Relazione Simurg - Osservatorio delle politiche sociali della Provincia di Grosseto

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Osservatorio sulle politiche sociali della Provincia di Grosseto 2002 Simurg Ricerche

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Elaborazioni dei dati raccolti dall’OPS dal 1999 al 2001. Demografia, lavoro, minori, anziani, disabili, immigrati. 2002

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Osservatorio sulle politiche sociali della Provincia di Grosseto

2002

Osservatorio sulle politiche sociali della Provincia di Grosseto

2002

Simurg Ricerche

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SommarioSommario

In questa relazione verranno presentate in modo sintetico alcune elaborazioni dei dati raccolti dall’OPS dal 1999 al 2001, operando un confronto tra le diverse zone del territorio provinciale.

Dove i dati disponibili lo permetteranno verranno anche presentati degli indicatori sintetici di bisogno e di offerta per ogni zona socio-sanitaria.

Demografia Il lavoro I minori Gli anziani I disabili Gli immigrati

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Demografia - SommarioDemografia - Sommario La situazione demografica della provincia di

Grosseto è caratterizzata, come ormai la gran parte del territorio nazionale, da bassi livelli di fecondità, una crescente speranza di vita e da un’immigrazione crescente. La diminuzione natalità, che prosegue ormai da oltre 30 anni, ha determinato un sempre più intenso decremento naturale (differenza tra nascite e morti) e una diminuzione della popolazione residente che solo negli ultimi anni ha cominciato ad essere compensata da un’immigrazione crescente. Queste dinamiche determinano un progressivo e intenso invecchiamento della popolazione e ne sono al tempo stesso alimentate: la diminuzione della quota di giovani e adulti, infatti, fa ulteriormente diminuire il numero di nascite e aumenta la domanda di forza lavoro immigrata.

Nel contesto regionale Grosseto si caratterizza per una più bassa natalità e un più accentuato invecchiamento che, associati a flussi migratori meno intensi che in altre zone della Regione, fanno sì che la popolazione sia stagnante o in diminuzione negli ultimi anni.

Natalità Mortalità Migratorietà Struttura per età Indici di struttura

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Demografia – La natalitàDemografia – La natalità La natalità della popolazione grossetana, che già era tra le più basse a livello regionale, è dimininuita ulteriormente negli ultimi 3 anni. Il quoziente di natalità (numero di nati ogni 1000 abitanti) è infatti passato da 6,6 nati per 1000 abitanti nel 1999 a 6,1 nel 2001. Grosseto si trova nettamente sotto la media regionale, che nel 2000 ha raggiunto l’8 per 1000, ed in controtendenza rispetto alla

dinamica regionale che tra il 1999 e il 2000, al contrario di quella grossetana, ha fatto registrare una seppur piccola crescita. Questo andamento è probabilmente legato più a fattori strutturali (in particolare il progressivo invecchiamento) più che ad una

diminuzione della propensione delle donne grossetane a fare figli (fecondità). L’Amiata ha la natalità più bassa, appena il 5 per 1000, ed ha conosciuto negli ultimi 3 anni un’ulteriore e intensa diminuzione (-11,6%) La zona Grossetana rimane quella con il quoziente di natalità più elevato, anche se in continua diminuzione. Le Colline Metallifere hanno registrato dal 1999 la diminuzione più forte della natalità (-18%) e si trovano a livelli sotto la media

provinciale. Al contrario, la zona delle Colline dell’Albegna si è mantenuta, pur con oscillazioni, sostanzialmente stabile, cosa che le ha permesso di

avere nel 2001 una natalità superiore alla media provinciale.

6,8

6,1

5,6 5,7

5,1 5,0

6,96,6

6,4 6,3

7,3

6,36,6 6,5

6,1

7,78,0

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1,0

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100

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CollineMetallifere

AmiataGrossetana

Grossetana Collinedell'Albegna

Provincia diGrosseto

Toscana

1999

2000

2001

• Una provincia con la natalità più bassa della media regionale

• Il declino prosegue negli ultimi tre anni

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Demografia – La mortalitàDemografia – La mortalità La mortalità, da non confondersi con la speranza di vita alla nascita, è notevolmente influenzata dai

processi di invecchiamento e tende ad essere più elevata nelle zone con più anziani come l’Amiata, dove nel 1999 raggiungeva il 18,7 per 1000.

E’ interessante notare che nel 2001 si è registrato un forte calo del tasso di mortalità; ciò può essere dovuto a vari fattori, ma è possibile che sia anche dovuto ad oscillazioni del tutto casuali; in un contesto di progressivo invecchiamento è probabile che nei prossimi anni si verificherà un ulteriore aumento del tasso di mortalità.

Conseguentemente il saldo naturale (la differenza tra nascite e decessi) della popolazione grossetana è nettamente negativo; prosegue e si consolida una tendenza che ormai da diversi anni caratterizza gran parte dei paesi occidentali ed è particolarmente accentuata in Italia, soprattutto centrale.

13,113,1

10,3

18,717,9

14,5

11,511,9

10,2

12,012,211,812,512,7

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2

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CollineMetallifere

AmiataGrossetana

Grossetana Collinedell'Albegna

Provincia diGrosseto

Toscana

1999

20002001

• Un tasso di mortalità elevato perché legato all’invecchiamento della popolazione

• I decessi superano abbondantemente le nascite

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Demografia – Natalità e mortalità per comune Demografia – Natalità e mortalità per comune

3,3

10,6

0,0 2,0 4,0 6,0 8,0 10,0 12,0

ScarlinoMonte Argentario

ScansanoCapalbio

SeggianoRoccastrada

Civitella PaganicoOrbetello

ArcidossoCastiglione della P.

GrossetoGavorrano

FollonicaCampagnaticoSemproniano

Magliano inPitigliano

Castel del PianoMonterotondo M.mo

RoccalbegnaMancianoCinigianoMontieri

Santa FioraIsola del Giglio

Massa MarittimaCastell'Azzara

Sorano

21,7

7,7

0,0 5,0 10,0 15,0 20,0 25,0

SeggianoRoccalbegna

MontieriSemproniano

Castell'AzzaraPitigliano

RoccastradaCinigiano

ScansanoCivitella Paganico

SoranoMonterotondoIsola del Giglio

ArcidossoSanta Fiora

CampagnaticoManciano

Castel del PianoCapalbio

Magliano inMonte Argentario

OrbetelloFollonica

Castiglione dellaMassa Marittima

GavorranoGrossetoScarlino

Natalità

Mortalità

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Demografia – La migratorietàDemografia – La migratorietà

Il movimento migratorio è la variabile demografica fondamentale che influenza la dinamica della popolazione grossetana; sono gli spostamenti di popolazione a determinare i maggiori cambiamenti nella dimensione e nella struttura della popolazione.

Anche se nel 2001 la provincia ha fatto registrare una piccola diminuzione rispetto al 2000, il quoziente di crescita migratoria (la differenza tra il numero di immigrati e il numero di emigrati rapportata a 1000 abitanti) è costantemente positivo e raggiunge nel 2001 il valore di 5,7 per 1000.

Si situano sopra la media (provinciale e regionale) la zona delle Colline Metallifere (9,1 per 1000) e quella dell’Amiata (8 per 1000)

7,5

13,1

9,1

7,2

11,0

8,0

3,3

6,0

4,8

2,21,9

3,64,2

6,8

5,76,4

6,7

0

2

4

6

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10

12

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100

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.

CollineMetallifere

AmiataGrossetana

Grossetana Collinedell'Albegna

Provincia diGrosseto

Toscana

1999

20002001

• L’immigrazione alimenta la dinamica demografica grossetana

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Demografia – La crescita totaleDemografia – La crescita totale

Il rallentamento del calo della natalità, la diminuzione del quoziente di mortalità e la stabilità dei flussi migratori positivi ha determinato negli ultimi due anni a livello provinciale una inversione di tendenza: la popolazione totale ha fatto registrare sia nel 2000 che nel 2001 una leggera crescita, intorno all’1 per 1000, mentre nel 1999 si era avuta una diminuzione dell’1,7 per 1000.

Si tratta ovviamente di cifre modeste, ma che segnalano una certa stabilizzazione della popolazione residente. All’interno del territorio provinciale, tuttavia, si registrano notevoli differenze, con andamenti molto contrastanti. L’Amiata negli ultimi 3 anni ha registrato una continua diminuzione della popolazione e solo nel 2001 ha visto attenuarsi questa

tendenza. Le Colline dell’Albegna seguono un andamento analogo e, addirittura, nel 2001 la diminuzione è più forte che quella dell’Amiata. La zona Grossetana e quella delle Colline Metallifere hanno invece quozienti di crescita totale della popolazione positivi o vicini

allo zero.

1,2

6,0

0,2

-5,9

-1,8-1,5 -1,3

0,71,0

-3,4-3,0

-1,8 -1,7

0,70,8

2,2

3,2

-6

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CollineMetallifere

AmiataGrossetana

Grossetana Collinedell'Albegna

Provincia diGrosseto

Toscana

1999

2000

2001

• Inversione di tendenza: la popolazione negli ultimi due anni cresce

• Diversi contrastanti tra le diverse zone della provincia

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22,4

-22,4

-30,0 -20,0 -10,0 0,0 10,0 20,0 30,0

ScarlinoCastel del Piano

CampagnaticoArcidossoGavorrano

CapalbioMassa Marittima

FollonicaGrossetoManciano

Santa FioraOrbetello

Magliano in ToscanaMonte Argentario

RoccastradaScansano

Castiglione della P.Isola del Giglio

MontieriCinigiano

Castell'AzzaraCivitella Paganico

SeggianoSorano

PitiglianoRoccalbegna

Monterotondo M.moSemproniano

Quoziente di crescita totale (x 1000)

Demografia – Crescita migratoria e crescita totale per comune

Demografia – Crescita migratoria e crescita totale per comune

-10,0

19,5

-15 -10 -5 0 5 10 15 20 25

ScarlinoCastel del Piano

CampagnaticoArcidosso

MontieriMassa Marittima

CapalbioGavorranoSanta Fiora

FollonicaMancianoCinigiano

RoccastradaCastell'AzzaraIsola del Giglio

ScansanoSeggianoGrosseto

Magliano in ToscanaOrbetello

SoranoMonte Argentario

RoccalbegnaCivitella Paganico

PitiglianoCastiglione della P.

Monterotondo M.moSemproniano

Quoziente di crescita migratoria (x 1000)

Crescitamigratoria

Crescitatotale

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Demografia – La struttura per etàDemografia – La struttura per età

1,0 0,8 0,6 0,4 0,2 0,0 0,2 0,4 0,6 0,8 1,0

0

10

20

30

40

50

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10

20

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F M

Amiata Colline dell’Albegna

Grossetana Colline Metallifere

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Demografia – L’invecchiamentoDemografia – L’invecchiamento

L’aspetto che caratterizza fortemente la demografia della provincia di Grosseto è il progressivo invecchiamento della sua popolazione.

L’indice di vecchiaia, che indica quanti ultrassessantacinquenni sono presenti nella popolazione ogni 100 giovani sotto i 15 anni, è per Grosseto nettamente superiore alla media regionale ed è in progressivo aumento.

Nel 2001 a Grosseto si trovano più di 2,2 anziani per ogni giovane; la percentuale di anziani sulla popolazione totale raggiunge quasi il 24% (contro il 22% toscano).

All’interno della provincia, la zona dell’Amiata si caratterizza i processi di invecchiamento ancora più accentuati: l’indice di vecchiaia tocca nel 2001 i 354 anziani per 100 giovani.

