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Ufficio stampa Rassegna stampa lunedì 10 ottobre 2011 Pagina 1 di 45

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Ufficio stampa

Rassegna stampalunedì 10 ottobre 2011

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Il Domani - L'Informazione di Bologna

Il Resto del Carlino Bologna

Il Sole 24 Ore

Italia Oggi

INDICE

L'Anzolavino lascia strada al Comacchio10/10/11 Sport 4

Promozione / girone C10/10/11 Sport 5

Anzola, vittoria in volata10/10/11 Sport 6

Basket - le classifiche10/10/11 Sport 7

Anderlini insuperabile anche tra i passisti10/10/11 Sport 9

Promozione girone C10/10/11 Sport 10

Anzolavino ancora al palo10/10/11 Sport 11

Lollini è tornato: la Bsl va Poli fa decollare Ozzano10/10/11 Sport 12

QS Classifiche basket10/10/11 Sport 16

Da raccolta e riciclo un gettito extra ai Comuni virtuosi10/10/11 Ambiente, Pubblica amministrazione 19

NORME E TRIBUTI: Attenzione alle Unioni che minano l'identità10/10/11 Pubblica amministrazione 20

NORME E TRIBUTI: Lavoro autonomo, conseguenze doppie10/10/11 Pubblica amministrazione 21

NORME E TRIBUTI: Segretari: i posti latitano i concorsi si moltiplicano10/10/11 Pubblica amministrazione 22

NORME E TRIBUTI: Il passaggio diretto dribbla il turnover ma non il patto10/10/11 Pubblica amministrazione 23

L'ESPERTO RISPONDE: Il vigile urbano multa anche sulla statale10/10/11 Pubblica amministrazione 24

NORME E TRIBUTI: Ammessi i controlli a sorpresa10/10/11 Pubblica amministrazione 25

NORME E TRIBUTI: Per il censimento Comune più tutelato se utilizza i co.co.co.10/10/11 Pubblica amministrazione 26

Su quel questionario pesano troppe paure10/10/11 Pubblica amministrazione 27

Il Comune mette a dieta le mostre10/10/11 Cultura e turismo, Pubblica amministrazione 28

La domenica niente visite ai musei10/10/11 Cultura e turismo, Pubblica amministrazione 29

Assunzioni con l'opzione di un nuovo sfoltimento10/10/11 Cultura e turismo, Pubblica amministrazione 30

Innovazione e Pmi, le Regioni premiano chi si mette insieme10/10/11 Pubblica amministrazione 31

Prototipi, progetti, macchine: così la ricerca diventa impresa10/10/11 Pubblica amministrazione 32

Famiglie in posa per la foto del censimento10/10/11 Pubblica amministrazione 33

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AVVOCATI: Così il referendum e le manovre rivoluzionano il settore delle utility10/10/11 Pubblica amministrazione 36

AVVOCATI: Utility alla svolta dell'efficienza e del mercato10/10/11 Pubblica amministrazione 38

AVVOCATI: Il trasporto pubblico locale alla prova del mercato10/10/11 Pubblica amministrazione 39

La p.a. paga dopo 143 gioprni? Il federalismo prova a rispondere10/10/11 Pubblica amministrazione 40

Ritardi, maglia nera all'edilizia10/10/11 Pubblica amministrazione 42

Conto alla rovescia per le tutele rafforzate10/10/11 Pubblica amministrazione 43

P.a. pagamenti alti con verifica10/10/11 Pubblica amministrazione 44

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press unE 10/10/2011

L'INFORMAZIONE BOLOf \

GIR. C Un gol fortunoso di Reindorf apre il tris dei ferraresi. Berti firma -2

L'Artzolavino lascia strada al Comacchio Latz,:t2,2:arItta.9,:k

1": Anzolavino gioca a pallo-ne, il Comacchio fa i gol.

Pesante sconfitta interna per la truppa di Pochi, che pecca nella misura dei passaggi e vie-ne punita alla prima distrazio-ne difensiva II Comacchio passa in vantaggio, con un piz-zico di fortuna al 14': tiro dal limite di Fabbri, portiere in tuf-fo l'ha respinta corta e tap-in di Reindorf, poi costretto ad u-scire per un problema al gi-nocchio destro. 11:Arizolavino non riesce ad imbastire una reazione degna di questo no-me fino al 40', quando un'in-cursione di Andrean da posi-zione centrale chiama ,Morelli ad una prodigiosa respinta a mano aperta. li tempo si chiu-de con un'occasione per par-te: punizione di Fabbri per il Comacchio e sul ribaltamen-to, Gamberini chiama Morelli ad un altro intervento.

Nella ripresa, l'Anzolavino prova a mettere pressione agli avversari, ma a Gamberini e Andrean manca il cinismo per sfruttare al meglio un paio di ingenuità della difesa avversa-ria e lo stesso bomber non de-sce a dare la necessaria forza ad una punizione ben calciata

a giro al 65'. Fochi prova a cambiare qualcosa inserendo Berti e La Porta, ma la beffa è dietro l'angolo: al 71' angolo di Fabbri ed incornata solitaria di Capatti per il raddoppio de-gli ospiti. Questa volta i bolo-gnesi reagiscono subito: An-drean tenta prima la conclu-sione su assist di lagnoni, poi fa tutto il campo da solo, ma trova l'esterno della rete, do-po aver lasciato sul posto Fogli e Capatti. Controllata questa sfuriata, il Comacchio prende in mano la partita e prova a

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Reti:14' Reindorf, 26' st Capatti, 42' st Berti, 48' st Fabbri ANZOIAVINO: Menarini, Marani, Zuc-carini (17 st Berti), Magnani M., BlasoM (26' st Vitale), Barta, For .- nasini, Magnoni, Gamberini (22' st La Porta), Andrean, Magnani M. Ali . Fochi COMACCHIO: Mordi, Fogli, Errani, Pollaro, Capatti, Sciandra, Fabbri, Cavalieri M., Reinclort (1' st D'A- mate), Vanz (45' st Zappa), Rizzo (36' st Gagliardi). All. Bresciani Arbitro: Alvisi di Cesena

, Annuiti: Rizzo, D'Amato, Magnani M., Pollaro, Sciandra, Berti

sfruttare gli spazi per colpire in contropiede, anche se l'An-zolavino batte un colpo in e-xtremis: :111'87' fuga di An-drean sulla destra e cross in mezzo per la deviazione vin-cente di Berti all'altezza del di-schetto. Negli ultimi minuti, i padroni di casa provano a col-pire ancora in mischia, ma una serie sfortunata di rimpalli spegne i sogni di pareggio al 93': Fabbri è l'uomo giusto al posto giusto e si fa sbattere ad-dosso il pallone dei definitivo 1-3.

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press unE 10/10/2011

L'INFORMAZIONE di BOLOf

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RIS LILTAT1 Anzolavino-Comacch io L 1-3

Att Van Goof-Reno Centese 2-1

Conselice-Planorese 2-2 Corteelo-Progresso l ° Lavezzolo-Portuense 0-2 Ma Iba-Bondenese -O

Mos: Torello-Axs Teo m 4-2

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Bondenese-Argentano Att Ven Goof 7 6 2 1 3

Centese-lovwsla Comacchio 1. 7 6 2 1 3

Comacch Io L -Corbsella :ovezzola 7 6 2 1 3

Conselice-X3 Moreili Anzolovino 6 6 2 0 4

Pionorese-IvlosIreii0 Corti-e:Io 5 6 1 2 3

Poduense-Persiceto no MI Morelli 4 6 1 1 4

Progresso-Malba Persicetana 1 6 0 1 5

Reno Centese-Anzolovino Planorese 1 6 0 1 5

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press unE 10/10/2011

L'INFORMAZIONE BOLOf \

Determinante nei finale la freddezza del eoacquisto Min Bene Bortolani e Sciarabba

Anzola, vittoria in volata. Dopo essere stata sempre avanti, la Venturi ha rischialo

di Michele Fiorenza

T a prima è buona per Art- zola, ma quanta sofferen-

za. Così come un'estate pas-sata fra una salvezza in C Di-lettanti conquistata sul cam-po, una 1) quasi sicura, per poi vedersi catapultata in questa C Regionale. Si è do-vuto allora costruire lo sche-letro per questa categoria e la prima vittoria regala buo-ne speranze. Bortolani

foto) e Sciarabba emergo-no sul gruppo, mentre per o-ra bastano i chiaroscuri di Mini. La partita sembra ben ancorata verso metà strada, ma nel finale Correggi° se l'è giocata, mettendo pure timidamente la testa avanti.

La prima spallata è dei pa-

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73-66 ANZOLA: 'Venturi, Chessari, Bonetti

8, Fiorini 1, Larnbentini 3, Fran--

chini 4, Bortolani 21., Mini 13,

Mastelia 1, Sciarabba 22. AH, Bi-

netti.

CORREGGO: Ligabue, Grassi 8, Ru-

sticelli 8, Cigarini 15. Bytiqi 7,

Bragia 3, Ferri 7, Soccetti 8, Fas-

sinou 6, Marchi. Ali. Stacchezzini.

Parziali: 24-13, 35-33, 53-48

droni di casa: Sciarabba e Bortolani prendono per ma-no il gruppo e, til'alba della prima sirena, il Gruppo Ven-turi vola su 22-10. Coach fi-nali si gode un gruppo che si trova a memoria, capace di graffiare con le giuste ma-niere pure dietro. Gli ospiti s'ingarbugliano nei falli di Fassinou e s'aggrappano alle giocate di Cigarini. Toccato il fondo (29-16 al 13'), la Spal prova la risalita: subito 6-0 per assaporare la rimonta, mentre di là Anzola comin-cia a litigare col ferro. La di-

scesa per Sciarabba e soci è perentoria e prima d'imboc-care il tunnel di metà gara, i reggiani si trovano catapul-tali nuovamente dentro il match. Cigarini ruba una "boccia" velenosa -a 15" dal gong per il 35-33 di metà ga-ra. Si ricomincia e, a suon di triple, la. gara s'infiatnma: tre missili dei bianchi (primo cesto di Mini al 23') ed altret-tanti dei gialloneri (show di Cigarini), mettono a stretto contatto (47-46) le due for-mazioni. Ancora i cesti di Bortolani provano a lanciare

Anzola che, a cavallo degli ultimi due quart,i rimette caute distanze (55-48), Biso-gnerebbe ammazzarla, ma nel caos Sciarabba mette sul ferro due palombelle conse-cutive. Correggia ringrazia e la magia di Rustichelli da ot-to metri fa capire che il fina-le sarà in volata (59-58). Ec-colo allora il finale: Correg-gio mette la testa avanti (59-60 Fassinou), ma rimane un lampo. Mini replica met-tendone cinque in fila. (65-60 a 2' dal gong), mentre la Spal, con Cigarini sistema-ticamente raddoppiato, non arma altrettante buone ma-ni. Ancora Mini s'abbuffa dalla lunetta mettendo, così, il sigillo definitivo (72-62).

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l'olia in vokta

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L'INFORMAZIONE BOLOf

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LEGNANO 6 LUCCA 6 POGGIO RUSCO 4 CECINA 4 EAGLES 4 ROBUR VARESE 4 EMPOU 4 CUS TORINO 2 SANGIORG, CASTELLANZA 2 CASTELNOVO SOTTO 2 ROBUR SASSARI 2 CASTELHORENTINO 2 FIORENTINA 2 DON BOSCO LIVORNO 2 COSTA VOLPINO 2 MONTECATINI O PRATO O

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VIGARANO 4 MECCANICA NOVA 4 CERVIA 4 MARGHERA 2 UDINE 2 VALTARESE 2 ALGHERO 2 SAN MARTINO DI LUPARI 2 SANGA MILANO 2 MUGGIA 2 COLLEGNO 2 VIRTUS CAGLIARI O BIASSONO O BOLZANO O

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2 REBASKET RUBIERA

2 GUERCINO CENTO

2 VENTURI ANZOLA

2 ARBOR REGGIO EMILIA 2 NBE BUDRIO CASTELFRANCO EMILIA CORREGGIO MONTECCHIO NAZARENO CARPI PSA MODENA

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PONTEVECCHIO GRANAROLO BASKET GAETANO SCIREA FORLI' SAN PATRIGNANO VIRTUS MEDICINA SAN MARINO FORLIMPOPOLI MASSA LOMBARDA CESENA PLASTICA MARCONI GHEPARD VIS TREBBO

press unE 10/10/2011

L'INFORMAZIONE BOLOf \

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TRAMEC CENTO SIGMA IMOLA CAVRIAGO _ATO SAN LAZZARO ROVELETO SAN BONIFACIO BK 2000 SCANDIANO LUGO NOVELLARA CONAD OZZANO CALLEGARI C. S. P. SALUS BO VIRTUS PADOVA AICS FORLI' PADOVA 1931

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L'INFORMAZIONE di BOLOf \

Perde da un Cornacchia bravo e concreto Anzotavino ancora al palo

In ANZOLAVINO3 Menarint, Marani, Zuccarini (3' st Berti), Magnani M„ Btasotta (20 st Bicocchii, E3artoli, Fornasini, Magnoni, Gamberini (6' st La Porta .), Andrean, Magnani G. Att, Pochi, COMACCHIO Moretti, Fogli, Errani, Pottaro, Capatti, Ciandra, Fabbri, Cavalieri Mano(o„ Rei ndoLf 11 st D'Amato). Va riz-Gi bettati, Rizzo (37 > st Gagtiardi), AU, Bresetam, Arbatre: ALi';: di Cesena, Retí , 15' pt Reindott. 25' st Capatti 41" st Berti 47 st Fabbri Note — Ammoniti: Maga:, 3er:, Rizzo, D'Amato, Pot[aro, Sciai -Ara,

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UN COMACCHIO bravo e concreto si fa un sol boco)rae di un Arizola,,,i-no comunque ben disposto in campo ma che non riesce a opporre resi-- steliza c()ntr• l'•t timo e itnperaetrat)iie cetatnyeartipo ferrarese,

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L'INFORMIONE di BOLOGN

press unE 10/10/2011

Lollini e tornato: la Bsi va Poli fa decollare Ozzano Si e e Castello & Murri ok Salus irriconoscibile

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JATO SAN LAZZARO: Gianasi 11, Tassinari 11, Lollini 15, Maccaferri 9, Rambetii 8, Saccaro 8, Rossi 6, Saccardin 5, Parma, Verarcii ne. ALL Bettazzi, ARESER SALUS: Gianninoni 2, Ga1 - van ne, Dall.oca. Binassi 25, Ziron 2, Venturi 7, Masini 7, Regazzi 11, Za-nata 2, Barbieri 7. ALL Cane. Arbitrh Latini e Muoto. Note: parziali 21-16; 44 - 29; 53 -46. E San Lazzaro LA EISL SAN LAZZARO conqui- sta un derby poco spettacolare.

La Salus vista al PalaSavena non può essere la vera Salus, conside-rando anche l'assenza dell'ester-no Persiani. I 0 punti di Dalloca in 24 minuti, il -10 di valutazione di Ziron e il 9/20 dalla lunetta par-lano chiaro, lasciando un bel lavo-ro da svolgere a coach Cane. I biancoverdi ritrovano i guizzi di Lollini e la differenza si vede, an-che se la mancanza di un vero lun-go potrebbe creare problemi nel proseguo della stagione. La pan-china di coach. Bettazzi non è sconfinata, ma (se come Panno scorso con Maccaferri) dovesse ve-rificarsi l'esplosione di un altro

giovane (vedi Rossi e Saccardin), ci sarà da divertirsi, Un applauso lo merita B Massi con 25 pun-ti (10/14, 6 rimbalzi e 7 falli subi-ti). Successo perentorio di Ozzano contro Reggio Emilia, con tre uo-mini sopra il 'vente116': Poli (24 e 7 rimbalzi), Nanni (20 e 7 rimbal-zi) e Carretta (20 e 6 recuperi). Pri-mo acuto stagionale anche per la nuova creatura Castello & Murri in quel di Padova. Nello scontro diretto tra ultime la spunta la ban-da di Curti, grazie alla beata gio-ventù di BeCcari, Martelli e Fimia-ni e un ultimo quarto da 20-35.

