radar - ottobre 2009

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ottobre 2009 LE BELLE ( Segue a pagina 3) FILCEM E FILTEA VERSO IL RINNOVO DI IMPORTANTI CONTRATTI NAZIONALI DI LAVORO I contenuti del nuovo modello contrattuale penalizzano i rinnovi dei contratti nazionali. PIAZZA DEL POPOLO INVASA DA 300 MILA FARABUTTI!!! Una importante manifestazione a difesa della libertà di informazione (pag.2) (pag.2) (pag.3) (pag.4) (pag.4) (pag.5) (pag.6) (pag.7) SOMMARIO Il Papi del Consiglio si sa, tiene molto al proprio Paese, “ l’ Italia è il Pa- ese che amo” disse un giorno; e ancora oggi, dopo che questo strano Paese gli ha consegnato il suo agognato smisurato potere, ci tiene al prestigio e al nome dell’Italia (non della Nazione, chè Bossi s’indura). Ci tiene eccome, e lo dimostra ad ogni occasione: proteggere i massimi rappresentanti istituzionali, battere il terremoto sui tempi di reazione, favorire la libera informazione, rendere conto al Popolo Sovrano che lo ha incoronato; e sono solo alcuni esempi del suo riguardo ed il suo ossequio alle Istituzioni. Sennonché c’è chi rema contro (vergogna tre volte!) come i comunisti, i giudici comunisti, i giudici costituzionali co- munisti, i comici comunisti, il servizio pubblico comunista, la stampa estera succube della locale stampa comunista, gli insegnanti comunisti, la CGIL comunista, i comunisti che dicono che non c’è libertà di infor- mazione, per finire (ma solo provvisoriamente) con il Presidente della Repubblica, comunista anche lui! Eccheccribbio! Per questo, ma forse non solo, il Papi del Consiglio non si da pace, dorme poco la notte e suda e si agita e si sveglia con l’incubo ricorrente: questi mentecatti vogliono sputtanare l’Italia. Ma non sarà facile per loro, pensa e dice, sono anni che mi esercito giorno e notte, qui e all’estero, sono un professionista, mica un improvvisatore! “E alla libertà e alla democrazia… ghe pensi mi”( testuale). Ne vedremo delle belle, e non solo nel lettone. Mac’èun’opposizioneinquestoPaese? mahPasquino! Tante le adesioni: associazioni, enti, sindacati (la CGIL ha aderito, ma non CISL e UIL! Però in piazza sventolano molte loro bandiere!), partiti del centrosinistra, comitati di redazione di molti giornali compresi quelli dell’Avvenire e Famiglia Cristiana, la Federazione nazionale della Stampa naturalmente, il gruppo di Anno Zero ma anche tanti singoli cittadini preoccupati, arrabbiati, indignati. Tanti i nomi illustri, tanta gente, forse inaspettata, pigiata come tante sardine, con cartelli contro Berlusconi, quell’”utilizzatore finale” che imbavaglia da tempo l’informazione televisiva; tutti in piazza del Popolo con bandiere, palloncini, striscioni, per protestare contro le querele di Berlusconi verso i quotidiani La Repubblica e L’Unità che negli ultimi tempi l’hanno criticato duramente, contro le minacce ad alcuni giornalisti, contro le cause milionarie di risarcimento verso giornalisti tipo la Gabbanelli, contro il mobbing per tanti di loro. Molti anche gli indignati con i parlamentari del PD partecipanti alla manifestazione perché li vorrebbero presenti in aula quando si vota una schifezza come lo scudo fiscale! E quando attraversano la piazza glielo gridano in faccia! Forse è anche vero che con 20 deputati in più presenti in aula non sarebbe successo nulla perché la “maggioranza” si sarebbe attrezzata a dovere, però…..hai visto mai! Forse avremmo potuto fermare lo scudo! Lidia Mariani Dopo le assemblee sui posti di lavoro, dal 15 al 18 settembre a Chianciano con le Assemblee generali dei delegati FILCEM, sono state approvate e varate le piattaforme definitive di importanti contratti nazionali: Chimico-Farmaceutico, Gomma Plastica, Gas-Acqua ed Energia e Petrolio. Precedentemente, con la stessa metodologia, la FILCEM aveva varato la Piattaforma di Settore Elettrico. Il 17 Settembre u.s. l’Assemblea del Direttivo Nazionale FILTEA, più i delegati, hanno approvato la piattaforma per il rinnovo del contratto nazionale delle Lavanderie Industriali. Mentre mi accingo a scrivere queste poche righe, sono stati espletati alcuni incontri nel settore Elettrico e nelle Lavanderie Industriali e ci sono i primi incontri programmati con le controparti datoriali per iniziare il percorso delle trattative per il rinnovo dei restanti contratti nazionali. Nel frattempo taluni rappresentanti del Governo, ad esempio il Ministro del Welfare Sacconi, il Ministro della Funzione Pubblica Brunetta e il Ministro delle Riforme Bossi, nella fase di avvio delle prime trattative hanno voluto riempire di contenuto taluni aspetti dell’Accordo Quadro sulla riforma degli assetti contrattuali. Le Affermazioni a caratteri cubitali sono state: retribuzioni differenziate per territorio, derogabilità delle parti contrattuali attraverso la contrattazione di secondo livello, meno contratto nazionale. Ma allora non sarà che la ,,,comunisti!!!! (pag.6) (pag.8) (pag.7) RSU PIETRAFITTA COMUNICATO AI LAVORA- TORI RICORDO PER LEONELLO UNIFICAZIONE FRA FILCEM E FILTEA INCONTRO ENEL - OOSS REGIONALI 7/10/09 12° MEMORIAL BIAGIONI PASSION 4 QUALITY L'ULTIMO PROGETTO DEL MERCATO AREA RETE INCONTRO DEL 15/10/09 CENTRALI NUCLEARI UN TAM TAM CHE NON CI POETERÀ' LONTANO SICUREZZA OBBIETTIVO INFORTUNI ZERO! UN RICORDO PER GINO GIUGNI TERREMOTO IN ABRUZZO QUANDO IL DRAMMA DIVENTA MEDIATICO ( Foto in ultima pagina)

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il nuovo RADAR - Panorama di vita Sindacale Settore Chimico, Energia e Manifatturiero dell'Umbria

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ottobre 2009

LE BELLE(Segue a pagina 3)

FILCEM E FILTEA VERSO IL RINNOVO DIIMPORTANTI CONTRATTI NAZIONALI DI LAVORO

I contenuti del nuovo modello contrattuale penalizzano i rinnovi dei contratti nazionali.

PIAZZA DEL POPOLO INVASADA 300 MILA FARABUTTI!!!

Una importante manifestazione a difesa della libertà di informazione

(pag.2)

(pag.2)

(pag.3)

(pag.4)

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(pag.5)

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(pag.7)

SOMMARIOIl Papi del Consiglio si sa, tiene molto al proprio Paese, “ l’ Italia è il Pa-ese che amo” disse un giorno; e ancora oggi, dopo che questo strano Paese gli ha consegnato il suo agognato smisurato potere, ci tiene al prestigio e al nome dell’Italia (non della Nazione, chè Bossi s’indura). Ci tiene eccome, e lo dimostra ad ogni occasione: proteggere i massimi rappresentanti istituzionali, battere il terremoto sui tempi di reazione, favorire la libera informazione, rendere conto al Popolo Sovrano che lo ha incoronato; e sono solo alcuni esempi del suo riguardo ed il suo ossequio alle Istituzioni. Sennonché c’è chi rema contro (vergogna tre volte!) come i comunisti, i giudici comunisti, i giudici costituzionali co-munisti, i comici comunisti, il servizio pubblico comunista, la stampa estera succube della locale stampa comunista, gli insegnanti comunisti, la CGIL comunista, i comunisti che dicono che non c’è libertà di infor-mazione, per finire (ma solo provvisoriamente) con il Presidente della Repubblica, comunista anche lui! Eccheccribbio! Per questo, ma forse non solo, il Papi del Consiglio non si da pace, dorme poco la notte e suda e si agita e si sveglia con l’incubo ricorrente: questi mentecatti vogliono sputtanare l’Italia. Ma non sarà facile per loro, pensa e dice, sono anni che mi esercito giorno e notte, qui e all’estero, sono un professionista, mica un improvvisatore!“E alla libertà e alla democrazia… ghe pensi mi”( testuale).Ne vedremo delle belle, e non solo nel lettone. Mac’èun’opposizioneinquestoPaese? mahPasquino!

