Rassegna del 25-02-2011

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BOLOGNA_______________________________________pag. 2 - 3 REGGIO EMILIA_________________________________pag. 4 - 5 FERRARA________________________________________pag. 6 - 9 FORLI’ CESENA_________________________________pag. 10 RAVENNA_______________________________________pag. 11 - 12 RIMINI___________________________________________pag. 13 MODENA________________________________________pag. 14 - 15 PIACENZA______________________________________pag. 16 - 18 AGENZIE_______________________________________pag. 19 - 24 RASSEGNA STAMPA EMILIA ROMAGNA del 25-02-2011

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Rassegna del 25-02-2011

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BOLOGNA_______________________________________pag. 2 - 3

REGGIO EMILIA_________________________________pag. 4 - 5

FERRARA________________________________________pag. 6 - 9

FORLI’ CESENA_________________________________pag. 10

RAVENNA_______________________________________pag. 11 - 12

RIMINI___________________________________________pag. 13

MODENA________________________________________pag. 14 - 15

PIACENZA______________________________________pag. 16 - 18

AGENZIE_______________________________________pag. 19 - 24

RASSEGNA STAMPAEMILIA ROMAGNA

del 25-02-2011

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2 Rassegna Stampa Emilia Romagna del 25 - 02- 2011

BOLOGNA - Informazione

L’INFORMAZIONE il Domani VENERDÌ 25 FEBBRAIO 2011 19

Domani incontro in Regione: 200 persone chiamate a esprimere posizioni, orientamenti, bisogni

Mobilità, Peri ascolta i cittadiniPrimo appuntamento del percorso partecipativo sul Piano dei trasporti

Arriveranno a Bolognada tutte le province

dell’Emilia-Romagna a bor-do dei quattro “treni dellapar tecipazione” per espri-mere punti di vista, con-frontarsi e discutere dimobilità e trasporti. Sonocirca 200 i cittadini cheparteciperanno domani a“Buona Mobilità”, prima e-sperienza in Emilia-Roma-gna di “percorso parteci-p a t i vo ”, a dimensione re-gionale, sul nuovo Pianodei trasporti 2010-2020(Prit). L’appuntamento èdalle 10 alle 17,30 in vialeAldo Moro 50, nella Salapolivalente dell’A s se m-blea legislativa della Regio-ne. Dopo l’accoglienza ela divisione dei parteci-panti in gruppi di lavoro,la giornata proseguirà al-ternando momenti di di-scussione con spazi di ap-profondimento. Sarannodisponibili tavoli informa-tivi sulle attività della Re-gione su mobilità e tra-sporti; i partecipanti po-tranno confrontarsi e faredomande ai collaboratoriregionali. Il lavoro dellagiornata verrà raccolto inun “documento di propo-sta partecipata”, che con-terrà indicazioni e orienta-menti dei cittadini utili perla redazione del nuovoPr it.

Per l’assessore alla Mobi-lità e Trasporti Alfredo Pe-ri «la giornata di sabato èfrutto di un lungo lavoropreparatorio da parte dellaRegione e di un grande im-pegno di tutti coloro chevi prenderanno parte. Conquesto processo parteci-pativo sui principali con-tenuti del nuovo Prit – haspiegato Peri – vo g li am ocreare un filo diretto tra laRegione e i suoi cittadini,dando loro la possibilità diesprimere posizioni, o-rientamenti e bisogni dimobilità».

Numerose le richieste dipartecipazione, e di moltosuperiori ai posti disponi-bili nella sala. I 200 parte-cipanti – tra di loro ci sonoanche 40 alunni di duescuole superiori di Forlì eMaranello – sono stati se-

lezionati sulla base di alcu-ni criteri: primo, quellodella provenienza geogra-fica, per garantire la mas-sima rappresentanza deidiversi territori dell’E m i-lia-Romagna, e in seguitoquello del genere, dell’etàe della data di iscrizione al-

la giornata. Obiettivo, for-mare un gruppo di ascoltoil più differenziato possibi-le, in modo da rappresen-tare interessi e visioni di-verse. I partecipanti all’i n i-ziativa riceveranno un bo-nus in biglietti ferroviarida parte della Regione;verranno inoltre distribuitigadget, soprattutto ai ra-

gazzi. Per facilitare gli spo-stamenti dei cittadini, so-prattutto quelli che risie-dono fuori Bologna, la Re-gione ha organizzato dei“treni della partecipazio-ne”, riservando le carroz-ze di testa su quattro con-vogli di linea che arrivanodalle varie province: daFerrara, Ravenna, Rimini

(passando quindi per Ce-sena e Forlì), e da Piacenza(passando per Parma, Reg-gio Emilia e Modena). Per ipartecipanti che hannogià comunicato l’i n t e n z i o-ne di utilizzare questo ser-vizio gratuito sarà suffi-ciente presentarsi alle ho-stess, che li accoglierannosui binari delle stazioni.

il PritIl Piano dei trasporti2010-2020 definiràle linee di interventosulla mobilità regionale

CARO-BUS/1

Protesta soft col biglietto amicoUna giornata di "disobbedienza soft" per protestare contro ilcaro-biglietti. Sel Bologna lancia per oggi la "Giornata delbiglietto amico": in sostanza si invitano gli utenti dei bus anon buttare il ticket una volta scesi, se e' ancora valido, madi passarlo a chi sta salendo. Un modo, spiega oggi inconferenza stampa la coordinatrice dei vendoliani sotto leDue Torri Chaty La Torre, per dire no agli aumenti "su cui lacittadinanza non e' stata ne' informata ne' coinvolta".

CARO-BUS/2

Un aiuto per studenti e famiglieVisto l'aumento delle tariffe per i mezzi pubblici, la Provinciadi Parma mette a disposizione 360.000 euro per studenti,famiglie numerose e in difficoltà economiche. L’ente mettesul piatto 170.000 euro per rimodulare la tariffazione, pri-vilegiando quell'utenza che arriva dalle zone piu' distanti dalcentro città. Un occhio di riguardo va anche alle famiglienumerose ed in difficoltà economica, cui la Provincia destina190.000 euro con la partecipazione di Cariparma-Credit A-gricole: 472 famiglie del territorio provinciale hanno bene-ficiato delle agevolazioni, corrispondenti a 715 abbonamenti.

I dipietristi presentano un documento alla Regione per regolamentare le conv i ve n z e

Idv torna alla carica sulle coppie di fattoGrillini: eliminare una discriminazione subìta ingiustamente per anni

L’Idv chiede che la RegioneEmilia-Romagna presenti

una proposta di legge alle Ca-mere per riconoscere e rego-lamentare i rapporti persona-li e patrimoniali nelle “coppiedi fatto”, anche tra personedello stesso sesso, attraversola sottoscrizione di un Pattocivile di solidarietà (Pacs). Itre consiglieri regionali dipie-tristi hanno depositato il testoche l’Assemblea legislativadovrà vagliare e il primo fir-matario è Franco Grillini, sto-rico leader del movimentogay italiano, seguito dalla ca-pogruppo Liana Barbati e dalconsigliere Sandro Mandini.

«Sono molti anni ormai - sot-tolinea Grillini - che si discute

della necessità di introdurreforme di regolamentazionedelle coppie formate da per-sone dello stesso sesso, ma o-gni volta che si avanza unaproposta accade puntual-mente che si scaglino anate-mi politici e religiosi con loscopo di bloccarla e si mani-

festa un’animosità che la sag-gezza della Corte costituzio-nale oggi consente di elimina-re una volta per tutte». Il rife-r imento è a l l a sentenza138/2010 che - rileva - «hachiarito, se mai vi fosserodubbi, che le famiglie omo-sessuali hanno rilevanza so-ciale e non rappresentano unfatto “pr ivato” di cui lo Statopossa disinteressarsi». Il Pacs,si legge nella relazione allaproposta di legge, «consenti-rà di eliminare una discrimi-nazione subìta ingiustificata-mente e troppo a lungo dallefamiglie omosessuali e certa-mente potrà costituire un va-lido contributo al superamen-to dello stigma sociale e

dell’omofobia che ancora og-gi si manifestano troppo spes-so, anche in modo violento, epurtroppo anche a livello isti-tuzionale». Un Pacs che diven-ti «riconoscimento di diritti edoveri da parte delle coppieomosessuali e insieme stru-mento per la regolazione di

diritti e doveri delle coppie e-terosessuali che non voglionoo non posso accedere al ma-trimonio. Le stabili conviven-ze - si legge ancora nella rela-zione - rappresentano un fe-nomeno che ha ormai acqui-stato dimensioni socialmenteimponenti».

Riunione del “Tavolo casa” in viale Aldo Moro: i finanziamenti esistenti erano già insufficienti, ora saranno azzerati

Fondi per l’affitto, «dal sostegno parziale all’elemosina»L’allarme di Muzzarelli: il Governo taglia le risorse destinate ai poveri e per il futuro si va verso l’estinzione

Il taglioIl fondo per l’affitto

viene portato da 12 milionia 2,5 milioni per il 2011e a 1,5 mln per il 2012

LA SCUREI tagli al fondoper l’af fittofanno seguito aquelli chehannointeressato glialloggi di ediliziaresidenzialepopolare

LA PROPOSTA

STORICO LEADERIl consigliere regionale

dell’Italia dei Valori,Franco Grillini, storicoleader del movimento

gat italiano,primo firmatario

della proposta di legge

La sentenza«La Corte

c o st i t u z i o n a l eha chiarito che le

famiglie omosessualihanno rilevanza

sociale»

«Il Governo taglia le risorse de-stinate ai poveri e azzera sostan-zialmente il fondo per l’affitto». Èl’allarme sui tagli dell’es e c u t i volanciato ieri in Regione dall’a s s e s-sore regionale alle Attività produt-tive ed Edilizia Gian Carlo Muzza-relli, nel corso del “Tavolo casa”,che ha visto riunite le associazioniregionali degli inquilini, dei pro-prietari, i sindacati, le associazioniimprenditoriali, le autonomie loca-li (Anci, Upi) e i rappresentanti del-le Acer.

Muzzarelli ha rilevato con preoc-cupazione «il sostanziale azzera-mento del fondo per l’affitto da 12

milioni di euro a 2,5 milioni di europer l’anno in corso, sino ai soli 1,5milioni per il 2012, procedendocosì verso l’estinzione.

È un colpo di scure - dice Muz-zarelli - che fa seguito al taglio di

altre fonti di finanziamento previ-ste in passato per gli alloggi di e-dilizia residenziale popolare, fontiche sono state ugualmente azzera-te dal governo». Già «i finanziamen-ti esistenti (ad esempio il GovernoProdi nel 2006 aveva messo a di-sposizione 30 milioni di euro) e-rano largamente insufficienti a farefronte alle domande dei cittadini -conclude l’assessore - per cui il fon-do per l’affitto assicurava un con-tributo solamente parziale a chinon ha risorse a sufficienza per pa-gare il canone d’affitto. Con i nuovitagli, siamo veramente all’e l e m o s i-na».

