Red christensarmsca15 2014

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086 CHRISTENSEN ARMS CA-15 RECON TUNGSTEN CAL. .223 REMINGTON L a piattaforma AR15 è una di quelle che ha subìto il maggior numero di imitazioni e decli- nazioni. Senza raggiungere i numeri dell’altro grande classico americano del XX secolo, la pistola 1911, di AR15 se ne sono visti moltissimi, in una suc- cessione di varianti che hanno esteso le potenzialità del progetto a campi e settori che Eugene Stoner non avrebbe mai immaginato. Da arma prettamente militare quale è tuttora (modifiche e miglioramenti hanno portato all’ado- zione da parte delle forze armate USA della quarta generazione, chiamata M16A4), quella ideata dal progettista statunitense ha visto il succedersi di numerose versioni anche sul mercato civile dove è denominata AR15. Negli anni le numerose versioni sono andate a soddisfare una platea di appassionati estremamente ampia, dal cacciatore di piccola selvaggina al tiratore di poligo- no. Forte di questa diffusione e di una crescente domanda di AR15 di qualità – specie negli Usa ma sempre più anche nel Vecchio Continente –, Roland Chri- stensen ha deciso di concentrarsi nella realizzazione di una serie di modelli di altissima qualità. Una storia americana La storia del marchio americano Chri- stensen Arms, di cui Roland è il fon- datore, è quella tipica di chi ha saputo individuare un’opportunità e coglierla al volo. Mr Christensen, infatti, pur essendo sempre stato un appassionato d’armi e di tiro, ha iniziato la sua vita professionale nel settore delle protesi fondando, nel 1984, la Applied Com- posite Technology. La sua profonda conoscenza dei materiali compositi e lo studio incessante che applicherà in questo specifico settore lo porteranno a brevettare numerosi progetti innovativi sia nel settore delle protesi sia, per la contiguità data dall’impiego dei mede- simi materiali, nel settore aerospaziale. Il suo curriculum, disponibile sul sito del settimanale di finanza ed economia , parla del suo presente lavorativo come direttore di Freedom Innovation, altra azienda attiva nel settore medicale dal 2002, ma dimentica di raccontare che Christensen nel 1995 decise di ap- Di tutto, di più Se un grande classico del settore militare e un’azienda che fa della ricerca dell’eccellenza un punto di principio si incontrano, non può che nascere qualcosa d’interessante. La conferma arriva dalla carabina semiautomatica Christensen Arms CA-15 Recon che, pur ispirandosi all’arma d’assalto delle forze armate statunitensi, centra nuovi obiettivi nel settore civile più esigente testo di Matteo Brogi, foto di Gianluigi Guiotto L’otturatore in chiusura con il dust cover aperto, in condizione di arma pronta al fuo- co. L’adozione del dust cover, caratteristica peculiare della piattaforma AR15/M16, costituisce un bonus in condizioni d’impiego operativo particolarmente gravose L’impugnatura in gomma è prodotta da Hogue; presenta una scolpitura media che facilita la presa anche a mano umida

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C H R I S T E N S E N A R M S C A - 1 5 R E C O N T U N G S T E N C A L . . 2 2 3 R E M I N G T O N

La piattaforma AR15 è una di

quelle che ha subìto il maggior

numero di imitazioni e decli-

nazioni. Senza raggiungere i numeri

dell’altro grande classico americano

del XX secolo, la pistola 1911, di AR15

se ne sono visti moltissimi, in una suc-

cessione di varianti che hanno esteso

le potenzialità del progetto a campi e

settori che Eugene Stoner non avrebbe

mai immaginato. Da arma prettamente

militare quale è tuttora (modifiche e

miglioramenti hanno portato all’ado-

zione da parte delle forze armate USA

della quarta generazione, chiamata

M16A4), quella ideata dal progettista

statunitense ha visto il succedersi di

numerose versioni anche sul mercato

civile dove è denominata AR15. Negli

anni le numerose versioni sono andate

a soddisfare una platea di appassionati

estremamente ampia, dal cacciatore di

piccola selvaggina al tiratore di poligo-

no. Forte di questa diffusione e di una

crescente domanda di AR15 di qualità

– specie negli Usa ma sempre più anche

nel Vecchio Continente –, Roland Chri-

stensen ha deciso di concentrarsi nella

realizzazione di una serie di modelli di

altissima qualità.

