Rassegna stampa - comune.anzoladellemilia.bo.it · senti il sindaco Lori s Ropa e Anna Cocchi,...

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Ufficio stampa Rassegna stampa mercoledì 18 aprile 2012 Pagina 1 di 25

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Ufficio stampa

Rassegna stampamercoledì 18 aprile 2012

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Il Resto del Carlino Bologna

Unità edizione Bologna

Il Sole 24 Ore

Italia Oggi

INDICE

Anzola, festa della Liberazione Liberati palloncini con messaggi di pace18/04/12 Cronaca 3

Ciclista investito è grave18/04/12 Cronaca 4

L'esercizio complicato dell'imposta più odiata18/04/12 Pubblica amministrazione 5

Imu prima casa, rate a scelta18/04/12 Pubblica amministrazione 6

Con il nuovo catasto rischio di super-prelievo18/04/12 Pubblica amministrazione 9

I proprietari sono già sul piede di guerra18/04/12 Pubblica amministrazione 12

Arriva la sanatoria per i dirigenti degli enti locali18/04/12 Pubblica amministrazione 13

Torino apre le danze sulle multiutility18/04/12 Pubblica amministrazione 14

Terziario, crediti per 32 miliardi18/04/12 Pubblica amministrazione 15

Edili pronti a chiedere i danni18/04/12 Infrastrutture, viabilità, trasporti, Pubblica amministrazione 16

Casa, comprare con l'affitto riscatto18/04/12 Pubblica amministrazione 17

Appalti, giro di vite18/04/12 Pubblica amministrazione 18

La pa ormai paga a sei mesi18/04/12 Pubblica amministrazione 19

Al catasto tributi soft18/04/12 Pubblica amministrazione 20

Blocco pagamenti pa più leggero18/04/12 Pubblica amministrazione 21

Imu, bollettini solo da dicembre18/04/12 Pubblica amministrazione 22

Niente imposta di bollo sugli affitti con cedolare18/04/12 Pubblica amministrazione 23

Patto orizzontale nazionale, un tour de force per gli enti18/04/12 Pubblica amministrazione 24

Dipendenti pa, via al fondo Sirio18/04/12 Pubblica amministrazione 25

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Resto dei Co ino

BOLOGNA press LITE

18/04/2012

Anzola, festa de Traipalloncini con messa

. 11 AN O

T30„. I ad „, mola à la festa per la Liberazione, Il programmavede' alle 10, in piazza erlin uer, la festa dei ragazzi delle scuole elementari che lanceranno in cielo i pal-loncini colorati con messaggi di pace, Una delegazione di stu-denti f1tra visita al cimitero per deporre fiori sulle lapidi dei

ion e pace

le vie ldtni, intitola io-

ne

del giardino pu blico. Ve-nerdì, alle 20,30, nella sala con-siliare, si -iena la lettura `Gente del Reno. Storie, vicende, mo-menti di una borgata bologne-se: Casteldebole , Saranno pre-senti il sindaco Lori s Ropa e Anna Cocchi, presidente dell'Anpi, sezione di Anzola,

d

Viiece..1 larko nomfre es, dai.qo negprio

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Ciclista investito è grave

N Un ma rocchino 82en ne è rimasto grave rne lite ferito in un incidente stradale avvenuto ieri all'incrocio tra via Marco Ernflio Lepkio e viale De Gasperi, alla periferia di Bologna L'anzia-no hAoharned N., residente ad Anzola Ernilia - era in sella a una bicicletta che si è scontrata con una Rat Punto. e stato ricoverato all'ospedale Maggiore con prognosi riservata

.. ,.. „.,..

Emilia Romagna

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Per restare ai difetti di fabbrica, l'Imu viene ponercepita come un'imposta non equa. An-zi, quasi regressiva, con un (arcaico) sistema di detrazioni uguali per tutti e ancorata a valo-ri, le rendite catastali, decisamente datate, i cui moltiplicatori sono stati ora aumentati del 6o% in modo indiscriminato.

Certo, prima dell'Imu, avevamo un'imposi-zione sulla proprietà immobiliare molto con-tenuta rispetto ad altri Paesi, anche per effetto dell'esenzione Ici sulle abitazioni principali. Lo stesso presidente del Consiglio Mario Monti l'aveva definita «un'anomalia del no-stro ordinamento». La sensazione è che ora si stia però esagarando dall'altra parte: molte fa-miglie sono realmente in difficoltà di fronte alla prospettiva di dover pagare alcune centi-naia di euro per la nuova tassa.

Suona paradossale, al contrario, che i pro-prietari di seconde case (abitazioni sfitte) fi-niscano in alcuni casi per trarre qualche be-neficio dall'Imu, come effetto dell'assorbi-mento nella nuova imposta dell'Irpef fondia-ria (che era aumentata di un terzo e si pagava ad aliquota marginale, ín base al reddito). Sul versante opposto, penalizzazioni forse ec-cessive colpiscono sia le abitazioni affittate, perché nessuna agevolazione è prevista per chi applica canoni concordati, sia sugli im-mobili storico-artistici, sia.per l'agricoltura, sia ancora per gli immobili delle imprese, grandi e piccole.

Come se tutto ciò non bastasse, il Parlamen-to sta contribuendo non poco a rendere lo sce-nario ancor più caotico. Quasi che l'affannosa ricerca di rimedi e soluzioni sui tanti punti de-boli dell'imposta finisca per moltiplicare le complicazioni (per tacere del "mercato" che si è aperto su esenzioni e casi particolari).

Che dire, allora, dei balletti sull'acconto? Due oppure tre rate (aggiungiamo che l'agri-coltura verserà gli anticipi con regole ad hoc, con qualche dubbio sull'aliquota da applica-re). Sí paga entro iI18 giugno conl'alíquota "na-zionale"; c'è poi una tappa intermedia (facolta-tiva) a settembre sempre con la percentuale base. Poi, a dicembre, il saldo/conguaglio con l'aliquota eventualmente modificata dal Co-mune (che avrà tempo per le variazioni fino al 3o settembre). Con un'incognita non da poco, però. Sì, perché visto che sui calcoli del gettito atteso ci sono ancora incertezze, è previsto che il Governo possa intervenire fino allo di-cembre per correggere le detrazioni e aliquo-te di riferimento, vale a dire quelle fissate dal-la legge statale su cui poi intervengono le eventuali variazioni dei Comuni. Insomma, da oggi si comincia a pagare, ma quanto si pa-gherà davvero lo sapremo solo a sette giorni dal saldo del 17 dicembre, E poi uno si chiede perché l'Imu è diventata l'imposta più odiata dagli italiani...

Salvatore Padula T) RIPRODUZIONE RISERVATA

LABIRINTO IMU

L'esercizio complicato dell'imposta più odiata

di Salvatore Padula

"rn primato, l'Imu, se l'è già conquistato. È diventata, in men che non si dica,

l'imposta più odiata dagli italiani. Con buoni chance di aggiudicar-si presto anche la palma della più complicata. Un primato raggiun-to ancorprima del suo debutto uf-ficiale - l'acconto si può pagare proprio da oggi fino al 18 giugno -e soprattutto, sbalzando dal gra-dino più alto del podio la tanto bì-strattata lrap, «l'Imposta RAPi-na», come l'aveva simpaticamen-te battezzata Silvio Berlusconi, quando vinse le elezioni del 2001.

Si poteva fare peggio? Difficile da immaginare, anche ripensan-do alle convulse giornate dello scorso dicembre', quando sotto la pressione incombente dei merca-ti il governo scelse, con il decreto manovra salva-Italia, di anticipa-re al 2012, in via sperimentale ed estendendola all'abitazione prin-cipale, la nuova imposta comuna-le sugli immobili arrivata con il fe-deralismo e lasciata in eredità dal precedente esecutivo.

Nella sua (finta) natura federa-lista, lo si è detto molte volte, sta forse il "peccato originale" del prelievo. L'Imu è un'imposta mu-nicipale solo di nome: metà del gettito derivante dagli immobili diversi dall'abitazione principale finisce infatti dritto nelle casse dello Stato (stiamo parlando di ben 9 miliardi di euro all'anno...).

Un "peccato originale" tanto più grave in quanto si porta persi-no dietro una complicazione in-verosimile: nel modello di paga-mento, F24, saranno i contribuen-ti a dover ripartire l'imposta tra quota statale e quota comunale. Cosa che diventerà un esercizio ai limiti dell'assurdo, a dicembre, quando - come accadrà in moltis-simi casi - i Comuni avranno deci-so di modificare l'aliquota statale del 7,6 per mille, aumentandola o riducendola.

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Il Sole12

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Il Sole12

Imu prima casa, rate a scelta I contribuenti potranno decidere se versare in due o tre «appuntamenti»

Marco Mobili Gianni Trovati

Due o tre ratea scelta per le abitazioni principali, fra le qua-li rientrano anche, se non loca-te, le case degli anziani che han-no dimora abituale in istituti di ricovero e cura ed entrambe le case di coniugi che abbiano di-mora abituale e residenza ana-grafica in due Comuni diversi.

