RELAZIONE PREVISIONALE E PROGRAMMATICA 2013 - 2015...IL QUADRO DI RIFERIMENTO E LE SCELTE PER IL...

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RELAZIONE PREVISIONALE E PROGRAMMATICA 2013 - 2015

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  • RELAZIONE PREVISIONALE E PROGRAMMATICA 2013 - 2015

  • 1.

    COMUNE DI ALFONSINE

    RELAZIONE PREVISIONALE E PROGRAMMATICA

    2013 / 2015

  • 2.

    INDICE

    INTRODUZIONE DEL SINDACO................................................................................................................................................................................... 3

    SEZIONE 1: CARATTERISTICHE GENERALI DELLA POPOLAZIONE, DEL TERRITORIO, DELL’ECONOMIA INSEDIATA E DEI SERVIZI DELL’ENTE. ..................................................................................................................................................................................................... 8 1.1 - POPOLAZIONE ........................................................................................................................................................................................................ 9 1.2 - TERRITORIO .......................................................................................................................................................................................................... 12 1.3 - SERVIZI................................................................................................................................................................................................................... 14 1.4 - ECONOMIA INSEDIATA ...................................................................................................................................................................................... 32

    IL QUADRO DI RIFERIMENTO E LE SCELTE PER IL BILANCIO DI PREVISIONE 2013 -2015 ........................................................................ 34

    SEZIONE 2: ANALISI DELLE RISORSE...................................................................................................................................................................... 51

    SEZIONE 3: PROGRAMMI E PROGETTI .................................................................................................................................................................... 81 Quadro Generale degli Impieghi per Programma......................................................................................................................................................... 83

    Piano Poliennale degli investimenti.............................................................................................................................................................................. 84 Programma PRM.01 FUNZIONI GENERALI-STAFF .......................................................................................................................................... 90 Programma PRM.02 TERRITORIO E LLPP .......................................................................................................................................................... 96 Programma PRM.03 WELFARE .......................................................................................................................................................................... 109 Programma PRM. 04 SICUREZZA .......................................................................................................................................................................... 122

    SEZIONE 4 STATO DI ATTUAZIONE PROGRAMMI DELIBERATI NEGLI ANNI PRECEDENTI ................................................................... 126

    SEZIONE 5 RILEVAZIONE PER IL CONSOLIDAMENTO CONTI PUBBLICI ..................................................................................................... 131

    SEZIONE 6 CONSIDERAZIONI.................................................................................................................................................................................. 136

  • 3.

    INTRODUZIONE DEL SINDACO La premessa essenziale alla elaborazione del bilancio di previsione 2013 dei comuni d'Italia è l'estrema provvisorietà a cui si è costretti nella costruzione di una ipotesi di programmazione finanziaria dell'Ente.

    Troppe sono le variabili purtroppo indipendenti dai compiti, dalle funzioni e dalle possibilità di intervento degli enti locali. Altrettanto numerosi sono i fattori esterni che, in un modo o nell'altro finiranno per condizionarne e in modo non secondario, gli esiti finali. Ci riferiamo a fattori politici, a indirizzi macro economici di stampo nazionale ed europeo, a disegni istituzionali rimasti incompiuti e incompleti.

    Ci apprestiamo a redigere questo bilancio pluriennale 2013 – 2015 all'insegna dell’incertezza:

    Capitolo 1 Spending review: ad oggi non è ancora dato sapere quale sarà il taglio applicato per l'anno 2013 nonostante fosse annunciato un provvedimento risolutore in tale senso entro il 15 Febbraio di quest'anno.

    Capitolo 2 IMU 2012: ad oggi non conosciamo quale sarà la quota da cedere o ricevere allo o dallo stato alla luce dei reali introiti relativi a quel tributo.

    Capitolo 3 IMU 2013: la diversa ripartizione degli introiti, prevista dal Governo uscente, fra Stato e Comuni, produce l'eliminazione dei trasferimenti dal fondo di riequilibrio ai Comuni e prevede la costituzione di un fondo si solidarietà fra gli enti locali di cui non se ne conoscono gli effetti nei bilanci comunali.

    IMU prima casa non si sa quale destino avrà e, alla luce della sua ipotizzata sospensione del pagamento della prima rata, produrrà sicuramente problemi di liquidità nelle casse dei Comuni.

    Capitolo 4 TARES: nella parte extra corrispettivo servizio rifiuti produrrà un probabile sbilancio fra entrata (30 centesimi a m²) e taglio previsto al trasferimento da fondo di riequilibrio.

    Altra considerazione necessaria alla elaborazione di questo documento è come sempre di più l'intreccio fra i bilanci dei Comuni aderenti all'Unione dei Comuni della Bassa Romagna ed il bilancio dell'Unione stessa sia evidente e quindi vadano predisposti in modo coordinato ed integrato. Per questa ragione crediamo sia utile riportare per esteso la parte della relazione del presidente dell'Unione relativa agli interventi che i Comuni della Bassa Romagna intendono mettere in campo in questo anno di grandi difficoltà:

  • 4.

    “Occorre evidenziare che il bilancio di previsione dell'Unione va predisposto in modo coordinato e integrato con quelli dei Comuni, tenendo quindi conto di diverse impostazioni di partenza, di situazioni finanziarie storicamente diversificate e di bilanci che contengono aliquote non sempre omogenee per quanto riguarda l'IRPEF o l'IMU. Ragioni che, in alcuni casi, comportano problemi di pareggio anche in relazione all'impatto che sugli stessi hanno le recenti misure conseguenti alla “spending review” e/o al patto di stabilità.

    Un quadro esauriente che da conto, in modo chiaro ed evidente, degli elementi di incertezza e delle notevoli difficoltà incontrate nella progettazione dei nostri bilanci di previsione.

    Come pubblici amministratori ci chiediamo, in questa situazione da collasso, come fare per investire sui nostri Paesi e sulle nostre città, come attuare i programmi di legislatura, far ripartire la crescita e il lavoro, confermare i servizi. Su quali risorse contare per promuovere l’innovazione, ottimizzare la macchina pubblica, concentrare le risorse per lo sviluppo dei territori attraverso la sinergia fra i comuni, le associazioni sociali, il mondo dell'impresa e del lavoro. E' una sfida difficile, sopratutto in un contesto nazionale ed europeo in cui prevalgono ancora politiche di contrazione e faticano a farsi largo strategie più orientate alla crescita, ad uno sviluppo intelligente e sostenibile. Non possiamo però attendere oltre, abbiamo il dovere di continuare ad operare per la difesa degli interessi delle nostre comunità locali e per tener vive le potenzialità di crescita del nostro territorio.

    Priorità alla crescita economica e alla coesione sociale della Bassa Romagna

    Non arretreremo di un passo rispetto a questo asse fondamentale del nostro impegno anzi, riteniamo necessario rafforzarlo proprio di fronte alle incertezze legislative, al protrarsi di una ciclo economico quanto mai grave, alle difficoltà di una fase politica complessa e difficile. Non arretreremo perchè in questo territorio possiamo contare sulle opportunità messe in gioco dall'Unione dei comuni, sugli strumenti di programmazione territoriale che abbiamo condiviso e realizzato, sulle linee di sviluppo che unitariamente abbiamo indicato a partire dalle strategie avviate con “La Bassa Romagna 2020”. Si tratta di punti di forza importanti perchè mettono il nostro territorio, le nostre comunità e le nostre imprese in una condizione di vantaggio competitivo rispetto ad altre aree del Paese. E' per queste ragioni che abbiamo scelto di utilizzare la leva dei bilanci del 2013, l'ultimo anno intero che abbiamo a disposizione prima della fine della legislatura, per concentrare l'attività e le risorse dell'Unione sui seguenti obiettivi prioritari:

    A) Completare e stabilizzare il percorso dell'Unione;

    B) Alleggerire la pressione fiscale sui cittadini;

    C) Garantire interventi di protezione sociale verso gli strati più deboli ed esposti alla crisi;

    D) Attivare misure concrete e immediate di sostegno all’innovazione delle imprese e all'occupazione.

    Il Bilancio di previsione è orientato alla realizzazione piena di questi quattro obiettivi, prioritari perché indispensabili per la difesa della coesione sociale e per tener vive le prospettive di crescita dell'economia della Bassa Romagna.

  • 5.

    A) Completare e stabilizzare il percorso dell'Unione

    In primo luogo l'obiettivo di rafforzare e completare il percorso dell'Unione trova piena giustificazione nella esigenza di mettere in sicurezza l'unica vera e concreta innovazione istituzionale realizzata in questi anni. Un’innovazione che ha senso per i servizi che genera a vantaggio di imprese e famiglie. Si tratta di una riforma istituzionale costruita dal basso, con il consenso dei sindaci, degli amministratori e dei cittadini dei nostri nove comuni. Un consenso tutt'altro che aprioristico, ma fondato sulla consapevolezza che l'Unione ha dimostrato di essere un valore aggiunto per i nostri cittadini e per le nostre imprese, perché ha creato nuove economie di scala, ha razionalizzato le spese, ha permesso di intercettare maggiori entrate a vantaggio di tutti. Così i nostri comuni hanno potuto attraversare questi difficilissimi anni di contrazione della spesa pubblica senza vedersi costretti a tagliare servizi essenziali anzi, mantenendo quelli esistenti e ampliando la rete dei servizi alla persona e alle le imprese. Non solo, l’Unione è l’unica possibilità che abbiamo per avviare politiche a sostegno della crescita economica e per lo sviluppo territoriale, di fronte ad una crisi di carattere globale. Attraverso l'Unione possiamo avviare progettazioni innovative, condivise col mondo del lavoro e dell'impresa, che mettono il nostro territorio nella condizione di intercettare con maggior facilità le risorse economiche che l'Unione Europea rende disponibili attraverso i Programmi di Sviluppo 2014/2020. Dunque l'Unione è lo strumento che occorre salvaguardare per offrire ai cittadini e alle imprese la possibilità di difendersi meglio dalla fase recessiva che attraversa il Paese. Proprio per questa ragione dal 2013 riteniamo necessario avviare un meccanismo permanente di perequazione tra i Comuni costituenti l'Unione fondato su:

    • passaggio a quota capitaria (n. di abitanti) del finanziamento di tutti i servizi associati che l'Unione gestisce per i Comuni, con l'unica eccezione dei servizi educativi per i quali si prevede un passaggio con gradualità triennale;

    • la costituzione di una corresponsione perpetua di 200.000 euro all’anno, il cui valore attuale di 4 milioni, è approssimativamente pari all’esternalità positiva che il Comune di Lugo ha ricevuto con l’accentramento di parte degli uffici;

    • la costituzione di un fondo “salva comuni” per affrontare eventuali situazioni di difficoltà o emergenze. Tale fondo andrebbe attivato, previe verifiche congiunte, in favore dei comuni con il bilancio in emergenza economica;

    • la possibilità di condividere i valori medi futuri dei tagli agli ex trasferimenti erariali, che di volta in volta possono colpire in modo discontinuo ora un comune, ora un altro.

    Questo intervento perequativo, proprio perché avrà carattere permanente, renderà più stabile il sistema dei rapporti in essere tra Unione e Comuni, reciprocamente fra Comuni, renderà omogenei i criteri di finanziamento dei servizi e, al tempo stesso, garantirà una miglior governabilità degli strumenti finanziari dei dieci enti. In una parola, completerà e darà maggior stabilità al sistema aggregato Unione e Comuni. Infine, tale meccanismo, contribuirà a rendere più omogeneo il portafoglio di servizi sull’intero territorio, superando le differenze inutili e fonti di inefficienze. In una frase, renderà più pieno il diritto di cittadinanza nel territorio dell’Unione.

  • 6.