Tante le adesioni: associazioni, enti, sindacati (la CGIL ha aderito, ma non CISL e UIL! Però in piazza sventolano molte loro bandiere!), partiti del centrosinistra, comitati di redazione di molti giornali compresi quelli dell’Avvenire e Famiglia Cristiana, la Federazione nazionale della Stampa naturalmente, il gruppo di Anno Zero ma anche tanti singoli cittadini preoccupati, arrabbiati, indignati. Tanti i nomi illustri, tanta gente, forse inaspettata, pigiata come tante sardine, con cartelli contro Berlusconi, quell’”utilizzatore finale” che imbavaglia da tempo l’informazione televisiva; tutti in piazza del Popolo con bandiere, palloncini, striscioni, per protestare contro le querele di Berlusconi verso i quotidiani La Repubblica e L’Unità che negli ultimi tempi l’hanno criticato duramente, contro le minacce ad alcuni giornalisti, contro le cause milionarie di risarcimento verso giornalisti tipo la Gabbanelli, contro il mobbing per tanti di loro. Molti anche gli indignati con i parlamentari del PD

partecipanti alla manifestazione perché li vorrebbero presenti in aula quando si vota una schifezza come lo scudo fiscale! E quando attraversano la piazza glielo gridano in faccia! Forse è anche vero che con 20 deputati in più presenti in aula non sarebbe successo nulla perché la “maggioranza” si sarebbe attrezzata a dovere, però…..hai visto mai! Forse avremmo potuto fermare lo scudo! Lidia Mariani

Dopo le assemblee sui posti di lavoro, dal 15 al 18 settembre a Chianciano con le Assemblee generali dei delegati FILCEM, sono state approvate e varate le piattaforme definitive di importanti contratti nazionali: Chimico-Farmaceutico, Gomma Plastica, Gas-Acqua ed Energia e Petrolio. Precedentemente, con la stessa metodologia, la FILCEM aveva varato la Piattaforma di Settore Elettrico. Il 17 Settembre u.s. l’Assemblea del Direttivo Nazionale FILTEA, più i delegati, hanno approvato la piattaforma per il rinnovo del contratto nazionale delle Lavanderie Industriali. Mentre mi accingo a scrivere queste poche righe, sono stati espletati alcuni incontri nel settore Elettrico e nelle Lavanderie Industriali e ci sono i primi incontri programmati con le controparti datoriali per iniziare il percorso delle trattative per il rinnovo dei restanti contratti nazionali. Nel frattempo taluni rappresentanti del Governo, ad esempio il Ministro del Welfare Sacconi, il Ministro della Funzione Pubblica Brunetta e il Ministro delle Riforme Bossi, nella fase di avvio delle prime trattative hanno voluto riempire di contenuto taluni aspetti dell’Accordo Quadro sulla riforma degli assetti contrattuali. Le Affermazioni a caratteri cubitali sono state: retribuzioni differenziate per territorio, derogabilità delle parti contrattuali attraverso la contrattazione di secondo livello, meno contratto nazionale. Ma allora non sarà che la

,,,comunisti!!!!

(pag.6)

(pag.8)

(pag.7)

RSU PIETRAFITTACOMUNICATO AI LAVORA-TORI RICORDO PER LEONELLO

UNIFICAZIONE FRA FILCEM E FILTEA

INCONTRO ENEL - OOSS REGIONALI 7/10/09

12° MEMORIAL BIAGIONI

PASSION 4 QUALITYL'ULTIMO PROGETTO DEL MERCATO

AREA RETEINCONTRO DEL 15/10/09

CENTRALI NUCLEARIUN TAM TAM CHE NON CI POETERÀ' LONTANO

SICUREZZAOBBIETTIVO INFORTUNI ZERO!

UN RICORDO PER GINO GIUGNI

TERREMOTO IN ABRUZZOQUANDO IL DRAMMA DIVENTA MEDIATICO

(Foto in ultima pagina)

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RICORDATI CHEUNA GOCCIA DI SANGUEPUO’ SALVARE UNA VITA

ADERISCI ANCHE TU AL GRUPPO ENEL DONATORI SANGUE

LA RSU DELL’UB PIETRAFITTA RITIENE GRAVE ED INOPPORTUNO IL COMPORTAMENTO DELL’ENEL IN MERITO ALLA DECISIONE DI COLLOCARE IN DISTACCO PER LA COPERTURA DELLA POSIZIONE DI RESPONSABILE DELL’ISOLA PRODUTTIVA, PERSONALE PROVENIENTE DA ALTRE REALTÀ. LA STESSA RSU DOPO LA CATTIVA GESTIONE AZIENDALE NELLA VICENDA DEL PRECEDENTE TENTATIVO PER LA RICOPERTURA DELLA FIGURA DI R.I.P., AVEVA INDICATO ALLA DIREZIONE POSSIBILI SOLUZIONI INTERNE AL FINE DI VALORIZZARE LAVORATORI (QUADRI) DA TEMPO IN ATTESA E DISPONIBILI ALL’INCARICO. L’ENEL, DISATTENDENDO OGNI INDICAZIONE E DISPONIBILITÀ COMUNICAVA LA DECISIONE DI DISTACCARE A PIETRAFITTA UN LAVORATORE ATTUALMENTE IN FORZA A CIVITAVECCHIA, SICURAMENTE ESPERTO NEL CAMPO DEL TERMOELETTRICO (CARBONE ED OLIO), TUTTO DA VALUTARE NELLA TECNOLOGIA DEI CICLI COMBINATI. IN UNA SITUAZIONE ECONOMICO FINANZIARIA CHE TOCCA TUTTI I SETTORI PRODUTTIVI NAZIONALI, DOVE IN TUTTI I MODI SI CERCA DI CONSERVARE E CREARE NUOVA OCCUPAZIONE, A PIETRAFITTA L’AZIENDA ENEL NON TROVA DI MEGLIO CHE COLLOCARE IN TRASFERTA O IN DISTACCO IL PERSONALE PROVENIENTE DA ALTRI IMPIANTI (FUORI REGIONE), LIMITANDO DI FATTO LA CRESCITA PROFESSIONALE DEI LAVORATORI DI PIETRAFITTA E LE POSSIBILI ASSUNZIONI DI GIOVANI DIPLOMATI, DISOCCUPATI DEL TERRITORIO LIMITROFO ALLA CENTRALE. LA RSU INSIEME AL SINDACATO ACCETTÒ PER SOLIDARIETÀ IL RIENTRO VERSO L’UMBRIA DI ALCUNI LAVORATORI DIETRO DOMANDA DI TRASFERIMENTO MA MANIFESTA APERTAMENTE COMPLETO DISACCORDO SU EVENTUALI COMPENSI ECONOMICI AGLI STESSI, CHE DI FATTO STRAVOLGEREBBERO LE MOTIVAZIONI PRECEDENTI.LA STESSA RSU RITIENE INDISPENSABILE CHE IN TEMPI BREVI SI RITORNI AD UN CONFRONTO SERIO CON ENEL DOVE SI RISTABILISCONO REGOLE CERTE CHE PREVEDANO:

1) UN PIANO DI ASSUNZIONI MIRATO ALLE ESIGENZE DELL’IMPIANTO (ANCHE IN VIRTÙ’ DEL PROTOCOLLO D’INTESA SIGLATO TRA ENEL E OO.SS. REGIONALI DI CATEGORIA).2) DI VALUTARE LE PROFESSIONALITÀ PRESENTI SULL’IMPIANTO, LE LEGITTIME ASPETTATIVE, SENZA NESSUNA PREVARICAZIONE DA PARTE DI PERSONALE PROVENIENTE DA ALTRI IMPIANTI.

LA SOLUZIONE CHE AL MOMENTO L’AZIENDA ENEL HA PRESENTATO È CARENTE SIA NEL METODO CHE NEL MERITO ED IN PARTICOLARE SU QUANTO SEGUE:

MANCANZA DI PROGRAMMAZIONE NEL •TOURNOVER (COME RICHIESTO DA ANNI DALLA RSU E DAL SINDACATO) VISTA LA GRAVE CARENZA DI PERSONALE ESISTENTE E CHE SI VERRÀ ULTERIORMENTE AD AGGRAVARE NEL BREVE PERIODO A CAUSA DELLE QUIESCENZE (VEDI CAUSE AMIANTO).

LE DUE ASSUNZIONI PREVISTE NON RISPONDONO ALLE VERE ESIGENZE DELL’IMPIANTOCARENZA DI UN PIANO DI FORMAZIONE CHE •PREPARI PROFESSIONALMENTE IL PERSONALE PER INCARICHI SUPERIORI;

IN CONCLUSIONE SI RICHIEDE ALL’ENEL E ALLE OO.SS. REGIONALI DI RIAVVIARE IN TEMPI BREVI UN TAVOLO DI TRATTATIVA SERIO CHE DIA RISPOSTE AI LAVORATORI, AI GIOVANI E AL TERRITORIO. LA RSU DI PIETRAFITTA IN ASSENZA DI RISPOSTE CERTE METTERÀ IN CAMPO TUTTI GLI STRUMENTI A SUA DISPOSIZIONE, COINVOLGENDO I LAVORATORI OLTRE CHE LE ISTITUZIONI AI VARI LIVELLI. PIETRAFITTA 15/09/09

RICORDO PER LEONELLONello scorso mese di settembre ci ha lasciato Leonello Squadroni.Pensionato da qualche tempo, ci piace ricordarlo per il suo lavoro speso in tanti anni di impegno nel sindacato con discrezione, coerenza e dedizione. Senza quasi mai apparire sulla ribalta ha svolto un ruolo fondamentale nella organizzazione della FNLE CGIL negli anni passati, anni di difficile transizione sia nell’azienda ENEL che nella CGIL. Leonello ci ha dato il meglio di se, come era solito fare anche nel campo del volontariato, e ci lascia un senso di vuoto e di ingiustizia per la sua prematura partenza. La Redazione

RSU UB PIETRAFITTA

COMUNICATO AI LAVORATORI

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(Dalla prima pagina)

15 OTTOBRE 2009

Unificazione fra FILCEM e FILTEA

FILCEM E FILTEA VERSO IL RINNOVO DI IMPORTANTI CONTRATTI NAZIONALI DI LAVORO

I contenuti del nuovo modello contrattuale penalizzano i rinnovi dei contratti nazionali.

