Pocket Salute Edizione Pescara-Chieti Maggio 2010

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reg. trib.di Pescara n.24/08 del 7/11/2008 speciale Odontoiatria e Medicina estetica integrata Con il Patrocinio del Comune e della Provincia di Pescara psico tradire sul web consulenza di coppia bellezza un lato B attraente con la gluteoplastica salute aritmie intervenire con l’ablazione benessere via lo stress alle terme le cure termali per rigenerare il corpo e la mente sesso infertilità quando il bimbo non arriva Edizione Pescara/Chieti - Anno II n°9 Maggio 2010

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Pocket Salute è il primo mensile free-press locale dedicato al mondo della salute, della bellezza e del benessere. Si articola in 64 pagine ricche di articoli informativi a cura di eminenti professori, medici specialisti e stimati primari locali. Il tutto con un linguaggio semplice e diretto per facilitare la comunicazione con il cittadino. Un modo nuovo per avvicinare il pubblico al mondo della salute abbattendo il muro di diffidenze e di timori reverenziali tipici del rapporto medico-paziente.

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reg. trib.di Pescara n.24/08 del 7/11/2008

specialeOdontoiatria eMedicina esteticaintegrata

Con il Patrocinio del Comune e della Provincia di Pescara

psicotradire sul webconsulenza di coppia

bellezzaun lato B attraentecon la gluteoplastica

salutearitmieintervenirecon l’ablazione

benesserevia lo stress alle termele cure termali perrigenerare il corpo e la mente

sessoinfertilitàquando il bimbonon arriva

Edizione Pescara/Chieti - Anno II n°9 Maggio 2010

Prevenzione,questa la parola d’ordine di Spazio Salute, il luogo dove incontrare gli specialisti di Pocket Salute.

Tante le specializzazioni già presenti: dalla cardiologia, alla nutr-zione, all’endocrinologia estetica, alla medicina della riproduzione, all’oncologia d’avanguardia, alla terapia del dolore, all’osteopatia, alla psicologia ed alla psicoterapia fino alla medicina naturale, con i trattamenti di reflessologia. Tra le new entry il servizio di ecografia internistica e muscolo-scheletrica che vi permetterà, ad un costo dav-vero popolare, di evitare le lunghe code di attesa e ricevere subito il vostro referto.

Da Spazio Salute c’è un modo nuovo di fare medicina: dalla parte del paziente. Alta professionalità, liste di attesa azzerate, costi alla portata di tutti, open-day e giornate dedicate alla prevenzione. In ogni numero di Pocket Salute troverete tanti articoli interessanti redatti dagli specialisti di Spazio Salute, per approfondire ciascun argomento. Vi invitiamo, inoltre, a consultare il sito web www.spaziosalute.org per scoprire tutti i servizi dedicati a voi lettori e le convenzioni in atto.

Certe di avervi fatto cosa gradita, Vi aspettiamo a Spazio Salute

Giulia Mincarini e Serena Zimuel,Responsabili di Pocket Salute

Editoriale del mese

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PROVINCIADI PESCARA

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specialeOdontoiatria e MedicinaEstetica integrata

pag.32-33

08 tradire sul webcosa cercano le personenel sesso virtuale

18 aritmie cardiacheintervenire con successocon l’ablazione

27 via lo stress alle termele cure termali perrigenerare il corpo e la mente

55 infertilitàquando il bimbonon arriva...

51 un lato B attraenteun fondoschiena perfettocon la gluteoplastica

Pocket Salute Edizione Pescara/Chieti - Anno II n° 9 Maggio 2010

Meno chemioterapia: con il test geneticomammario pag.50

spazio salutedalla parte del paziente

pagg. 8-18-19-20-21-24-50-51

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associazioni non-profit La solidarietà in primo piano

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AGE - Associazione Italiana GenitoriIl Progetto Andrea nasce nel 1995 presso l’ospedale di Latina. Rappresenta un esempio concreto del patto di solidarietà tra i bambini e gli adolescenti ricoverati, i loro genitori, gli operatori sanitari, le istituzioni, il mondo del volontariato, della cittadinanza attiva, della scuola. www.agepescara.it

AGDE - Associazione Guarigione dalle EpatopatieL’A.G.d.E., Associazione per la Guarigione dalle Epatopatie, opera ormai da diversi anni a sostegno delle persone affete da malattie del fegato. I fini sono il sostegno ai Pazienti in tutte le forme effettuabili, compreso il reperimento di mezzi per sostenere l’attività della Struttura di Epatologia di Pescara www.agde.it

AIDO - Associazione Italiana per la Donazione di Organi e Tessuti e CelluleL’A.I.D.O. conduce quotidianamente una battaglia difficile contro le paure, i dubbi, le diffidenze legate ad un tema difficile come quello della donazione di organi. I volontari del Gruppo Comunale e della Sezione Provinciale risponderanno a tutte le domande presso la nostra nuova sede all’interno dell’Ospedale Civile “Spirito Santo” di Pescara. www.aido.it

Cooperativa DIAPASON OnlusLa cooperativa promuove la pet-terapy, il sostegno alla genitorialità, i progetti didattici-laboratoriali nelle scuole e nelle colonie estive, nei centri di aggregazione giovanili e nei centri diurni per anziani e disabili. www.diapasononlus.it

FIDAS Pescara- Donatori Sangue L’attuale FIDAS PESCARA ha la sua origine dalla spinta unitaria che animò gruppi di donatori. Con il tempo le attività di propa-

ganda si sono intensificate e l’attenzione si è spostata anche sul mondo dei giovani. www.fidaspescara.it

Marco di Martino O.N.L.U.S. L’associazione si prefigge la realizzazione di opere umanitarie attraverso l’elargizione di aiuti finanziari e morali alle persone,ai giova-ni, agli adolescenti ed ai più piccoli. Intende favorire inoltre, la crescita sociale, culturale, civile per lo sviluppo delle pari opportunità fra i Popoli www.onlusmarcodimartino.org

S.M.I.C.I. ONLUS – Sostegno Malattie Infiammatorie Croniche IntestinaliL’associazione nasce nel 2007 per volontà dei genitori di bambini affetti da patologie rare ma gravi come malattia di Crohn e rettocolite ulcerosa. L’obiettivo primario è quello di fornire aiuto e sostegno ai piccoli pazienti, alle famiglie e all’U.O.S. di Gastroenterologia Pediatrica dell’ospedale “Spirito Santo” di Pescara. www.smici-onlus.it

Vides Pescara O.N.L.U.S. Promuove il volontariato giovanile con particolare attenzione alle problematiche relative alla prevenzione del disagio minorile. Dal 1995 il Vides è impegnato nelle adozioni a distanza e nei microprogetti. Ad oggi beneficiano del progetto SAD ( Solidarietà a distanza) circa 6.000 bambini distribuiti in 22 nazioni. www.videspescara.org

Centro di Musicoterapia Villa S.Maria O.N.L.U.S. Nei diversi laboratori del Centro vengono erogati trattamenti con tutti i modelli clinici approvati dalla World Federation of Music Therapy. Dal gennaio 2010 saranno attivi il servizio di terapia vibroacustica ed il tratta-mento sonoro in gestazione e puerperio. L'ampiezza e la ricchezza delle strutture e dello strumentario consente di trattare pazienti affetti da qualsiasi patologia, e di ogni età. www.musicoterapiabruzzo.it

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IL TRADIMENTO CORRE SUL WEB

Vi siete mai chiesti se il vostro compagno/a vi ha tradito con un partner virtuale? Con il dilagare dei social network e delle chat non è facile restare “imperme-abili” al dubbio. Cosa cercano le persone nel sesso virtuale? Quali emozioni evoca l'intimità con uno sconosciuto mediata dal computer?

Nell'interazione con il pc riusciamo davve-ro a “scavalcare” la distanza virtuale “umanizzando” la macchina attraverso l'uso di videocamera e microfono o siamo noi che diventiamo estensioni pseudo-meccaniche dei nostri computer? Una cosa è certa il fare a meno del contatto fisico con l'amante, necessario nel tradimento tradizionale, solleva le coscien-ze della maggior parte dei cyber-traditori dai sensi di colpa nei confronti del partner e facilita il recupero di una sorta di “innocenza”, subentra così una realtà parallela, onirica, dove tutto è imprevedi-bile e qualunque cosa è possibile, se solo lo desideri. A un tratto però, come in ogni favola l'incantesimo si rompe, il tradimen-to viene scoperto e ad un tratto, il cyber-traditore è costretto suo malgrado a riprendere il contatto con il mondo un po' meno “incantato” della sua relazione affettiva, nella quale entrambi i partner spesso si ritrovano a parlare due linguaggi diversi, separati da una distanza emotiva sempre più profonda. E' proprio il bisogno di emozionarsi ancora che induce le persone a flirtare durante le conversazioni in chat? L'emozione, quella sì, deve essere reale non può essere artificiale e non importa se non sappiamo chi c'è davvero

dall'altra parte, purché chiunque sia, riesca a suscitare in noi una reazione, ad evocare un'immagine nella nostra fantasia nella

quale poter avvertire qualcosa di vivo, di “vero” per noi, lì in quel momento.

Un’ “innocente evasione” può nascondere l’insidia del coinvolgimento mentale e quindi favorire un coinvolgimento emotivo più intenso di quelle provato con il partner reale? Probabilmente i tradimenti on line sono il sintomo di qualcosa che non funziona all'interno della coppia, sono il segnale inequivocabile di un'insoddisfazione che a volte viene banalizzata e di conseguenza taciuta. Cosa fare in questi casi? Intanto non limitarsi solo a “puntare il dito” contro il cyber- traditore/trice obbligandolo a chiudersi sulla difensiva, ma se si vuole affrontare realmente la causa del problema, entrambi i partners dovrebbero insieme provare a “bonificare” la relazione, indivi-duando gli “agenti inquinanti” che hanno determinato la condizione attuale.

La consulenza di coppia è un'opportunità per far emergere i bisogni insoddisfatti di cui ciascun partner può essere “portatore sano”, creando uno spazio di confronto nel quale ascoltare le emozioni negative, spesso taciute perché “scomode” , in quanto rivelatri-ci delle aspettative deluse di ciascun partner. L'infedeltà sia essa reale o virtuale, pur rompendo il patto di fiducia che legava i due partner, li pone inevitabilmente di fronte ad una scelta: separarsi o ricostruire un nuovo equilibrio nel quale nulla può essere dato per scontato e dove entrambi possono imparare ad ascoltarsi davvero, svincolati da “ruoli” prestabiliti e quindi consapevoli di voler valorizzare la propria individualità e quella dell'altro, per “arricchirsi delle reciproche differenze” (P.Valery).

Dott.ssa Sabrina CamplonePsicologa, Psicoterapeuta individuale e di coppia presso Spazio SalutePrenotazioni: 085 4460163 Via Cavour 4/2 San Giovanni Teatino (CH)

Dr.ssa Sabrina Camplone Psicologa, Psicoterapeuta individuale e di coppiaV.le Kennedy 37 - Pescara Tel. 3471864284 www.ilmiopsicoterapeuta.it

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CONSIGLI ALIMENTARI PER I MALATI DI PARKINSON IN ESTATE

Con l’avvicinarsi dell’estate si cambia alimentazione. Queste modifiche non riguardano solo la scelta di alimenti freschi e semplici, spesso sono stretta-mente legate alla quantità di cibi ingeriti.

Proprio nei mesi più caldi tutte le persone che non seguono un’alimentazione corretta rischiano di manifestare debolez-za, disappetenza e cali energetici. Queste situazioni rappresentano un vero pericolo per i soggetti con malattie neurodegene-rative.

Nei malati di Parkinson non dovrebbe essere trascurata la dieta soprattutto nel periodo estivo.

Il primo consiglio che dovrebbe essere seguito è rappresentato dall’assunzione continua di liquidi, in particolar modo di acqua naturale oligominerale. Infatti bisognerebbe consumare circa 2 litri di acqua al giorno per compensare le perdite causate dagli eccessivi aumenti di temperatura.

E’ importante assumere in modo frequen-te le verdure, sia per il loro contenuto in sostanze minerali, sia per l’abbondante quantitativo d’acqua che possiedono.

Pasta e riso non devono essere eliminati e potrebbero essere usati per la preparazio-ni di piatti freddi limitando l’uso di salse e sfruttando l’olio extra vergine d’oliva come elemento di condimento favorito.

La carne e il pesce potrebbero essere aggiunti in insalate preparate per il pasto serale, naturalmente si dovrebbe limitare il

consumo di formaggi e insaccati poiché spesso in estate si rischia di esagerare essen-do piatti di veloce preparazione. I legumi possono rappresentare un’alternativa del tutto vegetariana alla cena a base di carni.

Possono essere consumati nella giornata dei sorbetti o dei gelati a base di frutta o yogurt, evitando di esagerare con le creme.

Per quanto riguarda la frutta, il periodo estivo ci offre una grande varietà ed è importante riuscire ad assumere due frutti, magari come spuntino, nella giornata. Questi consigli alimentari dovrebbero essere applicati contemporaneamente all’assunzione di farmaci, in modo da cercare di limitare tutti quei malesseri che potrebbero generarsi a causa del caldo eccessivo.

Approfittare di questo periodo per seguire una giusta educazione alimentare, può aiutare anche a ristabilire l’equilibrio nel peso corporeo, sia per i soggetti in sovrap-peso che per quelli in sottopeso.

Rispettare la stagionalità degli alimenti è già un grande traguardo, in questo modo si riesce a fare il pieno di vitamine, Sali minerali, oltre che proteine, carboidrati, fibra e grassi.

ESEMPIO DI ALIMENTAZIONE IN UNA GIORNATA ESTIVA:

• Colazione: tè freddo con fette biscottate, o frullato di frutta•Spuntini: frutta fresca (pesche, albicocche, cocomero, melone) e yogurt•Pranzo: insalata di riso o di pasta con verdu-re di stagione, pane integrale, contorno di verdure di stagione.•Cena: merluzzo o petto di pollo con insalata di patate fredde e pane integrale.•Bevande: acqua naturale oligominerale.•Condimento: olio extravergine d’oliva (preferibilmente “a crudo”).

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AFFETTIVITA’ E APPRENDIMENTO VERBALE

L’affettività condiziona e imprime la direzione all’apprendimento verbale e ai processi cognitivi, specialmente nei bambini.

Una profonda connessione esiste tra l’apprendimento verbale e i processi emotivi, poichè esso si sviluppa e rafforza sempre all’interno di una dimensione di relazione affettiva. Il rapporto educativo-affettivo significa presenza esistenziale dell’educatore per l’educando.

Già M. Bucher sosteneva che “attraverso la complementarietà si crea, tra insegnante e alunno, tra genitore e figlio, un dialogo profondo da cui emerge un sentimento di profonda fiducia e l’impegno di amore l’uno per l’altro” per cui ne scaturisce un neces-sario e fondamentale senso di responsa-bilità da parte dell’educatore rispetto all’educando.

Quindi l’apprendimento verbale non è condizionato e assimilato esclusivamente e passivamente attraverso i contenuti ma necessita di un atto di fiducia poichè è vitale e presente un fattore di attivazione emotivo-cognitivo perchè l’attivazione verbale è il coraggio di tuffarsi nell’incerto e nell’ignoto.

Fondamentale è sottolineare che alcune forme di disagio sociale, di successo o insuccesso scolastico, stati d’ansia di prestazione, problemi di autostima e insicurezza, dipenderanno in modo signifi-cativo dalle prime esperienze di apprendi-mento.

La relazione tra apprendimento verba-le e affettività-motivazione deve essere presa in primaria considera-

zione dall’educatore sia dall’insegnante che dal genitore.

I processi di apprendimento verbale nascono in un contesto relazionale e l’apprendimento cognitivo ne è determinato.

L’individuo forma la propria identità attraver-so un processo unitario e olistico e un’affettività piena, sicura, autentica, motivante, incide sulle dimensioni di appren-dimento verbale e quindi sulla personalità intellettuale e corporea.

