Portico 281

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Giornale "Il Portico" n. 281 settembre 2011Novellara (RE)v.le Montegrappa, 50tel.0522-652131

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ANNO XXX MENSILE NOVELLARESE D'INFORMAZIONE Settembre 2011 n.281

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“Terra” è il tema della quarta edizione del festival Ugua-li_Diversi. Interventi, tavole rotonde, cinema, teatro, la-boratori e approfondimenti che vogliono far discutere e riflettere sulle fratture tra l’uomo e la sua terra. Fratture sociali, ambientali, etiche e di convivenza che devono es-sere comprese ed affrontate. Forte il coinvolgimento del volontariato locale, dei giova-ni, delle scuole, delle aziende agricole che propongono un ricco e gustoso programma: uno speciale Mercato dei contadini, menù ed aperitivi a Km zero a cura dei ristoranti del centro storico, la dimostrazione e manipolazione del Pane dal Mondo, la biblioteca vivente dell’associazione La Fi-Umana ed i laboratori creativi di ComixComunity sulle caricature ed i fumetti al trancio, la bici staffetta a cura di 9PedAli e il nordic walking a cura dell’ANWI e tanto altro… Il festival offrirà l’occasione per festeggiare anche la il Cit-taSlow Sunday, la feste delle città del buon vivere secondo

Tre giorni di Festival sulla TerraIl 23, 24 e 25 settembre a Novellara, Correggio e Bagnolo in Piano le giornate del Festival Uguali_Diversi

la filosofia Slow Food. Grazie alla collaborazione con la Condotta Slow Food di Reggio Emilia sabato 24 settem-bre dalle 15 alle 18 sotto ai portici della Rocca – in replica alla domenica - verrà realizzato un laboratorio educativo “Le mani in pasta. Il pane e le sue qualità” per adulti e famiglie (liberamente frequentabile), inserito all’interno del percorso educativo “Il grano e il pane, lo spirito della Terra Madre” aperto dalle 9.00 alle 20.00. Alle 19.30 al Caffè di Palazzo Bonaretti si svolgerà il laboratorio del gusto “La riscoperta del pane: farine, lievitazione, i segreti della qua-lità” alla presenza di un fornaio aderente a Pan de Re, il tipico pane reggiano. Il laboratorio è a numero chiuso. La partecipazione gratuita richiede la prenotazione obbligato-ria all’indirizzo mail: [email protected] scoprire tutte le attività didattiche per bambini, gli in-contri e le visite guidate visitare il sito www.ugualidiversi.org

I lavori, sospesi dopo il provvedimento prefettizio del 5 aprile, dopo tale sentenza potevano riprendere, alla luce di un pronunciamento giudiziario che oltre-tutto ha rasserenato anche il clima generale creatosi intorno al cantiere. La Prefettura ha scelto di reiterare nei confronti della Bacchi, in data 4 agosto, il provve-dimento di interdittiva. Rispetto a quello già annulla-to dal TAR, il nuovo provvedimento del Prefetto ope-ra introducendo alcuni elementi ulteriori, ritenendoli, a suo giudizio, rafforzativi rispetto ai precedenti ed esaustivi rispetto alle richieste del TAR di dimostra-re l’effettivo condizionamento della ditta Bacchi da parte di elementi in odore di mafia. Ora, sulla base di queste vicende, Iniziative Ambientali, nella sua qualità di stazione appaltante, cioè di soggetto che assegna i lavori, dopo pochi giorni dal ripristino del contratto, premessa per la riconsegna del cantiere, ha nuovamente sospeso il contratto con la Bacchi. Ha altresì proceduto ad ulteriori approfondimenti di quanto verificatosi e dei possibili sviluppi della vicen-da, consapevole che un’opera in avanzato stato di realizzazione non può interrompersi per troppo tem-po con pesanti riflessi su occupazione, aggravio di costi, deterioramento delle opere incomplete.Occorre tenere presente che anche da parte nostra, come per le istituzioni pubbliche, si sta operando con attenzione alla lotta alle infiltrazioni mafiose che sembrano interessare anche le realtà della provincia di Reggio. Questa è un’ ottica con cui le scelte che si andranno a compiere devono misurarsi. Le scelte possibili evidenziate sono diverse, possono ricalca-re la via seguita a seguito della precedente interditti-va: attendere di nuovo le determinazioni del TAR e fra qualche mese, conosciuta la decisione di questo consesso, ritrovarsi forse allo stesso punto di dover attendere un nuovo giudizio del grado superiore del Consiglio di Stato. Altra scelta potrebbe essere quella della estromissione della Bacchi dal cantiere e l’indi-zione di una nuova gara d’appalto, con rischi di un contenzioso infinito che in casi analoghi molte volte si è risolto con il risarcimento di pesanti danni alle ditte estromesse con il pratico pagamento doppio dei lavori, a chi li ha eseguiti e a chi è stato ingiusta-

Riflessioni e possibili soluzioni per i lavori della Tangenziale di NovellaraIl TAR (Tribunale Amministrativo) di Parma con sentenza emanata il 26 luglio 2011, ha annullato l’interdittiva (esclusione dai lavori pubblici) del Prefetto nei confronti della ditta Bacchi, assegnataria dei lavori relativi al 3° stralcio della tangenziale, in corso di costruzione.

di Michele Crotti presidente di Iniziative Ambientali - stazione appaltante

mente estromesso. Per evitare ulteriori ritardi nel-la esecuzione della tangenziale di Novellara, che è opera di interesse pubblico, occorre anche valutare il ricorso a opportunità operative discrezionali, offerte dalle stesse leggi che riguardano la lotta antimafia, che consentono di conciliare la doverosa azione con-tro le infiltrazioni mafiose e l’interesse pubblico a che le opere pubbliche siano completate. Si punta in tale modo a limitare realisticamente aggravi insosteni-bili dei loro costi e dei tempi di realizzazione. Nello specifico del nostro caso, significa la possibile con-ferma dei lavori alla Bacchi, in pendenza della nuova sentenza del TAR. Posto che la emessa sentenza del TAR è in ogni caso un fatto significativo, un giudizio che ha ridimensionato per ora il sospetto di infil-trazioni mafiose, con questa scelta si conseguirebbe la rapida ripresa dei lavori della tangenziale, che nel

giro di pochi mesi potrebbero essere conclusi. Alcuni punti rilevanti sono da considerare per perseguire il completamento in tempi ragionevoli della tangen-ziale di Novellara: i lavori sono in avanzato stato di realizzazione, ben oltre la metà della loro consi-stenza; la messa in funzione di questo tratto stradale permette, oltre l’alleggerimento del traffico sul centro di Novellara, di valorizzare anche il tratto realizzato e completato dalla Provincia sempre in territorio di Novellara (bretella Mecugni) proprio per dare fun-zionalità agli stralci della tangenziale di Novellara. In coerenza con quanto prospettato lavoriamo affinché sia in ogni caso individuata in modo condiviso una soluzione al problema del completamento dell’ope-ra.

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Le molteplici dichiarazioni esistenti riguardanti la tutela dei diritti dei bambini e delle bambine rappresentano una piattaforma normativa che ha bisogno di essere costan-temente richiamata e posta all’attenzione delle persone, perché si trasformi in costume culturale e reali pratiche di rispetto e valorizzazione di ciascuno. Spesso queste di-chiarazioni sono considerate così vere da essere date per scontate, ma il tema stesso del rispetto dei diritti dei minori e delle donne è così connesso con i doveri di ogni singolo componente della comunità e delle comunità che è ne-cessario occuparsene: in primo luogo parlandone a diversi livelli, per superare lo scollamento tra le enunciazioni di principio, a cui tutti formalmente aderiscono, e la pratica di rispetto dell’alterità, in secondo luogo perché spesso le

“A sostegno dei diritti dei minori e delle donne”

di Agnese Vezzani, Fiorenza Ferrari, Stefano Mazzi

Nel Consiglio Comunale del 28 luglio è stata discussa e approvata una mozione del gruppo di maggioranza, per sostenere e tutelare i diritti dei minori e delle donne. La violenza sulle donne e sui bambini è un fenomeno gravissimo e tuttora presente, purtroppo anche a Novellara, in diverse forme, che vanno dall’incuria, alla negazione del diritto allo studio, alla violenza fisica e ai matrimoni forzati.

sopraffazioni più gravi, come quelle dei matrimoni forzati, sono coltivate nell’ombra o coperte da giustificazioni che, impropriamente, si richiamano alle differenze culturali. Negli ultimi mesi il processo di integrazione delle per-sone provenienti da diverse culture sta attraversan-do un momento molto delicato, in cui è evidente che i bambini e le bambine sono talvolta vittime di pregiudizi culturali dei loro stessi familiari, che non sono spes-so a sufficiente conoscenza del fatto che le diverse for-me di violenza e sopraffazione non sono tollerabili. Spesso queste pratiche sottendono il concetto che un es-sere umano possa essere superiore ad un altro, in par-ticolare se quest’ultimo è di genere femminile. Citiamo a titolo di esempio anche il fatto che alle donne viene

spesso negata la possibilità di imparare la lingua del pa-ese che le ospita. Ma il diritto internazionale, che afferma invece la pari dignità tra i due sessi e i diritti inviolabili dei bambini e delle bambine, è in realtà il vero punto fermo che ci unisce, al di là e indipendentemente dalle nostre differenze individuali, di genere, età, culturali, economi-che o religiose che siano. In più c’è un’importante novi-tà : ora le nuove generazioni chiedono aiuto alle diverse istituzioni con cui vengono a contatto, escono spontane-amente dal silenzio, nell’angoscia interiore ma con fidu-cia. È doveroso quindi da parte nostra sostenere questo cambiamento importante, che ci vede da tempo e ora urgentemente in prima linea ad affrontare discorsi diffi-cili sia sul piano culturale che dei comportamenti pratici. I casi specifici di cui le varie istituzioni sono venute a co-noscenza sono stati affrontati dagli enti competenti, ma è necessario che l’Amministrazione continui ed implementi il lavoro fin qui svolto a favore della valorizzazione di cia-scuno. Abbiamo voluto, con questa mozione, incoraggia-re una piena e sana integrazione che parta dai diritti del singolo, sia esso italiano o straniero, maschio o femmina, adulto, bambino o adolescente. Ci siamo richiamati an-che al concetto di rete istituzionale, territoriale ed europea, perché è importante e utile, vista la complessità e la delica-tezza del tema, non affrontarlo da soli o con limitate com-petenze specifiche. Vorremmo dunque mettere in campo una serie di azioni concrete, da un lato per sottolineare tra i cittadini concetti già enunciati, conosciuti e non negoziabili, dall’altro per incontrare le singole persone, non solo i rap-presentanti delle comunità, per sostenere il superamento degli stereotipi di genere, che sia un cambiamento cultura-le efficace e diffuso, qui, a Novellara.Questi sono, in sintesi, gli impegni assunti:Promuovere iniziative di sensibilizzazione all’interno dell’intero tessuto sociale novellarese;Promuovere un tavolo di discussione e formazione su questi temi con i servizi e con le istituzioni che operano a livello sovra-comunale e provinciale, per costruire e mi-gliorare la rete territoriale e i protocolli di intervento;Formulare proposte agli uffici competenti affinché nelle pratiche di conferimento della cittadinanza si presti atten-zione anche al rispetto dei diritti umani, dei minori e delle donne;Promuovere la più ampia divulgazione e confronto sul tema dei diritti umani, a partire dalla “Carta dei valori e della cittadinanza” e dalla Carta Costituzionale, all’interno delle diverse comunità novellaresi, inserendo questi docu-menti tra quelli da sottoscrivere nel momento del conferi-mento della cittadinanza; Implementare i progetti di educazione alla genitorialità e al superamento degli stereotipi di genere in tutte le proget-tualità avviate.Vogliamo, in sostanza, sottolineare e ribadire che i diritti umani sono un valore assoluto e la loro negazione non può essere giustificata dalle differenze di cui ognuno è portatore.

Festa Reggio 2011 - Il segretario Nazionale del PD Pier Luigi Bersani in compagnia di Roberta ed Eletta due volontarie novellaresi impegnate nella cucina del ristorante “Sapori del Sud”

presso il quale il segretario si è intrattenuto a cena con collaboratori e amici.

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Lettera aperta a imprenditori e imprenditrici novellaresi

Nel mese di maggio fu inviata una lettera al Portico, con la quale un giovane novellarese chiedeva aiuto per migliorare la qualità della sua vita, ricordando il suo non esaltante passato di bullo e scemo di turno. Diceva che nel suo spec-chio si vedeva migliorato anche se era convinto che gli altri lo vedessero ancora come una volta.Oggi a distanza di alcuni mesi, sono io a scri-vervi, in qualità di Assessore ai Giovani del Comune di Novellara invitandovi a prendere il nostro Centro Giovani come punto di riferimen-to per dare qualche possibilità ai nostri giovani

disoccupati. Un Centro Giovani sul quale abbiamo investito e vorremmo investire ancora di più attraverso un bel “Progetto Giovani” che ha come primo obbiettivo di rafforzare il senso di comunità e di appartenenza, ma soprattutto stimolare nei nostri ragazzi quell’amore per il territorio che ti porta ad essere il tutor/custode di esso non il teppista annoiato il cui primo obbiettivo e “divertimento” è quello di danneggiare la cosa pubblica. Questo è un impegno e una sfida che mi sono posto, un obbiettivo da raggiungere. Qualche piccola risposta c’è stata, ci sono segnali molto positivi, c’è dialogo tra Amministrazione e giovani, un dialogo sincero e trasversale. Questo per me è qualcosa di importante, perché serve a dare fiducia, quello che neces-sita oggi per affrontare il domani.Mi rivolgo a tutti voi nella convinzione che la nostra economia locale sta migliorando anche se più in generale non vi sono prospettive rosee. Rivolgetevi al Centro Giovani, perché se potessimo dare qualche risposta attraverso il Centro, questo rafforzerebbe ancora il nostro lavoro, e darebbe ancora più credibilità ad un progetto che non vuole creare solo momenti di divertimento, ma anche responsabilizzare i nostri giovani, renderli protago-nisti, ascoltarli e cogliere le loro idee, lavorare con loro. Dare alcune risposte occupazionali è come dare acqua ad una pianta che sta per seccarsi, i nostri giovani sono un patrimonio che va valorizzato, sono la base del nostro futu-ro. Vi chiedo quindi di ascoltarli e di aiutarci a concretizzare obbiettivi anche se a volte sembrano difficili. Se dovessimo riuscire a lavorare davvero in sinergia potremmo realizzare un vero laboratorio per lo sviluppo del senso di comunità che potrebbe un domani diffondersi anche ad altre realtà. Vi chiedo pertanto di dare questa chance ai nostri giovani, di metterli alla pro-va, sono ragazzi che conosciamo, tra di loro ci sono anche i vostri vicini di casa che magari avete visto crescere come i vostri figli o qualche ragazzo che almeno una volta avete visto girare per le vie del paese.Aiutateci ad aiutare i nostri ragazzi, sono convinto che i frutti li raccogliere-mo tutti insieme. Per la parte operativa, qualora ci fosse bisogno, possia-mo anche coinvolgere agenzie, possiamo fare un incontro per creare una strategia territoriale di occupazione. Sono a vostra disposizione sin da ora, potete contattarmi quando volete. Da Amministratore desidero ringraziarvi anticipatamente per tutto quello che riuscirete a fare.

Youssef Salmi Assessore ai Giovani - Associazionismo e volontariato

Lorenzo qual’è stato il tuo ruolo nel proget-to? Sono un elettricista dipendente della Riese Energy Group, la ditta che si è aggiudicata i la-vori per la realizzazione di questa infrastruttu-ra. In questo progetto sono stato direttore del cantiere, mi sono occupato a 360 gradi di tutti gli aspetti “concreti” necessari alla realizzazio-ne, dagli impianti di muratura fino alla messa in servizio dell’impianto. In questo importante progetto sono stati coinvolti varie figure, tutte novellaresi d’origine, come Simone Bellini che si è occupato della progettazione degli impianti, e l’architetto Andrea Oliva con il compito della

direzione dei lavori, oltre che della progettazione architettonica.Quando sono iniziati i lavori e quando sono terminati? Sono iniziati il 20 mar-zo 2011 per riuscire a consegnare l’impianto e metterlo in servizio il 29 luglio. Ufficialmente solo nel mese di settembre si sono potuti completare i lavori di asfaltatura, ma l’impianto fotovoltaico è stato collegato alla rete Enel il 29 luglio.Ci sono stati disagi per i clienti della galleria durante le fasi di avanzamento del progetto? Essendo il parcheggio realizzato in due parti, con la via di accesso al centro commerciale nel mezzo, si è lavorato prima su un lato poi sull’altro. Questo ha comportato inevitabilmente disagi per gli esercenti e per i clienti, sia della zona sportiva che della zona commerciale, Coop in primis. Confrontandoci costantemente e ragionando insieme a tutti gli esercenti della zona, abbiamo cercato di adottare soluzioni per ridurre al massimo il disagio per i frequentatori. Abbiamo affisso apposita segnaletica, organizzato il trasferimento dei carrelli del-la Coop... è stato fatto il massimo, per ridurre i disagi.Chi e come utilizza l’energia prodotta ? Rimpianto è di proprietà del Comune di Novellara, il quale ha ottenuto il duplice obiettivo di realizzare un parcheggio coperto per asservire ai bisogni della zona commerciale e sportiva, e installare un sistema di pannelli fotovoltaici utili a ridurre la quantità di C02 immessa in at-mosfera e allo stesso tempo produrre energia elettrica da immettere in rete, con l’importante obiettivo di compensare i consumi delle scuole elementari e medie. Con il sistema dello “scambio sul posto”, regolamentato con legge dello Stato, l’energia prodotta dall’impianto viene immessa in rete per poi essere compensa-ta con quella che il Comune dovrebbe pagare all’Enel per i consumi delle scuole. E’ stato installato un apposito contatore di energia, attraverso il quale è possibile monitorare in continuazione i Kw prodotti.Lorenzo, alcuni numeri tecnici del progetto: quanta energia prodotta all’an-no, quanti pannelli utilizzati... Gli impianti complessivi realizzati in questo pro-

Fotovoltaico nel parcheggio della Galleria Cooperatori: un novellarese doc al comando del cantiereA conclusione dei lavori del nuovo parcheggio coperto della Galleria Cooperatori, abbiamo intervistato Lorenzo Carnevali meglio conosciuto come il “Duce”, per farci raccontare nel dettaglio le caratteristiche di questo importante investimento per il Comune di Novellara.

