Fanoinforma - Quotidiano, 22 Ottobre 2012

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Direttore responsabile: Bruno Chiavazzo lunedì 22 ottobre 2012 Fanoinforma collegata e a cura della redazione della testata on-line www.fanoinforma.it, registrazione n. 539 del 22/09/2006 presso il Tribunale di Pesaro, nuova proprietà Anteprima web s.r.l. - via Nolfi, 56 - 61032 Fano (PU) - Tel. 0721/831507 Fax 0721/837091, comunicazione depositata il 05/04/2012 presso il tribunale di Pesaro, stampato a cura di Anteprima web s.r.l. - via Nolfi, 56 - 61032 Fano (PU) - Tel. 0721/831507 Fax 0721/837091. www.fanoinforma.it anno 1 - numero 16 -10% sulle bollette di Luce e Gas Numero Verde gratuito 800 56 60 40 * sulla quota energia * -10% sulle bollette di Luce e Gas Numero Verde gratuito 800 56 60 40 * sulla quota energia * AZIENDA LEADER NEL SETTORE DELLE TELECOMUNICAZIONI CERCA OPERATORI DI TELESELLING PER CALL CENTER CON SEDE A FANO, FERMIGNANO E PROSSIMA APERTURA A SENIGALLIA. Requisiti minimi: buona dialettica, predisposizione al lavoro in team, carattere estreverso e dinamico. Per informazioni e colloqui tel. 0721 831507 Comitato Bartolagi: “La pista in cemento non serve” La Regione salva una Provincia Critico il consigliere Mirco Carloni: “Andavano azzerate, così non serve proprio a nulla” Le due Aset fanno litigare La Tua Fano Samuele Mascarin: “Invece del piano industriale è guerra tra i vertici” Tra Aset Spa e Holding continue frizioni. Interrogazioni e proteste FANO - Il presidente del co- mitato Bartolagi Anna Tonelli è intervenuta sulla situazio- ne dell’aeroporto, sostenendo come la pista in cemento coste- rebbe alla collettività due milio- ni di euro e sarebbe solamente uno spreco di denaro pubblico a vantaggio di pochi aerei e di poche persone. “Qualche giorno fa abbiamo sentito le risposte di Luigi Fer- ri davanti alla Commissione di Garanzia e Controllo. Per motivi vari, e non solo le- gati alla crisi economica, l’aero- porto di Fano non ha possibilità di ulteriore sviluppo. Quindi la pista in cemento, che costerebbe alla collettività mol- to più di due milioni di euro, è solo un grave spreco di denaro pubblico a vantaggio di pochi aerei”. “Noi - continua Anna Tonelli - ora ci chiediamo che cosa pensi di questa situazione Renato Claudio Minardi nella sua qualità di rappresentante della Provincia all’interno del- la Fanum Fortunae. Infatti se è vero che, a suo tempo, la Pro- vincia non ha partecipato alla ricapitalizzazione, con 300.000 euro, della società che gestisce l’aeroporto, è altrettanto indub- bio che lo stesso rappresentante non ha mai espresso una sua po- sizione precisa rispetto ai pro- blemi di chiarezza all’interno del Consiglio di amministrazio- ne della società stessa e al com- portamento non troppo lineare fin qui tenuto dalla dirigenza dell’Aeroporto”. FANO - Dopo la decisione del sin- daco Stefano Aguzzi di procedere con la fusione di Aset Spa e Aset Holding, ora tra le due “sorelle” e i rispettivi presidenti, entram- bi appartenenti a “La Tua Fano”, nascono per così dire le prime incomprensioni, incomprensioni del valore di un milione di euro. A mettere il dito nella piaga è Sa- muele Mascarin di Sinistra Unita che sottolinea: “Nemmeno una settimana dopo aver annunciato la fusione, è stata resa nota la notizia che Aset Holding, il cui presidente Giuliano Marino è esponente de ‘La Tua Fano’, avrebbe richiesto un risarcimento di un milione di euro ad Aset Spa. A nessuno sfug- ge che il presidente della Spa Gio- vanni Mattioli è a sua volta un im- portante dirigente della lista civica del sindaco”. Sui mali de La Tua Fano Mascarin ha poi affermato: FANO - Oggi il popolo piange la scomparsa della politica. Dopo una lunga agonia ne hanno dato il triste annuncio quei consiglieri regionali che oggi ad Ancona han- no tentato di convincere la mag- gioranza a fare la scelta giusta sul futuro delle Province. Purtroppo non ci sono