A valle della delibera approvata dal 15° Congresso della CGIL del marzo 2006, dopo il Manifesto Programmatico realizzato da FILCEM e FILTEA a Febbraio 2007 e attraverso la decisione del Comitato Direttivo della CGIL Nazionale che nella convocazione del 30 Settembre scorso ha deliberato la costituzione della nuova categoria, alla presenza di Guglielmo Epifani ed Enrico Panini i Comitati Direttivi di FILCEM e FILTEA Nazionali, riuniti congiuntamente, hanno dato vita alla nuova categoria denominata FILCTEM (Federazione Italiana Lavoratori Chimici, Tessili, Energia, e Manifatturiero). Dopo l’approvazione del dispositivo di costituzione della nuova categoria,

Alberto Morselli è stato eletto Segretario Generale Nazionale, all’unanimità da parte dei componenti il nuovo Comitato Direttivo. La FILCTEM-CGIL opererà in rappresentanza del mondo del lavoro nei settori industriali della Chimica-Farmaceutica, Tessile - Abbigliamento e Calzaturiero, Gomma Plastica, Vetro, Concia e Pelli, Ceramica, Lavanderia, Energia, Gas-Acqua. L’unificazione realizza una nuova categoria con oltre 250.000 iscritti, con ben 27 contratti nazionali che si rivolgono ad una platea di oltre 1.300.000 lavoratrici e lavoratori. Con questo atto si realizzata una importante categoria nel settore industriale, dentro la confederazione della CGIL.

CGIL nell’esprimere le sue critiche al nuovo modello contrattuale fra i lavoratori e organizzando la grande manifestazione del 04 Aprile u.s. a Roma al Circo Massimo abbia avuto ragione ad affermare la volontà dell’asse Confindustria / Governo diretta a svuotare ed indebolire i Contratti di lavoro nazionali e a voler ripristinare le Gabbie Salariali smantellate nei primi anni ottanta? Più che un punto di domanda ritengo che oggi si possano proprio affermare le reali intenzioni di fare leva ancora una volta sul costo del lavoro penalizzando i salari dei lavoratori. Il fatto che nel contesto della Comunità Europea, il salario dei lavoratori Italiani come potere di acquisto sia al penultimo posto fra i ventisette paesi che la compongono, non è sufficiente a far riflettere che questo dato non sia comparabile al fatto che l’Italia è collocata nel G8, cioè fra gli otto paesi industrializzati a livello mondiale per ricchezza prodotta? Come è possibile pensare che la competizione nei mercati si possa vincere abbattendo ancora il costo del lavoro, con le inevitabili e negative conseguenze che sono la contrazione dei consumi interni e la deriva dello stato sociale? Non sarebbe meglio che il Governo intervenisse:

1) sul sistema fiscale, restituendo il Fiscal Drag, che da più di un decennio il Ministero delle Finanze sottrae indebitamente ai lavoratori;

2) rendendo permanente la sperimentazione sulla riduzione fiscale al 10% sul Premio di Partecipazione; 3) intervenendo sulla riduzione dell’IRPEF?

Perché va detto che i lavoratori nella zona Euro, oltre a guadagnare di meno sono anche i più oppressi dalla fiscalità. Questo per dire che mentre i lavoratori guadagnano stipendi al limite del sostenibile, c’è il

Governo Nazionale che pensa ad approvare il decreto sullo scudo fiscale, che permette ai soliti noti, cioè gli imprenditori italiani, di reimportare dai famosi paradisi fiscali i capitali accumulati in regime di evasione fiscale, con una tassazione irrisoria, a valere anche per coloro che sono stati condannati per falso in bilancio. Tornando alle Assemblee sulla presentazione dell’ipotesi delle Piattaforme contrattuali, per quello che ci riguarda abbiamo cercato di mettere in evidenza, a carattere generale, le difficoltà che la crisi contrappone ai rinnovi contrattuali, la conferma di quegli elementi di merito che come CGIL ci hanno indotto a dire di no al nuovo modello di riforma contrattuale, per poi addentrarci nel merito dell’ipotesi di piattaforma, emendabile. Come FILCEM abbiamo fatto una scelta a tutti i livelli nella nostra organizzazione: stare al merito delle proposte migliorative delle parti normative e alla formulazione del valore di rivalutazione economica triennale dei contratti, evitando distinguo polemici sulle piattaforme delle altre OO.SS. Con queste credenziali abbiamo registrato assemblee che hanno votato molto spesso all’unanimità la nostra piattaforma, registrando anche la presenza di lavoratori non iscritti al sindacato o di iscritti ad altre organizzazioni sindacali. Ci dispiace per coloro che, ostacolati dal rispetto delle regole sottoscritte dalle proprie Confederazioni, hanno avuto manifestazioni di nervosismo proteso a denigrare l’immagine della CGIL nei posti di lavoro, hanno distribuito interviste dei propri segretari generali Nazionali di categoria, o proclami che nulla hanno a che vedere con il merito della rappresentazione delle piattaforme per il rinnovo dei contratti nazionali di lavoro, pertinenti ai settori che rappresentano. La FILCEM è convinta che sulla base di condivisioni di intenti e di percorsi, si possa chiudere presto e unitariamente la partita dei rinnovi contrattuali, chiaramente con il contributo responsabile di tutti. Renzo Basili

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area mercato

INCONtRO ENEL - OOss REgIONaLI 7/10/09Dopo l’incontro del 15/07/2009, Enel e OO.SS. si sono riviste ieri, 07/10/2009, per discutere le problematiche relative all’Area Mercato nella nostra regione. Premesso che le OO.SS. si aspettavano fin da subito delle risposte in merito a quanto trattato, appunto, il 15 di luglio (risposte che invece Enel non ha dato), gran parte della discussione è stata occupata dal progetto “PASSION 4 QUALITY”. Le OO.SS. hanno condiviso il contenuto e l’idea che la Divisione Mercato ha riportato nella lettera, ma è stato denunciato come questo processo sia difficile, se non impossibile, da attuare se prima non vengono risolti problemi che stanno a monte, mettendo a disposizione dei lavoratori gli strumenti necessari per poter raggiungere l’obiettivo.Dettò ciò sono poi stati ribaditi tutti i vari problemi e criticità che riguardano appunto l’Area nella nostra regione quali: problematiche e sicurezza presso i 3 PE della Regione, mancanza o non sufficiente formazione sui nuovi programmi informatici, criticità del Contact Center e del Team Crediti; incontri periodici per la valutazione del personale non effettuati da ben due anni.Queste sono state le risposte:- E’ stato ribadito come Enel Energia voglia puntare sulla qualità del servizio e non sulle tariffe. E’ stato presentato come un criterio fondamentale, addirittura paragonandola ad una “ragione di vita”.- Formazione: è stato comunicato che sono stati formati circa 5.000 operatori per un totale di circa 100.000 ore di formazione sui nuovi sistemi. Sono previsti entro fine anno, ulteriori corsi di aggiornamento con possibilità di affiancamento. Verranno finalmente organizzati corsi per i TL di PE sul Mercato Libero (gas + elettrico), per permettere loro di essere valido supporto soprattutto agli operatori della postazione B nel caso di richieste di informazioni e di aiuto rapide ed urgenti. (al momento questi operatori sono costretti ad inviare una e-mail ad un referente della MA e attendere una risposta che spesso non arriva e che comunque non è mai rapida, creando a volte disguidi e malesseri al cliente che ha di fronte).- E’ stato confermato come il PE di Perugia sia uno dei Punti con la maggiore affluenza di clienti dell’intera MA. Qui,

prossimamente, sarà rivisto l’arredamento per renderlo più confortevole e dare una migliore immagine di Enel; sarà dotato di nuovi sistemi di sicurezza: pulsante anti-panico collegato con un’agenzia di vigilanza, allarme perimetrale (se sprovvisto) videosorveglianza (anche il PE di Terni sarà dotato degli stessi sistemi di sicurezza, mentre il PE di Foligno sarà dotato solo di pulsante anti-panico e allarme perimetrale). - Apertura di una ulteriore postazione (B) presso il PE di Perugia con l’inserimento di 2/3 nuove risorse provenienti “forse” dal Contact; installazione della postazione VCS (Videophone Customer Service) per il Mercato Libero (sportello in collegamento video e audio con un operatore Enel) a Perugia e Terni; installazione di un totem (sull’esempio di quello delle poste) in cui sarà possibile prenotare il tipo di prestazione richiesta e conoscere quali sono i tempi di attesa.- Per il quanto riguarda il Contact è stato comunicato come in questo momento venga eseguito solo lavoro di back office e più precisamente rettifiche di fatturazione e reclami. Sono processi importanti perché diventati indicatori specifici, quindi soggetti a particolari controlli dell’Autority e se non rispettati, soggetti a multe ed indennizzi.- Per il credito non si sono sbilanciati più di tanto nascondendosi dietro il fatto che è un’area in corso di riorganizzazione. Processo che dovrebbe portare ad uno snellimento delle procedure e di conseguenza ad una lavorazione di pratiche più veloce e semplice. E’ stato confermato come in questo momento ci siano delle grosse difficoltà, non solo per chi sta a stretto contatto con il cliente, ma anche per quelle persone che dovrebbero essere d’aiuto e d’appoggio per l’operatore che sta in “prima linea”. Difficoltà dovute a processi e procedimenti che ancora si conoscono poco e che stanno dando luogo a diverse anomalie, difficili da risolvere in tempi brevi. E’ stato poi comunicato che il Team Crediti di Perugia si occuperà di clienti Corporate del ML.L’incontro si è concluso fissando un nuovo appuntamento tra Enel ed RSU per il 16/10/2009 per un esame degli obiettivi relativi alla incentivazione produttività/qualità 2009 (cassa 2010). Purtroppo, come sempre, a fine anno…… Nicola Gobbi

