Organizzare la logistica di magazzinoOrganizzare la logistica di magazzino –Giorno 1 –7 giugno...
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Organizzare la logistica di magazzinoDispense del corso tenuto a Prato – 2017
Organizzare la logistica di magazzino – 18 aprile 2017
Cosa è la logistica?
Organizzare la logistica di magazzino – Giorno 1 – 7 giugno 2017
Logistica aziendaleprimo approccio
“E’ il processo di pianificazione, organizzazione e controllo di tutte le attività dimovimentazione e stoccaggio, e dei connessi flussi informativi , che agevolano ilflusso di beni e materie prime dai punti di acquisizione sino al cliente finale,passando attraverso i diversi stadi produttivi, ALLO SCOPO DI FORNIRE UNADEGUATO LIVELLO DI SERVIZIO AL CLIENTE, COERENTEMENTE CON I COSTI ADESSO ASSOCIATI”.
ClienteLogistica in entrata
Fornitore Attività operativa
Logistica inuscita
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Il cliente fa parte del processo logistico?
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Questione di punti di vista
OTTICA DEL CLIENTE
OTTICA DEL FORNITORE
Ricezione ordine
Consegna merce
Merce disponibile
RilevazioneNecessità merce
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VALUE STREAM MAP
Fornitore Cliente
Pianificazione
Processo Processo Processo Processo
F l u s s o d e l l e m e r c i e d e l l e p e r s o n e
L i n e a d e l T e m p o
Lead Time
Processing Time
Sprechi e criticità
F l u s s o d e l l e i n f o r m a z i o n i
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I Flussi
che si sviluppa parallelamentema in direzione opposta del
flusso fisico dai clienti, attraversol’azienda, sino ai fornitori e che ne
coordina le attività
FORNITORI AZIENDA CLIENTE
Flusso delle Informazioni
FISICO INFORMATIVO
dei prodotti, che scorre dallefonti di approvvigionamentoattraverso l’azienda, sino ai
clienti finali
Flusso Fisico
Fondamentale è la retroazione informativa di tipo negativo, che permette di correggere
le azioni incoerenti con gli obiettivi
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Il lead time (produttivo)
Attività produttive
30-40%Attese/Movimentazione Attese/Movimentazione
Attività di trasformazione
25-35%
Caricamento, posizionamento e tempi passivi
LEAD TIME
DOVE SONO LE SCORTE?
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Obiettivo del sistema logistico
DISPONIBILITA’ DEL…
PRODOTTO GIUSTO..
NEL POSTO GIUSTO..
AL MINOR COSTO POSSIBILE
AL MOMENTO GIUSTO..
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MATERIALI (Right Material)
TEMPO (Right Time)
QUANTITA’ (Right Quantity)
LUOGO (Right Place)
QUALITA’ (Right Quality)
METODO (Right Method)
INFORMAZIONE (Right Inf.)
COSTO (Right Cost)
Le “8 erre”
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Gestione ordini clienti
Magazzin
oC
om
merc
iale
Pro
duzio
ne
Pia
ni fic
azio
ne
pro
duzio
ne
Clie
nte
Ordine
Ricezione ordine
Lancio di produzione
Invio conferma
Conferma d’ordine
produzione
Inserimento ordine
Valutazione stock
Carico di magazzino
Invo merce
Ricezione merce
Giacenze di magazzino
Valutazione evadibilità
Piano di produzione
Preparazione merce
Scelta spedizione
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• LEAD TIME: tempo che passa dalla ricezione dell’ordine allaspedizione del prodotto
• TEMPO DI CICLO: tempo dedicato alla sola attività diproduzione dal momento del passaggio dell’ordine alconfezionamento del prodotto
• TACK TIME: tempo impiegato dall’operatore per effettuareun'unità di lavoro (per passare un ordine ad es.) –
TEMPO DISPONIBILEUNITA’ RICHIESTE
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Le parti che compongonoil sistema logistico
4
3
2
1 ATTIVITA’
FLUSSI
ELEMENTI FISICI
FUNZIONI
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Gli Elementi fisici• I Materiali
• Le Attrezzature
• Le Linee di comunicazione
• I Punti nodali
sono gli oggetti che costituiscono i flussi fisici e gli
stock della gestione corrente (materie prime,
semilavorati, materiali di consumo, prodotti finiti)
i mezzi di trasporto, di carico, scarico etc.
le infrastrutture del sistema logistico,
dove i flussi si arrestano per dare
luogo alle operazioni di stoccaggio,
smistamento e trasformazione
i canali attraverso cui avvengono i
flussi di materiali e di informazioni
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La catena “produttiva”
PRODUZIONE
DISTRIBUZIONE
CLIENTI FINALI
MACCHINE MATERIE PRIME
MANODOPERA
PERSONALE DI CONTATTO
SUPPORTO FISICO
PRODOTTO
SERVIZIO
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Ogni impresa è un insieme di attività che
consistono nel progettare, produrre,
vendere, distribuire e assistere i prodotti
ATTIVITA’ INFRASTRUTTURALI
GESTIONE DELLE RISORSE UMANE
SVILUPPO DELLA TECNOLOGIA
APPROVVIGIONAMENTO
LOGISTICA
IN ENTRATA
ATTIVITA’
OPERATIVELOGISTICA
IN USCITA
MARKETING
E VENDITESERVIZI
AT
TIV
ITA
’
DI
SU
PP
OR
TO
ATTIVITA’
PRIMARIE
LA CATENA DEL VALORE
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Le logiche di gestione della produzione
MTS= MAKE TO STOCK (prodotti a limitata complessità)
ATO= ASSEMBLY TO ORDER(Prodotti personalizzabili su basi comuni)
MTO= MAKE TO ORDER(Prodotti standard)
PTO= PURCHASE TO ORDER(Anche i componenti vengono acquistati su richiesta)
ETO= ENGINEER TO ORDER(Anche l’attività di progettazione è fatta su richiesta)
AREA PUSH
Tem
po
clie
nte
Tempo di attraversamento
Progettazione Approvv.to Fabbric.ne Assemblaggio
AREA PULL
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Perché l’azienda ha bisogno delle scorte?
