Ospitare a ridotto impatto ambientale in un villaggio sistemico

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Tesi di laurea di Giuseppe Gerbino e Gilda Pugliese per il corso di studi in Design del prodotto ecocompatibile (Ecodesign) svolta presso il Politecnico di Torino nel febbraio 2012.

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Politecnico di TorinoFacolt di Architettura I Corso di studi in Design del prodotto ecocompatibile Anno di laurea 2011/12

tesi di laurea

OSPITARE A RIDOTTO IMPATTO AMBIENTALE IN UN VILLAGGIO SISTEMICOOSPITARE A RIDOTTO IMPATTO IN UN VILLAGGIO SISTEMICO

LUIGI BISTAGNINO GIUSEPPE GERBINO GILDA PUGLIESEstudenti:

relatore:

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ABSTRACTperch?

A. Frmont, la Rgion, espace vcu, Paris, Puf, 1976

TESI DI LAUREA abstract

partire dal XIX secolo, prima con la rivoluzione industriale e, poi, negli anni fra le due guerre mondiali, si assiste alla nascita di quella che, a partire dagli anni '60 chiamiamo societ dei consumi. La crescita ecceziolmente rapida dei consumi si allarga a vista d'occhio. Dal 1950 al 1970, nel mondo occidentale, i livelli di vita medi raddoppiano e la diffusione del credito consente di consumare sempre di pi. L'aumento dei consumi, tuttavia, genera anche delle ricadute negative. Come afferma un geografo: Dopo aver prodotto lindispensabile con lagricoltura e il superfluo con lindustria, leconomia delle mercanzie offre linutile. Questo cambiamento viene vissuto da alcuni come una straordinaria liberazione, da altri come unangosciante alienazione.

Nel mondo, per, ci sono persone che hanno scelto di vivere in maniera differente, cercando di essere esse stesse il cambiamento di cui credono abbia bisogno la societ. La loro una testimonianza del fatto che uno stile di vita diverso possibile. Il nostro progetto vuole analizzare questa realt: un nuovo modo di abitare ed ospitare, diverso dalla solita concezione e molto pi "aperto", incentrato sulle persone. Per farlo abbiamo scelto di rivolgere la nostra attenzione su quello che in termini moderni viene definito un Bed & Breakfast, un luogo in cui la coabitazione tra gruppi di persone diverse crea un ambiente familiare con importanti ricadute ambientali. osservando le dinamiche che si vengono a creare in un ambiente simile che vengono spontaneamente da porsi certe

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domande: come possibile migliorare una situazione come questa? Che cosa invece ha di buono di per s? E come pu servire per trasmettere una serie di valori che nella societ stanno faticando ad attecchire? La risposta pi ovvia proprio quella di mostrare un'alternativa, un ulteriore passo avanti. Il concetto di sistema il pi adatto quando si cerca di parlare di ecovillaggi. "la scienza classica, nelle sue varie discipline (chimica, biologia, psicologia o scienze sociali), tentava di isolare gli elementi dell'universo osservato composti chimici ed enzimi, cellule, sensazioni elementari, individui in libera competizione, e altro ancora sperando che, nel rimettere insieme tali elementi, concettualmente o sperimentalmente, si potesse ottenere, rendendolo intelleggibile, il complesso, ovvero il sistema. [...] Ora abbiamo imparato che, al fine della comprensione, non sono necessari solamente gli elementi, ma anche le loro interrelazioni. [...] La teoria generale dei sistemi costituisce allora l'esplorazione scientifica del "tutto" e della "globalit". [...]"Ludvig von Bertalanffy, Teoria genrale dei sistemi

Il progetto parte da un vivere l'ospitare in modo meno materialistico. Pi attento alle esigenze umane. questa particolare sensibilit che ci ha spinti a pensare che fosse un terreno adatto e fertile a un progetto pi accorto al rapporto con l'ambiente. Le problematiche ambientali coinvolte sono numerose e l'approccio sistemico pu ristabilire gli equilibri alterati ridefinendo la logica dei flussi, ottimizzando l'utilizzo delle risorse locali e valorizzando gli scarti. Tutto ci comporta la creazione di nuovi rapporti di interdipendenza che coinvolgono individui, attivit e ambiente. Sforzi senz'altro necessari se si vuole intraprendere la strada della sostenibilit ambientale.

TESI DI LAUREA abstract

Una casa, un'abitazione, un Bed & Breakfast non possono prescindere da ci che li circonda. La loro interazione con l'ambiente e le fonti alle quali attingono energia e materiali imprescindibile. Questo implica sia un cambio di atteggiamento - una visione pi aperta del mondo -, sia, alla fine dei conti, delle modifiche tecnologiche alla struttura stessa.

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TESI DI LAUREA abstract

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indice

INDICE1 | INTRODUZIONE1.1 | LE COMUNI FAMILIARI 1.2 | GLI ECOVILLAGGI1.2.1 | La struttura di un ecovillaggio

pag. 15 pag. 15 pag. 16 pag. 17 pag. 18

1.3 | IL RIVE 1.4 | ECOVILLAGGI NEL MONDO2.1.1 2.1.1 2.1.1 2.1.1 | Bed Zed (Wallington - UK) | Auroville (Temil Nadu - India) | Comune Urupia (Brindisi - Italia) | Ecovillaggio Granara (Milano - Italia)

2 | RILIEVO OLISTICO2.1 | IL BED & BREAKFAST: CASO STUDIO2.1.1 | Titolo

pag. 23 pag. 24 pag. 28TESI DI LAUREA indice degli argomenti

2.2 | STATO DELL'ARTE2.2.1 | Dati mensili 2.2.2 | Consumi mensili 2.2.3 | Aree di prossimit

2.3 | CICLO DELLACQUA 2.4 | DETERGENTI2.4.1 | La biodegradabilit 2.4.2 | Rilievo olistico detergenti

pag. 36 pag. 38 pag. 42 pag. 44 pag. 46 pag. 48 pag. 50

2.5 | ATTIVIT, AMBIENTI E RELAZIONI 2.6 | SALA COMUNE 2.7 | CAMERE 2.8 | BAGNI INTERNI 2.9 | BAGNI ESTERNI

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indice

2.10 | SALA PROVE 2.11 | STUDIO DI REGISTRAZIONE 2.12 | ORTO2.12.1 | Aratura 2.12.2 | Semina 2.12.3 | Concimazione 2.12.4 | Irrigazione 2.12.5 | Raccolta

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2.13 | CUCINA PRINCIPALE2.13.1 | La conservazione del cibo 2.13.2 | La pulizia del cibo 2.13.3 | La cottura del cibo 2.13.4 | Mangiare 2.13.5 | Il lavaggio dei piatti 2.13.6 | Scarti

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2.14 | CUCINA SECONDARIA2.14.1 | La conservazione del cibo 2.14.2 | La pulizia del cibo 2.14.3 | La cottura del cibo 2.14.4 | Mangiare 2.14.5 | Il lavaggio dei piatti

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2.15 | CUCINA ALLAPERTO2.15.2 | La pulizia del cibo 2.15.3 | La cottura del cibo 2.15.4 | Mangiare 2.15.5 | Il lavaggio dei piatti TESI DI LAUREA indice degli argomenti

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3 | ANALISI DEI COMPORTAMENTI3.1 | COMPORTAMENTI IN BAGNO (GESTORE)3.1.1 3.1.2 3.1.3 3.1.4 | Igiene personale | Utilizzo del gabinetto | Lavaggio tessuti | Raccolta dei rifiuti

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3.2 | COMPORTAMENTI IN BAGNO (OSPITE)3.2.1 | Igiene personale 3.2.2 | Utilizzo del gabinetto 3.2.3 | Raccolta dei rifiuti

pag. 80

3.3 | COMPORTAMENTI IN CUCINA (GESTORE)3.3.1 | Conservare il cibo

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indice

3.3.2 | Pulire il cibo 3.3.3 | Cuocere il cibo 3.3.4 | Lavare i piatti 3.3.5 | Raccogliere i rifiuti

3.4 | COMPORTAMENTI IN CUCINA (OSPITE)3.4.1 | Conservare il cibo 3.4.2 | Pulire il cibo 3.4.3 | Cuocere il cibo 3.4.4 | Lavare i piatti 3.4.5 | Raccogliere i rifiuti

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3.5 | PULIZIA E LAVAGGI (GESTORE)3.5.1 | Pulizia cucina 3.5.2 | Pulizia bagno 3.5.3 | Lavaggio indumenti 3.5.4 | Pulizia dei locali

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4 | SOLUZIONI DI PROGETTO4.1 | LAVAGGIO STOVIGLIE 4.2 | COLTIVAZIONE BIOLOGICA 4.3 | RECUPERO ACQUE DI COTTURA4.3.1 | Acque di cottura della pasta 4.3.2 | Acque di cottura delle verdure lesse 4.3.3 | Acque di ammollo dei legumi 4.3.4 | Acque di cottura uova sode 4.3.5 | Acque di cottura delle delle patate

pag. 91 pag. 93 pag. 96 pag. 98

4.4 | RECUPERO SCARTI ORGANICI4.4.1 | Recupero fondi di caff 4.4.2 | Trattamento scarti organici

pag. 100 pag. 108 pag. 109TESI DI LAUREA indice degli argomenti

4.5 | ALLEVAMENTO GALLINE 4.6 | TETTI VERDI4.6.1 | Il tipo estensivo 4.6.2 | Il tipo intensivo 4.6.3 | Vantaggi derivati

4.7 | FITODEPURAZIONE4.7.1 | Fitodepurazione naturale 4.7.2 | Tipologie di fitodepurazione costruita 4.7.3 | Vantaggi e svantaggi

pag. 112

4.8 | PRODUZIONE SAPONE

pag. 116

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indice

4.9 | REFRIGERAZIONE 4.10 | SOLAR COOLING4.10.1 | Come funziona 4.10.2 | Pannelli 4.10.3 | Vantaggi

pag. 118 pag. 120

4.11 | SOLARE TERMICO4.11.1 | Tipi di impianti 4.11.2 | Manutenzione e dismissione

pag. 122 pag. 124

4.12 | MICRO EOLICO4.12.1 | Prerequisiti 4.12.2 | Componenti e funzionamento 4.12.3 | Manutenzione

4.13 | MICRO IDROELETTRICO4.13.1 | Da cosa dipende l'energia 4.13.2 | Come funziona 4.13.3 | Componenti 4.13.4 | Tipi di turbine utilizzati 4.13.5 | Manutenzione 4.13.6 | Benefici

pag. 126

5 | PROGETTO SISTEMICO5.1 | LIVELLI DI INTERVENTO 5.2 | ENERGIA5.2.1 | Il frigorifero 5.2.2 | L'illuminazione 5.2.3 | Il forno 5.2.4 | Il riscaldamento dell'acqua 5.2.5 | Autonomia energetica

pag. 131 pag. 133 pag. 136

TESI DI LAUREA indice degli argomenti

5.3 | CICLO DELL'ACQUA (1L - 2L) 5.4 | CICLO DELL'ACQUA (3L - 4L) 5.5 | APPROCCIO SISTEMICO LIVELLO 15.5.1 | Il ciclo dell'acqua 5.5.2 | Riutilizzo degli output esistenti 5.5.3 | Il ciclo dell'energia 5.5.4 | Il ciclo della coltivazione 5.5.5 | Il ciclo dell'ambiente 5.5.6 | La produzione del sapone 5.5.7 | I vantaggi 5.5.8 | Le criticit rimaste

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indice

5.6 | APPROCCIO SISTEMICO LIVELLO 25.5.1 | Il ciclo dell'acqua 5.5.2 | Riutilizzo degli output esistenti 5.5.3 | Il ciclo dell'energia 5.5.4 | Il ciclo della coltivazione 5.5.5 | Il ciclo dell'ambiente 5.5.6 | La produzione del sapone 5.5.7 | I vantaggi

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5.7 | APPROCCIO SISTEMICO LIVELLO 35.7.1 | Il ciclo dell'acqua 5.7.2 | Riutilizzo degli output esistenti 5.7.3 | Il ciclo dell'energia 5.7.4 | Il ciclo delle galline 5.7.5 | Il ciclo della coltivazione 5.7.6 | Il ciclo dell'ambiente 5.7.7 | La produzione del sapone 5.7.8 | I vantaggi