L’immigrazione di popolazione adulta ha probabilmente attenuato negli ultimi anni il processo di invecchiamento demografico, senza tuttavia riuscire ad arrestarlo: è il caso della zona Grossetana e di quella delle Colline Metallifere.

244 247250

338343

354

197199

198 200

210 212 216222

223

189,6189,8

0100

150

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350

400

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CollineMetallifere

AmiataGrossetana

Grossetana Collinedell'Albegna

Provincia diGrosseto

Toscana

1999

2000

2001

• Forte invecchiamento della popolazione parzialmente attenuato dall’immigrazione

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Il lavoro - SommarioIl lavoro - Sommario Il mercato del lavoro grossetano si

caratterizza, rispetto al resto della regione, per la più bassa incidenza del settore secondario e per i bassi livelli di occupazione generale; solo la provincia di Massa Carrara è su livelli inferiori.

Questa situazione è indice di un’economia meno dinamica rispetto alle altre province toscane; ciò, da un lato, spinge una quota maggiore di popolazione a non porsi sul mercato del lavoro, dall’altro offre meno possibilità di collocamento a coloro che invece sono sul mercato del lavoro.

Di conseguenza i tassi di disoccupazione sono più elevati della media regionale.

La disoccupazione è soprattutto femminile; il mercato del lavoro si caratterizza proprio per la più elevata differenza tra i tassi di disoccupazione femminile e maschile

L’occupazione La disoccupazione Gli iscritti al

collocamento

Page 13: Relazione Simurg - Osservatorio delle politiche sociali della Provincia di Grosseto

Il lavoro – L’occupazioneIl lavoro – L’occupazione

53,8

50,8

47,9

47,4

46,1

44,7

44,6

44,3

43,3

40,7

46,0

30 35 40 45 50 55

Tasso di occupazione totale

Prato

Siena

Pistoia

Pisa

Arezzo

Firenze

Lucca

Livorno

Grosseto

Massa

TOSCANA

Grosseto

42,7 43,3

30

35

40

45

50

55

1999 2000

I tassi di occupazione (occupati per 100 abitanti) di Grosseto sono particolarmente bassi, di quasi tre punti sotto la media regionale. Il livello del tasso di occupazione è determinato, oltre che dalle condizioni dell’economia, anche dalla struttura per età della popolazione e dalle propensioni della popolazione, a loro volta determinate dalle particolari condizioni sociali dei diversi territori, ad entrare sul mercato del lavoro. Il basso livello dei tassi di occupazione di Grosseto, quindi, è non solo l’indice di una economia meno dinamica, ma anche la conseguenza di una più elevata quota di popolazione anziana (quindi non in età di lavoro) e di una struttura familiare che spinge meno le donne ad entrare sul mercato del lavoro.

Page 14: Relazione Simurg - Osservatorio delle politiche sociali della Provincia di Grosseto

Il lavoro – La disoccupazioneIl lavoro – La disoccupazione

11,9

8,8

8,4

6,5

5,6

5,6

5,2

4,8

4,8

3,4

6,1

0 5 10 15

Tasso di disoccupazione

Massa

Grosseto

Livorno

Arezzo

Pistoia

Firenze

Prato

Lucca

Pisa

Siena

TOSCANA

10,4

8,8

6,6

6,3

6,1

4,9

4,9

3,5

3,5

1,6

5,0

0 5 10 15

(Differenza Tasso di disoccupazione femminile - Tasso di disoccupazione maschile)

Grosseto

Massa

Arezzo

Livorno

Pisa

Pistoia

Prato

Firenze

Siena

Lucca

TOSCANA

• A Grosseto i livelli della disoccupazione sono nel 2000 superiori di oltre 2 punti alla media e raggiungono l’8,8% della forza lavoro;

• Benché si registri un leggero miglioramento dal 1999 (era il 9,1%) Grosseto perde una posizione nella graduatoria regionale, superata anche da Livorno; solo Massa Carrara mantiene una disoccupazione superiore a quella di Grosseto.

• La disoccupazione a Grosseto colpisce le donne molto più che gli uomini: il tasso di disoccupazione femminile raggiunge infatti il 14,9% contro il 4,5% dei maschi.

• Questa discriminazione occupazionale a Grosseto è più intensa che altrove: il distacco tra maschi e femmine supera infatti i 10 punti percentuali.

Tasso di disoccupazione

totale

Differenza tra maschi e femmine

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Il lavoro – Gli iscritti al collocamentoIl lavoro – Gli iscritti al collocamento

In mancanza di dati ufficiali sulla disoccupazione a livello sub-provinciale, il solo indicatore che può dare un’idea dell’incidenza del fenomeno nelle diverse zone della provincia è la percentuale di iscritti al collocamento in rapporto alla popolazione in età di lavoro.

Come si può osservare dalla Figura non si riscontrano particolari differenze tra le diverse circoscrizioni per l’impiego. Nel 2000 il tasso di iscrizione più elevato è quello della circoscrizione di Grosseto (14%) seguito da quella di Follonica (13,1%), Orbetello (12,9%), Arcidosso (12,7%) e Manciano (12,6%).

Le variazioni rispetto al 1999 sono minime anche se va notato che Arcidosso, mentre tutte le altre zone fanno registrare piccoli aumenti, diminuisce di 0,5 punti percentuali.

Da notare, infine, che l’andamento 1999-2000 del tasso di iscrizione al collocamento provinciale (dal 13,1% al 13,4%) è in contrasto con l’andamento del tasso di disoccupazione (dal 9,1% all’8,8%). Si tratta di variazioni talmente piccole, tuttavia, che tale contrasto (le due variabili, pur non essendo confrontabili, infatti dovrebbero seguire lo stesso andamento nel tempo) può essere semplicemente dovuto a fattori casuali.

Evoluzione della percentuale di iscritti su popolazione in eta' di lavoro nelle circoscrizioni di

collocamento dal 1999 al 2000Arcidosso

13,212,7

8

12

16

1999 2000

Follonica

12,713,1

8

12

16

1999 2000

Grosseto

13,7 14,0

8

12

16

1999 2000

Manciano

12,112,6

8

12

16

1999 2000

Orbetello

12,312,9

8

12

16

1999 2000

PROVINCIA

13,1 13,4

8

12

16

1999 2000

Page 16: Relazione Simurg - Osservatorio delle politiche sociali della Provincia di Grosseto

I minori - SommarioI minori - Sommario Nella provincia di Grosseto tutti gli indicatori

relativi ai minori non segnalano situazioni di particolare gravità assoluta.

Tuttavia, vengono evidenziate alcune disparità territoriali, sia nel bisogno che nell’offerta, che configurano la necessità di interventi differenziati tra le diverse zone.

In particolare, la zona dell’Amiata sembra godere di una migliore situazione per i minori, sia dal lato dei bisogni e del disagio emergenti, sia dal lato dell’offerta di servizi.

La zona dell’Albegna, pur non manifestando un bisogno relativo particolarmente elevato, ha l’offerta di servizi più bassa.

I dati sulla zona Grossetana e, in misura minore, su quella delle Colline Marittime, invece, evidenziano una situazione di bisogno e disagio superiore alla media e un’offerta di servizi inferiore.

Ciò evidenzia la necessità di indirizzare maggiore attenzione (e risorse) nel campo degli interventi per i minori in queste due ultime zone.

Indicatori di bisogno– Abbandono

– Ospedalizzazione

– Esenzioni mensa

– Dispersione scolastica

– Disoccupazione

– Possesso stupefacenti

– IVG

Indicatori di offerta– Asili nido

– Scuole materne

– Ludoteche e informag.

– Spesa sociale per i minori

Sintesi bisogni e offerta

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I minori – Il rischio di abbandonoI minori – Il rischio di abbandono

Questo indicatore, definito nel primo rapporto sociale dell’OPS come il rapporto tra la somma dei minori segnalati al Tribunale dei minorenni, i minori ospitati in varie strutture pubbliche, e la popolazione tra 0 e 19 anni, mostra nei due anni di osservazione una netta diminuzione dovuta, tuttavia, essenzialmente al fatto che le Colline Metallifere che non effettuano più questa rilevazione. Se si escludono le Colline Metallifere in realtà si registra una leggera tendenza all’aumento.

L’aumento è dovuto all’accentuarsi del fenomeno nelle zone dell’Amiata (da 1,4% a 2,8%) e, soprattutto, dell’Albegna (dal 3,3% al 5%) che supera la zona Grossetana (da 5% a 4,5%) che invece va in controtendenza e fa registrare una diminuzione.

1,4

2,8

3,3

5,0

3,8

0,0

5,1

4,5

4,14,4

0

1

2

3

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5

6

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9

AmiataGrossetana

Collinedell'Albegna

Colline Metallifere Grossetana PROVINCIA

1999

2000

ERRATA CORRIGE PAG.17

Page 18: Relazione Simurg - Osservatorio delle politiche sociali della Provincia di Grosseto

I minori – L’ospedalizzazioneI minori – L’ospedalizzazione

Il tasso di ospedalizzazione dei minori, come già rilevato, fa registrare una netta diminuzione tra il 1999 e il 2000; nel 2001 sembra stabilizzarsi a livello provinciale con andamenti però differenziati tra le varie zone: l’area grossetana aumenta dal 7,2% all’8,7% mentre le altre zone proseguono la diminuzione: l’Amiata passa dal 7,4% al 6,9%, l’Albegna, che permane la zona con il tasso più elevato, passa dall’11% al 9,9%, mentre le Colline Metallifere rimangono stabili.

Va fatto notare che l’andamento di questo indicatore negli ultimi anni è stato probabilmente determinato più dalle politiche regionali tendenti a diminuire il ricorso alle strutture ospedaliere che dall’effettiva diminuzione dell’incidenza delle cause di ricovero tra i minori.

12,9

7,46,9

14,1

11,0

9,9

13

7,6 7,6

11,7

7,2

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4

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10

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0)

AmiataGrossetana

Collinedell'Albegna

Colline Metallifere Area Grossetana PROVINCIA

199920002001

Page 19: Relazione Simurg - Osservatorio delle politiche sociali della Provincia di Grosseto

I minori – L’ospedalizzazione per comune

I minori – L’ospedalizzazione per comune

0 2 4 6 8 10 12 14 16

% ricoveri su minori 19 anni

SempronianoSeggianoArcidosso

Castel del PianoCinigiano

RoccalbegnaSanta Fiora

Castell'AzzaraTotale Amiata Grossetana

Isola del GiglioMonte Argentario

CapalbioMancianoOrbetelloPitigliano

Magliano in ToscanaSorano

Totale CollineMontieri

FollonicaMonterotondo Marittimo

GavorranoMassa Marittima

ScarlinoTotale Colline Metallifere

CampagnaticoRoccastrada

GrossetoCastiglione della Pescaia

ScansanoCivitella Paganico

Totale GrossetanaProvincia

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I minori – L’esenzione dalla mensaI minori – L’esenzione dalla mensa

La percentuale di alunni che usufruiscono dell’esenzione per motivi di reddito dal pagamento delle mense scolastiche è un indicatore che è stato utilizzato come proxy della difficoltà economica delle famiglie. Benché il suo andamento possa essere influenzato anche da altri fattori (p.e. le diverse politiche locali in materia) il suo livello può con una certa approssimazione segnalare il livello di presenza di difficoltà economiche delle famiglie nelle diverse zone della provincia.

La zona delle Colline Metallifere è quella nella quale sembra emergere maggiormente questa problematica: il 9,1% degli alunni tra 5 e 14 anni, infatti, usufruiscono di agevolazioni per motivi di reddito.

