Il Portico n.278 maggio 2011

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ANNO XXX MENSILE NOVELLARESE D'INFORMAZIONE Maggio 2011 n.278 TAZZA D’ORO di Catellani Letizia & C. BAR - PIZZERIA TAVOLA CALDA NOVELLARA (RE) via Cavour, 48 tel. 3465772503 La Corte dei Gonzaga visita l’Acetaia Comunale

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Il Portico novellarese Mensile d'Informazione Il Circolo del Contemporaneo - 42017 Novellara (RE) Viale Montegrappa, 52 tel.0522-654,447 P. IVA 00705720357

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ANNO XXX MENSILE NOVELLARESE D'INFORMAZIONE Maggio 2011 n.278

TAZZA D’OROdi Catellani Letizia & C.

BAR - PIZZERIA TAVOLA CALDA

NOVELLARA (RE)via Cavour, 48 tel. 3465772503

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Signor Presidente, il DEF 2011 è innovativo solo formalmente: recepisce i contenuti previsti dalla revisione della legge 31 dicembre 2009, n. 196, a seguito dell’introduzione del semestre europeo, ma emerge una sostanziale continuità con la linea di po-litica economica che ha caratterizzato i primi anni di questa legislatura, con l’idea di fondo che l’intervento sulla finanza pubblica, per tenerla sotto controllo, è la condizione per la ripresa della crescita e permette di per sé la crescita in quanto il sistema produttivo italiano non frenato dalla finanza pubblica è in grado di cogliere le opportunità della ripresa. Questo as-sunto ha dimostrato la sua fragilità e alla lunga porta l’Italia in una condizione sempre più difficile. Il Partito Democratico ha sempre sostenuto che le manovre dovevano, invece, contemporaneamente contenere misure per la crescita e misure per il controllo della finanza pubblica, essendo il rapporto debito/PIL, come quello deficit/ PIL, caratterizzato da due elementi: al numeratore il dato della finanza pubblica e al denomi-natore il dato del PIL. Se non si agisce su entrambi e se il denominatore non cresce adeguatamente, anche in presenza di forti misure sulla finanza pubblica, è più difficile migliorare il rapporto complessivo. Il DEF 2011, continuando questa politica, che non cambia, non cambia un’impostazione sbagliata. Non ci sono state misure per la crescita, né politiche industriali e fiscali adeguate e il risultato è che nel decennio 2001-2010 l’Italia risulta 169a per la crescita su 170 Paesi, davanti solo ad Haiti. Durante la crisi siamo calati più di altri e i dati sul 2008-2009 sono ulteriormente peggiorati con le ultime revisioni ISTAT. La ripresa è più lenta che in altri Paesi europei e più lenta delle pre-visioni del Governo anche per il 2010. Con il ricalcolo della base 2009, nel 2010 non siamo cresciuti un po’ di più del previsto, ma un po’ meno. La conferma ce la dà il DEF, nella seconda sezione c’è anche il dato sul PIL nominale. Stime DFP ottobre 2010: 1.554 miliardi, risultato 1.548 (sei miliardi in meno). Non sono cifre enormi, ma se non si può dire che è molto peggio, certamente non si può dire che è meglio. Veniamo alle previsioni sull’andamento del PIL 2011- 2012-2013. Sono tutte più basse di quelle di ottobre della Decisio-ne di finanza pubblica, e il debito pubblico per tutti i tre anni è più alto nel DEF rispetto alle previsioni della DFP di ottobre, e poi va miracolosamente al 112,8

per cento nel 2014, cioè nella prossima legislatura. C’è qui l’evidenziazione di come sia determinante la crescita per la riduzione del rapporto tra debito e PIL. Con una crescita economica più bassa ci vuole più tempo per ridurre il debito pubblico. Le previsioni di crescita sono prudenziali, ma soprattutto inadeguate, e sono la conseguenza di mancanza di politiche. Con il PNR nella stima prudenziale si prevede che l’insieme delle politiche provochi un aumento medio del PIL di solo lo 0,2 per cento annuo. Siamo di fronte ad una proposta che registra le cose già fatte, ha obiettivi che non portano a ridurre il gap con la media eu-ropea su aspetti strategici, non ha proposte nuove, produce un impatto debolissimo sulla crescita, cioè un PNR vuoto, che non c’è. Il Partito Democratico ha presentato una proposta di PNR che produce un aumento del PIL nominale nelle stime prudenziali di 0,5-0,6 l’anno a partire dal 2012. Bisogna crescere intorno al 2 per cento annuo, come sostengono Banca d’Italia e Corte dei conti, ma ci vogliono investimenti e politiche adeguate, ad esempio sull’occupazione femminile, attraverso servizi alle famiglie e incentivi per le assunzioni, aspetto quasi assente nelle proposte del Governo. Con questi livelli di crescita è ben arduo fare il risanamento e il rientro del debito. Non a caso il Governo sposta sostanzialmente gli obiettivi alla fine del periodo preso in considerazione, e le manovre si concentrano nel 2013-2014. Con i bassi livelli di crescita previsti la manovra è praticamente tutta sulla finanza pubblica, con riduzione delle spese correnti sul PIL, di 2,3 punti dal 2010 al 2014, e di 0,9 punti per gli investimenti. Manovre depressive che producono l’indebolimento del sistema Paese, in particolare con l’ulteriore calo degli investimenti in un Paese debole sul piano infrastrutturale e con conseguenze pesanti sul sistema produttivo. Il Partito Democratico ha pre-sentato una sua proposta di rientro dal debito in cui vi è si una diluizione e una stabilizzazione del debito nei primi tre anni e poi una riduzione più accelerata, ma in presenza di una politica economica che investa da subito sulla crescita e la ripresa, e non con annunci a cui non segue nulla. Emblematiche da questo punto di vista sono le politiche energetiche ed ambientali del Governo. Sulle fonti rinnovabili si rimanda al piano in-viato alla Commissione europea, intanto però si sono assunti provvedimenti che hanno bloccato il settore

e mettono 100 mila posti di lavoro a rischio; il nuovo decreto è arrivato più tardi di quanto concordato con il Parlamento e ha già ricevuto critiche e richieste di cambi radicali da Regioni e associazioni imprendito-riali del settore. Tutto ciò è ancora più grave dopo la vicenda del nucleare. Avete puntato tutto sul nucleare per tre anni. Dopo il Giappone avete detto, prima che non cambia niente, poi moratoria di un anno, e poi nel PNR si dice di non procedere per il momento all’attua-zione del programma nucleare fino a che le iniziative già avviate a livello di Unione europea non forniranno elementi in grado di dare piena garanzia sotto il profilo della sicurezza. Poi intervenite al Senato modificando un decreto-legge, con l’abrogazione di tutte le norme sul nucleare, per evitare il referendum, vi prendete un anno per adottare una strategia energetica nazionale e vi tenete aperte tutte le strade. E due giorni fa il Presidente del Consiglio ha affermato che il nucleare è la fonte energetica più sicura. Sarà solo un’altra perdita di tempo, senza investire su fonti rinnovabili ed efficienza energetica. Il Partito Democratico ha in-dicato, nella sua proposta di politica industriale, cosa fare sulla questione energetica: investire sull’efficienza energetica, promuovere lo sviluppo di energia da fonti rinnovabili con l’obiettivo di puntare ad un’industria nazionale del settore. Un’ultima considerazione: con il DEF il Governo non dà indicazioni su come intende dare attuazione all’emanando decreto legislativo sulle entrate delle Regioni in attuazione della legge sul fede-ralismo fiscale, tema di cui si parla ampiamente, ma non si dice nulla su una questione che riguarda già il 2012. Il Governo dica cosa intende fare su questo e sull’impegno assunto in Commissione parlamentare per l’attuazione del federalismo fiscale di rivedere il decreto legislativo sul federalismo fiscale municipale. Insomma, è un DEF che si richiama al Patto di stabilità e crescita europeo, ma, poi, si dimentica la parola crescita, non ha politiche industriali, balbetta su quelle energetiche, fa finta di dimenticarsi dei contenuti dei provvedimenti sul federalismo fiscale e, alla fine, rischia, ma è una certezza, che gli obiettivi sulla ridu-zione del rapporto debito/PIL non si realizzino perché tutti basati su manovre depressive sull’economia.

Documento di economia e finanza 2011Intervento dell’on. Maino Marchi alla Camera dei Deputati nella seduta di giovedì 28 aprile 2011

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Traduzioni da/in tutte le lingue

di ogni tipo di documenti

Giuramenti / asseverazioni in tribunale

Disbrigo e assistenza pratiche commerciali

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Anche quest’anno il comune di Novellara, insie-me a centinaia di altri comuni in tutta Italia, ha aderito a questa bella iniziativa promossa dal Mi-nistero dell’Ambiente e dall ANCI.Domenica 8 maggio, infatti, tutto il centro storico, l’area cioè compresa tra la via Provinciale e la via Costituzione, è stato interdetto al traffico motoriz-zato per tutta la mattinata, dalle 8.00 alle 12.00. I cittadini, ma anche una comitiva di fortunati turisti giunti in pullman dalla Lombardia per visitare la nostra città, hanno così avuto l’opportunità di “go-dersi” le vie del centro in tutta sicurezza e tranquil-lità, pedalando allegramente oppure passeggian-do senza correre il rischio di essere investiti dalle ormai troppe auto che quotidianamente intasano le nostre strade e la nostra bellissima piazza.Non si era mai vista la piazza così libera dal traf-fico e l’unico rumore era il sano vocio della gente che, come tutte le domeniche mattina stazionava sotto i portici, e gli schiamazzi dei bambini che, giocando, si rincorrevano nei giardini in piena li-

Seconda giornata nazionale della biciclettadi Stefano Mazzi

Assessore progetto Ciclabilità

bertà. Giornate come quella di domenica sono molto importanti per far maturare nei cittadini una nuo-va cultura della mobilità e noi, come amministra-tori, abbiamo il dovere di avviare una seria rifles-sione sull’uso che oggigiorno facciamo del nostro centro storico. Novellara è stata riconosciuta città d’arte e tutti noi ne andiamo orgogliosi, la Rocca, il Museo, la Piazza riportata all’antico splendore dai restauri di qualche anno fa, è quindi necessario mettere in atto nuove politiche di mobilità urbana e fare in modo che si eviti di utilizzare sempre, comunque e dovunque l’automobile, soprattutto per i piccoli spostamenti. L’amministrazione ringrazia l’Associazione 9Pe-dAli e i volontari del Bici Bus, che per l’occasione hanno organizzato una pedalata per le vie del cen-tro, il Gruppo delle Guardie Ecologiche Volontarie, il Jogging Team Paterlini e i volontari dell’Auser, per il prezioso supporto organizzativo nel presidio delle vie d’accesso.

di Alessandro BaracchiCapogruppo gruppo PD Unione Bassa Reggiana

Come si suol dire , dell’importanza delle cose ce ne accorgiamo solo quando mancano..Non vuole essere una frase banale ma un mo-nito rivolto al futuro relativamente alla situazio-ne dei servizi sociali e del welfare in generale. Da qualche anno i comuni del distretto della Bassa Reggiana hanno deciso di condividere il percorso relativo alla gestione dei servizi so-ciali , affidando l’intera area (minori, anziani e disabilità) in gestione all’Unione dei Comuni. La gestione associata in Unione ha da subito evidenziato diversi vantaggi , sia per quanto ri-guarda l’efficienza organizzativa, sia per quanto riguarda la riorganizzazione delle risorse. Il bilancio consuntivo 2010 dell’Unione è elo-quente in tal senso. Si sono infatti rispettate

L’impegno dei Comuni della Bassa per difendere i servizi sociali

le previsioni in base alle quali si prevedeva un calo di 500.000 euro del totale delle quote a ca-rico dei comuni, sempre relativamente all’area del sociale.Questo vuol dire che con un’attenta riorganiz-zazione dei servizi si possono generare delle economie di scala mantenendo inalterata la qualità dei servizi.Questo importante risultato è però offusca-to dal panorama futuro. Le ultime finanziarie dell’attuale governo hanno infatti previsto dra-stici tagli ai contributi agli enti locali proprio per l’area del sociale per gli anni a venire.Entro il 2012 si prevede infatti un dimezzamen-to di tali contributi. Il nostro territorio presenta da sempre un ottima qualità dei servizi alla per-

sona ed un attenzione particolare per le cate-gorie più disagiate e bisognose di assistenza a trecentosessanta gradi.La crisi economica perdurante sta paralizzando ancora ampi strati delle economie territoriali e la crescente disparità sociale da essa generata non fanno che acuire la necessità della vicinan-za delle istituzioni al cittadino. Tali istituzioni però, declinate a livello territoriale negli enti locali, stanno perdendo sempre più la propria autonomia d’azione.La riorganizzazione dei servizi non potrà sup-plire in eterno ai deficit strutturali che saranno generati dal calo dei trasferimenti .I cittadini sono pertanto invitati a riflettere. Tutto ciò che ha caratterizzato il nostro territorio sino-ra non può più essere dato per scontato. Le po-litiche e le intenzioni dell’attuale governo sono evidenti e pongono dei grandi punti interroga-tivi per il futuro.Prima che sia troppo tardi è utile prendere co-scienza di ciò che silenziosamente accade e che avrà, se non si cambia direzione, inevitabili conseguenze nei prossimi anni.

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Questo evento, organizzato dall’Istituto Comprensivo e dal Comune di Novellara, con la collaborazione delle Guardie Giurate Ecologiche Volontarie di Reggio Emilia e promosso dalla Regione Emilia-Romagna ha l’obietti-vo di far riflettere bambini, genitori e insegnanti sull’im-portanza della qualità dell’aria e sulle buone pratiche da adottare per renderla migliore, a partire dall’andare a scuola a piedi o in bicicletta. A partecipare a questa gioiosa manifestazione, in rap-presentanza di tutte le scuole, sono stati gli alunni di 4° elementare, perchè il tema dell’aria fa parte del pro-gramma del loro anno scolastico e alcune classi delle Scuole Materne . La festa allegra e coinvolgente, ottimamente preparata e animata dalle insegnanti e dalle Guardie Ecologiche, ha visto un’alternanza, sul tema dell’aria, di musiche, canti e filastrocche inventate e lette sul palco dai bambini. Le poesie dei bambini sono state tutte bellissime, ne viene riportata per intero solo una – “L’aria pura” - per ragioni di spazio, a titolo di esempio dell’elevato valore dei versi creati. Delle altre (sperando di non tralasciarne nessuna) vengono di seguito citati solo i titoli e gli autori: “L’aria” di Elisa, Filippo, Luca, Maurizia, Rimsha; “L’aria e l’in-quinamento”, di Yash, Benni, Nikita, Pasquale, Mattia M.; “L’aria”, di Kristina, Gloria, Liam, Gianmaria; “L’aria ci circonda” di Maddalena, Giulia P., Gabriele, Giulia G., Alex; “Salviamo l’aria” di Eleonora, Federica, Simona, Nicolò; “Amica aria” di Carlotta, Uraaj, Shiwani, Chia-ra, Alberto; “L’aria” di Alessia, Annalisa, Irene, Marika, Marco; “Liberiamo l’aria” di Giulia M., Valeria, Alessan-dro, Gianmarco, Marashdeep; “L’aria e l’inquinamento” di Marta, Gurpreet, Marika, Amanjat, Giulia; “L’aria” di Siria, Aurora, Alessia, Manuel, Gianluca. I bambini delle Scuole Materne, muniti di variopinti aquiloni di cartonci-no costruiti con le loro mani, hanno portato molto colo-re e tanta vivacità cantando numerose canzoni. L’aria si è fatta davvero sentire soffiando una brez-za molto fresca e profumata. Gli abitanti del quartiere hanno contribuito alla buona riuscita dell’evento grazie all’utile supporto logistico ed alla loro collaborazione.Il gruppo delle Guardie Giurate Ecologiche Volontarie (Ggev) ha approfittato dell’ avvenimento per presentare

“Liberiamo l’aria” per festeggiare la primavera Il 14 aprile si è svolta la festa “Liberiamo l’aria” come ormai da tradizione più che decennale per festeggiare l’arrivo della primavera. Quest’anno la festa si è svolta sull’area verde che costeggia la pista ciclopedonale, il canale Linarola e la ferrovia, da via Costituzione verso San Giovanni-Santa Maria, da poco piantumata con una quarantina di olmi campestri.

di Roberto Blundetto

le bici Ggev che saranno i mezzi di trasporto – in parte sostitutivi delle automobili -utilizzati per una vigilanza più puntuale e ecologica nei parchi pubblici. Le Ggev, incoraggiando l’uso della bicicletta, hanno dato ulteriore conferma delle loro missioni, importanza al valore am-bientale e alla tutela delle zone protette e al patrimonio naturale. Ovviamente anche i volontari del Bici-Bus non si sono lasciati scappare questa occasione per promuovere la loro attività di trasporto scolastico alternativo, che pre-vede l’accompagnamento di studenti lungo il tragitto ca-sa-scuola e ritorno da parte di volontari, lungo percorsi sicuri e segnalati per i quali sono previsti i capolinea, le fermate intermedie e l’arrivo alle scuole. La bella festa si è conclusa con il lancio di palloncini, a cui sono stati appesi dei bei messaggi che l’aria porterà chissà dove.

L’aria puraL’aria puraè più di una cura,danza nel cielo,ma io non la vedo.Porta fortuna comeil chiaro di luna,è trasparentee intelligente.L’aria e la terra girano il mondocome un girotondo.L’aria e le nuvolescherzano con il solecome un bambinoche gioca in giardino.L’aria profumasotto il sole lucente,sotto una stella cadente.L’aquilone va all’Arginoneper giocare con l’ariae un pallone.

Autori: Pietro, Mattia D.Valentina, Marika P., Hassan.

