Pocket Salute Edizione Roma Settembre 2010

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...l’informazione continua sul web, collegati su www.pocketsalute.it 1 no alla carne clone addominoplastica insufficienza renale salute delle donne vincere la balbuzie dal Parlamento europeo restringimento del punto vita terapia conservativa pre-dialitica la sindrome premestruale rapporto tra cervello e linguaggio speciale Tutto quello che c’è da sapere sulla mastoplastica Il primo free-press del benessere - Anno II n°1 Settembre 2010 Con il Patrocinio della Provincia di Roma e della Regione Lazio reg. trib.di Pescara n.24/08 del 7/11/2008 LA GUIDA MENSILE DEDICATA AL TUO BENESSERE edizione Roma

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Pocket Salute è il primo mensile free-press locale dedicato al mondo della salute, della bellezza e del benessere. Si articola in 64 pagine ricche di articoli informativi a cura di eminenti professori, medici specialisti e stimati primari locali. Il tutto con un linguaggio semplice e diretto per facilitare la comunicazione con il cittadino. Un modo nuovo per avvicinare il pubblico al mondo della salute abbattendo il muro di diffidenze e di timori reverenziali tipici del rapporto medico-paziente.Grazie a Pocket Salute l’utente finale ha, finalmente, la possibilità di scegliere lo specialista a cui rivolgersi informandosi direttamente sul suo operato.

Transcript of Pocket Salute Edizione Roma Settembre 2010

  • ...linformazione continua sul web, collegati su www.pocketsalute.it 1

    no alla carne clone

    addominoplastica

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    L A G U I D A M E N S I L E D E D I C A T A A L T U O B E N E S S E R E

    edizione Roma

  • L A T U A G U I D A D E L L A S A L U T E E D E L B E N E S S E R E

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    solidariet in primo piano editoriale del mese

    scrivi anche tu a [email protected]

    Buon compleanno Pocket Salute!

    Ebbene s, il primo-free press del benessere compie 3 anni e li festeggia insieme a voi, cari lettori, regalandovi una nuova veste grafica corredata da tante rubriche interes-santi. Gli articoli saranno maggiormente leggibili, con i riferimenti dello specialista in evidenza, perch i contenuti siano fruibili a tutti. Il trova-facile diventer settoriale, facilitando la consultazione degli annunci per macro-area (salute, psicologia, benessere, bellezza e sesso). Lo stesso editoriale, a partire dal prossimo mese, sar a disposizione di tutti coloro che avranno qualcosa da dire, ovviamente sempre in tema di salute e benessere, perch chiunque possa esprimere il proprio pensiero. Continueranno le iniziative sociali in collaborazione con le asssociazioni di volontariato ed il patrocinio delle istituzioni, come la pri-ma edizione de il Villaggio della Salute, che si svolta il 5 Settembre nella piazza principale della citt di Pescara. Nasceranno nuove edizioni locali, oltre alle gi presenti Pescara e Roma, perch quante pi persone possano usu-fruire del servizio gratuito offerto da Pocket Salute. Tante le novit in cantiere studiate per dare un servizio completo e gratuito alla cittadinanza, per una medicina accessibile a tutti. Resta invariata la mission che da sempre contrad-distingue la rivista, lessere la guida gratuita dedicata al mondo della salute e del benessere, ricca di articoli e con-tenuti divulgativi, perch linformazione sanitaria diventi, prima di tutto, prevenzione.

    Vi invitiamo ad attivare il comodo servizio di spedizione a domicilio, per non perdere nemmeno un numero della rivista, con un piccolo contributo per le spese (pari a soli 15 euro allanno). Non dimenticate, infine, di seguire tutte le novit di Pocket Salute anche sul web allindirizzo www.pocketsalute.it

    Un grazie a voi lettori per laffetto e linteresse che ogni mese ci dimostrate. Buona lettura,

    Serena Zimuel, Direttore Editoriale

    ABIO - Associazione per il Bambino In OspedalePromuove lumanizzazione dellospedale e sdrammatizza limpatto del bambino e della sua famiglia con le strutture sanitarie. www.abioroma.org

    AIPD - Associazione Italiana Persone DownLAssociazione non ha fini di lucro e vuole essere soprat-tutto un punto di riferimento per le famiglie, gli opera-tori socio-sanitari e della scuola che si occupano di questo handicap. www.aipd-roma.it

    ALZHEIMER RomaLAssociazione persegue la missione di offrire sostegno alle famiglie con un malato di Alzheimer. Collabora con Is-tituzioni sanitarie e accademiche, sia nazionali che locali.www.alzheimeroma.it

    ANFFAS Roma OnlusLAssociazione si propone di assicurare il benessere e la tu-tela delle persone con disabilit intellettiva e relazionale e delle loro famiglie, operando primariamente per rendere concreti i principi della pari opportunit, della non dis-criminazione e della inclusione sociale.www.anffasroma.it

    Il Sorriso di Beatrice ONLUSLAssociazione nasce con lintenzione di trasformare un evento tragico quale stato la scomparsa di Beatrice in motivo di gioia e speranza per tutti coloro che vivono la drammatica esperienza della malattia oncologica.www.ilsorrisodibeatrice.com

    UNIAMO Federazione Italiana Malattie Rare OnlusScopo essenziale difendere i diritti e migliorare la qual-it di vita di tutte le persone affette da malattie rare. La Federazione fa parte di un Network Europeo di tredici Al-leanze Federative Nazionali tra associazioni di pazienti di altrettanti Paesi della Unione Europea.www.uniamo.org

  • trova-facile: guida alla psicologia

    il tradimento corre sul web

    trova-facile: guida al benessere

    trova-facile: guida alla bellezza

    trova-facile: guida alla sessualit

    prevenire i rischi da abuso di alcool

    prevenire la morte improvvisa

    Limportanza dellacquaticit

    speciale tutto sulla mastoplastica

    menopausa: et post-fertile

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    rapporto tra cervello e linguaggio

    insufficienza renale cronica

    12,3 milioni di euro per la ricerca

    come restringere il punto vita

    la sindrome premestruale

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    psicologia

    salute

    benessere

    bellezza

    sesso

    Pocket Salute, Romacon il patrocinio di:

    tutto sulla mastoplastica

    Rivista gratuita mensile Edizione RomaReg. Tribunale di Pescara n.24/08 del 7/11/2008reg. ROC n.18668

    Direttore responsabileDaniele Giangiulli [email protected]

    Direttore editorialeSerena Zimuel [email protected]

    Direttore commercialeGiulia Mincarini [email protected]

    Editore, Redazione e PubblicitEditore POCKET IDEA s.rl.Via Cavour 4/2, San Giovanni Teatino (CH)Infoline: 085 4460163 www.pocketidea.it

    Foto e illustrazioni 2010 Microsoft Office Online, 2010 Fotolia, 2010 iStockphoto

    Propriet letteraria riservata. E vietata la riproduzione, anche parziale, di testi, immagini o disegni pubblicati, senza lautorizzazio-ne scritta della Direzione e dellEditore. Le opinioni degli autori im-pegnano la loro responsabilit e non rispecchiano necessariamente quelle della Direzione della rivista. Allinterno dei contributi possono essere citati nomi di prodotti, anche farmaceutici, pubblicati nel ri-spetto delle opinioni degli autori e per completezza dinformazione sui temi trattati.

    pagg. 32-33

  • 6vuoi promuovere la tua attivit su questa rubrica? 393 9412603

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    NOVITADai prossimi numeri la rubrica trova facile diventer set-toriale, un vero e proprio indice tematico posizionato ad apertura di ciascuna macro-area: una guida pratica e veloce per avere sempre con s gli indirizzi utili di attivit (farmacie, centri estetici, laboratori analisi, pale-stre, erboristerie, centri di diagnostica, ottici, ecc.) sud-divise per categoria di appartenenza (salute, psicologia, benessere, bellezza, sesso).

    HAI UN ATTIVITANon perdere tempo, approfitta della nostra offerta esclu-siva: con soli 50 euro al mese avrai uno spazio dedicato sulla nostra rubrica con testo descrittivo, indirizzo e foto.Un nuovo modo di comunicare con i tuoi utenti ed essere presente in tutti quei luoghi in cui si parla di salute e di benessere.

    Sei interessato? Chiama subito il nostro responsabile commerciale al nu-mero 393 9412603, risponder a tutte le tue domande in merito.

    NOTA PER I LETTORI: Le attivit presenti in questa pa-gina sono fittizie e sono state inserite solo a livello dimo-strativo.

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    Le diverse fasi della maturazione cerebrale procedono, in linea generale, con il maturare dellapprendimento del linguaggio. Perci lo sviluppo delle abilit manuali coincide con la fase della lattazione (suzione del nutri-mento dal seno materno) data dallapprendimento della tipica abilit continuativa nella chiusura-apertura della bocca. Entrambi i tipi di movimento sono funzionali alla crescita di aree pre-motorie, motorie, sensoriali dellemisfero centrale sinistro e di strutture sottocorti-cali ad esso collegate. Tra i sei e i venti mesi si sviluppa una fase di immagazzinamento del linguaggio: sia le parole, sia le frasi vengono inserite in aree quasi lin-guistiche dellemisfero destro del cervello (chiamato emisfero minore). Per questo motivo le lesioni precoci (entro il primo anno) allemisfero destro ostacolano lo sviluppo del linguaggio parlato e i relativi ambiti di comprensione e produzione lessicale. Tra i 20 e i 37 mesi esiste la fase di regolazione delle parole irregolari, il bambino aumenta la comprensione di nuove parole e la capacit di formulare espressioni e periodi lessicali complessi completando la maturazione dellemisfero sinistro del cervello e la motivazione delle aree del linguaggio. Da questo momento qualsiasi lesione allemisfero sinistro provoca disturbi permanenti nella comprensione ed espressione del linguaggio.