EMILIA ROMAGNA

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3Rassegna Stampa Emilia Romagna del 25 - 02- 2011

BOLOGNA - Corriere

Affitti «low cost»Lo scandalo del PioAlbergo Trivulzioriguarda alcuniappartamentiaffittati (per farcassa e salvare iconti in rosso) acanoni bassissimi,o svenduti a pocoprezzo, a inquiliniillustriLe celebritàTra coloro chehanno beneficiatodell’operazione cisono l’attrice GaiaBermani Amaral, ildirettore generaledel Milan AriedoBraida e quellodella JuventusGiuseppe Marotta,il dirigente del PdlLuciano Buonocoree la compagna diGiuliano PisapiaCinzia SassoLe dimissioniDue giorni facinque consiglierid’amministrazionesu sette, tra cui ilpresidente AntonioTrabucchi, hannorassegnato ledimissioni. Ora laBaggina,soprannome concui è conosciuto ilPat, verràcommissariato

L’eco dell’inchiesta milane-se sul Pio Albergo Trivulzioarriva anche sotto le Due Tor-ri, aprendo un secondo fron-te casa dopo quello dell’Acer.E c’è già chi parla di un’affitto-poli alla bolognese. È il casodei grillini, che con l’Idv e ilPdl chiedono l’elenco degliimmobili e dei terreni, con re-lativi canoni e affittuari, diproprietà dell’Opera pia pove-ri vergognosi e delle altre Asp(aziende servizi alla perso-na).Il presidente dell’Opera

pia, Paolo Ceccardi, ha invoca-

to la privacy spiegando chedati sensibili come i nomi de-gli affittuari possono essereresi noti solo su richiesta for-male della Provincia o del Co-mune. E se Palazzo d’Accur-sio avrebbe per ora manifesta-to solo informalmente inte-resse a vedere gli elenchi, laProvincia ha invece mossoqualche passo in più: «La ri-chiesta è stata fatta, anche seforse non è ancora arrivata aldestinatario», facevano sape-re nella serata di ieri da Palaz-zo Malvezzi.Parla di «operazione traspa-

renza» il consigliere provin-ciale berlusconiano GiovanniLeporati, che già nel 2007 ave-va sollevato il caso ricevendoperò elenchi incompleti per-ché privi di nominativi e, asua detta, anche di difficiledecifrazione. Due giorni fa harisollevato il caso nell’auladel Consiglio chiedendo lecarte relative a tutte e tre leAsp bolognesi, dunque anchedell’Irides e della GiovanniXXIII. «Non ho sospetti suqualcuno in particolare, nonho notizie di reato — spiega— chiedo solo trasparenzaproprio sulla scia dello scan-dalo di Milano». Presto Lepo-rati sarà accontentato, per-ché la Provincia ha già invia-to una richiesta formale, pro-prio come aveva indicato Cec-cardi, che ieri, spiazzato forseda questo fuoco incrociato dirichieste (da una parte il Pdl edall’altra l’Idv e i grillini), ave-va detto: «Non ho nessun pro-blema a fornire gli elenchi,anche in tempi rapidi. Al mo-mento ho soltanto parlato altelefono con l’assessore pro-vinciale Marco Pondrelli, masulla base di una telefonatanon posso certo dare fuori da-ti sensibili. Mi devono fareuna richiesta formale, altri-menti mi denunciano gli affit-tuari».Superato dunque l’ostaco-

lo della privacy, dovrebbe es-sere facile verificare la regola-rità delle assegnazioni degliimmobili patrimonio delleAsp. Come chiedono anche iconsiglieri regionali del Movi-mento 5 stelle. Il grillino An-drea Defranceschi, capogrup-po del movimento in Regio-ne, ha presentato ieri una ri-chiesta di accesso agli atti ri-guardante tutte e tre le Aspbolognesi. È lui a paventare ilrischio che il sistema Asp fun-zioni come l’affittopoli delPio Albergo Trivulzio di Mila-no. Defranceschi chiede a via-le Aldo Moro di fare la suaparte per fugare ogni dubbiosul patrimonio immobiliaredelle Asp, avendone la possi-bilità. «La Regione approvalo statuto delle Asp, ne nomi-na il presidente o revisoreunico ed esercita su di essefunzioni di monitoraggio e dicontrollo generale. Perciò oc-corre che viale AldoMoro for-nisca l’elenco completo deinominativi dei conduttori ditutte le unità abitative e deiterreni agricoli in locazione aterzi, compresi gli importidei canoni, che a Bologna fan-no capo alla Giovanni XXIII, aIrides e a Poveri vergognosi».

A. [email protected]

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Comune e Provincia vogliono vedere gli elenchi degli affittuari

Idroter,torna liberoCavicchioli

Guglielmi:«Bologna coesa?Un ricordo»

sono gli argomenti che il Pdlintende utilizzare in campa-gna elettorale, quello stessoPdl il cui leader consideraeroe il boss mafioso Manga-no, vuol dire che sono pro-prio alla frutta».

Amelia [email protected]

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Oggi presenta il suo libro

Paolo MengoliDispiace ci sianocose del generebisogna parlaredi problemi veri

Claudio LevoratoCon il Cinzia-gateparagone fuorvianteAllora Cazzolaci mise la faccia

Amelia FrascaroliUn dibattito seriosulla trasparenzanon può partireda accuse anonime

Ugo Berti A. VeliQueste sono armidi lotta internaUna guerra tribaleda vigliacchi

Pier Ugo CalzolariDi fronte a ombredi scorrettezzagiusto chiarireIl Pd non rischia

malcostume». Che la classe dirigente pos-sa essere tacciata di malcostume «è forsedovuto al fatto che qui la sinistra ha gover-nato per decenni in maniera non contesa,di fatto in un regime di non concorren-za». Una situazione che può anche genera-re in piccoli fenomeni «di cooptazione, co-me in certi concorsi universitari». Peròper Berti i dossier non sembrano tantofrutto di cittadini indignati: «La prove-nienza appare interna al partito. Sono ar-mi di lotte intestine, tribali, roba da vi-gliacchi». In ogni caso, «Bologna ha impa-rato a comportarsi male. È sbarcata anchequi la degenerazione della lotta politicanazionale». La stessa opinione del polito-logo Paolo Pombeni, tra i fondatori delPd: «I dossier sono un segnale evidentedell’imbarbarimento della lotta politica,che ormai alimenta sospetti per creare di-scredito e sfiducia. La cosa strana è che

queste carte vengono fuori ogni volta chec’è una campagna elettorale e si mette indubbio la moralità del candidato soloquando si avvicinano le elezioni». E se latregua proposta daMerola «è naturale, vi-sto che si parla di diffamazione», è anchevero che «la politica avrebbe bisogno dipiù trasparenza».Paolo Mengoli, a capo della Caritas, ri-

mane fedele al motto «male non fare, pau-ra non avere»: «Mi dispiace che esistanoquesti dossier, che fanno schifo — dicesenza mezzi termini — dovremmo discu-tere dei veri problemi delle persone e met-tere da parte queste falsità». Ma i dossier,in quella che è stata definita «la campa-gna dei veleni», sono ormai entrati. Met-terli alla porta ignorandoli non sarà facile.

Marco MadoniaRenato Benedetto

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Caso Cipea

Nella bufera

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L’incipit delle polemiche

Donne al vertice

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Anche qui l’effetto-Trivulzio:pressing sui Poveri vergognosiTorna libero Giampaolo

Cavicchioli, il titolare delladitta Idroter finito agliarresti domiciliari il 16febbraio con l’accusa diestorsione. Il gip AlbertoGamberini, davanti alquale Cavicchioli ècomparso lunedì perl’interrogatorio digaranzia, ha deciso larevoca degli arrestidomiciliari. Lo hacomunicato la stessaIdroter con una nota:«Cavicchioli ha fornitouna serie di giustificazionicorredate da ampiadocumentazione, così ilgiudice ha disposto larevoca degli arrestidomiciliari». Su questadecisione ha espressoparere favorevole il pmRossella Poggioli, cheaveva chiesto per lui lamisura restrittiva.Cavicchioli, per mezzodella nota, ha ringraziato«tutti coloro che gli hannomanifestato affetto, stimae solidarietà, inparticolare tutti idipendenti di Idroter» eora tornerà al lavoro, col«massimo impegno»,assicura. Idroter, di cuiCavicchioli è titolare, haricevuto dal consorzioCipea l’appalto per lacostruzione del complessoresidenziale (di ediliziaconvenzionata) di viaGalletta a San Lazzaro.Trenta appartamenti,ormai in via diconclusione, che negliultimi tempi sono finitinel mirino della Procuraper diversi motivi, daipresunti abusi edilizi apresunte mazzette in nerochieste agli assegnatari daun dipendente Cipeaindagato per corruzione econcussione.

Lui se n’è andato mentre la città èrimasta immobile. Angelo Guglielmioggi tornerà sotto le Due Torri. Dei suoicinque anni da assessore alla Culturaparlerà oggi alla libreria Ambasciatorialle 18 con il suo libro Carte Bolognesi.Un volumetto che racconta anche ladecadenza di una città che Guglielmiamava tremendamente e che ha trovatodiversa da quella che si immaginava.Guglielmi, a Bologna la campagnaelettorale si fa con il veleno. Cheeffetto le fa?«Ormai i dossier sono un costumegenerale del Paese. Esistono quotidianiche vivono di questo tentando dimettere in difficoltà l’avversariopescando in un passato molto spessoinesistente. Non sono meravigliato.Quando mancano le idee si tirano fuorii dossier».Ma Bologna non era diversa?«Una volta lo era. Bologna significavaun modello, unico in Italia e in Europa,dove si sperimentava il comunismo dalvolto umano. Dove prevaleva leconvenienza della città. Bologna unavolta era una comunità coesa, adessonon lo è più. E non lo è più da unpezzo. Dopo il 1977 la spinta della cittàsi è esaurita perché quelle eccellenzeche l’hanno prodotta si sono convintedi aver speso per intero il loroimpegno». Cofferati non ha invertitola tendenza?«Non lo so. Di sicuro eravamo partititutti con quella aspirazione. Ma igiudizi non li posso dare io. Spettanoagli altri e alla storia».Merola ci riuscirà?«Era uno dei più vivaci tra icomponenti della giunta. È un uomo dipartito che però, quando serve, è ingrado di ribellarsi. Come dimostra lasua candidatura alle primarie controDelbono. Era sicuro di perderle perchéDelbono aveva l’appoggio di tutto ilpartito. In più è laureato in Filosofia.Insomma, se abitassi a Bologna lovoterei nella speranza che possa essereun sindaco all’altezza».Ma i veleni possono rivelarsi unproblema nella sua corsa solitariaverso Palazzo d’Accursio?«I dossier non so di cosa parlino e nonlo voglio nemmeno sapere. Non li leggoperché li considero un attacco vilepieno di bugie».Ma, a suo avviso, l’elettorato dicentrosinistra la pensa come lei?«Bologna è una città che non siemoziona facilmente. Ha una suamaturità, una sua strafottenza. Ildossier dovrebbe avere meno effettosulle masse. Credo che inciderà sui queipezzi di città interessati che hannoun’idea già chiara».

M. M.© RIPRODUZIONE RISERVATA

La sede provinciale dell’Acer,azienda per la casadell’Emilia Romagna,in piazza della ResistenzaL’organismo è finito al centrodi una delle due inchiesteaperte a seguito della diffusionedel dossier anonimo anti-Pd

L’inizio delle 6 pagine con cui il «primo» Corvo ha preso di miral’entourage di Virginio Merola e altri maggiorenti del PdAl centro dell’inchiesta della magistratura allo stato sono finitesolo le accuse di presunta irregolarità nelle nomine all’Acer

Beatrice Draghettie Anna Maria Cancellierihanno chiesto le carteall’Asp Poveri Vergognosi

Lo scandalolombardo

Dopo il caso milanese Il presidente dell’Opera pia: serve una richiesta ufficiale

3Primo PianoCorriere di Bologna Venerdì 25 Febbraio 2011

BO

Codice cliente: 211252

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4 Rassegna Stampa Emilia Romagna del 25 - 02- 2011

REGGIO EMILIA - Unità

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5Rassegna Stampa Emilia Romagna del 25 - 02- 2011

REGGIO EMILIA - Reggio24Ore

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6 Rassegna Stampa Emilia Romagna del 25 - 02- 2011

FERRARA - Estense.com

Elezioni, l’IdV fa la voce grossa Accordo per Codigoro ma gli alleati chiedono visibilità. A Cento si parla di sondaggi

L’Italia dei Valori la spunta sull’Udc. Il contrasto interno al centrosinistra in merito alla presenza o meno dei casiniani è stato superato dopo l’ultima riunione della coalizione. L’IdV appoggerà Rita Cinti Luciani che cerca la riconferma in municipio a Codigoro. “C’è stato un incontro di coalizione al quale ne seguirà un altro – commenta il segretario del Partito democratico Paolo Calvano -. L’elemento che poteva determinare dei malumori, ossia l’entrata dell’Udc, è stato tolto dal tavolo. Ora parte la fase di condivisione programmatica”. Ma secondo alcuni il vero scoglio non era rappresentato dallo scudo crociato. A monte dell’impasse sarebbero state le

garanzie chieste dall’IdV di un ruolo di rilievo in giunta da affidare a Graziella Ferretti. I dipietrini non nascondevano di ambire alla carica di vicesindaco. A dare una svolta alla stretta di mano pare abbia contribuito anche il timore di una possibile corsa in solitaria dell’Idv, con candidata sindaco la Ferretti, appoggiata dai “dissidenti” di Annalisa Felletti fuoriusciti dal Pd. Su questo fronte ci sarebbero stati anche dei contatti. “In caso di presentazione di una nostra lista – è la mezza conferma di Massimiliano Fiorillo – una convergenza ci poteva stare, le nostre porte sarebbero state aperte a chiunque condivida la nostra azione politica”. Quanto al ruolo che assumerà, in caso di vittoria, il suo partito in giunta, il segretario rimarca il fatto “che non vogliamo essere la stampella del Pd, bensì assumerci e condividere responsabilità di governo”. Quanto all’altra grande incognita delle prossime elezioni comunali, Cento, i nodi sono ancora da sciogliere. Ieri sera si è tenuto un incontro tra segreteria e iscritti dell’IdV per capire quanto sia gradito il sostegno a Piero Lodi. “Se anche la nostra base sarà favorevole – premette Fiorillo – ci potremo sedere attorno a un tavolo e confrontarci sul programma, visto che sul candidato del Pd le mosse non sono state le più condivise”. Che sia Cento o Codigoro, o un altro dei sette comuni che andranno al voto, una condizioni l’Idv la chiederà a tutti: “i vari candidati sindaco dovranno esprimersi in maniera chiara per il sì ai quattro referendum (due sull’acqua pubblica, uno sul nucleare e uno sul legittimo impedimento, ndr) che sosteniamo”. E rimanendo sotto l’ombra del Guercino, alcune indiscrezioni parlano di un sondaggio commissionato dall’area Pd che darebbe la colazione di centrosinistra al 40%, con un “partito degli incerti” che si aggiudicherebbe altrettanta percentuale. “Se prendiamo gli stessi voti di cinque anni fa – queste le voci che si rincorrono – vinciamo al primo turno”. Non si fa abbindolare da facili sirene Calvano, che anzi smentisce l’esistenza di un sondaggio (“non parlo di rilevazioni elettorali se non in conferenza stampa”) e si concede una battuta: “se però c’è qualcuno che ci consegna un pronostico favorevole mi fa piacere…”.