Una storia americana

La storia del marchio americano Chri-

stensen Arms, di cui Roland è il fon-

datore, è quella tipica di chi ha saputo

individuare un’opportunità e coglierla

al volo. Mr Christensen, infatti, pur

essendo sempre stato un appassionato

d’armi e di tiro, ha iniziato la sua vita

professionale nel settore delle protesi

fondando, nel 1984, la Applied Com-

posite Technology. La sua profonda

conoscenza dei materiali compositi e

lo studio incessante che applicherà in

questo specifico settore lo porteranno a

brevettare numerosi progetti innovativi

sia nel settore delle protesi sia, per la

contiguità data dall’impiego dei mede-

simi materiali, nel settore aerospaziale.

Il suo curriculum, disponibile sul sito

del settimanale di finanza ed economia

, parla del suo presente lavorativo come

direttore di Freedom Innovation, altra

azienda attiva nel settore medicale dal

2002, ma dimentica di raccontare che

Christensen nel 1995 decise di ap-

Ditutto,dipiùSe un grande classico del settore militare e un’azienda che fa dellaricerca dell’eccellenza un punto di principio si incontrano, non può chenascere qualcosa d’interessante. La conferma arriva dalla carabinasemiautomatica Christensen Arms CA-15 Recon che, pur ispirandosiall’arma d’assalto delle forze armate statunitensi, centra nuovi obiettivinel settore civile più esigente

testo diMatteoBrogi,

foto di Gianluigi Guiotto

L’otturatore in chiusura con il dust cover aperto, in condizione di arma pronta al fuo-

co. L’adozione del dust cover, caratteristica peculiare della piattaforma AR15/M16,

costituisce un bonus in condizioni d’impiego operativo particolarmente gravose

L’impugnatura in gomma è prodotta da

Hogue; presenta una scolpitura media

che facilita la presa anche amano umida

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a ripetizione semplice ad otturatore

e la linea Modern Sport Rifle (MSR)

che include alcune variazioni sul tema

AR15 e AR10 che, come nelle armi

a destinazione militare, differiscono

principalmente per il calibro adotta-

to (il .223 Remington o 5,56 Nato il

primo, .308 Winchester o 7,62

Nato il secondo). L’arma di

cui proponiamo la recensione,

questa volta statica, è quella in

calibro minore denominata dal

produttore CA-15 Recon.

L’interpretazione Christensen

della piattaforma AR15 pre-

senta due versioni: la Recon

(termine inglese che corri-

sponde all’italiano “ricogni-

zione”) e la DMR (acronimo

che definisce un Designated

Marksman Rifle, un fucile per

tiratore scelto). Entram-

bi i modelli proposti

da Christensen, però,

non sono l’ennesima

rivisitazione dell’arma

di Stoner ma un con-

centrato di tecnologia

dei materiali, un eser-

cizio quasi parossistico

delle migliori pratiche

industriali, un’aggrega-

zione di componenti di

prim’ordine tra quelli

presenti sul mercato

della componentistica

e dell’after market.I CA-15 sono armi

plicare le conoscenze maturate sul

campo come ingegnere anche al settore

delle armi. In quell’anno realizzò infatti

una canna per arma da fuoco innova-

tiva che destò non poco sgomento tra

i nemici del mondo armiero: attorno a

un’anima in acciaio, che riporta la riga-

tura, compare infatti un’ampia sezione

in fibra di carbonio che fece ritenere

a qualche osservatore superficiale che

fosse stata realizzata una canna in gra-

do di passare inosservata i controlli

aeroportuali di sicurezza. Da lì a poco

verrà fondata la Christensen Arms.