• Per far fronte alla domanda durante il periodo di approvvigionamento
• Per far fronte ad eventuali aumenti di domanda, sempre durante il periodo di approvvigionamento, o a ritardi di consegna
• Perché prevediamo un aumento dei prezzi
Scorta di Funzionamento
Scorta diSicurezza
Scorta speculativa
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Strategie e scorte
SPECIALIZZAZIONE
LEADERSHIP DI
COSTO DIFFERENZIAZIONE
Riduzione
sprechi
Aumento rotazione
Riduzione
fermi macchina
Ottimizzazione
scorte
Ottimizzazione
flussi di merce
Aumento livello di servizio
Sensibilizzazione operatori
SOLO UN
SEGMENTO
TUTTO IL
MERCATO
VANTAGGIO DI COSTO PERSONALIZZAZIONE
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Rotazione attività
Livello di servizio
Risultati economici (ROI)
Marginalità vendite (ROS)
% ordini persi
Magazzino finale
Fatturato per fornitore
Alcune relazioni
Acquisti per fornitore
Mix Fornitori
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Rotazione magazzino
Livello di servizio
CCN
Soddisfazione clienti
Fedeltà clienti
Mix di fornitori
ROI
PROSPETTIVA ECONOMICA
FINANZIARIA
PROSPETTIVA CLIENTI
PROSPETTIVA DEI
PROCESSI
PROSPETTIVA APPRENDIMENTO
La lettura in chiave BSC
Marginalità vendite (ROS)
Organizzazione
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Rotazione attività
% ritardi su tempi concordati
Tasso di fedeltà clientela (CRR)
Risultati economici (ROI)
Marginalità vendite (ROS)
N° codici non movimentati / tot.
% merce mancante
% ordini persi
Valore medio ordine
N° ordini processati
N° righe medie ordine
GG Durata media scorte
Tempo medio di consegna
Costo del venduto per addetto
Giacenza media classe A,B,…
Valore non movim. / valore totale
Mix di magazzino per fornitore
Fatturato per fornitore/classe/articolo
N° articoli a catalogo
….
Alcuni indici disponibili
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La logistica nell’ottica del servizioRegolarità: N° ordini (o righe) consegnati con un t di ritardo/anticipo
N° totale ordini (o righe) consegnati
Affidabilità: N° ordini (o righe) consegnati alla data promessa N° totale ordini (o righe) richiesti per quella data
Completezza: N° ordini (o righe) completi consegnati in un periodo N° totale ordini (o righe) consegnati nel periodo
Flessibilità: N° ordini speciali/urgenti/imprevisti confermati al cliente N° totale ordini speciali/urgenti/imprevisti ricevuti
Correttezza: N° ordini evasi errati in un periodo N° totale ordini evasi in quel periodo
Dannosità: N° ordini consegnati danneggiati in un periodo N° totale ordini consegnati in quel periodo
Produttività: Righe/ordini/codici/quantità consegnate periodo di tempo analizzato
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Il percorso di miglioramento per il corretto dimensionamento delle scorte
1. Definire gli obiettivi aziendali2. Descrivere il processo logistico 3. Selezionare i parametri di controllo4. Analizzare la movimentazione degli articoli5. Classificare le scorte di magazzino6. Stabilire il metodo di ripristino più indicato al contesto
aziendale7. Determinare il fabbisogno di scorte
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I Magnifici 7
INDICE FORMULA
A Vendite Fatturato di vendita (ANNUO)
B Acquisti Fatturato di acquisto (ANNUO)
C Rimanenze iniziali Valore delle rimanenze iniziali
D Rimanenze finali Valore delle rimanenze finali
1 Margine Lordo % A – B – C + D
2 Investimento in scorte Magazzino/Attivo circolante
3 Rotazione (B + C - D)/((C+D)/2)
4 Incidenza obsoleto Valore obsoleto / Totale magazzino
5 ABC Concentrazione delle vendite per cliente/articolo
6 Livello di servizio Righe tot evase / Righe richieste (in T)
7 Lead Time Tempo tra l’ordine e la spedizione
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OBIETTIVO INDICE TARGET SCOSTAMENTO CORRETTIVI
QUOTA Vendite + 5% 2002
PREMI Acquisti 82,00% vendite
CONTROLLO CCN Rimanenze finali COSTANTI
MARGINALITA Valore aggiunto 18,00%
ROTAZIONE Rotazione 5,00
OBSOLESCENZA Incidenza obsoleto di classe A
10,00%
FLESSIBILITA’ Incidenza gestito-trattato
8,00%
SERVIZIO Livello di servizio 90% A 7 GG
Esempio di cruscotto di controllo
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Dall’utile aziendale alla gestione delle scorte… e viceversa!
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ROE(Return on equity)
Reddito nettoCapitale netto
ROS(Return on sales)
Reddito operativoVendite
Reddito operativoCapitale Investito
ROI(Return on investment)
=
=
=
Oneri finanziariCapitale di Terzi
ROD(Return on debt)
=
Capitale investitoCapitale netto
RI(Rapporto di
indebitamento)
=
INDICI DI REDDITIVITA’ E RENDIMENTO
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ROI= ROS X ROTAZIONE ATTIVITA’
RISULTATO OPERATIVOCAPITALE INVESTITO
RISULTATO OPERATIVOVENDITE
VENDITE CAPITALE INVESTITO= X
…Quanto rende il capitale investito in
un’azienda…
RETURN ON INVESTMENT (ROI)
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Analisi ABC
“Metodo di calcolo per studiare la concentrazione di un certo fenomeno lungo una o più dimensioni ritenute rilevanti”.
FENOMENI DIMENSIONI FINALITA’ PROCEDURA
Articoli Fatturato
Scorte
N° Pezzi
Ottenere una segmentazione del
fenomeno in 3 macroclassi omogenee, tipicamente
denominate con le prime tre lettere
dell’alfabeto (A, B, C) in modo da
differenziare i relativi criteri gestionali.
• Ordinare il fenomenoin ordine decrescente rispetto alla dimensione prescelta
• Definire l’ampiezza delle tre classi (70-20-10)
• Inserire i fenomeni nella classe di appartenenza definendone la numerosità
Clienti Fatturato
Margini
Crediti
Fornitori Fatturato
Scorte
…
Materiali N° Pezzi
Scorte
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Metodologia di analisi ABC
1. Ordinare in senso decrescente il fatturato
2. Ricavare la % cumulata di fatturato
3. Assegnare la Classe A agli articoli fino al 70%
4. Assegnare la Classe B agli articoli fino al 90%
5. Assegnare la Classe C agli articoli fino a 100%
6. Comporre la Tabella come da esempio seguente.
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Analisi ABC dei clienti
N°CLIENTI IMPORTO €
C 706 949942,76
B 251 1802988,6
A 168 6266070,81
0%
10%
20%
30%
40%
50%
60%
70%
80%
90%
100%
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L’analisi ABC della clientela
Con quanti clienti realizzate il 70% del margine?A quanti clienti consegnate il 70% della vostra merce?
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Analisi ABC prodotti
€ 2.530.362,90
59
€ 315.562,76
42
€ 321.213,99
398
0%
10%
20%
30%
40%
50%
60%
70%
80%
90%
100%
FATTURATO NUMERO
ABC PRODOTTI
C
B
A
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Il grafico mostra che con il 14% degli articoli l’azienda ha prodotto il 70% dei kg. e che il restante86% degli articoli ha generato il 30% dei kg.
