Periodico Il Grillo - anno 5 - numero 39 - 26 novembre 2011

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Anno 05 - numero 39 - 4000 copie in distribuzione gratuita - web: www.periodicoilgrillo.com - mail: [email protected] - 26 novembre 2011 S. Leonardo SAN SALVO - A pagina 3 SPORT - A pagina 3 Biomasse, Stanisci: «Si stravolge la vocazione naturale ed agricola» MONTEODORISIO - A pagina 2 di Tiziana Smargiassi segue in terza POLITICA Pro Vasto nel cuore, i tifosi tornano a manifestare Menna lascia l’IdV; Palomba: «Circolo Coeso» segue in quarta Ivo Menna vuole la tessera del PD, ma il partito frena segue in seconda Assolto La Rana: «Apparati deviati dello Stato contro di me, finito un incubo» La “fine di un incubo” e “per 8 lunghi anni abbiamo parlato del nulla”. Il magistrato Antonio La Rana e l’avvocato Giuseppina Di Risio parlano della conclusio- ne, l’altro giorno al Tribunale di Vasto, della lunga vicenda giu- diziaria che ha visto coinvolto in prima battuta La Rana, unita- mente ad altre 11 persone a vario titolo coinvolte in un processo, diviso tra Bari e Vasto, protrat- tosi in un arco temporale di ap- punto 8 anni, che ha avuto la sua origine nell’agosto del 2003. VASTO - Sta facendo discutere l’ultima trovata dell’Amministrazione comunale vastese che, su Corso Garibaldi, a fianco il Palazzo di Città, ha fatto costruire un discutibile e inspiegabile sparti- traffico, ingegnosa ‘opera’ che non è stata gradita da alcuni commercian- Contestata la realizzazione dello spartitraffico VASTO – Exploit della Pietro- cola agli internazionali di nuoto svoltisi in Francia. segue in quarta NUOTO Marussia Pietrocola conquista due ori in Francia LA LETTERA segue in quarta E’ vero: anche se spesso bisogna aspettare un bel po’, alla fine i buoni vincono sempre. Nove anni di noi. Ed ora ridiamoci sopra! offsetpoint.net di Michele Tana di Michele Del Piano Ivo Menna, candidato sindaco alle recenti elezioni ammini- strative con la lista 'La Nuova Terra', ha chiesto di iscriversi al Partito democratico. di Giuseppe La Rana

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Periodico Il Grillo - anno 5 - numero 39 - 26 novembre 2011

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Anno 05 - numero 39 - 4000 copie in distribuzione gratuita - web: www.periodicoilgrillo.com - mail: [email protected] - 26 novembre 2011 S. Leonardo

SAN SALVO - A pagina 3 SPORT - A pagina 3

Biomasse, Stanisci: «Si stravolge la vocazione naturale ed agricola»

MONTEODORISIO - A pagina 2

di Tiziana Smargiassi

segue in terza

POLITICA

Pro Vasto nel cuore, i tifosi tornano a manifestare

Menna lascia l’IdV; Palomba: «Circolo Coeso»

segue in quarta

Ivo Menna vuole la tessera

del PD, ma il partito frena

segue in seconda

Assolto La Rana: «Apparati deviati dello Stato contro di me, finito un incubo»

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La “fine di un incubo” e “per 8 lunghi anni abbiamo parlato del nulla”. Il magistrato Antonio La Rana e l’avvocato Giuseppina Di Risio parlano della conclusio-ne, l’altro giorno al Tribunale di Vasto, della lunga vicenda giu-diziaria che ha visto coinvolto in prima battuta La Rana, unita-mente ad altre 11 persone a vario titolo coinvolte in un processo, diviso tra Bari e Vasto, protrat-tosi in un arco temporale di ap-punto 8 anni, che ha avuto la sua origine nell’agosto del 2003.

VASTO - Sta facendo discutere l’ultima trovata dell’Amministrazione comunale vastese che, su Corso Garibaldi, a fianco il Palazzo di Città, ha

fatto costruire un discutibile e inspiegabile sparti-traffico, ingegnosa ‘opera’ che non è stata gradita da alcuni commercian-

Contestata la realizzazione dello spartitraffico

VASTO – Exploit della Pietro-cola agli internazionali di nuoto svoltisi in Francia.

segue in quarta

NUOTO

Marussia Pietrocola

conquista due ori in Francia

LA LETTERA

segue in quarta

E’ vero: anche se spesso bisogna aspettare un bel po’, alla fine i buoni vincono sempre.

