ServizioCivileMagazine - Ottobre 2012

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IN QUESTO NUMERO N. 6 Ottobre 2012 Direttore responsabile Enrico Maria Borrelli Direttore editoriale Andrea Pignataro Hanno collaborato a questo numero: Tiziana Cennamo Claudia De Crescenzo Marco Di Maro Editore Ornella Esposito Alessandro Etzi Giornale d’informazione sul mondo giovanile Meloni: Il Servizio Civile è la risposta alla crisi valoriale in cui versa l’Italia pag. 3 Speciale “La Discuteca”. Intervista a Giovanni Grillo Con Mani Tese, Napoli in marcia per il diritto al cibo Rossi Doria: studenti e terzo settore con noi per ridare forza alla Scuola Protagonismo Giovanile Cultura PAGINA 1 OTTOBRE 2012 Attualità Servizio Civile pag. 16 pag. 5 Rapporto Caritas: aumentano gli italiani che si rivolgono ai centri diocesani pag. 10 Sociale Realizzazione grafica Marco Di Maro Giorgia Meloni: Il Servizio Civile è la risposta alla crisi valoriale in cui versa l’Italia pag. 3 Speciale “La Discutecapag. 5-6 Rapporto Caritas 2012 sulla povertà: aumentano gli italiani che si rivolgono ai centri diocesani pag. 10 In primo piano Il “pacco alla camorra” che attraversa l’Italia passando per l’Unione Europea pag. 11 pag. 20 Ermenegilda Langella Vice Direttore Francesco Enrico Gentile pag. 12 Arte e astronomia, tra Capodimonte e l‘Osservatorio Photogallery A Scampia il giardino dedicato a Melissa Bassi Maddalena Nardaggio La vignetta del mese Arte povera: famiglia italiana pag. 19 Infografica: ecco come i Ministri del Governo Monti fanno arrabbiare i giovani pag. 17 pag. 13 Speciale “La Discuteca”: La photogallery pag. 6 Si conclude “CUNTO – Creatività Urbana Napoli Territorio Orientale” pag. 7 Ercolano streets & gardens: Intervista a Luca Coppola, delegato di Yap Italia pag. 8 Il Forum dei Giovani di Nola lancia un’idea a favore degli universitari pag. 9 Lorenzo Quilici Umberto Romaniello Katia Tulipano Ivana Vacca L’Erasmus è salvo: i fondi dei governi garantiranno la copertura per il 2013 pag. 18 Reggia di Caserta. Da Haring a Bresson pag. 14 Un viaggio onirico tra LES PÊCHEURS DE PERLES pag. 15 Della Seta: rimettere il Servizio Civile al centro dell’agenda politica pag. 4 E a Scampia una generazione si perde tra sangue e camorra pag. 2 Editoriale

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Pubblicazione mensile n. 6 - Ottobre 2012

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IN QUESTO NUMERO

N. 6 – Ottobre 2012

Direttore responsabile

Enrico Maria Borrelli

Direttore editoriale

Andrea Pignataro

Hanno collaborato a questo numero:

Tiziana Cennamo

Claudia De Crescenzo

Marco Di Maro

Editore

Ornella Esposito

Alessandro Etzi

Giornale d’informazione sul mondo giovanile

Meloni: Il Servizio Civile è la risposta alla crisi valoriale in cui versa l’Italia pag. 3

Speciale “La Discuteca”. Intervista a Giovanni Grillo

Con Mani Tese, Napoli in marcia per il diritto al cibo

Rossi Doria: studenti e terzo settore con noi per ridare forza alla Scuola

Protagonismo Giovanile

Cultura

PAGINA 1 OTTOBRE 2012

Attualità

Servizio Civile

pag. 16

pag. 5

Rapporto Caritas: aumentano gli italiani che si rivolgono ai centri diocesani pag. 10

Sociale

Realizzazione grafica

Marco Di Maro

Giorgia Meloni: Il Servizio Civile è la risposta alla crisi valoriale in cui versa l’Italia pag. 3

Speciale “La Discuteca” pag. 5-6

Rapporto Caritas 2012 sulla povertà: aumentano gli italiani che si rivolgono ai centri diocesani pag. 10

In primo piano

Il “pacco alla camorra” che attraversa l’Italia passando per l’Unione Europea pag. 11

pag. 20

Ermenegilda Langella

Vice Direttore

Francesco Enrico Gentile

pag. 12

Arte e astronomia, tra Capodimonte e l‘Osservatorio

Photogallery

A Scampia il giardino dedicato a Melissa Bassi

Maddalena Nardaggio

La vignetta del mese

Arte povera: famiglia italiana pag. 19

Infografica: ecco come i Ministri del Governo Monti fanno arrabbiare i giovani pag. 17

pag. 13

Speciale “La Discuteca”: La photogallery pag. 6

Si conclude “CUNTO – Creatività Urbana Napoli Territorio Orientale” pag. 7

Ercolano streets & gardens: Intervista a Luca Coppola, delegato di Yap Italia pag. 8

Il Forum dei Giovani di Nola lancia un’idea a favore degli universitari pag. 9

Lorenzo Quilici

Umberto Romaniello

Katia Tulipano

Ivana Vacca

L’Erasmus è salvo: i fondi dei governi garantiranno la copertura per il 2013 pag. 18

Reggia di Caserta. Da Haring a Bresson pag. 14

Un viaggio onirico tra LES PÊCHEURS DE PERLES pag. 15

Della Seta: rimettere il Servizio Civile al centro dell’agenda politica pag. 4

E a Scampia una generazione si perde tra sangue e camorra pag. 2

Editoriale

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EDITORIALE

di Francesco Enrico Gentile

PAGINA 2 OTTOBRE 2012

E a Scampia una generazione si perde tra sangue e camorra

L’ultimo morto ammazzato, a Scampia, aveva 26 anni.

L’età media dei 5 latitanti che gli investigatori ritengono responsabili della nuova faida che sta investendo la zona Nord di Napoli è di 26 anni. Numerosi indicatori segnalano come ci sia stato, dopo la massiva opera delle forze dell’ordine, fatta di arresti, retate, decapitazioni dei clan, un vigoroso abbassamento dell’età media degli affiliati ai clan camorristici. È evidente quindi come nel tessuto criminale napoletano sia in atto un’operazione di rinnovamento generazionale. Paradossalmente la camorra investe sui giovani. L’ultima faida criminale che sta insanguinando Napoli è quindi, prima di tutto, una faida generazionale, e per questo ancor più odiosa e ancor più vigliacca. Non basta più, alla camorra napoletana, aver reso deserti di sangue e cocaina le periferie partenopee; non basta più aver avvelenato le terre di Chiaiano o di Secondigliano; non basta più aver avvelenato i pozzi del vivere civile. Ora ha deciso, la masnada di vigliacchi che talvolta si dota di nomi ridicoli come “o’ milionario” oppure “Naso ‘e can”, di prendersi direttamente il futuro, arruolandone i giovani e, diversamente dal passato, affidando loro il comando. Comandare, a Napoli, vuol dire avere potere di morte su altri, deciderne le sorti, sfrattare inquilini legittimi di case popolari per piazzare i propri affiliati.