14%
70%
17%
20%
69%
11%
0%
20%
40%
60%
80%
100%
120%
Numero articoli prodotti Quantità prodotte (KG)
Val
ori
Pe
rce
ntu
ali
C
B
A
Analisi ABC Produzione dal 1-2 al 5-5
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I clienti di classe A sono sempre i più profittevoli?
Quali informazioni sono necessarie?
➢Di quanti clienti è composta la Classe A dei vostri crediti?
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0%
10%
20%
30%
40%
50%
60%
70%
80%
90%
100%
Classe 0 0 60 70.000 350.000
Classe C 500.000 137 700.000 4.000.000
Classe B 1.000.000 26 1.100.000 5.500.000
Classe A 3.500.000 14 3.000.000 18.000.000
Valore Magazzino Numero Fornitori Valore Aggiunto Vendite
ANALISI ABC – Dinamiche in gioco
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Costituisce una “lente di ingrandimento” che permette di evidenziare immediatamente le “aree di inefficienza”
aiuta a differenziare le politiche di approvvigionamento e gestione
va utilizzata in modo combinato con le tecniche di approvvigionamento
Non rappresenta una panacea a tutti i problemi di gestione del magazzino
deve essere integrata da ulteriori analisiall’interno di ogni classe
richiede una accurata analisi preliminare delle grandezze da indagare
è preferibile concentrarsi sui dati di sintesi
Analisi ABCAlcune considerazioni
La massima utilità dello strumento si esprime attraverso le analisi ABC incrociate per fatturato, valore della scorta e possibilmente margine, dei
SINGOLI CODICI ARTICOLO.
L’analisi ABC
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Analisi ABC incrociate
ABC venduto – ABC clientiABC venduto – ABC giacenzeABC venduto – classi clientiABC venduto – penetrazione clientela
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ANALISI PER CLASSE ABC CLIENTI/ARTICOLI (€)CLASSE ABC ARTICOLI 31.12.16
CLASSE ABC CLIENTI 31.12.16 A B C FATTURATO TOTALE
A 1.525.633,55 249.381,61 69.320,02 1.844.335,18
B 296.889,78 205.829,65 63.187,43 565.906,86
C 33.671,19 76.705,00 133.175,36 243.551,54
CLASSE ABC ARTICOLI 31.12.16
CLASSE ABC CLIENTI 31.12.16 A B C QUANTITA' TOTALE
A 234 136 79 449
B 44 86 108 238
C 108 178 656 942
N.B.: lo stesso articolo può essere venduto a clienti di classi diverse.
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ANALISI PER CLASSE ABC CLIENTI/ARTICOLI (N°)
FATTURATO CLASSE ABC ARTICOLI 31.12.15
CLASSE ABC CLIENTI 31.12.15 A B C
A 82% 47% 26%
B 16% 39% 24%
C 2% 14% 50%
TOTALE 100% 100% 100%
QUANTITA' CLASSE ABC ARTICOLI 31.12.15
CLASSE ABC CLIENTI 31.12.15 A B C
A 61% 34% 9%
B 11% 22% 13%
C 28% 45% 78%
TOTALE 100% 100% 100%
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Operatività dello strumento Analisi ABC incrociate (MODELLO BCG)
Valore Aggiunto / Margine
A VALUTARECONSOLIDARE
B
C RIPOSIZIONARE SVILUPPARE
D (0)PERSI
INATTIVI
D (0) C B A
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ANALISI PER CLASSE ABC DELLA TIPOLOGIA CLIENTI
CLASSE ABC 31.12.15
Tipologia cliente A B C FATTURATO TOTALE
OFF PRICE RETAILER 1.971.035 29.574 2.000.608 DEPARTMENT STORE 202.543 13.574 216.116 GDO 169.432 38.493 207.925 IMPORTER 39.141 107.534 146.674 DUTY FREE 107.383 107.383 GROSSISTA 53.290 44.971 98.261 INDEPENDENT 44.183 44.183 HOTEL/RESTAURANT 13.610 13.610 CORPORATE 5.236 5.236 FATTURATO TOTALE 1.971.035 571.789 297.174 2.839.998
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I prodotti che compongono la classe A del fatturato sono anche i più diffusi
tra i vostri clienti?
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Articolo Descrizione Conteggio di Cli. Somma di Venduto
A050.451 CANTUCCI ALLE MANDORLE 200G IN TUBO 17 36.297,22
A017005 PESTO VERDE 180 GR 15 62.228,62
A030004 BRUSCHETTA 100g 14 10.808,67
A021001 SALSA TARTUFATA 180g 12 7.950,37
A017019 PESTO ROSSO 180g 12 10.447,99
A030001 AGLIO, OLIO E PEPERONCINO 150g 11 22.513,74
A028011 2X250ML SET CORRUGATO OLIO & ACETO 11 66.479,05
A021003 CREMA DI TARTUFI BIANCHI 90g 11 41.049,32
A030002 SPAGHETTI ARRABBIATA 100g 10 11.603,66
A050501 400G BISCOTTI TRADITIONAL TIN 10 44.633,84
A023012 BRUSCHETTA CLASSICA 180G 9 4.907,07
A033011 RISOTTO VERSILIESE NERO DI SEPPIA 170G 8 1.449,01
A050.452 CANTUCCI AL CIOCCOLATO 200G IN TUBO 8 18.917,19
A045002 FARFALLE ITALIA 250g 8 5.675,86
A030027 SPEZIE PER PESTO 60g 8 1.914,05
A041012 PIPE RIGATE 5 SAPORI 250g 8 2.411,59
A020001 CROSTINO TOSCANO 180g 8 935,69
FC022007 CREMA DI CARCIOFI E AGLIO 180G 7 7.888,88
A050103 CANTUCCI AI FICHI CONTEMPORARY BOX 200G 7 6.501,60
A059104 SALE SAL.MIX ERBE E SALVIA MACINONE 560G 7 17.469,00
A050502 400G BISCOTTI FLORENCE SKY LINE TIN 7 17.473,05
A042011 PASTA NATALIZIA 3 SAPORI 500G 7 28.705,53
A050101 CANTUCCI ALMOND "CONTEMPORARY BOX" 200G 7 13.178,40
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DALL’ANALISI DELLE INFORMAZIONI ALLA CLASSIFICAZIONE DELLE SCORTE
Numero di codiciNumero di fornitori Segmenti di mercato
VoluminositàValori d’impiego
StagionalitàEfficacia dei sistemi informatici
INTRODURRE CRITERI DI SEGMENTAZIONE DELLA SCORTA CHE, FILTRANDO LA COMPLESSITA’, CONSENTANO DI GESTIRE IN MANIERA SISTEMATICA I PROCESSI DI
APPROVVIGIONAMENTO, GESTIONE E VENDITA
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E’ IMPORTANTE INDIVIDUARE UN CRITERIO TALMENTE GENERALE CHE SIA IN GRADO DI GIUDICARE ANZITUTTO SE UN ARTICOLO DEBBA O
MENO ESSERE TENUTO A SCORTA, PRIMAANCORA DI DOMANDARSI QUANTO SE NE DEBBA TENERE
CRITERI DI CLASSIFICAZIONE – Gestiti e trattati
• Natura del bene (deperibile o no)• Natura della domanda (dipendente o no)• Frequenza dei consumi• Natura del processo produttivo/di erogazione • Natura della catena logistica (lunga, breve,…)• Forma e dimensioni
Considerando i molteplici possibili punti di vista attraverso i quali si possono osservare le cose… quali criteri utilizzare?
