Rassegna stampa - comune.anzoladellemilia.bo.it · «Scusi, dentro c’è la mia tessera» Anziani...

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Ufficio stampa Rassegna stampa domenica 2 ottobre 2011 Pagina 1 di 18

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Ufficio stampa

Rassegna stampadomenica 2 ottobre 2011

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Corriere di Bologna

Il Domani - L'Informazione di Bologna

Il Resto del Carlino Bologna

Il Sole 24 Ore

Nòva

INDICE

Da Marsiglia a Bologna per raggirare gli anziani02/10/11 Cronaca 3

Unione? Facciamo decidere alla gente02/10/11 Politica locale 4

QS: Crevalcore-Zola Predosa, brivido derby02/10/11 Sport 5

QS: Anche il mito Pagliuca alla festa per Isabella02/10/11 Sport 6

«Scusi, dentro c’è la mia tessera» Anziani derubati albancomat02/10/11 Cronaca 7

Prove tecniche d’opposizione contro il Pd «Vogliamo più dialogo e meno burocrazia»02/10/11 Politica locale 9

Ad Anzola la sagra entra nel vivo02/10/11 Cultura e turismo 10

L'equità tributaria negata da 60 anni02/10/11 Infrastrutture, viabilità, trasporti, Pubblica amministrazione 11

Casa, 100 euro a testa con ritocco del 15%02/10/11 Infrastrutture, viabilità, trasporti, Pubblica amministrazione 12

La partita dei sindaci resta tutta da giocare02/10/11 Infrastrutture, viabilità, trasporti, Pubblica amministrazione 13

Per la Pa uno shock digitale02/10/11 Pubblica amministrazione 14

Una svolta non più rinviabile02/10/11 Pubblica amministrazione 16

Meno costi e più efficienza02/10/11 Pubblica amministrazione 17

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press LITE CORRIERE DI BOLOGNA02/10/201 1

TPolizia Chiacchiere e mano svelta per intontire le vittime, sette casi accertati, caccia alla complic e

Da Marsiglia a Bolognaper raggirare gli anzianiFermato un francese: derubava i vecchietti al van,:otna

Sempre insieme, seppu rnon amanti, partendo d aMarsiglia hanno girato l'Ita-lia alla ricerca di anziani d aderubare circuendoli, davan -ti agli sportelli bancomat ,con parole ambigue e manisvelte, Una modalità crimino -sa ripetuta in maniera identi -ca ogni volta . Aspettavanoche la vittima avesse digitatoil pin del proprio bancomatallo sportello e poi entrava -no in scena, Intontivano dichiacchiere il nonno, raccon -tando che quella che stav autilizzando non era la sua tes -sera e che avrebbe dovutofermare l'operazione in cor-so . Arroganti e sfrontati, cer -ti di farcela anche sotto l'oc-chio fisso delle telecamere acircuito chiuso . Mentre l adonna continuava a parlar econfondendo ulteriorment ela vittima, il complice --- fer -mato qualche giorno fa dall apolizia schiacciava il tasto«massimo importo» e in unattimo la pensione finiva nel -le tasche dei francesi.

Sette i casi accertati finoradalla Squadra mobile, quart asezione contrasto al crimin ediffuso diretta da Davide Co -razzi ai, e contestati al;nanne Wahid Nourri, inter-cettato mentre si riposava inun campo rom di Modena earrestato con l'accusa di fur -to pluriaggravato .

Per la sua complice, Jacuueline Mura, .t8 anni di Sa -int Denis, a breve scatterà ilmandato di cattura interna-zionale. Gli investigatori assi -curano che la prenderanno,in Italia o Francia, «perché la

LA coppia in azioneNella foto, estratta da uno de ifilmati girati dalle telecameredelle banche Whaid Nourrie lacqueline Noura in azion econ un anziano. A destrale foto diffuse dalla polizi a

truffa ad un anziano è un rea-to odioso e spesso le vittim esi vergognano persino di de-nunciarlo o tacco Mario aipropri cari, siamo impegnatisu diversi fronti ma l'atten-zione per le fasce più debol iè sempre al massimo», com eha sottolineato il questor eVincenzo Stingone, orgoglio

so dell'indagine portata avan -ti dai suoi uomini per ben se imesi.

Oltre 6a o le fato segnale-tiche confrontate coni foto -grammi delle telecamere de ibancomat per dare un nomealla coppia criminosa poch ii particolari denunciati dallevittime, una borsa per lei e

l'abbigliamento di lui, su cuiperò sei poliziotti hanno la-vorato senza sosta. Ora han -no diffuso €e foto di ani rauY -bi: qualcuno potrebbe rico-noscere lui o collaborare allacattura di lei. I due hanno al -le spalle numerosi preceden -ti di polizia per reati dell ostesso tipo : furti, rapina e

Il questore, Stingonei1 t

perché spesse

Fallenzìone massima-------------------------------------------------------------

truffe agli anziani, compiutia Trieste, Padova . Rimini .Mc Iena, Pavia e ora anch eBologna .

«Episodi che fanno gelar eil sangue, ci abbiamo messol'anima e non era un'indagi-ne facile, siamo sicuri che ifurti attribuibili alla coppi asiano di più e contiamo sull acollaborazione delle vitti -me» ha spiegato Fabio Ber-nardi, capo della Mobile .

i due vivevano insieme i nuna casa a Marsiglia e, daiprimi accertamenti, possie-dono uno svariato numerodi carte di credito con una so-stanziosa disponibilità eco-nomica. Le auto con cui sispostavano lungo la Peniso-la, per esempio, erano pun-tualmente affittate in occa-sione dei diversi furti. Tragennaio e giugno hanno per-corso senza sosta Bologna eprovincia alla ricerca di vitti -me indifese : in via Emilia Po-nente, in San Donato e in vi aMarco Emilio Lepido, passan-do per Casalecchio di Reno eAnzola dell'Emilia o San t)io-vanni in Persiceto.

