rassegna stampa 25 luglio

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Il colore dell acqua 2015 mittelfest Data: Pagina: rassegna stampa 25 luglio 2015 Il colore dell acqua mittelfest Cividale del Friuli 18–26 luglio 2015 mittelfest.org

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mittelfest 2015 il colore dell°acqua

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Il colore dell acqua2015mittelfest

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rassegna stampa25 luglio 2015

Il colore dell acqua

mittelfestCividale del Friuli18–26 luglio 2015mittelfest.org

Il colore dell acqua2015mittelfest

Data: 25 luglio 2015

Pagina: 13

PRESSToday ([email protected]) Salvo per uso personale e' vietato qualunque tipo di redistribuzione con qualsiasi mezzo.

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Il colore dell acqua2015mittelfest

Data: 25 luglio 2015

Pagina: 20

Raddoppiano i giovani artistiospiti del Festival internazio-nale del Teatro che dal 30luglio al 9 agosto porterà aVenezia molti grandi nomimondiali. Raddoppieranno,l’anno prossimo, i fondi desti-nati dal Governo a Biennalemusica, teatro e danza? Eraddoppierà, o meglio, si pro-lungherà il mandato del presi-dente Paolo Baratta? La primaè una certezza. La seconda,una probabilità. La terza, unanon confessata aspirazione.Le norme per ora lo vietereb-bero, ma le voci su un’immi-nente modifica da parte delMibac si infittiscono.Baratta non deroga alla sua

linea: «Del mio futuro nonparlo». Ma non è un misteroche guardare avanti gli piac-cia. Tanto che il presidente-per-ora-uscente, alla presenta-zione del Festival teatrale,non ha lesinato progetti e ideeper la cultura e per Venezia,proiettando la riflessione oltrele colonne d’Ercole del 31dicembre.«Senza una formazione espe-

rienziale non c’è futuro per

questo Paese - ha detto Barat-ta -, nell’arte come negli altricampi. E’ la grave lacuna delnostro sistema, pieno di "inse-gnanti" ma drammaticamentepovero di "maestri" al cui con-tatto respirare genio, stimoli,esempi. La sfida di Biennalecollege Teatro è proprio que-sta, e ne porta con sé altre:spostandola totalmente ad ago-sto abbiamo ottenuto la pre-senza di grandissimi registiche rappresenteranno le loroopere ma soprattutto lavore-ranno e vivranno insieme aigiovani talenti. La risposta diquesti ultimi è stata notevole:1716 richieste di iscrizione da

tutto il mondo, tra le qualiabbiamo selezionato 350 perso-ne. L’anno scorso erano 164:l’aumento degli spazi sia perla ricettività che per le rappre-sentazioni ci ha consentito diampliare gli orizzonti. E vadofiero del fatto che i ragazziprodurranno una pièce di 15minuti che negli ultimi giornidel festival verrà rappresenta-ta in più luoghi».Dev’essere questa la nuova

vocazione di Venezia, secondoBaratta: «La capacità attratti-va di questa città e le suepotenzialità di incubatore ditalenti per l’arte sono ancorasottodimensionate. Stiamo cer-

cando di cambiare le cose, mapenso anche ad altre realtàextra-Biennale. Una per tuttel’Accademia, che potrebbe di-ventare il centro di formazio-ne di studiosi e curatori delperiodo d’oro dell’arte veneta:oggi è più facile trovarli aBaltimora, per esempio, cheda noi. Uso volentieri questametafora: Venezia ha missilida sparare in tutto il mondoma spesso, purtroppo, sul pon-te della portaerei si mette agiocare a palla».Tante idee, ma anche quat-

tro conti, mentre continua laricerca di sponsor. «Il contri-buto delllo Stato quest’anno è

di un milione e 200mila euro.Se l’anno prossimo arrivasse adue si potrebbe fare molto dipiù. Se poi diventassero quat-tro, partirebbero davvero imissili di cui sopra».Il sogno è quello di una serie

di "summer school" stabili. Maintanto anche la realtà imme-diata non delude: Castellucci,Latella, Lawers, Ostermeier,l’acclamatissima Yasmina Re-za sono soltanto alcuni deimostri sacri in arrivo a Vene-zia. Aspettando con discrezio-ne un assegno, e magari unanuova legge, dal ministroFranceschini.

© riproduzione riservata

IL PROGRAMMA

15 spettacolie 18 laboratoricon grandi nomiinternazionali

CULTURA & SOCIETÀ

Alessandro CominVENEZIA

MITTELFEST VILLE E GIARDINI PREMIO CAMPIELLO

Dai giovani alla confermalenuovesfidediBaratta

VERONA - Il vero protagonistadel 34˚ Premio Masi dovevaessere il vescovo di Tripoli, ilfrancescano veronese GiovanniInnocenzoMartinelli. Lo ha rive-lato ieri a Verona il presidentediMasi Agricola, SandroBoscai-ni, annunciando i vincitori delPremio Masi, che da 34 annivalorizza e promuove gli inter-preti dei valori culturali delleVenezie. Ma padre Martinelliha ringraziato, sostenendo dinon poter lasciare la Libia.

I riconoscimenti di quest’an-no però, che saranno assegnatiil 3 ottobre sotto forma di botti-glie di Amarone Masi, sonomolto qualificati lo stesso, esoprattutto innovativi e più "gio-vanili" del solito, perchè andran-no alla cantante Elisa (di Mon-falcone), allo chef pluristellatoMassimiliano Alajmo (di Pado-

va), e al fisico e scrittore verone-se Carlo Rovelli, reduce da ungrande exploit editoriale con lesue "Sette brevi lezioni di fisi-ca"; al presidente dell'Assoenolo-giGiuseppeMartelli andrà inve-ce il “Civiltà del vino”, e allaMarina Militare italiana nellapersona del Capo di Stato Mag-giore, Amm. Giuseppe De Gior-

gi, il “Grosso d'Oro Veneziano”.Quanto a padre Martinelli,

«scelto per la sua fortissimatestimonianza cristiana in Li-bia, dove è rimasto anche dopolo scoppio della rivoluzione,l'avanzata dell'Is e il pericoloche incombe su di lui come sututti i cristiani - ha spiegatoBoscaini - quando l'abbiamo con-

tattato per averlo a Verona ci haringraziato ma ci ha detto chenon avrebbe lasciato la suadiocesi: “Se esco da Tripoli edalla Libia non mi lascerannopiù tornaci, e io devo restarequi”, ci ha detto. Quindi, abbia-mo deciso di premiare la Mari-na italiana per il suo lavoro e lagrande umanità nel soccorso aibarconi dimigranti che attraver-sano il Mediterraneo. Un esem-pio ancora più forte davanti adun'Europa insensibile e inuma-na con loro».

Il Festival Ville e Giardini proponedomani alle 21.30 a Villa Le Procurative,a Ceregnano (Ro) un concerto di AvishaiCohen dedicato aMarco Tamburini.

GRANDE ATTESA Una scena di "Julia" della brasiliana Christiane Jatahy

BIENNALE

Il Festival del Teatro "raddoppia"grandimaestri e 350 promesse

IL PRESIDENTE

«Venezia deve coltivare talentiIlmio futuro?Nonne parlo»

PREMIIl Masi alla Marina Italiana (per i salvataggi dei migranti), a Elisa, Alajmo e Rovelli

AMittelfest la ballerina Alessandra Ferri èprotagonista al Teatro Nuovo da Udine del"Gala Evolution". Alle 20 in piazza Duomoil trombettista Markus Stockhausen.

Oggi alle 17.30 all’Eden incontro coi fina-listi del Premio Campiello Marco Balzano,Paolo Colagrande, Vittorio Giacopini,Carmen Pellegrino e Antonio Scurati.

GUIDAPaolo Baratta,

presidentedella Biennale.

Il suomandato

scadràa fine anno

REGISTARomeo

Castelluccisarà tra i

protagonistidel 43.mo

Festivaldel Teatro

SUPERSTARLa drammaturga francese

Yasmina Reza

VENEZIA - Il Festival interna-zionale del Teatro, diretto daÀlex Rigola, prevede 15 spetta-coli e 18 laboratori e incontricon artisti, drammaturghi(Yasmina Reza, Pascal Ram-bert, Mark Ravenhill), registi,coreografi che tra l’altro "pro-durranno" brevi spettacoli sultema "La terra trema", richia-mo al capolavoro neorealista diLuchinoVisconti. Per gli spetta-coli dei grandi nomi, sarà Chri-

stoph Marthaler, Leone d’oroalla carriera 2015, a inaugura-re il Festival giovedì 30 luglioal Teatro alle Tese (ore 20) conDas Weisse vom Ei/Une îleflottante. Tra gli altri, RomeoCastellucci, Jan Lauwers, Anto-nio Latella. Debuttano la regi-sta brasiliana Christiane Ja-tahy e la compagnia Agrupa-ción Señor Serrano, Leone d’ar-gento per l’innovazione teatra-le del Festival (8 agosto).

20 PTV Sabato 25 luglio 2015

Raddoppiano i giovani artistiospiti del Festival internazio-nale del Teatro che dal 30luglio al 9 agosto porterà aVenezia molti grandi nomimondiali. Raddoppieranno,l’anno prossimo, i fondi desti-nati dal Governo a Biennalemusica, teatro e danza? Eraddoppierà, o meglio, si pro-lungherà il mandato del presi-dente Paolo Baratta? La primaè una certezza. La seconda,una probabilità. La terza, unanon confessata aspirazione.Le norme per ora lo vietereb-bero, ma le voci su un’immi-nente modifica da parte delMibac si infittiscono.Baratta non deroga alla sua

linea: «Del mio futuro nonparlo». Ma non è un misteroche guardare avanti gli piac-cia. Tanto che il presidente-per-ora-uscente, alla presenta-zione del Festival teatrale,non ha lesinato progetti e ideeper la cultura e per Venezia,proiettando la riflessione oltrele colonne d’Ercole del 31dicembre.«Senza una formazione espe-

rienziale non c’è futuro per

questo Paese - ha detto Barat-ta -, nell’arte come negli altricampi. E’ la grave lacuna delnostro sistema, pieno di "inse-gnanti" ma drammaticamentepovero di "maestri" al cui con-tatto respirare genio, stimoli,esempi. La sfida di Biennalecollege Teatro è proprio que-sta, e ne porta con sé altre:spostandola totalmente ad ago-sto abbiamo ottenuto la pre-senza di grandissimi registiche rappresenteranno le loroopere ma soprattutto lavore-ranno e vivranno insieme aigiovani talenti. La risposta diquesti ultimi è stata notevole:1716 richieste di iscrizione da

tutto il mondo, tra le qualiabbiamo selezionato 350 perso-ne. L’anno scorso erano 164:l’aumento degli spazi sia perla ricettività che per le rappre-sentazioni ci ha consentito diampliare gli orizzonti. E vadofiero del fatto che i ragazziprodurranno una pièce di 15minuti che negli ultimi giornidel festival verrà rappresenta-ta in più luoghi».Dev’essere questa la nuova

vocazione di Venezia, secondoBaratta: «La capacità attratti-va di questa città e le suepotenzialità di incubatore ditalenti per l’arte sono ancorasottodimensionate. Stiamo cer-

cando di cambiare le cose, mapenso anche ad altre realtàextra-Biennale. Una per tuttel’Accademia, che potrebbe di-ventare il centro di formazio-ne di studiosi e curatori delperiodo d’oro dell’arte veneta:oggi è più facile trovarli aBaltimora, per esempio, cheda noi. Uso volentieri questametafora: Venezia ha missilida sparare in tutto il mondoma spesso, purtroppo, sul pon-te della portaerei si mette agiocare a palla».Tante idee, ma anche quat-

tro conti, mentre continua laricerca di sponsor. «Il contri-buto delllo Stato quest’anno è

di un milione e 200mila euro.Se l’anno prossimo arrivasse adue si potrebbe fare molto dipiù. Se poi diventassero quat-tro, partirebbero davvero imissili di cui sopra».Il sogno è quello di una serie

di "summer school" stabili. Maintanto anche la realtà imme-diata non delude: Castellucci,Latella, Lawers, Ostermeier,l’acclamatissima Yasmina Re-za sono soltanto alcuni deimostri sacri in arrivo a Vene-zia. Aspettando con discrezio-ne un assegno, e magari unanuova legge, dal ministroFranceschini.

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IL PROGRAMMA

15 spettacolie 18 laboratoricon grandi nomiinternazionali

CULTURA & SOCIETÀ

Alessandro CominVENEZIA

MITTELFEST VILLE E GIARDINI PREMIO CAMPIELLO

Dai giovani alla confermalenuovesfidediBaratta

VERONA - Il vero protagonistadel 34˚ Premio Masi dovevaessere il vescovo di Tripoli, ilfrancescano veronese GiovanniInnocenzoMartinelli. Lo ha rive-lato ieri a Verona il presidentediMasi Agricola, SandroBoscai-ni, annunciando i vincitori delPremio Masi, che da 34 annivalorizza e promuove gli inter-preti dei valori culturali delleVenezie. Ma padre Martinelliha ringraziato, sostenendo dinon poter lasciare la Libia.

