Portico n.284

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il Portico n.284 dicembre 2011la voce die novellaresiwww.ilportico.me...è ora di comunicare on-linetel. 0522-652131

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ANNO XXX MENSILE NOVELLARESE D'INFORMAZIONE Dicembre 2011 n.284

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Buon Natale a tutti i novellaresi

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La manovra presentata dal Governo Monti ha un impatto durissimo. Ne sia-mo pienamente consapevoli. Non è sufficiente questo elemento per giudicar-la. Occorre innanzitutto partire dall’eredità del Governo Berlusconi. Un’eredità drammatica. Sottolineo quattro elementi ereditati dal Governo Monti, governo non a caso per l’emergenza.Il primo è che nessun provvedimento, nessuna delle tante manovre ci ha messo in sicurezza. Tutt’altro. La mancanza di credibilità del Governo che, ad esempio, ha lasciato di fatto senza copertura finanziaria ben 1/3 delle precedenti manovre – 20 miliardi – ha provocato la salita dello spread tra titoli di stato italiani e quelli tedeschi, con tassi di rendimento insostenibili per il bilancio dello Stato. Rischio fallimento! Dello Stato, dell’economia e di tante imprese e famiglie. Secondo: il Paese a più bassa crescita d’Europa, sia nell’ultimo decennio (prati-camente crescita zero), sia durante la fase acuta della crisi (tra 2008 e 2009 oltre 6 punti in meno di PIL, molto più degli altri Paesi), che nella fase di ripresa, con una crescita circa della metà della media europea (peggio solo la Grecia) e con la prospettiva di recessione nel 2012. Il Governo Berlusconi ha distrutto le prece-denti politiche industriali senza farne una, avendo puntato tutto solo sul nucleare e non ha fatto nulla per la crescita. Terzo: il Paese con il più alto rapporto debito/PIL, dopo la Grecia (rapporto sem-pre peggiorato con i governi di centro destra e sempre migliorato con quelli di centro sinistra) e nonostante diverse manovre, con quattro problemi di finanza pubblica ereditati:a) un buco per la maggior spesa per interessi sul debito pubblico e per un anda-mento dell’economia peggiore del previsto; b) 20 miliardi di buco (4 nel 2012, 16 nel 2013 e 20 nel 2014) della delega fiscale e assistenziale, in quanto è quasi impossibile trovarli con tagli a disabili, agli assegni di accompagnamento o alle pensioni di reversibilità, con tagli alle agevolazioni fiscali per l’IRPEF relativi a ca-richi familiari o spese per la casa o a detrazioni per reddito o lavoro o, infine, con aumenti di IVA; c) Regioni e Comuni senza finanziamenti per le attività ordinarie, gli investimenti e il trasporto pubblico locale; d) L’esigenza di trovare risorse per il sostegno alla crescita. Queste quattro voci non sono lontane da una somma di 50 miliardi. Quarto: alta evasione fiscale (cresciuta con Tremonti), più elevata penetrazione delle mafie nell’economia, corruzione che fa perdere 60-70 miliardi, pressione fiscale elevata. A tutto ciò va aggiunta la corsa contro il tempo, per evitare il fallimento. La ma-novra non poteva che essere durissima.Lo è quantitativamente: 30 miliardi è la manovra lorda. Circa 20 servono per il ri-gore, il risanamento, cioè per raggiungere il pareggio di bilancio 2013 nonostante il peggioramento dell’economia e della spesa per interessi. Per la prima volta dal 2008 vi sono risorse per la crescita. E non da poco. Circa 10 miliardi, suddivisi in diversi interventi. E si riprende il cammino delle libera-lizzazioni.

Si è coperto per tutto il triennio il fondo per il trasporto pubblico locale. Ai Comuni viene chiesto, così come a Regioni e Province, un ulteriore contributo per gli obiettivi di finanza pubblica, ma viene assicurata la copertura delle spese per la sanità, oltre a quelle per il trasporto pubblico locale, e viene anticipata una maggiore autonomia ai Comuni con l’IMU (di fatto nuova ICI). Vi sono misure di contrasto all’evasione fiscale (tracciabilità e contrasto all’uso del contante), accompagnamento per le piccole imprese che vogliono entrare in un sistema di percorso fiscale più trasparente. Vi sono misure che incidono sul finanziamento del sistema istituzionale, come quelle relative alle Province, la soppressione o riduzione dei costi di funzionamento di vari enti o organismi. Si è data piena copertura, senza toccare assistenza e detrazioni IRPEF, alla delega fiscale e assistenziale per il 2012 e si è cominciato a darla per il 2013 e il 2014. E’ sufficiente l’equità? Ancora no.Sappiamo che questo è un governo che ha il sostegno anche del PDL e quindi l’equilibrio è complicato. Però si possono introdurre altre misure contro l’eva-sione fiscale e ottenere ulteriori risorse dai capitali scudati e dalla vendita delle frequenze radio televisive. L’intervento sulle pensioni ha molte motivazioni: sostenibilità del sistema previ-denziale e accelerazioni degli elementi di convergenza dei trattamenti. Vi è poi una motivazione relativa allo stato attuale della finanza pubblica nel blocco della rivalutazione automatica per due anni per le pensioni oltre due volte il minimo. Però quest’ultimo elemento penalizza eccessivamente pensionati di fasce ancora troppo basse. Inoltre in diversi casi il salto negli anni necessari per maturare il diritto alla pensione è eccessivo.Su questi aspetti opererà il PD per modificare e migliorare la manovra.Infine si dovrà porre attenzione agli effetti delle rivalutazioni catastali sull’IMU. Anche in questo caso occorrerà salvaguardare i proprietari di immobili di minor valore, commisurando adeguatamente la franchigia.Questa non è la manovra di un governo di centro sinistra, né di un governo espressione di un’alleanza tra progressisti e moderati. E’ la manovra di un gover-no tecnico sostenuto da una maggioranza parlamentare – non politica – di cui fa parte anche il PDL. E’ un governo per l’emergenza e per avviare la ricostruzione. Di ciò la manovra risente, ma vi sono forti elementi di discontinuità, pur in un quadro drammatico. Senza la manovra ci sarebbe una catastrofe – come ha det-to il Presidente della Repubblica - che colpirebbe soprattutto i più deboli.Per questo è una manovra da approvare, lavorando per migliorarla.

La manovra del governo Monti

Un provvedimento durissimo, non del tutto equo e senz’altro da migliorare ma necessario se si vuole allontanare il disastro.

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E’ trascorso quasi un mese dalla chiusura della Festa del Pesce, con queste poche righe vorrei ringraziare i tanti volontari che hanno lavora-to e collaborato con noi per la buona riuscita della festa, che l’hanno pensata, organizzata, allestita. Un GRAZIE per l’indispensabile con-tributo che hanno dato con impegno, voglia di fare, di lavorare e di promuovere l’iniziativa po-litica per il nostro partito, così per la Festa del Pesce come per Festareggio. Con grande sod-disfazione posso dire che alla Festa del Pesce non vi è stata solo buona cucina e politica, ma vi sono state anche iniziative di solidarietà. In particolare vorrei ricordare la serata di Giovedì 17 Novembre che abbiamo voluto dedicare alla Scuola Pubblica (Istituto Comprensivo di

Le feste del Partito Democratico: un

grazie a tutti i volontari

Non solo buona cucina ma anche politica e tanta solidarietà alle iniziative del PD.

di  Milena  Saccani  Vezzani

segretaria  Circolo  PD  Novellara

Novellara) con la presenza della vice-preside Edie Pavarini e dell’assessore provinciale alla scuola Ilenia Malavasi. La cittadinanza ha ri-sposto numerosa all’appello, permettendo un grande successo della serata e di devolvere così parte dell’incasso per finanziare l’acquisto di una LIM (lavagna interattiva multimedia-le). Ma non si è voluto aiutare solo la scuola. I nostri volontari hanno raccolto tra di loro un contributo aggiuntivo per aiutare e sostenere la popolazione della Liguria duramente colpita di recente dalle alluvioni. Una piccola attenzione è stata rivolta anche alle persone diversamente abili con un contributo al Colibrì, centro socio-riabilitativo diurno per ragazzi maggiorenni e adulti con disabilità fisico-sensoriale e cogniti-

Pochi se ne sono accorti e forse è giusto così ma in cucina durante l’ultima festa del pesce vi erano pre-senze insolite: alcune persone provenienti dal carce-re della pulce di Reggio Emilia. Ogni sera un volontario di Novellara andava presso il penitenziario faceva salire le persone, le portava a Novellara per il servizio presso la festa e le riaccom-pagnava di notte in carcere. Tutto senza guardie o furgoni cellulari.Non si tratta di una novità in assoluto: il tutto è nato l’anno scorso dopo un accordo tra Ermete Fiaccadori direttore di Festareggio e il dipartimento dell’ammi-nistrazione penitenziaria per l’impiego durante la fe-

sta al Campovolo. Probabilmente non ne avete mai sentito parlare prima perché certe cose finiscono sui giornali solo se qualcosa va storto. Invece i risulta-ti sono stati positivi, quest’anno c’è stato il bis e la Federazione di Reggio ha perciò deciso di estende-re l’esperienza anche alle feste più importanti della provincia, tra cui quella di Novellara. I rapporti tra volontari e i detenuti in permesso (6 persone 4 ita-liani e due stranieri) sono stati buoni sin dall’inizio, del resto dal successo di questa iniziativa avevano tutti da guadagnare ed è probabile che alla festa del pesce di maggio si ripeta il tutto. A costo di beccarci le solite accuse di buonismo ri-

teniamo che questa sia un’iniziativa importante per-ché può iniziare così un cammino per il recupero di persone che hanno sbagliato e che stanno pagando, ma che meritano di avere in futuro un’altra possibili-tà. Anche perché questo paese deve pure dare segni di civiltà dal momento che il sistema penitenziario italiano è uno dei peggiori in Europa: può capitare che otto persone stiano in una cella di nove metri quadrati e dall’inizio dell’anno ci sono stati oltre 60 suicidi e più di 100 morti per altre cause.

Dal carcere della Pulce alla Festa del

Pesce di Novellara

L’insolita esperienza di sei detenuti in permesso (quattro italiani e due stranieri) che hanno lavorato con i nostri volontari alla Festa del Pesce di novembre in un clima di cordialità e collaborazione.

di  Marco  Villa

va. Gesti concreti per dimostrare che la solida-rietà è uno dei valori fondanti del nostro partito ma soprattutto abbiamo a cuore e riconoscia-mo l’importante lavoro svolto dalla scuola e dalle associazioni sul nostro territorio a livello educativo e di inserimento.

Grazie di nuovo a tutti quanti.

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Fin da piccolo l’individuo viene educato al rispetto del prossimo e alla condivisione di schemi e limiti che pongono dei “paletti” rispetto al proprio innato agire indisciplinato.Quello a cui assistiamo ultimamente però mi fa nu-trire qualche legittimo dubbio rispetto a quanto so-pra.Venendo ai tempi recenti , come noto, vi sono state alcune importanti variazioni rispetto alla circolazione stradale e alla segnaletica orizzontale nonché alcuni provvedimenti riguardanti la piazza.

Da tempo infatti è stato posto il divieto di parcheg-giare in modo adiacente ai giardini ed è stata dispo-sta la chiusura al transito degli autoveicoli nel week end sul lato , per intenderci, del Bar Roma.Quanto previsto però spesso viene disatteso da una frangia di cittadinanza che puntualmente parcheggia dove non può parcheggiare o transita quando non lo può fare pur di non dover fare dieci passi a piedi .Basta passare alle otto del mattino dal centro di Novellara e risulta lampante tutto ciò.Per non parlare delle domeniche mattina in cui ma-

Il rispetto delle regole: valore fondamentale

per una convivenza civile e solidale all’interno

della nostra societàdi  Alessandro  Baracchi

Eh già, mese dopo mese, sono passati trent’anni!!…è il compleanno del nostro mitico e irrinunciabile Portico !!!….e lo vogliamo festeggiare con una pubblicazione tutta al femminile.Infatti, le donne, intervenute in questi 30 anni al lavoro redazionale (lavoro curato, seguito e promosso da Paolo Paterlini), hanno scritto a 360 gradi interve-nendo su argomenti vari, tenendo rubriche, portando notizie del territorio che fossero politiche, sociali, culturali, solidaristiche, sportive, proponendo letture, scrivendo poesie, commemorando i cari scomparsi e festeggiando figli e nipoti, con una scrittura onesta, chiara e profondamente etica.Queste donne redattrici sono, attraverso IL PORTICO, entrate nel cuore della vita della città, e hanno contri-buito a “sdoganare” IL PORTICO da giornale di partito (il PCI), a giornale dei novellaresi.Alcune di queste donne hanno ricevuto dal PORTICO una visibilità che ha permesso loro di dialogare in modo più diretto e responsabile con la cittadinanza, altre riconoscono fondamentale per la loro formazione l’esperienza con IL PORTICO, tutte, sentono con orgoglio il legame con IL PORTI-CO…

lauguratamente i “dissuasori” non funzionavano. Macchine che passavano dalla piazza imperterrite non curanti della segnaletica indicante gli orari di chiusura al traffico.Anche dalle piccole cose si misura il grado di civil-tà di una società che a quanto pare non è poi così elevato. La politica dell’amministrazione è chiaramente volta a decongestionare il centro storico dal traffico auto-mobilistico. Nella stessa direzione sono stati presi i provvedimenti relativi a Via Costa e alla zona limitro-fa alle zone elementari. Non è nostro intento criminalizzare nessuno: sem-plicemente la cittadinanza è tenuta a comportarsi in modo responsabile e rispettoso delle regole non per fare un piacere all’amministrazione, ma per rispetto di chi le regole le rispetta sempre e si vede ingiusta-mente penalizzato dal comportamento di pochi.Allo stesso tempo invitiamo le autorità competen-ti e il nuovo comandante della Polizia Municipale a porre sempre maggior presidio su queste casistiche senza risparmiare le giuste sanzioni chi viene meno ai propri doveri.

Per questo si è avviato e si vuole realizzare questo pro-getto: raccogliere, studiare e valorizzare attraverso una pubblicazione, il contributo di scrittura delle donne di Novellara, senza retorica o suggestioni malinconiche, ma con la consapevolezza del valore morale di questo impegno, chiedendo loro per la prima volta di svelarsi, presentandosi così come si sentono di essere, mo-dellate dai loro percorsi di vita e dalle loro sensibilità.Lo scopo di questa pubblicazione sta anche nel rac-cogliere fondi per la Borsa di Studio Marta Beltrami, che trova nel periodo dell’8 marzo il momento più adeguato per rinnovare l’impegno verso il sostegno dello studio delle ragazze meritevoli di potersi costru-ire percorsi di scelta e di opportunità.Per realizzare tutto questo abbiamo contattato le donne che con continuità sono state presenti sui vari Portico in questi 30 anni e sono circa 75 ma, in effetti, le firme al femminile presenti sono state più di 300.La preparazione dell’evento si sta svolgendo nella sede del Portico e invitiamo alla collaborazione tutti coloro che hanno disponibilità, da qui a marzo, per collaborare al progetto che oltre alla pubblicazione prevede uno spettacolo in teatro a Novellara il 3 e 4 marzo 2012.Il progetto, nel suo complesso, è inserito nel calenda-

rio di “Settimana Donna” del marzo 2012.La pubblicazione dovrà autofinanziarsi e anche questa sfida la vogliamo vincere grazie al contributo delle donne imprenditrici e commercianti del nostro comune alle quali chiediamo non solo un contributo economico ma anche, insieme alle edicole, uno sforzo per la distribuzione e vendita del libro. Ideazione e coordinamento: Rossella - 3280181552 - e.mail: [email protected] -Team redazionale: Monica Guidetti, Fosca Soprani, Severina Foroni, Eugenia Chavez, Valda Rigoni, Mariuccia Gozzi, Silvia Cavazzoli.Sostegno e appoggio logistico, informativo: Paolo Paterlini

Le signore del Portico

Ovvero 30 anni di scritti al femminile sul mensile novellarese.di  Rossella  Eunini

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William è un distinto signore non più gio-vanissimo che fino a qualche tempo fa era possibile in-crociare per le vie del paese in sella alla sua sport iv iss ima “Graziella” in-tento a sbrigare le sue nume-rose quotidiane commissioni. Purtroppo qual-cuno ha ben pensato di ru-

bargli la bici e per ora William continua lo stesso a muoversi, ma a piedi. Per chi non lo conosce pos-siamo dire che è uno degli uomini “cardine” dell’

AUSER di Novellara in quanto è un socio fondatore e attualmente ricopre il ruolo di tesoriere contabile. E’ grazie alla sua innata attitudine al calcolo e alla sua invidiabile memoria , doti che lo rendono estre-mamente affidabile e preciso, che può ancora rive-stire un ruolo centrale nell’organigramma locale di Auser e per la sua sensibilità e le sue qualità umane è rispettato e stimato da tutti i soci. La caratteristica però per la quale riesce ancora a stupirci è la de-terminazione con la quale si appresta ad affrontare le cosiddette“sfide impossibili”. Professionalmente William è stato un tecnico meccanico; da quando è andato in pensione si è dedicato e appassionato alla manutenzione di piccoli elettrodomestici e appa-recchiature elettriche anche molto sofisticate ridando vita a congegni spesso già condannati alla locale iso-la ecologica. Il suo motto abituale è: “più una cosa è complicata più mi diverto perché la sfida vera è capire come è fatto un meccanismo, riuscire a ricre-are ciò che si è rotto o usurato e vederlo funzionare di nuovo”. A guardarlo bene William ha una vivacità nello sguardo che gli anni e gli acciacchi non rie-scono a spegnere. Noi lo consideriamo un ragazzo senza età che ama ancora giocare con la tecnologia e spesso con soddisfazione riportare in funzione ciò che sembrava irrimediabilmente spento.Ci piace rendere partecipi i novellaresi delle qualità e doti di questo nostro concittadino e attraverso que-ste pagine ringraziarlo affettuosamente.