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CLASSE LOGICA GESTIONALE ATTENZIONE A…
GESTITI
STOCK
CONTROL
Immobilizzo volontario
✓ Volume complessivo
✓ Classi di rotazione
✓ Livello di servizio erogato
✓ Livello di servizio ricevuto
TRATTATI
FLOW
CONTROL
Immobilizzo involontario
✓ Livello di servizio ricevuto
✓ Conferme d’ordine
✓ Integrazione a monte
✓ Relazioni a valle
✓ Distorsioni del canale/settore
GESTITI E TRATTATI
Il parametro per l’attribuzione della classe può essere (ad esempio) il numero di prelievi
➢ NUMERO DI RIGHE codice vendute negli utimi xx mesi (SE > DI 4)➢ NUMERO DI MESI nei quali è avvenuta la vendita (SE > DI 3)
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Frequenza di movimentazione (n° di prelievi, tasso di consumo medio giornaliero,…): A, B, C, D, E
Valore unitario
Andamento della domanda (stagionalità)
Politiche dei fornitori (messa fuori catalogo, esaurimento,…)
Novità rispetto all’offerta tradizionale
Gestioni su richiesta del mercato
CRITERI DI CLASSIFICAZIONE – Alcune proposte
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CRITERI DI CLASSIFICAZIONE – Le analisi di obsolescenza
CLASSEOBSOLESCENZA
VALOREACQUISTIUltimi 12 mesi
VALOREVENDITEUltimi 12 mesi
RIMANENZEINIZIOPERIODO
RIMANENZEFINE PERIODO
CLASSE A 0 0 positivo positivo
CLASSE B 0 positivo positivo positivo
CLASSE C Positivo 0 positivo positivo
Quando un articolo può considerarsi obsoleto?
Quali sono le dimensioni di riferimento?
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Quali azioni possiamo condurre per ridurre il fenomeno?
CLASSE Parola d’ordine Resp. Reso afornitore
Sensibilizz.venditori
Promozionimirate
Merceomaggio
CLASSE A RENDERE A FORNITORE
UFF. ACQ. x x x
CLASSE B CONTINUARE A VENDERE
MKTG x x x
CLASSE C CONTROLLO PERIODICO
UFF. ACQ.x
CRITERI DI CLASSIFICAZIONE – Le analisi di obsolescenza
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L’analisi ABC del magazzinoUn possibile utilizzo lungo la catena del valore
Il confronto tra l’analisi ABC dei fornitori e la vostra può fornire indicazioni di estremo interesse per una gestione
integrata dei flussi logistici.
Analisi ABC sul venduto del
fornitore
Analisi ABC sul venduto
Classe A
Classe B
Classe C
Classe CClasse BClasse A
OK•Prodotti non rispondenti alle attese•Valutare cause insuccesso e possibilità di rilancio•Politiche di alleggerimento stock
•Prodotti “fermi” o in declino•Valutare eliminazione dall’assortimento•Politiche di esurimento stock
Prodotti“normali”
•Prodotti superiori alle attese•Incrementare efficienza approvvigionamenti
Integrazione!
Organizzare la logistica di magazzino – Giorno 1 – 7 giugno 2017
Un possibile criterio di rilevazione
LIVELLO DI SERVIZIO Situazione al .. / .. / ..
Periodo di riferimento Banco 1g 7gg > 7gg Annullato TOTALE
GESTITI 25 % 55 % 75 % 90 % 10 % 100 %
CATALOGO FORNITORE
TRATTATI 15 % 25 % 50 % 65 % 35 % 100 %
Totale Valore da ponderare in base al numero di righe coinvolte nelle diverse misurazioni
N° di righe completamente evase nel periodo di riferimento
N° di righe domandate
Organizzare la logistica di magazzino – Giorno 1 – 7 giugno 2017
ANALISI ABC – Gestione immagazzinaggio
A B C D
A
B
C
D
Frequenza di movimentazione
Organizzare la logistica di magazzino – Giorno 1 – 7 giugno 2017
Quali azioni possiamo condurre per PREVENIRE il fenomeno?
CRITERI DI CLASSIFICAZIONE – Le analisi di obsolescenza
Scegliere il catalogo in relazione al mercato prescelto
Adottare opportuni criteri di classificazione delle scorte
Progettare idonei sistemi di gestione dello stock
Impostare un cruscotto di controllo complessivo e per area di vendita (deposito)
Verificare trimestralmente il grado di raggiungimento degli obiettivi
Responsabilizzare e sensibilizzare alcuni operatori
Organizzare la logistica di magazzino – Giorno 1 – 7 giugno 2017
10 motivi per i quali le scorte tendono ad aumentare in maniera impropria
1. Assenza di obiettivi aziendali2. Assenza di quantitativi minimi di vendita3. Incoerenza dei lotti di vendita con i lotti di acquisto4. Mancata programmazione delle vendite5. Assenza di un budget finanziario6. Acquisto degli stessi articoli presso fornitori diversi7. Gestione di articoli che dovrebbero essere solo trattati8. Assenza di flussi informativi completi e tempestivi9. Errata progettazione del layout di magazzino10. Assenza di ruoli e responsabilità definite
Organizzare la logistica di magazzino – 18 aprile 2017
Dati A B C O TOTALE
CODICI
GIACENZA
FATTURATO
CODICI
GIACENZA
FATTURATO
CODICI
GIACENZA
FATTURATO
CODICI
GIACENZA
FATTURATO
CODICI
GIACENZA
FATTURATO
CODICI
GIACENZA
FATTURATO
CODICI
GIACENZA
FATTURATO
CODICI
GIACENZA
FATTURATO
CODICI
GIACENZA
FATTURATO
CLASSE MAGAZZINO
GE
ST
ITI
A
B
C
D
CLASSE FATTURATO
TR
AT
TA
TI
A
B
C
D
Esercitazione: attribuiamo le classi gestionali
Organizzare la logistica di magazzino – 18 aprile 2017
Dati A B C O TOTALE
CODICI
GIACENZA
FATTURATO
CODICI
GIACENZA
FATTURATO
CODICI
GIACENZA
FATTURATO
CODICI
GIACENZA
FATTURATO
CODICI
GIACENZA
FATTURATO
CODICI
GIACENZA
FATTURATO
CODICI
GIACENZA
FATTURATO
CODICI
GIACENZA
FATTURATO
CODICI
GIACENZA
FATTURATO
CLASSE MAGAZZINO
GE
ST
ITI
A
B
C
D
CLASSE FATTURATO
TR
AT
TA
TI
A
B
C
D POLITICHE DI RESO AL FORNITORE
ROTTURA
DI STOCK!
