Vito D' Amico - Sicaniasc - Revenue Management, Destinazioni e Tariffe
Programmazione e Controllo 7^parte - Lo yield e il revenue management.pdf
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Yield management e revenue managementYield management e revenue management
Corso di Programmazione e controllo
Parte VII
Andrea BellucciDipartimento di Discipline Giuridiche e AziendaliCorso di Laurea Triennale in Economia e gestione dei servizi turistici
Le logiche e le aree di intervento
Revenue management Yield management
Obiettivi Massimizzazione dei ricavi Massimizzazione dei rendimenti
Oggetto di analisi
Ricavi e relative scelte e costi marginali delle stesse
Ricavi e costi
Aree di intervento
Pricing, Booking,Timing
Contesti di applicazione
• limitata capacità di assorbimento della domanda
• variabilità della domanda nel corso del tempo
• possibilità di stimare l’evoluzione della domanda
• stock di prodotti/ servizi deperibile
• struttura dei costi rigida
Ricerca della migliore combinazione fra timing e pricing
Differenze in funzione del prezzo e dell’orientamento all’acquisto
Ricerca di modelli comportamentali uniformi e ripetibili
Maggiore rilevanza alla redditività per unità di asset
Necessità di contrapporre rendimenti elevati di alta stagione ad altri, minori, di bassa stagione
Classificazione dei business
Prezzo
Fisso Variabile
Durata
Prevedibile
Non
prevedibile Quadrante 1
Parchi e temaGolf course
Quadrante 2
Cliniche
Ospedali
Quadrante 3
StadiCentro congressi
Quadrante 4
Hotel/RistorantiLinee aree Autonoleggi
Linee di navigazione
Fonte: adattamento di Fazzini, Yield management, 2008, da Kimes-Chase; Strategic levers, 1998
Pricing
“L’insieme di logiche, di analisi e di strumenti che permettono di fissare uno o più prezzi
per un prodotto o un servizio”
Due variabili:
Target
Timing
Basi di riferimento per la definizione del pricing
• La struttura dei costi
• La segmentazione della domanda
• Il contesto competitivo
Approccio Basato su Promosso da
Cost-plus costi Area finanza
Ignora
clientela, concorrenza
Value-based clientela Area marketingcosti, concorrenza
Market-based concorrenza Area commercialecosti, clientela
La formazione dei prezzi
Costo pieno
Margine
Media concorrenza
Mark up
Massima disponibilità di acquisto della clientela
Valori non ragionevoli
Limite minimo Limite massimo
La formazione dei prezzi (cont.)
Tendenzialmente il prezzo aumenta all’avvicinarsi dell’evento
Prezzo
Tempo
Limite massimo
Limite minimo
ts
Incidono poi altre variabili quali la stagione, le caratteristiche della prestazione…
La formazione dei prezzi (cont.)
Evoluzione effettiva dei prezzi
Prezzo
Tempo
Limite massimo
Limite minimo
ts
Incidono poi altre variabili quali la stagione, le caratteristiche della prestazione…
Alta stagione
Bassa stagione
La formazione dei prezzi (cont.)
Evoluzione effettiva dei prezzi
Prezzo
Tempo
Limite massimo
Limite minimo
ts
• È necessario stabilire un range di valori ragionevoli con riferimento ai prezzi
minimi e massimi ed anche all’evoluzione del pricing nel tempo
• Si tratta di verificare fino a che punto le deviazioni dei prezzi possono deviare
dal percorso di crescita progressivo
Il rapporto tra prezzo e domanda
Evoluzione effettiva dei prezzi
Domanda
Prezzo
• Le combinazioni tra domanda e offerta risentono della limitata disponibilità di
risorse
• Il vincolo riguarda le risorse assegnabili a ciascuna classe tariffaria
Limite di capacità
p* p^
La differenziazione dei prezzi
• La differenziazione dei prezzi consente di cogliere le opportunità
del mercato alla luce della disponibilità limitata delle risorse
• È necessario confrontare il rendimento complessivo che si ottiene
dall’applicazione di un prezzo univoco con quello che si realizza
con la segmentazione che si intende adottare
• Per individuare la segmentazione ottimale occorre:
a) Identificare i gruppi di clienti che abbiano una differente
propensione di acquisto
b) Identificare prezzi indipendenti per ciascun gruppi di clienti
• Le limitazioni alla differenziazioni del prezzo sono:
• segmentazione imperfetta
• cannibalizzazione
• arbitraggio
Booking
“Le logiche e i meccanismi attraverso i quali avviene l’allocazione delle risorse disponibili, ovvero la vendita
la stessa unità a due o più prezzi differenziati”
Determinare quante unità rendere disponibili a prezzi più contenuti e quante a valori più elevati e, soprattutto, con
quale timing metterle sul mercato
Booking (cont.)