Nove anni di noi. Ed ora

ridiamoci sopra!

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se

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t.n

et

di Michele Tana

di Michele Del Piano

Ivo Menna, candidato sindaco alle recenti elezioni ammini-strative con la lista 'La Nuova Terra', ha chiesto di iscriversi al Partito democratico.

di Giuseppe La Rana

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Autorizzazione del Tribunaledi Vasto n. 115 del 17.04.2007

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VASTO - CRONACA

Biomasse, Stanisci: «Si stravolge la vocazione naturale ed agricola»

Ivo Menna vuole la tessera del PD, ma il partito frena

POLITICA - SEGUE DALLA PRIMA

Ma il partito frena e dice: “la tua richie-sta dovrà essere valutata da un'apposita commissione”. L'ambientalista non ci sta e replica: "Perché non hanno fatto obiezioni quando alcuni assessori attuali sono entrati nel partito dopo essere as-sessore di Alleanza nazionale e nel cen-trodestra all'epoca di Tagliente?".Menna ha scritto una lettera al leader na-zionale dei democratici, Pier Luigi Ber-sani, ai parlamentari abruzzesi Giovanni Lolli e Giovanni Legnini, e ai segretari regionale e provin-ciale del Pd, Silvio Paolucci e Camillo Di Giuseppe. Due le motivazioni che han-no portato Ivo Menna a chiedere la tessera del PD."La prima è relativa alla recente svolta che a livello nazionale vede la composizione

di un nuovo governo composto da tecnici del neo presidente Mario Monti in una fase dura e difficile per l’Italia intera. La seconda è dettata dal fatto che rilevo un certo deficit nel partito sulle tematiche ambientali, proprio in un crescendo di alterazioni climatiche i cui effetti vengo-no ad abbattersi sul pianeta e sul nostro paese come catastrofi e distruzioni.”

“Non comprendendo i motivi del rifiuto - scrive Ivo Menna nella lettera indirizzata

ai massimi responsabili del Pd - sono sicuro che prenderete in conside-razione questa mia co-municazione/richiesta di iscrizione speran-do che le pratiche che sono state messe in atto vengano chiarite e sop-presse per fare posto a pratiche democratiche e trasparenti".

POLITICA - VASTO

Di Giuseppe (PD): «La maggioranza non cambia»

A Monteodorisio sarà realizzata una centrale a biomasse da 1MW di potenza. A comunicarlo, nel pieno del tunnel mediatico nel quale si è alzato il coro dei no per la centrale recentemente autoriz-zata a Vasto, è proprio il sindaco del centro del vastese. “Nel Corso dell’ultimo Consiglio Comunale del 07/11/2011 – ha spiegato Ernesto Sciascia - il Co-mune di Monteodorisio (Ch) a conferma degli im-pegni assunti per la promozione delle fonti rinno-vabili per la produzione di energia, ha deliberato l’approvazione di uno schema di convenzione con la Società Obala srl, che prevede l’installazione di una centrale cogenerativa alimentata a biomasse all’interno del bacino dell’area industriale della Valsinello, sito sul suo territorio comunale.”«Siamo in attesa di visionare progetti ed approva-zioni varie – sottolinea il capogruppo dell’oppo-sizione Nicola Stanisci - ma nel frattempo tengo a sottolineare la scarsissima informazione e co-noscenza degli amministratori sul funzionamento e sulle caratteristiche tecniche, sui problemi del-

la salute umana, sui rischi ambientali, vantaggi, svantaggi e quant’altro c’è da sapere sugli impian-ti a biomasse. Quello che sembrerebbe interessa-re per il momento è il ristoro ambientale annuale (45.000,00 Euro), qualche promessa di posto di lavoro e assicurarsi che venga installato sul nostro territorio altrimenti potrebbe essere realizzato a poche centinaia di metri su altri comuni.»

Stanisci, nel sottolineare come la Val Sinello sia già “compromessa riguardo il grado di sostenibi-lità ambientale” vista la presenza di una centrale turbogas, dell’impianto CIVETA, allevamenti di animali e altre attività industriali ed artigianali, sostiene che la città di Monteodorisio “ha dato gia il suo contributo al protocollo di Kioto con i 10 MW circa di produzione di corrente elettrica pro-venienti da impianti fotovoltaici”.“Ci si potrebbe accontentare e ritenersi più che soddisfatti – conclude Stanisci - e invece si sta stravolgendo il paesaggio e la vocazione naturale agricola del territorio collinare.” (S.M.)