4,1

5,6

3,8

3,0

8,3

9,1

2,7

4,54,2

5,0

0

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AmiataGrossetana

Collinedell'Albegna

CollineMetallifere

Grossetana PROVINCIA

a.s. 1999/2000a.s. 2000/2001

La figura mostra l’andamento dall’a.s. 1999-2000 all’a.s. 2000-2001: si può notare una leggera tendenza all’aumento di questo indicatore che passa da 4,2% al 5%; solo le Colline dell’Albegna si pongono in controtendenza registrando una leggera diminuzione.

Page 21: Relazione Simurg - Osservatorio delle politiche sociali della Provincia di Grosseto

I minori – L’esenzione dalla mensa per comuneI minori – L’esenzione dalla mensa per comune

0 2 4 6 8 10 12 14

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ArcidossoCastel del Piano

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Totale Amiata GrossetanaCapalbio

MancianoMonte Argentario

SoranoOrbetello

Magliano in ToscanaPitigliano

Isola del GiglioTotale Colline

FollonicaMontieri

Monterotondo MarittimoMassa Marittima

GavorranoScarlino

Totale Colline MetallifereCivitella Paganico

GrossetoRoccastrada

ScansanoCastiglione della Pescaia

CampagnaticoTotale Grossetana

Provincia

Page 22: Relazione Simurg - Osservatorio delle politiche sociali della Provincia di Grosseto

I minori – La dispersione scolasticaI minori – La dispersione scolastica

Il fenomeno della dispersione scolastica, che rappresenta uno dei fattori fondamentali nei processi di esclusione sociale e di disagio, è difficilmente misurabile a livello sub-provinciale, come già evidenziato nel primo rapporto dell’OPS.

L’unico dato utilizzabile per avere una sommaria rappresentazione del fenomeno nelle diverse zone della provincia è la percentuale dei respinti nelle scuole medie inferiori.

La figura ne mostra l’andamento nei tre anni scolastici disponibili nelle quattro zone e per tutta la provincia: si può osservare una netta e progressiva diminuzione della percentuale di respinti nelle scuole medie della provincia (dal 5,1% al 3,5%), diminuzione particolarmente forte nelle Colline Metallifere.

La zona Grossetana, pur assistendo anch’essa ad una decisa diminuzione di questo indicatore, nel 2001 è la zona dove è registrata la percentuale più elevata di respinti (4,2%).

Le zone dell’Amiata e dell’Albegna si situano su livelli nettamente inferiori (rispettivamente 2,5% e 2,1%).

7,2

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Massa Marittima Orbetello Arcidosso Grossetana PROVINCIA

a.s.1998/99

a.s.1999/00a.s. 2000/01

Page 23: Relazione Simurg - Osservatorio delle politiche sociali della Provincia di Grosseto

I minori – La disoccupazione giovanileI minori – La disoccupazione giovanile

La disoccupazione giovanile, insieme alla dispersione scolastica, è considerato dei principali fattori di disagio e di esclusione sociale per quanto riguarda i giovani. In mancanza di indicatori specifici a livello sub-provinciale anche in questo caso utilizziamo il tasso di iscrizione al collocamento come proxy.

Il tasso di iscrizione al collocamento dei giovani sotto i 25 anni è molto superiore a quello della popolazione totale: anche a Grosseto sono i giovani i più colpiti da questo fenomeno.

Come si osserva dalla figura la zona che registra i tassi più elevati è quella dell’Amiata (Arcidosso) dove quasi un terzo dei giovani risulta iscritto al collocamento.

Il livello più basso nel 2000 lo registra la zona dell’Albegna (Orbetello) seguita dalle Metallifere (Follonica) con il 25,7%.

Nella zona Grossetana i giovani disoccupati sono il 27,4% del totale.

E’ interessante notare che nei due anni di osservazione la situazione occupazionale giovanile, mentre è nettamente migliorata nelle zone di Follonica e Orbetello, è peggiorata in tutto il resto della provincia.

3131,4

29,1

25,726,1

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Arcidosso Follonica Grosseto Manciano Orbetello PROVINCIA

1999

2000

Page 24: Relazione Simurg - Osservatorio delle politiche sociali della Provincia di Grosseto

I minori – Il possesso di stupefacentiI minori – Il possesso di stupefacenti

Il numero di segnalazioni fatte per il possesso di sostanze stupefacenti può essere utilizzato come ulteriore indicatore di disagio e devianza giovanile. Esso non indica la diffusione della tossicodipendenza nelle diverse zone (le segnalazioni, infatti, possono riguardare anche persone non residenti), ma la diffusione della circolazione di sostanze stupefacenti; indica quindi il rischio che i giovani residenti possano venire in contatto con queste sostanze. Da un anno all’altro può inoltre indicare anche diversi livelli di attività e/o attenzione delle forze di polizia sul fenomeno.

La situazione a livello provinciale tra il 1999 e il 2001 si è mantenuta stabile; all’interno delle diverse zone, al contrario, si sono registrate molte oscillazioni. Mentre la zona più a rischio nel 1999 era l’Albegna, seguita dalle Metallifere e dalla zona Grossetana, nel 2000 è quest’ultima zona a registrare il maggior numero di segnalazioni; nel 2001 è nuovamente la zona dell’Albegna in testa alla classifica con oltre il 20%.

Queste oscillazioni da un anno all’altro tra le varie zone possono essere il sintomo che il mercato delle sostanze stupefacenti, localizzato soprattutto sulla costa, è molto mobile e, probabilmente, segue i flussi verso i locali di moda della costa.

L’Amiata sembra al di fuori di questa fonte di rischi per i giovani.

7,1

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AmiataGrossetana

Collinedell'Albegna

Colline Metallifere Zona Grossetana PROVINCIA

199920002001

Page 25: Relazione Simurg - Osservatorio delle politiche sociali della Provincia di Grosseto

I minori – Le interruzioni di gravidanzaI minori – Le interruzioni di gravidanza

Questo indicatore illustra una situazione di disagio che riguarda direttamente le ragazze adolescenti, ma, indirettamente, getta una luce anche su alcune situazioni di disagio sociale e arretratezza culturale che sono alla radice del fenomeno delle interruzioni volontarie di gravidanza.

Il fenomeno non è particolarmente diffuso e i casi registrati in questi ultimi 3 anni sono relativamente pochi (83 casi); la figura riporta quindi per le diverse zone i valori medi del triennio.

La zona dell’Albegna, con un tasso di abortività delle adolescenti pari a 1,2 per 1000 (33 casi in tre anni), ha i valori più elevati seguito dalla zona Grossetana (0,7 per 1000) e dalle Colline Metallifere (0,6); il fenomeno è quasi inesistente (1 caso in 3 anni) nella zona dell’Amiata.

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AmiataGrossetana

Collinedell'Albegna

Colline Metallifere Zona Grossetana PROVINCIA

Page 26: Relazione Simurg - Osservatorio delle politiche sociali della Provincia di Grosseto

I minori – L’indice sintetico di difficoltà nella cura della famiglia

I minori – L’indice sintetico di difficoltà nella cura della famiglia

Nel primo rapporto dell’OPS nel 1999 è stato definito un indicatore sintetico di difficoltà nella cura della famiglia; tale indicatore è stato calcolato, con i dati disponibili, per tutti e tre gli anni di osservazione. La figura mostra l’evoluzione della situazione delle quattro zone.

Le zone che si trovano sopra la linea dello zero (“soglia di rischio”) sono quelle dove le famiglie incontrano maggiori difficoltà nella cura dei figli; quelle che si trovano sotto, invece, si trovano in una situazione relativamente migliore.

Rispetto al 1999 si può osservare un netto cambiamento nel 2000, con un evidente peggioramento della situazione della zona dell’Albegna che passa oltre la soglia di rischio insieme alla zona Grossetana; si osserva inoltre la tendenza ad una attenuazione delle differenze tra le varie zone, che può essere il sintomo di una progressiva omogeneizzazione delle condizioni di vita dei minori sul territorio provinciale.

La situazione nel 2001 ritorna più simile a quella del 2000 e solo l’Area Grossetana rimane oltre la soglia di rischio. Queste oscillazioni da un anno all’altro possono essere dovute al caso. Comunque, la costanza della situazione dell’Area Grossetana sembra segnalare una situazione reale di maggiore difficoltà.

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1999 2000 2001

Amiata GrossetanaColline dell'AlbegnaColline MetallifereArea Grossetana

Soglia di rischio

Media 1999-2001

Basso peso alla nascita* 15%

75%

Tasso di ospedalizzazione 0-19

Situazioni di abbandono e di rischio

10%

•* In mancanza di dati per il 2000 e il 2001 per il calcolo dell’indice si è utilizzato il valore del 1999

Page 27: Relazione Simurg - Osservatorio delle politiche sociali della Provincia di Grosseto

I minori – L’indice sintetico di difficoltà economica della famiglia

I minori – L’indice sintetico di difficoltà economica della famiglia

Un secondo indicatore di bisogno definito dal primo rapporto dell’OPS nel 1999 è relativo alla difficoltà economica della famiglia; tale indicatore è stato calcolato, con i dati disponibili, per tutti e tre gli anni di osservazione. La figura mostra l’evoluzione della situazione delle quattro zone e i valori medi del triennio considerato.

Rispetto al 1999 si può osservare che la situazione è rimasta sostanzialmente immutata con la zona delle Colline Metallifere che si trova in tutti e tre gli anni considerati nettamente sopra la “soglia di rischio”. La media dei tre anni conferma questa tendenza.

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Amiata Grossetana Colline dell'Albegna Colline Metallifere Area Grossetana

199920002001

Soglia di rischio

Media 1999-2001

70%

Esenzioni dal pagamento mensa

Tasso di disoccupazione

30%

Page 28: Relazione Simurg - Osservatorio delle politiche sociali della Provincia di Grosseto

I minori – L’indice sintetico di disagio e di devianza minorile

I minori – L’indice sintetico di disagio e di devianza minorile

Come nel primo rapporto OPS è stato calcolato un indicatore sintetico di disagio e rischio di devianza minorile. La figura mostra l’evoluzione della situazione delle quattro zone e la media del triennio considerato.

Rispetto al 1999 si può osservare un deciso cambiamento nelle posizioni relative delle diverse zone: nel 1999 erano le Colline dell’Albegna e le Colline Metallifere a superare la “soglia di rischio”; nel 2000 e nel 2001 quest’ultima zona ha registrato un netto miglioramento dell’indicatore, scendendo sotto la “soglia di rischio”, mentre, al contrario la superava la zona Grossetana, che ora manifesta la situazione peggiore.

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Amiata Grossetana Colline dell'Albegna Colline Metallifere Area Grossetana

199920002001

Soglia di rischio

Media 1999-2001

Respinti scuola dell’obbligo 30%

30%

Interruzioni volontarie gravidanza

Tasso di disoccupazione giovanile

25%

15%Segnalazioni possesso sostanze stupefacenti

Page 29: Relazione Simurg - Osservatorio delle politiche sociali della Provincia di Grosseto

I minori – L’indice sintetico di bisogno dei minoriI minori – L’indice sintetico di bisogno dei minori

I tre indicatori sintetici settoriali del bisogno dei minori prima descritti sono stati ulteriormente sintetizzati in un indicatore sintetico del bisogno, analogamente al primo rapporto OPS. La figura mostra l’evoluzione della situazione delle quattro zone e la media del triennio considerato.