Le condizioni che devono essere rispettate sono:
• Il numero delle unità allocate deve essere pari o inferiore
alla capacità complessiva
• Il numero delle unità allocate deve essere pari o inferiore
alla domanda
• Il numero delle unità e la domanda devono essere
entrambi positivi
• Il ricavo deve essere sempre superiore al costo
Booking: nesting
• Il nesting è una tecnica per ottimizzare la capacità della struttura
determinando in via preventiva, il numero massimo di camere da allocare
per ogni segmento individuato di clientela
• Si utilizza di solito con riferimento ai periodi di alta stagione e si basa su
dati storici stabili suscettibili di ripetersi con una certa attendibilità
• Consente di vendere le camere in anticipo alle migliori condizioni
economiche attraverso la previsione della propria situazione
occupazionale futura
• In tal modo si riescono a fornire all’addetto alle prenotazioni elementi per
consentirgli di migliorare il REVPAR (ricavo per camera disponibile)
• Si può così decidere se conviene accettare o meno una determinata
prenotazione per un periodo a un certo prezzo
ESEMPIO
Si presuppone che dall’analisi dello storico di un albergo di 100 camere
il 15 giugno risulti essere una data in cui l’albergo è sempre stato
pieno.
Si suppone che la segmentazione sia articolata nel seguente modo:
• Il segmento A genera un valore di 500 euro
• Il segmento B genera un valore di 350 euro
• Il segmento C un valore di 250 euro
e che le camere siano state allocate:
• 40 al segmento A
• 35 al segmento B
• 25 al segmento C.
ESEMPIO (cont.)
La politica dell’albergo sarà di non accettare:
• più di 25 prenotazioni del segmento C
• non più di 60 del segmento B (25+35)
Mentre si potranno accettare 100 prenotazioni del segmento A (40+35+25)
• La capacità di ogni segmento, una volta individuata la domanda prevista, deve
essere valutata dando priorità ai segmenti a contribuzione alta in caso di aumento
della domanda
• Si determina un nuovo atteggiamento nei confronti del processo di prenotazione:
non accettare prenotazioni anche se per quelle date si hanno camere disponibili
• Non si considera l’incasso certo immediato ma lo spazio ipotetico che questa
prenotazione può “togliere” ad un’occupazione a maggiore contribuzione
Overbooking
Significa vendere un numero di risorse superiore a quelle disponibili al fine di massimizzare la redditività e proteggersi
da eventuali no-show e cancellazioni
• In generale i costi associati alla gestione della clientela in sopranumero sono comunque inferiori ai benefici che il sistema può apportare nel suo complesso: le risposte variano in base al business e all’importanza dell’overbooking nelle dinamiche aziendali
• Nel caso del settore alberghiero la soluzione è quella di offrire, senza sovraprezzo, il pernottamento in una struttura dotata di caratteristiche similari e nella medesima area
Overbooking: calcolo dei limiti
• Si può stimare il tasso di presenza media sulla base di attendibili valutazioni storiche:
Dati t = tasso di presenza, T la capacità complessiva e b il limite di booking
Si ha:
b = T
t
Esempio:
Sia 500 la capacità complessiva, 80% il tasso di presenza:
b =500
0,80= 625
625 – 500 = 125 che rappresentano i pernottamenti vendibili in più rispetto a quelli disponibili
Overbooking: calcolo dei limiti (cont.)