Comandare, a Napoli, vuol dire godere del potere della paura e del terrore. A tutto questo è sempre più il tempo di dire basta e dare, a questa parola, la forza di politiche pubbliche adeguate a fronteggiare l’ennesima esondazione di sangue e futuro. Bonificare le periferie napoletane per dare, ai bambini di questa bella e maledetta città, il sacrosanto diritto di vivere in posti accettabili e dignitosi. Occorre, finalmente, abbattere le Vele e riportare, al centro del dibattito pubblico-politico, un vero disegno di sviluppo di una città che rischia di affondare senza neanche accorgersene. È arrivato il tempo che tutti, cittadini, associazioni, imprese, politica, Istituzioni riprendano a fare la propria parte e ricomincino, o forse comincino davvero, a considerare il futuro dei giovani di Scampia e di Napoli, un “bene comune”. Nessuno si senta assolto, cantava anni fa un grandioso cantautore italiano. Nella costruzione del futuro di Napoli, e nella difesa del diritto al futuro delle giovani generazioni partenopee, nessuno si senta escluso e ognuno, per la sua parte, faccia il proprio dovere.

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SERVIZIO CIVILE

PAGINA 3

Giorgia Meloni, già Ministro della Gioventù e con una lunga e radicata esperienza nel campo della militanza e dell'impegno giovanile, con Servizio Civile Magazine riflette sul Servizio Civile Nazionale, la sua connesione con il mondo delle politiche giovanili e le prospettive di un'esperienza che in 10 anni ha coinvolto oltre 300.000 giovani. Cosa rappresenta il servizio civile per Giorgia Meloni? Il servizio civile rappresenta una grande opportunità per la gioventù italiana. E' un'istituzione da difendere e da valorizzare quanto più possibile, che offre ai ragazzi la possibilità di mettersi in gioco per un anno grazie all'inserimento nei contesti socio-culturali che costituiscono il tessuto connettivo della nazione. Penso alle tante organizzazioni di volontariato e le associazioni di promozione sociale e non solo: la collaborazione con gli enti locali, grandi o piccoli che siano, rappresenta anche uno strumento formativo ambivalente che consente alle istituzioni di avvalersi dell'aiuto dei giovani e a loro di imparare cosa vuol dire mettersi al servizio della comunità cittadina. In un momento storico segnato da una crisi valoriale e culturale il servizio civile costituisce un vettore di impegno sociale, nonché un sostegno e un incentivo economico, seppur minimo, per una generazione che fatica ad entrare nel mondo del lavoro ma che ha tanto da dire. Che idea si è fatta della vicenda Consulta Nazionale per il Servizio Civile e spending-review? Dopo decenni di spese fuori controllo e investimenti pubblici sbagliati, è legittimo che ci sia una razionalizzazione delle spese ma la Consulta Nazionale per il Servizio Civile ha costi bassissimi per lo Stato, quindi inserirla in questo contesto di tagli è sbagliato e porta alcun risparmio alle casse pubbliche. Senza contare che stiamo parlando di uno strumento utile, attraverso il quale lo Stato si confronta con i giovani e con le associazioni del servizio civile.

Giorgia Meloni: Il Servizio Civile è la risposta alla crisi valoriale in cui versa l’Italia

di Enrico Maria Borrelli

Al netto dell’interesse di alcuni parlamentari, Lei tra questi, non crede che ci sia una generale distrazione della politica sui temi del servizio civile e dell’educazione alla cittadinanza attiva delle giovani generazioni? Seppur il momento storico non aiuta, va detto che solo da pochi anni a questa parte in Italia si è iniziato ad affrontare la questione giovanile. Questa infatti, non è mai stata considerata dalla politica una priorità e proprio la noncuranza ha determinato la situazione critica di oggi. Attraverso il Ministero della Gioventù, abbiamo chiesto e ottenuto di concertare i provvedimenti che riguardavano la materia del servizio civile, ovvero di poter esprimere il nostro parere prima del varo delle norme del Governo. Limitatamente alle nostre competenze, poi, abbiamo portato avanti diverse iniziative volte alla promozione dell'educazione della cittadinanza attiva, come il progetto pilota, nato dalla collaborazione con l'Amministrazione di Roma Capitale, denominato “PICA”, acronimo di “percorsi innovativi di cittadinanza attiva”, la cui valenza è stata sottolineata anche dal Forum P.A: che ha scelto di attribuirgli il riconoscimento “Sussidiarietà all'opera”. Certo la strada è molto lunga e tanto ancora c'è da lavorare ma questo è sicuramente stato un passo in avanti per promuovere la cultura dell'impegno sociale attivo. In Francia il “Service Civique”, chiaramente ispirato al nostro servizio civile, è considerato uno strumento di punta delle politiche giovanili. Perché anche in Italia non avviene questo? Il problema è che il Parlamento e i politici oggi sono molto distanti dalla cosiddetta “Italia reale” e soprattutto dai giovani. Se la politica dialogasse un po’ di più con i corpi intermedi, come la Consulta Nazionale per il Servizio Civile, si renderebbe conto di quanto sia importate il servizio civile. Troppi politici non sanno cosa pensano i giovani e, soprattutto, quali sono i bisogni delle giovani generazioni. Dobbiamo invertire questa tendenza.

Identità, futuro, giovani. Giorgia Meloni delinea la sua idea di Servizio Civile, a partire da una necessità: ripristinare la Consulta Nazionale per il Servizio Civile.

OTTOBRE 2012

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SERVIZIO CIVILE

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vita la Consulta Nazionale per il Servizio Civile. Questo si può raggiungere con una sorta di marcia parallela che vede lavorare, ognuno per la sua parte il Ministro Riccardi da una parte e noi parlamentari dall’altra. Su questo tema questo gruppo di parlamentari che riconosce il Servizio Civile come un valore è pronto a fare la sua parte. Questo tipo di lavoro congiunto potrà aiutarci a superare anche le prevedibili resistenze che si paleseranno in Parlamento. L’altro obiettivo, che è quello di riportare il Servizio Civile al centro della visione del futuro dell’Italia riguarda anche la prossima legislatura. Si tratta di un tema che spero e temo riguardi sopra il centro sinistra. Spero perché immagino che la mia parte politica vinca le elezioni, temo perché il centro sinistra, anche in passato ha dimostrato di non avere particolare attenzione al Servizio Civile Nazionale. Sulla base della sua esperienza associativa (Della Seta è stato Presidente di Legambiente dal 2003 al 2007, ndr), come crede vada riformato il Servizio Civile Nazionale? Io credo sarebbe un’ottima cosa per l’Italia immaginare un Servizio Civile obbligatorio, e ho presentato una proposta di legge in tal senso. Penso, infatti, che l’Italia sia un Paese con tanti problemi e corre anche rischi di frammentazione sociale. È un paese dove, meno che altrove, le classi dirigenti si sono impegnate meno che altrove a rafforzare un’idea di appartenenza alla Comunità nazionale. Io penso che per l’Italia se le forze politiche avessero il coraggio di fare una proposta di questo genere, sebbene per qualcuno possa essere impopolare, determinerebbero una svolta culturale significativa. Per me questa è la direzione da percorrere per fare del Servizio Civile una tappa fondamentale della formazione civica delle persone.