Esiste uno stretto rapporto che lega l’affettività, motivazione, apprendimento e sviluppo della verbalizzazione di un bambi-no.

Nell’ambiente scolastico (processo di conoscenza, comprensione e socializzazione) il punto d’incontro tra insegnante e allievo e la loro relazione influisce sull’apprendimento verbale e cognitivo del bambino-alunno: gli atteggiamenti relazionali dell’insegnante verso l’allievo vengono da quest’ultimo interiorizzati e possono creare dei conflitti interni.

Per questo motivo la relazione tra educatore ed educando deve avere equilibrio per una crescita della verbalizzazione armonica del bambino.

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Il 5 per mille per noi è molto importante in quanto ci permette di svolgere al meglio le nostre attività che si rivolgono in modo particolare ai bambini ed ai ragazzi, sia sul territorio con laboratori che nel terzo mondo con le adozioni a distanza. Il nostro progetto è quello di realizzare un piccolo Centro a Zanni.

Grazie anticipate per la vostra sensibilità.Per ogni ulteriore informazione rivolgersi a Ivana Zuccarini 328 4545605

5 per mille al Vides Pescara Onlus

C.F. 9176170686 un dono semplice

filo diretto

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SCRIVICI ANCHE TU A [email protected]

Egr. dott.ssaMi chiamo Nicola, sono single, ho 34 anni. Fondamentalmente sono un perso-na sempre insoddisfatta, piuttosto depresso, da alcuni mesi prendo il Prozac, sembra che stia meglio, ma comunque ho le stesse difficoltà, non esco, parlo poco, sto spesso in casa davanti alla televisione o al computer. Ultimamente, poi, mia madre non fa altro che criticarmi e urlare contro di me. Dice che è ora di prendere delle decisioni, trovare un lavoro, uscire con amici, magari trovare una ragazza????, tutto ciò mi spaventa, mi mette ansia il solo pensiero di…

Caro Nicola, è proprio così, devi prendere decisioni e presto, devi uscire dal tuo isolamento. Il fatto che il solo pensiero ti matta ansia, mi fa suggerti di rivolgerti ad uno specialista. È tempo di prendere atto che non puoi continuare così. Tua madre ha ragione, esci dal tuo guscio…

Cara dott.ssa, ho16 anni, sono un ragazzo carino, ma con tante insicurezze, fondamentalmen-te sono quello che si dice un “bravo e timido ragazzo”. Da alcuni mesi ho la ragazza, mia coetanea, con cui vado molto d’accordo, devo dire che sono un po’ spaventato. Con lei sono molto controllato, in ogni comportamento, il mio pensiero ricorrente è “fa che non mi lasci”. Sono super gentile, faccio decidere a Lei quando uscire dove andare e con chi andare, non la contraddico mai. È corret-

to così?

Ahi ahi ahi perché fai tutto questo? Per amore o per paura? Sono sicura che se ci

fosse qualche piccolo scambio di opinioni, dove tu dici la tua, senza assecondarla, ad esempio se preferisci andare al cinema invece che in pizzeria, non accadrebbe niente di irreparabile. Non si lascia un ragazzo per questi motivi. Se una storia finisce è perché non c’è più amore, non c’è più sentimento ”intimo”. Probabilmente è la tua giovane età insieme all‘inesperienza che ti porta ad avere tutte queste insicurezze. Osa un po’ di più.

Ogni volta sembra essere quello giusto. All’inizio tutto ok, poi iniziano i problemi, litigi, disaccordi, tradimenti, ecc…comincio a pensare di essere io quella che non va. Il mio desiderio più grande, da quando ero giovane, era farmi una famiglia, avere dei figli. Forse questo non fa per me?

Cara. Sig. ra non dici molto di quali siano stati i problemi concreti tra te e i tuoi partner passati. Comunque sono del parere che la responsabilità non è mai del singolo, ma di entrambi, quando un rapporto non va.

Forse inizi relazioni troppo presto, le persone dovrebbero conoscersi un po’ prima di affrontare una relazione più intima. Prova a prenderti del tempo prima, forse starai meglio dopo. Non colpevolizzarti, non c’è nulla di sbagliato nella fine di una relazione.

Dott.ssa Carmela Di BlasioPsicologa presso Spazio SalutePrenotazioni: 085 4460163 Via Cavour 4/2 San Giovanni Teatino (CH)

Dott.ssa Carmela Di Blasio PsicologaCell. 3347591833 [email protected] www.carmeladiblasio.it

Scrivete a [email protected] pubbli-cheremo le risposte su questa rubrica. Per rispettare la legge sulla privacy, non sono richiesti dati anagrafici personali, nè indirizzi email o altro. E’ sufficiente indicare uno pseudonimo che verrà utillizzato per poter fornire una risposta al quesito sottoposto.

disponibile il mercoledì pressoSPAZIOSALUTE

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l’approfondimento del mese

14www.happydayscamp.it scuola estiva d’IngleseInfoline: Tel. 085 7996588 Cell. 327 4997995 [email protected]

Lei è Monica, la mamma di… ?Sono la mamma di Adriana. Nella foto sull’articolo è la bambina davanti a tutti.Perché ha scelto l’Happy Days?Sono diversi i motivi che mi hanno indotto a scegliere l’Happy Days. In primis per lo stimolo che viene dato ai bambini attraver-so il gioco ed il divertimento nell’apprendere una lingua straniera accostandosi ad essa gradualmente. Mi ha interessato l’idea di far vivere le ore di vacanza in modo diverso, invogliando ed entusiasmando i bambini con giochi, scoperte, confronti, attività di gruppo, rendendoli tutti partecipi della novità della lingua inglese, vista finalmente non come semplice materia scolastica.Ha avuto modo di vedere i bambini e i tutors all’opera?Devo dire che, per le volte in cui sono stata presente e soprattutto dal racconto dei miei figli, ho potuto constatare il grande interes-se, la vitalità e l’energia manifestata sia dai bambini durante il lavoro svolto, sia la laboriosità, abilità e competenza dei tutors in grado di svolgere il ruolo di educatori ma anche capaci di stare al gioco, cosa molto importante per i più piccoli!Lei è Simona, la mamma di… ?Il secondo bambino sulla foto, quello in mezzo.Perché lo rimanderebbe all’Happy Days?Indubbiamente perché è stato divertente. E perché spero che gli possa dare un aiuto con l’inglese, attraverso il gioco.Cos’ha di diverso l’Happy Days dagli altri campus estivi?Intanto è una grande novità. Che io sappia infatti non ce ne sono altri, o comunque non ci sono campus che affrontano l’inglese sotto il profilo del gioco abbinando così l’inglese ed il divertimento!

Concludiamo la nostra intervista con Paola, la mamma di Zach il bimbo in

alto.

Perché l’Happy days a Pescara e in Abruz-zo?A Pescara, perché è una bella città, dove ho trascorso la mia infanzia e la mia adolescenza. L’Happy Days in Abruzzo perché è una regione che ha tanta voglia di crescere, è attenta all’educazione dei propri figli e poi è il cuore verde d’Europa!Come è nato l’Happy Days?L’Happy Days è nato a giugno 2008 dalla voglia di dimostrare che l’inglese non è una lingua difficile se la si impara da piccoli. E’ un progetto dedicato ai miei figli Zach e Leni. L’Happy Days Camp abbraccia tutte le fasce di età fra i 4 e i 14 anni e si basa sul principio che tutti i bambini, fin dalla più tenera età, hanno le capacità e le risorse per poter assimilare i suoni, la pronun-cia e capire la logica delle lingue straniere.Dove e come se lo immagina l’Happy DaysCamp tra qualche anno? L’Happy Days Camp a giugno festeggia 3 anni di vita. Pescara gli ha dato i natali, spero che l’Abruzzo gli dia stabilità e forza e che il resto deIl’Italia, un giorno, lo accolga fra i propri progetti validi per l’infanzia…e dopo l’Italia per i bambini Happy Days c’è la possibilità di viaggiare per conoscere Irlanda, Scozia, Inghilterra, Malta.

Allora siamo tutti d’accordo, giocare in inglese da piccoli significa parlare l’inglese da grandi!

INTERVISTA AI GENITORI HAPPY DAYS 2010

www.happydayscamp.it

pedagogia e apprendimento

15www.happydayscamp.it scuola estiva d’IngleseInfoline: Tel. 085 7996588 Cell. 327 4997995 [email protected]

L’HappyDaysCamp è giunto ormai alla sua terza edizione, dopo aver accolto oltre 350 bambini nei due anni passati. E’ un proget-to rivolto ai bambini che coinvolge anche molti giovani insegnanti di pedagogia (di madrelingua inglese e laureandi in lingue straniere dell’Università D’Annunzio di Pescara) chiamati Tutors. Oltre a numerose attività ludiche che i bambini svolgono divisi per età, sono previsti momenti di svago e divertimento, ovviamente sotto la supervisione dei tutors e all’insegna del rispetto reciproco. Particolare attenzione viene dedicata alla scelta dei luoghi dove si svolgono i Camp: le scuole scelte sono infatti situate in posizione strategica, a pochi passi dalla spiaggia e dal parco. Il successo dell’HappyDays Camp si basa sull’approccio ludico alla lingua inglese, sulla possibilità di divertirsi con bimbi di età diverse e sull'alchimia tra bambini e tutors che spesso si trasforma in rapporti di vera amicizia. Il tutto a Pescara!

Vivere l’esperienza Happy Days nel ruolo di tutor è impegnativo e gratifican-te. Una vera opportunità per i giovani studenti di lingue straniere di Pescara trascorrere intere giornate con coetanei di madre lingua inglese. I tutor Happy Days si distinguono per pazienza, predisposizio-ne al lavoro di squadra ed una naturale propensione a lavorare con i bambini, nonché per la padronanza della lingua inglese.

Scegli il Camp per te! L’Happy Days prevede Campus di 1 o 2 settimane, da Giugno a Settembre, qui nella tua città!! Date e programma attività :14/18 Giugno 2010 Happy Days Village I (1 settimana) bambini 6 -11 anni€110 orario comodo Lun- Giov 10.30- 17.00 €120 orario Lun- Giov 08.30- 17.00

full time21/25 Giugno 2010 Happy Days Village II (1 settimana) bambini 6 -11 anni€110 orario comodo Lun- Giov 10.30- 17.00 / €120 orario Lun- Giov 08.30- 17.00 full timeNB: L’ Happy Days Village prevede che il campus venga svolto interamente al mare presso uno stabilimento balneare di: Pescara Centro Pescara PortanuovaPS: Il Venerdì si osserva per tutti il seguente orario 08.30 -12.30 28 Giu/9 Lug. 2010 Happy Days Camp I (2 settimane) bambini 6 -11 anni€180 orario comodo Lun- Giov 10.30- 17.00€195 orario Lun- Giov 08.30- 17.00 full time12/23 Lug. 2010 Happy Days Camp II (2 settimane) bambini 6 -11 anni€180 orario comodo Lun- Giov 10.30-17.00€195 orario Lun- Giov 08.30- 17.00 full time14/23 Lug. 2010 Happy Days Kiddies (7 giorni effettivi) bambini 4 -5 anni€ 160 orario comodo Lun- Giov 10.30-17.00€180 orario Lun- Giov 08.30- 17.00 full timeNB: L’ Happy Days Camp e Kiddies prevede che i campus vengano svolti a Scuola, al Mare e al Parco.Scuola Pescara Centro Scuola PortanuovaPS: Il Venerdì si osserva per tutti il seguente orario 08.30 -12.30 30 Ago/03 Set. Progetto MIST(1 settimana)* bambini 11- 14 anni€ 80 orario Lun- Ven 09.00-13.0006 Set/10 Set. Progetto MIST (1 settimana)* bambini 11-14 anni€ 80 orario Lun- Ven 09.00-13.00NB: Progetto Mist 2010 è un progetto pilota per le scuole medie che prevede didattica, arti e mestieri in lingua inglese. Tale progetto si svolgerà presso una scuola media inferiore di Pescara. *Per chi sceglie l’ opzione Progetto MIST 2 settimane il costo è di € 145 totali

Tutti i gli Happy Days/ Progetto MIST sono dal Lun al Ven. Si prega di barrare la casella dell’attività scelta.

IN INGLESE DA BAMBINI SI GIOCA, DA GRANDI SI PARLA

www.happydayscamp.it

In inglese da bambini si gioca da grandi si parla

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085 799.65.88 - 327 499.79.95

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prevenzione oncologica Dott. Donato Natale

17Dott. Donato Natale, Specialista in oncologiaOspedale Civile Santo Spirito, Pescara e-mail: [email protected]

La principale causa di tumori della cute è l’esposizione ai raggi solari; in partico-lare i raggi ultravioletti (una componete dello spettro solare) vengono considerati i maggiori responsabili della sviluppo dei tumori della cute. I tumori della cute infatti sono malattie che colpiscono prevalente-mente le popolazioni dalla pelle bianca con cute molto chiara e che si espongono ad elevata quantità di raggi solari. I diversi tipi di tumori della cute si differenziano tra di loro in base al tipo di esposizione solare. L’esposizione cumulativa ai raggi solari, per intenderci quella tipica dei soggetti che lavorano all’aperto (come pescatori e contadini) è responsabile maggiormente dei carcinomi spino cellulari. L’esposizione intermittente, come ad esempio quella durante le attività sportive all’aria aperta durante periodo estivo, invece, è responsabile maggiormente del carcinoma basocellulare e del melano-ma. Anche una storia clinica di scottature solari è spesso descritta come fattore di rischio peri tumori della cute ed in partico-lare per il melanoma. Se da una parte comunque per il carcinoma basocellula-re e spinocellulare è stata dimostrata statisticamente e biologicamente un rapporto diretto con i raggi UV, poco ancora si sa riguardo al melanoma cutaneo; infatti tutti gli studi effettuati non hanno con certezza confermato la correlazione dei raggi UV ed il tumore stesso. Rimane il fatto che il melanoma resta forse il tumore più bizzarro e per questo ogni minima potenzialità deve essere analizzata. Ma soprattutto la correlazione tra raggi UV e l’incidenza del

melanoma non è cosi certa e forte come talvolta si vuol far credere ; lo dimostra il fatto che il melanoma non predilige come

sedi quelle parti del corpo maggiormente esposte alo sole, cosa che invece avviene per gli altri tumori della pelle. E’ verosimile pertanto che molti fattori si intreccino nella genesi del melanoma cutaneo. Relativamen-te al melanoma l’incidenza è raddoppiata nell’ultimo trentennio specie in Europa; anche l’incidenza degli altri due tipi di tumori cutanei (Il carcinoma spino cellulare ed il basalioma) è anch’essa aumentata nelle nazioni europee. Anche se meno pericolosi del melanoma il loro trattamento richiede comunque un impegno da parte delle istituzioni sanitarie. Non tutti i soggetti sono egualmente soggetti ai tumori cutanei; i più sensibili sono i soggetti con capelli rossi, lentigginosi e con tendenza ad ustioni solari. La migliore protezione dal sole è quella di non esporsi, ma vista l’alta propen-sione della popolazione all’esposizione estiva al sole possono essere dati alcuni consigli per una esposizione sicura:1. Evitare (specie per i bambini) l’esposizione al sole tra le 11 e le 15 (fascia oraria a maggiore esposizione ai raggi ultravioletti).2. Utilizzare occhiali da sole e coprirsi (con una maglietta almeno le prime volte che ci si espone al sole).3. Utilizzare creme solari protettive (almeno fattore 15); le creme solari sono efficaci contro il carcinoma a cellule squamose ma non c’è evidenza di efficacia nel prevenire il carcino-ma basocellulare ed il melanoma. E’ estrema-mente importante evitare di prolungare l’esposizione al sole che può essere respon-sabile di un incremento del rischio di svilup-pare un tumore cutaneo. Queste indicazioni sono ancor più categoriche a seconda del fenotipo della persona esposta: alle popola-zioni nordiche dovrebbe essere proibita con fermezza l’esposizione intensa. Infine qualche accenno all’utilizzo delle lampade UVA: dovrebbero essere sconsigliate in quanto l’esposizione ai loro raggi è molto simile a quella solare maggiormente associa-ta con lo sviluppo del melanoma.