di Paolo Bigi

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Chi era e cos’ha rappre-sentato Luigi Slanzi?Innanzitutto era un novel-larese, che amava profon-damente la sua cittadina e la sua comunità. Ma nei tratti della sua distinzione (formali e confidenziali alo stesso tempo) emergeva la personalità di Luigi Slanzi, uomo sobrio ed elegan-te, capitano d’impresa e persona, come tante, che frequentava i portici, i bar,

il teatro, le sedi istituzionali e altri luoghi d’aggregazione. Vivendo Novellara appieno in modo semplice e intenso.La vicenda umana e professionale del commendatore è strettamente legata alla “Slanzi”, ad una fabbrica e ad un marchio che ha fatto conoscere e apprezzare Novellara anche al di là degli stessi confini nazionali. Luigi Slanzi è nato e cresciuto nella fabbrica, come dirigente che ne rappresentava la proprietà, l’immagine, le relazioni, la capacità di fare mercato. Lavoro fatto in equipe con i fratelli e i cugini, dopo aver preso le redini aziendali alla morte del fondatore Pietro Slanzi. La storia della “Slanzi” è nota e conosciuta; storia di lavoro e di reddito assicu-rato a centinaia di famiglie; storia costellata di successi e segnata dalla crisi della meccanica agricola e da un modello d’impresa (familiare e molto legato alla comu-nità d’appartenenza) che un capitalismo sfrenato e dal volto poco umano ha, inopinatamente (vedasi il tracollo dell’economia dei giorni nostri) espulso dal mercato.Ma torniamo all’uomo, o meglio al novellarese Luigi Slanzi. E nel tornare ad Esso mi faccio assistere da

ricordi personali che, meglio di altre considerazioni, possono aiutare a comprendere la dimensione umana del commendator Slanzi. La faccio in modo informale, scrivendo con la semplicità e la confidenza che Lui riu-sciva ad instaurare nei rapporti umani. Una confidenza che svolgeva il compito di mettere a proprio agio gli altri, chiunque essi fossero.Ho conosciuto il commendatore un giorno in palestra. Era passato a prendere la figlia Alessandra alla fine di un allenamento di basket. Io ero lì in quanto allenatore della squadra. Si avvicinò, mi salutò, mi diede la mano e m’incoraggiò nel seguire al meglio la squadra. Rimasi senza parole. Non ero preparato a tanto stile, disponi-bilità, umanità, eleganza.Da allora le occasione per incontrarlo furono, specie ne-gli anni successivi, parecchie e tutte improntate a modi e comportamenti che difficilmente si riscontrano e si possono apprezzare.Dico questo cose senza piaggeria e senza altre finalità, se non quella di riconoscere le dote di una persona e il bene che quelle doti, messe a frutto, hanno prodotto a favore della nostra gente, della nostra comunità.Luigi Slanzi ha amato profondamente Novellara. Non c’è dubbio e le testimonianza possono essere tante e articolate. Voglio proporvene anch’io alcune: una riguarda la costituzione della Pro-Loco di Novellara. Credo che in pochi sappiano che fu tra i Soci costituenti e, tra questi, il primo, nel senso della convinzione, dell’impegno e del sostegno anche materiale che profuse nell’obiettivo della creazione dell’associazione di promozione turistica. Un ricordo molto bello dei giorni successivi. Ci vedemmo occasionalmente e avvicinandomi mi disse i complimenti che aveva ricevuti da alcuni colleghi imprenditori che avevano letto sul giornale la notizia. Che bello vedere

un personaggio di tale caratura entusiasmarsi (ed en-tusiasmare) per una cosa, rispetto ai suoi impegni e, immagino, preoccupazioni , tutto sommato piccola o se vogliamo marginale. L’altra riguarda i vari incontri che come sindaco ho avuto con Lui. Ho trovato sempre un uomo, un capitano d’impresa, il dirigente di una grande associazione d’impresa che riusciva a mettere avanti a tutto l’interesse generale di una determinata operazione, iniziativa, realizzazione. Dote molto rara. E, purtroppo, quasi assente ai tempi nostri, ove l’interesse è sempre rivolto al privato, al particolare, al contingente e mai al pubblico, al domani, allo sviluppo della socialità e dell’essere bene di una comunità. Di tutto ciò voglio darne riscontro e testimonianza. Spesso mi viene di pensare ai tanti personaggi che hanno fatta bella e accogliente la nostra comunità. Ci penso e rivedo le loro opere, risento le loro parole, rivivo la loro vicinanza. Tra questi c’è Luigi Slanzi. E mi chiedo: quale filo conduttore avevano? Quale filo conduttore accomunava Luigi Slanzi a Marta Beltrami piuttosto che a Tonino Mariani o Franco Taglia-vini o a Giannetto Gatti? Credo che la nota dominante fosse proprio l’amore per la loro terra, la loro gente, la loro comunità. Un amore umile, forte, vero, essenziale. Una vita che può essere e diventare essa stessa un atto d’amore. Vorrei che gli esempi di queste persone, straor-dinarie e umili, eleganti in saggezza e buon senso, fossero un faro per il nostro domani e, ancor più, per l’avvenire della nostra comunità.

di Sergio Calzari

La scomparsa del comm. Luigi Slanzi: se ne va un pezzo di storia della “Motori Slanzi”Nei giorni scorsi, in modo silenzioso quasi informale, ci ha lasciati il commendator Luigi Slanzi, persona nota, stimata, certamente ben voluta a Novellara, e non solo.

getto sono in realtà 3, di cui 2 nel parcheggio della Galleria Cooperatori, ed 1 sul tetto della palestra di San Giovanni. I due impianti del parcheggio hanno una potenza nominale di 197,4 Kw di picco cadau-no. Mentre quello di San Giovanni 55,2 Kw di pic-co. Complessivamente la portata del progetto è di 450 Kw. Sono stati posati dei pannelli policristalli-ni, ed ognuno ha la capacità di produrre 235 Watt. I pannelli del parcheggio hanno un inclinazione di

30° verso sud, ed occupano una superfice di 2721,6 metri quadri. In totale gli impianti producono circa 480.000 Kwh l’anno. Ma il dato secondo me più im-portante, è che con questo progetto non si immetto-no in atmosfera 250.000 Kg di C02.Com’è garantita la sicurezza dell’impianto? La sicu-rezza dell’impianto è garantita da appositi sistemi di videosorveglianza, e dalla combinazione di sistemi antintrusione meccanici e digitali.

Ringraziamo tutti i genitori della scuola statale dell’Infanzia “IL GIRASOLE”, che hanno colla-borato all’organizzazione della festa di fine anno rendendo possibile il divertimento dei bambini, la preparazione del pranzo e la realizzazione di uno spettacolo entusiasmante.

Il personale della scuola

Ringraziamenti

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L’URP informa... rubrica a cura dell’ufficio relazioni con il pubblico

S.GIOVANNI DI NOVELLARA (RE) via Provinciale Sud, 45 tel.0522657123 - fax 657735 email: [email protected]

ALBO PRESIDENTI SEGGIO E ALBO UNICO SCRUTATORI Ad Ottobre scade il termine per presentare la do-manda di iscrizione all’Albo dei Presidenti di seggio elettorale. Gli interessati dovranno far pervenire le domande all’Ufficio Elettorale del Comune. I moduli necessari alla richiesta possono essere scaricati dalla pagina web del comune all’indirizzo (sezione “citta-dino” > “essere cittadino” > Albo Presidente o Albo Scrutatori) oppure direttamente all’Ufficio Elettorale. Ricordiamo che è possibile iscriversi anche all’Albo Unico Scrutatori di seggio elettorale. Gli interessati dovranno far pervenire le richieste entro il mese di Novembre. Anche in questo caso i moduli necessari possono essere presi dal sito web del comune o all’uf-ficio elettorale al momento della domanda. Entro il 15 Gennaio la commissione elettorale Comunale, esaminate le domande pervenute, procederà all’ag-giornamento dell’Albo.

CHIUSURA PERMANENTE AL TRAFFICO VEICOLARE DI VIAZZA S. BERNARDINO Con ordinanza n. 131 del 27/08/2011 è stata imposta la chiusura permanente al traffico, con esclusione dei residenti, di Viazza S. Bernardino nel tratto compreso tra l’intersezione con strada S. Bernardino e Strada Boschi.

15° CENSIMENTO GENERALE: AI BLOCCHI DI PARTENZA!Il prossimo Censimento Generale della Popolazione e delle Abitazioni avrà come data di riferimento il 9 ottobre e comporterà un notevole impegno da par-te del Comune, dei rilevatori e dei cittadini, ma darà modo di avere un quadro più puntuale e preciso sulle evoluzioni del nostro paese. Per la prima volta i que-stionari saranno spediti per posta direttamente alle famiglie e non più distribuiti dai rilevatori. Nella lettera d’accompagnamento, che verrà spedita dal 12 set-tembre al 22 ottobre, saranno fornite anche le cre-denziali per l’inserimento informatizzato dei dati. Per maggiori informazioni puoi fare riferimento all’URP oppure rivolgerti al personale qualificato dell’Istat che il giorno 8 NOVEMBRE 2011 dalle ore 10.00 alle ore 18.00 farà tappa a Novellara in Piazza Unità d’Italia in occasione del “CENSUS TOUR”.

DOMANDA RIDUZIONE RETTE SERVIZI SCOLASTICI: SCADENZA 30 SETTEMBREEntro il 30 settembre i genitori possono presenta-re la domanda per la riduzione sulle rette relative ai servizi scolastici (rette scuola materna e nidi comu-nali, mensa e trasporto) consegnandola unitamente alla dichiarazione ISEE presso l’ufficio protocollo o all’URP, nei rispettivi orari di ricevimento al pubblico. Info e modulistica su www.comune.novellara.re.it alla voce Guida ai Servizi: procedimenti e modulistica/RIDUZIONE RETTE SCOLASTICHE

NOVITA’: RILEVAZIONE MENSILE ISTAT DEI PERMESSI DI COSTRUIRE, DIA ED EDILIZIA PUBBLICADal giorno 1 settembre la compilazione dei model-li per la rilevazione Istat dovrà avvenire unicamente con la procedura on-line collegandosi al sito dell’Istat

all’indirizzo https://indata.istat.it/edilizia. Il tecnico che compilerà il documento dovrà poi conservare il codi-ce del modello compilato da comunicare al comune, apposto sul frontespizio automaticamente dal siste-ma. Tale codice ha una duplice funzione: per il rispon-dente, di poter attestare l’avvenuta compilazione; per il comune, di poter associare univocamente alla do-cumentazione tecnico-amministrativa. pertanto a far data dal 01 settembre non potranno essere accettati permessi di costruire privi della compilazione, ove necessaria, dei modelli istat on line, come sara’ ne-cessario provvedere a ricompilare on line i modelli dei permessi di costruire gia’ rilasciati e non ancora ritirati entro il mese di agosto.

ACQUA: DIRITTO UMANO UNIVERSALE SENZA RILEVANZA ECONOMICAE’ stata approvata nel Consiglio Comunale del 28 luglio la mozione il gruppo di maggioranza che richiede d’inserire nello statuto comunale, en-tro 90 giorni dall’approvazione, i seguenti punti: il riconoscimento del diritto umano all’acqua, la conferma del principio della proprietà e gestio-ne pubblica e solidaristica del servizio idrico e il ri-conoscimento che il servizio idrico integrato è un servizio pubblico locale privo di rilevanza economica.

IN BIBLIOTECA…AD ALTA VOCE!La biblioteca di Novellara organizza un corso di lettu-ra espressiva con l’attrice Monica Morini del Teatro dell’Orsa. Quattro appuntamenti dedicati all’arte del-la lettura e dell’ascolto rivolto a genitori, nonni, edu-catrici e aspiranti lettori volontari per la Biblioteca di Novellara. Gli incontri, ad iscrizione obbligatoria, si terranno il 19/26 ottobre e il 9/16 novembre in bi-blioteca alle 20.30.Ai partecipanti è richiesto di porta-re: un libro o storia amata nell’infanzia, un libro per ragazzi letto o incontrato di recente, il libro che ti ha fatto amare i libri, una poesia e una filastrocca

DO YOU READ? LIVE ROCK & POETRY LECTURESLa biblioteca di Novellara propone una rassegna di reading musicati per aprire le proprie porte alle nuo-ve generazioni di lettori e ha scelto di farlo a suon di Rock attraverso parole importanti di autori, poeti, artisti, che hanno fatto del verso un’arma per lanciare irriverenti grida di rivoluzione, per riaffermare l’unici-tà del vivere, per sfuggire all’omologazione, all’apa-tia, ad ogni forma di vigliaccheria artistica e sociale. A interpretare le parole di Majakovskij, Baudelaire, Bukowski, Dostoevskij, Dylan Thomas, Pasolini e altri maledetti sarà il corpo/voce di Stefano Cenci, afferma-to attore della scena nazionale; il carburante, il fuoco che alimenterà le letture verrà da alcuni gruppi rock emergenti, giovani musicisti di Novellara e limitrofi che hanno deciso di aderire con la loro arte al proget-to; teatro di questi accadimenti saranno, prima di ap-prodare alla Biblioteca Comunale G. Malagoli, alcuni locali del territorio che sono da sempre attenti soste-nitori e programmatori di musica e cultura. Il titolo del progetto Do You Read? Ha una doppia valenza. Vuole innanzitutto chiedere, con tono anche provocatorio Tu leggi? partendo dal presupposto che nel nostro paese la cultura della lettura sta scomparendo per la-sciare spazio ad abitudini molto più effimere. Ma Do

You Read? in gergo aeronautico vuole anche dire Mi ricevete? e cioè Mi sentite? Siete con me? e ci piace immaginare che i fantasmi degli autori che saranno letti siano proprio lì a gridare Ci siete? Siete con noi? Ci sentite? con la disperazione di chi ha l’agghiaccian-te paura di essere stato dimenticato nella Storia, e che la propria fiamma sia spenta per sempre. Ecco il calendario completo dei reading:12 ottobre Antico Bar Roma ore 21.30 3 novembre Sisten Irish Pub ore 21.30 21 novembre La tana delle rane ore 21.30 14 dicembre Biblioteca G. Malagoli ore 21.30 CORSO DI ITALIANO PER STRANIERISi ripete anche per l’anno scolastico 2011/2012 il corso di Alfabetizzazione di Lingua Italiana rivolto agli stranieri tenuto dal Prof. Francesco Le Rose per conto del Centro Territoriale Permanente di Luzzara (R.E.). Le iscrizioni verranno effettuate a partire dal 19 settembre presso la Scuola Elementare di Novellara e presso l’URP (presentando un documento di ricono-scimento in corso di validità ed il permesso di sog-giorno). La sede del corso sarà la Scuola Elementare di Novellara. Gli orari e le date verranno comunicate al più presto (indicativamente i corsi si terranno in orario pomeridiano/serale a seconda delle esigenze degli iscritti a partire dal 03 ottobre). Le lezioni si svol-geranno dal lunedì al venerdì. A fine anno scolastico verrà rilasciato un attestato di partecipazione al corso che potrà essere utilizzato come certificazione della conoscenza della lingua italiana ad un livello non in-feriore al livello A2 (ai fini del rilascio del Permesso di soggiorno CE per soggiornanti di lungo periodo). Per maggiori informazioni contattare l’URP all’indirizzo [email protected] oppure al n. di telefono: 0522/655417. GIORNATE EUROPEE DEL PATRIMONIO – 24 e 25 SETTEMBRE 2011 Non perdete l’occasione per partecipare alle visite gui-date gratuite al Museo Gonzaga, all’Archivio storico e all’Acetaia comunale di sabato 24 e domenica 25 settembre dalle ore 11.30 alle 13.00, con ritrovo alle ore 11.15 presso il Museo. Al termine della visita vi sarà uno spettacolo di danza contemporanea a cura del gruppo Coreutica Ànemos.

ESUMAZIONI PRESSO IL CIMITERO URBANOSi avverte la cittadinanza che, a partire dal 15 settem-bre, presso il cimitero urbano di Novellara, verranno eseguite le esumazioni delle spoglie mortali dei de-funti inumati presso il Campo Comune C/1 (ultimo campo lato sinistro del cimitero). Qualora i congiunti interessati non avessero ancora dato disposizioni re-lative alla destinazione dei resti esumati, sono pre-gati di contattare l’ufficio dei Servizi Cimiteriali del Comune di Novellara, Tel. 0522 655456.

QUANTI PUNTI HAI SULLA PATENTE?Ricordiamo che per conoscere in tempo reale la do-tazione attuale di punti è possibile registrarsi sul sito www.ilportaledellautomobilista.it oppure si può tele-fonare al numero 848782782, al costo di una telefo-nata urbana, e digitare i dati di nascita e della patente seguendo le istruzioni della guida vocale.

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Notizie a cura dell’Amministrazione Comunale

Dopo gli interventi di miglioramento e messa in si-curezza della zona della stazione, delle scuole d’in-fanzia di via Falasca e delle medie in via Novy Jicin, l’amministrazione comunale sta programmando nuovi interventi per garantire la tutela degli utenti più deboli della strada e dei residenti delle zone più traf-ficate di Novellara.Priorità assoluta alla tutela e alla salute degli stu-denti come precisa l’assessore alla scuola e al pia-no ciclabilità Stefano Mazzi: “Come promesso, la Giunta comunale ha approvato il progetto per l’at-tivazione di un senso unico di via Indipendenza (in corrispondenza del lato est della scuola elementa-re) per poter chiudere al traffico la zona scolastica all’entrata ed uscita da scuola degli studenti. Con quest’intervento si potrà ottenere una nuova pista

ciclabile e riorganizzare il sistema di sosta, anche in via I Maggio, dove un altro senso unico garantirà un miglior deflusso delle auto”. L’ufficio tecnico sta inoltre mettendo a punto la realizzazione di una nuova fermata ACT in via Provinciale nord davanti all’ex mercato della frutta con il posizionamento di un impianto semaforico a chiamata per gli studenti e utenti dei pullman ACT. Un intervento totalmente a carico dall’amministra-zione comunale di 25.000 euro circa e che garantirà maggior sicurezza ai residenti della zona nord est di Novellara che desiderano recarsi nella zona centro a piedi o in bici (zona Parco Poli). Non meno importante e altrettanto richiesto da gran parte della cittadinanza, l’istituzione di un’area pedo-nale nel lato nord di Piazza Unità d’Italia, nel tratto

Scuole, piazza, vie trafficate: gli interventi per garantire sicurezza stradale e attivare una mobilità sostenibile a NovellaraProseguono gli interventi da parte dell’Amministrazione Comunale a tutela degli utenti deboli della strada

di Sara Germani segreteria del Sindaco

compreso tra via Cavour e Corso Garibaldi. Questa zona storica diventa quindi a traffico limitato dalle ore 20.00 del sabato alle ore 2.00 del lunedì suc-cessivo dopo la riqualificazione di questi anni. L’assessore e Vice Sindaco Barbara Cantarelli sot-tolinea che tali scelte sono state condivise e concor-date con i residenti (che avranno a loro diposizione un telecomando apposito per l’attivazione dei dis-suasori) e offrirà agli esercenti nuovi spazi per pro-grammare iniziative ed esposizioni anche grazie alle recenti agevolazioni approvate in Giunta proprio per promuovere la vivacità della Piazza. Attiva da fine agosto la chiusura permanente al traffico, con esclusione dei residenti, di Viazza S. Bernardino nel tratto compreso tra l’intersezio-ne con strada S. Bernardino e Strada Boschi. Tale modifica alla viabilità permetterà di salvaguardare il fondo stradale, escludere la percorrenza della strada ai mezzi condotti da persone non residenti e garan-tire maggiore sicurezza, come richiesto dai residen-ti stessi.L’assessore alle opere pubbliche Roberto Gelosini annuncia la riorganizzazione della viabilità in via Costa, un intervento molto atteso da residenti ed esercenti. Il progetto prevede l’attuazione di un senso unico dove le auto potranno andare da viale Roma e Corso Garibaldi verso via Costa e Marchi, lo spostamento degli attuali parcheggi sull’altro lato della via in modo tale da poter permettere alle atti-vità di programmare le distese estive e la creazione di una pista ciclabile dove attualmente sono i par-cheggi.

