Percorsi di vita - BENVENUTO! • Comunità Pastorale di ... · GMG ... Ecco a cosa mira tutto...

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Percorsi di vita USCIAMO USCIAMO AD OFFRIRE A TUTTI LA VITA DI GESU CRISTO PREFERISCO UNA CHIESA ACCIDENTATA FERITA E SPORCA PER ESSERE USCITA PER LE STRADE PIUTTOSTO CHE UNA CHIESA MALATA PER LA CHIUSURA Notiziario della Comunità Pastorale di Faloppio n°19/2016

Transcript of Percorsi di vita - BENVENUTO! • Comunità Pastorale di ... · GMG ... Ecco a cosa mira tutto...

Percorsi di vita

USCIAMO USCIAMOAD OFFRIRE A TUTTI LA VITA DI GESU CRISTO

PREFERISCO UNA CHIESA ACCIDENTATAFERITA E SPORCA PER ESSERE USCITA PER LE STRADE

PIUTTOSTO CHE UNA CHIESAMALATA PER LA CHIUSURA

Notiziario della Comunità Pastorale di Faloppio n°19/2016

SommarioSommario

Sommario

Percorsi Di Vita: Notiziario quadrimestrale della comunita Pastorale di Faloppio (17/2015)Proprieta: Parrocchia Conversione di San PaoloDirezione e Redazione: 22020 Faloppio, Via Liberazione 15Direttore Responsabile: Cavadini Luigi. Iscritto nel Registro Stampa del Tribunale di Como - D. 20/11 del 7/12/2011Redazione: Don G. Corradini, D. Dainese, V. La Fragola, E. Mascetti, A. Michieletto, F. Peiti, S. ValsecchiProgettazione Grafica: F. Gusmeo, E. Mascetti, F. Peiti - Gestione Web: A. CeciniSito Web: www.comunita-pastorale-faloppio.it

• Editoriale Per la sua vita......................................... pag. 3

• Amoris Laetitia Un invito per tutti ................................ pag. 4

• Dalla Diocesi Assemblea diocesano 17 settembre......pag. 6

• Fidanzati Percorso fidanzati 16/17........................pag. 7

• Famiglie Sposi in cammino...................................pag. 8 Anniversari matrimonio........................pag. 8

• Sacramento del battesimo Una madre dal cuore aperto...................pag. 9

• Catechesi Catechisti insieme per essere Chiesa.......... ..pag. 10

• Scuole dell’Infanzia Grazie di cuore................................pag. 12

• In memoria In memoria......................................pag. 13

• Diaconato permanente Il diaconato, una chiamata ecclesiale..........pag. 14

• Eventi Corali XX Convegno Diocesano................pag. 16 Omelia Convegno Corali................pag. 17

• Madonna del Rosario Programma liturgico............................pag. 18

• Eventi Vita Oratorio Estate..................................................pag. 20 GMG...................................................pag.22 Lourdes con i giovani...................... pag.25 Associazione NOI.............................pag.26

• Dalla Terra Santa Finchè ci saranno..............................pag.27 Nomina di padre Pizzaballa.............pag.28

• Dalla Missione Notizie dal Madagascar...................pag. 30 Padre settimo ci scrive......................pag.31

• S.Cresima S.Cresima 2016..................................pag.32

• Festeggiamenti Padre Francis. e Gabriele.................pag. 33

• Un grazie speciale Grazie................................................pag. 34

3 • 19 - 2016Percorsi di Vita

Per la sua v ita

“Ci racconti un insegnamento particolare di don Luigi, che ti ha aiutato nella tua vita?”. A questa richiesta, che i nostri bambini di 4° e 5° elementare, andavano facendo alla gente di Marzio (VA), dove hanno vissuto il loro campo estivo, all’inizio di luglio, (e dove, per quasi 80 anni, don Luigi Curti era stato parroco, fino allo scorso 3 marzo 2016), tanti hanno risposto semplicemente: “La sua vita”. L’ insegnamento più vero don Luigi lo ha dato loro con la sua vita stessa, di prete e parroco, interamente dedicato al bene delle anime dei suoi parrocchiani. È stata l’intera sua vita, vissuta in coerenza al Vangelo, che, ogni giorno, don Luigi predicava loro, a restare l’insegnamento più profondo nei cuori dei suoi parrocchiani di Marzio. Ciò significa che, anche l’insegnamento della fede, passa, sì, attraverso la parola, ma, soprattutto, attraverso la testimonianza della vita; ed è per la vita di chi vede, ascolta e desidera imparare.Ecco a cosa mira tutto l’impegno apostolico di una comunità cristiana, rivolto a ciascuno dei suoi figli: la maturazione, attraverso incontri di festa, o di preghiera, celebrazioni, esperienze di vita e di carità, di ciò che serve per la loro vita.È per la loro vita, ognuna delle esperienze estive fatte dai nostri ragazzi, nel Grest, nei campi in montagna, nella GMG, nel Pellegrinaggio a Lourdes. È per la loro vita, la formazione cristiana che offriamo ai nostri bambini, insieme ai loro genitori, nel percorso di Iniziazione Cristiana, come pure il cammino del post Cresima e degli adolescenti, o gli incontri di catechesi degli adulti, come anche il Percorso per i fidanzati, o per le giovani coppie.È per la sua vita, la crescita come Comunità Pastorale che andiamo costruendo, pian piano, da ormai sei anni, in vista di una sempre maggiore fraternità, condivisione, testimonianza di amore reciproco.

Allora, pensiamo al nostro impegno apostolico, che riprende il ritmo ordinario, dopo le meritate vacanze, come ad un “lavoro” per la vita. Incontrerò volti conosciuti e volti nuovi sul mio cammino e, guardandoli in faccia, mi chiedo: “Perché devo fare tanta fatica per loro?”. Poi li vedo uno alla volta, siano i più piccoli, o i più grandi e sento ripetermi nel cuore: “per la sua vita”.Sono chiamato, dunque, ad essere testimone con la mia vita di quello in cui credo perché, quello che faccio, le buone opere nelle quali mi affatico, sono sempre per qualcuno; e non mi preoccupo di avere riscontri, né risultati immediati, perché le cose che faccio, per lui/lei, non sono solo per oggi, o per domani, sono per “la sua vita”.

Con l’augurio

di un buon “lavoro apostolico” don Giovanni

Editoriale

4 • 19 - 2016Percorsi di Vita

Anche quest’anno, l’estate si avvia a far parte dei nostri ricordi. Lo sguardo di ciascuno è già rivolto in avanti.Anche come Comunità Pastorale vogliamo guardare avanti, e, con coraggio, serenità e vivo realismo, dovremmo dirci che c’è un cammino, per il quale siamo chiamati ad avvertire sempre più l’urgenza di un coinvolgimento effettivo, nessuno escluso: il cammino che riguarda le nostre famiglie, che riguarda l’educazione all’amore delle giovani generazioni.È qualcosa di estremamente bello, di estremamente serio.È qualcosa di necessario e che dovremmo sentire come non più rimandabile.Quale strada scegliere per un’attività tanto importante?

In Consiglio Pastorale è sorta una proposta, un punto di partenza per la ripresa di un percorso che, certamente, non è nuovo: l’Esortazione Apostolica di Papa Francesco Amoris lætitia – LA GIOIA DELL’AMORE.Siamo chiamati e invitati a riscoprire che “l’annuncio cristiano che riguarda la famiglia è davvero una buona notizia”.Un cammino, innanzitutto, di conoscenza di quanto il Papa ha scritto, e, quindi, di confronto e di dialogo, per vivere il presente e procedere insieme verso il futuro, alla luce della Parola di Dio e della fede.

Scrive Papa Francesco:“Il cammino sinodale ha permesso di porre sul tappeto la situazione delle famiglie nel mondo attuale, di allargare il nostro sguardo e di ravvivare la nostra consapevolezza sull’importanza del matrimonio e della famiglia. Al tempo stesso, la complessità delle tematiche proposte ci ha mostrato la necessità di continuare ad approfondire con libertà alcune questioni dottrinali, morali, spirituali e pastorali.” (2.)

Un inv ito per tutt i un inv ito da non trascurare

“[…] il cammino sinodale ha portato in sé una grande bellezza e ha offerto molta luce. […] ho ritenuto opportuno redigere una Esortazione Apostolica postsinodale che raccolga contributi dei due recenti Sinodi sulla famiglia, unendo altre considerazioni che possano orientare la riflessione, il dialogo e la prassi pastorale, e al tempo stesso arrechino coraggio, stimolo e aiuto alle famiglie nel loro impegno e nelle loro difficoltà.” (4.)“Nello sviluppo del testo, comincerò con un’apertura ispirata alle Sacre Scritture, che conferisca un tono adeguato. A partire da lì considererò la situazione attuale delle famiglie, in ordine a tenere i piedi per terra. Poi ricorderò alcuni elementi essenziali dell’insegnamento della Chiesa circa il matrimonio e la famiglia, per fare spazio così ai due capitoli centrali, dedicati all’amore. In seguito metterò in rilievo alcune vie pastorali che ci orientino a costruire famiglie solide e feconde secondo il piano di Dio, e dedicherò un capitolo all’educazione dei figli. Quindi mi soffermerò su un invito alla misericordia e al discernimento pastorale davanti a situazioni che non rispondono pienamente a quello che il Signore ci propone, e infine traccerò brevi linee di spiritualità familiare.” (6.)“A causa della ricchezza dei due anni di riflessioni che ha apportato il cammino sinodale, la presente Esortazione affronta, con stili diversi, molti e svariati temi. Questo spiega la sua inevitabile estensione. Perciò non consiglio una lettura generale affrettata. Potrà essere meglio valorizzata, sia dalle famiglie sia dagli operatori di pastorale familiare, se la approfondiranno pazientemente una parte dopo l’altra, o se vi cercheranno quello di cui avranno bisogno in ogni circostanza concreta. […] Spero che ognuno, attraverso la lettura, si senta chiamato a prendersi cura con amore della vita delle famiglie, perché esse «non sono un problema, sono principalmente un’opportunità».” (7.)

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5 • 19 - 2016Percorsi di Vita

Una Comunità, che ha a cuore le proprie famiglie e i propri ragazzi, non può che accogliere l’invito del Papa. Innanzitutto, dobbiamo sentirci interpellati noi adulti, chiamati a condividere con i giovani la bellezza e la luce che ci sarà donato di riscoprire.A tutti noi gli auguri per un cammino sereno e proficuo.

don Omar

Preghiera alla Santa Famiglia

Gesù, Maria e Giuseppe,in voi contempliamo

lo splendore del vero amore,a voi, fiduciosi, ci affidiamo.

Santa Famiglia di Nazaret,rendi anche le nostre famiglie

luoghi di comunione cenacoli di preghiera,autentiche scuole di Vangeloe piccole Chiese domestiche.

Santa Famiglia di Nazaret,mai più ci siano nelle famiglie

episodi di violenza, di chiusura e di divisione;che chiunque sia stato ferito o scandalizzato

venga prontamente confortato e guarito.

