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Ufficio stampa Rassegna stampa sabato 1 giugno 2013 Pagina 1 di 16

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Ufficio stampa

Rassegna stampasabato 1 giugno 2013

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Il Resto del Carlino Bologna

Il Sole 24 Ore

Italia Oggi

INDICE

San Giovanni e Terre d'Acqua: Musica, cibo, solidarietà Èla Fiera di Maggio01/06/13 Cronaca 3

San Giovanni e Terre d'Acqua: «Nuove tecnologie e cortesia E il cliente diventa uno di noi»01/06/13 Economia e Lavoro 6

Imu legata alla nuova rendita01/06/13 Pubblica amministrazione 8

Il Comune paga allo Stato per la palestra01/06/13 Pubblica amministrazione 9

Prima casa, bonus più facile per i coniugi01/06/13 Pubblica amministrazione 10

Oneri di urbanizzazione «liberi»01/06/13 Pubblica amministrazione 11

Il mattone paga le spese01/06/13 Pubblica amministrazione 13

Convenzione per il dopo Equitalia01/06/13 Pubblica amministrazione 14

Nel Patto le assunzioni over quota di disabili01/06/13 Pubblica amministrazione 15

L'ingegnere non guida i vigili01/06/13 Pubblica amministrazione 16

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DIVERTIMENTO Nonostante H maltempo, in molti à sono riversati per le strade, passeggiando per la Fiera

stra fiera un prodotto di eccellenza? Sì, e parlando di ec-cellenze, la nostra fiera ne è certamente un esempio consi-derato che ha saputo rinnovarsi pur mantenendo una qualità innegabile». E Michele Bonora, dello stand della Boutique del celiaco, si capisce quante persone siano sta-te attratte dalla fiera santagatese: «Abbiamo superato le centocinquanta ordinazioni. Probabilmente se il clima fosse stato migliore avremmo, di certo, sfondato quota duecento clienti».

Luca Scarceri

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EVENTO Una sera a spasso fra animali da cortile e gazebi, tra cui la Boutique del ciliato che ha distribuito gratis prodotti

Musica, cibo, solidarietà È la Fiera di Maggio

Nonostante 11 maltempo, La kermesse ha avuto successo, anche per gazebo dedicati atta solidarietà e al voLontariato. IL sindaco esutta: «La festa é un orgogtio»

SANT'AGATA BOLOGNESE METTI una sera a spasso tra animali da cortile, musi-ca, abiti appesi, gastronomia tipica e stand di benefi-cenza. Proprio così. La Fiera di maggio, nonostante una partenza non troppo brillante, a causa del mal-tempo che ha imperversato per diverse ore sulle no-stre zone, si è comunque distinta per il numero di ga-zebo dedicati ad associazioni di volontariato e benefi-cenza. In questo sono rientrate, solo per citarne alcu-ne, l'istituto Ramazzini di Bentivoglio, l'associazio-ne Agd di Bologna, il canile di Amola, la Boutique del celiaco di Persiceto, che ha fornito prodotti &- Ieri fi:ee a tasso zero di contaminazione. Ma non è fini-ta. Infatti la manifestazione, che ha preso il via merco-ledì 22 maggio, ha visto la presenza, fino alla serata inoltrata di domenica, di più eventi, durante ogni

giornata. Ed è così che tra un concerto, la presentazio-ne di un libro e tornei sportivi, le persone si sono :ri-versate per le vie della cosiddetta città della Lambor-ghini.

IL SINDACO Daniela Occhiali, durante la presenta-zione, ha spiegato: «E un orgoglio poter presentare anche quest'anno un evento così ricco, complesso e semplice allo stesso tempo: l'impegno e la fatica di tanti che collaborano alla sua lunga organizzazione, e allo stesso tempo lo spirito positivo e la leggerezza che caratterizzeranno queste giornate». Ma non solo. Il primo cittadino ha anche ricordato: «Il 2013 è l'an-no che celebra alcune delle realtà più importanti del nostro Comune: Lantborghini, Mollificio BoMoll e società atletica Victoria, tre diverse attività che festeg-giano i loro primi 50 anni di successo e che rappresen-tano alcune tra le tante eccellenze del territorio». E sottolinea ancora: «In momenti di crisi si fa molto leva su quello che viene considerato eccellenza. Tra le aziende, i punti vendita, le attività in genere si dice regga quello che produce, vende, promuove prodotti di eccellenza. Possiamo per analogia definire la no-

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Barbara Lannì Angela Lanni Annamaria Gatassínì

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È un'attrazione per tanti Sempre più gente ha vo-glia di sole e di evasio-ne. Gli odori di questa fiera, e del nostro stand, che sono stati irresistibi-li, hanno attratto parec-chio. Siamo arrivati qui nel pomeriggio, verso le 15; a quell'ora si stava bene, i banchetti erano attivi e in parecchi gira-vano curiosando alla ri-cerca di qualcosa.

