ambito del-la difesa intera del territorio, e destinat ialtresì a concorrere alla protezione civile » .Quindi vi è bivalenza, ma di questi re-parti e non di quelli addetti al combatti-mento .

Nel secondo comma diamo di fatto alGoverno la delega per stabilire « l'ordina -mento, le dotazioni organiche e la distri-buzione territoriale dei reparti », sentite lecompetenti Commissioni parlamentari .Con un ultimo comma diciamo che si ap-plicano alla spesa di queste centinaia dimiliardi le disposizioni che rispetto allenonne della contabilità di Stato accelera -no le procedure di acquisto nonché si ap-plicano le norme di controllo parlamenta-re sulla spesa come previsto dall 'artico-lo 3 della cosiddetta legge promozionaledell 'esercito che ci sembra la più com-pleta dal punto di vista del controllo par-lamentare sulla spesa .

Definito il testo di questo articolo ag-giuntivo che - a nostro avviso - dovreb-be sostituire quello del collega Cicciomes-sere 12 . 0. 16, abbiamo proposto tre sub-emendamenti all'articd10 aggiuntivo 12 .016, di cui uno sostitutivo rispetto al sub -emendamento O. 12. 016. 1 del Governo.Essi possono servire a chiarire le questio-

ni che lo stesso Cicciomessere in chiusu-ra del suo discorso ha dichiarato essen-ziali e sulle quali ha chiesto garanzie.

Il gruppo comunista ha iniziato que-sta battaglia già in Commissione ed è in-tervenuto anche nel merito dellle questio-ni tecniche, rammaricandosi che per col-pa del Governo non è stato possibile af-frontare questo problema già in Commis-sione difesa, quando si è preferito con-cludere la discussione attraverso la chia-mata degli schieramenti sul piano ,dei nu-meri. Noi comunisti diciamo che abbiamoapprofondito il problema ed in questomodo diamo un contributo che è insieme

di carattere politico, per la concezione del -

la difesa che sottintende, ed anche di ca-rattere tecnico, per Ia precisione che cercadi introdurre con gli emendamenti .

PRESIDENTE. È stato presentato ilseguente articdlo aggiuntivo :

Dopo l'articolo 12, aggiungere il se-guente articolo 12-bis :

(Disposizioni per la ristrutturazione, di-versificazione, conversione e sviluppo del

settore dell' industria bellica) ,

All 'articolo 1, secondo comma, dell alegge 12 agosto 1977, n . 675, contenenteprovvedimenti per il coordinamento dellapolitica industriale, la ristrutturazione, l ariconversione e lo sviluppo del settore ,dopo le parole : « ministro per gli inter-venti straordinari nel Mezzogiorno », son oaggiunte le seguenti : « nonché, per le de-cisioni relative all'industria bellica, il mi-nistro della difesa » .

All'articolo 2 della legge 12 agosto1977, n. 675, dopo il primo comma, è ag-giunto il seguente :

« Il CIPI inoltre determina gli indirizzidi politica industriale al fine di favorirela ristrutturazione, diversificazione, ricon-versione e sviluppo del settore dell 'indu-stria bellica, con l 'obiettivo della trasfor-mazione della produzione militare in pro-duzione esclusivamente civile » .

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All'articolo 2 della legge 12 agosto1977, n . 675, dopo il quarto comma, è ag-giunto il seguente :

« Entro quattro mesi dalla data di ap-provazione della legge finanziaria per l'an-no 1981 il ministro per l'industria, il com-mercio e l'artigianato, d'intesa con il mi-nistro della difesa, sottopone all 'approva-zione del CIPI un programma finalizzat oall'obiettivo della conversione delle strut-ture produttive militari in strutture pro-duttive civili » .

Per il finanziamento dei provvediment iconcernenti la conversione delle struttur eindustriali belliche, di cui al presente ar-ticolo, è autorizzata la spesa di lire 300miliardi per l'anno 1981, da iscrivere nel-lo stato di previsione della spesa del Mi-nistero dell'industria .

All'onere di cui al presente articolo s iprovvede mediante corrispondente riduzio-ne del capitolo n . 4011 dello stato di pre-visione della spesa del Ministero della di -fesa.

12. 017 .

CICCIOMESSERE E GLI ALTRI DEPUTAT I

DEL GRUPPO RADICALE.

MELEGA. Chiedo di svolgerlo io .

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

MELEGA. Per non rendere più inutileil tempo che passiamo qui, dirò subitoche sarò abbastanza breve nell'illustrazio-ne di questo articolo aggiuntivo, ma vor-rei rivolgermi sia ai colleghi della maggio-ranza che ai colleghi dell 'opposizione perchiedere loro cinque secondi di medita-zione sulla sostanza di questo articolo ag-giuntivo. In esso si chiede che 300 mi-liardi vengano utilizzati per l'anno 198 1

per la riconversione dell'industria bellica .

Credo che sia i colleghi della maggio-ranza sia i colleghi comunisti possano ve-ramente cercare di prestare a questo arti-colo aggiuntivo un minimo di attenzione,al di fuori degli schieramenti di parte,per rendersi conto di quanto può essere

importante e significativo questo segnodato al paese.

Recentemente, quando ancora non siconosceva la decisione della Corte costi-tuzionale in ordine al referendum sullacaccia, io e molti colleghi della maggio-ranza e dell'opposizione abbiamo ricevutomolti segnali, molti messaggi da cittadini ,per esempio della provincia di Brescia ,ed in particolare di Gardone Val Tronopia, che, pur dicendosi favorevdli all'abo-lizione della caccia, si dichiaravano moltopreoccupati delle conseguenze economichee sociali che ciò avrebbe significato perl'industria che produce i fucili da caccia.Allora si diceva che non si poteva risol-vere il problema, perché non vi era nes-sun programma concreto per riconvertirequell'industria .

Ebbene, colleghi, noi sappiamo che l'in-dustria bellica riproduce oggi in Italia,moltiplicata per dieci o per venti, questasituazione, e se non cominciamo sin d'oraad occuparci concretamente della nicon-versione dell ' industria bellica ci verremoa trovare sicuramente, in un tempo non

lontano, di fronte a grossissimi problemioccupazionali, che già si manifestano percerti settori, quale ad esempio la cantie-ristica bellica, problemi già molto gravi ,perché vi sono in Italia cantieri che oggisenza le commesse militari precipitereb-

bero in crisi . Destinare a questi studi, aquesti tentativi un piccolo numero di mi-liardi (perché, colleghi, 300 miliardi inquesto momento sono una piccola cifra)rappresenta un gesto di legislazione saggiae preveggente.

Non so se il relatore Aiardi esprimerà

parere favorevole a questo articolo ag-giuntivo del gruppo radicale. Mi auguro

che lo esprima. Comunque, chiedo che sipresti ad esso almeno un minimo di con-siderazione. Chiedo, ad esempio, al col-lega Gitti, con il quale alcuni giorni faparlavo proprio di questo problema rela-tivo alla provincia da lui rappresentata

qui in Parlamento, la provincia di Bre-scia . . .

GITTI. Io rappresento la nazione, co-me te.

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MELEGA. Va bene. Parlavamo di que-sto problema relativo al collegio da cuiproviene (come me), cioè del problemadi quanto sia grave per quel collegio lariconversione dell'industria bellica .

Mi rivolgo anche ai colleghi comunisti,di cui mi pare (mi auguro di essermi sba-gliato) di avere sentito annunziare una

considerazione negativa su questo artico -lo aggiuntivo; ma nulla è definitivo finoal voto, e la discussione parlamentare ser-ve appunto - se ha un senso procederead essa - magari a riconsiderare ancheuna piccola cosa. Mi auguro che i colle-ghi comunisti riconsiderino questo arti -colo aggiuntivo, perché penso che passicompletamente al di sopra degli schiera -menti dei partiti. Non è una questionedi maggioranza o ,di opposizione . È unaquestione di cui qualunque legislatore lun-gimirante si farebbe carico, come qualun-

que dirigente d'azienda metterebbe daparte per eventualità future somme cheservono, appunto, a riconvertire linee diproduzione che si presume possano di-ventare obsolete o possano incontrare gra-vi difficoltà di mercato. Credo che ricon-siderare questo articolo aggiuntivo facciaparte di un minimo di dialettica parla-mentare, che veramente dovrebbe cercarenon di registrare la vittoria o la sconfit-ta dell'articolo aggiuntivo radicale, ma diaccettare insieme, se la maggioranza lo faproprio, se l 'opposizione lo fia proprio, unprincipio cui magari - come può esseredel tutto lecito in queste imprese - nonsi era pensato .

Allora, espongo di nuovo il contenut odi questo articolo aggiuntivo. Si proponedi passare 300 miliardi ,dal bilancio delladifesa a quello dell 'industria (quindi, nonvi sono nuovi stanziamenti), perché ci sipreoccupi del problema della riconversio-ne delle aziende militari .

Al collega Cerquetti, che prima avevaaccennato ad alcune sue perplessità a pro-posito idi falle che si aprirebbero così ne lbilancio della difesa, vorrei ricordare chel'intero bilancio della difesa non è com-posto di spese fisse. Vi è una parte d ispese fisse e, poi, una parte di spese mo-

bili, su cui si possono operare certamenteaggiustamenti o tagli, senza per questocoinvolgere gli stipendi del personale (fac-cio per dire) o qualsiasi altra cosa . D'al-tra parte, se noi non dimostriamo in que-sto momento di saper cogliere, anche -diciamolo pure - in una discussione lun-ga quale può essere stata quella imposta-ta dal gruppo radicale a proposito dellespese militari, certi aspetti che, vorrei di -

re, non sono particolari della tematica ra-dicale, ma che possono essere condivisida chiunque, perché sono - ripeto - aspet-ti di saggezza amministrativa e non diproiezione politica di certi ideali (su cuisi può essere o non essere d 'accordo), al-lora veramente diamo una connotazione

di inutilità a questa discussione . Può dar-

si che questa discussione sia inutile, ma

non credo che lo sia; credo anzi che que-

ste discussioni, magari aspre, magari dif-ficili, magari snervanti in qualche momen-to, siano la proiezione in quest 'aula deidibattiti che si svolgono fuori, nel paese.Francamente, mii auguro che queste discus-sioni ci siano, che ci si scontri noi e icolleghi della maggioranza o i colleghi del -l'opposizione, perché finché le faremo qui ,finché queste decisioni le prenderemo qui ,eviteremo che altre decisioni ed altre for-me di scontro politico e sociale abbianoluogo fuori di quest'aula. Quindi, confron-tarsi, anche duramente, su certi aspettidella legge finanziaria e, in particolare ,sulle spese militari, come in questo mo-mento, non è un esercizio ripetitivo inu-tile e noioso, ma è qualcosa che porta l àdove istituzionalmente e democraticamen-te deve svolgersi - nell'istituzione centraledella nostra democrazia e della nostra Co-stituzione - un dibattito che esiste nelpaese .

In questo caso rivolgo di nuovo unappello alla maggioranza ed all 'opposizio-ne - mi auguro che in sede di dichiara-zioni di voto tale appello venga raccoltodai colleghi - affinché all'esame di quest oarticolo aggiuntivo - e ripeto che nonfaccio un discorso generale, ma mi riferi-sco a questo articolo aggiuntivo, che stan -zia una piccola cifra per il 1981 per lariconversione dell'industria bellica - con-

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segua la comprensione dell 'importanza diquesto indirizzo, anche se embrionale .

Vedete, molto spesso noi radicali ve-niamo accusati di promuovere politicheutopistiche o di lanciare parole d'ordinesenza una base concreta ; noi ora vi di -mostriamo che avanziamo una propost aestremamente concreta, sentita - vero ,collega Gitti ? - ad esempio dai cittadinidi Gardone, che hanno registrato un even-to imprevedibile, come poteva essere ilreferendum sulla caccia, abbattersi su unazona che aveva centrato tutta la propriaproduzione, tutto il proprio benessere eco-nomico su un'industria particolare. Orasappiamo che le forniture belliche, perloro squisita natura, sono tra le più sog-gette agli imprevedibili andamenti de lmercato. La guerra non è qualcosa dipianificabile e, soprattutto, non è piani-ficabile la guerra degli altri ; indicarequindi, non dico un 'inversione di tenden-za, perché la tendenza è purtroppo quell adi aumentare le esportazioni di material ebellico, ma il fatto che almeno ci si pre-munisce, sia pure in piccola parte, con-tro rovesci economico-industriali in que-sto settore mi pare sia un elemento ch edovrebbe registrare in quest'aula l'unani-mità .

Non mi dilungherei ancora su questoarticolo aggiuntivo se non temessi che sianel corso della discussione sulle linee ge-nerali, sia in sede di esame degli emenda-menti si sia fatto, in un certo senso, diogni erba un fascio, inducendo tutti adare il solito voto non meditato, non in -centrato sull'argomento affrontato nell'ar-ticolo aggiuntivo.

Ebbene, sottolineo ancora due aspett idi tale articolo aggiuntivo: esso non faaumentare l'inflazione perché non prevedealcun tipo di spesa aggiuntiva, ma utiliz-za al meglio le risorse, sia pure per soli300 miliardi . Noi pensiamo che 300 mi-liardi spesi a tal fine siano ben spesi enon vediamo in nome di quali princìpici si possa opporre a questa che vera -mente può essere paragonata ad una pri-ma rata di pagamento nell'acquisto di unombrello, nell'ipotesi che prima o poi s uquesto paese piova . Acquistare un ombrel-

lo anche se si spera che il sole continuia splendere sul paese non è un atto diimprevidenza o di indebolimento dell estrutture amministrative, ma semplicemen-te di buona e saggia amministrazione .

Non so se, dopo quanto ho detto, ab-bia potuto indurre il relatore Aiardi o i lrappresentante del Governo a ripensarela loro posizione sull'argomento. Mi au-guro, comunque, che i colleghi dei parti-

ti che costituiscono la maggioranza no n

trovino, in questo articolo aggiuntivo -come non c'è -, nulla che vada contro l eloro stesse prese di posizione, ma al mas-simo qualcosa che possa integrare anch eda parte loro un buon bilancio della di-fesa ed una buona legge finanziaria ; e miauguro che i colleghi comunisti, alla luc e

di quanto ho detto, possano ripensare cir-ca una loro adesione a questo articoloaggiuntivo, poiché in tal modo si potreb-be dare il segnale di buona amministra-zione .

PRESIDENTE . È stato presentato ilseguente articolo aggiuntivo :

Dopo l'articolo 12, aggiungere il se-guente articolo 12-bis :

(Disposizioni per la organizzazione dell a

protezione civile - Rifinanziamento dellalegge 8 dicembre 1970, n . 996) .

Per gli anni 1981, 1982 e 19&3 è auto-rizzata la spesa, rispettivamente, di lire72 miliardi, 180 miliardi e 177 miliardiper la organizzazione della protezione ci-vile e il rifinanziamento dei programmiprevisti dalla legge 8 dicembre 1970 ,

n . 996, contenente « Norme sul soccorso el'assistenza alle popolazioni colpite da ca-lamità - Protezione civile » .

Il Comitato interministeriale di cuialla citata legge predispone anche pian idi soccorso delle popolazioni dei paesi invia di sviluppo colpiti dalla fame .

Conseguentemente, nella Tabella C, se-zione : Amministrazioni diverse, sopprime -

re la voce : Programmi di ricerca di pre-minente interesse nazionale per le treforze armate, e all'articolo 30 sostituire

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le parole : in lire 6.730.850 .000 .000, con leseguenti : in lire 6.658.850 .000.000 .

12 . 018 .CICCIOMESSERE E GLI ALTRI DEPUTATI

DEL GRUPPO RADICALE .

RIPPA. Chiedo di svolgerlo io .

PRESIDENTE . Ne ha facoltà .

RIPPA . Già in occasione della discus-sione sulle linee generali molti di noi han-no espresso motivi di dissenso su questodisegno di legge, proprio in relazione alfatto che la filosofia che do ispira nontrova riscontro nell 'urgenza dei proble-mi del vivere civile. Credo che, in questosenso, l'articolo aggiuntivo che mi accin-go ad illustrare, relativo a disposizion iper l'organizzazione della protezione civi-le, nasca proprio dall'esigenza di far ri-ferimento alla completa assenza di atten-zione da parte del Governo per un pro-getto complessivo dei problemi del ter-ritorio e dell 'assetto idrogeologico. Unasimile assoluta insensibilità nasce, a mioavviso, da motivi politici precisi e nonconsente al Governo di cogliere le solle-citazioni che da molti settori provengonoin relazione a questo problema. Credo chenon si possa non fare una considerazionepolitica più generale sul fatto che l 'insen-sibilità dell'esecutivo per i problemi real idel paese sia anche una testimonianza, lapiù concreta e tremenda, del distacco trala società civile e la società politica . Lalunga vicenda di degrado del nostro ter-ritorio (che mi sembra inoppugnabile) de-riva in buona misura, e lungo una lineadi continuità, da scelte che le forze poli-tiche che hanno sgovernato il paese pertrentacinque anni hanno compiuto, ponen-do sempre ai margini dei bilanci e delleleggi finanziarie problemi di questo gene-re. Il nostro è un paese nel quale lospreco continua in tutti i modi, fonda-mentalmente in termini di corruzione, nelquadre i diritti dei cittadini vengono postiin second'ordine e le spese militari, pa-radossalmente, ma non a caso, hanno unapreminenza obiettiva su quelle che inve-ce direttamente riguardano le necessità

della gente. Il nostro è un paese nel qualele scelte di governo si articolano in mado tale per cui è assai facile reperire nuo-vi fondi per spese militari e all'inversoappare sempre più difficile reperire fon-di, ad esempio, per risolvere i problemidell'intervento sul territorio . Detto 'in sol-doni, i fondi per le spese militari riesc esempre facile trovarli, mentre è difficile

reperire i soldi per i bisogni reali della

gente, in quanto si frappongono sempreostacoli e pregiudiziali di ordine e d iequilibrio economico, di salvataggio del-l'economia .

Appare evidente come da parte del Go-verno sia mancata in toto una sensibilitàin riferimento ai problemi relativi allaprotezione civile e neppure eventi tragici ,come quelli del 23 novembre scorso, han-no fatto cambiare rotta al Governo stes-

so. Credo che il dissesto del nostro ter-ritorio sia una drammatica realtà con laquale dobbiamo fare i conti e che non

può essere più ignorata dal Governo edalle forze che oggi si sentono impegnatenella ricerca di elementi di positività sol-tanto in argomenti come quelli relativi al-

la messa in discussione in termini chiari

delle spese militari ; e questo argomentoè sufficiente, ad esempio, al gruppo co-munista per non condurre la propria lot-ta politica contro gli armamenti in favo-re di una politica che viaggi in una di-mensione diametralmente opposta .

Forse sarebbe opportuno verificare per

un istante quanto i governi hanno speso ,ad esempio, per la protezione civile; seguardiamo i dati vediamo come siano

ridicoli . Infatti, abbiamo una previsione

di 450 miliardi per un triennio mentre idanni reali subiti dal paese, nello stessoperiodo, possono essere valutati almeno

in 15 mila miliardi. Direi che si tratta di

cifre falli, che testimoniano come l'impre-videnza e l'incapacità di chi deve provve-dere e decidere sia ormai arrivata ad un

punto grave di irresponsabilità .Si potrebbe, ad esempio, fare una ca-

sistica puntuale di tutti i ritardi e credo

che tutto questo non potrebbe non segna -re un atto di accusa nei confronti del Go-verno. Per quanto ci riguarda, credo che

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il problema fondamentale resti quello diriuscire a trovare un diverso modo d iprocedere sul fronte della spesa pubblic ae sulla filosofia che indirizza la politicaeconomica del Governo.

In vario modo ed in più riprese ab-biamo esposto i nostri argomenti e vorreidire che la nostra lotta contro gli arma-menti ed il militarismo è profondament emotivata da una scelta culturale e di civi-lizzazione, con radici profonde, e che po-ne sul tappeto valori oggi più che maiurgenti per affrontare in modo realisticoi problemi che sono davanti a noi .

PRESIDENTE . $ stato presentato il se-guente articolo aggiuntivo:

Dopo l'articolo 12, aggiungere il se-guente articolo 12-bis :

Il fondo per il finanziamento dei programmi regionali di sviluppo di cui all'ar-ticolo 9 della legge 16 maggio 1970, n . 281 ,è ulteriormente incrementato della com-plessiva somma di 1 .800 miliardi, di cu i

lire 300 miliardi per l 'anno finanziari o

1981, lire 700 miliardi per l'anno 1982 e

lire 800 miliardi per l 'anno 1983, per l'at-tuazione da parte delle regioni e dell eprovince autonome di Trento e di Bolza-no dei programmi di intervento nel se t

tore agricolo ed in particolare degli inter -

venti previsti dalla legge 1° luglio 1977 .n. 403 .

Conseguentemente, nella Tabella C, se-zione : Amministrazioni diverse, alla voce :Misure particolari in alcuni settori del -l'economia, sostituire la cifra : 1 .255 .000 ,con la seguente : 955 .000 .

12 . 019 .LOBIANCO, PICCOLI MARIA SANTA ,

PELLIZZARI, ZAMBON, MORA ,

PISONI, BAMBI, ANDREONI, ME-

NEGHETTI, BORTOLANI, BRUNI ,

ZUECH, ZARRO, CARLOTTO, TAN-

TALO, CRISTOFORI, CONTU, SIL-VESTRI, BALZARDI, ZURLO, ZA-

NIBONI.

L'onorevole Lobianco ha facoltà di svol-gerlo .

LOBIANCO. Signor Presidente, onore-voli colleghi, signor rappresentante del Go-verno, il significato dell'articolo aggiuntivova individuato, oltre che nella specificit àdi un aumento dello stanziamento dell alegge n. 403 del 1977 per il 1981 e dellaproroga della stessa per il 1982-1983, nellaoccasione di verifica della volontà politicadel Governo di mantenere fede a quantocontenuto nelle dichiarazioni del Presiden-te del Consiglio Forlani al momento dellapresentazione del Governo a proposito delvalore che si vuole dare al ruolo dell'agri-coltura, non in termini residuali, ma intermini di propulsione .

Il ministro Andreatta in Commissioneagricoltura ebbe a dichiarare, in un dibat-tito sui finanziamenti delle spese per laagricoltura, che, nell 'ambito di un bilan-cio rigido, bisognava individuare la possi-bilità di destinare risorse ad investiment iproduttivi; e invitò la Commissione a in-dicare le fonti delle risorse cui attingereper questi investimenti produttivi .

L'articolo aggiuntivo che ho proposto,insieme con altri colleghi, rappresenta dun-que una concreta risposta a questa provo-cazione che ci è stata fatta. Le dichiara-zioni del ministro Andreatta della scorsasettimana, ripetute questa sera, credopossano rappresentare una dimostrazionedi volontà che, se anche non ci soddisfaper quanto riguarda la quantità di risorseda destinare al settore, lascia però inten-dere una inversione di tendenza nei com-portamenti del pubblico potere, quindi delGoverno, verso il nostro settore agricolo .

Facciamo un atto di fiducia per quan-to si dovrà decidere . Fino a questo mo-mento abbiamo avuto solo le dichiarazion idel ministro Andreatta nei riguardi delladestinazione di 500 miliardi al settoreagricolo nel Mezzogiorno, senza però alcu-na precisazione . Si tenga conto, inoltre, delfatto che i 500 milinati soltanto al Mescoperto tutto il resnecessità che il settain questo momento pfatto il ministro Anparticolare situazionein questi giorni a livel

sarebbero desti-ogiorno, lasciandodel paese per leagricolo presenta

rticolare. Bene hatta a ricordare la

cui ci troviamoo di Comunità per

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la proposta che la Commissione ha fatto .Si tratta non di un atto riparatore (cheanzi il ministro si è augurato non debb aavvenire), ma di un atto di assunzionedi corresponsabilità, e quindi di appoggioalla delegazione italiana .

Se questo è vero, vogliamo però verifi-care nei fatti come questa volontà andr àa delinearsi nella destinazione effettiva d'el-le risorse .

Nel nostro articolo aggiuntivo abbiamoindicato questa destinazione di risorse alsettore : abbiamo cioè proposto di attin-gere questa somma da quella destinata a iparticolari settori dell 'economia, accettan-do quindi l'invito fatto dal ministro An-dreatta in Commissione di indicare le fon-ti di queste maggiori risorse. Abbiamo ri-tenuto di scegliere questa voce proprioper verificare se effettivamente esista lavolontà di considerare il settore agricol otra quei particolari settori dell'economi aitaliana che abbisognano di particolar icure, come il ministro stesso ha ricordatoquesta sera .

Il Ministro ha preannunciato, la scors asettimana, (a parte i 500 miliardi dellaCassa, a proposito dei quali si è riservatoquesta sera di precisare come e quandoverranno destinati) la destinazione di altr i250 miliardi, oltre ad altri 200 miliardiper il Fondo di solidarietà, cioè per l enorme della legge n . 364 del 1970 .

L'articolo aggiuntivo che abbiamo pre-sentato mira proprio ad assicurare la pos-sibilità di incrementare i piani di svilupp odelle regioni. Se il Governo presenterà unemendamento che vada incontro a que-ste particolari esigenze, pur rendendoc iconto della necessità e della opportunitàdi uno stanziamento pluriennale e quindianche dell'impegno per una proroga dellalegge 1° luglio 1977, n. 403, tenendo con-to delle particolari esigenze della nostraeconomia e q uindi della rigidità del bi-lancio rigido, ci riserveremo di decidereper quanto riguarda il nostro articolo ag-giuntivo. In altre parole attendiamo cheil ministro ci precisi la destinazione com-pleta delle risorse cui ha fatto riferimen-to e cioè se queste saranno destinate allalegge n. 403 e in quale misura: se saranno

200 miliardi per la legge n . 403, 250 peril provvedimento in discussione in sedelegislativa presso la Commissione agricol-tura di questo ramo del Parlamento e200 per rifinanziare la legge n . 364 .

Pur manifestando molte perplessità eriserve sulla quantità dei finanziament isuppletivi che verrebbero concessi, ripetoche ci riserviamo di decidere sul nostroarticolo aggiuntivo allorquanto il Governoavrà precisato quantità di finanziamentoe modalità di erogazione .

PRESIDENTE . È stato presentato i lseguente articolo aggiuntivo :

Dopo l'articolo 12, aggiungere il se-guente articolo 12-bis :

(Disposizioni in materia di agricoltura) .