I riconoscimenti di quest’an-no però, che saranno assegnatiil 3 ottobre sotto forma di botti-glie di Amarone Masi, sonomolto qualificati lo stesso, esoprattutto innovativi e più "gio-vanili" del solito, perchè andran-no alla cantante Elisa (di Mon-falcone), allo chef pluristellatoMassimiliano Alajmo (di Pado-

va), e al fisico e scrittore verone-se Carlo Rovelli, reduce da ungrande exploit editoriale con lesue "Sette brevi lezioni di fisi-ca"; al presidente dell'Assoenolo-giGiuseppeMartelli andrà inve-ce il “Civiltà del vino”, e allaMarina Militare italiana nellapersona del Capo di Stato Mag-giore, Amm. Giuseppe De Gior-

gi, il “Grosso d'Oro Veneziano”.Quanto a padre Martinelli,

«scelto per la sua fortissimatestimonianza cristiana in Li-bia, dove è rimasto anche dopolo scoppio della rivoluzione,l'avanzata dell'Is e il pericoloche incombe su di lui come sututti i cristiani - ha spiegatoBoscaini - quando l'abbiamo con-

tattato per averlo a Verona ci haringraziato ma ci ha detto chenon avrebbe lasciato la suadiocesi: “Se esco da Tripoli edalla Libia non mi lascerannopiù tornaci, e io devo restarequi”, ci ha detto. Quindi, abbia-mo deciso di premiare la Mari-na italiana per il suo lavoro e lagrande umanità nel soccorso aibarconi dimigranti che attraver-sano il Mediterraneo. Un esem-pio ancora più forte davanti adun'Europa insensibile e inuma-na con loro».

Il Festival Ville e Giardini proponedomani alle 21.30 a Villa Le Procurative,a Ceregnano (Ro) un concerto di AvishaiCohen dedicato aMarco Tamburini.

GRANDE ATTESA Una scena di "Julia" della brasiliana Christiane Jatahy

BIENNALE

Il Festival del Teatro "raddoppia"grandimaestri e 350 promesse

IL PRESIDENTE

«Venezia deve coltivare talentiIlmio futuro?Nonne parlo»

PREMIIl Masi alla Marina Italiana (per i salvataggi dei migranti), a Elisa, Alajmo e Rovelli

AMittelfest la ballerina Alessandra Ferri èprotagonista al Teatro Nuovo da Udine del"Gala Evolution". Alle 20 in piazza Duomoil trombettista Markus Stockhausen.

Oggi alle 17.30 all’Eden incontro coi fina-listi del Premio Campiello Marco Balzano,Paolo Colagrande, Vittorio Giacopini,Carmen Pellegrino e Antonio Scurati.

GUIDAPaolo Baratta,

presidentedella Biennale.

Il suomandato

scadràa fine anno

REGISTARomeo

Castelluccisarà tra i

protagonistidel 43.mo

Festivaldel Teatro

SUPERSTARLa drammaturga francese

Yasmina Reza

VENEZIA - Il Festival interna-zionale del Teatro, diretto daÀlex Rigola, prevede 15 spetta-coli e 18 laboratori e incontricon artisti, drammaturghi(Yasmina Reza, Pascal Ram-bert, Mark Ravenhill), registi,coreografi che tra l’altro "pro-durranno" brevi spettacoli sultema "La terra trema", richia-mo al capolavoro neorealista diLuchinoVisconti. Per gli spetta-coli dei grandi nomi, sarà Chri-

stoph Marthaler, Leone d’oroalla carriera 2015, a inaugura-re il Festival giovedì 30 luglioal Teatro alle Tese (ore 20) conDas Weisse vom Ei/Une îleflottante. Tra gli altri, RomeoCastellucci, Jan Lauwers, Anto-nio Latella. Debuttano la regi-sta brasiliana Christiane Ja-tahy e la compagnia Agrupa-ción Señor Serrano, Leone d’ar-gento per l’innovazione teatra-le del Festival (8 agosto).

20 PTV Sabato 25 luglio 2015

Raddoppiano i giovani artistiospiti del Festival internazio-nale del Teatro che dal 30luglio al 9 agosto porterà aVenezia molti grandi nomimondiali. Raddoppieranno,l’anno prossimo, i fondi desti-nati dal Governo a Biennalemusica, teatro e danza? Eraddoppierà, o meglio, si pro-lungherà il mandato del presi-dente Paolo Baratta? La primaè una certezza. La seconda,una probabilità. La terza, unanon confessata aspirazione.Le norme per ora lo vietereb-bero, ma le voci su un’immi-nente modifica da parte delMibac si infittiscono.Baratta non deroga alla sua

linea: «Del mio futuro nonparlo». Ma non è un misteroche guardare avanti gli piac-cia. Tanto che il presidente-per-ora-uscente, alla presenta-zione del Festival teatrale,non ha lesinato progetti e ideeper la cultura e per Venezia,proiettando la riflessione oltrele colonne d’Ercole del 31dicembre.«Senza una formazione espe-

rienziale non c’è futuro per

questo Paese - ha detto Barat-ta -, nell’arte come negli altricampi. E’ la grave lacuna delnostro sistema, pieno di "inse-gnanti" ma drammaticamentepovero di "maestri" al cui con-tatto respirare genio, stimoli,esempi. La sfida di Biennalecollege Teatro è proprio que-sta, e ne porta con sé altre:spostandola totalmente ad ago-sto abbiamo ottenuto la pre-senza di grandissimi registiche rappresenteranno le loroopere ma soprattutto lavore-ranno e vivranno insieme aigiovani talenti. La risposta diquesti ultimi è stata notevole:1716 richieste di iscrizione da

tutto il mondo, tra le qualiabbiamo selezionato 350 perso-ne. L’anno scorso erano 164:l’aumento degli spazi sia perla ricettività che per le rappre-sentazioni ci ha consentito diampliare gli orizzonti. E vadofiero del fatto che i ragazziprodurranno una pièce di 15minuti che negli ultimi giornidel festival verrà rappresenta-ta in più luoghi».Dev’essere questa la nuova

vocazione di Venezia, secondoBaratta: «La capacità attratti-va di questa città e le suepotenzialità di incubatore ditalenti per l’arte sono ancorasottodimensionate. Stiamo cer-

cando di cambiare le cose, mapenso anche ad altre realtàextra-Biennale. Una per tuttel’Accademia, che potrebbe di-ventare il centro di formazio-ne di studiosi e curatori delperiodo d’oro dell’arte veneta:oggi è più facile trovarli aBaltimora, per esempio, cheda noi. Uso volentieri questametafora: Venezia ha missilida sparare in tutto il mondoma spesso, purtroppo, sul pon-te della portaerei si mette agiocare a palla».Tante idee, ma anche quat-

tro conti, mentre continua laricerca di sponsor. «Il contri-buto delllo Stato quest’anno è

di un milione e 200mila euro.Se l’anno prossimo arrivasse adue si potrebbe fare molto dipiù. Se poi diventassero quat-tro, partirebbero davvero imissili di cui sopra».Il sogno è quello di una serie

di "summer school" stabili. Maintanto anche la realtà imme-diata non delude: Castellucci,Latella, Lawers, Ostermeier,l’acclamatissima Yasmina Re-za sono soltanto alcuni deimostri sacri in arrivo a Vene-zia. Aspettando con discrezio-ne un assegno, e magari unanuova legge, dal ministroFranceschini.

© riproduzione riservata

IL PROGRAMMA

15 spettacolie 18 laboratoricon grandi nomiinternazionali

CULTURA & SOCIETÀ

Alessandro CominVENEZIA

MITTELFEST VILLE E GIARDINI PREMIO CAMPIELLO

Dai giovani alla confermalenuovesfidediBaratta

VERONA - Il vero protagonistadel 34˚ Premio Masi dovevaessere il vescovo di Tripoli, ilfrancescano veronese GiovanniInnocenzoMartinelli. Lo ha rive-lato ieri a Verona il presidentediMasi Agricola, SandroBoscai-ni, annunciando i vincitori delPremio Masi, che da 34 annivalorizza e promuove gli inter-preti dei valori culturali delleVenezie. Ma padre Martinelliha ringraziato, sostenendo dinon poter lasciare la Libia.

I riconoscimenti di quest’an-no però, che saranno assegnatiil 3 ottobre sotto forma di botti-glie di Amarone Masi, sonomolto qualificati lo stesso, esoprattutto innovativi e più "gio-vanili" del solito, perchè andran-no alla cantante Elisa (di Mon-falcone), allo chef pluristellatoMassimiliano Alajmo (di Pado-

va), e al fisico e scrittore verone-se Carlo Rovelli, reduce da ungrande exploit editoriale con lesue "Sette brevi lezioni di fisi-ca"; al presidente dell'Assoenolo-giGiuseppeMartelli andrà inve-ce il “Civiltà del vino”, e allaMarina Militare italiana nellapersona del Capo di Stato Mag-giore, Amm. Giuseppe De Gior-

gi, il “Grosso d'OroVeneziano”.Quanto a padre Martinelli,

«scelto per la sua fortissimatestimonianza cristiana in Li-bia, dove è rimasto anche dopolo scoppio della rivoluzione,l'avanzata dell'Is e il pericoloche incombe su di lui come sututti i cristiani - ha spiegatoBoscaini - quando l'abbiamo con-

tattato per averlo a Verona ci haringraziato ma ci ha detto chenon avrebbe lasciato la suadiocesi: “Se esco da Tripoli edalla Libia non mi lascerannopiù tornaci, e io devo restarequi”, ci ha detto. Quindi, abbia-mo deciso di premiare la Mari-na italiana per il suo lavoro e lagrande umanità nel soccorso aibarconi dimigranti che attraver-sano il Mediterraneo. Un esem-pio ancora più forte davanti adun'Europa insensibile e inuma-na con loro».

Il Festival Ville e Giardini proponedomani alle 21.30 a Villa Le Procurative,a Ceregnano (Ro) un concerto di AvishaiCohen dedicato aMarco Tamburini.

GRANDE ATTESA Una scena di "Julia" della brasiliana Christiane Jatahy

BIENNALE

Il Festival del Teatro "raddoppia"grandimaestri e 350 promesse

IL PRESIDENTE

«Venezia deve coltivare talentiIlmio futuro?Nonne parlo»

PREMIIl Masi alla Marina Italiana (per i salvataggi dei migranti), a Elisa, Alajmo e Rovelli

AMittelfest la ballerina Alessandra Ferri èprotagonista al Teatro Nuovo da Udine del"Gala Evolution". Alle 20 in piazza Duomoil trombettista Markus Stockhausen.

Oggi alle 17.30 all’Eden incontro coi fina-listi del Premio Campiello Marco Balzano,Paolo Colagrande, Vittorio Giacopini,Carmen Pellegrino e Antonio Scurati.

GUIDAPaolo Baratta,

presidentedella Biennale.

Il suomandato

scadràa fine anno

REGISTARomeo

Castelluccisarà tra i

protagonistidel 43.mo

Festivaldel Teatro

SUPERSTARLa drammaturga francese

Yasmina Reza

VENEZIA - Il Festival interna-zionale del Teatro, diretto daÀlex Rigola, prevede 15 spetta-coli e 18 laboratori e incontricon artisti, drammaturghi(Yasmina Reza, Pascal Ram-bert, Mark Ravenhill), registi,coreografi che tra l’altro "pro-durranno" brevi spettacoli sultema "La terra trema", richia-mo al capolavoro neorealista diLuchinoVisconti. Per gli spetta-coli dei grandi nomi, sarà Chri-

stoph Marthaler, Leone d’oroalla carriera 2015, a inaugura-re il Festival giovedì 30 luglioal Teatro alle Tese (ore 20) conDas Weisse vom Ei/Une îleflottante. Tra gli altri, RomeoCastellucci, Jan Lauwers, Anto-nio Latella. Debuttano la regi-sta brasiliana Christiane Ja-tahy e la compagnia Agrupa-ción Señor Serrano, Leone d’ar-gento per l’innovazione teatra-le del Festival (8 agosto).

20 PTV Sabato 25 luglio 2015

fascicolo nazionale

Il colore dell acqua2015mittelfest

Data: 25 luglio 2015

Pagina: 32

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Il colore dell acqua2015mittelfest

Data: 25 luglio 2015

Pagina: 47

di Elisabetta Ceron

Oggi interpreta la suaetà, Alessandra Ferri,star italiana del firma-

mento della danza, capace a 50anni di chiudere un capitolo eaprirne un altro che guarda anuove sfide artistiche comequella di arrivare a Mittelfestper la prima volta, stasera (alle22) al teatro Nuovo Giovannida Udine, col suo nuovo spetta-colo, Evolution.

Infatti, dopo trent'anni dicarriera a cavallo tra Italia e Sta-ti Uniti (prima ballerina assolu-ta della Scala di Milano e étoiledell’American Ballet Theatre diNew York), la danzatrice ha ri-preso il suo cammino artisticoregalandoci altre gradazionidel suo talento eccezionale conl’intelligenza, l’umiltà e la con-sapevolezza che ne fanno unmodello e un’artista moltoamata. Alessandra, al Comuna-le di Bolzano, ha ricevuto il Pre-mio Danza&Danza come “ilpersonaggio del 2014”, presti-gioso riconoscimento della cri-tica italiana.

- Cosa vede guardandosi in-dietro?

«Ho avuto un percorso mol-to pieno, interessante, di incon-tri meravigliosi, di viaggi … hoconosciuto il mondo attraversola mia carriera, sia il mio mon-do interiore che il mondo lette-ralmente. La particolarità inquesto momento è che la miaprofessione è rinata perché è lamia vita. La danza è solo casual-mente il mio lavoro ma non loconsidero tale».