Umili BuonoRISE ,tV,,

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press L.IfE02/10/2011

L'INFORMAZION Edi BOLOGNA

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LA PROPOSTA Le minoranze dei Comuni delle Terre d'Acqua contrarie alfa nuova forma amministrativ a

Unione? Facciamo decider e«Non porterà benefii economici; zia libera solo dopo un refer°endicara »

Un referendum consul-tivo per far esprimere a icittadini il loro parer esull'opportunità di tra-sformare l'associazion edei Comuni delle Terred'Acqua in Unione . A pro-porlo sono i gruppi con-siliari di minoranza dell eamministrazioni coinvol-te dal cambiamento, pre-visto a partire dal prim ogennaio 2012 . Non solo .Secondo i consiglieriMaurizio Serra (RinnovaPersiceto), Enrico Pall i(Progresso per Crevalco-re), Agnese Valente (Pd lCrevalcore), Giusepp e//retta (Lega nord S .Gio-vanni Persiceto), Mari oMartini (Pdl San GiovanniPersiceto), Chiara Mongo-li (Pdl Calderara), Ales-sandro Merlo (Lega nordCalderara), Elisabetta Tos i

(indi Sala Bolognese), Re-nato Marchesi (Lega di Sa-la Bolognese), GabrieleGallerani (La nostra Anzo-la) e Giuseppe Vicinell i(Pdl Sant'Agata), trasfor-mare l'attuale Associazio-ne in Unione «non com-

porterà una omogeneiz-zazione e razionalizzazio-ne dei servizi tale da im-plicare risparmi significa-tivi, visto che la quasi to-talità dei servizi forniti daiComuni: fornitura pasti_ ,raccolta rifiuti urbani, ge-

salone del verde, servizicimiteriali. distribuzionedi acqua e gas, è già stataaffidata a società estern ee la futura Unione no ncambierà di una virgola lasituazione attuale» .

€ responsabili delle op -

posizioni hanno dichiara-to che non è loro abitu-dine rifiutare pregiudi-zialmente le nuove tecni-che amministrative - spe-cialmente se sono il frut-to di esperienze moltodiffuse - ma non appro-

vano nè il modo unilate-rale di procedere dei lorosindaci, nè le giustifica-zioni con cui essi sosten-gono l'iniziativa . Le oppo-sizioni si rendono contoche viviamo tempi in cu iè necessario spendere il

cessario chiedere anch eai cittadini cosa ne pen-sano, usando tutti i mezz iconsentiti dalle normati-ve nazionali e locali: com-preso il referendum con-sultivo .

Inoltre, le minoranze dicentrodestra credono ch el'Unione renderà più dif-ficile il dialogo tra enti lo-cali e cittadini e per que-sto si stanno organizzan-do, in modo da crear e«un'opposizione modera-ta e riformista da contrap-porre allo strapotere de lPd» .

Insomma, anche il cen-trodestra si organizza eprova a compattarsi «perimpedire che l'Unione si aun'ulteriore muro buro-cratico fra cittadini e isti-tuzioni locali» .

(s . mart,à

denaro pubblico in mod oottimale, ma ogni nuovaesperienza non può esse-re solo il frutto a dell'inizia-tivs dei sindaci o dei par-titi che li sostengono : secambiano le, regole e ipunti di riferimento è ne-

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%ione??Faceta) decidertallagen

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Tutti i campionati clall'Eccellenza aLLa Terza Categori a

CrevaLcore ZoLa Predosa, brvdo derbyBangna

OGG alle 1530 .turi in caninoah Terza catezo-

ria . In Eccellenza rutti gli occh it)Uin:ah 0E0ne d.OVC t11 3E 3tiCCria rinte)i..liSintia derby Ce.i..ale0 -e-Zoa P.teda . Nei tttaronc Ti i l

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vitia alIdi:nolese, ntritrns-ara ;' .tizzanerte taspita d Roda-

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Cinti lhìU ;3rC 1 stiAp .lTe C. SOho gli ott.chi del

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ìitlpietana . Infine il Sasso .N:Iaìi-coni

Ode il I.tlervia . Sedie -.ndoin P.tontezione ii girone B oi .::3 gttrtt Sa m'oggi a -FahLrictit, Faro

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Pr'l) -gt-esaoI.tia orcio, Reli(i (d'eli le -

-Persicer03O. , l,tt,tvs Tetu-n Gai):)3 a-Lavezzla, Bendenese-Atleti -

i Centee-Corriccila ,Pertuensei\biba e anorette-Xi iMorali ,

IN PRIMA CATEGORIA il gin :t :D .cede Casalgecl7o, Ccietoiese eBen:retta oahirarc .rn;nertivament eVignalese, junior Monrale e .tsàtara-nello . Quindi d girone E, quello

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A Castenaso raccolti fondi per 1> ex calciatore con duecento 'pulcini' di sedici clu b

Anche il mito Pagliuca alla festa per IsabellaCastenas o

TUTTI IN CAMPO per Sergio : ier ial Nega-Mi di Castenaso un'inter agiornata all'insegna del calcio persostenere i famigliari di Sergi oIsabella, ex calciatore malato d iSia . Gli amici di Sergio, AndreaAllori e Daniele Corazza, com-mentano la riuscita dell'evento :«La finalità del torneo è la raccol-ta di fondi da destinare a Caterinae Mario Isabella, i fratelli di Ser-gio, per sostenere le spese medi -che. Ci preme sottolineare comela giornata possa essere racconta-ta da Sergio come un momento d isport e divertimento». Raccolticomplessivamente quasi cinque -mila curo .

Dalle 9 fino a sera hanno parteci-pato al torneo più di duecentoPulcini 2001 delle sedici societàpresenti : Anzola, Basca, Bologna,Castenaso, Caste]. San Pietro. Gra-nArnica, Ivlezzolara, Modena,Monte San Pietro, Open, Ozzane-se, Pianorese, Pontevecchio, San

Lazzaro, Sasso Marconi e Verga-tese . Finisce 1 a 1 tra Modena eBologna, le due finaliste, Nient esupplementari, tutti vincitori .Ogni squadra, oltre a sfidarsi conle altre, ha risposto a un quizzo-ne. Una delle domande era : inquale squadra non ha giocato Isa-bella ?