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5.8 | APPROCCIO SISTEMICO LIVELLO 45.8.1 | Il ciclo dell'acqua 5.8.2 | Riutilizzo degli output esistenti 5.8.3 | Il ciclo dell'energia 5.8.4 | Il ciclo delle galline 5.8.5 | Il ciclo della coltivazione 5.8.6 | Il ciclo dell'ambiente 5.8.7 | La produzione del sapone 5.8.8 | I vantaggi

pag. 160

6 | CONCLUSIONI 7 | ALLEGATI 8 | BIBLIOGRAFIA 9 | SITOGRAFIA

pag. 171 pag. 175 pag. 201 pag. 203

TESI DI LAUREA indice degli argomenti

5.9 | CONFRONTO RICAVI 5.10 | CONFRONTO RISPARMI

pag. 166 pag. 168

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introduzione

1|L

INTRODUZIONEcomuni ed ecovillaggi

Alcuni dei principi che animavano questi modelli erano, appunto, il superamento della figura patriarcale e maschilista della famiglia. Non soltanto, anche i concetti di propriet privata venivano messi in discussione, sia dal punto di vista materiale che affettivo. All'interno di questa struttura si cercava di mettere in pratica i principi del comunismo, attraverso una democrazia diretta, l'organizzazione socio-economica basata sul legalitarismo, i rapporti interpersonali non pi basati sulla discriminazione sessuale e l'allevamento cooperativo dei figli. Le comuni familiari si costituiscono

1.1 | LE COMUNI FAMILIARIIl movimento comunardo ha permesso ai giovani rivoluzionari, che rifiutava-

TESI DI LAUREA introduzione COMUNI ED ECOVILLAGGI

a nascita di quelle che chiamiamo comuni moderne i precursori degli ecovillaggi risalgono a met degli anni sessanta, con il diffondersi di movimenti sociali spontanei, movimenti per i diritti delle donne e di controcultura giovanile. Il bisogno di affermare le proprie necessit culturali e sociali ha spinto parte delle persone appartenenti a movimenti analoghi ad aggregarsi in comunit. Queste persone, spesso giovani, hanno dato il via alla nascita di comunit alternative che permettessero una sperimentazione della socialit differente da quella comunemente concepita.

no il modello della societ moderna, di offrire una soluzione alternativa al sistema vigente.

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introduzione

come anti-struttura e progetto politico alternativo alla famiglia monogama. La concentrazione si sposta anche sul diritto di propriet a discapito dell'uomo. Il movimento ecologista nasce nell'avversione nei riguardi delle citt e della diffidenza verso la tecnologia, con la conseguente ricerca di un contatto semplice con la natura. Questo fatto si collega con il precedente al momento in cui lo sviluppo del settore terziario a provocare un'esasperazione del processo di privatizzazione, di produzione e di isolamento del nucleo familiare all'interno della societ. Il ritorno alla natura doveva essere radicale e senza compromessi. L'uomo non doveva pi essere un dominatore, ma una componente. Si stava cominciando a prendere coscienza del fatto che le risorTESI DI LAUREA introduzione COMUNI ED ECOVILLAGGIL'ecovillaggio di > Torri superiore.

se presenti sulla Terra fossero limitate e non rinnovabili. All'interno di questi esperimenti del vivere si puntava all'armonizzazione con la natura, ma anche all'indipendenza nei confronti di una societ ritenuta corrotta.

1.2 | GLI ECOVILLAGGI da questo spirito ecologico che si vengono a formare i moderni ecovillaggi. Per la loro realizzazione sono applicati i principi delle nuove tecniche di agricoltura biologica. Spesso situati in contesti rurali, in modo da favorire l'autoproduzione. Nei luoghi dove non fosse possibile attuarla ci si rivolge a gruppi di acquisto solidale, che favoriscono il commercio di prodotti di qualit controllata e di acquisto direttamente alla fonte (il contadino) saltando gli intermediari.

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L'alimentazione biologica non solo il frutto di una scelta salutistica, ma anche il risultato di una scelta derivata da ideali e relazioni umane. Gli ecovillaggi nascono frequentemente dalla ristrutturazione di cascine e villaggi che vengono riportati al loro precedente splendore. Il modello di vita ecosostenibile prevede anche un rispetto della cultura locale. Questo modello di abitare nasce per sperimentare un modello di vita sostenibile, lento, naturale e sereno, per recuperare il pi possibile il rapporto tra uomo e ambiente. Ma anche per fornire un esempio di come sarebbe possibile vivere con un ridotto impatto ambientale. Il parlare di ridotto impatto ambientale non vuol dire pi, al giorno d'oggi, rinnegare il frutto della tecnologia, ma sfruttarla in modo vantaggioso e non dannoso.

possono essere pi o meno estesi. Ma le aree comuni sono sempre presenti. La decisione di limitare lo spazio privato favorendo quello comunitario, non deriva soltanto da scelte sociali, ma anche da scelte ecologiche. facile immaginare come, se ad esempio si utilizzasse una sola televisione per tutto il condominio, i consumi che ne deriverebbero sarebbero necessariamente pi bassi che quelli conseguenti al possesso di un apparecchio caduno.

1.3 | Il RIVELa Rete italiana villaggi ecologici un'associazione costituita da comunit, ecovillaggi, progetti di comunit e singole persone interessate a fare conoscere e sostenere le esperienze comunitarie. Alla RIVE appartengono esperienze differenti tra loro per orientamento filosofico e organizzazione, ma tutte comunque ispirate a un modello di vita sostenibile dal punto di vista ecologico, spirituale, socioculturale ed economico.Da: RIVE - http://www.mappaecovillaggi.it

1.2.1 | LA STRUTTURA DI UN ECOVILLAGGIONon esiste uno schema specifico per la fondazione di un ecovillaggio. possibile che per l'acquisto di un luogo dove porre le fondamenta si siano raccolti i fondi di tutti i futuri coabitanti oppure che sia frutto dell'investimento di un singolo individuo. Non si parla di una struttura prefissata, ma di uno schema che spesso si ripete nella costituzione degli ambienti che formano questo tipo di coabitazione. Solitamente sono presenti degli spazi comuni e degli spazi privati. A seconda del tipo di societ che si venuta a creare

Rete Italiana Villaggi Ecologici specifica che un ecovillaggio un modello ecologicamente, socialmente ed economicamente sostenibile per almeno 7 generazioni. ci che ha portato all'utilizzo di fonti di energia rinnovabili, tecnologie appropriate, il riciclaggio di rifiuti come risorse. I materiali e le materie prime che vengono utilizzate all'interno di queste strutture sono tutti provenienti da for-

TESI DI LAUREA introduzione COMUNI ED ECOVILLAGGI

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introduzione

nitori locali o da fonti locali, interagendo con il territorio per una migliore qualit della vita.

Il legno di quercia proviene dalle foreste locali; anche i mattoni e i blocchi di gesso sono stati frabbricati da aziende locali.

1.4 | ECOVILLAGGI NEL MONDO 1.4.1 | BED ZED (Wallington UK)Il nome Bed Zed nato da Beddington Zero (fossil) Energy Development. un quartiere che si trova a sud di Londra ed anche il primo insediamento senza emissioni di CO2 dopo il suo completamento. Il progetto stato realizzato dall'architetto Bill Dunster. Tutti i materiali naturali e riciclati che sono stati impiegati, hanno una provenienza di un raggio inferiore ai 60 km dal luogo del loro impiego. Ci ha permesso di ridurre notevolmente le emissioni causate dal trasporto. TESI DI LAUREA introduzione COMUNI ED ECOVILLAGGIUna veduta > del villaggio ecologico BedZed.

COM' STRUTTURATOOgni casa studiata secondo regole di bioclimatica. esposta a sud, per dare massima esposizione ai fotovoltaici. Su ciascun tetto sono installati 15m di impianti, divisi in due tipologie: collettori termo-solari, utili a riscaldare l'acqua, e pannelli solari fotovoltaici, per provvedere all'energia elettrica. Visto che il sole non ha un irradiamento sufficiente per far s che i pannelli soddisfino le esigenze energetiche di una famiglia, la struttura ha un impianto chiamato wood pellet stove boiler, che non altro che un boiler alimentato a pellet. Questo impianto ha una struttura tale che pu es-

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sere utilizzato sia per riscaldare che per raffreddare gli ambienti, ma anche per deumidificarli e, grazie al fatto di essere combinato con il sistema di ventilazione, in aggiunta lo strumento per il ricambio dell'aria viziata. Per l'irrigazione sfruttata l'acqua piovana raccolta in apposite cisterne e quella di scarico, previa fitodepurazione. Un altro servizio che viene offerto sono delle stazioni di servizio per il rifornimento delle auto elettriche, in un luogo dove viene comunque esercitato il car sharing.

COM' STRUTTURATOAll'interno del villaggio sono presenti pi di mille pannelli solari, molte pompe eoliche e caldaie solari. L'energia viene rigorosamente generata attraverso fonti completamente rinnovabili. Vengono anche organizzati corsi di ogni tipo, orientati verso l'ecologia e la tecnologia edilizia ecologica e a basso costo.< Un'immagine dell'ecovillaggio di Auroville.

IL BUON ESEMPIOGli abitanti di BedZED producono localmente il 20% dell'energia elettrica, consumano il 25% in meno di gas e il 50% di acqua. In Gran Bretagna, seguendo questo modello, antrato in vigore un nuovo regolamento che obbliga le abitazioni a norme di risparmio energetico.

1.4.3 | COMUNE DI URUPIA (Brindisi - Italia)Urupia nasce nel 1995 nei pressi di Brindisi, frutto dei menbri di un collettivo anarchico di Lecce e di alcuni giovani berlinesi. Viene acquistato "lo iazzu" - l'ovile - un locale che poi si trasformer nella struttura ospitante delle camere individuali. Il nome, Urupia, in brindisino, sta per la marachella delluro. Luro uno spiritello a volte dispettoso, il cui comportamento rispecchia generalmente lo stato danimo di coloro che ne condividono lo spazio. Il termine urupia, per, sta anche a significare utopia degli uri, che vengono in questo senso assimilati alle comunarde. Ogni settimana una comunarda, a turno,

1.4.2 | AUROVILLE (Temil Nadu India) uno degli esperimenti pi noti e riusciti di ecovillaggio. il pi grande del mondo, abitato da circa 1700 individui, provenienti da 60 nazioni diverse. Per costruirlo, stata bonificata una zona desertica nei pressi dell'oceano. Ad oggi il paesaggio molto diverso, stata piantata una foresta che funziona da polmone verde; intorno a essa si sono sviluppate anche altre comunit, sempre al seguito dei precetti ecologici, sociali e spirituali di Auroville.

TESI DI LAUREA introduzione COMUNI ED ECOVILLAGGI

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introduzione

ha il ruolo di uro, ovvero di regista delle diverse attivit della comune.[cit. - Urupia]

1.4.4 | ECOVILLAGGIO GRANARA (Milano - Italia)Alla fine degli anno Ottanta, a Milano, un gruppo di ventenni decide di trapiantare i loro sogni di salvezza del pianeta in un contesto rurale. Dopo un paio d'anni di osservazioni, la scelta cadde su un vecchio borgo in sasso, abbandonato da una ventina d'anni, nel comune di Valmozzola in Val di Taro

PROPRIET, PRODUZIONI E ATTIVITLa Comune dispone di quasi 1500 mq di fabbricati, spazi abitativi, laboratori, magazzini, ricoveri di animali e di 23 ettari di terra: 8 di oliveto, 2 di vigna, 1 di orto, 8 di seminativi ed il resto di macchia mediterranea. Dispone inoltre di strutture attrezzate, tipo campeggio, per ospitare fino a 40-50 persone contemporaneamente. La Comune produce: olio doliva vergine ed extravergine, vino rosso-rosato-bianco, ortaggi freschi e conservati (sottolio, sotto aceto, in salamoia), frutta e marmellate, pane e prodotti da forno (frise, biscotti, pucce), miele e prodotti delle api (propoli, ecc..), erbe medicinali essiccate o fresche, aceti, pesto, ecc... Vengono anche organizzate numerose iniziative politico-culturali su varie tematiche e aiuti per competenze professionali in progetti libertari e autogestiti.

