Quotidiano - 22 luglio 2012

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ANNO VIII - N° 170 - DOMENICA 22 LUGLIO 2012 - DISTRIBUZIONE GRATUITA L’Oscar del giorno a Nicola Manocchio Il Tapiro del giorno ai sindacati REGIONE I consiglieri non più 30 ma 21 Lo sostiene anche la Corte Costituzionale A PAG. 5 POLITICA La riduzione delle Province ripropone il caso Molise Domani la protesta A PAG. 14 CAMPOBASSO La chiesa di San Giorgio riprodotta su di una moneta da 5 euro A PAG. 11 Quotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 05 del 05/03/2005 - Direttore Responsabile: Franco Boccia - Direttore Editoriale: Diana Esposito Blob di A. Piccirillo sede legale: via Veneto, 113 - 80054 Gragnano (NA) Tel. 0874.438918 - Fax 0874.318087 E-mail Redazione Campobasso: [email protected] E-mail: Amministrazione - Pubblicità: [email protected] Stampa: Centro Offset Meridionale srl Caserta Il lunedì non siamo in distribuzione La collaborazione è gratuita GIORNALE SATIRICO 30.000 copie in omaggio www.lagazzettadelmolise.it | [email protected] L'Oscar del giorno lo assegniamo al sindaco di Fossalto, Nicola Manocchio, che da tempo sta cercando di portare all'attenzione di tutti la disperata situa- zione della scuola del suo paese. Realiz- zata per potere assicurare tranquillità a chi la frequenta, di antisismico non ha praticamente nulla. Per questo, ci ha provato ancora ieri a denunciare la si- tuazione nella speranza che il caso possa scoppiare per assicurare una scuola vera al paese. Ci sarà un giudice a Berlino? Il Tapiro del giorno lo diamo ai sinda- cati. Nel mentre il problema lavoro si fa sempre più pesante, le imprese non rie- scono a leggere strategie possibili per il futuro, le sigle sindacali si cimentano in virtuosismi come quelli di difesa dei premi di produzione dei dirigenti. Ma anche accettando i 29 licenziamenti allo Zuccherificio pure in mancanza di un quadro preciso di riferimento su come e in che maniera individuare chi dovrà andare via. La difesa delle sole posizioni forti non dovrebbe essere bagaglio di sindacati veri.

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Quotidiano - 22 luglio 2012

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ANNO VIII - N° 170 - DOMENICA 22 LUGLIO 2012 - DISTRIBUZIONE GRATUITA

L’Oscar del giornoa Nicola Manocchio

Il Tapiro del giornoai sindacati

REGIONE

I consiglierinon più 30ma 21Lo sostieneanche la CorteCostituzionale

A PAG. 5

POLITICA

La riduzionedelle Provinceriproponeil caso MoliseDomanila protesta

A PAG. 14

CAMPOBASSO

La chiesadi San Giorgioriprodottasu di unamonetada 5 euro

A PAG. 11

Quotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 05 del 05/03/2005 - Direttore Responsabile: Franco Boccia - Direttore Editoriale: Diana EspositoBlob di A. Piccirillo sede legale: via Veneto, 113 - 80054 Gragnano (NA)Tel. 0874.438918 - Fax 0874.318087E-mail Redazione Campobasso: [email protected]

E-mail: Amministrazione - Pubblicità: [email protected]

Stampa: Centro Offset Meridionale srl Caserta

Il lunedì non siamo in distribuzioneLa collaborazione è gratuita

GIORNALE SATIRICO

30.000 copie in omaggiowww.lagazzettadelmolise.it | [email protected]

L'Oscar del giorno lo assegniamo alsindaco di Fossalto, Nicola Manocchio,che da tempo sta cercando di portareall'attenzione di tutti la disperata situa-zione della scuola del suo paese. Realiz-zata per potere assicurare tranquillità achi la frequenta, di antisismico non hapraticamente nulla. Per questo, ci haprovato ancora ieri a denunciare la si-tuazione nella speranza che il casopossa scoppiare per assicurare unascuola vera al paese. Ci sarà un giudicea Berlino?

Il Tapiro del giorno lo diamo ai sinda-cati. Nel mentre il problema lavoro si fasempre più pesante, le imprese non rie-scono a leggere strategie possibili per ilfuturo, le sigle sindacali si cimentano invirtuosismi come quelli di difesa deipremi di produzione dei dirigenti. Maanche accettando i 29 licenziamenti alloZuccherificio pure in mancanza di unquadro preciso di riferimento su come ein che maniera individuare chi dovràandare via. La difesa delle sole posizioniforti non dovrebbe essere bagaglio disindacati veri.

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CAMPOBASSO. E' stato il presi-dente del Consiglio regionale, MarioPietracupa, a lanciare l'idea disedute consiliari a raffica persvolgere ordini del giornomai chiusi. La legge regio-nale, non si sa fino a chepunto in piedi, assegnasolo la possibilità diadottare atti indifferi-bili. Sta di fatto che, alcontrario, sembraemergere in molticonsiglieri la nostal-gia delle sedute diConsiglio regionalenonostante ben poco ilmateriale prodotto.Sembra, così, che il presi-dente del Consiglio facciariecheggiare la canzone deiSanto California "Tornerò" neicorridoi di palazzo Moffa. "Rivedoancora il treno allontanarsi (dopo lasentenza del Tar) e tu (aula del Con-siglio regionale), che asciughi quellalacrima - tornerò com'è possibile unanno senza te. Adesso scrivi (per il ri-corso) aspettami (convocherò la se-duta), il tempo passerà, un anno nonè un secolo - tornerò, com'è difficilerestare senza te (Consiglio regionale).

Sei sei la vita mia quanta nostalgiasenza te tornerò, tornerò (a presiedereil Consiglio)". Ora si resta in attesa dicapire come si andranno a svolgere ilavori del Consiglio regionale, qualigli argomenti che dovranno essere

esaminati, quali le risposte che sa-ranno date ai cittadini e al mondodelle imprese. Interrogativi apertiproprio mentre nei corridoi riecheg-giano le note di "Tornerò" dei SantoCalifornia.

Hit Parade, trasmissione radiofonica che

ebbe un largo larghissimo seguito per al-

meno una ventina d'anni nel nostro

Paese. Una trasmissione capace di assur-

gere a fenomeno, fino a generare nume-

rosi tentativi di applicazione dei propri

meccanismi, per tacere dei tentativi di

imitazione. Oggi, e per ogni settimana, un

disco accompagnerà uno dei protagonisti

di questa rubrica.

Il leitmotiv.La voglia di convocare

il Consiglio regionale

sembra portare Pietracupa

a cantare “Tornerò”

dei Santo California

Il segretario regionale di Rc, Italo DiSabato; il segretario regionale del Pdcie il consigliere regionale della Federa-zione delle sinistra, Salvatore Ciocca,uniti contro i sindacati che “con tempi-smo e cinismo” sono intervenuti in di-fesa della dirigenza regionale che neigiorni scorsi ha incassato un importopari al 60 per cento del cosiddetto pre-mio di produttività (“che, in quanto asoldoni, dicono i tre della sinistra, s'av-vicinano al guadagno annuo di un lavo-ratore di questa regione”). Nel bel mezzodell’estate molisana infarcita di pro-blemi economici, di crisi economiche,di episodi di disagio civile, di situazionial limite della sopravvivenza e di unalunga serie di fatti di cronaca che de-nunciano la progressiva deriva versola povertà di ampie fasce sociali, la Re-gione Molise ha versato somme da 10a 15 mila euro ai propri dirigenti giu-stificate dall’applicazione di un appo-sito provvedimento di legge che do-vrebbe premiare, tra i dirigenti,solamente coloro che sono nella con-dizione di dimostrare che il propriooperato abbia procurato un sostanzialevantaggio all’amministrazione e allacollettività. Un provvedimento, invece,la cui applicazione corrisponde unica-mente all’aggiunta di un sostanziale e

sostanzioso irrobustimento degli emo-lumenti. Un provvedimento discrimi-natorio, la cui “produttività” è nel ge-nerale risentimento delle altrecategorie lavorative e, soprattutto, dellasocietà civile ormai strastufa delle par-zialità, dei vantaggi, del mantenimentodi privilegi urticanti del buon senso co-mune e della giustizia sociale, soprat-tutto in una conclamata crisi econo-mica. Il concetto di equità annunciatodal governo Monti al suo insediamento

viene quotidianamente disatteso, irriso,devastato da situazioni come questa ge-nerata dalla Regione Molise che, tra leRegioni italiane, è la più sovraccaricadi provvedimenti che vanno a incideree a pesare sul reddito dei cittadini(tasse, imposte, addizionali e via di-cendo) per turare le falle dell’economialocale. A dispetto di questa generaliz-zata condizione di disagio collettivo èvenuto fuori il premio di produttivitàin favore di gente che porta a casa da

150 a 200mila (e oltre) euro l’anno chei sindacati hanno inteso difendere rom-pendo la consegna del silenzio - comesottolineano Di Sabato, Macoretta eCiocca - “nei casi spinosi dello zucche-rificio, della Solagrital, della Fiat e dellecentinaia di vertenze aperte dai lavora-tori delle piccole imprese molisane dallacosta all’entroterra”. Gente di cui il cit-tadino è all’oscuro in che cosa si so-stanzi il merito e il diritto per cui deb-bano essere ulteriormente ristorati.Non bastassero i premi di produttività,la Regione Molise è anche titolare dellacosiddetta Legge Quadro. Altro prov-vedimento discriminatorio; altra con-dizione premiale ad libitum di una partedel personale in assenza di qualsivogliagiustificazione se non quella di esserestata inclusa in un determinato livellofunzionale a seguito di decisioni e discelte di pura essenza e marca cliente-lare, complici i sindacati. La dura presadi posizione di una parte della sinistranei confronti del sindacato, un tempointoccabile tabù, dovrebbe aprire gli oc-chi al potere politico e amministrativoche non vede e non s’accorge del livellodi esasperazione cui è giunta la partepiù cospicua della società civile.