Santa Famiglia di Nazaret,fa’ che tutti ci rendiamo consapevoli

del carattere sacro e inviolabile della famiglia,della sua bellezza nel progetto di Dio.

Gesù, Maria e Giuseppe,ascoltateci e accogliete la nostra supplica.

APPUNTAMENTI28 Settembre 2016Introduzione generale all’Esortazione Apostolica “Amoris Laetitia” con i coniugi Magatti

Ottobre 2016Incontro sul 1° capitolo: “Alla luce della Parola”

Novembre 2016Incontro sul 2° capitolo: “La realtà e le sfide delle famiglie” con don Marco Paleari

Gennaio 2017Incontro sul 3° capitolo: “Lo sguardo rivolto a Gesù: la vocazione della famiglia”

Febbraio 2017Incontro sul 4° capitolo: “L’amore nel matrimonio”

Marzo 2017Incontro sul 7° capitolo: “Rafforzare l’educazione dei figli”

Aprile 2017Incontro sull’8° capitolo: “Accompagnare, discernere e integrare la fragilità”

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oris Laetitia

6 • 19 - 2016Percorsi di Vita

Il 17 settembre è la data dell’Assemblea Diocesana al termine della Visita Pastorale, annunciata un anno fa dal Vescovo Diego, nella proposta di Itinerario pastorale per l’anno 2016, “Eterna è la sua misericordia”.Per tutta l’estate, il Settimanale della Diocesi ci ha aiutato nella preparazione. Durante l’Assemblea Mons. Vescovo consegna le sue riflessioni e fine visita pastorale.In particolare l’assemblea è per fare il punto sul cammino fatto dalla nostra Diocesi negli ultimi dieci anni soprattutto attraverso le proposte nuove avviate: il percorso per i fidanzati, l’itinerario di iniziazione cristiana, la formazione dei Vicariati e delle Comunità Pastorali.L’Assemblea si svolge in Cattedrale, per favorire la partecipazione ampia del Popolo di Dio proveniente da tutta la Diocesi

Assemblea Diocesana de l 17 Settembre

Programma dell’Assemblea:

14.30 Arrivi in Cattedrale, sistemazione, avvisi per la partecipazione.15.00 Saluto del Vescovo, Liturgia della Parola.15.30 Sintesi del cammino diocesano del decennio 2006-2016 attraverso i documenti pastorali del Vescovo Diego. Narrazione: L’Avvio dei Vicariati (a cura dell’AC diocesana); esperienze positive innescate dalla visita pastorale.16.15 Momento musicale.16.45 Intervento del Vescovo: relazione sullo stato della diocesi dopo la visita pastorale e consegna del documento a conclusione della visita pastorale.17.30 Canto del Magnificat17.45 Partenze

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Dio

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7 • 19 - 2016Percorsi di Vita

Guidare i fidanzati nel cammino di prepara-zione al matrimonio

Invito le comunità cristiane a riconoscere che accompagnare il cammino di amore dei fidanzati è un bene per loro stesse. Come hanno detto bene i Vescovi d’Italia, coloro che si sposano sono per la comunità cristiana «una preziosa risorsa perché, impegnandosi con sincerità a crescere nell’amore e nel dono vicendevole, possono contribuire a rinnovare il tessuto stesso di tutto il corpo ecclesiale: la particolare forma di amicizia che essi vivono può diventare contagiosa, e far crescere nell’amicizia e nella fraternità la comunità cristiana di cui sono parte». Ci sono diversi modi legittimi di organizzare la preparazione prossima al matrimonio, e ogni Chiesa locale discernerà quale sia migliore, provvedendo ad una formazione adeguata che nello stesso tempo non allontani i giovani dal sacramento. Non si tratta di dare loro tutto il Catechismo, né di saturarli con troppi argomenti. Anche in questo caso, infatti, vale che «non il molto sapere sazia e soddisfa l’anima, ma il sentire e il gustare interiormente le cose». Interessa più la qualità che la quantità, e bisogna dare priorità – insieme ad un rinnovato annuncio del kerygma

– a quei contenuti che, trasmessi in modo attraente e cordiale, li aiutino a impegnarsi in un percorso di tutta la vita «con animo grande e liberalità». Si tratta di una sorta di “iniziazione” al sacramento del matrimonio che fornisca loro gli elementi necessari per poterlo ricevere con le migliori disposizioni e iniziare con una certa solidità la vita familiare. (dalla “ Amoris Laetizi”, di P. Francesco, n°207)

Le parole del Papa ci incoraggiano a riproporre, anche per il prossimo anno, il percorso Fidanzati in vista della vita matrimoniale, come, ormai da anni, si propone nella nostra Diocesi e anche nella nostra Comunità Pastorale di Faloppio. Si tratta di un percorso annuale, con un incontro mensile, a partire dalla prima domenica di Avvento. Dall’esperienza degli anni passati, questo ritmo, un po’ più prolungato, permette ai fidanzati di riflettere in coppia sui temi trattati e di parlare tra loro di argomenti di cui non sempre parlano; non ultimo, il proprio cammino di fede, che sta alla base della scelta del matrimonio cristiano.Di seguito, la scheda di iscrizione al prossimo percorso fidanzati.

Percorso Fidanzati 20 16-2017

Iscrizione al Percorso Fidanzati della Comunità Pastorale di Faloppio 2016/17

Siamo in questa situazione:• Fidanzati• Fidanzaticonviventi• Sposaticivilmente• Abbiamogiàdeifigli……………………………………………………………..

ciiscriviamoalPercorsoFidanzati2016-2017eciimpegniamoaviverlofinoinfondointuttigliincontriprevisti.DopoilMatrimoniochesaràentroil…………….....andremoaviverea………....…………Segnaliamoche……………………………………………deveancorafarelaCresima

Le iscrizionialPercorsofidanzativannoconsegnate inparrocchiaaGagginooaCamnagoentroil1°novembre2016.InizioPercorso:IDomenicadiAvvento,27Novembre2016

(Fidanzato)……………….....……….....….…Via ………………………….......... n° …….Comune di …………...……..….....…………Tel. e/o Cell. ……...………….......…..…………………………………………....….......……

(Fidanzata)……………….....……….....….…Via ………………………….......... n° …….Comune di …………...……..….....…………Tel. e/o Cell. ……...………….......…..…………………………………………....….......……

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8 • 19 - 2016Percorsi di Vita

In cantiere proposte per gruppi di Famiglie

“D’altro canto, desidero insistere sul fatto che una sfida della pastorale familiare è aiutare a scoprire che il matrimonio non può intendersi come qualcosa di concluso. L’unione è reale, è irrevocabile, ed è stata confermata e consacrata dal sacramento del matrimonio. Ma nell’unirsi, gli sposi diventano protagonisti, padroni della propria storia e creatori di un progetto che occorre portare avanti insieme. Lo sguardo si rivolge al futuro che bisogna costruire giorno

Celebrazione degli Anniversari di Matrimonio: domenica 30 ottobre 2016

L’ultima domenica di ottobre, come ogni anno, è dedicata a celebrare comunitariamente gli anniversari di matrimonio. Le coppie che celebrano un loro anniversario significativo (ogni cinque anni) possono dare la loro adesione di partecipazione presso le segreterie parrocchiali entro la domenica precedente (23 ottobre). La Celebrazione degli anniversari consiste nella Messa (a Camnago alle ore 9.30 e a Gaggino alle ore 11.00), nella quale si rinnovano le promesse matrimoniali e si riceve la benedizione nell’anniversario di matrimonio. Alla celebrazione della Messa, segue, poi, la possibilità di pranzare insieme per le coppie che lo desiderano e si prenotano.

Fa

mig

lie

Sposi in Cammino

Anniversari di matrimonio

per giorno con la grazia di Dio, e proprio per questo non si pretende dal coniuge che sia perfetto. Bisogna mettere da parte le illusioni e accettarlo così com’è: incompiuto, chiamato a crescere, in cammino.220. Il cammino implica passare attraverso diverse tappe che chiamano a donarsi con generosità: dall’impatto iniziale caratterizzato da un’attrazione marcatamente sensibile, si passa al bisogno dell’altro sentito come parte della propria vita. Da lì si passa al gusto della reciproca appartenenza, poi alla comprensione della vita intera come progetto di entrambi, alla capacità di porre la felicità dell’altro al di sopra delle proprie necessità, e alla gioia di vedere il proprio matrimonio come un bene per la società. “(dalla “ Amoris Laetizi”, di Papa Francesco, n° 218;220)Celebrato il matrimonio, occorre imparare a vivere da sposi e da genitori e, in questo compito, così bello e importante, è bene non sentirsi soli. Per questo motivo, si stanno predisponendo, nella nostra Comunità, proposte per incontri tra famiglie che sentono il desiderio e il valore di incontrarsi con altre famiglie, per condividere le gioie e le fatiche della propria vita e aiutarsi, insieme, ad affrontare le sfide che la vita ci pone davanti.

9 • 19 - 2016Percorsi di Vita

Una madre dal cuore aperto

“La Chiesa è chiamata ad essere sempre la casa aperta del Padre. Uno dei segni concreti di questa apertura è avere dappertutto chiese con le porte aperte. Così che, se qualcuno vuole seguire una mozione dello Spirito e si avvicina cercando Dio, non si incontrerà con la freddezza di una porta chiusa. Ma ci sono altre porte che neppure si devono chiudere. Tutti possono partecipare in qualche modo alla vita ecclesiale, tutti possono far parte della comunità, e nemmeno le porte dei Sacramenti si dovrebbero chiudere per una ragione qualsiasi. Questo vale soprattutto quando si tratta di quel sacramento che è “la porta”, il Battesimo.”(dalla “ Evangelii Gaudium”, di Papa Francesco, n° 47)

Il Battesimo è il Sacramento che è la porta della Chiesa, dice il Papa, la porta aperta che ci introduce nella famiglia di Dio, come suoi figli amati e fratelli di tutti gli uomini. È il primo e fondamentale dono della Grazia di Dio alla nostra vita e per la vita eterna. Grande importanza riveste ancora oggi, dunque, il Battesimo dei bambini appena nati.