LA VITAOgni membro vive Granara a modo proprio. La maggior parte non vi risiede stabilmente. Oltre allo zoccolo duro dei pochi gi residenti, alcuni hanno in progetto di trasferirsi entro pochi anni, altri, soprattutto per motivi di lavoro, non ritengono verosimile lidea di un trasferimento stabile. Ci che lecovillaggio costituisce, per ognuno, soprattutto la fisicit e la simbolicit di un luogo aperto alla sperimentazione, nei sensi pi vari.[cit. Granara]

TESI DI LAUREA introduzione COMUNI ED ECOVILLAGGI

COM' STRUTTURATOIl villaggio tutt'ora in ristrutturazione, le linee guida utilizzate per seguire

Immagini > della comune di Urupia. L'agricoltura occupa una parte importante del lavoro ad Urupia

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introduzione

questo progetto sono sempre state la bioedilizia e il risparmio energetico, anche se non applicate con eccessiva rigidit. La tecnologia molto apprezzata quando a misura d'uomo. Infatti, alcuni abitanti hanno appreso come fabbricare pannelli solari. Il loro principale obiettivo quello di avere una visione incentrata soprattutto sull'aspetto sociale del progetto. Esso viene messo in primo piano e reso inscindibile dall'aspetto ecologico. Le attrezzature di cui dispongono al momento sono: gabinetti a compostaggio a secco, riscaldamento a legna, pannelli solari per lacqua calda e una casa in paglia in via di realizzazione. Il tutto sotto la chiave dell'autocostruzione e dell'autoapprendimento. Il villaggio collabora anche con cooperative d'impegno sociale e con un negozio di prodotti biologici a Milano, un gruppo d'acquisto solidale e una libreria per ragazzi. Negli anni, Granara, si molto affermato e ha instaurato scambi di varia natura e di supporto per il lavoro fisico con fattorie nei dintorni.

TESI DI LAUREA introduzione COMUNI ED ECOVILLAGGI

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rilievo olistico

2|L

RILIEVO OLISTICO

a realizzazione di un progetto sistemico presuppone un'adeguata conoscenza del sistema nella sua totalit. La comprensione dello stato attuale del sistema fondamentale ed resa possibile dal rilievo olistico dello stato dell'arte che fornisce indicazioni relative alla quantit e alla qualit di quanto legato ad ogni processo che ne fa parte e individua tutte le relazioni che nascono tra le singole parti del sistema esistente e con il contesto in cui collocato. L'analisi dello stato dell'arte conduce alla definizione del sistema sulla base di due categorie fondamentali: flussi di materia ed energia relazioni attivate Tra i flussi di materia ed energia ritroviamo tutto ci che rende possibile la

produzione, lo scambio e il consumo di beni e servizi: le risorse (input), gli scarti (output), i prodotti realizzati o i servizi erogati e la logistica di beni e persone. Le relazioni sono invece tutti i rapporti che generano il sistema: il territorio, gli enti pubblici e privati, i produttori di beni e servizi, gli utenti d'uso e gli utenti di gestione. Nelle pagine a seguire sono proposte, attraverso tavole olistiche e testi descrittivi, le analisi che abbiamo svolto sullo stato dell'arte del B&B. Lo studio dettagliato della struttura ha condotto all'individuazione di una serie di criticit di tipo qualitativo e quantitativo. Tali criticit torneranno utili in un secondo momento per risolvere gli aspetti problematici individuati.

B&B rilievo olistico

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rilievo olistico

2.1 | IL BED & BREAKFAST: CASO STUDIOQuando abbiamo scelto il tema di questa trattazione il nostro obbiettivo era quello di indagare le possibilit offerte dall'universo degli ecovillaggi come alternativa alla moderna civilt dei consumi. Quello che ci interessava era l'approccio ecosostenibile al tema della coabitazione. Sondando il terreno in cerca di un caso studio su cui basare il nostro lavoro di analisi e riprogettazione, per, ci siamo resi conto che il mondo dei villaggi ecologici una realt spesso troppo distante dall'esperienza collettiva. Quello che stavamo cercando era una comunit aperta con una buona sensibilit ambientale che fosse, per, al contempo, integrataUna foto della > casa principale del B&B

nel mondo dell'economia e col territorio. Gli ecovillaggi tendono spesso a creare "un mondo a parte" rispetto al territorio in cui si trovano. Un'oasi felice isolata dal contesto locale. Ci che abbiamo trovato pu essere classificato tecnicamente come un Bed & Breakfast. Una forma di alloggio turistico informale con molti punti in comune con la realt dei villaggi ecologici. Il Bed & Brekfast (d'ora in avanti abbreviato B&B) che diventato il nostro caso studio una realt comunitaria integrata col territorio, gestita dai tre fondatori, legati insieme pi dal desiderio di sperimentare una nuova forma del vivere comune, che non dalla prospettiva del lucro.

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B&B caso studio

rilievo olistico

Il B&B sorge in provincia di Genova, a circa 700 metri sul livello del mare, sul limite del Parco Naturale Regionale dell'Aveto. La sua fondazione risale al 2006. L'idea alla base era quella di dare vita ad un turismo equo e solidale, che permettesse a tutti di conoscere le bellezze naturali del luogo e, a suoi fondatori, di conoscere tanta gente nuova. Quello che si voleva ricreare era "quellatmosfera di viaggio e di scambio che si pu assaporare in una guesthouse indiana". Tutto ci, senza prescindere in alcun modo dalla collocazione in un ambiente particolare come quello del Levante Ligure e tipicamente contadino. Il B&B dispone di diversi edifici ristrutturati per l'occasione, disposti in un'area

aperta, naturale e dall'atmosfera conviviale. Nei pressi delle costruzioni situato l'orto di propriet: un campo di 200 m2 che fornisce alimenti autoprodotti all'attivit. L'orto disponibile a chiunque voglia cimentarsi con il lavoro agricolo. La strttura comprende una casa comune principale e diverse camere e camerate multiple, con bagni e cucine in comune. Ma quello che la contraddistingue principalmente l'utilizzo della musica come ulteriore aggregante sociale tramite la presenza di una sala prove, uno studio di registrazione e un piccolo palco all'aperto attrazzato per piccoli concerti musicali di vario genere.

< L'orto di propriet del B&B.

B&B caso studio

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B&B rilievo olistico STATO DELL'ARTE

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!10699 KWh

i um ns i colevat e ELETTRI TE

E

CA

LE

100%

C

29 m

30 m 5 mAUE NER CQ

885 kWh

360,4 mFOGNA

! !

e ors te ris reca p s

230 kWh

STR U

4

2

A

M

m 392

TO VA

2 86,4 m

840 kWh

bagni0,6% pulizia 1,3% orto 5% cucineWCBIDETLAVANDINO

93%

100%

DOCCIATIE TAS RE

4160 m

2+1

PULIZIA

779 m

10 kWhUE GRIG CQ

CROFONI MI

64 kWh

SE AUDI AS

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O

NTI MU ME

IE

O

10 kWh

E

26

29 m

sto e co cial so

GDO

! ! !

i io am tor eg rri o l il te n n co ale a tic ion gis rnaz lo te e in ion uz rodica p noiolog b

B&B

rilievo olistico STATO DELL'ARTE

BIENTE AM

PR

OTTI GD OD

PRO D

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!700 kg

on ic ami legitorFo NGHI no terr U il

O

BO

BO

OLE DI G MB10kg

400 kg

TO OR

500 kgOLE VUO MB

TE

10 (100 kg)E FORN NO

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DA ARD NA

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ia e cc lut na sa mier la p

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CENEREORTO

10 kWh

500 kg

!1960 kg

e ors te ris reca p s

LEVISORE TE

240 kWh

!

RADISCHI GINITOR MO

2200 kWh

US I

15 kWh

#

4100 kWh

h

RACCOLTA VETRO

RACCOLTA CARTA

RACCOLTA PLASTICA

RIFIUTI MISTI

480 kg/a

110 kg/a

120 kg/a

3000 kg/a

B&B rilievo olistico STATO DELL'ARTE

TE AN

LI EL

3165 kWhORIFER RIG

ZI DI CI B AN

54 t

!

a rgi i ne bil de nova ti fon n rin no

1000 kWh

2INAZIO UMNE

!

i um ns i colevat e

!1000 kg

e ors te ris reca sp

neutre

O

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TI MIS T IFIU

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!3000 kg 1460 kg

sto e co cial so

6

TE AN

3000 kWhAMPANTE ST

48

LI CA

27

rilievo olistico

2.2 | STATO DELL'ARTEIl rilievo olistico dello stato dell'arte, nella sua forma generale, mostra i flussi di materia ed energia che costituiscono i processi del sistema. Per ogni flusso fornita l'indicazione delle quantit e delle qualit degli input e degli output che coinvolgono i vari processi e i rapporti e le relazioni che si generano. Le differenze cromatiche indicano i principali ambiti del sistema: l'orto, il ciclo dell'acqua, il flusso dell'energia, la GDO e l'ambiente. L'orto pu essere considerato il punto di partenza per una rappresentazione lineare del funzionamento di questo B&B. Possiamo trovare tra gli input 20 confezioni di semi, 200 piantine da trapiantare, 1000 kg di letame e 500 kg di cenere usati come concime, e 2 cestini per il raccolto. Tra i rifiuti rientrano nell'indifferenziato le 200 cassette e i vasetti delle piante. Invece le piante morte e i prodotti dell'orto marci vengono lasciati sul campo per aiutare la concimazione e la pacciamatura. B&B rilievo olistico STATO DELL'ARTE presente anche un input di 2,5 m3 di acqua potabile proveniente dall'acquedotto per l'irrigazione. L'output pi importante sono le verdure; troviamo: 5 kg di sedano, 5 kg di finocchi, 15 kg di cavolfiore, 20 kg d'insalata, 30 kg di spinaci, 30 kg di cavolo verza, 35 kg tra peperoni e melanzane, 40 kg di patate, 90 kg di zucchine e 105 kg di pomodori all'anno. Questi alimenti diventeranno poi a

loro volta degli input per i fornelli e il frigorifero. All'interno del frigorifero vengono immagazinati i prodotti in attesa di essere cucinati: 700 kg di cibi provenienti dalla catena della grande distribuzione organizzata, 400 kg di prodotti provenienti dal campo e 500 kg di funghi raccolti dai gestori nei boschi. Per alimentare questo elettrodomestico occorrono 1000 kWh l'anno. Successivamente, per la preparazione del pasto, gli alimenti diventano un input del fornello. Oltre questi vi sono anche 10 bombole di gas da 10 kg l'una per alimentare la fiamma e 165 kWh di elettricit necessari per l'utilizzo del forno. Anche i fornelli producono degli output; le bombole di gas metano vuote che tornano all'azienda fornitrice per essere nuovamente riempite e i residui e gli avanzi di cibo derivati dai pasti. All'interno del B&B viene praticata la raccolta differenziata ma non quella dell'umido, per cui questi ultimi rifiuti si possono considerare una risorsa sprecata. L'elettricit consumata dalla struttura durante tutto l'arco dell'anno di 10699 kWh, proveniente dalla rete pubblica. Per l'illuminazione vengono consumati annualmente 3000 kWh l'anno. All'interno della sala comune vi sono le seguenti apparecchiature che ne fanno uso: 10 kWh per la stamapante, 20kWh per 1 computer, 100 kWh per il televisore e 5 kWh per lo stereo. Nella sala prove e nella sala di registrazione troviamo molta della strumentazione che viene alimentata a corrente

28

rilievo olistico

elettrica: 20kWh di 2 tastiere, 4kWh di 6 microfoni, 10 kWh di 2 chitarre elettriche, 30 kWh di 2 mixer audio, 85 kWh di 8 casse audio, 100 kWh di un televisore e 20 kWh di un computer. Parte dell'energia elettrica viene anche impiegata nei bagni per il funzionamento delle 2 lavatrici (840 kWh l'anno) e dei 4 boiler (5200 kWh l'anno). Oltre ad un input d'energia, lavatrice e boiler necessitano anche di un input d'acqua. Ogni anno ne vengono richiesti 392 m3 all'acquedotto privato del comune. Il 93% del totale utilizzato nei bagni, il 5% nelle cucine, l'1,3% per l'orto e lo 0,6% per la pulizia del B&B. Nel bagno la distribuzione idrica la seguente: 86,4 m3 le 2 lavatrici, 160 m3 le 4 docce, 79 m3 i 7 lavandini, 29 m3 lo scarico dei gabinetti e 30 m3 i 2 bidet. Prima di raggiungere i sanitari all'interno del bagno, parte dell'acqua (175 m3) passa attraverso il boiler per essere scaldata. Come output l'acqua degli scarichi viene raccolta nelle acque grigie e poi fatta defluire nelle fogne, tranne quella dello scarico del gabinetto che passa dalle acque nere. All'interno del B&B vi un'altro importante input dovuto alla necessit di ricaldare gli ambienti. Ogni anno vengono consumate 54 t di legna dalle 6 stufe adibite a questo compito. La combustione del legno genera un output di CO2 e di 1960 kg di cenere ogni anno. Quest'ultima finisce in parte nel campo, per favorire la concimazione, e in parte tra i rifiuti non differenziati.