    Riguardo la capacit di produzione dei nomi sono de-scritti due gruppi di bambini:

    Bambini espressivi-Rapido lo sviluppo del linguaggio per la prima lingua-Buono il vocabolario di parole che indicano loro stessi, pochi i termini orientati verso gli oggetti-Le parole esprimono sentimenti, desideri, socialit-Tendono a produrre frasi gi complete con intonazione corretta

    Bambini referenziali-Minore capacit di sviluppo del linguaggio-Ampio vocabolario di parole che si riferiscono ad oggetti-Strutturazione e produzione di frasi-verbali piuttosto contratta con fase ecolalica ridotta (riproduzione insen-sata di frasi o parole precedentemente udite) -Frasi costruite quasi esclusivamente da sostantivi

    In sintesi, nel neonato e nel bambino entrambi gli em-isferi possono sostenere le funzioni del linguaggio, ma con il passare degli anni questa caratteristica va man mano perdendosi e si avvia ad una unilateralizzazione del linguaggio nellemisfero sinistro, intorno agli 8 anni.

    RELAZIONE TRA LO SVILUPPO DEL CERVELLO E DEL LINGUAGGIO

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    Prof. Marco SantilliAssociazione Italiana La Nuova Parola

    superare la balbuzie

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    a cura della redazioneFonte: www.operazionenasorosso.it

    Operazione Naso Rosso uniniziativa promossa dal Ministro della Giovent e lIstituto Superiore di Sa-nit, realizzata da CSL e Modavi Onlus, rivolta a tutti i giovani amanti della notte, frequentatori abituali e non di locali notturni, che rischiano di mettersi alla guida in stato di ebrezza, dedicata al monitoraggio e alla prevenzione dei rischi dovuti alluso di sostanze ricreazionali. Lobiettivo quello di sensibilizzare e invogliare i giovani ad assumere un comportamento pi responsabile alla guida ed una maggiore consa-pevolezza dei danni che possono derivare dalluso di sostanze stupefacenti e dallabuso di alcol puntando sopratutto sullimportanza di momenti di dialogo e di ascolto quali il couselling. Grazie alla collaborazione dei gestori di locali notturni di 11 province del terri-torio nazionale (Torino, Milano, Padova, Trieste, Roma, Viterbo, Pescara, Napoli, Foggia, Cosenza, Frosinone) previsto un calendario di eventi che vedranno, allin-terno delle discoteche, la presenza di operatori vo-lontari specializzati Naso Rosso, organizzati in diverse postazioni: punto di informazione e counselling dove i ragazzi potranno ricevere informazioni utili sui temi della sicurezza stradale e luso di sostanze ricreazionali, nonch confrontarsi con gli operatori stessi per esporre qualunque tipo di problematica;

    un Lounge Space caratterizzato da un ambiente ac-cogliente e musica rilassante a basso volume, dove i ragazzi potranno sostare prima di mettersi al volante dellauto; postazione per la misurazione del tasso alcolemico; servizio di accompagnamento a casa con Mezzi Naso Rosso unicamente nel caso in cui, in presenza di un tasso alcolemico superiore al massimo consentito (0,5 gr/lt), non esistano altre possibili so-luzioni e/o interventi. Naso Rosso una vera e propria terapia durto, un modo nuovo ed originale per realiz-zare una collaborazione attiva tra giovani, istituzioni na-zionali e locali, ed imprenditori del divertimento che ha come missione la tutela e la salvaguardia della giovent, nonch, con lo sguardo rivolto al futuro, loccasione per monitorare un fenomeno diffuso nellambito giovanile e trovare ad esso risposte e soluzioni sempre pi concrete mirando in particolar modo alla prevenzione. Per mag-giori informazioni su questa iniziativa puoi telefonare al numero verde 800 600 800 oppure visitare il sito www.operazionenasorosso.it. Fra le sezioni del sito anche un indirizzo di posta elettronica per contattare un un esperto dellIstituto Superiore di Sanit che, nel pieno rispetto della privacy, risponder a tutte le tue domande sugli effetti dellabuso di alcol e luso di sos-tanze stupefacenti.

    PREVENIRE I RISCHI LEGATI ALLABUSO DI ALCOOL NEI LOCALI

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    a cura della redazione

    Identificato dai ricercatori guidati da Marco Tartaglia del Dipartimento di Ematologia, Oncologia, e Me-dicina Molecolare dellIstituto Superiore di Sanit, con uno studio finanziato da Telethon e dallaccordo bilaterale Italia-USA, un nuovo gene, CBL, responsa-bile, quando mutato, di una malattia dello sviluppo correlata alla sindrome di Noonan, una delle pi fre-quenti malattie genetiche nelluomo.

    Alcune mutazioni del gene CBL, soppressore tumo-rale, possono essere responsabili di una condizione clinica riconducibile alla sindrome di Noonan, una malattia genetica caratterizzata da bassa statura, dis-morfismi facciali, difetti cardiaci congeniti e problemi dello sviluppo psicomotorio, che colpisce un bambino su 2500 circa. Lo studio, pubblicato sulla prestigiosa rivista American Journal of Human Genetics, stato condotto da unequipe di ricercatori operanti in 13 centri di ricerca italiani e stranieri, sotto la guida di Marco Tartaglia, del Dipartimento di Ematologia, Oncologia e Medicina Molecolare dellIstituto Supe-riore di Sanit. Questo gene, frequentemente mutato nelle leucemie della linea mieloide, codifica per una proteina che svolge un ruolo chiave nel mediare la degradazione di un gruppo di recettori di membrana,

    la cui attivazione regola numerosi processi biologici, quali la proliferazione e il differenziamento cellulare. Le mutazioni di CBL sono localizzate in una regione della proteina frequentemente alterata nelle leucemie. Studi funzionali hanno permesso di dimostrare che esse ren-dono la proteina incapace di mediare il processo di de-gradazione del recettore, mantenendo inalterata la sua capacit di legare il recettore stesso, promuovendo in tal modo una risposta cellulare aberrante a stimoli, quali fattori di crescita e ormoni. Questa scoperta - afferma Tartaglia - dimostra per la prima volta il ruolo cruciale giocato da CBL nello svi-luppo. Considerato il ruolo di CBL nelloncogenesi questa scoperta avr un importante impatto nella clinica in quanto permetter di identificare i pazienti a rischio per linsorgenza di leucemie e disordini mieloproliferativi. Ad oggi, abbiamo identificato molti dei geni coinvolti, ma per circa un quarto dei pazienti la causa molecolare resta ancora sconosciuta.

    Il nostro impegno - conclude Tartaglia - volto non solo allidentificazione di nuovi geni-malattia, ma anche alla comprensione dei meccanismi molecolari e cellulari sot-tostanti la patogenesi e allo sviluppo di future terapie.

    Giovanna Filoso, fonte: www.iss.it

    MALATTIA DELLO SVILUPPO LEGATA ALLA SINDROME DI NOONAN

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    Presso le Case di Cura Villa Mafalda e Madonna della Fiducia iniziato un programma di prevenzio-ne senologica, coordinato dal Dr. Sergio Del Bianco, con la finalit di offrire a chi lo necessita un tratta-mento preventivo ad hoc (Chemioprevenzione o Farmacoterapia). A seguito di una prima visita, le donne preoccupate per una familiarit di un tumore del seno o dellovaio, trovano una attenta valutazione del rischio genetico. Quando indicato, questo viene completato dalla ricerca di mutazioni geniche correlate al Tumore Mammario ereditario. Al termine della visi-ta viene poi suggerito un programma diagnostico individualizzato (per tipologia e frequenza), nonch, quando indicato, un programma di cura preventivo (farmacoprevenzione). Il programma di prevenzione senologica rivolto a tutte quelle donne adulte che sospettano di avere un rischio familiare aumentato di tumore del seno e/o dellovaio.Come viene valutato il rischio genetico? Si definisce lalbero genealogico individuale insieme allanamnesi della paziente. In una minoranza dei casi, laddove suggerito da un pro-gramma dedicato, viene consigliata lesecuzione di un test genetico che individua le eventuali alterazioni geniche delle forme ereditarie (ca. 10-15% dei casi). E in tutti gli altri casi? E possibile dare indicazioni sul monitoraggio di tutte quelle donne che hanno un ri-

    schio aumentato di tumore mammario calcolato secondo programmi accreditati. In tutti questi casi, viene suggerito un iter diagnostico ed eventualmente di farmaco-prevenzione (secondo linee guida interna-zionali validate) tarato sulle effettive esigenze della donna. Nellambito della valutazione genetica di rischio individuale, come viene affrontato limpat-to psicologico cos delicato? Cerchiamo di trasformare linformazione in una comunicazione interattiva. In ogni caso di supporto, quando necessario, un Team di Psicologhe esperte nelle comunicazioni sensibili. Che attinenza c tra Farmacoprevenzione e Chemio-prevenzione? Entrambe riducono linsorgenza di un tumore mediante farmaci. Noi preferiamo la definizio-ne Farmacoprevenzione, perch non ingenera lerra-ta idea che si tratti di Chemioterapia in senso stretto, cosa che, in effetti, non . I farmaci attualmente utiliz-zati non hanno nulla a che vedere con i chemio-terapici, essendo di tipo endocrino, di conseguenza caratterizzati da una tossicit decisamente inferiore. Esistono peraltro allo studio sostanze di tipo vitami-nico, decisamente ancora meglio tollerate. Esistono anche altri tumori per cui possibile effettuare questi programmi? La Genetica e la Biologia moleco-lare stanno enormemente cambiando le potenzialit di prevenzione e di cura oncologica. Tra questi, il tumore dellintestino (colon) quello per cui prossima una pi precisa valutazione del rischio genetico, anche se gi possibile formulare un suggerimento diagnostico e farmaco-preventivo mediante lutilizzo di farmaci a bassissima tossicit secondaria.Casa di Cura Villa MafaldaVia Monte delle Gioie 5 - 00199 RomaCasa di Cura Madonna della FiduciaVia Cesare Correnti, 5/6 - 00179 Roma

    FARMACOPREVENZIONE DEL TUMO-RE DEL SENO: UNA SFIDA POSSIBILE

    tel. Tel. 06 78462786 Cell. 335 6762760 -333 3606973Sito web: www.sergiodelbianco.it

    Dott. Sergio Del BiancoSpecialista in Oncologia

    oncologia

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    a cura della redazioneFonte: www.alleanzacontroilcancro.it

    Alleanza Contro il Cancro (ACC) unAssociazione senza scopo di lucro istituita nel 2002 per volont del Ministero della Salute, con lobiettivo di realizzare e gestire una rete di informazione e collaborazio-ne tra gli Istituti di Ricovero e Cura a Carattere Scien-tifico (IRCCS) di diritto pubblico e privato ad indirizzo e/o interesse oncologico.

