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MODULO 1 | Lezione 3TERAPIA DELLA RETINOPATIA DIABETICA (RD) Dott. Andrea Fabio DimastrogiovanniASST Martesana Dipartimento di OculisticaOspedale di Melegnano
Background
• Le ultime stime dell’ International Diabetes Federation : 552 milioni di diabetici entro il 2030
• Nei Paesi Industrializzati la retinopatia diabetica (RD) è la principale causa di cecità legale negli adulti sotto i 75 anni
• La Retinopatia Diabetica Proliferante (RDP) è la causa principale di deficit visivo nei pazienti con diabete di tipo 1
• L’Edema maculare (EMD) è invece più frequente nei pazientidi tipo 2
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• DM tipo 1 27 % dei paz. sviluppa DME after 25 aa 43 % dei paz. sviluppa PDR dopo 25 aa
• DM tipo 2 14-25 % dei paz. sviluppa DME dopo 10 aa 25 % dei paz. sviluppa PDR dopo 25 aa
WESDR Klein R 2008 and 2009
Background (2)
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Trattamento della retinopatia diabetica
• Terapia fotocoagulativa Trattamento focale o a griglia (EMD) Trattamento laser panfotocoagulativo
(per RDP)
• Terapia intravitreale
• Chirurgia vitreoretinica
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Terapia fotocoagulativaIl meccanismo d’azione è scarsamente compreso
• capacita di ridurre la concentrazione intraoculare di VEGF e di altri fattori proangiogenici e proedemigeni nella retina trattata tramite la fotodistruzione delle cellule loro produttrici. • fotocoagulazione diretta di aree di iperpermeabilitafocale come i microaneurismi e la stimolazione dell’epitelio pigmentato retinico (EPR) con riduzione delle citochine infiammatorie nel microambiente retinico
Ogata N, Ando A, Uyama M et al.Expression of cytokines and transcription factors in photocoagulated human retinal pigment epithelial cells. Graefes Arch Clin Exp Ophthalmol 239, 87-95, 2001
• incremento dell'ossigenazione negli strati retinici piu interni
Budzynski E, Smith JH, Bryar P et al.Effects of photocoagulation on intraretinal PO2 in cat. Invest Ophthalmol Vis Sci 49, 380-9, 2008
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Terapia intravitreale
• Farmaci utilizzati da anni nelle patologie oculari
• Aumentano la concentrazione di farmaco efficace in camera vitrea e riducono la dose circolante, limitando cosi il rischio di eventi avversi sistemici
Lee SS, Hughes PM, Robinson MR. Recent advances in drug delivery systems for treating ocular complications of systemic diseases. Curr
Opin Ophthalmol 20, 511-9, 2009
Farmaci antiangiogenici e farmaci corticosteroidi capacita di bloccare direttamente o indirettamente i fenomeni
di leakage capillare
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Farmaci antiangiogenici
• Antagonisti VEGF (vascular endothelial growth factor) Si legano alla proteina e inibiscono il suo legame con il
recettore Numerosi trails clinici dimostrano la loro sicurezza ed efficacia Complicanze locali poco frequenti: ipertono
Bevacizumab anticorpo umanizzato che lega tutte le isoforme del VEGF Progenitore degli attuali farmaci anti-VEGF Farmaco off-label (farmaco sistemico utilizzato per il
trattamento del tumore del colon-retto)
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Farmaci antiangiogenici
Ranibizumab frammento di anticorpo monoclonale umanizzato che lega tutte
le isoforme attive del VEGF-A
Aflibercept - VEGF Trap proteina ricombinante in grado di legare tutte le isoforme di
VEGF-A VEGF-B e PlGF emivita piu lunga
• Ranibizumab ed Aflibercept sono attualmente approvati e rimborsati dal SSN
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Farmaci steroidei
• Proprieta antinfiammatorie ed antiedemigene spettro d'azione piu ampio rispetto agli antiVEGF
• Stabilizzano l’acuità visiva e riducono o risolvono l’edema maculare
• Maggior frequenza di complicanze locali cataratta ed ipertono oculare
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Farmaci steroidei• Triamcinolone Acetonide
Farmaco utilizzato per iniezioni intrarticolari In passato largamente usato per iniezioni intravitreali Attualmente off label
• Desametasone corticosteroide Impianto intravitreale biodegradabile Rilascio controllato fino a 6 mesi Approvato e rimborsato dal SSN
• Fluocinolone acetonide Impianto intravitreale a lento rilascio non biodegradabile Livelli stabili di Fac per 3 anni Approvato per uso IV ma non rimborsato dal SSN