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Di ritorno da Roma con 1000 euro in premio. IL 6 APRILE scorso una delegazione dell’istituto com-prensivo di Novellara è stata premiata a Roma con un assegno di mille euro per aver vinto uno dei 4 premi messi in palio dal progetto “SICUREZZA A SCUOLA: V° PREMIO BUONE PRATICHE – VITO SCAFIDI”.I progetti presentati sono stati 142 solo e 4 sono stati premiati con un assegno di mille euro /cad di questi solo 1 è stato assegnato ad un istituto comprensivo,

tutti gli altri a scuole superiori.La premiazione è avvenuta a palazzo Marini alla Camera dei Deputati alla presenza della famiglia dell’alunno VITO SCAFIDI (il giovane a cui è intitola-to il premio), e di molte autorità della commissione Cultura Scienza e Istruzione . Nel corso della cerimonia il progetto è stato illustrato dai ragazzi della scuola ed è stata anche proiettata una breve descrizione video del progetto stesso. Il premio è stato consegnato dalla dottoressa

L’istituto comprensivo di Novellara torna da Roma con mille euro

SICUREZZA A SCUOLA – PREMIO “VITO SCAFIDI”

Sono aperte le vendite dei biglietti della lotteria or-ganizzata a Novellara dall’associazione “Volontari a scuola e…”, che ha come obiettivo l’acquisto di una serie di Lavagne interattive multimediali (LIM) che possono collegarsi ad internet, da donare poi all’isti-tuto comprensivo di Novellara. L’estrazione finale della lotteria, che mette in palio oltre 60 premi, è in programma l’11 giugno prossimo, in occasione della festa di fine anno scolastico, nell’aula magna della scuola media “ORSI” di Via Novj Jicin 2 a Novellara. L’appuntamento è alle 11 del mattino per il sorteggio dei tagliandi vincenti, alla presenza di un rappresen-tante dell’Amministrazione Comunale. Le LIM sono delle lavagne interattive multimediali con possibilità di collegamento ad internet, che permettono agli insegnanti di organizzare le lezioni in modo nuovo,

consentendo in tempo reale di poter effettuare ricer-che in rete sugli argomenti trattati. Inoltre, consentono ai docenti di salvare le lezioni spiegate e riprenderle in un secondo momento anche a distanza di mesi. E gli alunni possono riguardare la lezione svolta anche senza la presenza dell’insegnante o approfondire quanto spiegato dai docenti.Per dotare la scuola di queste nuove apparecchiature tecnologiche, abbastanza costose, l’associazione “Volontari a scuola e…” ha organizzato una lotteria con ricchi premi (oltre 60), fra i quali quadri e scul-tura d’autore, libri e vocabolari, buoni spesa di vari negozi alimentari e non, beni alimentari (prosciutti, aceto balsamico, ecc..), sopramobili e oggetti vari. All’iniziativa hanno collaborato anche negozi e ditte del territorio. E’ possibile visionare i premi in vari

Una lotteria per la scuola di NovellaraEstrazione l’11 giugno. Proposta dall’associazione “Volontari a scuola e…” per acquistare lavagne computerizzate.

di Rossana Scazza

ALESSIA PILLA di Glaxo Smith Kline – Consumer Healthcare, partner del premio, con questa motiva-zione: “Il progetto è stato molto apprezzato per la ricchezza e la varietà delle attività sviluppate. Il pro-dotto finale risulta efficace e facilmente riproducibile in altre realtà. La centralità riservata agli alunni coin-volti trapela continuamente nelle immagini che do-cumentano le fasi del progetto, evidenziando un’ele-vata partecipazione, attiva, spontanea e giocosa da parte degli alunni non solo destinatari ma veri attori del progetto stesso”.Oltre al premio in denaro, alla scuola è stata con-segnata una targa a ricordo della partecipazione al progetto CITTADINANZATTIVA.Il premio è intitolato a VITO SCAFIDI un ragazzo morto nel crollo del soffitto di un liceo di Rivoli (TO) nel novembre 2008.

Insegnanti Istituto Comprensivo

negozi del centro storico di Novellara o nella segreteria dell’associazione, in Via D.Borghi 2 a Novellara. I biglietti sono venduti dai volontari, in occasione delle tante manifestazioni locali. L’associazione “VOLON-TARI A SCUOLA E…” è nata nell’anno 2010 e svolge attività di volontariato nella scuola, in collaborazione con gli insegnanti, durante le ore di attività pomeri-diana. Lavori di restauro, decupage, attività di cucina, di teatro, laboratori di studio a vari livelli, laboratori artistici e tanto altro. Soprattutto questa associazione ha permesso di condividere le medesime esperienze a generazioni di età diverse.

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L’URP informa... rubrica a cura dell’ufficio relazioni con il pubblico

S.GIOVANNI DI NOVELLARA (RE) via Provinciale Sud, 45 tel.0522657123 - fax 657735 email: [email protected]

NOVELLARA (RE) via C. Colombo, 91/93 Tel. 0522/662526

ICI, RISPETTIAMO LE SCADENZEOcchio agli errori e alle sviste nel mese di giugno per il pagamento della prima rata ICI. Se sei in ritardo o non hai paga-to l’ICI entro il 17 giugno ricordiamo che è suffi-

ciente effettuare il “ravvedimento operoso” diretta-mente presso un CAAF o all’Ufficio Tributi del Comu-ne, PRIMA di fare il versamento. Dai controlli sulle cartelle dell’ICI risulta purtroppo spesso che molti contribuenti pagano l’imposta in ritardo, a volte solo pochi giorni dopo e sono quindi costretti a pagare, in più, il 30% della somma dovuta. E’ bene ricor-dare che se il ravvedimento operoso: si fa entro 30 giorni dalla data di scadenza, si paga il 3,00% in più dell’imposta dovuta (più gli interessi); se si fa entro il 31 luglio dell’anno successivo dalla data di scaden-za (cioè entro il termine per la presentazione della denuncia I.C.I.) si paga il 3,75% in più dell’imposta dovuta (più gli interessi). Ricordiamo che sanzioni ed interessi devono essere versati insieme all’imposta dovuta.

BUONI - AFFITTO: DOMANDE ENTRO L’11 GIU-GNO 2011Fino alle ore 12.30 di sabato 11 giugno 2011 si pos-sono presentare le domande per ottenere i buoni - affitto all’Istituzione “I Millefiori” (in via Costituzio-ne, 10/B) nei giorni di martedì – giovedì – sabato, dalle ore 9.00 alle 12.30. I buoni-affitto sono con-tributi economici destinati ad aiutare i cittadini che si trovano in difficoltà nel pagamento del canone di locazione. Per ulteriori informazioni: Istituzione “I Millefiori” (telefono 0522/654948) - URP (telefono 0522/655417).

11 GIUGNO 2011 MICROCHIP DAYAnche quest’anno il Comune di Novellara aderisce all’iniziativa della microchippatura gratuita

promossa dalla Provincia di Reggio Emilia. I pro-prietari di cani che ancora non hanno il microchip possono portare il proprio amico a quattro zampe nel cortile della Rocca sabato 11 giugno 2011 dalle 9.00 alle 13.00. Un veterinario sarà presente gratu-itamente per l’inserimento del microchip e all’URP verrà fatta la registrazione del cane. In alternativa lo stesso giorno sarà possibile recarsi

dai Veterinari convenzionati con il Comune che ga-rantiranno lo stesso servizio. I veterinari sono: - Dott. Bigi Maurizio, Novellara Via Manzoni, 14, tel. 0522 654710 Cell.: 337 584683 sabato dalle 13.00 alle 15.00. - Dott. Catellani Maurizio - Viale Montegrappa 6/8 tel.0522-652343 Cell. urgenze 338 7789676 sabato dalle 10.30 alle 12.30 REFERENDUM 12 – 13 GIUGNO 2011PER COSA SI VOTA: per n. 4 referendum popolari QUANDO: Domenica12 GIUGNO, dalle ore 08,00 alle 22,00Lunedì 13 GIUGNO, dalle ore 07,00 alle 15,00COSA PORTARE AL SEGGIO:- Documento d’identità (carta d’identità o documen-to equipollente) non scaduto.- Tessera Elettorale (in caso di smarrimento il dupli-cato si richiede all’ufficio elettorale). Si raccomanda agli elettori di controllare lo stato della propria tesse-ra elettorale, in particolare di verificare che sia ripor-tato l’indirizzo di residenza aggiornato.

APERTURA STAORDINARIA DELL’UFFICIO ELETTORALE:da martedì 7 a sabato 11 giugno - dalle 9 alle 19;domenica 12 giugno - dalle 8,00 alle 22,00;lunedì 13 giugno - dalle 07,00 alle 15,00:

COSA FARE SE SI HA BISOGNO DI AIUTO- Per problemi gravi di deambulazione: il Comune mette a disposizione un pulmino attrezzato (da pre-notare contattando l’ufficio elettorale)- Se si deve essere accompagnati in cabina (Voto Assistito): (come elettori non vedenti o affetti da pa-tologie fisiche invalidanti) è necessario richiedere un certificato sanitario, rilasciato dal Servizio di Igiene Pubblica che attesti l’impedimento, da presentare al presidente del Seggio Elettorale al momento del voto; a tal proposito si ricorda che il Ministero degli Interni ha introdotto dal 2003 un’importante novità riguardante il VOTO ASSISTITO che consente alle persone affette da patologie IRREVERSIBILI, tali da richiedere sempre la presenza di un accompagnato-re in cabina, di apporre sulla propria TESSERA ELET-TORALE un timbro a carattere permanente. L’appo-sizione del timbro dovrà essere richiesta all’ufficio elettorale del Comune, previa esibizione della docu-mentazione medica rilasciata dall’Ufficiale Sanitario che attesti tale condizione.- Voto a domicilio: le persone che si trovano in con-dizioni di gravissima infermità fisica possono espri-

mere il voto nella propria abitazione. La richiesta dovrà essere presentata all’ufficio entro e non oltre lunedì 23 maggio 2011 (art. 1 Legge 22/2006 come modificato dalla legge 46/2009). Per informazioni più dettagliate rivolgersi all’ufficio Elettorale.PER CHI E’ RICOVERATO IN OSPEDALE O CASA DI CURA: E’ prevista la possibilità di votare nella struttura dove si è ricoverati con la propria tessera elettorale e un documento d’identità. La richiesta va fatta alla Direzione Sanitaria. SEGGIO di SAN BERNARDINO Il seggio della frazione di San Bernardino (n.13) ver-rà allestito al primo piano del solito edificio adiacen-te la Birreria “La Pinta”. Si rammenta che il seggio non è privo di barriere architettoniche, pertanto si informano i cittadini diversamente abili che, previa presentazione di certificazione medica rilasciata dai competenti organi dell’unità Sanitaria Locale, potran-no recarsi a votare in un qualsiasi altro seggio del Comune presso le scuole Elementari di San Giovan-ni o del capoluogo. Si potrà inoltre utilizzare per il trasporto il pulmino attrezzato (da prenotare contat-tando l’ufficio elettorale)Per chiarimenti e informazioni: UFFICIO ELETTO-RALE TEL 0522 655 420 – 0522 655 437.

CONTRO LA ZANZARA TIGREMaggio è tempo di dichiarare la “guerra preventiva” alla zanzara tigre, possibile vettore di diverse malattie infettive. Per combat-tere la diffusione dell’insetto è

necessaria la partecipazione di tutta la cittadinanza. Presso l’URP è possibile richiedere gratuitamente dei prodotti larvicidi, fino ad esaurimento scorte. Mag-giori informazioni su www.zanzaratigreonline.it

DONA UNA FOTO DI NOVELLARA E RENDI PIU’ BELLO IL SITO WEB DEL COMUNE Inviate una bella foto panoramica di Novellara e con-tribuite a rendere più bella la homepage del sito di Novellara. Un modo semplice e diretto per perso-nalizzare e rendere più famigliare la rete civica del Comune grazie alla collaborazione di appassionati fotografi. Le foto, orizzontali o panoramiche, della misura di 1300 x 186 devono essere inviate all’in-dirizzo [email protected] con l’indicazione “foto pagina sito internet”, mentre nel testo si dovrà specificare: il titolo dell’immagine, con i dati anagra-fici dell’autore (nome, cognome, indirizzo, recapito telefonico ed e-mail).

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NUOVI ORARI DEL SERVIZIO ELETTORALE- STA-TO CIVILE- LEVA E CIMITERIALEA partire dal mese di maggio il servizio ha am-pliato l’orario di apertura al pubblico uniformando-si all’orario dell’URP. Dall’anno 2006 il Servizio ha progressivamente ampliato l’orario da 25 a 31 ore di attività di sportello, includendo il Servizio Cimiteriale.ORARIO ESTIVO IN BIBLIOTECA A partire dal 14 giugno la Biblioteca comunale G. Malagoli osserverà l’orario d’apertura estivo: Ricordiamo a tutti i cittadini che esibendo la proprio tessera della biblioteca è an-cora possibile richiedere il proprio accesso personale a Media Library, la biblioteca digitale della Provincia che mette a disposizione oltre 50 mila oggetti digitali tra libri, riviste, cd audio e video.

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La forma Che aspetto può avere un tumore secondo voi, a chi o che cosa lo assocereste? Sì lo so, un tumore o neoplasia sono solo delle cel-lule “diverse” dalle altre e le cellule assomigliano… a cellule per l’appunto.Conosco, però persone che hanno identificato il male con i pipistrelli, altri con dei demoni, altri an-cora con un grosso dispiacere che si materializza.Io l’ho identificato senza un reale motivo con Moby Dick, proprio la balena bianca, (in realtà un capo-doglio) resa celebre dall’omonimo romanzo di Melville. Penso sia un retaggio della mia, ormai lontana, adolescenza. Ero rimasto molto impres-sionato dal film trasmesso per televisione allora in bianco e nero, che vedeva Gregory Peck interpreta-re un ottimo capitano Achab. Ricordo che quando vidi il film mi trovavo al mare per le vacanze estive, per qualche giorno fare il bagno divenne un proble-ma…sto divagando.Così come Moby Dick appariva dal nulla aggre-dendo, con ferocia inaudita, chiunque si parassero davanti anche il tumore può apparire improvvisa-mente nella nostra vita, senza annunciarsi, senza sintomi e per questo molto temuto. Può essere se vuole talmente spietato da condannarsi alla autodi-struzione pur di annientare colui che lo ospita.Ma non sempre di tumore si muore, certo bisogna essere molto fortunati e se questo accade si pos-sono scoprire risvolti della vita che prima avevamo solo sfiorato senza apprenderne appieno il significa-to. Solamente due anni fa io stesso non sarei stato capace di scrivere queste cose. Con la malattia ci si può convivere, qualcosa in tutti i casi ti toglie ma comunque qualcosa di dà, bisogna saper cogliere quello che in ogni caso è una lezione di vita.Vorrei azzardare un’idea, una speranza; e se noi malati oncologici fossimo una specie di avanguar-dia, i prototipi di un ennesimo mutamento della raz-za umana? Insomma le future generazioni, grazie anche alla nostra “esperienza”, potrebbero essere in grado di sviluppare delle difese capaci di reagire a questa malattia. Se così fosse, forse potremmo accettare diversamente le vittime di questa lotta. E’ solo una mia idea ma…lasciatemela praticare.

Ettore Lusetti ‘ 57

Quanti sono gli appartamenti che i proprietari preferiscono tenere vuoti per paura di non riuscire a riscuotere regolarmente l’affitto, di subire danneggiamenti o di dover affrontare lunghi iter per liberare l’alloggio in caso di necessità?E quante sono le persone e le famiglie che, pur beneficiando di un reddito fisso, faticano a sostenere i prezzi di affitto del libero mercato? L’Agenzia dell’Affitto nasce per dare una risposta concreta a questi bisogni: da un lato tutelare i proprietari dai rischi di morosità e di danneggiamento dei propri alloggi e dall’altro offrire agli inquilini alloggi privati a canoni d’affitto più vantaggiosi rispetto a quelli offerti dal mercato. Il fondo dell’Agenzia di 250 mila euro andrà a tutelare il proprietario da eventuali morosità e insolvenze del conduttore relative a spese condominiali e oneri accessori, e offrirà la parziale copertura di danni all’immobile, delle spese legali e procedurali, sia per il recupero della morosità che per lo sfratto e l’eventuale rilascio dell’alloggio (fino ad un importo massimo di 8.500 euro).La quota di affitto sarà calcolata da Acer, in base agli Accordi territoriali dei Comuni della Provincia di Reggio Emilia ai sensi della legge n. 431/1998, che si farà carico anche della riscossione del canone d’affitto dell’inquilino. Il proprietario riceverà mensilmente il bonifico bancario direttamente sul conto indicato al momento della stipula del contratto.Allo scopo di favorire i processi di integrazione e sostenibilità sociale, l’abbinamento tra proprietario ed inquilino viene effettuato da Acer, d’intesa con il proprietario, secondo i requisiti e le esigenze degli inquilini e secondo criteri di sostenibilità dell’affitto rispetto al reddito del richiedente.Nel caso in cui poi il locatario avesse bisogno di rientrare in possesso del proprio appartamento – perché ad esempio un figlio si sposa o cambiano le necessità del proprietario – l’Agenzia dell’Affitto si impegna ad offrire una soluzione alternativa agli affittuari per liberare l’alloggio nel minor tempo possibile.Ai potenziali inquilini l’Agenzia per l’Affitto, oltre ad offrire alloggi privati a canone d’affitto concordato, quindi più vantaggioso, con durata diversa nel

caso di contratti di natura transitoria o minima di tre anni, chiede di essere residenti o svolgere un’attività lavorativa nel Comune o comunque avere comprovate necessità di prossimità familiare. Non dovranno essere proprietari di immobili o titolari di diritti di usufrutto, uso o abitazione (in forma totalitaria) su immobili ubicati nell’ambito comunale, assegnatari di alloggi di edilizia residenziale pubblica o di altri diritti reali su immobili. Inoltre dovranno essere disponibili a consentire l’addebito diretto del canone di locazione sullo stipendio mensile o la trattenuta sulla busta paga e non dovranno risultare con sfratto in corso per morosità. Per accedere al servizio non sono previsti limiti di reddito, ma un deposito cauzionale pari ad un massimo di tre mensilità, che sarà restituito all’inquilino a cessazione del contratto, dopo aver verificato che l’alloggio non abbia subito danni.Per l’attività di intermediazione e consulenza per la positiva conclusione del contratto, Acer applica le seguenti tariffe: euro 250+IVA a carico del proprietario, 50% di una mensilità + IVA a carico dell’inquilino. Inoltre viene trattenuto mensilmente il 3% sul canone mensile da corrispondere al proprietario.Ad Acer, che ha in carico la gestione del servizio, spetterà la verifica della situazione economica del richiedente rapportata al suo nucleo familiare, al fine di proporre alloggi adeguati al reddito accertato. Quindi emetterà mensilmente un bollettino postale che potrà essere pagato anche con addebito diretto tramite Rid su conto corrente. In caso di accordo con il datore di lavoro è possibile trattenere direttamente l’importo dell’affitto dalla busta paga.Lo scopo dell’Agenzia dell’Affitto è di attuare una politica della casa che sia davvero sostenibile in cui la proprietà diventa socialmente utile per prevenire e disincentivare ogni forma speculativa. Per informazioni:ACER Reggio EmiliaInfocasa - Ufficio per le Relazioni con il Pubblicovia della Costituzione, 6 42100 - Reggio Emiliatel. 0522.236666 Fax. 0522.236699 [email protected] Casa e Ambiente Claudio Rossi [email protected]