Alessandra Bela rd atti

GROM EMUMO-R9MAGNOU TROMBETTI ESALTA LA PONTEVECCH IO SICUREZZA SCIARABBA PER ANZOLA CANTORE C'E', I GARDENS NON ANCORA

PROU,GONMT MACCAFERRI ILLUMINA SAN LAllARO CARRETTA MICIDIALE NEI FLYING BALLS BECCAR! E FIMIANI DECISIVI A PADOVA

Luca Carretta si conferma uno dei migliori giocatori per la compagine dì Ozzano allenata da Covoni (Cavazza)

CONAD OZZANO: Poli 24, Grillini 9, Nan-ni 20, Risi 10, Sangiorgi 2, Carretta 20, Polombito 6, Bailestri 3. Lupi, Zitelli AlL Govoni, REGGIO Gambetti 12, Montana- ri 17, Del Papa 10, Leonardi 9, Baidoo 7, Garotali 15, Grisendi 6, Battelli 4, Teodo-ri, Mantredelli ne,

Spaggiari, ArtAtriii Coltesi e Pazzaglini. Note: parziali 22 -26; 49-41: 73-58,

PADOVA: Cominato 15, Sabbadin 8, Zonta 6, Sorgente 6, Braggion 4, Pres-santo 10, Mancini 18, Guevarra 5, Ro-rneres, Di Fonzo ne. AR. Benetolto. CALLEGARI: Corazza 12, Casagrande 15, Beccati 13, Martelli 13, Betcari 2, Farne 2, lattoni 9, Fimiani 10, Pieri 4, Verdi, Biguzzi ne AlL Curti. Arbitri: Barbagatto e Pavan. Note: parziali 21-19; 40-28; 52-45.

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L'INFORMAZIONE BOLor \

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ANZOLA; Venturi, Chessari, Bonetti 8, Fiorini 2, Lambertini 3, Franchini 4, Bortolani 21, Mini 13, Mastekla 1, Sciarahba 22. Alt. Binelti. CORREGGIO: Ligahue, Grassi 8, Rusticalli 8, Cigarini 19, Bytycy '7, Braglia 3, Ferri 7, Soccetti 8, Fassi-FIOU 6, Marchi. Alt. Stachezzini. Arbitri: Pettegrineschi e Cegtia. Note: parziali 24-13; 35-33; 53-48.

GAETANO SCIREA: Asani 2, SoUriz-zi 9, Dal Seno, Piani 17, Tocchi 7, Me-renda 4, Zhytaryuk 16, Soldati 2, Compagni 11, Lucchi. Alt Serra. GIARDINI MARGHERITA; Racchia 3, Cantore 12, t-3itell i 8, Natati 4, Vignu-detti, Piccinini 7, Giaretta 6, Racariet-ti, Citti 6, Ferrarci 10. Ali, Castel ti. Arbitri: Ragazzi e Bertani. Note: parziali 11-24; 28-34; 44-47,

.

GRANAROLO: Bacocco 6, Spettoti 11, Ramini 3, Calanchi 8, Bietto 19, Baktini 2, Tugnoti 8, Guazzatoca, Fer-ri 13, Zarnpiga 2. Alt. Trevisan. GNEPARD: Evangebsti 8, Romagno-ti 1, Orpetti, Aldieri 2, Ferracini Sorghini 19, Gay 9, Sterpi, Ghedini, Bartacc:hi 9. Alt. Di Cesare. Arbìtri: Tugnoli e Restuccia. Nate: parziali 24-11; 39-20; 53-40.

1151 MEDICINA: Montanari 8, Marinetti 5, Govi 2, Caprara 13, Amari, Mora-ra 7, Astorri, Quartieri 2, Musolesi 17, Neri 6. Alt. Castriota. MASSA: Merendi, Saccardi 3, Dall'Osso 10, Barbagelata 11, Ma-strilli 9, Scagbarini 3, Riga, Zannoni 4, Castagna 5, SeracchioLi 10. ALI Fazzi. Arbitri] Villa e Cicognani. Note: parziali 18-20; 37-38; 44-.48.

" TREBBC32 Chiarini 14, Piccinini 11, Giu-liani 10, Bentenati 2, Folesani, Zucchi-ni 2, Costa 6, Accorsi 3, Mazzetti, Zam-pogna 3. Alt. Roveri, PONTEVECCHIO: Luca Menarini, Sighi-notti 10, Francesco Menarini 3, Trom-beffi 17, Rota 11, Parenti 17, Innocenti 5, Ansatoni 5, Torresani, Atessandri. MI_ Razzi. Arbittlz Bergarni e Buonocore, Note: parzia1i 18-18; 27-39; 35-55

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L'INFORMAZIONE BOLOf \

Benetti e Vittuari: L'Audace vota Super Tradii trascina Attedo Faccenda da Stars

• \UL

3E1 VIS PERSICETO: Benuzzi 6, Prosdo-cimi, Capponcelti 2, C:ornale 11, Sgarzi 4, Alex Monari 16, Matte° Mo-nari 11, Gobbi, Boldini 7, Rusticelki 11. Alt Cazzoli. MAGIK: N"Guessan 2, Marzo 3, Tibol-lo 5, Di Noia 25, Chiabotti 14, Caravi-sa 4, Bocchia 2, Gibertini 2, Diern-mi13, Gotdoni 7. Alt Brambilla. Arbitri: Zizzi e Blasi. Note: parziali 17-26; 29-41; 50-62.

,

3E3 IMOLA: Cembati 2, Pasotti, Fossi 13, Pasini 14, Gargioni, Lanzoni 10, Sen-ni 4, Bianchini 21, Albertazzi, Castel-li 9. Alt. Creti. POS WELCOME: Luca Larnborohini 5, Somma, Nobis 10, Cervi 4, Biigna-mi 6, Voita, Mannini 3, Cavattina, Pic-cioni 10, Ferrari 11. All. Roberto Lmaborghini. Arbitri: Rambaldi e Dondi. Note: parziali 19-14; :35-26; 51-36.

,

AQUILA: Michelini 8, Carra 19, E-3o-nezzi 3, Ganzates 9, Sa1ati 3, Setti 16, Betleili 1, Neviani , Mighoti, Goz-zi 17. Al1. Soliani. CALDERARA: Cera 9, Baiocchi 3, Lanzi 13, Pagano 4, Testoni, Segra-din, Tagtiavini 4, Serio 8. Nannetti 21, Veronesi 14. At1. Derselb. Arbitri: Caravita e Ghillani. Note: parziali 15-17; 43-41; 63-58.

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VOLTONE: Venturi 16. Monti 12, Coi-kina 4, Pareschi 4, Stignani 18, Di Ta-lia, Agnotetti 2, Badili, Zappati 13, Gruppi 1. Ali.. Piccolo. SCIOTAIM: Carpi 14, Mantovani, De1 Bue 6, Pirondini 20, Fregni 13, Garn-buzzi 5, Sueri, Fegandini 10, Setti 4, Ruozi 1. Alt Notari. Arbítri: Atberghini e Toschi. Note: parziali 18-10; 38-27; 51-50. xx

'

MORCIANO: Pari 8, Bascucci 8, Di &dilli.° 13, Bolognese 2, Zaghini 7, Guastafierro, Tagliaferri, Battelli 3, Bartotini 8, Ciotti 5. Ali. Ricci. ALTEDO: Zanni 11, Marzioni 6, To-mesani 13, Tarquinio 12, Mardegan 2, Pigozzi 2, Ventura 2, Butgarelli 2, Tradii 16. Ail. Cavic:chioti. Arbitri: De Luigi e Casabona. Note: parziali 15-14; 26-38; 38-57.

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L'INFORMAZIONE BOLOf \

EU PALLAVICINI: Tosiani 8, Cenesi 8, Asciano, Zini 6, Giarnmarco Nanni 4, Pierantoni 7, Sgarzi 9, Batdrati 1, Matteo Nanni 2, Bartolotta 6. Att. Ar-bitani. LO COMPETITION: °risani:i 4, Obi 12, Steltato 18, Vezzosi 6, Nasci 2, Guarino 8, Prati 13, Giardina, Tortai, Costi. M. Baron. Arbitri: Lotti e Mazzucco. Note: parziali 16-21; 27-35; 44-50.

BAOU TRITE: Verardi 8, Zini 2, Ben-dini 3, Murredda 5, Gagliardi 1, Di Giovanni 16, Sgarbati 10, Capobian-co 1, Grandi 11, Chiapparini 3. Alt. Munzio. GUELFO: Esposito 3, Roggi 17, Gia-nasi 6, Nannoni 17, Rizzoni 10, Spo-glianti, idà 9, Simoni 5, Gaddoni 4, Testi 10. AL Brocc:hi. Arbitri: Pozzi e Manzi. Note: parziali 21-20; 29-39; 49-60.

SAPPI: Baldi 4, Battestrari, Ronlboli 4, Cortini 9, Piazza 4, Ficcane 1, Moli-nari 22, Modenini 6, Prenotato 22, Arpaia 16. Ali. Montuschi. GRANAROLO: Gnudi 10, Nicotera 5, lannic:eili 17, Cacciari, Ballestri 27, Caprara, Soresi 9, Addivinda, Pe-drietti 9, Luca Marcheselli 9. Emilio Marcheselii. Arbitri: Gasperini e Medici. Note: parziali 19-24; 44-41; 67-66.

PIACENZA: Cenetenari 4, Pene 1, Domaneschi 2, Bonatti 9, Manstret-ta 6, Lazeta 3, Gorreri 8, Gandotfi, Scarionati 4, Furia 15. Alt. Lavezzi. AUDACE: Carosi 2, Tiozzo 6, Berretti 18, Francia 5, Mantovan 2, Vittuari 16, Giusti 2, Pellegrino 6, Brighetti 2, Berti 8. Alt.Garnbini. Arbitri: Ronda e Rossi. Note: parziali 17-21; 32-35; 43-49.

BELLARIA: Luca Teodorani 4, An-drea Donati 6, gibertini 2, Capanni 8, Calisesi 7, Bilardo 5, Pilla 7, Andrea Donati 19, Tassinari 2, Bartolini. Ali. Dorneniconi. ROLLING PIOS: Pari.si 5, E-3onfigtioti 5, Tarcinetta, Tonetti 3, Terenzi 25, Ferro 8, ZallarOti, Passatempi 2, Ghetti, Zocca. Alt. raffini. Arbitri: Teodorani e Magnani. Note: parziali 16-15; 31-32; 45-42.

1P2a STARS: Vakobe 14, Nucci 2, Ricci, Testoni 7, Landuzzi 2, Salvi 6, Mazza 15, Orlando, Zambetta 2, Faccenda 15. Ali. Ansaloni. RICCIONE: Ortenzi, Monti 16, Men- ghini 9, Ferretti 4, Zucconi, Bianchi 3, Zeppa, Maiali, igiagini 10, Gambe-Fini 13. Alt. Badioti. Arbitri: Ferrini e Viteritti. Note: parziali 21-15; 37-27; 53-38.

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SALSO: Canali 24, Sichel, Marchesi, Aimi 2, Maccini 1, Avanzini 19, Roma 12, Dondi, Ceci, Zerbini. Alt. Bizzosi. TECNOPOSE Calvi 7, Spadelli-ni 5, Stefani, Fuzzi 7, DO Martini 25, Dal Pozzo 13, Proto 5, Marinelti, Tu-gridi 7, Marchesetti 10. Alt. Mezzet-ti. Arbitri: Rizzi e Chitotina. Note: parziali 16-19; 32-37; 46-58.

CASTEL SAN PIETRO: Cantaretli, Monari 5, Venturoti 8, Tassi 35, Gior-dani 6, Luparetlo 22, Guidotti, D'An-dota 8, Coccaro 6, Fiumi 14. Alt. Mi-duna. SANTARCANOELO: Spada 6, Magna- ni 13, Mussoni 2, Maiali 19, Nikolic 4, Naccari 7, Zaghini 8, Tinò 5, Panze-ri 10, N icotetti. Alt. Agostini. Arbitri: Savoia e Rh. Note: parziali 24-15; 46-41; 64-62.

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VELAI: Settanni 7, Candini 4, Mola, Sgarzi 3, Maini 6, Vinci, Giorgio Mi-nozzi 9, Angetini 4, Bartolozzi 10, Brocchetto 6. Alt. Marco Minozzi. SAN MARIOLO: Giordani 6, Monelli 2, Pasquali 16, Dozza 7, Quadri 1, Po-lo, Beccati 5, Fatzetti 4, Lugli 18, Ver-di 4. Alt. Benini. Arbitri: Giovannini e Fini. Note: parziali 10-19; 20-25; 34-44.

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ve Rny Life

Scuota Cavriago Virtos 160000 tritata

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Barone Montatto Padova 192/

80-69 2008 Prato-Fiorentina Attrica

52-75 Castettanza-Gross Empoli

72-68 iton Bosco Livorno-Mirandola

05-75 Eagtes 8ntegna-Montecatini

80-67 Cono Engineering forino-Cesta Volpino

78-74 Lct San Giorgia-Lucca

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64-77 Rnhor Varese-Cecina Riposa:Coopsekte Castetnovo

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Conad Ozzano-BmrScandiano 96-80 Barone Montatto-Co :ad rizzano

Ferrali-Padova 1931 80-70 Bnar Sca nolia no-Novella ra Novellara-Orca Lago 50-72 Castello & Merci-Fe nol Royale:o-Cento 71-74 Cento-Sales Botog na Save my Lire-Satus Botogna 73-61 Padova 1931-Virtus Spes Imola

Virtus Padova-Castello & Morti 72-80 Scuola Cavriago-Roveteto

Virtus Spes Imola-Scuola Cavriago 91-87 Vi rico Padova-Sane my Life

Lucca Cecina Eagtes Bologna

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Montecatini-Castehanza 4a riposato ko a g mea no Torno

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Squadra

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V. Medicina-Massa 1947

Via Trehbo : Ponteverchio ........