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Farmaci steroidei
• Vantaggi dei cortisonici a lento rilascio durata d'azione prolungata iniezioni meno frequenti ridotta incidenza di effetti collaterali
• In mancanza di studi «testa a testa» però, non si puo concludere sulla loro effettiva superiorita rispetto agli steroidi tradizionali
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Trattamento dell’ edema maculare diabetico
• Terapia fotocoagulativa Trattamento focale o a griglia
• Terapia intravitreale Terapia antiVEGF
o Ranibizumabo Aflibercept
• Cortisonici a lento rilascio
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Meta analysis and review on the effect on bevacizumab in diabetic macular edema. Graefes Arch Clin Exp Ophthalmol(2011) 249:15-27
Prevalenza dell’Edema Maculare Diabetico
NPDR lieve NPDR moderata/grave
RD proliferante
• Studio ETDRS (2244 paz) Il trattamento laser permette di
preservare una funzione visiva utile nel 50-60% dei casi di CSME
Solo il 3% dei pazienti migliorava di 3 o più linee Snellen
• E’ il trattamento col miglior rapporto costo/beneficio attualmente disponibile per l’edema maculare diabetico
Trattamento laser focale o a griglia
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Trattamento laser focale o a griglia
• Trattamento focale: sbiancamento di singoli microaneurismi e di aree di leakage evidenziate con la FAG
• Trattamento a griglia: spot di lieve intensità sulle aree di ispessimento retinico maculare, distanti 1-2 spot l’uno dall’altro con dimensioni 50-200 micron evitando i 1000 micron centrali
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Effetti collaterali del tx laser
• Scotomi nelle aree di trattamento
• Raramente: Fotocoagulazione accidentale della
fovea Formazione di neovascolarizzazione
coroideale dovuta a trattamenti con potenze troppo alte
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Ranibizumab
• Rapido e significativo miglioramento dell’acuita visiva mantenuto nel tempo negli studi registrativi ed in numerosi studi controllati
• Mantenimento dei risultati fino a 3 e 5 anni (Restore, Read2, RISE e RIDE, DRCRnet)
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Ranibizumab
• RIDE 40,2% dei paz > 15 lettere a 3 aa (0,5 mg) 19,2% (sham/0,5mg)
• RISE 41,6% (0,5mg) vs 22% (sham/0,5 mg)
• Somministrazione personalizzata e flessibile da eseguirsi fino al raggiungimento della massima risposta funzionale e/o anatomica
Brown, Nguyen et al. Long-term outcomes of ranibizumab therapy for diabetic macular edema: the 36-month results from two phase III trials: RISE and RIDE. Ophthalmology. 2013 Oct;120(10):2013-22
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Aflibercept
• Significativo miglioramento dell’acuita visiva a 24 settimane con mantenimento del visus a 52 e 100 settimane VISTA +11,5 lettere (vs 0,9 con laser) VIVID + 11,4 lettere (vs 0,7 con laser)
• Somministrazione bimestrale e fissa preceduta da una dose di carico di 5 iniezioni mensili
Do, Nguyen et al. DA VINCI Study Group. One-Year Outcomes of the DA VINCI Study of VEGF Trap-Eye in Eyes with Diabetic Macular Edema.Ophthalmology 119:1658-1665, 2012.
Korobelnik , Do et al. Intravitreal aflibercept for diabetic macular edema. Ophthalmology. 121:2247-54;2014.
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Desametasone
• Significativo miglioramento dell’acuita visiva a 3 anni 22,2% dei pz trattati >15 lettere
• Ridotto numero di iniezioni rispetto agli antiVEGF Media di 2,3 IV nel primo anno 5 in 3 anni
• 99,4% degli ipertoni controllato con tx medica • cataratta nel 66.7% dei casi (vs 20,7% sham)
Boyer , Yoon et al. MEAD study Group. Three-year, randomized, sham-controlled trial of dexamethasoneintravitreal implant in patients with diabetic macular edema. Ophthalmology. 2014 Oct;121(10):1904-14
Pro
Contro
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Fluocinolone acetonide
• Significativo miglioramento dell’acuita visiva a 3 anni 28,7% dei pz trattati >15 lettere
• Somministrazione unica in 3 anni
• 100% paz trattati svilupparono cataratta• 95,2% degli ipertoni è controllato con tx
medica
Campochiaro, Brown et al. FAME Study Group. Sustained delivery fluocinolone acetonide vitreous inserts provide benefit for at least 3 years in patients with diabetic macular edema.
Ophthalmology. 2012 Oct;119(10):2125-32.
