Pantheon Economia n.1

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Allegato trimestrale di informazione economica Giovani e lavoro Partiamo dalle start up Alberto Ferrari Così sono tornato bambino Giulio Pedrollo “Giovani non scoraggiatevi” Vicino al cuore delle donne Sandro Veronesi Outlook Imprese Dati e numeri dell’impresa veronese all’interno

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Supplemento economico al mensile Pantheon, il magazine di Verona e Lessinia. Edizione di novembre 2012.

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Allegato trimestrale di informazione economica

Giovani e lavoro Partiamo dalle start up

Alberto FerrariCosì sono tornato bambino

Giulio Pedrollo“Giovani non scoraggiatevi”

Vicino al cuore delle donne

Sandro Veronesi

Outlook ImpreseDati e numeri

dell’impresa

veronese

all’interno

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2Pantheon Economia

Pantheon Economiaperiodico trimestrale in allegato a Pantheon-Magazine di

Verona e Lessinia

Direzione: Matteo ScolariRedazione: Matteo Bellamoli

Hanno collaborato a Pantheon Economia novembre 2012Jessica Ballarin, Francesca Mauli

Progetto grafico e copertina:Mattia Vinco

Sviluppo commerciale:Infoval Srl. 045.8650746

L’editorialeInizia la nuova avventura di Pantheon Business, allegato trimestrale di Pantheon-Magazine di Verona e Lessinia

Inizia la nuova avventura di Pantheon Business, allegato trimestrale di Pantheon-Magazine di Verona e Lessinia

Cosa ci aspetta nel 2013? Quali linee di business entreranno a far parte di usi e costumi d’azienda?

Sandro Veronesi svela qualche dettaglio della mission imprenditoriale che ha reso i marchi Calzedonia celebri in tutto il mondo

Alberto Ferrari, della Ferrari Granulati Sas. racconta, assieme alla moglie Nadia Valle-nari la nuova avventura dei Sabbiarelli.

Alberto Ferrari, della Ferrari Granulati Sas. racconta, assieme alla moglie Nadia Valle-nari la nuova avventura dei Sabbiarelli.

12 DONNEIMPRESA

8-9 OUTLOOK IMPRESE

6-7 COSÌ SONO RITORNATO BAMBINO

4-5 VICINO AL CUORE DELLE DONNE

3 BUSINESS VERONESENEL MIRINO

Sommario

14-15Giulio Pedrollo svela i segreti di come es-sere a capo di una grande azienda anche in età “non sospetta”

IL CORAGGIO DELL’IDEA GIOVANE

13 BACK TO THE FUTURE

Inauguriamo su questo numero del giornale un nuovo allegato che molto semplicemente abbiamo deciso di chiamare Panthe-on Economia. Si tratta di un supplemento trimestrale che col tempo vorremmo diventasse una vera e propria testata indi-pendente.

Alla vigilia di questo debutto editoriale ci siamo chiesti quale fosse il modo più originale, o comunque più vicino allo stile di Pantheon, per affrontare temi economici e legati all’impresa.La risposta che si siamo dati è quella di prendere in considerazione quelle storie di imprenditori e di professionisti che grazie al loro ingegno, alla loro fantasia, al loro coraggio e alla loro tenacia sono riusciti e riescono tutt’ora, in un momento delicato per l’economia, ad emergere con la propria realtà aziendale.Casi concreti, casi vincenti, casi che lasciano un messaggio di fidu-cia. Soprattutto ai giovani. Leggeremo in questa prima edizione un’intervista a Sandro Veronesi, presidente e fondatore del Gruppo Calzedonia: un “self made man”, partito da zero, il quale, aprendo un paio di piccoli negozi in centro a Verona, è riuscito a diventare in meno di vent’anni uno degli imprenditori più importanti del pa-norama nazionale e internazionale. Scopriremo poi l’intuizione di Alberto Ferrari, della Ferrari Granulati di Grezzana, che dalla materia prima lavorata dalla sua azienda, ov-vero dai granulati e dalle polveri di marmo bianche e colorate, ha inventato un gioco per bambini che sta avendo un successo straor-dinario: i Sabbiarelli.Abbiamo incontrato anche Giulio Pedrollo, presidente giovani in-dustriali di Confindustria e fondatore e amministratore unico di Linz Electric. Il suo è un intervento rivolto alle nuove generazioni, un invito a non scoraggiarsi in un momento di particolare attenzio-ne dal punto di vista occupazionale. Attorno alle interviste tutta una serie di dati, numeri, esperienze, indicazioni per orientarsi nel mondo dell’impresa che mai come oggi diventa fulcro di un nuovo rilancio e di nuove speranze per il futuro.

Matteo Scolari

Una serie di iniziative nuove proposte dai giovani della Valpantena che uniscono tecnologia e innovazione

10-11 GIOVANI E LAVORO: PARTIAMO DALLE START UP

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3Pantheon Economia

Scriveva qualche anno fa Giovanni Paolo II: “Oggi, forse più che in passato, si rico-nosce con maggior

chiarezza l’intrinseca contrad-dizione di uno sviluppo limita-to soltanto al lato economico. Esso subordina facilmente la persona umana e le sue neces-sità più profonde alle esigenze della pianificazione economi-ca o del profitto esclusivo”.È per smembrare questa im-peccabile descrizione di una tendenza diffusa quanto ri-schiosa che parte l’avventura editoriale di Pantheon Econo-mia. Per ora solo un inserto di Pantheon-Magazine di Verona e Lessinia, ma con tanti spunti e proposte, idee e progetti.In primo piano l’economia delle persone, quella che par-te dalle azioni concrete, dalle fabbriche, dai capannoni, dal-le macchine e dagli investi-menti. L’economia raccontata da quelle persone che hanno messo al centro necessità ed esigenze per crearsi spazio all’interno del mercato satu-ro degli anni Duemila. Dalle esperienze degli imprenditori, storie che a volte dimostrano che sognare appaga.Ma non saranno solo le storie a trovare posto su questo in-serto. Anche l’analisi dei dati e delle tendenze. Da una parte la fotografia delle aziende ve-ronesi, uno specchio in grado di riflettere, quanto più chia-ramente possibile, lo stato di

Impresa è sfida die-tro l’angolo. Uno dei libri caposaldo che

ha appassionato ed ispirato i lavori di moltis-

simi visionari e non solo è “Strate-gia Oceano Blu” di W. Chan Kim e Renéè Mauborgne che attraverso uno studio condotto in oltre tren-ta settori industriali ed economici hanno elaborato un modello estre-mamente interessante. Replicabile da qualsiasi impresa (media, pic-cola, grande, ancora in fase di start up) prospetta livelli di crescita inte-ressanti. Principi per neutralizzare la concorrenza e creare uno spazio di mercato autosufficiente ed illimitato come quelle di un oceano blu, appunto. Questo libro porta un messaggio molto interessante “il successo non dipende dalla concorrenza spietata né da costosi budget di marke-ting e R&D, ma da mosse strategiche” nelle quali è inclusa senza dubbio anche la rete di relazione con il territorio di appartenenza.