B&B rilievo olistico STATO DELL'ARTE

29

rilievo olistico

2.2.1 | DATI MENSILI OSPITI AL GIORNOIn un anno il B&B ospita circa 2000 persone, soprattutto concentrate nei mesi di Luglio e Agosto, ma in generale durante tutta la stagione estiva. In Agosto, in particolare, possono esserci fino a 20 persone al giorno mentre, da Dicembre a Febbraio, meno di 5, comprendendo i ragazzi alla pari.

TEMPERATURA ESTERNAIl clima in Liguria mediterraneo, troviamo le temperature pi alte a Luglio: 28,2C medi di giorno e 20,8C di notte, e le pi basse verso Gennaio: 12 di giorno e 2,1C di notte.

ORE DI SOLE GIORNALIERELe ore di sole giornaliere vanno da un minimo di 8,56 durante il solsitzio dinverno a un massimo di 15,30 durante quello destate.

PRECIPITAZIONIB&B rilievo olistico DATI MENSILI Le precipitazioni massime nella zona in cui si trova il B&B sono in Ottobre e si attestano sui 153 mm medi. Quelle minime sono a Luglio e sono di 27 mm medi.

30

20 15 10 5 0

m 20 ax /g

ospiti al giorno

20 15 10 5 0

GEN

FEB

MAR

APR

MAG

GIU

LUG

AGO

SET

OTT

NOV

DIC

Ospiti Bed&Breakfast30 25 20 15

TOT = circa 2000

m 28 ax ,2 C

max

min

30C 25C 20C 15C

5 0

m 2, in 1C

10

10C 5C 0

GEN

FEB

MAR

APR

MAG

GIU

LUG

AGO

SET

OTT

NOV

DIC

Temperatura esternam 15 ax ,3 0 hore di sole16 15 14 13 12 11 10 9 8 7 6 5 4 3 2 1 0 16 h 15 h 14 h 13 h 12 h 11 h 10 h 9h 8h 7h 6h 5h 4h 3h 2h 1h 0

GEN

FEB

MAR

APR

MAG

GIU

LUG

AGO

SET

OTT

NOV

Ore di sole giornaliere160 150 140 130 120 110 100 90 80 70 60 50 40 30 20 10 0

m 15 ax 3m m

acqua

m 8, in 56 hDIC GEN FEB MAR APR MAG GIU

160 mm 150 mm 140 mm 130 mm 120 mm 110 mm 100 mm 90 mm 80 mm 70 mm 60 mm 50 mm 40 mm 30 mm 20 mm 10 mm 0

m 27 in m mLUG AGO

SET

OTT

NOV

DIC

TOT = 1072 mm

GENOVA

Borzonasca

Parco Naturale Regionale dell'AvetoSupercie: 3019 ha

SAVONA LA SPEZIA

IMPERIA

vel. media: 3-4 m/s

VENTO

B&B rilievo olistico DATI MENSILI

Precipitazioni

31

rilievo olistico

2.2.2 | CONSUMI MENSILI CONSUMO DI ACQUATenendo conto dellaffluenza prevalentemente stagionale di ospiti allinterno del B&B possiamo osservare in questo grafico che il picco del consumo di acqua 58 m3 si trovi in estate, nello specifico, ad Agosto. Infatti, allo stesso modo, troviamo il minimo quantitativo dacqua durante il mese di Febbraio, consistente in 18 m3.

CONSUMO DI GASOgni bombola di gas pesa 10 kg. Lunico utilizzo del gas allinterno del B&B per lalimentazione dei fornelli ed , quindi, strettamente correlato al numero di ospiti presenti nella struttura. Si pu dedurne che il massimo consumo di gas sia nei mesi da Giugno ad Agosto una bombola ogni 10 giorni mentre il minimo da Settembre a Febbraio una bombola al mese .

RIFIUTIAnche nel caso dei rifiuti c una forte connessione con il numero di ospiti presenti. Infatti la maggiore produzione la si osserva nei mesi da Giugno ad Agosto, 20 ceste al mese per il vetro e 12 per carta e plastica.

CONSUMO DI ENERGIA ELETTRICALandamento di questo grafico mostra la differenza netta tra la presenza massiccia di ospiti durante la stagione calda e la loro quasi assenza durante quella fredda. Infatti, mediamente, il consumo di energia elettrica da Marzo ad Agosto di circa 1200 kWh mensili. Il picco lo si trova in Agosto con 1900 kWh. Il periodo in cui l'energia viene utilizzata meno quello compreso tra i mesi da Ottobre a Febbraio, con un consumo medio di 350 kWh mensili. B&B rilievo olistico CONSUMI MENSILI

CONSUMO DI LEGNA DA ARDEREAllinterno del B&B il sistema di riscaldamento realizzato con stufe a legna. Il consumo di questo materiale strettamente correlato alla temperatura, per cui, si ha la richiesta maggiore nei mesi che vanno da Dicembre a Febbraio: circa 100 q ogni mese. Invece tra Giugno e Agosto, quando le stufe rimangono spente, il consumo nullo.

32

acqua potabile58 56 54 52 50 48 46 44 42 40 38 36 34 32 30 28 26 24 22 20 18 16 14 12 10 8 6 4 2 0

m 58 ax m

58 m 56 m 54 m 52 m 50 m 48 m 46 m 44 m 42 m 40 m 38 m 36 m 34 m 32 m 30 m 28 m 26 m 24 m 22 m 20 m 18 m 16 m 14 m 12 m 10 m 8 m 6 m 4 m 2 m 0

GEN

m 18 in m FEB MAR

APR

MAG

JUN

LUG

AGO

SET

OTT

NOV

DIC

Consumo acquaelettricit2000 1800 1500 1200 900 600 300 0

TOT = 392 mm 20 ax 00 kW h

2000 kWh 1800 kWh 1500 kWh 1200 kWh 900 kWh 600 kWh 300 kWh 0

GEN

FEB

MAR

APR

MAG

GIU

LUG

AGO

SET

OTT

NOV

DIC

Consumo elettricitlegna100 80 60 40 20 0

TOT = 10699 kWh (1007 )

m 10 ax 0 q/ m

100 q 80 q 60 q 40 q 20 q 0

GEN

FEB

MAR

APR

MAG

GIU

LUG

AGO

SET

OTT

NOV

DIC

Consumo legna da arderem 1/ ax 10 ggbombole di gas (10kg)3 2 1 0

TOT = 54t

3 2 1 0

GEN

FEB

MAR

APR

MAG

GIU

LUG

AGO

SET

OTT

NOV

DIC

Consumo gascarta20 16 12 8 4 0

TOT = 21 bombole (210kg)

vetro

plastica20 ceste 16 ceste 12 ceste 8 ceste 4 ceste 0

GEN

FEB

MAR

APR

MAG

GIU

LUG

AGO

SET

OTT

NOV

DIC

Riuti di erenziati

B&B rilievo olistico CONSUMI MENSILI

33

rilievo olistico AREE DI PROSSIMITImmagini > del Parco dell'Aveto, del lago di Zolezzi e del golfo del Tigullio.

B&B

Una veduta > della diga di Giacopiane.

34

rilievo olistico

2.2.3 | AREE DI PROSSIMITPer la realizzazione di un progetto sistemico lanalisi dellambito territoriale risulta fondamentale, in quanto il territorio definisce una spazialit fisica, sociale, e culturale e rappresenta lambito di studio degli spazi e della loro logistica. Lo schema sottostante mette in risalto le aree di prossimit nei dintorni del B&B, le attivit presenti e gli enti pubblici che connotano lambiente.

Lo studio delle aree di prossimit e di ci che si trova al loro interno, ritorner utile in un secondo momento, quando si andr ad organizzare sistematicamente lo spazio fisico occupato dalle attivit esistenti insieme alle nuove attivit che si andranno a creare.

BOSCO PRIVATO2

OS PR

S IM

IT

SUPERMERCATO

1012 m.s.l.m. portata: 5000000 m

GIACOPIANE

1

P

bacino articiale di

B&B~500 mR f.soUSCE por LLO agi ne

ST

DIGA

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2km

12-15

km

portata: 1 l/s pendenza: 2% LO IT SCEL rto o IM RUio st SS r RO

GDOm

~5 00

3 km

CENTRALE IDROELETTRICApotenza: 3x400 kW

CAMPO

700 m.s.l.m.

LAGO DI ZOLEZZI352 m.s.l.m.

km

DIGA

ACQUEDOTTO22TERRITORIO

12

vel. media: 3-4 m/s

VENTO

golfo del Tigullio

MARE

B&B rilievo olistico AREE DI PROSSIMIT

portata: 1 l/s pendenza: 4%

LO o EL rin SC and RU cal rio

km

35

rilievo olistico

2.3 | IL CICLO DELLACQUAI processi che lacqua compie durante il suo ciclo per diventare fruibile agli ospiti del B&B sono molteplici e complessi. Tuttavia si possono identificare alcune importanti fasi attraverso le quali lacqua subisce mutamenti a livello qualitativo e quantitativo. Queste fasi coincidono con le diverse sorgenti dapprovvigionamento, poste nei diversi ambienti, le attivit di destinazione e gli ambienti di scarico dei liquidi. Nel caso del B&B, attualmente, le sorgenti di approvvigionamento sono essenzialmente due: le fonti naturali e lacquedotto privato del comune. Le acque provenienti da fonti naturali corrispondono alle acque pluviali che forniscono irrigazione naturale allorto. Le precipitazioni sono scandite in base al clima e alla stagione e continuano a fornire acqua al territorio in maniera discontinua a seconda della stagione anche attraverso i canali dirrigazione presenti in zona (i beudi). B&B rilievo olistico CICLO DELLACQUA La maggiorparte dellacqua, tuttavia, proviene dallacquedotto privato del comune (392 m allanno). Solo una minima parte (2,5 m allanno) viene utilizzata per irrigare i campi. Il resto destinato allutilizzo allinterno della struttura. Di questi 392 m, circa 175 sono riscaldati per mezzo di 4 boiler per rifornire lavandini, docce e bidet di acqua calda. I lavandini consumano 79 m di acqua ogni anno, distribuita tra lavaggio della verdura, cottura del cibo, acqua per t e caff, lavaggio dei piatti e igiene per-

sonale. Loutput derivante pu essere suddiviso in base alle sue qualit intrinseche. Vi un output di acque potabili (acque di cottura e acque utilizzate per il lavaggio della verdura), acque saponate (provenienti da docce, lavatrici e lavandini) e acque nere (provenienti dagli scarichi dei gabinetti). Alle docce affluisce prevalentemente acqua calda, per un totale complessivo di 160 m ogni anno. Le lavatrici scaldano autonomamente lacqua che gli occorre (86 m ogni anno). Il bidet utilizza 30 m di acqua. Per lo scarico dei gabinetti occorrono ogni anno 29 m. Questultima defluisce direttamente nello scarico delle acque nere. Molto di questo liquido, proveniente da elettrodomestici e sanitari, risulta contaminato da detersivi o detergenti a basso grado di biodegradabilit, obbligando cos i gestori del B&B a essere impossibilitati a riutilizzarla. Tutti gli output di acqua, contaminata e non, finiscono nella fogna pubblica andando ad aumentare il costo sociale necessario per la depurazione

36

ACQUEDOTTO PRIVATO

ACQUA POTABILE

!100%

on e n ia bil sar ota ces a p ne qu e ac mpr e s

B&B

392 m

rilievo olistico CICLO DELLACQUA

BOILER

ACQUE PLUVIALI

4175 ma qu le acotabi p a qu le acotabi p a qu le acotabi p a qu le acotabi p

!

a qu le acotabi p

!WC

!