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Pro
Contro
Baseline AV 1/10
Un mese dopo 1° IV AV 5/10
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Un mese dopo 2° IV AV 7/10
Un mese dopo 3° IV AV 8/10
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Raccomandazioni per il trattamento dell’EMD
• In pazienti diabetici con edema maculare clinicamente significativo non centrale, ossia se il centro della macula non e coinvolto, e indicata la fotocoagulazione laser
• In pazienti diabetici con edema maculare che coinvolge il centro della macula e determina riduzione dell’acuita visiva, la terapia antiangiogenica e in alternativa con impianto di desametasone e preferibile alla fotocoagulazione laser
LINEE-GUIDA PER LO SCREENING, LA DIAGNOSTICA E IL TRATTAMENTO DELLA RETINOPATIA DIABETICA IN ITALIA Revisione e aggiornamento 2015 della versione 2013 a cura del
Gruppo di Studio sulle Complicanze Oculari del Diabete della Società Italiana di Diabetologia
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Raccomandazioni per il trattamento dell’EMD
• Analisi per sottogruppi condotte in uno studio randomizzato controllato suggeriscono che in occhi con EMCS con riduzione dell’acuità visiva Terapia laser di prima linea se lo spessore OCT nel
centralsubfield e inferiore ai 400 μm, utilizzando la terapia antiangiogenica come seconda linea nei casi in cui la risposta clinica sia insufficiente
La terapia antiangiogenica e sempre preferibile in prima linea se lo spessore OCT nel centralsubfield è maggiore di 400 μm
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Gruppo di Studio sulle Complicanze Oculari del Diabete della Società Italiana di Diabetologia
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Trattamento della retinopatia diabetica proliferante
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Trattamento laser panretinico
• Studio DRS (1742 paz): PRP riduce il rischio di perdita visiva severa di oltre la
meta a 2 anni in pazienti con RD non proliferante severa o proliferante
La PRP previene la cecità legale nel 90% dei casi di RDP a 5 anni. o Quando i neovasi rispondono alla PRP regredendo
entro i primi tre mesi dopo il trattamento, il recupero visivo tende ad essere eccellente
• Trattamento di prima scelta della RDP
The Diabetic Retinopathy Study Research Group. Indications for photocoagulation treatment of diabetic retinopathy: Diabetic Retinopathy Study Report no. 14. Int Ophthalmol Clin 1987; 27: 239–253.
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Trattamento laser panretinico
1. Impatti di diametro compreso tra 200 µm (in prossimità del polo posteriore) e 500 µm (in periferia)
2. energia sufficiente a produrre cicatrici retiniche di colore grigio-bianco
3. distanza tra uno spot e l’altro pari ad almeno il diametro di un impatto (1-1,5); in caso di retinopatia proliferante severa impatti contigui (meta del diametro di un impatto)
• L’accuratezza del trattamento può essere aumentata individuando le zone ischemiche mediante FAG. Quando le aree ischemiche non coinvolgono tutti i quadranti
retinici, il trattamento può essere meno esteso e risparmiare le zone con buona perfusione ematica.
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• Dolore durante il trattamento• Riduzione della sensibilità al contrasto• Perdita della visione notturna• Amputazione del campo visivo• Difficoltà di esecuzione quando c’è emovitreo• Insorgenza o peggioramento dell’edema maculare
Effetti collaterali del tx laser
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• Ranibizumab o TA diminuisce, rispetto al solo tx laser focale/ griglia, la comparsa di emorragia endovitreale o la necessità di panfotocoagulazione per RDP
Diabetic Retinopathy Clinical Research Network. Randomized trial evaluating short-term effects of intravitreal ranibizumab or triamcinolone acetonide on
macular edema after focal/grid laser for diabetic macular edema in eyes also receiving panretinal photocoagulation.Retina 31, 1009-27, 2011
• Il trattamento con anti-VEGF in associazione alla PRP Forme di retinopatia proliferante poco rispondenti al trattamento
fotocoagulativo (retinopatia florida) Persistenza di neovasi attivi dopo PRP completa Ridurre il rischio di peggioramento dell’EM post PRP
Terapie di associazione
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Raccomandazioni per il trattamento della RDP
• La PRP deve essere eseguita con urgenza in tutti i casi di RDP ad alto rischio e/o neovascolarizzazioni papillari o retiniche associate ad emorragie preretiniche o vitreali