L'efficacia della legge 1° luglio 1977 ,

n . 403, recante provvedimenti per il finan-ziamento dell'attività agricola nelle regioni ,è prorogata sino al 1984 ed il relativostanziamento è aumentato di lire 3 .050 mi-liardi.

Lo stanziamento per il 1981 è stabilitoin lire 600 miliardi .

12. 020 .

ESPOSTO, ZANNI, COCCO, SATANAS-

SI, POLITANO, GAMBOLATO, MAC-

CIOTTA, BRANCIFORTI, ALICI .

L'onorevole Esposto, o altro firmatario ,ha facoltà di illustrarlo .

IANNI. Signor Presidente, le ragioniche ci hanno spinto a presentare questoarticolo aggiuntivo sono essenzialment edue. La prima è quella che la legge n. 403

del 1977 dotava le regioni di una sommadi 300 miliardi l'anno per il quinquennio1977-1981 per la realizzazione di program-mi agricoli regionali . Già allora, quandofu discussa ed approvata quella legge, s iritenne lo stanziamento insufficiente perconseguire dei risultati consistenti . Oggi ,a distanza di 4 anni, ed in presenza d iun processo ininterrotto di inflazione cheha ulteriormente interrotto la efficacia diquesti interventi, non preoccuparsi di ade-guare la dotazione delle regioni con mezzi

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finanziari almeno corrispondenti al tassodi inflazione, a nostro parere, significhe-rebbe privare le regioni di uno strumentodi intervento doveroso e necessario pe rfronteggiare almeno i problemi più acuti .Questa una prima ragione per cui propo-niamo di elevare lo stanziamento da 300a 500 miliardi per il 1981 . Colgo l ' occa-sione per segnalare un errore di stampa ,laddove sullo stampato compare la cifr a« 600 ,' anziché la cifra « 500 » .

Una seconda ragione di questo nostroarticolo aggiuntivo riguarda il fatto chela legge n. 403 cessa di avere efficaciaquest'anno, per cui senza una sua proro-ga le regioni si troverebbero nella impos-sibilità di intervenire in maniera autono-ma nelle scelte dei programmi e degl iobiettivi dello sviluppo agricolo regionale .Infatti, questa è l 'unica legge in materi aagricola, che consenta alle regioni di pre-disporre interventi per lo sviluppo dellaproduzione e per la realizzazione di strut-ture produttive senza eccessivi vincol icentralistici che spesse volte hanno dimo-strato di rallentare anziché favorire u nrapido processo di spesa regionale .

La stessa legge n. 984, la cosiddetta« legge-quadrifoglio », la più consistent eper volume finanziario ma anche - dicia-molo francamente - la più manomessa d aparte del Governo, condiziona e vincolal ' intervento delle regioni ad alcuni settoriproduttivi, limitando di fatto la flessibi-lità e la rapidità della spesa regionale enon consentendo, a nostro parere, di ade-guare l 'intervento alle caratteristiche re-gionali, così da rispondere con più pron-tezza ai bisogni reali dell'agricoltura e de-gli operatori agricoli .

Senza una proroga delle norme dell alegge n. 403 le regioni rischierebbero quin-di in parte la paralisi dei loro program-mi agricoli e questo avverrebbe in un mo-mento in cui sui redditi agricoli si sonogià riversate conseguenze estremamentedannose a causa del processo inflattivoe in un momento in cui da parte dell aCommissione CEE si minaccia la adozion edi criteri di revisione della politica agri-cola comune che sarebbero non solo dan-nosi ma disastrosi per intere aree agrico -

le del nostro paese, soprattutto del Mezzo -giorno. Dal rifiuto della proroga della leg-ge n. 403, quindi, non potrebbe che deri-vare un atto grave di politica economica

che il Governo credo non voglia assume-re in questo momento. Del resto, la neces-sità dell'approvazione di un tale articol o

aggiuntivo di proroga fino al 1984, conuno stanziamento complessivo di 3 .050 mi-liardi nasce non solo dalle brevi conside-razioni fino ad ora svolte, ma anche dall anecessità per il Governo, credo, di essereconseguente fra analisi, denunce e solu-

zioni che vengono di volta in volta fattee adottate dal Governo stesso .

Il Governo non può continuare, peresempio, a sostenere che il deficit agrico-lo-alimentare è una sua costante preoccu-pazione (e lo diviene tanto più se si con-sidera che il ministro La Malfa prevedeche esso raggiunga nel prossimo trienniola cifra di ventimila miliardi che, in ag-

giunta alla previsione di diecimila miliar-di di deficit nel settore della carta e dellegno. espone complessivamente il nostro'Paese a un deficit alimentare forestale diben trentamila miliardi, determinando u nincentivo impressionante al processo di in-

flazione) e poi, di fronte a tutte questeconsiderazioni, si compie una scelta checontinua a sacrificare l 'agricoltura : questo

diviene il settore dove operare fondamen-talmente il blocco della spesa pubblica.

Credo che diverrebbe inutile, anzi ap-parirebbe per lo meno strano lo sforzoche il Governo richiede ai lavoratori i nquesto momento nel nostro paese, di ver-sare una addizionale dello 0,50 per rastrel-

lare oltre mille miliardi per fronteggiarei problemi insorti nel Mezzogiorno a cau-

sa del terremoto, se poi si deve constata -re che alla fine del 1981, per insensibilità ,per inavvedutezza o per grave errore divalutazione politica, il deficit agro-alimen-tare-forestale viene ad aumentare di un acifra se non pari, anzi maggiore di quel-la che oggi il Governo chiede in sostanzae riversa sulle spalle dei lavoratori .

Per tutte queste ragioni, in breve, noichiediamo e raccomandiamo alla Cameral 'approvazione di questo articolo aggiunti-

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vo in maniera tale da poter consentire all eregioni di intervenire in questo momento ,nella produzione e nella attività per darepiù tranquillità nelle nostre campagne e ainostri produttori in agricoltura.

PRESIDENTE . Perché sia chiaro aicolleghi : lo stanziamento per il 1981 pre-visto dal secondo comma dell'articolo ag-giuntivo Esposto 12 . 020 è di 500 miliardi enon di 600, come erroneamente stampato .

IANNI. Sì. Poi per memoria, le facciopresente che nella tabella A è indicata l acifra di 110 milioni, mentre la cifra esattaè di 1 .100 milioni .

PRESIDENTE . Sta bene, lo si terràpresente quando si arriverà all'esame del-la tabella A .

È stato presentato il seguente artico-lo aggiuntivo :

Dopo l'articolo 12, aggiungere il se-guente articolo 12-bis :

(Disposizioni in materia di normeigienico-sanitarie) .

L'efficacia della legge 2 maggio 1977,n . 192, recante norme igienico-sanitarie perla produzione, il commercio e la venditadei molluschi eduli lamellibranchi, è pro-rogata sino al 1983 ed il relativo stanzia-mento è aumentato di lire 20 miliardi .

Lo stanziamento per il 1981 è stabili-to in lire 10 miliardi .

Conseguentemente, nella Tabella A, vo-ce: Legge n. 192 del 1977, sostituire la ci-fra : 2 .000 con la seguente : 10 .000 e, perl'anno 1982, iscrivere la cifra : 12 .000 .

12 . 021 .PALOPOLI, SANDOMENICO, ANTONI,

MACCIOTTA, BERNINI, CARANDI-NI, GIURA LONGO, BERNARDINI,BRINI, TONI.

L'onorevole Palopoli ha facoltà di illu-strarlo.

PALOPOLI. Lo diamo per illustrato, si-gnor Presidente .

PRESIDENTE . È stato presentato i l

seguente emendamento :

Dopo l'articolo 12, aggiungere il se-guente articolo 12-bis :

(Disposizioni a favore della pesca) .

La validità della legge 29 febbraio 1980 ,

n . 57, è prorogata sino al 1982 e il rela-tivo stanziamento è aumentato di 100 mi-liardi .

Lo stanziamento per l 'anno 1981 è sta-bilito in lire 50 miliardi .

Conseguentemente, nella Tabella A, do-po la voce : legge n . 650 del 1979, aggiun-

gere la seguente : legge n . 57 del 1980(Intervento straordinario a favore dellapesca marittima) : 1981 - 50 miliardi, 182- 50 miliardi .

12 . 023 .SICOLO, CASALINO, DI CORATO, PER-

NICE, DI GIULIO, BOCCHI, SPA -TARO, SANDOMENICO, COMINATO,ANTONI, AMARANTE, ANGELINI ,BARTOLINI, OLIVI, TAMBURINI ,CUFFARO, CARMENO, CANULLO .

L'onorevole Sicolo ha facoltà di illu-strarlo .

SICOLO. Signor Presidente, onorevolicolleghi, le motivazioni che stanno alla

base dell'emendamento che abbiamo pre-sentato all'articolo 12 sono queste: lalegge 29 febbraio 1980, n . 57, il 31 dicem-bre non ha avuto il suo necessario iterdi proroga. Perciò abbiamo pensato, co-me gruppo comunista, di proporre questoemendamento che prevede una proroga diquesta legge, con uno stanziamento di100 miliardi di lire: 50 miliardi per il1981 e altrettanti per l'anno 1982 .

Questo emendamento dipende dal fat-to che il Governo ha ritardato il provve-dimento di ristrutturazione necessaria delsettore della pesca, che è considerato unsettore primario dell'economia del nostropaese. Il provvedimento è in discussionenella Commissione di merito ed impieg ai tempi che noi tutti conosciamo. Poichéquesto è un settore in crisi, riteniamo che

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non lo si possa lasciare senza il necessa-rio contributo che è l 'incentivo al gasolio,unico rimasto per il settore della pesca .Questo impegno è stato preso dal Go-

verno anche alla conferenza nazionale chesi è tenuta il 20 e 21 marzo 1980 per af-frontare il problema organico della ristrut-turazione di questo settore. Quindi la pro-roga della legge n. 57 del 1980 è necessa-ria di fronte ad un settore alimentare pri-mario, importante nel nostro paese . Que-sto settore vede impegnati circa 65 milaaddetti in attività dirette alla produzionee diverse altre migliaia di addetti, di la-voratori all'indotto con 8 mila chilometridi coste del nostro paese, bagnate dai ma-ri degli stretti in Mediterraneo; e già nel1979 l 'Italia ha avuto un deficit della bi-lancia dei pagamenti di oltre 600 miliardidi lire. Quindi, come si vede, ristrutturareil settore della pesca è necessario e in -dispensabile .

Infine, vorrei informare i colleghi e ilGoverno stesso che il parlamento sicilia-no, l'assemblea regionale siciliana, con unprovvedimento ad hoc, ha portato questocontributo anche per l'anno 1981 dalle 100lire dell'anno scorso alle 150 rispetto alle85 lire del contributo che il Governo na-zionale con un provvedimento aveva stan-ziato per ogni chilo di gasolio consumato .Ora, poiché in Italia non vi possono es-sere figli e figliastri, né cittadini di cate-goria A o di categoria B, ci siamo preoc-cupati di presentare questo provvedimen-to anche ,di fronte all 'impegno che vi erastato da parte del Governo di presentareun decreto di proroga che comunque, cos ìcome veniva delineato, non può soddi-sfare il settore della pesca : è un decretodi proroga di sei mesi, nel quale si inse-risce anche la pesca oceanica . D 'altronde,nel 1980 abbiamo avuto 85 lire di contri-buto, al chilogrammo di gasolio consuma-to, ai motopescherecci delle zone medi-terranee, che è servito solo a pareggiarel'aumento del costo del gasolio .

Queste sono le motivazioni che stannoalla base della presentazione di questo no-stro emendamento. Chiediamo ai colleghiparlamentari di approvarlo, perché è insostanza un provvedimento che andrebbe

incontro ad una categoria che è molto incrisi e che chiede al Parlamento di risol-vere un problema che sta alla base dell eagitazioni che in questi giorni si stannosviluppando in tutta Italia .

PRESIDENTE . È stato presentato il seguente emendamento :

Dopo l 'articolo 12, aggiungere il se-guente articolo 12-bis :

(Disposizioni a favore della pesca) .

La legge 29 febbraio 1980, n . 57, èprorogata a tutto il 1981 e per uno stan-ziamento di lire 50 miliardi relativo acontributi sul prezzo del gasolio consu-mato nella pesca mediterranea ed ocea-nica .

12 . 022 .DE COSMO, BASSI .

L 'onorevole de Cosmo ha facoltà disvolgerlo .

DE COSMO. Signor Presidente, onore-voli colleghi, indubbiamente nello spirit odi quanto or ora è stato, pur se in unemendamento diverso, illustrato dal colle-ga che mi ha preceduto, con l 'emendamen-to che ho presentato insieme al collegaBassi si mira a prorpgare per tutto il1981 la legge 29 febbraio 1980, n . 57 .

La nostra proposta, pur essendo in li-nea con quanto è stato or ora detto, èmediana tra quella comunista e quelladel Governo, che ci auguriamo dimostriparticolare sensibilità per questo settore,per il quale - come ha dimostrato ancheil telegiornale di domenica sera - si è

svolta ad Ancona una manifestazione ditutte le marinerie dell'Adriatico. Si trattadi un settore sempre più inquale il costo del carburanteil 40 per cento (almeno perguarda la pesca mediterranea)ri costi di esercizio.

In questo settore vi sonodenti discriminazioni tra le varie marine-rie, con una situazione di favore per quel=le della regione Sicilia, dove è stata giu-stamente alleviata la crisi facendo fronte

crisi, nelincide perquanto ri-sugli inte-

anche evi-

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almeno ai sempre crescenti costi del ga-solio.

Come ho detto, con il nostro emenda-mento chiediamo di prorogare per tuttoil 1981 gli effetti della legge n. 57, conuno stanziamento di 50 miliardi da desti-nare a contributi sul prezzo del gasolioconsumato nella pesca mediterranea edanche – per le ragioni che dirò tra poco -nella pesca oceanica .

Signor Presidente, onorevoli colleghi ,signor ministro, la politica del settore del -la pesca marittima mediterranea e ocea-Dica è da tempo orientata a contenere i lgrave fenomeno delle forti importazion idi prodotti ittici dall'estero, con le vari econseguenze negative, non ultime quell edi ordine valutario, e ad incrementare inogni forma possibile la produzione adopera di natanti nazionali .

Tale politica è accompagnata – ovvia -mente su sollecitazioni venute da parteitaliana – da iniziative della Comunitàeconomica europea, volte a realizzare ac-cordi di pesca con paesi terzi che pos-sano offrire nuove possibilità ai pescato-ri italiani . Sono così in atto accordi trala CEE ed il Senegal, la Guinea, gli StatiUniti, il Canada, nelle cui acque sono con -cessi i diritti di pesca a natanti italiani .Sono anche in corso negoziati con paes idel Mediterraneo (Tunisia, Libia, Iugosla-via) e, sulla base di società miste, si st aricercando un'intesa di cooperazione .

Mentre però, signor ministro della ma-rina mercantile, accade tutto ciò, creasempre maggiori preoccupazioni l 'aumentodei costi di esercizio, fra i quali primeg-gia il prezzo del gasolio, che, come hogià detto, incide per il - 40 per cento suicosti di gestione delle navi da pesca me-diterranea e per il 50 per cento su quellidelle navi da pesca oceaniche. Questo pro-voca riflessi oltremodo negativi, di ordinesia economico, sia sociale, destando nelcontempo molte preoccupazioni per fareancora fronte ai maggiori oneri e metten-do in seria difficoltà la stessa prosecuzio-ne di questa attività .

La concessione del contributo straordi-nario già previsto dalla legge n . 57 pertutto il 1981 si appalesa dunque interven-

to doppiamente produttivo e in linea, si-gnor rappresentante del Governo, con gl iimpegni assunti dal Governo sia in temadi riequilibrio dei nostri conti con l'este-ro nel settore alimentare, sia in tema didifesa delle importazioni. La spesa neces-saria appare così ampiamente giustificataa quanti dovessero o volessero obiettare ,anche senza considerare che il temuto ral-lentamento dell'attività produttiva (chenon è più un rischio ma una realtà, comeabbiamo visto in occasione del blocco diogni attività da parte dei piccoli pesca-tori, lo scorso anno: e un altro blocco èstato preannunciato a partire dal prossi-mo primo marzo), dicevo, il temuto ral-lentamento provocherebbe certamente albilancio dello Stato minori entrate peruna cifra non inferiore, considerato il girodi 'affari indotto dalle attività di pesca ecollaterali . Alle imprese mediterranee edoceaniche si garantirebbe così un margi-ne di tempo ulteriore, entro il quale pro-muovere gli opportuni processi di ristrut-turazione, come ricordato dal collega Si -colo: processi di ristrutturazione che sonoin corso d'esame presso la CEE ed il Go-verno italiano e sono volti ad assorbiregradualmente i maggiori costi conseguen-ti ai nuovi aumenti di carburante .

Questo emendamento sottolinea la neces-sità di una proroga almeno per tutto il 1981 ,per uno stanziamento di 50 miliardi di lire :perché ? Sostanzialmente, per riportare i lcontributo dalle 110 alle 150 lire al chilodi gasolio per la pesca. Vorrei dare attodella sensibilità, in particolare, del mini-stro della marina mercantile Compagna edel sottosegretario collega Caroli, i qual iin precedenti colloqui hanno assicurato adalcuni parlamentari (tra i quali chi hal'onore di parlarvi in questo momento) l aprossima emanazione di un decreto-leggeche, con il concerto del Tesoro, proroghila legge n . 57 del 1980, ma solo per se imesi; non comprendiamo perché non si aprevisto tutto 1'81, visto che non ci s ipuò illudere che i processi di ristruttu-razione cui ho fatto riferimento possan orealizzarsi nei prossimi quattro mesi . Sichiede inoltre come mai si vuole proro-gare, anche se per pochi mesi, con il decre-

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to di cui si ha notizia il vecchio con-tributo, malgrado i nuovi costi del gaso-lio, e quindi con maggiore aggravio nel

settore della pesca : si chiede dunque un

adeguamento (si passi il termine) dellemarinerie delle regioni rivierasche dell oAdriatico e del Tirreno almeno alla mari-neria della regione siciliana, la quale consuo autonomo provvedimento consente ilcontributo di 150 lire sul consumo di ga-solio, per chilogrammo. Vero è che s itratta di una legge regionale, di una re-gione autonoma : ma è anche vero chequesto settore della pesca non è ancoradi competenza regionale, e resta nellecompetenze statali . Vi è da chiedersi per-ché, ove non accogliessimo questo emen-damento, dovremmo consentire una di-scriminazione tra marinerie diverse chepescano in acque della regione siciliana,

con trattamenti appunto differenziati, co-me ho accennato ! Ecco perché la richie-sta di aumento del contributo è almen oper 150 lire (e quindi per uno stanzia-mento di 50 miliardi) .

Ai colleghi Sicolo ed altri voglio pre-cisare perché ho previsto l'estensione de-gli effetti alla pesca anche oceanica . Nelcorso dell'approvazione della legge n . 57del 1980, la Commissione trasporti ne giu-stificò la reiezione, malgrado la previsio-ne (ne diamo atto), nel testo del Gover-no, come segnale al Governo stesso pe r

impegnarlo ad intervenire in materia conun provvedimento separato, sulla base d iun piano specifico (Bollettino delle Giun-te e delle Commissioni del 14 febbraio1980, pagina 32) . Al Senato, colleghi, ana-loga fu la giustificazione dell 'opposizione :

vedasi l'intervento del senatore Guerrin ia favore di un intervento organico speci-fico per la pesca oceanica. Queste sonole motivazioni che ci hanno spinto a destendere, con questo emendamento, i lprovvedimento anche a favore della pesc a

oceanica. Mi auguro che il relatore ed i lGoverno diano parere favorevole al no-stro emendamento e che la Camera vogliatenere in particolare considerazione que-sto settore della pesca particolarmentediscriminato ed in crisi in alcune regio-ni. Questo è l'augurio che rivolgo, e spe -

ro che gli operatori di questo settore pos-sano avere subito la risposta del Parla-mento (Applausi al centro) .

PRESIDENTE . t stato presentato i lseguente articolo aggiuntivo :

Dopo l'articolo 12, aggiungere il se-guente articolo 12-bis :

Lo stanziamento annuale per il fondodi solidarietà di cui alla legge 25 maggio1970, n. 364, è stabilito a partire dalloesercizio 1931 in lire 345 miliardi com-prensivi delle dotazioni esistenti .

Per far fronte alle calamità dei mes idi dicembre 1980 e gennaio 1981, per ilsolo esercizio 1981 il fondo di cui al pri-mo comma è ulteriormente aumentato d ilire 200 miliardi, che sono distribuiti all eregioni interessate in aggiunta alle som-me trasferite secondo i criteri ordinari .

12 . 024,DI GIULIO, ESPOSTO, DULBECCO ,

BINELLI, RINDONE, COCCO, PO-

LITANO, DE SIMONE, GAMBOLA-

TO, CARANDINI, MACCIOTTA .

Ricordo che il seguente subemenda-mento Di Giulio all 'emendamento del Go-verno 10 . 2 è stato in precedenza accan-tonato per rinviarne l'esame quale artico-lo aggiuntivo all'articolo 12 :

All 'emendamento del Governo 10. 2,sostituire le parole da : del sostegno si-no alla fine con le seguenti : delle attivi-tà produttive agricole nel Mezzogiorno ; ein particolare lire 200 miliardi sono de-stinati ad interventi aggiuntivi rispetto aquelli previsti dal fondo di solidarietà d icui alla legge 25 maggio 1970, n. 364, perfar fronte ai danni derivati dalle calami-tà dei mesi di dicembre 1980 e gennaio1981, per il solo esercizio 1981 ; e lire 300miliardi sono destinati ad incrementaregli stanziamenti di cui alla legge 1° lu-glio 1977, n. 403, da effettuarsi nelle re-gioni ,di cui all'articolo 1 del testo unic oapprovato con decreto del Presidente del -Ia Repubblica 6 marzo 1978, n . 918 .

Gli stanziamenti di cui al precedentecomma saranno ripartiti dalle regioni in-

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teressate rispettivamente, a norma dellalegge 25 maggio 1970, n . 364, ed a nonnadell 'articolo 7 della legge 2 maggio 1976 ,

n. 183 .

0 . 10. 2. 3 .

DI GIULIO, ESPOSTO, MACCIOTTA ,

IANNI, RINDONE, COCCO, POLI-

TANO, DULBECCO .

DULBECCO. Chiedo di svolgerli io.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

DULBECCO. Vorrei sottolineare, senzaoperare alcuna forzatura, che la nostraproposta emendativa è stata autorevol-mente illustrata dal ministro del tesoronella seduta antimeridiana di venerdì scor-so. Essa propone due interventi sui qual iil ministro Andreatta si è dichiarato teo-ricamente d 'accordo. Il primo interventofa fronte, senza alcun provvedimentostraordinario ed utilizzando soltanto la leg-ge n. 364, ai danni eccezionali provocat ida calamità naturali all 'agricoltura italia-na negli ultimi tre mesi, e in particolare- l'ha ricordato il ministro - alla agricol-tura siciliana, sarda e calabrese. Centomiliardi ha ricordato il ministro ; centomiliardi ha poc'anzi affermato il relatore ;duecento miliardi proponiamo invece noi ,e insieme a noi lo dicono colleghi di altr igruppi politici . Eccezionali sono stati gl iavvenimenti che hanno colpito questo set-tore dell 'economia, ed eccezionale deve es-sere l ' intervento, se si vuole che sia pro-duttivo .

I1 secondo intervento mira ad aumen-tare gli stanziamenti previsti nella legg en . 364 del 1970, opportunamente modifi-cata. Il ministro ci ha detto di essere di-sponibile per conto miliardi . La nostra ri-chiesta invece si incentra su 145 miliardi ,principalmente per due motivi . Il primosi basa sul fatto che il maltempo non haimperversato solo nell 'ultimo trimestre ;nel corso del 1980 ha distrutto colturepregiate in vaste regioni del paese, pro-vocando danni enormi per centinaia dimiliardi . I 345 miliardi che richiediam odevono essere previsti per il 1981 ; ed es-

Bendo di fronte ad un conto che deveessere finanziato a seconda della spesa ,ci auguriamo che per il prossimo anno ilfondo sia stanziato a sufficienza.

Il secondo motivo riguarda il fatto chele forze politiche unanimemente in Com-missione agricoltura hanno ritenuto op-portuno, necessario ed indispensabile mo-dificare la legge n . 364 del 1970. Un testogià concordato è pronto da alcuni mesi :manca solo il parere del Tesoro ed il fi-nanziamento. In questo caso si è deciso d iabbreviare le procedure, di fare interve-nire le categorie dei produttori e di farintervenire le regioni: si tratta di modifi-che che non costano nulla. Invece, quandosi scrive che l'intervento ai sensi dellalegge n. 364 del 1970 lo si ha anche quan-do il danno è pari ,al 30 per cento dellaproduzione lorda vendibile dell 'azienda, in-vece del 60 per cento; quando si prevedeil potenziamento dei consorzi di difesa at-tiva e passiva; quando l'intervento è previ-sto per tutte le colture e non soltanto perquelle specialil7ate; quando si passa da lprevedere un contributo di 500 mila lireper ettaro ad uno di 1 milione e mezzoper ettaro e quest 'ultima cifra rimane an-cora una elemosina per le colture specia-lizzate, mentre per le altre colture l'au-mento non copre il processo inflattivo, eb-bene, tutte queste modifiche costano.

per questo che senza un adeguato fi-nanziamento è inutile modificare la legge .La modifica della legge comporta un inter -

vento finanziario. Sulla vicenda del fondodi solidarietà nazionale, onorevole LoBianco, le inversioni di tendenza che ellaha registrato forse sano apprezzabili, manon servono a nulla ; piuttosto che modifi-care la legge, senza finanziarla, è megli olasciarla com'è. Diversamente si aggiungeal danno anche la beffa.

Per questa ragione, a nome del gruppocomunista, chiediamo che il Governo vo-glia accogliere il nostro emendamento. Miauguro che alla nostra si aggiungano vocipiù autorevoli, anche quelle dei collegh idemocristiani (che con noi in Commissio-ne hanno concordato il testo) e dei com-pagni socialisti .

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In sostanza chiediamo un interventoconcreto per far fronte a calamità natu-rali e per fare in modo che per i conta-dini italiani sia finito il periodo della ras-segnazione ,di fronte al disastro economi-co, per cominciare un nuovo periodo disperanze. È con questo auspicio che chie-diamo all'Assemblea di accogliere favore-volmente il nostro emendamento (Applaus iall'estrema sinistra — Congratulazioni) .