TRAI PRESENTI anche Gianlu-ca Pagliuca, Maurizio Cevenini ,Alberto Bortolotti che premianole squadre per i risultati ottenuti .Tutti in campo per Sergio Isabel-la, sotto la regia attenta e precis adel Castenaso che ha contribuito,da par suo, a una giornata di spet-tacolo e solidarietà.

Leonardo Giorgi o

in alto Moden ae Bologna, l e

finaliste, Adestra

partecipanti e ,al centro ,GianIuca

Pagliuca con i lds di Castenas o

Franchini

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«Scusi, dentro c'è la mia tessera»Anziani deibati ai bancomatColpi in serie. Fermato dalla Mobile un marsigliese, ricercata la complic e

ENRICO BARBUT I

HANNO colpito almeno sette vol-te in pochi mesi, con una tecnic amai vista prima, e la serialità deifurti non era mai venuta alla luc efinché una serie di denunce co ntroppe analogie non è passata nel -le mani degli investigatori della se-zione crimine diffuso della Squa-dra mobile . I poliziotti hanno rin-tracciato e fermato, in un camponomadi di Castelfranco, un marsi-gliese di 36 anni . Wahid Nourri ,autore di tutti i raggiri insieme al -la compare jacqueline Mura, con -nazionale di 48 anni, che non è sta -ta ancora scovata dalla polizia. Aidue, che hanno numerosi prece -denti, viene contestata l'aggravan-te di avere agito approfittando del -

INDAGIN Iil questore Vincenzo Stìngone :«Reato odioso, te vittim enon abbiano paura di portare»---------------------------------------------------------------------- -

la minorata difesa di persone an-ziane. Il fermo di Nourri è statoconvalidato . I due prendevano d imira persone anziane intente a pre-levare negli sportelli bancomat : at-tendevano alle spalle delle vittim eche venisse digitato il codice Pin ,poi intervenivano sostenendo diavere lasciato la propria tesser anell'apparecchio, creavano confu-sione fingendo di volere annullarel'operazione in corso ma in realt àdigitavano l'importo massimo euno dei due faceva sparire il dena-ro mentre il complice distraeva ilmalcapitato .

CON QUESTA sceneggiata riu-scivano ogni volta a intascare som-me fino a 1 .500 curo ma le vittim ese ne rendevano conto soltanto do-po ore o giorni . I colpi loro attribu-iti sono avvenuti il 15 gennaio i nvia Porrettana a Casalecchio, il 12marzo in via Emilia Ponente adAnzola, il 9 maggio in via Emili aPonente a Bologna, il 19 in via sanDonato, il 27 in Corso Italia a Per-siceto, il 7 giugno ancora a Bolo-gna in via Don sterzo el'11 in vi aMarco Emilio Lepido . Per giunge-re alla loro identificazione, sei poli-ziotti diretti dal dottor Davide Co-razzini si sono consumati gli occhi

per tre mesi sui monitor confron-tando le foto di tintila sospettati se-lezionati nella banca dati della po-lizia con le immagini delle teleca-mere di sicurezza dei bancomat, fi-no a individuare il marsigliese .«Esprimo il mio apprezzamento al -la squadra mobile ha detto ilquestore Vincenzo Stingone per la grande sensibilità dimostra-ta su questo fenomeno odioso, cheproduce nelle vittime un danno ri-levantissimo . Spesso gli anzianinon denunciano episodi di questotipo per paura o vergogna ma noili invitiamo ad uscire serenamenteallo scoperto e a chiamarci» .

SPECIALISTI Sopra, Wahid Nourri e jacqueline in azione .La polizia ha diffuso le itnrnagini dei due per invitare eventuali altr evittime della, coppia a presentare denuncia

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Si avvicinano e mangim confusione L'anzian odicendo che sta preLevand ocon una tessera non su a

Fig gono m annu| a! reL'operazione e invece6§! at na n massimo importofacondo sparire

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!Ladri «tendono che Qvittima designata digit iRcodice Fin| a| tastieradol o[ sporteLLo bancomat

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UNIONE DO COMUNI UN GRUPPO DI CONSIGLIERI SI STA ORGANIZZAND O

Prove tecniche d'opposizione contro il Pd<Vogliamo più dialogo e meno burocrazia »

di PIER LUIGI TROMBETTA

— TERRE D'ACQUA —

PROVE tecniche di opposizionenella futura Unione dei Comun idì Terre d'Acqua (Crevalcore, Per-siceto, Anzola, Sant'Agata, Cal de -rara, Sala) che partirà dal prim ogennaio 2012 . consigl ieri Mauri -zio serra (Rinnova Persiceto), En-rico Palli (Progresso per Crevalco-re), Agnese Valente (Pdl Crevalco -re), Giuseppe Bretta (Lega nord

Persiceto), Mario Martini (PdlPersiceto), Chiara Mengoli (PdlCalderara), Alessandro Merlo (Le-ga nord Calderara), Elisabetta To -

si (Pdl Sala), Renato Marches i(Lega di Sala), Gabriele Galleran i(La nostra Anzola) e Giuseppe Vi-cinelli (Pdl SanCAgata), hann ocreato un coordinamento comu-ne per contrastare l'Unione . Chea loro dire non sarà altro che l'en-nesimo 'muro burocratico' tra am-ministratori e cittadini .«Con l'Unione spiegano i con-siglieri di opposizione — non po-tremo più dialogare efficacemen-te come per passato con il no-

stro sindaco . E anch'egli potrà de-cidere meno perché le decision iarriveranno dalla collegialità ,cioè da sei sindaci . Abbiamo per-ciò intrapreso un cammino assie-me che tende a creare nell 'Unio-ne una opposizione moderata e ri-formista allo strapotere del Pd» . Econtinuano : «Seppure con punt idi vista diversi, abbiamo compre-so la portata dei cambiamenti . Eci siamo mossi per impedire chel'Unione sia, come si sta prospet-

tando, un ulteriore muro burocra-tico fra cittadini e istituzioni loca-li».