OTTOBRE 2012

Roberto Della Seta è stato Presidente di Legambiente dal 2003 al 2007e ora è Senatore della Repubblica, iscritto al Gruppo del Partito Democratico. In questa conversazione con ServizioCivileMagazine lancia l'allarme sulla disattenzione della Politica sui temi del Servizio Civile e lancia una proposta: renderlo obbligatorio. Che idea si è fatto della vicenda Consulta Nazionale per il Servizio Civile e Spending Review? L’idea che mi sono fatto è che c’è una specie di coazione a ripetere da parte dei Governi, che va aldilà anche delle loro intenzioni più generali e va nella direzione dei cosiddetti “tagli lineari”. Anche in un caso come quello della Consulta, quindi, in cui i risparmi sono sostanzialmente zero prevale l’idea che si debba togliere di mezzo tutti gli organismi specifici. Credo che la radice di questa scelta sia quindi una radice soprattutto di disattenzione culturale prima ancora che politica. Naturalmente non parlo del Ministro Riccardi, la cui attenzione al Servizio Civile è nota, ma del Governo nel suo complesso. SI tratta di un Governo che ha dimostrato, quando si tratta di scegliere cosa tagliare, di muoversi con lo strumento dei “tagli lineari” tanto cari all’ex ministro Tremonti. Al netto di alcuni casi singoli, non crede ci sia però anche una disattenzione generale della politica sui temi del Servizio Civile? La disattenzione della Politica è totale. Come ho avuto modo di dire durante l’incontro che si è tenuto lo scorso giovedì, paradossalmente c’era più attenzione al Servizio Civile quando questo era incardinato tra le competenze del Ministero della Difesa che non oggi che dovrebbe, almeno in teoria, una maggiore dignità. Il dramma è che oggi il Servizio Civile sia trattato come un fastidio, è questo è colpa della Politica più che dei Governi. Lei nel corso dell’incontro tra parlamentari e enti promosso da Forum Nazionale per il Servizio Civile e Cnesc ha suggerito la costituzione di una “Lobby” . Non crede possa essere lo strumento porre, almeno in Parlamento, l’attenzione necessaria sul Servizio Civile Nazionale? Io penso che bisogni essere realisti. Per essere realisti bisogna sapere che l’obiettivo di quest’ultimo scorcio di legislatura è di riportare in

di Francesco Enrico Gentile

Della Seta: serve un’azione trasversale per rimettere il Servizio Civile al centro dell’agenda politica

A margine dell’incontro promosso da Forum Nazionale Per il Servizio Civile, Rappresentanza dei Volontari e Cnesc il Sen. Roberto Della Seta racconta a SCmagazine la sua idea di Servizio Civile Nazionale

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PROTAGONISMO GIOVANILE

PAGINA 5 OTTOBRE 2012

Speciale “La Discuteca”. Intervista a Giovanni Grillo

All’interno dello Speciale “Discuteca”, ServizioCivileMagazine intervista Giovanni Grillo, Presidente del Forum Regionale della Gioventù.

di Katia Tulipano

Cos'è "La Discuteca“? E’ (e non “vuole essere”!) un primo passo, piccolo e concreto, per discutere e realizzare le politiche a favore dei giovani. I protagonisti saranno i giovani della Regione Campania ed il “pubblico” i rappresentanti delle istituzioni. Sarà il primo esperimento campano in cui vedremo i giovani ed i decisori politici, fianco a fianco, a lavorare affinché quelli che sono stati gli errori del recentissimo passato sulle azioni rivolte ai giovani, vengano corretti e innovati. Il nostro futuro è stato “commissariato”: è ora che, con intelligenza e lungimiranza, si lavori per ristabilire la “ordinaria amministrazione”. Come si svolgerà in concreto? Possono partecipare tutti i giovani della nostra regione che abbiano un’età compresa tra i 15 e 30 anni. Tra questi ne saranno selezionati 200 che parteciperanno al seminario finale del 26-27-28 Ottobre presso le Terme di Agnano. La selezione avverrà considerando la partecipazione alle iniziative svolte nelle cinque provincie (per esempio, domani saremo a Saviano, in provincia di Napoli ed il 16 a Montefredane, in provincia di Avellino) e sulla base delle motivazioni che i ragazzi indicheranno nel modulo di adesione. Gli argomenti trattati prendono spunto dalle quattordici tematiche della “Carta Europea riveduta della partecipazione dei giovani alla vita locale e regionale” del Consiglio d’Europa. I lavori del seminario conclusivo si svolgeranno attraverso diversi workshop ed attività ludico-formative... partecipare per scoprire!

Quale il risultato che vi aspettate di raggiungere? Coscienza e compartecipazione ai processi decisionali della nostra Regione. Sic et simpliciter. Perchè un giovane dovrebbe prendere parte a questo evento? Ci hanno assopito le menti e questa è un’analisi sociale, non una provocazione. Non dimentichiamo che poco più di 40 anni fa l’Italia mutò radicalmente anche e soprattutto grazie ai giovani. Mio padre all’epoca aveva 16 anni... ed anche lui era in piazza.Discuteca vuole essere la “piazza” campana, senza striscioni e agitazioni, ma con dialogo e concretezza. Ecco perché io vi parteciperei! In un faccia a faccia con il Governatore della Regione Campania sullo stato delle politiche giovanili in Campania: quale la tematica che porteresti prioritariamente alla sua attenzione? Non ci sono priorità... perché sono tutte priorità! Le politiche giovanili interessano tutti i settori della vita politica regionale. Non si può parlare di Welfare, senza considerare i giovani, così come per il lavoro, i trasporti, l’ambiente etc. I decisori politici che hanno accettato il nostro invito, hanno implicitamente preso con noi un importante impegno.

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Speciale “La Discuteca”: La photogallery

PROTAGONISMO GIOVANILE

In questa fotogallery ServizioCivileMagazine ripercorre i tre giorni dell'Agorà sulle politiche giovanili in Campania.

di Claudia De Crescenzo

L’evento ha visto la partecipazione attiva ed interessata di più di 200 giovani provenienti da tutta la Campania e l’intervento di istituzioni quali il Vice Presidente del Parlamento Europeo, Gianni Pittella; il Governatore della Regione Campania, Stefano Caldoro; e il Sindaco di Napoli, Luigi De Magistris. Presenti, inoltre, il Portavoce del Forum Nazionale Giovani, Giuseppe Failla. Giovani ed istituzioni si sono confrontati in un dialogo costruttivo sulle tematiche di maggiore interesse per le politiche giovanili campane e nazionali. Obiettivo: correggere gli errori del passato e gettare la basi per il cambiamento, con i piedi ben saldi nel presente, ma con lo sguardo rivolto al futuro. Visita la gallery

PAGINA 6 OTTOBRE 2012

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PROTAGONISMO GIOVANILE

PAGINA 7 OTTOBRE 2012

Si conclude “CUNTO – Creatività Urbana Napoli Territorio Orientale”

Nei giorni scorsi, a Napoli, presso il “Centro Territoriale per la Creatività Urbana” si è svolto l’evento conclusivo della prima lunga sessione del progetto di creatività urbana per il sociale a Napoli Est. Presente il Sottosegretario Mario Rossi-Doria.