Si avvia un anno scolastico denso di novità per le istituzioni scolastiche di Novellara e di tutti gli otto comuni della Bassa Reggiana perché la gestione dei servizi educativi e scolastici sarà da ora affidata all’Azienda servizi Bassa Reggiana.Quest’azienda di diritto pubblico ha acquisito il patri-monio dei comuni, accoglie circa 205 lavoratrici e la-voratori dipendenti dei comuni e di Progettinfanzia e avrà come obiettivo quello di gestire i nidi e le scuole dell’infanzia comunali. Inoltre, l’azienda erogherà servizi per le scuole statali dell’infanzia e dell’obbligo del territorio, oltre ai servizi sociali precedentemen-

Nidi e scuole dell’infanzia comunali: da settembre la gestione passa all’azienda Servizi Bassa Reggiana

te attribuiti all’associazione Progettinfanzia (Centro per le Famiglie, educatori territoriali, sportelli sociali e il co-housing) di un territorio eterogeneo di quasi 70.000 abitanti.Una scelta, votata all’unanimità (e senza astensio-ni) dal Consiglio dell’Unione Bassa Reggiana, per rispondere all’evoluzione della normativa in mate-ria di servizi alla persona e per mettere in comune l’esperienza maturata in questi anni sul distretto rispetto ai servizi educativi. Una sfida cruciale, so-prattutto in questo periodo di difficoltà come quello presente che porterà a una migliore sostenibilità dei

servizi comunali, garantendo il diritto della bambi-ne e dei bambini a servizi di qualità. Il Sindaco Raul Daoli, nel portare il saluto a tutti gli operatori scola-stici, ai bambini e alle loro famiglie ha ricordato che nello sviluppare il progetto per la creazione di que-sta azienda di diritto pubblico: “Abbiamo messo in campo un tavolo di lavoro serio, nella complessità delle norme e nell’interesse pubblico e nella dignità di utenti e lavoratori. Per noi la scuola non è un peso, ma un fattore identitario, e per questo si valorizzerà l’aspetto pubblico dell’Azienda Speciale, perché rite-niamo sia un valore irrinunciabile”.

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a Jacopo Pedrazzoliche festeggia il suo quarto compleanno con mamma Edith, papà Iljc, il fratellino Nicola,

nonni , zii e bisnonna.

Auguri

a ELISA MATTIONIper il suo secondo compleanno.

Auguri alla nostra principessa dai nonni Carla e Livio.

Auguri

a SAMUELE TIRELLIche festeggia il suo primo compleanno con

mamma Eugenia, papà Marco, la sorellina Sara, nonni e zii.

Anche quest’anno il comune di Novellara, in col-laborazione con Cooperativa sociale Solidarietà 90, ha organizzato il campo giochi dedicato a bambini dai 6 ai 12 anni. Dal 15 di Giugno infatti, il cortile della Scuola Elementare è stato animato dai molti bambini iscritti ai vari turni. La media settimanale dei frequentanti è stata di circa 75 bambini, facendo notare un notevole aumento di presenze ogni settimana. Il totale dei bambini iscritti si aggira intorno ai 160. Le attività svolte sono state tante: laboratori creativi (falegname-ria, giocoleria, creazione di oggetti da vendere al mercato, creazione di oggetti con materiale di re-cupero, costruzione di giochi…), preparazione di feste a tema (preparazione costumi e merenda insieme), giochi di società giganti e diversi giochi

in giro per il paese (come caccia alle tracce o cac-cia all’intruso), cacce al tesoro e giochi d’acqua. Le uscite sul territorio si rivelano sempre molto apprezzate da bambini e famiglie e la possibilità di usufruire dei trasporti comunali ha permesso agli operatori di organizzare anche quest’anno gite in piscina, nei parchi dei paesi vicini, al cir-colo tennis, ad equitazione, in fattoria didattica, alla Ludoteca di Correggio. Un’attività importante e che ormai si ripete da anni è il gemellaggio con i campi estivi di Bagnolo, Correggio e Campagno-la, dove i bambini hanno avuto modo di giocare insieme e di organizzare un mercatino cambio/scambio. Una novità del 2011 è stato il Laborato-rio di Inglese ‘SummerTime’: un educatore com-petente nell’insegnamento della lingua inglese ha

partecipato al campo due volte la settimana. In questi momenti, i bambini, suddivisi in gruppo, hanno avuto la possibilità di giocare in una lin-gua diversa, imparando così l’inglese senza però tralasciare il fondamentale aspetto ludico, che si pone da sempre come obiettivo e presupposto del Campo Giochi di Novellara. In occasione della Festa di Miss Anguria, la Pro.lo.co ha chiesto la collaborazione dei diversi servizi estivi per i bam-bini: il Campo Giochi si è occupato di costruire cinque spaventapasseri utilizzati durante la festa. Alla fine di ogni turno si è svolta la festa finale, in cui i bambini ha messo in scena lo spettacolo preparato nel corso delle due settimane di turno. Mentre alla fine del 4° turno è stata organizzata la notte in tenda e circa cinquanta bambini sono rimasti a dormire nel cortile della scuola trasfor-mato in campeggio per l’occasione! L’ultimo tur-no si è concluso mercoledì 14 settembre, vista la grande richiesta espressa delle famiglie. Gli educatori del campo giochi ci tengono a rin-graziare tutti i bambini e le famiglie e tutti quelli che hanno collaborato a farci trascorrere una bel-lissima estate insieme!

Gli educatori del Campo Giochi 2011

Campo Giochi, tra divertimento ed apprendimentoOttima partecipazione con oltre 160 iscritti. L’estate è passata in compagnia.

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Da oggi anche a Novellara

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Auguri

a FEDERICO SALVARANIper i suoi quattro anni da mamma Federica,

papà Stefano, il fratello Alessandrononni e bisnonne.

Auguri

a FEDERICO BELLESIAper i suoi primi quattro anni da mamma

Elena,papà Enrico, nonne Gloria e Serena

Auguri

a MATTIA RONDINIper noi è una gioia vederti crescere!!

Auguri, Auguri, Auguri da papà Marco, mamma Tania, nonni Mirella Riccardo Nilla, bisnonni Anto-nietta, Rainero e Lea, i cugini Sara e Cristian e gli zii

Mietta, Vittorio, Rossano e Cristina.

Piccole storie quotidiane

Una nutria sotto la poltrona! Incredibile ma vero.

E’ capitato alla famiglia di Zini Andrea abitante in via De Gasperi - zona Borgazzo - che lo scorso 13 settembre dopo che da alcuni giorni aveva notato alcune stranez-ze nel proprio appartamento, porte leggermente aperte e sedie spostate, si è accorto che i mobili del salotto (sedie e poltrone nuove) erano gravemente rosicchiati e i cavi di corrente in tensione collegati al computer, tranciati di netto, ha scoperto con grande stupore, nascosta sotto una poltrona, una nutria di notevoli di-mensioni. Era lei, senza ombra di dubbio, l’autrice dei danni causati.Andrea ha provveduto ovviamente a rimuovere l’ani-male e ad avvertire le autorità competenti.Ora sta facendo i conti dei danni causati, chiedendosi chi lo potrà mai risarcire.N.B. A pochi metri dall’abitazione dei sigg. Zini vi è un appezzamento di terreno da tempo incolto, con erbac-ce, habitat ideale per favorire la diffusione di insetti e piccoli animali quali ad esempio nutrie e topi.

Paolo Paterlini

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Con il forzato rientro dal debito pubblico, giocoforza nei prossimi anni ci ritroveremo di fronte al progressivo ri-dursi del tasso di crescita a livello nazionale. Il primo ef-fetto della stagnazione economica è la diminuzione del potere di acquisto degli stipendi e la conseguente caduta degli standard di vita (fenomeno peraltro già visibilissi-mo). Senza bisogno di interrogare l’oracolo di Delfi, sia-mo destinati a tempi bui o meno splendenti. Se questa è una realtà ossessiva per una famiglia “formichina e nor-male” (marito, moglie e figli), si trasforma in realtà ango-sciante per una famiglia “single”, dove già in partenza, le spese “fisse correnti”: affitto/mutuo, macchina, luce e gas, devono quasi sempre essere moltiplicate per 2 (non essendoci un partner con cui dividere i costi). Il defunto Padoa Schioppa ebbe a dire che gli italiani sono sempre più un popolo di “bamboccioni” (in fascia 25/34 anni, il 47% dei giovani e 33% delle giovani abitano ancora con i genitori). Però è altresì vero che l’essere indipendenti, l’affrancarsi, l’emanciparsi ed il sentirsi liberi, inquietu-dine principe -dopo l’amore e la seduzione- di tutte le generazioni, sia nell’Italia della protesta anni 70/80, che nell’Italia rampante e sbandante degli anni 90/2000, in tempi di crisi è un lusso che in pochissimi si possono permettere. Prima di passare alle interviste, riassumo le motivazioni principali della scelta al femminile ed al ma-schile. In tanti si è consci che con 800 euro mensili, fra affitto e bollette ci si “fuma” buona parte del salario. Però nessuno al mondo sta bene come un single: persone che escono anche fino a 5 volte alla settimana, mentre le amiche fanno fatica ad uscire 2 volte. Oppure il modo di vivere la casa, il lasciarsi andare a “ozi creativi”, stati di pigrizia che si trasformano nel non fare il letto, nel lavare i piatti 2 volte alla settimana, insomma un lasciarsi andare non avere regole e non dover rendere conto a nessuno (madri e/o compagne). E se poi parli loro di solitudine esistenziale, la risposta è: c’è internet, IPad ed un qualche amico/a bamboccione una sera a cena in cerca della sua libertà non manca mai. Barbara 37 anni impiegataGuarda che non è detto che lui e lei insieme siano più “risparmiosi”. Si è vero il single fa quello che vuole, la coppia è mediazione, però conosco amiche che convi-vono, lavorano in due e si lamentano perché faticano ad arrivare a fine mese. Ho altre amiche che vorrebbero essere madri, ma fare un figlio oggi costa, anche in termi-ni di carriera professionale. In confronto ad amiche con storie serie, io esco molto di più: una birra con amici, una cenetta romantica, un uscita con “amiche depresse“ dal menage familiare. Insomma posso arrivare anche a 5 uscite settimanali, poi dipende se reggo fisicamente. La vita da single e più costosa, ma anche molto più di-vertente e non farei cambio per nulla al mondo. Sulla volontà o meno delle scelta, ci sarebbe da dire molto. Stiamo vivendo la peggior crisi economica che l’umanità ricordi dal 1929 e penso sia dura per tutti. Il problema maggiore per noi giovani rimane il lavoro. Conosco ami-ci ed amiche laureati a spasso da anni, che per inerzia, assenza di alternative e scoraggiamento non pianificano più nulla. Penso che le istituzioni in questo campo po-

Vita da single, quanto è caraIn una società fondata sulla famiglia e sul lavoro, “quanto costa” oggi vi-vere orgogliosamente la propria indipendenza di persone libere e autono-me. Chi decide di vivere da solo, spende molto di più di chi vive in coppia.

di Giovanni Panini

trebbero/dovrebbero fare qualcosa di più. Sia sul piano di case agevolate (sia per le coppie, che per i single) che lavoro meno precario. Tutto nasce da lì, dalla mancan-za di sicurezza e dall’incertezza sul proprio avvenire. La nostra generazione sarà fortunata se in grado di man-tenere lo standard di vita che i nostri genitori ci “hanno consegnato”. Penso che la crisi oltre ad abbattere il P.I.L., aumenti anche il numero degli italiani infelici ed in tan-ti vorremmo gustare una vita semplice, ma felice e non solo sopravvivere. Andrea 36 anni Commerciale vendite

Sono single, in quanto non ho ancora trovato l’anima gemella oppure troppo intelligente per accontentarmi di una sola. Vivo da solo da quando avevo 30 anni, a quell’età ho deciso di mettermi in proprio professionalmente. L’appar-tamento, è di proprietà con sopra un mutuo. A casa dei miei tengo ancora

la mia cameretta, che utilizzo pochi giorni l’anno. Faccio un lavoro commerciale che mi porta all’estero, Europa e America del nord, per 2/3 mesi all’anno. In quei paesi a 25 anni è normale vivere fuori dalla famiglia, è soprat-tutto una questione socio/culturale. Personalmente non baratterei la mia condizione di uomo libero ed il dover rendere conto a nessuno, per alcuna moneta al mondo. Anzi no, forse se trovassi un amore intenso e vero, capa-ce di darmi emozioni forti potrei ricredermi a proposito. In cucina me la cavo. Aspetti negativi: il cibo, per il quale normalmente al supermercato esistono offerte per fami-glie, ma non per single. Poi i viaggi, andare in vacanza da soli è più avventuroso, ma pacchetti vacanze o viaggi di lavoro e camere d’albergo singole sono più costose delle doppie. Ho un lavoro che mi gratifica e da soddisfazioni economiche, vivere da single, mutuo compreso, non co-sta meno di 1.500 euro al mese. Michelangelo 37 anni Osteopata

Vivo da solo per esigenze sportive/professionali da quando avevo 17 anni. La vita da single non mi ha mai spaventato (in questi 20 anni penso di aver traslocato di casa più di 20 volte), anzi “ti forma” dal punto di vi-sta caratteriale. Da soli si impara più in fretta a resistere agli urti della vita.

E chiaro che da solo non devi scendere a compromes-si e ti senti più libero. Però è inutile nascondercelo, tutti quanti mentre si va avanti negli anni, si insegue un so-gno “di stabilità piccolo borghese”: un lavoro, una casa, una famiglia. Dopo 20 anni passati da solo non tanto per scelta, quanto per necessità sta maturando dentro di me la convinzione che ci sia un tempo per ogni cosa … E che due sia un numero meno imperfetto di uno. Panny, sui bamboccioni, lasciami fare un ultima riflessione. Og-gigiorno chi studia, quasi tutti, in quanto laurearsi è d’ob-bligo se cerchi un lavoro qualificato, raggiunge il dottora-to a 26/28 anni e mentre studi sei costretto a vivere con i tuoi (a meno di studiare e vivere in città universitarie). Poi trovi un lavoro stabile, passano 2/3 anni, mettici la

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sicurezza/indipendenza economica, direi che giocoforza si esca di casa oltre i 32/35 anni. In queste condizioni è l’equilibrio libertà, indipendenza /aiutino di papà che ha alzato l’età dei “bamboccioni italiani”. Monica 42 anni impiegata

Vivo da sola dal 2001, una scelta for-temente voluta, l’abitazione è di pro-prietà acquistata con un mutuo. I costi fissi mensili sono elevati ed il vivere da single, si rivela una “scelta di vita dura” sia per gli uomini che per le don-ne. Anche se penso che le donne siano più predisposte dei maschietti a vivere

da sole. Come dicevo, una scelta costosa da un punto di vista economico ancor di più in tempi di crisi. Però mi ritengo fortunata ,sono laureata in giurisprudenza , mi occupo di recupero crediti e gestione crediti, un’attività lavorativa che non risente della crisi in questo particolare momento storico. “Per vivere da soli ci vuole grande co-raggio e occorre stare bene ed essere in armonia con se stessi. In questo momento non baratterei ,il mio stato e la mia libertà con altro, affrontare i tanti problemi quoti-diani della vita da sola ti dà una visione della vita a 360 gradi. Certo, la mia libertà costa cara in termini economi-ci, ma non ci potrei mai rinunciare...” Credo che non lo farei neppure per amore. Il vivere da soli, oltre la libertà ti dà davvero la possibilità di “smazzarti” da solo ogni problema della vita. Da quelli economici, a quelli psico-logici ed emotivi. Ti aiuta a crescere e a diventare grande “uomo” o “donna” adulti. Non baratterei mai la mia liber-tà con altro ...poi certo, se arriva l’amore, ben venga !!! Sono libera di uscire ad ogni orario e anche più di -3-4 volte alla settimana. Le mie care amiche sono tutte single e possiamo permetterci questo. Però ogni costo ricade su di noi, nel senso che non possiamo condividere le spese con un partner e dobbiamo contare solo su noi stesse.