!2

!2

PULIZIA

BIDET

LAVATRICE

DOCCIA

LAVANDINO

IRRIGAZIONE

429 m 5 m

4160 m

779 m 2,5 m

30 m

86,4 m

IGIENE PERSONALE LAVAGGIO PIATTI

T E CAFF

COTTURA

LAVAGGIO VERDURA

54830 l

10000 l

2000 l

7170 l

5000 l

ACQUE NERE

29 m

CONTAMINATE

CONTAMINATE

336 m

7170 l

POTABILI

NON CONTAMINATE

5000 l

FOGNA

!377 m

sto e co cial so

B&B rilievo olistico CICLO DELLACQUA

!

at a qu in ac ntam co

a

ACQUE SAPONATE

!

a ors ta ris reca sp

ACQUE DI COTTURA

!

a ors ta ris reca sp

ACQUE GRIGIE

!

a ors ta ris reca sp

37

rilievo olistico

2.4 | I DETERGENTIPer detergente sintende un composto o una miscela di sostanze chimiche che, andando a modifiche le tensioni superficiali, facilitano la rimozione dello sporco da una supeficie. Il detergente, introdotto in un bagno di lavaggio, indebolisce le forze che tengono unito lo sporco alla superficie e aumenta le forze dattrazione tra questultimo e lacqua del bagno di lavaggio. Questo processo reso possibile da una serie di molecole molto grandi denominate tensioattivi. I tensioattivi sono composti da due parti: una lipofila ed una idrofila. La parte lipofila si lega allo sporco grasso, quella idrofila si lega allacqua. Il risciacquo porta via lo sporco. I tensioattivi agiscono rompendo la linearit dellacqua, diminuendone, cio, la tensione superficiale. Aggiunti nei detersivi, permettono pertanto allacqua di penetrare meglio e pi a fondo nei tessuti, aumentando di conseguenza il potere lavante del liquor di lavaggio (acqua + detersivo). B&B rilievo olistico DETERGENTI

LIPOFILO SPORCO DETERGENTE

IDROFILO SPORCO AVVOLTO DAL DETERGENTE

ACQUA POTABILE

TENSIOATTIVO

ACQUE SAPONATE

parte idrola parte lipola

AC QU A SP OR CO

AC QU A

la parte lipola aderisce allo sporco

lacqua porta via il detergente insieme allo sporco

2.4.1 | LA BIODEGRADABILITPer biodegradabilit di un detergente si intende il grado di biodegradabilit dei tensioattivi contenuti al suo interno. Per legge, tutti i detersivi devono possedere una biodegradabilit primaria di almeno l80% e una biodegradabilit completa di almeno il 60%. La biodegradabilit primaria corrisponde alla tra-

sformazione del tensioattivo da parte di microrganismi con conseguente perdita delle propriet di lavaggio, mentre la biodegradabilit aerobica completa corrisponde alla scomposizione dei tensioattivi in presenza di ossigeno da parte dei microrganismi in biossido di carbonio, acqua e sali minerali.

38

rilievo olistico

2.4.2 | RILIEVO OLISTICO DETERGENTINel rilievo olistico del ciclo dellacqua del B&B sono state individuate quattro categorie di detergenti: detergenti sintetici detergenti naturali solventi chimici saponi

SAPONII saponi vengono fabbricati a partire da grassi, siano essi di origine vegetale (olio doliva, olio di colza, olio di cocco, olio di palma), sia di origine animale (sego). Vengono prodotti tramite una biosintesi chimica tra il grasso e la soda caustica. Il sapone cos ottenuto composto soltanto da sostanze con un alto grado di biodegradabilit. Una criticit dei saponi , per, la loro tossicit sugli organismi acquatici, in quanto il sapone va a modificare il pH dell'acqua con cui entra in contatto.ACQUE SAPONATE

DETERGENTI SINTETICII detergenti sisntetici sono una risorsa che deriva dalla raffinazione del petrolio, materia prima non rinnovabile, che pone un forte accento sul rischio ambientale che comporta. Questo tipo di detergente viene prodotto attraverso la sintesi chimica del petrolio. Lunica sostanza presente effettivamente utile come detergente sono i tensioattivi. Il resto sono regolatori di aspetto o di profumo spesso molto inquinanti.

B&B focus ACQ

B&B focus SO

!336 m

a ors ata risprec s

contaminata

SOSTANZE 336 m

PRESENTI Acqua

Detergenti sintetici Detergenti naturali

DETERGENTI NATURALII detergenti naturali sono derivati da oli vegetali o dalle patate attraverso una biosintesi chimica, il detergente poi composto da tensioattivi naturali e oli essenziali. Tutti i prodotti naturali possono derivare da coltivazioni biologiche.

Solventi chimici Saponi

SOLVENTI CHIMICII solventi chimici sono: amuchina, candeggina e ipoclorito, vengono prodotti attraverso una biosintesi chimica e sono essenzialmente dei disinfettanti. La maggior parte di essi ha la criticit di essere tossico per luomo.

SITUAZIONE ATTUALEPETROLIO

!

a rim ile a povab i ter n ma n rin o n

a DETERGENTE ACQUE all ilit nte dab SINTETICO iste ra SAPONATE se resodeg pre s i o b s

!

!

sintesi chimica

tensioattivi idrocarburici

B&B rilievo olistico DETERGENTI

39

rilievo olistico DETERGENTI

B&B

!

a ors ris no cale lo

!

on erc int to ica men ist a logquin in

tin

en

tal

e ma e pri bil ia va terrinno ma n no

PETROLIO

!

DETERGENTI SINTETICISOSTANZE PRESENTI Tensioattivi sintetici Addensanti (Sale) Additivi Antiridepositanti Coloranti Conservanti Fragranza Opacizzanti

sintesi chimica

!

io ch nt rismbie a

ale

parte detergente

! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! !

pro

do

d tti

is

int

es

i

parte non detergente

Profumo Regolatori di schiuma Sequestranti Stabilizzanti Viscosizzanti

CM ti o ila ss i rbo rgen ca e oli all p ti o tan eni irri g si ero inte nc s ca di i tti es do int pro ti di s si t e do int pro i di s ott d pro i n lico si TA ED

C

inquinante organico persistente

!olio di cocco

no

ri

sa sor

loc

alee ion az ltiv gica coiolo b ma pri e l

!!olio di mais

r VEGETALI mateovabi n rin

ia

!

DETERGENTI NATURALISOSTANZE PRESENTI Tensioattivi naturali Oli essenziali ...

biosintesi chimica

! !

da

lt co

iva

zio

n

io eb

log

ica

!patata

-candeggina -amuchina -ipoclorito

SOLVENTI CHIMICISOSTANZE PRESENTI

biosintesi chimica

3-7%

Ipoclorito di sodio Acqua ...

!

irri

tan

te

o ,c

rro

siv

o

!

!

B&B rilievo olistico DETERGENTI

olio doliva

!olio di colzar no iso rsa l le oca

!

ne zio iva a? olt logic c io b

GRASSI

!

ma pri ia le ter vabi ma no rin

SAPONI (pH 9.0 - 10.5)SOSTANZE PRESENTI Carbossilati di sodio Glicerina Acqua Additivi

!olio di cocco

!olio di palma

n

iso or

rsa

loc

ale

biosintesi chimica, H SODA CAUSTICA rrosiva il p a o dific c o m

!

! ! ! !

ten

a sio

ttiv

ia

nio

i nic

na

tur

ali

!sego animale

40

B&BDETERGENTI SINTETICI0 10 20 30 40 50

BIODEGRADABILIT 60%

biodegradabilit aerobica totale

biodegradabilit aerobica primaria

80%

NO

rilievo olistico BIODEGRADABILIT DETERGENTI

biodegradabilit aerobica totale: 60% biodegradabilit aerobica primaria: 80% biodegradabilit anaerobica: NO tossicit sugli organismi acquatici: SI

TENSIOATTIVO parte idrola biodegradazione parte lipola

DETERGENTI NATURALI

0

10

20

30

40

50

BIODEGRADABILITbiodegradabilit aerobica totale: 100% biodegradabilit aerobica primaria: 100% biodegradabilit anaerobica: SI tossicit sugli organismi acquatici: NO

SIB&B rilievo olistico BIODEGRADABILIT DETERGENTI

SOLVENTI CHIMICI

0

10

20

30

40

50

BIODEGRADABILITbiodegradabilit aerobica totale: 100% biodegradabilit aerobica primaria: 100% biodegradabilit anaerobica: SI tossicit sugli organismi acquatici: SI (eutrozzazione) !

NO

ADDITIVIagenti anticalcare conservanti coloranti profumi agenti supergrassi (oli) agenti idratanti (miele) abrasivi oli essenziali ingredienti antisettici

! ! !SAPONI

0

10

20

30

40

50

BIODEGRADABILITbiodegradabilit aerobica totale: 100% biodegradabilit aerobica primaria: 100% biodegradabilit anaerobica: SI tossicit sugli organismi acquatici: SI (modica del pH) !

SI(senza additivi)

! ! !

41

rilievo olistico

2.5 | ATTIVIT, AMBIENTI E RELAZIONIAll'interno di questo schema viene mostrata la struttura del funzionamento del B&B. Lo scopo - ospitare - posto in centro e da esso si diramano tutte le attivit necessariamente correlate. Il lavarsi un'attivit che viene svolta nel bagno e coinvolge il gabinetto, il boiler, la doccia, il lavandino e il bidet. Il lavandino ha molteplici utilizzi: lavarsi le mani, lavarsi a pezzi, lavarsi i denti, struccarsi e rasarsi. Per rifornire di acqua calda tutti i sanitari che ne necessitano viene usato il boiler. L'attivit di dormire viene svolta soltanto nelle camere da letto, con l'interazione con la sala comune per il riscaldamento. La necessit principale quella di sdraiarsi in condizioni confortevoli e, inoltre, come in tutti gli altri ambienti, posta un'adeguata illuminazione. B&B rilievo olistico ATTIVIT, AMBIENTI E RELAZIONI Lavare, inteso come lavare indumenti e biancheria, costituito da un flusso di azioni che generano a loro volta una serie di necessit. Riporre da sporco lavare asciugare riporre da pulito. Lo sporco viene riposto all'interno di apposite ceste prima di essere lavato in lavatrice. Questa trasformazione avviene nel bagno. Il bucato bagnato steso ad asciugare sui fili in giardino e poi riposto negli armadi all'interno delle varie camere. Ci sono tre ambienti adibiti allo svago: la sala comune, la sala di registrazione e la sala prove. Nel primo possibile guarda la televisione, ascoltare la musica, leggere e utilizzare il computer. Nelle altre due sale l'attivit principale la musi-

ca. Nella sala prove si suona e in quella di registrazione si registrano i pezzi. L'azione del coltivare strettamente correlata con quella del conservare il cibo, preparare il cibo, cuocere il cibo e mangiare. Per assolvere alla coltivazione bisogna seguire un flusso di azioni: seminare o trapiantare, innaffiare, attendere la maturazione e raccogliere. Per poter svolgere queste attivit sono necessari degli attrezzi, i sostegni per le piante e ceste e sacchi. A monte della preparazione del cibo, vi la conservazione. Le ceste che arrivano dall'orto (ma anche il cibo acquistato), vengono riposti nel frigorifero o nella dispensa. La preparazione del cibo avviene all'interno della cucina e consiste in: pulire il cibo e cuocere il cibo. La prima azione viene svolta con l'ausilio del lavandino, mentre per cucinare si utilizza il fornello o la griglia. Successivamente il cibo viene portato in tavola per poter svolgere l'azione principale: mangiare. Il pasto viene servito a tavola tramite pentole e vassoi. Per poter svolgere adeguatamente l'azione di mangiare occorre una situazione di comfort, ci si ottiene tramite le sedie e il tavolo. Sono necessari anche posate e piatti e tovaglioli al fine di completare al meglio questa attivit. Alla conclusione del pasto occorre lavare i piatti che sono stati utilizzati. Azione che si svolge in cucina, gettando gli avanzi nella spazzatura e poi lavando le stoviglie nel lavandino.