Dardo

Di Sabato, Macorettae Ciocca hanno

rotto il tabù dell’intangibilità del sindacato

Denunciato il cinicotempismo con cui

le Forze sociali si sono schierate

a favore dei dirigentiregionali oggetto

di migliaia di euro di produttività

Silenzio assoluto, invece, sulle vicendedello Zuccherificio,della Solagrital, dellaFiat e delle centinaiadi vertenze aperte dai lavoratori delle piccole impresemolisane

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CAMPOBASSO. "Sacrifici sì, ma non asenso unico, dopo la riduzione del 20% acarico dei medici del territorio (medicidi famiglia, pediatri e guardie mediche)ora è giunto il momento di tagliare i costidella politica e della macchina ammini-strativa". Questa la richiesta avanzata daErnesto La Vecchia, dirigente nazionaledello Smi, alla regione Molise. Pesa, enon poco, infatti, la recente pubblica-zione della delibera con la quale la Re-gione ha provveduto ad elargire i premidi produttività ai propri dirigenti. Qual-cosa come 800mila euro cifra che rap-presenta il 60 percento della somma daerogare come competenza per il 2011.Poi, ci sarà il pagamento del restante40 percento. A queste cifre, poi,fanno riscontro quelle che conti-nuano a girare a livello di Con-siglio regionale che stridono,fortemente, con i tagli impostisugli stipendi di altre categorie. Comequella, per l'appunto, medica. "Con lanostra decisione – spiega – abbiamodimostrato ancora una volta lanostra disponibilità nella lottacontro questa dura situazionedi crisi economica. I cittadini,nonostante ciò, continue-ranno, grazie a noi, ad avere un serviziosul territorio di grande livello professio-nale". A pesare, per intanto, il taglio agli

emolumenti fin qui erogati ai sanitari. "Imedici vedranno decurtati i propri com-pensi del 20% – continua il dirigente na-zionale Smi - con un risparmio prevedi-bile di circa 1 milione di euro. A frontedi questo sacrificio chiediamo, però, cheanche in altri settori si facciano i dovutitagli, a partire dalla Politica e dagli sti-pendi dei consiglieri, degli assessori edei burocrati e consulenti della regione.Altrimenti tutto ciò risulterà essere unprovvedimento inutile oltre che ingiustoe iniquo". A non essere digerito, infatti,

è quanto registrato nell'erogazionedei premi di produttività ai dirigentima anche al mantenimento di nu-

meri e soldi relativi alla classe poli-tica regionale.

"È opportuno dare l’esempio – con-clude Crudele, segretario regionaleS.M.I.- altrimenti questo intervento delgoverno regionale rischia di essere l’en-nesimo gioco di prestigio della “casta”:togliere ai lavoratori per preservare ipropri privilegi". Un appello, quello delSindacato medici, che segue le denuncefatte anche da quanti operano nella con-tinuità assistenziale con i loro già magristipendi che si sono ridotti ulteriormente.Sarebbe il caso, a questo punto, di ridi-segnare l'ossatura del sistema burocra-tico e politico e renderlo morigerato ri-spetto ai tempi che viviamo.

CAMPOBASSO. Come se non ba-

stasse, ora ci sono i pagamenti dei

premi anche ai dirigenti dell'Asrem.

"Dopo il "tesoretto" dei dirigenti re-

gionali, ecco quello dei colleghi del-

l'Asrem che stanno per intascare il

premio per il "trattamento econo-

mico connesso agli incarichi dirigen-

ziali dell'area Pta" del 2011 e anche la

prima tranche di quello del 2012. Un

milione e 700mila euro circa: 836mila

123,40 per il 2011 e 862mila 444,72

per il 2012". E' questo il commento

del consigliere regionale, Salvatore

Ciocca.

Il provvedimento numero 307 del-

l'Asrem è datato 16 luglio e stride in

maniera evidente con la pesantissima

pressione fiscale. "Tartassati e presi

in giro - prosegue Ciocca - imposi-

zione fiscale da capogiro, ticket ele-

vati sulle prestazioni, lunghissime li-

ste d'attesa, servizi sanitari ormai da

cercare con il lanternino, ospedali

prima ristrutturati e poi chiusi, pri-

mariati da elargire a parenti e amici

anche se non se ne ravvisava il biso-

gno, fondi per lo sviluppo che do-

vrebbero essere utilizzati per ripia-

nare il debito che le politiche

dissennate del presidente hanno

creato.... ma le indennità per incarico

in struttura complessa e le retribu-

zioni di posizione non si toccano".

Le polemiche che sono state regi-

strate a seguito della pubblicazione

della graduatoria di pagamento,

hanno portato i sindacati a difen-

dere il provvedimento perchè in li-

nea con il contratto. Per questo, il

consigliere Ciocca torna a sottoli-

neare la portata di quell'intervento.

"Nell'attesa che i sindacati replichino

con la solita nota nella quale ricor-

dano che le premialità sono previste

dalla normativa vigente, chiedo uffi-

cialmente al manager Percopo di co-

noscere - per la trasparenza degli

atti - i nomi dei fortunatissimi che

potranno mettere insieme "pranzo e

cena" per i prossimi anni alla faccia

di chi è costretto a rimandare gli

esami medici perché non può per-

mettersi il ticket, degli operai della

Fiom ai quali viene decurtato lo sti-

pendio, dei lavoratori dello Zucche-

rificio e della Solagrital per i quali

s'addensa l'ombra minacciosa del li-

cenziamento, delle centinaia di ope-

rai che fanno i conti con la mobilità

e delle migliaia di giovani disoccu-

pati". E' pur vero che i premi sono

previsti da quella sciagurata riforma

che fece capo all'onorevole Bassa-

nini. In qualche altra parte d'Italia,

però, le stesse somme sono state gi-

rate ad altri scopi. "Mi piace segna-

lare quanto è avvenuto al Comune

di Genova dove il premio di risul-

tato 2012 dei dirigenti, circa 1 mi-

lione e 800mila euro, è stato desti-

nato ai minori a rischio, per azioni di

sostegno a bambini e adolescenti.

Quando si vuole - chiude Ciocca -

tutto è possibile".

“Sacrifici, ma non a senso unico

Tagli ai medici e non ai dirigenti”La lettera denuncia è dello SmiLa Vecchia: “A noi reciso il 20%

dello stipendio, agli amministrativitutto resta come prima”

Dirigenza sanitaria,premi per oltreun milione e mezzo

Il nuovo caso.Il 16 luglio è stata firmata

la delibera per l’erogazione

dei fondi di produttività

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CAMPOBASSO. Voglionoabbandonare la Puglia – “unaregione matrigna” – e abbrac-ciare il Molise. Hanno giàpredisposto un referendumed ora scaldano i motori peruna vera e propria marcia inprogramma mercoledì 25 lu-glio.

Tra qualche giorno, ammi-nistratori e semplici cittadinisi ritroveranno all’altezza delponte Tredici archi, sulla sta-tale 17, per chiedere di supe-rare gli attuali confini e darvita al progetto Moldaunia:Lucera, Biccari, Pietramonte-corvino, Castelnuovo dellaDaunia, Casalnuovo Monte-rotaro, Casalvecchio di Pu-glia, Motta Montecorvino,Volturino, Alberona, Roseto,Volturara Appula, San Marcola Catola, Celenza Valfortoree Carlantino, invocano a granvoce “l'avvio di un iter distudi, analisi e confronti trale parti finalizzato a verifi-care la fattibilità di un con-creto passaggio al Molise”. Sepoi – anche solo per rispettoistituzionale – all’iniziativaaderisce anche il presidentedella Provincia di Campo-basso, Rosario De Matteis, al-lora la faccenda diventa se-ria.

“Le decisioni inique e di-rettamente o indirettamenteprese dal governo regionale

e, per quanto di competenzain modo trasversale, anchedai rappresentanti provin-ciali in seno al Parlamentoregionale – spiegano dal Co-

mitato promotore – cilasciano un terri-

torio dissestato,q u o t i d i a n a -mente pri-vato di ser-vizi e dirittifondamen-tali, dalla

mobilità al-l ’ i s t r u z i o n e

alla sicurezza, daultimo la salute, con

l’ultima vergognosa deci-sione che chiude l’ospedaledi Lucera. Il dato vergognoso,raccapricciante è che, ri-spetto a un taglio comples-sivo di 73 posti letto nellaprovincia di Foggia, 68 si ta-gliano a Lucera e 5 nei rima-nenti ospedali di San Severo,Cerignola e Manfredonia, no-nostante il nosocomio dellacittà sveva sia certificato, condati oggettivi, il migliore tra iquattro relativamente a tuttigli indicatori analizzati. I cit-tadini di Lucera e dei MontiDauni – si legge ancora inuna nota – non sono più di-sposti a tollerare le discrimi-nazioni e l'abbandono subitida anni. A partire dalla ceri-monia simbolica di mercoledì

prossimo smetteranno di in-seguire e rincorrere gli arro-ganti governanti della Pugliae della Capitanata e concen-treranno le loro energie perrendere concreto, rapido eserio il processo di annes-sione alla Regione Molise”.

La Sanità ha quindi inne-scato la diatriba che, a onordel vero, si trascina da tempoimmemore. L’entroterra pu-gliese soffre la cronica as-senza di finanziamenti e at-tenzioni da parte delleistituzioni baresi o foggiane,al punto da far registrare – inalcuni frangenti – limiti tan-gibili alla distribuzione e allacapillarità dei servizi. Infra-strutture stradali in primis,poi reti internet e, più in ge-nerale, un disinteresse deri-vante da una condizione lon-tananza dalla aree urbanepiù popolose ed economica-mente benestanti.

L’unico motivo di interesseper il Molise è legato all’in-vaso di Occhito. Se i 14 Co-muni lasciassero la Puglia, illago artificiale con i suoi 300milioni di metri cubi di acquatrattenuti dall’omonima diga,arricchirebbe la già floridaofferta idrica della nostra Re-gione, offrendoci un’ulteriorefonte di introito derivantedall’erogazione dell’oro blu.Pensiamoci.

In marcia verso il Molise

I rappresentanti istituzionali di quattordici comuni del foggiano daranno vita ad una manifestazione per abbandonare la Capitanata

Di mezzo c’è anche l’invasodi Occhito con i suoi 300 milioni di metri cubi di acqua: una possibile fonte di introito per le nostrefinanze rimaneggiate

Controcanto.

Niente Pugliameglio il SannioCAMPOBASSO. “Il Governo Monti ha sancito lacancellazione della Provincia di Benevento e Iser-nia che non rientrano nel criterio dei 350milaabitanti. Al Sannio è stato dato il benservito senzaalcun preavviso con buona pace dei nostri parla-mentari che, nei giorni scorsi, si erano spesi in let-tere e letterine e nelle solite conferenze stampa edoggi nelle lacrime di coccodrillo”. Così in una nota po-lemica Luigi Bocchino (nella foto), consigliere comunale diBenevento che rilancia l’ipotesi Molisannio. È ora, continua l’espo-nente campano, “di rompere gli indugi e deliberare subito l'indizionedel referendum per l'adesione di Benevento al Molise, per la RegioneMolisannio e la nuova Provincia dei Sanniti”.