Rispetto al 1999 si può osservare che complessivamente la zona dell’Amiata e quella dell’Albegna mantengono una posizione sotto la “soglia di rischio”; la zona delle Colline Metallifere registra un progressivo miglioramento che la porta sotto la “soglia di rischio”; infine la zona Grossetana vede peggiorare la situazione nell’arco dei tre anni e nel 2001 è l’unica che si trova sopra la “soglia di rischio”.

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Amiata Grossetana Colline dell'Albegna Colline Metallifere Area Grossetana

199920002001

Soglia di rischio

Media 1999-2001

Indice difficoltà di cura 33%

33%

Indice difficoltà economiche

Indice devianza e disagio

33%

Page 30: Relazione Simurg - Osservatorio delle politiche sociali della Provincia di Grosseto

I minori – Gli asili nidoI minori – Gli asili nido Nonostante il numero di asili nido sia rimasta pressoché invariato negli ultimi 3 anni, l’offerta di strutture per la prima infanzia si

è differenziata con l’introduzione di nuove tipologie complementari e la quota di popolazione raggiunta è sicuramente cresciuto. La statistica disponibile e rappresentata nella figura riguarda tuttavia i soli frequentanti gli asili nido della provincia; la crescita

della percentuale di bambini che frequentano è probabilmente, vista la costanza del numero di strutture, dovuta più alla diminuzione di questa fascia di popolazione che alla crescita del numero di posti disponibili; va detto, tuttavia, che tra il 1999 e il 2000 si è registrato un leggero calo delle liste di attesa in tutta la provincia.

La zona dell’Amiata è quella che dispone di gran lunga dell’offerta di asili nido più ampia relativamente alla popolazione ed infatti anche la percentuale di frequentanti, con il 14,5%, è la più elevata della provincia e soddisfa la totalità della domanda potenziale, non essendoci liste di attesa.

Particolarmente elevata anche la percentuale di frequentanti nella zona Grossetana (10,5% nel 2001), anche se l’offerta è nettamente inferiore alla domanda: un altro 10% dei bambini tra 0 e 2 anni rimane infatti nelle liste di attesa.

Per quanto la percentuale di frequentanti l’asilo nido sia molto bassa e nettamente inferiore alla media provinciale, nelle zone delle Colline Metallifere e dell’Albegna non sembra emergere la domanda insoddisfatta essendo nel 2000 solo dell’1,2% nelle Colline Metallifere e nulla nell’Albegna.

Va notato che le liste di attesa, che noi utilizziamo per valutare la domanda non soddisfatta, ci sono dove ci sono strutture; è possibile ritenere, dunque, che la domanda reale non soddisfatta sia molto più elevata di quella evidenziata dalle statistiche.

5,1 5,05,7

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Colline Metallifere Collinedell'Albegna

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Grossetana PROVINCIA

199920002001

Page 31: Relazione Simurg - Osservatorio delle politiche sociali della Provincia di Grosseto

I minori – Ludoteche e informagiovaniI minori – Ludoteche e informagiovani

L’offerta di servizi per i giovani può essere sintetizzata attraverso i due indicatori rappresentati nelle figure: il numero di ludoteche ogni 1000 giovani sotto i 15 anni e il numero di sportelli informagiovani per 1000 giovani tra i 15 e i 24 anni.

Nei due anni di osservazione si nota a livello provinciale una tendenza alla crescita che tuttavia non compensa una ineguale distribuzione delle risorse sul territorio provinciale.

1,4

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AmiataGrossetana

Collinedell'Albegna

CollineMetallifere

Grossetana TOTALECOMPLESSIVO

19992000

Informagiovani

Ludoteche

Infatti, come già osservato riguardo gli asili nido, l’Amiata presenta una situazione nettamente più favorevole rispetto alle altre zone con circa 2,6 ludoteche e 2,3 informagiovani ogni 1000 giovani delle corrispondenti fasce di età interessate da quei servizi.

Le altre zone sembrano relativamente sottodotate di questo tipo di servizi: nessuna supera il valore 1, il che significa che su ogni servizio gravano più di 1000 giovani.

Page 32: Relazione Simurg - Osservatorio delle politiche sociali della Provincia di Grosseto

I minori – La spesa sociale pro-capite nel 2000I minori – La spesa sociale pro-capite nel 2000

Un altro importante indicatore sull’offerta di servizi per i minori, introdotto da quest’anno tra le rilevazioni dell’OPS, è quello relativo alla spesa sociale dei comuni nel campo dei diritti dei minori.

La figura mostra, per ogni zona socio-sanitaria, la spesa sociale pro-capite (rapportata alla popolazione residente) destinata dai comuni a interventi connessi con la tutela dei minori; anche in questo caso risulta evidente la netta prevalenza in questo settore dell’impegno dei comuni della zona dell’Amiata rispetto alle altre zone: la media delle spese pro-capite ammonta a oltre 131 mila lire, contro una media provinciale di circa 80 mila lire.

L. 131.737

L. 68.689

L. 69.222

L. 82.538

L. 80.804

0 20.000 40.000 60.000 80.000 100.000 120.000 140.000

Spesa per minori pro-capite (in lire)

Amiata Grossetana

Colline dell'Albegna

Colline Metallifere

Grossetana

MEDIA PROVINCIA

Page 33: Relazione Simurg - Osservatorio delle politiche sociali della Provincia di Grosseto

I minori – La ripartizione della spesa sociale nel 2000I minori – La ripartizione della spesa sociale nel 2000

I grafici evidenziano come la ripartizione della spesa per interventi connessi alla tutela dei minori sia molto differenziata tra le diverse zone.

Mentre nelle zone dell’Amiata e dell’Albegna la quota di spesa più alta è quella destinata al trasporto scolastico nelle zone delle Colline Metallifere e Grossetana sono gli asili nido ad assorbire le risorse maggiori.

La maggior parte delle spese viene assorbita da capitoli che riguardano servizi di base (trasporto, mense, strutture). I servizi più diretti a fronteggiare il disagio giovanile e i bisogni di aggregazione, come i Centri Sociali, gli Informagiovani, i servizi di assistenza scolastica, sembrano messi in secondo piano.

Amiata Grossetana

Mense asili nido2%

Trasporto scolastico

34%

Mense scuole

materne9%

Informagiovani

0,3%

Assistenza scolastica

12%

Altro26%

Asili nido17%

Colline Metallifere

Asili nido28%

Altro9%

Assistenza scolastica

2%

Informagiovani

1,5%

Mense scuole

materne33%

Trasporto scolastico

24%

Mense asili nido2%

Colline dell'Albegna

Mense asili nido0,2%

Trasporto scolastico

60%

Mense scuole

materne17%

Informagiovani

1,0%

Assistenza scolastica

7%

Altro2%

Asili nido13,0%

Zona Grossetana

Asili nido38,3%

Altro11%

Assistenza scolastica

19%

Informagiovani

0,1%

Mense scuole

materne14%

Trasporto scolastico

16%

Mense asili nido1%

Page 34: Relazione Simurg - Osservatorio delle politiche sociali della Provincia di Grosseto

I minori – La spesa sociale pro-capite per comuneI minori – La spesa sociale pro-capite per comune

0 50.000 100.000 150.000 200.000 250.000 300.000

Spesa sociale per minori pro-capite (in lire)

Santa FioraArcidosso

RoccalbegnaCinigiano

Castel del PianoCastell'Azzara

SeggianoSemproniano

Totale Amiata GrossetanaSorano

PitiglianoOrbetelloCapalbio

Magliano in ToscanaMonte Argentario

Isola del GiglioManciano

Totale Colline AlbegnaGavorrano

Monterotondo MarittimoScarlino

FollonicaMassa Marittima

MontieriTotale Colline Metallifere

Civitella PaganicoCastiglione della Pescaia

RoccastradaCampagnatico

ScansanoGrosseto

Totale Zona GrossetanaTotale provincia

Page 35: Relazione Simurg - Osservatorio delle politiche sociali della Provincia di Grosseto

I minori – Confronto bisogni e serviziI minori – Confronto bisogni e servizi

La figura rappresenta il confronto tra l’indice sintetico del bisogno riferito ai minori e due corrispondenti indici sintetici relativi all’offerta di servizi: il primo è analogo a quello calcolato nel primo rapporto OPS (2000), il secondo riguarda la spesa sociale riferita ai minori.

L’Amiata a fronte di un bisogno inferiore alla media provinciale ha un’offerta di servizi e una spesa sociale relativa nettamente superiore alle altre zone. Per quanto non si evidenzino squilibri relativi particolarmente elevati tra domanda e offerta, va segnalato il caso dell’Albegna per l’offerta di servizi e la spesa molto più bassa della media provinciale e il caso dell’area grossetana dove, a fronte dell’indice di bisogno più elevato, non fa fronte un’offerta di servizi adeguata, né una spesa sociale superiore alla media provinciale.

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Amiata Grossetana Colline dell'Albegna Colline Metallifere Grossetana

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BisognoOffertaSpesaBisogno basso -

Offerta molto elevataSpese sociali elevate

Bisogno leggermente inferiore alla media -Offerta molto bassa -Spese sociali basse

Bisogno superiore alla media -Offerta bassa - Spese sociali vicine alla media

Bisogno vicino alla media -Offerta vicina alla media - Spese sociali basse

Page 36: Relazione Simurg - Osservatorio delle politiche sociali della Provincia di Grosseto

Gli anziani - SommarioGli anziani - Sommario Gli indicatori relativi alla condizione degli anziani

nella provincia di Grosseto, per quanto non esaustivi di tutti i possibili aspetti rilevanti, non segnalano situazioni di disagio particolarmente rilevanti.

Esiste anche in questo caso una situazione piuttosto differenziata tra le diverse zone.

In particolare, la zona dell’Amiata, che è caratterizzata da un invecchiamento molto più intenso che le altre tre zone, riporta anche gli indicatori di bisogno relativamente più elevati; a ciò fa però fronte con un’offerta di servizi che sembra adeguata e comunque superiore a quanto facciano le altre zone.

La zona dell’Albegna, a fronte di indicatori di bisogno particolarmente bassi, presenta anche la più bassa offerta di servizi.

La zona delle Colline Metallifere invece ha una buona offerta di servizi per far fronte a bisogni superiori alla media provinciale.

Infine la zona Grossetana evidenzia una certa discrepanza tra l’offerta di servizi, inferiore alla media provinciale, e il bisogno che invece appare più elevato.

Indicatori di bisogno– L’invecchiamento– L’ospedalizzazione– Le pensioni

Indicatori di offerta– L’assistenza domiciliare– Strutture per anziani

Sintesi bisogni e offerta

Page 37: Relazione Simurg - Osservatorio delle politiche sociali della Provincia di Grosseto

Gli anziani – L’invecchiamentoGli anziani – L’invecchiamento

Abbiamo già illustrato il progressivo processo di invecchiamento che caratterizza la provincia di Grosseto con indici di vecchiaia superiori alla media regionale e situazioni, all’interno della provincia, come quello della zona dell’Amiata, dove ormai si trovano più di tre anziani per ogni giovane.

La figura mostra la composizione per età della popolazione anziana nelle diverse zone e le confronta con i valori medi provinciali e regionali.

Il contesto di calo demografico comporta che il processo di invecchiamento avvenga anche all’interno della fascia anziana; infatti, la quota dei cosiddetti grandi anziani (quelli di età superiore ai 75 anni) tende a crescere e, nella zona dell’Amiata ormai supera la quota di anziani “giovani” (tra i 65 e i 74 anni).