Abbiamo lavorato tantissimo Non sono riuscita a fa-re un giro per le vie di Sant'Agata perché il lavoro per la Boutique del celiaco mi ha pre-so dal primo, all'ulti-mo giorno. Abbiamo montato lo stand mercoledì, il gio-vedì abbiamo portato tutti gli strumenti per la cottura dei cibi e ve-nerdì il resto

Peccato quel maltempo... Le prime due sere pur-troppo il protagonista è stato il freddo, ma per fortuna poi è spuntato il. sole. La soddisfazione più grande? Vedere in ogni fiera dove siamo presen-ti la felicità sul viso del-le persone celiache che ci seguono, sapendo che dei nostri cibi si posso-no fidare

Cerchiamo nuovi volontari L'importante é farsi co-noscere, e questa festa è una buona occasione per far presente alle persone che l'istituto Ramazzini c'è. Queste serate sono andate mol-to bene, non sappiamo ancora quanto siamo riusciti a raccogliere in totale, ma siamo spe-ranzosi, Stiamo cercan-do nuove leve per fare volontariato

Un grazle a c h ci abi ta Nonostante it mal di gota, probabilnlente causato dal fatto d aver Lavorato con maltempo, e andata 9 orni fossero stati come domenica avremmo fatto it botto . Devo dire grazie a chi ci aiuta senza aspettarsi nulla in cambio, oltre a tutti coloro, i nostri clienti, per l'affetto e la partecipazione costante nel seguirci

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bene. Se tutti i

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Monica Raimondì Luca Battimi Sabrina Balboni Giorgia Bonora Stefania Romagnoli i ssica Balletti William Marchesedì

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MICHELE B ONORA

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Manifestazione impegnativa Non ho avuto tempo di fare un giro per la mani-festazione, ma sono riu-scita a vederla gli anni passati, prima di venire a lavorare sotto stand. Sono arrivata in matti-nata, verso le dieci e mezza, e mi sono occu-pata di tagliare affettati, riempire piadine, e al-tro. E ho svolto il ruolo del jolly

Belle vedere gente spensierata Nonostante la crisi, la gente aveva voglia dì girare, essere spensie-rata e riuscire ad avere una giornata diversa dal solito. La cosa più interessante che ho no-tato? Di sicuro il gran-de afflusso di gente che si è riversata, appe-na il clima è cambiato, per le strade di questo paesino, riempiendole abbondantemente

Mi piace lo spazio per gli animali La parte che mi. è pia- ciuta. di più? Quella re-lativa agli animali da cortile. Poi a me piac-ciono molto le nebbie e i trattori Fendi:. Lia par-te dedicata all'agricoltu-ra l'ho gradita molto. Una cosa però va detta siccome il tempo non è stato clemente avrebbe-ro potuto prolungare la durata della fiera di un'altra giornata

Le giostre sono coinvolgenti Le giostre per i ragaz- zi sono state una delle cose più coinvolgenti. Attrarre giovani a que-sti eventi è importan-te, soprattutto perché saranno poi loro a far ripartire il sistema, .A parte questo sono sem-pre più convinta che questa cittadina sia molto adatta a svolge-re questo tipo di mani-festazioni

Negli stand cani piccoli In canile abbiamo circa una cinquantina di esemplari di varie età e razza, in maggioranza erò nei nostri spazi

hanno trovato posto ca-ni di taglia media e ma-schi. Parlando dell'an-damento del nostro stand in fiera, si può di-- re che sia andata bene. Le vendite delle ma-gliette e dei gadgets ci hanno soddisfatto

Le Lamborghini? Bellissime Le Lamborghini in esposizione mi sono piaciute molto e gli ani-mali da cortile sono di-vertenti. In generale questo evento porta positività. Lavorare sotto lo stand è fatico-so, ma istruttivo e di-vertente, anche se, co-me ho già detto, quan-do si torna a casa ci si ritrova distrutti

Profumi e Luci: clima magico Il pomeriggio è passato tranquillo, sabato sera il tempo none stato de-mente e in giro per il corso e per la circonval-lazione ci sono state po-chissime persone che hanno deciso di uscire a piedi per visitatela fie-ra, che nonostante tut-to e interessarne, piena di luci, profumi e colo-ri

n le Ld1 racco i andrann riusciti a raccogliere circa 450 euro

erso la vendita dette magliette, animali saranno contenti di sapere che

grazie a questi euro riusciremo ad offrire toro cure veterinarie per circa un mese It prossimo appuntamento sarti t'8 di giugno a Porta M

Potevate fare ancora meglio Un dato certo è ,s ato L'ampiaaffluenza, ques

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per merito dell a ppet bitita di certi standíloatta

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ordinazioni. Se clima fosse stato m igliore avremmo sfondato quota duecento cliet ti arcotta a San Giovanni in Persiceto

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L VIA i vicesindaco di Persiceto Tommaso Cotti all'inaugura-zione della banca

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«Nuove tecnologie e cortesia E il cliente diventa uno di noi» Inaugurata la sede di Banca Mediolanum

Per Luigi Trombetta SAN GIOVANNI IN PERSICETO

TANTA gente all'inaugurazione, a San Giovanni in Persiceto, del-la nuova sede di Banca Mediola-num in via Guardia Nazionale. Al taglio del nastro il vice sinda-co Tommaso Cotti e il responsa-bile di area Tiziano Zambelli, Dopo la benedizione impartita da don Giovanni Bonfiglioli, gli uffici sono stati aperti e messi a disposizione dei molti visitatori presenti. Mentre all'esterno dell'edificio è stato allestito un gazebo con un ricco buffet.

«E" STATO davvero un bellissi-mo evento — co mm e lata Tiziano Zambelli — che ci ha dato la pos-sibilità di presentare la nostra Banca anche a coloro che non la conoscevano. Abbiamo scelto questa sede perché si trova in un punto ad alta visibilità, con locali e ingresso fronte strada. Rappre-senta cioè un riferimento ben identificabile per la clientela sul territorio del bacino Persicetano. Insomma, seguendo la filosofia aziendale, vogliamo andare oltre la consueta relazione tra banca e cliente». Banca Mediolanum na-sce nel 1997 dalla trasformazione di Programma Italia società di in-

vestimenti. L'obiettivo principa-le era quello di completare con prodotti e servizi bancari la già vasta offerta del Gruppo Mediola-num in materia di gestione del ri-sparmio.