TUMORI, 9 CONSIGLI PER PREVENIRLI: OCCHIO ALL’ESPOSIZIONE SOLARE

L’ABLAZIONE PER INTERVENIRE SULLE ARITMIE CARDIACHE

L’ablazione transcatetere delle aritmie cardiache consiste nell’eliminazione (ablazione) del substrato aritmogeno, sede del cortocircuito causa delle tachicardie.

Come viene eseguita: mediante l’introduzione percutanea in anestesia locale, attraverso le vene o le arterie, di sonde (elettrocateteri) che permettono l’identificazione del substrato aritmogeno mediante mappaggio elettrico e/o anato-mico. L’ablazione può essere eseguita anche durante l’intervento cardiochirurgi-co direttamente sul cuore, qualora si debba intervenire durante la rivascolariz-zazione coronarica e/o la sostituzione protesica di una valvola cardiaca. L’energia impiegata è la radiofrequenza, modulata con controllo di temperatura (50°-60° C), la medesima di un elettrobisturi. Viene prodotta una lesione coagulativa delle cellule cardiache limitata alla lunghezza dell’elettrodo (4-8-10 mm). In alcuni casi viene impiegata la crioablazione che richiede tempi più lunghi (-70° -90°C).Indicazioni: tutte le tachicardie cardiache.Le linee guida prevedono: 1)Tachicardie insensibili al trattamento farmacologico2)Desiderio del paziente di non assumere la terapia farmacologica efficace. 3)Tachicardie che determinano ipotensio-ne arteriosa, per l’elevata frequenza. Tipi di aritmia trattabili: fibrillazione atriale, flutter atriale, tachicardia da rientro nel Nodo Atrio-Ventricolare, tachicardia da rientro Atrio-Ventricolare (WPW), tachi-cardia atriale e tachicardie ventricolari.

Possiamo distinguere le forme che determi-nano un singolo circuito, in cui verrà effettuata l’ablazione su substrato anatomi-

co limitato, da quelle in cui sono presenti numerosi circuiti contemporanei, come la fibrillazione atriale in cui il substrato coinvol-ge le vene polmonari e l’atrio sinistro.Risultati: per i casi di substrato limitato, l'ablazione è efficace nel 90-98% dei casi, eliminando così la necessità di interventi chirurgici o terapie farmacologiche a lungo termine. La fibrillazione atriale invece nel 60-90%.Complicanze: i rischi maggiori sono simili a quelli di una procedura interventistica trans catetere sul cuore circa il 2‰ di mortalità, percentuale veramente minima rispetto ad un intervento chirurgico.

Paziente di 35 anni affetto da episodi di tachicardia sopraventricolare rapida accompagnata ad ottundimento del sensorio.

Mappaggio elettrico con elettrocateteri che identifica la sede del substrato (fascio anomalo occulto) sull’anello mitralico anterolaterale

Erogazione di radiofrequenza con interruzione della tachicar-dia e del fascio anomalo dopo alcuni secondi

cardiologia

18Dott. Raffaele Luise Specialista in CardiologiaViale J.F.Kennedy 86, Pescara Tel. 085.4711542 [email protected]

disponibile pressoSPAZIOSALUTE

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studio professionale

terapia del dolore

19Dott. Marco Tarquini Specialista in Anestesia e RianimazioneCasa di Cura “L. Pierangeli”, Pe Cell. 3341560562 www.marcotarquini.it

disponibile pressoSPAZIOSALUTE

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studio professionale

Il sintomo principale del mal di schiena è il dolore, una sensazione angosciosa originata nella parte interna del nostro corpo in cui si è verificato il danno.

Inizialmente il dolore è utile: ci avvisa che c’è qualcosa che non va; successivamente con il suo perdurare si innescano meccani-smi che lo trasformeranno da acuto in cronico con difficoltà crescenti di indivi-duare terapie efficaci. Il mal di schiena, se cronico, fa muovere poco, perdere il sonno, fa essere stanchi, irritabili, depressi, fa lavorare male e addirittura porta a non desiderare o sopportare più gli amici e talvolta i familiari. In queste condizioni è facile perdere la gioia di vivere. Purtroppo il mal di schiena risulta essere la patologia più diffusa nei paesi industrializzati: statistiche nord-americane indicano il dolore causato da questo male in testa alla classifica delle patologie che portano a ricorrere al medico prima di 45 anni di età. È una malattia che coinvolge una quantità impressionante di specialisti, esami ematochimici, farmaci, trattamenti chirurgici e programmi di riabilitazione. Per non parlare delle migliaia di ore lavora-tive perse, del costo dei prepensionamen-ti, degli aspetti assicurativi e, non per ultimo, dei contenziosi legali. Ma oggi si hanno a disposizione moderne procedure percutanee (tecniche operatorie mini-invasive) per il trattamento del mal di schiena. Procedure affacciatesi sulla scena operatoria negli ultimi decenni, che io stesso utilizzo settimanalmente con successo e con scarsi effetti collaterali, con degenza ospedaliera di tre giorni al massi-

mo, nella casa di cura in cui opero in regime di convenzione con il Ssn (Servizio sanitario nazionale). Tra queste

le più praticate sono l’Ozono intradiscale, la Periduscopia, la Radiofrequenza pulsata, la Decompressione discale. Queste tecniche, seppur non concordemente accettate, falliti i trattamenti farmacologici e riabilitativi, forniscono allo specialista ottimi strumenti per trattare le lombalgie e le sciatiche. L’intervento chirurgico di asportazione dell’ernia discale deve essere riservato a casi selezionati e quindi considerato quale “ultima spiaggia”. Bisogna sottolineare che “l’intervento chirurgico” non è sempre sinoni-mo di un risultato migliore e per di più non garantisce una vita senza dolore lombare. Il trattamento del male lombo-sciatalgico attraverso tecniche operatorie mini-invasive (o percutanee), consente di ottenere ottimi risultati nel 70-75% dei casi, sempre che la diagnosi sia precisa e il paziente segua le raccomandazioni riabilitative e di “igiene” di vita. Per accedere a questi trattamenti sono indispensabili preventivamente una accurata visita medica e la valutazione di immagini radiologiche ed esami ematochimici che concorrono tutti assieme a individuare la causa del mal di schiena.

Dott. Marco Tarquini: Anestesista-Rianimatore Esperto in Terapia Antalgica Attività professionale presso laCasa di Cura Privata “L. PIERANGELI” Pescara

LE NUOVE FRONTIERE DELLA TERAPIA DEL DOLORE

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prevenzione è salute

OSTEOPATIA: LA SALUTE ATTRAVERSO IL SISTEMA MUSCOLO-SCHELETRICO

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L’Osteopatia è un metodo terapeutico manuale intuito dall’americano Andrew Taylor Still nel 1874.

"L'essere umano è magnificamente ben fatto e la natura lo ha provvisto di tutto: è in grado di autoregolare le proprie funzioni. E' necessario, per questo, che le proprie cellule ricevano tutto ciò di cui hanno bisogno per funzionare, rigenerarsi e che possano liberarsi di tutti i loro rifiuti (metabolismo cellulare). Bisogna quindi che il sangue , la linfa e tutti gli altri liquidi dell'organismo che trasportano sostanze nutritive e rifiuti, circolino liberamente. Per questo è necessa-ria l'integrità del sistema muscolo-scheletrico al fine di conservare la libertà di movimento di tutti i tessuti. E' il movimento che permette ai liquidi che bagnano i nostri tessuti e le nostre cellule di rinnovarsi". Dr A.T. Still DO

Principi dell’Osteopatia: - la globalità del corpo umano- la relazione tra struttura e funzione- la capacità di autoguarigione del corpo

L’approccio terapeutico è esclusivamente manuale. Avvalendosi di metodiche dolci e prive di controindicazioni l’Osteopatia interviene su pazienti di tutte le età, dal neonato all’anziano…

A chi è indirizzata la terapia manuale con principi di osteopatia:- bambini: in caso di coliche, insonnia, disturbi cronici come tonsilliti, ed otiti, affezioni craniche legate al parto e disturbi dello sviluppo.-adolescenti-adulti: dolori e disfunzioni della colonna vertebrale e craniche (ad es. lombo-sciatalgia, cefalee, vertigini, sinusite), disturbi circolatori, disturbi legati alla cattiva funzionalità di fegato, stomaco,

intestino, disturbi legati al ciclo mestruale ed a seguito di gravidanza-sportivi: nella prevenzione e nella cura dei traumi, come tendiniti, infiammazioni artico-lari, strappi muscolari.-post-trauma: permette di ritrovare l’originario equilibrio ed abbrevia i tempi di recupero.-terza età: l’Osteopatia rappresenta un aiuto per far fronte all’artrosi e all’osteoporosi, ai dolori e alle rigidità muscolari.

Come interviene l’OsteopatiaL’Osteopatia interviene laddove si è creata una limitazione di movimento in una o più zone del corpo tale da alterare l’equilibrio metabolico e quindi posturale dell’individuo.

L’approccio terapeutico mira a:restituire la mobilità ai tessuti ed armonizzare la postura.

Il trattamento comprende in genere più sedute in genere intervallate tra loro in quanto il processo di “riorganizzazione” del corpo prosegue anche dopo le sedute stesse.

Gianluca TravagliniFisioterapista esperto in terapia manuale con principi di Osteopatia presso Spazio SaluteCell. 346 1800580 Prenotazioni: 085 4460163 E-mail: [email protected]

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Femminile ed estremamente diffuso. Sono le caratteristiche dell’alluce valgo.

Al contrario di quanto ancora credono in parecchi, non è causato da scarpe strette oppure da cattiva postura, anche se, a lungo andare, modelli sbagliati di calzatu-re possono provocare un inevitabile peggioramento del disturbo. Si raccoman-da quindi di evitare scarpe rigide, strette e tacchi alti.

L’alluce valgo è invece un’alterazione presente fin dalla nascita. La differenza è che in età giovanile rappresenta semplice-mente un cruccio estetico mentre man mano che trascorrono gli anni il piede inizia a difendersi in un primo tempo ispessendo la cute nella zona che appog-gia troppo ed in un secondo tempo atteggiando le dita ad artiglio o a martello. Camminare sempre con un appoggio sbagliato causa alla lunga una modifica-zione della curvatura lombare e conse-guentemente anche mal di schiena.

La terapia è essenzialmente chirurgica, ma per fortuna l’intervento di oggi non ha nulla a che vedere con quello che veniva effettuato fino a qualche anno fa. E’ infatti decisamente meno invasivo, con un recupero più rapido. Oggi la tendenza è quella di intervenire tempestivamente.

Tra gli interventi più recenti c’è quello che prevede la correzione dell’alluce con l’utilizzo di un solo filo di sutura metallico che fuoriesce dal piede per circa un centimetro per la durata di un mese.

L’intervento dura circa 20 minuti ed è in anestesia periferica, cioè viene addormen-tata solo la gamba dal

ginocchio in giù.Il dolore è decisamente contenuto.

Il giorno dopo l’intervento si torna a casa e il periodo di convalescenza dura un mese. Il piede è bendato e si indossa una scarpa speciale in pezza che permette al piede di rimanere fermo e ben protetto. In questo periodo si può già iniziare la riabilitazione. Trascorsi i 30 giorni si torna dallo specialista che in ambulatorio sfila il filo metallico dal piede. Da questo momento in poi è possibile indossare un paio di scarpe morbide.

La riabilitazione costituisce una importan-tissima fase post-operatoria.

Presso il Centro Fisioter sono disponibili schede tecniche con consigli utili a contenere il dolore, l’edema, la gestione dei punti di sutura, la gestione del bendaggio funzionale, la scarpa.

Esperti fisioterapisti somministrano esercizi di mobilizzazione articolare dell’alluce (che devono avvenire rigorosamente sul piano sagittale) e stretching del Tendine d’Achille per un completo e veloce recupero.

Sono assolutamente sconsigliate scarpe décolleté, scarpe con infradito, sandali.

L’attività sportiva è vietata per 2-3 mesi.

fisioterapia Centro di Riabilitazione Fisioter

23Gianna D’Innocenzo, Amministratore centro di Riabilitazione FisioterVia Giolitti, 2/4, Montesilvano Tel. 0854451155 3347702829 337664425

ALLUCE VALGO: UNA “CIPOLLA” CHE FA PIANGERE

prevenzione è salute

ECOGRAFIA INTERNISTICA, TIROIDEA E MUSCOLO-TENDINEA

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Spazio Salute, il luogo dove incontrare gli specialisti di Pocket Salute Via Cavour 4/2, San Giovanni Teatino (CH) Tel. e Fax 085 4460163 www.spaziosalute.org

L’ecografia è uno strumento utile per osservare organi prima visualizzabili solo al tavolo operatorio, diagnosticare molte malattie e seguire nel tempo l’evoluzione di un’affezione. Consente, inoltre, di eseguire in tutta sicurezza esami clinici più complessi come biopsie e veri e propri interventi chirurgici. L’ecografia si basa su un semplice fenome-no fisico: i cristalli di quarzo attraversati da una corrente elettrica generano delle onde sonore che, però, non sono udite dall’orecchio umano e perciò sono chiamate ultrasuoni. Questo fatto accade nel trasduttore che è quel dispositivo che il medico tiene in mano e appoggia sul corpo del paziente, mentre esegue l’esame. Il trasduttore, chiamato anche sonda, ha la forma di una saponetta, ma può avere anche altre forme, come quella di una grossa matita, ed è collegato alla macchina con un cavo. Gli ultrasuoni, generati nella sonda , si spostano come onde d’acqua prodotte da un sasso gettato in uno stagno e, come queste, se trovano un ostacolo, tornano indietro. La sonda dell’ecografo non solo genera gli ultrasuoni, nello stesso tempo può udire gli echi di ritorno. Funziona, in altre parole, anche da orecchio. Conoscendo la veloci-tà con la quale gli ultrasuoni si muovono, e misurando il tempo trascorso dal momen-to in cui sono stati prodotti a quello in cui la sonda sente gli echi di ritorno, la macchina è in grado di misurare la distan-za dell’ostacolo che ha provocato l’eco. Lo stesso principio è usato per localizzare i branchi di pesce. Il sonar del peschereccio è come un ecografo: emette onde sonore che viaggiano nell’acqua, rimbalzano sulle grandi masse di pesce e sono captate dalla nave che è in grado di localizzarli con precisione. Gli ostacoli che gli ultrasuoni incontrano nel corpo umano, sono gli organi interni che avendo struttura e

natura differenti rimandano gli echi in misura diversa. Le ossa, come uno specchio, rifletto-no completamente gli ultrasuoni che tornano indietro tutti appena ne incontrano la superficie. Una cisti ripiena di liquido, invece, non fa resistenza alcuna ed è attraver-sata facilmente. Tra questi due estremi c’è un’ampia gradazione: ci sono strutture del corpo umano che lasciano passare un po’ di ultrasuoni e ne mandano indietro altri, come avviene, per esempio per il fegato, muscoli, tiroide e altri. La sonda, perciò, udirà echi di ritorno più o meno forti. Il computer interno della macchina trasforma gli echi in puntini più o meno scuri, secondo la forza dell’eco, che formano le immagini che si muovono sullo schermo. Queste semplici spiegazioni fanno capire che l’ecografia non è adatta allo studio delle ossa, mentre gli organi compatti (fegato, milza, pancreas, utero, tiroide, muscoli, e molti altri) possono essere esplorati bene. Allo stesso modo l’ecografia ci permette di visualizzare organi solidi con cavità piene di liquido, come il cuore ed i reni. Ci sono, poi, altri organi come la vescica, le cui pareti possono essere studiate a condizione che sia ripiena d’urina.