    Soci FondatoriIstituto Oncologico Giovanni Paolo II, Bari; Centro di riferimento oncologico, Aviano; Istituto Nazionale per la ricerca sul cancro, Genova; Fondazione IRCCS Istituto Nazionale per lo Studio e la Cura dei Tumori, Milano; Istituto Nazionale Tumori Fondazione G. Pascale, Na-poli; Istituto Regina Elena, Roma.

    Soci OrdinariIstituto Europeo di Oncologia, Milano; Istituto Naziona-le Neurologico Carlo Besta, Milano; Istituto Scientifico Universitario S. Raffaele, Milano ; Fondazione Salva-tore Maugeri, Pavia; Istituto Clinico Humanitas, Roz-zano (Milano); Istituto Dermopatico dellImmacolata, Roma; Istituto Oncologico Veneto, Padova; Istituti Or-topedici Rizzoli, Bologna; Policlinico S. Matteo, PaviaIstituto Superiore di Sanit, Roma ; CROB - Centro di Riferimento Oncologico di Basilicata, Rio Nero in VultureSDN - Fondazione per la Ricerca e lAlta Formazione in Dignostica Nucleare, Napoli.

    Principali finalit di ACC1.Elevare ed uniformare il livello della ricerca italiana in campo oncologico e favorire il trasferi-mento dei suoi risultati alla pratica clinica (ricerca traslazionale) attraverso la promozione di una colla-borazione attiva tra IRCCS su comuni progetti di ricer-ca e lo scambio di informazioni, di conoscenze, di dati, di risultati scientifici e di personale tra gli associati e tra questi e soggetti terzi;2.Armonizzare il livello della ricerca italiana sul

    cancro in linea con i programmi europei, creando un interscambio di informazioni e di collaborazioni con i maggiori Istituti europei in campo oncologico anche attraverso una Alleanza Europea per il Cancro;3.Creare reti di infrastrutture per la ricerca dando vita a Network clinici, sul modello anglosassone, che favoriscano le sinergie tra le varie figure cliniche ed ospedaliere che accompagnano il paziente durante il suo percorso terapeutico, sia a livello territoriale che ospedaliero;4.Promuovere la diffusione di conoscenza attraver-so strumenti di comunicazione al fine di facilitare un accesso uniforme dei pazienti alle cure sanitarie. Questo significa informare i cittadini su dove e come specifiche patologie vengono trattate.

    Lobiettivo principale ed a lungo termine di ACC quello di assicurare su tutto il territorio nazionale omogeneit nellassistenza ai malati di tumore, riducendo il fenome-no della migrazione sanitaria, sia nelle strutture italiane che in quelle europee.

    Relazioni con le Associazioni ONLUSACC intende sviluppare forti collaborazioni con le Asso-ciazioni ONLUS che sono entrate da non molti anni nel vasto mondo no profit della lotta ai tumori e che si im-pegnano a promuovere la prevenzione primaria (stili e abitudini di vita), quella secondaria (promozione di una cultura della diagnosi precoce) e lattenzione verso il ma-lato, la sua famiglia, la riabilitazione e il reinserimento sociale. Alcune di queste Associazioni hanno aderito ad ACC in qualit di soci aderenti: la Lega Italiana per la Lotta con-tro i Tumori (LILT); lAssociazione Italiana Malati di Cancro (AIMAC); Istituto per lo Studio e la Prevenzione Oncologica (ISPO); la Federazione Cure Palliative (FEDCP); l Associa-zione Italiana di Oncologia Medica (AIOM); Istituto Scien-tifico Romagnolo Italian Sarcoma Group (ISG); Fondazione Nazionale per la Ricerca Contro il Cancro (ABO).

    DAL MINISTERO IL PROGETTO ALLEANZA CONTRO IL CANCRO

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    a cura della redazione

    Lo sapevate che il centro dellequilibrio allinterno del nostro orecchio? Pi di preciso in una parte chia-mata labirinto membranoso che si trova nellorecchio interno. Soffrire di una patologia dellorecchio oltre a indebolire ludito pu pregiudicare anche la capa-cit di stare in equilibrio. La sindrome di Mnire una malattia dellorecchio che causa proprio questa combinazione di disturbi. provocata da un au-mento del volume e della pressione del liquido dellorecchio interno (chiamato endolinfa). Oltre ad un abbassamento delludito, si manifesta con fa-stidi dellorecchio che possono essere suoni ovattati, il rimbombo della propria voce, fischi e ronzii, questi ultimi possono ripetersi saltuariamente o in maniera continua. Il senso di vertigine, invece, determina la sensazione di movimento incontrollato dello spazio circostante e la conseguente instabilit. Nel momento in cui la crisi si manifesta in modo acuto, chi soffre di questa sindrome costretto allimmobilit in attesa che la crisi termini; anche un lieve movimento del capo pu scatenare il senso di vertigine. Purtroppo non esiste una durata massima dellattacco acuto, che pu prolungarsi per ore. La diagnosi si fa grazie ad un esame audiometrico, in seguito alla raccolta di infor-mazioni sulla storia medica del paziente. Altri esami

    delludito e una risonanza magnetica possono essere eseguiti per escludere un eventuale tumore del nervo vestibolo cocleare. Non esiste una cura definitiva per la sindrome di Mnire; chi ne affetto deve imparare a conviverci e questo comporta dei cambiamenti nel pro-prio stile di vita. I medici consigliano di cambiare al-cune abitudini alimentari limitando la caffeina e gli alcolici, riducendo in maniera considerevole il consumo di sale e bevendo molto durante la giornata. Pi difficile, ma di altrettanto giovamento, un cambiamento dei ritmi di vita per ridurre lo stress. Un trattamento far-macologico mirato efficace per controllare lintensit delle crisi, sono solitamente prescritti farmaci antiverti-ginosi, antistaminici, farmaci diuretici.

    Se la terapia farmacologica non ha effetti positivi e il paziente continua a soffrire di crisi vertiginose si pu intervenire chirurgicamente. La decompressione del sacco endolinfatico (per eliminare leccesso di liqui-do endolinfatico), per esempio, un intervento che ha successo nel 60% dei casi e non sacrifica la funzionalit uditiva residua del paziente. Altre tecniche chirurgiche, invece, possono provocare danni permanenti alludito, come nel caso della rimozione del labirinto da eseguire quando ludito del paziente gi compromesso.

    LA SINDROME DI MNIRE: UDITO ED EqUILIBRIO

    Roberta Armentano

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    insufficienza renale cronica

    DEFINIZIONI - Linsufficienza renale cronica consiste in una lenta e persistente riduzione della funzione renale a causa di una progressiva distruzione dei nefroni (il nefrone, composto dal glomerulo e dal tubulo, lunit morfo-funzionale del rene). La perdita irreversibile del-la funzione renale comporta in un primo tempo una ritenzione di metaboliti tossici, con importanti segni e sintomi nellorganismo. Quando la funzionalit renale molto ridotta diventa imperativo per la sopravvivenza il rimedio sostitutivo (dialisi e/o trapianto).

    CAUSE - Il danno renale determinato per l80% cir-ca soltanto dallipertensione arteriosa e/o dal diabete mellito non opportunamente trattati. Nella rimanente percentuale sono comprese tutte le altre forme morbo-se.

    TERAPIA ED OBIETTIVI - La terapia dellinsufficienza renale cronica centrata su provvedimenti dietetici e farmacologici, che agiscono sulle cause e sui meccani-smi che ne aggravano gli effetti lesivi. Lobiettivo prin-cipale quello di ottenere una significativa riduzione della perdita della funzione renale e di mantenere il pi possibile il paziente con i provvedimenti medici (fase pre-dialitica o conservativa). Quindi, energiche azioni terapeutiche verso la causa del danno e verso i mecca-

    LA TERAPIA CONSERVATIVA PRE-DIALITICA

    Casa di Cura San Domenico Piazza Sassari, 5 RomaTel. 06 44230851

    Prof. Claudio Di VeroliSpecialista Nefrologo, Esperto di Ipertensione Arteriosa

    nismi che lo potenziano. Il ruolo dellalimentazione essenzialmente, ma non in modo esclusivo, quello della riduzione delle proteine. Infatti, il carico proteico (carni, formaggi, pane, pasta, legumi ecc.) determina un aumento di lavoro per il rene (specie a livello glomerula-re con un incremento cronico del flusso renale e della pres-sione trans-capillare di filtrazione). Questo accresciuto lavoro del glomerulo (iperfiltrazione) responsabile dellulteriore progressiva distruzione dei nefroni con di-minuzione della massa nefronica. Con la sola riduzione dellapporto proteico stato rilevato che leffetto lesivo delliperfiltrazione si rallentava con miglioramento del-la funzione renale. I farmaci dovrebbero essere assunti in sinergia con la dieta per attenuare ulteriormente la progressione del danno renale. In particolare, le sostan-ze antiipertensive (lipertensione arteriosa direttamente o indirettamente sempre coinvolta), specie quelle che riducono lattivit dellangiotensina II (antagonisti della renina, ACE-inibitori e sartani), ottengono un eccellente risultato riducendo la pressione dentro il glomerulo. La presenza del diabete, che altera profondamente la fun-zione renale, un ulteriore fattore di danno che induce un maggior lavoro glomerulare e quindi deve essere valutato e trattato vigorosamente, pure con linsulina. Principali espressioni del danno glomerulare sono la perdita proteica con le urine e la creatininemia. Anche altri fattori (iperuricemia, alterazioni dei lipidi e del metabolismo calcio-fosforo ecc.) devono essere corretti perch danneggiano il rene, rendendo ancora pi veloce la progressione verso linsufficienza renale terminale.