- In merito al premio?È bello quando ciò che si è

fatto viene riconosciuto e ono-rato. Ho ricevuto molti premianche importanti all’estero,ma questo italiano mi fa ancor

più piacere. Pur avendo svoltomolto del mio lavoro fuori dalmio Paese non mi sono maineppure un minuto staccatadall’essere italiana.

- L’acqua è il tema-guida del24° Mittelfest, il suo spettaco-

lo richiama questo elemento?«L’acqua siamo noi. Secon-

do me la danza in generale è ac-qua per il fatto di riuscire a ren-dere questo nostro corpo flui-do, farlo muovere come acqua,è inoltre musica, luce... Mi pia-

ce anche pensare che un balle-rino in qualche modo possa tra-sformare il proprio corpo in ac-qua e la danza lo è già per sé».

- Al Festival lei danza colsuo partner e otto ballerinimaschi. Incuriosisce il fattoche sia l’unica presenza fem-minile.

«Volevo fare un percorsomio, di crescita, e da principiomi sarebbe piaciuto poter ap-parire in tutti i pezzi con diversipartner ma questo era impossi-bile da realizzare… ma qui iprotagonisti, a parte HermanCornejo dell’American BalletTheatre e Craig Hall del NewYork City Ballet, appartengonoa un mondo molto diverso dalmio, quello della danza con-temporanea di oggi, e hannouna formazione differente dal-la mia. In questo contesto mifaceva sorridere essere l’animadella danza che oggi è semprepiù maschile».

- Quali sono le novità in pro-gramma?

I brani di Frederik Ashton eTwyla Tharp li interpreto per laprima volta ma sono felice diportare in scena anche Afterthe rain di Christopher Wheel-dom e Le Parc di Angelin Preljo-caj, due capolavori del ’900».

- Lei vede una luce per il fu-turo della danza italiana?

«Questo è uno dei periodipiù grigi che abbia visto in que-sti anni, da un punto di vista ge-stionale la danza è trattata consufficienza e con ignoranza. Èuna vergogna».

- Un contrario di ignoranzaè intelligenza: quanto contal’intelligenza in un percorsocome il suo?

«L’intelligenza conta nella vi-ta, nel mio campo, in ogni lavo-ro. L’intelligenza è l’Uomo.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

A Mittelfest è la giornata diAlessandra Ferri: stasera,penultima giornata di festival, lasignora della danza è protagonistaal Teatro Nuovo Giovanni da Udinedel Gala con “Evolution”.La giornata sarà aperta dal Teatrodi Figura (alle 18 in piazza Duomo)con Mattia Zecchi in “La vendettadella strega Morgana”. Ecco ilmusicista armeno ArtoTuncboyaciyan, nel progettospeciale per Mittelfest 2015

firmato da Euritmica Armeniandream; alle 18 nella chiesa di SanFrancesco. Sul palco anche ilviolino di Alexander Balanescu, laNion Orchestra con ClaudioCojaniz, aurtore delle musicheoriginali, al pianoforte.Secondo appuntamento al festivalper Markus Stockhausen: alle 20 inpiazza Duomo il grandetrombettista sarà alla testa diquattordici bande dell’AnbimaFvg.

Markus Stockhausen con 14 bande

«Questoè il periodopiùbuiodella danza»La grande ballerina e il divo Cornejo stasera al Nuovo

AlessandraFerri ed HermanCornejo (Foto Lucas Chilczuk)

mittelfest»alessandra ferri

di Lucia Aviani CIVIDALE

Un cantante-polistrumentista,votato alle melodie popolari;un violinista eclettico, versati-le, alle spalle un passato di en-fant prodige; e, ancora, un en-semble che nel suo nome, dibandiera, condensa la propriamission sociale. Nell'ordine:Arto Tunçboyaciyan, Alexan-der Balanescu, N.I.O.N, aliasNot in our name.

Saranno loro, questa sera(appuntamento alle 18, nellachiesa di San Francesco), a di-pingere l’Armenian Dream,una delle proposte di puntadella giornata odierna di Mit-telfest. Voce, percussioni, violi-no appunto e ancora viola,contrabbasso, batteria, piano-forte: è il progetto concepito,appositamente per il festival ci-vidalese, dal maestro ClaudioCojaniz, anima di N.I.O.N. - di-chiaratamente ispirata alla Li-beration Music Orchestra diCharlie Haden -, per vocazionededito alle culture di Paesi chedi strada, in materia di dirittiumani, devono ancora farneparecchia. E attratto, non dimeno e parallelamente, dal fa-scino evocativo e prorompen-te dell’etnico. Propensioni,queste, che stavolta l’hannoguidato in Armenia, in quellaterra dal passato pesante, cru-do, amaro. Terra scenario digenocidio, il primo - concordala maggioranza degli storici -

dell'età contemporanea. Unasorta di prova generale dellecampagne di sterminio nazi-ste. Era il 1915, e in un’Europagià insanguinata dalla guerra siinnestò una delle pagine piùnere del secolo breve. Sotto ilgoverno dei Giovani Turchi,che temevano un’alleanza delpopolo armeno con i russi, sisviluppò un metodico proces-so di massacro, un olocaustoante litteram che annullò l’esi-stenza di centinaia di migliaiadi persone. Deportazioni, mar-ce della morte, frotte di dispe-rati in fuga. La materializzazio-ne dell’orrore. Dal 1991 l’Arme-nia è di nuovo uno Stato sovra-no - per quanto il suo simbolo,il monte Ararat, si trovi in terri-torio turco - e gli armeni stan-no gradualmente ricostruendola propria nazione: il corona-mento di ciò che per decenninon fu altro che un miraggio,un sogno. L’Armenian dream.E a questo desiderio trasforma-tosi in realtà, dunque, innegge-rà lo spettacolo, per messaggioe per strutturazione (guardan-do alle guest star, Tunçboyaci-yan e Balanescu) emblema diquell’apertura a Oriente che ilMittelfest dedicato all’acquaha voluto lanciare, e sperimen-tare. A firmare le musiche è ilpianista e compositore Clau-dio Cojaniz, il cui gruppo è for-mato da Maria Vicentini, Fran-co Feruglio, Luca Grizzo, Ales-sandro Mansutti.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

alle 18 in san francesco

Lestar dell’ArmenianDreamil fascinoevocativodell’etnico

ArtoTuncboyaciyan, cantante-polistrumentista

il programma di oggi

MESSAGGERO VENETO SABATO 25 LUGLIO 2015 47

Copia di ba7d172f93cd6d8bb0cfe61ba4d00e13

Il colore dell acqua2015mittelfest

Data: 25 luglio 2015

Pagina: 37

di Edoardo Marchi VENEZIA

“Viva la sposa” in cui AscanioCelestini, regista, autore e in-terprete accanto ad AlbaRohrwacher, racconta una sto-ria tutta girata al Quadraro diRoma, con un'attrice america-na appena uscita dal come, inItalia per il suo viaggio di nozze(al cinema ad ottobre). E poi“La prima luce” di VincenzoMarra, con Riccardo Scamar-cio all'inseguimento di un fi-glio strappato e portato via dal-la madre sudamericana, inter-pretata da Daniela Ramirez(uscita 24 settembre). E“Arianna”, opera prima low bu-dget di Carlo Lavagna con Mas-simo Popolizio, Ondina Qua-dri e Valentina Carnelutti, sullascoperta della propria sessuali-tà da parte di una ragazza di 19anni.

«Se a Cannes si polemizzasullo “strapotere francese” e aBerlino sui troppi film tede-schi, noi siamo orgogliosi di an-nunciare che sono tre i film ita-liani che abbiamo voluto tra gli11 in gara quest'anno». Così ildelegato generale Giorgio Go-setti presenta il calendario del-la 12.a edizione delle Giornatedegli Autori-Venice Days, la se-zione autonoma promossa da100 Autori e Anac alla Mostradel cinema di Venezia, dal 2 al12 settembre. E se Marra e Ce-lestini sono un gradito ritorno

al Lido, il film di Lavagna, dallebrevi immagini diffuse, già siannuncia anche tra i film«scandalo» della Mostra diquest'anno, con un'esplicitascena di autoerotismo allospecchio della giovane prota-gonista.

Ma in questa edizione delleGiornate, fatte di «molti colorie molte culture non ci sarannosolo presenze legate al cinema,ma anche ad altri ambiti creati-

vi». Per la prima volta poi siavranno pellicole da tutti i con-tinenti: in tutto 20 film, 15 pae-si, 8 opere prime, 18 primemondiali, 8 registe donne, unmaestro come Carlos Sauracon il suo “Argentina” e poi ilNobel per la letteratura OrhanPamuk e il fondatore dell'Odi-ne Theatre, Eugenio Barba,protagonisti di due eventi spe-ciali. Più la Palma d'oro Lau-rent Cantet presidente di giu-

ria e la musa della Nouvelle Va-gue, Agnes Varda, al centro delprogetto Women's Tales, rea-lizzato in collaborazione conMiu Miu per raccontare la con-dizione femminile, che contaanche il “#9 De Djess” diretto einterpretato da Alice Rohrwa-cher. La pre-apertura è con ilfilm “Storie sospese” di Stefa-no Chiantini con Marco Gialli-ni, Maya Sansa, Alessandro Ti-beri che parla di rocciatori, in

perenne equilibrio tra la sceltadella salvaguardia della monta-gna e una sicurezza economi-ca prospettata dalle grandiopere.

Ad aprire e chiudere le Gior-nate degli Autori, due opereprime, lo spagnolo“Retribution” di Dani de la Tor-re e l'australiano “The dau-ghter” di Simon Stone. In con-corso, anche “La memoria del'agua” di Matias Bize, “Ad I

open my eyes” di Leyla Bouzid,“Klezmer” di Piotr Chrzan,“Island city” di Ruchika Obe-roi, “Underground fragrante”di Pengfei, “Early winter” di Mi-chael Rowe (2 titoli sono anco-ra da svelare).

Ma l'Italia non si ferma allagara. C'è, innanzitutto, quella«involontariamente racconta-ta» dagli occhi di Ingrid Berg-man attraverso filmati familia-ri, cinegiornali, brani di film diRossellini, raccolti oggi da Ales-sandro Rossellini in “Viva In-grid!”, realizzato con l'IstitutoLuce. E poi il racconto dellastoria dell'«Harry's Bar» di Car-lotta Cerquetti, i “Simpson ita-liani” di Lorenzo Berghella con“Bangland”, il collettivo“Milano 2015” firmato da Elio,Roberto Bolle, Silvio Soldini,Walter Veltonri, Cristiana Ca-potondi e Giorgio Diritti e i“Sogni del lago salato” di An-drea Segre.

Alla Mostra del Cinema, inanteprima mondiale fuori con-corso il 4 settembree ci sarà“Black mass” diretto da ScottCooper (“Crazy heart”, “Il fuo-co della vendetta”). Il film è in-terpretato da Johnny Depp nel-la parte del celebre gangster Ja-mes Whitey Bulger, e da unprestigioso cast composto daJoel Edgerton,Benedict Cum-berbatch, Rory Cochrane, Jes-se Plemons, Dakota Johnson,Peter Sarsgaard e Kevin Bacon.

©RIPRODUZIONERISERVATA

CIVIDALE

Pronta per affascinare il pubbli-co del Mittelfest con il suo spet-tacolo “Evolution” (Udine, Tea-tro Nuovo, oggi alle 22), Ales-sandra Ferri, l’étoile della dan-za italiana più conosciuta almondo, insignita con il premioDanza&danza (2014), per il suotrionfale “come back” sulle sce-ne avvenuto nel 2013 dopo un'assenza di quasi sette anni, finda giovanissima ha conquista-to i grandi teatri dei cinque con-tinenti.

«Mi sento in perfetta sinto-nia con lo spirito del Festival -spiega -, che punta a tenere vi-vo il dialogo e lo scambio cultu-rale tra diversi Paesi. Questa

idea - aggiunge - c’è anche nel-lo spettacolo».

Del suo “ritorno” al palcosce-nico, dice: «Non è stato un ritor-no, ma un andare avanti. Oggimi sento molto più libera di 15anni fa. Avendo soddisfatto ilmio sogno completamente,posso scrivere un nuovo capito-lo, libera di usare tutto quelloche so per volare».

Come si declina il dialogo inquesto suo spettacolo?

«Il mio fuoco è la danza, mala mia parola d’ordine, oggi, èproprio lo sconfinamento, ver-so una fusione di stili e di cultu-re diverse. Tutto viene accomu-nato dal linguaggio artistico,che è senza confini. Vorrei cheil pubblico si portasse a casa

una sensazione di gioia e di bel-lezza condivisa».

È soddisfatta del risultato?«Lo spettacolo è come lo vo-

levo: leggero, anche divertente.Un percorso nell’evoluzionedella danza, che un tempo eraun mondo molto settoriale. Og-gi, questa settorialità non esistepiù nel percorso formativo diogni ballerino, che è chiamato,sin da studente, a cimentarsicon molti stili. Non più con ilballetto, ma con la danza. Chepoi può essere bella o brutta,ma il linguaggio è quello».

Lei, però, appartiene alladanza classica...

«Sicuramente il mio stile pro-viene dal classico, e sarà sem-pre quello. Tuttavia, oggi sono

molto curiosa di un mondo chesta oltre quello stile. Ho amplia-to il mio sguardo sulla danza, li-berandomi da certi limiti chemi ero forse autoimposta, an-che grazie alla mia esperienzacome consulente del Festivaldei Due Mondi di Spoleto».