• È fondamentale determinare il costo della gestione del cliente in esubero le cui componenti sono:
• Il costo diretto per ricompensare l’utente danneggiato• Il costo per attenuare i disagi del disservizio• Il costo per fornire un servizio alternativo• Il costo per non aver svolto il servizio pattuito
Y = (p x s) – C (s - T)
• Per determinare il peso complessivo di questi costi sui ricavi totali si può considerare che s siano i clienti che si presentano al momento dell’erogazione del servizio, che p rappresenti il prezzo unitario, che (s – T) sia il numero dei clienti in soprannumero rispetto alla capacità massima e C il costo unitario. Si ha:
Il modello previsionale
Segmentazione della
domanda
Politiche di pricingInformazioni
booking storico
Informazioni
no-show
Modello di
ottimizzazione
Modello di
overbooking
Modello di
previsione
I livelli decisionali dello Yield management
Livelli Aree di intervento Frequenza
Strategico - Segmentazione del mercato- Differenziazione dei prezzi
Trimestrale
Tattico Calcolo e aggiornamento dei limiti di booking
Giornaliera, settimanale
Operativo Scelta di quali prenotazioni accettare e quali rifiutare
Tempo reale
Yield management strategico
Clientela turistica Clientela di affari
Elevata sensibilità al prezzo
Prenotazioni anticipate
Maggiore flessibilità nell’orario di partenza e di arrivo
Maggiore propensione ad accettare restrizioni come pernottamento comprendente il sabato
Caratteristiche della clientela turistica e business
Minore sensibilità al prezzo
Prenotazioni a ridosso
Scarsa flessibilità
Minore propensione ad accettare restrizioni
Si riferisce alla segmentazione della clientela e al pricing
Yield management tattico
Crocieristica
Unità risorsa
Tipo risorsa
N. tipologie
Prodotto
Risorsa e prodotto in differenti business
Seduta Camera Automobile Cabina
Classe Tipologia Dimensione Classe
1 – 3 1 – 6 3 – 10 5 -10
Itinerario Durata del Durata Crocierasoggiorno dell’utilizzo
AutonoleggioHotelLinee aeree
Yield management tattico (cont.)
Chi fornisce il servizio controlla:
a) un set caratterizzato da una disponibilità fissa, limitata e deperibile
b) un portafoglio di prodotti che consistono nella combinazione di una
o più risorse
c) un insieme di classi tariffarie associate a ciascuno di questi prodotti
Obiettivo
Decidere quali classi tariffarie devono essere rese disponibili alla clientela in diversi lassi temporali al fine di massimizzare
la contribuzione totale netta attesa
Yield management tattico (cont.)
L’apertura e la chiusura delle classi tariffarie nel corso del tempo coinvolge:
a) l’allocazione delle risorse disponibili: per la quale ci si basa
sull’esperienza passata, aggiornata in funzione delle politiche di
marketing e del comportamento dei competitors
b) la gestione del network in tutti i casi in cui l’azienda fa parte di una
rete più ampia che offre servizi similari e prevede talvolta regole di
condivisione e di comportamento
c) l’overbooking: che va gestito in chiave dinamica tenendo conto
delle variazioni avvenute nella domanda e nel contesto, oltre che
sulla base del periodo di riferimento
Il processo di booking
Prenotazioni e cancellazioni
Booking corrente
Previsione Ottimizzazione
Sistema di yieldmanagement• Tariffe• Disponibilità• Costi dell’unità
Limiti di booking
Sistema di prenotazione
Prenotazioni e cancellazioni da differenti canali
Monitoraggio, revisione e approvazione
Fonte: adattamento di Fazzini, Yield management, 2008, da Phillips; Pricing and revenue optimization, 2005
Yield management operativo
Si riferisce alla scelta delle prenotazioni da accettare
e quelle da rifiutare
La richiesta di prenotazione viene associata ad una classe tariffaria e
viene elaborata sulla base dei seguenti elementi:
• Il timing, cioè la maggiore o minore distanza temporale dalla
manifestazione dell’evento
• Le caratteristiche intrinseche della domanda, cioè i requisiti che
permettono di usufruire di migliori condizioni
• Il canale attraverso il quale giunge la richiesta
• Il diverso target di appartenenza in base alla segmentazione
L’obiettivo complessivo è l’ottimale sfruttamento delle risorse in termini di presenze, margini ottenibili e costi incrementali
Cos’è il revenue management alberghiero
• E’ l’uso incrociato di tecniche di pricing, canali distributivi, strategie di
vendita e promozionali che si basano sulla conoscenza di dati storici,
modelli matematici e statistici relativi all’azienda alberghiera
• Riguarda solamente la gestione della vendita delle camere di albergo e
non quella dei servizi accessori come ristorante, bar, sale meeting…
• Ha come obiettivo la massimizzazione del profitto dell’imprenditore
alberghiero puntando sul reparto maggiormente in grado di produrre
profitti: anche in strutture provviste di servizi accessori le camere
rappresentano il 75-80% dei profitti totali
Struttura dei costi dell’albergo
• Le strutture alberghiere sono caratterizzate da elevati costi fissi
• L’obiettivo primario è la massima saturazione delle camere
• Tutto ciò va perseguito:
• individuando il prezzo minimo a camera al di sotto del quale non si
può scendere
• individuando il prezzo che ciascun determinato cliente è disposto a
pagare in quel momento per quella camera
• pianificando una corretta combinazione tra segmento di
clientela/prezzo da praticare
Ricavi, costi ed indicatori di efficienza
Per valutare l’efficienza e la redditività di un albergo vanno composti
i due indici tradizionali utilizzati rappresentati da:
Indice medio di occupazione = Numero camere occupate Numero camere totali
x 100
Ricavo medio per camera = Fatturato totale camere
Numero camere occupate x 100
Ottenendo:
Revenue per Avaible Room = ricavo medio per camera x % occupazione
Oppure:
Revenue per Avaible Room = Fatturato totale camere
Camere disponibili
Ricavi, costi ed indicatori di efficienza (cont.)