Dott.ssa Ilde De SanctisEcografista presso Spazio SaluteCell. 329 4280569 Prenotazioni: 085 4460163 E-mail: [email protected]

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dieta e nutrizione

LA PRIMA COLAZIONE: “LA TERAPIA ANTISTRESS DEL MATTINO”

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Dott.ssa Federica La Rovere

Dott.ssa Federica La Rovere, Dietista Via Dei Peligni 4, Chieti e-mail: [email protected]

La prima colazione rappresenta il pasto più importante della giornata. Quante volte abbiamo sentito questa afferma-zione, vi siete mai chiesti il perché?

Al mattino il nostro organismo ha bisogno della giusta energia per “risvegliarsi” dopo le lunghe ore trascorse senza l’assunzione di liquidi e alimenti.Il risveglio del corpo è strettamente collegato a quello mentale e, cosa c’è di meglio nel fermarsi un momento prima di affrontare la giornata pesante. In modo del tutto erroneo molte persone iniziano una dieta dimagrante eliminando del tutto la prima colazione, senza sapere che inevitabil-mente senza nutrienti anche il tasso di zuccheri nel sangue si abbassa troppo con la conseguenza che ad un tratto ci si sente terribilmente affamati e con un eccessivo desiderio di carboidrati semplici, rischian-do così di consumare un pasto eccessiva-mente ricco in grassi e zuccheri semplici. La colazione dovrebbe rappresentare circa il 20% delle calorie giornaliere. Ci sono diversi tipi di alimenti che vengono consu-mati durante le prime ore del mattino bisogna però fare molta attenzione nella scelta degli stessi, soprattutto per i quanto riguarda gli zuccheri semplici e raffinati. Un eccesso di questi carboidrati a colazio-ne, e anche negli altri pasti, provoca la cosiddetta “altalena glicemica”. Gli zuccheri che si formano dalla digestione dei carboidrati passano direttamente nel sangue aumentando quella che viene chiamata glicemia; il nostro corpo funzio-na entro determinati valori di glicemia, pertanto quando tali valori sono troppo

alti (o bassi) interviene il pancreas a corregge-re i livelli attraverso la secrezione di insulina. Un eccesso di zucche-ro nel sangue provoca

una sovrapproduzione di insulina che li trasforma in grasso.Di conseguenza il livello degli zuccheri si abbassa, e aumentano fame, debolezza e desiderio di cibo poiché “il cervello ha carenza di zuccheri”. Per placare i morsi della fame, si ha di nuovo necessità di carboidrati semplici (cioccolata, caffé e bevan-de zuccherate ecc.) che, aumentano il livello di zuccheri nel sangue liberandoci dalla sensa-zione di fame e debolezza, con successiva produzione di insulina. Questa altalena glicemica si ripete più volte al giorno svilup-pando una sorta di dipendenza da carboidra-ti. Una colazione bilanciata dovrebbe fornire tutti i nutrienti essenziali e la giusta energia per affrontare la giornata e natural-mente aiutare a mantenere i “normali” livelli di zucchero nel sangue.

Alcuni esempi potrebbero essere:• Spremuta o frullato di frutta fresca e 40gr. di biscotti secchi;• Una tazza di latte parzialmente scremato e 40gr. di fette biscottate integrali con marmel-lata o di miele;• Yogurt con 40gr. di cereali integrali e un frutto fresco di stagione;• Un panino integrale con pomodoro o verdu-re di stagione ed una tazza di tè con miele.

Valorizzare la prima colazione significa creare quell’armonia psico-fisica necessaria per affrontare lo stress giornaliero.

via lo stress alle terme

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Le Cure Termali sono una meta molto richiesta per chi ha bisogno di ricaricar-si dallo stress che la vita quotidiana provoca.

Le acque termali e i fanghi ricordano cure antichissime ancora oggi molto valide per combattere innumerevoli disturbi fisici. Avvalendosi delle tecniche che le cure termali offrono si cerca di recuperare la forma fisica e il benessere psicologico grazie ai bagni di vapore, ai massaggi, alla fangoterapia, ai trattamenti con oli aromatici e al posizionamento di pietre (stone therapy) in punti strategici del nostro corpo.

Nei centri termali il cliente può scegliere tra diverse piscine termali, quelle coperte con temperature sui 28° o quelle esterne con una temperatura che va dai 34° ai 38°, massaggi come quelli contro la cellulite e anti-age. Numerosi i centri convenzionati ASL dove i clienti possono giovare dei benefici dell'acqua termale, della fangote-rapia, della balneoterapia e delle terapie inalatorie. Per l’artrosi si impiegano fanghi e bagni e, se sono interessanti anche i muscoli, si applicano massaggi manuali.

Nell'isola di Ischia le cure termali vengo-no praticate da molti anni presso centri moderni e di alta qualità. Le acque che si trovano sull'isola di Ischia per le cure termali sono:- Acque salso-fosfato-alcaline - Acque salso-fosfato-alcaline ferrose - Acque salso-jodiche - Acque bicarbonato-alcaline.

I fanghi vengono applicati sulla zona da trattare con uno spessore che va da 9 a 13 cm e la durata di posa varia in base al tipo di trattamento da fare. La sostanza solida

usata ad Ischia è prevalentemente un fango vulcanico, materiale argilloso creatosi a seguito di manifestazioni di vulcanismo con aggiunta di microrganismi vegetali e animali, alghe, humus, aggregati humo-minerali. I fanghi vulcanici possiedono sostanze organi-che in quantità superiore a quella riscontrabi-le nei fanghi di natura diversa.

Il bagno termale è coadiuvante della fanga-tura e consiste nella immersione totale o parziale del corpo nell'acqua minerale in vasca individuale o in piscina. La temperatura dell'acqua è variabile, a seconda della sorgen-te e della terapia, comunque intorno ai 37-38° C.; la durata del bagno è di 15-20 minuti circa.La doccia termale è formata dal getto a caduta di acqua termale sulla pelle a tempera-tura e pressione regolabili. Va praticata da sola o unita agli altri tipi di cure termali. La doccia a caduta esercita un lieve massaggio sulla pelle; mentre quelle a getto sono dette anche docce subacquee, poiché il getto d'acqua a pressio-ne regolabile sul corpo avviene quando il paziente è già immerso completamente nella vasca o piscina di acqua minerale.

L’Antroterapia è una permanenza breve (dai 10 ai 60 minuti) in anfratti naturali (grotte) il cui ambiente è a temperatura elevata per la presenza sul posto o nelle vicinanze di sorgenti minerali di acqua calda. Le grotte si suddividono in grotte secche con temperatu-ra elevata sino a 70° C. e in grotte umide, per la presenza di vapori scaturenti dalle sorgenti minerali e con temperatura oscillante tra i 30° e i 40° C. In pratica si tratta di saune o "bagni turchi" creati direttamente dalla natura.

La terapia inalatoria si avvale delle seguenti tecniche: inalazione, aerosol, humages e nebulizzazioni in ambiente; tecniche che agiscono direttamente sull'apparato respira-torio. Le acque minerali pervengono a contat-to con le vie respiratorie in concentrazioni tali da consentire la terapia adeguata.

a cura della redazione

BENESSERE E CURE TERMALI PER RIGENERARE IL CORPO E LA MENTE

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I TRAUMI DENTALI

I traumi dentali sono purtroppo oggi in continua espansione a causa del molti-plicarsi delle attività ricreative di gruppo, delle attività sportive, degli incidenti stradali, degli incidenti sul lavoro ed infine degli incidenti dome-stici. Rappresentano una vera e propria emergenza anche per il fatto che la traumatologia dentale è una delle branche odontoiatriche più trascurate dagli operatori perché viene trattata solo in casi di emergenza e non routina-riamente seguendo dei regolari proto-colli. La scarsa conoscenza della patolo-gia dentale traumatologica può provo-care innumerevoli ed irreparabili danni spesso da ricollegare ad errate diagnosi e terapie. I traumi dentali possono coinvolgere sia i denti decidui che i denti permanenti. Al di sotto dei 6 anni vi è una frequenza simile per ambo i sessi, mentre tra i 7 ed i 20 anni la frequenza nei maschi e doppia rispetto alle femmine, probabil-mente a causa del fatto che i ragazzi in questa fascia di età hanno di solito una più intensa attività fisica e praticano giochi più violenti. I denti più colpiti dai traumati-smi sono quelli del settore anteriore, e di questi soprattutto quelli del settore superiore; questa incidenza si riscontra sia nella dentizione decidua che nella dentizione permanente e questo è chiara-mente dovuto alla maggiore esposizione ai traumi di questi elementi dentari: i denti colpiti da traumi dentali nell’80 % dei casi sono gli incisivi centrali superiori. Secondo la Classificazione dell’O.M.S. i traumi possono essere così suddivisi :

•Frattura dello smalto, incluse le infrazioni;•Frattura coronale senza interessamento pulpare;•Frattura coronale con

interessamento pulpare;•Frattura radicolare;•Frattura corono-radicolare;•Frattura dentale non meglio specificata;•Sublussazione;•Lussazione dentale (intrusiva, estrusiva, laterale);•Avulsione;•Altri traumi quali frattura osso alveolare, frattura mascellare superiore, frattura mascel-lare inferiore, lacerazione dei tessuti molli.Sarebbe impossibile occuparsi in questa breve trattazione di tutti i tipi di traumi dentali però cercherò in ogni caso di dare qualche consiglio utile a saper discernere in alcuni di questi quale sia il comportamento giusto da tenere. Bisogna comunque sottoli-neare che è molto importante in caso di trauma dentale poter sottoporre il paziente ad un attento esame clinico, in grado di poterci dare le prime risposte sullo stato di salute degli elementi dentali e delle loro strutture di sostegno, sulla loro integrità e sulla loro vitalità. Oltre a questo bisogna poter usufruire di esami radiologici quali rx endorali ed ortopantomografie idonei a darci delle risposte sullo stato di maturazione pulpare, sulla presenza di fratture, ed altro. E’ altrettanto importante munirsi, se questo è possibile, di una particolareggiata documen-tazione fotografica. Particolare attenzione merita l’approccio con il paziente traumatiz-zato che, se trattasi di bambino, dovrà essere quanto più possibile tranquillizzante, soprat-tutto se giungono alla nostra osservazione accompagnati da genitori giustamente allarmati ed angosciati. E’ importante sottoli-neare che bisogna fare diagnosi prima di intervenire con le giuste tecniche, e per fare questo è necessaria la massima collaborazio-ne dei pazienti. Uno dei casi sicuramente più difficili da affrontare sono le avulsioni traumatiche dei denti, cioè quando il paziente giunge alla nostra osservazione con il proprio dente in un contenitore e non più nella propria bocca.

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In questo caso se trattasi di bimbo e di dente deciduo generalmente non è indicato il reimpianto per l’elevato rischio di complicanze infiammatorie e conse-guente danno al germe sottostante, si consiglieranno controlli clinici e radiogra-fici periodici fino alla permuta con partico-lare attenzione al mantenimento dello spazio che quando richiesto può essere facilmente ottenuto con semplici apparec-chiature ortodontiche; solo in rari casi selezionati, con dente avulso integro e paziente collaborante vi può essere l’indicazione al reimpianto purchè imme-diato. Ma attenzione questo ci imporrà di seguire il piccolo paziente con maniacale attenzione, perché le eventuali complica-zioni potrebbero seriamente mettere a rischio i germi sottostanti. Nel caso di avulsione (completa dislocazione fuori dall’alveolo) di dente permanente invece è estremamente importante il recupero dell’elemento dentale il quale potrà andare incontro a due diversi destini:• Reimpianto immediato (entro 2 ore)• Reimpianto tardivo.

E’ molto meglio che si possa intervenire con un reimpianto immediato, infatti questo porterà sicuramente ad una prognosi positiva; il dente dovrà essere conservato in liquidi quali saliva, soluzione fisiologica o latte (no acqua); dovrà arriva-re, così tenuto, all’osservazione dell’operatore possibilmente entro 120 minuti; il dente e l’alveolo dovranno essere lavati e detersi abbondantemente con soluzione fisiologica e dopo un delicato riposizionamento verrà splintato per un periodo di qualche settimana; la terapia antibiotica è fortemente indicata e dovrà essere somministrata entro 2-4 ore dal trauma. Un reimpianto tardivo compor-terà certamente un notevole aumento di

rischi di perdita dell’elemento dentale, ma questo non significa che con le debite accortezze non si possa ottenere anche in questo caso una prognosi favorevole. Un altro caso abbastanza critico e particolar-mente difficile da trattare può essere la lussazione dentale intrusiva, cioè quando l’impatto spinge il dente all’interno dell’osso alveolare. Anche questo trauma può interes-sare sia i denti decidui che i denti permanenti. In caso di intrusione dei denti decidui è importante verificare radiologicamente il rapporto che il dente intruso contrae con il germe del permanente oltre che il grado di formazione radicolare; in caso di impatto con il germe del permanente o di rizolisi fisiologi-ca evidente è consigliabile l’estrazione del deciduo intruso; se non vi è contatto con il germe si rimarrà in attesa della rieruzione che avverrà nei 6 mesi seguenti. L’intrusione traumatica di un dente permanente rappresenta senza dubbio il peggiore trauma dentale; si interviene solo dopo aver verificato se il dente permanente ha un apice aperto o meno; con apice aperto potremmo avere anche una rieruzione, ma non possia-mo avere certezza di questo, in genere nella maggior parte dei casi si procede con una riduzione manuale e delicata della lussazione e quindi al riposizionamento ortodontico, attuando una metodica di splintaggio. Purtroppo dopo una lussazione intrusiva non esistono certezze sulla efficacia di qualsivo-glia terapia d’urgenza o di elezione. Conclu-derei questa breve riesamina sui traumi dentali affermando che per fortuna la più alta percentuale di questi è rappresentata dalle fratture coronali, danno sicuramente recuperabile e quindi non preoccupante.

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Dal 1 ottobre 2009 le attività di Alleanza sono state conferite in una nuova compa-gnia, AlleanzaToro Spa, operativa nei rami vita e danni e interamente controllata dal Gruppo Generali, con una gamma di prodotti in grado di soddisfare a 360 gradi le esigenze assicurative e previdenziali delle famiglie, dei professionisti e delle imprese. Una Compagnia Assicurativa forte con oltre 3,3 milioni di clienti e una quota di mercato superiore al 5%, un modello organizzativo che unisce compe-tenze di 175 anni di esperienze Toro nel ramo Danni e 110 anni di esperienze Alleanza nel settore Vita. Un sistema distributivo con due reti commerciali distinte diffuso su tutto il territorio con oltre 18.000 agenzie/punti vendita. Obiet-tivo è quello di mettere a disposizione del cliente un’offerta via via più completa che consenta di rispondere in maniera più ampia alle singole esigenze.

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ODONTOIATRIA E MEDICINA ESTETICA INTEGRATA

La nuova frontiera nel campo odontoia-trico è la simbiosi che si è creata tra l’odontoiatria e la medicina estetica. E’ sempre più frequente per un dentista trovarsi di fronte a richieste di migliora-menti estetici che nella maggior parte dei casi non possono essere soddisfatte solo da riabilitazioni odontoiatriche benché complesse e particolareggiate. Infatti queste possono risultare veramente efficaci solo se associate a sobrie e precise cure estetiche volte a restituire freschezza e sobrietà al viso.

In Italia sono ormai molti gli studi odonto-iatrici che si sono attrezzati per meglio rispondere alle richieste estetiche di una clientela sempre più esigente che ha dimostrato gradire l’allargamento delle competenze proprie degli studi odontoia-trici anche all’ambito della medicina estetica. È importante sottolineare che l’ampliamento delle competenze medico-estetiche deve avvenire con scrupolosa professionalità, con l’ausilio di personale altamente specializzato, con l’utilizzo di materiali super testati e sicuri nonché di attrezzature che permettono l’applicazione di tecnologie all’avanguardia. Poiché la bellezza non può prescindere dalla salute e dalla sicurezza i risultati derivanti da qualunque tipo di intervento, dal più banale al più impegnativo non devono essere vanificati dalla mancanza di preparazione scientifica degli operatori e da supporti tecnologici inadeguati.