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••••••••• posai ra p',Tocco

93-95 Cesena-G ra na roto

68-56 Giard. Margherita-Vis Trebho

72-57 Lih. Ghepard-San Patrignano

74-68 Massa 1947-0. Scirea

68-55 Pantevecchio-Artesiana

51:68_ itano:V Medicina

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press unE 10/10/2011

L'INFORMAZIONE BOLOf \

Amala-Correggia

Arhor-Castettranca &naia

Guastatta-Psa Modella

Nazareno Carpi-Rebasket

Pat. Arena-Guercino

Ngriposalobirrevo Estense

73-66 Castelfranco Emitia-Guastalla

75-69 Quercino-Arner

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63-78 Psa Modena-Anzoi a

53-61 Re hasket-Pol. Arena

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Squadra

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78 76 77 62

57 79 67 63 51 77 68 67 55 73 70 76 55 67 57 8:3 51 63 62 77 67 79 63 77 70 73

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San Marnelo-V. Caste/ S.Piatre Saatarcaagelo-Fornauia 110050

Base Tribe-Guetto Bellaria-Rolling Piga Formula Imola-Pgs Welcome

Biorgina Saffi-Granarola Morciano-Altede

60-31 60-53 73-49

88-86 54-76

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press unE 10/10/2011

L'INFORMAZIONE BOLOf \

78-76 57-83 51-63

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Roma DeSisti-Più Unica Bonorni

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Bologna United-Mosconi Ancona

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37-25

I ntini Noct-Teramo

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Junior Fasano-Pressano

22730 ... M ezzocorona-Forst Brixen

Reti

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61 51

61 53

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36 85

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Squadra

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Meccanica Nova Betogna

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141 159

102 104

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51-61 Delser Udine-Virtus Cagliari

40-57 lìaudino Collegno-4 arsa Milano

76-72 vece 13olzano-13iassono

49-63 Mec. Nova Bologna-Interni Magg ia

57-53 Roby Borgotaro-Mercede Alghero

50-48 Sernavimar Marghera-Vigarano

60-50 Terme di Cervia-Fila San Martino

PS PS P.ti Squadra

52 47

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press unE 10/10/2011

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Green economy. I trasferimenti di Conai e Raee

Da raccolta e riciclo un gettito extra ai Comuni virtuosi Enrico Netti

Oltre a essere una best practice per l'ambiente la rac-colta differenziata si rivela un buon investimento per le am-ministrazioni locali più green oriented. Cartone, legno, plasti-ca e metalli per i Comuni più virtuosi si sono trasformati nel 2010 in un "tesoretto" extra di 285,6 milioni di euro (+5,5% ri-spetto al 2009), mentre quest'anno dovrebbero supera-re i 3oo milioni. A distribuirli è il Conai, il Consorzio naziona-le imballaggi, che in seguito all'accordo quadro con l'Anci versa il corrisPettivo per i mag-giori oneri derivanti dalla rac-colta differenziata. Un contri-buto influenzato non solo dalla quantità, ma sempre più dalla

IL «TESORETTO» Nel 2010 sono arrivati contributi per 285 milioni, che quest'anno potrebbero superare quota 300 milioni di euro

qualità della raccolta effettua-ta sul territorio.

«Il trend è in crescita e ora diventa sempre più importan-te ottenere materiali di qualità da avviare al recupero e rici-clo», spiega Walter Facciotto, direttore generale di Conai. Ri-sultati ottenuti grazie all'impe-gno degli italiani nella raccol-ta che, per esempio, deposita-no i materiali di imballaggio idonei nel giusto cassonetto. Su questo fronte il Conai è im-pegnato per tutto il mese nella campagna «Raccoltaiopiù».

La preoccupazione che sta emergendo è che questo mec-canismo si possa inceppare. «C'è il timore che le ammini-strazioni, dopo i continui tagli dei budget, si trovino in diffi-coltà nello sviluppo della rac-colta differenziata», segnala il

direttore generale. Una scelta che potrebbe rilevarsi un boo-merang, perché con l'attività del consorzio in un anno sono state evitate spese per lo smal-timento in discarica pari a cir-ca 44o milioni. Sempre lo scor-so anno nel complesso il siste-ma-Paese ha ottenuto dal bino-mio raccolta-riciclo unbenefi-cio quantificato dalla società di consulenza strategica Althe-sys pari a 1,6 miliardi. «Nel 2011- aggiunge Facciotto - si sti-ma che questo valore possa es-sere confermato».

Tra le aree che hanno bene-ficiato degli importi maggiori da parte di Conai nel 2010 ci sono le province di Milano (24,2 milioni), Torino (15,4), Roma e Napoli (11,2). Nelle province di Isernia ed Enna i municipi si ripartiscono gli importi più bassi: 47mila eu-ro per quelli nel territorio sici-liano e appena 33mila alla pro-vincia di Isernia.

Per quanto riguardala raccol-ta di rifiuti elettronici «il prossi-mo anno si dovrebbero sfiorare le 3oomila tonnellate, circa 5 chili per abitante, di raccolta». Questa la previsione di Danilo Bonato, presidente del Centro coordinamento Raee, che spe-ra in un vero decollo dello «scambio i contro i, finora ral-lentato dalla burocrazia»

Il Centro, dopo un accordo con l'Anci, paga un «premio di efficienza» tra i 3o e i 7o euro la tonnellata a quei Comuni che aprono il centro di raccolta e le isole ecologiche alla moderna distribuzione e ai negozianti del bianco e bruno. Una mossa che, oltre a rendere più capilla-re la raccolta, permette di otti-mizzarla. La previsione per la raccolta dei Raee a fine anno è di 265mi1a tonnellate (+10%), con un giro d'affari per le azien-de di trattamento paria circa 8o milioni di euro.

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Il Sole12

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Lettera/2. Non sempre è funzionale l'accorpamento

accio riferimento alla E lettera del collega segretario comunale Francesco D'Angelo, che ho letto su il Sole 24 Ore del 26 settembre.

È dai decreti del1977 sul passaggio da Comuni periferie dello Stato a Comuni che

amministrano servizi e dal Tuel del1990 che i segretari comunali avrebbero dovuto passare da meri burocrati a dirigenti. Dovevano cioè lavorare al servizio di cittadini e imprese per ottimizzare la gestione del Comune.

Il progetto pilota delle Marche per la sua prima Unione di comuni volto a ridurre i segretari comunali, (erano troppi 6 per 7 piccoli Comuni) è naufragato.

Sulle differenze traUnioni e Convenzioni invito il collega a sentire gli uffici della Regione Emilia che, partiti con convenzioni, le hanno riconvertite in Unioni.

Più articolato, nella stessa pagina l'intervento del

Direttore generale dell'Unione dei Comuni della Bassa Romagna. Con spunti interessanti, ma attenzione a "economie di scala" troppo estese (si parla di Unioni fino a 8omila abitanti), perché oltre ai fattori popolazione e territori, l'Italia dei Comuni si regge su un terzo fattore, l'identità culturale. Le unioni troppo vaste, uccidendo le identità culturali dei Comuni, non vanno bene.

Luigi Meconi

Attenzione alle Unioni che minano l'identità

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Il Sole12

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press L.IfE10/10/2011

II Sole

La giurisprudenza . Le differenze negli uffici pubblc i

Lavoro autonomo ,conseguenze doppie

L'inquadramento contrat-tuale dei rilevatori esterni ad -detti al censimento offre l'occa-sione per soffermarsi sulle diffe-renze tra prestazioni occasiona-li e co .co .co (valide per la sol aPubblica amministrazione), en-trambe prestazioni di lavoro au-tonomo ma con conseguenz eprofondamente diverse dal pun-to di vista sia finanziario cheoperativo per gli enti .

La circolare Inps n . 103/2004,che fa propri i principi espressiin diverse pronunce dalla C assa -zione, precisa che «i caratteri-differenziali del lavoro autono-mo occasionale rispetto alla col-laborazione coordinata, a pro -getto od occasionale, vanno in-dividuati, tendenzialmente, nel-l'assenza del coordinament ocon l'attività del committente ,nella mancanza dell'inserimen-to funzionale nell'organizzazio-ne aziendale, nel carattere epi-sodico dell'attività, nella com-pleta autonomia del lavoratorecirca il tempo ed il modo dellaprestazione» .

Individuato il corretto inqua-

dramento contrattuale gliadempimenti per i committentivariano notevolmente . Il com-penso per prestazione occasio-nale rientra tra i redditi diversidi cui all'articolo 67, punto 1) delTuir e prevede che il prestatorepresenti una nota che il commit-tente liquiderà assoggettandolaa ritenuta d'acconto del 20% (ar-ticolo25, Dpr 600/1973). E dovu-to il contributo alla gestione se-parata Inps (legge 335/1995),con le aliquote previste per i co.co .co ., solo sulla somma ecce-dente i5mila euro annui, conob-bligo, per il prestatore, di comu-nicazione del superamento del-la sogliaper effetto dei compen-si liquidati da altri committenti,(circolare Inps n.103/2004) . Ilcommittente provvederà, inba-se all'articolo 4, Dpr 322/1998, acertificare le ritenute operate ,sia fiscali che previdenziali, en-tro il 28 febbraio dell'anno suc-cessivo . Non è prevista nessunacopertura Inail.

Il compenso per co .co .corientra tra i redditi assimilati alavoro dipendente, come da arti-

colo 50, comma I, lettera c-bisdel Tuir. Il committente, artico-10 24, comma I, Dpr 600/1973 ,dovrà redigere unprospetto pa-ga applicando le ritenute fiscal iIrpef a scaglioni, applicando ledetrazioni di cui agli articoli 12 e13 del Tuir, predisporre e conse-gnare il modello Cud entro i12 8febbraio dell'anno successivo .Il compenso è interamente as-soggettato alla gestione separa-talnps (legge 335/1995) la cui ali-quota è attualmente pari a l26,72%per i prestatori senza co-pertura assicurativa e 17% per ipensionati o provvisti di altracopertura assicurativa. L'onereè ripartito per un terzo a caricodel lavoratore e due terzi a cari-co del datore di lavoro . E obbli-gatoria l'iscrizione all'Inail co nun onere ripartito analogamen-te alla contribuzione Inps, u nterzo e due terzi. Inoltre ai sensidel DI 510/1996, articolo 9-bis ,le pubbliche amministrazionisono tenute a comunicare, en-tro il ventesimo giorno del me-se successivo alla data di assun-zione al servizio competente,l'assunzione, la proroga, la tra-sformazione e la cessazione deirapporti di lavoro relativi al me-se precedente, anche quand otrattasi di collaborazioni coordi-nate e continuative .

Dom . L.

Pagina 1 5.Peri] ce . . . "

Comune pi ii aial:ic.,. ufiNzzi i .

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II Sole

Lettera/1 . Nuove selezioni mentre centinaia di vincitori sono disoccupat i

Segretari: i posti latitanoi concorsi si moltiplicano

S ramo un gruppo di segretaricomunali neo-vincitori del

corso-concorso denominatoC.o .a. III. A distanza di 4 anni emezzo dalla pubblicazione delbando di concorso (avvenuta il6 marzo del 2007) centinaia d isegretari comunali sonoancora in attesa di un asistemazione lavorativ amentre un nuovo corso per l aformazione di altri 26 osegretari comunali ha avuto ilvia il 21 settembre 2011e u naltro, è in fase di svolgimento .La procedura selettiva si èsvolta attraverso una lungaserie di prove preselettive eselettive e poi di corsi-concors idi specializzazione piùtirocinio tra il 2007 e fine 2010 .Le lungaggini dell'iter

concorsuale e l'obbligo d itirocinio hanno costrett omolti a dimettersi daiprecedenti impegni di lavoro .Il corso-concorso pubblico ècostato in totale 8 .194.590 d ieuro, cioè 21 .564 per ognicorsista. Dopo aver superat otutte queste prove e un'attesadi altri sei mesi solo pe rl'autorizzazione all'iscrizion eall'albo, ecco i problemimaggiori.

Il numero dei posti adisposizione nelle varieregioni, basato su stimerealizzate dalle Prefetture evidimate dall'Agenzi anazionale, non erano veritier ee sono la causa principale dell ostato di disoccupazione dicentinaia di segretari

comunali, parcheggiati neglialbi perché i sindaci, anzich éprovvedere alla nomina di unsegretario titolare (figur aobbligatoria presso ogniComune) fanno ricorso a sedidi segreteria convenzionate e"dilatate" (ci sono esempi diconvenzioni tra 5, 6 o anche piùComuni), o all'abitudine dell o"scavalco", cioè la supplenzache dovrebbe essere un istitut oeccezionale e temporaneo einvece divenuto la regola i nmolti piccoli Comuni .

La volontà dei sindaci diproseguire su questa strada,l'avallo da parte delle istituzion iterritoriali, la condotta di moltisegretari in carriera, condanna isegretari di nuova iscrizione aun'ingiusta e frustranteinoccupazione. Non si capisceperché, in quei sei lunghi mes idi attesa per l'iscrizione all'albo ,il ministero degli Interni nonabbia attivato le Prefettur eregionali per regolamentare lesituazioni esistenti.

Lettera firmata da 67 persone

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Mobilità. I vincoli all'applicazion e

Il passaggio direttodribbla il turnoverma non il PattoGianluca Bertagn a

r wp Il contenimento delle spe -se di personale e le regole sulturn over costringono a guar-dare con sempre maggiore at-tenzione all'istituto del passag-gio diretto di dipendenti tr apubbliche amministrazioni .

Dal punto di vista legislati-vo nonvi è dubbio che la mobi-lità venga sempre più ricerca-ta prima di procedere a qualsia-si assunzione dall'esterno . Siail Dl 98/2011 che il D1 138/2o1 1individuano la procedura co-me il primo passo da fare, pe-raltro obbligatorio sia per l amobilità ex articolo 3o, com-ma2-bis, che per quella dell'ar-ticolo 34-bis del Dlgs 165/zooiin uno spirito di condivision edelle risorse pubbliche senz aincrementi di spesa .

Non a caso il legislatore h aprevisto che prima di ogni pro -cedura concorsuale si debb aprocedere a rendere pubbli-che le disponibilità di posti, af -finché ci si possa avvalere, pri-ma di ogni altra scelta, dei tra -sferimenti in entrata di lavora -tori di altri enti.

Addirittura il Tar Lombar-dia Milano, sezione IV, co nsentenza 2250 del 21 settembr e2011, nell'affrontare la questio -ne se viene prima la mobilità olo scorrimento della graduato -ria ha optato per la prima indi-cazione . L'amministrazione ,infatti, quando prevede la co-pertura di un posto in organi-co mediante mobilità volonta-ria esercita un potere discre-zionale di scelta delle modali-tà di copertura delle propri eesigenze di organico con unostrumento che, essendo ogget-to di preferenza legislativa egarantendo l'assunzione dipersonale specializzato, non ri -chiede specifica motivazione .

L'attenzione si sposta a que-sto punto sul considerare o me -no la mobilità quale assunzio-ne . Dal punto di vista giuridiconon ci sono dubbi. La procedu -ra non comporta la costituzio-ne di un rapporto di lavoro, masoltanto la cessione del con -tratto di lavoro già in esserecon l'originaria amministra-zione di appartenenza. La fatti-specie integra una modifica-zione soggettiva del rapportodi lavoro, con il consenso ditutte tre le parti e, quindi, ap-punto, una cessione del con-tratto . Parola di Consiglio diStato, così come si ricava dall arecente sentenza n. 5085/2011 .

Rimane, però, sempre incer-

tezza sul rapporto dell'istitutocon le spese di personale e l epossibilità di assunzione, so-prattutto dopo la delibera n.46/2011 delle Sezioni riunit edella Corte dei conti che farientrare nelle regole del turnover «le assunzioni di persona-le a qualsiasi titolo e con qualsi -voglia tipologia contrattuale» .Anche la mobilità, quindi? L arisposta dovrebbe essere nega-tiva . Infatti, in questo conte -sto, trova piena applicazion el'articolo r comma47 dellaleg-ge 311/2004 (Finanziaria 2005)laddove è previsto che in un ri -gido regime di turn over la mo -bilità è comunque consentitatra Pa che hanno limiti alle as-sunzioni. Allo stato attuale tut -ti gli enti locali hanno limiti : glienti non soggetti a Patto posso -no assumere nel limite dell ecessazioni dell'armo preceden-te; quelli soggetti nel limite del20% della spesa delle cessazio -ni dell'esercizio precedente .La mobilità nonpuò, quindi, es -

FUORI DAL BLOCC OMa il divieto può scattarese non si rispettano i saldi

e le norme sul conteniment odella spesa come interpretat edalla Corte dei conti

sere considerata né tra le ces-sazioni né tra le assunzioniquando avvenga tra le autono-mie territoriali.