25.02.2011

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7Rassegna Stampa Emilia Romagna del 25 - 02- 2011

FERRARA - Estense.com

Ferrara si copre di gelsomini Adesioni all’appello “Fermiamo il massacro in Libia”. Presidio domenica

“Fermiamo il massacro in Libia”. È a questo grido che movimenti, associazioni, sindacati e partiti di Ferrara aderiscono all’appello nazionale che vede fra i suoi primi firmatari Andrea Camilleri, Luigi Ciotti, Cristina Comencini, Margherita Hack, Dacia Maraini, Moni Ovadia e Igiaba Scego. Nel capoluogo estense è stato organizzato dall’associazione Cittadini del Mondo un presidio che si terrà domenica 27 febbraio alle 16.30, in piazza Trento e Trieste. Ad aderire a livello provinciale, oltre all’Associazione Cittadini del Mondo, si contano il Partito della Rifondazione – Federazione della Sinistra, i Grilli Estensi, il Comitato per la Pace Spartacus, l’Anpi, Sinistra Aperta, Sinistra Ecologia e Libertà, Italia dei Valori, Partito dei Comunisti Italiani, i Verdi per la Costituente Ecologista di Ferrara, la Cgil, l’Arci e il Partito Democratico. Tutti fanno proprie le parole dell’appello, lanciato a livello nazionale con il titolo “Il mediterraneo dei gelsomini”. “C’è una Italia che si riconosce nella lezione di coraggio e dignità che arriva dal mondo arabo – scrivono i firmatari -. Il profumo dei gelsomini arriva anche nel nostro paese, anche nelle barche piene di giovani con la loro domanda di futuro. Il messaggio che porta con sé ci dice che non è obbligatorio subire il furto di futuro, il sequestro della democrazia, né la fame di pane, lavoro e libertà. Ci conferma che è possibile riprendere in mano il proprio destino, e scrivere insieme una nuova storia per il proprio paese e per il mondo intero. Dimostra che il vento del cambiamento si può alzare anche dove sembra più difficile”. “Oggi – prosegue l’appello – soffia da una regione rapinata dai colonialismi vecchi e nuovi, oppressa da dirigenti corrotti e venduti, violentata da guerre e terrorismi, troppo spesso contesa, divisa, umiliata. Alzare la testa si può, anche quando costa immensamente caro, come il prezzo che il popolo libico sta pagando in queste ore per aver sfidato il dittatore. Siamo tutti coinvolti da ciò che accade aldilà del mare. Le speranze e i timori, i successi e le tragedie delle sollevazioni arabe disegnano anche il nostro futuro. Viviamo conficcati in mezzo al Mediterraneo ed è da qui che è sempre venuta gran parte della nostra storia. Non possiamo restare in silenzio, mentre il Governo italiano tace, preoccupato solo di impedire l’arrivo di migranti sulle nostre coste, e ancora difende il colonnello Gheddafi. Uniamo le nostre voci per chiedere la fine della repressione in Libia e in tutti gli altri paesi coinvolti dalla rivolta dei gelsomini, dallo Yemen al Bahrein fino alla lontana Cina”. Il testo termina con una richiesta ai potenti del mondo e alle organizzazioni internazionali: “Per sostenere i processi democratici in Tunisia e in Egitto e lo smantellamento dei vecchi regimi. Per rafforzare le società civili democratiche che escono da anni di clandestinità e di esilio. Per politiche di vero dialogo tra culture e per promuovere i “diritti culturali” delle popolazioni coinvolte. Per la revisione degli accordi ineguali e ingiusti imposti dalle nostre economie ai vecchi regimi. Per la fine delle occupazioni e delle guerre in tutta la regione. Per chiudere la stagione dei respingimenti e di esternalizzazione delle frontiere, la stagione della guerra ai migranti. Chiediamo che ai migranti della sponda sud sia, in questo frangente eccezionale, concesso immediatamente lo status di protezione temporanea”.“Non possiamo tollerare – chiude – che la reazione italiana ed europea alle rivoluzioni democratiche del mondo arabo sia la costruzione di un muro di navi militari in mezzo al mare. Ai morti nelle piazze stanno aggiungendo in questi giorni ancora tanti, troppi, morti in mare. È arrivato il momento di dire basta!”.

25.02.2011

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8 Rassegna Stampa Emilia Romagna del 25 - 02- 2011

FERRARA - Estense.com

Il ruolo del garante nel pianeta carcere Riceviamo e pubblichiamo la dichiarazione del vicepresidente Massimiliano Fiorillo sulla figura del garante che ha relazionato in Consiglio provinciale.

Il Garante dei Detenuti è una figura essenziale per la promozione dei diritti fondamentali delle persone private della libertà personale e per favorire il loro recupero. Va quindi sostenuta e valorizzata.

In questi giorni si è concluso il mandato del Garante di Ferrara, Federica Berti, alla quale va il mio sentito ringraziamento ed apprezzamento per il lavoro svolto. I risultati di un’attività portata avanti con determinazione ed impegno sono tangibili e sono stati illustrati nella relazione presentata oggi al Consiglio provinciale.

Merito del Garante è stato innanzitutto quello di aver saputo consolidare una rete di rapporti con le diverse Istituzioni preposte alla presa in carico della persona detenuta, in particolare con la Magistratura di Sorveglianza, con la Direzione della Casa Circondariale, con l’Ufficio esecuzione penale esterna. Proficua e molta stretta è stata la collaborazione con gli Enti Locali, in primis Comune di Ferrara e Provincia.

Un’attività, quella del Garante, svolta in un contesto reso particolarmente difficile dal sovraffollamento carcerario, dalla carenza di Personale di Polizia penitenziaria e di risorse economiche. Il tutto in un quadro normativo carente, che non identifica le competenze e le funzioni del Garante, figura presente a livello normativo solo nell’Ordinamento Penitenziario con tutti i vincoli previsti dallo stesso, vincoli imprescindibili e da rispettare in quanto dettati da ragioni di ordine pubblico.

Malgrado questo, il Garante ha svolto con competenza ed umanità un importante ruolo di prevenzione dei conflitti e di mediazione tra la popolazione carceraria e l’Istituzione Penitenziaria.

Ora il lavoro avviato dal Garante dovrà trovare continuità nella costante attenzione ai diritti fondamentali dei detenuti oltreché nella perseverante e paziente ricerca di soluzioni ai tanti problemi del “pianeta carcere”, a partire dal tema della “territorializzazione della pena” per consentire il rispetto del diritto agli affetti del detenuto e dei suoi famigliari, dalla mediazione sanitaria e dall’orientamento ed inserimento lavorativo quale imprescindibile strumento di recupero sociale e culturale.

Massimiliano Fiorillo, vice presidente Provincia di Ferrara

25.02.2011

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9Rassegna Stampa Emilia Romagna del 25 - 02- 2011

FERRARA - Carlino

Il Resto del Carlino – Ferrara, 25.02.2011

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10 Rassegna Stampa Emilia Romagna del 25 - 02- 2011

FORLI’ - CESENA - Carlino

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11Rassegna Stampa Emilia Romagna del 25 - 02- 2011

RAVENNA - La Voce

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12 Rassegna Stampa Emilia Romagna del 25 - 02- 2011

RAVENNA - La Voce

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13Rassegna Stampa Emilia Romagna del 25 - 02- 2011

RIMINI - Corriere

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14 Rassegna Stampa Emilia Romagna del 25 - 02- 2011

MODENA - Sassuolo2000.com

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15Rassegna Stampa Emilia Romagna del 25 - 02- 2011

MODENA - Informazione

16 VENERDÌ 25 FEBBRAIO 2011 L’INFORMAZIONE il Domani

SAN CESARIO Nella notte

Guardiegiuratesventano furtoalla Glem Gas

VIGNOLA Francesco Rubbiani, della lista civica, contro le scelte dell’amministrazione

«Un bilancio di rette e tariffe»«Non hanno accettato nemmeno uno dei 30 emendamenti»

La lista civica «Per Vignola» dice no agli aumenti di rette e tariffe

di Paolo Maini

Francesco Rubbiani, leader dellalista civica Città di Vignola cri-

tica il bilancio di previsione 2011dell'amministrazione. «Il Bilancio èstato votato con i soli voti della mag-gioranza. Dei 30 emendamenti pro-posti dall’opposizione non ne è sta-to accolto nessuno, ad eccezione diun emendamento marginale dellalista Pdl. Gli emendamenti delle li-ste civiche si concentravano sulblocco o la riduzione dell’aumentodel 10% della tassa rifiuti e del 5 %sulle rette per asili nido e scuole ma-terne, sul risparmio energetico,considerando la difficoltà delle fa-miglie in un momento di crisi occu-pazionale soprattutto giovanile co-me l’attuale, non ci sembra oppor-tuno aumentare le tariffe, è troppofacile chiudere i bilanci aumentan-do le tariffe, oggi nessuna impresaprivata può permetterselo. La mag-gioranza pur condividendo alcuniemendamenti,- continua Rubbiani -non è stata disponibile ad accettar-ne nessuno. Le minoranze si sono ri-compattate e anche le liste civichehanno votato compatte tutte insie-me, si è voluta interrompere qual-siasi possibilità di dialogo, perché è

il bilancio il momento fondamenta-le, dove dimostrare la buona volon-tà e la disponibilità alla collabora-zione. Ricordo che questa è unamaggioranza che è uscita dalle urnecon il 45 % dei voti dei Vignolesi,che è stata costretta per la prima

volta ad andare al ballottaggio e cheha vinto al secondo turno con 250voti di vantaggio e oggi governa so-lamente per merito della legge elet-torale, che con il premio di maggio-ranza le regala 4 consiglieri in piùdel risultato proporzionale. Cari a-

mici e compagni del Pd, Idv, Rifon-dazione comunista, che esprimetela maggioranza in Consiglio Comu-nale, riflettete: proseguire in questadirezione serve solamente ad isolar-vi da una parte rilevante del paese».Queste le conclusioni di Rubbiani:«E’ evidente che un bilancio con di-minuzione di risorse e di trasferi-menti da parte dello stato è un bi-lancio più difficile , proprio perquesto sono necessarie scelte diffi-cili. La disoccupazione nella zona diVignola ha raggiunto livelli preoc-cupanti e Vignola nella nostra zonaè il comune che soffre di più dai datidella provincia, riscontriamo 257 inmobilità e 509 disoccupati in lista diattesa con trend in crescita in questianni alcune ditte importanti hannochiuso o si sono trasferite o hannoridotto sensibilmente l’ or ganico:Nadini, Sinibaldi, Galassini, Emilia-frutta , Segni ecc, menre altre con-tinuano la cassa integrazione. È evi-dente che il Bilancio Comunale an-drebbe impostato tenendo conto diquesta situazione, di tutto ciò nellarelazione introduttiva del sindaconon si dice nulla e non si fa nulla ,manca una politica industriale delnostro territorio».

IN BREVENuove degenze a VignolaQuesta mattina alle 11 è in programma l'i-naugurazione delle nuove degenze di me-dicina e degli ambulatori salute donna del-l'Ospedale di Vignola.Le opere costituiscono un ulteriore tassellodel processo di ristrutturazione, ammoder-namento e miglioramento del comfort alber-ghiero della struttura.Sono stati investiti, infatti, 1milione e 600mi-la euro.