Un affitto assicurato, garantito…e giustoIl Comune presenta l’Agenzia per l’affitto lunedì 6 giugno alle ore 20,30 presso la sala Civica

Notizie a cura dell’Amministrazione Comunale

di Sara Germani - segreteria del sindaco

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Se da un lato infatti egli ha necessità di stare con la gente come di respirare, dall’altro lato non può sottrarsi al bisogno di estraniarsene. E allora, per isolarsi da tutto e da tutti, cosa può esserci di meglio che provare a solcare l’immensità del cielo, sperimentando sulla pelle almeno un brivido della sua remota lontananza? Alla soglia dei 77 anni Subazzoli si è visto rinnovare la licenza di volo come pilota civile di aerei leggeri. Me lo dice con visibile soddisfazione nel suo laboratorio di San Bernardino mentre fissa un tondo di paglia di Vienna al telaio di una sedia. Ha mani grosse, ormai dello stesso colore dei suoi attrezzi, più da artigiano che da aviatore, eppure ancora capaci di stupire. Dopo averle passate fugacemente sui fianchi, solleva un lembo di un grande cellophane e si mette a pigiare sui tasti del computer.“Questo qui sono io con il mio istruttore di volo, quando nel 1973 conseguii il primo e secondo grado di pilota civile. Un momento importante della mia vita. Volare, per uno come me che non era dell’ambiente, non è stata cosa semplicissima. Ho dovuto superare non pochi timori,

primo fra tutti quello di non essere all’altezza, di aver peccato di presunzione. Per di più il mio istruttore era un tipo severissimo che, invece di rassicurarmi, con le sue continue brusche osservazioni aumentava, se possibile, le mie ansie e la mia timidezza. Solo in seguito ho scoperto invece quanto proprio la sua durezza fosse stata capace di aiutarmi! Più che istruttore di volo, per me è stato maestro di vita. Da lui ho imparato che per fare ogni cosa è necessario essere scrupolosi e umili. Questo mi è servito anche ad avere fiducia in me stesso.”Da cosa è nata la sua passione per il volo?“Me lo sono chiesto anch’io tante volte; credo provenga dalla frustrazione che provavo ogni volta che qualcuno sparava ad un uccello. Non sono mai riuscito a trovare una scusa che fosse sufficientemente valida per giustificare l’interruzione di un atto così meraviglioso come il volo. Ricordo anche che da ragazzo mi è sempre piaciuto guardar passare gli aerei. Restavo a lungo col naso per aria e con lo sguardo accompagnavo la traiettoria che quel punto grigio andava disegnando nel cielo. Immaginavo il

Un signore con la testa tra le nuvoleIntervista al concittadino Sergio Subazzoli che tra le sue molte passioni, coltiva anche quella del volo. Sicuramente la più audace e quella che meglio esprime l’aspetto privato del suo carattere.

di Eda Ferrabue

pilota con tale intensità, da sentirmi anch’io nello stretto abitacolo della cabina di pilotaggio,mi pareva di sentire il rumore del motore nelle orecchie, le vibrazioni del velivolo, di vedere le spie accese del computer di bordo. Poi l’aereo scompariva tra le nuvole e io me ne tornavo alle mie cose di ogni giorno, ma in realtà senza che quell’emozione si dissolvesse del tutto. Quell’emozione nel tempo è maturata, fino al giorno in cui ho deciso di trasformarla in realtà.Cosa si prova in quel territorio di confine che è il cielo?“Non credo di avere le parole giuste per raccontarlo. E’ una di quelle esperienze che andrebbero provate. Investe con pari intensità il corpo e la mente. La totale mancanza di punti di riferimento crea una sensazione strana, come se ci proiettasse in una dimensione che non ci appartiene e che però ci fa sentire più vicini a noi stessi. Anche il silenzio che si avverte lassù è qualcosa di straordinario: più che una mancanza di rumore assomiglia ad una mancanza di dolore, di preoccupazioni, insomma assomiglia ad uno stato di pace.”Ha mai provato attimi di paura?“Mai. Il volo mi è sempre stato amico o forse è che la Madonna di Loreto, protettrice dei piloti, mi ha sempre voluto bene. Solo una volta mi sono sentito male, provavo brividi di freddo e dolori acuti alla schiena, ma per ragioni estranee al velivolo e alla mia capacità di guida. Era infatti tutta colpa di un calcolo che però non mi impedì di eseguire un atterraggio come si deve. Quella volta comunque ricordo di aver pensato, scendendo, che è una vera fortuna avere a disposizione la Terra, che almeno ci consente di appoggiare saldamente il piede.”

Sebastiano FavaGiornata con l’Eco Bici-Bus “ Che avventura! “Il 16 Aprile io e il gruppo del Bici-Bus siamo anda-ti per la Valle a fare una biciclettata, ma allo stesso tempo anche a fare una raccolta rifiuti. Siamo partiti con un carrello vuoto e quando siamo tornati era strapieno di oggetti e questa cosa di certo non mi rendeva di ottimo umore, addirittura abbiamo trova-to dentro a un fosso un cofano di una macchina. Io non ci potevo credere eppure ce l’avevo davanti agli occhi!!. Io vorrei dire a tutte le persone che stanno leggendo il Portico se per favore potrebbero fare at-tenzione a non buttare le cose a terra perché si inqui-na l’ambiente che è di tutti. Comunque la biciclettata è stata bellissima e divertente e ……. Alla prossima avventura!

Luca MagnaniniAll’eco bici-bus mi ha colpito di più il numero di ri-fiuti trovati dalla chiesa della Fossetta fino alla Roc-ca di Novellara girando per le Valli della Bernolda e le strade di campagna. C’era di tutto, bottiglie. Giornali,lattine e perfino il cofano arrugginito di un’auto distrutta. Non mi aspettavo però di diver-tirmi così tanto: c’erano amici, parenti e perfino dei miei compagni della squadra di calcio. Il Bici-Bus serve anche a questo, diventare autonomi con gli amici, conoscere meglio le regole della strada ma soprattutto a ridurre l’inquinamento in città.Annalisa VeronesiTutto è cominciato quando mio padre mi ha detto “andiamo a pulire i fossi“ , io pensavo fosse uno scherzo e invece li abbiamo puliti. E’ stato molto bel-

Eco Bici Bus “Senza Commento”16 Aprile 2011 giornata bellissima con i ragazzi e i genitori del Bici-Bus. A loro il commento della giornata.

lo. La cosa più bella era vedere dove era-no finiti i rifiuti: certe volte scambiavamo un paletto di una vite per un riuto allora i genitori ci urlavano di rimetterlo a posto. Io sono caduta ma l’eco Bici- Bus aveva pensato anche ai ce-rotti e al disinfettan-te. Vorrei ringraziare Ilic perché ha com-prato più di 35 pezzi di gnocco fritto per tutti. Daniele CantarelliE’ meglio il paese pulito che sporco: siamo partiti dalla piazza per proseguire verso le Valli. Passando in via Campanini dove c’è la scuola abbiamo incon-trato gli Indiani che ci hanno donato delle banane. In Valle poi abbiamo raccolto rifiuti che erano caduti nei fossi. Mi sono divertito e il messaggio che ho colto è: abbasso l’inquinamento.

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Proprio a me? ImpossibileSenti schiamazzare rumorosamente, ridere forte, urlare, imprecare e bestemmiare, senti dire che tutti mi sono contro, senti dire al diavolo il lavoro, senti dire tante cose e ti accorgi che queste persone

hanno il problema dell’alcol. Allora incominci a pensare, ma porca miseria è mai possibile ridursi così, vuoi che non capiscano, staranno pure male, i genitori, gli amici o i parenti non possono fare qualcosa, perché quello lì continua a dargli da bere, se continua così si uccideranno, avranno il fegato spappolato, ecc. Viene quasi un rifiuto per persone di quel tipo, le scansi come fossero chissà chi, fai finta di non vederli, praticamente lì ignori, li vorresti cancellare ma non puoi perché fanno chiasso. Non ti accorgi che anche tu piano piano, giorno dopo giorno, bicchiere dopo bicchiere, stai diventando come loro? No anzi, la forza che ti senti, la sicurezza di te, la tua superiorità ti danno la certezza che a te non capiterà mai. Cosa vuoi che sia una bevuta. Però queste diventano frequenti. Ed ecco che un giorno, senza rendertene conto, tocchi il tuo fondo e ti spaventi

(così è stato per me), non ci badi e prosegui sino a quando ritocchi ancora una volta il tuo fondo an-cora più fondo. Cosa mi capita, cosa mi è successo, è mai possibile che proprio a me stia accadendo una cosa simile? Sì è possibile, l’alcol è entrato. Chi ti sta vicino cerca di farti capire, di correggerti, di fermarti di dirti che ti fa male ecc. e che occorre rimediare. Prendo (nel mio caso) una decisione e dato che hai sentito parlare di A.A, telefoni e vai al primo incontro con il cuore in gola e la paura della sconfitta. Si è quasi increduli di tanta serenità che naviga nel gruppo che ti ascolta e ti sponsorizza. Sei turbato da tanto, sei frustrato da quello che dici e di quello che hai fatto ma noti con il passare dei minuti che qualcosa ti distende, ti comprende, ti rasserena. Arrivo all’anno della sobrietà, il gruppo decide di fare i compleanni ma ecco come una sciabola vecchia ma affilatissima, l’alcol riesce a farsi breccia e a ritornare. Un gesto inconsulto? No un gesto consapevole ho bevuto anche se poco ma ho bevuto. La causa? La rabbia e l’ira. Le parole della persona amata che dice «ma cosa fai, non ti metterai a bere nuovamente, sarà bene che tu ne parli con gli amici di A.A.». Tutto questo mi ha fatto ripiom-bare indietro di un anno, facendo crollare quella barriera che con troppa sicurezza pensavo perfetta. Un’esperienza tremenda che deve far pensare che il nostro nemico è sempre lì, pronto ad insinuarsi al più piccolo cedimento. La sobrietà è un lungo cammino e non è nulla di più importante della propria felicità; la vita è tutto questo, l’opportunità di viverla e la felicità di meritarla quindi occorre difenderla. Ad ogni costo. Serene 24 ore, Piero alcolista anonimo di Modena.

Foto Ivan Montanari Foto Gianni Semeghini

Davide…….Il bici-Bus: la giornata che abbiamo raccolto la spaz-zatura è stata molto divertente, intanto perché ab-biamo pulito tutto e anche perché c’è stato un giro lungo.Emanuele Marconi Eco Bici-bus: un sabato in compagnia all’aria aperta. L’esperienza di raccogliere i rifiuti nei fossi e per stra-da è stata bella, divertente e educativa mi ha fatto imparare a rispettare l’ambiente e di non buttare i rifiuti per strada, altrimenti a cosa servono i cestini?!Tommaso DavolioA me piace molto il Bici-Bus perché mi piace anda-re in bicicletta così usando meno macchine non si inquina l’aria, si impara i regolamenti stradali e si è tutti in compagnia.Gabriele FavaSabato 16 Aprile siamo andati nelle Valli di Novel-lara e mi sono divertito tantissimo. Ma purtroppo c’erano tantissimi rifiuti per le strade e lungo i fossi.Laura FarinaMi piace andare a scuola in Bici-Bus perché faccio un po’ di movimento e conosco bimbi nuovi. Gli accompagnatori sono tutti molto gentili. Con il Bici-Bus si imparano le regole della strada e si respira aria sana.Quando questo numero del Portico uscirà l’anno scolastico starà terminando.Un saluto particolare ai ragazzi del Bici-Bus e un grazie per essere stati dei bravi ciclisti e per esservi comportati in modo corretto e ( spesso ) di esempio per gli adulti. Un grazie ai genitori e a tutti i volontari.Arrivederci a Settembre!

Ilic Tampelloni

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Le carni di suino moderne

Nel mese di aprile, si è tenuta presso l’ente fiere di Parma la rassegna Cibustour 2011, salone delle eccellenze alimentari italiane. All’interno di questo evento si è svolta l’iniziativa dal titolo:”Po(r)co ma buono”, una serie di convegni e laboratori tutti dedicati al mondo delle carni suine, dall’allevamento alla trasformazione, organizzato da Slow Food. Si è posto l’accento sull’elevato valore nutrizionale di questo prodotto, troppo spesso vittima di pre-giudizi perché è ancora credenza comune che si tratti di una carne troppo grassa e quindi non indicata per il consumatore moderno. In realtà, nel corso degli ultimi decenni la carne suina ha subito notevoli trasformazioni soprattutto grazie alla selezione genetica e a mangimi sempre più mirati.Fino a non molto tempo fa l’uomo aveva bisogno di carni molto nutrienti perché il suo consumo ener-getico era elevato; oggi, con lo stile di vita sempre più sedentario , il fabbisogno energetico è notevol-mente diminuito e da qui la necessità di produrre carni sempre più povere in grassi, come sono oggi le carni suine. Quindi non solamente la percentuale di grassi è notevolmente ridotta ma la struttura delle carni suine si caratterizza anche dal fatto che il grasso presente è ben delimitato dalla parte magra e quindi è facilmente separabile. Oggi l’alimentazione di questi animali, a base di mais, orzo, soia e cru-sca permette di ottenere carni sempre più ricche in proteine nobili, ma il cambiamento più importante è sicuramente quello a carico dei grassi in essa contenuti: meno grassi saturi, meno colesterolo e più acidi grassi monoinsaturi e polinsaturi, benefici per l’organismo.Infine, grazie alle nuove tecnologie di conservazione in grado di controllare il tenore di umidità e la temperatura si utilizzano quantità inferiori di sale, il vero nemico della salute nascosto nei prodotti di salumeria. Quindi, d’ora in poi non solo carni bianche.

Concorso dei vini artigianaliI produttori di vini lambruschi rosso frizzante possono portare i loro prodotti (tre bottiglie anonime con tappo a corona) alla pro loco di Novellara in via Gonzaga, 9 entro il 24 giugno 2011. I vini saranno assaggiati da una giuria durante la seconda festa della pavera il 26 giugno presso la tenuta riviera di San Bernardino. Sono esclusi i produttori professionali.Si prevede un riconoscimento anche per il miglior vino bianco artigianale nel caso ci sia un un numero adeguato di partecipanti.Nella stessa occasione prevista una competizione per il miglior Borslan (ciambella).I migliori liquori casalinghi.Gara amichevole per i nocini e i limoncini fatti in casa.