Anche quest’anno (8/11 ottobre) presso il Centro Sportivo di Lidarno, si è svolto il “Memorial Biagioni”, torneo di calcetto giunto ormai alla 12° edizione. Le squadre partecipanti sono state 9: Piemonte, Lombardia, Trentino Alto Adige, Emilia Romagna, Umbria, Marche, Abruzzo, Lazio e Molise. Questa manifestazione, nata per ricordare un amico, un collega, appassionato di questo sport, scomparso prematuramente, è ormai diventato un appuntamento molto atteso per tanti di noi. Un appuntamento che va ben oltre il gesto sportivo, diventando ormai un momento di aggregazione tra tanti vecchi (e nuovi) amici. Siamo partiti giovedì pomeriggio, con l’arrivo delle varie squadre e con l’inizio delle prime partite di qualificazione e abbiamo concluso domenica mattina con la disputa delle varie finali. Sono stati giorni caratterizzati da sano agonismo, ma da tanto fair play, dove il principio fondamentale era

l’amicizia. Non poteva nemmeno mancare un momento di convivio. Quest’anno la “Cena di Gala” si è svolta presso il ristorante Le Noci di Grutti. Per questo evento l’organizzazione (che si è dimostrata sempre all’altezza) ha messo a disposizione dei partecipanti 2 pulman. Questo ha permesso ai commensali di gustarsi in tutta tranquillità, l’ottima cucina di piatti tipici umbri accompagnati con del buon vino. Comunque per la cronaca, il torneo è stato vinto dall’Abruzzo che ha battuto in finale il Piemonte per 2-0; al terzo posto si è piazzata l’Umbria che nella finalina 3°/4° posto ha avuto la meglio sul Lazio ai calci rigore, dopo che i tempi regolamentari erano terminati sul 2-2. L’appuntamento ora è per il prossimo anno, con la speranza che lo spirito che caratterizza questa manifestazione possa durare per tutte le edizioni future. Nicola Gobbi

12° Memorial Biagioni

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L'ULTIMO PROGETTO DEL MERCATOPassION 4 QUaLItY

Qualche giorno fa una e-mail del Direttore della Divisione Mercato ricordandoci quale sarà la nostra priorità strategica per il prossimo futuro, dava l’avvio operativo ad un nuovo progetto che ci condurrà nei prossimi 2 anni. La priorità strategica dell’area sarà: “il miglioramento continuo della qualità nel servizio offerto ai nostri clienti”.Il nuovo progetto? PASSION 4 QUALITY.L’obiettivo? “Raggiungere entro 2 anni una leadership assoluta e riconosciuta nella qualità del servizio offerto ai clienti”.C’è da dire che da anni in Enel e soprattutto nel Mercato, ad ogni “smistamento” di dirigenti c’è un progetto nuovo che ci travolge, inizialmente, poi magari qualcuno se ne perde per strada dopo averci speso tempo e risorse….. Guardiamo ad esempio la Lean Transformation…A proposito di Passion 4 Quality (a dire il vero sembrerebbe il nome di un profumo più che di un progetto serio!) forse, finalmente, qualcuno si è accorto che la maggior parte dei nostri clienti, piccoli e grandi, sono tutti arrabbiati con Enel e vuole prendere provvedimenti: infatti da azienda leader d’Italia che era nella produzione e distribuzione di energia, ha permesso che il servizio diventasse così scadente sotto ogni punto di vista tanto che il cliente preferisce rivolgersi altrove sempre più spesso. Forse mentalmente rimasto ancora ai tempi di quando si chiamava “utente”, anche troppo coccolato dall’Azienda, il nostro cliente non trova più un riferimento quando ha qualche necessità; i numeri verdi, gestiti dagli aoutsourcer, o non funzionano o danno informazioni non congruenti o addirittura errate; agli sportelli (sempre più ridotti sul territorio) è costretto a fare file interminabili in locali poco accoglienti e super affollati. Nel merito del servizio poi i problemi sono tanti: tempi di fatturazione lunghissimi; fatture anche relative al consumo di anni che arrivano tutte insieme; verifiche e rettifiche di fatturazione che non si fanno; allacci del Gas fatti dopo mesi e mesi dal preventivo; distacchiamo clienti che hanno pagato e non distacchiamo quelli tosti, recidivi, magari per problemi di interfaccia con la Rete; il credito poi è diventato una posta molto ma molto significativa nel bilancio dell’azienda…. Però sistemeremo tutto nei prossimi 2 anni, anzi riusciremo ad anticipare la soluzione dei problemi dei clienti: basta solo realizzare in noi, nella nostra Divisione, insomma, “un

cambiamento culturale, organizzativo e comunicativo”. Ci comunicheranno gli indicatori della qualità e tra una ristrutturazione e l’altra, tra una modifica organizzativa e l’altra (minimo 1-2 l’anno negli ultimi tempi!) raggiungeremo i nuovi obiettivi con la solita buona volontà, abnegazione, professionalità che contraddistinguono il lavoratore dell’Enel. Perché forse, invece, non se n’è accorto nessuno, ma è

solo su questo che il cliente ha potuto contare negli ultimi tempi, e poco altro! Poca formazione, fatta soprattutto in tempi non azzeccati, molta fatta on job, come va di moda chiamarla, procedure nuove lente e poco funzionanti, pochissima organizzazione del lavoro, tanti partner che fanno il nostro lavoro a costi irrisori e quindi con discutibile motivazione e risultati… In compenso tanto affanno e stress nel lavoratore Enel per dare qualche minima risposta al cliente arrabbiato che si ha di fronte, spesso con rischi per la propria incolumità personale ma nessuna gratificazione, nessun avanzamento di carriera, neppure per situazioni

veramente scandalose. A tutto ciò si aggiunga una politica di esodi incentivati molto spinta, visto che l’età media in alcune aree è abbastanza elevata. E’ vero che sono state annunciate assunzioni di neo-laureati durante la presentazione del progetto “Quality Promoter”; giovani disponibili ad effettuare trasferte e trasferimenti sul territorio nazionale e internazionale, coinvolti in attività dirette a favorire l’innovazione e la qualità; che si occuperanno di analisi dei costi e budget, analisi dei processi operativi aziendali per ottimizzarli, reporting ecc…che dovranno sapere le lingue straniere e che faranno un lavoro essenzialmente di controllo sui partners. Ma che avranno purtroppo contratti di lavoro molto, ma molto diversi dal nostro, credo. Insomma il nostro lavoro si sta evolvendo ma non credo che sia la qualità del servizio al cliente che preoccupa l’Azienda ma solo razionalizzare e ridurre i costi e comunque, come spesso si dice, non è questa l’aria per arrivare in Paradiso!

Però rimedieremo con PASSION 4 QUALITY ora! Lidia Mariani

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area rete

Incontro del 15 ottobre 2009Da tempo Enel aveva preannunciato l’assunzione di 11 operativi in Umbria all’interno del panorama più ampio delle 500 assunzioni in tutto il territorio. Con il confronto del 15 ottobre ci è stata comunicata l’intenzione di procedere, entro dicembre, con l’assunzione di un primo gruppo di 8 ragazzi. Un numero che abbiamo ritenuto del tutto insoddisfacente vista la situazione di carenze ormai quasi strutturali. Solamente tenendo conto delle carenze nei turni di reperibilità avremmo bisogno di almeno altre 10 assunzioni oltre le 11 promesse. Quindi l’ idea di anticipare solo 8 persone è quantomeno insufficiente. Quanto illustratoci dall’ Ing. Spigarolo e dalla Dott.ssa Saviotti è in sostanza questo:Per quantificare le necessità di personale, l’attenzione, da questo momento, viene spostata da turni di reperibilità non coperti (che fino ad oggi erano l’unico parametro per individuare le carenze d’organico) agli effettivi carichi di lavoro nelle diverse unità operative. Non per questo c’è l’intenzione di procedere con riduzione del personale reperibile o tagli alle linee di reperibilità in quanto ad oggi l’articolazione delle stesse è ottimizzata al massimo . Sempre in questa ottica, se avverranno esodi incentivati, questi avverranno nelle zone dove i carichi di lavoro lo permettono e non considerando la sola anzianità. Illustrato questo quadro, ci sono state indicate le posizioni che la DTR vorrebbe coprire con questi primi 8 assunti:

Zona di PG: 2 a Città di Castello e 2 a Magione Zona di FO: 3 a Foligno Zona di TR: 1 a TerniQuesto quadro, se ben analizzato, lascia spazio ad ipotesi di scenari futuri che non ci convincono e smentiscono alcune delle affermazioni di cui sopra . Scenari che abbiamo intenzione di approfondire in seguito nelle sedi opportune e con il coinvolgimento delle RSU di competenza.Altro argomento trattato è stato quello riguardante il premio di

produzione / incentivazione 2009 - cassa 2010. Un quadro piuttosto positivo con molti obbiettivi, ad oggi largamente raggiunti o superati . Un quadro dove l’Umbria molto spesso si distingue. Purtroppo, in un quadro così confortante, uno dei pochi indicatori negativi è proprio quello della Sicurezza. In TOU abbiamo ben 15 infortuni (11 in Toscana e 4 in Umbria) di cui uno considerato grave in quanto ha superato i 30gg di prognosi. Un segnale da non trascurare e su cui riflettere profondamente. Sempre nell’ottica del miglioramento della sicurezza e quindi della percezione tra i lavoratori degli sforzi intrapresi, abbiamo sollevato le nostre perplessità circa alcune strane prassi di alcuni (non tutti) zelanti tecnici incaricati al controllo sui cantieri di lavoro. Prassi che abbiamo già inteso denunciare con un volantino in circolazione questi giorni. Fortunatamente abbiamo appreso che anche la dirigenza della DTR TOU conviene con la nostra interpretazione del “fare sicurezza” ed ha apportato i correttivi del caso. Nel corso della riunione è stata sollevata una questione segnalata dalle RSU di Terni, ma che coinvolge tutta l’Umbria, ovvero l’imputazione delle ore passate in riunione al di fuori dell’orario di lavoro. Su questo argomento purtroppo abbiamo constatato che c’è un po’ di confusione e soprattutto differenze di trattamento a seconda delle zone di appartenenza. Ritenevamo fosse doveroso un chiarimento per uniformare i trattamenti. E’ stato chiarito dall’Ing. Spigarolo che in questi casi, non trattandosi di formazione, le ore eccedenti il normale orario di lavoro sono da intendersi straordinarie. Salvo poi imputare come ore di viaggio le ore effettivamente trascorse alla guida del mezzo aziendale per il raggiungimento della riunione ed il rientro in sede. Speriamo che sia un’indicazione prontamente applicata dai capi Zona e che non crei più malumori. Riccardo Stefanini

CENtRaLI NUCLEaRIUn tam tam che non ci porterà lontano

Diversi anni fa in Italia fu indetto un Referendum sulla opportunità o meno di costruire impianti nucleari sul nostro territorio. Vinse il no e certamente fu un voto emotivo sull’onda della paura causata dal grave incidente avvenuto nella centrale nucleare di Cernobyl. Fu per questo motivo che anche io votai NO al nucleare. Oggi a trent’anni di distanza dovendo votare un simile Referendum voterei ancora No , solo che stavolta lo farei nella piena consapevolezza e convinzione. Non si può non tener conto di quanto già accaduto; bastò una semplice sottovalutazione del rischio a portare morte e malattie per anni in un’ampia zona. Non si può non avere risolto il problema scorie prima di produrne delle altre, e la soluzione non può essere quella di usare l’Africa come pattumiera. Così come non si può ignorare i costi impressionanti per realizzare una centrale ” sicura “ che sicura del tutto non sarà mai, perché in caso di incidente casuale o doloso non saremo in grado di gestirla negli effetti più devastanti. Se escludiamo eventi cosmici naturali, quella nucleare è l’unica energia capace di annientare la vita sul pianeta Terra. E’ un rischio troppo grande rispetto al bisogno. E’ innegabile che la presenza di siti nucleari nei paesi con noi confinanti, ha reso meno determinante la scelta italiana . E’ ovvio che la soluzione doveva e deve essere una messa al bando della produzione nucleare- ivi compresi gli armamenti- in tutti i paesi. Finalmente oggi sotto la spinta del Presidente degli Stati Uniti,

sembra esserci una svolta mondiale a favore dell’ambiente e contro le testate atomiche, ma ci sono nel mondo 445 centrali nucleari in servizio e non oso pensare in certe nazioni in quali condizioni stiano funzionando. Non sappiamo come sono difese da attacchi

terroristici e da eventi sismici e non sappiamo purtroppo nulla di eventuali incidenti avvenuti. Nel tam-tam mediatico a favore del nucleare , il governo Italiano ha piazzato il suo progetto di 4 siti in Italia, che tra vincoli paesaggistici, territori ad alto rischio sismico e popolazioni avverse ad avere centrali sotto casa, non vedo come possa essere realizzato. Ritengo importante la mobilitazione della Sardegna e come Umbri cui sta a cuore la nostra terra, dovremmo affiancare, anche con prese di posizione istituzionali, gli amici Sardi e tutti

quelli che si aggregheranno. Per come vanno le cose oggi, non c’è neanche tutto questo bisogno di energia; penso invece che il flusso enorme di denaro per la costruzione sia solo un business dove la criminalità organizzata metterà in modo inopportuno le sue mani, con i rischi che è facile immaginare. Nel frattempo in Israele gli scienziati hanno realizzato le centrali solari e le stanno costruendo ,da loro ed in Africa del Nord, da noi invece le Società Elettriche sono ancora con i piedi su due staffe; va da sé che un via libera al nucleare annullerà quasi tutti gli investimenti sulle fonti rinnovabili…… ed anche molte speranze di un mondo migliore. Carlo Moretti

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SICUREZZA

Nel passare degli anni l’attenzione alla sicurezza ha acquisito un ruolo sempre più centrale nelle politiche aziendali. Gli infortuni nel tempo sono diminuiti; la natura di quelli restanti si è modificata e l’entità degli stessi si è ridotta. Nonostante ciò, l’attenzione alla sicurezza resta sempre un tema centrale in ENEL, anzi se possibile si è accentuata negli ultimi tempi. Attenzione che si traduce in un maggiore controllo sul campo degli attori primi ed esecutori finali della sicurezza: i lavoratori. Per fare questo Enel ha vari strumenti che, se correttamente dosati, possono dare ottimi frutti. Gli stessi elementi, se non gestiti nel giusto modo, possono causare un arresto nel cammino verso l’obbiettivo a cui tutti tendiamo: organizzazioni sindacali, datore di lavoro, lavoratori… e cioè “zero infortuni” Tuttavia, i lavoratori come percepiscono le intenzioni dell’azienda? Una cosa è lavorare pensando che l’azienda tenga alla tua sicurezza, un’altra è farlo avendo l’impressione di avere un cane da guardia che cerca l’occasione buona per morderti. Il modo principale per interpretare ed avere la percezione reale delle intenzioni dell’azienda è osservare il comportamento di chi l’azienda rappresenta. Infatti così come il lavoratore rappresenta l’ENEL per il cliente, allo stesso modo i tecnici “della sicurezza” rappresentano, per il lavoratore, il datore di lavoro e le sue volontà. Quindi, quando vediamo giungere in un cantiere di lavoro un collega che, riscontrata una “grave non conformità con le disposizioni aziendali in tema di sicurezza”, blocca le attività, fa sì che vengano messe in atto tutte le misure di sicurezza necessarie senza le quali i lavori non possono procedere ; che prende nota e solo in fine prende i provvedimenti del caso, ecco, in questo caso il lavoratore non ha dubbi circa le intenzioni dell’azienda tramite il suo incaricato: l’obbiettivo è la sicurezza ed “infortuni zero”. Mentre, se “l’ispettore” giunge sul posto e non si rende subito visibile, riscontra delle “gravi non conformità” e, nonostante ciò non fa in modo che vengano immediatamente messe in atto le misure del caso, non ferma il lavoro se queste non sono attuabili, permette comunque lo svolgimento dell’attività lavorativa non in sicurezza ed al termine

OBBIEttIVO INFORtUNI ZERO!contesta al lavoratore le non conformità, ecco, in questo caso ci chiediamo se le intenzioni dell’azienda tramite il suo incaricato tendano veramente a salvaguardare la nostra salute, o piuttosto a massimizzare il numero di eventi non conformi, all’interno delle ispezioni o a fornire il maggior numero di spunti per lettere di provvedimento disciplinare. Ad essere maliziosi potremmo pensare che un bel numero di provvedimenti disciplinari possano servire a dare l’immagine del lavoro svolto dall’incaricato. Una sorta di medagliere da sfoggiare a chi di dovere… Questo sulla pelle del lavoratore che nel frattempo ha rischiato la propria salute lavorando non in sicurezza. Ricordiamoci che i grandiosi progressi che abbiamo fatto all’interno della nostra azienda che abbiamo enunciato prima non sono avvenuti certo

grazie ad atteggiamenti censori o bastonatori, bensì grazie a quel forte cambiamento culturale che è avvenuto e che deve ancora avvenire nelle teste di tutti gli attori. Ricordiamoci che il lavoratore è il miglior controllore di se stesso. Quindi, per ottenere il miglior rispetto delle disposizioni aziendali è necessario far sì che la percezione del pericolo sia quella giusta, che la conoscenza delle misure di sicurezza da adottare sia la massima possibile. Si, perché se la percezione del rischio è quella reale, il lavoratore non indugerà nel metter in campo tutte le azioni possibili per la propria salvaguardia. Per far questo è necessaria la formazione, formazione, formazione… Non ci stancheremo mai di ripeterlo. I lavoratori sono sottoposti a sempre maggiori quantitativi di informazioni: innovazioni tecnologiche

in continua evoluzione, procedure anch’esse in continua evoluzione. Con un così elevato quantitativo di informazioni a flusso continuo la formazione relativa alla sicurezza deve necessariamente rendersi preponderante. Ben vengano le safety walks, lo studio dei mancati infortuni ecc. ecc. . Con alcuni atteggiamenti che abbiamo evidenziato poco sopra rischiamo di ottenere, non tanto l’acquisizione delle conoscenze necessarie, ma soprattutto la paura del controllore. Rischiamo che il lavoratore di fronte alla domanda : “Perché indossi il casco?” risponda :”perché se vengo trovato senza vengo punito” e non “perché mi salva la vita!”. Siamo sicuri che questa non sia la risposta che Enel vuole sentire. Sicuramente non è quella che vogliamo noi! Riccardo Stefanini