PRESIDENTE. Il Governo ha presenta-to il seguente subemendamento:

All'articolo aggiuntivo Cicciomessere12. 016, sostituire il primo comma con i lseguente :

Per l'anno 1981 è autorizzata la spesadi lire 50 miliardi, ,da iscrivere in appo-sito capitolo dello stato di previsione dellaspesa del Ministero della difesa, cui si ap-plicano le disposizioni contenute nel se-condo comma dell'articolo 36 del regiodecreto 18 novembre 1923, n. 2440, sullacontabilità generale dello Stato, diminuen-do della stessa cifra i capitoli nn . 4011 ,4031 e 4051, rispettivamente, di 20, 10 e20 miliardi di lire, per la costituzione ,l'equipaggiamento e l'addestramento di re-parti operativi mobili delle forze armateper il concorso alla protezione civile e i l

soccorso delle popolazioni colpite, in Ita-lia e all'estero, da calamità, per l'acquisi-zione di beni mobili e immobili, attrezza-ture e servizi (0. 12 . 016. 1) .

Ricordo inoltre che l 'emendamento

10. 2 del Governo, già esaminato, è statoaccantonato per rinviarne l 'esame comearticolo aggiuntivo all 'articolo 12, unita-

mente ai subemendamenti della Commis-sione O. 10. 2. 1 e 0. 10. 2. 2, nonché aIsubemendamento Di Giulio 0 . 10. 2. 3, te-sté illustrato .

Qual è il parere della Commissione su-gli emendamenti presentati all'articolo 12 ?

AIARDI, Relatore per la maggioranza .Non approfondirò i motivi che stanno all abase del parere contrario della Commissio-ne, poiché già abbiamo avuto modo di di-scuterne. In sintesi, quindi, la Commissio -

ne è contraria ai seguenti articoli aggiun-tivi: Cicciomessere 12 . 01, 12. 02, 12. 03,12 . 04, 12. 05, 12 . 06, 12 . 07, 12 . 08, 12 . 09 ,12 . 010, 12. 011, 12. 012, 12. 013, 12 . 014e 12 . 015 .

Per quanto riguarda il subemendamen-to del Governo 0 . 12 . 016. 1, esprimo pa-rere favorevole, con la precisazione che sidovrebbero sopprimere le parole da « di -minuendo » fino a « venti miliardi di lire » ,perché facciamo riferimento ad un bilan-cio non ancora approvato ; poi, quando sidiscuterà la nota dí variazione, il Gover-no potrà apportare a quei capitoli lerelative modifiche. Esprimo poi parerecontrario ai subemendamenti Cerquetti

0. 12 . 016 . 2 e 0. 12. 016 . 3 ; mi dichiarougualmente contrario al primo comma de lsubemendamento Cerquetti 0. 12. 016. 4,però vorrei che il Governo chiarisse il suoparere sull 'ultimo comma del suddetto su-bemendamento, che ritengo degno di at-tenzione. Sull 'articolo aggiuntivo Cicciomes-sere 12 . 016 mi dichiaro contrario al pri-mo e al terzo comma, mentre per il se-condo comma chiederei il parere del Go-verno, perché anche questo è un commadegno di attenzione .

MELLINI. Ma è lui il relatore, non il

Governo !

PRESIDENTE. È una valutazione de lrelatore, onorevole Mellini .

AIARDI, Relatore per la maggioranza .Inoltre sono contrario agli articoli aggiun-tivi Cerquetti 12 . 025, Cicciomessere

12. 017 e 12 . 018, mentre proporrei di ac-cantonare tutti gli altri articoli aggiuntivi ,dal Lobianco 12. 019 al Di Giulio 12. 024 ,compreso l'emendamento 10. 2 del Gover-no (che era già stato accantonato per es-sere esaminato come articolo aggiuntivoall 'articolo 12, assieme ai relativi subemen-damenti) sempre relativo ai problemi del -l'agricoltura. Un esame di tutti questi ar-ticoli aggiuntivi (e dei relativi subemenda-menti), concernenti, appunto, i problem iattinenti all'agricoltura e alla pesca, cheio ritengo degni di attenzione, specialmen-te dopo aver ascoltato le considerazioni

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dei colleghi, può essere affrontato dopol 'articolo 19, in quanto dopo quell 'artico-lo è stata presentata una serie 'di emen-damenti che si riferiscono sempre all 'agri-coltura. Quindi, per procedere in manieraorganica, propongo l 'accantonamento diquesti articoli 'aggiuntivi, anche per darluogo ad una riflessione più adeguata sututta la materia .

BAGNINO. Ma la pesca non è adegua-ta all 'agricoltura !

PRESIDENTE . Il Governo ?

BANDIERA, Sottosegretario di Stat oper la difesa. Sono d'accordo con il pare-re del relatore per la maggioranza .

Quanto al subemendamento del Gover-no O. 12. 016. 1 all'articolo aggiuntivo Cic-ciomessere 12 . 016, esso deriva già dal -l 'esposizione che il Governo ha fatto cir-ca i programmi di protezione civile. IlMinistero della difesa, come è stato giàillustrato in una conferenza stampa e indocumenti che sono stati resi pubblici, h apreparato un programma diviso in du eparti . La prima parte è costituita da unaproposta concernente l'organizzazione ge-nerale della difesa civile, che spetta all aPresidenza del Consiglio e dovrà essereattuata con una revisione della legge vi -gente .

Il secondo programma riguarda l'inter-vento delle forze armate per la protezio-ne civile, dopo l 'esperienza - mi pare as-sai importante - che è stata fatta primanel Friuli e poi in Campania dopo il ter-remoto. Questo provvedimento preved euno stanziamento di 50 miliardi . Nel cor-so degli interventi sono state avanzate al -cune obiezioni circa l'entità della cifra . Iovoglio ricordare soltanto che l 'appronta-mento di un reparto speciale di interven-to, sulla cui formazione e sul cui ordina -mento già il ministro della difesa si è alungo intrattenuto anche nella sua relazio-ne alla Camera, richiederà qualche tempo ;e noi riteniamo che, nel corso di que-st 'anno, questi 50 miliardi forse non po-tranno neanche essere spesi. Ed è perquesto che noi chiediamo, così come è in-

dicato nel subemendamento O . 12 . 016. 1 ,che vengano applicate le norme dell 'arti-colo 36 del regio decreto 18 novembre1923, n. 2440, sulla contabilità generaledello Stato. Sono d'accordo con il rela-tore, quando per motivi di tecnica legisla-tiva, propone di,togliere il riferimento aicapitoli di bilancio non ancora approvati .Quindi, ritengo che si possa dire che lacopertura sarà indicata neIIa legge di bi-lancio con analoghe riduzioni sui capitol i

di spesa .

Sono d'accordo anche con il parere fa-vorevole espresso 'sul secondo comma del-l 'articolo aggiuntivo Cicciomessere 12 . 016 ,che riguarda la prosecuzione della spesanegli anni 1982 e 1983. Ci auguriamo che ,nel frattempo, sia intervenuta la nuovalegge sulla protezione civile, alla qual eper memoria diamo questo stanziamento .

Infine, sono d'accordo con la propo-sta del relatore di integrare l 'articolo 12con l'ultimo comma del subemendamentoCerquetti 0. 12. 016. 4. Questo subemenda-mento prevede che per le spese di cui alprimo comma si applichino le disposizion icontenute nell 'articolo 3 della legge 1 6giugno 1977, n. 372. Che cosa significaquesto ? Significa un acceleramento dell aspesa. Noi potremo procedere alle spes enecessarie per la costituzione di questoreparto straordinario adottando le proce-dure previste per le leggi promozional iper l'esercito, cioè con la spesa autoriz-zata dal comitato ad hoc, ed anche contutti i controlli previsti dal comitato adhoc, tra i quali mi pare che i più impor-tanti siano costituiti dalla autorizzazionedel Consiglio superiore delle forze armat ee dalla relazione al Parlamento sulle atti-vità del comitato e sugli investimenti im-pegnati, nonché sulla realizzazione del pro-gramma stesso. Debbo aggiungere che, i nverità, il subemendamento proposto da icolleghi del gruppo comunista merita am-pio apprezzamento, ma la materia cheviene trattata nel primo comma, cioè l 'or-

dinamento che dobbiamo dare a questoreparto speciale dell'esercito dedicato alladifesa civile, troverà collocazione nell anuova legge sull'ordinamento, sulla quale- i colleghi lo sanno - il Ministero della

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difesa sta lavorando . Penso che quantoprima, in sede di Commissione difesa, po-tremo avere un proficuo scambio di ideeper giungere ad una conclusione in que-sto importantissimo argomento. Natural -mente il parere è contrario su tutti gl ialtri articoli aggiuntivi e subemendamenti .

PRESIDENTE. L 'onorevole ministro deltesoro ?

ANDREATTA, Ministro del tesoro . So-no favorevole all 'accantonamento degli ar-ticoli aggiuntivi dal 12. 019 al 12 . 024(compreso l'emendamento del Govern oI0 . 2, che era stato accantonato per esse-re esaminato come articolo aggiuntivo al-l'articolo 12, assieme ai relativi subemen-damenti), come proposto dal relatore perla maggioranza.

PRESIDENTE. Dobbiamo ora passarealla votazione .

Onorevole Cicciomessere, mantiene lasua richiesta di votazione a scrutinio se-greto ?

CICCIOMESSERE. Sì, signor Presiden-te e chiedo di parlare per dichiarazion edi voto sul nostro articolo aggiuntivo12. 01 .

PRESIDENTE . Ne ha facoltà .

CICCIOMESSERE. Oltre a dichiarar eche, nonostante le considerazioni del re-latore per la maggioranza e del Governo ,voterò a favore di tale articolo aggiuntivo ,vorrei precisare, per quanto riguarda l eaffermazioni del collega Cerquetti, chenon è vero che la richiesta di moratoriadelle spese militari, che appartiene o èappartenuta, in certe fasi, ad important iuomini politici del nostro e degli altr ipaesi, non comporterebbe, come è statoaffermato dal collega Cerquetti, l'impossi-bilità di pagare il personale . Infatti, com eè noto, dei 7.511 miliardi previsti per ladifesa per il 1981, 3 .370 sono per il per-sonale, 3 .988 per i beni e servizi, 153 peraltre spese .

Inviterei quindi i colleghi che riterran-no di votare contro questo articolo aggiun-tivo a non trovare alibi, affermando inve-ce, come è lecito, che non ritengono op-portuno un processo di conversione dell espese militari in spese civili, di riduzionedelle spese militari, di congelamento dellespese medesime alle previsioni del bilan-cio 1980, con un risparmio di 1 .500 mi-liardi. Noi abbiamo tratto questa propost ada quella fatta due anni fa dal compagnoCeausescu, il quale attuò nel suo paese ,

suggerendolo a tutti gli altri, il congela -mento delle spese militari . Un collega michiede a quale collegio appartenga Ceau-sescu. Egli non appartiene ad alcun col-legio, è Presidente di una Repubblica de lsocialismo reale .

Vorrei quindi invitare i colleghi ad unamaggiore coerenza, nel momento in cuiaffermano di non poter votare a favore diquesto articolo aggiuntivo per ragioni ch esono insostenibili . Altre possono essere so-stenibili, ma queste no .

Votazioni segrete .

PRESIDENTE. Indìco la votazione se-greta, mediante procedimento elettronico ,sull'articolo aggiuntivo Cicciomessere 12 .01, non accettato dalla Commissione nédal Governo .

(Segue la votazione) .

Dichiaro chiusa la votazione.

Comunico il risultato della votazione :

Presenti e votanti

.

. 530

Maggioranza . .

. 266

Voti favorevoli

42

Voti contrari .

488

(La Camera respinge) .

Indìco la votazione segreta, medianteprocedimento elettronico, sull'articolo ag-giuntivo Cicciomessere 12. 02, non accet-tato dalla Commissione né dal Governo .

(Segue la votazione) .

Dichiaro chiusa la votazione .

Atti Parlamentari

— 25430 —

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Comunico il risultato della votazione :

Presenti e votanti .

. 534Maggioranza . .

. 268

Voti favorevoli .

45Voti contrari . .

489

(La Camera respinge) .

Indìco la votazione segreta, medianteprocedimento elettronico, sull 'articolo ag-giuntivo Cicciomessere 12. 03, non accet-tato dalla Commissione né dal Governo .

(Segue la votazione) .

Dichiaro chiusa la votazione .

Comunico il risultato della votazione :

Presenti e votanti .

. 533Maggioranza . .

. . 267

Voti favorevoli . .

49Voti contrari . . . 484

(La Camera respinge) .

Indìco la votazione segreta, medianteprocedimento elettronico, sull'articolo ag-giuntivo Cicciomessere 12 . 04, non accet-tato dalla Commissione né dal Governo.

(Segue la votazione) .

Dichiaro chiusa la votazione .

Comunico il risultato della votazione :

Presenti 53 1Votanti 529Astenuti 2Maggioranza . . .

265

Voti favorevoli . .

50Voti contrari . . . 479

(La Camera respinge) .

Indìco la votazione segreta, medianteprocedimento elettronico, sull'articolo ag-giuntivo Cicciomessere 12. 05, non accet-tato dalla Commissione né dal Governo .

(Segue la votazione) .

Dichiaro chiusa la votazione .

Comunico il risultato della votazione :

Presenti e votanti .

. 535Maggioranza . . .

. 268

Voti favorevoli .

64Voti contrari . .

471

(La Camera respinge) .

Indìco la votazione segreta, mediant eprocedimento elettronico, sull 'articolo ag-giuntivo Cicoiomessere 12 . 06, non accet-tato dalla Commissione né dal Governo .

(Segue la votazione) .

Dichiaro chiusa la votazione .

Comunico il risultato della votazione:

Presenti e votanti

. 530Maggioranza . .

. . 266

Voti favorevoli

74Voti contrari .

456

(La Camera respinge) .

Indìco la votazione segreta, mediant eprocedimento elettronico, sull 'articolo ag-giuntivo Cicciomessere 12. 07, non accet-tato dalla Commissione né dal Governo .

(Segue la votazione) .

Dichiaro chiusa la votazione .

Comunico il risultato della votazione :

Presenti 529Votanti 528Astenuti 1Maggioranza 265

Voti favorevoli . .

77

Voti contrari . . . 451

(La Camera respinge) .

Indìco la votazione segreta, mediant eprocedimento elettronico, sull'articolo ag-giuntivo Cicciomessere 12. 08, non accet-tato dalla Commissione né dal Governo .

(Segue la votazione) .

Dichiaro chiusa la votazione .

Atti Parlamentari

— 25431 —

Camera dei Deputat i

VIII LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DEL 24 FEBBRAIO 198 1

Comunico il risultato della votazione :

Comunico il risultato della votazione :

Presenti e votanti .

.

534

Presenti e votanti .

524

Maggioranza

. .

. .

268

Maggioranza

. . .

263

Voti favorevoli

.

.

70 Voti

favorevoli 50Voti contrari

.

.

.

464 Voti contrari . 474

(La Camera respinge) .

Indìco la votazione segreta, mediant eprocedimento elettronico, sull'articolo ag-giuntivo Cicciomessere 12. 09, non accet-tato dalla Commissione né dal Governo .

(La Camera respinge) .

Indìco la votazione segreta, mediant eprocedimento elettronico sull'articolo ag-giuntivo Cicciomessere 12 . 012, non accet-tato dalla Commissione né dal Governo .

(Segue la votazione) .

Dichiaro chiusa la votazione.

Comunico il risultato della votazione :

(Segue la votazione) .

Dichiaro chiusa la votazione .

Comunico il risultato della votazione :

Presenti 522 Presenti

.

.

. 519Votanti 521 Votanti

.

. 517Astenuti 1 Astenuti 2Maggioranza 261 Maggioranza

.

. 259Voti

favorevoli

.

. 68 Voti

favorevoli

.

. 46Voti contrari

.

.

. 453 Voti contrari

.

.

. 471

(La Camera respinge) .

Indìco la votazione segreta, mediant eprocedimento elettronico, sull'articolo ag-giuntivo Cicciomessere 12. 010, non accet-tato dalla Commissione né dal Governo .

(La Camera respinge) .

Indìco la votazione segreta, medianteprocedimento elettronico sull 'articolo ag-giuntivo Cicciomessere 12 . 013, non accet-tato dalla Commissione né dal Governo .

(Segue la votazione) .

Dichiaro chiusa

la

votazione .

(Segue la votazione) .

Dichiaro chiusa la votazione .

Comunico il risultato della votazione : Comunico il risultato della votazione :

Presenti e votanti .

525 Presenti e votanti .

.

52 1Maggioranza

. .

. .

263 Maggioranza

.

.

.

.

26 1

Voti

favorevoli 60 Voti favorevoli

.

.

46Voti contrari

.

. 465 Voti contrari .

.

.

475

(La Camera respinge) .

Indìco la votazione segreta, medianteprocedimento elettronico, sull'articolo ag-giuntivo Cicciomessere 12 . 011, non accet-tato dalla Commissione né dal Governo .

(Segue la votazione) .

Dichiaro chiusa la votazione .

(La Camera respinge) .

Indìco la votazione segreta, medianteprocedimento elettronico sull 'articolo ag-giuntivo Cicciomessere 12 . 014, non accet-

tato dalla Commissione né dal Governo .

(Segue la votazione) .

Dichiaro chiusa la votazione .

Atti Parlamentari

- 25432 —

Camera dei Deputat i

VIII LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DEL 24 FEBBRAIO 198 1

Comunico il risultato della votazione :

Presenti e votanti .

. 526

Maggioranza

. 264

Voti favorevoli .

47

Voti contrari . .

479

(La Camera respinge) .

Si riprende la discussione.

PRESIDENTE . Passiamo all'articolo ag-giuntivo Cicciomessere 12 . 015 .

CICCIOMESSERE. Chiedo di parlareper dichiarazione di voto su questo arti

colo aggiuntivo.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

CICCIOMESSERE . Vorrei dire, comepremessa, che non mi hanno convinto le

scarne osservazioni del relatore per lamaggioranza a proposito di questo arti -colo aggiuntivo che - lo ricordo a mestesso - prevede disposizioni in materi a

di costituzione, equipaggiamento e adde-stramento di reparti operativi mobili del-le forze armate per il concorso alla pro-tezione civile e il soccorso delle popola-zioni colpite, in Italia e all'estero, da ca-lamità. Per questo fine si prevede di stan-ziare lire 250 miliardi, per salvare la gen-te sotto le macerie dei terremoti, o co-munque in qualche modo colpita da cala-mità naturali .

Ancora meno chiare sono state le os-servazioni del Governo, che sinceramentenon ho capito. Non vorrei che nascess e

un equivoco a proposito di un fatto chemembri della maggioranza e Governo ave-vano invece smentito nel passato .

Qui si parla, signora Presidente, di re-parti operativi finalizzati a questo scopo ,non di reparti bivalenti, task forces, ecosì via, che nulla hanno a che vederecon il soccorso e la protezione civile. De-ve trattarsi, evidentemente, di reparti pre-

feribilmente del genio, o comunque adde-strati per questo tipo di interventi .

La seconda osservazione mi preme difarla velocemente e senza intenti di pole-mica nei confronti del compagno Cerquet-ti . Non vorrei che il partito comunista vo-tasse contro questo articolo aggiuntivo ;se lo facesse, non riuscirei a capirne beneil motivo .

Questo articolo aggiuntivo, signora Pre-sidente, ripropone sostanzialmente quelloche il gruppo parlamentare radicale avev apresentato in relazione alla precedentelegge finanziaria .

Con nostra sorpresa - ma felice e sod-disfatta sorpresa - quest 'anno, in sede didiscussione in Commissione difesa di que-sto argomento della legge finanziaria, il

compagno Cerquetti presentò un ordinedel giorno che prevedeva uno stanziamen-to di 250 miliardi per la costituzione eper l'equipaggiamento di reparti operativi

mobili per la difesa civile e per il con -

corso alla protezione civile .Io mi sono quindi permesso di ripren-

dere questa dizione nel testo dell'articol oaggiuntivo, e poi di sollecitare i compagnidella Commissione difesa a presentare ar-ticoli aggiuntivi, anche di presenza di no -tizie parzialmente positive provenienti dal

Governo . Il gruppo comunista ha presen-tato altri emendamenti migliorativi, ma

sinceramente non riesco a comprenderecome si possa - e mi dicono che succes-sivamente la posizione è stata corretta

per quanto riguarda l'emendamento 10 .016 - non votare in favore di un articoloaggiuntivo che ripropone una giusta po-sizione assunta anche dal gruppo comu-nista in Commissione difesa .

Votazione segreta .

PRESIDENTE . Indìco la votazione se-greta, mediante procedimento elettronico ,sull'emendamento Cicciomessere 12 . 015,non accettato dalla Commissione né da lGoverno .

(Segue la votazione) .

Dichiaro chiusa la votazione .

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— 25433 —

Camera dei Deputat i

VIII LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DEL 24 FEBBRAIO 198 1

Comunico il risultato della votazione :

Presenti e votanti

.

523

Maggioranza . .

. 262

Voti favorevoli

47

Voti contrari .

476

(La Camera respinge) .

Si riprende la discussione.

PRESIDENTE. Dobbiamo ora votare i lsubemendamento del Governo O. 12. 016 . 1 .

è parso di cogliere prima nelle parole del

collega Cerquetti quando ha manifestato ,

direi, contrarietà al fatto che il Governo

assumesse l 'iniziativa di accogliere il di-spositivo degli articoli aggiuntivi radicali .

Mi sembra che questo sia un fatto posi-tivo, tutt'altro che strumentale, come pri-

ma l 'ho sentito definire, e credo che que-sta sottolineatura sollecitata dal gruppo

radicale fosse cosa utile ; me ne compiac-tnio e concludo preannunciando il voto fa-vorevole del gruppo socialista .

PRESIDENTE. Passiamo ai voti .

SACCONI. Chiedo di parlare per di-chiarazione di voto su questo subemenda-mento .

PRESIDENTE . Ne ha facoltà .

SACCONI. Desidero sottolineare la po-sitività del fatto che con questo subemen-damento del Governo viene 'ad essere ac-colto il dispositivo degli emendamenti d iparte radicale, salvo una previsione dispesa minore di 50 miliardi più verosi-mile per il primo anno di impegno dell aamministrazione della difesa per la costi-tuzione, l 'equipaggiamento e l'addestramen-to dei reparti operativi di cui al subemen-damento per il soccorso in Italia e - sot-tolineo - all 'estero .

Mi sembra positivo che il Governo ab-bia assunto l ' iniziativa di presentare que-sto subemendamento, sottolineando co nun apposito articolo della legge finanzia-ria quell'impegno già in atto sulla bas edi dichiarazioni più volte rese dal mini-stro della difesa in sede di Commission eparlamentare e, come ricordava poco f aanche l 'onorevole sottosegretario, in un arecente conferenza stampa. Non mi parepossano esservi i pericoli paventati da lcollega Cicciomessere sulla ambivalenza diquesti corpi; la volontà del Governo, piùvolte dichiarata, è infatti quella di dar evita a corpi operativi di pronto interven-to in caso di calamità, alla luce delle esi-genze drammaticamente appalesate nel re-cente terremoto .

Questo ho voluto dire anche perchénon ho compreso la stizza, quasi, che mi

Votazioni segrete.

PRESIDENTE. Indìco la votazione se-greta, mediante procedimento elettronico ,

sul subemendamento del Governo 0 .12 .

016. 1, 'accettato dalla Commissione, neltesto modificato secondo la proposta del

relatore per la maggioranza, accettata dal

Governo .

(Segue la votazione) .

Dichiaro chiusa la votazione .

Comunico il risultato della votazione :

Presenti 527

Votanti 514

Astenuti 1 3

Maggioranza 258

Voti favorevoli . . 260

Voti contrari . . . 254

(La Camera approva — Commenti) .

Dichiaro pertanto preclusi i subemenda-menti Cerquetti 0.12.016.2 e 0.12.016.3 .

Ricordo che la Commissione e il Go-verno si sono dichiarati contrari al pri-mo comma del subemendamento Cerquetti

0 . 12 .016.4 e favorevoli 'al secondo comma .

Porrò pertanto in votazione per part iseparate tale subemendamento.

Indìco pertanto la votazione segreta ,mediante procedimento elettronico, sul pri-mo comma del subemendamento Cerquetti

Atti Parlamentari

— 25434 —

Camera dei Deputat i

VIII LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 24 FEBBRAIO 1981

0. 12 . 016 .4, non accettato dalla Commissio-ne né dal Governo .

(Segue la votazione) .

Dichiaro chiusa la votazione .

Comunico il risultato della votazione :

Presenti e votanti .

. 525Maggioranza . .

. 263

Voti favorevoli .

234Voti contrari . .

291

(La Camera respinge) .

Indìco la votazione segreta, medianteprocedimento elettronico, sul secondo com-ma del subemendamento Cerquetti 0. 12 .016 . 4, accettato dalla Commissione e dalGoverno .

(Segue la votazione) .

Dichiaro chiusa la votazione .

Comunico il risultato della votazione :

Presenti 527Votanti 524Astenuti 3Maggioranza 263

Voti favorevoli 465Voti contrari 59

(La Camera approva) .

Indìco pertanto la votazione segreta ,mediante procedimento elettronico, sul se-condo comma dell'articolo aggiuntivo Cic-ciomessere 12. 016, accettato dalla Com-missione e dal Governo .

(Segue la votazione) .

Dichiaro chiusa la votazione .

Comunico il risultato della votazione :

Presenti 523Votanti 522Astenuti 1Maggioranza 262

Voti favorevoli 452Voti contrari 70

(La Camera approva) .

Pongo in votazione il complesso del-l'articolo aggiuntivo, così come risulta mo-dificato dalle votazioni precedenti .

CICCIOMESSERE. Ma lo abbiamo giàvotato.

PRESIDENTE. No, dobbiamo votarlonel suo complesso.

Indìco la votazione segreta, medianteprocedimento elettronico, sull'articolo ag-giuntivo Cicciomessere 12. 016 nel testorisultante dalla precedente votazione, non-ché dall 'approvazione del subemendamen-to 0. 12. 016. 1 del Governo e del secon-do comma del subemendamento Cerquetti0. 12. 016. 4.

(Segue la votazione) .

Dichiaro chiusa la votazione .