I Volontari Auser di Novellara e il personale dell’Istituzione “I Millefiori”

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Nell’approssimarsi delle Festività Natalizie, il gruppo Angolo “Oasi” invita tutti ad essere luce di speranza per gli altri, in questo momento così buio, in ogni luogo in cui ci si trova: in famiglia o con gli amici, nella scuola o nel lavoro e nel volontariato, affinché il Natale non trascorra con indifferenza o per tradizione, ma conservi il suo vero significato.

Auguri di un Buon Natale e di un Sereno Anno Nuovo

Gruppo Angolo “Oasi”

Auguri

a Elisa Nicolini Augura a papà Mauro e mamma Jessica, agli zii nonni e amici i migliori auguri di Buon Natale.

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L’URP informa... rubrica a cura dell’ufficio relazioni con il pubblico

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CINEMA PER BAMBINI – STAGIONE 2012 Parte il 1° gennaio 2012 alle ore 15.00 la rassegna po-meridiana di film per bambini presso il Teatro Comu-nale. Per le altre date consultare il sito: www.comune.novellara.re.it

MERCATINO DELL’ANTIQUARIATOIl 1° gennaio 2012, essendo giorno festivo, non si terrà il primo Mercatino dell’Antiquariato di Novellara.

APERTURE E CHIUSURE IN COMUNE NEL PERIODO DI NATALEUffici Comunali e URP: 31 dicembre chiusura anticipata alle 12.00 e sabato 7 gennaio 2012 chiusura completa al pubblico.Biblioteca: 31 dicembre chiusura anticipata alle 12.00 – pomeriggio: chiusura completa. Sabato 7 gennaio 2012 chiusura completa al pubblico.Il Museo sarà aperto domenica 1° gennaio e venerdì 6 gennaio 2012.L’Archivio Storico rimarrà chiuso il 2 gennaio 2012.

STRENNA DI NATALEIn occasione del cinque centenario della nascita di Lelio Orsi e delle festività natalizie il Circolo Cultu-rale Omnibus, in co l laboraz ione con il Comune di Novellara, distri-buirà ai cittadini di Novellara la strenna natalizia, consistente in una riproduzione dell’

Annunciazione, dipinto conservato presso il Museo Gonzaga.La strenna verrà distribuita nella Sala del fico fino al 7 gennaio 2012 (nei giorni feriali) dalle ore 10.00 alle 12.00.

DIVERTIMENTO ASSICURATO CON DISCOBUSIl servizio Discobus permette di usufruire di servizi di trasporto pubblici notturni dalle principali città di Pro-vincia verso i più importanti locali notturni garantendo sicurezza, buona compagnia e divertimento. Il costo del biglietto è di 2,50 euro e consente sconti e agevolazioni nei locali. Novellara è inserita nella linea rossa che tocca Guastalla, Gualtieri (Tempo Rock) fino a Reggio Emilia (i Petali e Polo scolastico di via Makallè) sia al venerdì che al sabato. Per Info: www.actre.it oppure 0522/927677

SALDI DI FINE STAGIONE AL VIA!L’ufficio commercio comunica che i saldi di fine stagione quest’anno inizieranno il 7 gennaio 2012. Approfittate delle proposte di qualità e della cordialità dei commer-cianti di Novellara!ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER DEL COMUNERicevi la nostra newsletter sul tuo indirizzo di posta elet-tronica per restare sempre aggiornato su ciò che succe-de nella tua città. Info su www.comune.novellara.re.it

PREPARIAMOCI ALL’INVERNO!Anche quest’anno, in caso di neve, armiamoci di tanta pazienza! Il servizio spazzaneve può essere attivato solo quando la superficie del manto nevoso supera i 5 cen-timetri. Il servizio Opere Pubbliche garantirà l’uscita sul territorio di numerosi automezzi, che dovranno seguire un percorso privilegiato per le zone di accesso ai servizi pubblici del capoluogo. Vi raccomandiamo di controlla-re rigorosamente la condizione dei vostri pneumatici per poter garantire maggiore sicurezza per tutti sulle strade.

A NATALE REGALA UN POSTO A TEA-TRO!Quest’anno a Nata-le regala la cultura a chi ti è caro! Acqui-sta uno o più biglietti della stagione teatrale 2011/2012 ed il per-sonale incaricato alla

vendita dei biglietti ti preparerà una confezione regalo davvero simpatica ed originale. Per informazioni e prevendite: dal lunedì al sabato dal-le 9.00 alle 13.00 presso l’Ufficio Teatro al piano terra (dopo la Biblioteca); dal martedì al sabato dalle 15.00 alle 18.45 presso la Biblioteca Comunale; il giorno dello spettacolo presso il Teatro a partire da un’ora prima del-la rappresentazione.

Spettacoli di Gennaio e Febbraio:- 8 gennaio 2012, ore 16.00 (Teatro per famiglie) Compagnia “La fondazione Teatro Ragazzi e giovani” presenta AQUARIUM- 15 gennaio 2012, ore 16.30 VOCI A CORTE dirige Luigi Pagliarini- 21 gennaio 2012, ore 21.00Promo Music presenta Moni Ovadia in IL REGISTRO DEI PECCATI- 28 gennaio 2012, ore 21.00Centro Danza Teatro Correggio presenta MARINELLA. LA BALLATA DELLE SPOSE BAMBINE- 4 febbraio 2012, ore 21.00Ass. Centro Teatrale MaMiMò e Tieffe Teatro presen-tanoOTELLO – ANCORA UN TANGO…ED E’ L’ULTIMO- 11 febbraio 2012, ore 21.00Art Up Art presenta CONCERTO JAZZ PER PIANO SOLO- 19 febbraio 2012, ore 21.00 – Bananas/Zelig presen-taMaurizio Lastrico in QUANDO FAI QUALCOSA IN GIRO DIMMELO ICI: NON FACCIAMOCI COGLIERE IMPREPARATIC’è tempo sino a venerdì 16 dicembre per pagare la seconda rata ICI.Nel caso in cui accada di dimenticarsi di versare l’ICI, per evitare che vengano applicate sanzioni elevate per tali omissioni è possibile chiedere il “ravvedimento ope-roso” direttamente ad un CAAF o all’Ufficio Tributi del Comune, prima di fare il versamento. Dai controlli sulle posizioni dell’ICI risulta purtroppo spesso che molti con-tribuenti pagano l’imposta in ritardo, a volte solo pochi giorni dopo e sono quindi costretti a pagare, in più, il

30% della somma dovuta. E’ bene ricordare che se il ravvedimento operoso:- si fa entro 30 giorni dalla data di scadenza, si paga il 3,00% in più dell’imposta dovuta (più gli interessi);- se si fa entro il 31 luglio dell’anno successivo dalla data di scadenza (cioè entro il termine per la presen-tazione della denuncia I.C.I.) si paga il 3,75% in più dell’imposta dovuta (più gli interessi).Ricordiamo che sanzioni ed interessi devono essere ver-sati insieme all’imposta dovuta.

CENSIMENTO A META’ CAMMINOGrande successo della compilazione on-line. Per chi an-cora non l’avesse fatto può collegarsi al sito http://cen-simentopopolazione.istat.it e compilare il questionario direttamente via web. Alla voce compila il questionario, si digita come nome utente il Codice Fiscale dell’intesta-tario del modello cartaceo pervenuto per posta e come Password quella indicata sul frontespizio del modello stesso. Con queste credenziali l’intestatario del foglio di famiglia accede al proprio questionario “virtuale” ed è guidato puntualmente nella compilazione di tutti i dati richiesti relativi a se stesso e ai componenti del nucleo familiare. Al termine della compilazione l’interessato esegue l’invio definitivo e il sistema genera una ricevuta. A questo punto la famiglia è censita senza altre incom-benze, e i suoi dati sono già a disposizione dell’ISTAT.Si ricorda che i cittadini hanno tempo fino al 31 dicem-bre 2011 per consegnare i questionari compilati, tutta-via dal 21 novembre 2011 al 31 dicembre 2011 i citta-dini che non hanno ancora consegnato i modelli o non hanno provveduto alla compilazione on-line saranno sollecitati dai rilevatori incaricati dal Comune mediante lettera o visita a domicilio.

FONDO CREDITO PER NUOVI NATI Sono state rinnovate, con la legge di stabilità 2012, le misure finalizzate all’accesso al credito delle famiglie con figli nati o adottati per gli anni 2012-2013-2014. Il fondo prevede finanziamenti, a favore dei soggetti eser-centi la patria potestà genitoriale, per una durata non superiore a cinque anni e per importi non superiori a 5000 euro a tasso fisso. Per maggiori info: www.fon-donuovinati.it

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TAGLIANDI

OLIO  MOTORE

cola, media e grande, a pelo lungo a pelo corto, tutti meravigliosi e tutti in cerca di una casa. E ci sono anche i gatti: anche loro aspettano qualcuno che li coccoli e che si prenda cura di loro. Se non potete adottarli, è comunque possibile aiutare un peloso con un’adozione a distanza; deciderete voi quanto potrà essere il vostro contributo, mensile o “una tantum”; anche una piccola somma, sarà importante e gradita. Possono essere di-sposte offerte a favore di “Gente di Canile”, orga-nizzazione di volontariato che attualmente gestisce il canile intercomunale, oppure, potete indicare il nome del peloso che volete aiutare scrivendo nella causale “un aiuto per...” Potrai chiedere notizie o visitare periodica-mente il tuo peloso adottato a distanza. Le offerte pos-sono essere disposte attraverso bonifico presso Banca Reggiana IBAN: IT44R 07058 66400 000000048797 oppure al Comune di Novellara mediante versamento all’URP o sul conto presso Banca Reggiana Credito Co-operativo IBAN: IT58 V 07058 66400 000000024292. Il canile si trova in Strada Valle, 142 (tel. 0522 654647 - fax. 0522 758556) - orario di apertura al pubblico: tutti i giorni (domeniche e festivi compresi) dalle ore 08.00

alle ore 14.00. Sul sito internet del Comune www.co-mune.novellara.re.it (cliccando su “canile intercomuna-le”) trovate le foto di cani e gatti che chiedono di essere adottati. Grazie! Un ringraziamento particolare da parte dell’URP e di tutta l’Amministrazione Comunale ai tanti

Nicoletta Costa incontra il suo pubblico in biblioteca Nicoletta Costa, au-trice ed illustratrice di libri per bambini di fama internazionale disegnerà e racconterà le sue storie ai piccoli utenti della biblioteca e alle loro famiglie lunedì 16 gennaio alle ore 17.00 presso la biblioteca G. Malagoli.La Costa è impegnata in un piccolo tour in alcuni comuni della Bassa Reggiana, soprattutto per incontri all’interno delle scuole. Quella di lu-nedì sarà l’unica occasione pubblica per incontrare una fra le più amate ed apprezzate autrici di libri per l’infanzia e di conoscere più da vicino gli

innumerevoli personaggi da lei ideati: Giulio Coniglio e tutti i suoi simpatici amici, i gatti di Nicoletta, la coraggiosa maestra Caterina, la strega Teodora e tanti altri… L’incontro è stato organizzato in col-laborazione con Pro Loco Novellara e grazie al contributo di Benetton 0-12 e Turci abbigliamento.Per maggiori informazioni Biblioteca comunale 0522-655419-440

Nicoletta Costa incontra il suo pubblico in biblioteca

volontari, amici e sponsor che hanno lavorato con noi anche quest’anno per la buona riuscita delle iniziative del nostro Comune! Aspettiamo numerosi tutti quei cit-tadini che vorranno aggiungersi e collaborare con noi l’anno prossimo.

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CHIUSO  IL  LUNEDI  MATTINA

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Il colonnello Giovanni Parmiggiani, originario di No-vellara e comandante del Reggimento Lagunari di Venezia, il 28 novembre è venuto alla scuola media Lelio Orsi per raccontare a noi ragazzi di terza media

Tra i numerosi progetti che la scuola prima-ria offre ai nostri alunni c’è quello inerente al Patrimonio Culturale. L’obiettivo è di far co-noscere le bellezze artistiche e i beni culturali di Novellara, attraverso visite al centro stori-co, al museo, all’archivio storico e con attività di laboratorio tenute dalla prof. Olga Guerra. Quest’anno in occasione delle celebrazioni dei cinquecento anni dalla nascita del pittore novel-larese Lelio Orsi, l’Amministrazione Comunale ha organizzato nelle giornate di sabato 19 e do-menica 20 novembre, un importante convegno che ha visto coinvolta anche la nostra scuola con modalità diverse.I ragazzi della classe quinta di San Giovanni han-no approfondito un aspetto curioso della perso-nalità di Lelio Orsi: la sua passione per l’astrolo-gia e lo hanno presentato attraverso cartelloni esposti nelle sale del museo.Gli alunni delle classi quinte di Novellara, pre-parati da alcune insegnanti e dalla direttrice del museo, dott.ssa Elena Ghidini, hanno fatto da ciceroni ai visitatori illustrando loro gli affre-schi, i quadri e i vasi della spezieria dei Gesuiti. L’iniziativa ha entusiasmato e gratificato i ragazzi e ha riscosso grande successo di pubblico.

Barilli M.Gabriella, Lusetti Luisa, Rinaldi Francesca, Sgarbi Loretta

Lunedì 21 Novembre 2011 si è svolta la “fe-sta dell’albero”, manifestazione promossa dal Ministero dell’Ambiente.L’iniziativa ha visto coinvolte le sei classi 1^ della scuola primaria che per l’occasione hanno pianta-to e “adottato” sei piante autoctone (aceri campe-stri): cinque sono state poste a dimora nel parco antistante la scuola di Novellara e una in quello della scuola di San Giovanni.Obiettivo principale della manifestazione, fa-cente parte del Progetto Ambiente dell’Istituto Comprensivo, è quello di sensibilizzare i bambini e le bambine sull’importanza di salvaguardare il patrimonio arboreo e boschivo, per la tutela della biodiversità e la prevenzione del dissesto idroge-ologico.All’evento hanno preso parte la Vicesindaco Barbara Cantarelli e le G.E.V. che hanno dato un importante contributo per la buona riuscita dell’iniziativa, che sicuramente verrà riproposta il prossimo anno. L’Istituto Comprensivo coglie l’occasione per rin-graziare il Comune della collaborazione data e in particolare il geom Claudio Rossi.

Luisa Lusetti, Monia Mazzoni, Monica Sgammato

L’Afghanistan raccontato ai giovani

la sua missione di pace in Afghanistan.L’incontro con il colonnello ci è servito molto perché abbiamo potuto aprire i nostri orizzonti sulle dinami-che internazionali.Abbiamo così scoperto che la nostra nazione facen-do parte della Nato partecipa alla missione di pace in Afghanistan, in particolare nelle zone di Herat e Fa-rah. Il colonnello ha spiegato che durante la sua mis-sione lui e i suoi uomini hanno aiutato per mezzo dei capi villaggio la popolazione con cose di prima ne-cessità grazie alle quali sono riusciti a vivere meglio, perché dove non c’è nulla i gesti più semplici sono quelli più apprezzati. Per esempio hanno costruito diversi pozzi, aiutato orfanotrofi, portato banchi nelle

Speciale scuola

La scuola va al museoLa festa dell’albero a Novellara

scuole e messo a disposizione delle popolazioni gli ufficiali medici e i veterinari.Tutti i ragazzi di terza media vorrebbero dire un gra-zie speciale al colonnello per la grande lezione che ci ha dato perché ci ha insegnato che il mondo non si cambia con le armi.Tratto dai testi dei ragazzi delle classi terze della scuola media “Lelio Orsi”.