Il fatto è che il mito dei Sanniti suggerisce la ribellione a Roma, iltrionfo (momentaneo) delle Forche caudine, ma anche un’economiapovera, pastorale che costrinse non pochi uomini ad offrire i propriservigi come mercenari per gli odiati eserciti nemici. La loro storiaha fine nel 292 a.C. con la definitiva sconfitta subita dall’esercito ro-mano.Rivangare quindi una storia vecchia di due millenni, superata dalleistituzioni moderne, è anacronistico, quantomeno discutibile. Pergiunta, chi vuol entrare in Molise lo fa spesso per frustrazione, es-sendo un territorio marginale per peso politico ed economico: masiamo sicuri che più debolezze non siano una semplice sommatoriadi inefficienze costose? Fin quando il Governo non ci obbligherà, noimolisani preferiamo restarcene da soli. Piccoli, magari poco incisivi,ma almeno autonomi.

Luigi Bocchino: “Creiamo lanuova Provincia dei Sanniti”

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CAMPOBASSO. Con la ma-novra dell'estate 2011 targataTremonti, il legislatore stataleha cercato di porre un frenoalle spese delle regioni legateal numero e agli emolumentidei consiglieri, disponendo,con l’articolo 14, comma 1, let-tere a) e b) della manovra2011, i quali fissano un limiteal numero dei consiglieri e de-gli assessori, rapportato agliabitanti, consentendo, però,alle Regioni di fissare entro imargini stabiliti dalla legge na-zionale di definire esattamentela composizione dei consigli edelle giunte regionali. La let-tera c), sempre dell’articolo 14,comma 1, ha invece dispostoun 'tetto' all’ammontare degliemolumenti dei consiglieri,prevedendo che essi non pos-sano essere superiori a quelliprevisti per i parlamentari. An-che in questo caso, si tratta diun 'limite complessivo', spiegala Corte costituzionale, che la-scia alle Regioni un autonomomargine di scelta. Infine, le di-sposizioni di cui alle lettere d)ed f) dell’articolo 14, comma 1,hanno inteso contenere laspesa pubblica ponendo altrattamento economico deiconsiglieri regionali il limitedell’effettiva partecipazione ailavori del Consiglio, e stabi-lendo che il loro trattamentoprevidenziale debba essere ditipo contributivo. Alle regioni

a statuto ordinario, tuttavia,queste misure di riduzionedella spesa e, in parte, anchedi equiparazione del regimepensionistico dei consiglieriregionali a quello dei normalilavoratori, non erano andategiù. Nonostante il delicatis-simo momento economico. Ecosì si sono rivolte alla Con-sulta, eccependo l’illegittimitàcostituzionale delle norme ci-tate, in quanto a vario titolo as-sunte come lesive della loroautonomia. Secondo la Con-sulta, la norma impugnatatende a far rispettare il princi-pio del rapporto fraelettori/eletti: "La disposizionecensurata, fissando un rap-porto tra il numero degli abi-tanti e quello dei consiglieri, e

quindi tra elettori ed eletti(nonché tra abitanti, consi-glieri e assessori), mira a ga-rantire proprio il principio inbase al quale tutti i cittadinihanno il diritto di essereegualmente rappresentati. Inassenza di criteri posti dal le-gislatore statale, che regolinola composizione degli organiregionali, può verificarsi –come avviene attualmente inalcune Regioni, sia nell’ambitodei Consigli che delle Giunteregionali – una marcata dise-guaglianza nel rapporto elet-tori-eletti (e in quello elettori-assessori): i seggi (nelConsiglio e nella Giunta) sonoragguagliati in misura diffe-rente alla popolazione e,quindi, il valore del voto degli

elettori (e quello di scelta degliassessori) risulta diversamenteponderato da Regione a Re-gione [...] Questa Corte ha giàchiarito che «il principio dieguaglianza, affermato dall’art.48, si ricollega a quello più am-pio affermato dall’art. 3», sic-chè «quando nelle elezioni disecondo grado l’elettorato at-tivo è attribuito ad un cittadinoeletto dal popolo in sua rap-presentanza, non contrasta colprincipio di eguaglianza, maanzi vi si conforma, la normache faccia conto del numero dielettori che gli conferirono ilproprio voto, e con esso la pro-pria fiducia» (sentenza n. 96del 1968). Principio analogovale per gli assessori (CorteCost. cit.)".

I ricorsi alla Corte Costituzionale

avverso il decreto Tremonti, erano

stati promossi dalla Regione La-

zio, dalla Regione autonoma Valle

d’Aosta/Vallée d’Aoste, dalla Re-

gione Basilicata, dalla Provincia au-

tonoma di Trento, dalla Regione

autonoma Trentino-Alto

Adige/Südtirol, dalle Regioni Emi-

lia-Romagna, Veneto, Umbria, dalla

Provincia autonoma di Bolzano,

dalle Regioni Campania, Lombar-

dia, Calabria, dalla Regione auto-

noma della Sardegna e dalla Re-

gione Veneto. Le disposizioni

censurate riguardano il numero

dei consiglieri e degli assessori re-

gionali, nonché l’indennità e il trat-

tamento previdenziale dei consi-

glieri, e prevedono, altresì,

l’istituzione, da parte delle Re-

gioni, di un Collegio dei revisori

dei conti, quale organo di vigilanza

sulla regolarità contabile, finanzia-

ria ed economica della gestione

dell’ente. riduzione a decorrere

dal 1° gennaio 2012, in attuazione

di quanto previsto dall’articolo 3

del decreto-legge 25 gennaio

2010, n. 2, convertito, con modifi-

cazioni, dalla legge 26 marzo

2010, n.42, degli emolumenti e

delle utilità, comunque denomi-

nati, previsti in favore dei consi-

glieri regionali entro il limite del-

l’indennità massima spettante ai

membri del Parlamento, così

come rideterminata ai sensi del-

l’articolo 13 del presente decreto.

CAMPOBASSO. In Molise,con la riduzione del 30 percento si passerebbe infatti da30 a 21 consiglieri, compresoil presidente. Di questi 17complessivamente verreb-bero eletti sul proporzionalee 3 nel maggioritario. In casodi vittoria, uno schieramentoavrebbe diritto a 13 consi-glieri su 21 di cui 9 elettinelle due circoscrizioni pro-porzionali, 3 nel listino mag-gioritario più il presidente.Gli altri 8 spetterebbero allaminoranza. Attualmente perle elezioni si vota, per lascelta dei consiglieri candi-dati nel proporzionale, in duecircoscrizioni provinciali,

quella di Campobasso (cheelegge 17 consiglieri regio-nali) e quella di Isernia (a cuine spettano 7). Gli altri seicompreso il presidente ven-gono di norma eletti nel mag-gioritario e rappresentano ilpremio di maggioranza. LaConsulta ha dichiarato legit-tima anche la previsionedella riduzione degli asses-sori che non possono esserepiù di un quinto dei consi-glieri, cioè 4. Ed è da verifi-care, a questo punto, se pos-sano essere esterni o, come

ipotizzato dallo stesso go-verno, tutti eletti eliminandoo escludendo l'incompatibi-lità tra i due incarichi. Sta difatto che la decisione assuntadalla Consulta determineràun cambio nelle strategie po-litiche delle coalizioni allaluce dei consiglieri da eleg-gere. Si tratta di dieci com-ponenti l'assise in meno e,questo passaggio, non risul-terà di certo indolore. Sta difatto, però, che finalmente sipotrà puntare sulla qualità diquanti da mettere in lista e

tale passaggio potrebbe de-terminare lavori consiliaripiù snelli e, soprattutto, piùequilibrati. Al di là dei costicontenuti, che pure è fattopositivo, va sottolineatol'aspetto di una crescita qua-litativa complessiva dellamacchina politica che, final-mente, potrebbe giovare aquel disegno strategico diuna nuova fisionomia da darealla Regione per vincere lasfida del mantenimento del-l'autonomia e della propriaidentità.

La questione. Era stata la manovra Tremonti

a prevedere tagli per i Consigli regionali

“Possono essere ridotticonsiglieri e costi”

Il fatto. La Corte costituzionale ha ribadito

la bontà del provvedimento del governo

In Molise da 30 a 21 elettiSi rivedono le strategie

Il fatto.Si contraggono

le possibilità

di candidatura

per i singoli

Potrebbe crescere

la qualità

I perché

delle Regioni

ricorrenti

al decreto

21Il numero dei consiglieri

regionali compreso

il presidente in base

alla riduzione del 30%

17Eletti con il proporzionale

3Eletti con il maggioritario

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di Anna Di Matteo

CAMPOBASSO. La Quarta Commis-sione consiliare è alle prese con la spi-nosa questione del dimensionamentoscolastico. Un argomento che da sempreè terreno di scontro anche politico mache va affrontato con decisione per darerisposte concrete al territorio. Il presi-dente della Commissione competente,Lucio De Bernardo, illustra a che puntosono i lavori e la tempistica per l’appro-vazione del piano.

Presidente, il tema è di quelli parti-colarmente importanti, trattandosi diistruzione. La Commissione da lei pre-sieduta a che punto è per quanto ri-guarda l’impostazione del piano?

“Abbiamo già convocato una prima riu-nione nel corso della quale è stata esa-minata l’impostazione precedente. LaProvincia di Campobasso aveva presen-tato ricorso al Tar che ha annullatoquanto deliberato e deciso dal Consiglioregionale in precedenza”.

Cosa diceva la sentenza del Tar?Perché ha accolto il ricorso della Pro-vincia?

“In sostanza il Tar stabiliva con preci-sione quali erano le prerogative, le com-petenze della Regione, disponendo chevenissero nuovamente convocate le Pro-vince affinché esprimessero il loro pa-rere a riguardo”.

Quindi in Commissione siete partitida questo assunto…

“Sì, ne abbiamo discusso alla presenzadel responsabile regionale del settore,dopodichè, unitamente ai commissariabbiamo deciso di audire i presidentidelle due Province ed il dirigente scola-stico Montaquila”.

Cosa è venuto fuori da questa audi-zione?