Rubate le ostie nella Chiesa di S. Giovanni Bosco

Mercoledì sera, du-rante la Messa delle 18.30, don Pasquale Santoro, non ha tro-vato la chiave per aprire il tabernaco-lo. Quando dalla sa-crestia è arrivata la chiave di riserva ed è riuscito ad aprire, ha trovato il tabernaco-lo vuoto: mancava la pisside che conserva le ostie consacrate.Sgomento e sconcer-to nella chiesa di San Giovanni Bosco ai Salesiani. Qualcuno, tra le 9.30 del matti-no e le 5 del pome-riggio, ha portato a termine il furto sacrilego nel sacro tempio. Dell'episodio sono stati subito informati il vescovo della diocesi di Chieti-Vasto, mon-signor Bruno Forte, ed i Carabinieri della locale Compagnia. La pisside ha un valore economico scarso, ma c'è timore che l'obiettivo fossero le ostie consacrate per chissà quale tipo di 'cerimonia' o 'messa nera'. (A.O.)

"Ci sono delle discussioni su singoli temi, ma non ci sono grossi problemi”. Lo annuncia il segretario provinciale del PD, Camillo Di Giuseppe all'indomani della verifica di maggioranza dei par-titi di centrosinistra che amministrano il Comune di Vasto. Ed aggiunge: «La maggioranza non cambia», in risposta a quanti avevano creduto in una possibile variazione dello scacchiere politico che vedeva esclusa l'area più 'estrema del-la sinistra' per giungere ad una nuova maggioranza tra PD, Giustizia Sociale ed alcuni gruppi del Centro. Le forze politiche si sono ritrovate attorno a un tavolo per discutere tra loro prima di presentarsi davanti al sindaco, Luciano Lapenna. “Presto le forze politiche della coalizione dirameranno una nota congiunta” - ha concluso Di Giuseppe.

SPORT

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Pro Vasto nel cuore, i tifosi tornano a manifestare

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SEGUE DALLA PRIMA PAGINA

Contestata la realizzazione dello spartitraffico

Nostalgia o necessità, sta di fatto che sono sempre tanti i tifosi che non hanno manda-to giù la scomparsa della Pro Vasto, fino all’estate 2010 militante in Seconda Divi-sione, o che sentono che manca davvero, a loro dire, una squadra che rappresenti la città. Per nostalgia nei confronti della Vastese che non c’è più e per la necessi-tà di riavere la loro squadra sparita dalla mappa del calcio professionistico e non solo, insomma, i tifosi biancorossi torna-no a manifestare “nella speranza - si legge

in una nota - di scuotere (?) l’ambiente e sensibilizzare le istituzioni, l’imprendi-toria locale e l’opinione pubblica. I tifosi vastesi rivogliono la loro squadra, quindi bandiere e sciarpe biancorosse, tifo per la Pro Vasto, tutti insieme, appassionatamen-te, fuori lo stadio”. Il raduno è per dome-nica, all’esterno della Curva d’Avalos, in occasione del derby tra Vasto Marina e San Salvo, match valido per la 14esima gior-nata di andata del campionato regionale di Eccellenza.

ti e artigiani della zona e non solo. Gli stessi, con l’intento di tutelarsi e vederci chiaro, hanno, in tal senso, incaricato l’avvocato Nicola Tariddi, del Foro di Vasto, che ha già presentato, mercoledì scorso, attraverso l’ufficio protocollo del Comune di Vasto, una dettagliata nota al sindaco Luciano Lapenna.

“Per conto e nell’interesse di alcuni eser-centi le attività commerciali e artigiane di Corso Garibaldi, - scrive l’avv. Ta-riddi - il sottoscritto espone e denuncia quanto segue: il Comune di Vasto, con recente intervento urbanistico in Corso Garibaldi, all’altezza della Residenza Municipale, ha ridotto la carreggiata con la realizzazione di un’isola di traffico ri-alzata, con l’eliminazione di un’area di sosta per i veicoli, all’altezza del pani-ficio e della gioielleria, e con la realiz-zazione di una nuova fermata autobus, indicata con linea gialla.