    B) Alleggerire la pressione fiscale sui cittadini

    In secondo luogo, va evidenziato che sia nel bilancio dell'Unione che nei bilanci dei comuni del 2013, non sono previsti aumenti della pressione fiscale. Non saranno aumentate le aliquote IMU, non ci saranno aumenti per altri tributi locali, non saranno aumentate le rette dei servizi sociali e neppure di quelli educativi (per i valori medi, nemmeno dell’inflazione). Inoltre, proprio in forza delle razionalizzazioni rese possibili dall'Unione e dal grado di integrazione più elevato raggiunto dal sistema Comuni/Unione, nel 2013 in tutti i comuni della Bassa Romagna sarà possibile ridurre in modo selettivo l'IMU per la prima casa ai redditi più bassi attraverso un aumento della detrazione. Si tratterà di un intervento di alleggerimento fiscale selettivo, non a pioggia, ma destinato alle persone che si trovano in condizioni di effettivo disagio economico, alle famiglie che non arrivano alla terza settimana del mese. Si procederà attraverso un indice di riferimento affidabile, l'ISEE (Indicatore della Situazione Economica Equivalente) fissando un tetto annuo di reddito ISEE attorno ai 12.000 euro. In tal modo si ritiene di dare effettivo sollievo a quelle fasce di cittadini e di famiglie che stanno pagando il prezzo più alto alla crisi economica in corso. Questa manovra di alleggerimento fiscale basata da un lato sul congelamento di rette e tariffe e dall'altro su un abbassamento selettivo dell'aliquota IMU per la prima casa sarà resa operativa in tutti i nove comuni dell'Unione della Bassa Romagna, attraverso un apposito regolamento. C) Garantire interventi di protezione sociale verso gli strati più deboli ed esposti alla crisi

    Il terzo obiettivo prioritario è centrato sulla necessità, resa più acuta dal perdurare della congiuntura recessiva, di mantenere inalterati i livelli di funzionamento dei servizi di assistenza e cura dedicati agli anziani, ai cittadini svantaggiati, ai diversamente abili, ai più deboli e bisognosi, al contrasto delle vecchie e nuove povertà. Noi partiamo dalla convinzione profonda che la solidarietà, l'aiuto concreto a chi resta più indietro, il sostegno a chi da solo non ce la fa, è il dovere primario di una società civile degna di questo nome. A tale scopo, la maggior parte delle risorse finanziarie provenienti e utilizzabili dall'Avanzo di Amministrazione dell'Unione saranno destinate ai servizi dell'Area Welfare di competenza dell'Unione. Il welfare non è un lusso, ma una conquista irrinunciabile per garantire la coesione sociale e anche perché, come ormai noto e dimostrato, i servizi di welfare sono fattore di sviluppo, di crescita economica e occupazionale. In questo senso gli interventi del 2013 saranno indirizzati verso:

    1. il potenziamento del fondo per gli affitti, una misura indispensabile per aiutare le famiglie in affitto e le giovani coppie;

    2. il sostegno ai servizi per l'istruzione, con particolare riferimento alla mediazione culturale e al plurilinguismo. In ciò utilizzando risorse proprie dei Comuni, a fronte di una vergognosa ritirata dello Stato centrale che ha tagliato, in modo incomprensibile, i fondi destinati a tali interventi;

    3. Il mantenimento di tutti servizi socio assistenziali che in questi anni i Comuni hanno costruito e che ora sono gestiti in modo associato dall'Unione.

  • 7.

    D) Attivare misure concrete e immediate di sostegno all’innovazione delle imprese e all'occupazione

    Il quarto intervento che, nei capitoli del bilancio 2013 dell'Unione sarà adeguatamente potenziato, è dedicato alla crescita del nostro sistema produttivo e dell'occupazione giovanile e femminile in modo particolare. Occorre mettere le nostre imprese nella condizione di superare la fase recessiva in corso. E' necessario promuovere la nascita di reti di imprese, condizione indispensabile per competere nei mercati internazionali. Vanno sostenuti i percorsi innovativi e la nascita di nuove imprese nei settori di punta. Deve essere rilanciata la struttura commerciale privilegiando il legame ai prodotti locali, alla filiera corta e al miglioramento dell'attrattività del nostro territorio. Agendo in queste direzioni,in modo equilibrato e dinamico, è possibile traghettare il sistema produttivo della Bassa Romagna fuori dalle attuali difficoltà e avviare percorsi concreti di sviluppo sostenibile, capaci di creare nuova occupazione per le giovani generazioni. In tal senso si provvederà ad assicurare, anche con il concorso della Regione E.R. (Assessorato Regionale alle attività produttive), continuità al percorso del progetto “La Bassa Romagna 2020”. Inoltre, con il Bilancio 2013 dell'Unione, si provvederà:

    • ad aumentare la contribuzione annuale alla rete dei Consorzi di garanzia delle imprese del commercio, dell'agricoltura, dell'artigianato e della PMI, legando l'aumento della contribuzione alla ricaduta nel territorio locale;

    • saranno avviati i progetti di qualificazione della rete commerciale e di valorizzazione dei centri cittadini attraverso l'utilizzo dei fondi derivanti dall'accordo di perequazione territoriale siglato con il Comune di Faenza;

    • sarà costituito un nuovo fondo destinato ad erogare contributi alle imprese che investiranno in prodotti innovativi, vocati al risparmio energetico e al territorio, creatrici di nuova occupazione per i giovani e le donne. Si tratta di un intervento dotato di finanziamenti adeguati, erogabili in tempi brevi e in grado di offrire garanzie di ricadute certe e verificabili per l'intero ambito della Bassa Romagna.

    In conclusione gli indirizzi programmatici contenuti nel bilancio poliennale 2013/2015 rappresentano una scelta di campo precisa. Una scelta che concentra le risorse finanziarie rese disponibili dal sistema integrato costituito dall'Unione e dai Comuni in favore della coesione sociale, dell'aiuto fasce più deboli ed esposte alla crisi e senza rinunciare a politiche territoriali volte a favorire strategie di crescita equilibrata e sostenibile per le imprese e per l'occupazione. Tutto ciò in una visione unitaria che tiene al centro la forza della vera innovazione istituzionale rappresentata dall'Unione dei Comuni. Si tratta di scelte coraggiose perché, nonostante le gravi difficoltà che attraversano l'intero Paese, hanno la forza di guardare lontano, al futuro della Bassa Romagna, ai diritti dei cittadini e al talento dei più giovani.” Ultima considerazione relativa al patto di stabilità interno che, salvo provvedimenti dell'ultima ora, continuerà a condizionare sempre più pesantemente la capacità di investire dei comuni ed in particolare quella del Comune di Alfonsine che ha in portafoglio numerose opere necessarie, già finanziate negli anni precedenti, ma ancora bloccate per i limiti del patto. Si allega al presente documento per un miglior quadro d’insieme la parte introduttiva della Relazione Previsionale e Programmatica dell’Unione dei Comuni della Bassa Romagna.

  • 8.

    SEZIONE 1

    CARATTERISTICHE GENERALI DELLA POPOLAZIONE, DEL TER RITORIO, DELL’ECONOMIA INSEDIATA E DEI SERVIZI DELL’ENTE.

  • 9.

    1.1 - POPOLAZIONE

    1.1.1 - Popolazione legale al censimento 2011 n° 12.245

    1.1.2 - Popolazione residente alla fine del penultimo anno precedente (art.110 D. L.vo 77/95) 31/12/2011 n° 12.433

    di cui: maschi n° 5.962 femmine n° 6.471 nuclei familiari n° 5.593 comunità/convivenze n° 4

    1.1.3 - Popolazione all’1/1/2011 (penultimo anno precedente) n° 12.411 1.1.4 - Nati nell’anno n° 88 1.1.5 - Deceduti nell’anno n° 154 saldo naturale n° -66 1.1.6 - Immigrati nell’anno n° 452 1.1.7 - Emigrati nell’anno n° 364 saldo migratorio n° 88

    1.1.8 - Popolazione alla fine del 2011 (penultimo anno precedente) n° 12.433 di cui

    1.1.9 - In età prescolare (0/6) n° 723 1.1.10- In età scuola obbligo (7/14 anni) n° 801 1.1.11- In forza lavoro 1° occupazione (15/29 anni) n° 1.384 1.1.12- In età adulta (30/65 anni) n° 6.391 1.1.13- In età senile (oltre 65 anni) n° 3.134

  • 10.

    1.1.14 - Tasso di natalità ultimo quinquennio: Anno Tasso 2007 0,83% 2008 0,86%

    2009 0,74%

    2010 0,91%

    2011 0,71%

    1.1.15 - Tasso di mortalità ultimo quinquennio: Anno Tasso 2007 1,41% 2008 1,23%

    2009 1,24%

    2010 1,07%

    2011 1,24%

    1.1.16 - Popolazione massima insediabile come da strumento urbanistico vigente

  • 11.

    1.1.17 – Livello di istruzione della popolazione residente:

    La quota di popolazione adulta con un determinato livello di istruzione si ottiene rapportando la popolazione 25-64 anni che ha conseguito un determinato livello di istruzione al totale della popolazione della medesima età. Nel 2010 (ultimo anno di rilevazione utile del dato) il 39,9 per cento della popolazione in età 25-64 anni ha conseguito come titolo di studio più elevato solo la licenza media inferiore, il 44,1 per cento il diploma di scuola media superiore e il 16 per cento un titolo universitario.

    1.1.18 - Condizione socio-economica delle famiglie: Non si identificano nel territorio dell’Unione sostanziali differenziazioni riferite alla condizione socio-economica delle famiglie. Con

    riferimento a macrodati elaborati a livello regionale nel 2012 la propensione al risparmio delle famiglie consumatrici è pari all’8,2%, con una diminuzione di 0,5 punti percentuali rispetto all’anno precedente. Il reddito disponibile delle famiglie consumatrici in valori correnti è diminuito del 2,1%.

  • 12.

    1.2 - TERRITORIO 1.2.1 - Superficie in Kmq. 106,74 1.2.2. – RISORSE IDRICHE * Laghi n° 0 * Fiumi e Torrenti n° 3: Fiume Senio, Fiume Reno e Fiume Santerno 1.2.3 – STRADE * Statali Km. 19 * Provinciali Km. 19 * Comunali Km. 120 * Vicinali Km. 24 * Autostrade Km. /

    1.2.4 – PIANO E STRUMENTI URBANISTICI VIGENTI

    Se SI data ed estremi del provvedimento di approvazione: * Piano regolatore adottato si � no � Adottato con delibera di C.C. n. 48 del 29/07/2008 * Piano regolatore approvato si � no � Approvato con delibera di C.C. n. 24 del 16/04/2009 * Programma di fabbricaz.ne si � no Pubblicato sul BUR n. 106 del 17/06/2009 * Piano edilizia economica e popolare si � no PIANO INSEDIAMENTI PRODUTTIVI * Industriali si no �............................................................................................. * Artigianali si no �............................................................................................. * Commerciali si no �............................................................................................. * Altri strumenti (specificare) si � no �.............................................................................................

    Esistenza della coerenza delle previsioni annuali e pluriennali con gli strumenti urbanistici vigenti (art. 172, comma 1, D.L.vo 267/2000) si no � Se SI indicare l’area della superficie fondiaria (in mq.) 1.645

  • 13.