Comunico il risultato della votazione :

Presenti 527Votanti 525Astenuti 2Maggioranza 263

Voti favorevoli

456Voti contrari . . . .

69

(La Camera approva) .

Dichiaro pertanto precluso l'articolo ag-giuntivo 12. 025 .

Indìco la votazione segreta, medianteprocedimento elettronico, sull'articolo ag-giuntivo Cicciomessere 12 . 017, non accet-tato dalla Commissione né dal Governo.

(Segue la votazione) .

Dichiaro chiusa la votazione .

Comunico il risultato della votazione :

Presenti 526Votanti 525Astenuti 1Maggioranza 263

Voti favorevoli 49Voti contrari 476

(La Camera respinge) .

Atti Parlamentari

— 25435 —

Camera dei Deputati

VIII LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DEL 24 FEBBRAIO 198 1

Si riprende la discussione.

PRESIDENTE. Passiamo alla votazionedell'articolo aggiuntivo Cicciomessere 12 .018 .

CICCIOMESSERE. Chiedo di parlareper dichiarazione di voto su questo arti-colo aggiuntivo .

PRESIDENTE . Ne ha facoltà .

CICCIOMESSERE. Sono costretto acompiere questa dichiarazione di voto perfare alcune precisazioni . Con questo arti-cdlo aggiuntivo si sopprime sostanzial-mente quella voce contenuta nella tabellaC relativa ai programmi di ricerca di pre-minente interesse nazionale per le tre for-ze armate. Non vorrei prendermela ognivolta con il collega nonché compagno Cer-quetti, ma vorrei dire che noi, così facen-do, approviamo questo programma di ri-cerca per questi tre sistemi d'arma : AMX,un caccia che ci verrà a costare circa 2mila miliardi, elicottero EH 101 che co-sterà altrettanto e il sistema Cattering chenon so bene che cosa sia e del quale nonconosco il costo . Mi sembrano curiose lemotivazioni con le quali il collega, non -ché compagno, Cerquetti ha respinto que-sto emendamento, perché il collega Cer-quetti fa questo discorso : « per la primavolta il Governo ci 'dice prima quali sonoi programmi di ricerca, relativi alle forzearmate, che intende avviare, cioè qual isono i sistemi d 'arma che intende poi ac-quisire, e quindi per questo votiamo afavore » .

Eh no, perché il collega Cerquetti ,dopo aver preso positivamente atto delfatto che finalmente il Governo ci infor-ma su quello che intende fare nel prossi-mo futuro, deve poi anche dire se è d'ac-cordo su questi tre programmi (program-ma Cattering, programma EH-101 e AMX) .Il compagno Cerquetti non ha espressoun tale giudizio, ma è necessario che i lgruppo comunista lo esprima.

Io comunque ritengo che, in assenzadi un qualsiasi approfondito dibattito in

' Commissione (perché le famose visite de l

Comitato per la programmazione non s isono poi concluse con un dibattito), laprudenza dovrebbe indurre chiunque anon approvare ora questi programmi, cheporteranno via dai tremila ai quattromila

miliardi .Da ciò il mio invito ad un ripensamen-

to e a votare a favore del nostro artico -lo aggiuntivo.

PRESIDENTE. Passiamo alla votazione.

Votazione segreta .

PRESIDENTE. Indìco la votazione se-greta, mediante procedimento elettronico ,sull'articolo aggiuntivo Cicciomessere 12 .018, non accettato dalla Commissione n é

dal Governo.

(Segue la votazione) .

Dichiaro chiusa la votazione .

Comunico il risultato della votazione :

Presenti e votanti .

. 503

Maggioranza . .

. . 252

Voti favorevoli . .

53Voti contrari . . . 450

(La Camera respinge) .

Hanno preso parte alle votazioni :

Abete GiancarloAccame Falco

Aglietta Maria AdelaideAiardi AlbertoAlberini Guido

Alborghetti GuidoAlici Francesco OnoratoAlinovi Abdon

Aliverti Gianfranco

Allegra Paol o

Allocca RaffaeleAltissimo Renato

Amabile Giovanni

Amadei Giuseppe

Amalfitano Domenico

Atti Parlamentari

— 25436 —

Camera dei Deputati

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Amarante Giusepp eAmbrogio Franco Pompe o

Amici Cesare

Amodeo Natale

Andò SalvatoreAndreoli Giusepp eAndreoni Giovann i

Angelini Vito

Aniasi Aldo

Anselmi Tin a

Antoni VareseArmella AngeloArmellin Lino

Arnaud Gian Aldo

Artese Vital e

Astone Giuseppe

Augello Giacomo SebastianoAzzaro Giuseppe

Babbini PaoloBaghino Francesco Giuli oBaldassari Roberto

Baldassi Vincenzo

Balestracci Nell o

Balzamo VincenzoBalzardi Piero Angel o

Bambi MorenoBandiera Pasqual eBaracetti Arnald o

Barbarossa Voza Maria ImmacolataBarca Luciano

Barcellona Pietro

Bartolini Mario Andre a

Bassanini Franco

Bassi AldoBattaglia Adolfo

Belardi Merlo EriaseBellini Giuli oBellocchio AntonioBelluscio CostantinoBelussi Ernesta

Benco Gruber Aurelia

Benedikter Johann detto HansBerlinguer Enric oBerlinguer GiovanniBernardi Antonio

Bernardi GuidoBernardini Vinicio

Bernini BrunoBertani Fogli Elett a

Bettini Giovanni

Bianchi Fortunat o

Bianchi Beretta Roman a

Bianco Ilari o

Biasini OddoBinelli Gian Carlo

Bisagno Tommaso

Boato Marco

Bocchi FaustoBodrato Guido

Boffardi Ines

Boggio Luig i

Bogi Giorgio

Bonalumi GilbertoBonetti Mattinzoli PieraBonferroni Franc o

Bonino Emma

Borgoglio Felice

Borri Andrea

Borruso Andrea

Bosco Manfredi

Bosi Maramotti Giovanna

Botta Giusepp e

Bottarelli Pier Giorgio

Bottari Angela Maria

Bova Francesc o

Bozzi AldoBranciforti Rosann a

Bressani Piergiorgio

Briccola Italo

Brini Federico

Brocca Beniamino

Broccoli Paolo Pietro

Bruni Francesco

Brusca Antonin o

Bubbico Mauro

Buttazzoni Tonellato Paol a

Cabras Paolo

Cacciari Massim o

Cafiero Luca

Calaminici Armando

Caldoro Antonio

Calonaci Vasco

Campagnoli Mario

Cantelmi Giancarlo

Atti Parlamentari

— 25437 —

Camera dei Deputat i

VIII LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 24 FEBBRAIO 1981

Canullo Leo

Cappelli Lorenzo

Cappelloni Guid oCapria Nicola

Carandini Guid o

Caravita Giovann iCarelli Rodolfo

Cartoni Andreucci Maria Teresa

Carlotto Natale Giusepp e

Carmeno Pietro

Caroli Giuseppe

Carpino Antoni o

Carrà Giusepp e

Carta Gianuario

Caruso Antonio

Casalino Giorgi o

Casalinuovo Mario Bruzi o

Casati Francesco

Casini Carl o

Castelli Migali Anna Mari a

Castoldi Giusepp e

Catalano Mario

Cattanei Francesc o

Cavigliasso Paola

Cecchi Alberto

Ceni Giuseppe

Cerioni Gianni

Cerquetti EneaCervina Feroni Gian LucaChiovini Cecilia

Chirico Carlo

Ciai Trivelli Anna Mari a

Ciampaglia Alberto

Ciannamea Leonard o

Ciccardini Bartolome o

Cicciomessere Robert o

Cirino Pomicino Paolo

Citaristi Severin o

Citterio Ezio

Ciuffini Fabio Mari a

Cocco MariaCodrignani Giancarl a

Colomba Giulio

Colonna Flavio

Colucci Francesco

Cominato Lucia

Compagna Francesco

Conchiglia Calasso Cristina

Conte Antoni o

Conte Carmelo

Conti Pietro

Corà Renato

Corradi Nadia

Corti Bruno

Corvisieri Silveri o

Cossiga Francesco

Costamagna Giuseppe

Costi Silvan o

Covatta Luig i

Cravedi Mari o

Cresco Angelo Gaetan o

Cristofori Adolfo Nino

Crivellini Marcell oCrucianelli Famian o

Cuffaro Antonino

Cuminetti Sergio

Cuojati Giovanni

Curcio Rocc o

Dal Castello Mario

D'Alema Giuseppe

Dal Maso Giuseppe Antonio

Da Prato Francesco

Darida Clelio

De Caro Paolo

De Carolis MassimoDe Cinque Germanode Cosmo VincenzoDegan CostanteDegennaro Giuseppe

De Gregorio Michele

Del Dormo Olind o

Dell'Andro Renat o

Dell 'Unto Pari sDel Pennino Antonio

Del Rio Giovanni

De Martino Francesc o

De Mita Luigi Ciriaco

De Poi AlfredoDe Simone Domenico

Di Carato Riccard oDi Giesi Michele

Di Giovanni Arnaldo

Di Giulio Fernando

Di Vagno Giuseppe

Atti Parlamentari

— 25438 —

Camera dei Deputat i

VIII LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DEL 24 FEBBRAIO 198 1

Dujany Cesare

Dulbecco Francescolutto Mauro

Ennelli Cupelli Enric o

Errninero Enzo

Esposto Attili o

Evangelisti Franc o

Fabbri Orlando

Fabbri Seroni Adrian a

Facchini AdolfoFaccio Adel e

Faenzi Ivo

Falconio Antonio

Fanti GuidoFaraguti LucianoFederico Camill o

Ferrari GiorgioFerrari Marte

Ferrari SilvestroFerri FrancoFiaret Mario

Fiori Giovannino

Fiori PublioFontana ElioFontana Giovanni AngeloForlani Arnaldo

Fornasari GiuseppeForte FrancescoForte Salvator e

Fortuna Loris

Fati Luig iFracanzani CarloFracchia Bruno

Francese Angela

Frasnelli Hubert

Furia GiovanniFusaro Leonardo

Gaiti Giovanni

Galli Luigi MicheleGalli Maria LuisaGalloni Giovanni

Gambolato Pietro

Gandolfi AldoGangi Giorgi oGaravaglia Maria Pi a

Gargani Giuseppe

Gargano MarioGarzia Raffael e

Gaspari Remo

Gava Antonio

Geremicca Andrea

Giadresco Giovann i

Gianni Alfonso

Giglia Luigi

Gioia Giovanni

Giovagnoli Sposetti Angel a

Gitti TarcisioGiura Longo Raffael e

Goria Giovanni Giuseppe

Gradi Giuliano

Graduata Michele

Granati Caruso Maria Teresa

Grassucci Lelio

Gravina CarlaGreggi Agostino

Grippo Ug o

Gualandi Enrico

Guarra Antoni o

Gui Luigi

Gullotti Antonino

Gunnella Aristid e

Ianni Guido

Ianniello Mauro

Ichino Pietro

Ingrao Pietro

Innocenti Lino

Kessler Bruno

Labriola Silvan o

Laf orgia AntonioLa Loggia Giuseppe

Lamorte Pasquale

Lanfranchi Cordiali Valentin a

La Penna GirolamoLa Rocca Salvatore

La Torre Pio

Lattanzio VitoLauricella SalvatoreLeccisi Pino

Lenoci Claudio

Leone Giuseppe

Lettieri Nicola

Atti Parlamentari

— 25439 —

Camera dei Deputat i

VIII LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 24 FEBBRAIO 198 1

Ligato Lodovico

Liotti Roberto

Lo Bello Concetto

Lobianco Arcangel oLoda Francesco

Lodi Faustini Fustini Adriana

Lodolini Francesca

Longo Pietro

Lo Porto GuidoLucchesi GiuseppeLussignoli Francesco

Macaluso Antonin o

Macciotta GiorgioMacis Francesco

Magnani Noya MariaMagri LucioMalfatti Franco Mari aMalvestio Piergiovanni

Mammì Osca r

Manca EnricoMancini Vincenzo

Manfredi GiuseppeManfredi ManfredoManfredini Ville r

Mannino Calogero

Mannuzzu Salvator eMantella GuidoMarabini VirginiangeloMargheri Andrea

Maroli Fiorenzo

Marraffini Alfredo

Martelli Claudio

Martorelli Francesco

Marzotto Caotorta Antoni o

Masiello Vitilio

Massari RenatoMastella Mario Clemente

Matarrese Antonio

Matrone LuigiMazzarrino Antonio Mari oMazzola Francesco

Mazzotta RobertoMelega Gianluigi

Mellini Mauro

Mleneghetti Gioacchino Giovanni

Mensorio Carmin e

Menziani Enrico

Migliorini Giovanni

Milani Eliseo

Misasi Riccardo

Molineri Rosalba

Monteleone Saverio

Mora Giampaolo

Morazzoni Gaetano

Moro Paolo Enric o

Moschini RenzoMotetta Giovanni

Napoli VitoNapolitano Giorgio

Natta Alessandro

Nespolo Carla Federic a

Nicolazzi Franco

Occhetto Achill e

Olcese Vittorio

Olivi Mauro

Onorato Pierluigi

Orione Franc oOrsini Brun o

Orsini Gianfranco

Ottaviano Francesc o

Padula Pietro

Pagliai Morena Amabile

Pallanti NovelloPalleschi Roberto

Palopoli Fulvio

Pani Mario

Parlato Antonio

Pasquini Alessio

Pastore Aldo

Patria Renzo

Pavolini LucaPavone Vincenzo

Pazzaglia Alfredo

Pecchia Tornati Maria August a

Peggio Eugenio

Pellicani Giovanni

Pellizzari Gianmari o

Pennacchini Erminio

Perantuono Tommaso

Pernice Giuseppe

Perrone AntoninoPetrucci Amerigo

Atti Parlamentari

— 25440 —

Camera dei Deputat i

VIII LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 24 FEBBRAIO 198 1

Pezzati Sergio

Picano Angel o

Picchioni Roland o

Piccinelli EneaPiccoli Flaminio

Piccoli Maria SantaPierino Giuseppe

Pinto Domenico

Pisanu GiuseppePisoni FerruccioPochetti Mario

Politano FrancoPorcellana Giovanni

Portatadino Costante

Postal Giorgio

Poti Damian o

Prandini Giovanni

Preti Luigi

Principe Francesco

Proietti Franco

Pucci Ernesto

Pugno EmilioPumilia Calogero

Quarenghi Vittoria

Quattrone Francesco

Querci NevoQuercioli Elio

Quieti Giuseppe

Radi Luciano

Raffaelli Edmondo

Rallo Girolam oRamella CarloRavaglia GianniReggiani Alessandro

Reichlin Alfredo

Reina GiuseppeRende Pietro

Ricci Raimondo

Rindone Salvator e

Rippa GiuseppeRiz Roland

Rizzi Enrico

Rizzo Aldo

Roccella FrancescoRocelli Gian Franco

Rodotà Stefano

Rognoni Virginio

Romita Pier Luigi

Rosolen Angela MariaRossi Alberto

Rossi di Montelera Luig i

Rossino Giovanni

Rubbi Antonio

Rubbi EmilioRubinacci Giuseppe

Rubino Raffaello

Ruffini Attili o

Russo Ferdinand oRusso Giuseppe

Russo Raffaele

Sabbatini Gianfranc oSacconi Maurizio

Saladino Gaspar e

Salvato ErsiliaSalvatore Elvio Alfons oSalvi Franco

Sandomenico EgizioSanese Nicola

Sangalli Carlo

Sanguineti Edoardo

Santi ErmidioSantuz Giorgio

Sanza Angelo Maria

Sarri Trabujo MilenaSarti ArmandoSatanassi Angel o

Scaiola Alessandro

Scalia VitoScaramucci Guaitini AlbaScarlato Vincenzo

Scotti Vincenzo

Scovacricchi Martino

Scozia MicheleSedati GiacomoSegni Mario

Serri Rino

Servadei Stefano

Servello Francesco

Sicolo Tommaso

Signorile Claudio

Silvestri Giuliano

Sinesio Giuseppe

Sobrero Francesco Secondo

Sospiri Nino

Atti Parlamentari

— 25441 —

Camera dei Deputat i

VIII LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DEL 24 FEBBRAIO 198 1

Spagnoli Ugo

Spataro Agostino

Spaventa Luigi

Speranza Edoardo

Spini Valdo

Sposetti Giuseppe

Sullo Fiorentino

Susi Domenic o

Tagliabue Gianfranc o

Tamburini Rolando

Tancredi Antonio

Teodori Massimo

Tesi SergioTesini Aristide

Tesini Giancarl o

Tessari Alessandro

Tessari Giangiacomo

Tiraboschi Angel o

Tombesi Giorgi o

Toni Francesco

Torri Giovanni

Tortorella Aldo

Tozzetti Aldo

Trebbi Aloardi Ivann e

Tremaglia Pierantonio Mirk o

Triva Rubes

Trombadori Antonell o

Trotta Nicola

Urso Giacinto

Urso Salvatore

Usellini Mario

Vagli Maura

Valensise Raffaele

Vecchiarelli Bruno

Ventre Antonio

Vernola NicolaVetere Ug oVietti Anna Maria

Vignola GiuseppeVincenzi Bruno

Violante Luciano

Viscardi Michele

Vizzini Carlo

Zambon Bruno

Zanforlin Antonio

Zaniboni Antonino

Zanini Paolo

Zarro Giovanni

Zavagnin AntonioZolla Michele

Zoppetti Francesc oZoppi Pietro

Zoso Giuliano

Zuech Giuseppe

Zurlo Giuseppe

Si è astenuto sull 'articolo 12 . 01 Cic-ciomessere :

Portatadino Costant e

Si sono astenuti sull 'articolo 12. 04Cicciomessere :

Caldoro AntonioRossino Giovanni

Si è astenuto sull 'articolo 12. 07 Cic-ciomessere :

Orione Franco Luigi

Si è astenuto sull'articolo 12. 09 Cic-ciomessere :

Nicolazzi Franco

Si è astenuto sull 'articolo 12. 012 Cic-ciomessere :

Nespolo Carla Federica

Si sono astenuti sul subemendamentodel Governo 0. 12. 016. 1 :

Aglietta Maria AdelaideBoato MarcoBonino EmmaCicciomessere RobertoCrivell.ini MarcelloDell'Unto Paris

Atti Parlamentari

— 25442 —

Camera dei Deputat i

VIII LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 24 FEBBRAIO 198 1

Faccio AdeleMelega Gianluig iMellini MauroPinto DomenicoRippa GiuseppeTeodori MassimoTessari Alessandro

Si sono astenuti sulla seconda partedel subemendamento 0. 12. 016. 4 Cer-quetti :

Cafiero Luca

Gianni Alfonso

Milani Eliseo

Si riprende la discussione.

PRESIDENTE. Ricordo che il relatoreper la maggioranza Aiardi ha proposto d iaccantonare (con il consenso del Governo)i successivi articoli aggiuntivi all'articol o12 nonché l 'emendamento del Governo 10.2 e i relativi subemendamenti .

Se non vi sono obiezioni, rimane cosìstabilito.

(Così rimane stabilito) .

Il seguito del dibattito è rinviato allaseduta di domani .

Autorizzazione di relazione orale.

Si è astenuto sul secondo comma del-l 'articolo 12. 016 Cicciomessere :

Milani Eliseo

Si sono astenuti sull'articolo 12-bisrisultante dal complesso delle approva-zioni :

Catalano Mario

Gianni Alfonso

Si è astenuto sull 'articolo 12. 017 Cic-ciomessere :

Baldassi Vincenzo

Sono in missione:

Agnelli SusannaArmato Baldassare

Bassetti Piero

Caccia Paolo Pietro

Cavaliere Stefano

Colombo Emili o

Ebner Michae lLagorio Leli o

Pandolfi Filippo Mari a

Scàlfaro Oscar Luigi

Spinelli Altiero

PRESIDENTE. Comunico che la VCommissione permanente (Bilancio) ha de-liberato di chiedere l 'autorizzazione a rife-rire oralmente all'Assemblea sul seguentedisegno di legge .

S. 1243. — « Conversione in legge, conmodificazioni, del decreto-legge 22 dicem-bre 1980, n. 898, recante proroga fino al31 dicembre 1981 delle disposizioni riguar-danti il Mezzogiorno, nonché proroga del-la scadenza del termine di applicazione dialcune agevolazioni fiscali e di quello ri-guardante l'adeguamento del capitale mi-nimo delle società di capitale » (approvatodal Senato) (2347) .

Se non vi sono obiezioni, rimane cosìstabilito .

(Così rimane stabilito) .

Per lo svolgimento di interpellanze.

CICCIOMESSERE. Chiedo di parlare .

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

CICCIOMESSERE. Signora Presidente ,chiedo, ai sensi dell'articolo 137 del rego-lamento, che l'Assemblea fissi la data disvolgimento delle interpellanze relative all adegradazione dell'ammiraglio Casardi, delgenerale Maletti e del capitano La Bruna .

Atti Parlamentari

- 25443 —

Camera dei Deputati

VIII LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DEL 24 FEBBRAIO 198 1

Credo che il Parlamento non possa es-sere tenuto all 'oscuro di decisioni cos ì

gravi, anche in considerazione del fatt o

che, nel dibattito del novembre scorso sul -

lo scandalo dei petroli, il Ministro dell adifesa rinviò ogni valutazione sul compor-tamento di questi responsabili del SID esulle responsabilità di ordine amministra-tivo legate a quella vicenda (e precisamen-te al dossier del SID sul traffico di pe-trolio) alla conclusione dell'indagine am-ministrativa disposta dal Governo .

In quella occasione il Governo annun-ciò anche di aver affidato al generale San-tovito il compito di fare ricerche negli ar-chivi del SID per verificare quale material evi fosse ancora che potesse essere utiliz-zato per operazioni politiche .

Per queste ragioni chiedo che il Go-verno sia invitato a rispondere su quest idocumenti nella seduta di lunedì pros-simo.

PRESIDENTE. Onorevole Cicciomesse-re, resto ferma all'interpretazione data ierisera, che lei ricorda : il suo richiamo diieri sera non può valere come preannun-zio, in quanto riferito a documenti del sin-dacato ispettivo non ancora pubblicati .L'onorevole sottosegretario può però espri-mere un orientamento circa la data d isvolgimento 'delle interpellanze in que-stione.

BANDIERA, Sottosegretario di Statoper la difesa. L'onorevole Cicciomessereha posto due questioni : la prima è la ri-sposta alle interrogazioni sulla cosiddett aquestione dei petroli (Libia, eccetera) e ,come egli ricorda, il Governo era prontoa rispondere due settimane fa . La rispostaera in Commissione ma, essendo stata re-vocata la convocazione delle Commissioni,la risposta sarà data in una delle prossi-me riunioni delle Commissioni riservatealle interrogazioni .

La seconda questione concerne le posi-zioni dell 'ammiraglio Casardi, del genera-le Maletti e del capitano La Bruna: i col-leghi sanno che nei prossimi giorni si riu-nirà la commissione nominata dal mini -

stro della difesa, alla quale lo stesso mi-nistro ha affidato alcune sue proposte ; èevidente che la risposta sarà data solleci-tamente, appena la commissione avrà con-cluso i suoi lavori, ciò che - secondo le

direttive del ministro della difesa - dovrà

avvenire tra pochissimi giorni .

PRESIDENTE. Onorevole Cicciomes-sere ?

CICCIOMESSERE. Prendo atto della

dichiarazione del Governo, il quale si im-pegna - se ho bene inteso - a riferire allaCamera subito dopo la decisione del consi-glio di disciplina .

Annunzio di interrogazioni ,

di interpellanze e di una mozione .

PRESIDENTE. Sono state presentatealla Presidenza interrogazioni, interpellan-ze e una mozione. Sono pubblicate inallegato ai resoconti della seduta odierna .

Annunzio di risoluzioni .

PRESIDENTE . Sono state presentatealla Presidenza risoluzioni . Sono pubblica-te in allegato ai resoconti della sedutaodierna .

Ordine del giorno

della seduta di domani .

PRESIDENTE . Comunico l'ordine delgiorno della seduta di domani.

Mercoledì 25 febbraio 1981, alle 11 :

1 . — Seguito della discussione del di-segno di legge :

Disposizioni per la formazione delbilancio annuale e pluriennale dello Stato(legge finanziaria 1981) (2037) :

— Relatori : Aiardi, per la maggioran-

za: Carandini . di minoranza .

Atti Parlamentari

— 25444 —

Camera dei Deputat i

VIII LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DEL 24 FEBBRAIO 198 1

2. — Seguito della discussione delleproposte di legge :

S . 17. — Senatore TRuzzI : Normesui contratti agrari (approvata dal Se-nato) (1725) ;

SPERANZA : Nuova disciplina del con-tratto di affitto dei fondi rustici e dispo-sizioni sui contratti di mezzadria, di colo-nia parziaria, di compartecipazione agra -ria e di soccida (1499) ;

BIONDI ed altri : Norme in materia ditrasformazione dei contratti di mezzadriae colonia in società agrarie ed in materi adi conduzione agricola (1779) ;

COSTAMAGNA ed altri: Norme integra-tive per l'affitto di fondi rustici i cui pro-prietari sono grandi invalidi civili (328) ;

— Relatori : Bambi, per la maggioran-za; Caradonna e Ferrari Giorgio, di mi-noranza.

3. — Seguito della discussione dellaproposta di legge :

ANIASI ed altri : Riforma dell'editoria(377) ;

— Relatore : Mastella .

4. — Discussione del disegno di legge :

Norme per la sanatoria degli effettiprodotti dal decreto-legge 7 maggio 1980,n . 167, recante interventi urgenti per l 'edi-toria, e disposizioni integrative (1876) ;

— Relatore: Mastella .

5 . — Domande di autorizzazione a pro -

cedere in giudizio:

Contro il deputato Boato, per concor-so - ai sensi dell'articolo 110 del codicepenale - nei reati di cui agli articoli 8,1 ,capoverso, 112 del codice penale e 1, pri-mo e terzo comma, del decreto legislativo22 gennaio 1948, n. 66 (violazione dellenorme sulla libera circolazione sulle stra-de, continuata e aggravata) ; agli articoli81, capoverso, 338 e 339 del codice penale(minaccia ad un corpo giudiziario, conti-nuata ed aggravata) ; agli articoli 112, n. 1,

e 337 del codice penale (resistenza ad unpubblico ufficiale, aggravata) ; agli articoli81, 61, n . 10, 112, n. 1, 582 e 583 del co-dice penale (lesioni personali continuate epluriaggravate) ; agli articoli 112, n. 1, e414 del codice penale (istigazione a delin-quere aggravata) (doc. IV, n. 41) ;

— Relatore: De Cinque .