Completato il passaggio in commissione Finanze alla Ca-mera, le regole dell'Imu prova-no a definire il proprio assetto, anche se l'architettura definiti-va dell'imposta è ancora lonta-na da raggiungere: arriverà en-tro il io dicembre, termine en-tro il quale il Governo ha tempo di ritoccare le aliquote naziona-li di riferimento.

Sul calendario dei versamen-ti, la Commissione questa matti-na ha detto sì all'emendamento Udc che consente ai proprieta-ri di abitazione principale di scegliere se pagare in due o tre rate. Nel primo caso, l'appunta-mento alla cassa rimane fissato al i8 giugno e al i6 dicembre (termine che slitta a lunedì 17), mentre la seconda opzione pre-vede una tappa anche al i6 set-tembre (in realtà sarà il 17, lune-

dì). Gli acconti di giugno e set-tembre vengono calcolati sull'imposta ad aliquota stan-dard (33% a ogni rata per chi sce-glie il doppio appuntamento, 5o% per chi versa tutto l'accon-to a giugno), mentre i conti con le scelte locali verranno fatti a dicembre (si vedano gli esempi in alto). Dal 2013, comunque, il calendario tornerà a essere

LE ALTRE MISURE Dal1° dicembre possibile pagare con bollettino postale L'immobile degli anziani ospitati in casa di riposo vale come prima abitazione

scandito nelle consuete due da-te di giugno e dicembre.

In commissione è stata poi in-serita la norma che consente di effettuare i versamenti anche con bollettino postale, oltre che con F24 come indicato nel-la disciplina originale dell'Imu. Questa seconda opzione, però, riguarderà solo il saldo, dal mo-mento che il bollettino potrà entrare in campo solo dal t ° di-cembre prossimo. I correttivi

intervengono poi a regolare i casi di famiglie con situazioni diverse dalla classica coabita-zione. In caso di dimora in due immobili diversi, la possibilità di considerare entrambi come abitazione principale scatta so-lo se queste non sono nello stes-so Comune. Nel caso di coppie separate, invece, l'Imu è a cari-co di chi risiede nell'abitazio-ne. Risolta, dopo qualche incer-tézza, la situazione degli anzia-ni ricoverati in strutture di lun-godegenza: se non è data in af-fitto, la loro casa viene trattata come abitazione principale, mentre per gli immobili locati lo Stato "rinuncia" alla propria quota di Imu per consentire ai Comuni di introdurre un tratta-mento fiscale più leggero per queste fattispecie.

Sull'agricoltura, invece, i con-ti precisi si faranno alla fine, ma i passaggi parlamentari hanno cambiato faccia all'Imu del set-tore al punto che ieri tutte le or-ganizzazioni, da Coldiretti a Cia a Confagri, hanno ringrazia-to il ministro Mario Catania «per essere riuscito a evitare un'ulteriore pressione fiscale a carico delle imprese». Oltre al mini-acconto (30%), ad allegge-

rire il conto rispetto alle previ-sioni iniziali, che avrebbero se-gnato rincari importanti sugli agricoltori, è prima di tutto la reintroduzione dei meccani-smi di abbattimento dell'impo-nibile per i terreni posseduti da coltivatori diretti e imprendito-ri agricoli professionali. La se-conda mossa è invece rappre-sentata dall'esenzione dei fab-bricati rurali strumentali nei terreni situati nei Comuni mon-tani e parzialmente montani. Anche questa seconda previsio-ne nasce per evitare traumi nell'addio alla disciplina della vecchia Ici, e rappresenta uno degli elementi di flessibilità che il Governo potrà utilizzare per eventuali correzioni ulte-riori in corso d'opera. Il ministe-ro, insieme all'Economia, potrà infatti rivedere l'elenco dei Co-muni a cui riservare l'esenzio-ne in modo da applicarla alle zo-ne realmente disagiate. L'altro dato flessibile, ovviamente, è quello delle aliquote di riferi-mento, che potranno essere adeguate fino a dicembre in ba-se al gettito dell'acconto e ai ri-sultati del processo di accata-stamento dei fabbricati.

R'PRODUZIONE RISERVATA

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L'incertezza sulle regole e i continui ritocchi rendono praticamente impossibile per i Comuni fare previsioni fondate sul gettito. L'incertezza, insieme alla quota erariale che gira allo Stato il 50% del gettito, spinge all'insù le aliquote

Gli immobili concessi in locazione incontrano un forte incremento d'imposta, che si fa particolarmente salato (con aumenti anche oltre il 900%) nel caso dei canoni concordati, che dovrebbero invece essere agevolati fiscalmente

Anche i negozianti e i le piccole imprese vengono pesantemente

m colpite, perché l'effetto combinato dei moltiplicatori sulla base imponibile e dell'innalzamento delle aliquote non viene in alcun modo compensato perché questi soggetti non pagavano l'Irpef

Il fatto che l'Imu assorbe la vecchia Irpef sui redditi fondiari favorisce invece i proprietari di case vuote, che sono l'unica categoria a incontrare un alleggerimento dalla nunva imposta (anche nel caso in cui l'immobile nasconda affitti in nero)

UN «PREMIO» ALLE CASE VUOTE

PROCEDURE FARRAGINOSE

Oltre a ll'F24, si potrà pagare anche ton bollettino postale, ma solo dati:dicembre, quindi unicamente perii saldo. Nel caso in cui i Comuni abbiano stabilito aliquote più basse dello standard, inoltre, può essere problematico il recupero a saldo

press LinE 18/04/2012

Il Sole12

Nessuno li vuole ma tutti li fanno Il ritorno dei tagli lineari

I punti critici

Il Governo si è dato tempo fino al 10 dicembre per definire le aliquote di riferimento su cui si calcola la quota erariale. La previsione, di dubbia legittimità costituzionale, serve a evitare incertezze di gettito ma impedisce di fare conti precisi sull'imposta

Ogni contribuente è chiamato a un'infinità di calcoli: acconto (o acconti, se sceglie le tre rate) su aliquota standard, saldo con cc uguaglio sulle scelte comunali. A ogni passaggio, dovrà poi dividere quota erariale le (sempre ad aliquota standard) e comunale

C ombattuti da quasi ogni parte, nell'immaginario nazionale erano

diventati il simbolo della politica economica dell'era Tremonti. Con un ampio gruppo di tecnici schierati nelle prime linee, in ragione-si diceva - della grossolanità connaturata allo strumento. Eppure, i tagli lineari sulle spese dei ministeri tanto cari al professore di Sondrio tornano in auge oggi che a governare sono proprio i contestatori di allora. Accade infatti che, per coprire le agevolazioni sull'Imu concesse sia al Senato sia alla Camera, passi col sostanziale benestare del Governo una sforbiciata secca delle dotazioni finanziarie dei ministeri per le missioni di spesa (28o milioni di euro nel 2012 e 18o milioni a decorrere dal 2013). E che a questa, per la stessa finalità, si aggiunga un

colpo netto ai bilanci di Inps e Inail con risparmi al funzionamento degli istituti da realizzare attraverso «razionalizzazioni organizzative» (6o milioni in totale, più ulteriori 11,1 milioni in arrivo dai Monopoli di Stato). Il tutto mentre restano ancora sconosciuti gli esiti della complessa «spending review» avviata dal ministro Giarda, che dovrebbe mettere finalmente ordine nella malandata macchina statale consentendo, così, interventi mirati per colpire dove si deve. Ma si sa, l'Italia è la terra dei paradossi e ne accadono di imprevedibili. Quando si tratta di raccattare in fretta risorse, nessuno, neppure i più acuti e asettici tecnici, dimostra di saper resistere alla seducente tentazione di usare l'accetta al posto della lama sottile. (Nicola Barone)

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108,2

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97,8

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144,7

144,7

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87,4

274,8

280,0

470,1 1}

155,1 Prima rata

Saldo

^ Prì ma rata , Seconda rata

86,7

186,7

376,7

press unE 18/04/2012

Il Sole12

I conti

Il pagamento dell'Imu per un'abitazione principale con due o tre rate*

Aliquota ipotizzata

Imu totale

Torino

5/1.000

476,8

Milano

4/1.000

195,6

Genova Parma Firenze Roma ' Lecce

4/1.000 6/1.000 4/1.000 5/1.000, 6/1.000 4/1.000

289,4 362,2' 750,1 424,7 60,3

'" II calcolo è effettuato per un immobile d'IO° metri quadrati in zona residenziale, abitato da una famiglia senza figli (nel caso di presenza di figli, occorre calcolare 50 euro per ciascun convivente con meno di 26 anni) Fonte: elaborazione del Sole 24 Ore

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" S°Ie 24 ORE SU INTERNET

Il testo del progetto di legge delega

Sul sito del Sole 24 Ore è possibile consultare il testo del disegno di legge delega per la riforma fiscale che è stato esaminato e approvato dal Consiglio dei ministri nella riunione di lunedì. Il p rowedi mento verrà presentato al Parlamento nei prossimi giorni per iniziare l'iter di approvazione

.cont www.ilsole24ore.com/norme

press LinE 18/04/2012

Il Sole12

Con il nuovo catasto rischio di super-prelievo Senza correttivi possibili aumenti a tre cifre Saverio Fossati

Altro che Imu, per l'immobi-liare potrebbe essere un massa-cro finale. Se (e con molti se) il meccanismo di revisione delle rendita che verrà utilizzato nei prossimi anni si baserà sui prin-cipi enunciati nella legge dele-ga, utilizzando gli algoritmi già predisposti a titolo sperimenta-le dall'agenzia del Territorio una decina di armi fa, allora sì che saranno dolori. L'Imu ha già fatto molto, avvicinando in mo-do caotico e approssimativo

MODULI IN VISTA Per evitare l'accumulo di informazioni errate potrebbero essere inviati ai proprietari dei modelli per descrivere il fabbricato

(con paurose sperequazioni) il valore immobiliare imponibile a quello di mercato. Però con l'entrata in scena del nuovo «va-lore patrimoniale» e delle nuo-ve «rendite catastali», aggiorna-bili ogni tre anni, la fiscalità im-mobiliare potrebbe andare fuo-ri controllo.