Le date delle celebrazioni comunitarie dei Battesimi sono nelle domeniche:

23 ottobre 2016

7 dicembre 2016

5 febbraio 2017

23 aprile 2017

Alle ore 15 a Gaggino e alle ore 16 a Camnago

Il sacramento del B

attesimo

Una Madre dal cuore aperto

Domenica 5 febbraio, durante le Messe delle 9.30 a Camnago e delle 11.00 a Gaggino, verrà ricordato l’anniversario di Battesimo di tutti i bambini battezzati nel 2016

10 • 19 - 2016Percorsi di Vita

Carissimi genitori, in occasione del Giubileo straordinario della Misericordia, due ritiri dei catechisti hanno contraddistinto questo “Anno Santo”. Il gruppo dei Catechisti riteniamo debba essere una comunità fraterna. I legami che si stabiliscono tra le persone non si sostengono su motivi psicologici di amicizia, ma su una comunione di fede, dono dello Spirito Santo. Per questo motivo, abbiamo pregato il Signore di aiutarci a riscoprire il dialogo della Misericordia con atteggiamento giusto, apprezzando e accettando le persone che ci stanno accanto, come compagni di strada. Don Giovanni ci ha incoraggiati a intraprendere il cammino del Giubileo, come stimolo di rinnovamento nella carità e nella misericordia. – “Tanti semi sono stati gettati nelle nostre comunità, coltiviamoli con fiducia e rinnovamento nella Carità e nella Misericordia”-.Il nostro cammino è stato caratterizzato da:Consegna ai nostri ragazzi della “porta della Misericordia”, con i simboli delle opere di Misericordia Spirituali e Corporali, da meditare e mettere in pratica durante la Novena e la Quaresima. Ogni gruppo ha preso in considerazione un impegno (visita agli ammalati delle nostre comunità e agli ospiti delle Case Anziani; raccolta viveri per i più bisognosi, lavoretti per i nostri nonni in occasione del Natale, attenzione ai disabili, mercatino a favore delle Missioni…).Novena dell’Immacolata: i nostri ragazzi sono stati invitati un mattino, prima della Scuola, per un momento di preghiera, seguito da una colazione appetitosa, tutti insieme, in oratorio.Durante la Quaresima: Via Crucis animata dai bambini e ragazzi.Pellegrinaggio Giubilare e ordinazione Diaconale di Vincenzo La Fragola; occasione per ringraziare il Signore di questo dono dato alla Chiesa e alla nostra comunità.Incontri periodici con ragazzi e genitori, per un momento di formazione, condivisione e festa.Ritiro per genitori e ragazzi in occasione del Sacramento della Cresima.Oratorio del venerdì: pomeriggio di incontro, di giochi, di lavoretti, di spazio per un aiuto ai compiti, in un clima di serenità, lasciando spazio soprattutto alle mamme di collaborare con noi.

Gli incontri, tra noi catechisti, continuano, puntualmente, una volta al mese. La partecipazione all’Eucaristia domenicale con i ragazzi e il contatto con le famiglie rimane un punto fermo del nostro percorso. Riteniamo, però, che non esista Cristiano che non abbia bisogno di catechesi, poiché, la catechesi è il processo di crescita di una comunità, che accoglie la parola di Dio e l’approfondisce, camminando verso la maturità di fede. Per questo motivo, il nostro Parroco intende proporre degli incontri serali di formazione aperti a tutti.Cari genitori, abbiamo bisogno di forze nuove, perché, ognuno di noi è chiamato a risvegliare la propria fede e farla crescere. Quale testimonianza migliore provare ad offrirla ai nostri ragazzi, sicuri di non essere soli, perché il Signore ci precede sempre e ci accompagna.Vogliamo, infine, portare una testimonianza di una ragazza, alla quale premeva l’educazione dei ragazzi.“Sono contenta di essere andata al Catechismo, mi erano piaciuti alcuni brani del Vangelo che la mia catechista leggeva e ci spiegava con semplicità. Sentivo dentro di me che erano giuste e mi toccavano il cuore. Ora, a distanza di tempo, ringrazio il Signore che mi ha messo sulla strada una persona che mi ha voluto bene. Se avrò la fortuna di avere una famiglia con figli li manderò anch’io al catechismo, con fiducia, come ha fatto la mia mamma”.Queste parole ci hanno rallegrato lo Spirito. Abbiamo pensato alla testimonianza che ognuno può dare, ai doni ricevuti dalla vita, alla fede trasmessa dai nostri genitori, dai nostri nonni. Alla possibilità di offrirla agli altri attraverso il linguaggio del cuore.Ci è venuta in mente una frase di Papa Giovanni XXIII: “Dio non guarda alla molteplicità delle azioni, ma al modo in cui si fanno”.Affidiamoci con fiducia al Signore che ci ha detto… “Non preoccupatevi di come e di che cosa direte…è lo Spirito del Padre che parlerà in voi…”.

Un augurio per tuttiBuon cammino!!!

le catechiste della Comunità Pastorale di Faloppio

Catechisti insieme per essere Chiesa: il nostro cammino nell'anno della misericordiaCa

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11 • 19 - 2016Percorsi di Vita

PARROCCHIACAMNAGO

Gruppo della PRIMA EVANGELIZZAZIONE - ANNO IBambini anno 2010: Incontro con i genitori 26 settembre ore 21 a GAGGINO

Gruppo della PRIMA EVANGELIZZAZIONE – ANNO IIGli incontri inizieranno dopo il 26 settembreBambini anno 2009: Martedì 17.45 – 18.30 – Anna F. e M.Pia

Gruppo DISCEPOLATO – ANNO IGli incontri inizieranno dopo il 26 settembreRagazzi anno 2008: Martedì 18.00 – 18.45 - Cristina e Elisabetta Gruppo DISCEPOLATO – ANNO IIGli incontri inizieranno dopo il 26 settembreRagazzi anno 2007: Venerdì 16.45 – 17.30 - Emanuela e Monica Gruppo DISCEPOLATO – ANNO IIIGli incontri inizieranno dopo il 26 settembreRagazzi anno 2006: Venerdì 17.00 – 17.45 - Paola e Antonella Gruppo di 1 media – CresimandiGli incontri inizieranno dopo il 26 settembreVenerdì 17.30 – 18.30 - Antonella e Franca

PARROCCHIAGAGGINO

Gruppo della PRIMA EVANGELIZZAZIONE - ANNO IBambini anno 2010: Incontro con i genitori 26 settembre ore 21 a GAGGINO

Gruppo della PRIMA EVANGELIZZAZIONE – ANNO IIGli incontri inizieranno dopo il 26 settembreBambini anno 2009: Venerdì 14.45 – 15.30 – Anna M. e Maestra Silvana

Gruppo DISCEPOLATO – ANNO IGli incontri inizieranno dopo il 26 settembreRagazzi anno 2008: Martedì 17.30 – 18.30 - Angela e Mariarosa

Gruppo DISCEPOLATO – ANNO IIGli incontri inizieranno dopo il 26 settembreRagazzi anno 2007: Venerdì 16.45 - 17.30 Rossella, Daniela V. e Chicca

Gruppo DISCEPOLATO – ANNO IIIGli incontri inizieranno dopo il 26 settembreRagazzi anno 2006: Martedì 16.30 – 17.15 - Betti e Donatella Giovedì 16.00 – 16.45- Daniela I. Sabato 14.30 - 15.15 - Anna Mazzoni

Gruppo di 1 media – CresimandiGli incontri inizieranno dopo il 26 settembreMartedì 16.30 – 17.15 - Monica e Orietta

Catechesi

12 • 19 - 2016Percorsi di Vita

GRAZIE DI CUORE

Da pochi giorni, è iniziato un nuovo anno scolastico: la nostra Comunità Pastorale ha la fortuna di avere due Scuole dell’Infanzia accoglienti e ben organizzate. Entrambe hanno personale qualificato, che si prende cura, con attenzione e affetto, dei nostri bambini, con spirito Cristiano, aperto e attento alle esigenze di tutti.Numerose sono le attività proposte: oltre ai corsi di musica, inglese e psicomotricità, ogni anno, viene scelto un tema, che viene sviluppato a misura dei bambini. Lo scorso anno, ad esempio, il tema è stato l’alimentazione e il movimento fisico: ai bambini è stata spiegata l’importanza di un’alimentazione corretta e variegata, con particolare attenzione alla colazione, e l’importanza del movimento fisico. Alle spiegazioni di base, sono stati affiancati altri spunti, come l’intervento mirato di un’alimentarista, spiegazioni rispetto all’importanza di una corretta igiene orale ed esempi di attività sportive presenti sul territorio (scuola di danza, squadra di calcio…),Se Faloppio è fortunato ad avere due scuole così, anche le nostre scuole sono fortunate ad avere il supporto dell’intera comunità: il paese ha sempre risposto con molto attenzione e partecipazione a tutte le proposte che le scuole, tramite i comitati genitori, hanno fatto. Ricordiamo, ad esempio, la vendita delle torte, la trippa, la cioccolata a Natale, le chiacchiere a Carnevale e i fiori per la festa della mamma. Noi genitori delle due scuole vogliamo dire un sincero GRAZIE a tutte le persone della nostra comunità, che ci sono state vicine e ci hanno supportato, partecipando sempre con entusiasmo a tutto ciò che è stato proposto.Le Scuole dell’Infanzia preparano i nostri bambini al futuro: il fatto che i bambini si sentano amati da tutta la Comunità Pastorale, che si dimostra sempre attenta e vicina, fa bene al futuro del nostro paese,Grazie ancora!

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13 • 19 - 2016Percorsi di Vita

Negli ultimi mesi, ci hanno lasciato due persone che hanno tanto lavorato a servizio della nostra comunità, nella parrocchia di Gaggino: Carlito Bernasconi e Fiorella Roncoroni. Ecco, quanto scrive in loro ricordo, don Giovanni Quadrio

Non mi risulta difficile, come dicevo il giorno del saluto, parlare sia di Carlito che di Fiorella.Torno al 1995, quando fui nominato parroco di Gaggino. La prima persona che conobbi fu proprio Carlito, che venne a trovarmi a S. Maria Rezzonico. Da allora, nacque un rapporto di stima e di collaborazione, che è durato fino al mio trasferimento a Colico. Appena preso possesso della parrocchia, notai l’interesse e la passione per ciò che riguardava tutte le strutture da parte di Carlito e di Fiorella (senza dimenticare Pierangela e suor Elisabetta) per la Chiesa e la Sacristia.Di Fiorella ricordo la precisione e la puntualità per tutte le Celebrazioni. Arrivava sempre con la sua bicicletta, senza perdere una funzione. In oratorio era sempre disponibile per i ragazzi e sempre paziente, di fronte alle mie invettive, quando giocavamo alle carte. So che ha continuato fino a che la malattia glielo ha permesso.Già dai primi giorni della mia presenza a Gaggino, al mattino presto, Carlito si presentava in casa parrocchiale, o per l’asilo, o per la casa, o per la Chiesa. C’era sempre qualche lavoro da mettere in campo. Il giorno del suo funerale è stata ricordata un atteggiamento che combatteva: quello delle persone che dicono e non fanno. Nei quasi quindici anni della mia presenza nella comunità, faccio fatica a ricordare tutte le opere da lui eseguite. Per usare una battuta: se Carlito si fosse fatto pagare anche solo 5 euro l’ora, la parrocchia sarebbe in grosso deficit!!!!Certo aveva anche i suoi scatti d’ira, ma, come dicevo nel ricordo, ci compensavamo: delle volte lui frenava me e viceversa. Tra l’altro, queste considerazioni le scrivo dal mio paese di origine: come non ricordare la presenza di Carlito e di tanti di voi al funerale di mia mamma e di mio fratello e nei loro anniversari, fino a quando la salute glielo ha permesso... Permettetemi di esprimere, anche a nome dei miei familiari, la nostra riconoscenza.Senza passare per moralista, o per quello che dice cose scontate, mi auguro che a Gaggino e in tutte le nostre comunità, vi siano persone - come Carlito e Fiorella - che si prendano cura, con amore e passione, delle nostre parrocchie.