Contro il deputato Mensorio, per ireati di cui all'articolo 324 del codice pe-nale (interesse privato in atti di ufficio)ed all'articolo 347, secondo comma, delcodice penale (usurpazione di funzionipubbliche) ; nonché per concorso - ai sen-si dell'articolo 110 del codice penale - nelreato di cui all 'articolo 340 del codice pe-nale (interruzione di un ufficio pubblico)(doc. IV, n. 40) ;

— Relatore : Valensise.

Contro il deputato Quattrone, perconcorso - ai sensi dell 'articolo 110 delcodice penale - nei reati di cui agli arti-coli 328, 81, capoverso, e 61, n . 2, delcodice penale (omissione di atti di ufficiocontinuata ed aggravata), agli articoli 479e 61, n . 2, del codice penale (falsità ideo-logica commessa dal pubblico ufficial ein atti pubblici, aggravata), agli articoli323 e 81, capoverso, del codice penale(abuso di ufficio in casi non prevedut ispecificamente dalla legge) ; nonché per i lreato di cui all'articolo 328 del codice pe-nale (omissione di atti di ufficio) (doc . IV,n . 24) ;

— Relatore : De Cinque .

Contro il deputato Trotta, per con-corso - ai sensi dell 'articolo 110 del co-dice penale - nel reato di cui agli arti -coli 324 e 81 del codice penale (inte-resse privato in atti d'ufficio, continuato)(doc. IV, n. 47) ;

— Relatore : Mellini .

Contro il deputato Manfredi Giusep-pe, per concorso - ai sensi dell'articolo110 del codice penale - nel reato di cuiagli articoli 595 del codice penale e 13della legge 8 febbraio 1948, n . 47 (diffa-mazione a mezzo della stampa) (doc . IV,n. 44) ;

— Relatore : de Cosmo .

Atti Parlamentari

— 25445 —

Camera dei Deputati

VIII LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DEL 24 FEBBRAIO 198 1

Contro il deputato Bellini, per il rea-to di cui agli articoli 54 e 195 del decre-to del Presidente della Repubblica 30 giu-gno 1965, n. 1124 (violazione delle normesull 'assicurazione obbligatoria contro gliinfortuni sul lavoro) (doc. IV, n. 49) ;

— Relatore : Orione.

Contro il deputato de Cosmo, per ireati di cui agli articoli 81, capoverso, delcodice penale e 38, 271, 288, 314, 324, 325 ,secondo comma, 326, 374 e 389, lettere b)e c) del decreto del Presidente della Re-pubblica 27 aprile 1955, n. 547 (violazionedelle norme per la prevenzione degli in-fortuni sul lavoro, continuata) (doc . IV,n . 39) ;

— Relatore : Rizzo .

Contro il deputato Abbatangelo, peri reati di cui agli articoli 2, 4 e 6 dellalegge 2 ottobre 1967, n. 895 (violazionidelle norme sul controllo delle armi) edall'articolo 424, prima parte, del codicepenale (danneggiamento seguito da incen-dio) (doc. IV, n. 36) ;

— Relatore : Alberini .

Contro i deputati Amadei, Battaglia ,Micheli e Pucci, per concorso - ai sensidell 'articolo 110 del codice penale - ne lreato di cui agli articoli 81, capoverso, e314 del codice penale (peculato continua-to) (doc. IV, n. 6) ;

— Relatore : De Cinque .

Contro il deputato Zanfagna, perconcorso - ai sensi dell 'articolo 110 de lcodice penale - nel reato di cui agli arti-coli 216, 223, primo e secondo comman . 1, 219, 202 e 203 del regio decreto 1 6marzo 1942, n. 267 (bancarotta fraudolen-ta aggravata) (doc. IV, n. 59) ;

— Relatore : Cavaliere .

Contro il deputato Foti, per concor-so - ai sensi dell'articolo 110 del codicepenale - nel reato di cui agli articoli 81 ,capoverso, e 324 del codice penale (inte-resse privato in atti di ufficio, continua-to); e per i reati di cui agli articoli 81 ,capoverso, 314 e 61, n. 7, del codice pe-nale (peculato continuato ed aggravato)ed agli articoli 81, capoverso, e 324 del

codice penale (interesse privato in atti diufficio, continuato) (doc . IV, n. 54) ;

— Relatore: Mellini .

Contro il deputato Romualdi, per ilreato di cui all'articolo 595 del codice pe-nale (diffamazione) (doc . IV, n. 43) ;

— Relatore : Abete .

6. — Seguito della discussione dell emozioni Tremaglia (1-00064 e 1-00068) eMilani (1-00065), delle interpellanze Milani(2-00307), Brocca (2-00308), Bianco Gerar-do (2-00309), Serri (2-00314), Cicciomesse-re (2-00332) e Caradonna (2-00407), e delleinterrogazioni Pazzaglia (3-01281), Trantino(3-01286), Caradonna (3-01307), Reggiani(3-01520) e Balestracci (3-01637) concer-nenti la situazione in Afghanistan e il ca-so Sakharov .

7. — Discussione dei disegni di legge :

S. 601 . — Misure per la lotta allacriminalità terroristica e organizzata (ap-provato dal Senato) (1267) ;

— Relatore: Casini .(Relazione orale) .

Sanatoria delle erogazioni effettuat eper provvedimenti urgenti per le societàinquadrate nell'Ente autonomo di gestioneper il cinema (862) ;

— Relatore: Sinesio .(Relazione orale) .

Proroga dei termini per la emana-zione di norme integrative e correttivee dei testi unici previsti dall'articolo 1 7della legge 9 ottobre 1971, n . 825, e suc-cessive modificazioni (1076) ;

— Relatore: Citterio .

Rinnovo della delega prevista dal -l'articolo 72 della legge 16 maggio 1978 ,n . 196, già rinnovata con legge 6 dicem-bre 1978, n . 827, per l'estensione allaRegione Valle d'Aosta delle disposizionidel decreto del Presidente della Repub-blica 24 luglio 1977, n . 616 (630) ;

— Relatore: La Penna .

TAMBURINI ed altri: Norme in ma-teria di programmazione portuale (526) ;

Atti Parlamentari

— 25446 —

Camera dei Deputat i

VIII LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DEL 24 FEBBRAIO 198 1

MARZOTTO CAOTORTA ed altri: Normein materia di programmazione portuale(558) ;

— Relatore: Lucchesi .

GARGANI : Modifica dell'articolo 1 8dell'ordinamento giudiziario, approvatocon il regio decreto 30 gennaio 1941 ,n . 12 (311) ;

— Relatore: Orione .

BELUSSI ed altri : Norme per la tu-tela della scuola per corrispondenza (143) ;

— Relatore : Brocca .

CANEPA e CATTANEI : Ulteriore pro-roga dei termini per la ultimazione dell eespropriazioni e delle opere di cui all'ar-ticolo 4 della legge 20 dicembre 1967,n . 1251 (535) ;

— Relatore : Fornasari .

GARGANI : Modifiche alle norme sulleelezioni dei consigli degli Ordini forensi(312) ;

Ricci ed altri : Norme sulla elezionedei consigli degli ordini forensi (1108) ;

Relatore: Ricci .

Ratifica ed esecuzione della Conven-zione di estradizione tra la Repubblic aitaliana e il Regno del Belgio, firmata aBruxelles il 29 novembre 1978 (1538) ;

— Relatore : De Carolis .

Conferimento al fondo di dotazionedell 'Ente nazionale per l 'energia elettrica -ENEL (1288) ;

— Relatore : Citaristi .

BONETTI MATTINZOLI ed altri: Appli-cazione dell'articolo 119 del decreto delPresidente della Repubblica 30 marzo1957, n . 361, concernente norme per laelezione della Camera dei deputati e delSenato della Repubblica, anche in occasio-ne di elezioni amministrative e regional i(1404) ;

DE CINQUE ed altri: Modifica dell'ar-ticolo 119 del testo unico delle leggi perl'elezione della Camera dei deputati, ap-provato con decreto del Presidente dell aRepubblica 30 marzo 1957, n . 361 (1691) ;

SANESE ed altri : Nuove norme sull apartecipazione alle operazioni elettorali

in occasione delle consultazioni popolari(1816) ;

— Relatore : Ciannamea.

S . 675. - Ratifica ed esecuzione delProtocollo relativo ai privilegi, esenzionied immunità dell'Organizzazione interna-zionale di telecomunicazioni a mezzo sa-telliti (INTELSALT) adottata a Washingtonil 19 maggio 1978 (Approvato dal Senato)(1841) ;

— Relatore : De Carolis .

Accettazione ed esecuzione del Proto-collo recante emendamento all'articolo 14 ,paragrafo 3, dell 'Accordo europeo del 30settembre 1957 relativo al trasporto inter-nazionale di merci pericolose su strad a(ADR), adottato a New York il 21 agosto1975 (1859) ;

— Relatore: Sedati .(Articolo 79, sesto comma, del Regola-

mento) .

PANNELLA ed altri : Istituzione di unaCommissione parlamentare di inchiest asulle vicende che hanno determinato l astrage avvenuta a Roma il 12 maggio1977, nella quale è rimasta uccisa Giorgia-na Masi e sono stati gravemente feriti nu-merosi cittadini e sulle responsabilità del -le pubbliche autorità in relazione agli stes-si fatti (104) ;

— Relatore : Zolla .

Ratifica ed esecuzione dello scambiodi note tra la Repubblica di Malta e la

Repubblica italiana, firmata il 15 settem-

bre 1980 a La Valletta e a Roma (2020) ;— Relatore : Cattanei .

Ratifica ed esecuzione dell'Accordodi cooperazione fra la Repubblica italianae la Repubblica greca sulla protezionedell'ambiente marino e del Mar Ionio edelle sue zone costiere, firmato a Roma

il 6 marzo 1979 (1969) ;— Relatore: Sedati .(Articolo 79, sesto comma, del Regola-

mento) .

S. 937. — Approvazione ed esecuzio-ne dello scambio di note tra il Govern oitaliano e l 'Agenzia internazionale per laenergia atomica (AIEA), concernente i con-tributi al finanziamento del Centro inter-

Atti Parlamentari

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nazionale di fisica teorica di Trieste, ef-fettuato a Vienna il 22 gennaio e l'8 giu-gno 1978 (Approvato dalla Camera e mo-dificato dal Senato) (1099-B) ;

— Relatore: De Poi .(Relazione orale) .

S. 1123. — Ratifica ed esecuzionedello scambio di note tra l 'Italia e laIugoslavia per la proroga al 31 dicembre1979 dell 'Accordo di pesca firmato a Bel-grado il 15 giugno 1973 (1793-B) ;

— Relatore: Fioret .(Relazione orale) .

Ratifica ed esecuzione dell 'Accordotra il Governo italiano e l'Istituto Italo -Latino Americano sui privilegi e le im-munità dell 'Istituto, concluso a Roma i l3 giugno 1969, con Scambio di Note in-terpretative firmato a Roma il 16-17 gen-naio 1980 (1723) ;

— Relatore : De Poi .

Ratifica ed esecuzione della Conven-zione relativa alla conservazione della vitaselvativa e dell'ambiente naturale in Eu-ropa, con allegati, adottata a Berna il19 settembre 1979 (2061) ;

— Relatore : Fioret .(Articolo 79, sesto comma, del Regola-

mento) .

Conversione in legge del decreto-leg-ge 2 gennaio 1981, n . 2, concernente de-terminazione delle tariffe per l'assicura-zione di responsabilità civile derivant edalla circolazione dei veicoli a motore edei natanti (2246) ;

— Relatore : Moro .(Relazione orale) .

8. — Discussione delle proposte di leg-ge (ai sensi dell'articolo 81, comma 4, del

regolamento) :

ZARRO ed altri: Stanziamento di fon-

di per la realizzazione di una direttrice

ferroviaria per i collegamenti tra il nor d

ed il sud nelle zone interne della regione

Campania (1279) ;

— Relatore : Federico ;

LAGORIO ed altri: Modifiche e inte-grazioni alla legge 22 maggio 1978, n . 194 ,

concernente norme per la tutela social edella maternità e sull'interruzione volon-

taria della gravidanza (570) ;

FACCIO ADELE ed altri : Modifica della

legge 22 maggio 1978, n . 194, concernente

la tutela sociale della maternità e la in-terruzione volontaria della gravidanza

(905) .

9. — Discussione sulla relazione an-nuale della Commissione parlamentare

per l'indirizzo generale e la vigilanza dei

servizi radiotelevisivi sulla attività svolt a

dal 27 ottobre 1978 al 17 giugno 1980

e sulle relazioni di minoranza (doc . XLV,

n. 1) .

La seduta termina alle 20,50.

IL CONSIGLIERE CAPO SERVIZIO DEI RESOCONT I

Avv . DARIO CASSANELLO

L'ESTENSORE DEL PROCESSO VERBAL E

Dott . MANLIO ROSSI

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RISOLUZIONI IN COMMISSIONE ,

INTERROGAZIONI, INTERPELLANZE

E MOZIONE ANNUNZIATE

RISOLUZIONI IN COMMISSION E

La XII Commissione ,

considerate le gravi conseguenze pro-dotte sulla attività delle imprese artigian edalla applicazione del decreto del Presi-dente del Consiglio dei ministri del 30 di-cembre 1980 con cui, in particolare, si fa

divieto con l 'articolo 3 alle Regioni di con-cedere agevolazioni sui tassi di interess eper il credito alle imprese artigiane,concesso tramite la garanzia prestata dal -le cooperative artigiane di garanzia ;

considerata l'ampia e ferma protestadella categoria in tutto il territorio nazio-nale nonché delle Regioni che hanno anchedeciso di impugnare il provvedimento pres-so il Tribunale amministrativo regional edel Lazio ;

preso atto della disponibilità dichiara-ta dalla Presidenza del Consiglio dei mi-nistri ad una delegazione della CNA il 12febbraio a rivedere il provvedimento ;

impegna il Governo

1) a revocare con immediatezza lanorma dell'articolo 3 del decreto del Pre-sidente del Consiglio dei ministri 30 dicem-bre 1980 ;

2) a sostituire il decreto medesimocon altra normativa nel rispetto degli in-dirizzi espressi nell 'ordine del giorno dellaCommissione industria, accolto dal Gover-no. nella seduta del 18 ottobre 1978 e

sentito il parere delle Regioni e delle As-sociazioni sindacali della categoria.

(7-00098) « BRINI, OLIVI, CAPPELLONI, CER-RINA FERONI, GRADUATA » .

La X Commissione ,

considerate le difficoltà sempre cre-scenti in cui opera il settore del traspor-to merci in canto terzi : rilevato che lalegge 7 novembre 1980, n . 815, sul credito

agevolato per il trasporto merci in contoterzi, non produce ancora alcun effettoper la mancanza delle necessarie disposi-zioni ministeriali di attuazione e per lo

atteggiamento di vari istituti di credito ;

constatato il clima di incertezza e d isostanziale blocco degli investimenti chesi è determinato nel settore per effetto d i

questa situazione

impegna il Governo

1) a costituire rapidamente la Com-missione consultiva prevista dall'articolo

8 della legge 7 novembre _1980, n . 815 ;

2) ad attivarsi secondo il dispositivodella legge citata per fornire chiari ed

agili strumenti amministrativi che consen-tano il concreto accesso al credito agevo-lato in conto interessi ;

3) a raccordare l'attività e le funzio-ni degli istituti di Credito con gli obiet-tivi previsti dalla citata legge ;

4) a potenziare gli uffici della Dire-zione generale della motorizzazione civil ee dei trasporti in concessione per megliorispondere al cumulo di incombenze, che

l'applicazione della legge 7 novembre 1980 ,

n . 815 richiede ;

5) a riferire entro 60 giorni, sullostato di applicazione della citata legge esulle eventuali cause interne ed esterneall'amministrazione che impediscono mi aproficua ed efficace gestione .

(7-00099) « LIOTTI, AMODEO, POTI, DEL-L ' UNTO » .

Atli Parlantentari

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INTERROGAZION I

A RISPOSTA IN COMMISSION E

ACCAME. — Al Ministro della difesa .— Per conoscere, in relazione agli annun-ciati provvedimenti disciplinari che sareb-bero stati decisi nei riguardi dell'ammira-glio Casardi e del generale Maletti, prov-vedimenti disposti prima delle risultanzedell 'inchiesta affidata alla Magistratura, sequesta prassi verrà adottata anche per tut-ti gli altri casi consimili per i quali finorain risposta a numerosissime interrogazio-ni, è stato sempre asserito che non si potev aprocedere disciplinarmente se prima nonerano stati acquisiti i risultati delle inda-gini della Magistratura . Per citare soloqualche caso recente : la vicenda del ma-rinaio Bernardo Capuozzo trovato uccis oa La Spezia il 6 settembre 1979, per l aquale disciplinarmente non è stata pres aalcuna sanzione nonostante i ben 31 man -dati di comparizione per concorso in omi-cidio e concorso in violenza carnale; ilcaso del sergente Conti, annegato nellapiscina dell 'aeroporto Dal Molin a Vicen-za durante una festa di ufficiali ; il casodel turismo delle signore in Sardegna,questa estate, per cui sono state usat eautomobili, mezzi navali come la nave d isoccorso Paolucci, mezzi aerei ed elicot-teri .

(5-01896)

RUBBI ANTONIO, BOTTARELLI, CHIO-VINI, GIADRESCO, PASQUINI E CODRI-GNANI. — Al Ministro degli affari esteri .— Per sapere se in occasione della visitaimminente a Roma di un inviato dell'Am-ministrazione statunitense incaricato diesporre il punto di vista di Washingto nsulla drammatica vicenda salvadoregna i lGoverno italiano intenda esporre con fer-mezza la contrarietà del nostro paese adogni intervento diretto o indiretto degliStati Uniti, comunque motivato, che siavolto a sostenere sotto qualunque form ala dittatura militar-civile salvadoregna con-tro la quale si è sollevata, per i crimini

commessi, la maggior parte della popola-zione e l'opinione pubblica internazionale .

Gli interroganti chiedono inoltre di sa-pere se il Governo italiano intenda favo-rire, in primo luogo attraverso il ricono-scimento del Fronte democratico rivoluzio-nario come principale componente dellaopposizione alla giunta di Napoleone Duar-te, l'avvicinamento di tutte le forze demo-cratiche come condizione fondamentale perla costituzione di un Governo rappresen-tativo della realtà salvadoregna che prepa-ri libere elezioni ed il ristabilimento dellelibertà civili e democratiche .

Gli interroganti chiedono inoltre di sa-pere, come già ripetutamente richiesto, seil Governo italiano intenda richiamare inpatria per consultazioni la propria rappre-sentanza diplomatica come misura prelimi-nare tesa ad esternare l 'isolamento dellagiunta di Duarte, come già reali72.ato daaltri paesi della Comunità economica eu-ropea.

(5-01897 )

BERNARDI GUIDO. — Al Ministrodella marina mercantile. — Per avere no -tizie sull'incendio che ha devastato lo sta-bilimento ITALCRAFT di Gaeta ed in par-ticolare se le indagini espletate non ab-biano messo in luce elementi dolosi chelo hanno provocato .

Per conoscere inoltre le sue determi-nazioni in ordine alla situazione aziendale ,già pesante prima dell'incendio ed ora ,- dopo gli ingenti danni - resa veramentedrammatica .

(5-01898 )

QUERCIOLI, MANNUZZU, CHIOVINI ,MARGHERI E GRANATI CARUSO . — AiMinistri di grazia e giustizia e dell ' interno.— Per sapere :

se è a loro conoscenza che, da circadue ,anni, nella questura di Milano, i nvia Fatebenefratolli, vengono adibite a ca-mere di sicurezza baracche metalliche, col-locate in un cortile interno, in ciascunadelle quali - su una superficie di venti-cinque metri quadrati - si rinchiudonofino ad una trentina di detenuti, lascian-

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doli .del tutto privi di riscaldamento, letti ,coperte, servizi igienici, pasti caldi, contat-ti con gli avvocati difensori ed i fami-liari ;

se è vero che la detenzione, in tal icondizioni, si protrae per ciascuno dei re-clusi almeno una settimana ;

se è vero che ciò dipende anche dalsovraffollamento del carcere milanese diSan Vittore, nel quale i detenuti vengonostipati dovunque, perfino entro i locali de lreparto tossicodipendenti e dell'infermeria,così sottratti alla loro indispensabile de-stinazione, e nel quale si è ripreso a por -re recluse minori ed adulte insieme nell estesse celle ;

quali urgenti iniziative il Governo in-tende tassumere per riparare ad una situa-zione tanto grave, adesso denunciata d adue giudici di sorveglianza e da 128 magi -strati di Milano, ma già sostanzialmenterappresentata, da taluno degli odierni in-terroganti, con documenti del sindacatoispettivo, rivolti a sollecitare la costruzio-ne d'un nuovo stabilimento penitenziarioin quella città e rimasti da molti mesisenza risposta .

(5-01899)

SCARAMUCCI GUAITINI, CIUFFINI E

BARTOLINI . — Al Ministro dei trasporti.— Per sapere, in re azione alla pubbliciz-zazione della Ferrovia centrale umbra ,premesso che :

1) nel maggio 1979 è stata avviatapresso il Ministero dei trasporti, su richie-sta della società concessionaria MUA, l aprocedura per una risoluzione consensua-le della concessione ferroviaria ;

2) nel maggio 1980 è stata nominata ,all'uopo, una Commissione interministeria-

le, che ha già terminato i suoi lavori eha fatto una valutazione dei beni immo-bili e del materiale rotabile ;

a) a quali conclusioni è pervenutala Commissione interministeriale e quale è laofferta che il Ministero intende fare all asocietà MUA ;

b) quale è la data in cui intendeincontrarsi con la società concessionaria

MUA per concludere la procedura e arri-vare alla risoluzione consensuale ;

c) quale tipo di provvedimento le-gislativo il Governo ritiene di adottare, a lfine di sanzionare la risoluzione consen-suale e di nominare il Commissario gover-nativo ;

d) se non è anche del parere chevada fissata una scadenza temporale entrola quale prevedere la conclusione di tutt ala vicenda in questione, per dare certezzaall 'operato della Regione e degli enti localiumbri circa le prospettive della ferroviae per evitare altre agitazioni in caso di unulteriore prolungamento dei tempi chesono già molto lunghi .

(5-01900)

BRUNI E BAMBI. — Al Ministro del-l'agricoltura e delle foreste. — Per sa-pere - premesso che il CONALMA (Conser-ve alimentari Maremma) è un Consorziodi oltre 30 cooperative, interessante più d i3 .000 soci, con sede in Albinia (Grosseto)e stabilimenti nella stessa Albinia ed inTarquinia (Viterbo)

1) se è a conoscenza che i produt-tori di pomodoro della Maremma tosco-laziale che hanno conferito agli stabili -menti del CONALMA, non sono stati an-cora completamente pagati per il prodot-to conferito nel 1980 ;

2) se risponde a verità il fatto chequesta situazione si sia determinata per-ché il CONALMA, ad oggi, non ha anco-ra riscosso i contributi in conto capitalesulle spese sostenute per l 'ampliamentodegli impianti, contributi già assicuratidal FEOGA e dalle regioni Toscana eLazio ;

3) se è vero che prendendo a prete-sto questa situazione, gli istituti bancar inon hanno concesso, se non in parte ri-dotta, i prestiti di conduzione e per anti-cipazione ai soci conferenti, rendendo ul-teriormente difficile la situazione del CO-NALMA la cui gestione risulterebbe eco-

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nomicamente sana e corretta ove non vifossero le distorsioni ed i ritardi pubblicie bancari ;

4) se è vero che gli assessori regio-nali all 'agricoltura della Toscana e delLazio unitamente ai presidenti dei rispet-tivi enti di sviluppo hanno recentementefatto un incontro nel quale hanno avan-zato proposte di ristrutturazione istituzio-

nale e gestionale del CONALMA che pre-vedono mutamenti nella composizione del -l'Assemblea consortile e del Consiglio,nonché la presenza di rappresentanti de-gli enti di sviluppo negli organi decisio-nali .

In rapporto a ciò si desidera conosce-re quali iniziative abbia assunto od inten-da assumere perché i contributi in contocapitale, comunitari e regionali, sugli im-

pianti siano immediatamente pagati e per-ché le banche concedano i prestiti di con-

duzione e di anticipazione ai soci confe-renti senza ulteriori indugi e complica-zioni amministrative .

$ infatti evidente come la soluzionedei due problemi consentirebbe il total epagamento immediato dei produttori con-ferenti e metterebbe il CONALMA in con-dizione di ottenere i contributi CEE-AIMAsul pomodoro trasformato, per una cifrasuperiore a quella attualmente necessari aper completare il pagamento dei soci .

Gli interroganti chiedono inoltre di sa-pere se non ritenga che questo sistema ,che finisce per strozzare le attività coo-perative e che è imputabile al modo d ioperare del potere pubblico, comunitarioe regionale ed agli istituti bancari, noncontrasti con la conclamata politica di so-stegno e di espansione della cooperazion ein agricoltura ed in conseguenza qualesoluzione intende dare perché la partepubblica sia tempestiva negli adempimen-ti, corretta nei comportamenti, rispettosadelle singole autonomie e la parte banca -ria celere e non pretestuosa nello svolgi-mento della funzione che le è propria ,avendo presente che è lo Stato che deter-mina gli istituti abilitati ad erogare ilcredito agrario .

Infine chiedono in base a quali leggi

è consentito alle Regioni ed agli enti d i

sviluppo di intervenire all 'interno della

vita delle cooperative e dei loro consorzi ,e se ciò non determina una grave intro-missione nella sfera di autonomia dellestesse e quindi un vero e proprio atten-tato alla libertà di associazione, tanto piùgrave quando è compiuta da enti chehanno il potere di concedere contributipubblici, di sollecitarne o ritardarne laconcessione e quando il tutto si manife-sta in un momento di difficoltà conse-guente proprio al comportamento di dett ipubblici poteri .