“E’ emerso che il piano, inviato a marzo,non era attuale rispetto alla programma-zione dell’anno 2012-2013. Per cui è statodeciso di rinviare nuovamente alle Pro-vince il documento che dovrebbe tornarealla Regione entro il 30 settembre pros-simo, con l’impegno, da parte nostra, di

approvarlo entro la fine di questo anno”.Come sarà strutturato il nuovo piano

di dimensionamento?“Secondo la sentenza del Tar ci sono

parametri che in precedenza non eranostati presi in considerazione. Mi riferiscoai 400 alunni per le zone montane, per lezone a minoranza linguistica ed i 600 peri grossi agglomerati. In più, con la sen-tenza della Corte Costituzionale, che pureè intervenuta sull’argomento, potrebberoessere recuperate delle autonomie peralcuni istituti scolastici. Quindi bisognavadare una nuova impostazione che te-nesse conto di questi nuovi indicatori inmodo da approvare un piano che fossequanto più rispondente alle esigenzereali del territorio”.

Ci sono state polemiche sull’impo-stazione del piano che ora state rive-dendo.

“Sì, ma era il frutto comunque di unlavoro fatto dalle Province con la colla-borazione della Conferenza dei sindaci.Probabilmente avrebbe penalizzatoqualche istituto ma non siamo entrati neldettaglio delle singole situazioni. Cisiamo limitati ad occuparci delle lineegenerali ritenendo doveroso approvareun piano che fosse rispondente alle realiesigenze”.

Si parla di accorpamenti. Secondoquali criteri?

“Si procederà tenendo conto di quelleche sono le direttive nazionali”.

Per quanto la tempistica, come simuoverà la Regione?

“Come detto, le Province dovranno in-viarci il piano entro il 30 settembre. LaGiunta e la Commissione avranno tuttigli elementi utili per poter discutere. Seci saranno variazioni che vorremmoeventualmente apportare, a differenza diquanto fatto in precedenza, saranno co-munque sottoposte all’attenzione delle

due Province, perché spetta a loro stabi-lire alcuni dei criteri”.

Come giudica l’impostazione di que-sto piano?

“E’ in linea con quanto prevede laspending review, quindi chiaramente cisaranno degli accorpamenti, tenendoperò conto dei riferimenti ben precisi. Iovorrei evitare le discrezionalità che ca-ratterizzano generalmente la politica.Vorrei attenermi più ad un aspetto so-stanzialmente tecnico. Ci sono dei para-metri da rispettare. Bisogna evitare a tuttii costi le pluriclassi”.

Ma questa impostazione va suppor-tata anche dai servizi, con il potenzia-mento, ad esempio dei trasporti. Noncrede?

“Ovviamente deve essere così. Sarà ne-cessario migliorare i collegamenti tra ipaesi ed i centri maggiori. Quindi biso-gnerà fare, parallelamente, una program-mazione con l’assessorato regionale ai

Trasporti e con i Comuni . LaRegione dovrà assegnare ri-sorse per evitare che proprioi centri minori, quelli che giàsono alle prese con l’isola-mento, soffrano maggior-mente gli effetti dei tagli.Questo discorso vale per la

scuola, ma vale anche per tutti gli altriservizi essenziali, a prescindere dal microcampanilismo che c’è, bisognerà offriresull’altro piatto della bilancia un qualcosache eviti ai cittadini di patire pesanti di-sagi”.

No sarà facile, lei se ne sta già ren-dendo conto.

“Non sarà facile, infatti. Ma la politicadeve lavorare a tuttotondo, non a com-partimenti stagni. Non bisogna focaliz-zare l’attenzione solo sulla scuola. Cisono molti altri problemi da affrontarein altrettanti settori”.

Il piano prevede anche il passaggioin Consiglio regionale, giusto?

“Sì, certo. L’approvazione definitiva, ilvia libera spetta al Consiglio”.

Ed è proprio in Aula che si prevedonoi maggiori problemi, tanto per ricollegarciai ‘micro campanilismi’ a cui faceva rife-rimento il presidente della CommissioneDe Bernardo. I Comuni sono bacini elet-torali. E mai, come in questo momentodi campagna elettorale ormai avviata,sarà indispensabile per la politica garan-tirsi il consenso degli elettori anche at-traverso il mantenimento di istituti sco-lastici, magari frequentati da uno sparutonumero di alunni. Altro che spending re-view!

Le due Province avranno un ruoloimportante ma il via libera spetteràal Consiglio regionale

Scuola, è l’ora degli accorpamentiDe Bernardo: vanno evitatea tutti i costi le pluriclassi

Il presidente della Quarta commissione illustra il lavoro fin qui svolto sul piano di dimensionamento

La Regione dovrà comunque garantire ai paesi collegamenti efficienti con i centri maggiori

Page 8: Quotidiano - 22 luglio 2012

Regione8

22 luglio 2012

Il caso.Il sindaco

di Fossalto

torna sulla

tribolata

questione

della scuola

del paese

FOSSALTO. Ancora è stato il sindaco

di Fossalto, Nicola Manocchio a ri-

chiamare l’attenzione sulla vicenda

della scuola del paese chiusa per ina-

gibilità nonostante i 400mila euro

spesi dalla precedente amministra-

zione per l’adeguamento sismico

dell’edificio che ospitava la scuola

dell’infanzia, la scuola primaria e la

scuola media. "Per denunciare come,

dopo aver speso quasi 500.000,00 €,

fondi post sisma, qualcuno ha rite-

nuto di lasciare i ferri delle nuove ar-

mature dei pilastri infissi, per pochi

cm nella terra e non nelle strutture

di fondazioni. Per quanto i riguarda

condurrò, in ogni sede e luogo, la

battaglia affinché venga accertata la

verità e puniti i responsabili. Dopo

San Giuliano e l'Aquila è inaccettabile

assistere ad uno

scandalo di questa postata. Conse-

gnerò ai parlamentari una contabilità

lavori che dal mio punto di vista è

truffaldina e rivelerò, in diretta, un'al-

tra porcheria".

Sulla scorta delle interrogazioni par-

lamentari presentate da Di Pietro

sulla vicenda, interessata da inda-

gini e procedimenti giudiziari, il

primo cittadino, per

l’occasione, è tornato

con un sopralluogo alla

presenza degli organi di

informazione, affin-

ché tutti possano

prendere atto di

come realmente siano

stati svolti i lavori.

Nel 2009, con il cambio

dell’amministrazione comunale di

Fossalto, il neo eletto sindaco Nicola

Manocchio, appurava a se-

guito di una verifica da lui

sollecitata che, non solo,

i lavori adeguamento si-

smico realizzati durante

la precedente amministra-

zione non avevano per-

messo di aumentare il

grado di sicurezza dello

stabile nei riguardi di un si-

sma di forte intensità ma,

addirittura, avevano posto

in essere condizioni di peri-

colosità maggiori rispetto

alla situazione preesistente.

Da qui, la chiusura della

scuola e l’avvio di iniziative

giudiziarie. “Le responsabilità

su questo scandalo vanno

chiarite – ha dichiarato il sin-

daco di Fossalto – ed occorre

ristabilire la verità su quanto è

accaduto”.

FOSSALTO. "In Molise, nonostanteil tragico precedente della scuola diSan Giuliano di Puglia, crollata du-rante il terremoto del 2002 con la con-seguente morte di 27 bambini e unamaestra, c’è una scuola che può di-

sintegrarsi in caso di sisma". E’quanto denunciava a fine maggio,

Antonio Di Pietro, dopo avereffettuato un sopralluogo

nell’istituto che si trova aFossalto in occasione di

una manifestazione or-ganizzata per richia-

mare l’attenzionesulla vicenda.

Nell’istitutoin questione

sono statieffettuatilavori di

l ’ a d e g u a -mento sismico per 400 mila

euro, ma nonostante ciò la scuola èchiusa perché inagibile. I lavori aquanto pare non solo non hanno per-messo di aumentare la sicurezza dellostabile, ma addirittura avrebbero peg-giorato la pericolosità dell’edificio.

“A seguito del terremoto del 2002 –disse il leader Idv dopo aver effettuatoil sopralluogo – si è proceduto perquesta scuola ad adeguamento si-smico, ma come abbiamo potuto ap-purare l’adeguamento non solo nonè stato completato, ma non è nep-pure a norma con la conseguenzache, in caso di forte scossa sismica,esiste un pericolo di crollo dell’in-tero edificio. Torniamo a denun-ciare pubblicamente una situa-zione gravissima – aggiunse DiPietro – per scuotere le coscienzee per dare una scossa a chi deveoccuparsi di questa faccenda.L’impressione è che siamo difronte ad un’amministrazionepubblica cornuta e mazziata: cor-nuta perché ha pagato un’opera

che non è stata realizzata a dovere emazziata perché ora il paese si ritrovasenza scuola. Ci sono diverse respon-sabilità – sottolineò Di Pietro – laprima é quella penale e va verificataperché per poter fare quello che èstato fatto qualcuno ha dovuto scri-vere cose diverse da quello che sonoin realtà; chi doveva lavorare bene halavorato male e chi doveva vigilarenon ha vigilato. Poi ci sono responsa-bilità, non meno gravi, contabili e am-ministrative. L’Italia dei Valori è impe-gnata su più fronti affinché sianoaccertate responsabilità e affinché lascuola possa tornare ad essere agibileper i cittadini di Fossalto”.

“Ma esisteràun giudicea Berlino?”

L’interrogazione.

Il fatto è finito in ParlamentoDi Pietro: “Bisogna attendereun’altra San Giuliano?”

Page 9: Quotidiano - 22 luglio 2012

922 luglio 2012

Una messe di firme (oltre400) è stata apposta in calcealla richiesta di ripristinodella fermata Seac a CorsoBucci, all’altezza del super-mercato Di Mauro. Una fer-mata storica per un’utenzaaltrettanto consolidata, che aquella fermata univa il carat-tere della centralità alla co-modità di accedervi. La vo-lontà popolare, che interpretai propri bisogni e li trasferi-sce agli amministratori di Pa-lazzo san Giorgio, pare nonabbia più cittadinanza. Il re-gresso sul piano democraticoe nei rapporti tra chi ammi-nistra, a Campobasso, e chi èamministrato, è progressivo einarrestabile. Ormai le di-stanze tra il popolo e il Pa-lazzo sono incolmabili. Gliamministratori chiusi nella

loro autarchia; gli ammini-strati rassegnati a subire,quantunque di tanto in tanto,come nel caso dei firmataridel ripristino della fermata aCorso Bucci, tentano di rea-gire. Senza speranza, però, dicavare il ragno dal buco. Inmodo palese, quasi irridente,da tempo immemore subi-scono gli automobilisti alleprese con le strisce pedonalirialzate e le micro rotonde(roba da impallidire di frontealle immagini Tv che tra-smettono il tour de France efanno vedere le splendide ro-tonde stradali). Purtroppo,dovranno subire anche perl’avvenire, per mano di ungenio (di tanto in tanto qual-cuno fuoriesce dall’anoni-mato) che s’è messo a dise-gnare le carreggiate stradali,

gli incroci, gli svincoli e le in-tersezioni. Il meglio di sé loha dato nella canalizzazionedel traffico antistante il liceoclassico “Pagano” con dei bi-rilli flessibili che hanno giàfatto una brutta fine; il bis losta concedendo all’incrocio diVia Cavour con Via Mazzinie, dicono, non è finita. Cioè, ilgenio non si limiterà ad avercreato un imbuto che procu-rerà l’imbottigliamento deltraffico e code interminabilisu Via Cavour, che a lorovolta determineranno code eimbottigliamenti anche all’al-tezza della stazione ferrovia-ria e di Via Veneto (con an-nesse madonne di chi sitroverà alla guida), utiliz-zando quella sorta di birilliflessibili (destinati peraltroad a essere trinciati in menche non si dica). Pare, infatti,che sia intenzionato a mante-nere la canalizzazioneusando il travertino.