Si è CONFIGURATA da subito come la più innovativa banca multicanale Italiana, ovvero la prima a sfruttare le possibilità di interconnessione tra le varie tec-nologie esistenti mantenendo co-munque saldo il contatto umano grazie all'afflancamento del clien-te da parte del Family Banker. Se-condo il responsabile, il cliente è messo «al centro» studiandone costantemente soluzioni in nova-tive e personalizzate. Inoltre, vie-ne offerta la massima libertà ope-rativa grazie agli strumenti tecno-logici disponibili che permetto-no ai clienti di operare in perfet-ta autonomia 24 ore su 24, sette giorni su sette. «Estrema impor-tanza — continua Zambelli — è data anche al valore del rapporto umano attraverso la figura del Fa-mily Banker. Ovvero il professio-nista esperto che offre la consu-lenza necessaria. Si tratta di un nuovo modello di banca costrui-to intorno al cliente per dare pii) valore ai suoi valori». E aggiun-ge: «Tutto ciò si concreti= attra-verso la filosofia che da sempre ci

caratterizza: soddisfazione del cliente, qualità del servizio, inno-vazione e cambiamento, ottimiz-zazione delle risorse, relazioni in-terne, lavoro di gruppo e svilup-po del potenziale umano».

«OLTRE a credere in tutto que-sto — conclude Banca Medio-lanum investe sulla crescita dei sui professionisti, i Family Banker, che rappresentano il cuo-re di questo modello di business e un punto di riferimento per i nostri clienti».

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L'anno di nascita

Frugo delta trasformazione di Programma Rafia, società di investimenti

IN CAMPO Sopra íl responsabile di area Ti riario Zambelli e Cor Della Valle, na'esso di Banca

Mediolarturn. Sotto la reception della banca in via Guardia Nazionale

LA FESTA A sinistra la promoter finanziaria Francesca Vignudelii con una ospite

INSIEME Sopra consulenti e

collaboratrici della banca

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Imulteotaallanut

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ll'erld CAS Direttore Responsabile: Roberto Napoletano

rispose Mni 6ei Lútozt Il caso di un fabbricato oggetto di conversione e riaccatastamento

Imu legata alla nuova rendita L'obbligo dalla data di presentazione della denuncia Docfa Giuseppe Debenedetto

Gli immobili d'impresa che subiscono una trasformazio-ne strutturale e vengono conse-guentemente riaccatastati devo-no pagare l'Imu considerando la nuova rendita a partire dalla da-ta di presentazione del Docfa.

Questa è la risposta al quesito posto da Gianandrea odesco, riguardante un immobile indu-striale di categoriaDi, originaria-mente composto da fabbricati e piazzali asserviti, poi riconverti-to per usi logistici attraverso la demolizione di alcuni impianti presenti nei fabbricati. Viene conseguentemente avviata la procedura di riaccatastamento presentando a dicembre 2012 il

nuovo ''tipo mappale" e a febbra-io 2013 il Docfa con la proposta di rendita.

Sorge tuttavia il dubbio sulla base imponibile da utilizzare per il calcolo dell'Imu 2013, in particolare riguardo allapossibi-lità di pagare considerando solo la rendita proposta e ritenendo che l'avvio della pratica di riacca-tastamento (richiesta tipo map-pale) comporti la "perdita" della

vecchia rendita catastale. Sul punto va preliminarmen-

te evidenziato il principio conte-nuto nell'articolo 5 comma 2 del Dlgs 504/02, in forza del quale devono assumersi le rendite ri-sultanti in catasto al i° gennaio dell'anno di imposizione. Conia conseguenza che le risultanze catastali definitive sono efficaci

l'ECCEZIONE Con le modifiche

a destinazione o consistenza

viene meno il principio

del valore risultante

al Catasto 1° gennaio

a decorrere dall'anno d'imposta successivo a quello nel corso del quale sono state annotate negli atti catastali (cosiddetta "messa in atti"). Si tratta tuttavia di una regola generale che ammette al-cune eccezioni, tra cui l'ipotesi in cui la nuova rendita sia conse-guente a modificazioni della con-sistenza o della destinazione dell'immobile dichiarate dallo

stesso contribuente, dovendo in questi casi trovare applicazione dalla data della denuncia. In tal senso si è espressa la Cassazi one con alcune pronunce, tra cui la 17863/2010, la 18023/2004 e la 20854/2004. Stesso orientamen-to si è affermato anche in ordine al passaggio dal criterio del valo-re contabile alla rendita catasta-le per i fabbricati D, che attribui-sce rilevanza alla presentazione della richiesta (Cassazione 3160/2011).

Nel caso in questione la nuo-va rendita proposta con il Docfa dovrebbe quindi avere efficacia solo a partire dalla domanda, presentata a febbraio 2013, trat-tandosi di sopravvenuto muta-mento dello stato o della destina-zion e del fabbricato.

Non si ritiene invece possibi-le aderire integralmente alla so-luzione proposta dal lettore, con-siderando cioè il momento di av-vio della pratica di riaccatasta mento, in quanto il "tipo mappa-le" ha la funzione di inserire sul-la cartografia catastale i nuovi fabbricati edificati sul territorio o i fabbricati esistenti che abbia-

Riconversione e rendita catastale

Il lettore Glarlandrea Tedesco chiede come si determina la rendita catastale ai fini Im u per un immobile industriate 1)1 composto di fafabbricati e piazzali. Poiché è ín corso la riconversione del com pendio per usi logistici, sono stati demoliti alcuni impianti presenti nei fabbricati ed è stata avviata la procedura di riaccatastamento. La presentazione del Docfa con proposta di rendita ha avuto luogo a febbraio 2013

normeetnbutt.firmagior @ilsole24ore.com

no subito modifiche di sagoma. Ma il "tipo mappale" non agisce sulla base imponibile dei fabbri-cati, che viene determinata solo in sede di presentazione della de-nuncia, avvenuta nel caso in que-stione con il Docfa. Peraltro la Cassazione ha chiarito che in questi casi il fatto che l a situazi o-ne materiale risalga a data ante-riore non ne giustifica un'appli-cazione retroattiva rispetto alla denuncia.