riusciti, nonostante un lungo dibattito durante il quale se ne sono sentite di ogni sorta, da chi voleva mantenere la situazio- ne attuale (cinque Province) a chi ha proposto l’azzeramento totale. Alla fine si è optato per quattro enti (Ancona, Pesaro e Urbino, Macerata ed Ascoli Piceno insie- me a Fermo) andando così con- tro all’indicazione che il governo Monti aveva già fornito e cioè quella di una Regione Marche con tre province e cioè Ancona, Pesaro e Urbino ed una terza formata da Macerata, Ascoli Piceno e Fermo. “In molti probabilmente all’in- terno della lista civica si stanno chiedendo e interrogando sul dopo Aguzzi. A questo punto è legittimo domandarsi fino a dove i proble- mi siano di natura esclusivamente amministra- tiva e dove invece ini- zi la guer- ra interna alla lista, che usci- ta sconfitta dal braccio di ferro con il Pdl è ora alle prese con i pro- tagonismi e le rivalità personali”. Intanto per domani è prevista la protesta dei lavoratori Aset sotto le finestre del municipio FANO - La delicata questione dell’Aset, in particolare la richie- sta di 1 milione di euro da parte della Holding nei confronti della Spa, è al cen- tro di un’in- terrogazione firmata dal consigliere comunale Lu- ciano Benini e rivolta al sin- daco Stefano Aguzzi. “Le due società, nonostante si- ano entrambe ampiamente controllate dal Comune – scrive Benini - hanno continui contrasti al punto che la Hol- ding pretende più di 1 milione di euro dalla Spa e questa fa pagare alla Holding dati e informazioni. Come la minoranza ha più volte sostenuto, non ha più senso che il Comune tenga in vita due società che gestisco- no entrambe servizi, perché ciò comporta due consigli d’amministra- zione, raddop- pi di spese di gestione e di spese genera- li”. Che la situa- zione in casa Aset sia an- cora piuttosto agitata lo di- mostra anche il sit-in di protesta organizzato per domani alle 12,30 fuori dal municipio dai dipendenti della Spa e dai sindacati. Il consigliere regionale Mirco Carloni Insomma quando è il momento di “tagliare”, la politica cerca sempre di salvare il salvabile, soprattut- to quando si tratta di poltrone. Al momento della votazione Mirco Carloni ed Elisabetta Foschi han- no lasciato l’aula mentre Gian- carlo D’Anna ha votato contro dichiarandosi, anche lui, a favore dell’azzeramento degli enti. “Io le avrei tolte tutte - commenta Carloni - per me il dibattito non ci doveva nemmeno essere. Invece sono riusciti addirittura a far passare una linea che non ri- specchia i requisiti di legge che lo stesso governo aveva fornito. Adesso c’è il rischio che questa proposta metta in dubbio il futuro della Provincia di Pesaro e Urbi- no, l’unica insieme ad Ancona ad avere i parametri richiesti dal go- verno, e molti importanti servizi per il cittadino”. La sconfitta della politica è stata rimarcata anche da tutti quei con- siglieri regionali che intervenendo hanno evidenziato l’importanza di eliminare le Province, ma poi quando è stato il momento di vo- tare si sono espressi a favore dei quattro enti. Qualcuno ha parlato di pressioni all’interno della maggioranza per allinearsi sulla proposta da far passare, ma anche questo oramai non sorprende più. Carloni nel suo intervento precedente la votazione lo aveva anticipato: “Mi augura- vo che fosse il buon senso a pre- valere, ma alla fine sono prevalse le logiche spartitorie del sud delle Marche”. Corrado Moscelli e su questo Mascarin ha puntualiz- zato: “In questo momento biso- gnerebbe rassicurare i lavoratori, i quali rischiano di veder forte- mente ridimensionato o addirittura non erogato il premio di risultato, e provare a de- lineare un pia- no industriale credibile che incentivi la raccolta diffe- renziata e il ri- sparmio ener- getico e idrico. Invece no, si va avanti con questo surreale scontro tra ver- tici. Il Pdl non gode di grande salute, ma anche La Tua Fano ha qualche linea di febbre”. a.b.