La mia opinione è quella di asservire all’odontoiatria, che rimarrà sempre la mia branca di elezione, alcune delle pratiche di medicina estetica nell’esclusivo interes-

se del paziente. Negli ultimi anni ho curato il mio aggiornamento rivolgendo particolare interesse alla medicina estetica ed il mio percorso professionale mi ha portato ad ampliare la tipologia delle prestazioni offerte ai pazienti aggiungendole alla normale attività odontoiatrica. La gamma di tratta-menti innovativi che un paziente trova all’interno della mia struttura va dalle più moderne tecniche di biorivitalizzazioni, all’utilizzo di filler esclusivamente riassorbi-bili, all’uso della tossina botulinica, al fotoringiovanimento al resurfacing, all’epilazione definitiva.

Presso il mio studio si utilizza il Palomar Starlux System, una innovativa piattaforma che, attraverso l’uso di differenti manipoli, permette di sfruttare la tecnologia laser e la luce pulsata per un’ampia gamma di applica-zioni. Il sistema StarLux ha 4 specifiche ed esclusive caratteristiche che lo distinguono dai normali sistemi estetico-medicali: • Distribuzione omogenea dell’impulso: il sistema genera un impulso con la stessa energia totale, ma più prolungato nel tempo e dunque meno concentrato. Il vantaggio consiste in una maggiore sicurezza per la salute della pelle.• Riciclo fotonico: StarLux recupera l’energia riutilizzando i fotoni riflessi, mentre nei sistemi tradizionali l’energia viene dissipata fino al 60% nei tessuti circostanti danneg-giandoli.• Raffreddamento attivo della zona di contatto: la punta del manipolo è completa-mete a contatto con la pelle ed è costante-mente raffreddata; in questa maniera si evitano danni all’epidermide ed è quindi possibile lavorare sempre in condizioni di massima sicurezza.• Tecnologia AccuSpectrum: sistema dotato di filtri selettivi che lasciano passare solo le frequenze di luce idonee, si impedisce in questa maniera il passaggio di frequenze dannose all’epidermide.

Dott. Umberto Preite

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speciale

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I trattamenti con questo sistema sono semplici, non richiedono ulteriore prepa-razione, ne prima, ne dopo l’intervento; l’importante è che la pelle non sia abbron-zata .Il paziente quindi si potrà sottoporre al trattamento in assoluta tranquillità. La biorivitalizzazione consiste nell’iniettare sottocute dei farmaci che aiutano a migliorare l’idratazione della pelle.

I filler esclusivamente riassorbibili utilizzano come riempitivo l’acido ialuro-nico che in una sola seduta consente di eliminare per periodi variabili dai 4 ai 6 mesi quelle rughe (soprattutto del terzo inferiore del viso) che spesso appesantisco-no l’immagine del nostro volto.

La tossina botulinica si inietta per via intramuscolare in specifici punti e a dosi ben calibrate per il trattamento specifico delle rughe glabellari o del terzo superiore del viso. Ha la durata di circa 4/6 mesi (variabile da paziente a paziente in relazio-ne anche alla mimica facciale) una sola seduta e il risultato sarà visibile dopo circa 7/10 giorni.

Il fotoringiovanimento globale consiste nel trattamento delle lesioni pigmentate quali macchie solari, lentigo solari, melasmi, ed il trattamento delle lesioni vascolari quali capillari viso, couperose, rosacea, angiomi piani, mediante la luce pulsata manipolo Lux G.

Il resurfacing consiste nella ricostituzione della superficie epidermica con un grado di penetrazione che arriva al derma, permette di stimolare la formazione di nuovo tessuto cutaneo cancellando esiti cicatriziali, smagliature e macchie. In questo caso utilizziamo l’azione del laser Erbium Glass a 1540 nm. Tale laser frazio-nale non ablativo permette di trattare

inestetismi particolarmente antipatici ed insopportabili, come le rughe perioculari, quelle del contorno labbra, certe brutte rughe del collo, come anche cicatrici post chirurgiche, post traumatiche e gli esiti di acne. Risultati particolarmente evidenti si ottengono nell’eliminazione delle rughe perilabiali comunemente chiamate “codice a barre“. L’epilazione definitiva con luce pulsata Lux Rs è il sistema definitivo sicuro ed efficace per ottenere una epilazione progressivamente definitiva di nuca, zona interciliare, baffetti, basette, mento. Ogni trattamento è preceduto da un accurato esame clinico dermatologico specialistico (effettuato da medici con specializzazioni in campo dermatologico ed estetico) che comprende la determinazione del fototipo (carnagione: i fototipi scuri devono essere curati con più attenzione di quelli chiari), la definizione del grado di invecchiamento cutaneo ed un’analisi dermatoscopica della cute. Ogni paziente viene informato delle procedure terapeutiche da intraprendere e del decorso post trattamento. Possiamo infine affermare che tutto questo viene offerto al paziente nel solo intento di favorire il mantenimento nel miglior modo possibile della propria estetica contro il passare del tempo.

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PRONTO SERVIZI: LA RISPOSTA ALLE ESIGENZE SOCIALI DEI CITTADINI

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Pronto Servizi Pescara

Pronto Servizi Pescara s.r.l., www.prontoservizipescara.itVia Alfonso di Vestea, 33 65126 Pescara Tel. 800 090510 [email protected]

A due mesi dall’apertura, la Pronto Servizi Pescara (PSP), traccia già un bilancio sulla propria attività e sui propri servizi. E’ nata lo scorso 25 febbraio 2010 con lo scopo di erogare servizi di qualunque genere per rispondere alle esigenze sociali che oggi sono diventate indispensabili a tutti i cittadini di Pescara e dintorni come ad esempio: la riparazione in pronto interven-to di impianti elettrici ed idraulici, l’aiuto per le donne lavoratrici, alle persone anziane o non auto-sufficienti, ma anche a chi preferisce affidare ad altri l’esecuzione di servizi e mansioni poco gradite o specialistiche, il tutto ad ottime condizioni e tariffe. Tutti i servizi sono consultabili all’interno del sito web aziendale: www.prontoservizipescara.it già presen-te on-line anche con il nuovo BLOG dove al suo interno si possono richiedere o dare consigli utili di qualunque tipo, o sempli-cemente fare due chiacchiere! Afferma l’Amministratore Gloria De Cristofaro - Siamo più che soddisfatti dei risultati ottenuti in questi primi due mesi di attività. Sono stati erogati più di 100 servizi di qualunque genere, riparazioni tecniche, sgomberi, assistenza ad anziani e casalin-ghe; stiamo già pensando all’ingresso di ulteriori servizi e importanti scontistiche ai clienti più fedeli. Tra le tante novità della Pronto Servizi Pescara vi è l’ingresso tra i partner progettuali del DISCOBUS:” Il Tuo divertimento sicuro ALL INCLUSIVE” giunto già al secondo appuntamento lo scorso 10 Aprile 2010 . L’evento patrocina-to dalla Provincia di Chieti e dal Comune di Ortona ha come obbiettivo quello di combattere il fenomeno delle stragi del sabato sera e permettere ai più giovani di potersi divertire evitando di mettere a repentaglio la propria vita e quella degli altri. Il Discobus vuole far divertire respon-sabilmente e in piena sicurezza i ragazzi Abruzzesi accompagnandoli prima a cena

presso la Locanda del Vecchio Borgo (Vacri) e poi in Discoteca a Pescara (Pytty), per poi riportare tutti a casa e in totale sicurezza. La Pronto Servizi Pescara dopo aver sponsoriz-zato la prima data lo scorso 27 Febbraio 2010, è diventata ufficialmente partner dell’organizzazione del Discobus. La Pronto Servizi Pescara assieme agli altri Partner Progettuali: Davide Savone e la Locanda del Vecchio Borgo stanno già pensando all’estate 2010 con nuove partenze da altre città abruz-zesi.

Afferma l’Amministratore Gloria De Cristofaro – Siamo molto contenti dell’appoggio avuto da parte degli Enti Pubblici (Provincia di Chieti e Comune di Ortona) e ci aspettiamo che anche gli altri enti e le aziende locali ci aiutino attivamente a promuovere le prossime tappe dell’evento Discobus. Chiunque fosse interes-sato ad appoggiare il nostro progetto può chiamare al nostro numero verde: 800-09.05.10 o inviare un’email a [email protected].

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TRATTAMENTO DIETETICO RAPIDO, SOSTENIBILE, EFFICACE ED INNOCUO

35Mara Parisse, Reflessologa e Puericultrice, Professionista dei rimedi naturali

Via Solferino 5 p.t. 65123 Pescara Tel. 085 77284 Cell. 339 7274588

Facciamo uno screening: Trattamento: un metodo a cui si sottopo-ne un organismo per conseguire determi-nati effetti.Dietetico: riguardante il regime alimenta-re.Rapido: che compie il percorso veloce-mente.Sostenibile: che non altera le funzioni dell’organismo stesso.Efficace: che produce pienamente l’effetto richiesto.Innocuo: che non fa male.Per adiposità: che brucia accumuli di grasso.Localizzate: limitate in una sede dell’organismo o circoscritte in un punto più che altrove.

Il trattamento di cui parliamo, e lo abbia-mo già fatto per mesi, è già stato risolutivo per molti.

I risultati sono stati come da manuale: 30 Kg in 4 mesi; da 6 a 12 Kg al mese a seconda del peso iniziale; ed essenziale nessuno ha ripreso peso, tutti hanno conservato un regime alimentare corretto.

Il tutto non significa non fare pranzi luculliani…ma semplicemente non perde-re le sane abitudini che si hanno quando si è sottoposti al trattamento.

Guardiamo insieme qualche testimonian-za:

Maria Grazia 53 anniCon interventi alla colonna per ernie

discali in 1 mese ha perso 5 Kg; non ha più dolori, l’elasticità è maggiore ha restituito armonia e splendore ad un corpo sofferente

da anni e per questo non più al top delle sue forme.

Mara 50 anniHa perso 27 Kg guadagnati con solo stress. Con stupore di tutti è tornata ad essere quella che era fino ai suoi 46 anni, ed inoltre grazie alla scomparsa di adiposità localizzate più che aver perso peso è opinione comune sia tornata ragazzina.

Gabriele 55 anniCon 35 Kg in più dai suoi 22-23 anni aveva perso il gusto del vestire, la voglia di uscire e finanche il gusto della tavola. Un metaboli-smo in stallo infatti che si mangi o meno poco importa. E’ tornato ragazzo, il suo umore è cambiato il suo look è mutato. Quanti miracoli produce questo integratore!

Elena 84 anniLitiasi renale, pregresso Kcolon…il suo addome aveva lievitato nel tempo. Non ha perso chili ma ha eliminato “seno, stomaco pancia a pacchetto unico”. Risultato? Tanta agilità nei movimenti, una migliore evacua-zione e la voglia di sorridere di nuovo di fronte allo specchio.

Giovanna 51 anniOperata di calcoli al fegato, lavoratrice indefessa con 40 Kg di troppo. E’ tornata in 3 mesi e mezzo al suo peso da ragazza. Certo non è una silhouette! Ma l’integratore brucia le adiposità non cambia la struttura! E se Giovanna prima di avere i suoi 3 figli, a 20 anni, pesava 80 Kg, oltre non può né è possibile andare!

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benessere

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SalvaPane

UN PANE SEMPRE FRESCO

Quante volte andando a comprare il pane, i biscotti o una pizza che non avremmo potuto consumare in giorna-ta ci siamo preoccupati che questi potessero essere buoni anche il giorno successivo.

Sono tanti i killer che infatti possono uccidere la freschezza e quindi la bontà di tali prodotti. Uno di questi è l’attività dell’acqua. Il rapporto tra il vapore e l’acqua contenuti nell’alimento infatti permette di stabilire il contenuto di umidi-tà disponibile per le attività microbiche (come lo sviluppo di microbi e quindi di germi) ed enzimatiche (relative alle azioni degli enzimi, proteine prodotte dalle cellule che servono per favorire o accele-rare determinate reazioni chimiche negli organismi viventi) che sono la causa del deterioramento del prodotto alimentare. I gruppi microbici (di microbi) più frequen-temente riscontrati nei prodotti da forno sono rappresentati da muffe e batteri aerobi sporigeni che producono cioè spore termostabili in presenza di aria. Queste piccole formazioni sono in grado di resistere al trattamento di cottura (come dice l’aggettivo termostabili), possono poi germinare e moltiplicarsi nel corso della conservazione del prodotto deteriorandolo. Compaiono così le muffe, ovvero strati di peluria biancastra o verdo-gnola di odore acre, costituito da funghi microscopici che si sviluppano su cibi in decomposizione. Possono derivare dalla farina, ma per lo più la loro presenza nel pane è dovuta a contaminazioni ambien-tali successive alla cottura. I lieviti, un particolare gruppo di funghi formato da un unico tipo di cellula che può avere una forma ellittica o sferica, sono inattivati durante la cottura del prodotto; tuttavia alcuni possono sopravvivere, soprattutto se presenti nella parte più interna

dell’impasto dove le temperature raggiunte sono più basse. A rovinare i prodotti da forno spesso contribuisce anche la carica mesofila aerobia, ovvero colonie di organismi che prediligono ambienti con un medio carico di umidità, che si sviluppano solo in presenza di aria. Tali microrganismi possono provocare difetti del pane come l’incordatura e la produzione di molecole dal sapore amaro.

Ci sono dei metodi di prevenzione utili a ridurre la carica di spore fungine che possono permanere nell’ambiente e determinare la contaminazione dei prodotti dopo la fase di cottura. Simili accortezze potrebbero invece risultare insufficienti nel caso di contamina-zione delle farine da parte di batteri sporige-ni che sopravvivono al processo di cottura grazie proprio alle spore. E anche l’uso di conservanti chimici come alcuni acidi e l’etanolo è limitato dall’attuale direttiva europea che ha inoltre imposto una riduzio-ne delle concentrazioni dei sali di propionato e sorbato. Tra l’altro l’aggiunta di questi conservanti danno una soluzione parziale alproblema e contrasta fortemente con le attuali richieste del consumatore, che esige prodotti di qualità e poco manipolati. Ma da oggi giunge in soccorso dei prodotti da forno l’ultima invenzione firmata da Acqua e Sapone: il SalvaPane. Un sacchetto realizzato con un particolare materiale consente una lunga conservazione del prodotto da forno.

SalvaPane www.salvapane.comTestato e validato dal Dipartimento di Scienze degli Alimenti dell’Università di Teramo

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Passeggiando tra le vie del centro di Pescara scopriamo una piacevole sorpre-sa: Cheope, un centro estetico dai sapori orientali, dove le parole d’ordine sono bellezza e relax. Tanti i servizi offerti alla clientela: dall’estetica viso e corpo, al solarium, alla cura del capello con tratta-menti innovativi. La novità di questo centro è l’atmosfera che si respira: arredi dai colori caldi, materiali ed essenze che rimandano a luoghi lontani, candele profumate che accompagnano le sapienti mani delle massaggiatrici trasformando anche il più comune dei trattamenti, in un momento magico di relax.