Don Giovanni Quadrio

In MemoriaIn m

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14 • 19 - 2016Percorsi di Vita

A distanza di pochi mesi dall’Ordinazione Diaconale, desidero condividere alcune riflessioni con la comunità cristiana, che mi ha accompagnato durante questo cammino e, in particolare, in quella occasione, mi ha fatto sentire la sua vicinanza in modo bello e partecipato.E partirei proprio dalla mia appartenenza a questa comunità cristiana, perché l’Ordinazione Diaconale assume il suo autentico e pieno significato sacramentale se diventa espressione di servizio a tutti i bisogni della comunità, da quelli più ordinari, a quelli particolari dei fratelli che si trovano ad affrontare situazioni difficili o dolorose, in unità con la sua guida pastorale e, avendo, come unico riferimento, Cristo servo.Ora, proprio a partire da questo elemento portante, e non dimenticando mai la realtà coniugale, famigliare e di lavoro in cui vivo, che è poi il contesto di vita della maggior parte dei miei fratelli nella fede, sono convinto che, solo sforzandomi di crescere in un’intima familiarità con il Signore, posso cercare di essere sempre più, e ogni giorno, lievito e sale.Il Diacono è Sacramento, perché deve essere manifestazione reale della presenza di Gesù Cristo. O è Sacramento o niente. Per questo, deve esprimere umanamente la diaconia di Gesù Cristo, per trasformare e arricchire ogni dimensione della sua vita ordinaria, a partire dal luogo di lavoro e dalla vita coniugale e famigliare, per riempire di significato il valore che esso riceve dal Sacramento del Matrimonio e dall’accoglienza della vita e degli altri.

Ecco perché il Diacono deve avere, costitutivamente, un’umanità versatile all’umiltà e al servizio, un’inclinazione umana a scomparire. Solo così potrà essere fedele al suo speciale Ministero, ossia, quello di poter aiutare la propria comunità cristiana verso quella conversione pastorale a cui è chiamata, per dare pieno compimento ai sacramenti che ciascuno ha ricevuto, affinché possano “dare molto frutto”.Credo che la figura del Diacono debba risvegliare, in ciascuno di noi, proprio la bellezza dei doni ricevuti, affinché possano riacquistare la loro dignità originale e non vengano sepolti definitivamente come i talenti della parabola. Oggi, e sempre più nel futuro, le nostre coscienze cristiane devono uscire da quel torpore di “membra” passive di un corpo che ha bisogno, anzi, non può fare a meno, del contributo “attivo” di ogni sua parte. E non ha importanza quanto sia grande o piccolo il contributo di ciascun membro, ma, che sia attivo e sia orientato sempre al servizio di tutto il corpo a cui appartiene, condividendo gioie e dolori con gli altri fratelli. Il Papa lo ha ricordato a noi Diaconi Permanenti in occasione del nostro Giubileo s t r a o r d i n a r i o d e l l a M i s e r i c o r d i a , tenutosi a Roma lo scorso maggio: “Il Signore ce l’ha mostrato per primo: Egli, la Parola del Padre, Egli, che ci ha portato il lieto annuncio (Is 61,1), Egli, che è in sé stesso il lieto annuncio (cfr Lc 4,18), si è fatto nostro servo (Fil 2,7), «non è venuto

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per farsi servire, ma per servire» (Mc10,45). «Si è fatto diacono di tutti», scriveva un Padre della Chiesa (Policarpo, Ad Phil. V,2). Come ha fatto Lui, così sono chiamati a fare i suoi annunciatori. Il discepolo di Gesù non può andare su una strada diversa da quella del Maestro, ma se vuole annunciare deve imitarlo, come ha fatto Paolo: ambire a diventare servitore. In altre parole, se evangelizzare è la missione consegnata a ogni cristiano nel Battesimo, servire è lo stile con cui vivere la missione, l’unico modo di essere discepolo di Gesù. È suo testimone chi fa come Lui: chi serve i fratelli e le sorelle, senza stancarsi di Cristo umile, senza stancarsi della vita cristiana che è vita di servizio.”Quando in una comunità ci sono Preti e Diaconi che frequentano Gesù nella sua Carne, nella sua Parola, nell’Eucarestia e in tutte le povertà dei nostri tempi, è chiaro che è tutta la comunità che cresce, che lievita nella dimensione della carità. Il compito del Diacono non è quello di scimmiottare il Parroco, ma di avere un ruolo pedagogico, perché ci sia una comunità cristiana che si faccia carico delle necessità della comunità, a partire dai più deboli, come gli ammalati e i poveri.

Le nostre comunità cristiane hanno bisogno di laici che vogliono servire sul serio, perché si sentono corresponsabili di far crescere queste comunità nell’autentico spirito del Vangelo.Il Diaconato è una chiamata, una chiamata Ecclesiale. Come sarebbe bello se fosse la comunità stessa a candidare un fratello per il servizio Diaconale, o il servizio Sacerdotale.Allora, ripartire dalla Diaconia è veramente un cambiamento copernicano della nostra mentalità, ma quella è la via, perché la verità di Cristo è il fatto che Lui è il Messia servo, colui che redime dal di dentro la storia del mondo.Concludo questa condivisione con voi, riprendendo ancora le parole di Papa Francesco: “Questi sono anche i tratti miti e umili del servizio cristiano, che è imitare Dio servendo gli altri: accogliendoli con amore paziente, comprendendoli senza stancarci, facendoli sentire accolti, a casa, nella comunità ecclesiale, dove non è grande chi comanda, ma chi serve (cfr Lc 22,26). “

Vincenzo

Eventi : Diaconato perm

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16 • 19 - 2016Percorsi di Vita

Ed ecco arrivato il grande giorno. Con don Giovanni ci siamo recati in Duomo per la Santa Messa e, dopo esserci disposti nei settori prestabiliti, la Santa Messa è iniziata, accompagnata dal canto di più di 900 cantori, provenienti da tutta la Diocesi, dalla Valtellina alla Bassa, dall’Olgiatese al Lago!È stata una celebrazione molto partecipata e raccolta.Ci siamo sentiti parte di una corale immensa che canta per il Signore con gioia!Vorremmo ringraziare tutti i nostri cantori per il grande impegno e la disponibilità dimostrata, durante questo anno molto impegnativo, ma che, alla fine, ci ha dato anche delle grandi soddisfazioni.Questa bellissima esperienza ci dà, inoltre, la spinta e l’entusiasmo per continuare a crescere, insieme, sempre più, sia come Corale Riunita, che come singole Corali Parrocchiali, unite dallo stesso spirito e mettendo le nostre voci a servizio delle Celebrazioni Liturgiche.Impegnandoci tutti insieme, abbiamo sperimentato di riuscire ad ottenere buoni risultati; questo ci dà l’opportunità di “alzare l’asticella”, imparando canti più complessi, in modo da arricchire ulteriormente il nostro bagaglio musicale e canoro.E… se anche voi volete unire la vostra voce alla nostra, vi aspettiamo a braccia aperte!

Sonia, Marco, Giovanni e Davide

Nel mese di maggio 2015, don Giovanni ha proposto alle nostre corali di Camnago e Gaggino di partecipare al XX Convegno Diocesano dei cori liturgici, che si sarebbe tenuto in Duomo, a Como, il 5 giugno 2016.Abbiamo accettato con un po’ di timore. È vero, mancava ancora un anno e sembrava una data lontanissima, ma c’era molto da fare, per imparare tutto il repertorio dei canti, che avrebbero animato la Santa Messa in Duomo, celebrata da S.E. Mons. Vescovo Diego Coletti.Ma, è anche vero, che “l’unione fa la forza”. Così, lavorando insieme, prova dopo prova, tenendo anche ben presenti le Celebrazioni Eucaristiche che si sarebbero presentate lungo il cammino di questo anno nella nostra Comunità Pastorale, siamo riusciti ad arrivare a questo importante appuntamento ben preparati.Prima del Convegno, don Nicolas Negrini e don Simone Piani hanno fatto due incontri di preparazione con le corali della nostra zona che avrebbero partecipato al Convegno, nei quali si sono provati i canti della Celebrazione, e così hanno fatto in altre 2 zone più lontane della Diocesi, in modo da uniformare le esecuzioni dei canti.Inoltre, è stato proposto ad alcune corali, tra cui la nostra, di animare il momento di elevazione spirituale, che si sarebbe tenuto nel pomeriggio, a conclusione del Convegno. L’esecuzione di brani scelti accuratamente avrebbe aiutato a riflettere sul mistero di Cristo durante l’Anno Liturgico.

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17 • 19 - 2016Percorsi di Vita

Cari fratelli e sorelle,la prima cosa che mi viene in mente è di dirvi, ancora una volta, grazie che siete qui, grazie per il servizio che offrite alle vostre comunità, grazie per questa animazione alla liturgia, che, senza di voi, sarebbe, molte volte, spenta e poco comunicativa, quindi, questa è l’occasione buona per farvi sentire anche tutta la riconoscenza della comunità cristiana della Diocesi, per bocca del Vescovo. Ma, detto questo, volevo fermare un attimo la vostra attenzione sull’importanza del vostro ruolo; mi viene in mente una pagina bellissima di un grande teologo, anche abbastanza recente, si potrebbe dire, del secolo scorso, il quale dice: a ben considerare, se noi dovessimo cancellare la bellezza, anche la bontà, non riusciremmo più a muovere la nostra volontà, e nemmeno la verità riuscirebbe a muovere la nostra intelligenza. La bellezza è ciò che rende la bontà e la verità accessibili alla vita delle persone. Allora, ci vogliono i teologi che riflettono sulla verità della fede, ce la presentano in maniera sempre più completa, sempre più profonda, sempre più persuasiva, ci vogliono i grandi educatori cristiani, i grandi maestri che indichino la via della bontà, che educhino la nostra libertà a mettersi al servizio di cose buone, che costruiscano il futuro della vita dell’uomo, ma questi due servizi, chiamiamoli così, quello alla verità dei teologi e quello alla bontà degli educatori, non riuscirebbero a raggiungere il loro fine, se qualcuno non si occupasse della bellezza, e siete voi, la fatica che fate nelle prove, e l’impegno, e la cura dei ritmi e delle sintonie, è una cosa preziosissima; vi ripeto ancora, senza la bellezza, senza l’esperienza del bello, senza la dimensione estetica della vita, anche la verità non conclude più e anche la bontà non muove la nostra volontà libera. Vedete cosa avete in mano voi, quale prezioso tesoro custodite e mettete a disposizione della comunità cristiana, sembra un niente, sembra che non abbia consistenza e, invece, è ciò che fa vivere. Abbiamo sentito, nel Vangelo, due miracoli di vita; ebbene, io credo che la presenza di Gesù, sia certamente la