12,63 9,06 3,07

15,56 11,92 4,54

11,91 7,76 2,47

12,39 8,12 2,89

12,50 8,49 2,88

11,58 7,56 2,93

0 5 10 15 20 25 30 35

%

Colline Metallifere

Amiata Grossetana

Grossetana

Colline dell'Albegna

Provincia di Grosseto

Toscana65-7475-8485+

Ciò determina problemi crescenti per i servizi sociali perché è proprio in questa fascia di età che emergono i bisogni di assistenza più importanti.

Ormai in tutte le zone i grandi anziani hanno raggiunto e superato il 10% della popolazione totale.

In particolare nella zona dell’Amiata rappresentano più del 16% della popolazione totale; nella zona Grossetana il 10,1%; nell’Albegna il 11,1%; nelle Metallifere il 12,1%.

Page 38: Relazione Simurg - Osservatorio delle politiche sociali della Provincia di Grosseto

Gli anziani – L’ospedalizzazioneGli anziani – L’ospedalizzazione

Il tasso di ospedalizzazione, vale a dire i ricoveri per tutte le cause di persone da 65 anni in su rapportati ai residenti della stessa fascia di età, dal 1999 al 2001 ha conosciuto un calo progressivo e piuttosto consistente. A livello provinciale è sceso dal 36,4% al 32,1%, ma anche nelle singole zone la diminuzione oscilla dai 4 ai 6 punti percentuali.

Come già osservato riguardo il tasso di ospedalizzazione dei giovani questa dimunuzione è da imputare più alle politiche nazionali e regionali di contenimento della spesa sanitaria che ad un effettivo miglioramento delle condizioni di salute della popolazione.

Tuttavia, il confronto tra le zone consente di avere indicazioni sul differente livello di bisogno degli anziani, bisogno che può essere correlato sia alle condizioni di salute, sia all’assenza di forme alternative di assistenza domiciliare (pubblica o familiare).

Nella zona dell’Amiata il tasso di ospedalizzazione è passato dal 37% del 1999 al 33% del 2001.Nella zona delle Colline dell’Albegna la diminuzione è stata più consistente passando dal 38,3% al 32,9%.Più contenuto il calo nella zona delle Colline Metallifere: da 38,1% al 34,5% (il tasso più elevato).La zona Grossetana continua ad avere il più basso tasso di ospedalizzazione degli anziani (30%).Le differenze possono essere determinate dalla quota più o meno ampia di grandi anziani (che quindi hanno condizioni di salute più precarie), ma anche dalla disponibilità di servizi di assistenza domicialiare, che, probabilmente nella zona Grossetana sono superiore che altrove.

37,9

36,0

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Colline Metallifere Zona Grossetana PROVINCIA

199920002001

Page 39: Relazione Simurg - Osservatorio delle politiche sociali della Provincia di Grosseto

Gli anziani – Le pensioni e gli assegni socialiGli anziani – Le pensioni e gli assegni sociali

Si nota nei tre anni di osservazione una netta tendenza alla diminuzione dell’incidenza delle pensioni e degli assegni sociali sulla popolazione anziana: dal 5,5% del 1999 si passa su scala provinciale al 4,8% del 2001.

Questa tendenza si verifica in tutte le zone ed è particolarmente forte nella zona dell’Amiata dove, peraltro, la diffusione delle pensioni e degli assegni sociali è molto più alta che nelle altre zone (6,1%, ma era il 7,8% nel 1999)

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Collinedell'Albegna

Colline Metallifere Zona Grossetana PROVINCIA

199920002001

Page 40: Relazione Simurg - Osservatorio delle politiche sociali della Provincia di Grosseto

Gli anziani – Le pensioni integrate al minimoGli anziani – Le pensioni integrate al minimo

L’incidenza delle pensioni integrate al minimo sulla popolazione anziana viene utilizzata come indicatore di potenziali situazioni di povertà.

Nei tre anni di osservazione si osserva ovunque una netta tendenza alla diminuzione a livello provinciale e in tutte e quattro le zone socio-sanitarie: si passa da 33 pensioni minime per 100 anziani nel 1999 a 30,3 nel 2001 per la provincia nel suo insieme.

L’Amiata rimane la zona con la più elevata incidenza di questo tipo di trattamento pensionistico e passa dal 40% del 1999 al 38,3% del 2001.

La zona delle Colline Metallifere è quella che registra i valori più bassi 21,1%, probabilmente a causa della più antica tradizione di lavoro in settori (principalmente industrie manifatturiere) che godevano della copertura previdenziale.

Nelle altre zone i valori sono più alti per la più alta incidenza tra le generazioni più anziane di un passato di lavoro nel settore agricolo

40,1

38,638,338,9

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Colline Metallifere Zona Grossetana PROVINCIA

199920002001

Page 41: Relazione Simurg - Osservatorio delle politiche sociali della Provincia di Grosseto

Gli anziani – Le pensioni di invaliditàGli anziani – Le pensioni di invalidità

Anche le pensioni di invalidità vengono utilizzate come indicatore della situazione economica, dato che tra le condizioni per l’assegnazione, oltre che la condizione di invalidità, vi è anche la situazione economica.

Contrariamente agli altri due indicatori esaminati negli ultimi 3 anni si assiste ad una forte crescita della percentuale di pensioni di invalidità rapportate alla popolazione anziana: dall’8% del 1999 si passa a livello provinciale al 10,4%.

Anche in questo caso è l’Amiata la zona con l’incidenza più alta (12,6%) seguita dalle Colline dell’Albegna (10,8%) e dalla zona Grossetana (10,5%). La zona delle Colline Metallifere si conferma quella con l’incidenza più bassa di questo tipo di indicatori.

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Collinedell'Albegna

Colline Metallifere Grossetana PROVINCIA

199920002001

Page 42: Relazione Simurg - Osservatorio delle politiche sociali della Provincia di Grosseto

Gli anziani – L’assistenza domiciliareGli anziani – L’assistenza domiciliare

Il servizio di assistenza domiciliare, nelle sue diverse tipologie, negli ultimi anni ha avuto un forte sviluppo in Toscana, parallelamente alla diminuzione del ricorso all’ospedalizzazione.

La provincia di Grosseto, per quanto dal 1999 al 2000 si sia registrata una crescita della percentuale di anziani che usufruiscono di questo servizio (dall’1,7% al 2%), ha un andamento contraddittorio: mentre nelle zone delle Colline Metallifere e Grossetana si registra un forte aumento (rispettivamente dall’1,7% al 2,5% e dall’1,1% al 2,4%) nella zona dell’Amiata e nella zona delle Colline dell’Albegna si assiste ad una diminuzione del numero di anziani toccati dal servizio.

In particolare, la zona dell’Amiata, pur rimanendo la zona dove il servizio di assistenza domiciliare è più diffuso, si passa da quasi 5 anziani su 100 che utenti nel 1999 al 3% del 2000.

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AmiataGrossetana

Collinedell'Albegna

Colline Metallifere Grossetana PROVINCIA

19992000

Page 43: Relazione Simurg - Osservatorio delle politiche sociali della Provincia di Grosseto

Gli anziani – L’assistenza domiciliare: le risorse finanziare impiegate

Gli anziani – L’assistenza domiciliare: le risorse finanziare impiegate

La figura rappresenta l’andamento dal 1999 al 2000 delle risorse pubbliche (Regione, Asl, Enti locali) mediamente impiegate per il finanziamento del servizio di assistenza domiciliare rapportate al numero di anziani residenti.

E’ importante notare che questo indicatore è cresciuto molto più dell’indicatore relativo al numero di utenti del servizio rappresentato dalla figura precedente; in altre parole ciò significa che i costi unitari del servizio sono cresciuti considerevolmente: infatti, se un utente costava poco più di 1 milione di lire nel 1999, ne costa quasi 4 nel 2000.

La notevole crescita delle risorse impiegate per l’assistenza domiciliare si è quindi solo parzialmente tradotta in una estensione del servizio; per la maggior parte si è tradotta in un aumento dei costi e, quindi, probabilmente della qualità del servizio stesso.

Ci sono differenze notevoli tra i valori medi delle diverse zone.Si va dalle 39 mila lire per anziano impiegate nella zona delle Colline dell’Albegna alle oltre 100 mila lire impiegate nella zona Grossetana.Va notato che alcune zone prevedono anche una quota di partecipazione alle spese del servizio da parte degli utenti: questa quota è relativamente elevata nella zona dell’Amiata dove equivale circa ¼ del costo totale (pari a oiù di 780 mila per utente).Questa situazione si traduce in costi del servizio molto differenti da zona a zona. Un utente mediamente costa 2,6 milioni l’anno nella zona dell’Amiata, 3,5 nell’Albegna, 3,6 nelle Colline Metallifere e 4,8 nella zona Grossetana.

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19992000

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Page 44: Relazione Simurg - Osservatorio delle politiche sociali della Provincia di Grosseto

Gli anziani – L’assistenza domiciliare: tipologieGli anziani – L’assistenza domiciliare: tipologie

57,5 42,5

49,3 50,7

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Amiata Grossetana

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PROVINCIA

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Page 45: Relazione Simurg - Osservatorio delle politiche sociali della Provincia di Grosseto

Gli anziani – Il bisogno psico-fisicoGli anziani – Il bisogno psico-fisico

Analogamente a quanto fatto nel caso dei minori, anche per gli anziani sono stati calcolati, con la stessa metodologia, una serie di indicatori sintetici di bisogno e di offerta.

Le figure mostrano l’andamento nei tre anni osservati dell’indicatore sintetico di bisogno psico-fisico degli anziani (figura grande) e la media del triennio.

Come si può notare non si registrano particolari cambiamenti nelle posizioni delle diverse zone che si confermano quelle del 1999: la zona Grossetana e quella delle Colline Metallifere si trovano sopra la soglia di rischio e segnalano quindi situazioni di maggior bisogno relativo.

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Amiata Grossetana Colline dell'Albegna Colline Metallifere Zona Grossetana

199920002001

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Media 1999-2001

Page 46: Relazione Simurg - Osservatorio delle politiche sociali della Provincia di Grosseto

Gli anziani – Il bisogno economicoGli anziani – Il bisogno economico

Questo indicatore sintetizza invece gli aspetti del bisogno degli anziani riferiti essenzialmente alle loro condizioni economiche.

Anche in questo caso non si registrano cambiamenti rispetto al 1999: l’Amiata resta l’unica zona sopra la soglia di rischio.

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Amiata Grossetana Colline dell'Albegna Colline Metallifere Zona Grossetana

19992000

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Soglia di rischio

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Pensioni e assegni sociali

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30%

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Media 1999-2001

Page 47: Relazione Simurg - Osservatorio delle politiche sociali della Provincia di Grosseto

Gli anziani – Il bisogno degli anzianiGli anziani – Il bisogno degli anziani

L’indicatore rappresentato in figura sintetizza gli indicatori relativi al bisogno psico-fisico e quello relativo al bisogno economico.

Rimane costante la situazione nei tre anni considerati: la zona dell’Amiata continua ad esprimere i livelli di bisogno relativo più elevati, anche se si registra una certa attenuazione degli squilibri rispetto alle altre zone.

Anche la zona Grossetana e la zona delle Colline Metallifere si trovano al di là della soglia di rischio; solo la zona dell’Albegna si trova sotto tale soglia.