Vi sono però altre disposi-zioni che possono impattar esull'istituto. Infatti, anche ipassaggi di dipendenti tra am-ministrazioni possono esser evietati qualora non si rispett iil Patto di stabilità e non si os-servino le norme sul conteni-mento della spesa di persona -le (comma 557 e comma 562 ,legge 296/2006) . In questo ca-so si è, infatti, in presenza d irigide sanzioni specifiche peril singolo ente . Alcune sezio-ni regionali della Corte deiconti hanno esteso il divietoanche al caso in cui l'ente ab-bia un rapporto tra spese dipersonale e spese correnti su-periore al 40 per cento . Per ul-timi l'hanno ribadito i giudicicontabili della Liguria con ladelibera n . 61/2011, allargan-do il campo d'azione non soloalla mobilità, ma anche all'uti-lizzo di personale comandat oda altri enti.

E,NIMHOD LIUNI AISLHVA IA

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La sentenza / Per la Cassazione la polizia municipale può operare fluiti dal centro abitat o

Il vigileurbanomulta anchesulla stataledi Remo Bresciani

Gli agenti della polizia muni -cipale possono elevar emulte per violazione dell e

norme sulla circolazione anche sustrade statali al di fuori del centroabitato purché comprese nel terri-torio comunale .

Lo ha chiarito la Cassazione conla sentenza 19820/2011 secondo l aquale la normativa che demanda a lMinistero dell'Interno i servizi dipolizia stradale, inclusi la preven-zione e l'accertamento delle viola-zioni,con la sola salvezza delle at-

tribuzioni dei Comuni per quant origuarda i centri abitati, non attie-ne alla delimitazione della compe-tenza della municipale, ma alla ri-serva ministeriale circa il coordina-mento dei servizi. Pertanto, anchegli agenti della municipale, in con-formità della regola generale stabi-lita dall'articolo 13 della legge 689del 1981 in tema di accertament odelle sanzioni amministrative pe-cuniarie, sono considerati organidi polizia giudiziaria con compe-tenza estesa all'intero territorio di

competenza. Ne consegue che l apolizia locale ha il potere di accerta -re tutte le violazioni in materia dicircolazione stradale sul territoriocomunale e, quindi, anche su stra-de statali al di fuori del centro abita-to . Questi accertamenti, pertanto ,si devono ritenere pienamente le-gittimi sotto il profilo della compe-tenza dell'organo accertatore, re-stando l'organizzazione, la direzio-ne e il coordinamento del servizioelementi esterni all'accertamento ,ininfluenti su detta competenza.

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Tar Umbria. La Pa non obbligata a dare il preavviso

Ammessi i controlli a sorpresa Vittorio Italia

L'ordinanza del Sindaco contro l'inquinamento acusti-co non richiede la preventiva comunicazione dell'avvio del procedimento, perché la Pub-blica amministrazione incarica-ta dei controlli ha il «diritto alla sorpresa», per evitare che la co-municazione consenta al con-

trollato di «non farsi cogliere sul fatto». Così ha stabilito il Tar Umbria, sezione I, 26 ago-sto 2on, sentenza n. 271.

Il caso riguardava una società di mangimi per animali, la cui la-vorazione produceva forti rumo-ri, che danneggiavano la salute degli abitanti di un edificio resi-denziale, situato di fronte allo sta-

bilimento.Il sindaco, per risolve-re il problema, aveva emanato un'ordinanza ai sensi dell'artico-lo 50, comma 5 del Testo unico degli Enti locali, e aveva ordina-to alla società di adeguare le emissioni acustiche ai limiti nor-mativi. La società aveva impu-gnato l'ordinanza, sostenendo, tra l'altro, che non vi era stata la

preventiva comunicazione del-l'avvio del procedimento e delle misurazioni programmate dal-l'Arpa. Il Tar ha però respinto il ricorsobasando le sue motivazio-ni su due punti: O l'organo pub-blico incaricato dei controlli ha il «diritto alla sorpresa» nello svol-gimento delle attività istituziona-li, per evitare che il preavviso consenta al controllato di «non farsi cogliere sul fatto»; O il con-trollato ha però il diritto di verifi-care e contestare, anche successi-vamente, la veridicità e l'idonei-tà degli accertamenti compiuti.

La sentenza è giustificata. Il

«diritto alla sorpresa» della pub-blica amministrazione control-lante è consentito dall'articolo 7 della legge 241/1990, che stabili-sce che non è necessario l'avvio del procedimento allorché «sus-sistano ragioni di impedimento derivanti da particolari esigenze

PREROGATIVE L'azienda ha però il diritto di verificare e contestare anche successivamente la veridicità e idoneità delle ispezionI

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di celerità -derprocédimento». Si potrebbe obiettare che il con-traddittorio deve essere osserva-to «nel momento» in cui il con-trollo è effettuato, e non in mo-menti successivi. Ma l'obiezione non sarebbe persuasiva. Infatti, vi è qui una situazione vincolata, perché se vi è l'avvio del procedi-mento, il controllato può sfuggi-re al controllo; se non vi è l'avvio del procedimento, il controllo si svolge senza contraddittorio. I giudici hanno perciò esattamen-te stabilito che il contraddittorio è necessario, ma esso può avveni-re anche in momenti successivi.

Pagina 15 Per il censimento Comune più tutelato se utilizza i co.co.co

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Personale. Parte il reclutamento dei rilevatori

Per il censimento Comune più tutelato se utilizza i co.co.co La prestazione occasionale espone l'ente a rischi di evasione contributiva Domenico Luddeni

r Gli enti impegnati nell'orga-nizzazione del censimento 2on (sul quale si vedano anche i ser-vizi a pagina 37) hanno pubbli-cato i bandi per il reclutamento dei rilevatori, esterni e interni. Diversi Comuni - anche di gran-di dimensioni - nell'attribuzio-ne dell'incarico ai rilevatori esterni prevedono la forma con-trattuale della prestazione occa-sionale di cui all'articolo 2222,

Codice civile. Il comportamen-to lascia spazio a diversi dubbi ed espone gli enti a rischi di eva-sione contributiva, dove l'attivi-tà svolta dai rilevatori esterni avesse i caratteri della collabo-razione coordinata e continuati-va di cui all'articolo 409 del Co-dice di procedura civile.

Perché si possa parlare di pre-stazione occasionale è infatti necessario che vengano rispet-tati innanzitutto i limiti imposti dalla legge Biagi (Dlgs 276/2003), rapporti di durata complessiva con lo stesso com-mittente, non superiore a tren-ta giorni nell'anno solare e com-penso percepito nell'anno sola-re non superiore a 5mila euro, e inoltre che l'attività sia svolta in completa autonomia, senza co-ordinamento (o minimo) con la struttura del committente, nes-suna sottoposizione all'ingeren-za del committente, senza inse-rimento nel ciclo produttivo: l'attività normalmente si esauri-sce con un'unica prestazione a esecuzione istantanea. Al con-

trario, la Cassazione (sentenze n. 23897/2004, 5698/2002, 6298/88, 4546/88, 4353/ 87) ha fissato gli elementi che debbo-no ricorrere perché si possa configurare la collaborazione coordinata e continuativa: O continuità: ricorre quando la prestazione perduri nel tempo e importi un impegno costante a favore del committente; O coordinazione: intesa co-me un protratto inserimento nell'organizzazione dell'im-presa; O personalità: si ha in caso

CONTRATTI Difficile dimostrare che questa attività non abbia le caratteristiche tipiche della collaborazione coordinata e continuativa

di prevalenza del lavoro per-sonale.

Come riportato sui bandi di selezione, l'attività dei rilevato-ri viene svolta in un periodo sempre superiore ai 3o giorni (da settembre a gennaio, da ot-tobre a giugno) con un evidente coordinamento con gli uffici co-munali preposti. Infatti, i bandi indicano che i rilevatori opera-no «secondo le disposizioni del proprio coordinatore di riferi-mento», «nel rispetto delle esi-genze organizzative e delle ne-cessità dell'Ufficio comunale di

censimento, «con tempi e mo-dalità definite dal coordinatore di riferimento». In alcuni casi viene richiesto «un impegno giornaliero costante» e la «ga-ranzia della presenza presso il Centro comunale di raccolta». A riguardo, l'Istat non prende posizione e nella circolare 6/2011 (punto 4.2) richiama ge-nericamente i Comuni al rispet-to delle norme vigenti in mate-ria di conferimento di incarichi di natura occasionale o coordi-nata e continuativa. L'ente che scelga quindi la prestazione oc-casionale invece che il contrat-to co.co.co rischia di subire san-zioni legate al mancato rispetto degli obblighi contributivi Inps (legge 335/1995). Inoltre è da ri-levare che il rilevatore assunto come collaboratore godrebbe della copertura infortuni Inail completa, mentre come presta-tore occasionale avrebbe la so-la copertura assicurativa stipu-lata dall'Istat, limitata ai casi di morte e invalidità permanente.

Il rapporto di co.co.co è più oneroso per l'ente in quanto sconta il contributo previdenzia-le Inps (legge 335/1995) e la con-tribuzione Inail.Inoltre, dal pun-to di vista organizzativo, impone all'ente di predisporre un cedoli-no paga e il Cud, con l'applicazio-ne dell'Irpef a scaglioni. Per il prestatore occasionale è invece prevista la semplice ritenuta d'acconto 20% con certificazio-ne delle ritenute in carta libera.

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Pagina 15 censimento Per il censimento

Comune più tutelato se utilizza i eaeo.co

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Su quel questionario pesano troppe paure CENSIMENTO ISTAT

I 49 istantanea di dieci anni fa era stata scattata all'indoma- ni dell'u settembre. Oggi il 15° appuntamento delle fa-

miglie italiane con il censimento dell'Istat non ha co-me sfondo la tragedia che ha fatto da spartiacque tra due seco-li. Il clima che si respira è però comunque pesante su tutti i fronti, economico, finanziario, occupazionale, politico, socia-le. E un questionario che fa domande su immobili e beni pos-seduti, lavoro, rapporti familiari rischia di ricevere una catti-va accoglienza. Navigando sui blog si leggono i commenti di chivede nell'operazione l'ennesimo spreco di denaro pubbli-co; altri evidenziano quanto sia urgente soffermarsi su altre questioni e rispondere a problemi ben più gravi; molti si chie-dono come mai all'amministrazione pubblica non bastino i dati che sono già in suo pessesso. Ma c'è soprattutto chi teme - a torto visto che sui dati è garantita l'assoluta riservatezza -che si tratti di una premessa a qualche legnata fiscale o addirit-tura alla famigerata patrimoniale. Il rischio è che - in quest'at-mosfera di preoccupazione - la percentuale di sottocopertu-ra del censimento (era solo l'145% nel 2oca) venga questa vol-ta superata e a poco serva ricordare che partecipare al censi-mento è un obbligo di legge, oltre che un dovere civico.

Troppo credito alla fiero,

press unE 10/10/2011

Il Sole12

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press unE 10/10/2011

II sule/ /,1

Enti locali. Budget risicati

Il Comune mette a dieta le mostre

Di tagli ce n'è per tutti, non solo per i musei statali. Anche i luoghi d'arte gestiti dagli enti locali devono tirare la cinghia. In particolare, gli assessori comunali tira-no (letteralmente) le somme di un anno vissuto con un risicato budget per mo-stre ed eventi. A Milano, per esempio, si è passati da quattro milioni a 800mila eu-ro, a Brescia da 3,4 milioni a 7oomila eu-ro, a Padova da 3oomila a 6omila euro. Dunque, diventa indispensabile sceglie-re, privilegiando alcune esposizioni e af-fossandone (o rimandandone) altre.

È stato il decreto legge 78/2010 a taglia-re dell'8o% le spese per alcuni servizi (re-lazioni pubbliche, convegni, pubblicità, rappresentanza), mettendo dentro il cal-derone anche le mostre. Sforbiciata che ha costretto le amministrazioni a una fer-rea riprogrammazione degli eventi da or-ganizzare per quest'anno. «Siamo riusci-ti - afferma Andrea Arcai (Pdl), assesso-re alla cultura del Comune di Brescia - a fare comunque la mostra di Matisse, ma grazie all'apporto dei privati. Non so, pe-rò, se l'anno prossimo si potrà ripetere un simile connubio, perché di certo la cri-si non agevola il mecenatismo».

Nel 2012, però, si potrà contare sull'al-leggerimento della stretta. In seguito alle proteste degli amministratori locali, che hanno fatto fronte comune in Federcultu-re, la federazione che raggruppa i gestori dei servizi pubblici locali (comprese le at-tività culturali), il Governo è corso ai ripa-ri con una norma inserita nella prima ma-novra estiva di quest'anno (il decreto leg-ge 98, convertito nella legge m), che esclude dal taglio dell'8o% le mostre au-torizzate dal ministero dei Beni culturali, di concerto con l'Economia, e comunque nel limite di spesa complessivo di 4o mi-lioni di euro. Ma solo per il 2012.

«Si tratta comunque di un pasticcio -afferma Andrea Colasio (Pd), assessore alla cultura a Padova - che va eliminato alla radice cancellando la norma. Perché ora le città d'arte che vivono digrandi mo-stre, non le possono più fare. È giusto che in questi tempi di crisi anche gli enti loca-li facciano i tagli Ma il-Governo deve so-lo fissare l'entità del risparmio, senza poi dirci dove tagliare, perché così facendo

• invade l'autonomia dei comuni». «Dove tagliare - gli fa eco Arcai - deve

essere una scelta nostra. Dobbiamo esse-re noi a valutare se è il caso di intervenire sulla cultura o su altri settori. Continuo a non capire perché si siano volute colpire le mostre».

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press L.IfE10/10/2011

Il Solelj

La domenica niente visite ai muse iAumentano gli istituti costretti a chiudere nei giorni festivi per la mancanza dei custod i

PAGINA ACURA DI

Antonello Cherch i

Ieri è toccato ai museiarcheologici Vil -la Frigerj e La Civitella di Chieti, costretti a

i tenere le porte sbarrate nei giorni festivi fi -no alla fine dell'anno. Prima di loro le chiu-sure domenicali (e festive in genere) aveva -no colpito una serie di istituti culturali sta -tali in provincia di Brescia e il museo Sannadi Sassari, al quale di recente si è aggiuntol'antiquarium di Porto Torres, sempre inprovincia di Sassari . Il problema si sta pianpiano estendendo e se non si correrà ai ripa-ri la gran parte di musei e aree archeologi-che si vedrà costretta alle serrate festive .

Il problema ruota intorno agli straordina -ri dei custodi, cioè coloro che devono ga-rantire la sicurezza dei luoghi d'arte. Il no-do da sciogliere non è però - e di questi tem-pi di ristrettezze finanziarie è quasi un para-dosso - economico. I fondi per pagare il la-voro festivo ci sono. La questione è che no nci sono abbastanza custodi per assicurar ela turnazione durante le festività, così co-me vuole il contratto nazionale. Le regol edi categoria prevedono, infatti, che duran-te l'anno ciascun custode possa lavorare so-lo un terzo dei giorni festivi.

La pur ben nutrita pattuglia dei custodi s iè, però, negli anni assottigliata: la pianta or-ganica del1997 registrava 8.334 posti di ad-detto alla vigilanza. Oggi, invece, ce ne i nservizio 7 .385. A questo risultato ha contri-buito il blocco del turn over nelle pubbli-che amministrazioni, amplificato dalla fu-ga dei dipendenti pubblici . Chi può, se neva. Secondo un'analisi della Uil-Beni cultu -rali, ogni anno lasciano il ministero tra gl i800 e i mille lavoratori, tra i quali ci son oanche un buon numero di custodi .

