ottobre 2012

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oratorio salesiano

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PAGINA 2 QQQQUUUUEEEELLLLLLLL IIII DDDDEEEE………… LLLL ’’’’OOOORRRRAAAATTTTOOOORRRRIIIIOOOO

"Ho creduto, perciò ho parlato" è il versetto della Bibbia che meglio espri-

me il carisma che ci accompagnerà nel mese di Ottobre, mese dedicato alle

missioni.

Le nostre parole, il nostro esempio, devono sempre essere frutto di una

ricerca personale, di un incontro con la Parola, tenendo viva in noi la cu-

riosità di un bambino che chiede e scopre cose nuove e meravigliose.

Cos’è poi la missione se non annuncio della Parola che salva? E come Cos’è poi la missione se non annuncio della Parola che salva? E come Cos’è poi la missione se non annuncio della Parola che salva? E come Cos’è poi la missione se non annuncio della Parola che salva? E come

si può annunciare se non si conosce?si può annunciare se non si conosce?si può annunciare se non si conosce?si può annunciare se non si conosce?

Alla base del carisma missionario c’è la fede, incondizionata e senza freni in

Gesù; un abbandono completo ai suoi disegni che per noi sono inconoscibi-

li e spesso ci sembra di non capirci nulla.

La fede ci porta a voler conoscere Chi è la nostra Guida, cosa ha detto o

fatto e quali sono i suoi “consigli” per seguire meglio il suo cammino. Ci

porta infine a credere e a fidarci, a dire quel sì che cambia la vita, così co-

me ha fatto Maria.

La missione in conclusione è Gesù stesso che bussa alla nostra porta e ci

chiede di essere suoi; la sua è una richiesta insistente e instancabile fino a

quando noi non accettiamo.

Il “Si” della nostra missione, come Gesù stesso sottolinea ai suoi apostoli, è:

Andare è Annunciare a tutti il Vangelo! E il nostro annuncio potrà e dovrà

essere ovunque, nelle terre più bisognose d’aiuto, martoriate dalle guerre e

dall’odio tra gli uomini, nei territori

pacifici, dove tuttavia c’è più biso-

gno della Parola di speranza.

Quindi gambe in spalla cristiani di

tutto il mondo, Gesù ci chiama ad

una grande missione e noi non pos-

siamo che dire si!

Mariagrazia

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I gruppi della Comunità Salesiana di Bova Marina I gruppi della Comunità Salesiana di Bova Marina I gruppi della Comunità Salesiana di Bova Marina I gruppi della Comunità Salesiana di Bova Marina organizzanoorganizzanoorganizzanoorganizzano::::

14 ottobre 14 ottobre 14 ottobre 14 ottobre : Stand Missionari & Vendita Piantine: Stand Missionari & Vendita Piantine: Stand Missionari & Vendita Piantine: Stand Missionari & Vendita Piantine dalle 10.30 Cortili dell’Oratoriodalle 10.30 Cortili dell’Oratoriodalle 10.30 Cortili dell’Oratoriodalle 10.30 Cortili dell’Oratorio

a cura delle Exa cura delle Exa cura delle Exa cura delle Ex----AllieveAllieveAllieveAllieve

a cura del Gruppo ADMAa cura del Gruppo ADMAa cura del Gruppo ADMAa cura del Gruppo ADMA

28 ottobre 28 ottobre 28 ottobre 28 ottobre : Buffet di Dolci: Buffet di Dolci: Buffet di Dolci: Buffet di Dolci dalle 10.30 Ingresso Chiesa Don Boscodalle 10.30 Ingresso Chiesa Don Boscodalle 10.30 Ingresso Chiesa Don Boscodalle 10.30 Ingresso Chiesa Don Bosco

Don Rua Day!!!!Don Rua Day!!!!Don Rua Day!!!!Don Rua Day!!!!

N. B. N. B. N. B. N. B. Per info e iscrizioni ai tornei Per info e iscrizioni ai tornei Per info e iscrizioni ai tornei Per info e iscrizioni ai tornei rivolgersi alla Direzione o contattare i responsabili rivolgersi alla Direzione o contattare i responsabili rivolgersi alla Direzione o contattare i responsabili rivolgersi alla Direzione o contattare i responsabili sulla pagina facebook sulla pagina facebook sulla pagina facebook sulla pagina facebook “Quelli dell’Oratorio”!“Quelli dell’Oratorio”!“Quelli dell’Oratorio”!“Quelli dell’Oratorio”!

4 ottobre 4 ottobre 4 ottobre 4 ottobre : Veglia Missionaria : Veglia Missionaria : Veglia Missionaria : Veglia Missionaria ore 21.00 Chiesa Don Boscoore 21.00 Chiesa Don Boscoore 21.00 Chiesa Don Boscoore 21.00 Chiesa Don Bosco

6/7 ottobre 6/7 ottobre 6/7 ottobre 6/7 ottobre : Vendita Orchidee UNICEF : Vendita Orchidee UNICEF : Vendita Orchidee UNICEF : Vendita Orchidee UNICEF

20 ottobre 20 ottobre 20 ottobre 20 ottobre : Torneo della Solidarietà (Calcio): Torneo della Solidarietà (Calcio): Torneo della Solidarietà (Calcio): Torneo della Solidarietà (Calcio) dalle 17.00 Cortili dell’Oratoriodalle 17.00 Cortili dell’Oratoriodalle 17.00 Cortili dell’Oratoriodalle 17.00 Cortili dell’Oratorio

21 ottobre 21 ottobre 21 ottobre 21 ottobre : Finale Torneo della Solidarietà (Calcio): Finale Torneo della Solidarietà (Calcio): Finale Torneo della Solidarietà (Calcio): Finale Torneo della Solidarietà (Calcio) dalle 10.30 Cortili dell’Oratoriodalle 10.30 Cortili dell’Oratoriodalle 10.30 Cortili dell’Oratoriodalle 10.30 Cortili dell’Oratorio

Inizio catechesi & Giochi!!Inizio catechesi & Giochi!!Inizio catechesi & Giochi!!Inizio catechesi & Giochi!!

a cura di Animatori e Salesiani Cooperatoria cura di Animatori e Salesiani Cooperatoria cura di Animatori e Salesiani Cooperatoria cura di Animatori e Salesiani Cooperatori

a cura del Gruppo Missionario Salesianoa cura del Gruppo Missionario Salesianoa cura del Gruppo Missionario Salesianoa cura del Gruppo Missionario Salesiano

a cura del Gruppo Sportivoa cura del Gruppo Sportivoa cura del Gruppo Sportivoa cura del Gruppo Sportivo————PGS OratorioPGS OratorioPGS OratorioPGS Oratorio

21 ottobre 21 ottobre 21 ottobre 21 ottobre : Zeppolata della Solidarietà : Zeppolata della Solidarietà : Zeppolata della Solidarietà : Zeppolata della Solidarietà dalle 16.00 Istituto delle FMAdalle 16.00 Istituto delle FMAdalle 16.00 Istituto delle FMAdalle 16.00 Istituto delle FMA

3 novembre 3 novembre 3 novembre 3 novembre : Torneo della Solidarietà (Volley): Torneo della Solidarietà (Volley): Torneo della Solidarietà (Volley): Torneo della Solidarietà (Volley) dalle 17.00 Cortili dell’Oratoriodalle 17.00 Cortili dell’Oratoriodalle 17.00 Cortili dell’Oratoriodalle 17.00 Cortili dell’Oratorio

4 novembre 4 novembre 4 novembre 4 novembre : Finale Torneo della Solidarietà (Volley): Finale Torneo della Solidarietà (Volley): Finale Torneo della Solidarietà (Volley): Finale Torneo della Solidarietà (Volley) dalle 10.30 Cortili dell’Oratoriodalle 10.30 Cortili dell’Oratoriodalle 10.30 Cortili dell’Oratoriodalle 10.30 Cortili dell’Oratorio

a cura del Gruppo Sportivo PGS Fiaccolaa cura del Gruppo Sportivo PGS Fiaccolaa cura del Gruppo Sportivo PGS Fiaccolaa cura del Gruppo Sportivo PGS Fiaccola

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Ogni anno, a fine settem-

bre, si radunano a Colle

Don Bosco (AT) e a Tori-

no Valdocco, per due

giorni, circa 400 giovani

provenienti dall’Italia e

dall’Europa salesiana per

celebrare con gioia il loro

impegno ad abbattere o-

gni barriera tra nord e sud

del mondo. In particolare

sono invitati a partecipare

i giovani che nei mesi esti-

v i h a n n o f a t -

to un’esperienza di vita di

qualche settimana nelle

missioni salesiane e tutti

coloro che condividono la

spinta missionaria di Don

Bosco e il suo amore per i

giovani emarginati dei

Paesi Poveri.

È l’Harambée, “incontro e incontro e incontro e incontro e raduno festosoraduno festosoraduno festosoraduno festoso” organiz-

zato dall’Animazione Mis-

sionaria salesiana italiana

e dal VIS. Si svolge in spi-

rito di semplicità e condi-

visione da più di venti

anni, per offrire testimo-

nianze di fede, di amicizia

e di impegno.