    AREA INTERESSATA AREA DISPONIBILE P.E.E.P. 1.236 mq……………… ……………………….. P.I.P. 409 mq………………… ……………………….. nel comune di Alfonsine, risultano n.3 lotti ricadenti nella zona P.E.E.P. della frazione di Longastrino per una superficie di mq. 1.236 il cui prezzo di cessione alla data odierna è stato determinato in € 54,86 al mq (€ 53,68 maggiorato del 2,2% rilevato dall’indice ISTAT da gennaio 2012 a gennaio 2013) e un’area residuale di mq 409, risultante dalla realizzazione delle opere di urbanizzazione a servizio di un comparto ex P.I.P. del capoluogo in Via Stroppata e dove lotti per la vendita risultano esauriti, il cui prezzo di cessione viene quantificato in € 37,19 al mq, che si ritiene di non indicizzare, oltre i conguagli previsti nelle convenzioni stipulate.

  • 14.

    1.3 - SERVIZI

    1.3.1 - PERSONALE

    1.3.1.1

    Q.F. PREVISTI IN

    PIANTA ORGANICA N °°°°.

    IN SERVIZIO NUMERO

    Q.F. PREVISTI IN

    PIANTA ORGANICA N °°°°.

    IN SERVIZIO NUMERO

    D3 3 1 B1 2 1

    D1 9 7

    C1 20 12

    B3 12 5 1.3.1.2 - Totale personale al 31-12 dell’anno precedente l’esercizio in corso: G.C. 24/2013 PIANO DEL FABBISOGNO DEL PERSONALE DIPENDENTE DEL COMUNE DI ALFONSINE 2012-2014 -3^ STRALCIO E MODIFICA DOTAZIONE ORGANICA di ruolo n 46 (di cui 26 coperti e 20 vacanti) fuori ruolo n /

    1.3.1.3 - AREA TECNICA 1.3.1.4 - AREA ECONOMICO – FINANZIARIA

    Q.F. QUALIFICA PROF.LE

    N°°°°. PREV. P.O.

    N°°°°. IN SERVIZIO

    Q.F. QUALIFICA PROF.LE

    N°°°°. PREV. P.O.

    N°°°°. IN SERVIZIO

    D3 Funzionario tecnico 0 0 D3 Funzionario Economico 0 0

    D1 Istruttore direttivo tecnico 2 2 D1 Istruttore direttivo contabile

    0 0

    D1 Istruttore direttivo amministrativo

    0 0 C1 Istruttore amministrativo 0 0

    C1 Istruttore tecnico 2 2 C1 Istruttore tecnico informatico

    0 0

    C1 Istruttore amministrativo 0 0

  • 15.

    Q.F. QUALIFICA PROF.LE

    N°°°°. PREV. P.O.

    N°°°°. IN SERVIZIO

    Q.F. QUALIFICA PROF.LE

    N°°°°. PREV. P.O.

    N°°°°. IN SERVIZIO

    C1 Istruttore addetto alla Promozione Turistica

    0 0

    B3 Collaboratore professionale assistente tecnico

    2 2

    B3 Collaboratore professionale conduttore macchine complesse

    3 3

    B3 Collaboratore professionale addetto alla registrazione dati

    1 1

    B1 Esecutore specializzato manutentore

    1 1

    1.3.1.5 - AREA DI VIGILANZA 1.3.1.6 - AREA DEMOGRAFICA / STATISTICA

    Q.F. QUALIFICA PROF.LE

    N°°°°. PREV. P.O.

    N°°°°. IN SERVIZIO

    Q.F. QUALIFICA PROF.LE

    N°°°°. PREV. P.O.

    N°°°°. IN SERVIZIO

    D3 Funzionario di vigilanza 0 0 D1 Istruttore direttivo amministrativo

    1 1

    D1 Istruttore direttivo specialista di vigilanza

    0 0 C1 Istruttore amministrativo 1 1

    C1 Istruttore di vigilanza 0 0

    C1 Istruttore amministrativo 0 0 NOTA: per le aree non inserite non devono essere fornite notizie sui dati del personale. In caso di attività promiscua deve essere scelta l’area di attività prevalente.

  • 16.

    1.3.2 - STRUTTURE

    TIPOLOGIA ESERCIZIO IN CORSO PROGRAMMAZIONE

    PLURIENNALE

    Anno 2012 Anno 2013 Anno 2014 Anno 2015

    1.3.2.1 Asili nido n. 1........ posti n. posti n. posti n. posti n.

    1.3.2.2 Scuole materne n.°.2..... posti n. posti n. posti n. posti n.

    1.3.2.3 Scuole elementari n.°.3...... posti n. posti n. posti n. posti n.

    1.3.2.4 Scuole medie n.°.2...... posti n. posti n posti n. posti n.

    1.3.2.5

    Strutture residenziali per anziani

    posti n. posti n posti n posti n

    1.3.2.6 Farmacie Comunali n.° 01 n.° 01 n.° 01 n.° 01

    1.3.2.7 Rete fognaria in Km.

    Bianca 1 1 2 2

    Nera 7 7 8 8

    Mista 97 97 97 97

    1.3.2.8 Esistenza depuratore si no � si no � si no � si no �

    1.3.2.9 Rete acquedotto in Km. 87 87 87 87

    1.3.2.10 Attuazione servizio idrico integrato

    si no � si no � si no � si no �

    1.3.2.11 Aree verdi, parchi, giardini n.

    hq. 34

    n.

    hq. 34

    n.

    hq. 34

    n.

    hq.34

  • 17.

    TIPOLOGIA ESERCIZIO IN CORSO PROGRAMMAZIONE

    PLURIENNALE

    Anno 2012 Anno 2013 Anno 2014 Anno 2015

    1.3.2.12 Punti luce illuminaz. pubblica n. 2512 n. 2512 n. 2520 n. 2525

    1.3.2.13 Rete gas in Km. 123.529 123.529 123.529 123.529

    1.3.2.14 Raccolta rifiuti in quintali:

    Civile 80.466 81.576 82.686 83.797

    Industriale n.d. n.d. n.d. n.d.

    Raccolta differenziata si no � si no � si no � si no �

    1.3.2.15 Esistenza discarica si no � si no � si no � si no �

    1.3.2.16 Mezzi operativi n.° 13 n.° 13 n.° 12 n.° 12

    1.3.2.17 Veicoli n.° 08 n.° 07 n.° 07 n.° 07

    1.3.2.18 Centro elaborazione dati si no � si no � si no � si no �

    1.3.2.19 Personal computer n.° 75 n.° 75 n.° 75 n.° 75

    1.3.2.20 - Altre strutture (specificare)

  • 18.

    1.3.3 - ORGANISMI GESTIONALI

    ESERCIZIO IN CORSO PROGRAMMAZIONE PLURIENNALE

    Anno 2012 Anno 2013 Anno 2014 Anno 2015

    1.3.3.1 - CONSORZI n.° 01 n.° 01 n.° 01 n.° 01

    1.3.3.2 - AZIENDE n.° 02 n.° 02 n.° 02 n.° 02

    1.3.3.3 - ISTITUZIONI n.° − n.° − n.° − n.° −

    1.3.3.4 - SOCIETA’ DI CAPITALI

    n.° 14

    n.° 14

    n.° 0

    n.° 0

    1.3.3.5 - CONCESSIONI n.° 03 n.° 03 n.° 03 n.° 03 1.3.3.1.1 - Denominazione Consorzio/i

    CONSORZIO DEL PARCO REGIONALE DEL DELTA DEL PO – Em ilia-Romagna 1.3.3.1.2 - Comune/i associato/i (indicare il n.� tot. e nomi)

    CONSORZIO DEL PARCO REGIONALE DEL DELTA DEL PO – Em ilia-Romagna: Comune di Alfonsine, Ravenna, Cervia, Ostellato, Comacchio, Argenta, Goro, Codigoro, Mesola, Provincia di Ravenna e Provincia di Ferrara. 1.3.3.2.1 - Denominazione Azienda

    a) ACER - AZIENDA CASA EMILIA ROMAGNA DELLA PROVINCIA DI RAVENNA b) ASP DELLA BASSA ROMAGNA 1.3.3.2.2 - Ente/i Associato/i

    a) ACER: Provincia di Ravenna ed enti locali della provincia di Ravenna

    b) ASP: Comuni di Alfonsine, Bagnacavallo, Bagnara di Romagna, Conselice, Cotignola, Fusignano, Lugo, Massa Lombarda, S. Agata sul Santerno.

  • 19.

    1.3.3.3.1 - Denominazione Istituzione/i 1.3.3.3.2 - Ente/i Associato/i 1.3.3.4.1 - Denominazione S.p.A.

    a) HERA S.P.A.

    b) ROMAGNA ACQUE S.P.A.

    c) SAPIR S.P.A.

    d) START ROMAGNA S.P.A.

    e) LEPIDA S.P.A. 1.3.3.4.2 - Ente/i Associato/i

    a) HERA S.P.A:Provincia di Bologna, Comuni dell’Emilia Romagna,enti pubblici e privati, persone fisiche.

    b) ROMAGNA ACQUE S.P.A.:Province di Ravenna, Rimini, Forlì-Cesena, Comuni delle provincie di Ravenna, Forlì-Cesena, Rimini, enti pubblici e privati.

    c) SAPIR S.P.A.: Comune di Alfonsine, enti pubblici e privati.

    d) START ROMAGNA. S.p.A.: Enti locali delle province di Ravenna, Forlì- Cesena e Rimini.

    e) LEPIDA S.P.A.: Regione Emilia Romagna, Comuni dell’Emilia Romagna, - Università degli Studi di Bologna. 1.3.3.5.1 - Servizi gestiti in concessione

    Gas, acqua, smaltimento rifiuti, depurazione, illuminazione pubblica, gestione calore, canile 1.3.3.5.2 - Soggetti che svolgono i servizi

    Hera S.p.A., Italgas Più Eni S.p.A. Divisione Gas & Power, TE.AM SRL 1.3.3.6.1 - Unione di Comuni (se costituita) n° 01: Unione dei Comuni della Bassa Romagna (Approvazione statuto ed atto costitutivo)

    Delibera C.C. n. 67 del 18/10/2007

  • 20.

    Comuni uniti (indicare i nomi per ciascun unione): Alfonsine, Bagnacavallo, Bagnara di Romagna, Conselice, Cotignola, Fusignano, Lugo, Massa Lombarda e Sant’Agata sul Santerno. 1.3.3.7.1 - Altro (specificare):

    a) Associazione Istituto Storico della Resistenza

    b) TE.AM S.R.L.

    c) BANCA POPOLARE ETICA S.c.a.r.l.

    d) LA ROMAGNOLA PROMOTION S.R.L.

    e) STEPRA S.c.a.r.l.:

    f) AMBRA Agenzia per la Mobilità del Bilancio di Ravenna S.R.L.

    g) ACOSEA IMPIANTI S.R.L.

    h) RAVENNA FARMACIE S.R.L.

    i) DELTA 2000 S.c.a.r.l.

    j) ANGELO PESCARINI SCUOLA ARTI E MESTIERI S.c.a.r. l. Ente/i Associato/i:

    a) Associazione Istituto Storico della Resistenza: Enti Locali della Provincia di Ravenna, Provincia di Ravenna, Associazioni partigiane, Associazioni dei perseguitati politici antifascisti, Associazioni degli internati e deportati nei campi di concentramento, Fondazione Casa di Oriani, Fondazione Cà di Malanca, Museo della Battaglia del Senio.

    b) TE.AM S.R.L.: Comuni di Alfonsine, Bagnacavallo, Bagnara di Romagna, Conselice, Cotignola, Fusignano, Lugo, Massa Lombarda, Russi, S. Agata sul Santerno.

    c) BANCA POPOLARE ETICA S.c.a.r.l. Comune di Alfonsine, Enti pubblici e privati e persone fisiche.

    d) LA ROMAGNOLA PROMOTION S.R.L.: Comuni di Alfonsine, Bagnacavallo, Conselice, Cotignola, Fusignano, Lugo, Massa Lombarda, S. Agata sul Santerno, Russi.

    e) STEPRA S.c.a.r.l. Provincia di Ravenna, Comune di Alfonsine, Enti Locali della Provincia di Ravenna.

    f) AMBRA Agenzia per la Mobilità del Bilancio di Ravenna S.R.L.: Provincia di Ravenna, Comuni di Alfonsine, Bagnacavallo, Brisighella, Castelbolognese, Cervia, Conselice, Cotignola, Faenza, Fusignano Massa Lombarda, S.Agata sul Santerno, Russi, Riolo Terme, Solarolo, Lugo.