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Amiata Grossetana Colline dell'Albegna Colline Metallifere Zona Grossetana

1999

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Amiata Grossetana Colline dell'Albegna Colline Metallifere Zona Grossetana

1999

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Amiata Grossetana Colline dell'Albegna Colline Metallifere Zona Grossetana

199920002001

Soglia di rischio

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50%Indicatore sintetico

del bisogno degli anziani

Media 1999-2001

Page 48: Relazione Simurg - Osservatorio delle politiche sociali della Provincia di Grosseto

Gli anziani – L’offerta di serviziGli anziani – L’offerta di servizi

La figura mostra la sintesi di alcuni indicatori dell’offerta di servizi per anziani esaminati in precedenza. Non essendo disponibili dati per il 2001 sono l’indicatore sintetico dell’offerta di servizi per anziani è stato calcolato solo per il 2000 e confrontato con quello calcolato nel primo rapporto OPS nel 1999.

Come si può notare l’Amiata presenta per tutti e due gli anni un’offerta di servizi relativa superiore alle altre tre zone, insieme alle Colline Metallifere.

L’Albegna si trova tutti e due gli anni sotto il limite della sufficienza relativa, così come la zona Grossetana che registra però un deciso miglioramento nel 2000.

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Amiata Grossetana Colline dell'Albegna Colline Metallifere Grossetana

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Risorse p.c. per ass. dom.

Posti in strutture resid.

30%

Page 49: Relazione Simurg - Osservatorio delle politiche sociali della Provincia di Grosseto

Anziani – Confronto bisogni e serviziAnziani – Confronto bisogni e servizi

La figura rappresenta il confronto tra l’indice sintetico del bisogno riferito agli anziani e l’indicatore sintetico relativi dell’offerta di servizi; i due indicatori sono analoghi a quelli calcolati nel primo rapporto OPS, ma sono stati calcolati come media dei valori dei tre anni considerati (due anni per l’offerta).

L’Amiata fa fronte di un bisogno superiore alla media provinciale con un’elevata offerta di servizi, nettamente superiore alle altre zone. Per quanto non si evidenzino squilibri relativi particolarmente elevati tra domanda e offerta, va segnalato il caso dell’Albegna per l’offerta di servizi molto più bassa della media provinciale e il caso dell’area grossetana dove, a fronte dell’indice di bisogno più elevato, non fa fronte un’offerta di servizi adeguata, né una spesa sociale superiore alla media provinciale.

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Bisogno basso -Offerta molto bassa

Bisogno superiorealla media -

Offerta molto bassa

Bisogno superiorealla media -

Offerta elevata

Page 50: Relazione Simurg - Osservatorio delle politiche sociali della Provincia di Grosseto

I disabili - SommarioI disabili - Sommario Pur in mancanza di alcuni importanti dati

e in presenza di incertezze sull’attendibilità dei dati disponibili (che dovranno essere opportunamente verificati), appare con evidenza che la situazione più degna di attenzione è quella della zona dell’Amiata.

In questa zona si registra una presenza relativa di disabili molto alta, ma l’offerta di servizi è la più bassa di tutta la provincia.

Diametralmente opposto il caso dell’Albegna dove invece si ha una bassa presenza relativa di disabili (anche se l’incidenza dei casi di gravità è la più elevata) ma la più alta offerta di servizi.

Appare senz’altro opportuno un maggiore equilibrio delle risorse previo un più attento controllo dei dati sulla base dei quali sono stati costruiti questi indicatori.

Indicatori di bisogno– Disabili accertati

– Disabili in situazione di gravità

– Pensioni di invalidità

– Disabili nelle scuole

Indicatori di offerta– PARG

– Inserimenti in strutture scolastiche ed educative

Sintesi bisogni e offerta

Page 51: Relazione Simurg - Osservatorio delle politiche sociali della Provincia di Grosseto

I disabili – Gli accertamenti ex-art. 4 l.104/92I disabili – Gli accertamenti ex-art. 4 l.104/92

La figura mostra l’evoluzione dal 1999 al 2000 dell’incidenza sulla popolazione con meno di 65 anni dei disabili accertati dai servizi ai sensi dell’art. 4 della legge 104/1992. Si tratta di un indicatore per il quale i dati forniti dalle zone socio-sanitarie davano luogo a risultati contraddittori e pertanto si è proceduto a correzioni che dovrebbero però essere verificate direttamente i responsabili dei servizi. Probabilmente ci sono alcune difformità nell’interpretazione del dato richiesto da parte dei servizi delle quattro zone che dovranno essere corrette nelle future rilevazioni. Inoltre, si tratta di un dato che può essere indicatore oltre che dell’incidenza del fenomeno, anche dell’intensità dell’attività dei servizi sociali.

Ciò premesso, l’indicatore calcolato secondo le nostre correzioni mostra a livello provinciale un deciso incremento dell’incidenza dei disabili sulla popolazione totale: essi passano infatti da 5,1 per 1000 nel 1999 a 5,9 per 1000 nel 2000; questa tendenza si verifica in tutte le zone.

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Colline Metallifere Grossetana PROVINCIA

19992000

Nella zona Grossetana l’incidenza dei disabili accertati dai servizi passa da 5,7 a 6,5 per 1000, il tasso più elevato di tutta la provincia.

Nella zona dell’Amiata l’incidenza cresce da 5,4 a 6 per 1000.

L’incidenza più bassa si nella zona dell’Albegna dove da 3,8 per 1000 si passa a 4,5.

Nelle Colline Metallifere, infine, l’incidenza dei disabili accertati passa da 4,9 per 1000 a 5,8.

Page 52: Relazione Simurg - Osservatorio delle politiche sociali della Provincia di Grosseto

I disabili – Le persone conosciute dai serviziI disabili – Le persone conosciute dai servizi

La figura mostra l’evoluzione di un altro indicatore relativo alla consistenza della popolazione disabile nelle diverse zone: l’incidenza dei disabili conosciuti dai servizi sociali per 1000 residenti con meno di 65 anni; si tratta di un indicatore che raccoglie un numero più elevato di persone rispetto a quelle accertate ex. Art. 4, ma, come nel caso dell’indicatore esposto in precedenza, necessita di ulteriori verifiche al fine di uniformare l’interpretazione che danno i servizi delle diverse zone nella costruzione del dato.

Anche in questo caso si assiste ad una netta crescita dal 1999 al 2000: i disabili passano dal 7,2 del 1999 all’8,2 per 1000 del 2000.

La zona dell’Amiata è quella nella quale si registra il maggior numero di disabili in rapporto alla popolazione residente: l’1,5% della popolazione con meno di 65 anni.

La zona delle Colline Metallifere vede i disabili passare da 8,3 per 1000 nel 1999 allo 9,2 nel 2000 ed è in seconda posizione per incidenza sulla popolazione con meno di 65 anni.

Su livelli nettamente più bassi le altre zone: la Grossetana con il 7,8 per 1000 è in terza posizione ed ha il numero assoluto di disabili più elevato.

La zona dell’Albegna si pone poco al di sotto della media provinciale con il 6,4 per 1000.

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Page 53: Relazione Simurg - Osservatorio delle politiche sociali della Provincia di Grosseto

I disabili – Le situazioni di gravitàI disabili – Le situazioni di gravità

La figura mostra l’evoluzione dal 1999 al 2000 dell’incidenza sul totale dei disabili accertati dai servizi ai sensi dell’art. 4 della legge 104/1992 delle situazioni di disabiltà grave.

A livello provinciale l’incidenza delle situazioni di gravità è stabile nei due anni osservati. L’incidenza dei casi di gravità è piuttosto variabile da zona a zona e, data la sostanziale stabilità del dato,

potrebbe essere legata a differenti metodologie o criteri seguiti dai servizi nella definizione dei casi di gravità. Anche questo è un dato che dovrà essere verificato con i servizi.

Colpisce in particolare il caso delle Colline Metallifere (dove, tra l’altro, come si è visto in precedenza, risulterebbe esserci una elevata incidenza totale dei disabili sulla popolazione residente) che presenta il 75% di casi di gravità, mentre le altre zone hanno tutte valori molto più bassi, intorno al 50%.

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Page 54: Relazione Simurg - Osservatorio delle politiche sociali della Provincia di Grosseto

I disabili – Le pensioni di invaliditàI disabili – Le pensioni di invalidità

Un’indicatore probabilmente più attendibile sull’incidenza della disabilità nelle diverse zone della provincia è quello relativo all’incidenza delle pensioni di invalidità erogate sulla popolazione residente, distinta per fasce di età (fonte Inps). Le due figure illustrano rispettivamente l’incidenza sui minori di 65 e sulla popolazione totale (sugli anziani cfr. pag. 38).

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Solo minoridi 65 anni

Totale

L’incidenza sulla popolazione minore di 65 anni a livello provinciale è dell’1,7% e fa registrare una leggera crescita rispetto al 2000. L’incidenza sulla popolazione totale (comprensiva quindi anche della popolazione anziana) raggiunge invece il 3,7% ed è anch’essa in crescita rispetto al 2000.

A livello sub-provinciale, si può notare che in entrambi i casi l’Amiata evidenzia un’incidenza maggiore rispetto alle altre zone: 2,1% per la popolazione con meno di 65 anni, 5,5% per quella totale.

Le altre zone, tutte in crescita rispetto al 2000, si trovano su livelli pressoché identici e prossimi alla media provinciale (3,7% per la popolazione totale, 1,7% per la popolazione con meno di 65 anni).

Page 55: Relazione Simurg - Osservatorio delle politiche sociali della Provincia di Grosseto

I disabili – Il bisognoI disabili – Il bisogno Analogamente a quanto fatto nel primo rapporto OPS, si è calcolato un indicatore sintetico di bisogno riferito

ai disabili. In mancanza di dati riferiti al 2001 l’indicatore è stato calcolato solo per il 2000 e confrontato con l’analogo indicatore calcolato nel primo rapporto OPS per il 1999. Nel primo rapporto veniva inoltre calcolato un indicatore di bisogno per i disabili riferito alla scuola, ma i dati disponibili per il 2000 non sono sembrati omogenei e quindi confrontabili con il 1999 e pertanto l’indicatore in questione non è stato calcolato.

Nel 2000 viene confermata la situazione registrata nel 1999 con una certa tendenza all’attenuazione degli squilibri tra le varie zone. L’Amiata e le Colline Metallifere rimangono le zone che esprimono le situazioni di bisogno relativo più forti; Grosseto si trova poco al di sotto della soglia di rischio, mentre la situazione relativamente migliore è quella dell’Albegna

Disabili accertati 30%

40%

Situazioni di gravità

Pensioni di invalidità <65

40%

-15

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10

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ilità

Amiata Grossetana Colline dell'Albegna Colline Metallifere Grossetana

19992000

Soglia di rischio

Page 56: Relazione Simurg - Osservatorio delle politiche sociali della Provincia di Grosseto

14,018,3

70,6

40,235,9 34,5

25,020,8

30,727,4

0

10

20

30

40

50

60

70

80

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vizi

AmiataGrossetana

Collinedell'Albegna

Colline Metallifere Grossetana Provincia

1998

1999

Inserimenti scolastici eIn strutture educative

I disabili – L’offerta di serviziI disabili – L’offerta di servizi Gli unici indicatori disponibili sull’offerta di servizi per i

disabili, a parte quelli riportati nel primo rapporto OPS, sono relativi ai PARG (Piano Abilitativi Riabilitativi Globali) attivati nelle diverse zone e quello relativo agli inserimenti in strutture scolastiche ed educative (fonte Regione Toscana).

Tra il 1998 e il 1999 si registra una leggera diminuzione della percentuale di disabili inseriti in strutture educative e scolastiche.

La diminuzione è forte soprattutto nella zona dell’Albegna, mentre nella zona dell’Amiata si registra un certo recupero che tuttavia non le fa raggiungere i valori medi provinciali.