Esempio:
Nel caso di un albergo di 100 camere con una rack rate (tariffa
massima pubblicata) di 150 in cui 65 camere siano occupate ad un
RMC di 90, l’indice di REVPAR può esser calcolato nel seguente
modo:
90 € (RMC) x 65% (IMO) = 58,5 € (REVPAR)
oppure:
65 (camere occupate) x 90 € (RMC) = 5.850 € (fatturato totale
camere)
5.850 € : 100 = 58,5 € (REVPAR)
Si tenderà a migliorare l’indice di efficienza colmando la distanza tra
150 e 90.
Ricavi, costi ed indicatori di efficienza (cont.)
Partendo dal REVPAR si può costruire una ulteriore relazione che misura l’efficienza delle vendite ed assume la denominazione di RSE (room sale efficiency):
RSE =Ricavo medio camere
Ricavo potenzialex
Numero camere vendute
Numero camere disponibili
Che si può anche scrivere come:
RSE =Ricavo realizzato
Ricavo potenziale
ESEMPIO:
Un albergo in un certo periodo dell’anno propone una tariffa ufficiale di 200 € la struttura è costituita da 80 camere di cui occupate mediamente 60 ad un prezzo medio di 170. Il tasso di occupazione è pari al 75%.
Ricavi, costi ed indicatori di efficienza (cont.)
Il REVPAR = 170 x 75% = 127,5
Si ha una perdita di efficienza perché la struttura sfrutta soltanto il 64% circa delle sue effettive potenzialità
RSE =170 x 60
200 x 80
Al fine di verificare lo scostamento rispetto allo yield massimo ottenibile occorre determinare l’RSE
=10.200
16.000= 0,6375
Sviluppi del REVPAR
Il REVPAR non prende in considerazione i costi per cui può essere interessante valutare il punto di pareggio
ESEMPIO
Hotel A Hotel B
Ricavo medio per camera 180 180Numero camere 80 80Costo variabile unitario 40 40Costi fissi 320.000 370.000
Q* =Costi fissi
RMC – Costo variabile unitario
Sviluppi del REVPAR (cont.)
Q*A = 320.000
180 - 40= 2.286
Q*B = 370.000
180 - 40= 2.643
Prendiamo in considerazione il tasso di occupazione:
si ipotizza che entrambi gli hotel lavorino per 7 mesi all’anno, che il mese sia
composto di 30 giorni commerciali e che dispongano di 50 camere.
Il massimo numero di camere vendibili è pari a 10.500
Il tasso di occupazione sarà:
TOA = 2.286/10.500 = 21,77%
TOB = 2.643/10.500 = 25,17%
Sviluppi del REVPAR (cont.)
Si possono determinare i Ricavi e il REVPAR di pareggio:
Ricavi* A = 180 x 2.286 = 411.480
Ricavi*B = 180 x 2.640 = 475.200
REVPAR*A = 411.480/10.500 = 39,18
REVPAR*B = 475.200/10.500 = 45,25
Limiti del REVPAR
• Non fornisce indicazioni complete sulla scelta ottimale tra diverse situazioni
• Deve essere confrontato con la struttura dei costi e, in particolare con:
• la capacità di assorbire i costi fissi
• l’incidenza dei costi variabili in relazione al tasso di occupazione
• Non prende in considerazione i ricavi provenienti da altri reparti quali
food&beverage e wellnes
Definizione del costo marginale
Si tratta di individuare la somma dei costi marginali minimi sostenuti
per l’attivazione di una singola camera.