E così nelle soprintendenze dove i post idegli addetti alla vigilanza sono più sguarni -ti, non c'è stata altra soluzione che tenere -una volta raggiunto il tetto delle turnazionifestive imposto dal contratto - musei e sit iarcheologici chiusi la domenica.

«Non potevamo fare altrimenti - com-

NON È UN PROBLEMA DI SOLDIIl rimedio sta nell'aumentar ela quota di straordinari ,ma per farlo serve un accordotra ministero e sindacatiche finora non è stato raggiunto

menta Gabriella Gasperetti, direttrice delmuseo Sanna di Sassari- .Il numero di cu-stodi è sceso in pochi anni da 50 a 32 e conqueste forze si deve garantire la coperturadei turni 24 ore su 24 (due addetti lavora -no anche la notte, ndr) oltre che nei festi-vi. A giugno abbiamo scritto al minister ochiedendo di aumentare il tetto dei giornifestivi in cui ogni custode può lavorare ,ma non abbiamo ancora ricevuto risposta .E così abbiamo deciso di chiudere la do-menica e tenere aperto il lunedì, giornatache fino a qualche mese fa era dedicata alriposo settimanale».

Una soluzione però esiste ed è di innalza -re fino al 5o% il tetto delle festività da tra-scorrere al lavoro . Soluzione previstadall'articolo 13 del contratto nazionale e gi à

.praticata l'anno scorso. Una strada che peressere percorsa ha, però, bisogno di un ac -cordo preliminare tra il ministero e i sinda -cati. A giugno - fanno sapere dal minister o- abbiamo sottoposto alle sigle sindacal il'accordo, che però finora non è stato sigla -to. E non si vedono prospettive, almeno nelmedio termine.

Anche perché i sindacati hanno inseritola questione dei festivi nella trattativa più

A Cagliari da un annoingressi gratis per tuttiU

n annodi musei gratis . Accade aCagliari, dove dallo scorso settembr e

per entrare alla pinacoteca e al museoarcheologico non c'è bisogno di biglietto.Semplicemente perché non c'è chi lo possastaccare . Dopo un contenzioso di anni,infatti, la soprintendenza d'accordo con i lministero dei Beni culturali, ha deciso d irescindere il contratto con Novamusa, ilconcessionario dei servizi aggiuntivi. Tracui, appunto, la biglietteria. Questoaccadeva io scorso anno . Da allora l asoprintendenza ha cercato la strada percambiare concessionario, ma le linee guid aperi nuovi bandi di gara messe apunto dalministero non hanno agevolato il compito.Ora, però, sembra che all'orizzonte s iintraveda una soluzione, con conseguenteripristino della biglietteria . Fino ad allora,però, ingresso gratis per tutti .

ampia sul taglio del personale dei Beni cul -turali così come imposto dalle varie mano-vre economiche. Si tratta di un unico argo -mento, perché non si può pensare - fannosapere dalla Uil-Beni culturali - di aumen-tare il tetto dei festivi lavorati epoi ritrovar -ci con sempre meno dipendenti .

Se, infatti, si dovessero applicare le ri-duzioni previste, il ministero dovrebbe ri-nunciare a 4mila addetti . Questo sulla car-ta, perché per effetto delle contrazioni dipersonale già verificatesi in questi ultimianni, i lavoratori in meno sarebbero in re-altà 2 .700 circa . Un numero comunqu eragguardevole .

Pur di scongiurare le chiusure domenica -li, in qualche soprintendenza è stata trova-ta una soluzione alternativa: i soprinten-denti hanno siglato con i sindacati patti lo-cali che permettono di sforare il tetto deifestivi lavorati . E questo in attesa che arrivil'accordo nazionale. Si tratta, però, di unpasso azzardato, perché - e su questo mini-stero e rappresentanze centrali dei sindaca -ti sono concordi - la revisione del vincol osugli straordinari si può decidere solo inuna trattativa nazionale .

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press unE 10/10/2011

Il Solere /,1

Il personale. Piano di reclutamento

Assunzioni con l'opzione di un nuovo sfoltimento un Stretto tra le misure anti-deficit che im-pongono di tagliare, così come in tutti gli altri ministeri, il personale e la possibilità di assumere i vincitori dei vecchi concorsi, i Beni culturali per il momento non si muo-vono. O meglio, se qualcosa si muove, per ora sono le promesse del ministro, Giancar-lo Galan.

Iniziamo dal primo versante, quello del-le sforbiciate. La manovra di Ferragosto ha imposto nuovi tagli, dopo quelli degli anni scorsi, ai quali si è anzi rifatta per calcolare l'entità dell'affondo: riduzione di non me-no del m% sia degli uffici dirigenziali non generali e delle relative dotazioni organi-che, sia della spesa per il personale non diri-

genziale. Per chi non si adegua, scatta il blocco di qualsiasi assunzione.

Tradotto in numeri, per i Beni culturali questo significa far dimagrire le piante or-ganiche di 4mila addetti, che nella realtà si riducono a 2.70o per effetto dei tagli già pra-ticati, del blocco del turn over e dell'esodo dei dipendenti in possesso dei requisiti per andare inpensione prima del tempo. Un im-patto rilevante sui luoghi d'arte, già ora alle prese con la mancanza di custodi, che in al-cune realtà ha costretto alla chiusura nei giorni festivi (si veda l'articolo sopra).

Il ministro Galan ha detto a più riprese che con i tagli si verrebbe a creare una situa-zione insostenibile e che, pertanto, farà

pressioni sul resto del Governo per esone-rare i Beni culturali dall'ulteriore dimagri-mento. Finora, però, niente è avvenuto.An-che se è vero che per i tagli c'è tempo fino a fine marzo prossimo.

Al ministero c'è chi sostiene che la parti-ta sia affidata al decreto sulla crescita, dove dovrebbe essere inserita la norma per sal-vare i Beni culturali dai tagli al personale. Norma che dovrebbe contenere anche una parte sulle assunzioni, sia quelle straordina-rie per Pompei, sia degli altri vincitori di vecchi concorsi.

Per quanto riguarda questi ultimi, infat-ti, sempre la manovra di Ferragosto ha previsto una deroga al blocco del turn

over nel pubblico impiego per permette-re il reclutamento attingendo a vecchie graduatorie. In particolare, si tratterebbe di fare riferimento al concorso per soo po-sti per varie professionalità di cui si iniziò a parlare nel 2007 (allora era ministro Francesco Rutelli), poi bandito nel 2008. In prima battuta si tratterebbe di immette-re nei ranghi dei Beni culturali 168 addet-ti, in buona parte custodi.

L'altra partita è, invece, quella che riguar-da Pompei. In questo caso, il decreto legge 34 del marzo scorso (poi convertito nella legge 75) haprevisto unprogramma straor-dinario per l'area archeologica, tra cui l'as-sunzione, in deroga al blocco del turn over,

di personale tecnico. Nuove figure da reclu-tare sempre scorrendo le graduatorie dei vecchi concorsi. Alla soprintendenza dell'area archeologica di Napoli e Pompei, che ha messo a punto i progetti per gli inter-venti nei siti campani - oltre a Pompei, do-ve verrà effettuato il grosso dei lavori, sa-ranno interessati anche Ercolano, Pozzuo-li, Oplontis, Boscoreale, Bacoli, Nola e Na-poli - aspettano l'arrivo di i2 archeologi, 7 architetti e un amministrativo.

I progetti ci sono tutti, alcuni dei quali già esecutivi. Ora bisogna attivare il moni-toraggio per capire lo stato dei luoghi e poi si può partire con ibandi di gara per l'affida-mento dei lavori. Sempre che arrivino le nuove forze e, soprattutto, vengano sbloc-cati i 105 milioni del fondo per le aree sot-toutilizzate (Fas) destinati a proteggere Pompei dal rischio di nuovi crolli.

D RIPRODUZIONE PISPRVRTA

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Fondi per l'industria. Le iniziative sul territorio

Innovazione e Pmi, le Regioni premiano chi si mette insieme Solo nell'ultima settimana i bandi hanno messo a disposizione 500 milioni

PAGINA A CURA DI

Enrico Netti

Università, mondo della ri-cerca e imprese, tutti uniti nelle reti di aggregazione, in progetti d'innovazione congiunti dove il trasferimento tecnologico verso le aziende è lo scopo. Que-sto il modello prevalente di svi-luppo seguito dalle Regioni, con il territorio che va in aiuto delle sue imprese, sempre più in debito d'innovazione a causa del credit crunch e della crisi. Un sostegno fatto di fondi e al-tri pacchetti di agevolazioni per la ricerca che entra in azienda.

La scorsa settimana diverse regioni, dal Friuli alla Lombar-dia, dal Lazio al Piemonte, han-no seguito con forme più o me-no simili questa strategia. Com-plessivamente sono stati stan-ziati più di 50o milioni di curo per bandi che puntano a favori-re l'innovazione, dalla creazio-ne di spin off e di start up alla ricerca e al suo trasferimento nel mondo produttivo.

«L'assessorato allo sviluppo delle regioni può svolgere un ruolo di pivot innovativo -pre-mette Raffaello Balocco, respo-nasbile scientifico dell'Osserva-torio innovazione Ict e Pmi del Politecnico di Milano - perché la Pa deve anticipare le esigen-ze delle aziende».

Se spesso la necessità di fare innovazione si scontra conbud-get ridotti al minimo Balocco lancia un suggerimento alle re-gioni. «Si deve pensare a creare un "catalogo della ricerca indu-striale", come quello dell'Emi-lia-Romagna dove sono raccol-te le ricerche, i progetti e le altre attività già svolte - spiega il ri-cercatore -.In questo modo si ri-duce il rischio di doppioni».

Per quanto riguarda le moda-lità di erogazione degli incenti-vi, oltre ai classici bandi, da ren-dere più semplici ed erogati in tempi più rapidi degli attuali «perché i tempi di chi fa impre-sa non possono aspettare le lun-gaggini burocratiche» i Gover-natori delle regioni possono agi-re anche su altri fronti. Come av-vicinandosi al territorio sul mo-dello dell'«assessorato itineran-te» voluto da Andrea Gibelli, vi-ce presidente della Regione Lombardia e assessore all'Indu-

stria e Artigianato. Una serie di incontri sul campo per rendersi conto della situazione e delle istanze che arrivano dagli im-prenditori. «I bandi consento-no alle imprese dimettersi insie-me, di aggregarsi per compete-re e di collaborare strettamente con università e centri di ricer-ca - rimarca Gibelli -. L'obietti-vo della Lombardia è di passare da un sistema di singole eccel-lenze a un sistema di cluster e di reti d'impresa che dialogano con il mondo accedemico. È fondamentale continuare a fa-vorire i processi di aggregazio-ne che possono aumentare la competitività unendo capacità, competenze e risorse».

Unavisione condivisa nel Ve-neto dove i bandi privilegiano la realizzazione di progetti inno-vativi e di aggregazioni di im-prese ad alto contenuto tecnolo-gico. «Stiamo operando come piattaforma di raccordo pubbli-co per alimentare, veicolare e fa-cilitare la trasferibilità del ricco patrimonio d'innovazione e la ricaduta dei risultati delle ricer-che di università, centri di eccel-lenza e detentori della cono-scenza verso le imprese, con le quali creare una rete di relazio-ni» spiega Marialuisa Coppola, assessore all'Economia e svilup-po, ricerca e innovazione del

• Veneto. Finora, grazie alla leg-ge regionale 9/2007, sono stati finanziati 215 progetti con 44 milioni e quest'anno è probabi-le l'attivazione, usando gli stes-si fondi della legge 9/2007, di un fondo di rotazione che pre-vede una quota a fondo perdu-to e una parte a restituzione, con un ulteriore stanziamento di circa 4o milioni.

In Puglia sono quattro i ban-di del Piano straordinario per il lavoro, con una dote totale di 3o milioni mentre le risorse già impegnate nel biennio 2010-2011 ammontano a un mi-liardo. «Abbiamo fatto in mo do che là ricerca entri nella pic-cola impresa generando inno-vazione di processo e di pro-dotto - sottolinea Nichi Vendo-la, presidente della Regione -. Così anche le imprese più pic-cole si aggregano grazie ad in-centivi ad hoc e accedono a piattaforme innovative che

non potrebbero permettersi». In Toscana sono circa 1.600 le

aziende, di cui la maggioranza mi-croimprese, coinvolte nella riorga-nizzazione del sistema della ricer-ca verso il mondo produttivo che ha portato alla costituzione di 12

poli d'innovazione. «Sono anche stati definiti cinque distretti tecno-logici regionali che devono stimo-lare la competitività dei territori -sottolinea Gianfranco Simoncini, assessore alle Attività produttive, lavoro e formazione -. Lavoreran-no in sinergia con l'attività dei poli di innovazione e le aggregazioni di imprese e centri di ricerca».

Cluster tecnologici e bandi per la ricerca sono all'ordine del gior-no anche in Liguria. «È attivo un bando per le start up, è in fase d'istruttoria un bando per la ricer-ca nelle aziende e un'altro per le Pmi del distretto delle tecnologie del mare» ricorda Renzo Gucci-nelli, assessore allo sviluppo eco-nomico. Per quest'ultimo bando sono finora giunte 5o domande per un importo di 14 milioni con-tro i 9 della dotazione.

Con lo stanziamento di zoo mi-lioni del Piano per la competitività il Piemonte rifinanzia le piattafor-me tecnologiche esistenti e sce-glie di creare quattro nuove piatta-forme. Guardando al potenzia-mento dei sistemi territoriali ma anche l'acquisizione diretta di in-novazioni da parte della Pa locale oltre alla realizzazione di laborato-ri aperti da mettere a disposizione delle aziende.

Il confronto tra questi modelli d'innovazione e dei legami tra im-prese e centri di ricerca saranno il tema del convegno inaugurale il prossimo 19 ottobre dello Smau, ospitato a Fieramilanoci-ty. Il titolo è esplicito: «Le impre-se si confrontano con i territori» a cui parteciperanno gli assessori alle Attività produttive e all'inno-vazione di una decina di regioni italiane e gli amministratori dele-gati dei principali player del mon-do dell'Ict. Verrà anche distribui-to 1'«Annuario dell'innovazione 2012» con la descrizione delle po-litiche regionali e le attività a so-stegno di start up, un centinaio quelle presenti a Smau, e del tra-sferimento tecnologico tra impre-sa e università.

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Pagina 23 Innovazione Pmi, le Regioni premiano chi si mette insieme

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press unE 10/10/2011

Il Sole12

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,seN Fondi regionali per fare ri-cerca, stare al passo dell'innova-zione, crescere. Per molte Pmi ot-tenere i finanziamenti delle re-gioni si rivela un fattore di suc-cesso in grado di fara la differen-za nello sviluppo dell'impresa. Come testimonia Andrea Lazza-rini, ad della Ralc Italia, Pmi in provincia di Udine che progetta e realizza automazioni industria-li. «Questi bandi si sono dimo-strati degli utili strumenti per ri-durre i tempi di realizzazione dei prototipi - spiega -. Quando si percorre la via dell'autofinanzia-mento invece il ciclo si allunga e di molto». Grazie a un bando del 2010 della regione Friuli Venezia Giulia, Lazzarini ha puntato sul progetto di una macchina desti-nata agli impianti di trafilatura del filo d'acciaio. «Ora stiamo

vendendo i primi impianti, ognu-no del valore dil2omila euro, gra-zie a quel prototipo».