di Katia Tulipano

“CUNTO - Creatività Urbana Napoli Territorio Orientale” è un progetto Ideato e realizzato da “INWARD - Osservatorio sulla Creatività Urbana”, con il sostegno della Fondazione Vodafone Italia, il supporto del Dipartimento della Gioventù della Presidenza del Consiglio dei Ministri, ed il patrocinio del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca. L’incontro conclusivo di un percorso iniziato alla fine del 2010 con l’esposizione di uno dei creatori dei graffiti Richard “Seen” Mirando, ha rappresentato l’occasione per riflettere sui risultati raggiunti; per lanciare un bando per gli istituti scolastici superiori locali per la Murata della Legalità; per la presentazione del social book dal titolo “Una mattina d’est” a firma di Rosario Cunto; di incontro con una delegazione di giovani in visita da Paesi Bassi, Turchia, Portogallo, Ungheria, Grecia, Francia, a Napoli per studiare il modello CUNTO. Presenti oltre ad una rappresentanza delle organizzazioni partner e alcuni dei bambini e ragazzi beneficiari dell’intervento, il Sottosegretario all’Istruzione Marco Rossi-Doria. "Il progetto CUNTO è un esempio importante di lavoro di squadra - ha dichiarato il sottosegretario - ispirato internazionalmente, capace di creare legami al di là delle frontiere sociali e anche attraverso diverse nazioni europee; è ispirato dalla promessa di riunire il formale e l'informale, il cognitivo e l'emotivo. Questa è la strada che in tutto il mondo si segue per l'integrazione nelle periferie urbane con i sogggeti più deboli, anche in accordo con le scuole e con le altre

agenzie educative del territorio. Più le nostre periferie si popolano di esperienze, meglio difendiamo la coesione sociale e l'apprendimento diffuso“. Soddisfatto il Presidente della Fondazione Vodafone Italia, Antonio Bernardi: “La nostra Fondazione e’ impegnata dal 2002 nella realizzazione di iniziative volte ad arginare il disagio sociale – ha affermato Bernardi - In questo ambito il progetto CUNTO, cui abbiamo dato sostegno, rappresenta un interessante approccio multidisciplinare al fenomeno, con azioni continuative che sollecitano la partecipazione dei giovani locali attraverso l'espressione di una creatività urbana volta alla riqualificazione delle periferie“. La fotogallery dell’evento è stata realizzata da Rita Barbato.

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PROTAGONISMO GIOVANILE

Ercolano streets & gardens: Intervista a Luca Coppola, delegato di Yap Italia Tra il 13 e il 27 ottobre nelle Città di Ercolano e San Giorgio a Cremano prenderà vita il Campo di Volontariato Internazionale "Ercolano streets & gardens", promosso dal Forum dei Giovani di Ercolano in collaborazione con Y.A.P. Italia - Youth Action for Peace - nell'ambito delle attività del Piano Territoriale Giovanile.

di Giovanna Imperato

PAGINA 8

Il progetto sarà presentato domenica 14 ottobre alle 18.00 presso la sede del Forum dei Giovani ad Ercolano. Per scoprire in anteprima i dettagli di questo interessante progetto, ServizioCivileMagazine ha intervistato Luca Coppola, delegato di Yap Italia. Cos'è "Yap“? Youth Action for Peace Italia é un'associazione nazionale ed internazionale, laica, non governativa e senza fini di lucro con sede a Roma. Fondata nel 1971, membro del CCIVS - UNESCO (Coordinating Comitee for International Voluntary Service) e partner di ALLIANCE of European Voluntary Service Organisations. Si collega ad altre piattaforme, reti e associazioni operative nell’ambito del servizio volontario, dell’educazione e della solidarietà internazionale al fine di creare azioni e progetti inseriti in una strategia di lungo periodo che possa sviluppare un'azione duratura di sviluppo sociale. Da cosa nasce l'idea di un campo di lavoro nei territori di Ercolano e San Giorgio a Cremano? Dopo diversi anni nei quali ho coordinato vari campi di lavoro, il Piano Territoriale Giovanile ci offriva l'opportunità di realizzare un campo per la prima volta all'interno del nostro territorio, coinvolgendo la città di San Giorgio nella quale da tempo va avanti un discorso legato alla cooperazione internazionale nell'ambito del volontariato. L'idea di dar vita ad un campo internazionale, nasce dalla necessità di sensibilizzare la cittadinanza e le giovani generazioni, verso lo sviluppo di un maggiore senso d'appartenenza verso il territorio, con particolare attenzione verso la salvaguardia ambientale, la tutela del territorio e il decoro urbano, caratteristiche imprescindibili di una vivibilità sana e al contempo, messaggi di civiltà per i numerosi turisti che giungono in visita presso la cittadina vesuviana. Da qui l'idea di coinvolgere il Comune di San Giorgio a Cremano, avvalendosi dell'esperienza maturata in diversi anni con l'Informagiovani e il contesto di politiche attive volte a favorire la cooperazione internazionale giovanile con la realizzazione di progetti di sviluppo locale su pace, diritti umani e sostenibilità ambientale. L'incontro e il dialogo tra culture diverse è lo strumento principe con il quale si intende offrire ai giovani dei rispettivi territori, l'opportunità di vivere un'esperienza interculturale unica, capace di aprire gli orizzonti mentali e abbattere stereotipi e luoghi comuni in maniera reciproca. Si intende offrire in tal senso una testimonianza di riscatto civile e volontaristico che parta dai giovani del territorio e

coinvolga altri coetanei provenienti da vari paesi del mondo, nel Segno della pace e della solidarietà internazionale. Come si svolgerà? Il programma prevede attività di pulizia e salvaguardia ambientale di aiuole pubbliche e scolastiche, giardini e attività di decoro urbano. Saranno coordinati da me in qualità di camp leader e nel dispiegamento delle varie attività saranno coadiuvati dai giovani del Forum e dalle locali associazioni. Sono altresì previsti incontri e tavole rotonde con studenti e Istituzioni, l'allestimento di una mostra fotografica finale aperta al pubblico e la realizzazione di uno spot sulla sostenibilità ambientale. Prima la "Scuola di cittadinanza attiva", ora questo campo di lavoro dimostrano che le politiche giovanili nel Comune di Ercolano, grazie al Forum dei Giovani, stanno vivendo un momento di grande fermento. Quali, secondo te, le azioni necessarie da parte delle istituzioni affinché queste eccezioni diventino la regola? Le Istituzioni oggi vivono un momento di profonda difficoltà dovuto alla scarsità di risorse, ma il campo di lavoro come la scuola dimostrano che con poche risorse utilizzate a dovere si possono realizzare grandi iniziative che vedono una risposta alta in termini di partecipazione giovanile, mettono in rete le realtà sul territorio e consentono di aprirlo a stimoli esterni positivi. Abbiamo bisogno di spazi, luoghi e offerte culturali destinate ai giovani e il Forum si propone ancora come incubatore naturale di queste necessità e di questi bisogni. L'esperienza interculturale che ci accingiamo a vivere lascerà una traccia concreta nel lavoro che ci aspetta ma un segno indelebile in ciascuno di noi quando i volontari torneranno a casa e un motivo in più per crescere e continuare ad operare nella nostra comunità.

OTTOBRE 2012

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PROTAGONISMO GIOVANILE

PAGINA 9 OTTOBRE 2012

Il Forum dei Giovani di Nola lancia un’idea a favore degli universitari

Il Forum dei giovani del Comune di Nola si è attivato per facilitare i giovani nel raggiungere le università partenopee attraverso una convenzione a costi agevolati con una ditta privata di trasporti.

di Lorenzo Quilici

A Nola il Forum giovanile comunale, continuando la sua azione di sostengo concreto alla gioventù del luogo, è venuto in soccorso agli universitari pendolari creando una convenzione, con costi agevolati, con una ditta di trasporti privata attraverso un servizio di pullman navetta. Grazie a questa iniziativa decine di giovani nolani potranno raggiungere le tre università partenopee (la “Federico II, la Partenope e l’Orientale) con maggiore facilità. L’itinerario ed il numero delle corse da effettuare sarà scelto sulla base delle esigenze dei giovani utenti che risponderanno gli utenti all’offerta del servizio che sarà consultabile a breve sulla pagina web del Comune di Nola appositamente riservata al Forum Giovanile. Il servizio, infatti, ha adottato per ora un percorso che è da intendersi come indicativo, con partenza da Cicciano e che toccherà i Comuni di Cimitile, Camposano, Comiziano e Nola. Come dimostra questa iniziativa, l’azione messa in atto negli ultimi tempi dal Forum dei giovani giovanile del Comune di Nola è caratterizzata da una varietà delle aree di intervento. «Il Forum sta cercando di alternare manifestazioni più aggregative e sociali come le “Notti della Birra” e il “Forum in Fest” ad iniziative concrete ed

incisive tese ad alleggerire le spese legate alla vita quotidiana dei nostri utenti come la Forum Card e il servizio navetta universitario » hanno dichiarato i membri del direttivo dell’organo consultivo del Comune Nolano. Per maggiori informazioni oltre la sezione dedicata sul sito del Comune di Nola e sulla pagina ufficiale di Facebook, sarà aperto uno sportello informativo il Lunedì, il Mercoledì e il venerdì dalle ore 15.30 alle 18.30 presso la sede del Forum Giovani di Nola sita in Corso Tommaso Vitale, 129.