Una gamma variegataLa gamma attuale dell’azienda america-

na include la gamma quasi completa di

modelli 1911 (Government, Comman-

der, Officer, manca solo l’allestimento

Mustang), un’ampia offerta di carabine

raffinatissime, di fattura semi-

custom, in vendita a prezzi...

coerenti con la ricerca dell’ec-

cellenza che ne ispira la fattura.

Un fucile “spaziale”Il CA-15 che abbiamo foto-

grafato è importato da Bigna-

mi, distributore ufficiale del

marchio sul mercato italiano,

e presenta una serie di carat-

teristiche richieste espressa-

mente dall’importatore; in ef-

fetti, tutte le armi Christensen

– come abbiamo già avuto

modo di scrivere – sono semi-

custom e presentano una se-

rie di parametri che possono

essere scelti autonomamente

dall’acquirente. Bignami, per

semplificare la cosa e gestire

con razionalità le importazioni, ha

deciso di focalizzare la sua attenzione

commerciale su un prodotto sceglien-

done le caratteristiche a monte.

Cominciamo la nostra trattazione dai

materiali, primo elemento che distin-

gue il CA-15 dalla stragrande maggio-

Il punto rosso d’impo-

stazione tattica Meop-

ta M-RAD con punto

da 3 MOA è una scelta

coerente con la desti-

nazione dell’arma e

potrebbe avere impie-

ghi interessanti anche

in campo venatorio

Il freno di bocca non è amovibile; sua funzione è

quelladi evitare chesi creino turbolenzenelmo-

mento in cui il proiettile abbandona la rigaturaSul lato sini-

stro, applicata

al lower recei-

ver che contie-

ne il meccani-

smo di scatto,

è collocata la

s i c u ra ma -

nuale; come

optional è pos-

sibile averla in

configurazione

ambidestra

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ranza di piattaforme AR15 presenti

sul mercato. Christensen ha optato per

una lega d’alluminio “aerospaziale”

per il lower receiver (la carcassa infe-

riore) e un acciaio stainless per l’upper

receiver, realizzandoli

dal pieno mediante

fresatura e rifinendoli

mediante un tratta-

mento al tungsteno che

conferisce all’arma una

colorazione abbastanza

inusuale e, soprattutto,

una finitura superficia-

le estremamente resi-

stente alle sollecitazioni

chimiche e meccaniche.

Peculiare di quest’arma è

l’astina, realizzata in fibra

di carbonio, che porta

applicate due lunghe slitte

Picatinny idonee all’ap-

plicazione dei più svariati

accessori. Sui due lati

dell’astina sono presenti

6 fori che consentono il

montaggio di ulteriori

slitte nel caso si volesse

proprio esagerare. L’ar-

ma che abbiamo provato

rappresenta la versione

Rifle, con astina lunga,

ma è da segnalare che sul

catalogo del produttore

sono presenti due versioni

con astine più corte (4 e 3

fori) denominate rispetti-

vamente Mid e Carbine; a

ciascuna astina è associato

un particolare modello di

calcio telescopico prodot-

to, comunque, sempre da Magpul: C-

TR, ACS e STR in sequenza le sigle che

li contraddistinguono. In tutti e tre i

casi, l’impugnatura a pistola è un mo-

dello in gomma morbida della Hogue.

Funzionamento classico

Il sistema di funzionamento del CA-15

Recon è quello tipico del progetto ori-

ginario, a presa di gas regolabile, a pi-

stone. Quattro le posizioni della valvola

che consentono di regolare

l’afflusso del gas destinato al

riarmo; guardando la valvola

frontalmente, si identificano

una posizione a “ore 12” che

lascia la valvola completamen-

te aperta e libera di funzionare

in modalità semiautomatica;

a “ore 1” è la posizione da im-

postare quando si impieghi un

silenziatore o si spari a raffica

(ipotesi di scuola sull’arma

visionata che, essendo desti-

nata al mercato civile, monta

spegni-fiamma fisso e sistema

semi-auto); a “ore 3” portiamo

la valvola in posizione di chiu-

sura: i gas non vengono spillati

dalla canna e pertanto l’arma

funziona a ripetizione ordina-

ria; infine, a “ore 9” abbiamo

la posizione che permette di

sganciare il tappo della presa-

gas per effettuare le periodiche

operazioni di pulizia.