OVER
STOCK!
GESTITI NON MOVIMENTATI!
TRATTATI AD ALTA ROTAZIONE
LIMITE DI ARROTONDAMENTO
Criteri di interpretazione
Organizzare la logistica di magazzino – 18 aprile 2017
E adesso che abbiamo recuperato risorse dal magazzino…
Cerchiamo di non generare altri sprechi!
Organizzare la logistica di magazzino – 18 aprile 2017
Politica aziendale di servizio al clienteIdentificare gli elementi rilevanti del servizio
Definire specifici livelli di servizio associati ai singoli elementi del servizio offerto
Controllare l’effettiva prestazione di servizio
Definizione degli obiettivi aziendali
Definizione della politica di servizio
Definizione dei parametri di servizio
Definizione dell’effettiva prestazione di servizio
Azioni correttive
Organizzare la logistica di magazzino – 18 aprile 2017
L I V E L L O DI S E R V I Z I O AL CLIENTE
Il livello di servizio.......
COSTO DEITRASPORTI
COSTO DELLE SCORTE
COSTO DEI MAGAZZINICOSTO DEL LOTTO DI
ACQUISTO
OBIETTIVO: MINIMIZZARE IL COSTO TOTALE
COSTO DELLA GESTIONEDELL’ORDINE E DELLE
INFORMAZIONI
Organizzare la logistica di magazzino – 18 aprile 2017
Modello della catena del valore
Attivitàdisupporto
ATTIVITA’ INFRASTRUTTURALI
GESTIONE DELLE RISORSE UMANE
SVILUPPO DELLA TECNOLOGIA
APPROVVIGIONAMENTO
Logistica inEntrata
Attivitàoperative
Logistica inuscita
Marketing e vendite
Servizi
ATTIVITA’ PRIMARIE
Margine
Margine
Organizzare la logistica di magazzino – 18 aprile 2017
La misurazione delle prestazioni
AZIENDAFORNITORE
GIA
CE
NZ
EL
IVE
LL
O D
I
SE
RV
IZIO
ME
TO
DI D
I
RIO
RD
INO
E
PR
OD
UZ
ION
E Lotto economico
Livello obiettivo e punto
di riordino
Piano della Domanda
Piano di Produzione
N° di righe ordine
evase
N° di Non Conformità
Qualità delle
informazioni
Analisi ABC per fatturati,
margini, scorte. Analisi
ABC incrociate. Rotazione.
Criteri di segmentazione.
Indici di efficienza
Composizione del
magazzino
INTEGRAZIONE
MTS
ATO
MTO
PTO
ETO
N° di righe ordine
evase
N°/tipo di non conformità
Gestione dei resi.
Ordini persi
Matrici di Gestiti e
Trattati
Progettazione dei
lay-out
Gestione dei trasporti
Dimensionamento
lotti.
Coordinamento obiettivi
di servizio al cliente.
Sistemi di
approvvigionamento
VMI
EPS
ST
OC
KF
LU
SS
OM
EC
CA
NIS
MI
PR
OD
UT
TIV
I
Organizzare la logistica di magazzino – 18 aprile 2017
SISTEMA SIGNIFICATO
CR – ContinuousReplenishment
Inoltro da parte del cliente delle informazioni sllo stato corrente delle SEI scorte. Il fornitore pianifica quantità e tempi di rifornimento
VMI – Vendor managedInventory
Condivisione della previsione della domanda, dei piani produttivi e di eventuali promozioni. Il fornitore decide cosa, quando e come
CP – Collaborative planning
Accordo per sviluppare congiuntamente un piano previsionale comune, a fondamento delle attività di pianificazione interne.
IPE – IntegratedPlanning and execution
Tutte le decisioni, sia in pianificazione che operative, sono prese da un ente logistico centrale che ha il compito di garantire il bilanciamento tra domanda e capacità disponibile
LE SCORTE
Definizioni, metodi e strumenti
Organizzare la logistica di magazzino – 18 aprile 2017
Perché l’azienda ha bisogno delle scorte?
• Per far fronte alla domanda durante il periodo di approvvigionamento
• Per far fronte ad eventuali aumenti di domanda, sempre durante il periodo di approvvigionamento, o a ritardi di consegna
• Perché prevediamo un aumento dei prezzi
Scorta di Funzionamento
Scorta diSicurezza
Scorta speculativa
Organizzare la logistica di magazzino – 18 aprile 2017
le esigenze in contrasto• a ben vedere colui che vende, quindi acquista (e non colui che acquista, quindi vende) dovrebbe
avere ben chiare le seguenti esigenze nel corso delle sue decisioni di approvvigionamento:
– assicurare alle vendite le quantità occorrenti nei tempi necessari, senza che queste debbano risentirne;
– approvvigionare soltanto gli articoli necessari senza appesantire il magazzino;
– approvvigionare quantità sufficienti ad ottenere dai fornitori sconti o prezzi convenienti
• ma questi obiettivi sono in contrasto tra loro!– es. max sconto dal fornitore senza appesantire il magazzino
Organizzare la logistica di magazzino – 18 aprile 2017
L’aspetto economico - finanziario
• La redditività dell’azienda dipende dai margini sulle vendite
• ma anche dalla rotazione delle attività
ATTIVITA’
IMMOBILIZZI
SCORTE
REALIZZABILE
E DISPONIBILE
Organizzare la logistica di magazzino – 18 aprile 2017
Premessa sulla politica delle scortele scorte (essendo attività) influiscono sulla rotazione del capitale investito
SCORTE ALTE
SCORTE BASSE
Attività alte
Rotazione delle attività bassa(a parità di tutti gli altri fattori)
Attività basse
Rotazione delle attività alta(a parità di tutti gli altri fattori)
Organizzare la logistica di magazzino – 18 aprile 2017
ROI del 20%
ROI del 30%
Le determinanti della redditività aziendaleLa redditività aziendale può essere data da molte combinazioni di margini
percentuali e rotazioni
30%
25%
20%
15%
10%
5%
0%
0 1 2 3 4 5 6
MARGINI PERCENTUALI
ROTAZIONI
Organizzare la logistica di magazzino – 18 aprile 2017
Il livello delle scorte per ogni articolo dipende....