Conseguentemente l'Imu 2013 andrebbe calcolata conside-rando lavecchia rendita per i pri-mi due mesi dell'anno (se il Docfa è stato presentato nella se-conda metà di febbraio), mentre si dovrà utilizzare la nuova ren-dita per il periodo residuo dell'anno, salvo conguaglio da ef-fettuare all'esito delle verifiche. Va infatti ricordato che l'even-tuale rettifica della rendita da parte dell'agenzia del Territorio ha efficacia retroattiva, quindi il nuovo valore sarebbe applicabi-le sin dalla presentazione del Docfa e imporrebbe di rifare i calcoli.

RIPRODLZIDNE RISERVATA

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Ac con La legge di stabilità ha cancellato l'esenzione

Guglielmo Saporito

..am L'incertezza delle norme crea problemi di versamenti dell'acconto Imu anche peri Co-muni. Succede per gli immobili di categoria D (produttivi) e, in particolare, per l'aliquota del 7,6 per mille che su tali edifici spetta allo Stato.

L'aliquota dovrebbe essere pagata anche dai Comuni per stadi, teatri, arene e campi sportivi di loro proprietà che appunto rientrano nella pre-detta categoria D.

Il problema si pone per la se conda volta, poiché già per il 2012, quando l'aliquota per lo Stato era del 3,8 per mille, i Co-muni hanno rischiato di dover pagare all'Erario l'Imu per i pro-pri fabbricati di categoria D.

Il panico, all'epoca, è durato

pochi mesi perché al momento di istituire, nel 2011, la quota Imu di competenza statale, non era stata prevista alcuna esenzione per gli immobili di proprietà co-munal e: l'esenzione è sopravve-nuta con l'articolo 4 comma 5 del decreto legge 16/2012, che ri-guarda gli immobili posseduti dai Comuni nel loro territorio. Il DI 16/2012 ha modificato a po-steriori il decreto legge zmizon all'articolo 13 comma n.

La questione si ripropone og-

E CONSEGUENZE Gli enti locali

devono versare la quota

erariale per gli immobili

di categoria D, come stadi,

teatri e campi sportivi

gi perché l'articolo 1, comma 38o lettera h) della legge 228/2012 istituisce l'aliquota sta-tale del 7,6 per mille, abrogando tutto ciò che era stato prima pre-visto per assicurare allo Stato un gettito e cioè abrogando sia l'aliquota per l'Erario (del 20n) che l'esenzione per le proprietà comunali (del 2012).

L'articolo 1. comma 380, I et-tera h) prevede oggi un'aliquo-ta del 7,6 per mille a favore del-lo Stato, senza esenzioni per i Comuni.

Se non sopravverrà una mo-difica normativa che introdu-ca un'esenzione simile a quel-la prevista dall'articolo 13, com-ma it del decreto legge 201/2011, i Comuni saranno ob-bligati a pagare il 7,6 per mille per stadi, teatri, arene e campi

Le norme

SALVA ITALIA Il decreto 201/2011 "salva Italia", convertito nella legge 214/2011, ha previsto di rise vare allo Stato del 3,8% d

1;.: I DL SEMPLIFICAZIONI I decreto legge 16/2012 ha

i ntrodotto l'esenzione della quota Imu dovuta allo Stato per gli immobili posseduti dai Comuni ne loro territorio

O3 I LEGGE DI STABILITÀ Ha cancellato l'esenzione per i Comuni

sportivi di loro proprietà: ogni ente locale dovrebbe prevede-re in questi giorni un capitolo di uscita, conteggiando l'impo-sta da versare entro il 17 giu-gno 2013 come acconto.

Se non si paga e non soprav-viene una norma che reintrodu-ca il beneficio di esenzione per i manufatti D del Comune, gli en-ti locali dovranno prepararsi a un ravvedimento operoso per l'imposta che spetta allo Stato.

Lo scenario è paradossale, in quanto lo Stato ha calcolato pro-prie entrate sulla base del 7,6 per mille sugli immobili di cate-goria catastale D a sua conoscen-za, ma se dovesse effettuare ac-certamenti o recuperi non riu-scirebbe a distinguere, tra tutti i fabbricati "D", quelli di proprie-tà dei Comuni. Lo Stato, infatti, non possiede elenchi o banche dati specifiche, ma dovrebbe ri-volgersi, per accertare evasioni, ai Comuni stessi.

211:9017.01, RISERVA,

Il Comune paga allo Stato per la palestra

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ll'erld CAS Direttore Responsabile: Roberto Napoletano

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lls'erld CAS Direttore Responsabile: Roberto Napoletano

La circolare 18/E/2013 considera «ininfluenti» i beni acquistati al di fuori della comunione legale

Prima casa, bonus più facile per i coniugi Angelo Busani

Agevolazione prima ca-sa per i coniugi in comunio-ne dei beni, anche se uno dei due ha acquistato, in passa-to, un'abitazione co me bene personale.

Questa la novità contenu-ta nella circolare 18/E/2o13 sull'imposta di registro del 29 maggio.