La proposta perfetta contro la cellulite.Presso il Centro Cheope l’esclusivo tratta-mento Celluless System® dei laboratori Germaine de Cappuccini® per prevenire e combattere su tutti i fronti anche la celluli-te più ostinata. Una rivoluzionaria strategi-ca che combina l’azione mirata di formule concentrate ad esclusivi massaggi attiva-tori. Il trattamento ha la durata media di un’ora e mezza e si compone dei seguenti passaggi: scrub, leggero massaggio con siero lipolitico con potente effetto drenan-te e disintossicante (a base di Caffeina, Guaranà e Rutina, oltre all’estratto di Lotus), avvolgimento per stimolare la lipolisi, massaggio drenante finale. I risultanti sono da subito evidenti al termine stesso del trattamento che, oltretutto, è compati-bile con la cavitazione. In sole 5 sedute è possibile perdere fino a 1,6 cm sul giro vita, 1,4 cm sulle cosce e 1,1 cm sui fianchi. Al Celluless System® può essere abbinato anche il trattamento Coffee Sculptor® sublimatore della silhouette: un esclusivo e sofisticato abbinamento di Estratti di Caffè ed Erba Matè, Caffeina e Silanolo che lavorano sulla pelle rassodan-do, affinando e ridefinendo le forme. Scegliendo Celluless System® i trattamen-

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Alla luce dell’esperienza vissuta ho potuto constatare quanto lo scenario sanitario sia cambiato, e quanto la figura infermieristi-ca abbia acquistato forma e corpo in tutto il suo spessore. Nel 2007, sotto forma di studio associato, ho avviato l’attività infermieristica in libera professione, mentre ero già dipendente di una struttu-ra privata (Casa di Cura Pierangeli). Ad oggi svolgo la stessa attività in forma individua-le presso il domicilio del cliente. L’infermiere libero professionista esercita il proprio lavoro autonomamente, fermo restanti i criteri guida del profilo profes-sionale, della formazione ricevuta e del codice deontologico. Nel tempo impara ad adattarsi a qualsiasi tipo di contesto, considerato il fatto che i titolari del rappor-to di lavoro diventano il paziente e la sua famiglia. I vantaggi concreti della libera professione sono l'ampia libertà di azione (grazie ad una personale gestione dei tempi e delle modalità di lavoro) ed un dialogo professionale con un numero limitato di interlocutori, il tutto accompagnato dalla soddisfazione di un ruolo di primo piano nei rapporti con il paziente. L’infermiere assume quindi un ruolo sociale definito, che garantisce al cliente tutela, sicurezza e trasparenza nel trattamento ricevuto.Perché svolgere la libera professione?Per la crescente domanda di professionisti da parte del mercato (in quanto il ricovero ospedaliero non sempre costituisce l'unica soluzione adeguata - o la migliore - per le problematiche del paziente); per la possibi-lità di avere un pronto impiego; per la recente elaborazione di specifici strumenti normativi e legislativi in grado di tutelare e garantire il lavoro del libero professionista.

Chi può esercitare la libera professione? Tutti gli infermieri in possesso dei seguenti requisiti: iscrizione

all'Albo Professionale; apertura Partita Iva; comunicazione al Collegio entro 30 giorni dall’inizio attività, rispetto delle norme che regolano la pubblicità sanitaria; iscrizione alla Cassa Nazionale di Previdenza degli Infermie-ri (ENPAPI); è consigliata la copertura assicura-tiva (vedi polizza assicurativa stipulata dai Collegi IPASVI). L’infermiere dipendete di una struttura pubblica è assoggettato al regime d’incompatibilità e pertanto può svolgere la libera professione contestualmente alla dipendenza, solamente se svolge obbligato-riamente un orario ridotto del 50% e previa autorizzazione da parte dell’amministrazione aziendale. Nel caso dei dipendenti privati l’unico divieto che intercorre è quello di concorrenza e, che la seconda attività non pregiudichi il rendimento del lavoratore nell’attività primaria. In quali forme per la libera professione?Individuale o associata per lo svolgimento di un'attività comune tra più professionisti. L’attività può essere rivolta al cliente privato oppure, tramite la stipula di accordi o convenzioni, con l’ente pubblico o strutture private. L’apertura della partita IVA richiede, seppur in forma semplice, la tenuta della contabilità. La remunerazione delle presta-zioni (domiciliari o ambulatoriali) segue l’ultimo tariffario emanato dalla Federazione Nazionale Collegi IPASVI nell’anno 2002. Diversi gli ambiti di applicazione della libera professione infermieristica: come infermiere di famiglia e di comunità, privati cittadini e famiglie, assistenza domiciliare integrata, ambulatori infermieristici o con altri profes-sionisti, istituti di detenzione, scuole, informa-tori scientifici, periti dei tribunali, cure complementari.Considerazioni personali. Entrambe le esperienze lavorative hanno arricchito il mio bagaglio di conoscenze e la soddisfazione di essere un “infermiere libero” nel pensare e nell’agire ai fini della salute del paziente e del suo contesto familiare, mi rende soddisfatta di tutto il percorso compiuto fino ad oggi.

Germana Viscardi

Germana Viscardi, Infermiere di Famiglia e di ComunitàTel. 340 1354896 E-mail: [email protected] www.germanaviscardi.it

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Molte persone erroneamente pensano che la perdita di memoria, la demenza, l’Alzaimer ed altri acciacchi facciano parte di un evitabile processo d’invecchiamento.Quante volte avete sentito una persona anziana dire: “Aspetta di arrivare alla mia età e poi vedi quanto ti ricorderai!”, o, “Non è divertente diventare vecchi. Ogni giorno devo andare da uno specialista diverso.”Il processo d’invecchiamento deve essere per forza così traumatico sia fisicamente che psicologocamente? La maggior parte di noi crede che così deve essere e che ci possiamo fare poco. No…non è così o almeno non deve essere per forza così!

Ci sono diversi modi per mantenere la tua mente sveglia e attenta e il tuo corpo in forma per la tua età.

Di seguito sono riportati alcuni esempi per rimanere in salute quando entri nella famosa “età d’oro”:- Essere attivi – 30 minuti di esercizio moderato ogni giorno aiuta ad aumentare la quantità di ossigeno che riceve il cervel-lo. E questa aggiunta di ossigeno aiuta a migliorare la tua memoria e i tuoi tempi di reazione – facoltà che tendono a peggio-rare con l’avanzare dell’età!- L’esercizio fisico regolare aiuta a rinfor-zare le ossa ed a tenere sotto controllo il proprio peso. Sembra ridurre i rischi di sviluppare il diabete e malattie cardiache, due patologie che possono influenzare le funzioni cerebrali.- Una ricerca canadese ha riscontrato che quando le persone oltre i 65 anni d’età sono impegnate con esercizio fisico

regolare, il rischio di Alzheimer, demenza e diminuzione delle capacità intellettive diminuisce notevol-mente. Questo risulta

essere particolarmente vero per le donne.- Curate la vostra dieta. Questo è importan-te per il corpo come per la mente. Cibi integrali, tanta frutta e verdura assieme a carni magre e pesce aiutano a mantenere il corpo in salute. I carboidrati che si trovano in questi cibi, assieme agli acidi grassi omega 3 del pesce fresco, servono a produrre energia e aiutano il cervello a mantenersi in forma. - Esercitate il cervello facendo giochi di enignimistica, di carte o da tavolo, leggendo e stando in compagnia.- Controllo dello stress – un altro grande beneficio dell’esercizio! Imparate tecniche di rilassamento come la meditazione e la respirazione profonda. Lo stress produce un ormone conosciuto come cortisolo, che ha effetti negativi sulle funzioni del cervello.- Rendetevi conto che certe malattie e medi-cine possono avere effetti sulla vostra salute mentale.- Continuate a fare aggiustamenti chiropra-tici regolari per mantenere il vostro sistema nervoso centrale in buone condizioni. Quando il vostro sistema nervoso è in salute, anche il vostro corpo e la vostra mente ci guadagnano.

Diverse volte al giorno i clienti mi ringraziano per averli aiutati con i loro problemi di salute. Però non posso proprio prendermene il merito. In realtà quello che faccio è un aggiu-stamento spinale specifico che rimuove la pressione dai nervi e a cui il corpo risponde curandosi da solo. Otteniamo così dei risultati eccezionali. E' semplicemente questo. Molte persone hanno capito che andando dal chiropratico risparmiano tempo e soldi in cure mediche.

Il mio studio si chiama CHIROPRATICA PESCARA e si trova in Via Nazionale Adriatica Nord 99° a Pescara. Il numero di telefono è 085 471 81 07. Chiama oggi stesso per un appuntamento.Posso aiutarti. Grazie

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L’elettrostimolazione auricolare è una metodica non invasiva che utilizza la stimolazione elettronica nel padiglione auricolare allo scopo di generare cambia-menti positivi all’interno del nostro essere.

La PNL (Programmazione Neuro Linguisti-ca) è una disciplina che aiuta a capire e cambiare schemi comportamentali non corretti, es: come fanno i magri ad essere magri ed i non fumatori a non fumare? Usano strategie a loro vantaggio in modo inconsapevole. Con la PNL è facile replica-re le stesse strategie.

FUMOChe piaccia o no il fumatore ha una doppia dipendenza, fisica (legata a sostanze) e mentale (legata alla ritualità apparente-mente piacevole). Solo scegliendo di smettere di fumare senza avere disagio fisico e mentale il percorso è vissuto serenamente con il piacere di farlo.

FAME EMOZIONALE Il cibo può essere usato inconsapevolmen-te per controllare e dominare le emozioni e non per un reale bisogno fisico.

BENESSERE (stare bene) E’ uno stato che coinvolge tutti gli aspetti dell’essere umano: fisico, emotivo, menta-le, sociale e spirituale.

Equilibrare il peso?Smettere di fumare?Potenziare il ben-essere?

È possibile, facile, necessario... ...e con il vero piacere di farlo.

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FOTOEPILAZIONE LASER ASSISTITA: LA NOVITA' VIENE DALLE IPL

La differenza tra la fotoepilazione laser-assistita completa e quella parzia-le consiste nel tipo di emissione luminosa: i laser, infatti, emettono luce ad una sola lunghezza d'onda lumino-sa, mentre le IPL emettono sfruttano le multiple lunghezze d'onda.

Attualmente, dopo un decennio di evolu-zione tecnologica, l'approccio terapeutico mira alla progressiva eliminazione dei peli superflui, in dipendenza temporale variabile a secondo delle cause che ne determinano la eccessiva crescita. Auspi-cabili l'efficacia a lungo termine, il comfort nell'esecuzione della seduta fotoepilato-ria, il decorso post-trattamento breve, e la rapidità di esecuzione anche per ampie superfici anatomiche. Il follicolo pilifero è una entità anatomica complessa, con peculiarità variabili di tipo razziale, anagra-fico, di sede e soprattutto legate alla fase di crescita vitale. Pertanto viene richiesta al medico una perfetta conoscenza degli strumenti laser utilizzati oltrechè della diagnostica clinica delle ipertricosi e/o irsuitismi. Le IPL, a partire dagli anni 2000, hanno rappresentato un passo in avanti e, se da una parte garantivano un buon fotoassorbimento melanico, dall'altra non avevano un’adeguata capacità di penetra-zione attraverso la cute, considerando che la struttura pilifera arriva ad una profondi-tà compresa tra 1,5mm e 7mm. Ad oggi, razionalizzando i presupposti tecnologici, le lunghezze d'onda elettive per una buona fotoepilazione sono quelle che coniugano la maggiore penetrazione cutanea (cosiddetta “diffusione”) con un

buon coefficiente d'assorbimento per le melanine del pelo da danneggiare perma-nentemente. Nasce la

necessità di un nuovo concetto, preso in prestito dalla tecnologia laseristica vascolare, ovvero che il “tempo di danneggiamento termico” (la durata necessaria del calore) convertito dalle energie luminose più efficaci, è sufficientemente lungo per distruggere i veri obiettivi che sono le cc.pilari vitali e la loro vascolarizzazione.

Per una valida fotoepilazione bisogna soddi-sfare determinati requisiti:•adeguata profondità di penetrazione•affinità idonea per le melanine del pelo•affinità ridotta per le emoglobine superfi-ciali•iniziali affinità per la componente acquosa delle cc. strutturali pilifere

La necessità di rispettare questi requisiti ha spinto un'azienda produttrice (Alma lasers Win-tekItalia) ad immettere sul mercato un'apparecchiatura versatile in grado di raggiungere i suddetti obbiettivi. Infatti questo laser di ultima generazione è in grado di raggiungere profondità pari a 6-7mm dal piano cutaneo risparmiando le superfici, distruggendo sia i bulbi, sia i cheratinociti, sia i melanociti metriciali bulbari. Inoltre il raffreddamento delle strutture cutanee è garantito dalla presenza di un sistema crioge-nico che consente di mantenere la tempera-tura a valori accettabili e migliorare la seduta.

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Fino a qualche anno fa, pensare di poter aumentare la propria taglia di seno senza incisioni e senza cicatrici era realmente impossibile. Invece oggi si può, la ricerca scientifica ci ha portato a risultati grandiosi: con le ormai note cellule staminali si può ottenere l'aumento del seno fino a due taglie.

Vediamo come.Il tessuto adiposo umano contiene una popolazione di cellule in grado di prolifi-care e di differenziarsi. Le cellule staminali comprendono una popolazione cellulare in grado di favorire la sopravvivenza degli adipociti (attraverso i vasi sanguigni).

Ecco dunque che nasce la nuova tecnica chiamata Celution, nata in California ed approdata subito anche in Europa. Si tratta di una tecnica innovativa, mediante la quale si prelevano le cellule staminali del grasso attraverso una micro liposuzione. Viene creato un mix di colonie di staminali progenitrici adipose con tessuto cartilagi-neo e fattori rigenerativi. Con il sistema Celution il tessuto adiposo viene introdot-to nella camera di raccolta dell'apparec-chio, lavato e quindi digerito con reagenti enzimatici per liberare le Cellule staminali in esso contenuto, queste sono quindi concentrate con una breve centrifugazio-ne prima di essere mescolate con il tessuto adiposo di provenienza. L'innesto poten-ziato con Cellule staminali è quindi pronto per l'impianto nel paziente da parte del chirurgo.

La caratteristica di questo innovativo

sistema è che il proces-so che rilascia cellule staminali e rigenera- tive racchiuse all’interno del tessuto

adiposo viene automatizzato, permettendo così il riutilizzo delle staminali stesse sul paziente in tempi brevissimi (poco meno di un’ora). Si crea quindi un filler naturale di tessuto proprio che può quindi essere utilizzato per la riparazione di difetti e asimmetrie del tessuto molle.

Con questa tecnica si evitano tutte le conseguenze di un corpo estraneo come le protesi mammarie: malposizione, contrat-ture e indurimenti, ecc. La metodica Celution è meno traumatica.

Nell’aumento del seno con questa tecnica, le cellule staminali raccolte dal tessuto adiposo della paziente stessa sono concentrate e re-iniettate insieme al proprio grasso. Dato che si utilizza il tessuto adiposo della pazien-te stessa, questo trattamento è più sicuro e non comporta problemi di rigetto.

I risultati sono permanenti nella zona trattata e cosa molto importante nel post operatorio, non ci sono né dolore né lividi o gonfiori.

Nella settimana successiva al trattamento è consigliato indossare una guaina nella sede del prelievo per ottimizzare i risultati.

La procedura dura circa due ore in anestesia locale e sedazione in regime di Day Hospital.Riassumiamo in breve i vantaggi di della tecnica Ceution:

• Trattamento in ambulatorio chirurgico• Tecnica mininvasiva• Anestesia locale• Recupero veloce• Assenza di dolore e lividi

Per aumenti del seno fino a due taglie è necessaria una singola seduta con Celution, dove verranno prelevati fino a 800 gr. Di tessuto adiposo, quindi trattati.

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MICROLIPOSCULTURA: LA SOLUZIONE DEFINITIVA PER LA CELLULITE

La terapia chirurgica ha visto nel tempo una evoluzione importante. Partendo dalla nota Liposuzione per poi appro-dare alla Liposcultura, che oggi diventa Microliposcultura.

Quest'ultima rappresenta oggi una delle tecniche chirurgiche meno invasive e più sicure per eliminare definitivamente la cellulite localizzata, ovvero quella che rispetta più di ogni altra le strutture vasco-lari, ampiamente rappresentate a livello degli arti inferiori. Attraverso la Microlipo-scultura, si può rimodellare gambe, fianchi e glutei in anestesia locale, senza alcun sanguinamento, nessuna cicatrice e recupero pressoché immediato delle proprie attività giornaliere.