42

attivit strumenti tutti gli ambienti studio di registrazione campo giardino cucina sala comune bagno camereRACCOGLIERE sostegni CONSERVARE IL CIBO ceste sacchi LAVARSI COLTIVARE frigorifero PULIRE IL CIBO dispensa bagnodoccia

B&B

rilievo olistico ATTIVIT, AMBIENTI E RELAZIONIINNAFFIARE MATURARE RISCALDARE LACQUALAVARSI I DENTI

SEMINARE TRAPIANTARE

bidetattrezzi campo

SCIACQUARSI

WC

boiler

STRUCCARSI RASARSI

SDRAIARSI

lavandinocamere

RISCALDAREletto

sala comune

stufalavandino cucina CUOCERE IL CIBO fornelli forno PREPARARE IL CIBO DORMIREILLUMINARE

lampadari

tutti gli ambienti griglia giardino

B&B OSPITARELAVARE

PORTARE IL CIBO IN TAVOLA cucina

pentole vassoi MANGIARE tavolo sedie

contenitore sporco bagno

LAVARE

lavatricecamere

SEDERSI piatti posate tovaglioli PORTARE IL CIBO IN BOCCA PULIRSI immondizia cucina lavandino scolapiatti sala comune

stendinoarmadiogiardino ASCIUGARE

SVAGOLAVARE I PIATTI saletta registrazione

libri

strumenti musicali

RIPORRE da pulito

TV

computer

LEGGERE

SUONARE

GUARDARE UN FILM

NAVIGARE IN INTERNET

43

B&B rilievo olistico ATTIVIT, AMBIENTI E RELAZIONI

RIPORRE da sporco

rilievo olistico

2.6 | SALA COMUNENella sala comune importante avere come elemento di base il comfort. Per ottenerlo la sala deve essere correttamente illuminata e riscaldata. Nel nostro stato attuale abbiamo evidenziato come lilluminazione non sia completamente ad opera di lampadine a risparmio energetico, cosa che porta a un consumo maggiore di energia (200 kWh). Il riscaldamento a carico di una stufa a legna che consuma circa 12 t di materiale allanno, proveniente da una foresta privata a 12-15 km dal B&B. Loutput derivante composto da calore disperso, dovuto ai problemi di isolamento termico, da fumo, da anidride carbonica e da cenere. Questultima viene in parte utilizzata per la concimazione del campo e in parte buttata tra i rifiuti non riciclabili.Un momento > di relax nella sala comune del B&B.

Le attivit: allinterno della sala comune viene data la possibilit di svolgere svariate attivit, alcune delle quali hanno un consumo di energia elettrica proveniente dalla rete. Lapparecchio che richiede pi risorse la televisone, che ha un consumo di 100 kWh allanno, anche lo stereo ha una richiesta energetica alta, 35 kWh, e infine c il computer, che consuma 20 kWh allanno. Da non dimenticare la stamapante, la quale, oltre a un bisogno di 10 kWh/a, ha anche un output di cartucce esaurite da dismettere nei rifiuti speciali. Nessuna di queste apparecchiature a basso consumo energetico. Allinterno del B&B presente anche una zona in cui presente una cucina che per non viene utilizzata. In questo luogo, lunica risorsa utilizzata lenergia elettrica per lilluminazione della stanza.

44

B&B rilievo olistico SALA COMUNE

B&B

rilievo olistico SALA COMUNE

AMBIENTE

INPUTRETE ELETTRICAa rgi i ne bil de ova nti rinn fo on n

SALA COMUNEILLUMINAZIONE

OUTPUT

!365 kWh/a

EDIFICIO

CALORE DISPERSO

ENERGIA

ILLUMINAZIONE

200 kWh/a

3

!

e din tico pa rge lamene e utt io n t rm no rispa a

BOSCO PRIVATO

RISCALDAMENTOCALORE DISPERSO FUMO

LEGNA DA ARDEREStoccaggio 12 - 15 km

STUFA

!EMISSIONI CENERE

ia e cc lut na sa mier la p e te ors za risutiliz riCAMPO

12 t/aneutre 360 kg/a

!

SVAGOENERGIACOMPUTER

!20 kWh/a ENERGIA

i um ns i colevat e

STAMAPNTE

CARTUCCE DELLA STAMPANTE

RIFIUTI NON DIFFERENZIATI

10 kWh/a ENERGIAum ns i colevat e iSTEREO

48/a

!35 kWh/a ENERGIA

!100 kWh/a

i um ns i colevat e

TELEVISIONE

45

B&B rilievo olistico SALA COMUNE

!

sto e co cial so

rilievo olistico SALA COMUNE 2INPUTRETE ELETTRICAa rgi i ne bil de ova nti rinn fo on n

B&B

AMBIENTE

SALA COMUNE 2ILLUMINAZIONE

OUTPUT

!200 kWh/a

ENERGIA

ILLUMINAZIONE

3ACQUEDOTTO PRIVATO200 kWh/a

!

e din tico pa rge lamene e utt io n t rm no rispa a

EDIFICIO

CALORE DISPERSO

IMPIANTO DI DEPURAZIONE

100%ACQUA POTABILE

PULIRE IL CIBOLAVANDINOACQUE GRIGIE FOGNA

! !e ors te ris reca sp

sto e co cial so

ENERGIA

CUOCERE IL CIBOFORNO E FORNELLI

CALORE DISPERSO

!BOMBOLE VUOTE

ta rdi re pei calo d li cia si pe lo i s ico ltiti iut pesrere sma rif on es tro n evonoecocend in un

BOMBOLE

!B&B rilievo olistico SALA COMUNE E CAMERE

ECOCENTRO

2.7 | CAMERENel B&B le camere sono pensate principalmente come luogo per dormire. Al loro interno non vi altro che una serie di letti, qualche mensola e le luci necessarie ad illumanare l'ambiente. Ci sono 3 camere, divise in ambienti atti ad accogliere 3 o 4 persone, e una camerata da 10 posti. Considerato lavvicendamento degli ospiti, le lenzuola ven-

gono cambiate mediamente una volta al giorno, ma soltanto durante il periodo di maggiore affluenza. Dopo essere state cambiate, le lenzuola, vengono in parte inviate ad unazienda che si occupa di affitto di biancheria e in parte lavate con la lavatrice presente nella struttura. Il consumo energetico in questi ambienti pari a 20 kWh allanno per la lavatrice e 500 kWh allanno per lilluminazione.

46

B&BINPUTRETE ELETTRICAia erg ili en ab i d innov t fon n r no

CAMERA DA LETTOILLUMINAZIONE

rilievo olistico CAMEREOUTPUTEDIFICIO CALORE DISPERSO

!500 kWh/a

!

ta rdi re pei calo d

ENERGIA

ILLUMINAZIONE

3FORNITORE PRIVATO

!

e din tico pa rge lamene e utt io n t rm no rispa aFORNITORE PRIVATO

500 kWh/a

60 %LAVATRICE LENZUOLA PULITE

DORMIRELENZUOLA SPORCHE

60 %LAVATRICE

LETTO

320 kWh/a 43.200 l/a 3 al giorno 3 al giorno

40 %

40 %

INPUTRETE ELETTRICAia erg ili en vab ti d inno fon n r no

CAMERA DA LETTOILLUMINAZIONE

OUTPUTEDIFICIO CALORE DISPERSO

!500 kWh/a

!

ta rdi re pei calo d

ENERGIA

ILLUMINAZIONE

5FORNITORE PRIVATO

!

500 kWh/a

FORNITORE PRIVATO

60 %LAVATRICE LENZUOLA PULITE

DORMIRELENZUOLA SPORCHE

60 %LAVATRICE

LETTO

1020 kWh/a 43.200 l/a 10 al giorno 10 al giorno

40 %

40 %

B&B rilievo olistico CAMERE

e din tico pa rge lamene e utt io n t rm no rispa a

47

rilievo olistico

2.8 | BAGNI INTERNIAll'interno del B&B possiamo trovare 2 bagni interni. Ognuno dotato di gabinetto, bidet, lavandino e doccia. Nel bagno situato allinterno della casa principale sono presenti anche 2 lavatrici. Questi elettrodomestici consumano circa 840 kWh annui e 86400 l di acqua proveniente dallacquedotto, che non avrebbe necessit di essere potabile. Il consumo di acqua, per entrambi i bagni, di 241000 l ogni anno. Questi sono distribuiti in: 14600 litri per lo scarico dei gabinetti, 30000 per i bidet, 30000 per i lavandini e 80000 per le docce.Lacqua che deve essere scaldata passa attraverso 2 boiler elettrici che consumano ogni anno 2600 kWh. Tutta lacqua, indipendentemente dalla temperatura e dalla provenienza, confluisce nelle fogne.Uno dei 2 bagni > interni. In primo piano il boiler.

Per lilluminazione vengono utilizzate 4 lampadine, per un consumo complessivo di 250 kWh allanno.

48

B&B rilievo olistico BAGNI INTERNI

B&BINPUTRETE ELETTRICAia erg ili en vab ti d inno fon n r no

rilievo olistico BAGNI INTERNIBAGNI INTERNIILLUMINAZIONEe din tico pa rge lam ne te io e ut n t rm no rispa a

2OUTPUTAMBIENTE

!3690 kWh/a

ENERGIA

ILLUMINAZIONE

4ACQUEDOTTO PRIVATO250 kWh/a

!

EDIFICIO

CALORE

!GABINETTO

ta rdi re pei calo d

241 m/aACQUA POTABILE

!14,6 m/a

n no ilit ria tab ssa poece n

WC

ACQUE NERE

214,6 m/a

!

e ep os te nn en da mbi la

r

IGIENE PERSONALEBIDET ENERGIA ACQUA POTABILE

IMPIANTO DI DEPURAZIONE

!30 m/a

sto e co cial so

2ACQUE GRIGIE

FOGNA

2600 kWh/a

BOILER LAVANDINO

2

ACQUA CALDA

30 m/a

2140 m/aDOCCIA

!

e te ors za ris utiliz in

80 m/a

2

LAVAREACQUA POTABILE

!86,4 m/aENERGIA

ilit ssa tab ce po n ne o n

riaLAVATRICE ACQUE GRIGIE

286400 l/a

!

e te ors za ris utiliz in

840 kWh/a

49

B&B rilievo olistico BAGNI INTERNI

87,6 m/a

rilievo olistico

2.9 | BAGNI ESTERNIAllesterno della casa principale si trovano due bagni esterni, ognuno dei quali organizzato con 2 lampadine per garantire lilluminazione (per un consumo totale di 250 kWh ogni anno), un gabinetto, un lavandino e una doccia. Al gabinetto arriva solo acqua fredda proveniente dallacquedotto del comune, lo scarico consuma complessivamente 14600 l di acqua ogni anno. Per il lavandino e la doccia parte dellacqua viene scaldata attraverso 2 boiler elettrici che consumano 2600 kWh/a. I lavandini hanno un bisogno annuo di 30000 l di acqua, mentre la doccia di 80000. Tutti gli scarichi confluiscono nelle fogne.Immagini dei > bagni esterni.

50

B&B rilievo olistico BAGNI ESTERNI

B&B

rilievo olistico BAGNI ESTERNI

INPUTRETE ELETTRICAia erg ili en vab ti d inno fon n r no

BAGNI ESTERNIILLUMINAZIONE

2OUTPUTAMBIENTE

!2850 kWh/a

ENERGIA

ILLUMINAZIONE

4ACQUEDOTTO PRIVATO250 kWh/a

!

e din tico pa ge am er e l io en utt n t rm no rispa a

EDIFICIO

CALORE

!GABINETTO

ta rdi re pei calo d

124,6 m/aACQUA POTABILE

!14,6 m/a

no ilit ria tab sa poeces n

n

WC

ACQUE NERE

214,6 m/a

!

e n os ie nn mb daer la p

te

IGIENE PERSONALE

IMPIANTO DI DEPURAZIONE

!ENERGIA ACQUA POTABILE2600 kWh/aBOILER LAVANDINO FOGNA

sto e co cial so

30 m/a

2DOCCIA

ACQUE GRIGIE

ACQUA CALDA80 m/a

110 m/a

287,6 m/a

B&B rilievo olistico BAGNI ESTERNI

2

!

e te ors za ris utiliz in

51

rilievo olistico

2.10 | SALA PROVELa sala prove non viene usata molto di frequente, ma ha comunuqe un alto consumo di energia dovuto alla particolare strumentazione che si trova allinterno: 3 microfoni (2 kWh/a), 2 chitarre (5 kWh/a), 1 mixer audio (15 kWh/a), 3 casse (20 kWh/a) e due tastiere (10 kWh/a). Tra i consumi bisogna anche includere il costo dellilluminazione (200 kWh/a) e del riscaldamento, che anche in questo locale viene effettuato tramite una stufa a legna che consuma 5 tonnellate di legna lanno. Gli unici output che si possono notare, in questo caso, sono quelli di calore dovuti alla strumentazione e quelli di calore, fumo, andidride carbonica e cenere a causa della stufa. La cenere viene raccolMusicisti > che suonano durante una sessione di prove.

ta periodicamente e destinata alla concimazione dellorto.