I costi marginali sono:
• le cortesie da camera
• le cortesie da bagno
• il servizio di lavanderia
• le utenze
• i materiali di cancelleria
• l’eventuale costo per il servizio al piano in caso di ricorso
all’outsourcing
Aree di riduzione dei costi
Le principali aree di intervento su cui operare per ridurre/contenere i
costi sono:
• la razionalizzazione delle risorse umane
• il monitoraggio e il controllo dei contratti relativi a utenze e
fornitori
• l’individuazione e mantenimento del corretto rapporto tra cash
flow e cash trough (denaro contante e denaro sospeso)
• l’applicazione di programmi di attenzione ai consumi energetici
• l’esternalizzazione di alcuni servizi
• La manutenzione preventiva delle camere
Definizione del rapporto prezzi/costi
Due dimensioni di rapporto prezzi/costi:
• Dimensione minima: che individua il livello di costi comunque
da coprire (totale costi marginali) che, in periodi di bassa
stagione, potrebbero essere sommati ad un quota di costi fissi
per puntare alla massimizzazione della saturazione delle
camere
• Dimensione normale: in cui si cerca di massimizzare la
differenza tra il REVPAR e il COSTPAR (costo unitario totale
per camera disponibile)
Questi rapporti possono essere calcolati frequentemente in modo
tale monitorare con continuità e frequenza il livello di redditività e il
potenziale di miglioramento dell’impresa
Analisi del mercato
Per capire il proprio posizionamento di mercato e le azioni da
intraprendere per conseguire migliori risultati è possibile utilizzare e
confrontare due indici: il fair share e il market share.
Fair share occupazionale = totale offerta camere di albergo
totale offerta competitive set
Dove il competitive set è dato dall’offerta totale delle imprese nel proprio mercato di riferimento.
Esempio: si vuole calcolare il fair share dell’albergo b:
Albergo Numero
camere
Giorni di
apertura
Offerta
pernottamenti
A 100 365 36.500B 50 365 18.250C 150 365 54.750D 80 365 29.200
Totale 138.700
Esso è dato da:
18.250/138.700 x 100 =
= 13,15%
Analisi del mercato (cont.)
Market share occupazionale = totale camere occupate albergo
totale camere occupate competitive set
Dove il competitive set è dato dall’offerta totale delle imprese nel proprio mercato di riferimento.
Esempio: si vuole calcolare il market share dell’albergo b:
Esso è dato da:
10.250 / 86.850 x 100 =
= 11,80 %
Albergo Pernottamenti
effettivi
A 19.300B 10.250C 41.000D 16.300
Totale 86.850
Il confronto tra i due indici evidenzia un’area di miglioramento data dalla differenza tra la quota di mercato potenziale e quella effettivamente occupata
Analisi del mercato
I clienti possono essere segmentati in funzione di due parametri:
• Clienti diretti
• Clienti che utilizzano un canale di prenotazione
Nell’ambito di queste due classificazioni possono essere individuati
dei sistemi di indicatori volti a definire le categorie di clienti diretti e i
rapporti di partnership con distributori che creano maggior valore
per l’impresa.
Analisi del mercato: clienti abituali
• Per l’impresa ricettiva è fondamentale individuare i clienti da
considerare come abituali ed assegnare a questi un “rating” di
valore.
• I parametri da prendere in considerazione sono:
• il numero di pernottamenti nei periodi bassa occupazione
• il numero di pernottamenti nei periodi alta occupazione
• il livello di prezzo base
• l’ammontare delle spese extra sostenute
Analisi del mercato: “clienti abituali”
ESEMPIO
• Il cliente A e il cliente B hanno una buona tariffa di base, alcuni
pernottamenti nel periodo di bassa occupazione, un’elevato livello di
spese extra
• Il cliente C ha una buona tariffa di base, alcuni pernottamenti nel
periodo di bassa occupazione, una bassa quota di spese extra
• Il cliente D ha una tariffa base più bassa, pernottamenti concentrati nei
periodi di alta occupazione, zero spese extra
Legenda: BO = bassa occupazione, AO = alta occupazione
Nome Pernottamenti BO Pernottamenti
AO
Tariffa
(€)
Spese extra
(€)
Valore commerciale
del cliente
Cliente A 3 8 65 277 5Cliente B 2 11 60 125 5Cliente C 2 13 60 55 3Cliente D 1 8 50 0 2
Sulla base delle analisi svolte è possibile identificare delle azioni di fidelizzazione
dei clienti migliori attraverso sistemi di comunicazione e di premiazione che
possono riguardare:
• il blocco della tariffa o una sua diminuzione
• un numero definito di pasti gratuiti durante l’anno
• l’offerta del minibar
• un certo grado di upgrade (concessione di una camera superiore al prezzo
della camera abituale)
• lo stesso trattamento economico riservato a persone portate dal cliente
Analisi del mercato: “clienti abituali”
Analisi del mercato: convenzioni
Le convenzioni possono essere un canale molto interessante con un
calendario che da gennaio ai primi di luglio per riprendere a settembre fino al
periodo natalizio intervallato dalle feste. Nell’arco della settimana la clientela
business va da lunedì a giovedì privilegiando le due giornate intermedie
martedì e mercoledì.