Un ricordo per gino giugnipadre dello statuto dei Lavoratori

All’età di 82 anni è morto Gino Giugni, già professore ordinario alla Facoltà di Economia della Sapienza, nonché Ministro del Lavoro sotto il Governo Ciampi, grande Riformista e appunto padre dello Statuto dei Lavoratori. La Legge, approvata il 20 maggio 1970 con il numero 300 è stata una grande conquista del mondo del lavoro ed ha avuto un significato molto importante nella storia del diritto ma anche in quella del nostro Paese. Non vogliamo assolutamente paragonare queste poche righe a quanto scritto da tanti quotidiani che hanno fatto in maniera encomiabile il suo ritratto di uomo e di giuslavorista, peraltro preso di mira dalle Brigate Rosse, come tanti altri colleghi e amici, però vogliamo ringraziarlo per il suo lavoro che ancora oggi rappresenta una guida nel mondo del lavoro e la base del principio del rispetto della dignità e della libertà

del lavoratore. In questa legge vi erano contenute, per la prima volta, le tutele contro le discriminazioni, la possibilità di manifestare il proprio pensiero, di esercitare attività sindacali fino ad allora proibite in ambito aziendale e quindi la possibilità di fare riunioni, assemblee, proselitismo; di esercitare qui il diritto di sciopero e il diritto di non essere “spiati”. Con il suo coraggio Giugni fu un punto di riferimento nel Paese in anni certamente non facili: anni in cui un grosso impegno fu necessario per sconfiggere il terrorismo e in cui il sindacato riuscì a realizzare grandi accordi fino ad approdare alla riforma della contrattazione. Con il suo contributo CGIL – CISL - UIL furono interlocutori fondamentali e insostituibili e supplirono alla crisi dei partiti. La Redazione

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di Fausto Bianchi

(Dalla prima pagina)

Mensile edito dalla Segreteria Regionale

del Sindacato FILCTEM-CGIL dell'Umbria

Redazioni:

PERUGIA-Via Macello - Zona Bellocchio

Tel. 075 5069875-78-06Fax 075 5069846

[email protected]@umbria.cgil.it

TERNI Via S. Procolo, 8 Camera del Lavoro

Tel. 0744 496225-26Centralino 4961 - Fax 0744 406410

[email protected]

Direttore ResponsabileCARLO CASALI

Registrato con Decreto del Tribunale di Terni

n°6/95Giornale chiuso

il 27 OTTOBRE 2009

CONTRADDIZIONEIl sole nasce e muore lo stesso giorno,la luce e il buio,l’alba e il tramonto, la struggente malinconia dei ricordi,la cosciente realtà,l’incosciente fantasia che supera ogni ostacolo.Tutto e il suo contrario:la contraddizione che è normalità.

(La vita è una eterna contraddizione che guida l’esistenza di tutti noi)

VITA IMPETUOSAImpetuoso il vento soffia,lacera le vele perse nel vagar della vita.Dolori profondi che solo il perdono può placare.Tormento che può essere pace e silenzioin questa vita di onde impetuose.Il vento si placa ele vele ritrovano spazionel proprio spazio.La barca alla riva è giunta. E tu sei salvo

TERREMOTO IN ABRUZZO

E’ forse la prima volta che un terremoto in Italia assume la connotazione di evento mediatico globale. Le immagini di questa immane tragedia sono entrate nelle case di tutto il mondo ed hanno prodotto la commozione e la solidarietà della comunità internazionale. Gli italiani come sempre nei gravi momenti – e purtroppo solo in quelli – hanno mostrato il meglio di se stessi: dignità nel dolore, mobilitazione, accoglienza ed altruismo a rischio della propria vita. La macchina dei soccorsi stavolta è stata tempestiva ed ha permesso di gestire al meglio l’emergenza post-sisma, sapendo che il meglio in tali condizioni non vuol dire “bene”. La mia esperienza diretta del disastroso terremoto in Friuli del 1976 mi fa ricordare che occorsero giorni prima di raggiungere i luoghi colpiti, nonostante la disponibilità di carri armati ed elicotteri, partiti dalle numerose caserme presenti nella zona. Nascondere la verità anche se tragica non ha senso, e mi meraviglia l’attacco portato da molte parti alla trasmissione Anno Zero, rea di avere mostrato alcune situazioni negative. D’altra parte la diffusione di notizie in una sola direzione, non fotografa mai la realtà dei fatti e comunque la pluralità dell’informazione è essenziale in ogni d e m o c r a z i a . Sinceramente i tanti c o m p l i m e n t i elargiti dal nostro Presidente del Consiglio ai vertici della Protezione Civile e di altre cariche istituzionali, mi sono apparsi eccessivi o comunque stonati nel contesto. In certi casi, prima di elogiare la gestione a posteriori di un evento drammatico, b i s o g n e r e b b e verificare quanto meno se tutto ciò che doveva essere fatto prima è stato fatto. E’ vero che nessuno è in grado di evitare un terremoto e neanche di prevedere il momento esatto della scossa fatale, ma quattro mesi di scosse di avvertimento, i precedenti storici catastrofici e il livello del monitoraggio, avrebbero dovuto far scattare una serie di misure di prevenzione a quanto pare mai messe in atto. Nessuna prova di evacuazione, niente spazi attrezzati fuori dai centri abitati, dove la gente che dormiva da mesi fuori casa, potesse trovare un po’ di tranquillità, nessuna sistemazione alternativa atta ad ospitare i tanti studenti universitari presenti a L’Aquila, per non parlare dei settori pubblici strategici; tutte misure che avrebbero potuto salvare molte vite. Di fronte alla disperazione delle famiglie decimate ed al dolore insopportabile dei genitori degli studenti sarebbe stato opportuno limitare gli elogi ed individuare le responsabilità di chi “prima poteva fare e non ha fatto”. Sono convinto che se ciò accadesse qualcuno dei “complimentati” potrebbe finire sul banco degli imputati. In Friuli il terremoto di magnitudo 7.8 ha dato solo un breve avvertimento, 30 secondi prima della scossa distruttrice, mentre in Abruzzo durava da mesi; tempo c’è stato per fare di più. Invece la parola d’ordine è sempre stata: tranquilli , nessun pericolo. Restano ovviamente le responsabilità gravi di chi nel tempo ha speculato, approfittando di una politica edilizia dissennata che ha partorito castelli di carta. Ma questo è un problema che riguarda, purtroppo, gran parte del nostro paese.

Carlo MorettiDiploma di benemerenza e medaglia per gli aiuti

alle popolazioni del Friuli nel sisma del 1976

Quando il dramma diventa mediatico

PIAZZA DEL POPOLO INVASADA 300 MILA FARABUTTI!!!

Una importante manifestazione a difesa della libertà di informazione

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allegato

VERBALE DI ACCORDO

Il giorno xx del mese di settembre, presso la sede legale della Società UMBRA ACQUE S.p.A. si sono incontrate per discutere in merito all’istituto del premio di risultato del personale .

DA UNA PARTEUMBRA ACQUE S.P.A. rappresentata dall’Amministratore Delegato, Ing. Roberto Bacoccoli e dal Direttore Operazioni generali , Geom. Domenico Antognelli, assistiti dal Dirigente responsabile dell’Unità organizzativa Risorse Umane, organizzazione e sistemi Dott. Fabrizio Becchetti,

DALL’ALTRALe associazioni sindacali:

FILCEM/CGIL rappresentata dai Sig.ri UILCEM/UIL rappresentata dai Sig.riFEMCA/CISL rappresentata dai Sig.rie hanno stipulato il seguente accordo aziendale.