Ma andiamo per ordine. La legge delega definisce la nascita di due valori. Il primo, il «valore patrimoniale», sarà determina-to partendo dai valori di merca-to e applicando correttivi di ti-po statistico. Cioè, in sostanza, un algoritmo che abbassa e dimi-

nuisce percentaulmente il valo-re di base con una sequenza di percentuali legate alla situazio-ne dell'immobile (si veda l'sem-pio nella pagina). Proprio que-sto algoritmo è stato già speri-mentato, quando si parlava di ri-forma del catasto, ai tempi del suo primo fiasco, nel 2000-2001.

I valori di mercato saranno con ogni probabilità quelli defi-niti dall'Omi, l'osservatorio del mercato immobiliare dell'agen-zia del Territorio, ormai decisa-mente rodato. Questi valori so-no reperibili sul sito dell'agen-zia del Territorio, per chi voles-se cimentarsi, e sono già artico-lati sulle microzone, cioè i quar-tieri omogenei che il Territo-rio, in vista della riforma, ha in-dividuato già da anni nei Comu-ni d'Italia e che superano le vec-chie zone censuarie di fine anni Quaranta. Adattare i valori me-di di mercato per microzone al-la realtà concreta potrebbe pe-rò portare a errori e sperequa-zioni clamorose: per questo già anni fa l'allora direttore del Ter-ritorio, Mario Picardi, aveva suggerito in Parlamento di in-viare a tutti i proprietari un mo-dulo da riempire con i dati del loro immobile.

Il problema è: a cosa servirà questo nuovo valore? Attual-mente, infatti, tutte le imposte sono basate sulla «rendita cata-stale». Se questo valore dovesse venire usato per l'Imu o per al-tre imposte, le aliquote dovreb-be calare almeno del 3o% per

evitare aggravi di gettito ma è chiaro che, con il gioco delle ali-quote e delle detrazioni, le spe-requazioni si faranno sentire.

La «rendita catastale», inve-ce, si allontanerà radicalmente da quella oggi in uso. Si partirà dai valori locativi annui espres-si al metro quadrato (anch'essi, molto probabilmente, targati Omi) e si applicherà una riduzio-ne derivante dalle spese: manu-tenzione straordinaria, ammini-strazione, assicurazioni, ade-guamenti tecnici di legge, ecce-tera. Queste si aggirano, media-

SPECIALE ONLINE

mente, sul 47-52 per cento, con picchi anche del 70% in località dove i canoni sono molto bassi. A questo punto il valore annuo al metro quadro verrà moltipli-cato per la superficie e il risulta-to, che è poi la redditivà al netto di spese ma al lordo di imposte, sarà la rendita catastale. La diffe-renza con il vecchio sistema, ba-sato sui vani, è ovviamente ab-norme e qui si dovrà rispensare completamente tutto il sistema dei moltiplicatori attualmente in uso non solo per l'Imu ma an-èhe per le imposte su compra-vendita, successione costituzio-ne dei diritti reali. Se venissero mantenute le aliquote e il siste-ma delle basi imponibili attuali, le imposte aumenterebbero dal 500 al 9o0%, quindi il risultato sarebbe assurdo.

Il vice ministro dell'Econo-mia, Vittorio Grilli, ha detto ieri che la riforma del catasto «pren-derà tempo». A dire il vero ci vorranno almeno cinque anni solo per raccogliere i dati ma Grilli assicura che «la filosofia di fondo della riforma prevede la parità di gettito. Una volta adeguati i valori patrimoniali a quelli di mercato, se aúmenta il valore le aliquote saranno ab-bassate». Attenzione, però: la parità di gettito «sarà garantita nel totale, potrebbe non esserlo nelle situazioni particolari» conclude Grilli. Una riforma, quindi, che già preconizza nuo-ve ingiustizie.

t RIPRODUZIONE RISERVATA

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ARKA

ILANO

1,00 x

Numero unità scala

Anno di costruzione

Riscontro aria Affaccio Presenza

ascensore

0,90 x 1,00 x 0,90 x 0,90x 1,00 x 1,00 x

1, fino a 6 piani; 0,90, fino a 10; 0,80, fino a 20

1, nuovo; 0,9, recente;

0,75 oltre 40 anni

1,00 fino al 3 ° piano; ,

poi 0,3 per ogni piano

Nord 0,8; Sud: 0,9; Est: 1,00;

Ovest: 0,95

1, totale; 0,95, parziale; 0,9, mancante

1, buono; 0,9, discreto; 0,80, cattivo

1, presente; se manca:

1' = 1,00; 2' = 0,95; = 0,90; = 0,85

Livello di piano Esposizione

0,90, 1, nuovo; autonomo 0,9, buono

Circa 5 vani catastali

1, centrale

ROMA Ipotizzando l'uso di un algoritimo analogo per un immobile in zona semicentrale che parta da una valutazione Orni (Osservatorio immobiliare dell'agenzia del Territorio) di 3.700 euro/metro quadro, in zona semicentrale (Tuscolano - via Arco di Travertino) - microzona 76, di 91 metri quadrati, si così può calcolare:

■Valore Orni: 3.700 euro/metro quadro ■ Valore patrimoniale: 161.010 euro

■Valore rettificato: 1.769,34 euro/metro quadro

Valore immobiliare attuale ai fini Imu: 123.950 euro

Differenza: +29,9%

press LinE 18/04/2012

Il Sole12

Il «valore patrimoniale»

Gli esempi di applicazione delll'algoritmo sperimentale per determinate il nuovo valore fiscale degli immobili

Microzona . Tipologia Sfruttamento

di fabbricato area Destinazione Ubicazione Valore medio

22 Contiguo Intensivo Residenziale Semicentro 3.401 x

Stazione Centrale Scelta tra: Scelta tra:

palazzo città; villetta; non intensivo; villetta a schiera esteso

Scelta tra: resideni zale, commerciale,

industriale, terziario

Zona: centrale, semicentrale,

periferica, esterna —

Correttivi del valore unitario in rapporto alle caratteristiche dell'unità immobiliare

Correttivi del valore unitario in rapporto alle caratteristiche dell'unità immobiliare

Riscaldamento Stato autonomo manutenzione

0,90 x 0,90

Valore unitario rettificato

= 1.626,69 x

Valore Superficie patrimoniale

catastale unità unità

91,00 = 148.029

Valore dell'immobile attuate ai fini

Imu

114.963

Riscaldamento centrale

1,00 x

Differenza in %

+28,7

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Valore locativo

Omi

Valore locativo

rettificato Rendita futura

Rendita attuale

22 +685

76 +902 - Capodimont

9 110 e/mq 55 €/mq 5.032 € 759 € +562

o (senticentro Perpign

50 €/mq 22 €/mq 2.002 e 393 € +409

5.642

Roma se menu

Napoli (se centro - Arene

press LinE 18/04/2012

II sule/ /,1

La rendita catastale

O IL MECCANISMO

Il meccanismo per l'attribuzione della rendita catastale partirà dal valore locativo, che — con ogni probabilità—sarà quello assunto dall'Orni (Osservatorio immobiliare dell'agenzia del Territorio). Il meccanismo di calcolo è più semplice: partendo dai valori locativi al metro quadrato annuo si sottraggono le spese (per esempio manutenzione straordinaria, amministrazione, adegua menti tecnici e di sicurezza, eccetera). Sotto l'aspetto statistico, queste si possono quantificare in circa il 48% in media, ma in certe città con affitti di mercato che sono particolarmente bassi (come accade al Sud) si può arrivare al 70 per cento. Il risultato si moltiplica poi perii numero di metri quadrati e questo valore (che

è al•lordo delle tasse) rappresenta, a grandi linee, la rendita catastale come delineata nel disegno di legge delega. Nel concreto, rappresenta una redditività lorda, nell'abitativo, di circa il 3,5% al lordo delle imposte, il che di fatto è in linea con i dati del mercato. La differenza percentuale può dare un'idea di come aumenterebbero te imposte su proprietà e compravendita, attualmente basate tutte sulla rendita catastale, se non verranno introdotti correttivi alle aliquote e ai moltiplicatbri. Correttivi che ancora ieri il Governo ha ribadito di voler introdurre. Anche se lo stesso Governo ha poi sottolineato come potranno verificarsi delle diffierenze di prelievo all'esito finale della complessa operazione di ridisegno delsistema di gestione del Catasto

O GLI EFFETTI SUGLI IMMO L

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press LinE 18/04/2012

Il Sole12

I proprietari sono già sul piede di guerra

La revisione del catasto spinge le categorie sul piede di guerra. Da Confedilizia a Fe-derproprietà passando per Confesercenti, il passaggio al catasto patrimoniale raccoglie un coro di no.