Saldo tra imprese aperte e chiusebimestre luglio-agosto (Unioncamere)

Imprese che hanno delocalizzato all’esterogli impianti o parte di essi periodo 2001-2006 (Istat)

salute del business scaligero, dall’altra parte le tendenze fu-ture. Cosa ci riserva il mercato mondiale di qui ai prossimi mesi? Che spazio avranno le grandi technology researchs nei mercati locali come quello della nostra città?Troveranno spazio i giovani avventurosi dell’impresa, così come le Giovanna d’Arco delle moderne business companies, ovvero quelle donne che han-no deciso, per scelta o per na-turale passaggio di consegne, di occuparsi di sviluppo eco-nomico direttamente sul terri-torio. A loro la bacheca “Don-neimpresa” che aggiorna sugli appuntamenti e le iniziative che colorano l’impresa di rosa.Tutto questo è Pantheon Eco-nomia, che sarà allegato a Pantheon con cadenza trime-strale.

Parte un nuovo progetto editoriale collegato a Pantheon per approfondire i temi di impresa, business e mercato, tra attualità e tendenze.

LEGGERE D’IMPRESA

di Matteo Bellamoli

Business veronese nel mirino

Focus

+9.6683mila

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4Pantheon Economia 30001295 milioni

Sarà perché ha il fa-scino del “self made man”, ovvero di chi è arrivato al succes-so utilizzando solo

le sue capacità, il suo spiri-to d’iniziativa, la forza delle sue idee. Sarà perché i ricavi dell’azienda che ha fondato nel 1986, a soli 27 anni, hanno raggiunto l’anno scorso i 1295 milioni, in aumento del 15%, per il terzo anno consecutivo sopra il miliardo di euro. Sarà perché, tutto sommato, San-dro Veronesi è rimasto una persona umile, sempre pronta all’ascolto e al confronto.Classe 1959, nato ad Ala (Tren-

to), ma cresciuto nel comune di Brentino Belluno, Veronesi si è laureato nel 1983 in Econo-mia e Commercio all’Universi-tà di Verona e dopo qualche anno di esperienza nel Grup-po Golden Lady, come diceva-mo, a metà degli anni Ottanta ha fondato Calzedonia.«Vi dico subito che si può na-scere in Valpantena o in Valda-dige (luogo da cui provengo), e non necessariamente nella Silicon Valley, per fare qualco-sa di grande nel mondo delle imprese» ci confessò l’anno scorso durante la serata orga-nizzata da Innoval e dedicata ai Campioni dell’Innovazione

presso la Just Italia di Stalla-vena «È capitato a me, e po-trebbe essere che anche per qualcuno di voi si realizzi il so-gno di fare un mestiere, quello

dell’imprenditore, che dal mio punto di vista è straordinario».«Ricordo la mia sfida più diffi-cile quando iniziai con i primi punti vendita di Calzedonia in

Nel cuore delle donneÈ senza dubbio uno degli imprenditori italiani di maggior fama. La sua storia professionale ci coinvolge, ci appassiona, ci fa sognare. Sandro Veronesi, con il Gruppo Calzedonia, continua a stupire i mercati segnati in questi anni dalla recessione. Numeri, idee, progetti di “un’impresa” tutta italiana.

di Matteo Scolari

Fatturato in euro del Gruppo Calzedonia nel 2011(Calzedonia, Intimissimi, Tezenis, Falconeri)

Il numero di negozi in Italia e nel mondo. Le previsioni indicano che si arriverà a 3400 a fine 2012

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5Pantheon Economia

dipendenti donne: 750 a Verona. 2.100 in Italia e 18.600 in tutto il mondo.

92%via San Paolo e in via Fama, a Verona. Non andarono benis-simo, e mi chiedevo se i nostri clienti avessero mai accettato l’idea che un negozio potesse vendere solo ed esclusiva-mente calze. Poi arrivò il terzo negozio a Legnago e lì capim-mo che eravamo sulla strada giusta. Perseverare, mettersi in discussione, guardare la con-correnza e conoscere il mer-cato in cui si opera: elementi fondamentali per un impren-ditore che ha il suo equilibrio tra il piacere di ciò che fa e il non accontentarsi dell’obbiet-tivo raggiunto».Da quei primi timidi tentativi è nato un impero che conta oggi circa 3mila negozi sud-divisi nei quattro marchi del Gruppo: Calzedonia, Intimissi-mi, Tezenis e Falconeri, metà dei quali all’estero.«A fine 2012 contiamo di ar-rivare a 3.400, investendo so-prattutto fuori dall’Italia, dove pensiamo di avere ormai una copertura capillare» ha dichia-rato in una recente intervista al Sole 24 Ore il Cavaliere del lavoro, aggiungendo «La mag-gior parte dei nuovi punti ven-dita sarà a insegna Calzedo-nia, che ha chiuso il 2011 con un fatturato di 420 milioni, in crescita del 12 per cento. Solo Intimissimi ha fatto meglio, in termini di vendite, con 444 mi-lioni. Il record di crescita spet-ta a Tezenis: le vendite hanno raggiunto i 321 milioni, con un balzo del 26% rispetto al 2010». Segreto del successo del Gruppo Calzedonia è senz’al-tro la donna, target di riferi-mento principale dei prodotti dell’azienda: «Le collezioni femminili contano per l’80% del fatturato» ha proseguito Veronesi «Ma in realtà ci sono le donne anche dietro alla maggior parte degli acquisti delle collezioni bambino e a una parte degli acquisti di pro-dotti da uomo». E per quanto riguarda il pro-cesso di internazionalizzazio-