La carreggiata e l’isola di traffico rial-zata sono opere da ritenersi non a nor-ma con le indicazioni ex lege previste, in particolare le corsie hanno sofferto di un importante restringimento tale da rendere oltremodo disagiato e pericoloso il transito dei veicoli pesanti (cui il traf-fico non è interdetto) e degli stessi mezzi pubblici di trasporto persone, anche per la presenza su ciglio strada di alberi di alto fusto. L’isola spartitraffico appare inidonea

alla sua funzione tipica di rifugio pedo-nale, per essere stata realizzata con una larghezza tale da non consentire l’age-vole permanenza e attraversamento pe-donale e del tutto inaccessibile a persone con disabilità.

La nuova area per la fermata del bus (spostata e posta innanzi alla gioielleria e all’agenzia immobiliare), - aggiunge il legale vastese - a valle ‘chiusa’ dall’iso-la spartitraffico e a monte ristretta da un muraglione, ha una lunghezza non a nor-ma vista la totale mancanza dello spazio di accostamento e di ripartenza dei vei-coli ex lege prevista.

Quest’ultima è da ritenersi peraltro pe-ricolosa per il transito dei veicoli e per le operazioni di salita e discesa dei pe-doni. L’eventuale installazione di una ‘pensilina’, inoltre, sarebbe non a norma per essere il tratto di marciapiede molto stretto, a completo ridosso delle vetrine delle attività commerciali che diverreb-bero non più visibili e di difficile acces-sibilità per gli avventori.

Si ritiene, quindi, che le opere come re-alizzate e la conseguente eliminazione delle aree di sosta per i veicoli possano avere una ricaduta negativa sulle attività economiche presenti, con preoccupazio-ne per i posti di lavoro, atteso che molti avventori preferiranno rivolgersi ad altre attività economiche dotate di un più age-

vole accesso.

Per quanto esposto, - conclude l’avv. Ta-riddi - s’invita e diffida a non installare pensiline in adiacenza alle attività com-merciali e, contestualmente, chiede un sopralluogo tecnico per la verifica della conformità delle opere realizzate con le prescrizioni di legge, con la consequen-ziale eliminazione delle opere non a nor-ma, lo spostamento o eliminazione della nuova fermata autobus, con il ripristino delle aree di sosta per i clienti delle at-tività commerciali (del caso con sosta a tempo).

Nel frattempo, si chiede al Comandante della Polizia Municipale un sopralluogo per le verifiche ritenute opportune e per la consequenziale adozione dei provve-dimenti ritenuti di competenza, nonché il rilascio, nei termini di legge, di co-pia del progetto di urbanizzazione della zona descritta.

In ultimo, sarebbe opportuno che l’ente convochi una rappresentanza dei com-mercianti della zona per concertare una soluzione alle problematiche esposte; in difetto di quanto richiesto e nel termine di 15 giorni dalla presente, ci si riserva denuncia nelle sedi competenti, nonché ogni diritto e azione anche in merito ad ogni danno subito e/o subendo”. La parola, ora, passa all’Amministrazione comunale.

SAN SALVO. Dopo averne dato comunicazione al Sen. Mascitelli, coordinatore regionale dell’IdV, Osvaldo Menna ha deciso di dimettersi da segretario cittadino di

San Salvo. Menna ha precisato che la rinuncia alla carica politica e l’u-scita dal partito si devono a profondi dissensi avuti con il resto del gruppo dirigente sansal-vese circa la linea politica da adottare per le alleanze delle prossime elezioni comunali. L’IdV ha lanciato la candi-datura a sindaco di Antonio Cilli, che

si pone in antitesi al partito Democratico che ha invece ufficializzato il nome di Arnaldo Mariotti. Butta acqua sul fuoco il consigliere regionale dipietrista Palomba che in una nota sottolinea come San Salvo “pre-mia la scelta dell’IdV”, partito che deve fungere – so-stiene Palomba - da aggregatore delle forze del centro sinistra, per raggiungere l’obbiettivo di portare un can-didato sindaco unitario alle prossime elezioni comunali che dovrà essere, quanto più possibile, espressione della società civile e non il risultato di accordi di vertici frutto della vecchia politica.” “Rispettiamo la volontà personale dell’amico Osvaldo Menna che non ha avuto modo di verificare la totale coe-sione di tutto il circolo dell’Italia dei Valori di San Salvo sulla chiarezza di questa linea politica”. (S.L.R.)