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Novellara (RE) C.so Garibaldi, ! tel. "#$$/%#&$$'Email: posta@farmacianuova.()(.it

Da oggi anche a Novellara

la rivoluzionaria dieta Tisanoreica!

La dieta per chi non ha tempo

Esclusivamente presso Farmacia Nuova

Anche quest’anno vorrei ringraziare i cittadini e i ne-gozianti che hanno o sapranno accogliere lo sforzo di alunni, docenti e volontari.Sono anni difficili per la scuola e la possibilità di offri-re diverse opportunità di crescita ci è venuta sempre più dalla preziosa collaborazione sia dei cittadini che in misura diversa, ma comunque significativa, aiutano a integrare i fondi e i materiali sempre più esigui a dispo-sizione dell’istruzione, sia dei volontari che continuano a trasmettere le loro abilità e le loro competenze ai più giovani. Questo è stato un anno molto difficile anche sul piano personale, ma che si è rivelato un percorso lungo il quale ho trovato tanti aiuti, tanti Amici.Un “Grazie” a tutti: al personale dell’Ente Locale, del-la Biblioteca, dell’Archivio, del Museo, della Polizia Municipale, del Centro Giovani, alla Pro Loco, alla redazione del Portico, ai volontari e al comitato feste del Partito Democratico, ai volontari dell’”Apparta-mento” e all’Oratorio, al Circolo Ricreativo, ai volon-tari dell’Auser, ai volontari del Bicibus, alla dott.ssa Borettini e alle GEV, alla Sabar, alla Bonifica Emilia Centrale, all’Iren-Enia, all’Anpi, all’Avis, alla CRI, alla Lega Tumori di Reggio Emilia, al Conad e alla Coop, a

Basket Novellara, al circolo sportivo Dojo, all’Uninuo-to, alla Bocciofila Novellarese a tutte le associazioni sportive di Novellara, a tutti coloro che hanno soste-nuto la Borsa di Studio Marta Beltrami, a tutte le ditte che sostengono il POF con fondi o materiali. Un “Grazie” a tutta la comunità novellarese per l’atten-zione, il sostegno e la sensibilità con cui, continua ad essere presente e a dare un fondamentale contributo sui temi che la scuola, nella sua problematicità e dina-micità, pone al contesto in cui vive. Un ringraziamento particolare per i volontari che han-no operato con me presso la Scuola Media rendendo possibile proseguire l’esperienza di attività pomeridia-ne e di Scuola Aperta, che tanto caratterizza la realtà dell’Istituto.Per la sua struttura organizzativa: Delmonte Anna per il laboratorio di cucina: Caiti Loretta, Taglini Ivanna, Nizzoli Anna, Rondini Marisa, Semeghini Anna.Per le attività espressive: Cocchi Valeria, Giovannini Matteo, Nigro Mirco, Savini Cristina, Zaniboni Ruffo, Bonilauri Monica.Per il laboratorio di attività creative: Andreani

I “Mercatini di Natale” dell’Istituto Comprensivo

di  Edie  Pavarini

Quando queste poche righe arriveranno nelle case dei cittadini di Novellara i “Mercatini di Natale” dell’Istituto Comprensivo saranno in parte o del tutto realizzati.

Graziella, Ariosi Giuliano, Belligoli Manuel, Bonfa’ Vincenzo, Cocconcelli Renza, Costa Grazia, Crotti Leo, Iori Cinzia, Malaguti Rosa, Mariani Cerati Roberta, Pratissoli Aldina, Zini Rita.Per l’attività di aiuto allo studio: Bernardelli Manuela, Catalano Adorina, Daoli Michele, Farinelli Antonella, Ferraroni Tiziana, Ferretti Maurizio, Merciadri Anna Maria, Pellini Valeria, Rossini Teresa, Rughi Gianna, Scazza Rossana.Per le attività di restauro e piccole manutenzioni: Pavesi Renato, Guelfi Primo, Bottacini Giuliano, Milani Bruno. Sperando di non aver dimenticato nessuno a tutti auguro un buon Natale e un felice 2012.

Due chiacchiere con Anna e le sue collabora-trici, durante la festa dei laboratori didattici in sala polivalente domenica 4 dicembre 2011

Tavolata ricoperta da centrini, tovagliette, tovaglie ricamate, mantelline e liseuse, trecce di paglia bagnate, rocchetti, aghi, ferri, oggetti delle nostre nonne, bicchieri di the caldo e biscottini….l’Elvira che intreccia, la Silla che sferruzza, la Graziella, la Marzia, la Giannina che intrattengono con sorrisi e gioiose battute le signore che si avvicinano am-mirate e prese nel ricordo di quei gesti conosciuti e lontani.

In mezzo a tutte, con le mani impegnate sull’ago magico, l’Anna.E’ una signora bionda, con una voce che slitta sugli acuti, sempre disponibile alla battuta e alla risata.Anna se le tiene vicine le sue donne, come un teso-ro, un bene prezioso, una rarità.Maglia, uncinetto e ricamo sono il pezzo forte della compagnia: “La compagnia del ricamo” o del “Tira tardi” come si definiscono ridendo.Avevano sentito dire che al Circolo Ricreativo c‘era una signora, la Teresa, che insegnava taglio e cucito. Da lì si è consolidato il gruppo che si ritrova tutti i lunedì al Circolo o Ricovèr dove tra una “babla”, un “con d’torta” si passano il pomeriggio….ma per non perdersi di vista e perché le ore in compagnia passa-no troppo veloci e non si riesce a dire tutto, eccole al bar della Patty e della Marzia tutte le mattine ad oc-cupare stabilmente, o dentro o fuori, a seconda della stagione, un solo tavolino, ma tante sedie!!!Con la Proloco condividono la presenza sulla Piazza, ed è un vero piacere accoglierle e sistemarle: con Anna, che si accolla i lavori pesanti insieme al mari-

to, e le altre che arrivano con i loro grembiulini e gli attrezzi del mestiere:Per il burro, occore una sedia, una bottiglia a collo largo e tanta forza di braccia e di gambe..e Anna ne ha da venderePer il pane e la “foieda”, la Giannina delicatamente prepara le cioppine, la Fausta con la Marzia e la Mirella tirano la “foieda” sull’asse per fare le taglia-tellinePer lavare “in d’la soiola”, Graziella e Tullia, tra spruzzi d’acqua saponata, sbattono sull’asse da lavare il lenzuolo.Per “scartasèr” la lana la Graziella usa un attrezzo il cui nome è stato dimenticato ma non il suo uso.Con l’ago magico, la Marzia confeziona i corredi-ni per i neonati e l’Elvira intreccia la paglia per la Giannina che confeziona dei bei cappelli…tutte al lavoro con gli occhi dolci e ironici di chi “la sa lunga ma non la vuole far vedere”….complimenti Anna e quando le incontri, le altre, dalle un bacio per tutti noi.

Rossella- consigliere Proloco

Proloco informa

Anna Santachiara: la volontaria

Proloco di questo mese

Nella serata di giovedi 17 novembre u.s. alla fe-sta del Pesce in Novellara, è stato scambiato un cappotto nero da donna. Si prega di contattare la sede del PD telefonando al n. 339/6431542

Cappotti scambiati!

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NOVELLARA (RE) via Gonzaga, 2 tel.0522-­652284

Tra Bologna, Reggio Emilia, Rimini, Imola e Modena, saranno installate ottanta colonnine di ricarica con uno standard unico e condiviso, vale a dire con i medesimi sistemi di software e hardware sia per quanto riguar-da il rifornimento di energia elettrica, sia per il sistema informativo. I cittadini delle cinque città in questione proprietari di un’auto elettrica potranno quindi ricarica-re i loro veicoli utilizzando una tessera per l’abilitazione della fornitura unica per l’intero circuito.Già quattro le colonnine attive: due a Bologna, una a Modena e una a Imola. Le altre saranno costruite e inaugurate nei prossimi mesi, in più in cantiere c’è an-che l’ampliamento del progetto a Parma e Piacenza.Negli ultimi anni sono stati compiuti passi da gigante nell’evoluzione tecnologica dei veicoli elettrici. Il futu-ro – ormai prossimo - dell’automobile sembra proprio essere legato al motore elettrico. I vantaggi appaiono molteplici. Innanzitutto i veicoli elettrici hanno com-plessaivamente una maggiore efficienza energetica rispetto a quasi tutti i motori a combustione interna. Se in più l’energia elettrica viene prodotta da fonti rin-novabili il motore elettrico non produce fumi di scarico inquinanti, non brucia ossigeno e complessivamente si ha un inquinamento praticamente nullo. Ma anche se alimentate da elettricità prodotta da fonti fossili risulta-no complessivamente molto meno inquinanti rispetto alle automobili a combustione. Un ulteriore vantaggio consiste nei consumi energetici contenuti anche dal punto di vista economico, che variano tra 1 e 2 cente-simi di euro per chilometro considerando solo il costo dell’energia, con una riduzione di circa il 90% rispetto ai costi dei motori a combustione. Inoltre i veicoli elet-trici, non essendo dotati di motore che brucia combu-stibile liquido e dei conseguenti apparati necessari al suo funzionamento, sono enormemente più affidabili e richiedono una manutenzione minima. Ad oggi il co-sto principale del possesso dei veicoli elettrici dipen-de principalmente dall’elevato costo delle batterie che tuttavia si presume venga notevolmente abbattuto nel giro di poco tempo. Un ulteriore problema è la bas-sa durata delle pile litio-polimero, attualmente le più utilizzate, che perdono circa il 15-20% della capacità massima ogni anno, ma trattandosi di una tecnologia

recente i futuri progressi porteranno sicuramente a bat-terie che vivono più del veicolo. Le auto elettriche sono molto meno rumorose rispetto alle auto con motore a combustione interna, ma pro-prio l’alta silenziosità di questi mezzi comporta anche un maggiore rischio d’investimento per i pedoni e i ciclisti a causa dell’assenza di rumori udibili durante l’avvicinarsi del veicolo elettrico (problema comunque facilmente eludibile con l’utilizzo di vari generatori di suoni).I veicoli elettrici insomma risultano già oggi adatti agli spostamenti all’interno della città – nei casi in cui non sia possibile muoversi a piedi o in bicicletta - ed al pendolarismo corto (meno di 100-150 km) e proba-bilmente in pochi anni potranno prendere del tutto il posto delle automobili con motore a combustione. Restano ovviamente irrisolte dai veicoli a emissioni zero tutte le problematiche legate al traffico, agli ingor-ghi stradali, ai consumi energetici, alla vita sedentaria.

Automobili elettriche: efficenza energetica

zero inquinamento, alta silenziosità

Nel mese di settembre la Regione Emilia Romagna ha presentato il progetto “in-teroperabilità”, unico in Italia e con pochi eguali in Europa, per lo sviluppo della mobilità elettrica.

di  Roberto  Blundetto

ADRIATICO, il dvd

E’ disponibile al prestito pres-so la Biblioteca di Novellara, il DVD del musi-cal “ADRIATI-CO” di Cristian Cattini e Simo-ne Oliva. Il DVD di “ADRIATICO” si aggiunge

agli altri due musical “ANNA DEI SENTIERI” e “GONZAGA” che già sono in scaffalatura a di-sposizione del pubblico. I tre musical saranno trasmessi anche sul canale 674 “Emilia Roma-gna in scena” del digitale terrestre tra dicembre e gennaio nei giorni negli orari che saranno co-municati nel palinsesto televisivo del canale. Per informazioni: [email protected]

I mariti volevano scrivere a “Chi l’ha visto?” ...ma....le ladies sono tornate!!!Auguri per i loro 40 a Franci - Paola - Vero - Ross

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Marinella - La ballata delle spose bambine, è un’im-mersione nell’universo del cantautore genovese attraverso la sua musica, le sue donne, la sua poesia.La musica dal vivo di Anime Salve e le coreografia di Lara Daoli si fondono in un completo lavoro scenico per dare vita alle tante e differenti personalità fem-minili che popolano le canzoni di De Andrè: donne lontane, mitizzate, libere e consapevoli, simili a dee omeriche, misteriose e incantatrici, cariche di umanità e compassione, spose bambine che diventano madri, vedove, amanti. In scena ben undici musicisti di Anime Salve, Gian-quinto Vicari (voce e chitarra), Emilio Vicari (chitarre, bouzouki, cori), Chiara Ponzi (cori), Sara Chiussi (cori), Margherita Pelanda (violino, cori), Nicholas Forlani (fisarmonica, organo, theremin), Enrico Fava (pia-

noforte e tastiere), Leonardo Barbarini (basso, cori), Fiorenzo Fuscaldi (percussioni), Marco Ronchini (bat-teria), Gabriele Fava (sax) sei danzatrici di Coreutica Ànemos, Silvia Accardo, Beatrice Benati, Lara Daoli, Elena Ghidorsi, Anna Stella Parisi, Giulia Ruozzi e le parole di Fabrizio de Andrè affidate alla voce recitante di Antonella Panini, che ne ha tessuto la preziosa e originale drammaturgia, composta interamente dai soli testi delle canzoni deandreiane. Booking e managment Chiara Iemmi [email protected] prenotazioni e bigliettiTeatro della Rocca di NovellaraPiazzale Marconi,1 Novellara (RE)Telefono: 0522 655407Email: [email protected]

Eventi Teatrali a Novellara

Sabato 28 gennaio ore 21 al Teatro

della Rocca, “Marinella -­ La ballata delle

spose bambine”

Uno spettacolo di Teatro-Danza firmato da Antonella Panini con il patrocinio della Fondazione De Andrè e del Centro Studi De Andrè.

di  Chiara  Iemmi

Nella ricca program-mazione musicale del teatro di Novellara, il 15 gennaio e il 6 aprile 2012 è previsto il ritor-no del noto direttore di coro e d’orchestra Luigi Pagliarini. Due appunta-menti con un ambizioso obiettivo: portare i no-

vellaresi a teatro, sia sul palcoscenico come protago-nisti sia in platea come spettatori. Alla richiesta di spiegare le linee guida dei due even-

ti, Luigi Pagliarini ci ha risposto: Non è più possibi-le importare prodotti culturali da fuori con enormi costi, io penso che si debbano creare le condizioni per realizzare cultura con i giovani di Novellara, gli studenti e gli ex studenti che, con il loro impegno e dedizione, cercano di non far sparire dalle nostre terre la pratica del far musica, fortemente minaccia-ta da modelli esteri che ci lascerebbero solo come passivi fruitori... Credere nella gente è un dovere e ho trovato nell’Assessore Santachiara un interlocu-tore incredibilmente sensibile e propositivo. Da qui questi due “esperimenti”...Il 15 gennaio, con la partecipazione del coro Reggio

Children, si tratteggeranno i diversi significati che in musica ha il termine popolare. Si eseguiranno brani come Quando anderemo a Reggio Emilia e Il Menù della Mondina per passare ad alcune arie celebri dell’opera italiana e per finire con alcuni evergreen americani resi celebri dal cinema come Moon River e New York, New York. Ospiti d’eccezione Adua Virgetti e Marco Guidorizzi.Il 6 aprile, con la partecipazione dell’Orchestra da Camera Adorno, si eseguirà la Sinfonia n°4 di Gustav Mahler. Un commovente ascolto di una delle più dolci sinfonie di Mahler nella versione del 1923 di E. Stein per flauto, clarinetto, corno inglese, due violini, viola, violoncello, pianoforte, harmonium, percus-sioni e soprano.