A Marano torna Azione naturaDa oggi e fino al 2 aprile il Centro culturaledi Marano ospita la rassegna di incontri eproiezioni dedicata ai grandi protagonistidelle avventure estreme nei luoghi più im-pervi del mondo. Tra gli ospiti gli alpinistiElio Orlandi e Marco Confortola. Pragrammae informazioni si trovano sul sul sito del Co-mu n e .

Messa per i malati a FioranoPreghiera e Messa per gli ammalatiNella Basilica della Beata Vergine del Castellodi Fiorano, oggi c’è l’appuntamento mensilecon tutti coloro che soffrono, nel corpo enello spirito, o vogliono unirsi alla preghieracon e per chi soffre. Alle 20.45 la recita delRosario e celebrazione della Messa.

Corso per specialisti del sorrisoL’associazione Ridere per Vivere dell’EmiliaRomagna, associazione Clow Dottri e Volon-tari del Sorriso di Fiorano organizza un corsodi formazione per volontari che inizierà il 26e 27 marzo 2011 e durerà sei fine settimananon consecutivi di 16 ore ciascuno.

FO R M I G I N E L’associazione sta per trasferirsi in una sede più grande

All’Avis servono volontariNel 2010 sono state raccolte quasi 1000 sacche di sangue

M A R A N E L LO Un ’opportunità rivolta soprattutto a lavoratori over 45

Corso di riqualificazione al CesvipPermette l’acquisizione di nuove professionalità

E’ rivolto anche ai cittadinidi Maranello il corso gra-

tuito di riqualificazione profes-sionale che si svolgerà al Ce-svip, Centro Sviluppo Piccola eMedia Impresa di Modena. Te-ma del corso è “Migliorare l’im -magine aziendale attraverso ilfront-office: percorso per l’ac -quisizione di tecniche per la ge-stione efficace del front-officeaziendale”. Si tratta di un corsoper la riqualificazione dei lavo-ratori e lavoratrici con partico-lare attenzione a quelli di età su-periore a 45 anni per accompa-gnare l’aumento del tasso di oc-cupazione in linea con gli obiet-tivi a livello europeo, e dei lavo-ratori con basso livello di scola-rità. Le iscrizioni sono aperte fi-no al 28 febbraio (alle 12) e siraccolgono al Cesvip di Mode-na o allo sportello sociale delComune di Maranello. Il profiloprofessionale prevede l’a cq u i-sizione di competenze e il rag-giungimento tramite altri corsispecifici di una qualifica profes-

sionale. Il corso è rivolto a di-verse tipologie di persone: la-voratori anziani, con bassa qua-lificazione, con contratti atipi-ci, a tempo parziale, stagionali,in mobilità, persone che rien-trano al lavoro dopo periodi diastensione, residenti in EmiliaRomagna. La durata è di 48 ore e

lo svolgimento è presso la sededel Cesvip in Viale Reiter, 130 aModena. I temi affrontati sonola comunicazione efficace edempatica, la gestione del tempoe dello stress e delle criticità,l’accoglienza telefonica, com-prendere la sicurezza ed appli-care la prevenzione sul lavoro.

Le iscrizioni sono aperte fino a lunedì prossimo a mezzogiorno

Nel 2010 a Formigine i donatori di sangue sono stati 472

L’Avis è una delle associa-zioni che da maggior

tempo opera a Fiorano ed èin costante sviluppo. Primadel 1967 in piazza Ciro Me-notti si posizionava un’a u-toemoteca per la raccoltadel sangue. Tra i donatoric’era anche Enzo Donelli,che insieme a Vittorio Mon-tagnani, il primo presidente(e al secondo, GiuseppeMontecchi), creò il gruppoAvis di Fiorano, organizzan-do i prelievi ogni 40 giorninelle scuole elementari dipiazza Menotti. Donelli è di-ventato poi il terzo presi-dente dell’associazione, im-pegno che ancora oggi con-ferma dopo più di trent’an-ni. Alla fine del 2010 i dona-tori sono saliti a 472, con u-na crescita di 20 unità nelcorso dell’anno, determina-te da 66 nuovi donatori e 46dimissioni. Sono state rac-colte 966 sacche di sangue eplasma con un incremento

di 130 unità rispetto all’an-no precedente. I donatori,suddividendoli per età, so-no 61 con meno di 25 anni(l’età minima richiesta è 18anni), 141 da 26 a 40 anni,248 da 41 a 60 e sono 22 chehanno da 61 a 67 anni. Perl’attività della sezione opera-no già 12 volontari, ma ilpresidente Enzo Donelli ri-volge un appello perché al-

tre persone si rendano di-sponibili per qualche oramese, per aiutare nelle atti-vità sanitarie, nella gestioneamministrativa, burocraticae nell’attività di segreteria,anche perché si prospetta infuturo il trasferimento dellasede, oggi nel centro com-merciale di Via Santa Cateri-na, in ambienti più spazio-si.

Furto sventato dall’arrivo delle guardie giu-rate nella notte di mercoledì alla Glem Gasdi San Cesario. Poco dopo la mezzanottepresso la Centrale Operativa dell’Istituto diVigilanza “La Patria” sono state ricevutediverse segnalazioni di allarme Intrusione,provenienti dall’impianto di sicurezza in-stallato presso la Glem Gas – impresa diprimo piano in Italia e all'estero, marchiospecializzato nella produzione di cucine. Lapattuglia, in servizio di pronto intervento

notturno, è stata immediatamente indiriz-zata sul posto, e con un responsabiledell’azienda, le guardie hanno compiutoun controllo all’interno della palazzina uf-fici, appurando che diversi sensori del si-stema di allarme erano stati danneggiati eoscurati , inoltre era stato tolto il vetro adun lucernaio, dal quale, sembra, i ladri sisono calati all’interno dell’azienda. Anchel’ufficio della direzione, dove era collocatala cassaforte è stato messo a soqquadro.

Evidentemente i malviventi avvisati da uncomplice, lasciato nei pressi della stradaprincipale, dell’arrivo delle guardie giuratehanno dovuto abbandonare velocemente ilocali senza poter arraffare nulla. Anche inquesto caso il binomio “buon funziona-mento del sistema d’allarme e interventotempestivo delle guardie giurate” ha fattosì che i danni procurati dai malviventi sia-no contenuti e che nessun valore sia statotrafugato.

PROVINCIA

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16 Rassegna Stampa Emilia Romagna del 25 - 02- 2011

PIACENZA - Libertà

Piacenza LIBERTÀVenerdì 25 febbraio 2011

11

Libia, rientrati i tecnici DrillmecSono rientrati cinque di-

pendenti del GruppoTrevi con famiglie dallaLibia. Due dovrebbero

essere piacentini, impe-gnati alla Drillmec di Ga-riga di Podenzano. L’im-

presa fa perforazioni.

[SERVIZIO a pag.14]

«Stazione corriere, giù le mani»Unione Ciechi: «Se i lavo-

ri in Cittadella prende-ranno il via per trasfor-mare la stazione degli

autobus in una fermata,noi tenteremo di bloc-

carli anche sdraiandociper terra tra le ruspe».

[FARAVELLI a pag.16]

Industria, è arrivata la ripresaBuone nuove dall’inda-

gine congiunturale diConfindustria Piacenza,

la produzione cresce del4,21 per cento, il fattura-

to del 2,60 per cento.Ancora difficoltà per l’e-

dilizia.

[SERVIZIO a pag.18]

■ Soffocato da un rigurgito dilatte, come apparirebbe adessol’ipotesi più probabile, anche seper il momento nessuna confer-ma ufficiale è ancora possibileottenerla.

La tristissima realtà, ora, l’uni-ca su cui vi è certezza, è un neo-nato di neanche4 mesi, figlio diuna coppia diimmigrati delSudamerica eresidenti incittà, che nell’o-bitorio dell’o-spedale Gugliel-mo da Saliceto di Piacenza a-spetta su un tavolo di essere sot-toposto all’autopsia.

L’esame autoptico sul corpici-no, atteso già dalle prossime oreda parte dei medici, dovrà indi-care con certezza le cause preci-se del perchè questo sfortunatis-simo bimbo non c’è più.

L’altra mestissima verità, inqueste ore, parla di una famigliasprofondata nella disperazioneper l’accaduto, incapace di darsiuna spiegazione, o anche di ac-

cettare ciò che sembrerebbe im-possibile da accettare.

La tragedia che ha condottoalla morte del bimbo di 4 mesi sisarebbe consumata in pochi atti-mi l’altra sera, mercoledì.

Tutta la famiglia a quell’ora sitrovava riunita in casa, ed il pic-

colo, nato loscorso ottobre,era adagiato co-me sempre perprendere sonno,i genitori nellamedesima stan-za. Impossibilestabilire cosa sia

successo al piccolo, ma è moltoprobabile che il bambino, ad uncerto punto, abbia manifestatosegnali di difficoltà.

Mamma e papà, resisi imme-diatamente conto della gravità diquanto stava accadendo al loropiccolo, non hanno perso un at-timo e hanno chiamato il 118.Nell’abitazione della giovane fa-miglia di immigrati i sanitari so-no intervenuti immediatamen-te, a tarda ora.

Un tentativo tanto generoso

quanto disperato, da parte deisoccorsi, per cercare di far ri-prendere il bebè dalla crisi, men-tre il tutto si andava consuman-do sotto gli occhi di due genitoristravolti ed increduli.

L’estrema gravità della situa-zione ha convinto i sanitari adattivarsi per condurlo in ospeda-

le, una corsa disperata, nella not-te, ma ogni tentativo di restituireuna chance allo sfortunato neo-nato non è servito. Il piccolo a-veva infatti cessato di respirare.

Una prima ipotesi sulle causedel decesso pare indicare comepiù probabile un rigurgito di lat-te, evento che in una ristrettissi-

ma cerchia di occasioni rischiadi condurre a conseguenze benpiù gravi. Come detto, il corpici-no si trova adesso all’obitoriodell’ospedale di Piacenza, aspet-tando di essere sottoposto all’au-topsia. Nelle ipotesi non viene e-sclusa neppure la possibilità chepossa essersi trattato di una

“morte in culla”, evento molto ra-ro, per fortuna, che colpisce neo-nati.

Quanto al rigurgito, nel primoanno di vita di un bambino lacausa di questo fenomeno fasti-dioso è l’immaturità dell’appa-rato digerente che non è ancoraabituato a lavorare in quella ma-niera per alimentare l’organismodel piccolo. Nello specifico acca-de che il cardias non si contrae,l’esofago non si appiattisce ed ilcibo risale comportando la fuo-riuscita dalla bocca.

Può anche succedere che ilpiccolo assuma il latte dallamamma con foga e lo stomaconon accetti questo surplus: nonè in grado di lavorare in modo a-deguato per la quantità di lattein arrivo. Il rigurgito è inevitabi-le.

Le apnee, come anche i larin-gospasmi sono altri segnali di u-na manifestazione fisica (rigur-gito) che si ripropone più del do-vuto e va oltre quello che potreb-be essere definito un episodio“normale” o fisiologico.

Simona Segalini

Era nato in ottobreIl corpicino del piccolosi trova ora all’obitoriodell’ospedale

La paginadi Facebooksulla qualeè statopromosso ilreferendumsul destinodell’areacontesa divia Arata

Bimbo di 4 mesi muore in culla,forse un rigurgitoLa tragedia si è consumata l’altra sera in casa di una famiglia di immigrati del Sudamerica. I genitori disperatihanno immediatamente chiamato il 118, ma anche la corsa all’ospedale si è purtroppo rivelata inutile. Attesa l’autopsia

■ (mir) - La mancata emis-sione di uno scontrino è costa-ta tre giorni di chiusura a unbar della zona di piazza Caval-li.

Il provvedimento è stato e-messo dalla direzione regiona-le dell’Agenzia delle entrate,sulla base di quanto segnalatodalla Guardia di finanza pro-vinciale.

In sostanza, la Compagniadi Piacenza delle Fiamme gial-le ha “pizzicato” sul finire del2010 un dipendente del localeche non aveva battuto unoscontrino per una consuma-zione appena effettuata da uncliente. Purtroppo per i titola-ri, si trattava della quarta in-frazione riscontrata dal 2007 equindi oltre alla sanzione di516 euro è scattato anche il

provvedimento di sospensio-ne temporanea dell’attivitàper recidività. La normativaprevede infatti che se nel cor-so di 5 anni non viene rilascia-to lo scontrino fiscale per al-meno quattro volte, la Finanzapuò segnalare l’irregolarità al-l’Agenzia dell’entrate dellaprovincia di riferimento, cheprovvede poi a inviarla allastruttura regionale, a cui spet-ta poi decidere gli eventualiprovvedimenti.