    Prof. Claudio Di VeroliResponsabile del Centro dellIpertensione Arteriosa e delle Malattie Metaboliche e RenaliCasa di Cura San Domenico - Roma

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    scienze cardiovascolari

    PREVENZIONE DELLA MORTE IMPROVVISA NEI GIOVANILa morte improvvisa colpisce anche soggetti giovani e apparentemente sani ed per questo un evento tragico, devastante dal punto di vista familiare e so-ciale: si pu prevenire? La Fondazione Italiana Cuore e Circolazione Onlus e la Societ Italiana di Cardiolo-gia (SIC), con il patrocinio del Ministero dellIstruzione, dellUniversit e della Ricerca - MIUR e degli Uffici Sco-lastici Regionali e Provinciali, lanciano una campagna di screening cardiovascolare rivolta a tutti i giovani delle Scuole secondarie di II grado, di et compresa fra i 16 e 18 anni, al fine di identificare i soggetti a rischio e attuare misure preventive. Studi con-dotti nellultimo ventennio hanno dimostrato che lo sforzo o lemozione triplicano il rischio di morte improvvisa nei soggetti con cardiopatie occulte: si tratta di difetti congeniti o malattie genetiche che spesso possono essere facilmente identificate sot-toponendosi ad un semplice esame strumentale quale lelettrocardiogramma. Daltro canto, parecchie cardi-opatie silenti possono portare ad arresto cardiaco anche in assenza di sforzo o emozioni, per cui anche soggetti giovani, con vita sedentaria, sono esposti al rischio. Il progetto mira ad identificare i soggetti affetti da cardiopatie occulte, a spronare i soggetti sani allo

    svolgimento di unattivit sportiva senza rischio, com-petitiva o ludica e a scoprire, in caso di malattie ge-netiche ereditarie, il difetto genetico sottoponendo anche i parenti di primo grado al protocollo di visita e allo screening genetico, affinch la protezione terapeu-tica e la prevenzione siano estese anche ai familiari e abbraccino pertanto una pi vasta popolazione. Il pro-getto viene sviluppato in quattro fasi: storia familiare/personale ed esame obiettivo, esecuzione di un ECG trasmesso per via telematica ai centri di lettura, ulterio-ri approfondimenti diagnostici nei casi non chiariti e, in ultimo, esame genetico con screening dei familiari, nei casi di malattia eredofamiliare geneticamente trasmis-sibile. perci fondamentale ribadire che il solo certifi-cato di sana e robusta costituzione, con visita medica senza limpiego di esami strumentali, non sufficiente a garantire unaccurata prevenzione. In questottica, il sottoscritto nella sua doppia veste di coordinatore della sezione di Cardiologia del Dipartimento di Scienze Car-diovascolari, Respiratorie, Nefrologiche e Geriatriche dellUniversit Sapienza di Roma e di past-president della SIC sta profondendo il suo impegno per le sinergie istituzionali e per il coinvolgimento attivo del Policlinico Umberto I in queste iniziative. Aiutaci a prevenire la morte improvvisa nei giovani donando il tuo contributo sul conto cor-rente bancario INTESA SAN PAOLO intestato a Fondazione Italiana Cuore e Circolazione Onlus Raccolta Fondi Prevenzione Morte Improvvisa IBAN IT31B0306905065100000000119

    Conto corrente bancario INTESA SAN PAOLO intesta-to a Fondazione Italiana Cuore e Circolazione Onlus Raccolta Fondi Prevenzione Morte Im-provvisa IBAN IT31B0306905065100000000119

    Prof. Francesco FedeleDipartimento di Scienze Cardiovascolari, Respiratorie, Nefrologiche e Geriatriche

    Sapienza Universit di RomaPoliclinico Umberto I Tel. 06 49979021

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    a cura della redazione

    Il modo di mangiare degli italiani cambiato. Accanto alla tradizionale dieta mediterranea le nostre scelte a colazione, pranzo e cena possono cambiare dai the aromatizzati delloriente, ai sapori speziati dellAfrica alla salsa guacamole (salsa di avocado) sudamerica-na. La sicurezza degli alimenti che dagli altri Paesi del mondo arrivano sulle nostre tavole garantita in Italia, come nel resto dEuropa, da un regolamento della Comunit Europea del gennaio 1997 con norme dettagliate per lautorizzazione dei nuovi prodotti e nuovi ingredienti alimentari. Da quella data, la legi-slazione europea sulla circolazione di alimenti sicuri e sani stata ampliata per rispondere alle esigenze di tutela per i cittadini in merito a quei nuovi prodotti destinati allalimentazione umana o animale. Solo i prodotti inclusi nella lista approvata dallUnione eu-ropea (in seguito alle valutazioni dellAutorit Europea sulla Sicurezza Alimentare) possono essere commer-cializzati. Non entreranno in commercio carne e latte provenienti da animali clonati, lo ha ribadito il Parla-mento europeo lo scorso luglio, in una bozza di legge sui nuovi alimenti. Gli eurodeputati hanno rinnovato la propria posizione sul divieto di clonazione di ani-mali, allevamento di animali clonati o della loro pro-genie a scopi alimentari e limmissione in commercio

    della loro carne o di prodotti lattieri. Attualmente, non esiste una normativa europea che autorizzi o vieti carne e latte provenienti da animali clonati, i deputati insisto-no sul fatto che la nuova legislazione europea dovreb-be espressamente vietare tutti il cibi derivati da questi animali e dalla loro progenie e chiedono una moratoria sulla vendita, in attesa che tale normativa entri in vigore.Nella stessa Risoluzione il Parlamento europeo inter-venuto ex novo in materia di prodotti alimentari. Per gli eurodeputati i nuovi alimenti (o novel food) dovreb-bero comprendere quelli derivati da piante e animali, prodotti mediante tecniche di riproduzione non tradizio-nali o modificati mediante nuovi processi produttivi (na-no-tecnologie e la nano-scienze) che potrebbero avere un impatto sugli alimenti. Sono esclusi, invece, gli alimenti derivati da nuove variet di piante, (o da razze animali) prodotte mediante tecniche di riproduzione tradizionali e anche i prodotti ottenuti a partire da ingredienti ali-mentari gi esistenti sul mercato dellUnione. I deputati hanno posto un divieto alla commercializ-zazione dei novel food fino a che una specifica va-lutazione dei rischi dimostri la sicurezza dei processi nano-tecnologici o dei nano-ingredienti. Qualsiasi nano-ingrediente approvato dovr essere indicato in etichetta.

    NIENTE CARNE DI CLONE SULLE TAVOLE DEGLI EUROPEI

    Roberta Armentano

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    dialisi peritoneale

    Prof. Gaspare Elios RussoSpecialista in Nefrologia

    A.N.Di.P. Enzo Siciliano OnlusSegreteria: Tel. 06 49974293 Cell. 334 1883466Sito web: www.andip.org

    Il 18 dicembre 2006 viene costituita a Roma lA.N.Di.P., Associazione Nazionale Dialisi Peritoneale onlus Enzo Siciliano nata da unidea dello scrittore Enzo Siciliano (costretto alla dialisi peritoneale effettuata a domicilio) e condivisa da un gruppo di pazienti nefropatici e fami-liari, da alcuni nefrologi e soci ideatori/fondatori (Ga-spare Elios Russo, Roberto DellAquila e Vittorio Barone), per promuovere la conoscenza ed il ricorso alla Dialisi Peritoneale nel trattamento dellUremia e per unificare i percorsi attuativi ed i diritti dei pazienti stessi. Germana L.: La mia esperienza in dialisi peritone-ale. Sono una persona disabile che si sposta con una carrozzina elettrica; da 4 mesi iniziata la mia esperien-za con il trattamento dialitico. La scelta della dialisi, per un paziente affetto da I.R.C. (insufficienza renale croni-ca) rappresenta una tappa fondamentale. Lemodialisi, una grande conquista della medicina, permette di sal-vare milioni di persone altrimenti condannate a morte certa. Io stessa sono stata salvata grazie allemodialisi, a cui sono stata sottoposta per laggravarsi delle mie con-dizioni. Il peggioramento mi era stato ampiamente rap-presentato dai nefrologi, ma non volevo assolutamente sentire la parola dialisi, pensavo che mai mi sarei sot-toposta ad una simile tortura. Non mangiavo, avevo

