Piazza Grande Settembre

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Piazza Grande di settembre dedicato alle nascite

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SETTEmBRE CON: mIHAI mIRCEA BUTCOvAN, GIANLUCA mOROZZI, GIULIA SAGRAmOLA

Dal 1993, il giornale di strada di bologna

fondato dalle persone senza dimora

Poste Italiane Spa - Spedizione in abbonamento postale D.L. 353/2003 ( conv. in L27/02/2004 N.46) ART. comma 2 DCB - Bo (Num. 2) per Poste Spa

come nascono i bambini

09/201 1

PRODURRE QUESTO GIORNALE COSTA 0,75 EURO QUELLO CHE DATE IN PI IL GUADAGNO DEL DIFFUSORE QUALSIASI RICHIESTA AL DI L DELLOFFERTA LIBERA NON AUTORIZZATA

strilloni cercasii nostri mondiali

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DIVENTA DIFFUSORE!Selezioniamo uomini e donne, di bella presenza oppure no, automuniti, appiedati e ciclisti, poveri ma se volete anche ricchi, chiunque abbia voglia di sbarcare il lunario sostenendo il giornale che d voce alla citt degli ultimi. Rivolgersi a [email protected]; tel. 051 342328, oppure recarsi in via Gandusio 11 il luned, marted e mercoled dalle 10 alle 13.

Immancabile la presenza di Piazza grande ai mondiali Antirazzisti. una foto della squadra in campo composta da calciatori e calciatrici accuratamente selezionati tra volontari e ospiti del dormitorio di via Capo di Lucca. Complimenti ai vincitori della Coppa dei mondiali: i Rude Boys and girls Sampdoria premiati per il loro impegno nella lotta al razzismo. Arrivederci allanno prossimo.

editoriale/ Cittadini si diventap LeoNARDo TANCReDI

Si

In copertInail volto in prima pagina quello di luna, 27 anni, che insieme al suo compagno francesco questo mese festeggia la nascita di lorenzo. la loro una delle storie raccontate nellinchiesta di questo numero. lautore della foto matteo turra del gruppo fotografico di Bandiera Gialla (www.bandieragialla.it).

ToRNA A PARLARe DI DIRITTI DI CITTADINANzA, FINALmeNTe. uNA CAmPAgNA LANCIATA DA CgIL, ARCI, CARITAS, ACLI, LIBeRA e DA uNA gI moLTo LuNgA LISTA DI ASSoCIAzIoNI (PIAzzA gRANDe INCLuSA) RImeTTe AL CeNTRo DeL DIBATTITo PoLITICo NAzIoNALe IL TemA DeLLA PIeNA CITTADINANzA e DeL DIRITTo DI VoTo DegLI uomINI e DeLLe DoNNe STRANIeRe Che VIVoNo NeL NoSTRo PAeSe. IL mANIFeSTo DI LITALIA SoNo ANChIo IL Nome DeLLA CAmPAgNA NoN LASCIA SPAzIo A equIVoCI IN PoChe BATTuTe CogLIe uN ASPeTTo ImPoRTANTe DeLLA SITuAzIoNe SoCIALe e PoLITICA ITALIANA oDIeRNA: 8 mILIoNI DI STRANIeRI, L8% DeLLA PoPoLAzIoNe, DeI quALI uNo Su CINque mINoReNNe e PeR gRAN PARTe NATA IN ITALIA. NoNoSTANTe NoN ABBIANo mAI VISTo IL PAeSe DoRIgINe DeI PRoPRI geNIToRI Ne CoNSeRVANo LA CITTADINANzA e PoSSoNo ChIeDeRe DI DIVeNTARe ITALIANI SoLo AL ComPImeNTo DeLLA mAggIoRe eT. PeR I geNIToRI, INoLTRe, PeRSISToNo mILLe ImPeDImeNTI BuRoCRATICI Che ImPeDISCoNo o RITARDANo PeR ANNI IL CoNSeguImeNTo DeL PASSAPoRTo ITALIANo. DAVANTI A TuTTo queSTo C LARTICoLo 3 DeLLA CoSTITuzIoNe Che STABILISCe IL PRINCIPIo DI uguAgLIANzA DeLLe PeRSoNe e ImPegNA Lo STATo A RImuoVeRe gLI oSTACoLI Che Ne ImPeDISCANo LA ReALIzzAzIoNe. IL DIRITTo DI CITTADINANzA NoN uNA DISPuTA gIuRISPRuDeNzIALe, BeNS INFLueNzA PeSANTemeNTe LA VITA quoTIDIANA DI mILIoNI DI mIgRANTI. INNANzITuTTo DIVeNTARe CITTADINI ITALIANI SIgNIFICA LIBeRARSI DALLA SChIAVIT DeL PeRmeSSo DI SoggIoRNo, LoggeTTo PI oSCuRo e mINACCIoSo DeLLA BuRoCRAzIA NAzIoNALe: FILe INTeRmINABILI IN queSTuRA o ALLe PoSTe, DeCReTo FLuSSI, kIT DI ComPILAzIoNe, CLICk DAy, PeRmeSSo A PuNTI, PeRmeSSI A PAgAmeNTo SoNo SoLo ALCuNe TRAPPoLe PoSSIBILI LuNgo IL PeRCoRSo DeLLA RegoLARIzzAzIoNe TemPoRANeA. mA IL PRoBLemA mAggIoRe LA RICATTABILIT DeL LAVoRAToRe PeR IL quALe IL CoNTRATTo RAPPReSeNTA LA gARANzIA PeR LA SuA RegoLARe PeRmANeNzA SuL TeRRIToRIo NAzIoNALe. ChI NoN LIBeRo DI RIFIuTARe CoNDIzIoNI DI LAVoRo INSoDDISFACeNTI NoN SoLo VIVe uN DISAgIo PeRSoNALe, mA DIVeNTA STRumeNTo DI uNALTeRAzIoNe DeL meRCATo DeL LAVoRo Che PeNALIzzA I LAVoRAToRI e LI meTTe IN ComPeTIzIoNe, ALImeNTANDo LA xeNoFoBIA. IN uN momeNTo IN CuI LA ReCeSSIoNe eCoNomICA CI CoSTRINge A PARLARe DeL RISChIo DI PoVeRT mATeRIALe PeR uN NumeRo CReSCeNTe DI PeRSoNe, PoRRe LATTeNzIoNe SuI DIRITTI DI ChI A queSTo RISChIo PI eSPoSTo uNA SCeLTA CoRAggIoSA, mA Che CoNDIVIDIAmo PIeNAmeNTe. LA CAmPAgNA, oLTRe ALLA SeNSIBILIzzAzIoNe, mIRA A PReSeNTARe IN PARLAmeNTo uNA PRoPoSTA DI Legge Che FACILITI IL PeRCoRSo VeRSo LA CITTADINANzA e CoNCeDA IL DIRITTo DI VoTo AgLI STRANIeRI ReSIDeNTI ALLe eLezIoNI LoCALI. PReSTo I ComITATI TeRRIToRIALI, ANChe A BoLogNA, AVVIeRANNo uNA RACCoLTA DI FIRme. INVITIAmo VoI LeTToRI, I VoSTRI PAReNTI, AmICI, CoLLeghI e VICINI DI CASA A INFoRmARVI e A NoN FAR mANCARe IL VoSTRo APPoggIo. INFo e ADeSIoNI Su www.ITALIASoNoANChIo.IT. ([email protected])

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gerenza

Piazza Grande Giornale di strada di Bologna fondato dalle persone senza dimora TeNDeRe uN gIoRNALe megLIo Che TeNDeRe uNA mANo

redazione Via Corazza 7/8 40128 Bologna, tel. 051 342328, fax 051 3370669 www.piazzagrande.it | [email protected] CaPoredattore Pietro Scarnera Consulenza editoriale Agenda (www.agendanet.it) ProGetto GrafiCo Fabio Bolognini distriBuzione Redazione Piazza grande aBBonamenti & eventi: eva Brugnettini, erika Casali

COMITATO EDITORIALE Jacopo Fiorentino, giorgio mattarozzi, mauro Sarti DIRETTORE EDITORIALE Leonardo Tancredi direttore resPonsaBile Bruno Pizzica stamPa Industrie grafiche galeati Registrato presso il Tribunale di Bologna il 15/09/1995 n6474

in redazione eva Brugnettini, erika Casali, Ilaria giupponi, Simone Jacca, olga massari, giuseppe mele, Salvatore Pio, mauro Sarti, Donato ungaro. Hanno CollaBorato a questo numero Annalisa Bolognesi, Francesca Bono, mihai mircea Butcovan, enrico Camana, Claudio Cannistr, Chiara De gregoris, marika Di Cristina, Jonathan Ferramola, giulia gezzi, gruppo fotografico Bandiera gialla, marco guidi, Francesco mele, gianluca morozzi, Sofia Pizzo, Nancy Poltronieri, Carmine Roccia, Paola Sapori, Irene Serafino, Alain Verdial.

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giornalismo Dasfalto

Dal 2 novembre al via un ciclo di dodici incontri e tre workshop per imparare a raccontare i lati pi nascosti della societ

Un corso di giornalismo targato Piazza GrandeFra gli ospiti Luca Rosini di Annozero e Alberto Nerazzini di Report in programma anche le lezioni di Andrea Segr e Pifonoscere la citt che cambia, imparare a raccontarla, partendo dalle sue facce pi oscure. uno degli obbiettivi che si pone il Corso di giornalismo sociale organizzato dallassociazione Amici di Piazza grande. Si parte il 2 novembre per arrivare a febbraio, con 12 incontri tematici e 3 workshop, tra i relatori nomi illustri del panorama politico, culturale ed economico di Bologna ma non solo, per fornire ai partecipanti le chiavi di lettura di una societ molto pi complessa di quanto non venga comunemente raccontato. Durante il corso si discuter tra laltro di media tradizionali e web-tv con Nelson Bova (Rai emilia Romagna) e Lorenzo maria Falco (Repubblica Tv), di ambiente con Jonathan Ferramola (Radio Citt del Capo) e Andrea Segr (Last minute market), di nuovi formati giornalistici con Pif (Il testimone), di giornalismo sociale con Luca Rosini (Annozero) e Alberto Nerazzini (Report), ma anche

C

di fotografia, economia, micro web-tv, informazione multimediale. Per mettere in pratica le conoscenze acquisite si terranno tre workshop tematici, dedicati rispettivamente al mondo del carcere, dellimmigrazione e dei senza dimora con ornella Favero (Ristretti orizzonti), Daniele Barbieri

(giornalista e blogger), Lorenzo guadagnucci (autore del libro Parole Sporche) e mihai Butcovan (Internazionale), Alessandro Tortelli e Leonardo Tancredi (Piazza grande). I lavori migliori saranno pubblicati sul mensile o sul sito di Piazza grande. Il corso rivolto a 30 giornalisti o aspiranti giornalisti, per

iscriversi mandare un curriculum vitae a [email protected]. A ogni partecipante verr richiesto un contributo discrizione. Per maggiori informazioni si pu contattare lufficio stampa eva Brugnettini [email protected] o lassociazione Amici di Piazza grande 051-342328 / 339-7991253.