La formazione localizzata di cellule adipo-se che costituiscono i noti “cuscinetti”, non è legata solo all'alimentazione, né alla sedentarietà ma è costituzionale e spesso ereditaria. Questo tipo di cellulite differi-sce da quella così denominata “diffusa”, che non ha una vera e propria localizzazio-ne e che viene trattata con diverse metodologie di tipo medico, che pur non eliminando definitivamente il problema, possono migliorare la situazione. Nel caso della cellulite localizzata l'unica possibili-tà per ottenere un risultato definitivo è rappresentato dalle tecniche chirurgiche.

Negli anni passati, la liposuzione era sicuramente la tecnica più conosciuta che otteneva discreti risultati, ma, data la sua notevole aggressività ed il fatto che veniva eseguita in anestesia generale, non era

certo esente da possibili rischi. L'evolu-zione della tecnica ci ha portato oggi a poter eseguire piccoli interventi di rimodella-

mento, in anestesia locale, senza alcuna cicatrice visibile, senza rischi legati all'ag-gressività della tecnica e con un risultato veloce ed ottimale.

Oggi si chiama Microliposcultura, una tecnica con una invasività minima, dato che le cannule utilizzate dallo specialista sono molto piccole e sono legate ad una siringa di plastica e non più ad un lipoaspiratore che risulta sicuramente più aggressivo. Le cellule adipose contenute nel cuscinetto di grasso vengono aspirate manualmente con movimenti molto precisi che richiedono una indubbia esperienza e competenza vascolare.L'intervento viene eseguito in ambienti sterili, quindi chirurgici, per garantire al paziente la massima igiene e sterilità della procedura. Il grande vantaggio di questa tecnica è rappresentato dal fatto che viene eseguita sempre e soltanto in anestesia locale evitando gli effetti collaterali ed i disagi che comporta un'anestesia generale. Inoltre si evita il ricovero ospedaliero, in quanto il paziente può essere sottoposto a questo tipo di intervento in una struttura sicuramente attrezzata e con una completa assistenza, ma esclusivamente ambulatoriale. Ricor-diamo che con l’anestesia locale il paziente è completamente sveglio e cosciente, può essere esaminato in piedi e, ultimato l'inter-vento, torna a casa subito potendo ripren-dere già dal giorno successivo i suoi impe-gni e la sua attività giornaliera.

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prevenzione oncologica Spazio Salute

La prognosi delle pazienti con tumore mammario è decisamente migliorata negli ultimi anni. Quando la malattia viene diagnosticata in fase iniziale, oltre il 70% delle pazienti può andare incontro a guarigione.

Fino ad oggi, per definire il rischio di ri-ammalarsi, non esisteva un metodo molto preciso: venivano considerati alcuni parametri non sempre attendibili, in quanto non costantemente riproducibili (Recettori ormonali, indici di proliferazione, etc.). E’ stata la possibilità di monitorare l’attività di 70 specifici geni, identificati nell’ ambito dell’ intero genoma, che ha finalmente permesso di identificare (differenziando le pazienti tra “alto rischio” e “basso rischio”), quelle passibili di un tratta-mento più aggressivo (Chemioterapia). Questo Test (Mammaprint®), partendo da un campione di tessuto tumorale, con l’ ausilio di veri e propri “chip” genetici (i DNA-microarray), è in grado di realizzare un profilo di espressione genica (Genetic signatur) con cui è possibile classificare il tumore con un elevatissimo grado di attendibilità. In tal modo, collocando più precisamente un numero meno elevato di pazienti ad “alto rischio” – 60% contro 85% - espone un 25% in meno di donne operate di tumore mammario, al rischio di una chemioterapia post-operatoria, con le conseguenti importanti tossicità a breve, medio e lungo termine.

Il Mammaprint®, eseguito sul campione inviato dal Patologo al momento delle preparazioni Isto-Patologiche, viene effettuato dai Laboratori di Agendia® (Amsterdam), ed è stato sviluppato in stretta collaborazione con l’Istituto Nazio-nale dei Tumori Olandese. Al momento, il test è effettuabile anche in Italia, ma non viene ancora erogato dal nostro S.S.N.

Dott. Sergio Del BiancoSpecialista in Oncologia presso Spazio SalutePrenotazioni: 085 4460163

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LA GLUTEOPLASTICA PER RITROVARE UN FONDOSCHIENA ATTRAENTE

L'intervento di inserimento di protesi nei glutei ha oramai raggiunto vasta notorietà presso il grande pubblico dopo un lungo periodo durante il quale ne venivano sottovalutati i pregi e misconosciuti i continui affinamenti.

Si tratta di una chirurgia che, sulla scia del grande successo ottenuto dall'intervento di aumento del seno, suscita nelle pazienti grande curiosità unita ad un po' di timore per la particolare posizione in cui vengono collocate le protesi. Indubbiamente i glutei rappresentano una parte del corpo molto importante per il sesso femminile, spesso già alle prese con problemi legati alla presenza di cellulite nella regione trocanterica (culotte di cheval). La lipoaspi-razione riesce ad intervenire molto efficacemente in quest'area ma non può correggere la scarsa proiezione del gluteo poiché la cannula, aspirando grasso, può indebolirne il sostegno, causando una inestetica discesa verso il basso di quest'ultimo. L'unico modo per affrontare questo problema è ricorrere ad una gluteoplastica. Le protesi riescono infatti a produrre una eccellente proiezione del gluteo creando (o ricreando) quella piacevole forma del fondo schiena che, nella nostra concezione del corpo, consideriamo attraente. Oggi, dopo una lunga evoluzione durante la quale le protesi sono state collocate dapprima sotto cute e successivamente al di sotto del muscolo, si è giunti al posizionamento all'interno del muscolo stesso, conseguen-do in questo modo risultati eccellenti sia dal punto di vista estetico che per quanto

riguarda sicurezza e durata nel tempo degli impianti. L'inter-vento è rapido, al massimo un paio di ore, e piuttosto sempli-

ce dal punto di vista tecnico. Le protesi vengono inserite all'interno del Muscolo Grande Gluteo in una posizione piuttosto alta in modo da ottenere una adeguata proiezione ed evitare modificazioni della regione inferiore nella quale è necessario preservare la consistenza della piega glutea. La collocazione intramuscolare rende estremamente stabili le protesi, mantenen-done inalterata la posizione nel tempo e garantendo un elevato livello di sicurezza delle stesse. Durante il periodo postoperato-rio si può manifestare dolore nella regione operata, facilmente controllabile per mezzo di drenaggi e farmaci antidolorifici.

E' importante ricordare che l'indicazione all'intervento è piuttosto limitata essendo riservata a pazienti con scarsa proiezione dei glutei e lipodistrofia trocanterica poco accen-tuata e questo restringe la rosa delle possibili candidate all'intervento. Le protesi usate in questa chirurgia, seppur di forma lievemente diversa, sono del tutto simili a quelle utilizza-te nella mammella; sono caratterizzate pertanto dagli stessi elevatissimi standards tipici di queste ultime in termini di sicurezza e qualità dell'impianto e, collocate in posizio-ne intramuscolare, contribuiscono ad ottene-re una piacevole proiezione ed una forma armoniosa dei glutei, scolpendo in maniera eccellente questa importante parte del corpo femminile.

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L’infertilità è la difficoltà di una coppia a concepire dopo circa un anno di rapporti sessuali mirati e non protetti. E’ un proble-ma che interessa in Italia circa il 10-15% delle coppie.

Nell’arco di un anno circa l’80% delle coppie fertili sotto i 30 anni riesce a conce-pire, il rimanente 20% potrebbe avere dei problemi e deve sottoporsi ad indagini per ricercarne le cause che possono essere diverse. Nel 40% dei casi l’infertilità è riconducibile ad un problema femminile, in un altro 40% ad un fattore maschile, nel 5% ad un problema immunologico e nel restante 15% a fattori idiopatici.

L’infertilità femminile può dipendere da: fattori ormonali (disfunzioni del ciclo ovulatorio), chiusura totale o parziale delle tube, presenza di malformazioni uterine (utero setto, bicorne), grave endometriosi, malattie sessualmente trasmesse e/o presenza di flogosi vaginale.

Un ruolo non trascurabile giocano inoltre le mutate condizioni socio-culturali: la donna prova sempre più tardi ad avere un bimbo e le possibilità riproduttive diminu-iscono con il passare degli anni. L’infertilità maschile può dipendere da: varicocele, infezioni, deficit ormonali, criptorchidi-smo, cause genetiche...

In questi casi è possibile rivolgersi diretta-mente a Centri di Fecondazione Assisitita, in grado di valutare i possibili ostacoli completi o parziali al concepimento. Inizialmente la coppia si sottopone ad un

Successivamente saranno gli approfondi-menti diagnostici a dare una idea più chiara sull’ iter da seguire. Per l’uomo sono 2 i test più rilevanti in grado di stabilire la corretta funzionalità riproduttiva: lo spermiogram-ma e la spermiocoltura. Per la partner femminile lo studio inizia con indagini meno invasive quali: ecografia dell’utero e delle ovaie; tamponi vaginali e pap-test per escludere eventuali infezioni in atto; dosaggi ormonali per valutare l’attività ipotalamo-ipofisaria. Nel caso risultasse necessario un approfondi-mento diagnostico, è possibile valutare la pervietà tubarica o la presenza di eventuali anomalie uterine tramite: l’isteroscopia, l’isterosalpingografia o la laparoscopia. In base al problema evidenziato, il medico specialista orienta la coppia verso il tratta-mento più idoneo che può essere mirato, seguendo il ciclo mestruale della paziente o di Fecondazione in Vitro (FIVET o ICSI) nel caso vi siano problemi del liquido seminale, tubarici o endometrosici. Grazie al lavoro dei Centri di Fecondazione Assistita e all’ausilio di tecniche moderne e mirate alla risoluzione del problema della coppia, il desiderio di avere un figlio si realizza sempre più spesso.

Dott. ssa Maria De SantoResponsabile del Centro I.E.M.A.CASA di CURA PRIVATA Dott.G. SPATOCCOV.le G. Amendola, 93 – Chieti

medicina della riproduzione Dott. ssa Maria De Santo

55Dott. ssa Maria De Santo Specialista in Ostetricia e GinecologiaCell. 338 8206230 – [email protected] – www.bimbo.cc

colloquio preliminare nel quale lo specialista reperisce tutte le informazioni sulla sua storia clinica.

diagnosi precoce e prevenzione

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Laboratorio Analisi Carboni

COME DIAGNOSTICARE PRECOCEMENTE IL FAVISMO

Il favismo è una malattia genetica ereditaria dovuta ad un difetto conge-nito di un enzima: il G6PD (glucosio-6-fosfato-deidrogenasi). Tale enzima è normalmente presente nei nostri globuli rossi ed è fondamentale per la sopravvi-venza degli stessi globuli. La carenza dell'enzima G6PDH provoca la cosiddetta emolisi acuta, cioè la distruzione dei globuli rossi alla quale segue l' ittero.

I soggetti affetti da carenza di G6PDH si dicono "fabici": la crisi sopraggiunge quando un soggetto fabico assume (o anche ne inala i vapori) fave, piselli, altri particolari vegetali, o sostanze (come naftalina o trinitrotoluene) o alcuni farmaci (antipiretici, analgesici, sulfamidici, alcuni chemioterapici, ecc.). L'elenco completo è reperibile presso l'Associazione Italiana Favismo. Tutte queste sostanze bloccano l'attività dell'enzima G6PD, aggravando una situazione già carente di per sé.

La causa del favismo è da ricercare nel corrredo genetico, infatti la malattia è a trasmissione ereditaria: i maschi sono in genere colpiti in forma grave mentre le femmine (come portatrici del gene anoma-lo possono trasmetterlo ai figli) contraggo-no forme più lievi. La frequenza più alta si riscontra in alcuni popoli dell'Africa e dell'Asia meridionale. Nei Paesi del Mediterraneo si riscontra spesso in Grecia; in Italia la Sardegna, arriva fino a punte del 25% della popolazione.

Dopo 12 / 48 ore dall'assunzione di fave fresche (o degli altri fattori scatenanti) sopraggiunge la crisi; il soggetto presenta un colorito giallo intenso su fondo pallido (anche le sclere degli occhi diventano gialle) che in alcuni casi diventa verdastro, le urine sono scure e nei casi più gravi si ha collasso cardiocircolatorio.

La malattia si diagnostica attraverso un semplice esame del sangue con la ricerca dell'enzima G6PD nei globuli rossi; in questo modo si riescono ad individuare anche i portatori con valori poco al di sotto della soglia di normalità.

Laboratorio Analisi Carboni Dott.ssa Annamaria Carlone, BiologaVia Regina Elena 120/122, Pescara Tel. 085374108 [email protected]

andrologia Dott. Stefano Goldoni

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SE FANNO MALE, BASTA UNA VISITA…

Il dolore ai testicoli è uno dei sintomi che risultano più allarmanti per gli uomini. Tuttavia, nella maggior parte dei casi, si tratta di problemi risolvibili con farmaci o con un semplice interven-to.

Un dolore improvviso al testicolo e subito si scatenano ansie e preoccupazioni di ogni tipo! Vero è che l’apparato genitale e le sue condizioni sono da sempre, nell’immaginario maschile e in quello popolare, dei tabù dei quali poco parla e poco si sa. Ecco quindi che i dolori, in particolare ai testicoli, non sempre vengo-no correttamente interpretati e sono spesso sopra o sottovalutati. Varie sono le cause alla base della dolenzia testicolare: quella di più frequente osservazione nell’attività dell’andrologo è l’epididimite. Questa altro non è che l’infiammazione dell’epididimo, una specie di cappuccio che si trova al di sopra del testicolo e dal quale prendono origine le vie che portano gli spermatozoi verso l’esterno al momen-to dell’eiaculazione. L’epididimite si manifesta come un dolore localizzato ad uno o entrambi i testicoli, di tipo acuto o, a volte, sordo e costante con tumefazione, ingrossamento ed arrossamento della zona colpita spesso associati a febbre anche elevata. Altra condizione predispo-nente ad episodi dolorosi acuti è il “testicolo mobile o in ascensore”, una piccola malformazione dell’apparato genitale nella quale, per un difetto del meccanismo di fissaggio, uno o entrambi i testicoli sono parzialmente liberi di muoversi nello scroto e talvolta persino di risalire nel canale inguinale. Proprio il

ripetuto movimento del testicolo all’interno del canale inguinale e lo sfregamento che viene a crearsi tra

l’epididimo e le pareti di quest’ultimo, porta-no all’infiammazione degli epididimi stessi con la sensazione di dolore che può essere acuta e far sorgere allarmismi nel paziente e nei suoi familiari. La terapia delle forme di epididimite batterica, associate o meno all’infezione di altri organi genitali (es. prosta-ta), si basa su antibiotici specifici. In tutte le altre forme vengono praticate terapie antiflo-gistiche e antidolorifiche per via generale o locale. La terapia del testicolo mobile è invece chirurgica e consiste in un piccolo intervento di fissazione del testicolo alla parte interna della borsa scrotale, impeden-do così i movimenti dell’organo. Evenienza ben più urgente è la torsione testicolare, ovvero la rotazione del testicolo sul proprio asse, più frequente nell’età pedia-trica e adolescenziale, che comporta una chiusura dei vasi che riforniscono l’organo con conseguente blocco più o meno comple-to del passaggio di sangue. Spesso il dolore insorge di notte, è molto intenso ed è accom-pagnato da gonfiore e spostamento in “alto” del testicolo colpito rispetto al controlaterale.La torsione va trattata nel più breve tempo possibile rivolgendosi al pronto soccorso: infatti se non si interviene entro poche ore, la mancanza dell’apporto di sangue causa un infarto e una necrosi del testicolo che in seguito diverrà non funzionante e incapace di produrre ormoni e spermatozoi come dovrebbe.