presenza di un grande maestro di verità, di un grande taumaturgo che fa del bene, ma noi gli diciamo, qualche volta: “Tu sei il più bello tra i figli dell’uomo”, citando un salmo dell’antica alleanza, “Tu sei il più bello tra i figli dell’uomo”.La vita è bella! Quando è bella la vita? Ciascuno si faccia questa domanda, e ciascuno si ricordi che, quando siamo di fronte a qualche cosa, nel quale la verità e la bontà si mescolano insieme, non diciamo “che vero”, e non diciamo neanche “che buono”, diciamo “che bello!” Perché è l’incontro con la bellezza, che mostra lo splendore della verità e l’efficacia del bene, e, senza bellezza, la verità diventa un’opinione e il bene scade nell’utile, nel ciò che serve; è soltanto la bellezza, è soltanto la contemplazione del bello, che apre la nostra vita a degli orizzonti che non sono più disponibili a un meschino interesse, o ad una piatta evidenza.Allora, io domando al Signore, che questo amore per il canto, per il canto liturgico, che questa bellezza delle nostre comunità, che sono animate da voi coristi, non venga meno, non è un ammennicolo di cui si può dire, “se c’è, bene, se non c’è, pazienza”, è almeno altrettanto importante del compito dell’annunciatore del Vangelo, del catechista, o dell’educatore a comportamenti cristiani, è bene che lo sappiate questo, perché è soltanto questo il motivo che può realmente sostenere la vostra fatica e l’impegnatività del vostro servizio; siete nella Chiesa e per la Chiesa, una realtà importantissima. Non sto qui a farvi dei complimenti, sto qui a segnalarvi la vostra grave responsabilità.Il Signore, allora, perché capace di ricompensare la vostra fatica e il vostro servizio, benedica il cammino delle vostre corali, e le renda sempre più pronte a custodire, salvaguardare, e mettere a disposizione di tutti il tesoro della bellezza, che non è un gusto superficiale, superfluo, opzionale, “se c’è, bene, se non c’è, pazienza”, ma che è la sintesi della verità della fede e della bontà della vita. Vivetela così la vostra dimensione di servizio ecclesiale, perché senza la bellezza, lo ripeto ancora una volta, la verità non conclude, e la bontà non convince.

5 giugno Omelia de l Vescovo al Convegno de l l e coraliEventi : Corali

18 • 19 - 2016Percorsi di Vita

PARROCCHIA SANTA MARGHERITACamnago Faloppio

SETTIMANA IN PREPARAZIONE DELLA FESTA DELLA BEATA VERGINE DEL ROSARIO

Lunedì 26 settembre a Camnago ore 8.30 S. Messa a Gaggino ore 17.00 S. Messa a Camnago ore 20.30 S. Rosario in Chiesa

Martedì 27 settembre a Gaggino ore 8.30 S. Messa a Camnago nei rioni ore 17.00 S. Rosario animato dai bambini e ragazzi di catechismoa Camnago ore 20.00 S. Rosario in Chiesaa Camnago ore 20.30 S. Messa

 Mercoledì 28 settembre a Camnago ore 8.30 S. Messa a Gaggino ore 17.00 S. Messa a Camnago ore 20.30 S. Rosario in Chiesa a seguire Incontro introduttivo sull’Esortazione Apostolica con i coniugi Magatti

Giovedì 29 settembrea Gaggino ore 8.30 S. Messa a Camnago ore 20.00 S. Rosario in Chiesaa Camnago ore 20.30 S. Messa

 Venerdì 30 settembrea Gaggino ore 8.30 S. Messa a Camnago nei rioni ore 17.00 S. Rosario animato dai bambini e ragazzi di catechismoa Camnago ore 20.00 S. Rosario a Camnago ore 20.30 S. Messa e Adorazione Eucaristica

Sabato 1 ottobre a Camnago S. CONFESSIONI ore 10.00 - 12.00 e ore 15.30 - 17.00 a Camnago ore 17.00 S. Messa prefestivaa Gaggino ore 18.30 S. Messa prefestivaa Camnago ore 19.00 Cena solidale pro terremotati ore 21.00 S. Rosario in Chiesa

Festa de l la Madonna de l Rosario

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Domenica 2 ottobre: FESTA DELLA BEATA VERGINE DEL ROSARIO

 a Camnago ore 9.30 S. Messa Solenne a seguire il simulacro della Madonna del Rosario verrà portato in processione nel Rione Bernasca ore 14.30 Processione Canto dei Vespri Incanto dei Canestri Premiazione Palio dei Rioni ed estrazione Lotteria Per i bambini e i ragazzi merenda in oratorio

Venerdì 7 ottobre: Beata Vergine del Rosarioa Camnago ore 20.00 Santo Rosario ore 20.30 Santa Messa

Si invitano tutte le persone che vogliono collaborare, a portare i CANESTRI, torte o altri prodotti alimentari, per l’incanto, in oratorio sabato 1 ottobre dal-le ore 14.30 alle ore 17.00 e domenica mattina prima e dopo la Messa delle ore 9.30 (fino alle ore 12.00).

20 • 19 - 2016Percorsi di Vita

Molti nostri ragazzi e adolescenti hanno vissuto, con gioia, le esperienze estive proposte dall’oratorio. Alcuni numeri della partecipazione:al Grest, dal 13 giugno al 2 luglio, hanno partecipato 210 bambini e ragazzi, guidati da 40 animatori e una ventina di persone adulte. Ai Campi estivi hanno partecipato:* a Marzio: 22 bambini di 4° elementare, dal 4 all’8 luglio prima, e, poi, altri 22 di 5° elementare, dall’8 al 12 luglio, conoscendo la bella storia di vita di don Luigi Curti che, di Marzio, fu Parroco per quasi 80 anni, dal 4 dicembre 1936, fino al 3 marzo 2016, giorno della sua morte, all’età di 102 anni.

* a San Nicolò Valfurva: 52 ragazzi delle medie e delle superiori, dal 17 al 24 luglio. Una settimana ricca di sole e belle passeggiate, ma, anche occasione di crescita e di confronto, a partire dalla figura di Fr. Giosuè Dei Cas, missionario comboniano, originario di Piatta, vicino a Bormio, di cui è iniziata la causa di

beatificazione.Riguardo alla preparazione e attuazione di queste attività, mi preme sottolineare come abbiano impegnato notevoli forze, sia dei giovani animatori, sia del gruppo adulti, cuochi, segreteria e aiuti vari, nei laboratori, come nella cura dei ragazzi. Devo dire un grande grazie a tutte queste persone che, GRATUITAMENTE hanno messo a disposizione energie e tempo. Anche quest’anno si sono aggiunte nuove persone a dare una mano con la loro competenza, sia in cucina, per Grest e Campi, sia in aiuto alla segreteria del Grest. Tutti quelli che vogliono dare una mano sono sempre i benvenuti nelle nostre attività di oratorio e Comunità Pastorale. Certo, non tutto è stato perfetto, come in ogni attività ci sono stati dei limiti. Ma, di fronte alle mancanze riscontrate, ci possono essere due atteggiamenti. La sola critica sterile di chi brontola, ma non è disposto a mettersi in gioco per dare una mano a migliorare. O la vera critica costruttiva di chi vede anche i limiti, ma sa, nel contempo, apprezzare tutto il lavoro ben fatto e, vi assicuro, che era molto di più il buon lavoro di quanto non fossero i limiti. Ma, soprattutto, conta la parola di chi intende non stare a guardare da esterno, ma ha il coraggio di giocarsi, con impegno diretto e personale, insieme agli altri, per rendere queste esperienze sempre più buone. Dunque,

Il Grest i Campi in montagna e le altre esperienze estive 2016Ev

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21 • 19 - 2016Percorsi di Vita

avanti c’è poso per tutti quelli che hanno voglia di lavorare gratuitamente per i nostri ragazzi.Inoltre troverete meglio descritte poco sotto anche le esperienze della GMG di Cracovia, alla quale sono andati 3 dei nostri giovani e del Pellegrinaggio a Lourdes dei giovani con L’UNITALSI, al quale hanno partecipato tre dei nostri adolescenti, con don Omar.Alla fine di tutto, ci resta una domanda: quale ricompensa ne viene a tutti quelli che hanno lavorato con fatica per rendere possibili queste belle esperienze estive per i nostri ragazzi? La sola ricompensa è la certezza di aver collaborato con la provvidenza di Dio a seminare, anche magari solo in minima parte, qualcosa di buono nel cuore di questi ragazzi. Qualcosa di buono, che porterà poi frutto nella loro vita.

E abbiamo fiducia di aver contribuito, almeno un po’, a far maturare in loro anche il frutto più necessario, che è quello della fede in Cristo. Per questo motivo, all’inizio di ogni giornata di Grest, c’era l’incontro con Cristo, nella Messa e, all’inizio della ripresa pomeridiana, un altro piccolo momento di preghiera, di riflessione, come guida delle attività successive. Così pure nei campi, insieme a belle passeggiate, giochi e divertimenti, lavori domestici, non mancava quotidianamente il cuore di queste esperienze, che è il momento di riflessione quotidiana in gruppo e la Messa. Non dimentichiamo mai che tutta l’opera di servizio nella Chiesa ha come scopo la loro vita: non solo però questa loro vita terrena, ma, anche e soprattutto, la loro vita eterna.

Eventi : Vita di oratorio

22 • 19 - 2016Percorsi di Vita

Cracovia: Giornata mondiale de l la gioventu ’Giovani pellegrini nel mondo: una piccola testimonianza sulla GMG.