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Raccoglie le poche cose e riprende il viaggio. La strada lunga, ma i suoi piedi hanno forza

Il brutto anatroccolop CARmINe RoCCIA

il

vento continua a soffiare, pi freddo e pi forte della sera prima, e il nostro uomo, raggomitolato nella sua sdrucita coperta, apre gli occhi, guarda la luminosa stella del mattino, che ancora resiste con il suo splendore, al primo chiarore dellalba. Riordina i pensieri, ricorda con amarezza il secco rifiuto di ospitalit subito nel piccolo villaggio: ha bussato a tre porte, quante erano le case, che seccamente si sono richiuse sul suo muso. Fra s e s pensa Non importa, mi rimetter in cammino, il mondo tanto grande!... Raccoglie le poche cose che possiede e

riprende il viaggio. La strada lunga, ma i suoi piedi hanno forza, energie attinte dalla speranza. Affronta interminabili salite, adatta lentamente il suo passo a lunghe discese, taglia il vento, non si cura del cocente sole, il giorno trascorre, i metri e i chilometri vengono pian piano lasciati alle spalle. un giorno, da lontano scorge una citt, il cuore si apre e batte pi forte, accelera il passo e lascia andare le parole nel vento Speriamo sia una citt ospitale!. Vaga nel caos, rumori assordanti, gente che va e che viene, odori nauseabondi, si guarda intorno smarrito.

ha bisogno di sedersi, stanco, pi in l c un piccolo giardino dove riposarsi. Sente il pianto di un bimbo, lentamente rotea lo sguardo, e lo vede l solo e indifeso: Cosa succede, piccolo? Il bimbo si asciuga le lacrime e dice: mi hanno rubato la merendina! Luomo, sorpreso: Chi stato, li hai visti? Il bimbo: Si, sono quelli del municipio, sequestrano le merendine ai bambini! Luomo: Perch? Il bimbo risponde soffocando le lacrime: Non lo so! ma mio pap mi ha detto: Lo fanno perch sono vigliacchi, pren-

dono quello che hanno i bambini e i vecchi, perch loro non possono difendersi!. Luomo spaventato guarda il cielo, spera di vedere uno stormo di uccelli liberi nel vento, ma vede solo un grosso aereo assordante che sfiora i tetti e sfida le spesse nuvole, che si stanno addensando nellazzurro cielo. Forse per empatia, ma non solo, anche i suoi occhi si riempiono di lacrime e non pu fare a meno di gridare: questa non la citt giusta! Dovr continuare a camminare, forse per molto tempo, ma un giorno trover quello che cerca.

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i bambinimostro-eletronik s| il il mostro-radioe attivit, due creazioni del nostro direttore leonardo tancredi, quandera bambino

come nascono

InchIesta

I genitori sotto i 30 anni sono in netto calo, complice la disoccupazione e la crisi economica. ma c chi decide di andare controcorrente. Fra asili nido e pannolini, i giovani genitori si raccontano

p eNRICo CAmANA

a

lcuni sono operai e lavorano da quando hanno 17 anni, altri passano da un impiego allaltro e alla sera vendono magliette e spille a concerti e mercatini; ci sono quelli che vivono coi genitori e quelli che riescono a pagarsi un affitto; c chi ormai ha accettato linstabilit e guarda oltre, chi pensa di emigrare, e anche chi vede finalmente avverarsi un desiderio. Sono i giovani genitori, a Bologna, nel 2011. Alcuni di loro vedranno nascere il loro figlio proprio in contemporanea con luscita di questo numero di Piazza grande, ma tutti hanno deciso di avere un bambino proprio adesso, senza aspettare: vanno in controtendenza, visto che a Bologna i genitori sotto i 30 anni sono in netto calo, e rappresentano ormai poco pi di un quarto dei casi. Secondo gli ultimi dati del Comune, nel 2010 let dei genitori si spostata ancora pi avanti: il 63% delle mamme ha il primo figlio tra i 30 e i 40 anni, e lo stesso vale per i padri: let media per loro supera i 36. La decisione di fare un figlio prima, per, qualcuno ancora la prende. mamme e pap con contratti a progetto e lavori che saltano, e nonostante tutto pronti e determinati ad affrontare le notti insonni e le poppate alle 4 del mattino. Come fanno? La situazione pi difficile quella di Sibilla, 33 anni. rimasta incinta a Parigi, dove si trovava da anni per studiare danza: il padre un collega musicista, con cui per Sibilla durnate la gravidazna ha rotto definitivamente. quando nata marta tutto cambiato. Anche se non credevo che sarebbe andata in questo modo racconta Sibilla , ho sempre desiderato avere un figlio da giovane, e gi durante la gravidanza marta stata la mia forza. ora la neomamma insegna pianoforte in unassociazione culturale, e dopo anni da sola dovuta tornare a vivere in casa con madre e fratello. Il loro aiuto prezioso dice ma vorrei rendermi indipendente. Anche se riceve dal padre di marta un assegno mensile per crescerla, con le lezioni Sibilla non guadagna ancora a sufficienza. Per la mia crescita professionale e per riprendere la rete di contatti che avevo dovrei tornare a Parigi, - dice anche perch vivere da sola qui in Italia al momento sarebbe impossibile: per fortuna in Francia c un piano di aiuti pubblici alle donne

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InchIestasole, e ho intenzione di fare domanda. Molti vedono un figlio coMe Anche fra le coppie giovani, per, la de- qualcosa che alliMprovviso ti cisione di avere un figlio profondamen- costringe ad abbandonare i tuoi te meditata. Cos successo per Santia- interessi spiega giulia, 28 anni . go e maria. Lui ha 29 anni e commercia noi volevaMo averlo da giovani per nel fotovoltaico, lei ne ha 28 ed opera- poterlo inserire nella nostra vita e ia: convivono da anni in una villetta in fare con lui le cose che aMiaMo provincia, assieme ai genitori di Santiago. Ad aprile nata Nadia, e anche se in passato maria era spaventata dalla maternit, dopo 10 anni passati insieme a Santiago ha cambiato idea: Nadia stata molto cercata, e adesso che sono in maternit me ne occupo quasi completamente io; ho scoperto di essere molto pi protettiva di quel che credessi. Anche per loro per limpegno e i costi legati a un figlio non sono bazzecole. Le spese sono cominciate presto: in gravidanza ho voluto affidarmi al servizio pubblico solo per le analisi, cos ho speso pi di 100 euro per ogni ecografia e il proprio stile di vita. molti vedono un figlio come qualcosa che allimprovviso ti costringe ad abbandonare i tuoi interessi spiega giulia, 28 anni . Noi volevamo averlo da giovani per poterlo inserire nella nostra vita e fare con lui le cose che amiamo: non abbiamo mai avuto paura di perdere il divertimento a causa sua. La libreria in cui giulia lavorava ha appena chiuso, lasciandola a casa. Al suo fianco per c Christian, 33 anni, che fa loperaio in unazienda metalmeccanica da quando ne aveva 17. giulia e Christian sono lunica tra le coppie intervistate ad essersi sposata, nel 2009 (ma solo in Comune, puntualizzano): aspettano un bambino che dovrebbe nascere proprio a settembre. Sappiamo che maschio, ma per il nome aspettiamo di vederlo in faccia, scherza giulia, mentre Christian confida: Siamo in una fase di grande serenit, era da tanto che volevamo un figlio. ora si realizza un nostro desiderio. Sugli aiuti per i genitori, giulia fa presente che in Finlandia ogni neomamma riceve dallo stato un pacco contenente un kit completissimo di oggetti per il neonato, mentre in Italia sono fin troppi quelli che vorrebbero un figlio ma ritardano perch non possono ancora permetterselo: questo un po triste dice , e pensare che in Italia si parla

pagina, r| in questa opera diil camion, un giovanissimo Pietro scarnera (allepoca aveva 5 anni)

90 per ogni visita. Dopo la nascita andata meglio, perch abbiamo ricevuto regali e aiuti dalla famiglia, ma il costo di un kit di passeggino, carrozzina, ovetto (il seggiolino da auto, ndr) e fasciatoio pu arrivare anche a 1.500 euro. Luna (il volto sulla copertina di questo mese) durante la gravidanza ha scelto invece il servizio pubblico. Anche se c da girare per tutta la provincia per visite, prelievi ed esami, siamo soddisfatti. ora frequentiamo un corso pre-parto nel consultorio di via S.Isaia; trattandosi di un piccolo centro, c molta pi attenzione. Lei e Francesco, 27 e 31 anni, hanno entrambi contratti a progetto: lei in uno studio privato, lui in una scuola elementare. Da quasi un anno vivono insieme in affitto, e da settembre con larrivo di Lorenzo saranno in tre. Io vengo da Reggio emilia e Francesco calabrese dice Luna - i nostri genitori ci aiuterebbero ma sono lontani, cos facciamo quasi tutto da soli. Per fortuna c molta solidariet e condivisione tra giovani genitori. Tante persone, anche semplici conoscenti, una volta appreso della mia gravidanza si sono fatte avanti per offrirmi vecchi vestitini e oggetti vari. Alla domanda sul perch le persone fanno figli sempre pi tardi, Luna risponde che la sicurezza economica necessaria oggi arriva sempre dopo, ma tanti aspettano per puro egoismo: spesso i bimbi sono visti come un vincolo. Lei e Francesco hanno scelto diversamente. Abbiamo accettato la nostra situazione di precariet spiega Francesco e abbiamo deciso di fare di necessit virt. Cerchiamo di guardare avanti e di costruire su quello che abbiamo. oltre ai soldi che mancano, di certo conta la paura di dover cambiare radicalmente

tanto di famiglia. Anche Stefano e Valentina, 26 e 25 anni, non hanno rinunciato alle proprie passioni. Il loro bimbo ormai ha quasi tre anni, di nome farebbe Andrea Leone, ma gli amici di mamma e pap lo hanno da subito ribattezzato Venom, come lomonima band metal. Perch la musica in questa famiglia fondamentale: non a caso incontriamo Stefano e Valentina mentre allestiscono un banchetto nel quadriportico di Vicolo Bolognetti, durante la rassegna estiva. Vendono magliette e oggetti realizzati da loro: Di lavori ne facciamo mille, ma tutti precari dice Valentina per fortuna abbiamo laiuto dei miei genitori, ma per affitto e spese quotidiane ce la caviamo da soli. Anche se non facile, come spiega Stefano: Allinizio Andrea non ci faceva dormire di notte ed stata dura. ora che pi grande crescerlo unesperienza unica, con lui c un rapporto primordiale e diretto, senza i filtri e le finzioni della societ. educare lui anche educare me stesso. Anche Valentina felice per la scelta: Da quando c Andrea ho iniziato a volermi pi bene, racconta. gli amici della coppia sono molto presenti nella vita di Andrea: Venom ormai li conosce tutti per nome, e chiede di loro quando non ci sono. Stefano da anni suona in un gruppo punk (si chiamano ed), e Valentina racconta che una volta ha anche portato il figlio a vederli: Andrea era felicissimo, e voleva salire sul palco assieme a noi racconta Stefano per prima di portarlo gli abbiamo messo i tappi alle orecchie. ([email protected]) f

