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TASCABILEIl ‘draghetto’

di Paolo G. Mottaircocervo00@gmail.com

Fuoco e fiamme da questa rivoltella Smith & Wesson in calibro .357 Magnum

che solo oggi, con la moderna tecnologia, è stato possibile costruire così

piccola: il risultato è un’arma da difesa leggerissima e compatta, oltre che

molto potente

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Smith & Wesson modello M&P 340di Paolo G. Motta

ircocervo00@gmail.com

La Smith & Wesson Military & Police 340 è la versio-ne moderna e tecnologicamente avanzata della ri-voltella modello 40 o Centennial Model che la Casa

di Springfield produsse dal 1952 al 1974 e che, in varie configurazioni, compare tuttora in catalogo.Si deve la nascita di questa piccola pistola al colonnello Rex Applegate, il guru delle tecniche da difesa, che con-vinse la dirigenza della Smith & Wesson a mettere sul mercato un’arma dalle caratteristiche estremizzate per la difesa personale: l’idea di Applegate era una rivoltella compatta, in un calibro relativamente potente, tascabile e ottimizzata per la difesa entro la decina di metri.La Smith & Wesson aveva già sugli scaffali la Chief’s Special che era dotata di molte delle caratteristiche ri-chieste da Applegate; il colonnello americano ritene-va però che l’azione singola, con il conseguente cane esterno, fosse inutile o peggio dannosa in un’arma da difesa personale.Andando indietro nel tempo, ai primi anni del Nove-cento, la Smith & Wesson aveva costruito una rivoltella a telaio articolato con cane interno – denominata .38 Safety Hammerless – in calibro .38 S&W al quale il co-lonnello Applegate doveva la vita a seguito di circostan-ze agitate avvenute in Messico.Il modello .38 Safety Hammerless era però obsoleto e camerato per l’anemico .38 S&W: Applegate dovette sparare cinque colpi per atterrare un infastidente mes-sicano armato di machete… L’idea ispiratrice del .38 Safety Hammerless era tuttavia valida e la Casa lanciò quindi sul mercato la Centennial Model in occasione dei suoi primi cento anni di vita; la nuova arma sinte-tizzava le caratteristiche della .38 Safety Hammerless e della Chief’s Special.La Centennial era infatti una Chief’s Special con la sola doppia azione, in .38 Special, con il cane interno e una sicura all’impugnatura. Ne fu prodotta anche una versione di lega leggera e nel 1957 – anno in cui fu riordinata la produzione e a ogni modello in cata-logo fu attribuito un numero – la Centennial divenne il modello 40, mentre la versione di lega leggera fu denominata modello 42.Nella corsa al più leggero e più potente, iniziata sul fi-nire degli anni Novanta del secolo scorso, la Smith & Wesson decise di impiegare per la costruzione dei suoi piccoli modelli una lega di alluminio e scandio. Quest’ultimo elemento è piuttosto raro in natura ed è impiegato soprattutto nelle costruzioni aeronautiche; conferisce all’alluminio una resistenza notevole e in tal modo si può camerare per la cartuccia calibro .357 Magnum una rivoltella del peso di 370 grammi senza temere che il telaio si trasformi in una banana ritorta dopo pochi colpi.

IL MODELLO M&P 340La Smith & Wesson costruisce diverse rivoltelle e pisto-le con telai di lega di scandio e tamburi o carrelli con diversi altri materiali.Nella linea Military & Police spicca il modello M&P 340 in .357 Magnum: questa piccola rivoltella ha caratteri-stiche che a nostro avviso la pongono al vertice della categoria e ci hanno convinto ad adottarla come arma per difesa personale.