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Direttore responsabile: Bruno Chiavazzo lunedì 22 ottobre 2012Fanoinforma collegata e a cura della redazione della testata on-line www.fanoinforma.it, registrazione n. 539 del 22/09/2006 presso il Tribunale di Pesaro, nuova proprietà Anteprima web s.r.l. - via Nolfi, 56 - 61032 Fano (PU) - Tel. 0721/831507 Fax 0721/837091, comunicazione depositata il 05/04/2012 presso il tribunale di Pesaro, stampato a cura di Anteprima web s.r.l. - via Nolfi, 56 - 61032 Fano (PU) - Tel. 0721/831507 Fax 0721/837091.

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Comitato Bartolagi: “La pista in cemento

non serve”

La Regione salva una ProvinciaCritico il consigliere Mirco Carloni: “Andavano azzerate, così non serve proprio a nulla”

Le due Aset fanno litigare La Tua FanoSamuele Mascarin: “Invece del piano industriale è guerra tra i vertici”

Tra Aset Spa e Holding continue frizioni. Interrogazioni e proteste

FANO - Il presidente del co-mitato Bartolagi Anna Tonelli è intervenuta sulla situazio-ne dell’aeroporto, sostenendo come la pista in cemento coste-rebbe alla collettività due milio-ni di euro e sarebbe solamente uno spreco di denaro pubblico a vantaggio di pochi aerei e di poche persone. “Qualche giorno fa abbiamo sentito le risposte di Luigi Fer-ri davanti alla Commissione di Garanzia e Controllo. Per motivi vari, e non solo le-gati alla crisi economica, l’aero-porto di Fano non ha possibilità di ulteriore sviluppo. Quindi la pista in cemento, che costerebbe alla collettività mol-to più di due milioni di euro, è solo un grave spreco di denaro pubblico a vantaggio di pochi aerei”. “Noi - continua Anna Tonelli - ora ci chiediamo che cosa pensi di questa situazione Renato Claudio Minardi nella sua qualità di rappresentante della Provincia all’interno del-la Fanum Fortunae. Infatti se è vero che, a suo tempo, la Pro-vincia non ha partecipato alla ricapitalizzazione, con 300.000 euro, della società che gestisce l’aeroporto, è altrettanto indub-bio che lo stesso rappresentante non ha mai espresso una sua po-sizione precisa rispetto ai pro-blemi di chiarezza all’interno del Consiglio di amministrazio-ne della società stessa e al com-portamento non troppo lineare fin qui tenuto dalla dirigenza dell’Aeroporto”.

FANO - Dopo la decisione del sin-daco Stefano Aguzzi di procedere con la fusione di Aset Spa e Aset Holding, ora tra le due “sorelle” e i rispettivi presidenti, entram-bi appartenenti a “La Tua Fano”, nascono per così dire le prime incomprensioni, incomprensioni del valore di un milione di euro. A mettere il dito nella piaga è Sa-muele Mascarin di Sinistra Unita che sottolinea: “Nemmeno una settimana dopo aver annunciato la fusione, è stata resa nota la notizia che Aset Holding, il cui presidente Giuliano Marino è esponente de ‘La Tua Fano’, avrebbe richiesto un risarcimento di un milione di euro ad Aset Spa. A nessuno sfug-ge che il presidente della Spa Gio-vanni Mattioli è a sua volta un im-portante dirigente della lista civica del sindaco”. Sui mali de La Tua Fano Mascarin ha poi affermato:

FANO - Oggi il popolo piange la scomparsa della politica. Dopo una lunga agonia ne hanno dato il triste annuncio quei consiglieri regionali che oggi ad Ancona han-no tentato di convincere la mag-gioranza a fare la scelta giusta sul futuro delle Province. Purtroppo

non ci sono riusciti, nonostante un lungo dibattito durante il quale se ne sono sentite di ogni sorta, da chi voleva mantenere la situazio-ne attuale (cinque Province) a chi ha proposto l’azzeramento totale. Alla fine si è optato per quattro enti (Ancona, Pesaro e Urbino,

Macerata ed Ascoli Piceno insie-me a Fermo) andando così con-tro all’indicazione che il governo Monti aveva già fornito e cioè quella di una Regione Marche con tre province e cioè Ancona, Pesaro e Urbino ed una terza formata da Macerata, Ascoli Piceno e Fermo.