L’occasione è la consegna

dei crocifissi missionari ai

Salesiani, alle Figlie di Ma-

ria Ausiliatrice e ai volon-

tari laici di altri membri

della Famiglia Salesiana

che hanno deciso di dona-

re uno o due anni della

loro vita a servizio dello

svi luppo umano e

dell’annuncio del Vangelo

nei Paesi Poveri. È il suc-

cessore di Don Bosco, il

Rettor Maggiore dei Sale-

siani, a presiedere questa

celebrazione, ricalcando le

orme del Santo fondatore

che l’11 novembre 1875

inviò i primi missionari in

Patagonia. Il luogo è nor-

malmente la Basilica di

Maria Ausiliatrice a Tori-

no Valdocco.

Harambée Harambée Harambée Harambée

è una parola in lingua è una parola in lingua è una parola in lingua è una parola in lingua

swahili che significa swahili che significa swahili che significa swahili che significa

incontro, incontro, incontro, incontro,

raduno festoso, raduno festoso, raduno festoso, raduno festoso,

comunità che si riunisce. comunità che si riunisce. comunità che si riunisce. comunità che si riunisce.

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FONTEFONTEFONTEFONTE

Albania: la "terra dove fi-nisce la terra" non si può dimenticare di Andrea Montesano

L'esperienza di un gruppo di giovani che ci è andato con i Salesiani. Quel Paese è come il fango: non piace a nessuno ma non te lo scrolli più di dosso.

Vinicio Capossela, dell'Albania, Vinicio Capossela, dell'Albania, Vinicio Capossela, dell'Albania, Vinicio Capossela, dell'Albania, direbbe: "..terra di dove finisce la terra.”, ed è un espressione utile a esprimere i soprusi che questa bellissima terra ha subito fino agli inizi degli anni novanta dalla dittatura comunista, per ben quarantacinque anni. Dove finiva la terra di confine infatti, finiva addirittura anche il solo pensiero, di un popolo obbligato a dimenticare un mondo occidentale e sviluppato, che non doveva influenzarlo in alcun modo. L’Albania divenne quindi uno dei paesi più estraniati e isolati dal resto dell’Europa e del mondo. Oggi invece ha raggiunto incredibilmente, in circa un ventennio, le sembianze di un paese “alla pari”, con voglia di riscattarsi, di conoscere, di crescere, di cambiare, affer-marsi e gridare al mondo con tanta forza di volontà, che il popolo shqiptar non ha più alcuna inten-zione di rinunciare ai propri diritti. L’L’L’L’AmVisAmVisAmVisAmVis dell’Ispettoria Meridionaledell’Ispettoria Meridionaledell’Ispettoria Meridionaledell’Ispettoria Meridionale Salesiana, quest’anno ci ha dato l’opportunità di partire nel mese di Agosto alla volta dell’Albania. Dall’Ispettoria siamo partiti in otto,,,, e alloggiavamo all’Oratorio Sale-siano di Scutari, all’interno del quale il pomeriggio eravamo di sostegno alle attività dell’Efekti Sere, una seconda Estate Ragazzi dopo la prima svoltasi nei mesi di Giugno-Luglio. La mattina invece, la no-stra attenzione si concentrava per la città e dintorni, alle prese con campi rom, ragazzi disabili abban-donati, attività di manovalanza all’interno dell’oratorio stesso o presso villaggi limitrofi, come quello di Berdice. Quest’esperienzaQuest’esperienzaQuest’esperienzaQuest’esperienza ci ha dato l’opportunità di vivere forti realtà ,toccando con mano la cultura e l’essenzialità, la povertà della gente del posto e dei ragazzi incontrati nelle varie esperienze. Il bello era che tutto il servizio prestato veniva contraccambiato da sorrisi che ti si stampavano dentro. Abbiamo imparato a scoprire davvero la gratuità nel compiere gesti, azioni, nel sorridere, nell'aprirsi all’altro, pur senza comprendere ciò che egli voleva comunicarti a causa di una lingua del tutto sconosciuta, ma che diventava ricchezza con un semplice faleminderit ,che in albanese significa “grazie”. Siamo stati in grado di farci strumento d’amore nelle mani del Signore, per trasmettere, ai ragazzi disagiati dell’oratorio di Shkoder, che esiste un domani in cui credere, un domani in cui hanno creduto tutti co-loro che venti anni fa sentirono dire che “il porto di Durazzo era aperto”. Una sera don DominikUna sera don DominikUna sera don DominikUna sera don Dominik, salesiano dell’oratorio di Gjilan parlandoci dell’Albania disse: “l’Albania è co-me il fango, è un pò fastidiosa, a nessuno piace e si stenta ad andarci, ma una volta che ci entri ti si appiccica addosso e non si stacca facilmente”.

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Orchidea Unicef: la pianta

che salva la vita di molti

bambini...

Bova MarinaBova MarinaBova MarinaBova Marina: Per il terzo anno consecu-tivo, il Gruppo Missionario Salesiano è sceso in piazza nei giorni 6 7 Ottobre scorso a nome della campagna di sensibi-lizzazione e raccolta fondi “Coglio Coglio Coglio Coglio l’occaisone: salva la vita dei bambini” l’occaisone: salva la vita dei bambini” l’occaisone: salva la vita dei bambini” l’occaisone: salva la vita dei bambini” firmata Unicef! Unicef! Unicef! Unicef! A fronte di un contributo di 15 euro i nostri instancabili animatori hanno offerto una pianta di orchidea phalaenopsis, unica pianta fiorita in que-sto periodo dell’anno che rappresenta simbolicamente la speranza di un futuro pieno di colori per tanti bambini.

La manifestazione, giunta la suo quinto anno si è svolta in oltre 2500 piazze ita-liane e ha visto impegnati migliaia di vo-lontari. I fondi raccolti quest’anno ver-ranno destinati all'obiettivo specifico di salvare la vita a migliaia di bambini sotto i 5 anni entro il 2014, nell'ambito della Campagna ''Vogliamo Zero'' per sconfig-gere la mortalità infantile nel mondo. In particolare i fondi 2012 verranno desti-nati ai programmi contro la mortalità infantile dell’Africa Occidentale e Centra-le compreso il Sahel tuttora colpito da una grave crisi nutrizionale a causa della recente siccità. Oltre all'erogazione diret-ta alle comunità locali di pacchetti inte-grati salvavita, il progetto contribuirà a rafforzare i sistemi sanitari nazionali at-traverso il sostegno alle istituzioni dei paesi beneficiari per l'adozione di politi-che volte alla formazione di personale sanitario e di operatori di comunità.

Raccolta la somma di € 732,00!Raccolta la somma di € 732,00!Raccolta la somma di € 732,00!Raccolta la somma di € 732,00! Grazie Grazie Grazie Grazie a quanti hanno aderito generosamente,

graziegraziegraziegrazie infinite!

Nei prossimi giorni potrete consultare la Bacheca allestita all’interno del Tempio Don Bosco. Vi troverete affissa la copia del bonifico bancario, che attesta l’avvenuto invio del nostro contributo! Grazie ancora!Grazie ancora!Grazie ancora!Grazie ancora!

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TTTTroppi, oltre 50 mila,50 mila,50 mila,50 mila, i bambinii bambinii bambinii bambini che sono dovuti fuggire in altri paesi. Troppi quelli che hanno perso i loro cari e la loro casa. Troppi quelli che non possono più andare a scuola o ricevere cure. Sono bambini che hanno bisogno di aiuti immediati.aiuti immediati.aiuti immediati.aiuti immediati. L'UNICEF lancia un appello straordina-rio per non dimenticare che migliaia di bambini siriani, vittime innocenti, hanno ancora bisogno di essere soccor-si, aiutati, protetti. Dopo il sostegno ricevuto dal Ministro degli Affari Esteri Giulio Terzi, oggi è Lino Banfi, Amba-Lino Banfi, Amba-Lino Banfi, Amba-Lino Banfi, Amba-sciatore dell'UNICEF,sciatore dell'UNICEF,sciatore dell'UNICEF,sciatore dell'UNICEF, ad aderire per primo all’appello:

IO STO' CON I BAMBINI SIRIANI. E TU?IO STO' CON I BAMBINI SIRIANI. E TU?IO STO' CON I BAMBINI SIRIANI. E TU?IO STO' CON I BAMBINI SIRIANI. E TU?

APPELLO DI LINO BANFI, APPELLO DI LINO BANFI, APPELLO DI LINO BANFI, APPELLO DI LINO BANFI, testimonial d’eccezione per l’Unicef.testimonial d’eccezione per l’Unicef.testimonial d’eccezione per l’Unicef.testimonial d’eccezione per l’Unicef.

Anthony LakeAnthony LakeAnthony LakeAnthony Lake, direttore dell'Unicef, spiega:

"I progressi sanitari e sociali hanno permesso in questi ultimi anni di imprimere un'accelerazione alla discesa della curva della mortalità infantile globale. Oggi nel mondo muoiono ogni anno 7,6 milioni di bambini di età compresa tra 0 e 5 an-ni, rispetto agli oltre 12 milioni del 1990: una riduzione del 36% in soli 20 anni, il tempo di una generazione. Questo significa però che ancora circa 21.000 bam-bini scompaiono ogni giorno: un prezzo intollerabilmente alto...I progressi degli ultimi decenni sono stati sorprendenti, ma se vogliamo ridurre ancora l'incidenza dei decessi infantili, dobbiamo raddoppiare gli sforzi.""

“Mentre“Mentre“Mentre“Mentre tu tu tu tu hai una cosa, hai una cosa, hai una cosa, hai una cosa, questa questa questa questa può esserti toltapuò esserti toltapuò esserti toltapuò esserti tolta. . . .