ne ha aggiunto: «Nel 2011 ci siamo concentrati sui mercati che, in particolare nel primo semestre, avevano accelera-to, come Francia, Germania e Russia, che già oggi è il nostro secondo mercato dopo l’Ita-lia ed è un Paese con enormi prospettive di crescita per il gruppo Calzedonia, perché di fatto non esistono catene spe-cializzate di intimo, calzetteria o beach wear».Il Gruppo è sostenuto da rete internazionale di negozi mol-to complessa che, come ha precisato Veronesi, «viene gestita per lo più in modo di-retto o comunque da affiliati che spesso sono gestiti da ex dipendenti, persone che han-no voglia di trasformarsi in im-prenditore di sé stessi, ma che allo stesso tempo dimostrano di credere nel progetto Calze-donia, che conoscono dall’in-terno». E a chi chiede come mai l’a-zienda non si sia spinta anco-ra Oltreoceano, in particola-re negli Stati Uniti e in Cina, il presidente risponde così: «Nel nostro settore il mercato americano fa un po’ storia a sé: per affrontarlo seriamente dovremmo mettere a punto un sistema di taglie differente e per ora non vogliamo farlo. Ci concentriamo sull’Europa, perché per ora siamo molto forti nel Sud e nell’Est del Vec-chio Continente, ci manca il Nord. Sono sfide interessanti: in Francia, ad esempio, esisto-no già molti marchi di intimo e costumi, di cui i francesi sono molto fieri, ma pensiamo co-munque che la nostra formula possa avere successo. In Ger-mania ci sono anche questio-ni culturali: le donne spesso non sono abituate a investire nell’abbigliamento intimo. In questo caso la carta vincente sarà il rapporto qualità-prez-zo».L’azienda è un modello che va oltre all’aspetto commerciale, da moltissimi anni è presente l’asilo nido per le mamme e una Fondazione che finanzia

programmi di istruzione in Italia e all’estero: «Il 92% dei nostri dipendenti sono donne: 750 lavorano a Verona, che sal-gono a 2.100 se consideriamo tutta l’Italia e a 18.600 in tutto il mondo. La maggior parte delle donne continua ad avere un doppio lavoro, in azienda e a casa: non potrà mai esse-re una vita facile, ma è dovere di un’azienda fare tutto il pos-sibile per agevolarle. Perché l’equazione è molto semplice: se i lavoratori non sono sod-disfatti, saranno anche meno efficienti».E per quanto riguarda giovani e formazione? «Se escludiamo l’Italia, il 74% dei nostri dipen-denti nel mondo ha meno di 30 anni» ha concluso Sandro Veronesi «Vorrei che tutti aves-sero la possibilità di viaggiare, di ricoprire mansioni diverse all’interno dell’azienda: si di-vertiranno di più e avranno una visione più completa di quello che facciamo, sapranno comprendere meglio le esi-genze dei vari reparti con cui si troveranno a collaborare. Perché ogni azienda è un or-ganismo complesso, che fun-

ziona bene solo se tutti si par-lano o almeno si rispettano. Almeno una volta all’anno or-ganizziamo corsi più o meno lunghi di formazione proprio per i giovani. Abbiamo una sorta di accademia nella sede principale di Verona e perso-ne che girano per i negozi o le filiali per aggiornare su ogni aspetto dell’organizzazione del lavoro, dalle vetrine alla logistica, dall’informatica alla comunicazione e al marke-ting». Anche da questo passa il futuro e la crescita del Gruppo.

Il numero di negozi in Italia e nel mondo. Le previsioni indicano che si arriverà a 3400 a fine 2012

fatturato del Gruppo Calzedonia derivante dalle Collezioni femminili

80%

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6Pantheon Economia

Non è facile, in perio-di di crisi, trovare le energie fisiche, mentali ed econo-miche necessarie

a intraprendere una nuova attività. Eppure è in momenti come questi che la creatività trova il modo per farsi strada, trasformando quella una buo-na intuizione in un prodotto pieno di potenzialità. Lo sa bene la famiglia Ferrari che, impegnata da generazioni nel mondo dei granulati, ha scelto di indirizzare parte dei propri sforzi verso un nuovo percorso, quello delle sabbie colorate per bambini, offren-

do nuove possibilità di gioco alle famiglie italiane. «La Ferrari Granulati è nata nel 1986 con mio padre» raccon-ta Alberto Ferrari. «Per oltre vent’anni abbiamo sviluppato il settore dei granulati, intro-ducendo importanti innova-zioni attraverso la creazione di prodotti specifici. Quattro anni fa, spinti da un mercato che richiedeva materiali per il settore decorativo, abbiamo iniziato uno studio sulla colo-razione artificiale del granu-lato. A livello europeo, però, i competitors erano già ben ra-dicati. È stato a quel punto che abbiamo cambiato direzione,

muovendoci verso il mondo del gioco con le sabbie colora-te, che presentava un mercato vergine» prosegue.È in questa fase che nuove componenti femminili entra-no a far parte del team della famiglia Ferrari: Nadia Valle-nari, moglie di Alberto, e sua

sorella Stefania che, dopo una pausa dedicata alla cura dei figli, sentivano il bisogno di rimettersi in gioco nel mondo del lavoro. «I nostri bambini si divertivano moltissimo con le sabbie colorate. È stato osser-vando loro che abbiamo pen-sato di dar vita ai Sabbiarelli»

Così sono ritornato bambino

Il trend europeo di crescita annuale nella vendita di giocattoli nel periodo natalizio 2011 (NPD Group)

La percentuale dei bambini e bambine dai 3 ai 5anni che adorano i giochi di manipolazione (Istat)

+5%77,8%

Dal mondo dei granulati a quello delle sabbie colorate per bambini: la capacità di rinnovamento di una famiglia, la sfida di un’azienda. Alberto Ferrari racconta lo switch della sua azienda.

di Francesca Mauli

È bello sapere di aver creato un modo per dare un’emozione nuova ai bambini”