SECONDO le opposizioni e laprima volta che si realizza un aconvergenza così ampia . Ma «èstato necessario perché non va be-ne né il modo unilaterale di proce-dere dei sindaci di Terre d'Ac-qua, né le giustificazioni con cu iloro sostengono, a spada tratta,l'epocale trasformazione. Se cani-

bianco le regole e i punti di riferi-mento — aggiungono i consiglie-ri — è necessario chiedere ancheai cittadini cosa ne pensano . Nonvogliamo un referendum consulti-vo con l'intento di creare ai nostr isindaci dei problemi in modo arti-ficioso. Ma piuttosto chiediam odue -ire mesi di tempo per infor-mare massicciamente la gente,Ciò consentirebbe di dire sì o no aragion veduta . Se fosse così, e qua -lunque fosse il risultato, vincereb-be quella democrazia che troppevolte non viene applicata da ch iamministra localmente il territo-rio» .

DECISI Una parte dei consiglieri comunali di opposizione che hanno aderito l'iniziativa

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Ad Anzola la sagra entra nei vivoCONTINUA oggi ad Anzola la festa della Beata Vergine de lRosario . Dalle 9 mercati degli ambulanti e artistico mentr edalle 14,30 i bambini proporranno lo scambio di giocattoli ,figurine e fumetti . Dalle 10 alle 18,30 in municipio - dove èallestita anche la mostra fotografica 'Come eravamo' -'Giocando con la storia', sessione di war game a cur adell'associazione Fossalta. Alle 1530 visita guidata dell achiesa, alle 20 processione e alle 22 .30 fuochi d'artificio .

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II Sole

L'equitàtributarianegatada 60 anni

I1 difetto sta nel manico .Anzi, nei manici. Perch é il problema della fiscalit àdel mattone è su cosa tassar e(il valore dell'immobile o l asua rendita potenziale) e sucome rendere attuale la bas eimponibile.

In teoria la «rendita cata-stale» dovrebbe essere ap-punto quella che dice di esse-re . Quindi, per un apparta-mento di ioo metri quadrat ia Milano in semicentro sia-mo a i.iio euro . E il «valorecatastale» in caso di vendit a(non prima casa) è di i33mi-la. Sono evidentemente im-porti lontanissimi dalla real-tà, mentre nei piccoli centr ilo scostamento è decisamen-te minore . La riforma degl iestimi proposta con legge de-lega nel 2007 è restata senz aesito, anche se sembrav aorientarsi verso un «catastodei valori» invece che di ren-dite . Eppure il lavoro fatto inquesti anni dall'Osservato-rio immobiliare dell'agenziadel Territorio consentireb-be ormai il grande passo di

creare un sistema di valori di-namico e aggiornato, assimi-lando il valore catastale aquello di mercato e studian-do diverse aliquote di reddi-tività su cui applicare le im-poste annuali . Una scelt ache aprirebbe il mercato im-mobiliare alla trasparenza.

Altro grande passo sareb-be quello di orientarsi defini-tivamente sui valori espress iin base aimetri quadrati di su-perficie . Purtroppo manca-no all'appello ancora parec-chie planimetrie : il problemarisale alla metà del secol oscorso, quando per fare infretta i tecnici tracciavan ouno schizzo per definire sol oil numero dei vani. Ma intan-to sarebbe facilissimo siste-mare cose per decine di mi-lioni di unità immobiliari. In -vece nulla. I provvedimentilegislativi per questi passag-gi non hanno mai realmenteinteressato l'attuale ministrodell'Economia (i timidi tenta-tivi di riforma portavano l afirma di Vincenzo Visco).

La scelta di ricorrere all asemplice rivalutazione per-centuale delle rendite, com esi sta ventilando, non fareb-be altro che perpetuare le ma -crospiche differenze tra im-mobili che hanno un valor ecatastale di poco inferiore alreale e quelli nelle metropoli ,inferiori del 6o-7o% ai prezzidi mercato.

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II sole

Casa,100 euro a testa con ritocco de115%La rivalutazione ipotizzata per le rendite catastali aiuterebbe soprattutto i bilanci dei Comuni

Gli incrementi

Il gettito delle imposte aventi come base imponibile il valore o la rendita catastale a fronte delle ipotesi di rivalutazione . Tabella elaborata dal Sole 24 Ore su dati e stim e

per il 2011 di Tesoreria dello Stato e Dipartimento delle Finanze . Importi in milioni di euro

Imposta > 25 %

o> Irpef*

s Ic i

e Registro

w Catastali ipotecarie

o Successione

(*) Aliquota media del 30,4 per tento

Saverio FossatiGianni Trovati

: Un centinaio di euro in piùad abitazione. Per far crescere di1,38 miliardi all'anno il gettito del -la tassazione sulla casa occorr eaumentare del 15% (attualment el'aggiornamento è del 5 per cen-to) le rendite catastali in tutta Ita-lia. Sempre al netto delle abita-zioni principali, che (almeno perora) restano esentasse.

Uno dei progetti di incremen-to del gettito punta proprio su lmattone, enel modo più "facile" ,attraverso una nuova rivalutazio-ne delle rendite catastali : senzascervellarsi per rivedere catego-rie e classi inadeguate o desuete ,o per riformare il catasto, masemplicemente spalmando unaumento percentuale uguale pe rtutti . Incremento che comunquesi limiterebbe a scalfire lo scart oenorme tra valori catastali (la ba-se imponibile per l'Ici e le altreimposte indirette) e valori dimercato, attualmente attestat osulla media di uno a tre.

I calcol iSi tratterebbe, quindi, di replica-re il blitz del 2007, quando l'allo-ra governo Prodi aveva innalza-to del 5% tutte le rendite catasta-li, trascinando così in automati-co un cospicuo aumento del get-tito fiscale immobiliare ma intro-ducendo contestualmente la pri-ma maxi-esenzione Ici sull'abita-zione principale) . Per operarel'aumento, però, il calcolo va fat-to sulla base della rendita catasta-

le al netto dell'aumento del 5% at-tualmente in vigore . Prendiamoad esempio una villetta alla peri -feria di Pesaro, con una rendit acatastale aggiornata di 797,15 eu-ro : se l'aggiornamento viene por-tato al 15%, questa percentualedovrà essere calcolata sulla ren-dita "originaria" di759,19 euro, fa-cendola salire a 873,07 euro . L'in-cremento tra il primo e il secon-do aggiornamento, quindi, in sol-doni sarebbe del 9,4 per cento .Se invece l'aggiornamento fossedel io per cento, l'incrementopercentuale rispetto ai valori at-tuali sarebbe del 4,76%, e se si ar-rivasse a un aggiornamento del20 per cento, in modo da toccareil tetto dei due miliardi di gettit oin più, si tratterebbe di un incre-mento del L4,3% delle tasse attual-mente pagate.