Ciò che sta accadendo incittà ha qualcosa di stupefa-cente. Mai nessuno primad’ora aveva impiegato tuttol’impiegabile per Campo-basso così malridotta e maleamministrata. Il lato oscurodi tanta pervicace inutile de-terminazione - dicono - nonè soltanto farina del saccomunicipale. Per le strisce pe-donali rialzate nei punti piùimpensati e realizzate nelmodo più incoerente possi-bile, pare sia stata determi-nante la volontà di alcunimagistrati che hanno graditoquesti presunti “rallentatoridel traffico” nelle adiacenzedelle proprie abitazioni; perla canalizzazione di Via Ca-vour pare sia altrettanto de-terminante la volontà di unoo più tra gli alti in gradodell’adiacente caserma deicarabinieri. Stentiamo a cre-derlo, anzi ci rifiutiamo dicrederlo, ma intanto la derivadi una città manomessa neisuo stilemi urbanistici, im-bruttita nell’estetica (soprat-tutto stradale), involgaritanelle sue manifestazioniesteriori, fatta a pezzi nellesue antiche prerogative di“città giardino” di chiara im-pronta borghese, pare nondebba avere fine.

Dardo

CAMPOBASSO. Un anziano di 81 anni anni è stato de-nunciato a piede libero dal comando di stazione forestaledi San Giuliano del Sannio. T. G., pensionato di Cercemag-giore, è il responsabile di un incendio che ha interessatola localita' 'Fontana Feudo' agro di Gildone, dove sono an-dati a fuoco circa 6 ettari di superficie, di cui ettari 2 di in-colto ed ettari 4 di bosco. Per dirimere l'incendio e' statonecessario l'intervento della squadra antincendi boschividi Riccia, di un elicottero operativo della Regione Molise edel personale del comando stazione corpo forestale dellostato. L'incendio, divampato nel pomeriggio, e' stato inne-scato da un fuoco acceso, incautamente in condizioni diforte caldo e periodo di assoluto divieto di accensioni, perbruciare un cumulo di residui vegetali che l'anziano ottan-tunenne aveva accumulato a seguito della ripulitura delproprio terreno. Il responsabile dell'incendio su incalzantiinterrogatori ed a fronte della ricostruzione fatta dagliagenti relativamente all'origine ed alle cause dell'incendionon ha potuto fare altro che confessarel'accaduto ovvero lasua colpevolezza. Ilpronto intervento dipersonale e mezziantincendio, richie-sto proprio dall'an-ziana persona a cuiil fuoco era sfuggitoal controllo, ha co-munque consentito dilimitare l'area per-corsa dalle fiamme.

La richiesta di ripristinare la fermata urbana della Seac a Corso Bucci e quella di eliminarele rotatorie e le canalizzazioni del traffico automobilistico sono destinate a cadere nel nulla

Il fatto. Denunciato un anziano

Brucia le stoppiee in fiammevanno sei ettari di bosco

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La volontà popolare non ha piùcittadinanza a Campobasso

Gli amministratori chiusinella loro autarchia;gli amministratirassegnati a subire

Page 10: Quotidiano - 22 luglio 2012

Campobasso10

22 luglio 2012

CAMPOBASSO. Non pochepolemiche, ancora una volta,sulla questione Terminal degliautobus a Campobasso. Aparte, ormai, l'aria di abban-dono che si respira nell'area,resta la confusione. Possibile,che non ci sia nemmeno unquadro sinottico in grado dimettere a disposizione degliutenti orari e arrivi e, perchèno, in quale marciapiede? Puòsembrare una banalità, ma nonè così. In uno stato civile è pro-prio l'informazione che nascedai dati a rendere degno di talenome l'appartenenza a una co-munità. Invece, tutti a chiederedove è possibile prendere ilpullman per una destinazioneo dove arriva quello prove-niente da altra. Un rincorrersidi domande in attesa di rispo-ste. E per fortuna che c'è, al-meno, il bar aperto che con-sente lo scambio di prezioseinformazioni nonchè garantire

l'altrettanto civile utilizzo delbagno. Sono anni che ci sitrova dinanzi a scene comequelle descritte ma da altret-tanto tempo nessuno mai si èperitato di prendere il toro perle corna. Ovvero, di capirecome è possibile risolvere invia definitiva il contenzioso inatto che impedisce l'utilizzo

pieno della struttura. Campo-basso, eppure, è capoluogo diregione e, per questo, è croce-via di scambi ed ha necessitàassoluta di garantire i giusti edovuti collegamenti. Il viverecivile, se si vuole, imporrebbedi potere utilizzare al megliola struttura e, non di seconda-ria importanza, la sistemazioneesterna dello stesso Terminal.Nei periodi scolastici i ragazzisono costretti a vere e propriegimkane tra le auto per cercaredi raggiungere i rispettivi isti-tuti. Senza parlare, poi, quandopiove. A nessun, in questi anni,è venuto in mente di cercare didare un volto civile alle areeesterne dell'autostazione. Fi-nanche il percorso pedonale èlì nella sua immobilità ad at-tendere non si sa quale mira-colo. Che triste spettacolo perun capoluogo di regione chenon riesce a dare servizi aquanti si portano al suo in-terno.

Che triste spettacolo quelloche si offre dinanzi a chi pensadi trovare servizi e qualitàdella vita e, al contrario, si im-batte in un caos senza prece-denti. La vicenda Terminal,purtroppo, è l'emblema dellacittà di Campobasso.

CAMPOBASSO. Ogni giorno centinaia di cittadini de-nunciano alle Associazioni dei Consumatori truffe o gravidisservizi nel mercato dell’energia e del gas. A riportare laquestione in cronaca, le associazioni dei consumatori: Adi-consum, Adoc, Adusbef, Altroconsumo, Assoconsum, As-soutenti, Cittadinanzattiva, Codici, Confconsumatori, Fe-derconsumatori, Lega Consumatori, MovimentoConsumatori, Movimento Difesa del Cittadino, Unione Na-zionale Consumatori. Sono stati oltre 120.000 i reclami pre-sentati alle Associazioni dei Consumatori e allo sportello diAcquirente Unico relativamente ai disservizi ed alle truffeche vedono coinvolte quasi tutte le società di vendita di elet-tricità e gas nel 2011. L’avvio del 2012 conferma questotrend. Contratti attivati con firme apocrife, con firme con-traffatte e falsificate, causati dall’affidamento delle campa-gne acquisti a promotori esterni, che agiscono verso i citta-dini con aggressività e, molte volte, con pratiche commercialiscorrette, ma non solo errori “seriali” di fatturazione, man-cate letture e conguagli stratosferici in bolletta assieme alledoppie fatturazioni, non riconoscimento dei recessi effet-tuati entro i termini, mancata attivazione del Bonus energiae gas agli aventi diritto, e tanti altri guai. È una situazione in-sostenibile che sta ostacolando fortemente la concorrenzanel nuovo mercato dell’energia, rendendola poco credibile.Buona parte delle aziende dell’energia e del gas, sorde atutte le denunce rivolte nei loro confronti in questi annistanno incrinando le relazioni con le Associazioni dei Con-sumatori. "È necessario che le aziende diano segnali intempi rapidissimi di un cambio di rotta e facciano pulizia neiconfronti di quelle agenzie a cui si affidano per procacciarecontratti che rovinano la reputazione delle aziende stesse edel mercato. Per questo abbiamo chiesto all’AEEG (che agiorni adotterà un provvedimento) di introdurre, un nuovosistema che preveda l’erogazione di una forma di inden-nizzo o compensazione a favore dei clienti vittime di un con-tratto truffa. Infatti, solo con un deterrente economico a ca-rico delle aziende di vendita si può disincentivare talipratiche. Per far cessare il fenomeno delle pratiche commer-ciali scorrette o ingannevoli abbiamo proposto all’Autorità(oltre a misure preventive e ripristinatorie e con velocerientro senza oneri per le vittime dei contratti truffa), diadottare delle misure obbligatorie per tutti gli operatoriche si avvalgono di agenti promotori o di telemarketingcon l'invio di una lettera di benvenuto a cui deve seguireuna necessaria conferma scritta, di adesione, da parte delcliente". Per offrire maggiore assistenza ai cittadini le Asso-ciazioni dei Consumatori hanno messo a disposizione unarete di 45 sportelli e un n° verde 800 821212 con il ProgettoEnergia: “Diritti a Viva Voce”.