Page 10: ServizioCivileMagazine - Ottobre 2012

Rapporto Caritas 2012 sulla povertà: aumentano gli italiani che si rivolgono ai centri diocesani

SOCIALE

Presentato ieri on line il rapporto Caritas 2012 su povertà ed esclusione sociale in Italia dal titolo "I ripartenti. Povertà croniche e inedite. Percorsi di risalita nella stagione della crisi".

di Ermenegilda Langella

PAGINA 10 OTTOBRE 2012

Cresce il numero di persone che si rivolgono alla Caritas perché in condizione di disagio economico e lavorativo. Questa è la realtà che fotografa il Rapporto Caritas 2012 presentato ieri on line, che nasce dal lavoro di animazione, ascolto e osservazione degli operatori di 191 Centri di ascolto su 2.832 presenti su tutto il territorio nazionale. Ed è proprio la dislocazione territoriale dei Centri di ascolto che permette di avere un quadro generale della povertà in Italia, ed aiuta a delineare alcune tendenze qualitative e territoriali di trasformazione del fenomeno. Approfondendo i profili delle persone che si sono rivolte ai centri Caritas nel 2011, ne risulta come la crisi abbia ulteriormente reso difficile la situazione dei già poveri creandone, al contempo, di nuovi. La prima parte del Rapporto fornisce una serie di dati e informazioni utili per comprendere meglio il fenomeno della povertà in Italia, successivamente, si sofferma sulle tendenze degli attuali assetti di welfare. Rispetto al welfare ne sono evidenziati i nodi critici e le possibili proposte di miglioramento, sia in riferimento al sistema pubblico di responsabilità che al possibile ruolo del terzo settore, del volontariato organizzato e della società civile nel miglioramento delle condizioni di povertà nel nostro paese. Nel complesso, da un’analisi dei dati dei primi sei mesi del 2012, emergono alcune tendenze: aumentano gli italiani che si rivolgono ai centri diocesani soprattutto

perché hanno problemi economici e di lavoro; i più colpiti dalla povertà sono casalinghe e anziani sopratutto al sud; c’è un ulteriore impoverimento delle famiglie immigrate. Nonostante le tendenze di peggioramento, esistono, tuttavia, dei segnali di speranza che derivano dalla grande vitalità delle comunità locali che hanno avviato esperienze di ogni tipo per contrastare le tendenze della marginalità sociale. “La rilevazione attraverso un campione di 191 Centri di ascolto in 28 Diocesi, fotografa i profili delle persone che nel 2011 si sono rivolte alla Caritas – afferma Don Francesco Soddu, direttore di Caritas Italiana - aiutandoci a capire come la crisi stia fortemente incidendo sulle vecchie povertà, facendone nel contempo emergere di nuove. I dati del primo semestre 2012, riferiti agli stessi Centri, indicano purtroppo un ulteriore aggravamento della situazione – prosegue don Soddu - si tratta di storie e volti incontrati ogni giorno nelle 220 Diocesi italiane. Ma accanto a questo c’è anche qualche segnale di speranza, rappresentato dalle esperienze avviate in tutte le diocesi per cercare di rispondere ai crescenti bisogni e al moltiplicarsi delle richieste”. Per ulteriori info www.caritasitaliana.it.

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Dalle terre dei casalesi parte il “pacco alla camorra” che attraversa l’Italia passando per l’Unione Europea

Partirà dal casertano il prossimo 30 ottobre il “pacco alla camorra”, un’iniziativa che dimostra concretamente la possibilità di contrapporre alla sopraffazione e alla violenza della criminalità organizzata, l’etica e la legalità.

di Ornella Esposito

SOCIALE

PAGINA 11 OTTOBRE 2012

Fare un pacco, nel gergo napoletano, significa dare una fregatura, imbrogliare qualcuno. È proprio questo l’intento di una rete di 16 imprese profit anticamorra e cooperative sociali che, insieme al Comitato Don Peppe Diana (il prete freddato a Casal di Principe nel 1994, ndr), ha deciso di “fregare” la camorra. Come? Restituendole il pacco ricevuto (subìto) della privazione della libertà e della sopraffazione con un altro, pieno di gustosissimi prodotti agricoli coltivati nelle terre confiscate e nei beni comuni. L’iniziativa “Facciamo un pacco alla camorra”, partirà il 30 ottobre prossimo dalle terre dei casalesi e raggiungerà Roma, Milano ed altre città italiane fino ad arrivare al Parlamento Europeo dove una rappresentanza della rete delle 16 imprese parlerà alla presenza del Presidente UE, Martin Schulz. Dietro al pacco, ovviamente, c’è molto di più: un progetto ampio che da anni e con molta fatica, per le inerzie istituzionali e le minacce della malavita, le imprese del territorio coraggiosamente portano avanti. L’idea è quella di promuovere una filiera produttiva etica partendo dalle attività sociali nate nei luoghi di morte, e trasformarli in luoghi di vita e di reinserimento lavorativo delle persone svantaggiate.

ServizoCivileMagazine ha intervistato, Giuliano Ciano, Presidente del neonato Nuovo Consorzio Organizzato. Guarda il video

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PAGINA 12

Con Mani Tese, Napoli in marcia per il diritto al cibo

CULTURA

Sabato 13 ottobre l’associazione Mani Tese, nell’ambito dell’iniziativa Food for World, organizza e promuove la Marcia per la Sovranità Alimentare e l’utilizzo del cibo biologico e sostenibile nel capoluogo campano.

di Marco Di Maro

OTTOBRE 2012

La Marcia per la Sovranità Alimentare, in programma domani a partire dalle 10 in Piazza del Gesù Nuovo a Napoli, nasce con l’obiettivo di sostenere l’autonomia di tutti i paesi del mondo a produrre, distribuire e consumare il cibo secondo le proprie politiche, nel pieno rispetto dell’ambiente e del lavoro dell’uomo. L’iniziativa è promossa dall’associazione Mani Tese,da sempre impegnata a combattere la fame e i diritti nei paesi più poveri, e fa tappa a Napoli con un ricco programma di eventi che impegnerà i partecipanti per l’intera giornata, fino a concludersi in serata alle 23. La mattina, nello specifico, verrà allestito un mercatino di prodotti biologici, con i principali produttori che esporranno i propri prodotti, e un percorso di approfondimento per gli studenti. Alle 11.30 ci sarà il dibattito con la città, che vedrà la partecipazione di Alberto Lucarelli, Assessore Beni Comuni del Comune di Napoli, e Renato Briganti, docente di Diritto Pubblico all’Università Federico II e operatore di Mani Tese. Durante l’incontro verrà illustrato ai cittadini il decalogo per la promozione della Sovranità Alimentare, dieci buone pratiche per promuovere e diffondere l’utilizzo del cibo biologico e sostenibile. Il programma prosegue, alle 13, con la musica di Capone, cantautore e musicista napoletano particolarmente noto per l’utilizzo di strumenti musicali ricavati da materiali di riciclo, mentre alle 18 ci sarà una performance di tango, in attesa dell’aperitivo “biologico”. In prima serata, infine, si continuerà a ballare con la musica dal vivo e la milonga, che allieteranno i partecipanti fino a tarda sera.