    la nausea, ero sempre stanca, ma rifiutavo lunica cura possibile. Tanti preconcetti erano dovuti ad una cattiva informazione, il famoso passaparola che non ci permet-te di prendere decisioni ponderate. Essendovi i presup-posti clinici, ho optato per la dialisi peritoneale che si esegue quotidianamente presso il proprio domicilio, non dolorosa e da nessun tipo di problema. Il paziente che sceglie la dialisi peritoneale fa una SCELTA di vita: sceglie di non avere orari da rispettare per iniziare la te-rapia; sceglie di curarsi presso il proprio domicilio; sce-glie di dare un senso di continuit alla sua quotidianit. Ma per converso assume PRECISI impegni: si assume la responsabilit della propria salute; si impegna ad es-sere collaborativo nei confronti di se stesso dellequipe che lo segue; si responsabilizza nel controllare che tutto sia a posto: dalle strumentazioni tecniche utilizzate al materiale necessario per la terapia. Ho conosciuto lesi-stenza della dialisi peritoneale attraverso una paziente, ho quindi scoperto lA.N.Di.P., Associazione Nazionale Dialisi Peritoneale, Enzo Siciliano. I fini dellassociazio-ne possono essere descritti attraverso le parole del suo Presidente, il Prof. Gaspare Elios Russo, che in una lettera pubblicata sul sito scrive: lAssociazione nata,con lo scopo di promuovere la conoscenza ed il ricorso alla Dialisi Peritoneale nel trattamento dellUremia vuole soprattut-to un diritto alla salute uguale per tutti! Risulta infatti, spesso discriminante il posto in cui ci si ammala e non accettabile che una stessa patologia, luremia, a secondo della Regione o Citt di residenza, non sia trattata con le stesse opportunit terapeutiche. Ad oggi la dialisi peri-toneale rappresenta una terapia troppo spesso trascu-rata e poco conosciuta dagli stessi pazienti. Faccio parte anche io dellA.N.Di.P perch spero che tutti i pazienti siano liberi di scegliere le cure per loro pi indicate. La dialisi peritoneale ha cambiato la mia vita: IN MEGLIO.

    LA DIALISI PERITONEALE:qUANTI NE HANNO CONOSCENZA?

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    a cura della redazione

    LHelicobacter pylori un batterio che provoca, nelluomo, uninfezione cronica dello stomaco. In molti casi, comunque, la sola infezione non suffi-ciente a provocare la formazione di unulcera. I motivi di questa disparit tra individuo e individuo non sono ancora noti, anche se si pensa che siano importanti da una parte le caratteristiche del soggetto infettato e dallaltra il tipo di Helicobacter pylori, oltre ad altri fattori ancora da identificare. Dubbi esistono anche a proposito delle vie di diffusione di questa infezione. Sembra siano coinvolti sia il cibo che lacqua e recen-temente il batterio stato isolato dalla saliva, per cui non se ne pu escludere una diffusione per contatto orale. Queste incertezze circa le vie di diffusione rendono impossibile lattuazione di unefficace pre-venzione. In diversi centri di ricerca si sta cercando di realizzare un vaccino.

    LHelicobacter pylori indebolisce lo strato di muco posto a protezione delle cellule che compongono la mucosa dello stomaco, estremamente sensibili ai succhi gastrici acidi. Lazione combinata dellacido e del batterio su queste cellule responsabile prima dellirritazione e dellinfiammazione della mucosa e poi della formazione dellulcera. LHelicobacter pylori

    riesce a sopravvivere nellambiente acido dello stomaco perch secerne degli enzimi che neutralizzano lacido nelle sue immediate vicinanze. LHelicobacter pylori non causa sintomi gastrointestinali specifici, ma solo quelli legati alla presenza di unulcera.

    La diagnosi dellinfezione da Helicobacter pylori viene fatta ricorrendo allesecuzione di diversi test sul sangue, sullaria espirata, sulle feci e su frammenti di mucosa gastrica o duodenale. Lesame del sangue non in grado di dirci se linfezione in atto o pregressa, in quanto gli anticorpi, una volta formatisi, rimangono nel sangue per tutta la vita. Il test sullaria espirata, detto urea breath test, viene invece utilizzato soprattutto dopo il trattamento per verificare leradicazione dellHe-licobacter pilori. Il test eseguito sulle feci identifica la presenza del batterio. E un esame non invasivo, che pu essere eseguito a qualunque et e non richiede la col-laborazione del paziente. Infine, i test tissutali vengono eseguiti su frammenti di mucosa prelevati durante lesa-me endoscopico e sono di tre tipi

    Non stato dimostrato un aumento dellincidenza del cancro dello stomaco correlato alla presenza di uninfe-zione da Helicobacter pilori.

    HELICOBACTER PyLORI: UN BATTERIO NELLO STOMACO

    Giovanna Filoso, fonte: www.poslazio.it

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    Fonte: www.operazionenasorosso.it a cura della redazione

    LOsteogenesi Imperfetta una malattia rara (Decreto Ministeriale del 18 maggio 2001, n.279, pubblicato sul supplemento ordinario della Gazzetta Ufficiale n.160 del 12 luglio 2001, OSTEODISTROFIE CONGENITE-OSTEOGENESI IMPERFETTA cod. sanzione RNG060), con eredit autosomica dominante che col-pisce indifferentemente i due sessi con una incidenza di 1 a 20.000, caratterizzata da fragilit ossea ed altri segni di alterazioni connettivali. Gli individui affetti sono particolarmente predisposti alle fratture anche a seguito di traumi molto lievi e la malattia per questo anche detta malattia delle ossa fragili o malattia delle ossa di vetro. Altri sintomi e segni clinici sono: sclere blu, osteopenia, vari gradi di bassa statura, deformit ossee progressive, dentinogenesi imperfetta, lassit ligamentosa e cutanea, sordit ad esordio prevalentemente in et adulta. Manifestazio-ni minori sono tendenza ad ecchimosi, lividi, cheloidi, ipertermia, iperidrosi, ipotonia e ipotrofia muscolare, alterazioni valvolari cardiache, anomalie oculari e alterazioni dellemostasi. Nei pazienti affetti da tale patologia di vitale importanza la terapia me-dica effettuata con bisfosfonati a quella fisio-terapica e ortopedica. Proprio una corretta valuta-zione dello schema corporeo e degli eventuali deficit motori e staturali ai quali purtroppo frequentemente vanno incontro i nostri pazienti fondamentale per impostare unefficace protocollo terapeutico fisiote-rapico, che deve mirare non solo ad evitare ulteriori peggioramenti delle deformit ma deve favorire un completo recupero delle attivit vitali (deambulazio-ne, respirazione etc) dei pazienti.

    Sul recupero della deambulazione e respirazione grande ruolo riveste la colonna vertebrale che in que-sta patologia frequentemente contrassegnata da fratture vertebrali che favoriscono la comparsa di cifosi o scoliosi che nel tempo limitano le attivit quo-tidiane e lavorative dei pazienti adulti e unisolamento

    e depressione dei pazienti in et pediatrica.

    Fino ad oggi la valutazione statica, le deformit, la ci-fosi e scoliosi viene effettuata, nel Presidio per le Oste-odistrofie Congenite del Policlinico Umberto I di Roma, mediante lesame radiologico tradizionale sottoponen-do il paziente allassunzione di eccessive quantit di radiazioni e con significativo aumento del rischio oncogeno.

    Al fine di evitare che i nostri pazienti continuino ad essere sottoposti ad esami radiografici seria-ti, con conseguente assunzione di eccessive dosi di radiazioni, per la corretta valutazione della cifosi e scoliosi necessario che il Presidio venga dotato di un apparecchio quale il FORMETRIC SPINOMETRIA 4D.

    Questo sistema di analisi effettua una dettagliata ed estesa rilevazione ottica tridimensionale non in-vasiva (senza raggi X e senza alcun effetto collaterale), statica e dinamica dellintera colonna vertebrale e del bacino fornendo dati quantitativi precisi e ripetibili con rappresentazioni grafiche di numerose problematiche posturali.

    Tale sistema presenta diversi campi di applicazione qua-li:- diagnosi precoce e monitoraggio degli atteggia-menti scoliotici e scoliosi, iperlordosi, dorso piatto, ete-rometria e dismetria degli arti inferiori in et evolutiva;- diagnostica e follow-up di deformazioni del rachide quali scoliosi, ipercifosi dorsale, iperlordosi lombare;- valutazione posturale nelle problematiche musco-lo-scheletriche.

    Il costo della macchina di 35.000 e per questo chie-diamo a tutti limpegno, con una donazione an-che piccola, per il suo acquisto. Nella pagina accanto tutte le informazioni.

    AIUTIAMO I BIMBI AFFETTI DA OSTEOGENESI IMPERFETTA

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    a cura della redazione

    Gli Obiettivi di Sviluppo del Millennio (OSM) sono stati adottati dallONU 10 anni fa e sono obiettivi di lotta a fame, povert e malattie.

    1. Eliminare la povert estrema e la fame. Il tra-guardo: dimezzare, entro il 2015, la percentuale di persone che vivono con meno di un dollaro al giorno e di persone che soffrono la fame.2. Raggiungere listruzione primaria universale. Il traguardo: assicurare, entro il 2015, che in ogni luo-go i bambini e le bambine siano in grado di portare a termine un ciclo completo di istruzione primaria.3. Promuovere luguaglianza di genere e lem-powerment delle donne. Il traguardo: eliminare la disuguaglianza di genere nellistruzione primaria e secondaria preferibilmente entro il 2005 e a tutti i livelli di istruzione entro il 2015.4. Diminuire la mortalit infantile. Il traguardo: ridurre di due terzi, entro il 2015, il tasso di mortalit infantile al di sotto dei cinque anni det.5. Migliorare la salute materna. Il traguardo: ri-durre di tre quarti, entro il 2015, il tasso di mortalit materna.6. Combattere lHIV/AIDS, la malaria e le altre malattie. Il traguardo: arrestare, entro il 2015, e in-

    vertire la tendenza alla diffusione dellHIV/AIDS, della malaria e di altre malattie, quali la tubercolosi.7. Assicurare la sostenibilit ambientale. Il traguar-do: integrare i principi di sviluppo sostenibile nelle po-litiche e nei programmi dei paesi, arrestare la perdita delle risorse ambientali, dimezzare il numero di persone che non hanno accesso allacqua potabile.8. Sviluppare un partenariato globale per lo svilup-po sostenibile. I 189 stati membri delle Nazioni Unite che nel 2000 hanno sottoscritto la Dichiarazione del Millennio si sono impegnati a costruire un partenariato per lo sviluppo sostenibile, attraverso politiche e azioni concrete volte ad eliminare la povert: la cooperazione allo sviluppo, un commercio internazionale che rispon-da ai bisogni dei paesi poveri, la riduzione e la cancel-lazione del debito dei paesi pi poveri, il trasferimento di tecnologie. A sostegno degli Obiettivi di Sviluppo del Millennio, le Nazioni Unite hanno lanciato la Campagna del Millennio che mira a giocare un ruolo essenziale nel cambiamento delle politiche di lotta alla povert e col-labora con paesi di tutto il mondo per aiutare individui e societ civili a chiedere conto ai propri governanti degli impegni presi verso gli Obiettivi di Sviluppo del Millen-nio e a lottare per ottenere il rispetto dei diritti umani per ogni individuo.