In una società che sta cambiando molto velocemente, mentre cambiano molto più lentamente le “persone den-tro”, vi sono poi i casi di single ibridi, cioè quelli di ri-torno. Cinquantenni maschi e femmine, spesso scatenati con pochi problemi economici, stile sex and the city. Che vivono liberamente più alla ricerca di storie poco impe-gnative non disdegnando anche viaggi in paesi esotici. Casomai andando in giro la notte ritrovando persone e amici che si aveva perso di vista da tempo. Quasi che il “rincontrarsi” dopo 20/30 anni “ci restituisse di colpo, quelli che eravamo”. Questa poi diventa la vita normale, anche se a ben pensare è la parola normale a fare paura oggi. In ultimo la possibilità non sempre meno frequente, visti i tempi, di una specie di “comune geriatrica”, cioè il vivere insieme ad amici, ognuno nella propria cameretta, dividendo la casa senza le nevrosi della coppia con 2/3 badanti, pronte a spendere la tua vecchiaia. Per chiudere una considerazione socio economico culturale di come i tempi cambiano. Ci è stato da sempre insegnato che risorse quali: il risparmio ed il patrimonio (un qualche soldino in bot/cct e la casa di proprietà), siano da sempre elemento di solidità (lo zoccolo duro) del sistema econo-mico nazionale. Questo perlomeno è stato lo stereotipo dei nostri genitori e dei nostri nonni. Ma, i giovani “lavo-ratori” di oggi sulle cui spalle come abbiamo visto nelle interviste ricade il peso dell’incertezza, sono privi di sicu-rezze, non sono nella condizione di accantonare risorse per il futuro. Anzi mostrano diversamente dai padri, una maggiore tendenza ad indebitarsi con minore possibilità di rientro. Significa che il sistema famiglia Italia, single o non single, così come è concepito oggi è destinato ad esaurirsi in breve tempo.

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Il gruppo consiliare “Uniti per Novellara” ha infatti pre-sentato una mozione di modifica dello Statuto Comunale redatta in collaborazione col comitato novellarese “2 Sì per l’Acqua Bene Comune” che recepisce i princìpi ispiratori del Forum italiano Movimenti per l’Acqua.La mozione ricorda i dati delle votazioni del 12 e 13 giugno a Novellara: 6774 cittadini novellaresi, pari al 96.18% dei votanti e al 70% degli aventi diritto, hanno espresso in maniera inequivocabile con il loro voto che l’acqua è un bene comune privo di rilevanza economica sul quale non devono essere fatti profitti. Questo risultato è un chiaro segnale di volontà politica: i cittadini di Novellara vogliono la ripubblicizzazione della gestione dell’acqua e chiedono un nuovo modello di gestione interamente pubblico e partecipato dal basso.Alla luce di questi risultati, il gruppo di maggioranza ha proposto al Consiglio d’inserire nello Statuto Comunale, entro 90 giorni dall’approvazione, i seguenti punti:• il comune di Novellara riconosce il Diritto umano

all’acqua, ossia l’accesso all’acqua come diritto umano, universale, indivisibile, inalienabile e lo status dell’acqua come bene comune pubblico.

• il comune di Novellara conferma il principio della proprietà e gestione pubblica del servizio idrico inte-grato e che tutte le acque, superficiali e sotterranee, anche se non estratte dal sottosuolo, sono pubbliche e costituiscono una risorsa da utilizzare secondo criteri di solidarietà.

• il comune di Novellara riconosce che il servizio idrico integrato è un servizio pubblico locale privo di rilevan-za economica, in quanto servizio pubblico essenziale per garantire l’accesso all’acqua per tutti e pari dignità umana a tutti i cittadini, quindi la sua gestione deve essere attuata attraverso un Ente di Diritto pubblico.

La mozione è stata approvata a larga maggioranza grazie al voto favorevole di Uniti per Novellara, Comunisti Italiani e del gruppo misto “Agire Insieme”. Popolo della Libertà e Lega Nord hanno espresso voto contrario.Noi che siamo semplici cittadini non legati a nessun partito in particolare avremmo visto volentieri il Consiglio Comu-nale votare all’unanimità questi princìpi così importanti, così come avremmo visto volentieri approvata una se-conda mozione della Lega Nord che chiedeva l’inclusione

di adeguamenti rispetto all’esito del secondo quesito refe-rendario. Comprendiamo però che in questa fase di aspra contrapposizione politica sia molto difficile trovare una via di dialogo tra gli opposti schieramenti, soprattutto alla luce dell’atteggiamento persecutorio mostrato dalla destra nei confronti del referendum, e mi riferisco in particolare alla cosiddetta “guerra delle bandiere” e alla campagna denigratoria nei confronti della dirigente amministrativa dell’Istituto Comprensivo di Novellara (“rea” di avere inoltrato informazioni sui referendum del 12 e 13 giugno utilizzando la casella di posta elettronica dell’Istituto), due vicende che sono state oggetto di un nostro comunicato stampa distribuito ai Consiglieri Comunali di Novellara nel corso della seduta consiliare precedente.Praticamente senza argomenti di rilievo il voto contrario del PDL, che ha motivato la propria posizione tacciando di inutilità e astrattezza i princìpi enunciati. Noi crediamo invece di avere raggiunto un risultato importante: dopo Castelnuovo Sotto e (in parte) Cavriago, da oggi un Comune in più nella nostra provincia, assumendo una posizione politica di altissimo valore, fa un significativo passo in avanti verso il riconoscimento dell’acqua come bene comune.Novellara infatti, oltre a essere il primo comune della provincia ad avere modificato il proprio statuto per effetto del referendum, è anche, a detta del Comitato provinciale, quello dove il dialogo tra movimento e partiti politici è stato più aperto e fruttuoso. Colgo quindi l’occasione per ringraziare pubblicamente gli altri membri del Comitato e gli assessori e i consiglieri che hanno lavorato insieme a noi in questo progetto. Credo che possiamo essere fieri della qualità del lavoro svolto e dell’importanza del risultato raggiunto. Un ringraziamento particolare va al Sindaco Raul Daoli che ha sostenuto la causa dell’acqua pubblica in maniera forte e costante fin dall’inizio, a partire dalla campagna di raccolta firme per i referendum, passando attraverso la “guerra delle bandiere” e le altre vicissitudini referendarie fino ad arrivare alla modifica dello statuto comunale. Speriamo che il nostro piccolo comune possa costituire un modello anche a livello nazionale, perchè ora l’obiettivo è l’approvazione, da parte del parlamento, della legge di iniziativa popolare presentata dal Forum italiano dei movimenti per l’acqua, che proprio pochi giorni fa, per

Da oggi a Novellara l’acqua è fuori dal mercatoSe è vero che il mondo si cambia a piccoli passi, il 28 luglio scorso il Consiglio Comunale di Novellara ha compiuto un passo piccolo ma importante verso un mondo diverso, fatto di beni comuni che vengono gestiti direttamente dai cittadini al di fuori di logiche di profitto.

Cristian VeronesiComitato novellarese “2 Sì per l’Acqua Bene Comune”

Auguri

a Graziella Andreani e Silvo Alberici per il loro 50° anniversario di matrimonio.

Li festeggiano, il figlio Simone, le nuore Rober-ta e Morena i nipoti Gianluca e Gianpaolo.

Auguri

A Renzo Crotti e Lina IottiFesteggiano i 50 anni di matrimonio

con tanti auguri dai figli Luca con Emanuela Paolo con Claudia e dalla nipote Martina con tanto amore

effetto del referendum, ha ripreso il proprio iter parlamen-tare dopo anni di stallo.

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Circolo Ricreativo Novellarese

AltrArte offre un laboratorio permanente di Danza Creativa e Movimento Espressivo per persone con abilità differenti. In questo spazio AltrArte realizza una attività specifica e struttu-rata di danza in cui gli allievi - suddivisi in grup-pi omogenei e seguiti da insegnanti di danza, educatori, danzatori professionisti e non - pos-sono sperimentare da protagonisti l’esperienza della danza. Il Laboratorio di Danza Creativa e Movimento Espressivo non è inteso come co-terapia ma come attività tesa a migliorare il be-nessere psico-fisico dei partecipanti attraverso un potenziamento delle possibilità espressive e attraverso lo sviluppo di un rapporto differente tra danzatori normodotati e disabili. Tutti i mar-tedì dalle ore 18 presso il Centro Sociale di Via Vittorio Veneto a Novellara.AltrArte offre anche un laboratorio di teatro che ha come obiettivo l’emancipazione dei suoi partecipanti attraverso specifiche pratiche co-municative, espressive e relazionali in grado di migliorare il rapporto con se stessi, con l’altro e con l’ambiente in cui si vive.Info ed iscrizioni: [email protected]

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Sono aperte le iscrizioni ai corsi di danza e tea-tro per l’anno 2011/2012 a Novellara… AltrArte si propone con attività artistico-espressive per bambini, adolescenti ed adulti, abili e diversa-mente abili.

di Paolo Bigi

a Lara Battini e Quirino Cuccolini per il loro 60° anniversario di matrimonio. Li festeggiano, il figlio Leo, la figlia Cosetta

e parenti tutti.

Auguri

a Sergio Lombardini e Luisa Turci per i vostri 50 anni insieme da Luca, Matteo, Simona, Elena, Filippo, Marcello, Federica,

Cecilia, Gabriele.

Auguri

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Mortadella al Tartufo

Il quadro che felicemente ha costituito la locandina dell’iniziativa del Circolo è del francese Pierre Auguste Renoir, del 1876. Il pittore è un’impressionista, che appun-to ritrae la festa semplice e spensierata che, in un’atmosfera di felice abbandono, evoca la musica della “Belle Epoque”, la stagione bella. Il quadro è giustamente inserito in una fotografia di Giuliano Ariosi.

Al Circolo di via Veneto estate con stelle, musica, simpatia e fantasiaUna bella distesa di sedie contorna la pista che con lungimi-ranza avevano costruito nel giardino del Circolo Ricreativo.

di Franco Malaguti

Adesso le sedie si possono fabbricare con la plastica, leggere e impilabili così da riporle comodamente in quattro e quattrotto. Belle, con i braccioli che ti fanno stare comodi e rilassati. Per godere la serata, al fresco, con la musica che ci piace e, perché no, anche romantica. Bastava chiudere gli occhi e con il motivo che arrivava dal palco si poteva rivivere l’onda dei ricordi. Che bella idea, la pensata di fare qualcosa per chi per età, lavoro o quant’altro non si poteva spostare da Novellara e non fosse costretto a guardare malinconicamente certi pezzi alla moda sguaiata che trasmet-tono in televisione, come se il mondo fosse tutto lì, a Rimini e dintorni.Tante sedie e uno strapieno, sempre, nel mercoledì ormai appuntamento fisso al Circolo a Novellara.Ci hanno pensato i volontari dell’Auser a portare qui il “sapore di mare” e l’aria festosa dei balli che ci facevano (e ci fanno) girare la testa. Un posto bello, gratuito, qualcosa da bere ad un costo giusto senza svenarsi e ci hanno regalato il ricordo di una serata magica, in via Veneto. Perché non si vive di ricordi, ma di buoni ricordi sì!!!

Il Circolo Ricreativo informa la cittadinanza che è ini-ziata la vendita del gnocco fritto. Da sabato 3 settembre è ripreso il gioco della Tombola. Da domenica 4 settembre serate di ballo liscio.

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Nel VentoC’è vento stanotte, un vento fresco che sa di novità e di terra bagnata. Dalla finestra socchiusa sento fremere le persiane ad ogni folata. Mi rigiro nel mio letto diventato improvvisamen-te piccolo, vorrei essere nel vento, farmi portare dove vuole, senza remore, senza freni. Potrei così vedere cose e luoghi da un’altra angolazione. Forse anche le persone, viste in questo modo apparirebbero diverse da come di solito le percepiamo. Potrei attraversare le nuvole, quelle bianche, morbi-de, dense come schiuma da barba, vaporose e …traditri-ci. Attraversarle sarebbe come entrare in un bagno tur-co, vedrei giochi insoliti di ombre e luci, arabeschi iride-scenti mi avvolgerebbero. Sarebbe magnifico poterlo fare. Adoro le nuvole, tutte, siano esse grigie sfilacciate da veli bianchi come panni stesi ad asciugare, blu scuro o viola-cee come ematomi, cariche di pioggia e di cattivi presagi oppure libere di correre veloci nel cielo color indaco, op-pure variegate dal giallo al rosso in un tramonto infuocato. Le persiane hanno un altro fremito, sono di nuovo nel mio let-to. La luce del lampione giù in strada rischiara a malapena la stanza, riesco ad intravvedere le cornici che racchiudono, come un inadeguato recinto, le fotografie scattate durante i nostri viag-gi. Sono quelli i luoghi che vorrei rivedere portato dal vento. Sarebbe bello rivederli una volta ancora, almeno solo una vol-ta, magari di notte, lavati dalla pioggia o bruciati da una luce abbacinante che fa socchiudere le palpebre per il riverbero. Sono convinto che colori e profumi dei paesaggi visti in questo modo sarebbero ancora più densi, ancora più saturi di come li ricordi e di come gli abbia fotografati. Nel vento percepirei meglio odori e pro-fumi emanati della terra, trasformati in una nebbiolina inebriante. Una folata di vento più forte delle altre fa fremere ancora una vol-ta le persiane ….spero non sia l’ultima. Pensato e scritto in una ex miniera di rame, 1500 mt. dentro una montagna il 15/07/2011.

Ettore Lusetti

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Mattia e Andrea, oltre che fidanzati, hanno anche deciso insieme di intraprendere questa avventura: rilanciare una stazione di servizio con idee giovani e brillanti, esattamente come la loro età. L’entusiasmo è sicuramente un bel punto di partenza, e loro ce la mettono tutta. Incontro Mattia all’interno del bar sito nella stessa area di sosta del distributore, e mi rac-conta che dando il nome DRIVE-IN hanno voluto un po’ rifarsi al famoso locale anni ’80 ma anche al con-cetto di “servizio per la tua automobile”. Nell’area infatti sono presenti ogni tipo di carburanti, con l’ag-giunta del METANO. Con l’avvento delle nuove for-me di “risparmio energetico”, il metano rappresenta sicuramente un punto di forza, ed è l’unico presente in zona. Mattia ci tiene anche a precisarmi che tut-to il piazzale dell’area di servizio è “servito” durante gli orari di apertura (7.30-12.30 / 15.30-19.30) allo stesso prezzo del Self Service, presente invece negli orari serali. Inoltre si effettua il servizio di Lavaggio Auto e Furgoni, interno ed esterno, e sono presenti tantissimi accessori per auto. Andrea si occupa del bar, che balza subito all’occhio per la luminosità e l’arredo, moderno ed in linea con l’età dei ragazzi. Anche il bar può vantare un prodotto unico per la nostra zona, il caffè “Maranello”, dal sapore speciale, da provare. Il bar inoltre lo si può trovare già aper-to alle 6 del mattino, con orario continuato fino le 19.30. Durante la pausa pranzo la cucina funziona

Due giovanissimi ragazzi al timone del DRIVE-INCosta Mattia e Andrea Montanari hanno da poco rilevato la stazione di servi-zio della Total Erg che si trova nel nuovo tratto di tangenziale tra Campagno-la e Via Colombo. Oltre al distributore di Metano (unico nella zona) i ragazzi si propongono con entusiasmo per cercare di offrire un servizio all’altezza…

di Paolo Bigi

con “produzione propria” di piatti sia caldi che freddi, perché la qualità vuole essere il cavallo di battaglia di Mattia e Andrea.

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Alimentazione stile di vita e saluterubrica a cura della dott.ssa Marta Fontanesi Biologo Nutrizionista

Specialista in Scienze dell’ Alimentazione. Centro medico Anemos via M. Ruini, 6 Reggio Em.

Si è concluso Domenica 3 Luglio sui campi in erba sintetica del Circolo Tennis Fabbrico la finale del torneo di 4^ Categoria: dopo una bella finale

Matteo Bottura del CT La Rocca ha battuto il com-pagno di circolo Cristian Dignatici: in semifinale i no-stri due atleti avevano sconfitto rispettivamente Alfeo Soncini del CT San Biagio e Davide Cambrini del CT Tricolore.Questa vittoria si unisce al precedente successo ot-tenuto da Paolo Tagliavini sui campi del Circolo La Rocca lo scorso Maggio al torneo di 4^ Categoria or-ganizzato dal nostro circolo. Complimenti a tutti e tre!

Tempo di colazioneDopo le vacanze estive riprendono le scuole, e mai come in questo momento la colazione assume un ruolo im-portante. Secondo i dati riportati in letteratura, spesso i bambini in sovrappeso od obesi sono proprio quelli che non fanno colazione. Se ci pensiamo bene, al risveglio, il nostro organismo viene da una notte di digiuno e, anche se ridotto, il consumo energetico c’è anche nelle ore notturne. E’ quindi molto importante rifornire l’organismo delle sostanze che sono state utilizzate in modo da ripristinare al meglio tutte le sue funzioni.Come deve essere la colazione? Proprio come dice il vecchio proverbio:”colazione da re, pranzo da principe e cena da povero”, quindi niente di nuovo. Purtroppo oggi la colazione viene spesso tralasciata, a volte per mancan-za di tempo o, piu’ spesso, per pigrizia. Si tende a recuperare con lo spuntino di metà mattina, spesso a base di focacce ripiene di salumi, formaggi, maionese ecc., quindi molto grasse che rallentano la digestione provocando sonnolenza e conseguente calo dell’attenzione. A pranzo l’appetito è – ovviamente- scarso ( dopo uno “ spun-tino” del genere…) quindi si mangia poco, e si arriva a sera affamati, ci si abbuffa e si va a dormire. Da qui la tendenza all’aumento di peso Non bisogna mai rinunciare alla colazione che può essere a base di latte o yogurt cui va aggiunta una fonte di carboidrati, come ad esempio il pane su cui possiamo spalmare un velo di burro (purche’ di buona qualita’) e un po’ di marmellata oppure miele. Un’alternativa possono essere i biscotti oppure la fetta di ciambella. Se gradita, possiamo aggiungere un po’ di macedonia o frutta e, nella stagione fredda, anche una spremuta di agrumi. Per chi non ama la colazione dolce la soluzione potrebbe essere un panino con una fetta di prosciutto. Eliminare invece fette biscottate, cracker e cereali perché ricchi in sale.Seguendo questi accorgimenti vi accorgerete che la resa scolastica dei vostri bambini ( e anche la concentrazione degli adulti) migliorera’, perché avranno tutte le energie per affrontare l’intenso lavoro scolastico che li attende.A questo punto lo spuntino di meta’ mattina dovrà essere veramente uno spuntino, non un “pranzo” . Ottimo sarebbe un frutto oppure un piccolo panino. Buona colazione a tutti!