• La PRP e indicata nei pazienti che presentano una RDP non ad alto rischio se il monitoraggio e reso problematico dalla scarsa collaborazione del paziente o da difficolta logistiche
• In presenza di RDP ad alto rischio il trattamento dell’edema maculare deve essere eseguito in concomitanza con l’inizio della panfotocoagulazione
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Raccomandazioni per il trattamento della RDP
La vitrectomia associata a fotocoagulazione laser, deve essere eseguita nelle seguenti condizioni legate alla retinopatia diabetica proliferante avanzata:
1. grave emorragia endoculare che non si riassorbe spontaneamente entro 3 mesi
2. persistenza di RDP evolutiva nonostante il trattamento 3. panfotocogulativo gia eseguito per via transpupillare4. distacco maculare trazionale di recente insorgenza5. distacco retinico misto o combinato trazionale e regmatogeno6. rubeosi dell’iride, se associata ad emorragia vitreale che non consenta
l’esecuzione di una PRP
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Qual è il ruolo della prevenzioneE quanto è importante
La retinopatia diabetica (RD)- EPIDEMIOLOGIA
L’incidenza della RD cresceproporzionalmente con glianni di progressione deldiabete. Questo è correlabileagli elevati livelli di glucosionel circolo ematico chedeterminano lacompromissione dello stato disalute dei tessuti. Pertantouno stretto controllo glicemicoè FONDAMENTALE
Periciti
Membrana basale
Endotelio
Giunzioni Normali Nel diabetico
Effetti Vascolari del diabete
MICRO ANEURISMIMICRO ANEURISMI
TROMBOTICI
CAPILLARI NORMALI
Effetti Vascolari del diabete
PERDITA DI PERICITI
Nel diabeticoGiunzioni Normali
Livelli di glucosio nel sangue
Aumenta lo stess ossidativo a livello vasale
Incremento dei livelli di VEGF
Disfunzione metabolica cellulare con riduzione dei livelli di COQ10
APOPTOSI CELLULARE- EMORRAGIE LOCALI E/DIFFUSE- PERDITA DEL VISUS
Effetti Vascolari del diabete
L’integrazione di quali nutraceutici può risultare utile per il paziente diabetico?
Tenendo conto dei meccanismi patogenetici multifattoriali che caratterizzano questa patologia, nutraceutici con azione:
Anti-ossidante Anti- infiammatoria Anti- edemigena Ipo-glicemizzante
Dovrebbero essere d’aiuto nel coadiuvare la o le terapie associate salvaguardare l’omeostasi della struttura retica in toto
I micronutrienti non hanno solo la funzione di difesa dai radicali liberi, bensì aiutano anche il diabetico a mantenere i suoi vasi sanguigni
elastici, intatti e funzionanti.
DHA
Vitamine E e C, zinco, rame e selenio
CurcuminaCoenzima Q10
Luteina
L’integrazione di quali nutraceutici può risultare utile per il paziente diabetico?
Questa pubblicazione dimostra gli effetti benefici della Curcumina in pazienti
con:• retinopatia diabetica• glaucoma • AMD • retinoblastoma• uveite • corioretinite sierosa
centrale • retinite pigmentosa
• Ipoglicemizzante• Antiossidante• Antiedemigena
Curcumina
Letteratura sulla Curcumina
Num
ero
di s
tudi
oggi
Biodisponibilità di varie formulazioni di curcumina
Biodisponibilità orale di diverse formulazioni di Curcumina-Bibliografia-
Curcumina
12 pazientiSingola somministrazione di:• 1800 mg di polvere di curcumina al 95%• 376 mg di formulazione dei vari
curcuminoidi elaborati in commercio
Tuttavia pur avendo una potentissima azione risulta essere poco biodisponibile così come lo è il rasveratrolo.Esistono però in commercio delle formulazioni di Curcumina che in base alle loro caratteristiche formulative la rendono altamente biodisponibile
Assorbimento 46 volte superiore rispetto altre formulazioni a base di
curcuminoidi
Curc
umin
oidi
nel p
lasm
a (n
g/m
l)
Curcumina
Risultati
Coenzima Q10 La cui carenza, nel paziente affetto da iperglicemia, è comprovata
da trials clinici
DHAFondamentale nel salvaguardare l’integrità vasale
antiossidante specifico per il tessuto retinicoLuteina
Vitamina Cipoglicemizzante (riduce i livelli di emoglobina glicata) ed è un forteantiossidanteVitamina Eantiossidante lipofilo di membrana: previene la propagazionedell’ossidazione degli acidi grassi polinsaturi (PUFA)
OligoelementiZinco- E’ necessario per la sintesi e la secrezione di insulina.Influisce sull’espessione di geni correlati al diabeteRame- Il rame assieme allo zinco è fondamentale per dellasuperossidodismutasi (SOD) del citosol.Selenio- Rappresenta la parte prostetica del sistema enzimaticoglutatione perossidasi/glutatione riduttasi