Molto interessanti le opzioni

che Christensen offre in ter-

mini di scatto: il suo Recon è

infatti disponibile con mecca-

nismo LTM (Lock Tech Match)

proprietario, Geissele, AR Gold

di American Trigger Corpora-

tion e Timney, con quest’ulti-

mo scelto da Bignami (che ne

è importatore) per ilmercato

nazionale.Richiede una

Vista dall’alto della

manetta di armamen-

to e del forward assit;

entrambi i comandi

hanno dimensioni tali

da rendere l’arma fun-

zionale in ogni condi-

zione d’impiego

Il calcio è del tipo telescopico. Quello presentato

sulla Recon con canna da 16” è il modello CTR.

Altre configurazioni sono disponibili su richiesta

Il caricatore è prodotto da Troy Industries e pre-

sentaunacaratteristica finiturachene favorisce il

maneggio in qualsiasi situazione ambientale

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re degno di attenzione, negli Usa è proposto

anche con cameratura ibrida .223 Wylde, in

grado di accettare sia il .223 Remington sia il

5,6 mm Nato. Ne sono previste versioni (ma

per ora solo negli Stati Uniti) in .204 Ruger,

pressione di sgancio di circa 1.500

grammi e, a secco, dimostra doti da primo

della classe. Per quanto riguarda la scelta del

calibro, il Recon importato è camerato nel

classicissimo .223 Remington ma, particola-

6,8 mm Remington SPC, 6,5 mm Grendel e

.300 AAC. Una scelta, anche nei calibri, per

niente scontata e in linea con l’esigenza di

proporre qualcosa di nuovo che vada oltre

gli standard conosciuti.

La suola del caricatore presenta un appiglio

cuiscopoèquellodi facilitare lapresaquando

il caricatore sia contenuto nella giberna

Dettaglio della leva

di armamento rea-

lizzata da BCM Gun-

fighter, produttore di

componenti di qualità

Christensen Arms CA-15 Recon cal. .223 Remington

Nella foto il lato sinistro

del fucile ChristensenArmsCA-

15Recon cal. .223Remington

La canna... in carbonio

La realizzazione della canna avviene arrotolando

intorno a un’anima sottile d’acciaio inox tornita

e lappata a mano, all’interno della quale sono ri-

portate le rigature necessarie alla stabilizzazione

del proiettile, numerosi fogli di fibre di carbonio

disposti con varie angolazioni. Al profilo bull, ad

ampia sezione, che la contraddistingue, corri-

spondono un peso contenuto e altre caratteristi-

che meccaniche che non fatichiamo a definire di

eccellenza. Il carbonio, infatti, è 5 volte più rigido, 5 volte più leggero e 4 volte più resistente dell’acciaio per unità di peso; queste

sue caratteristiche, in combinazione con quelle fisiche dell’animametallica, fanno sì che le canne Christensen siano assai più ri-

gide rispetto ad una canna convenzionale di pari peso (particolare che riduce la torsione incrementando la precisione dell’arma),

abbiano un coefficiente di dilatazione termica prossimo allo zero (garantisce costanza di prestazioni, colpo dopo colpo), favorisco-

no la dissipazione del calore, estendono la vita operativa di un buon 25% (dati dichiarati dal produttore). Sembra quasi superfluo

aggiungerlo ma è doveroso farlo: la canna è di tipo Match Grade e garantisce una precisione che, in tutte le versioni, rientra nel

minuto d’angolo. La migliore scelta del munizionamento trasforma questo CA-15 Recon in un’arma sub MOA che può trovare

molte destinazioni inaspettate. Il catalogo 2014 del produttore informa che la canna è disponibile in tutte le lunghezze comprese

tra quelle tipica di un’arma SBR (Short Barreled Rifle che, se non andiamo errati, nel mondo AR15 dovrebbe corrispondere a

11,5”) ai più classici 24 pollici; al vivo di volata, in ogni caso, è applicato uno spegni-fiamma.