Le imposte coinvolt eIl discorso, del resto, non si fer-ma all'Ici . L'incremento di getti-to che si spera di ottenere verreb-be anche dall'Irpef (sempreescludendo le abitazioni princi-pali), dalle imposte di registro,ipotecarie, catastali e di bollo sul-le compravendite e dall'impostadi successione. Una buona fettadi questo extragettito, quindi, fi-nirebbe nelle casse dei Comuni ,perché oltre all'Ici il Dlgs 23/2011sul fisco municipale ha devolut oai sindaci il 30% delle impost esul mattone. Iva è le imposte sul -le persone giuridiche subiscon oinvece un'influenza minimadall'aumento delle rendite cata-stali, dato che le basi imponibili ,di regola, sono il valore di acqui-sto e quello di libro .

Il risultato complessivo d iun'operazione del genere è nellatabella in alto : da 691 milioni a 2, 7miliardi, ipotizzando come possi-bili opzioni aumenti in un rangedal 10% al 25% di aggiornamentodelle rendite catastali attuali .

1.664

Totale

► 17.279 1

9.473 +2.765

Uno strumento duttile, che nonpeserà in modo insopportabil esulle famiglie (si tratterà dell'en-nesimo balzello .tra i Zoo e i 200euro a immobile) ma che ha su-scitato le reazioni decise di Con-fedilizia e dei piccoli proprietari:«Un attacco alle rendite - ha sot-tolineato il presidente della Con-fedilizia, Corrado Sforza Foglia -ni - imporrebbe un immediato ri -corso alla Corte costituzionale.Le attuali rendite, basate sui valo -ri, sono infatti state dichiarate le -gittime dalla Corte costituziona-le solo provvisoriamente, per -ché non basate su redditi accerta -ti, come vuole la legge». Anchel'Asppi (piccoli proprietari) . ècontraria : «Si annuncia ormai in-sistentemente un provvedimen-to di revisione generalizzata d irendite ed estimi catastali che sa-rebbe destinato ad aumentare i nmodo considerevole l'imponibi-le . E già si individuano le primeripercussioni negative sui merca-ti» ha detto il presidente Alfred oZagatti.

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Casa . 100 curo atesta cun rit,umd fi

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Solo 20 municipi su' 8mila hanno avviato la revisione nelle zone diventate di pregi o

La partita dei sindaci resta tutta da giocaresr Le rendite catastali sono alla

base del sistema fiscale sul matto-ne da prima della guerra, quandoil regio decreto legge 652/39 ave -va fissato le regole per l'accerta-mento generale dei fabbricati ur-bani, la rivalutazione del relativoreddito e la formazione del nuov ocatasto. E già allora, con gli eventibellici di mezzo si partiva con ilpiede sbagliato, o almeno in ritar-do : l'inflazione a tre cifre aveva fat-to sballare i valori ma comunque ,negli anni Cinquanta, l'imman eopera era stata compiuta. Con u nparticolare tutto italiano: si consi-deravano non i metri quadrati mail «vano», diverso da zona a zona

come ampiezza. Quindi, una volt aindividuata la tariffa d'estimo cor-rispondente a categoria e classe at -tribuita all'unità immobiliare, ec-co che questa doveva (e deve) es-sere moltiplicata per il numerodei vani. Capita così che case co ndiversi metri quadrati di differen-zaper il catasto valgano lo stesso.. .. .. . .. .. . .. . .. .. .. . .. .. . .. .. .. . .. .. .. . .. .. . .. .. . .. .. . .. .. . .. .. .. . .. .. . .. .

L'ALTRO FRONTE

Appena il 12%0 degli ent iha attivato le verifich esulle comunicazioni al Fisc odelle migliorie apportat econ le ristrutturazioni

Ma proprio perché le rendite at -tribuite agli immobili erano di po -che centinaia o migliaia di lire (co -me a dire pochi euro), ecco che ini -ziò una teoria di aggiornamentipercentuali uguali per tutti, con-clusisi solonel 1992, quando ven-nero varate le nuove rendite, basa-te su valori di metà anni Ottanta .Nel frattempo era cambiato an-che il modo di calcolare il «valoreeatastale», poi usato per 1'Ici e leimposte sulle compravendite : imoltiplicatori delle rendite passa-vano da 8o a 10o per le abitazionitra i11986 e i11989 e dal1991 veniva-no fissati a 50 per i capannoni e 34per i negozi. Nel 2003 tutti i coeffi-

cienti aumentano ancora del 10%

e nel 2004 del 20 per cento . Nel1997, invece, erano cambiate lerendite, aumentate del 5% ancheagli effetti dell'Irpef.

Insomma, il risultato finale èche oggi le tasse sulla compraven -dita di una casa di fatto "pesano "i126%inpiù rispetto a11992, men -tre Ici e Irpef (al netto dei muta-menti di aliquota) sono salite del5 per cento. Quindi, anche se lerendite sono basate su procedi -menti estimali che tengono con-to dei valori immobiliari di fin eanni Ottanta, in effetti, ormai, ai

fini fiscali, questi valori sono gi àstati parzialmente aggiornati .

Ma la grossa partita da giocareè quella che era rimasta in manoai Comuni, a partire dalla Finan-ziaria 2005 : i municipi avevano lapossibilità di individuare inter iquartieri (microzone) che aves-sero cambiato radicalmenteaspetto e valori e operare, co nl'aiuto dell'agenzia del Territo-rio, una revisione generalizzatadelle rendite. Lo hanno fatto in 17(per altri tre, Roma compresa, ila -vori sono in corso) su ottomila .Così come l'altra scelta, quella d iverificare se le Dia depositate ,che avessero portato miglioriesostanziali dell'immobile, fosse-ro poi.state comunicate al cata-sto perché questo assegnasseuna nuova rendita catastale piùcongrua: a oggi l'hanno fatta in957, meno del 12 per cento .