Miss Anguria: concorsi tra arte e gustoTornano le amichevoli competizioni dedicate alla campagna e al mondo contadino che troveranno la loro consacrazione sabato 23 luglio in Rocca durante la festa di Miss Anguria.

di Marco Villa

Novità: da quest’anno si può gareggiare con il savori liquori e il condimento devono essere consegnate alla Pro-loco entro le ore 12.00 di Sabato 9 luglio presso l’ufficio Pro-loco di via Gonzaga, 9.Il palio dell’aceto balsamico Ritorna il certame riservate ad una delle eccellenze della nostra terra l’aceto balsamico tradizionale di Reg-gio Emilia che anche grazie alla festa di miss anguria e soprattutto grazie all’impegno costante del signor Zecchetti ha ora un luogo di stagionatura presso la rocca dei Gonzaga. Quest’anno gli aceti di Novellara sfidano quelli di altri paesi.Tutti quelli che desiderano partecipare al palio do-vranno consegnare un campione del prodotto in un contenitore anonimo entro il 30 giugno 2011 al si-

Foto Gianni Semeghini

Ringraziamenti

La Pro-Loco di Novellara ringrazia la podistica AVIS e il Jogging Team Paterlini per la collaborazione durante l’ultima fiera di S.Cassiano.

gnor Zecchetti.Concorso fotografico.Si ripete la competizione che vuole valorizzare la bel-lezza della campagna novellarese.Il tema di quest’anno in occasione del 150° dell’Uni-tà d’Italia è “La terra dei Tricolori”: il verde, il bianco, il rosso e un Po . Come sempre le fotografie dovran-no essere stampate su foglio A4 o carta fotografica 20x30 incollata su cartoncino nero 30x40 ed essere consegnate alla Pro-loco entro il 16 luglio. Per informazioni 0522-651378 - http://prolocono-vellara.jimdo.com

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Una nostra giovane concittadina, Monica Bartoli, si sta specializzando in psicologia criminale,una scelta senza dubbio originale - anche se ormai queste figu-re professionali o simili appaiono spesso nei servizi di cronaca o nei telefilm - e noi abbiamo pensato di ascoltarla. Come mai questa scelta forse sei una fan dei tele-film tipo Criminal Mind – Lie to me – CSI Criminal Intent?Non proprio, penso di non aver visto che un paio di puntate di questi telefilm, seguivo più volentieri le vicende di cronaca dei casi reali. Cosa fa una persona che si sia specializzata in psi-cologia criminale?A differenza di quel che uno può pensare non si tratta solo di studiare la personalità di individue che hanno commesso crimini o patologie legate ad atti violenti ma il suo impiego riguarda una casistica più ampia, per esempio può valutare i danni che ha subito una persona dopo un incidente grave, o di stabilire quanto sia affidabile la testimonianza di un bambino.Come fa uno a specializzarsi in psicologia crimi-nale?Sino a pochissimo tempo fa dopo il trienno univer-sitario si effettuava la scuola specializzazione presso l’università di Torino (l’unica in Italia) dopo di che si sosteneva l’esame di Stato ma con la riforma Gelmini questa specializzazione è stata eliminata , quindi adesso sto facendo un altro percorso, fre-quentando un master in criminologia di un anno

presso l’università salesiana di Venezia Mestre dove si effettuano lezioni teoriche, si analizzano casi, e si svolgono laboratori.Spesso in tv vediamo personaggi che vengono de-finiti criminologi.In molti casi si tratta di personaggi che hanno stu-diato e acquisito informazioni su famosi casi di cro-naca, ma spesso non hanno le competenze per fare perizie o analisi più approfondite.Allora come hai scelto di studiare psicologia cri-minale?Per una serie di circostanze, non avevo nemmeno previsto di fare psicologia, inizialmente avevo opta-to per una laurea legata alla sanità che mi permet-tesse un ingresso rapido nel mondo del lavoro, ma mi sono resa conto che non era adatto a me, poi ho fatto il test d’ingresso alla facoltà di psicologia a Cesena e sono entrata, ho scoperto che mi piaceva studiare e ho deciso di fare questo cammino piut-tosto lungo.Nei tre anni a Cesena ho effettuato un tirocinio pres-so uno dei due studi di psicologia forense che ci sono a Reggio Emilia ed è stata una esperienza che mi ha permesso di entrare in contatto con questo mondo ho letto perizie e documenti, ho assistito a udienze in tribunale, ho contribuito all’analisi di casi e così ho deciso di proseguire in questa specializ-zazione.Non ti spaventa essere a contatto con situazioni spesso estremamente drammatiche?Se mi spaventasse non avrei certo scelto questa

strada che in effetti non tutti possono percorrere perché è vero che certi momenti possono essere emotivamente pesanti da sopportare poiché ci si trova ad affrontare il dolore e la sofferenza e devo dire che durante il tirocinio di fronte a certi filmati e certe foto sono rimasta un poco turbata. L’unica di-fesa è un atteggiamento professionale: innanzitutto vanno lasciati fuori tutti i pregiudizi, non bisogna far-si influenzare da quel che ti dicono sul soggetto che devi esaminare, in più è indispensabile un distacco che ti faccia operare in maniera oggettiva poiché se ci si lascia coinvolgere il risultato dei test può essere falsato.Certo a volte è difficile rimanere distaccati di fron-te ad un bambino che piange raccontando gli abusi subiti.

Una scelta coraggiosa: la specializzazione in psicologia criminale Da poco laureata in psicologia all’Università di Cesena, Monica Bartoli ha deciso di intraprendere un percorso difficoltoso che affronta con passione e determinazione.

di Marco Villa

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Tempo di play off con le squadre “novellaresi” Amatori e Deportivo protagoniste

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Per decretare la vincente di una regular season amatori UISP, intensa come non ci si aspettava (dopo 5 anni di dominio Novellarese) è stata ne-cessaria l’ultima gara della stagione regolare. La lunga corsa senza intoppi di Budriese e Deportivo Novellara, si è conclusa con lo scontro diretto, che visto primeggiare la squadra di Gualdi ,Scarone e Lini, nei confronti dei campioni provinciali, regio-nali e nazionali in carica del Deportivo. Della 33° stagione provinciale UISP, da segnalare alle spalle di Budriese (36p) e Deportivo (34p), l’Amatori No-vellara (vincitrice del titolo nel 2007e 2008) ,Basket Jolly Re (finalista 2010) ed Arceto. Questo il novero delle squadra favorite per conquistare l’ambito anello del campionato Uisp 2010/11, qualificate per i play off anche: Arci Taneto, Rebasket, Clipper Carpi e Accademia Militare MO. Nella serie B, pri-mato solitario per Sciotaim Campagnola, squadra

di Giovanni Panini

giovane e matura per ben figurare nella categoria Elitè. Bene anzi benuccio le due Novellaresi, vincitrici delle ultime 5 edizioni del campionato (2006 Deportivo -2007 Amatori -2008 Amatori- 2009 Deportivo -2010 Deportivo). La squadra di Mariani Cerati, Modena e Davoli ,si conferma la terza forza di regular season. Mettendo come sem-pre in evidenza la coesione del gruppo “storico”, quest’anno rinforzato dall’arrivo di Ligabue head coach di Riese Energy Novellara serie C. L’amatori tiene tutte la carte in regola per ben figurare nei play off: organizzazione di squadra, l’abitudine mentale a giocare le battaglie dentro o fuori, quali sono le gare di play off, la voglia di rivincita. Alla quale si può aggiungere la consapevolezza di non partire favorita e di aver poco da perdere. In parole semplici: classe, ambizione e orgoglio, tutti fattori che possono risultare un ottimo comburente per

innescare la voglia di vincere della squadra. L’al-tra Novellarese, il Deportivo squadra “abituata” a vincere, arriva ai play off dopo una stagione tribolata. Orfana di Brioni, Arletti, Panizza e Flaus Lodi passato dal campo alla panchina, quest’anno la squadra del Presidente Carletti non è riuscita a sfruttare la forza esplosiva del gruppo che ha vinto tutto quello che vi era da vincere in Italia nel 2010. Nonostante l’arrivo di Ferrari e Cavazzuti, le assen-ze di Spaggiari per infortunio e l’utilizzo part time di Pavone, hanno messo in evidenza gioco forza la “vecchia guardia”: Soncini, Carletti, Subazzoli, Benevelli, Cremaschi e Panini, che ha “tenuto su la baracca” nel periodo invernale insieme a Artioli, Mazzoli e Ruini. Il secondo posto in regular season alle spalle di Budriese è un piccolo flop visti i nomi eccellenti, è invece un miracolo visti i risultati ottenuti con i giocatori impiegati. Per ridire la sua il Deportivo oltre a ritrovare gli infortunati e l’apporto della panchina, il coach Lodi dovrà cercare di cancellare dalla testa dei suoi giocatori l’idea di aver già vinto. Operazione da effettuarsi ad iniziare dai campionati regionali in programma a metà maggio in quel di Cesenatico. Dove la Novellara dei canestri Uisp, sponda Deportivo andrà alla ricerca del tris dopo i titoli 2009 e 2010, tappa obbligata per accedere alle finali Nazionali di Montecatini.

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Si sono svolti domenica 8 maggio 2011 nella piscina di via Melato a Reggio Emilia i provinciali UISP e la società sportiva di nuoto di Correggio e Novellara A.S.D. Uninuoto era presente con le categorie più giovani: i 37 atleti esordienti c-b che hanno conquistato ben 22 podi classificando la società al secondo posto con 6 titoli provinciali.Due titoli provinciali per Eleonora Tosi: medaglia d’oro nei 100 misti con l’ottimo tempo di 1’27’’03 che abbassa il suo personale di ben 5 secondi ed altro oro nei 50 farfalla con 40’’60, sempre suo personale. Due titoli anche per Lorenzo Ruggiero: medaglie d’oro nei 100 mx con 1’25’’44 e nei 50 stile con ’33’’24.Altro scudetto provinciale per Matteo Ceci nei 50 dorso con 37’’50 mentre nei 50 farfalla conquista l’argento con ‘39’’01.Infine l’ultimo titolo provinciale arriva da Giovanni Pilati, oro nei 50 farfalla con ‘37’’40 ed argento nei 100 misti con 1’25’’60.Ed ora tutti gli altri podi conquistati: sempre per gli esordienti b, Camilla Piccinno argento nei 50 dorso, Martina Bianchi bronzo nei 50 dorso, Matteo Monari argento nei 50 rana, Gessica Ferroni argento nei 50

Uninuoto 2a ai provinciali UISP di Anna Torelli

stile e Federico Fois argento nei 50 rana. Per i più piccoli, gli esordienti c hanno conquistato il podio: Valentina Bonatti argento nei 50 dorso, Sara Cinti argento nei 50 farfalla, Benedetta Bianco argento 50 rana, Ruslan Iemmi argento nei 50 rana, Federico Pavan argento 50 rana, Elisa Berselli bronzo 25 fa, Sofia Morini bronzo 50 rana, Cristiano Brioni bronzo 25 farfalla e Davide Davolio bronzo 50 dorso.Tutti questi risultati verranno uniti ai risultati delle altre province ed i primi 8 per distanza, stile, anno e sesso disputeranno la finale regionale il 2 giugno a Mirandola.

I nostri piccoli esordienti C.

Gregorio Paltrinieri conquista il pass per Europei

e Mondiali Juniores e titolo italiano nel fondo

Si sono conclusi i Campionati Assoluti di Nuoto e Campionati Indoor di Fondo a Riccione in vasca da 50 mt dal 13 al 19 aprile. Gli atleti di Coopernuoto Gregorio Paltrinieri, Erica Varini, Nicole Nasi, Luca Vezzadini e Francesco Caroso si sono aggiudicati le finali per questo importante appuntamento ed hanno gareggiato con i big del nuoto italiano. Gregorio Paltrinieri, impegnato tutti i giorni delle gare, si è aggiudicato il pass per i Campionati Europei Juniores che si disputeranno il prossimo luglio ( dal 6 al 10) a Belgrado nei 400 Stile – 800 stile e 1500 stile e sempre nei 1500 sarà impegnato ai Mondiali Juniores in programma a Lima ( Perù ) dal 16 al 21 agosto.

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Il nome nasce quasi per caso, dalla brillante idea di Marco, ma da quel nome si intuiscono i paletti fondamentali che hanno spinto tutto il gruppo di lavoro di AltrArte, insegnanti ragazzi e volontari, a mettere in scena uno spettacolo che esprima pienamente il concetto fondamentale del percorso che tutti assieme hanno intrapreso in questi mesi: una piena condivisione di esperienze. Raccontarsi e raccontare attraverso la comune passione per la danza, comunicare le proprie emozioni e i propri stati d’animo. “Siamo tutti importanti, ognuno con le proprie diversità e le proprie capaci-tà… perché tu sorreggi me ed io ho bisogno di te per danzare”… questi sono i concetti che Davide e Rita, tra i responsabili dell’associazione, cercano di farmi capire. Il saggio rappresenta così l’epilogo di un percorso che comun-que continuerà, che è iniziato chiarendo fin da subito con i ragazzi che in AltrArte non si viene per essere assistiti, ma per scambiarsi le esperienze, per essere parte di un cammino, di un percorso che deve portare a un reciproco arricchimento. Le coreografie, le musiche del saggio nascono così da un “piccolo granello” che in ogni incontro dell’anno è stato seminato e coltivato, con il contributo di tutti, volontari compresi. Questo saggio rappresenta anche un momento per riflettere, perchè sicu-ramente non tutti la possono pensare allo stesso modo, ma l’importante è che ci siano gli spunti per una riflessione costruttiva, che possa portare a scambiarsi le opinioni, senza steccati e senza preclusioni… Rita mi anticipa un momento particolarmente forte dello spettacolo, in cui il disabile sarà spostato dalla propria carrozzina, e questa sarà contesa dai ballerini, quasi come fosse un arma necessaria per la scenografia… Le musiche sono tratte da pezzi di Peter Gabriel, Rossini, Cacciapaglia, ed in genere da colonne sonore di film, in un mix di coreografie preparate da

Sabato 4 giugno alle ore 21 AltrArte presenta “Piccoli Dei”L’associazione AltrArte che si occupa di Danza e Teatro con ragazzi e adulti, abili e diversamente abili, a conclusione di un percorso durato un intero anno, presenta il proprio saggio nel Teatro della Rocca a Novellara.

di Paolo Bigi

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Rita Croce, con la regia di Matteo Carnevali, in cui GIOIA e DIVINITA’ sono i temi prevalenti delle scene. Ospiti e parte attiva dello spettacolo saranno i componenti del gruppo “The Smiling Brothers” (fratelli sorridenti), band composta da ragazzi di etnìe diverse ma con un unico comune denomina-tore: la passione per l’arte. Suoneranno dal vivo alcuni brani che i ragazzi di AltrArte balleranno… Non resta che andare in scena !!

Sabato 4 giugno 2011, ore 21 presso il Teatro della Rocca Saggio di fine anno “Piccoli Dei” a cura dell’associazione AltrArte

Per informazioni e prenotazioni: Carnevali Matteo Tel 334 9439728Email: [email protected]

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Quest’anno il cartellone di “IntraNos”, la rassegna dei saggi di fine corso che da ormai quattro anni NoveTeatro organizza ogni primavera, presenta qualche novi-tà e qualche sfida. Ebbene, una novità e una sfida è “L’opera da tre soldi”, spetta-colo che con ben due rappresentazioni (sabato 28 e domenica 29 maggio) chiu-de la rassegna di quest’anno. Una novità perché per la prima volta i partecipanti ai corsi di NoveTeatro si cimentano in un testo di teatro musicale, per giunta di altissimo valore: “L’opera da tre soldi” è difatti il frutto più felice della collabora-zione fra il grande drammaturgo Bertolt Brecht e Kurt Weill, fra i più interessanti musicisti del primo Novecento. Uno spettacolo cui arride un prodigioso successo fin dalla sua prima rappresentazione a Berlino nel 1928, vuoi per i testi acutissimi di Brecht, vuoi per la musica graffiante di Weill. Uno spettacolo che ci parla dei sobborghi malfamati di Londra e ci porta in un universo di furfanti e prostitute, tratteggiato con abilità impareggiabile e con melodie indimenticabili. Una sfida perché per allestire “L’opera da tre soldi” servono anzitutto persone che abbiano voglia di cimentarsi nell’arduo compito del recitar cantando. Ma sono necessari anche un coro e un’orchestra: a questo pensa la Scuola di Musica di Novellara, che per l’occasione porta i suoi musicisti sul palco e nella buca del Teatro della Rocca. Attori, cantanti, strumentisti per un saggio finale fuori dal comune: speria-mo vogliate prender parte anche voi a questa piccola, preziosa scommessa! Per informazioni: 331/4426784 - [email protected]

A scuola di teatro musicaleGran finale della rassegna “IntraNos” con “L’opera da tre soldi” in programma al Teatro della Rocca il 28 e 29 maggio ore 21.00

a cura di Noveteatro

Erano svariati anni che non vedevamo giocatori di casa nostra in una finale importante nei campi della bocciofila Novellarese. Nel terzo trofeo New Zincomatic srl, gara regionale a 64 coppie, che al termine delle iscrizioni sono poi risultate ben 101, cat. A/B e 64, i cui iscritti finali sono stati 83 coppie, di cat. C/D separate al possibile, svolto a Novellara nei giorni da lunedì 11 a venerdì 15 aprile 2011 Gianni Bonfà già artista poliedrico e da poco lanciatosi nel mondo boccistico, assieme al suo compagno di coppia Giovanni Cattini, hanno sbaragliato gli avversari in ben 6 partite raggiungendo la finale per la categoria C/D. Già pienamente appagati del risultato raggiunto hanno poi perso l’ultimo incontro con la coppia Zanoni - Iori della bocciofila Cavriaghese. Terzi a pari merito si sono classificate le coppie Chierici - Panini della Vicentini di Correggio e Mattioli – Ghizzoni della bocciofila Casalgrande. La bocciofila Dorando Pietri di Carpi è stata la vera mattatrice della serata finale piazzando ben tre coppie nelle prime posizioni. Il trofeo è stato vinto dalla coppia di categoria A Losi – Droghetti della bocciofila Dorando Pietri che in un finale molto combat-tuto l’hanno spuntata sulla coppia di categoria B Ronzoni – Pacchioni sempre della stessa società. Terzi a pari merito si sono classificate le coppie Galli – Oliva della Dorando Pietri e Brandoli – Cigarini della Casalgrande. Direttore di gara il sig. Boni Claudio del comitato di Parma coadiuvato dall’assistente sig Panciroli Antonio del comitato di Reggio Emilia Le premiazioni al termine di una serata che a visto una moltitudine di pubblico che a stento il nostro bocciodromo è riuscito a contenere, sono state consegnate dalla bella consorte del titolare New Zincomatic, ormai icona insostituibile del trofeo stesso. Come sempre un grazie ai responsabili del settore bocce Franco e Giancarlo ed al fotografo Ivan che ha immortalato i finalisti.

Coppia di bocciofili novellaresi in una importante finale regionale

di Piero Ghidini

Auguri“Buon compleanno per i suoi meravigliosi 3 anni al nostro

SAMUELE VEZZADINI che ogni giorno ci regala splendi-de emozioni! Con tutto l’amore possibile la mamma Patty il papà Marco, i nonni Lidia e Giulio gli zii Manu Paolo, Alan Mila e il cuginetto Thomas.”

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Ciao lettore,sono Rinaldo e ti sto scrivendo per un’ unica ragione.

Se vuoi davvero fare business (online o offline) sappiche anche tu lo puoi fare, in modo serio e redditizio.

Permettimi un paragone semplice ma doveroso.Avrai sicuramente sentito dire che investire è rischioso...