Il Coro Reggio Children il 15 gennaio in Teatro

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Nelle settimane scorse la CILA ha festeggiato con la giusta solennità i 100 anni di vita, ma forse non tutti sanno che nel nostro comune c’è un’altra cooperativa che ha superato il secolo di vita. Si tratta della Latte-ria sociale di S.Giovanni, una volta conosciuta anche come La Grande. Per quasi metà della sua vita ha avu-to come presidente Giannetto Gatti 89 anni, ex parti-giano della brigata Garibaldi che si distinse nelle nostre montagne, socio fondatore e per molti anni presidente anche della CILA. Chi meglio di lui poteva parlarci di questa storia? Quando lo andiamo a trovare Gatti ci mostra il suo primo bilancio da presidente del 1960: ci sono voci ormai scomparse come burro e latte ven-duto al consumo e latte per i dipendenti, che allora erano tutti italiani, mentre oggi sette su undici sono di origine straniera provenienti da 7 diversi paesi. Soprat-tutto colpisce la quantità di prodotto conferito (16.000 quintali di latte) neanche un decimo dei 184000 quin-tali lavorati oggi, da cui si ricavano oltre trentatremila forme di formaggio grana.Gatti se lo sarebbe mai aspettato un risultato del ge-nere?All’inizio forse no, poi quando negli anni ‘70 decidem-mo di lasciare la sede storica di via Bruciata per tra-sferirci in via Levata, sostenni l’opportunità di fare uno stabilimento per 100 000 quintali di latte anche se a quel tempo la raccolta era notevolmente inferiore a tale cifra. Insistetti perché la mia esperienza di presidente della CILA mi aveva insegnato che bisognava puntare alla crescita e fare degli investimenti per il futuro - ad esempio acquistando delle terre- senza remore e poi non aver paura di unirsi ed incorporare realtà diverse. Per questo richiedemmo un finanziamento al FEOGA (Fondo Europeo Agricolo di orientamento e garanzia)

per costruire la nuova sede della latteria.Tutto facile allora?Proprio no, per tre anni non ottenemmo risposta, allo-ra ci recammo a Bruxelles e scoprimmo che la nostra domanda era stata archiviata da funzionari tedeschi della CEE perché un impianto di quelle dimensioni era considerato quello di un’azienda familiare e allora do-vemmo spiegargli come funzionava una latteria socia-le. Per fortuna lo capirono e ci erogarono il contributo e il 2 giugno del 1979 inaugurammo la nuova sede.Alla fine anche la nuova sede è diventata piccola….Nel corso degli anni i soci hanno progressivamente au-mentato la capacità produttiva ma soprattutto c’è stato il rientro della CILA che dopo aver conferito il latte alla Giglio-Coop è per così dire ritornata a casa. Per questo motivo abbiamo costruito, grazie ad un contributo re-gionale i nuovi magazzini per il parmigiano reggiano (possono contenere oltre 42.800 forme) inaugurati nel 2008 dal presidente Prodi.Una storia di successo che contrasta con la crisi del settore, che ha portato alla scomparsa di molti casei-fici storici, quali sono i fattori che hanno permesso la longevità della Latteria di San Giovanni?Abbiamo sempre avuto dei soci che si riconoscevano e avevano fiducia nell’idea della cooperativa e anche noi siamo sempre stati molto attenti alle esigenze dei nostri soci. Da qualche anno consapevoli delle diffi-coltà del mondo agricolo ogni mese versiamo a tutti i nostri diciassette soci un acconto mensile sulle loro spettanze. Questo alla fine ci è stato riconosciuto: ri-cordo un agricoltore che ogni volta mi salutava così “non porterò mai il latte a San Giovanni” non solo ora è nostro socio ma ha convinto anche altri a diventare nostri conferitori.

Latteria sociale di S.Giovanni: una storia

di successo che dura da decenni

di  Marco  Villa  e  Paolo  Paterlini

Intervista a Giannetto Gatti presidente del prestigioso caseificio novellarese.

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Mortadella al Tartufo

La Cila compie cent’anni, è il titolo del libro che ne ricorda l’anniversario, celebrato in Rocca il 25 no-vembre.La storia inizierebbe con la nascita della cooperativa braccianti di S.Vittoria, una data -si suppone- scelta per valorizzare la CILA e rendere suggestiva la cele-brazione.Il titolo può indurre ad una semplificazione, un erro-re che si po’ evitare leggendo il testo che con dovizia di informazioni narra la lunga e ricca storia del movi-mento cooperativo nella bassa reggiana.L’origine della cooperazione bracciantile nel comune di Novellara risale ancor prima di un secolo fa e tante cooperative sono nate e confluite nella lunga storia che portò alla CILA.Gli argini del crostolo di S.Vittoria, furono in parte co-struiti nel 1891 dalla società anonima cooperativa fra

di  Dimmo  Olivi

Cila ricorda i cent’anni di cooperazione

L’origine della cooperazione bracciantile nel comune di Novellara risale ancor pri-ma di un secolo fa e tante cooperative sono nate e confluite nella lunga storia che portò alla CILA.

braccianti e birocciai del mandamento di Novellara, presieduta da Pellegrino Andreani.Poi, tante altre cooperative agricole si formarono, scomparvero, si unificarono, fino a raggiungere la CILA, unica superstite dei giorni nostri. Ognuna ha la sua storia ed è legata al tempo in cui è vissuta e ai soci che l’hanno formata.Tra le tante, c’è né una il cui ricordo è rimasto vivo e caro ai novellaresi: è la storia della cooperativa braccianti di Novellara e del suo presidente Gatti Giannetto. È una storia che inizia alla fine degli anni quaranta, quando i due terzi dei novellaresi ancora vivevano d’agricoltura. Era la vigilia di una rivoluzione sociale, la fine di un’epoca: migliaia di braccianti e mezzadri dovettero abbandonare le campagne perchè il lavo-ro agricolo non gli consentiva più di vivere. Le grandi aziende agrarie, come la Fondiaria di S.Bernardino, licenziavano i salariati; altre, come la Riviera, an-darono in malora; i possidenti dei fondi misero in vendita le proprietà per investire nella più remunera-tiva speculazione edilizia; altri ancora, è il caso della Sirona, lasciarono incolti i poderi.L’unica azienda che andò contro corrente aumentan-do gli associati e le terre coltivate è stata la coope-rativa braccianti di Novellara. Quale sorte sarebbe toccata alle decine di braccianti e mezzadri non più giovani, se non ci fosse stata la cooperativa ad acco-glierli ? E con quale virtù segreta la cooperativa riuscì ad aumentare l’occupazione e il patrimonio quando tutti gli altri facevano l’esatto contrario?È evidente che soltanto un concorso collettivo po-

teva rendere possibile un’impresa tanto grande, ma Gatti Giannetto ha il merito di averla realizzata.Tra i tanti successi ottenuti nella sua lunga presiden-za, ne ricordiamo soltanto uno, forse il più significa-tivo: alle assemblee dei soci, le relazioni che teneva non erano mai “ampie e approfondite“, come si usa-va dire a quei tempi, ma avevano il pregio della sem-plicità e della chiarezza; quando dovette spiegare il modo col quale conquistare “la terra a chi la lavora“ si espresse in questi termini: “se vogliamo dare un futuro ai nostri soci, dobbiamo acquistare i poderi che coltiviamo”. I soci lo seguirono e comprarono 22 poderi, dell’estensione di 3.156 biolche.In quel modo assicurarono un futuro ai soci e ai loro nipoti.

Auguri

a Simone e Giulia PapiAuguri a Simone per il suo primo compleanno. Giulia assieme al fratellino augura Buon Natale a mamma Manuela papà Pierluca, nonni Marino

e Silla, Appio e Bianca, zii Angela, Laura con Marcello e al cuginetto Giannarco.

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SPI -­ CGIL informarubrica  a  cura  di  Giuseppe  Crociati  segretario  SPI  -­  CGIL  di  Novellara

Pensionati SPI - CGIL in festa Welfare, politiche sociali e assistenziali del territorio, sono stati gli argomenti trattati mercoledì 9 no-vembre 2011 al Circolo Ricreativo Novellarese. Sono intervenuti, il Sindaco di Novellara Raul Daoli, l’Assessore al Welfare del Comune di Novellara, Maria Ghizzi, il Direttore del distretto AUSL di Guastal-la Giuliana Boschini, il Segretario Provinciale SPI CGIL di Reggio Em. Marzia Dall’Aglio. Un dibattito in-teressante cui ha fatto seguito una graditissima cena, (offerta dallo SPI) ovviamente molto partecipata, che è stata anche un momento di socializzazione e di compagnia. La serata è stata allietata dal piano bar con musica anni 60 e ballo liscio.In qualità di segretario SPI-CGIL ringrazio vivamente i collaboratori del Direttivo che si sono impegnati nella preparazione del servizio sia in cucina che in tavola.Invito gli iscritti allo SPI, a recarsi verso la fine di Gen-naio 2012, alla Camera del Lavoro per ritirare la tessera sindacale e rinnovare l’abbonamento al giornale Libe-retà.

Orari di permanenza e di apertura dei servizi che offre la Camera del Lavoro di Novellara:SERVIZIO C.A.F. ASSISTENZA FISCALEpermanenze tutti i giovedì dalle 9,00 alle 12,30 e 15,00 alle 18,00Su appuntamento, telefonare al 0522/830226

SERVIZIO I.N.C.A. PRATICHE PENSIONAMENTI, ASSISTENZA PER DISOCCUPAZIONI ASSEGNI FA-MILIARI ED ALTROpermanenze tutti i martedì dalle 8,30 alle 12,30 il gio-vedì dalle 8,30 alle 12,30 e 14,30/18,30.

FEDERCONSUMATORI E SUNIA permanenze il 2° e 4° mercoledì di ogni mese.

PUBBLICO IMPIEGO (PENSIONATI INPDAP) permanenze il 3° venerdì di ogni mese.

UFFICIO SINDACALE permanenze tutti i giovedì dalle 17,00 alle 18,30

S.P.I. permanenze tutti i giorni, dal lunedì al venerdì, dalle 9,15 alle 11,30- Coordina i servizi sopracitati e si occupa della distri-buzione delle tessere e degli abbonamenti al mensile (LiberEtà);- compila le pratiche infortuni per gli iscritti; - coordina le manifestazioni, organizza gite sociali ed altri momenti di aggregazione.

Tutti questi servizi operano in giorni prestabiliti, mentre per le urgenze o necessità di orari particolari ci si può rivolgere alla Camera del lavoro di Guastalla Tel. 0522/826445 dove si potrà accedere anche ad altri servizi quali il legale o l’assistenza per gli stranieri.

Si coglie l’occasione per augurare a Voi ed alle Vs. famiglie i migliori auguri di BUONE FESTE !

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Questo lavoro nasce da alcune semplici intuizioni che hanno avuto modo di concretizzarsi in un percorso di verifica sul campo, restituendo a D. una reale pos-sibilità all’interno di una catastrofe emotiva, insieme al desiderio di farle raggiungere una consonanza attraverso un percorso tempestato di dissonanze.Siamo consapevoli che, essendo questo un approccio innovativo nel campo della cura di bambini vittime di abusi, possa non esaurirsi nella proposta di un singolo caso, ma auspichiamo tuttavia che possa essere da stimolo per tutti coloro che non temono di confrontarsi con le nuove possibilità cliniche di cura per la persona che ha subito una profonda violazione sia a livello fisico che psicologico.“...credo di poter dire che siamo riuscite, attraverso questo nostro lavoro, a dare a D. una realtà di pos-sibilità all’interno di una catastrofe emotiva e di farle raggiungere una consonanza emotiva attraverso un percorso tempestato di dissonanze.

Il ragno tesse la sua tela. Foto Claudio Righi - settem-bre 2011 - Soline - Isola di Dugi Otok Croazia

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Coopernuoto nasce ufficialmente nel 1991 dall’accordo dei Comuni di Novellara e Correggio che decidono di trasformare Uninuoto (aggregazione formatasi nel 1987 tra Nuoto Correggio, Aquilone nuoto bassa reggiana e Azzurra nuoto –già attive dal 1979) in una società di ser-vizi per la gestione delle piscine dei due Comuni. Pur essendo una Società di capitali, Coopernuoto mantiene quale obiettivo primario il sostegno dell’attività agonisti-ca, impegno statutario che la porta ad affiliarsi alla FIN (Federazione Italiana Nuoto) oltre che agli enti di promo-zione CSI e UISP.In seguito viene acquistato il bar dell’impianto di Novellara, cui seguirà nel 1997, il progetto di espansione dell’area con la costruzione di una nuova vasca all’aperto da 50 metri, l’ampliamento degli spogliatoi e dello stesso bar.Dopo Novellara, l’attività di Coopernuoto si concentra su Correggio dove, nel giugno del 1999, avviene l’inau-gurazione di una nuova piscina scoperta e si procede alla completa ristrutturazione dell’impianto coperto già esistente.Entrambi gli impianti passano sotto la gestione di Coopernuoto, un successo che la cooperativa condivide con gli allora sindaci Sergio Calzari (Novellara) e Claudio Ferrari (Correggio).Quindi la Società (con la partecipazione di Unieco e Coopservice) con un project financing (tra i primi in Italia) si propone di progettare, costruire e gestire un nuovo impianto coperto, con palestra all’interno, a Parma. L’operazione va in porto e dal 2001 Coopernuoto ha due nuovi impianti, coperto e scoperto (già esistente), nella zona di Moletolo.Nel 2009 la Società vince il bando per la gestione della piscina estiva di Colorno per 10 anni.Nello stesso anno gestisce la vasca del golf club “Matilde di Canossa” di S. Bartolomeo, effettua migliorie agli im-pianti già esistenti e, nello specifico, inaugura a Parma una nuova piscina estiva per relax con idromassaggio, amplia la zona della reception e crea una nuova zona

ristoro, mentre a Novellara installa nuovi scivoli estivi e procede all’ampliamento dell’area verde. A Correggio, infine, si occupa della ristrutturazione completa dell’in-gresso e degli spogliatoi.Inaugurazione di un nuovo spazio wellness presso la pi-scina di Novellara con acqua a 34 gradi, idromassaggio e bagno turco nel 2010.Nell’attuale stagione nasce poi il parco acquatico “spray park” presso l’impianto estivo di Correggio, una nuova zona di svago e divertimento acquatico per incrementare la voglia d’estate e di gioco per bambini e non solo.Da settembre la Società gestisce anche la piscina di Cadelbosco di sopra.Tra le attività proposte agli utenti, oltre al nuoto libero, ricordiamo i corsi bambini e ragazzi, i baby 0/4 anni, i corsi adulti, per gestanti e per terza età, la fisioterapia in acqua, l’attività per diversamente abili, l’acquagym, l’aquabike e il water trekking, l’acquantalgica, la ginna-stica dolce e il campo giochi estivo per bimbi dai 5 ai 12 anni. Dal 2003 ad oggi il settore agonistico ha visto una cresci-ta costante per qualità e risultati ad ogni importante ma-nifestazione regionale, nazionale e anche internazionale.In particolar modo segnaliamo Paolo Boni ed Elena Tassi con 5 titoli italiani tra il 1997 e il 2003 e la partecipazio-ne della stessa Tassi agli europei di Scozia del 2002 e di Francia nel 2003 (con un oro nei 200 misti); Manuel Vincenzi che nel 2005 partecipa ai campionati europei juniores di Palma di Maiorca e ai campionati mondiali juniores di Rio de Janeiro; Luca Vezzadini per l’argento nei 200 farfalla ai nazionali del 2010; Erica Varini oro nei 400 misti (campionessa italiana ragazze ’97) sempre nel 2010 e oro nei 200 e 400 misti campionati italiani (categoria ragazzi) del 2011. Nota a parte per Gregorio Paltrinieri “l’azzurro”, primo ai campionati italiani di fondo del 2010 nei 3000 metri con nuovo record ita-liano, primo nei campionati italiani giovanili nei 1500 stile libero sempre nel 2010, nuovo record italiano nei 5000 metri, campione europeo juniores e vice campio-

ne mondiale juniores nei 1500 stile libero nel 2011 e in questo stesso anno partecipante ai mondiali di nuoto di Shanghai nei 1500 stile libero.A tutt’oggi Coopernuoto vanta 28 dipendenti, di cui 20 soci, a cui si aggiungono i collaboratori esterni, per un totale di 65 professionisti al servizio della cooperativa.I festeggiamenti si sono svolti con una grande festa presso il teatro comunale di Correggio, alla presenza del Presidente Gianluca Gualdi, di operatori, dirigenti (Marzio Iotti ed Emanuela Gobbi in particolare, sindaco e vice sindaco di Correggio) e atleti attuali e delle pre-cedenti stagioni cui ha fatto seguito una cena presso il salone delle feste. Inoltre è stato effettuato il trofeo del ventennale presso l’impianto di Parma, gare di nuoto all’australiana, individuali e per staffette, con i migliori atleti e le società dell’Emilia Romagna. Cin cin!

Coopernuoto festeggia il suo primo

ventennale

SPORT / NUOTO

Vent’anni in cui la Società cooperativa sportiva dilettantistica si è dimostrata una realtà importante che ha fatto dello sport il proprio portabandiera, promuovendo la pratica del nuoto a tutti i livelli, sviluppando numerose attività sportive e riabili-tative complementari e occupandosi della costruzione, gestione e organizzazione degli impianti sportivi ad esse correlati.

di  Andrea  Zanetti

Auguri al dott. Ettore Perniciaro

I occasione delle prossime festività le giungano i migliori auguri di Buon Natale e Felice Anno Nuovo e un vivo ringraziamento per la sua sem-pre gentile disponibilità. Cristina e un gruppo di sue pazienti che la stimano tanto.