Ma quando Ma quando Ma quando Ma quando tu la dai, ecco, tu la dai, ecco, tu la dai, ecco, tu la dai, ecco, l’hai data... l’hai data... l’hai data... l’hai data...

Nessun ladro Nessun ladro Nessun ladro Nessun ladro te la può rubarete la può rubarete la può rubarete la può rubare.

E allora E allora E allora E allora èèèè tua tua tua tua per sempre…” per sempre…” per sempre…” per sempre…”

James Joyce James Joyce James Joyce James Joyce

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Anche questo anno abbiamo lanciato su fb un tema dedicato naturalmente

alle missioni… Grazie a quanti di voi hanno

condiviso con noi i loro pensieri!!

Donare con amore… Spesso amare si-gnifica adorare,stare insieme alla persona che si ama e condividere tutto… E' sbagliato! AMARE è ciò che non si fa ogni giorno… AMARE è qualcosa di raro e di prezio-so,AMARE ciò che si fa,i propri ragazzi del proprio Oratorio… I propri sogni e la propria vita… Se c'è tutto questo,non può che esserci il DONARE… Donare il proprio tempo per gli altri,donare gioia,amorevolezza,donare spesso anche un piccolo sorriso… Significa anche AMARE.... GianLuka Santella

Essere missionari vuol dire prima di tutto speri-Essere missionari vuol dire prima di tutto speri-Essere missionari vuol dire prima di tutto speri-Essere missionari vuol dire prima di tutto speri-

mentare la gioia di essere amato per poi diventa-mentare la gioia di essere amato per poi diventa-mentare la gioia di essere amato per poi diventa-mentare la gioia di essere amato per poi diventa-

re messaggero di questa gioia alle genti re messaggero di questa gioia alle genti re messaggero di questa gioia alle genti re messaggero di questa gioia alle genti

Domenica FiumanDomenica FiumanDomenica FiumanDomenica Fiumanò

"Il povero donò la metà del "Il povero donò la metà del "Il povero donò la metà del "Il povero donò la metà del

suo unico pezzo di pane al suo unico pezzo di pane al suo unico pezzo di pane al suo unico pezzo di pane al

mendicante" .mendicante" .mendicante" .mendicante" .

Dobbiamo prendere spunto Dobbiamo prendere spunto Dobbiamo prendere spunto Dobbiamo prendere spunto

da qst frase…da qst frase…da qst frase…da qst frase…

Daniela Di MarcoDaniela Di MarcoDaniela Di MarcoDaniela Di Marco

Se volete conoscere il

valore di una persona,

non guardate a ciò che

possiede, guardate a ciò

che ha donato...

Dolce Memole

Nessuno è così alto come quando si china per aiutare un

bambino. (Abramo Lin-

Dona con il cuore, dona con amore….

Donare senza voler ricevere nulla in cambio, donare il proprio tempo a chi di tempo non ne ha bè questo è

donare con amore e con il cuore…. A volte mi sento una persona che dona incondizionatamente ma se ci

rifletto bene ne ho sempre tratto vantaggio con la riconoscenza che sta nella parola GRAZIE, sta in un SOR-

RISO, sta in un ABBRACCIO, sta in una LACRIMA, sta in un SILENZIO… Se abbiamo ricevuto tutto questo è

perché abbiamo donato con amore ma con tanto altro amore ci hanno ringraziato!!!!

Dolce LunaDolce LunaDolce LunaDolce Luna

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Cari lettori, l'anno scorso, noi, insieme a Domenico Familiari , Elena Geremia , Giusy Pia Traclò e Silvia Arcudi abbiamo fondato l'associazione

"the new world" che ha lo scopo di aiutare i bambini meno fortunati di noi. Quest'anno abbiamo coinvolto nel nostro piccolo progetto anche Luana Vitolo e Martina Zindato. Non possiamo cambiare il mondo ma vorremmo essere quella goccia che unita all'oceano dia una speranza di vita a tanti bambini come noi. Ad oggi 15 milioni di persone di tutte le età sono in pericolo e tantissimi bambini, senza un in-tervento immediato potrebbero perdere la vita. Per raccogliere i soldini costruiamo degli og-getti che poi vendiamo a scuola o all'Oratorio. L'anno scorso abbiamo spedito il ricavato per l'emergenza del Corno d'Africa l'emergenza del Corno d'Africa l'emergenza del Corno d'Africa l'emergenza del Corno d'Africa e quest' anno li doneremo per l'emergenza dello Shael (vedi approfondimento pag 3). In tutta la regione l'Unicef sta già fornendo acqua pulita, medicinali e soprattutto alimenti tera-peutici pronti all'uso per la cura di 500.000 bambini gravemente malnutriti. Quest'anno, il nostro obiettivo è utilizzare ciò che raccoglieremo per fornire alimenti terapeuti-ci e vaccini contro malattie mortali.

"Gli spaventosi numeri dell'emergenza non sono statistiche, ma bambi-Gli spaventosi numeri dell'emergenza non sono statistiche, ma bambi-Gli spaventosi numeri dell'emergenza non sono statistiche, ma bambi-Gli spaventosi numeri dell'emergenza non sono statistiche, ma bambi-ni e bambine, Non possiamo permettere più che soltanto uno di loro ni e bambine, Non possiamo permettere più che soltanto uno di loro ni e bambine, Non possiamo permettere più che soltanto uno di loro ni e bambine, Non possiamo permettere più che soltanto uno di loro muoia di fame. muoia di fame. muoia di fame. muoia di fame.

Per un mondo migliore….Per un mondo migliore….Per un mondo migliore….Per un mondo migliore….

”THE NEW WORLD”

Laura Laura Laura Laura

&&&&

GaiaGaiaGaiaGaia

AL GIORNO

MUOIONO

CIRCA 22.000

BAMBINI,

NOI VOGLIAMO

ARRIVARE

A ZERO!

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Buon lavoro ai catechisti! Facciamo tesoro di tutto quanto abbiamo appreso, ripetuto o approfondito du-rante gli incontri con (l'amabilmente burbero) don Barbetta. Una vera sferzata di energia per rendere concreta quella che il teologo don Costantino Di Bruno definisce "vera visione profetica" dell'insegnamento della Parola di Dio! Occorre che la Parola di Dio prenda corpo attraverso la persona umana diventando così "sostanza, verità, vita, storia". Il Signore vuole che noi facciamo della religione una vera, autentica profezia. Solo se l'insegnamento si veste di questa visione profetica ("... vera immanenza della trascendenza nella nostra storia...") diventa verità viva: chi ascolta (i ragazzi, giammai bambini .... a buon intenditor!!) non la vedrà più come una verità lontana dalla propria vita e non la trascurerà più.

LA CATECHESI : PER UNA VITA CON CRISTO

Dal 17 al 19 Settembre c’è stato un convegno tenuto da Padre Salvatore Barbetta per i cate-chisti di Bova Marina e dei paesi limitrofi, presso il Cineteatro Don Bosco.

Attraverso un lavoro di gruppo si è avuta la possibilità di crescere nella fede e migliorare il modo di fare catechesi: per noi, ma soprattutto per i nostri ragazzi.

Abbiamo appreso che il compito della catechesi è aiutare a

conoscere, celebrare, vivere e contemplare conoscere, celebrare, vivere e contemplare conoscere, celebrare, vivere e contemplare conoscere, celebrare, vivere e contemplare il mistero di Cristo. Ma tutto ciò è vano se non si mette al centro di ogni pensiero, discorso,

gesto LA PAROLA DI DIO di cui facciamo esperienza.

I ragazzi devono cambiare rotta.. devono cambiare modo di pensare, ma questo è possibile se noi ci impegniamo a fondo, seguiamo e partecipiamo agli incontri di formazione, se

l’incontro con i ragazzi è ben programmato, se curiamo la nostra vita da Cristiani. Il catechista ha un’enorme responsabilità e deve capire che deve mettercela tutta,

cuore e mente, perché non è un gioco o un passatempo. I catechisti ringraziano Padre Salvatore Barbetta per averci aiutato, dandoci delle dritte,

in questo grande compito che è quello di educare alla fede.

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Il 6 e il 7 ottobre, presso l’istituto FMA di Gallico si è riunita, per

la prima volta di quest’anno, la consulta MGS Calabria.

Reduci dall’assemblea territoriale di Sapri, le idee sono state co-

me un fiume in piena! Tante le iniziative e i propositi, a partire

dall’attuazione nelle nostre case della Strenna del Rettor Maggio-

re contestualizzata al movimento giovanile salesiano, proseguen-

do per una veglia “Don Bosco in Calabria” per sentire più vicino

a noi il nostro Padre e Maestro (Don Bosco non è stato in Cala-

bria, ma l’ha sognata, con un grande progetto per lei), per con-

cludere con la festa ragazzi in marzo!

Insomma cari ragazzi, ci siamo rimboccati le maniche e stiamo

lavorando per voi, nella speranza di contagiarvi con un po’ della

nostra gioia salesiana!

Mariagrazia Nucera, Alessandra Branca Mariagrazia Nucera, Alessandra Branca Mariagrazia Nucera, Alessandra Branca Mariagrazia Nucera, Alessandra Branca

e tutti i delegati MGS della Calabria e tutti i delegati MGS della Calabria e tutti i delegati MGS della Calabria e tutti i delegati MGS della Calabria

A cura di Mariagrazia NuceraA cura di Mariagrazia NuceraA cura di Mariagrazia NuceraA cura di Mariagrazia Nucera

Giorno 10 ottobre una piccola delegazione dei catechisti-animatori del nostro ora-

torio si è recata a Soverato per l’incontro dei catechisti appunto, con l’ispettore don

Pasquale Cristiani , con il delegato della Pastorale Giovanile don Fabio Bellino e don

Giuseppe Ruppi

Siamo stati chiamati ad interrogarci sul modo in cui organizziamo la nostra ora di

gruppo, le tecniche che utilizziamo, il rapporto che creiamo con ogni nostro ragaz-

zo.