Sa.Fo .4© RIPRODUZIONE RISERVATA

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Il Sole Di 1)'

Per la Pa uno shock digitale

nòvce

Uno studio per Nòva del Politecnico di Milano quantifica in 43 miliardi i risparmi possibili: solo con l'eProcurement un taglio di 4 miliardi

di Antonio Larizza

""ir ell'Italia delle manovre econo-miche in atto, c'è una manovra digitale in potenza capace di li-berare risorse per 43 miliardi di euro all'anno. È questa la ci-

fra che lo Stato potrebbe risparmiare se portas-se a termine un convinto programma di digita-lizzazione della Pubblica amministrazione centrale e locale.

fidato, stimato con un approccio prudenzia-le, emerge da uno studio condotto da un grup-po di ricercatori degli Osservatori del Politecni-co di Milano per Nòva. La ricerca è presentata in queste pagine con l'obiettivo di stimolare la riflessione e rilanciare il dibattito economico su questi temi, provando a quantificare un va-lore troppo spesso considerato intangibile: il valore dell'economia della conoscenza in un paese industrializzato.

Per quantificare i benefici che deriverebbe-ro dalla digitalizzazione della Pa i ricercatori hanno individuato tre tipologie di risparmi: quelli ottenibili sugli acquisti della Pa, quelli ge-nerati da un aumento della produttività e quel-li, indotti, che una pubblica amministrazione più snella ed efficiente garantirebbe alle im-prese. Il risultato: 43 miliardi di euro rispar-miati ogni anno. Una cifra pari a dieci volte i tagli agli enti locali varati dal Governo per il 2012 (4,2 miliardi). E superiore anche alle risor-se che in queste ore si stima di recuperare, per esempio, dalla cessione di immobili pubblici (25-3o miliardi). Senza contare che in questo caso non si tratta di entrate una tantum, ma di risparmi strutturali sulla spesa corrente. Ecco perché è doveroso seguire il ragionamento condotto dai ricercatori del Politecnico.

Iniziamo dall'analisi dei benefici interni. Ogni anno la pubblica amministrazione spen-de 750 miliardi. Una somma pari quasi alla me-tà del Pil. La spesa per acquisti di beni e servizi è pari a circa 120 miliardi. Ipotizzando che il 3o% di questa somma sia gestita con tecniche di eProcurement (acquisizione di beni e servi-zi online) e ipotizzando un risparmio medio sugli acquisti generato da queste tecniche pari al io%, ecco quantificati i primi 4 miliardi di ri-sparmio. «Si tratta di una stima prudente - spiegaAlessandro Perego, responsabile scien-tifico Osservatori ICT&Management del Poli-

tecnico di Milano - dedotta da una serie di esperienze, sia pubbliche che private, che ab-biamo analizzato». Esperienze che parlano chiaro.All'Enel,per esempio, la quota di acqui-sti di beni e servizi gestiti con tecniche di ePro-curement (esclusi i combustibili) supera il 7o% del totale. La Pa dell'Emilia Romagna ge-stisce con tecniche di eProcurement il 10% de-gli acquisti, con l'obiettivo di raggiungere il 3o%, così come avviene per la Pa del Regno Unito. Lo stesso dicono i dati disponibili sui ri-sparmi medi ottenibili: nelle imprese private sono pari al 17%; nel pubblico vanno dal 12% (Comune di Livorno) al 15% (Pa del Regno Uni-to). Già oggi, il risparmio medio ottenibile sul portale per gli acquisti in Rete della Pa con il sistema Rdo-Mepa(richiesta d'ordine sul mer-cato elettronico della Pa) oscilla tra il io e il 5o%, a seconda della categoria merceologica. «È quindi ragionevole e probabilmente fin troppo prudente - continua Perego - ipotizza-re, anche per lo Stato e gli enti locali, che a regi-me l'eProcurernent possa gestire 3130% degli acquisti, con un risparmio medio del io%».

Il secondo livello di risparmi prende in con-

I benefici: acquisti ottimizzati, aumento di produttività, vantaggi per cittadini e imprese

sideraziorie i benefici legati all'aumento di pro-duttività dei processi della Pa, tramite azioni mirate (digitalizzazione dei pagamenti, dema-terializzazione, uso di posta elettronica certifi-cata, sanità digitale, pagamenti multicanale, fascicoli penali elettronici, doud computing, ecc). «In questo caso - spiega Perego dal mo-mento che l'85-9o% dei costi di processo della Pa sono relativi al personale, la stima dei bene-fici da digitali7zazione può essere ristretta ai vantaggi in termini di produttività del perso-nale». Il punto di partenza del ragionamento è anche in questo caso rappresentato da espe-rienze in aziende private o miste (pubblico-pri-yato), dove, mediamente, i progetti di digitali 7-

zazione hanno aumentato la produttività del 20 per cento. Per la Pa i ricercatori hanno sti-mato un risparmio medio del 10% sulla spesa totale. «Questo è un valore mediato tra lo o% di risparmio per le componenti della Pa "po-co" aggredibili (scuola, esercito, écc.) e il 20% di risparmi che invece si potrebbero ottenere sulla quota di dipendenti di ministeri, regioni ed enti locali». Data la spesa totale (150 miliar-di), questa voce potrebbe quindi liberare 15 mi-liardi di risorse. E' renderebbe praticabile il blocco del turnover nella Pa: blocco che - in assenza di un miglioramento dell'efficienza dei processi capace di aumentare laproduttivi-tà a parità di forza lavoro - sarebbe difficile da motivare, se non in nome di un'ormai cronica carenza di risorse.

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Il Sole 911)111S 11ÓW press unE 02/10/2011

I l terzo capitolo riguarda i benefici esterni: ovvero i risparmi indotti per il sistema del-le imprese e per i cittadini. I ricercatori

hanno preso in considerazione due tipi di co-sti di interazione tra Pa e imprese: i costi della burocrazia e gli oneri derivati dal ritardo dei pagamenti da parte della Pa.