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Positiva la trasferta di Gregorio che in tutte e tre le sue gare ha sempre vinto nella categoria Gio-vani riservata ai 1994 e 1995. Il primo giorno ha gareggiato nei 400 stile ed è salito sul podio al terzo posto in assoluto con il primato perso-nale e societario di 3’54’’27. Il secondo giorno ha vinto la finale dei 400 misti riservata ai giovani in 4’29”53 piazzandosi 11esimo tempo complessivo. Nella terza e ultima giornata Gregorio si è piazza-to al secondo posto in assoluto nei 1500 stile libe-ro in 15’16”22 (4’00”01 ai 400, 8’06”16 agli 800, 12’12”46 ai 1200, chiusura in 30”64 e 29”62), alle spalle dell’olandese Job Kienhuis, autore del record

nazionale in 14’58”34. Paltrinieri si è anche imposto nella gara riservata ai 1994 e 1995.Il 10 novembre u.s., nella piscina di Novellara, dalle ore 16,00 alle ore 18,00 tutti gli allenamenti della squadra agonistica di Coopernuoto ed Uninuoto, sono stati sospesi per dar spazio agli atleti della Na-zionale di mezzo fondo Alessandro Cuoghi, Gabriele Detti, Marco Potenza, Rocco Potenza e Gregorio Pal-trinieri. Tante le presenze del pubblico ed atleti sia in vasca che in tribuna: oltre a vedere come si allenano gli atleti della Nazionale, hanno avuto l’occasione di poterli intervistare a fine allenamento.Questi campioni Nazionali seguiti in allenamento da Stefano Morini, si allenano tutti i giorni presso il Cen-tro Federale di Ostia e Gregorio e Gabriele Detti ( uni-ci ragazzi ancora in età scolastica ) hanno anche la possibilità di frequentare il Liceo e continuare gli stu-di privatamente organizzandoli in base agli impegni sportivi. Si svegliano presto la mattina per un primo allenamento dalle 6,30 alle 8,30 per poi frequentare la scuola fino all’una. Nel pomeriggio studio ed un secondo allenamento.Ora per Gregorio i Nazionali Assoluti in programma a Riccione il 16 e 17 dicembre.

Gregorio Paltrinieri sul podio in Olanda

di  Anna  Torelli

Domenica 27 novembre si è svolto a Ravenna il “6°Meeting del Mosaico” riservato alle categorie Esordienti A, Ragazzi, Junior ed Assoluti delle società affiliate alla Federazione Italiana Nuoto in vasca da mt50.Uninuoto, alla sua prima uscita stagionale, ha par-tecipato con i suoi Esordienti A si è qualificata al 6° posto fra le 31 società provenienti dal nord e centro Italia. Una determinata Yuna Preti, non ha sbagliato nulla, tre gare tre ori: oro nei 50 dorso con 37’’47, oro nei 200 misti con 2’50’’35 ed oro con record della mani-festazione nei 100 dorso con 1’19’’30.

SPORT / NUOTO

Yuna Preti, en-­plein a Ravennadi  Anna  Torelli

Giada Mariotti è salita sul podio due volte: oro nei 50 rana con 46’’50 ed argento nei 100 rana cin 1’33’’39.Nella gara dei 50 farfalla doppietta delle altre due ragazzine che si allenano nella piscina di Novellara: Aurora Simonazzi ha conquistato l’oro con 38’’44 e Gessica Ferroni il bronzo con 38’’24.Questi ottimi risultati sono di buon auspicio per il prossimo impegno F.I.N. a Parma con la “Finale Individuale Esordienti Sprint” l’8 dicembre.Oltre a queste ragazze, hanno conquistato le finali regionali: Giovanni Pilati, Matteo Ceci, Elisa Berselli, Sofia Morini, Valentina Bonatti e Ruslan Iemmi.

Si sono svolti il 2, 3 e 4 dicembre a Eindhoven (Olanda) i Campionati Olandesi “Swimming Dutch Cup” in vasca lunga da 50 mt dove l’Italia vi ha partecipato con una rosa di diciassette atleti guidata dai tecnici Cesare Butini e Walter Bolognani fra cui Elena Gemo, Lorenzo Benatti, Damiano Lestingi, Alessia Filippi, Filippo Magnini e Gregorio Paltrinieri.

Nella foto: da sn Detti, Paltrinieri, Cuoghi, Marco e Rocco Potenza

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Successo della collaborazione fra Dojo Arti Marziali e la media L.Orsi

In un momento di pesanti tagli alla cultura e all’istruzione in genere, la scuola media di Novellara che è un esempio a livello nazionale dell’integrazione fra stranieri e italiani in regione, riesce a mantenere importanti esperienze anche grazie all’aiuto di volontariSi perché in questa fase della giornata, per ben due volte alla settimana, all’interno della scuola media L. Orsi si tengono svariati laboratori didattici, compreso lo studio assistito, con il duplice intento di tenere impegnati i ragazzi in attività di arricchimento curricolare e di favorire al massimo la colla-borazione ed integrazione fra stranieri e italiani. Per il labo-ratorio didattico dello sport (hanno collaborato gli esperti del

“Dojo Arti Marziali”, circolo sportivo che al suo interno è già un laboratorio di convivenza multiculturale dal momento che convivono e lavorano ragazzi di 9 nazionalità diverse e alcuni anche con ruoli importanti all’interno della società. L’esperienza presso la scuola media è articolata in 12 lezioni che hanno coinvolto 40 ragazzi con un entusiasmo travol-gente. In particolar modo si è cercato anche di applicare le ultime novità in tema educativo, seguendo le linee guida dell’assessorato regionale alla istruzione, secondo il quale l’insegnamento dei PAAR (docenti un po’ più grandi dei discenti) può risultare molto più efficace dell’insegnamento tradizionale. Istruttore è stato infatti Mirko Nigro 20 anni, ex

Laboratorio didattico di judo alle scuole

medie di Novellara

di  Andrea  Aldini

studente delle medie L. Orsi, che aveva conosciuto il judo in un laboratorio didattico del lontano 2005 continuando poi a praticarlo in palestra con risultati più lusinghieri. Affiancato dai professori della scuola media Chiara Nasi e Marco Faraci, Mirko ha condotto con pazienza e determinazione tutti i laboratori con risultati dal punto di vista motorio più che soddisfacenti. Visto i risultati positivi la nostra associazione pensa di riproporre lo stesso progetto anche verso la fine dell’anno scolastico oltre che alle scuole limitrofe.

Arianna passava subito in vantaggio riempendo il tabel-lone di punti per poi chiudere l’incontro in 27 secondi netti. Un treno che sembrava non fermarsi. Approdata alla semifinale la nostra atleta passava in vantaggio per yuko senza chiudere subito l’incontro. E qua qualcosa si inceppa; Arianna sembra bloccata, non riesce a chiudere un incontro che comunque la vede nettamente superiore, l’emozione e l’inesperienza le impediscono l’accesso alla finale, facendosi bloccare a terra. Si va ai recuperi e la finale per il terzo posto vede subito Arianna in netto vantaggio. Quando sembra cosa fatta, un brutto infortu-nio blocca la corsa alla medaglia. Soddisfazione da una parte, amaro in bocca dall’altro per una medaglia che sembrava cosa fatta, fermata solo dalla sfortuna. Una medaglia che sarebbe stato il giusto premio per il lavoro svolto da Arianna, dal tecnico Andrea Aldini, dai suoi collaboratori, Mirko Nigro, Claudio Crema e Antonino Sferlazza e da tutto il Dojo Arti Marziali di Novellara che in questa medaglia ci ha creduto fino in fondo! In ogni caso brava Arianna e grazie da parte di tutta Novellara.

Nella bella cornice del PALFIJLKAM di Ostia, nelle giornate del 12-13 novembre si sono disputati i campionati italiani Under 15. Unica reggiana in gara era Arianna Fochesato del Dojo Arti Marziali di Novellara nella categoria + 70 kg. L’atleta novellarese nono-stante pratichi judo da solo un paio di anni era già la seconda volta che si qualificava per una finale.La gara non si presenta facile, ma stavolta il tecnico del Dojo Andrea Aldini aveva fatto le cose veramente per bene. Messa a posto prima la tecnica, poi la preparazione ed infine la strategia di gara, senza lasciare nulla al caso, Arianna era veramente l’atleta meglio preparata della sua categoria. Difatti il primo incontro la vede vittoriosa in solo 8 secondi netti per ippon, il ko della boxe. Il secondo incontro in breve tempo

Arianna Fochesato 5a

ai campionati

italiani di judo

L’atleta del Dojo Arti Marziali di Novellara in evidenza ai campionati Federali Under 15.

di  Andrea  Aldini

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6 novembre Ci siamo! Sveglia ore 4,15 Posso fare con tutta calma... Colazione con yogurt cereali te e crostatina, ecc ecc, mi vesto e mi trovo con Davide il mio compagno di viag-gio, per lui la sua quinta maratona a New York siamo sul bus che ci porterà a Battery Park. C’è molto silenzio, forse per l’ora, forse per la tensione. La città che non dorme mai è ancora assonnata, ma in giro si vede movi-mento: oggi è una giornata particolare, decine di migliaia di persone si stanno muovendo, tutte per raggiungere lo stesso punto: Staten Island, il Ponte di Verrazzano. Arrivati a Battery Park scendiamo dal bus per prendere il traghetto; bellissimo lo skyline di Manhattan all’ alba visto dal mare. Transitiamo proprio davanti a Ellis Island (dove all’ epoca dell’ immigrazione venivano radunate le persone che giungevano a New York in nave, in cerca di fortuna) e all’ isoletta dove maestosa si erge la Statua della Libertà. Un occhio a questo simbolo degli States,

ed ecco in lontananza il Ponte di Verrazzano: da quanti anni sognavo questo momento! Scesi dal traghetto sa-liamo su uno dei bus pubblici messi a disposizione per i maratoneti, e ci arriviamo verso la zona di partenza. è ora di scendere, per avviarci verso la nostra zona.La partenza sarà scaglionata: prima “onda” alle 9.40, seconda alle 10,10 (la mia), la terza (quella di Davide) alle 10.40. Le zone sono suddivise di conseguenza, io sono in quella arancione. Anche qui l’organizzazione è assolutamente impeccabile. Sfortunatamente le previ-sioni meteo si sono rivelate azzeccate, fa molto freddo ma c’è un bellissimo sole. Noi siamo preparati, abbia-mo tute pesanti che poi butteremo, ma comunque stare fermi per più di 3 ore con 2-3 gradi non è il massimo. Così cerchiamo di ingannare il tempo vagando qua e là, bevendo tè caldo e mangiando barrette e bagel, Davide è gentilissimo rimarrà con me fino alle 9 e poi mi saluta dandomi un in bocca al lupo e dicendomi di non mollare

“A New York ho corso la prima maratona

della mia vita”

Da anni sognavo quel momento. Di maratone ce ne sono tante nel mondo, ma questa è qualcosa di speciale, è una tempesta di emozioni in mezzo a milioni di persone che per un giorno ti fanno sentire un vero e proprio eroe.

di  Barbara  Davolio

mai che in ogni caso si arriva fino alla fine ed una lacrima scende e s’incammina alla sua griglia..Il mio obiettivo è chiaro, l’ ho dichiarato molto tempo fa: primo, finirla sopravvivendo. Se sto intorno alle 4h sono strafelice. Di meno... non è realistico. Da questo si capisce come io sia una podista alle prime armi... Si vedrà, la Maratona è lunghissima, per me è la prima esperienza e quindi non ho riferimenti: sarà una scoperta dei limiti del mio

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fisico in questo sport che per me è nuovo, e chissà come reagirà. Finalmente ci muoviamo. Camminiamo per un po’, l’adrenalina è al massimo, buttiamo le tute e i giubbot-ti (verranno raccolti dai volontari e dati in beneficenza: bello, no?), ormai siamo in tenuta gara. Una curva, e ci appare il casello dove normalmente la auto pagano il pedaggio per passare sul ponte; poco più in là ecco la partenza vera e propria.40° km: Usciamo da Central Park sulla 59esima Street (che costeggia il parco da sud) ed è qui che faccio una cosa promessa il giorno prima a Davide, la promessa era che se trovavo un gruppo musicale che suonava una canzone che conoscevo mi sarei fermata e messa a ballare, lui non ci credeva, ma ecco che in lontananza sento shake shake in a baby now ed io mi fermo ed incomincio a ballare e sento la folla che urla yes barbara barbara italia …e mi carico per poter fare l’ultimo km, là davanti c’ è il monumento di Columbus Circle, e so che, una volta lì, si rientra nel parco e dopo 600-700 m c’ è l’ arrivo. Ormai è fatta faccio la curva da un lato un palco enorme dove suonano la canzone degli europe it’s a final countdown Eccoci, 26esimo miglio, vediamo il traguar-do, delirio!!! Mini salitina, mancano pochi metri, è fatta E’ FATTA! Passo sotto la Finish line. Il tripudio, urla di gioia scatenate, una felicità immensa. Sono una maratoneta. Tempo: 4h04’. Meglio di quanto potessi immaginare. Mi viene molto freddo, comincio a tremare, non vedo l’ora di trovare la mia borsa. Ecco il camion; mi cambio e va subito meglio. Doccia, e siamo pronti per uscire a festeg-giare naturalmente medaglia al collo.

E’ tradizione consolidata da anni e anni di attività sportiva, l’8 dicembre i calciatori (qualcuno ancora si ostina a chiamarli così…) dei Tiutati si sono ritrovati al circolo tennis per spogliarsi dei loro abiti “civili” e indossare quelli di sportivi dilettanti, forse più “consoni a loro”. Lo spettacolo ancora una volta è andato in scena nel campetto di frantoio posto a fianco, e questa volta, forse per la prima, si è creata una rottura all’interno dello spogliatoio. Tutti si sono trovati di fronte alla difficile scelta (qualcuno al termine ha poi dichiarato, a telecamere spente, essere stata una delle più difficili per la propria esistenza…più difficile del matrimonio): giocare nella squadra di Billy capitano o in quella di Coccia capitano. Lo spogliatoio si è diviso tra i favorevoli all’uno e all’altro, ma poi sul campo la partita è stata maschia, dura, combattuta… a nulla è valso il vino e il gnocco importati da Marco e Tubi dal vicino centro commerciale e dal lontano Friuli, per addolcire i contendenti prima della partita. Sul campo si è giocato, come veri calciatori sanno fare… (sulle tribune si è ben presto formato un gruppo di “ragazzini” che hanno voluto assistere alla partita per imparare il gioco del calcio). La partita sembra sia finita 9 a 8 per la squadra di Billy, con un rigore negato e un’espulsione “fantasma”… L’arbitro giocatore ha fatto quindi la sua parte anche

questa volta!! Ma questo bellissimo momento, supportato da una giornata splendida, è stato poi suggellato da una tavolata nel ristorante sponsor “Il corallo”. Se non mangi in compagnia, allora non sei calciatore dei Tiutati… probabilmente questo è il vero principio cardine dello statuto della squadra.Per la cronaca, da dire che nel campionato in corso i Tiutati sono protagonisti di una splendida cavalcata, con all’attivo ben 3 vittorie, 4 pareggi e zero sconfitte, e la miglior difesa del girone. Il merito è senz’altro di tutti, ma menzione particolare merita mister Altimani Cesare (Cico per tutti). Impegno, serietà e idee innovative sono la sua ricetta… e i frutti si vedono.

I Tiutati festeggiano l’8 dicembre ’11Come da tradizione della squadra, anche quest’anno i ragazzi dei Tiutati hanno festeggiato a modo loro la giornata festiva dell’Immacolata…

di  Paolo  Bigi

Ormai è dicembre e il Natale si sta avvicinando ma le ferventi attività sportive organizzate al circolo tennis non sembrano voler rallentare il passo per lasciare spazio alle Feste. Cena sociale a parte, che si svol-gerà il 9 dicembre, sono infatti in corso due tornei sociali: il doppio femminile ed il doppio maschile e, a breve, esordiranno anche le coppie miste per un’altra competizione non agonistica che ha già in tabellone oltre venti concorrenti provenienti, dal nostro, e da altri circoli vicini. L’anno si conclude inoltre con altri successi ottenuti in trasferta da alcuni soci del CT La Rocca che hanno preso parte al torneo Mixed Cup 2011 organizzato a settembre dal circolo di Correggio e conclusosi nel mese di novembre. La competizione non agonistica ha visto la partecipazione di diverse

coppie miste, uomo donna, provenienti dal nostro circolo, che hanno disputato ad ogni turno del torneo, tre partite: due singolari ed un set di doppio misto. Al termine dei gironi iniziali, il tabellone si è diviso in due categorie ( che a pochi piace chiamare A e B perché “suona male”!!!) nelle quali il nostro circolo ha fatto incetta di trofei: nel Tabellone B, la coppia Barbieri M-Magnani F (Magnani in realtà è del CT Correggio) si è aggiudicata il secondo posto, mentre la coppia Salvarani R.-Morelli E. hanno trionfato nel tabellone A battendo i temuti Benatti-Morandi in un emozionante tie-break. Bravi a tutti e quattro!Non ci resta che invitarvi alle partite in programma per le prossime settimane e naturalmente augurarvi un sereno Natale.