«Più imposte sugli affitti, più imposte sulle case, catasto patrimoniale rigorosamente aggiornabile. Una forsennata guerra all'investimento immo-biliare, ispirata non dai merca-ti ma da una concezione vetero anti-capitalista, anche se soste-nuta persino da forze che si di-cono liberali. Oramai, a noi pro-prietari di casa ci manca solo che ci fucilino» dice il presiden-te di Confedilizia, Corrado Sforza Fogliani.

Gli fa eco il presidente di Fe-derproprietà, Massimo Ander-son, secondo cui «l'unica Fi-nanziaria che è stata applicata non è distribuita, come prean-nunciato, su tutti i ceti ma è so-lo a danno e contro gli interessi dell'8o% degli italiani che sono i proprietari di casa, tenendo conto che questo patrimonio immobiliare viene a garanzia dei debiti che il governo italia-no ha nei confronti della Banca europea». Secondo Confeser-centi «dietro il messaggio di un fisco più equo e più favore-vole alla crescita si nascondo-no misure che rischiano di far piombare sugli italiani ulterio-ri aumenti di tasse, come il cata-sto patrimoniale». Presa di po-sizione "operativa", invece da parte dei geometri. «Per gli ac-catastamenti degli ultimi anni il dato della superficie è noto, ma per quelli precedenti no e si rischia di ricavalo con calcoli telematici approssimativi. Per questo, la nostra categoria è pronta a offrire il proprio con-tributo, anche a prezzi concor-dati e competitivi, in accordo con l'agenzia del Territorio» dice Fausto Savoldi, presiden-te del Consiglio nazionale dei geometri,

RIPRODRZIONE RISERVATA

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press LinE 18/04/2012

Il Sole12

Incarichi a te po. Rinnovabili una volta

Arriva la sanatoria per i dirigenti degli enti locali Gianni Trovati MILANO

Sanatoria con scadenza per i contratti dirigenziali a tempo determinato che i Co-muni hanno siglato negli ulti-mi anni e che superano il vec-chio limite che impediva a questi incarichi di superare 1'8% della pianta organica di-rigenziale.

Gli emendamenti al decreto legge fiscale varati in commis-sione alla Camera allargano le maglie per i dirigenti a tempo (si veda anche II Sole 24 Ore di ieri), fissando un tetto genera-le al m% (sempre in rapporto agli organici dirigenziali) che può salire al 20% negli enti fi-no a ioomila abitanti e al 13% in quelli fra ioomila e 25omila. Insieme a questo, arriva la "sa-natoria" sulle tante posizioni extra tetto diffuse nelle città. Per quelle che non superano i nuovi limiti, più generosi dei vecchi, non c'è problema, ma una chance si apre per chi sta sopra anche ai nuovi parame-tri: gli incarichi in eccesso, che scadano entro fine 2012, po-tranno essere rinnovati una so-la volta, con un provvedimen-to motivato che ne dimostri il carattere «indispensabile» per lo svolgimento delle «fun-zioni essenziali» La regola non prevede controlli o san-zioni specifiche, per cui su que-sti provvedimenti vale la disci-plina ordinaria del controllo interno e contabile.

Sul versante delle verifi-che, una stretta arriva, alme-no in teoria, per i Comuni che non destinano alla sicurezza stradale la loro quota di pro-venti degli autovelox. Sale, in-fatti, dal 3o al 9o% il taglio su-gli introiti applicato agli enti che non certificano il corretto utilizzo di queste risorse: per

tradurre in pratica la previsio-ne, ovviamente, occorrerà pe-rò attivare un sistema di verifi-che effettive, che negli anni scorsi sono mancate.

Il capitolo autovelox è l'uni-ca novità negativa per i sinda-ci, che dal passaggio in com-missione Finanze alla Camera del decreto ottengono qual-che soddisfazione. Sul perso-nale, oltre al via libera agli inca-richi dei dirigenti a tempo, vie-ne confermato il raddoppio delle possibilità assunzionali (il turn over passa dal 20 al 40%) per gli enti nei quali le spese di personale coprono meno della metà delle spese

MXXI—SANZIONE Sale dal 30% al 90% il taglio sugli introiti da autovelox per i sindaci che non usano i proventi per la sicurezza stradale

correnti. Confermato anche il calcolo di favore per le assun-zioni nell'istruzione pubblica, nel settore sociale e nella poli-zia locale, la cui spesa viene conteggiata al 50% in rapporto al turn over (ma non in relazio-ne ai tetti massimi delle uscite per il personale).

Varato anche l'incentivo da 500 milioni da distribuire ai Comuni che decideranno di cedere spazi finanziari ad altri enti in difficoltà con il ri-spetto del Patto, secondo il meccanismo che estende a li-vello nazionale il Patto di sta-bilità «orizzontale» tentato fi-nora (senza incentivi, e quin-di con scarso successo) a livel-lo regionale.

gianni.trovatgilsole24ore.com

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Torino apre le danze sulle multiutility LA CESSIONE DELLA SOCIETÀ Cl TRASPORTO

L a sfida per i Comuni, soprattutto del Nord, è giocare la partita delle multiutility aprendo al mercato e te-nendo saldi in mano pubblica i fili della governance.

Torino sta facendo la sua parte. Nei giorni scorsi Palazzo di Città ha ricevuto quattro manifestazioni d'interesse per Gtt, la società del trasporto pubblico locale che in futuro gestirà anche il collegamento tra Torino e l'aeroporto di Caselle. Tra gli interessati, accanto a Trenitalia, i tedeschi di Arriva, già presenti nel trasporto locale in Piemonte, e i francesi di Keolis. Via alla gara, entro un mese, per cedere il 49% delle quote.

E la prima tappa di un percorso avviato, a novembre, con la costituzione della holding delle partecipazioni co-munali. Il prossimo passo sarà la cessione di quote delle società (Amiat e Trm) che operano nella filiera ambienta-le, ossia la gestione dei rifiuti, con sullo sfondo il progetto del sindaco Piero Fassino di costruire un polo nazionale, attraverso una politica di aggregazione, sulla scia dell'ope-razione realizzata con Edison da A2A e Iren. I nodi al petti-ne non sono pochi, a cominciare dall'alto livello di indebi-tamento dei player e dalla fame di risorse che caratterizza il presente. Ma la sfida va giocata fino in fondo e, possibil-mente, con un disegno il più chiaro possibile.

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-- dennania a corren te alte

press LinE 18/04/2012

Il Sole12

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Ritardi Pa. Pmi del settore in allarme

Terziario, crediti per 32 miliardi Marzio Bartoloni

Le 18mila imprese dei ser-vizi - dalle mense alla gestione dei rifiuti- chiedono al Gover-no di non perdere più tempo sui ritardi dei pagamenti della Pa. Ritardi che continuano ad allungarsi e che come un nodo scorsoio strozzano sempre di più un settore che ormai vanta un credito di 32 miliardi, quasi metà della montagna di 70 mi-liardi di debiti verso i fornitori su cui siedono le Pa.

In cima alla lista dei debito-ri delle imprese dei servizi che in media aspettano per es-sere pagati 250 giorni ci sono le Asl (per il 54% dei crediti), i Comuni (20%) e lo Stato cen-trale (per i117%): «Si tratta di una situazione drammatica», spiegano dal «Taiis», il tavo-lo interassociativo che rap-presenta queste aziende che danno lavoro a 9oomila per-sone e sono le più "ricatti.te" perché non possono mai stac-care la spina, altrimenti «c'è la denuncia per interruzione di pubblico servizio».