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7Pantheon Economia

racconta Nadia. Una nuova branca della Ferrari Granu-lati, che trae origine e forza dall’esperienza ventennale dell’azienda, ma con lo spirito rivolto verso un nuovo target e la consapevolezza di esser davanti a un mercato tutto da creare, potenzialmente molto interessante. «All’inizio è stato un salto nel buio, ma il fatto di arrivare da un’espe-rienza aziendale ci ha aiutati molto. Ora», spiega Ferrari «il processo produttivo è com-pletamente ingegnerizzato, i nostri prodotti sono certifi-cati e ne abbiamo avviato la promozione e la vendita sia attraverso i canali tradizionali, negozi di giocattoli in primis, sia attraverso un sito internet molto curato, con tanto di ap-plicazioni per Ipad e Iphone, e l’impiego attivo dei social net-work».Le sabbie usate per i Sabbia-relli sono il prodotto della ma-cinazione della “materia prima secondaria” estratta dalle cave di marmo di Carrara, ovvero quella parte derivata dall’e-strazione del blocco orna-mentale non sufficientemente grande per essere tagliata in mattonelle o lastre. Un mate-riale recuperato, quindi, e poi colorato con materiali atossici a base d’acqua. Poco diffuso in Europa, l’impiego delle sabbie colorate è più comune altrove,

ma la tecnica di utilizzo, piut-tosto complessa, non ne ha consentito la diffusione tra i più piccoli. «Abbiamo reso il procedimento più facilmen-te fruibile con la creazione di un distributore a forma di matitone, impugnabile con facilità, che aiuta la corretta erogazione del materiale. Le sabbie possono essere usate su disegni adesivi, creati dalle nostre illustratrici, e ricoperti da una pellicola trasparente, pretagliata seguendo le forme del disegno. Basta togliere un pezzetto di pellicola alla volta e versarvi sopra la sabbia colo-rata» spiega Nadia. Un modo di colorare completamente nuovo, che deve essere spie-gato sia ai bambini che ai geni-

tori. «Cerchiamo di diffondere la conoscenza dei Sabbiarelli attraverso laboratori pratici in negozi di giocattoli e aree gioco dei centri commerciali, e con l’utilizzo di video esplica-tivi diffusi su internet» spiega Nadia. «Per andare incontro alle mamme, ogni kit è vendu-to con un vassoio di plastica su cui colorare, che impedisce alla sabbia di finire in giro». I kit proposti sul mercato varia-no per dimensioni e numero di pezzi, ma comprendono gli stessi elementi di base: mati-toni pieni di sabbia colorata, fogli da colorare, lo “spellico-lino” per togliere la pellicola dalla carta, e il vassoio. Ogni kit è ricaricabile con nuova sabbia e nuovi disegni. «Tutti

i materiali che li compongono sono al 100% italiani e di prima qualità. Crediamo molto nella possibilità di creare un indot-to sul territorio, quindi lavo-riamo in stretto contatto con aziende della zona, che hanno appoggiato questo progetto, collaborando attivamente per trovare soluzioni adatte alla sua produzione» racconta Al-berto Ferrari. «Siamo all’inizio del nostro percorso e cerchia-mo di cogliere tutti i consigli che ci arrivano dall’esterno, dal negoziante che distribu-isce i Sabbiarelli, al bambino che li usa. La soddisfazione, lo ammettiamo, è tanta: è bello sapere di aver creato un modo per dare un’emozione nuova ai bambini!».

La crescita dal 2005 al 2011 della vendita al dettaglio di giochi negli Stati Uniti (Statista)

Nel 2011 si è confermato il gioco più vendutoin quasi tutte le nazioni d’Europa. (NDP Group)

+22%LEGO

di Francesca Mauli

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8Pantheon Economia

Numero di laureati in meno richiesti tra 2011 e 2012. Ma incidono sulle assunzioni (Excelsior)

Le imprese registrate nel Comune di Veronaal II trimestre 2012 (CCIAA Verona)

15mila26.184

Outlook ImpresePartire dal dato per capire il

settore. È questa la filosofia dell’Outlook imprese presen-tato su queste pagine. In col-laborazione con l’Ufficio Studi della Camera di Commercio di Verona, Unioncamere ed In-focamere andiamo a presen-tare alcuni dei dati registrati sul secondo trimestre 2012 a riguardo sia delle imprese del territorio che delle tendenze nazionali.

Risulta importante in que-sta sede sottolineare l’im-

portanza dell’economia in Valpantena. La sola Grezzana raggiunge il terzo posto per imprese registrate, seconda solo a San Martino Buon Alber-go ma decisamente più avanti di Tregnago e Illasi (importanti valori della valle adiacente). Se andiamo a guardare le re-gistrate a Negrar, corrispon-dente in Valpolicella, i numeri sono poco sopra: 1.786, con un saldo però più convincente tra iscritte/cessate: + 19.

REPORT ONE: SEDI DI IMPRESA VERONA E PROVINCIA

VERONA 26.284 264 + 215

Registrate

479

BADIA CALAVENA 306

735 11 9 + 2

5 05

BOSCOCHIESANUOVA

464

270 3 3 0

8 + 311

CERRO VERONESE

217

1.061

158

8

1

4

2

+ 4

- 1

6 - 42

ERBEZZO 125

1.808

510

36

7

9

1

+ 27

+ 6

1 01

GREZZANA 1.235

102

145

1

0

0

0

+ 1

0

8 + 715

ILLASI

LAVAGNO

MEZZANE DI SOTTO

MONTEFORTE D’ALPONE

SAN MARTINO B.A.

SAN MAURO DI SALINE

SANT’ANNA D’ALFAEDO

SELVA DI PROGNO

TREGNAGO

VELO VERONESE

VESTENANOVA

675

379

268

4

4

2

2

+ 2

+ 2

1 + 78

Comune diriferimento Iscrizioni Cessazioni

Saldo Iscrizioni/Cessazioni**

Sedi di impresa Verona e Provincia (II trimestre 2012)

* fonte: dati Ufficio Studi e Ricerca CCIAA Verona su dati Infocamere

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9Pantheon Economia

Numero degli occupati diretti e nell’indotto nel porto commerciale di Venezia (Venice Port Authority)

Aumento percentuale dell’export veronese 2012 verso il Belgio (dati CCIAA su Istat)