0,02,0

17,0

76,5

42,438,6

17,818,5

24,6

8,510,510,1

16,717,415,9

0

10

20

30

40

50

60

70

80

PA

RG

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100

dis

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vizi

AmiataGrossetana

Collinedell'Albegna

Colline Metallifere Grossetana Provincia

199819992000

PARG

Per quanto riguarda i PARG se a livello provinciale non si registrano particolari oscillazioni nei tre anni considerati a livello di zone si assiste ad una progressiva attenuazione delle forti differenze registrate nel 1999.

L’Albegna rimane la zona con l’offerta più elevata (38,6%), seguita dalle Colline Metallifere (24,6%), dall’Amiata (che recupera con il 17% molte posizioni nei tre anni considerati) e, in ultima posizione, dalla zona Grossetana (15,9%).

Page 57: Relazione Simurg - Osservatorio delle politiche sociali della Provincia di Grosseto

I disabili – Confronto tra bisogni e serviziI disabili – Confronto tra bisogni e servizi

Sulla base dei dati disponibili si è calcolato anche un indicatore dell’offerta di servizi mettendo insieme PARG e inseriementi scolastici ed educativi, diversamente da quanto fatto nel primo rapporto OPS, quando gli indicatori di offerta disponibili erano molto più numerosi. La figura mostra il confronto tra l’indicatore sintetico di bisogno e l’indicatore sintetico di offerta per le varie zone socio-sanitarie calcolati sui valori medi del periodo considerato.

Si può notare che l’Amiata, a fronte della situazione di bisogno relativo più alto registra la più bassa offerta di servizi. L’Albegna, al contrario, di fronte alla situazione migliore dal punto di vista dei bisogni registra la più alta offerta di servizi. Più equilibrata la situazione delle Colline Metallifere che ad un bisogno elevato fanno corrispondere una alta offerta di servizi. La zona Grossetana, infine, pur non avendo una situazione di bisogno relativo superiore alla soglia di rischio, registra una offerta

di servizi molto bassa, superiore solo a quella registrata nell’Amiata.

-50

-40

-30

-20

-10

0

10

20

30

40

50

Amiata Grossetana Colline dell'Albegna Colline Metallifere Grossetana

Co

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Bisogno (media 1999-2000)Offerta (media 1998-2000)

Bisogno alto -Offerta molto bassa

Bisogno basso -Offerta molto alta

Bisogno nella media -Offerta molto bassa

Bisogno alto -Offerta alta

Page 58: Relazione Simurg - Osservatorio delle politiche sociali della Provincia di Grosseto

Gli immigrati - SommarioGli immigrati - Sommario

Sintesi generale della situazione

La consistenza numerica

I minori Le nazionalità L’inserimento

lavorativo L’ospedalizzazione

Page 59: Relazione Simurg - Osservatorio delle politiche sociali della Provincia di Grosseto

Gli immigrati – La consistenza numericaGli immigrati – La consistenza numerica

Grosseto è tra le province toscane una di quelle con una minor densità di presenza straniera (1,97 per 100 ab. nel 1999 contro 2,7% media regionale), superiore solo a Livorno e Massa Carrara.

Tuttavia nell’ultimo decennio c’è stata una crescita notevole delle presenze anche se inferiore alla media regionale.

Attualmente risiedono in provincia di Grosseto 5.232 stranieri, pari al 2,4% della popolazione.

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Massa-Carrara

Livorno

Pisa

Pistoia

Arezzo

Siena

Grosseto

1.97

2.73

2.99

Lucca

1.66

3.91

2.45

2.452.04

1.74

3.61Firenze

Prato

Stranieri residenti per 100 abitanti(dati al 31/12/1999)

3,36 a 3,92 (2)2,79 a 3,36 (1)2,22 a 2,79 (3)1,66 a 2,22 (4)

1.927

3.292

5.232

0

1.000

2.000

3.000

4.000

5.000

6.000

1992 1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001

Str

anie

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31/1

2

Page 60: Relazione Simurg - Osservatorio delle politiche sociali della Provincia di Grosseto

Gli immigrati – L’evoluzione nelle zoneGli immigrati – L’evoluzione nelle zone

L’area grossetana è l’area di maggior concentrazione della presenza straniera (47%), anche se nelle Colline Metallifere c’è una maggior incidenza sulla popolazione residente (2,9 per 100 ab.).

L’incidenza degli stranieri sulla popolazione totale è in crescita in tutte le zone tranne che nella zona Grossetana dove negli ultimi due anni c’è stata una stabilizzazione intorno al 2,4%.

Il comune dove risiedono più stranieri è Grosseto (1079 pari al 1,5% della popolazione), ma l’incidenza più elevata si ha in piccoli comuni come Montieri (7%), Civitella P. e Monterotondo (5%)

Da notare che tra gli stranieri si registra una elevata presenza di persone provenienti da paesi avanzati (43% nell’Amiata), con alcuni comuni che superano il 50% (Monterotondo: 71%; Semproniano 70%)

Evoluzione della % di stranieri per zona

Stranieri residentiPer zona

1,9

2,2

2,62,7

1,4

1,6

1,8

2,01,9

2,3

2,72,9

1,8

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2,42,4

1,7

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2,32,4

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AmiataGrossetana

Collinedell'Albegna

Colline Metallifere Zona Grossetana PROVINCIA

19981999

20002001

Amiata Grossetana

8%

Colline dell'Albegna

21%Colline

Metallifere24%

Grossetana47%

Page 61: Relazione Simurg - Osservatorio delle politiche sociali della Provincia di Grosseto

Gli immigrati – Le nazionalitàGli immigrati – Le nazionalità

Gli stranieri più numerosi sono i tedeschi (13,4%), seguiti dai marocchini (10,3%) e dagli albanesi (9%). Tra il 1999 e il 2000 si è registrata una forte crescita della percentuale di albanesi che sono passati dal 7,6%

al 9%; più contenuta dei marocchini (da 9,7% a 10,3%), dei rumeni (da 5% a 5,8%) e dei polacchi (da 2,7% a 3,5%).

Risulta in calo la quota percentuale dei tedeschi (da 14,5% a 13,4%) e, in generale, degli stranieri provenienti da paesi sviluppati a beneficio degli stranieri provenienti da paesi a forte pressione migratoria. Rimane comunque molto elevato numero di nazionalità presenti (95)

Tra gli stranieri provenienti da PVS l’area di prevalente è l’Europa dell’Est (47%).

Principali paesi di provenienza

1999 2000 Var.

Germania 14,5 13,4 --- Marocco 9,7 10,3 ++ Albania 7,6 9,0 +++ Macedonia 6,6 7,0 + Romania 5,0 5,8 ++ Svizzera 5,3 4,9 - Senegal 3,9 3,7 - Polonia 2,7 3,5 ++ Turchia 3,6 3,4 - Regno Unito 3,5 3,1 - Bosnia-Erzegovina 2,8 2,5 - Cina 2,8 2,4 - Tunisia 1,9 2,2 + Altre nazionalità 30,0 28,8 ---

TOTALE 100,0 100,0

Africa Nord18%

Africa (escl. Nord)8%

Europa dell'Est47%

Asia16%

America Centro-Sud

11%

Stranieri provenientida PVS (1999)

Page 62: Relazione Simurg - Osservatorio delle politiche sociali della Provincia di Grosseto

Gli immigrati – Le nazionalità per zonaGli immigrati – Le nazionalità per zona

La situazione nelle varie zone è abbastanza simile: prevalgono sempre i paesi dell’Est seguiti dai nordafricani.

Nell’area grossetana si ha una maggiore concentrazione di immigrati asiatici (principalmente turchi e cinesi).

Nell’area dele Colline Metallifere come terza area di provenienza c’è l’Africa sub-sahariana, rappresentata principalmente dal Senegal.

10 63 14 34 101

60 86 69 55 265

73 155 80 31 270

86 220 163 344 688

229 524 326 464 1324

0% 10% 20% 30% 40% 50% 60% 70% 80% 90% 100%

Amiata Grossetana

Colline dell'Albegna

Colline Metallifere

Grossetana

Provincia Grosseto

Altri paesi africani Africa del Nord America Centrale e Meridionale Asia Europa dell'Est

Page 63: Relazione Simurg - Osservatorio delle politiche sociali della Provincia di Grosseto

Gli immigrati – Le nazionalità per comuneGli immigrati – Le nazionalità per comune

Comune v.a. % v.a. % v.a. % v.a. % v.a. % v.a. % v.a. %Arcidosso 9 23,1 1 2,6 10 25,6 13 33,3 6 15,4 39 100,0 34 46,6Campagnatico 0,0 5 10,4 2 4,2 41 85,4 0,0 48 100,0 20 29,4Capalbio 14 18,4 0,0 8 10,5 51 67,1 3 3,9 76 100,0 7 8,4Castel del Piano 2 4,7 10 23,3 2 4,7 25 58,1 4 9,3 43 100,0 33 43,4Castell'Azzara 3 42,9 0,0 0,0 4 57,1 0,0 7 100,0 3 30,0Castiglion della Pescaia 12 15,8 8 10,5 26 34,2 30 39,5 0,0 76 100,0 54 41,5Cinigiano 0,0 1 2,9 17 48,6 16 45,7 1 2,9 35 100,0 34 49,3Civitella Paganico 30 32,3 1 1,1 0,0 58 62,4 4 4,3 93 100,0 51 35,4Follonica 36 14,0 48 18,7 22 8,6 99 38,5 52 20,2 257 100,0 57 18,2Gavorrano 74 52,1 19 13,4 6 4,2 24 16,9 19 13,4 142 100,0 116 45,0Grosseto 125 13,6 119 12,9 265 28,8 331 35,9 81 8,8 921 100,0 158 14,6Isola del Giglio 2 5,9 8 23,5 2 5,9 21 61,8 1 2,9 34 100,0 27 44,3Magliano in Toscana 2 8,0 0,0 4 16,0 19 76,0 0,0 25 100,0 23 47,9Manciano 28 29,5 4 4,2 7 7,4 55 57,9 1 1,1 95 100,0 41 30,1Massa Marittima 38 28,8 7 5,3 2 1,5 84 63,6 1 0,8 132 100,0 96 42,1Monte Argentario 27 23,7 27 23,7 25 21,9 32 28,1 3 2,6 114 100,0 100 46,7Montieri 1 3,0 2 6,1 1 3,0 29 87,9 0,0 33 100,0 62 65,3Orbetello 9 5,7 22 13,9 7 4,4 68 43,0 52 32,9 158 100,0 55 25,8Pitigliano 1 6,3 3 18,8 1 6,3 11 68,8 0,0 16 100,0 18 52,9Roccalbegna 8 40,0 0,0 0,0 12 60,0 0,0 20 100,0 38 65,5Roccastrada 35 14,1 19 7,6 24 9,6 171 68,7 0,0 249 100,0 127 33,8Santa Fiora 6 13,3 1 2,2 11 24,4 27 60,0 0,0 45 100,0 16 26,2Scansano 18 22,8 10 12,7 10 12,7 41 51,9 0,0 79 100,0 80 50,3Scarlino 6 22,2 4 14,8 0,0 16 59,3 1 3,7 27 100,0 14 34,1Seggiano 4 26,7 1 6,7 4 26,7 6 40,0 0,0 15 100,0 21 58,3Sorano 31 58,5 1 1,9 7 13,2 14 26,4 0,0 53 100,0 21 28,4Monterotondo Marittimo 0,0 0,0 0,0 18 100,0 0,0 18 100,0 44 71,0Semproniano 3 17,6 5 29,4 1 5,9 8 47,1 0,0 17 100,0 39 69,6Provincia Grosseto 524 18,3 326 11,4 464 16,2 1324 46,2 229 8,0 2867 100,0 1389 32,6

Altri paesi africani

TotalePaesi

sviluppatiAfrica del

NordAmerica Latina

AsiaEuropa dell'Est

Page 64: Relazione Simurg - Osservatorio delle politiche sociali della Provincia di Grosseto

Gli immigrati – I minoriGli immigrati – I minori Un indicatore del radicamento sul territorio delle comunità straniere è quello relativo all’incidenza della presenza di minori (persone

con meno di 18 anni) tra le comunità immigrate. A parte i rari casi di minori immigrati da soli, categoria comunque normalmente non inclusa nelle statistiche sui residenti perché frequentemente irregolare, la presenza di minori indica la concretizzazione della volontà di ricongiungimento familiare e di stabilizzazione sul territorio.