“In molti probabilmente all’in-terno della lista civica si stanno chiedendo e interrogando sul dopo Aguzzi. A questo punto è legittimo domandarsi fino a dove i proble-mi siano di natura esclusivamente amministra-tiva e dove invece ini-zi la guer-ra interna alla lista, che usci-ta sconfitta dal braccio di ferro con il Pdl è ora alle prese con i pro-t a g o n i s m i e le rivalità personali”. Intanto per domani è prevista la protesta dei lavoratori Aset sotto le finestre del municipio

FANO - La delicata questione dell’Aset, in particolare la richie-sta di 1 milione di euro da parte della Holding nei confronti della Spa, è al cen-tro di un’in-terrogazione firmata dal c o n s i g l i e r e comunale Lu-ciano Benini e rivolta al sin-daco Stefano Aguzzi. “Le due società, nonostante si-ano entrambe a m p i a m e n t e c o n t r o l l a t e dal Comune – scrive Benini - hanno continui contrasti al punto che la Hol-ding pretende più di 1 milione di euro dalla Spa e questa fa pagare

alla Holding dati e informazioni. Come la minoranza ha più volte sostenuto, non ha più senso che il Comune tenga in vita due società

che gestisco-no entrambe servizi, perché ciò comporta due consigli d’amministra-zione, raddop-pi di spese di gestione e di spese genera-li”. Che la situa-zione in casa Aset sia an-cora piuttosto agitata lo di-

mostra anche il sit-in di protesta organizzato per domani alle 12,30 fuori dal municipio dai dipendenti della Spa e dai sindacati.

Il consigliere regionale Mirco Carloni

Insomma quando è il momento di “tagliare”, la politica cerca sempre di salvare il salvabile, soprattut-to quando si tratta di poltrone. Al momento della votazione Mirco Carloni ed Elisabetta Foschi han-no lasciato l’aula mentre Gian-carlo D’Anna ha votato contro dichiarandosi, anche lui, a favore dell’azzeramento degli enti. “Io le avrei tolte tutte - commenta Carloni - per me il dibattito non ci doveva nemmeno essere. Invece sono riusciti addirittura a far passare una linea che non ri-specchia i requisiti di legge che lo stesso governo aveva fornito. Adesso c’è il rischio che questa proposta metta in dubbio il futuro della Provincia di Pesaro e Urbi-no, l’unica insieme ad Ancona ad avere i parametri richiesti dal go-verno, e molti importanti servizi per il cittadino”. La sconfitta della politica è stata rimarcata anche da tutti quei con-siglieri regionali che intervenendo hanno evidenziato l’importanza di eliminare le Province, ma poi quando è stato il momento di vo-tare si sono espressi a favore dei quattro enti. Qualcuno ha parlato di pressioni all’interno della maggioranza per allinearsi sulla proposta da far passare, ma anche questo oramai non sorprende più. Carloni nel suo intervento precedente la votazione lo aveva anticipato: “Mi augura-vo che fosse il buon senso a pre-valere, ma alla fine sono prevalse le logiche spartitorie del sud delle Marche”.

Corrado Moscelli

e su questo Mascarin ha puntualiz-zato: “In questo momento biso-gnerebbe rassicurare i lavoratori, i quali rischiano di veder forte-mente ridimensionato o addirittura non erogato il premio di risultato,

e provare a de-lineare un pia-no industriale credibile che incentivi la raccolta diffe-renziata e il ri-sparmio ener-getico e idrico. Invece no, si va avanti con questo surreale scontro tra ver-tici. Il Pdl non gode di grande

salute, ma anche La Tua Fano ha qualche linea di febbre”.

a.b.

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“Salvate il centro dal degrado”Maria Vittoria Baldelli e Vincenzina Turiani preoccupate: il cuore della città è all’abbandono

Sequestrato dai Carabinieri un km di costa a Metaurilia

Nel week end furti a raffica. A fuoco anche 3 cassonetti

FANO - Che fine hanno fatto le telecamere in centro? E i controlli fuori dai locali? Se lo chiede Maria Vittoria Baldelli, alla quale si sono rivolti diversi residenti del centro pregandola di farsi portavoce dei loro problemi. “Ci sono abitanti del centro che devono combatte-re, soprattutto nei fine settimana - spiega la Baldelli - contro la ma-leducazioni di alcuni giovani che dopo aver fatto baldoria si diver-tono perfino ad urinare sui portoni delle case. In una occasione, un residente che se ne era accorto, è stato addirittura minacciato dal ra-gazzotto di turno. Per combattere questo brutto fenomeno era stato organizzato il servizio di vigilanza fuori dai locali e nelle vicinanze dei monumenti più importanti. Mi chiedo che fine abbia fatto questa iniziativa”. Maria Vittoria Baldelli chiede lumi anche sulle tanto an-nunciate telecamere. “Ne sentiamo parlare da alcuni anni. Ogni tanto tornano di moda e sembra che la loro installazione sia ad un passo. Anche in questa circostanza ho la sensazione che ci si comporti a spot, giusto per ottenere una inter-vista sul giornale o in tv. La gente cerca risposte e pretende fatti con-creti. La giunta del fare dovrebbe