Sono stati ben 63 i giovani di Novellara che questa estate hanno partecipato alla GMG di Madrid insieme agli altri 2300 “pellegrini” della provincia di Reggio Emilia che, come noi, hanno voluto dedicare 10 giorni della loro estate a questa singolare e straordinaria esperienza.Che cos’è la GMG? - E’ la Giornata Mondiale della Gioventù. E’ stato Giovanni Paolo II che nel 1985 ha deciso, per la prima volta, di radunare i giovani di tutto il mondo per riflettere insieme sui valori fondamentali dell’esistenza e, in particolare, sulla fede.L’11 agosto ci siamo trovati alle 4 di mattina a Reggio Emilia dove, insieme ai giovani della nostra diocesi, siamo partiti verso la prima meta del nostro pellegrinaggio. I dieci giorni erano divisi in due differenti tappe: la prima in gemellaggio con varie città spagnole a seconda della diocesi di provenienza (Reggio Emilia-Guastalla era gemellata con Girona, vicino a Barcellona) e la seconda che prevedeva il ritrovo di tutti i pellegrini a Madrid, vera sede della GMG. Questi primi giorni ci hanno permesso

di entrare nello spirito della GMG, iniziando ad incontrare altri pellegrini che come noi hanno scelto di rispondere all’invito del Papa Benedetto XVI: abbiamo condiviso le stesse palestre per dormire, le poche docce per lavarsi e la numerosissime occasioni per conoscersi, scambiarci opinioni, meditare, ascoltare e divertirsi.L’avventura catalana ci ha fatto conoscere Barcellona, dove abbiamo avuto il 1° momento di festa insieme ad altri 100.000 pellegrini, e la città di Girona con un interessante percorso delle mura ideato dagli organizzatori della pastorale giovanile di Reggio Emilia. Finalmente Lunedì 15 siamo arrivati a Madrid, dove abbiamo iniziato la settimana di incontro, catechesi e scambio con pellegrini provenienti da tutto il mondo. Nonostante difficoltà logistiche e i 40°C all’ombra, abbiamo potuto ascoltare e riflettere sulle parole che i vescovi, che hanno guidato le nostre catechesi, ci hanno annunciato.Le tre catechesi si sono soffermate sul tema di questa GMG: “Radicati e fondati in Cristo, saldi nella fede”. E’

stato bello incontrare testimoni che ci hanno invitato a riflettere sull’avventura che stavamo vivendo e sulla nostra quotidianità, nelle nostre realtà. Gli ultimi giorni sono stati i più intensi: il Papa Benedetto XVI, che è stato accolto giovedì 18 dai giovani che hanno invaso le strade di Madrid, ci ha guidato nella Via Crucis del venerdì sera, nella grande veglia all’aeroporto di Cuatro Vientos di sabato sera e nella messa conclusiva di domenica mattina, in cui ha dato il mandato a noi giovani per vivere nella nostra quotidianità la gioia dell’incontro con Gesù Cristo e per essere testimoni nel mondo del suo Amore.La GMG non si può riassumere in un articolo, riferire a parole, ma va vissuta in prima persona. E’ un’insieme di fatiche e parole di vita, stanchezza ed entusiasmo: un’esperienza da provare e dalla quale ognuno di noi ha portato a casa ricordi, emozioni, sentimenti diversi.C’è chi la considera un modo per fare un viaggio all’estero e conoscere posti nuovi, chi la considera un grande ritrovo nella confusione del mondo, chi invece ha ancora la voglia e il coraggio di ascoltare e lasciarsi coinvolgere nelle storie di chi si incontra, nella saggezza di chi si ascolta e nella ricerca faticosa ed entusiasmante di Colui in cui crediamo.

Il CT La Rocca ancora sul podio

I giovani di Novellara alla “Giornata Mondiale della Gioventù” - Verso Madrid

i ragazzi dell’Oratorio

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Gli obiettivi di questo torneo non sono cambiati, anche quest’anno ci siamo dati da fare per raccogliere fondi da destinare alla favelas di Jandira. Per questo siamo orgogliosi perchè l’obiettivo è raggiunto. Grazie al contributo di tutte le forze in campo, in primis i “volontari del torneo”, poi il comune patrocinando l’iniziativa e contribuendo tecnicamente alla gestione dell’impianto, e altre associazioni di splendidi volontari di cui il nostro paese fortunatamente è pieno. Nell’anno in cui si celebra il 150° anniversario dell’Unità d’Italia, abbiamo inaugurato anche il sito del torneo, utile come strumento e molto seguito dagli appassionati di calcio: www.torneodellabernolda.itRaccolti per il 7° anno consecutivo ben 2.000 Euro da devolvere alla causa benefica di Jandira, supportata dalla parrocchia di Don Nino Ghisi. Il torneo della bernolda è stato anche questa volta un bel momento aggregativo, testimoniato dalle tante presenze che ogni sera affollavano la piccola comunità della bernolda.Ringraziamo lo staff degli assessori Salmi e Ghizzi, e l’ufficio ambiente gestito dal geometra Rossi per il supporto costante. Grazie a tutti

La 12a edizione del torneo di calcio della BernoldaEnnesima soddisfazione per gli organizzatori del torneo, anche questa dodicesima edizione si è chiusa con un successo di pubblico e critica… tanta gente ha assistito alle partite, e tanta gente si è divertita

di Paolo Bigi

sperando che il cammino possa continuare.Per la cronaca… il torneo è stato vinto per il 2° anno consecutivo dai ragazzi della Turrini Assistenza Immergas, battendo in finale la sorprendente Hora CR F.C., di cui si dice un gran bene per le prossime edizioni. Miglior portiere del torneo è stato Bellavista Nunzio degli Amici del Baffo, miglior giocatore Walter Zini della Turrini e capocannoniere Lochiatto Niels della squadra Novellara Immobiliare.

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Cala il sipario sulla terza edizione dei Campionati Mondiali Juniores, quest’anno di scena a Lima, e anche sulla lunga e faticosa stagione 2010/2011, molto positiva per Gregorio Paltrinieri, l’atleta di Coopernuoto che si allena nella piscina di Novellara dal tecnico Gabriele Bonazzi, convocato in due gare, non si è smentito ed è salito due volte sul podio della manifestazione: argento nei 1500 stile con 15’15’’02 e bronzo negli 800 stile con 8’02’’06.Gregorio, insieme alla Nazionale, rientrerà in Italia mercoledì 24 agosto e finalmente potrà riposarsi per un paio di settimane dopo una stagione che lo ha

Gregorio Paltrinieri conquista argento e bronzo ai Mondiali Juniores

di Anna Torelli

Nella foto: Greg sul podio a Belgrado

visto salire sul podio agli Europei di Belgrado con un oro ed un bronzo, lo ha visto convocato a Shanghai ai Mondiali di Nuoto fra i big del Nuoto Mondiale ed infine in Perù ai Mondiali Juniores conquistare queste ultime due medaglie. Per dovere di cronaca, gli Azzurri hanno concluso la terza edizione del Campionato Mondiale Juniores di nuoto a Lima (16-21 agosto) nella Piscina di Campo de Marte della capitale peruviana: esaltante l’ultima giornata per gli juniores di Walter Bolognani che raggiungono un totale di 13 medaglie vinte, issandosi al sesto posto assoluto tra le 58 Nazioni

presenti alla rassegna. Secondi in Europa solo all’Ucraina per il computo degli ori vinti ma quarti dopo USA, Giappone e Canada come numero di podi conquistati. Soltanto quattro Nazioni, infatti, hanno vinto più di 10 medaglie (Usa, Giappone, Canada e Italia) e soltanto l’Italia ci è riuscita tra le squadre europee.

Allo Stadio del Nuoto del Foro Italico, da domenica 7 agosto a mercoledì 10, 586 maschi e 372 femmine atleti hanno dato vita alla sessione Ragazzi dei Campionati di Categoria Estivi, le società rappresentate 252, le presenze gara 2304, più 227 staffette. A questa manifestazione, i 12 atleti di Coopernuoto avevano conquistato il diritto di partecipazione a 28 gare e tre staffette: modo migliore per chiudere una stagione già molto positiva sono stati i miglioramenti tecnici da parte di tutta la squadra. Erica ha centrato tutte le Finali A migliorando in tutte le gare il personale, anche nei 100 rana con 1’14’’74 piazzata all’ottavo posto.Anche Matteo Bertoldi, primo anno ragazzi, esordio ai Nazionali, più che positivo: 4 gare con 4 finali A, netto miglioramento dei personali, lo si vede sfiorare il podio, medaglia di legno, nei 400 misti con

Erica Varini due volte Campionessa Italiana ai Campionati Italiani Estivi RagazziGrandi soddisfazioni in casa Coopernuoto: Erica Varini è salita sul gradino più alto dei “Campionati Italiani di Categoria Estivi Ragazzi” a Roma, nei 200 misti con 2’22’’10 e nei 400 misti con 5’01’’04, diventando due volte Campionessa Italiana nella categoria Ragazze aggiungendo una medaglia d’argento nei 200 rana a soli 80 centesimi dal terzo titolo fermando il cronometro a 2’38’’60.

4’50’’79. Nei 200 farfalla arriva quinto con 2’13’’74; sesto nei 200 misti con 2’16’’53 ed infine nono nei 200 dorso con 2’18’’21. Altra nota di merito per Ida Taschini: 4 gare, 3 Finali B, tutte con personale crono, prima nei 200 farfalla con 2’23’’64, seconda nei 100 farfalla con 1’06’’14, quinta nei 400 stile con 4’33’’55.Ida Taschini, Alice Ferrari, Alessandra Geti e Giulia Iovino, hanno conquistato il sesto posto con la 4 x 200 stile con l’ottimo tempo di 8’54’’49 migliorandosi di oltre 6 secondi dall’iscrizione mentre per la 4 x 100 stile col tempo di 4’07’’03 si sono piazzate al 10° posto. Ultima staffetta 4 x 100 mista con Benedetta Ferrari, Varini, Taschini e Iovino arriva 11^ con 4’37’’07. Gli altri atleti che hanno gareggiato: Alessandra Geti 400 stile con Finale B piazzatasi al 9° posto, 200

stile e 800 stile; Michelle Alberini 200 farfalla; Alice Ferrari 200 stile; Benedetta Ferrari 200 dorso; Giulia Iovino 50 e 100 stile; Veronica Setti 100 e 200 rana; Francesco Caroso 400 e 1500 stile (altro personale) Samuele Perna 200 stile e Tommaso Viani 100 e 200 rana.Questo campionato, con i risultati ottenuti, ha permesso di chiudere in bellezza una stagione densa di appuntamenti e soddisfazioni.

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NoveTeatro si appresta a compiere quattro anni. Nel corso dell’ultimo anno accademico l’associazione ha dato vita a tre diversi corsi di formazione teatrale. Gli spettacoli finali dei tre corsi hanno trovato ancora una volta il consenso del pubblico, che ha riempito il teatro in occasione della rassegna IntraNos 2011. Settembre è arrivato, NoveTeatro presenta i suoi corsi di formazione teatrale per l’anno accademico 2011/2012: torneranno il corso di teatro musicale e la neonata Compagnia de’ Giovani di NoveTeatro continuerà il suo percorso. Per scoprire queste ed altre attività che l’associazione ha in serbo per voi, vi invitiamo alla serata di presentazione dei nuovi corsi, che avrà luogo venerdì 22 settembre alle ore 21 presso la Sala Civica “Augusto Daolio”, all’interno della Rocca di Novellara. Vi aspettiamo!

di Lorenzo Baldini

Quarto anno di corsi per NoveTeatro

I siti di social networking come facebook ed altri, creati per stimolare l’interazione fra le persone, in realtà hanno anche contribuito a isolarle. Un esperto dice… «Non ci sono prove che dimostrino un effetto positivo dei social network sulla capacità di socializzare, ma esistono prove che invece ne fanno emergere un lato negativo, almeno per la salute». Secondo alcune ricerche il numero di ore che le persone trascorrono interagendo faccia a faccia con gli altri si è ridotto drasticamente dal 1987, parallelamente alla diffusione dei mezzi elettronici, e negli ultimi anni con l’avvento dei Social. E in meno di vent’anni è triplicato il numero di individui che affermano di non avere nessuno con cui discutere di problemi importanti. Il rischio è che il

I Social Network sono davvero Social ?Con queste poche righe vogliamo sollevare nei lettori un momento di riflessione: l’avvento dei Social Network nella nostra era sta sicuramente offrendo molte op-portunità, ma a quali rischi ?

di Paolo Bigi

mondo virtuale impoverisca i rapporti sociali e la capacità delle persone di leggere il linguaggio del corpo. Sembre-rebbe un panorama davvero preoccupante. Ma non tutti sono d’accordo. Il dibattito è aperto. Un’altra ricerca evi-denzia come le tracce digitali lasciate dalle persone che usano diversi sistemi di comunicazione, dal cellulare alle mail fino appunto ai social network, in realtà abitino nella stessa area geografica. I ragazzi che usano Facebook in realtà tendono a diventare amici degli amici, non di per-sone che non fanno già parte del loro gruppo. Quindi si potrebbe affermare che la tecnologia non cambia i nostri network sociali.

Come tutelare la propria privacy ai tempi di Facebook, MySpace & Co.? Come difendere la propria reputazione, l’ambiente di lavoro, gli amici, la famiglia, da spiacevoli inconvenienti che potrebbero essere causati da un utilizzo incauto o improprio degli strumenti offerti dalle reti sociali?

Con l’avvento dei Social Network così ampiamente diffusi soprattutto tra i giovanissimi, a volte però un po’ avventati, è facile incombere nella diffusione di informazioni che magari non si vorrebbe far sapere, per cui il Garante per la Privacy ha messo a punto un facile e semplice strumento per tutti, giovani e meno giovani: una guida che mette in guardia sugli “effetti collaterali” derivanti dall’uso dei Social. Non si tratta di un manuale esaustivo, ma un agile vademecum sia per persone alle prime armi, sia per utenti più esperti, pensato per aiutare chi intende entrare in un social network o chi ne fa già parte a usare in modo consapevole uno strumento così nuovo. La guida del Garante privacy è organizzata in quattro capitoli pensati in forma modulare, così da offrire a tutti i lettori elementi di riflessioni e consigli, adatti alla propria formazione e ai differenti interessi.1. Avviso ai navigantiSpunti di riflessione sul funzionamento dei social network e su alcuni dei principali rischi che si possono incontrare nell’uso dei social network.

2. Ti sei mai chiesto?La semplice check list che ogni utente dovrebbe controllare prima di pubblicare su Internet i propri dati personali, le informazioni sulla propria vita e o su quella delle persone a lui vicine.Per facilitare la lettura, le domande sono raggruppate in cin-que sezioni, in base al tipo di lettori cui ci si rivolge: ragazzi, genitori, persone in cerca di lavoro, “esperti” e professionisti. In realtà, anche gli utenti esperti possono trovare domande interessanti nella sezione dedicata ai ragazzi, e viceversa.3. Consigli per un uso consapevole dei social networkIl “decalogo” stilato dal Garante, con consigli utili per tenere sotto controllo i pericoli che si possono incontrare nell’uso dei social network.4. Il gergo della reteLa spiegazione, rigorosamente non tecnica, dei termini informatici o delle espressioni gergali che si incontrano con maggiore frequenza nelle “reti sociali”.

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Scuole monasticheLa Chiesa cattolica è sempre stata molto attenta ai problemi dell’istruzione.Un concilio romano del V secolo stabilì che ogni chiesa cattedrale stipendiasse un maestro per impar-tire l’istruzione gratuita ai chierici e ai fanciulli. Questi giovani, al compimento dei 18 anni, potevano sce-gliere se farsi preti o inserirsi nella vita civile. Sorsero così le scuole vescovili, veri e propri embrionali se-minari dove s’insegnava lettura, scrittura, canto e Sacra Scrittura. Un passo avanti si compì nell’ultimo trentennio del sec. VI con la diffusione capillare del Cristianesimo e la conseguente formazione di numerose parrocchie rurali. La chiesa tornò più incisivamente sul problema sollecitando i parroci ad insegnare, gratuitamente, la lettura ai fanciulli poveri. Questa disposizione fu estesa anche ai monasteri e alle abbazie dove erano attive due scuole: una interna per la formazione dei futuri monaci ed una esterna per i laici.Per la formazione dei monaci il piano degli studi era più articolato: dopo un primo ciclo di lettura, scrittu-ra, aritmetica e canto, seguiva un corso di gramma-tica superiore, retorica e dialettica. La trasmissione del sapere per i laici avveniva, pre-valentemente ma non esclusivamente, per via orale. Scrivere a quel tempo era ritenuto un lavoro faticoso e impegnativo.Nell’853, papa Leone IV affidò ai vescovi il compito di sovraintendere all’istruzione e rilasciare la licen-tiam docendi, cioè l’abilitazione ad essere maestro.La metodologia didattica , rimasta inalterata nel tem-po sino alla invenzione della stampa, è ben illustrata nelle miniature e nelle sculture medievali: il maestro in cattedra leggeva il libro fornendo le principali in-formazioni agli studenti che, senza libri (e talvolta senza banco), ascoltavano e, raramente, scriveva-no. La lezione era appunto lettura (dal latino lectio). Durava circa due ore . Il docente era chiamato lettore (in seguito anche pro-fessore). La lingua usata era rigorosamente il latino. Alla lettura seguivano le questiones, cioè le dispute, per discutere qualche problema specifico emerso dal testo. Il lettore poneva la questione e due studenti dovevano discuterla: l’uno, il respondens, era fron-teggiato dall’altro, l’opponens che sollevava obiezio-

Frammenti di storia delle scuole di Novellara: dalle origini al Quattrocento

di Sergio Ciroldi

ni e confutava ciò che il primo diceva.A conclusione del dibattito il lettore, presentava le conclusioni sul tema affrontato. La lingua usata era rigorosamente il latino. Si partiva dalla parola per passare alla grammatica, materia propedeu-tica allo studio della retorica e della dialettica; si proseguiva poi con lo studio dell’aritmetica, della grammatica,dell’astronomia e della musica. A fon-damento della cultura erano quindi le sette arti li-berali.Questo corso di studi confluì dopo il Mille, nella nuo-va istituzione, prettamente laica e cittadina, l’Univer-sità. Questa era una corporazione di studenti e do-centi regolata da uno statuto che disciplinava i com-portamenti degli uni e degli altri. La novità è nella figura del docente che insegnava dietro compenso. Era un vero e proprio libero professionista.Scuola laica privata di grammaticaIl ciclo di studi si articolava in tre tappe corrisponden-ti alle odierne scuola medie e scuola superiore.Nel primo livello si seguiva un corso di grammatica latina e s’imparava a compilare i documenti e a scri-vere sotto dettatura.Seguivano poi le declinazioni e coniugazioni fino ai verbi impersonali. Nel secondo livello, corrispon-dente all’odierno ginnasio, s’insegnava logica, cioè la sintassi, i metodi sull’analisi del testo e le regole della formulazione sui sillogismi. E questo per imparare a comporre correttamente.La scuola si concludeva con il corso di retorica, dove si imparava a scrivere epistole e a strutturare un do-cumento.Era una scuola importantissima per la preparazione dei futuri notai, avvocati, giudici e quanti avrebbero lavorato nelle cancellerie Comunali e di Corte.Gli studenti dovevano pagare una retta, avevano l’obbligo di essere puntuali, obbedienti al maestro, attenti e ascoltare la lezione, esercitarsi assiduamen-te nel curare l’esercizio della memoria, ecc…Era inevitabile che solo il ceto medio – alto potesse avere accesso a questa scuola.Con il rafforzarsi della Comunità e delle Corporazioni, il mondo laico cittadino sentì il bisogno di un’istru-zione più adeguata e capillare.Scuole comunali. Il maestro condottoLo studio fine a se stesso, prolungato per tanti anni, era un lusso riservato ai ricchi. Per la gran parte della

società il corso di studi doveva anche una utilità e spendibilità sociale, cioè doveva consentire di esple-tare un lavoro.Su richiesta delle Corporazioni dei maestri (artigiani, calzolai, sarti, usurai, gabellieri,ecc…), sempre più importanti per l’economia della città, furono istituite le Scuole Comunali che andarono ad affiancare le scuole monastiche e quelle private.La Comunità concedeva i locali dove tenere le lezio-ni, perlopiù nel Palazzo Comunale (ma non obbliga-toriamente), e pagava il maestro.Le famiglie degli scolari erano tenute a concorrere alle spese di gestione della scuola.Il maestro era nominato dal Consiglio della Comunità.La nomina di un nuovo maestro, di solito, avveniva non per concorso, bensì su segnalazione ai mem-bri della Comunità, oppure era il maestro stesso che presentava domanda di assunzione.Il maestro condotto della Comunità doveva svolgere un lavoro di alfabetizzazione, non di acculturamento.Si riteneva allora che la grammatica fosse la chiave di accesso a tutte le conoscenze. Il maestro, di so-lito, si limitava a prendere in esame la parola per la sua costruzione grammaticale e non per il suo valore emotivo e conoscitivo. Era una scuola dove si inse-gnavano i primi rudimenti di scrittura e lettura.Nelle Comunità più importanti gli studi erano più estesi.Allo studio della grammatica, della durata di due anni, seguivano due anni di scuola di Abaco, cioè di calcolo.La nascita di queste scuole ha determinato la storica divisione tra gli indirizzi di scuola: quella aulica, eli-taria, umanistica che consentiva l’accesso all’univer-sità, e quella più popolare finalizzata alle esigenze di vita quotidiana.Nel prossimo articolo ci occuperemo della scuo-la comunale di Novellara dalle origini alla fine del Cinquecento.