012345678910111213141516 Sono 744 i bimbi in lista dattesa per un posto nei nidi comunali

InchIesta

Anche Bologna risente dei tagli ai servizi alla prima infanziap gIuLIA gezzI

I migliori asili del mondo?dopo il suo arrivo, quando nel 2011 stato cancellato il Piano straordinario per lo sviluppo dei servizi socio-educativi alla prima infanzia (noto come Piano nidi), introdotto nel 2007 dal precedente governo. Tutto questo tocca inevitabilmente anche lemilia-Romagna. A Bologna, lo scorso aprile, il commissario Anna maria Cancellieri annunciava la chiusura in settembre di due nidi dinfanzia in citt, il Roselle e il Vestri, causa ristrutturazioni. La riduzione dei posti si accompagnava allavvio di un nuovo sistema tariffario che prevedeva rincari fino a 200 euro nelle rette mensili dei nidi. La decisione ha dato il via a una mobilitazione cittadina collettiva e il popolo dei passeggini ha conquistato posizioni tra le pagine di cronaca locale. nato cos il coordinamento cittadino Salviamo i nidi (di cui fanno parte: Donne in Nero, Associazione orlando, Altra Citt, Armonie, mujeres Libres, Ida, udi, Sos donne, tavola delle donne, La meta, e 450 donne prime firmatarie) che

r| disegno di Pietro scarnera (1984)

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er gli italiani di sinistra il modello deve essere lemilia-Romagna, la regione in cui ci sono i migliori asili del mondo!. era il 1998 quando Nanni moretti predicava queste parole dallo Speakers Corner di hyde Park in Aprile. Tredici anni dopo lemilia-Romagna ancora un modello da seguire e uneccellenza tra le regioni italiane per quanto riguarda i servizi e il welfare? Anche qui si sentono le conseguenze dei tagli decisi a livello nazionale. Secondo uninchiesta del Sole 24 ore pubblicata a gennaio, tra il 2000 e il 2009, i posti nei nidi a finanziamento pubblico sono cresciuti di oltre il 60% (da 110mila a 180mila). ma alla crescita dellofferta non si accompagnato un piano di sostegno economico, fino alle manovre finanziarie del 2008 e 2010, con le quali sono stati colpiti duramente i Comuni, principali sostenitori dei servizi alla prima infanzia. I tagli sono iniziati prima della crisi economica e peggiorati

riporta lattenzione sullimportanza che queste strutture rivestono per la societ cittadina. Il comitato dei genitori nidi e materne ha invece presentato una richiesta di sospensiva del provvedimento comunale al Consiglio di Stato che stata inaspettatamente accolta il 27 luglio in riforma da quanto precedentemente stabilito dal Tar dellemilia-Romagna. Le tariffe sono quindi rimaste congelate, mentre il neo-sindaco Virginio merola ha riaperto i due nidi a rischio chiusura. Al 30 luglio, i bimbi senza un posto al nido sono cos scesi a 744, contro i 965 della

prima graduatoria. Secondo questi dati, soddisfatto l82% delle domande. Le prospettive per il futuro per non sono rosee, viste le manovre finanziarie che si succedono in questi mesi. Il 29 luglio scorso, il comitato genitori ha incontrato lassessore alla scuola marilena Pillati. Nel blog Bologna nidi, commentando lincontro, Laura Branca spiega: Ci si prospetta quindi una lunga strada fatta di confronto e partecipazione, ci richiede anche da parte dei genitori uno sforzo maggiore per un dialogo consapevole e costruttivo.

Per le insegnanti funziona lintegrazione fra bambini italiani e stranieri: Problemi solo fra i genitori

p mARIkA DI CRISTINA

le classi miste fanno bene Dipende molto da come lavori in classe, importante instaurare un clima di collaborazione e creare momenti di incontro tra famiglie e adulti, per esempio nella nostra scuola abbiamo allestito un banchetto multietnico per far conoscere le famiglie. emilia Agata-giannoccari, insegnante della scuola primaria Caduti per la libert di Anzola dellemilia, ci racconta del rapporto tra i genitori italiani e stranieri: I genitori partecipano poco alla vita scolastica, di solito tendono ad aggregarsi tra connazionali e non fanno amicizia con gli italiani o con gli altri stranieri di nazionalit diversa. Non mi pare ci sia una chiusura nei loro confronti, piuttosto mi sembrano loro poco propensi a integrarsi. Per i bambini lostacolo principale nellapprendimento naturalmente la lingua. Il nostro un quartiere con una forte presenza di bambini stranieri, per questo abbiamo tante attivit nella scuola per loro. aggiunge Lia Falco Abbiamo attivato corsi di alfabetizzazione per i bambini che arrivano in corso da paesi stranieri, per esempio grazie a ricongiungimenti, questi bambini sono un po pesci fuor dacqua. quelli nati in Italia, invece, hanno meno difficolt nellapprendere la lingua, spesso il problema che a casa parlano la loro lingua dorigine: per loro ci sono attivit per rafforzare le strutture linguistiche. Il Comune di Bologna finanzia infatti corsi di alfabetizzazione per i bambini stranieri, e le scuole con alta presenza di stranieri ricevono ulteriori contributi dalla Provincia. La presenza di bambini stranieri pu essere molto positiva: Le classi miste - spiega Lia Falco - permettono di avere un offerta formativa pi ricca, per esempio noi abbiamo creato un ciclo di letture straniere in lingua dorigine e poi tradotte dai bambini, tutto questo arricchisce anche i bambini italiani. Il problema pi grande che ci viene segnalato il timore per il futuro di mancanza di fondi e risorse. conclude Falco Lintegrazione tra bambini nelle classi miste di per s non un problema, ma se dovessero continuare i tagli alle risorse e aumentare i bambini stranieri sarebbe un problema perch non si potrebbero pi aprire corsi speciali per loro, una realt che negli ultimi tempi si mantiene in bilico.

elle scuole di Bologna il numero di studenti stranieri pari al 12%. Fra questi, gli studenti nati in Italia con genitori stranieri (la cosiddetta seconda generazione) sono il 54% nelle scuole primarie (dati Dossier Scuola 2010, Provincia di Bologna). eccole le famose classi miste, che periodicamente tornano al centro di polemiche e proposte di tetti. ma come si vive davvero in aula? Ce lo racconta Lia Falco, insegnante alla scuola primaria Federzoni della Bolognina. Nella mia scuola non ci sono discriminazioni tra bambini e il clima generalmente positivo, i problemi sono magari tra i genitori, sono diffidenti nei confronti degli stranieri, ma questo accade anche nei confronti delle famiglie provenienti dal Sud Italia. spiega

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012345678910111213141516 Dalle strade di Bologna sono scomparsi i bambini che chiedevano lelemosina. Ma gli stereotipi resistono

InchIesta

Un po di chiarezza sui bimbi romp ILARIA gIuPPoNIzingari mandano i bambini a fare lelemosina. uno degli stereotipi pi diffusi, ma che a Bologna di bimbi tendenti la manina non se ne vedano pi da qualche anno, poco importa. e forse la maggioranza delle persone non se n nemmeno accorta. Si sono spostati, molti dei rom di Bologna, verso milano e Torino, perch l hanno sentito che ci sono strutture pi accoglienti (meglio non dirlo alla Lega nord). Ancora una volta stiamo parlando dei campi: i campi sosta, che nascono proprio nel nostro Belpaese in seguito alla costituzione dellopera nomadi nel 1963, con la convinzione che i popoli nomadi vadano sedentarizzati e acculturati. unintegrazione troppo simile a unassimilazione che divide anzich avvicinare, perch parte dal presupposto che loro, gli zingari (indistintamente dalla loro provenienza: spesso si ignora addirittura il fatto che molti sono italiani), sono diversi da noi. Tanto che fino al 1986 (circolare 207 del ministero della Pubblica Istruzione, che ha per oggetto la scolarizzazione degli alunni zingari e nomadi nella scuola materna, elementare e secondaria di primo grado), vigeva la definizione di portatori di handicap per i bimbi nomadi, che comportava classi separate e/o insegnanti di sostegno (gli apri-pista furono le classi Lacio Drom di Bolzano e milano). A Bologna i campi istituzionali dunque inseriti nella rete dei servizi sociali - sono esclusivamente sinti. e in effetti la maggioranza dei bimbi sinti frequenta le