Tra i tanti ricordi della lunga e intensa settimana di pellegrinaggio a Cracovia, il silenzio, durante un momento di preghiera assieme a centinaia di migliaia di giovani, è sicuramente il momento che più mi ha impressionato. Devo ammettere che la XXXI Giornata Mondiale della Gioventù ha superato e stravolto la mia concezione di pellegrinaggio: a Cracovia ho vissuto un’autentica esperienza di fede, grazie agli incontri, ai luoghi e agli eventi, che mi hanno reso ancor più consapevole e onorato di essere partecipe della grande famiglia che è la Chiesa.Ho sperimentato la fatica del viaggio e la gioia di raggiungere la méta, ho ricevuto il dono, sempre nuovo, dell’incontro, ho conosciuto la Misericordia nella Sua sorprendente semplicità; e, in tutto questo, come un riflesso, come un orizzonte comune, potevo leggere la presenza di Gesù. Ecco, allora, che il viaggio si fa pellegrinaggio, l’incontro si fa comunione e lo stare assieme si fa Chiesa, perché davvero Dio fa nuove tutte le cose.Come i discepoli di Emmaus, chi vive l’incontro con il Risorto vede la vita e la storia sotto una luce nuova e diventa testimone della gloria divina. Posso testimoniare la Misericordia, perché, per primo, sono stato oggetto di Misericordia, in quanto pellegrino ospitato in una famiglia polacca, nel paese di Niegowic; ho visto e incontrato la Misericordia nella schiera di confessionali nel vasto prato, presso il santuario dedicato a San Giovanni Paolo II; ho riconosciuto la Misericordia nella condivisione di gioie e fatiche, assieme ai mei compagni di viaggio e a tutti i giovani che ho incontrato.Come ha detto papa Francesco nel suo intervento durante la veglia di sabato sera, è la fraternità che può salvare il mondo dalle chiusure e dalla violenza. Anche per me la fraternità si è dimostrata essere il veicolo della Misericordia: per una settimana sono stato assieme a migliaia

di giovani, accorsi da tutto il pianeta e percepivo chiaramente che, oltre alle naturali differenze, dovute alla provenienza, oltre alle svariate bandiere colorate, eravamo tutti accomunati

dalla stessa Fede. Per una settimana ho vissuto un’esperienza in cui le distanze non impedivano la relazione, in cui ognuno si riconosceva fratello dell’altro, in un clima di vera fraternità e libertà.Ancora una volta, in me riecheggiano le parole del Santo Padre, che invita i giovani a essere liberi, a difendersi da ogni tipo di “droga” che può rendere schiavi, come la paura, o le comodità, perché, solo attraverso la vera libertà, si può essere felici e decidere del proprio futuro. Sono proprio la fraternità e la libertà che sono state realtà che ho vissuto a Cracovia, entrambe frutto di una scelta di vita, che molti giovani hanno fatto: quella di seguire Gesù, nel quale hanno trovato il modello della perfetta umanità.Posso, allora, concludere questo mio breve ricordo della Giornata Mondiale della Gioventù, riportando quella che è la domanda e il compito – quasi la sfida – che Francesco ha rivolto a noi pellegrini: “Ci stai?”. La sequela implica, innanzitutto, una libera adesione, una volontà personale di cambiamento, perché, solo iniziando, ognuno dalla propria vita, sarà possibile cambiare il mondo. Grazie alla GMG ho potuto sperimentare un rinnovato incontro con Dio e con la Chiesa universale, dono di grazia che porto con me e che spero di trasmettere a molti altri giovani.

Gabriele

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23 • 19 - 2016Percorsi di Vita

BEATO É IL CUORE CHE PERDONA! MISERICORDIA RICEVERÁ DA DIO IN CIELO

Riuscire a spiegare a parole, in così poco spazio, l’esperienza della GMG è quasi impossibile. Siamo partiti all’avventura Domenica 24 Luglio, per un viaggio di circa 26 ore. Sulla strada che ci portava a Cracovia, abbiamo fatto tappa ad Auschwitz, per visitare il campo di concentramento. Auschwitz è stata una sosta importante per la GMG, in particolare, per la storia di Padre Massimiliano Kolbe, morto sacrificando la propria vita per salvare quella di un padre di famiglia. Il pensiero di calpestare un suolo sul quale circa 1.000.000 di uomini vennero annientati, ha richiamato alla memoria i momenti più bui della storia contemporanea. La diocesi ospitante, Niegowić, ci ha accolto con un grande calore e preparandoci una cena sotto la pioggia (in perfetto stile polacco). Al tramonto del secondo lungo giorno di viaggio, abbiamo raggiunto il nostro alloggio: una scuola elementare. Le notti non si sono rivelate tra le più comode della mia vita, visto che dormivamo per terra e, nemmeno le docce ghiacciate alle due di notte in giardino, sono state tra le migliori di sempre. Certo è che, dormire in una scuola con altre 150 persone, la maggior parte delle quali sconosciute, e viverci insieme per una settimana, è stata un’esperienza più che unica. Vivendo in una

scuola, siamo stati costretti ad abbandonare le nostre comodità e a imparare a convivere tutti insieme.Ogni mattina veniva celebrata la Messa nella nostra Diocesi: la Chiesa strabordava di giovani che cantavano, ballavano e animavano con tanta gioia la funzione.Gli ultimi due giorni sono stati quelli maggiormente carichi di emozioni. A partire dai 17 chilometri, macinati a piedi tra il Sabato e la Domenica. Tanta fatica, ma, anche, un forte sostegno da parte del gruppo e gioia di vivere quest’esperienza insieme. Giunti al Campo Misericordiae, ci siamo accampati e abbiamo aspettato, con ansia, l’arrivo di Papa Francesco. La veglia è stata speciale, passata al freddo, con un tramonto mozzafiato, in mezzo ad altri 3 milioni di ragazzi. L’omelia di Papa Francesco, nella veglia del Sabato, ha colpito dritto nel segno, esortando i giovani a non avere paura, specialmente in questo periodo, in cui ci sentiamo così tanto minacciati dal terrorismo. “Non vogliamo vincere il terrore con più terrore. L’unico modo per vincere questo mondo di guerra si chiama fraternità. Ma la paura ci porta alla chiusura e alla paralisi. La paura ci impedisce di stringere la mano all’altro. […] Per seguire Gesù bisogna avere coraggio. Si deve abbandonare la comodità, il divano per indossare scarpe e percorrere strade mai sognate. Dio vuole qualcosa da te.

Eventi : Vita di oratorio

24 • 19 - 2016Percorsi di Vita

Viene ad aprire le nostre porte per invitarci a seguirlo. Ti sta invitando a sognare, vuole farti vedere che il mondo con te può essere diverso […] Quando il Signore ci chiama, scommette sul domani, guardando, non cosa abbiamo fatto, ma tutto l’amore che siamo in grado di dare. E voi siete un’opportunità per il futuro. Abbiate il coraggio di insegnarci, abbiate il coraggio di insegnare a noi che è più facile costruire ponti che innalzare muri.” (Omelia Papa Francesco, 30 Luglio). È davvero difficile riuscire a descrivere a parole le nuove amicizie, gli abbracci, la voglia di vivere, i sorrisi, la gioia, la folla, l’emozione costante, la condivisione, la stanchezza, i viaggi in tram, le canzoni cantate a squarciagola, ovunque, in qualsiasi lingua e i polacchi che ci hanno accolto come figli loro. Vedere il mondo racchiuso nelle strade di Cracovia. Vedere i popoli che si fanno la guerra abbracciarsi e camminare insieme per strada.Porterò nel cuore anche le cose apparentemente più banali, ma, che hanno reso questa GMG unica e speciale: le colazioni poco invitanti, ballare e cantare sotto la pioggia con un perfetto sconosciuto, dormire al freddo in un campo sotto le stelle ed essere svegliati alle 6.00 per recitare le lodi in polacco. La cosa più emozionante è stata essere in mezzo a tutti quei ragazzi, che venivano da ogni angolo del mondo. Tutti con una sola

fede. Tutti radunati in una città PER Gesù e CON Gesù. Abbiamo portato con noi i drammi di questi tempi, le inutili stragi di innocenti, ma siamo testimonianza viva che la fratellanza è la risposta all’odio e alla violenza. Il clima pesante che si respira in Europa si è eclissato per 8 giorni, nelle strade di Cracovia. La solidarietà, il continuo rincorrersi di cori e bandiere, il sorridersi e abbracciarsi ci ha fatto capire che nulla è perduto. Una volta tornati, la nostra missione è quella di contagiare il mondo con il clima positivo della GMG.Ora tocca a noi giovani. Siamo noi la forza che può cambiare il mondo. “Mi preoccupa vedere giovani che hanno “gettato la spugna” prima di iniziare la partita. Che si sono “arresi” senza aver cominciato a giocare. Io sono sicuro che oggi, fra voi, non c’è nessuno di questi, ma voglio dirvi: ce ne sono di giovani pensionati, giovani che gettano la spugna prima della partita, ci sono giovani che entrano nella vertigine con le false illusioni e finiscono nel niente. Per questo, cari amici, ci siamo riuniti per aiutarci a vicenda, perché non vogliamo lasciarci rubare il meglio di noi stessi, non vogliamo permettere che ci rubino le energie, che ci rubino la gioia, che ci rubino i sogni con false illusioni.” (Papa Francesco, Cerimonia di accoglienza dei giovani).

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25 • 19 - 2016Percorsi di Vita

Pel l egrinaggio a Lourdes con i giovaniDal 31 luglio al 5 agosto ho avuto l’opportunità di recami a Lourdes, tramite l’associazione U.N.I.T.A.L.S.I, con altri due ragazzi della nostra Comunità Pastorale. Io avevo l‘incarico di barelliere, cioè di spingere le carrozzine di malati o disabili.È stato veramente bello rendersi utile in questo servizio, per aiutare persone che non hanno la possibilità di camminare: noi ragazzi, in tutta semplicità, abbiamo contribuito a far si che persone meno fortunate potessero accostarsi all’Eucaristia in questo luogo Santo e di pregare la Madonna di Lourdes e Santa Bernadette.Per me è stata una bella esperienza, che non avevo mai fatto prima, e, contrariamente a quanto pensavo prima di partire, non abbiamo dovuto pregare tutto il giorno, o fare chissà cosa; con il supporto di Don Omar, abbiamo avuto dei momenti di confronto e riflessione, Celebrazioni Eucaristiche con il nostro Vescovo, ma, anche, momenti liberi, in cui abbiamo visitato i luoghi dove ha vissuto Bernadette.Credo che chiunque possa affrontare un’esperienza di questo tipo, soprattutto, perché ci si rende utili, per aiutare persone in difficoltà. Ludovico

L’esperienza di Lourdes è un’esperienza ricca di emozioni e adatta a tutti. Le giornate sono piene di impegni, quali le Celebrazioni, le Processioni, i Rosari, le Adorazioni Eucaristiche, che hanno fatto crescere la nostra fede.Partecipando per la prima volta come barellieri dell’UNITALSI, siamo stati guidati sui passi di Santa Bernadette e ci è stato presentato il racconto delle apparizioni. Non sono mancati, però, i momenti per stare in compagnia; sin dal mattino, fino alla sera, si può essere contenti, sia attraverso il dialogo con gli ammalati, che nemmeno le difficoltà potevano ostacolare, sia durante le Celebrazioni, presiedute dal nostro Vescovo Diego.È un’esperienza che aiuta a crescere, a relazionarsi con gli altri e a conoscere nuove

persone; inoltre, si possono scoprire la storia di Bernadette e della città, attraverso la visita ai musei e ad antiche case. Un pellegrinaggio davvero interessante che consiglio a tutti quanti.