L’astina porta applicate due slitte Picatinny ed altrettante le si possono appli-

care sui lati per ospitare ulteriori accessori; l’astina dell’arma provata, con

canna da 16 pollici, è di tipo lungo ma esistono aste di dimensione inferiore.

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Meccanica robusta

Per quanto riguarda il resto della mec-

canica, il CA-15 adotta soluzione piut-

tosto tradizionali pur se realizzate con

la massima perizia meccanica. L’arma è

dotata di un porta-otturatore trattato al

nickel boron, una finitura superficiale

che garantisce massima resistenza alle

sollecitazioni meccaniche (è addirittu-

ra più resistente della finitura Tenifer

delle pistole Glock, che già si attesta a

64 punti della scala HRC) e la miglior

fluidità di movimento, caratteristiche

che aumentano l’affidabilità dell’arma

riducendo la necessità degli interventi

di pulizia. La leva di armamento mag-

giorata (sistema forward assist) è pro-

dotta da BCM Gunfighter, il pulsante

di sgancio del caricatore (ambidestro) è

di tipo maggiorato, prodotto da Wilson

Combat, il caricatore è il modello mil-

spec Pmag (Polymer magazine) di Troy

Industries; presenta corpo in polimero

resistente ed è dotato, superiormente,

di un cappuccio protettivo amovibile

per la salvaguardia delle munizioni

contenute e, in basso, di un fondello

sporgente che ne facilita l’estrazione

dalla giberna. Ampie sezioni squamate

ne facilitano la presa in tutte le condi-

zioni ambientali. Tra i numerosi optio-

nal che possono andare ad arricchire la

dotazione dell’arma, e di cui abbiamo

in parte già parlato, sono presenti vari

tipi di calciature, il comando della sicu-

ra in posizione ambidestra e disparati

livelli di finitura; oltre alla Tungsten

dell’arma fotografata, ve ne sono di

esteticamente ricercate (Burnt Bronze,

Silver, Black, Green, Flat Dark Earth) e

allestimenti camo (Natural Gear Gray,

True Timber, Reaper, Desert Digital).

L’arma che abbiamo fotografato mon-

tava un punto rosso Meopta, sempre

prodotto d’importazione Bignami,

d’impostazione tattica: il modello M-

RAD con punto da 3 MOA già dotato

di sgancio rapido. In questo allestimen-

to si presta a un’ampia gamma d’im-

pieghi a distanze medio-brevi quali po-

trebbero essere il tiro in poligono a 100

metri o la caccia di piccoli predatori in

battuta. Compiti più gravosi le sono

preclusi per le limitazioni imposte dal

calibro ma non si deve dimenticare che

il produttore prevede altre camerature

per la sua carabina; nei calibri 6,5 mm

sarebbe più che adeguata all’ingaggio

di ungulati di media dimensione anche

se, a livello prettamente “stilistico”, ge-

neralmente il cacciatore di queste prede

preferisce puntare su armi d’imposta-

zione più tradizionale.

Un’ultima considerazione riguarda il

prezzo che, nell’allestimento presentato,

supera di gran lunga quello già alto della

versione base proposta in America. Non

dobbiamo comunque dimenticare che

questo CA-15 Recon è tra le migliori rea-

lizzazioni presenti sul mercato e che, oltre

a fornire prestazioni di assoluta levatura,

ben si presta al collezionismo.CM

Costruttore: ChristensenArms,

www.christensenarms.com

Importatore: Bignami,

tel. 0471 803.000,

www.bignami.it

Tipo: carabina

semiautomatica a presa di gas

Modello: CA-15 Recon

Calibro: .223 Remington

Sistemadi scatto:Timney

Organi dimira:assenti

Sicurezze: sicura manuale

Lunghezza canna:16”

(406 mm)

Finitura:al Tungsteno

Materiali:acciaio, lega

leggera, fibra di carbonio,

calciatura in polimero

Peso:2.810 g

¤ PREZZO INDICATIVO: 5.085 euro

Asinistra: il pulsante di

sgancio del caricatore,

maggiorato, è disponibile

su entrambi i lati della car-

cassa inferiore