Per valutare la convenienza di una convenzione vanno presi in considerazione
i seguenti fattori:
• il fatturato totale annuo di ciascuna azienda derivante dai pernottamenti
• il periodo occupazionale (inteso come alta e bassa stagione)
• l’andamento settimanale (occupazione dei differenti giorni della
settimana)
• il valore dell’IMS (indice medio di soggiorno)
• la propensione alle spese extra
• la solvibilità
E’ possibile confrontare le schede di valutazione di due diverse convenzioni:
• L’albergo decide di rinnovare entrambe le convenzioni e di mantenere con l’azienda
B il prezzo di 90 € poiché si tratta di un’azienda che lavora molto nei periodi
occupazionali importanti per l’albergo alimentando anche la vendita dei servizi extra.
La solvibilità a 30 giorni potrebbe non essere considerata un problema almeno
finchè i pagamenti vengono effettuati con regolarità
• La convenzione con l’azienda A viene rinnovata con un aumento della tariffa base
della convenzione
Analisi del mercato: convenzioni
Indicatori Scheda Azienda A Scheda Azienda B
Valori in € Valori in €
Fatturato totale camere (A: 8 pernott.; B: 9 pernott.) 960 810Fatturato media camera 120 90Spese extra totali 170 612 minibar 15 54 ristorante 130 459 bar 25 99Media spese extra 21,2 68 minibar 1,8 6 ristorante 16,2 51 bar 3,1 11Rating su date (media) 1,25 2,80Solvibilità Immediata 30 giorni
• L’analisi da svolgere riguarda i contratti di allotment in cui l’albergo
deve decidere con largo anticipo tariffe e quota di camere da
concedere ai tour operator per tutta la stagione di validità del
contratto.
• Per l’albergo il vantaggio principale è legato al numero di camere che
il tour operator è in grado di riempire nei periodi di bassa stagione e
alla capacità di pubblicizzare la struttura attraverso il suo canale di
distribuzione. Nello stesso tempo nei periodi di alta stagione questi
contratti generano una riduzione dei margini potenziali
• E’ necessario valutare preliminarmente e controllare a posteriori
l’efficienza e la materializzazione di questi contratti
Analisi del mercato: agenzie di viaggio
• Si parla di CEA (Coefficiente di efficienza di allotment) per definire
l’efficacia commerciale di un rapporto di allotment.
• Esso considera la contribuzione totale di un contratto di allotment
sommando i risultati delle materializzazioni dell’alta e della bassa
occupazione.
Questo valore viene rapportato ad un parametro fisso rappresentato
dal valore del rack rate moltiplicato per la materializzazione dell’alta
occupazione, vale a dire quanto ipoteticamente si sarebbe potuto
incassare senza il contratto di allotment.
Analisi del mercato: agenzie di viaggio
ESEMPIO
Un albergo ha un rack rate di 180 € e stipula un contratto di allotment
con un tour operator che prevede 10 camere giornaliere per la bassa
stagione a 80 € e 10 camere giornaliere per l’alta stagione a 130 €. La
percentuale di materializzazione del contratto è del 40% in bassa
stagione e del 90% in alta stagione.
Si calcola prima di tutto il fatturato totale prodotto dal tour operator
durante il periodo considerato:
• 80 € x 4 = 320 € (fatturato di bassa occupazione)
• 130 € x 9 = 1.170 € (fatturato di alta occupazione)
• 320 € + 1.170 € = 1.490 € (fatturato totale del tour operator)
Analisi del mercato: agenzie di viaggio
ESEMPIO (cont.)
Si calcola quindi il fatturato ipotetico che l’albergo potrebbe produrre
senza il contratto di allotment.