18mila+23,2%

Outlook Imprese

Analizzando il grafico sopra riportato stupiscono le va-

riazioni percentuali dei valori. Verona è la città con l’import regionale più alto, seppure ca-lato di -14,9% rispetto al 2011. Sale l’export della città scali-gera (+6,4%) ma siamo ancora distanti dai valori di Vicenza, seppure l’aumento rispetto al

di Matteo Bellamoli in collaborazione con Camera di Commercio di Verona

2011 sia stato qui molto meno marcato (3,8%). Complessiva-mente, perdono sull’import 2001 oltre a Verona anche la stessa Vicenza (-8,8%), Bellu-no (-19,9%), Treviso (-13,2%), Padova (-11,9%) e Rovigo (-9,7%). Sale solo Venezia (+4,4%) che salva in qualche modo la media regionale ve-

neta (-10,7%) tutto sommato non troppo bassa, consideran-do che la media del calo im-port nazionale nel II trimestre 2012 si è fermata a -5,8%.Veniamo all’export, dove i valori sono in salita. Cresco-no infatti, oltre a Verona, an-che Vicenza (+3,8%), Venezia (+0,6%), Padova (+8%) e Rovi-

REPORT TWO: IMPORT/EXPORT VARIAZIONI 2011-2012

*dati Servizio Studi CCIAA di Verona su base Istat. Elaborazione grafica Infoval Srl. Scala in miliardi di euro.

go (+9,4%). Calo drammatico a Belluno (-22,8%) e Treviso (-8,3%). Questi ultimi abbassa-no la media regionale vicinis-sima allo zero (+0,7%) su una media di crescita export nazio-nale al +4,2%.

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10Pantheon Economia

i posti di lavoro dedicati al settore delle App (Technology Android)

I ventenni che hanno avviato un’impresa nei primi mesi del 2012 vs i giovani che hanno trovato un lavoro a tempo indeterminato (La Repubblica.it)

466mila19mila vs 18mila

Giovani e Lavoro: partiamo dalle start up

Mai come oggi fare impresa si-gnifica partire dalla tecnolo-gia e dal digi-

tale. Mai come oggi sono so-prattutto i giovani a voler fare impresa, ad innovarsi e rein-ventarsi per creare nuove op-portunità per il proprio futuro. Dalla creatività, la curiosità e la progettualità del gruppo di ragazzi e ragazze di Innoval, l’associazione economico–im-prenditoriale di Valpantena e Lessinia, nascono così tante interessanti iniziative che, di-ventando a breve delle auten-tiche start up, permetteranno alla provincia veronese di ri-manere al passo con le novità tecnologiche già d’avanguar-dia all’estero.

di Jessica Ballarin

È un giro economico di milioni di dollari quello generato dalle Applications, meglio note come Apps, che negli ultimi tempi hanno dato vita ad una vera e propria “app–economy” che vede

coinvolti produttori, clienti e proprietari. Sulla scia di quanto accade nel mercato mondiale, an-

che i giovani di Innoval creeranno e commercializzeranno presto la loro prima App: Autocontrol, l’applicazione software per Smartphone (iOS e Android) che sarà in grado di registrare e controllare lo stile di guida degli utilizzatori e consumatori, fornendo consigli utili su come ottimizzarlo. «Il funzionamen-to di Autocontrol si basa su una serie di algoritmi matematici e alcuni dati inseriti dall’utente, che permetteranno all’appli-cazione di tenere sotto controllo lo stile di guida partendo, ad esempio, dal monitoraggio di accelerazioni-decelerazioni o dalla velocità tenuta in curva‏» spiega Federica Maria Ve-ronesi, responsabile del progetto, che aggiunge: «Sulla base dei dati raccolti, l’App restituirà all’utente dei consigli al fine di permettergli di migliorare i propri comportamenti al volante, guidare in più sicurezza e, soprattutto, spendere meno ben-zina». Oltre a quella Free saranno poi realizzate anche delle versioni Premium, che consentiranno di registrare le tratte, calcolare in base al proprio stile di guida il percorso più velo-ce ed economico, controllare i mezzi aziendali e conoscere la strada percorsa da una certa auto. «La realizzazione dell’app al momento è in fase di progettazione» ha aggiunto la Federi-ca Maria Veronesi. «Una volta raccolti i fondi necessari, si potrà procedere con la realizzazione di Autocontrol e successiva-mente verrà resa disponibile sul mercato. Si arriverà così alla fase di avvio di una vera e propria start up».

AUTOCONTROL: L’APP CHE CAMBIERÀ IL MODO DI GUIDARE

Focus

ppsA

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11Pantheon Economia

i posti di lavoro dedicati al settore delle App (Technology Android)

AUTOCONTROL: L’APP CHE CAMBIERÀ IL MODO DI GUIDARE

l’App più scaricata (Tecnology Android)la cifra raccolta in 18 mesi da Kickstarter attraverso il Crowdfunding (Reporter.it)

Angry Birds30milioni di dollari

START UP AL VIA PER INNOVALNei mesi scorsi si è costituita società la Birreria della Lessi-nia, autorizzata a produrre ma non ancora a vendere, L’o-biettivo è quello di creare sul territorio una filiera della birra che vada dalla materia prima al prodotto finale, per espor-tare una bionda e un marchio territoriale anche fuori dalla provincia veronese.All’inizio del 2012 nasce invece Plumake, una delle inizia-tive più tecnologiche ed innovative sostenute da Innoval. L’idea del gruppo di ragazzi che ha dato vita a quella che di-venterà a breve una start up è costruire e commercializzare macchine per la prototipazione rapida, ovvero la possibilità di sviluppare prototipi in tempi brevi e a bassi costi.Infine, il 2 giugno 2012 ha debutatto con la prima Fiera del-la Robotica e Nuove Tecnologie, Roboval, di cui Innoval ha seguito la start up con interesse e partecipazione. L’obiet-tivo di Roboval è quello di risolvere problemi, di portare innovazione, mettere al servizio conoscenze e competenze tecnologiche e permettere alle aziende di migliorare i pro-pri processi di lavoro. Una mission, quindi, orientata com-pletamente sul problem solving ad alta tecnologia.