(5-01901)

BALZARDI, CAVIGLIASSO E CARLOT-

TO . — Al Ministro dei lavori pubblici. —Per conoscere quando saranno dispost i

dall 'ANAS i pagamenti delle pratiche diesproprio relative alle occupazioni di ter-reni per la realizzazione di autostrade.Con decreto-legge 23 dicembre 1978, n . 813 ,convertito con modificazioni nella legge19 febbraio 1979, n. 51, è stato posto adisposizione dell 'ANAS l'importo per i lpagamento totale degli espropri non di -sposti a tempo opportuno dalle concessio-narie autostradali in crisi .

Risulta agli interroganti che su circa1 .800 domande di pagamento trasmess edalle Società autostradali dopo circa dueanni dalla emanazione della legge solo 600sono state pagate .

Gli interroganti oltre sollecitare i pa-gamenti non comprendono le ragioni diquesto enorme ritardo che trova partico-lare evidenza per la Società Ativa.

Per conoscere infine se il Ministro in-tenda sospendere i pagamenti dei lavorie delle forniture od almeno delle riserv eed interessi, in attesa del pagamento prio-ritario degli espropri che nella legge so-no previsti al 100 per cento mentre per irimanenti settori l'indicazione era ridot-ta al 70 per cento .

Per conoscere infine se la somma glo-bale messa a ,disposizione con decreto -legge 813/78 e legge 389/80 è sufficienteper le liquidazioni dei debiti delle conce».

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sionarie autostradali per i settori espro- preoccupanti vuoti di governo del carcere ,pri, forniture, lavori, interessi e riserve .

j quali provvedimenti si intenda adottar e

(5-01902) i per assicurare al sistema penitenziario go-i vernabilità, sicurezza e rispetto della

legge .

(5-01903 )GRANATI CARUSO, PECCHIA TORNA -

TI, MANNUZZU E RICCI. — Al Ministrodi grazia e giustizia. — Per conoscere lemodalità della rivolta attuata ieri nel car-cere di massima sorveglianza di Fossom-brone ad opera di un gruppo di detenut i« politici », tra cui il brigatista Ognibenee la meccanica del sequestro dell'agenteNello Pesaresi .

Per sapere, in particolare :

se è vero che l'agente sequestrato èun « ausiliario » ossia un giovane in ser-vizio di leva; in caso affermativo, in basea quali norme o criteri di opportunitàvengano adibiti gli ausiliari ad un serviziocosì delicato e pericoloso ;

come siano potute entrare le arm iin un carcere di massima sorveglianza ch eè stato recentemente teatro di altri grav iepisodi di rivolta e sequestro di agenti ;se è stata promossa una inchiesta su que-sto punto ;

quanti sono in quel carcere gli agen-ti « effettivi » in servizio e quali turn isvolgono ;

quale sia il rapporto numerico de-tenuto-agente .

Per sapere, inoltre : che cosa gli autoridella rivolta hanno chiesto e a qualicondizioni hanno desistito dalla loro azio-ne e liberato l'agente ; se non si fosseroin precedenza manifestati segni premoni-tori tali da far sospettare la preparazio-ne di una rivolta ed in rapporto a tal isegni sia stato trasferito altrove il dete-nuto D'Almaviva .

Per sapere, infine, premesso che que-sto grave episodio è l'ennesima conferm adi uno stato di fortissima tensione e di

BERLINGUER GIOVANNI, GIURA LON-GO, PALOPOLI, CURCIO, GIOVAGNOL ISPOSETTI, BRANCIFORTI E PECCHIATORNATI. — Al Ministro della sanità. —Per sapere se, nella richiesta di riconosci-mento di istituti scientifici di cui al de-creto-legge 22 dicembre 1980, n. 900, v isia anche, in collegamento con la « Fon-dazione Clinica del lavoro di Pavia », la« Clinica G. Pittella » ubicata in Lauria(Potenza), che la Regione Basilicata avevainvece deliberato di acquistare in rapport oai programmi di assistenza sanitaria ;

per sapere che valutazione venga da-ta sull'attività di tale clinica, che nei gior-ni del terremoto è stata oggetto di moltecritiche per avere i suoi proprietari ten-tato di utilizzare la situazione di emer-genza per dilatare, oltre il lecito e il ne-cessario, la sua attività ;

per sapere se non sussistano, per ilcaso di questa clinica, illecite pressioni eincompatibilità politiche che ostacolano l acorretta gestione dell 'assistenza sanitari anell 'interesse delle popolazioni .

(5-01904)

ACCAME . — Al Ministro della difesa.— Per conoscere se è al corrente che in-tere pagine della rivista Quadrante, ch ecircola gratuita e con amplissima diffu-sione nelle Forze armate, sono dedicatealla pubblicità della ditta Oto-Melara .

Per conoscere in particolare se è veroche la Oto-Melara stanzia una somma dicinque milioni tramite la EDIF (EditriceDifesa) con compiti promozionali .

(5-01905)

* * *

Atti Parlamentari

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INTERROGAZION I

A RISPOSTA SCRITT A

COSTAMAGNA. — Al Ministro della di-fesa. — Per sapere se è a conoscenza de lfatto che ,la legge 20 settembre 1980 ,n . 574, ha totalmente ignorato il problem adella categoria dei colonnelli in serviziopermanente a disposizione SPAD che un alegge discriminatoria quale quella de l19 febbraio 1979, n . 52, e relativo decret oministeriale 31 marzo 1979 ha:

in primo tempo collocato in aspetta-tiva per riduzione di quadri ;

in un secondo tempo richiamato inservizio nella posizione di « a disposizione »a decorrere dal 1° aprile 1979 ;

in terzo tempo iniziato a collocarein aspettativa per riduzione di quadri apartire dai colonnelli più anziani di età ,con riduzione dello stipendio ai 9/10 del-lo stesso.

Per sapere se non ritenga veramenteinconcepibile che tali ufficiali, tutti prove-nienti dai corsi regolari dell'Accademia- tra essi alcuni con titolo di Scuola diguerra - di età di 50-52 anni, con famigliaa carico e attualmente con incarichi deli-cati e .di rilievo, vengano collocati in aspet-tativa con molti anni di anticipo rispettoai già bassi limiti di età previsti per imilitari .

Per sapere pure se non ritenga tuttociò in palese contrasto con gli articoli 28e 31 della legge n . 574 del 1980 .

Per sapere, inoltre, se non ritenga chela provenienza dai corsi regolari dell'Ac-cademia militare di Modena sia motivodi inferiorità di considerazione rispetto aicolleghi di altre categorie provenienti daisottufficiali, dagli ufficiali di complementoe dagli ufficiali giudicati a suo tempo pe rben tre volte non idonei alla promozioneal grado di maggiore .

Per sapere infine se non ritenga chegli attuali colonnelli « a disposizione » non

abbiano certamente demeritato ; essi han-no sempre ricoperto incarichi di notevol eresponsabilità come ad esempio nel parti-colare settore della leva compromesso dal -

l'esodo dei commissari di leva in ruolo :

in tale settore 54 colonnelli vengono uti-lizzati quali commissari di leva facentifunzioni, ma per effetto dell'esodo antici-pato, nel 1981 dovranno essere collocati i naspettativa determinando la paralisi de ldelicato ed importantissimo settore della

leva .

L'interrogante chiede infine se non ri-tenga indispensabile ed urgente un inter-vento onde eliminare la discrasia esistente ,riequilibrare l 'attuale deficitaria situazionedel settore della leva, evitare infine unainiqua discriminazione nei riguardi di uffi-ciali provenienti dai corsi regolari .

(4-07091 )

VALENSISE. — Al Ministro della pub-blica istruzione. — Per conoscere le ra-gioni per le quali il Provveditorato aglistudi di Cosenza non abbia provvedutoal riconoscimento reale ed integrale del -l'anzianità pregressa ed alla ricostruzionedella carriera degli insegnanti elementariMartire Giovina e Janni Santo, nonostan-te le tassative disposizioni ministeriali delluglio 1980 in seguito agli accordi con leorganizzazioni sindacali del 17 giugno1980 .

(4-07092)

TANTALO . — Al Ministro dei trasporti.— Per sapere, premesso che le vicend edi SAM, AEROPA, AVILIGURE, AERAL eITAVIA, con le drammatiche conseguenzeper centinaia di lavoratori e di famiglie ,stanno a testimoniare il malessere che per-vade l'aerotrasporto nazionale, talché lo-gica di civile amministrazione vorrebbeche Civilavia mettesse al bando ogn icompiacente benevolenza nella certificazio-ne di imprese aeree sprovviste di mezziadeguati, essendo invece necessari criter idi massimo rigare nell 'accertamento del-l'affidabilità della flotta, del personale edella consistenza patrimoniale proprio per

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evitare avventurismi e guasti, se rispondea verità la notizia che una nuova compa-gnia charter, la ALTAIR di Reggio Emilia ,starebbe per ottenere la licenza per vol i

a domanda, in violazione delle norme tec-niche e finanziarie che presiedono la mate -ria delle concessioni e quindi, riproponen-do gli interrogativi che caratterizzavan o

la gestione di questa branca del Ministero ,per cui vi sono questioni ancora all 'esa-me della magistratura in conseguenza del -le irregolarità accertate dalla inchiest aAccili .

L'interrogante chiede pertanto di cono-scere se, anche a smentita di presuntiavalli politici nei confronti di decisioni co-munque immotivate che passerebbero an-

che sulla pelle di 'lavoratori ed imprendi -tori assolutamente in buona fede (si ricor-dino le risoluzioni nn . 62-725 e 66-734 del1979-80 del Parlamento europeo che am-

monivano i responsabili di rilascio dellelicenze ad attenersi ai princìpi fondamen-tali della vitalità e dell'efficienza delle com-

pagnie aeree e di garanzia .dei posti dilavoro) il Ministro non ritiene di esperireapprofonditi accertamenti a fronte dellepreoccupazioni che qui di seguito si espon-gono :

1) parrebbe che l 'ALTAIR dispongadi un solo aereo turbo jet, nemmeno ri-spondente ai requisiti tecnici e di sicu-rezza, perché di obsoleta generazione, n éalle norme antinquinamento né al rispettodi quelle riguardanti la limitazione de iconsumi energetici ;

2) parrebbe che la stessa società si adiretta da un gruppo manageriale non ingrado di offrire garanzie di qualsiasi na-tura e che millanterebbe presunte prote-zioni nell'ambito di Civilavia;

3) parrebbe che la stessa società ab-bia un capitale, nemmeno versato intera-mente, di soli 500 milioni, comunque deltutto insufficiente a soddisfare i requisit ifinanziari di congruità e di solidità, quin-

di inadeguato a sopportare in autonomiagli alti costi di avviamento e di ge-stione .

(4-07093)

FABBRI. — Al Ministro del commerci ocon l'estero. — Per sapere :

se è a conoscenza che negli ultimitempi da parte delle autorità doganalifrancesi vengono messe in atto complicatemisure di controllo nei confronti delle im-portazioni dei prodotti di maglieria, chefiniscono col provocare un vero e propri oblocco in quella dogana delle merci, deter-minandone la non disponibilità per un lun-go lasso di tempo da parte dell'acquirentefrancese;

se è a conoscenza del fatto che tuttociò rischia di compromettere in modo gra-ve i rapporti commerciali di numerose in-dustrie di maglieria italiane ed in partico-lare di quelle ubicate nel comprensorio diPrato (Firenze), con grave pregiudizio allaeconomia locale e nazionale, tenuto contoanche dell'importanza che tale settore ri-veste nell'andamento dell'interscambio conl'estero, ai fini stessi della bilancia com-merciale .

In considerazione del fatto che l ' inter-scambio a livello dei paesi della Comunitàeconomica europea è regolato da precisenorme che hanno lo scopo precipuo di im-pedire che vengano frapposti da singolimembri ostacoli di tipo protezionistico al-l'esercizio del libero scambio e che, nellafattispecie, verrebbero oltretutto a colpireun settore produttivo italiano che sta in-contrando notevoli difficoltà di vario ge-nere nei mercati mondiali, l 'interrogantedesidera conoscere infine :

la natura delle misure attuate dalleautorità francesi e in quale correlazionestiano con la disciplina comunitaria cheregola il settore ;

quale azione il Governo sta intra-prendendo per chiedere il ritiro di prov-vedimenti, che si concretano in eventualiviolazioni, posti in essere dalla doganafrancese ;

quali concrete misure si intendonoadottare per difendere e sostenere, ne lrigoroso rispetto dei trattati commercial icomunitari e internazionali, un settore ,come quello della maglieria, così impor-tante per lo sviluppo produttivo del paese .

(407094)

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COSTAMAGNA . — Al Ministro della sa-nità. — Per sapere per quale ragione ,nonostante ripetute sollecitazioni effettua -te già in anni passati da associazioni dicategoria e da utenti diabetici, non si si aancora addivenuti all'inserimento dell adiabetologia tra le discipline ospedaliere ,tutto ciò in violazione di quanto vienespecificamente dichiarato al sesto capo -verso del decreto ministeriale 7 luglio 1969(supplemento ordinario Gazzetta Ufficialen. 246 del 27 settembre 1969), senza prov-vedere a successiva integrazione come èstato fatto per la reumatologia, la chirur-gia polmonare, l'emodialisi e la psichiatri acon il decreto ministeriale 20 ottobre 197 1(supplemento orlinario Gazzetta Ufficialen. 248 dell'11 novembre 1971) .

Il provvedimento risulta indispensabilein quantoché esistano in numerosi ospe-dali italiani servizi di diabetologia conorganico proprio (cosiddetti Centri anti-diabetici) i quali risultano identificati inmodo anomalo o autonomi o aggregat ia divisioni di medicina generale o di endo-crinologia, con conseguenti problemi dicontinuativa efficienza funzionale .

L'interrogante rammenta altresì che ladiabetologia è da anni oggetto di specia-lizzazione a livello universitario e che ildiabete mellito per la sua alta incidenzaè malattia di interesse sociale .

(4-07095)

IANNIELLO. — Ai Ministri del lavoroe previdenza sociale e delle finanze. — Persapere se sono a conoscenza della inizia-tiva che sarebbe stata posta in essere d aparte della Guardia di finanza di accerta-re la condotta del personale dei magazzi-ni di vendita dei generi di monopolio diStato nella eventualità della attuazione del -lo sciopero generale preannunziato dallacategoria in segno di protesta di frontealle gravi inadempienze del Governo i nmateria di rinnovo dei contratti . Qualorala notizia rispondesse a verità, l'iniziativaposta in essere dalla Guardia di finanza,oltre ad interferire illegittimamente nellascelta dei lavoratori del settore, costitui-rebbe una gravissima violazione del princi-pio costituzionale che sancisce la libertà

sindacale e rappresenterebbe un arbitra -rio utilizzo del Corpo della Guardia difinanza per compiti non consoni ai suoi fi-ni istituzionali .

(4-07096 )

TANTALO. — Al Ministro dell 'indu-stria, del commercio e dell'artigianato. —Per conoscere quale urgente intervento in-tende svolgere presso la Cassa conguagli ozucchero, dipendente dal CIP, per fare inmodo che gli aiuti comunitari spettant iai bieticoltori che hanno conferito il loroprodotto allo Zuccherificio di Policor o(Matera) siano immediatamente pagati .

Infatti la suddetta Cassa conguaglio,nonostante la specifica destinazione di tal isomme, che superano i due miliardi, nonle ha versate agli interessati - illegitti-mamente ad avviso dell'interrogante - ope-rando una compensazione, di cui non siha peraltro notizia ufficiale, con un cre-dito di uguale importo che vanterebbenei confronti dello stesso Zuccherificio permancato versamento del sovraprezzo zuc-chero; per tale credito, tuttavia, la Cassaavrebbe avviato un 'azione di recupero to-tale attraverso l'Intendenza di finanza d iMatera .

Interprete delle sacrosante istanze de ibieticoltori interessati, tra i quali si van-

no ora manifestando gravi e pericolos etensioni, l'interrogante chiede un inter-vento decisivo ed urgente del Ministro .

(4-07097 )

CERIONI. — Ai Ministri dei trasport i

e dei lavori pubblici. — Per conoscere:

1) quali impedimenti hanno determi-nato la ulteriore interruzione dei lavori ,dopo più di un anno dall'inizio degli stes-si, per il sottopasso di Falconara Maritti-ma in sostituzione del passaggio a livellodella ferrovia Falconara-Roma . La situa-

zione attuale determina un grave statodi disagio nella popolazione circostantela zona dei lavori, costretta a subire pertroppo tempo le deviazioni stradali effet-tuate, con il conseguente aggravamentodella insalubrità dell'ambiente a causa del-

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l'elevato tasso di inquinamento da gas discarico degli automezzi in transito. Il rin-vio di responsabilità circa il protrarsi de ilavori tra Amministrazione comunale, fer-rovia ed ANAS rende ancor più confusala situazione ;

2) quali provvedimenti nella sfer adelle reciproche competenze l'Amministra-zione delle ferrovie dello Stato e l'ANA Sintendono rapidamente predispone al finedi ultimare i lavori del sottopasso .

(4-07098 )

ZOPPETTI, CRAVEDI, ZANINI, AL-BORGHETTI E CASTOLDI. — Al Ministrodei lavori pubblici . — Per conoscere -

premesso che il magistrato per i lPo di Parma ha trasmesso in data 5 lu-glio 1980 alle Regioni della Lombardia edell'Emilia-Romagna nonché alle ammini-strazioni provinciali interessate . il proget-to per la sistemazione dell'alveo del fiu-me Po a valle della centrale elettrica diIsola Serafini fino alla curva n . 49 di Spi-nadesco ;

considerato che l'intervento mira acostruire uno sbarramento che parte dal -la sponda destra del fiume e si proiettaverso l'interno per 400 metri, anziché 200 ,e mira a spostare di circa 300 metri l'al-veo del fiume -

quali siano gli scopi della progettat aopera, già in corso di realizzazione e sele Regioni hanno manifestato dei rilievi ;

se l 'opera è stata regolarmente ap-paltata, quante erano eventualmente le dit-te partecipanti all 'appalto, quanto è stat opreventivato il costo dell'opera e chi fi-nanzia i lavori .

Inoltre gli interroganti chiedono di sa -pere se risulta vera la notizia che l'impre-sa vincitrice del concorso è proprietariadi un grosso appezzamento di terrenoproprio ai confini della sponda del fiumedove avvengono i lavori .

(4-07099)

ACCAME. — Al Presidente del Consi-glio dei ministri. — Per conoscere se èal corrente che i sottufficiali delle Forzearmate, transitati all ' impiego civile presso

vari Ministeri con un concorso per ti-toli bandito dal Ministero della difesa - ilquale disconosce completamente la loroanzianità di servizio ed il grado conse-guito nelle Forze armate (circa 20 annidi servizio ed il grado di maresciallo diseconda o terza classe inquadrati al quin-to livello dal 1° gennaio 1978) - al momentodel passaggio all ' impiego civile vengonoretrocessi come segue:

militarmente al grado di sergentecon due anni di anzianità di servizio in-quadrato al quarto livello ;

nell' impiego civile, come impiegatidello Stato, al quarto livello con due an-ni di anzianità di servizio .

Per conoscere in particolare, in rela-zione a quanto sopra, se non ritenga op-portuno che al momento della pubblica-zione sulla Gazzetta Ufficiale dei concor-si riservati ai sottufficiali delle ' forze ar-mate sia dato il riconoscimento del li-vello acquisito .

Per conoscere inoltre se non ritengaopportuno impartire disposizioni ai Mini-steri interessati affinché sia attuato quan-to segue:

inquadramento al livello acquisitoall 'atto del passaggio all'impiego civile(quinto livello) ;

immissione nel nuovo ruolo con laanzianità assoluta conseguita al momentodel passaggio, come previsto dalla legge599 del 31 luglio 1954, articolo 57, com-ma b) ;

abolizione da parte della nuova Am-ministrazione del distinguo tra anzianitàassoluta e relativa poiché non c'è soluzio-ne di continuità tra il servizio militare el'impiego civile .

(4-07100)

SANTI. — Ai Ministri dell'industria ,commercio e artigianato e dell'agricolturae foreste. — Per sapere, visto che causeconcomitanti, tra le quali certamente nonultima la situazione climatica priva dipiogge, ha portato ad una fortissima lie-vitazione dei prezzi al consumo delle ver-

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dure tale da provocare reazioni allarmat eda parte dei pubblici poteri ;

che il comune di Genova, in un suocomunicato relativo all 'andamento deiprezzi all'ingrosso e al dettaglio dei gene-ri ortofrutticoli nella prima settimana difebbraio veramente esosi, ha dichiaratoche risulta « . . .sconsigliabile nel modo piùassoluto l 'acquisto e il consumo di verdu-ra fogliame » ;

quale sia il loro pensiero in merit oe come intendano intervenire concreta -mente, cominciando con l'apertura di un ainchiesta generalizzata sulle cause e gliinteressi a monte dell 'attuale fenomeno .

(4-07101 )

SANTI . — Al Ministro del lavoro edella previdenza sociale . — Per sapere ,considerato che, pur con i migliorament inormativi contenuti nel contratto, ottenu-to per la prima volta nel dicembre de l1978, il lavoro delle segretarie degli stud ilegali rimane uno dei meno tutelati ; in-fatti per un'attività uguale a quella d itutte le altre segretarie, se non addirit-tura più dura per il pesante carico di lavoro che devono sopportare, esse rice-vono, a fronte di quaranta ore lavorati -ve settimanali, uno stipendio di sole 320mila lire al mese; totalmente sproporzio-nato al lavoro svolto e alle necessità d ivita attuali ;

se non intenda l'esigenza di inter-venire urgentemente attraverso una azioneispettiva degli organi preposti al control-lo e dipendenti degli ispettorati del lavo-ro provinciali e regionali affinché i dirit-ti di queste lavoratrici siano affermati erispettati .

(4-07102 )

SANTI . — Ai Ministri del lavoro e pre-videnza sociale e delle poste e telecomu-nicazioni. — Per sapere, visto che l'ormaida anni attesa normalizzazione nel paga-mento delle pensioni INPS a milioni dianziani è ancora un 'illusione. Ancora unavolta ci troviamo di fronte ad inammissi-bili ritardi, a capovolgimenti di date d ipagamento, ad acconti con promessa di

conguaglio, a conguagli (quelli relativi al1980) ancora da calcolare ;

che detta realtà incide pesantementesulla condizione di vita dei pensionatimolti dei quali, e in particolare gli inva-lidi, i superstiti e gli ex-lavoratori auto -nomi, percepiscono già di per sé pension idi importo limitato ;

che una proposta interessante e uti-lizzabile per limitare, vista la incapacitàdimostrata, ed eliminare tale situazionedi disagio, viene dall 'Amministrazione del-le poste, che ha ribadito la propria estra-neità dalla determinazione delle cause deiritardi : infatti le poste, previ accordi, s isono dette disponibili ad ero gare sommein acconto ai pensionati affidando all ' INPSl 'onere di sistemare contabilmente congua-gli e pagamenti nei mesi successivi ;

quali elementi siano a loro conoscen-za e come intendano intervenire in me-rito .

(4-07103)

DUJANY. — Al Ministro del tesoro. —Per sapere se risponde al vero la notiziadiffusa dalla stampa circa l'emissione dimonete metalliche da lire 500 in acmoni-tal, ed in caso positivo, quando, come edove si realizzerà la lavorazione dell estesse .

(4-07104)

SANTI. — Ai Ministri dell ' industria ,commercio e artigianato, del lavoro e pre-videnza sociale, di grazia e giustizia edella sanità. — Per sapere, consideratoche in questi giorni ad Augusta è natoil nono bimbo deforme in meno di unarmo;

che è ormai tristemente accertato ch ele cause di queste malformazioni siano d aattribuire alla situazione ambientale, par-ticolarmente soggetta ai danni degli scari-chi inquinanti di questa città che è stat adefinita « capitale siciliana dell'inquina-mento industriale » ;

che in questi giorni il sindaco di Au-gusta, Lamperi, ha ordinato alle industri edi mantenere gli scarichi al di sotto delle

tabelle-limite della legge Merli ;

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che la risposta della direzione dell aEsso Rasiam, una delle tre raffinerie dellazona, all 'ordinanza sindacale citata è statala minaccia della fermata degli impiant ie del licenziamento dei mille operai del -l'azienda ;

quale sia il loro giudizio su tali fe-nomeni e se non ritengano necessario u ndrastico e rapido intervento, anche di ca-rattere penale laddove se ne riscontrinogli estremi, affinché si impedisca che co nsimili ricatti si possa continuare a mette-re a repentaglio la salute e la vita di mi-gliaia di cittadini .

(4-07105)

SANTI. — Al Ministro dell'agricoltura edelle foreste. — Per sapere -

dato che sono in corso aumenti delprezzo delle carni bovine e che il rialzo ,che lo scorso anno è stato del 19 per cen-to sulle carni di bovino adulto nei tagl ipiù popolari, sarebbe ulteriormente accele-rato dalla situazione di penuria delle car-ni per le industrie nazionali produttrici d icarne in scatola ;

che tale realtà potrebbe trovare unfreno attraverso le commercializzazioni del-la carne bovina congelata che giace, percirca tre milioni di quintali, 220 mila deiquali nei depositi italiani gestiti dall 'AIMA,negli ammassi comunitari e che viene ven-duta, nella quasi totalità, a paesi terzi aprezzi « stracciati » con una perdita, daparte della CEE, che si calcola aggiran-tesi intorno alle tremila lire per ognichilo -

quali interventi in tal senso intendaintraprendere, soprattutto attraverso i no-stri rappresentanti a Bruxelles, affinchésiano superate le remore a livello comuni-tario che impediscono l'afflusso al consu-mo della carne bovina congelata e si pos-sa realizzare così l 'auspicata azione cal-mieratice .