  • 21.

    g) ACOSEA IMPIANTI S.R.L.: Comuni di Alfonsine, Bondeno, Cento, Masi Torello, Mirabello, Poggio Renatico, Portomaggiore, Sant’Agostino, Vigarano Mainarda, Voghera, Argenta, Ferrara, Holding Ferrara Servizi SRL.

    h) RAVENNA FARMACIE S.R.L.: Ravenna Holding SPA, Comuni di Ravenna, Alfonsine, Cotignola, Fusignano, Cervia.

    i) DELTA 2000 S.c.a.r.l.: Enti locali della provincia di Ravenna, Provincia di Ravenna, enti locali della provincia di Ferrara, Provincia di Ferrara, associazioni ed enti privati.

    j) ANGELO PESCARINI SCUOLA ARTI E MESTIERI S.c.a.r.l. : Comuni di Ravenna, Alfonsine, Bagnacavallo, Brisighella, Castelbolognese, Cervia, Conselice, Cotignola, Faenza, Fusignano Massa Lombarda, S.Agata sul Santerno, Russi, Riolo Terme, Solarolo, Lugo, Bagnara, Casola Valsenio.

  • 22.

    1.3.4 – ACCORDI DI PROGRAMMA E ALTRI STRUMENTI DI P ROGRAMMAZIONE NEGOZIATA

    1.3.4.1 - ACCORDO DI PROGRAMMA

    Oggetto Altri soggetti partecipanti Impegni di mezzi finanziari

    Durata dell’accordo

    L’accordo è: - in corso di definizione - già operativo Se già operativo indicare la data di sottoscrizione

    1.3.4.2 - PATTO TERRITORIALE

    Oggetto: Agenzia d’ambito per i servizi pubblici di Ravenna

    Altri soggetti partecipanti: Comuni di Bagnacavallo, Bagnara di Romagna, Brisighella, Casola, Castel Bolognese, Cervia, Conselice, Cotignola, Faenza, Fusignano, Lugo, Massa Lombarda, Ravenna, Riolo Terme, Russi, s. Agata sul Santerno, Solarolo, Provincia di Ravenna.

    Impegni di mezzi finanziari: € 11.749,39

    Durata: 30 anni Data di sottoscrizione: 24.07.2000

    1.3.4.2 - PATTO TERRITORIALE

    Oggetto: Approvazione del regolamento disciplinante l’esercizio mediante convenzione, dei rapporti con la società in House Providing “Romagna Acque – Società delle Fonti SPA”, organismo dedicato e appositamente operante per lo svolgimento dei compiti di interesse degli enti locali.

    Altri soggetti partecipanti: i 55 soci della società “Romagna Acque – Società delle Fonti SPA”

    Impegni di mezzi finanziari: nessuno

  • 23.

    Durata: fino al 31/12/2050, è escluso il tacito rinnovo. Con delibera di Consiglio Comunale n° 31 del 13/04/2006 il Comune di Alfonsine delega la propria rappresentanza al Comune di Lugo. Data di sottoscrizione: delibera di Consiglio Comunale n. 22 del 28/03/2006

    1.3.4.2 - PATTO TERRITORIALE

    Oggetto: Approvazione dello schema regionale di protocollo d’intesa per l’adeguamento gestionale delle riserve naturali regionali esistenti, ai principi della legge Regionale 17 febbraio 2005 n° 6.

    Altri soggetti partecipanti: Le Amministrazioni Provinciali di Parma, Reggio Emilia, Modena, Bologna, Ravenna, Forlì – Cesena, Rimini – Le Amministrazioni Comunali di Alfonsine (RA), Campegine (RE), Canossa (RE), Fiorano Modenese (MO), fornivo Taro (PR), Gemmano (RN), Imola (BO), Meldola (FC), Mezzani (PR), Pavullo nel Frignano (MO), la Regione Emilia Romagna.

    Impegni di mezzi finanziari:

    Durata: indeterminato Data di sottoscrizione: delibera di Consiglio Comunale N° 45 del 27/06/2006

    1.3.4.2 - PATTO TERRITORIALE

    Oggetto: Approvazione di una convenzione ai sensi dell’Art. 30 del D. Lgs. 18/08/2000 n. 267 per la negoziazione unitaria delle condizioni di emissione dei prestiti obbligazionari e per altre operazioni di gestione associata del ricorso all’indebitamento.

    Altri soggetti partecipanti:il Comune di Reggio Emilia e gli Enti convenzionati

    Impegni di mezzi finanziari: € 1.858,50

    Durata: 31/12/2013 Data di sottoscrizione: Delibera di C.C. n. 99 del 22/12/2009

  • 24.

    1.3.4.2 - PATTO TERRITORIALE

    Oggetto: Ufficio unico di Segretario Generale: approvazione convenzione tra i comuni di Alfonsine e Cotignola

    Altri soggetti partecipanti: nessuno

    Impegni di mezzi finanziari: 2/5 degli oneri finanziari sono a carico del Comune di Alfonsine

    Durata: 5 anni Data di sottoscrizione: delibera di Consiglio Comunale N° 54 del 28/07/2009

    1.3.4.2 - PATTO TERRITORIALE

    Oggetto: APPROVAZIONE CONVENZIONE CON L'ISTITUTO REGIONALE PER I BENI ARTISTICI, CULTURALI E NATURALI (IBACN) PER LO SVOLGIMENTO DELLA FUNZIONE DI CONSERVAZIONE DEI DOCUMENTI INFORMATICI TRAMITE IL POLO ARCHIVISTICO REGIONALE DELL'EMILIA ROMAGNA (PARER).

    Altri soggetti partecipanti: L'ISTITUTO REGIONALE PER I BENI ARTISTICI, CULTURALI E NATURALI (IBACN)

    Impegni di mezzi finanziari: a titolo gratuito

    Durata del Patto territoriale: scadenza 31/12/2013

    Il Patto territoriale è: - in corso di definizione - già operativo X

    Se già operativo indicare la data di sottoscrizione: Delibera di G.C. n. 15 del 01/02/2011

  • 25.

    1.3.4.2 - PATTO TERRITORIALE

    Oggetto: CONVENZIONE TRA IL COMUNE DI ALFONSINE E L'ASSOCIAZIONE AVIS DI RAVENNA PER LA CONCESSIONE IN COMODATO D'USO DI LOCALI SITI NELL'IMMOBILE COMUNALE DENOMINATO "CENTRO SERVIZI DI LONGASTRINO".

    Altri soggetti partecipanti: Associazione AVIS Provinciale di Ravenna

    Impegni di mezzi finanziari: concessione a titolo gratuito

    Durata del Patto territoriale: 5 anni

    Il Patto territoriale è: - in corso di definizione - già operativo X

    Se già operativo indicare la data di sottoscrizione: Delibera di G.C. n. 17 del 08/02/2011

    1.3.4.2 - PATTO TERRITORIALE

    Oggetto: APPROVAZIONE DELLA CONVENZIONE TRA IL COMUNE DI ALFONSINE E LA COOPERATIVA SOCIALE "IL CERCHIO" DI RAVENNA PER LA RISERVA DI POSTI PRESSO IL NIDO DI INFANZIA SITO AD ALFONSINE IN VIA BORSE N. 104. DETERMINAZIONE DEL CORRISPETTIVO MENSILE DA VERSARE AL SOGGETTO GESTORE.

    Altri soggetti partecipanti: Cooperativa Sociale “Il Cerchio”

    Impegni di mezzi finanziari: € 160.000,00 annui finanziati da Alfonsine sul Bilancio dell’Unione

    Durata del Patto territoriale: 5 anni (scadenza 31/08/2016)

    Il Patto territoriale è: - in corso di definizione

  • 26.

    - già operativo X

    Se già operativo indicare la data di sottoscrizione: Delibera di G.C. n. 44 del 12/04/2011

    1.3.4.2 - PATTO TERRITORIALE

    Oggetto: CONVENZIONE TRA IL COMUNE DI ALFONSINE E IL COMUNE DI ARGENTA PER LA RIPARTIZIONE DELLE SPESE DI GESTIONE INERENTI GLI EDIFICI SCOLASTICI NELLE FRAZIONI DI FILO E LONGASTRINO. APPROVAZIONE.

    Altri soggetti partecipanti: Comune di Argenta

    Impegni di mezzi finanziari: il Comune di Argenta corrisponderà al Comune di Alfonsine la quota a suo carico del costo per utenze e manutenzioni ordinarie della scuola secondaria di primo grado di Longastrino, ed il Comune di Alfonsine corrisponderà al Comune di Argenta la quota a suo carico del costo per utenze e manutenzioni ordinarie delle scuole infanzia e primaria di Longastrino e delle scuole infanzia e primaria di Filo.

    Durata del Patto territoriale: 10 anni (scadenza 31/12/2019)

    Il Patto territoriale è: - in corso di definizione - già operativo X

    Se già operativo indicare la data di sottoscrizione: Delibera di C.C. n. 40 del 31/05/2011

    1.3.4.2 - PATTO TERRITORIALE

    Oggetto: APPROVAZIONE SCHEMA DI CONVENZIONE TRA I COMUNI DI ALFONSINE, BAGNACAVALLO E FUSIGNANO PER LA GESTIONE DEL CENTRO POLIFUNZIONALE IN LOCALITA' ROSSETTA.

    Altri soggetti partecipanti: Comune di Bagnacavallo e Comune di Fusignano

    Durata del Patto territoriale: dal 2011 al 2025

    Il Patto territoriale è: - in corso di definizione - già operativo X

  • 27.

    Se già operativo indicare la data di sottoscrizione: Delibera di C.C. n. 41 del 31/5/2011

    1.3.4.2 - PATTO TERRITORIALE

    Oggetto: APPROVAZIONE DELL'ACCORDO ATTUATIVO DELLA COMMUNITY NETWORK EMILIA-ROMAGNA PER L'ATTUAZIONE DEL SISTEMA "ANA CN-ER" - SISTEMA INTEROPERABILE DI ACCESSO AI DATI ANAGRAFICI DELLA POPOLAZIONE RESIDENTE DELL'EMILA-ROMAGNA, UNITAMENTE AL PROGETTO - ARCHITETTURA, SERVIZI, GOVERNANCE E LINEE GUIDA TECNICHE-ORGANIZZATIVE DEL SISTEMA, CON LA REGIONE EMILIA-ROMAGNA

    Altri soggetti partecipanti: Comune di Alfonsine, Regione Emilia-Romagna e i Comuni del territorio regionale

    Durata del Patto territoriale: dalla sottoscrizione fino al 31/12/2015

    Il Patto territoriale è: - in corso di definizione X - già operativo

    Se già operativo indicare la data di sottoscrizione:

    1.3.4.2 - PATTO TERRITORIALE

    Oggetto: APPROVAZIONE CONVENZIONE TRA IL COMUNE DI ALFONSINE E IL COMUNE DI ARGENTA PER LA GESTIONE DEL CENTRO SERVIZI IN LONGASTRINO. TRIENNIO 01/03/2012 - 28/02/2015.

    Altri soggetti partecipanti: Comune di Alfonsine e Comune di Argenta

    Durata del Patto territoriale: dal 01/03/2012 al28/02/2015

    Il Patto territoriale è: - in corso di definizione - già operativo X

    Se già operativo indicare la data di sottoscrizione: Delibera di C.C. n. 11 del 13/3/2012

  • 28.