Premesso :

che il C.C.N.L. del settore GAS-ACQUA stipulato in data 01 marzo 2002 e successivi rinnovi, nell’assumere come proprio lo spirito - del “Protocollo sulla politica dei redditi e dell’occupazione, sugli assetti contrattuali, sulle politiche del lavoro e del sostegno al sistema produttivo “ del 23 luglio 1993 e realizzandone per quanto di competenza le finalità e gli indirizzi in tema di relazioni sindacali, nel rispetto dei criteri dettati dallo stesso Protocollo, l’esercizio della contrattazione di secondo livello, ai cui principi le parti, nella stipula del presente accordo si sono richiamate;che l’Art.9 del C.C.N.L. di Settore, allo scopo di migliorare il servizio e la competitività delle aziende anche attraverso strumenti di - partecipazione riferiti ai risultati aziendali, ha previsto una contrattazione quadriennale a contenuto economico, che ha la funzione di definire una erogazione annua variabile collegata a risultati concreti di redditività, produttività, efficienza e qualità denominata “premio di risultato”;che il 31.12.2008 è scaduto il primo quadriennio di vigenza sia della parte normativa che economica del precedente accordo, disdettato - da parte datoriale con atto formale del 29/09/2008.

tutto ciò premesso si conviene quanto segue.Le parti anche in coerenza con il modello di relazioni sindacali a cui fa riferimento il presente accordo, intendono istituire una erogazione variabile e non predeterminata il cui meccanismo sia strettamente correlato a positivi risultati economici e gestionali.

Quanto precede in conformità e rispetto di quanto previsto al punto 3) del capitolo “assetti contrattuali” del protocollo 23 luglio 1993 e di quanto richiamato in materia dal vigente C.C.N.L.

In questa ottica le parti stabiliscono i seguenti criteri:

AMBITO DI APPLICAZIONEConsiderato che, anche per effetto della nuova organizzazione aziendale, non tutto il personale con livello 7° o 8° esercita funzioni di “Capi struttura” con responsabilità di coordinamento di più persone e di conduzione di strutture complesse (unità organizzative, unità operative, settori) con assegnazione di specifici obiettivi di risultato in coerenza con il budget aziendale, le parti concordano nel ricomprendere nel presente accordo tutto il personale inquadrato nei livelli dal 1° al 6° e il solo personale inquadrato nei livelli 7° e 8° che non esercitano funzioni di “Capi struttura” con responsabilità di coordinamento di più persone e di conduzione di strutture complesse (unità organizzative, unità operative, settori). Per il personale con livello di 7°, 8° e Quadro che esercitano funzioni di “Capi struttura” con responsabilità di coordinamento di più persone e di conduzione di strutture complesse (unità organizzative, unità operative, settori) e assegnatario di specifici obiettivi di risultato in coerenza con il budget aziendale, le parti concordano nella stesura di separato accordo per il premio di risultato che da un lato ne valorizzi le funzioni ricoperte e dall’altro evidenzi e responsabilizzi il diretto contributo agli obiettivi generali . AMMONTARE DEL PREMIOL’ammontare del premio di risultato,esclusi gli oneri a carico dell’azienda, con riferimento al 3° livello contrattuale viene fissato , per il 2009, in

PREMI E OBBIETTIVO GENERALEDIPENDENTI

allegato

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misura pari a €. 1.250,00 (milleduecentocinquanta) per dipendente e parametrato in base alla scala indicata nel C.C.N.L. vigente :

1° 1002° 1173° 1354° 1485° 1616° 1827° 2038° 224

In caso di variazioni sostanziali introdotte da successiva contrattazione collettiva nazionale sulla scala parametrica o sui livelli di inquadramento, le parti si impegnano a ridiscutere gli effetti del presente accordo.

STRUTTURA DEL PREMIO NEL PERIODO DI VIGENZA DELL’ACCORDO

Il premio è composto di 3 quote:

- Redditività, peso 60%- produttività, peso 15%- qualità del servizio, peso 25%La 1^ quota (Redditività, con peso pari al 60% del valore nominale del premio definito) è collegata alla redditività aziendale e misurata con riferimento al M.O.L. (Margine Operativo Lordo) risultante dal bilancio di esercizio approvato ufficialmente dall’Assemblea degli Azionisti, in relazione al valore del MOL annualmente fissato quale obbiettivo dal CDA con l’approvazione del budget;la 2^ quota (Produttività con peso pari al 15% del valore nominale del premio definito) è collegata alla riduzione di 2,00 giorni medi per allacciamenti idrici, rispetto al valore di consuntivo dell’anno precedente; la 3^ quota (qualità del servizio con peso pari al 25% del valore nominale del premio definito) è collegata all’ incremento del numero di contatori idrici sostituiti annualmente per obsolescenza e difetti di funzionamento, in relazione ad un valore di obbiettivo minimo dato anno per anno.

MODALITA’ DI EROGAZIONE DEL PREMIOIl premio viene riconosciuto a tutti i lavoratori dipendenti in organico al 31 dicembre dell’anno di riferimento, con un’anzianità di servizio in azienda non inferiore a 3 mesi, mentre per i dipendenti con contratto part-time il premio verrà erogato in base alla percentuale di riduzione dell’attività lavorativa.In caso di variazione di livello il premio corrispondente al livello superiore verrà corrisposto a decorrere dal 6° mese successivo a quello di decorrenza; per i dipendenti cessati prima del periodo fissato per l’erogazione del premio - qualunque sia la causa, eccetto per licenziamento disciplinare - lo stesso verrò calcolato in base al valore corrisposto nell’anno precedente e in proporzione ai giorni effettivamente prestati; in tal caso l’erogazione avviene contestualmente alla liquidazione del trattamento di fine rapporto. Per l’erogazione vengono computati i giorni di effettiva presenza o ad essa assimilati; sono assimilati alla effettiva presenza le assenze per : infortunio sul lavoro, ferie, ricoveri ospedalieri, astensione obbligatoria per gravidanza e puerperio e permessi comunque retribuiti.Il valore del premio è dato dall’ importo nominale del corrispondente livello, diviso 365 giorni per il numero di giorni di presenza .Le parti confermano che il premio così definito nel presente accordo rientra nella fattispecie prevista dall’Art.2 della Legge 23 maggio 1997 n°135 e successive integrazioni o modifiche, ai sensi della quale le erogazioni derivanti dai contratti collettivi di 2°livello godono di particolari benefici di decontribuzione.Le parti convengono ancora, che gli importi del premio non sono utili agli effetti del Trattamento di fine rapporto ai sensi dell’Art. 2120 del codice civile, come modificato dalla Legge n°297/82; gli importi del premio non incidono su alcun istituto contrattuale e/o di Legge per averne le parti stipulanti già tenuto conto nel concordarne il valore, così come previsto dall’Art. 3 della Legge 29 luglio 1996 n°402.

DECORRENZA E DURATA Il presente accordo , ha validità triennale e decade automaticamente il 31/12/2011, salvo disdetta anticipata mediante raccomandata (o modalità equivalente) da effettuare 3 mesi prima della scadenza. In considerazione della modifica sostanziale dei parametri di riferimento rispetto all’accordo precedente , per il biennio successivo di durata dell’accordo (2010-2011) le parti convengono di sottoporre a verifica sia i parametri che la parte economica.

PARAMETRI PER LA DETERMINAZIONE DEL PREMIO PER L’ANNO 2009

Per l’esercizio 2009 i parametri vengono determinati come di seguito:

REDDITTIVITA’L’obiettivo è il raggiungimento del MOL (Margine operativo lordo) in misura pari al valore indicato nel budget annuale approvato dal Consiglio di Amministrazione (valore fissato in €. 14.500.539,94), in base al dato che sarà desunto dal bilancio di esercizio approvato ufficialmente dall’

Assemblea degli azionisti. La quota parte del premio 2009 per la redditività sarà così calcolata :

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PRODUTTIVITA’L’obiettivo , per il 2009, è la riduzione di 2,00 giorni medi dei tempi per allacciamenti idrici rispetto al valore di consuntivo 2008 pari a 23,12 giorni:In caso di frazione di giorni, l’arrotondamento verrà effettuato all’unità superiore in caso di valori pari o superiore a 0,500 ; all’unità inferiore in caso di valori inferiori a 0,500 .

QUALITA’ DEL SERVIZIOL’obiettivo, per il 2009, è l’incremento del numero di contatori idrici sostituiti per obsolescenza e difetti di funzionamento per un quantitativo (effettiva sostituzione) al 31 dicembre 2009 uguale o maggiore di 6.200 unità.

Per UMBRA ACQUE SPA Per FILCEM/CGIL Per FEMCA/CISL Per UILCEM/UIL

riduzione n°giorni % obiettivo uguale o maggiore 2,00 100% Tra 1,99 e 1,76 75% Tra 1,75 e 1,51 50% Tra 1,50 e 1,01 25%

N°contatori sostituiti % obiettivo uguale o maggiore 6.200 100% Tra 6.190 e 6.151 75% Tra 6.150 e 6.101 50% Tra 6.100 e 6.051 25% Uguale o inferiore 6.050 0%

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DPO E DPCCAPI STRUTTURA

VERBALE DI ACCORDO

Il giorno xx del mese di settembre, presso la sede legale della Società UMBRA ACQUE S.p.A. si sono incontrate per discutere in merito all’istituto del premio di risultato per il personale in ruolo di capo struttura.

DA UNA PARTEUMBRA ACQUE S.P.A. rappresentata dall’Amministratore Delegato, Ing. Roberto Bacoccoli e dal Direttore Operazioni generali , Geom. Domenico Antognelli, assistiti dal Dirigente responsabile dell’Unità organizzativa Risorse Umane, organizzazione e sistemi Dott. Fabrizio Becchetti,

DALL’ALTRALe associazioni sindacali:

FILCEM/CGIL rappresentata dai Sig.ri UILCEM/UIL rappresentata dai Sig.riFEMCA/CISL rappresentata dai Sig.ri

e hanno stipulato il seguente accordo aziendale.