smetterla di argomentare”. E a proposito del “fare”, Vincenzina Turiani ha partecipato all’incon-tro organizzato dall’associazione “Amare Fano”, di cui è entrata a far parte, e sottolinea alcuni degli argomenti trattati. “Dallo stato in cui versa l’ex scuola Manfrini alla Darsena Borghese, dal decoro del centro al problema, cronico, dei

FANO - Ladri scatenati nella notte tra sabato e domenica con una se-rie di furti messi a segno tra centro storico e prima periferia della cit-tà. In centro hanno colpito per due volte in via De Borgarucci, mentre a Bellocchi hanno svaligiato alme-no tre appartamenti. In tutti i casi la refurtiva non è stata particolar-mente ingente ma limitata a porta-fogli, orologi e qualche oggetto in oro. Indagano i Carabinieri della Compagnia di Fano. La scorsa notte, invece, sono stati i Vigili del Fuoco a dover interve-nire per spegnere il fuoco su tre cassonetti dei rifiuti mandati in fiamme da un piromane. Dell’ac-caduto sono state interessate anche le forze dell’ordine.

FANO - Un chilometro di costa del litorale Adriatico è stato se-questrato, causa inquinamento, dai carabinieri del Noe (nucleo opera-tivo ecologico) di Ancona. L’area in questione è il tratto di mare della zona Metaurilia, che va dalla foce del fiume Metauro verso Senigallia, nella quale sarebbero stati versati rifiuti altamente tossi-ci (si parla di diverse tonnellate).

“Ciò che è successo è un fatto gra-vissimo - commenta il consigliere regionale Mirco Carloni -, un dan-no incalcolabile per il settore della pesca e del turismo. Mi auguro si riesca ad individuare subito i responsabili di una simile scelleratezza che danneggia l’im-magine di Fano e la vocazione a turismo balneare del nostro litora-le”.

Tra le segnalazioni che hanno por-tato alla luce il caso, spicca quella del consigliere regionale Giancar-lo D’Anna: “ Nelle ore della notte tra il 19 e il 20 ottobre a Metau-rilia di Fano sono stati smaltiti sulle scogliere poste direttamente a protezione della linea ferrovia-ria, grandi quantità di pietrisco per massicciata e pezzi di ferro. Ho segnalato in tarda mattinata la vicenda al Comando dei Cara-binieri per verificare se tale smal-timento fosse stato autorizzato, anche se gli orari in cui il lavoro veniva svolto autorizzava ad avere sospetti”. Dopo un accurato sopraluogo di cinque militari dell’Arma e di due sub dei carabinieri, accompagnati dal comandante Cosimo Giovanni Petese, è stata effettivamente rile-vata la presenze di alcune tonnel-late di materiali altamente tossici. Immediata la decisione di mettere sotto sequestro l’area circostante.Le indagini proseguono per valu-tare chi, volendo evitare le spese di un conferimento dei rifiuti in discarica, ha deciso di versare tale quantità di materiale decisamente pericoloso, sulla spiaggia.

Stefano Orciani

piccioni. Abbiamo un piano colore per i palazzi del centro ma nessu-no è in grado di dare spiegazioni a riguardo. La nostra città, purtrop-po, è all’abbandono e sembra che a nessuno dei nostri amministrato-ri interessi. Si tira sempre in ballo il Patto di Stabilità per giustificare l’immobilismo della giunta, ma un amministratore dimostra le sue

capacità soprattutto nei momenti difficili e a me non sembra che qui ci sia qualcuno particolarmente brillante. Ci sono tante cose che si potrebbero fare con una spesa mi-nima, o con il coinvolgimento dei privati, ma nessuno fa nulla e a ri-metterci è la città che cade a pezzi nell’indifferenza generale”.

Corrado Moscelli

Via Arco d’Augusto