Questa circolare, dunque, non costituisce solo un sem-plice punto della situazione a quasi trent'anni dall'entra-ta in vigore del Testo unico sull'imposta di registro (Dpr 131/1986), utile soprattutto a ricondurre ad unità i mille ri-voli (tra leggi, circolari, riso-luzioni e sentenze) in cui il tributo inevitabilmente si è incanalata nel tempo.

Secondo il Testo unico, l'agevolazione "prima casa" è concessa a patto che l'ac-quirente dichiari, tra l'altro, «di non essere titolare, nep-pure per quote, anche in regi-me di comunione legale su tutto il territorio nazionale dei diritti di proprietà, usu-frutto, uso, abitazione e nu-da proprietà su altra casa di abitazione acquistata dallo stesso soggetto o dal coniu-ge» con l'agevolazione in questione.

Il fatto che chi chiede l'age-volazione "prima casa" non possa essere proprietario di «altra casa ... acquistata dal-lo stesso soggetto o dal co-niuge» ha talora dato luogo a divergenze di vedute tra fi-sco e contribuenti, su questo caso classico: l'amministra-zione ha preteso di non con-cedere l'agevolazione all'ac-quisto a Tizio (non proprie-tario di alcunché) se la mo-glie Caia fosse stata proprie-

tana di una casa acquistata con l'agevolazione (magari prima di sposarsi o dopo il matrimonio, effettuando un acquisto a titolo personale, non assoggettato, cioè, al re-gime di comunione legale).

Ora la circolare 18/L del 2013 presenta, su questa ma-teria, due passaggi interes-santi (al paragrafo 3.11.3):

a) dapprima infatti si affer-ma che «l'acquisto agevola-to effettuato da uno dei co-niugi in regime di comunio-ne legale dei beni comporta l'esclusione dall'agevolazio-ne per entrambi i coniugi di tutti i successivi acquisti di case di abitazione»;

A FAVORE DE1 U.'MTE'RWEEM

Non ostano al beneficio i fabbricati personali che sono stati comprati da uno dei due con l'agevolazione

b) quindi si afferma che «se, invece, il precedente ac-quisto agevolato è stato effet-tuato da uno dei coniugi in si-tuazioni che permettono di escludere la comproprietà (articolo 177 del Codice civi-le), l'altro coniuge, cioè quel-lo che non ha fruito dell'age-volazione, può beneficiare del regime di favore per l'ac-quisto in comunione legale di una casa di abitazione non di lusso per la quota a lui at-tribuita in presenza delle condizioni per la cosiddetta "prima casa"».

L'affermazione riportata alla lettera a) dovrebbe po-tersi riferire al solo caso del coniuge che abbia compiu-

to un acquisto per la comu-nione legale e non certo al caso dell'acquisto compiu-to come "bene personale" dal coniuge comunque co-niugato in regime di comu-nione legale.

Se così è, allora sembra di poter leggere queste espres-sioni nel modo seguente, fa-cendo riferimento ai coniugi Tizio e Caia, attualmente co-niugati in regime di comunio-ne legale dei beni, e presup-ponendo che Caia abbia ac-quistato un'abitazione con l'agevolazione "prima casa" come "bene personale" (per-ché appunto l'acquisto ven-ne compiuto prima del matri-monio oppure, in costanza di matrimonio, perché la ca-sa venne esclusa dalla comu-nione legale dei beni con il coniuge Tizio, ad esempio ai sensi dell'articolo 179, com-ma 2, del Codice civile):

a) se Tizio ora compra una casa per sé (come "bene per-sonale", escludendolo quin-di dalla comunione legale, fa-cendo intervenire Caia al ro-gito per dichiarare appunto che si tratta di un acquisto non soggetto a comunione le-gale), egli ha diritto ad otte-nere l'agevolazione per l'in-tero valore imponibile;

b) se Tizio compra una ca-sa per sé senza intervento di Caia al rogito (e quindi la-sciando che l'acquisto "ca-da" in comunione legale), il valore imponibile è per me-tà da assoggettare ad impo-sta agevolata (e cioè per la "quota" riferibile a Tizio) e per metà da assoggettare a imposta ordinaria (e cioè per la "quota" riferibile alla moglie Caia).

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01 I I REQUISITI L'agevoilazìone per l'acquisto della upr' conclizioinma t

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comunione legale su tutto il territorio nazionale dei diritti di proprietà, usurrutto, uso, abitazione e n udai proprietà su altra casa di abitazione acquistata dallo stesso

soggetto o da coniuge con agevolazioni Prima casa"

:: I NORMA E PRASSI La lettera della legge esclude che i coniugi comproprietari dì una abitazione (non acquistata con 'agevolazione prima casa") non possano comprare con l'agevolazione

n altra casa nello stesso Comune, quando invece

agevolazione spetta a d i i compropretar che non

siano coniugi , il che reo d situazione deì coniugati detertore rispetto a quella dei, soggetti coniugati. circola re 18/E pare

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pressunE

ll'erldOIS Direttore Responsabile: Roberto Napoletano

Debitì della Pa Torna l'obbligo di segnalazione dai revisori per il taglio di due stipendi ai funzionari che non pagano

Oneri di urbanizzazione «liberi» Nuova deroga biennale per l'uso del 75% delle entrate per coprire le uscite correnti Gianni Trovati MILANO

Gli oneri di urbanizzazio-ne tornano liberi, e anche quest'anno (e il prossimo) pos-sono essere destinati dai Comu-ni per tre quarti alla copertura delle spese correnti: la deroga, avviata nel 2008 e tramontata a fine 2012, consente di utilizzar-ne il 50% per spese correnti in-differenziate, e un altro 25% per le uscite (sempre di parte cor-rente) destinate a «spese di ma-nutenzione ordinaria del ver-de, delle strade e del patrimo-nio comunale».