Premesso :

che il C.C.N.L. del settore GAS-ACQUA stipulato in data 01 marzo 2002 e successivi rinnovi, nell’assumere come proprio lo spirito - del “Protocollo sulla politica dei redditi e dell’occupazione, sugli assetti contrattuali, sulle politiche del lavoro e del sostegno al sistema produttivo “ del 23 luglio 1993 e realizzandone per quanto di competenza le finalità e gli indirizzi in tema di relazioni sindacali, nel rispetto dei criteri dettati dallo stesso Protocollo, l’esercizio della contrattazione di secondo livello, ai cui principi le parti, nella stipula del presente accordo si sono richiamate;che l’Art.9 del C.C.N.L. di Settore, allo scopo di migliorare il servizio e la competitività delle aziende anche attraverso strumenti di - partecipazione riferiti ai risultati aziendali, ha previsto una contrattazione quadriennale a contenuto economico, che ha la funzione di definire una erogazione annua variabile collegata a risultati concreti di redditività, produttività, efficienza e qualità denominata “premio di risultato”;che il 31.12.2008 è scaduto il primo quadriennio di vigenza sia della parte normativa che economica del precedente accordo, disdettato - da parte datoriale con atto formale del 29/09/2008.

tutto ciò premesso si conviene quanto segue.Le parti anche in coerenza con il modello di relazioni sindacali a cui fa riferimento il presente accordo, intendono istituire una erogazione variabile e non predeterminata il cui meccanismo sia strettamente correlato a positivi risultati economici e gestionali.

Quanto precede in conformità e rispetto di quanto previsto al punto 3) del capitolo “assetti contrattuali” del protocollo 23 luglio 1993 e di quanto richiamato in materia dal vigente C.C.N.L.

In questa ottica le parti stabiliscono i seguenti criteri:

AMBITO DI APPLICAZIONEIl presente accordo si applica a tutto il personale con livello contrattuale diverso da dirigente che formalmente esercita funzioni di “Capo struttura” con responsabilità di coordinamento anche di più persone e di conduzione di strutture semplici o complesse assegnatario di specifici obiettivi di risultato in coerenza con il budget aziendale; in base all’ attuale organigramma per “Capi struttura” si intendono:

Responsabili di unità organizzative - Responsabili di unità operative- Responsabili di settori-

AMMONTARE DEL PREMIOIl premio complessivo è rapportato sia al livello contrattuale che alla posizione organizzativa ricoperta e risulta così composto:una quota (livello) è commisurata al livello contrattuale; con riferimento al livello “QUADRO” viene fissata in misura pari a €. 2.351,94 per dipendente e parametrata in base alla scala indicata nel C.C.N.L. vigente :

1° 1002° 1173° 1354° 148

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5° 1616° 1827° 2038° 224

Un’altra quota (posizione) è commisurata alla posizione ricoperta e parametrata con riferimento alla struttura coordinata :

Unità organizzativa €. 4.500,00- Unità operativa RU1 €. 3.700,00- Unità operativa RU2 €. 3.300,00- Unità operativa RU3 €. 3.000,00- Settore S1 €. 2.500,00- Settore S2 €. 1.500,00- Settore S3 €. 500,00-

STRUTTURA DEL PREMIO NEL PERIODO DI VIGENZA DELL’ACCORDOIl premio , per l’anno 2009, è composto di 3 quote:

- Redditività, peso 50%- produttività, peso 30%- DPC (comportamento) peso 20%

La 1^ quota (Redditività, con peso pari al 50% del valore nominale del premio definito) è collegata alla redditività aziendale e misurata con riferimento al M.O.L. (Margine Operativo Lordo) risultante dal bilancio di esercizio approvato ufficialmente dall’Assemblea degli Azionisti, in relazione al valore del MOL annualmente fissato quale obbiettivo dal CDA con l’approvazione del budget;la 2^ quota (Produttività con peso pari al 30% del valore nominale del premio definito) è collegata al raggiungimento al 31 dicembre 2009 di un numero di giorni di ferie residue pari o inferiore a 4,00 ; la 3^ quota (Direzione per Comportamento ,con peso pari al 20% del valore nominale del premio definito) è collegata al comportamento tenuto nell’esercizio del ruolo in base a valutazione dei Responsabili di riferimento, secondo i criteri e parametri allegati al presente accordo .

MODALITA’ DI EROGAZIONE DEL PREMIOIl premio viene riconosciuto a tutti i lavoratori dipendenti in organico al 31 dicembre dell’anno di riferimento, con un’anzianità di servizio in azienda non inferiore a 3 mesi, mentre per i dipendenti con contratto part-time il premio verrà erogato in base alla percentuale di riduzione dell’attività lavorativa.In caso di variazione di livello, la quoto di premio corrispondente al livello superiore verrà riconosciuta a decorrere dal 6° mese successivo a quello di decorrenza; per i dipendenti cessati prima del periodo fissato per l’erogazione del premio - qualunque sia la causa, eccetto per licenziamento disciplinare - lo stesso verrò calcolato in base al valore corrisposto nell’anno precedente e in proporzione ai giorni effettivamente prestati; in tal caso l’erogazione avviene contestualmente alla liquidazione del trattamento di fine rapporto. Per l’erogazione vengono computati i giorni di effettiva presenza o ad essa assimilati; sono assimilati alla effettiva presenza le assenze per : infortunio sul lavoro, ferie, ricoveri ospedalieri, astensione obbligatoria per gravidanza e puerperio e permessi comunque retribuiti.Il valore nominale del premio si ottiene dividendo l’ importo nominale del corrispondente livello per 365 giorni (anno convenzionale) e moltiplicando il risultato per il numero di giorni di presenza .Le parti confermano che il premio così definito nel presente accordo rientra nella fattispecie prevista dall’Art.2 della Legge 23 maggio 1997 n°135 e successive integrazioni o modifiche, ai sensi della quale le erogazioni derivanti dai contratti collettivi di 2°livello godono di particolari benefici di decontribuzione.Le parti convengono ancora, che gli importi del premio non sono utili agli effetti del Trattamento di fine rapporto ai sensi dell’Art. 2120 del codice civile, come modificato dalla Legge n°297/82; gli importi del premio non incidono su alcun istituto contrattuale e/o di Legge per averne le parti

stipulanti già tenuto conto nel concordarne il valore, così come previsto dall’Art. 3 della Legge 29 luglio 1996 n°402.

DECORRENZA E DURATA

Il presente accordo , ha validità triennale e decade automaticamente il 31/12/2011, salvo disdetta anticipata mediante raccomandata

(o modalità equivalente) da effettuare 3 mesi prima della scadenza. In considerazione della modifica sostanziale dei parametri di riferimento rispetto all’accordo precedente , per il biennio successivo di durata

importo MOL % obiettivoUguale o maggiore di €.15.950.593,94 110% uguale a €. 14.500.539,94 100% Tra €. 14.500.539,93 e €. 14.215.252,75 75% Tra €. 14.215.252,74 e €. 13.929.965,50 50% Tra €. 13.929.965,49 e €. 13.359.391,25 25% Uguale o inferiore €. 13.359.391,24 0%

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dell’accordo (2010-2011) le parti convengono di sottoporre a verifica sia i parametri che la parte economica.

PARAMETRI PER LA DETERMINAZIONE DEL PREMIO PER L’ANNO 2009Per l’esercizio 2009 i parametri vengono determinati come di seguito:

REDDITTIVITA’L’obiettivo è il raggiungimento del MOL (Margine operativo lordo) in misura pari al valore indicato nel budget annuale approvato dal Consiglio di Amministrazione (valore fissato in €. 14.500.539,94), in base al dato che sarà desunto dal bilancio di esercizio approvato ufficialmente dall’ Assemblea degli azionisti. La quota parte del premio 2009 per la redditività sarà così calcolata : Nel caso in cui l’obiettivo non venga raggiunto (% pari a zero), non verrà erogata neanche la quota corrispondente alla produttività , indipendentemente dalla sua percentuale di raggiungimento .

PRODUTTIVITA’

L’obiettivo , per il 2009, è il raggiungimento al 31 dicembre 2009 di un numero di giorni di ferie residue pari o inferiore a 4,00;

In caso di frazione di giorni, l’arrotondamento verrà effettuato all’unità superiore in caso di valori pari o superiore a 0,500 ; all’unità

inferiore in caso di valori inferiori a 0,500 .

D.P.C. (Direzione Per Comportamenti)

L’obiettivo comportamentale per il 2009 , valutato dai Responsabili di riferimento, secondo i criteri e parametri allegati al presente

accordo è:

Per UMBRA ACQUE SPA Per FILCEM/CGIL Per FEMCA/CISL Per UILCEM/UIL

DPC - giudizio % obiettivoeccellente 100%

consolidato 75%Presidiato 50%

riduzione n°giorni % obiettivo uguale o inferiore a 4,00 100% Tra 4,01 e 4,20 75% Tra 4,21 e 4,40 50% Tra 4,51 e 4,60 25% Uguale o maggiore 4,61 0%