• dagli strumenti utilizzati
– punto di riordino o scorta minima
– quantità economica da riordinare: lotto economico
– scorta massima
– modelli di gestione prescelti
• a quantità fissa
• a periodo fisso
• da fattori poco o scarsamente controllabili da parte dell’azienda
– dai vincoli tecnico commerciali
– dal livello della domanda
• dai mezzi di controllo utilizzati per le verifiche della bontà di certe scelte in tema di scorte
– indici di convenienza al mantenimento delle scorte
– indice di rotazione
Organizzare la logistica di magazzino – 18 aprile 2017
legenda• Alcune definizioni opportune per la comprensione:
– TEMPO DI APPROVVIGIONAMENTO (t)• è il tempo che il fornitore impiega normalmente per consegnare la merce, a partire da quando gliela ordiniamo
– TEMPO DI RIORDINO ( r ) • tempo max che intercorre fra due ordini successivi
– PERIODO “CIECO” (p)• tempo max intercorrente fra l’emissione dell’ordine e l’arrivo della merce
r t
p
Organizzare la logistica di magazzino – 18 aprile 2017
Influenza del periodo cieco
Quantità
Tempo
Unico lotto di quantità Q; giacenza media Q/2
Due lotti di quantità Q/2; giacenza media Q/4
Quattro lotti di quantità Q/4; giacenza media Q/8
Organizzare la logistica di magazzino – 18 aprile 2017
IL LIVELLO DI SERVIZIO
Indica quanto sono in grado di far fronte alla domanda della clientela.
N° di clienti evasi_____
N° di clienti che ordinano
___N° di righe d’ordine evase___
N° di righe d’ordine totali
Organizzare la logistica di magazzino – 18 aprile 2017
Il riordino di magazzino in Sistemi a consumo “lineare”
livello di riordino
T1
esistenza fisica
Qt. che
riordino
T2
istanti in cui riordino
t arrivo della merce ordinata in T1
Stock potenzialmente
disponibile =
esistenza
(+) Qt. ordinata
(-) eventuali Qt prenotate
Qt. che
riordino
QUANDO:si ordina quando lo stock potenzialmente disponibile scende al livello di riordino
QUANTO:si ordina una quantità pari al lotto economico
Quanto acquistare: il Lotto Economico• E’ la quantità da ordinare al fine di minimizzare sia i costi di magazzinaggio, sia i costi della procedura d’ordine
• Per la sua determinazione si usano formule matematiche, tra le quali, la più indicata, vista la dimensione aziendale, è la seguente
COSTI TOTALI
Costi di Possesso
proporzionali alla
giacenza media e
quindi alla dimensione
dell’ordine
Q = dimensione del lotto economico
costi connessi
alla dimensione
del lotto economico
Costi di lancio dell’ordine
(inversamente
proporzionali alla
dimensione dell’ordine)
QE
2QA * CL
i * pQE =
QA = quantità annua consumata (venduta)
CL = costo di lancio di un ordine
i = costo di possesso (del magazzinaggio) (0, ...)
p = prezzo unitario di acquisto i = Totale costi di magazzinaggio
Giacenza media annuale
Organizzare la logistica di magazzino – 18 aprile 2017
I COSTI DI LANCIO• Costo di contatto con i fornitori• Costo di analisi ed elaborazione di
offerte• Costo della valutazione di
opportunità• Costo di emissione dell’ordine• Costo del sollecito• Costo del trasporto• Costo del ricevimento• Costo del saldo fattura
I COSTI DI POSSESSO• Costo finanziario del capitale
immobilizzato• Costo dello spazio• Costo della movimentazione• Costo dell’assicurazione• Costo dell’obsolescenza
merceologica/tecnica• Costo dell’obsolescenza fisica• Costo dei cali, degli ammanchi,
delle rotture
Il costo degli ordini
Determiniamo il lotto economico!Vendite gen feb mar apr mag giu lug ago set ott nov dic TOTALE
2015 1500 1200 1400 1600 1500 1200 1000 600 800 1400 1600 1600 17.415,00
2016 1800 1400 1600 1700 1400 1400 1200 800 900 1500 1900 2000 19.616,00
Costo di possesso 24%
prezzo di acquisto € 19
prezzo di vendita € 22
Costo di lancio € 15
2*19.616*€15
0,24 * €19QE = = 359,232*QA*CL
i * pQE =
Organizzare la logistica di magazzino – 18 aprile 2017
Scorta minima (o livello di riordino)• Per ciascun prodotto in magazzino è necessario determinare un livello minimo di
scorta al raggiungimento del quale l’ufficio acquisti provvede a spiccare un ordine
• La Scorta minima rappresenta questo quantitativo minimo
SCORTA MINIMA1 = (Vg * Ta)
1Il calcolo può avvenire con grandezze omogenee espresse sia in termini di quantità che di valore
• Vg = Vendita giornaliera– deve essere accertata non a mezzo di rilevazioni saltuarie od occasionali, ma sulla base di statistiche tanto
più valide quanto maggiore è l'arco di tempo preso in considerazione
• Ta = Tempo di approvvigionamento– deve necessariamente tenere in considerazione le varie fasi di cui si compone la procedura d’acquisto, dal
momento della segnalazione del fabbisogno all’ufficio acquisti al momento dell’arrivo della merce in
magazzino. Sono quindi considerati sia i tempi interni della procedura d’acquisto che il relativo tempo
medio di consegna e trasporto del fornitore
Organizzare la logistica di magazzino – 18 aprile 2017
Scorta minima… nel mondo reale• Per ciascun prodotto in magazzino è necessario determinare un livello minimo di
scorta al raggiungimento del quale l’ufficio acquisti provvede a spiccare un ordine
• La Scorta minima rappresenta questo quantitativo minimo
SCORTA MINIMA1 = (Vg * Ta) + Ms
• Vg = Vendita giornaliera– deve essere accertata non a mezzo di rilevazioni saltuarie od occasionali, ma sulla base di statistiche tanto
più valide quanto maggiore è l'arco di tempo preso in considerazione
• Ta = Tempo di approvvigionamento– deve necessariamente tenere in considerazione le varie fasi di cui si compone la procedura d’acquisto, dal
momento della segnalazione del fabbisogno all’ufficio acquisti al momento dell’arrivo della merce in
magazzino. Sono quindi considerati sia i tempi interni della procedura d’acquisto che il relativo tempo
medio di consegna e trasporto del fornitore
• Ms = Maggiorazione di sicurezza– i tempi di rifornimento possono comunque contenere sempre un grado relativo di aleatorietà. Di qui
l’importanza di ridurre i rischi il più possibile. La Maggiorazione di sicurezza tiene conto degli imprevisti
Organizzare la logistica di magazzino – 18 aprile 2017
1a. Modello a periodo variabile e quantità fissa, con unascorta di sicurezza
livello di riordino
T1
esistenza fisica
Qt. che
riordino
T2
istanti in cui riordino
tarrivo della merce ordinata in T1
Stock potenzialmente
disponibile =
esistenza
(+) Qt. ordinata
(-) eventuali Qt prenotate
Qt. che
riordino
x x
Quando devo riordinare?LR = Tc*Ta + SS
dove
Tc = Tasso di consumo (occhio al riferimento: giorno/settimana/mese)Ta = Tempo di approvvigionamentoSS = Scorta di sicurezza
La Scorta di sicurezza è determinata da: 1. Variabilità del tasso di consumo2. Variabilità del tempo di approvvigionamento3. Livello di servizio che decido di assicurare
Organizzare la logistica di magazzino – 18 aprile 2017
Ha senso parlare di livello di servizio pari al 100% ?