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Rubrica mensile di musica e spettacoli a cura di Luca Lombardini e alcuni amici

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TENDE INTERNE TENDE DA SOLE

Prima di andare in vacanza incontro il mio amico Mazzoni Enrico che mi comunica che in settembre alla festa celtica ci sarà un personaggio di spicco, appartenente al genere rock folk progressivo. Mi dice che mi terrà aggiornato sull’evento, che poi si concretizza in settembre a chiusura della festa stes-sa. Lo sento molto carico di emozione per quanto da lui annunciato. E quindi gli chiedo di illustrarmi il progetto e di scrivere la cronaca del concerto, lui contentissimo mi scrive quanto segue:

HEATHER FINDLAY & CHRIS JOHNSON A NO-VELLARA NUBILARIA CELTIC FESTIVALUna avventura cominciata 2 anni fa.Stavo ascoltando una radio americana tramite internet, durante le mie ore di lavoro al computer e quando sento una sonorità interessante trascrivo il nome del gruppo o dell’artista e poi mi documento tramite il loro sito web o You Tube . In quel periodo scopri un gruppo chiamato Mostly Autumn genere musicale Rock, Folk Progressivo con sonorità cel-tiche mescolate a chitarre Pink Floydiane. Dopo aver reperito una buona parte della loro disco-grafia, mi feci accompagnare musicalmente per molto tempo e mi furono di supporto morale nel periodo dopo la scomparsa di mio padre. Chi mi conosce bene sa che la passione per la musica per me è fortissima. Proposi i Mostly Autumn già due anni fa al Nubilaria Celtic Festival, ma i costi non ci permisero l’operazione. Lo scorso anno mentre andavo a conoscere meglio il gruppo tramite i loro video, rimasi impressionato dalla presenza scenica della cantante Heather Findlay e la curiosità mi spinse a cercare notizie e collaborazioni musicali di questa artista tramite i canali di Facebook.Un

ragazzo di Voghera cominciò una chat con me, e la cosa subito mi imbarazzò in quanto non avevo mai usato questo strumento. Comincio così una lunga chiacchierata che ci permise di arrivare al contatto diretto della cantante e proporla al Nubilaria 2011. Ci fu molto entusiasmo iniziale poi si smorzò in quanto Heather Findlay seppure grande personaggio dalle doti musicali e canore non era propriamente adatto al programma della Festa, per farla breve, ma non fu così, trovammo la quadra inserendola alla fine della Celtica la domenica sera. Per me è stata la re-alizzazione di un sogno musicale, portare un grosso personaggio a Novellara. Nei tre giorni che è rimasta insieme al suo chitarrista sono stato veramente orgo-glioso di portarla nei vari locali e ristoranti.Avrei voluto condividere l’entusiasmo mio e dare a questi due musicisti il numeroso pubblico della celti-ca ma il grosso temporale di domenica 4 settembre ci ha costretto ad annullare lo spettacolo al palco e ripiegare sul tardi nel nostro piccolo ma bellissimo teatro. Purtroppo non abbiamo fatto in tempo ad avvisare le persone e lo spettacolo molto bello ed acusticamente perfetto è andato in onda per pochi intimi. Chi era presente ha comunque notato la stra-ordinarietà della voce e la qualità musicale di Heather e Chris. Riassumo brevemente la carriera: Heather Findlay vincitrice per ben 2 volte Awards come miglior voce femminile al mondo dalla Classic Rock Society. Vincitrice diversi premi musicali insieme ai Mostly Autumn, gruppo dove è stata la leader vocals per 13 anni.Ha lavorato anche con l’ex cantante dei Marillion Fish, suo compagno per molto tempo. Quest’anno ha inizato da solista. Chris Johnson chitarrista e pro-duttore musicale ha scritto lo scorso anno un disco con la banda Parade (adesso si chiama Halo Blind)

The Fabric, genere Prog Noise vincitore del Awards come miglior novità musicale 2010 dalla Classic Rock Society. Un disco bellissimo.

Bene, bravo Enrico. Sono contento che alla fine grazie al tuo prezioso contributo e al tuo costante impegno a Novellara sia arrivato uno spettacolo di questo livello. Speriamo in altre buone notizie da te l’anno prossimo e che il tempo sia clemente nel 2012.

Tornando a un paio di consigli per gli ascolti di que-sta fine estate, io ritorno al rock dei Red Hot Chili Peppers, con l’ottimo ultimo lavoro, un bel disco, si sente che il chitarrista storico, Jack Frusciante non è presente, ma è stato ottimamente rimpiazzato. Il cd si muove su ritmi brillanti, un classico per i RHCP, che da anni ci deliziano con ottima musica. A me piace molto questo disco, condivido le mie opinioni in rete e leggo commenti positivi un po dappertutto.

Altro disco che mi piace è l’ultimo lavoro di Lenny Kravitz, di cui posseggo tutta la discografia in quan-to sin dagli esordi in vinile, l’ho sempre stimato. Questo ultimo lavoro si avicina al suo tipico stile inconfondibile, da non mancare assolutamente nella mia discografia.

Un momento dello spettacolo a Celtic Festival

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La Voce di S.Maria e S.GiovanniPagina a cura del Gruppo volontari S.Maria e S.Giovanni

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PROSSIMI APPUNTAMENTI--------------------------------------

Fiera di S. Maria il 24-25 settembre

Gli insegnanti della Scuola Primaria di San Gio-vanni salutano con tanto affetto

LUCIANA TONDELLIche lascia la scuola dopo 12 anni di servizio come collaboratrice scolastica.A lei il più sentito ringraziamento per la disponi-bilità dimostrata nel suo lavoro.

Nei primi anni ’80 era un fiorire di iniziative e feste po-polari, organizzate con grande successo in tutto il terri-torio di Novellara dai vari partiti politici e dalle diverse parrocchie. Ognuna di queste iniziative era organizzata in luoghi e spazi diversi con notevoli problemi logisti-ci. Ognuna delle varie iniziative doveva sobbarcarsi le spese, a volte notevoli, per il noleggio delle strutture e reperire la forza lavoro volontaria, necessaria per il montaggio-smontaggio. Il gruppo AVIS aveva la sua zona festa nei terreni della Cantina Sociale Vezzola, mentre la festa dell’Unità, trasferita da Ponte Briciole a Novellara, aveva trovato la sua nuova collocazione nel parco del PEEP di S.Giovanni. Per ognuna di queste feste occorreva lavorare un mese per il montaggio, si facevano 3 o 4 giornate di festa e poi erano necessari 15 giorni per lo smontaggio. Poi si doveva ripulire il tut-to lavorando spesso e volentieri in condizioni a rischio. A questo punto comincia a farsi strada l’idea di realiz-zare uno spazio fisso con strutture che potevano al-meno rimanere funzionali per tutto il periodo estivo, con la collaborazione di tutti e a disposizione di tutti. Partendo dalla spinta decisiva del gruppo AVIS è inizia-ta la collaborazione tra le varie organizzazioni, anche grazie agli amministratori di quel periodo che hanno dato la fiducia necessaria all’iniziativa.Si è individuato lo spazio in prossimità delle scuole Elementari di S.Giovanni, dove esisteva da tempo una pista cementata. Con la collaborazione di tanti cittadini, gruppi e associazioni di S.Giovanni e S.Maria si è po-tuto realizzare la parte centrale dell’attuale parcheggio (era una vera e propria palude), in seguito denominata Piazza Totò con busto dell’attore plasmato dallo scul-tore Gianni Bonfà. Nel 1988, sistemato uno stand che

serviva da ristorante, un enorme box-cucina e spazio pizzeria, viene inaugurato il nuovo spazio festeggiando il trentennale dell’AVIS Comunale.Già si cominciava a pensare ad una Palestra da co-struire nei prati adiacenti, come servizio per le Scuole Elementari e multifunzionale con attaccata la nostra cucina in muratura. Negli anni immediatamente suc-cessivi si spostano nello stesso spazio anche la festa dell’Unità di S.Giovanni e la festa della Margherita di Novellara. Ben presto iniziano i lavori della Palestra Comunale con annessa cucina in muratura.Nel frattempo si moltiplicano le feste ed iniziative varie, come la Sagra del Tortello e la Festa di S.Giovanni (det-ta delle Streghe). che ottengono un grande successo. Con l’iniziativa dell’ex Sindaco di Campagnola viene organizzata anche la prima Festa extra-comunitaria. Nel 2000 il Sindaco Calzari inaugura la nuova Palestra Comunale di S.Giovanni e S.Maria e nel Giugno del-lo stesso anno si costituisce legalmente il Gruppo Volontari di S.Maria e S.Giovanni come primo passo per poter stabilir una convenzione regolare. Con il pre-sidente Cepelli Eugenio, entrano nel consiglio Verocchi Ivano, Tagliavini Giancarlo, Rossi Simone, Bertozzi Roberto, Mattia Mariani, Carboni Luigi, Putifarri Ivo, Vezzani Emiliano, Marastoni Mirco in rappresentanza di parità organizzativa e di utilizzo di AVIS Novellara, Margherita Novellara, D.S. S.Giovanni e S.Maria, C.E.F Comitato Ente Fiera Vezzola, Gruppo Ciclisti Vezzola, Gruppo Fiaschi S.Giovanni, e successivamente Gruppo Parrocchia S.Maria e S.Giovanni, Associazione Araba Novellara.Con le rimanenze accumulate e con l’impegno di con-tinuare a investire si portano a termine i lavori della

cucina e si acquistano attrezzature a norma. Comincia un’attività che porta il Gruppo a farsi carico di varie iniziative come la collaborazione alla realizza-zione del Parco nella zona verde (compreso impianto irrigazione) e la costruzione della pensilina in legno davanti alla Palestra. Così come tavoli e sedie usati du-rante la ristorazione sono di produzione degli specia-listi del Gruppo, dove non manca certo l’ingegno e la voglia di lavorare che porta ad un continuo controllo e manutenzione dell’intera area dedicata alle feste.Oltre alle iniziative delle singole organizzazioni, oggi il Gruppo Volontari di S.Maria e S.Giovanni gestisce in proprio il pranzo per il Raduno dei fans club dei Nomadi, la rinnovata Sagra del Tortello (con la Corsa ciclistica) e la ritrovata Fiera di S.Maria.Collaborando con i genitori, viene anche allestito il pranzo di fine anno scolastico e si è sempre pronti alle diverse necessità della Scuola Elementare.Il Gruppo Volontari di S.Maria e S.Giovanni si presta anche alla collaborazione con chiunque abbia voglia di utilizzare le proprie strutture per iniziative sociali.Questo era il sogno dei gruppo volontari ed è stato realizzato.

Gruppo volontari S.Maria - S.Giovanni

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Rubrica a cura di “Gente di Canile”via Valle, 104 Novellara

Non solo pulciCari lettori, desideriamo iniziare questa rubrica ringraziando tutti coloro che domenica 28 agosto hanno preso parte alla prima edizione di “Mondocane”, una giornata dedicata ai nostri amici a 4 zampe e il cui ricavato è stato devoluto al canile intercomunale (a partire dal 19 settembre sarà disponibile il CD con la raccolta delle foto scattate durante la manifestazione. Chi è interessato può prenotarlo inviando un sms al 348-9047688; verrete in seguito contattati per gli accordi sul ritiro). Alla manifestazione hanno partecipato anche alcuni cani ospiti del canile che, come molti di voi avranno notato, si sono ben inseriti nel clima giocoso ed entusiasta della giornata. Aspetto questo non di poco conto perché, proprio come i cani arrivati con i loro padroni, anche quelli attualmente ospiti del canile hanno dimostrato di considerare i loro accompagnatori come la loro famiglia. Non dimentichiamo infatti che il cane è un animale sociale, che ha bisogno di vivere in gruppo e di partecipare alle attività dei suoi familiari e, finché ospiti del canile, i cani riconoscono come loro famiglia gli operatori e i volontari che dedicano loro tempo e attenzioni, in attesa che arrivi chi gli cambierà la vita in meglio e, concedetecelo, lascerà che la sua vita cambi in meglio. Ma come scegliere il 4 zampe più adatto a noi? Adottare un cane significa compiere una scelta importante, a cui giungere con senso di responsabilità. Non possiamo lasciarci guidare esclusivamente da caratteristiche estetiche, dobbiamo piuttosto tenere conto di una serie di aspetti forse meno “visibili”. Certamente i cani differiscono tra loro per taglia, colore del mantello o lunghezza del pelo, ma anche per profilo posizionale, ossia per carattere. Differenti sono le loro motivazioni, requisiti come una dieta corretta o il vivere in un ambiente pulito e al riparo dalle intemperie, pur essendo fondamentali, non sono tuttavia sufficienti. Per stare bene, un cane deve poter esprimere le proprie tendenze comportamentali e ritrovare nella realtà gli stimoli adeguati. Prima di adottare un cane, consultiamo quindi un serio professionista per comprendere quale sia la razza più idonea al nostro stile di vita o se invece vogliamo renderci utili, prendiamone uno al canile, meticcio o di razza che sia gli operatori sapranno certamente indirizzarci al meglio. E ricordiamoci che i cani fantasia, essendo frutto di innumerevoli incroci di razze, vengono così definiti non solo per la loro varietà di forme e colori, ma anche per la loro creatività e duttilità comportamentale. A tutti voi, buona scelta! E ora vi presentiamo

IL PELOSO DEL MESE

RINGOMASCHIO DI ANNI 4 TAGLIA MEDIAE’ OSPITE DEL CANILE DA 5 MESI HA UN BUON CARATTERE, ABBAIA POCO E’ EDUCATO AL GUINZAGLIO

non lasciare che invecchi in un box

Sono Paola Cortesi ed abito a Novellara... con queste po-che righe vorrei informarvi di un nuovo servizio che oggi, grazie all’affiliazione con un importante network di agenti di viaggio attivi on line, posso offrire a chiunque abbia il desiderio e/o la necessità di viaggiare.Si tratta di un sogno che avevo sempre lasciato in un cas-setto nell’attesa che arrivasse il momento giusto per poter-

lo un giorno trasformare in attività, e finalmente all’inizio di questo 2011 il momento è arrivato. Ho iniziato quest’attività che mi porterà col tempo e la pazienza a realizzare il mio sogno “lasciato nel cassetto”, nel modo più completo e professionale.Il network al quale mi sono affiliata è CartOrange® (www.cartorange.com) che ho scelto dopo un’accurata ricerca sulla serietà di diverse tipologie di Home based travel agency nate in Italia. La nostra attività è la stessa di un’agenzia di viaggi ma con di-versi vantaggi come ad esempio l’abbattimento dei costi di gestione, la riduzione dei tempi di attesa, la possibilità di fare ricerche accurate e quindi come conseguenza, la realizzazione di un viaggio “su misura”: esattamente il viaggio richiesto dal cliente.Cartorange ® opera in Italia dal 1999 e ad oggi conta 300 agenti in tutta Italia (tutti con vetrina on line) e diverse sedi su strada nelle principali città. A settembre inau-gureremo un Travel office a Reggio Emilia. Gli agenti di viaggio CartOrange® sono denominati con marchio registrato Consulenti per Viaggiare®.Quest’attività, che attualmente svolgo al mio domicilio e ovunque mi trovi sia in Italia che all’estero grazie ad un collegamento a Internet, è un servizio di consulenza per l’organizzazione e la prenotazione di viaggi individuali, per famiglie, last minute, viag-gi e tour di gruppo in Europa, Italia e nel mondo, viaggi incentive per aziende e so-prattutto VIAGGI DI NOZZE.Il viaggio più importante della nostra vita deve essere organizzato e supportato da consulenti preparati e tour operator con esperienza e serietà, potrà essere un viaggio breve o lungo in paesi vicini o lontani ma comunque sia il mio impegno sarà rivolto a rendere speciale e unico il viaggio più importante della vostra vita, organizzandolo con le caratteristiche che più vi soddisfino, tenendo conto di un giusto compromesso tra qualità e costo e con una costante: la sicurezza che tutto vada nel migliore dei modi. Il mio impegno non finisce alla vendita del viaggio, ma continua durante il viaggio, infatti per qualsiasi imprevisto sono sempre disponibile telefonicamente e al vostro ritorno per raccogliere le vostre impressioni e i vostri consigli. La vostra serenità è pari alla mia soddisfazione nel continuare questa attività che mi appassiona da sempre. Il mio sogno nel cassetto appunto. Siccome la mia passione va ben oltre la costruzione tecnica di un viaggio, ho intenzione di preparare viaggi di gruppo tematici ed è per questo che sto raccogliendo adesioni per fare un viaggio lungo le strade del vino del Sud Africa per persone appassionate di vini.