Crowdfunding: una folla di finanziatori sul web

Pyrotop:

Consapevoli del fatto che buona volon-tà e creatività non sono sufficienti per avviare una start

up, i giovani di Innoval han-no deciso di sperimentare un innovativo metodo di finan-ziamento, il Crowdfunding. Sconosciuto ai più per la sua scarsa diffusione in Italia, que-sta pratica non è altro che una raccolta di fondi diffusa tra gli utenti del web.«Il Crowdfunding consiste in un processo collaborativo at-tivato da un gruppo di perso-ne che intendono utilizzare il proprio denaro in comune per sostenere iniziative e progetti di singoli e organizzazioni» ha

In linea con la tendenza “green” che si sta sempre più affermando anche nel-la provincia veronese, al-cuni soci di Innoval hanno

deciso di abbracciare il pro-getto di un impianto innova-tivo di pirogassificazione che permetterà di ricavare energia e calore dal cippato. Pyrotop, questo il nome del progetto che mette la tecnologia al ser-vizio dell’ambiente, è attual-mente in fase di definizione. L’obiettivo è quello di portare nel territorio di Valpantena e Lessinia impianti di micro-pi-rogassificazione (10 – 20 KW). Nelle intenzioni dei promoto-ri, Pyrotop permetterebbe di utilizzare al meglio le risorse esistenti nel rispetto del terri-

commenta Federica Maria Ve-ronesi, che spiega come «per la prima volta in Valpantena, il CF verrà utilizzato per finanzia-re un progetto completamen-te digitale, l’App Autocontrol». Una vera innovazione, che po-trebbe fare dell’iniziativa di In-noval un modello d’eccellenza per la nascita di nuove impre-se nel territorio. A favorire la diffusione del Crowdfunding, sono anche le novità a livello legislativo. Il recente Decreto Sviluppo, all’interno del pac-chetto start up, prevede infatti la possibilità di finanziare le attività imprenditoriali attra-verso questa pratica, renden-dola finalmente legale anche in Italia.

torio, creare valore distribuito e una filiera specializzata, e favorire le realtà locali. Si trat-ta inoltre di un progetto poco costoso, che potrebbe diven-tare un modello esportabile anche al di fuori dei comuni valpantenati, che diverrebbe-ro così un importante esem-pio d’avanguardia.

la tecnologia al servizio dell’ambiente

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12Pantheon Economia

Imprenditrici e lavoratrici autonomein Italia (Ufficio Studi Confartigianato)

Incremento della presenza femminilenei CDA d’impresa dal 2001 al 2009 (CervedGroup)

1.531.200 +13%

DonneimpresaLo spazio dedicato all’impresa “rosa”. In questa prima bacheca un sommario delle web platforms e delle associazioni dedicati alle donne d’impresa.

rialità femminile e delle pari opportunità; svolgere azioni finalizzate alla formazione professionale e al miglioramento delle condizioni generali di lavoro delle donne, imprenditrici e non; essere attivamente presente con proprie proposte e iniziative nell’ambito delle tematiche sociali per un consesso civile in cui sia prioritario il valore della famiglia, della solidarietà, del rispetto della dignità dell’uomo.

AIDDA, Associazione Imprenditrici e Donne Dirigenti d’Azienda [www.aidda.org] Affiliata di FCEM (Femmes Chefs d’Entre-prises Mondiales, fondata in Francia nel 1945, www.fcem.org), con le sue quasi 1.300 iscritte rappresenta un importante punto di riferimento per tutte le donne che rivestono ruoli di responsabilità nelle imprese italiane.

Impresa donna – Coordinamento Na-zionale dell’Imprenditoria Femminile Confesercenti [www.impresadonna.it]Al Coordinamento Nazionale dell’Impren-ditoria Femminile spetta il compito di ac-creditarsi come guida di rappresentanza fornendo servizi e assistenza all’impren-ditoria femminile, definire il programma di attività ed iniziative politiche-sindacali nonché di collaborare in stretto contatto con le istituzioni politiche, in particolare, con il Ministero delle Pari Opportunità e con il Dipartimento Pari Opportunità del Ministero del Lavoro.

Terziario Donna – Confcommercio [www.terziariodonna-confcommercio.it]È l’organizzazione rappresentativa delle imprenditrici del Commercio, dei Servizi, del Turismo e delle piccole e medie im-prese associate al sistema Confcommer-cio. Rappresenta oltre 350.000 imprese femminili (sede anche a Verona).

ASSOCIAZIONI DI CATEGORIA IN ITALIA

Portale del programma regionale im-prenditoria femminile e giovanile – Re-gione Veneto [www.imprenditoriafemminile.regione.veneto.it]Il programma Regionale Imprenditoria Femminile e Giovanile è un Progetto integrato per promuovere lo sviluppo dell’imprenditoria femminile e giovanile nella nostra Regione. Il sito riporta i link ai bandi promossi a favore dell’imprendi-toria giovanile e femminile e sezioni con consigli dedicati ai futuri imprenditori.

ASSOCIAZIONI DI CATEGORIA IN VENETO

ASSOCIAZIONI DI CATEGORIA VERONA

Comitato per l’imprenditorialità femmi-nile di Verona – Camera di Commercio di Verona [www.vr.camcom.it]Il Comitato per la promozione dell’im-prenditorialità femminile ha il compito di favorire, supportare e incentivare il rilancio e la qualificazione dell’imprenditoria femminile locale nell’ambito dell’attività istituzionale della Camera di Commercio e in collaborazione con enti pubblici e pri-vati, creando una rete di servizi a supporto delle imprenditrici, neo imprenditrici e aspiranti imprenditrici, promuovendone il coinvolgimento attivo e l’inserimento con-creto nel mondo delle Istituzioni al fine di amplificare le azioni positive e sviluppare un network di relazioni nel territorio attra-verso la realizzazione di progetti specifici e qualificanti.

Donne Impresa – Coldiretti Verona [www.verona.coldiretti.it]Coldiretti Donne Impresa promuove lo sviluppo delle attività delle donne in agricoltura e nel mondo rurale, organizza attività culturali e di comunicazione con i consumatori, elabora proposte per le po-litiche sociali attinenti al mondo agricolo, rappresenta la Coldiretti nelle istituzioni della parità, promuove la presenza fem-minile negli organismi decisionali della Coldiretti. Vi possono aderire le iscritte alla Coldiretti. Il Coordinamento fa parte di im-portanti organismi che operano in ambito nazionale ed europeo.

Verona Donna – La rete per le Pari Op-portunità della Provincia di VeronaCentro Risorse On line per le Pari Oppor-tunità della Provincia di Verona[veronadonna.provincia.vr.it]Strumento di informazione e aggiorna-mento per tutti e tutte coloro che si occu-pano e si interessato di Pari Opportunità.