B&B rilievo olistico SALA PROVE

52

B&BINPUTRETE ELETTRICAa rgi i ne bil de nova ti fon n rin no

rilievo olistico SALA PROVESALA PROVEOUTPUT

EDIFICIO

CALORE DISPERSO

!252 kWh/a

SUONAREENERGIAMICROFONI

3ENERGIA2 kWh/aSTRUMENTI

#ENERGIA5 kWh/aMIXER AUDIO CALORE DISPERSO

1ENERGIA15 kWh/aCASSE AUDIO CALORE DISPERSO

3ENERGIA20 kWh/aTASTIERE

210 kWh/a

ILLUMINAREENERGIAILLUMINAZIONE

3BOSCO PRIVATO

!

e din tico pa ge am er e l io en utt n t rm no rispa a

CAMPO

200 kWh/a

RISCALDARELEGNA DA ARDERE12 - 15 km 5 t/a StoccaggioSTUFA

CALORE DISPERSO CENERE

EMISSIONI

150 kg/a FUMO

!

ia e cc lut na sa mier la p

AMBIENTE

B&B rilievo olistico SALA PROVE

!

e te ors za risutiliz ri

53

rilievo olistico

2.11 | STUDIO DI REGISTRAZIONELa sala di registrazione non viene usata molto di frequente e allinterno si svolgono due attivit principali: suonare e registrare. In questo spazio, come in tutti gli altri, necessario creare una condizione di accoglienza. Per il riscaldamento c una stufa a legna che consuma circa 5 t di materiale allanno, metre per lilluminazione vengono usate delle lampadine che spendono 200 kWh lanno, anche perch non sempre si tratta di lampadine a risparmio energetico. Suonare: la strumentazione che occorre per suonare composta da 3 microfoni che consumano 2 kWh lanno, 2 chitarre 5kWh, un mixer audio 15 kWh, 4 casse 30 kWh e 1 tastiera 5 kWh.Alcune delle > strumentazioni presenti nello studio di registrazione.

Registrare: in questo ambito invece vengono utilizzati un computer con un consumo di 20 kWh, 4 monitor video 100 kWh e una televisione che consuma 100 kWh lanno.

54

B&B rilievo olistico STUDIO DI REGISTRAZIONE

INPUTRETE ELETTRICAia erg ili en vab ti d inno fon n r no

STUDIO DI REGISTRAZIONESUONARE

OUTPUTEDIFICIO CALORE DISPERSO

B&B

!477 kWh/a

rilievo olistico STUDIO DI REGISTRAZIONE

ENERGIA

MICROFONI

3ENERGIA2 kWh/aSTRUMENTI

#ENERGIA5 kWh/aMIXER AUDIO CALORE DISPERSO

115 kWh/a

ENERGIA

CASSE AUDIO

CALORE DISPERSO

430 kWh/a

ENERGIA

TASTIERE

15 kWh/a

REGISTRAREENERGIAiCOMPUTER CALORE DISPERSO

!20 kWh/a

um ns i colevat e

ENERGIA

100 kWh/a

ENERGIA

!100 kWh/a

i um ns i colevat e

TELEVISIONE

ILLUMINAREENERGIAILLUMINAZIONE

3BOSCO PRIVATO

!

e din tico pa rge lamene e utt io n t rm no rispa a

CAMPO

200 kWh/a

RISCALDARELEGNA DA ARDERE12 - 15 kmSTUFA

CALORE DISPERSO CENERE

EMISSIONI

150 kg/a FUMO

!!

e te ors za risutiliz ri

5 t/a

ia e cc lut na sa mier la p

AMBIENTE

B&B rilievo olistico STUDIO DI REGISTRAZIONE

!

i um ns i colevat e

MONITOR

4

55

rilievo olistico

2.12 | ORTOLorto lambiente dove vengono prodotte le principali verdure che sono consumate allinterno del B&B. Ha un'estensione di 200 m2 ed situato nelle immediate vicinanze dell'edificio principale. Le attivit che vengono svolte possono essere schematizzate con un flusso: aratura semina concimazione irrigazione raccolta

ti dalla combustione del legno utilizzato dalle stufe per riscaldare gli interni.

1.12.4 | IRRIGAZIONELirrigazione avviene attraveso canali, detti beudi, che trasportano lacqua dei torrenti e quella pluviale. I canali vanno in secca durante la stagione calda e, quando non sono utilizzabili, vengono sostituiti attraverso l'utilizzo di cantabrune e girandole che forniscono un totale di circa 2500 l dacqua lanno.

1.12.1 | ARATURALaratura viene effettuata da un bracciante esterno che utilizza una motozappa. Per questo servizio viene pagato 20 lanno. La motozappa consuma circa 5 l di carburante e produce 12 kg di emissioni di anidride carbonica ogni anno.

1.12.5 | RACCOLTAla raccolta viene svolta da uno dei gestori del B&B oppure da chi ha necessit dei prodotti dellorto. Vengono utilizzati 2 cestini riusabili. Non tutte le piante possono essere raccolte, l1% dei prodotti di solito marcio e viene lasciato sul campo per contribuire alla pacciamatura e alla concimazione, senza contare che le piante sono annuali e vanno sostituite. I prodotti che si ottengono dal campo sono: 90 kg di zucchine, 20 kg di insalata, 40 kg di patate, 15 kg di cavolfiore, 5 kg di sedano, 30 kg di spinaci, 105 kg di pomodori, 35 kg tra peperoni e melanzane, 5 kg di finocchio e 30 kg di verza.

1.12.2 | SEMINALa semina viene effettuata personalmente dai gestori del B&B. Si distingue in semina vera e propria e interramento di piantine comprate gi germogliate. Ogni anno vengono comprate 20 confezioni di semi e 200 vasetti di piantine. In questa fase troviamo un output di 200 vasetti che vengono gettati tra i rifiuti non differenziati.

B&B rilievo olistico ORTO

1.12.3 | CONCIMAZIONELa concimazione avviene utilizzando circa 1000 kg di letame proveniente da un allevamento di mucche in prossimit del B&B e circa 500 kg di cenere prodot-

56

PRODUZIONE BIOLOGICA

!campo200 m

B&B

INPUT

ORTO

OUTPUT

rilievo olistico ORTO

Bracciante

ARATURACARBURANTE EMISSIONI

1OIL

Motozappa 5 l/a 12 kg/a

!

ia cc le na nta mimbie aRIFIUTI NON DIFFERENZIATI

Contadino

SEMI

SEMINACASSETTE E VASETTI

!e ors te ris reca sp

sto e co cial so

120/a PIANTE IN VASETTI CASSETTE

200STUFA

!

200/a

6CENERE ALLEVAMENTO

CONCIMAZIONEe ion az ltiv ica coiolog b

500 kg/aLETAME

!

1000 kg/aACQUEDOTTO PRIVATO

IRRIGAZIONEACQUA POTABILE

100%

!2500 l/a

ile tab ria po sa ua eces q acon n n

RACCOLTACASSETTE E VASETTI

50 piante PRODOTTI MARCI

1

2/a

30 kg (1%)

PRODOTTIZUCCHINE INSALATA PATATE CAVOLFIORE SEDANO SPINACI POMODORI PEPERONI E MELANZANE FINOCCHIO VERZA

90 kg

20 kg

40 kg

15 kg

5 kg

30 kg

105 kg

35 kg

5 kg

30 kg

B&B rilievo olistico ORTO

Addetto raccolta

CESTINI

57

GEN POMODORITOMATO

FEB

MAR

APR

MAG

GIU

LUG LUG

AGO

SET

OTT OTT

NOV

DIC

105 kg MAG

PEPERONIPEPPER

18 kg

SET

COURGETTES

ZUCCHINE

90 kg

MAG

SET

CAROTECARROTS

# kg

MAG

SET

INSALATESALADS

20 kg

MAG

SET

BASILICOBASIL

# kg

MAG

SET

PREZZEMOLOPARSLEY

# kg FEB

MAG

SET

CAVOLOCABBAGE

15 kg

MAG

OTT

NOV

CAVOLO NEROBLACK CABBAGE

# kg

APR

NOV

VERZAVERZ

30 kg

MAG

OTT

MELANZANEEGGPLANT

17 kg

GIU

SET

B&B rilievo olistico STAGIONALIT COLTIVAZIONI

POTATOES

PATATE

40 kg

LUG

SET

SEDANOSEDANO

5 kg

APR

LUG

SPINACISPINACH

30 kg

FEB

APR

FINOCCHI

FENNEL

5 kg

GIU

OTT

CIPOLLE

ONIONS

# kg

GIU

LUG

MUSHROOMS

FUNGHI

50 kg GEN FEB MAR APR MAG GIU LUG AGO

SET SET

OTT OTT NOV DIC

Stagionalit coltivazioniIn questo schema sono elencate le principali coltivazioni che si effettuano nell'orto in ripartite in base alla stagione di semina e raccolta.

58

B&B

rilievo olistico STAGIONALIT COLTIVAZIONI

59

B&B rilievo olistico STAGIONALIT COLTIVAZIONI

rilievo olistico

2.13 | LA CUCINA PRINCIPALELa cucina uno dei luoghi dove si possono osservare il maggior numero di trasformazioni e di utilizzo di risorse. Questo rende la sua analisi estremamente interessante. Le risorse principali sono il cibo, lacqua, la legna da ardere e lenergia. Tutti questi elementi vengono utilizzati per la conservazione, la preparazione e la consumazione dei pasti. Per organizzare la nostra analisi ci siamo serviti di un una ripartizione del sistema basata su un flusso di azioni: conservare il cibo pulire il cibo cuocere il cibo mangiare lavare i piattiImmagini della > cucina principale durante la preparazione del pranzo.

60

B&B rilievo olistico CUCINA PRINCIPALE

!

ne zio ela a r rio ti un vu ica ss rito do ist ne l ter hi og co ecella l r sp lti pi d O2 ca mo tem i C sti i d ogi ai ion a l ss te all i em vu do

PRODUZIONEcampo200 m

Parco Naturale Regionale dell'Aveto

!

B&B

!

GDO44%

PRODUZIONE BIOLOGICA

!PRODOTTI DELLORTO

rilievo olistico CUCINA PRINCIPALE!

25%

2m/a

31%

!

CONSUMABILI to SPESA rto za po niz as orga tr is d

FUNGHI

700 kg/a

400 kg/a

500 kg/a

IMPIANTO DI DEPURAZIONE

INPUTRETE ELETTRICAa rgi i ne bil de ova nti rinn fo on n

CUCINA PRINCIPALECONSERVARE IL CIBO

!OUTPUT

sto e co cial so

!820 kWh/aACQUEDOTTO PRIVATO

EDIFICIO FREDDO

CALORE

!e on rsi pe re disi calo d

e on rsi pe re disi calo d

ENERGIA

FRIGORIFERO

500 kWh/a

!PULIRE IL CIBO

di ta rdi ti peutrien n

CALORE

FOGNA

8500 l/aACQUA POTABILE

!ACQUE GRIGIE

LAVANDINO

!2000 l/aACQUA POTABILE ENERGIA

e ors te ris reca sp

2000 l/a

CUOCERE IL CIBOFORNO E FORNELLI

CALORE DISPERSO

ACQUA DI COTTURA

2000 l/a

1000 kWh/a BOMBOLE10kg

!BOMBOLE VUOTE

e ors te ris reca sp

10 (100 kg/a)ENERGIA BOSCO PRIVATO

MANGIAREILLUMINAZIONE

!10/ae din tico pa rge lam ne ttemio e u nt r CALORE no rispa DISPERSO a

1500 l/a li cia si pe lo entro ti s ico coc fiun perin un e ri o ltire n a smad

ECOCENTRO

!CENERE

220 kWh/a LEGNA DA ARDERE 12 - 15 km 14 t/a

3STUFA

!