Organizzare la logistica di magazzino – 18 aprile 2017
le performance di servizio• In riferimento agli indici, possiamo parlare di livello del servizio pari al 100%?
• Si, ma solo come fatto eccezionale. A priori non ho mai la certezza matematica di poter fare fronte a qualsiasi livello di domanda
• In realtà si dovrà parlare di livello di servizio dell’x%
• Dato questo x% si determina di quanto occorre prevedere possa aumentare la domanda, cioè quanto grandi devono essere gli errori di previsione (vendite reali > previsione) da prendere in considerazione dimensionando lo stock di sicurezza
• Analogo discorso vale per i ritardi di consegna
Organizzare la logistica di magazzino – Giorno 1 – 7 giugno 2017
Il concetto di probabilità che qualcosa vada diversamente dalla «norma»: la curva gaussiana
+-
84,13%
-1 +1
97,72%
99,87%
-2-3 +2 +3
Livello di servizio
50,00%
domanda
68,26%
95,44%
99,74%
Organizzare la logistica di magazzino – 18 aprile 2017
Calcolo della scorta di sicurezza in funzione di una domanda variabile
𝐷𝑒𝑣𝑖𝑎𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒 𝑠𝑡𝑎𝑛𝑑𝑎𝑟𝑑 𝑑𝑒𝑙𝑙𝑎 𝑑𝑜𝑚𝑎𝑛𝑑𝑎 𝛿 =σ 𝑥𝑖 − ҧ𝑥 2
𝑛
Esprime quanto i valori della domanda si «disperdono» attorno al valore medio
La deviazione standard può essere calcolata su un campione riferito a un periodo di tempo discrezionale (giorni, settimane, mesi) così da essere adattata alla programmazione della
scorta di sicurezza in relazione a periodi di lunghezza diversa.
Organizzare la logistica di magazzino – 18 aprile 2017
Calcolo della scorta di sicurezza in funzione di diversi livelli di servizio desiderati
Vendite gen feb mar apr mag giu lug ago set ott nov dic TOTALE
2015 1500 1200 1400 1600 1500 1200 1000 600 800 1400 1600 1600 17.415,00
2016 1800 1400 1600 1700 1400 1400 1200 800 900 1500 1900 2000 19.616,00
MEDIA vendite (2 anni) deviazione std
1375 356,61
Il 68,26% dei mesi rientra nella deviazione STANDARD
100 − 68,26
2= 15,87%
Con una scorta di 350 pezzi si copre il
(100-15,87)/10084,13% dei casi
𝛿 =σ 𝑥𝑖 − ҧ𝑥 2
𝑛CASO 1EXCEL
Organizzare la logistica di magazzino – 18 aprile 2017
E se volessi avere una copertura del 97,5%?
100 – X = 2,5%2
X = 95%
-1 +1-2-3 +2 +3
SS = 350 * 2
2 è il fattore K per il quale devo moltiplicare la scorta di sicurezza corrispondente alla deviazione rispetto al valore «normale». Per calcolarlo, vedi il foglio di Excel e la funzione inv.norm.s(x)
Organizzare la logistica di magazzino – 18 aprile 2017
Un metodo più semplice per arrivare allo stesso risultato
SS=K*tc
SS=1*356
SS=2*356
84,13% liv. servizio
97,72% liv. servizio
Organizzare la logistica di magazzino – 18 aprile 2017
La formula generale per il calcolo della Scorta di Sicurezza in presenza di domanda variabile
SS=K*tc* ta
Dobbiamo tenere conto anche del tempo di approvvigionamento
Organizzare la logistica di magazzino – 18 aprile 2017
Un altro esercizio con domanda variabileSettimana 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10
Deviazione standard
Media settimanale Domanda annua
Domanda 20 30 25 35 30 25 30 20 35 25 5.400,617249 27.500,00 1.375.000,00
a Tempo di approvvigionamento: 4,00
b Manodopera 1,00 €
c Materie prime 2,00 €
d Energia 1,00 €
e Ammortamento stabile 1.000.000,00 €
f Quota di spese generali 250.000,00 €
g Setutp 30.000,00 €
h Costo capitale 12%
b+c+d Valore prodotto 4,00 €
Lotto economico ? 414.578,10
2*QA*CL
i * pQE =
2*1.375.000 * €30.000
0,12 * €4,00QE =
CASO 2EXCEL
Organizzare la logistica di magazzino – 18 aprile 2017
Calcolo della scorta di sicurezza sulla domanda variabile, con un livello di servizio atteso del 95%
SS=K*tc* ta
tc = 5.400
K = inversa della normale standard del livello di servizio = 1,65
Ta medio = 4 settimane
SS=1,65 *5.400 * 2 = 17.820 CASO 2EXCEL
Organizzare la logistica di magazzino – 18 aprile 2017
Calcolo del livello di riordino in presenza di un tasso di consumo
variabileLR = Tasso di consumo * Tempo approvvigionamento + SS
LR = 27.500 * 4 + 17.820 = 127.820
Quanti ordini vengono lanciati in un anno?