Terminal degli autobus,nemmeno il quadro partenze

Il fatto. Aumentano le denunce

Consumatori sul piede di guerra

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Tanto caose disagiper quantiusufruisconodell’areaper prendereil pullman

Page 11: Quotidiano - 22 luglio 2012

1122 luglio 2012

Una moneta d’argento da 5 euro, coniata edemessa dalla Zecca dell'Istituto Poligrafico delloStato, sul dritto raffigura il castello Monforte, sulrovescio la lunetta di epoca medioevale tratta dalportale della chiesa di San Giorgio, ornata da fo-glie, grappoli d’uva e da altre rappresentazionivegetali, con al centro l’agnello mistico. Nellaparte superiore, ad arco, la scritta Italia delle Arti2012; alla base dell’opera, la scritta Campobasso.Le impronte, eseguite in conformità delle sud-dette descrizioni, saranno riprodotte in piombo edepositate presso l'Archivio Centrale di Stato.Siamo nell’Olimpo del collezionismo artistico-numismatico; siamo nella storia dell’arte italiana;lo dobbiamo a Gino Marotta che ha voluto rega-lare alla sua città natale, oltre al prestigio della suaarte e della sua fama mondiale di pittore e scul-tore, quest’ulteriore testimonianza d’affetto. Sideve a lui, all’alta considerazione di cui gode nelmondo culturale italiano, l’autorizzazione allaZecca da parte dell’Istituto Poligrafico dello Statoa coniare e ad emettere monete d'argento da 5euro, della Serie «Italia delle Arti - Campobasso»da cedere, in appositi contenitori, ad enti, asso-ciazioni e privati italiani o stranieri. Un successosenza pari per ciò che la storia ha sedimentato aCampobasso, che gli esperti e i cultori delle spe-ciali emissioni della Zecca ritengono sia arrisomeritatamente al capoluogo del Molise e al Molisetutto. Il Castello Monforte e la lunetta del portaledella Chiesa di San Giorgio appartengono ormaialle opere d’arte rappresentative dell’Italia nelmondo. Siamo, come si può intuire, dinanzi aduna testimonianza cui hanno aspirato ed aspiranoi maggiori monumenti d’arte, non sempre ingrado di raggiungere l’obiettivo. L’intervento diMarotta è stato determinante nell’indurre laCommissione Permanente Tecnico-Artistica chepresiede al programma di emissioni numisma-tiche il conio e l’emissione della moneta d'ar-gento. Solo per inciso vogliamo ricordare, inquanto direttamente coinvolti nella vicenda, latribolazione di Marotta nel reperire la documen-tazione grafica e fotografica del Castello e dellaChiesa di San Giorgio, poi risolta, non senza ulte-riore fatica, però, dalla disponibilità del presidentedell’Amministrazione Provinciale a fornirle. Orache il Castello e la Chiesa romanica di san Giorgiosono nel novero delle grandi opere d’arte d’Italia,vogliamo sperare che gli enti territoriali del Mo-

lise (Regione, Provincia, Comune capoluogo eSoprintendenza ai Beni culturali), sappiano reg-gere a questa responsabilità. Ovvero, sappianodedicare a questi due monumenti tutta l’atten-zione e la cura necessarie per essere e rimaneredegni del rango raggiunto. Ad iniziare dalla can-cellazione degli stupidi graffiti che deturpano lapurezza delle linee architettoniche.

A.Cu.

PETRELLA. Ed è polemica tra il giornale "Chi" e iresponsabili del Comune di Petrella Tifernina, inmerito ad un servizio sulla Santa Messa trasmessaproprio dalla chiesa di San Giorgio Martire del paesealle porte di Campobasso pubblicato sul settimanalediretto da Alfonso Signorini. Nel pezzo, infatti, simetteva in luce l'aspetto 'pettinato' del paese nelcorso della cerimonia. Piccata la risposta dell'ammi-nistrazione comunale

Egregio sign. Direttore Alfonso SignoriniAbbiamo letto con molta attenzione, quale cittadini

del piccolo centro molisano cui fa cenno, il suo articolo“La Messa della domenica in televisione, specchio delpaese”. Precisando che il Maresciallo non era in altouniforme e che non c’era il comandante dei Vigili delFuoco, ma il vigile urbano in divisa assolutamente diordinanza e dubitando fortemente che le signore fos-

sero tutte fresche di “messe in pieghe” (è più facile cheabbiano le messa in piega le persone che frequenta Lei) non abbiamo trovato al termine dell’articolo una suaconclusione e considerazione se cioè questi italiani dalei descritti fossero lo specchio positivo e negativo delPaese. Certo le messe che si tengono nel “santuario diArcore” con tanto di “suore”, queste si imbellettate etanta messa in piega e purtroppo con Crocifissi nonsappiamo dove posizionati e inquadrati, sicuramenteappagano il suo spirito di indagine e di approfondi-mento socio-culturale; siamo sicuri che tali “santuari”da credente come asserisce essere sono i luoghi diculto dove preferisce andare. Lei sicuramente ap-prezza di più il devoto e pio “Silvio” quando si avvicinaalla Comunione!! (Sorvoliamo pietosamente chi abbiapiù cotonatura e cerone tra quest’ultimo e le “pie”donne del paese molisano). Lei è il re del gossip, di se-

deri, di tette e di quant’altro anatomicamenterilevante; continui a fare e scrivere di questoe lasci stare argomenti che stonano con ilgiornale che lei dirige; dal suo articolo nontraspare nulla del bel gioiello di arte romanicache è la Chiesa di San Giorgio M. di Petrella,né dell’omelia, del Vescovo, sul lavoro preca-rio e sul lavoro come mezzo per l'elevazionedella dignità dell'uomo, da tutto questo èchiaro che l’architettura, il sociale, il lavoroprecario non le interessano! A proposito,come è la sua domenica? Le porta la pasto-relle alla mamma, alla suocera o a qualche fa-miliare che le è particolarmente caro?"

Il Castello e la Chiesa romanica di san Giorgiosono nel novero delle grandi opere d’arte d’Italia

La polemica.

Coniata ed emessa dalla Zecca dell’Istituto Poligrafico dello Stato una moneta d’argento da 5 euro.

Il Comune di Petrella replica a ‘Chi’“La Messa alla Rai non è stata una sfilata”

Campobasso

Un grazie a Gino Marotta che ha voluto regalare alla città natale,oltre al prestigio della sua arte e della sua fama mondialedi pittore e scultore, quest’ulteriore testimonianza d’affetto

Page 12: Quotidiano - 22 luglio 2012
Page 13: Quotidiano - 22 luglio 2012

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ISERNIA

Page 14: Quotidiano - 22 luglio 2012

Isernia1422 luglio 2012

I rappresentanti degli amministratoriprovinciali chiedono

di ripensare i tagli coinvolgendo da subito i territori

Il Coordinamento delle Province italiane non ci sta e in una nota esprimepreoccupazione per i tagli annunciati dal Governo Monti. “Osserviamo innan-zitutto che come sostenuto dal presidente Castiglione nella relazione all'As-semblea Nazionale scorsa, la nostra richiesta di attivare un percorso coerentecon le norme costituzionali è stata palesemente disattesa – si legge – in quantonel decreto legge numero 95 sono evidenti clamorose violazioni della normacostituzionale. Inoltre, l'Upi aveva chiesto l'elezione diretta degli Organi pro-vinciali e il ritiro del declassamento delle Province ad Organi di secondo li-vello, mentre il decreto legge conferma la linea della elezione indiretta”. Tratecnici e amministratori provinciali è ormai muro contro muro.

Nonostante i rappresentanti delle Province abbiano dichiarato piena dispo-nibilità a sostenere un processo di accorpamento degli enti, infatti, chiedonoil rispetto dei singoli territori, delle vocazioni e delle storie.

“Ora – attaccano nel documento redatto di recente a Benevento – appare evi-dente che i criteri dettati dal Governo sono l'esatta negazione di quanto richie-sto. Abbiamo sostenuto che il processo di riordino delle Province non può es-sere fatto contro i territori, ma deve essere governato dagli stessi; è beneevidente che questo decreto non coinvolge in alcun modo le Province nel pro-cesso avviato di cancellazione ed accorpamento delle Province e del sistemadei servizi ad esse collegato”.Eliminate gli enti senza nemmeno consultarci èil lamento unanime, la cui ovvia conseguenza è “il totale dissenso e la contra-rietà in riferimento agli emendamenti all'articolo 17 del decreto legge numero95 del 2012” da parte dell'Unione delle Province che invita il premier Montia riaprire i termini della riforma, riportandola in Parlamento.

“L'Upi è pronta a farsi promotrice di un Tavolo di confronto istituzionale nelquale siano coinvolti anche i rappresentanti delle Province che hanno aderitoalla manifestazione odierna in Benevento e che – tagliano corto gli ammini-stratori locali –hanno approvato il documento sottoscritto e si sono costituitiin Comitato permanente”. Anche loro in difesa dell’esistente e delle loro pol-trone.

I Presidenti e i rappresentanti delle Province riuniti nella sede della Provinciadi Benevento, alla Rocca dei Rettori, il giorno 20 luglio 2012, per l’esame dell’art.17 del Decreto Legge n. 95 del 2012 (“Spending Review”), approvano il seguenteDocumento: “Avanziamo a tutti i senatori ed ai deputati, ai capigruppo dei partitidel Senato e della Camera, ai Presidenti di Camera e Senato la richiesta di stral-cio dell’art. 17 per palesi fattori di incostituzionalità e per la insussistenza dellemotivazioni di necessità ed urgenza.

Chiediamo, in via subordinata, che l’art.17 venga riportato ad una dimensionedi provvedimento di spesa e che pertanto individuati gli obiettivi di carattereeconomico da raggiungere, sia affidata agli enti locali ed alle Regioni l’iniziativadell’adozione degli interventi da attuare per raggiungere tali obiettivi, anche at-traverso la revisione dell’assetto e della organizzazione territoriale delle Pro-vince e dei Comuni.

Chiediamo ancora e in particolare, che venga cancellata dal Decreto legge n.95 del 2012 la delega al Governo per la definizione dei criteri di riordino terri-toriale delle Province; Chiediamo di essere ricevuti con ogni possibile solleci-tudine dalle forze politiche e dai Relatori del decreto legge n. 95 al Senato e allaCamera. Chiediamo all’UPI che sia immediatamente denunciata la incostituzio-nalità dell’art.17 del Decreto Monti e che sia sospesa ogni disponibilità a colla-borare col Governo Monti sulla riorganizzazione e il riassetto delle Province,perché il Decreto non ha accolto alcuna delle fondamentali richieste avanzate

dall’UPI (dalle funzioni delle Province al coinvolgimento delle stesse nei pro-cessi di riorganizzazione, dall’elezione diretta degli organi provinciali all’assettodelle Aree Metropolitane).

Denunciamo in particolare il tentativo portato avanti con questo Decreto, incontinuità col Decreto “Salva Italia”, anche con gli insopportabili tagli impostialle Province, di svuotare e cancellare il ruolo delle Province anche attraversoil loro “strangolamento” finanziario.Chiediamo ai Governatori delle nostre Re-gioni di impugnare di fronte alla Corte Costituzionale l’art.17 del Decreto Montiper palese incostituzionalità. Annunciamo di esserci costituiti in Comitato Per-manente dei Presidenti delle Province al fine di seguire l'evolversi della discus-sione parlamentare del Decreto legge e per l'assunzione di tutti i conseguentiprovvedimenti fossero necessari”.