Si considera che per la bassa stagione non si riuscirebbe a vendere
nessuna camera di quelle invece piazzate con il contratto mentre, per
l’alta stagione, si ipotizza la stessa materializzazione che il contratto di
allotment è in grado di fornire. Ci si basa sul rack rate:
180 € x 9 1.620 € (fatturato ipotetico dell’albergo in alta occupazione)
A questo punto si rapportano i due valori:
Analisi del mercato: agenzie di viaggio
1.490 € (fatturato hotel da allotment)
1.620 € (fatturato hotel senza allotment)
= 0,92 (CEA)
Il CEA è influenzato principalmente dalla materializzazione del contratto
in bassa occupazione ma anche dalla tariffa
Un valore tendente a 1 indica la convenienza al ricorso al tour operator
poiché oltre a garantire un risultato altrimenti solo ipotetico, produrrà
una promozione dell’albergo attraverso le sue attività di marketing
Oltre al CEA è necessario considerare altri fattori per ciascun tour
operator:
• Il livello del fatturato totale (peso complessivo, capacità di vendita e
di promozione
• Catalogo (posizionamento)
• Tempi di solvibilità
• ASP (Average Spending Power) (quantificazione dei consumi extra)
Considerando tutti i fattori indicati si può assegnare un rating a ciascun
rapporto di tour operator
Analisi del mercato: agenzie di viaggio
SCHEDA DI VALUTAZIONE DEI CONTRATTI DI ALLOTMENT
Analisi del mercato: agenzie di viaggio
Tour
operator
Fatturato
totale
CEA Pagamento Catalogo ASP Rating
A 79.000 € 0,64 50 gg. 2 17 € -B 175.000 € 0,61 60 gg. 3 22 € ---C 38.000 € 0,92 30 gg. 3 31 € +++D 90.000 € 0,75 45 gg. 5 19 € ++
• I coefficienti di efficienza di allotment dei quattro tour operator sono tutti al
di sotto della parità e il valore medio è di 0,73 per cui si potrebbe
considerare una riduzione della quota per concederla ad altri
• Il tour operator B avrà una riduzione graduale delle camere concesse
• Al tour operator C verranno aumentate ma gradualmente visto il basso
livello di fatturato
• L’operatore D ha una CEA nella media ma, avendo un catalogo con il rating
massimo, avrà un potenziamento delle camere concesse
• I bassi CEA degli operatori A e B sono il frutto di accordi al ribasso per cui in
caso di rinnovo, verranno aumentate le tariffe
• Nel settore turistico vengono sempre più frequentemente previsti
dei pacchetti variabili di prodotti/servizi offerti.
• Spesso di tratta di pacchetti le cui componenti non sono percepite
da parte del cliente come aventi un valore in sé, ma che l’impresa
intende introdurre per poi poterli valorizzare anche
separatamente.
• Il prezzo di un aggregato di prodotti, di solito, è minore della
somma dei prezzi dei due o più prodotti che vengono acquistati
separatamente.
• Sorge quindi il problema dell’allocazione ai singoli prodotti/servizi
dei ricavi complessivi relativi ad un pacchetto.
Allocazione dei ricavi e dei costi nei pacchetti di servizi
Prezzo dei prodotti venduti singolarmente
Prezzo di vendita
dei pacchetti
Pacchetti Prodotto 1 Prodotto 2 Prodotto 3
Prodotto 1 + Prodotto 2 $ 250 $ 300 _ $ 440
Prodotto 1 + Prodotto 3 $ 250 _ $ 450 $ 560
Prodotto 2 + Prodotto +
Prodotto 3
$ 250 $ 300 $ 450 $ 760
ESEMPIO: Si riportano tre diverse combinazioni di pacchetti di
prodotti:
Si presuppone poi che i costi unitari di produzione siano: per il prodotto
1, $ 36, per il prodotto 2 $ 40, per il prodotto 3 $ 50.
A questo punto si possono applicare due metodi per allocare i costi:
quello basato sull’identificazione separata e quello incrementale.
1 2
Esso utilizza informazioni del prodotto specifico relative ai prodotti
all’interno della confezione per determinare l’allocazione dei ricavi ad
ognuno. Ogni prodotto viene considerato come se fosse un elemento
singolo.
Consideriamo la combinazione 2, venduta a $ 560. Le tre fonti per giungere
ai pesi basati sulla identificazione separata sono le seguenti:
1. Prezzi di vendita unitari. I singoli prezzi sono $ 250 per il prodotto 1 e $ 450 per il prodotto
2. I pesi per allocare i $ 560 tra i due prodotti saranno:
Prodotto 1 : $ 250 x $ 560 = 0,36x $ 560 = $ 202
$ 250 + $ 450
Prodotto 3 : $ 450 x $ 560 = 0,64x $ 560 = $ 358
$ 250 + $ 450
METODO DELL’IDENTIFICAZIONE SEPARATA
2. Costi unitari. Questo metodo utilizza i costi dei singoli prodotti per
determinare i pesi per l’allocazione dei ricavi. Se vengono utilizzati i costi
unitari di produzione per determinare i pesi, per allocare i $ 560 di prezzo
del pacchetto 2 avremo:
Prodotto 1 : $ 36 x $ 560 = 0,42x $ 560 = $ 235
$ 36 + $ 50
Prodotto 3 : $ 50 x $ 560 = 0,58x $ 560 = $ 325
$ 36 + $ 50
Questo metodo non considera le differenze esistenti tra i prodotti rispetto
alla volontà dei clienti di acquistarli singolarmente.