SPORT TENNIS

Le ferventi attività sportive del Circolo

Tennis di Novellaradi  Anna  Maria  Ferrari

Primi class. Tabellone A: Da sx E. Morelli, S. Folloni, R. Salvarani

Primi class. Tabellone B Da sx M. Barbieri, G. Giuliani, F. Magnani

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L’Astronomia è una scienza che studia il moto e la com-posizione degli astri (stelle, pianeti).L’Astrologia è la presunzione di fare previsioni sul futuro, in base al moto e alla posizione di stelle e pianeti e ai segni zodiacali.Imperatori, re, regine di ogni tempo e luogo tenevano a corte astrologi personali ai quali si affidavano per qual-siasi scelta politica, militare, famigliare, che dovessero fare. Ricordiamo Federico II, Carlo V, Rodolfo II, dediti all’astrologia, all’alchimia, all’occulto.Ma anche tra i religiosi non mancava chi desse credito all’astrologia; papa Paolo III ne era appassionato e aveva nominato un astrologo personale, anche se non ufficiale.Nel XVI secolo, periodo in cui visse il nostro Lelio Orsi, si considerava l’astrologia come una scienza vera, e questo accadeva in tutte le corti.Nella contea di Novellara e Bagnolo, governata dai Gonzaga, i personaggi che maggiormente di dedicavano a quest’arte divinatoria, ma più per scherzo e per passare il tempo allegramente, che per vera credenza, erano Alfonso I e la sua brigata: Lelio, il Ricciolo, Gian Maria, il Zoppo, il Fiamengo, il Parmigiano, il Roncaio.Con le loro predizioni coinvolgevano anche le donne di corte e perfino la contessa madre, Donna Costanza.Costanza però era già abituata a questi giochi, poiché a Correggio, dove era nata e vissuta fino alle nozze, era in rapporti di parentela e di affetto con Claudia Rangone, la quale si interessava di astrologia. Con il vescovo di Reg-gio, Claudia si accordò per avere la dispensa di consultare libri di questa materia, assolutamente vietati dalla Chiesa; d’altra parte il vescovo stesso era superstizioso, credeva alle influenze negative che procuravano guai e malanni, inoltre aveva un astrologo personale al quale chiedeva consigli. Specialmente se i fatti riguardavano Claudia.29 maggio 1566 Reggio, il vescovo di Reggio ad Alfonso IGran male influenze son queste dove si tratta della Signo-ra Claudia, e per se stessa, che dopo non esser uscita di casa per molti mesi, n’esce un giorno, gli casca il cocchio adosso, poco men che si rompe la testa, e mill’altre scia-gure. Il Conte Alfonso tornato da d’Ancona, da Roma in tanti mai passi de fiumi e de monti, arriva a Novellara a salvamento e a Bagnolo, subito che si muove o pensa andar alla valle per visitar la Signora Claudia, si taglia una mano volendo tagliar il pane; il sangue ne scorre et esce in abbondanza, lui vien meno, casca e si rompe la testa. Di grazia si mandi questo poco discorso al Ricciolo, e se gli scriva che lo faccia veder all’Astrologo che predisse la cascata della Signora Claudia del cocchio, et altre fac-

cende, perchè forse farà miglior iudizio che non fa certo mio astrologo, che attribuisce tutta questa disavventura a quei maledetti cavi [scavi di canali di bonifica] che si anderanno continuando tanto di cavar che vi si lasserà la zappa et la vanga.Claudia, invece, si divertiva un mondo insieme ai parenti novellaresi a “fare le figure”.“FARE LE FIGURE”Secondo l’astrologia ogni uomo è influenzato, oltre che da fattori ereditari e dall’ambiente circostante, anche dalla posizione dei pianeti, considerati come forze vitali fondamentali per la persona.Su un foglio di carta disegnavano, con l’inchiostro, segni speciali e figure calcolandole in base alla posizione dei pianeti e degli astri, poi le interpretavano per predire il futuro.Qualche volta, però, lo scherzo poteva trasformarsi in amare lacrime, come nel caso di Barbara da Correggio, moglie del conte Francesco II, in attesa trepidante di dare alla luce un figlio maschio. Quel giorno di aprile del 1551, a Novellara si erano trattenuti a mangiare il Padre Generale del convento e un amico frate Priore di Lucca, come scrive il segretario Leandro Bracciolo a Francesco:Questo frate benedetto, vedendo il libretto dalle figure sopra Bagnolo nel torrione, come quello che molto se ne diletta, subito si voltò a me e mi disse <<di grazia facciamo la figura se la signora Barbara ha da partorir maschio o femmina>>; al che io subito gli arrecai carta e inchiostro e, fatta la figura al modo suo, e non come noi solevamo far, tolendo Giove per duce che in tal gior-no entrò l’anno corrente e lassando Mercurio, signore de l’anno passato, trovò che deve partorir femmina. La buona signora Barbara presta a questa scienza la medesima fede che fa allo Evangelio, udito questo se ne turbò un poco e, per meglio chiarirsene, partito il Reverendo vicario col compagno, fece il conto nella sua camera col libretto innanzi a tutti i modi e a tutte le vie, tolendo il principio d’agosto il mezzo il fine il Pianeta il mese d’aprile e principio di maggio e sempre gli venne femmina, e questo di più chel libro diceva il parto esser pericoloso e di mala natura.A maggio Barbara diede alla luce, contro ogni previsio-ne, un bel maschietto ma, pochi giorni dopo il parto, lei perse la vita.Più allegre e luminose furono invece le previsioni del Ricciolo alla nascita di Giulio Cesare, figlio naturale di Alfonso I, nell’agosto del 1559. Appena avuta la notizia, fece la “figura del nascimento” e la mandò, perché il conte

la mostrasse a messer Lelio, affinchè la confrontasse con quella che probabilmente pure lui aveva fatta.14 agosto 1559 Ferrara il Ricciolo al conte Alfonso IMa se subito ch’io ebbi la vostra lettera facessi la figura del nascimento che ne credete Signor voi? Subito subito la feci et ve la mando, non perchè ve ne intendiate voi, ma perchè la mostriate a messer Lelio, che la potrebbe aver fatta lui ancora. Troppo chiaramente si vede per Giove patron dello ascendente fortunato in mezzo il cielo a quanta grandezza et dignità regale abbia ad ascendere questo figlio c’è di più la Luna che va anzi che è in cancro in casa sua fortunata da ogni banda e Saturno in sua sal-vazione e Marte in casa sua con Plutone che l’addolcisce della sua presenza senza esser ella da lui offeso. Cose tutte a mio giudizio straordinariamente buone, e credo che meglio investigate diventeranno migliori ancora.Nel 1562 Donna Costanza scriveva al figlio Francesco, che viveva per lo più a Mantova, raccontandogli tutto ciò che avveniva nella contea e come passava il tempo. Le giornate più belle e intriganti le trascorreva a Bagnolo insieme a Claudia Rangone che da Correggio la raggiun-geva per chiacchierare e “tutto il dì facessimo a le figure con il Rizzolo e Lelio”.Anche il segretario Antonio Saracco scriveva al conte Francesco tutte le notizie della casa e del paese. La sera di Santa Lucia del 1563, gli spiegava che il conte Alfon-so, dopo aver cenato “burlando e bevendo” con i soliti amici, cioè Roncaglio, Lelio, il Parmigiano e lo Zoppo, “se miseno a far de figur de più genti e sempre sino alle sei hor figurorno, che poi andorno a letto” . L’astrologia fu dunque una passione che accompagnò Le-lio Orsi nella sua vita e che, forse, in parte influenzò la sua straordinaria carriera di disegnatore, pittore, architetto.(Ricerca svolta dagli alunni della classe V di S. Giovanni)

Lelio Orsi: astrologia e mistero

Astronomia e Astrologia fin dai tempi più antichi hanno incuriosito e appassionato l’umanità accompagnandola nel faticoso cammino della vita.

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La Voce di S.Maria e S.GiovanniPagina a cura del Gruppo volontari S.Maria e S.Giovanni

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Con il numero in distribuzione si chiude un anno esatto dall’uscita della rubrica “La voce di S.Maria e S.Giovanni”. E’ pertanto tempo di consuntivi, di verifiche. Abbiamo cer-cato, in questi dodici mesi, di rappresentare lo “spirito” dei due paesi partendo un po’ da lontano, dalla loro storia, dai personaggi più rappresentativi, per arrivare più vicino alla realtà attuale, con articoli più attinenti alla quotidianità. Consapevoli che una rubrica giornalistica ha successo solo se interpreta un sentimento comune e non di pochi, abbiamo contattato e cercato di coinvolgere varie perso-ne per raccontare le loro esperienze o sollecitare altri a farlo. In questo senso dobbiamo ringraziare in particolar modo Lella Barilli e le maestre della Scuola Elementare di S.Giovanni, Simonetta Capiluppi e le maestre della Scuo-la dell’infanzia di S.Maria, e l’amico Sandro Ligabue. Un grande ringraziamento agli inserzionisti, che hanno per-messo questa pagina economicamente, a Paolo Paterlini per il suo appoggio incondizionato e a Rinaldo Pace per la sua pazienza infinita. Con l’aiuto di tutte queste persone abbiamo cercato di evidenziare quelle cose che hanno va-lore per sentirsi cittadini di S.Maria e S.Giovanni. Abbiamo

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notato che anche chi è arrivato da poco nei nostri paesi, normalmente sente la necessità di inserirsi nel tessuto so-ciale che lo circonda. Questo, cercando di non esagerare, volevamo far risaltare per dimostrare che esiste ancora la voglia di una certa “paesanità”. E’ naturale che le esperien-ze possono sempre essere migliorate e il nostro progetto prevedeva appunto più collaborazione e più attenzione alle cose del paese, che stà cambiando velocemente. Pur-troppo e per vari motivi, non solo legati alle sponsorizza-zioni, non esistono più le condizioni perché questa rubrica possa continuare nella forma mensile di quest’anno. Per quanto ci riguarda continueremo a cercare, nei modi pos-sibili, di parlare dei nostri due paesi perché crediamo sia il modo migliore per rimarcarne gli aspetti più significativi e le loro molteplici attività, commerciali, industriali, arti-gianali e sociali. Nel congedarci ringraziamo di nuovo tutti coloro che hanno collaborato per l’edizione 2011 ed augu-riamo a tutti i cittadini di Novellara, ed in specifico a quelli di S.Maria e S.Giovanni, i migliori auguri di Buone Feste e Felice Anno nuovo. Lucio e Tino

Dopo un anno di presenza la rubrica si

congeda dai lettori

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E’ iniziato SPECIAL ONE, nuovo programma televisivo dedicato ai musicisti emergenti del panorama italiano che abbiano voglia di farsi conoscere e di presentare al pubblico il proprio progetto musicale. Ma non solo musicisti, lo spa-zio è aperto a tutte le arti, a tutti i talenti, a tutte quelle persone ritengono di avere qualcosa “da dire” mettendo le proprie idee in questo spazio condiviso…Le prime cinque puntate del programma sono già visibili sui canali Youtube Max Devil e Spe-cial One, mentre il 22 dicembre verrà girata una puntata speciale, che sarà trasmessa il 25 dicembre sul canale Telereggio (n.14 e 296 del digitale terrestre), dando così la possibilità ai giovani musicisti protagonisti di far conoscere a più gente possibile la propria musica.SPECIAL ONE nasce da un’idea di Massimo Faietti, patron della Maxdevil 2effe di Novellara (RE), coadiuvato dal suo staff e dai preziosi colla-boratori Augusto “beba” Andreani del Dondivino e Paolo Bigi della ditta Cp Office.Le idee che fin dal principio hanno fatto da trai-no sono state due: aiutare i giovani musicisti ad emergere all’interno del panorama musicale, dando loro la possibilità di presentarsi al pubbli-co tramite i canali ufficiali e soprattutto grazie alla rete, e la possibilità di imparare e fare esercizio in tutte quelle arti che fanno parte del progetto di una “produzione TV”. Fare il cameramen, coor-dinare le maestranze in sala, far sì che le luci e l’audio siano perfetti per la scena, organizzare e creare la scenografia, fare la REGIA e tutto quello che ne consegue… Queste sono professionalità che il gruppo di Special One, supportato anche dalla grande competenza di associazioni come il Ct9 e dei ragazzi che ne fanno parte, hanno deciso di mettere all’interno di questo progetto, creando così il format “SPECIAL ONE TALENT

Special One TV è anche Talent

UniversityA Novellara una vera e propria “palestra” per le arti dello spettacolo, cameramen, fonico, regista, conduttore… queste sono alcune delle professionalità tipiche del mondo della TV, che nei Maxdevil studio’s si possono imparare contribuendo con le proprie idee ed entusiasmo al format Special One. Il 25 dicembre una puntata speciale in onda su Telereggio, ore 14.00

di  Paolo  Bigi

UNIVERSITY”. Un ragazzo che abbia voglia di portare le proprie idee e il proprio entusiasmo nel gruppo di lavoro, imparare a fare il came-ramen, il fonico, il regista, il conduttore… non deve far altro che scrivere a: [email protected] e supportano il progetto Special One anche personalità importanti della nostra terra e del mondo dello spettacolo: i Nomadi ed i Ridil-lo hanno fatto visita al programma, Fede Pog-gibollini, Rigo Righetti ed altri costantemente ci scrivono e forniscono consigli… Special One può vantare ora anche una collaborazione “artistica” di prestigio come quella di Bengi dei Ridillo, che insieme a Matteo, Mascia e al Beba curano la parte “artistica e autoratoriale” del programma.Il format può vantare anche di palcoscenici im-portanti nella nostra realtà territoriale, grazie alla sensibilità e all’attenzione del direttore Paolo Bonacini di Telereggio e dei suoi collaboratori, il programma sarà trasmesso sulle reti regionali. Dal mese di gennaio 2012, Special One sarà un appuntamento quotidiano e settimanale sulla TV Telereggio e sulle emittenti collegate.In particolare la programmazione prevede i se-guenti appuntamenti: 25 dicembre ore 14.00 e 23.10 puntata speciale Natalizia”26 dicembre ore 21.30 (replica)27 dicembre ore 14.45 (replica)29 dicembre ore 11.00 (replica)01 gennaio 2012 ore 23.00 (replica)Special One è anche visibile sul sito web: www.specialonetv.it e www.youtube.it/specialonema-xdevil. Pensiamo che sia un vanto per Novellara ospitare uno spazio così importante e social-mente rilevante, anche in un momento in cui i giovani hanno bisogno di “sperare”, di vedere e toccare con mano che le proprie idee possono ancora realizzarsi. Ad una domanda di un amico che mi chiede ”ma

cos’è Special One ?” ho risposto molto sempli-cemente… Special One è un’officina per le arti. Officina perché in Special One c’è tanta voglia di fare, di creare, c’è un entusiasmo contagioso… vi fanno parte persone che hanno queste carat-teristiche. Non c’è nessuno di “arrivato”, ma tanti che collaborano per crescere, far crescere e pro-vare a far emergere un “vero talento”.

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Rubrica a cura della dott.ssa Roberta Bocedi

Medicina veterinaria per cani e gatti

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Rubrica a cura di “Gente di Canile”via Valle, 104 Novellarawww.gentedicanile.it” www.gentedicanile.it

Non solo pulci

Cari lettori, eccoci di nuovo a parlare dei nostri amici a quattro zampe e di aspetti pratici con cui abbiamo a che fare ogni qualvolta adottiamo un pelo-setto. Questo mese vorremmo darvi alcune indicazioni su come insegnare al nostro cucciolo a non sporcare in casa.Iniziamo col dire che è assolutamente normale che un cucciolo non sia ancora in grado di controllare l’evacuazione, sarebbe come pretenderlo dai nostri bambini. Armiamoci quindi di grande pazienza e assumiamoci il compito di insegnargli dove fare la pipì e le feci, il tutto evitando di sgridarlo quando sporca in casa o, peggio ancora, di picchiarlo e di mettere in atto pratiche assurde (come quella ad esempio di spingergli il muso sull’urina), di cui spesso si sente parlare e che per il cane non significano nulla. Se inizialmente al nostro cucciolo scappasse qualche pipì sul pavimento, dovremo essere bravi a ignorarlo sul momento e a richiamarlo in un’altra stanza, in modo che non ci veda mentre ripuliamo. A questo proposito consigliamo di non usare candeggina o detersivi diversi da quelli che solitamente usiamo per la pulizia della casa, per non dare al cane l’idea che quello sia un luogo particolare da eleggere per fare i suoi “bisognini”. Una nostra sfuriata in questi casi non servirebbe a nulla, se non a spaventare il nostro animale, che non riuscirebbe a spiegarsi le ragioni del nostro atteggiamento violento. Anche l’idea di usare dei giornali o altri sup-porti su cui fargliela fare in casa non è vincente, perché si rischierebbe di non riuscire più a insegnargli a sporcare fuori. Quindi, il modo migliore è quello di portarlo fuori spesso, soprattutto appena si sveglia e subito dopo che ha mangiato. Può darsi che il cucciolo alle prime uscite trattenga la pipì e la pupù aspettando i rientri a casa. Per un cane sporcare significa marcare il territorio, dichiarare cioè apertamente al mondo la sua presenza, per cui non è strano che un cucciolo preferisca sporcare dove si sente più tranquillo e soprattutto dove non sente gli odori degli altri cani. All’inizio cercate di portarlo in prati abbastanza puliti in cui la frequenza dei vari cani è bassa, tenetelo fuori un bel po’ giocando con lui e quando farà la pipì premiatelo con un bocconcino e un’infinità di carezze, gli confermerete che ha fatto la cosa giusta. In poco tempo, il nostro cucciolo assocerà l’odore dell’erba all’evacuazione e in seguito la cercherà attivamente per essere stimolato alle funzioni organiche.