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OTTICA - OPTOMETRIACONTATTOLOGIA

Rubrica a cura della dott.ssa Roberta Bocedi

Medicina veterinaria per cani e gatti

L’associazione “Gente di Canile” e tutti gli ospiti del

CanileIntercomunale ringraziano sentitamente i dipendenti della ditta REVERVIT di Novellara per la gentile

donazione in memoria del Sig. Reverberi Lino.

Ringraziamento

Quando il cucciolo od il gattino che abbiamo acquista-to/adottato raggiunge l’età adulta, ci si pone il proble-ma della sterilizzazione. Con questo termine si intende un intervento chirurgico che rende impossibile la ripro-duzione. Si chiamerà ovarioisterectomia, se si rimuo-vono utero ed ovaie nelle femmine, ovariectomia se si rimuovono solo le ovaie ed orchiectomia per indicare la rimozione dei testicoli nei maschi. Il raggiungimento dell’età adulta e della maturità sessuale che ne con-segue con la comparsa del primo calore (estro) può variare in base alla specie ed alla taglia dell’animale. Per le cagne questo avviene generalmente tra i 9-12 mesi ma vi possono essere variazioni maggiori (6-24 mesi) in base alla razza. La cagna ha generalmente due calori all’anno, della durata media di 2-3 settima-ne, ogni 5-7 mesi, per tutta la vita (non esiste la meno-pausa). Nelle gatte il primo calore avviene, in genere, tra i 6-9 mesi. A differenza delle femmine di cane, le gatte sono poliestrali stagionali, ciò significa che du-rante il periodo riproduttivo (in genere da gennaio/feb-braio ad agosto/settembre) vanno in calore più volte con intervalli di 2-3 settimane tra un calore e l’altro.Ritorniamo allora alla domanda iniziale, perché steri-lizzare o perché non farlo? I vantaggi dell’intervento sono diversi. Innanzitutto, in tal modo si effettua un efficace controllo delle nascite con riduzione degli animali indesiderati che finiscono spesso per diventare randagi o morire. In secondo luogo una sterilizzazione fatta precocemente (entro il primo/secondo calore nella cagna) riduce significativa-mente la possibilità per l’animale di sviluppare neo-plasie mammarie e patologie uterine gravi nel corso della sua vita. Si evita inoltre la diffusione di malattie infettive molto gravi ed incurabili (come la leucemia felina e l’immunodeficienza felina). Si riducono inoltre i casi di ferimenti gravi o i decessi che possono essere la conseguenza del vagabondare in cerca di un compagno/a. Infine si ha la scomparsa dei calori che rende la gestione dell’animale molto più semplice. Gli svantaggi, oltre al rischio intrinseco in ogni procedura chirurgica, sono principalmente due. In seguito alla riduzione degli ormoni sessuali ed alla conseguente alterazione del metabolismo, gli animali sterilizzati tenderanno ad ingrassare, se la dieta non viene accuratamente controllata. In più, in una picco-la percentuale di cagne si possono, col tempo, avere

Perché sterilizzare?fenomeni di incontinenza urinaria, che sono però con-trollabili farmacologicamente. Quando capita di affrontare l’argomento sterilizzazio-ne con i nuovi proprietari, le principali obiezioni che mi vengono mosse sono due (oltre alla comprensibile preoccupazione per l’intervento chirurgico): che così facendo “finiscono” i cani/gatti e che non è una cosa “naturale”. Per quanto riguarda la prima obiezione credo che sa-rebbe sufficiente visitare un qualunque canile o gattile dello Stato per rendersi conto del costante sovraffol-lamento di queste strutture. Per la seconda invece, potrei allora ribattere che probabilmente non è molto “naturale” tutto il tipo di vita che i nostri animali dome-stici conducono nelle nostre case. Mangiano cibo acquistato o cucinato da noi, dormono su letti e divani, al caldo ed al riparo, vengono portati fuori al guinzaglio, ecc. Non sembrano però esserci mai molte obiezioni ri-guardo all’”innaturalità” di questi altri aspetti della loro vita. Ci si deve rendere conto che nel momento in cui si decide di avere un’animale domestico ci si deve an-che assumere pienamente la responsabilità della sua cura, nel senso più generale del termine. Nessuno è contrario alle cucciolate, anzi, è bellissimo avere cuccioli o gattini per casa. Se si decide di averli occorre però assicurarsi di poter trovare loro una nuo-va casa o di provvedere a loro con cibo, riparo, cure e affetto per tutto il resto della loro vita. E ciò per ogni cucciolata che una cagna od un gatta potrà partorire durante il corso della sua vita. La triste realtà è invece l’elevatissimo numero di cani e gatti che vengono abbandonati ogni anno, e che sono in tal modo condannati quasi sicuramente a morte certa a meno che non siano abbastanza fortunati di essere trovati e salvati.

Si sono svolti a Salonicco in Grecia i campionati dei Balcani di Judo. La nazionale albanese convocava di nuovo nella categoria 60 kg juniores Igli Ramosacaj del Dojo Arti Mar-ziali di Novellara. Infatti dopo un esordio soddisfacente a livello internazionale in coppa Europa l’atleta allenato da Andrea Aldini veniva di nuovo convocato in nazionale per partecipare alla prestigiosa gara greca che vedeva atleti di Romania, Bulgaria, Turchia, Grecia, Serbia, Bosnia, Mon-tenegro, Macedonia e Albania impegnati a conquistare il titolo di campione dei Balcani.La gara partiva subito in salita con un incontro veramen-te difficile dove il giovane atleta novella rese non riusciva ad avere la meglio contro l’atleta bulgaro al termine di un incontro veramente difficile. Relegato ai recuperi e recu-perata una buona lucidità Ramosacaj batteva per Ippon (Ko della boxe) l’atleta del Montenegro, poi al termine di un duro incontro si sbarazzava pure dell’atleta macedone accedendo alla finale per il terzo posto. In questo incontro l’atleta del dojo parte bene, ma una difesa accorta e vigile dell’atleta della Romania gli impedisce di andare in vantag-gio. L’incontro finisce in parità e si va al golden score, dove il primo che fa punto vince l’incontro. In questo momento cruciale dove i due atleti continuano a temersi e a studiare dove l’atleta albanese viene sanzio-nato per passività e consegnata così la medaglia di bronzo all’atleta rumeno. Forte soddisfazione è stata espressa da tutto il team della nazionale albanese per l’eccellente la-voro fatto da parte di Igli Ramosacaj e dallo staff tecnico del dojo, in particolare Andrea Aldini, Stanislav Calmatui e Claudio Crema a cui è arrivata una lettera di ringraziamen-to. Il Dojo Arti Marziali ha attualmente tre sedi di allena-mento: Novellara, San Bartolomeo e Reggio Emilia presso la polisportiva Gramsci.

Igli Ramosacaj 5° ai campionati dei BalcaniConvocato di nuovo in nazionale stavolta il 60 kg del Dojo Arti Marziali di Novellara centra il bersaglio. A Salonicco un’altra con-ferma al termine di un ottima stagione.

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INSIEME SI PUÒ VINCERE

Seppure circondato dall’ affetto dei miei familiari ero solo con il mio problema, con la mia sofferenza, con la mia vergogna, con il mio egoismo ma soprattutto con il mio orgoglio e vivevo con la paura del buio per il domani. Continuavo a ripromettermi di smettere di bere ma non ce la facevo, ero sempre più deluso, inevitabilmente più solo e alla ricerca del primo bicchiere, perché poi tutto passava; ma era soltanto un’ illusione passeggera. Poi un giorno presi coscienza della tristezza e del timore delle persone care che mi volevano bene e cercavano di aiu-tarmi, con un futuro avvolto nelle tenebre e senza certezze di uscita dal baratro, ho preso coraggio. Ho chiesto aiuto ad Alcolisti Anoni-mi e mi sono riconosciuto alcolista; mi sono sentito sollevato perché da loro sono stato capìto ma prima di tutto libero da un peso che mi opprimeva. Tra timori e vergogna ho iniziato la frequenza a questo Gruppo di A.A. e da allora non ho più sentito la solitudine: ora sono orgoglioso di far parte di un insieme di molti veri Amici A.A., che con lo stesso mio problema sanno darmi forza e ascol-tarmi e con le loro testimonianze mi aiutano nel percorso verso la strada della sobrietà. Ora, giorno dopo giorno partecipando alle riunioni, mi sento sempre più padrone della mia vita, più sereno e disponibile verso chi soffre cercando di aiutarli come posso. Oggi senza alcuna esitazione, voglio affermare

senza ombra di dubbio che l’ unione fa la forza e sono convintissimo che insieme si può vincere la nostra battaglia contro il nemico alcol e raggiunge-re pian piano la sobrietà. Serene 24 ore a tutti. Piero – Cremona

Conoscere la flora

La campana per il deposito bottiglie e vetri evidenziata dal cerchietto è a circa cento metri di distanza!!

Foto inviataci da un lettore che abita in via De Gasperi

Erba viperina dal dorso di serpente e dai fiori a coda di scorpione

Già dalla denominazione questa erba richiama come, soprattutto nell’anti-chità, le piante venivano considerate, per attribuire loro proprietà curative, per le caratteristiche comuni, labili e spesso arbitrarie, con animali o con l’uomo. Per stabilire questi collegamenti e queste somiglianze andava bene di tutto, colorazioni, forme, chiazze, disegni di nervature, pelosità ecc.. Tale ricerca, un bel gioco di fantasia, si basava su superstizioni e credenze, frutto di esercizi mentali che assurgevano alla dignità di vere e proprie dottrine, la più nota delle quali era quella “dei segni”. Di conseguenza nel nostro caso della erba viperina, la pianta doveva essere efficace contro il morso del serpente perché la scorza dei suoi fusti presenta macchie brune come quelle del dorso della vipera, o perché i suoi fiori assomigliano, nella loro forma irregolare alle fauci spalancate del rettile. Dioscoride, medico greco dell’età classica, che l’aveva investita delle suddette proprietà medicamentose, la consigliava non solo come rimedio curativo, ma anche preventivo. La denominazione scientifica della pianta ”Echium vulgare” si basa su queste antiche credenze, “Echis” in greco antico era la vipera.La pianta è biennale o anche perenne, va a fiore dal secondo anno. Presenta una rosetta di foglie basali lineari–lan-ceolate, di 10 cm x 2 cm, una radice a fittone tenacemente inserita nel terreno, un fusto, come detto, chiazzato di macchie brune, alto fino a 80 cm.Alla fioritura che avviene da maggio a ottobre, il fusto fa da supporto a una lunga spiga di fiori, con corolla lunga sino a 2 cm, dapprima rosacei indi intensamente azzurro-bluastri. La spiga è costituita da una sequenza di rametti laterali scorpioidi, cioè a coda di scorpione, per il fatto che questi fiori sono inseriti in modo sequenziale su un solo lato. Scientificamente l’infiorescenza viene definita “cima unipara spiciforme”!!! Il frutto, formato da quattro nucule (piccole noci), ancora una volta presenta somiglianze con la testa di un serpente! Tutta la pianta è coperta di peli e di lunghe setole, sostenute da piccoli tubercoli rossi. La pelosità, come aspetto di fondo è peraltro una caratteristica di molte piante della famiglia delle “Boraginacee”, a cui l’Echium appartiene e di cui l’esponente più noto è la boragine, erba nota in Liguria dove viene consumata nella cucina regionale. L’erba viperina cresce in ambienti molto vasti per altitudine e clima, soprattutto aridi e sterili. Da noi si vede a stagione secca inoltrata ai lati delle strade o nei cortili ghiaiosi in cui la cura non è del tutto assidua. Dopo millenni di false credenze, oggi è accettato che l’erba viperina non presenti alcuna efficacia antivipera. Attualmente è utilizzata come emolliente pettorale, sudorifera, diuretica e depurativa. Grosso modo presenta le stesse proprietà medicinali della boragine. Nonostante sia pianta di ambienti aridi in cui secernere nettare può essere una funzione difficoltosa, la pianta è considerata una buona mellifera.

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Rubrica a cura di Giovanni Franzoni

Inizio corsi: martedì 20 settembre 2011Palestra comunale di S.Giovanni Novellara (RE) Piazzale Antonio de Curtistel. 0522/651212 cel.3286570659

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Una ricetta al meseRubrica a cura di Eletta Panizza

Frittelle di bietole della Nonna

Ingredientikg 1 foglie di bietole tagliate sottiligr 0.250 lardo macinatogr 0.300 parmigiano reggianogr 0.260 farina biancagr 0.15 sale finon. 6 uova interen. 2 spicchi di aglion. 1 cipollan. 2 manciate di panen. 1 bicchiere di olio d’olivan. 1 manciata di prezzemolo

PreparazioneIn una ciotola mettere cipolla, aglio, prezzemolo tagliato fine, amalgamare bene tutti gli ingredien-ti e friggere. La nonna consiglia di usare lo strutto per friggere e di accompagnare le frittelle con un buon lam-brusco delle Terre Verdiane.

Anni ‘70 - il “RITZ” strapieno di giovani all’ascolto di uno dei tanti gruppi musicali che hanno fatto la storia del miti-co locale novellarese.

Dinastie d’altri tempiIl buon Romano Taschini mi ha fatto pervenire le foto di alcune interessanti famiglie novellaresi di altri tempi: “Giovanni, scrivi in merito qualcosa in merito sul Portico”. Raccolgo la sua richiesta precisando che sono sempre stato disponibile in questo senso e spero di continuare. Anche se mi pongo una do-manda: possono ancora interessare ai cittadini di oggi? Sono anni che racconto la vecchia Novellara e le soddisfazioni per la verità non sono mancate. A questo punto mi rivolgo ai lettori più intimi chidendo loro: “Debbo continuare o smettere?” Tale dubbio mi assale e cerco consigli. Ma torniamo alle foto dell’amico Romano. Per averle deve aver fatto numerose ricerche. Sono convinto si tratti di ricordi di una bella parentela. Sarebbe interessante per descriverle più minuziosamente poterle proiettarle su un grande schermo! Iniziamo con la pubblicazione della foto che ritrae la famiglia Taschini.

Foto scattata nell’anno 1934: si riconoscono: in piedi - Taschini Ortensia, Alberto, Ciro, Clinio, Deme-trio. Seduti: Selene, nubile, perpetua di Don Attilio, rev. Don Attilio, e Leone

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Un pizzicotto ai più piccol i e non soloRubrica a cura di Luisa Torelli

Tanto tempo fa, una fanciulla sporca di cenere e di carbone, con gli occhi gonfi di pianto. Perché era così triste?Perchè ripensava al tempo in cui viveva felice, in quella stessa casa, con la sua mamma e con il suo papà. Poi la mamma era morta e il papà, dopo un po’ di tem-po, si era risposato con una vedova che aveva due figlie. All’inizio sembravano belle e buone e lei ne era stata felice, pensando di aver trovato un’altra mamma e due sorelle con cui giocare, ma il papà dovette partire per un lungo viaggio e, da quel giorno, cominciarono i guai!La matrigna e le sorellastre, gelose di lei, le tolsero tut-ti i suoi bei vestiti,la scacciarono dalla sua cameretta, costringendola a dormire in un angolo del camino e a servirle di tutto punto.Così, la poverina, non ebbe più un attimo né di respiro, né di felicità ed era sempre così sporca che la chiama-vano Cenerentola.Proprio mentre era immersa in tristi pensieri, bussaro-no alla porta: era un messaggero del re, nella sua bella divisa coi bottoni d’oro, che le consegnò una busta ,con un gran sigillo di ceralacca rosso fiammante; le racco-mandò di non sporcarla e di consegnarla subito alle sue padrone.La matrigna e le sorellastre l’accolsero in malo modo, quando gliela consegnò e, subito dopo, si azzuffarono: ognuna, infatti, voleva leggerne il contenuto, per prima. Ristabilito l’ordine, la matrigna cominciò a leggerla: si trattava di un invito al gran ballo,nel castello, fra tre giorni,per festeggiare il figlio del re. Nel sentire questo, anche Cenerentola saltò di gioia, in-sieme alle altre, ma, subito dopo, la matrigna le ordinò di andare dal mercante di stoffe e dal calzolaio, il tempo era poco e non dovevano farsi sfuggire questa occasio-ne. La fanciulla, mentre correva via felice, sentiva che

quella poteva finalmente essere la grande occasione che le avrebbe cambiato la vita.Ma non fu così, perché la matrigna e le sorellastre la deri-sero, a causa del suo aspetto, le ordinarono di andare im-mediatamente in cucina a preparare da mangiare, poiché avrebbe dovuto iniziare subito a cucire i loro vestiti.Cenerentola si sentì morire, i tre giorni che seguirono furo-no terribili, per lei, che la sera del ballo era esausta e dispe-rata, mentre la matrigna e le sorelle si pavoneggiavano nei loro bei vestiti, salirono in carrozza e partirono, per il ballo.Proprio allora, davanti agli occhi stupefatti di Cenerentola, apparve una buffa fata grassottella, la sua fata madrina, che le disse di andare subito nell’orto a prendere una zuc-ca. La fata chiamò, poi, quattro topini, due grossi ranoc-chi e una talpa: con un gesto del suo braccio trasformò la zucca tozza in una splendida carrozza, i quattro topolini gialli diventarono cavalli, la talpa, per piacere, diventò un elegante cocchiere e i ranocchi verdi e neri si trasformaro-no in scudieri. La fata agitò ancora il suo braccio e toccò Cenerentola sul naso e sul dito ed ecco la fanciulla fresca e pulita in un ricco vestito: “Fai presto, le disse” “Sali in car-rozza, ma ricorda che l’incantesimo finisce a mezzanotte, un po’ prima che scocchi devi rientrare, se com’eri non ti vuoi ritrovare!” “Non me ne dimenticherò!”le rispose la fanciulla, piena di gioia. Quando arrivò al castello, le guardie, tra lo stupore dei presenti, l’accompagnarono nel grande salone, dove si svolgeva il gran ballo e dove un giovane alto e bello, che sedeva accanto al re, si alzò, la prese per mano e cominciò a ballare tenendola tra le braccia.A Cenerentola sembrava di sognare, tanto che non si era accorta del trascorrere del tempo: solo i rintocchi dell’oro-logio che aveva cominciato a suonare, le aveva ricordato quanto le aveva detto la sua fata madrina. Cominciò a cor-rere più veloce che poteva, attraversando gli ampi saloni, ma mentre scendeva precipitosamente i gradini della scali-nata, inciampò e perse una delle minuscole scarpette d’ar-gento. Al suono dell’ultimo rintocco, la fanciulla divenne di nuovo la povera stracciona sporca di cenere, si nascose in un cespuglio, da dove vide il principe raccogliere la scar-petta d’argento e guardarsi intorno sconsolato.Singhiozzando fuggì per i campi e raggiunse il suo angoli-no, tra la cenere.La matrigna e le sorellastre, per farle rabbia, le raccontaro-no del ballo e della misteriosa principessa,non pensavano di certo che si trattasse proprio di Cenerentola.Il giorno dopo, però, accadde qualcosa di strano: tutte si svegliarono al suono di un tamburo, che accompagnava un messaggero a cavallo e un valletto, che portava un cu-scino di velluto ricamato e sul cuscino c’era….. la scarpina d’argento di Cenerentola. “Tutte le fanciulle di questa con-trada la dovranno misurare e chi la calzerà senza difficoltà, la sposa del Principe diventerà”.Le sorellastre litigarono su chi dovesse provarla, per pri-ma e la matrigna nascose Cenerentola nel sottoscala, per impedirglielo. Le sorelle sbuffavano, per far entrare i loro piedoni nella scarpina e, il Gran Ciambellano, con grande

sconforto, disse che il Principe sarebbe morto di dolore, per non aver trovato la sua amata.Nell’udire questo, Cenerentola si ricordò le parole del-la fata: “Con un pizzico di buona volontà, una cosa si pensa, si decide e si fa”; cominciò a bussare forte alla porta della sua prigione, al punto che la matrigna fu co-stretta ad aprirle. La fanciulla indossò la scarpina che, con grande stupore dei presenti, le calzava a meraviglia e ….. puff! apparve la fata: la toccò sul naso, la toccò sul dito e Cenerentola fu fresca in un ricco vestito!Il Gran Ciambellano l’accompagnò al castello, dove il Principe l’accolse pazzo di gioia. Si celebrarono subito le nozze e, da quel giorno, la fanciulla visse felice e contenta. E la matrigna cattiva e le sorellastre?Cenerentola le perdonò e le lasciò tranquille nella grande casa un po’ vecchiotta, col giardino, l’orto ed il tetto coperto di mu-schio.