Menna lascia l’IdV; Palomba:

«Circolo coeso»

di Michele Del Piano

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Marussia Pietrocola conquista due ori in FranciaSPORT - SEGUE DALLA PRIMA PAGINA

I dodici imputati che da nove anni sono alle prese con i lenti ingranaggi della giustizia sono stati tutti prosciol-ti, senza esclusione alcuna.Si è chiusa una brutta pagina non sono per le dodici persone coinvolte e per le loro famiglie, ma anche per tutta la giustizia italiana che, tra i tribunali di Vasto, Chieti e Bari, ha speso nove anni di controlli, verifiche ambientali, indagini, pedinamenti ed intercettazioni. Tutto ciò per accertare che, in merito all’enorme teore-ma accusatorio contestato, “il fatto non sussiste”!

Si è chiusa una brutta pagina per tutta la città di Vasto, teatro di inutili ed immaturi scontri: inutili perché per anni si è discusso con toni elevati su una serie di fatti che - appunto - ‘non sussistono’; immaturi in quanto hanno evidenziato, probabilmente, solo la pochezza di chi ha inteso provocare e strumentalizzare la vicenda.Ed ora proviamo a sintetizzare: nell’inchiesta erano coinvolti a vario titolo un magistrato, due marescialli dei carabinieri, due cancellieri del Tribunale, due ap-partenenti alle forze dell’ordine ormai in pensione, un giornalista, un perito infortunistico, un imprenditore, un investigatore ed una dipendente comunale.Nove anni di sospetti, nove anni di prime pagine sui giornali additati all’opinione pubblica come malviven-ti e occulti manovratori di una massoneria capace di corrompere e compiere abusi e concussioni pur di ve-dere tutelati non so quali interessi.

Addirittura qualche ben pensante ha ritenuto opportu-no pubblicare un libro sulla ‘Vicenda La Rana’ descri-vendola come una ‘storia da conoscere’. E se i fatti

‘non sussistono’, è logico pensare che un libro di favo-le avrebbe avuto una veridicità maggiore!

Dicevo: nove anni di sospetti, di dignità rubata, di in-differenza; nove anni che però sono serviti ad unire quelle famiglie attorno alle difficoltà che altri, invece, si divertivano a creare. Nove anni di tensioni, ma an-che di fiducia. Di quella fiducia che ognuno – anche nel corso delle numerose udienze - aveva nei confronti dell’altro prima ancora che nella giustizia. Nove anni di sorrisi sofferti e di pacche sulla spalla, di incorag-giamenti. Nove anni in cui si è cercato di mantenere la calma anche laddove sembrava impossibile. Emozioni, luci, rumori e quell’incredulità ed insicurezza che dai palazzi di giustizia si trasferivano nelle riunioni con gli avvocati per poi terminare tra le mura domestiche.Ma ora si parla al passato, e tra poco ci si riderà anche sopra: dopo nove anni sembrava davvero un traguardo inarrivabile.

Come dici sempre tu, papà, “il tempo è galantuomo”, ristabilisce la verità e ripara i torti.Già, avevi ragione, e quella giustizia che ti ha pro-fondamente ferito, ti ha anche restituito quella dignità mancante che per nove anni ti ha fatto riflettere sul tuo status di magistrato e di fedele servitore dello Stato.E mentre tutti reputavano impossibile l’avvento di questo giorno, è stato possibile, invece, ritrovarsi da-vanti ad un giudice e, con le lacrime agli occhi, strin-gersi attorno all’abbraccio di quanti ci sono stati vicino in questa assurda vicenda, nella quale sicuramente noi non ci siamo annoiati.

VASTO - SEGUE DALLA PRIMA PAGINA

A Saint Dizier la bella e brava Marussia ha con-quistato due medaglie d’oro rispettivamente nei 200 misti nuotando in 2’13’’80 e 100 misti toc-cando in 1’03’’89 e un argento nei 400 misti con il tempo di 4’47’’68.

L’atleta vastese che gareggia dall’anno scorso per la Team Lombardia sarà di scena in Polonia, a Stettino, in occasione degli Europei a squadre e a distanza di pochi giorni a Riccione per i Campio-nati Invernali Assoluti.

Buon inizio stagione anche per la De Ascentis che ad inizio Novembre ha conquistato un otti-mo secondo posto nei 200 misti (2’15’’39) al 38° Trofeo Nico Sapio a Genova, presso il Centro Po-lisportivo Sciorba. Questo appuntamento, istituito 38 anni fa in ri-

cordo del cronista genovese tragicamente scom-parso il 28 Gennaio del 1966 nella tragedia aerea di Brema in cui persero la vita anche 7 atleti della nazionale italiana di nuoto, rientrava nel calenda-rio delle manifestazioni internazionali della Lega Europea Nuoto a cui hanno partecipato anche at-leti di grande rilievo nel panorama natatorio in-ternazionale come l’americana Natalie Coughlin (campionessa olimpica nei 100 dorso), il francese Camille Lacourt (campione del mondo nei 100 dorso), l’olandese Femke Heemskerk (campio-nessa olimpica rivale numero uno di Federica Pellegrini) e tanti altri.