Il tasto di apertura del cilindro è del tipo piccolo e ben ar-rotondato. Notare l’inserto di acciaio nel fusto che impe-disce l’erosione della zona antistante la canna provocata dalle elevate temperature di sparo

La cartella laterale è incassata perfettamente come nel-le Smith & Wesson dei tempi d’oro: tutta l’arma mostra lavorazioni eccellenti e il suo prezzo è giustificato sia dai materiali sia dalla bontà della costruzione

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Smith & Wesson M&P 340 calibro .357 Magnum. Le guancette, che contribuiscono alla modernità della linea dell’arma rispetto ai modelli classici, sono costruite con una intelaiatura di polimeri ri-vestita di gomma

Le dimensioni dell’arma sono così contenute che la corsa dell’estrattore, carenato per maggiore prote-zione, non è sufficiente per l’espulsione completa dei lunghi bossoli delle cartucce calibro .357 Magnum

Il grilletto, realizzato con la tecnica del Metal Injection Moulding (MIM), è largo, alleggerito nella sua parte posteriore e non presenta le inutili rigature verticali che affliggevano quelli delle vecchie Centennial

L’anima della canna, di acciaio inossida-bile, è inserita nella struttura di lega di

alluminio e scandio; anche il tamburo è di acciaio inossidabile trattato in modo da ren-

derlo di un colore nero semilucido.Tale soluzione elimina il problema della corrosione, presente nei tamburi di titanio o di alluminio, provo-cata dalle elevate temperature generate dalla combu-stione delle polveri utilizzate come propellenti, in par-

ticolar modo nei caricamenti per palle leggere ad alta velocità. Non a caso alla M&P 340 non è posta alcuna limitazione all’uso di palle con peso inferiore ai 120 gra-ni nel calibro .357 Magnum, come invece avviene nella versione 340 PD con il tamburo di titanio (si veda Armi & Balistica numero 6 del 2012). Un inserto di acciaio sul cielo del castello impedisce il fenomeno dell’erosio-ne della zona del castello antistante la canna.Il percussore, come in tutte le moderne Smith & Wes-son, è del tipo a grano riportato.Il grilletto è largo, arrotondato, liscio e dunque privo delle rigature verticali che affliggevano quelli delle vec-

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Smith & Wesson modello M&P 340

Curiosa la presenza, alla base posteriore dell’impu-gnatura, di un aggancio per l’anello del correggiolo: un particolare tipico delle armi militari, il cui utilizzo per difesa personale non è tuttavia privo di senso

Anche per risolvere il problema della corrosione pro-vocata dalle temperature di combustione delle polve-ri, l’anima della canna è di acciaio inossidabile, inseri-ta in un manicotto di lega di alluminio e scandio

Produttore: Smith & Wesson, Springfield MA (USA)Importatore: Bignami spa, via Lahn 1, 39040 Ora (BZ); telefono 0471.803000, fax 0471.810899; internet www.bignami.it, email@bignami.itModello: M&P 340Tipo: pistola a rotazione a telaio chiuso e tamburo ribaltabile sul lato sinistroCalibro: .357 MagnumCongegno di scatto: a sola doppia azione; sforzo di trazione 5.000 g (circa)Congegno di percussione: indiretto, a mezzo cane interno su percussore flottanteCongegno di estrazione: estrattore-espulsore a stella, comandato da astinaCongegno di sicurezza: incorporato nello scattoSistema di mira: mirino rotondo con riferimento al trizio, tacca di mira a U, entrambi fissiAlimentazione: cilindro caricatore ruotante in senso antiorario, 5 camereCanna: lunga 47 mm (1,875”); rigatura a 5 princìpi destrorsiImpugnatura: monopezzo di polimero e gommaLunghezza totale: 164 mmPeso: 380 gMateriali: lega di alluminio e scandio, acciaio inoxFinitura: anodizzazione e brunitura nerePrezzo: 1.055,00 € (indicativo, IVA compresa)

SCHEDA TECNICA

chie Centennial; i perni di rotazione del cane e del gril-letto sono di acciaio inossidabile.La tacca di mira è a U larga e il mirino, con inserto al trizio, si presenta come una palla bianca.Nel castello è ricavata una fresatura che consente di raggiungere un traversino a cui agganciare un anello portacorreggiolo; le guancette sono di gomma con il tradizionale logo della Smith & Wesson.Il nostro esemplare è privo dell’idiota sicura opzionale a chiavetta, che è montata sugli esemplari destinati al mercato statunitense.La Smith & Wesson M&P 340 è un’arma di alta gamma ma il suo prezzo è giustificato, oltre che dai materiali, dalla bontà della costruzione: la cartella laterale, per esempio, è perfettamente incassata in modo da non far quasi vedere la giuntura tra le parti. Il tamburo è in timing ottimale e non a caso non si nota la classica riga sulla sua superficie esterna provocata dal dente di fermo del tamburo stesso. Le camere sono strette e restituiscono bossoli perfetti; la percussione è potente, centrata e sicura.Lo scatto richiede uno sforzo di 5 chilogrammi ma è