=
=
3. In base alle unità di prodotto. Questo metodo dà ad ogni prodotto nel
pacchetto lo stesso peso nell’allocazione dei ricavi del pacchetto.
Perciò, con due prodotti nel pacchetto 2 ogni prodotto ottiene il 50% dei
ricavi di pacchetto ad esso associati:
Con questi tre approcci per determinare i pesi con il metodo della
identificazione separata si ottengono le seguenti allocazioni dei ricavi ai
singoli prodotti:
Pesi per l’allocazione dei ricavi Prodotto 1 Prodotto 2
Prezzi unitari $ 202 $ 358
Costi unitari 235 325
Unità 280 280
Prodotto 1 : 1 x $ 560 = 0,50 x $ 560 = $ 280
1 + 1
Prodotto 3 : 1 x $ 560 = 0,50 x $ 560 = $ 280
1 + 1
I pesi costituiti dai prezzi di vendita unitari sono efficaci in quanto
essi sono frequentemente il migliore indicatore esterno disponibile
dei benefici che le aziende ricevono dalla vendita dei prodotti.
I criteri di determinazione dei pesi basati sul mercato, che sono più
vicini al cliente, consentono di cogliere il concetto dei benefici
ricevuti in modo migliore rispetto a quanto non siano in grado di
fare i pesi basati sui costi o basati sulle unità.
Per quanto riguarda l’allocazione dei ricavi basata sulle unità, essa
viene di solito giustificata sulla base della sua semplicità di
applicazione o sulla presenza di limiti nei metodi alternativi (come
prezzi di vendita instabili o costi unitari di produzione difficili da
calcolare a livello di singolo prodotto).
Esso consiste nel formare una graduatoria dei singoli prodotti e
nell’impiegare tale classifica per allocare i ricavi dell’aggregato tra detti
prodotti.
Il prodotto primo in graduatoria è denominato prodotto primario
dell’aggregato; il prodotto secondo classificato viene definito prodotto
incrementale.
Si consideri di nuovo il pacchetto 2 supponendo che il prodotto 3 sia
designato come prodotto primario.
Se il prezzo del pacchetto eccede il prezzo autonomo del prodotto
primario, i ricavi per unità venduta della combinazione vengono ad
esso allocati per un ammontare pari al 100% del suo prezzo specifico.
METODO INCREMENTALE
Questo è il caso della combinazione 2 in quanto, in essa, il prezzo
della combinazione eccede quello del prodotto 3 ($ 450) considerato
autonomamente.
Perciò al prodotto 2, per ogni combinazione venduta, sono allocati
ricavi per $ 450 e i $ 110 ( $ 560 - $ 450) rimanenti vengono allocati al
prodotto 1.
Prodo tti R icav i a llo cat i R icav i r im anen t i da a llo care ad altr i
p rodo tti
Pro dotto 3 $ 4 5 0 $ 1 10 ($ 5 60 - $ 4 50 )
P ro d otto 1 1 1 0 0
Nella combinazione dove ci sono più di due prodotti, il ricavo per
unità di combinazione viene allocato in maniera sequenziale.
Se prendiamo la combinazione 3, che viene venduta a $ 760, ed
assumiamo il prodotto 2 come prodotto primario ed il prodotto 1
come secondo prodotto incrementale, l’allocazione dei $ 760 di ricavi
di combinazione avviene nel modo seguente:
Prodotti Ricavi allocati Ricavi rimanenti da allocare ad altri
prodotti
Prodotto 3 $ 450 $ 310 ($ 760 - $ 450)
Prodotto 2 300 10 ( $ 760 - $ 450 - $ 300)
Prodotto 1 10 0
La formazione della graduatoria dei singoli prodotti della
combinazione rappresenta il fattore chiave per la determinazione
dei ricavi da allocare ai singoli prodotti.
Si possono effettuare una serie di considerazioni su nuovi servizi
da introdurre e sulla loro valorizzazione nel tempo.
A tale proposito può essere importante svolgere delle ricerche
presso i clienti per capire l’importanza relativa dei singoli prodotti
nelle loro decisioni di acquisto oppure prendere in considerazione
dati storici recenti per valutare le perfomance dei prodotti del
pacchetto considerati singolarmente.