Ora, dopo le promesse e le buone intenzioni, chiedono una «inversione di tendenza» e misure urgenti da applicare immediatamente: «Finora ci sono stati troppi dibattiti, in-terpellanze, mozioni, ordini del giorno, norme annunciate la cui attuazione è rinviata», ha spiegato ieri Giuseppe Ghe-rardelli, coordinatore del Tai-is. Che sulle iniziative del Go-verno per risolvere il nodo dei ritardi di pagamento (si ve-da l'articolo a pagina 3) mo-stra attesa ma anche un po' di scetticismo: «Siamo preoccu-pati per alcune soluzioni, co-me la formula del pro-solven-do con le banche, che rischia di diventare solo un aggravio in più». «Va bene anche ricor-rere alla Cassa depositi e pre-stiti - aggiunge -, ma va affron-tato anche il debito degli enti locali e delle Asl, non solo quello dello Stato».

Tra le richieste urgenti c'è il tanto atteso recepimento della direttiva Ue che entro marzo 2013 dovrebbe tagliare i tempi di pagamento a 3o giorni (con eccezioni fino a 6o): lo statuto delle imprese (legge 180/ton) aveva anticipato le nuove nor-me a novembre 2012, ma ora la comunitaria - all'esame del Se-nato dopo il sì della Camera -rischia di allungare l'attesa pre-vedendo il recepimento dopo 6 mesi dalla sua approvazione. Non solo. La stessa comunita-ria aggiunge una serie di palet-ti che rischiano di penalizzare le imprese: il Dlgs che dovrà re-golare il periodo transitorio ri-solvendo il nodo del saldo dei debiti già maturati potrà esse-re emanato solo dopo «l'entra-

LA PROPOSTA Una semplice modifica del codice consentirebbe di pagare direttamente i su bappaltatori abbreviando i tempi

ta in vigore - avverte l'articolo - di provvedimenti legislati-

vi che stanzino le occorrenti ri-sorse finanziarie». Come dire che il rischio di nuovi rinvii è dietro l'angolo. Per le imprese dei servizi deve essere anche chiarito il rapporto tra obbliga-zioni di pagamento per i con-tratti di servizio e il patto di sta-bilità che troppo spesso è di-ventato per gli enti locali un ali-bi. Infine il «Taiis» segnala co-me almeno il 30% dei ritardi sia dovuto alla lentezza dei tra-sferimenti dello Stato, mentre per "alleviare" le sofferenze delle Pmi propone di modifica-re il codice degli appalti per consentire il pagamento diret-to delle imprese subappaltatri-ci: «Si tratta - spiegano - di una misura di facile attuazione e a costo zero».

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press LinE 18/04/2012

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Incontro domani sui crediti delle imprese e l'Ance annuncia una mobilitazione per il 15 maggio

Edili pronti a chiedere i danni Ritardati pagamenti della p.a: il ministro Passera accelera

le imprese vantano nei confronti delle stazioni appaltanti allora si procederà con le proteste, le diffi- de e la richieste di risarcimenti. La loro posizione li vede fermi nel pagamento pro-soluto, cioè il pagamento del debito della p.a. nei confronti delle imprese una volta per tutte, respingendo l'ipo- tesi del pro-solvendo che, dicono, vedrebbe ancora le imprese in- debitate, questa volta però verso le banche. E, come una spada di

Damocle, pende sulla riunione del 19 aprile la manifestazio- ne nazionale di protesta già programma dall'Ance per il 15 maggio sui mancati paga- menti. Un'azio- ne nazionale, condotta città per città, dalle imprese verso

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le singole pub- 1e000 bliche ammi- nistrazioni, ha specificato Buz-zetti. Al fianco dell'Ance ci sarà tutta la fileira delle costruzioni, da Federcostruzioni alle altre sigle del mondo dell'edilizia, ol-tre alle associazioni datoriali. «Stiamo facendo un censimento preciso dei crediti che le nostre imprese vantano dalle singole pubbliche amministrazioni», ha fatto sapere il presidente nazio-nale dell'Ance, «una rilevazione nazionale che è la somma delle varie realtà locali rispetto alle varie amministrazioni ani:sal-tanti. La manifestazione del 15 maggio sarà una mobilitazione importante, una protesta di una parte della società civile».

Di sicuro, l'incontro di giovedì al ministero di Passera avrà un focus sul credit crunch. In sostan-za si cercherà di comprendenre in che modo si potrà utilizzare in maniera intensiva il fondo di

DI SIMONETTA SCARANE

U n incontro carico di aspettative quello di do-mani fra il ministro delle infrastrutture e sviluppo

economico, Corrado Passera, e le associazioni di categoria sul cre-dit crunch e i ritardati pagamenti della pubblica amministrazione alle imprese. Che nel caso delle imprese di costruzione ammonta-no a circa 30 miliardi secondo le stime dell'Ance. E anche doma-ni, è probabile, il presidente nazionale dei costruttori edili parteciperà alla riunione al mini-stero di Passera cui è invitata Confindustria. Così come av-venne nell'incon-tro precedente, quando Buzzetti era presente in-sieme a Emma Marcegaglia. II ministro ha già fatto sapere che sta lavorando per accelerare la ricerca della solu-zione e chiudere così un percorso di lavoro fatto con l'associazione delle banche, l'Abi, la Cassa de-positi e prestiti, e le parti sociali. La crisi morde e a rendere ancora più tetro il quadro è la catena di siucidi di imprenditori che non riescono a fare fronte ai loro impegni economici a causa dei mancati pagamenti da parte del-le pubbliche amministrazioni che non hanno pagato loro gli appalti di lavoro aggiudicati e terminati. Al riguardo il presidente Buzzetti ha annunciato che se dalla riu-nione del 19 aprile non uscirà una proposta concreta e definiti-va sul pagamento dei crediti che

garanzia centrale dello stato per fornire garanzie in modo da per-mettere di aumentare la capcità delle banche di erogare maggior credito. Intanto, venerdì e sabato, a Milano, l'Ance, insieme a Le-gambiente e Consiglio nazionale degli architetti si confronteran-no sul piano per le città, indicato dal ministro Passera come una

strada volano per la crescita e lo sviluppo. L'appuntamento è al Forum «Riuso, Casa e Città per disegnare un futuro possibile», all'auditorium Stella Polare del-la Fiera Milano, Rho, per indivi-duare strumenti e strategie che conducano alla realizzazione di nuove politiche urbane.

—® Riproduzkne riservata—II

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Uditi pronti a chiedere i danni • •

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Il Consiglio notarile su box e Imu

Casa, comprare con l'affitto riscatto

IR GIANFRANCO DI RAGO

Imu, compravendita dei box e nuove soluzioni per l'acquisto della casa: dall'affitto con riscatto

alla nuda proprietà Sono que-sti i temi che verranno trattati quest'anno nel corso degli in-contri informativi gratuiti or-ganizzati dal Consiglio notarile di Milano presso l'Urban center del capoluogo lombardo nell'am-bito dell'iniziativa «Comprar casa senza rischi». Avviata nel 2007, si pone l'obiettivo di of-frire un servizio di assistenza e consulenza a chi intende ac-quistare o vendere casa, rine-goziare un mutuo o gestire al meglio il proprio immobile. Il progetto, che prevedeva inizial-mente la disponibilità dei notai a incontrare i privati in un certo periodo dell'anno, visto l'enor-me successo dell'iniziativa, si è trasformato nel 2011 in un servizio di consulenza stabile offerto dal Consiglio notarile di Milano (che comprende anche i notai dei comuni di Lodi, Mon-za, Busto Arsizio e Varese) e di cui è possibile usufruire sempli-cemente prenotandosi attraver-so il sito internet dedicato www. comprarcasasenzarischi.it, nel quale è inoltre possibile con-sultare il decalogo da seguire per un acquisto senza sor-prese e le risposte ai quesiti più gettonati.

Anche quest'anno gli in-contri aperti al pubblico si svolgeranno presso l'Ur-ban center di Milano, in Galleria Vitto-rio Emanuele II, nelle ore serali (dal-le 18 alle 20) di mer-coledì 9, 16 e 23 mag-

gio e avranno rispettivamente per oggetto l'illustrazione delle nuove soluzioni per l'acquisto della casa (dall'affitto con ri-scatto alla nuda proprietà), la disciplina dell'Imu, la nuova imposta sugli immobili che de-butterà a breve. E l'analisi delle possibilità di compravendita dei box separatamente dagli allog-gi, alla luce delle recenti novità normative. «Con il nuovo ciclo di incontri all'Urban Center», ha detto Domenico de Stefano, presidente del Consiglio notari-le di Milano, «si prosegue nella volontà di essere vicini a chi compra o vende casa, soprattut-to in un momento in cui le scel-te di investimento acquistano una rilevanza crescente per le tasche dei cittadini. Invitiamo i cittadini a utilizzare questa occasione per incontrare in un contesto informale i notai, dai quali possono ricevere da sem-pre e gratuitamente una consu-lenza altamente specializzata che li aiuti a valutare tutti gli aspetti connessi con l'acquisto della casa, evitando le trappole più comuni in cui possono incor-rere per mancanza di informa-zione adeguata».