La riesumazione dell'artico-lo 2, comma 8 della legge 244/2007, operata con gli emen-damenti dei relatori all'articolo 10 del decreto «sblocca-paga-menti» approvati al Senato (l'Aula se ne occuperà lunedì, per poi ripassare il testo alla Ca-mera per la conversione defini-tiva) è una spia ulteriore delle difficoltà fmanziarie in cui ver-sano i Comuni.

La deroga estesa al 2013-2014 va infatti in netta controtenden-za rispetto all'obbligo di utiliz-zare le entrate straordinarie so-lo per finanziare uscite altret-tanto extra, obbligo rafforzato da ultimo con la legge di stabili-tà (articolo 1, comma 443 della legge 228/2012) che ha imposto di destinare solo a spese di inve-stimento o abbattimento del de-bito le risorse raccolte dai Co-muni attraverso le operazioni di alienazione di beni patrimo-niali disponibili.

Negli anni "d'oro", gli oneri concessori hanno avuto un ruo-lo cruciale nel garantire gli equi-libri dei bilanci, al punto che i so-li capoluoghi di Provincia desti-navano nel complesso oltre un miliardo di euro annui di questi proventi straordinari per fman-ziare spese correnti stabili. Con la crisi dell'edilizia, e il conse-guente crollo delle entrate co-

munali, questa voce sarà in gra-do di dare un contributo molto più contenuto: essenziale, però, nella fase complicatissima che stanno vivendo i bilanci locali (ancora in attesa dell'ufficializ-zazione dell'ennesima proroga per i preventivi 2013).

Lo stesso decreto sblocca-debiti, del resto, è già interve-nuto nello stesso senso aumen-tando del 66% (da tre a cinque dodicesimi delle entrate) la possibilità per i Comuni di at-tingere alle «anticipazioni di cassa», cioè gli "aiuti" statali per chi non ha liquidità, da ripa-gare con gli interessi.

Sempre sul versante delle «anticipazioni» è poi intervenu-to il decreto «sblocca-Imu» (Dl 54/2013), che ha utilizzato que-sto strumento per compensare i Comuni dei 2,4 miliardi di man-cata entrata per lo stop all'ac-

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eneri concessori

Gli «oneri concessori» sono l'insieme degli oneri da versare al Comune per ottenere il «permesso di costruire». Con questo versamento si "rimborsa" il Comune degli oneri legati all'urbanizzazione primaria e secondaria degli edifici che si costruiscono, e che hanno bisogno ovviamente di essere collegati al resto del territorio e ai vari servizi a rete (idrico, energia eccetera). Per questo, i versamenti sono commisurati all'incidenza di queste spese per l'amministrazione e al costo di costruzione

conto relativo ad abitazioni principali, edilizia sociale e fab-bricati e terreni agricoli.

Questa pioggia di interventi tampona l'emergenza, ma ri-schia di crearne una nuova a breve per una ragione sempli-ce: in attesa di approvare i pre-ventivi, le amministrazioni loca-li viaggiano «in dodicesimi», cioè con lapossibilità di spende-re ogni mese non più di un do di-cesimo degli stanziamenti di spesa complessivi nell'ultimo bilancio approvato. Quest'an-no, però, le risorse totali dovreb-bero diminuire di circa il m% ri-spetto al 2012 per effetto della sola spending review, che chie-de ai Comuni un taglio (per ora fondato sui livelli dei consumi intermedi di ogni ente) da 2,25 miliardi di euro.

Un'altra novità spuntata ne-gli emendamenti dei relatori al Senato riguarda il taglio di due mensilità di stipendio ai respon-sabili dei servizi (in particolare i servizi finanziari) negli enti che non chiedono abbastanza bonus sul Patto entro il 5 luglio o che non pagano entro l'anno una somma pari almeno al 9o% degli "incentivi" ottenuti.

Torna l'obbligo di segnalazio-ne da parte dei revisori dei con-ti, previsto dal decreto origina-rio e scomparso provvisoria-mente alla Camera, e viene pre-vista una nuova normativa di trasparenza: le somme dei due stipendi, dopo che la sezione giurisdizionale della Corte dei conti ha irrogato la sanzione, vengono iscritte nel bilancio dell'ente, ma fino a che non so-no recuperate integralmente vanno pubblicati sul sito istitu-zionale del Comune gli estremi della sentenza e gli importi da recuperare (tacendo per ragio-ni di privacy i nomi dei funzio-nari sanzionati).

gianni trovati@ilsole24ore com

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01 ONERI CONCESSORI Viene estesa al 2013 e al 2014 la possibilità di utilizzare 75% degli oneri di urbanizzazione per finanziare la spesa corrente: in base alla norma che risale al 2008„il 50% di queste entrate potrà' continuare a essere impiegato per [a copertura della spesa corrente in generale, e un ulteriore 25% potra essere destinato alle uscite per la manutenzione ordinaria del verde, delle strade e del patrimonio comunal e

I SANZIONI Torna obbligatoria la segnalazione da parte dei revisori dei conti per l'irrogazione della sanzione

pari, al taglio di due mensilità ai responsabili dei servizi che non richiedono «senza giustificato motivo» gli spazi finanziari da liberare dal Patto oppure non pagano entro l'anno una somma

0% dei bonus

recuperate al bilancio dell'ente ma, fino alla piena esecuzione della sanzione, l'ente deve pubblicare sul proprio sito istituzionale, gli estremi della pronuncia e le somme da recuperare. La pubblicazione non riguarda ilnome del

funzionario sanzionato per ragioni di privacy

03 I PATTO Esclusi dal taglio al fondo di solidarietà i Comuni che nel 2012 non hanno rispettato Patto di stabilità per effettuare il pagamento di debiti in conto capitale certi liquidi ed esigibili al 31 dicembre 2012, La norma riguarda solo 83 Comuni