Essendo salesiani, possiamo dire di avere una marcia in più rispetto agli altri educa-

tori, ma dobbiamo saperla usare bene. È già predisposta in noi una predilezione per i

più piccoli, per accompagnarli nella fede, con i messaggi che lanciamo, la “parolina

all’orecchio” e soprattutto con l’esempio.

Per cui abbiamo un messaggio da mandare e da ripeterci per averlo sempre fisso nei

nostri pensieri: ”Amate ciò che i giovani amano, perché i giovani amino ciò che voi

amate”. È una questione reciproca ed è proprio questo che bisogna instaurare con i

propri ragazzi: un rapporto alla pari senza dimenticare che siamo noi gli educatori

ma che comunque abbiamo molto da imparare anche dai nostri destinatari.

Al termine dell’incontro don Giosy Cento, presente a Soverato per un concerto, ci

ha allietato con una delle sue ultime canzoni.

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E’ stato un venerdì di rabbia, venerdì 14 settembre, in diversi Paesi arabi. Il film anti-Islam

prodotto negli Usa, “The Innocence of Muslims”“The Innocence of Muslims”“The Innocence of Muslims”“The Innocence of Muslims” (L’Innocenza dei Musulmani), ha scatena-

to, nella ricorrenza dell'11 settembre, l’assalto al consolato Usa a Bengasi in Libia in cui

hanno perso la vita l'ambasciatore Chris Stevens e altri tre funzionari americani. Violente

proteste si sono verificate anche in Giordania, Yemen, Siria, Gaza e Gerusalemme, fino al

sud-est asiatico. Alta la tensione anche in Egitto e Tunisia, con le sedi diplomatiche ameri-

cane di nuovo nel mirino, mentre nella capitale sudanese Khartoum sono state attaccate

anche le ambasciate di Germania e Gran Bretagna. Pesante il bilancio delle vittime: almeno

una decina, anche a Beirut in Libano, proprio mentre il Papa giungeva in città per una visi-

ta di tre giorni e lanciava un nuovo appello per la pace. Decine di persone sono rimaste

ferite.

La reazione che ha improvvisamente incendiato decine di La reazione che ha improvvisamente incendiato decine di La reazione che ha improvvisamente incendiato decine di La reazione che ha improvvisamente incendiato decine di

città arabe è sicuramente opera di farabutti professionali, città arabe è sicuramente opera di farabutti professionali, città arabe è sicuramente opera di farabutti professionali, città arabe è sicuramente opera di farabutti professionali,

nessun pretesto può bastare a giustificarli. nessun pretesto può bastare a giustificarli. nessun pretesto può bastare a giustificarli. nessun pretesto può bastare a giustificarli.

VENERDÌ DI SANGUEVENERDÌ DI SANGUEVENERDÌ DI SANGUE

PAGINA 12 QQQQUUUUEEEELLLLLLLL IIII DDDDEEEE………… LLLL ’’’’OOOORRRRAAAATTTTOOOORRRRIIIIOOOO

a cura di Angelo Scordo

attualitàattualitàattualitàattualitàattualitàattualitàattualitàattualitàattualitàattualitàattualitàattualità

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La risposta col sangue, a cui il mondo islamico troppe volte ci ha abituato, dovrebbe essere

un’attitudine da eliminare invece che praticare automaticamente ad ogni provocazione:

basti ricordare le reazioni per il comportamento del reverendo Terry Jones, il brucia-

corani; le magliette “alla moda” del nostro, fortunatamente ex, ministro Calderoli; le vi-

gnette idiote di un giornalista danese ecc ecc.

Il cercare di creare uno scandalo, per avere come risposta un altro scandalo, purtroppo è

diventato un elemento costitutivo dei nostri tempi. Il film prodotto e diretto da tale Sam

Bacile, egiziano di religione cristiano copta, costato circa 5 milioni di dollari e promosso

dal reverendo Jones sopracitato, in qualità di “film che non è stato progettato per attacca-

re i musulmani, ma per mostrare l'ideologia distruttiva dell'Islam, svelando in maniera sati-

rica la vita di Maometto", ha le evidenti caratteristiche di un’idiozia, ma la reazione che vi

ha fatto seguito la eguaglia mirabilmente per imbecillità, quasi come il popolo arabo non

conoscesse la poca sensibilità con cui alcuni personaggi del mondo Occidentale, il “mondo

democratico”, sono capaci di trattare argomenti importanti e fondamentali “degli altri

mondi”, indice di forte razzismo, che purtroppo imperversa nella nostra civiltà.

Sam Bacile sapeva perfettamente a cosa andava incontro nel girare il film.

I musulmani di tutto il mondo sapevano altrettanto bene in che cosa consiste la famigerata

libertà d'espressione occidentale.

Lo scandalo vero e proprio Lo scandalo vero e proprio Lo scandalo vero e proprio Lo scandalo vero e proprio consiste in un mondo che finge consiste in un mondo che finge consiste in un mondo che finge consiste in un mondo che finge di non sapere “chi e cosa ci si di non sapere “chi e cosa ci si di non sapere “chi e cosa ci si di non sapere “chi e cosa ci si

può aspettare dall’Altro”. può aspettare dall’Altro”. può aspettare dall’Altro”. può aspettare dall’Altro”.

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Le idee pedagogiche e le esperienze educative "sul campo" di don Bosco possono Le idee pedagogiche e le esperienze educative "sul campo" di don Bosco possono Le idee pedagogiche e le esperienze educative "sul campo" di don Bosco possono Le idee pedagogiche e le esperienze educative "sul campo" di don Bosco possono offrire spunti validi ai genitori e agli insegnanti di oggi (anche non religiosi): offrire spunti validi ai genitori e agli insegnanti di oggi (anche non religiosi): offrire spunti validi ai genitori e agli insegnanti di oggi (anche non religiosi): offrire spunti validi ai genitori e agli insegnanti di oggi (anche non religiosi):

quando le idee sono valide durano nel tempo.quando le idee sono valide durano nel tempo.quando le idee sono valide durano nel tempo.quando le idee sono valide durano nel tempo. Don Bosco fu essenzialmente un uomo di azione. Per molti anni i suoi collaboratori insistettero perché mettesse per iscritto le sue idee pedagogiche ma solo nel 1877, a malincuore, don Bosco scrisse sette pagi-nette dal titolo “Il sistema preventivo nella educazione della gioventù”. Il Sistema Preventivo è una metodologia pedagogica caratterizzata da: volontà di stare tra i giovani condividendo la loro vita, guardando con simpatia il loro mondo, rimanen-do attenti alle loro vere esigenze e ai loro valori;

accoglienza incondizionata che si fa forza promozionale e capacità instancabile di dialogo;

criterio preventivo che crede nella forza del bene - presente in ogni giovane, anche il più bisognoso - e cerca di svilupparla mediante esperienze positive di bene;

centralità della ragione, fatta ragionevolezza delle richieste e delle norme, flessibilità e persuasione nelle proposte;

centralità della religione, intesa come sviluppo del senso di Dio insito in ogni persona e sforzo di evange-lizzazione cristiana;

centralità della amorevolezza, che si esprime come un amore educativo che fa crescere e crea corrispon-denza;

un ambiente positivo intessuto di relazioni personali, vivificato dalla presenza amorosa e solidale, anima-trice e attivante degli educatori e del protagonismo degli stessi giovani; s t i l e d i an ima z i one , c h e c r ede ne l l e r i s o r s e po s i t i v e d e l g iovane . Il Sistema preventivo prevede l’incontro con i giovani là dove si trovanoi giovani là dove si trovanoi giovani là dove si trovanoi giovani là dove si trovano, valorizzando il patrimonio na-turale che ogni giovane ha in sé (“In ogni ragazzo c’è un punto accessibile al bene”), in un ambiente edu-cativo carico di vita e ricco di proposte; si attua attraverso un cammino educativo che privilegia gli ultimi e i più poveri; promuove lo sviluppo delle risorse positive che hanno e propone una forma particolare di

vita cristiana e di santità giovanile.

Don Bosco.Don Bosco.Don Bosco.Don Bosco.

a cura di Mariagrazia e Alma

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A cura di Angela ZavettieriA cura di Angela Zavettieri

(così continua Don Bosco)

Tanta strada per andare a scuola

In quel primo anno dovetti anche fare i conti con alcuni compagni cattivi. Tentarono di

portarmi a giocare in tempo di scuola. Trovai la scusa che non avevo soldi. Mi suggerirono come

procurarmeli: bare al mio padrone e a mia madre. Uno, per convincermi, mi disse sfacciato:...

Un chierico dal volto buono In quegli anni la divina Provvidenza mi fece incontrare un altro benefattore, don Giuseppe Cafasso di Castelnuovo

d'Asti. Era la seconda domenica di ottobre, e gli abitanti di Morialdo festeggiavano la Maternità di Maria SS. Era la

festa patronale di quella frazione, e ognuno era allegro e affaccendato. Nei prati si svolgevano giochi e spettacoli, si

esibivano ciarlatani e prestigiatori.