Eccoci nel mese di settembre, le vacanze ormai sono terminate, ma pensiamo un po’ a cosa possono averci riservato di bello, durante il loro trascorrere.

C’è qualcuno che si è emozionato nel trovare fossili di conchiglie o di pesci incastrati nelle rocce delle montagne o dei deserti.E’ una scoperta meravigliosa, anche se ci sembra impossi-bile, perché di solito il mare è distante da quei luoghi.In realtà, dove ora c’è un de-serto, milioni di anni fa c’era il mare con i suoi abitanti. Poi, col passare del tempo, sono

avvenuti grandi cambiamenti: l’acqua si è ritirata, oppu-re si è sollevato il terreno.I fossili sono, dunque, gli animali incastrati sul fondo del mare: con il trascorrere dei millenni, sono diventati roccia e sono venuti alla luce, raccontandoci la storia della Terra.Gli studiosi dei fossili si chiamano paleontologi, ma il fossile finora più famoso fu scoperto da una bambi-na: Mary Anning, in Inghilterra, nel 1810, scoprì uno scheletro intatto di Ittiosauro, mentre cercava conchiglie fossili.Purtroppo, oggi, il livello del mare si sta alzando, per effetto del surriscaldamento della Terra che fa scioglie-re i ghiacci e, se non si troverà un rimedio, dove oggi c’è terra, un giorno, ci sarà di nuovo l’acqua. L’isola di Lohachara è già stata sommersa e tutti i suoi abitanti hanno dovuto abbandonare le loro case.

C’era una volta Cenerentola

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COMUNICAZIONE IMPORTANTE

PER I NATI NEL 1961

Alcuni di noi “ragazzi del 61” , hanno pensato che sarebbe bello trovarsi una sera per festeggiare la meta raggiunta.Il 30/09/2011 ore 20:30 ci troviamo presso il ri-storante la Bussola di Campagnola, per cenare in compagnia con musica e canti dal vivo.Sollecitiamo i nativi di Novellara, oppure che hanno trascorso un periodo significativo nel no-stro bel paese, di comunicare la partecipazione al fine di dare al Ristorante un numero attendibile di partecipanti:

inviare una mail a [email protected] oppure

inviare un SMS o telefonare ai numeri 3475775885 - 3498023782 - 3494385961

Il comitato promotore

Grazie al volontariato le persone di buona vo-lontà riescono a realizzare dei veri gioiellini con pochissimi mezzi. In questo caso ci si riferisce alla festa Novellara è Balsamica che si tiene i primi due giorni di ottobre in Piazza Unità d’Italia.Con le prime edizioni di questa festa sono stati raccolti i fondi per la realizzazione dell’Acetaia Comunale, obiettivo raggiunto l’anno scorso: dentro la Rocca sta maturando il prezioso netta-re e ogni prima domenica del mese tutti possono visitare il locale che ospita le botti di rovere e di ciliegio. Il signor Avio Zecchetti, alfiere novel-larese della Confraternita dell’Aceto Balsamico tradizionale di Reggio Emilia ogni prima dome-nica è a disposizione di tutti quelli che vogliono sapere qualcosa in più su questo prodotto della nostra terra. Soprattutto per scoprire la differenza tra quanto realizzato con passione e i prodotti da supermercato.Si celebra il primo anno di attività e la festa si allarga: la profumata cottura del mosto viene anticipata nella giornata di sabato dalla prepara-zione della Saba e del Savor, e da una simpatica “gara delle badesse” le botti giganti.Non mancano neppure attività di contorno, dalla riproposizione degli antichi mestieri alle mostre pomologiche di Tino Sorino.Presente anche il momento di approfondimento tecnico/scientifico: grazie agli sforzi del signor Zecchetti, la sala del Consiglio Comunale ospita un incontro con i maggiori esperti del settore

domenica 2 in Sala Civica.Ricapitolando: va-lorizzazione di una delle eccellenze del-la terra reggiana, tutela della tradizio-ne, animazione del paese e diffusione di conoscenza. Il tutto a costo praticamente zero per la collet-tività. A proposito di volontariato e di feste la pro loco che collabora a Novellara è Balsamica - inten-de ringraziare chi ha prestato la propria opera all’ultima edizione di miss anguria: le aziende Agricole: Bartoli Fabio, Gabriele, Sauro e Pagliani Bruna, Bartoli Giuseppe e Gabriella, Bartoli Ro-berto e Federico, Bartoli Ivan e William, Brioni Marzia, Torelli Mauro, Zarantonello Paolo.Le associazioni: Asd Rana Cross, Acetaia co-munale e Assaggiatori Aceto Balsamico, CT9, Circolo Ricreativo, Comitato Feste PD, Jogging Team Paterlini, Parco Primavera.E poi Ermete Artoni, Mario Cocchi, Mauro Storchi, Mazzoni Enrico e Gianluca Tomelleri, Franco Malaguti e Isabella Cavasino, Francesco Grigolon, Ivan Montanari, Anna Santachiara, Luigi Camellini e il circolo degli artisti, Davide Silvestri, Sergio Subazzoli, Francesca Luppi e le cocomerine, William Taschini.

In ottobre la Festa “Novellara è Balsamica”Sabato 1 e domenica 2 torna la manifestazione dedicata all’aceto balsamico: un convegno con esperti ed eventi in Piazza Unità d’Italia.

di Marco Villa

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BRUNA DAVOLIUn caro ricordo a Te, zia Bruna, che hai lasciato Novellara, per svolgere insieme allo zio la tua at-tività lavorativa a Milano, in qualità di custode. Al tuo ritorno a Novellara ti sei dedicata con amore ai tanti gatti randagi ancora presenti purtroppo nel nostro territorio, portando avanti ciò che con grande passione, avevi iniziato a Milano. Anche se la tua presenza qui con noi è stata breve, ti ricordiamo con immenso affetto e nostalgia per il bene che ci hai dimostrato, insieme a quello dedicato alle tante bestioline che hai salvato e accudito. I tuoi cari

Si è spento il 9 agosto Giancarlo Tagliavini per tutti “Ta-glia”, aveva 75 anni: essendo nato il 15 maggio 1936 a Novellara, figlio di Tagliavini Aldo bracciante e Pizzetti Iolanda Un uomo di estrazione cattolica, popolare, os-servante anche in politica, una persona felice, ottimista, contento della vita (nonostante la vita, con lui, non sia stata eccessivamente grata), vedovo nel 1984 di Crotti Silvana con tre figli da crescere. Uno dei soci fondato-ri della pallacanestro Novellara fin dal lontano 1966, Giancarlo può vantare due primati è l’unico a possede-re tutte le copie di Tap In e come tifoso probabilmente detiene il record di partite al seguito della prima squa-dra. Nel passato remoto il suo ruolo attivo era quello di accompagnatore delle giovanili, insieme a Monta-gni Franco, Bonini Giorgio, Morellini Gino e Gianpaolo Gozzi,ha rappresentato per tanti ex giovani promesse della Pallacanestro Novellara una specie di padre puta-tivo. Fatalmente a questo punto i ricordi corrono ai bei tempi andati che non tornano più. Con la sua Fiat 131 Mirafiori dal colore indefinibile scarrozzava possibil-mente di sabato perchè “la domenica mattina provava

Ci ha lasciato Giancarlo Tagliavini, una persona tranquilla felice e ottimista

di Giovanni Panini

a portarci tutti a messa” noi giovinastri su e giù per le strade della provincia a giocare a pallacanestro. Caro Taglia, tu non sei stato uno qualsiasi, la correttezza, la cordialità, il tuo sorriso sono stati il tuo marchio di fab-brica per oltre 40 anni di basket. Queste poche righe, ti giungano anche a nome di tutto il popolo del basket e vogliono essere un grazie e al tempo stesso un mea culpa – a nome di tutti noi ex giocatori delle giovanili -, per tutte quelle volte che abbiamo mangiato sulla tua macchina o siamo saliti con le scarpe sporche od ab-biamo imprecato contro l’arbitro tirando una qualche briscola di troppo (oggi la bestemmia non è più reato). Scusa anche per quella volta che in chiesa durante l’of-fertorio –che tu raccoglievi alla messa delle 11– ti ho risposto abbonato. Personalmente, ma sono convinto di parlare a nome di tutti, ho diversi ricordi piacevoli, ma tutti convergono in un solo pensiero “ce ne fossero di persone come te“ pronte in ogni momento ad as-solverti con un “PUTEL FA AMOD”. Sono state tante le persone che hanno fatto parte,di queste avventura chiamata pallacanestro Novellara, ve ne sono alcune che come i cavalieri della tavola rotonda, possono defi-nirsi “uomini giusti”. Fra questi vi sei anche tu,anche se il tuo ruolo è sempre stato quello del soldato non certo del generale, hai sempre saputo stare al tuo posto. Per oltre 40 anni,hai venduto e strappato i biglietti all’entra-ta della palestra. Sei stato il terrore delle fidanzate dei giocatori, ci provavi con tutte “a farle pagare”. Alla cas-sa eri integerrimo, soprattutto con quelle persone che fanno i “furbi” per non pagare. Di “portoghesi” a No-vellara ce ne sono fin troppi dicevi, ma lo dicevi senza cattiveria. Quante volte fra il primo ed il secondo tem-po ricontavi l’incasso nella speranza che aumentasse e nel contempo scambiavi le monetine ed i gettoni per le bibite e la macchinetta del caffè. Una volta ti chiesi i migliori 12 all star della pallacanestro Novellarese di sempre? Tu mi hai detto “E’ una domanda difficile a cui rispondere, ne ho visti di giocatori e di molti con-servo un ottimo ricordo. Quindi non me ne vogliano coloro che escluderò dai migliori 12 che hanno giocato in prima squadra di tutti i tempi. Direi: Codeluppi Gian-ni, Gino Gozzi, Cattini Giorgio, Benevelli Amos, Ferrari Giuseppe, Portioli Gaetano, Pol Bodetto Claudio, Ma-riani Cerati Daniele, Cappelli Paolo, Grisendi Andrea, Gian Enea Barilli, Campani Francesco. All. Ferretti Giu-

seppe, vice Tellini. Il giocatore che più hai ammirato?” Senza dubbio Gianni Codeluppi oltre che per il suo talento cestistico anche come persona fuori dal cam-po. Un giocatore che a vederlo dicevi, ma questo fa il ragioniere in banca. Ed in effetti lavorava in banca, ma il suo acume tattico a Novellara non l’ha mai avuto nessuno, la sua visione di gioco, una persona modesta che poteva aspirare a molto di più, ma una volta lascia-ta la natia Reggio, ha scelto Novellara ed e rimasto con noi nonostante le allettanti offerte ricevute. La Società una volta smesso di giocare, avrebbe dovuto ritirare la maglia con il mitico n.7 che ha indossato per ben 8 anni dall’annata 82/83 all’annata 89/90”...Poi le tante storielle, fra cui quella che durante una gara dei play off dell’82/83 Autolama – Virtus Medicina, hai chiesto il biglietto ad un giocatore del Medicina –penso fosse Cappeletti - che dopo uno scontro di gioco con Ma-gnani Alberto era caduto sanguinante vicino alla cassa. Caro Taglia te ne sei andato anche tu, come il Morelon ed il Maestro. Sei stato luce nei momenti bui, sempre ottimista, uno di quelli che ha reso bella la pallacane-stro Novellara senza aver mai indossato la maglia.

Fu uno dei soci fondatori della “Pallacanestro Novellara”.

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Offerte in favore dei servizi Istituzione “I Millefiori”

In memoria di Dolores CorradiMaria Cristina e Romano Cavazzoni

In memoria di Gazzini RosaFam. Lusuardi, Iemmi Novella, Chierici Lina, Fam. Melegari e Veroni Fernando, Fam. Veroni Enrico, Davolio Rino, Pederzoli Eva, Paterlini Franca, Sorelle Riccò Emma, Anna, Leonilde, Antenisca, Lina e Maria. Cognate Riccò Mafalda e Ilva; Fam. Saccani Vezzani Romano, Adriano e fu Franco; Cepelli, Ceretta, Bonaccini Bonori, Montanari e Bigliardi, Ghiacci Giannina

Libera offertaSantini Elvira

Redazione: viale MONTEGRAPPA, 54 Novellara (RE) tel. 0522/654447

Direttore responsabile: Dino Medici Proprietario: Circolo il Contemporaneo

Capo Redattore: Paolo Paterlini Redazione: Marco Villa, Giovanni Franzoni,

Giovanni Panini, Paolo Bigi, Simone Oliva, Sara Lanza.

Impaginazione: Ci&Wi viale Montegrappa, 50 Stampato presso Tipolito Lugli

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mensile novellarese d'informazione

Autorizzazione Tribunale Reg. stampa RE nº589 del 7/12/89

CIRCOLO IL CONTEMPORANEO

Nell’ 12 anniversario della scomparsa lo ricordano con affetto la moglie Ivana Simonazzi, i figli Morena, Edis e Andrea, genero nuore e nipoti.

SACCHI SETTIMO GINO BASSOLINell'anniversario della scomparsa dei propri genitori li ricorda

a quanti li amarono e li stimarono, il figlio Carlo.

AFRA DENTIORNELLA BOCEDINel 10° anniversario della scomparsa di Oscher e nel 3 di Ornella li ricordano

con affetto, il figlio Tienno, la nuora Roberta e le nipoti Morena e Tiziana e il pronipote Andrea.

OSCHER FERRARI

ELETTA CATTANI

Nell’anniversario della scomparsa dei propri cari li ricordano i famigliari

ALDERICCIO CATTANI MARIA IOTTINel 10° anniversario della scomparsa lo ricordano con affetto la moglie Silla e i figli Simona e Davide.

NELLO SPAGGIARINel 10° anniversario della scomparsa lo ricordano con affetto la moglie Lina, i figli Sauro e Marzia, la nuora Daniela e i nipoti Isa, Carlotta e Alex.

FERNANDO DAVOLIO

UMBERTO MAZZOLIUn anno è passato... ma nei nostri cuori è ri-masto indelebile il ricordo della persona speciale che eri... ed è per questo che volerti bene era così facile, dimenticarti impossibile.

La moglie, i figli, nipoti e pronipoti

Cav. Egisto FestantiSezione Comunale di Novellara

AVIS INFORMASabato 1 e domenica 2 ottobre 2011, presso la sede AVIS di Novellara, ci sarà la consueta donazione di sangue. Presentarsi dalle ore 7,30 alle 10,45Alimenti permessi prima della donazione compresi gli esami annuali: acqua, camomilla, caffé, spremute, il tutto senza zucchero. Evitare tassativamente latte e suoi derivati.

GITAL’AVIS NOVELLARA ha organizzato una gita per do-menica 20 novembre 2011 ai Mercatini di Natale di INNSBRUCK e al Museo di SWAROVSKI . Il programma dettagliato è disponibile in sede dove ci si può iscrivere fino alla disponibilità di posti, dalle 9.30 alle 11.30 nelle giornate di giovedì e sabato e dalle 21.00 alle 22.00 il mercoledì.

Il Segretario Ghidini Piero

ROSA GAZZINIA 2 mesi dalla scomparsa la ricordano con affet-to i figli, nuore, genero, nipoti e pronipoti. Con l’occasione si ringraziano coloro che hanno fatto donazioni in sua memoria.

Famiglia Saccani Vezzani

ALDINA CAMPARINI

Nel 28° e 18° anniversario della scomparsa dei propri cari li ricordano con immutato affetto i figli Angiolina, Ada e Edda,

i generi e i nipoti.

IDEO IEMMI

BEDOGNA GIUSEPPE

Nel 3° anniversario della scom-parsa lo ricordano con affetto la moglie Lina e i figli Cesare e Donatella, i nipoti Linda, Claudio, Simone, Andrea, Cristina, la nuora Gianna e gli amici.

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Campagnola Emilia via Reggiolo, 22 tel.0522/663508

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di Giovanetti Rag. GiorgioImmobiliare