Lorenzo

L’esperienza di Lourdes è stata qualcosa di stupendo. Sono stato colpito dal clima di serenità che si respira, perché ogni azione è fatta con fede e devozione, come, per esempio, l’andare alla Grotta delle apparizioni o, anche semplicemente, l’accendere una candela per le proprie intenzioni. Quando si visita la Grotta viene praticamente spontanea una preghiera, ogni volta con intenzioni diverse. Tra le emozioni più forti, il Rosario, vissuto una sera, insieme a tutti i giovani della nostra sottosezione, soprattutto perché, a turno, ciascuno iniziava l’Ave Maria.È stata molto bella e solenne la Messa Internazionale, a cui hanno partecipato migliaia di persone, provenienti da tutto il mondo; non avrei mai pensato di poter assistere di persona a una Celebrazione del genere, visto che solitamente le si guardano in televisione.Forse, qualche nostro coetaneo potrebbe non capire questa esperienza, ma, credo che, l’unico modo per comprenderla, sia viverla, perché, tutti questi momenti di preghiera sono stati appaganti e anche ci hanno aiutato a vivere insieme i momenti liberi, come il pranzo, le camminate in paese e, in generale, a divertirci tutti insieme. Penso sia un’esperienza da fare e tornerò sicuramente anche nei prossimi anni. Simone

Eventi : Vita di oratorio

26 • 19 - 2016Percorsi di Vita

Associazione NOI

Il mese di luglio ha visto l’Oratorio impegnato nell’acquisto di un pullmino per le necessità della Comunità Pastorale.Dopo un confronto sereno, sincero e franco, il Consiglio ha deliberato, a maggioranza, l’approvazione dell’acquisto. Il pullmino è di Marca Citroen, a 9 posti, ed è stato immatricolato nel 2014, con 3 anni di garanzia. In ottimo stato, ed adeguatamente accessoriato, ha avuto un costo di € 19.200,00 tutto compreso, € 15.000,00 dei quali sono stati finanziati dalla Parrocchia, con una convenzione tra la Parrocchia e l’Associazione NOI “Camminiamo Insieme”, predisposta dagli uffici della Curia, preparati e competenti. Tale importo dovrà essere restituito in rate semestrali di € 1.500 per i prossimi 5 anni, mentre, il restante importo di € 4.200,00 è stato pagato con i risultati positivi dei campi, Grest ed altre attività di Oratorio. Si è stipulata una Polizza Assicurativa adeguata alle esigenze del mezzo, per un costo

di € 1.900 + naturalmente la relativa tassa di circolazione.Tutti questi numeri ci fanno pensare che servirà l’aiuto di tutta la nostra Comunità Pastorale per poterli sostenere. Il pullmino è il primo bene comune delle due Parrocchie e questo è segno tangibile che la Comunità stessa voglia “CAMMINARE INSIEME” per il bene di tutti. Il pullmino sarà a disposizione di tutti color che ne avranno necessità, a partire dai ragazzi, nelle loro uscite comunitarie, ai catechisti, ai membri delle varie commissioni (Caritas, Missioni, ecc.), alle quali potrà servire, nello svolgimento del loro servizio. Quindi, siamo entusiasti dell’acquisto fatto, soprattutto, perché darà, a ciascuno di noi, l’opportunità di lavorare e organizzare insieme eventi per mantenere un bene comune, utile a noi e a coloro che verranno dopo di noi. Grazie Sandro Pesenti

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27 • 19 - 2016Percorsi di Vita

Finche ci saranno sacerdoti in Terra Santa ci saranno cristiani in Terra Santa

La Terra Santa è anche conosciuta come il “Quinto Vangelo”, perché, visitando la Terra Santa, si cammina sui passi del Figlio di Dio, fatto uomo per la salvezza di tutta l’umanità. Questa Terra offre un altro Vangelo vivo, umano ed ecclesiale, con la sua vita e la sua cultura: è la testimonianza della comunità cristiana che, da secoli, continua in modo visibile la presenza di Cristo nella sua terra.Il nostro sostegno al Seminario di Beit Jala, attraverso le adozioni, ha proprio questo scopo: aiutare le comunità cristiane, che affrontano, quotidianamente, moltissime difficoltà, a rimanere in questa terra ed a continuare la loro missione di “Pietre Vive”, accompagnate da validi sacerdoti, che vivono le loro stesse problematiche; sacerdoti, che sono per loro come il Buon Pastore, che ama e protegge le sue pecore; sacerdoti che li accompagnano e che entrano, con tutto il loro cuore, nella loro vita.In questi anni abbiamo conosciuto ed accompagnato diversi seminaristi:Firas Abed Rabbo, che, poi, aveva lasciato il Seminario per il convento, in cerca della sua vera vocazione e che, lo scorso anno, è rientrato ed ha ripreso gli studi per diventare sacerdote; lo abbiamo incontrato anche quest’anno, ora è accompagnato da don Giuseppe e dalla Parrocchia di Cassina Rizzardi.Abouna Johnny Abu Khalil, il nostro “primo sacerdote in Terra Santa; anche quest’anno, in seminario, con Abouna Hanna, ha ricordato il modo con cui lo abbiamo accolto quando è venuto tra noi per la sua Prima Messa: il suono festoso delle campane, i lumini accesi lungo la strada e la gente che lo aspettava… alle 2 di notte! Ora è parroco di Taybeh, ci considera sua grande famiglia e ci accoglie sempre con gioia; a settembre, quando, con altri sacerdoti del Patriarcato, verrà a Bergamo per l’Ordinazione Episcopale di Mons. Pizzaballa, trascorrerà qualche giorno a Camnago, dalla sua “famiglia italiana”.

Abouna Issa Shomali, parroco di Al-Wahadneh, che, purtroppo, essendo parroco in Giordania, non ha la possibilità di venirci a trovare quando ci rechiamo in Terra Santa, ma con il quale siamo sempre in contatto ed uniti nella preghiera.Ora stiamo accompagnando Akram Msharbash, al secondo anno di Teologia. Lo abbiamo incontrato a Roma lo scorso anno, quando è venuto con gli altri seminaristi per la canonizzazione delle due Sante Palestinesi; siamo sempre in contatto anche con lui, comincia a conoscerci e ci sente vicini, proprio come una “famiglia”.La nostra comunità, quindi, può solo ringraziare il Signore per questi grandi doni; siamo, infatti, accompagnati dalle preghiere di questi sacerdoti, che ci ricordano sempre nelle loro Celebrazioni, oltre ad avere la gratitudine e l’amicizia dei Vescovi del Patriarcato e dei sacerdoti del Seminario, che ci accolgono sempre con gioia ed affetto e che ci fanno sentire veramente a casa, infatti, quando arriviamo in Terra Santa ci viene spontaneo esclamare: “Finalmente a casa!”.

Assunta, Erasmo, Giovanna, Gisella, Mauro, Palma e Samanta

Dalla Terra Santa

28 • 19 - 2016Percorsi di Vita

Nomina di Padre Pizzabal la

Sua Santità Papa Francesco ha accettato le dimissioni di Sua Beatitudine il Patriarca Fouad Twal, per raggiunti limiti di età, conformemente all’articolo 401, § 1, del Codice di Diritto Canonico ed ha nominato il Rev.mo Padre Pierbattista Pizzaballa, OFM, già Custode di Terra Santa per dodici anni, come Amministratore Apostolico del Patriarcato latino di Gerusalemme sede vacante, fino alla nomina di un nuovo Patriarca.I vescovi, il clero e i fedeli del Patriarcato latino ringraziano vivamente il Patriarca Fouad Twal giunto al termine della sua missione, e danno il benvenuto al nuovo Amministratore Apostolico, facendogli i migliori auguri per il suo incarico. La Diocesi intera si unisce nella preghiera per le intenzioni del Patriarca emerito e del nuovo Amministratore.L’Ordinazione Episcopale di Padre Pizzaballa

avrà luogo nel prossimo mese di settembre.Patriarcato latino di GerusalemmeAbbiamo chiesto ad Abouna Johnny, nostro “Figlio” in Terra Santa, un suo pensiero riguardo alla nomina di Padre Pierbattista Pizzaballa, come Amministratore Apostolico; questo è ciò che ci ha scritto:Innanzitutto, ringrazio il Signore per gli 8 anni tra noi del Patriarca Fouad, che, all’inizio del suo Patriarcato, mi ha ordinato Diacono e, poi, Sacerdote.Il Patriarca Fouad è stato il secondo Patriarca arabo della Chiesa di Gerusalemme, nominato dal Papa, dopo il Patriarca Michel Sabbah.Per la Chiesa locale avere un Patriarca arabo, Palestinese o Giordano, è molto importante, soprattutto negli ultimi anni, in questi tempi difficili per il popolo del Medio Oriente e, specialmente, per la Palestina.

Il rettore de l Seminario r ingraziaD

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29 • 19 - 2016Percorsi di Vita

All’età di 75 anni, il Patriarca si è ritirato, come prevede il Diritto Canonico, e noi sacerdoti di Terra Santa avremmo voluto avere un altro Patriarca locale, ma, poiché il Patriarcato, ora, vive un momento un po’ difficile, Papa Francesco ha pensato che questo non fosse il tempo opportuno per una nomina di questo tipo ed ha nominato Padre Pierbattista Pizzaballa, una figura super partes, molto conosciuta in Terra Santa, perché è in questa terra da 25 anni, di cui 12 come Custode di Terra Santa.Per me, Padre Pierbattista non è un estraneo, è uno di noi, infatti, lo conosco molto bene, da quando vivo a Gerusalemme, specialmente quando facevo parte del Coro di Terra Santa, con il quale ha avuto molte relazioni, perché è molto legato al Coro della Custodia.Padre Pierbattista è un uomo molto determinato, che ama e vuole servire la Chiesa di Terra Santa, e al quale la Chiesa di Gerusalemme vuole molto bene e penso sia la persona più adatta per preparare la strada ad un nuovo Patriarca locale.Il nuovo Amministratore Apostolico, ha, infatti, recentemente affermato in un’intervista: “Non sono venuto per fare la rivoluzione! Sono qui per organizzare un poco di più la vita della Chiesa, che è già organizzata. La prima cosa da fare, penso, è dialogare, ascoltare, capire, incontrare il clero e i sacerdoti, allo scopo di organizzare insieme la prossima tappa” ed ancora nel suo messaggio alla Diocesi di Gerusalemme dice: «“Cominciando da Gerusalemme” (Lc 24,47), vorrei essere perciò con voi e per voi colui che apre vie, che rende possibile l’incontro, che condivide con tutti e con ciascuno l’impegnativa ed entusiasmante sequela di Gesù per il bene della Chiesa e del mondo». Significativo è anche il motto scelto da Padre Pierbattista: “SUFFICIT TIBI GRATIA MEA - Ti basta la mia grazia (2 Cor. 12,9), che così spiega: “La Terra Santa è crocevia di difficoltà e divisioni di ogni genere: tra le Chiese, tra le fedi monoteiste e tra i popoli che la abitano. Le difficoltà sembrano sempre enormi e insormontabili. La Chiesa, apparentemente, sembra sempre essere schiacciata da tutte queste situazioni. Ebbene, in queste circostanze, la Parola di

Dio ci ricorda che solo alla Grazia dobbiamo affidarci e a nient’altro. La Chiesa di Terra Santa non ha mezzi e non ha potere. Ha solo Cristo e la sua Grazia. È dunque questo il motivo della scelta: avere la coscienza che la nostra missione altro non è che testimoniare la Grazia, che, per primi, ci ha toccato, e da questa solamente partire.”.Tutti noi sappiamo che, proprio perché Amministratore Apostolico, Mons. Pizzaballa non rimarrà a lungo, ma confidiamo nell’opera dello Spirito Santo, che lo illuminerà nella missione che gli è stata affidata.Mi aspetto da lui di poter lavorare insieme, in collaborazione con tutti i sacerdoti, per preparare la strada ad un nuovo Patriarca per noi e penso che Mons. Pizzaballa possa occuparsi nel miglior modo della Chiesa di Terra Santa, così che i cristiani di tutto il mondo possano continuare ad aiutarla e sostenerla con fiducia e generosità.Il fatto che Padre Pierbattista non parli arabo può essere un problema per le relazioni con la gente, per questo, penso che i Vescovi Ausiliari avranno maggiori responsabilità pastorali in questo momento. Abbiamo bisogno delle vostre preghiere, perché questo tempo di transizione sia un tempo di discernimento e meditazione, non solo per il nuovo Amministratore, ma, anche, per ogni sacerdote e ogni cristiano della Chiesa di Gerusalemme; un momento per rafforzare la fede, perché la nostra Chiesa, dal Capo al più piccolo battezzato, sia una Chiesa unita, una Chiesa forte che, come Chiesa Madre, dia una testimonianza forte, come quella dei primi cristiani e perché tutte le “Pietre Vive” di questa Terra rimangano e si rendano conto delle loro responsabilità e dell’importanza di sentirsi pecore, amate e unite al loro Pastore.