Come si trova con gli altriartisti sul palco?

«Sono tutti stupendi, bravis-simi. A parte Herman Cornejo,che si è formato nel classico,tutti gli altri vengono da espe-rienze e visioni della danza di-verse tra loro. E’ bellissimo con-frontarsi, lavorando insieme al-le prove e sul palco».

Come sta la danza in Italiaoggi?

«Non gode di buona salute. È

trascurata o gestita grossolana-mente sia dagli operatori cultu-rali, sia dai politici, che poispesso in Italia sono la stessacosa. Viene trattata con suffi-cienza, solo perché in generesono ignoranti in materia. Do-vrebbero, invece, interpellarechi ne sa”.

Oggi, al Mittelfest di Civida-

le, anche grande musica conMarkus Stockhausen (ore 20,piazza Duomo) e ArmenianDream (18, San Francesco) conArto Tuncboyaciyan, Alexan-der balanescu e Claudio Coja-niz, e poi l’appuntamento tramusica e cinema con “Regen”(21.30, San Francesco).

Alberto Rochira

Autori, sono tre gli italiani in concorso aVeneziaAlle Giornate Ascanio Celestini, Vincenzo Marra e Carlo Lavagna. Alla Mostra arriva “Black mass” con Johnny Depp

FIRENZE

Si chiama “Icesongs Squared”ed è firmata da Danae Stratou,moglie dell'ex ministro grecoYanis Varoufakis, l'opera espo-sta ad Arezzo nell'ambito di“Icastica”, mostra dedicata all'arte contemporanea in corsodi svolgimento nei luoghi piùbelli del centro cittadino.

Si tratta dell'istallazione diun video che Danae Stratou harealizzato con tecniche digita-li, collocato al primo piano del-la Galleria di Arte moderna econtemporanea di Arezzo inpiazza San Francesco. Il sinda-

co di Arezzo Alessandro Ghi-nelli, dopo un incontro conl'ideatore di “Icastica”, Pa-squale Giuseppe Macrì, e il cu-ratore Fabio Migliorati, ha det-to di voler invitare la signoraStratou e il marito Varoufakisall'esposizione.

A “Icastica” sono presentianche dodici video dell'artistacinese Aiweiwei a cui la Cinaha restituito il passaporto chegli era stato ritirato nel 2011perché dissidente. Non è esclu-so che l'invito ai coniugi Va-roufakis sia esteso anche all'ar-tista cinese, ora libero di lascia-re il suo Paese.

CITTÀDELMESSICO

Il regista britannico RidleyScott girerà la versione cine-matografica di “The cartel”, ilromanzo di Don Winslow ispi-rato dalla vita di Joaquin Guz-man, detto El Chapo, il narco-trafficante messicano recente-mente evaso da un carcere dialta sicurezza. A dare la notiziaè “Hollywood Reporter”, se-condo cui la Fox ha dato via li-bera al progetto non solo perla somiglianza con la storia delChapo Guzman, che occupada settimane le prime paginedella stampa, ma anche per il

successo di pubblico e criticadel romanzo “The cartel”, pub-blicato il mese scorso, che lovede come «una versione suda-mericana de “Il Padrino”.

La Fox si è anche assicurata idiritti di “The power of thedog”, un precedente romanzodi Winslow che è il prequel di“The cartel”: i protagonisti deidue libri sono il narcobossAdan Barrera e l'agente anti-droga Art Keller. Winslow è an-che l'autore di altri due roman-zi con trame legate al mondodella droga che sono serviti co-me base per versioni cinema-tografiche.

CINEMA

RidleyScot girerà il film “Thecartel”ispirato alla vitadelChapoGuzman

Ascanio Celestini sarà in concorso alle Giornate degli Autori con “Viva la sposa”. Johnny Depp fuori concorso alla Mostra di Venezia con “Black mass”

AlessandraFerri, un’étoile in “Evolution”La grande ballerina sarà questa sera sul palcoscenico del “Nuovo” di Udine

Alessandra Ferri balla al Mittelfest la sua “Evolution”

MOSTRA

A“Icastica” di Arezzo c’è un’operadellamoglie diYanisVaroufakis

SABATO 25 LUGLIO 2015 IL PICCOLO Cultura e Spettacoli 37

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di Edoardo Marchi VENEZIA

“Viva la sposa” in cui AscanioCelestini, regista, autore e in-terprete accanto ad AlbaRohrwacher, racconta una sto-ria tutta girata al Quadraro diRoma, con un'attrice america-na appena uscita dal come, inItalia per il suo viaggio di nozze(al cinema ad ottobre). E poi“La prima luce” di VincenzoMarra, con Riccardo Scamar-cio all'inseguimento di un fi-glio strappato e portato via dal-la madre sudamericana, inter-pretata da Daniela Ramirez(uscita 24 settembre). E“Arianna”, opera prima low bu-dget di Carlo Lavagna con Mas-simo Popolizio, Ondina Qua-dri e Valentina Carnelutti, sullascoperta della propria sessuali-tà da parte di una ragazza di 19anni.

«Se a Cannes si polemizzasullo “strapotere francese” e aBerlino sui troppi film tede-schi, noi siamo orgogliosi di an-nunciare che sono tre i film ita-liani che abbiamo voluto tra gli11 in gara quest'anno». Così ildelegato generale Giorgio Go-setti presenta il calendario del-la 12.a edizione delle Giornatedegli Autori-Venice Days, la se-zione autonoma promossa da100 Autori e Anac alla Mostradel cinema di Venezia, dal 2 al12 settembre. E se Marra e Ce-lestini sono un gradito ritorno

al Lido, il film di Lavagna, dallebrevi immagini diffuse, già siannuncia anche tra i film«scandalo» della Mostra diquest'anno, con un'esplicitascena di autoerotismo allospecchio della giovane prota-gonista.

Ma in questa edizione delleGiornate, fatte di «molti colorie molte culture non ci sarannosolo presenze legate al cinema,ma anche ad altri ambiti creati-

vi». Per la prima volta poi siavranno pellicole da tutti i con-tinenti: in tutto 20 film, 15 pae-si, 8 opere prime, 18 primemondiali, 8 registe donne, unmaestro come Carlos Sauracon il suo “Argentina” e poi ilNobel per la letteratura OrhanPamuk e il fondatore dell'Odi-ne Theatre, Eugenio Barba,protagonisti di due eventi spe-ciali. Più la Palma d'oro Lau-rent Cantet presidente di giu-

ria e la musa della Nouvelle Va-gue, Agnes Varda, al centro delprogetto Women's Tales, rea-lizzato in collaborazione conMiu Miu per raccontare la con-dizione femminile, che contaanche il “#9 De Djess” diretto einterpretato da Alice Rohrwa-cher. La pre-apertura è con ilfilm “Storie sospese” di Stefa-no Chiantini con Marco Gialli-ni, Maya Sansa, Alessandro Ti-beri che parla di rocciatori, in

perenne equilibrio tra la sceltadella salvaguardia della monta-gna e una sicurezza economi-ca prospettata dalle grandiopere.

Ad aprire e chiudere le Gior-nate degli Autori, due opereprime, lo spagnolo“Retribution” di Dani de la Tor-re e l'australiano “The dau-ghter” di Simon Stone. In con-corso, anche “La memoria del'agua” di Matias Bize, “Ad I

open my eyes” di Leyla Bouzid,“Klezmer” di Piotr Chrzan,“Island city” di Ruchika Obe-roi, “Underground fragrante”di Pengfei, “Early winter” di Mi-chael Rowe (2 titoli sono anco-ra da svelare).

Ma l'Italia non si ferma allagara. C'è, innanzitutto, quella«involontariamente racconta-ta» dagli occhi di Ingrid Berg-man attraverso filmati familia-ri, cinegiornali, brani di film diRossellini, raccolti oggi da Ales-sandro Rossellini in “Viva In-grid!”, realizzato con l'IstitutoLuce. E poi il racconto dellastoria dell'«Harry's Bar» di Car-lotta Cerquetti, i “Simpson ita-liani” di Lorenzo Berghella con“Bangland”, il collettivo“Milano 2015” firmato da Elio,Roberto Bolle, Silvio Soldini,Walter Veltonri, Cristiana Ca-potondi e Giorgio Diritti e i“Sogni del lago salato” di An-drea Segre.

Alla Mostra del Cinema, inanteprima mondiale fuori con-corso il 4 settembree ci sarà“Black mass” diretto da ScottCooper (“Crazy heart”, “Il fuo-co della vendetta”). Il film è in-terpretato da Johnny Depp nel-la parte del celebre gangster Ja-mes Whitey Bulger, e da unprestigioso cast composto daJoel Edgerton,Benedict Cum-berbatch, Rory Cochrane, Jes-se Plemons, Dakota Johnson,Peter Sarsgaard e Kevin Bacon.

©RIPRODUZIONERISERVATA

CIVIDALE

Pronta per affascinare il pubbli-co del Mittelfest con il suo spet-tacolo “Evolution” (Udine, Tea-tro Nuovo, oggi alle 22), Ales-sandra Ferri, l’étoile della dan-za italiana più conosciuta almondo, insignita con il premioDanza&danza (2014), per il suotrionfale “come back” sulle sce-ne avvenuto nel 2013 dopo un'assenza di quasi sette anni, finda giovanissima ha conquista-to i grandi teatri dei cinque con-tinenti.

«Mi sento in perfetta sinto-nia con lo spirito del Festival -spiega -, che punta a tenere vi-vo il dialogo e lo scambio cultu-rale tra diversi Paesi. Questa

idea - aggiunge - c’è anche nel-lo spettacolo».

Del suo “ritorno” al palcosce-nico, dice: «Non è stato un ritor-no, ma un andare avanti. Oggimi sento molto più libera di 15anni fa. Avendo soddisfatto ilmio sogno completamente,posso scrivere un nuovo capito-lo, libera di usare tutto quelloche so per volare».

Come si declina il dialogo inquesto suo spettacolo?

«Il mio fuoco è la danza, mala mia parola d’ordine, oggi, èproprio lo sconfinamento, ver-so una fusione di stili e di cultu-re diverse. Tutto viene accomu-nato dal linguaggio artistico,che è senza confini. Vorrei cheil pubblico si portasse a casa

una sensazione di gioia e di bel-lezza condivisa».

È soddisfatta del risultato?«Lo spettacolo è come lo vo-

levo: leggero, anche divertente.Un percorso nell’evoluzionedella danza, che un tempo eraun mondo molto settoriale. Og-gi, questa settorialità non esistepiù nel percorso formativo diogni ballerino, che è chiamato,sin da studente, a cimentarsicon molti stili. Non più con ilballetto, ma con la danza. Chepoi può essere bella o brutta,ma il linguaggio è quello».

Lei, però, appartiene alladanza classica...

«Sicuramente il mio stile pro-viene dal classico, e sarà sem-pre quello. Tuttavia, oggi sono

molto curiosa di un mondo chesta oltre quello stile. Ho amplia-to il mio sguardo sulla danza, li-berandomi da certi limiti chemi ero forse autoimposta, an-che grazie alla mia esperienzacome consulente del Festivaldei Due Mondi di Spoleto».

Come si trova con gli altriartisti sul palco?

«Sono tutti stupendi, bravis-simi. A parte Herman Cornejo,che si è formato nel classico,tutti gli altri vengono da espe-rienze e visioni della danza di-verse tra loro. E’ bellissimo con-frontarsi, lavorando insieme al-le prove e sul palco».

Come sta la danza in Italiaoggi?

«Non gode di buona salute. È

trascurata o gestita grossolana-mente sia dagli operatori cultu-rali, sia dai politici, che poispesso in Italia sono la stessacosa. Viene trattata con suffi-cienza, solo perché in generesono ignoranti in materia. Do-vrebbero, invece, interpellarechi ne sa”.

Oggi, al Mittelfest di Civida-

le, anche grande musica conMarkus Stockhausen (ore 20,piazza Duomo) e ArmenianDream (18, San Francesco) conArto Tuncboyaciyan, Alexan-der balanescu e Claudio Coja-niz, e poi l’appuntamento tramusica e cinema con “Regen”(21.30, San Francesco).

Alberto Rochira

Autori, sono tre gli italiani in concorso aVeneziaAlle Giornate Ascanio Celestini, Vincenzo Marra e Carlo Lavagna. Alla Mostra arriva “Black mass” con Johnny Depp

FIRENZE

Si chiama “Icesongs Squared”ed è firmata da Danae Stratou,moglie dell'ex ministro grecoYanis Varoufakis, l'opera espo-sta ad Arezzo nell'ambito di“Icastica”, mostra dedicata all'arte contemporanea in corsodi svolgimento nei luoghi piùbelli del centro cittadino.

Si tratta dell'istallazione diun video che Danae Stratou harealizzato con tecniche digita-li, collocato al primo piano del-la Galleria di Arte moderna econtemporanea di Arezzo inpiazza San Francesco. Il sinda-

co di Arezzo Alessandro Ghi-nelli, dopo un incontro conl'ideatore di “Icastica”, Pa-squale Giuseppe Macrì, e il cu-ratore Fabio Migliorati, ha det-to di voler invitare la signoraStratou e il marito Varoufakisall'esposizione.