La crisi invece aveva messo a rischio i piani di Mirco Cainelli, ad della Capi Group di Calliano, in provincia di Trento, specializ-zata nella produzione di corone epicicloidali. L'obiettivo della Pmi, con ricavi per 26 milioni e 65 addetti, era l'ingresso nel seg-mento dei grandi formati. Una scelta molto difficile nei mesi del credit crunch perché serviva

A BUON FINE Le risorse consentono di sperimentare nuove metodologie e di sopperire alla carenza di finanzia menti

una brocciatrice da 200 tonnella-te, utensile da 1,5 milioni, oggi l'unico in Europa. Una macchina progettata all'interno dell'azien-da e costruita da un fornitore estero. C'era la via del leasing «molto difficile da ottenere e più costoso a causa dei tassi elevati» precisa Cainelli. La soluzione è arrivata con il «Fondo impianti tecnologici» di Trentino Svilup-po, agenzia creata dalla provin-cia autonoma di Trento. Prezio-ne risorse che hanno sbloccato la situazione. «Il fondo valuta an-che le ricadute occupazionali, i vantaggi per l'azienda e il territo-rio - continua -. Dopo questo in-vestimento siamo entrati in nuo-vi mercati e ci misuriamo con quattro competitor in Europa producendo corone dentate di al-tissima precisione con un impor-

tante taglio dei costi». La Capi Group aderisce inoltre al proget-to sperimentale Dana della filie-ra della produzione di assali, al-tra iniziativa della regione, che punta al trasferimento di know how dalle multinazionali, come la Dana Italia, alle Pmi.

Punta a un legame tra ricerca e imprysa Domenico Palma Valen-te, amministratore della Asser-net, software house di Foggia con un portafoglio di soluzioni per le aziende e la Pa. La società partecipa a una cordata con l'uni-versità del Salento e una decina di aziende, per ottenere dei finan-ziamenti per l'innovazione. Ser-viranno per accelerare i lavori di un progetto che prevede la crea-zione di una nuova metodologia da impiegare nei processi di svi-luppo del software. «Ci sarà una parte di ricerca industriale e una sperimentale -. commenta Pal-ma Valente che attende di cono-scere l'esito delle graduatorie Senza quei fondi il lavoro sarà molto più lento perché le nostre risorse sono scarse».

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Storie. Gli imprenditori che hanno utilizzato i fondi

Prototipi, progetti, macchine: così la ricerca diventa impresa

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Il Sole12

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Statistiche. Da oggi a120 novembre è possibile riconsegnare a mano i questionari in posta o nei centri dei Comuni : consentita già da ieri la compilazione onlin e

Famiglie in posa per la foto del censimentoRitardatari o inadempienti prima riceveranno un sollecito, poi potrà scattare una sanzione fino a 2 .065 euro

J

PAGINFjA CURA D IRossella Cade o

lue Qualcuno ancora nor,l'avrà aperta; altri si starann odomandando che cosa farne ; c

,sarà anche chi pensa di disfarse-ne, chi teme che, rivelando datipersonali, possa un giorno sub i-re qualche batosta fiscale ; chi s idomanda «Ma come, lo Statanon sa già tutto di me?» . No nmancherà . comunque lo scru-poloso che si è già precipitato abarrare tutte le caselle .

Invece, la busta che sta arri -vando nelle case degli italianicon il questionario per il censi -mento dell'Istat va trattat aconi dovuti riguardi. A partir edal momento della compila-zione : la foto al Paese si presu-me scattata il 9 ottobre, quindile notizie da fornire sono quel -le valide a partire da ieri (tant oche la compilazione onlinenon era possibile prima) . Al-trettanto importante è non ce-stinare il plico : rispondere èobbligatorio e chi non lo faràsarà sollecitato a farlo .

Le fasi

all'anagrafe dopo la ricever àda un rilevatore comunale) . Ilplico contiene il questionario ,una lettera di accompagna-mento e le istruzioni per l'uso ;il primo foglio riporta ancheuna password da utilizzareperla compilazione via inter-net (all'indirizzo http ://censi-mentopopolazione .istat .it) .Due le versioni in cui potrà ar -rivare il questionario : in formacompleta di colore rosso (8 4domande) oppure in formari-dotta (verde con 35 domande) .Aun terzo (scelto casualmen-te) degli abitanti in 488 comu-ni di oltre 2omila abitanti è in-viata la versione completa,mentre gli altri due terzi rice-vono quella ridotta; le famigli eresidenti nei restanti comuniricevono quella completa.

Chi dovesse avere dei dubbipotrà avvalersi delle istruzioniallegate al questionario oppu-re rivolgersi al numero verd egratuito 800.069 .701 (dalle ore9 alle 19) o consultare il sit odell'Istat . Altri supporti .infor -mativi sono garantiti dall'Istitu -to nazionale di statistica ne icento comuni più grandi (Cen-sus point), tramite minibus

gni, fiere e assemblee.Nessun timore sotto l'aspet-

to dellaprivacy, i dati forniti so-> no coperti dalla normativa, ini particolare dal Dlgs 196/0 3

(protezione dei dati personali )i . e dal Dlgs 322/89 (Norme sul Si-

stema statistico nazionale e sul -i la riorganizzazione dell'Ista t

che, tra l'altro, vincola l'Istitut oal segreto statistico e al segret odi ufficio, senza contare chel'Istat non è mai venuto men oal rispetto della riservatezza):le informazioni raccolte po-tranno essere elaborate e pub-blicate sotto forma di tabelle,senza possibilità di indentifica-zione delle persone.

RiconsegnaUna volta barrate le caselle, i lquestionario va restituito apartire da oggi ed entro il 20novembre .

Attenzione a non imbucar ela busta nella cassetta dellelet -tere : se si sceglie il cartace oanziché l'opzione online - s iriconsegnerà a mano il plic oin un ufficio postale o a unodei Centri di raccolta allestit idai Comuni . Agli stessi uffic isi potrà chiedere un'altra co-pia del . questionario qualor alo si smarrisse o si-rovinass e(indirizzi sul sito Istat o al nu-

mero verde) .Dal 21 novembre al 29 feb -

braio 2012 partirà l'azione di"sollecito" : le famiglie chenon hanno restituito il que-stionario riceveranno la visitadegli incaricati comunali (ri-conoscibili da un tesserino, l a"Carta di autorizzazione del ri-levatore"), i quali dovrannoanche colmare altri buchi, peresempio rilevare le famiglienon presenti nelle liste anagra-fiche. E potranno offrire assi-stenza nella compilazione.

Non pensare di cestinare bu-sta e fogli : l'obbligo è sancitodall'articolo 7 del Dlgs 322/89.E facoltativo rispondere soloalla parte riguardante iproble-mi di salute (Sezione II, «biffi -coltà nelle attività della vitaquotidiana»). La sanzione pe rgli inadempienti vada 206 a2 .065 euro . Vi si arriverà peròsolo dopo che l'Ufficio comu-nale avrà messo in atto le ini-ziative opportune per convin-cere la famiglia a collaborare euna volta accertato il rifiuto ola precisa volontà di dare infor -mazioni errate o incomplete .

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NORME E TRIBUTI, PAGINA 15

•((1It1

www.ilsole24ore .com/Guida pratica al censiment o

La busta viene recapitata perposta (l'invio terminerà i122 ot- (Census tour) in oltre 700 cen-tobre) alle famiglie, italiane e tri di piccole e grandi dimensio -straniere, residenti al 31 dicem- al, in stand e corner allestiti inbre 2010 (chi si è iscritto occasionediimportanticonve -

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press LIf1EII Sole12 1)1S

10/10/201 1

ONEL. PLICO A CASA ANCH EISTRUZIONI E PASSWOR D

Arrivo del questionarioIl plico arriva a casa tramite Posteitaliane dal 12 settembre al 22 ottobre .Agli iscritti in anagrafe dopo il3 1dicembre 2010 il questionario èconsegnato dal rilevatane comunale . I lplico contiene : questionario, lettera d ipresentazione, guida alla compilazione ,password per compilazione online .

AssistenzaNumero verde : 800 .069 .071(dalle 9 alle 19 da l1 ° ottobre 2011a129 febbraio 2012 ; dalle 8 alle 1 2da ieri al 19 novembre). Mail :infocens2011@istat .it; sito internet :http ://censimentopopolazione .istat .it,Assistenz aanche presso i centri comunali . Census point(215)'od oasi informative nei 100comunrpiùgrandi .Census tour in 700 comuni piccoli e medi.

DATI PERSONAL IA PROVA DI PRIVAC Y

RiservatezzaLe informazioni raccolte attraverso iquestionari sono garantite dalla legg esotto il profilo della privacy. L'Istituto ètenuto a rispettare il segreto statistico ed'ufficio. I dati non possono esser ecomunicati ad altri se non elaborati epubblicati sotto forma di tabelle senz aalcuna possibilità di identificazione .

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ODUE VERSIONI :ROSSA E VERD E.. .. .. . .. .. . .. .. . .. . .. .. . . .. .. . .. .. . .. .. . .. .. .. . .. . .. .. . .. . .. .. .. . .. .. .. .. . .. . .. .. . .

Due versioniAl questionario può arrivare nell aversione rossa o in quella verde . L arossa è quella cosiddetta completa :comprende 84 quesiti ed .è distribuit anei comuni di minori dimensioni e i nun campione di famiglie degli altri . Laverde è la versione ridotta ecomprende solo 35 quesiti .

Ultimefas iLa rilevazione da parte dei rilevatoVi ,

i a ,in caso di questionar? non restituiti, ècompletata secandó l'ampiezza de ìComuni . i.' altima data è it 29 febbrai o2012, 1 polipo rimftati per provincia eper comune vangano diffusi tl8ll'I sta tit 31 marzo 2012 . I dati definitisi sonoresi dispprdbiii dal 31 dicembre 2012 .

UN INCARICATO A CASASE NON SI RISPONDE

Obblighi e diviet iCompilare il questionario e restituirloè un obbligo previsto dall'articolo 7del Dlgs 322/89 .Infatti, in caso d imancata restituzione un incaricat ocomunale munito dì tesserino visiter àla famiglia inadempiente a domicilio . Iquestionari non vanno assolutament eimbucati nella cassetta della posta .

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4Al. SETACCIO i,A PAMIGUAE L'ABITAZIONE

ContenutiIl questionario è suddiviso in due sezioni ,ciascuna con più capitoli e domande .Nellaprima sezione si richiedono notizie s ufamiglia e alloggio (ad esempio: proprietà,forniture, posto auto), nella seconda sezionesi richiedono notizie sulle persone che vi .hanno dimora abituale (anagrafe, stato civile,studi, professione, luogo di studio e lavoro )

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UNA DA ìA PER LO SCATTO

ZDELLA FOTO ; 9 OTTOBRE

Riferì mento temtlorateLa compilazione deve avvenire i nriferimento alla situazione della famigli aalladata del 9 ottobre . Anche lacompilazione via internet sul sito dell'Ista tè possibile a partire dal 9 ottobre . Quest ol'indirizzo cui accedere con la passwor dinviata con il questionario :http ://censimentopopolazione .istat .it

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CONSEGNA A MANOO COMPILAZIONE ONUN E. .. .. . .. . ... .. . .. . .. .. . . . . ... . . .. .. .. . . .. .. . .. .. . .. .. .. . .. .. . .. . . .. .. . .. .. .. . .. .. . .. .. . .

RestituzioneVa da oggi (10 ottobre) al 20 novembre i lperiodo per la restituzione d'el questionario .Si consegna a mano agli uffici postali o a icentri di raccolta dei comuni utilizzand ola busta "ricevuta con il questionario .Possibile la compilazione online con l apassword fornita con il questionario .Viene rilasciata ricevuta da conservare .

ONUMERO VERDE E SIT OPER INFORMARSI

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press L.IfE10/10/2011

II sole

Istruzioni per t'uso

SEZIONE I NOTIZIE SUL . NUCLEO E L'ABITAZIONE

Alcune delle principali indicazioni per la compilazione de lquestionario per ilcensimento Ista t

01 I PENNA BLU O NERAAttenzione, può sfuggire a chi va di

componenti il nucleofretta : utilizzare solo penna a sferablu o nera . Non rossa

0 LISTA A-LISTARIl questionario è composto da du eliste (A e B) e da due Sezioni (I e II) .Nella lista A devono essere inserit itutti i componenti della famiglia ,ossia tutte le persona che hann odimora abituale nell'alloggio, anch ese assenti alla data del censimento,secondo l'ordine indicato nelleistruzioni . Nella lista B si indicano lepersone che non hanno dimor aabituale nell'alloggio ma vi son otemporaneamente presenti all adata del censimento

01 I TIPO DI ALLOGGI OChi compila potrà scegliere Sebarrare la casella abitazione, altrotipo di alloggio, alloggio presso sed ediplomatica o struttura residenzial ecollettiva . Per abitazione si intendeun locale (o più) destinatistabilmente a uso abitativo

censimento : barrerà la casella "Sì "chi sta in una casa dotata di impiant ialimentati da fonti energetiche no nfossili (eolica, `solare, geotermicaeccetera )

02 I CASELL ESalvo eccezioni basta segnar econ una crocetta la casell acorrispondente . Se si sbagli aannerire la casella errata . No nusare caratteri troppo grandi ,non scrivere fuori dalle caselle ,lasciare aperto il numero 4, no nmettere la barretta inferiore a inumero 1, chiudere i caratter itondi

presente nell'alloggio) e dagli altri

01 I FOGLI INDIVIDUAL IOgni persona che dimoriabitualmente nell'alloggio compil aun foglio individuale rispondend oalle domande su anagrafe, stat ocivile, dimora precedente ,cittadina nza, istruzione eformazione, professione, luogo d istudio o lavor o

02 I RISPOSTE FACOLTATIVENel capitolo 8 della Sezione II(Difficoltà nelle attività della vitaquotidiana) non è obbligatori orispondere alle domande (riguardan oproblemi di vista, udito, mobilità ecapacità di ricordo e concentrazione )

03 I DOMESTICI CONVIVENTIColf o badanti conviventi barreranno(alla domanda 1.1) la casella 17, cosìcome chi dimora abitualmentenell'alloggio dell'intestatariodelfogli odi famiglia senza legami di parentela

04 I SEPARATI DI FATT ONelcapitolo stato.civile ematrimonio, prevista una casella-anche parchi è separato/a di fatto :non dovrà barrare la casell aconiugato/a (riservata invece anche achi vive in una sitùazione d ilontananza dal coniuge per motiv icontingénti o di necessità)

proposito .Ad esempio, le person echeoltrea quella italiana hann oun'altra cittadinanza indicherann osolo la cittadinanza italiana . Barrerà«sì» anche chi è italiano dallanascita pur se nato all'estero, e «no»chi ha conseguito la cittadinanza inaltro modo (ad esempio:conferimentosu richiesta,matrimonio, naturalizzazione,acquisizione automatica )

06 I STUDIRadiografia anche sul front eistruzione e formazione, co ndomande anche sui titolipost-lau rea, sull'esperienz aall'estero, sui corsi d iaggiornamento. Nei fogli individual irelativi alle altre persone del nucleospecifiche domande anche sull escuole frequentate dai minori dai 6anni in su.