    LA CAMPAGNA DEL MILLENNIO PER SCONFIGGERE LA POVERT

    Fonte: www.campagnadelmillennio.it

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    Molte donne non si sentono totalmente a proprio agio a causa delle dimensioni del loro seno, condizione che le rende insicure e vulnerabili

    Fortunatamente oggi questo non pi un problema grazie alla mastoplastica additiva, limportante, per, rivolgersi sempre a specialisti qualificati.

    Di seguito le risposte alle domande pi frequenti poste dalle pazienti al Dott. Massarelli circa lau-mento del seno mediante inserimento di protesi.

    1)Chi esegue lintervento? Lintervento di aumento del seno viene eseguito interamente da me: opero per-sonalmente tutti i miei pazienti.

    2)Perch sono importanti le fotografie pre e po-stoperatorie? Le fotografie permettono di valutare attentamente ogni dettaglio delle mammelle e di pro-grammare lintervento in base alle varianti anatomiche. Grazie ad esse possibile inoltre registrare scrupolosa-mente ogni immagine prima dellintervento per poterla rivedere in qualunque momento durante lesecuzione dello stesso, anche quando la posizione del paziente sul tavolo operatorio altera temporaneamente la forma e

    la posizione di determinate parti del corpo. Non biso-gna mai mostrare le foto pre e postoperatorie ad altri pazienti poich rappresentano un documento privato e confidenziale, senza contare che potrebbero essere mal interpretate: non esistono al mondo due individui che abbiano mammelle identiche.

    3)Che tipo di anestesia viene utilizzato durante lintervento? Sebbene si possano utilizzare farmaci che agiscono per via locale, io preferisco usare lane-stesia generale per la tranquillit che garantisce sia al paziente che alloperatore, vista lassoluta sicurezza rag-giunta in questi ultimi anni dallanestesiologia: la paura di non risvegliarsi non poggia su alcuna base scientifica.

    4) quanto dura lintervento? La sua lunghezza ha una durata media di circa due ore.

    5) Rimangono cicatrici esterne? Le incisioni normal-mente vengono eseguite nel terzo inferiore dellareola: la loro posizione, unita ad una scrupolosa attenzione durante la sutura e ad un cauto periodo postoperatorio, permette di avere delle cicatrici che, nella stragrande maggioranza dei casi, sono di ottima qualit e, a distan-za di qualche mese, diventano davvero poco visibili.

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    Fonte: www.operazionenasorosso.it

    Tuttavia, quando la dimensione delle areole troppo piccola, necessario effettuare una incisione di circa 4 cm. esattamente nel solco sottomammario: questa via di accesso, inserita allinterno di una piega cuta-nea gi esistente, offre risultati estetici di eccellente qualit.

    6) Che sensazione offrono le protesi al tatto? Quando lintervento eseguito in maniera corretta non possibile percepire la presenza delle protesi: le mammelle restano morbide, mobili e calde. Di-ventano poco mobili e dure solo quando avviene una complicanza, oggi molto rara, chiamata contrattura capsulare.

    7) quanto durano le protesi? Durano per tutta la vita e non c alcuna necessit di cambiarle.

    8) Vengono applicate delle medicazioni? Alla fine dellintervento sono posti sulle incisioni dei cerot-ti di carta e le mammelle vengono coperte da una me-dicazione morbida e circondate da una benda elastica moderatamente compressiva. Il dolore postoperatorio molto raro e sebbene possa procurare sconforto, piuttosto lieve e ben tollerato, essendo comunque ben controllabile con blandi antidolorifici.

    9) quanto dura la degenza in clinica? Un giorno, si entra in clinica la mattina dellintervento e si viene dimessi la mattina del giorno successivo.

    10) E necessario che qualcuno mi assista la not-te in cui io rester in clinica? Non necessaria la presenza di una persona durante la notte dellinter-vento. Alcuni pazienti tuttavia si sentono maggior-mente al sicuro con la presenza di membro della fa-miglia o di una infermiera privata.

    11) Possono esserci delle complicazioni? Si, naturalmente. Tuttavia questo tipo di chirurgia rara-mente produce serie complicazioni. La pi comune

    la presenza di edemi nelle parti declivi della mammella che si risolvono spontaneamente nel giro di una decina di giorni. Linfezione molto rara e comunque pu essere controllata con gli antibiotici.

    12) quando vengono rimossi i punti? I punti vengo-no rimossi dopo 7 giorni.

    13) Chi si occuper del mio periodo postoperato-rio? Mi occuper personalmente di ogni problema che eventualmente possa verificarsi dopo lintervento.

    14) Cosa avviene nel periodo postoperatorio? Bi-sogna tenere presente che prima di vedere dei risultati definitivi bisogna aspettare un certo periodo di tempo, variabile per ogni paziente, tuttavia in linea di massi-ma ci sar un periodo iniziale, normalmente di circa 1 settimana, in cui le mammelle sono lievemente gonfie e edematose, seguito da un altro durante il quale si assister ad un netto miglioramento ed alla scompar-sa di ogni segno visibile. Dopo circa una settimana al massimo, la maggior parte dei pazienti ha riacquistato la propria forma fisica in modo tale da permettere loro di andare a scuola oppure al lavoro. In alcune pazienti richiesto un periodo di tempo pi lungo. E importante, dopo circa una settimana dallintervento, cominciare a massaggiare le protesi per almeno 6 mesi, allo scopo di ridurre al minimo il rischio di contrattura capsulare.

    Per avere il risultato finale con definizione dettagliata dei particolari possono occorrere allincirca da un mi-nimo di 2 ad un massimo di 4 mesi. Attivit sportive piuttosto violente devono essere sospese per un certo periodo di tempo, soprattutto quelle in cui esiste un con-tatto fisico con lavversario. E importante non assumere prodotti contenenti acido acetilsalicilico (aspirina) nelle 2 settimane che precedono o seguono lintervento e li-mitare lesposizione ai raggi solari e comunque affidarsi sempre al buon senso. Qualunque altro dubbio dovesse sorgere sempre buona norma prendere contatto con lo specialista per discuterne.

    speciale del mese

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    a cura della redazione

    Il Sottosegretario alla Salute On. Francesca Martini ha presentato i risultati dellattivit di controllo svolta dal Ministero e dai Nas per garantire la sicurezza degli ali-menti e la salute del cittadino-consumatore.

    Controlli effettuati nellambito del Servizio sani-tario nazionale. Nel 2009 i servizi sanitari delle ASL (Servizi di igiene degli alimenti e della nutrizione, S.I.A.N.) e Servizi Veterinari hanno sottoposto a con-trollo 470.612 unit di stoccaggio e distribuzione di alimenti, corrispondenti al 33,1% del numero di unit totali segnalate sul territorio (1.422.377). Di queste l11,7% ha manifestato infrazioni. La percentuale pi elevata di irregolarit stata riscontrata nella categoria dei produttori e confezionatori che non ven-dono al dettaglio (28,4%), seguita dal settore della ristorazione (19,9%). Le tipologie di infrazioni che si sono riscontrate con pi frequenza riguardano ligiene generale (44,4%) e igiene del personale, delle strut-ture e dellautocontrollo (41,2%).

    Rapporto 2009 Fitofarmaci. Nel 2009 sono stati analizzati complessivamente 5573 campioni (tra frutta, ortaggi, cereali, olio, vino e baby food). Di essi soltanto 40 hanno riportato valori dei residui di fito-

    farmaci superiori al limite di legge (LMR), percentuale dirregolarit estremamente contenuta pari all0.7%.

    Il trend decrescente di questi ultimi anni obiettivo strategico dei programmi comunitari sulla sicurezza ali-mentare: la media europea delle irregolarit in calo costante, attestandosi sul 3,5%. Il numero di campioni di frutta e ortaggi regolari sono risultati in percentuale molto elevata, pari al 99.2%. Relativamente a cereali, olio e vino i risultati nazionali mostrano che sono risul-tati regolari il 99.8%. Per la prima volta sono stati com-presi in questo piano gli alimenti per linfanzia risultati tutti regolamentari.

    I controlli dei Carabinieri dei Nas: operazione cibo sicuro. Sono state sequestrate complessivamente oltre 1.000 tonnellate di alimenti di varia natura (prodotti it-tici, prodotti lattiero caseari, carne, prodotti da forno e cereali, bibite e bevande) che per le pessime modalit di conservazione e per la presenza di evidenti segni di alterazione o scaduti rappresentavano una minaccia per la salute del cittadino. tra queste 237 tonnellate e 170 mila confezioni di formaggio irregolare. Il valore degli alimenti sottratti alla rete distributiva ammonta complessivamente ad oltre 3 milioni e 500 mila euro.