A “Icastica” sono presentianche dodici video dell'artistacinese Aiweiwei a cui la Cinaha restituito il passaporto chegli era stato ritirato nel 2011perché dissidente. Non è esclu-so che l'invito ai coniugi Va-roufakis sia esteso anche all'ar-tista cinese, ora libero di lascia-re il suo Paese.

CITTÀDELMESSICO

Il regista britannico RidleyScott girerà la versione cine-matografica di “The cartel”, ilromanzo di Don Winslow ispi-rato dalla vita di Joaquin Guz-man, detto El Chapo, il narco-trafficante messicano recente-mente evaso da un carcere dialta sicurezza. A dare la notiziaè “Hollywood Reporter”, se-condo cui la Fox ha dato via li-bera al progetto non solo perla somiglianza con la storia delChapo Guzman, che occupada settimane le prime paginedella stampa, ma anche per il

successo di pubblico e criticadel romanzo “The cartel”, pub-blicato il mese scorso, che lovede come «una versione suda-mericana de “Il Padrino”.

La Fox si è anche assicurata idiritti di “The power of thedog”, un precedente romanzodi Winslow che è il prequel di“The cartel”: i protagonisti deidue libri sono il narcobossAdan Barrera e l'agente anti-droga Art Keller. Winslow è an-che l'autore di altri due roman-zi con trame legate al mondodella droga che sono serviti co-me base per versioni cinema-tografiche.

CINEMA

RidleyScot girerà il film “Thecartel”ispirato alla vitadelChapoGuzman

Ascanio Celestini sarà in concorso alle Giornate degli Autori con “Viva la sposa”. Johnny Depp fuori concorso alla Mostra di Venezia con “Black mass”

AlessandraFerri, un’étoile in “Evolution”La grande ballerina sarà questa sera sul palcoscenico del “Nuovo” di Udine

Alessandra Ferri balla al Mittelfest la sua “Evolution”

MOSTRA

A“Icastica” di Arezzo c’è un’operadellamoglie diYanisVaroufakis

SABATO 25 LUGLIO 2015 IL PICCOLO Cultura e Spettacoli 37

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Il colore dell acqua2015mittelfest

Data: 25 luglio 2015

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A teatro. La nuova edizione del Mittelfiest è stata aperta dal BelarusFree Theatre con un’invettiva contro la pena di morte. Festeggiati gliottant'anni del drammaturgo Giuliano Scabia

© foto di Luca D'Agostino

Alla sua 24° edi zione, Mit tel fest sem bra voler ritro vare, o rico min ciare a cer -care, l’ispirazione forte che l’aveva fatto nascere, appena prima dei tuoni diguerra che incom be vano dai Bal cani, e la Mit te leu ropa appena libe ra tasi dalgiogo dei Muri, sem brava curiosa e con tenta di ritro vare le pro prie sto rie

Il colore dell acqua2015mittelfest

Data: 25 luglio 2015

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e iden tità, assai lon tana allora dall’attuale moda dei «nuovi muri». Mit tel fest haora un diret tore a pieno titolo nel musi co logo Franco Cala bretto, e que sto fasolo pen dere un poco a favore della sua disci plina la cen tra lità del festi val, men -tre il tea tro (nono stante la sua cura sia stata affi data a Rita Maf fei del Css),sem bra affan narsi con qual che ritardo al tema che vuole impron tare l’interamani fe sta zione, ovvero «l’acqua». Con sette for ma zioni cori sti che d’ogni tipoche hanno inau gu rato e «bene detto» la città su par ti tura«acquatica»dell’austriaco Nus sbau mer. Men tre in serata è toc cato in piazza aiversi da tutta la Mit te leu ropa di misu rarsi sullo stesso tema. Dun que se in que -sta ripar tenza di Mit tel fest dopo qual che anno di nar cosi buro cra tica, com pa -iono gli ele menti dei pre so cra tici a scan dire que sta e le pros sime edi zioni, chipre para, o ha in arma dio, spet ta coli su aria e terra, è avvertito.

Al di là degli scherzi, non è un caso che lo spet ta colo più forte e ricco di senso,sia stato quello del Bela rus Free Thea tre lo straor di na rio gruppo bie lo russo cheha ormai la pro pria testa a Lon dra e la sua sede sta bile a Kiev. È toc cato a loroaprire la ras se gna con Trash Cui sine, una sorta di invet tiva, iro nica e amara,con tro la pena di morte e i paesi che ancora la adot tano, primo tra tutti il loro.E con tro la glo ba liz za zione con su mi stica di que sta e altre aber ra zioni, i suoiattori restano con sa pe voli che sem pre que sto nasconde valori fasulli e scar sitàdi demo cra zia, oltre a pro durre a sua volta vio lenza. Gli esempi por tati in scenaerano tra spa renti, e se face vano per fino sor ri dere, nello stesso tempo sco pri -vano i punti nevral gici di uno stato dit ta to riale che con eccesso di non cha lanceviene anno ve rato tra le demo cra zie euro pee. Il gruppo ha perso ogni rischio divit ti mi smo e ogni desi de rio di com pa ti mento, e la sua aggres si vità sul quo ti -diano sco pre una voca zione uni ver sal mente poli tica: non a caso nella RedForest vista a Roma pochi mesi fa, l’ambientalismo si faceva pla ne ta rio e senzaecce zioni di appli ca zione e di responsabilità.

È stato un ini zio forte, visto pro prio che è il valore pre zioso dell’acqua ad infor -mare l’intero festi val. E per ti nente quindi si è rive lato la sera dopo il grandepal co sce nico coreo gra fico affi dato alla più «acqua tica» delle stelle di que sto

Il colore dell acqua2015mittelfest

Data: 25 luglio 2015

Pagina: 3/4

decenni, Caro lyn Carl son, impe gnata a dan zare anche in prima per sona. Nonnasconde invece un qual che dete rio ra mento della «poli tica» lo spet ta colo delleAlbe, Rumore di acque. È nato come un feroce e deli rante mono logo del colon -nello pre si dente, Ghed dafi, che stra parla dalla sponda libica dei migranti chel’Europa non vuol rac co gliere. Resta for tis sima nello spet ta colo la parte musi -cale, affi data a voci e stru menti dei magici Fra telli Man cuso, capaci di pas saredalla memo ria melo dica sici liana a quella araba al di là del mare. Sco prendo inquest’ultima asso nanze ed echi della musica sarda a canone: ne risulta una nar -ra zione abba gliante e incon tro ver ti bile del tes suto comune che vive e resi ste trapopoli diversi sotto le acque (in que sto caso dav vero tor bide) della poli ticainternazionale.

Più dif fi cile a que sto punto la tea tra liz za zione di Ghed dafi resa da Ales san droRenda: per sco prire il ridi colo di que gli argo menti, basta oggi sen tire Sal vini inuno dei suoi con ti nui inter venti in tv. Men tre per motivi simili acqui sta spes -sore Il mio nome è Net tuno, viag gio storico/visionario di David Rion dino che,

Il colore dell acqua2015mittelfest

Data: 25 luglio 2015

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su testo di Pie tro Spi rito, riper corre dall’Odissea in poi molti avven tu rosie sven tu rati ritorni e approdi, che si chiu dono dram ma ti ca mente sullo squar ciodella Costa Con cor dia e del suo coman dante sugli sco gli del Giglio.

Non tanto legato all’acqua, ma al genius loci che non solo il Friuli ricordaa quarant’anni dalla morte vio lenta, è il Paso lini che in con tro luce appare inMa, ovvero la madre del poeta Susanna. Anto nio Latella si è fatto scri vere daLinda Dalisi un testo (non privo di qual che sva rione, pro ba bil mente voluto)dove la sil laba Ma diventa il fon da mento di «mamma» anche in senso arti stico,dall’apparizione di Susanna sotto la croce del Van gelo secondo Mat teo alla cen -tra lità che assume la Magnani materna di Mamma Roma. In quel Ma insommapren dono corpo radice e luogo di col tura della poe sia e delle tema ti che paso li -niane. È un’ipotesi forte e per so nale, come sem pre più Latella ci ha abi tuatonelle sue ultime crea zioni di que sti anni, cui l’afflato poe tico del caso con fe ri sceperò mag giori poten zia lità rispetto ad altre occa sioni. E certo imponeall’interprete del mono logo, Can dida Nieri, un tour de force non piccolo.

Ma c’è stato un altro pro ta go ni sta dell’intera cul tura ita liana a Mit tel fest: Giu -liano Sca bia, di cui si sono festeg giati gli ottant’anni in que sti giorni. Gio vanee beato come fosse un ragazzo, resta il dram ma turgo più fan ta sioso, poe tico edever sivo della scena ita liana: davanti a lui l’intera città si è fatta pal co sce nico,sotto il sole, per i suoi dia voli e i suoi ani mali, tutti toc cati e ani mati dal genio diun grande visio na rio. Domani Mit tel fest chiude, con uno Sch ni tz ler ine dito perl’Italia, Scan dalo, con Ste fa nia Rocca. E dopo l’acqua, toc cherà agli altrielementi.

Il colore dell acqua2015mittelfest

Data: 25 luglio 2015

CIVIDALE. Arte è, anche, osare. Sperimentare, provocare. Proporre, a volte,«l'improponibile» - per dirla con le parole del direttore artistico di Mittelfest, FrancoCalabretto -, o meglio ciò che tale sembra. Perché il risultato, poi, può esseresorprendente, e far capire che finché non si prova... davvero non si può sapere.

È il caso dell'abbinamento («improponibile», appunto) fra tromba e santur, strumentodella tradizione musicale dell’antica Persia. Mai mondi più distanti. Eppure l’accoppiataè vincente. Ascoltare per credere: l’appuntamento è per questa sera, alle 22, nellachiesa di San Francesco, dove il grande Markus Stockhausen - figura già nota alpubblico del festival cividalese - dialogherà in concerto, con tromba, tromba piccola eflicorno, con Alireza Mortazavi, maestro del santur. «Due musicisti agli antipodi -commenta Calabretto -, che esibendosi insieme renderanno un effetto di liquiditàsonora». Tanto per restare ben ancorati al leitmotiv di Mittelfest 2015. «Strumento apercussione, il santur - motiva il direttore artistico - evocherà un gocciolio d’acqua.Sarà, vi assicuro, un momento delizioso. Una chicca. Un inedito incontro tra Occidente eMedio Oriente. Stockhausen - aggiunge quindi - è figura eclettica, che spazia dal jazzalla musica classica, da quella contemporanea all’improvvisazione. Il suo ambientenaturale, quest'ultima, il genere prediletto: lo spazio dell’intuito, della piena creatività».E proprio la poliedricità del soggetto ha suggerito di sdoppiarne la presenza al festival,«strutturando due progetti molti diversi fra loro». Del primo abbiamo detto. Il secondo- in scena sabato, alle 20, in piazza Duomo - è, citando ancora Calabretto, «unadattamento per Cividale di un lavoro di chiara ispirazione devozionale»: Hymn to thewater, Inno all’acqua (composto dallo stesso Stokhausen), preghiera laica innalzata auna risorsa, non illimitata, di valore inestimabile. Alle sorprendenti capacità del solistasi accosterà un mare di musicisti (diretti da Andrea Comoretto), espressione del megliodi quattordici bande dell’Anbima regionale. Trecento giovani strumentisti a intervallarsicon il mago dell’improvvisazione, in forma dialogica, catena di onde sonore cheMittelfest offre al suo pubblico come progetto speciale. Hymn to the water è, infatti,rivisitazione - studiata appositamente per la rassegna cividalese - di un precedentelavoro del trombettista, Abendglühen (Bagliore serale), prodotto in occasione deltrentunesimo congresso della chiesa protestante tedesca, svoltosi a Colonia nel 2007.La composizione si apre con un silenzio, quasi a seguire la benedizione serale delVespro: poi, poco a poco, la melodia si leva ad avvolgere gli ascoltatori. Ed è su questacascata di note che si innestano i virtuosismi dettati dalle intuizioni del genio.

Ma torniamo indietro, allo spettacolo di stasera, alla coppia Stokhausen-Mortazavi: lagenesi del sodalizio artistico è recente. Si sono conosciuti, i due, lo scorso anno, aErfstadt, nella cornice dei festeggiamenti per il capodanno iraniano: «Ci siamo piaciutimolto», raccontano. Hanno abbozzato dei brani, hanno accostato i suoni di santur etromba: «Andavano, ci è parso, incredibilmente d’accordo. Specialmente in una chiesa.Abbiamo deciso di suonare insieme». Eccoli dunque, il figlio d'arte (Markus ha ereditatoil

suo talento dal padre Karlheinz, astro della musica del Novecento), «trombettistasupremo» secondo il Times, e il giovane musicista appassionato del santur fin dabambino ma allontanatosi, via via, dai vincoli della tradizione: binomio unico, senzaeguali.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

L’ABBINAMENTO FOLLE: TROMBA ESANTUR CI PROVA STOCKHAUSENMarkus dialogherà con Mortazavi, questa sera alle 22 Franco Calabretto: «L’arte è osare,sperimentare»di Lucia Aviani

Il colore dell acqua2015mittelfest

Data: 25 luglio 2015

Pagina: 1/2

25 luglio 2015

UDINE. Oggi interpreta la sua età, Alessandra Ferri, star italiana del firmamento delladanza, capace a 50 anni di chiudere un capitolo e aprirne un altro che guarda a nuovesfide artistiche come quella di arrivare a Mittelfest per la prima volta, stasera (alle 22) alteatro Nuovo Giovanni da Udine, col suo nuovo spettacolo, . Evolution.