Dott. Stefano Goldoni Specialista in Andrologia e UrologiaOspedale Civile di Pescara, Tel. 085 4252486 Cell. 335 5634751

CENTRO DI MEDICINA DELLO SPORT CONVENZIONATO:FEDERAZIONE MEDICO SPORTIVA ITALIANA (F.M.S.I.)Autorizzazione Regionale n° 765 del 10/7/2006

Direttore SanitarioDr. Vittorio De Feo - Specialista in Medicina dello Sportwww.mdspescara.it e-mail: [email protected]

Via Tiburtina Valeria 75 - PescaraTel. e Fax 085 2121405 Mobile: 388 7508672

per una pelle sempre giovane

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La lumaca è senza dubbio uno degli esseri più longevi e straordinari che popolano questo mondo. Comparsa approssimativamente 200 milioni di anni fa, riserva ancora oggi sorprese. Conosciu-ta come alimento già dai greci e dai romani ha assunto nel tempo un posto di rilievo per la sua particolare prelibatezza e per il valore proteico che può apportare alla nostra dieta. Anticamente le lumache venivano ingoiate vive per risolvere problemi gastrici ed ulcere. Per quanto questa pratica sia diventata desueta, la tradizione con i suoi rimedi antichi ha permesso l’utilizzo della bava secrèta dalle lumache in ambito terapeutico con scirop-pi che consentono il miglioramento delle affezioni dell’apparato respiratorio. L’incontro fra natura e benessere umano però non si limita a questo. La tragedia di Chernobyl ha messo in evidenza le straor-dinarie capacità di adattamento e di difesa di questi gastropodi che, nonostante l’assorbimento di radiazioni nucleari, non hanno subito alcuna modificazione genetica. Studi e ricerche hanno dimostra-to che la bava utilizzata per ricostruire il guscio in caso di lacerazioni o rotture è un preparato eccezionale, ricco di sostanze che facilitano la rigenerazione dei tessu-ti ed accrescono il loro nutrimento. La consapevolezza degli anziani, diffusa specialmente nelle campagne del sud america, che la bava di lumaca rendesse la pelle morbida e vellutata e la constata-zione degli effettivi benefici che la secrezione donava a chi con le lumache lavorava, ha portato i piccoli molluschi ad essere protagonisti anche in un settore molto particolare e decisamente in antite-si con l’immaginario collettivo che spesso li reputa come esseri privi di bellezza che suscitano volentieri ribrezzo.La Bava di Lumaca, elisir di bellezzaE’ ormai una realtà l’efficacia delle creme

cosmetiche che contengono estratto di bava di lumaca, che scientificamente viene chiama-ta Elicina e che è composta da una serie di sostanze quali: allantoina, acido glicolico, elastina, collagene, vitamine proteine e peptidi ad azione purificante. L’insieme di questi elementi permette un utilizzo ad ampio spettro di questi prodotti e permette di agire su più livelli per il benessere della pelle . Le azioni principali, in ambito cosmetico sono le seguenti:Nutritiva: elastina e collagene sono i così detti mattoncini che costituiscono l’80% della pelle, la presenza di questi elementi nell’ elicina permette di rendere i tessuti più elastici e compatti donando un effetto tenso-re che rende la pelle più soda e le rughe meno visibili. Le vitamine e le proteine coadiuvano l’azione nutritiva donando luminosità e benessere.Purificatrice: la presenza di impurità negli strati profondi della pelle (l’acne ne è il tipico esempio) porta spesso all’insorgere di forun-coli e punti neri, la cui incauta rimozione porta spesso a cicatrici e pori dilatati. I peptidi ad azione purificante permettono di prevenire l’accumulo di impurità e nel caso in cui fossero già presenti, di raccogliere in alcuni punti e con l’aiuto dell’acido glicolico di liberarli.Rigenerante: la presenza dell’allantoina che stimola il derma a riprodurre cellule cicatrizia-li, pigmento, elastina e collagene (già presenti nei bava) permette ai tessuti di rigenerarsi e di attenuare così tutte quelle depressioni che si manifestano in superficie sotto forma di rughe, segni di espressione e cicatrici (di qualsivoglia natura).Esfoliante: l’acido glicolico molto noto per le sue proprietà esfolianti è presente nella bava di lumaca in forma naturale, il che permette una blanda ma efficace esfoliazione dello strato più superficiale della pelle riducendo le macchie della pelle senza il rischio, tipico dell’acido glicolico di sintesi, di essere troppo invasivo e spesso controproducente.

Elicina, un prodotto Bioelisir

Elicina, un prodotto Bioelisir Per ulteriori informazioni: www.elicina.itContatti: Bioelisir srl Tel. 079 9738633 e-mail: [email protected]

IL SEGRETO DELLA BELLEZZA NEL GUSCIO DI LUMACA

ACQUARIOLOGIAORNITOLOGIA

CUCCIOLIACCESSORI

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ALIMENTI PER ANIMALI

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Contrada Pretaro 43/aFrancavilla al MareTel. 085 4511361Cell. 345 7130188

L’amico degli animali

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Iperzoo, Ipermercato Zootecnicola salute dei nostri piccoli amici

LA CORRETTA ALIMENTAZIONE DEI PESCI D'ACQUARIO

Quando si è fornito ai pesci un adegua-to spazio vitale, calore, luce, riparo e un ambiente pulito, l'unica cosa importan-te che resta da fare è nutrirli.

In natura i pesci si nutrono d'insetti, di crostacei acquatici, di vermi, di sostanze vegetali, praticamente di tutto ciò che le correnti d'acqua portano sulla loro strada.

Nell'alimentazione, specialmente se costituita da cibi non vivi, il pericolo maggiore è rappresentato dalla super-alimentazione. E' essenziale dare cibo con parsimonia; il cibo non mangiato non viene ricercato dai pesci sazi e presto causa problemi d'inquinamento.

Molti acquariofili hanno l'abitudine di non dare cibo ai loro pesci all'incirca una o due volte alla settimana per tenere sotto controllo la loro alimentazione. Bisogna tranquillizzare i principianti che i loro pesci non moriranno di fame se i proprie-tari si allontaneranno per una o due settimane, nel periodo delle vacanze. E' di gran lunga preferibile tornare a casa e trovare i pesci affamati ma sani, piuttosto che trovare la vasca inquinata per il troppo zelo di un vicino che ha dato ai pesci "soltanto un po' di cibi in più, perché apparivano così affamati". La regola migliore per qualsiasi acquario è di dare cibo appena sufficiente da poter essere consumata in pochi minuti e togliere quello che resta per evitare inconvenienti.

Gli alimenti per gli acquari hanno fatto un lungo cammino. Oggi l'abilità delle industrie produttrici di alimenti per animali domestici ha portato alla moderna preparazione di cibi in fiocchi e pellettati.

I moderni alimenti preparati industrial-mente, oltre a fornire tutte le proteine,

carboidrati e i grassi necessari, sono anche preparati in modo da comportarsi in modo diverso quando sono immersi nell'acqua.

Mangimi secchiI mangimi artificiali (in scaglie, granuli, pellets, pastiglie, ecc) sono quelli che vanno per la maggiore, infatti sono quelli cui e’ più facile reperire. Sono ottimi alimenti e ben bilanciati. I barattoli dovrebbero essere conservati in luoghi freschi e asciutti e consumati nel giro di 2/3 mesi, per consentire loro di mantenere le proprietà nutritive. Sarebbe opportuno distribuire il mangime con un cucchiaino, riservato solo a questo scopo. Così facendo diventa semplice somministrare ogni qualvolta la stessa quantità di cibo evitando che gli aromi e la qualità si alterano.

Cibo liofilizzatoE’ costituito da piccoli organismi che vengo-no fatti seccare in modo che si conservino per un tempo molto lungo. Generalmente sono costituiti da piccoli animali (Dafnie, Krill, Artemie, Tubifex, Chironomus, gamberetti, pesciolini, ecc) e sono un’ottima alternativa agli altri alimenti. L'unico incoveniente è che la disidratazione diminuisce parte delle proprietà nutritive e quindi è sempre consigliabile alterne questo cibo con qualche altro alimento.

Rivolgiti con fiducia a Iperzoo.

Iperzoo Ipermercato Zootecnico, Acquariologia, Ornitologia, Cuccioli, Alimenti, TolettaturaContrada Petraro 43/a Francavilla al Mare Tel. 085 4511361 345 7130188 www.iperzoo.com

FARMACIE DI TURNO Pescara Città

Giugno 2010

Sabato 5Bonora- Corso Vittorio Emanuele II 116 Tel. 085 4211895Di Giamberardino- Via del Santuario 77 Tel. 085 4153388

Domenica 6Perbellini B. - Via N.Adriatica Nord 153 Tel. 085 4712637Stoppato - Viale Guglielmo Marconi 8 Tel. 085 63780

Sabato 12Esposito - Via del Circuito 74 Tel. 085 36208Greco - Via Cavour 51 Tel. 085 4711690

Domenica 13Esposito - Via del Circuito 74 Tel. 085 36208Greco - Via Cavour 51 Tel. 085 4711690

Sabato 19Zenobii - Piazza S.Francesco 20 Tel. 085 4222685Stadio - Via Benedetto Croce 201 Tel. 085 66371

Domenica 20Rancitelli - Viale Bovio 161 Tel. 085 35280Perbellini G. - Viale D’Annunzio 84 Tel. 085 690296

Domenica 27Perrucci - Via Nicola Fabrizi 240 Tel. 085 4211485 Di Lisio - Viale Guglielmo Marconi 316/3 Tel. 085 693709

Sabato 26Perrucci - Via Nicola Fabrizi 240 Tel. 085 4211485 Di Lisio - Viale Guglielmo Marconi 316/3 Tel. 085 693709

Maggio 2010

Sabato 1Cesaris- Via Amerigo Vespucci 69 Tel. 085 63793Caldarelli- Viale Leopoldo Muzii 33/1 Tel. 085 4212626Domenica 2Cesaris- Via Amerigo Vespucci 69 Tel. 085 63793Caldarelli- Viale Leopoldo Muzii 33/1 Tel. 085 4212626

Sabato 8Simoncelli - Corso Vittorio Emanuele Tel. 085 4211448Alleva - Piazza Le Laudi 3 Tel. 085 64871

Domenica 9Vizioli - Corso Umberto I 109 Tel. 085 4212149Martella Roberta - Via San Donato 35 Tel. 085 51655

Sabato 15Teodori - Corso V. Emanuele II° 280 Tel. 085 42 11 729Di Domizio - V.le Gabriele D'Annunzio 207 Tel. 085 67049

Domenica 16Teodori - Corso V. Emanuele II° 280 Tel. 085 42 11 729Di Domizio - V.le Gabriele D'Annunzio 207 Tel. 085 67049

Domenica 23Zenobii - Piazza S.Francesco 20 Tel. 085 4222685Stadio - Via Benedetto Croce 201 Tel. 085 66371

Sabato 22Rancitelli - Viale Bovio 161 Tel. 085 35280Perbellini G. - Viale D’Annunzio 84 Tel. 085 690296

Domenica 30Perrucci - Via Nicola Fabrizi 240 Tel. 085 4211485 Di Lisio - Viale Guglielmo Marconi 316/3 Tel. 085 693709

Sabato 29Perrucci - Via Nicola Fabrizi 240 Tel. 085 4211485 Di Lisio - Viale Guglielmo Marconi 316/3 Tel. 085 693709

guardia medica

PescaraLargo Luciano Lama (ex Via Renato Paolini n° 68)

Tel. 085 288 68 oppure 085 425 31 91

Il servizio viene attivato il giorno prefestivo (il sabato) alle ore 10.00 e rimane in funzione sino alle ore 08.00 del giorno successivo al festivo (il lunedì)

Per informazioni sulle farmacie di turno, quelle di appoggio e le guardie mediche della Provincia di Pescara consultate il sito:http://www.ausl.pe.it

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Per notizie, curiosità e promozioni in atto nelle farmacie del consorzio Farmatua consultate il sito:http://www.farmatua.com

indirizzi utili118 EmergenzaIntervento medico conambulanza 24 ore su 24, 365 giorni l’anno

Servizio SocialeOspedale di PescaraTel. 085 4252474

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Casa FamigliaSalute MentaleTel. 085 4253443

Centro DiurnoSalute MentaleTel. 085 4253444

NeuropsichiatriaInfantileTel. 085 4252842/3

Pronto SoccorsoTel. 085 4252450Tel. 085 4225666

Croce Rossa Italiana Tel. 085 2056258

Croce Bianca Tel. 085 4311533

Misericordia PescaraTel. 085 2305797

Assistenza Domici-liare Integrata ADITel. 085 4253025

Centro Regionale di Nefrologia e Dialisi PediatricaTel. 085 4252483

Igiene, Epidemiolo-gia e Sanità PubblicaFax: 085 4253951

SERVIZIO VETERINARIO Ufficio Igiene Alimenti di origine animaleTel. 085 4253527

Ufficio Igiene degli Allevamenti e delle Produzioni Zootecni-che Tel. 085 4253201

Medicina scolasticaTel. 085 4253 911/ 5/ 2/3

AmbulatorioExtracomunitariTel. 085 4253960

Medicina dello SportTel. 085 4253961/2

Consultori FamiliariPESCARAVia Pesaro, 50 Tel. 085 4253 975/7

PESCARAViale Bovio, 414 Tel.085 4 253 470 / 1

PESCARAVia G. Milli, 2 Tel. 085 4 254 980

MONTESILVANO C.so Umberto, 447 Tel. 085 4 253 351/4

SPOLTOREVia del Convento, 12 Tel. 085 4253611

CITTÀ S. ANGELOLargo BaiocchiTel. 085 4 253 306

PENNEC.da Carmine, 107 Tel. 085 8 276 523 / 4

Servizio DieteticoOspedale di PescaraTel. 085 4252449

Servizio Disinfettori Ospedale di PescaraTel. 085 4252585

Servizio CentralizzatiOspedale di PescaraTel. 085 4252441

Servizio Raccolta e Smaltimento Rifiuti Ospedalieri Ospedale di PescaraTel. 085 4252818

Servizio PoliambulatoriOspedale di Pescara Tel. 085 4252464

Servizio Portineria Ospedale di PescaraTel. 085 4252765

Servizio Obitorio Ospedale di PescaraTel. 085 4252522 Dalle 8.00 alle19.00

Medicina Legale Tel. 085 4253519/14

C.S.M. PE NORD p2 Centro Salute MentaleTel. 085 4253446/9/7

C.S.M. PE SUD p1 Centro Salute MentaleTel. 085 425358 /3/1

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Ser.T. (Servizio per le Tossicodipendenze) Tel. 085 4253492/3

Recupero crediti Ospedale di PescaraTel. 085 4252834

Servizio di Cartelle Cliniche e Rapporti con StranieriOspedale di PescaraTel. 085 4252431 Fax 085 4252637L'ufficio è aperto al pubblico tutti i giorni feriali dalle 9.00 alle 12.00, per informazioni telefonare dalle 12.00 alle 13.30.

C.U.P.Tel. 085 4253232-3-4-5Centro unico per tutte le prestazioni eseguite nell’Ospedale S.Spirito di Pescara.

Distretto ASL NordVia Nazionale Adriatica Nord n° 140, Pescara (ex clinica Baiocchi)[email protected]. 085 4253457Fax. 085 4253422

Distretto ASL SudTel. 085 4254040Cassa 085 4254034Per prenotare tutte le prestazioni da eseguire presso il Distretto Sanitario Sud.

URP ASLUfficio relazioni con il pubblicoTel. 085 4253201Tel. 085 4252777 - 8Orario di apertura al pubblico: dal lunedì al venerdì, dalle ore 08.30 alle ore 12.30; martedì e giovedì, dalle ore 15.00 alle ore 17.00

Direzione Ospedale di PescaraTel. 085 4252633 Dalle 15.00 alle 17.00.

Guardia medicaTel. 085 4252663Tel. 085 28868Richiesta di intervento medico senza ambu-lanza. In funzione dalle ore 20 alle ore 8 dei giorni feriali e dalle ore 10 del giorno prefesti-vo alle ore 8 del conseguente giorno postfestivo (es. dalle ore 10 del sabato alle