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03 I CODICE QUESTIONARIOÈ fornito nella prima pagina de lquesitonario alto a sinistra, ècomposto di 13 cifr e

04 I PASSWORDe stampata nella prima pagina de lquestionario in basso a sinistra .Serve per compilare online i lquestionari o

05 I LA COMPILAZION EIl questionario deve esser ecompilato dalla persona cui èintestata la scheda di famiglia i nanagrafe (se assente da unapersona temporaneamente

07 I SEZIONEIESEZIONEI ILa Sezione I domande sullafamiglia e all'alloggio ; la Sezion eII, composta dai "Fogliindividuali" (ognuno con pi ùpagine) contiene domande a cu idevono rispondere tutti icomponenti della famiglia . Pe rogni persona inserita'nella lista Adeve essere compilato un "Fogli oindividuale" della Sezione II ,secondo l'ordine della lista A . S ele liste e/o,i "Fogli individuali "non sono sufficienti per tutti l epersone da registrare s icontatterà il centro di raccolta pi ùvicino

Entrano per la prima volta nel

05IINTERNE TSpazio per la prima volta anche acellulari e web . Attenzione : u n

03 I ENERGIE RINNOVABILI

cellulare usato da tutti i familiari v aimputato a urio solo

04 I AUTOL'auto disponibile in famiglia non èsolo quella di proprietà, ma anch e

02 I STANZE

quella a noleggio, o aziendale o ch eIl numero di stanze da indicare

si ha come utilizzatoreesclude bagni, cucine, cucinini, van iaccessori, pertinenze come cantineo soffitte

07 I PROFESSION EIl capitolo indaga su qualsiasi attivit àretribuita: non devono quindi esser econsiderate le ore i mpegate perlavori casalinghi, piccolemanutenzioni o riparazion idomestiche, hobby o simili . Mentresono tali anche quelle svolte d atirocinanti e stagisti chepercepiscono un compenso no nmonetario ma continuativo (buon ibenzina o pasto) . Se una persona

05 I STRANIERI

svolge più attività farà riferimento aMolto dettagliate le domande in

quella principale

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La liberalizzazione dei servizi pubblici locali spinge a rivolgersi agli esperti delle law firm

Così il referendum e le manovre rivoluzionano i1 settore delle utility

Pagine a cura DI DUILIO Lui

prima il referendum sui servizi idrici che han-no posto un vincolo al processo di liberalizza-

zione, quindi le manovre econo-miche che hanno tagliato i fondi agli enti locali e stabilito nuove regole per gli affidamenti.

Il settore delle utility è al cen-tro di profonde trasformazioni, che inevitabilmente incidono sui consulenti legali, con le grandi opera-zioni di natu-ra societaria che spesso lasciano il po-sto all'analisi delle nuove normative e al contenzioso. Questo nuo-vo scenario deve poi fare i conti con la debolezza del contesto eco-nomico, che penalizza gli investimenti delle aziende del settore e, a cascata, incide sulle entrate degli studi.

Le difficoltà del mercato

L'ultimo rapporto sulle uti-lity, redatto da Agici e Accen-ture, disegna uno scenario difficile per il settore, pur con delle differenze: in Italia sono le multiutility a far registrare i risultati migliori sul fronte dei bilanci, mentre in Europa i problemi riguardano in egual modo aziende specializzate in un solo segmento di pubblica utilità e in più settori.

Le utility della Penisola sono accomunate da «un'ele-vata posizione debitoria che, unita al difficile contesto di riferimento, ha portato ad un riorientamento nelle strategie di crescita, specialmente nei settori energetici», spiegano gli autori della ricerca. «Non potendo più ricorrere agevol-mente al debito, hanno avvia-to una serie di disinvestimen-ti anche per reperire risorse finanziare per la crescita».

Le peculiarità della clientela

Quando si parla di utility, escludendo le poche realtà dav-vero privatizzate, la contropar-te è costituita dalla Pubblica amministrazione, che già di per sé è un cliente con diverse pe-culiarità rispetto alle aziende,

dalla burocrazia alle lungaggini di varia natura; per di più ora deve fare i conti con le novità normative che interessano il settore.

Damiano Lipani, name partner dello studio Lipani & partners, spiega: «Nei rap-porti con la Pa entrano in gioco non solo ragioni di business, ma soprattutto la necessità di salvaguardare interessi gene-rali, nell'ambito dei quali si deve tener conto di numerosi

fattori, spesso confrontando-si con più con-tropàrti».

Il referen-dum ha mutato lo scenario per molti comuni, come quello di Roma, che sta-vano attuando il piano di ra-zionalizzazio-

•ne e il posizio-namento sul mercato delle partecipa-te. «Tuttavia dopo la ma-novra estiva»,

aggiunge Lipani, «il tema della liberalizzazione dei servizi pub-blici locali è tornato di attualità, per cui si deve tornare a ipotiz-zare la cessione delle partecipa-zioni degli enti locali nelle utili-ty, nuove partnership nel settore e, in ogni caso, l'affidamento dei servizi al mercato». Nuovi

mandati, dunque, per gli studi legali, chia-mati non solo a stu-diare conti e struttura societaria, ma spesso anche a fare un primo screening dei possibili partner di mercato.

L'organizzazione degli studi

Che il tema sia particolar-mente sentito lo dimostra an-che la presenza di team ad hoc negli studi legali. Come nel caso di Jones Day, che ha in Bruno Castellini l'avvocato di riferi-mento per il settore: «Disponia-mo di un team interdisciplinare specialistico, i cui professionisti sono integrati nell'energy prac-tice internazionale dello studio», spiega. «A livello di tendenze del

mercato, la crisi e la conseguente contrazione della domanda ener-getica industriale hanno impat-tato negativamente sia a livello di approvvigionamento, che di

produzione. L'impatto è stato notevole sul prezzo delle energie tradizionali. Prezzi e forniture di petrolio e gas continuano a esse-re colpiti da eventi non program-mabili di natura geo-politica che mantengono un clima di elevata instabilità nel settore».

Nel caso di Freshftelds esiste dal 2000 un dipartimento italia- no di energy, legato .al network internazionale che è addirittura diviso in sub dipartimenti come oil and gas, power and Energy, nuclear power e new technolo- gies and infrastructures. Scel-

ta diversa per Simmons & Simmons, che ha un gruppo energy and in- frastructures (che include anche le utility) comprendente professionisti dei vari dipar- timenti che seguono que- sto settore. «Si tratta di un comparto di grande interes- se», spiega il partner Energy Daniela Sa-

belli, «soggetto a frequenti in- terventi normativi». Da ultimo l'introduzione di una addiziona- le Ires del 4% per tre anni sulle società che operano nella filiera dei settori dell'energia. Oltre che l'introduzione per le public utility dell'obbligo di bandire gare pubbliche per l'acquisto di beni o servizi e, comunque, di applicare per intero il codice dei contratti pubblici. «L'addiziona- le Ires per il settore energetico introduce un ulteriore ostacolo per gli operatori del settore», annota Monica Colombera, partner di Legance. «Si pensi alle rinnovabili, che hanno già dovuto fare i conti con conti- nue modifiche legislative che

rendono molto incerto il futuro del settore e particolarmente difficile la programmazione e definizione dei business plan». In questi casi è l'incertezza il

vero nemico del business. «Non mi aspetto che questo provvedi-mento sia dirimente sulle scelte di investimento degli operato-ri», aggiunge Sabelli. «Tuttavia bisogna ricordare che siamo ancora in attesa del decreto attuativo previsto dal Decreto Romani che definirà il regime degli incentivi che entrerà in vigore a partire dal 1° gennaio

2015. Solo a quel punto si potrà fare un quadro completo della convenienza complessiva degli investimenti nel settore».

Nuova stagione per le ex municipalizzate

Carnelutti è uno dei nomi più in voga sul fronte delle utility, avendo seguito gran-di aziende del settore come AceaElectrabel e realtà lo-cali come Anm. «L'abolizione dell'articolo 23bis del decreto Ronchi relativo ai servizi idrici e igienici impone una serie di valutazioni alle aziende con-trollate da enti pubblici che dovranno rispettare il tetto del 40% della spesa corrente imposta dal patto di stabilità per gli enti locali», riflette Sa-verio Uva, responsabile del dipartimento Labour di Car-nelutti Roma. «Questo, ine-

vitabilmente, ha generato una serie di problemi di diritto del lavoro». In termini sostanziali, i sostenitori del 23 bis contestano che in molti Comuni le gestioni in-house verrebbero mantenu-te, anche se inefficienti, sempli-cemente come strumenti di po-tere amministrativo. In merito allo stesso articolo, il partner di Freshfields Tommaso Salo-

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Supplemento a cura di ROBERTO MILIACCA [email protected]

Daii i

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nico sottolinea che «i profili più delicati dell'abrogazione riguar-dano l'esistenza degli stringenti requisiti dell'in house providing alla data dell'affidamento, alle modalità seguite per la suc-cessiva apertura ai privati del capitale dei gestori, alla durata degli stessi affidamenti ove non proporzionata agli investimenti programmati».

Con il decreto legge di ago-sto è stato poi reintrodotto un periodo transitorio che fissa i tempi di tolleranza degli affida-menti non conformi ai principi di affidamento stabiliti dallo stesso decreto. «Occorre verifi-care da parte dei gestori la sorte degli affidamenti esistenti, dei possibili rischi di procedure co-munitarie di infrazione e delle

azioni da intraprendere a tutela degli affidamenti stessi, come ad esempio riduzione della par-tecipazione pubblica», aggiunge Salonico.

Le conseguenze sui mandati

Come impatterà sul lavoro dei legali questo combinato disposto tra nuove norme , e

incertezza applicativa è anco-ra presto per dirlo, anche se il timore è che tanta confusione possa frenare ulteriormente il mercato. «Al di là del referen-dum, il quadro normativo è in evoluzione secondo una precisa linea di tendenza: un miglior coordinamento della gestione tra pubblico e privato», riflette Filippo Satta, name partner di

Satta & Associati. «Questo ve-rosimilmente determinerà una richiesta di consulenza orienta-ta non tanto alla mera interpre-tazione di norme, quanto alla ricerca di assetti giuridico-eco-nomici, coerenti da un lato con il referendum, dall'altro con il necessario permanere di fortis-simi interessi privati». ©Riproduzione riservata

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ItaliaOggi

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press LITE10/10/2011

ItaliaOggi

La manovra estiva spinge per la liberalizzazione dei servizi pubblici locali . E glistudi legali, nella veste di consulenti, indicano le nuove strade per il business

Utility alla svolt adell'efficienzae del mercato

Raffaele Fitto, ministro per gli affari regionali

DI DuILIOLui

C'è chi ha creato un diparti -mento ad hoc per seguire i lsettore energy e chi di volt ain volta mette in piedi grupp i

di lavoro, scegliendo professionisti d ialtri dipartimenti e componendo l asquadra in base alle esigenze richie -ste dal mandato .

L'approccio degli studi d 'affari i nmateria di utility è variegato, ma i ltratto comune è il grande interess emostrato verso il settore .

Perché, se da una parte luce, gas etrasporti si trovano a pagare dazi oalla crisi economica, da una parte, eai tagli dei trasferimenti dallo Statoagli enti locali dall'altra, è pur ver oche il settore è tra i più dinamici delmomento, con la prospettiva delle li -beralizzazioni che è tornata d'attua-lità alla luce delle ultime manovreeconomiche .

Sullo sfondo resta il tema dell'in-certezza normativa : dal referendumagli interventi legislativi, gli ultimianni, e in particolare gli ultimi mesi,

sono stati caratterizzati da una seri edi giravolte nel quadro regolamenta -re che stanno penalizzando il com-parto, in molti casi fino a spingere l eaziende a congelare gli investimentida tempo messi in cantiere .

Uno scenario fortemente negativo ,che, a parere degli operatori, rischi adi compromettere ulteriormente lacompetitività italiana nel contestointernazionale e impedisce di risol-vere problemi strutturali come lascarsa efficienza di alcuni servizipubblici .

Un-quadro che coinvolge diretta-mente i consulenti legali presentinelle law firm italiane, chiamati adaccompagnare l'evoluzione del set-tore verso l 'approdo al mercato (purcon la salvaguardia degli interessigenerali che dovrebbe caratterizza-re tutte le decisioni degli enti pub-blici), ma anche ad adeguarsi all enuove politiche sui compensi impo-ste dalle ristrettezze economich edella clientela .

© Riproduzione riservata

Pagina II Avvachà

oiuim

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press L.IfE10/10/2011

ItaliaOggi

Il trasporto pubblico local ealla. prova del _mercato

competitivo . La situazione del trasporto pubblic olocale in Italia non è comparabile con alcuna si-tuazione Europea : il nostro è in primo luogo unproblema industriale, di radicale revisione de l"business mode/" e della catena del valore . Si per-severa esclusivamente nella ricerca di economiedi costi senza affrontare i nodi fondamentali che

sono da un lato quotedi mercato, incrementopasseggeri trasportatiricavi e dall' altro dimen-sioni e perimetri dell eimprese, focalizzazion esul core business versu sricerca di partnership ealleanze anche attra-verso [a creazione diaziende che insistan osu mercati più ampi.D. La manovra di Fer-ragosto apre nuov iscenari per ilsettore :come li giudica?

IL La principale novita riguarda la data di marzo2012 come termine ultimo per la modalità dell'i nhouse providing, in caso contrario le Aziende ri-schieranno il CommissariamentoD. Come potràcambiare il rapporto tra ope-ratori del settore e studi legali ?R . Si aprono spazi di collaborazione con i consu -lenti legali stipi attui to sul versante amministrati -vo e societario per analizzare i temi delle liberaliz -zazioni delle acquisizioni di partecipazioni .

Da

tempo il dibattito sulle liberalizza-zioni coinvolge i servizi pubblici local ie negli ultimi mesi il tema è diventatodi stretta attualità alla luce dei tagli ai

trasferimenti verso gli enti locali, che impongonola ricerca di partner privati per effettuare gli in -vestimenti necessari . Del tema abbiamo discussocon Gianluca Ponzio ,esperto di trasporti, pri-ma in Alitalia, quind iin Atac, azienda di tra -sporto pubblico dell acapitale, dove è statodirettore personale or-ganizzazione e ora curail riordino del settoregrandi manutenzioni .Domanda. Qualisono le maggior icriticità che la nor-mativa pone allo svi-luppo delle aziendemunicipalizzate?Risposta.Per il trasporto pubblico loca le il,.proble -mainrealia non e normativo. ia dal 1997ildlgs422 (ed Burlando) aveva tiià detto praticamentetutto in merito alla liberalizzazione del settore ,fissando addirittura al 2003 la data ultima per l amessa a gara dei servizi sussidiati. ll decreto B u r-lando è stato ampiamente disapplicato, ma il tem aresta : l'attuale crisi generale della finanza pubbli-ca potrebbe essere un 'opportunità per effettuarequelle operazioni straordinarie di concentrazio-ne e dismissione necessarie a rendere il settore

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Il decreto premi e sanzioni prevede un tavolo per ridurre i tempi con Mei; Abi, regioni, enti locali

La p.a. paga dopo 143 giorni? Il federalismoprova a rispondere

Pagine a cura DI MATTEO BARBERO

Circa 70 miliardi di crediti vantati dalle imprese italiane nei confronti della pubbli-

ca amministrazione. E, di con-tro, un ritardo nei pagamenti che tocca i 143 giorni. Bastano queste due cifre per fotografa-re la questione dei ritardi nei pagamenti della pubblica am-ministrazione. Tema affronta-to nel dlgs 149/11 (l'ultimo dei decreti attuativi del federali-smo fiscale, pubblicato sulla G.U. n. 219 del 20/9/2011). E per il quale, in particolare, l'art. 16 prevede l'istituzione, presso il ministero dell'econo-mia, di un tavolo tecnico per individuare terapie idonee ad affrontare uno dei mali più gravi che affligge il nostro si-stema economico.