    SICUREZZA ALIMENTARE: I RISULTATI DELLATTIVIT DI CONTROLLO

    Giovanna Filoso, fonte: www. salute.gov.it

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    a cura della redazione

    Il basso reddito rileva ai fini del riconoscimento del diritto allesenzione? Il fatto di appartenere ad un nucleo familiare con un reddito inferiore al limite previsto dalla normativa vigente rileva solo se asso-ciato a determinate condizioni personali (et minore dei 6 anni o maggiore dei 65) o sociali (stato di disoccu-pazione, titolarit di una pensione la minimo o sociale).

    Cosa si intende per reddito complessivo del nu-cleo familiare? Il reddito del nucleo familiare dato dalla somma dei singoli redditi complessivi prodotti dai componenti il nucleo. Per reddito complessivo si intende il reddito riportato nella dichiarazione dei redditi, al lordo degli oneri deducibili. Il nucleo fami-liare costituito dallinteressato, dal coniuge non le-galmente separato e dagli altri familiari fiscalmente a carico. E assolutamente irrilevante il fatto che i diversi componenti convivano.

    Il limite di reddito cui si fa riferimento per il riconoscimento del diritto allesenzione viene periodicamente aggiornato? No, fissato dalla legge e pu essere aggiornato solo con una modifica legislativa.

    Cosa si intende per disoccupato? Ai fini del ricono-scimento del diritto allesenzione, si considera disoc-cupato il cittadino che abbia cessato per qualunque motivo unattivit di lavoro dipendente e sia iscritto allUfficio dell impiego in attesa di nuova occupazio-ne. Non pu considerarsi disoccupato il soggetto che non ha mai svolto attivit lavorativa, n il soggetto che abbia cessato una attivit di lavoro autonoma.

    Chi sono i pensionati al minimo? Si considerano pensionati al minimo quei soggetti titolari di una pensione minima. La pensione minima viene rico-nosciuta dall INPS al pensionato il cui trattamento pensionistico, sulla base del calcolo dei contributi

    versati, risulti inferiore ad un livello fissato dalla legge, considerato il minimo vitale (limporto mensile, che per il 2009 di 458,20 euro, varia ogni anno).

    Il reddito e l ISEE sono la stessa cosa? No. L ISEE un indicatore che tiene conto di reddito, patrimonio e delle caratteristiche di un nucleo familiare. Esso, tranne che in alcune realt regionali, non viene preso in considerazio-ne ai fini del riconoscimento del diritto allesenzione.

    Come si esercita il diritto allesenzione per reddito? Quando lassistito ha diritto allesenzione in relazione al reddito, appone la propria firma nellapposito spazio e la struttura sanitaria che eroga la prestazione provvede a marcare la casella contrassegnata dalla lettera R e a ri-portare lo specifico codice nelle apposite caselle. Alcune Regioni hanno previsto lutilizzazione di un attestato di esenzione, rilasciato annualmente dalle aziende sanita-rie locali.

    A quali prestazioni si ha diritto in esenzione? A tutte le prestazioni di diagnostica strumentale, di laboratorio ed altre prestazioni specialistiche garantite dal Servizio sanitario nazionale.

    Quali sono i diritti degli esenti per reddito in materia di assistenza farmaceutica? Lesenzione per reddito da diritto a ricevere gratuitamente le prestazioni speciali-stiche garantite dal Ssn, ma non comporta benefici par-ticolari per quanto riguarda lassistenza farmaceutica.

    In base alle norme dello Stato, infatti, i medicinali sono classificati in fascia A (gratuiti per tutti gli assistiti), in fascia A con Nota AIFA (gratuiti solo per le persone che si trovano nelle particolari condizioni indicate nella Nota) o in fascia C (a pagamento per tutti gli assistiti, compresi gli assistiti esenti per malattia cronica). Alcune Regioni hanno introdotto un ticket sui farmaci di fascia A indivi-duando le categorie di soggetti esenti.

    Fonte: www.salute.gov.it

    LE ESENZIONI DAL TICkET PER REDDITO: DOMANDE FREqUENTI

  • 38vuoi promuovere la tua attivit su questa rubrica? 393 9412603

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    TROVA FACILEguida pratica al benessere

    NOVITADai prossimi numeri la rubrica trova facile diventer set-toriale, un vero e proprio indice tematico posizionato ad apertura di ciascuna macro-area: una guida pratica e veloce per avere sempre con s gli indirizzi utili di attivit (farmacie, centri estetici, laboratori analisi, pale-stre, erboristerie, centri di diagnostica, ottici, ecc.) sud-divise per categoria di appartenenza (salute, psicologia, benessere, bellezza, sesso).

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    NOTA PER I LETTORI: Le attivit presenti in questa pa-gina sono fittizie e sono state inserite solo a livello dimo-strativo.

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    a cura della redazione

    Il termine triage deriva dal verbo francese trier e si-gnifica scegliere, classificare e indica quindi il metodo di valutazione e selezione immediata usato per asse-gnare il grado di priorit per il trattamento quando si in presenza di molti pazienti. Lapplicazione del triage nel Pronto Soccorso motivata dallaumento progressivo degli utenti che vi afferiscono, soprattutto di casi non urgenti. Tale metodo consente di raziona-lizzare i tempi di attesa in funzione delle necessit dei pazienti, utilizzando quale criterio di scelta le condi-zioni cliniche degli stessi e non il criterio dellordine di arrivo. A livello ospedaliero, la funzione di triage attivata nelle unit operative di pronto soccorso-accettazione con oltre 25.000 accessi per anno e nei presidi che, pur essendo al di sotto dei 25.000 accessi, si trovano ad operare in condizioni di flussi periodica-mente elevati ed irregolari (turismo stagionale, fiere, manifestazioni, ecc.). Il triage svolto da personale infermieristico esperto e specificatamente formato che, valutando i segni ed i sintomi del paziente, iden-tifica le condizioni potenzialmente pericolose per la vita ed attribuisce un codice di gravit al fine di sta-bilire le priorit di accesso alla visita medica. Linfer-miere, presente nella zona di accoglimento del pronto soccorso, opera sotto la supervisione del medico in

    servizio e secondo protocolli predefiniti e approvati dal responsabile del pronto soccorso o del dipartimento di emergenza-urgenza (D.E.A.). Lattivita del triage si articola in:accoglienza: raccolta di dati, di eventuale documenta-zione medica, di informazioni da parte di familiari e/o soccorritori, rilevamento parametri vitali e registrazione; assegnazione codice di gravit: tali codici, in ana-logia con i criteri definiti dal decreto del Ministero della Sanit del 15 maggio 1992, articolati in quattro categorie ed identificati con colore sono: codice rosso: molto critico, pericolo di vita, priorit massima, accesso immediato alle cure; codice giallo: mediamente critico, presenza di rischio evolutivo, possibile pericolo di vita;codice verde: poco critico, assenza di rischi evolutivi, prestazioni differibili; codice bianco: non critico, pa-zienti non urgenti; gestione dellattesa: i pazienti in attesa della visita medica possono variare (migliorare o peggiorare) le proprie condizioni cliniche, quindi parte integrante dellintero processo di triage la rivalutazione periodica della congruit dei codici colore assegnati. bene utilizzare i servizi del Pronto Soccorso per proble-mi urgenti e non risolvibili dal medico di famiglia, dal pediatra di libera scelta o dai medici della continuit assistenziale (guardia medica).

    Fonte: www.salute.gov.it

    PRONTO SOCCORSO: I CODICI COLORE GRAVIT (TRIAGE)

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    a cura della redazione

    Per le persone vittime di tratta la Provincia di Roma realizza il progetto Prendere il Volo che prevede di fornire assistenza alle persone vittime di sfruttamento e di tratta a scopo sessuale. Attraverso lunit mobile, vengono svolte iniziative di ricerca e contatto delle persone che si prostituiscono in strada e si cura lacco-glienza delle persone presso uno sportello di ascolto e orientamento, nonch presso residenze protette, per le persone che richiedono protezione sociale. Il progetto prevede anche linserimento in percorsi di inclusione sociale e lavorativa, tramite tirocini di formazione e lavoro. Per raggiungere questo scopo vengono svolte azioni di:- Ricerca e contatto delle persone che si prostitui-scono, attraverso lunit mobile- Accoglienza, ascolto, orientamento presso sportello- Accoglienza presso residenze protette- Inserimento in percorsi di inclusione sociale e lavorativa, tramite tirocini di formazione e lavoro- Azioni di informazione e sensibilizzazione degli operatori e dei cittadini del territorio provincialeIl progetto si avvale di una rete di servizi che riguar-dano:- Larea sanitaria, attraverso la collaborazione con la ASL RMH

    - Larea legale ed i percorsi di regolarizzazione, in col-laborazione con la Questura di Roma Ufficio Stranieri- Larea dei progetti che - nel territorio provinciale - si occupano di sfruttamento lavorativo e di protezione del-le persone ridotte in schiavit.

    I PARTNER: Cooperativa Magliana 80, Cooperativa so-ciale BEFree, Cooperativa Il CamminoAssociazione Diffe-renza Donna, ATS Associazione Tuscolana di Solidariet, Regione Lazio, Provincia di Latina, Provincia di Viterbo, Distretto socio sanitario RMF4, Comune Monte Porzio Ca-tone, Comune Rocca di Papa, Comune di Frascati, Comune di Sora, Comunit montana castelli romani e prenestini, UILazio, Prefettura di Roma, Regione Carabinieri Lazio, ASL RMH, Comunit Accoglienza Arcidiocesi RC, On the Road Associazione, OASI 2 San Francesco, Capitale Lavoro, Centro Giustizia Minorile, Impegno per la promozione, Fio-re del deserto, Casa diritti sociali, LULE, CISL Roma, CIGL, Procura Repubblica di Teramo, Ente IOM Organizzazione Internazionale per lemigrazione, Arcobaleno, PARSEC, Fe-derazione Chiese Evangeliche in Italia, CNCA, Comunit S. Egidio, Cora, Procura Repubblica presso Tribunale Minori di Roma, 1 Corte di Assise di Roma, Questura di Roma Squadra Mobile, Procura Repubblica di Roma, Universit del Sacro Cuore, Aurelia Hospital

    PRENDERE IL VOLO: CONTRO LO SFRUTTAMENTO SESSUALE

    Fonte: www.provincia.roma.it

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    a cura della redazione

    Nuova linfa per la ricerca sulle malattie genetiche: a sette mesi dalla consueta maratona televisiva sono stati assegnati i finanziamenti ai migliori progetti selezionati dalla Commissione medico scientifica di Telethon. In totale i fondi stanziati questanno dalla Fondazione ammontano a 2,3 milioni in pi rispetto al 2009. Con questi soldi, saranno finanziati 40 progetti incentrati su patologie di origine genetica.