Gli

Il pap era a lavorare, e la mamma non poteva lasciarci al campo da soli: ma pensate che a mia madre non piangesse il cuore nel vederci in quelle condizioni?scuole di quartiere almeno fino alla terza media. Dopo si cerca di andare a lavorare, nonostante la progressiva riduzione delle borse lavoro. Il fatto che questi sinti siano italiani da generazioni e non rom romeni in fuga da una crisi che vede i prezzi schizzare ma lo stipendio minimo raggiungere i 150 euro mensili, o profughi dellex Jugoslavia fuggiti dalla guerra e dalla dissoluzione di un sistema, non fa alcuna differenza. Lo strappo con la cultura del territorio di origine (nel quale in realt sono tutti stanziali) si cancella, sostituito nella mente del cittadino dallimmagine della questua e della evasione scolastica, uniche caratteristiche che ai nostri occhi appartengono tipicamente agli zingari. mi ricordo perfettamente quando con la mamma dovevamo chiedere i soldi a chiunque passasse, rac-

indiano Q| un cowboy e un leonardo tancredi visti dal giovane

conta B., 23 anni, rom kosovara, ora con un contratto a tempo indeterminato come collaboratrice domestica, e che fra i suoi primi lavori fece proprio linterprete per lunit mobile della questura Bologna. Io ho ancora i dolori alla schiena e i reumatismi per il freddo e lacqua che ho preso. ma il pap era a lavorare, e la mamma non poteva lasciarci al campo da soli: e se qualcuno ci avesse portati via? ma cosa pensate voi, che a mia madre non piangesse il cuore nel vederci in quelle condizioni?. Prosegue B: quando vedo una zingara che tende la mano, mi piange il cuore, ti giuro. Io so cosa sta provando, quel senso di umiliazione, di impotenza. Avete mai provato a non avere niente, nemmeno la possibilit?. Al di l di quella questua secolarizzata e delle sue dinamiche, forse c proprio questo: labitudine, trasformata spesso in vittimismo, a non avere altra possibilit. Intanto per, molti bimbi rom vengono lasciati a casa (dove quanto meno hanno un tetto), nei paesi dorigine dalle loro famiglie, che hanno capito nel frattempo che lItalia non pi un paese accogliente. ([email protected])

consigli per gli aDultii grandi dovrebbero stare pi tranquilli e arrabbiarsi meno. consiglio loro di andare in sala borsa che vicina e ci si arriva a piedi. John, 10 anni. il mio consiglio di giocare a biliardino perch divertente e d i muscoli alle braccia. guardate i film beethoven 1, 2 e 3, perch beethoven un cane molto coraggioso e bello. alessandro, 7 anni. Vi consiglio di andare al cinema a vedere i pinguini di mr popper e di lavorare come dottoressa. Vi consiglio di non scegliere le api. gemma, 8 anni. potreste andare in stazione, prendere la freccia rossa e andare a roma, oppure noleggiare un autobus e fare un viaggio coi vostri amici. enrico, 9 anni.

p A CuRA DI eNRICo CAmANA

in un numero dedicato ai bambini, ma scritto da persone pi o meno adulte, la voce dei diretti interessati doveva trovare uno spazio. cos siamo andati a scovarli al campo estivo della montagnola, organizzato da arci in collaborazione con comunicamente, antoniano onlus e associazione Daedes. Qui abbiamo chiesto a una decina di bimbi tra i 6 e i 10 anni se avessero qualche consiglio da dare ai grandi: cosa fare, cosa non fare, film, libri, sport, luoghi e idee fresche. inutile dirlo, i bimbi hanno risposto con entusiasmo e noi abbiamo preso nota con grande cura dei consigli affidatici. che adesso proponiamo a voi, nella speranza che sappiate trarne giovamento. buona lettura.Vi consiglio di leggere paul linvestigacuoco perch un mix di due lavori bellissimi. unaltro consiglio che vi d di non resistere alla tentazione di spaccare tutto quello che trovate intorno a voi. laura, 10 anni. potreste guardare un film: trilli. mi piace molto perch la protagonista una fata e a me piace molto volare. rosa, 9 anni. Vi consiglio di visitare il parco di saragozza perch molto grande, puoi sederti in una panchina e rilassarti, correre, portare a spasso il cane, fare un pic-nic. ma la cosa pi importante che consiglio ai grandi di non fumare! bruna, 10 anni. Vi consiglio di andare a cattolica perch ci sono i pinguini. oppure di andare al giardino del guasto, perch c una piscina, e di mangiare linsalata perch pulisce lintestino. isabella, 8 anni. un luogo dove potreste andare monterenzio perch c lo scivolo e le cascate, oppure a mirabilandia, perch ci sono tanti giochi divertentissimi: le montagne russe, la ruota panoramica e gli scontri. lorenzo, 8 anni. andate a nuoto, perch facendo questo sport si diventa alti, magri, con la schiena dritta e poi ci si rinfresca molto, soprattutto destate; inoltre vi consiglio di comprare una maglietta che si vede la pancia. lucia, 6 anni. alle persone grandi direi di comprarsi un animale, ma solo a quelle che li amano. alla mia mamma consiglio di di comprare un gatto, perch i cani non le piacciono, ma un gatto le farebbe compagnia. lina, 6 anni.

012345678910111213141516 Lex direttore della Caritas ospita alcuni profughi nella sua parrocchia alla Dozza: Ma anche noi facciamo fatica

Don Nicolini: Non c accoglienza senza lavorop mAuRo SARTIlavoro, innanzitutto. un miraggio. Vietato per i rifugiati, praticamente impossibile per tutti gli altri. Figuriamoci, non c lavoro per gli italiani, pensi se trovano un posto questi poveri ragazzi tunisini. Don giovanni Nicolini, parroco alla Dozza, appena fuori via Stalingrado, parla per esperienza personale. Non gli piace generalizzare, si limita a raccontare quello che stanno facendo lui e i suoi confratelli, qui, alla periferia della citt, in quella grande parrocchia porto-di-mare dove attraccano carrette un po da tutto il mondo. Ragazzi in cerca di un tetto, un lavoro, qualche soldo. o anche solo da mangiare. qui alla Dozza sono rimasti sei i giovani profughi (alcuni rifugiati, altri no) di cui don Nicolini si preso cura. Altri erano arrivati per poi andarsene subito: I pi sono rimasti poche ore, sperando di potersi fermare da parenti e conoscenti. In seguito sono letteralmente scomparsi. La maggior parte di loro ha vissuto forti delusioni, tanto pi che i loro pa-

r| foto di Chiara de Gregoris

Il

renti erano gi in difficolt e non avevano nessuna possibilit di ospitarli. Solo uno si fatto vivo tempo dopo, e poi rimasto qui. Cos il lavoro si trasforma in lavoretti. Con il vantaggio di avere in gestione un piccolo gruppo, pi facile da organizzare, visto pi di buon grado dallesterno. Cosa gli facciamo fare? Innanzitutto vediamo come far loro passare il tempo, che il problema pi grave visto che non possono avere un lavoro regolare: serve a dare un senso al tempo che passa. Per questo cerchiamo in qualche modo di ricompensarli, anche se siamo consapevoli di andare contro la normativa. e contro le disposizioni della Protezione civile. ma non c pi tempo, bisogna fare in fretta: i pi giovani rischiano di diventare manovalanza per la piccola criminalit, di andare a ingrossare le fila di chi si procura da vivere spacciando droga qualcuno infatti ha gi avuto dei contatti. C fretta, dice don Nicolini. ma non ha una risposta, non una sola. Lui, abituato

a correre dietro alle emergenze e a rischiare in proprio, questa volta fa fatica. Il tema dellimmigrazione lo affascina e lo spaventa: Il ministero degli Interni ha gestito questi ragazzi seguendo un obiettivo crudele: impossibile trovare lavoro per gli italiani, immagini per questi giovani. quelli ospitati qui in parrocchia poi sono soprattutto tunisini, la maggior parte passati per la Libia prima di arrivare in Italia. Come si esce da questa situazione? Non se ne esce: stiamo andando dritto verso il dramma pi nero. Abbiamo fatto passare il tempo inutilmente, ospitandoli, tamponando le situazioni Non vedo una via duscita. Noi qui gli facciamo fare dei lavoretti (imbianchini, giardinieri, assistenza allhandicap) ma abbiamo anche noi parecchi problemi. Il lavoro va messo al primo posto. La domanda che dobbiamo porci questa: cosa gli pos-

siamo far fare? ho supplicato lassessore di Bologna (Amelia Frascaroli, ndr) di fare come a milano, di organizzare velocemente un incontro per individuare delle soluzioni, coinvolgendo tutti. Per andare verso quella normalizzazione che al momento vedo molto difficile. Altro tema allordine del giorno riguarda la moschea. Nello specifico la realizzazione di tante piccole moschee di quartiere, idea che non dispiace allassessore al welfare Amelia Frascaroli che ha spiegato la sua opinione qualche settimana fa. Per come sono messe le cose ora, quello della moschea mi sembra un tema di secondaria importanza. moschea piccola o grande non mi sembra un fatto decisivo. Le persone straniere che conosco io non sentono questa esigenza. hanno altri problemi, problemi di sopravvivenza. ([email protected])

A Monteveglio lassociazione Streccapogn usa il lavoro nei campi come strumento di integrazione

i profughi DiVentano agricoltorip FRANCeSCo meLe

B

raccia e menti ridate allagricoltura. questo il curioso nome del progetto lanciato dallassociazione Streccapogn, che opera dalla fine del 2010 nei territori di monteveglio e del distretto di Casalecchio di Reno con lobiettivo di favorire il processo di rifondazione delleconomia locale attraverso lattivit agricola. Promossa della cooperativa Accaparlante e dallassociazione monteveglio citt di transizione, Streccapogn si fonda sullimpegno di numerosi volontari e sullinserimento lavorativo di persone svantaggiate o in difficolt.

ma c di pi. Con larrivo negli ultimi mesi dei profughi nordafricani racconta Paolo Degli esposti, referente e membro attivo dellassociazione il progetto si ampliato e ha visto il coinvolgimento di cinque ragazzi tunisini nel lavoro agricolo sui terreni messi a disposizione gratuitamente da alcuni agricoltori in cambio del loro ripristino e messa in produzione. Il modello che si vorrebbe sperimentare infatti quello di una rete rurale diffusa sul territorio che possa offrire opportunit occupazionali per molte persone. Attualmente vengono gestite dallasso-

ciazione tre situazioni produttive destinate a orti, frutteti e vigneti, impegnando nelle attivit di distribuzione presso i gas (gruppi di Acquisto Solidale) e mercatini locali circa una ventina di soci, con limpiego di una decina di persone attualmente in borse-lavoro autofinanziate in buona parte dalla stessa associazione ma anche da Asc Insieme. Il progetto ha lintento di dare due importanti prospettive prosegue Paolo Degli esposti - una di carattere ambientale, legata a un orizzonte di cambiamento nello stile di vita e di consumo; laltra di carattere sociale, poich lagri-

coltura anche uno strumento di integrazione dove generare relazioni nelle comunit, oggi sempre pi passive e assopite. Liniziativa ancora in fase di sperimentazione, ma si spera che nel 2012 possa andare a regime, cos da poter creare veri e propri posti di lavoro. Per partecipare come volontari a queste attivit non occorrono particolari esperienze in campo agricolo: basta avere voglia di mettersi in gioco, divertirsi e sudare. La ricompensa fatta di ottimo cibo e piacevoli relazioni. (www.bandieragialla.it)