controllabile e ben gestibile grazie al largo e ben rea-lizzato grilletto.L’arma si punta in modo istintivo, mentre la linea di mira è quanto di meglio visto su una rivoltella da difesa: perfettamente adatta ad acquisire il bersaglio rapida-mente. La precisione è ottima, con rosate che stanno in un piattino da caffè a venti metri.Durante le prove fatte e nell’uso susseguente (circa cinquecento colpi) non si sono riscontrati problemi di sorta.

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Il comportamento all’atto dello sparo è ovviamente differente a seconda delle munizioni impiegate. Con le cartucce .38 Special WC l’arma è piacevole da usare e il controllo è alla portata di tutti. Con le +P, con energie at-torno ai 30 kilogrammetri e con palla leggera, la piccola

rivoltella si controlla bene grazie alle ottime guancette; con le .357 Magnum Fiocchi con palla da 142 grani, che sviluppano 40 kilogrammetri, la botta sul palmo della mano si sente ma l’arma non rileva in maniera disordi-nata, come è possibile vedere nei filmati scaricabili con

La 340 M&P (in alto, con guancette di legno aftermarket) e le antenate: Cen-

tennial calibro .38 Special (al centro) e .38 Safety Hammerless calibro .38 S&W.

Quest’ultima aveva il telaio articolato e la sicura all’impugnatura

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Smith & Wesson modello M&P 340

la App. Invece, con le .357 Magnum potenti la botta è veramente secca e sparare una trentina di colpi richie-de uno stoicismo notevole.Alcuni utilizzatori avevano notato che nella 340 PD ca-ricata con cartucce .357 Magnum con palle pesanti si verificava un pernicioso avanzamento dei proiettili sot-to l’effetto del rinculo: in altri termini, la palla ‘si sbos-solava’ nel tamburo per inerzia. Nel nostro caso non si è verificato nulla di simile e per verificare questa proble-maticità abbiamo lasciato una cartuccia (Fiocchi .357 Magnum con palla da 142 grani) nel tamburo per oltre venti colpi: non abbiamo osservato alcuna migrazione della palla.

PER CONCLUDEREIl mercato delle rivoltelle con canna da due pollici è fio-rente negli Stati Uniti, con vendite da capogiro. Le case produttrici di munizioni hanno quindi sviluppato cartuc-ce specifiche per queste pistole dal ‘naso camuso’, snub

nose in inglese, che accoppiano espansione violenta della palla con velocità relativamente bassa. Purtroppo la legge italiana non consente di impiegare per difesa personale queste munizioni speciali, come le Cor-Bon Glaser Safety Slug o le più normali FBI Load da 158 grani HP o altre che sviluppano basso rinculo ma una efficacia terminale pari a quella di munizioni ultrapotenti.In conclusione se siete alla ricerca di un’arma adatta al porto occultato e discreto, leggerissima, potente e si-cura e se siete abituati a usare una rivoltella in doppia azione, ecco il vostro strumento.Se invece ritenete che la difesa personale di un civi-le munito di licenza di porto d’armi, in un contesto normale italiano, richieda di avere una pistola con almeno quindici colpi, due caricatori di riserva, il giubbotto antiproiettile e un addestramento al com-battimento tattico, allora procuratevi altro o meglio controllate su Google Maps se siete a Herat e non a Villanova Monferrato…

Il mirino al trizio, di produzione Trijicon, si acquisisce istantaneamente nella tacca a U larga ricavata in una fresatura del castello: l’arma si punta in modo istinti-vo, con una linea di mira ottimale per difesa

La M&P 340 è dotata di ottima precisione: una rosata a venti metri con le Fiocchi .357 Magnum con palla da 142 grani. L’arma non rileva in modo disordinato ma con munizioni più potenti la botta è fastidiosa

Visualizza il comportamento allo sparo della Smith & Wesson M&P 340 con diversi tipi di cartucce