Settimanale
In settimane
Organizzare la logistica di magazzino – 18 aprile 2017
Calcolo della Scorta di sicurezza per tempi di consegna variabili
SS = K * ta * tc
gen feb mar apr mag giu lug ago set ott nov dic
gg. Consegna 2015 30 42 40 30 30 30 30 38 30 30 30 30
gg. Consegna 2016 30 30 30 35 35 35 38 30 30 40 42 30
Livello di servizio atteso
Varianza del tempo di consegna
Tasso di consumo medio
Con livello di servizio atteso = 95%
K = 1,64
ta
Cons. medio = 3.928 (cons. settimanale es. 2 / 7 gg)
SS = 1,64 * 4,45 * 3.928 = 4,45 CASO 3
EXCEL
Organizzare la logistica di magazzino – 18 aprile 2017
Obiettivo: Garantire la copertura di:Variazioni della domandaRitardi di consegnaVariazioni della domanda durante ritardi di consegna.
Come si calcola:
Variazione
della domanda
Variazione del
tempo di consegnaSS=K*ta* tc
SS=K*tc* ta
=Scarto quadratico medio della serie considerata
STOCK CONTROL – La scorta di sicurezza
Organizzare la logistica di magazzino – 18 aprile 2017
Formula per calcolare la scorta di sicurezza tenendo conto sia della variabilità della
domanda che del tempo di approvvigionamento
Organizzare la logistica di magazzino – 18 aprile 2017
Esercizio finale con Lotto economico per azienda di produzione
Costo di Lancio = € 30,00
Domanda annua = 2.750
Costo di produzione unitario = € 2,5
Costo di possesso = 20%
Tempo di Riordino = 2 settimane
K = 2 97,7% di livello di servizio
D= 17,79/settimana (Variabilità della domanda)
TA = 1 settimana (Variabilità del tempo di approvvigionamento)
Apertura = 50 settimane 55 pezzi/settimana CASO 4EXCEL
Organizzare la logistica di magazzino – 18 aprile 2017
Calcolo del lotto economico
2 * 2.750 * €30
0,20 * €2,5QE = = 575 pezzi2*QA*CL
i * pQE =
CASO 4EXCEL
Organizzare la logistica di magazzino – 18 aprile 2017
Calcolo del livello di riordinoLR = D*TA + SS
LR = 55 * 2 + 2 * 316*2 + 1 * 3.025 = 231 Pezzi
La Domanda è riferita all’intervallo di calcolo. In questo caso (come da slide 42) si tratta della settimana, cui si riferiscono anche TA (tempo di approvvigionamento) e TA
Organizzare la logistica di magazzino – 18 aprile 2017
Sistema a periodo fisso
Organizzare la logistica di magazzino – 18 aprile 2017
Calcolo del livello di riordino in un sistema a tempo fisso, con un intervallo di riordino di 8 settimane
LO = Tc * ( IE + TR) + SS = 55 * (8 + 2) + 113 = 663
SS = k * D * IE + TR = 2 * 17,79 * 8 + 2 = 113
Organizzare la logistica di magazzino – 18 aprile 2017
Periodo variabile e Quantità fissa
Periodo fisso e Quantità variabili
Quando si ordinaQuando la giacenza scende sotto il punto di riordino (PR)
A periodi prefissati ogni N giorni (IR)
ContinuaL’ispezione è Discontinua
Quanto ordinare Un lotto economico (Le)
Domanda prevista durante il periodo di riapprovvigionamento (Ta)
La quantità sufficiente a riportare la giacenza al livello obiettivo (LO)
Parametri per la determinazione dei livelli di stock
Domanda prevista durante il lead time fornitore ed IR
Lo stock è mediamente
Più basso in quanto continuamente controllato
Più elevato poiché tiene in considerazione il lead time
VantaggiDiminuzione degli stockAderenza alla domanda
ProblemiDifficoltà di calcolo del lotto economico.
Semplicità applicativa
Costo finanziarioCalcolo della domanda
SISTEMI DI GESTIONE DELLA SCORTA
Organizzare la logistica di magazzino – 18 aprile 2017
La Scorta Massima• La conoscenza del punto di riordino e del lotto economico consente la determinazione della scorta
massima:
• E’ utile per controllare che non esistano eccessivi immobilizzi di magazzino;
• Le rimanenze, di ogni articolo, che superano il livello di scorta massima evidenziano un eccesso che costituisce immobilizzazione.
SCORTA MASSIMA =
Punto di riordino + Quantità da riordinare (lotto economico)
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Indici di convenienza al mantenimento delle scorte
• La convenienza al mantenimento delle scorte di magazzino può essere individuata confrontando periodicamente tre indici1 tra loro fortemente correlati:
– ESISTENZA MEDIA DI MAGAZZINO
– FREQUENZA DI AVVICENDAMENTO
– DURATA MEDIA IN MAGAZZINO
1 Tali indici possono essere calcolati sia a valore che a quantità
Organizzare la logistica di magazzino – 18 aprile 2017
Esistenza media di magazzino• Costituisce un primo elemento di confronto e di controllo del corretto impiego
degli strumenti precedentemente esaminati
EMM = EI + E12
13
EI = esistenza iniziale
E12 = esistenza finale di ogni mese risultante dalla esistenza iniziale
del mese più l’entrata meno l’uscita
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Frequenza di avvicendamento
Indica quante volte in un anno si rinnova la giacenza del
singolo articolo (o gruppi di articoli aventi caratteristiche
omogenee)
Favv = Totale uscite annuali
Esistenza media di magazzino
Organizzare la logistica di magazzino – 18 aprile 2017
Durata media di magazzino
la durata è intesa in senso fisico di permanenza e indica,
per esempio, che ciascun pezzo dell’articolo “A” permane
in magazzino per un tempo di “x” giorni
Il dato, come vedremo, è sensibilmente diverso dall’indice di rotazione del magazzino
(vedi successiva) che ha un significato più generale, di maggiore o minore efficienza
dell’impresa
Dmedia = 360
Favv
Organizzare la logistica di magazzino – 18 aprile 2017
Indice di rotazione
Al contrario del rapporto precedente, l’indice di rotazione del magazzino
esprime una valutazione globale sul livello di economicità della gestione del
magazzino
Indica quante volte in un certo arco temporale (in genere annuo) ruotano le
scorte, in sostanza esprime la velocità di trasformazione in ricavi delle
giacenze di magazzino
Se è alto:può essere sintomo di una buona capacità commerciale ottenuta senza immobilizzare il magazzino. In
queste condizioni anche la redditività operativa (ROI) ne risulta positivamente influenzata
Se è bassopuò essere sintomo di approvvigionamenti eccessivi. Il sovraccarico di magazzino si traduce sia in una
diminuzione della liquidità della gestione, che in un eccesso di oneri finanziari (interessi passivi) originati
dalla necessità di ricorrere con maggior frequenza al credito bancario
Irotaz. = Costo dei prodotti venduti
Valore delle scorte1
Brogi & Pittalis SrlVia delle Panche 7950141 FirenzeTel. 055 3424720 www.direzionebp.com
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