L’Upi dichiara guerra ai ragionieri di Roma

Il testo integrale del documento

sottoscritto il 20 luglio

alla Rocca dei Rettori

“strangolamento finanziario”

Noallo

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CAMPOBASSO. Forse non siamo al tramonto dei campanili, ma l’accelerazione del Go-verno sul taglio delle Province è una chiaro indirizzo politico: nessuna marcia indietro.La delibera approvata nella tarda serata di venerdì dal Cdm prevede, infatti, in base ainuovi criteri basati sugli abitanti e sulla superficie territoriale, una nuova geografia delPaese che non rappresenta un semplice accorpamento di enti, ma un vero e proprio rior-dino.Saranno 64 su 107 le Province da accorpare, di cui 50 in Regioni a Statuto ordinarioe 14 in Regioni a statuto speciale. Le Province salve sarebbero, al momento, 43 sulle 107odierne.

La buona notizia è che questa cartina, elaborata dai Consigli delle autonomie locali,dovrà poi essere approvata dalle Regioni entro il primo gennaio 2014. Difficile capirecosa accadrà e come verranno giudicate le singole situazioni: Parma, Piacenza, Modenae Reggio Emilia, per esempio, potrebbero far parte di una sorta di Provincia del buongusto, capace di riunire tutte le migliori Indicazioni geografiche protette (Igp) delPaese, dal parmigiano al prosciutto, all’aceto. Mentre in Toscana potremmo avere unaProvincia dei Gran vini con Siena, Arezzo e Grosseto, accanto a quella Marinara diMassa, Lucca, Livorno e Pisa, cercando però di far assopire i tradizionali rancori stra-cittadini. Più facile sarà riunire Viterbo e Rieti in una Provincia della Tuscia Sabina eLatina insieme a Frosinone in quella ciociara.

Teramo, Pescara e Chieti potrebbero rientrare nella ‘Provincia Adriatica’, escludendoL’Aquila, mentre Savona e Imperia si potrebbero costituire in Provincia di Ponente. Chedire poi della Provincia della Regione Molise, dove la soppressione dell’ente di via Bertatrasformerebbe i confini regionali in provinciali: non sarebbe stato meglio cassare deltutto l’istituzione, trasferendo i poteri al livello amministrativo più alto o più basso?

1522 luglio 2012

La mannaia di Super Mario Monti.

Alla luce della revisione della spesa, considerata la drammaticità della si-tuazione economico sociale, che coinvolge sia la Regione Molise che tutto ilterritorio nazionale, (da un punto di vista socio economico), la parti socialiritengono quanto mai necessaria una presa di posizione forte a salvaguardiadi quanto negli anni è stato conquistato. Il continuo disgregare gli apparatipubblici, i quali rappresentano oggi l’unico baluardo dell’economia, nontrova logica nella manovra perpetrata dal governo quale unica somma di at-tività di ragioneria; non si è tenuto conto che dietro la chiusura di un entenon vi è solo il dramma del licenziamento o mobilità varie, ma vi è l’impo-verimento dell’intero tessuto sociale circostanziato con danni irreversibilinei confronti dei cittadini tutti.

Inevitabile tra l’altro, la conseguente eliminazione di una serie di altre re-altà pubbliche quali, tanto per citarne alcune, prefettura e questura di Iser-nia, Agenzia delle Entrate sede di Larino.

E’ impensabile che le sorti dell’economia italiana siano fondate sul rispar-mio di qualche decina di euro (tutte da dimostrare) in capo agli enti che sivogliono chiudere, senza voler guardare i veri sprechi che si continuano aperpetrare da parte di taluni.

I sindacati fortemente motivati e uniti non si daranno per vinti e si atti-veranno a sostegno e a salvaguardia dell’intera regione ancora prima dellaprovincia di Isernia invitando, per quanto di propria competenza enti, au-torità e cittadini a mobilitazioni contro la “cancellazione” di un territorio sto-ricamente indipendente per cultura. Le tre organizzazioni, comunicano al-tresì di aderire con convinzione e condivisione degli obiettivi al neonatoComitato per la difesa della storia, della cultura, dei confini e della autono-mia della Provincia di Isernia e della Regione Molise, portando il contributocon la propria presenza alla manifestazione indetta dal Comitato medesimoprevista per il giorno 23 luglio in piazza stazione di Isernia.

Resteranno solo 43 Province

Le parti sociali annunciano che saranno in piazza domanial fianco di Emilio Izzo e del governatore Michele Iorio

Il niet di Cgil, Cisl e Uil:“Dramma licenziamenti”

Isernia

Sono 64 su 107 gli enti da accorpareA Isernia la cittadinanza è in tumulto

ISERNIA. Il Comitato per la difesa della storia, della cultura, dei

confini e dell’autonomia della Provincia di Isernia e della Regione

Molise ha annunciato una manifestazione di piazza per domani, 23

luglio, a partire dalle ore 19 in piazza della Repubblica. In caso di

pioggia la manifestazione si terrà comunque, ma all’Auditorium

Unità d’Italia.

L’appuntamento.

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1722 luglio 2012Termoli

TERMOLI. Nella scorsa notte personale delCommissariato di pubblica sicurezza di Ter-moli, lungo il litorale Termoli-Campomarino,ha intercettato l'attività di un gruppo di mal-viventi chiaramente intenti in attività di traf-fico di droga.

Gli operatori del Commissariato hannoscorto in prossimità del litorale molisano al-cune persone che, avvicinatesi alla spiaggia abordo di un gommone, stavano sbarcando aterra alcuni involucri.

Ad attenderli c'erano i loro complici giuntia bordo di una autovettura di grossa cilin-

drata e parcheggiata nello sterrato. Vistisiscoperti, i malfattori si davano a precipitosafuga allontanandosi rispettivamente verso ilmare aperto e via terra. Il personale operantesi portava immediatamente sul posto accer-tando, all'esito di una accurata ricerca ditracce utili a risalire agli autori, la presenza diun panetto di marijuana, parte del carico pro-babilmente perso dai malviventi nella fasiconcitate per doversi guadagnare rapida-mente la via di fuga. Lo stupefacente recupe-rato, del peso di circa tre chili, è stato seque-strato. Proseguono le attività di indagine.

Giovedì 19 luglio scorso alle ore 13,50 è andatain onda su RAI 2, nell’ambito del telegiornale larubrica “SI VIAGGIARE “ condotta da Silvia VAC-CAREZZA, ad un certo punto fra le altre localitàdella nostra penisola italiana che valeva la pena divisitare viene proposta Termoli , con tutte le sueattrattive turistiche e gastronomiche e il suo entro-terra ovvero la nostra Larino .

Via Leone.Largo delle Rose, mosaici di Villa Zap-pone,l’Anfiteatro ,la Basilica Cattedrale e l’olioextravergine di oliva, un ventaglio completo ,sin-tetico e convincente del patrimonio storico, arti-stico e agricolo del nostro territorio . Meno con-vincente mi è sembrata l’intervista rilasciata ,almicrofono di Laura Calfapietra , dell’Avv. FausiKhalifh Jannucci quando parlando dell’anfiteatro, costruito nella stessa epoca del colosseo che po-teva contenere 15mila spettatori , disse che ivi sisvolgevano anche le battaglie navali. Niente di piùfalso, in quanto per riempire l’arena di acqua c’erabisogno di acqua in abbondanza ,ed in alcuni casiper fare ciò venivano deviati i corsi dei fiumi.Nell’antica Larino apparte l’esistenza di molte sor-genti e di innumerevoli pozzi non mi sembra chevi fossero queste condizioni pertanto mi dispiaceper il noto professionista ma non si può esempli-ficare in questo modo. In realtà l’intervistato si èrifatto alle ipotesi , di vecchi storiografi locali comeil Tria e il Magliano che, alla luce degli scavi ar-cheologici recenti e di studi del settore ci confer-mano essere inconsistenti e ormai superate e chele così dette “naumachie” in antico erano moltorare e si tenevano solo in alcune circostanze e lo-calità che avevano acqua in abbondanza, e conl’impiego di molte risorse umane e militari. Par-liamo è ovvio di spazi molto più grandi ed estesi ,dove venivano rievocate delle scene di battaglienavali , in onore degli imperatori e di altre autoritàdello stato, in un contesto architettonico che nonpuò essere paragonato al nostro piccolo anfiteatrole cui dimensioni dell’arena (asse minore per assemaggiore) si aggirano intorno a 40x60 m di lun-ghezza.

Detto questo non me ne vorrà l’amico ma, lapuntualizzazione era dovuta per ristabilire unacerta verità storica la quale nonostante le fonti vasempre contestualizzata ,attualizzata e valorizzata.

Dr.Napoleone Stelluti Storiografo locale

Tre chili di drogasequestrati dalla Polizia

L’operazione. I malviventi sono riusciti a fuggire Anfiteatro romano di Larino: ma qualibattaglie navali?

Ieri sera , in Piazza Her-stal la pro-loco di Castel-mauro per il quarto annoconsecutivo ha organizzatouna serata di festa per sa-lutare il rientro dei nume-rosi emigranticastelmauresi.

Il sindaco AngeloSTICCA :

"Ringrazio la pro-locoper aver voluto insieme al-l'Amministrazione Comu-nale onorare e salutare inostri emigranti dedicandoloro una serata di festa eper ritrovarsi tutti insiemedopo un anno.

Castelmauro è stato uno dei Comuni più in-teressati dall'emigrazione quando negli annisessanta tantissimi Castelmauresi furono co-stretti a lasciare la loro terra in cerca di unavita migliore per loro, ma soprattutto per i lorofigli.

Naturalmente anche tantissimi altri Co-muni, soprattutto del centro sud furono inte-ressati da questo fenomeno.

Nel dopoguerra in Italia regnava miseria epovertà e oggi grazie proprio ai nostri emi-granti che, senza un'adeguata istruzione,senza sapere cosa avrebbero trovato oltrefrontiera hanno avuto il coraggio di lasciare lapropria terra, che possiamo competere con ipiù grandi Paesi Europei e mondiali.

Il mondo dell'emigra-zione ha reso possibile l'in-contro tra i popoli , leculture , le nazioni che oggicondividono il progetto diintegrazione in tutto ilmondo.

Credo che l'emigrantecon la sua cultura, la suaesperienza di vita sia unauna risorsa di cui Castel-mauro non può fare ameno.

Mi piacerebbe un mag-gior coinvolgimento dei no-stri emigranti anche nellavita politica e amministra-

tiva del nostro Comune.Non possiamo dimenticare le tante tragedie

nelle fabbriche , nelle miniere ove persero lavita tanti emigranti italiani, e tanti subirono leconseguenze di un lavoro duro e faticoso,nello sforzo di riscattare proprio attraversoun durissimo lavoro quotidiano le condizionidi miseria in cui l'Italia si era venuta a trovaredopo la fine della seconda guerra mondiale. Lamemoria di quegli eroi del lavoro , costituiscel'esempio dell'impegno e del sacrificio grazieai quali si è potuto ricostruire dalle maceriedel dopo guerra una società più giusta.