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Tanti sono stati i visitatori e tanti i complimenti che le signore hanno ricevuto, del resto non avevo dubbi, avendo visto i capolavori esposti! E’ un impegno che tutti gli anni si apprestano a por-tare avanti per la loro soddisfazione finale e grazie a loro è anche un pregio di qualità che regalano al nostro Circolo. A qualcuno è mai capitato di entrare nei locali del Circolo il pomeriggio del Lunedì? Se sì, non è possibile non abbia fatto caso al coro di voci che si accavallano, che provengono dal corri-doio di sinistra. Sono le signore del ricamo, che per tutto l’anno non mancano mai al loro appuntamen-to settimanale. Che unisce questo gruppo è innanzi tutto il desiderio di creatività, creare capolavori con un semplice ago. Nessuna di loro è professionista nel ramo, semplicemente sono tutte pensionate, con una passione in comune, dar vita ad un semplice e anonimo taglio di stoffa. E’ un hobby che richiede pazienza, ma questa loro qualità è ripagata dai ri-sultati che ottengono: quei semplici orli a giorno che all’inizio ognuna di loro si appresta a imparare, col tempo, per volontà e tenacia si trasformano in veri capolavori. E’ un lavoro di gruppo, fra loro si consigliano, si tra-smettono le idee, le più esperte insegnano alle nuo-ve arrivate le tecniche del mestiere; forse fra loro si creerà anche un po’ di rivalità (io penso), ma è un sentimento naturale che ognuna di noi ha dentro per una propria realizzazione, è una reazione positiva. Il Circolo, fra le tante attività che svolge è ancora più

vivo grazie a questo gruppo, i locali dove si intrat-tengono non sono splendidi, l’arredamento ancora meno, sono tutti mobili regalati dai soci nel tempo, perché dismessi, ma grazie alle sfumature delle loro stoffe e dei loro ricami, quando sono presenti l’am-biente cambia colore. Attraverso il cicaleccio che esce dal laboratorio e le esclamazioni dei giocatori di carte che provengo-no dal salone centrale, la tristezza e la malinconia proprio non riescono a varcare il portone d’ingresso dell’ambiente. Per chi fosse interessato a far parte del gruppo ed attratto dall’arte del ricamo, basta che si presenti in laboratorio il lunedì pomeriggio, sarà ospitata con piacere, deve solo pagare pochi euro per associasi ed essere così in regola con le norme del Circolo.

Un notevole successo per la mostra del ricamoLa mostra allestita dalle ricamatrici del Circolo Ricreativo Novellarese nei locali della Rocca.

di Silvana Selogna

Ecco a voi gentili signore, un pensiero dettato dal cuore. So che vi trovate volentieri lasciando a casa rancori e doveri. Ma fate un lavoro di pazienza e costanzaperò è stupendo e non ha uguaglianza. Certo che di chiacchiere ne fate un po’ e qualche critica perché no? Ma la vita è bella così movimentata perché l’amicizia rallegra la giornata.

Lina Fornaciari

AL GRUPPO DELLE RICAMATRICI

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Auguria Mazzoli Alfeo e Costa Costanza

che lo scorso 1° maggio hanno festeggiato il loro 68° anniversario di matrimonio.

Nello stesso giorno hanno festeggiato il loro 45° anniversario di matrimonio.

Ginetta Mazzoli e Giancarlo ChiesiAlla cerimonia erano presenti figli,

nipoti e pronipoti

Auguri

ad Alessia AccorsiLa festeggiano mamma Elena, papà Marco

i nonni, gli zii e i cugini Nicolò e Alice.

Auguria Silvia Poli

e Carlo Ferrari

per il loro 50° anniversario di matrimonio.Li festeggiano nella lieta ricorrenza i figli

Claudio e Monica con Anna e Corrado, la bellissima nipote Sofia, fratelli e sorelle.

Chi ha avuto occasione di trascorrere qualche mo-mento nella giornata del primo maggio all’interno della Rocca dei Gonzaga, ha potuto godersi un mo-mento di straordinaria magia, immersi in un’atmosfe-ra tipicamente Rinascimentale. La Giornata a Corte, graziata da una piacevole giornata di sole, cosa non trascurabile negli immancabili giorni piovosi della fie-ra di San Cassiano, è stata un festa molto partecipata e apprezzata. Tutte le associazioni novellaresi hanno voluto dare il loro contributo in base alle specifiche peculiarità per poter offrire al pubblico una giornata ricca di eventi e di momenti ricreativi. La Novellara sportiva e la sezione femminile hanno organizzato un

torneo di palla di pezza a cui hanno aderito gli stu-denti delle scuole medie, Auser, CT9 Pro loco, Jogging Team Paterlini, Millefiori, Gruppo appartamento, Bici Bus e semplici cittadini hanno offerto il loro contributo logistico per un pranzo semplice, gustoso ed in linea con il contesto della giornata, gli Arcieri dell’Ortica prove gratuite di tiro con l’arco. Tante le sorprese che hanno divertito e animato la giornata: la corte Gonza-ga composta da circa 40 personaggi, compresi il Duca Alfonso I e la moglie Vittoria da Capua e il Sindaco Raul Daoli (anche lui in costume) ha voluto ringrazia-re personalmente tutti i volontari che hanno aderito all’iniziativa, un momento ben riuscito nell’anno in

cui si festeggia il volontariato a livello europeo. Inoltre Telefono Amico ha potuto organizzare un Filòs molto speciale all’interno della Rocca a cui ha partecipato in forma privata la Presidente della Provincia Sonia Masini la quale si è fermata due ore a fare “filosso” con i partecipanti. Il cortile della Rocca con i giochi antichi per i più pic-coli, il mercatino degli agricoltori rivisitato per l’oc-casione con prodotti il più possibile vicini al periodo dell’epoca rinascimentale hanno fatto da importante contorno all’iniziativa. Anche il gruppo dell’Aceta-ia comunale non è mancato a quest’appuntamento dimostrando come sempre gusto e grande parteci-pazione. Un anno fa proprio durante la fiera si era siglato l’accordo per aprire nel sottotetto della Rocca quella che sarebbe diventata qualche mese dopo la seconda acetaia comunale in Provincia e che in poco tempo è riuscita ad organizzare convegni di altissimo livello raccogliendo sempre più estimatori e visitatori del pregiato condimento basti pensare che nella sola giornata del primo maggio oltre 500 persone hanno degustato i mosti e aceti e visitato le sale che ospitano le due batterie di botti. A tutti i partecipanti e a tutti i volontari che hanno reso possibile una Giornata a corte un ringraziamento speciale, con la speranza di poter ripetere ben presto l’iniziativa, magari in un con-testo estivo in cui si potrà organizzare una bella cena di corte per coinvolgere ancora più persone.

Omaggio alla famiglia Gonzaga con “Una Giornata a Corte”L’impeccabile organizzazione della festa ha offerto al pubblico della fiera di San Cassiano una giornata veramente speciale. A tutti i volontari che hanno offerto il loro aiuto un me-ritato ringraziamento.

di Sara Germani

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Sabato 30 Aprile e Domenica 1 Maggio, presso la piazza del Foro Annonario di Senigallia (AN), si sono svolti i Campionati Italiani di Società di Tiro con l’Ar-co. Alle qualificazioni di questo evento hanno parte-cipato oltre 600 società italiane, delle quali solo sette hanno raggiunto la qualificazione per entrambe le loro squadre, maschile e femminile; tra queste an-che gli “Arcieri dell’Ortica”. La squadra maschile era composta da: Nelson Ferrarini, Alex Bartoli, Floriano Goldoni, Graziano Franceschini, Roberto Borsari

SPORT / TIRO CON L’ARCO

Grande risultato per le donne dell’Ortica

e Aldo Largher e quella femminile da: Guglielmina Pellegri, Eleonora Bigliardi, Jenni Gandolfi, Elvira Traiano, Grazia Villani e Silvia Pozzan accompagnati dal “coach” Barbara Peani e dal Tecnico del Materiali Lisetto Beltrami.Della provincia di Reggio Emilia erano presen-ti altre due società: gli “Arcieri del Torrazzo” di Reggio Emilia e gli “Arcieri Orione” di Casalgrande. Fari puntati sulla squadra delle donne, la quale ha superato, contro ogni aspettativa, la fase preliminare di qualificazione con due vittorie e una sconfitta po-sizionandosi al 2° posto nel girone; agli ottavi han-no raggiunto ancora la 2° posizione con 1 vittoria e due pareggi conquistando la finale per il 3° e 4° posto; nella finale si è dovuta battere con la compa-gnia degli “Arcieri Altopiano Pinè” di Trento, la quale ha vinto la medaglia d’oro. Le donne degli “Arcieri dell’Ortica” si sono fatte altresì valere conquistando la medaglia di Bronzo, regalando agli spettatori una gara piena di suspense ed adrenalina. Non dimentichiamo la squadra maschile che si è egregiamente qualificata all’undicesimo posto. Erano anni che gli “Arcieri dell’Ortica” non raggiungevano il podio in questo evento, anche se si sono sempre qualificati per partecipare.

COMPLIMENTI AGLI ARCIERI DELL’ORTICA!!

Medaglia di bronzo ai Campionati Italiani di Società, per gli Arcieri novellaresi

Eleonora Bigliardi

Ricordiamo ai Novellaresi che la piscina comunale estiva apre al pubblico sabato 28 maggio e resterà in funzione fino al 4 settembre con apertura dalle 9,30 alle 20,00 (fino al 10 giugno apertura alle 12,00). La vasca coperta continua l’attività fino al 21 luglio. Oltre agli scivoli e all’idromassaggio in vasca piccola, tra le novità 2011 è in arrivo l’ “acquagames”: una grande attrazione gonfiabile con percorsi, scivoli e prove di abilità situato nella piscina grande.Sono confermati i corsi estivi per bambini, ragazzi, adulti, baby e gestanti, aquagym, aquabike e water trekking che vanno da giugno a fine luglio.Anche quest’anno si organizza, a grande richiesta, COOPERSPLASH, il campo estivo di Coopernuoto che si occupa del tempo libero dei bambini dai 5 ai 12 anni, tenendoli impegnati in attività ludico-ricreative, gite, ma soprattutto attività acquatiche poiché il centro è tutto organizzato all’interno della piscina. Gli ope-ratori/educatori che seguono i ragazzi sono gli stessi istruttori dei corsi di nuoto invernali, già conosciuti dai bambini. Si va dal 13 giugno al 5 agosto e dal 22 agosto 9 settembre e si può scegliere tra giornate intere e metà, con o senza pasto (fornito da un noto ristorante locale). All’iscrizione anche un simpatico e utile omaggio per tutti. Insomma un’estate divertente in compagnia di amici, sole e tanta acqua… Per info: www.coopernuoto.it

Come ormai tradizione anche quest’anno si sono disputati sui campi di viale dello sport di Novellara i tornei riguardanti le attività del calcio giovanile novellarese, anche per ricordare 2 grandi amici passati a miglior vita molto tempo fa. Siamo arrivati alla 11ª edizione sia del

Memorial “Claudio Piccinini” disputatosi lunedì 25 Aprile sia del Memorial “Claudio Bagni” che si è giocato domenica 1° Maggio. Il torneo riservato ai ragazzi della Categoria Esordienti, (12-13 anni) annovera come sempre tra le proprie fila oltre alla squadra locale di Novellara anche

altre squadre di società professionistiche. Questa edizione ha accolto sui campi del Centro Sportivo “Enzo Meloni” i ragazzi della AC REGGIANA 1919, del CARPI FC 1909 e della AC CORREGGESE 1946.In entrambi i tornei, l’ha fatta da padrone il CARPI FC 1909 che ha battuto in

I tornei del calcio giovanile novellaresefinale, i ragazzi della AC REGGIANA 1919. Due bellissime giornate, aiutate anche dallo splendido sole, dove un numeroso pubblico ha potuto applaudire dagli spalti le performance dei giovani atleti che si sono avvicendati sul terreno di gioco, e come sempre “è stata una festa nella festa”. Alla fine ci sono state le premiazioni sia per i vincitori che per i vinti. Il il 25 Aprile Carlo Persona ed altri amici hanno ricordato l’amico Claudio Piccinini e il 1° Maggio Cristian, figlio del compianto Claudio Bagni, ha condotto come speaker, le premiazioni del torneo da vero professionista. Un ringraziamento sincero va a tutti gli atleti, al pubblico e soprattutto ai volontari della Novellara Sportiva che anche quest’anno si sono prodigati per organizzare al meglio questa bella manifestazione. Un in bocca al lupo a tutti ed un arrivederci al prossimo anno per la 12ª Edizione. Omar Malagoli

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Perché i Tiutati non sono solo calcio, sono anche tan-te altre attività, sportive ma non solo… chi fa parte e chi conosce il gruppo dei Tiutati sà perfettamente che il gioco del calcio è solo una scusa per tenere vivo un gruppo che ha valori ben radicati nel territorio novel-larese. Da oltre 30anni infatti questa realtà riesce a mantenersi viva con iniziative che hanno anzitutto lo scopo di coinvolgere ragazzi giovani e meno gio-vani, di tutte le razze e le origini, perché per i Tiutati non ci sono limitazioni di confini e di provenienza. Chiunque abbia voglia di impegnarsi, di promuovere

SPORT / TENNIS

lo spirito dello stare “in compagnia” in modo sano e trasmettere i valori della solidarietà, è ben accetto ed è invitato a giocare. L’edizione notturna delle Tiu-tatiadi del tennis saranno l’occasione per una notte sportiva passata insieme agli amici del circolo tennis, fra racchette spaghetti e buona musica dal vivo. Una festa per i tiutati ma non solo, una festa per chiun-que abbia voglia di passare un venerdì notte anziché in discoteca, a giocare a tennis fra risate e “punte” di parmigiano reggiano, accompagnate da gnocco erbazzone e buon lambrusco. Un po’ di competizio-

Le tiutatiadi del tennis, edizione in notturnaVenerdì 17 giugno con inizio alle ore 20 e per tutta la notte, presso il circolo tennis La Rocca, si svolgerà la terza edizione del torneo di Tennis dei Tiutati, la più lon-geva squadra “amatoriale” di calcio del paese.

di Paolo Bigi

ne non mancherà di certo, la coppia vincitrice del torneo avrà la possibilità di passare un weekend nel bellissimo Hotel Caesius di Bardolino, sulle sponde del Lago di Garda. Ma anche tanti altri “fantastici pre-mi sono previsti”…ecco un esempio: - una cena in compagnia di Giorgio Rossini – una serata in discote-ca in compagnia di Pandiu e Catte – una discussione calcistica con Alberto Zini detto Albi – una serata di solo ascolto del monologo di Massimo Crotti detto Tubi – lettura degli SMS tra Pandiu e Davide Bianchi – le perle di Rocky (alcune mail che hanno fatto la storia dell’Italia che conta) – una giornata in camion con Coccia – cena con Marco Tondelli e pagamento del relativo conto.Ma non finiscono qui le sorprese… Per qualsiasi in-formazioni sull’iniziativa, sentite Marco al numero 333.8011104 Saranno presenti anche le telecamere di Sky (pagate dalle mogli dei giocatori dei Tiutati) per tenere sotto controllo la situazione “notturna”… le immagini saranno visibili dal giorno dopo su you-tube sul canale http://www.youtube.com/user/TIU-TATI fateci sapere i vostri commenti…

E’ nel mese di giugno che si terrà la grande festa della squadra di calcio “Amatori Novellara”, nata nel 1991 per opera di alcuni ragazzi oggi “40enni”, ma ancora belli freschi e pimpanti, e con una gran voglia di continuare quest’avventura. Sono tanti i ragazzi che nei vent’anni ivi trascorsi hanno fatto parte di questo gruppo e che ancora oggi sono impegnati a vario titolo per la gestione della squadra. Oltre 200 i ragazzi che in qualche modo sono passati di qua E sono tutti invitati alla grande festa che si terrà domenica 19 giugno col seguente programma: al mattino ritrovo presso il campo sportivo di Viale dello Sport per un minitorneo tra amici, e a seguire grande pranzo sociale presso il circolo “La Wilma”per festeggiare e brindare a questi primi vent’anni di grandi successi sportivi, ma non solo. Oggi la squadra milita nel massimo campionato UISP delle squadre amatoriali, coinvolge varie compagnie di ragazzi del paese, di tutte le età. Iuri Ariosi e Giorgio Veronesi, due tra gli storici “fondatori” della squadra, ci tengono a segnalarmi che è merito di tutti se ancora oggi gli “amatori calcio” esistono e sono impegnati ad un livello sportivo prestigioso ma che è anche merito dei vari sponsor, delle varie aziende che in tutti questi anni hanno creduto e permesso alla squadra di mantenersi viva, nonostante tutte le difficoltà economiche che “fare sport” oggi comporta. Per partecipare alla grande festa del 19 giugno,

contattate Iuri al seguente numero 329.9874892 o qualcuno dei ragazzi del gruppo dirigente.

Amatori Calcio Novellara in festadi Paolo Bigi

12° TORNEO NOTTURNO DI CALCIO DELLA BERNOLDA

dal 6 giugno al 7 luglioSerate di Lunedì, Martedì, Giovedì

Inizio partite ore 20.30 e 21.40Sempre aperto il “BAR NOLDA”con panini alla Salsiccia, Piadine,

gelati e fresche bevandeVi aspettiamo numerosi !!

www.torneodellabernolda.it

Uno splendido esempio di ricostruzione fedele del fabbricato sito in Strada Provinciale Nord / via F.lli Cervi ove ha trovato la sua nuova sede, “First Cut Parrucchieri snc di Claudio Ruini e C.