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Queste due malattie che colpiscono i gatti sono spesso presentate assieme perché hanno caratteristiche in parte simili. La sigla FIV significa Virus dell’Immunodeficienza Felina, mentre FeLV sta per Virus della Leucemia Felina. Entrambe sono infezioni causate da virus che hanno gravi conseguenze per la salute dei nostri gatti, soprattutto perché non esiste una vera e propria cura per esse. Inoltre, mentre per la leucemia felina esiste la possibilità di fare una vaccinazione preventiva, per la FIV questa pos-sibilità non esiste. Entrambe le malattie sono più diffuse in quelle situazioni in cui ci sono un alto numero di gatti conviventi non sterilizzati e in non perfette condizioni di salute, come possono essere i gatti randagi che vivono in colonia. La FeLV è trasmessa principalmente con la saliva o le secrezioni nasali, per cui il passaggio della malattia da un gatto all’altro avviene o per reciproco lecca mento o per uso delle stesse ciotole o lettiere o tramite morsi. E’ però generalmente necessario un lungo e prolungato contatto tra i gatti perché ci sia la trasmissione. Si puo’ anche avere la trasmissione mamma-gattini, sia durante la gravidanza che con l’allattamento. Non tutti i gatti che vengono a contatto con il virus si ammalano In generale i gatti giovani, con meno di due anni di età sono più suscettibili all’infezione rispetto agli adulti. Dopo l’infezione iniziale si possono avere tre esiti: la guarigione spontanea (quando il sistema immuni-tario riesce a combattere e sconfiggere il virus), una infezione latente nel midollo osseo che può riacutizzarsi in condizioni di stress (in questo caso il gatto sta apparentemente bene e solo in casi particolari manifesterà la malattia) o l’infezione persistente (dove il virus è attivo e la malattia manifesta). Questa infezione è così pericolosa perché può causare neoplasie, linfoma soprattutto, anemie gravissime, immunosoppressione (cioè un indebolimento del sistema immunitario tale da non renderlo più in grado di far fronte ad infezioni anche banali) e malattie immunomediate. La prognosi, per un gatto infetto, è sempre infausta, con la morte che sopraggiunge entro al massimo 2-3 anni dalla diagnosi, spesso molto prima. Come ricordato precedentemente esiste però la possibilità di prevenire la malattia con una vaccinazione. La FIV è anch’essa trasmessa principalmente con la saliva, il sangue ed altri fluidi corporei. La via di trasmissione prevalente rimane pertanto, anche in questo caso, il morso ma anche la mutua pulizia e la trasmissione mamma-gattini. La malattia è talvolta paragonata all’AIDS dell’uomo, perché causa una similare sindrome da immunodeficienza. Sono però due malattie distinte e non c’è alcuna possibilità di passaggio della malattia dal gatto all’uomo e viceversa. La malattia ha diverse fasi ma, dopo l’infezione iniziale, quando il gatto può talvolta presentare sintomi vaghi e transitori di malessere, si ha una lunga fase latente e asintomatica durante la quale il gatto sta apparentemente bene. Nel corso di questa fase però si ha, ad opera del virus, un lento processo di deterioramento del sistema immunitario dell’ospite che rende il gatto più sensibile ad altre infezioni. Saranno perciò queste infezioni secondarie che causeranno la maggior parte dei segni clinici che osserviamo in corso di FIV. Tra i più comuni abbiamo: gengiviti e riniti croniche, enteriti ricorrenti, perdita di peso e problemi renali. È im-portante però ricordare che i gatti positivi per FIV (a differenza di quelli ammalati di FeLV) possono vivere quanto i gatti non infetti. Occorre naturalmente assicurare loro adeguata alimentazione e condizioni di vita, trattare prontamente tutte le infezioni secondarie che si possono presentare e procedere alla castrazione/sterilizzazione per ridurre il rischio di contrarre altre malattie e la diffusione del virus ad altri gatti. Per la FIV non esiste al momento alcuna possibilità di vaccinazione preventiva e la migliore forma di prevenzione rimane la sterilizzazione, che riduce il vagabondaggio ed i contatti del gatto sano con suoi simili potenzialmente infetti.

Le malattie del gatto: FIV e FeLV

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Rubrica  a  cura  di  Giovanni  Franzoni

Si avvicina il Santo NataleSiamo ormai a fine anno e non si sente ancora il clima natalizio. Mi riferisco al quel clima piacevole di pace, amore e fratellanza. Solo il freddo pungente del clima padano di questi giorni ce lo fa ricordare ma è troppo poco perché un maglione non risolve il problema. Nella nostra cara Novellara sono già state appese le luminarie ma giustamente saranno accese in prossimità di tale festività. Sarà forse l’età ma della malinconia di un tempo passato, il ricordo di una stretta di mano o il saluto di un amico, se ne sente la mancanza. Non ho intenzione di commuovervi ma, se è ancora possibile vi auguro di seminare in tutti voi la gioia e di trasmettere a tutti i compaesani un Buon Natale. Nel momento in cui scrivo ci sono grossi problemi per la Nazione e ancora non definiti nel come e nel quanto. Solo a giorni verranno esposti e certamente saranno pesanti. Prepariamoci al peggio con la viva speranza che ogni famiglia riesca a superarli. Ricordo il profumo del muschio raccolto nelle nostre campagne e la vista di un bam-binello appena nato in un presepio. Dimentichiamoci la televisione e certi programmi, forse tornerà la

pace e l’amore.In chiusura pubblico questa foto scattata a Novellara che ri-trae un folto gruppo di amici nella ricorrenza di un “pranzo ri-chiamo” organizzato dal sottoscritto anni or sono. Purtroppo alcuni di loro sono già passati a miglior vita ma i familiari li riconosceranno. Pochi mesi or sono è salito in cielo l’ufficia-le pilota Andrea Pedrazzoli (foto sotto) residente a Genova. Tobia, Fabio, Achille, Lello, Franco, sono certo che lo acco-glierete in quei cieli che lui ha sempre solcato con gioia. Ai rimanenti del gruppo, per il momento, i portici di Novellara sono sempre una passeggiata gradita ma è solo questione di tempo! Chi sarà poi il fotografo? Bella domanda ma anche con i naturali acciacchi ci piace zoppicare su questa terra e la foto di gruppo in cielo rimandiamola il più a lungo possibile. Arrivederci amici, sono convinto che mi capirete.

Buon Natale

Rubrica mensile di musica e spettacoli a cura di Luca Lombardini e alcuni amici

Di solito a fine anno si traccia una riga, si dice fine a un anno trascorso e si aspetta di cominciarne uno nuovo. Quest’anno, il 2011, è stato segnato da eventi importan-ti dal punto di vista sociale e politico, un anno particolarmente importante. A prescin-dere da quale sia la vo-stra visione politica o, appunto, del sociale. Tornando al tema di questa rubrica, quest’anno di buona musica ne abbiamo ascoltata davvero tanta, e mi auguro che ne possiamo ascoltare altrettanta il prossimo anno. Sicuramente sarà così. Ognuno poi è libero di ascoltare quello che gli pare, e questo rappresenta il vero valore dell’ascoltare la musica, la libertà di poter deci-dere. Vuoi ascoltare la Pausini? Fallo, per altro ascolterai un buon esempio di pop commerciale cantato in italiano che tutte le volte viene esportato nel mondo, soprattutto il mondo “latino”; chi si scorda i live della nostra Laura in Sudamerica? È un vanto. Anche se io no ascolto la Pausini, sono fermamente convinto che in fondo portare un po di sana Italia in giro male non faccia al nostro nome e blasone in certi casi politicamente bistrattato. Vuoi ascoltare il rock di Vasco e Liga? Puoi farlo. Sei un metallaro? Allora non perderti l’ultimo dei Megadeth. Insomma ce n’è per tutti i gusti in assoluta e tranquilla libertà. Il bello è che non si può neanche dire quale musi-ca sia più o meno interessante, a suo modo è tutta interessante e questo la rende effettivamente un mondo a parte, legato alla moda e alle situazioni sociali per quanto possibile. Trasversale. A parte le discussioni di cui sopra, io credo che in questo ultimo periodo dell’anno vi siano stati due o tre dischi molto interessanti, ma a mio modesto parere, credo che cadrò su un “classico”.Vi faccio tanti auguri per un buon 2012, nella spe-ranza che per tutti voi sia davvero felice e sereno.

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TROVERAI TUTTO QUELLO CHE AVEVI... E DI PIÙ

Mi chiamo Luca e sono un alcolista, ho 45 anni e oggi son otto anni, undici mesi e sei giorni che conosco Al-colisti Anonimi dove ho trovato la sobrietà fin dal primo giorno. Ho chiesto aiuto ad un professionista quando mi trovavo nella mia totale disperazione, con le sole mie forze non riuscivo a stare lontano dall’ alcol che poi mi portava all’eroina, all’ incontrollabilità, ero pericoloso e non sapevo dove stare. Gli ultimi cinque giorni ho collas-sato tutte le sere e non so come mai sono ancora vivo, non riuscendo più a dormire, a lavorare, “vivevo” solo di notte, ero però stanco di me, di tutto e di tutti, stanco di stare male dentro. Il professionista mi conosceva bene e capiva che per quanto mi sforzassi, non riuscivo a stare lontano dall’ alcol e dalle sostanze. In uno degli incontri mi disse: <<Vedrai che se troverai la sobrietà, dando distanza alla sostanza ritroverai tutto quello che avevi e di più>> e continuò: <<Credi in qualcosa?>>, io gli risposi che era da tempo che me lo domandavo. Lui mi chiese di usare solo una sostanza, l’alcol o l’eroina, io gli risposi subito: <<Okay, togliamo l’eroina ma l’alcol lasciatemelo, perché mi serve per vivere>>. Una setti-mana dopo tornai al colloquio, era stata infernale, l’alcol era sempre con me e lui cominciò a parlare di un Gruppo di auto-aiuto, io abboccai dicendogli “interessante”, lui <<C’è un Gruppo qui a duecento metri e inizia la riunione tra un’ora (io pensai costui mi ha fregato), gli risposi: <<Okay, provo ad andarci>>. Bevvi la mia ultima birra e poi andai alla ricerca del Gruppo di Alcolisti Anonimi in centro a RE, lo trovai in modo strano, non trovavo la via, ero in ritardo di mezz’ora. In quel momento una persona a distanza mi chiese chi stessi cercando ed io avvicinandomi, sottovoce gli dissi: << Alcolisti Anonimi >>, lui capì immediatamente e mi rispose: <<E’ qui, l’hai trovata, vieni con me>>. Oggi sono grato al professio-nista, al Gruppo che mi dà la continuità nella sobrietà, alla mia famiglia che non mi ha mai abbandonato e che adoro, a me che ho ritrovato quello che avevo... e di più, oltre a tanti amici veri.

I prati che nel nostro paesaggio agrario occupano gran parte del territorio sono costituiti quasi esclusivamente da coltivazioni mo-nofite di erba medica. La tecnicizzazione esasperata della nostra agricoltura ha comportato, a sostegno della produzione agricola più importante della nostra campagna , quella del parmigiano reg-giano, specializzazioni spinte su ogni pratica agricola compresa la produzione del foraggio L’erba medica costituisce comunque una ottima erba foraggera ricca di proprietà nutritive legata al suo alto contenuto di proteine, di sali minerali, di vitamine, di tante altre sostanze stimolanti le diverse funzioni organiche e in particolare la produzione del latte.L’adozione della coltivazione di questa essenza risale ai greci e ai romani che ne avevano già apprezzato le qualità sia per l’alimentazione animale che per quella umana. La caduta dell’impero romano portò alla sua scomparsa dai campi. In seguito furono gli arabi a reintrodurla in Spagna da cui progressivamente si estese di nuovo verso l’Italia. Il suo nome popolare, “Erba Spagna”, riflette questa sua origine, “Spa-gner” era detto il prato di medica, per distinguerlo dal prato stabile polifita, costituito cioè da tante erbe. La pianta si caratterizza per un forte apparato radicale , fittonante e molto esteso. Al colletto possiede una corona di gemme da cui ad ogni sfalcio ricacciano nuovi fusti, assicurando la nuova produzione. Le foglie, trifogliate , si distinguono da quelle del trifoglio per avere la fogliolina centrale provvista di picciolo. I fiori riuniti in spighe terminali , di 3 mm, sono detti zigomorfi per la forma a farfalla, tipici della famiglia botanica di appartenenza delle leguminose ( pisello , fagiolo, soia), sono di colore blu-azzurro in varie graduazioni. I frutti sono legumi a spirale stretta che contengono alcuni semi piccoli e reniformi. Il nome botanico, “Medicago sativa”, richiama la sua origine dalla “Media”, antica Persia, e la necessità di essere seminata: dal latino “sativus = che si semina”. Perciò medica non si riferisce alla medicina ma alla regione asiatica di origine da cui Alessandro il Grande e popolazioni nomadi la diffusero verso l’Europa.Quando la disponibilità di concimi era scarsa, la fertilità dei terreni era ripristinata con la coltivazione della medica per la sua capacità di fissare nel terreno l’azoto atmosferico attraverso la simbiosi (convi-venza) con batteri del terreno. Ora è la sintesi chimica che imita questi processi assicurando una grande disponibilità dell’elemento fertilizzante azoto.Altro nome della medica è quello di “Alfalfa”, di origine araba ma ancora usato per designarla in Spagna , in America e nei paesi Anglosassoni, che significa “Padre di tutti i cibi”. L’uso alimentare umano è in disuso, i giovani germogli e le pianticelle appena germogliate sono contemplate come alimentazione salutistica . Più importanti sono le preparazioni fitoterapiche che includono tra gli ingredienti l’erba me-dica e in particolare alcuni preparati omeopatici che forse più degli effettivi esiti terapeutici sfruttano la grande fama di questa pianta. In piena fioritura la medica assicura alle api un importante fonte di nettare da trasformare nel miele tradizionale biondo denso e cristallino.