    1.3.4.2 - PATTO TERRITORIALE

    Oggetto: APPROVAZIONE CONVENZIONE TRA IL COMUNE DI ALFONSINE E L'UNIONE DEI COMUNI DELLA BASSA ROMAGNA PER L'INSERIMENTO DI PERSONE DISABILI PRESSO IL CENTRO DIURNO SOCIO-OCCUPAZIONALE DENOMINATO "L'INCHIOSTRO". ANNO 2012

    Altri soggetti partecipanti: comuni dell’Unione dei Comuni della Bassa Romagna

    Durata del Patto territoriale: 2012

    Il Patto territoriale è: - in corso di definizione - già operativo X

    Se già operativo indicare la data di sottoscrizione: Delibera di G.C. n. 49 del 26/6/2012

    1.3.4.2 - PATTO TERRITORIALE

    Oggetto: APPROVAZIONE DELLA CONVENZIONE TRA LA PROVINCIA DI RAVENNA E IL COMUNE DI ALFONSINE PER LA REALIZZAZIONE DELLA RASSEGNA "IMPEGNO DELLE DONNE PER LA PACE: MIMOSE A TEATRO. SECONDA EDIZIONE." DEL PROGRAMMA PROVINCIALE DI EDUCAZIONE ALLA PACE E AI DIRITTI UMANI 2012-2013.

    Altri soggetti partecipanti: Provincia di Ravenna

    Durata del Patto territoriale: fino al 30/06/2013

    Il Patto territoriale è: - in corso di definizione - già operativo X

    Se già operativo indicare la data di sottoscrizione: Delibera di G.C. n. 23 del 12/3/2012

  • 29.

    1.3.4.3 - ALTRI STRUMENTI DI PROGRAMMAZIONE NEGOZIA TA

    Unione di Comuni – Approvazione Statuto ed atto costitutivo delibera C.C. n. 67 del 18/10/2007.

    4. Approvazione convenzione per il conferimento all’Unione dei Comuni della Bassa Romagna delle funzioni relative ai servizi di promozione turistica. Delibera C.C. n. 21 del 29/4/2008;

    5. Approvazione convenzione per il conferimento all’Unione dei Comuni della Bassa Romagna delle funzioni relative alla casa ed alle politiche abitative. Delibera C.C. n. 22 del 29/4/2008;

    6. Approvazione convenzione per il conferimento all’Unione dei Comuni della Bassa Romagna delle funzioni relative alle entrate comunali. Delibera C.C. n. 23 del 29/4/2008; 7. Approvazione convenzione per il conferimento all’Unione dei Comuni della Bassa Romagna delle funzioni relative alle istituzioni e ai beni culturali. Delibera C.C. n. 24 del

    29/4/2008; 8. Approvazione convenzione per il conferimento all’Unione dei Comuni della Bassa Romagna delle funzioni relative all’informatica. Delibera C.C. n. 25 del 29/4/2008; 9. Approvazione convenzione per il conferimento all’Unione dei Comuni della Bassa Romagna delle funzioni relative al personale e organizzazione. Delibera C.C. n. 26 del

    29/4/2008; 10. Approvazione convenzione per il conferimento all’Unione dei Comuni della Bassa Romagna delle funzioni relative alla Polizia Municipale. Delibera C.C. n. 27 del 29/4/2008; 11. Approvazione per il conferimento all’Unione dei Comuni della Bassa Romagna delle funzioni relative alla protezione civile. Delibera C.C. n. 28 del 29/4/2008; 12. Approvazione convenzione per il conferimento all’Unione dei Comuni della Bassa Romagna delle funzioni relative alla redazione del Piano Strutturale Comunale e del

    Regolamento Urbanistico Edilizio. Delibera C.C. n. 29 del 29/4/2008; 13. Approvazione convenzione per il conferimento all’Unione dei Comuni della Bassa Romagna delle funzioni relative ai servizi educativi. Delibera C.C. n. 30 del 29/4/2008; 14. Approvazione convenzione per il conferimento all’Unione dei Comuni della Bassa Romagna delle funzioni relative al settore sociale e socio sanitario. Delibera C.C. n. 31 del

    29/4/2008; 15. Approvazione convenzione per il conferimento all’Unione dei Comuni della Bassa Romagna delle funzioni relative alla statistica. Delibera C.C. n. 32 del 29/4/2008; 16. Approvazione convenzione per il conferimento all’Unione dei Comuni della Bassa Romagna delle funzioni relative allo sviluppo economico e alla promozione territoriale.

    Delibera C.C. n. 33 del 29/4/2008; 17. Approvazione convenzione tra i comuni della Bassa Romagna e i Comuni di Alfonsine, Bagnacavallo, Bagnara di Romagna, Conselice, Cotignola, Fusignano, Lugo, Massa

    Lombarda e S.Agata sul Santerno per il conferimento all’Unione dei Comuni della Bassa Romagna delle funzioni relative al settore sociale e socio sanitario affidate all’Azienda USL e ai Comuni medesimi. Delibera di C.C. n. 67 del 25/11/2008;

    18. Approvazione convenzione per il conferimento all’Unione dei Comuni della Bassa Romagna delle funzioni relative ai servizi di macellazione pubblica e di macellazione d’urgenza. Delibera C.C. n. 8 del 27/1/2009;

    19. Assunzione delle funzioni sismiche ai sensi della L.R. n. 19 del 30/10/2008: conferimento all’Unione dei Comune della Bassa Romagna. Delibera di C.C. n. 77 del 21/10/2009;

    20. Approvazione convenzione tra i comuni di Alfonsine, Bagnacavallo, Bagnara di Romagna, Conselice, Cotignola, Fusignano, Lugo, Massa Lombarda e S.Agata sul Santerno pr il conferimento all’Unione dei Comuni della Bassa Romagna delle funzioni relative ai servizi finanziari. Delibera di C.C. n. 24 del 27/4/2010;

    21. Approvazione convenzione tra i comuni di Alfonsine, Bagnacavallo, Bagnara di Romagna, Conselice, Cotignola, Fusignano, Lugo, Massa Lombarda e S.Agata sul Santerno per il conferimento all’Unione dei Comuni della Bassa Romagna delle funzioni relative all’ambiente. Delibera di C.C. n. 25 del 27/4/2010;

    22. Approvazione convenzione tra i comuni di Alfonsine, Bagnacavallo, Bagnara di Romagna, Conselice, Cotignola, Fusignano, Lugo, Massa Lombarda e S.Agata sul Santerno per il conferimento all’Unione dei Comuni della Bassa Romagna delle funzioni relative ai servizi generali. Delibera di C.C. n. 26 del 27/4/2010;

    23. Approvazione convenzione tra i comuni di Alfonsine, Bagnacavallo, Bagnara di Romagna, Conselice, Cotignola, Fusignano, Lugo, Massa Lombarda e S.Agata sul Santerno per il conferimento all’Unione dei Comuni della Bassa Romagna delle funzioni relative alle politiche giovanili. Delibera di C.C. n. 27 del 27/4/2010;

  • 30.

    1.3.4.3 - ALTRI STRUMENTI DI PROGRAMMAZIONE NEGOZIA TA

    24. Modifica ed integrazione alla delibera di C.C. n. 33 del 29/4/2008 ad oggetto: approvazione convenzione per il conferimento all’Unione dei Comuni della Bassa Romagna delle funzioni relative allo sviluppo economico e alla promozione territoriale. Delibera C.C. n. 11 del 16/2/2010;

    25. Approvazione convenzione tra i comuni di Alfonsine, Bagnacavallo, Bagnara di Romagna, Conselice, Cotignola, Fusignano, Lugo, Massa Lombarda e S.Agata sul Santerno per il conferimento all’Unione dei Comuni della Bassa Romagna per la gestione associata del Piano Strutturale Comunale. Delibera di C.C. n. 77 del 13/12/2010;

    26. Approvazione convenzione fra l’Unione dei Comuni della Bassa Romagna e il Comune di Alfonsine per interventi socio-occupazionali a favore di persone disabili del territorio della Bassa Romagna anni 2010-2011. Delibera di C.C. n. 63 del 28/9/2010;

    27. Approvazione convenzione tra i comuni di Alfonsine, Bagnacavallo, Bagnara di Romagna, Conselice, Cotignola, Fusignano, Lugo, Massa Lombarda e S.Agata sul Santerno per il conferimento all’Unione dei Comuni della Bassa Romagna delle funzioni relative alla polizia locale, con istituzione del Corpo Unico di Polizia Municipale della Bassa Romagna. Delibera di C.C. n. 29 del 29/03/2011;

    28. Approvazione convenzione tra i comuni di Alfonsine, Bagnacavallo, Bagnara di Romagna, Conselice, Cotignola, Fusignano, Lugo, Massa Lombarda e S.Agata sul Santerno per il conferimento all’Unione dei Comuni della Bassa Romagna delle funzioni relative ai servizi educativi . Delibera di C.C. n. 30 del 29/03/2011;

    29. Approvazione convenzione tra i comuni di Alfonsine, Bagnacavallo, Bagnara di Romagna, Conselice, Cotignola, Fusignano, Lugo, Massa Lombarda e S.Agata sul Santerno per il conferimento all’Unione dei Comuni della Bassa Romagna delle funzioni relative alla programmazione territoriale (urbanistica, edilizia, ambiente, sismica, progettazione di lavori pubblici). Delibera di C.C. n. 31 del 29/03/2011.

    1.3.4.3 - ALTRI STRUMENTI DI PROGRAMMAZIONE NEGOZIA TA Oggetto: APPROVAZIONE PROTOCOLLO DI INTESA TRA HERA S.P.A., HERA COMM S.R.L E COMUNE DI ALFONSINE PER LA REALIZZAZIONE DI AREE VERDI URBANE E LA PROMOZIONE DELLA BOLLETTA ELETTRONICA DEL GRUPPO HERA. Altri soggetti partecipanti: HERA S.P.A. e HERA COMM S.R.L Impegni di mezzi finanziari Durata: 5 anni dalla sottoscrizione Indicare la data di sottoscrizione: in corso di definizione

  • 31.

    1.3.5 – FUNZIONI ESERCITATE SU DELEGA

    1.3.5.1 - Funzioni e servizi delegati dallo Stato

    • Riferimenti normativi

    • Funzioni o servizi

    • Trasferimenti di mezzi finanziari

    • Unità di personale trasferito

    1.3.5.2 - Funzioni e servizi delegati dalla Regione

    • Riferimenti normativi

    • Funzioni o servizi

    • Trasferimenti di mezzi finanziari

    • Unità di personale trasferito

    1.3.5.3 - Valutazioni in ordine alla congruità tra funzioni delegate e risorse attribuite

  • 32.

    1.4 – ECONOMIA INSEDIATA

    I dati sono riferiti al 31.12.2012.

    Le iscrizioni e le cessazioni si riferiscono all’intero anno solare 2012.

    I dati sono stati reperiti dalla banca dati del Registro delle imprese di Ravenna.

    SEZIONI DI ATTIVITA' ECONOMICA Imprese registrate Imprese attive Imprese iscritte Imprese cessate Imprese artigiane

    attive

    A Agricoltura, silvicoltura e pesca 350 347 5 24 1

    B Estrazione minerali da cave e miniere 2 1 0 0 -

    C Attivita' manifatturiere 116 96 4 6 68

    D Fornitura ener.elettrica, gas, vapore e aria condiz. 4 4 0 0 -

    E Fornitura di acqua: reti fognarie attività gestione depuratore 0 0 0 0 0

    F Costruzioni 177 164 15 18 144

    G Comm.ingr.e dett.-rip.beni pers.e per la casa 234 218 5 13 21

    H T3rasporto e magazzinaggio 50 48 1 2 39

    I Attività servizi alloggio e ristorazione 75 65 10 4 16

    J Servizi di informazione e comunicazione 16 14 2 2 4

  • 33.