Padre Johnny Abu Khalil

Dalla Terra Santa

30 • 19 - 2016Percorsi di Vita

Faloppio, 26 agosto 2016

Carissimo don Giovanni e Parrocchiani di Faloppio, vi porto i saluti di padre Attilio che ho incontrato nella sua missione in Madagascar, a Jhosy, all’inizio di questo mese. E’ molto impegnato, pertanto, mi ha detto di trasmettervi io il Suo saluto e le notizie.E’ un momento difficile per tutta la situazione politica del Madagascar e della Chiesa in Madagascar ma, in questo momento, in modo particolare per la missione Vincenziana e, specialmente, per padre Attilio. In un anno, due confratelli italiani, che vivevano nella casa della missione a Jhosy, sono deceduti e padre Beretta è in Italia per curarsi. La scomparsa imprevista di Padre Grimaldi prima, e, poi, di padre Visca, hanno fatto ricadere su padre Attilio - l’unico Italiano rimasto sul posto - diverse incombenze, nell’attesa che i Superiori decidano e i padri Malgasci prendano in mano la situazione. Non sono facili i cambiamenti…. ma, in questo momento, anche per la missione in Madagascar - come dice p. Attilio - è arrivato il momento di decidere e di passare il timone. Grazie al cielo, ci sono figure molto belle di Padri Vincenziani, ma con culture e tempi molto diversi. Sentiamoli vicini e assicuriamo loro la nostra vicinanza…Padre Attilio ci assicura che, ogni giorno, ci porta nella preghiera, soprattutto, nella celebrazione Eucaristica…La situazione politica è ferma…. Le strade diventano sempre più impraticabili e la povera gente continua a faticare per vivere, il lavoro è scarso e mal retribuito, mentre la svalutazione porta ad un ulteriore impoverimento….L’opera missionaria di padre Attilio continua, in quanto seguita da lui e da personale che si è formato nel tempo.Grazie alla “Goccia”, che molti Gagginesi continuano a sostenere, molte iniziative, volte

ad aiutare la gente a formarsi ed a guadagnarsi da vivere, proseguono: il centro di formazione giovanile, (falegnameria, ricamo…); la radio, per far arrivare anche nei piccoli villaggi notizie e formazione; gli orti, perché imparino a coltivare il necessario per sopravvivere; spazi per accogliere i volontari ed i bambini al pomeriggio….Grazie anche alle “adozioni a distanza”, molti bambini in difficoltà vengono seguiti da Voahangy”, assistente sociale e collaboratrice di padre Attilio, possono frequentare la scuola, avere un pasto sicuro ed essere seguiti come famiglia. La formazione e la cultura è quello che permetterà loro, un giorno, di rendersi indipendenti.L’ignoranza sta portando molti Malgasci a lasciarsi abbindolare per pochi soldi. Le sette progrediscono, l’Islam sta mettendo piede… il Madagascar è ricco di risorse naturali, ma ancora troppo sfruttato da parte di pochi Malgasci e stranieri, con nessun beneficio per la popolazione locale.Dio, che sa far crescere i fiori in mezzo alle rocce, doni a questo Popolo tanto coraggio e costanza.Un caro saluto dall’Isola rossa. M.Rosa

Notizie dal MadagascarD

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Mis

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31 • 19 - 2016Percorsi di Vita

Padre Settimo ci scrive

Qui le cose vanno così, così.C’è scontento generale per l’aumento dei prezzi e per il poco lavoro. Ci sono agitazioni sociali.Il mio lavoro apostolico va bene. L’anno della Misericordia lo stiamo vivendolo intensamente. Il Papa ha azzeccato pienamente sia per l’anno giubilare, che per l’argomento.Le feste Patronali (15 di agosto) sono state precedute da una novena, sul tema della Misericordia.Tema di obbligo, ma molto sentito e partecipato dalla gente. Anche i predicatori, quest’anno, hanno tenuto fede all’argomento e lo hanno spiegato bene (cosa che non succedeva altri anni).Vi mando alcune foto della processione con la statua della Madonna. Una delle foto è la testa della processione! Pare disordinata, ma non è

così. La gente non viene a due, a quattro, o a dieci, ma in massa.Risulta che le processioni, qui, sono amate, volute e seguite, con molta devozione. Quest’anno vi hanno partecipato certamente più di 3000 (tremila) persone. Vengono da molte parrocchie, anche da lontano. Su tutto il percorso (circa 1200 metri), si tende una “rete sonora” e si prega, si canta e si riflette sull’argomento.Per quest’anno di Giubileo abbiamo organizzato vari pellegrinaggi dei Gruppi ai Santuari con l’indulgenza. La risposta è molto buona.

Vi mando molti saluti ed auguri di bene.

Padre Settimo Zanella

Dalla M

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32 • 19 - 2016Percorsi di Vita

“Eccomi!”

Briccola Alberto - Briccola Mattia - Capellini Aurora - Ghielmetti Chiara Graniero Alice - Lianas Daniel - Longobardi Cristian - Mazzucchi Luca - Napoli Vincenzo Peiti Laura - Romiti Martina - Veneziano Alessandro - Zaffino Alice - Zen Alice - Ciani Flavio - Pomi Giulia Antonioli Francesco - Bonasia Thomas - Caccia Hermann - Festa Manuel - Gabaglio Riccardo - Gasparini Matteo - Lenzarini Letizia - Lenzarini Valeria - Nessi Alessandro - Ricci Filippo Zanobi - Simone Nicolò - Piras Sofia - Marin Alessandro Lee - Depredati Alessandro - Cugno Asia - Simionescu Giada - Martinelli Jacopo - Morleo Fabrizio Cersosimo Chiara - Braga Daniel - Gnecchi Daniele - Albonico Matilde - Altavilla Denise-Pedrazzoli Andrea - Grigioni Alice - Ratti Enea - Macchi Thomas - Monaco Greta - Zampieri Brian - Evelyn Reyes Moreno

Ad ognuno di loro, ragazzi e ragazze, che hanno animato

in questi anni i nostri incontri di catechesi, con le loro domande, la loro vivacità,

il loro essere ragazzi che cresconofacciamo tanti auguri !!

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33 • 19 - 2016Percorsi di Vita

xxv di Sacerdozio di Padre Francis

Domenica 29 Maggio nella Solennità del Corpus Domini, abbiamo festeggiato sia a Gaggino che a Camnago il 25° anniversario di Sacerdozio di P. Francis.

Carissimi don Giovanni, don Omar e fratelli e sorelle,scrivo a voi per esprimere la mia emozione di gioia e sincera gratitudine per l’espressione del vostro amore e riconoscenza verso di me manifestata attraverso la solenne celebrazione della festa per il 25° della mia ordinazione sacerdotale. È stato un momento molto cordiale e fraterno il poter celebrare con voi questo momento molto significativo della mia vita sacerdotale, proprio nel giorno di Corpus Domini. Ancora un’altra volta è stato confermato il legame fortissimo tra voi e me e mi sento vera-mente unito con la Comunità Pastorale di Camnago e Gaggino, anche se mi trovo qui a Roma. Dio vi benedica per questo gesto di amore verso di me e staremo più che mai uniti nella preghiera. Ringrazio di cuore tutti coloro che hanno contribuito alla buona riuscita della celebrazione e, in modo partico-lare, per la vostra presenza durante le Celebrazioni Liturgiche a Camnago e a Gaggino e per le vostre preghiere per me. Grazie…Grazie…Grazie! Un abbraccio fraterno da Roma a tutti voi, a presto.

Padre Francis

Festeggiamenti

Laurea Gabrie le

Con un meritato 110, il 25 maggio 2016 il nostro Seminarista Gabriele Mandaglio, ha conseguito la laurea presso l’Università degli Studi di Milano in ScienzeFilosofiche.

Congratulazioni Dottore da tutta la Comunità!

34 • 19 - 2016Percorsi di Vita

Al le Catechiste

Al l e notre corali

Un

Gra

zie

spec

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35 • 19 - 2016Percorsi di Vita

Al Gruppo Terz Eta ’

Agli Animatori de l Grest 2016

Un G

razie speciale

Ora r i San t e Me s s e Fe s t i v e

SABATO DOMENICACamnago 17.00 9.30 18.00Gaggino 18.30 8.00 11.00

Ora r i Sa n t e Me s s e Fe r i a l i

LUNEDI’ MARTEDI’ MERCOLEDI’ GIOVEDI’ VENERDI’Camnago 8.30 17.00 8.30 17.00 8.30Gaggino 17.00 8.30 17.00 8.30 17.00

ORARI SEGRETERIE PARROCCHIALI:

Camnago: dal lunedì al venerdì dalle 20.15 alle 21.30 al sabato dalle 14.30 alle 17.00 Tel. 031/986008 - e-mail: [email protected]

Gaggino: dal lunedì al venerdì dalle 9.30 alle 11.30 Tel. 031/986225 - e-mail: [email protected]

Don Giovanni: Cell. 3289382338 - e-mail: [email protected]

Confessioni ogni sabato: 15.00-16.30 a Gaggino / 15.30-17.00 a Camnago

Nel mese di ottobre riprenderà il Percorso Biblico Vicariale, durante il quale si rifletterà su:

“Le lettere di Giovanni, Giacomo e Pietro: il Nuovo Testamento velato”

18 ottobre15 novembre17 gennaio21 febbraio21 marzo27 aprile

Gli incontri si terranno a Uggiate alle 20.45

Don Simone Tiraboschi, originario della nostra

comunità di Gaggino, è stato nominato dal Vescovo Diego, Parroco di Bellagio.Lo accompagnamo nel suo ingresso come parroco che farà sabato 8 ottobre 2016 con la preghiera, l’ amicizia e l’affetto di sempre e anche per chi potrà, partecipando al suo ingresso.

Pe r c o r s o b i b l i c o Ingresso Don Simone a Bel lagio