EMISSIONI

420 kg/a FUMO

!!

e te ors za risutiliz ri ia e cc lut na sa mier la p

ACQUA POTABILE

GUANTI DI GOMMA

LAVARE I PIATTILAVANDINO

neutreGUANTI DI GOMMA ACQUE GRIGIE

!4500 l/aDETERSIVO

18/a SPUGNE

18/a SPUGNE

4500 l/a FLACONI VUOTI

!12 l/a18/aRIFIUTI NON DIFFERENZIATI RACCOLTA CARTA

SCARTIRACCOLTA PLASTICA RACCOLTA VETRO

18/aRACCOLTA ORGANICO

1 kg/a

!1000 kg/a 50 kg/a 50 kg/a 200 kg/a 0 kg/a

e ors te ris reca sp

B&B rilievo olistico CUCINA PRINCIPALE

sto e co cial so

61

rilievo olistico

2.13.1 | LA CONSERVAZIONE DEL CIBOQuesta fase del processo contraddistinta dallutilizzo di ambienti particolarmente adatti alla conservazione delle caratteristiche fisiche e organolettiche del cibo. Gli ambienti utilizzati sono due: il frigorifero, che serve per conservare i cibi pi immediatamente deperibili in ambiente refrigerato, e la dispensa, in cui vengono accumulati a temperatura ambiente i cibi a lunga conservazione. Il principio di funzionamento del frigorifero consiste nel rallentare la crescita dei batteri responsabili del deperimento del cibo, attraverso uno scambio di calore tra lambiente interno e quello esterno. Perch questo avvenga il frigorifero devessere posizionato in un posto ben ventilato e lontano dalle fonti di calore. La distanza dal muro, inoltre, deve essere calcolata per lasciare spazio sufficiente al ricambio daria. Nello stato attuale del B&B il frigorifero posto sul lato ovest della cucina, ad una distanza sufficiente dal forno e ben distanziato rispetto alla parete. Il consumo di elettricit corrisponde a 500 kWh allanno. Il frigorifero fornisce un output di calore ed uno di freddo. Il calore quello emanato nellambiente esterno attraverso la serpentina di raffreddamento e il compressore, posti sul retro dellapparecchio. Il freddo, invece, corrisponde allaria fredda in uscita dal frigorifero durante lapertura della porta. Un problema di questo metodo che la lunga conservazione pu causare una perdita dei nutrienti.

Gli alimenti che vengono consumati allinterno della struttura sono 400 kg di ortaggi provenienti dallorto di propriet, 700 kg di altri cibi, acquistati in supermercati, e 500 kg di funghi, raccolti nei boschi adiacenti al B&B. Per quanto riguarda gli acquisti presso il circuito della Grande Distribuzione Organizzata (GDO), si pu notare come ci siano diverse criticit: la mancanza di relazione con il territorio, lemissione di CO2 nel trasporto e gli sprechi dovuti ai tempi della logistica. Senza contare il fatto che allinterno del B&B sia abituale che gli ospiti collaborino allacquisto dei prodotti alimentari, rendendo cos lafflusso incostante e disorganizzato e con poco controllo della qualit.

2.13.2 | LA PULIZIA DEL CIBOQuesta operazione si effettua nel lavandino con un input di acqua (4500 l/a) proveniente dallacquedotto pubblico. Loutput presente sono le acque grigie che per si trasformano in una risorsa sprecata, in quanto non vengono in alcun modo riutilizzate o recuperate.

B&B rilievo olistico CUCINA PRINCIPALE

2.13.3 | LA COTTURA DEL CIBOLa cottura del cibo avviene attraverso lutilizzo del forno e dei fornelli. Il forno elettrico e ha un consumo di 65 kWh lanno, i fornelli invece sono a gas, alimentati tramite bombole acquistate da un fornitore nelle vicinaze. Vengono consumate 7 bombole da 70 kg di gas allanno, le bombole vuote vengono poi riportate all'azienda d'origine. Nella cottura dei cibi vera e propria si ha un consumo di acqua di 1500 l allanno e quindi

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rilievo olistico

un output di 1200 l, dovuto al consumo dellacqua da parte del cibo e dallevaporazione durante la cottura. Non sono questi gli unici output, ne possiamo trovare molteplici a seconda del metodo di cottura.

acqua saponata che va ad aggiungersi al resto dellacqua grigia nella fogna pubblica.

2.13.6 | SCARTIGli scarti derivanti dal trasporto, dalla preparazione e dal consumo del cibo vengono raccolti in apposite ceste. Tutti questi processi conducono allaccumulo di circa 50 kg di carta, 50 kg di plastica, 200 kg di vetro e oltre 1000 kg di rifiuti misti. Carta, plastica e vetro sono raccolti separatamente e destinati al riciclo. Lumido, invece, viene ammassato ai rifiuti non differenziabili e finisce dunque in discarica, insieme a stoviglie di plastica, stracci sporchi, penne, CD Rom, mozziconi di sigarette, lampadine e altri scarti.

2.13.4 | MANGIAREPer poter assolvere a questa attivit necessaria una condizione di comfort. Questa si ottiene attraverso una corretta illuminazione e un corretto riscaldamento dellambiente. Per lilluminazione vengono consumati 200 kWh allanno attraverso lampadine che non sempre sono a risparmio energetico. Il riscaldamento, invece, avviene tramite stufe a legna. La materia prima raccolta in un bosco situato a circa 15 km dal B&B, per un totale di 14 tonnellate lanno. Viene stoccata nella sala comune e portata alla stufa nel momento del bisogno. Lambiente che contraddistingue la cucina caratterizzato da una dispersione di calore dovuta alla particolare struttura delledificio, delle emissioni di CO2 dovute alla stufa e 420 kg di cenere, attualmente riusati come fertilizzante per lorto.

< La tavola apparecchiata per il pranzo.

2.13.5 | IL LAVAGGIO DEI PIATTIIl lavaggio delle stoviglie avviene attraverso un input annuale di circa 4500 l di acqua potabile e 12 l di detersivo per piatti. A queste risorse si aggiunge un consumo di circa 18 paia di guanti di gomma e 18 spugne allanno. Il processo si svolge nel lavandino della cucina e comporta un output annuale di 4500 l di

B&B rilievo olistico CUCINA PRINCIPALE

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rilievo olistico

2.14 | LA CUCINA SECONDARIALa cucina secondaria un locale dislocato rispetto alla struttura primaria, dove si possono svolgere tutte le attivit che si possono svolgere nella cucina principale. Lunica differenza che viene usata meno frequentemente, a seconda del numero di ospiti presenti. Anche in questo caso abbiamo organizzato la nostra analisi seguendo un flusso di azioni: conservare il cibo pulire il cibo cuocere il cibo mangiare lavare i piatti

fornelli a gas e un forno elettrico. I fornelli hanno un consumo di 7 bombole da 70 kg di gas lanno, acquistate da un fornitore nelle vicinaze, mentre il forno ha un consumo di 65 kWh/a. Nelleffettiva cottura dei cibi vengono consumati 1500 l dacqua, di cui 1200 vengono sprecati gettandoli nello scarico, mentre la differenza di 300 l dovuta allevaporazione che avviene durante la cottura.

2.14.4 | MANGIARECome abbiamo gi menzionato in precedenza, per poter assolvere a questa attivit, necessaria una condizione di comfort resa possibile dallilluminazione e dal riscaldamento dellambiente. Le lampadine presenti nella cucina secondaria sono in parte a risparmio energetico e in parte a fluorescenza. Per alimentarle sono necessari 100 kWh allanno. Il riscaldamento invece fornito da una stufa che consuma 9 t di legna in un anno e fornisce un output di circa 270 kg di cenere, riutilizzata per concimare lorto.

2.14.1 | LA CONSERVAZIONE DEL CIBOQuesta fase del processo contraddistinta dallutilizzo di ambienti particolarmente adatti alla conservazione delle caratteristiche fisiche e organolettiche del cibo. Ci sono due possibilit di organizzare il cibo, a seconda del grado di deperibilit: il frigorifero, con un consumo di 300 kWh annui, e la dispensa per i cibi che si conservano a temperatura ambiente.

B&B rilievo olistico CUCINA SECONDARIA

2.14.5 | IL LAVAGGIO DEI PIATTIIl lavaggio delle stoviglie avviene attraverso un input annuale di circa 3500 l di acqua potabile e 12 l di detersivo per piatti. A queste risorse si aggiunge un consumo di circa 18 paia di guanti di gomma e 18 spugne allanno. Il processo si svolge nel lavandino della cucina e comporta un output annuale di 3500 l di acqua saponata che va ad aggiungersi al resto dellacqua grigia nella fogna pubblica.

2.14.2 | LA PULIZIA DEL CIBOQuesta operazione si effettua nel lavandino con un input di acqua (2000 l/a) proveniente dallacquedotto pubblico. Loutput in uscita costituito dalle acque grigie che finiscono nella fogna e, dunque, non vengono recuperate.

2.14.3 | LA COTTURA DEL CIBOPer cuocere il cibo sono presenti dei

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!

e ion az rel uti a natorio u ov tic ss ri i d gis ne l ter ch lo co predella s O2 ca lti pi i C sti mo tem i d ogi ai ion la l iss te al em vu do

PRODUZIONEcampo200 m

Parco Naturale Regionale dell'Aveto

!

B&B

!

GDO44%

PRODUZIONE BIOLOGICA

!PRODOTTI DELLORTO

rilievo olistico CUCINA SECONDARIA!

25%

2m/a

31%

!

o ort izz sp an traisorg d

ato

CONSUMABILI SPESA

FUNGHI

700 kg/a

400 kg/a

500 kg/a

IMPIANTO DI DEPURAZIONE

INPUTia RETE ELETTRICA erg ili en vab ti d inno fon n r no

CUCINA PRINCIPALECONSERVARE IL CIBO

!OUTPUT

sto e co cial so

!

EDIFICIO FREDDO

CALORE

820 kWh/aACQUEDOTTO PRIVATOENERGIA

!

ta rdi re pei calo d

FRIGORIFERO

500 kWh/a

!PULIRE IL CIBO

di ta rdi ti peutrien n

CALORE

FOGNA

8500 l/a

!ACQUE GRIGIE

ta rdi re pei calo d

ACQUA POTABILE

LAVANDINO

!2000 l/aACQUA POTABILE ENERGIA

e ors te ris reca sp

2000 l/a

CUOCERE IL CIBOFORNO E FORNELLI

CALORE DISPERSO

ACQUA DI COTTURA

!BOMBOLE VUOTE

e ors te ris reca sp

1500 l/a

65 kWh/aBOMBOLE10kg

7 (70 kg/a)ENERGIA BOSCO PRIVATO

MANGIAREILLUMINAZIONE

!7/ae din tico pa ge am er e l io en utt n t rm no rispa a CALORE DISPERSO

1200 l/a i ial ec si o sp colocentr o uti eri n ec rifion pire in u n a smaltd

ECOCENTRO

!CENERE

sto e co cial so

200 kWh/a LEGNA DA ARDERE 12 - 15 km 9 t/a

3STUFA

!

EMISSIONI

270 kg/a FUMO

!!

e te ors za risutiliz ri ia e cc lut na sa mier la p

ACQUA POTABILE

GUANTI DI GOMMA

LAVARE I PIATTILAVANDINO

neutreGUANTI DI GOMMA ACQUE GRIGIE

!3500 l/aDETERSIVO

!18/a SPUGNE 3500 l/a FLACONI VUOTI

e ors te ris reca sp

18/a SPUGNE

!12 l/a18/aRIFIUTI NON DIFFERENZIATI RACCOLTA CARTA

SCARTIRACCOLTA PLASTICA RACCOLTA VETRO

18/aRACCOLTA ORGANICO

1 kg/a

!1000 kg/a 50 kg/a 50 kg/a 200 kg/a 0 kg/a

e ors te ris reca sp

B&B rilievo olistico CUCINA SECONDARIA

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rilievo olistico

2.15 | LA CUCINA ALLAPERTOLa cucina principale e la cucina secondaria non sono le uniche presenti allinterno del B&B, presente anche una cucina allaperto che viene utilizzata durante la stagione calda (da aprile a settembre). Anche in questo ambiente possibile traccia