    SEZIONI DI ATTIVITA' ECONOMICA Imprese registrate Imprese attive Imprese iscritte Imprese cessate Imprese artigiane

    attive

    K Attività finanziarie e assicurative 20 19 0 1 -

    L Attività immobiliari 48 47 0 4 0

    M Attività professionali, scientifiche e tecniche 29 28 1 1 8

    N Noleggio, agenzie viaggio, servizi supp. Imprese 18 18 0 4 7

    P Istruzione 1 1 0 0 0

    Q Sanità e assistenza sociale 1 1 0 0 1

    R Attività artistiche, sportive, di intrattenimento e divertimento 5 4 0 0 0

    S Altre attività di servizi 53 53 3 5 47

    X Imprese non classificate 32 1 37 2 0

    TOTALE 1231 1129 83 86 356

  • 34.

    IL QUADRO DI RIFERIMENTO E LE SCELTE PER IL BILANCI O DI PREVISIONE 2013 -2015

    PREMESSA

    La Relazione revisionale e programmatica è un documento di pianificazione di medio periodo per mezzo del quale sono esplicitati indirizzi che orientano la gestione dell’Ente per un numero d’esercizi pari a quelli coperti dal bilancio pluriennale. Nella relazione, dati i bisogni della collettività amministrativa (famiglie, imprese, associazioni ed organismi non profit) e date le capacità disponibili in termini di risorse umane, strumentali e finanziarie, l’Amministrazione espone, in relazione ad un dato arco di tempo futuro, cosa intende conseguire (obiettivi) in che modo (azioni) e con quali risorse (mezzi). La Relazione Previsionale e Programmatica si qualifica come un “momento di scelta” in quanto, di fronte alla molteplicità delle classi di bisogno da soddisfare e data, contemporaneamente e per definizione, la scarsità delle risorse, spetta all’organo politico operare le necessarie selezioni e stabilire i correlativi vincoli affinché, negli anni a venire, si possano conseguire le finalità poste, impiegando in modo efficiente ed efficace i mezzi disponibili. Il TUEL disciplina in modo chiaro i contenuti e le finalità della Relazione Previsionale e Programmatica, affidando alla norma regolamentare la definizione di uno schema di relazione, valido per tutti gli Enti, contenente le indicazioni minime necessarie ai fini del consolidamento dei conti pubblici. In base alle disposizioni normative (art. 170 Legge 267/2000), la redazione della RPP consta di tre fasi organicamente correlate:

    • delineare le caratteristiche generali della popolazione, del territorio, dell’economia insediata e dei servizi dell’ente, precisandone risorse umane, strumentali e tecnologiche;

    • effettuare nella parte entrata “una valutazione generale sui mezzi finanziari, individuando le fonti di finanziamento ed evidenziando l’andamento storico degli stessi ed i relativi vincoli”;

    • redigere la parte spesa “per programmi e per eventuali progetti, con espresso riferimento ai programmi indicati nel bilancio annuale, nel bilancio annuale, nel bilancio pluriennale, rilevando l’entità e l’incidenza percentuale della previsione con riferimento alla spesa corrente consolidata, a quella di sviluppo ed a quella d’investimento”;

    Il legislatore, correttamente, richiede che nella formulazione delle scelte programmatiche si prenda avvio da un’analisi delle principali variabili d’ambiente ed interne al fine di poter razionalmente individuare, da un lato, le classi di bisogni emergenti nello scenario economico e sociale che l’amministrazione è chiamata a governare, cioè le legittime aspettative degli organismi economici d’erogazione e produzione, pubblici e privati, con i quali l’amministrazione pubblica deve interagire per poter assolvere alle funzioni economiche affidatale e, dall’altro, quali sono le capacità in ordine alle risorse, umane e tecniche, già disponibili per poter organizzare economicamente una risposta alla domanda per servizi pubblici. Anche la Relazione Previsionale e Programmatica per il triennio 2013-2015 è il frutto di una significativa revisione delle politiche di spesa dell’ente e del processo d’elaborazione del bilancio del Comune di Alfonsine. I documenti predisposti secondo i modelli ministeriali spesso forniscono dati aggregati o di sintesi, talvolta di difficile lettura. La Relazione Previsionale e Programmatica ha, tra l’altro, il compito di fornire, come si è detto, le informazioni maggiormente significative sugli indirizzi e gli obiettivi dell’Amministrazione. In particolare al fine di rendere più chiaro il contesto in cui sono maturate le scelte strategiche illustrate nel presente documento sono state introdotte notizie relative allo scenario regionale entro cui si muove il nostro Ente.

  • 35.

    I VINCOLI NORMATIVI

    PROROGA DEL BILANCIO L'art. 151 del D. Lgs. 267/2000 prevede che gli Enti Locali deliberino entro il 31 dicembre il Bilancio di Previsione per l'anno successivo, termine differibile per legge. Per il 2013 l'articolo 1 comma 381 della Legge 24/12/2012 n. 228 “Disposizioni per la formazione del Bilancio annuale e pluriennale dello Stato (Legge di stabilità 213) ha differito al 30 giugno 2013 il termine per la deliberazione del Bilancio di Previsione degli enti locali di cui all'art. 151 del Dlgs 267/2000. Con delibera di Giunta Comunale n. 1 del 03/01/2013 è stata approvato il Peg provvisorio che consente la gestione del Bilancio nei limiti dell'art 163 del D.Lgs 267/2000. STRUTTURA DEL BILANCIO Con la delibera di Consiglio Comunale n. 21 del 29/03/2011 si è operato l’allineamento delle strutture contabili conseguente all’individuazione del nuovo sistema informatico di gestione della contabilità finanziaria comune a tutti gli enti facenti parte dell’Unione dei Comuni della Bassa Romagna, al fine di addivenire ad una collocazione comune e condivisa, nel rispetto della normativa in materia, delle voci di spesa, per funzione, servizio, capitolo, centro di costo e codice Siope e per le voci di entrata, per risorsa, capitolo, centro di costo e codice Siope permettendo una comune impostazione dei bilanci e conseguentemente agevolarne la lettura comparativa. La rappresentazione dei dati contabili è stata integrata con le disposizioni emanate il 10 ottobre 2011 dal Ministro dell’Economia e delle Finanze che ha firmato il “decreto SIOPE-Enti locali” concernente l’aggiornamento della codifica SIOPE alle novità introdotte dal decreto legislativo n. 23 del 2011 “Disposizioni in materia di federalismo fiscale municipale” e dal decreto legislativo n. 68 del 2011 “Disposizioni in materia di autonomia di entrata delle regioni a statuto ordinario , delle città metropolitane e delle province, di determinazione dei costi e dei fabbisogni standard nel settore sanitario nonché di istituzione della Conferenza permanente per il coordinamento della finanza pubblica”. La nuova codifica è in vigore dal 1° gennaio 2012. I nuovi codici gestionali devono essere attribuiti- esclusivamente ai titoli di entrata e di spesa che si riferiscono ad incassi ed a pagamenti effettuati a partire dal 2012. Le voci previste nei codici del 2011 non presenti nella versione in vigore dal 2012, da tale anno non devono più essere utilizzate. L’introduzione della nuova codifica Siope vista la scelta effettuata dagli enti dell’Unione dei Comuni della Bassa Romagna di uniformare i propri sistemi di rappresentazione contabile a questa codifica ha comportato nel 2012 una revisione della nomenclatura dei capitoli ed articoli a livello di piano esecutivo di gestione. VINCOLI DI TESORERIA UNICA Permane anche per il 2013 l'applicazione dell'articolo 35 comma 8 e seguenti del decreto liberalizzazioni, prevede il ritorno alla tesoreria unica tradizionale, con la sospensione del regime di cui agli artt. 7 ss., L. 720/84 (ss.mm.ii.), con contestuale versamento – a scadenze differite e presso le rispettive contabilità speciali, sottoconto fruttifero, aperte presso la tesoreria statale – delle disponibilità liquide esigibili detenute dagli enti locali con un evidente danno alle casse comunali in termini di liquidità e di remunerazione delle giacenze di cassa. AUMENTO DELL’IVA L'aumento dell’aliquota IVA (Imposta di Valore Aggiunto) dal 21 al 22%, che scatterà a partire da lunedì 1° luglio 2013, come stabilito dalla Legge di Stabilità, è ormai prossimo. La manovra votata lo scorso dicembre prevede infatti il ritocco all'insù di un punto dell'aliquota ordinaria , mantenendo invariate quelle del 10% e del 4%. Gli effetti:

    1) occorrerà integrare gli affidamenti in corso per l’importo della maggiore IVA;

  • 36.

    2) per i nuovi affidamenti occorrerà prevedere due distinte aliquote da applicarsi sulla base imponibile (21% fino al 30/06/2013 e 22% a partire dal 01/07/2013);

    3) per gli investimenti per i progetti il cui pagamenti non sono previsti nei primi sei mesi del 2013 è necessario adeguare il quadro economico con l’aliquota vigente al momento del pagamento o vincolare una quota corrispondente delle somme a disposizione per la maggiore imposta. (Si rammenta che l’aliquota ordinaria, 21% o 22% si applica sulle manutenzioni straordinarie, art 31 lettera b) L 457/1978 mentre per le ristrutturazioni, restauro e risanamento conservativo lettera c), d), e) del medesimo articolo si applica l’aliquota del 10%).

    METODOLOGIA ADOTTATA PER LE PREVISIONI DEL BILANCIO PLURIENNALE 2013 / 2015 - ANNUALITA’ 2014-2015

    L’ Articolo 173 del D.Lgs. 267/2000 dispone “I valori monetari contenuti nel bilancio pluriennale e nella relazione previsionale e programmatica sono espressi con riferimento ai periodi ai quali si riferiscono, tenendo conto del tasso di inflazione programmato” Come principio base di valutazione (sia dell'Entrata che della Spesa correnti) ci si è basati sul tasso di inflazione programmato (TIP ) fissa una sorta di tassi d'inflazione ideale da raggiungere. Tale tasso è usato , e per l'aggiornamento delle tasse e tariffe della pubblica amministrazione come desunto dal Documento di Economia e Finanza 2013 del Ministero dell'Economia e delle Finanze:

  • 37.

    Gli stanziamenti pluriennali sono poi rettificati in base alla tipologia della risorsa e della spesa e all'effettivo andamento delle previsioni. ENTRATA CORRENTE

    Titolo I Entrate Tributarie: si procede alla rivalutazione dell' 1,5% nel biennio per tener conto della dinamica di allargamento della base imponibile. Per la TARES invece (considerata sia la variabilità della normativa sia il fatto che le previsioni di entrata e spesa si equivalgono) non si procede alla rivalutazione.

    Titolo II Trasferimenti: non si procede alla rivalutazione ma, si adeguano all'andamento stimato come per il Fondo sviluppo investimenti che viene progressivamente ridotto man mano che i mutui ai quali si riferisce il contributo vengono a scadenza. I Trasferimenti da parte dell'Unione quale distribuzione di avanzi di anni pregressi non vengono prudenzialmente previsti nel prossimo biennio.