Appoggiato alla porta della chiesa, lontano da ogni gioco e spettacolo, vidi un chierico. Era piccolo nella persona,

aveva gli occhi scintillanti e il volto buono. Incuriosito e ammirato dal suo aspetto, mi avvicinai e gli dissi:

- Reverendo, vuole assistere a qualche spettacolo della nostra festa? Mi dica dove vuole andare, l'accompagnerò.

Egli mi chiamò vicino a sé, e con molta gentilezza si informò della mia età, dei miei studi, mi domandò se avevo fatto

la prima Comunione, se andavo alla confessione e al catechismo. Gli risposi volentieri. Poi gli ripetei la mia offerta:

- Vuol vedere qualche spettacolo?

- Mio caro amico - rispose -, gli spettacoli dei preti sono le funzioni di chiesa. Quanto più la gente vi partecipa con

amore, tanto più sono spettacoli che fanno bene al cuore dei sacerdoti. I nostri diver-

timenti sono la santa Messa, la Comunione, la confessione, da cui nasce la gioia più

profonda. Io aspetto che aprano la chiesa per entrare.

Vincendo un po' di timore gli risposi:

- Ciò che lei dice è vero. Ma c'è tempo per tutto: tempo per andare in chiesa e tem-

po per divertirsi.

Egli si mise a ridere, e mi disse queste parole che erano il programma della sua vita:

- Chi si fa sacerdote si dona al Signore, e di tutte le cose che capitano nel mondo gli

interessa solo ciò che può dare gloria a Dio e far del bene alle anime.

Pieno di rispetto volli conoscere il nome di quel chierico, che nelle parole e nell'at-

teggiamento manifestava così profondamente lo spirito del Signore. Venni a sapere

che era il chierico Giuseppe Cafasso, studente del primo anno di teologia. Avevo già

sentito parlare più volte di lui, come di un giovane santo. (continua…)

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Cari nonni, siete gli amici più cari.Cari nonni, siete gli amici più cari.Cari nonni, siete gli amici più cari.Cari nonni, siete gli amici più cari. Per me siete dei luminosi fari, con pazienza e tanto amore state con me tuttePer me siete dei luminosi fari, con pazienza e tanto amore state con me tuttePer me siete dei luminosi fari, con pazienza e tanto amore state con me tuttePer me siete dei luminosi fari, con pazienza e tanto amore state con me tutte le ore.le ore.le ore.le ore. Tornate bambini e sapete giocare, con grande sagezza mi sapete guidare.Tornate bambini e sapete giocare, con grande sagezza mi sapete guidare.Tornate bambini e sapete giocare, con grande sagezza mi sapete guidare.Tornate bambini e sapete giocare, con grande sagezza mi sapete guidare. Vi voglio bene senza confini.Vi voglio bene senza confini.Vi voglio bene senza confini.Vi voglio bene senza confini. Un grosso bacione mie cari nonnini!Un grosso bacione mie cari nonnini!Un grosso bacione mie cari nonnini!Un grosso bacione mie cari nonnini!

Cari lettori, come ben sapete, martedi' 2 ottobre c'è stata la festa dei nonni e, ognuno, ha trascorso la giornata con loro, in modi differenti, e cosi' pure io e la mia famiglia. Chi è andato a fare una passeggiata, chi è rimasto a casa a giocare a carte, chi ha una festa e ha festeg-giato ad alto volume (ma non troppo alto sennò il povero udito dei nonnini...), ma tutti in modo feli-ce e spensierato. Sinceramente, come ha detto prima, si potrebbero fare tante cose, ma alla fine quello che conta d'avve-ro è passare un giorno intero insieme a loro, non siete d'accordo? Secondo me è questo il vero significato della " festa dei nonni" e tutti dovremo passare un pò di tempo insieme a loro, perchè, se ci pensate bene, sono la persone più speciali del mondo, ci danno affetto ci danno amore e ci hanno dato soprattutto mamma e papà, e senza di loro noi non saremo nati!!!!

Mercoledi' 26 settembre 2012 Mercoledi' 26 settembre 2012 Mercoledi' 26 settembre 2012 Mercoledi' 26 settembre 2012 Cara DidyCara DidyCara DidyCara Didy, da due settimane è ricominciata la scuola. Io e i miei amici che l'anno scorso abbiamo frequentato la quinta elementare, quest'anno stiamo frequentando la prima media. Tutti dicono che alle medie i professori sono severi, certo, un po’ lo sono, ma non tanto. E’ un po’ diverso dalle elementari perché siamo cresciuti e non ci possiamo comportare da bambini piccoli. Volevo augurare buona fortuna ai bambini che quest'anno frequentano la prima e la seconda ele-mentare;spero che si troveranno bene. I bambini di prima avranno come insegnanti le mie maestre dell’anno scorso: NON VI PREOCCUPATE SONO FANTASTICHE e vi guideranno passo dopo passo. Mentre a quelli della quinta voglio dire di impegnarsi fin dal primo giorno e di godersi l’ultimo anno della scuola elementare: il prossimo sarà un po’ duro! So che la catechesi sta per iniziare. Io con i miei amici saremo all'oratorio a fare gruppo così faremo spazio ai bambini di seconda che inizieranno il loro percorso dalle suore. Mi aspetto grandi risultati dalla catechesi anche perché noi di prima media dovremo prepararci alla cresima che celebreremo tra due anni. Ai bambini quelli che frequentano la terza vorrei dire di impegnarsi perché quest’anno faranno la pri-ma confessione. A quelli che frequentano la quarta auguro un in bocca al lupo perché si prepareran-no alla prima comunione. Infine, vorrei dire che anche se quest' anno saremo pieni di compiti e non avremo un minuto per respirare spero di avere buoni risultati. Comunque, so che tutti ci impegneremo.

Va lentina Serrano’

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Tracciare i nostri sogni non è facile. Tutti noi: grandi, meno grandi, pseudo adulti e ragazzi fin troppo

ragazzi, bambini con gli aquiloni in volo e ragazzine col rossetto al chewingum... tutti abbiamo avuto e

abbiamo ancora almeno un sogno nel cassetto. C’è chi, nel corso della propria vita lo ha realizza-

to, chi sta gettando le basi per farlo. Chi ci ha creduto con tutto se stesso, però ha dovuto abbandona-

re la nave.

Ogni tanto la sera guardo il cielo per ammirare le stelle, e di giorno perlustro le colline e gli alberi e il

mare, e penso che sono il più grande dono che il Signore ci abbia mai potuto fare. Crescere e vivere in

una delle più belle terre del pianeta. Qui dove anche l’amore cresce spontaneo, dove le case si adagia-

no sulle colline ed i fiori spuntano negli angoli delle strade.

Quando guardo questo cielo, però, contemporaneamente chiedo al Signore perché questo dono così

bello di una terra fertile, ricca e rigogliosa, debba essere distrutto e deturpato dal malaffare di alcune

persone senza testa e senza cuore. Ma cosa centra il Signore con tutto questo? In realtà nulla poiché

siamo noi a volerlo. Siamo noi a dover piantare e coltivare il nostro seme. E noi, in tutti questi anni,

abbiamo lasciato che il nostro duro lavoro venisse periodicamente distrutto da questo mostro a tre te-

ste con duecento occhi e brutto da far spavento di nome mafia.

Un magistrato tempo fa raccontava un aneddoto ricorrente sulla nostra terra: “La mattina, quando c'è

il rito del caffè al bar, dopo che molti impiegati della pubblica amministrazione timbrano il cartellino

ed escono, il capomafia si mette di fronte al bar e vedete questa classe impiegatizia o piccolo borghese

che fa a gara a chi gli deve pagare il caffè. Immaginate che insegnamento si dà ai bambini che passano

alla stessa ora per andare a scuola e vedono che al mafioso si fa a gara per pagare il caffè. Non si può

essere bipartisan: ciò che ci manca è la coerenza. Per parlare bisogna anche rinunciare al quotidiano,

bisogna fare tanti sacrifici, bisogna rinunciare anche ad andare a prendere il caffè alle 8 se si sa che c'è

lo 'ndranghetista che sta lì davanti al bar a stazionare di proposito per farsi salutare e farsi vedere dalle

persone. Il caffè non vado a prenderlo lì, lo prendo a casa con mia moglie, è più ‘buono’...”.

Dovremmo prendere esempio da queste splendide parole pronunciate dal magistrato antimafia Nicola

Gratteri. Per far correre ancora i nostri sogni, per farli rivivere e per far si che questi abbiano un senso,

dobbiamo incominciare con piccole cose, dal basso. Emarginiamoli! Facciamoli sentire soli! Li incontria-

mo per strada? Non salutiamoli. Li incontriamo al bar? Prendiamo il caffè altrove. Facciamoli sentire

poco desiderati, lasciamo che si sentano come i topi. Soli, costretti a vivere nascosti. Derattizziamo il

nostro paese... in tutti i sensi! Solo così potremo rinascere, solo così i nostri sogni voleranno in cielo, in

alto, più su. Dove tutto è cominciato.