4 I ENTI IN DISSESTO Se il dissesto è dichiarato nel secondo semestre dell'esercizio finanziario e non è stato deliberato il bilancio di previsione, l'ente deve elaborare un'ipotesi di bilancio che garantisca l'effettivo iequilibrio entro ilsecondo

esercizio

ottenuti, La sanzione viene irrogaa ae sezioni giurisdizionali della Corte dei

pari almeno al 9

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conti: le entrate sono

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pressunE

ll'erld CAS Direttore Responsabile: Roberto Napoletano

Le misure

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Federalismo attuato fuori tempo massimo

opo infinita gestazione, è sbarcato sulla «Gazzetta Ufficiale» il decreto di

Viminale ed Economia che fissa le regole per la «relazione di fine mandato» in cui sindaci e presidenti di Provincia devono mettere in chiaro i numeri della loro gestione e farli giudicare ai cittadini. L'arrivo in Gazzetta è avvenuto con una tempistica perfetta, giusto pochi giorni dopo che 719 Comuni sono andati al voto senza la relazione perché il decreto, pronto da mesi, sulla Gazzetta non era ancora arrivato. All'appello mancano solo i Comuni della

Sicilia, tra cui città importanti come Catania e Messina, dove si voterà il 9 e io giugno: ma la Sicilia è a Statuto speciale, e nelle regioni autonome la relazione non c'è. Niente di nuovo, per carità: anche il 6 e 7 maggio del 2012 andarono alle urne 942 Comuni disinteressandosi del nuovo strumento di trasparenza, previsto per legge da un anno ma all'epoca privo dei provvedimenti attuativi.

Peccato, perché la relazione doveva rappresentare uno strumento di svolta nel rapporto fra politici locali ed elettori

secondo i fan del federalismo fiscale. A introdurla è stato il decreto «premi e sanzioni» (Dlgs 149/2on), che ha attuato la «legge Calderoli» prevedendo anche il fallimento politico: cioè l'incandidabilità degli amministratori responsabili dei dissesti che il decreto salva-enti dell'ottobre scorso ha evitato a decine e decine di enti. Nella relazione, certificata dai revisori, dovrebbero trovar posto i dati chiave di bilancio e patrimonio, gli esiti dei controlli e gli ammonimenti della Corte dei conti. Lo scopo, evidente, sarebbe di puntare le campagne elettorali sullo stato del Comune anziché su Berlusconi o i «comunisti». Nel 2014 si voterà in 4mila Comuni: sarà la volta buona?

G.Tr.

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11maltone paga le spese

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Un emendamento al dl pagamenti proroga la chance fino al 2014

Il mattone paga le spese Oneri urbanistici per coprire le uscite correnti

DI MATTEO BARBERO

Feino al 2014 i comuni potranno continuare a utilizzare gli oneri di urbanizzazione per

finanziare le proprie spese correnti. Lo prevede uno degli emendamenti al decreto «sblocca debiti» presenta-ti in commissione bilancio al senato. Se passerà que-sta modifica al dl 35/2013 (che a questo punto dovrà tornare alla Camera per il via libera definitivo), i sindaci recupereranno un'importante leva per far quadrare i propri bilanci.

Come in passato, gli oneri (ovvero, più corretta-mente, i proventi dei per-messi di costruire e delle san-zioni previste dal Testo unico dell'edilizia) potranno coprire, per una quota non superiore al 50%, spese correnti indiffe-renziate e, per una quota non superiore ad un ulteriore 25%, spese di manutenzione ordina-ria del verde, delle strade e del patrimonio comunale.

Tecnicamente, la nuova nor-

ma interviene sull'art. 2, com-ma 8, della legge 244/2007, the nel testo attualmente vigente (quale risultante dalle modifi-che apportate dall'art. 2, com-ma 41, del dl 225/2009) consen-te tale possibilità solo fino al 2012. Ora, come detto, la dead

lime dovrebbe spostarsi nuova-mente in avanti di 24 mesi, co-prendo anche il secondo anno del triennio oggetto del bilan-cio pluriennale 2013-2015.

Tale intervento era stato richiesto da diversi comuni (anche di grandi dimensioni) fortemente ín difficoltà nel compensare i ripetuti tagli alle spettanze subiti negli

ultimi anni. Esso sgombra anche il campo dai dubbi in-terpretativi che erano sorti in diversi operatori a causa della presenza nell'ordinamento di alcune norme che sembravano ancora ammettere la deroga (si veda ItaliaOggi del 24 maggio

2013). Oltre all'alleggeri-

mento delle sanzioni per chi non ha rispettato il Patto 2012 (si veda Ita-liaOggi di ieri), palazzo Madama ha introdotto altre rilevanti novità per gli enti locali.

Innanzitutto, le am- ministrazioni beneficia- rie delle anticipazioni erogate dalla Cassa de- positi e prestiti che do-

vessero avanzare delle somme dopo aver pagato tutti i propri debiti dovranno destinarle all'estinzione anticipata del prestito alla prima scadenza di pagamento della rata prevista dal relativo contratto. Ileven- tuale inadempimento peserà sulla valutazione delle perfor- mance individnalt e sarà causa di responsabilità dirigenziale e

disciplinare per dirigenti e fun-zionari. Tale eccesso di liquidi-tà potrebbe essere causato dai pagamenti che le regioni effet-tueranno grazie alle iniezioni di cassa a loro volta ottenute grazie all'art. 2 del dl 35 e che esse devono destinare priorita-. riamente a province e comuni. Il relativi piani di pagamenti, prevede un altro emendamen-to, dovranno essere definiti dai governatori di concerto con le Anci e le Upi regionali.