    Titolo III Entrate Extra-tributarie: si procede alla rivalutazione dell' 1,5% nel biennio per i Proventi dei Servizi Pubblici, Proventi dei beni dell'Ente, Interessi attivi su crediti. La categoria utili da società partecipate tiene conto della previsione di vendita delle azioni SAPIR nel 2013 (gli effetti si in termini di minori interessi si avranno solo nel 2015 (in quanto la gestione è per cassa e nella procedura di vendita è prevista l’attribuzione dei dividenti per rateo si possesso) e dell'invarianza degli utili, per le altre società. Mentre per i proventi diversi non si prevede alcun incremento rispetto al 2013. SPESA CORRENTE

    Titolo I Spesa corrente, Intervento 01 Spesa di personale nessuna rivalutazione;

    Titolo I Spesa corrente, Intervento 02 Acquisti di beni rivalutazione 1,5% nel biennio;

    Titolo I Spesa corrente, Intervento 03 Prestazioni di servizi rivalutazione 1,5% nel biennio, ad esclusione delle sperse per il servizio smaltimento e riscossione rifiuti il cui costo è coperto dalla TARES che rimangono invariati come il tributo;

    Titolo I Spesa corrente, Intervento 04 Utilizzo beni di terzi non si prevede alcun incremento di spesa;

    Titolo I Spesa corrente, Intervento 05 Trasferimenti nessun incremento ad eccezione dell’incremento del Fondo per il trasferimento allo stato per incapienza Fondo di solidarietà. Il progressivo inasprimento dei tagli della Spending Review viene stimata con questo andamento:

    descrizione importo nazionale calcolo sulla base del 9% consumi intermedi 2011

    incremento

    Taglio spending 2013

    € 2.250.000.000,00 € 251.897,97

    Taglio spending 2014

    € 2.500.000.000,00 € 279.886,64 € 27.988,66

    Taglio spending 2015

    € 2.600.000.000,00 € 291.082,10 € 11.195,47

    Inoltre a partire dalle prossime consultazioni elettorali si prevede una riduzione dei trasferimenti in applicazione dell’articolo 2 c 183 della L 191/2009.

  • 38.

    Il contributo ordinario base spettante agli enti locali a valere sul fondo ordinario di cui all’ articolo 34, comma 1, lettera a), del decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 504, è ridotto per ciascuno degli anni 2010, 2011 e 2012, rispettivamente di 1 milione di euro, di 5 milioni di euro e di 7 milioni di euro per le province e di 12 milioni di euro, di 86 milioni di euro e di 118 milioni di euro per i comuni. Il Ministro dell'interno, con proprio decreto, di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze, provvede per l'anno 2010 alla corrispondente riduzione, in proporzione alla popolazione residente, del contributo ordinario spettante ai singoli enti. Per l'anno 2011 il Ministro dell'interno, con proprio decreto, di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze, provvede alla corrispondente riduzione, in proporzione alla popolazione residente, del contributo ordinario spettante ai singoli enti per i quali ha luogo il rinnovo dei rispettivi consigli. Per l'anno 2012 la riduzione del contributo ordinario viene applicata, in proporzione alla popolazione residente, a tutti gli enti per i quali il rinnovo dei rispettivi consigli ha luogo nel medesimo anno e a quelli per i quali ha avuto luogo nell'anno precedente. Con legge dello Stato è determinato l'ammontare della riduzione del contributo ordinario con riguardo a ciascuno degli anni 2013, 2014 e 2015. Per ciascuno di tali anni la riduzione del contributo è applicata, in proporzione alla popolazione residente, a tutti gli enti per i quali il rinnovo del consiglio ha luogo nel medesimo anno e a quelli per i quali ha avuto luogo negli anni precedenti, a decorrere dal 2011. Le regioni a statuto speciale e le province autonome di Trento e di Bolzano disciplinano quanto previsto dai commi da 184 a 187 secondo quanto previsto dai rispettivi statuti e dalle relative norme di attuazione, fermo restando quanto disposto dall'articolo 10 della legge costituzionale 18 ottobre 2001, n. 3.

    Si ipotizza prendendo come parametro la riduzione dei trasferimenti subita da altri enti nel 2012 di € 4,91 per abitante per una riduzione stimata a partire dal 2014 di euro 60.885,07.

    Titolo I Spesa corrente, Intervento 06 e Titolo III rimborsi di prestiti in base all'effettivo piano d'ammortamento dei Mutui e prestiti (per quelli a tasso variabile si è previsto un tasso del 2% contro 1,5 % medio del 2012);

    Titolo I Spesa corrente, Intervento 07 Imposte e tasse non si prevede alcun incremento di spesa;

    Titolo I Spesa corrente, Intervento 08 Oneri straordinari non si prevede alcun incremento di spesa;

    Titolo I Spesa corrente, Intervento 10 Fondo svalutazione crediti non si prevede alcun incremento di spesa nel 2014 mentre per il 2015 prudenzialmente si incrementa di euro 20.000,00.

    Titolo I Spesa corrente Intervento 11 Fondo di riserva nei limiti di legge. Art. 166 Dlgs 267/2000:

    1. Gli enti locali iscrivono nel proprio bilancio di previsione un fondo di riserva non inferiore allo 0,30 e non superiore al 2 per cento del totale delle spese correnti inizialmente previste in bilancio.

    2. Il fondo è utilizzato, con deliberazioni dell'organo esecutivo da comunicare all'organo consiliare nei tempi stabiliti dal regolamento di contabilità, nei casi in cui si verifichino esigenze straordinarie di bilancio o le dotazioni degli interventi di spesa corrente si rivelino insufficienti.

    2-bis. La metà della quota minima prevista dai commi 1 e 2-ter è riservata alla copertura di eventuali spese non prevedibili, la cui mancata effettuazione comporta danni certi all'amministrazione.

    2-ter. Nel caso in cui l'ente si trovi in una delle situazioni previste dagli articoli 195 e 222, il limite minimo previsto dal comma 1 è stabilito nella misura dello 0,45 per cento del totale delle spese correnti inizialmente previste in bilancio.

  • 39.

    2013 2014 2015 Spese correnti € 9.476.853,02 € 9.466.591,91 € 9.656.290,16 Fondo di Riserva min max effettivo

    2013 € 28.430,56 € 189.537,06 € 142.028,59 di cui art. 2 bis € 71.014,30

    2014 € 28.399,78 € 189.331,84 € 33.422,68 di cui art. 2 bis € 16.711,34

    2015 € 28.968,87 € 193.125,80 € 182.953,74 di cui art. 2 bis € 91.476,87

    IL PATTO DI STABILITA’ PER IL COMUNE DI ALFONSINE

    Si rinvia per la disciplina generale alla parte iniziale della redazione redatta dall’Unione dei Comuni della Bassa Romagna.

    Mentre per il Comune di Alfonsine le risultanze sono le seguenti

    media della spesa corrente 2007-2009, ammonta a:

    Anni Impegni Titolo I “Spesa Corrente”

    2007 € 8.862.988,00

    2008 € 9.126.931,00

    2009 € 9.608.268,00

    Totale € 27.598.187,00

    Media € 9.199.395,67

  • 40.

    2012 2013 2014 2015

    percentuali 16% 15,8% 15,8% 15,8%

    SALDO OBIETTIVO 1 € 1.491.872,11 € 1.453.504,52 € 1.453.504,52 € 1.453.504,52

    taglio complessivo per la totalità dei comuni € 2.500.000.000,00 € 2.500.000.000,00 € 2.500.000.000,00 € 2.500.000.000,00

    riduzione dei trasferimenti di cui al comma 2 dell’articolo 14 del decreto-legge 31 maggio 2010, n. 78, convertito dalla legge 30 luglio 2010, n. 122. € 563.712,46 € 563.712,46 € 563.712,46 € 563.712,46

    importo dopo neutralizzazione SALDO OBIETTIVO 2 € 928.159,65 € 889.792,06 € 889.792,06 € 889.792,06

    ANNO 2012:Riduzione verticale gr 540/2012 02/05/2012 + Riduzione delibera di giunta regionale 1266 del 03/03/2012. ANNO 2013: Riduzione vertigale gr 432/2013. € 259.994,92 € 29.875,06

    Riduzione orizzontale per il 2012 peggioramento 2013 € 29.875,06 € 29.875,06

    Riduzione obiettivi programmatici 2012 art 1 c 122 L 220/2010 dell'importo del: 19,90%

    Decreto ministero dell'interno 25/10/2012 € 109.240,90 € 21.738,94

    NUOVO OBIETTIVO € 616.550,73 € 889.792,06 € 889.792,06 € 889.792,06

  • 41.

    PROSPETTI DIMOSTRATIVI DEL PATTO DI STABILITA’

    2013 2014 2015

    Saldi di competenza

    Previsione di Accertamenti

    Entrate Titolo I Tributarie € 8.242.702,82 € 8.332.887,31 € 8.424.424,58

    Entrate Titolo II TRASFERIMENTI € 177.840,80 € 84.048,51 € 84.048,51

    Entrate Titolo III EXTREATRIBUTARIE € 1.701.618,54 € 1.717.951,14 € 1.724.792,65

    A) Totale entrate correnti € 10.122.162,16 € 10.134.886,96 € 10.233.265,74

    Previsione di Impegni

    B) Spese Titolo I Corenti € 9.476.853,02 € 9.466.591,91 € 9.656.290,16

    I ) Saldo di competenza (A-B) € 645.309,14 € 668.295,05 € 576.975,58

    Saldi di cassa

    Previsione di Incassi

    C) Entrate Titolo IV € 437.129,70 € 399.016,00 € 421.602,38

    Previsione di Pagamenti

    D) Spese Titolo II € 177.000,00 € 177.000,00 € 108.000,00

    II) Saldi di Cassa (C-D) € 260.129,70 € 222.016,00 € 313.602,38

    Saldi di competenza mista (I - II) € 905.438,84 € 890.311,05 € 890.577,96

    Saldi obiettivo € 889.792,06 € 889.792,06 € 889.792,06

  • 42.

    2013 2014 2015

    margini € 15.646,78 € 518,99 € 785,90

    Dettaglio Incassi Titolo IV

    Alienazione azioni € 307.129,70

    Urbanizzazioni € 115.000,00 € 134.016,00 € 156.602,38

    Alienazioni immobiliari € 250.000,00 € 250.000,00

    Contributi Enti e privati € 15.000,00 € 15.000,00 € 15.000,00

    € 437.129,70 € 399.016,00 € 421.602,38

    ALTRI VINCOLI

    I punti essenziali della manovra correttiva 2010 Decreto Legge 78/2010 convertito nella legge 122/2010 ancora in essere anche per gli anni successivi

    Con la legge 122/2010, pubblicata sulla GU il 30/7 con la quale è stato convertito il Decreto Legge n.78, è costituita da 56 articoli, a loro volta costituiti da 478 commi venivano stabiliti i seguenti vincoli che permangono ancora oggi: Studi e consulenze (comma 7art 6 dl 78/2010) Dall’anno 2011, la spesa annua per studi e consulenze viene tagliata del 80% rispetto al 2009 La norma parla di “studi ed incarichi di consulenza” e non di “collaborazioni” in generale; pertanto, il taglio riguarda solo gli incarichi il cui contenuto sia rappresentato da un semplice studio, ricerca o consulenza, e non quelli che si traducono nella realizzazione di un prodotto finito, utilizzabile di per sé dalla collettività. Convegni, mostre, pubblicità, relazioni pubbliche e rappresentanza (comma 8 art 6 dl 78/2010) Dall’anno 2011, le spese per relazioni pubbliche, convegni, mostre, pubblicità e di rappresentanza viene tagliata dell’80% rispetto al 2009. Dalle spese relative alla pubblicità , soggette al taglio, devono escludersi quelle per la pubblicità legale (spese di pubblicazione del bilancio di previsione, dei piani urbanistici, dei bandi di gara, degli avvisi di selezione, ecc). trattandosi di spese obbligatorie per legge. Per "spese di rappresentanza" s'intendono quelle sostenute dall'ente per offrire al pubblico un’immagine positiva di se stesso e della propria attività in termini di efficienza e di organizzazione (organizzazione di cerimonie, inaugurazioni, addobbi floreali, servizi fotografici, consegna di omaggi simbolici ad es. medaglie...).