Spazio GiovaniSpazio GiovaniSpazio Giovani

Il Pensatore

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E’ STATO IL FIGLIOE’ STATO IL FIGLIOE’ STATO IL FIGLIOE’ STATO IL FIGLIO di

Daniele Ciprì

con Tony Servillo, Giselda Volodi,

Alfredo Castro, Fabrizio Falco

Giuseppe Vitale

Presentato alla 69esima Mostra Interanzionale d’Arte cinemato-grafica di Venezia, la pellicola, a firma del regista palermitano Ciprì, tratta dell’omonimo romanzo di Roberto Alajamo, spirato ad un fatto di cronaca realmente accaduto a Palermo. Otto minuti di applausi per lui alla 69° Mostra del Cinema di Venezia ed il premio “per il miglior contributo tecnico”. In un tempo indefinito la fotografia della quotidianità di una famiglia che si arrabatta per sopravvivere. E che sogna, perché si dice che sognare non costa nulla, ma non in questo caso. “Una favola nera”, dove tragico e comico si mischiano, dove ciò che è apparentemente surreale si svela poi in tutta la sua cruda attinenza alla realtà. Ed una famiglia qualunque diventa l’Italia intera. Perché nel paradosso sta la verità. Un film dalla gestazione complessa, arrivato “per caso”, mentre Ciprì stava girando come direttore della fotografia Vincere, dell’amico Marco Bellocchio. Ci ha messo oltre un anno il regi-sta ad accettare la proposta di portare al cinema la storia di Alajmo. “Leggevo il libro e non riuscivo a trovare “Leggevo il libro e non riuscivo a trovare “Leggevo il libro e non riuscivo a trovare “Leggevo il libro e non riuscivo a trovare quell’immagine che cerco di catturare. I miei personaggi sono quell’immagine che cerco di catturare. I miei personaggi sono quell’immagine che cerco di catturare. I miei personaggi sono quell’immagine che cerco di catturare. I miei personaggi sono nati pian piano, ed anche loro sono surreali. Racconto un luogo nati pian piano, ed anche loro sono surreali. Racconto un luogo nati pian piano, ed anche loro sono surreali. Racconto un luogo nati pian piano, ed anche loro sono surreali. Racconto un luogo non luogo, ma proprio per questo universale, secondo quanto è non luogo, ma proprio per questo universale, secondo quanto è non luogo, ma proprio per questo universale, secondo quanto è non luogo, ma proprio per questo universale, secondo quanto è nelle mie corde”. nelle mie corde”. nelle mie corde”. nelle mie corde”. Questo dice il regista durante la presentazione del film alla stampa intervenuta per l’occasione a Palermo. CURIOSITA’CURIOSITA’CURIOSITA’CURIOSITA’: Sebbene la storia sia ambientata a Palermo, le le le le riprese sono state effettuate in Puglia, tra Taranto e Brindisi.riprese sono state effettuate in Puglia, tra Taranto e Brindisi.riprese sono state effettuate in Puglia, tra Taranto e Brindisi.riprese sono state effettuate in Puglia, tra Taranto e Brindisi. A chi chiede il motivo, Ciprì risponde che “ci sono state delle diffi-“ci sono state delle diffi-“ci sono state delle diffi-“ci sono state delle diffi-coltà a fare il film in Sicilia”. coltà a fare il film in Sicilia”. coltà a fare il film in Sicilia”. coltà a fare il film in Sicilia”. Miriam Rizzo, sceneggiatrice della pellicola spiegherà: “Per oltre un anno abbiamo atteso risposte “Per oltre un anno abbiamo atteso risposte “Per oltre un anno abbiamo atteso risposte “Per oltre un anno abbiamo atteso risposte da Sicilia Film Commission. Ci hanno chiuso le porte in faccia. da Sicilia Film Commission. Ci hanno chiuso le porte in faccia. da Sicilia Film Commission. Ci hanno chiuso le porte in faccia. da Sicilia Film Commission. Ci hanno chiuso le porte in faccia. Palermo non merita il nostro film”. Palermo non merita il nostro film”. Palermo non merita il nostro film”. Palermo non merita il nostro film”. Parole confermate dallo stesso regista.

L’ERA GLACIALE 4L’ERA GLACIALE 4L’ERA GLACIALE 4L’ERA GLACIALE 4 Continenti alla derivaContinenti alla derivaContinenti alla derivaContinenti alla deriva

di Stive Martino Con le voci di

Claudio Bisio, Pino Insegno, Filippo Timi, Leo Gullotta, Francsco Pannofino,

Roberta Lanfranchi, Isabelle Adriani

Ma perché i continenti sono andati alla deriva? Ma perché i continenti sono andati alla deriva? Ma perché i continenti sono andati alla deriva? Ma perché i continenti sono andati alla deriva? Cos’è accaduto??? Cos’è accaduto??? Cos’è accaduto??? Cos’è accaduto??? Dopo qualche anno dall’uscita de “L’alba dei dinosauri” ecco che ritorna sul grande schermo il quarto capitolo della saga dei sim-patici personaggi preistorici! Fatti passi da gigante dal punto di vista prettamente tecnico, la Blue Sky Studios torna ad insidiare il primato animato hollywoo-diano di casa Pixar e Dreamworks, grazie ad una serie di perso-naggi diventati talmente ‘conosciuti’ ed amati dal non stancare praticamente mai. Con uno stile tutto suo, staccato dai precedenti episodi, riesce a risultare originale e diverso, nel senso migliore del termine. Le risate ed il divertimento sono assicurate Le tematiche affrontate nel film sono molteplici, dall’amicizia alla paura di essere diversi e quindi non accettati, ma quello che più salta all’occhio è legato, ancora una volta all’importanza della famigliafamigliafamigliafamiglia. Non solo quella “naturale”, composta dai mam-muth, ma anche quella disomogenea composta da esseri viventi quanto più diversi tra di loro, che tuttavia si proteggono a vicen-da nemmeno avessero lo stesso sangue. CURIOSITA’: CURIOSITA’: CURIOSITA’: CURIOSITA’: Nel film viene mostrato più volte un lunghissimo lembo di terra a forma di ponte, con tanto di archi e campate. Questo "ponte di terra" è ispirato ad un' ipotesi ideata dagli oppositori alla teoria di Alfred Lothar Wegener (il primo uomo a ipotizzare che i continenti fossero stati in precedenza uniti e si siano successivamente separati) secondo la quale, il motivo per cui Wegener trovò fossili di animali, quali dinosauri, e determi-nati tipi di piante in continenti diversi e distanti (ad esempio Antartide e Africa) si poteva spiegare con l'esistenza, durante la preistoria, di enormi ponti di terra fra i continenti.

Appuntamenti al C

LLLL’’’’AAAAssssssssoooocccciiiiaaaazzzziiiioooonnnneeee CCCCGGGGSSSS EEEELLLLPPPPIIIIDDDDAAAA aaaauuuugggg

Da Venerdì Da Venerdì Da Venerdì Da Venerdì 12121212 a Mercoledì a Mercoledì a Mercoledì a Mercoledì 17 17 17 17 OTTOBREOTTOBREOTTOBREOTTOBRE

ore 18:15 e 21:15ore 18:15 e 21:15ore 18:15 e 21:15ore 18:15 e 21:15

Da Venerdì Da Venerdì Da Venerdì Da Venerdì 19 19 19 19 a Domenica a Domenica a Domenica a Domenica 21212121 OTTOBREOTTOBREOTTOBREOTTOBRE

ore 16:30 e 18:15ore 16:30 e 18:15ore 16:30 e 18:15ore 16:30 e 18:15

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IL ROSSO E IL BLUIL ROSSO E IL BLUIL ROSSO E IL BLUIL ROSSO E IL BLU di

Giuseppe Piccioni Con

Margherita Buy, Riccardo Scamar-cio, Silvia D’Amico

Un finestra sul mondo della scuola che segna il ritorno sul grande schermo di un regista che si è sempre contraddi-stinto per la spiccata sensibilità e per un cinema del tutto fuori da logiche meramente commerciali, liberamente tratto dall’omonimo libro di Marco Lodoli. Con sguardo ironico il regista ci presenta un istituto-tipo nella sua cora-lità. Tanti gli spaccati di via aperti, molti quelli credibilie così aderenti al quotidiano. Sembrerebbe il solito film denuncia, poi però Il rosso e il blu ci parla, con grazia, dell'oggi, con un tocco lieve di tragicomicità. Ed ecco che dalla miseria della scuola nascono scene spassose! Molti lo definisco il nuovo “Cuore” di De Amicis, debita-mente aggiornato e contemporaneizzato, il che conferire alla pellicola uno strano fascino, un sapore di antico, di molto nostro, molto italiano, un qualcosa che sembra venire dal profondo della nostra storia e della nostra tradizione. Dirà il regista: “Il film nasce semplicemente dal “Il film nasce semplicemente dal “Il film nasce semplicemente dal “Il film nasce semplicemente dal mio desiderio di raccontare quel che accade nell'ambiente mio desiderio di raccontare quel che accade nell'ambiente mio desiderio di raccontare quel che accade nell'ambiente mio desiderio di raccontare quel che accade nell'ambiente in cui si incrociano destini, aspettative disillusioni di adulti in cui si incrociano destini, aspettative disillusioni di adulti in cui si incrociano destini, aspettative disillusioni di adulti in cui si incrociano destini, aspettative disillusioni di adulti e giovani, un luogo che funge da crocevia tra l'esistenza e giovani, un luogo che funge da crocevia tra l'esistenza e giovani, un luogo che funge da crocevia tra l'esistenza e giovani, un luogo che funge da crocevia tra l'esistenza disillusa degli adulti e i progetti degli adolescenti.” disillusa degli adulti e i progetti degli adolescenti.” disillusa degli adulti e i progetti degli adolescenti.” disillusa degli adulti e i progetti degli adolescenti.” CURIOSITA’: CURIOSITA’: CURIOSITA’: CURIOSITA’: Per il titolo del libro (in seguito del film) lo scritto-re Marco Lodoli si è lasciato ispirare dalle matire che si usavano una volta per correggere gli errori più o meno gravi, metà blu e metà rosse…”due colori che contrappongono il freddo e il caldo e tutte quelle sensazioni primarie che si provano tra i banchi di scuola. Amore, odio, rifiuto, accettazione, passione e dedizione, Il rosso e il blu era un titolo che a mio avviso condensava perfetta-

mente l'infinito arcobaleno della scuola in due soli essenziali colori.