©Riproduzione

riservata—

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a moda nel cortile

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Grandi eventi fuori dall'azione della Protezione civile

Appalti, giro di vite Deroghe al codice solo per calamità

DI ANDREA MASCOLINI

N iente più grandi eventi, dall'Expo alle Olimpia-di, in deroga alle norme sugli appalti pubblici

e gestiti dalla Protezione civi-le. Sarà possibile bypassare la normativa ordinaria sugli ap-palti soltanto per le calamità naturali, alluvioni, terremoti. E soltanto per sei mesi. Il giro di vite sugli appalti senza gara è quanto prevede il disegno di legge di riforma della normativa in materia di protezione civile (la legge 225/92) che, se varato dalla Conferenza unificata di do-mani, chiuderà la stagione dei grandi eventi gestiti dal Dipartimento per la protezione civile, che ora è guidato da Franco Gabriel-li, con molti meno poteri di Guido Bertolaso. La legge chiarisce subito quali po-tranno essere i margini di operatività del Diparti-mento in regime «straordinario» e derogatorio rispetto alle usuali norme in materia di affidamento dei contratti pubblici. In partico-lare, si precisa che la protezione civile scenderà in campo soltanto in presenza di «eventi calami-tosi naturali» o «calamità» che debbano essere fronteggiati con mezzi e poteri straordinari da impiegare, comunque, «durante limitati e predefiniti periodi di tempo». Niente più competen-ze sui cosiddetti «grandi even-ti». In particolare, allo scattare dell'evento calamitoso la presi-denza del consiglio (o per sua

delega il ministro dell'interno) dichiarerà lo stato di calamità naturale con una delibera adot-tata di intesa con la regione in-teressata ché dovrà anche pre-vedere quale amministrazione sarà competente ad attuare gli interventi di ricostruzione dopo il termine della fase di emergen-za. Quest'ultima potrà durare 60 giorni, prorogabili fino ad altri 40 (per un totale di 100 giorni). Sarà in questo periodo che il capo del

dipartimento della protezione civile (delegato dal presidente del consiglio) potrà esercitare il potere di emanare ordinanze che, fra le altre cose, consento-no di procedere all'affidamento di lavori in deroga rispetto alle norme ordinarie, per evidenti ragioni di celerità e immediatez-za di intervento, ancorché «nel rispetto dei principi generali dell'ordinamento». Un partico-lare importante è che il capo del dipartimento dovrà comunque acquisire l'intesa della regione e che, diversamente da quanto avveniva precedentemente, sarà

esentato dall'acquisizione del «concerto» del ministero delle fi-nanze. Il potere di emanare ordi-nanze in deroga alla normativa vigente, compresa quella sull'af-fidamento dei contratti pubblici, dovrà essere esercitata secondo le linee e i criteri definiti nella delibera che dichiara lo stato di emergenza. In ogni caso lo spa-zio operativo per la protezione civile sarà ristrettissimo perché saranno affidabili secondo proce-

dure derogatorie soltanto gli interventi, compresi i lavori, «provvisionali necessari alle prime ne-cessità nei limiti delle risorse disponibili». Dieci giorni prima del termine di scadenza dello stato di emergenza (al massimo quindi, nei novanta gior-ni successivi all'evento) il Capo della protezione ci-vile dovrà cedere all'am-ministrazione pubblica competente in via or-dinaria tutti i poteri e

quest'ultima potrà procedere in deroga alla normativa sui con-tratti pubblici al massimo per un periodo di sei mesi, ferma in ogni caso l'inderogabilità dei vincoli di finanza pubblica. Pas-sati i sei mesi, ogni affidamento sarà disciplinato dalle usuali norme del Codice dei contratti pubblici.

--ORiproduzione riservata-Ali

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ALLARME TA11S

a p.a ormai paga

e ONA DALESSIO

pubblica amministra-zione paga (sempre pila) in rifar do i debiti con le impre

nfatti, nel 2009 la media ttesa era di 128 giorni, nel.

2011 è passata a 180, ossia a mesi. E la somma dovuta alle società di servizi raggiunge i 32 miliardi (di cui il 54% ri guarda strutture sanitarie, il resto amministrazioni locali

ato), mentre la mancata ponsione dei corr spetti-

di appalto, per buona parte impegnati in stipendi, tas-contributi, mette in crisi

aziendale. È ungridc re quello lanciato

dal Thiis, il Tavolo'. ciativn delle imprese

izi (14 federazioni ed rganizzazioni per un totale i 18 mila realtà produttive

del valore di. 50 miliardi, in cui gravitano circa 900 71'4 . lavoratori), che definii tuazione «dramma

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Pagina 28 senza albo

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Al catasto tributi soft

Riduzione del 10% dei tri-buti catastali speciali per la consultazione «on line» della banca dati ipoteca-ria e catastale gestita dal Territorio. Questo ciò che emerge dalla lettura degli emen-damenti al dl n. 1672012 approvati in questi giorni in sede di commissione fi-nanze della camera. Innanzitutto, le modifiche in commento prevedono la gratuità della consul-tazione delle banche dati ipotecaria e catastale e dell'anagrafe immobi-liare integrata, gestite dall'Agenzia del territo-rio, per le amministrazio-ni pubbliche, le agenzie fiscali e per gli agenti della riscossione, se fina-lizzate all'espletamento dei compiti istituzionali o per l'assolvimento di fini istituzionali. In secondo luogo, la con-sultazione gratuita e in esenzione dei tributi spe-ciali, delle medesime ban-che dati, può essere este-sa a cura del Territorio con provvedimento diret-toriale, mediante il quale la stessa Agenzia deve

provvedere a indicare le modalità e i tempi per l'estensione dei servizi, considerando comunque che, a prescindere dai con-tenuti del provvedimento, l'accesso alle banche dati a cura del proprietario (o del comproprietario elo del titolare di diritti rea-li) degli immobili presso gli uffici competenti deve avvenire gratuitamente e in esenzione totale dai tributi. Inoltre, con le correzioni in commento, viene pre-visto che i tributi speciali catastali, come indicati nella citata tabella «A», del dl 533/1954, devono essere ridotti del 10% in presenza di consultazione on line e viene rimodulata, con maggior dettaglio, la stessa tabella. Infatti, i punti 2 e 4, della tabella riddamata risultano ulteriormente suddivisi con una previsione degli impor-ti dovuti modulati sulla ti-pologia della consultazione e della categoria assegnata alla costruzione; tra l'altro, si segnala che per ogni uni-tà appartenente ai gruppi A, B e C e a quelle censite senza rendita, il costo vie-ne fissato in 50 euro, per quelli di categoria D e E, in euro 100.

Fabrizio G. Poggiani

Pagina 31 r.

Ipoteca cancellata in automatico

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Pagina 32 Blocco paganbcoli p.a. più legaero

DECRETO FISCALE/ Ritorna la rateazione per quote latte. Deroga al contante con soglia 15.000 €

Bloccopagamenti p.a. più leggero Saranno pagati gli importi che eccedono il valore del debito

DI CRISTINA BARTELLI

Si allentano i paletti per il blocco dei pagamenti della p.a. Avere una pen-denza per il pagamento

di tasse e imposte non bloccherà, almeno totalmente, le procedu-re di pagamento della pubblica amministrazione nei confronti dell'impresa. Per i pagamenti di importi superiori ai 10 mila euro le pubbliche amministrazioni, in-fatti, non attiveranno più il blocco di tutti gli importi nel caso in cui l'impresa creditrice abbia pen-denze di tasse non pagate. Con un emendamento, approvato in commissione finanze al dl fisca-le, si prevede infatti che l'ammi-nistrazione «paga le somme che eccedono l'ammontare del debito per cui si è verificato l'inadempi-mento comprensivo delle spese e degli interessi di mora dovuti». Di più. Il mancato pagamento costituisce una violazione dei do-veri d'ufficio. Stessa valutazione, violazione dei doveri di ufficio, per il mancato pagamento delle somme dovute al beneficiario se, d'al controllo fatto dalla p.a. con Equitalia, emergono le pendenze

delle imprese con la società di ri-scossione.

Rateazioni delle quote latte. Nelle correzioni approvate ritorna la possibilità delle rateazione per le multe delle quote latte. E stata introdotta una modifica all'artico-lo 1, comma 4 dal testo a sua volta modificato dal Senato. La norma prevedeva infatti che per i crediti degli enti previdenziali e per i casi di ottemperanza di obbligazioni derivanti da sanzioni comunitarie non si poteva accedere al regime della rateizzazione, da parte di Equitalia, con la modalità delle rate costanti o variabili. In com-missione è saltata la e congiunzio-ne che prevedeva l'esenzione del-la disposizione per i crediti degli enti previdenziali e nei casi di ot-temperanza a obbligazioni dovu-te alle sanzioni comunitarie. Ora, dunque, la sola esenzione alle ra-teazioni dei debiti riconosciuta è quella relativa ai crediti degli enti previdenziali nei casi di ottempe-ranza a obbligazioni derivanti da sanzioni comunitarie (ed è il caso del recupero dei contributi per i contratti di formazione lavoro).