Confartigianato donne impresa [www.upaverona.it]Confartigianato Donne Impresa si propone di sostenere la diretta partecipazione delle donne artigiane all’attività sindacale, economica e sociale nel settore dell’arti-gianato; incoraggiare la loro assunzione in incarichi rilevanti in organismi economici, sociali e culturali, nonché ad assumere la rappresentanza della categoria presso enti; favorire lo sviluppo della imprendito-

SU FACEBOOK E SUL WEB

Su Facebook e sul webSegnaliamo Donne Imprenditrici Verona facebook.com/donne.verona la pagina di tutte le donne che hanno un’attività o vogliono costruire la pro-pria attività, di impresa o professionale a Verona.

Dol’s Magazine - DONNE & NEW MEDIA [www.dols.it]Attivo dal 1999, riporta notizie e inter-viste legate al mondo femminile, anche imprenditoriale

Technédonne [www.technedonne.it]Progetto finanziato nell’ambito dell’I-niziativa Comunitaria EQUAL, intende contrastare lo spreco dei saperi e delle pratiche delle donne nelle ICT, affron-tando in modo innovativo il gender digital divide.

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13Pantheon Economia

Estrema attenzione nel campo “tendenze” alle previsioni che CSC ha calzato sull’Italia in base ai

dati Istat e Banca d’Italia, calcolando le variazioni rispetto all’anno precedente.

1 Fob-fob valori in percentuale del PIL; 2 valori percentuali; 3 per addetto; 4 valori in percentuale del PIL

PREVISIONI ECONOMICHE

Focus

PIL 1,8 -2,4 -0,6

2010 2012 2013

0,4

2011

Tutte le variazioni sono da intendersi in %

CONSUMI FAMIGLIE RESIDENTI

1,2

8,4 8,4 10,7 12,1

-3,2 -10,2

INVESTIMENTI FISSI LORDI

2,1

1,5 2,8 3,1 2,3

-8,8 -0,5-1,9

ESPORTAZIONI BENI E SERVIZI

11,6

2,3 1,4 1,1 0,9

0,7 1,25,6

IMPORTAZIONI BENI E SERVIZI

12,7

0 1 3,1 4

-7,7 0,90,4

SALDO COMMERCIALE1 -1,3

4,6 3,9 2,1 1,4

1 1,4-1,1

OCCUPAZIONE TOTALE (ULA)

TASSO DISOCCUPAZIONE2

PREZZI AL CONSUMO

RETRIBUZIONI TOTALE ECONOMIA3

SALDO PRIMARIO DELLE PA4

INDEBITAMENTO PA4

DEBITO PA4

-0,9

118,6 120,1 125,6 126

-1,2 -0,60,1

Numero previsto dei dipendenti Google nel 2013 (Wolfram Mathematica)

Differenza di retribuzione per gli italiani impiegati in società ICT estere rispetto alla stessa area italiana (CNI, Manpower)

Tuffiamoci negli scenari economici dei prossimi mesi: se chi sogna non produce, chi produce sognerà ancora?

Back to the future?Alcuni la dipingono come la professione del futuro, anche se per il momento se ne parla molto poco.

Colpa della guerra fredda instauratasi con parte della categoria forense? Nel frattempo Unioncamere ha

pubblicato una lunga ed esauriente nota stampa secondo cui sarebbero stati 123 milioni gli euro risparmiati ad un anno e mezzo dall’introduzione di mediazione obbligato-ria su, tra gli altri, condominio, successioni, comodato, affit-to d’azienda e locazioni.Ciò significa che oltre 60mila persone sono state convoca-te a risolvere un contenzioso civile al di sopra dei 90mila euro di valore al di fuori dei tribunali. Questo solo per le mediazioni made in CCIAA, che sono il 12% sul totale degli Organismi iscritti a Registro (931). Durante la settimana Na-zionale della Conciliazione, che si tiene dall’8 al 14 ottobre sono emersi dati di visual molto positivi per questo settore in crescita.

MEDIAZIONE, PROTAGONISTA DELLO SVILUPPO

Focus

54.604+7,7%

C’è chi ipotizza che per uscire dalla crisi oc-correrà puntare a risolvere le conseguenze

non economiche della crisi, ammesso che tutto ha un ritorno sul portafogli. L’insofferenza,

la non collaborazione, il mancato dialogo, gli effetti delle tensioni sociali sulla crescita della nuove gene-razioni. Fare squadra serve anche a questo, ad evita-re le ricadute su chi verrà dopo.Veneto Responsabile, Rete Regionale per la Respon-sabilità Sociale di Impresa e Territorio ha pubblicato un bilancio in cui focalizza sulla Responsabilità So-ciale nelle Piccole e Medie Imprese. Dalla gestione delle relazioni con gli stakeholder, alle opera-zioni di coinvolgimento dei collaboratori indu-striali. Un manuale ope-rativo per strutturare in modo responsabile l’at-tività di impresa, confor-me alla tendenza euro-pea di lavoro nell’ottica di un reasonable deve-lopment.

CONSEGUENZE NON ECONOMICHE DELLA CRISI

Focus

Imprenditrici e lavoratrici autonomein Italia (Ufficio Studi Confartigianato)

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14Pantheon Economia

I giovani sono curiosi, hanno l’umiltà di chi è consapevole di avere ancora tutto da dimo-strare, sono flessibili e aperti ad esplorare nuove idee e nuovi

orizzonti con la velocità e l’istintività proprie della gioventù. E ai giovani di oggi e di domani che hanno scel-to e sceglieranno la via dell’impresa io dico: “non lasciatevi andare, con vi scoraggiate…tenete ben stretti i vostri progetti e concentrate le vo-stre energie. Il paese ha bisogno di voi e crescerà e prospererà solo in virtù della forza dei vostri sogni». È con queste incoraggianti parole che Giulio Pedrollo ama esortare i tanti ragazzi e ragazze che incontra durante le sue giornate di lavoro o durante i momenti istituzionali.Veronese, classe 1972, Giulio Pe-drollo è Presidente dei giovani in-dustriali di Confindustria Veneto e amministratore unico e fondatore di Linz Electric, azienda operante nel settore della produzione di al-ternatori, mini turbine eoliche e lampade a led.

Giulio Pedrollo, presidente dei giovani industriali di Confindustria Ve-neto e fondatore di Linz Electric, esorta le nuove generazioni a non rinunciare ad avere coraggio, perché il mondo dell’impresa, se vuole evolvere, ha bisogno proprio di loro. Intanto un nuovo accordo qua-dro con la Regione aiuterà gli studenti a orientarsi meglio nel lavoro.

di Matteo Scolari

«Giovani, non scoraggiatevi…»

Le persone che sempre nella fascia di età compresa tra i 15 e 24 anni cercano attualmente lavoro.