In questo caso, le infrazionisono datate 2007, 2009 e duenel 2010: inevitabile, quindi, lasanzione accessoria alla sem-plice (ma salata) multa. DaBologna hanno quindi hannodeciso di usare la mano pesan-te e hanno imposto la chiusu-ra al bar per le giornate di ieri,

oggi e domani: le serrande so-no state quindi abbassate epotranno essere rialzate soloalla scadenza del provvedi-mento.

Leggerezze, visto che spessodi questo si tratta quando nonvengono battuti gli scontrinisoprattutto per importi di lie-ve entità come per i caffè, cheperò alla fine vengono pagatemolto care da chi viene sor-preso.

Anche se proprio nella rela-zione illustrativa dell’attività2010, il comandante provin-ciale delle Fiamme gialle Mau-rizio De Panfilis aveva richia-mato l’attenzione su questofenomeno in continua cresci-ta. “Nel corso dell’anno passa-to – aveva spiegato il colonnel-lo - sono state effettuate 2.622

ispezioni sul corretto rilasciodegli scontrini e delle ricevutefiscali: le mancate emissionida parte degli esercenti sonorisultate 821, pari al 31,3%, inaumento rispetto al 26% dello2009. La direzione regionale diBologna nel 2010 ha adottato 5provvedimenti di chiusura pergiorni 3 mediante l’apposizio-ne dei sigilli alla porta d’in-gresso per altrettanti pubbliciesercizi piacentini. Altre pro-poste di chiusura, per reitera-te mancate emissioni di scon-trini fiscali, sono in attesa di a-nalogo provvedimento”. Traqueste, evidentemente, c’eraanche la pratica relativa al bardel centro storico, che neigiorni scorsi è arrivata alla suaconclusione e ha portato allaserrata forzata.

Scontrino non emesso,bar chiuso 3 giorniProvvedimento dell’Agenzia delle Entrate per un locale della zona di piazza Cavalli

Polstrada, cambio ai verticiSi chiama Mabj Bosco e ha 30 la neo coman-dante che nelle prossime settimane arriverà

a dirigere la Polizia stradale di Piacenza.

[SERVIZIO a pag.12]

Via Arata,referendum virtuale di FacebookPromosso da don Segalini, sta raccogliendo soprattutto pareri pro-parrocchia■ La contesa relativa al pro-getto che prevede la realizza-zione di un centro attrezzatonell’area verde di via Aratanon poteva che approdareanche su Facebook. Don Ste-fano Segalini ha promosso unreferendum virtuale per co-noscere le opinioni di parroc-chiani e cittadini, per il mo-mento quasi tutti i commen-ti sono favorevoli all’idea.

La parrocchia di San Giu-seppe operaio vuole realizza-re un impianto che possa o-spitare manifestazioni e atti-vità (a partire da quelle delGrest a favore dei più giovani)e ha ottenuto dal Comune la

concessione per 15 anni del-l’appezzamento di terrenoche confina con l’asilo nido.Alla notizia, però, si è subitoformato un comitato di resi-denti contrari all’ipotesi per-ché priverebbe il quartiere, aloro dire, di uno spazio pub-blico molto frequentato. Ledifficoltà di dialogo tra le par-ti ha portato a una certa radi-calizzazione delle posizioni,da qualche balcone sono an-che spuntati striscioni di du-ra contestazione alla parroc-chia. La presidente della Cir-coscrizione 3 Luciana Melessta facendo da mediatore, neiprossimi giorni ci potrebbe

essere un incontro tra i rap-presentanti della parrocchiae quelli del comitato per pro-vare a trovare un punto di in-contro che consenta di realiz-zare almeno alcuni degli in-terventi previsti, ma tenendoconto delle richieste dei resi-denti (su tutte, l’eliminazionedel campo da calcetto, poten-ziale fonte di schiamazzi e di-sturbo).

In attesa di capire se davve-ro sarà possibile giungere aun accordo, don Segalini haaperto su Facebook uno spa-zio in cui chi è interessatopuò esprimere la propria opi-nione. “Saresti contento –

chiede - se la nostra parroc-chia potesse usufruire per ibambini, i ragazzi e i giovanidell’area verde di via Arata(quella che già usiamo per lafesta di settembre)? Questoreferendum non è un eventovero e proprio, ma un modosemplice per conoscere ilpensiero di voi vicini alla no-stra parrocchia su quest’idea.Basta un si o un no: dite la vo-stra per darci una mano a ca-pire”.

Per il momento, i pareri so-no tutti pro-San Giuseppe o-peraio. Un esempio: “Sonocompletamente favorevole aquesto progetto, è ora che si

faccia qualcosa di concretoper i giovani e bambini. Noncredo proprio che si voglia di-struggere il verde e non credoche la scusa dei cani sia plau-sibile, perchè nel nostro quar-tiere è pieno di giardinetti do-ve portarli a spasso”. Qualcu-

no è addirittura più pesantenei confronti di chi è contra-rio e non mancano coloro chechiedono maggiori informa-zioni e soprattutto un incon-tro in cui il progetto possa es-sere spiegato nel dettaglio.

Michele Rancati

Ricerca sulle polveri fini “assolve”inceneritori di ultima generazioneEmissioni pulite dai nuovi termovalorizzatori■ Nanopolveri e polveri ultra-fini? Quelle emesse dai termo-valorizzatori di nuova genera-zione sono irrilevanti per l’am-biente rispetto a quante ne pro-ducono stufe a pellet o motoridiesel. E’ quanto sostiene lo stu-dio «Emissioni di polveri fini eultrafini da impianti di combu-stione», commissionato da Fe-derambiente al Laboratorio e-nergia e ambiente di Piacenza.Uno studio realizzato da docen-ti del Politecnico di Milano, del-l’università di Parma e di Bre-scia, coordinati dal docente pia-centino Stefano Consonni.

Durato tre anni, lo studio hamisurato le emissioni delle pol-veri ultrafini e delle nanopolve-ri di diversi apparecchi da com-bustione: dalla stufe a pellet dinuova generazione a quelle a le-

gna, dalle caldaie a gasolio aquelle a metano. Questi risulta-ti sono stati comparati con quel-li delle emissioni di tre termova-lorizzatori: un impianto a Mila-no, uno a Bologna e uno Brescia(preso poi a modello per quellodi Piacenza), simili per tecnolo-gia con differenti sistemi di trat-tamento dei fumi. Il risultato hadimostrato che «dopo la com-bustione di gas metano, l’utiliz-zo di rifiuti in moderni impiantidi incenerimento con recuperoenergetico è la forma con mino-ri emissioni di particolato ultra-fine e nano polveri». La princi-pale spiegazione secondo gli au-tori «è da ricercare soprattuttonell’efficienza dei sistemi di ab-battimento e, in particolare, deifiltri di cui sono dotati questiimpianti».

Disperata lacorsaall’ospedaledopo iltentativo disoccorso del118, ma tuttopurtroppo si èrivelato inutile.Il cuore delbimbo hacessato dibattere

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17Rassegna Stampa Emilia Romagna del 25 - 02- 2011

PIACENZA - Libertà

Provincia LIBERTÀVenerdì 25 febbraio 2011

22

Agazzano, parte il porta a portaParte il 22 marzo ad A-gazzano la rivoluzionenella raccolta dei rifiuti

che passerà dall’attualesistema a quello “porta a

porta”. Il nuovo metodocoinvolgerà oltre duemi-

la abitanti del comune.

[Il servizio a pagina 25]

Trote, nuovo ripopolamentoUn milione e 470mila a-

vannotti di trota fario sa-ranno immessi alle sor-

genti di tutti gli affluentipresenti sul territorio

provinciale. L’operazionedi ripopolamento viene

eseguita ormai dal 1975.

[NOVARA a pagina 26]

Mancano

309giorni

all’aperturadel nuovo

ponte sul Trebbia [01/01/2012]

CORTEMAGGIORE - Più che dimezza-ta la produzione di idrocarburi E-ni in Libia ma il greggio prove-niente dal Paese nordafricano èfacile da rimpiazzare con altri for-nitori. Inoltre il Belpaese può con-tare sulle sue riserve: siti di stoc-caggio di gas naturale. Una retenella quale spicca Cortemaggio-re, «uno dei più importanti depo-siti di stoccaggio d’Italia». Una ri-serva stivata sottoterra pronta ascattare nel caso in cui i fornitoridi idrocarburi dovessero decide-re di chiudere i “rubinetti” e la Pe-nisola intera arrivasse a sbatterela faccia contro la realtà, ormaiscontata, della sua precaria auto-sufficienza in materia di energia.

Una domanda ad AlessandroBernini, chief financial officer diEni, nato a Borgonovo: si può ve-dere in Cortemaggiore, in questafase di acuta instabilità geopoliti-ca, un eventuale, quanto necessa-rio, “piano B” nel caso in cui al-l’improvviso l’accesso al gas fossebloccato?

PRIMATO ITALIANO E EUROPEO - Il vertice di Eni conferma un “pri-mato” di Cortemaggiore, non so-lo a livello italiano ma a livello eu-ropeo. La storia che emerge dallarisposta, potenziata di numericorposi, è quella di un sito forte-mente potenziato negli anni. «Lastruttura di stoccaggio di Corte-maggiore – spiega Bernini - rap-presenta uno dei principali siti distoccaggio degli otto complessi-vamente localizzati sul territorionazionale nonché uno dei primis-simi realizzati in Europa. Il sito diCortemaggiore è stato adibito adeposito di stoccaggio gas natu-rale a partire dal 1964 e successi-vamente potenziato nel 1991 eancora nel 2008. Oggi consta di 37pozzi intercomunicanti adibiti al-lo stoccaggio e 17 pozzi per il mo-nitoraggio, mediamente situati aduna profondità di 1500 metri. Lastruttura comprende altresì unimpianto di trattamento gas conuna portata massima nominale inerogazione degli impianti pari 24milioni di metri cubi standard agiorno. La portata di stoccaggio èvariabile in funzione della pres-sione di iniezione». «Il sito di Cor-temaggiore – conclude - rappre-senta uno dei più importanti de-positi di stoccaggio d’Italia. Nel2008 e nel 2009 sono stati effet-tuati interventi in superficie fina-lizzati ad aumentare la capacità dierogazione dell’impianto di ulte-

riori 1,5 milioni di metri cubi digas su base giornaliera».

Cortemaggiore c’è, insomma.Lo conferma il sindaco magiostri-no Luigi Repetti, ricordando co-me «già in passato, il nostro im-pianto dimostrò di essere impor-tante per tutto il territorio: il gasdel Piemonte, ad esempio, partivada qui, quando si riscontrò annifa una difficoltà tecnica per le sueforniture».

INVESTIMENTO CONTINUO - I nu-meri parlano di un investimentosull’impianto magiostrino conti-nuo, a partire dal 1964. A confer-mare l’ingresso di Cortemaggiorenella possibile fase emergenzialec’è un’analisi della Stogit, dove siprecisa come già negli anni ’70 sisiano sviluppate iniziative di cam-pi di stoccaggio, con campi esau-riti, per creare una riserva strate-gica, capace appunto di fare fron-te a interruzioni per cause tecni-

che o geopolitiche. Esattamentecome quella attuale. Al momentosono in funzione in Italia diecicampi di stoccaggio: otto operatida Stogit, gruppo Eni, tra cui quel-lo di Cortemaggiore, e due delgruppo Edison. Una capacità to-tale di quindici miliardi di metricubi immessa sul mercato.

Sotto l’effetto dell’inferno Libia,il Belpaese potrebbe produrre dasolo il 10 per cento del gas, attin-gendo ai giacimenti della Valpa-dana. Il quotidiano Repubblica, inun articolo pubblicato ieri, parladi riserve strategiche energeticheche garantirebbero tre mesi di au-tonomia, da sommare a nove mi-liardi di metri cubi sottoterra, neinove ex giacimenti esauriti italia-ni. Resterebbe poi una terza stra-tegia: quella di intervenire suiconsumi. Due gradi in meno delriscaldamento equivarrebbero aun risparmio del 16% sulla bollet-

ta energetica nazionale del gas.Quattordici miliardi di metri cubiin meno l’anno.