Infatti, dopo trent'anni di carriera a cavallo tra Italia e Stati Uniti (prima ballerinaassoluta della Scala di Milano e étoile dell’American Ballet Theatre di New York), ladanzatrice ha ripreso il suo cammino artistico regalandoci altre gradazioni del suotalento eccezionale con l’intelligenza, l’umiltà e la consapevolezza che ne fanno unmodello e un’artista molto amata. Alessandra, al Comunale di Bolzano, ha ricevuto ilPremio Danza&Danza come “il personaggio del 2014”, prestigioso riconoscimento dellacritica italiana.

ALESSANDRA FERRI: «QUESTO È ILPERIODO PIÙ BUIO DELLA DANZA»La grande ballerina e il divo Cornejo stasera al Nuovodi Elisabetta Ceron

Il colore dell acqua2015mittelfest

Data: 25 luglio 2015

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- Cosa vede guardandosi indietro?

«Ho avuto un percorso molto pieno, interessante, di incontri meravigliosi, di viaggi …ho conosciuto il mondo attraverso la mia carriera, sia il mio mondo interiore che ilmondo letteralmente. La particolarità in questo momento è che la mia professione èrinata perché è la mia vita. La danza è solo casualmente il mio lavoro ma non loconsidero tale».

- In merito al premio?

È bello quando ciò che si è fatto viene riconosciuto e onorato. Ho ricevuto molti premianche importanti all’estero, ma questo italiano mi fa ancor più piacere. Pur avendosvolto molto del mio lavoro fuori dal mio Paese non mi sono mai neppure un minutostaccata dall’essere italiana.

- L’acqua è il tema-guida del 24° Mittelfest, il suo spettacolo richiama questo elemento?

«L’acqua siamo noi. Secondo me la danza in generale è acqua per il fatto di riuscire arendere questo nostro corpo fluido, farlo muovere come acqua, è inoltre musica, luce...Mi piace anche pensare che un ballerino in qualche modo possa trasformare il propriocorpo in acqua e la danza lo è già per sé».

- Al Festival lei danza col suo partner e otto ballerini maschi. Incuriosisce il fatto che sial’unica presenza femminile.

«Volevo fare un percorso mio, di crescita, e da principio mi sarebbe piaciuto poterapparire in tutti i pezzi con diversi partner ma questo era impossibile da realizzare…ma qui i protagonisti, a parte Herman Cornejo dell’American Ballet Theatre e Craig Halldel New York City Ballet, appartengono a un mondo molto diverso dal mio, quello delladanza contemporanea di oggi, e hanno una formazione differente dalla mia. In questocontesto mi faceva sorridere essere l’anima della danza che oggi è sempre piùmaschile».

- Quali sono le novità in programma?

I brani di Frederik Ashton e Twyla Tharp li interpreto per la prima volta ma sono felicedi portare in scena anche After the rain di Christopher Wheeldom e Le Parc di AngelinPreljocaj, due capolavori del ’900».

- Lei vede una luce per il futuro della danza italiana?

«Questo è uno dei periodi più grigi che abbia visto in questi anni, da un punto di vistagestionale la danza è trattata con sufficienza

e con ignoranza. È una vergogna».

- Un contrario di ignoranza è intelligenza: quanto conta l’intelligenza in un percorsocome il suo?

«L’intelligenza conta nella vita, nel mio campo, in ogni lavoro. L’intelligenza è l’Uomo.

Il colore dell acqua2015mittelfest

Data: 25 luglio 2015

www.instart.info

Mittelfest 2015 – Il colore dell’acqua 24.ma edizione ­ Mashroù Leila, Stockhausen&Mortazavi, 23­24luglio 2015

Mittelfest 2015 - il colore dell'acqua

Due serate all'insegna della musica che si mescola, con il profumo delle spezie d'oriente, ritmiche ricordano il delicato scorrere dell'acqua nel fiume.

PROGETTO PER LA NOTTE di ieri sera con Mashroù Leila, la voce araba dell'indie-rock chefondeva le tipiche arie musicali orientali con l'aggancio al rock occidentale ma maisovrapponendosi.

Questa sera il duo Stockhausen & Mortazavi ha incantato la platea. Markus Stockhausen hainvitato il pubblico a non applaudire se non alla fine del concerto per creare così un'unicotrasporto come l'acqua che scorre.

Anche in questa occasione due strumenti diversi per sonorità e tradizione che però la grandeinterpretazione degli artisti ha saputo fonderli assieme dando vita a sonorità meravigliose.

Markus Stockhausen, tromba, flicorno

Alireza Mortazavi, santur

Angelo Salvin@Instart

Il colore dell acqua2015mittelfest

Data: 25 luglio 2015

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Mittelfest 2015 – Dai sogni dei bambini agli incubi degli adulti

Il teatro degli oggetti di Peter Ketturkat e il teatro dei pupazzi del Teatrino Giullare: la finzione scenicaviene animata dal genio delle idee e scuote a fondo lo spettatore.

Cividale del Friuli (UD) ‐ All'interno di un calendario che spazia notevolmente per la varietà di proposte el'eterogeneità delle location cittadine, non è difficile scoprire delle vere gemme di cui poter godere.Tra tutte queste, noi abbiamo scelto lo spettacolo La cucina matta di Peter Ketturkat e Le amanti delTeatrino Giullare.Il primo, ambientato in una cucina sui generis, vede protagonisti dei pupazzi‐burattini umanizzati mossi conabilità dallo stesso Ketturkat che mettono in scena una piccola storia di ordinaria follia: la rivolta delloscopettone, le dinamiche protettive genitori‐figli in una famiglia di cucchiai contro mostri paurosi come loschiaccia‐patate coccodrillo. Divertimento assicurato per i curiosissimi occhi di bambini letteralmenteincantati, ma anche per gli adulti che riscoprono le piccole cose, il piacere dell'illuminata ingenuità edell'artistica follia di Ketturkat, venata di una piccola dose di inquietudine. Nessuna parola, solo effetti sonori(fischi, un'armonica a bocca e un kazoo), ma tanta passione e una grande dose di genio.Il secondo è teatro del grottesco, nello stile tipico di questa grande compagnia, il Teatrino Giullare. Sul palcouna narratrice, un Eros, due ragazze fantoccio protagoniste e un corollario di altri loschi pupazzi (fidanzati eparenti); si racconta di sogni di emancipazione femminile in un mondo che all'apparenza macroscopica è

Il colore dell acqua2015mittelfest

Data: 25 luglio 2015

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lussureggiante e accogliente e, invece, si riduce in un microcosmo‐prigione sempre uguale a se stesso. Quelloche colpisce della messinscena è la forza allegorica di un allestimento artigianale e stilizzato (cartoni,gommapiuma, pupazzi sinistri) e il linguaggio che sa essere tanto provocatorio, quanto reale e lucido,tagliente, con lampi comici. Ne esce con una straordinaria potenza teatrale la crudeltà dei rapporti,l'insensatezza della vita e la retorica sull'amore, ridotto a mero fumo negli occhi. Sgradevole eppurenecessario e bellissimo. Tratto da un romanzo del premio Nobel Elfriede Jelinek.

LA CUCINA MATTA

di e con Peter Ketturkatproduzione Compagnia Peter Ketturkatun appuntamento di Mittel_Figura, progetto in collaborazione con CTA – Goriziadurata 45′

Voto: 7 ½

***

LE AMANTI

dal romanzo di Elfriede Jelinektraduzione italiana Valeria Bazzicalupodrammaturgia, regia, interpretazione Teatrino Giullarescene e oggetti Cikuskaproduzione Teatrino Giullare e Festival Focus Jelinekcon il sostegno della Regione Emilia Romagnadurata 85′

Voto: 8

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Data: 25 luglio 2015

La Signora della danza alGiovanni da UdineCIVIDALE. A Mittelfest è la giornata di Alessandra

Ferri: sabato 25 luglio, penultima giornata di festival,

la signora della danza è protagonista al Teatro Nuovo

Giovanni da Udine del Gala Evolution. Con una

bellezza oggi più morbida e ancor più consapevole di

sé, la danzatrice ha ripreso il suo lavoro di

palcoscenico. Aveva 19 anni quando fu nominata

prima ballerina al Royal Ballet inglese, danzatrice

dell’anno nel 1983 secondo la rivista internazionale

Dance and Dancers e il New York Times. Più di

trent’anni dopo, questa splendida signora della danza

ci assicura, con la sua eleganza e perfezione, che per i

grandi artisti la maturità è una sfida di idee nuove e

nuove sfumature.

La giornata sarà aperta dal Teatro di Figura (ore 18.00

in piazza Duomo) con Mattia Zecchi in “La vendetta

della strega Morgana”. Il festival cividalese ha esteso quest’anno i suoi orizzonti geografici,

prolungando lo sguardo dall’area culturale della Mitteleuropa fino al bacino del Mediterraneo: da qui

l’ospitalità del più importante musicista armeno Arto Tuncboyaciyan, nel progetto speciale per

Mittelfest 2015 firmato da Euritmica Armenian dream; sempre alle 18.00 nella chiesa di San

Francesco. Sul palco anche il violino di Alexander Balanescu, la Nion Orchestra con Claudio Cojaniz,

aurtore delle musiche originali, al pianoforte.

Secondo appuntamento al festival per Markus Stockhausen: alle 20.00 in piazza Duomo il grande

trombettista sarà alla testa di quattordici bande dell’ANBIMA FVG, l’associazione che raccoglie i

gruppi bandistici che operano in regione. Una formazione complessiva di trecento giovani

strumentisti, proporrà il suo inno all’acqua A hymn to the water.

Ultimo appuntamento sabato per il ciclo musical cinematografico che sarà concluso dal raffinato

concerto dell’Ex Novo Ensemble, sulle immagini del film di Joris Ivens Regen (1929): ore 21.30 in Sala

San Francesco.

24 luglio 2015

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Il colore dell acqua2015mittelfest

Data: 25 luglio 2015

A Mittelfest 2015 è la giornata dell'étoileAlessandra Ferri in "Gala Evolution"

Cividale del Friuli (UD) ­ A Mittelfest è la giornata diAlessandra Ferri: sabato 25 luglio, penultimagiornata di festival, la signora della danza èprotagonista al Teatro Nuovo Giovanni da Udine del"Gala Evolution". Con una bellezza oggi più morbidae ancor più consapevole di sé, la danzatrice haripreso il suo lavoro di palcoscenico. Aveva 19 anniquando fu nominata prima ballerina al Royal Balletinglese, danzatrice dell'anno nel 1983 secondo larivista internazionale Dance and Dancers e il NewYork Times. Più di trent'anni dopo, questa splendidasignora della danza ci assicura, con la sua eleganza eperfezione, che per i grandi artisti la maturità è una sfida di idee nuove e nuovesfumature.

La giornata sarà aperta dal Teatro di Figura (ore 18.00 in piazza Duomo) conMattia Zecchi in “La vendetta della strega Morgana”. Il festival cividalese haesteso quest’anno i suoi orizzonti geografici, prolungando lo sguardo dall’areaculturale della Mitteleuropa fino al bacino del Mediterraneo: da qui l’ospitalità delpiù importante musicista armeno Arto Tuncboyaciyan, nel progetto speciale perMittelfest 2015 firmato da Euritmica Armenian dream; sempre alle 18.00 nellachiesa di San Francesco. Sul palco anche il violino di Alexander Balanescu, la NionOrchestra con Claudio Cojaniz, aurtore delle musiche originali, al pianoforte.

Secondo appuntamento al festival per Markus Stockhausen: alle 20.00 in piazzaDuomo il grande trombettista sarà alla testa di quattordici bande dell’ANBIMAFVG, l’associazione che raccoglie i gruppi bandistici che operano in regione. Unaformazione complessiva di trecento giovani strumentisti, proporrà il suo innoall’acqua "A hymn to the water".

Ultimo appuntamento sabato per il ciclo musical cinematografico che saràconcluso dal raffinato concerto dell’Ex Novo Ensemble, sulle immagini del film diJoris Ivens "Regen" (1929): ore 21.30 in Sala San Francesco.

Il colore dell acqua2015mittelfest

Data: 25 luglio 2015

CIVIDALE. Arte è, anche, osare. Sperimentare, provocare. Proporre, a volte,«l'improponibile» - per dirla con le parole del direttore artistico di Mittelfest, FrancoCalabretto -, o meglio ciò che tale sembra. Perché il risultato, poi, può esseresorprendente, e far capire che finché non si prova... davvero non si può sapere.