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RISTORANTE - PIZZERIA

NOVELLARA (RE) via Provinciale, Nord, 51 (chiuso il mercoledì) tel. 0522-653122

Rubrica mensile di musica e spettacoli a cura di Luca Lombardini e alcuni amici

Uno su tutti : FOO FIGHTERS “Wasting light” è il primo disco di ine-diti in quattro anni: se solo avessero un po’ più di continuità, e un po’ più di paraculaggine melodica e mediatica, i Foo Fighters sareb-bero enormi ovunque, invece devono accontentarsi - si fa per dire - di esserlo da qualche parte (soprattutto in Inghilterra) e ogni tanto. Dissertazioni psuedo-filosofiche a parte, “Wasting light” offre quan-to di meglio sanno fare i Foo Fighters: riff micidiali, un tiro che pochi al-tri hanno, unito a canzoni scritte superbamente. L’album segna un ri-torno ad un suono ancora più secco, inciso con piglio da “live in stu-dio”: Grohl ha sempre avuto una passione sia per l’hard rock che per il power pop, e lo si capisce fin dalle prime note di “Bridge burning” sul primo versante o da quelle di These days” o “Dear Rosemary” sul secon-do. Quest’ultima è cantata con Bob Mould: e non è un caso, visto che gli Husker Du sono uno dei punti di riferimento di Grohl dai tempi dei Nirvana. Il repertorio del disco non ha passi falsi: in questo album non c’è nulla di sba-gliato, persino le presenze in console di Butch Vig (già produttore dei Nirvana) e di Krist Novoselic (Nirvana, ma non c’è bisogno di dirlo) non suonano come trovate pubblicitarie. Perché Grohl, dopo quello che ha già fatto questa band, non deve dimostrare nulla a nessuno.

Il “ritorno alla forma”… “un disco classico”, “il nuovo capolavoro”: avre-te letto già diverse definizioni del nuovo disco dei R.E.M.. Uno dei dati di questa era digitale non è solo la facilità con cui ci arriva la mu-sica, ma anche la facilità con cui si danno giudizi, magari dopo ave-re ascoltato qualche canzone in rete, magari con una pessima qualità. “Collapse into now” esce a tre anni quasi esatti di distanza da “Accelerate”, e dopo una lunga serie di anticipazioni sul web. Questo disco, il 15° di inediti del gruppo, è molto di più di queste definizioni sintetiche – o anche molto di meno, nel caso vi aspettiate qualcosa di rivoluzionario. “Collapse into now” è un ottimo disco, apparentemente immediato, ma che richiede invece diversi ascolti per coglierne tutte le sfumature. E ciò nonostante è, per certi versi, molto di maniera: il suono della band è riconoscibilissimo, e nelle 12 canzoni sono rappresentate tutte le identità sonore del gruppo. Ecco, se volessimo riassu-mere in due concetti secchi “Collapse into now”, potremmo dire che è il disco più vario del gruppo da quindici anni a questa parte e che oggi i R.E.M. non sono niente di più e niente di meno che dei grandi artigiani della canzone. In “Collapse into now” trovate reminescenze di diverse fasi della storia del grup-po: il rock teso di “Discoverer” riporta a “Green”, gli arpeggi di “All the best” e “Mine smell like honey” riportano agli esordi, “Oh my heart” ad “Automatic for the people”, e così via, fino al capolavoro finale, “Blue”: una sorta di se-guito di “Country feedback”, con uno spoken word psichedelico su cui entra, devastante per impatto emotivo, la voce di Patti Smith. Una menzione specia-le va a “Everyday is yours to win”, un gioiello di grazia sonora e melodica che rappresenta bene la linea tematica del disco, ricorrente in diverse canzoni: vi-vere il presente, vivere la quotidianità nel miglior modo possibile (“Everyday is new again/Every day is yours to win/that’s how heroes are made”). E, sì, è un gran bel disco, questo “Collapse into now”. Ma lo è soprattutto per come i R.E.M. riescono a fregarti ogni volta, cesellando le canzoni come dei veri artigiani.

Sono tre ragazzi di Novellara. Suonano da 3 anni la chitarra classica alla scuola di musica di Novellara, lo Schiaccianoci. Si chiamano Sebastiano Fava, rochettaro alla stregua di Dire Straits e Queen, Matteo Alessandri, altro rockettaro che ascolta Ligabue e Queen e un po di house che non guasta mai, e poi Davide Davoli, vero fan di ACDC e rock anni 80/90, che si concede anche ad un po di metal alla Iron Maiden. Tutti e tre chitarristi, con le loro Gibson e Fender, si sono uniti per suonare un po di sana musica. Il loro repertorio è ovviamente una lista delle più belle canzoni dell’ultimo ventennio, suonano i Deep Purple, i Cream, i Cranberries, e conoscono i Led Zeppelin. La media dell’età è di 11 anni. Ma se li sentite parlare, sono contenti, sono felici di suonare insieme. Nel breve lasso di tempo che ho avuto il piacere di incontrarli, ho visto tre ragazzini tranquilli con tanta voglia di suonare. A loro adesso serve un batterista e un bassista, oltre che un tastierista. Ma per il momento suonano anche acusticamente, con la loro carica !!! è stato comunque bello vedere il loro entusiasmo. Insomma hanno voglia di suonare e si sente che la passione per il pentagramma non è un gioco o qualcosa per passare qualche ora con il maestro di musica. Continuate così!!!

TORNEO DI BRISCOLA A 5Nella serata del 13/04/2010 si è svolto il torneo di briscola a 5 presso il Chiosco Primavera di Novellara. Tavolo 1: Lepo, Pippy, Gheller, Max, Capoz Tavolo 2: Bachero, Rimba, Boffo, Mazzo, Razzo Tavolo 3: Pizzo, Malaga, Carlo, Addo, Lomba - Finalisti: Pizzo, Pippy, Razzo, Mazzo, Gheller, Addo.Classifica finale: 1° Classificato: Mazzo +12 - Secondo Classificato: Razzo +10 - Terzo Classificato: Addo +1 - Quarto Classificato: Pippy -1 - Quinto Classificato: Gheller -5 - Sesto Classificato: Pizzo -17.Finale molto tecnica, il vincente del torneo non ha mai effettuato una chiamata. A parte i soprannomi, la serata si è svolta in un clima sereno, trascorso a base di fette di salame e un buon bicchiere di vino. Compagnia assicurata anche dalla finale di riserva che il buon Boffo (maestro numerologo nonché professore di briscola a 5) ha voluto a tutti i costi effettuare con Rimba e il sottoscritto insieme a Lepo Malaga e Bachero. Entrambe le finali, quella ufficiale e quella a oltranza, sono state il degno coronamento di una bella serata in compagnia con premi finali inaspettati offerti dal Chiosco Primavera a tutti i partecipanti che se ne sono andati contenti. Il detentore del titolo è quindi Daniele Mazzoli (Mazzo). Al prossimo torneo …

G.A.D: il DNA della musica nel sangue

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La Voce di S.Maria e S.GiovanniPagina a cura del Gruppo volontari S.Maria e S.Giovanni

di Davide - Luciana e Alessia

S.MARIA DI NOVELLARA (RE)p.za Prati della Fiera tel. 0522/657196 S.MARIA DI NOVELLARA (RE)

p.za Prati della Fiera, 8 tel. 0522/657672

di Leila e Mirco

Edicola - Profumeria Cartoleria - Giocattoli

PROSSIMI APPUNTAMENTIFesta scuola 4 giugno

Sagra S.Giovanni 26 giugnoSagra del Tortello 9-10 Luglio

L’educazione ambientale assume oggi un’importanza fondamentale e per noi insegnanti lo studio di tale educazione va considerato come un progetto di apprendimento continuo allo scopo di fornire conoscenze, strumenti, abilità e competenze per mettere l’alunno in condizioni di considerarsi persona attiva inserita in un sistema in evoluzione, di ac-quisire una sensibilità che lo porti alla consapevolezza ed al rispetto dell’ambiente e delle sue risorse.Quest’anno nelle classi prima e seconda di S. Giovanni abbiamo pro-posto un percorso didattico dedicato alla scoperta di un rifiuto partico-lare, ma molto conosciuto dai bambini, dei materiali che lo compon-gono ed al suo riutilizzo in una forma originale: il contenitore del latte.L’attività, finanziata dall’ Ufficio Ambiente del Comune, è stata condot-ta da un esperto che ha raccontato la storia di un contenitore del latte. I bambini hanno partecipato con entusiasmo e spirito critico alla discus-sione su ciò che va gettato nel sacco nero, cioè scartato. E’ poi seguita un’attività di gruppo volta a conoscere i materiali che compongono i rifiuti da differenziare. Infine gli alunni hanno espresso la loro creatività per dare una seconda vita al contenitore del succo o del latte portato da casa, trasformandoli in burattini e maschere.Il testo collettivo che segue dimostra che i bambini hanno ora “idee chiare” su ciò che si scarta e rivela la grande soddisfazione per l’espe-rienza vissuta in classe.IL MISTERO DEL SACCO NERONel sacco nero della spazzatura noi gettiamo tutto quello che non ci serve. Andrea, un operatore della Cooperativa Maia, ci ha raccontato la storia di Giotto. E’ un cartone del latte che va a finire insieme a latti-ne, bottiglie, carte, bucce di banane nella discarica. Qui tutti protesta-no, perché possono essere riciclati.Così abbiamo imparato una parola importante: riciclare. RICICLARE vuol dire trasformare una cosa in un’altra. Con le lattine si possono fare i telai delle biciclette, con le bottiglie di plastica pile, maglie calde per l’inverno,con la carta altra carta. Le bucce o gli scarti della verdura diventano COMPOST, il concime che dà energia alle piante.Abbiamo scoperto che la scatola Giotto è fatta di carta e alluminio ( ecoallene), un materiale resistente, argentato, perfetto per fare un burattino o una maschera. Così abbiamo creato personaggi fantastici. Abbiamo disegnato, ritagliato, colorato, incollato e i nostri contenitori del latte e dei succhi sono diventati conigliette, draghi, un’aquila di fuoco, un vampiro, uno sterodattilo, un leone volante, e..… bellissime maschere.

Gli alunni e le maestre della I e II elementare di S. Giovanni

Conosco il sacco nero?

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La Nuvola s.n.c.

di Righi & C.NOVELLARA (RE) P.zza Mazzini, 11/1 (piazzetta)

tel.0522/937521 fax 0522/662736 Email: [email protected]

TENDE INTERNE TENDE DA SOLE

Ormai da tempo si discute del flusso di stranieri che de-cidono di venire a vivere in Italia. E la guerra che anche l’Italia sta pericolosamente combattendo contro la Libia ha riportato il tema al centro dell’attualità, con l’emergenza di ondate migratorie dalle sponde africane del Mediteraneo, la richiesta d’aiuto all’Unione europea da parte del governo italiano, e il tentativo fallito di “sdoganare” tali migranti a Francia e Germania. Un problema che si riteneva risolto è invece ritornato alla ribalta, aggravato dal carico di dispe-razione che questi migranti portano con se. Tuttavia non bisogna dimenticare che molti italiani con-tinuano ad emigrare altrove, come succedeva anche in passato. Quando eravamo un Paese povero, gli italiani emigravano soprattutto dal meridione. Al nord si emigrava dal triveneto, mentre in Emilia e nel reggiano il fenomeno fu molto più contenuto. In ogni caso si sfuggiva a situa-zioni disperate di estrema povertà e analfabetismo, che si sono protratte fin dopo la seconda Guerra mondiale, in un Paese ridotto in macerie. Quanti sono i novellaresi che hanno deciso di migrare all’estero? Per dare una risposta a questa domanda bi-sogna dare un’occhiata all’anagrafe comunale della po-polazione novellarese residente all’estero (AIRE), l’unico strumento a disposizione per capire quanti siano i nostri concittadini là fuori. Questo registro è stato istituito nel 1990 e non a caso il boom di iscrizioni si registra proprio in quell’anno (vedi tabella 1). Agli inizi, erano 55 gli iscritti all’AIRE in qualità di migranti nati all’estero ma con fami-glia di origini novellaresi a cui si sommava anche una nu-trita pattuglia di 29 migranti nati a Novellara ed espatriati successivamente.Come confermato dall’ufficio anagrafe del Comune, in li-

nea di massima gli iscritti all’AIRE si possono dividere in due grandi categorie: ci sono i nati all’estero che richie-dono la trascrizione dell’atto di nascita come cittadini ita-liani in quanto figli di discendenti. Spesso sono italiani di seconda o terza generazione che non hanno mai abitato in Italia e che probabilmente non vi abiteranno mai, pur avendo un atto di nascita trascritto nel nostro Comune, il passaporto italiano e il diritto al voto. Ecco spiegato il motivo per cui una moltitudine di discendenti novellaresi vivono in Brasile, Argentina e Venezuela (vedi tabella 1), nel passato ambite mete per cercare lavoro. Tra le spigo-lature che emergono curiosando tra i registri, risulta un di-scendente novellarese emigrato da Vanuatu (una sperduta isola turistica sul pacifico) in Svizzera, uno dalla Francia all’Australia, e un altro dal Venezuela alla Spagna. Oppure c’è anche chi, vivendo nel Regno Unito, ha sposato una pachistana che ha acquisito cittadinanza italiana e ha poi deciso di iscriversi all’AIRE di Novellara.La seconda categoria riguarda i nati in Italia che succes-sivamente si sono trasferiti all’estero. Questi sono i veri e propri “migranti” che hanno avuto una “storia” come resi-denti in Italia e che sono successivamente espatriati, pur mantenendo la cittadinanza italiana. Come detto, nel 2010 erano 118. E tra questi, 72 sono nati prima del 1970, men-tre solo 42 sono hanno meno di 40 anni. Questo farebbe supporre che nonostante ci possa essere chi ha deciso di espatriare per cercare lavoro, probabilmente tra il novero dei nuovi migranti ci sono soprattutto persone che vole-vano provare una diversa esperienza di vita, alla ricerca di un’opportunità che qui ritenevano (a torto o a ragione) irraggiungibile, e magari qualche “cervello in fuga”. Tra le mete tuttora preferite dagli under 40 novellaresi ci sono

Paesi europei come la Svizzera, la Francia e la Germania. Mentre gli emigrati in Brasile, Venezuela e Argentina sono generalmente persone anziane nate a Novellara ma poi espatriate in cerca di lavoro, e quindi riconducibili a feno-meni migratori di lungo periodo. Ne consegue che l’identi-kit e le destinazioni del migrante novellarese contempora-neo sono molto diverse da quello storico.Dalla tabella 4 si evince che in termini assoluti gli emigrati novellaresi si concentrano soprattutto in Europa e in Ame-rica Latina, mentre il Nord America (Canada e Stati Uniti) non sembra attrarre più di tanto i nostri concittadini. Per non parlare degli emigrati in Asia, Australia e Africa che

Quanti sono i novellaresi residenti all’estero?Nel 2010 erano 332 i concittadini iscritti all’anagrafe del nostro Comune che si sono trasferiti all’estero, soprattutto in Europa e in America Latina. L’emigrazione storica e contemporanea dei novellaresi è un fenomeno poco conosciuto che merita di essere approfondito, al pari dell’immigrazione.

di Alessandro Cagossi

Novellaresi residenti all’estero

nel 2010 per Paese

TotalePaese

Nati all’estero Emigrati

Brasile 60 47 13

Argentina 48 40 8

Svizzera 40 25 15

Germania 28 17 11

Venezuela 28 19 9

Francia 23 9 14

Spagna 23 13 10

Belgio 17 8 9

Regno Unito 13 3 10

Stati Uniti 11 4 7

Romania 6 2 4

Colombia 5 0 5

Canada, Tunisia, Svezia 4 6 6

Malesia, Monaco, Polonia, Uruguay,

Australia, Cina2 7 5

Albania, Cuba, Olanda, Perù,

Slovacchia, Ungheria1 3 3

Totale 332

Tabella 1 - Fonte: dati forniti dall’anagrafe del Comune di Novellara

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NOVELLARA (RE)Via Labriola, 36 tel.0522/756639 fax 651397

di Marco Faietti

Stampa serigraficaEtichette adesiveTarghe e tastiere

Cartellonistica e decorazioneCartellini per abbigliamento

Studio graficoNOVELLARA (RE) Corso Garibaldi, 21 tel. 654658CAMPAGNOLA EM. (RE) P.zza Roma tel.669883

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OTTICA - OPTOMETRIACONTATTOLOGIA

sono davvero pochissimi. Inoltre, la tabella 2 ci dice che a Novellara, da sempre, gli emigrati di lungo periodo nati all’estero predominano su quelli nati qui e poi emigrati successivamente. Nel 1990 erano 55 gli iscritti all’AIRE per nascita all’estero e 29 quelli iscritti per emigrazione, men-tre oggi siamo a 214 contro 118.Probabilmente si tratta di una coincidenza, ma il registro degli italiani emigrati all’estero è stato istituito nel 1990, proprio quando il nostro paese ha cominciato ad essere interessato dal fenomeno della migrazione straniera. No-nostante i numeri che riguardano i migranti stranieri cha hanno deciso di accasarsi sul territorio novellarese (da 121 nel 1990 a 2.273 nel 2010) siano molto maggiori rispetto a quelli dei novellaresi espatriati (da 84 nel 1990 a 332 nel 2010, vedi tabelle 2 e 3), entrambi i flussi sono in costante aumento. Questi trend, se presi assieme, dimostrano che emigrare rappresenta un fenomeno globale che riguarda tutti, nel passato e nel presente, causando un aumento di mobilità sia in entrata sia in uscita dal nostro Comune. Insomma esistono novellaresi che vivono fuori dall’Ita-lia, per scelta o per discendenza. Su una popolazione di quasi 14mila abitanti, potrebbe sembrare un’inezia avere

AnnoNovellaresi

residenti all’estero

Nati all’estero Emigrati

Incremento annuale

totale

1990 84 55 29

1991 93 +6 +3 +9

1992 97 +2 +2 +4

1993 110 +6 +7 +13

1994 123 +6 +7 +13

1995 131 +7 +1 +8

1996 136 0 +5 +5

1997 138 +1 +1 +2

1998 147 +8 +1 +9

1999 153 +1 +5 +6

2000 160 +5 +2 +7

2001 177 +8 +9 +17

2002 199 +19 +3 +22

2003 211 +11 +1 +12

2004 226 +8 +7 +15

2005 236 +8 +2 +10

2006 251 +8 +7 +15

2007 264 +11 +2 +13

2008 296 +25 +7 +32

2009 314 +12 +6 +18

2010 332 +7 +11 +18

Totale 214 118Tabella 2

“solo” 332 emigranti. Ma in realtà questi dati vanno pre-si con cautela poichè l’iscrizione all’AIRE degli italiani che espatriano è facoltativa. Ovvio quindi che generalmente i dati ufficiali rappresentino un’enorme sottostima rispetto alle cifre reali. Chi si iscrive lo fa per segnalare la propria presenza in nazioni a rischio o per poter votare all’estero senza perdere il diritto elettorale. Tuttavia e’ praticamente

certo possibile che ci siano molti novellaresi domiciliati da anni all’estero con un contratto di lavoro stabile, ma che risultano essere ancora residenti in Italia anche se in realtà non lo sono. Senza contare i figli dei vecchi emigrati che magari non si sono mai curati di riallacciare i rapporti con la “madrepatria” novellarese.