Un obiettivo ambizioso quello che la marcia si propone di perseguire, attraverso un’importante iniziativa alla quale partecipare numerosi. Affinchè il cibo “buono, biologico, equo e solidale” sia un diritto di tutti. Scarica il programma Scarica il decalogo per la Sovranità Alimentare

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CULTURA

PAGINA 13 OTTOBRE 2012

Arte e astronomia, tra Capodimonte e l‘Osservatorio

Gli studiosi svelano le tracce scientifiche nelle opere artistiche del Museo di Capodimonte.

di Ivana Vacca

Gli astri non sempre sono lontani, alle volte sono proprio sotto il nostro naso, sotto forma di riferimenti di non immediata comprensione nelle opere artistiche più famose. Per svelarne la presenza e renderli intellegibili anche al grande pubblico ilMuseo di Capodimonte e l’Osservatorio Astronomico di Napoli hanno organizzato il 29 settembre un pomeriggio di visita alle due strutture denominato Arte e Astronomia: dialoghi sulla collina di Capodimonte. La visita al museo inizia dalla sezione araba della Collezione Borgia, dove è presente un globo celeste con 48 costellazioni, summa del sapere dell’epoca raggiunto da grandi scienziati come Talete, Aristarco, Archimede, Eratostene. Si passa rapidamente ad esaminare un astrolabio, strumento usato dai naviganti e dagli astrologi, apprezzando il passaggio dalla scienza alla sua applicazione diretta. La Scena di sacrificio di Pontormo, una tempera su tela, svela il primo enigma scientifico: si tratta della scritta Tibi Soli Deo S.O. , interpretata inizialmente come A te solo Dio, poi riletta in A te Dio Sole. Nel Ritratto di Galeazzo Sanvitale del Parmigianino è presente una moneta con scritti due numeri, il 7 e il 2, riferiti alle nozze di Galeazzo con Paola Gonzaga. Secondo la cultura esoterica, questi numeri rappresenterebbero la congiunzione astrale tra il Sole e la Luna, simboleggiando quella tra l’uomo e la donna. Nell’Ercole al bivio di Annibale Carraccil’astronomia è usata come materia esemplare,emblema della conoscenza e del sapere. Ercole è rappresentato come conteso dalla Voluttà, rappresentata da una donna di tergo, e la Virtù che indica la faticosa salita verso l’elevazione spirituale indicando Pegaso. Il centrotavola L’Aurora della Real Fabbrica della Porcellana di Napoli, ad opera di Filippo Tagliolini, è figlio della necessità di fissare attimi fugaci, come avviene con

l’osservazione da satellite. Quest’ultima opera chiude la visita al Museo di Capodimonte per condurre il pubblico all’Osservatorio Astronomico, dove sono esposti numerosi strumenti d’osservazione d’epoca, e della biblioteca composta da 36.000 libri è possibile osservare alcuni degli oltre 1000 volumi d’epoca, seguendo l’evoluzione di questa scienza. Così, dal sistema aristotelico-tolemaico, il modello astronomico che poneva la Terra al centro dell’Universo, si passa gradualmente al sistema eliocentrico, grazie alla rivoluzione copernicana e agli studi di Galileo. Una copia del De revolutionibus orbium coelestiumdi Copernico è esposta e, come dice con entusiasmo il Prof. Della Valle “..da pagina dieci di questo libro ha inizio la rivoluzione copernicana”. L’opera, dedicata al Papa Paolo III, presenta ancora le correzioni del censore. Scoprire questi tesori è stato un grande piacere, come anche apprezzare l’amore dei relatori per le loro materie, trasmesso con le loro spiegazioni, le visite. L’Osservatorio Astronomico di Capodimonte ha in calendario numerosi eventi e visite per festeggiare il bicentenario della sua fondazione. Il calendario è visibile al sito Osservatorio Astronomico di Capodimonte. Si ringrazia per la gentile collaborazione il Dott.Gargano e la Dott.ssa Fulco dell’Osservatorio Astronomico di Capodimonte.

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CULTURA

PAGINA 14 OTTOBRE 2012

Reggia di Caserta. Da Haring a Bresson

Tra pochi giorni le immagini pop del graffitista Keith Haring cederanno il passo alle 'immagini e parole' del fotografo Henri Cartier-Bresson. Il "Murale di Milwaukee" si potrà ammirare fino al 4 novembre mentre gli scatti del maestro francese saranno esposti delle sontuose sale reali dal 1° novembre fino al 14 gennaio.

di Ivana Vacca

Arriva a Caserta, dopo il grande successo romano, “Henri Cartier-Bresson: immagini e parole”. In mostra 44 tra le fotografie più suggestive del Novecento, scattate in bianco e nero dal grande fotografo francese. Le istantanee saranno accompagnate dai commenti di autorevoli intellettuali, scrittori e amici, quali: Gae Aulenti, Alessandro Baricco, Emile Michel Cioran, Ernst Gombrich, Eric Hobsbwam, Jim Jarmusch, Milan Kundera, Artur Miller, Leonardo Sciascia, Saul Steinberg e Agnès Varda. La mostra sarà inaugurata il 1° novembre e sarà fruibile, negli appartamenti storici della Reggia di Caserta, fino al 14 gennaio 2013. Ad organizzarla la Soprintendenza per i beni architettonici paesaggistici storici artistici ed etnoantropologici per le province di Caserta e Benevento, in collaborazione con Civita, Contrasto, Magnum Photos e Fondation Cartier-Bresson. Intanto resta poco più di una settimana ancora per godere della sbalorditiva visione di uno dei murales più grandi al mondo e per di più all’interno della settecentesca Sala dei Porti della Reggia. Il "Murale di Milwaukee" del celebre "street artist" americano Keith Haring rimarrà in esposizione fino al 4 novembre. L’opera site specific, lunga 24 metri, era stata realizzata nel 1983, dipinta su entrambe i lati del supporto ligneo e concepita per essere collocata nel campus della Marquette University di Milwaukee dove sarebbe sorto il nuovo Museo Haggerty. Unitamente al murales sono esposte fotografie, disegni e video che ne documentano le fasi di realizzazione. Inoltre, l’opera è stata correttamente messa in rapporto ad un acrilico su tela “Senza Titolo” di Haring, anch’esso datato 1983, ma questa volta di dimensioni minori (590x290 cm), il quale, stabilmente esposto all’interno del Palazzo Reale casertano, fu realizzato su invito dell’amico gallerista napoletano Lucio Amelio per la collezione “Terrae Motus”. Una delle collezioni d’arte contemporanea più importanti al mondo, messa insieme dal gallerista napoletano dopo il violento sisma che nel novembre del 1980 devastò il sud Italia. L’esposizione è stata curata da Wally Mason, direttore del Museo del Wisconsin e

promossa dalla Soprintendenza di Caserta e Benevento in collaborazione con l’Haggerty Museum of Art di Milwaukee. Segni inconfondibili e immagini simbolo, tuttora prese a prestito dalla moda e dal design, quelle del giovane Haring, nato a Reading, in Pennsylvania, nel 1958 e morto a New York nel 1990 di Aids a soli 31 anni. Il "Murale di Milwaukee" contiene, nei suoi 24 pannelli, molti dei temi più famosi dell’artista cult degli anni ’80, che con i suoi “barking dogs”, i bambini a carponi, i ballerini di breakdance, la televisione con le ali, l’uomo con la testa di serpente resta ancora vivo nell’immaginario comune di tutti. La sua arte è viva più che mai, se è vero ciò che lui stesso amava ripetere "l'arte vive attraverso l'immaginazione delle persone che la guardano. Senza questo contatto, l'arte non esiste“.