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Un pizzicotto ai più piccol i e non solo

La BELLA ADDORMENTATA (in questo caso nella versione dei fratelli Grimm) ci parla dell’adolescenza, dei suoi grandi e rapidi cambiamenti, in cui si alternano periodi di passività e periodi di attività frenetica e dei suoi comportamenti anche pericolosi, per mettere alla prova se stessi, la propria femminilità o viri-lità, nonché a scaricare la tensione interna. La fiaba sot-tolinea la necessità di una lunga e calma concentrazione, quale momento in cui nella persona si svolgono proces-si mentali interiori di tale importanza, da lasciarla senza energie verso il mondo esterno.L’adolescente deve ab-bandonare la sicurezza dell’infanzia, che è rappresentata dallo smarrirsi nella foresta irta di pericoli, imparare a fronteggiare le sue tendenze violente e le sue ansie, sim-boleggiate da incontri con bestie feroci o draghi; arrivare a conoscere se stesso grazie agli incontri con strani per-sonaggi o strane esperienze. Il tema centrale è che, no-nostante tutti i tentativi da parte dei genitori d’impedire il risveglio sessuale dei loro figli, esso avverrà comunque (simboleggiato dai 100 anni di sonno che separano il ri-sveglio sessuale della Bella Addormentata dal momento dell’unione col Principe), ma anche se vi è la necessità di attendere a lungo, (per la realizzazione sessuale), l’at-tesa, intesa non solo come unione dei corpi, ma anche come unione delle menti e delle anime, non toglie niente alla sua bellezza.La minaccia di Fata Malefica, che si sa-rebbe verificata al compimento del quindicesimo anno, coincideva, spesso, con l’inizio delle mestruazioni che, in passato,comparivano a quell’età. Il numero delle fate varia a seconda dei paesi e delle versioni: in questa, dei fratelli Grimm, sono tredici. Tredici erano i mesi lunari in cui, anticamente era suddiviso l’anno e, le mestruazio-ni, compaiono ogni 28 giorni, caratteristica, questa, dei mesi lunari: 12 fate buone sono i mesi, la tredicesima cattiva, la fata maledizione, è la mestruazione della qua-le, il Re, il maschio, non comprese la necessità. Per que-sto motivo, come ci ha detto la fiaba, cercò d’impedirne l’effusione eliminando tutti i fusi dal reame, mentre la Regina non se ne preoccupò. (Malgrado tutte le precau-zioni che un padre può prendere, quando è il momento, la figlia raggiunge la pubertà). Se, poi, ricordiamo che durante questi avvenimenti il Re e la Regina furono tem-poraneamente assenti, si ha la conferma dell’incapacità di proteggere i figli dalle varie crisi di crescita che ogni essere umano deve attraversare.Diventata adolescente, la Principessa esplorò zone in precedenza inaccessibili, quali una camera nascosta dove una vecchia filava: per raggiungerla fu necessa-rio salire una scala a chiocciola, in cima alla quale c’era una porticina con una chiave infilata nella toppa della serratura. Girata la chiave, la porta si aprì di scatto( nei sogni, una scala a chiocciola rappresenta un’esperien-za sessuale e una stanzetta chiusa a chiave rappresenta gli organi sessuali femminili; spesso, l’atto di girare una chiave in una serratura simboleggia il rapporto sessuale, così ci ha detto Freud). La Principessa cadde in un lungo sonno e un muro di rovi la protesse da tutti gli incontri sessuali prematuri: molti principi cercarono di raggiun-gerla ,ma poiché il suo periodo di maturazione non era ancora terminato, tutti morirono tra i rovi. (La sollecita-

zione sessuale, prima che la mente e il corpo siano pronti per essa è molto distruttiva).Però, quando La Bella Addormentata raggiunse la matu-rità fisica ed emotiva, quello che sembrava impenetrabile divenne accessibile, i rovi si tramutarono in bellissimi fiori e il Principe potè entrare. Al bambino, si da così l’idea che l’effusione sessuale(mestruazione) all’inizio della pubertà e poi, più tardi,al primo rapporto sessuale, ha, in realtà le conseguenze più felici, quali il matrimonio e la nascita di un figlio. Sono avvenimenti da prendere molto sul serio, ma senza averne paura. La “maledizione”è una benedizio-ne camuffata.

Con la poesia “NASCITA” tratta, come le precedenti, dal libro “Col cavolo la cicogna” di Alberto Pellai e Barbara Cabala, si conclude il ciclo dedicato alle domande che i bambini pongono,in merito alla loro nascita. Il libro, di cui fanno par-te le tre poesie,racconta, in modo molto delicato e compe-tente, ma reale, tutta la verità su amore e sessualità, con il linguaggio adatto alla comprensione dei bambini.

“NASCITA”La mia famiglia è in grande fermento,c’è tanta emozione per il lieto evento,perché tra un po’ un fratellino nasceràe un sogno di noi tutti si realizzerà.La mia mamma è davvero contentaVedendo la pancia che ogni giorno aumenta,dentro di lei c’è un posticinodove si accoccola il mio fratellino. Nella sua pancia lui è accolto e protetto,è come un uccellino che ha un nido perfetto:ora, lì dentro è nudo e rannicchiato,chissà che emozioni darà dopo nato!La mamma con il parto nascere lo faràE un po’ di dolore lei sentirà,ma enorme e infinita la gioia saràquando il suo bimbo tra le braccia terrà.

Seduta sul sedile posteriore, Martina fissava il cielo, che era sempre più grigio. Era contenta, perché alla fine del viaggio avrebbe rivisto i nonni. Ma era anche un po’ dispiaciuta, perché, quella sera, nella sua parrocchia, ci sarebbe stato il presepe vivente animato dai bambini. A lei sarebbe toccata la parte di Maria che tiene in braccio il Bambino. La parte più bella. Aveva fatto le prove un paio di volte, poi era arrivato l’invito dei nonni: “Vi aspettiamo a casa nostra, la sera di Natale”. E, così, niente presepe vivente. Peccato. La casa dei nonni si trovava nel paese più piccolo del mondo. Immaginate una montagna, del tutto simile a quella che disegnano i bambini, a forma di cono rovesciato; mettete una chiesetta sulla cima e tre case attorno alla chiesa: la terza casa, la più piccola, è quella dei nonni. La strada incominciò a salire, ma presto il papà

dovette rallentare e fermarsi dietro una colonna di automobili: “Stiamo freschi!”sbottò. “Se c’è una coda così lunga, non arriviamo più!” Nacque subito una discussione, perché il papà voleva prendere una scorciatoia, ma la mamma non era affatto d’accordo:”Non mi piace quella strada, è troppo stretta e troppo ripida!” “Non devi mica farla a piedi!” rispose il papà. La mamma non rise: “E se, poi, nevica? Non è che ci troviamo nei guai?” Il papà scosse la testa: “Ti sembra un cielo da neve?”Martina fissò di nuovo il cielo, che era sempre più grigio e pesante.A lei sembrava proprio un cielo da neve. Poi successe quello che vi potete immaginare: il papà imboccò la scorciatoia, la percorse per qual-che chilometro e all’improvviso si mise a nevicare, così tanto che in pochi minuti tutto il mondo si coprì di bianco.Quando la macchina cominciò a scivolare,il papà si fermò in una piazzola e scese, per mettere le catene, che erano nuove di zecca. Dopo cinque minuti aveva già l’aspetto di uno yeti. Dopo un quarto d’ora rientrò nell’automobile, con le mani nere e tremanti, e sussurrò: “Le catene non vanno bene. Sono della misura sbagliata.” La mamma fece solo un sospiro. Un sospiro molto profondo e poco amichevole. Poi ordinò a tutti di infilarsi gli scarponcini e la giacca a vento. “Andiamo, prima che faccia buio!” Uno dietro l’altro, come tre Re Magi, si misero in cammino. C’era un silenzio lunare. “Quanto manca, per arrivare dai nonni?”, domandò Martina. Nessuna risposta. Il silenzio fu rotto soltanto dal ronzio di un motore, prima lontano, poi sempre più vicino e fastidioso. I tre naufraghi si voltarono e videro il gatto delle nevi, che risaliva la strada rapido e spavaldo. “Forse siamo fortunati”, disse la mamma. Aveva ragione. Alla guida del gatto c’era don Isidoro, il parroco della vallata. Si era fatto prestare il mezzo per salire lassù, alla chiesetta del paese più piccolo del mondo. Fu molto gentile e molto sorridente: “Accomodatevi, vi porto io”. Il papà si sedette accanto al guidatore, la mamma e la bambina dietro. “Vado a portare Gesù Bambino nel presepe della chiesetta” spiegò il sacerdote. “Stanotte, a mezzanotte, deve essere al suo posto, nelle mangiatoia”. Poi tolse da una scatola un bambino di terracotta e lo mostrò. Era grande quanto un neonato. “Posso tenerlo io?” domandò Martina. “Oh, certo” rispose don Isidoro e le affidò il piccolo Gesù. Il gatto ripartì, senza correre troppo. Dal cielo, ormai, scendeva solo qualche fiocco solitario. La mamma passò una carezza sulla testa del papà. Martina guardava gli abeti imbiancati e stringeva il Bambino tra le braccia, per tenerlo al caldo. Nicola Cinquetti

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E PER LE FESTE DI NATALE...Le feste stanno arrivando e una delle preoccupazioni principali è già il “dopo feste” quando ci troveremo un po’ appesantiti per i troppi pranzi e cene passati in compagnia di amici e parenti. Partiamo dal fatto che è inutile preoccuparsi così tanto per due settimane di peccatucci se poi per il resto dell’anno il nostro stile di vita è corretto. E’ vero - in un momento in cui si concentrano tante feste- l’eccesso è più frequente ma si tratta sempre di due settimane. Nonostante ciò capita spesso di vedere l’ago della bilancia salire anche di un paio di kg. Il vero problema è che iniziamo a festeggiare a fine no-vembre, e fino a metà gennaio è un continuo di occasioni dove guarda caso si finisce sempre a tavola.Affinchè ciò non avvenga sarebbe bene limitare le trasgressioni soltanto ai giorni di festa, nel rispetto delle tradizioni ma facendo attenzione alla porzione. Non importa se in tavola mettiamo cappelletti, cotechini e tutto cio’ che la tradizione ci impone, ma è limitiamo la quantità per non avere poi sensi di colpa. Assaggiare un po’ di tutto e lasciare spazio al pasto successivo, che non deve mai essere saltato, pensando di porre rimedio all’eccesso precedente.Se però la vostra paura è di non riuscire a trattenervi davanti a tutta questa abbondanza vi consiglio, prima di andare a tavola, di mangiare una mela e bere un bicchiere d’acqua in modo da sedervi a tavola meno affamati (le pectine della mela si rigonfiano leggermente con l’acqua dando senso di sazietà) e riuscirete sicuramente a mantenere il controllo. Il dolce non deve mancare ma solo nei giorni di festa. Gli avanzi invece vanno fatti sparire subito, oppure metteteli nel congelatore e consumateli nell’arco del mese. Non fatevi mai mancare una bella camminata che a maggior ragione avrete tempo di fare nei giorni li-beri dal lavoro. Per chi, nonostante i miei consigli, non riuscirà a chiudere la lampo di gonne e pantaloni appuntamento a gennaio e vedremo come porre rimedio. Buone Feste a tutti!

Dopo il successo della prima visita di novembre il cir-colo culturale Il Borgo di Campagnola Emilia organiz-za una seconda gita alla mostra “Van Gogh e il viaggio di Gaugin” e alla città di Genova.Lo storico Palazzo Ducale di Genova ospita una stra-ordinaria mostra che raccoglie 80 capolavori della pittura europea e americana del XIX e XX secolo, tra cui 40 opere di Van Gogh, quasi tutte mai viste in Italia, raccolte attorno al grande quadro di Gauguin (quattro metri di lunghezza!) “Da dove veniamo? Chi siamo? Dove andiamo?” proveniente dal Museum of Fine Arts di Boston. Una mostra impedibile per la quale il Circolo Il Borgo ha già prenotato una visita guidata per DOMENICA 15 GENNAIO 2012 alle ore 11,00.Il programma prevede quindi la partenza da Campagnola alle ore 6,00, visita alla mostra con gui-da specialistica, pranzo libero ed al pomeriggio visita guidata alla città. Il ritorno è previsto nella serata (ore 22,00 circa). Il costo a persona è di euro 40,00, di cui euro 15,00 da versare come caparra al momento dell’iscrizione. Per informazioni e iscrizioni potete ri-volgervi alla sede del Circolo in via Vettigano 1, ai se-guenti numeri telefonici: 0522669342 e 335 343555.Per essere costantemente informati sulle iniziative del Circolo potete iscrivervi alle newsletter inviando una mail all’indirizzo [email protected]

Gita a Genova:“Van Gogh

e il viaggio di Gauguin”

foto  Mauro  Storchi

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CLINIO CORRADINI (GIUSEPPE)

Sarai sempre nel cuore dei tuoi cari e di tutte le persone che ti hanno voluto bene. Elsa, Sandro, Sandra Valeria e Riccardo

CESARINA FERRO LINO SANTINI

Vi ricorderemo sempre, Elsa Eros, Nadia, Sandro, Sandra, Marzia, Mirco, Valeria e Riccardo

Nel giorno del tuo compleanno ti ricordia-mo con tanto affetto Odette e Franca.

GIUSEPPINA BARONI

Caro marito e papà, sei stato sempre one-sto ed operoso, hai donato alla tua fami-glia la tua vita, proponendo sempre il tuo consiglio a chi ne aveva bisogno. Sei stato il nostro pilastro, e a volte, ancora adesso, quando dobbiamo fare delle cose le faccia-mo come avresti fatto tu. Per tutto ciò che siamo oggi, per quello che ci hai lasciato nell’anima te ne siamo grati. Il tuo ricordo sarà sempre vivo nel nostro cuore e di chi ti ha voluto bene. Tua moglie Loretta e le tue figlie Sandra, e Monica, tuo genero Silvio e i tuoi nipotini Barbara e Cristian.

PIERO VIANI

MATILDE GALLONIGINO CATELLANI

Nella ricorrenza natalizia vi ricordiamo con grande affetto. Giancarlo e Ave, Orianna e Nando, i nipoti Luca , Manuela, Veronica, Marcella Giovanni e Daniele e i pronipotini, Manuel, Martin, Gabriele e Anita.

www.ilportico.me

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Offerte in favore dei servizi

Istituzione “I Millefiori”

Redazione: viale MONTEGRAPPA, 54 Novellara (RE) tel. 0522/654447

Direttore responsabile: Dino Medici Proprietario: Circolo il Contemporaneo

Capo Redattore: Paolo Paterlini Redazione: Marco Villa, Giovanni Franzoni,

Giovanni Panini, Paolo Bigi, Simone Oliva, Sara Lanza.

Impaginazione: Ci&Wi viale Montegrappa, 50 Stampato presso Tipolito Lugli

Novellara via Prov.le Nord, 20/C

Il contenuto degli articoli firmati esprime l'opinione dell'autore e non necessariamente quella della redazione.

mensile novellarese d'informazione

Autorizzazione Tribunale Reg. stampa RE nº589 del 7/12/89

CIRCOLO IL CONTEMPORANEO

DARAMMO SPAGGIARINella  ricorrenza  Natalizia  i  vostri  cari

vi  ricordano  con  affetto.

EBE SUBAZZOLI LEONIDA LUSUARDINel  5°  anniversario  della  scomparsa

vi  ricordano  con  affetto  immutato  i  vostri  cari.

CAROLINA FERRETTI

OSANNA BAGNINel   13°   anniversario   della   scomparsa   la  ricordano  con  affetto,  la  mamma  Zanichelli  Lina,  i  fratelli  Ovillio  e  Odillo,  le  sorelle  Oli-­vetta  e  Ondina,  cognati  e  cognate.

SEVERINO BAGNINel  16°  anniversario  della  scomparsa  lo  ricordano  con  affetto  la  moglie  Zani-­

Ondina,  nuore  generi  e  nipoti.

GIUSEPPINA SAN MARTINONel’  10°  anniversario  della  scomparsa  la  ricordano  con  affetto  la  nipote  Ma-­riella  con  Paolo  e  Edith.

ITALINA SASSI “ISIDE”Nel’  9°  anniversario  della  scomparsa  la  

Rosa,  Maria  e  famiglia.

FABIO BARTOLINell’  12°  anniversario  della  scomparsa  lo  ricordano  con  affetto  la  moglie  Bruna  

UMBERTO ROSSINel  11°  anniversario  della  scomparsa  lo  ricordano  con  affetto  la  moglie  Cor-­

Monica  e  i  nipoti  Gaia  e  Federica.

CESARINA FERRORicordandole  con  immutato  affetto  il  fratello  Renzo  e  famiglia.

MAFALDA FERRO BRUNA FERRO

In memoria di Minari Birce (Laura) Taschini Claudia, Tondelli Marco, Razzini Giancarlo, Razzini Massimiliano, Benevelli Massimiliano, Be-nevelli Lorena, Benevelli Melissa, Razzini Claudia. In memoria di Pedrazzoli EttoreBorziani Mailli; Pedrazzoli William e fam.

In memoria di Rosati GiuseppeCavazzoli Claudio assieme ai vicini di casa ( Boccalet-ti, Fontanili, Menozzi,Anna, Luciano, Carmela, Eletta, Ferrari, Marco, Wolmer, Malaguti, Italina).

In memoria di Altimani ArrigoCarta Fernanda.

Libera offertaMorellini Lea.

RINGRAZIAMENTOL’AVIS ringrazia Bergonzini Anna, Bergonzini Giordana, Vezzali Valenzio, Marani Cristian e famiglia per le offerte ricevute in memoria di Marani Luciano.

AVIS INFORMASabato 07 e domenica 08 gennaio 2012, presso la sede AVIS di Novellara, ci sarà la consueta do-nazione di sangue. Presentarsi dalle ore 7,30 alle 10,45. Alimenti permessi prima della donazione compresi gli esami annuali: acqua, camomilla, caffé, spremute, il tutto senza zucchero. Evitare tas-sativamente latte e suoi derivati. Al termine ti verrà consegnato il calendario del 2012 e la strenna natalizia Il Segretario Piero Ghidini

ODINO ROSSETTINel  14°  anniversario  della  scomparsa  dei  propri  cari  li  ricordano

NELLA BEDOGNI

DANTE CORRADINILi  ricordano  con  immutato  affetto  le  sorelle  Maria  e  Lucia

 il  cognato  Corrado  e  i  nipoti.

STEFANO CORRADINI

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