Risultato pregevole per Giulia che tornava dal collegiale in Val Senales e per la sua squadra, la Circolo Canottieri Aniene.

Nello studio dell’avvocato Di Risio, fianco a fianco, prima il legale poi lo stesso La Rana parlano della lunga e comples-sa vicenda dipanatasi in un lungo arco temporale. E nel fare sintesi la prima evidenzia alcuni dei numeri che l’hanno ‘condita’: 8 anni di udienze, 20 magistrati che si sono occupati di questo processo, 12 imputati, 400 testimoni, 20 difensori di fiducia delle parti coinvolte e, alla fine, l’emissione di 2 sen-tenze di non luogo a procedere, da parte dei Tribunali di Bari e di Vasto, sull’assunto che “non poteva supporsi l’esistenza dei reati” ipotizzati. E parla an-che del costo complessivo per la ‘macchina’ della Giustizia l’avvocato, stimandolo in al-meno 500mila euro. “Abbiamo parlato del nulla”, sottolinea e scandisce le parole Giuseppina Di Risio.Viene quindi ricostruita una ‘storia’ che prende le mosse da quella che viene definita come una “spedizione bellica”, avve-nuta nell’agosto 2003, per un “progetto preparato, studiato e meditato fin nei minimi termi-ni” inteso ad “impedire a La Rana (che all’epoca era già in servizio a Campobasso ndr.) a fare rientro a Vasto”. Protago-nista un gruppo con “interessi politici e personali” (si parla di alcuni amministratori comunali di centrodestra del periodo) che ha agito in tal senso. Passaggio, questo della denuncia del grup-po di cui sopra portata all’atten-zione della Digos di Chieti, che segue di qualche mese un’altra complessa vicenda, quella dei cosiddetti ‘ombreggi’ (conces-sioni balneari stagionali sulla spiaggia vastese) che interes-sano la moglie del magistrato. Fu conferito l’incarico a due

consulenti per verificare le pro-cedure nell’assegnazione degli ombreggi, ricorda La Rana, ed entrambi giunsero alle stesse conclusioni: era tutto regolare e il corrispettivo pagato era 5 volte superiore rispetto al valo-re di mercato. “Da lì – sottoli-nea l’avvocato Di Risio - è co-minciata questa vicenda che ha portato a ipotizzare 29 reati”.

Nel corso della conferenza stampa di questa mattina rife-rimenti, con amarezza, anche ad alcuni settori della stessa Magistratura e dell’Arma dei Carabinieri che non avrebbero assunto comportamenti regola-ri e cristallini durante lo svilup-po dell’intricata vicenda.

Sull’ampiezza del coinvolgi-mento La Rana dice semplice-mente: “Intrattenevo rappor-ti con molte persone: con le intercettazioni alcune di esse sono state interessate nella vi-cenda e, come dimostrato dal-le sentenze dei due Tribunali, per ragioni assolutamente in-consistenti”. Alla domanda se ha ancora fiducia nella Magi-stratura, La Rana, da qualche giorno reggente della Procura presso la Corte d’Appello di Campobasso, risponde convin-to. “Ho sempre avuto e conti-nuerò ad averne”. Per le azioni successive, alla luce delle due sentenze di non luogo a proce-dere, il magistrato vastese non esclude forme di risarcimento e, soprattutto, si aspetta che si vada a fondo sui perché si sia una vicenda processuale così lunga, articolata e complessa sulla base di presupposti alla fine rivelatisi infondati.

“A questo punto - conclude La Rana - sarà mio impegno fare

Assolto La Rana: «Apparati deviati dello Stato contro di me, finito un incubo»

Nove anni di noi. Ed ora ridiamoci sopra!LA LETTERA - SEGUE DALLA PRIMA PAGINA

accendere i riflettori su una pagina ‘buissima’ della storia recente vaste-se”, con il chiaro riferimento a quei settori della politica, della Magistra-tura e dell’Arma stessa, varie volte citati nella conferenza, che in una sorta di incastro hanno dato vita ad una vicenda per la quale, al di là del-le sentenze dei Tribunali, non è stata ancora posta la parola fine.