(4-07106)

SANTI. — Al Ministro dell ' interno . —Per sapere - premesso che :

una delegazione di funzionari CEE ègiunta in Italia in questi giorni per veri-ficare come siano stati gestiti gli aiuti

alimentari d 'urgenza inviati nelle regioniterremotate (15 .000 tonnellate di grano ,1 .000 tonnellate di olio di oliva e 1.950tonnellate di carne) ;

dai colloqui che i funzionari CEEhanno avuto con autorità locali e concollaboratori del commissario straordina-rio Zamberletti è emerso che la maggiorparte di detti aiuti non è mai stata di-stribuita alle popolazioni sinistrate . Il gra-no non sarebbe stato utilizzato per man-canza di panificatori, della carne sono sta-te consumate poco meno di 500 tonnella-te mentre il rimanente sarebbe stato « ri-spedito al mittente » perché nella zonadel terremoto, è stato affermato, manche-rebbero impianti frigoriferi per la conser-vazione; l'olio d'oliva, infine, non sarebbestato distribuito perché non confezionatoin fustini da 5 litri come previsto dai re-golamenti italiani ;

preoccupazioni sono emerse anchesull 'utilizzo del primo sostegno finanziarioCEE (circa 48 miliardi di lire) utilizzatodal Governo italiano per l'approntament odi containers per uso abitativo i quali sa-ranno disponibili solo nel prossimo mesedi agosto allorquando, si spera, l 'emergen-za dovrebbe aver già lasciato il campo li-bero a un'opera organica di ricostru-zione -

quale sia il suo pensiero in merit oalla realtà sopra esposta la quale, se rea -le, non potrebbe che nuocere pesantemen-te all'immagine all'estero del nostro paesee delle sue istituzioni fino a poter averepossibili conseguenze pratiche sulle deci-sioni della CEE in merito alla concessio-ne del prestito di circa 1 .200 miliardi atasso agevolato da utilizzare per la rico-struzione delle zone colpite dal sisma .

L 'interrogante chiede inoltre, allorquan-do risultino carenze, scarsa vigilanza e dazioni speculative, quali interventi repres-sivi si intendano adottare .

(4-07107)

SANTI. — Al Ministro della sanità. —Per sapere - premesso che:

l'industria cosmetico-tricologica è og-gi in Italia una delle più attive per la dif-

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VIII LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DEL 24 FEBBRAIO 198 1

fusione che l'uso dei suoi prodotti ha tro-vato nella popolazione sia di sesso fem-minile sia maschile ;

che uno dei settori più sviluppatirisulta quello della produzione delle tin-ture per capelli ; si calcola un giro di af-fari di circa 70 miliardi di lire, ma sullanocività di alcune sostanze impiegate nel-la loro preparazione si addensano pesantiinterrogativi ;

che particolarmente grave è l 'allar-me per la « parafenilendiamina », una so -stanza che può provocare allergie o ecze-mi al cuoio capelluto e che è sospettatadi essere cancerogena -

quali siano i controlli espletati inmateria di tinture per capelli e in parti -colare sull'utilizzo della citata sostanza .

(4-07108 )

SANTI. — Al Ministro della sanità .Per sapere, visto che l'inquinamento del-l 'aria e delle acque derivanti dalla lavora-zione delle olive dell'oleificio Capurro diAvegno provoca pesanti difficoltà alla vitadei cittadini dei comuni di Recco e di Ave-gno e che da lungo tempo ormai le peti-zioni che gli abitanti del luogo hanno ri-correntemente rivolto al comune, alla pro-vincia e agli uffici competenti affinché ces-sino i fumi e i miasmi provenienti dall ooleificio, sono rimaste prive di risposta ,quali interventi intenda porre in essere af-finché sia appurato il grado di nocivitàdell ' inquinamento prodotto dall'azienda esiano di conseguenza adottate le esistentinormative in materia.

(4-07109)

SANTI . — Al Ministro della pubblicaistruzione. — Per sapere - visto che :

le elezioni studentesche per i Consi-gli di amministrazione e per i Consigli d ifacoltà che si sono svolte in alcune sed iuniversitarie hanno confermato le previ-sioni della vigilia e che i veri vincitoriassoluti sono stati l'assenteismo e la sfi-ducia ;

la fine di queldentesco che,

ha certamente rapresentato una ventatadi rinnovamento e di partecipazione gio-vanile nei nostri Atenei e il falliment odei tentativi, allorquando sinceri, di rifor-ma del settore, hanno lasciato spazio a duna realtà di crisi e di disaffezione all oistituto universitario, da parte degli stu-denti, che non può che aggravare l 'attualesituazione di sfiducia e di distacco dall eistituzioni che rappresenta una delle ma-lattie più gravi e più pericolose della de-mocrazia italiana -

quale sia il suo giudizio in merito a

questi fenomeni e quali interventi di ri-forma intenda urgentemente attuare .

(4-07110)

SANTI . — Al Ministro dell 'industria,del commercio e dell'artigianato. — Persapere - premesso che:

il dibattito in corso a Genova in

merito alla richiesta dei panificatori di

un ulteriore rincaro del prezzo del paneha portato alla luce un episodio di malcostume a nostro avviso particolarmentecondannabile ;

accertamenti effettuati dall'Assessora-to all'Annona del comune di Genova, han-no dimostrato che il pane a « prezzo am-ministrativo », che dovrebbe essere postoin vendita almeno nella percentuale del

40 per cento rispetto ai tipi e a prezzolibero e che gli esercenti non produttorisi sono detti pronti a commercializzare, èpraticamente introvabile ; si calcola cheesso rappresenti solo il 2 per cento dellaproduzione totale di pane -

quali siano gli elementi a sua cono-scenza e come ritenga intervenire.

(4-07111)

RAMELLA, BRANCIFORTI, CRESCO ,LIOTTI E ALBORGHETTI . — Al Ministrodei lavori pubblici. — Per sapere - pre-messo che :

l'asta convocata dal Ministero dei la-vori pubblici per l'appalto dei lavori perla costruzione del secondo ponte sull'Adigea Legnago, provincia di Verona, è andata

movimento stu- deserta presumibilmente per effetto del-comunque lo si giudichi, l'inadeguato prezzo-base d 'asta ;

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la costruzione del secondo ponte sul-l'Adige a Legnago è opera non più rin-viabile, data la completa insufficienza de lprimo e finora unico ponte a smaltire i ltraffico, e soprattutto il traffico pesantedella zona ;

d'altra parte, la realizzazione di que-sta infrastruttura è decisiva per lo svilup-po industriale, commerciale ed agricol odella zona, già in corso da tempo e ch eprocede a ritmi più elevati negli ultimianni ;

per favorire il passaggio del trafficoleggero di lavoratori e di merci, l 'ammini-strazione comunale di Legnago è statacostretta a permettere il passaggio sul pri-mo ed unico ponte sull 'Adige ai mezzi pe-santi solo di notte, con tutte le conse-guenze che ciò comporta in termini ditempo e di aumento di costi per le azien-de interessate -

quando intenda indire la secondaasta, ovviamente con un nuovo prezzo-

base adeguato agli effettivi costi dell ' ope-

ra. Gli interroganti ritengono di dover sol-lecitare questo atto, fondamentale per larealizzazione dell'opera stessa .

(4-07112 )

ANTONI, SANGUINETI, GRAVINA ,

D'ALEMA, GIURA LONGO, TROMBADO-RI, FERRI, PASTORE, RICCI E PAGLIAI .

— Al Ministro per i beni culturali e am-

bientali. — Per sapere se risponde a ve-rità la notizia diffusa da alcuni organi d istampa riguardante la cancellazione diPortovenere dall'elenco destinato all'UNE-SCO dei complessi paesaggistici ambienta-li di, primaria ed indiscussa importanza .

A parere degli interroganti questa loca-lità ligure, che ha un valore storico am-bientale e monumentale di alto livello, am-piamente riconosciuto in ogni parte delmondo, dovrebbe essere ulteriormente va-lorizzata dal Ministro per i beni cultu-rali ed ambientali con una serie di inter -venti che la paventata cancellazione dal -l'elenco potrebbe seriamente compromette-re mentre ne necessitano urgentemente perla stessa salvaguardia del patrimonio pae-saggistico .

Questa preoccupazione è alla base diautorevoli prese di posizioni di istituzioniculturali e della opinione pubblica anchedi altri paesi giustamente allarmata per ilsolo dover temere una decisione che seconfermata sancirebbe un inspiegabile at-teggiamento del Ministro cui, invece, com-pete assicurare la difesa del patrimoni oculturale del Paese .

(4-07113 )

SANTI. — Al Ministro della marinamercantile. — Per sapere - premesso che :

lo sviluppo funzionale, la nascita d inuove istituzioni come le Regioni e l'affer-marsi dell'importanza di categorie econo-

I miche, impegnate nel ciclo delle attivitàportuali e finora escluse dagli organism idecisionali dei Consorzi, sono problemiche, se non risolti urgentemente, non po-tranno che evolvere verso una situazion edi scompenso e di crisi dei Consorzi auto-nomi dei porti italiani che, così come oggiprevisti nella normativa vigente, denuncia -no ormai una grave difficoltà a compren-dere e rappresentare la nuova realtà eco-nomica nella quale si trovano ad operar econ gli sviluppi di nuove tecnologie e d inuovi traffici ;

particolarmente anacronistica è lapreponderante presenza dei rappresentant idei vari Ministeri negli organi consortili ,posto l'operante trasferimento delle com-petenze in oggetto ,dallo Stato alle Region iancora oggi non rappresentate;

si ravvisa pertanto il pericolo di unulteriore rinvio di una riforma degli ent iautonomi dei porti tale da garantire adessi efficienza, capacità imprenditoriale eprogrammatica -

quale sia il suo pensiero in merito .(4-07114)

SERVADEI. — Al Presidente del Con-siglio dei ministri. — Per conoscere se ,in rapporto :

all'andamento dell'esportazione ita-liana di calzature che, nel 1980, ha fattoregistrare una flessione di circa il 18 percento rispetto al 1979 ;

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alle difficoltà che si verificano nel -l 'approvvigionamento di materie prime(pelli e cuoio) a causa delle politiche re-strittive poste in atto dai paesi produtto-ri (come Argentina, Brasile, Uruguay, In-dia) al duplice scopo di favorire le indu-strie nazionali nascenti e di scoraggiarela concorrenza ;

all 'aggressività dei nuovi paesi espor-tatori (specie del terzo mondo) i quali ,avvalendosi delle facilitazioni commercial ideliberate in sede multilaterale, ci conten-dono consistenti quote di mercato sia al-l'esterno che all'interno della stessa Co-munità europea ;

alla funzione di carattere sociale as-solta in Italia dal settore calzaturiero com-prendente, come è noto, ben 7.700 unitàproduttive con oltre 138.000 addetti, ec-cetera ;

non ritenga opportuno promuove -re particolari inziative dirette a :

1) migliorare la capacità concor-renziale del settore calzaturiero italiano

su quei mercati europei ed extra-europei

(come gli USA) ove è più intensa la pres-sione dei nuovi paesi esportatori ;

2) favorire gli sforzi di razionaliz-zazione ed ammodernamento delle strut-ture organizzative e commerciali del set-tore al fine di adeguarle alle esigenze di

competitività degli anni 80;

3) assicurare ur sufficiente e sicu-ro accesso alle fonti di approvvigiona-mento delle materie prime, che dovrannoessere sottratte alle politiche imprevedibi-li dei paesi produttori, i quali ne ostaco-lano spesso l'esportazione o la rendono ,

quanto meno, più onerosa .

Poiché i problemi di cui trattasi sonocomuni alla generalità delle industrie cal-zaturiere europee, l'interrogante ritiene che

alle difficoltà in atto si debba reagirenon soltanto con misure nazionali o azio-ni imprenditoriali singole, ma facendo le-

va su una autentica politica comune, da

proporre eventualmente a Bruxelles, ca-pace di eliminare le cause interne ed ester-

ne dell 'attuale crisi .

(4-07115 )

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Atti Parlamentai i

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INTERROGAZION I

A RISPOSTA ORAL E

CICCIOMESSERE, PINTO, BOATO, ME -LEGA, BONINO, TESSARI ALESSANDRO ,AGLIETTA E CRIVELLINI . — Ai Mini-stri delle poste e delle telecomunicazionie delle partecipazioni statali. — Per sa-pere se risulta confermato quanto ri-portato da una lettera di Mario Pastoresu la Repubblica di martedì 24 febbraio1981 circa la nomina a redattore capodella concessionaria radio-televisiva del si-gnor Paolo Torresani . Dalla lettera risul-terebbe infatti che il Torresani non la-vora presso la RAI ma nell'ufficio stam-pa della CISL .

Gli interroganti chiedono di conoscerele iniziative che intende assumere il Go-verno, anche in sede di rinnovo della con-cessione, per eliminare questi comporta -menti scandalosi e, probabilmente, penal-mente rilevanti del Consiglio di ammini-strazione della RAI .

(3-03341)

BOZZI. — Al Ministro delle poste edelle telecomunicazioni . — Al fine di co-noscere se risponde a verità quanto èdenunciato in una lettera dal signor Ma-rio Pastore al giornale la Repubblica del24 febbraio 1981, secondo la quale il Con-siglio di amministrazione della RAI-T Vavrebbe promosso alla qualifica di redat-tore capo il signor Paolo Torresani seb-bene questi non presti servizio press ol 'Azienda ma presso l 'ufficio stampa dellaCISL .

(3-03342)

STAITI DI CUDDIA DELLE CHIUSE. —Ai Ministri della pubblica istruzione e del -l'interno. — Per sapere, in relazione allapesante e critica situazione venutasi acreare nella città di Mantova in seguit oai ventilati provvedimenti di smembra-mento e di trasferimento arbitrario ed in-giustificato della scuola media dell 'obbligo« Giulio Romano », della chiusura dellasezione staccata della scuola media « Dan-

- I te Alighieri », e di alcuni istituti superio-ri, provvedimenti programmati in viola-zione di delibere già assunte dal consi-glio comunale di Mantova e senza alcun aconsultazione degli organi collegiali dell ascuola :

1) quali criteri il Provveditorato agl istudi di Mantova ha scelto per formularedeterminate proposte che non trovano con-creto riscontro presso la cittadinanza ;

2) per quali motivi il Provveditora-to agli studi di Mantova non ha provve-duto nei tempi debiti a preparare un glo-bale piano di interventi per gli insedia-menti scolastici, pur essendo in possessoda tempo dei dati sufficienti per definirei bacini di utenza e per programmare leiscrizioni alle scuole medie di obbligo;

3) per quali ragioni il Provveditoratoagli studi di Mantova non ha procedutoa consultare in tempo utile gli organi sco-lastici ed il comune di Mantova, tentandodi porre la cittadinanza di fronte al fatt ocompiuto ;

4) se questo disegno e la situazionecreatasi non intendano unicamente salva -guardare gli interessi prevalentemente par-titici che ruotano intorno al cosiddetto« Liceo sperimentale », esperienza del tuttofallimentare, tuttavia sostenuta in base adaccordi e connivenze, ormai ben note enon più tollerabili, tra alcuni personaggidel Provveditorato e buona parte degli in-segnanti di questo Istituto, destinato co-munque a sparire con la riforma dell ascuola media superiore.

(3-03343)

DUTTO E OLCESE . — Al Ministro del-la pubblica istruzione. — Per conoscere :

quali istruzioni e direttive abbia da-to, o intende dare, per promuovere nellescuole (soprattutto quelle di livello ele-mentare e primario e in particolare nellecittà più colpite dal fenomeno) una ade-guata azione di informazione e di pre-venzione sociale diretta a combattere ladiffusione delle droghe ;

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VIII LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DEL 24 FEBBRAIO 198 1

quali strumenti e strutture abbia po-sto, o intenda porre a disposizione deiprovveditorati perché possano essere uti-lizzati ove più necessari ;

quali collaborazioni abbia promosso,o intenda promuovere con i comuni in-teressati e con le unità sanitarie locali re-lative, per realizzare una azione il più pos-sibile concertata ed efficace per far fron-te al diffondersi della droga.

(3-03344)

PAVOLINI, BERNARDI ANTONIO ,BALDASSARI, BOTTARI E TROMBADORI .— Ai Ministri delle partecipazioni statali edelle poste e telecomunicazioni. — Per sa-pere quale valutazione danno del fatto cheil signor Paolo Torresani, il quale ricevelo stipendio dalla RAI ma non lavora af-fatto alla RAI bensì presso l'ufficio stam-pa della CISL abbia avuto dal Consiglio diamministrazione della RAI la nomina a re-dattore capo; e quali iniziative intendonoprendere per far cessare la situazione, gi àpiù volte denunciata, di dipendenti pagatidalla RAI ma occupati in realtà pressopartiti, sindacati o altri enti o organizza-zioni, situazione alla quale si aggiungeora, per detti dipendenti, anche un rapi-do sviluppo di carriera e di stipendio aspese, naturalmente, degli utenti che pa-gano il canone .

(3-03345 )

GALLI MARIA LUISA. — Al Ministrodegli affari esteri. — Per sapere -

premesso che il 5 febbraio 1981 aToronto, 150 poliziotti hanno fatto irru-zione nei luoghi di aggregazione sociale d iomosessuali (discoteche, saune, bar) fer-mando 280 cittadini, denunciandoli e por-tandone parecchi all 'arresto ;

che tale azione repressiva è stata pre-ceduta da una campagna di censura con-tro il giornale del movimento degli omo-sessuali, il Body Politic, per ben quattrovolte -

quali iniziative intenda prendere nel -le opportune sedi diplomatiche nei con-fronti del governo canadese responsabil edella violazione dei trattati internazional isui diritti umani .

(3-03346)

SIGNORILE E LOMBARDI . — Al Mi-nistro degli affari esteri. — Per averechiarimenti circa l'atteggiamento assuntodal Governo italiano di fronte alle pesan-ti ingerenze del Governo americano sullaquestione dell'aiuto umanitario, in termi-ni finanziari ed alimentari, deciso dallaCommissione della Comunità EconomicaEuropea in favore delle Organizzazion inon Governative del Salvador.

Si fa in particolare riferimento allalettera indirizzata dal Generale Haig a lPresidente della Commissione Europea ealla missione del Sig. Eagleburger, assi-stente del Segretario di Stato incaricatodegli Affari Europei, presso vari Governieuropei aventi per fine di esercitare unapressione sui Governi stessi affinché que-sti in sede di Consiglio non conferminola decisione della Commissione .

Per quanto riguarda il nostro Governoin particolare, il fatto che il Sig. Eagle-burger non abbia ritenuto necessario ve-nire a Roma lascia supporre che la pres-sione sia stata esercitata direttamente e,c 'è da supporre duramente, dallo stessoGenerale Haig sul Ministro Colombo, re-catosi personalmente ad incontrare aWashington il Segretario di Stato ame-ricano .

Il carattere dell ' iniziativa americanaappare tanto più discutibile in quanto gliaiuti precedentemente inviati dalla CEEerano stati principalmente destinati ai ri-fugiati vittime dell'azione terroristica delGoverno salvadoregno e che d'altra part especifica preoccupazione della Commissio-ne è anche in questo caso che gli aiuti ,attraverso le Organizzazioni umanitarie ,abbiano la stessa destinazione.

(3-03347 )

DEL DONNO. — Al Governo ed al Mi-

nistro dell'interno. — Per sapere:

1) se vi sono particolari motivi percui Sant'Agata di Puglia, pur così danneg-giata dal sisma del 23 novembre 1980 siastata esclusa dall 'elenco dei comuni col-piti ;

2) se sono a conoscenza dello sde-gno e della protesta che il sindaco e la

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Camera dei Deputat i

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popolazione di quel comune hanno espres-so con una convocazione straordinaria diurgenza del consiglio comunale . (3-03348)

PANI, BOCCHI, TAMBURINI, MAN-FREDINI, FORTE SALVATORE, CUFFA-RO, CASALINO E MANFREDI GIUSEPPE .— Ai Ministri della marina mercantile, del -le partecipazioni statali e del tesoro. — Persapere - premesso che le società di naviga-zione del gruppo FINMARE, l 'Adriatica ela Tirrenia, registrano di armo in anno uncrescente disavanzo nel loro bilancio ri-pianato ai sensi della legge 20 dicembre1974, n . 684, dall'intervento finanziario del -lo Stato -

l 'entità, la dinamica e le cause deldisavanzo delle Società di navigazioneAdriatica e Tirrenia a partire dal 1974fino all 'esercizio 1980 e alle previsioni peril 1981 ;

per l'incidenza anno per armo, del di-savanzo dovuto all'ammortamento dellespese per il rinnovo della flotta e quellodovuto alle spese di gestione delle lineeed in particolare distinguendo tra le ci-

fre del disavanzo riferite alle navi di pro-prietà delle suddette società e a quellenoleggiate .

Per sapere inoltre :

se nell'esercizio dell'attività di vigi-lanza, di ispezione, di controllo e di ve-rifica prevista dall'articolo 13 della legge20 dicembre 1974, n. 684, siano state ri-scontrate irregolarità di gestione o spre-chi in contrasto con le convenzioni cheregolano i rapporti tra lo Stato e le sud -

dette società o se siano stati riscontraticomunque comportamenti o atti, da par -

te di dirigenti delle società in questione ,in contrasto con l'obiettivo .di una sana,oculata ed economica gestione aziendale,tanto più necessaria in presenza di unforte deficit di bilancio ripianato col de-naro pubblico;

se siano vere le notizie secondo cui ,nel corso degli ultimi anni, si sarebbero

verificati numerosi casi di regalie di bi-glietti o di autorizzazione al passaggiogratuito sulle navi delle suddette società ,a favore di privati cittadini ;

se ,da parte della direzione generaledi navigazione e traffico del ministero del -la marina mercantile ed in modo partico-lare da parte del suo direttore generale ,vengano abitualmente esercitate pressioninei confronti degli amministratori dell esuddette società al fine di ottenere privi-legi o elargizioni varie, a favore di pri-vati cittadini e, nell'affermativa, come vie-ne giudicato tale comportamento esercita-to da chi ha, evidentemente, una funzio-ne assai diversa nei confronti delle so-cietà pubbliche di navigazione .

Per sapere infine se da parte dei mi-nisteri interessati siano state poste allostudio misure per ridefinire tutto il mec-canismo del ripiano del disavanzo dellesocietà marittime pubbliche che attual-mente si concreta nella forma del ripia-no a « pié di lista » di tutte le spese aqualunque titolo sostenute .

(3-03349)

AJELLO, CRIVELLINI, TEODORI ,

AGLIETTA, BOATO, CICCIOMESSERE ,ROCCELLA, MELEGA, BONINO E MEL-LINI . — Al Ministro dell 'industria, delcommercio e dell 'artigianato. — Per co-noscere :

se, trascorsi oltre due anni dalle di-

missioni del direttore generale dell'INA(Istituto nazionale assicurazioni) non in-tenda procedere con urgenza alla nominadi un nuovo direttore generale dotatodelle necessarie qualità manageriali e diadeguata capacità professionale, ponendofine all'attuale situazione di caos in cu i

versa l'Ente di Stato .

La nomina infatti si rende particolar-mente necessaria ed urgente anche perchéle funzioni del direttore generale vengano ora svolte dai due vice-direttori gene-rali i quali avendo uguali poteri e prero -gative non sono in grado di garantire un adirezione univoca e coerente dell'Istituto .

(3-03350)

Atti Parlamentari

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Camera dei Deputat i

VIII LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DEL 24 FEBBRAIO 198 1

ALBORGHETTI, CIUFFINI, PELLICA-NI, VETERE, BETTINI, CORRADI, D ECARO E TOZZETTI . — Al Presidente de lConsiglio dei ministri . — Per conoscere -premesso :

che la situazione degli sfratti apparesempre più grave in tutto il paese, e par-ticolarmente nelle grandi e medie città ;

che un provvedimento di graduazionenel tempo degli sfratti già esecutivi e d aeseguire è indispensabile per consentirealle famiglie sfrattate di reperire un al-loggio alternativo;

che il Ministro dei lavori pubbliciparlando a Venezia nel corso di una pub-blica assemblea si è dichiarato - secondonotizie riportate anche dalla stampa -« personalmente favorevole » ad un provve-dimento immediato di graduazione degl isfratti - :

1) quale sia il giudizio del Gover-no sulla situazione di emergenza abitativ adel paese, con particolare riferimento all egrandi e medie città ;

2) quali immediati provvedimenti ,anche di carattere legislativo, intenda adot-tare per consentire la graduazione neltempo degli sfratti ;

3) se quanto espresso dal Ministrodei lavori pubblici relativamente a taleproblema è condiviso dal Governo nel su ocomplesso .

(3-03351 )

AJELLO, CRIVELLINI, TEODORI ,AGLIETTA, BOATO, CICCIOMESSERE ,ROCCELLA, MELEGA, MELLINI E BO -NINO. — Al Ministro dell'industria, delcommercio e dell'artigianato. — Per co-noscere :

se corrisponde al vero che fra i can-didati alla carica di direttore generale del -l'INA (Istituto nazionale assicurazioni) va-cante da oltre due anni, ci sarebbe unodegli attuali vice-direttori generali, il dot-tor Fornari ;

se corrisponde al vero che nella suacarica attuale, lo stesso dottor Fornari

avrebbe mostrato mancanza di cautela i noccasione dell'acquisto di immobili dai

fratelli Caltagirone, che si sarebbero poirivelati parzialmente inagibili perché nonrispondenti ai requisiti di legge e, suc-cessivamente, in occasione dell'acquisto,effettuato il 7 ottobre 1980, della fabbri-ca di proprietà della società ASTAIE edella contestuale locazione di detta fab-brica alla stessa Società la quale incas-sato il corrispettivo della vendita (circa10 miliardi) dopo poco tempo sarebbestata posta sotto amministrazione control-lata ;

se non ritiene che tali infortuni con-siglino di cancellare il dottor Fornari dal -la rosa dei candidati ad una carica per laquale si richiedono dati di managerialitàe professionalità che il funzionario in que-stione non sembra possedere in misuraadeguata .

(3-03352 )

BOTTA, ARNAUD, PATRIA, SOBRERO,BALZARDI E CAVIGLIASSO. — Al Mini-stro dei lavori pubblici. — Per conosce-re quali iniziative, ormai indilazionabili ,intende assumere per il finanziamento al-meno parziale della ormai notissima su-perstrada Torino-Bardonecchia necessari aper il collegamento con il traforo auto-stradale del Frejus aperto nello scorsoluglio .

Risulta agli interroganti che la proget-tazione del tronco Savoulx-Deveys di chi-lometri 10+748 di urgente saldatura d itratti di superstrada già in corso di co-struzione è definita in ogni particolare e dattualmente all'esame tecnico del Compar-timento ANAS di Torino .

L'importo globale del tronco predettosuddiviso in tre lotti ammonta a lire 45miliardi che può trovare copertura part enello stanziamento del piano triennal e1979-1981 e la differenza nell'integrazionedel piano triennale prevista in lire 500miliardi dall'articolo 7 della legge finan-ziaria in corso di approvazione al Parla -mento .