Appuntamenti al CineTeatro Don Bosco!

L’Associazione CGS ELPIDA augura a tutti una Buona Visione!L’Associazione CGS ELPIDA augura a tutti una Buona Visione!L’Associazione CGS ELPIDA augura a tutti una Buona Visione!L’Associazione CGS ELPIDA augura a tutti una Buona Visione!

Da Venerdì Da Venerdì Da Venerdì Da Venerdì 19191919 a Mercoledì a Mercoledì a Mercoledì a Mercoledì 24 24 24 24 OTTOBREOTTOBREOTTOBREOTTOBRE ore 21:15ore 21:15ore 21:15ore 21:15

Da Venerdì Da Venerdì Da Venerdì Da Venerdì 26262626 a Mercoledì a Mercoledì a Mercoledì a Mercoledì 31 31 31 31 OTTOBREOTTOBREOTTOBREOTTOBRE

ore 18:15 e 21:15ore 18:15 e 21:15ore 18:15 e 21:15ore 18:15 e 21:15

REALITYREALITYREALITYREALITY di

Matteo GarroneMatteo GarroneMatteo GarroneMatteo Garrone

con Aniello Arena, Nello Loro, Nando

Paone, Loredana Simioli

“Perché lo sanno tutti che nei Reality è tutto finto” Garrone lo sa talmente bene che è proprio così che intito-la il suo nuovo film, definendolo una fiaba. E Reality, una fiaba lo è davvero, strepitosamente interpretato dall’ergastolano Aniello Arena. Figlio della tradizione classica della commedia Napoleta-na, tra un De Filippo e un Principe De Curtis, Aniello porta sulla sua pelle tesa, tatuata e muscolosa, il riso ama-ro del neorealismo e il sacrificio dell’attore pronto a po-sare la maschera una volta sceso dal palcoscenico e a tornare alla sua realtà. La realtà di un uomo incarcerato a 23 anni perché coinvolto nella strage di Piazza Crocelle a Barra avvenuta l’8 gennaio del ’91, e che soltanto nel teatro ha trovato la forza di andare avanti. La realtà di un ergastolano che, dopo aver interpretato un uomo pronto a fare di tutto per entrare tra le quattro mura di una casa controllata 24 ore su 24, ha salutato tutti, rin-graziato, ed è tornato nella sua dimora piantonata. Gar-rone, lontano dalle atmosfere cupe e documentaristiche di Gomorra, gioca la carta della commedia nella messa in scena di un’Italia ridotta in ginocchio dalla telereligione. CURIOSITA’: CURIOSITA’: CURIOSITA’: CURIOSITA’: Matteo Garrone ha affidato la parte ad Are-na dopo caverlo visto recitare a teatro, un palco su cui Aniello non è un principiante. L'associazione culturale L'associazione culturale L'associazione culturale L'associazione culturale Carte Blanche Carte Blanche Carte Blanche Carte Blanche che da dieci anni gli dà la possibilità di farlo, è nel cuore di Volterra: il carcere è dall'altra parte della strada, a portata di rientro serale, alle sette. “Lavorare a teatro mi ha fatto chiedere chi ero, non sape-“Lavorare a teatro mi ha fatto chiedere chi ero, non sape-“Lavorare a teatro mi ha fatto chiedere chi ero, non sape-“Lavorare a teatro mi ha fatto chiedere chi ero, non sape-vo niente, come avevo vissuto fino a quel momento?”vo niente, come avevo vissuto fino a quel momento?”vo niente, come avevo vissuto fino a quel momento?”vo niente, come avevo vissuto fino a quel momento?”

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Dal no-

stro mare

affiora

un tesoro

antico Emerge dal mare di

Calabria un nuovo tesoro archeologico: si tratta

di una scultura in bronzo dorato raffigurante un

leone dal peso di ben 15 kg.. Il reperto è stato rin-

venuto da due turisti al largo di Capo Zeffirio,

tra Africo e Bianco, non lontano dove 40 anni fa (il

16 agosto 1972) furono ritrovati i Bronzi di Riace.

La zona si confermerebbe essere ricca di reperti

archeologici, ma in realtà è ancora tutto da ac-

certare. Si tratta di un pannello quadrato largo

cinquanta centimetri raffigurante la testa di

un leone. Ma non è tutto, perchè il fondale intor-

no alla zona del ritrovamento è tapezzato di cocci

di ceramica multicolore tanto da accendere l'eufo-

ria generale, infervorando gli animi con

la speranza di nuove e preziose scoperte di una

vera e propria miniera di tesori, celati dal mare

per secoli e tutti ancora da scoprire.

I ritrovatori però , ignari dell'obbligo tassativo

di denunciare il ritrovamento alle autorità com-

petenti nelle 24 ore successive, hanno tenuto la

testa di leone per un paio di giorni in più del dovu-

to . ciò ha obbligato i carabinieri a più accurate

ispezioni che hanno dato esito negativo, stron-

cando sul nascere ogni più roseo ottimismo.

Nessuna traccia della statua, nè tanto meno della

nave!

I militari intenti

nelle operazioni di

recupero, si sono

invece imbattuti

in un oggetto ap-

partenente ad epoca ben più moderna, e di si-

curo privo di qualsivoglia qualità artistica: il

radiatore di un motore per imbarcazioni.

Che quindi tutta la vicenda non sia che una colos-

sale bufala?

Il sospetto certo non tarda ad annidarsi.

La testa leonina intanto si prepara a far rotta verso

l'Università della Calabria dove sarà sottoposta a

tutti gli accertamenti del caso per cercare di rista-

bilirne l'effettiva datazione.

E i Bronzi di Riace?

Le statue furono con probabilità realizzate ad Atene e da lì furono rimosse

per essere portate a Roma, forse destinate alla casa di qualche ricco pa-

trizio. Ma il battello che le trasportava dovette affondare e il prezioso cari-

co finì sommerso dalla sabbia a circa 8 metri di profondità. Non è da e-

scludere che all’epoca fu già fatto un tentativo di recupero, andato infrut-

tuoso così che le statue sono rimaste incastrate nel fondale per circa due-

mila anni, prima che ritornassero a mostrarci tutto il loro splendore .

PAGINA 20 QQQQUUUUEEEELLLLLLLL IIII DDDDEEEE………… LLLL ’’’’OOOORRRRAAAATTTTOOOORRRRIIIIOOOO

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Un’abbondante colazioneUn’abbondante colazioneUn’abbondante colazioneUn’abbondante colazione Per iniziare al meglio la vostra giornata scolastico e rendere a

più non posso è importante ricaricarsi con un’abbondante cola-

zione! Gli studi effettuati affermano che il cibo assunto alla

colazione del mattino deve essere pari al 20% del quantitativo giornaliero.

Voler beneVoler beneVoler beneVoler bene Per andare a scuola con piacere bisogna aver piacere di stare con gli altri! Non perder tempo a litigare cn il tuo vicino di banco , ma istaura

un buon rapporto con tutti i tuoi compagni...inoltre potrebbe es-

serti utile studiare insieme a qualche amico il pomeriggio, perchè due

menti sono meglio di una!

Fatti consigliareFatti consigliareFatti consigliareFatti consigliare Se l’insegnate spiega qualcosa che però vorresti capire meglio, chiedi aiuto

all’insegnate stesso, ad un compagno,ai tuoi genitori o a tuo fratello o sorel-

la..l’unico modo per avete bei voti a scuola é capire.

Definisci un’orario in cui andare a nannaDefinisci un’orario in cui andare a nannaDefinisci un’orario in cui andare a nannaDefinisci un’orario in cui andare a nanna Se non dormono abbastanza, i bambini e i ragazzi, tendono ad ammalarsi e

ciò significa dover stare a casa da scuola e -quindi- rimanere indietro con le

lezioni. Evita questi problemi fissando un’orario specifico in cui andare a letto.

Secondo le più recenti ricerche i bambini e i ragazzi dovrebbero dormire tra le 10 e le 12 ore ogni notte Stando a questi requisiti non dovresti an-

dare a letto più tardi delle 21,00. I vantaggi sono che, con abbastanza son-

no, l’apprendimento e il comportamento migliorano notevolmente!

non perdere tempo davanti allo schermonon perdere tempo davanti allo schermonon perdere tempo davanti allo schermonon perdere tempo davanti allo schermo Amiamo tutti la TV,i cartoni animti, insieme a serie tv, reality e

film. Ma la tv o il computer non dev’essere l’unica forma di in-trattenimento. I bambini imparano meglio quando sono coinvolti in quello

che stanno facendo: leggere, disegnare, esplorare, costruire, giocare…sono

tutte cose fondamentali mentre si cresce.