012345678910111213141516 Sono 14 i milioni di chilometri percorsi allanno per laccompagnamento di anziani e disabili

Trasporto sociale: da bisogno a dirittouna realt sempre pi affidata al volontariato, che per non pu coprire il bisogno effettivop ANNALISA BoLogNeSI

M

entre la scure dei tagli continua ad abbattersi sul trasporto pubblico colpendo soprattutto i cittadini meno abbienti e gli abitanti della cintura, cresce anche il bisogno di chi, per motivi legati allet o a difficolt motorie, sui mezzi pubblici non pu pi salire. a queste persone che si rivolgono i molteplici servizi di trasporto sociale implementanti a Bologna e in tutta la regione da volontariato e cooperazione, spesso in stretta sinergia con gli enti locali e i servizi dei territori. Secondo lultima rilevazione regionale (dicembre 2009) ogni anno in emilia Romagna i servizi di trasporto sociale sono oltre 650mila per un totale di 14 milioni

di chilometri percorsi. Numeri impressionanti, che potrebbero peraltro essere di molto sottostimati, se si considera che solo una piccola parte delle organizzazioni di volontariato (appena il 5%) aveva risposto al questionario di rilevazione regionale. Dati, insomma, che fanno ben riflettere sul ruolo e la crescente importanza del trasporto sociale, non solo come ulteriore servizio di mobilit, ma come vera e propria chiave daccesso a diritti fondamentali, quali quello alla salute, allassistenza, al lavoro. ogni giorno i nostri volontari percorrono centinaia di chilometri per portare persone anziane o con disabilit a visite mediche, nei centri diurni, per garantire loro

laccesso ai servizi, alle cure, alla scuola o al lavoro. spiega il presidente di Auser Bologna, Secondo Cavallari Non si tratta solo di semplice trasporto, ma di una vera e propria attivit di accompagnamento e servizio alla persona. I volontari, infatti, non si limitano a trasportare anziani e disabili come farebbe un taxi o un mezzo pubblico, ma si relazionano con loro, li accompagnano sin davanti alla porta del servizio o dellospedale e spesso danno loro una mano nel disbrigo di pratiche o file. Il nostro obiettivo da sempre quello di trasformare i bisogni dei cittadini pi

deboli in veri e propri diritti esigibili. continua Cavallari Purtroppo per gli ingenti tagli agli enti locali e la crescita costante della domanda, dovuta al progressivo invecchiamento della popolazione, rendono sempre pi difficile per il volontariato coprire lintero bisogno di trasporto sociale. Per questo sempre pi necessario avviare azioni congiunte per rendere pi efficace lintervento e favorire il lavoro di rete tra le organizzazioni di volontariato, le cooperative sociali, le istituzioni e gli altri soggetti impegnati in questo campo. (www.auserbologna. it)

il Quinto alimento

Kilometro zero

riflessioni a filiera corta

Alla riscoperta della vendemmiap FRANCeSCA BoNo e SoFIA PIzzo

Acqua pubblica: dopo il referendump JoNAThAN FeRRAmoLA

S

ettembre il mese dedicato al vino, un prodotto ricco di storie e leggende, che riguardano anche la nostra terra. LAlbana un vitigno introdotto dai romani, che si coltiva in Romagna in particolar modo a Bertinoro, a cui legata storicamente. Si narra che nel 435 galla Placidia, figlia dellimperatore Teodosio, arriv nel paese. gli ospitali paesani le offrirono, in una rozza brocca di terracotta, il vino del luogo. estasiata dalla sua bont, esclam: Non cos umilmente ti si dovrebbe bere, bens berti in oro. Da allora il paese si chiam Bertinoro. unaltra leggenda narra che i padri cappuccini di Santarcangelo, esperti coltivatori di vite, in occasione di un banchetto servirono a un illustre personaggio una coppa del loro miglior vino rosso. Lospite chiese come si chiamasse, ma il vino non aveva ancora un nome, un frate fantasioso ebbe la risposta pronta: Sanguis

Jovis, Sangue di giove, ispirato al nome del colle su cui si ergeva il convento e al colore del vino, rosso come sangue. Cos nacque il nome tuttora in uso di Sangiovese. Per riscoprire la storia dei nostri vini le iniziative in regione sono tante. Il 18 settembre le cantine socie del movimento turismo del vino organizzano Benvenuta vendemmia. Nella settimana dal 15 al 19 settembre, invece, le Feste delluva animeranno le strade di Castenaso (Bo), Castellarano (mo) e Riolo Terme (Ra) con degustazioni, rievocazioni storiche, concerti e animazioni. Il bioagriturismo Dulcamara nella provincia di Bologna ha in programma per il 16 e 17 settembre A Cena con luva e per il 18 settembre la Festa della vendemmia e dellautunno. Infine a Valtidone (Pc) il wine Fest dura addirittura un mese, dal 4 al 25 settembre. (www.communeating. com)

A

ormai tre mesi dalla vittoria dei comitati referendari per la difesa dellacqua pubblica, cosa rimasto nei dibattiti, nelle abitudini, negli stili di vita e nelle politiche pubbliche? Che la materia fosse ostica e non si potesse immaginare un cambiamento di rotta da un giorno allaltro era noto, ma quella battaglia combattuta attraverso campagne innovative, partecipative e sociali sar servita almeno ad aumentare la consapevolezza collettiva che lacqua un bene pubblico da difendere? e soprattutto, lavranno capito i tanti amministratori locali del nostro territorio che quotidianamente devono gestire i servizi idrici? un aiuto in questo senso viene dalla Regione emilia-Romagna che organizza a Bologna per i prossimi 6 e 7 ottobre il workshop gratuito dal titolo Verso una green economy per lacqua, rivolto ad amministratori pubblici, aziende e

operatori tecnici ambientali. Il corso si pone lobbiettivo di introdurre innovazioni sia tecniche che amministrative nel sistema di gestione delle acque e degli scarichi urbani, tanto pi nella prospettiva di contrastare e adattarsi al cambiamento climatico, e di far conoscere approcci e tecniche che permettono un uso pi razionale della risorsa idrica. Insomma promuovere anche nel settore idrico quella innovazione (non solo tecnico scientifica ma anche culturale e amministrativa) che nel settore energetico sta rappresentando una formidabile leva per lo sviluppo economico. Per informazioni: www.wataclic.eu.

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inDoVina chi rimasto in citt?p mIhAI mIRCeA BuTCoVAN

losservatore romeno

q| fotografia di obliot (flickr)

N

onostante la crisi e nonostante le crisi, lestate rimane un periodo di partenze bollate col rosso e col nero, stagione di viaggi programmati con sempre maggiore cura verso il budget. e pure il last minute si trasformato: da moda e sinonimo di massima libert diventato per molti un necessario quanto indispensabile esercizio di sobriet economica. Sono ormai lontani un paio di decenni i tempi in cui si ritenevano sfortunati coloro che non potevano trascorrere le vacanze allestero. Per poi sorbirsi da parte degli amici esterofili lesibizione degli album di viaggio: ricordi talvolta confinati nel perimetro di un villaggio esotico con rigorosa cucina e animazione italiana. ormai sta scomparendo la tendenza a svuotarsi delle citt italiane durante il periodo estivo. e oggi sono sempre pi numerosi coloro che popolano le citt anche nei mesi pi caldi, sempre meno per scelta e sempre pi ingabbiati in decisioni che devono fare i conti proprio il caso di dirlo con crisi economica, disoccupazione, cassa integrazione, scomparsa progressiva dellistituto delle ferie dai contratti di lavoro. quando c un contratto di lavoro. Altri rinunciano alle vacanze a favore dei figli che vogliono viaggiare. Alcuni figli fanno lavoretti estivi per poi contribuire al bilancio di famiglia, sempre pi tendente al rosso. La diminuzione

e lassenza degli ammortizzatori sociali costringono a ricorrere agli ammortizzatori famigliari, destinati prima o poi a esaurirsi. Rimangono in citt anche coloro che non possono partire nemmeno per un breve ricongiungimento con le rispettive famiglie sparse per il mondo. Sono migranti che lavorano tutto lanno nel Belpaese e muovono leconomia, proprio come piace ai cumenda. I quali, se fosse possibile, ne farebbero volentieri a meno. Sono davvero molti gli immigrati che non possono ricongiungersi con le rispettive famiglie ma nemmeno possono visitarle nel periodo estivo. Perch non hanno documenti che possano loro consentire il transito alle frontiere. A tal proposito maurizio Ambrosini, sociologo di milano, si chiedeva gi qualche anno fa se i poveri non avessero diritto a vivere in famiglia.

ma sono ancora molti anche i turisti che si lamentano del caldo e dei rallentamenti nelle autostrade a causa di lavori di manutenzione. Per sentire un po di fresco basterebbe pensare soltanto un attimo a quelli rimasti in citt, a quelli che non sono mai partiti, a quelli che non possono partire. e poi guardare un paio di attimi dal finestrino a quelli che lavorano col bitume nei cantieri autostradali. Negli abitacoli con aria condizionata si registrerebbero meno insofferenze e i paragoni con gli stipendi dei politici e dei calciatori sarebbero oggetto di indignazione e non di invidia. Lo faceva notare Rino gaetano in tempi non sospetti: si andava al mare vivendo nel terrore che ci rubino largenteria. ma poi al rientro ci aspetta un caldo autunno con manovre di manutenzione delle buche e dei buchi sullautostrada della finanza dissestata. o sullautostrada dissestata della finanza in cui si viag-

giava a velocit oltre il limite consentito. Forse la stessa, drammatica, cosa. Dal parrucchiere e dal dentista leggeremo sui rotocalchi, consolati, che linsoddisfazione e la depressione post vacanziera che ci ha investiti nonostante il mare, la montagna, i parenti dei pranzi ferragostani e gli album da pubblicare su Facebook sempre pi un mal comune. Il mezzo gaudio sar ulteriormente dimezzato dal risveglio post manovra finanziaria. Saremo costretti a imparare a stare di pi in citt. La sopravvivenza nella calura estiva delle citt sar, come per molti emarginati e sfortunati lo da tempo, una questione di tutte le stagioni e di tutto lanno. e non sar facile sopportare lidea di non vedere ferie e vacanze allorizzonte del breve termine. Largenteria messa al sicuro nelle banche risulter rubata da insospettabili signori cui volevamo assomigliare.