Tabella 3 Tabella 4

L’espansione rapida del mascellare superiore è una terapia di tipo ortopedico; l’allargamento del mascel-lare superiore si ottiene con un apparecchio espansore che viene ancorato ai primi molari superiori e viene attivato agendo su una vite situata nell’apparecchio stesso, al centro del palato. Le forze provocate dall’avvitamento si scaricano soprattutto sulla sutura mediana del palato separando il mascellare destro da quello sinistro ed aumentando l’area ed il volume delle cavità nasali.PROTOCOLLO DI ATTIVAZIONE Occorre procedere con due giri di vite al giorno per due settimane. A questo punto si è ottenuta un’espan-sione della vite centrale di sette millimetri. Occorre dunque mantenere il risultato ottenuto con l’espan-sione bloccando l’espansore e mantenendolo in situ per sei mesi.L’ampliamento delle cavità nasali nel paziente in crescita risulta stabile ed è visibile clinicamente con il miglioramento dell’attività respiratoria e con il ripristino dei corretti schemi motori per il passaggio dalla respirazione orale a quella nasale.EFFETTI COLLATERALILe importanti forze generate dall’espansione possono causare riassorbimento osseo laterale a livello delle radici degli elementi dentari ai quali l’apparecchio è stato ancorato. Tale riassorbimento, dopo sei mesi di contenzione cioè di mantenimento in bocca dell’apparecchio stesso, viene compensato da op-posizione ossea sul versante opposto.Le radici dei denti non subiscono danni di alcun genere dopo trattamento con espansione rapida ma-scellare.CONCLUSIONILa terapia con espansione rapida mascellare porta ad un significativo e stabile aumento della dimen-sione trasversale delle cavità nasali migliorando sensibilmente l’attività respiratoria senza causare danni permanenti alle strutture di sostegno dei denti.

EDUCAZIONE SANITARIA

di Luca Minghetti - odontoiatra

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L’espansione rapida mascellare e suoi effetti sulla respirazione

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La musica e il vento /2

di Sergio Ciroldi

La vita straordinaria del Maestro compositore Amerigo Tosi

Il ritorno a casa gli procurò una forte stretta al cuore, tanto era lo sfascio materiale e morale del Paese. Avrebbe voluto rifugiarsi nella sua casetta di Villa Reatino ma, poi, si aggregò alla “Pattuglia gaia” del M° Bellentani. Durante le molte esibizioni incontrò la cantante reg-giana Olga Signorelli che, poi, diventerà sua moglie.Di Olga, Amerigo mi disse:Era dotata di una musicalità eccezionale. Dopo avere cantato nei migliori teatri d’Italia e durante la guerra con un complesso di Milano chiamato “Autori alla ri-balta” divenne la mia sposa. Abbandonò subito, dopo il matrimonio, il palco. Dopo pochi mesi divenne una casalinga e una cuoca eccellenti.All’alba incomincia ad intingolare con pentole e pen-toloni dando alle pietanze sapori eccezionali.È stato un matrimonio felice. Nello stesso anno del matrimonio (10 agosto 1947) Amerigo Tosi fu nominato commesso della nuova agenzia di Novellara della Banca Agricola Commer-ciale. Con l’inaugurazione della nuova sede fu nominato impiegato. Nel 1947 si iscrisse alle S.I.A.E. (Società Italiana Autori e Editori) previo esame di composizione su un tema di minuetto a quattro voci.Nei primi tempi, per il trasporto degli stru-menti musicali, l’orchestra si serviva di un carro per tra-sporto degli animali (biga). Bel-lentani acquistò, poi, un furgone (residuato bellico). L’autista era Luigi Bellini, trombettista William Cocconi (alias Ciccio) di professione calzolaio. Nei momenti in cui non era impegnato a suonare, Ciccio andava giù in sala a ballare. Sceglieva sempre ragazze piuttosto formose. Una volta Amerigo lo fece fotografare in un atteggiamento equi-voco e, dal fatto che era di un’avarizia proverbiale, d’accordo con gli altri orchestrali, gli mostrò la fotografia.Minacciandolo di fare vedere la foto alla moglie, ci siamo fatti pagare una cena. Successivamente, data la sua avarizia facemmo in modo che dovesse sempre pagare la cena anche se era compresa nel compenso della prestazione. Quando cadeva nella trappola erano risate (e guai).Italo Righi, componente del complesso, gli diceva: Ciccio prima di parlare pensaci e poi taci che fai bella figura. Tutte le sere era un carnevale.Con il trascorrere degli anni l’orchestra migliorò dal punto di vista professionale.Nel 1958 si recarono a Crevalcore per la sagra. L’organizzatore disse al M° Tosi: Qui le danze non iniziano che con la Mazurca della Margherita. Rispose Tosi: Non la conosco, come posso fare? Replicò: Il barbiere fischietta sempre questo motivo. Tosi si recò dal barbiere ed ascoltò il motivetto. Il maestro, così, in pochi minuti, scrisse le parti per tutti gli otto componenti l’orchestra. Fu un successo!Questo fatto, raccontato da Giovanni Soliani com-

ponente dell’orchestra, mette in luce la creatività, la voglia di esserci, di progettare del M° Tosi. Con il trascorrere del tempo la ”Pattuglia gaia” si ar-ricchì di nuovi orchestrali, migliorando le prestazioni.Con l’orchestra si esibirono i migliori cantanti della Rai, da Natalino Otto alla moglie Flo Sandon’s. Quest’ul-tima incise una delle prime canzoni di Amerigo Tosi dal titolo “Notte” con testo del novellarese Fabio Iotti. Questa canzone fu per certo periodo la “sigla” della trasmissioni Rai “Not-turno dall’Italia”.Si alternarono nel palco della “Pattuglia gaia”, Gino Latilla, Nilla Pizzi, Luciano Tajoli, il Duo Fasano e Lina Torrielli, Bruna Rattani (cantante fissa) e Vittoria Mongardi che trasmetteva da Radio Firenze.La Mongardi, dopo i convenevoli mi disse: ho una canzone nuova.Amerigo le chiese il titolo. Rispose: Novembre. La conosco le disse il maestro: è una mia canzone!

La Mongardi incise per la Casa discografica Ricordi altre canzoni di Tosi tra le quali “Notte”, “Diamante”, ”Ascolta il mare”.Lavorò con Lamberto Morselli di Mirandola il quale fece un’edizione dando a Tosi la parte musica-le e gli arrangiamenti. Lavorò su musiche di Van Wood, di Gimelli e di tanti altri autori. Con il danaro ricavato incominciò a fare stampare le sue canzoni.Stipulò il primo contratto con la Stamperia Mignani e Bandettini di Firenze. Seguirono le case musicali Galletti di Faenza, la Voce del padrone di Milano, Eston di Faenza, Redi di Milano, la Faril, Kart di Bologna, Italia che canta di Torino, Sibilla di Roma, Ricordi di Milano, Italo Svizzera di Varese, Eridania di Villastra-da, Azalea di Genova, Southern di Milano, Foto Cine pure di Milano, Orfeo di Padova, Paganini di Novara, Varietà Salotto, la Mascotte di Milano, la Edi Nu-fa di Milano, la Fabbri di Trieste e la Solare di Reggio Emilia.Ha percepito i diritti d’autore sino al termine dei suoi giorni per circa duecento canzoni. Con i proventi riuscì a fare costruire la sua “villetta” e a dare “un indirizzo” ai suoi due figli Franco e Giorgio.

Il primo nel commercio di prodotti musicali. Il secon-do, Giorgio, dopo il diploma di pianoforte, in-segna composizione, nel Conservatorio di Parma. Scrive musica (contemporanea) straordinaria. Il M° Tosi era molto orgoglioso dei figli, anche se non lo manifestava pubblicamente.Nel 1974 fondò la Nubilaria Big Band per trasfor-mazione della banda del M° Confetta ormai ana-cronistica.Ebbe anche l’impegno, particolarmente gravoso, di creare un repertorio musicale completamente nuovo e adatto alle capacità dei diversi elementi componenti l’orchestra (25).In dieci anni ha creato un centinaio di arrangiamenti su musica classica, da Beethowen a Mozart a Liszt fino ai meno impegnativi, Moon light serenada, Polvere di stelle, Fumo negli occhi e tanti al-tri che sono diventati dei classici della musica leggera. L’arrangiamento è un’operazione delicata e importante perché si tratta di compiere limature, di ac-comodare meglio, di armonizzare strumentalmente una melodia. Il M° Tosi univa colore e virtuosi-smo. Trasportava sulle note la gioiosità e giocosità della vita facendo della musica lo specchio di queste sensazioni. Era rigoroso e severo nella direzione dell’orchestra, pretendendo esecuzioni per-fette ed armoniose, così

come non fu mai disponibile a compromessi o accomodamenti sia politici che commerciali con le Case discografiche.La Nubilaria Big Band ha eseguito concerti per i terremotati del Friuli e per una trasmissione televi-siva chiamata “Musica in fabbrica”, e in molti paesi del circondario.Eseguiva un repertorio che possiamo dire classico nel campo della musica leggera.Spaziava, normalmente, dal 1930 al 1980. Con le canzoni Adio Nvalera (Addio Novel-lara) e Sve-glia Rèzz (Sveglia Reggio) vinse il 1° Premio della canzone dialettale. Ecco una selezione dei brani del repertorio della Nubilaria Big Band.Beguine the beguine, In the mood, Moonlight serenade, Polvere di stelle, Thea for two, Dinamite, American patrol, Night and day, When the sainte go marching in, L’amore è una cosa meraviglio-sa, Pensilvania 6-5000,

Granada, Michelle, Yesterday, Harlem notturno, 30.60.90, Foglie morte, Lettere d’amore, Il ballo del taglialegna, Il venditore di noccioline, Arcobaleno, Il cigno, Rosa-munda, Patricia, Gelosia, La vedova allegra, Andante in fa, La nostra favola, Prigionieri del cielo, Ritmando con Liszt, Laura, La paloma, Blue spanish eyes, Stella d’argento, Nicaragua.Era una musica elegante, ossia di buon gusto, che piaceva e divertiva.Durante questo periodo svolse le funzione di direttore della Scuola di Musica di Novellara che con-tava un centinaio di allievi. I troppi impegni e la mancanza di un adeguato sostegno non gli hanno consentito di raggiungere i risultati sperati.Sul finire degli anni Ottanta, il M° Tosi mise fine al suo impegno con la Nubilaria Big Band. Ma non con la musica che continuerà ad indagare, ad amare.Gli ultimi anni sono di sofferenza fisica determinata da molte malattie (ictus cerebrale, diabete, in-sufficienza coronarica). Il 21 settembre 2006, “un venticello” ha portato la sua anima allegra in cielo, là dove regna l’armonia.

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Rubrica a cura di Giovanni Franzoni

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PARQUETS ECOLOGICI

Conoscere la flora

ONONIDE DELICATO FIORE DI FARFALLA MA STANCABUE

Questa pianta a metà tra erba e cespuglio non è frequentissima nel nostro ambiente, si trova sugli argini e le banche aride dei grossi canali e in qualche area poco lavo-rata e a vegetazione spontanea, ma merita di essere trattata per la sua eleganza. Alta circa 50cm, a fusti ramosi parzialmente li-gnificati alla base, spinosi alla sommità, la pianta colpisce per l’essenzialità della folia-zione e, soprattutto quando è in fiore, per la bellezza legata anche al colore rosa viola-ceo dei fiori e alla loro forma papilionacea.Pianta conosciuta da tempi antichissimi, pare che la sua denominazione sia do-vuta a Teofrasto già dal terzo secolo a.C. L’origine del nome è controversa, quella più accreditata lo fa derivare dal termine

greco “Onos = asino”, poichè da questi molto gradita come foraggio, altra interpretazione la fa derivare da “Onemi = deliziare”, per la graziosità dei fiori.”Ononis spinosa” è il nome botanico della pianta che appartiene alla fa-miglia delle leguminose, che cioè producono come frutto un legume, stessa famiglia perciò del pisello, fagiolo, fava ecc. Anticamente la famiglia era detta delle papilionacee per la forma dei fiori richiamanti l’aspetto di una farfalla. L’ononide oltre ai caratteri tratteggiati si caratterizza per il grande sviluppo del suo apparato radicale fascicolato, alla base di molte denominazioni po-polari locali di “stancabue”, “arrestabue”, e anche di denominazioni di autori rinascimentali, quale “Resta bovis”o “Remora aratri”. Infatti i buoi intenti alla aratura non riuscivano a proseguire quando l’aratro si incagliava nel groviglio radicale di un popolamento di ononide. Dioscoride e Plinio affermarono l’uso erboristico della pianta presso greci e latini per eliminare piccoli calcoli renali e infiammazioni in genere dell’apparato urinario. In seguito Mattioli (XVI sec) sino a Leclerc ( XX sec ) confermarono le proprietà diuretiche, depurative antinfiammatorie della ononide. Quest’ultimo studioso, capofila della scuola fitoterapica francese, in particolare la indica per ottenere buoni risultati nelle infiammazioni croniche della vescica, nei calcoli urinari e nella cistite. Le pre-parazioni utilizzano la radice raccolta e trattata secondo precisi canoni. Altri usi sono costituiti da colluttori per gengive sanguinanti o per gargarismi con-tro l’angina. Le sostanze attive sono glucosidi isoflavonici, ononina, saponina, mentolo, tannini. In cucina l’uso della pianta è limitato alla preparazione dei giovani germogli che hanno un sapore simile a quello della fava. L’ononide è una pianta molto visitata dalle api per la produzione abbondante di nettare facilmente disponibile. In passato è stata utilizzata a livello indu-striale per la preparazione di coloranti di varie tonalità, rosso, giallo, verde, a seconda dei metodi di estrazione.

Le nostre piazze e i personaggi del passato

Nella nostra bella Novellara, oltre alla Piazza Grande, trova “spazio” la piazzetta e non a caso gli architetti le hanno collegate. Provate a seguire forestieri a passeggio per le piazze per sentire i commenti positivi per tutto quello che vedono. Una vera meraviglia che forse sfugge a coloro che la abitano quotidianamente. Evidentemente con i mezzi di trasporto di oggi è facile recarsi facilmente a Firenze, Venezia invece che fermarsi nei nostri luoghi. Ma qualche ora ogni tanto per scoprire il nostro pas-sato la si potrebbe anche spendere. Torniamo a valorizzare i nostri angoli remoti e facciamo tesoro di questa proposta. Ricordare le vecchie famiglie per la loro coesio-ne e amore è veramente bello.Quando mi sentite parlare di questo modo di vita ai giovani abituati solo al tecono-logico, riesco a capire e intravvedere che lo apprezzano. Sono momenti appaganti e vorrei che ci fosse maggior forza di promozione per favorire incontri di carattere culturale. Forse mi illudo carissimi lettori ma concedetemi di essere un po’ senti-mentale, forse è il frutto dell’età che scappa velocemente.Passiamo ad altro: la vignetta che propongo è il funerale, in tono scherzoso, al parti-to clerico-moderato, per la vittoria a sindaco del socialista Nino Gandini.Era il 31 marzo del 1912. Personalmente voglio richiamare l’attenzione alla finestra d’angolo del 1° piano. Nel 1901 è nata mia mamma Pia Rossi. Non lo scrivo per una particolare motivazione ma semplicemente come esempio da trasmettere ai giovani eredi perché abbiano conoscenza del passato e ne facciano tesoro. Una società che non ricorda da dove viene e come è vissuta, la storia della comunità naturalmente, non può pernsare ad un futuro roseo. Sotto al pian terreno trovava spazio una rinomata trattoria con relativo campo da bocce nel cortile interno. Apprezzato gioca-tore era un certo Fontanesi, detto “Titina”, era impareggiabile. Rimandiamo ad altro racconto come si giocava a quel tempo a bocce, come erano i campi da gioco e le gagliarde scommesse in palio oltre al tradizionale “quartino di vino”.Titina, di professione pollivendolo, a Pasqua organizzava il gioco delle uova sode. Durante il periodo estivo si trasformava in venditore di cocomere e meloni. Il luogo esatto era alla fine del portico con l’inizio di via Veneto nella piazza principale.La “ditta” era composta da: una tavola quadrata, quattro sede impagliate, quattro panche e una protezione di rete metallica sottile per evitare l’assalto delle zanzare alle fette di cocomere già pronte per il consumo, alcuni coltelli per gli abituali clienti e una “coltellina” per affettare le angurie, strumento che maneggiava con partico-lare abilità. Ogni tanto si faceva pubblicità anche con la sua potente voce: “venite da Tito”. Per completare l’arredamento “dell’azienda”, un secchio con acqua e un asciugamano a quadrettoni bianchi e rossi molto di moda in passato.Voglio completare la descrizione della piazzetta senza un fiore, un cespuglio, una pianta.Tutta bianca e polverosa, una sola fontanella spesso fuori servizio ma nessu-no si lamentava. Le esigenze erano diverse. Quando penso che, dopo un inverno così lungo e rigido, oggi sui giornali trovano spazio fotografie di buche nell’asfalto, che certo non sono piacevoli, ma non meritano tanta enfatizzazione. Dovrebbero essere i buchi nei bilanci, pubblici e privati, a preoccupare. Pazienza.Mi sono dilungato un po’ ma quando scrivo del mio paese natale facilmente mi dilungo. Un’ultima cosa: i “circhi equestri”. Che spettacolo e che armonia creavano tra gli abitanti. Una vera festa. Il circo Caroli, con il pagliaccio Grazia, quello dei fratelli Rossetti bravissimi al trapezio, il circo Palmiri con bellissime ballerine. Poi, per con-cludere, voglio tornare al 1946, quando fece sosta il circo francese Lamy con tanti artisti e animali. Nella splendida piazzetta si poteva accedere solo a piedi perché ogni spazo era occupato. Oggi, mi scuso se lo penso ma non lo dovevo scrivere, alla tv che circo vediamo?