    A conferma della tendenza registrata negli ultimi anni, sono sempre di pi gli studi che prevedono lo sviluppo di approcci terapeutici: la met degli ultimi programmi finanziati si propone infatti di mettere a punto possibili strategie di cura su modelli di labo-ratorio o da testare sulluomo. il caso per esempio della terapia genica per lamaurosi congenita di Leber, una rara forma di cecit ereditaria. I nuovi progetti riguarderanno sia malattie gi studiate dalla ricerca Telethon, come distrofia muscolare, fibrosi cistica, talassemia; sia new entry come lalcaptonuria o la sindrome di Angelman. Non mancano, inoltre, studi su forme genetiche di malattie ad ampia diffusione, come lepilessia, il morbo di Parkinson o di Alzheimer: lavorando sulle varianti ereditarie pi rare i ricerca-tori possono scoprire numerosi aspetti in comune con

    quelle pi diffuse che riguardano milioni di persone nel mondo.

    Ma non tutto: la novit di questanno sono infatti i Program Project: lobiettivo di questo nuovo tipo di finanziamento favorire la sinergia tra gruppi di ricerca eccellenti che possano mettere insieme le proprie com-petenze su determinate patologie genetiche e avvicinar-si al traguardo finale della cura molto pi velocemente che se lavorassero da soli.

    Altra novit ladesione di Telethon al movimento dellopen access: se la missione di Telethon soste-nere e promuovere la ricerca scientifica volta alla cura delle malattie genetiche, ottimizzare la diffusione dei propri risultati attraverso un accesso on line gratuito il modo migliore per far s che la ricerca finanziata sia a disposizione del resto della comunit scientifica, ma anche dei pazienti e dei donatori. Dora in avanti, infatti, tutti i ricercatori saranno invitati a depositare una copia delle pubblicazioni scientifiche in un archivio ad accesso gratuito chiamato UK PubMed Central che contiene gi quasi 2 milioni di articoli scientifici e aspira a diventare la principale fonte di informazione per la comunit med-ico-scientifica dellintera Europa.

    TELETHON, 12,3 MLN EURO PER STUDI SU MALATTIE GENETICHE

    Giovanna Filoso, fonte: www.ordinemediciroma.it

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    a cura della redazione

    Il Ministro della Salute Prof. Ferruccio Fazio ha pre-sentato in conferenza stampa, con il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega allo Sport On. Rocco Crimi, la campagna sociale di sensibilizzazio-ne Acquaticit e sicurezza 0-12 anni. Dai primi bagnetti alla prima scoperta del mare promossa dallassociazione Acquatic Education e patrocinata dal Ministero.

    Liniziativa, ideata da Nicola Brischigiaro, pluricam-pione mondiale di immersione in apnea e tra i mas-simi esperti in educazione acquatica familiare, tocca una tematica molto importante: gli annegamenti e i semi-annegamenti.

    Purtroppo ogni anno in Europa sono circa 5.000 i bambini tra 1 e 4 anni che perdono la vita per annega-mento e nel mondo sono circa 175.000 le vittime tra 0 e 17 anni. LItalia con il suo clima mite, i suoi 8.000 km di coste, laghi e fiumi balneabili uno dei paesi potenzialmente pi esposti a questo fenomeno.

    E quindi prioritario, sensibilizzare, istruire ed educare, nel modo pi consono, pi dinamico e duraturo, colo-ro che per primi devono sovrintendere alla sicurezza

    acquatica dei bambini: i genitori. Con lo slogan: Con Tuo figlio in acqua devi sempre sapere cosa fare la campagna si rivolge proprio ai ge-nitori, sottolineando il ruolo importante che sono chia-mati a svolgere per la sicurezza in acqua dei loro bambi-ni, dai primi bagnetti alla prima scoperta del mare.

    In particolare liniziativa prevede una specifica sensi-bilizzazione sui mezzi di informazione nazionali (carta stampata, tv, radio, web), la diffusione di uno spot TV e radio di 30 e la creazione di una Guida in dvd e in documento formato pdf, suddivisi per fasce di et e lo-cation (casa, piscina, mare, lago e fiume) dove i genitori possono trovare tutte le procedure teoriche e pratiche per la fruizione dellambiente acquatico.

    La guida sar distribuita gratuitamente in tutti i reparti di maternit alle neo mamme, la regione che per prima inizier a distribuire i dvd sar la Valle dAosta.

    Consultando il sito internet www.educazioneacquatica.it possibile vedere lo spot, scaricare gli mp3 con i con-sigli generali, richiedere il dvd e la guida in formato pdf.

    ACqUATICIT, DAI PRIMI BAGNETTI ALLA SCOPERTA DEL MARE

    Fonte: www.educazioneacquatica.it

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    a cura della redazione

    I dati pi recenti a disposizione (Indagine DOXA-ISS-OFAD 2010), indicano che negli ultimi anni, let di avvicinamento al fumo si andata pericolosamente abbassando. Tra i 15 e i 24 anni det i fumatori rappresentano il 21,9%. I maschi sono il 25,3% e le femmine il 18, 4%. In questa fascia det, lindagine ha rilevato che il 34,5% dei baby-fumatori inizia a fumare prima dei 15 anni e il 50,8% tra i 15 e i 17 anni: quindi l85,3% dei ragazzi inizia a fumare prima del 18 anno det, quando frequenta ancora la scuola.Secondo i dati, il 73,4% dei giovani fumatori prende il vizio sotto lin-fluenza degli amici: si fuma perch lo fanno tutti. Il fumo , dunque, ancora un abitudine molto diffusa fra i giovani, che cominciano a fumare per curiosit, per sentirsi pi grandi, per inserirsi in un gruppo, per imitazione, per noia, per insicurezza. Secondo i dati dellOMS i fumatori che iniziano a fumare in giovane et e che continuano a farlo regolarmente, hanno il 50% di probabilit di morire a causa del tabacco. E dunque particolarmente importante prevenire lini-ziazione al fumo attraverso strategie combinate che comprendano sia interventi di promozione della sa-lute, anche attraverso la realizzazione di campagne di sensibilizzazione, sia politiche per la riduzione dellofferta. In questo ambito, il Ministero della Salute impegnato, anche con lAmministrazione Autonoma dei Monopoli di Stato - competente per gli aspetti fiscali e dei prezzi, per il controllo del settore distribu-tivo e per i controlli di legge sui prodotti a definire azioni per limitare laccesso dei giovani ai prodotti del tabacco. Accanto alla graduale costante diminuzione delle vendite di sigarette (pari a circa il 9,8% in meno rispetto al 2004) il Ministero ha segnalato il costante aumento delle vendite del tabacco trinciato (per le sigarette fai da te: RYO Roll Your Own), pi che raddoppiate (+139%) dal 2004, ed aumentate ulte-riormente nel 2009 (+26%). Questo tipo di tabacco, che rappresenta attualmente l1,7 % del mercato, ha

    un costo inferiore rispetto alle sigarette ed , quindi, particolarmente appetibile per i giovani consumatori.

    Obiettivi. La nuova campagna 2010 del Ministero si rivolge quindi ai giovanissimi e si pone lobiettivo di pre-venire liniziazione al fumo favorendo, fin dalla prima et scolare, un atteggiamento di netto rifiuto nei confronti di questo vizio. La campagna non trascura anche gli altri due obiettivi che contraddistinguono le politiche antifu-mo del Ministero della Salute: la cessazione dallabitu-dine al fumo e la tutela della salute dei non fumatori.

    Tono e messaggio. Per quanto riguarda lo stile comu-nicativo, si deciso di evitare il ricorso ad un approccio drammatico. I messaggi proposti in modo positivo, infatti, risultano essere quelli che sono accolti pi favo-revolmente dal pubblico e che vengono pi seguiti. E stata, pertanto confermata la scelta di comunicazione intrapresa con la campagna 2009, cio quella di provare ad instaurare con lo spettatore una relazione di empa-tica complicit attraverso il ricorso ad un linguaggio espressivo e ad un trattamento del messaggio diretto e leggero, ma comunque sempre attento ad una corretta funzione informativa.

    Strumenti e mezzi. E stato, pertanto, realizzato uno spot televisivo della durata di 35 secondi interpretato dallattore Renato Pozzetto. Il ricorso allo stesso testimo-nial della campagna 2009 permette di capitalizzare, in termini di riconoscibilit della fonte e di immediatezza di comprensione dei messaggi veicolati, lefficacia della comunicazione. La riuscita della precedente campagna stata anche testimoniata dal primo premio ottenuto nella categoria Comunicazione pubblica del Concorso nazionale Aret - rassegna annuale che attribuisce riconoscimenti ad aziende, enti e istituzioni che si sono distinte per unattivit di comunicazione responsabile - per aver lanciato un messaggio importante ed efficace grazie anche alla scelta simpatica del linguaggio.

    CAMPAGNA 2010 CONTRO IL TABAGISMO - IO NON FUMER MAI!

    Fonte: www.salute.gov.it

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