Le figure confermano che a Grosseto, in paragone alle altre province toscane, il fenomeno migratorio è ancora ad uno stadio iniziale, con una minore incidenza sulla popolazione e con un minor radicamento sul territorio.

Si nota comunque una netta tendenza alla crescita in tutte le zone con l’eccezione dell’Albegna dove cala di qualche punto percentuale. L’Amiata è la zona nella quale si ha la più elevata incidenza di minori sul totale degli stranieri residenti (16,8% contro una media provinciale del 14,1%).

14,1

14,9

15,9

17,8

18,1

18,2

19,3

19,7

20,2

20,3

24,1

10,0 12,0 14,0 16,0 18,0 20,0 22,0 24,0 26,0

% minori su totale stranieri

Grosseto

Livorno

Lucca

Massa Carrara

Pisa

Pistoia

Toscana

Siena

Firenze

Arezzo

Prato

16,416,8

11,110,7 11,1

13,1

15,415,5

13,614,1

18,2

19,3

0

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4

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10

12

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16

18

20

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tali

AmiataGrossetana

Collinedell'Albegna

CollineMetallifere

Grossetana PROVINCIA TOSCANA

19992000

Page 65: Relazione Simurg - Osservatorio delle politiche sociali della Provincia di Grosseto

Gli immigrati – L’ospedalizzazioneGli immigrati – L’ospedalizzazione

Un ulteriore indicatore del radicamento sul territorio delle comunità straniere è quello relativo al tasso di ospedalizzazione. La figura conferma che a Grosseto si registra negli ultimi anni una netta tendenza alla stabilizzazione delle comunità immigrate e, quindi, ad un crescente ricorso ai servizi pubblici, in questo caso a quelli sanitari.

Il tasso di ospedalizzazione (ricoveri di stranieri per 1000 ricoveri di residenti) cresce infatti dal 8,6 per 1000 del 1999 al 12,6 per 1000 del 2001.

La crescita si registra in tutte le zone con l’eccezione dell’Albegna dove cala di qualche punto percentuale nel 2000 per poi risalire, ma a livelli più bassi del 1999, nel 2001.

L’Amiata è la zona nella quale si registra il più elevato tasso di ospedalizzazione (19 per 1000 contro 12,6 per 1000 media provinciale).

10,010,0

19,0

4,2

2,73,4

5,86,7

11,612,5

15,916,9

8,6

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12,6

0

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16

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20

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AmiataGrossetana

Collinedell'Albegna

Colline Metallifere Zona Grossetana PROVINCIA

199920002001

Page 66: Relazione Simurg - Osservatorio delle politiche sociali della Provincia di Grosseto

Gli immigrati – Gli iscritti al collocamentoGli immigrati – Gli iscritti al collocamento

Sembra confermata l’immagine di un’immigrazione ancora ai primi stadi, con un debole inserimento sul mercato del lavoro. Il numero di iscritti agli uffici di collocamento, tra gli stranieri extracomunitari, è infatti il più basso tra le provincie toscane. Nel 1999 i Centri per l’Impiego della provincia registrano 437 iscritti, pari al 2,3% del totale degli iscritti, anche questa la percentuale più bassa tra tutte le province toscane. Rispetto agli extra-comunitari residenti, gli iscritti al collocamento rappresentavano il 13,6% alla fine del 1999.

L’evoluzione dello stock di iscritti al collocamento negli ultimi 5 anni ha un andamento oscillante che ha la sua punta massima nel 1996; è probabile che il dato sugli iscritti al collocamento rappresenti solo una frazione degli extracomunitari in cerca di lavoro, sia a causa della quota di irregolari, sia perché possono esserci delle difficoltà di accesso ai servizi per l’impiego legati alla lingua o alla incomprensione dei meccanismi burocratici italiani.

-

100

200

300

400

500

600

1995 1996 1997 1998 1999

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Page 67: Relazione Simurg - Osservatorio delle politiche sociali della Provincia di Grosseto

Gli immigrati – Gli avviamenti al lavoroGli immigrati – Gli avviamenti al lavoro

Si può osservare una crescita continua e piuttosto sostenuta del numero di avviamenti al lavoro avvenuti nell’arco dell’anno.

Ciò non necessariamente implica una crescita dell’occupazione tra gli extracomunitari, in quanto ogni lavoratore può aver beneficiato di più di un avviamento nell’arco dell’anno considerato. Quindi, la crescita del numero di avviamenti può essere il sintomo anche di una maggiore precarietà dei rapporti di lavoro o di una elevata incidenza dei lavori stagionali.

Il rapporto tra avviamenti (flusso) e iscritti (stock) è, tranne che per il 1996, sempre superiore a 100, il che indica una mobilità elevata tra lo stato di disoccupazione e di occupazione.

0

200

400

600

800

1000

1200

1400

1600

1995 1996 1997 1998 1999

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nu

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Page 68: Relazione Simurg - Osservatorio delle politiche sociali della Provincia di Grosseto

Gli immigrati – La condizione professionaleGli immigrati – La condizione professionale

50,0 9,4

52,5 9,8

56,7 8,6

34,3 16,2

49,6 10,7

0% 20% 40% 60% 80% 100%

Albegna

Amiata

Grossetana

Metallifere

Provincia

Occupato Occupato precarioPensionato/casalinga/studente DisoccupatiIn cerca di 1a occupazione/inattivi

La figura illustra dei dati tratti dall’indagine sull’immigrazione straniera realizzata nell’ambito del progetto “Il Ponte”. Si tratta dunque di dati provenienti non da fonti statistiche ufficiali, ma da un’indagine sul campo e, quindi, non sono a rigori estendibili a tutta la popolazione. Ciò premesso, in mancanza di ulteriori dati, essi possono offrire interessanti elementi conoscitivi e spunti per la programmazione degli interventi.

Al momento dell’indagine (maggio 2000) lavorava continuativamente quasi il 50% degli intervistati, mentre il 24,2% svolgeva lavori saltuari, l’11,4% aveva lavorato in passato ma al momento era disoccupato, il 10,7% non aveva mai lavorato prima e il 3,9% non lavorava in quanto pensionato, casalinga o studente.

Analizzando i dati per zona di residenza si può notare come gli intervistati della zona delle Colline Metallifere abbiano un inserimento sul mercato del lavoro più debole rispetto a quelli delle altre zone: solo il 34,3% risulta infatti occupato stabilmente (contro una media provinciale del 49,6%) e più del 33% ha occupazioni precarie; relativamente elevata è anche la percentuale di intervistati che non ha mai lavorato in Italia (persone in cerca di prima occupazione e persone inattive).

Nella zona grossetana gli immigrati sembrano godere della migliore situazione occupazionale; più del 57% ha infatti un’occupazione stabile e l’incidenza dei disoccupati è la più bassa tra le diverse zone (8% contro la media provinciale dell’11%). A conferma di questa situazione, la percentuale degli intervistati che si dichiarano soddisfatti dell’attuale posizione lavorativa nell’area grossetana è tra le più elevate (61% contro una media provinciale del 57%).

Page 69: Relazione Simurg - Osservatorio delle politiche sociali della Provincia di Grosseto

Gli immigrati – I lavori svoltiGli immigrati – I lavori svolti L’occupazione di gran lunga prevalente è quella dell’assistenza domiciliare a persone malate o anziane, che è

svolta (o è stata svolta in passato) dal 23% degli intervistati. Seguono, piuttosto distaccati, il commercio ambulante (11,7%), il muratore (11,7%), l’operaio (11,4%) e il lavoro nei boschi (11,4%).

L’assistenza domiciliare è il settore prevalente in tutte le zone, anche se in modo meno accentuato nell’area grossetana, dove riguarda il 18,3% degli intervistati. In quest’ultima area risultano avere un peso relativamente maggiore rispetto alle altre aree le occupazione connesse al settore edilizio e quello manifatturiero (operai).

Nella zona dell’Amiata emerge con evidenza l’importanza del settore forestale che occupa il 25% degli intervistati, mentre il commercio ambulante è particolarmente diffuso nella zona delle Colline Metallifere (19% degli intervistati)

0 5 10 15 20 25

% intervistati

Assistenza domiciliare

Commercio ambulante

Muratore, manovale

Operaio

Lavoro nei boschi

Addetto/a alle pulizie

Barista, cameriere

Cuoco, aiuto cuoco

Addetto/a al commercio

Agricoltore

Lavori svolti in Italia Albegna AmiataGrosse-

tanaMetalli-

fereTotale

Assistenza domiciliare 27,3 26,9 18,3 26,6 22,9 Commercio ambulante 16,4 13,5 6,1 19,0 11,7 Muratore, manovale 3,6 9,6 16,5 8,9 11,7 Operaio 5,5 11,5 12,2 13,9 11,4 Lavoro nei boschi 10,9 25,0 11,6 2,5 11,4 Addetto/a alle pulizie 7,3 9,6 7,9 13,9 9,4 Barista, cameriere 7,3 - 9,1 7,6 7,1 Cuoco, aiuto cuoco 9,1 1,9 4,9 3,8 4,9 Addetto/a al commercio 7,3 - 4,9 3,8 4,3 Agricoltore - 1,9 4,3 1,3 2,6 Altri lavori 7,3 1,9 7,9 3,8 6,0 Totale 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0

Zona socio-sanitaria di residenza

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Gli immigrati – Regolari/irregolariGli immigrati – Regolari/irregolari

Nel questionario dell’indagine “Il ponte” era presente anche una domanda riguardante il permesso di soggiorno. La percentuale di irregolari tra gli intervistati si situa intorno al 25% del totale. Distinguendo per zona di residenza (Figura 22) si nota che la percentuale più elevata di irregolari è nella zona delle Colline Metallifere (29,3%), la più bassa nella zona dell’Albegna (17,2%).

Per quanto riguarda le aree di provenienza notiamo una maggiore incidenza di irregolari tra gli immigrati provenienti dall’Europa Orientale (43%); si tratta per lo più di persone con permesso di soggiorno scaduto, entrate con un permesso turistico. Il dato probabilmente rispecchia la realtà di un flusso migratorio che, grazie alla vicinanza geografica e alla fitta rete di trasporti, gode di occasioni più numerose e agevoli di ingresso illegale in Italia.

Quasi nulla appare l’incidenza degli irregolari tra gli immigrati provenienti dall’Asia Orientale (cinesi, filippini e indiani) e tra quelli turchi, ma in questo caso è possibile che ci sia stata qualche reticenza tra gli intervistati.

82,8 17,2

77,0 23,0

73,9 26,1

70,7 29,3

75,0 25,0

0% 20% 40% 60% 80% 100%

Albegna

Amiata

Grossetana

Metallifere

Provincia

Regolari Irregolari