Disoccupazione giovanile (tra i 15 e i 24 anni) ad agosto.- 0,5 punti percentuali su luglio, + 5,6 punti su base annua (Istat).

593mila34,5%

«

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15Pantheon Economia

Ing. Pedrollo, nei periodi di recessione sembrano essere proprio le nuove generazio-ni a dover pagare il prezzo più alto, soprattutto in ter-mini di occupazione. Perché i giovani, come dice lei, non dovrebbero scoraggiarsi?In un periodo di crisi le impre-se favorite, che hanno possibi-lità di crescere ed emergere, sono quelle che internaziona-lizzano, che innovano e che tengono conto di un fattore ormai determinante: la velo-cità. Per puntare all’innovazio-ne e anticipare i bisogni di un mercato sempre più caratte-rizzato da una rapida evoluzio-ne, non possiamo prescindere dai giovani, in particolare da quelli preparati con grande capacità di problem solving. Per questo non si deve perder la fiducia, il mondo dell’impre-sa necessita oggi più che mai della freschezza di idee e pro-gettualità proprio delle nuove generazioni.Cosa significa per lei innovare?Innovare significa saper guar-dare con occhi nuovi gli asset-ti organizzativi delle proprie aziende per metterle nelle condizioni di acquisire flessi-bilità e maggiore capacità di individuare soluzioni e nuove proposte.E qual è l’atteggiamento che dovrebbe avere un ragazzo che si affaccia per la prima volta sul mondo del lavoro e dell’imprenditoria?Sono tre, a mio avviso, gli ele-menti di successo: formazio-ne, umiltà e coraggio. Aven-do la delega di “Education” all’interno di Confindustria non posso non ribadire l’im-portanza della formazione che deve essere accompagnata però da un programma serio, e a più livelli, di orientamento. Proprio in queste settimane abbiamo firmato un accordo quadro con la Regione Veneto per attivare quattro percorsi: il primo di orientamento per gli studenti della scuola seconda-ria di primo livello, il secondo

di accompagnamento all’inse-rimento lavorativo dei ragazzi della scuola secondaria di se-condo grado (patto di prima occupazione), il terzo di pla-cement scolastico e il quarto di verifica dell’efficacia di ap-prendimento scolastico.In che senso verifica di effi-cacia di apprendimento? Non esistono strumenti effi-caci che diano alla scuola un feedback dei propri “clienti”, ovvero degli studenti una vol-ta entrati in azienda. A nostro avviso, se fornissimo alla scuo-la, ai genitori e agli insegnanti dei parametri di valutazione potremmo accorciare il gap scuola/mondo del lavoro. Recentemente abbiamo av-viato un progetto, VERA (Ve-rifica dell’Efficacia dei Risultati dell’Apprendimento scolasti-co) insieme a Veneto lavoro e all’Ufficio scolastico regionale, distribuendo dei questionari ai datori di lavoro e agli stu-denti. I risultati, incrociati, po-trebbero essere davvero utili alla scuola per aggiornare il metodo di insegnamento e avvicinarlo sempre di più alle reali esigenze delle aziende.Lei prima parlava anche di coraggio, cosa intende?Mi riferisco a quel coraggio consapevole e responsabile che ci permette di prendere decisioni importanti, veloce-mente, e mai in condizioni ottimali. Sempre valutando la ricaduta delle nostre scelte e sempre con la piena responsa-bilità delle conseguenze delle nostre azioni. Non certo all’av-

ventatezza e all’impulsività che troppo spesso si associa-no al concetto di giovinezza.Lo stesso coraggio che ha avuto lei dieci anni fa quan-do fondò Linz Electric?La mia formazione “sul campo” l’ho iniziata all’interno dell’a-zienda di famiglia che è gran-de e ben strutturata, ma sia io che mio padre ci siamo accorti che non c’era spazio per la mia crescita personale e professio-nale. Ho deciso di intrapren-dere una strada nuova, legata inizialmente al settore degli alternatori e ai gruppi elettro-geni, che poi col tempo si è evoluta anche con nuovi pro-dotti legati al risparmio ener-getico. Abbiamo realizzato un progetto di microturbina eoli-ca, chiamato Free Tree, che ha coinvolto uno staff giovanissi-mo per circa tre anni, il quale si è occupato di meccanica, elettronica e aerodinamica ad

GIULIO PEDROLLOGiulio Pedrollo è nato a Verona il 18 ottobre del 1972, è sposato e ha tre figli, Marco, Nicole e Filippo. Dopo aver conseguito il diploma di maturità scientifica, si è laureato in Ingegneria Meccanica presso l’Università degli studi di Padova e ha successivamente ottenuto un master al Poli-tecnico di Milano. Conclusi gli studi, nel 1998 ha intrapreso un’esperienza formativa e operativa durata quattro anni nel management del Gruppo Pedrollo di San Bonifacio, all’in-terno del quale opera tuttora come componente del board direttivo. Nel 2002 ha fondato ad Arcole Linz Electric, in-novativa azienda operante nel settore della produzione di alternatori e di mini turbine eoliche, della quale è ammi-nistratore unico. Sul piano della rappresentanza imprendi-toriale le esperienze associative dell’Ing. Giulio Pedrollo si sono svolte nell’ambito di Confindustria, sia a livello territo-riale di Verona, che con costanti contributi agli organismi regionali del Veneto e nazionali a Roma.

altissimo livello e a fine anno lanceremo un altro progetto di illuminazione denominato My Led Design, ovvero delle lampade innovative e colorate a led destinate, ci auguriamo, a creare una nuova tendenza nel mercato.

Tasso di disoccupazione in Italia. Stabile rispetto a luglio 2012 e in aumento di 2,3 punti percentuali nei dodici mesi. 

10,7% 56,9%Le persone che sempre nella fascia di età compresa tra i 15 e 24 anni cercano attualmente lavoro.

Tasso di occupazione in Italia. In diminuzione di 0,2 punti percentuali. 

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“Social Network e Internet 2.0: facciamo affari con il Business Digitale”

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17 novembre 2012“Innovation Day: come fare Business in tempo di crisi”

1 dicembre 2012“Facebook, Twitter, Linkedin: fare Business con i Social Networks”

15 dicembre 2012“È tempo di Internet 2.0: come fare affari con il web”