È il caso dell'abbinamento («improponibile», appunto) fra tromba e santur, strumentodella tradizione musicale dell’antica Persia. Mai mondi più distanti. Eppure l’accoppiataè vincente. Ascoltare per credere: l’appuntamento è per questa sera, alle 22, nellachiesa di San Francesco, dove il grande Markus Stockhausen - figura già nota alpubblico del festival cividalese - dialogherà in concerto, con tromba, tromba piccola eflicorno, con Alireza Mortazavi, maestro del santur. «Due musicisti agli antipodi -commenta Calabretto -, che esibendosi insieme renderanno un effetto di liquiditàsonora». Tanto per restare ben ancorati al leitmotiv di Mittelfest 2015. «Strumento apercussione, il santur - motiva il direttore artistico - evocherà un gocciolio d’acqua.Sarà, vi assicuro, un momento delizioso. Una chicca. Un inedito incontro tra Occidente eMedio Oriente. Stockhausen - aggiunge quindi - è figura eclettica, che spazia dal jazzalla musica classica, da quella contemporanea all’improvvisazione. Il suo ambientenaturale, quest'ultima, il genere prediletto: lo spazio dell’intuito, della piena creatività».E proprio la poliedricità del soggetto ha suggerito di sdoppiarne la presenza al festival,«strutturando due progetti molti diversi fra loro». Del primo abbiamo detto. Il secondo- in scena sabato, alle 20, in piazza Duomo - è, citando ancora Calabretto, «unadattamento per Cividale di un lavoro di chiara ispirazione devozionale»: Hymn to thewater, Inno all’acqua (composto dallo stesso Stokhausen), preghiera laica innalzata auna risorsa, non illimitata, di valore inestimabile. Alle sorprendenti capacità del solistasi accosterà un mare di musicisti (diretti da Andrea Comoretto), espressione del megliodi quattordici bande dell’Anbima regionale. Trecento giovani strumentisti a intervallarsicon il mago dell’improvvisazione, in forma dialogica, catena di onde sonore cheMittelfest offre al suo pubblico come progetto speciale. Hymn to the water è, infatti,rivisitazione - studiata appositamente per la rassegna cividalese - di un precedentelavoro del trombettista, Abendglühen (Bagliore serale), prodotto in occasione deltrentunesimo congresso della chiesa protestante tedesca, svoltosi a Colonia nel 2007.La composizione si apre con un silenzio, quasi a seguire la benedizione serale delVespro: poi, poco a poco, la melodia si leva ad avvolgere gli ascoltatori. Ed è su questacascata di note che si innestano i virtuosismi dettati dalle intuizioni del genio.

Ma torniamo indietro, allo spettacolo di stasera, alla coppia Stokhausen-Mortazavi: lagenesi del sodalizio artistico è recente. Si sono conosciuti, i due, lo scorso anno, aErfstadt, nella cornice dei festeggiamenti per il capodanno iraniano: «Ci siamo piaciutimolto», raccontano. Hanno abbozzato dei brani, hanno accostato i suoni di santur etromba: «Andavano, ci è parso, incredibilmente d’accordo. Specialmente in una chiesa.Abbiamo deciso di suonare insieme». Eccoli dunque, il figlio d'arte (Markus ha ereditatoil

suo talento dal padre Karlheinz, astro della musica del Novecento), «trombettistasupremo» secondo il Times, e il giovane musicista appassionato del santur fin dabambino ma allontanatosi, via via, dai vincoli della tradizione: binomio unico, senzaeguali.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

L’ABBINAMENTO FOLLE: TROMBA ESANTUR CI PROVA STOCKHAUSENMarkus dialogherà con Mortazavi, questa sera alle 22 Franco Calabretto: «L’arte è osare,sperimentare»di Lucia Aviani A Mittelfest 2015 è la giornata dell'étoile

Alessandra Ferri in "Gala Evolution"Cividale del Friuli (UD) ­ A Mittelfest è la giornata diAlessandra Ferri: sabato 25 luglio, penultimagiornata di festival, la signora della danza èprotagonista al Teatro Nuovo Giovanni da Udine del"Gala Evolution". Con una bellezza oggi più morbidae ancor più consapevole di sé, la danzatrice haripreso il suo lavoro di palcoscenico. Aveva 19 anniquando fu nominata prima ballerina al Royal Balletinglese, danzatrice dell'anno nel 1983 secondo larivista internazionale Dance and Dancers e il NewYork Times. Più di trent'anni dopo, questa splendidasignora della danza ci assicura, con la sua eleganza eperfezione, che per i grandi artisti la maturità è una sfida di idee nuove e nuovesfumature.

La giornata sarà aperta dal Teatro di Figura (ore 18.00 in piazza Duomo) conMattia Zecchi in “La vendetta della strega Morgana”. Il festival cividalese haesteso quest’anno i suoi orizzonti geografici, prolungando lo sguardo dall’areaculturale della Mitteleuropa fino al bacino del Mediterraneo: da qui l’ospitalità delpiù importante musicista armeno Arto Tuncboyaciyan, nel progetto speciale perMittelfest 2015 firmato da Euritmica Armenian dream; sempre alle 18.00 nellachiesa di San Francesco. Sul palco anche il violino di Alexander Balanescu, la NionOrchestra con Claudio Cojaniz, aurtore delle musiche originali, al pianoforte.

Secondo appuntamento al festival per Markus Stockhausen: alle 20.00 in piazzaDuomo il grande trombettista sarà alla testa di quattordici bande dell’ANBIMAFVG, l’associazione che raccoglie i gruppi bandistici che operano in regione. Unaformazione complessiva di trecento giovani strumentisti, proporrà il suo innoall’acqua "A hymn to the water".

Ultimo appuntamento sabato per il ciclo musical cinematografico che saràconcluso dal raffinato concerto dell’Ex Novo Ensemble, sulle immagini del film diJoris Ivens "Regen" (1929): ore 21.30 in Sala San Francesco.

A Mittelfest 2015 è la giornata dell'étoileAlessandra Ferri in "Gala Evolution"

Cividale del Friuli (UD) ­ A Mittelfest è la giornata diAlessandra Ferri: sabato 25 luglio, penultimagiornata di festival, la signora della danza èprotagonista al Teatro Nuovo Giovanni da Udine del"Gala Evolution". Con una bellezza oggi più morbidae ancor più consapevole di sé, la danzatrice haripreso il suo lavoro di palcoscenico. Aveva 19 anniquando fu nominata prima ballerina al Royal Balletinglese, danzatrice dell'anno nel 1983 secondo larivista internazionale Dance and Dancers e il NewYork Times. Più di trent'anni dopo, questa splendidasignora della danza ci assicura, con la sua eleganza eperfezione, che per i grandi artisti la maturità è una sfida di idee nuove e nuovesfumature.

La giornata sarà aperta dal Teatro di Figura (ore 18.00 in piazza Duomo) conMattia Zecchi in “La vendetta della strega Morgana”. Il festival cividalese haesteso quest’anno i suoi orizzonti geografici, prolungando lo sguardo dall’areaculturale della Mitteleuropa fino al bacino del Mediterraneo: da qui l’ospitalità delpiù importante musicista armeno Arto Tuncboyaciyan, nel progetto speciale perMittelfest 2015 firmato da Euritmica Armenian dream; sempre alle 18.00 nellachiesa di San Francesco. Sul palco anche il violino di Alexander Balanescu, la NionOrchestra con Claudio Cojaniz, aurtore delle musiche originali, al pianoforte.

Secondo appuntamento al festival per Markus Stockhausen: alle 20.00 in piazzaDuomo il grande trombettista sarà alla testa di quattordici bande dell’ANBIMAFVG, l’associazione che raccoglie i gruppi bandistici che operano in regione. Unaformazione complessiva di trecento giovani strumentisti, proporrà il suo innoall’acqua "A hymn to the water".

Ultimo appuntamento sabato per il ciclo musical cinematografico che saràconcluso dal raffinato concerto dell’Ex Novo Ensemble, sulle immagini del film diJoris Ivens "Regen" (1929): ore 21.30 in Sala San Francesco.

Il colore dell acqua2015mittelfest

Data: 25 luglio 2015

Scritto da Timothy Dissegna

Erri De Luca e Gianmaria Testa al Mittelfest trapoesia e musica per raccontare l'emozioni

Cividale del Friuli (Ud) – Le storie di persone lontane nello spazio e nel tempo si incrociano, scorrono senzatoccarsi, sfilano accanto senza sapere di essere così vicine: le stesse che giovedì 23 lugli alle 18, nella chiesa diSan Francesco, hanno trovato forma nelle parole e note di Erri De Luca e Gianmaria Testa, ospiti del Mittelfestcon il loro “Acqua e altre correnti”, prodotto da Fuorivia.

I due si sono conosciuti ancora prima di incontrarsi: il primo attraverso i brani del cantante piemontese, l'altrograzie ai romanzi e racconti dell'autore napoletano. Poi l'ammirazione reciproca è diventata un'amicizia sincera,che traspare dal palco su cui siedono, raccontando storie di gente e luoghi che hanno vissuto in quella gigantescapolveriera sociale che fu il Novecento.

Le parole per il romanziere, la chitarra e le poesie in musica per il cantautore: basta questo per raccontare la vitadi persone uniche, di posti eccezionali, di simboli che la natura ci ha dato e che ritornano immancabili nella vita ditutti noi. Come le montagne, “madri” per De Luca della stessa vita, ossia quell'acqua al centro del Mittelfest 2015che crea i fiumi. Ma loro stesse “nate” dall'acqua dei mari, dallo scontro di placche che hanno dato slancio fin dagliabissi a questi giganti.

È un omaggio lungo, profondo e poetico quello che lo scrittore dedica ai monti, lui che è nato all'ombra di unofrutto per antonomasia del fondo della Terra: il Vesuvio. Devastante, responsabile di immani tragedie, le quali peròoggi hanno dato al golfo di Napoli l'incredibile bellezza che centinaia di poeti hanno celebrato.

Secondo sempre De Luca, le montagne non dividono: in cima gli scalatori si scambiano un saluto, si sentonoliberi, e inoltre queste permettono la fuga, ai giusti e ai criminali, grazie ai mille passaggi che nascondono. Cipensa Testa a riportare tutto ciò in musica, grazie alla sua voce (un po' acciaccata, lui si scusa se si mangia leparole perché sta facendo una cura) e alla chitarra, emozionando ed emozionandosi per il calore del pubblico.

Nei discorsi dei due amici i legami sono infiniti, soprattutto con il viaggio: come quello che unisce i migranti del“primo secolo delle migrazioni”, ossia i poveri italiani che se ne andavano in America, e quelli del “secondo”, genteche viaggia nel modo peggiore possibile al costo più alto esistente. E, se si pensa, già l'uomo stesso è un legameincredibile: formato in prevalenza da acqua, questa è composta da due elementi che uniscono la Terra (ossigeno)e le stelle (idrogeno), quasi come un elemento di nobiltà.

La parte più struggente arriva però alla fine, quando lo scrittore racconta della sua esperienza come camionista diaiuti umanitari nell'ex Jugoslavia, durante la guerra. Arrivando a Sarajevo, conobbe un poeta locale amato daipropri concittadini, che durante l'inverno, per saldarsi, dovette bruciare la sua grande libreria: sopravvisse solo lapoesia, lasciata per ultima, come a indicare il calore che questa trasmette al cuore umano.

Profondo e delicato, l'incontro tratto da “Che storia è questa” di Erri De Luca e Gianmaria Testa ha toccato nelprofondo le anime degli spettatori: come moniti scolpiti sulla pietra, le parole del poeta hanno danzato sulle notedel cantante, in una danza che muove i piedi, forse le uniche parti innocenti e pure del nostro corpo, con laleggerezza dei versi. Nuotando nel mare della parola, che bagna i nostri pensieri e ci fa sentire il brivido diun'apnea dei sensi.

Il colore dell acqua2015mittelfest

Data: 25 luglio 2015

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REDAZIONE UDINE sabato 25 luglio 2015 ­ 09:12 commenti

SABATO 25 LUGLIO

Penultimo giorno per MittelfestArriva una grande signora della danza, Alessandra Ferri conEvolution, alle 22 al Teatro Nuovo Giovanni da Udine. Alle 18doppio appuntamento: in piazza Diacono con il teatro di figura enella chiesa di San Francesco dal concerto Armenian Dream

Tutto su: Eventi Musica Teatro Concerti musicali Mittelfest Teatro Nuovo Udine Cividale del Friuli

CIVIDALE ­ A Mittelfest è la giornata di Alessandra Ferri:sabato 25 luglio, penultima giornata di festival, la signora delladanza è protagonista al Teatro Nuovo Giovanni da Udine delGala Evolution. Con una bellezza oggi più morbida e ancor piùconsapevole di sé, la danzatrice ha ripreso il suo lavoro dipalcoscenico. Aveva 19 anni quando fu nominata primaballerina al Royal Ballet inglese, danzatrice dell'anno nel 1983secondo la rivista internazionale Dance and Dancers e il NewYork Times. Più di trent'anni dopo, questa splendida signoradella danza ci assicura, con la sua eleganza e perfezione, cheper i grandi artisti la maturità è una sfida di idee nuove enuove sfumature.

Si apre con «La vendetta della strega Morgana»La giornata sarà aperta dal Teatro di Figura (ore 18 in piazzaDuomo) con Mattia Zecchi in «La vendetta della stregaMorgana». Il festival cividalese ha esteso quest’anno i suoi

Il colore dell acqua2015mittelfest

Data: 25 luglio 2015

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Stampa orizzonti geografici, prolungando lo sguardo dall’area culturaledella Mitteleuropa fino al bacino del Mediterraneo: da qui

Alessandra Ferri &Herman Cornejo © Lucas Chilczuk

l’ospitalità del più importante musicista armeno ArtoTuncboyaciyan, nel progetto speciale per Mittelfest 2015firmato da Euritmica Armenian dream; sempre alle 18 nellachiesa di San Francesco. Sul palco anche il violino diAlexander Balanescu, la Nion Orchestra con Claudio Cojaniz,aurtore delle musiche originali, al pianoforte.

Trecento giovani strumentisti in concertoSecondo appuntamento al festival per Markus Stockhausen:alle 20 in piazza Duomo il grande trombettista sarà alla testadi quattordici bande dell’ANBIMA FVG, l’associazione cheraccoglie i gruppi bandistici che operano in regione. Unaformazione complessiva di trecento giovani strumentisti,proporrà il suo inno all’acqua A hymn to the water.