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Un pizzicotto ai più piccol i e non soloRubrica a cura di Luisa Torelli

(Fig.Cappuccetto rosso numero precedente) I fratelli Grimm hanno fatto di CAPPUCCETTO ROSSO (il rosso è il colore delle emozioni violente, comprese quelle sessuali) una delle fiabe più popolari.La storia e l’eroina sono chiamate così, per via del “piccolo copricapo di velluto rosso, che le stava così bene, che si sarebbe rifiutata di portarne un altro”.Il tema centrale è la minaccia di essere divo-rati, come lo è in Hansel e Gretel. Ma mentre Hansel e Gretel tratta delle difficoltà e delle ansie del bambino, costretto a rinunciare al suo attaccamento dipendente dalla madre, Cappuccetto Rosso tratta del pericolo della bambina, in età scolare, di essere sedotta (la seduzione, per lei, consiste nel desiderio e negli sforzi, per indurre il padre ad amarla più di qualsiasi altra persona). Ella, poi, non teme

il mondo esterno, ma ne riconosce la bellezza e, quindi, si trova in pericolo: la bambina può esse-re indotta ad agire di nuovo secondo il principio di piacere e, quindi, fare incontri distruttivi, in netto conflitto tra ciò che piace e ciò che bisogna fare. Cappuccetto Rosso è, senza dubbio, alle prese con i problemi della pubertà, è curiosa, vuol scoprire le cose, si lascia tentare, la sua sorte ci dice che, fidarsi delle buone intenzioni di chiunque, significa esporsi a trappole.Il lupo ( il seduttore che distrugge la bambina e la nonna/madre) attrae ed ha potere su di noi, non è solo il maschio seduttore, ma rappresenta anche le tendenze asociali e sensuali presenti in noi.Il pericolo, per Cappuccetto Rosso, consiste nella sessualità in boccio, per la quale non è ancora matura dal punto di vista emotivo.Una sessualità prematura è un’esperienza regressiva,

che porta alla superficie tutto quanto è ancora primitivo in noi e che rischia d’inghiottirci, ma sappiamo che il sesso e tutto ciò che lo circonda esercitano un grande fascino sulla mente del bambino.Il lupo, comunque, per poter catturare Cap-puccetto Rosso, deve sbarazzarsi della nonna (ovvero la madre) e, una volta tolta di mezzo, la strada è sgombra, per soddisfare i propri desideri, che sono dovuti rimanere repressi, finché la madre era presente. (Ancora in epoca recente, in certe culture contadine, quando la madre moriva, la figlia maggiore prendeva il suo posto sotto tutti i punti di vista). Il caccia-tore, invece, (padre protettivo e salvatore), non permette alle sue emozioni di prendergli la mano e, anziché uccidere l’animale con un colpo di fucile, gli apre con cura il ventre (con un taglio cesareo, salvando Cappuccetto Ros-so e la nonna (salva i buoni e punisce il catti-vo). Sono evocati, nell’inconscio del bambino, riferimenti a una relazione sessuale: come fa un feto ad entrare nel ventre materno? Decide che la madre può aver inghiottito qualcosa, come ha fatto il lupo, del quale Cappuccetto Rosso decide la sorte, ricevendo in cambio l’impressione di aver realmente superato la sua debolezza.

E ORA GIOCHIAMO…AL LANCIO DI PALLINE…

Accartocciando un piccolo pezzo di carta, for-mate una pallina che terrete ben compatta, avvolgendovi intorno del nastro adesivo. Vedete quanto lontana il bambino riesce a lanciarla con la sola forza delle dita ( premendo l’unghia del dito indice o medio contro il pollice).Organizzate delle gare! Riuscite, voi e il vostro bambino, a lanciarvi le palline di carta in maniera che si scon-trino tra loro? Preparate delle “porte”, usando per esempio due monetine poste a una decina di centimetri di distanza: i giocatori dovranno centrare la porta.

PROVIAMO AD INDOVINARE:…disse Leonardo da Vinci al suo caro amico Salaì che era a letto ammalato e che era appe-na stato visitato dal dottore: “La vera ricchezza dell’uomo è la salute. E noi uomini siamo così sciocchi da pagare e ringraziare chi vive alle spalle dei nostri malanni, ossia quando abbiamo perduto la nostra sola e vera ricchezza. “Cioè?” domandò il Salaì. “Lo chiedo a te” aggiunse Leonardo. “Prova un po’ a pensarci.

ARRIVEDERCI al mese di GIUGNO.

Il bambino, grazie all’esteriorizzazione dei processi interiori e dei problemi emotivi legati alla crescita, in personaggi, in animali e in azioni, può imparare ad affrontare i primi e a risolvere i secondi e a passare così ad uno stadio superiore della propria esistenza.

MAGGIO, tempo di rose, alle quali sono riconosciute caratteristiche orna-mentali, proprietà officinali ed aromatiche (con l’estrazione degli oli essenziali), la preparazione del te rosa, grazie alla giovani foglie delle rose spontanee.Sono un dono sempre gradito ma, a seconda del destinatario attenzione al numero e al colore, per non creare malintesi!ROSA: non solo un fiore, ma anche un nome di donna o di una festa. Un tempo, infatti, la festa di Pentecoste veniva chiamata anche Pasqua rosa, perché in molte chiese italiane e francesi, per ricordare la discesa dello Spirito Santo sugli Apostoli, durante la S. Messa si facevano piovere petali di rosa.O come RAPPRESENTAZIONE della santificazione di S. Rita da Cascia che, costretta a letto da circa quattro anni, si dice avesse chiesto a una cara parente, che le aveva fatto visita, di portarle una rosa del suo orto di Roccaporena.

Essendo quel tempo il rigido mese di gennaio, la parente fu assai sorpresa di trovare una bella rosa fiorita che portò alla Santa. Lei l’odorò, ringraziò il Crocifisso e la donò alle Consorelle in segno di gra-titudine; da quel giorno al maggio susseguente, il tempo fu breve: S. Rita morì e divenne “ un petalo della candida rosa”E cosa dire di quella ROSA CAPRICCIOSA che credeva di essere l’unica dell’universo e che viveva in compagnia di uno strano bambino ( che altri non era che Il Piccolo Principe ) e che si scoprì essere tale grazie all’amore e alle cure che egli le aveva sempre riservato.Per approdare, infine, al titolo “IL NOME della ROSA” tratto dal pensiero nominalista che chiude il romanzo. Questo pensiero sostiene che noi possediamo nomi nudi,non possiamo cogliere l’essenza delle cose, diversamente da quanto sostenuto da Aristotele e da S. Tommaso d’Aquino.E con “BOCCA di ROSA” di Fabrizio de Andrè, facciamo un salto dal sacro al profano.

8 maggio FESTA di TUTTE le MAMME:è una ricorrenza diffusa in tutto il mondo, le cui origini sembrano legate alle antiche popolazioni politeiste che, in primavera, celebravano le antiche divinità femminili legate alla terra e alla sua ritrovata fertilità. Nell’antica Grecia, gli Elleni facevano coincidere la festa, con le celebrazioni in onore della dea Rea, madre di tutti gli dei. Gli antichi Romani festeggiavano una settimana intera la divinità Cibele, simbolo della Natura e di tutte le madri. Una “festa della mamma” venne celebrata in In-ghilterra già nel 1600: in quel giorno, chi lavorava lontano da casa, poteva tornare dai genitori e onorare la propria madre, offrendole il dolce “Mothering Cake”.In epoca moderna è stata interpretata e festeggiata in modi diversi, a seconda della regione o dello stato di riferimento, mettendo però al centro la mamma e il suo ruolo all’interno della famiglia. In Italia fu festeggiata, la prima volta, nel 1957 da don Otello Migliosi, un sacerdote del borgo di Tordibetto ad Assisi. Successivamente, la festa è entrata a far parte del nostro calendario e, come in molti altri paesi, viene celebrata la seconda domenica di maggio.Festa pagana, acquisita dalla chiesa, divenne il giorno in cui se ne celebrava la Madre, forza spirituale e protezione dal male, ma anche la propria madre terrena, la cui festa ha origini negli Stati Uniti, nato come giorno dedicato alla pace, è diventata festa nazionale nel 1914.Riprendendo un momento il tema delle rose, si usa regalare ROSE ROSA alle mamme e portare ROSE BIANCHE sulle tombe delle mamme morte.

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Una ricetta al meserubrica a cura di Domenico e Eletta

Galletto stufato in salsa toscana

Ingredienti per 10 personeGaletti gr 650 ........................................... n. 5Vino Chianti ..............................................lt. 1Aglio spicchi ............................................. n. 5Scalogno .................................................. n. 2Carote ...................................................... n. 1Porcini ...................................................g.200Pomodori perini .....................................g.200Maggiorana, timo, dragoncello ....... 1 mazzettoFarina di mais .......................................... q.b.Olio d’oliva extra vergine ........................g.100Sale e pepe

Per guarnireCarote ...................................................... n. 3Zucchine .................................................. n. 3Cipollotti ................................................. n.10Tartufo nero .............................................g.10Erba cipollina ............................ n. 1 mazzetto

Preparazione: preparare i galletti e sezionarli in quarti, spolverarli di farina, salare e pepare, rosolarli in padella ben calda con poco olio. In una casseruola far stufare l’aglio, lo scalogno e le carote tagliate a cubetti, aggiungere i porcini affettati e poi il galletto, bagnare con iI vino rosso, unire il pomodoro a pezzetti e le erbe; infornare a 160° per 40 minuti, quando necessario bagnare il fondo con un po’ d’acqua fredda. A cottura ultimata, conservare i galletti al caldo. Far bollire il fondo, eliminare le erbe e frullare il tutto, passare al cinese, legare se necessario la salsa con un poco di maizena diluita con acqua fino ad ottenere la densità desiderata. Servire guarnendo il piatto con le verdure.

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L’appuntamento è domenica 5 giugno 2011, alle 6,45 (così la giornata sarà lunga e avventurosa) ai laghi Roberto, in via Levata, 39 a Novellara. Partirà all’alba la gara di pesca organizzata dalla coperativa “Piccolo Principe” con la formula “in coppia” così da cementare l’amicizia tra i partecipanti e che vedrà pescatori prodursi in catture (ai laghi Roberto particolarmente vistose) con immediato rilascio delle prede. Si calcola il peso, che sommato, designerà il vincitore di simpatici premi in natura e che comunque saranno per tutti. C’è anche la festosa merenda perché alle 8,30 Igor passerà col gnocco fritto del Forno Brazzi. Poi la premiazione e siamo certi che da lassù Riccardo Riccò, scomparso troppo presto l’anno passato, soffierà sulle nuvole perché la giornata dei suoi ragazzi sia luminosa di sole e felicità.Chi di più, chi meno dicevamo ma al termine della giornata saranno tutti contenti. Soprattutto i ragazzi

Una gara ai laghi per prendere pesci e dare un calcetto… alla disabilitàUna bella sfida dove tutti vinceranno. Chi più, chi meno ma tutti vinceranno. Sarà una vittoria su certe emarginazioni. Di certe domeniche (per fortuna rare qui da noi) dove i diversamente abili non godono delle opportunità di tutti.

di Franco Malaguti

della “Piccolo Principe” che vedranno tutto il ricavato andare alla loro squadra di calcetto.Ci si potrà fermare senza spese anche il pomeriggio evitando disagi e trambusti per tornare a casa.Chiedete come, dove, quando e perché a Gianluca Brazzi 338 92 90 357

Anno 1974 - Carlo Ferrari del gruppo ciclistico Vez-zola vincitore della gara a cronometro di S.Maria e S.Giovanni sul percorso di km 9. Intorno a lui i figli Claudio e Monica ed i nipoti Monari: Mirco, Mirca, Lauro, Giuseppe e Roberto.

Carlo Ferrari uno dei primi podisti e soci del Jogging Team Paterlini insieme a Giovanni Paterlini al pranzo sociale presso il Don Divino.

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Giovanni Paterlini con la sua preda, una bellissima carpa, di kg 7 pescata nel Cavo Fiuma.

I pesci gatto son tornati! Oggi i nostri canali opportunamente ripopolati, sono ricchi di questo pregiato pesce di acqua dolce che rischiava l’estinzione. Attenzione per cat-turarli però servono vermi rigorosamente provenienti dal torrente Crostolo !

Artisti novellaresi di Romano Taschini

Chi fosse interessato all’acquisto del libro di Romano Taschini “Artisti Novellaresi”, potrà trovare le ultime copie disponibili presso le seguenti edicole: Edicola Masini - edicola Ferretti - edicola di Piazza Unità d’Italia.

Festa della Pavera 2011La tenuta Riviera di S.Bernardino ospita questa festa dedicata ad una antica tradizione dell’ar-tigianato rurale.

Domenica 26 giugno 2011Alla Corte di San Bernardino: dopo la raccolta pranzo a cura dei volontari sanbernardinesi e di Rana Cross. Concorso di vini artigianali, lezione di impagliatura a cura di Sergio Subazzoli e tan-ti momenti di festa.

RingraziamentoI nipoti di Ines Fregni esprimono gratitudine alla dott.ssa Daniela Carrara insieme alle operatrici della Casa Protetta Don P.Borghi per la disponi-bilità e la professionalità dimostrate nell’assiste-re la zia nell’ultimo periodo della sua vita.

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Offerte in favore dei servizi Istituzione “I Millefiori”

In memoria di Cavazzoli DonninoSig. Cavazzoli LuisaIn memoria di Fregni InesFregni MaraIn memoria di Cagossi Mario e Patricelli Assunta Cagossi Sorrentino In memoria di Storchi RenzoTosi Laura Libera offertaSig. Bianchi Ivo e Lusetti Wilma

Nell’ 20° anniversario della scom-parsa lo ricordano con affetto i figli Lino, Anna e Lina, nuora e nipoti.

GIUSEPPE DAVOLIO

Nel 13° anniversario della scom-parsa, lo ricordano con affetto i famigliari.

OVIO FREGNI

NATALINA GARIMBERTI GIOVANNI SALSI

Nell’anniversario della scomparsa dei propri cari li ricordano con affetto i famigliari e parenti tutti.

IRMA MEGLIOLI LILIA SIMONAZZI

Nell’ anniversario della scomparsa dei propri cari, li ricordano con affetto e amoreMassimo, Luca, Fabio, Daniela, Samantha, Samuel e Anika.

LANFRANCO RABACCHI

Nel 4° anniversario della scom-parsa lo ricordano con affetto la moglie Lina, i figli Claudio e Cinzia, la nuora il genero e i nipoti.

BRIONI FRANCESCO (FALCO)Una luce colma d’amore è accesa nel mio cuore. Il tuo sorriso e la tua dolcezza resteranno per sempre scol-pite nella mia memoria. Maria Luisa

LUCIANO PATERLINI

A 3 anni dalla scomparsa lo ricordano con immutato affetto la moglie Lucia, i figli Daniele, Davide, Simonetta e Daniela, la nuora, i generi e le nipoti.

FRANCESCO SALATI CARMELINA BENEVENTINel 3° anniversario della scomparsa la ricordano con affetto il marito Gian-netto, il figlio Ivano, la nuora Laura e i nipoti Marco e Simona.

NATALINA (BICE) TRUZZI DANIELE RIGHINell’anniversario della loro scomparsa

li ricordano con affetto i figli la nuora e i nipoti

Nel 18° anniversario della scom-parsa, lo ricordano con immutato affetto i figli, i famigliari e i nipoti.

DIONELLO MARANI

REDAZIONE: VIALE MONTEGRAPPA, 54 NOVELLARA (RE) TEL. 0522/654447

Direttore responsabile: Dino Medici Proprietario: Circolo il Contemporaneo

Capo Redattore: Paolo Paterlini Redazione: Marco Villa, Giovanni Franzoni, Giovanni Panini, Paolo Bigi, Simone Oliva,

Sara Lanza

Impaginazione: Ci&Wi Corso Garibaldi, 36 Stampato presso Tipolito Lugli Novellara via Prov.le Nord, 20/C

Il contenuto degli articoli firmati esprime l'opinione dell'autore e non necessariamente quella della redazione

mensile novellarese d'informazione Autorizzazione Tribunale Reg. stampa RE nº589 del 7/12/89

Sped. in abb. post. comma 27 art.2 Legge 549/95 - Fil. RE gr.III 70%

Nell’anniversario della scomparsa dei propri cari e del compleanno di Cenerina, li ricordano con tanto affetto i figli Mirca,

Mirco con Claudia e i nipoti Mauro, Diana, Dario e Diego.

SERGIO MARASTONI CENERINA FERRARINI

RINGRAZIAMENTOL’AVIS, scusandosi per un ritardo dovuto a problemi di co-municazione, ringrazia la Bocciofila Novellarese e la signora Meschieri Novella che con generosità hanno donato a favore della nostra Associazione.

AVIS INFORMASabato 11 e domenica 12 giugno 2011, presso la sede AVIS di Novellara, ci sarà la consueta donazione di sangue.Presentarsi dalle ore 7,30 alle 11,00Alimenti permessi prima della donazione compresi gli esa-mi annuali: acqua, camomilla, caffé, spremute, il tutto senza zucchero. Evitare tassativamente latte e suoi derivati.

PENSIERINOVIVRAI MEGLIO SE SEI UTILE A QUALCUNOSE NON HAI MAI DONATO SANGUE PUOI CAPIRE PERCHE’ MANCA Il Segretario Ghidini Piero

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Tel.0522/654224 - Fax 0522/654545 - Email [email protected] - Internet www.lombardinivini.it

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