IL QUADRO - Bernini delinea ilquadro della situazione attuale:«La produzione di idrocarburi diEni in Libia è diminuita a 120.000barili equivalenti giorno dai circa280.000 prodotti in condizioninormali. Buona parte di questaproduzione è rappresentata dagas naturale. Questa riduzione re-gistrata in territorio libico non po-ne comunque alcun problemacirca le forniture di gas alla nostranazione poiché le fonti alternati-ve di approvvigionamento (Rus-sia, Algeria, Norvegia, Olanda),peraltro già attivate, sono in gradodi compensare la minor fornituralibica». «Le nostre installazioni diproduzione e trattamento di idro-carburi - conclude - non hannosubito alcun danneggiamento esolo a fini precauzionali alcune

La mappa dei siti di stoccaggio nella nostra penisola (dal sito on line della Stogit)

Alessandro Bernini,capo delladivisione finanziaria di Eni e il sitoStogit di Cortemaggiore

«E’l’ora di spingere il nucleare»Betti: siamo in ritardo. Freda: non strumentalizzare la Libia

Nuova strada verso l’A21Sono partiti i lavori, a Castelsangiovanni, per

realizzare un nuovo tracciato tra la Strada Co-lombarone e la rotonda del casello dell’A21.

[MILANI a pagina 25]

■ Riunione serrata ieri seratra gli aderenti al comitato diFossadello di Caorso, in vistadell’incontro con il presiden-te della Provincia, MassimoTrespidi, convocato per lu-nedì, alle 15, nel palazzo dicorso Garibaldi. Non è statoancora deciso se il sit-in orga-nizzato per questo pomerig-gio alle 17, fuori dal consiglioprovinciale, sarà effettiva-mente realizzato o se sarà“congelato” in attesa degli svi-luppi che potrebbero emerge-re dal confronto con il presi-dente. Intanto, il comitatochiede chiarimenti al Comu-ne di Caorso, dopo essere ve-nuto a conoscenza della vo-lontà dell’amministrazione

comunale di revocare il rego-lamento presentato l’estatescorsa, dove si chiedeva chegli impianti venissero realiz-zati ad almeno cento metri didistanza dalle case. Una co-municazione sulle intenzionidel comitato arriverà solo og-gi, per garantire l’eventualeeffetto a sorpresa della pacifi-ca azione dimostrativa. Lostesso effetto a sorpresa, spie-gano dal comitato, ha colto gliaderenti di fronte al contattoinaspettato del presidente. La

protesta era stata sollevatamesi fa dagli abitanti dellacorte Nuricella - un totale didieci famiglie - di fronte allaprospettiva di veder realizzatia breve cinque parchi fotovol-taici sotto casa, a circa tre me-tri di distanza dalle finestre. Sitratta di un insieme di im-pianti fotovoltaici contigui,realizzati cioè da società col-legate tra loro.

Un comunicato da corsoGaribaldi precisa che l’incon-tro di lunedì è stato chiesto

dal presidente «per ascoltaree confrontarsi con le istanzeche il comitato intende pre-sentare, così come richiesto(l’articolo è comparso pochigiorni fa su “Libertà”, ndc) dalcomitato stesso». L’unione difamiglie, di diversa estrazionepolitica, appoggiata da Le-gambiente, aveva organizzatoper oggi un comitato di pro-testa, con volantini e mappedegli impianti, così da solleci-tare i consiglieri provinciali ela Provincia sul caso. Adesso,

in vista dell’incontro di lu-nedì, la manifestazione po-trebbe essere rinviata.

«Ci riuniamo stasera (quin-

di ieri sera, ndc) per decidereche posizione prendere inmerito al sit in - spiega Rober-to Bussacchini di Fossadello -valuteremo a questo punto secongelarlo in vista dell’incon-tro con Trespidi. Nel frattem-po, vorremmo capire ancheche fine farà il regolamentoche il Comune di Caorso ave-va preparato, dove si leggevache gli impianti dovessero es-sere ad almeno cento metri didistanza dalle case, e che oraprevede di ritirare con un attodi giunta. Quel regolamentonon è mai stato applicato.Stiamo aspettando di capire apieno i contorni della vicen-da».

El. Mal.

Fotovoltaico a Fossadello: il comitatolunedì incontra Trespidi,sit-in in forse

SITI DI STOCCAGGIO

L’impianto in costruzione a Fossadello

produzioni sono state sospese edi relativi impianti sono stati mes-si in sicurezza».

«TRENTAQUATTRO COLLEGHI RI-MASTI IN LIBIA A PRESIDIO» Lapreoccupazione principale delGruppo Eni, si è piuttoso concen-trata sulla salvaguardia delle per-sone e dei relativi famigliari. «Allostato - dichiara il capo della divi-sione finanziaria di Eni - tutti icolleghi con le relative famiglie

sono stati rimpatriati fatta ecce-zione per 34 colleghi che, per loroscelta, sono rimasti nel paese apresidio delle attività del gruppo.Stiamo ovviamente seguendo congrande attenzione l’evolvere deglieventi nel paese africano ma allostato è impossibile formularequalsiasi previsione circa la situa-zione che si andrà a determinarenei prossimi giorni».

Elisa Malacalza

Cortemaggiore,riserva strategica di gas per l’ItaliaBernini (Eni): «Uno dei più importanti siti di stoccaggio del Paese» mentre è più che dimezzata la produzione di idrocarburi in Libia. Il sindaco Repetti: «Nel nostro comune un impianto che anni fa ha servito il Piemonte»

■ Crisi in Libia e ritorno delnucleare in Italia. Le ripercus-sioni sulle forniture energeti-che finiranno con l’accelerareil ritrovato atomo italiano? PerConfindustria siamo in ritardorispetto agli altri Paesi e finire-mo con il piangere sul latte ver-sato, senza una politica nuclea-re. La Regione rifiuta l’invito aconsiderare il nucleare e rigirail monito al mittente, chieden-do che non si strumentalizzi lacrisi in Libia.

Il ministero dello sviluppo e-conomico, guidato da PaoloRomani, esorcizza per il mo-mento il rischio di emergenzaenergetica ma c’è chi mette lemani avanti. «Se tutte le volte

finiamo con l’aspettare che ar-rivi all’improvviso una crisi peraccorgerci dell’importanza del-l’energia arriveremo sempre inritardo - commenta Cesare Bet-ti, direttore di ConfindustriaPiacenza - Finiamo ancora unavolta col rimpiangere di non a-ver mai costruito un’alternati-va. Per noi la questione reale daaffrontare riguarda da vicino ilnucleare, ora ci vuole coraggio,è evidente, non si può riman-dare ancora. Cosa aspettiamo?

In Francia stanno costruendosenza problemi l’ennesimacentrale, in Spagna lo stesso. I

Paesi arabi, pur avendo il pe-trolio, si sono ancorati ugual-mente al nucleare: noi, al con-trario, finiamo con l’accorgerciche non siamo autosufficientiad ogni crisi. Proviamo a co-struire qualcosa di nostro, pro-viamo ad avere coraggio».

Da Confindustria arriva l’in-vito ad accelerare la direzioneverso il nucleare. Ipotesi cheviene decisamente rifiutatadall’assessore regionale all’am-biente Sabrina Freda: «I termi-

ni della questione nazionale einternazionale sono in un altromodo, mi sembra che per ilmomento dal Governo si sianoricevute solo rassicurazioni sulfatto che ora non ci siano pro-blemi e quindi non dobbiamoancora preoccuparci. Abbiamola disponibilità di aumentarel’importazione da altri Paesi, adesempio. Non credo sia seriostrumentalizzare le vicendedella Libia per sdoganare un te-ma così delicato come il nu-cleare. Quella della Libia misembra una scusa per prende-re la palla al balzo - conclude -e convincere i cittadini sulla va-lidità del nucleare».

Malac.

Cesare Betti e Sabrina Freda

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18 Rassegna Stampa Emilia Romagna del 25 - 02- 2011

PIACENZA - Libertà

Lettere,fax ed e-mail devono contenerenome,cognome,indirizzo e recapitotelefonico del mittente.In caso contrario gli scritti non saranno pubblicati.

La redazione si riserva il diritto di sintetizzareed adattare i testi troppo lunghi,rispettandone il senso.Il materiale inviato al giornale non sarà restituito.

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Libertà di parolaSI E NO

LA TRAPPOLADEI REFERENDUM

✒Gentile direttore,mi sento in dovere di spenderedue parole sui prossimi referen-dum sul nucleare e sulla priva-tizzazione dell’ acqua, dato cheoramai è certo che impegnere-mo anche questi soldi. Perquanto riguarda il nucleare, èdimostrato da studi di ricerca-tori tedeschi e francesi, che chisi trova vicino alle centrali nonpuò fare altro che pagarne leconseguenze senza sconti.Le centrali nucleari, anche se diultima generazione, sarannosoggette comunque a “perditefisiologiche” causa di inquina-mento radioattivo e leucemieinfantili. Produzione di scorieche ancora nessun illuminatoda questa fonte di energia è riu-scito a smaltire, e solo questimotivi basterebbero per esclu-dere il nucleare come fonte di e-nergia, ma se aggiungiamo chele spese non saranno mai recu-perate, e che vicino a noi c’è unsito nucleare, è chiaro che persalvaguardare la salute mia edella mia famiglia devo dire no atutto questo. Ma come sempre,in caso di “referendum”, le cosesi complicano, si capovolgono equi casca il cittadino. Ho parla-to con gente che è favorevole alnucleare e che andrà a votare SI,e mi potrebbe anche fare piace-re, ma chi come me non è d’ac-cordo, rischia di mettere un belNO e quindi di fare un gioco checonviene a chi ha in mano le re-dini del potere e la residenzalontana da questi siti di energianecessaria.Stessa cosa dicasi per l’acqua.Trovo ingiusto che venga priva-tizzato un bene così necessarioper tutti, con la scusa di salva-guardarlo dagli sprechi, come senon avessimo pagato le tassenecessarie per godere di questobeneficio, e sono fortunato ad a-vere due fontane pubbliche nelmio comune.Anche qui per opporsi a questaidiozia devo dire SI, e ci devo an-dare per forza a votare, perchése non si raggiunge il “quorum”tutte queste ingiustizie divente-ranno giustificate da un referen-dum che ci da l’illusione di esse-re liberi di scegliere.Claudio RagusaPiacenza

REFERENDUM

CHI È CONTRARIODEVE VOTARE “SÌ”

✒Gentile direttore, in riferi-mento al titolo scelto dell’inter-vento pubblicato giovedì 24 feb-braio riguardo al referendumsul legittimo impedimento, èstato erroneamente riportatol’invito dell’IdV a votare “No”.Trattandosi di referendum abro-gativo, il voto da esprimere pertutti coloro che sono contrari allegittimo impedimento è il “Sì”.Segreteria Italia dei Valori■ Come volevasi dimostrare: nellatrappola siamo caduti anche noi.