  • 43.

    Resta ferma la possibilità di effettuare variazioni compensative tra le spese di cui ai commi 7 e 8 dell’art 6 DL 78/2010.

    Sponsorizzazioni Dall’anno 2011, non è più consentito effettuare spese per sponsorizzazioni. Con il termine sponsorizzazione si intende il finanziamento di un'attività sportiva, uno spettacolo, una manifestazione artistica o culturale per motivi pubblicitari: il termine trae origine dal latino "sponsor, sponsoris", con il significato di garante, per indicare colui che finanzia l'attività sportiva, di un atleta o di una squadra, oppure uno spettacolo o una manifestazione artistica o culturale allo scopo di ricavarne pubblicità per i propri prodotti. Il contratto di sponsorizzazione è un contratto atipico, necessariamente bilaterale, che si perfeziona con la semplice manifestazione di volontà delle parti, a titolo oneroso e a prestazioni corrispettive, la cui causa va individuata nell'utilizzazione, ai fini direttamente o indirettamente pubblicitari, del nome, dell'attività o dell'immagine altrui. Missioni Dall’anno 2011, la spesa annua per missioni viene tagliata del 50% rispetto al 2009. Auto di servizio Dall’anno 2011, la spesa per l’acquisto, la manutenzione, il noleggio e l’esercizio di autovetture, nonché per l’acquisto di buoni taxi, viene tagliata del 20% rispetto al 2009. La legge di stabilità 2013 ha inasprito la riduzione delle spese per autovetture: a decorrere dal 2013 le spese di ammontare superiore al 50 per cento della spesa sostenuta nell'anno 2011 per la manutenzione, il noleggio e l'esercizio di autovetture, nonché per l'acquisto di buoni taxi; il predetto limite può essere derogato, per il solo anno 2013, esclusivamente per effetto di contratti pluriennali già in essere. La predetta disposizione non si applica alle autovetture utilizzate per i servizi istituzionali di tutela dell'ordine e della sicurezza pubblica, per i servizi sociali e sanitari svolti per garantire i livelli essenziali di assistenza. UTILIZZO IMMOBILI Gli enti locali adottano misure per il contenimento della spesa per locazioni passive, manutenzione ed altri costi legati all’utilizzo degli immobili.

    Modifiche introdotte dalla legge di stabilità 2013

    Utilizzo e acquisto di immobili Per l’anno 2013 le amministrazioni pubbliche non possono acquisire immobili a titolo oneroso né stipulare contratti di locazione passiva (Sono fatte salve le operazioni di acquisto destinate a soddisfare le esigenze allocative in materia di edilizia residenziale pubblica). Il limite decade nel 2014 dove è possibile effettuare acquisti di immobili solo in caso di comprovate indispensabilità e indilazionabilità attestate dal responsabile del procedimento. La congruità del prezzo è comprovata dall’Agenzia del demanio, previo rimborso delle spese.

    Acquisto mobili e arredi Non si possono effettuare spese di ammontare superiore al 20% della spesa sostenuta in media negli anni 2010 e 2011 per l’acquisto di mobili e arredi, salvo che l’acquisto sia funzionale alla riduzione delle spese connesse alla condizione degli immobili (con certificazione dell’organo di revisione, in merito ai risparmi ottenuti). anno 2010 anno 2011 media limite 20% acquisto arredi € 34.175,80 € 45.055,03 € 39.615,42 € 7.923,08

  • 44.

    Nuove autovetture Fino al 31/12/2014 le amministrazioni pubbliche non possono acquistare autovetture né possono stipulare contratti di locazione finanziaria. Le procedure di acquisto iniziate a decorrere dal 9 ottobre 2012 sono revocate. Sono esclusi gli acquisti per i servizi istituzionali di tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica, per i servizi sociali e sanitari svolti per garantire i livelli essenziali di assistenza. l'art. 5, comma 2, del decreto legge n. 95/2012 convertito con modificazioni nella Legge n. 135/2012 testualmente recita che: “a decorrere dall'anno 2013, le amministrazioni pubbliche inserite nel conto economico consolidato della pubblica amministrazione, come individuate dall'Istituto Nazionale di Statistica (ISTAT) ai sensi dell'art. 1, comma 2, legge n. 196/2009 … omissis … non possono effettuare spese di ammontare superiore al 50% della spesa sostenuta nell'anno 2011, per l'acquisto, la manutenzione, il noleggio e l'esercizio di autovetture nonché per l'acquisto di buoni taxi; il predetto limite può essere derogato, per il solo anno 2013, esclusivamente per effetto di contratti pluriennali in essere. La predetta disposizione non si applica alle autovetture utilizzate all'Ispettorato centrale della tutela e della qualità e repressione frodi dei prodotti agroalimentari del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, dal Corpo nazionale dei vigili del fuoco o per i servizi istituzionali di tutela dell'ordine e della sicurezza pubblica, per i servizi sociali e sanitari svolti per garantire i livelli essenziali di assistenza, ovvero per i servizi istituzionali svolti nell'area tecnico-operativa della difesa. I contratti di locazione o noleggio in corso alla data di entrata in vigore del presente decreto possono essere ceduti, anche senza l'assenso del contraente privato, alle Forze di polizia, con il trasferimento delle relative risorse finanziarie sino alla scadenza del contratto. Sono revocate le gare espletate da Consip S.p.A. nell'anno 2012 per la prestazione del servizio noleggio a lungo termine di autoveicoli senza conducente, nonché per la fornitura in acquisto di berline medie con cilindrata non superiore a 1.600 cc per le Pubbliche Amministrazioni”; La nuova disposizione impone a tutte le pubbliche amministrazioni inserite nel conto economico consolidato di ridurre dal 2013 le spese sostenute per acquisto, manutenzione, noleggio ed esercizio di autovetture ed acquisto di buoni taxi entro il limite massimo del 50% di quanto sostenuto nel 2011.

    CAP. DL 78/2010 SPESA SOSTENUTA 2011 LIMITE 2013 – D.L.

    95/2012 NOTE

    3050AE/3120 € 40,00 € 40,00 € 20,00

    3070AE/3120 € 120,00 € 120,00 € 60,00

    3370AE/3120 € 40,00 € 40,00 € 20,00

    Manutenzioni – lavaggio automezzi

    3050AE/3120 € 260,00 € 246,00 € 123,00

    3050AE/3120 € 2.323,80 € 2.197,64 € 1.098,82

    3070AE/3120 € 3.709,90 € 3.488,35 € 1.744,18

    3070AE/3120 € 800,00 € 424,00 € 212,00

    3370AE/3120 € 1.000,00 € 195,00 € 97,50

    Manutenzioni – manutenzioni e riparazioni automezzi

  • 45.

    CAP. DL 78/2010 SPESA SOSTENUTA 2011

    LIMITE 2013 – D.L. 95/2012

    NOTE

    2050AE/2020 € 1.189,95 € 987,59 € 493,80

    2070AE/2020 € 3.500,00 € 2.941,75 € 1.470,88

    2370AE/2010 € 300,00 € 0,00 € 0,00

    Carburante – Fuel Card

    2070AE/2020 € 653,62 € 528,09 € 264,05

    2370AE/2020 € 500,00 € 217,51 € 108,76

    Carburante – metano per autotrazione

    € 14.437,27 € 11.425,93 € 5.712,99 Limite complessivo anno 2013

  • 46.

    PER IL COMUNE DI ALFONSINE (si richiamano gli obbie ttivi fissati nella Relazione Previsionale del 2011 che vengono riconfermati nel 2012)

    TAGLI SU SPESE SPECIFICHE PREVISTI DALLA MANOVRA ES TIVA 2010 (D.L. 78/2010 convertito con Legge 122/2010 e DL 95/2012)

    SPESA 2009 SU CUI

    APPLICARE IL TAGLIO TAGLIO BUDGET 2013

    Dl 78/2010 convertito con Legge 122/2010 articolo 6 comma 7: Taglio, a partire dal 2011, la spesa per studi ed incarichi di consulenza non può essere superiore al 20% di quella sostenuta nel 2009 € 3.050,00 -€ 2.440,00 € 610,00 Dl 78/2010 convertito con Legge 122/2010 articolo 6 comma 8: Taglio, a partire dal 2011, la spesa per relazioni pubbliche*, convegni, mostre, pubblicità* e di rappresentanza non può essere superiore al 20% di quella sostenuta nel 2009

    € 46.056,93 -€ 36.845,54 € 9.211,39

    Dl 78/2010 convertito con Legge 122/2010 articolo 6 comma 12: Taglio, a partire dal 2011, per missioni anche all'estero non può essere superiore al 50% di quella sostenuta nel 2009 (no missioni amministratori) € 11.400,00 -€ 5.700,00 € 5.700,00

    Dl 78/2010 convertito con Legge 122/2010 articolo 6 comma 13: Taglio, a partire dal 2011, per attività esclusivamente di formazione non può essere superiore al 50% di quella sostenuta nel 2009 € 22.125,00 -€ 11.704,84 € 10.420,16

    Art. 5, comma 2, del decreto legge n. 95/2012 convertito con modificazioni nella Legge n. 135/2012 le spese sostenute per acquisto, manutenzione, noleggio ed esercizio di autovetture ed acquisto di buoni taxi entro il limite massimo del 50% di quanto sostenuto nel 2011 € 11.425,93 -€ 5.712,94 € 5.712,99

    TOTALE € 94.057,86 -€ 62.403,32 € 31.654,54

  • 47.

    Collaborazioni e consulenze nella pubblica amministrazione Considerato che ad oggi i termini incarico (di studio, di ricerca e/o di consulenza) e collaborazione hanno un’ampia connotazione fino ad essere equiparati al lavoro autonomo occasionale e non oltre che a lavoro autonomo coordinato e continuativo e visti i presupposti necessari per l’affidamento (…esperti di particolare e comprovata specializzazione anche universitaria …oppure gli Enti possono prescindere dal requisito della comprovata specializzazione universitaria in caso di stipulazione di contratti d'opera per attività che debbano essere svolte da professionisti iscritti in ordini o albi o con soggetti che operino nel campo dell'arte, dello spettacolo o dei mestieri artigianali, ferma restando la necessità di accertare la maturata esperienza nel settore). Tenendo conto inoltre che l’equiparazione di cui sopra, nonché l’inclusione nella connotazione di incarico anche degli incarichi affidati ai sensi del Codice dei Contratti pubblici (D.Lgs. 163/2006) ossia incarichi di progettazione, direzione lavori, collaudi ecc, sono state recepite dalla Corte dei Conti sezione Emilia Romagna che in tal senso si è espressa con indicazioni agli enti aventi sede nella regione con atto del 13/03/2009. Nel corso del triennio 2012/2015 qualora se ne ravvisi la necessità verranno affidati incarichi esterni, dai Responsabili competenti, nell’ambito degli stanziamenti di bilancio, con riferimento alle attività istituzionali del Comune, nell’ambito delle funzioni conferite dai comuni ai sensi degli artt. 13 e 32 TUEL (servizi alla persona ed alla comunità, istituzioni culturali, servizi educativi, assetto ed utilizzazione del territorio, sviluppo economico ed altre), oltre che con riferimento ai servizi amministrativi (supporto fiscale, eventuali difese legali, perizie, spese notarili, spese tecniche ecc.). Non si prevede, al momento,l’affidamento di incarichi con riferimento ad attività non istituzionali e si determina ai sensi dell’art. 3, comma 56, della legge n. 244 del 24/12/2007 come modificato dall’art.