sempreVerDip oLgA mASSARIDimenticate spiagge, mare e abbronzatura a puntino, tempo di ricominciare la routine della vita cittadina. ma tornare in citt significa anche rimettersi allopera nelle faccende domestiche: la spesa in primis. allora per questautunno dedichiamoci alla spesa equa, solidale e ecologica. come? Qualche consiglio per non sbagliare. frutta e verdura: rigorosamente quella di stagione e non confezionata, quindi stop alla cara insalata in busta, alle mele confezionate e imbustate e se proprio non riuscite a fare a meno delle banane, comprate quelle del mercato equo e solidale, cos avremo la sicurezza che i diritti dei lavoratori vengano rispettati. biscotti e merendine: assicuratevi che la confezione dei biscotti per la colazione sia riciclabile (ovvero non misto carta-plastica), cercate di scegliere merendine non confezionate singolarmente per ridurre in packaging. ma non sarebbe bellissimo far da s i biscotti? bevande: lacqua che esce dai rubinetti bolognesi pi che potabile, probabilmente non buonissima al gusto perch in alcune zone ha un sapore piuttosto duro, per questo basta una di quelle brocche che si vendono in farmacia con i filtri cambiabili. per le altre bevande cercate sempre di scegliere il vetro, 100% riciclabile. igiene personale: tornata di moda la classica saponetta per le mani, comoda ed ecologica; se preferite invece il sapone liquido usate le ricariche (che sono anche molto economiche). i consigli e le accortezze per una spesa eco sarebbero molti altri ancora, limportante cominciare lautunno con una dose massiccia di buona volont, il resto verr da s. (www.sottobosco.info)

impariamo a fare la spesa

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non parlate al conDucente

Tra i rifiuti del Brasilep IReNe SeRAFINouna decina di anni il Brasile vive una costante crescita economica, tanto da diventare il Paese simbolo del miglioramento e della speranza. Nonostante i progressi, per, il Brasile rimane il Paese delle grandi contraddizioni, delle situazioni estreme di povert e degrado che perdurano, e in certi casi peggiorano, nonostante laumento dei livelli di sviluppo sociale ed economico. Lincremento del consumismo sfrenato, in particolare, ha causato laumento di produzione di rifiuti solidi che sovraccaricano le discariche illegali. una situazione perversa raccontata dal documentario Lixo extraordinrio (spazzatura straordinaria) di Lucy walker, presentato agli oscar 2011 e premiato in vari festival. La pellicola negli ultimi mesi ha fatto nascere in Brasile un dibattito sulla situazione delle discariche (lixo) brasiliane sia sui quotidiani che a livello politico. Il film tratta del caso emblematico del lixo di gramacho, una delle discariche pi grandi del mondo, situata alla periferia di Rio de Janeiro, ma il fenomeno pu essere considerato rilevante in tutto il Paese. Il documentario ambientato nella discarica di Parnaba, piccola citt di 140mila abitanti nel nord-est del Brasile, dove vive unintera comunit costituita da decine di famiglie, nascosta allo sguardo di chi non vuole vedere. Sono i catadores de lixo ovvero persone che selezionano la spazzatura, separando le lattine dal vetro, la carta dalla plastica rivendendo i rifiuti selezionati per pochi

Il sogno di un autistap DoNATo uNgARoto guidando il 13 e uno scooter mi taglia la strada, dopo avermi superato; inchiodo per non tamponarlo, cercando di non far cadere i passeggeri in piedi. Non successo nulla, ma qualcuno impreca: o contro di me o contro lo scooterista; non so. Per calmarmi faccio come al solito; inizio a fischiettare la prima musica che mi passa per la testa. Chiss perch, mi esce il Va pensiero di giuseppe Verdi; forse per le mie origini bassaiole, tra Reggio e Parma. Subito mi si avvicina un cinese, che inizia a canterellare sul mio fischio. Va pensiero, sullali dorate; va, ti posa sui clivi, sui colli, ove olezzano tepide e molli laure dolci del suol natal! Al suo fianco arriva un v cumpr nordafricano. Del giordano le rive saluta, di Sonne le torri atterrate... oh mia Patria s bella e perduta. oh membranza s cara e fatal! La fila viene allungata da un vagabondo, sicuramente musicista di strada. Arpa dor dei fatidici vati, perch muta dal salice pendi? Le memorie nel petto riaccendi, ci favella del tempo che fu! Il mio coro personale si arricchisce di un bel ragazzo nero. o simile di Solima ai fati, traggi un suono di crudo lamento, o ti ispiri il Signore un concento che ne infonda al patire virt! Tutti gli altri passeggeri cantano, sono contagiati e il 13 sembra la Scala di milano; anzi, il Regio di Parma (copyright guareschi). Si alza un uomo con indosso la camicia verde della guardia Padana e urla: Non avete diritto di cantare questa canzone; il nostro inno. un nonno vestito da garibaldino gli mostra la zanetta e lo mette in fuga gridando: Verdi di tutti. un cicalino interrompe il coro e io cerco tra gli strumenti di bordo lorigine del trillo. un ges Bambino nero coi boccoli biondi mi si avvicina e dice: la sveglia. Apro gli occhi e mi lampeggiano davanti al muso i numeri 03:30. Devo alzarmi per andare a lavorare; sono di riserva e non so cosa andr a guidare. Poco dopo, in deposito, il capo mi annuncia che si ammalato un collega e che mi deve far uscire subito: dovr andare a guidare il 13. Chiss se il sogno diventer realt.

Da

centesimi a grandi imprese monopolistiche; una sorta di raccolta differenziata a prezzo zero fatta sulla pelle degli ultimi. qui non esistono diritti previdenziali o sociali che siano riconosciuti, ma solo imprenditori che controllano larea e politici che chiedono i voti di queste persone in cambio di qualche banconota. questa la caratteristica che accomuna le discariche brasiliane: la presenza di cittadine che sopravvivono grazie alla discarica vivendo in mezzo ai rifiuti. La spazzatura non viene solo selezionata per le imprese: spesso utilizzata per costruire le case e addirittura come cibo. La maggior parte degli uomini, donne e, quando non vanno a scuola, anche dei bambini, passano la giornata aspettando i camion che portano nuova spazzatura da selezionare, tra avvoltoi, sole cocente e odori nauseanti. La discarica di gramacho, che attualmente riceve 9mila tonnellate di rifiuti al giorno, dovrebbe essere eliminata grazie a un programma di recupero: al suo posto dovrebbe nascere, entro la met del 2012, unArea di protezione ambientale con estrazione di gas metano. Tuttavia nessun progetto stato formulato per le 2.500 persone che vi lavorano, tantomeno un piano di recupero per le innumerevoli realt simili presenti nel paese. Secondo il quotidiano o globo sono presenti altre sette grandi discariche clandestine solo nei pressi di gramacho: per questo importante continuare a denunciare questa situazione di grave degrado ambientale e sociale, ai limiti della dignit e del rispetto della vita umana.

S

La redazione di Piazza Grande risPonde aLLe Lettere PubbLicate sui quotidiani boLoGnesi

la posta Degli altri

Le cene dei single

lettera pubblicata su il resto del carlino del 26 agosto 201 1

Dalle ultime rilevazioni emerge che le famiglie bolognesi sono formate, per quasi il 50%, da una sola persona. sorprende che la grande distribuzione ignori questi dati e continui a offrire confezioni alimentari pluridose. il mio disagio di single acuito da una recente indigestione procuratami da un preparato per frittata sufficiente per 3-4 persone.

caro lettore, lei ha ragione su tutti i fronti, ma perch la prossima volta non ci invita a cena?

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I bolognesi lo chiamano Pa ra ra ra e lo conoscono per la sua sterminata conoscenza calcistica, ma Fidelis Igbinigi molto pi di un venditore ambulante. ecco la sua storia

Il sogno di Fidelisp SImoNe JACCA

F

idelis Igbinigi un signore nigeriano di 41 anni nato a Lagos, trasferitosi in Italia nel 1998, che di professione fa il venditore ambulante. Apparentemente anonimo, deve la sua notoriet a un intercalare quantomeno bizzarro che lo ha reso famoso e amato da quasi tutti i bolognesi con pi di 15 anni e meno di 40: pa-ra-ra-ra. Presenzia immancabilmente da anni tutte le sedute di laurea, da via zamboni a piazza San giovanni in monte a via delle Belle Arti. Dotato di una conoscenza calcistica disarmante, capace di elencare con impareggiabile precisione le formazioni delle pi svariate squadre di calcio dItalia e deuropa. Anche delle serie inferiori. Fidelis non ama il suo lavoro: Il mio non un lavoro. Lavorare per me vuol dire altro. Vendere roba scadente, acquistata dai cinesi, solo perch fai il simpatico non vuol dire lavorare. A Lagos Fidelis si laureato in Comunicazione di massa, per anni ha fatto il giornalista sportivo per la tv nigeriana, stato inviato per le olimpiadi di Atlanta 96 e per i mondiali di calcio di Francia 98. quello era un lavoro, facevo quello che mi piaceva, che avevo studiato. ero un professionista, stimato dai colleghi e dalla gente.

Nel 1998 viene in Italia, in Veneto, dove vive la sorella, e lascia provvisoriamente il suo lavoro. mia sorella voleva che stessi con lei, con la sua famiglia, ha fatto di tutto perch non me ne andassi, diceva che qui sarei stato bene. ho cominciato a lavorare in fabbrica a Padova, nel 1999. Poi sono andato a Torino nel 2001, sempre come operaio, allottomeccanica, e infine nel 2005 mi sono trasferito a Rovigo, dove ho cominciato questa specie di lavoro. Con mia sorella non parlo pi. Fidelis da sei anni conduce una vita diversa da quella che ha sempre desiderato: mi alzo alle 7, prendo il treno delle 8.30 per Bologna, comincio a girare la citt, per tutto il giorno, vendendo fazzoletti e calzini. Torno a casa con il treno delle 18, bevo una birra e vado a dormire, perch sono troppo stanco. La vita di un lavoratore senza lavoro. Si sposato nel 2006, da sua moglie ha avuto due figli che ora vivono in Nigeria, ai quali manda ogni mese quasi tutto quello che guadagna. ha altri tre figli, uno a Londra e due in Nigeria, avuti da precedenti relazioni. A Rovigo vive solo, con quello che rimane dei suoi bonifici. ma ancora per poco: Tra qualche mese torner in Nigeria, chieder un finanziamento, aprir un canale televisivo, e