STORIA ATTUALE

IL LEGITTIMO IMPEDIMENTOC’ERA GIÀ NEL 1500

✒Egregio direttore, nella do-cumentazione che sto racco-gliendo per scrivere un libro sulCinquecento, ho scoperto chenello Stato Pallavicino, uno deipiù antichi Stati feudali dellapianura padana che si estende-va fra Piacenza, Cremona e Par-ma, esisteva il legittimo impedi-mento! Per legge i contadini nonpotevano essere citati in giudi-zio nel periodo compreso fra il24 Giugno ed il 1° Agosto, al finedi non compromettere la rac-colta delle messi, e dall’8 Set-tembre al 1°Ottobre per noncreare intralci alla vendemmia.D’altra parte, come si può leg-gere nel saggio di Marco Horak"Gli Stati indipendenti nel pia-centino nell’epoca di Pier LuigiFarnese", vigevano norme seve-

rissime in materia di diritto pe-nale. Il furto era punito, in casodi recidiva, con l’amputazionedella mano, e addirittura conl’impiccagione in caso di terzarecidiva, lo stupro ed il seque-stro di persona per più di tregiorni con la pena della decapi-tazione, l’offesa a Dio e alla Ma-donna con il taglio della lingua,eccetera. Periodi bui quelli ma,fra tanti orrori, la storia ci tra-smette sempre qualche spuntodi riflessione (per tutti).Stefano LongeriPiacenza

DISSERVIZI

TELECOM,PROBLEMI EINCOMUNICABILITÀ

✒Egregio direttore, le ho pro-vate tutte, Lei è la mia ultimaancora di salvezza per risolvereun problema che ho con Tele-com. In breve, all’inizio di feb-braio, tramite call center (nonc’è altro modo) stipulo un con-tratto con Telecom per una nuo-va linea adsl, è uno di quei con-tratti che tanto pubblicizzanocon canone fisso mensile com-preso router.Il giorno 9 febbraio vengono itecnici Telecom e mi attivano lalinea vocale dicendomi che en-tro 10 giorni mi avrebbero con-segnato il router e collegata la li-nea adsl. Ora iniziano i proble-mi! Ho sollecitato, sempre tra-mite call center l’attivazione maogni volta, considerato che ri-sponde sempre un operatore di-verso, mi veniva data una rispo-sta diversa, ossia: la linea deve

essere “bonificata” (termine u-sato da loro);un altro mi dice la pratica è inlavorazione; un altro la linea èbonificata ma ci sono problemi,(quali non è dato a sapere); unaltro la pratica è in lavorazione,insomma tante risposte, tuttemolto evasive, nel frattempo….non mi resta che aspettare. Du-rante una delle mie tante telefo-nate e n. 2 fax di reclamo (natu-ralmente senza avere riscontro)faccio presente, all’operatoredel call center, che la linea ADSLmi serve per un impianto di vi-deo sorveglianza, urgente al finedi evitare furti o danneggiamen-

ti nel locale ove deve essere in-stallata. Beh……per tutta rispo-sta l’operatore mi dice: signorase nel frattempo dovesse subirefurti o danneggiamenti chie-derà i danni a Telecom.Non faccio commenti sulla ri-sposta ricevuta, perché si com-menta da sé, ma vorrei saperecome e perché questa praticanon viene evasa, ci sarà pure aPiacenza un responsabile Tele-com che possa intervenire e conil quale possa parlare a “quat-tr’occhi” senza dover parlare so-lo e continuamente con il callcenter (entità astratta). Ai fax in-viati non ho avuto risposta spe-

ro di avere risposta, almeno, tra-mite questa rubrica. Per chiude-re suggerisco a Telecom, di evi-tare di “ bombardarci” di pub-blicità e di telefonate per pro-porre i propri prodotti se poi i ri-sultati sono questi, e consi-glio….. meno pubblicità ma piùefficienza.Lorella CasottiPiacenza

SAN GIORGIO

A RISCHIO LADRILE AUTO DEI CALCIATORI

✒Gentile direttore,Le scrivo per fare presente a Lei

ed a tutti i cittadini una situazio-ne spiacevole che già da qual-che tempo si ripete a San Gior-gio. Purtroppo ci sono i ragazziappassionati di calcio che nonpossono più recarsi a fare gli al-lenamenti senza avere il terroredi essere derubati.Sono già tanti i ragazzi al qualeè stata danneggiata l’automobi-le dai ladri per poi essere deru-bati di quello che si trovava al-l’interno della stessa. I ragazzi(quasi tutti) hanno sporto rego-lare denuncia, ma né sindaco néCarabinieri, né i Vigili della cosìben pubblicizzata Unione Val-nure hanno fatto nulla. Mi sem-bra che anche l’assessorato allasicurezza sia totalmente disin-teressato. Spero che questa mis-siva possa cambiare concreta-mente le cose.Paolo RossiSan Giorgio

SCUOLA GIORDANI

DIETRO L’ANGOLOC’È IL CAOS-SOSTA

✒Egregio direttore, sonoun’insegnante della scuola pri-maria “P. Giordani” e, da sem-pre, una ciclista. Chiedo ospita-lità nelle vostre pagine per rivol-gere un cortese invito agli Agen-ti di Polizia Municipale che ognigiorno molto attivamente si a-doperano per evitare che da-vanti alla suddetta scuola le au-to non solo sostino ma addirit-tura si fermino per depositare inpochi secondi gli alunni.Vorrei chiedere loro di applicarela medesima lodevole solerzianel far sì che ogni mattina il trat-to di pista ciclabile adiacente alsemaforo di Stradone Farnesenon diventi un parcheggioscomposto di auto in modalità“quattro frecce” (spesso con gui-datore a bordo).Stamattina, 24 febbraio, intornoalle ore 8,20, ne ho contate piùdi dieci: mentre due agenti edun ASU si occupavano delle stri-sce pedonali davanti alla scuola,dietro l’angolo regnava come o-gni mattina il caos più totale...Benissimo i divieti e le regole,ma devono valere per tutti. Al-meno, io è questo che ogni gior-no mi sforzo di insegnare ai mieiragazzi.Paola della MarigaPiacenza

l progetto di cittadinanza attiva lanciato dalsindaco Reggi cresce di giorno in giorno.Sempre più piacentini scelgono di aiutare,

come volontari, la propria città. Nei momentidella difficoltà, quando ci sono meno risorse, èbene che anche i cittadini diano il proprio con-

I tributo per rendere la città più accogliente, piùordinata, più bella, più solidale. La “Carta Etica”che Piacenza si appresta ad approvare e poi aconsegnare,come Primogenita d’Italia,al presi-dente della Repubblica Napolitano,contiene unmessaggio di grande valore civile. C’è l’impe-

gno di tutti, dal sindaco ai cittadini, a fare qual-cosa per la propria città.La proposta di StefanoCugini di “compensare” questi volontari conqualche “sconto”per andare a cinema, a teatro,nei musei mi sembra meritevole di attenzione.

Gaetano Rizzuto

Caro Direttore,lunedì scorso ho partecipato

all’incontro tenuto presso la“Casa delle Associazioni” in cuiil Sindaco Roberto Reggi e il Se-gretario Generale Emilio Bini-ni hanno illustrato la nuovaCarta Etica che sarà adottatadal Comune di Piacenza e ilprogetto di cittadinanza attivache ne deriva.

Come volontario non possoche applaudire questa iniziati-va, tesa a rendere i piacentiniprotagonisti nella cura dellapropria città. Ho già sentito al-cune critiche: qualcuno sostie-ne che è un modo per far faread altri quello che l’ammini-strazione non riesce più amantenere di tasca propria.Credo che ora come mai siaimportante un patto, una ma-turazione che ci liberi da ideepreconcette e figlie di contrap-posizioni ideologiche e partiti-che, perché quando si parla dicollettività bisogna andare ol-

tre le appartenenze, volare piùalto, verso l’unico traguardorappresentato dal bene di tut-ti.

Ci è stata presentata l’oppor-tunità di essere attori protago-nisti nel miglioramento dellaconvivenza civile: approfittia-mone, senza dietrologie e pre-giudizi. Basta sederci sulla rivaaspettando il “cadavere” del-l’amministrazione di turno(non importa il colore), prontisolo a lamentarsi per le coseche non vanno.

Il tempo per le critiche co-struttive e gli aggiustamentisono certo che non mancherà.

Ciò detto, spero che questobel progetto abbia gambe ecuore per crescere. Come hochiesto direttamente ai relato-ri, ricevendo peraltro rassicu-razioni in merito, mi auguroche non si confonda la gratuitàche deve sempre contraddi-stinguere l’impegno di un vo-lontario con la reciprocità in-

dispensabile per alimentare emantenere le motivazioni e lavoglia di dare sempre qualcosadi più.

Chiedo che a fronte di questacollaborazione della Città sia-no previsti benefici tesi a pre-miare chi si comporta in mo-do virtuoso, forme concreteper rendere esplicito il “grazie”dell’amministrazione alla pro-pria gente.

Penso a convenzioni con ci-nema e teatri, a carnet per per-corsi enogastronomici nellanostra provincia, a sconti perl’accesso a musei, castelli, ma-nifestazioni di vario genere etipo; in ogni caso a forme di ri-conoscimento rigorosamentelegate ai servizi offerti dal Co-mune, che possano rappresen-tare un occasione in più per

conoscere e apprezzare il no-stro territorio e, magari, muo-vere un po’ la nostra econo-mia.

Incentivare questo tipo di i-niziative significa promuoverela cultura della solidarietà edella sussidiarietà, il rispettoper la cosa pubblica e per ilprossimo che dovrebbe anchericordarci come non sia cosìdifficile evitare il parcheggioselvaggio negli spazi riservatiai disabili, lasciar sedere un an-ziano al nostro posto sull’auto-bus, così come dare la prece-denza a una futura mamma infila alla cassa del supermerca-to o all’ufficio postale.

Da parte mia, rinnovo quindii complimenti a chi ha ideato ilprogetto e l’invito a Piacenzaperché risponda all’appello,come ha sempre fatto quandoc’è stata l’occasione per dimo-strare di che pasta è fatta la no-stra bella comunità.

Stefano Cugini

Il Direttore risponde

Promuovere la cultura dellasolidarietà e sussidiarietà

Piacentini protagonisti della cura della città

Galleriadi ritrattipiacentini

◗◗ Un gruppo di exoperatori della CasaProtetta LaMadonnina diCaorso chenonostante il lavoroinsieme sia finitocontinuano aportare avanti la loroamicizia ed il loroforte legame.

Il giornale della gente

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Certificato n. 6892del 21-12-2010

La tiratura di ieri, giovedì 24 febbraio 2011,è stata di 32.555 copie

Quotidiano di Piacenza fondato da Ernesto Prati nel 1883

DIRETTORE RESPONSABILE: Gaetano RizzutoCAPOREDATTORE CENTRALE: Alberto Agosti

EDITORE E STAMPATORE

Editoriale Libertà S.p.a.29121 Piacenza - Via Benedettine, 68 Tel. 0523.393939 - Fax 0523.393962

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Alessandro Miglioli, Marco MoroniDIRETTORE GENERALE: Marco Zazzali

NECROLOGIE SERVIZIO SPORTELLO - Via Giarelli 4/6 - Orari: dal lunedìal venerdì 8.30-12.30 e 14.30-21.30; sabato domenica e festivi 16.30-21.30. SERVIZIO TELEFONICO: Tel. 0523/384.999 - fax 0523/384.967 -Orari dal lunedì al venerdì: 15.30/21.30; sabato, domenica e festivi:16.30-21.30.Prezzi necrologie: € 1,00 per parola - neretto € 2,00 - spazio foto €82,00 - parola anniversario o ringraziamento € 3,50 - croce € 42,00 -partecipazioni minimo 10 parole € 0,82 per parola - neretto € 1,64 perparola -

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LA POESIASenza di voi come farei?

di SILVIA ROLANDO

Non avrei mai pensato di avervile mie speranzerinchiuse in un

cassettocome vecchie foto.

Senza di voi come farei? Ora siete qui

tutto ha senso la fine del percorso di una vita

l'inizio di un'altra insieme a voi.

Senza di voi come farei? Prima giornate buie

falsa serenità

la tristezza nel cuore una lacrima nascosta.

Senza di voi come farei?

Ora la gioia del risvegliouna piccola manina tesa verso

di memi giro,un grosso sorriso

una carezza "Buongiorno Amore".Claudio,Rachele JolandaSenza di voi come farei?

LIBERTÀVenerdì 25 febbraio 201162

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19Rassegna Stampa Emilia Romagna del 25 - 02- 2011

AGENZIE

FOCUS 24 FEBBRAIO 2011 EMILIA ROMAGNA MILLEPROROGHE. MURA: RESPONSABILI RELEGATI RUOLO PARENTI POVERI

(DIRE) Roma, 24 feb. - “Il maxiemendamento al milleproroghe, sulquale il governo ha posto la fiducia, non e’ assolutamentesufficiente a sanare un decreto che rimane pessimo dai vizirilevati dalla nota del presidente della Repubblica” dice SilvanaMura, deputata di Idv, e aggiunge: “D’altro canto e’ pero’ utilea dimostrare una cosa, ovvero che i Responsabili, che tengono invita questo governo, sono destinati a fare i parenti poveri inun’alleanza in cui comanda solo la Lega, come dimostra il fattoche il regalo agli splafonatori del nord resta, mentre saltanogiustamente i favori piu’ eclatanti accordati da Roma in giu’”. (Com/ Pol/ Dire)12:12 24-02-11NNNN

(ER) FAMIGLIA. PACS FERMI IN PARLAMENTO, L’IDV CI RIPROVAPROPOSTA DI LEGGE ALLE CAMERE DEL GRUPPO REGIONALE(DIRE) Bologna, 24 feb. - Un progetto di legge di proposta alleCamere per il riconoscimento e la regolamentazione dei rapportipersonali e patrimoniali nelle ‘coppie di fatto’, anche trapersone dello stesso sesso, attraverso la sottoscrizione di un“Patto civile di solidarieta’” (Pacs). Lo hanno presentato i treconsiglieri regionali dell’Idv Franco Grillini (primofirmatario), Liana Barbati e Sandro Mandini con il titolo“Disciplina del Patto civile di solidarieta’”. La proposta dilegge introduce “un nuovo istituto giuridico nell’ambito deldiritto di famiglia, che si affianca al matrimonio, ma che nonentra in competizione con esso ne’ lo sostituisce”. Il testo in 24 articoli disciplina la natura, i presupposti ele condizioni di costituzione e scioglimento del Patto civile disolidarieta’, affrontando diversi aspetti. “Sono molti anniormai- dice Grillini- che si discute della necessita’ diintrodurre forme di regolamentazione delle coppie formate dapersone dello stesso sesso, ma ogni volta che si avanza unaproposta accade puntualmente che si scaglino anatemi politici ereligiosi con lo scopo di bloccarla e si manifesta un’animosita’che la saggezza della Corte costituzionale oggi consente dieliminare una volta per tutte”. Una sentenza del 2010 “hachiarito, se mai vi fossero dubbi, che le famiglie omosessuali