Come emerge dalle rileva-zioni più recenti (si veda altro servizio in pagina), in effetti, il problema dei ritardati pa-gamenti da parte dei commit-tenti pubblici sta registrando un continuo peggioramento, con conseguenze sempre più gravi per le aziende (piccole e

medie imprese, in particolare), ormai strozzate dalla carenza di liquidità.

Da ultimo, lo ha ricordato con forza l'Ance, che nella re-cente assemblea annuale ha posto il punto in cima all'agen-da delle richieste al governo.

Le cifre in ballo, del resto, sono imponenti: gli imprendi-tori vantano, appunto, 70 mi-liardi di crediti incagliati, cifra confermata, pochi mesi fa, dal ministro allo sviluppo econo-mico Romani, anche se non fa-cilmente verificabile dato che le attuali regole della contabi-lità pubblica non consentono agevolmente di distinguere, tra i «residui passivi» della p.a., i debiti veri e propri.

Sulle cause di tale fenome-no concordano tutti: carenze di cassa, inefficienza gestionale, eccesso di burocrazia, scarsa capacità di programmazione e soprattutto rigidità del Patto di stabilità interno.

Non sorprende, pertanto, che a finire più spesso sul banco degli imputati siano gli enti soggetti al Patto, ovvero le regioni (oltre 40 miliardi di debiti, soprattutto per la spesa sanitaria) e gli enti locali (cir-

ca 16 miliardi di debiti). Sulle soluzioni, invece, le

certezze sono assai meno gra-nitiche: molte delle misure fin qui varate, infatti, si sono rive-late inefficaci (si veda servizio nella pagina a fianco).

Ora il decreto «premi e san-zioni» rilancia, ma il menù dei possibili interventi è piuttosto tradizionale.. Per «formulare

soluzioni finalizzate a soppe-rire alla mancanza di liquidi-tà delle imprese determinata dai ritardi dei pagamenti de-gli enti territoriali», gli esperti del Mef, che saranno affiancati dall'Abi e da un rappresentan-te ciascuno per regioni ed enti locali, potranno• valutare for-me di compensazione all'inter-no del Patto regionale, anche

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Il federali - prova a rispondere,

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press unE 10/10/2011

ItaliaOggi

in considerazione delle diverse fasce dimensionali degli enti territoriali;

- valutare la definizione di nuove modalità ed agevolazio-ni per la cessione pro soluto dei crediti certi, liquidi ed esi-gibili maturati dalle imprese nei confronti delle p.a.

- stabilire criteri per la certi-ficazione degli stessi crediti;

- definire i casi in cui la sti-pulazione, da parte degli enti locali, di un contratto di loca-zione finanziaria non costitu-isce forma elusiva delle regole del Patto.

A parte l'ultima previsione (peraltro priva di rilevanza sistematica), si tratta di in-terventi già previsti dalla le-gislazione vigente, che finora hanno però prodotto risultati modesti. Saranno sufficienti a contrastare gli effetti della crisi e della duplice manovra estiva, che ha assestato i colpi più duri proprio ai ritardata-ri cronici, tagliando le risorse per la sanità e inasprendo ul-teriormente il Patto, che per di più, entro i prossimi tre anni, verrà esteso anche ai piccoli comuni? Ai posteri... © Riproduzione riservata—M

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Il federali - prova a rispondere,

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Ritardi, maglia nera all'edilizia Dalle ultime rilevazioni sui tempi di pagamenti della p.a. arrivano brutte notizie. Secondo l'Ance, che dispone di dati aggiornati al giugno scorso, la p.a. paga, in me-dia, con un ritardo di 143 giorni, ma in alcuni casi si superano i due anni. Nel dettaglio, il 66% delle imprese di costruzioni de-nuncia ritardi medi superio-ri ai 2 mesi, i138% un ritardo compreso fra i 3 e i 4 mesi, mentre il 28% viene pagata oltre 4 mesi dopo la scaden-za dei termini contrattuali, ma nei casi estremi bisogna aspettare anche 24 mesi. Il dato più allarmante, però, è il continuo peggioramento della situazione. Complice la crisi economica, mentre nel 2010 circa la metà delle imprese segnalava aumenti nei ritardi, il dato per l'anno in corso è salito al 77%. Nella quasi totalità dei casi (97%), inoltre, gli ultimi 12 mesi non hanno portato alcun miglioramento. Tale quadro è confermato da una recente indagine di Confapi, secondo cui sei pini su dieci hanno riscontrato, negli ultimi quattro anni, un allungamento dei tempi medi per i pagamenti, mentre una su due denuncia ri-tardi superiori all'anno. In pratica, quando va bene i tempi di paga-mento rimangono invariati, ma sempre più spesso continuano ad allun-garsi. I costruttori hanno le idee chiare sulle cause: secondo il 71% del campione l'impu-tato principale è il Patto di

stabilità interno, ma pesano anche la man-canza di cassa (51%), l'inefficienza della p.a. (51%) e la troppa burocrazia (22% ). I più lenti a pagare, secondo l'Ance, sono i comuni, ai quali il 70% degli intervista-ti assegna la maglia nera, a fronte di un più lusinghiero 22% per le province e di un 29% per le regioni. Ma ciò dipende dal fatto che i municipi sono quelli che realizzano la maggior parte degli investimenti pubblici in edilizia.

Se, per esempio, si guarda alla sanità, la prospettiva cambia, con ritardi medi da parte delle regioni di oltre 200 giorni e pun-te che superano quota 400.

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p.a. paga dopo 11 giorni? Il federalismo tirava a rispondere

Area geografica

Nordest

N ordovest

Centro

Sud e Isole

Media Italia

Numero di giorni

107

155

146

187

143

Nota: / termini contrattuali prevedono 2,5 mesi dalla redazio-ne del SAL da parte del Direttore lavori per il pagamento alle imprese

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Conto alla rovescia per le tutele rafforzate

1 dlgs 231/02 (che ha recepito la dirett a 200 5/Ce) prevede l'obbligo per le p.a. di pagare entro 30 giorni dal ricevimento della fattura, ovvero dalla data di ricevimento delle merci o dalla data di prestazione dei servizi oggetto del contratto o da quella dell'avvenuto esperimento delle prove e delle verifiche eventualmente previste. Ciò in tutti i casi di transazioni commerciali, ovvero di contratt i, comunque denominati, che compOrtano, via esclusiva o prevalente, la consegna di merci p la estazione;

servizi, contro il pagamento di un prezzo. mancato rispetto del termine comporta l'automa

(senza necessità di previa diffida e costituzione in mora) sorgere a carico, del soggetto inadempiente di un'obbliga-zione accessoria per interessi con un tasso pari a quello applicatò dalla Boe al suo principale strumento di riti-nanziamento maggiorato del 7% (996» per le transazioni relative a merci deteriorabilii). Le parti, tuttavia, possono sia stabilire riore a quello legale, sia flasate in diversa misura i1 tasso degli.interessi dovuti nell'ipotesi di ritardato pagamento. Sebbene sia previsto espressamente LI divieto (sanziona-° con la nullità parziale) di clausole gravemente inique

per il creditore, spesso quest'ultimo stenta a ottenere giustizia, per mancanza di forza contrattuale .o perché la p.a. debitrice non paga neppure gli interessi, oltre che il debito originario Ecco perché recentemente é di- retti va(s2e011/7/Ue), che

rafforza approvata una n te tutele t te e per le .pre

. Tale provvedimento, fra l'altro fissa di pagamento di 30 giorni( naodoetag...mair7g

uu'o07_2m7 un

circostanze eccezi teminei), incrementa all'il% la misura --- onal

:ce e vieta di fissare tassi inferiori. Per 1°eri Imprese, sul tasso

diventa e termini e Prati he que.

enta più facile contestare in tribunal P' ineltre' manifestamenteini La nuova direttiva, che sostituirà la precedente, dovrà essere

recepita dagli stati membri entro il 16 marzo 2013. Se la situazione non sarà già mi-

, tuttavia, potrebbe

ztrpro°dPuzPleontare r2irvata

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Pagina 6 p.a. paga dopoiaXi:ni

Il federali.o prova a rispondere

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Una circolare della Ragioneria generale dello stato dà ulteriori indicazioni sul dpr 602/197 3

P.a., pagamenti alti con verificaSopra i dieci mila euro controllo preventivo con Equitali a

Pagina a curaDI BRUNO PAGAMICI

La pubblica amministra-zione fa un passo indie-tro. Prima di effettuareil pagamento a imprese

e privati di somme superiori a10 mila euro, la pubblica ammi-nistrazione deve effettuare u ncontrollo preventivo con Equi-talia. In base all'art. 48-bis deldpr 602/1973, dovrà sempreessere verificato se il creditor eha in sospeso con l'Erario il pa-gamento di cartelle esattoriali .E questa verifica deve essereeffettuata anche se il credit oderiva da una sentenza o d aun provvedimento esecutivo . Incaso di pendenze nei confrontidell'erario la p.a. non procederàal pagamento . Le disposizionirestrittive non si applicano nelcaso di erogazioni di finanzia-menti e contributi pubblici .

E quanto emerge dalla circo -lare della Ragioneria generaledello stato n . 27 del 23 settem-bre 2011, con la quale vengonorese note ulteriori indicazion isulla procedura disciplina-ta dall'art . 48-bis del dpr n .602/1973 . Sull'argomento i pri -mi chiarimenti sono stati forni -ti con le circolari n . 22/rgs de l29 luglio 2008 e n . 29/rgs del 8ottobre 2009, che mantengono,come sottolineato dalla recentecircolare, piena validità .

Obblighi di pagament oderivanti da sentenza. Il pa-gamento da cui il legislatore faderivare gli obblighi di verificaprevisti dall'articolo 48-bis èrelativo, come precisato nel -la precedente circolare n . 22/rgs/2008, all'adempimento diun obbligo contrattuale . Tutta-via, è possibile che l'obbligazio -ne del pagamento non nasca daun contratto, bensì da un altroatto o fatto idoneo a produrla, inconformità dei principi dell'or-dinamento giuridico . A titoloesemplificativo e non esausti-vo, possono scaturire obblighi d ipagamento pur in assenza di uncontratto nei seguenti casi :

- gestione di affari altrui(c .d . negotiorum gestio ai sens idell'articolo 2028 c .c .) ;

- pagamento dell'indebi-to (articolo 2033 c .c.) ;

- arricchimento senzacausa (articolo 2041 c .c .) ;

-

risarcimento per fattoillecito (articolo 2043 c .c .) ;

-

rovina di edificio (arti-colo 2053 c .c.) ;

-

responsabilità precon-trattuale (articolo 1337 c .c.) .

L'obbligo di pagamento post oa carico dell'amministrazio-ne può derivare anche da unasentenza passata in giudicat oo da un provvedimento giuri-sdizionale esecutivo con cui i lgiudice ha determinato concre-tamente l'esistenza e la misuradel diritto di credito vantato dalbeneficiario nei confronti dellap .a . soccombente .

In merito a tali aspetti, la Ra-

gioneria, con la recentecircolare n . 27/rgs/2011,chiarisce che anche s eil credito deriva da unasentenza o da un prov-vedimento esecutivo,l'amministrazione de-bitrice dovrà sempreprocedere al controllopreventivo con Equita-lia e verificare se il cre-ditore ha in sospeso conl'Erario il pagamento dicartelle esattoriali .

Esecuzione di som-me assegnate dalgiudice. Un altro casoesaminato nella circola -re è quello in cui l'Am-ministrazione, avendoassunto la qualità d iterzo pignorato a segui -to di un ' ordinanza di assegna-zione del giudice dell'esecuzio-ne, si trova a dover effettuare ilpagamento delle somme dovutenon al creditore originario, m adirettamente al creditore asse-gnatario .

Al riguardo, la Ragioneriaritiene che la procedura di ve-rifica dovrà essere effettuat anei confronti del creditore as-segnatario e non di quello ori-ginario .

Dal punto di vista soggettivo ,infatti, il creditore assegnatario(pignorante) subentra all'origi-nario beneficiario (pignorato )quale parte nel rapporto dicredito nei confronti dell'Am-ministrazione debitrice, tant oche l'eventuale pagamento ef-fettuato all'originario creditore ,in costanza di pignoramento,non avrebbe alcuna efficacialiberatoria .

Finanziamenti e contribu-ti alle imprese . Tali concessio-

ni sono considerate prioritari erispetto alla verifica di regolari-tà fiscale. Secondo la circolare n.27/rgs/2011, nel campo degli in-centivi, la p .a. ha pochi marginidi discrezionalità. Ciò in quantoi requisiti dei soggetti ammes-si agli incentivi sono stabilitidirettamente dal legislatore einoltre gli stessi incentivi sonofinalizzati al raggiungimentodegli obiettivi ritenuti prioritariper l'interesse della collettività .Pertanto in tal caso l'interessepubblico è preminente rispettoalla procedura di verifica.

Il controllo amministra-tivo di regolarità ammini-strativa .Alcune difficoltà sonostate manifestate in particolareda parte dei soggetti preposti a lcontrollo di regolarità ammini-strativo-contabile, riguardo i ltrattamento di eventuali irre-golarità riscontrate in ordineall'effettuazione della verific a

prescritta dall'art . 48-bis e daldm 40/2008 . In particolare, son ostati formulati dubbi circa l'op-portunità di procedere, ogn iqual volta si presenti una si-tuazione di irregolarità, alla de-nuncia o alla segnalazione delfatto potenzialmente dannosoper l'erario, in quanto potrebbesemplicemente trattarsi di unmero inadempimento procedu-rale, senza conseguenze sull afinanza pubblica .

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press L.IfE10/10/2011

ItaliaOggiIn presenza di irregolarità ,

devono essere primariamentepromosse tutte quelle iniziativedi natura conoscitiva per accer-tare o escludere i presupposti diun danno all 'erario.

In assenza di chiariment isoddisfacenti da parte dell'Am-ministrazione che ha disposto ilpagamento, diventa comunquenecessario, prima di avanzareuna segnalazione alla competen -te procura regionale della Cort edei conti, effettuare una verific adel disposto pagamento .

La richiesta ad Equitalia.Nelle more dell' implementa-zione di un sistema telematic oche renda possibile effettuareon line l'accertamento, la p .a.dovrà formulare apposita ri-chiesta scritta, utilizzando un ospecifico modello previsto dallacircolare n. 27/rgs/2011, da in-viare a Equitalia.

Sulla base della richiesta ,l'ente di riscossione accerteràse il beneficiario del pagamen -to si trova a quel momepto inposizione di inadempienza ri -spetto all'obbligo di versamentoderivante dalla notifica di un a

o più cartelle di paga -mento per un ammon-tare complessivo pari osuperiore all'importo d i10 mila euro e, nel solocaso affermativo, se taleposizione di inadem-pienza era già esistente ,sulla base dell'obblig oderivante dalle medesi-me cartelle, all'epoca incui è stato effettuato ilpagamento .

L'esito del suddett oaccertamento sarà co-municato da Equitaliadirettamente all'Ammi-nistrazione interessata,indicativamente nel ter-mine di 30 giorni, attra-verso il mezzo indicat oda quest'ultima al mo -mento della richiesta.

Laddove l'esito dell'ac-certamento palesi un

perdurante stato di inadempi-mento a carico del beneficiario, isoggetti tenuti all'obbligo di de -nuncia devono provvedere a tra-smettere apposita segnalazionealla competente procura regio-nale della magistratura conta -bile, in aderenza alle direttivecontenute nella nota del procu-ratore generale presso la Cortedei conti n. p.g . 9434/2007P, de l2 agosto 2007 . ©Riproduzione riservata

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