Leggi!!Leggi!!Leggi!!Leggi!! Le ricerche dimostrano che le possibilità di avere un buon successo a scuola

aumentano se lo studente legge. I libri, infatti, non solo aprono un nuovo

mondo di idee per i bambini, ma aumentano anche il loro dizionario, miglio-

rano la loro memoria e fanno crescere l’immaginazione insegnandogli preziosi con-

cetti. Il tempo speso nella lettura è un investimento per il vostro futuro.

no

Le buone regole per Le buone regole per Le buone regole per Le buone regole per

affrontare l’anno scolasticoaffrontare l’anno scolasticoaffrontare l’anno scolasticoaffrontare l’anno scolastico

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In quel tempo Gesù chiamò a sé i dodici discepoli e con loro fondò la Chiesa. Li formò personal-mente e fece con loro una forte esperienza di vita. Poi li mandò in missione. Nacque così il suo popolo, e fu una svolta epocale! Abbiamo anche noi molto da imparare dall'esempio di Gesù: volendo rinnovare il mondo sportivo, da dove e con quali persone possiamo ripartire? Cosa pos-siamo fare, noi personalmente e non altri, per cambiare la nostra Associazione o il mondo sporti-vo o lo Stato o la Chiesa? Anzitutto, abbandonare le derive egoistiche dell'"io" per scegliere il "noi", l'essere gruppo e l'essere popolo. Può costare molta fatica il camminare insieme e rinunciare ai primi posti, ma questa è la via privi-legiata. Noi siamo un popolo, un popolo di sportivi! Un concetto che certamente appartiene alla storia del Csi; tra noi esistono molteplici storie di vita, di competenze e di ruoli. Basti guardare ai differenti carismi dei primi discepoli (pescatori, contadini, esattori, oratori e dottori etc.) per comprendere quanto la diversità sia un dono, non un limite. E poi, fin dall'Antico Testamento, Dio ha prediletto il suo popolo: Dio ha scelto ed educato il suo popolo! Un dirigente non è sem-plicemente stato eletto dai tesserati, ma Dio lo ha scelto, e lo educa ad essere suo popolo per portare a compimento una missione molto importante. Scelti da Dio. Questo significa molto per quanti ci osservano tra il popolo sportivo. Doppiamo essere capaci di ricambiare questa predilezione con la fedeltà ai valori religiosi, la fe-deltà ai valori umani, la fedeltà ai valori dello sport che mirano a realizzare l'uomo nella sua pie-nezza. Per chi ci osserva, il volto di Dio abita nel nostro volto, siamo uomini scelti in mezzo al suo popolo. È questo che caratterizza il Csi, che lo distingue da ogni altro ente o federazione: la fedeltà a Dio e alla Chiesa. Non solo scelti, ma anche educati in particolare dalla Parola. La Paro-la di Dio, che dobbiamo costantemente approfondire e pregare; la parola umana, che dobbiamo testimoniare con la vita. Un tempo la parola data aveva la stessa forza di un sigillo. "Sulla tua Pa-rola getterò la rete", disse Pietro a Gesù, prima della pesca miracolosa. Come la parola di Dio, anche la nostra parola sia garanzia di saggezza, di presenza e di servizio. A voi, dirigenti associativi, compete condurre questo popolo di sportivi. Sentitevi sempre scelti e formati a questo, nonostante i limiti che accompagnano l'umanità. "Lasciate una parrocchia per vent'anni senza sacerdote - disse il Santo Curato d'Ars - e vi adoreranno le bestie". Anche nello sport il rischio di derive è forte. Forse, tra gli altri fattori, incide il venir meno di consolidate, au-torevoli figure di riferimento. Mi chiedo, ad esempio, quanto sarebbe utile in questi tempi così difficili e complessi, in un Csi che sempre più apre alla responsabilità dei giovani, poter contare ancora sulla saggezza e l'esperienza di storici "pionieri" che da poco non ci sono più. Se fossero qui, cosa direbbero alle nuove generazioni di dirigenti? La loro assenza, o la nostra dif-ficoltà ad interpretarne il lascito, quale peso avrà nel condurre questo nostro popolo nel tempo a venire? A noi il dovere dell'impegno, per corrispondere col servizio alla chiamata che abbiamo ricevuto nell'essere stati scelti e formati.

Riportiamo i pensieri, Riportiamo i pensieri, Riportiamo i pensieri, Riportiamo i pensieri,

forti e concreti, di forti e concreti, di forti e concreti, di forti e concreti, di

mons. Claudio mons. Claudio mons. Claudio mons. Claudio

Paganini (Consulente Paganini (Consulente Paganini (Consulente Paganini (Consulente

Ecclesiastico Ecclesiastico Ecclesiastico Ecclesiastico

Nazionale) rivolti Nazionale) rivolti Nazionale) rivolti Nazionale) rivolti

all'Assemblea elettiva all'Assemblea elettiva all'Assemblea elettiva all'Assemblea elettiva

del Centro Sportivo del Centro Sportivo del Centro Sportivo del Centro Sportivo

Italiano Italiano Italiano Italiano ----

Salsomaggiore Terme Salsomaggiore Terme Salsomaggiore Terme Salsomaggiore Terme

9/10 giugno 2012.9/10 giugno 2012.9/10 giugno 2012.9/10 giugno 2012.

Chiamati ad essere “popolo di Dio”, nel mondo sportivo

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Ciao c’ è un importantissimo compleanno il 13 ottobre ed è quello di Ciao c’ è un importantissimo compleanno il 13 ottobre ed è quello di Ciao c’ è un importantissimo compleanno il 13 ottobre ed è quello di Ciao c’ è un importantissimo compleanno il 13 ottobre ed è quello di Antonella Criseo. E poi lo stesso giorno compie un anno anche Lorenzo Antonella Criseo. E poi lo stesso giorno compie un anno anche Lorenzo Antonella Criseo. E poi lo stesso giorno compie un anno anche Lorenzo Antonella Criseo. E poi lo stesso giorno compie un anno anche Lorenzo Autelitano... Buon compleanno ad entrambi!! Autelitano... Buon compleanno ad entrambi!! Autelitano... Buon compleanno ad entrambi!! Autelitano... Buon compleanno ad entrambi!! Giovanna GangemiGiovanna GangemiGiovanna GangemiGiovanna Gangemi

1 ottobre: Emanuela D'ascola, Celeste Nucera

2 ottobre: Federica Surace

3 ottobre: Stefano Zirillo, Rosanna Speranza

4 ottobre: Raylen Palamara, Damiano Nucera, Roberta Iiriti

5 ottobre: Andrea Anghelone, Giandrea Criseo

6 ottobre: Debora Iaria

7 ottobre: Angela Clemenzi, Francesco Vitiello, Valentina Campofreda

8 ottobre: Alessandro Vadalà

9 ottobre: Angela Stelitano, Gabriele Tringali, Katia Ricci

10 ottobre :Daniele Acquaviva, Lidia Martino

11 ottobre: Vittoria Labate, Marina Bertone

13 ottobre :Antonella Criseo, Antonella Evoli, Lara Callea, Lorenzo Autelitano

15 ottobre: Don Massimiliano Lorusso, Mariangela Triolo, Valeria Orlando, Santo Clemenzi

16 ottobre: Maria Teresa Praticò, Maria Concetta Serranò,

Pasquale Giovanni Laurenzano , Pietro Praticò

18 ottobre: Domenica Vadalà, Orianna Paone

19 ottobre :Andrea Palermiti, Manuel Polselli, Umberto Leo Laurenzano

20 ottobre: Alessandro Mafrica, Paolo Pangallo, Domenica Minniti, Giovanna Iiriti

21 ottobre: Morgan Ferrante, Ilenia Nucera

22 ottobre: Francesco Violi, Lorenzo Luceri

23 ottobre: Eliana Guglielmini, Angela Cara

24 ottobre: Tommaso Ricciardi, Mattia Iriti, Andrea Franco

25 ottobre: Giulia Marengo, Ivan Rubertà

26 ottobre: Francesco Criseo, Gabriele Marino

27 ottobre: Katia Principato

28 ottobre: Melania Lejene

30 ottobre: Francesca Plutino, Carmelo Marino, Chiara Vadalà, Silvia Corona

31 ottobre: Rosario Iaria

Auguri al mio piccolo grande An-Auguri al mio piccolo grande An-Auguri al mio piccolo grande An-Auguri al mio piccolo grande An-drea Franco che il 24 del mese di drea Franco che il 24 del mese di drea Franco che il 24 del mese di drea Franco che il 24 del mese di

ottobre compie 7 anni.ottobre compie 7 anni.ottobre compie 7 anni.ottobre compie 7 anni. Grazie di cuore. Grazie di cuore. Grazie di cuore. Grazie di cuore.

Giovanna TuscanoGiovanna TuscanoGiovanna TuscanoGiovanna Tuscano

Il 6 ottobre fa il compleanno la mia mi-Il 6 ottobre fa il compleanno la mia mi-Il 6 ottobre fa il compleanno la mia mi-Il 6 ottobre fa il compleanno la mia mi-gliore amica Debora Iaria che a gliore amica Debora Iaria che a gliore amica Debora Iaria che a gliore amica Debora Iaria che a breve diventerà mamma x la seconda breve diventerà mamma x la seconda breve diventerà mamma x la seconda breve diventerà mamma x la seconda volta...quindi doppi auguri tvb!!!! volta...quindi doppi auguri tvb!!!! volta...quindi doppi auguri tvb!!!! volta...quindi doppi auguri tvb!!!! Loredana MarcianòLoredana MarcianòLoredana MarcianòLoredana Marcianò

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