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CULTURA

PAGINA 15 OTTOBRE 2012

Un viaggio onirico tra LES PÊCHEURS DE PERLES

Il Teatro San Carlo di Napoli mette in scena le passioni d’oriente: l’amore e l’amicizia secondo Georges Bizet ne "Les Pêcheurs de Perles", dal 16 al 25 ottobre.

di Ivana Vacca

Georges Bizet non aveva ancora compiuto 25 anni quando compose "Les Pêcheurs de Perles", e sarebbero dovuti passare più di 10 anni prima di arrivare alla piena maturità del suo genio musicale e alla folgorante affermazione (post mortem) della “Carmen”. Il suo primo lavoro operistico, in tre atti, musicato su libretto di Michel Carré e Eugène Cormon, esordì al Théâtre Lyrique di Parigi, nel 1863. Ad un discreto successo di pubblico seguì una fredda accoglienza da parte della critica, nonostante l’autorevole parere favorevole di Hector Berlioz. La stroncatura causò l’esclusione dell’opera dai programmi dei teatri francesi, all’interno dei quali venne nuovamente rappresentata solo in occasione dell’Esposizione Universale di Parigi del 1893, molti anni dopo la morte dell’autore. L’opera fu, per lo più, incompresa all’epoca ma, con il tempo, ha raggiunto una piena riabilitazione ed oggi è entrata a pieno titolo nel repertorio lirico classico. In Italia, invece, riscosse un eccezionale successo già al debutto al Teatro alla Scala di Milano nel 1886 e l’anno successivo al San Carlo di Napoli. Il compositore francese non si sottrae al fascino dell’esotico che seduce il mondo della cultura durante tutta la seconda metà dell’Ottocento. L'azione è ambientata sull'isola di Ceylon dove prende corpo la storia incentrata sul topos dell’amicizia virile, un sentimento più forte della gelosia e della passione amorosa. Nadir e Zurga, legati da un’amicizia profonda e indissolubile, entrano in conflitto per la passione del primo nei confronti di Léïla, una sacerdotessa a sua volta combattuta fra voto di castità e amore terreno. L’opera si caratterizza per essere destinata a cantanti dalla notevole caratura vocale, specie il ruolo del pescatore Nadir, che, nel 1916, fu interpretato dal tenore napoletano Enrico Caruso al Metropolitan di New York. Raffinata ed esotica, fantasiosa nelle evocazioni dei luoghi

lontani, dei paesaggi fiabeschi e nei costumi variopinti, "Les Pêcheurs de Perles", torna nuovamente al San Carlo, nella versione originale in lingua francese, martedì 16 ottobre, con la direzione di Gabriele Ferro e la regia di Fabio Sparvoli. Dopo la prima, l’opera verrà replicata in altri quattro spettacoli fino al 25 ottobre. Interpretata da Patrizia Ciofi (Léïla), Dmitry Korchak (Nadir), Dario Solari (Zurga), Roberto Tagliavini (Nourabad) e dall’Orchestra, dal Coro e dal Corpo di ballo del Teatro San Carlo, l’opera, sarà allestita dalla Fondazione Teatro Verdi di Trieste. Teatro di San Carlo dal 16 al 25 ottobre 2012 LES PÊCHEURS DE PERLES di Georges Bizet libretto di Michel Carré direttore: Gabriele Ferro regia: Fabio Sparvoli maestro del Coro: Salvatore Caputo direttore del Corpo di ballo: Alessandra Panzavolta scene: Giorgio Ricchelli costumi: Alessandra Torella Léïla: Patrizia Ciofi Nadir: Dmitry Korchak Zurga: Dario Solari Nourabad: Roberto Tagliavini Orchestra, Coro e Corpo di ballo del Teatro San Carlo Allestimento della Fondazione Teatro Verdi di Trieste Foto di Karin Cooper presso Washington National Opera (2008)

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PAGINA 16

Marco Rossi Doria: studenti e terzo settore lavorino con noi per ridare forza alla Scuola

ATTUALITA’

Il Sottosegretario all’istruzione racconta a ServizioCivileMagazine gli sforzi del Governo Monti su scuola e istruzione.

di Francesco Enrico Gentile

Nell’immaginario collettivo un Sottosegretario è uomo di potere e di relazione. Lo immagini stretto nella grisaglia ministeriale a dispensare ricette senza ascoltare. Marco Rossi Doria, sottosegretario all’Istruzione del Governo Monti, ha in pochi minuti abbattuto luoghi comuni e stereotipi dimostrando umiltò, competenza e passione. ServizioCivileMagazine ha incontrato Rossi Doria a margine di un incontro con ragazzi e operatori impegnati nel Progetto Cunto, realizzato alla periferia est di Napoli. Con i cortei di ieri si è di fatto aperto l’autunno degli studenti. I ragazzi si aspettano molto da un Governo che ha dimostrato di tenere al dialogo con loro. Basti ricordare la consultazione sul valore legale del titolo di studio. Quali azioni il Governo intende mettere in campo per riattivare il dialogo e contrastare derive violente? Devo dire che prima del’inizio di questo anno scolastico, sia io che il Ministro Profumo abbiamo incontrato i ragazzi. Siamo andati anche ai loro campeggi estivi per ascoltare le loro proposte e le loro idee. C’è il problema di riattivare un dialogo tra generazioni in questo Paese; c’è un problema culturale prima ancora che politico. Io quando ero ragazzo, e protestavo, mio padre mi diceva “ Si, fate quel che vi pare però noi vi consegniamo un’Italia migliore di quella che abbiamo ricevuto”. Io oggi a mio figlio questo non lo posso dire. Il nostro Governo, stante la situazione politica attuale, ha un orizzonte di tempo di pochi mesi. Quello che possiamo fare sono degli atti pubblici importanti di dialogo. Siamo concentrati nel rimettere in moto, per la crescita, il Sistema dell’istruzione e della formazione, tenendo ovviamente conto dei mezzi e delle risorse, limitate, che abbiamo a disposizione. Non possiamo infatti dimenticare il debito pubblico mostruoso che abbiamo. Ma un punto dev’essere chiaro: la scuola italiana ha già dato. Noi pensiamo di aver impresso un importante cambiamento di rotta ma i ragazzi non sembrano percepirlo, e non possiamo dargli torto dopo i tagli di questi anni alla scuola. Il Governo, nonostante i pochi mesi che gli restano, definirà quali e quanti risorse investire sul Sistema Istruzione per il prossimo anno. Quali saranno le linee guida? Innanzitutto stiamo lavorando con le Regioni per recuperare i fondi inutilizzati o mal utilizzati, a partire dal Mezzogiorno. In questo modo i ministri Profumo e Barca hanno recuperato risorse per oltre un Miliardo di Euro. Queste risorse abbiamo deciso di impegnarli su bandi rivolti alle scuole e al privato sociale. Un piccolo esempio è il bando sulla dispersione scolastica uscito lo scorso 4 agosto e da me curato personalmente. Si tratta, per la Regione Campania, di oltre 6 milioni di Euro. Ci sono poi bandi di altri dicasteri