Da segnalare, infine, l'intro-duzione di deroghe al divieto di acquistare immobili .a titolo oneroso previsto dall'art. 12, comma 1-quater, del dl 98/2011. Fermo restando il rispetto dei vincoli di finanza pubblica, la tagliola non scatterà per gli ac-quisti a titolo oneroso effettuati per pubblica utilità ai sensi del dpr 327/2001, per le permute a parità-di prezzo, per le opera-zioni programmate da delibere assunte prima del 31 dicembre 2012 e per le procedure relati-ve a convenzioni urbanistiche previste , dalle normative regio-nali e provinciali.

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FORUM ASMEL

Convenzione per il dopo Equitalia Una convenzione quadro, con un appalto da 150 milioni di euro in 5 anni, a disposizione di 1563 enti locali per la so-stituzione di Equitalia nella riscossione dei tributi e la presentazione della neonata centrale di committenza per l'assegnazione degli appalti nei lavori pubblici: sono que-ste le due grandi novità pre-sentate al Forum Asmel 2013, dedicato a «VassociazIonismo di servizio». A seguito della gara per la concessione di servizi di riscossione da tri-buti locali, lanciata a marzo dalla Centrale di conunitten-za Asmel consortile, hanno superato la procedura selet-tiva tre diverse società: Go-saf spa, Romeo gestioni spa e Infotirrena srl. A queste tre società i 1.563 enti locali associati ad Asmel potranno affidare i servizi di riscos-sione di- tributi locali alle condizioni previste da una convenzione quadro, con una commissione dello 0,36% (a fronte dell'i% di Equitalia) per la riscossione ordinaria e del 7,17% (a fronte del 9% di Equitalia) per la riscossione coattiva. «Il superamento di Equitalia», ha commentato Francesco Pinto, presidente di Asmel, «rappresenta una svolta epocale».

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Escluse solo le spese per la dotazione minima di 15 unità

Nel Patto le assunzioni over quota di disabili DI ANTONIO G. PALADINO

Le spese relative alle assunzioni di per-sonale appartenente alle categorie pro-tette non rientrano nel computo delle spese di personale e non rilevano ai fini

dei vincoli imposti dal Patto di stabilità solo ed esclusivamente in presenza dello specifico obbligo previsto dal legislatore, relativo alla dotazione organica minima di quindici unità del soggetto che vuole procedere alle predette assunzioni. È quanto ha precisato la sezione re-gionale di controllo della Corte dei conti per la regione Veneto, nel testo del parere n._143/2013, fornendo un'interessante precisazione in me-rito agli stretti rapporti tra vincoli di finanza pubblica e spese per assunzioni di lavoratori appartenenti alle categorie .protette. Nei fat-ti oggetto del parere, il comune di Pozzoleone ha posto un quesito in ordine alla possibilità per l'ente locale, soggetto al patto di stabilità a decorrere dal 2013, di non conteggiare tra la spesa di personale le assunzioni effettuate per il personale ex lege n. 68/1999 nonostante non ricorra, per l'ente in questione, l'obbligo giuri-dico di procedere all'assunzione, in quanto la dotazione di personale fosse inferiore a quindici unità. L'ente ha motivato l'assunzione in ecce-denza di tale personale come «aiuto nel recupe-ro di soggetti altrimenti inoccupati, principio, questo, particolarmente rilevante in momenti di crisi occupazionale». Il collegio della Corte veneta ha preliminarmente osservato che le disposizioni della richiamata legge n. 68/1999 impongono l'assunzione di lavoratori apparte-nenti alle categorie protette da parte di datori dí lavoro pubblici o privati. Ma che tale obbligo, per espressa previsione, non su sussiste nel caso in cui il numero delle unità lavorative già in

organico sia inferiore a quindici. Sul punto, la giurisprudenza consultiva della

Corte è intervenuta più volte (da ultimo Corte conti Emilia-Romagna, parere n. 60/2013), so-stenendo che le spese sostenute dall'ente loca-le per il personale appartenente alle «categorie protette» vanno escluse dal computo della spesa di personale. E per rafforzare il concetto di ob-bligatorietà delle assunzioni, il legislatore non è certo andato con la mano leggera, prevedendo che la mancata copertura della quota d'obbligo riservata elle categorie protette, viene espres-samente sanzionata sul piano penale, ammi-nistrativo e disciplinare (ex art. 15, comma 3, della legge 68/1999). Tuttavia, sia nei pareri Corteconti che nei documenti di prassi mini-steriale (su tutte, la circolare n. 9/2006 della Ragioneria generale dello stato e la circolare n. 6/2009 della funzione pubblica) è stato sempre ribadito e precisato che tale esclusione opera esclusivamente npi confronti del personale ap-partenente alle, categorie protette rientranti nell obbligo assunzionale, vale a dire solo con ,riferimento al personale assunto nell'ambito della percentuale d'obbligo o quota di riserva, stabilita dal legislatore in funzione del numero dei dipendenti dell'ente procedente alle assun-zioni. La ratio di tale esclusione dal computo della spesa di personale, pertanto, non può che ravvisarsi nell'obbligatorietà di tali assunzioni, non lasciando alcun margine di discrezionalità al datore di lavora Da ciò, conclude la Corte nel parere in osservazione, ne consegue che l'assun-zione di personale appartenente alle categorie protette effettuata in eccedenza alla quota di riserva o in assenza dello specifico obbligo previsto dal legislatore, rientra nel computo delle spese di personale rilevante ai fini del rispetto del Patto di stabilità.

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