Secondo una stima del Censis, il costo della

burocraziaper le imprese italiane è pari a 7o mi-liardi di euro. Lo studio ipotizza che un terzo di questi costi siano fisiologici, ma che i due terzi rimanenti si possano eliminare con due azio-ni: la semplificazione itrmativa e la digìtalizza-zione dei processi, che da sola potrebbe elimi-nare un terzo dei costi. Ovvero 23 miliardi di eu-ro, che le imprese potrebbero risparmiare, ogni anno. L'altra voce considerata riguarda i ritardi di pagamento, che si traducono in costo

del denaro. Oggi la Pa ha un debito verso le im-prese pari a 7o miliardi di euro. Il tempo medio di pagamento è di 13o giorni (contro i3o giorni sanciti da una direttiva europea che presto do-vremo recepire). Ipotizzando un costo del de-naro dell'8%, nei ioo giorni medi di ritardo le imprese pagano, in termini di interessi, 1,5 mi-liardi di euro Lo studio stima che pro-cessi di acquisto e gestione d'ordine digitalizza-ti potrebbero ridurre i ritardi di almeno il 50%, ovvero la quota imputabile a errori o ineffiden-ze nel rido di ordine, fatturazione e pagamen-to. Per le imprese, vorrebbe dire ridurre gli one-ri da interessi per 750 milioni di euro all'anno.

Per condudere l'analisi sarebbe necessario stimare i risparmi indotti dalla digitalizzazio-

ne della Pa per i cittadini. Il calcolo dovrebbe considerare infinite variabili, sia quantitative che qualitative. Su. uesto lo studio si limita ad affermare che «i benefici per i cittadini sareb-bero così tanti da essere difficili da quantifica-re», fornendo, indirettamente, un ordine di grandezza anche per questa voce. A ragione considerata la più promettente.

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SEGNALATE LE ECCELLENZE

egnala alla redazione i casi di Pa innovative [email protected]

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Il Sole novae

ANALISI

Una svolta non più rinviabile di Marcello Clarich

A prima vista la macchina buro-cratica sembrerebbe il conte-sto ideale per l'informatizza-

zione. L'introduzione di tecnologie via via più evolute all'interno della pubblica amministrazione invece è av-venuto con ritardo rispetto al settore privato. E ciò per una ragione molto semplice. Le aziende private hanno in-vestito molte risorse nell'informatica e nella formazione del personale, per-ché i recuperi di efficienza e la riduzio-ne dei costi dovuti ai processi "paper-less" si traducono in una maggiore red-ditività. La spinta in questa direzione deriva, in ultima analisi, dallo stesso contesto concorrenziale in cui opera-no le imprese.

Nel mondo delle pubbliche ammi-nistrazioni, invece, dove mancano questi stimoli, l'innovazione tecnolo-gica è vista in molti casi come un fasti-dio: sconvolge prassi consolidate, ri-chiede un aggiornamento continuo, non produce benefici diretti per gli addetti agli uffici. Le inefficienze e l'arretratezza della Pa si riverberano

infatti quasi solo all'esterno e cioè sui cittadini, gli utenti e le imprese. Così, per esempio, l'incapacità delle amministrazioni di scambiare in tem-pi reali dati e informazioni comporta ancor oggi la necessità da parte dei privati di procurarsi innumerevoli certificati e attestazioni cartacee da produrre presso gli uffici. Inoltre i co-spicui investimenti in informatica so-no stati spesso effettuati dalle ammi-nistrazioni ciascuna per conto suo, piuttosto che all'interno di un proget-to unitario. Qualche passo è stato compiuto nella giusta direzione nel corso degli anni, per esempio, con il Piano e-government 2012 varato tre anni fa dal ministero per la Pubblica amministrazione e l'innovazione. Ma anche in questo caso l'attuazione del piano si scontra con difficoltà e resistenze.

Infine, potrebbe esserci anche qual-che altrangione inconfessabile per il ritardo. Per esempio, il cosiddetto eProcurement, cioè i sistemi di ap-provvigionamento elettronico di beni standardizzati da parte delle pubbli-che amministrazione, rendono le pro-cedure di gara molto più trasparenti e meno manipolabili, rispetto ai vecchi sistemi cartacei. Inoltre, la digitalizza-zione può servire anche come stru-mento di controllo sulle attività svolte dal personale. Si spiegano così molte resistenza. Tuttavia in questa fase di tagli alle risorse destinate alle pubbli-che amministrazione, la digitalizza-zione comincia forse a essere percepi-ta come un passaggio obbligato. E ciò potrebbe aprire uno spiraglio di luce.

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Bo e ,.

eno costi e più efficienza

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Il Sole 911)111S 11ÓW

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Meno costi e più efficienza COMUNE DI PRATO

La multa e il ticket sanitario si pagano al supermercato

4> Il progetto T-Serve fa risparmiare al Comune di Prato (18omila abitanti) 59omila euro circa l'anno: è un sistema eGovernment di pagamenti multicanale. Il Comune, con T-Serve, ha attivato infatti 31 servizi di pagamento erogati online e attraverso diversi sportelli gestiti da intermediari, molto capillari sul territorio (170 tabaccherie, 187 sportelli bancari, 15 supermercati, 18 totem jolly self service, 6 agenzie Aci). Il cittadino può fruire così dei principali servizi comunali: pagare multe, ticket sanitari, mensa scolastica, ricevere le foto riprese dall'autovelox, accedere a zone soggette a traffico limitato, iscriversi alla scuola di musica, ai servizi della biblioteca, oltre che trattare Dia,

istanze edilizie, tassa sui rifiuti, Ici, certificati anagrafici.