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20 Rassegna Stampa Emilia Romagna del 25 - 02- 2011

AGENZIE

hanno rilevanza sociale e non rappresentano un fatto ‘privato’ dicui lo Stato possa disinteressarsi”. Ai critici i firmatari della proposta obiettano che “nullavieta il riconoscimento di altre forme di convivenza familiare”.Dalla lettura complessiva delle disposizioni costituzionaliriguardanti le ‘formazioni sociali’ e la famiglia, sottolineanoGrillini e colleghi, “si ricava che il loro fine comune e’ ilpieno e libero sviluppo della personalita’ e dei diritti umanifondamentali degli individui che le compongono”. (Com/Red/ Dire)16:58 24-02-11NNNN

COPPIE DI FATTO: PACS; IDV, E-R PRESENTI LEGGE ALLE CAMEREPROPOSTA IN REGIONE FIRMATA DA GRILLINI, STORICO LEADER GAY (ANSA) - BOLOGNA, 24 FEB - L’Idv chiede che la RegioneEmilia-Romagna presenti una proposta di legge alle Camere perriconoscere e regolamentare i rapporti personali e patrimonialinelle ‘coppie di fatto’, anche tra persone dello stesso sesso,attraverso la sottoscrizione di un Patto civile di solidarieta’(Pacs). I tre consiglieri regionali dipietristi hanno depositato iltesto che l’Assemblea legislativa dovra’ vagliare e il primofirmatario e’ Franco Grillini, storico leader del movimento gayitaliano, seguito dalla capogruppo Liana Barbati e dalconsigliere Sandro Mandini. ‘’Sono molti anni ormai - sottolinea Grillini - che sidiscute della necessita’ di introdurre forme di regolamentazionedelle coppie formate da persone dello stesso sesso, ma ognivolta che si avanza una proposta accade puntualmente che siscaglino anatemi politici e religiosi con lo scopo di bloccarlae si manifesta un’animosita’ che la saggezza della Cortecostituzionale oggi consente di eliminare una volta per tutte’’.Il riferimento e’ alla sentenza 138/2010 che - rileva - ‘’hachiarito, se mai vi fossero dubbi, che le famiglie omosessualihanno rilevanza sociale e non rappresentano un fatto ‘privato’di cui lo Stato possa disinteressarsi’’. Il Pacs, si legge nella relazione alla proposta di legge,‘’consentira’ di eliminare una discriminazione subitaingiustificatamente e troppo a lungo dalle famiglie omosessualie certamente potra’ costituire un valido contributo alsuperamento dello stigma sociale e dell’omofobia che ancora oggisi manifestano troppo spesso, anche in modo violento, e

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purtroppo anche a livello istituzionale’’. Un Pacs che diventi‘’riconoscimento di diritti e doveri da parte delle coppieomosessuali’’ e insieme ‘’strumento per la regolazione didiritti e doveri delle coppie eterosessuali che non vogliono onon posso accedere al matrimonio. Le stabili convivenze - silegge ancora nella relazione - rappresentano un fenomeno che haormai acquistato dimensioni socialmente imponenti’’. (ANSA). SE24-FEB-11 18:04 NNNN

(ER) TERME. IL WELLNESS PER IL RILANCIO E ATTENZIONE A PORRETTAE TRA PROPOSTE PER ATTIRARE PIÙ CLIENTI SPUNTA ANCHE IDEA CASINÒ(DIRE) Bologna, 24 feb. - Aerosol e cure per i reumatismi vannoanche bene, ma che si cominci a prendere in considerazione unaapertura al wellness e alle attivita’ legate al benessere fisico.Proposte che hanno una grandissima richiesta e che potrebberocontribuire al rilancio di un settore, quello delle terme, ingrande sofferenza. Dell’argomento, con un’attenzione particolareallo stabilimento di Porretta sull’Appennino bolognese, si e’parlato ieri a Palazzo Malvezzi a Bologna nel corso dellacommissione consiliare sul sistema termale regionale eprovinciale. Un incontro che ha visto la partecipazione di LinoGiglioli, presidente del Coter (Consorzio circuiti termaliEmilia-Romagna), e di Tiziano Tanzi, coordinatore dell’UnioneTerme. Diversi proprio gli interventi su Porretta, stabilimento con80 lavoratori in cassa integrazione: “Porretta- dice GiuseppeSabbioni (Fli)- rappresenta il 3% dei clienti checomplessivamente frequentano le terme in Emilia-Romagna ed e’ unpresidio per il nostro territorio. Cerchiamo di capire se ci sonodei contributi per potenziare e valorizzare la struttura. Loabbiamo fatto per il Corno alle Scale, potremmo farlo per leterme di Porretta”. Gianfranco Tommasi (Udc) ricorda invece che“solamente il 12% dei clienti che frequentano le terme dellanostra regione si ferma negli stabilimenti in provincia diBologna. Perche’? Forse perche’ queste strutture non si sonoriconvertite alle esigenze di oggi. Serve un sistema piu’ ampio eil ruolo degli Enti locali, quello della Provincia e dellaRegione, e’ quello di ‘guidare’ questo processoinnovativo”.(SEGUE) (Map/ Dire)10:54 24-02-11

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(ER) TERME. IL WELLNESS PER IL RILANCIO E ATTENZIONE A PORRETTA -2-

(DIRE) Bologna, 24 feb. - Nei 21 stabilimenti termali presenti inEmilia-Romagna, secondo dati 2009 forniti dal presidente delCoter, sono arrivati 351.000 clienti: 232.000 in convenzione conil servizio sanitario nazionale; 38.000 paganti; 68.000 per lafascia benessere e 13.000 per la riabilitazione con un girod’affari di 96 milioni di euro e un indotto di 745 milioni: “Daquesti numeri- dice Floriano Rambaldi (Gruppo misto)- sicomprende molto bene come le terme svolgano un gran lavoro perl’indotto. Ma albergatori e ristoratori cosa fanno per glistabilimenti? Perche’ non creano attivita’ che possano attirareancora piu’ persone?”. Un “casino’”, e’ la proposta di Sabbioniin sottofondo. Parla di un rilancio attraverso il turismo, invece, FabioTartarini (Fli): “Ho una sensibilita’ particolare su questoargomento, e’ il mio campo. Uno dei grandi settori in espansionee’ quello del wellness, ma in Emilia-Romagna le stazioni termalisi occupano soprattutto dell’aspetto curativo. Va bene. ma nonbasta, perche’ si deve pensare in un’ottica di turismo, si devonoportare le persone nei nostri stabilimenti con circuiti dedicatial benessere fisico. Le terme sono un prodotto vincente-conclude- ma dal mio punto di vista manca un piano di marketing”.Lascia poco spazio alle repliche l’intervento di Paolo Nanni(Idv), che sulle terme dice: “Non dobbiamo illudere nessuno. Ilsettore e’ andato bene fino a quando i dipendenti, pubblici inparticolare, avevano le ferie per le cure termali. Porretta? Cheaderisca o meno all’Unione Terme e’ secondario. Ecco, in una fasedi crisi come questa, almeno gli enti pubblici potrebberoripristinare questo tipo di ferie e aiutare un settore indifficolta’”. (Map/ Dire)10:54 24-02-11NNNN

MILLEPROROGHE: MURA (IDV), IR TRATTATA COME PARENTE POVERO (ANSA) - ROMA, 24 FEB - ‘’Il maxiemendamento almilleproroghe, sul quale il governo ha posto la fiducia, non e’assolutamente sufficiente a sanare un decreto che rimane pessimodai vizi rilevati dalla nota del presidente della Repubblica’’,dichiara la deputata dell’IdV, Silvana Mura. ‘’D’altro canto - aggiunge - e’ pero’ utile a dimostrare unacosa, ovvero che i Responsabili, che tengono in vita questo

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governo, sono destinati a fare i parenti poveri in un’alleanzain cui comanda solo la Lega, come dimostra il fatto che ilregalo agli splafonatori del Nord resta, mentre saltanogiustamente i favori piu’ eclatanti accordati da Roma in giu’’’. (ANSA). COM-CLA24-FEB-11 12:20 NNNN

BIOETICA: MURA (IDV), PER UNA VOLTA STATUS QUO POTREBBE ESSERE MEDIAZIONE VIRTUOSA = Roma, 24 feb. (Adnkronos) - “Poiche’ in materia di temi etici,ed in particolare di testamento biologico, si fronteggiano dueposizioni tra loro inconciliabili, forse lasciare le cose come sono,per una volta potrebbe essere la soluzione piu’ virtuosa, almeno nellecondizioni date”. Ad affermarlo e’ la deputata dell’Idv Silvana Mura. “Rinunciare ad approvare oggi una legge sul testamento biologico-aggiunge- potrebbe essere una mediazione accettabile per tutti,perche’ l’attuale ordinamento non prevede la possibilita’ di redigeredichiarazioni anticipate di trattamento e questo dovrebbe esseregradito a chi ritiene che la vita sia un diritto indisponibile sempree comunque”. “Allo stesso tempo, la permanenza dello status quo eviterebbe diapprovare una legge che di fatto costituirebbe una pietra tombale,difficile da rimuovere, per l’introduzione di un vero testamentobiologico. Almeno su un tema che tocca direttamente la vita deicittadini sarebbe opportuno -conclude Mura- che le forze politichedimostrino senso di responsabilita’ e si astengano dall’ingaggiarel’ennesima devastante battaglia a tutto campo”. (Pol/Col/Adnkronos)24-FEB-11 16:09NNNN

(ER) CASA BOLOGNA. POVERI VERGOGNOSI: NOMI? FINORA ZERO RICHIESTECECCARDI: QUANDO QUALCUNO MI SCRIVERÀ FARNIRÒ TUTTE LE CARTE(DIRE) Bologna, 24 feb. - “Non ho assolutamente problemi afornire gli elenchi, anche in tempi rapidi. Ma mi devono fare unarichiesta formale”. A parlare e’ Paolo Ceccardi, presidentedell’Asp Poveri vergognosi, che si meraviglia come “si siamontato un caso sul nulla” a proposito degli elenchi degliaffittuari dell’ex opera pia chiesti da Pdl, Idv e Movimento 5stelle sulla scorta di quanto sta avvenendo a Milano al Pioalbergo Trivulzio. “Dobbiamo essere tutti molto prudenti”, mandaa dire Ceccardi, che rifiuta il parallelismo tra l’ente milanese

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e l’Asp di Bologna. “Non ho assolutamente problemi a fornire glielenchi, anche in tempi rapidi”, assicura il presidente dellaPoveri vergognosi. Ma serve una “richiesta formale da parte diComune e Provincia”, che “ad oggi non ho ancora ricevuto”. Ceccardi spiega di aver finora solo “parlato al telefono conl’assessore provinciale Marco Pondrelli, ma sulla base di unatelefonata non posso certo dare fuori dati sensibili. Mi devonofare una richiesta formale, altrimenti mi denunciano gliaffittuari”. Il presidente dell’Asp si rifa’ a una nota delGarante della privacy, uscita lo scorso 16 febbraio in meritoalla vicenda del Trivulzio. In quelle disposizioni, riferisceCeccardi, si spiega che “i consiglieri comunali e provincialipossono richiedere all’ente di appartenenza e proprietariodell’Asp gli elenchi degli affitti. Sara’ poi responsabilita’loro tutelare questi elenchi”. Dunque, ribadisce il numero unodella Poveri vergognosi, “quando qualcuno mi scrivera’, forniro’tutto quello che mi viene chiesto dalla proprieta’. Non abbiamomai rifiutato nulla”. Nel 2007, ricorda Ceccardi, “consegnammoalla Provincia l’elenco di tutti gli immobili e i terreni inaffitto, con gli importi, ma senza i nominativi perche’ non ci furichiesto”. (San/ Dire)16:57 24-02-11NNNN