Q| fotografia di eva Brugnettinitorner a fare il giornalista di calcio. Fidelis non ama molto lItalia. La ama a met: LItalia un posto strano, unico. Da nessuna altra parte al mondo una persona come me potrebbe tornare a casa con 70 euro vendendo calzini e fazzoletti. Probabilmente in altri luoghi questo lavoro sarebbe impossibile oltre che scarsamente redditizio. ma lItalia anche il paese dove chi ti sorride, chi ti stringe la mano, non ti stima, non ti apprezza: le persone sono apparentemente cordiali e simpatiche, ma fondamentalmente diffidenti e ciniche. Sono tendenzialmente finte. Facebook annota Fidelis Igbinigi tra i personaggi pi noti di Bologna. Lui ne contento e risponde ai suoi fan, a cui vuole bene: quando sar in Nigeria li verr a trovare. Sono in gamba e sono il ricordo migliore dellItalia che porter con me. Ci crediamo, con qualche eccezione. ([email protected])

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Lettera a due amici di stradap mARCo guIDI

C

ari amici, permettete che vi chiami cos, ho le mie ragioni. Anche perch di uno di voi sono diventato davvero amico e per quel che riguarda laltro, spero che, in qualche modo, mi consideri tale. Il primo di voi sta da anni in Italia, mutilato (un incidente sul lavoro nel natio kosovo, mi ha spiegato), parla bene italiano e con lui commentiamo sempre le vicende di casa nostra e quelle dei Balcani in cui ha lasciato parenti e amici. Chiede lelemosina con molta dignit, conosce tutti e tutti conoscono lui. Se gli dai una moneta ti ringrazia, se non gliela dai ma lo saluti e magari ci fai due chiacchiere contento ugualmente. mi ha spiegato che lui ha una pensione

di invalidit delle ferrovie jugoslave, ma deve trattarsi di pochi spiccioli, viste le continue inflazioni di laggi, e per di pi non si capisce bene se e quando gli arrivi. ha una famiglia numerosa e parecchi acciacchi, spesso negli ultimi tempi manca dalla sua posizione, in fondo al portico vicino alla chiesa. Sono andato al maggiore per degli esami, spiega, oppure dal dottore, o in farmacia. una persona saggia, uno che si vede che ha patito e conosce i lati meno dolci della vita, una persona con cui fa piacere scambiare idee o almeno un saluto. La sociologia lombrosiana (e ce ne sono ancora tanti, travestiti da scienziati moderni di seguaci di Lombroso) ne farebbe un

parassita, un pericolo sociale. Labitudine giornaliera invece ne fa uno che si arrangia e vive come pu (probabilmente nemmeno troppo male visto il numero dei suoi aficionados), ma che ha qualcosa da dare in cambio di quello che chiede. e se qualcuno non lo capisce peggio per lui. Laltro amico di pelle nera, dal fisico direi Africa occidentale. Parla pochissimo, sta allangolo di una strada nemmeno troppo frequentata, porge un berretto logoro. I primi tempi pareva che si vergognasse, continua a parlare a bassissima voce, di italiano ne sa poco. Per ha qualcosa negli occhi quando ti guarda e ti ringrazia. evidentemente riesce

a campare con le elemosine, anche se non appare messo bene, anzi. un giorno abbiamo scambiato qualcosa di pi del saluto, ed venuta fuori la solita storia. Fuga da un paese dove pi facile morire che vivere, speranze, lavoretti saltuari, poi la crisi e pi nulla. e ora a tendere il berretto in strada. I bolognesi sono generosi, sorride appena. una buona notizia. Spera di non dover vivere sempre cos, di trovare qualcosa da fare. Intanto per campa. e ringrazia dellobolo con i grandi occhi mansueti. Incontro i due miei amici ogni volta che esco per andare dal giornalaio o in tabaccheria, senza di loro la mia giornata inizierebbe male.

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spalle alla porta Da Parigi i risultati delledizione 2011

Homeless world cup: vince la Scoziap eNRICo CAmANA

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cozia messico 4-3. La folla in delirio, i fotografi si assiepano e i nuovi campioni del mondo baciano la coppa, portando in trionfo lambito trofeo. Tutto regolare, ma... come mai i giocatori sono solo quattro? e perch il campo cos piccolo? ma soprattutto, perch non siamo in uno stadio, ma in un parco? Forse perch il mondiale appena vinto dalla Scozia una competizione particolare, riservata da sempre unicamente a squadre di homeless provenienti da tutto il mondo. giunta al nono appuntamento, ledizione 2011 del torneo si svolta a Parigi nel parco di Champ de mars dal 21 al 28 di agosto, vedendo la partecipazione di 48 squadre iscritte alla sezione maschile e 12 in quella femminile. questanno la vittoria andata alla squadra scozzese, che domenica 28 agosto, in una finale molto combattuta, ha sconfitto la rappresentativa messicana per 4 a 3. Le due squadre hanno terminato il primo tempo sul 2 a 2, e solo nella seconda met la Scozia ha saputo distaccare i rivali grazie a una doppietta di william mcLean, gi autore del pri-

la squadra scozzese festeggia la vittoria |S

mo gol. Anche nella sezione femminile il messico ha raggiunto la finale, ma stato nuovamente sconfitto dalla squadra avversaria, in questo caso il kenya. Le keniote hanno battuto le messicane sempre per 4 a 3, dilagando nel primo tempo, conclusosi sul 3-0. Nel corso della ripresa un netto recupero del messico ha in parte arginato lo svantaggio, e per la squadra africana si resa necessaria una quarta rete, che le ha assicurato vittoria e coppa. Le 64 rappresentative partecipanti al torneo, tutte selezionate nel corso delle precedenti singole fasi nazionali, si sfidano in match di 14 minuti, divisi in due tempi, su campetti di 22 metri per 16. Le squadre sono composte da tre ti-

tolari e un portiere pi quattro riserve, per un totale di otto giocatori. Let minima di 16 anni e lessere homeless o richiedente asilo ovviamente il requisito primario per essere ammesso a competere. Il torneo per non che la punta delliceberg di unorganizzazione sportiva molto pi ampia che, da quando stata istituita nel 2001, si calcola abbia gi toccato circa 100mila persone senza dimora. gli homeless partecipanti alle fasi nazionali sono infatti beneficiari di numerose iniziative finalizzate al reinserimento sociale attraverso la pratica sportiva. Secondo fonti dellorganizzazione, nel 74% dei casi in seguito alla partecipazione a tali programmi gli homeless

hanno migliorato la propria situazione personale. In alcuni casi i partecipanti si sono addirittura avviati verso una carriera di calciatori professionisti o semiprofessionisti. La rilevanza e lattenzione generale sulla coppa dei senzatetto aumentata in modo considerevole negli anni, e il coinvolgimento di grandi sponsor come Nike, uefa e Telmex ne un evidente segnale. Nel 2006 stato girato un documentario dal titolo kicking it, diretto da Susan koch e Jeff werner, presentato nel 2008 nel corso del Sundance film festival. Ledizione 2012 del Torneo si terr a Citt del messico, mentre nel 2013 gli homeless si sfideranno a Poznan, in Polonia. ([email protected])

fischio dinizio?p gIANLuCA moRozzI

cronaca Delle partite preceDenti

ed ecco che si ricomincia, anzi no: stiamo scherzando, si sciopera. eravamo gi tutti pronti ad affrontare la roma, una roma appena eliminata dalle coppe europee, col caso t e la fronda contro lallenatore, una roma battibilissima, secondo tutti noi tifosi, ma niente. sciopero dei calciatori, si rinvia. e allora? otti e allora aspettiamo due settimane, fiorentina-bologna, per capire quanto vale questa squadra. intanto, fino qui, c da registrare un insolito ottimismo. sar che il mister, bisoli, ci piace. sembra un po un ultr atterrato in panchina, bello rude, diretto, nato a porretta, oltretutto, quindi uno di casa. sar che la squadra s a trazione anteriore ma le squadre di bisoli in genere prendono pochi gol, insomma: settemila persone per un bologna-padova di coppa italia non sono pochissime, il ventuno di agosto. tutto questo dopo la solita estate delirante, con Viviano praticamente regalato per un assurdo, incredibile, talmente goffo da sembrare sospetto dietrologia? - errore alle buste, con bagni licenziato dopo unintervista sgradita, e sopratutto, col caso ramirez. ramirez, e i suoi simpaticissimi procuratori. apriamo una parentesi. che ramirez sia forte, va bene, ci sembra a tutti di poterlo garantire. poi, come diceva mio padre ventanni fa di una mia ex fidanzata, se rompe cos tanto a 19 anni immaginati a 30, ecco: vale anche per gaston. che se ne vuole andare, che non sta bene a bologna, che si sente limitato, che vuole ambire a traguardi pi ambiziosi... Dunque, io sto scrivendo questo pezzo a due giorni dalla fine del mercato. t due giorni ramirez potrebbe essere ancora qui con noi o giocare, diciamo, nella ra fiorentina wow, che grandissimo salto di qualit! -, per cui scriver in base alle due ipotesi, ramirez che resta, ramirez che parte: 1- abbiamo fatto bene a tenerlo, un grandissimo, purissimo talento, lo scorso anno si visto solo a sprazzi, per forza, era il primo anno in italia, arrivato nel delirio porceddiano quindi senza stipendio, si infortunato subito, e comunque quel sinistro al volo con la lazio, la mezza girata al novantesimo col cagliari, il tocco da biliardo a lecce, quel gran gol sempre a cagliari in coppa italia, quel gran sinistro sempre in coppa col modena, be, il talento si vede eccome, quattro gol in campionato, tre in coppa al primo anno, vedrai alla seconda stagione come esploder, anche pastore il primo anno ha fatto fatica; 2- abbiamo fatto bene a venderlo, giocava bene una partita s e quattro no, stava sulle scatole a tutto lo spogliatoio Di Vaio in primis, se la tirava pi di paris hilton, il suo procuratore era simpatico come un calcio in bocca, ha fatto la miseria di quattro gol in campionato, uno pi di gimenez che ha giocato la met di lui, e poi pastore, va bene, ma mica maradona, poi, pastore. per il resto, dietro Di Vaio, acquafresca e ramirez vedi il caso 1 - c alessandro Diamanti in gran spolvero, gi un beniamino del pubblico, in porta c gillet, ci sono un po di incognite in difesa morleo star bene? loria come sar? rickler che fine ha fatto? -, qualcosa da scoprire t aider?, crespo? -, c da vedere Khrin, che lanno scorso non in pratica esistito, insomma, lattesa tanta, la fiducia anche, la speranza che i grandi pilastri Di Vaio, portanova, perez, mudingayi - facciano il loro dovere, che la mano dellallenatore si veda... ne parliamo tra due settimane, quando si scender in campo. si spera.