Non è possibile accettare risposte chesi richiamano al disegno di legge n . 899che prevede l'autorizzazione all 'ANAS di

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VIII LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 24 FEBBRAIO 198 1

contrarre un mutuo di 300 miliardi siaperché la sua approvazione si è dimostra-ta finora molto incerta perché vincolataad un piano stralcio della grande viabili-tà su tutto il territorio nazionale unita-mente al riassetto delle società autostra-dali in crisi sia perché lo stanziament oprevisto è ormai notevolmente insufficien-te per i lavori previsti .

Gli interroganti riprendendo le ripetu-te dichiarazioni del Ministro dei lavori

pubblici in convegni, interviste ai giorna-li e televisione eccetera, che la strada de lFrejus anche per adempiere agli impegniprevisti dal Trattato internazionale firma-to a Parigi nel 1972 e successivament eratificato con legge è da considerarsi prio-rità delle priorità, sollecitano un atto im-mediato e concreto nel disporre l'appro-vazione del progetto del tronco stradalesopradetto, il suo funzionamento ed i lrelativo appalto .

(3-03353 )

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Camera dei Deputati

VIII LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DEL 24 FEBBRAIO 198 1

INTERPELLANZ E

I sottoscritti chiedono di interpellar eil Ministro della difesa, per sapere :

se non intende informare la Camer asulle risultanze dell'istruttoria del generaleCorsini e sulle motivazioni in base all equali il Ministro della difesa ha decisodi deferire l 'ammiraglio Casardi, il gene-rale Maletti ed il capitano La Bruna adun consiglio di disciplina con la propo-sta di infliggere ai tre giudicandi la san-zione della degradazione ;

se sono state accertate o se sonoin via di accertamento responsabilità dichi - tra coloro che ricoprivano incarichidi governo al tempo dei fatti - era pre-sumibilmente a conoscenza del rapport odel SID passato a Pecorelli e dell 'usoche ne fu fatto.

(2-00955) « BARACETTI, FRACCHIA, ANGELI-

NI, CERQUETTI, CRAVEDI, ZA-

NINI » .

I sottoscritti deputati, ex partigianicombattenti o patrioti della Guerra di li-berazione nazionale, o ex appartenenti aireparti dell 'Esercito italiano che, dopo il13 ottobre 1943, data della dichiarazionedi guerra dell'Italia alla Germania, preser oparte alle operazioni degli eserciti alleat iper la liberazione della patria, o ex de -portati nelle carceri e nei campi di con-centramento nazisti, chiedono ,di interpel-lare il Presidente del Consiglio dei mini-stri per conoscere come il Governo agiscepoliticamente e diplomaticamente per con-tribuire con efficacia in tutte le sedi pos-sibili, alla urgente soluzione politica e pa-cifica della tragedia che insanguina la Re -pubblica di El Salvador; per isolare ebattere tutte le forze che concorrono aprolungare in quella parte del mondo l aviolenza, la repressione indiscriminata, laillegalità, la tortura, il genocidio ; per in-staurarvi i diritti dell'uomo sanciti nellaCarta delle Nazioni Unite; per garantireal popolo salvadoregno il diritto all'auto -

determinazione mediante libere elezioni de-mocratiche; per dar prova che la Repub-blica italiana nata dalla Resistenza adem-pie ai suoi doveri internazionali ogni voltache la democrazia, la libertà, la sovranit àdelle Nazioni siano poste in pericolo, co ndanno grave per la distensione, la pacee la cooperazione fra gli Stati, come i nEl Salvador e altrove, in situazioni ana-loghe o consimili, in ogni parte delmondo.

(2-00956) « ANSELMI, ANTONI, AMICI, BAL-

DASSI, BERNARDINI, BERNINI ,

BOCCHI, BOFFARDI, Bozzi, CA-

LONACI, CANTELMI, CARRÀ, CA-

SALINO, CASALINUOVO, CASTOLDI,

CONTI, COSTAMAGNA, CITARISTI ,

D'ALEMA, DI GIULIO, FELI-

SETTI, FERRI, FORTUNA, Fu-sARo, GALANTE GARRONE, GIA-

DRESCO, GUALANDI, INGRAO,

LOMBARDI, LODOLINI, MANCINI

GIACOMO, MATTEOTTI, NATTA ,

PAJETTA, PEGGIO, POCHETTI ,

QUERCIOLI, REICHLIN, RICCI ,

SALVI, SANTI, SARTI, SATA-

NASSI, SERVADEI, SPINELLI ,

TESI, TREBBI ALOARDI, TOCCO,

TORTORELLA, TOZ ZETTI, TRIVA,

TROMBADORI, VETERE, ZACCA-

GNINI » .

I sottoscritti chiedono di interpellareil Presidente del Consiglio dei ministri eil Ministro degli affari esteri per conosce-re quale apprezzamento dia il Governo delfallito tentativo di golpe fascista in Spa-gna, e quali iniziative intenda adottare.

In particolare, al di là della analisisulle cause politiche ed economiche deltentativo di golpe e delle esortazioni aipartiti politici spagnoli alla concordia, isottoscritti ritengono che la comunità deipaesi democratici abbia il dovere di dareun contributo concreto al consolidamentodelle istituzioni nei paesi europei di re-cente democrazia, accelerando il pr'ooessodi allargamento della comunità europea equindi modificando le politiche comunita-rie in modo da rendere questo allarga

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mento possibile, senza appesantire la si-tuazione economica e quindi politica deinuovi paesi comunitari.

Gli interpellanti constatano con ram-marico che la linea seguita dai nove èstata ispirata alla difesa degli interess iparticolari perdendo di vista le 'afferma-zioni di principio . Non è stato per vuot ademagogia che l 'allargamento della Comu-nità europea ha avuto fra le sue motiva-zioni più solide e persuasive proprio lanecessità di rafforzare, all'interno dellestrutture comunitarie, le giovani democra-zie greca, portoghese e spagnola e conqui-stare per tutti la sicurezza che il fasci-smo non avrebbe più fatto la sua com-parsa in un paese europeo .

I drammatici eventi del 23 febbraio di-mostrano che siamo lontani da questa si-curezza se alcuni rottami del vecchio re-gime hanno potuto pensare e mettere inopera un tentativo di golpe militare e unbieco figuro come il tenente colonnelloTejero ha potuto invadere il Parlamentodemocratico e sequestrare l 'intera classedirigente spagnola.

(2-00957) « AJELLO, AGLIETTA, BALDELLI,

BOATO, BONINO, CICCIOMESSE-

RE, CRIVELLINI, DE CATALDO ,

FACCIO, MELEGA, MELLINI, PIN-

TO, RIPPA, ROCCELLA, SCIA-

SCIA, TEODORI, TESSARI ALES-

SANDRO » .

I sottoscritti chiedono di interpellareil Presidente del Consiglio dei ministri eil Ministro degli affari esteri, per sapere- premesso :

che il tentativo di colpo di Statomesso in atto in Spagna lunedì 23 feb-braio 1981 con l 'occupazione delle Cortesda parte di un reparto della Guardia Ci-vil, comandato dal tenente colonnello An-tonio Tejero, costituisce un elemento digrande preoccupazione per tutti i demo-cratici italiani che vedono così gravemen-te minacciata e offesa la democrazia inun paese legato all'Italia da vincoli cul-turali, politici ed economici ;

che un ulteriore motivo di preoccu-pazione è dato dai precedenti del tenent ecolonnello Tejero Molina che, per quan-to già coinvolto in tentativi golpisti, erastato reintegrato nel grado e nella posi-zione, dimostrando in tal modo la fragili-tà e l'inadeguatezza del processo di demo-cratizzazione delle forze armate spagnole ;

che l'operato del comandante dellaregione militare di Valencia, generaleJaime Milans del Bosch, giunto a procla-mare lo stato d'emergenza in sostegno al« pronunciamento » militare, dimostra cheil reparto golpista di Madrid non era iso-lato e poteva anzi contare sull 'appoggiodi altri settori delle forze armate nel casodi un esito fortunato del colpo di Stato - :

1) quali informazioni siano in pos-sesso del Governo italiano sull'esatto svol-gersi dei fatti di lunedì 23 febbraio 1981 ;

2) quali passi intenda compiere ilGoverno verso il Governo spagnolo permanifestare la preoccupazione dei demo-cratici italiani per il permanere all'internodi settori delicati dell 'amministrazione del-lo Stato di personaggi legati al passatoregime franchista e di cui sono note levelleità golpiste e restauratrici ;

3) quali siano i livelli di coopera-zione tra le forze armate italiane e spa-gnole e quale sia il motivo della missio-ne del capo di stato maggiore della difesa ,ammiraglio Torrisi, in Spagna, confermatadalla stampa proprio lunedì 23 febbraio1981 ;

4) se il Governo non ritenga op-portuno subordinare l'ammissione dellaSpagna agli organismi internazionali, dicarattere politico, economico e militare ,di cui fa parte l'Italia ad un concretoimpegno del Governo spagnolo a procede-re nella democratizzazione degli apparat imilitari dello Stato ed alla neutralizzazio-ne dei settori fascisti di tali apparati, pe-ricolosi per la democrazia e, di conse-guenza, per la pace e la distensione nelMediterraneo .

(2-00958) « MILANI, GIANNI, CAFIERO, MA-

GRI, CATALANO, CRUCIANELLI » .

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Camera dei Deputat i

VIII LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 24 FEBBRAIO 198 1

Il sottoscritto chiede di interpellare ilMinistro dell' industria, del commercio edell 'artigianato, per conoscere quali sianogli intendimenti del Governo, anche inrapporto alle recenti interruzioni dei ser-vizi, in ordine al potenziamento degli im-pianti di produzione e distribuzione del-l 'energia elettrica in Sicilia . Ed in parti-colare :

a) se e quali programmi di interven-to siano stati predisposti dall'ENEL pe rla Sicilia o siano comunque in istudio ;quali le prospettive per il relativo finan-

ziamento e i previsti tempi di realizzazio-ne; quali i risultati finali che si prospet-tano sia per quel che attiene alla poten-zialità produttiva degli impianti, sia perquel che riguarda le caratteristiche tecni-che più idonee a realizzare sicurezza diregolarità e continuità nella distribuzionedell'energia, sia per quel che concerne latensione delle linee e la interconnessionecon il resto del Paese;

b) se e quali iniziative siano stateassunte e poste allo studio per fronteggia-re in Sicilia eventuali ulteriori emergenzenella produzione e nella distribuzione, an-che in rapporto alle paventabili carenze,connesse ai riflessi della situazione clima-tica, sugli impianti idroelettrici del norde dei paesi fornitori ;

c) quali accertamenti siano stati effet-tuati o siano comunque in corso, e qual ine siano state eventualmente le risultanze ,per individuare le cause delle recenti in-terruzioni di servizi in Sicilia ed in parti-colare se siano state riscontrate, e quali ,carenze organizzative od amministrativenella conduzione del competente Compar-timento dell'ENEL, ovvero se l 'accadutosia da ricollegare esclusivamente al con-catenarsi, in tempi estremamente ristretti ,di avversità atmosferiche di diversa natu-ra con effetti reciprocamente potenziantisi ;

d) se siano previste iniziative in sedelegislativa o amministrativa per adeguarele prescrizioni in materia di caratteristichetecniche delle linee di distribuzione adevenienze del tipo di quelle poste in lucedai recenti avvenimenti .

(2-00959)

« LA LOGGIA » .

I sottoscritti chiedono di interpellare ilMinistro della sanità per sapere se sonostati disposti accertamenti, e con quali ri-sultati, in relazione all'allarmante situazio-ne dei numerosi casi di bambini nati congravi malformazioni ad Augusta (Siracusa )nel 1980, e già quattro nei primi due mesidel 1981 .

Gli interpellanti denunciano il graveatteggiamento di disinteresse dimostrat odal Governo, e dal Ministro della sanitàin particolare, i quali, nonostante gli av-venimenti di Augusta abbiano destato gran-de allarme nel paese, abbiano avuto rile-vanza sugli organi di informazione e sia-no stati già oggetto di una interrogazion eparlamentare presentata dagli stessi in-terpellanti in data 15 ottobre 1980 (peral-tro rimasta senza risposta), non hanno ri-tenuto di accertare i fatti svolgendo ledovute indagini che il caso richiedeva .

Gli interpellanti fanno, altresì, osserva-re che risulta del tutto insufficiente l'an-nuncio del Ministro della sanità di inviare

una commissione ministeriale il 9 marzoprossimo, tenuto conto dello stato di le-gittimo allarme in cui vivono i cittadini ,le famiglie, le madri di Augusta in parti-colare, e le donne siciliane tutte, che in

questo atteggiamento di ritardo e di di-sinteresse vedono ancora una volta mor-tificato il loro diritto, ' già molto disatte-so, ad essere madri nella consapevolezza enella serenità .

(2-00960) « BOTTARI, BERLINGUER GIOVANNI ,

FABBRI SERONI, CHIOVINI, VA-

GLI, NESPOLO, PALOPOLI, CAR-

LONI ANDREUCCI, GIOVAGNOL I

SPOSETTI, BOGGIO, SPATARO,

CODRIGNANI, BERNAIWI AN-

TONIO » .

I sottoscritti chiedono di interpellare

il Governo, per sapere, premesso:

che - pur considerando lo sciogli-

mento anticipato della settima legislaturae la complessità del problema - rispettoa quanto previsto all'articolo t della legge

n . 231 del 1978 ed alla risoluzione nume-ro 6-00002 del 3 ottobre 1979 della Ca-

mera dei Deputati si registrano preoccu-

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Camera dei Deputati

VIII LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL- 24 FEBBRAIO 198 1

panti ritardi nell'approvazione del pianodi settore per la cantieristica ;

che le leggi di aiuto a detto settore(n. 231 del 1978 già citata e n . 122 del1980, anche perché contrastate dalla com-petente Commissione della CEE che leha giudicate parzialmente incompatibil icon le direttive comunitarie), sono risul-tate, in pratica, inefficaci a produrre gl ieffetti prefissi ;

che, nonostante le diffuse, larghe con-vergenze di giudizio e le affermazioni piùvolte fatte sul ruolo strategico della can-tieristica navale per l'intera economia na-zionale, sulla irrinunciabilità della attua-le capacità produttiva dei nostri cantieri(peraltro ormai scesa a circa il 2 percento del potenziale mondiale) e sulla ne-cessità di razionalizzare e sviluppare tec-nologicamente la produzione, si avanzanoipotesi di ulteriori ridimensionamenti esi disperdono capacità umane ed impian-tistiche tradizionalmente all'avanguardi anel settore ;

che parimenti unanime è il giudiziosulla insopprimibile esigenza per l'Itali adi avere una flotta moderna ed adeguat aal volume dei suoi traffici ;

che l'ipotesi di piano di ristruttura-zione dell'industria navalmeccanica predi-sposta dal Ministero della marina mercan-tile, il rapporto sulle partecipazioni statal idel Ministro onorevole De Michelis ed i lpiano triennale del Ministro onorevole LaMalfa perverrebbero complessivamente allaconclusione di stanziare, per il settoresuddetto, 1 .200 miliardi nel triennio 1981 -1983, oltre a 400 miliardi per la ricapi-talizznzione della società ;

1) a quale stadio siano pervenuti, insede ministeriale, i lavori preparatori delpiano più volte citato;

2) quali le azioni governative svoltein sede CEE per difendere non soltantoi contributi destinati al nostro settore na-valmeccanico, peraltro da tempo adottatida tutti i Paesi della Comunità, sotto for-me diverse, ma altresì, quali le azioni ef-

fettuate per promuovere un riequilibri odelle attività comunitarie in campo mari-naro ;

3) quali sono i piani programmatici ,concretamente operativi, delle finanziarie(Fincantieri e Finmare) che il Ministerodelle partecipazioni statali ha potuto ac-clarare, anche in relazione ai suddetti pre-visti stanziamenti governativi e tenuto con-to che il management non può limitar-

si a richieste di sussidio, ma ha il pre-ciso dovere di elaborare adeguati e tem-pestivi programmi di produzione e di ra-zionali investimenti impiantistici e tecno-logici, con riferimento alle esigenze attualied avvenire del mercato interno ed este-ro, ai mutamenti di indirizzo per l'energiaed all'obiettivo di produrre in modo com-petitivo. Quali, inoltre, i piani che la flottapubblica ha indicato per lo sviluppo deisuoi traffici, per il rimpiazzo del navigli oobsoleto nel settore delle navi di cabotag-gio e relativamente alle esigenze del Paes ein campo energetico ;

4) quale sia la ragione per cui, afronte di una attuale cospicua quota diinutilizzazione della capacità impiantistic adestinata alla produzione mercantile ed inpresenza della CIG nei suoi stabilimenti ,la Fincantieri ha rifiutato la costruzionedi 4 navi Bulk carrier all'armatore Ferruz-zi di Ravenna per complessive 112.000tonnellate di stazza lorda;

5) quali siano le ragioni che indiche-rebbero, nel cantiere di Genova Sestri Po-nente dell'Italcantieri, lo stabilimento d a« penalizzare » in relazione alle verifichepreviste dal citato piano di ristrutturazio-ne dell'industria navalmeccanica dopo ilsecondo semestre 1982 .

Tale ipotesi si vorrebbe avvalorata dal-lo storno di finanziamenti già approvatia suo tempo per l'impiantistica di dettostabilimento, oltre che - come detto so-pra - dal rifiuto della Fincantieri di ac-quisire commesse ad hoc, tenuto contoche nel cantiere di Sestri Ponente sonoin corso di costruzione due navi gemelleper lo stesso armatore e, infine, dal clima

Atti Parlamentari

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Camera dei Deputati

VIII LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DEL 24 FEBBRAIO 198 1

di incertezza che sul futuro idi così impor -tante ed efficiente unità produttiva si vadiffondendo da parte imprenditoriale e sin-dacale .

(2-00961)

« SANTI, GAMBOLATO » .

MOZION E

La Camera ,

premesso che il Consiglio dei mini-stri della CEE deve deliberare sulle pro-poste della Commissione per i prezzi agri -coli comuni per la campagna 1981-82 ;

considerato che tali proposte tendo-no ad anticipare l'adozione di orientamen-ti esposti nel documento « Riflessioni sullapolitica agraria comune » d'ell'11 dicembre1980, predisposto dalla Commissione me-desima, in particolare del principio di cor-responsabilità finanziaria dei prodotti agri-coli ;

considerato che la politica agrariacomune è stata e permane un motore del-la integrazione europea: nel corso di unventennio la PAC è stata alla base degl iavvenimenti più importanti che hanno ca-ratterizzato la vita comunitaria ;

rilevato che tali valutazioni non tol-gono nulla al fatto che l 'integrazione dellediverse agricolture europee è avvenuta i nmaniera squilibrata sotto il profilo deivantaggi economici che ha procurato aidiversi territori comunitari e che, inoltre ,essa ha favorito di più le aziende megliodotate di fattori produttivi e, soprattutto ,di maggiore dimensione ;

sottolineato che il blocco della spesaagricola costituirà un ostacolo ad ogn itentativo di riequilibrio territoriale e perprodotto delle spese di mercato ed impe-dirà dii riequilibrare il costo economico ge-nerato sulle diverse agricolture comunita-rie da alcune importanti decisioni politi -che come le adesioni di Spagna e Porto-

gallo e l'obbligo di rinnovare, a breve sca-denza, gli accordi commerciali con i Pae-si del Bacino Mediterraneo. In concreto, ilblocco della spesa agricola impedirà di in-vocare per queste necessarie misure ladovuta solidarietà finanziaria comunitaria ;

considerato che il differenziale in-flattivo rispetto agli altri paesi della CE Eha penalizzato e penalizza gravemente iproduttori agricoli italiani, la cui situazio-ne appare ormai insostenibile;

sottolineato che, secondo i dati dellacontabilità nazionale, il reddito per ad -detto al settore primario si è situato ne-gli anni 1979 e 1980 intorno al 55 percento del reddito degli addetti agli altr isettori ;

impegna il Governo :

a sostenere per la campagna 1981 -1982 un aumento dei prezzi agricoli comu-nitari del 15 per cento, corrispondente al-la applicazione del cosiddetto « metodoobiettivo » dalla CEE, in correlazione a itassi medi di inflazione nella comunità ;

a considerare precondizione irrinun-ciabile per l'avvio del negoziato la ricosti-tuzione della unicità dei prezzi (abolizio-ne degli importi compensativi positivi) ;

a respingere come inaccettabile lacorresponsabilità finanziaria per i produt-tori dei settori non eccedentari : nellaeventualità dell'applicazione del principiodli corresponsabilità in qualche settore, an-che alla luce dei principi contenuti nelloarticolo 39 del Trattato di Roma, iQ pre-lievo deve essere progressivo e socialmen-te selettivo . Infatti, mentre la PAC esclu-de prezzi regionali o nazionali diversi, inun sistema unitario dei prezzi, la garan-zia comunitaria nei confronti dei singol ioroduttori all'interno dell'unico mercatodeve essere opportunamente modulata .

La Camera,

considerate, altresì, nel loro insiemele suddette « Riflessioni sulla politicaagraria comune» ed innanzitutto i tre

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principi fondamentali della PAC, espres-si in tale documento : libera circolazionee preferenza comunitaria, creazione di or-ganizzazioni di mercato basate su prezzie solidarietà finanziaria per sostenere ilcosto di questa politica comune ;

ribadito che tali principi sono fon-damenti essenziali per l 'inserimento di unapolitica agricola comune in un mercatocomune fondato sul libero scambio;

ritenuto che rimettere in causa que-sti princìpi significherebbe - danneggiarel 'equilibrio tra la politica agricola e lalibera circolazione dei prodotti industria-li, determinando una modifica o un inde-bolimento delle norme applicate a que-st 'ultima;

considerato che la Commissione haaltresì posto in rilievo una serie di rea-lizzazioni molto positive della PAC, inparticolare il suo contributo:

a) nell 'incoraggiare l'ammoderna-mento dell'agricoltura europea ;

b) nel porre l 'Europa al riparodella - scarsità materiale di prodotti ali-mentari e da movimenti speculativi ;

c) nel fornire ai settori industrialee terziario la manodopera indispensabiledurante il boom degli anni 60 e 70;

e) nella lotta all'inflazione;

f) nel miglioramento quantitativo equalitativo dei prodotti alimentari ;

rilevato che, dal ponto di vista fi-nanziario, la Commissione è del parereche : -

a) la spesa agricola, _ rispetto a lPIL, non è superiore a quella degli StatiUniti ed è molto inferiore . a quella delGiappone ;

b) il bilancio agricolo della -Comu-nità comprende spese che dovrebbero es-sere ascritte ad altre politiche (sociale,regionale, politica esterna) ;

c) il vero motivo del ritardo dellealtre politiche comuni non dipende certa-mézite dalla parte rappresentata dall'agri-coltura nel bilancio comunitario,_ ma dal -

la scarsità di risorse proprie e dalla man-canza di volontà di integrazione politica;

d) né, infine, una diminuzione del-la spesa agricola è in grado di risolvereil problema generalmente designato comeproblema di ristrutturazione del bilanciocomunitario ;

considerato che la Commissione, inol-tre, non dedica sufficiente attenzione alfatto che gli squilibri commerciali esi-stenti in taluni settori sono dovuti nonsoltanto all'incremento produttivo dellaComunità, bensì anche al fatto che unodei principi fondamentali della PAC, ri-conosciuto tale dalla Commissione - lapreferenza comunitaria -, è stato sempremeno osservato negli ultimi anni ;

ritenuto che ciò ha contribuito nonsoltanto all'apparire di un'offerta ecceden-taria in certi settori, ma anche ha minatoi prezzi comunitari, sottoponendo il siste-ma di intervento a considerevoli tensionia spese del bilancio della Comunità ed h aaggravato i problemi incontrati dai pro-duttori inV taluni settori ed in regioni gi àsvantaggiate,

impegna il Governo :

a respingere ogni forma di corre-sponsabilità che costituisca un indeboli-mento delle garanzie oggi fornite nel qua-dro delle organizzazioni comuni di merca-to, e che dovesse accentuare le disparitàterritoriali .

La Camera,

rilevato ancora che l'unicità del mer-cato costituisce la norma fondamentale ela conquista più concreta della Comunità .Essa esclude prezzi regionali o nazionalidiversi e vieta l 'imposizione di quote, ma

se l 'unità del mercato comporta un siste-ma unitario dei prezzi, non può tuttavi aostare ad una opportuna modulazione del -la garanzia comunitaria nei confronti de isingoli produttori . Tale garanzia ha unduplice obiettivo: economico, di aument odella produttività e sociale, di garanzia

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dei redditi. La politica agricola comune,essendosi prefissa di raggiungere quest oduplice obiettivo a mezzo dei meccanismidi mercato all'interno di un mercato uni-co, deve adottare un sistema di garanzi amodulata. Un siffatto sistema è l'unico ca-pace di realizzare gli obiettivi sociali dell aP.A.C. senza distorcerne i meccanismi eco-nomici, consentendo di fornire ai singoliproduttori una garanzia che tenga legitti-mamente conto della realtà del loro red-dito, ma anche delle loro spese di pro-duzione,

impegna il Governo:

a sostenere che, nella ipotesi di difficoltà jnon altrimenti risolvibili, se prelievi d icorresponsabilità debbano essere introdot-ti, essi devono essere socialmente seletti-vi e progressivi e che la tassa deve ope-rare prioritariamente sulle grandi aziend esenza terra e non professionali, e succes-sivamente sugli altri gruppi, evitando, co-munque, inaccettabili uniformità di tassa-

zione e salvaguardando prioritariamente i l

posto di lavoro per i produttori agricoli

professionali a titolo principale ,

impegna, infine, il Governo :

a riaffermare la richiesta di rafforzare leorganizzazioni comuni di mercato soprat-tutto per le produzioni mediterranee alfine di fornire un sostegno d 'effetto equi-valente a tutti i produttori nonché di raf-

forzare la politica strutturale, sociale e

regionale, unitamente alla messa a dispo-sizione di risorse finanziarie adeguate.

(1-00120) « LoBIANCO, BoNOMI, ANDREONI,

BALZARDI, BAMBI, BORTOLANI,

BRUNI, CARLOTTO, CAVIGLIAS -

SO, CITARISTI, CRISTOFORI,

CONTU, FERRARI SILVESTRO,

LATTANZIO, MICHELI, PELLIZ-

ZARI, PICCOLI MARIA SANTA,

PISONI, PUCCI, TANTALO, URSO

SALVATORE, ZAMBON, ZARRO,

ZUECH, ZURLO » .

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Stampa effettuata negli StabilimentiTipografici Carlo Colombo S. p. A.in Roma, Via Uffici del Vicario, 15