Un sabato all'insegna del cinemaUltimo appuntamento sabato per il ciclo musicalcinematografico che sarà concluso dal raffinato concertodell’Ex Novo Ensemble, sulle immagini del film di Joris IvensRegen (1929): ore 21.30 in Sala San Francesco.

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Data: 25 luglio 2015

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l’ospitalità del più importante musicista armeno ArtoTuncboyaciyan, nel progetto speciale per Mittelfest 2015firmato da Euritmica Armenian dream; sempre alle 18 nellachiesa di San Francesco. Sul palco anche il violino diAlexander Balanescu, la Nion Orchestra con Claudio Cojaniz,aurtore delle musiche originali, al pianoforte.

Trecento giovani strumentisti in concertoSecondo appuntamento al festival per Markus Stockhausen:alle 20 in piazza Duomo il grande trombettista sarà alla testadi quattordici bande dell’ANBIMA FVG, l’associazione cheraccoglie i gruppi bandistici che operano in regione. Unaformazione complessiva di trecento giovani strumentisti,proporrà il suo inno all’acqua A hymn to the water.

Un sabato all'insegna del cinemaUltimo appuntamento sabato per il ciclo musicalcinematografico che sarà concluso dal raffinato concertodell’Ex Novo Ensemble, sulle immagini del film di Joris IvensRegen (1929): ore 21.30 in Sala San Francesco.

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Il colore dell acqua2015mittelfest

Data: 25 luglio 2015

Gruppo Percussioni Trieste,

Carolina Pérez Tedesco e CeciliaBarucca Sebastiani

CIVIDALE : Mittelfest, in arrivo la musica del ‘Tartini’ Eventi aUdine

La musica del Conservatorio Tartini declinata in cinque concerti nell’arco di otto giorni, da venerdì 24 avenerdì 31 luglio, sul palcoscenico dei grandi festival musicali dell’estate in Friuli Venezia Giulia: saràinnanzitutto Mittelfest 2015 ad accogliere tre proposte nel corso dell’ultimo week end di luglio.

Venerdì 24, alle 20 nella Chiesa di SanFrancesco, appuntamento con il GruppoPercussioni Trieste, la compagine preparata ediretta da Fabián Pérez Tedesco, formata dagliallievi della classe di percussioni delConservatorio Tartini. L’Ensemble ha già al suoattivo diversi concerti sia in Italia che all’estero,il suo repertorio varia in ogni genere, dalla

musica popolare a quella classica, dal contemporaneo al jazz.

Sabato 25 luglio, alle 11 al Museo Archeologico di Piazza Duomo, di scena lo Zari percussion Duo,composto da Alex Kuret e Denis Zupin, entrambi allievi della classe di percussioni di Fabián PérezTedesco. Il Duo Zari, vincitore del Premio delle Arti nel 2013, si è formato nel novembre 2012 e sostieneun’intensa attività concertistica in Italia ed all’estero, partecipando a diversi concorsi. In particolar modoha preso parte al concorso internazionale Svirel 2013 (Slovenia) ottenendo il primo premio assoluto e trepremi speciali, e fra i numerosi riconoscimenti di questi anni ha conseguito il primo premio assoluto alQuarto Concorso Musicale Città di Firenze, ottenendo anche il premio Crescendo assegnato al migliorgruppo da camera. Ha suonato in prestigiosi teatri e sale da concerto in Italia ed all’estero, come il Salonedei Cinquecento al Palazzo Vecchio di Firenze.

Infine domenica 26 luglio, ulteriore matinée musicale incartellone a Mittelfest, sempre alle 11 al Museo Archeologico:protagonista darà il Duo pianoforte – violoncello compostoda Carolina Pérez Tedesco e Cecilia Barucca Sebastiani,impegnate su musiche di Robert Schumann (Fünf Stücke imVolkston, Op. 102), Richard Strauss (Sonata in fa maggiore pervioloncello e pianoforte, op. 6) e Fabian Perez Tedesco(L’Aquilone). Carolina Pérez Tedesco nata a Trieste nel 1990,ha iniziato lo studio del pianoforte all’età di sei anni. Si formain Conservatorio nella classe di Teresa Trevisan, e ha seguitocorsi al Mozarteum di Salisburgo, all’Accademia Musicale diFirenze e a Parigi, presso la Schola Cantorum e ilConservatorio Rachmaninoff. Ha studiato al Konservatoriumdi Vienna, nell’ambito del progetto Erasmus. Nel 2012 haconseguito il Diploma Accademico di I livello con la votazionedi 110 e lode e sta attualmente ultimando il BiennioSpecialistico di II livello. Ha tenuto dei recital per Università diMusica di Buenos Aires (IUNA) e dell’AMIA. Ha partecipato alProgetto Europeo “Echos. Ha all’attivo registrazioni per la casadiscografica AudioArs.

Il colore dell acqua2015mittelfest

Data: 25 luglio 2015

Redazione · 25 Luglio 2015

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Mittelfest: il programma di sabato25 luglio

A Mittelfest è la giornata di Alessandra Ferri: sabato 25 luglio,penultima giornata di festival, la signora della danza è protagonistaal Teatro Nuovo Giovanni da Udine del Gala Evolution. Con unabellezza oggi più morbida e ancor più consapevole di sé, ladanzatrice ha ripreso il suo lavoro di palcoscenico. Aveva 19 anniquando fu nominata prima ballerina al Royal Ballet inglese,danzatrice dell'anno nel 1983 secondo la rivista internazionaleDance and Dancers e il New York Times. Più di trent'anni dopo,questa splendida signora della danza ci assicura, con la suaeleganza e perfezione, che per i grandi artisti la maturità è una sfidadi idee nuove e nuove sfumature.

La giornata sarà aperta dal Teatro di Figura (ore 18.00 inpiazza Duomo) con Mattia Zecchi in “La vendetta della stregaMorgana”. Il festival cividalese ha esteso quest’anno i suoiorizzonti geografici, prolungando lo sguardo dall’areaculturale della Mitteleuropa fino al bacino del Mediterraneo:da qui l’ospitalità del più importante musicista armeno ArtoTuncboyaciyan, nel progetto speciale per Mittelfest 2015firmato da Euritmica Armenian dream; sempre alle 18.00nella chiesa di San Francesco. Sul palco anche il violino diAlexander Balanescu, la Nion Orchestra con Claudio Cojaniz,aurtore delle musiche originali, al pianoforte.

Secondo appuntamento al festival per Markus Stockhausen:alle 20.00 in piazza Duomo il grande trombettista sarà allatesta di quattordici bande dell’ANBIMA Fvg, l’associazioneche raccoglie i gruppi bandistici che operano in regione. Una

formazione complessiva di trecento giovani strumentisti, proporrà il suo inno all’acqua A hymnto the water.

Ultimo appuntamento sabato per il ciclo musical cinematografico che sarà concluso dal raffinatoconcerto dell’Ex Novo Ensemble, sulle immagini del film di Joris Ivens Regen (1929): ore21.30 in Sala San Francesco.

,Cividale del Friuli

Dal 25/07/2015 Al 25/07/2015

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Il colore dell acqua2015mittelfest

Data: 25 luglio 2015

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Il Giornale del Friuli

ACQUA E ALTRE CORRENTI. MITTELFEST (recensione diGianni Cianchi)

ACQUA E ALTRE CORRENTI. MITTELFESTNella Chiesa di San Francesco Erri De Luca e Gianmaria Testa si alternano, con relativo passaggio deltestimone, quasi per complimentarsi a vicenda, in una sequenza di citazioni, aneddoti, riflessioni e,prendendo spunto dal tema dell’acqua come suggerito dal Mittelfest 2015, disegnano un quadro delleinquietudini del nostro tempo. Un poeta turco offre lo spunto per commentare il termine “invincibile” riferitoal sempre perdente e bastonato Don Chisciotte e si osserva che i repressi e i battuti sono invincibili perchésono sempre pronti a risorgere. Madri dell’acqua sono le montagne che non conoscono le frontieredisegnate dagli uomini, sono attraversate da sentieri e valichi, sono permeabili, invitano tutti alla fratellanzae alla libertà, riversano a valle, fino al mare, ciò che in chimica è l’unione di idrogeno e ossigeno, uncombustibile e un comburente: uniti fanno la pace e spengono gli incendi. Il “mare nostro che non sei neicieli” è la preghiera che introduce osservazioni sul dramma dell’emigrazione attraverso il Mediterraneodove “lasciamo annegare per negare” secondo un copione che mette al centro il corpo umano come mercepiù redditizia della droga. “L’elogio dei piedi” e “Valori” sono poesie di De Luca recitate da Gianmaria Testasenza enfasi come se le verità conquistate con una scrupolosa osservazione di se stessi e del prossimofossero a portata di mano e ovvie per chiunque sia dotato di buon senso e di una sia pur minima sensibilitàverso i drammi della contemporaneità. Lo spettacolo termina con il racconto che Erri De Luca fa di unpoeta conosciuto a Sarajevo al tempo dell’assedio della città. Il freddo di tre inverni costringe il poeta abruciare i libri della sua libreria, a cominciare dai filosofi per continuare con i romanzi e i testi teatrali. Lafine del conflitto consente di risparmiare i libri di poesia, giustamente conservati fino all’ultimo perché lapoesia trasmette il calore della vita con la forza delle sua parole e con la suggestione delle immagini che iversi sanno evocare.Gianni Cianchi

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Data: 25 luglio 2015

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Il Giornale del Friuli

MITTELFEST – SABATO 25 LUGLIO, PENULTIMA GIORNATA DIQUESTA EDIZIONE, E’ ATTESA A MITTELFEST UNA GRANDESIGNORA DELLA DANZA, ALESSANDRA FERRI CON EVOLUTION,ALLE 22.00 AL TEATRO NUOVO GIOVANNI DA UDINE

Mittelfest 2015 – Il colore dell’acqua 24.ma edizione, Cividale del Friuli, 18­26 luglio 2015 PROGRAMMA SABATO 25LUGLIO SABATO 25 LUGLIO, PENULTIMA GIORNATA DI QUESTA EDIZIONE, E’ ATTESA A MITTELFEST UNAGRANDE SIGNORA DELLA DANZA, ALESSANDRA FERRI CON EVOLUTION, ALLE 22.00 AL TEATRO NUOVOGIOVANNI DA UDINE LA GIORNATA SARA’ APERTA ALLE 18.00 DA UN DOPPIO APPUNTAMENTO: IN PIAZZADIACONO CON IL TEATRO DI FIGURA E NELLA CHIESA DI SAN FRANCESCO DAL CONCERTO ARMENIAN DREAM,CON LA VOCE E LE PERCUSSIONI DI UNO DEI PIU’ GRANDI MUSICISTI ARMENI, ARTO TUNCBOYACIYAN,AFFIANCATO DAL VIOLINO DI ALEXANDER BALANESCU E IL PIANOFOTE DI CLAUDIO COJANIZ: UNAPRODUZIOINE EURITMICA PER MITTELFEST 2015 ALLE 20.00 SECONDO APPUNTAMENTO CON MARKUSSTOCKHAUSEN, ALLE 21.30 L’APPUNTAMENTO TRA MUSICA E CINEMA REGEN. GRAN FINALE A UDINE CON LADANZA. A Mittelfest è la giornata di Alessandra Ferri: sabato 25 luglio, penultima giornata di festival, la signora della danzaè protagonista al Teatro Nuovo Giovanni da Udine del Gala Evolution. Con una bellezza oggi più morbida e ancor piùconsapevole di sé, la danzatrice ha ripreso il suo lavoro di palcoscenico. Aveva 19 anni quando fu nominata primaballerina al Royal Ballet inglese, danzatrice dell’anno nel 1983 secondo la rivista internazionale Dance and Dancers e ilNew York Times. Più di trent’anni dopo, questa splendida signora della danza ci assicura, con la sua eleganza eperfezione, che per i grandi artisti la maturità è una sfida di idee nuove e nuove sfumature. La giornata sarà aperta dalTeatro di Figura (ore 18.00 in piazza Duomo) con Mattia Zecchi in “La vendetta della strega Morgana”. Il festival cividaleseha esteso quest’anno i suoi orizzonti geografici, prolungando lo sguardo dall’area culturale della Mitteleuropa fino al bacinodel Mediterraneo: da qui l’ospitalità del più importante musicista armeno Arto Tuncboyaciyan, nel progetto speciale perMittelfest 2015 firmato da Euritmica Armenian dream; sempre alle 18.00 nella chiesa di San Francesco. Sul palco anche ilviolino di Alexander Balanescu, la Nion Orchestra con Claudio Cojaniz, aurtore delle musiche originali, al pianoforte.Secondo appuntamento al festival per Markus Stockhausen: alle 20.00 in piazza Duomo il grande trombettista sarà allatesta di quattordici bande dell’ANBIMA FVG, l’associazione che raccoglie i gruppi bandistici che operano in regione. Unaformazione complessiva di trecento giovani strumentisti, proporrà il suo inno all’acqua A hymn to the water. Ultimoappuntamento sabato per il ciclo musical cinematografico che sarà concluso dal raffinato concerto dell’Ex Novo Ensemble,sulle immagini del film di Joris Ivens Regen (1929): ore 21.30 in Sala San Francesco.

Il colore dell acqua2015mittelfest

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