Deroga al contante. Arriva la soglia alla deroga dei pagamenti

in contanti per gli stranieri. La norma prevedeva che i cittadini extra Ue potessero pagare, li-beramente, oltre i mille euro, in contante i loro acquisti, a fronte di adempimenti da parte dei com-mercianti muniti di un'autorizza-zione da parte dell'Agenzia delle entrate; ora è stata aggiunta, in commissione, la soglia ai paga-menti dei 15 mila euro. In questo modo si evitano effetti paradossali della norma, l'acquisto, ad esem-pio, in contanti da parte di cittadi-ni cinesi o russi, di un'abitazione. Mentre, per quanto riguarda gli adempimenti del commercianti, dovrà comunicare all'Agenzia delle entrate anche il numero di conto corrente su cui versa i paga-menti effettuati in contante.

Una soglia alla pignorabili-tà degli stipendi. Ci sarà solo una soglia nella misura di un decimo per importi fino a 2.500 euro per procedere alla pignora-bilità di stipendi, salari e altre indennità, da parte dell'agente della riscossione; mentre dal te-sto arrivato dal senato si parlava anche di una soglia di un settimo per importi compresi tra i 2 mila e i 5 mila euro.

Modello 730 allargato. I lavoratori dipendenti che non potrebbero presentare il 730 per-ché privi di sostituto di imposta potranno comunque rivolgersi ai centri di assistenza fiscale (Cap. Se dalle dichiarazioni emerge un debito il Caf effettua il versamen-to utilizzando i servizi telematici dell'Agenzia delle entrate o entro il decimo giorno prima della sca-denza del termine di pagamento, consegna la delega di versamento compilata al contribuente che ef-fettua il versamento. I rimborsi che scaturiscono da queste dichia-razioni sono eseguiti con una pro-cedura accelerata.

Asili nido e borse di studio. Le somme erogate dal datore di lavoro ai dipendenti per la fre-quenza degli asili nido nonché le borse di studio da parte dei fami-liari sono ricomprese nei carichi di famiglia e non nelle detrazioni.

Antiriciclaggio e giochi. Conti correnti dedicati per chi ge-stisce concorsi pronostici o scom-messe. La finalità della norma è quella della tracciabilità dei flussi finanziari affini antiriciclaggio. Per raggiungere l'obiettivo, chiun-que, anche privo di licenza, si tro-

via gestire giochi e pronostici per conto proprio o di terzi, anche se ubicati all'estero, deve avere in Italia presso le poste o una banca un conto corrente dedicato in via esclusiva a questa attività. Sul conto devono transitare le spese e le erogazioni di oneri economici e di proventi finanziari

Pubblicità sulle gru. Recepi-ta una richiesta dei costruttori: al di sotto di una certa dimensione, i marchi sui mezzi non saranno più tassati con l'imposta comu-nale sulla pubblicità, in quanto appunto marchi e quindi ricono-sciuti come non aventi finalità pubblicitarie.

Esenzione Iva per i colle-gi solo con studenti. Stretta sull'esenzione dall'Iva per i col-legi universitari: da ora in poi vengono esentati solo quelli ge-stiti da enti che operano esclusi-vamente con la finalità di ospi-tare gli studenti universitari.

—O Riproduzione riservata —AI

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Data i Percentuale di base L imponibile da pagare Modalità

18 giugno 2012 33% o 50% a scelta del . 13 contribuente

,, F244.

17 settembre 2012

33% se si è scelta la rateazione in tre tranche, altrimenti nulla

F24

1 7 dicembre 2012

33% (se si è scelta la rateazione in tre tranche) c) 50% (se si è il scelto pagam°ento in due rate) + conguaglio alla luce delle scescelte definitive espresse

il .,,, dai sindaci (entro ii 30

settembre) e dallo stato (entro il 10 dicembre)

F24 o bollet

ietino

posta

DECRETO FISCALE/ Agevolati gli immobili degli anziani ricoverati, ma solo se sfitti

Imu, bollettini solo da dicembre Rateazione in due - o tre tranche. Arriva l'imposta di sbarco

DI FRANCESCO CERISANO

mu pagabile col bollettino postale ma solo a partire dal saldo di dicembre. Per i primi versamenti (uno o due

che siano a seconda della scelta del contribuente) l'unico metodo di pagamento ammissibile conti-nuerà ad essere il modello F24. La rateizzazione in tre tranche dell'imposta relativa alla prima casa cessa di essere obbligatoria e diviene facoltativa. Saranno dunque i proprietari a scegliere se versare un terzo dell'imposta dovuta entro il 18 giugno, un ter-zo entro il 17 settembre e la ri-manente quota (comprensiva del conguaglio) entro il 17 dicembre, oppure pagare la metà entro il 18 giugno e il resto a dicembre. I co-muni inoltre potranno scegliere di far pagare un'Imu agevolata agli anziani o ai disabili posses-sori di prima casa e residenti in modo permanente presso istitu-ti di ricovero e cura. Ma a una condizione: che l'immobile non risulti affittato. Stessa cosa di-casi per le abitazioni dei citta-dini italian4 residenti all'estero: saranno considerate abitazioni principali ai fini Imu se non con-cesse in locazione.

Chi si aspettava che con gli emendamenti al dl fiscale pre-sentati lunedì alla camera (si veda ItaliaOggi di ieri) il cantiere dell'Imu potesse finalmente chiu-dere i battenti, dovrà nuovamen-te ricredersi. Perché ieri la com-

missione finanze di Montecitorio, nel dare il via libera al testo del decreto, ha nuovamente ritoccato la disciplina dell'imposta munici-pale con modifiche significative. A cominciare dalla rateizzazio-ne che, per effetto di un emen-damento del vicecapogruppo Udc Gian Luca Galletti, potrà avvenire in due o tre rate. Alla base della modifica, ha spiegato Galletti, la necessità di agevo-lare ulteriormente i proprietari che con le tre rate obbligatorie sarebbero stati costretti a paga-re il 66% dell'imposta prima del conguaglio di dicembre, mentre con due rate dovrebbero pagare solo il 50%.

Quanto alle modalità di ver-samento dell'imposta, però, le semplificazioni attese dai contri-buenti sono solo limitate. Il tra-dizionale (e molto più semplice) bollettino postale non si affian-cherà completamente al modello F24, ma potrà essere utilizzato solo «a decorrere dal 1° dicembre 2012» e quindi per il pagamen-to del saldo. Così ha deciso la commissione finanze preferendo l'emendamento di Gerardo So-glia (Gruppo misto-Ppa) a quello di Alberto Giorgetti (Pdl) che invece puntava a reintrodurre da subito l'uso del conto corrente postale. La ragione è essenzial-mente legata alla certezza dei dati sul gettito dell'acconto che solo l'utilizzo del modello F24 può consentire di avere in tempo utile per il conguaglio di dicembre.

Dall'anno prossimo aliquo-

te Imu ordine Per evitare che ogni anno l'Imu finisca per rive-larsi un oggetto misterioso dai contorni indefiniti, un emenda-mento del relatore Gianfranco Conte prevede che dal 2013 le deliberazioni dei comuni che fis-sano aliquote e detrazioni d'im-posta debbano essere inviate esclusivamente in via telemati-ca per la pubblicazione sul sito del Dipartimento politiche fiscali del Mef. Gli effetti delle delibe-re saranno retroattivi a partire dal 1° gennaio a condizione che la pubblicazione avvenga entro il 30 aprile. In caso di mancata pubblicazione entro questo ter-mine le aliquote e le detrazioni si intenderanno prorogate di ann.o in anno

Tagli per coprire la revisio-ne della disciplina Imu. Nel 2012 è previsto un taglio ai mi-nisteri di 280 milioni di euro (180 milioni a decorrere al 2013). Ri-duzioni della spesa in vista anche per l'Inps (48 milioni), e l'Inail (12 milioni) mentre i Monopoli subiranno un taglio di budget di 11 milioni di euro.

Imposta di scopo e impo-sta di sbarco. Oltre all'esen-zione dall'imposta di bollo per i

contratti di affitto assoggettati alla cedolare secca (si veda altro pezzo in pagina) si segnalano novità sull'imposta di scopo e su quella di soggiorno che nelle iso-le minori potrà essere sostituita dall'imposta di sbarco (al mas-simo 1,50 euro). Le compagnie di navigazione la riscuoteranno unitamente al prezzo del bigliet-

to del traghetto. Il nuovo balzello colpirà il turismo «mordi e fuggi» a Capri, Ischia, isola del Giglio e Eolie. Saranno esenti i residenti, i lavoratori, gli studenti pendola-ri e «i componenti del nucleo fa-migliare dei soggetti che pagano l'Imu nel territorio del comune».

La disciplina dell'imposta di scopo, invece, diventa meno vin-

colante rispetto ai criteri dettati nel decreto legislativo sul fisco municipale (individuazione di opere pubbliche ulteriori rispet-to a quelle indicate nella legge n. 296/2006; aumento, sino a dieci anni, della durata massima di applicazione; possibilità che il gettito dell'imposta finanzi l'in-tero ammontare della spesa per l'opera pubblica da realizzare) e che i comuni non saranno più obbligati a seguire. Inoltre si pre-vede che a decorrere dall'entrata in vigore dell'Imu, l'imposta di scopo si applicherà (o continuerà ad applicarsi se già istituita) con riferimento alla base imponibile e alla disciplina vigente per l'im-posta municipale propria.