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com lInfanzIa dI unautrIce dI fumettI? gIulIa sagramola lha raccontato nel suo lIbro desordIo bacIo a cInque

cos nasce una fumettistap PIeTRo SCARNeRA

di Bacio Q| la copertina16 euro) a cinque (topipittori,

il sito web di Giulia sagramola www.giuliasagramola.it

In

Italia assistiamo a uno strano paradosso: i fumetti vengono considerati spesso una cosa per bambini, ma sono pochissimi gli autori che realizzano libri per ragazzi. A porre rimedio ci ha pensato giulia Sagramola, che con Bacio a cinque inaugura la collana gli anni in tasca graphic della casa editrice Topipittori. Nata a Fabriano nel 1985, fumettista, illustratrice e molto altro, in Bacio a cinque giulia racconta la sua infanzia, da zero a dieci anni. unottima occasione per scoprire come nasce una fumettista. La cosa che colpisce in Bacio a cinque la memoria ultra-dettagliata che conservi della tua infanzia. Veramente ti ricordi tutto? Io sono abbastanza logorroica, e a casa mia peggio. A pranzo e a cena si sta insieme, si parla, si raccontano aneddoti familiari. Le cose che ho messo nel libro in casa si sono sempre raccontate. Cos quando leditore mi ha contattato, ho iniziato a scriverle. Poi ho iniziato a ragionare su quello che mi dicevano, a fare domande, a parlare con i miei nonni. Per impressionante, ti ricordi tutti i tuoi amici di quando eri bambina! ho molta memoria, ma una memoria trasversale, mi ricordo solo quello che mi pare! Per qualche motivo mi sono rimaste impresse quelle persone, quegli atteggiamenti. Di sicuro il punto di vista molto soggettivo, e se vai a parlare con

gli amichetti di cui ho raccontato probabilmente ti diranno cose diverse. Per non ho inventato niente. Mentre disegnavi hai pensato che ti avrebbe letto un pubblico di bambini? Il linguaggio lho mantenuto abbastanza semplice, come se fosse un diario della mia infanzia, ma in generale il mio stile che si adatta bene. Penso che il libro abbia abbastanza filtro per essere letto da un bambino, ma che sia una lettura adatta anche agli adulti. Alcuni mi hanno scritto perch si sono ritrovati in quello che ho raccontato, magari perch hanno la mia stessa et. Al posto delle tradizionali presentazioni stai facendo un tour di laboratori per bambini. Come funzionano? Di solito spiego perch ho fatto questo libro, poi d delle suggestioni visive, faccio vedere ai bimbi delle pagine del libro, spiego che cosa ho raccontato... gli d degli input, poi gli insegno delle cose base su come fare un fumetto e ognuno di loro deve pensare a ricordi propri e raccontarli. Nel libro racconti dei giornalini che autoproducevi da piccola... Facevo dei libretti per mia sorella, e anche un giornalino, La voce di noi bambini. ma era merito dei miei genitori che sono stati attenti a darmi molti stimoli da piccola. In generale i miei non amavano i giocattoli precostruiti: per esempio io

non avevo gli album delle figurine, per ogni tanto se ne comprava una. gli album erano fatti in casa: mio padre disegnava le pagine e poi la figurina la completavo io, cos avevo la Sirenetta met disegnata dalla Disney met disegnata da me. molto meglio rispetto a un album dove devi solo attaccare! La dimensione del gioco evidente anche nelle cose che fai adesso. Le elenco brevemente: fumetti autoprodotti e non, illustrazioni, po-

ster, borsine, spillette e anche dei pupazzi-mostro... ma in tutto ci tu come ti definisci? Fumettista? Illustratrice? Grafica? mi sento molto legata al fumetto, quando mi chiamano illustratrice laspirante fumettista dentro di me protesta. Illustratrice va bene nel senso pi ampio, usare limmagine dove serve, non limitarti... le immagini si usano dappertutto per cui viene proprio voglia di dire proviamo. ([email protected])

CiNEMA/1

CiNEMA/2

SoMe PRefeR CAkeToRNA A BoLogNA Some PReFeR CAke, LuNICo FeSTIVAL INTeRNAzIoNALe IN ITALIA INTeRAmeNTe DeDICATo AL CINemA LeSBICo. APPuNTAmeNTo DAL 22 AL 25 SeTTemBRe 2011 AL NuoVo CINemA NoSADeLLA (VIA DeLLo SCALo 21/VIA LoDoVICo BeRTI 2/7). oRgANIzzATo DA FuoRICAmPo LeSBIAN gRouP, CoN LA DIRezIoNe ARTISTICA DI LukI mASSA, IL FeSTIVAL gIuNge queSTANNo ALLA SuA quIN-

teRRA Di tutti fiLM feStivALLe RIVoLuzIoNI NoRDAFRICANe, Le LoTTe PeR LAmBIeNTe e Le NuoVe eNeRgIe, Le gANg gIoVANILI e Le PeRIFeRIe meTRoPoLITANe: A BoLogNA DAL 6 AL 9 oTToBRe ToRNA LA RASSegNA DI CINemA SoCIALe PRomoSSA DALLe oNg CoSPe e gVC, CoN DoCumeNTARI e RePoRTAge DA TuTTo IL moNDo. Le PRoIezIoNI SI TeRRANNo AL CINemA LumIRe DI BoLogNA (VIA Azzo gARDINo 65/B) . NeL FRATTemPo, SoNo 245 e PRoVeNgoNo DAI CINque CoNTINeNTI I VIDeo CANDIDATI ALLA RASSegNA DI DoCumeNTARI e CINemA SoCIALe DAL SuD DeL moNDo PRomoSSA DALLe oNg CoSPe (CooPeRAzIoNe PeR Lo SVILuPPo DeI PAeSI emeRgeNTI) e gVC (gRuPPo DI VoLoNTARIATo CIVILe). IL PRogRAmmA SAR DISPoNIBILe DA SeTTemBRe SuL SITo weB www.TeRRADITuTTIFILmFeSTIVAL.oRg.

TA eDIzIoNe PeR CeLeBRARe Come SemPRe LA RICChezzA DeL CINemA e DeLLImmAgINARIo LeSBICI. INFoRmAzIoNI Su www.SomePReFeRCAkeFeSTIVAL.Com.

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Il documentario I wish racconta una storia a lieto fine nata dallincontro fra un regista e un homeless di San Francisco

dalle stalle alle stellep CLAuDIo CANNISTR, DISegNI DI PAoLA SAPoRI

I tre desideri di Moisesp ALAIN VeRDIAL RoDRIguez

Ariete

TeRzA DeCADe uN Po IN CRISI

Bilancia

DIFFICILe SITuAzIoNe PeR I NATI INToRNo AL 10 oTToBRe

P

otrebbe sembrare una fiaba ma non lo . Si tratta di una storia vera, incredibile e sorprendente. moises Corbins, un uomo nordamericano di 57 anni, homeless da pi di 20, tossicodipendente e con una disagiata situazione familiare, ha avuto la fortuna di abitare nella stessa citt in cui vive il regista spagnolo Francisco guijarro, San Francisco. Il cineasta voleva girare un cortometraggio sulla vita di un senza tetto della costa ovest degli Stati uniti, e cinque minuti di chiacchiere allinterno di uno Starbucks sono stati pi che sufficienti per decidere che moises sarebbe stato il protagonista del suo film. Il cortometraggio, intitolato I wish (in inglese io desidero), sincentra su moises Corbins e i tre sogni che vorrebbe vedere realizzarsi: assaggiare una paella spagnola, sfiorare il mediterraneo, e poter vedere con i propri occhi il famoso quadro guernica, di Pablo Picasso. guijarro ha presentato il film allottava edizione del Notodofilmfest (aprile 2010), festival spagnolo di cortometraggi, ottenendo il primo premio del pubblico grazie allappoggio raccolto da moises a San Francisco e alla campagna pubblicitaria che guijarro ha

Corbins r| moisesscena in una

del documentario di francisco Guijarro

Toro

TReND FAVoReVoLe PeR I NATI INToRNo AL PRImo mAggIo

Scorpione

SI ComINCIA IN BeLLezzA e SI FINISCe mALuCCIo. moLTo DIPeNDe DA VoI!

GemelliFoRTe RIPReSA NegLI AFFeTTI e NeL FISICo

Sagittario

realizzato in Spagna. entrambi sapevano che vincere il festival avrebbe dato lopportunit a moises non solo di presentarsi di persona a ritirare il premio, ma anche di realizzare i suoi tre desideri. Anche se con un anno di ritardo, causa la mancanza di documenti per il viaggio e leruzione del vulcano islandese che nellestate del 2010 ha bloccato il traffico aereo di mezzo pianeta, moises Corbins atterrato a madrid lo scorso aprile, e la citt di mlaga, sede del festival, stata la sua prima tappa. in questa citt del sud della Spagna che moises riceve finalmente il premio e soprattutto dove esaudisce il primo dei tre desideri: mangiare la fantastica paella della mamma di Francisco guijarro. Le ulteriori 10 ore di treno da mlaga a Valencia non hanno rappresentato

un disagio sapendo che una volta arrivato avrebbe potuto vedere il mar mediterraneo per la prima volta nella sua vita. Il terzo dei suoi sogni lo ha potuto realizzare appena due mesi fa, visitando il museo Reina Sofa di madrid e ammirando lopera maestra di Picasso, guernica, prima di iniziare il viaggio di ritorno verso San Francisco, con commozione e un muchas gracias rivolto ai giornalisti presenti nellaeroporto. e ora, dopo aver esaudito i propri desideri ci si domanda cosa far moises Corbins della sua vita. La risposta che lui stesso ha dato ai giornalisti del festival stata netta e sincera: Cercare di rendere possibili i sogni degli altri. Il documentario I wish si pu guardare anche on line, allindirizzo http:// www.ifc.com/videos/i-wish.php. ([email protected])

Le ComBINAzIoNI ASTRALI PeRmeTToNo PASSI AVANTI

Cancro

I NATI DAL 6 AL 14 LugLIo RISeNToNo DeL PASSAggIo DI SATuRNo

CapricornoLA PReSSIoNe SI ALLeNTA A FINe meSe, mA NoN SIeTe FRA I SegNI FAVoRITI

Leone

TeRmINATe CI Che AVeTe IN meNTe, mA NoN meTTeTe ALTRA CARNe AL FuoCo

Acquario

NumeRoSI ALTI e BASSI. eVeNTI CoNCeNTRATI A FINe meSe

Vergine

SFRuTTATe A DoVeRe LA PRImA PARTe DeL meSe

mARTe gARANTISCe ComPeTITIVIT e INTRAPReNDeNzA ALLA TeRzA DeCADe

Pesci