sulla prima infanzia per complessivi 400 milioni di euro per il mezzogiorno. C’è però un riflessione di fondo: il denaro che riusciremo a rimettere in circolo deve funzionare bene, il suo utilizzo va monitorato e valutato. Siamo ad un cambio di passo culturale e il nostro lavoro spero, vivamente, che non venga vanificato dai governi successivi. Per usare una metafora possiamo dire che stiamo buttando un grande sasso nello stagno, cercando di proteggere le cose che funzionano bene, di farne delle altre. Finora le ho chiesto cosa intende fare il Governo. Ma il Governo cosa chiede ai ragazzi e al privato sociale, per partecipare al vostro sforzo, soprattutto nel Mezzogiorno? In realtà io sono imbarazzato a rispondere a questa domanda. Abbiamo già chiesto tanto. Il privato sociale lavora ed è pagato a 18 mesi, a 36 mesi. Che vuoi chiedere? Noi chiediamo loro di continuare, di resistere finchè il vento cambia. Il Terzo settore sta spingendo molto per un legame un po’ più stretto con le scuole. L’Amesci, ad esempio, sta promuovendo in alcuni territori progetti sperimentali di promozione del volontariato tra gli studenti. Una intersezione più stretta quanto sconvolge i piani didattici e quanto invece può essere vista come un’opportunità per formare professionisti e cittadini? Ci sono delle Università e delle Scuole in giro per il Paese che si sono fatte invadere e che hanno imparato a riconoscere il valore di queste forze e altre, invece , che hanno paura e reagiscono con chiusura. Ci sono state delle associazioni di volontariato che hanno invaso i setting della scuola e altre invece che sono state molto rispettose e si sono integrate bene. Gli educatori e gli operatori del volontariato e del privato sociale non sempre capiscono che la scuola è anche un setting, ha una sua ritualità, etc. Si tratta di fare un grandissimo lavoro di integrazione e bisogna far tesoro dell’esperienza italiana che su questi temi da circa 25 anni produce tante azioni positive, soprattutto a Napoli e nel Mezzogiorno. Sui temi dell’integrazione segnalo una notizia positiva. La settima commissione della Camera ha deliberato, qualche giorno fa, la riforma della governance degli istituti scolastici consentendo la partecipazione anche a strutture del Terzo settore. Penso sia un’occasione positiva che tutti debbano cogliere.

OTTOBRE 2012

Page 17: ServizioCivileMagazine - Ottobre 2012

ATTUALITA’

PAGINA 17 OTTOBRE 2012

Infografica: ecco come i Ministri del Governo Monti fanno arrabbiare i giovani italiani di Francesco Enrico Gentile

Breve carrellata delle più significative esternazioni su giovani, lavoro e futuro.

Oramai è ciclico: ogni 2 mesi circa un membro del Governo Monti, con le sue esternazioni, scatena polemiche e le ire delle giovani generazioni. Recentissima la “performance” del Ministro Fornero cha ha chiesto, con un inglesismo raffinato, ai giovani di non essere “choosy” nella scelta del primo impiego. Nell’infografica che segue una breve summa del pensiero, sui giovani, dei membri del Gabinetto Monti.

Page 18: ServizioCivileMagazine - Ottobre 2012

ATTUALITA’

PAGINA 18 OTTOBRE 2012

L’Erasmus è salvo: i fondi dei governi garantiranno la copertura per il 2013

Forte preoccupazione aveva destato il rischio dello stop all’Erasmus: i fondi trovati hanno fatto tirare un sospiro di sollievo a milioni di studenti.

di Lorenzo Quilici

Un vero e proprio polverone a livello internazionale si era sollevato nei giorni scorsi non appena la Commissione Europea aveva prospettato pubblicamente l’impossibilità di garantire le borse di studio per il 2013 agli studenti Erasmus. Associazioni studentesche, ministri, parlamentari nazionali ed europei ed anche consiglieri regionali si erano mobilitati per cercare di impedire quello che sarebbe stato un disastro non solo per l’istruzione, ma anche per l’integrazione dei popoli a livello europeo. Finalmente ieri è giunta la notizia tanto attesa: il commissario europeo al Bilancio, Janusz Lewandowski, ha annunciato che i soldi per garantire la copertura delle borse di studio verranno assicurati grazie ai fondi nazionali degli Stati membri. Il commissario ha spiegato che il Bilancio 2012 è in via di prosciugamento, ma per alcuni progetti, l’Erasmus in testa, si può stare tranquilli quasi al cento per cento. Il 23 ottobre la Commissione europea, infatti, si farà carico di chiedere nuovi fondi ai governi al fine di portare a termine i programmi avviati. Però, come ha precisato Lewandowski, il 70% degli studenti ha già ricevuto i suoi pagamenti;

mentre il 30% che ancora aspetta la gran parte non avrà problemi perché i fondi nazionali degli Stati sono ancora presenti. Per quanto riguarda l'Italia, l’Agenzia nazionale Erasmus ha dato garanzie fino a fine anno, cioè finché basteranno i finanziamenti della Commissione, sufficienti a coprire le borse di mobilità fino a dicembre. Ha commentato in modo esemplare il vicepresidente del Parlamento europeo, Gianni Pittella, secondo il quale “La linea dell’austerità cieca e indiscriminata di alcuni governi ha rischiato di travolgere anche conquiste fondamentali e ormai consolidate dell’Unione europea come l’Erasmus per i giovani: questa è una politica che va profondamente corretta”.

Page 19: ServizioCivileMagazine - Ottobre 2012

PHOTOGALLERY

PAGINA 19 OTTOBRE 2012

A Scampia il giardino ripulito è dedicato a Melissa Bassi

I volontari di “ripuliAMO Napoli” restituiscono al quartiere un bene comune.

di Tiziana Cennamo e Maddalena Nardaggio

La ventesima edizione di Puliamo il mondo, la campagna di Legambiente nata per ripulire dai rifiuti strade e giardini, si è svolta tra il 28 e il 30 settembre in tutta l’Italia in concomitanza delle Giornate europee del Patrimonio. A Napoli uno degli interventi che hanno colpito maggiormente al cuore è stato quello dei “Volontari per Napoli - ripuliAMO Napoli” che hanno rastrellato e pulito il giardino di via Galimberti a Scampia, dedicandolo alla memoria di Melissa Bassi, la giovane studentessa tragicamente scomparsa nell’attentato di Brindisi del 20 Maggio 2012. L’ex area degradata sta pian piano recuperando dignità di spazio verde, grazie proprio all’impegno intrapreso dai volontari sin dagli inizi di maggio 2012. Lungo la parete che cinge il giardino c’è un murale colorato, un treno con tanti vagoni carico di significati simbolici, come l’ulivo piantato al centro dell’ aiuola. Una pala, un rastrello, un fiore e tanta buona volontà per riportare la bellezza, lì dove era stata dimenticata. Basta poco per il cambiamento... ma siamo solo all’inizio.

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LA VIGNETTA DEL MESE

PAGINA 20 OTTOBRE 2012

Arte povera: famiglia italiana

di Umberto Romaniello La vignetta si riferisce al Rapporto Caritas 2012 sulla povertà di cui si parla a pag. 13