Saluto e ringrazio tutti gli emigranti Castel-mauresi sparsi per il mondo.

I Castelmauresi residenti vi portano nelcuore".

Castelmauro festeggia il ritorno dei suoi emigranti

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ANNO VIII - N° 170 - DOMENICA 22 LUGLIO 2012 - DISTRIBUZIONE GRATUITA

30.000 copie in omaggiowww.lagazzettadelmolise.it | [email protected]

Con la partecipazione ai campionatiItaliani di nuoto Masters , tenutisi a Baridal 9 al 15 luglio, è terminata la lunga sta-gione agonistica degli atleti della squadradi nuoto master dell’Emmedue di Cam-pobasso. Anche nel capoluogo pugliese,dopo i risultati ottenuti ai campionati delmondo di Riccione dello scorso giugno ,vi è stata ulteriore conferma della cre-scita dei nuotatori campobassani in ter-mini di riscontri cronometrici. Sette gliatleti del team biancazzurro scesi in va-sca a Bari, allenati dai Mister Paolo DiLullo ed Elisabetta Chiarolla, che hannoottenuto ben 3924.540 punti piazzandosial 118° posto su 227 squadre partecipanti.Al termine di questo evento nazionale,c’è stato il rompete le righe per la corrente stagione agonistica, durantela quale il fenomeno Master si è definitivamente imposto anche a Cam-pobasso, nel panorama delle discipline sportive del modernissimo cen-tro Emmedue.

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Il portabandiera di questa iniziativa èAldo Maranzina che corre con una protesiall’anca e percorrerà ben 6.000 kilometriattraversando tutta l’Italia

Questa mattina, alle ore 11,00 circa, sulpiazzale del Castello Monforte, l'Ammini-strazione comunale accoglierà il tour “Vi-vere da Campioni" che, attraverso l'atletaAldo Maranzina che ha 65 anni e corre conuna protesi all'anca, diffonde un messaggiodi pace, impegno sociale e sport.

Si tratta di una iniziativa unica, la mara-tona in solitaria più lunga per km e durata,mai tentata nel mondo, percorre l'interapenisola italiana.

Lo scopo dell’evento sportivo è dare unarisposta concreta a tutte le famiglie ed im-prenditori d’Italia, affinché possano avere, attraverso i partner dellastessa, uno strumento a basso costo ed alta professionalità in grado di di-fenderli da questi continuati attacchi da parte di Equitalia, banche, assi-curazioni.

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Sport e solidarietà, ‘Vivere da Campione’fa tappa oggi a Campobasso

Nuoto, si è chiusa una stagione positiva per il team dell’Emmedue

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2122 luglio 2012

Calcio mercato in pienofermento in casa Termoli. Lasocietà ha messo a segno unaltro colpo importante perquanto riguarda il pacchettodegli under: il team del presi-dente Nicola Cesare ha in-gaggiato il calciatore France-sco Bonanno per la stagione2012/2013. Esterno destro,classe '90, proviene da quat-tro stagioni ad alti livelli conla maglia del Neapolis. Già ti-tolare da juniores nella sta-gione 2008/09, è stato tra i

protagonisti della cavalcatatrionfale in Serie D nella sta-gione 2009/10 con 33 pre-senze e ben 12 reti.

Rimane quindi a Mugnanoanche in II Divisione con 31presenze ed 8 reti e la scorsastagione con 33 presenze e 4reti. Bonanno inoltre è statoconvocato per due stagioniconsecutive nella Rappre-sentativa di Serie D e lascorsa stagione in quella diLega Pro.

Altro colpo di mercato

quindi per il D.S. Pino De Fi-lippis che è riuscito a portarein giallorosso il giovane cen-trocampista. Bonanno infattiè stato indicato dagli addettiai lavori come uno dei mag-giori talenti del girone C dellaII divisione della scorsa sta-gione sia per le sue qualitàche per le sue caratteristicheoffensive doti che, rapportatealla sua giovane età, han fattosì che fino ad ora sia stato suitaccuini di numerosi osser-vatori.

Prenderà il via questo pomeriggio, a partiredalle ore 16.00, la seconda tappa del campionatoregionale di reining organizzata dallo StaffoliHorses. Nello splendido scenario naturalistico diStaffoli saranno ben 40 i binomi, provenienti daCampania, Lazio e Molise, che si sfideranno pertentare di conquistare la vittoria di tappa. Nu-merosa e qualificata la selezione regionale che,senza dubbio, farà divertire e non poco il pubblicoche deciderà di trascorrere un pomeriggio all’in-segna del reining.

Domenica di gare all’Isernia Golf Club, dove èin programma il “Gran Lousiana” Dibojano Tro-phy.Il torneo di Pitch&Putt si svolge nella for-mula Lousiana a coppie, dove i giocatori dellastessa squadra eseguono il tee-shot e poi gio-cano i successivi colpi utilizzando la palla megliopiazzata tra le due. Per la classifica, sarannopremiati i seguenti giocatori: I Lordo (migliorpunteggio senza defalcare l’handicap),I e IINetto (migliori due punteggi al netto dell’handi-cap) Previsto anche lo special prize denominato“Nearest to the pin”, attribuito al giocatore chepiazzerà il colpo più vicino alla buca n° 8.

Il torneo è organizzato in collaborazione conla Dibojano srl, azienda leader nel settore lat-tiero caseario, che offrirà il tradizionale buffet difine gara.

Il Termoli ingaggiaFrancesco Bonanno

Golf.

Sport

Calcio serie D

L’esterno classe 1990 proviene dal Neapolisdove ha disputato le ultime quattro stagioni

A Staffoli di scena oggiil campionato di Reining

Oggi ad Iserniail “Gran Lousiana”

Conclusala prima tappadel campionatoregionale

Fise Molise.

Fise MoliseGimkana Western.

Naomi Fedele su Sirio, Greta Gison su Iraq, ChiaraPiccoli su Kikka, Alessandro De Girolamo su StepWin Cody Mr. Sono questi i vincitori, nelle singolecategorie, della prima tappa del campionato regio-nale di Gimkana Western andata in scena a Colle-torto. Sotto l’attenta guida de I Cavalieri Angioini,organizzatori della tappa, i migliori specialisti regio-nali hanno dato vita ad una intensa giornata di gareche ha entusiasmato non poco sia il pubblico pre-sente sia i familiari e tifosi che facevano sentire ilproprio supportoe calore dal peri-metro dei vari re-cinti. La secondaprova si svolgerà ilprossimo 26 ago-sto in quel diCampomarino nelcentro ippico de Icavalieri dellaFoce.

Bonanno Francesco

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Sport22

22 luglio 2012

Questa mattina, alle ore11,00 circa, sul piazzale delCastello Monforte, l'Ammini-strazione comunale acco-glierà il tour “Vivere da Cam-pione" che, attraverso l'atletaAldo Maranzina che ha 65anni e corre con una protesiall'anca, diffonde un messag-gio di pace, impegno sociale esport. Si tratta di una inizia-tiva unica, la maratona in so-litaria più lunga per km e du-rata, mai tentata nel mondo,percorre l'intera penisola ita-liana. Lo scopo dell’eventosportivo è dare una rispostaconcreta a tutte le famiglie ed

imprenditori d’Italia, affin-ché possano avere, attraversoi partner della stessa, unostrumento a basso costo edalta professionalità in gradodi difenderli da questi conti-nuati attacchi da parte diEquitalia, banche, assicura-zioni. Grazie all’associazioneALT (la legge è uguale pertutti), che combatte in primalinea contro l’ anatocismo/usura bancaria, ipotechegiudiziarie/Equitalia e assi-curativo/infortunistico oltread altri servizi di pubblicautilità www.infoalt. “Vivere dacampioni tour 2012” nasce

sotto il segno degli insegna-menti di Giovanni Paolo II,che ha saputo avvicinarsi atutte le etnie e età, parlandodi sport, di musica, di impe-gno e gioia: oggi è importanteriprendere e diffondere que-sti valori. Aldo Maranzinanato ad Ancarano nel 1946,sta realizzando la maratonain solitaria più lunga per kme durata, mai tentata nelmondo, percorrerà oltre 6.000km. Egli sarà il faro per tuttele persone che nella vitahanno perso fiducia e spe-ranza e, il simbolo di un’ Ita-lia che non si arrende.

Il circolo tennis di Colletorto, in collaborazione con il Cir-colo Tennis di S. Croce di Magliano, organizza la sedicesimaedizione del Torneo Tennis Nazionale OPEN TOUR femmi-nile singolare “REGIONE MOLISE”. La competizione hapreso il via ieri presso il campo da tennis di S. Croce di Ma-gliano, in via Carducci, e si concluderà il prossimo 29 luglio.

“Vivere da campione” fa tappa oggi a Campobasso

Tennis.Nuoto.

Santa Croce,al via l’OpenTour Femminile

Sport e solidarietà

Il portabandiera di questa iniziativa è Aldo Maranzina che corre con unaprotesi all’anca e percorrerà ben 6.000 kilometri attraversando tutta l’Italia

E’ terminata la stagioneper il team dell’Emmedue

Con la partecipazione ai campionati Italianidi nuoto Masters , tenutisi a Bari dal 9 al 15 lu-glio, è terminata la lunga stagione agonisticadegli atleti della squadra di nuoto masterdell’Emmedue di Campobasso. Anche nel ca-poluogo pugliese, dopo i risultati ottenuti aicampionati del mondo di Riccione dello scorsogiugno , vi è stata ulteriore conferma dellacrescita dei nuotatori campobassani in ter-mini di riscontri cronometrici. Sette gli atletidel team biancazzurroscesi in vasca a Bari,allenati dai MisterPaolo Di Lullo ed Eli-sabetta Chiarolla,che hanno ottenutoben 3924.540 puntipiazzandosi al 118°posto su 227 squadrepartecipanti. Al ter-mine di questoevento nazionale, c’èstato il rompete le ri-ghe per la correntestagione agonistica,

durante la quale il fenomeno Master si è de-finitivamente imposto anche a Campobasso,nel panorama delle discipline sportive delmodernissimo centro Emmedue. Già da set-tembre è previsto il ritorno in acqua per pre-parare gli appuntamenti per la stagione FIN2012/2013 ove la Emmedue conta di presen-tarsi con un team sempre più competitivo conil chiaro obiettivo di diventare leader del set-tore a livello regionale.

Già da settembre è previsto il ritornoin acqua per preparare gli appuntamentiper la stagione 2012/2013

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