Contributo Ifel. Ritoccato ancora al ribasso il contributo a favore dell'Ifel, l'Istituto per la finanza locale dell'Anci. L'emen-damento del relatore Conte pre-sentato lunedì riduceva l'entità del sostanzioso obolo dall'i allo 0,9 per mille del gettito Imu rela-tivo alle abitazioni diverse dalla prima casa. Ieri, la versione defi-nitiva della proposta di modifica, abbassa ulteriormente la quota allo 0,8 per mille. ©Riproduzione riservata

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Niente imposta di bollo sugli affitti con cedola • r

Niente imposta di bollo sulle ricevute e sulle fideiussiom riguardanti le locazioni assoggettate a cedolare secca. Questo il contenuto di un altro emendamento al dl n. 16/2012, proposto in sede di riformulazione del relatore, che prevede una modifica al comma 2, dell'art. 3, del di n. 23/2011 (fe-deralismo fiscale). È noto che, a decorrere dal 2011 e per scelta opzionale del locatore, i canoni di locazione, riferibili a unità immobiliari a destinazione abitativa, possono essere assoggettati alla cedolare secca, sostitutiva dell'imposta sul reddito delle persone fisiche, delle addizionali e, dice testualmente la norma, «delle imposte di registro e di bollo sul contratto di locazione» nonché sulle «imposte di registro e di bollo sulla risoluzione e sulle proroghe del contratto di locazione». Detta previsione è stata ulteriormente sot-tolineata dal provvedimento dell'Agenzia delle entrate del 7 aprile 2011 con l'ulteriore specificazione che, per quanto concerne l'imposta di registro e di bollo, la sostituzione sulle risoluzioni e proroghe può avvenire quando alla data della risoluzione anticipata sia in corso l'aminnlità per la quale è esercitata l'opzione per la cedolare secca 'e venga esercitata l'opzione per la cedolare secca per il periodo di durata della proroga. Come confermato da altro documento di prassi (circ. 26/E/2011) per quanto riguarda l'applicazione dell'imposta di bollo sui contratti di locazione redatti per scrittura privata autenticata, l'art. 2, della tariffa allega-ta al dpr n. 642/1972 prevede l'applicazione nella misura di euro 14,62 per ogni foglio, che in tale fattispecie non si rende applicabile, mentre sulle quietanze relative ai ca-noni di locazione non soggetti a Iva (proprietari privati) l'imposta resta dovuta dal conduttore nella misura pari a euro 1,81, se l'ammontare addebitato supera curo 77,47, ai sensi della medesima tariffa. La modifica proposta prevede un ampliamento dell'esenzione, in presenza di contratti di locazione assoggettati alla cedolare secca, disponendo che non si applica «l'imposta di bollo sulle ricevute al pagamento del canone» e l'imposta di bollo e di registro «alla fideiussio-ne prestata a favore del conduttore». Di conseguenza, con l'opzione per l'applicazione della tassazione sostitutiva, il conduttore potrà ottenere le quietanze, di cui all'art. 1199 c.c., in esenzione da bollo e, nel caso in cui il locatore, sia per le cauzioni che per l'anunontare complessivo dei canoni, richieda la fideiussione, di cui all'art. 1936 c.c., la banca o

l'assicurazione non d°vrà assolvere iltabnr*bizuitoo. G pogg

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Patto orizzontale nazionale, un tour de force per gli enti

Rimodulazione orizzontale dei vincoli di finanza pubblica su base nazionale (e non più solo regionale). Accesso «prio-ritario» al fondo speciale destinato dal dl «Cresci Italia» allo smaltimento dei debiti pregressi della pa. È un uno-due importante quello che gli emendamenti al decreto fiscale approvati lunedì al senato portano sul versante della lotta ai ritardati pagamenti da parte dei comuni. Complessiva-mente, il combinato disposto delle due misure potrebbe sbloccare fatture ferme per quasi 2 miliardi di euro all'an-no. Ma non mancano i problemi applicativi, che riguarda-no soprattutto il nuovo Patto orizzontale nazionale. Esso (previsto dal nuovo art. 4-ter) dovrebbe rendere possibile lo scambio compensativo di quote di Patto fra i comuni di tutto il territorio nazionale e non solo più, come fino a oggi possibile, all'interno di ciascun territorio regionale.

Secondo i dati elaborati dall'Ance e relativi al 2010, una piena attuazione di tale strumento consentirebbe di liberare, ogni anno, fino a 800 milioni di euro circa solo a livello di municipi. Tuttavia, la necessità di far convivere il Patto orizzontale nazionale con il suo omologo regiona-le (previsto dall'art. 1, c. 141, della legge 220/10) ha co-stretto il legislatore a prevedere una tempistica che pare troppo stretta: i comuni, infatti, dovranno comunicare alla Ragioneria generale dello stato le proprie necessità, ma soprattutto le proprie disponibilità ad accettare un peg-gioramento temporaneo del proprio obiettivo di Patto, en-tro il 30 giugno. Si tratta di una scadenza eccessivamente anticipata, se si pensa che coincide con quella prevista per l'approvazione del bilancio di previsione 2012. Quanti enti, in una fase così prematura dell'esercizio finanziario, saran-no disposti a cedere spazi finanziari? Neppure l'incentivo previsto, consistente in un contributo in conto riduzione del debito (fino a un massimo complessivo di 500 milioni di euro) pare decisivo, anche perché la relativa entrata non sarà considerata valida ai fini del Patto e quindi, di fatto, andrà a beneficio più delle banche che di comuni e relativi creditori. Inoltre, non si comprende perché la logica della compensazione orizzontale sia stata circoscritta ai soli co-muni, escludendo, oltre alle regioni anche e soprattutto le province. Non a caso, ieri, il presidente dell'Upi, Giuseppe Castiglione, ha parlato di una «scelta del tutto inaccettabi-le», chiedendo l'estensione del Patto orizzontale nazionale anche agli enti di area vasta.

Matteo Barbero

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Previdenza integrativa per i ministeriali

Dipendenti p.a., via al fondo Sirio

AEI via un nuovo fondo pensione per i dipen-denti pubblici. Dopo

spero rivolto ai di-pendenti della scuola, Perseo destinato ai dipendenti del set-tore sanitario e degli enti lo-cali, la Covip, Commissione di vigilanza sui fondi pensione, ha autorizzato all'esercizio dell'at-tività il Fondo pensione Sirio.

Si tratta di un fondo negoziale destinato ai dipendenti dei mi-nisteri, degli enti pubblici non economici, della presidenza del consiglio dei ministri, dell'Enac e del Cnel, al quale possono aderire anche i dipendenti dell'Agenzia del demanio, per i quali è stato già formalizzato il relativo accordo. I potenziali aderenti sono circa 260 mila.

Una volta definite le procedu-re che li riguardano, al nuovo fondo potranno partecipare an-che i dipendenti del comparto università e ricerca, delle altre Agenzie fiscali, nonché quelli delle organizzazioni sindacali firmatarie dell'accordo istituti-vo, del Coni servizi spa e delle Federazioni sportive nazionali.

Per chi aderisce al fondo Sirio l'amministrazione di apparte-nenza verserà un contributo pari all'i% della retribuzione utile per il calcolo del trattamento di fine rapporto (tfr) al quale l'interessa-to aggiungerà un contributo per-

sonale minimo di pari importo che potrà essere aumentato con un contributo aggiuntivo.

Con riguardo al tfr, è previsto un versamento pari all'intera quota per i lavoratori assunti dal 1° gennaio 2001, mentre, per quelli assunti in data pre-cedente il versamento è pari al 2% della retribuzione utile per il calcolo del tfr al quale si aggiun-ge un'ulteriore quota figurativa pari all'1,5% della base contribu-tiva per il calcolo del trattamen-to di fine servizio (tfs).

Come per tutti i fondi pensione del pubblico impiego, sia le quo-te del tfr sia quella aggiuntiva dell'1,5% non vengono versate effettivamente al Fondo pensione ma sono accantonate figurativa-mente presso l'Inps, ex-gestione Inpdap. Lente le contabilizza e le rivaluta inizialmente con un tasso pari alla media dei rendimenti ot-tenuti da un paniere di fondi pen-sione dotati di un'ampia base asso-ciativa e, una volta perfezionata la gestione finanziaria del fondo, in misura pari al rendimento effetti-vo realizzato dal fondo stesso. Solo al momento della cessazione del rapporto di lavoro, l'ente di provi-denza verserà al Fondo pensione l'importo accumulato che, insieme ai contributi reali e ai relativi ren dimenti, costituirà la complessiva posizione individuale.

—® Riproduzione riservata--a

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