Il sistema, costato 97mila euro, integra via web due cose: i sistemi distribuiti presso gli sportelli e quelli gestionali di back-office del Comune. Così può verificare e saldare le posizioni debitorie dei singoli utenti in tempo reale e senza l'intervento del personale comunale. T-Serve è stato poi adottato da vari enti pubblici della Toscana, su proposta del Comune di Prato: tra gli altri, i Comuni di Livorno, Pisa, Vecchiano, Pontedera, le Asl di Prato e Pistoia, l'azienda municipalizzata Asm Spa. Ora T-Serve gestisce quindi un sistema di commissioni sulle transazioni provenienti sia dagli enti utilizzatori sia dagli intermediari. In tal modo il sistema complessivo è in grado di autosostenersi economicamente. Limita il costo finale di commissione all'utente a un valore pari o inferiore a quanto applicato dalle Poste per il pagamento dei bollettini tradizionali Tra gli sviluppi futuri il Comune sta valutando se estendere il sistema ai pagamenti via cellulare.

COMUNE DI ROMA

Dagli atti digitalizzati a fine 2011 risparmi per 50 milioni di euro

► Il Comune di Roma ha avviato il progetto di dematerializzazione della carta, risparmiando circa lo milioni di euro nel 2010, che diventeranno 5o a fine 201i, a processo ultimato. Il Comune sta quindi rendendo digitali gli atti pubblici in tutti i settori operativi dell'amministrazione. A oggi ha dematerializzato nomila atti, che coinvolgono 82 aree organizzative. Il risparmio viène da due fronti. Ci sono 5,5 milioni di fogli di carta in meno all'anno ed è stato possibile ridurre i tempi di lavoro. Si tratta di 26omila giornate di lavoro in meno l'anno per la movimentazione di pratiche complesse e 3omila per l'impiego di personale addetto a distribuire quelle cartacee. Il

lavoro è quindi anche reso più efficiente: i documenti sono immediatamente disponibili, in forma digitale, agli uffici competenti.

Il tutto avviene attraverso una piattaforma condivisa da circa 7mila operatori coinvolti nelle fasi di protocollazione, invio, accettazione e riassegnazione delle pratiche, su 15mila postazioni di lavoro collegate in banda larghissima. È una piattaforma applicativa di protocollo informatico e gestione documentale unica per tutti gli uffici, posta presso il Centro di elaborazione dati del Cdmune. Funziona così: il sistema dematerializza, attraverso la scansione, i documenti che transitano in entrata e uscita attraverso gli uffici. I documenti scansionati, previa notifica via e-mail, sono inoltrati agli uffici interessati. È un vantaggio anche per l'ambiente, nota il Comune: non solo perché i dipendenti consumano meno carta, ma anche Perché non devono più usare l'auto per trasportare i documenti.

Meno costi e più efficienza

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Il Sole 3 novae AZIENDA OSPEDALIERA LECCO

I dati di accettazione e le analisi finiscono nel cloud privato

• L'azienda ospedaliera di Lecco (3mila dipendenti, i.ioo posti letto, 24o milioni di euro fatturati nel 2010) utilizza un sistema di cloud privato, con piattaforma dell'azienda NetApp. Serve a ridurre i costi di gestione di molte applicazioni interne e a renderle più efficienti. Adesso i server dell'ospedale memorizzano in modo centralizzato i dati e forniscono servizi ai computer usati dal personale. Prima l'Ospedale aveva un server dedicato per ogni applicativo, il che faceva lievitare i costi di gestione, assistenza e manutenzione. Il primo passo è stato virtualizzare i server con VmWare, per ottimizzare le risorse. Dopo, dal 2010, l'Ospedale ha cominciato a portare i servizi su una

piattaforma centralizzata, con la soluzione di NetApp. Completerà il progetto nel 2012, ma già adesso ha centralizzato i servizi di pronto soccorso, di accettazione e di analisi di laboratorio. Questi non sono più su macchine singole, ma su un sistema virtuale distribuito tra diverse risorse hardware. Risultato: l'Ospedale ha ridotto a un terzo i costi di gestione e così conta di rientrare in 2-3 anni dell'investimento per la piattaforma, costata i3omila euro. Un altro vantaggio è la maggiore sicurezza e affidabilità dei servizi. Il guasto di un server non li interrompe, visto che questi sono distribuiti su diverse risorse. Il sistema protegge anche dal guasto di un intero datacenter: riesce a riattivare i servizi, su un diverso datacenter, in 15 minuti. Al momento l'Ospedale ha preferito utilizzare un modello di cloud privato tenendo internamente i server, perché ritiene i propri dati troppo sensibili per affidarli a un fornitore esterno.

PROVINCIA DI VENEZIA

Grazie al Voip chiamate a costo zero tra gli uffici locali

• La Provincia di Venezia ha avviato nel 20111a prima fase del «Progetto Voip». Haadottato quindi servizi di telefonia via internet nelle sedi istituzionali principali, con apparati Aastra, sfruttando la connessione a banda larga già presente. In più ha creato un collegamento radio tra il Centro servizi di Mestre e il Palazzo Ca' Corner. Ha potuto così ridurre i costi telefonici, razionalizzare il numero di linee telefoniche, e ha reso più affidabili i servizi (grazie a una banda dedicata di 256 Kbps per le chiamate). Al tempo stesso ha potuto riutilizzare i telefoni tradizionali e i cablaggi centrali, evitando così di sprecare gli investimenti pregressi. Il costo del progetto nel 2011 è

stato di 7.68o euro, a fronte di 5.500 euro

annui di risparmi. In particolare ha azzerato il costo delle chiamate tra il Centro servizi e il Palazzo, che prima era a tariffa urbana.

Nel 2012 la Provincia conta di passare alla seconda fase del progetto, comprando dispositivi Voip (8mila euro) ed estendendo i servizi alle sedi minori (da cui conta di risparmiare 6mila euro l'anno) e su sei scuole. Tutte queste sedi parleranno tra loro a costo zero, quindi. Nel 2012 la Provincia introdurrà anche servizi di unified communication. Ci saranno la "presence" (i dipendenti vedranno sul sistema chi è disponibile a ricevere chiamate, chi è assente eccetera), la videocomunicazione, lo scambio di messaggi e file. Il tutto poggia su una rete provinciale con tanti rami, da 2 fino a 3o megabit, che collegano il Palazzo Ca' Corner, il Centro servizi, le sedi della polizia, l'Archivio, i Centri per l'impiego, gli uffici Urp e Caf, le trebfficine.

Schede a cura di Alessandro Longo

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